raccontare il diverso

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raccontare il diverso
RACCONTARE IL DIVERSO:
L'IMMAGINE DELL'ORIENTE NELLA LETTERATURA MEDIEVALE!
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Webinar a cura di Claudia Carmina - 12 marzo 2014
Qual è l'argomento del laboratorio?!
Evidentemente siamo di fronte ad una diversità che è in gran parte frutto di un’incomprensione storica
non antica, bensì recentissima. Nel mondo medievale i musulmani e i cristiani ogni tanto si combattevano
e se le davano di santa ragione, ma si comprendevano benissimo. L’Occidente non sarebbe nato senza
Avicenna, Averroè, le traduzioni arabe di Aristotele; l’Islam è una delle levatrici, talvolta violente, che
stava al capezzale dell’Europa quando questa ha partorito l’Occidente. L’incomprensione è venuta dopo in
epoca moderna, a seguito dell’atteggiamento bifronte – colonialismo da una parte, esotismo e orientalismo
dall’altra – che ha trascurato di comprendere l’Islam, ritenendo che fosse una dottrina di colonizzati in via
di estinzione, cosicché ha dimenticato di leggerlo e di studiarlo.!
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F. Cardini, I musulmani, in Aa.Vv., La diversità in età moderna e contemporanea, Name, Genova 2001, p. 242.!
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Come ci ricorda lo storico Franco Cardini, l'ʹOccidente definisce la propria identità a partire dal rapporto, spesso oppositivo, con un Oriente che nell'ʹimmaginario europeo rappresenta l'ʹ”altro”, il “diverso”. A>raverso il lavoro specifico su alcuni testi della le>eratura dalle origini al Trecento (dalla Chanson de Roland al Milione, dalla Commedia al Decameron), questo laboratorio intende approfondire un aspe>o tanto particolare quanto a>uale dell'ʹarte e della civiltà medievali: il rapporto con le altre culture e le altre religioni. Nell'ʹAlto Medioevo l'ʹinfluenza araba è stata fondamentale per lo sviluppo di discipline quali l'ʹastronomia, la geometria, la matematica, l'ʹalgebra, la storia dell'ʹarte, la filosofia, la le>eratura. Anche le diverse comunità ebraiche, sparse nel territorio europeo, con il loro dinamismo economico e culturale hanno dato un contributo decisivo allo sviluppo della società occidentale. Nonostante ciò l'ʹEuropa cristiana ha guardato a lungo con sospe>o e spesso con ostilità alla cultura araba e a quella ebraica, come testimoniano da una parte le crociate in Terra Santa, dall'ʹaltra le persecuzioni e le espulsioni in massa degli Ebrei. Non va però dimenticato che, nonostante le lo>e e i confli>i, nel Medioevo tra Occidente e Oriente sussiste un rapporto tra pari: senza lo scambio fecondo tra le due civiltà non sarebbe immaginabile l'ʹEuropa moderna.
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Negli ultimi anni la geografia del mondo è cambiata in modo tanto radicale da consentirci di guardare alla storia della le>eratura e della cultura da una nuova prospe>iva allargata e policentrica. La globalizzazione, lo sviluppo dell’informatica e dei trasporti, la circolazione veloce delle notizie, i flussi migratori, l’emancipazione culturale dei popoli dal dominio coloniale: tu>i questi elementi condizionano profondamente la nostra cultura proie>andola in una dimensione plurale. Ricostruire il tracciato degli scambi tra Oriente e Occidente, vedere come la le>eratura medievale ha elaborato l'ʹimmagine dell'ʹ"ʺaltro"ʺ può aiutare gli studenti a capire il valore dell'ʹincontro, del dialogo, della moltitudine di identità diverse che agiscono oggi sulla scena globale, in maniera ora sinergica ora confli>uale. Perché questo laboratorio punta sull'attualizzazione e
sull'interdisciplinarità?!
Il laboratorio coniuga l'ʹanalisi testuale, la contestualizzazione storica e l'ʹa>ualizzazione. Lo studente deve confrontare il passato e il presente, individuando gli elementi di continuità e quelli di discontinuità. Leggere i testi medievali può sollecitare la classe ad interrogarsi sulle grandi questioni del presente, rilevando l'ʹa>ualità e la valenza educativa del messaggio interculturale di opere come il Milione o il Decameron e insieme rifle>endo sull'ʹimportanza che nella società di oggi acquistano il rispe>o per la diversità e l'ʹapertura al dialogo con l'ʹ"ʺaltro"ʺ. Inoltre le a>ività qui proposte invitano a studiare la le>eratura in una dimensione interdisciplinare, facendo lavorare gli studenti su alcune tematiche che coinvolgono la storia e la geografia: il viaggio come mezzo di scoperta e conoscenza, i rapporti tra le culture, gli scambi economici e commerciali. Diventa anche rilevante la dimensione diacronica: al viaggio “le>erario” che si sviluppa nello spazio corrisponde il viaggio nel tempo che lo studente compie alla scoperta del mondo medievale. La conoscenza storica del Medioevo diventa un fondamentale prerequisito per comprenderne la le>eratura: così, ad esempio, la guerra tra i paladini di Francia e i saraceni rievocata nella Chanson de Roland va inquadrata nel contesto della contrapposizione di civiltà che avrebbe portato di lì a poco alla prima crociata, mentre la rinascita dei traffici e dei commerci legata allo sviluppo dei Comuni e all'ʹascesa di una nuova borghesia mercantile sono i presupposti che rendono possibili le avventure di Marco Polo. Obiettivi!
Conoscenze!
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conoscere le coordinate storiche e culturali in cui nasce e si sviluppa la le>eratura in volgare conoscere l'ʹevoluzione del tema del diverso nella le>eratura delle origini e nella produzione di età comunale RACCONTARE IL DIVERSO
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conoscere l'ʹinfluenza esercitata dalla cultura araba e ebraica sullo sviluppo della civiltà medievale conoscere la rappresentazione dell'ʹOriente come spazio dell'ʹalterità tematizzata in alcune opere esemplari della le>eratura medievale (la Chanson de Roland, il Milione, il XXVIII canto della Commedia, la seconda e la terza novella della prima giornata del Decameron) conoscere le coordinate storiche, geografiche e culturali del viaggio di Marco Polo riconoscere gli elementi di modernità del Milione conoscere l'ʹinfluenza esercitata dal Milione sulla le>eratura successiva (da Coleridge a Calvino) conoscere l'ʹideologia che ispira il Decameron di Boccaccio, basata su una morale problematica, aperta al dialogo con le altre culture e le altre visioni del mondo Abilità!
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leggere, analizzare e interpretare il testo le>erario comprendere globalmente messaggi scri>i e visivi individuare la gerarchia delle informazioni di un testo affinare la capacità di me>ere a fuoco la rete di nessi che collega i diversi aspe>i di un argomento collegare i testi le>erari al contesto storico-­‐‑culturale di riferimento stabilire nessi tra il passato e la contemporaneità confrontare testi diversi stabilire nessi tra la le>eratura e altre discipline (in particolare storia, geografia, storia dell'ʹarte) esercitare le competenze di sintesi utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale saper fare ricerche in internet produrre schemi e testi brevi affinare le competenze di sintesi trasporre un testo narrativo nel linguaggio visivo del fume>o Struttura e tempi!
Questo laboratorio prevede un lavoro cooperativo, condotto con la supervisione
dell'insegnante e articolato in nove attività formative. L'attività i. propone un'ipotesi di
verifica: lo studente è chiamato a trasporre una novella nel linguaggio visivo del fumetto,
facendo interferire codici linguistici diversi e mettendo alla prova le proprie abilità
informatiche. Il docente può proporre il percorso didattico nella sua interezza,
prevedendo che lo svolgimento del laboratorio richiede un tempo di 6 ore, oppure può
affrontare solo le attività (o quei punti della singola attività) che giudica più efficaci; ogni
attività ha una durata variabile, che di volta in volta andrà rimodulata tenendo conto delle
esigenze e delle sollecitazioni del gruppo classe.!
Luoghi e modalità!
Le a>ività a., b., c., d., e., f., g., h. vanno svolte in classe, preferibilmente in forma cooperativa (in particolare può essere opportuno svolgere l'ʹa>ività d. nell'ʹaula RACCONTARE IL DIVERSO
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multimediale); l'ʹa>ività i. va svolta a casa dal singolo studente o da un ristre>o gruppo di studenti e può essere utilizzata ai fini della verifica. La descrizione di ciascuna a>ività è accompagnata da specifici suggerimenti relativi alle modalità di svolgimento.!
Strumenti didattici!
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testi le>erari le>ure critiche ricerca in rete LIM (o videoproie>ore) cartografia presentazione multimediale mappa conce>uale fume>o digitale Metodologie!
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analisi individuale e collaborativa di testi e immagini lezione partecipativa e dialogata apprendimento collaborativo lavoro di gruppo webquest analisi guidata di alcuni testi significativi Svolgimento e attività!
a. Leggere, comprendere e interpretare il testo saggistico: la gerachia delle informazioni e la pubblicazione nel blog Il docente reperisce in Prometeo e mette a disposizione degli alunni nella classe
virtuale il testo dell'intellettuale palestinese Edward Said intitolato L'Oriente come
immagine del diverso, tratto da Orientalismo, un saggio del 1978 che mette a nudo i
presupposti ideologici, le forme, le modalità con cui l'Occidente ha elaborato nei secoli la
propria idea dell'Oriente. L'Oriente rappresentato nell'arte occidentale non è solo uno
spazio geografico, ma è una costruzione dell'immaginario, una rappresentazione
simbolica. Avviare il percorso laboratoriale prendendo le mosse dalla lettura del saggio di
un importante studioso di origine araba dà subito la misura dell'attualità e della
complessità dell'argomento affrontato.!
! L'insegnante sollecita l'allievo ad analizzare il testo saggistico, individuandone le
informazioni principali, suddividendolo in sequenze, corredando ogni sequenza con un
titoletto e illustrandola con delle immagini. Queste operazioni specifiche sono condotte
simulando una situazione concreta: lo studente immagina di dover pubblicare il testo di
Said in un blog letterario e, di conseguenza, modifica il brano in funzione della sede di
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pubblicazione e delle aspettative del destinatario. L'esercizio risulta coinvolgente perché
permette alla classe di percepire con immediatezza l'utilità pratica del compito che si sta
svolgendo. Inoltre riadattare un testo per un destinatario e per un supporto diversi da
quelli originali (dal testo stampato al testo elettronico, dal lettore tradizionale al lettore
“internauta”, dalla carta alla rete) consente di riflettere sul fatto che nel mondo di oggi
convive una pluralità di forme di lettura e di scrittura, le cui specificità variano a seconda
dei supporti utilizzati. La lettura e la scrittura di un testo pubblicato in internet hanno
delle caratteristiche peculiari: per tenere desta l'attenzione del lettore sullo schermo, il
testo (chiaro e non eccessivamente lungo) deve essere scandito in blocchi argomentativi,
preceduti da titoletti che ne sintetizzino e ne evidenzino i contenuti fondamentali, e può
essere integrato con immagini significative (o video o messaggi sonori), tenendo conto
delle possibilità ipertestuali della rete. !
! Illustrare il saggio scegliendo delle immagine appropriate è, a sua volta,
un'operazione complessa che non solo mette in gioco la capacità dell'alunno di fare
ricerche in rete, ma soprattutto richiede uno sforzo interpretativo: infatti, per essere
illustrato efficacemente, il testo va prima compreso e interpretato.!
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b. Collegare i testi le;erari al contesto di riferimento: paladini e saraceni tra le;eratura, storia e geografia Le dinamiche dell'ʹopposizione tra mondo cristiano e mondo musulmano vengono tematizzate per la prima volta nella Chanson de Roland, che – non a caso – viene composta intorno al 1080, pochi anni prima della crociata. La classe legge il brano La morte di Orlando che può trovare nel manuale di le>eratura (qualora non sia presente nel manuale, il docente può condividere il testo nella classe virtuale). Quindi, per verificare le proprie conoscenze, risponde alle domande riportate di seguito (la risposta esa>a è quella so>olineata): !
Il brano che hai le;o è tra;o dalla Chanson de Roland. La Chanson de Roland è: 1. il primo romanzo cavalleresco in lingua d'ʹoc che racconta le imprese di Artù e dei •
cavalieri bretoni 2. un'ʹopera epica in latino che me>e in scena le imprese eroiche dell'ʹimperatore Carlo Magno contro i saraceni 3. una “canzone di gesta” in lingua d'ʹoil che narra delle imprese compiute dai paladini di Carlo Magno !
In quale zona dell'ʹEuropa e in quale epoca storica è ambientata la vicenda di Orlando? 1. in Bretagna nel XII secolo •
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2. tra Spagna e Francia alla fine dell'ʹVIII secolo !
3. in Sicilia nell'ʹXI secolo Scegli tra questi elencati so;o i due temi che ti sembrano fondamentali nell'ʹepisodio della morte di Orlando. 1. la fede cristiana •
2. l'ʹamore 3. il ricordo delle imprese compiute 4. la fedeltà al sovrano !
5. il pentimento Per me>ere a fuoco il contesto storico e geografico in cui si collocano le imprese di Orlando e degli altri paladini, il docente proie>a alla LIM la mappa dell'ʹEuropa e dell'ʹAfrica mediterranea, visualizzandola con ®Google Maps, un servizio online che perme>e di creare mappe personalizzate. Gli studenti sono invitati a localizzare il punto della mappa che corrisponde alla località di Roncisvalle, posizionata sui Pirenei, aggiungendo una nota di commento per spiegare l'ʹimportanza della ba>aglia, tra storia e leggenda, che nel 778 contrappose l'ʹesercito di Carlo Magno e le truppe musulmane, concludendosi con la sconfi>a dei Franchi. Inoltre, basandosi sulle loro conoscenze previe e sui suggerimenti del docente, gli studenti segnano sulla mappa i territori occupati dagli Arabi alla fine dell'ʹVIII secolo. Infine l'ʹinsegnante chiede agli studenti di salvare la mappa così modificata, assegnandole un titolo. Per svolgere questa a>ività, è opportuno collaborare con il docente di storia, così da guidare la classe in un percorso di apprendimento interdisciplinare, che faccia dialogare proficuamente le>eratura e storia, me>endo a nudo il nodo stringente che lega le due discipline. !
c. Il rapporto tra passato e presente: dai paladini di Francia ai pupi siciliani Gli antichi racconti dei paladini di Carlo Magno, che affondano le radici nell'ʹepica medievale, continuano a sopravvivere nella tradizione popolare dell'ʹopera dei pupi siciliani. Il docente invita la classe ad approfondire la propria conoscenza dell'ʹopera dei pupi, un argomento che risulta interessante anche da un punto di vista antropologico, per rifle>ere sulla storia delle tradizioni popolari. Per saperne di più, la classe è chiamata a fare una ricerca in internet. L'ʹesercizio di ricerca, in questo caso, deve rispe>are una consegna stringente; in un tempo massimo di 30'ʹ lo studente deve reperire delle informazioni specifiche, così da rispondere ad alcune domande: !
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cos'ʹè l'ʹopera dei pupi? RACCONTARE IL DIVERSO
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Quali sono le origini dell'ʹopera dei pupi? •
Quali sogge>i vengono messi in scena dai pupari siciliani? •
Che differenza c'ʹè tra i pupi siciliani e le altre marione>e? •
Quali sono i personaggi più amati? •
Che ruolo svolgono i “saracini”? Infine gli alunni discutono e confrontano le informazioni acquisite, dichiarando le fonti consultate. Me>endo a fuoco i punti principali emersi dalle ricerche degli studenti, il docente organizza le informazioni in uno schema tracciato sulla LIM. Se lo ritiene opportuno, il docente può quindi decidere di proie>are in classe con la LIM il video di uno spe>acolo dei pupi che me>e in scena l'ʹepisodio della morte di Orlando (le registrazioni video di diversi spe>acoli centrati sulla morte di Orlando sono facilmente reperibili in internet, con una semplice ricerca su ®Google), per poi confrontare il brano della Chanson de Roland con la sua rappresentazione 'ʹpopolare'ʹ. !
d. Stabilire nessi tra la le;eratura e altre discipline: sulla Via della Seta con Marco Polo L'ʹinsegnante invita a leggere il Prologo del Milione e traccia un breve profilo dell'ʹopera e dell'ʹautore. Fa>o prigioniero dai genovesi e rinchiuso nel carcere di Genova, Marco Polo de>a a Rustichello da Pisa il resoconto dei suoi viaggi in Oriente; come emerge già dal Prologo, il Milione nasce dall’incontro di a>eggiamenti ed esigenze diversi: la precisione cronachistica del mercante si sposa con l’istanza narrativa e fantastica di Rustichello, autore di romanzi cavallereschi. Con il suo straordinario equilibrio di realtà e fantasia, intrecciando generi diversi, tra cronaca e romanzo d’avventura, quest’opera si è radicata nell’immaginario artistico e le>erario dell’Occidente, offrendo al le>ore un’immagine affascinante e favolosa dell’Oriente. Il viaggiatore veneziano racconta sia ciò che ha visto per esperienza dire>a sia ciò che gli è stato riferito (ad esempio riportando notizie di seconda mano sull'ʹesistenza del Giappone). Nel Milione di Marco Polo l'ʹodio nei confronti dell'ʹinfedele cede il passo alla curiosità e la contrapposizione diventa incontro tra le diversità. Il fascino esercitato da questo libro nei secoli successivi è stato enorme: radicandosi nell'ʹimmaginario artistico e le>erario dell'ʹOccidente, il Milione non solo ha offerto ad ogni epoca l'ʹimmagine mitica dell'ʹOriente favoloso, ma è stato usato a lungo come fonte su cui si sono basate le conoscenze geografiche e cartografiche. Il docente ripercorre sulla mappa (che riportiamo so>o) le tappe principali dell'ʹitinerario di Marco che nel 1271, insieme al padre Niccolò e allo zio Ma>eo, percorre la Via della Seta, a>raversando la Siria, l'ʹArmenia, l'ʹIran, le montagne dell'ʹHindu Kush, le steppe e i deserti dell'ʹAsia centrale. Si ferma 17 anni alla corte del Kublai Khan, dove assume diversi incarichi prestigiosi e compie parecchie missioni nella Cina Meridionale. Quindi nel 1292 inizia il suo lungo viaggio di ritorno per mare: dal Mar Cinese Meridionale, passando per lo stre>o di Malacca, per il Golfo del Bengala, il Mar Arabico e il Golfo Persico, approda infine nelle acque del Mediterraneo. RACCONTARE IL DIVERSO
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Il docente divide la classe in gruppi e chiede ai singoli gruppi di realizzare una presentazione multimediale (creata con ®Breeze Presenter o con un programma analogo) che illustri i luoghi del viaggio di Marco Polo con video, immagini e fotografie di oggi, creando così un cortocircuito tra passato e presente. Per svolgere questa a>ività, può essere necessario trasferire la classe nell'ʹaula multimediale. Infine, utilizzando la LIM o un videoproie;ore, ogni gruppo di studenti mostra la propria presentazione ed espone in modo sintetico (in un massimo di 5'ʹ) le modalità e i risultati del lavoro. !
e. Il confronto tra testi: il percorso multimediale Italo Calvino sulle tracce di Marco Polo L'ʹinsegnante legge in classe una citazione di Italo Calvino, tra>a dalla presentazione delle Ci9à invisibili: !
In tu>i i secoli ci sono stati poeti e scri>ori che si sono ispirati al Milione come a una scenografia fantastica ed esotica: Coleridge in una sua famosa poesia, Kaoa nel Messaggio dell’imperatore, Buzzati nel Deserto dei tartari. Solo le Mille e una no9e possono vantare una sorte simile: libri che diventano come continenti immaginari in cui altre opere le>erarie troveranno il loro spazio; continenti dell’“altrove”, oggi che l’“altrove” si può dire che non esiste più, e tu>o il mondo tende a uniformarsi. !
Il docente chiede quindi agli studenti di fare una ricerca in internet. Dalle Mille e una no9e al Deserto dei tartari, dal Kubla Khan di Coleridge fino a Kaoa e al Marco Polo protagonista delle Ci9à invisibili dello stesso Calvino: gli studenti sono sollecitati a RACCONTARE IL DIVERSO
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informazioni su questi testi esemplari citati da Calvino e altri contenuti utili ad a>estare la fortuna del Milione come «continente dell'ʹ“altrove”». Questa a>ività, che funziona da "ʺinvito alla le>ura"ʺ per far conoscere i grandi classici della le>eratura di tu>i i tempi ispirati al Milione, può essere svolta dall'ʹintera classe in modo cooperativo, dal singolo studente o da piccoli gruppi di studenti. In ogni caso, è importante che sia previsto un momento di condivisione del lavoro svolto: gli studenti devono avere la possibilità di riferire alla classe le informazioni trovate, condividendo i risultati del lavoro di ricerca. !
f. Leggere, analizzare, interpretare e approfondire: Maome;o all'ʹInferno Da Marco Polo a Dante: la classe fa un passo in avanti nell'ʹa>raversamento tematico della le>eratura medievale. Se Marco Polo descrive usi e tradizioni orientali mosso dalla curiosità, senza pregiudizi e remore moralistiche, Dante non esita invece a condannare la cultura islamica e lo fa nella maniera più infamante: pochi dannati subiscono una pena più feroce e vergognosa di quella infli>a a Maome>o. Non stupisce, dunque, che l'ʹopera di Dante sia tu>'ʹoggi censurata in alcuni Stati islamici. Il docente invita la classe a leggere, a parafrasare e ad analizzare il passo del XXVIII dell'ʹInferno in cui Dante descrive la pena di Maome>o (che va reperito all'ʹinterno del testo integrale della Commedia di Dante, rintracciato in una biblioteca telematica o presente in Prometeo, sfru>ando la funzione “trova” del PDF):!
! Già veggia, per mezzul perdere o lulla,
com’io vidi un, così non si pertugia,
ro>o dal mento infin dove si trulla.
Tra le gambe pendevan le minugia;
la corata pareva e ’l tristo sacco
che merda fa di quel che si trangugia.
Mentre che tu>o in lui veder m’a>acco,
guardommi e con le man s’aperse il pe>o,
dicendo: «Or vedi com’io mi dilacco!
vedi come storpiato è Mäome>o!
Dinanzi a me sen va piangendo Alì,
fesso nel volto dal mento al ciuffe>o.
E tu>i li altri che tu vedi qui,
seminator di scandalo e di scisma
fuor vivi, e però son fessi così. (Inf. XXVIII, 22-­‐‑36)
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Siamo nella nona bolgia in cui sono puniti i seminatori di discordia e di scismi, sconciamente mutilati e pieni di piaghe. Le loro ferite, man mano che si rimarginano, vengono riaperte, ad ogni giro, da un diavolo armato di spada. Le prime anime che si presentano agli occhi di Dante sono proprio quella di Maome>o, che ha il corpo lacerato dal mento al ventre, e quella di Alì, suo genero, che ha la testa spaccata in due. Il corpo RACCONTARE IL DIVERSO
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del profeta è aperto come una bo>e sfasciata, le interiora fuoriescono, le diverse parti anatomiche sono descri>e con i vocaboli più violenti e turpi. Inserendolo tra i seminatori di discordia e di scismi, Dante mostra di prestar fede alla leggenda secondo cui Maome>o sarebbe stato un prete ca>olico deluso nelle sue ambizioni e traviato da Alì: l'ʹautore non ha quindi consapevolezza della radicale “diversità” dell'ʹIslam, che viene rido>o ad una deviazione dall'ʹortodossia cristiana. Per approfondire l'ʹanalisi, l'ʹinsegnante può suggerire agli alunni di consultare in rete la voce “Maome>o” dell'ʹEnciclopedia Dantesca della Treccani. !
g. Il confronto tra testi e la ricerca in rete: il dialogo tra le culture e le religioni nella novella di Abraam giudeo e in quella di Melchisedech ebreo e Saladino La condanna di Dante nei riguardi delle altre religioni si ribalta nella tolleranza rispe>osa di Boccaccio. Nel Decameron Giovanni Boccaccio dà spazio ad una visione laica della società che già prelude all'ʹUmanesimo e al Rinascimento, mostrando un'ʹapertura nuova verso le culture e le religioni diverse. Due testi in particolare si prestano ad esprimere la propensione al dialogo tra le culture che a>raversa il Decameron: la novella di Abraam giudeo e quella di Melchisedech ebreo e Saladino. La novella di Abraam è la seconda della prima giornata, a tema libero. È la storia di una grande amicizia tra due mercanti di fedi diverse. L'ʹuno, il cristiano Gianno>o, vorrebbe convertire l'ʹaltro, l'ʹebreo Abraam. Abraam in effe>i deciderà di abbracciare la fede cristiana in seguito ad un viaggio a Roma. I motivi della conversione sono però paradossali: a fronte della dissolutezza e della corruzione del clero romano, Abraam conclude che solo la protezione del vero Dio può garantire la persistenza nel tempo di una fede amministrata da una Chiesa così corro>a. La novella di Melchisedech è la terza della prima giornata: il sultano Saladino me>e in difficoltà l'ʹebreo Melchisedech chiedendogli quale delle tre grandi religioni monoteiste sia quella vera. L'ʹusuraio ebreo, consapevole dei rischi cui andrebbe incontro sbilanciandosi nei confronti dell'ʹuna o dell'ʹaltra fede, si toglie d'ʹimpiccio brillantemente raccontando una storia: prima di morire, un padre dona ai tre figli altre>anti anelli apparentemente identici; uno solo tra tu>i è l'ʹanello prezioso, ma esso è irriconoscibile perché le copie sono perfe>e; di conseguenza ognuno dei figli crede di avere in suo possesso l'ʹanello vero. Allo stesso modo ogni credente è convinto di professare l'ʹunica religione vera, anche se è impossibile stabilire quale lo sia realmente. Il docente divide la classe in due gruppi: un gruppo lavorerà sula novella di Abraam giudeo, l'ʹaltro su quella di Melchisedech ebreo e Saladino. Ognuno dei gruppi deve reperire in internet il testo della novella scelta. Questa a>ività perme>e agli studenti di acquisire familiarità con una biblioteca telematica affidabile com'ʹè quella RACCONTARE IL DIVERSO
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dei Classici italiani, consultabile all'ʹindirizzo h>p://www.classicitaliani.it, che contiene i testi dei principali autori della tradizione le>eraria italiana, bibliografie e brani critici dedicati ai singoli scri>ori. Dopo aver le>o la novella, con una ricerca nel Decameron Web (h>p://www.brown.edu/Departments/Italian_Studies/dweb/index.php) gli studenti approfondiscono il tema “antisemitismo”. Il Decameron Web è un sito tematico gestito dalla Brown University, disponibile in italiano e in inglese: pertanto il docente di lingue straniere può essere proficuamente coinvolto in questa a>ività e, sua volta, può cogliere l'ʹoccasione per introdurre lo studio dei Racconti di Canterbury di Geoffry Chaucer, il capolavoro della novellistica inglese. !
h. Esercitare le competenze di sintesi: la mappa conce;uale con la LIM Guidando la classe in un lavoro cooperativo, il docente chiede agli studenti di sintetizzare in una mappa conce>uale il percorso sviluppato in questo laboratorio, me>endo a fuoco le diverse rappresentazioni dell'ʹOriente e della sua cultura “diversa” che emergono da alcuni testi esemplari della le>eratura medievale (dalla Chanson de Roland al Decameron). Per costruire la mappa conce;uale, utilizzando il computer o la LIM, gli alunni devono utilizzare programmi specifici come ®Cmap o ®Freemap. In particolare, utilizzando la LIM per lavorare in aula in modo cooperativo, grazie alla funzione “ca>ura schermo” il docente può salvare la schermata con la mappa delineata insieme agli studenti, per memorizzarla, archiviarla ed eventualmente esportarla nello spazio online dedicato alla classe virtuale. In questo modo il materiale prodo>o durante la lezione viene conservato e messo a disposizione degli alunni, per lo studio a casa, per il ripasso, per facilitare il recupero e l’apprendimento da parte degli assenti. Per la verifica !
i. Boccaccio a fume;i Questa a>ività può essere svolta in funzione della verifica individualmente o con un gruppo di compagni. Il docente chiede di realizzare un fume;o digitale tra>o dalla novella di Boccaccio su cui lo studente ha lavorato in classe. Il fume>o va costruito con il so|ware educativo ®Pixton, pensato esplicitamente per un uso dida>ico, che l'ʹinsegnante può utilizzare gratuitamente per 30 giorni, collegandosi all'ʹindirizzo h>p://
www.pixton.com/it/schools/overview. La versione per le scuole di ®Pixton può essere ada>ata ai diversi stili di insegnamento e ai diversi ambienti di apprendimento (dalla lezione tradizionale all'ʹe-­‐‑learning, all'ʹautovalutazione), e perme>e di raccogliere, valutare e pubblicare i lavori degli studenti in uno spazio online condiviso, ma prote>o (la classe virtuale), di cui il docente è “amministratore”. L'ʹinsegnante deve illustrare alla classe i diversi passaggi da me>ere in a>o per trasporre nel linguaggio visivo del fume>o la novella di Boccaccio:
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proge>are il fume>o, me>endone a punto la sceneggiatura e approntando uno storyboard (la prima approssimativa visualizzazione della novella). A questo scopo è fondamentale ricostruire la sequenza logica dei fa>i narrati, per poi dividere il testo in sequenze narrative e immaginare visivamente le diverse sequenze so>o forma di scene. Lo storyboard è una sorta di scale>a, uno schizzo delle vigne>e che devono illustrare ogni singola scena, di cui vanno messi a punto le inquadrature, gli ambienti, i personaggi, i dialoghi e anche suoni e rumori (da” trascrivere” nelle vigne>e usando le onomatopee); •
creare con ®Pixton le vigne>e, disegnando ambienti e personaggi o inserendo e modificando a proprio piacimento foto e immagini (un ricco archivio online di fotografie senza vincoli di copyright è ®Flickr Common); •
scrivere i testi dei dialoghi (estremamente sintetici) da inserire nelle nuvole>e e stendere i testi delle didascalie e dei cartigli (didascalie esterne alle vigne>e, che servono da raccordo tra le scene). Con ®Pixton lo studente ha anche la possibilità di inserire nel testo voci e suoni; •
infine salvare il fume>o e condividerlo con il docente nella classe virtuale, con la possibilità ulteriore di scaricarlo sul computer in formato PDF, PNG o JPG, stamparlo, esportarlo, proie>arlo con la LIM, pubblicarlo su un sito, sul blog di classe o sulla pia>aforma della scuola.
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