La legge che chiuse i manicomi non ha ancora trovato

Transcript

La legge che chiuse i manicomi non ha ancora trovato
2
Primo Piano
Primo Piano
A 30 anni dalla
legge Basaglia
sulla salute
mentale
20 aprile 2008
LEGGE 180, L’INCO
La legge che chiuse i manicomi non ha ancora trovato
L
a legge 180 ha rappresentato un importante e indispensabile spartiacque fra
una concezione della malattia
mentale che privilegiava il controllo dei comportamenti “pericolosi per sé e per gli altri” (ricordiamo che il referente istituzionale dei manicomi era il ministero degli Interni) e una concezione della malattia mentale
che restituiva al malato psichiatrico il diritto alla cura, come ogni altro cittadino. Si passava così da luoghi di custodia e contenimento (i manicomi hanno custodito 100 mila persone) a luoghi di cura con la costruzione di
una rete di servizi pubblici all’interno delle strutture del Servizio sanitario nazionale. Come
ogni altro cittadino, il malato
mentale aveva il diritto ad essere curato con modalità differenziate in relazione alle proprie
problematiche.
Si ricorda la 180 come la legge
che ha chiuso i manicomi, e questo è stato sicuramente un suo
grande merito, ma soprattutto ha
avuto il grande merito di restituire la dignità a persone che venivano colpevolizzate per la loro malattia. L’effetto dirompente di tale legge ha prodotto delle
fratture e delle divisioni spesso
eccessive, che è necessario ricomporre per avere una visione
della malattia mentale che accolga ogni punto di vista e non sia
settario e riduttivo.
La complessità della malattia
mentale, le difficoltà dei familiari, la stigmatizzazione del malato mentale, le difficoltà negli inserimenti sociali e lavorativi so-
no aspetti che riguardano sia la
scienza psichiatrica che la società
civile nel suo insieme. La malattia mentale non è una malattia
incurabile e neppure una malattia di cui vergognarsi e parlare
sottovoce, al contrario è necessario parlarne e affrontarla. Molti passi importanti sono stati fatti grazie all’impegno civile della
associazioni dei familiari che
hanno dato un contributo notevole per quanto riguarda la gravità del problema ed il miglioramento delle cure.
La psichiatria ha fatto dei passi da
gigante negli ultimi 30 anni, ma
esistono ancora delle aree problematiche.
Innanzitutto il tema della salute
mentale deve rimanere una questione di carattere e interesse na-
IL GRANDE MERITO
DELLA LEGGE
BASAGLIA
Si ricorda la 180
come la legge
che ha chiuso
i manicomi,
e questo è stato
sicuramente
un suo pregio,
ma soprattutto
ha avuto il grande
merito di restituire
la dignità a persone
che venivano
colpevolizzate
per la loro malattia
La legge Basaglia
oi vogliamo essere psichiatri, ma vogliamo soprattutto essere delle persone
impegnate, dei militanti. O meglio, vogliamo trasformare,
cambiare il mondo attraverso il
nostro specifico, attraverso la
miseria dei nostri pazienti che
sono parte della miseria del
mondo. Quando diciamo no al
manicomio, noi diciamo no alla miseria del mondo e ci uniamo a tutte le persone che nel
mondo lottano per una situazione di emancipazione” (Franco
Basaglia).
La storia della legge 180 comincia a Gorizia, nel 1962, dove lo
psichiatra Franco Basaglia e il
suo gruppo lavorano con metodi nuovi nell’ospedale per malattie mentali. La loro esperienza viene presentata in due libri,
il cui successo fa uscire dall’ambito dei soli esperti la denuncia
della grave arretratezza dell’assistenza psichiatrica italiana, al
tempo disciplinata da una legge
che risaliva al 1904 ed era stata
“N
zionale: purtroppo, accanto a regioni dove i dipartimenti svolgono egregiamente il proprio lavoro, ve ne sono altre che, per carenze di organico, capacità operative o altro sono del tutto inadeguate a garantire il diritto alla
salute mentale della popolazione.
Un aspetto di fondamentale importanza è il lavoro nel territorio,
il coinvolgimento e la collaborazione con l’ambiente familiare e
sociale, la lotta alla stigmatizzazione della malattia mentale che
rende molto più difficoltoso il
percorso riabilitativo del paziente. È da prendere in seria considerazione il sostegno alle imprese sociali, in particolare alle cooperative di tipo b (quelle che reinseriscono persone svantaggiate
utilizzando una formula orga-
nizzativa particolarmente adatta
alle esigenze di tali soggetti e socialmente utile, ndr) che permettono più di altre un percorso di reinserimento lavorativo del
paziente.
Un aspetto non affrontato adeguatamente nella legge riguarda
il rifiuto delle cure da parte di un
paziente che non sia in uno stato di grave alterazione psichica e
che può mettere in una situazione di stallo sia l’équipe curante
che la famiglia.
Nel Dipartimento dell’Ulss 7 di
Pieve di Soligo sono stati elaborati assieme alle associazioni del
territorio e approvati dalla Conferenza dei sindaci i piani di zona per la salute mentale, che
hanno posto l’attenzione sui diritti dei pazienti in carico ai servizi di salute mentale: diritto all’abitazione, al lavoro, alle cure
precoci.
Di fronte ad un problema così
complesso come la salute mentale ovviamente non esistono soluzioni semplici. Nella nostra esperienza di operatori che lavorano nel servizio pubblico ci si è
trovati spesso di fronte a situazioni di forte conflittualità e
frammentazione, l’esperienza ci
ha insegnato che le differenze di
opinioni sono una risorsa e non
un problema e che le soluzioni
sono da ricercare nel rispetto e
nel confronto fra le varie parti
che operano e si impegnano per
dare ai nostri pazienti il diritto
ad una vita che sia conforme alle proprie potenzialità e attitudini.
Dr. Tiberio Monari
Primario Ulss 7 Pieve di Soligo
Cosa dice
appena corretta nel 1968 da una circolare dell’allora ministro
alla sanità Luigi Mariotti.
Unificando diverse esperienze
di manicomi pubblici e privati
che piccoli gruppi di psichiatri
“non allineati” cercano di modificare con esperienze innovative locali, si anima un dibattito,
che spinge l’Unione delle province italiane (i manicomi dipendono all’epoca dalle province) a svolgere un’inchiesta sull’assistenza psichiatrica.
Il quadro che emerge è drammatico: nel 1971 i manicomi, unica risposta per le persone che
soffrono di disturbi psichici sono i manicomi, rinchiudono oltre 120 mila persone (oltre il
doppio dei posti letto delle strutture), e l’80% con ricovero coatto. Pochissimi si sentono meglio,
e a uscirne in breve tempo, la
maggioranza diventano “irrecuperabili” e restano internati a vita.
Nel 1977 i posti letto nei manicomi pubblici erano diminuiti
del 25% rispetto al 1971,
ma esistevano ancora
delle strutture alternative sia per i dimessi che
per i nuovi pazienti.
Molti istituti, soprattutto privati, si ribellano e
per protesta mettono in
atto le cosiddette “dimissioni selvagge”.
Il 13 maggio 1978 viene
approvata la legge 180,
inclusa il 23 dicembre
dello stesso anno nella
legge di riforma sanitaria 833.
Nella tabella a fianco i
principi su cui si fonda
la cosiddetta “legge Basaglia”.
Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV)
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
[email protected] - www.lazione.it
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
ABBONAMENTI 2008:
"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge
7 agosto 1990, 250".
Annuale (50 numeri) euro 43
Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80
Per l’estero chiedere in amministrazione.
Questo settimanale è iscritto alla FISC
Federazione Italiana Settimanali Cattolici
Conto corrente postale n. 130310
ed associato all’USPI Unione
Stampa Periodica Italiana
Socio del CONSIS
CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI
SOC. COOP. a r.l. - ROMA
Chiuso in redazione
il 16.4.2008 alle ore 18.00
Primo Piano
20 aprile 2008
OMPIUTA
piena applicazione
L’OBBIETTIVO DEL CENTRO DIURNO DI VITTORIO V.
Creare relazioni
Da sinistra: Irene Chiesura, coordinatrice del centro diurno, e Antonella Casagrande, educatrice
presso la stessa struttura
enerdì 18, alle 9.30 pasV
seggiata, alle 14.30 arteterapia; lunedì 21 alle 10.30 biblioteca, alle 15 yoga. E nei
giorni scorsi: ceramica, piscina, orto, teatro, musicoterapia...
È il programma di questa settimana, una settimana qualsiasi, al centro diurno di Vittorio Veneto, che sta in via Ariosto, a Meschio. Lo frequentano 24 persone, in maggioranza sofferenti di schizofrenia. A
cui viene proposto di realizzare vasi, di ascoltare musica, di
dipingere, di camminare: ciascuno partecipa secondo suo
gusto e secondo il progetto
personalizzato di cura.
«Ma tutte queste attività non
sono fini a se stesse – interviene l’educatrice Irene Chiesura
–. Sono tutte un mezzo per far
esprimere loro sentimenti, e
stabilire relazioni».
Ecco la parola magica: relazione. Questa è la missione del
centro diurno. Questa è la difficoltà principale delle persone
sofferenti psichici. «È come se
avessero un vetro davanti a sé»,
spiega Pierpaolo Urbani, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Ulss 7. E allora, quali le soddisfazioni per
gli operatori? «Quando gli utenti stanno in famiglia, o vengono al centro diurno, con serenità. E anche il fatto che manifestino i loro desideri è una
conquista». Perché è un tassello di relazione. Altri s’aggiungeranno con gli eventi della “Settimana della salute mentale” che leggete qui sotto. TB
PROGETTO FUTURO INSIEME
Sette giorni di attenzione
ignoranza è la madre di
tutti i mali. Lo sanno bene
i sofferenti psichici e i loro familiari, ancor oggi fatti oggetto di pesanti pregiudizi. Contro
la diffusa ignoranza ha lavorato un gruppo di operatori di
Ulss 7 e Insieme si può mediante il progetto “Futuro insieme”. Il lavoro di questa équipe, che è iniziato quattro
anni fa, ora volge al termine.
Da lunedì 21 a domenica 27 aprile, nella “Settimana della salute mentale”, avremo modo di
ripercorrere quanto fatto dall’équipe, per vincere lo stigma
sul disagio mentale.
Due sono state le direttrici portanti del progetto “Futuro insieme”. La prima è consistita in
un’attività di sensibilizzazione
nelle scuole superiori. Negli istituti Casagrande di Pieve,
L’
3
I VOLONTARI DELL’AITSAM SPINGONO
PER UN MODELLO TERAPEUTICO DIVERSO
“Guarire si può!”
il malato psichi“condizione
Gco,uarire”
ovvero portarlo a una
tale da consentirgli
di lavorare e condurre una vita
autonoma o quantomeno raggiungere una qualità di vita dignitosa. Dovrebbe essere questo l’approdo dei percorsi di cura dei sofferenti psichici. Un traguardo oggi ancora fuori portata, sostiene l’Aitsam. Per carità, in Veneto, e in particolare
in provincia di Treviso, le strutture (centri di salute mentale,
centri diurni, comunità terapeutiche...) non mancano.
Da questo punto di vista la nostra zona è un’isola felice rispetto al resto d’Italia. Anche il
rapporto delle associazioni con
le istituzioni è consolidato: «Il
nostro punto di vista spesso è
considerato scomodo ma sempre prezioso», afferma Tali Corona, responsabile dell’associazione “I Tigli” di Fratta di Oderzo, nonché presidente nazionale dell’Aitsam (Associazione italiana tutela salute mentale). Ma si fatica ancora a “credere” nella possibilità di una
guarigione del malato psichico.
Non ovunque, perché «la situazione in provincia è molto disomogenea» sottolinea Corona,
ma in diverse realtà si continua
ad affrontare il problema della
malattia psichica con l’obiettivo
del “contenimento del disturbo”
piuttosto che con quello della
presa in carico globale della persona con l’obiettivo della “riabilitazione”. Rincara Marcello Polizzi dell’Aitsam dell’Ulss 7:
«Abbiamo tutta la gamma di
strutture previste, ma il modello terapeutico adottato non favorisce il raggiungimento dell’autonomia e l’uscita dalle
strutture in tempi ragionevoli
(massimo due/tre anni), invece
ci sono utenti che vi soggiornano da molti anni, talvolta anche
passando da una struttura all’altra; nei centri diurni ci sono
persone da oltre 15 anni. Non si
riescono ad avere progetti terapeutici individuali scritti, quindi consultabili, che devono essere personali, cioè costruiti
sulle potenzialità della persona,
insieme alla stessa e alla famiglia, e verificati periodicamente. Inoltre l’elaborazione del
progetto dovrebbe coinvolgere
non solo lo psichiatra, ma avere il concorso di tutta la équipe
multiprofessionale coinvolta».
Aggiunge Corona, «anche l’ambiente e il clima devono essere
terapeutici e non stigmatizzanti». «Il messaggio che oggi viene fatto passare è che i malati
mentali sono persone che valgono poco. Anche i luoghi dove sono allocate la gran parte
delle strutture di cura e di riabilitazione, spesso ai margini,
in situazioni di provvisorietà,
concorrono a confermare il pre-
Marcello Polizzi
giudizio che gli ospiti sono soggetti da tenere isolati e sotto
controllo». Magari con il ricorso consistente di farmaci, che
talora diventano la risposta centrale anziché un ausilio alla cura.
«Servono segnali chiari da parte degli organi decisori a livello
di Stato, Regione e Ulss – spiega Corona –. È dai vertici che
partono le linee guida, che si
programmano verifiche e valutazioni dei servizi, che si interviene, laddove sono carenti, in
organizzazione e gestione.
Inutile prendersela con gli operatori se le cose non funzionano al meglio. Poche Ulss del Veneto rispettano la norma che
prevede che il 5% del Fondo sanitario a loro trasferito dalla Regione sia utilizzato per la salute mentale. Da tempo in molte
realtà gli operatori sono al di
sotto del minimo previsto dalla legge. E non basta assumere
psichiatri, vi sono altre figure,
come i terapisti della riabilitazione, che sono indispensabili!». FC
SLALOM TRA LE REALTÀ
una delle due cartoline realizzate in occasioEneccodella
Settimana della salute mentale: vi è riportato il grande telo di pvc raffigurante la storica nevicata del 3 marzo 2005 a Conegliano issato su un’impalcatura in via Colombo, proprio dove la foto è stata scattata. L’opera, che ha per titolo “Slalom” ed è
dell’artista coneglianese Stefano Mitrione, vuole ricordare che la stessa realtà può avere più facce, una salita può essere più o meno ripida, più o meno
scivolosa, anche se la strada è la stessa.
Cerletti e Fanno di Conegliano, e Beltrame di Vittorio Veneto sono stati organizzati laboratori di arti visive con l’obiettivo di stimolare gli studenti a rappresentare, in fotografie, i loro stati d’animo. In
questo modo i ragazzi hanno
imparato a confrontarsi e misurarsi con i propri disagi e ad
esprimerli.
Il secondo asse portante del
progetto è consistito nell’apertura dei luoghi della psichiatria
(centri diurni, comunità...). Apertura nel doppio senso dell’accoglienza nelle strutture di
persone, gruppi, scuole, associazioni del territorio, e dell’uscita degli utenti nel territorio
per partecipare a manifestazioni o, più semplicemente,
prendere un caffè al bar o acquistare il giornale all’edicola.
Per avere un’idea del lavoro fatto non resta che partecipare alle iniziative della “Settimana
della salute mentale”. Un’occasione per abbattere quel pezzettino di muro di pregiudizio
che c’è anche in noi.
Dal 21 al 27 aprile
Mostra fotografica “Emotionboys”-I ragazzi delle emozioni,
ospedale di Conegliano, da lunedì 21 a domenica 27
Centri diurni aperti di Conegliano e Vittorio Veneto visita
da parte degli istituti M. Fanno
e A. Beltrame, da lunedì 21 a
mercoledì 23
“Incontro con lo scrittore”: Emanuela Da Ros, “Io voglio”,
Feltrinelli kids, Centro diurno
di Vittorio Veneto, lunedì 21,
alle 18
“Incontro con lo scrittore”: Emilio Rigatti, “Italia fuorirotta”,
Ediciclo, Centro diurno di Conegliano, martedì 22, alle 18
Mostra fotografica “Emotionboys”-I ragazzi delle emozioni:
inaugurazione e consegna diplomi, sala Monsignor Dal Col
a Conegliano, mercoledì 23,
alle 16
Serata teatrale “Ali, sogno di
spettacolo” con gli Stravaganti, auditorium Dina Orsi a Parè,
mercoledì 23, alle 20.30
Performance artistica “Sentieri colorati” di Rap-g, Informagiovani di Conegliano, giovedì
24, alle 16
Cinema d’autore , “Shine” di
Scott Hicks, sala parrocchiale
di Susegana, giovedì 24, alle
20.30
Mostra fotografica “Oltre le
porte”, al Bosco incantato sulla Via dell’acqua a Cison, venerdì 25
Ciclovagando , partenza dal
Centro di salute mentale di Vittorio (si consiglia prenotazione
al 348-0305027), domenica
27, alle 9
“Incontro con lo scrittore”: Alberto Fiorin, “Il vento dei fiordi”, Ediciclo, area Fenderl a Vittorio Veneto, domenica 27, alle 14
20 aprile 2008
Segue dalla prima
ià il fenomeno dell’immigraG
zione crea di per sé paura, se
poi questa presenza è rappresentata come criminale per sua natura, la paura cresce a dismisura.
Perché questo comportamento?
Perché, appunto, così è la stampa, bellezza! I mezzi di comunicazione sono anche un fatto
commerciale. Vivono se la gente
li compera e la gente, si dice, è affamata di questo tipo di notizie.
Se non si abbonda in questo genere, non si vende.
Il dito è stato puntato anche contro quelle forze politiche che vivono e si alimentano della paura
della gente. La paura rende politicamente, ma alimentarla è
quanto di più lontano esista dal
vero scopo della politica, che è
quello di creare una convivenza
pacifica e serena. D’accordo, non
si possono chiudere gli occhi di
fronte agli aspetti oscuri della vita, perché sarebbe anche questa
una menzogna. La cosa vergognosa è sfruttare questi fatti per
fini elettorali.
In particolare, per quanto riguarda gli immigrati, non si nega
che tra essi, soprattutto se clandestini, si registra un tasso di criminalità superiore a quella degli
italiani, ma questo è spiegabile
per le situazioni particolari in cui
l’immigrato si trova in una società
del benessere. Basti pensare all’immigrazione italiana tra le due
guerre nei ricchi stati del Nord
America. Si dovrebbe fare lo sforzo di spiegare e di distinguere il
marcio dal buono e colpire il marcio con misure efficaci, invece si
spinge alla conclusione che tutti
gli immigrati sono pericolosi.
Il convegno ha concluso reagendo contro la fatalità espressa nel
titolo: si può e si deve cambiare.
Di solito gli operatori dell’informazione si difendono cercando
ragioni più nobili della necessità
del mercato. Dicono che essi non
fanno altro che registrare la realtà,
che la libertà di informazione è un
bene prezioso da tutelare sempre, anche se causa effetti spiacevoli. Ma sono ragioni che non
reggono. È proprio per essere fedeli alla realtà che non ci si deve
CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO A RISCHIO. SI SPERA NELLE
CONOSCENZE DI SACCONI E CASTRO, ORA AL GOVERNO
pliata fino ad assumere 2 mila
200 tra operai e impiegati, è stata additata come l’industria-modello per le relazioni industriali (fondate sulla partecipazione
che sembrava dover rappresentare, in taluni aspetti, perfino la
cogestione), uno dei suoi massimi manager voleva farne
un’impresa comunità.
E all’epoca mise sotto accusa il
leghismo-rosso di parte degli operai perché egoisticamente, a
suo dire, pensavano esclusivamente alle loro fortune, anziché
al futuro di quella che era e che
resta la più grande industria del
territorio. Bene, quel manager
è da pochi giorni parlamentare.
Si chiama Maurizio Castro. E il
primo problema di cui dovrà occuparsi è di salvare la sua ex fabbrica, della cui sorte è preoccupato.
Insieme a lui, Maurizio Sacconi
e Fabio Gava, che in queste settimane hanno seguito da dietro
le quinte l’involversi della situazione. L’Electrolux come l’Alitalia? Proprio così. Ecco perché
l’industria del freddo italiana finirà sul tavolo del governo.
Precisiamo subito: la multinazionale svedese non ha condotto l’ex Zanussi nel baratro finanziario, come è avvenuto alla compagnia di bandiera. Anzi. Proprio l’opposto. Ma per
consolidare la produzione di frigo in Italia ha deciso di “ottimizzare”, come si dice in gergo
tecnico, quindi di recuperare
redditività (più di 6 punti, uno
sforzo eccezionale) e, di conseguenza, di recuperare sulle spese di personale. In che modo?
Chiudendo lo stabilimento di
Scandicci (via, quindi, 450 posti di lavoro) e ridimensionando
quello di Susegana (via altri 350
posti).
Il sistema-freddo può contare,
in Italia, su mille 900 posti. Se fate un po’ i conti, a Stoccolma si
è deciso di dimezzare. E non vo-
lete considerarla la nostra Alitalia? C’è, però una differenza
tra le due situazioni. A parte i
lavoratori e i sindacati, e a parte alcuni politici e alcune istituzioni (la Provincia, ad esempio),
la comunità locale, per la sua
gran parte, si dimostra disinteressata.
Si contrae la più grossa fonte di
lavoro sul territorio? Con l’indotto si rischia la chiusura addirittura di 600 posti di lavoro?
“Si arrangino”, sembra sentir dire. Ecco perché ai fini della sensibilizzazione serve anche la forza della preghiera, come si è fatto nella parrocchia di Parè. Ecco perché non appena si insedierà il nuovo governo sarà opportuno che si prenda in mano
questo bubbone e magari tenendo conto dei consigli di qualche esperto – diciamolo pure,
da Castro a Sacconi – si proceda ad una saggia conciliazione
degli interessi dei lavoratori (e
del sindacato) e di quelli della
multinazionale. Le organizzazioni sindacali l’hanno già detto: siamo disponibili a trattare,
purché non si debba trattare esclusivamente lo smantellamento. Pare che allo studio ci
siano soluzioni alternative. I
prossimi scioperi dovrebbero
farle emergere. Ma la protesta
non è sufficiente. Devono fare
pressing le comunità.
Francesco Dal Mas
non governative per i diritti umani vi sarebbero 50 mila abitanti in stato di schiavitù! La sentenza arriverà tra qualche mese,
ma la storia di Mani ci fa ricordare che oggi esiste ancora la
schiavitù e di quanto poco conosciamo di paesi come il Niger.
Due terzi del territorio è arido
deserto dal clima impietoso; due
terzi della popolazione vivono
sotto la soglia della povertà: un
contesto di miseria in cui continua la pratica secolare della
schiavitù.
Mani aveva 12 anni quando, a insaputa della madre – schiava anche lei –, da un giorno all’altro è
stata portata via, comprata per
500 dollari da un uomo che viveva a 15 chilometri dal suo villaggio con altre 7 schiave. Le
giornate passavano tra faccende
domestiche, lavori nei campi e
servizi sessuali al padrone, più
grande di 39 anni. È così che gli
ha dato tre figli. Da lui ha tentato di scappare, due volte. Invano.
La svolta è arrivata quando il padrone l’ha voluta come quarta
moglie: per sposarla doveva però
affrancarla. Ma una volta libera
Mani ha fatto quello che pochissime prima di lei avevano osato
fare: si è ribellata ed ha chiesto
aiuto ad alcune organizzazioni
per i diritti umani presenti nel
suo Paese. Ed è cominciata la sua
nuova vita: due anni fa si è sposata con un uomo che ha scelto
e con lui ha avuto un figlio. Il suo
ex padrone non si è arreso e l’ha
denunciata per bigamia: per tre
mesi è finita dietro le sbarre. Il resto è cronaca.
La tratta delle persone ha avuto
una impennata per effetto della
globalizzazione dei trasporti. Le
mafie internazionali hanno saputo riconoscere il business na-
scente sia dalla parte dei disperati pronti a tutto per cercare una vita più degna, sia dalla parte dei ricchi che usano la
carta di credito per acquistare
tutto a qualsiasi costo. Il traffico di esseri umani è il secondo
business globale della criminalità organizzata, dopo il narcotraffico, ma cresce con tassi più
alti del traffico delle droghe.
Le principali forme contemporanee di schiavitù approfittano della miseria, dell’ignoranza, della falsa speranza di
un futuro migliore, della minaccia per la vita propria o dei
familiari. Le donne e i bambini sono le vittime più comuni,
ma gli uomini non ne sono
immuni.
È impossibile dare statistiche
precise sulla vastità della tratta di persone umane, sia perché
tale traffico è di natura clandestina e illegale, sia perché molti paesi non hanno interesse a
collaborare per debellare tale
piaga. Di certo non vi sono Paesi immuni da tale piaga.
Enrico Vendrame
Electrolux, è dramma sociale
M
olti si lamentano perché non arrivano a fine mese col loro stipendio. Soprattutto se in famiglia. Ma alzino la mano coloro
che hanno consapevolezza del
dramma sociale che si sta per
abbattere sul territorio: 600 posti di lavoro in meno all’Electrolux e nelle aziendine dell’indotto, 80 alla Colussi, 22 all’Italcementi, una quindicina in un
mobilificio di Cappella Maggiore. Ci si consola dicendo: le nostre imprese ancora “tirano” e
assumono? Lo si crede davvero? Le operaie dell’ex Oscar di
Santa Lucia di Piave che, nonostante la riqualificazione dopo
la chiusura del loro biscottificio,
non riescono a trovare ricollocazione.
Ma augurandoci che l’impegno
corale delle categorie economiche, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni riesca a fare quelli che per ora ci limitiamo a considerare dei “miracoli”,
non possiamo tuttavia porci da
semplici spettatori davanti alla
GRAVE DISINTERESSE
A parte i lavoratori
e i sindacati, e
a parte alcuni politici e
alcune istituzioni (la
Provincia,
ad esempio),
la comunità locale,
per la sua gran parte,
si dimostra
disinteressata
ristrutturazione in corso.
L’Electrolux, appunto. Sono lontani i tempi in cui il solo trasferimento degli impianti da Conegliano a Susegana (allora
Zoppas) si presentava sotto il
segno di una così grave preoccupazione da far mandare al
macero un’edizione del settimanale diocesano L’Azione perché aveva anticipato la notizia.
Da allora la Zanussi di Susegana è diventata la prima fabbrica
al mondo automatizzata nella
produzione di frigo, si è am-
LA BRUTTA STORIA DI HADIJATOU MANI
La piaga della schiavitù
e cronache di questi ultimi
Lgiorni
hanno riportato alla
ribalta la piaga della schiavitù,
ufficialmente abolita nel 1848.
In realtà, la tratta delle persone, intesa come possesso e
commercializzazione di esseri
umani, è cambiata molto lungo i secoli, ma in pratica non è
mai finita.
Ci sono alcuni posti nel mondo che non fanno quasi mai notizia e dei quali ci ricordiamo
solo per eventi tristi o tutt’al
più per qualche documentario
naturalistico. Quasi mai ci
chiediamo come vivano popoli che si trovano ad altre latitudini geografiche rispetto alle
nostre.
La storia di Hadijatou Mani, ragazza di 24 anni, che ha fatto causa al suo Paese portandolo dinanzi ad un tribunale sopranazionale, è passata in sordina nei
giorni scorsi. Storia di riscatto
per un’intera regione, non facile
per i retaggi culturali, che ha
messo sul tavolo degli imputati
della Corte di Giustizia dell’Ecowas (la Comunità economica
di 15 Stati africani occidentali) i
più alti rappresentanti dello Stato. Tutti hanno negato che la
schiavitù sia un problema del
Paese, lo considerano un problema marginale. Eppure secondo stime delle organizzazioni
concentrare solamente sulla cronaca nera. La vita presenta lati
buoni che non vengono sufficientemente rappresentati. La
forbice tra l’insicurezza reale e
quella percepita dalla gente è in
gran parte frutto di questa informazione distorta. Ed è un fatto
grave, perché l’insicurezza stende sulla società un velo di infelicità pur in pieno benessere e prepara il terreno per i gesti più inconsulti. Ma è anche una via che
non porta lontano: se nell’immediato questo allarmismo paga, nel
lungo periodo finisce per nauseare le persone, che si rivolgono
altrove. GpM
Maurizio Castro
Attualità
20 aprile 2008
PDL E LEGA VINCONO NETTAMENTE LE ELEZIONI
Berlusconi ritorna
a palazzo Chigi
S
ilvio Berlusconi sarà per la
terza volta presidente del
Consiglio: è il verdetto emerso in modo chiaro dalle urne dopo le elezioni del 13 e 14 aprile. Non è servito, come nel
2006, arrivare a notte fonda per
capire chi aveva vinto: il trend dei
dati che uscivano dal Viminale
ha fatto intravedere subito l’esito finale. Forse anche questo, assieme al fair play dello sconfitto
Walter Veltroni che ha subito telefonato al premier in pectore, ha
contribuito ad un clima finalmente sereno tra vincitori e vinti.
Due i dati politici più significativi: il successo della Lega Nord e
la scomparsa della Sinistra l’Arcobaleno. La Lega ha quasi raddoppiato i suoi voti rispetto al
2006, raggiungendo alla Camera
quota 8,3%: un risultato frutto di
percentuali altissime nel Veneto
(dove ha superato il 25%), ma anche di voti conquistati in regioni
storicamente meno leghiste come Emilia Romagna e Piemonte. La Sinistra Arcobaleno, che si
sapeva rischiasse al Senato (dove serviva raggiungere un quorum dell’8%), ha sorpreso tutti
restando esclusa anche dalla Camera, dove bastava un 4%. La Sinistra radicale, col suo 3%, per la
prima volta, non avrà suoi rappresentanti in Parlamento.
Il Popolo della libertà, che ha riunito Forza Italia e Alleanza nazionale, è il primo partito nazionale, col suo 37,3%. Il Partito democratico non arriva al 35% cui
puntava (si ferma al 33,1%), ma
IN FRIULI E
NEI COMUNI
GLI ELETTI NEI NOSTRI COLLEGI
Senato: Elio Lannutti (Italia dei valori); Enrico Morando, Mariapia Garavaglia, Paolo Giaretta, Felice Casson, Paolo Nerozzi,
Maurizio Fistarol, Franca Donaggio, Marco Stradiotto (Partito democratico); Federico Bricolo, Piergiorgio Stiffoni, Paolo Franco,
Alberto Filippi, Gianvittore Vaccari, Gianpaolo Vallardi, Luciano Cagnin (Lega Nord); Giancarlo Galan, Luigi Ramponi, Maria
Elisabetta Casellati, Maurizio Sacconi, Maurizio Saia, Paolo Scarpa Bonazza Buora, Anna Bonfrisco, Maurizio Castro (Popolo della libertà).
Camera: Antonio Di Pietro (Italia dei valori); Rosy Bindi, Andrea
Martella, Pier Paolo Baretta, Simonetta Rubinato, Rodolfo Viola, Delia Murer (Partito democratico); Umberto Bossi, Gianpaolo Dozzo, Guido Dussin, Corrado Callegari, Luciano Dussin, Franco Gidoni (Lega Nord); Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Renato Brunetta, Adolfo Urso, Fabio Gava, Valentino Valentini (Popolo della libertà); Rocco Buttiglione (Unione di Centro).
Nel collegio friulano è stato eletto Fulvio Follegot (Lega), di Caneva.
Bisognerà attendere i prossimi giorni per sapere se i leader nazionali eletti (anche) in Veneto e Friuli opteranno per un altro collegio, dimettendosi e lasciando così liberi seggi per i candidati delle nostre regioni.
ci va molto vicino; aumenta considerevolmente invece (4,3%) il
partito di Antonio Di Pietro
(Italia dei valori). L’UdC di Casini si attesta al 5,6%.
I numeri consegnano al nuovo
governo la stabilità sufficiente
per affrontare il cammino di
RegioneFriuli
riforme di cui l’Italia ha bisogno;
in Parlamento troverà un’opposizione diversa dal passato, perché costituita da un numero ristrettissimo di gruppi parlamentari: Partito democratico e Italia
dei valori, Unione di Centro e il
gruppo misto.
5
I risultati alla CAMERA nei comuni diocesani
Brugnera
Caneva
Cappella M.
Cessalto
Ceggia
Chiarano
Cison
Codognè
Colle Umberto
Conegliano
Cordignano
Farra di Soligo
Follina
Fontanelle
Fregona
Gaiarine
Godega
Gorgo
Lentiai
Mansuè
Mareno
Mel
Miane
Moriago
Motta
Oderzo
Orsago
Pieve di Soligo
Portobuffolè
Refrontolo
Revine
Sacile
San Fior
Santa Lucia
S.Pietro di Fel.
S.Polo di Piave
S.Vendemiano
Sarmede
Sernaglia
Susegana
Tarzo
Torre di Mosto
Trichiana
Vazzola
Vidor
Vittorio Veneto
2,69
4,25
4,68
3,32
4,30
3,42
2,85
3,75
5,10
5,12
5,31
4,11
3,53
3,15
4,91
3,41
3,68
3,28
4,46
3,31
3,65
6,27
4,80
4,52
3,28
3,74
4,74
4,28
3,76
3,75
4,02
4,9
4,09
4,46
5,16
3,09
4,76
4,13
3,78
4,48
3,72
2,2
6,01
3,38
4,59
5,26
17,06
29,26
30,89
21,91
33,31
18,71
25,05
21,11
23,73
27,19
23,58
18,32
23,94
17,49
24,77
20,27
24,63
13,93
31,17
15,41
20,05
28,30
24,54
20,00
18,01
23,25
27,56
17,99
13,66
15,37
29,11
25,11
16,52
25,84
23,08
15,4
22,09
26,07
17,95
22,8
22,01
24,33
31,26
18,27
18,92
31,48
28,07
22,88
27,31
31,48
25,01
42,17
28,09
37,87
31,97
23,77
33,97
38,51
30,75
38,74
32,16
37,10
35,07
42,02
28,01
38,89
34,24
22,97
35,17
41,23
34,16
32,65
35,64
36,33
38,22
43,09
29,78
20,80
36,74
28,92
33,54
36,81
38,05
35,46
44,05
31,9
33,21
28,15
21,45
37,32
41,77
24,07
41,59
30,46
24,05
32,55
24,62
25,66
27,31
24,94
25,17
28,93
24,14
25,99
24,62
28,23
23,31
26,59
24,58
29,15
21,00
32,02
28,74
19,91
20,55
21,06
33,37
27,14
19,94
27,21
35,64
23,88
21,07
34,87
30,84
26,76
24,18
31,27
23,18
23,34
21,06
27,36
24,59
28,65
20,14
26,96
22,94
24,39
5,22
4,29
4,88
4,34
4,65
3,89
4,98
5,32
4,95
5,77
5,41
5,38
6,35
5,33
4,16
5,53
4,53
4,60
5,98
4,03
5,6
8,62
5,03
5,98
4,79
4,92
5,11
4,72
2,38
6,04
5,06
6,03
4,65
4,74
4,92
6,41
4,88
3,33
5,71
4,62
5,93
6,78
8,99
6,13
3,84
4,98
2,12
2,07
1,93
1,40
1,43
1,45
4,01
1,84
2,38
2,61
2,22
2,32
3,88
2,45
3,40
1,79
1,70
2,07
1,63
1,89
1,68
2,32
3,67
2,11
2,00
2,71
1,32
3,43
2,57
1,92
2,83
2,93
1,81
2,22
2,36
2,3
1,55
2,09
2,37
2,47
2,25
2,4
1,94
2,13
2,78
2,1
0,78
2,33
2,37
1,91
2,73
1,03
3,04
1,55
2,25
2,19
1,73
1,61
1,83
1,28
3,40
1,10
1,85
1,25
2,61
0,95
1,65
3,79
1,97
1,35
1,02
1,94
1,69
1,48
1,39
1,46
3,28
1,78
1,32
2,18
1,61
0,94
1,78
1,77
1,57
1,87
3,72
3,51
3,96
1,48
1,68
3,09
media
4,12
22,62
33,25
26,39
5,21
2,28
1,98
ComuneMareno
ComuneMoriago
Sindaco eletto: Eugenio Tocchet
(PdL - Lega - Udc) 77,5%
Gli altri candidati: Giorgio Borsoi
(Civica Obiettivo Mareno)
22,49%
on c’è stata partita a Mareno
di Piave. Il successo del sindaco uscente, Eugenio Tocchet,
è stato travolgente. Tocchet, che
correva con il sostegno del Popolo della libertà, della Lega Nord
e dell’Udc, ha ottenuto quasi 10
punti in più rispetto a quanto gli
stessi partiti hanno preso nelle elezioni politiche.
Tocchet ha davanti ora altri 5 anni per dare compimento al proprio programma amministrativo.
Sindaco eletto: Giuseppe Tonello
(Lega Nord - Tonello Sindaco)
44,77%
Gli altri candidati: Luciano Giotto (Vivere il domani) 26,04%; Lina De Conti (Per Moriago e Mosnigo) 12,16%; Cinzia Frezza (Proposta Comune) 11,47%; Michele
Recchia (La Destra) 5,53%
a vicesindaco di Pergentino
Breda a sindaco grazie al consenso di quasi metà dei moriaghesi. A Moriago è stata netta l’affermazione di Giuseppe Tonello.
Affermazione cui ha contribuito
l’appoggio della Lega Nord, che
ha goduto dell’“onda lunga” del
successo delle elezioni politiche.
ComuneMotta
Pdl e Lega vincono
dappertutto
Non molto diversi i risultati nella
Regione Friuli Venezia Giulia e nei
tre Comuni diocesani in cui si è
votato per rinnovare il consiglio
comunale.
Il centrodestra di Popolo della
libertà e Lega Nord ha fatto il
pieno. Alle regionali friulane
Renzo Tondo manda a casa il
governatore uscente (e favorito)
Riccardo Illy, che forse ha pagato la
decisione di anticipare da giugno a
domenica scorsa le elezioni per
accorparle nell’election day.
A livello locale, vincono i candidati
che più o meno esplicitamente
(ovvero con i simboli o con civiche)
si riferiscono a Lega Nord e
centrodestra, con risultati
numerici senza necessità di
commento.
Nei prossimi numeri conosceremo
meglio i nuovi sindaci.
Presidente eletto: Renzo Tondo
(Lega Nord, Pensionati, Udc,
Pdl) 53,82%
Gli altri candidati: Riccardo Illy (Slovenska Skupnost, Cittadini per il presidente, Sinistra
l’Arcobaleno, Italia dei valori,
Pd) 46,18%
ittoria netta per Tondo, ancora più netta nei comuni
diocesani: a Brugnera Tondo al
76,74%, Illy al 23,26%; a Caneva Tondo al 57,66%, Illy al
42,34%; a Prata Tondo al
75,86%, Illy al 24,14%; a Sacile
Tondo al 63,11% e Illy al 36,89%.
E il centrodestra guarda con fiducia alle comunali 2009.
V
N
D
Sindaco eletto: Paolo Speranzon
(Lega Nord - Forza Motta)
56,17%
Gli altri candidati: Giuseppe Sartori (Pdl - Udc) 26,03%; Maurizio
Orlando (Pd) 13,06%.
otta sceglie Speranzon. E
sceglie anche Panighel. Perché tutta la sua giunta, escluso
l’assessore esterno Gargan, è stata rieletta. Speranzon, dopo aver
promesso continuità con l’amministrazione precedente, ha già
promesso che “squadra che vince non si cambia”. L’approvazione
a Panighel, e quindi a Speranzon,
è nei numeri: alle nazionali Lega
al 34%, alle comunali al 56%.
M
Attualità
20 aprile 2008
TRA WELFARE PARALLELO E BADANTI,
LA PROPOSTA DELLE ACLI TREVIGIANE
Un lavoro di cura
M
olti sono i fattori che
spiegano il crescente
impiego di donne immigrate nel lavoro domestico e di
cura, tra i quali: il progressivo rarefarsi della figura della casalinga
impiegata a tempo pieno nella cura della casa e dei familiari, il
diffondersi della famiglia di stampo “nucleare” e l’incapacità dei
servizi di welfare di far fronte in
maniera adeguata alle necessità di
cura e assistenza.
Una grande necessità
Molte famiglie patiscono un eccessivo “sovraccarico funzionale”
che rende il ricorso a supporti esterni una concreta necessità. Si
sviluppa così una sorta di welfare
parallelo, che esula da qualsivoglia programmazione, si sostiene
principalmente sulla manodopera immigrata e rappresenta la risposta più immediata e spesso unica alle difficoltà delle famiglie.
Tutto ciò lo si è potuto evidenziare grazie all’indagine, promossa
dalla presidenza provinciale delle Acli di Treviso, sul fabbisogno
di assistenza domiciliare in provincia e condotta su un campione di più di 200 tra datori di lavoro (famiglie) e lavoratrici.
I bassi livelli di welfare che contraddistinguono il nostro Paese
sono prevalentemente orientati
ad una fetta di popolazione, per
quanto contraddistinta dai livelli
più elevati di bisogno, del tutto
marginale e limitata. Il trasferimento dell’onere dell’assistenza
alle famiglie è invece la strategia
prevalente e coinvolge oggi, soprattutto nell’ambito dell’assistenza a persone anziane e/o non
autosufficienti, un numero considerevole di nuclei familiari. Essi risultano impegnati emotivamente, ma anche economicamente, nel soddisfare questi crescenti bisogni di cura ed assistenza e poiché l’offerta pubblica è
scarsa, forse inadatta o troppo onerosa, il ricorso ad un’offerta privata, più economica e maggiormente personalizzata, risulta quasi inevitabile.
Le insidie del privato
Dall’indagine si rileva che quella
delle famiglie è spesso una non
scelta, ma l’affidarsi all’unica soluzione possibile o per lo meno la
più rapida, ovvero la “badante”.
Decisione questa che nasconde
molte insidie:
- l’assenza di “garanzie” in merito
a un’adeguata formazione e alle
competenze di base (senza tralasciare il fatto che, in alcuni casi, ad
essere modeste sono addirittura le
conoscenze linguistiche);
- un’attenzione ed un “impegno
Per una svista, nel numero scorso
non abbiamo indicato che la foto di
sfondo di copertina era tratta dal
libro “Emozioni dal cielo”, di
Giuseppe Calissoni e Luigi
Vergerio, edito dalla Comunità
Montana delle Prealpi Trevigiane.
Ce ne scusiamo con autori e lettori.
burocratico” non indifferente
(permessi di soggiorno, contratto di lavoro, eccetera);
- la percezione della “estraneità”
della lavoratrice rispetto all’ambiente familiare e domestico;
- l’incertezza rispetto alla possibilità dell’instaurarsi di un rapporto “fiduciario”.
La “relazione di cura” è complessa e in parte risente delle difficoltà
da parte delle famiglie di calarsi
appieno nel ruolo di “insoliti” datori di lavoro. La scelta del welfare nazionale di trasferire loro l’onere della “produzione” e della
“gestione” dei servizi di cura ed
assistenza, riconoscendo per lo
più a questo tema scarsa considerazione, in parte motiva quella “anarchia dominante” spesso riscontrata in quest’ambito e in
quella sfera del welfare parallelo al
quale le famiglie sempre più spesso attingono per far fronte ai propri bisogni assistenziali.
Le proposte delle Acli
Quali le proposte d’intervento che
come Acli ci sentiamo di fare in
questo difficile ambito del welfare nazionale? È necessario, per
prima cosa, costruire un welfare
della cura, inserendo meccanismi
di corresponsabilità pubblica nel
governo complesso del fenomeno. Occorrono strategie in grado
d’incidere contemporaneamente
e a più livelli per affiancare sia la
famiglia che la lavoratrice.
La promozione del lavoro di cura
intesa come tutela di due soggetti deboli, famiglia e lavoratrice, va
collocata nell’area delle politiche
del welfare e della famiglia. Solo
in questo modo è possibile trasformare il lavoro di cura da lavoro subalterno e sommerso in vera e propria professione appetibile sia dal punto di vista contrattuale, attraverso riforme adeguate, sia per quanto riguarda la sua
considerazione sociale, superando quella sorta di “abusivismo di
necessità” che si è ormai affermata con forza nella nostra società.
Il lavoro di cura oggi, a partire dall’esperienza delle lavoratrici immigrate, può essere uno spazio di
approfondimento per una possibile dimensione professionale che
lo riscatti dalla svalutazione sociale conferitagli, gli riconosca diritto di cittadinanza, attraverso
percorsi formativi, metodologie e
strategie tendenti a valorizzarlo
per la sua specificità.
A 40 ANNI DALL'ASSASSINIO DI MARTIN LUTHER KING
4 aprile ’68: Ho un sogno
felice di unirmi a voi
«storia
Sinonocome
questa che passerà alla
la più grande dimostrazione per la libertà nella
storia del nostro paese. Cento
anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi,
firmò il Proclama sull’emancipazione.
Questo fondamentale decreto
venne come un grande faro di
speranza per milioni di schiavi
negri che erano stati bruciati sul
fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre
termine alla lunga notte della
cattività.
Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la vita del negro è ancora
purtroppo paralizzata dai ceppi
della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento
anni dopo, il negro ancora vive
su un’isola di povertà solitaria in
un vasto oceano
di
prosperità
materiale;
cento anni
dopo, il negro langue
ancora ai
margini della società americana e si trova esiliato nella sua stessa terra».
Questo testo pronunciato da
Martin Luther King nel 1963 durante la marcia per il lavoro e la
libertà è oggi attuale più che mai
non solo per le tensioni razziali
che oggi si vivono ancora negli
Stati Uniti, ma anche se rapportato ai tragici fatti di Lhasa (Tibet), che hanno reso evidenti le
forti contrapposizioni che oggi
si vivono nella Cina tra modernità e repressione.
A quarant’anni dal suo assassi-
Le Acli considerano il lavoro di
cura come valore e bene sociale di
cui la comunità dovrebbe condividere la responsabilità.
Più informazione e sostegno
Occorre, inoltre, puntare l’attenzione sulla necessità di diffondere tra le famiglie molta più informazione. Una significativa campagna informativa, sia rispetto ai
rischi legati “al fai da te”, sia in merito alla varietà dell’offerta pubblica esistente, eviterebbe di incorrere in situazioni limite dalle
quali è spesso difficile uscire in
modo indolore – e solo per le quali oggi è previsto o si fa ricorso all’aiuto delle istituzioni –. In questo senso devono essere sfatate le
credenze comuni e gli stereotipi
spesso diffusi, fornendo alle famiglie un reale, concreto e diffuso sostegno nel compimento delle proprie scelte.
Dobbiamo, inoltre, rendere più
efficiente (interattiva) ed efficace
la rete di servizi esistente integrando il più possibile in essa il
ruolo dell’assistente familiare.
Puntare, per quanto è possibile, al
potenziamento delle reti di vicinato e, più ampiamente, al capitale sociale disponibile a livello di
comunità, al fine di rafforzare le
risorse disponibili nel contesto familiare. Infine, sostenere ancor
più di quanto si faccia ora la famiglia, non solo con apposite e
mirate misure finanziarie, ma soprattutto con il potenziamento
dell’offerta di servizi e la reale applicazione degli strumenti di conciliazione già esistenti. Il contesto
dei servizi alla persona in questo
momento storico di revisione del
welfare, pone il lavoro di cura al
centro di una ristrutturazione più
che mai necessaria e urgente. Dare dignità al lavoro di cura significa oggi dare dignità alle lavoratrici del settore e alle persone assistite.
L’unica via possibile appare quindi quella di creare un lavoro di cura: tutelato, professionalizzato, umano, economicamente appetibile, inserito nella rete di servizi
sociali pubblici e privati.
La presidenza provinciale
delle Acli
nio a Memphis, Tennessee (4 aprile 1968), la figura di Martin
Luther King può rivelarsi preziosa da riscoprire: protagonista di una lotta nonviolenta con
al centro uno dei grandi nodi
contemporanei, la tensione interetnica. Il suo impegno civile
ha cambiato in modo radicale la
vita degli afro-americani pur lasciando aperti problemi come la
distribuzione del reddito, l’accesso ai servizi socio-assistenziali, la marginalità sociale degli
immigrati.
Quando, nel 1955, ebbe avvio la
lotta nonviolenta per i diritti civili, nel sud degli Stati Uniti vigeva un sistema di rigida “segregazione” per legge, in base al
quale tutti gli spazi pubblici, dagli autobus ai ristoranti, dalle
scuole alle chiese, erano rigidamente o per i bianchi o per i neri. Ai neri erano negati i diritti
basilari, tra cui quello del voto.
Il movimento nonviolento, sotto la guida di King, seppe trovare la strada per superare alcune
profonde discriminazioni ottenendo la cancellazione delle leggi sulla discriminazione e la pa-
INAS-CISL TUTELA
LE VITTIME
DEGLI INFORTUNI
SUL LAVORO
irca 1.260 morti bianC
che e 913.500 infortuni sul lavoro: le stime dell’Inail per il 2007 parlano ancora di una situazione allarmante.
Dietro questi numeri c’è una vera e propria emergenza sociale: in Italia, infatti, sono moltissimi i lavoratori coinvolti in incidenti o
colpiti da patologie di origine lavorativa. Molti di loro
muoiono o diventano invalidi.
L’Inas, patronato della Cisl,
è impegnato da oltre 50 anni nella tutela dei diritti delle vittime di infortuni e malattie professionali e dei loro familiari.
L’Istituto, infatti, segue i lavoratori e le lavoratrici sin
dalla predisposizione della
denuncia, avvalendosi della competenza dei medicilegali convenzionati per valutare il danno subito in seguito a questo genere di incidenti. Il patronato, grazie
alla professionalità e all’esperienza dei propri operatori, si occupa anche di
presentare eventuali ricorsi – spesso necessari per
ottenere il riconoscimento
delle prestazioni Inail – utilizzando la consulenza dei
propri avvocati.
Il patronato aiuta così i lavoratori a districarsi tra le
norme in materia, estremamente complesse: gli operatori dell’Inas-Cisl assistono con professionalità i
lavoratori che hanno subito un infortunio, per far ottenere loro un equo riconoscimento dei danni riportati e tutelare, così, i loro diritti.
informazione pubblicitaria
6
rità formale. Fu una lotta rigorosamente e dichiaratamente
nonviolenta, che presenta molte analogie con quella fatta dai
monaci tibetani. Le preghiere, i
canti, le assemblee, i raduni, le
marce di protesta, gli scioperi:
questi furono i mezzi utilizzati
dal movimento nonviolento.
Fino alla fine King considerò un
momento centrale della lotta la
presa di coscienza: tenne a lungo la “scuola di nonviolenza” e
nei suoi discorsi ribadiva che le
premesse della sua posizione
stavano nella vita di Gesù. King
ripeteva spesso che chi compie
la scelta nonviolenta è pronto ad
accettare la nonviolenza, sa dal
Vangelo che non c’è resurrezione senza la croce e non c’è libertà senza sofferenza.
“We shall overcome”, vinceremo: King citava spesso nei suoi
discorsi l’antico canto degli
schiavi neri che sognavano la liberazione. È di questo sogno di
pace, di giustizia e di speranza
che ci parla ancora Martin
Luther King, nel quarantesimo
anniversario del suo assassinio.
Enrico Vendrame
L’Azione - Attualità
20 aprile 2008
7
ENTRO IL 12 MAGGIO LE COMPOSIZIONI A L’AZIONE
Giuria di amici
per il concorso
A
grandi passi s’avvicina
il 12 maggio, cioè il
termine ultimo per
l’invio dei racconti a L’Azione
([email protected]) per partecipare al concorso letterario “La Piave, fiume di guerra
e di pace”.
Accompagniamo lo scorrere
del tempo segnalando che altri racconti arrivano in questi
giorni in redazione, e andando a conoscere anche gli altri
componenti della giuria del
concorso: dopo Vitalino Vendrami e Lois Bernard la settimana scorsa, stavolta tocca a
Donata Gai ed Arturo Pellizzon. Con loro, naturalmente,
anche il direttore de L’Azione
don Giampiero Moret.
Ma se i giurati ancora attendono il momento di entrare in
azione (ma anche in Azione)
per leggere quanto voi avete
prodotto, il comitato promotore del concorso è già in piena attività. L’ultima riunione,
svoltasi nella sede degli Alpini a Tovena, è servita a programmare la cerimonia di
premiazione. Ma in comitato
ci si gode il piacere della compagnia: non a caso il prossimo incontro è stato fissato a
giugno nella sede degli Alpini di Tovena sul San Boldo: alla riunione seguirà un pranzo
aperto a familiari ed amici.
C’è stato anche un mutamento nella composizione del comitato: è uscito il gruppo Alpini di Miane, è entrata la Pro
loco di Tovena.
I co-organizzatori, con L’Azione, del concorso letterario, sono dunque: Agesci gruppo di
Vittorio Veneto 1 (rappresentato da Flavio De Bin), Cimbri
del Cansiglio (con Lino Azzalini), La via dei Mulini (Luigia
De Luca), Comunità montana
delle Prealpi trevigiane (Giuseppe Calissoni), Comunità
montana Val Belluna (Gianfranco Miglioranza), Consorzio Pro loco del Quartier del
VOLONTARIATO:
BANDO REGIONALE
MILLE EURO
AI “CENTINI”
CASE DI RIPOSO
MENO CARE
cade il prossimo 15 maggio il termine entro il quale le organizzazioni di volontariato del Veneto iscritte al
Registro regionale possono
presentare domanda di contributo per le attività e i progetti da svolgere nel 2008.
Lo stabilisce un apposito
bando regionale approvato
dalla Giunta regionale del Veneto.
I contributi possono essere richiesti sia a sostegno dell’attività ordinaria, sia per specifici progetti di solidarietà.
Nel 2007 sono state 42 le associazioni iscritte al Registro
regionale che hanno ricevuto
finanziamenti per 450 mila
euro.
Le domande di contributo regionale e i moduli specifici
per compilarle vanno richiesti alla Direzione regionale
per i servizi sociali, Servizio
terzo settore, Ufficio volontariato, Rio Novo, Dorsoduro 3493, 30123 Venezia.
ndare bene a scuola... paga.
La legge 1/2007, modificando gli esami di maturità non solo ha reso più selettive e serie le
prove, reintroducendo le commissioni miste, elevando i requisiti per i cosiddetti ottisti (ora per
saltare la quinta superiore e fare
subito la maturità non basta la
media dell’otto in quarta, ma serve anche la media del sette nelle
classi precedenti e nessuna bocciatura alle superiori) e riducendo il numero di privatisti, ma ha
anche voluto per la prima volta
premiare automaticamente gli
studenti che eccellono. Ad ogni
studente che si diplomi con il
massimo dei voti verranno dunque dati mille euro, non in denaro, ma in buoni da reinvestire
nel prosieguo degli studi o per
l’acquisto dei libri, testi universitari, abbonamenti a riviste scientifiche. Lo scorso anno il punteggio massimo con la lode fu dato allo 0,7% dei circa 450 mila diplomati: sette super-bravi ogni
mille maturati.
a Giunta regionale ha aggiornato la quota riconosciuta per l’accoglienza degli anziani non autosufficienti e disabili nei Centri servizio residenziali, con un incremento del
2,5% rispetto al 2007, riconoscendo pertanto un contributo
giornaliero pro capite per anziani non autosufficienti di
46,87 euro per i livelli assistenziali di I livello, di 53,57 euro
per il II livello, mentre per i
Centri diurni la quota di rilievo
sanitario è di 26,77 euro. Per
quanto riguarda le persone con
disabilità la quota di rilievo sanitario è di 53,57 euro per il I livello, di 46,87 euro per il II e di
33,47 euro per il III. Si tratta di
un provvedimento che consente agli enti gestori di contenere
la retta a carico delle famiglie
delle circa 24 mila persone non
autosufficienti accolte nei circa
330 servizi residenziali e semiresidenziali della Regione. La
spesa complessiva per la Regione è di 429 milioni di euro.
S
Piave (Roberto Franceschet),
Consorzio Pro loco Sinistra
Piave-Val Belluna (Piero Bassanello), Pro loco di Miane
(Gianantonio Geronazzo),
Pro loco di Tovena (Denis De
Pin), gruppo Marciatori di Refrontolo (Mario Soldà), gruppo Alpini di Refrontolo (Ferdinando De Martin), gruppo
Alpini di Tovena (Mario Magagnin), gruppo Alpini, Aib e
Pc di Lentiai (Delfino Grigoletto e Dario Dalla Zanna),
DONATA GAI, GIÀ CONCORRENTE
er tanto tempo Donata
P
Gai è stata dall’altra parte della barricata. Il medico
in pensione di Col San Martino, infatti, è alla sua prima
esperienza come giurato di
concorso letterario, ma più
volte ha invece scritto lei
stessa racconti per concorsi.
Quindi può ben immaginare
cosa si aspettano i partecipanti...
«Direi di sì. Si aspettano un
giudizio obbiettivo. E questo
per me si fonda su tre presupposti. Anzitutto l’età del
partecipante. Poi: la lingua italiana ha delle regole, che
non possono essere violate:
chiedo il rispetto della correttezza formale. Non posso
sopportare che uno scriva :
“io pensavo che avrei andato”. Infine, l’originalità: preferisco un ragazzino di terza
A
media che mi scrive anche
solo venti righe, ma che hanno un senso, piuttosto che
chi sproloquia per 20 pagine,
anche se lo fa in buon italiano».
Cosa consiglia a uno scrittore in cerca di ispirazione per
il nostro concorso? Di passare una giornata sul Piave o
di chiudere gli occhi seduto
sulla poltrona di casa senza
disturbi intorno?
«L’una e l’altra cosa, e non lo
dico per eludere la domanda.
Se vado e vedo il Piave ho un
dato oggettivo che posso interpretare. Ma posso anche
restare sulla mia poltrona e
immaginare il Piave dei primi fanti il 24 maggio, il Piave dei Longobardi, il Piave
che fra 10 mila anni non ci
sarà più. Basta che quello
che scrivo abbia un senso».
L
Il comitato promotore del concorso letterario riunito nella sede degli Alpini di Tovena
gruppo Alpini, Aib e Pc di Mel
(Renzo Grigoletto), gruppo
Alpini, Aib e Pc di Trichiana
(Renato Ranon).
Il concorso “Raccontiamo la
montagna delle Prealpi bellu-
nesi e trevigiane” ha anche il
patrocinio di Mostra internazionale d’illustrazione per
l’infanzia, Corpo forestale dello Stato, Comitato provinciale Unpli di Treviso.
ARTURO PELLIZZON (HISTORIA)
er Arturo Pellizzon, porP
denonese di Azzanello di
Pasiano, “La Piave - fiume di
guerra” non è il titolo di un
concorso letterario. È un compagno di infanzia. «Mio nonno – racconta Pellizzon – aveva combattuto la prima
guerra mondiale sull’altopiano di Asiago, ma anche sul Piave, a Fagarè. E da piccolo mi riportava in questi luoghi. Poi
nel tempo mi è stato spesso
chiesto di andare a raccontare
della Grande Guerra a scuole,
associazioni... E così è diventato un ambito in cui ho letto
qualche libro in più». Dei moltissimi che ha comunque frequentato, come nutrimento
della sua grande passione per
la storia: è anche presidente
del gruppo di studi storici e sociali pordenonese “Historia”.
Ad un aspirante scrittore di un
racconto ambientato durante
la Grande Guerra, cosa consiglierebbe di leggere?
«Di libri ce ne sono tantissimi,
di tutti i tipi. Ma andrò controcorrente: consiglierei di
guardare molto le immagini.
Quella del 1915-18 è stata la
prima guerra fotografata, tante foto sono state pubblicate,
ed è un patrimonio in continuo aggiornamento, con fotografie finora inedite. Credo che
vedere i volti dei soldati, il loro abbigliamento, anche le immagini degli svaghi che la vita
in trincea consentiva, possa
stimolare i nostri scrittori»
Nel caso di racconti ambientati sul Piave durante la prima
guerra mondiale, chiederà la
massima precisione del quadro
storico? Uno strafalcione sarà
sufficiente a farle penalizzare
il racconto?
«Credo che mi abbiano chiesto di far parte della giuria proprio per le mie competenze di
storico, quindi mi sento in dovere di essere particolarmente
attento a questo. Ma la fantasia permette di esprimere liberamente le emozioni: per
questo se in un racconto incentrato, poniamo, sulla paura del soldato ci sarà qualche
incongruenza, non mi scandalizzerò. Anche se non sarebbe male se ci fosse cura anche della ricostruzione storica».
Congresso nazionale delle Acli
Rinviato di circa un mese a causa delle concomitanti elezioni
politiche, si svolgerà a Roma, dall’1 al 4 maggio, il 23º Congresso nazionale delle Acli. A distanza di 4 anni dall’assise di
Torino, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani eleggeranno
il loro presidente nazionale, con il voto di oltre 600 delegati eletti a loro volta dai Congressi provinciali. Tema: “Migrare dal
Novecento, abitare il presente, servire il futuro. Le Acli nel XXI
secolo”.
Mercoledì 30 don Ciotti a Treviso
La terza e ultima serata della Scuola di formazione socio-politica organizzata dall’Ascom provinciale, prevista per mercoledì
16 aprile, è stata rinviata a mercoledì 30 aprile, sempre a casa Toniolo a Treviso, alle 20.45. Relatore sarà don Luigi Ciotti.
Bando 2008 per servizio civile
La giunta regionale ha approvato il bando 2008 per la selezione di 127 volontari da impiegare in progetti di servizio civile regionale. La domanda va presentata direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto entro le 14 di venerdì 30 maggio, utilizzando l’apposita modulistica che si può scaricare dal sito
venetosociale.it.
Festival delle città impresa
Conegliano e Vittorio Veneto ospiteranno sabato 19 e domenica 20 aprile, assieme a 4 altre città trivenete, il Festival delle
città impresa, promosso dalla rivista NordEst Europa: due giorni di convegni ed incontri per portare all’attenzione nazionale il
tema dell’impresa legata al territorio, facendo emergere punti
di forza e debolezza del sistema Nord-Est.
20 aprile 2008
NON SI INVERTE LA TENDENZA ALLA DIMINUZIONE
INTERVISTA A PADRE ENZO BIANCHI
In minoranza
con serenità
«L
a nostra è una società in cui la cristianità, cioè quella
coincidenza tra società e popolo cristiano, è venuta meno.
E, lo si voglia o no, ormai i cristiani sono una minoranza all’interno della nostra società».
Parte da questa constatazione
l’intervista che Enzo Bianchi,
priore della comunità di Bose,
ha rilasciato ai settimanali diocesani del Triveneto. «La maggior parte degli uomini vive
nell’indifferenza religiosa. Non
c’è un’opposizione vera e propria al cristianesimo o alla fede cristiana, come ai tempi della concorrenza tra il cristianesimo e le ideologie messianiche politiche. Attualmente c’è,
invece, un cristianesimo che
non è più auto-evidente. Non
è neanche in grado di fornire una cultura a una società che è
diventata plurale, anche nell’etica. È la nuova situazione in
cui si trova a vivere il cristianesimo in Europa».
Nel suo libro “La differenza cristiana” (Einaudi Editore) lei descrive il rapporto tra il mondo
cristiano e quello laico in termini di conflitto. C’è davvero
un conflitto in atto?
«Direi di sì. Anzi, si è aggravato rispetto a due anni fa, quando ho scritto “La differenza cristiana”. Perché allora era un
conflitto dovuto soprattutto all’incomprensione, adesso è diventato un conflitto più acceso, c’è una vera e propria ostilità. E, mentre fino qualche anno fa si cercava di colpire soprattutto gli effetti del cattolicesimo in politica o nella società, adesso abbiamo un certo numero di pubblicisti e di
scrittori che attaccano il cristianesimo e attaccano la fede.
Questa è una novità. Indubbiamente non si può dire con
questo che i cristiani nella società occidentale siano assediati: sarebbe un’affermazione
che non darebbe conto della testimonianza di tanti cristiani
in altre zone del mondo, dove
Enzo Bianchi
sono veramente perseguitati.
Però è vero che c’è un conflitto e che in questi ultimi due o
tre anni si è accresciuta l’incomprensione reciproca. Sono
pochi i laici che vogliono ancora dialogare con i cristiani».
Lei fa spesso autocritica. Quali sono gli errori compiuti dai
cristiani in questa difficoltà di
dialogo?
«L’errore più grande è quello di
comunicazione. Sembra davvero che non solo i cristiani laici ma alcune volte anche le fi-
La nostra è una
società in cui la
cristianità, cioè
quella coincidenza
tra società e popolo
cristiano,
è venuta meno
gure istituzionali ecclesiastiche
stesse non siano capaci di parlare, di farsi capire. Quante volte assistiamo a un pronunciamento, poi si attende la reazione e, quindi, segue una
smentita o una correzione.
Questo atteggiamento indica,
certamente, un’incapacità di
comunicare, ma toglie anche
autorevolezza alle voci ecclesiali. I cristiani, poi, hanno questa incapacità a testimoniare la
loro fede e i loro valori a livello antropologico. Per cui, sovente, adottano ancora un linguaggio dogmatico e confessionale che i non credenti non
capiscono e finiscono, quindi,
I MUSULMANI SUPERANO I CATTOLICI
Annuario Pontificio
uscito in questi giorni il
È
nuovo Annuario Pontificio. Tra le novità rilevate in
questa edizione c’è il “sorpasso” dei musulmani rispetto ai
cattolici nel mondo: il 17,4%
per giudicarli dei fondamentalisti e degli integralisti. La colpa è nostra, perché non siamo
capaci di far comprendere che
i valori che difendiamo sono
tutti al servizio dell’umanizzazione».
C’è una urgente necessità di
nuovi linguaggi, di nuovi parametri linguistici?
«Certamente. È necessario farci capire. E poi il cristianesimo
ha anche un’altra particolarità:
non è solo una questione di
contenuti, ma anche di stile.
Noi possiamo anche affermare
dei contenuti buoni, ma se lo
facciamo con uno stile che non
è conforme al Vangelo e a Gesù Cristo, finendo per avere un
atteggiamento offensivo, ostile, di arroganza e di prevaricazione, allora, secondo me, le
difficoltà del dialogo aumentano».
Lei afferma anche che il cristianesimo non parla al mondo
moderno per “un difetto di coerenza tra quello che i cristiani
predicano e quello che vivono”.
«Questo è vero, ma non vorrei
enfatizzarlo. I cristiani sono
sempre inadeguati rispetto al
Vangelo: noi tutti siamo mancanti. C’è, però, una novità.
Oggi si permette a molti di difendere quei valori cristiani,
che loro per primi – nella loro
vita – non hanno saputo né difendere, né vivere. E questo, direi, con una specie di accettazione pacata da parte di tutti,
mentre ciò dovrebbe essere
scandaloso. E richiederebbe a
questi cristiani di non assumere toni arroganti, ma di avere,
invece, un atteggiamento di umiltà, confessando che la loro
fragilità è come quella degli altri, che non riescono a vivere le
leggi della Chiesa, come la fedeltà matrimoniale o l’etica
sessuale. Io credo che si tratti
solo di essere realisti e di non
voler dare lezioni agli altri o costringerli su vie quando noi
stessi siamo stati incapaci di
percorrerle».
Giorgio Pilastro
contro il 19,2% (secondo dati che si riferiscono al 2006).
Si tratta del risultato di rilevazioni effettuate nei Paesi interessati e consegnate alle Nazioni Unite. Se però il confronto viene fatto tra tutti i
cristiani – cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti –, allora si arriva al 33% della po-
Materne, contributi
pubblici deludenti
l progresso fatto in questi ulImaterna,
timi anni in Italia dalla scuola
oggi denominata scuola dell’infanzia, è rilevante, e perciò riconosciuto e apprezzato
nel nostro Paese e all’estero.
Oggi le istituzioni per l’infanzia
sono tutte “vere” scuole e, fatte
salve poche eccezioni, si tratta
di scuole di qualità.
La risposta dello Stato nei confronti del cammino che queste
scuole hanno fatto, con impegno e serietà, è deludente.
Chi avrebbe mai detto che nessuna delle forze politiche che finora hanno occupato i seggi parlamentari avrebbe sentito il dovere di portare a compimento la
legge 10 marzo 2000, n. 62, sulla parità scolastica? Legge che
subito fu giudicata insufficiente.
La legge 62 ha senza dubbio i
suoi meriti ma non è di fatto
completa, perché non risolve
per nulla il problema fondamentale per cui era stata tanto
attesa: si tratta del disagio economico nel quale le scuole d’infanzia paritarie sono costrette a
vivere. Cifre alla mano, e riferendoci alla situazione del Veneto, possiamo renderci conto
del disagio nel quale si dibattono queste scuole che, nate dalla
comunità e sostenute dalla stessa, sono stimate e apprezzate.
Si tratta di scuole parrocchiali, di
congregazioni religiose, Ipab e
di associazioni di genitori.
Nel Veneto, le scuole paritarie
sono 2.387, frequentate da
85.355 bambini (pari al 66% dei
frequentanti) dei quali 508 diversamente abili e 6.153 stranieri. A proposito di bambini
stranieri, va rilevato che sono
sempre più numerosi quelli che
di fatto frequentano senza che
la famiglia concorra alla copertura della spesa.
Grandi sforzi sono stati fatti per
ammodernare le strutture e renderle conformi alle disposizioni
di sicurezza previste dalla legge.
Importante è ribadire che il miglioramento sul piano educativo
e didattico dipende dall’azione
di elevazione della preparazione
delle docenti, le quali hanno uno stipendio che è al di sotto di
circa 500 euro al mese rispetto
a quello percepito dalle maestre
dello Stato. Questa è una enorme ingiustizia. Nelle scuole materne del Veneto lavorano 7.868
persone, di cui 4.994 docenti.
Quanto durerà ancora la disparità di trattamento dei bambini
frequentanti la scuola direttamente gestita dallo Stato rispetto a quelli che frequentano le
scuole gestite dal privato sociale?
Lino Armellin
presidente regionale Fism
I costi delle scuole materne in provincia di Treviso
contributi degli enti pubblici
Isono:
alle scuole materne private
- dallo Stato 53,25 euro pro capite mensili;
- dalla Regione 11 euro pro capite mensili;
- dal Comune, che interviene in
maniera molto differenziata, si
presenta la media di 30,80 euro
pro capite mensili;
- altri introiti (offerte, liberalità,
doni…) 21,95 euro;
- e la famiglia interviene con circa 130 euro mensili.
La somma totale è pertanto di
247 euro mensili per bambino.
L’esiguità della somma appare
chiara se teniamo presente che
lo Stato per un bambino di
scuola materna statale spende
665 euro.
La cifra di circa 604 euro viene
pagata dai comuni che direttamente gestiscono scuole comunali.
polazione mondiale.
Sebbene si registri nel mondo
un sostanziale aumento delle
vocazioni e delle ordinazioni
sacerdotali, per le religiose gli
indici sono negativi, anche se
in questi ultimi anni si è registrato un calo meno accentuato di quanto lo fu negli anni tra il 1970 e il 2000.
Per quanto riguarda l’aumento di vocazioni sacerdotali basta un dato: negli anni Settanta i seminaristi di filosofia
e di teologia erano circa 69
mila, mentre l’ultima statistica parla di 115 mila.
Dal 2009 l’intero Annuario
potrebbe essere messo on-line.
20 aprile 2008
NON SI INVERTE LA TENDENZA ALLA DIMINUZIONE
INTERVISTA A PADRE ENZO BIANCHI
In minoranza
con serenità
«L
a nostra è una società in cui la cristianità, cioè quella
coincidenza tra società e popolo cristiano, è venuta meno.
E, lo si voglia o no, ormai i cristiani sono una minoranza all’interno della nostra società».
Parte da questa constatazione
l’intervista che Enzo Bianchi,
priore della comunità di Bose,
ha rilasciato ai settimanali diocesani del Triveneto. «La maggior parte degli uomini vive
nell’indifferenza religiosa. Non
c’è un’opposizione vera e propria al cristianesimo o alla fede cristiana, come ai tempi della concorrenza tra il cristianesimo e le ideologie messianiche politiche. Attualmente c’è,
invece, un cristianesimo che
non è più auto-evidente. Non
è neanche in grado di fornire una cultura a una società che è
diventata plurale, anche nell’etica. È la nuova situazione in
cui si trova a vivere il cristianesimo in Europa».
Nel suo libro “La differenza cristiana” (Einaudi Editore) lei descrive il rapporto tra il mondo
cristiano e quello laico in termini di conflitto. C’è davvero
un conflitto in atto?
«Direi di sì. Anzi, si è aggravato rispetto a due anni fa, quando ho scritto “La differenza cristiana”. Perché allora era un
conflitto dovuto soprattutto all’incomprensione, adesso è diventato un conflitto più acceso, c’è una vera e propria ostilità. E, mentre fino qualche anno fa si cercava di colpire soprattutto gli effetti del cattolicesimo in politica o nella società, adesso abbiamo un certo numero di pubblicisti e di
scrittori che attaccano il cristianesimo e attaccano la fede.
Questa è una novità. Indubbiamente non si può dire con
questo che i cristiani nella società occidentale siano assediati: sarebbe un’affermazione
che non darebbe conto della testimonianza di tanti cristiani
in altre zone del mondo, dove
Enzo Bianchi
sono veramente perseguitati.
Però è vero che c’è un conflitto e che in questi ultimi due o
tre anni si è accresciuta l’incomprensione reciproca. Sono
pochi i laici che vogliono ancora dialogare con i cristiani».
Lei fa spesso autocritica. Quali sono gli errori compiuti dai
cristiani in questa difficoltà di
dialogo?
«L’errore più grande è quello di
comunicazione. Sembra davvero che non solo i cristiani laici ma alcune volte anche le fi-
La nostra è una
società in cui la
cristianità, cioè
quella coincidenza
tra società e popolo
cristiano,
è venuta meno
gure istituzionali ecclesiastiche
stesse non siano capaci di parlare, di farsi capire. Quante volte assistiamo a un pronunciamento, poi si attende la reazione e, quindi, segue una
smentita o una correzione.
Questo atteggiamento indica,
certamente, un’incapacità di
comunicare, ma toglie anche
autorevolezza alle voci ecclesiali. I cristiani, poi, hanno questa incapacità a testimoniare la
loro fede e i loro valori a livello antropologico. Per cui, sovente, adottano ancora un linguaggio dogmatico e confessionale che i non credenti non
capiscono e finiscono, quindi,
I MUSULMANI SUPERANO I CATTOLICI
Annuario Pontificio
uscito in questi giorni il
È
nuovo Annuario Pontificio. Tra le novità rilevate in
questa edizione c’è il “sorpasso” dei musulmani rispetto ai
cattolici nel mondo: il 17,4%
per giudicarli dei fondamentalisti e degli integralisti. La colpa è nostra, perché non siamo
capaci di far comprendere che
i valori che difendiamo sono
tutti al servizio dell’umanizzazione».
C’è una urgente necessità di
nuovi linguaggi, di nuovi parametri linguistici?
«Certamente. È necessario farci capire. E poi il cristianesimo
ha anche un’altra particolarità:
non è solo una questione di
contenuti, ma anche di stile.
Noi possiamo anche affermare
dei contenuti buoni, ma se lo
facciamo con uno stile che non
è conforme al Vangelo e a Gesù Cristo, finendo per avere un
atteggiamento offensivo, ostile, di arroganza e di prevaricazione, allora, secondo me, le
difficoltà del dialogo aumentano».
Lei afferma anche che il cristianesimo non parla al mondo
moderno per “un difetto di coerenza tra quello che i cristiani
predicano e quello che vivono”.
«Questo è vero, ma non vorrei
enfatizzarlo. I cristiani sono
sempre inadeguati rispetto al
Vangelo: noi tutti siamo mancanti. C’è, però, una novità.
Oggi si permette a molti di difendere quei valori cristiani,
che loro per primi – nella loro
vita – non hanno saputo né difendere, né vivere. E questo, direi, con una specie di accettazione pacata da parte di tutti,
mentre ciò dovrebbe essere
scandaloso. E richiederebbe a
questi cristiani di non assumere toni arroganti, ma di avere,
invece, un atteggiamento di umiltà, confessando che la loro
fragilità è come quella degli altri, che non riescono a vivere le
leggi della Chiesa, come la fedeltà matrimoniale o l’etica
sessuale. Io credo che si tratti
solo di essere realisti e di non
voler dare lezioni agli altri o costringerli su vie quando noi
stessi siamo stati incapaci di
percorrerle».
Giorgio Pilastro
contro il 19,2% (secondo dati che si riferiscono al 2006).
Si tratta del risultato di rilevazioni effettuate nei Paesi interessati e consegnate alle Nazioni Unite. Se però il confronto viene fatto tra tutti i
cristiani – cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti –, allora si arriva al 33% della po-
Materne, contributi
pubblici deludenti
l progresso fatto in questi ulImaterna,
timi anni in Italia dalla scuola
oggi denominata scuola dell’infanzia, è rilevante, e perciò riconosciuto e apprezzato
nel nostro Paese e all’estero.
Oggi le istituzioni per l’infanzia
sono tutte “vere” scuole e, fatte
salve poche eccezioni, si tratta
di scuole di qualità.
La risposta dello Stato nei confronti del cammino che queste
scuole hanno fatto, con impegno e serietà, è deludente.
Chi avrebbe mai detto che nessuna delle forze politiche che finora hanno occupato i seggi parlamentari avrebbe sentito il dovere di portare a compimento la
legge 10 marzo 2000, n. 62, sulla parità scolastica? Legge che
subito fu giudicata insufficiente.
La legge 62 ha senza dubbio i
suoi meriti ma non è di fatto
completa, perché non risolve
per nulla il problema fondamentale per cui era stata tanto
attesa: si tratta del disagio economico nel quale le scuole d’infanzia paritarie sono costrette a
vivere. Cifre alla mano, e riferendoci alla situazione del Veneto, possiamo renderci conto
del disagio nel quale si dibattono queste scuole che, nate dalla
comunità e sostenute dalla stessa, sono stimate e apprezzate.
Si tratta di scuole parrocchiali, di
congregazioni religiose, Ipab e
di associazioni di genitori.
Nel Veneto, le scuole paritarie
sono 2.387, frequentate da
85.355 bambini (pari al 66% dei
frequentanti) dei quali 508 diversamente abili e 6.153 stranieri. A proposito di bambini
stranieri, va rilevato che sono
sempre più numerosi quelli che
di fatto frequentano senza che
la famiglia concorra alla copertura della spesa.
Grandi sforzi sono stati fatti per
ammodernare le strutture e renderle conformi alle disposizioni
di sicurezza previste dalla legge.
Importante è ribadire che il miglioramento sul piano educativo
e didattico dipende dall’azione
di elevazione della preparazione
delle docenti, le quali hanno uno stipendio che è al di sotto di
circa 500 euro al mese rispetto
a quello percepito dalle maestre
dello Stato. Questa è una enorme ingiustizia. Nelle scuole materne del Veneto lavorano 7.868
persone, di cui 4.994 docenti.
Quanto durerà ancora la disparità di trattamento dei bambini
frequentanti la scuola direttamente gestita dallo Stato rispetto a quelli che frequentano le
scuole gestite dal privato sociale?
Lino Armellin
presidente regionale Fism
I costi delle scuole materne in provincia di Treviso
contributi degli enti pubblici
Isono:
alle scuole materne private
- dallo Stato 53,25 euro pro capite mensili;
- dalla Regione 11 euro pro capite mensili;
- dal Comune, che interviene in
maniera molto differenziata, si
presenta la media di 30,80 euro
pro capite mensili;
- altri introiti (offerte, liberalità,
doni…) 21,95 euro;
- e la famiglia interviene con circa 130 euro mensili.
La somma totale è pertanto di
247 euro mensili per bambino.
L’esiguità della somma appare
chiara se teniamo presente che
lo Stato per un bambino di
scuola materna statale spende
665 euro.
La cifra di circa 604 euro viene
pagata dai comuni che direttamente gestiscono scuole comunali.
polazione mondiale.
Sebbene si registri nel mondo
un sostanziale aumento delle
vocazioni e delle ordinazioni
sacerdotali, per le religiose gli
indici sono negativi, anche se
in questi ultimi anni si è registrato un calo meno accentuato di quanto lo fu negli anni tra il 1970 e il 2000.
Per quanto riguarda l’aumento di vocazioni sacerdotali basta un dato: negli anni Settanta i seminaristi di filosofia
e di teologia erano circa 69
mila, mentre l’ultima statistica parla di 115 mila.
Dal 2009 l’intero Annuario
potrebbe essere messo on-line.
10
Chiesa
20 aprile 2008
DAL 29 APRILE AL 1º MAGGIO IN SEI PARROCCHIE
La Madonna di
Lourdes in diocesi
L
a copia della statua di Maria Immacolata di Lourdes, a 150 anni dalle apparizioni alla Grotta di Massabielle, arriverà nella nostra diocesi e vi rimarrà per tre giorni,
da martedì 29 aprile a giovedì 1º
maggio.
La peregrinatio Mariae che sta
coinvolgendo tutte le sottosezioni d’Italia dell’Unitalsi, ha
preso il via l’11 febbraio 2007
con l’incoronazione dell’immagine della Madonna di Lourdes
da parte di papa Benedetto XVI nella basilica di San Pietro a
Roma.
Dopo aver toccato le diverse
diocesi dell’Italia del sud e delle isole, ha proseguito il proprio
itinerario nelle regioni del centro della penisola e ora è approdata al nord. Nella diocesi
di Vittorio Veneto arriverà dal-
la Chiesa sorella di Concordia
Pordenone, per poi proseguire
verso Belluno.
Questo particolare pellegrinaggio concluderà la sua parte italiana a settembre. La statua
verrà quindi portata a Lourdes
durante il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi e sarà collocata per sempre al Salus Infirmorum, la struttura dell’associa-
A DIO MONS. VITTORINO MASON
Ha seminato
con generosità
ll’antivigilia della domeniA
ca del Buon Pastore, don
Vittorino si è assopito ed è spirato in pochi minuti all’ospedale di Conegliano. Tre mesi
prima, al manifestarsi della
malattia, si era ritirato nella casa di riposo “Immacolata di
Lourdes”, dopo un servizio a
“Villa Bianca” di Tarzo, durante il quale ha dispensato fiducia e grazia per poco più di un
anno. Con lui i compagni di ordinazione compiono il giro di
boa, essendo don Vittorino il
decimo, su diciotto unti col sacro crisma da monsignor Giuseppe Zaffonato il 19 giugno
1949, a congedarsi dal presbiterio diocesano.
A Colfrancui aveva fatto l’ingresso l’8 novembre 1981 ed aveva avuto la piacevole sensazione di essere atteso. Si proponeva di continuare l’opera
dei suoi bravi predecessori.
«L’ho saputo fare?», si chiedeva al momento del triste commiato, avvenuto il 23 settembre 2006. «Certamente, ho amato questa comunità e la amo
tuttora».
Aveva maturato la prima esperienza da cappellano a Piavon.
Dopo pochi mesi trascorsi a
Caneva di Sacile era ritornato
in zona, all’Istituto Moro di Oderzo, per cinque anni. Successivamente aveva prestato
servizio a Susegana, a Gaiari-
ne, infine a Sarone, dove aveva svolto il primo incarico di
parroco. A Villanova di Motta
si era fermato a lungo, dal 1969
al 1981. Infine cinque lustri a
Colfrancui.
Qui, don Vittorino – tutti lo
chiamano familiarmente ancora così, nonostante la nomina a canonico della Cattedrale
annunciata dal vescovo Zenti
nel giorno di Pasqua 2006 – ha
seminato, sul terreno fertile e
sul terreno più arido, con generosità e con intelligenza,
sempre in buona fede. Ed ha
raccolto quanto le stagioni erano in grado di far fruttare.
Per venticinque anni ha lavorato incessantemente nel campo della liturgia, ha curato il
decoro della chiesa, interamente restaurata, e degli altri
luoghi di culto del territorio,
ha amato i ragazzi, offrendo loro spazi d’incontro e occasioni
di crescita, ha cercato di mettersi in sintonia con i giovani in
continua ricerca, ha coltivato
con occhio di predilezione le
vocazioni sacerdotali e religiose, ha trepidato per l’unità delle famiglie, è stato accanto ai
malati, ha invitato a far tesoro
dell’esperienza degli anziani.
«Spesse volte sono andata a
trovarlo e a lui faceva molto
piacere. Allora ho capito che aveva paura della sofferenza,
perciò l’ho sostenuto nella pre-
zione italiana che dà ospitalità
ai malati durante i pellegrinaggi.
Una delegazione di volontari
dell’Unitalsi vittoriese sarà presente alle 8 di martedì 29 aprile a Concordia per ricevere il simulacro della Vergine. Il suo arrivo in diocesi è fissato per le
8.30 nella chiesa di Torre di Mosto. Da qui ripartirà dopo due oghiera». È una delle tante testimonianze di affetto e di gratitudine raccolte. «Ho conosciuto don Vittorino in tanti episodi di vita quotidiana, nella
più assoluta normalità, ad esempio nella preparazione dei
momenti di accoglienza per i
ragazzi dell’Acr, nelle prove di
canto, durante le quali faceva
capolino, nella preparazione
delle grandi feste. Anche nel
confronto duro in cui le nostre
idee non combaciavano con le
sue, l’ho visto come una grande porta, sempre aperta alla
condivisione di ansie, gioia, felicità, gioco, spensieratezza».
Aveva il gusto per la liturgia
senza fronzoli, ben curata:
«Appena arrivato, volle raccogliere subito le voci residue dai
successi passati, con l’aggiunta di nuovi ingressi. La ricerca
del bello ha portato nel tempo
a un servizio liturgico ricco di
proposte, dai canti tradizionali ai brani ritmati, più vicini alla sensibilità giovanile, sempre
coerenti e validi. Oggi mi piace pensarlo accolto dal Padre al
suono di armonie celesti». Aveva nei rapporti interpersonali un’immediatezza di cui egli stesso avvertiva le asperità:
«Di carattere un po’ burbero,
sapeva essere diretto, sintetico
nel parlare, a volte ironico». Una mamma è particolarmente
commossa: «È stato un punto
di riferimento importante per
le famiglie nella formazione
cristiana e nella crescita umana dei ragazzi». Infine, la gratitudine di un giovane sacerdote: «Mi ha insegnato che siamo custodi dell’incontro e dell’incanto ogni volta che sperimentiamo le meraviglie del Signore nelle persone che avviciniamo».
Toccante la lettura durante l’o-
re per giungere alle 11 a Motta
di Livenza, dove l’attenderanno
i fedeli in Duomo. Alle 15.30
sarà in Duomo a Oderzo, per
poi ripartire verso sera con destinazione San Vendemiano,
dove è attesa per le 18. Qui vi rimarrà fino a mercoledì 30 aprile, quando alle 17 sarà invece
nella parrocchia a lei dedicata:
Madonna di Lourdes di Conegliano. Giovedì 1º maggio alle
16 si compirà la sua ultima tappa, nella chiesa di Trichiana. In
serata partirà quindi per Belluno.
In ogni luogo in cui si fermerà,
la sottosezione Unitalsi di Vittorio Veneto organizzerà delle
celebrazioni e dei momenti di
preghiera particolari. Il pellegrinaggio di Maria anticipa e in
un certo senso accompagna
quello che sarà il pellegrinaggio
a Lourdes della diocesi di Vittorio Veneto. Dal 18 al 24 giugno volontari, pellegrini e malati della Chiesa di San Tiziano,
guidati dal vescovo Corrado
Pizziolo, si metteranno in cammino per vivere insieme a migliaia di altre persone presenti
nello stesso periodo a Lourdes
il 150º anniversario dalle apparizioni. Per chi lo desidera c’è la
possibilità di effettuare il viaggio in aereo, in questo caso la
partenza è fissata per il 19 giugno e il rientro per il 23 giugno.
Gerda De Nardi
IL CARD. RUINI
A BIBIONE
INCONTRA I PRETI
al 24 al 27 aprile si svolDgerà
a Bibione (Ve) il primo Forum nazionale degli animatori della cultura e della
comunicazione dal titolo
“Nuovi protagonisti per le comunità e i mass-media”. Il
convegno è organizzato da
Avvenire ed è aperto a quanti si interessano dei mezzi di
comunicazione nelle parrocchie. Nell’ambito del Forum si
terrà, giovedì 24 alle 10.30
nella chiesa parrocchiale di
Santa Maria Assunta (via Antares), un incontro del cardinale Camillo Ruini riservato ai
sacerdoti. Ruini tratterà il tema “Tra cultura e comunicazione: modelli di realtà, questione antropologica, nuovi avamposti”.
melia, da parte del
vescovo Corrado
affiancato nella
concelebrazione
da monsignor Alfredo Magarotto e
da una quarantina
di confratelli, di un
brano del testamento spirituale
che porta la data
del 24 gennaio
2008: “La mia vita
è da poco; quanta
pochezza in me!
Anche la mia vita
sacerdotale è stata
Don Vittorino Mason. Sotto: il Vescovo benedice la bara
povera. Non è
mancata la grazia
di Dio, ma la mia corrisponapostolo, insufficiente a condenza. Perdono di cuore a tuttenere tutti in una giornata
ti, sperando di essere perdolimpida e mite, l’intera comunato. Avrei potuto fare di più se
nità di Colfrancui, che in quela mia pigrizia e la mia timisti mesi gli è stata costantedezza non avessero prevalso.
mente vicina, l’ha salutato con
Confido nella misericordia di
un “bentornato, don Vittorino”.
Dio. Il mio grazie sincero va a
“Hai combattuto la buona battante persone che mi hanno
taglia, hai mantenuto la fede”.
aiutato e sopportato, specialOra, riposa accanto a monsimente i laici. Offro al Signore
gnor Girolamo Villanova che
la sofferenza a parziale sconto
fu il primo titolare, dalla costidei miei peccati”.
tuzione della parrocchia avveIl giorno delle esequie nella
nuta nel febbraio 1949.
Giuseppe Migotto
chiesa dedicata a San Giacomo
Chiesa
20 aprile 2008
Il manuale
del cristiano
Domenica 20 aprile - 5ª di Pasqua - anno A
At 6, 1-7; Sal 32; 1Pt 2, 4-9; Gv
14, 1-12
Volgiti a noi, Signore: in te
speriamo
Prima settimana del Salterio
A
scoltando il Vangelo
di questa quinta domenica di Pasqua (Gv
14, 1-12), Gesù sembra dare
ai suoi discepoli le istruzioni
per quel viaggio che ognuno
di noi è chiamato a fare incontro al Padre: è una sorta di
piccolo manuale d’istruzioni
che l’evangelista Giovanni
concentra in dodici versetti.
Condizione indispensabile è
la serenità del cuore che il discepolo è chiamato a custodire e conservare attraverso
la fede (Gv 14, 1). Detto in altre parole: il cristiano non deve agitare continuamente il
suo animo, ma deve “anco-
rarlo”, inchiodarlo su Dio e su
Gesù Cristo. La vita di ogni uomo è come una bandiera agitata dal vento di tanti problemi. Se però la bandiera è fissata ad un’asta, non verrà portata via dalla prima folata di vento: è la fede che ci appende, ci
fissa a Gesù. La fede nasce da
una certezza: quella di sapere
che Qualcuno più grande e più
potente di noi ci ha già aperto
la strada, ci ha preparato un
posto (Gv 14, 2-3). Come raggiungerlo? È ancora il Maestro
ad indicarci il modo quando,
rispondendo a Tommaso, afferma: “Io sono la via, la verità
e la vita” (Gv 14, 6). Spesso la
nostra vita di fede è tormentata, a tutte le età, dal sapere come fare, come raggiungere il
Padre, come porsi nella sua
stessa lunghezza d’onda... Si ricorre alle soluzioni più disparate: dalle meditazioni, ai libri
e libretti di spiritualità d’ogni
genere, a riflessioni talvolta
lunghe e abbondanti. E pensare che nel Vangelo... c’è
scritto tutto! Credo, nella mia
inesperienza, che un pericolo dal quale ogni cristiano deve guardarsi sia quello di rendere la fede più complicata di
quello che è, forse perché
spesso si dimentica di quel
manuale che Gesù stesso gli
ha lasciato e si comporta da
“battitore libero” prendendo
delle cantonate mostruose.
La verifica di ogni progetto o
iniziativa pastorale sembra
essere racchiusa nel versetto
12 del Vangelo di questa domenica dove Gesù dice: “Chi
crede in me farà anche lui le
opere che faccio io e ne farà
di più grandi” (Gv 14, 12). È
un lavoro destinato a crescere solo però ad una precisa
condizione: che si seguano le
istruzioni del manuale. Nei
miei pochi anni di ministero
sacerdotale mi sono accorto
di quanto tempo e di quante
energie ho speso stendendo
fogli e citazioni quando forse
era sufficiente prendere il
Vangelo ed applicarlo “sine
glossa”, ossia “senza tanti
commenti”, come amava ricordare Francesco d’Assisi. La
fede cresce sul terreno della
semplicità e viene inaffiata
dall’acqua della speranza che
si attinge dalla preghiera (Gv
14, 13). Il resto – ahimè –
conta poco! Buona pulizia!
Don Federico De Bianchi
11
Domenica 20 aprile: Celebra messa e cresime a Faè (ore 9), Sacile (ore 11) e Soligo (ore 17.30). A Visnà per la Festa diocesana degli incontri Acr (ore 14.30).
Lunedì 21 aprile: All’Istituto diocesano sostentamento clero partecipa alla riunione del Consiglio di amministrazione (ore 17).
Martedì 22 aprile: In vescovado incontra i vicari foranei (dalle 9.15
alle 11.15).
Mercoledì 23 aprile: Incontra i preti della forania Mottense (ore
9.15). A San Giorgio di Livenza celebra la messa per la festa del
patrono (ore 19.30).
Giovedì 24 aprile: Al convento dei Frati Cappuccini a Conegliano benedice la nuova mensa per i poveri e la nuova sala per riabilitazione (ore 11). In Cattedrale celebra la Messa per la festa
diocesana dei chierichetti (ore 17).
Venerdì 25 aprile: Celebra messa e cresime a Caneva (ore 9.30)
e Stevenà (ore 11).
Sabato 26 aprile: Celebra messa e cresime a Gorgo al Monticano (ore 17.30).
Domenica 27 aprile: Celebra messa e cresime a Vistorta (ore 9),
Cordignano (ore 11) e San Vincenzo di Oderzo (ore 18.30). Celebra cresime a Fontanellette (ore 16.30).
BREVI CHIESA DIOCESANA
Usmi: incontro formativo
Sabato 19 aprile, alle 14.30, incontro formativo per tutte le suore
della diocesi. L’incontro è dalle Suore di M. Bambina di via San Tiziano 17 a Vittorio Veneto. Don Alberto Sartori, sacerdote del Seminario di Vittorio Veneto, sviluppa il tema “Fede e ragione nell’esperienza del credente”.
Giornata di fraternità sacerdotale
Il vero pastore
non “possiede”
esù si identifica nell’immagine del buon pastore
perché conosce le sue pecore e
le sue pecore conoscono lui (cfr. Gv 10,14). In questa espressione ci vengono rivelati due aspetti che caratterizzano la nostra amicizia con il Signore: la
conoscenza e l’appartenenza.
Gesù ci conosce singolarmente e ciascuno di noi è suo, gli
appartiene. In cosa può consistere tale appartenenza? Afferma Joseph Ratzinger, in Gesù di Nazaret: “Il vero pastore
non ‘possiede’ le pecore come
un qualsiasi oggetto che si usa
e si consuma; esse gli ‘appartengono’, appunto, nel conoscersi a vicenda, e questa ‘conoscenza’ è un’accettazione interiore che è molto più profonda del possesso delle cose.
Chiariamolo con un esempio
tratto dalla nostra vita. Nessun
uomo ‘appartiene’ a un altro
come gli appartiene una cosa.
I figli non sono ‘proprietà’ dei
genitori; gli sposi non si posseggono vicendevolmente. Ma
si ‘appartengono’ in un modo
molto più profondo di quanto
a uno appartenga, per esempio, un pezzo di legno o un ter-
G
reno o qualunque cosa venga
chiamata ‘proprietà’”. Queste
considerazioni ci ricordano come sempre che dobbiamo lottare contro il nostro istinto di possesso, che rischiamo di esercitare anche sulle persone. Certo, i
confini non sono così facili da rispettare: a volte un consiglio dato a un figlio su come impostare
le scelte può nascondere il tentativo di condizionare egoisticamente la sua vita per proprio tornaconto. Oppure la ricerca di fare scelte da tutti condivise in famiglia può essere il modo per
mortificare il libero sviluppo della personalità di qualcuno. Oppure un’attività lavorativa familiare, magari buona e redditizia,
può diventare gabbia per i figli.
Per contrastare l’istinto del possesso, occorre saper guardare
anche ai congiunti più stretti
come a qualcuno che non mi
appartiene. Magari gli ho dato
la vita, posso anche dire nell’amore ‘è mio’, ma non posso tarpargli le ali. Scrive il Papa: “I figli ‘appartengono’ ai genitori e
sono tuttavia creature libere di
Dio, ciascuna con la propria vocazione, con la sua novità e la
sua unicità dinanzi a Dio. Essi si
appartengono non come possesso, bensì nella responsabilità.
Si appartengono proprio perché accettano la libertà dell’altro e si sostengono a vicenda
nell’amore come nella conoscenza, al tempo stesso liberi e
una cosa sola in questa comunione per l’eternità”. È vivendo
l’appartenenza a Colui che ci ama e ci libera che possiamo riuscire a contrastare il nostro istinto di possedere le persone
come fossero oggetti, diventando capaci di vivere relazioni autentiche, limpide, libere, cioè aperte al vero bene di ciascuno e
disponibili a renderlo possibile,
anche sacrificandosi per esso.
Chi vorrà amare tenendo l’altro
egoisticamente unito a sé, lo
perderà, chi invece sarà disposto ad accettarlo nella sua originalità, nelle sue potenzialità,
e a sostenerlo nei suoi desideri
più belli, non solo non lo perderà, ma lo ritroverà in una comunione nuova, più profonda,
in quella comunione del Signore che è capace di superare il
tempo, lo spazio e ogni nostra
attesa.
Alessandro Ravanello
Sono state definite le date di due
appuntamenti che riguardano la vita della diocesi. La mattina di giovedì 15 maggio si terrà la Giornata di fraternità sacerdotale (è annullato il ritiro per il presbiterio dell’8
maggio). La mattina di lunedì 26
maggio si riunirà in Castello il consiglio presbiterale.
Istituto superiore di scienze religiose
Per informazioni sul nuovo Istituto superiore di scienze religiose (Issr) Treviso-Vittorio Veneto e sulla Scuola di formazione teologica:
[email protected] oppure 0438-948443 (don Alberto Sartori).
Il 24 a Vittorio la Festa diocesana
dei chierichetti
Festa diocesana dei chierichetti giovedì
24 aprile a Vittorio Veneto. Questo il programma: 14.30 accoglienza in Seminario
con canti, bans e sorprese; 15 “Corro per
la via del tuo amore”; 15.40 sguardo ai
lavori in concorso per il Palio; 15.50 gioco; 16.30 inizio della processione; 17
messa in Cattedrale presieduta dal vescovo Corrado con assegnazione del Palio; 18 merenda e conclusione. Ogni gruppo deve essere accompagnato da un responsabile adulto e provvisto di un cartello con il nome della parrocchia.
Veglia di Pentecoste: fascicoli dei canti e
prove in Cattedrale
Nella libreria del Seminario in Vittorio Veneto sono disponibili i fascicoli dei canti della Veglia di Pentecoste. I gruppi giovanili interessati possono ritirarli.
La Pastorale giovanile organizza due prove dei canti: mercoledì 30
aprile e mercoledì 7 maggio alle 20.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto. Le prove generali si terranno il giorno della Veglia, sabato 10
maggio, alle 18.30.
Incontro diocesano animatori Grest
Mercoledì 11 giugno dalle 15 alle 22 a San Vendemiano si terrà
l’incontro diocesano degli animatori dei grest. L’appuntamento rientra nei percorsi di formazione degli animatori.
13
FUMETTO LA MISTERIOSA MORTE DI TENCO
un capolavoro la biografia di Luigi Tenco realizzata a fumetti dal coneglianeÈ
se Luca Vanzella (sceneggiatura) e Luca Genovese (disegni) con prefazione
di Mario Luzzatto Fegiz. L’opera ripercorre le ultime settimane di vita di Tenco fi-
Grande Guerra
Ricordi
di un alpino
uciano Giomi, già stretto
Lcollaboratore
del sottose-
gretario e ministro Francesco
Fabbri, ha confezionato un libro di memorie desunte dagli
appunti scritti dal padre, il
sottotenente del battaglione
Alpini Monte Clapier Giovacchino Giomi. Il racconto
si riferisce agli ultimi mesi del
1917, in concomitanza con la
rottura del fronte italiano a
Caporetto e l’avanzata dell’esercito austro-ungarico verso la pianura veneta e la riti-
rata rovinosa dell’esercito italiano. Il libro è dedicato ad
un altro alpino: Francesco
Fabbri.
LUCIANO GIOMI, Monte
Grappa tu sei la mia patria-Ricordi di guerra di un alpino da
settembre a dicembre 1917,
Walther Bernardi edizioni.
BIOGRAFIA E OPERE SCELTE DI UN DOTTO DELL’OTTOCENTO
no al tragico e, per molti versi, ancora misterioso epilogo. Grazie ai numerosi flashback si chiarisce il contesto di tensioni interiori e spinte esterne che condusse il
cantautore italiano più impegnato ad esibirsi alla vetrina più commerciale, il Festival di Sanremo del 1967. Dopo il fatale colpo di pistola emersero le ipotesi più
diverse circa le cause ma nessuno udì lo sparo, il corpo di Tenco fu rimosso dalla
stanza dell’hotel Savoy prima dell’arrivo della polizia, non venne eseguita l’autopsia, si lasciò espatriare la testimone più importante (la star Dalida) la sera stessa.
E da Sanremo non arrivò neanche un fiore ai funerali. GB
LUCA VANZELLA-LUCA GENOVESE, Luigi Tenco. Una voce fuori campo, BeccoGiallo, 146 pagine, 15 euro.
“DARK MIRROR”, NUOVO FANTASY DI LADY MALTRAS
Vita di Daniele Francesconi La saga di Rei e Alari
uscito l’atteso terzo volume
È
della saga “La custode e il
guardiano”, fantasy creato da
G
iampaolo Zagonel, dopo
i lavori su Lorenzo Da
Ponte, Michele Colombo e Francesco da Collo, ha realizzato una ponderosa pubblicazione su Daniele Francesconi.
Nato a Belvedere di Cordignano
nel 1761, il giovane ma già brillante Francesconi venne inviato
a studiare diritto a Padova, dove
si laureò nel 1782. Tre anni dopo fu ordinato sacerdote. È nella cultura, tuttavia, che si fece un
nome al tempo, occupandosi degli ambiti più svariati, dalla matematica all’antiquariato, dalle
belle arti alla poesia, dalla filologia alla fisica, alla bibliografia e
alla prosa. Dopo un’esperienza
trascorsa a Roma quale istitutore dell’ultimo ambasciatore della Repubblica Veneta, nel 1800
ritornò a Padova, diventando direttore della biblioteca dell’università nel 1805 e fino alla morte avvenuta nel 1835. Intrattenne rapporti diretti ed epistolari
con numerosi animatori del dibattito culturale di inizi Ottocento, fra i quali lo scultore Antonio Canova, il poeta Vincenzo
Monti, il linguista Melchiorre
Cesarotti ed ancora Saverio Bet-
Cocco Bill
Da sinistra, la copertina del libro e l’autore Giampaolo Zagonel
tinelli, Stefano Borgia, Michele
Colombo, Jacopo Morelli, Simone Strafico, Ennio Quirino Visconti e molti altri ancora.
Zagonel propone un approfondito profilo biografico, tre epigrafi, una scelta di opere, l’epistolario, l’elenco delle pubblicazioni di Francesconi e la bibliografia essenziale. Le tre epigrafi:
la prima, dettata dal Francesconi, è dedicata al suo giovane allievo Leonardo Pesaro; la seconda è l’iscrizione sulla lapide collocata nel cimitero di San Michele di Venezia dove Francesconi venne sepolto e ora introvabile; la terza, infine, è compa-
Zoia&Scotto
re sulla lapide collocata inizialmente nella biblioteca dell’università di Padova.
Delle numerose opere di Francesconi Zagonel propone le poesie di gusto classicheggiante “Le
inauri degli antichi” e il “Sonetto per il ritratto di Napoleone il
Grande”, il poemetto “Cornelia
de’ Gracchi” e l’opuscolo “Illustrazione di un’urnetta lavorata
d’oro”.
Giacinto Bevilacqua
GIAMPAOLO ZAGONEL, Daniele Francesconi. Vita, opere
scelte, epistolario, Dario De Bastiani editore, 298 pagine, 20 euro.
Marcinelle
Lady Maltras. La giovane scrittrice di Pieve di Soligo, che a
maggio esporrà al Salone internazionale del libro di Torino, ha
pubblicato “Dark Mirror”. Si
tratta del capitolo
meglio riuscito della saga, che dovrebbe comporsi di dieci volumi. Il salto di
qualità è tanto stilistico (i dialoghi sono più accurati, come la caratterizzazione dei personaggi che interagiscono più di frequente) quanto formale
(la copertina è disegnata da Andrea Meneghin, poliedrico artista del lapis di Colfosco, i disegni interni sono di Silvia Sabatti “Wolf ”, accanita lettrice di
Bassano del Grappa). Dopo “Icewolf ”, in cui la Terra è inglobata in un impero misterioso e
violento, e “Shade Tiger”, in cui
i protagonisti Rei (terrestre serva dell’imperatore del regno di
Schang) e Alari (un poliziotto
dai poteri terrificanti) vanno alla ricerca di risposte esistenzia-
li, “Dark Mirror” è il terzo libro
sfornato da Lady Maltras in
quattordici mesi. La ventitreenne, al secolo la studentessa di architettura Elisa Barbisan,
ha deciso di puntare sul lato umano dei suoi personaggi senza tradire le atmosfere misto
Tolkien-Guerre stellari che rendono peculiari le sue ambientazioni galattiche. Più debitrice al
grande cinema di
fantascienza e alla
tradizione del fumetto giapponese
che alla letteratura di
genere, Lady Maltras, pur affidandosi
ad una distribuzione
personale nell’ambito delle librerie e cartolerie del Triveneto, in così breve tempo si è fatta conoscere e apprezzare non
solo dagli affezionati fan che popolano la posta sul sito
www.ladymaltras.com ma anche dalla stampa specializzata.
Leggasi la recensione su “Fantasy magazine”. GB
LADY MALTRAS, Dark Mirror, Editrice Lady Maltras, 378
pagine, 14 euro.
Solidarietà fino in fondo
Storia del fondo regionale
Odercity nel 1875 l’allevauscito (con presentazione
u una tragedia europea, quelA
È
F
l titolo è accattivante, e invoglia a prentore Topaligo Johnson, per
al Rolling Stone di Milano)
la di Marcinelle. Cecchini riI
dere in mano un testo che potrebbe sempreservare le sue mandrie dagli
il cd “Datevi fuoco-Lo Scotto
porta numerose testimonianze
brare dal contenuto ostico, come può esseacrobatici fratelli Zanett, i guerda pagare”, un’antologica di 12
dalle quali traspaiono i valori di
rieri della tribù dei Parrucca Ramera guidati da Bisonte Candelù
(figlio di Bavaroi Visnà e nipote
di Pinidello Mescolino), decide
di affidarle nel viaggio verso il
mercato di Godega all’eroe del
West, il pistolero Cocco Bill. Inizia così la nuova avventura del
popolare personaggio creato da
Jacovitti e ora disegnato da Luca Salvagno. Il mini albo, realizzato fuori commercio in occasione di “Godeg…a fumetti” da
un’idea di Domenico Piccirilli,
Enrico e Rudi Dota, cala Cocco
Bill e il fido Trottalemme in uno strampalato Venetexas dove
i cow boy si cibano di uova di Bibano al ramandolo e stufato annegato “nel pinot, nel merlot o
nel charlot”.
brani di Pino Scotto (storico
vocalist dei Vanadium) con interventi di Enrico Ruggeri, le
Vibrazioni, J Ax degli Articolo
31, Saturnino, Mauro Pagani,
Fabio Treves, Elena Di Cioccio
ed altri ancora. Norman Zoia
è autore delle liriche e della
biografia del cantante (200 pagine allegate al booklet), intitolate “Ok Corral-Lo Scotto da
pagare. Nel libro compaiono
anche Erika De Pieri, presente
con un’illustrazione di Scotto,
Eleonora Damiano, che ha curato la prefazione della seconda parte del libro, Roberto Cattai degli Schiller di Codognè e
citazioni della compianta Barbara Grassato e di Gianni De
Paoli.
gente umile quali la famiglia, la
cultura di origine, la resistenza alla durezza del lavoro, la speranza
di rimpatriare un giorno. I riflettori sono puntati su vite dimenticate, segnate ogni giorno dal pericolo, dall’impreparazione professionale, dall’improvvisazione e
dalle conseguenze di un trapianto non certo ovattato da parte del
Paese di accoglienza. Scelte di vita ardua, illuminate solo dalla voglia di sopravvivere, di sfondare e
di dare consistenza ad un sogno
irrealizzabile in patria. Un risultato, però, diede quella tragedia:
la Comunità europea del carbone
e dell’acciaio convocò una conferenza le cui conclusioni migliorarono le condizioni di lavoro in tutte le miniere d’Europa.
LUCA SALVAGNO, Cocco Bill.
Una mandria per Godega, Grafiche De Bastiani.
NORMAN ZOIA, Ok Corral.
Lo Scotto da pagare,
Valery Records, 20,40 euro.
PAOLA CECCHINI, Fumo nero.
Marcinelle 1956-2006, Regione
Marche, 266 pagine.
re quello della storia di un fondo pensionistico. E meno male, perché poi scorrendo
le pagine si respira la passione con cui Franco Lorenzon ha vissuto la storia di Solidarietà Veneto, il fondo pensione regionale di
cui si è tanto sentito parlare nei mesi scorsi, quando i lavoratori dipendenti erano
chiamati a decidere dove appoggiare il proprio Tfr. Un fondo nato ben prima di questi “problemi”, nato fuori dagli schemi, coinvolgendo sindacato e associazioni di categoria, tra frenate burocratiche ed evoluzioni normative. Nel testo di Franco Lorenzon, oggi segretario provinciale della Cisl, si ripercorre con ritmo incalzante la storia dell’idea del fondo, dall’iniziale corsa ad ostacoli alla vittoria della grande scommessa, passando per le varie battaglie, fino ai primi accordi, ai primi progetti di legge. E poi si guarda all’oggi e soprattutto al domani, con Solidarietà Veneto che assume il ruolo di simbolo del cambiamento del
welfare. Ricca, e sentita, la quinta parte del testo: parlano le persone,
delegati e operatori sindacali, imprenditori, parti sociali e amministratori del fondo che hanno dato il loro quotidiano e prezioso contributo alla crescita del fondo. Parole di vita vissuta, che lasciano il
segno. AT
FRANCO LORENZON, Solidarietà fino in fondo. Storia di Solidarietà Veneto tra il 1997 e il 2007, 10 euro.
14
20 aprile 2008
SPETTACOLI
Tuck&Patty
e la prosa
con
Solenghi
a voce raffinata di Patty CathL
cart e il virtuosismo di Tuck
Andress alla chitarra formano un
mix irresistibile per chi ama il jazz
ma non solo: il duo, che ha in attivo una produzione di sette album in sedici anni di carriera,
spazia dai Beatles agli standard
con una semplicità e una profondità interpretativa uniche. L’ultimo album, “I remember you”, contiene interessanti e dolcissime versioni di “Embraceble you”, “In a
sentimental mood”, “A foggy day”.
Emozionanti. Tuck&Patty sono al
teatro Accademia di Conegliano
venerdì 18 alle 21. Biglietti: platea
e prima galleria 25 euro; loggia 20,
ridotto (soci touring, over 65, under 14, studenti sotto i 25) 18.
Sempre all’Accademia, appuntamento con la prosa mercoledì 23
alle 21: “L’ultima radio” di Sabina
Negri con Tullio Solenghi e regia
di Marcello Cotugno. Una radio
“libera”, nata negli anni Settanta,
finisce stritolata dalle esigenze di
mercato, fino al fallimento. Solenghi interpreta un conduttorefactotum che ha vissuto per la ra-
NUOVO LIBRO DI ELENA CARANO SUL ’43-’45
Violenze sui civili
L
a ricercatrice universitaria di Mirano, Elena
Carano, è la protagonista della serata in programma venerdì 18 a Farra di Soligo. Alle 20.30, nell’auditorium Santo Stefano, Carano
presenta il suo libro “Oltre la
soglia. Uccisioni di civili nel
Veneto 1943-1945” edito da
Cleup Padova, che costituisce una delle ricerche più importanti degli ultimi anni sulla Resistenza nel Veneto. Nel
libro si ricostruiscono le dinamiche della violenza nazifascista, i rastrellamenti, le
rappresaglie, le stragi controverse, le esecuzioni di renitenti e disertori della Repubblica di Salò, le uccisioni
di sacerdoti, i massacri durante la ritirata nazista dell’aprile 1945. Decine e decine di episodi in cui i protagonisti in negativo non furono solo i tedeschi, ma anche
molti italiani che praticarono ogni tipo di violenza nei
confronti dei partigiani e della popolazione civile. Il volume di Elena Carano si basa su
Sono un migliaio le
vittime civili della
repressione nazifascista
nel Veneto fra il 1943 e il
1945. Agli episodi più
conosciuti si aggiungono
quelli desunti dalla
lettura dei documenti
conservati negli “armadi
della vergogna”
una documentazione in gran
parte ancora inedita, ad esempio le fonti giudiziarie, e
riporta alla luce dei fatti spesso rimossi dalla memoria collettiva.
Dottoressa Carano, come è
nata la sua ricerca?
«È nata come tesi di laurea
per l’Università di Venezia.
La ricerca, poi, è stata rivista
e integrata, attraverso la consultazione dei documenti
conservati all’Archivio centrale dello Stato di Roma, le
carte della Guardia nazionale repubblicana a Brescia e,
in maniera più importante, i
fascicoli del cosiddetto “ar-
Grande Guerra
Festival
A CONEGLIANO E VITTORIO
VENETO
“Città Impresa”:
due giornate
di riflessione e
interrogazione
pproda a Conegliano e VitA
torio Veneto il festival delle Città Impresa. L’evento, organizzato dalla rivista Nordesteuropa.it,
coinvolgerà
anche le città
di Maniago,
Montebelluna,
Rovereto,
Schio e Valdagno. Sul tema
generale “La
culla dei servizi” a Conegliano
alle 10 si parlerà di “Milano, unico polo per i servizi’”, alle 12
madio della vergogna” a Padova e a Verona».
Qual è la tesi centrale della
sua ricerca?
«L’idea consisteva nel fare un
lavoro sistematico di vicende
accadute su scala regionale e
che non erano mai state affrontate nei 20 mesi di occupazione. Ne viene fuori una
cifra complessiva di mille vittime civili, esclusi i partigiani e i disertori. Si parla di
donne, bambini, vecchi, persone inabili e completamente estranee alla guerra uccise. Se aggiungiamo anche i
combattenti, la cifra raggiunge proporzioni elevatissime».
Quali furono gli episodi più
gravi?
«Nel Pievigino, dove venne
effettuata una repressione sistematica e duratura, si sono
verificati gli episodi più eclatanti. Quel territorio è stato
colpito non solo nei periodi
salienti dell’estate 1944 e della primavera 1945, precedente la Liberazione, ma anche
nei mesi in mezzo. Ho cerca-
“Il signore delle centraline”, alle 15 “Multiutility:tra nani e giganti verso il polo del Nordest”, alle 17.30 “I nuovi servizi”;
domenica alle 10 toccherà a “Il
paesaggio e la tradizione: la
cultura del vino”.
Il tema generale a Vittorio Veneto è “Nasce una nuova cultura del territorio”. I convegni
di sabato sono incentrati su
“Architettura e qualità a Nordest” (alle 10), “Veneti si nasce” (alle 12), “Losir, nuovo faro economico del cambiamento” (alle 15), “Mecenati della
cultura” alle 17;
domenica si parlerà di “Dal mezzadro
all’imprenditore innovativo”
(alle
9.30), “Architetture e urbanità
del paesaggio
post-industriale”
(alle 11), “I quartieri culturali, nuovi meccanismi di supporto alle Pmi in
città e metropoli” (alle 12.30).
IL 26 E 27 APRILE A
CAPPELLA MAGGIORE
È ritornato “L’an
de la fan” con
una mostra e
la rievocazione
ntra nel vivo la programE
mazione de “L’an de la fan”,
manifestazione organizzata dal
Comune di Cappella Maggiore
e da varie associazioni locali,
per rievocare l’anno dell’occupazione straniera che ha fatto
seguito alla disfatta di Caporetto. Gli austro-tedeschi invasero il territorio, sul quale si
stabilirono anche i profughi
provenienti dai paesi sulla linea del Piave. Sabato 19, alle
17.30 al centro sociale, si inaugura la mostra foto-documentaria e di reperti storici della
Grande Guerra (aperta fino al
4 maggio, feriali 9-12, festivi
10-12 e 14.30-18.30). Venerdì
25, alle 20.45 al centro sociale
di Anzano, lo storico Daniele
Ceschin guiderà una proiezione di foto e documenti sull’anno dell’occupazione. Sabato 26
e domenica 27 il clou. Sabato
alle 14.30 in piazzale Donatori
di sangue si apre la rievocazione storica con visita guidata al
campo profughi e al campo militare allestiti in via Oberdan
(alle 15 e alle 21) e il concerto
del corpo bandistico di Cappella Maggiore (alle 20). Domenica alle 11 messa al campo
militare, alle 12 pranzo presso
lo stand della Pro loco alle
12.30 (prenotazioni allo 0438580741 o al 347-5320887) e alle 14.30 sfilata dei carri dei profughi allestiti dalle contrade di
Cappella Maggiore accompagnati dalla sfilata militare dei
“Reggimenti di tradizione sloveno-goriziana e tirolese” e delle “Vedette del Lagazuoi” con i
muli del reparto salmerie dell’Ana di Vittorio Veneto.
MOTTA DI L.
Fotografia
D
opo il grande successo dello
scorso anno, va di scena la
seconda edizione di “Vedere oltre”,
la rassegna dedicata alla
fotografia contemporanea.
Coinvolte alcune delle più belle
location espositive della città di
Motta di Livenza, con autori che
portano avanti diversi modi di
concepire la fotografia. La
manifestazione si apre con la
mostra “Miraggi”, personale del
friulano Amos Crivellari.
L’inaugurazione è prevista
sabato 19 alle 17.30 alle Vecchie
Carceri di piazza Castello.
Sempre sabato aprirà alla
galleria comunale “La Loggia” la
mostra di Mario Vidor intitolata
“Il velo della sposa”. Le due
esposizioni rimarranno aperte
fino al 18 maggio con i seguenti
orari: venerdì 17-20, sabato,
domenica e festivi 10.30-12.30 e
16.30-20.
Carlo Sala
15
20 aprile 2008
dio e racconta così anche la sua
vita, tra delusioni e ironia. Prodotto dalla Compagnia Lavia –
con la quale Solenghi è impegnato sia nelle ultime tappe della
tournée de “La bisbetica domata”
che nel debutto del nuovo spettacolo, “Le nozze di Figaro” – “L’ultima radio”, ospite di teatri e festival importanti come AstiTeatro e
Paestum Festival, sta riscuotendo
ovunque ottimi risultati di critica
e di pubblico. Biglietti: platea e
prima galleria 24 euro, loggia 18.
Marta Raminelli
TEATRO
PRATA DI PORDENONE Venerdì 18 e sabato 19 alle 21 al
teatro Pileo va in scena “Meraviglia nel paese delle alici” ideato e scritto da Marco Galliazzo. Ingresso libero.
CONEGLIANO Sabato 19, alle 20.30 al teatro Toniolo, la
compagnia Macedonia presenta “Pippo Bau Show” di Ivana Segat. Ingresso libero.
CODOGNÈ Sabato 19, alle
20.45 nelle scuole Ancilotto, va
in scena “La locandiera” di
to però di non raccogliere solo gli episodi eclatanti ma anche i più piccoli quali esempi del funzionamento della
macchina di guerra con una
mappatura dei luoghi interessati».
In quali sorprese si è imbattuta nella sua ricerca?
«La mia sorpresa è stata questa: non è stato necessario,
nel condurre una ricerca di
questo tipo, soffermarsi sugli aspetti della brutalità e
dell’efferatezza portate nei
singoli episodi. Sono bastate
le cifre relative alle vittime civili ad inquadrare efficacemente la tragedia».
È stato agevole ricostruire la
storica ma scomoda verità?
«Temevo di trovare notevoli
difficoltà nella ricerca, pensando alla segretezza decennale che ha coperto molta documentazione. Devo dire, invece, che i procuratori sono
stati molto disponibili. Il fatto è che ormai non è più tempo di processi, questi documenti non fanno più paura a
nessuno, non rischiano di
compromettere i rapporti fra
gli stati. È da rimarcare piuttosto che è stato un delitto atroce aver nascosto quelle
carte, la scelta di soprassedere ha minato profondamente
la coscienza del Paese. L’Italia non ha consapevolezza del
proprio passato».
Giacinto Bevilacqua
CONEGLIANO
Espone Palasgo
MOSTRE
Carlo Goldoni con la compagnia Tremilioni. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 16
anni.
CONEGLIANO Sabato 19, alle 21 nella sala Venturin della
parrocchia Immacolata di
Lourdes, la compagnia Ponte
Priula Teatro presenta “La
buona madre” di Carlo Goldoni. Ingresso: biglietto unico 5
euro, gratis fino ai 12 anni.
ODERZO Sabato 19, alle 21
nell’aula magna delle scuole
medie Amalteo, “Drio la stela”
di Carlo De Poi a cura del Col-
lettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto.
CONEGLIANO Martedì 22,
alle 20.30 nell’aula magna de
La Nostra Famiglia, rappresentazione e discussione finale “Nuovi occhi per il viaggio...”.
Partecipazione libera.
CONEGLIANO Mercoledì 23,
alle 20.30 all’auditorium Dina
Orsi, “Ali, sogno di spettacolo”
con la compagnia “Gli stra-vaganti”. Ingresso libero.
CONEGLIANO Giovedì 24, alle 18 all’auditorium Dina Orsi,
“Musicamondo”, spettacolo
DA VITTORIO VENETO A CISON DI VALMARINO
Le iniziative sulla Liberazione
sul territorio della nostra diocesi
VITTORIO VENETO
Venerdì 18, alle 18, a San Paoletto si inaugura la mostra dedicata
al partigiano di Montaner Giobatta Bitto “Pagnoca”. Sabato 19,
alle 9.30 al collegio San Giuseppe,
Pier Paolo Brescacin, direttore
scientifico dell’Isrev, parla agli studenti delle superiori su “La lotta
di Liberazione: categorie interpretative”. Giovedì 24, alle 9.30 al
collegio San Giuseppe, il partigiano Nino De Marchi “Rolando”
incontra gli studenti delle medie;
alle 20.30 in biblioteca si presenta la ristampa del volume “Immagini della Resistenza nel Vittoriese” con Vittorino Pianca; alle 21 concerto di Alberto Cantone in piazza Giovanni Paolo I.
FARRA DI SOLIGO
Venerdì 18, alle 20.30 nell’auditorium Santo Stefano, incontro con
Elena Carano, autrice del libro
“Oltre la soglia” sulle violenze a
danno dei civili nel Veneto dal
1943 al 1945. Domenica 20, alle
11, cerimonia di conferimento
della medaglia di bronzo al merito civile al Comune per i fatti avvenuti nel 1944. All’auditorium
Santo Stefano sono previsti gli in-
terventi di Daniele Ceschin dell’Università di Venezia e del prefetto Vittorio Capocelli e l’inaugurazione della mostra fotografica “La seconda guerra mondiale
e la Resistenza nel Trevigiano” curata da Istresco e Provincia.
CEGGIA
Sabato 19, alle 18 nella sala consiliare, si inaugura la mostra di disegni e testimonianze di bambini
dei campi di concentramento del
confine orientale (1942-1943).
Lunedì 21, alle 18.30 nella sala
consiliare, il candidato al premio
Nobel Boris Pahor presenta il suo
libro “Necropoli”, romanzo autobiografico sull’esperienza vissuta
nei campi di concentramento.
TORRE DI MOSTO
Domenica 20, alle 10.30 al centro
civico “Alvise Da Mosto”, si presenta il libro di Aldo Mori “La Resistenza nel mondo contadino. La
guerra di Liberazione nel Portogruarese”. Intervengono Marcello Basso, presidente della Fondazione “Aldo Mori” e Imelde Rosa
Pellegrini, storica del Portogruarese.
SAN FIOR
Giovedì 24 alle 20.45 nella sala po-
no all’11 maggio): mercoledì-domenica 10-12 e 15-24.
BADOERE Fino al 27 aprile, nell’ex
chiesetta di Sant’Antonio, è aperta la
mostra “Ascension” di Annalù. Orario: sabato 15-18, domenica 10-13 e
15-19.
BRUGNERA Si inaugura venerdì
L
a galleria Leonart apre le
porte al maestro veneziano
Diego Palasgo, con la mostra
intitolata “Nel segno della
materia”. Proprio Venezia, la sua
terra, è il luogo da dove Palasgo
trae ispirazione per le sue opere.
Riesce a rivisitare con la sua arte
la classicità e trasformarla in
un’opera contemporanea ed
informale. In ogni tela si nota un
equilibrio di forme e colori, con la
tecnica revisionata dell’affresco
classico. Le opere sono tutte su
tavola, sulla quale viene lavorata
una pasta a fresco e dopo
l’asciugatura si passa alla
colorazione. È possibile visitare la
mostra fino al 28 aprile nei
seguenti orari: dal martedì al
sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16
alle 19, domenica e lunedì su
appuntamento telefonando ai
numeri 0438-411492 o 3283885554.
Mara Campaner
18, alle 18 a villa Varda, la mostra
d’arte “Matilde Santin. Opere”. Intervento critico di Gilberto Ganzer. Orario (fino al 27 aprile): tutti i giorni
15-18.
TREVISO Chiude domenica 20 nel
battistero del Duomo la mostra personale dello scultore Sandi “L’immagine e la materia del sacro”. Orario:
venerdì 16-20, sabato-domenica 913.30 e 16-20.30.
CONEGLIANO Si inaugura sabato
19, alle 18 all’oratorio Annibale Mazzarolli, la personale di pittura e ceramica di Bresca’V “Appunti di viaggio (1994-2008)”. Introduzione poetica di Martina Minel e cenno critico
di Gabriella Niero. Orario (fino al 4
maggio): feriali 17-19, festivi 11-22.
REFRONTOLO Si inaugura sabato
19, al Molinetto della Croda, la mostra di pittura e scultura di Genny Lorenzon e Natale D’Agostini. Fino al
18 maggio.
PIAVON Si inaugura domenica 20,
alle 11 a Ca’ Lozzio, la mostra personale di Adriano Pavan. Intervento
critico di Mario Bernardi. Orario (fi-
teatrale della scuola primaria
San Francesco. Ingresso libero.
SACILE Giovedì 24, alle 21 al
teatro Zancanaro, va in scena
“Luna nueva”, spettacolo di
flamenco con la compagnia
Mimbrales. Ingresso: intero 16
euro, ridotto 14.
CISON DI VALMARINO Sabato 26, alle 21 al teatro La
Loggia, “Un chilo di sale”, su
come si arrivò alla Liberazione
nella Vallata e nel Quartier del
Piave” di e con Paolo Donolato. Ingresso libero.
FARRA DI SOLIGO Si inaugura lunedì 21 nell’auditorium di Santo Stefano la mostra di strumenti meteorologici “Per ripercorrere la storia delle previsioni del tempo”. Orario (fino
al 4 maggio): 25 aprile e 1º maggio
15-18.30; 26 aprile, 2 e 3 maggio 1718.30; 27 aprile e 4 maggio 10-12 e
15-18.30.
CONEGLIANO Si inaugura giovedì
24, alle 18 all’oratorio dell’Assunta,
la mostra “Sete di luce” di Angela Reginato Gregoris di quadri su seta. Intervento critico di Lorena Gava. Orario (fino al 7 maggio): martedì-domenica 10.30-12.30, 16.30-20.
SOLIGHETTO Fino al 4 maggio a
villa Brandolini è aperta la mostra
d’arte “Esposizione prima. Ecco i giovanissimi!”. Orario: venerdì 18-21
con visita guidata alle 18, sabato 1620, domenica, 25 aprile e 1 maggio
10.30-13 e 16-20.
TREVISO Fino al 4 maggio, a Casa
dei Carraresi, è aperta la mostra
“Gengis Khan e il tesoro dei Mongoli”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7 (studenti universitari, ultrasessantenni, componenti
gruppi Touring Club e possessori di
biglietto ferroviario Trenitalia) e 6
(per minori di 18 anni).
PORTOBUFFOLÈ Fino al 5 maggio a Casa Gaia da Camino è aperta
la mostra sui primi 20 anni di Civiltà
Altolivenza. Orari: sabato-festivi 1012.30 e 15-18, altri giorni su prenotazione (telefono 0422-850075).
lifunzionale del municipio la
Compagnia di Arti e Mestieri rappresenta lo spettacolo teatrale “Italia. Le donne e il voto” che ha
vinto nel 2007 il premio nazionale “Donne e teatro”. Una storia popolare di donne del nostro territorio durante la guerra e l’occupazione tedesca fino alla nascita
della Repubblica.
CONEGLIANO
Venerdì 25, alle 10 al monumento alla Resistenza di via Filzi (in
caso di maltempo nella palestra
della scuola media “Grava”), messa in suffragio dei caduti di tutte
le guerre e orazione ufficiale di
Daniele Ceschin dell’Università
di Venezia. Alle 11 premiazione
degli studenti vincitori del concorso scolastico “Seconda guerra
mondiale e lotta per la libertà” indetto dall’Anpi, l’associazione Volontari della libertà, l’Associazione nazionale ex internati e il Comune.
SACILE Venerdì 25, alle 10.30, le
autorità e la Filarmonica Sacilese
sfilano dal monumento ai caduti
a piazza del Popolo dove lo storico genovese Mirco Volpedo tiene
la commemorazione ufficiale.
CONEGLIANO Fino al 2 giugno nella Casa Museo G. B. Cima è aperta
la mostra “L’armonia della forma” dello scultore Gianfranco Paulli. Orario:
lunedì-venerdì 15.30-19, sabato-festivi 10.30-12.30 e 15.30-19.
ALTRI APPUNTAMENTI
SACILE Sabato 19, alle 18 al
bed&breakfast “Due Fiumi”, si presenta il libro di Sara Colautti e Paolo Cossi “E tu chi sei?”.
SACILE Martedì 22, alle 21 nella sala Capitanio di palazzo Carli, per la
rassegna “...e musica è...” concerto
di Alessia Zambon al pianoforte, Federica Cecchini e Virginia Pecorella
al flauto e al pianoforte e Giuliano
D’Aiuto alla chitarra. Ingresso libero.
FOSSALTA MAGGIORE Mercoledì 23, alle 21 al parco festeggiamenti, Eugenio Bucciol presenta il
suo libro “L’invasione del 1917-1918”.
Intermezzo musicale con Dario e
Paolo Dalla Pietà (flauto e clarinetto).
17
FAMIGLIA ORIGINARIA
DI CENEDA
una famiglia che ha eÈ
spresso molti patrioti all’epoca del Risorgimento i-
I Marchetti,
protagonisti del
Risorgimento
italiano
taliano quella dei Marchetti di Ceneda. Ben tre esponenti, infatti, parteciparono
alla campagna militare dei
Mille in Sicilia. Cesare Abba, uno dei più famosi cronisti dell’impresa garibaldina, ricorda tanto Luigi Giu-
seppe (1816-1861) che il figlio Giuseppe (1849-1877).
Luigi, medico di professione, combatté a Marsala assieme al dodicenne Giuseppe, intruppati nell’8ª Compagnia. Luigi morirà in
combattimento a Campofreddo.
A Marsala combatté anche
il cugino di Luigi e Giusep-
pe, Marino Luigi (18251908), proprietario della
farmacia di Ceneda.
Da ricordare è anche Giovanni (1827-1895). Nativo
di Conegliano, fu abate con
lauree conseguite a Padova
in teologia, letteratura greca, latina e italiana. Dopo aver iniziato ad insegnare al
Seminario di Ceneda, dovette abbandonare l’incarico
perché sospettato di italianità. Grazie all’abate Jacopo
Bernardi riuscì ad ottenere
la licenza pubblica inse-
gnando a Mondovì, Alessandria, Senigallia, Ancona,
Palermo. Nel capoluogo siciliano, anzi, diventò addirittura preside di liceo. Nel
suo girovagare per la Penisola operò anche a Como,
dove diresse il “Corriere del
Lario”. Poeta e scrittore, nel
1887 accettò un incarico
ministeriale. Gli venne chiesto, infatti, di girare il Veneto per ispezionare i ginnasi e i licei pubblici e privati. Trascorse la vecchiaia
nella nativa Conegliano.
a cura del Centro COSPES Onlus
di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318
CI SONO I NERVOSI CALMI, GLI AGITATI E GLI ESPLOSIVI
I genitori non sono tutti nervosi allo
stesso modo, comunque creano guai
L
e principali categorie di genitori nervosi sono tre:
1) I nervosi calmi, per i
quali tutto si svolge nel loro intimo e che spesso hanno la commovente illusione di non lasciar
trapelare nulla al di fuori;
2) I nervosi agitati, che magari
non hanno il carattere difficile,
ma che stancano chi hanno loro
intorno con il perpetuo bisogno
di movimento;
3) I nervosi esplosivi, impulsivi,
collerici, che spesso sono il terrore della casa senza magari rendersene conto. A volte sono temuti dai parenti e dai figli e non
riescono a capirne la ragione; eppure, come diceva una mamma,
parlando del marito, succede che:
“basta il rumore della chiave sulla serratura quando torna a rendere istantaneamente pesante
l’atmosfera di casa”.
I primi, in realtà, sono agitati da
risucchi interni; sono più degli
inquieti che dei veri e propri angosciati perché, invece di essere
afferrati alla gola da timori ossessivi, sono travagliati da pensieri di tutti i generi, ai quali si
mischiano timori, scrupoli, progetti spesso contradditori che si
realizzano raramente in modo
coerente.
Tra questi nervosi, che cercano
di sembrare calmi, metteremo
anche gli emotivi, che cercano
invano di impedirsi di arrossire
QUALCHE REGOLA DI CIVILE CONVIVENZA
Si potrà usare
il cellulare in aereo
ascia un po’ sorpresi la noL
tizia secondo la quale si potrà utilizzare l’onnipresente telefono cellulare anche in aereo.
I maniaci del telefonino saranno accontentati; infatti, la
Commissione europea ha emanato una serie di regole per
permettere l’uso del cellulare
anche ai passeggeri degli aerei. L’unico limite che verrebbe posto è rappresentato dalle operazioni di atterraggio e di
decollo. Chiamate e sms, in-
fatti, si potranno effettuare e ricevere
solo quando l’aeroplano si trova alla
quota di crociera.
“Rimane il dubbio del costo: le
tariffe saranno appositamente fissate dagli operatori e la
commissaria Ue alla società
per l’informazione Viviane Reding ha subito messo le mani
avanti per evitare prezzi eccessivi – comunica Altroconsumo –. Il sistema messo a
punto dalla Ue prevede che i
LO GARANTISCONO A
FREGONA FINO AL 4 MAGGIO
o che trattengono dentro le lacrime, e i suscettibili sempre feriti, ma sempre silenziosi, o gli
irritabili, la cui irritazione è “rientrata” sia perché sono più timidi
che irritabili. Senza dubbio è cosa degna di lode e spesso necessaria imparare a dominare tutti
gli impulsi interni, ma l’eccesso di
controllo, a sua volta, è un difetto perché la totale mancanza di
spontaneità rende le relazioni umane altrettanto impossibili. Del
resto, il calmo artificiale inganna di rado
e dà a volte un senso
di malessere tale che
si desidera con tutto
il cuore una burrasca
per respirare poi più
liberamente. I ragazzi, invece di adoperarsi per consolare e
calmare, si rendono
insopportabili, incapaci di dominarsi.
I nervosi agitati hanno un’influenza più marcata: rendono il
ragazzo ribelle, indocile, insolente, con una minore angoscia
ma con un disequilibrio evidente. La reazione dei ragazzi al nervosismo esplosivo è stimolata ora all’imitazione, ora ad una reazione passiva ma comunque dominata dall’instabilità nel comportamento.
Il consiglio dello psicologo è
quello di mantenere un’igiene
mentale, nel saper suddividere
con equilibrio il proprio tempo
per dedicarlo in parte ai figli, in
parte al lavoro e in parte – quanto è necessario – al riposo e alla
distrazione. Abbiamo bisogno di
soddisfare i bisogni dei nostri figli ma è altrettanto importante
che anche i bisogni dei genitori
lo siano.
Dr. Paolino Causin
psicologo
[email protected]
telefoni siano collegati a una rete
presente a bordo
e non alle reti a
terra, per evitare
che la potenza di
trasmissione non
sia tale da danneggiare gli apparecchi di volo”.
Resta il fatto che
gli altri passeggeri, cioè quelli non
schiavi del proprio telefonino,
potranno rimpiangere i tempi quando almeno durante i voli non erano perseguitati da conversazioni a voce alta e suonerie
strampalate. Non per niente,
la commissaria Reding ha
chiesto alle compagnie aeree
“di creare le condizioni necessarie a bordo degli aerei, perché chi vuole usare il telefoni-
no non disturbi gli altri passeggeri”. In attesa di norme ufficiali di comportamento, ecco alcuni consigli validi non
solo per i velivoli ma per tutti
i luoghi chiusi e affollati:
- scegliere il profilo silenzioso: è molto più facile sentire il
telefono che vibra nella tasca
piuttosto che riconoscere la
propria suoneria in mezzo a
tante altre spesso uguali e così si evita di disturbare ed essere disturbati;
- usare l’auricolare: si sente
meglio quindi si è meno tentati di urlare per farsi sentire;
- non dimenticare la moderazione. Il cellulare ha regalato
libertà, sicurezza, velocità ma
cerchiamo di non esserne
schiavi.
Le emergenze esistono, ma è
difficile pensare che il telefonino non si possa spegnere
nemmeno su voli di 1 o 2 ore.
Se la necessità c’è, è un bene
poterlo usare, ma visto la vicinanza degli altri passeggeri sarebbe bene evitare discussioni troppo personali, dettagli
scabrosi e segreti aziendali.
Torchiato
e Zonclada
accoppiata
perfetta
Fregona da sabato 19 aA
prile al 4 maggio “Torchiato&Zonclada”. Il primo,
più che un vino tout-court, è
il rosolio del Cansiglio, finendo sulle tavole già dal Seicento. Il Torchiato di Fregona, che
è un passito piuttosto singolare, ha insieme il Verdiso per
sostenere un corpo forte e deciso, il Prosecco per addolcirlo con note fruttate e la Boschera per l’esclusivo ed inconfondibile retrogusto amarognolo. «L’abbinamento ideale è con dolci a pasta non
lievitata: crostate, biscotti secchi fatti in casa, dolci a base di
castagne e miele o uvetta e noci» ha spiegato Stefania Pollini, presidente del Consorzio
produttori del Torchiato Doc
di Fregona. Eccellente poi con
la Zonclada, che è una torta da
forno della Treviso medievale.
«Alla pari del Torchiato è una
ricetta antica, fortemente legata alla cultura della festa e
dell’ospitalità» ha commentato il pasticcere trevigiano Alessandro Ardizzoni. Veniva inoltre donata ai viaggiatori che
desideravano un ricordo della
città. «Dopo lunghi secoli di
oblio, oggi la Zonclada – ha
aggiunto ancora Stefania Pollini – viene riproposta in esclusiva dalla Pasticceria Ardizzoni in tutta la sua originaria ricchezza di sapori: fichi,
mandorle, albicocche, uvetta
sultanina, noci, pinoli, cannella si mescolano in un gustoso
impasto di latte, burro, tuorli
e farina». La sorprendente varietà di sfumature dolci di questa torta si accorda appieno
con il gusto generoso e lievemente fruttato del Torchiato
di Fregona.
Mario Sanson
IL QUIZ PRESERALE DI CANALE 5
Gerry Scotti ci riprova
con “Fifty-Fifty”
I
l logo di “Fifty-Fifty” è tondo
e dai colori metallici, simile a
quello di “Chi vuol essere milionario?”, che da lunedì 21 cede
la fascia preserale di Canale 5 a
questo nuovo quiz condotto dal
consueto Gerry Scotti.
Sarà l’affiatamento tra i concorrenti l’ingrediente essenziale su
cui si baserà la trasmissione, come lo stesso presentatore sta accennando da diverse settimane sia
all’interno dello stesso “Milionario”, che tramite spot promozionali. Gli ultimi aggiornamenti sulla dinamica del gioco prima dell’ufficiale messa in onda prevedono tre coppie
concorrenti
a
puntata. Dovranno conoscersi
davvero a fondo
per riuscire a rispondere alle domande del conduttore nelle diverse manche,
sperando di arrivare ad aggiudicarsi il montepremi finale, non
senza rischiare l’eliminazione. Nei
primi due giochi, infatti, qualora
non riuscissero a rispondere correttamente alle domande poste,
già due coppie saranno costrette
ad abbandonare il quiz, lasciando
le altre due sfide finali in mano all’ultima coppia.
Nelle ultime manche subentrerà
il premio in palio, che potrà ammontare a 300 mila euro. Uno dei
concorrenti della coppia rimasta
dovrà rispondere singolarmente
a una domanda, mentre l’altro dovrà decidere se confermarla o sostituirla. Infine, nel gioco finale, è
previsto un momento di forte tensione quando i due giocatori saranno posizionati l’uno alle spalle dell’altro e, impossibilitati a
guardarsi e privati così dell’elemento principe di un simile rapporto di fiducia, saranno interrogati separatamente e alternativamente. Di volta in volta, colui che
non affronta le domande dovrà
decidere se affidarsi o meno a
quanto risposto dal compagno.
Organizzato dagli stessi autori di
“Chi vuol essere milionario?”,
“Fifty-Fifty” si distacca da esso in
particolar modo nella rapidità
dello svolgimento e nella conclusione: il programma
ha un effettivo termine ad ogni puntata e l’apice della tensione si toccherà nella sfida finale, a ridosso del Tg5 delle
20. “Fifty-Fifty” non
è un programma
particolarmente innovativo, poiché cela in realtà la struttura consolidata tipica dei quiz
più navigati, tuttavia è probabile
che l’unico elemento interessante sia dato proprio dal rapporto
di intesa che i due concorrenti
della coppia dimostreranno di avere l’uno nei confronti dell’altro.
Una relazione che sicuramente
Gerry Scotti saprà valorizzare a
seconda dell’andamento del gioco, nella stessa maniera in cui, in
“Chi vuol essere milionario?”, le
qualità e anche i difetti di ogni
giocatore vengono messi in luce,
accontentando così il voyeurismo
degli spettatori a casa.
Silvia Albrizio
GLI APPUNTAMENTI CINEMATOGRAFICI
ANZANO Venerdì 18, alle
20.45 al centro sociale, si
proietta “I recuperanti” di
Ermanno Olmi (Italia,
1970). Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Venerdì 18, alle 20.45 in biblioteca civica, si proietta
“L’imbalsamatore” di Matteo Garrone (Italia, 2003).
Ingresso 3 euro.
PIEVE DI SOLIGO Al cinema Careni venerdì 18 alle
21, sabato 19 alle 18 e alle
21, domenica 20 alle 15.30 e
alle 18 si proietta “Questa
notte è ancora nostra” di
Paolo Genovese (Italia,
2007). Venerdì 25 alle 21, sabato 26 alle 21, domenica 27
alle 20.30 si proietta “Colpo
d’occhio” di Sergio Rubini
(Italia, 2007), sabato 26 alle
18 e domenica 27 alle 15 e
alle 17.30 tocca a “Spiderwick” di Mark Waters
(Usa, 2007). Ingresso: 5 euro, ridotto 4.
BARBISANO Sabato 19, alle 20.30 nella parrocchiale,
per il cineforum “Dal bambino all’educatore”, si proietta “Neverland - Un sogno
per la vita” di Marc Foster
(Usa, 2003). Ingresso libero.
CONEGLIANO Mercoledì
23, alle 20.30 al bar Radio
Golden in piazza San Martino, per la rassegna cinematografica “Sguardi di registe” si proietta “Bellissime” di Giovanna Gagliardo
(Italia, 2004). Conduce il dibattito Silvia Moras di Cinemazero. Ingresso libero.
CONEGLIANO Giovedì 24,
alle 20.45 nell’auditorium
del collegio Immacolata,
l’Acgs “Laura Vicuna”
proietta “Private” di Saverio
Costanzo (Italia, 2004). Ingresso libero.
IN DIRETTA LA VISITA A GROUND ZERO E LA MESSA
Il Papa negli Stati Uniti
n occasione del viaggio del Papa negli Stati Uniti, su Telechiara anISanto
dranno in onda domenica 20 alle 18.20 la visita e la preghiera del
Padre a Ground Zero a New York e alle 20.15 la messa in diSABATO 19
Italia 1, 21.10, Shrek. Film
d’animazione.
Raitre, 21.30, Ulisse. “Vite
appese a un filo: la sfida
del dottor Barnard”. Documentario.
DOMENICA 20
Radiotre Rai, 14, Rosso
scarlatto. Attualità con
Antonella Ferrara.
Raitre, 15.45, Ciclismo.
Amstel Gold Race. Diretta.
Raitre, 21.30, Report. “Ci
prenderemo cura di te”.
Documentario di Lattanzio Firmian e Alberto
Baudo.
LUNEDÌ 21
Radiouno Rai, 14.07, Con
parole mie. Di Umberto
Broccoli.
La 7, 21.10, Uscita di sicurezza. Attualità con Ilaria
D’Amico.
Raitre, 23.45, RT Era ieri La televisione di Enzo Biagi. Attualità.
MARTEDÌ 22
Radiotre, 18, Il terzo anello- 30 di 180. Viaggio nell’Italia della salute mentale. Di Guido Votano.
Canale 5, 21.10, Romanzo
criminale. Film drammatico di Michele Placido,
prima parte, si conclude
domani.
Raitre, 23.45, Gargantua.
Attualità con Giovanna
Zucconi.
MERCOLEDÌ 23
Canale 5, 18.50, Fifty-Fifty.
Quiz con Gerry Scotti.
La 7, 21.10, L’infedele. Attualità con Gad Lerner.
Italia 1, 23.10, The Closet.
“Rubry”. Telefilm.
GIOVEDÌ 24
Telechiara, 21, Insieme a
teatro. “L’osteria della posta” di Carlo Goldoni.
Raitre, 21.05, Pinocchio.
Film di Luigi Comencini
con Nino Manfredi.
Italia 1, 23.50, Il bivio. Attualità con Enrico Ruggeri.
VENERDÌ 25
Raitre, 9.10, Napoli milionaria. Prosa di e con Eduardo De Filippo.
Italia 1, 21.10, Le iene
show. Varietà con Ilary
Blasi, Luca e Paolo.
Raidue, 23.45, Gomorra.
Prosa di Roberto Saviano
con Ivan Castiglione.
retta dallo Yankee Stadium di New York. Giovedì 24, alle 21, verrà
trasmessa la cerimonia di traslazione dei resti mortali di Sant’Antonio dalla Cappella dell’Arca, in cui sono stati custoditi per circa sette secoli, alla vicina Cappella di San Giacomo, operazione resasi necessaria per la realizzazione degli urgenti lavori di restauro della
Cappella dell’Arca. Sabato 26 alle 21, infine, si potranno seguire “In
die Annuntiationis - In die Purificationis”, due drammi liturgici medievali della cattedrale di Padova restituiti finalmente al pubblico grazie agli sforzi della Fondazione Ugo e Olga Levi e della Scuola di dottorato in “Storia e critica dei beni artistici, musicali e dello spettacolo” dell’Università di Padova. I due suggestivi uffici drammatici saranno eseguiti dall’Ensemble Oktoechos e dalla Schola Gregoriana
di Venezia e avranno come scenario il Duomo di Padova.
OTTIMA PAGE NEL RUOLO DELLA SEDICENNE RIBELLE
L’esempio di Juno
uno è una ragazzina di sedici anni che, dopo aver sperimentato il sesJdell’ambulatorio
so con un coetaneo, si ritrova incinta. Colpita dall’atmosfera cupa
in cui va per abortire, decide di far nascere il bambino e di darlo in adozione a una coppia che non riesce ad averne uno.
Sembra aver trovato la coppia ideale, ma l’apparenza inganna: l’uomo
non è pronto a far fronte alle nuove responsabilità. Il film di Jason Reitman (figlio di Ivan) ha due punti di forza: l’ottima sceneggiatura di
Diablo Cody (premio Oscar) che tratta la storia con mano leggera,
senza melodrammi ma anche senza la superficialità tipica delle commedie, e l’interpretazione di Ellen Page, che rende credibile il personaggio di adolescente ribelle, fragile e determinata, dura e bisognosa
di affetto. Attorno a lei ci sono la famiglia sostanzialmente comprensiva, gli amici e i coniugi che vogliono adottare il bambino. Con tutti
Juno riesce a stabilire rapporti che lasciano il segno, dimostrando un’insolita maturità nelle scelte finali. È la sua allegria che va cercata nel film,
alla lunga ben più efficace di tanti discorsi contro l’aborto.
Gianfranco Da Re
A “LINEA AZZURRA” INTERVIENE PAPÀ LUIGI SAVIO
Il ruolo del padre
SETTIMANA RPC
Come è possibile spiegare la morte di un giovane ai giovani? È la
domanda che “Settimana Rpc” ha posto al vescovo Corrado a riguardo del tragico incidente stradale in cui è morto Federico De
Nadai di Vittorio Veneto. Il Vescovo allargherà la riflessione anche alla morte di mamma-coraggio. Un contributo anche di don
Fabio Soldan. In onda sabato 19 alle 10.30 e domenica 20 alle
9.30.
LINEA AZZURRA SPAZIO SCUOLA
Martedì 22, alle 17.15 e sabato 26 alle 9.45, nella trasmissione di
Titti Burigana, Luigi Savio parlerà della sua esperienza di padre
di tre figli, del ruolo del padre nella società di oggi e dell’importanza dei valori cristiani per l’unità e la comprensione nella famiglia.
LA RAGIONE E LA FEDE
Il tema della puntata di venerdì 25, alle 14.30, è “Il ruolo dell’educatore”. Saranno ospiti della trasmissione Veronica Barriviera
e Arianna Schiavo, studentesse del liceo “Casagrande” di Pieve
di Soligo. Conducono Rudy Milanese e Luigi Floriani.
20
Itinerari primaverili
Escursioni
Cinque proposte
per trascorrere
una giornata
diversa
nella natura
e nei nostri paesi.
A piedi o in bici
L’
inizio della stagione primaverile quest’anno è
un po’ altalenante. A
giorni di caldo quasi estivo seguono giorni freddi e piovosi. E
così un po’ tutti abbiamo dovuto rinunciare alle prime uscite
20 aprile 2008
SGRANCHIAMOC
Con la primavera torna la voglia di passare qualche ora
a piedi o in bicicletta, che solitamente avvengono nel periodo
di Pasqua.
Le feste del 25 aprile e del 1º
maggio (con i relativi ponti, per
i fortunati che possono farli...)
ci daranno l’occasione di “recu-
perare” le escursioni annullate
per... forza maggiore.
Ma dove andare? In queste due
pagine vi offriamo cinque itinerari – due a piedi e tre in bici – adatti a tutte... le gambe. In
montagna, a Mel, in collina, a
LA VIA DEI MULINI, LUNGO IL TORRENTE RUJO DI CISON, È
META PREDILETTA DALLE FAMIGLIE
La natura si mescola alla storia
on la “Via dei Mulini” anC
diamo sul sicuro. Non abbiamo ancora sentito qualcuno
che sia rimasto deluso di questa
escursione lungo il torrente Rujo
di Cison. Dopo 12 anni dal suo
ripristino, il sentiero continua
ad essere non frequentato, ma
frequentatissimo, specie da
gruppi familiari. È decisamente
questo il momento migliore per
fare la camminata che parte dalla piazza di Cison e arriva fino
al Bosco delle Penne Mozze: la
forza dirompente della natura
che sta rinascendo, l’erompere
di nuovi colori, il lieve odore
speziato dei fiori, si uniscono al
fragore dell’acqua che scende a
regime torrentizio. La natura si
mescola alla storia. Lungo il percorso vi sono i resti di alcune attività produttive – latterie, follatura dei panni, segheria, maglio, capellificio – che avevano
nelle ruote dei mulini (12) la loro fonte di energia (da qui il nome di “Via dei Mulini”). L’acqua,
ATTENDENDO L’ALBA AL RIFUGIO DEI LOFF
a festa del Bosco Incantato (presentata nell’articolo a lato) ha
L
un prologo domenica 20 aprile al rifugio dei Loff. È il tradizionale concerto all’alba guardando il sole, per schiudere le palpebre
e far sbocciare i timpani. Il concerto di cornamuse, flauti e sitar ha
inizio naturalmente all’alba, quindi intorno alle 6 del mattino. Il rifugio si raggiunge dal passo San Boldo percorrendo il sentiero 991.
Sculture in legno lungo il Rujo
CASERA COSTA CURTA, AD OVEST DEL SAN BOLDO, È STATA
RECUPERATA CON UN GRANDE LAVORO DI VOLONTARI
Al bivacco dello Zumellese
asera Costa Curta è oggi il
«pi zumellesi
Cpiù
bel bivacco delle Preale quello più facile da
raggiungere». Così si esprime Lino Susana, segretario della Riserva di caccia del Comune di Mel,
che con un grande sforzo dei suoi
soci ha effettuato il recupero e il
restauro della casera situata sulla
montagna omonima a 1.050 metri di altitudine sul lato ovest del
passo San Boldo in Comune di
Mel.
La casera Costa Curta è situata all’interno di un grande pascolo di
10.000 metri quadrati a servizio di
una stalla, oggi in rovina, ma attiva fino a trent’anni fa, che poteva
ospitare fino a 60 capi di bestiame nel periodo della monticazione.
Nei pressi della casera è ancora
Casera Costa Curta
ben visibile la “pòsa” naturale dove si abbeverava il bestiame.
«L’idea dei cacciatori di Mel – rac-
conta Susana – era quella di ristrutturare la piccola casera per
adibirla a bivacco, andando così a
Cison, in pianura, nel Coneglianese e nel Veneziano.
Sono una piccola parte delle
tante opportunità offerte dal
territorio della diocesi, dalla
montagna al mare passando
per la collina e il lago.
A proposito di montagna, avvisiamo il popolo del Camminamonti che il libretto del concorso sarà in distribuzione all’inizio del mese di maggio.
Non ci resta che augurare “Buona escursione” a tutti i lettori.
raccolta a monte, veniva condotta in quota, con una leggera
pendenza, fino alle
ruote attraverso una
ingegnosa canaletta
in pietra, la Rujea. La
canaletta, dopo decenni di abbandono,
è stata rimessa in funzione ed è uno dei
“pezzi forti” del percorso.
Il sentiero è stato segnalato, quest’anno,
al concorso “Luoghi
di valore” promosso
da Fondazione Benetton Studi e Ricerche, come luogo di
qualità in cui si fondono natura, memoria e usi contemporanei.
Anche quest’anno gli
“angeli custodi” del
sentiero, ovvero le associazioni
Via dei Mulini e Al Mazarol,
hanno organizzato una grande
festa per il 25 aprile. Dalle 10 di
mattina fino al calar del sole, il
bosco diventa incantato grazie a
un alternarsi di colori, parole e
musica. Partecipano, con loro
stand, diverse strutture per disabili, scuole, case di riposo...
Cinque scultori realizzano opere d’arte “in diretta”. Gruppi mu-
sicali allietano gli escursionisti
in diversi punti del sentiero. E
ancora: origami, fiabe musicate, scuola di danza, dimostrazioni di karate... Al prato del Mazarol e in Valle di San Daniele
grigliata e spiedo.
È possibile usufruire di visite
guidate sia nei giorni feriali che
in quelli festivi. Per informazioni e prenotazioni telefonare al
338-4874716.
completare il recupero di alcune
costruzioni rurali caratteristiche
situate lungo il percorso di cresta
tra il San Boldo e malga Salvedella. I ruderi della casera sono stati
acquistati nel 2001 dal Comune
di Mel (a prezzo simbolico) su
proposta della nostra Riserva. I lavori di restauro, che abbiamo realizzato in due fasi, sono durati meno di un anno e si sono conclusi
lo scorso luglio con un impegno
significativo di volontari e di ore
lavoro. Le persone che hanno prestato la loro opera gratuitamente
sono state 49, per un ammontare
di quasi 400 giornate lavorative.
Centotrentatré le trasferte con
mezzi fuoristrada e 64 i trasporti
con i trattori e i mezzi uni-mog».
Il Comune di Mel ha finanziato
l’opera per il costo dei materiali,
dei trasporti e dell’assicurazione
dei volontari per un importo di 17
mila euro, dei quali 6 mila sono
stati impegnati per la copertura e
i pluviali in rame.
La casera all’esterno dispone di un
barbecue in pietra e di un tavolo
e panche in tronchi a uso pic-nic.
All’interno c’è una grande stanza
al piano terra con una cucina e-
conomica. Nel sottotetto possono
bivaccare fino ad un massimo di
quattro persone.
Come si arriva oggi alla casera Costa Curta
Due sono le possibilità di accesso.
1) Dal passo San Boldo si imbocca il sentiero (una strada forestale), nei pressi del ristorante “Lares”,
che in trenta minuti porta a casera Costa Curta.
2) In auto da Zelant di Mel, lungo una strada bianca comunale,
in quindici minuti si arriva sino al
parcheggio di Val de Botte. Lasciata l’auto, a piedi si imbocca la
valle verso monte (non c’è ancora una tabellazione). Dopo circa
400 metri di facile salita si svolta
a sinistra e per altri quindici minuti a piedi lungo un “menadòr”
si arriva alla casera.
Da casera Costa Curta lungo facili sentieri segnalati si possono
raggiungere in quindici minuti il
bivacco “Ai Loff” oppure in trenta minuti circa il bivacco casera
Vallon Scùr, restaurato 20 anni fa
dall’Ana zumellese e dai cacciatori.
Sergio Cugnach
Coda sulle passerelle per il Bosco Incantato
Itinerari primaverili
20 aprile 2008
I LE GAMBE
a all’aria aperta. Le idee non mancano
PER CHI HA POCO TEMPO
Un giretto
sul Monticano
UN ANELLO ACCESSIBILE A TUTTI, DA CONEGLIANO FINO A
TEMPIO, SUGGERITO DA LIBERALABICI
e non avete allenaScientemento
o tempo suffiper il percorso da 50
Cinquanta chilometri in bici
km, gli amici di Liberalabici ne propongono un altro: la zona è quasi la stessa, la distanza è la metà,
il Monticano è la cornice.
E la strada è fattibile con
qualsiasi bicicletta.
olevamo proporre a voi lettori
V
un percorso in bici piacevole,
non troppo noto, su strade secondarie e adatto alle famiglie. Ci siamo
allora rivolti a Liberalabici (www.liberalabici.it): l’associazione ciclofila
coneglianese da anni organizza gite a pedali anche nel nostro territorio. Da loro ci arriva questa proposta: una cinquantina di km con partenza e arrivo a Conegliano. Un anello fino a Tempio, con bei paesaggi di campagna e qualche sosta d’arte.
Il fiume Lia a Ormelle
Da piazzale San Martino a Conegliano imbocchiamo via Sauro e proseguiamo dritti. Attraversiamo la circonvallazione e
Campolongo, e percorsa via Ca’
di Villa giungiamo all’incrocio di
Ramera, dove giriamo a sinistra
sulla via Ungheresca Nord. Attraversato l’abitato svoltiamo a
destra prima del ponte sul Monticano. Nei pressi di villa Paoletti, imbocchiamo la strada privata che aggira la villa. Ritroviamo
il fiume e andiamo a destra verso Soffratta. Aggirata la chiesa,
prendiamo a sinistra via Vazzoletta. Incrociata la circonvallazione proseguiamo dritti; dopo il
torrentello, a sinistra fino a Vazzola. Seguiamo per Visnà, poi
prendiamo sulla destra, via Fratelli Mozzetti, poi via Cal di Mezzo. Giriamo a destra e dopo circa 200 metri a sinistra su via
Campagna. Dopo 2,5 km giungiamo a un quadrivio. Prendendo a sinistra si sbuca, dopo borgo Bianchi, sulla via che a sinistra
conduce (1,5 km) all’incrocio con
via Liette. Di lì dopo 500 metri si
arriva alla chiesa dei Templari a
Tempio. Possiamo ammirare la
chiesa ma anche, dal ponticello
retrostante, le limpide acque del
Lia. Tornati al capitello su via
Liette giriamo a sinistra, e dopo
circa 1 km incrociamo la via
principale di Ormelle; qui svoltiamo a destra e subito dopo a sinistra verso Roncadelle. Imboccando la prima a destra, via Orti, si arriva in breve alla chiesetta di San Giorgio. Lasciata la
chiesa proseguiamo dritti; dopo
la zona industriale, giungiamo
ad un incrocio con un capitello:
imbocchiamo a destra via Valerio e raggiunto il centro di San
Polo prendiamo a sinistra verso
la chiesa... con una sosta per ammirare la facciata di villa Papadopoli.
Dopo 300 metri giriamo a destra, direzione campo sportivo:
attraversato il paese si giunge ai
ruderi della torre di Rai. Percorsa la stradina interna e ripresa la
principale, andiamo a destra; al
successivo bivio, a sinistra verso
Conegliano; poco dopo ancora a
sinistra, in via Vare. La stradina
costeggia il canale Piavesella e
sbuca sulla strada che congiunge Rai a Tezze: giriamo a destra
fino a Tezze. Qui è d’obbligo una breve deviazione per visitare
borgo Malanotte.
Torniamo verso il
centro per dirigerci,
dopo la curva segnalata da un capitello, in
via borgo Tonini, dove una splendida sofora si staglia contro il
cielo. Dopo circa 3 km
imbocchiamo via Baradei. Attraversiamo
due incroci e, poco
prima della chiesa di
Soffratta, giriamo a sinistra sulla stradina
che porta a borgo Villa. Qui andiamo a destra su via Molino e,
dopo la chiesa di Mareno, imbocchiamo
via 4 Novembre verso
Ramera. Più avanti
—La chiesa di San Giorgio a San Polo di Piave sulla destra troviamo
un capitello, dove c’era il “Morer
dee anime”. Dopo 200 metri, una carrareccia sulla sinistra porta in via Bidoli; sbucati su via Serravalli giriamo a destra e proseguiamo fino a Cittadella. Percorriamo via Casselon fino a via
Distrettuale, che prendiamo a sinistra: poi a destra in via Bolda e
ancora a destra in via Zapparelli. Giunti all’incrocio con la strada per Santa Lucia imbocchiamo via Campana che ci consente di ammirare la bella villa Corner Campana. Giunti a Sarano,
attraversiamo il primo incrocio
per girare poi a sinistra al successivo e infine a destra sulla strada principale che arriva a Conegliano, alla Ferrera.
Si parte dal centro sociale Messina di Santa
La chiesa di Sant’Anna a Cittadella di Bocca di Strada
Lucia: si imbocca la pista ciclabile verso nord.
l’argine del Monticano. RiprenDi fronte alla scuola media atdiamo l’asfalto girando a destra
traversare la strada; prendere
e poi per sterrato in via dei Capoco dopo la sterrata a destra e
milli; all’incrocio del ponte anpercorrerla tenendo la sinistra.
cora dritti tenendo a sinistra il
Ritornati sull’asfalto girare a deMonticano. Appena ritroviamo
stra in via degli Alpini. Alla rol’asfalto a destra ancora su stertonda proseguire dritti e dopo
rato; ripreso l’asfalto di nuovo a
100 metri girare a destra in via
destra dove, dopo una leggera
Campana: sulla sinistra vediasalitella giriamo a sinistra prima
mo villa Corner-Campana, del
del ponte. Ripercorriamo in
XVII secolo. Incrociata la strasenso contrario via Camilli seda asfaltata giriamo a sinistra e
guendo l’argine fino al ponte sul
poi subito a destra in via ZapaMonticano che andiamo a surelli. In fondo alla via girare a
perare per prendere subito a desinistra e proseguire per 200
stra via San Felice. Percorriamo
metri lungo via Distrettuale ditutta la strada costeggiata da sarezione Conegliano; poi a delici fino ad arrivare in prossistra in via Casselon: sulla sinimità della Cadoremare. All’instra la chiesetta di Sant’Anna.
crocio teniamo a sinistra semAttraversata via Ungheresca
pre per via San Felice, passiamo
Nord, si passa sotto l’autostrail nucleo di case e, dopo 400 meda; poi dritti per lo sterrato. Ritri, dalla chiesetta prendere a sipreso l’asfalto girare a sinistra
nistra via San Michele sino a riin via Bidoli. Ora transitiamo
trovare l’argine dove giriamo a
per il guadon tenendo sempre la
sinistra per ritornare al ponte
sinistra. Arrivati sulla strada
sul Monticano. Passato il ponprovinciale la seguiamo a destra
te giriamo subito a destra sullo
per 200 metri, poi a sinistra in
sterrato per ritornare al punto
via Morer delle anime. Presso
di partenza per la strada già fatun albero si gira a destra aggita.
rando villa Paoletti, per proseguire la sterrata fino a salire sul-
IN BICI LUNGO LE ANSE DEL FIUME
Il Giralivenza
a Torre di Mosto
e siete passati di recente a TorScartelli
re di Mosto avrete notato dei
che indicano il “Giralivenza”. È un percorso ciclabile e
navigabile che segue le anse del
Livenza. Non aspettatevi però
un’unica lunga pista ciclabile che
segue tutto il corso del fiume. Il
progetto, proprio per rispettare
l’ambiente in cui è inserito, ha visto realizzati dei tratti di pista ciclabile là dove mancavano, per
congiungere strade e argini già esistenti. Ma veniamo al percorso
vero e proprio. La prima realizzazione riguarda un percorso ciclo-pedonale che attraversa la zona industriale di Ponte Tezze a
Torre di Mosto e la unisce a quella di San Stino di Livenza. Qui so-
21
no state sistemate anche aree di
sosta con panchine e tavolini. Percorrendo questa pista raggiungerete agevolmente il centro di Torre di Mosto e una volta percorsa
la via principale potrete fare una
fermata all’Antico Passo, una volta punto di attraversamento del
Livenza e oggi attracco per le im-
barcazioni. Continuando il vostro
giro in bici potete prendere la via
che conduce a Boccafossa, salire
l’argine e seguire le anse del fiume, fino a scendere dall’argine e
proseguire sempre dritti. D’obbligo uno sguardo al panorama con
le sue case coloniche, le “barchesse” dove vedere ancora un
antico essiccatoio per il tabacco.
Proseguendo fate una deviazione
per il centro di S. Elena e continuate poi lungo l’argine fino a
Boccafossa, dove si possono visitare il Museo della civiltà contadina e il Museo del paesaggio. La
via del ritorno si identifica nuovamente con l’argine che fiancheggia il fiume, fino a Torre di
Mosto.
Chiara Basei
La Livenza a Torre di Mosto
Vittorio Veneto
FEDERICO DE NADAI, 18 ANNI, DELLA PARROCCHIA
DELLA CATTEDRALE, MUORE IN UN INCIDENTE STRADALE
23
BREVI VITTORIO VENETO
L’assessore Caldart: “Per gli scout un
magazzino alla Mafil”
Un sorriso, un vuoto
C’
erano decine di
giovani con lo
sguardo perso
nel vuoto.
Stavano fuori della Cattedrale. Il vuoto lo vedevano intorno, o forse lo
sentivano dentro: perché
è morto uno come loro.
Federico De Nadai, 18
anni, residente in via San
Tiziano a Ceneda, fratello di Fabio e figlio di Renzo e di Cristina Balbinot,
dipendente della Curia
vescovile. Federico alle
2.30 del mattino di sabato 12, al volante della sua
auto, si è schiantato in via
Piave, a Porta Cadore:
tornava dalla trattoria di
Follina in cui occasionalmente lavorava, ha trovato la morte presso il piccolo tunnel ferroviario.
Dove ora ci sono fiori e,
all’interno del tunnel,
scritte in sua memoria.
Martedì 15, in Cattedrale, don Andrea Sech ha
celebrato il funerale; con
lui quasi una quindicina
di sacerdoti.
Nell’eucaristia si è cercato di allontanare quel
vuoto, di dare un senso agli occhi già rossi prima
ancora di iniziare, alla
gran fatica dell’assemblea
a unirsi alla bella voce solista, nel canto.
Don Andrea, nell’omelia,
ha dato voce alla debolezza di tutti: «Ora siamo
come argilla grezza: lavo-
rata dal dolore, ma anche
dalla speranza», ha detto,
riferendosi alla prima lettura, con la metafora del
vasaio usata dal profeta
Geremia. Ma salmo, vangelo e canti avevano un
tema comune: quello del
buon Pastore, che si
prende cura della pecorella Federico.
Don Andrea, che segue il
gruppo di quinta superiore di cui faceva parte,
ha ricordato nell’omelia il
campo di servizio con Federico e gli amici alla cooperativa sociale Emmaus,
a Verona, la scorsa estate; il suo servizio di ministrante, anche nella scorsa messa di Pasqua; il suo
carattere, con la grande
sensibilità e il «sorriso accogliente e costante».
Hanno toccato il cuore i
messaggi
letti dopo la
comunione.
«Chiedo al
Signore –
recitava la
lettera del
vescovo
Corrado,
letta
dal
parroco
della Cattedrale monsignor Silvano De Cal
– di riscattare la vita
di Federico
dalla morte. Lui che tante volte ha fatto servizio
nella liturgia in Cattedrale possa partecipare fin
d’ora all’eterna e gioiosa
liturgia del cielo».
Un compagno del gruppo parrocchiale, con la
voce rotta, ha elencato
quel che da Federico, anzi “Dena”, hanno imparato: «Che è importante essere disposti a dare una
mano agli altri, magari facendo il primo passo, come facevi tu», ad esempio. «Sappiamo che il legame non è finito: quando ci incontreremo sapremo che tu ci sei».
Mentre i compagni di
classe, quinta geometri al
collegio Dante, hanno
scritto all’amico “Principe” «una lettera d’amore». «Dio ti ha chiamato
per arbitrare la partita
AgendaVittorio Veneto
VENERDÌ 18
SABATO 19
Alle 20.30, alla scuola media Da
Ponte, “Mongolia: ai confini del
nulla”, racconto e immagini di viaggio di Francesco Tarossi. Per il ciclo “Storie e immagini da altri mondi” organizzato dal Centro territoriale permanente.
Alle 20.45, in biblioteca, proiezione di “L’imbalsamatore” (M. Garrone, Italia, 2003). Ingresso 3 euro.
Alle 21, nell’aula magna dell’Itis,
per il ciclo di conferenze “L’ambiente glaciale tra scienza e degrado” è previsto l’incontro dal titolo
“Islanda 2006: oltre il silenzio”. Relatori: Mariano Storti e Andrea Sartori. Organizzazione: Club alpino italiano, sezione di Vittorio Veneto.
Alle 21, al GandS, concerto tributo ai Queen.
Alle 21.30, al Bar Duomo, concerto dei Dogs in a flat.
Dalle 18 serata d’apertura per il
Bianconiglio presso gli impianti
sportivi d’atletica, con la partecipazione di Brain Burger Dj-Set e la
musica di Santi Bailor.
Alle 21, al GandS, suonano gli Anime in Plexiglas - tributo a Ligabue.
sive.
MARTEDÌ 22
Alle 20.30, in biblioteca, la sezione di Vittorio Veneto dell’Associazione nazionale dimagrire insieme
organizza la serata “Costruire la
motivazione al cambiamento e
rafforzarne l’impegno”. Relatrice la
psicologa Nausicaa Busiol.
DOMENICA 20
Alle 8.30 da piazza Giovanni Paolo I oppure alle 8.40 dal parcheggio di Porta Cadore, per il progetto Camminiamo in salute-il benessere dell’adulto, partenza della
passeggiata in gruppo “Sulla strada dei marroni”. Ritrovo presso la
curva del Cristo a Miane alle 9.15.
Informazioni: 333-668955, 3475631865.
Ai giardini pubblici in centro città
sarà allestita un’esposizione di
quadri a cura del Gruppo Arti Vi-
GIOVEDÌ 24
Alle 14.30, in Seminario e in Cattedrale, festa diocesana dei chierichetti.
Alle 21 i Vertical Smile suonano
al pub La Taverna .
Alle 21, al GandS, concerto degli
I.R.S..
Farmacia di turno: Comunale 3,
via Forlanini 2, Costa, telefono
0438-556628.
IL MESSAGGIO
DEL VESCOVO
Chiedo al
Signore di
riscattare la vita
di Federico dalla
morte: possa
partecipare fin
d’ora all’eterna e
gioiosa liturgia
del cielo
più importante – ha letto uno di loro, rivolto a
Federico, arbitro di tennis – e più bella della tua
vita, e tu sei entrato a far
parte della sua grande
squadra. (...) Siamo sicuri che in questo momento nel tuo viso splende un
sorriso».
Buone notizie per la sede degli scout vittoriesi. All’indomani della pubblicazione dell’appello per trovare un magazzino e magari anche una sede, l’assessore alle Politiche giovanili Antonella Caldart ha precisato che a breve incontrerà
il Clan per proporre loro una possibile nuova sede, sostitutiva della stanza che attualmente occupano in canonica a
Sant’Andrea. Quanto al magazzino, “per l’utilizzo di una stanza all’ex Mafil (nella foto) non ci sono problemi, finché lo stabile rimane così. E per la sua ristrutturazione ci vorranno anni”.
Presentazione del grest del Noi
Martedì 22, al patronato della Cattedrale alle 20.30, si terrà
la presentazione del grest 2008 preparato da Noi associazione. A presentarlo sarà uno degli autori del grest: don
Paolo Cester.
SS. PIETRO E PAOLO: raccolta ferro
Sabato 19 la parrocchia di Santi Pietro e Paolo organizza
una raccolta ferro: i volontari passeranno di casa in casa
nel territorio parrocchiale. Chi avesse grandi quantitativi di
ferro è pregato di avvisare la parrocchia: 0438-556235.
Dai nostri paesi Vittorio Veneto - Vittoriese
20 aprile 2008
24
SS PIETRO E PAOLO / CAMION INDIGESTI
camion parcheggiati
ISanti
davanti alla chiesa di
Pietro e Paolo? Ci
possono stare.
Interrogata sulla questione, la comandante della
polizia municipale Angela Zoppè ha infatti risposto: «L’area in questione
è pubblica; pertanto, in
assenza di prescrizioni, è
usufruibile da ogni utente della strada».
Da settimane alcuni ca-
mion hanno preso l’abitudine di andare a parcheggiare nell’ampia area
sterrata all’incrocio tra
via Franceschi e via Marzabotto, giusto a metà tra
il patronato parrocchiale
La Tenda, la chiesa e la
canonica di Santi Pietro e
Paolo.
E questo ha suscitato
qualche malcontento nella comunità. Che ha trovato sfogo sul sito par-
rocchiale www.sspietroepaoloonline.it. “La presenza dei camion è uno
scempio, in tutte le piazze rispettabili non c’è”,
scrive un parrocchiano,
nel sito.
E invece i camion hanno
pieno diritto di rimanere
lì. Ma del resto l’area davanti alla chiesa di Santi
Pietro e Paolo non ha certo l’aspetto di una “piazza rispettabile”...
“LUCIA SCHIAVINATO” CERCA VOLONTARI
Weekend con gli amici
disabili, perché no?
L
a messe è tanta; se ci
fosse qualche operaio in più, meglio.
È questa una buona sintesi della situazione dell’associazione Lucia Schiavinato (nella foto i volontari),
quella che riunisce i volontari che operano con i
disabili del Piccolo Rifugio
di Vittorio Veneto (e non
solo). Una situazione ana-
lizzata nell’assemblea annuale, svoltasi domenica 6
aprile.
L’associazione attualmente opera in tre ambiti: condividendo la domenica
mattina con gli ospiti, seguendoli la domenica pomeriggio e sera alla Casa
femminile in aiuto agli operatori, organizzando uscite nei giorni festivi.
RIFLESSIONE DEGLI STUDENTI DI 2ª B E 2ª D
SCIENTIFICO NELL’ORA DI RELIGIONE
Giovani e Chiesa
Nel corso di alcune ore di religione cattolica, due seconde scientifico del liceo Flaminio hanno lavorato sul tema “Io e la religione”. L’attività ha seguito un’articolazione molto laboriosa, culminata nella riflessione dal
titolo “Giovani e religione:
quali prospettive?”, che qui
pubblichiamo.
l giorno d’oggi possiamo trovare gruppi
di giovani interessati ad
una continua ricerca sul
fatto religioso che si impegnano in parrocchia e
in ambienti religiosi, che
credono fortemente in
Dio e in quello che fanno.
In genere, però, se non si
trovano risposte concrete, molti altri giovani so-
A
no tormentati dai dubbi e
dalle perplessità, che si
accumulano portando via
via ad una mancanza di
pratica religiosa. In questi giovani si riscontra disinteresse, quasi rifiuto,
alle volte, soprattutto verso l’organizzazione della
Chiesa e dei dogmi e dei
doveri imposti. Molti ragazzi non riflettono più
sull’importanza della religione: è completamente
sminuita e sottovalutata.
Le prospettive per il futuro appaiono buie e poco positive; l’atteggiamento della maggior parte dei giovani non può
cambiare se prima non
mutano le posizioni della
Chiesa su argomenti che
Per queste ultime tanti sono gli inviti. Tra essi alcuni appuntamenti sono irrinunciabili, e pure vicini:
il 25 aprile, a Cison di Valmarino, la mostra “Il bosco incantato sulle vie dell’acqua”, in cui vengono anche esposti i prodotti del
centro diurno del Piccolo
Rifugio; il 1º maggio a Rivolto, per lo spettacolo
QUADRO CUPO
Molti giovani
sono tormentati
da dubbi e
perplessità che
si accumulano
portando ad una
mancanza di
pratica religiosa
la riguardano da vicino e
sui quali nascono spesso
i contrasti. Certo la fede è
sinonimo di giustizia e
fraternità, tuttavia si deve considerare che i principali ideali adolescenziali sono spesso diversi. Ma
ci auguriamo che si possa trovare un punto di
contatto tra giovani e
Chiesa per poter neutralizzare questi problemi.
Ci sono infatti giovani
che trovano nella religione argomenti e motivi per
riflettere meglio e più seriamente sulla propria vita spingendosi ad una ricerca più approfondita ed
delle Frecce Tricolori. Già
pianificati, inoltre, sono i
tradizionali soggiorni estivi, attorno a Ferragosto.
Solo che... «Sta emergendo una certa difficoltà a
trovare volontari – spiega
il presidente dell’associazione Schiavinato, Diego
Giacomin –. È un problema che non è solo nostro,
anzi, è estremamente diffuso».
Qualche volontario, dopo
essersi creato una famiglia
ed aver avuto dei figli, ha
comprensibilmente ridotto gli impegni.
Ma se i volontari sono di
meno, si possono programmare meno attività.
Oppure farvi partecipare
meno disabili.
Da qui l’appello: c’è qualcuno che vuole aggiungersi ai 35 tesserati e alla decina di collaboratori esterni dell’associazione Schiavinato?
Basta avere 18 anni, la disponibilità di almeno una
mezza giornata al mese e la
voglia di impegnarsi.
La formazione – come si fa
con i disabili? – è assicurata dall’associazione. Ma il
cuore dovete mettercelo
voi.
Per informazioni: 0438550073, [email protected], www.luciaschiavinato.it.
autentica di alcune verità
sempre meno illusorie.
Gli studenti che frequentano l’ora di religione delle classi II B e II D.
(II B: Marco Andreetta, Arianna Benincà, Giuseppe
Caruso, Cristina Catania,
Anna Cavinato, Martina
D’Agostin, Francesca Dal
Bo, Andrea Dalla Torre, Anna Dall’Anese, Marco De
Faveri, Francesca Della
Giustina, Marta Della Libera, Viola Della Pietà,
Gianbattista Livieri, Costanza Sofia Maset, Valentina Peruch, Edvin Estuardo Piccoli, Silvia Ragagnin,
Andrea Segat, Nicola Taddei.
II D: Chiara Bitto, Ettore
Bruno, Fabiana Canal, Ludovico Canal, Stefano Canal, Marta Da Dalt, Giulia
Da Re, Alice Da Ros, Eugenia Dal Bo, Giulia De Nardi, Ludovica Dei Tos, Matteo Furlan, Paola Galeia,
Luca Marcini, Giada Pizzol, Tiziano Santin, Ilaria
Tomasi, Cecilia Zanchetta).
IL “SAN MARCO” DI ZANIN E L’“ANNUNCIAZIONE”
DI PETTERLE SU CERAMICA
Due doni a Menarè
l ceramista Angelo ZaIMarco,
nin nella festa di San
patrono della parrocchia del Menarè-Madonna della Pace, che ricorre il 25 aprile, ha voluto ricordare la missione evangelizzatrice del Santo,
donando alla parrocchia
un bassorilievo in ceramica (110x120 cm). Il bassorilievo di san Marco è stato posto in chiesa.
La ceramista Laura Petterle ha invece donato alla parrocchia un’Annunciazione, bassorilievo in
ceramica (45x65 cm). L’opera è stata posta nella sala parrocchiale.
I due artisti fanno parte
dell’associazione Piccoli
Ceramisti di Scomigo, e
con i loro doni intendono
valorizzare tutti i luoghi
del territorio.
Il valore artistico delle due
opere può essere dagli esperti apprezzato diversamente, ma il dono fatto alla comunità parrocchiale
del Menarè ha senz’altro
valore etico e spirituale,
incoraggiamento ad offrire del nostro all’opera evangelizzatrice, e a camminare in compagnia di
Maria e dei santi.
La comunità ringrazia Angelo Zanin della parrocchia di Menarè, Laura Petterle della parrocchia di
Scomigo e Andrea Semenzin, presidente dell’associazione Piccoli Ceramisti di Scomigo.
A EXITARTE ESPONE CRISAFI
omenica 20 alle 11, in viale della Vittoria 77, vicino
D
alla libreria Fenice, si inaugura il quarto progetto
E10mq di arte contemporanea: in mostra opere fotografiche del vittoriese Sandro Crisafi. L’esposizione, visitabile solo su appuntamento, rimarrà allestita fino al
14 giugno. Informazioni: 0438-556542, [email protected].
PRO LOCO DI CAPPELLA M., NUOVA SEDE
Fiera di primavera
a seconda edizione
L
della “Fiera di primavera”, organizzata dalla
Pro loco di Cappella
Maggiore con il patrocinio del Comune, che si
svolge sabato 19 e domenica 20 aprile, coinciderà
con l’inaugurazione della nuova sede della Pro
loco.
Dopo quasi dieci anni di
sedi provvisorie, finalmente uno spazio proprio, nelle ex case Dell’Antonia, a lato del municipio, immobile acquistato dal Comune nel
lontano 1986 e ora ristrutturato. «L’inaugurazione – spiega Vittorino
Gava, segretario della
Pro loco – avrà inizio alle 17».
Domenica dalle 10 esposizione di fiori e piante ornamentali, di articoli da
giardino e di prodotti artigianali. Alla stessa ora
prenderà il via anche l’ex
tempore dedicata a “Volti
e luoghi di Cappella Maggiore” per artisti dai 18 ai
25 anni. Alle 14.30 ci sarà
“L’angolo dei bambini”, ovvero laboratori manuali,
letture di fiabe e giochi di
gruppo. Domenica a pranzo, spiedo gigante, da prenotare al 347-5320887 o allo 0438-580724.
Nel frattempo al Centro
sociale di Cappella Maggiore sarà visitabile una
rassegna fotografica, arricchita da reperti storici,
dedicata alla Grande Guerra (vedi pagine Cultura). RP
25
Dai nostri paesi Vittoriese
20 aprile 2008
SABATO AL VIA LA MOSTRA DEL TORCHIATO,
MA ANCHE LA CRONOSCALATA
Folla a Fregona
ine settimana campaF
le per Fregona: prevedibile un grande afflusso
di visitatori in paese data
la coincidenza di Mostra
del Torchiato e VittorioCansiglio.
La sagra. Al via sabato 19
aprile al campo sportivo
la 34ª Mostra del Torchiato a Fregona. Proseguirà fino al 4 maggio e
presenta quest’anno un
programma arricchito.
Ad esempio con tre concerti: domenica 27 alle
17.30 nella chiesetta di
San Martino l’arpa di Lucia De Antoni e il flauto
di Beatrice Baccichetti;
giovedì
1
maggio,
stessa ora e
sede, le due
chitarre di
Francesca
Bignetti e
Carlo Mattiuzzo; domenica
4
maggio alle 17.30 al centro sociale il pianoforte
di Riccardo Bozolo. Venerdì 25 alle 9 parte la
Marcia del Torchiato di 6
e 12 km: lungo il percor-
CORDIGNANO / 250 MILA EURO PER LA PISTA LUNGO VIA ISONZO
La giunta promette
più strade per bici
U
na serie di circuiti
ciclabili e pedonali sono in progetto
a Cordignano. Un primo
intervento verrà realizzato a breve, mentre gli altri
avranno uno sviluppo pluriennale.
Via Isonzo
In via Isonzo, la provinciale che collega Ponte
della Muda a Cordignano,
transitano 10 mila veicoli
al giorno. Per un tratto di
strada, in uscita dalla frazione, esiste già una pista
ciclabile. Dopo di che i ciclisti vengono invitati a
scegliere la viabilità interna che porta in piazza Italia. La giunta Campagna ha optato ora per
dar continuità al percorso ciclopedonale
lungo l’arteria principale.
«La nuova pista ciclabile – spiega l’assessore Elio Tomè – proseguirà
sempre sulla destra in direzione Cordignano di
fronte alla villa Brandolini. Sul tratto che dopo il
bivio all’altezza del distributore di carburante prosegue in via Roma costruiremo dei parcheggi
sul lato sinistro e posizioneremo un senso unico
che sale verso il centro.
Chi transiterà sulla strada
in senso inverso e dal capoluogo vorrà svoltare a
sinistra per andare a Ponte della Muda dovrà giungere fino alla rotatoria».
Per tale intervento si prevede che l’appalto venga
effettuato entro l’anno. Il
costo dei lavori è di 250
mila euro. Oltre alla predisposizione della pista ciclabile è necessario provvedere a costruire un muro di contenimento del
fosso esistente.
Tre nuovi percorsi
L’amministrazione Campagna intende poi realiz-
so saranno esposti alcuni
strumenti usati per il
Torchiato. Sempre il 25,
alle 21 gli Assenzio presenteranno il loro nuovo
concerto-reading, intitolato “Tema libero”.
La gara. Sabato dalle 12
le prove, domenica dalle
10.30 la corsa: è di scena
la 36ª edizione della cronoscalata Vittorio-Cansiglio, cioè Fregona-Valsalega. Il percorso è stato
accorciato di circa 500
metri, eliminando la par-
te terminale, quella in cui
si verificò l’incidente in
cui perse la vita Fernando Rossetto. Anche se gli
organizzatori garantiscono che, in passato come
per quest’anno, l’impegno per la sicurezza è
massimo. A causa della
gara, la strada per il Cansiglio resterà chiusa sabato dalle 12 a fine prove
e domenica dalle 8.30 al
termine della corsa.
Informazioni: www.vittoriovenetocansiglio.com.
BREVI VITTORIESE
Messa all’Agnelezza
Tradizionale appuntamento, come da quindici anni a
questa parte, per la ripresa della stagione escursionistica: domenica 27 alle 10.30 don Giovanni Dan celebra la messa presso la grotta dell’Agnelezza, tempo permettendo. Due le vie più normali per arrivarci: da sopra
Sonego o da Santa Giustina-Maren-Valscura. Lasciata
la macchina la camminata è di circa un’ora.
MENARÈ: concerto di San Marco
È in onore del patrono San Marco il concerto che la parrocchia Madonna della Pace-Menarè, organizza per sabato 19 aprile alle 21, in chiesa.
Interverranno il gruppo corale Cantate Domino diretto
da Franco Zanette che eseguirà la Missa “Te Deum Laudamus” di Perosi. L’orchestra d’archi proporrà il “Quartetto in Re Maggiore” di Mozart. Sempre di Mozart sarà
la Missa Brevis KV 49 del coro San Daniele diretto da
Mariagrazia Marcon. Infine la corale parrocchiale Madonna della Pace diretta da Mariagrazia Marcon presenterà la Corale dalla Cantata 147 di Bach e O Sacrum Convivium di Perosi. L’ingresso è libero.
I festeggiamenti parrocchiali del “San Marco 2008” inizieranno giovedì 24; venerdì 25, festa di San Marco, alle 11 la messa solenne; sabato 26 alle 14.30 concorso di disegno per bambini e ragazzi tra 6 e 14 anni.
SAN MARTINO / MATILDE VENDRAME ERA
CATECHISTA E RESPONSABILE ADP
PROGETTI FUTURI
I tre anelli
ciclopedonali
interessano anche
Pinidello, Silvella e
Villa di Villa
zare tre anelli ciclopedonali.
1) «Il primo percorso –
continua Tomè – ha una
lunghezza di 7,7 km. Parte da via dei Tintori nel
centro di Cordignano,
prosegue per via Vittorio
Veneto e corre poi lungo
l’argine del Meschio fino a
Umile e generosa
raggiungere Silvella a borgo Floriani. Continua verso Villa di Villa attraversando Obole e Insuga con
delle apposite passerelle.
Sono interessate anche via
Pontadel e via Col di Lana.
Il circuito ridiscende poi
verso Cordignano per immettersi in via Guido Rangoni che viene chiusa al
traffico».
2) Sono 6,5 i km del secondo anello che in parte
ripercorre il tracciato del
primo. A Silvella il percorso interessa anche alcune capezzagne di pro-
prietà comunale poste all’interno della campagna.
Si raggiunge località Agnolet per poi ritornare in
via Rangoni all’altezza del
ponticello.
3)L’itinerario più breve è
di 5 km. Inizialmente
coincide con il primo percorso e nella zona di Pinidello prosegue lungo l’argine del torrente Friga. Attraversa il Carron e il Meschio, corre lungo la strada delle Obole e si interseca sul secondo tracciato
sulla via degli Agnolet.
Gerda De Nardi
Ecco il tratto di strada in cui saranno realizzati la pista ciclabile (a destra) e i parcheggi (a sinistra), e che diventerà a senso unico
onna di profonda feD
de, preghiera e generosità, Matilde Vendrame si è spenta domenica
scorsa a 91 anni dopo aver dedicato la sua vita a
Dio e agli altri.
A San Martino di Colle
Umberto, dove viveva, era stata per diversi decenni catechista e aveva
trasmesso prima di tutto con la testimonianza
di vita e quindi con l’insegnamento la bellezza
dell’essere cristiani a
molti bambini. Ma il suo
impegno non finiva qui.
Perché era sempre disponibile a collaborare in
parrocchia nel caso in
cui ci fosse la necessità
di sistemare una veste
del parroco, oppure di
portare un po’ di conforto agli ammalati, o di effettuare altri servizi. Nella vita, prima della pensione, era stata bidella
nelle scuole di Cordignano. Prima ancora era
stata impegnata a San Vito di Cadore in parrocchia e a Cortina al Santuario della Madonna
della Difesa. Da tutti era
conosciuta come persona umile e di profondi
sentimenti, soprattutto
verso chi soffriva. L’amore per gli altri si traduceva anche in gesti
concreti di solidarietà.
Aveva una grande devozione per il Sacro Cuore
e per molti anni è stata
responsabile dell’Apostolato della preghiera.
Negli ultimi anni si era
ritirata dalla vita attiva in
parrocchia a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute. Nella sua
casa era seguita amorevolmente dalla cara e affezionata Irene e dai parenti. Era importante per
lei l’appuntamento con
l’Eucaristia, che gli veniva portata dal parroco o
da un ministro straordinario della Comunione.
GDN
26
Dai nostri paesi Vittoriese
20 aprile 2008
FREGONA/ VERSO LA CONCLUSIONE
I LAVORI A CASA AMICA
"Pronta a giugno“
A
nnamaria Chies, direttrice di Casa Amica” di Fregona
(TV) è uno dei primi diplomati del Master d’eccellenza in etica e gestione d’azienda proposto dal Marcianum, polo pedagogicoaccademico del Patriarcato
di Venezia in collaborazione con la Scuola di direzione aziendale “Bocconi” di
Milano.
Il 20 febbraio 2008 il patriarca Scola ha consegnato a lei e agli altri venti partecipanti il diploma.
«Il master, che ho frequentato per interesse personale - spiega Chies-, avrà sicuramente delle ricadute
anche nell’ambito del mio
impegno professionale».
Cambierà qualcosa per Casa Amica?
«Abbiamo cominciato a
predisporre lo scheletro per
la rendicontazione sociale
partendo dalla definizione
dei canali di raccolta dei dati aziendali rilevanti allo
scopo e contiamo di riuscire a pubblicare nel 2009 il
primo bilancio sociale dell’Ente».
La seconda edizione del
master partirà a ottobre; per
informazioni www.marcianum.it.
Lavori quasi terminati
Nel frattempo, siamo alle rifiniture per i lavori di ampliamento di Casa Amica,
che si appresta a crescere di
3000 metri quadri grazie alla costruzione di un nuovo
corpo di fabbrica. «Lo stabile -spiega il presidente Gino Cimetta- dovrebbe essere pronto a giugno. Ma
potremo utilizzarlo solo dopo, perchè molti sono gli adempimenti burocratici».
Al termine dei quali Casa
Amica quasi raddoppierà i
suoi posti letto: ne ha attualmente 43 per non autosufficienti e 14 per autosufficienti, ne avrà 74 per non
autosufficienti e 16 per autosufficienti.
Tommaso Bisagno
ETICA & BUSINESS
Nel 2009 Casa
Amica avrà il
bilancio sociale: lo
curerà Annamaria
Chies, la direttrice,
fresca di master al
Marcianum di
Venezia
MURADOR, 14 ENNE DI FREGONA, VINCE
IL CONCORSO "CODICE A SBARRE"
Luca sul bus
Luca Murador, 14enne
È
di Fregona, alunno di
1D all’istituto d’arte Munari, il vincitore del concorso “Codice a sbarre” ,
realizzato dalle associazioni Itaca ed Emergenza Oggi con la partecipazione
delle scuole della provincia di Treviso e dei detenuti del carcere minorile
trevigiano. Murador, primo classificato su 130 partecipanti, ha realizzato (su
un cartone per pizza, come
richiesto dal concorso) il
disegno di una bambina
imbavagliata come denuncia della violenza sulle
donne, «un tema che mi
sta particolarmente a cuore», precisa lui. Tutte le opere in concorso saranno
esposte a Ca’ dei Carraresi a Treviso fino al 30 aprile. Il disegno dei Murador
sarà affisso sui bus di Treviso da maggio.
FALEGNAMI AL CEOD DI SAN MARTINO
Alghe, civette e petali
SARMEDE NOVITÀ IRPEF
ambia il regolamento comunale in materia di addiC
zionale Irpef a Sarmede. «Con il nuovo regolamento - dichiara il sindaco Eddi Canzian - si è deciso di esonerare dal pagamento dell’Iperf comunale i titolari di
pensioni non superiori ai 9.500 euro».
Per quanto riguarda il Bilancio di previsione 2008 l’amministrazione Canzian ha avuto un occhio di riguardo
per le scuole continuando nell’attività di manutenzione, che quest’anno interesserà i plessi di Sarmede di Via
Madonnetta e la scuola materna di Rugolo per una somma pari a circa 26 mila euro. RP
el loro laboratorio di
N
falegnameria i disabili del Ceod di San Martino, con l’aiuto del volontario Floriano Gazzarin
stanno creando scenografie per l’ormai vicina manifestazione del 25 aprile a
Cison di Valmarino. Sarà
una cosa tutta nuova perché le persone che si accostano alle opere dei disabili potranno porre la lo-
ro faccia all’interno di un
cerchio e farsi fotografare
tra alghe marine e pesci, o
tra i petali di un fiore e le
ali di una farfalla, o ancora tra due civette. Tutto
questo è possibile grazie
all’impegno degli operatori, alla passione dei volontari e alla generosità di chi,
come la ditta Antonio Masutti di Caneva, offre gratuitamente il materiale.
Dai nostri paesi Quartier del Piave
20 aprile 2008
27
FARRA: IL 20 CERIMONIA DI CONFERIMENTO
AL COMUNE DELLA MEDAGLIA AL MERITO CIVILE
I COGNOMI DI MORIAGO
IN UN LIBRO DI DAL CIN
omenica 20 aprile si svolge a Farra di Soligo la
D
cerimonia di conferimento della medaglia di
bronzo al merito civile al Comune per i fatti avve-
dedicata a Moriago l’ultima fatica dell’onomaÈ
sta Eugenio Dal Cin. Nel volumetto, dal titolo
“Cognomi di Moriago della Battaglia”, sono conte-
Stefano dove interverranno il sindaco Domenico
Citron, lo storico Daniele Ceschin e il prefetto di
Treviso Vittorio Capocelli. Ai diciottenni del Comune verrà consegnata una copia della Costituzione.
Nell’auditorium sarà possibile visitare la mostra
fotografica “La seconda guerra mondiale e la Resistenza nel Trevigiano” curata dall’Istresco e dalla Provincia di Treviso.
La cerimoni è preceduta venerdì 18 aprile da un
incontro sulle violenze sui civili nel Veneto dal
1943 al 1945 tenuto dalla professoressa Elena Carano (approfondimento in Cultura pag. 14).
nuti nel 1944. Si legge nella motivazione: “Piccolo
Comune del Trevigiano subiva una feroce rappresaglia da parte delle truppe naziste che trucidarono barbaramente otto suoi concittadini ed incendiarono numerose abitazioni, offrendo luminoso
esempio di dignità e di resistenza alle dure sofferenza della guerra”. La cerimonia comincia alle 11
con il ritrovo davanti al municipio. Il corteo, accompagnato dalla Banda di Moriago e dal Coro San
Lorenzo di Farra, si porterà nell’auditorium Santo
A FARRA DI SOLIGO E A REFRONTOLO
hanno inevitabilmente attinto in queste settimane
anche i cinque candidati
alla successione di Pergentino Breda a Moriago
della Battaglia. E una conferma esplicita del binomio vigili-sicurezza viene
pure dal progetto regionale di “zonizzazione dei
corpi di polizia locale”, firmato dagli assessori Massimo Giorgetti e Flavio Silvestrin e licenziato lo
scorso 22 gennaio dalla
giunta veneta. Un piano
con un “obiettivo complesso e di ampio respiro”
che però mira “a fare sistema” a livello locale, cioè
a mettere “efficacemente
in relazione le varie strutture coinvolte” al fine di
garantire “un vero salto di
qualità nel modo di lavorare per la sicurezza dei
cittadini”, con “l’intento di
dare risposte sempre più
pronte e coordinate mediante una più articolata
organizzazione dei corpi
di polizia locale, da gestire in forma associata”.
Nel dettaglio, la provincia
di Treviso è stata suddivisa in dodici zone in base
alla popolazione e al numero di caserme dei carabinieri presenti. La zona
comprendente il Quartier
del Piave (TV 3 B) va dal
comando di Valdobbiadene (Segusino, Valdobbiadene e Vidor) a quello di
Pieve di Soligo (Pieve, Sernaglia e Refrontolo), passando per la caserma di
Col San Martino (Farra,
Miane e Moriago): nove
Comuni per quasi cinquantamila residenti che,
sulla carta, verrebbero
“serviti” da circa una ventina di vigili urbani e da una trentina di carabinieri.
«Per questo dico – afferma il sindaco di Farra,
Domenico Citron – che il
protocollo d’intesa che abbiamo appena sottoscritto
con Pieve di Soligo è stato
previdente e lungimirante
per tutto il Quartier del
Piave e, in tal senso, mi auguro si possa sviluppare
concretamente
anche
un’intesa con il nuovo corpo municipale di Refrontolo».
Glauco Zuan
mila euro, e un ulteriore
contributo di 45 mila euro.
Grazie a questo finanziamento, il consiglio comunale, con una variazione di bilancio, ha potuto mettere in
cantiere ulteriori interventi
in Villa, come l’installazione
di un nuovo ascensore e l’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accessibilità ai vari piani dell’im-
mobile. Le attività e gli eventi che si svolgeranno in
Villa Brandolini necessitano
anche di un magazzino. La
sua realizzazione consentirà
così di liberare da questa
funzione ambiti di pregio
che potranno essere utilizzati per scopi più nobili. Fra
questi quello di dare sede al
Gal dell’Alta Marca Trevigiana.
I vigili
son tornati
D
opo Farra di Soligo (che con il nuovo anno ha assunto due vigili urbani e ha già
prospettato un terzo arrivo) anche il comune di Refrontolo si appresta a ricostituire un proprio corpo
di polizia municipale. Esauriti nei giorni scorsi gli
ultimi adempimenti burocratici, a breve l’amministrazione retta dal sindaco
Mariagrazia Morgan renderà noto il vincitore del
bando comunale, tornando quindi a contare su una figura che in questa piccola realtà collinare mancava dal 2004. Due determinazioni attese da tempo dalla popolazione (specie a Farra, dove il corpo
dei vigili mancava da un
decennio), peraltro affiancate in questi mesi dal
rafforzamento della stessa
polizia municipale di Pieve di Soligo (attuale punto
di riferimento tecnico sia
per Farra, sia per Refrontolo), passata a sei unità.
«Non siamo rimasti insoddisfatti dei servizi of-
LE FORZE DELL’ORDINE OGGI IN SERVIZIO
POLIZIA MUNICIPALE
Farra di Soligo . . . . . . 2
Pieve di Soligo. . . . . . 6
Refrontolo. . . . . . . . . . 1
CARABINIERI
Stazione di Farra di Soligo . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Stazione di Pieve di Soligo . . . . . . . . . . . . . . . . 12
ferti dal consorzio Piave di
Susegana in questi quattro anni, anzi – precisa subito il primo cittadino di
Refrontolo – però il nostro territorio aveva ormai
la necessità di avere una
persona presente per un
numero di ore superiori a
quanto convenuto. Senza
dimenticare il problema
“sicurezza” avvertito dai
cittadini e divenuto sempre più forte in questi anni invece di attenuarsi».
Anche il sindaco Morgan
va dunque al nocciolo della questione ovvero all’uguaglianza “più vigili=più
sicurezza”, slogan da cui
A VILLA BRANDOLINI DI SOLIGHETTO
Lavori per 730.000 euro
ontinuano gli intervenC
ti di restauro e riqualificazione di Villa Brandolini a
Solighetto. La gara per l’affidamento dei lavori del 2° e
3° lotto si è svolta il 10 marzo, con l’aggiudicazione all’associazione temporanea
d’imprese Costruzioni Virago snc. Gli interventi riguardano la realizzazione
della nuova centrale termica, il restauro delle serre, l’illuminazione dei vialetti esterni e altri interventi minori. Per il 2° e 3° lotto il costo complessivo dei lavori
ammonta a 730 mila euro.
Parte di questa spesa è stata
finanziata dall’Istituto Regionale Ville Venete, che ha
dato un contributo attraverso la concessione di un mutuo a tasso agevolato di 300
Anche la fontana della Villa verrà restaurata
nche la fontana di Villa Brandolini verrà
A
restaurata. La spesa, che ammonta a
27.500 euro, sarà sostenuta dal Comune di
Pieve e dalla Comunità Montana nell’ambito del progetto “Le fontane dei borghi antichi: itinerario attraverso la memoria e la natura”. Sono previsti la pulizia da incrostazioni calcaree e licheni, la stuccatura delle
giunture e l’impermeabilizzazione della superficie interna della vasca.
nuti oltre 300 cognomi presenti in paese. Nomi di
famiglia corredati da molte spiegazioni (origine, diffusione del cognome, etimologia e moltissimi personaggi moriaghesi e trevigiani).
Eugenio dal Cin, di Gaiarine ma residente a Conegliano, collaboratore di giornali e riviste culturali e
direttore di una rivista trevigiana di arte e cultura,
da quasi un ventennio si dedica allo studio dell’onomastica, producendo libri e saggi sui cognomi esistenti nei comuni del Trevigiano e del Bellunese.
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
PIEVE: piano anti-mosche alla Maia
Con un’ordinanza il sindaco di Pieve ha disposto che la
ditta Maia provveda a predisporre e ad attuare un piano dettagliato di lotta alle mosche, di adottare tutte le
precauzioni atte a prevenire la proliferazione di mosche,
e di effettuare in futuro costanti verifiche anche in relazione alle contingenti condizioni climatiche. Il mancato
rispetto dell’ordinanza, sottolinea il sindaco, costituisce
reato.
BARBISANO: cineforum
sull’educazione
“Dal bambino all’educatore” è il filo conduttore dell’ottava edizione del cineforum organizzato dal Gruppo Giovani di Barbisano. I promotori vogliono approfondire i
contenuti della corretta relazione educativa che vede
l’adulto accogliere e accompagnare il bambino, mettendoci amore, responsabilità ed esperienza, ma in punta di piedi per non soffocare “l’originale” e il “nuovo” che
emergono. L’approfondimento si realizza mediante film
e dibattito: sabato 19 aprile viene proiettata la pellicola “Neverland - Un sogno per la vita” mentre martedì 22
confronto con Luca Verticilo psicologo e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia familiare. Entrambi i relatori collaborano alla Nostra Famiglia di Barbisano. Film
e dibattito si svolgono nella sala parrocchiale di Barbisano (a lato alla Chiesa) con inizio alle 20.30. Ingresso
libero.
SOLIGHETTO: Mazzero è Cavaliere
Giovanni Mazzero, classe 1937, capogruppo degli Alpini di Solighetto
dal 1997, è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica. Il riconoscimento arriva a coronamento di una lunga serie di impegni nell’ambito dell’Ana: dalla costruzione dell’asilo di Rossoch (Russia) al
soccorso di popolazioni colpite da alluvioni e terremoti in varie parti d’Italia.
PIEVE: Mato Grosso all’opera
Lo scorso fine settimane l’associazione Operazione Mato Grosso, in collaborazione con il Comune di Pieve di
Soligo, ha pulito numerose vie del territorio per un totale di ben 30 chilometri.
REFRONTOLO: mostra di Lorenzon
e D’Agostini al Molinetto
Al Molinetto della Croda a Refrontolo, dal 19 aprile al
18 maggio, espongono la pittrice Genny Lorenzon, originaria di Refrontolo, e lo scultore Natale D’Agostini,
residente a Soligo. Orario: da mercoledì a sabato 1518; festivi: 10-12,30 e 14,30-18,30.
FARRA: asparagi e fragola
Trentottesima festa della fragola e dell’asparago a Farra di Soligo da sabato 19 aprile a domenica 4 maggio. L’inaugurazione ufficiale è prevista domenica 20 aprile alle 11.30 con un
concerto bandistico. Alla sera,
alle 20, all’auditorium Santo
Stefano “Anime salve”. Giovedì
24 alle 21 “Segnali caotici”
mentre venerdì 25 al mattino
torneo “Primi calci QdP” e alle 21 concerto dei Radio
Liga. Ogni giorno sarà funzionante lo stand enogastronomico con le specialità a base di fragole e asparagi.
28
Dai nostri paesi Bellunese - Vallata
20 aprile 2008
RESERA: RESTAURATO IL CAPITELLO
MA UN PALO E LA STRADA LO ROVINANO
TARZO: RESTAURO
DEL CAMPANILE
quasi completato il ripristino del capitello di ReseÈ
ra. La popolazione del luogo lo ha ricostruito dopo
che l’originale - risalente al Seicento - è stato demolito a
metà primavera è previsto l’inizio dei lavori
A
al campanile e al tetto della chiesa parrocchiale di Tarzo. Nel campanile si provvederà a
seguito dei danni arrecati da una errata manovra da parte di un autotrasportatore.
Al suo interno è stata collocata un’opera del pittore Gabriele Cattarin che ha voluto raffigurare la Madonna col
Bambino seduta sul trono, detta anche “Madonna della
rosa” a motivo del fiore che Gesù tiene nella mano destra quale simbolo di carità cristiana. L’immagine è proposta secondo lo schema tradizionale desunto dalla “Madonna della rosa” affrescata da un autore del Quattrocento nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Sullo sfon-
do Cattarin
ha dipinto un
paesaggio ispirato alla
Vallata.
Peccato solo
che una nuova
strada
bianca, di recente tracciata, passi a pochi centimetri dal capitello e
che un palo della luce sia stato collocato a pochi metri.
Ma la situazione è recuperabile con un po’... di buona volontà e di sensibilità.
LABORATORIO SPERIMENTALE A LENTIAI
Artisti nella
scuola materna
L’
arte con la a maiuscola è entrata nella scuola materna
di Lentiai, per aiutare lo
sviluppo dell’espressività
dei bambini attraverso i
colori e i disegni. Il via al
progetto, cui è stato dato
il titolo di “Scrittura ad arte”, è stato dato da un artista conosciuto a livello internazionale, Riccardo Licata. Per tre giorni - dal 10
al 12 aprile - Licata ha lavorato con i bambini stimolandoli all’uso del colore come veicolo di emozioni e del segno come elemento narrativo di esperienze. Licata ha anche
portato nella scuola dell’infanzia alcune sue opere che rimarranno in mostra fino al 10 maggio (visitabile tutti i giorni - tranne domenica - dalle 10 al-
Il pittore Riccardo Licata
le 12 e dalle 15 alle 18).
Le attività di laboratorio
proseguiranno anch’esse
fino al 10 maggio grazie a
tre artisti bellunesi: Marco Bellotto, Walter Bernardi e Gianfranco Raschi. I tre hanno dato la
loro disponibilità a introdurre nel mondo della pittura sia i bambini della
materna di Lentiai, sia i
bambini di altre scuole
dell’infanzia (per informazioni, prenotazioni e iscrizioni telefonare allo
0437-751227 o al 3357067251). La durata del
laboratorio è variabile a
seconda del numero di
bambini e delle richieste
delle insegnanti.
Il progetto “Scrittura ad
arte”, che è stato ideato da
40° del gruppo Alpini
rifondazione del Gruppo. Questo il fitto programma: venerdì 25 aprile alle 10.30 messa,
alle 15.30 inaugurazione della mostra fotografica, alle 17.30 nell’aula
magna della scuola media convegno sulla Prima guerra mondiale
“1918-2008 Segni della
memoria dalle Dolomiti a
Vittorio Veneto” organizzato in collaborazione con
la Pro loco, alle 19 apertura del chiosco nella struttura polifunzionale della
pro loco. Sabato 26 alle 8
ci sarà una manifestazione
del Gruppo di Protezione
Civile della Sezione Ana di
Vittorio e alle 20.45, in pa-
Venerdì 25 aprile
un convegno sulla
prima guerra
mondiale a 90
dalla conclusione.
Sabato 26
Protezione civile in
azione e concerto
di cori in palestra.
lestra, i cori Col di Lana,
Ana di Vittorio Veneto,
Mesulano e la locale Corale dei Laghi animeranno una rassegna di canti
popolari. Domenica 27
giornata dedicata all’Adunata sezionale: alle 9.45 inizio della sfilata, alle
10.30 messa in palestra, alle 12.15 premiazione
dell’“Alpino dell’anno” della sezione di Vittorio Ve-
Antonella Alban e Giovanni Granzotto, ha trovato l’immediato riscontro da parte delle suore Figlie di San Giuseppe che
curano l’educazione dei
bambini della scuola dell’infanzia “Nazaret” e del
nido “Germoglio” di Lentiai. Una delle esigenze
sentite dalla scuola, infatti, consiste nella possibilità di esprimere liberamente le emozioni e nella
verbalizzazione delle dinamiche interiori. Proprio
dall’analisi di questi bisogni è nata l’idea di praticare attività che implichino un lavoro sull’espressività. È d’aiuto, nel perseguimento di questo obiettivo, la struttura della nuova scuola materna di Lentiai, inaugurata di recente.
Una struttura i cui spazi
interni sono concepiti come “elementi di gioco” per
i piccoli e interamente
permeati dalla luce solare.
Quindi naturalmente idonei a ospitare iniziative come “Scrittura ad arte”.
TRICHIANA
TRE GIORNI DI FESTA A TARZO
li alpini di Tarzo saG
ranno in festa per
tre giorni per il 40° di
Il progetto ideato
da Antonella Alban
e Giovanni
Granzotto verrà
proposto ad altre
scuole dell’infanzia
IL SINDACO
FAVOREVOLE
AL TERMOVALORIZZATORE
l sindaco di Trichiana,
IFiorenza
Da Canal, ha e-
neto, alle 12.40 rancio e alle 15.30 concerto delle
fanfare.
Di particolare rilievo il
convegno del 25 aprile sul
Primo conflitto mondiale
in cui interverranno Roberto Tessari (I segni oggi
nel territorio della Grande
guerra), Lorenzo Cadeddu (La leggenda del soldato sconosciuto dell’Altare
della Patria), Paolo Giacomel (Diari e ritagli di vita
durante la Grande guerra)
e Antonella Fornari (Le
strade della guerra e il
fronte dei silenzi). Verranno proposte proiezioni
in dissolvenza con commento dal vivo.
spresso la disponibilità a posizionare un termovalorizzatore nel proprio Comune,
in particolare a San Felice.
Pur non contrarie di principio al termovalorizzatore, le
opposizioni chiedono uno
studio preliminare per giustificarne la necessità e la
collocazione. Contrario il
presidente della Provincia
Sergio Reolon poiché per lo
smaltimento la Provincia è
coperta fino al 2019 e, per
allora, è
meglio
puntare
ad accrescere la
raccolta
differenziata.
sostituire con una nuova struttura metallica tutta la parte interna di sostegno delle campane, in
modo tale da abbassare l’attacco del castello. Di
conseguenza saranno ridotte le sollecitazioni alla struttura che è già fuori piombo di oltre 40 centimetri. Verrà anche restaurata la parte esterna.
In concomitanza inizierà l’opera di verifica e di
consolidamento del tetto della chiesa, verrà posata una guaina e i coppi saranno forati e fissati
mediante appositi ganci.
BREVI VALLATA
VALMARENO: messa sul Col de Moi
Anche quest’anno l’associazione “Corin” di Valmareno
organizza per il giorno 25 aprile un’escursione al Col de
Moi. Alle 11 don Bruno Daniel, rettore del Seminario,
celebrerà la messa. Seguirà
una bicchierata con pan e
soppressa.
Da diversi anni questo gruppo di volontari ha ripristinato
molti sentieri abbandonati
che servivano ai padri e ai nonni per l’alpeggio, tagliare
la legna e sfalciare l’erba. Anche quest’anno tante domeniche le passano a tenere in ordine i sentieri. Presto
sarà anche reso noto il programma di escursioni estive
curate da Pietro Da Recco (0438-970265) e Giovanni Cesca (0438-970838).
FOLLINA: “Angiolino&Angiolina”
Mercoledì 23 e giovedì 24 aprile alle 10 all’auditorium
comunale di Follina il Collettivo di ricerca teatrale presenta lo spettacolo per bambini “Angiolino&Angiolina”.
FOLLINA: appalto nuova strada
Il Comune di Follina ha indetto la gara d’appalto dei lavori di realizzazione della strada di collegamento tra via
Follinetta e via Sanavalle (strada provinciale n.36). L’importo complessivo dell’appalto è di 167.500 euro. Termine di presentazione delle domande: ore 12 di mercoledì 7 maggio 2008.
CISON: spettacolo sulla Liberazione
Sabato 26 aprile alle 21 nel teatro La Loggia di Cison
di Valmarino verrà presentato lo spettacolo teatrale,
scritto e interpretato da Paolo Donolato, “Un chilo di sale - Di come si arrivò alla Liberazione nella Vallata e nel
Quartier del Piave”.
BREVI BELLUNESE
TRICHIANA: storie in biblioteca
Tante storie nella biblioteca civica di Trichiana raccontate da lettori professionisti. Giovedì 24 aprile alle 15
Carlo Corsini propone “Il principe cattivo” e altre storie
(per bambini di 9/10 anni). Mercoledì 30 alle 15 toccherà a Dino Maraga e “Lino seminatore d’acqua” (per
bambini di 8/9 anni). Chiuderà la rassegna, giovedì 7
maggio, Simone Carnielli in “Io racconto, e voi?” per
bambini di 6/7 anni.
NAVE: il 25 festa di fiori e arte
Sono pochi i residenti
a Nave, frazione di Mel,
ma
indubbiamente
molto molto generosi.
La prossima iniziativa
che hanno messo in
cantiere è “Nave in Fiore”. Fissata per il 25 aprile, la festa dei fiori
ha come protagonisti
artisti e artigiani che,
con le loro mani, realizzeranno fiori con legno, stoffa, perline...
Partecipano anche alcuni pittori.
L’iniziativa è promossa dalla bruschetteria “El Mighelon”
che provvederà anche al buon mangiare (spiedo, baccalà, schiz e polenta). Per i più piccoli ci sarà la corsa
“Sghita sgata”. Collabora il Grs Nave.
Dai nostri paesi Conegliano
20 aprile 2008
PROTEZIONE CIVILE:
SIMULAZIONE TERREMOTO
MERCATINO SAPORI
E TRADIZIONI
29
PIPPO BAU
SHOW
IL CRISTIANO
CITTADINO
omenica 19 aprile per tutta la giornata settecento volontari
abato 19 e domenica 20 aprile Conea carità per fare famiglia
ltima replica di “PipD
“
L
U
della Protezione civile, provenienti da tutta la Marca, saran- Sgliano ospita, per la prima volta, il Mercon l’intera umanità” è il tepo Bau Show”, il
no impegnati in un’esercitazione provinciale a Conegliano. È pre- catino dei Sapori e delle Tradizioni, evenma dell’ultimo incontro di prequarto spettacolo della
vista la simulazione di un terremoto e dell’esondazione del Monticano. Ci sarà anche
una prova di evacuazione della scuola elementare di Campolongo: gli alunni
verranno fatti uscire
e portati al campobase allestito nello
stesso quartiere.
to dell’eccellenza eno-gastronomica delle
regioni d’Italia. Protagonisti della manifestazione saranno le aziende agricole e gli
artigiani agroalimentari contattati e selezionati in base alla tipicità, all’eccellenza
della produzione e alla provenienza territoriale, in modo da trasformare via XX
Settembre in una golosa “Mappa del Gusto”. A Conegliano saranno presenti prodotti di Liguria, Piemonte e Toscana.
INTITOLATO A GIORGIO LAGO E LINO INNOCENTI
«L’ampliamento della sezione si è reso necessario perché c’è una crescente richiesta da parte delle famiglie,
soprattutto per i bambini più
piccoli, dai 6 mesi ai 3 anni»
spiega la presidente dell’Isp
Rina Biz, che ci tiene a ricordare come «tutti i servizi infanzia gestiti dall’Insieme Si Può abbiano un progetto educativo che si rifà al
personalismo di ispirazione
cristiana, con una pedagogia
e didattica aggiornate alle più
recenti acquisizioni scientifiche».
L’ampliamento del centro infanzia “Il Giardino” ha inglobato metà del giardino pubblico Arnaldo Benvenuti,
non più fruibile dalla comunità. «L’amministrazione comunale ha dato in concessione in uso esclusivo all’Isp
parte del giardino - spiega
l’assessore Fabio Chies -. La
concessione ha durata di 9
anni, con decorrenza dal 1°
gennaio 2005. In cambio la
cooperativa si è impegnata a
fare la manutenzione di tutto il giardino, ad arredarlo
con giochi per bambini, a
realizzare il lastricato e la
fontanella, ad aprire e chiudere il giardino rimasto ad uso pubblico».
Una decisione regolata con
una convenzione stipulata
tra Comune e Isp nel 2006.
«Visto e considerato che le
nostre scuole materne non
riescono a coprire fabbisogno delle famiglie - conclude Chies - il servizio che viene fornito dai centri infanzia
privati, che l’amministrazione aiuta con contributi diretti
e indiretti, diventa essenziale. La concessione all’Isp di
parte del giardino Benvenuti, pertanto, rientra in questa
logica».
Francesca Nicastro
territorio, ma non deve nascondersi. Sul fatto che siano visibili non c’è alcun
dubbio. Se hanno un difetto, non è l’altezza, a mio avviso. Ai coneglianesi non
piacciono perché i materiali
usati sono poveri. Se Podrecca avesse lavorato con
materiali più preziosi, come l’ho visto fare all’estero,
magari i coneglianesi sarebbero stati meno severi».
Materiali poveri? In che
senso?
«Poveri per gli standard che
piacciono ai coneglianesi.
Podrecca poteva avere la
cura e la forza di fare qualcosa con materiali qualitativamente più preziosi, invece di utilizzare un rivestimento high tech un po’
grossolano. Se avesse usato rivestimenti in pietra,
magari l’edificio sarebbe
stato accolto meglio. Anche
se è vero che, con i costi che
ci sono oggi, dovremo imparare ad adattarci a edifici meno preziosi. Gli stan-
dard di qualità di Corte delle Rose, probabilmente,
non potremo più permetterceli».
Ora una domanda non più
all’architetto, ma al segretario politico del partito che
ha voluto l’assessorato all’Urbanistica. Il mercato
dell’edilizia è in stallo: c’è il
rischio che l’intervento di
riqualificazione dell’area ex
Zanussi non vada più avanti?
«Il mercato immobiliare adesso è fermo, ma quando
si rimetterà in moto si metterà in moto più forte di
prima. Bisogna però cominciare a progettare con
criterio e capire se tutta la
residenza là prevista potrà
essere assorbita dal mercato. Credo che se si farà residenza di qualità, ecosostenibile, con caratteristiche che si distinguono dall’offerta anonima di oggi, si
potrà incontrare i gusti di
mercato».
È un suggerimento alla
Centro infanzia
più grande
D
oppia intitolazione
per il centro infanzia “Il Giardino” della cooperativa Insieme si
può, in via XXVIII Aprile a
Conegliano: con la cerimonia, tenutasi giovedì 17, la
scuola materna è stata dedicata a Lino Innocenti, uomo
politico coneglianese di
grande spessore culturale e
politico, e l’asilo nido, al giornalista Giorgio Lago, ineguagliato osservatore dei fatti di casa nostra. Due personalità di spicco, scomparse
da pochi anni, che hanno lasciato un segno indelebile
nelle nostre comunità e che
la cooperativa guidata dalla
vulcanica Rina Biz propone
a esempio dei più piccoli.
Il centro infanzia, ospitato
nella rossa villa Zaina, è stato di recente ampliato con la
costruzione di una nuova a-
Villa Zaina sede del Centro infanzia dell’Insieme Si Può
la dedicata ad asilo nido, dotata di giardino. La ricettività del nido è aumentata di
30 posti, passando da 28 a
58. L’intervento, che ha riguardato anche alcuni lavori di ristrutturazione della
scuola materna, è costato
336 mila euro, coperti con
un mutuo fatto dai soci della cooperativa e con il contributo di 75 mila euro assegnato dalla Regione Veneto.
IL PARERE DI DALL’ARMELLINA
Le torri? Fatte
con materiali poveri
i Piazzaffari condivido la volumetria
e la disposizione dell’edificio e condivido anche l’idea
di farle color verde, declinato in varie tonalità, che
crea, come dice Podrecca,
un continuum cromatico
con le rive del Monticano.
Magari, ecco, io avrei alleggerito la parte superiore
sfumando il colore verso
l’alto...». Maurizio Dall’Armellina, architetto e segretario cittadino dell’Udc,
spezza una lancia a favore
delle torri verdi, edificio duramente criticato, sotto il
profilo estetico, da Italia
«D
Nostra e dalle minoranze
consiliari.
Insomma, arch. Dall’Armellina, a lei le torri di Podrecca piacciono.
«Non boccio il progetto.
Sono consapevole che è
un’architettura difficile da
capire per i non addetti al
lavori. Oggi l’architettura si
muove attorno al concetto
che un edificio deve divenire un punto di riferimento, un caposaldo sul territorio, quindi deve essere
molto visibile, come un segnale. L’architettura deve
convivere con il territorio,
entrare in simbiosi con il
ghiera, riflessione e condivisione del percorso “Il cristiano “cittadino” del mondo” promosso
dal Gruppo Amici della Nostra
Famiglia. Appuntamento lunedì
21 marzo dalle 20.30 alle 22 nella sede dell’istituto a Costa Alta.
Guidano la riflessione don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità.
vittoriese compagnia
Macedonia composto da
un gruppo di amici disabili e non: dopo Vittorio
Veneto e Cison la commedia musicale in tre atti, divisa tra passato e futuro, va in scena sabato19 alle 20.30 al Toniolo a Conegliano.
BREVI CONEGLIANO
È mancata Mariateresa Ceschin
Nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 è mancata Mariateresa Ceschin, 45 anni d’età. Lascia il marito e una
figlia. Era dipendente del Comune di Conegliano dove
era stata assunta con concorso pubblico il 1° gennaio
1982. Ha lavorato dapprima come applicata alll’Ufficio
Ragioneria quindi all’Ufficio Tributi. Dal 1990 lavorava
nella Segreteria Generale del municipio di piazza Cima.
Ogliano: 101 anni
per Giuseppe Cesca
Festa in famiglia a Ogliano venerdì 11 aprile, per i 101 anni
di Giuseppe Cesca festeggiato dalla moglie Maria, figlie, genero nipoti e pronipoti, autorità
comunali e tanti amici e conoscenti.
Gli studenti per la ricerca sul cancro
Ben 1.600 euro per la ricerca sul cancro dagli studenti dell’ipsia “Pittoni” di Conegliano che nei giorni scorsi hanno distribuito le “arance della salute” dell’Airc. Gli
studenti dell’Ipsia hanno sensibilizzato il personale scolastico sulla campagna e posizionato anche un banchetto davanti all’istituto di via Pittoni fornendo informazioni e, naturalmente, anche le retine contenenti le arance della salute ai passanti. Esaurite rapidamente tutte le 192 retine pari a 576 chilogrammi di succosi agrumi biologici di Sicilia. Insieme alle arance sono stati distribuiti degli opuscoli sull’educazione alimentare
per prevenire l’insorgere di patologie pericolose.
Contributo per la sicurezza
Il Comune di Conegliano ha ricevuto un contributo di
33.688 euro dalla Regione per proseguire il progetto
“Conegliano sicura - Conegliano serena” avviato anni
fa per difendere la sicurezza delle persone.
proprietà?
«La proprietà deve avere il
coraggio di passare il piano
ai “raggi X” per capire se il
progetto che stanno attuando è attuale o se va
piuttosto ricalibrato sulle
nuove esigenze di mercato
e sul cambiamento in atto.
Il Nordest, del resto, è finito, e con esso la forza economica che si riversava nel
settore immobiliare».
E quindi?
«Quindi, in discorso si allarga e bisogna capire cosa
vuol fare da “grande” Conegliano, perché lo sviluppo urbanistico va sempre
legato a un’idea di sviluppo
economico della città.
Mentre prima Conegliano
poteva accontentarsi di essere la Beverly Hills degli
industriali dei dintorni, che
qui investivano comprando casa, oggi deve puntare
a diventare centro di eccellenza in diversi settori, a cominciare da quello sociosanitario, dove abbiamo un
Maurizio Dall’Armellina
ospedale di eccellenza e dei
corsi di laurea, per passare
da quello vitivinicolo, con
la scuola enologica. Va inoltre salvaguardato il know how nel settore del
freddo, ora che l’Electrolux
se ne sta andando. Infine
Conegliano deve diventare
leader della cultura da legare al turismo, magari trovando un nuovo Goldin.
L’area ex Zanussi dovrà essere uno dei contenitori di
questi centri di eccellenza».
Francesca Nicastro
30
Dai nostri paesi Conegliano
20 aprile 2008
ASILO NIDO AZIENDALE DELL’ULSS7
MANIFESTAZIONI A RICORDO
Intitolato a Bevilacqua L’Avis comunale
I
l nido aziendale dell’Ulss 7 “La Chiocciola”
è stato intitolato al pediatra Giuseppe Bevilacqua, scomparso l’aprile
scorso all’età di 77 anni e
insignito, a dicembre, del
premio Civilitas alla memoria.
La commovente e partecipata cerimonia, avvenuta
sabato 5, è stata l’occasione per ricordare la figura
umana e professionale del
medico, molto conosciuto
e stimato in città per aver
curato due generazioni di
giovani coneglianesi. Tra
le testimonianze più toccanti la lettura, da parte
della moglie Beatrice, della lettera firmata da Laura,
“una piccola paziente poi
mamma”, che ha lasciato
uno scritto nella buca della posta della famiglia Bevilacqua, qualche giorno
prima dell’intitolazione.
“La sua improvvisa
scomparsa mesi fa è diventata subito nostalgia
per un uomo serio e rigoroso con gli altri e nella sua professione, al
punto da apparire a volte eccessivamente deci-
Giuseppe Bevilacqua
so nel comunicare le sue
posizioni, ma altrettanto
dolce e spiritoso con i suoi
piccoli pazienti che ha amato e lo hanno amato scrive Laura -. Sì, perché
soprattutto i bambini percepiscono gli atteggiamenti di chi si rivolge loro con premura, attenzione e rispetto, per farli stare bene e crescere sereni”.
L’idea di dedicare il nido
Dal 1960 al 1967
lavorò nel reparto di
Pediatria
dell’ospedale,
quindi iniziò la libera
professione fino
all’età di 70 anni
dell’Ulss 7 al primo pediatra dell’ospedale di Conegliano è venuta all’ex collega Paolo Luxardo e ha
trovato l’adesione entusiasta di molti cittadini e associazioni, che hanno sottoscritto petizioni al direttore generale. «Il dottor
Bevilacqua era una persona molto riservata e un
professionista in gamba dice il dottor Luxardo -.
L’esempio che ci lascia è di
aver sempre perseguito in
modo riservato l’obiettivo
della professionalità, senza concessioni all’apparire».
Era il 1960 quando il primario della divisione medica dottor Traveso affidò
al giovane Bevilacqua la
sezione pediatrica. Nel
1964 essa divenne una divisione autonoma sotto la
guida del dottor Panizza. Il
pediatra lavorò in ospedale fino al 1967, poi iniziò la
libera professione nell’ambulatorio di via Cadorna
fino all’età di 70 anni. Cinquant’anni di lavoro onesto e appassionato, che la
città di Conegliano non
vuole dimenticare. FN
EX CONVENTO REPORTAGE SUD SUDAN
a gente di Yirol chieL
deva al missionario:
“Ma siamo sicuri che questa cosa è per noi?”. Questa cosa è l’ospedale riaperto dopo vent’anni, con
il finanziamento della
cooperazione italiana, dai
medici missionari del
Cuamm. Non potevano
credere a tale dono. A una struttura che per la comunità del Sud del Sudan,
una delle più povere dell’Africa malgrado (o a causa?) dei giacimenti di petrolio e di minerali, può
fare la differenza tra la vita e la morte.
Eppure il dono c’è. Lo
hanno visto anche un’ottantina di persone che
hanno partecipato venerdì 11 aprile a Conegliano alla presentazione
del “Reportage dal Sud
Sudan” che in 20 minuti
di video mostra come l’ospedale è nato; e lo racconta dalla prospettiva
del medico coneglianese
Rinaldo Bonadio, che dell’ospedale di Yirol è direttore.
Un video, e una vicenda,
che sono anche dimostrazione che si può anche essere ottimisti per l’Africa.
Pero’ servono impegno
professionale e tempi lunghi: «a Yirol si vedono i risultati di un impegno avviato 20 anni fa in Africa»,
hanno sottolineato dal
Cuamm.
Il video sarà proiettato all’ex convento di San Francesco presso la mostra di
foto di Daniele Bossan dedicata all’Africa e organizzata dal Cuamm con il
supporto di Banca Prealpi: la si visita fino al 1
maggio sabato dalle 15 alle18, domeniche, 25 aprile e 1 maggio dalle 10 alle12.30 e dalle 15 alle 18.
BREVI CONEGLIANO
Le poesie di Cappello
Pierluigi Cappello è l’ultimo ospite della
rassegna “Per altri versi - Letture di poesia 2008” venerdì 18 aprile alle 20.45 all’ex Convento San Francesco. Ingresso libero. Organizza Altrestorie.
Teatro: “La buona madre”
Sabato 19 aprile alle 21 nella Sala Venturin della parrocchia Immacolata di Lourdes
la compagnia Ponte Priula Teatro presenta “La buona madre” di Carlo Goldoni. Inizio alle 21. Ingresso: biglietto unico 5 euro, ragazzi fino ai 12 anni gratis. Organizza il Gruppo Teatro Lourdes.
Disfida in costume
rinascimentale
Domenica 20 alle 17 in viale Carducci “Disfida tra nobili et cavalieri in campo”, partita di calcio a 5 in costume rinascimentale. La “disfida” sarà preceduta dal corteo
storico con partenza
da Piazzetta 18 Luglio. Durante la manifestazione, esibizione
di tamburini e sbandieratori. Ingresso libero Organizzano
l’associazione “Dama
Castellana”, Quartiere Borgo Vecchio e
Amministrazione Comunale.
Percorso per genitori:
spettacolo
Martedì 22 alle 20.30 nell’aula magna della Nostra Famiglia verrà proposta la rappresentazione teatrale “Nuovi occhi per il
viaggio...”. Al termine dibattito con Michele Borghetto, psicologo, e Rosario Parente, autore, regista e attore. L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso Con-Fine
per genitori di ragazzi adolescenti. Partecipazione libera.
ha 50 anni
ra il 13 aprile 1958
E
quando 26 avisini del
coneglianese fondarono
l’Avis comunale di Conegliano. Il primo consiglio
direttivo provvisorio era
costituito dal presidente
comm. Giuseppe Falcone,
e da Giuseppe Dario, Maria Pollastri, Riccardo Patelli, Adriana Pincirolli,
Antonio Smarghetto e O-
svaldo Racanelli. Da quel
giorno la vita associativa
continuò a germogliare
coinvolgendo in modo
sempre più costruttivo i
Comuni di S. Lucia di Piave, Susegana e S. Pietro di
Feletto e altre frazioni e località quali Parè, Scomigo,
Ogliano, Colfosco e Ponte
della Priula dove nacquero
i gruppi che oggi festeg-
giano l’importante traguardo dell’Avis comunale
di Conegliano.
Ebbene da quel giorno i soci avisini sono diventati
3.191 di cui soci donatori
2.500 circa con 3.917 donazioni l’anno (dati riferiti
al 2007).
Esattamente 50 anni dopo,
l’evento fondativo è stato
ricordato con una messa
nel Duomo di Conegliano
e un incontro nella Sala dei
Battuti. Un particolare ricordo è stato riservato ai
soci scomparsi. Ma siamo
solo all’inizio di una serie di
manifestazioni che in più
periodi e in diverse sedi
sottolineeranno l’anniversario. Per saperne di più
consultare il sito www.avisconegliano.it.
SERIGRAFIA COMMEMORATIVA
anniversario dell’Avis coneglianese sarà
L’sottolineato
con numerose iniziative e
manifestazioni. Da segnalare la realizzazione di una importante opera d’arte di Mirella Brugnerotto. L’artista ha creato per l’Avis
una serigrafia commemorativa dell’anniversario. Intitolata “vetrina” rappresenta una tematica quotidiana, la torta, a sottolineare l’evento che si stava celebrando. Il lavoro tirato in cento esemplari, è stato donato ai benefattori dell’Avis e alle autorità civili. Brugnerotto è apprezzata artista contemporanea con all’attivo numerose rassegne, anche di carattere internazionale. Da ricordare la sua partecipazione nel 1986 alla
Biennale di Venezia, massima rassegna continentale. L’autrice è anche impegnata nell’insegnamento come Docente di decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
In tutto il lavoro dell’artista è presente un
forte senso della memoria. Immagini all’apparenza banali, sono parte di un immaginario quotidiano ricco di emozionalità. L’oggetto semplice diviene portatore di istanze
di vita e accadimenti. Un’opera d’arte per segnare la ricorrenza dell’associazione. In fondo il destino delle grandi produzioni dell’ingegno è durare nel tempo e con esse il ricordo della loro genesi.
Carlo Sala
Il 730 non ti entra in testa?
Vieni al Caaf Cisl
Troverai persone che conoscono
i tuoi problemi
e ti aiuteranno a trovare
le soluzioni più vantaggiose.
Scopri i valori
di una grande organizzazione
sempre al tuo servizio!
TO?
AFFIT
SEI IN 730
fai il
ERAI
RICEV 0 euro!
3
0a 0
da 15
Con 730
e Unico assistito
il Park Dal Negro
è sempre gratuito
(a metri 300 dalla sede, gratis 1 ora)
LI
ICINA
I MED
INI DE
ONTR
i!
at
Ricordsere riportato
SC
Deve
es
sempre acista il
rm
E
dal fa
SCAL
TELEFONATE PER PRENOTARVI
CONEGLIANO
Via Cadore, 16
Tel. 0438/412186
VALDOBBIADENE
Via Piva, 39
Tel. 0423/972880
MOTTA DI LIVENZA
Piazza S. Rocco, 17
Tel. 0422/861820
VITTORIO VENETO
Via Battisti, 5
Tel. 0438/53453
ODERZO
Via Roma, 33
Tel. 0422/814718
PIEVE DI SOLIGO
Via Sartori, 4
Tel. 0438/980833
E FI
ODIC
TUO C
Dai nostri paesi Coneglianese
20 aprile 2008
ORSAGO / È MORTO ANTONIO MAZZA
Colonna delle associazioni
92 anni si è spento AntoA
nio Mazza, colonna dell’associazionismo orsaghese. Prese parte alla guerra d’Etiopia e
alla seconda guerra mondiale
nel corpo dell’Aeronautica. Dopo il rientro in patria ha lavorato prima come falegname poi
come allevatore. Sposato con
Diva, ha avuto quattro figli: Guido, già vicesindaco di Orsago,
Maurizio, Francesca e Valeria.
Negli anni Ottanta e Novanta è
stato presidente dell’Associazione anziani. Nel 1990 fondò
l’Università della terza età, che
più tardi si è trasformata nel
Circolo culturale “Don Giusep-
pe Zago”, che Mazza ha frequentato fino a 4 anni fa.
«La vicenda umana di Toni – ha
sottolineato Pietro Scarabellotto al termine del funerale – non
si enfatizza nell’immagine del
personaggio, ma scorre piana e
concreta nei gesti di una quotidianità intelligente, generosa,
improntata al servizio. Servizio
che per Toni, educato alla sobrietà e all’impegno, è iniziato
fin dalla prima giovinezza diventando stile di vita; nel lavoro che lo ha reso abile artigiano
del legno, nel servizio alla Pa-
COMUNE DI SAN VENDEMIANO
Nido, approvato
il progetto
U
na scuola materna e
un doppio asilo nido per poter accogliere complessivamente
320 bambini da 0 a 6 anni. È
questo il futuro dei servizi
rivolti alla prima infanzia a
San Vendemiano. Il consiglio comunale ha recentemente approvato il progetto preliminare di un asilo nido per 60 bimbi, il primo dei
tre stralci della struttura.
Farà quindi seguito la realizzazione della scuola materna che, attraverso una
convenzione tra comune e
parrocchia, accoglierà coloro che frequentano il plesso
parrocchiale attuale prevedendo un aumento di iscritti
fino a 200. Infine una terza
e ultima fase consisterà nella costruzione di un’ulteriore parte di edificio per altri
60 posti di asilo nido.
Il costo complessivo dell’operazione raggiungerà i 10
milioni di euro. Nel bilancio
2008 è stata inserita la somma 3 milioni 383 mila, che
servirà per concretizzare il
primo stralcio.
«L’asilo nido e la scuola ma-
terna – spiega il sindaco Sonia Brescacin – sorgeranno
dietro alla canonica e all’oratorio. L’opera è stata divisa in stralci per poter accedere ai finanziamenti regionali. Il nostro intento è quello di dare risposta a tutto il
paese con una struttura
nuova, pensata anche in base al progetto psicopedagogico che verrà attuato. La
scuola materna di Zoppè
verrà confermata per la frazione e per le altre famiglie
i cui bambini la frequentano.
C’è poi l’intenzione, a San
Vendemiano, di creare un
percorso ciclopedonale nel
verde lungo il Cervada fino
alla vecchia via Olivera, con
la possibilità di proseguire a
monte e a valle. Siamo inoltre vicino alla parrocchia e
ROVERBASSO INSIEME DA 55 ANNI
ai due oratori. Per questo è
in previsione di realizzare
un collegamento con lo spazio posto tra la canonica e
l’oratorio e un collegamento con il nuovo oratorio attraverso una passerella sul
Cervada».
Un ampio parcheggio servirà la scuola materna nuova, ma anche la chiesa e le
attività commerciali della
zona centrale del capoluogo. L’ingresso principale alla scuola si avrà dalla strada
posta tra viale Europa e via
Olivera. La struttura sarà
immersa in un’ampia area
verde.
Tutti i gruppi presenti in
consiglio comunale, valutando l’importanza dell’opera, hanno votato a favore
della sua realizzazione.
Gerda De Nardi
PREMIO
COMUNI
RIUTILIZZATORI
anta Lucia di Piave e San
SPolo
oltre ad essere Co-
Annamaria Tonon e Carlo De Nardi sposi dal 25 aprile 1953
l 25 aprile il cavalier Carlo De Nardi e Annamaria
Tonon festeggiano il loro traguardo.
Una vita di amore, gioie, fatiche e anche dolori,
ma sempre uniti insieme.
La figlia Oliviana, unita a tutti i familiari e ai parenti, augura loro ancora tanta felicità.
I
muni “ricicloni” sono anche
Comuni “riutilizzatori”. Lo ha
stabilito la giuria del Premio
nazionale comune riutilizzatore, promosso dalle associazioni Amici della Terra e
Class Onlus. La giuria ha individuato e premiato le amministrazioni che si sono distinte per la loro “buona condotta ecosostenibile”, ovvero
per l’acquisto di prodotti realizzati impiegando materie
prime-seconde derivanti dal
recupero dei materiali differenziati.
tria, nell’impegno in famiglia.
Poi per la comunità e per la
chiesa che conserva parecchie
testimonianze della sua presenza; fu infatti presidente dell’A-
SAN FIOR
PRIMAVERA
SANFIORESE
ino all’8 giugno a San
FFior
è un susseguirsi di
appuntamenti legati alla
Primavera Sanfiorese, che
vede all’opera le diverse associazioni del Comune e
l’ente locale nel proporre
iniziative per tutti i gusti.
Saranno i ragazzi della
scuola dell’Associazione
musicale sanfiorese a esibirsi sabato 19 aprile alle
20.30 nel saggio di musica
classica nella sala polifunzionale. Giovedì 24 aprile
in occasione della 63ª Festa della Liberazione ci
sarà uno spettacolo teatrale dal titolo “Italia, le
donne e il voto” con la
Compagnia di Arti e Mestieri. Inizio alle 20.45. Venerdì 25 aprile, alle 9,
prenderà il via la 21ª San
Fior Pedala con partenza
da piazza Marconi. Spazio
alla cultura con l’apertura,
sabato 26 aprile, della mostra mercato del libro “In
compagnia di un libro”. Alla sera alle 20.30 incontro
con l’autrice Luisa Gregorj.
La mostra rimarrà aperta
fino al 4 maggio nella sala
polifunzionale. Domenica
27 aprile allievi ed esordienti saliranno in sella per
il Gran Premio Dal Cin
Abbigliamento e il Trofeo
Leiballi e Cuzzuol. Nel pomeriggio animazione per
i piccoli in piazza Marconi con “Ortoteatro”.
31
zione cattolica parrocchiale,
fabbriciere, presidente della
Cooperativa di consumo, dell’Associazione anziani, tra i fondatori dell’Università della terza età e del Circolo culturale
don Giuseppe Zago, corista attivo della Corale San Benedetto, animatore e maestro nelle
attività del grest parrocchiale. È
stato tanto altro ancora ma, oltre la quantità delle presenze,
quel che conta è lo spirito appassionato con cui ha saputo offrire entusiasmo e competenza
come regole di vita».
BREVI PONTEBBANA
SAN FIOR: risarcimento al Comune
La ditta che dodici anni fa realizzò la pavimentazione di
piazza Marconi in San Fior dovrà risarcire al Comune
60.920 euro, poiché il lavoro non venne realizzato in
modo adeguato. Già due anni dopo il completamento
dell’opera i cubetti di porfido cominciarono a staccarsi
e si crearono degli avvallamenti. Seppure sollecitata dal
Comune, la ditta non ha mai risolto definitivamente il
problema e periodicamente sono dovuti intervenire gli
operai del Comune. La sentenza che condanna la ditta
al risarcimento è stata emessa dal Tribunale di Treviso,
sezione staccata di Conegliano.
Pierluigi Dal Cin presidente
Consorzio Pro loco
Pierluigi Dal Cin, già presidente della Pro loco di Godega, succede a Pio Ongaro, a capo del sodalizio San
Gregorio di Tezze, alla guida del Consorzio delle Pro loco del Coneglianse. Vicepresidente è stato eletto Matteo Giussani, della Pro loco di San Vendemiano.
GODEGA: incontro sui campi
elettromagnetici
I campi elettromagnetici saranno il
tema della lezione alla quale assisteranno sabato 19 aprile i ragazzi
della scuola media di Godega di
Sant’Urbano. Interverrà per l’occasione l’ingegner Alberto Manni del
Consorzio Elettra 2000, che partendo dalla radio e dall’alfabeto Morse giungerà a parlare di telefonia cellulare e dell’etica legata all’utilizzo
dei telefonini. Non mancherà poi una visita delle classi
alla BluShuttle, la vettura attrezzata con un misuratore
di campi elettromagnetici ad alta banda che serve per
effettuare campagne di monitoraggio sul territorio.
La giornata è promossa dal Comune e dalla scuola media di Godega di Sant’Urbano con il coinvolgimento
dell’Associazione radiantistica trevigiana.
ORSAGO: il potere della stampa
Giovedì 24 aprile, alle 15 al cinema Cristallo di Orsago, il giornalista Maurizio Venturino, su invito del Circolo don Giuseppe Zago, spiega come i governi manipolano l’opinione pubblica.
32
Dai nostri paesi Coneglianese
20 aprile 2008
SANTA LUCIA: CONVEGNO SULLA GRANDE GUERRA E CONCERTO
PER L’INAUGURAZIONE DELLA SEDE DEGLI ALPINI
PONTE PRIULA: BIVACCO
SERALE CON GLI SCOUT
arrivato l’atteso momento dell’inaugurazione ufÈ
ficiale della nuova sede del Gruppo Alpini di Santa Lucia di Piave. Il taglio del nastro della Casa de-
a 25 anni gli scout sono presenti a Ponte della
D
Priula. Per festeggiare le nozze d’argento è in programma una serie di iniziative distribuite in un arco
gli Alpini, che si trova in via Foresto Est ed è stata
progettata da Claudio Fortran, avviene in concomitanza con il 50° di fondazione del Gruppo. Questo il
programma dei festeggiamenti: giovedì 24 aprile alle 20.30 nella nuova sede conferenza sulla Grande
Guerra con Azzalini e Visentin. Sabato 26 alle 20.45
nelle Filande Nuove serata corale con “I cantori di
Sottoselva” di Santa Lucia, il coro Ana “Bedeschi” di
Gaiarine, e il coro “Alpino Medunese” di Meduna di
Livenza. Domenica 27 alle 9.45, nel parcheggio del-
le scuole medie, le note della Fanfara alpina di Bergamo aprono la lunga giornata alpina; alle 10.30 messa nella chiesa arcipretale; alle 11.45 inaugurazione
della Casa; alle
13.30 rancio alpino alle ex Filande
in collaborazione
con il Gruppo
Ramoncello. La
sede rimane aperta al pubblico
nei giorni delle
manifestazioni.
RICHIESTA DEI COMUNI DEL CONEGLIANESE
Autobus anche
nell’hinterland
I
sindaci dei Comuni di
Conegliano, San Vendemiano, San Pietro
di Feletto, Santa Lucia di
Piave, Susegana e Colle
Umberto hanno sottoscritto un Protocollo
d’Intesa per l’istituzione
di un servizio integrato di
trasporto pubblico locale
di collegamento fra i Comuni, che sarà consegnato ora nelle mani della
Provincia di Treviso. Le
soluzioni che sono contenute nel Protocollo rispondono alle principali
necessità che si sono evidenziate in una serie di
incontri congiunti tra
Amministrazioni.
Lo
scopo è di fornire agli enti sovraordinati, Provincia e Regione, i servizi da
prevedere nei documenti di gara per l’affidamen-
PRIMAVERA
A BORGO
MALANOTTE
to dei servizi di trasporto pubblico.
Le necessità, Comune
per Comune, evidenziate nel protocollo sono le
seguenti.
San Vendemiano
Richiede la prosecuzione
delle seguenti linee urbane di trasporto pubblico
esistenti a Conegliano:
dell’attuale linea urbana
n. 3 per servire il centro
di San Vendemiano; della linea n. 2 per servire le
località di Fossamerlo e
Saccon lungo l’asse della
strada provinciale.
Crevada e Bagnolo. L’amministrazione di San Pietro richiede il prolungamento del servizio, che
attualmente fa capolinea
al centro di Bagnolo, fino
alla località Casotto e di
concerto con l’amministrazione di Susegana il
prolungamento sempre
della linea urbana n. 1 oltre Crevada fino al nuovo centro commerciale.
Susegana e Santa Lucia di
Piave
Chiedono congiuntamente l’istituzione di due nuove linee urbane che si sviluppino nei due Comuni
con varie fermate, partendo dalla stazione ferroviaria di Conegliano per
arrivare alla stazione F.S.
di Ponte della Priula con
ritorno a Conegliano. (la
prima nel territorio di Susegana con 12 fermate e
una percorrenza di circa
24 km; la seconda che si
sviluppa principalmente
nel Comune di Santa Lucia di Piave per chiudere il
percorso a Susegana con
una percorrenza di circa
20 km).
Colle Umberto
Evidenzia la carenza di
collegamenti che dall’interno del paese si diramino verso la rete principale.
Malanotte a Tezze di Piave. L’inaugurazione è stata fissata per domenica 27
aprile alle 11.30 nell’am-
bito della festa “Primavera di Vino”. Come preludio della festa, la sera di
giovedì 24 aprile ci sarà la
Cena di Primavera al vicino ristorante Villa Dirce,
nel corso del quale verranno serviti piatti speciali.
Organizzano il Comune
di Vazzola e la pro loco di
Cimadolmo.
GAIARINE / INCROCIO “CROSERA”
Finalmente la rotonda
oveva essere pronta
D
già a fine 2007, ma i
lavori sono partiti in questi giorni. Si tratta della
rotatoria che sostituisce
l’incrocio della “Crosera”
all’altezza di via Calderozze e via Terraglio, tra
la provinciale 44 “Cervaro” e la 126 “Gaiarine”, che
verrà allargato con l’abbattimento di alcuni edifici nei pressi dell’incrocio.
Altre due rotonde, che dovevano già essere concluse per la fine dello scorso
anno, sono in attesa di essere realizzate in località
Calderano, una sulla strada che porta ad Albina, all’intersezione con la strada comunale “Gaia Da Camino” e l’altra all’altezza
di via Ongaresca, la diramazione che porta a Brugnera. Il costo totale delle opere è previsto per
581mila euro a carico della Provincia di Treviso, di
cui 332mila per quella all’incrocio della “Crosera”.
Le opere rientrano nell’Accordo di programma
BREVI LA COLONNA
MARENO: la mobilizzazione
del malato di Alzheimer
Venerdì 18 aprile alle
20.30 al centro sociale
di Mareno di Piave si tiene la conferenza “Come prendersi cura di un
malato di Alzheimer in
casa - Mobilizzazione
della persona: tecniche,
procedure e suggerimenti”. Relatori saranno
un fisioterapista e un
caposala del servizio infermieristico domiciliare Adi. Organizza l’associazione
Familiari
Alzheimer.
SUSEGANA:
libro di Bernardi
Sabato 19 aprile alle 11 nella sala consiliare di Susegana Ulderico Bernardi presenterà il suo ultimo libro “Il lungo viaggio¨ (Santi Quaranta Editore). Nell’ambito
della rassegna “Sabato con l’autore” promossa dall’amministrazione comunale e dal Lions Club
“Castello di Collalto”.
Strada dei Vini del Piave:
incontri formativi in cantina
San Pietro di Feletto
Già fruisce di collegamenti con il centro cittadino di Conegliano mediante la linea urbana n.
1 che serve le località
terminati i lavori
Sdionorecupero
del Borgo
di tempo che va da aprile a ottobre. Il primo appuntamento è per sabato 19 aprile. Alle 15 in oratorio viene proposto un gioco che porterà i più giovani a “scoprire” i vecchi capi del gruppo; alle 18.30 partecipazione alla messa parrocchiale; alle 20 cena preparata
dai genitori; alle 21 fuoco di bivacco aperto a tutti.
Nel corso del pomeriggio viene aperta la mostra fotografica allestita sotto una tenda nel piazzale della
chiesa. Con il passare del tempo la mostra si arricchirà
delle foto consegnate da scout di ieri e di oggi.
Sono cominciati gli incontri informativi organizzati dalla Strada dei Vini del Piave per propri soci e operatori.
Prossimi appuntamenti: mercoledì 23 aprile nei locali
dell’azienda agricola “Castello di Roncade” in via Roma 141 a Roncade (tel. 0422.708736) Alessandro
Galardi tratta il tema: “La certificazione volontaria come valore aggiunto”. Martedì 29, invece, Elena Bisiol si
soffermerà sull’evoluzione del mercato turistico in provincia di Treviso, nella sede dell’azienda agricola “Corvezzo” di Cessalto (tel. 0421.327203). Gli incontri sono a partecipazione gratuita.
Le offerte in memoria di Brunello
Rispettando l’ultimo desiderio espresso da Flavio Brunello - “non fiori, ma opere di bene” -, le offerte raccolte a sua memoria dal Comitato Antica Fiera fra amici, parenti e associazioni, sono state devolute parte
agli “Amici del cuore” della Cardiologia dell’ospedale
di Conegliano, e parte a sostegno delle spese per le
cure mediche di Minga, una bambina africana che abita provvisoriamente a S. Lucia di Piave.
S. LUCIA: studenti sardi nella casa
di soggiorno “Divina Provvidenza”
risalente a giugno 2005
con il quale la Provincia si
impegnava a risolvere gli
incroci pericolosi sul territorio. Sul tratto in direzione di Albina ogni giorno è necessaria, nelle ore
di punta, la presenza della polizia locale per governare il traffico: nei
pressi ha sede la scuola
media cui si aggiunge il
traffico della zona industriale di Albina. La rotatoria in direzione Brugnera servirà a rallentare il
traffico: in quel tratto sono frequenti gli incidenti
dovuti alla viabilità problematica.
Per iniziativa dell’Istituto professionale per i servizi sociali “Pertini” di Cagliari 43 studenti sardi, insieme a tre
docenti, sono stati impegnati in uno stage presso tre
centri residenziali per anziani della provincia di Treviso,
appartenenti al gruppo Ceris (Centro di ricerca sociosanitaria), e precisamente Casa soggiorno “Divina Provvidenza” di S. Lucia di Piave, Fondazione De Lozzo Dalto di S. Maria di Feletto, Rsa “S.Giuseppe” di Follina.
Il progetto aveva l’obiettivo di facilitare l’orientamento
delle giovani generazioni verso la professione di aiuto
ai settori più disagiati della società: anziani autosufficienti e non, portatori di handicap, malati mentali. Lo
stage ha permesso anche l’incontro con figure esterne che operano in collaborazione con le strutture residenziali per attività di volontariato e di animazione.
Dai nostri paesi Friuli
20 aprile 2008
33
BRUGNERA / QUINTA ELEMENTARE IN VISITA
A REDAZIONE DE L’AZIONE E TIPOGRAFIA
ciorinavano termini
Sin scioltezza,
tecnici del giornalismo
gli alunni della 5ª B della scuola elementare di Brugnera (nella
foto a fianco) che sono venuti a farci visita a L’Azione venerdì 11 aprile: poche
volte ci sono capitate classi così attente e preparate.
Ai quintini abbiamo proposto di sostituirsi ai gior-
nalisti, e al piccolo Carniello è stata assegnata la
(virtuale) poltrona di direttore: è toccato a loro,
per un’ora e mezza, decidere come fare L’Azione:
dove trovo le notizie? quali sono le notizie? Poi ci si
è ammucchiati davanti al
computer: alle prese con email, feed, grafica... Per
scoprire poi come si passa
dall’impaginazione a computer alla copia cartacea
nella cassetta della posta,
trasferimento alla Tipse:
con estrema gentilezza,
malgrado i lavori in corso,
il personale della tipografia ha svelato i segreti di
pellicole e lastre. E la rotativa è stata messa in funzione appositamente per
gli ospiti giunti dal Friuli.
PRESIDENTE DEL COMITATO GEMELLAGGIO
SCAMBIO ANCHE
CULTURALE
Chiara Mutton
vuol fare l’Europa
Dall’1 al 4 maggio
la visita dei sacilesi
agli amici di La
Reole in Francia:
previsto anche
uno spettacolo
di Piccolo Teatro
e Coragi
C
hiara Mutton, presidente del Piccolo
Teatro Città di Sacile è presidente anche del
nuovo Comitato per il gemellaggio tra il Comune di
Sacile e la cittadina francese di La Reole, insediatosi
a fine gennaio.
Cosa rappresenta per lei
questa nomina?
«Una gioia e un impegno
in più, nei quali mi sono già
immersa. Come presidente del Piccolo Teatro mi sono sempre battuta perché
il rapporto con La Reole
non restasse lettera morta:
così, fin dalla costituzione
del gemellaggio, cioè dal
2000, abbiamo collaborato
attivamente con la compagnia teatrale della cittadina francese, “I coragi”. Ne è
nato un esperimento che
definirei coraggioso: una
versione francoitaliana delle “Baruffe chiozzotte” che
vede tutti i quattordici at-
tori delle due compagnie
scambiarsi i ruoli sulla scena. Questo spettacolo l’anno scorso è arrivato secondo al Festival di Gorizia, ottenendo anche il
premio speciale della giuria».
Quali saranno le prossime
iniziative in programma?
«Come comitato intendiamo essere un’entità viva e
SACILE / APPLAUSI AL CORO LIVENZA
Il Lions premia
le... voci del fiume
acile e il fiume LivenSdibile,
za: un binomio inscindue realtà che vivono in simbiosi e non
possono rinunciare l’una
all’altra. Il Lions club di
Sacile da tempo premia
chi sa valorizzare il fiume-risorsa con il “Premio
Livenza”. Quest’anno il
riconoscimento è andato
al coro Livenza di Sacile,
attiva
con
continuità. Attualmente siamo impegnati
nella preparazione della visita a La Reole,
che avverrà all’inizio di maggio
in risposta all’invito della nostra
città gemella. Intendiamo infatti
allargare la collaborazione fra i
due Comuni
dall’ambito
strettamente culturale ad
altri settori, come la scuola e le questioni sociali. Insomma contribuire a “fare
l’Europa”».
Lei è anche presidente del
Piccolo Teatro “Città di Sacile”: avete produzioni
nuove?
Dall’autunno del 2007 il
nostro repertorio si è arricchito con “L’eredità delche ha ricevuto l’encomio
sabato 12 aprile nella ex
chiesa di San Gregorio.
La presidente del Lions
club di Sacile, Dora Zannoni, ha consegnato una
targa ricordo al direttore
Toni Colombera e al presidente Gianantonio Favaro del coro Livenza,
meritevole di aver portato il nome del fiume in
tutto il mondo. «A Sacile
siamo abituati a pensare
per linee orizzontali – ha
detto la presidente Zannoni – seguendo la Pontebbana, la ferrovia, le autostrade. Col premio “Livenza” vi proponiamo un
altro modo di immaginare e vivere il nostro territorio: in verticale, dai
monti al mare, seguendo
i meandri della Livenza.
Dai tempi più antichi fino a oggi abbiamo una
grande ricchezza: l’acqua,
un paesaggio, un ambiente da riscoprire, riconquistare e riqualificare». FC
la contessa”, una commedia
brillante in tre atti liberamente ispirata a un testo di
Eduardo Scarpetta. E naturalmente stiamo lavorando alle rassegne estive
e autunnali lungo la Livenza».
Nel corso della sua carriera
ha incontrato ostacoli dovuti a pregiudizi maschilisti.
«Veramente no, ma forse
la mia è stata solo fortuna.
Quello che ora riscontro,
piuttosto, è una maggiore
presenza delle donne nell’ambito dell’organizzazione di eventi culturali. E
questo è bello perché ci intendiamo meglio, parliamo
un linguaggio comune».
Per informazioni sul viaggio a La Reole rivolgersi alla Pro Sacile allo 043472273,
[email protected].
Maria Pia Arpioni
BREVI FRIULI
Mostra di Chiaradia a Seeboden
Pierantonio Chiaradia espone a Seeboden. Il pittore di
Stevenà ha portato infatti le sue opere nel paese della
Carinzia (Austria) gemellato con Caneva per una mostra allestita in occasione dell’inaugurazione del nuovo
centro direzionale “B. Eder”. È la quarta volta che Chiaradia espone in Carinzia.
Formazione per operatori della
liturgia di tutta la forania
Prende il via giovedì 24 all’oratorio di San Michele il corso di formazione per operatori della liturgia (coristi, lettori, ministri straordinari, gruppi liturgici...) organizzato dalla diocesi. Appuntamento i giorni 24 aprile, 8, 15 e 29
maggio alle 20.30.
FRATTA: Festa della famiglia
Domenica 20 si svolge a Fratta la “Festa della famiglia”
organizzata da Pro loco e parrocchia. Alle 11 la messa
per le famiglie con il ricordo degli anniversari di matrimonio, animata dal coro di Fratta e Fiaschetti, con rinnovo delle promesse del matrimonio; a seguire pranzo
nel salone parrocchiale. Verrà anche ricordato il trigesimo della scomparsa di don Antonio Baccichetti, per
trent’anni parroco di Fratta.
PRATA: scomparso il fisioterapista
Fabrizio Corazza
Colpito da infarto nel sonno, è
improvvisamente morto, domenica 6 aprile, Fabrizio Corazza,
39 anni, fisioterapista, residente
a Prata ma originario di Bibano.
Aveva lavorato per alcuni anni all’ospedale di Vittorio Veneto prima di mettersi in proprio aprendo uno studio a Prata. Lascia la
moglie Mara e i figli Stefano e
Giorgia.
SACILE, CACCIA SACILE: muore in un incidente
stradale Elisabetta Pezzutti
ALL’ELETTROÈ mancata in un incidente straSMOG
caccia di campi eletA
tromagnetici con la
Blue Shuttle. L’intervento
della microvettura è programmato per venerdì 18
aprile a Sacile in via Martiri Sfriso, nell’area scolastica di via Don Milani,
nell’area verde in via Basilicata, nel campo sportivo Castenetto, in largo
S. Liberale, nei pressi della torre piezometrica e in
via Bandida. In ogni fermata verranno effettuate
misurazioni della durata
di 6 minuti, che permetteranno di rilevare dati
indicativi del livello delle
emissioni elettromagnetiche tra i 100 KHz e i 3
GHz.
Venerdì sera alle 20.30 in
San Gregorio verranno
presentati alla popolazione i risultati delle misurazioni.
dale avvenuto tra San Quirino e
Roveredo in Piano, in provincia
di Pordenone, mercoledì 9 aprile, Elisabetta Pezzutti, 55 anni,
residente in via Gardini a Sacile, due figli. Lavorava alla Doria
di Orsago.
STEVENÀ: festeggiamenti di San
Marco e cresime del Vescovo
Al via da venerdì 18 a Stevenà i festeggiamenti di San
Marco, organizzati dalla nuova Pro loco, nata nel luglio
scorso e presieduta da Alfredo
De Col.
Sabato 19 alle 14.30 al campo
sportivo parrocchiale inizia la prima edizione del torneo di calcio
delle frazioni; domenica alle 15
invece il via all’altra novità, il quadrangolare di calcetto femminile.
Sempre domenica 20, alle 17.30,
concerto del Piccolo Coro di Stevenà.
Le finali dei due tornei si terranno
venerdì 25 dalle 16.30.
Venerdì 25 il vescovo Corrado sarà a Stevenà per la celebrazione della cresima alle 11, e a Caneva alle 9.30.
34
Dai nostri paesi Friuli / Veneziano / Opitergino
20 aprile 2008
ANIMATORI DELLA FORANIA DI TORRE A SPERT
abato 5 e domenica 6 aSgrestprile
gli animatori di
e Azione Cattolica
UNA SALA DEDICATA A PAOLO BRUGNACCA
Centro Zanca rinnovato,
più proposte per i giovani
della forania di Torre di
Mosto (nella foto a fianco)
hanno concluso il corso di
formazione organizzato
dalla commissione giovani foraniale a Spert d’Alpago. Guidato da suor Silvia Benetton e da don Lorenzo Marigo, il gruppo di
giovani (30 in tutto) ha
trovato l’occasione per riflettere e confrontarsi con
l’esempio e la Parola di Gesù Cristo. In particolare il
confronto con la figura dei
discepoli è stato argomento di condivisione fra
i giovani, che si sono detti molto felici di aver accettato l’invito a questa
due-giorni, occasione per
ascoltarsi, leggersi dentro
e per confrontarsi. Sono
DOPO I LAVORI
BREVI VENEZIANO
Rinnovata la sala
prove per gruppi
musicali, verrà
riproposta la
mostra fotografica
su Sarajevo,
s’annunciano
nuovi laboratori
CEGGIA: bulli e lolite nel libro
di Marida Lombardo Pijola
queste esigenze sentite dai
giovani, soprattutto per
chi svolge un servizio in
parrocchia, ma che nella
quotidianità non sono
sempre facili da realizzare. Non sono comunque
mancate le occasioni per
divertirsi assieme, nel gioco, nei momenti di servizio e per che no, anche durante le pulizie prima di
andare via. CB
Giovedì 24 aprile, alle 20.45, presso la Sala Toniolo di
Ceggia, l’associazione Casa Aperta organizza l’incontro con l’autrice Marida Lombardo Pijola che presenterà
il suo libro: “Ho 12 anni, faccio la cubista, mi chiamano
principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi”.
FOSSA’: incontro per giovani
N
uovo look per il
Centro Giovani
Zanca. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta
venerdì 11 aprile alle 17 con
l’intitolazione della sala
conferenze al prof. Paolo
Brugnacca, che fu preside
della scuola media Ippolito
Nievo, ma i ragazzi non
hanno saputo resistere alla
tentazione del nuovo Centro a disposizione e hanno
già iniziato ad utilizzarlo.
L’edificio, ex sede della
scuola media Ippolito Nievo e in seguito del Progetto Giovani e dell’Informagiovani del comune di Sacile, ora è cambiato sia nella sua immagine esterna
che nei locali interni ristrutturati. Grazie a un cofinanziamento della Regione FVG destinato ai centri
di aggregazione giovanili, il
comune di Sacile ha potuto rifare il look all’edificio
di viale Zancanaro che ne-
cessitava di numerosi lavori di riqualificazione. Adesso i ragazzi di Sacile possiedono una sede spaziosa
e completamente rinnovata, con numerose sale (sala
prove musicale, laboratorio creativo, sala informatica, sala esposizioni e conferenze, uffici, salette per
l’aggregazione libera, l’officina per le biciclette) e con
svariate possibilità di uti-
Arte per il Kenya
berto Carniel direttore
dell’Arpa di Pordenone e
parte del Masci di Sacile,
l’assessore Carniello alla
continuità assistenziale e
Scramoncin del Consorzio Cellina-Meduna, il
Masci organizza per domenica 20 aprile la visita
ambientale e culturale
dalle foci della Livenza
(Chiesa Santissima di Coltura di Polcenigo) fino alle dighe di Barcis e di Ravedis con visita al museo
di archeologia industriale
di Malnisio. I partecipanti saranno accompagnati
da guide che illustreran-
e di Sacile molto suggestivi.
La rassegna apre anche una finestra sul mondo dello scoutismo Internazionale e presenta il Centro Italiano Scout di Miritini –
Mombasa (Kenya) dove si
stanno compiendo con
successo alcune opere a
favore delle necessità locali: in particolare l’iniziativa del Masci di Sacile si
propone di procurare fondi per realizzare una fontana nel villaggio di Miri-
tini dove l’acqua è lontana
alcuni chilometri, è inquinata e procura malattie
come tifo e malaria.
Il progetto si può sostenere mediante l’acquisto
di opere, bonifico bancario deducibile dalle imposte, la destinazione del 5
x mille e l’offerta libera;
tutte le informazioni presso la mostra.
La mostra è aperta fino al
20 aprile tutti i giorni dalle 17 alle 19.30 e la domenica anche dalle 10 alle 12.
Il laboratorio di riparazione di biciclette del centro Zanca
SACILE/ MOSTRA SULL’ACQUA
ORGANIZZATA DAL MASCI
opo il convegno dello
D
scorso sabato “Acqua,
un bene prezioso” con Al-
lizzo. La Cooperativa Itaca, ente gestore del servizio, ha già in programma
numerose iniziative e attività che andranno incontro
alle esigenze dei giovani.
Dopo l’allestimento della
mostra con gli elaborati di
tutte le edizioni dell’ex tempore di fumetto “Matite
sulla Livenza” ora verrà riproposta la mostra fotografica “Culture in transito
a Sarajevo” realizzata dai
giovani partecipanti al viaggio nella città balcanica. Ma
sono molte le sorprese che
il Centro riserverà ai tanti
giovani sacilesi e non, a cominciare dalla nuovissima
sala prove musicale, totalmente rinnovata. Poi partiranno i laboratori di fumetto per principianti, di
computer grafica, di lingua
spagnola e inglese, di musica e molto altro ancora.
L’informagiovani ripropone le già collaudate iniziative legate all’orientamento alla scelta lavorativa e
formativa, lo sportello eurodesk con tutte le opportunità dall’Europa e il servizio di bacheca annunci;
disponibile inoltre un’aula
informatica con collegamento Adsl. Tutte le informazioni su: www.centrogiovanisacile.it e allo 0434735508.
Erica Bet
no le opere artistiche ed
industriali incontrate lungo il percorso e le caratteristiche storico culturali
del territorio. Intanto
continua la mostra di pittura “L’acqua nell’arte” allestita presso la
sala ex Banco
Ambrosiano in
Piazza del Popolo.
Organizzata dal
Masci, l’esposizione presenta una
raccolta di 70 opere che scorrono
tra mulini e cascate, ruscelli e
spiagge tranquille, tramonti, pleniluni sul mare e
scorci di Venezia
Scout europei e kenyani al lavoro a Miritini
Sabato 3 maggio si terrà l’ultimo incontro per giovani
dell’anno catechistico, organizzato a Fossà dalle Suore
dell’Addolorata. In un clima fraterno di semplicità, dalle 9 del mattino alla sera dopo cena si proporrà un momento di crescita e di condivisione attorno alla Parola.
Per informazioni e per confermare la propria presenza:
tel. 0421/320595, [email protected].
ODERZO / GIOCHI IN VENDITA
PER AIUTARE LE SCUOLE
terminata
È
il17 aprile
nelle scuole elementari di Oderzo l’iniziativa
“Mercantingioco in Piazza
Grande”, ovvero
la raccolta, negli appositi
contenitori presenti nelle
classi, di giochi usati.
Quanto raccolto sarà venduto domenica 20 in Piazza Grande dalle 10.30 alle
18: i protagonisti del mercatino saranno proprio i
bambini. La tipologia di
giochi che gli organizzatori stanno cercando sono
pupazzi,
peluche,
collezioni
varie, figurine, libri e
giornalini,
Cd, dvd e
videogiochi, creazioni manuali individuali e di gruppo. Il ricavato sarà usato per l’acquisto di materiale didattico per i cinque plessi coinvolti nell’iniziativa, promossa congiuntamente
dalla Pro Loco, il comune
di Oderzo, la direzione didattica ed il comitato genitori.
CEGGIA/ CONFERENZE E CONCERTI
Capiamo la musica
giunta alla quarta edizione la rassegna proposta dal
È
Comune di Ceggia “Capire la musica”: cinque incontri-concerto, tutti di martedì dalle 19.30 alle 21, presso l’auditorium della scuola elementare Collodi per comprendere, attraverso l’analisi storica, filosofica ed estetica dei brani proposti, il processo creativo di un’opera
d’arte.
Dopo il primo incontro di martedì 15 aprile su “Quartethos Claria, dal jazz alla musica colta”, il 22 aprile Dino Doni parlerà della celeberrima sinfonia n. 9 di Beethoven: “La gioia attraverso la sofferenza”; il 29 aprile il tema sarà “Musica del ’900 a quattro mani” con brani di
Busoni, Ravel, Debussy, Barber interpretati dal duo pianistico Nicola Giosmin e Daniele Barbato; il 6 maggio,
Silvia Mazzon al violino, Antonio Puliafito al violoncello, Francesca Sperandeo al pianoforte proporranno brani di Schumann e Rachmaninov, in “Fantasia per trio”,
con relatore Umberto Berti; per l’ultimo incontro del 13
maggio, sempre Umberto Berti parlerà di “Musica viva
su tela. Quando la musica dipinge e racconta i sogni, la
natura e la vita”, con brani di Bach, Vivaldi, Marcello e
Sarasate eseguiti da Erica e Edoardo Carpendo al violino e pianoforte. Ingresso libero. Informazioni: 0421
322452. BD
Dai nostri paesi Opitergino
20 aprile 2008
DA SABATO 26 PEREGRINATIO MARIAE
NELLA FORANIA OPITERGINA
La Madonna tra noi
a Peregrinatio Mariae
L
arriva nell’Opitergino:
l’effigie della Madonna di
Motta sarà ospitata per almeno due giorni da tutte
le parrocchie della forania
tra il 26 aprile ed il 31 maggio.
Il primo appuntamento,
per tutta la forania, è a
Piavon il 26 aprile alle ore
20.30 : celebrazione di accoglienza cui seguirà l’adorazione eucaristica notturna. Domenica 27 alle
10.30 in chiesa verrà am-
ministrata l’unzione degli infermi; alle 18.30 gli
Alpini porteranno la Madonna in
processione al
termine
della
messa. L’effigie
partirà per Busco
nel pomeriggio di
martedì 28 per
poi passare per
San Nicolò e Rustignè.
Il primo maggio, alle 20, inizierà il turno di San Vincenzo: nell’occasione ci
ODERZO/ SABATO 19 SI INAUGURA LA NUOVA SEDE
Casa Moro
per la famiglia
C
asa Moro è approdata al taglio del
nastro. Sabato 19
alle 16 verrà inaugurato il
nuovo edificio polifunzionale realizzato nei mesi
scorsi e saranno presentati i servizi che esso ospita.
Per i bambini ci sarà uno
spettacolo di burattini curato dal vittoriese Alberto
De Bastiani.
Tenendo fede ai suoi principi statutari, che la videro nascere per dare un aiuto alle famiglie, l’Opera Pia
Moro è riuscita a stare al
passo con i tempi. Nei primi anni del Novecento essa si occupava degli orfani e dei trovatelli. Oggi, venute meno queste realtà,
l’evoluzione è andata nel
senso del sostegno alle famiglie. Sempre più, oggi,
genitori e nonni lavorano,
manca il tempo per seguire adeguatamente i ragazzi. Ecco che per venire incontro a queste nuove esigenze Casa Moro si è inventata alcuni servizi. C’è
la cooperativa “Il Girotondo delle mamme” che
gestisce una rete distrettuale - in tutto l’opitergino-mottense - di “nidi familiari” nei quali, nell’abitazione delle assistenti domiciliari all’infanzia, vengono accolti gruppetti di
bambini fino a tre anni. Si
tratta di mamme che hanno seguito specifici corsi
di formazione per occuparsi dei bambini con tanta professionalità aggiunta all’affetto.
C’è lo Spazio Gioco, una
magnifica sala realizzata
al pianterreno di Casa
Moro dove i bambini fino
ai 6 anni, da soli o accompagnati dai genitori, possono incontrarsi e giocare
in modo libero oppure organizzato, sotto lo sguardo di una educatrice, in un
luogo ampio e pensato per
loro. Aggiungiamo che da
settembre 2008 Casa Moro accoglierà anche uno
Spazio Ragazzi per consentire a coloro che frequentano la scuola media
di incontrarsi il pomeriggio per compiti e attività
di laboratorio.
Il primo servizio nato a
Casa Moro è il “Centro di
consulenza familiare” attivo già da qualche anno,
che offre, attraverso i consulenti familiari che ne
fanno parte, sia un ascolto e sostegno mirati alle
persone e alle coppie in
difficoltà, sia corsi e attività formative di prevenzione del disagio e di educazione alle relazioni interpersonali.
«Inoltre Casa Moro - sottolinea il presidente Enrico Bazzichetto - vuole se-
La sede di Casa Moro
Agenda Opitergino
VENERDÌ 18
Ore 18 a palazzo Foscolo: nell’ambito della
rassegna “La biblioteca incontra l’autore”,
presentazione dell’opera “Il buio addosso”
di Marco Missiroli.
Presenta Giorgio Fontana.
SABATO 19
Ore 15.30 al centro La
Fontana di Rustignè:
"Non è un gioco da poco: ma chi l’ha inventato? il Fuoco!", quarto
incontro con Elisa
Mauro ed il suo “Segreto della terra”.
Ore 20.30 a Rustignè,
Centro La Fontana: serata di degustazione asparagi e fragole con
relatore Vannino Ne-
gro. Contributo per la
serata di 22 euro: è richiesta l’iscrizione all’Associazione La Fontana.
Ore 21 presso la media
Amalteo: Drio la stela,
spettacolo del Collettivo di Ricerca Teatrale
di Vittorio Veneto. A cura della Bottega del
Mondo di Oderzo.
DOMENICA 20
Apre a Ca’ Lozzio, Piavon, la personale di Adrian Pavan. Orari 1012/15-24,chiuso lunedì
e martedì.
Ore 16: calcio, Opitergina - Fontanelle.
Ore 17 presso la chiesa della Maddalena:
per la rassegna “Un
concerto al mese”, can-
tano i Made in Vox, diretto da Roberto Brisotto.
Ore 17.30: pallavolo,
Lae Electronic OderzoPalladiogroup.it Vicenza.
GIOVEDÌ 24
Ore 21 presso la biblioteca di Fontanelle:
per i Cantieri, “La modernizzazione dell’ente
locale e il modello manageriale”, relatore:
Giuseppe Marcon dell’Università di Venezia.
Farmacie di turno: Oderzo, Trevisan, Piazza Grande, 18 - tel.
0422-717644; Motta di
Livenza, Al Ponte, via
IV Novembre 42,tel.
0422 766062.
sarà l’inaugurazione degli ultimi
lavori di restauro
all’edificio e l’apertura solenne
del mese mariano in comunione
con la parrocchia
del Duomo.
Il 3 maggio alle
18 la statua arriverà davanti al
patronato di Camino, e
verrà portata in chiesa dagli animatori: in serata ci
sarà una veglia mariana
TANTI SERVIZI
A settembre 2008
aprirà anche lo
“Spazio ragazzi”,
per compiti e
laboratori dei
ragazzi della
scuola media
gnalarsi come luogo di accoglienza per gruppi ed iniziative gestite anche da
altri soggetti che intendano operare nella comune
finalità di offrire supporto
ai giovani e alle famiglie.
Per questi motivi la struttura offre già ospitalità al
gruppo “Amiche mamme”,
al Knit Cafè e all’associazione Giratempo che gestisce la banca del tempo».
Annalisa Fregonese
per i giovani. Nel pomeriggio del 4 la statua arriverà a Fratta: in serata i cori parrocchiali dell’Unità
Pastorale organizzeranno
una serata di canti mariani, tra cui l’Akathistos.
Il 6 e 7 maggio la statua
sarà a Basalghelle, e dal 7
al 9 a Portobuffolè, quindi
a Mansuè dove ci sarà una celebrazione penitenziale la sera del 9 e un concerto con i cori parrocchiali l’11 maggio.
Dal 12 al 14 maggio l’im-
35
magine sarà a Lutrano, dove la sera del 13 verrà cantato l’Akathistos in chiesa;
dal 14 al 18 maggio la Madonna verrà portata a
Fontanelle, Vallonto e
Fontanellette.
Dal 18 al 20 la parrocchia
ospitante sarà Colfrancui,
e dal 20 al 23 maggio Faè.
L’immagine della Madonna entrerà infine in Duomo nel pomeriggio del 23
maggio, e ci resterà fino al
31.
Andrea Pizzinat
BREVI OPITERGINO
FONTANELLE: consiglio dei ragazzi
Si riunisce sabato 19 alle 10 in palestra il consiglio comunale dei ragazzi di Fontanelle. All’ordine del giorno
l’illustrazione del piano comunale di protezione civile e
di alcune ricerche sul Monticano, più i progetti “Fontanelle: città dell’acqua” e “Leggere che divertimento”.
ODERZO: rugby per Pezzulo
con Checchinato e Troncon
Venerdì 25 con inizio alle 9.30 allo stadio Opitergium
prima edizione del memorial “Giovanni Pezzulo”, torneo
di Rugby under 15 intitolato al
sottotenente ucciso in Afghanistan (in foto). Partecipano le
squadre: Grifoni Rugby Oderzo, Leonorso Udine e Rugby Educativo S. Donà. Saranno presenti le ex colonne della nazionale italiana Carlo Checchinato
e Alessandro Troncon. Ingresso
libero e buffet per tutti. Organizza il Rugby Oderzo.
36
Dai nostri paesi Opitergino - Mottense - Memorie
PASQUA A MEDJUGORJE
PER LA PRO LOCO DI ODERZO
a Pro loco di Oderzo ha
L
organizzato per Pasqua un pellegrinaggio a
Medjugorje: don Manuel
del collegio Brandolini ha
fatto da guida spirituale,
Claudio Sandre da accompagnatore.
Tra i partecipanti anche il
sindaco di Oderzo Pietro
Dalla Libera, che così scrive: «Bello e coinvolgente
il pellegrinaggio. Tanti i
momenti significativi, come l’incontro con la veggente Marija, la salita alla
collina delle apparizioni, la visita alle comunità dei
ragazzi orfani della guerra, la messa con padre Jozo
(parroco di Medugorje al tempo
delle apparizioni),
le funzioni reli-
giose concelebrate dai tanti sacerdoti, durante le
quali la chiesa era sempre
gremita di fedeli che manifestavano con rispetto e
compostezza il loro grande fervore e la loro
profonda devozione.
È stata un’occasione anche per poter
affidare alla protezione della Madonna tutta la nostra
comunità opitergina».
UNA FONTANA VICINO ALL’ABSIDE DELLA CHIESA
Nuova piazza
per Fossalta
FESTA DI SAN MARCO
utta rivolta all’ambiente, all’arte e ai ragazzi, la trentasettesima
festa di San Marco a Fossalta Maggiore, che apre
i battenti sabato 19 aprile e proseguirà fino al 4
maggio. Da sabato 19 alle 20 al via “Ecolandia”,
giochi e laboratori didattici su ecologia e ambiente; in contemporanea apre anche la mostra fotografica del concorso
“Lungo le rive del Piavon”
le cui premiazioni saranno domenica 4 maggio alle 17.
Sabato 26 aprile, alle 20, i
ragazzi della scuola media di Chiarano presenteranno “I fiumi del Veneto”. E poi gli incontri
T
con gli autori: mercoledì
23, alle 21, Eugenio Bucciol presenta “L’invasione
del 1917-1918”, con intermezzi musicali di Paolo e
Dario Dalla Pietà; martedì 29, alle 21, recital del
poeta Fabio Franzin, che
presenta il suo “Mus-cio
e roe”, con accompagnamento del fisarmonicista
Gianni Fassetta. Domenica 20 aprile, alle 8.30,
parte la tradizionale Pedalata; domenica 27 aprile per tutto il giorno Fiera delle arti e dei mestieri. Martedì 22 aprile, alle
20.45, la Cantina di Campo di Pietra organizza il
convegno “Difesa delle
colture dalle avversità atmosferiche e dalle fitopate: difesa guidata”. GP
n cammino verso l’u“qualcuno
Inità
pastorale”: per
è una metafora. Per Mansuè, Basalghelle e Portobuffolè è
invece una concretissima
realtà. Sabato 26, infatti,
alle 14.30, nell’ambito
della Mostra dei vini di
Basalghelle, partirà la
prima marcia non competitiva di 6 km all’inse-
IN PIAZZA
È stato restaurato
anche il
monumento
ai caduti;
inaugurazione
multipla
il 18 maggio
gna del “Camminano insieme famiglie di tre comunità”, coinvolgendo
quindi anche mansuetani e portuensi. E simbolicamente anche il tracciato della marcia toccherà i confini dei territori delle tre parrocchie.
Ma la sagra di Basalghelle, che apre i suoi stand,
e la 31ª mostra dei vini,
non sono solo questo. Tra
gli altri eventi, mercoledì
23 alle 20 sarà celebrata
la messa in onore del patrono san Giorgio (la cui
festa ricorre proprio in
questa data) con l’intervento del coro parrocchiale “Armonia in spirito libero” diretto da Giuliano Pillon; domenica 27
alle 12 ospiti speciali allo
stand enogastronomico:
gli amici disabili del ceod
“Madonna dei miracoli”
di Motta.
S’INAUGURA LA NUOVA SEDE: QUI
OGNI GIORNO C’È IL MERCATINO
Festa Advar
lunedì 14 già 250
A
persone si erano
prenotate per la cena di
monumento è stato restaurato, pulito, e nella
nuova piazza che si è venuta a formare abbiamo
anche fatto una originale
fontana». Si tratta di
quattro getti verticali di
S. MARTINO DI COLLE
CORDIGNANO
MARENO DI PIAVE
OLIVA GHIRARDO DAM
n. 1902 - m. 1990
ESTER SERAFIN in PIN
n. 17.11.1931 - m. 20.4.2003
Il 25 aprile, nel 18º anniversario della morte, la ricordano con sempre grande affetto e preghiere, i figli, i nipoti, gli altri famigliari e i parenti tutti.
Cinque anni sono passati,
ma il tuo ricordo è ancora vivo in noi.
I tuoi familiari.
GENOVEFFA GAVA in PADOAN
n. 20.7.1929 - m. 20.4.1996
CARMELO PADOAN
n. 2.9.1930 - m. 7.7.1997
Il nuovo aspetto della piazza di Fossalta Maggiore
mente posto come spartitraffico in mezzo ad un
incrocio. I lavori sono
stati concordati con il
parroco don Mirko Dalla
Torre, il consiglio parrocchiale e la Pro loco. Il
BASALGHELLE / 6 KM IN MARCIA...
PER L’UNITÀ PASTORALE
diversa altezza, che creano un bellissimo effetto
proprio a due passi dall’abside della chiesa. La
viabilità è stata modificata e i pini marittimi che erano stati tagliati saranno sostituiti con alberi
più adatti all’ambiente.
«L’inaugurazione – spiega Vallardi – comprende
anche i lavori di messa in
sicurezza di tutta via Cella, con le nuove condutture sotterranee per le acque piovane. Abbiamo
fatto i marciapiedi nuovi,
la pista ciclo-pedonale
dalla chiesa al cimitero e
il parcheggio vicino al cimitero. Inaugureremo,
simbolicamente, anche la
nuova rotatoria e la piazzetta in piazza Europa».
«Non va dimenticato –
aggiunge Vallardi – il restauro del monumento ai
caduti, proprio nell’anno
del 90º dalla fine della
prima guerra mondiale,
un monumento che, così
al centro della piazza, deve essere simbolo e memoria anche per i nostri
giovani, che non devono
perdere la conoscenza
della loro storia».
Giuseppina Piovesana
L
a nuova piazza di
Fossalta Maggiore,
piazza San Marco, è
pronta, e sarà inaugurata
in modo solenne il prossimo 18 maggio. Gli interventi nella zona centrale del paese sono stati
radicali e, inizialmente, avevano sollevato anche
qualche perplessità nei
residenti, che si erano visti modificare l’assetto
del punto più importante: la piazza circostante la
chiesa. Ma ora i lavori sono conclusi e il nuovo
volto del paese ha messo
d’accordo tutti.
«Il 18 maggio inaugureremo i lavori fatti a Fossalta Maggiore in questi
ultimi due anni – spiega
il sindaco Gianpaolo Vallardi –. L’area antistante
la chiesa è stata rimessa a
nuovo. Abbiamo arretrato il monumento ai caduti più vicino al sagrato
della chiesa, in modo da
creare uno spazio unico
e protetto. Prima il monumento era pratica-
20 aprile 2008
beneficenza pro Advar
in programma domenica 20 alle 19.30 alla
cantina Opitergium in
via Dalmazia a Oderzo.
Numeri da quasi tutto
esaurito, che raccontano dell’attenzione per
la branca opitergina dell’associazione trevigiana
che si occupa di assistenza sanitaria ai malati di
cancro in fase terminale.
La cena farà seguito all’inaugurazione, con benedizione di monsignor
Piersante Dametto, della
sede dell’Advar in via Roma 86/1 a Oderzo, in
programma alle 17.30.
Ma la festa inizierà alle
15.30 in piazza Grande
con lo spettacolo di teatro
e danza “Erminio”, aperto
a tutta la cittadinanza.
La nuova sede Advar è in
realtà occupata e attiva
già da luglio. In precedenza, dalla nascita del
gruppo opitergino nel
2003, la base era presso
La Fontana a Rustignè,
ma lo spostamento si è
reso necessario per accompagnare la crescita
delle attività.
Passa il tempo, ma anche se
non vi abbiamo conosciuto…
noi vi ricordiamo sempre nel
nostro cuore. Da Lassù, pregate per noi ancora piccini
quaggiù: Luca e Barbara.
BASE A ODERZO
I 25 volontari e i 6
membri
dell’équipe curano
l’assistenza
domiciliare nei
comuni diocesani
dell’Ulss 9
In via Roma si riunisce
tutte le settimane l’èquipe dell’Advar: oltre alla
coordinatrice Gilda Fazzello, assistente sociale, ci
sono due medici, due infermieri e uno psicologo.
Ogni 15 giorni invece si
ritrovano i circa 25 volontari: è prevista formazione permanente sia per
quanti si occupano delle
iniziative di raccolta fondi (gli “Argonauti”) sia
per chi è impegnato direttamente nell’assistenza domiciliare. Si seguono malati dei 14 comuni
del distretto 4 dell’Ulss 9
(Cessalto, Cimadolmo,
Chiarano, Fontanelle,
Gorgo al Monticano,
Mansuè, Meduna di Livenza, Motta di Livenza,
Oderzo, Ormelle, Ponte
di Piave, Portobuffolè,
Salgareda, San Polo di
Piave), e a volte anche dei
Comuni vicini della Destra Piave, per venire in
aiuto ai colleghi dell’Advar di Oderzo. Ma l’assistenza, in realtà, non riguarda solo i malati: «Assieme al malato – spiega
Fazzello – prendiamo in
carico tutto il nucleo familiare, e c’è un accompagnamento fino alla fine».
Ogni mattina, dalle 9 alle 12, nella sede Advar è
aperto il mercatino di beneficenza: dai lavori a
maglia alle marmellate, il
frutto dell’impegno di sostenitori vicini e lontani
viene messo in vendita
per raccogliere fondi per
l’assistenza domiciliare.
Per informazioni: 3497668934, 0422-202155,
[email protected].
TB
Il Giro delle Conche
a Silvella
sordienti e juniores sono
Eimpegnati
sulle strade dio-
cesane domenica 20. A Sarano
di Santa Lucia di Piave si corre
il Trofeo Buffon Alla Memoria
per esordienti. Gli organizzatori della ciclistica Santa Lucia
hanno fissato alle 14 la partenza per il primo anno, alle 15.45
quella per il secondo anno. Alle 14.30 prende il via il 49º Giro delle Conche a Silvella di
Cordignano. La classica per juniores, organizzata dalla Solvepi Bonaldo V.C Orsago, pre-
vede la disputa di 12 giri iniziali del circuito Silvella-Villa
di Villa-Conche-Sarmede-Silvella quindi si prende per Silvella, Villa di Villa, Conche,
Sarmede, Cappella Maggiore,
via Borgo Villa, Sarmede, Montaner, Rugolo, Sarmede con arrivo a Silvella dopo 102,6 chilometri.
PODISMO TUTTE LE MARCE DI FINE APRILE
omenica 20 a ValmareD
no di Follina il Gs Valsana organizza alle 9 la 21ª edizione della Marcia dei Brac
(6-12 km). Venerdì 25 ci sono la 5ª Marcia del Torchiato (6-12 km) con partenza alle 9 da Fregona e la 2ª corsa
campestre amatoriale (6-12
km) con partenza alle 10 da
Pinidello.
Sabato 26, infine, alle 14.30
parte la 1ª marcia non competitiva “Camminano insieme famiglie di tre comunità”
a Basalghelle.
LA SPES CONEGLIANO PROMOSSA IN A/1
FEMMINILE, LA LAE ELECTRONIC IN A/2 MASCHILE
L’anno delle pantere
I
l 2008 porta bene alle pantere. Domenica scorsa hanno conquistato la promozione nei rispettivi campionati la Zoppas Conegliano e la
Lae Electronic Oderzo, accomunate dal felino prescelto nel
logo.
La Spes fra le grandi d’Europa
La storia non ti aspetta e sottorete è questione di tempismo.
Scegliere bene il tempo per agire è una delle qualità necessarie per giocare la pallavolo ad
alti livelli. E la Spes Conegliano è riuscita a cogliere, nella
trentesima e ultima giornata
della stagione regolare, un doppio risultato positivo: vittoria
del campionato e promozione
in A/1. Ovvero, tra qualche mese, nella nuova stagione, le gialloblù si confronteranno con le
migliori giocatrici d’Italia e
d’Europa. E i numeri che stanno attorno al successo sono impressionanti. Conegliano ha
vinto 23 gare collezionando 69
punti, contro i 67 di Castellana
Grotte e Milano e ha preso
punti in ogni gara, eccettuata
quella, disastrosa, persa a Santa Croce, squadra poi retrocessa. È la vittoria del collettivo,
difficile scegliere chi ha primeggiato. L’opposto Jovana
Brakocevic è diventata capocannoniere del campionato: un
esordio in Italia da record per
la stella nascente della pallavolo balcanica. Determinante è
stata la ricezione affidata al libero Carla Rossetto e a Francesca Marcon, l’unica giocatrice di Conegliano del gruppo,
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
l Cai di Conegliano organizIMonte
za la gita di sci alpinismo al
Cevedale in Val di Pejo
(Tn) con partenza sabato 19 alle 16 e arrivo domenica 20 alle 20. È obbligatoria l’attrezzatura da alta montagna. Lo stesso Cai propone l’uscita per la
sezione alpinismo giovanile alla casera Ceresera in Cansiglio.
La partenza è prevista per le
8.30 e il rientro per le 17.30,
con la festa di inizio stagione
2008. Domenica 20 c’è anche
la gita con le ciaspe. Il Cai di
Vittorio Veneto venerdì 18 alle 21 all’aula magna dell’Itis,
per la serie di incontri “L’ambiente glaciale tra conservazione e degrado”, propone la
serata “Islanda 2006 - oltre il silenzio”. I relatori saranno Mariano Storti e Andrea Sartori.
Ingresso libero. Il gruppo di
alpinismo giovanile organizza
per domenica 20 la gita a Santa Augusta, al castello di re
Matruk e alle grotte del Caglieron. Il Cai di Sacile orga-
nizza per domenica 20 l’uscita alla malga Teglara nelle Dolomiti friulane. La partenza è
prevista alle 7 da Sacile al parcheggio ponte Lacchin con
mezzi propri. Il rientro è previsto per le 18. Giovedì 24, alle 20.45 nella sede sociale di
San Giovanni del Tempio, la
commissione Tam invita alla
serata “Il Cjastelat, la fortezza
di Dardago”, in collaborazione
con Legambiente di Pordenone, Comune di Budoia e Itg
Pertini. Il Cai di Motta di Livenza propone la gita alla foce
del Tagliamento nella zona di
Bibione. La partenza è alle 8.30
nel piazzale della sede; il rientro è previsto per le 16. Il Cai
di Oderzo, per la sezione giovanile, organizza sabato 19 una giornata di arrampicata,
con pernottamento nella struttura parrocchiale di Pieve di
Soligo. Domenica 20 si terrà
una lezione didattica ai laghi
di Revine con giro turistico.
Mara Campaner
ritornata all’attenzione dei tecnici della Nazionale. C’è stato,
comunque, un momento nella
stagione durante il quale la
squadra ha avuto il singhiozzo
ed è andata in stallo di risultati. È lì che il pubblico si è stretto attorno alle “pantere”, con un
calore che ha qualcosa al di là
del dato sportivo e che si unisce all’orgoglio di una città tornata grande nello sport nazionale. Ecco la migrazione di tifosi che attraversa mezza Italia
per andare a vedere giocare le
gialloblù. Ci sono state delusioni, ma anche tantissime soddisfazioni sottorete. Fino alla
galoppata finale verso l’A/1 con
i tifosi che all’alba di lunedì
hanno atteso il pullman della
Spes sotto il grande totem che
campeggia lungo la circonvallazione con la scritta: “Quando lo sport realizza un sogno,
vuol dire che ci sono persone
che ci credono ancora”. E dopo
l’estate… sarà A/1. Il palazzetto di via Antoniazzi ha ospita-
Giocatori e tifosi festeggiano in campo la promozione della Spes Conegliano
to l’ultima partita della prima
squadra: da settembre la Spes
andrà a giocare nel nuovo stadio di Campolongo, il nuovo e
più capiente “Panterodromo”.
La Lae Electronic rimarrà a Oderzo
Dopo la Coppa Italia il campionato. La stagione 2007-2008
sarà impareggiabile per la Lae
Electronic di coach Horacio
Del Federico (nella foto a lato).
Gli opitergini, capitanati da
Massimo Pecorari, hanno letteralmente dominato la stagione, esprimendo una pallavolo
brillante quanto efficace. La
Lae Electronic, accontentando
così il suo primo tifoso, il presidente di sempre Antimo Puca, ha traballato solo in un’occasione: l’inopinata sconfitta
CALCIO, IN FESTA L’UNDICI DI GAVA
Il Cappella promosso!
il Cappella Maggiore la priÈ
ma squadra diocesana di
calcio a festeggiare la promozione. Con tre giornate di anticipo sulla fine del campionato, i ragazzi allenati da Bruno
Gava hanno matematicamente vinto il girone H di Prima
categoria. Quello dei cappellesi è stato un torneo
di vertice, visto che il Cappella Maggiore aveva conquistato la vetta già a dicembre. In tutto l’arco
della stagione il Cappella
Maggiore ha concesso solo sei pareggi e tre sconfitte in cambio di ben 18
vittorie. È la difesa, diretta dal portiere-rigorista
Azzalini, il settore principe dei dominatori del
campionato. Il Cappella
Maggiore, infatti, dopo 27
giornate vanta la porta meno
perforata del girone con soltanto 19 gol subiti. L’attacco è
il terzo con 46 reti all’attivo. È
ben giustificata la soddisfazione della società, colta con
l’acquisizione del biglietto della Promozione ancora calda.
casalinga con la Fortezza Bologna (0-3) nel girone di andata. Prima e dopo la straordinaria macchina da volley ha macinato ogni avversario, concedendosi solo un’altra pausa a
Nuvolera, nel Bresciano. Il sigillo sulla promozione è arrivato sabato sera con il blitz vincente di Cles: 3-0 sull’unica inseguitrice pericolosa, l’Anaune
di mister Secolo Bernardi. In
attesa della festa finale (mancano ancora tre giornate alla
conclusione della B/1) la società sta già lavorando al rafforzamento dell’organico con due
certezze già acquisite: il coach
sarà ancora Del Federico, il
parquet quello del PalaOpitergium.
Alberto Rosa
Giacinto Bevilacqua
«Si tratta di un risultato davvero importante, frutto di un
grande lavoro – si è complimentato il presidente Antonio
Garbelotto –. È stato veramente un gioco di squadra,
che ha premiato in termini di
grande soddisfazione atleti,
tecnici e quanti da anni seguono il nostro calcio». E dopo la promozione del Cappella Maggiore, sono attesi altri
verdetti. I candidati sono Portomansuè (Prima categoria,
girone G) e Sarmede (Terza
categoria, girone A).
20 aprile 2008
A Castelbrando
SE LA CAPPELLA
DIVENTA NEGOZIO
Reverendo Direttore,
sabato 12 aprile mi trovavo a Cison e più precisamente a Ca-
stelBrando per assistere allo
spettacolo “Pippo Bau Show”
della compagnia teatrale Macedonia, che ogni anno porta in
scena fra le mura del castello una commedia ironica con la partecipazione di ragazzi “speciali”.
Sono arrivato un pochino in anticipo e quindi per ingannare
l’attesa ho girovagato per il castello e ho approfittato per sbirciare dentro i vari stand allestiti
in vari punti di una iniziativa di
nome “Vanité” o qualcosa di simile.
Iniziativa che probabilmente
continua per vari giorni e il cui
scopo è vendere capi superfir-
RICORDO DI MONS. ZANARDO, DELLE SUE MESSE
VELOCI CHE PERÒ LASCIAVANO IL SEGNO
Quelle omelie di don Pietro
M
onsignor Pietro Zanardo è stato, prima di tutto, una guida.
Me lo ricordo nei pomeriggi delle elementari, sedeva accigliato in
mezzo a noi bambini irrequieti e
cercava, invano, di convincerci
che quell’ora di catechismo non era rubata al cortile, regno terreno
del profano dio pallone.
Me lo ricordo le domeniche mattina nella sacrestia della chiesa di
Fontanelle-centro, quell’edificio
noto ai più come “chiesetta” che
lui aveva fortemente voluto. Io
chierichetto e lui, a quei tempi,
solo “don” Pietro. Lì che, con la
stessa serietà rituale, firmava il registro delle messe.
Delle sue liturgie, ricordo solo l’omelia. Era quella, ineluttabilmente, a far passare in secondo
piano il resto. Non si poteva far
finta di niente ascoltando le sue
parole. Bisognava per forza pensarle, sbatterci contro, rimuginarle. Tuttavia, le stesse erano vissute in modo diverso. Per molti erano prediche, piene di pregiudizi morali e di una volontà moralizzatrice: come non ricordare la
sua visione imparziale del rapporto familiare tra uomo e donna, oppure le sue demonizzazioni della figura femminile moderna. Per altri erano prediche, però
nel senso latino di pre-digere, ossia di prima-dire, di profetizzare.
Sia chiaro, don Pietro Zanardo
non era un profeta, ma gli si riconosceva una straordinaria capacità di attualizzare le pagine del
Vangelo, di leggerle al tempo presente, sostituendo i protagonisti
di allora con uomini e donne del
nostro tempo.
Per un solo aspetto le sue messe
erano amate da tutti, me per primo: per la loro brevità. Tanto da
diventare proverbiali. “Mi vae a
messa da don Pietro che stae poc”.
È vero, “se stea poc” quando celebrava don Pietro. Ma ripensandoci era solo un’illusione: si era
costretti a sentir riecheggiare le
sue note stridenti, una volta arrivati a casa, o, il giorno dopo, a
scuola o in ufficio. Come se da
bravo musicista, oltre a quelle del
suo strumento, il Vangelo, don
Pietro sapesse toccare anche le
corde dell’anima. Quelle afone,
senza suono nella collettività, ma
risuonanti e vive nella mente d’ognuno degli ascoltatori.
Riusciva ad entrare nella vita quo-
tidiana di chi lo ascoltava con un linguaggio facile, diretto, comprensibile
senza difficoltà da
tutti. Un giorno, in uno dei nostri ultimi
incontri, mi rivelò di
non apprezzare tanto l’altisonanza e la ricercatezza di qualche
discorso della Chiesa ufficiale,
troppo lontana, a suo dire, dalle
orecchie comuni. Era ben impressionato, del resto, dalla razionalità del nuovo papa, Benedetto XVI; condivideva con lui
l’arrivo alla fede come passo ultimo per l’uomo ragionevole. Restava terra a terra anche nei rapporti con la sua comunità. Non
negava di avere, come tutti, delle
preferenze nelle relazioni con gli
altri, ma diceva di “volere bene a
tanti, senza essersi mai innamorato di nessuno”.
Negli ultimi anni, quando costretto dalla malattia nella sua casa, al secondo piano dell’asilo comunale di Fontanelle-chiesa, provava a tenersi informato, a segui-
re sorti e sventure di
una comunità che
continuava a sentire,
a ben ragione, come
la sua. Ha continuato
a predicare da lì, da
quelle stanze delle sua
casa, con (e, non a) chi
andava trovarlo. Costretto dalla malattia
e dalla poca vista ad
abbandonare il suo piccolo ruolo
di direttore d’orchestra della comunità fontanellese.
È una coincidenza, ma è da quando non “dice messa” don Pietro
che ho smesso di frequentare con
costanza la chiesa, la chiesetta di
Fontanelle-centro. E è da allora
che sento che qualcosa manca
nella mia vita. E non posso che ricordarmi di una fronte rugosa, di
un corpo chino su di un leggio, di
una voce stridente. Di quell’uomo che ha sposato i miei genitori, e ha visto sposare mia sorella.
Di quel Monsignore che per me,
e molti altri, è stato, prima di tutto, una guida.
Davide Lessi
Fontanelle
CHI SI È BATTUTO CONTRO LE CAVE
Soddisfazione per tanti
pprendo dalla stampa che,
A
finalmente, la Regione Veneto ha deciso di cassare le richieste di apertura di nuove cave a Lago e in Val Lapisina.
In questo momento di grande
soddisfazione, tutti noi che abbiamo strenuamente lottato,
contro tutto e tutti, in una battaglia che ci vedeva all’inizio derisi e considerati dei perdenti
perché si diceva “è tutto inutile, ormai hanno deciso tutto”
(anche da una grande parte degli stessi abitanti di Lago), vorrei ricordare alcune persone che
non ci sono più e non possono
quindi vedere realizzati i loro
desideri ed appagati i loro sacrifici.
In particolare dobbiamo ricordare il compianto Conte Brandolino Brandolini, che ha aderito fin dalla prima riunione, avvenuta a Cison in un bar di
piazza Roma nel lontano giu-
gno dell’anno 2000.
Fu un sostenitore convinto, acuto nelle espressioni, pacato
nei ragionamenti, sempre e comunque presente in ogni incontro. Fu fra i fondatori del
“Gruppo Valsana senza cave” e
in seguito divenne il presidente dell’associazione Valsana Nostra.
Dobbiamo ricordare inoltre un
grande sostenitore ed encomiabile studioso dei laghi, l’ecologo Giovanni Pagotto, ricercatore del Cnr, anch’egli scomparso.
E inoltre il socio ed attivista
Walter Carpi di Campea, che ci
ha lasciati prematuramente.
Il lavoro che si fece fu grande
sia per l’impegno profuso da
tutti che per l’efficacia di come
furono portate a termine le numerosissime iniziative.
Quella più importante fu la
stampa di 5 mila copie del gior-
mati di stilisti famosi a prezzi per
così dire ribassati. Ho seguito le
freccette che portano ai vari
punti vendita fino a quando...
sorpresa delle sorprese, la freccetta finiva davanti alla cappella: dentro, tra l’altare, gli stucchi
e le candele si vendevano... capi
in pelle!
L’istinto sarebbe stato quello di
fare come Gesù con i mercanti
del tempio: invece ho girato i
tacchi disgustato e me ne sono
andato.
Ora la mia domanda è: questa
chiesa è sconsacrata? È possibile questo tipo di utilizzo?
Lorenzo S.
Conegliano
Abbiamo verificato: la cappella
in questione non è sconsacrata,
ma è privata, quindi non si può
intervenire in alcun modo, se non
invitando caldamente il proprietario ad utilizzare in modo consono quei luoghi sacri, tanto più
che nelle immediate adiacenze –
nel caso specifico – lo spazio per
altri scopi non manca davvero.
SULLA POVERTÀ DEI LAVORATORI INTERVIENE
IL SEGRETARIO DELLA CISL TREVIGIANA
In Europa salari magri
nche i salari europei piangoA
no.
Si può riassumere con questo slogan il senso della manifestazione
che la Confederazione europea
dei sindacati (Ces) ha promosso
per il 5 aprile scorso a Lubiana.
La Slovenia è, infatti, il Paese che
ha l’attuale presidenza della Comunità europea, e in questi giorni a Lubiana si riuniscono i ministri europei delle Finanze e la Banca centrale europea, per esaminare l’attuale crisi finanziaria europea ed internazionale.
È ormai diventata una consuetudine che in occasioni di simili riunioni, la Confederazione Europea
dei Sindacati individui un tema
specifico su cui chiamare a raccolta i propri aderenti.
In questa occasione l’argomento
scelto è quello della crescita dei
salari, il cui potere d’acquisto è
stato pesantemente compromesso dalla crescita dei prezzi (soprattutto dell’energia e dei prodotti alimentari). Tutto questo ha
reso molto difficile la vita dei lavoratori dipendenti europei.
Secondo la Ces, dal 1997 la parte
del Prodotto Interno Lordo andata ai profitti è aumentata di olnalino “Valsana”, che venne distribuito ad altrettante famiglie
dei 5 Comuni: Revine Lago,
Tarzo, Cison, Follina e Miane.
Fra tutti coloro che hanno contribuito un particolare ringraziamento va rivolto all’apicoltore Giuseppe Dal Gobbo e al figlio Mirco per l’attività profusa,
instancabile e determinata. Al
famoso Marco Goldin per il sostegno determinante nei momenti di difficoltà. Ad Antoine
Pillot per la costanza e la forte
convinzione che, alla fine ce l’avremmo fatta.
Molte altre sarebbero le persone che dovremmo tutti ringraziare; gli atti e le carte parlano
citandoli tutti “a futura memoria”.
Luciano De Biasi
Potete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
tre il 3%: in cifra assoluta ciò significa che si è determinata una
redistribuzione del reddito totale a favore dei profitti di circa 2500
euro per salariato.
Non basta.
Sono contemporaneamente esplose anche forti disuguaglianze
salariali: nel 2005 i gruppi che rappresentano il 20% dei redditi più
alti guadagnavano cinque volte di
più di quelli che rappresentano il
20% dei redditi più bassi. Nel 2000
tale scarto era ’limitato’ a 3,5 volte.
Ancor più clamorosamente va segnalato che i 20 presidenti dei
gruppi europei meglio remunerati guadagnano in media 8,5 milioni di euro all’anno, cioè 300 volte più di un lavoratore medio europeo! In altre parole: le ricchezze aumentano, ma la redistribuzione salariale non avviene in
modo equo.
In questo quadro le donne, i giovani e gli immigrati soffrono particolarmente quella che viene
chiamata la “discriminazione salariale”. Infatti, lo scarto salariale
tra un uomo e una donna è in Europa mediamente del 15%, e niente indica che questo scarto vada
diminuendo.
In conclusione, 30 milioni di lavoratori in Europa – cioè un lavoratore su sette – percepisce un
basso salario. Per questo si parla
sempre di più di “lavoratori poveri”: oggi in Europa ci sono più
lavoratori poveri che disoccupati poveri, cioè 18,9 milioni contro
6,9 milioni!
Secondo la Ces una moderazione salariale eccessiva non solo penalizza i lavoratori ma minaccia
anche la dinamica della domanda interna, nuoce alla crescita economica e alla creazione di lavoro. Il rischio è che l’Europa perda la battaglia della globalizzazione, perché essere in competizione con i Paesi come la Cina
sulla base dei bassi salari e delle
condizioni precarie di lavoro è un
errore fondamentale!
Per tutte queste ragioni, domani
a Lubiana ci sarà anche una nutrita presenza di lavoratori trevigiani che, assieme ai loro colleghi
di altre 24 nazioni e di 46 confederazioni sindacali, manifesteranno per ottenere migliori salari e maggior equità: in altre parole, per un’Europa sociale più giusta.
Franco Lorenzon
Segretario Provinciale Cisl Treviso