La legge che chiuse i manicomi non ha ancora trovato
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La legge che chiuse i manicomi non ha ancora trovato
2 Primo Piano Primo Piano A 30 anni dalla legge Basaglia sulla salute mentale 20 aprile 2008 LEGGE 180, L’INCO La legge che chiuse i manicomi non ha ancora trovato L a legge 180 ha rappresentato un importante e indispensabile spartiacque fra una concezione della malattia mentale che privilegiava il controllo dei comportamenti “pericolosi per sé e per gli altri” (ricordiamo che il referente istituzionale dei manicomi era il ministero degli Interni) e una concezione della malattia mentale che restituiva al malato psichiatrico il diritto alla cura, come ogni altro cittadino. Si passava così da luoghi di custodia e contenimento (i manicomi hanno custodito 100 mila persone) a luoghi di cura con la costruzione di una rete di servizi pubblici all’interno delle strutture del Servizio sanitario nazionale. Come ogni altro cittadino, il malato mentale aveva il diritto ad essere curato con modalità differenziate in relazione alle proprie problematiche. Si ricorda la 180 come la legge che ha chiuso i manicomi, e questo è stato sicuramente un suo grande merito, ma soprattutto ha avuto il grande merito di restituire la dignità a persone che venivano colpevolizzate per la loro malattia. L’effetto dirompente di tale legge ha prodotto delle fratture e delle divisioni spesso eccessive, che è necessario ricomporre per avere una visione della malattia mentale che accolga ogni punto di vista e non sia settario e riduttivo. La complessità della malattia mentale, le difficoltà dei familiari, la stigmatizzazione del malato mentale, le difficoltà negli inserimenti sociali e lavorativi so- no aspetti che riguardano sia la scienza psichiatrica che la società civile nel suo insieme. La malattia mentale non è una malattia incurabile e neppure una malattia di cui vergognarsi e parlare sottovoce, al contrario è necessario parlarne e affrontarla. Molti passi importanti sono stati fatti grazie all’impegno civile della associazioni dei familiari che hanno dato un contributo notevole per quanto riguarda la gravità del problema ed il miglioramento delle cure. La psichiatria ha fatto dei passi da gigante negli ultimi 30 anni, ma esistono ancora delle aree problematiche. Innanzitutto il tema della salute mentale deve rimanere una questione di carattere e interesse na- IL GRANDE MERITO DELLA LEGGE BASAGLIA Si ricorda la 180 come la legge che ha chiuso i manicomi, e questo è stato sicuramente un suo pregio, ma soprattutto ha avuto il grande merito di restituire la dignità a persone che venivano colpevolizzate per la loro malattia La legge Basaglia oi vogliamo essere psichiatri, ma vogliamo soprattutto essere delle persone impegnate, dei militanti. O meglio, vogliamo trasformare, cambiare il mondo attraverso il nostro specifico, attraverso la miseria dei nostri pazienti che sono parte della miseria del mondo. Quando diciamo no al manicomio, noi diciamo no alla miseria del mondo e ci uniamo a tutte le persone che nel mondo lottano per una situazione di emancipazione” (Franco Basaglia). La storia della legge 180 comincia a Gorizia, nel 1962, dove lo psichiatra Franco Basaglia e il suo gruppo lavorano con metodi nuovi nell’ospedale per malattie mentali. La loro esperienza viene presentata in due libri, il cui successo fa uscire dall’ambito dei soli esperti la denuncia della grave arretratezza dell’assistenza psichiatrica italiana, al tempo disciplinata da una legge che risaliva al 1904 ed era stata “N zionale: purtroppo, accanto a regioni dove i dipartimenti svolgono egregiamente il proprio lavoro, ve ne sono altre che, per carenze di organico, capacità operative o altro sono del tutto inadeguate a garantire il diritto alla salute mentale della popolazione. Un aspetto di fondamentale importanza è il lavoro nel territorio, il coinvolgimento e la collaborazione con l’ambiente familiare e sociale, la lotta alla stigmatizzazione della malattia mentale che rende molto più difficoltoso il percorso riabilitativo del paziente. È da prendere in seria considerazione il sostegno alle imprese sociali, in particolare alle cooperative di tipo b (quelle che reinseriscono persone svantaggiate utilizzando una formula orga- nizzativa particolarmente adatta alle esigenze di tali soggetti e socialmente utile, ndr) che permettono più di altre un percorso di reinserimento lavorativo del paziente. Un aspetto non affrontato adeguatamente nella legge riguarda il rifiuto delle cure da parte di un paziente che non sia in uno stato di grave alterazione psichica e che può mettere in una situazione di stallo sia l’équipe curante che la famiglia. Nel Dipartimento dell’Ulss 7 di Pieve di Soligo sono stati elaborati assieme alle associazioni del territorio e approvati dalla Conferenza dei sindaci i piani di zona per la salute mentale, che hanno posto l’attenzione sui diritti dei pazienti in carico ai servizi di salute mentale: diritto all’abitazione, al lavoro, alle cure precoci. Di fronte ad un problema così complesso come la salute mentale ovviamente non esistono soluzioni semplici. Nella nostra esperienza di operatori che lavorano nel servizio pubblico ci si è trovati spesso di fronte a situazioni di forte conflittualità e frammentazione, l’esperienza ci ha insegnato che le differenze di opinioni sono una risorsa e non un problema e che le soluzioni sono da ricercare nel rispetto e nel confronto fra le varie parti che operano e si impegnano per dare ai nostri pazienti il diritto ad una vita che sia conforme alle proprie potenzialità e attitudini. Dr. Tiberio Monari Primario Ulss 7 Pieve di Soligo Cosa dice appena corretta nel 1968 da una circolare dell’allora ministro alla sanità Luigi Mariotti. Unificando diverse esperienze di manicomi pubblici e privati che piccoli gruppi di psichiatri “non allineati” cercano di modificare con esperienze innovative locali, si anima un dibattito, che spinge l’Unione delle province italiane (i manicomi dipendono all’epoca dalle province) a svolgere un’inchiesta sull’assistenza psichiatrica. Il quadro che emerge è drammatico: nel 1971 i manicomi, unica risposta per le persone che soffrono di disturbi psichici sono i manicomi, rinchiudono oltre 120 mila persone (oltre il doppio dei posti letto delle strutture), e l’80% con ricovero coatto. Pochissimi si sentono meglio, e a uscirne in breve tempo, la maggioranza diventano “irrecuperabili” e restano internati a vita. Nel 1977 i posti letto nei manicomi pubblici erano diminuiti del 25% rispetto al 1971, ma esistevano ancora delle strutture alternative sia per i dimessi che per i nuovi pazienti. Molti istituti, soprattutto privati, si ribellano e per protesta mettono in atto le cosiddette “dimissioni selvagge”. Il 13 maggio 1978 viene approvata la legge 180, inclusa il 23 dicembre dello stesso anno nella legge di riforma sanitaria 833. Nella tabella a fianco i principi su cui si fonda la cosiddetta “legge Basaglia”. Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV) “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 [email protected] - www.lazione.it Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto ABBONAMENTI 2008: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA Chiuso in redazione il 16.4.2008 alle ore 18.00 Primo Piano 20 aprile 2008 OMPIUTA piena applicazione L’OBBIETTIVO DEL CENTRO DIURNO DI VITTORIO V. Creare relazioni Da sinistra: Irene Chiesura, coordinatrice del centro diurno, e Antonella Casagrande, educatrice presso la stessa struttura enerdì 18, alle 9.30 pasV seggiata, alle 14.30 arteterapia; lunedì 21 alle 10.30 biblioteca, alle 15 yoga. E nei giorni scorsi: ceramica, piscina, orto, teatro, musicoterapia... È il programma di questa settimana, una settimana qualsiasi, al centro diurno di Vittorio Veneto, che sta in via Ariosto, a Meschio. Lo frequentano 24 persone, in maggioranza sofferenti di schizofrenia. A cui viene proposto di realizzare vasi, di ascoltare musica, di dipingere, di camminare: ciascuno partecipa secondo suo gusto e secondo il progetto personalizzato di cura. «Ma tutte queste attività non sono fini a se stesse – interviene l’educatrice Irene Chiesura –. Sono tutte un mezzo per far esprimere loro sentimenti, e stabilire relazioni». Ecco la parola magica: relazione. Questa è la missione del centro diurno. Questa è la difficoltà principale delle persone sofferenti psichici. «È come se avessero un vetro davanti a sé», spiega Pierpaolo Urbani, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Ulss 7. E allora, quali le soddisfazioni per gli operatori? «Quando gli utenti stanno in famiglia, o vengono al centro diurno, con serenità. E anche il fatto che manifestino i loro desideri è una conquista». Perché è un tassello di relazione. Altri s’aggiungeranno con gli eventi della “Settimana della salute mentale” che leggete qui sotto. TB PROGETTO FUTURO INSIEME Sette giorni di attenzione ignoranza è la madre di tutti i mali. Lo sanno bene i sofferenti psichici e i loro familiari, ancor oggi fatti oggetto di pesanti pregiudizi. Contro la diffusa ignoranza ha lavorato un gruppo di operatori di Ulss 7 e Insieme si può mediante il progetto “Futuro insieme”. Il lavoro di questa équipe, che è iniziato quattro anni fa, ora volge al termine. Da lunedì 21 a domenica 27 aprile, nella “Settimana della salute mentale”, avremo modo di ripercorrere quanto fatto dall’équipe, per vincere lo stigma sul disagio mentale. Due sono state le direttrici portanti del progetto “Futuro insieme”. La prima è consistita in un’attività di sensibilizzazione nelle scuole superiori. Negli istituti Casagrande di Pieve, L’ 3 I VOLONTARI DELL’AITSAM SPINGONO PER UN MODELLO TERAPEUTICO DIVERSO “Guarire si può!” il malato psichi“condizione Gco,uarire” ovvero portarlo a una tale da consentirgli di lavorare e condurre una vita autonoma o quantomeno raggiungere una qualità di vita dignitosa. Dovrebbe essere questo l’approdo dei percorsi di cura dei sofferenti psichici. Un traguardo oggi ancora fuori portata, sostiene l’Aitsam. Per carità, in Veneto, e in particolare in provincia di Treviso, le strutture (centri di salute mentale, centri diurni, comunità terapeutiche...) non mancano. Da questo punto di vista la nostra zona è un’isola felice rispetto al resto d’Italia. Anche il rapporto delle associazioni con le istituzioni è consolidato: «Il nostro punto di vista spesso è considerato scomodo ma sempre prezioso», afferma Tali Corona, responsabile dell’associazione “I Tigli” di Fratta di Oderzo, nonché presidente nazionale dell’Aitsam (Associazione italiana tutela salute mentale). Ma si fatica ancora a “credere” nella possibilità di una guarigione del malato psichico. Non ovunque, perché «la situazione in provincia è molto disomogenea» sottolinea Corona, ma in diverse realtà si continua ad affrontare il problema della malattia psichica con l’obiettivo del “contenimento del disturbo” piuttosto che con quello della presa in carico globale della persona con l’obiettivo della “riabilitazione”. Rincara Marcello Polizzi dell’Aitsam dell’Ulss 7: «Abbiamo tutta la gamma di strutture previste, ma il modello terapeutico adottato non favorisce il raggiungimento dell’autonomia e l’uscita dalle strutture in tempi ragionevoli (massimo due/tre anni), invece ci sono utenti che vi soggiornano da molti anni, talvolta anche passando da una struttura all’altra; nei centri diurni ci sono persone da oltre 15 anni. Non si riescono ad avere progetti terapeutici individuali scritti, quindi consultabili, che devono essere personali, cioè costruiti sulle potenzialità della persona, insieme alla stessa e alla famiglia, e verificati periodicamente. Inoltre l’elaborazione del progetto dovrebbe coinvolgere non solo lo psichiatra, ma avere il concorso di tutta la équipe multiprofessionale coinvolta». Aggiunge Corona, «anche l’ambiente e il clima devono essere terapeutici e non stigmatizzanti». «Il messaggio che oggi viene fatto passare è che i malati mentali sono persone che valgono poco. Anche i luoghi dove sono allocate la gran parte delle strutture di cura e di riabilitazione, spesso ai margini, in situazioni di provvisorietà, concorrono a confermare il pre- Marcello Polizzi giudizio che gli ospiti sono soggetti da tenere isolati e sotto controllo». Magari con il ricorso consistente di farmaci, che talora diventano la risposta centrale anziché un ausilio alla cura. «Servono segnali chiari da parte degli organi decisori a livello di Stato, Regione e Ulss – spiega Corona –. È dai vertici che partono le linee guida, che si programmano verifiche e valutazioni dei servizi, che si interviene, laddove sono carenti, in organizzazione e gestione. Inutile prendersela con gli operatori se le cose non funzionano al meglio. Poche Ulss del Veneto rispettano la norma che prevede che il 5% del Fondo sanitario a loro trasferito dalla Regione sia utilizzato per la salute mentale. Da tempo in molte realtà gli operatori sono al di sotto del minimo previsto dalla legge. E non basta assumere psichiatri, vi sono altre figure, come i terapisti della riabilitazione, che sono indispensabili!». FC SLALOM TRA LE REALTÀ una delle due cartoline realizzate in occasioEneccodella Settimana della salute mentale: vi è riportato il grande telo di pvc raffigurante la storica nevicata del 3 marzo 2005 a Conegliano issato su un’impalcatura in via Colombo, proprio dove la foto è stata scattata. L’opera, che ha per titolo “Slalom” ed è dell’artista coneglianese Stefano Mitrione, vuole ricordare che la stessa realtà può avere più facce, una salita può essere più o meno ripida, più o meno scivolosa, anche se la strada è la stessa. Cerletti e Fanno di Conegliano, e Beltrame di Vittorio Veneto sono stati organizzati laboratori di arti visive con l’obiettivo di stimolare gli studenti a rappresentare, in fotografie, i loro stati d’animo. In questo modo i ragazzi hanno imparato a confrontarsi e misurarsi con i propri disagi e ad esprimerli. Il secondo asse portante del progetto è consistito nell’apertura dei luoghi della psichiatria (centri diurni, comunità...). Apertura nel doppio senso dell’accoglienza nelle strutture di persone, gruppi, scuole, associazioni del territorio, e dell’uscita degli utenti nel territorio per partecipare a manifestazioni o, più semplicemente, prendere un caffè al bar o acquistare il giornale all’edicola. Per avere un’idea del lavoro fatto non resta che partecipare alle iniziative della “Settimana della salute mentale”. Un’occasione per abbattere quel pezzettino di muro di pregiudizio che c’è anche in noi. Dal 21 al 27 aprile Mostra fotografica “Emotionboys”-I ragazzi delle emozioni, ospedale di Conegliano, da lunedì 21 a domenica 27 Centri diurni aperti di Conegliano e Vittorio Veneto visita da parte degli istituti M. Fanno e A. Beltrame, da lunedì 21 a mercoledì 23 “Incontro con lo scrittore”: Emanuela Da Ros, “Io voglio”, Feltrinelli kids, Centro diurno di Vittorio Veneto, lunedì 21, alle 18 “Incontro con lo scrittore”: Emilio Rigatti, “Italia fuorirotta”, Ediciclo, Centro diurno di Conegliano, martedì 22, alle 18 Mostra fotografica “Emotionboys”-I ragazzi delle emozioni: inaugurazione e consegna diplomi, sala Monsignor Dal Col a Conegliano, mercoledì 23, alle 16 Serata teatrale “Ali, sogno di spettacolo” con gli Stravaganti, auditorium Dina Orsi a Parè, mercoledì 23, alle 20.30 Performance artistica “Sentieri colorati” di Rap-g, Informagiovani di Conegliano, giovedì 24, alle 16 Cinema d’autore , “Shine” di Scott Hicks, sala parrocchiale di Susegana, giovedì 24, alle 20.30 Mostra fotografica “Oltre le porte”, al Bosco incantato sulla Via dell’acqua a Cison, venerdì 25 Ciclovagando , partenza dal Centro di salute mentale di Vittorio (si consiglia prenotazione al 348-0305027), domenica 27, alle 9 “Incontro con lo scrittore”: Alberto Fiorin, “Il vento dei fiordi”, Ediciclo, area Fenderl a Vittorio Veneto, domenica 27, alle 14 20 aprile 2008 Segue dalla prima ià il fenomeno dell’immigraG zione crea di per sé paura, se poi questa presenza è rappresentata come criminale per sua natura, la paura cresce a dismisura. Perché questo comportamento? Perché, appunto, così è la stampa, bellezza! I mezzi di comunicazione sono anche un fatto commerciale. Vivono se la gente li compera e la gente, si dice, è affamata di questo tipo di notizie. Se non si abbonda in questo genere, non si vende. Il dito è stato puntato anche contro quelle forze politiche che vivono e si alimentano della paura della gente. La paura rende politicamente, ma alimentarla è quanto di più lontano esista dal vero scopo della politica, che è quello di creare una convivenza pacifica e serena. D’accordo, non si possono chiudere gli occhi di fronte agli aspetti oscuri della vita, perché sarebbe anche questa una menzogna. La cosa vergognosa è sfruttare questi fatti per fini elettorali. In particolare, per quanto riguarda gli immigrati, non si nega che tra essi, soprattutto se clandestini, si registra un tasso di criminalità superiore a quella degli italiani, ma questo è spiegabile per le situazioni particolari in cui l’immigrato si trova in una società del benessere. Basti pensare all’immigrazione italiana tra le due guerre nei ricchi stati del Nord America. Si dovrebbe fare lo sforzo di spiegare e di distinguere il marcio dal buono e colpire il marcio con misure efficaci, invece si spinge alla conclusione che tutti gli immigrati sono pericolosi. Il convegno ha concluso reagendo contro la fatalità espressa nel titolo: si può e si deve cambiare. Di solito gli operatori dell’informazione si difendono cercando ragioni più nobili della necessità del mercato. Dicono che essi non fanno altro che registrare la realtà, che la libertà di informazione è un bene prezioso da tutelare sempre, anche se causa effetti spiacevoli. Ma sono ragioni che non reggono. È proprio per essere fedeli alla realtà che non ci si deve CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO A RISCHIO. SI SPERA NELLE CONOSCENZE DI SACCONI E CASTRO, ORA AL GOVERNO pliata fino ad assumere 2 mila 200 tra operai e impiegati, è stata additata come l’industria-modello per le relazioni industriali (fondate sulla partecipazione che sembrava dover rappresentare, in taluni aspetti, perfino la cogestione), uno dei suoi massimi manager voleva farne un’impresa comunità. E all’epoca mise sotto accusa il leghismo-rosso di parte degli operai perché egoisticamente, a suo dire, pensavano esclusivamente alle loro fortune, anziché al futuro di quella che era e che resta la più grande industria del territorio. Bene, quel manager è da pochi giorni parlamentare. Si chiama Maurizio Castro. E il primo problema di cui dovrà occuparsi è di salvare la sua ex fabbrica, della cui sorte è preoccupato. Insieme a lui, Maurizio Sacconi e Fabio Gava, che in queste settimane hanno seguito da dietro le quinte l’involversi della situazione. L’Electrolux come l’Alitalia? Proprio così. Ecco perché l’industria del freddo italiana finirà sul tavolo del governo. Precisiamo subito: la multinazionale svedese non ha condotto l’ex Zanussi nel baratro finanziario, come è avvenuto alla compagnia di bandiera. Anzi. Proprio l’opposto. Ma per consolidare la produzione di frigo in Italia ha deciso di “ottimizzare”, come si dice in gergo tecnico, quindi di recuperare redditività (più di 6 punti, uno sforzo eccezionale) e, di conseguenza, di recuperare sulle spese di personale. In che modo? Chiudendo lo stabilimento di Scandicci (via, quindi, 450 posti di lavoro) e ridimensionando quello di Susegana (via altri 350 posti). Il sistema-freddo può contare, in Italia, su mille 900 posti. Se fate un po’ i conti, a Stoccolma si è deciso di dimezzare. E non vo- lete considerarla la nostra Alitalia? C’è, però una differenza tra le due situazioni. A parte i lavoratori e i sindacati, e a parte alcuni politici e alcune istituzioni (la Provincia, ad esempio), la comunità locale, per la sua gran parte, si dimostra disinteressata. Si contrae la più grossa fonte di lavoro sul territorio? Con l’indotto si rischia la chiusura addirittura di 600 posti di lavoro? “Si arrangino”, sembra sentir dire. Ecco perché ai fini della sensibilizzazione serve anche la forza della preghiera, come si è fatto nella parrocchia di Parè. Ecco perché non appena si insedierà il nuovo governo sarà opportuno che si prenda in mano questo bubbone e magari tenendo conto dei consigli di qualche esperto – diciamolo pure, da Castro a Sacconi – si proceda ad una saggia conciliazione degli interessi dei lavoratori (e del sindacato) e di quelli della multinazionale. Le organizzazioni sindacali l’hanno già detto: siamo disponibili a trattare, purché non si debba trattare esclusivamente lo smantellamento. Pare che allo studio ci siano soluzioni alternative. I prossimi scioperi dovrebbero farle emergere. Ma la protesta non è sufficiente. Devono fare pressing le comunità. Francesco Dal Mas non governative per i diritti umani vi sarebbero 50 mila abitanti in stato di schiavitù! La sentenza arriverà tra qualche mese, ma la storia di Mani ci fa ricordare che oggi esiste ancora la schiavitù e di quanto poco conosciamo di paesi come il Niger. Due terzi del territorio è arido deserto dal clima impietoso; due terzi della popolazione vivono sotto la soglia della povertà: un contesto di miseria in cui continua la pratica secolare della schiavitù. Mani aveva 12 anni quando, a insaputa della madre – schiava anche lei –, da un giorno all’altro è stata portata via, comprata per 500 dollari da un uomo che viveva a 15 chilometri dal suo villaggio con altre 7 schiave. Le giornate passavano tra faccende domestiche, lavori nei campi e servizi sessuali al padrone, più grande di 39 anni. È così che gli ha dato tre figli. Da lui ha tentato di scappare, due volte. Invano. La svolta è arrivata quando il padrone l’ha voluta come quarta moglie: per sposarla doveva però affrancarla. Ma una volta libera Mani ha fatto quello che pochissime prima di lei avevano osato fare: si è ribellata ed ha chiesto aiuto ad alcune organizzazioni per i diritti umani presenti nel suo Paese. Ed è cominciata la sua nuova vita: due anni fa si è sposata con un uomo che ha scelto e con lui ha avuto un figlio. Il suo ex padrone non si è arreso e l’ha denunciata per bigamia: per tre mesi è finita dietro le sbarre. Il resto è cronaca. La tratta delle persone ha avuto una impennata per effetto della globalizzazione dei trasporti. Le mafie internazionali hanno saputo riconoscere il business na- scente sia dalla parte dei disperati pronti a tutto per cercare una vita più degna, sia dalla parte dei ricchi che usano la carta di credito per acquistare tutto a qualsiasi costo. Il traffico di esseri umani è il secondo business globale della criminalità organizzata, dopo il narcotraffico, ma cresce con tassi più alti del traffico delle droghe. Le principali forme contemporanee di schiavitù approfittano della miseria, dell’ignoranza, della falsa speranza di un futuro migliore, della minaccia per la vita propria o dei familiari. Le donne e i bambini sono le vittime più comuni, ma gli uomini non ne sono immuni. È impossibile dare statistiche precise sulla vastità della tratta di persone umane, sia perché tale traffico è di natura clandestina e illegale, sia perché molti paesi non hanno interesse a collaborare per debellare tale piaga. Di certo non vi sono Paesi immuni da tale piaga. Enrico Vendrame Electrolux, è dramma sociale M olti si lamentano perché non arrivano a fine mese col loro stipendio. Soprattutto se in famiglia. Ma alzino la mano coloro che hanno consapevolezza del dramma sociale che si sta per abbattere sul territorio: 600 posti di lavoro in meno all’Electrolux e nelle aziendine dell’indotto, 80 alla Colussi, 22 all’Italcementi, una quindicina in un mobilificio di Cappella Maggiore. Ci si consola dicendo: le nostre imprese ancora “tirano” e assumono? Lo si crede davvero? Le operaie dell’ex Oscar di Santa Lucia di Piave che, nonostante la riqualificazione dopo la chiusura del loro biscottificio, non riescono a trovare ricollocazione. Ma augurandoci che l’impegno corale delle categorie economiche, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni riesca a fare quelli che per ora ci limitiamo a considerare dei “miracoli”, non possiamo tuttavia porci da semplici spettatori davanti alla GRAVE DISINTERESSE A parte i lavoratori e i sindacati, e a parte alcuni politici e alcune istituzioni (la Provincia, ad esempio), la comunità locale, per la sua gran parte, si dimostra disinteressata ristrutturazione in corso. L’Electrolux, appunto. Sono lontani i tempi in cui il solo trasferimento degli impianti da Conegliano a Susegana (allora Zoppas) si presentava sotto il segno di una così grave preoccupazione da far mandare al macero un’edizione del settimanale diocesano L’Azione perché aveva anticipato la notizia. Da allora la Zanussi di Susegana è diventata la prima fabbrica al mondo automatizzata nella produzione di frigo, si è am- LA BRUTTA STORIA DI HADIJATOU MANI La piaga della schiavitù e cronache di questi ultimi Lgiorni hanno riportato alla ribalta la piaga della schiavitù, ufficialmente abolita nel 1848. In realtà, la tratta delle persone, intesa come possesso e commercializzazione di esseri umani, è cambiata molto lungo i secoli, ma in pratica non è mai finita. Ci sono alcuni posti nel mondo che non fanno quasi mai notizia e dei quali ci ricordiamo solo per eventi tristi o tutt’al più per qualche documentario naturalistico. Quasi mai ci chiediamo come vivano popoli che si trovano ad altre latitudini geografiche rispetto alle nostre. La storia di Hadijatou Mani, ragazza di 24 anni, che ha fatto causa al suo Paese portandolo dinanzi ad un tribunale sopranazionale, è passata in sordina nei giorni scorsi. Storia di riscatto per un’intera regione, non facile per i retaggi culturali, che ha messo sul tavolo degli imputati della Corte di Giustizia dell’Ecowas (la Comunità economica di 15 Stati africani occidentali) i più alti rappresentanti dello Stato. Tutti hanno negato che la schiavitù sia un problema del Paese, lo considerano un problema marginale. Eppure secondo stime delle organizzazioni concentrare solamente sulla cronaca nera. La vita presenta lati buoni che non vengono sufficientemente rappresentati. La forbice tra l’insicurezza reale e quella percepita dalla gente è in gran parte frutto di questa informazione distorta. Ed è un fatto grave, perché l’insicurezza stende sulla società un velo di infelicità pur in pieno benessere e prepara il terreno per i gesti più inconsulti. Ma è anche una via che non porta lontano: se nell’immediato questo allarmismo paga, nel lungo periodo finisce per nauseare le persone, che si rivolgono altrove. GpM Maurizio Castro Attualità 20 aprile 2008 PDL E LEGA VINCONO NETTAMENTE LE ELEZIONI Berlusconi ritorna a palazzo Chigi S ilvio Berlusconi sarà per la terza volta presidente del Consiglio: è il verdetto emerso in modo chiaro dalle urne dopo le elezioni del 13 e 14 aprile. Non è servito, come nel 2006, arrivare a notte fonda per capire chi aveva vinto: il trend dei dati che uscivano dal Viminale ha fatto intravedere subito l’esito finale. Forse anche questo, assieme al fair play dello sconfitto Walter Veltroni che ha subito telefonato al premier in pectore, ha contribuito ad un clima finalmente sereno tra vincitori e vinti. Due i dati politici più significativi: il successo della Lega Nord e la scomparsa della Sinistra l’Arcobaleno. La Lega ha quasi raddoppiato i suoi voti rispetto al 2006, raggiungendo alla Camera quota 8,3%: un risultato frutto di percentuali altissime nel Veneto (dove ha superato il 25%), ma anche di voti conquistati in regioni storicamente meno leghiste come Emilia Romagna e Piemonte. La Sinistra Arcobaleno, che si sapeva rischiasse al Senato (dove serviva raggiungere un quorum dell’8%), ha sorpreso tutti restando esclusa anche dalla Camera, dove bastava un 4%. La Sinistra radicale, col suo 3%, per la prima volta, non avrà suoi rappresentanti in Parlamento. Il Popolo della libertà, che ha riunito Forza Italia e Alleanza nazionale, è il primo partito nazionale, col suo 37,3%. Il Partito democratico non arriva al 35% cui puntava (si ferma al 33,1%), ma IN FRIULI E NEI COMUNI GLI ELETTI NEI NOSTRI COLLEGI Senato: Elio Lannutti (Italia dei valori); Enrico Morando, Mariapia Garavaglia, Paolo Giaretta, Felice Casson, Paolo Nerozzi, Maurizio Fistarol, Franca Donaggio, Marco Stradiotto (Partito democratico); Federico Bricolo, Piergiorgio Stiffoni, Paolo Franco, Alberto Filippi, Gianvittore Vaccari, Gianpaolo Vallardi, Luciano Cagnin (Lega Nord); Giancarlo Galan, Luigi Ramponi, Maria Elisabetta Casellati, Maurizio Sacconi, Maurizio Saia, Paolo Scarpa Bonazza Buora, Anna Bonfrisco, Maurizio Castro (Popolo della libertà). Camera: Antonio Di Pietro (Italia dei valori); Rosy Bindi, Andrea Martella, Pier Paolo Baretta, Simonetta Rubinato, Rodolfo Viola, Delia Murer (Partito democratico); Umberto Bossi, Gianpaolo Dozzo, Guido Dussin, Corrado Callegari, Luciano Dussin, Franco Gidoni (Lega Nord); Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Renato Brunetta, Adolfo Urso, Fabio Gava, Valentino Valentini (Popolo della libertà); Rocco Buttiglione (Unione di Centro). Nel collegio friulano è stato eletto Fulvio Follegot (Lega), di Caneva. Bisognerà attendere i prossimi giorni per sapere se i leader nazionali eletti (anche) in Veneto e Friuli opteranno per un altro collegio, dimettendosi e lasciando così liberi seggi per i candidati delle nostre regioni. ci va molto vicino; aumenta considerevolmente invece (4,3%) il partito di Antonio Di Pietro (Italia dei valori). L’UdC di Casini si attesta al 5,6%. I numeri consegnano al nuovo governo la stabilità sufficiente per affrontare il cammino di RegioneFriuli riforme di cui l’Italia ha bisogno; in Parlamento troverà un’opposizione diversa dal passato, perché costituita da un numero ristrettissimo di gruppi parlamentari: Partito democratico e Italia dei valori, Unione di Centro e il gruppo misto. 5 I risultati alla CAMERA nei comuni diocesani Brugnera Caneva Cappella M. Cessalto Ceggia Chiarano Cison Codognè Colle Umberto Conegliano Cordignano Farra di Soligo Follina Fontanelle Fregona Gaiarine Godega Gorgo Lentiai Mansuè Mareno Mel Miane Moriago Motta Oderzo Orsago Pieve di Soligo Portobuffolè Refrontolo Revine Sacile San Fior Santa Lucia S.Pietro di Fel. S.Polo di Piave S.Vendemiano Sarmede Sernaglia Susegana Tarzo Torre di Mosto Trichiana Vazzola Vidor Vittorio Veneto 2,69 4,25 4,68 3,32 4,30 3,42 2,85 3,75 5,10 5,12 5,31 4,11 3,53 3,15 4,91 3,41 3,68 3,28 4,46 3,31 3,65 6,27 4,80 4,52 3,28 3,74 4,74 4,28 3,76 3,75 4,02 4,9 4,09 4,46 5,16 3,09 4,76 4,13 3,78 4,48 3,72 2,2 6,01 3,38 4,59 5,26 17,06 29,26 30,89 21,91 33,31 18,71 25,05 21,11 23,73 27,19 23,58 18,32 23,94 17,49 24,77 20,27 24,63 13,93 31,17 15,41 20,05 28,30 24,54 20,00 18,01 23,25 27,56 17,99 13,66 15,37 29,11 25,11 16,52 25,84 23,08 15,4 22,09 26,07 17,95 22,8 22,01 24,33 31,26 18,27 18,92 31,48 28,07 22,88 27,31 31,48 25,01 42,17 28,09 37,87 31,97 23,77 33,97 38,51 30,75 38,74 32,16 37,10 35,07 42,02 28,01 38,89 34,24 22,97 35,17 41,23 34,16 32,65 35,64 36,33 38,22 43,09 29,78 20,80 36,74 28,92 33,54 36,81 38,05 35,46 44,05 31,9 33,21 28,15 21,45 37,32 41,77 24,07 41,59 30,46 24,05 32,55 24,62 25,66 27,31 24,94 25,17 28,93 24,14 25,99 24,62 28,23 23,31 26,59 24,58 29,15 21,00 32,02 28,74 19,91 20,55 21,06 33,37 27,14 19,94 27,21 35,64 23,88 21,07 34,87 30,84 26,76 24,18 31,27 23,18 23,34 21,06 27,36 24,59 28,65 20,14 26,96 22,94 24,39 5,22 4,29 4,88 4,34 4,65 3,89 4,98 5,32 4,95 5,77 5,41 5,38 6,35 5,33 4,16 5,53 4,53 4,60 5,98 4,03 5,6 8,62 5,03 5,98 4,79 4,92 5,11 4,72 2,38 6,04 5,06 6,03 4,65 4,74 4,92 6,41 4,88 3,33 5,71 4,62 5,93 6,78 8,99 6,13 3,84 4,98 2,12 2,07 1,93 1,40 1,43 1,45 4,01 1,84 2,38 2,61 2,22 2,32 3,88 2,45 3,40 1,79 1,70 2,07 1,63 1,89 1,68 2,32 3,67 2,11 2,00 2,71 1,32 3,43 2,57 1,92 2,83 2,93 1,81 2,22 2,36 2,3 1,55 2,09 2,37 2,47 2,25 2,4 1,94 2,13 2,78 2,1 0,78 2,33 2,37 1,91 2,73 1,03 3,04 1,55 2,25 2,19 1,73 1,61 1,83 1,28 3,40 1,10 1,85 1,25 2,61 0,95 1,65 3,79 1,97 1,35 1,02 1,94 1,69 1,48 1,39 1,46 3,28 1,78 1,32 2,18 1,61 0,94 1,78 1,77 1,57 1,87 3,72 3,51 3,96 1,48 1,68 3,09 media 4,12 22,62 33,25 26,39 5,21 2,28 1,98 ComuneMareno ComuneMoriago Sindaco eletto: Eugenio Tocchet (PdL - Lega - Udc) 77,5% Gli altri candidati: Giorgio Borsoi (Civica Obiettivo Mareno) 22,49% on c’è stata partita a Mareno di Piave. Il successo del sindaco uscente, Eugenio Tocchet, è stato travolgente. Tocchet, che correva con il sostegno del Popolo della libertà, della Lega Nord e dell’Udc, ha ottenuto quasi 10 punti in più rispetto a quanto gli stessi partiti hanno preso nelle elezioni politiche. Tocchet ha davanti ora altri 5 anni per dare compimento al proprio programma amministrativo. Sindaco eletto: Giuseppe Tonello (Lega Nord - Tonello Sindaco) 44,77% Gli altri candidati: Luciano Giotto (Vivere il domani) 26,04%; Lina De Conti (Per Moriago e Mosnigo) 12,16%; Cinzia Frezza (Proposta Comune) 11,47%; Michele Recchia (La Destra) 5,53% a vicesindaco di Pergentino Breda a sindaco grazie al consenso di quasi metà dei moriaghesi. A Moriago è stata netta l’affermazione di Giuseppe Tonello. Affermazione cui ha contribuito l’appoggio della Lega Nord, che ha goduto dell’“onda lunga” del successo delle elezioni politiche. ComuneMotta Pdl e Lega vincono dappertutto Non molto diversi i risultati nella Regione Friuli Venezia Giulia e nei tre Comuni diocesani in cui si è votato per rinnovare il consiglio comunale. Il centrodestra di Popolo della libertà e Lega Nord ha fatto il pieno. Alle regionali friulane Renzo Tondo manda a casa il governatore uscente (e favorito) Riccardo Illy, che forse ha pagato la decisione di anticipare da giugno a domenica scorsa le elezioni per accorparle nell’election day. A livello locale, vincono i candidati che più o meno esplicitamente (ovvero con i simboli o con civiche) si riferiscono a Lega Nord e centrodestra, con risultati numerici senza necessità di commento. Nei prossimi numeri conosceremo meglio i nuovi sindaci. Presidente eletto: Renzo Tondo (Lega Nord, Pensionati, Udc, Pdl) 53,82% Gli altri candidati: Riccardo Illy (Slovenska Skupnost, Cittadini per il presidente, Sinistra l’Arcobaleno, Italia dei valori, Pd) 46,18% ittoria netta per Tondo, ancora più netta nei comuni diocesani: a Brugnera Tondo al 76,74%, Illy al 23,26%; a Caneva Tondo al 57,66%, Illy al 42,34%; a Prata Tondo al 75,86%, Illy al 24,14%; a Sacile Tondo al 63,11% e Illy al 36,89%. E il centrodestra guarda con fiducia alle comunali 2009. V N D Sindaco eletto: Paolo Speranzon (Lega Nord - Forza Motta) 56,17% Gli altri candidati: Giuseppe Sartori (Pdl - Udc) 26,03%; Maurizio Orlando (Pd) 13,06%. otta sceglie Speranzon. E sceglie anche Panighel. Perché tutta la sua giunta, escluso l’assessore esterno Gargan, è stata rieletta. Speranzon, dopo aver promesso continuità con l’amministrazione precedente, ha già promesso che “squadra che vince non si cambia”. L’approvazione a Panighel, e quindi a Speranzon, è nei numeri: alle nazionali Lega al 34%, alle comunali al 56%. M Attualità 20 aprile 2008 TRA WELFARE PARALLELO E BADANTI, LA PROPOSTA DELLE ACLI TREVIGIANE Un lavoro di cura M olti sono i fattori che spiegano il crescente impiego di donne immigrate nel lavoro domestico e di cura, tra i quali: il progressivo rarefarsi della figura della casalinga impiegata a tempo pieno nella cura della casa e dei familiari, il diffondersi della famiglia di stampo “nucleare” e l’incapacità dei servizi di welfare di far fronte in maniera adeguata alle necessità di cura e assistenza. Una grande necessità Molte famiglie patiscono un eccessivo “sovraccarico funzionale” che rende il ricorso a supporti esterni una concreta necessità. Si sviluppa così una sorta di welfare parallelo, che esula da qualsivoglia programmazione, si sostiene principalmente sulla manodopera immigrata e rappresenta la risposta più immediata e spesso unica alle difficoltà delle famiglie. Tutto ciò lo si è potuto evidenziare grazie all’indagine, promossa dalla presidenza provinciale delle Acli di Treviso, sul fabbisogno di assistenza domiciliare in provincia e condotta su un campione di più di 200 tra datori di lavoro (famiglie) e lavoratrici. I bassi livelli di welfare che contraddistinguono il nostro Paese sono prevalentemente orientati ad una fetta di popolazione, per quanto contraddistinta dai livelli più elevati di bisogno, del tutto marginale e limitata. Il trasferimento dell’onere dell’assistenza alle famiglie è invece la strategia prevalente e coinvolge oggi, soprattutto nell’ambito dell’assistenza a persone anziane e/o non autosufficienti, un numero considerevole di nuclei familiari. Essi risultano impegnati emotivamente, ma anche economicamente, nel soddisfare questi crescenti bisogni di cura ed assistenza e poiché l’offerta pubblica è scarsa, forse inadatta o troppo onerosa, il ricorso ad un’offerta privata, più economica e maggiormente personalizzata, risulta quasi inevitabile. Le insidie del privato Dall’indagine si rileva che quella delle famiglie è spesso una non scelta, ma l’affidarsi all’unica soluzione possibile o per lo meno la più rapida, ovvero la “badante”. Decisione questa che nasconde molte insidie: - l’assenza di “garanzie” in merito a un’adeguata formazione e alle competenze di base (senza tralasciare il fatto che, in alcuni casi, ad essere modeste sono addirittura le conoscenze linguistiche); - un’attenzione ed un “impegno Per una svista, nel numero scorso non abbiamo indicato che la foto di sfondo di copertina era tratta dal libro “Emozioni dal cielo”, di Giuseppe Calissoni e Luigi Vergerio, edito dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane. Ce ne scusiamo con autori e lettori. burocratico” non indifferente (permessi di soggiorno, contratto di lavoro, eccetera); - la percezione della “estraneità” della lavoratrice rispetto all’ambiente familiare e domestico; - l’incertezza rispetto alla possibilità dell’instaurarsi di un rapporto “fiduciario”. La “relazione di cura” è complessa e in parte risente delle difficoltà da parte delle famiglie di calarsi appieno nel ruolo di “insoliti” datori di lavoro. La scelta del welfare nazionale di trasferire loro l’onere della “produzione” e della “gestione” dei servizi di cura ed assistenza, riconoscendo per lo più a questo tema scarsa considerazione, in parte motiva quella “anarchia dominante” spesso riscontrata in quest’ambito e in quella sfera del welfare parallelo al quale le famiglie sempre più spesso attingono per far fronte ai propri bisogni assistenziali. Le proposte delle Acli Quali le proposte d’intervento che come Acli ci sentiamo di fare in questo difficile ambito del welfare nazionale? È necessario, per prima cosa, costruire un welfare della cura, inserendo meccanismi di corresponsabilità pubblica nel governo complesso del fenomeno. Occorrono strategie in grado d’incidere contemporaneamente e a più livelli per affiancare sia la famiglia che la lavoratrice. La promozione del lavoro di cura intesa come tutela di due soggetti deboli, famiglia e lavoratrice, va collocata nell’area delle politiche del welfare e della famiglia. Solo in questo modo è possibile trasformare il lavoro di cura da lavoro subalterno e sommerso in vera e propria professione appetibile sia dal punto di vista contrattuale, attraverso riforme adeguate, sia per quanto riguarda la sua considerazione sociale, superando quella sorta di “abusivismo di necessità” che si è ormai affermata con forza nella nostra società. Il lavoro di cura oggi, a partire dall’esperienza delle lavoratrici immigrate, può essere uno spazio di approfondimento per una possibile dimensione professionale che lo riscatti dalla svalutazione sociale conferitagli, gli riconosca diritto di cittadinanza, attraverso percorsi formativi, metodologie e strategie tendenti a valorizzarlo per la sua specificità. A 40 ANNI DALL'ASSASSINIO DI MARTIN LUTHER KING 4 aprile ’68: Ho un sogno felice di unirmi a voi «storia Sinonocome questa che passerà alla la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività. Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la vita del negro è ancora purtroppo paralizzata dai ceppi della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento anni dopo, il negro ancora vive su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale; cento anni dopo, il negro langue ancora ai margini della società americana e si trova esiliato nella sua stessa terra». Questo testo pronunciato da Martin Luther King nel 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà è oggi attuale più che mai non solo per le tensioni razziali che oggi si vivono ancora negli Stati Uniti, ma anche se rapportato ai tragici fatti di Lhasa (Tibet), che hanno reso evidenti le forti contrapposizioni che oggi si vivono nella Cina tra modernità e repressione. A quarant’anni dal suo assassi- Le Acli considerano il lavoro di cura come valore e bene sociale di cui la comunità dovrebbe condividere la responsabilità. Più informazione e sostegno Occorre, inoltre, puntare l’attenzione sulla necessità di diffondere tra le famiglie molta più informazione. Una significativa campagna informativa, sia rispetto ai rischi legati “al fai da te”, sia in merito alla varietà dell’offerta pubblica esistente, eviterebbe di incorrere in situazioni limite dalle quali è spesso difficile uscire in modo indolore – e solo per le quali oggi è previsto o si fa ricorso all’aiuto delle istituzioni –. In questo senso devono essere sfatate le credenze comuni e gli stereotipi spesso diffusi, fornendo alle famiglie un reale, concreto e diffuso sostegno nel compimento delle proprie scelte. Dobbiamo, inoltre, rendere più efficiente (interattiva) ed efficace la rete di servizi esistente integrando il più possibile in essa il ruolo dell’assistente familiare. Puntare, per quanto è possibile, al potenziamento delle reti di vicinato e, più ampiamente, al capitale sociale disponibile a livello di comunità, al fine di rafforzare le risorse disponibili nel contesto familiare. Infine, sostenere ancor più di quanto si faccia ora la famiglia, non solo con apposite e mirate misure finanziarie, ma soprattutto con il potenziamento dell’offerta di servizi e la reale applicazione degli strumenti di conciliazione già esistenti. Il contesto dei servizi alla persona in questo momento storico di revisione del welfare, pone il lavoro di cura al centro di una ristrutturazione più che mai necessaria e urgente. Dare dignità al lavoro di cura significa oggi dare dignità alle lavoratrici del settore e alle persone assistite. L’unica via possibile appare quindi quella di creare un lavoro di cura: tutelato, professionalizzato, umano, economicamente appetibile, inserito nella rete di servizi sociali pubblici e privati. La presidenza provinciale delle Acli nio a Memphis, Tennessee (4 aprile 1968), la figura di Martin Luther King può rivelarsi preziosa da riscoprire: protagonista di una lotta nonviolenta con al centro uno dei grandi nodi contemporanei, la tensione interetnica. Il suo impegno civile ha cambiato in modo radicale la vita degli afro-americani pur lasciando aperti problemi come la distribuzione del reddito, l’accesso ai servizi socio-assistenziali, la marginalità sociale degli immigrati. Quando, nel 1955, ebbe avvio la lotta nonviolenta per i diritti civili, nel sud degli Stati Uniti vigeva un sistema di rigida “segregazione” per legge, in base al quale tutti gli spazi pubblici, dagli autobus ai ristoranti, dalle scuole alle chiese, erano rigidamente o per i bianchi o per i neri. Ai neri erano negati i diritti basilari, tra cui quello del voto. Il movimento nonviolento, sotto la guida di King, seppe trovare la strada per superare alcune profonde discriminazioni ottenendo la cancellazione delle leggi sulla discriminazione e la pa- INAS-CISL TUTELA LE VITTIME DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO irca 1.260 morti bianC che e 913.500 infortuni sul lavoro: le stime dell’Inail per il 2007 parlano ancora di una situazione allarmante. Dietro questi numeri c’è una vera e propria emergenza sociale: in Italia, infatti, sono moltissimi i lavoratori coinvolti in incidenti o colpiti da patologie di origine lavorativa. Molti di loro muoiono o diventano invalidi. L’Inas, patronato della Cisl, è impegnato da oltre 50 anni nella tutela dei diritti delle vittime di infortuni e malattie professionali e dei loro familiari. L’Istituto, infatti, segue i lavoratori e le lavoratrici sin dalla predisposizione della denuncia, avvalendosi della competenza dei medicilegali convenzionati per valutare il danno subito in seguito a questo genere di incidenti. Il patronato, grazie alla professionalità e all’esperienza dei propri operatori, si occupa anche di presentare eventuali ricorsi – spesso necessari per ottenere il riconoscimento delle prestazioni Inail – utilizzando la consulenza dei propri avvocati. Il patronato aiuta così i lavoratori a districarsi tra le norme in materia, estremamente complesse: gli operatori dell’Inas-Cisl assistono con professionalità i lavoratori che hanno subito un infortunio, per far ottenere loro un equo riconoscimento dei danni riportati e tutelare, così, i loro diritti. informazione pubblicitaria 6 rità formale. Fu una lotta rigorosamente e dichiaratamente nonviolenta, che presenta molte analogie con quella fatta dai monaci tibetani. Le preghiere, i canti, le assemblee, i raduni, le marce di protesta, gli scioperi: questi furono i mezzi utilizzati dal movimento nonviolento. Fino alla fine King considerò un momento centrale della lotta la presa di coscienza: tenne a lungo la “scuola di nonviolenza” e nei suoi discorsi ribadiva che le premesse della sua posizione stavano nella vita di Gesù. King ripeteva spesso che chi compie la scelta nonviolenta è pronto ad accettare la nonviolenza, sa dal Vangelo che non c’è resurrezione senza la croce e non c’è libertà senza sofferenza. “We shall overcome”, vinceremo: King citava spesso nei suoi discorsi l’antico canto degli schiavi neri che sognavano la liberazione. È di questo sogno di pace, di giustizia e di speranza che ci parla ancora Martin Luther King, nel quarantesimo anniversario del suo assassinio. Enrico Vendrame L’Azione - Attualità 20 aprile 2008 7 ENTRO IL 12 MAGGIO LE COMPOSIZIONI A L’AZIONE Giuria di amici per il concorso A grandi passi s’avvicina il 12 maggio, cioè il termine ultimo per l’invio dei racconti a L’Azione ([email protected]) per partecipare al concorso letterario “La Piave, fiume di guerra e di pace”. Accompagniamo lo scorrere del tempo segnalando che altri racconti arrivano in questi giorni in redazione, e andando a conoscere anche gli altri componenti della giuria del concorso: dopo Vitalino Vendrami e Lois Bernard la settimana scorsa, stavolta tocca a Donata Gai ed Arturo Pellizzon. Con loro, naturalmente, anche il direttore de L’Azione don Giampiero Moret. Ma se i giurati ancora attendono il momento di entrare in azione (ma anche in Azione) per leggere quanto voi avete prodotto, il comitato promotore del concorso è già in piena attività. L’ultima riunione, svoltasi nella sede degli Alpini a Tovena, è servita a programmare la cerimonia di premiazione. Ma in comitato ci si gode il piacere della compagnia: non a caso il prossimo incontro è stato fissato a giugno nella sede degli Alpini di Tovena sul San Boldo: alla riunione seguirà un pranzo aperto a familiari ed amici. C’è stato anche un mutamento nella composizione del comitato: è uscito il gruppo Alpini di Miane, è entrata la Pro loco di Tovena. I co-organizzatori, con L’Azione, del concorso letterario, sono dunque: Agesci gruppo di Vittorio Veneto 1 (rappresentato da Flavio De Bin), Cimbri del Cansiglio (con Lino Azzalini), La via dei Mulini (Luigia De Luca), Comunità montana delle Prealpi trevigiane (Giuseppe Calissoni), Comunità montana Val Belluna (Gianfranco Miglioranza), Consorzio Pro loco del Quartier del VOLONTARIATO: BANDO REGIONALE MILLE EURO AI “CENTINI” CASE DI RIPOSO MENO CARE cade il prossimo 15 maggio il termine entro il quale le organizzazioni di volontariato del Veneto iscritte al Registro regionale possono presentare domanda di contributo per le attività e i progetti da svolgere nel 2008. Lo stabilisce un apposito bando regionale approvato dalla Giunta regionale del Veneto. I contributi possono essere richiesti sia a sostegno dell’attività ordinaria, sia per specifici progetti di solidarietà. Nel 2007 sono state 42 le associazioni iscritte al Registro regionale che hanno ricevuto finanziamenti per 450 mila euro. Le domande di contributo regionale e i moduli specifici per compilarle vanno richiesti alla Direzione regionale per i servizi sociali, Servizio terzo settore, Ufficio volontariato, Rio Novo, Dorsoduro 3493, 30123 Venezia. ndare bene a scuola... paga. La legge 1/2007, modificando gli esami di maturità non solo ha reso più selettive e serie le prove, reintroducendo le commissioni miste, elevando i requisiti per i cosiddetti ottisti (ora per saltare la quinta superiore e fare subito la maturità non basta la media dell’otto in quarta, ma serve anche la media del sette nelle classi precedenti e nessuna bocciatura alle superiori) e riducendo il numero di privatisti, ma ha anche voluto per la prima volta premiare automaticamente gli studenti che eccellono. Ad ogni studente che si diplomi con il massimo dei voti verranno dunque dati mille euro, non in denaro, ma in buoni da reinvestire nel prosieguo degli studi o per l’acquisto dei libri, testi universitari, abbonamenti a riviste scientifiche. Lo scorso anno il punteggio massimo con la lode fu dato allo 0,7% dei circa 450 mila diplomati: sette super-bravi ogni mille maturati. a Giunta regionale ha aggiornato la quota riconosciuta per l’accoglienza degli anziani non autosufficienti e disabili nei Centri servizio residenziali, con un incremento del 2,5% rispetto al 2007, riconoscendo pertanto un contributo giornaliero pro capite per anziani non autosufficienti di 46,87 euro per i livelli assistenziali di I livello, di 53,57 euro per il II livello, mentre per i Centri diurni la quota di rilievo sanitario è di 26,77 euro. Per quanto riguarda le persone con disabilità la quota di rilievo sanitario è di 53,57 euro per il I livello, di 46,87 euro per il II e di 33,47 euro per il III. Si tratta di un provvedimento che consente agli enti gestori di contenere la retta a carico delle famiglie delle circa 24 mila persone non autosufficienti accolte nei circa 330 servizi residenziali e semiresidenziali della Regione. La spesa complessiva per la Regione è di 429 milioni di euro. S Piave (Roberto Franceschet), Consorzio Pro loco Sinistra Piave-Val Belluna (Piero Bassanello), Pro loco di Miane (Gianantonio Geronazzo), Pro loco di Tovena (Denis De Pin), gruppo Marciatori di Refrontolo (Mario Soldà), gruppo Alpini di Refrontolo (Ferdinando De Martin), gruppo Alpini di Tovena (Mario Magagnin), gruppo Alpini, Aib e Pc di Lentiai (Delfino Grigoletto e Dario Dalla Zanna), DONATA GAI, GIÀ CONCORRENTE er tanto tempo Donata P Gai è stata dall’altra parte della barricata. Il medico in pensione di Col San Martino, infatti, è alla sua prima esperienza come giurato di concorso letterario, ma più volte ha invece scritto lei stessa racconti per concorsi. Quindi può ben immaginare cosa si aspettano i partecipanti... «Direi di sì. Si aspettano un giudizio obbiettivo. E questo per me si fonda su tre presupposti. Anzitutto l’età del partecipante. Poi: la lingua italiana ha delle regole, che non possono essere violate: chiedo il rispetto della correttezza formale. Non posso sopportare che uno scriva : “io pensavo che avrei andato”. Infine, l’originalità: preferisco un ragazzino di terza A media che mi scrive anche solo venti righe, ma che hanno un senso, piuttosto che chi sproloquia per 20 pagine, anche se lo fa in buon italiano». Cosa consiglia a uno scrittore in cerca di ispirazione per il nostro concorso? Di passare una giornata sul Piave o di chiudere gli occhi seduto sulla poltrona di casa senza disturbi intorno? «L’una e l’altra cosa, e non lo dico per eludere la domanda. Se vado e vedo il Piave ho un dato oggettivo che posso interpretare. Ma posso anche restare sulla mia poltrona e immaginare il Piave dei primi fanti il 24 maggio, il Piave dei Longobardi, il Piave che fra 10 mila anni non ci sarà più. Basta che quello che scrivo abbia un senso». L Il comitato promotore del concorso letterario riunito nella sede degli Alpini di Tovena gruppo Alpini, Aib e Pc di Mel (Renzo Grigoletto), gruppo Alpini, Aib e Pc di Trichiana (Renato Ranon). Il concorso “Raccontiamo la montagna delle Prealpi bellu- nesi e trevigiane” ha anche il patrocinio di Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia, Corpo forestale dello Stato, Comitato provinciale Unpli di Treviso. ARTURO PELLIZZON (HISTORIA) er Arturo Pellizzon, porP denonese di Azzanello di Pasiano, “La Piave - fiume di guerra” non è il titolo di un concorso letterario. È un compagno di infanzia. «Mio nonno – racconta Pellizzon – aveva combattuto la prima guerra mondiale sull’altopiano di Asiago, ma anche sul Piave, a Fagarè. E da piccolo mi riportava in questi luoghi. Poi nel tempo mi è stato spesso chiesto di andare a raccontare della Grande Guerra a scuole, associazioni... E così è diventato un ambito in cui ho letto qualche libro in più». Dei moltissimi che ha comunque frequentato, come nutrimento della sua grande passione per la storia: è anche presidente del gruppo di studi storici e sociali pordenonese “Historia”. Ad un aspirante scrittore di un racconto ambientato durante la Grande Guerra, cosa consiglierebbe di leggere? «Di libri ce ne sono tantissimi, di tutti i tipi. Ma andrò controcorrente: consiglierei di guardare molto le immagini. Quella del 1915-18 è stata la prima guerra fotografata, tante foto sono state pubblicate, ed è un patrimonio in continuo aggiornamento, con fotografie finora inedite. Credo che vedere i volti dei soldati, il loro abbigliamento, anche le immagini degli svaghi che la vita in trincea consentiva, possa stimolare i nostri scrittori» Nel caso di racconti ambientati sul Piave durante la prima guerra mondiale, chiederà la massima precisione del quadro storico? Uno strafalcione sarà sufficiente a farle penalizzare il racconto? «Credo che mi abbiano chiesto di far parte della giuria proprio per le mie competenze di storico, quindi mi sento in dovere di essere particolarmente attento a questo. Ma la fantasia permette di esprimere liberamente le emozioni: per questo se in un racconto incentrato, poniamo, sulla paura del soldato ci sarà qualche incongruenza, non mi scandalizzerò. Anche se non sarebbe male se ci fosse cura anche della ricostruzione storica». Congresso nazionale delle Acli Rinviato di circa un mese a causa delle concomitanti elezioni politiche, si svolgerà a Roma, dall’1 al 4 maggio, il 23º Congresso nazionale delle Acli. A distanza di 4 anni dall’assise di Torino, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani eleggeranno il loro presidente nazionale, con il voto di oltre 600 delegati eletti a loro volta dai Congressi provinciali. Tema: “Migrare dal Novecento, abitare il presente, servire il futuro. Le Acli nel XXI secolo”. Mercoledì 30 don Ciotti a Treviso La terza e ultima serata della Scuola di formazione socio-politica organizzata dall’Ascom provinciale, prevista per mercoledì 16 aprile, è stata rinviata a mercoledì 30 aprile, sempre a casa Toniolo a Treviso, alle 20.45. Relatore sarà don Luigi Ciotti. Bando 2008 per servizio civile La giunta regionale ha approvato il bando 2008 per la selezione di 127 volontari da impiegare in progetti di servizio civile regionale. La domanda va presentata direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto entro le 14 di venerdì 30 maggio, utilizzando l’apposita modulistica che si può scaricare dal sito venetosociale.it. Festival delle città impresa Conegliano e Vittorio Veneto ospiteranno sabato 19 e domenica 20 aprile, assieme a 4 altre città trivenete, il Festival delle città impresa, promosso dalla rivista NordEst Europa: due giorni di convegni ed incontri per portare all’attenzione nazionale il tema dell’impresa legata al territorio, facendo emergere punti di forza e debolezza del sistema Nord-Est. 20 aprile 2008 NON SI INVERTE LA TENDENZA ALLA DIMINUZIONE INTERVISTA A PADRE ENZO BIANCHI In minoranza con serenità «L a nostra è una società in cui la cristianità, cioè quella coincidenza tra società e popolo cristiano, è venuta meno. E, lo si voglia o no, ormai i cristiani sono una minoranza all’interno della nostra società». Parte da questa constatazione l’intervista che Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, ha rilasciato ai settimanali diocesani del Triveneto. «La maggior parte degli uomini vive nell’indifferenza religiosa. Non c’è un’opposizione vera e propria al cristianesimo o alla fede cristiana, come ai tempi della concorrenza tra il cristianesimo e le ideologie messianiche politiche. Attualmente c’è, invece, un cristianesimo che non è più auto-evidente. Non è neanche in grado di fornire una cultura a una società che è diventata plurale, anche nell’etica. È la nuova situazione in cui si trova a vivere il cristianesimo in Europa». Nel suo libro “La differenza cristiana” (Einaudi Editore) lei descrive il rapporto tra il mondo cristiano e quello laico in termini di conflitto. C’è davvero un conflitto in atto? «Direi di sì. Anzi, si è aggravato rispetto a due anni fa, quando ho scritto “La differenza cristiana”. Perché allora era un conflitto dovuto soprattutto all’incomprensione, adesso è diventato un conflitto più acceso, c’è una vera e propria ostilità. E, mentre fino qualche anno fa si cercava di colpire soprattutto gli effetti del cattolicesimo in politica o nella società, adesso abbiamo un certo numero di pubblicisti e di scrittori che attaccano il cristianesimo e attaccano la fede. Questa è una novità. Indubbiamente non si può dire con questo che i cristiani nella società occidentale siano assediati: sarebbe un’affermazione che non darebbe conto della testimonianza di tanti cristiani in altre zone del mondo, dove Enzo Bianchi sono veramente perseguitati. Però è vero che c’è un conflitto e che in questi ultimi due o tre anni si è accresciuta l’incomprensione reciproca. Sono pochi i laici che vogliono ancora dialogare con i cristiani». Lei fa spesso autocritica. Quali sono gli errori compiuti dai cristiani in questa difficoltà di dialogo? «L’errore più grande è quello di comunicazione. Sembra davvero che non solo i cristiani laici ma alcune volte anche le fi- La nostra è una società in cui la cristianità, cioè quella coincidenza tra società e popolo cristiano, è venuta meno gure istituzionali ecclesiastiche stesse non siano capaci di parlare, di farsi capire. Quante volte assistiamo a un pronunciamento, poi si attende la reazione e, quindi, segue una smentita o una correzione. Questo atteggiamento indica, certamente, un’incapacità di comunicare, ma toglie anche autorevolezza alle voci ecclesiali. I cristiani, poi, hanno questa incapacità a testimoniare la loro fede e i loro valori a livello antropologico. Per cui, sovente, adottano ancora un linguaggio dogmatico e confessionale che i non credenti non capiscono e finiscono, quindi, I MUSULMANI SUPERANO I CATTOLICI Annuario Pontificio uscito in questi giorni il È nuovo Annuario Pontificio. Tra le novità rilevate in questa edizione c’è il “sorpasso” dei musulmani rispetto ai cattolici nel mondo: il 17,4% per giudicarli dei fondamentalisti e degli integralisti. La colpa è nostra, perché non siamo capaci di far comprendere che i valori che difendiamo sono tutti al servizio dell’umanizzazione». C’è una urgente necessità di nuovi linguaggi, di nuovi parametri linguistici? «Certamente. È necessario farci capire. E poi il cristianesimo ha anche un’altra particolarità: non è solo una questione di contenuti, ma anche di stile. Noi possiamo anche affermare dei contenuti buoni, ma se lo facciamo con uno stile che non è conforme al Vangelo e a Gesù Cristo, finendo per avere un atteggiamento offensivo, ostile, di arroganza e di prevaricazione, allora, secondo me, le difficoltà del dialogo aumentano». Lei afferma anche che il cristianesimo non parla al mondo moderno per “un difetto di coerenza tra quello che i cristiani predicano e quello che vivono”. «Questo è vero, ma non vorrei enfatizzarlo. I cristiani sono sempre inadeguati rispetto al Vangelo: noi tutti siamo mancanti. C’è, però, una novità. Oggi si permette a molti di difendere quei valori cristiani, che loro per primi – nella loro vita – non hanno saputo né difendere, né vivere. E questo, direi, con una specie di accettazione pacata da parte di tutti, mentre ciò dovrebbe essere scandaloso. E richiederebbe a questi cristiani di non assumere toni arroganti, ma di avere, invece, un atteggiamento di umiltà, confessando che la loro fragilità è come quella degli altri, che non riescono a vivere le leggi della Chiesa, come la fedeltà matrimoniale o l’etica sessuale. Io credo che si tratti solo di essere realisti e di non voler dare lezioni agli altri o costringerli su vie quando noi stessi siamo stati incapaci di percorrerle». Giorgio Pilastro contro il 19,2% (secondo dati che si riferiscono al 2006). Si tratta del risultato di rilevazioni effettuate nei Paesi interessati e consegnate alle Nazioni Unite. Se però il confronto viene fatto tra tutti i cristiani – cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti –, allora si arriva al 33% della po- Materne, contributi pubblici deludenti l progresso fatto in questi ulImaterna, timi anni in Italia dalla scuola oggi denominata scuola dell’infanzia, è rilevante, e perciò riconosciuto e apprezzato nel nostro Paese e all’estero. Oggi le istituzioni per l’infanzia sono tutte “vere” scuole e, fatte salve poche eccezioni, si tratta di scuole di qualità. La risposta dello Stato nei confronti del cammino che queste scuole hanno fatto, con impegno e serietà, è deludente. Chi avrebbe mai detto che nessuna delle forze politiche che finora hanno occupato i seggi parlamentari avrebbe sentito il dovere di portare a compimento la legge 10 marzo 2000, n. 62, sulla parità scolastica? Legge che subito fu giudicata insufficiente. La legge 62 ha senza dubbio i suoi meriti ma non è di fatto completa, perché non risolve per nulla il problema fondamentale per cui era stata tanto attesa: si tratta del disagio economico nel quale le scuole d’infanzia paritarie sono costrette a vivere. Cifre alla mano, e riferendoci alla situazione del Veneto, possiamo renderci conto del disagio nel quale si dibattono queste scuole che, nate dalla comunità e sostenute dalla stessa, sono stimate e apprezzate. Si tratta di scuole parrocchiali, di congregazioni religiose, Ipab e di associazioni di genitori. Nel Veneto, le scuole paritarie sono 2.387, frequentate da 85.355 bambini (pari al 66% dei frequentanti) dei quali 508 diversamente abili e 6.153 stranieri. A proposito di bambini stranieri, va rilevato che sono sempre più numerosi quelli che di fatto frequentano senza che la famiglia concorra alla copertura della spesa. Grandi sforzi sono stati fatti per ammodernare le strutture e renderle conformi alle disposizioni di sicurezza previste dalla legge. Importante è ribadire che il miglioramento sul piano educativo e didattico dipende dall’azione di elevazione della preparazione delle docenti, le quali hanno uno stipendio che è al di sotto di circa 500 euro al mese rispetto a quello percepito dalle maestre dello Stato. Questa è una enorme ingiustizia. Nelle scuole materne del Veneto lavorano 7.868 persone, di cui 4.994 docenti. Quanto durerà ancora la disparità di trattamento dei bambini frequentanti la scuola direttamente gestita dallo Stato rispetto a quelli che frequentano le scuole gestite dal privato sociale? Lino Armellin presidente regionale Fism I costi delle scuole materne in provincia di Treviso contributi degli enti pubblici Isono: alle scuole materne private - dallo Stato 53,25 euro pro capite mensili; - dalla Regione 11 euro pro capite mensili; - dal Comune, che interviene in maniera molto differenziata, si presenta la media di 30,80 euro pro capite mensili; - altri introiti (offerte, liberalità, doni…) 21,95 euro; - e la famiglia interviene con circa 130 euro mensili. La somma totale è pertanto di 247 euro mensili per bambino. L’esiguità della somma appare chiara se teniamo presente che lo Stato per un bambino di scuola materna statale spende 665 euro. La cifra di circa 604 euro viene pagata dai comuni che direttamente gestiscono scuole comunali. polazione mondiale. Sebbene si registri nel mondo un sostanziale aumento delle vocazioni e delle ordinazioni sacerdotali, per le religiose gli indici sono negativi, anche se in questi ultimi anni si è registrato un calo meno accentuato di quanto lo fu negli anni tra il 1970 e il 2000. Per quanto riguarda l’aumento di vocazioni sacerdotali basta un dato: negli anni Settanta i seminaristi di filosofia e di teologia erano circa 69 mila, mentre l’ultima statistica parla di 115 mila. Dal 2009 l’intero Annuario potrebbe essere messo on-line. 20 aprile 2008 NON SI INVERTE LA TENDENZA ALLA DIMINUZIONE INTERVISTA A PADRE ENZO BIANCHI In minoranza con serenità «L a nostra è una società in cui la cristianità, cioè quella coincidenza tra società e popolo cristiano, è venuta meno. E, lo si voglia o no, ormai i cristiani sono una minoranza all’interno della nostra società». Parte da questa constatazione l’intervista che Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, ha rilasciato ai settimanali diocesani del Triveneto. «La maggior parte degli uomini vive nell’indifferenza religiosa. Non c’è un’opposizione vera e propria al cristianesimo o alla fede cristiana, come ai tempi della concorrenza tra il cristianesimo e le ideologie messianiche politiche. Attualmente c’è, invece, un cristianesimo che non è più auto-evidente. Non è neanche in grado di fornire una cultura a una società che è diventata plurale, anche nell’etica. È la nuova situazione in cui si trova a vivere il cristianesimo in Europa». Nel suo libro “La differenza cristiana” (Einaudi Editore) lei descrive il rapporto tra il mondo cristiano e quello laico in termini di conflitto. C’è davvero un conflitto in atto? «Direi di sì. Anzi, si è aggravato rispetto a due anni fa, quando ho scritto “La differenza cristiana”. Perché allora era un conflitto dovuto soprattutto all’incomprensione, adesso è diventato un conflitto più acceso, c’è una vera e propria ostilità. E, mentre fino qualche anno fa si cercava di colpire soprattutto gli effetti del cattolicesimo in politica o nella società, adesso abbiamo un certo numero di pubblicisti e di scrittori che attaccano il cristianesimo e attaccano la fede. Questa è una novità. Indubbiamente non si può dire con questo che i cristiani nella società occidentale siano assediati: sarebbe un’affermazione che non darebbe conto della testimonianza di tanti cristiani in altre zone del mondo, dove Enzo Bianchi sono veramente perseguitati. Però è vero che c’è un conflitto e che in questi ultimi due o tre anni si è accresciuta l’incomprensione reciproca. Sono pochi i laici che vogliono ancora dialogare con i cristiani». Lei fa spesso autocritica. Quali sono gli errori compiuti dai cristiani in questa difficoltà di dialogo? «L’errore più grande è quello di comunicazione. Sembra davvero che non solo i cristiani laici ma alcune volte anche le fi- La nostra è una società in cui la cristianità, cioè quella coincidenza tra società e popolo cristiano, è venuta meno gure istituzionali ecclesiastiche stesse non siano capaci di parlare, di farsi capire. Quante volte assistiamo a un pronunciamento, poi si attende la reazione e, quindi, segue una smentita o una correzione. Questo atteggiamento indica, certamente, un’incapacità di comunicare, ma toglie anche autorevolezza alle voci ecclesiali. I cristiani, poi, hanno questa incapacità a testimoniare la loro fede e i loro valori a livello antropologico. Per cui, sovente, adottano ancora un linguaggio dogmatico e confessionale che i non credenti non capiscono e finiscono, quindi, I MUSULMANI SUPERANO I CATTOLICI Annuario Pontificio uscito in questi giorni il È nuovo Annuario Pontificio. Tra le novità rilevate in questa edizione c’è il “sorpasso” dei musulmani rispetto ai cattolici nel mondo: il 17,4% per giudicarli dei fondamentalisti e degli integralisti. La colpa è nostra, perché non siamo capaci di far comprendere che i valori che difendiamo sono tutti al servizio dell’umanizzazione». C’è una urgente necessità di nuovi linguaggi, di nuovi parametri linguistici? «Certamente. È necessario farci capire. E poi il cristianesimo ha anche un’altra particolarità: non è solo una questione di contenuti, ma anche di stile. Noi possiamo anche affermare dei contenuti buoni, ma se lo facciamo con uno stile che non è conforme al Vangelo e a Gesù Cristo, finendo per avere un atteggiamento offensivo, ostile, di arroganza e di prevaricazione, allora, secondo me, le difficoltà del dialogo aumentano». Lei afferma anche che il cristianesimo non parla al mondo moderno per “un difetto di coerenza tra quello che i cristiani predicano e quello che vivono”. «Questo è vero, ma non vorrei enfatizzarlo. I cristiani sono sempre inadeguati rispetto al Vangelo: noi tutti siamo mancanti. C’è, però, una novità. Oggi si permette a molti di difendere quei valori cristiani, che loro per primi – nella loro vita – non hanno saputo né difendere, né vivere. E questo, direi, con una specie di accettazione pacata da parte di tutti, mentre ciò dovrebbe essere scandaloso. E richiederebbe a questi cristiani di non assumere toni arroganti, ma di avere, invece, un atteggiamento di umiltà, confessando che la loro fragilità è come quella degli altri, che non riescono a vivere le leggi della Chiesa, come la fedeltà matrimoniale o l’etica sessuale. Io credo che si tratti solo di essere realisti e di non voler dare lezioni agli altri o costringerli su vie quando noi stessi siamo stati incapaci di percorrerle». Giorgio Pilastro contro il 19,2% (secondo dati che si riferiscono al 2006). Si tratta del risultato di rilevazioni effettuate nei Paesi interessati e consegnate alle Nazioni Unite. Se però il confronto viene fatto tra tutti i cristiani – cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti –, allora si arriva al 33% della po- Materne, contributi pubblici deludenti l progresso fatto in questi ulImaterna, timi anni in Italia dalla scuola oggi denominata scuola dell’infanzia, è rilevante, e perciò riconosciuto e apprezzato nel nostro Paese e all’estero. Oggi le istituzioni per l’infanzia sono tutte “vere” scuole e, fatte salve poche eccezioni, si tratta di scuole di qualità. La risposta dello Stato nei confronti del cammino che queste scuole hanno fatto, con impegno e serietà, è deludente. Chi avrebbe mai detto che nessuna delle forze politiche che finora hanno occupato i seggi parlamentari avrebbe sentito il dovere di portare a compimento la legge 10 marzo 2000, n. 62, sulla parità scolastica? Legge che subito fu giudicata insufficiente. La legge 62 ha senza dubbio i suoi meriti ma non è di fatto completa, perché non risolve per nulla il problema fondamentale per cui era stata tanto attesa: si tratta del disagio economico nel quale le scuole d’infanzia paritarie sono costrette a vivere. Cifre alla mano, e riferendoci alla situazione del Veneto, possiamo renderci conto del disagio nel quale si dibattono queste scuole che, nate dalla comunità e sostenute dalla stessa, sono stimate e apprezzate. Si tratta di scuole parrocchiali, di congregazioni religiose, Ipab e di associazioni di genitori. Nel Veneto, le scuole paritarie sono 2.387, frequentate da 85.355 bambini (pari al 66% dei frequentanti) dei quali 508 diversamente abili e 6.153 stranieri. A proposito di bambini stranieri, va rilevato che sono sempre più numerosi quelli che di fatto frequentano senza che la famiglia concorra alla copertura della spesa. Grandi sforzi sono stati fatti per ammodernare le strutture e renderle conformi alle disposizioni di sicurezza previste dalla legge. Importante è ribadire che il miglioramento sul piano educativo e didattico dipende dall’azione di elevazione della preparazione delle docenti, le quali hanno uno stipendio che è al di sotto di circa 500 euro al mese rispetto a quello percepito dalle maestre dello Stato. Questa è una enorme ingiustizia. Nelle scuole materne del Veneto lavorano 7.868 persone, di cui 4.994 docenti. Quanto durerà ancora la disparità di trattamento dei bambini frequentanti la scuola direttamente gestita dallo Stato rispetto a quelli che frequentano le scuole gestite dal privato sociale? Lino Armellin presidente regionale Fism I costi delle scuole materne in provincia di Treviso contributi degli enti pubblici Isono: alle scuole materne private - dallo Stato 53,25 euro pro capite mensili; - dalla Regione 11 euro pro capite mensili; - dal Comune, che interviene in maniera molto differenziata, si presenta la media di 30,80 euro pro capite mensili; - altri introiti (offerte, liberalità, doni…) 21,95 euro; - e la famiglia interviene con circa 130 euro mensili. La somma totale è pertanto di 247 euro mensili per bambino. L’esiguità della somma appare chiara se teniamo presente che lo Stato per un bambino di scuola materna statale spende 665 euro. La cifra di circa 604 euro viene pagata dai comuni che direttamente gestiscono scuole comunali. polazione mondiale. Sebbene si registri nel mondo un sostanziale aumento delle vocazioni e delle ordinazioni sacerdotali, per le religiose gli indici sono negativi, anche se in questi ultimi anni si è registrato un calo meno accentuato di quanto lo fu negli anni tra il 1970 e il 2000. Per quanto riguarda l’aumento di vocazioni sacerdotali basta un dato: negli anni Settanta i seminaristi di filosofia e di teologia erano circa 69 mila, mentre l’ultima statistica parla di 115 mila. Dal 2009 l’intero Annuario potrebbe essere messo on-line. 10 Chiesa 20 aprile 2008 DAL 29 APRILE AL 1º MAGGIO IN SEI PARROCCHIE La Madonna di Lourdes in diocesi L a copia della statua di Maria Immacolata di Lourdes, a 150 anni dalle apparizioni alla Grotta di Massabielle, arriverà nella nostra diocesi e vi rimarrà per tre giorni, da martedì 29 aprile a giovedì 1º maggio. La peregrinatio Mariae che sta coinvolgendo tutte le sottosezioni d’Italia dell’Unitalsi, ha preso il via l’11 febbraio 2007 con l’incoronazione dell’immagine della Madonna di Lourdes da parte di papa Benedetto XVI nella basilica di San Pietro a Roma. Dopo aver toccato le diverse diocesi dell’Italia del sud e delle isole, ha proseguito il proprio itinerario nelle regioni del centro della penisola e ora è approdata al nord. Nella diocesi di Vittorio Veneto arriverà dal- la Chiesa sorella di Concordia Pordenone, per poi proseguire verso Belluno. Questo particolare pellegrinaggio concluderà la sua parte italiana a settembre. La statua verrà quindi portata a Lourdes durante il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi e sarà collocata per sempre al Salus Infirmorum, la struttura dell’associa- A DIO MONS. VITTORINO MASON Ha seminato con generosità ll’antivigilia della domeniA ca del Buon Pastore, don Vittorino si è assopito ed è spirato in pochi minuti all’ospedale di Conegliano. Tre mesi prima, al manifestarsi della malattia, si era ritirato nella casa di riposo “Immacolata di Lourdes”, dopo un servizio a “Villa Bianca” di Tarzo, durante il quale ha dispensato fiducia e grazia per poco più di un anno. Con lui i compagni di ordinazione compiono il giro di boa, essendo don Vittorino il decimo, su diciotto unti col sacro crisma da monsignor Giuseppe Zaffonato il 19 giugno 1949, a congedarsi dal presbiterio diocesano. A Colfrancui aveva fatto l’ingresso l’8 novembre 1981 ed aveva avuto la piacevole sensazione di essere atteso. Si proponeva di continuare l’opera dei suoi bravi predecessori. «L’ho saputo fare?», si chiedeva al momento del triste commiato, avvenuto il 23 settembre 2006. «Certamente, ho amato questa comunità e la amo tuttora». Aveva maturato la prima esperienza da cappellano a Piavon. Dopo pochi mesi trascorsi a Caneva di Sacile era ritornato in zona, all’Istituto Moro di Oderzo, per cinque anni. Successivamente aveva prestato servizio a Susegana, a Gaiari- ne, infine a Sarone, dove aveva svolto il primo incarico di parroco. A Villanova di Motta si era fermato a lungo, dal 1969 al 1981. Infine cinque lustri a Colfrancui. Qui, don Vittorino – tutti lo chiamano familiarmente ancora così, nonostante la nomina a canonico della Cattedrale annunciata dal vescovo Zenti nel giorno di Pasqua 2006 – ha seminato, sul terreno fertile e sul terreno più arido, con generosità e con intelligenza, sempre in buona fede. Ed ha raccolto quanto le stagioni erano in grado di far fruttare. Per venticinque anni ha lavorato incessantemente nel campo della liturgia, ha curato il decoro della chiesa, interamente restaurata, e degli altri luoghi di culto del territorio, ha amato i ragazzi, offrendo loro spazi d’incontro e occasioni di crescita, ha cercato di mettersi in sintonia con i giovani in continua ricerca, ha coltivato con occhio di predilezione le vocazioni sacerdotali e religiose, ha trepidato per l’unità delle famiglie, è stato accanto ai malati, ha invitato a far tesoro dell’esperienza degli anziani. «Spesse volte sono andata a trovarlo e a lui faceva molto piacere. Allora ho capito che aveva paura della sofferenza, perciò l’ho sostenuto nella pre- zione italiana che dà ospitalità ai malati durante i pellegrinaggi. Una delegazione di volontari dell’Unitalsi vittoriese sarà presente alle 8 di martedì 29 aprile a Concordia per ricevere il simulacro della Vergine. Il suo arrivo in diocesi è fissato per le 8.30 nella chiesa di Torre di Mosto. Da qui ripartirà dopo due oghiera». È una delle tante testimonianze di affetto e di gratitudine raccolte. «Ho conosciuto don Vittorino in tanti episodi di vita quotidiana, nella più assoluta normalità, ad esempio nella preparazione dei momenti di accoglienza per i ragazzi dell’Acr, nelle prove di canto, durante le quali faceva capolino, nella preparazione delle grandi feste. Anche nel confronto duro in cui le nostre idee non combaciavano con le sue, l’ho visto come una grande porta, sempre aperta alla condivisione di ansie, gioia, felicità, gioco, spensieratezza». Aveva il gusto per la liturgia senza fronzoli, ben curata: «Appena arrivato, volle raccogliere subito le voci residue dai successi passati, con l’aggiunta di nuovi ingressi. La ricerca del bello ha portato nel tempo a un servizio liturgico ricco di proposte, dai canti tradizionali ai brani ritmati, più vicini alla sensibilità giovanile, sempre coerenti e validi. Oggi mi piace pensarlo accolto dal Padre al suono di armonie celesti». Aveva nei rapporti interpersonali un’immediatezza di cui egli stesso avvertiva le asperità: «Di carattere un po’ burbero, sapeva essere diretto, sintetico nel parlare, a volte ironico». Una mamma è particolarmente commossa: «È stato un punto di riferimento importante per le famiglie nella formazione cristiana e nella crescita umana dei ragazzi». Infine, la gratitudine di un giovane sacerdote: «Mi ha insegnato che siamo custodi dell’incontro e dell’incanto ogni volta che sperimentiamo le meraviglie del Signore nelle persone che avviciniamo». Toccante la lettura durante l’o- re per giungere alle 11 a Motta di Livenza, dove l’attenderanno i fedeli in Duomo. Alle 15.30 sarà in Duomo a Oderzo, per poi ripartire verso sera con destinazione San Vendemiano, dove è attesa per le 18. Qui vi rimarrà fino a mercoledì 30 aprile, quando alle 17 sarà invece nella parrocchia a lei dedicata: Madonna di Lourdes di Conegliano. Giovedì 1º maggio alle 16 si compirà la sua ultima tappa, nella chiesa di Trichiana. In serata partirà quindi per Belluno. In ogni luogo in cui si fermerà, la sottosezione Unitalsi di Vittorio Veneto organizzerà delle celebrazioni e dei momenti di preghiera particolari. Il pellegrinaggio di Maria anticipa e in un certo senso accompagna quello che sarà il pellegrinaggio a Lourdes della diocesi di Vittorio Veneto. Dal 18 al 24 giugno volontari, pellegrini e malati della Chiesa di San Tiziano, guidati dal vescovo Corrado Pizziolo, si metteranno in cammino per vivere insieme a migliaia di altre persone presenti nello stesso periodo a Lourdes il 150º anniversario dalle apparizioni. Per chi lo desidera c’è la possibilità di effettuare il viaggio in aereo, in questo caso la partenza è fissata per il 19 giugno e il rientro per il 23 giugno. Gerda De Nardi IL CARD. RUINI A BIBIONE INCONTRA I PRETI al 24 al 27 aprile si svolDgerà a Bibione (Ve) il primo Forum nazionale degli animatori della cultura e della comunicazione dal titolo “Nuovi protagonisti per le comunità e i mass-media”. Il convegno è organizzato da Avvenire ed è aperto a quanti si interessano dei mezzi di comunicazione nelle parrocchie. Nell’ambito del Forum si terrà, giovedì 24 alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (via Antares), un incontro del cardinale Camillo Ruini riservato ai sacerdoti. Ruini tratterà il tema “Tra cultura e comunicazione: modelli di realtà, questione antropologica, nuovi avamposti”. melia, da parte del vescovo Corrado affiancato nella concelebrazione da monsignor Alfredo Magarotto e da una quarantina di confratelli, di un brano del testamento spirituale che porta la data del 24 gennaio 2008: “La mia vita è da poco; quanta pochezza in me! Anche la mia vita sacerdotale è stata Don Vittorino Mason. Sotto: il Vescovo benedice la bara povera. Non è mancata la grazia di Dio, ma la mia corrisponapostolo, insufficiente a condenza. Perdono di cuore a tuttenere tutti in una giornata ti, sperando di essere perdolimpida e mite, l’intera comunato. Avrei potuto fare di più se nità di Colfrancui, che in quela mia pigrizia e la mia timisti mesi gli è stata costantedezza non avessero prevalso. mente vicina, l’ha salutato con Confido nella misericordia di un “bentornato, don Vittorino”. Dio. Il mio grazie sincero va a “Hai combattuto la buona battante persone che mi hanno taglia, hai mantenuto la fede”. aiutato e sopportato, specialOra, riposa accanto a monsimente i laici. Offro al Signore gnor Girolamo Villanova che la sofferenza a parziale sconto fu il primo titolare, dalla costidei miei peccati”. tuzione della parrocchia avveIl giorno delle esequie nella nuta nel febbraio 1949. Giuseppe Migotto chiesa dedicata a San Giacomo Chiesa 20 aprile 2008 Il manuale del cristiano Domenica 20 aprile - 5ª di Pasqua - anno A At 6, 1-7; Sal 32; 1Pt 2, 4-9; Gv 14, 1-12 Volgiti a noi, Signore: in te speriamo Prima settimana del Salterio A scoltando il Vangelo di questa quinta domenica di Pasqua (Gv 14, 1-12), Gesù sembra dare ai suoi discepoli le istruzioni per quel viaggio che ognuno di noi è chiamato a fare incontro al Padre: è una sorta di piccolo manuale d’istruzioni che l’evangelista Giovanni concentra in dodici versetti. Condizione indispensabile è la serenità del cuore che il discepolo è chiamato a custodire e conservare attraverso la fede (Gv 14, 1). Detto in altre parole: il cristiano non deve agitare continuamente il suo animo, ma deve “anco- rarlo”, inchiodarlo su Dio e su Gesù Cristo. La vita di ogni uomo è come una bandiera agitata dal vento di tanti problemi. Se però la bandiera è fissata ad un’asta, non verrà portata via dalla prima folata di vento: è la fede che ci appende, ci fissa a Gesù. La fede nasce da una certezza: quella di sapere che Qualcuno più grande e più potente di noi ci ha già aperto la strada, ci ha preparato un posto (Gv 14, 2-3). Come raggiungerlo? È ancora il Maestro ad indicarci il modo quando, rispondendo a Tommaso, afferma: “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14, 6). Spesso la nostra vita di fede è tormentata, a tutte le età, dal sapere come fare, come raggiungere il Padre, come porsi nella sua stessa lunghezza d’onda... Si ricorre alle soluzioni più disparate: dalle meditazioni, ai libri e libretti di spiritualità d’ogni genere, a riflessioni talvolta lunghe e abbondanti. E pensare che nel Vangelo... c’è scritto tutto! Credo, nella mia inesperienza, che un pericolo dal quale ogni cristiano deve guardarsi sia quello di rendere la fede più complicata di quello che è, forse perché spesso si dimentica di quel manuale che Gesù stesso gli ha lasciato e si comporta da “battitore libero” prendendo delle cantonate mostruose. La verifica di ogni progetto o iniziativa pastorale sembra essere racchiusa nel versetto 12 del Vangelo di questa domenica dove Gesù dice: “Chi crede in me farà anche lui le opere che faccio io e ne farà di più grandi” (Gv 14, 12). È un lavoro destinato a crescere solo però ad una precisa condizione: che si seguano le istruzioni del manuale. Nei miei pochi anni di ministero sacerdotale mi sono accorto di quanto tempo e di quante energie ho speso stendendo fogli e citazioni quando forse era sufficiente prendere il Vangelo ed applicarlo “sine glossa”, ossia “senza tanti commenti”, come amava ricordare Francesco d’Assisi. La fede cresce sul terreno della semplicità e viene inaffiata dall’acqua della speranza che si attinge dalla preghiera (Gv 14, 13). Il resto – ahimè – conta poco! Buona pulizia! Don Federico De Bianchi 11 Domenica 20 aprile: Celebra messa e cresime a Faè (ore 9), Sacile (ore 11) e Soligo (ore 17.30). A Visnà per la Festa diocesana degli incontri Acr (ore 14.30). Lunedì 21 aprile: All’Istituto diocesano sostentamento clero partecipa alla riunione del Consiglio di amministrazione (ore 17). Martedì 22 aprile: In vescovado incontra i vicari foranei (dalle 9.15 alle 11.15). Mercoledì 23 aprile: Incontra i preti della forania Mottense (ore 9.15). A San Giorgio di Livenza celebra la messa per la festa del patrono (ore 19.30). Giovedì 24 aprile: Al convento dei Frati Cappuccini a Conegliano benedice la nuova mensa per i poveri e la nuova sala per riabilitazione (ore 11). In Cattedrale celebra la Messa per la festa diocesana dei chierichetti (ore 17). Venerdì 25 aprile: Celebra messa e cresime a Caneva (ore 9.30) e Stevenà (ore 11). Sabato 26 aprile: Celebra messa e cresime a Gorgo al Monticano (ore 17.30). Domenica 27 aprile: Celebra messa e cresime a Vistorta (ore 9), Cordignano (ore 11) e San Vincenzo di Oderzo (ore 18.30). Celebra cresime a Fontanellette (ore 16.30). BREVI CHIESA DIOCESANA Usmi: incontro formativo Sabato 19 aprile, alle 14.30, incontro formativo per tutte le suore della diocesi. L’incontro è dalle Suore di M. Bambina di via San Tiziano 17 a Vittorio Veneto. Don Alberto Sartori, sacerdote del Seminario di Vittorio Veneto, sviluppa il tema “Fede e ragione nell’esperienza del credente”. Giornata di fraternità sacerdotale Il vero pastore non “possiede” esù si identifica nell’immagine del buon pastore perché conosce le sue pecore e le sue pecore conoscono lui (cfr. Gv 10,14). In questa espressione ci vengono rivelati due aspetti che caratterizzano la nostra amicizia con il Signore: la conoscenza e l’appartenenza. Gesù ci conosce singolarmente e ciascuno di noi è suo, gli appartiene. In cosa può consistere tale appartenenza? Afferma Joseph Ratzinger, in Gesù di Nazaret: “Il vero pastore non ‘possiede’ le pecore come un qualsiasi oggetto che si usa e si consuma; esse gli ‘appartengono’, appunto, nel conoscersi a vicenda, e questa ‘conoscenza’ è un’accettazione interiore che è molto più profonda del possesso delle cose. Chiariamolo con un esempio tratto dalla nostra vita. Nessun uomo ‘appartiene’ a un altro come gli appartiene una cosa. I figli non sono ‘proprietà’ dei genitori; gli sposi non si posseggono vicendevolmente. Ma si ‘appartengono’ in un modo molto più profondo di quanto a uno appartenga, per esempio, un pezzo di legno o un ter- G reno o qualunque cosa venga chiamata ‘proprietà’”. Queste considerazioni ci ricordano come sempre che dobbiamo lottare contro il nostro istinto di possesso, che rischiamo di esercitare anche sulle persone. Certo, i confini non sono così facili da rispettare: a volte un consiglio dato a un figlio su come impostare le scelte può nascondere il tentativo di condizionare egoisticamente la sua vita per proprio tornaconto. Oppure la ricerca di fare scelte da tutti condivise in famiglia può essere il modo per mortificare il libero sviluppo della personalità di qualcuno. Oppure un’attività lavorativa familiare, magari buona e redditizia, può diventare gabbia per i figli. Per contrastare l’istinto del possesso, occorre saper guardare anche ai congiunti più stretti come a qualcuno che non mi appartiene. Magari gli ho dato la vita, posso anche dire nell’amore ‘è mio’, ma non posso tarpargli le ali. Scrive il Papa: “I figli ‘appartengono’ ai genitori e sono tuttavia creature libere di Dio, ciascuna con la propria vocazione, con la sua novità e la sua unicità dinanzi a Dio. Essi si appartengono non come possesso, bensì nella responsabilità. Si appartengono proprio perché accettano la libertà dell’altro e si sostengono a vicenda nell’amore come nella conoscenza, al tempo stesso liberi e una cosa sola in questa comunione per l’eternità”. È vivendo l’appartenenza a Colui che ci ama e ci libera che possiamo riuscire a contrastare il nostro istinto di possedere le persone come fossero oggetti, diventando capaci di vivere relazioni autentiche, limpide, libere, cioè aperte al vero bene di ciascuno e disponibili a renderlo possibile, anche sacrificandosi per esso. Chi vorrà amare tenendo l’altro egoisticamente unito a sé, lo perderà, chi invece sarà disposto ad accettarlo nella sua originalità, nelle sue potenzialità, e a sostenerlo nei suoi desideri più belli, non solo non lo perderà, ma lo ritroverà in una comunione nuova, più profonda, in quella comunione del Signore che è capace di superare il tempo, lo spazio e ogni nostra attesa. Alessandro Ravanello Sono state definite le date di due appuntamenti che riguardano la vita della diocesi. La mattina di giovedì 15 maggio si terrà la Giornata di fraternità sacerdotale (è annullato il ritiro per il presbiterio dell’8 maggio). La mattina di lunedì 26 maggio si riunirà in Castello il consiglio presbiterale. Istituto superiore di scienze religiose Per informazioni sul nuovo Istituto superiore di scienze religiose (Issr) Treviso-Vittorio Veneto e sulla Scuola di formazione teologica: [email protected] oppure 0438-948443 (don Alberto Sartori). Il 24 a Vittorio la Festa diocesana dei chierichetti Festa diocesana dei chierichetti giovedì 24 aprile a Vittorio Veneto. Questo il programma: 14.30 accoglienza in Seminario con canti, bans e sorprese; 15 “Corro per la via del tuo amore”; 15.40 sguardo ai lavori in concorso per il Palio; 15.50 gioco; 16.30 inizio della processione; 17 messa in Cattedrale presieduta dal vescovo Corrado con assegnazione del Palio; 18 merenda e conclusione. Ogni gruppo deve essere accompagnato da un responsabile adulto e provvisto di un cartello con il nome della parrocchia. Veglia di Pentecoste: fascicoli dei canti e prove in Cattedrale Nella libreria del Seminario in Vittorio Veneto sono disponibili i fascicoli dei canti della Veglia di Pentecoste. I gruppi giovanili interessati possono ritirarli. La Pastorale giovanile organizza due prove dei canti: mercoledì 30 aprile e mercoledì 7 maggio alle 20.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto. Le prove generali si terranno il giorno della Veglia, sabato 10 maggio, alle 18.30. Incontro diocesano animatori Grest Mercoledì 11 giugno dalle 15 alle 22 a San Vendemiano si terrà l’incontro diocesano degli animatori dei grest. L’appuntamento rientra nei percorsi di formazione degli animatori. 13 FUMETTO LA MISTERIOSA MORTE DI TENCO un capolavoro la biografia di Luigi Tenco realizzata a fumetti dal coneglianeÈ se Luca Vanzella (sceneggiatura) e Luca Genovese (disegni) con prefazione di Mario Luzzatto Fegiz. L’opera ripercorre le ultime settimane di vita di Tenco fi- Grande Guerra Ricordi di un alpino uciano Giomi, già stretto Lcollaboratore del sottose- gretario e ministro Francesco Fabbri, ha confezionato un libro di memorie desunte dagli appunti scritti dal padre, il sottotenente del battaglione Alpini Monte Clapier Giovacchino Giomi. Il racconto si riferisce agli ultimi mesi del 1917, in concomitanza con la rottura del fronte italiano a Caporetto e l’avanzata dell’esercito austro-ungarico verso la pianura veneta e la riti- rata rovinosa dell’esercito italiano. Il libro è dedicato ad un altro alpino: Francesco Fabbri. LUCIANO GIOMI, Monte Grappa tu sei la mia patria-Ricordi di guerra di un alpino da settembre a dicembre 1917, Walther Bernardi edizioni. BIOGRAFIA E OPERE SCELTE DI UN DOTTO DELL’OTTOCENTO no al tragico e, per molti versi, ancora misterioso epilogo. Grazie ai numerosi flashback si chiarisce il contesto di tensioni interiori e spinte esterne che condusse il cantautore italiano più impegnato ad esibirsi alla vetrina più commerciale, il Festival di Sanremo del 1967. Dopo il fatale colpo di pistola emersero le ipotesi più diverse circa le cause ma nessuno udì lo sparo, il corpo di Tenco fu rimosso dalla stanza dell’hotel Savoy prima dell’arrivo della polizia, non venne eseguita l’autopsia, si lasciò espatriare la testimone più importante (la star Dalida) la sera stessa. E da Sanremo non arrivò neanche un fiore ai funerali. GB LUCA VANZELLA-LUCA GENOVESE, Luigi Tenco. Una voce fuori campo, BeccoGiallo, 146 pagine, 15 euro. “DARK MIRROR”, NUOVO FANTASY DI LADY MALTRAS Vita di Daniele Francesconi La saga di Rei e Alari uscito l’atteso terzo volume È della saga “La custode e il guardiano”, fantasy creato da G iampaolo Zagonel, dopo i lavori su Lorenzo Da Ponte, Michele Colombo e Francesco da Collo, ha realizzato una ponderosa pubblicazione su Daniele Francesconi. Nato a Belvedere di Cordignano nel 1761, il giovane ma già brillante Francesconi venne inviato a studiare diritto a Padova, dove si laureò nel 1782. Tre anni dopo fu ordinato sacerdote. È nella cultura, tuttavia, che si fece un nome al tempo, occupandosi degli ambiti più svariati, dalla matematica all’antiquariato, dalle belle arti alla poesia, dalla filologia alla fisica, alla bibliografia e alla prosa. Dopo un’esperienza trascorsa a Roma quale istitutore dell’ultimo ambasciatore della Repubblica Veneta, nel 1800 ritornò a Padova, diventando direttore della biblioteca dell’università nel 1805 e fino alla morte avvenuta nel 1835. Intrattenne rapporti diretti ed epistolari con numerosi animatori del dibattito culturale di inizi Ottocento, fra i quali lo scultore Antonio Canova, il poeta Vincenzo Monti, il linguista Melchiorre Cesarotti ed ancora Saverio Bet- Cocco Bill Da sinistra, la copertina del libro e l’autore Giampaolo Zagonel tinelli, Stefano Borgia, Michele Colombo, Jacopo Morelli, Simone Strafico, Ennio Quirino Visconti e molti altri ancora. Zagonel propone un approfondito profilo biografico, tre epigrafi, una scelta di opere, l’epistolario, l’elenco delle pubblicazioni di Francesconi e la bibliografia essenziale. Le tre epigrafi: la prima, dettata dal Francesconi, è dedicata al suo giovane allievo Leonardo Pesaro; la seconda è l’iscrizione sulla lapide collocata nel cimitero di San Michele di Venezia dove Francesconi venne sepolto e ora introvabile; la terza, infine, è compa- Zoia&Scotto re sulla lapide collocata inizialmente nella biblioteca dell’università di Padova. Delle numerose opere di Francesconi Zagonel propone le poesie di gusto classicheggiante “Le inauri degli antichi” e il “Sonetto per il ritratto di Napoleone il Grande”, il poemetto “Cornelia de’ Gracchi” e l’opuscolo “Illustrazione di un’urnetta lavorata d’oro”. Giacinto Bevilacqua GIAMPAOLO ZAGONEL, Daniele Francesconi. Vita, opere scelte, epistolario, Dario De Bastiani editore, 298 pagine, 20 euro. Marcinelle Lady Maltras. La giovane scrittrice di Pieve di Soligo, che a maggio esporrà al Salone internazionale del libro di Torino, ha pubblicato “Dark Mirror”. Si tratta del capitolo meglio riuscito della saga, che dovrebbe comporsi di dieci volumi. Il salto di qualità è tanto stilistico (i dialoghi sono più accurati, come la caratterizzazione dei personaggi che interagiscono più di frequente) quanto formale (la copertina è disegnata da Andrea Meneghin, poliedrico artista del lapis di Colfosco, i disegni interni sono di Silvia Sabatti “Wolf ”, accanita lettrice di Bassano del Grappa). Dopo “Icewolf ”, in cui la Terra è inglobata in un impero misterioso e violento, e “Shade Tiger”, in cui i protagonisti Rei (terrestre serva dell’imperatore del regno di Schang) e Alari (un poliziotto dai poteri terrificanti) vanno alla ricerca di risposte esistenzia- li, “Dark Mirror” è il terzo libro sfornato da Lady Maltras in quattordici mesi. La ventitreenne, al secolo la studentessa di architettura Elisa Barbisan, ha deciso di puntare sul lato umano dei suoi personaggi senza tradire le atmosfere misto Tolkien-Guerre stellari che rendono peculiari le sue ambientazioni galattiche. Più debitrice al grande cinema di fantascienza e alla tradizione del fumetto giapponese che alla letteratura di genere, Lady Maltras, pur affidandosi ad una distribuzione personale nell’ambito delle librerie e cartolerie del Triveneto, in così breve tempo si è fatta conoscere e apprezzare non solo dagli affezionati fan che popolano la posta sul sito www.ladymaltras.com ma anche dalla stampa specializzata. Leggasi la recensione su “Fantasy magazine”. GB LADY MALTRAS, Dark Mirror, Editrice Lady Maltras, 378 pagine, 14 euro. Solidarietà fino in fondo Storia del fondo regionale Odercity nel 1875 l’allevauscito (con presentazione u una tragedia europea, quelA È F l titolo è accattivante, e invoglia a prentore Topaligo Johnson, per al Rolling Stone di Milano) la di Marcinelle. Cecchini riI dere in mano un testo che potrebbe sempreservare le sue mandrie dagli il cd “Datevi fuoco-Lo Scotto porta numerose testimonianze brare dal contenuto ostico, come può esseacrobatici fratelli Zanett, i guerda pagare”, un’antologica di 12 dalle quali traspaiono i valori di rieri della tribù dei Parrucca Ramera guidati da Bisonte Candelù (figlio di Bavaroi Visnà e nipote di Pinidello Mescolino), decide di affidarle nel viaggio verso il mercato di Godega all’eroe del West, il pistolero Cocco Bill. Inizia così la nuova avventura del popolare personaggio creato da Jacovitti e ora disegnato da Luca Salvagno. Il mini albo, realizzato fuori commercio in occasione di “Godeg…a fumetti” da un’idea di Domenico Piccirilli, Enrico e Rudi Dota, cala Cocco Bill e il fido Trottalemme in uno strampalato Venetexas dove i cow boy si cibano di uova di Bibano al ramandolo e stufato annegato “nel pinot, nel merlot o nel charlot”. brani di Pino Scotto (storico vocalist dei Vanadium) con interventi di Enrico Ruggeri, le Vibrazioni, J Ax degli Articolo 31, Saturnino, Mauro Pagani, Fabio Treves, Elena Di Cioccio ed altri ancora. Norman Zoia è autore delle liriche e della biografia del cantante (200 pagine allegate al booklet), intitolate “Ok Corral-Lo Scotto da pagare. Nel libro compaiono anche Erika De Pieri, presente con un’illustrazione di Scotto, Eleonora Damiano, che ha curato la prefazione della seconda parte del libro, Roberto Cattai degli Schiller di Codognè e citazioni della compianta Barbara Grassato e di Gianni De Paoli. gente umile quali la famiglia, la cultura di origine, la resistenza alla durezza del lavoro, la speranza di rimpatriare un giorno. I riflettori sono puntati su vite dimenticate, segnate ogni giorno dal pericolo, dall’impreparazione professionale, dall’improvvisazione e dalle conseguenze di un trapianto non certo ovattato da parte del Paese di accoglienza. Scelte di vita ardua, illuminate solo dalla voglia di sopravvivere, di sfondare e di dare consistenza ad un sogno irrealizzabile in patria. Un risultato, però, diede quella tragedia: la Comunità europea del carbone e dell’acciaio convocò una conferenza le cui conclusioni migliorarono le condizioni di lavoro in tutte le miniere d’Europa. LUCA SALVAGNO, Cocco Bill. Una mandria per Godega, Grafiche De Bastiani. NORMAN ZOIA, Ok Corral. Lo Scotto da pagare, Valery Records, 20,40 euro. PAOLA CECCHINI, Fumo nero. Marcinelle 1956-2006, Regione Marche, 266 pagine. re quello della storia di un fondo pensionistico. E meno male, perché poi scorrendo le pagine si respira la passione con cui Franco Lorenzon ha vissuto la storia di Solidarietà Veneto, il fondo pensione regionale di cui si è tanto sentito parlare nei mesi scorsi, quando i lavoratori dipendenti erano chiamati a decidere dove appoggiare il proprio Tfr. Un fondo nato ben prima di questi “problemi”, nato fuori dagli schemi, coinvolgendo sindacato e associazioni di categoria, tra frenate burocratiche ed evoluzioni normative. Nel testo di Franco Lorenzon, oggi segretario provinciale della Cisl, si ripercorre con ritmo incalzante la storia dell’idea del fondo, dall’iniziale corsa ad ostacoli alla vittoria della grande scommessa, passando per le varie battaglie, fino ai primi accordi, ai primi progetti di legge. E poi si guarda all’oggi e soprattutto al domani, con Solidarietà Veneto che assume il ruolo di simbolo del cambiamento del welfare. Ricca, e sentita, la quinta parte del testo: parlano le persone, delegati e operatori sindacali, imprenditori, parti sociali e amministratori del fondo che hanno dato il loro quotidiano e prezioso contributo alla crescita del fondo. Parole di vita vissuta, che lasciano il segno. AT FRANCO LORENZON, Solidarietà fino in fondo. Storia di Solidarietà Veneto tra il 1997 e il 2007, 10 euro. 14 20 aprile 2008 SPETTACOLI Tuck&Patty e la prosa con Solenghi a voce raffinata di Patty CathL cart e il virtuosismo di Tuck Andress alla chitarra formano un mix irresistibile per chi ama il jazz ma non solo: il duo, che ha in attivo una produzione di sette album in sedici anni di carriera, spazia dai Beatles agli standard con una semplicità e una profondità interpretativa uniche. L’ultimo album, “I remember you”, contiene interessanti e dolcissime versioni di “Embraceble you”, “In a sentimental mood”, “A foggy day”. Emozionanti. Tuck&Patty sono al teatro Accademia di Conegliano venerdì 18 alle 21. Biglietti: platea e prima galleria 25 euro; loggia 20, ridotto (soci touring, over 65, under 14, studenti sotto i 25) 18. Sempre all’Accademia, appuntamento con la prosa mercoledì 23 alle 21: “L’ultima radio” di Sabina Negri con Tullio Solenghi e regia di Marcello Cotugno. Una radio “libera”, nata negli anni Settanta, finisce stritolata dalle esigenze di mercato, fino al fallimento. Solenghi interpreta un conduttorefactotum che ha vissuto per la ra- NUOVO LIBRO DI ELENA CARANO SUL ’43-’45 Violenze sui civili L a ricercatrice universitaria di Mirano, Elena Carano, è la protagonista della serata in programma venerdì 18 a Farra di Soligo. Alle 20.30, nell’auditorium Santo Stefano, Carano presenta il suo libro “Oltre la soglia. Uccisioni di civili nel Veneto 1943-1945” edito da Cleup Padova, che costituisce una delle ricerche più importanti degli ultimi anni sulla Resistenza nel Veneto. Nel libro si ricostruiscono le dinamiche della violenza nazifascista, i rastrellamenti, le rappresaglie, le stragi controverse, le esecuzioni di renitenti e disertori della Repubblica di Salò, le uccisioni di sacerdoti, i massacri durante la ritirata nazista dell’aprile 1945. Decine e decine di episodi in cui i protagonisti in negativo non furono solo i tedeschi, ma anche molti italiani che praticarono ogni tipo di violenza nei confronti dei partigiani e della popolazione civile. Il volume di Elena Carano si basa su Sono un migliaio le vittime civili della repressione nazifascista nel Veneto fra il 1943 e il 1945. Agli episodi più conosciuti si aggiungono quelli desunti dalla lettura dei documenti conservati negli “armadi della vergogna” una documentazione in gran parte ancora inedita, ad esempio le fonti giudiziarie, e riporta alla luce dei fatti spesso rimossi dalla memoria collettiva. Dottoressa Carano, come è nata la sua ricerca? «È nata come tesi di laurea per l’Università di Venezia. La ricerca, poi, è stata rivista e integrata, attraverso la consultazione dei documenti conservati all’Archivio centrale dello Stato di Roma, le carte della Guardia nazionale repubblicana a Brescia e, in maniera più importante, i fascicoli del cosiddetto “ar- Grande Guerra Festival A CONEGLIANO E VITTORIO VENETO “Città Impresa”: due giornate di riflessione e interrogazione pproda a Conegliano e VitA torio Veneto il festival delle Città Impresa. L’evento, organizzato dalla rivista Nordesteuropa.it, coinvolgerà anche le città di Maniago, Montebelluna, Rovereto, Schio e Valdagno. Sul tema generale “La culla dei servizi” a Conegliano alle 10 si parlerà di “Milano, unico polo per i servizi’”, alle 12 madio della vergogna” a Padova e a Verona». Qual è la tesi centrale della sua ricerca? «L’idea consisteva nel fare un lavoro sistematico di vicende accadute su scala regionale e che non erano mai state affrontate nei 20 mesi di occupazione. Ne viene fuori una cifra complessiva di mille vittime civili, esclusi i partigiani e i disertori. Si parla di donne, bambini, vecchi, persone inabili e completamente estranee alla guerra uccise. Se aggiungiamo anche i combattenti, la cifra raggiunge proporzioni elevatissime». Quali furono gli episodi più gravi? «Nel Pievigino, dove venne effettuata una repressione sistematica e duratura, si sono verificati gli episodi più eclatanti. Quel territorio è stato colpito non solo nei periodi salienti dell’estate 1944 e della primavera 1945, precedente la Liberazione, ma anche nei mesi in mezzo. Ho cerca- “Il signore delle centraline”, alle 15 “Multiutility:tra nani e giganti verso il polo del Nordest”, alle 17.30 “I nuovi servizi”; domenica alle 10 toccherà a “Il paesaggio e la tradizione: la cultura del vino”. Il tema generale a Vittorio Veneto è “Nasce una nuova cultura del territorio”. I convegni di sabato sono incentrati su “Architettura e qualità a Nordest” (alle 10), “Veneti si nasce” (alle 12), “Losir, nuovo faro economico del cambiamento” (alle 15), “Mecenati della cultura” alle 17; domenica si parlerà di “Dal mezzadro all’imprenditore innovativo” (alle 9.30), “Architetture e urbanità del paesaggio post-industriale” (alle 11), “I quartieri culturali, nuovi meccanismi di supporto alle Pmi in città e metropoli” (alle 12.30). IL 26 E 27 APRILE A CAPPELLA MAGGIORE È ritornato “L’an de la fan” con una mostra e la rievocazione ntra nel vivo la programE mazione de “L’an de la fan”, manifestazione organizzata dal Comune di Cappella Maggiore e da varie associazioni locali, per rievocare l’anno dell’occupazione straniera che ha fatto seguito alla disfatta di Caporetto. Gli austro-tedeschi invasero il territorio, sul quale si stabilirono anche i profughi provenienti dai paesi sulla linea del Piave. Sabato 19, alle 17.30 al centro sociale, si inaugura la mostra foto-documentaria e di reperti storici della Grande Guerra (aperta fino al 4 maggio, feriali 9-12, festivi 10-12 e 14.30-18.30). Venerdì 25, alle 20.45 al centro sociale di Anzano, lo storico Daniele Ceschin guiderà una proiezione di foto e documenti sull’anno dell’occupazione. Sabato 26 e domenica 27 il clou. Sabato alle 14.30 in piazzale Donatori di sangue si apre la rievocazione storica con visita guidata al campo profughi e al campo militare allestiti in via Oberdan (alle 15 e alle 21) e il concerto del corpo bandistico di Cappella Maggiore (alle 20). Domenica alle 11 messa al campo militare, alle 12 pranzo presso lo stand della Pro loco alle 12.30 (prenotazioni allo 0438580741 o al 347-5320887) e alle 14.30 sfilata dei carri dei profughi allestiti dalle contrade di Cappella Maggiore accompagnati dalla sfilata militare dei “Reggimenti di tradizione sloveno-goriziana e tirolese” e delle “Vedette del Lagazuoi” con i muli del reparto salmerie dell’Ana di Vittorio Veneto. MOTTA DI L. Fotografia D opo il grande successo dello scorso anno, va di scena la seconda edizione di “Vedere oltre”, la rassegna dedicata alla fotografia contemporanea. Coinvolte alcune delle più belle location espositive della città di Motta di Livenza, con autori che portano avanti diversi modi di concepire la fotografia. La manifestazione si apre con la mostra “Miraggi”, personale del friulano Amos Crivellari. L’inaugurazione è prevista sabato 19 alle 17.30 alle Vecchie Carceri di piazza Castello. Sempre sabato aprirà alla galleria comunale “La Loggia” la mostra di Mario Vidor intitolata “Il velo della sposa”. Le due esposizioni rimarranno aperte fino al 18 maggio con i seguenti orari: venerdì 17-20, sabato, domenica e festivi 10.30-12.30 e 16.30-20. Carlo Sala 15 20 aprile 2008 dio e racconta così anche la sua vita, tra delusioni e ironia. Prodotto dalla Compagnia Lavia – con la quale Solenghi è impegnato sia nelle ultime tappe della tournée de “La bisbetica domata” che nel debutto del nuovo spettacolo, “Le nozze di Figaro” – “L’ultima radio”, ospite di teatri e festival importanti come AstiTeatro e Paestum Festival, sta riscuotendo ovunque ottimi risultati di critica e di pubblico. Biglietti: platea e prima galleria 24 euro, loggia 18. Marta Raminelli TEATRO PRATA DI PORDENONE Venerdì 18 e sabato 19 alle 21 al teatro Pileo va in scena “Meraviglia nel paese delle alici” ideato e scritto da Marco Galliazzo. Ingresso libero. CONEGLIANO Sabato 19, alle 20.30 al teatro Toniolo, la compagnia Macedonia presenta “Pippo Bau Show” di Ivana Segat. Ingresso libero. CODOGNÈ Sabato 19, alle 20.45 nelle scuole Ancilotto, va in scena “La locandiera” di to però di non raccogliere solo gli episodi eclatanti ma anche i più piccoli quali esempi del funzionamento della macchina di guerra con una mappatura dei luoghi interessati». In quali sorprese si è imbattuta nella sua ricerca? «La mia sorpresa è stata questa: non è stato necessario, nel condurre una ricerca di questo tipo, soffermarsi sugli aspetti della brutalità e dell’efferatezza portate nei singoli episodi. Sono bastate le cifre relative alle vittime civili ad inquadrare efficacemente la tragedia». È stato agevole ricostruire la storica ma scomoda verità? «Temevo di trovare notevoli difficoltà nella ricerca, pensando alla segretezza decennale che ha coperto molta documentazione. Devo dire, invece, che i procuratori sono stati molto disponibili. Il fatto è che ormai non è più tempo di processi, questi documenti non fanno più paura a nessuno, non rischiano di compromettere i rapporti fra gli stati. È da rimarcare piuttosto che è stato un delitto atroce aver nascosto quelle carte, la scelta di soprassedere ha minato profondamente la coscienza del Paese. L’Italia non ha consapevolezza del proprio passato». Giacinto Bevilacqua CONEGLIANO Espone Palasgo MOSTRE Carlo Goldoni con la compagnia Tremilioni. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 16 anni. CONEGLIANO Sabato 19, alle 21 nella sala Venturin della parrocchia Immacolata di Lourdes, la compagnia Ponte Priula Teatro presenta “La buona madre” di Carlo Goldoni. Ingresso: biglietto unico 5 euro, gratis fino ai 12 anni. ODERZO Sabato 19, alle 21 nell’aula magna delle scuole medie Amalteo, “Drio la stela” di Carlo De Poi a cura del Col- lettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto. CONEGLIANO Martedì 22, alle 20.30 nell’aula magna de La Nostra Famiglia, rappresentazione e discussione finale “Nuovi occhi per il viaggio...”. Partecipazione libera. CONEGLIANO Mercoledì 23, alle 20.30 all’auditorium Dina Orsi, “Ali, sogno di spettacolo” con la compagnia “Gli stra-vaganti”. Ingresso libero. CONEGLIANO Giovedì 24, alle 18 all’auditorium Dina Orsi, “Musicamondo”, spettacolo DA VITTORIO VENETO A CISON DI VALMARINO Le iniziative sulla Liberazione sul territorio della nostra diocesi VITTORIO VENETO Venerdì 18, alle 18, a San Paoletto si inaugura la mostra dedicata al partigiano di Montaner Giobatta Bitto “Pagnoca”. Sabato 19, alle 9.30 al collegio San Giuseppe, Pier Paolo Brescacin, direttore scientifico dell’Isrev, parla agli studenti delle superiori su “La lotta di Liberazione: categorie interpretative”. Giovedì 24, alle 9.30 al collegio San Giuseppe, il partigiano Nino De Marchi “Rolando” incontra gli studenti delle medie; alle 20.30 in biblioteca si presenta la ristampa del volume “Immagini della Resistenza nel Vittoriese” con Vittorino Pianca; alle 21 concerto di Alberto Cantone in piazza Giovanni Paolo I. FARRA DI SOLIGO Venerdì 18, alle 20.30 nell’auditorium Santo Stefano, incontro con Elena Carano, autrice del libro “Oltre la soglia” sulle violenze a danno dei civili nel Veneto dal 1943 al 1945. Domenica 20, alle 11, cerimonia di conferimento della medaglia di bronzo al merito civile al Comune per i fatti avvenuti nel 1944. All’auditorium Santo Stefano sono previsti gli in- terventi di Daniele Ceschin dell’Università di Venezia e del prefetto Vittorio Capocelli e l’inaugurazione della mostra fotografica “La seconda guerra mondiale e la Resistenza nel Trevigiano” curata da Istresco e Provincia. CEGGIA Sabato 19, alle 18 nella sala consiliare, si inaugura la mostra di disegni e testimonianze di bambini dei campi di concentramento del confine orientale (1942-1943). Lunedì 21, alle 18.30 nella sala consiliare, il candidato al premio Nobel Boris Pahor presenta il suo libro “Necropoli”, romanzo autobiografico sull’esperienza vissuta nei campi di concentramento. TORRE DI MOSTO Domenica 20, alle 10.30 al centro civico “Alvise Da Mosto”, si presenta il libro di Aldo Mori “La Resistenza nel mondo contadino. La guerra di Liberazione nel Portogruarese”. Intervengono Marcello Basso, presidente della Fondazione “Aldo Mori” e Imelde Rosa Pellegrini, storica del Portogruarese. SAN FIOR Giovedì 24 alle 20.45 nella sala po- no all’11 maggio): mercoledì-domenica 10-12 e 15-24. BADOERE Fino al 27 aprile, nell’ex chiesetta di Sant’Antonio, è aperta la mostra “Ascension” di Annalù. Orario: sabato 15-18, domenica 10-13 e 15-19. BRUGNERA Si inaugura venerdì L a galleria Leonart apre le porte al maestro veneziano Diego Palasgo, con la mostra intitolata “Nel segno della materia”. Proprio Venezia, la sua terra, è il luogo da dove Palasgo trae ispirazione per le sue opere. Riesce a rivisitare con la sua arte la classicità e trasformarla in un’opera contemporanea ed informale. In ogni tela si nota un equilibrio di forme e colori, con la tecnica revisionata dell’affresco classico. Le opere sono tutte su tavola, sulla quale viene lavorata una pasta a fresco e dopo l’asciugatura si passa alla colorazione. È possibile visitare la mostra fino al 28 aprile nei seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, domenica e lunedì su appuntamento telefonando ai numeri 0438-411492 o 3283885554. Mara Campaner 18, alle 18 a villa Varda, la mostra d’arte “Matilde Santin. Opere”. Intervento critico di Gilberto Ganzer. Orario (fino al 27 aprile): tutti i giorni 15-18. TREVISO Chiude domenica 20 nel battistero del Duomo la mostra personale dello scultore Sandi “L’immagine e la materia del sacro”. Orario: venerdì 16-20, sabato-domenica 913.30 e 16-20.30. CONEGLIANO Si inaugura sabato 19, alle 18 all’oratorio Annibale Mazzarolli, la personale di pittura e ceramica di Bresca’V “Appunti di viaggio (1994-2008)”. Introduzione poetica di Martina Minel e cenno critico di Gabriella Niero. Orario (fino al 4 maggio): feriali 17-19, festivi 11-22. REFRONTOLO Si inaugura sabato 19, al Molinetto della Croda, la mostra di pittura e scultura di Genny Lorenzon e Natale D’Agostini. Fino al 18 maggio. PIAVON Si inaugura domenica 20, alle 11 a Ca’ Lozzio, la mostra personale di Adriano Pavan. Intervento critico di Mario Bernardi. Orario (fi- teatrale della scuola primaria San Francesco. Ingresso libero. SACILE Giovedì 24, alle 21 al teatro Zancanaro, va in scena “Luna nueva”, spettacolo di flamenco con la compagnia Mimbrales. Ingresso: intero 16 euro, ridotto 14. CISON DI VALMARINO Sabato 26, alle 21 al teatro La Loggia, “Un chilo di sale”, su come si arrivò alla Liberazione nella Vallata e nel Quartier del Piave” di e con Paolo Donolato. Ingresso libero. FARRA DI SOLIGO Si inaugura lunedì 21 nell’auditorium di Santo Stefano la mostra di strumenti meteorologici “Per ripercorrere la storia delle previsioni del tempo”. Orario (fino al 4 maggio): 25 aprile e 1º maggio 15-18.30; 26 aprile, 2 e 3 maggio 1718.30; 27 aprile e 4 maggio 10-12 e 15-18.30. CONEGLIANO Si inaugura giovedì 24, alle 18 all’oratorio dell’Assunta, la mostra “Sete di luce” di Angela Reginato Gregoris di quadri su seta. Intervento critico di Lorena Gava. Orario (fino al 7 maggio): martedì-domenica 10.30-12.30, 16.30-20. SOLIGHETTO Fino al 4 maggio a villa Brandolini è aperta la mostra d’arte “Esposizione prima. Ecco i giovanissimi!”. Orario: venerdì 18-21 con visita guidata alle 18, sabato 1620, domenica, 25 aprile e 1 maggio 10.30-13 e 16-20. TREVISO Fino al 4 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “Gengis Khan e il tesoro dei Mongoli”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7 (studenti universitari, ultrasessantenni, componenti gruppi Touring Club e possessori di biglietto ferroviario Trenitalia) e 6 (per minori di 18 anni). PORTOBUFFOLÈ Fino al 5 maggio a Casa Gaia da Camino è aperta la mostra sui primi 20 anni di Civiltà Altolivenza. Orari: sabato-festivi 1012.30 e 15-18, altri giorni su prenotazione (telefono 0422-850075). lifunzionale del municipio la Compagnia di Arti e Mestieri rappresenta lo spettacolo teatrale “Italia. Le donne e il voto” che ha vinto nel 2007 il premio nazionale “Donne e teatro”. Una storia popolare di donne del nostro territorio durante la guerra e l’occupazione tedesca fino alla nascita della Repubblica. CONEGLIANO Venerdì 25, alle 10 al monumento alla Resistenza di via Filzi (in caso di maltempo nella palestra della scuola media “Grava”), messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre e orazione ufficiale di Daniele Ceschin dell’Università di Venezia. Alle 11 premiazione degli studenti vincitori del concorso scolastico “Seconda guerra mondiale e lotta per la libertà” indetto dall’Anpi, l’associazione Volontari della libertà, l’Associazione nazionale ex internati e il Comune. SACILE Venerdì 25, alle 10.30, le autorità e la Filarmonica Sacilese sfilano dal monumento ai caduti a piazza del Popolo dove lo storico genovese Mirco Volpedo tiene la commemorazione ufficiale. CONEGLIANO Fino al 2 giugno nella Casa Museo G. B. Cima è aperta la mostra “L’armonia della forma” dello scultore Gianfranco Paulli. Orario: lunedì-venerdì 15.30-19, sabato-festivi 10.30-12.30 e 15.30-19. ALTRI APPUNTAMENTI SACILE Sabato 19, alle 18 al bed&breakfast “Due Fiumi”, si presenta il libro di Sara Colautti e Paolo Cossi “E tu chi sei?”. SACILE Martedì 22, alle 21 nella sala Capitanio di palazzo Carli, per la rassegna “...e musica è...” concerto di Alessia Zambon al pianoforte, Federica Cecchini e Virginia Pecorella al flauto e al pianoforte e Giuliano D’Aiuto alla chitarra. Ingresso libero. FOSSALTA MAGGIORE Mercoledì 23, alle 21 al parco festeggiamenti, Eugenio Bucciol presenta il suo libro “L’invasione del 1917-1918”. Intermezzo musicale con Dario e Paolo Dalla Pietà (flauto e clarinetto). 17 FAMIGLIA ORIGINARIA DI CENEDA una famiglia che ha eÈ spresso molti patrioti all’epoca del Risorgimento i- I Marchetti, protagonisti del Risorgimento italiano taliano quella dei Marchetti di Ceneda. Ben tre esponenti, infatti, parteciparono alla campagna militare dei Mille in Sicilia. Cesare Abba, uno dei più famosi cronisti dell’impresa garibaldina, ricorda tanto Luigi Giu- seppe (1816-1861) che il figlio Giuseppe (1849-1877). Luigi, medico di professione, combatté a Marsala assieme al dodicenne Giuseppe, intruppati nell’8ª Compagnia. Luigi morirà in combattimento a Campofreddo. A Marsala combatté anche il cugino di Luigi e Giusep- pe, Marino Luigi (18251908), proprietario della farmacia di Ceneda. Da ricordare è anche Giovanni (1827-1895). Nativo di Conegliano, fu abate con lauree conseguite a Padova in teologia, letteratura greca, latina e italiana. Dopo aver iniziato ad insegnare al Seminario di Ceneda, dovette abbandonare l’incarico perché sospettato di italianità. Grazie all’abate Jacopo Bernardi riuscì ad ottenere la licenza pubblica inse- gnando a Mondovì, Alessandria, Senigallia, Ancona, Palermo. Nel capoluogo siciliano, anzi, diventò addirittura preside di liceo. Nel suo girovagare per la Penisola operò anche a Como, dove diresse il “Corriere del Lario”. Poeta e scrittore, nel 1887 accettò un incarico ministeriale. Gli venne chiesto, infatti, di girare il Veneto per ispezionare i ginnasi e i licei pubblici e privati. Trascorse la vecchiaia nella nativa Conegliano. a cura del Centro COSPES Onlus di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318 CI SONO I NERVOSI CALMI, GLI AGITATI E GLI ESPLOSIVI I genitori non sono tutti nervosi allo stesso modo, comunque creano guai L e principali categorie di genitori nervosi sono tre: 1) I nervosi calmi, per i quali tutto si svolge nel loro intimo e che spesso hanno la commovente illusione di non lasciar trapelare nulla al di fuori; 2) I nervosi agitati, che magari non hanno il carattere difficile, ma che stancano chi hanno loro intorno con il perpetuo bisogno di movimento; 3) I nervosi esplosivi, impulsivi, collerici, che spesso sono il terrore della casa senza magari rendersene conto. A volte sono temuti dai parenti e dai figli e non riescono a capirne la ragione; eppure, come diceva una mamma, parlando del marito, succede che: “basta il rumore della chiave sulla serratura quando torna a rendere istantaneamente pesante l’atmosfera di casa”. I primi, in realtà, sono agitati da risucchi interni; sono più degli inquieti che dei veri e propri angosciati perché, invece di essere afferrati alla gola da timori ossessivi, sono travagliati da pensieri di tutti i generi, ai quali si mischiano timori, scrupoli, progetti spesso contradditori che si realizzano raramente in modo coerente. Tra questi nervosi, che cercano di sembrare calmi, metteremo anche gli emotivi, che cercano invano di impedirsi di arrossire QUALCHE REGOLA DI CIVILE CONVIVENZA Si potrà usare il cellulare in aereo ascia un po’ sorpresi la noL tizia secondo la quale si potrà utilizzare l’onnipresente telefono cellulare anche in aereo. I maniaci del telefonino saranno accontentati; infatti, la Commissione europea ha emanato una serie di regole per permettere l’uso del cellulare anche ai passeggeri degli aerei. L’unico limite che verrebbe posto è rappresentato dalle operazioni di atterraggio e di decollo. Chiamate e sms, in- fatti, si potranno effettuare e ricevere solo quando l’aeroplano si trova alla quota di crociera. “Rimane il dubbio del costo: le tariffe saranno appositamente fissate dagli operatori e la commissaria Ue alla società per l’informazione Viviane Reding ha subito messo le mani avanti per evitare prezzi eccessivi – comunica Altroconsumo –. Il sistema messo a punto dalla Ue prevede che i LO GARANTISCONO A FREGONA FINO AL 4 MAGGIO o che trattengono dentro le lacrime, e i suscettibili sempre feriti, ma sempre silenziosi, o gli irritabili, la cui irritazione è “rientrata” sia perché sono più timidi che irritabili. Senza dubbio è cosa degna di lode e spesso necessaria imparare a dominare tutti gli impulsi interni, ma l’eccesso di controllo, a sua volta, è un difetto perché la totale mancanza di spontaneità rende le relazioni umane altrettanto impossibili. Del resto, il calmo artificiale inganna di rado e dà a volte un senso di malessere tale che si desidera con tutto il cuore una burrasca per respirare poi più liberamente. I ragazzi, invece di adoperarsi per consolare e calmare, si rendono insopportabili, incapaci di dominarsi. I nervosi agitati hanno un’influenza più marcata: rendono il ragazzo ribelle, indocile, insolente, con una minore angoscia ma con un disequilibrio evidente. La reazione dei ragazzi al nervosismo esplosivo è stimolata ora all’imitazione, ora ad una reazione passiva ma comunque dominata dall’instabilità nel comportamento. Il consiglio dello psicologo è quello di mantenere un’igiene mentale, nel saper suddividere con equilibrio il proprio tempo per dedicarlo in parte ai figli, in parte al lavoro e in parte – quanto è necessario – al riposo e alla distrazione. Abbiamo bisogno di soddisfare i bisogni dei nostri figli ma è altrettanto importante che anche i bisogni dei genitori lo siano. Dr. Paolino Causin psicologo [email protected] telefoni siano collegati a una rete presente a bordo e non alle reti a terra, per evitare che la potenza di trasmissione non sia tale da danneggiare gli apparecchi di volo”. Resta il fatto che gli altri passeggeri, cioè quelli non schiavi del proprio telefonino, potranno rimpiangere i tempi quando almeno durante i voli non erano perseguitati da conversazioni a voce alta e suonerie strampalate. Non per niente, la commissaria Reding ha chiesto alle compagnie aeree “di creare le condizioni necessarie a bordo degli aerei, perché chi vuole usare il telefoni- no non disturbi gli altri passeggeri”. In attesa di norme ufficiali di comportamento, ecco alcuni consigli validi non solo per i velivoli ma per tutti i luoghi chiusi e affollati: - scegliere il profilo silenzioso: è molto più facile sentire il telefono che vibra nella tasca piuttosto che riconoscere la propria suoneria in mezzo a tante altre spesso uguali e così si evita di disturbare ed essere disturbati; - usare l’auricolare: si sente meglio quindi si è meno tentati di urlare per farsi sentire; - non dimenticare la moderazione. Il cellulare ha regalato libertà, sicurezza, velocità ma cerchiamo di non esserne schiavi. Le emergenze esistono, ma è difficile pensare che il telefonino non si possa spegnere nemmeno su voli di 1 o 2 ore. Se la necessità c’è, è un bene poterlo usare, ma visto la vicinanza degli altri passeggeri sarebbe bene evitare discussioni troppo personali, dettagli scabrosi e segreti aziendali. Torchiato e Zonclada accoppiata perfetta Fregona da sabato 19 aA prile al 4 maggio “Torchiato&Zonclada”. Il primo, più che un vino tout-court, è il rosolio del Cansiglio, finendo sulle tavole già dal Seicento. Il Torchiato di Fregona, che è un passito piuttosto singolare, ha insieme il Verdiso per sostenere un corpo forte e deciso, il Prosecco per addolcirlo con note fruttate e la Boschera per l’esclusivo ed inconfondibile retrogusto amarognolo. «L’abbinamento ideale è con dolci a pasta non lievitata: crostate, biscotti secchi fatti in casa, dolci a base di castagne e miele o uvetta e noci» ha spiegato Stefania Pollini, presidente del Consorzio produttori del Torchiato Doc di Fregona. Eccellente poi con la Zonclada, che è una torta da forno della Treviso medievale. «Alla pari del Torchiato è una ricetta antica, fortemente legata alla cultura della festa e dell’ospitalità» ha commentato il pasticcere trevigiano Alessandro Ardizzoni. Veniva inoltre donata ai viaggiatori che desideravano un ricordo della città. «Dopo lunghi secoli di oblio, oggi la Zonclada – ha aggiunto ancora Stefania Pollini – viene riproposta in esclusiva dalla Pasticceria Ardizzoni in tutta la sua originaria ricchezza di sapori: fichi, mandorle, albicocche, uvetta sultanina, noci, pinoli, cannella si mescolano in un gustoso impasto di latte, burro, tuorli e farina». La sorprendente varietà di sfumature dolci di questa torta si accorda appieno con il gusto generoso e lievemente fruttato del Torchiato di Fregona. Mario Sanson IL QUIZ PRESERALE DI CANALE 5 Gerry Scotti ci riprova con “Fifty-Fifty” I l logo di “Fifty-Fifty” è tondo e dai colori metallici, simile a quello di “Chi vuol essere milionario?”, che da lunedì 21 cede la fascia preserale di Canale 5 a questo nuovo quiz condotto dal consueto Gerry Scotti. Sarà l’affiatamento tra i concorrenti l’ingrediente essenziale su cui si baserà la trasmissione, come lo stesso presentatore sta accennando da diverse settimane sia all’interno dello stesso “Milionario”, che tramite spot promozionali. Gli ultimi aggiornamenti sulla dinamica del gioco prima dell’ufficiale messa in onda prevedono tre coppie concorrenti a puntata. Dovranno conoscersi davvero a fondo per riuscire a rispondere alle domande del conduttore nelle diverse manche, sperando di arrivare ad aggiudicarsi il montepremi finale, non senza rischiare l’eliminazione. Nei primi due giochi, infatti, qualora non riuscissero a rispondere correttamente alle domande poste, già due coppie saranno costrette ad abbandonare il quiz, lasciando le altre due sfide finali in mano all’ultima coppia. Nelle ultime manche subentrerà il premio in palio, che potrà ammontare a 300 mila euro. Uno dei concorrenti della coppia rimasta dovrà rispondere singolarmente a una domanda, mentre l’altro dovrà decidere se confermarla o sostituirla. Infine, nel gioco finale, è previsto un momento di forte tensione quando i due giocatori saranno posizionati l’uno alle spalle dell’altro e, impossibilitati a guardarsi e privati così dell’elemento principe di un simile rapporto di fiducia, saranno interrogati separatamente e alternativamente. Di volta in volta, colui che non affronta le domande dovrà decidere se affidarsi o meno a quanto risposto dal compagno. Organizzato dagli stessi autori di “Chi vuol essere milionario?”, “Fifty-Fifty” si distacca da esso in particolar modo nella rapidità dello svolgimento e nella conclusione: il programma ha un effettivo termine ad ogni puntata e l’apice della tensione si toccherà nella sfida finale, a ridosso del Tg5 delle 20. “Fifty-Fifty” non è un programma particolarmente innovativo, poiché cela in realtà la struttura consolidata tipica dei quiz più navigati, tuttavia è probabile che l’unico elemento interessante sia dato proprio dal rapporto di intesa che i due concorrenti della coppia dimostreranno di avere l’uno nei confronti dell’altro. Una relazione che sicuramente Gerry Scotti saprà valorizzare a seconda dell’andamento del gioco, nella stessa maniera in cui, in “Chi vuol essere milionario?”, le qualità e anche i difetti di ogni giocatore vengono messi in luce, accontentando così il voyeurismo degli spettatori a casa. Silvia Albrizio GLI APPUNTAMENTI CINEMATOGRAFICI ANZANO Venerdì 18, alle 20.45 al centro sociale, si proietta “I recuperanti” di Ermanno Olmi (Italia, 1970). Ingresso libero. VITTORIO VENETO Venerdì 18, alle 20.45 in biblioteca civica, si proietta “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone (Italia, 2003). Ingresso 3 euro. PIEVE DI SOLIGO Al cinema Careni venerdì 18 alle 21, sabato 19 alle 18 e alle 21, domenica 20 alle 15.30 e alle 18 si proietta “Questa notte è ancora nostra” di Paolo Genovese (Italia, 2007). Venerdì 25 alle 21, sabato 26 alle 21, domenica 27 alle 20.30 si proietta “Colpo d’occhio” di Sergio Rubini (Italia, 2007), sabato 26 alle 18 e domenica 27 alle 15 e alle 17.30 tocca a “Spiderwick” di Mark Waters (Usa, 2007). Ingresso: 5 euro, ridotto 4. BARBISANO Sabato 19, alle 20.30 nella parrocchiale, per il cineforum “Dal bambino all’educatore”, si proietta “Neverland - Un sogno per la vita” di Marc Foster (Usa, 2003). Ingresso libero. CONEGLIANO Mercoledì 23, alle 20.30 al bar Radio Golden in piazza San Martino, per la rassegna cinematografica “Sguardi di registe” si proietta “Bellissime” di Giovanna Gagliardo (Italia, 2004). Conduce il dibattito Silvia Moras di Cinemazero. Ingresso libero. CONEGLIANO Giovedì 24, alle 20.45 nell’auditorium del collegio Immacolata, l’Acgs “Laura Vicuna” proietta “Private” di Saverio Costanzo (Italia, 2004). Ingresso libero. IN DIRETTA LA VISITA A GROUND ZERO E LA MESSA Il Papa negli Stati Uniti n occasione del viaggio del Papa negli Stati Uniti, su Telechiara anISanto dranno in onda domenica 20 alle 18.20 la visita e la preghiera del Padre a Ground Zero a New York e alle 20.15 la messa in diSABATO 19 Italia 1, 21.10, Shrek. Film d’animazione. Raitre, 21.30, Ulisse. “Vite appese a un filo: la sfida del dottor Barnard”. Documentario. DOMENICA 20 Radiotre Rai, 14, Rosso scarlatto. Attualità con Antonella Ferrara. Raitre, 15.45, Ciclismo. Amstel Gold Race. Diretta. Raitre, 21.30, Report. “Ci prenderemo cura di te”. Documentario di Lattanzio Firmian e Alberto Baudo. LUNEDÌ 21 Radiouno Rai, 14.07, Con parole mie. Di Umberto Broccoli. La 7, 21.10, Uscita di sicurezza. Attualità con Ilaria D’Amico. Raitre, 23.45, RT Era ieri La televisione di Enzo Biagi. Attualità. MARTEDÌ 22 Radiotre, 18, Il terzo anello- 30 di 180. Viaggio nell’Italia della salute mentale. Di Guido Votano. Canale 5, 21.10, Romanzo criminale. Film drammatico di Michele Placido, prima parte, si conclude domani. Raitre, 23.45, Gargantua. Attualità con Giovanna Zucconi. MERCOLEDÌ 23 Canale 5, 18.50, Fifty-Fifty. Quiz con Gerry Scotti. La 7, 21.10, L’infedele. Attualità con Gad Lerner. Italia 1, 23.10, The Closet. “Rubry”. Telefilm. GIOVEDÌ 24 Telechiara, 21, Insieme a teatro. “L’osteria della posta” di Carlo Goldoni. Raitre, 21.05, Pinocchio. Film di Luigi Comencini con Nino Manfredi. Italia 1, 23.50, Il bivio. Attualità con Enrico Ruggeri. VENERDÌ 25 Raitre, 9.10, Napoli milionaria. Prosa di e con Eduardo De Filippo. Italia 1, 21.10, Le iene show. Varietà con Ilary Blasi, Luca e Paolo. Raidue, 23.45, Gomorra. Prosa di Roberto Saviano con Ivan Castiglione. retta dallo Yankee Stadium di New York. Giovedì 24, alle 21, verrà trasmessa la cerimonia di traslazione dei resti mortali di Sant’Antonio dalla Cappella dell’Arca, in cui sono stati custoditi per circa sette secoli, alla vicina Cappella di San Giacomo, operazione resasi necessaria per la realizzazione degli urgenti lavori di restauro della Cappella dell’Arca. Sabato 26 alle 21, infine, si potranno seguire “In die Annuntiationis - In die Purificationis”, due drammi liturgici medievali della cattedrale di Padova restituiti finalmente al pubblico grazie agli sforzi della Fondazione Ugo e Olga Levi e della Scuola di dottorato in “Storia e critica dei beni artistici, musicali e dello spettacolo” dell’Università di Padova. I due suggestivi uffici drammatici saranno eseguiti dall’Ensemble Oktoechos e dalla Schola Gregoriana di Venezia e avranno come scenario il Duomo di Padova. OTTIMA PAGE NEL RUOLO DELLA SEDICENNE RIBELLE L’esempio di Juno uno è una ragazzina di sedici anni che, dopo aver sperimentato il sesJdell’ambulatorio so con un coetaneo, si ritrova incinta. Colpita dall’atmosfera cupa in cui va per abortire, decide di far nascere il bambino e di darlo in adozione a una coppia che non riesce ad averne uno. Sembra aver trovato la coppia ideale, ma l’apparenza inganna: l’uomo non è pronto a far fronte alle nuove responsabilità. Il film di Jason Reitman (figlio di Ivan) ha due punti di forza: l’ottima sceneggiatura di Diablo Cody (premio Oscar) che tratta la storia con mano leggera, senza melodrammi ma anche senza la superficialità tipica delle commedie, e l’interpretazione di Ellen Page, che rende credibile il personaggio di adolescente ribelle, fragile e determinata, dura e bisognosa di affetto. Attorno a lei ci sono la famiglia sostanzialmente comprensiva, gli amici e i coniugi che vogliono adottare il bambino. Con tutti Juno riesce a stabilire rapporti che lasciano il segno, dimostrando un’insolita maturità nelle scelte finali. È la sua allegria che va cercata nel film, alla lunga ben più efficace di tanti discorsi contro l’aborto. Gianfranco Da Re A “LINEA AZZURRA” INTERVIENE PAPÀ LUIGI SAVIO Il ruolo del padre SETTIMANA RPC Come è possibile spiegare la morte di un giovane ai giovani? È la domanda che “Settimana Rpc” ha posto al vescovo Corrado a riguardo del tragico incidente stradale in cui è morto Federico De Nadai di Vittorio Veneto. Il Vescovo allargherà la riflessione anche alla morte di mamma-coraggio. Un contributo anche di don Fabio Soldan. In onda sabato 19 alle 10.30 e domenica 20 alle 9.30. LINEA AZZURRA SPAZIO SCUOLA Martedì 22, alle 17.15 e sabato 26 alle 9.45, nella trasmissione di Titti Burigana, Luigi Savio parlerà della sua esperienza di padre di tre figli, del ruolo del padre nella società di oggi e dell’importanza dei valori cristiani per l’unità e la comprensione nella famiglia. LA RAGIONE E LA FEDE Il tema della puntata di venerdì 25, alle 14.30, è “Il ruolo dell’educatore”. Saranno ospiti della trasmissione Veronica Barriviera e Arianna Schiavo, studentesse del liceo “Casagrande” di Pieve di Soligo. Conducono Rudy Milanese e Luigi Floriani. 20 Itinerari primaverili Escursioni Cinque proposte per trascorrere una giornata diversa nella natura e nei nostri paesi. A piedi o in bici L’ inizio della stagione primaverile quest’anno è un po’ altalenante. A giorni di caldo quasi estivo seguono giorni freddi e piovosi. E così un po’ tutti abbiamo dovuto rinunciare alle prime uscite 20 aprile 2008 SGRANCHIAMOC Con la primavera torna la voglia di passare qualche ora a piedi o in bicicletta, che solitamente avvengono nel periodo di Pasqua. Le feste del 25 aprile e del 1º maggio (con i relativi ponti, per i fortunati che possono farli...) ci daranno l’occasione di “recu- perare” le escursioni annullate per... forza maggiore. Ma dove andare? In queste due pagine vi offriamo cinque itinerari – due a piedi e tre in bici – adatti a tutte... le gambe. In montagna, a Mel, in collina, a LA VIA DEI MULINI, LUNGO IL TORRENTE RUJO DI CISON, È META PREDILETTA DALLE FAMIGLIE La natura si mescola alla storia on la “Via dei Mulini” anC diamo sul sicuro. Non abbiamo ancora sentito qualcuno che sia rimasto deluso di questa escursione lungo il torrente Rujo di Cison. Dopo 12 anni dal suo ripristino, il sentiero continua ad essere non frequentato, ma frequentatissimo, specie da gruppi familiari. È decisamente questo il momento migliore per fare la camminata che parte dalla piazza di Cison e arriva fino al Bosco delle Penne Mozze: la forza dirompente della natura che sta rinascendo, l’erompere di nuovi colori, il lieve odore speziato dei fiori, si uniscono al fragore dell’acqua che scende a regime torrentizio. La natura si mescola alla storia. Lungo il percorso vi sono i resti di alcune attività produttive – latterie, follatura dei panni, segheria, maglio, capellificio – che avevano nelle ruote dei mulini (12) la loro fonte di energia (da qui il nome di “Via dei Mulini”). L’acqua, ATTENDENDO L’ALBA AL RIFUGIO DEI LOFF a festa del Bosco Incantato (presentata nell’articolo a lato) ha L un prologo domenica 20 aprile al rifugio dei Loff. È il tradizionale concerto all’alba guardando il sole, per schiudere le palpebre e far sbocciare i timpani. Il concerto di cornamuse, flauti e sitar ha inizio naturalmente all’alba, quindi intorno alle 6 del mattino. Il rifugio si raggiunge dal passo San Boldo percorrendo il sentiero 991. Sculture in legno lungo il Rujo CASERA COSTA CURTA, AD OVEST DEL SAN BOLDO, È STATA RECUPERATA CON UN GRANDE LAVORO DI VOLONTARI Al bivacco dello Zumellese asera Costa Curta è oggi il «pi zumellesi Cpiù bel bivacco delle Preale quello più facile da raggiungere». Così si esprime Lino Susana, segretario della Riserva di caccia del Comune di Mel, che con un grande sforzo dei suoi soci ha effettuato il recupero e il restauro della casera situata sulla montagna omonima a 1.050 metri di altitudine sul lato ovest del passo San Boldo in Comune di Mel. La casera Costa Curta è situata all’interno di un grande pascolo di 10.000 metri quadrati a servizio di una stalla, oggi in rovina, ma attiva fino a trent’anni fa, che poteva ospitare fino a 60 capi di bestiame nel periodo della monticazione. Nei pressi della casera è ancora Casera Costa Curta ben visibile la “pòsa” naturale dove si abbeverava il bestiame. «L’idea dei cacciatori di Mel – rac- conta Susana – era quella di ristrutturare la piccola casera per adibirla a bivacco, andando così a Cison, in pianura, nel Coneglianese e nel Veneziano. Sono una piccola parte delle tante opportunità offerte dal territorio della diocesi, dalla montagna al mare passando per la collina e il lago. A proposito di montagna, avvisiamo il popolo del Camminamonti che il libretto del concorso sarà in distribuzione all’inizio del mese di maggio. Non ci resta che augurare “Buona escursione” a tutti i lettori. raccolta a monte, veniva condotta in quota, con una leggera pendenza, fino alle ruote attraverso una ingegnosa canaletta in pietra, la Rujea. La canaletta, dopo decenni di abbandono, è stata rimessa in funzione ed è uno dei “pezzi forti” del percorso. Il sentiero è stato segnalato, quest’anno, al concorso “Luoghi di valore” promosso da Fondazione Benetton Studi e Ricerche, come luogo di qualità in cui si fondono natura, memoria e usi contemporanei. Anche quest’anno gli “angeli custodi” del sentiero, ovvero le associazioni Via dei Mulini e Al Mazarol, hanno organizzato una grande festa per il 25 aprile. Dalle 10 di mattina fino al calar del sole, il bosco diventa incantato grazie a un alternarsi di colori, parole e musica. Partecipano, con loro stand, diverse strutture per disabili, scuole, case di riposo... Cinque scultori realizzano opere d’arte “in diretta”. Gruppi mu- sicali allietano gli escursionisti in diversi punti del sentiero. E ancora: origami, fiabe musicate, scuola di danza, dimostrazioni di karate... Al prato del Mazarol e in Valle di San Daniele grigliata e spiedo. È possibile usufruire di visite guidate sia nei giorni feriali che in quelli festivi. Per informazioni e prenotazioni telefonare al 338-4874716. completare il recupero di alcune costruzioni rurali caratteristiche situate lungo il percorso di cresta tra il San Boldo e malga Salvedella. I ruderi della casera sono stati acquistati nel 2001 dal Comune di Mel (a prezzo simbolico) su proposta della nostra Riserva. I lavori di restauro, che abbiamo realizzato in due fasi, sono durati meno di un anno e si sono conclusi lo scorso luglio con un impegno significativo di volontari e di ore lavoro. Le persone che hanno prestato la loro opera gratuitamente sono state 49, per un ammontare di quasi 400 giornate lavorative. Centotrentatré le trasferte con mezzi fuoristrada e 64 i trasporti con i trattori e i mezzi uni-mog». Il Comune di Mel ha finanziato l’opera per il costo dei materiali, dei trasporti e dell’assicurazione dei volontari per un importo di 17 mila euro, dei quali 6 mila sono stati impegnati per la copertura e i pluviali in rame. La casera all’esterno dispone di un barbecue in pietra e di un tavolo e panche in tronchi a uso pic-nic. All’interno c’è una grande stanza al piano terra con una cucina e- conomica. Nel sottotetto possono bivaccare fino ad un massimo di quattro persone. Come si arriva oggi alla casera Costa Curta Due sono le possibilità di accesso. 1) Dal passo San Boldo si imbocca il sentiero (una strada forestale), nei pressi del ristorante “Lares”, che in trenta minuti porta a casera Costa Curta. 2) In auto da Zelant di Mel, lungo una strada bianca comunale, in quindici minuti si arriva sino al parcheggio di Val de Botte. Lasciata l’auto, a piedi si imbocca la valle verso monte (non c’è ancora una tabellazione). Dopo circa 400 metri di facile salita si svolta a sinistra e per altri quindici minuti a piedi lungo un “menadòr” si arriva alla casera. Da casera Costa Curta lungo facili sentieri segnalati si possono raggiungere in quindici minuti il bivacco “Ai Loff” oppure in trenta minuti circa il bivacco casera Vallon Scùr, restaurato 20 anni fa dall’Ana zumellese e dai cacciatori. Sergio Cugnach Coda sulle passerelle per il Bosco Incantato Itinerari primaverili 20 aprile 2008 I LE GAMBE a all’aria aperta. Le idee non mancano PER CHI HA POCO TEMPO Un giretto sul Monticano UN ANELLO ACCESSIBILE A TUTTI, DA CONEGLIANO FINO A TEMPIO, SUGGERITO DA LIBERALABICI e non avete allenaScientemento o tempo suffiper il percorso da 50 Cinquanta chilometri in bici km, gli amici di Liberalabici ne propongono un altro: la zona è quasi la stessa, la distanza è la metà, il Monticano è la cornice. E la strada è fattibile con qualsiasi bicicletta. olevamo proporre a voi lettori V un percorso in bici piacevole, non troppo noto, su strade secondarie e adatto alle famiglie. Ci siamo allora rivolti a Liberalabici (www.liberalabici.it): l’associazione ciclofila coneglianese da anni organizza gite a pedali anche nel nostro territorio. Da loro ci arriva questa proposta: una cinquantina di km con partenza e arrivo a Conegliano. Un anello fino a Tempio, con bei paesaggi di campagna e qualche sosta d’arte. Il fiume Lia a Ormelle Da piazzale San Martino a Conegliano imbocchiamo via Sauro e proseguiamo dritti. Attraversiamo la circonvallazione e Campolongo, e percorsa via Ca’ di Villa giungiamo all’incrocio di Ramera, dove giriamo a sinistra sulla via Ungheresca Nord. Attraversato l’abitato svoltiamo a destra prima del ponte sul Monticano. Nei pressi di villa Paoletti, imbocchiamo la strada privata che aggira la villa. Ritroviamo il fiume e andiamo a destra verso Soffratta. Aggirata la chiesa, prendiamo a sinistra via Vazzoletta. Incrociata la circonvallazione proseguiamo dritti; dopo il torrentello, a sinistra fino a Vazzola. Seguiamo per Visnà, poi prendiamo sulla destra, via Fratelli Mozzetti, poi via Cal di Mezzo. Giriamo a destra e dopo circa 200 metri a sinistra su via Campagna. Dopo 2,5 km giungiamo a un quadrivio. Prendendo a sinistra si sbuca, dopo borgo Bianchi, sulla via che a sinistra conduce (1,5 km) all’incrocio con via Liette. Di lì dopo 500 metri si arriva alla chiesa dei Templari a Tempio. Possiamo ammirare la chiesa ma anche, dal ponticello retrostante, le limpide acque del Lia. Tornati al capitello su via Liette giriamo a sinistra, e dopo circa 1 km incrociamo la via principale di Ormelle; qui svoltiamo a destra e subito dopo a sinistra verso Roncadelle. Imboccando la prima a destra, via Orti, si arriva in breve alla chiesetta di San Giorgio. Lasciata la chiesa proseguiamo dritti; dopo la zona industriale, giungiamo ad un incrocio con un capitello: imbocchiamo a destra via Valerio e raggiunto il centro di San Polo prendiamo a sinistra verso la chiesa... con una sosta per ammirare la facciata di villa Papadopoli. Dopo 300 metri giriamo a destra, direzione campo sportivo: attraversato il paese si giunge ai ruderi della torre di Rai. Percorsa la stradina interna e ripresa la principale, andiamo a destra; al successivo bivio, a sinistra verso Conegliano; poco dopo ancora a sinistra, in via Vare. La stradina costeggia il canale Piavesella e sbuca sulla strada che congiunge Rai a Tezze: giriamo a destra fino a Tezze. Qui è d’obbligo una breve deviazione per visitare borgo Malanotte. Torniamo verso il centro per dirigerci, dopo la curva segnalata da un capitello, in via borgo Tonini, dove una splendida sofora si staglia contro il cielo. Dopo circa 3 km imbocchiamo via Baradei. Attraversiamo due incroci e, poco prima della chiesa di Soffratta, giriamo a sinistra sulla stradina che porta a borgo Villa. Qui andiamo a destra su via Molino e, dopo la chiesa di Mareno, imbocchiamo via 4 Novembre verso Ramera. Più avanti —La chiesa di San Giorgio a San Polo di Piave sulla destra troviamo un capitello, dove c’era il “Morer dee anime”. Dopo 200 metri, una carrareccia sulla sinistra porta in via Bidoli; sbucati su via Serravalli giriamo a destra e proseguiamo fino a Cittadella. Percorriamo via Casselon fino a via Distrettuale, che prendiamo a sinistra: poi a destra in via Bolda e ancora a destra in via Zapparelli. Giunti all’incrocio con la strada per Santa Lucia imbocchiamo via Campana che ci consente di ammirare la bella villa Corner Campana. Giunti a Sarano, attraversiamo il primo incrocio per girare poi a sinistra al successivo e infine a destra sulla strada principale che arriva a Conegliano, alla Ferrera. Si parte dal centro sociale Messina di Santa La chiesa di Sant’Anna a Cittadella di Bocca di Strada Lucia: si imbocca la pista ciclabile verso nord. l’argine del Monticano. RiprenDi fronte alla scuola media atdiamo l’asfalto girando a destra traversare la strada; prendere e poi per sterrato in via dei Capoco dopo la sterrata a destra e milli; all’incrocio del ponte anpercorrerla tenendo la sinistra. cora dritti tenendo a sinistra il Ritornati sull’asfalto girare a deMonticano. Appena ritroviamo stra in via degli Alpini. Alla rol’asfalto a destra ancora su stertonda proseguire dritti e dopo rato; ripreso l’asfalto di nuovo a 100 metri girare a destra in via destra dove, dopo una leggera Campana: sulla sinistra vediasalitella giriamo a sinistra prima mo villa Corner-Campana, del del ponte. Ripercorriamo in XVII secolo. Incrociata la strasenso contrario via Camilli seda asfaltata giriamo a sinistra e guendo l’argine fino al ponte sul poi subito a destra in via ZapaMonticano che andiamo a surelli. In fondo alla via girare a perare per prendere subito a desinistra e proseguire per 200 stra via San Felice. Percorriamo metri lungo via Distrettuale ditutta la strada costeggiata da sarezione Conegliano; poi a delici fino ad arrivare in prossistra in via Casselon: sulla sinimità della Cadoremare. All’instra la chiesetta di Sant’Anna. crocio teniamo a sinistra semAttraversata via Ungheresca pre per via San Felice, passiamo Nord, si passa sotto l’autostrail nucleo di case e, dopo 400 meda; poi dritti per lo sterrato. Ritri, dalla chiesetta prendere a sipreso l’asfalto girare a sinistra nistra via San Michele sino a riin via Bidoli. Ora transitiamo trovare l’argine dove giriamo a per il guadon tenendo sempre la sinistra per ritornare al ponte sinistra. Arrivati sulla strada sul Monticano. Passato il ponprovinciale la seguiamo a destra te giriamo subito a destra sullo per 200 metri, poi a sinistra in sterrato per ritornare al punto via Morer delle anime. Presso di partenza per la strada già fatun albero si gira a destra aggita. rando villa Paoletti, per proseguire la sterrata fino a salire sul- IN BICI LUNGO LE ANSE DEL FIUME Il Giralivenza a Torre di Mosto e siete passati di recente a TorScartelli re di Mosto avrete notato dei che indicano il “Giralivenza”. È un percorso ciclabile e navigabile che segue le anse del Livenza. Non aspettatevi però un’unica lunga pista ciclabile che segue tutto il corso del fiume. Il progetto, proprio per rispettare l’ambiente in cui è inserito, ha visto realizzati dei tratti di pista ciclabile là dove mancavano, per congiungere strade e argini già esistenti. Ma veniamo al percorso vero e proprio. La prima realizzazione riguarda un percorso ciclo-pedonale che attraversa la zona industriale di Ponte Tezze a Torre di Mosto e la unisce a quella di San Stino di Livenza. Qui so- 21 no state sistemate anche aree di sosta con panchine e tavolini. Percorrendo questa pista raggiungerete agevolmente il centro di Torre di Mosto e una volta percorsa la via principale potrete fare una fermata all’Antico Passo, una volta punto di attraversamento del Livenza e oggi attracco per le im- barcazioni. Continuando il vostro giro in bici potete prendere la via che conduce a Boccafossa, salire l’argine e seguire le anse del fiume, fino a scendere dall’argine e proseguire sempre dritti. D’obbligo uno sguardo al panorama con le sue case coloniche, le “barchesse” dove vedere ancora un antico essiccatoio per il tabacco. Proseguendo fate una deviazione per il centro di S. Elena e continuate poi lungo l’argine fino a Boccafossa, dove si possono visitare il Museo della civiltà contadina e il Museo del paesaggio. La via del ritorno si identifica nuovamente con l’argine che fiancheggia il fiume, fino a Torre di Mosto. Chiara Basei La Livenza a Torre di Mosto Vittorio Veneto FEDERICO DE NADAI, 18 ANNI, DELLA PARROCCHIA DELLA CATTEDRALE, MUORE IN UN INCIDENTE STRADALE 23 BREVI VITTORIO VENETO L’assessore Caldart: “Per gli scout un magazzino alla Mafil” Un sorriso, un vuoto C’ erano decine di giovani con lo sguardo perso nel vuoto. Stavano fuori della Cattedrale. Il vuoto lo vedevano intorno, o forse lo sentivano dentro: perché è morto uno come loro. Federico De Nadai, 18 anni, residente in via San Tiziano a Ceneda, fratello di Fabio e figlio di Renzo e di Cristina Balbinot, dipendente della Curia vescovile. Federico alle 2.30 del mattino di sabato 12, al volante della sua auto, si è schiantato in via Piave, a Porta Cadore: tornava dalla trattoria di Follina in cui occasionalmente lavorava, ha trovato la morte presso il piccolo tunnel ferroviario. Dove ora ci sono fiori e, all’interno del tunnel, scritte in sua memoria. Martedì 15, in Cattedrale, don Andrea Sech ha celebrato il funerale; con lui quasi una quindicina di sacerdoti. Nell’eucaristia si è cercato di allontanare quel vuoto, di dare un senso agli occhi già rossi prima ancora di iniziare, alla gran fatica dell’assemblea a unirsi alla bella voce solista, nel canto. Don Andrea, nell’omelia, ha dato voce alla debolezza di tutti: «Ora siamo come argilla grezza: lavo- rata dal dolore, ma anche dalla speranza», ha detto, riferendosi alla prima lettura, con la metafora del vasaio usata dal profeta Geremia. Ma salmo, vangelo e canti avevano un tema comune: quello del buon Pastore, che si prende cura della pecorella Federico. Don Andrea, che segue il gruppo di quinta superiore di cui faceva parte, ha ricordato nell’omelia il campo di servizio con Federico e gli amici alla cooperativa sociale Emmaus, a Verona, la scorsa estate; il suo servizio di ministrante, anche nella scorsa messa di Pasqua; il suo carattere, con la grande sensibilità e il «sorriso accogliente e costante». Hanno toccato il cuore i messaggi letti dopo la comunione. «Chiedo al Signore – recitava la lettera del vescovo Corrado, letta dal parroco della Cattedrale monsignor Silvano De Cal – di riscattare la vita di Federico dalla morte. Lui che tante volte ha fatto servizio nella liturgia in Cattedrale possa partecipare fin d’ora all’eterna e gioiosa liturgia del cielo». Un compagno del gruppo parrocchiale, con la voce rotta, ha elencato quel che da Federico, anzi “Dena”, hanno imparato: «Che è importante essere disposti a dare una mano agli altri, magari facendo il primo passo, come facevi tu», ad esempio. «Sappiamo che il legame non è finito: quando ci incontreremo sapremo che tu ci sei». Mentre i compagni di classe, quinta geometri al collegio Dante, hanno scritto all’amico “Principe” «una lettera d’amore». «Dio ti ha chiamato per arbitrare la partita AgendaVittorio Veneto VENERDÌ 18 SABATO 19 Alle 20.30, alla scuola media Da Ponte, “Mongolia: ai confini del nulla”, racconto e immagini di viaggio di Francesco Tarossi. Per il ciclo “Storie e immagini da altri mondi” organizzato dal Centro territoriale permanente. Alle 20.45, in biblioteca, proiezione di “L’imbalsamatore” (M. Garrone, Italia, 2003). Ingresso 3 euro. Alle 21, nell’aula magna dell’Itis, per il ciclo di conferenze “L’ambiente glaciale tra scienza e degrado” è previsto l’incontro dal titolo “Islanda 2006: oltre il silenzio”. Relatori: Mariano Storti e Andrea Sartori. Organizzazione: Club alpino italiano, sezione di Vittorio Veneto. Alle 21, al GandS, concerto tributo ai Queen. Alle 21.30, al Bar Duomo, concerto dei Dogs in a flat. Dalle 18 serata d’apertura per il Bianconiglio presso gli impianti sportivi d’atletica, con la partecipazione di Brain Burger Dj-Set e la musica di Santi Bailor. Alle 21, al GandS, suonano gli Anime in Plexiglas - tributo a Ligabue. sive. MARTEDÌ 22 Alle 20.30, in biblioteca, la sezione di Vittorio Veneto dell’Associazione nazionale dimagrire insieme organizza la serata “Costruire la motivazione al cambiamento e rafforzarne l’impegno”. Relatrice la psicologa Nausicaa Busiol. DOMENICA 20 Alle 8.30 da piazza Giovanni Paolo I oppure alle 8.40 dal parcheggio di Porta Cadore, per il progetto Camminiamo in salute-il benessere dell’adulto, partenza della passeggiata in gruppo “Sulla strada dei marroni”. Ritrovo presso la curva del Cristo a Miane alle 9.15. Informazioni: 333-668955, 3475631865. Ai giardini pubblici in centro città sarà allestita un’esposizione di quadri a cura del Gruppo Arti Vi- GIOVEDÌ 24 Alle 14.30, in Seminario e in Cattedrale, festa diocesana dei chierichetti. Alle 21 i Vertical Smile suonano al pub La Taverna . Alle 21, al GandS, concerto degli I.R.S.. Farmacia di turno: Comunale 3, via Forlanini 2, Costa, telefono 0438-556628. IL MESSAGGIO DEL VESCOVO Chiedo al Signore di riscattare la vita di Federico dalla morte: possa partecipare fin d’ora all’eterna e gioiosa liturgia del cielo più importante – ha letto uno di loro, rivolto a Federico, arbitro di tennis – e più bella della tua vita, e tu sei entrato a far parte della sua grande squadra. (...) Siamo sicuri che in questo momento nel tuo viso splende un sorriso». Buone notizie per la sede degli scout vittoriesi. All’indomani della pubblicazione dell’appello per trovare un magazzino e magari anche una sede, l’assessore alle Politiche giovanili Antonella Caldart ha precisato che a breve incontrerà il Clan per proporre loro una possibile nuova sede, sostitutiva della stanza che attualmente occupano in canonica a Sant’Andrea. Quanto al magazzino, “per l’utilizzo di una stanza all’ex Mafil (nella foto) non ci sono problemi, finché lo stabile rimane così. E per la sua ristrutturazione ci vorranno anni”. Presentazione del grest del Noi Martedì 22, al patronato della Cattedrale alle 20.30, si terrà la presentazione del grest 2008 preparato da Noi associazione. A presentarlo sarà uno degli autori del grest: don Paolo Cester. SS. PIETRO E PAOLO: raccolta ferro Sabato 19 la parrocchia di Santi Pietro e Paolo organizza una raccolta ferro: i volontari passeranno di casa in casa nel territorio parrocchiale. Chi avesse grandi quantitativi di ferro è pregato di avvisare la parrocchia: 0438-556235. Dai nostri paesi Vittorio Veneto - Vittoriese 20 aprile 2008 24 SS PIETRO E PAOLO / CAMION INDIGESTI camion parcheggiati ISanti davanti alla chiesa di Pietro e Paolo? Ci possono stare. Interrogata sulla questione, la comandante della polizia municipale Angela Zoppè ha infatti risposto: «L’area in questione è pubblica; pertanto, in assenza di prescrizioni, è usufruibile da ogni utente della strada». Da settimane alcuni ca- mion hanno preso l’abitudine di andare a parcheggiare nell’ampia area sterrata all’incrocio tra via Franceschi e via Marzabotto, giusto a metà tra il patronato parrocchiale La Tenda, la chiesa e la canonica di Santi Pietro e Paolo. E questo ha suscitato qualche malcontento nella comunità. Che ha trovato sfogo sul sito par- rocchiale www.sspietroepaoloonline.it. “La presenza dei camion è uno scempio, in tutte le piazze rispettabili non c’è”, scrive un parrocchiano, nel sito. E invece i camion hanno pieno diritto di rimanere lì. Ma del resto l’area davanti alla chiesa di Santi Pietro e Paolo non ha certo l’aspetto di una “piazza rispettabile”... “LUCIA SCHIAVINATO” CERCA VOLONTARI Weekend con gli amici disabili, perché no? L a messe è tanta; se ci fosse qualche operaio in più, meglio. È questa una buona sintesi della situazione dell’associazione Lucia Schiavinato (nella foto i volontari), quella che riunisce i volontari che operano con i disabili del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto (e non solo). Una situazione ana- lizzata nell’assemblea annuale, svoltasi domenica 6 aprile. L’associazione attualmente opera in tre ambiti: condividendo la domenica mattina con gli ospiti, seguendoli la domenica pomeriggio e sera alla Casa femminile in aiuto agli operatori, organizzando uscite nei giorni festivi. RIFLESSIONE DEGLI STUDENTI DI 2ª B E 2ª D SCIENTIFICO NELL’ORA DI RELIGIONE Giovani e Chiesa Nel corso di alcune ore di religione cattolica, due seconde scientifico del liceo Flaminio hanno lavorato sul tema “Io e la religione”. L’attività ha seguito un’articolazione molto laboriosa, culminata nella riflessione dal titolo “Giovani e religione: quali prospettive?”, che qui pubblichiamo. l giorno d’oggi possiamo trovare gruppi di giovani interessati ad una continua ricerca sul fatto religioso che si impegnano in parrocchia e in ambienti religiosi, che credono fortemente in Dio e in quello che fanno. In genere, però, se non si trovano risposte concrete, molti altri giovani so- A no tormentati dai dubbi e dalle perplessità, che si accumulano portando via via ad una mancanza di pratica religiosa. In questi giovani si riscontra disinteresse, quasi rifiuto, alle volte, soprattutto verso l’organizzazione della Chiesa e dei dogmi e dei doveri imposti. Molti ragazzi non riflettono più sull’importanza della religione: è completamente sminuita e sottovalutata. Le prospettive per il futuro appaiono buie e poco positive; l’atteggiamento della maggior parte dei giovani non può cambiare se prima non mutano le posizioni della Chiesa su argomenti che Per queste ultime tanti sono gli inviti. Tra essi alcuni appuntamenti sono irrinunciabili, e pure vicini: il 25 aprile, a Cison di Valmarino, la mostra “Il bosco incantato sulle vie dell’acqua”, in cui vengono anche esposti i prodotti del centro diurno del Piccolo Rifugio; il 1º maggio a Rivolto, per lo spettacolo QUADRO CUPO Molti giovani sono tormentati da dubbi e perplessità che si accumulano portando ad una mancanza di pratica religiosa la riguardano da vicino e sui quali nascono spesso i contrasti. Certo la fede è sinonimo di giustizia e fraternità, tuttavia si deve considerare che i principali ideali adolescenziali sono spesso diversi. Ma ci auguriamo che si possa trovare un punto di contatto tra giovani e Chiesa per poter neutralizzare questi problemi. Ci sono infatti giovani che trovano nella religione argomenti e motivi per riflettere meglio e più seriamente sulla propria vita spingendosi ad una ricerca più approfondita ed delle Frecce Tricolori. Già pianificati, inoltre, sono i tradizionali soggiorni estivi, attorno a Ferragosto. Solo che... «Sta emergendo una certa difficoltà a trovare volontari – spiega il presidente dell’associazione Schiavinato, Diego Giacomin –. È un problema che non è solo nostro, anzi, è estremamente diffuso». Qualche volontario, dopo essersi creato una famiglia ed aver avuto dei figli, ha comprensibilmente ridotto gli impegni. Ma se i volontari sono di meno, si possono programmare meno attività. Oppure farvi partecipare meno disabili. Da qui l’appello: c’è qualcuno che vuole aggiungersi ai 35 tesserati e alla decina di collaboratori esterni dell’associazione Schiavinato? Basta avere 18 anni, la disponibilità di almeno una mezza giornata al mese e la voglia di impegnarsi. La formazione – come si fa con i disabili? – è assicurata dall’associazione. Ma il cuore dovete mettercelo voi. Per informazioni: 0438550073, [email protected], www.luciaschiavinato.it. autentica di alcune verità sempre meno illusorie. Gli studenti che frequentano l’ora di religione delle classi II B e II D. (II B: Marco Andreetta, Arianna Benincà, Giuseppe Caruso, Cristina Catania, Anna Cavinato, Martina D’Agostin, Francesca Dal Bo, Andrea Dalla Torre, Anna Dall’Anese, Marco De Faveri, Francesca Della Giustina, Marta Della Libera, Viola Della Pietà, Gianbattista Livieri, Costanza Sofia Maset, Valentina Peruch, Edvin Estuardo Piccoli, Silvia Ragagnin, Andrea Segat, Nicola Taddei. II D: Chiara Bitto, Ettore Bruno, Fabiana Canal, Ludovico Canal, Stefano Canal, Marta Da Dalt, Giulia Da Re, Alice Da Ros, Eugenia Dal Bo, Giulia De Nardi, Ludovica Dei Tos, Matteo Furlan, Paola Galeia, Luca Marcini, Giada Pizzol, Tiziano Santin, Ilaria Tomasi, Cecilia Zanchetta). IL “SAN MARCO” DI ZANIN E L’“ANNUNCIAZIONE” DI PETTERLE SU CERAMICA Due doni a Menarè l ceramista Angelo ZaIMarco, nin nella festa di San patrono della parrocchia del Menarè-Madonna della Pace, che ricorre il 25 aprile, ha voluto ricordare la missione evangelizzatrice del Santo, donando alla parrocchia un bassorilievo in ceramica (110x120 cm). Il bassorilievo di san Marco è stato posto in chiesa. La ceramista Laura Petterle ha invece donato alla parrocchia un’Annunciazione, bassorilievo in ceramica (45x65 cm). L’opera è stata posta nella sala parrocchiale. I due artisti fanno parte dell’associazione Piccoli Ceramisti di Scomigo, e con i loro doni intendono valorizzare tutti i luoghi del territorio. Il valore artistico delle due opere può essere dagli esperti apprezzato diversamente, ma il dono fatto alla comunità parrocchiale del Menarè ha senz’altro valore etico e spirituale, incoraggiamento ad offrire del nostro all’opera evangelizzatrice, e a camminare in compagnia di Maria e dei santi. La comunità ringrazia Angelo Zanin della parrocchia di Menarè, Laura Petterle della parrocchia di Scomigo e Andrea Semenzin, presidente dell’associazione Piccoli Ceramisti di Scomigo. A EXITARTE ESPONE CRISAFI omenica 20 alle 11, in viale della Vittoria 77, vicino D alla libreria Fenice, si inaugura il quarto progetto E10mq di arte contemporanea: in mostra opere fotografiche del vittoriese Sandro Crisafi. L’esposizione, visitabile solo su appuntamento, rimarrà allestita fino al 14 giugno. Informazioni: 0438-556542, [email protected]. PRO LOCO DI CAPPELLA M., NUOVA SEDE Fiera di primavera a seconda edizione L della “Fiera di primavera”, organizzata dalla Pro loco di Cappella Maggiore con il patrocinio del Comune, che si svolge sabato 19 e domenica 20 aprile, coinciderà con l’inaugurazione della nuova sede della Pro loco. Dopo quasi dieci anni di sedi provvisorie, finalmente uno spazio proprio, nelle ex case Dell’Antonia, a lato del municipio, immobile acquistato dal Comune nel lontano 1986 e ora ristrutturato. «L’inaugurazione – spiega Vittorino Gava, segretario della Pro loco – avrà inizio alle 17». Domenica dalle 10 esposizione di fiori e piante ornamentali, di articoli da giardino e di prodotti artigianali. Alla stessa ora prenderà il via anche l’ex tempore dedicata a “Volti e luoghi di Cappella Maggiore” per artisti dai 18 ai 25 anni. Alle 14.30 ci sarà “L’angolo dei bambini”, ovvero laboratori manuali, letture di fiabe e giochi di gruppo. Domenica a pranzo, spiedo gigante, da prenotare al 347-5320887 o allo 0438-580724. Nel frattempo al Centro sociale di Cappella Maggiore sarà visitabile una rassegna fotografica, arricchita da reperti storici, dedicata alla Grande Guerra (vedi pagine Cultura). RP 25 Dai nostri paesi Vittoriese 20 aprile 2008 SABATO AL VIA LA MOSTRA DEL TORCHIATO, MA ANCHE LA CRONOSCALATA Folla a Fregona ine settimana campaF le per Fregona: prevedibile un grande afflusso di visitatori in paese data la coincidenza di Mostra del Torchiato e VittorioCansiglio. La sagra. Al via sabato 19 aprile al campo sportivo la 34ª Mostra del Torchiato a Fregona. Proseguirà fino al 4 maggio e presenta quest’anno un programma arricchito. Ad esempio con tre concerti: domenica 27 alle 17.30 nella chiesetta di San Martino l’arpa di Lucia De Antoni e il flauto di Beatrice Baccichetti; giovedì 1 maggio, stessa ora e sede, le due chitarre di Francesca Bignetti e Carlo Mattiuzzo; domenica 4 maggio alle 17.30 al centro sociale il pianoforte di Riccardo Bozolo. Venerdì 25 alle 9 parte la Marcia del Torchiato di 6 e 12 km: lungo il percor- CORDIGNANO / 250 MILA EURO PER LA PISTA LUNGO VIA ISONZO La giunta promette più strade per bici U na serie di circuiti ciclabili e pedonali sono in progetto a Cordignano. Un primo intervento verrà realizzato a breve, mentre gli altri avranno uno sviluppo pluriennale. Via Isonzo In via Isonzo, la provinciale che collega Ponte della Muda a Cordignano, transitano 10 mila veicoli al giorno. Per un tratto di strada, in uscita dalla frazione, esiste già una pista ciclabile. Dopo di che i ciclisti vengono invitati a scegliere la viabilità interna che porta in piazza Italia. La giunta Campagna ha optato ora per dar continuità al percorso ciclopedonale lungo l’arteria principale. «La nuova pista ciclabile – spiega l’assessore Elio Tomè – proseguirà sempre sulla destra in direzione Cordignano di fronte alla villa Brandolini. Sul tratto che dopo il bivio all’altezza del distributore di carburante prosegue in via Roma costruiremo dei parcheggi sul lato sinistro e posizioneremo un senso unico che sale verso il centro. Chi transiterà sulla strada in senso inverso e dal capoluogo vorrà svoltare a sinistra per andare a Ponte della Muda dovrà giungere fino alla rotatoria». Per tale intervento si prevede che l’appalto venga effettuato entro l’anno. Il costo dei lavori è di 250 mila euro. Oltre alla predisposizione della pista ciclabile è necessario provvedere a costruire un muro di contenimento del fosso esistente. Tre nuovi percorsi L’amministrazione Campagna intende poi realiz- so saranno esposti alcuni strumenti usati per il Torchiato. Sempre il 25, alle 21 gli Assenzio presenteranno il loro nuovo concerto-reading, intitolato “Tema libero”. La gara. Sabato dalle 12 le prove, domenica dalle 10.30 la corsa: è di scena la 36ª edizione della cronoscalata Vittorio-Cansiglio, cioè Fregona-Valsalega. Il percorso è stato accorciato di circa 500 metri, eliminando la par- te terminale, quella in cui si verificò l’incidente in cui perse la vita Fernando Rossetto. Anche se gli organizzatori garantiscono che, in passato come per quest’anno, l’impegno per la sicurezza è massimo. A causa della gara, la strada per il Cansiglio resterà chiusa sabato dalle 12 a fine prove e domenica dalle 8.30 al termine della corsa. Informazioni: www.vittoriovenetocansiglio.com. BREVI VITTORIESE Messa all’Agnelezza Tradizionale appuntamento, come da quindici anni a questa parte, per la ripresa della stagione escursionistica: domenica 27 alle 10.30 don Giovanni Dan celebra la messa presso la grotta dell’Agnelezza, tempo permettendo. Due le vie più normali per arrivarci: da sopra Sonego o da Santa Giustina-Maren-Valscura. Lasciata la macchina la camminata è di circa un’ora. MENARÈ: concerto di San Marco È in onore del patrono San Marco il concerto che la parrocchia Madonna della Pace-Menarè, organizza per sabato 19 aprile alle 21, in chiesa. Interverranno il gruppo corale Cantate Domino diretto da Franco Zanette che eseguirà la Missa “Te Deum Laudamus” di Perosi. L’orchestra d’archi proporrà il “Quartetto in Re Maggiore” di Mozart. Sempre di Mozart sarà la Missa Brevis KV 49 del coro San Daniele diretto da Mariagrazia Marcon. Infine la corale parrocchiale Madonna della Pace diretta da Mariagrazia Marcon presenterà la Corale dalla Cantata 147 di Bach e O Sacrum Convivium di Perosi. L’ingresso è libero. I festeggiamenti parrocchiali del “San Marco 2008” inizieranno giovedì 24; venerdì 25, festa di San Marco, alle 11 la messa solenne; sabato 26 alle 14.30 concorso di disegno per bambini e ragazzi tra 6 e 14 anni. SAN MARTINO / MATILDE VENDRAME ERA CATECHISTA E RESPONSABILE ADP PROGETTI FUTURI I tre anelli ciclopedonali interessano anche Pinidello, Silvella e Villa di Villa zare tre anelli ciclopedonali. 1) «Il primo percorso – continua Tomè – ha una lunghezza di 7,7 km. Parte da via dei Tintori nel centro di Cordignano, prosegue per via Vittorio Veneto e corre poi lungo l’argine del Meschio fino a Umile e generosa raggiungere Silvella a borgo Floriani. Continua verso Villa di Villa attraversando Obole e Insuga con delle apposite passerelle. Sono interessate anche via Pontadel e via Col di Lana. Il circuito ridiscende poi verso Cordignano per immettersi in via Guido Rangoni che viene chiusa al traffico». 2) Sono 6,5 i km del secondo anello che in parte ripercorre il tracciato del primo. A Silvella il percorso interessa anche alcune capezzagne di pro- prietà comunale poste all’interno della campagna. Si raggiunge località Agnolet per poi ritornare in via Rangoni all’altezza del ponticello. 3)L’itinerario più breve è di 5 km. Inizialmente coincide con il primo percorso e nella zona di Pinidello prosegue lungo l’argine del torrente Friga. Attraversa il Carron e il Meschio, corre lungo la strada delle Obole e si interseca sul secondo tracciato sulla via degli Agnolet. Gerda De Nardi Ecco il tratto di strada in cui saranno realizzati la pista ciclabile (a destra) e i parcheggi (a sinistra), e che diventerà a senso unico onna di profonda feD de, preghiera e generosità, Matilde Vendrame si è spenta domenica scorsa a 91 anni dopo aver dedicato la sua vita a Dio e agli altri. A San Martino di Colle Umberto, dove viveva, era stata per diversi decenni catechista e aveva trasmesso prima di tutto con la testimonianza di vita e quindi con l’insegnamento la bellezza dell’essere cristiani a molti bambini. Ma il suo impegno non finiva qui. Perché era sempre disponibile a collaborare in parrocchia nel caso in cui ci fosse la necessità di sistemare una veste del parroco, oppure di portare un po’ di conforto agli ammalati, o di effettuare altri servizi. Nella vita, prima della pensione, era stata bidella nelle scuole di Cordignano. Prima ancora era stata impegnata a San Vito di Cadore in parrocchia e a Cortina al Santuario della Madonna della Difesa. Da tutti era conosciuta come persona umile e di profondi sentimenti, soprattutto verso chi soffriva. L’amore per gli altri si traduceva anche in gesti concreti di solidarietà. Aveva una grande devozione per il Sacro Cuore e per molti anni è stata responsabile dell’Apostolato della preghiera. Negli ultimi anni si era ritirata dalla vita attiva in parrocchia a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute. Nella sua casa era seguita amorevolmente dalla cara e affezionata Irene e dai parenti. Era importante per lei l’appuntamento con l’Eucaristia, che gli veniva portata dal parroco o da un ministro straordinario della Comunione. GDN 26 Dai nostri paesi Vittoriese 20 aprile 2008 FREGONA/ VERSO LA CONCLUSIONE I LAVORI A CASA AMICA "Pronta a giugno“ A nnamaria Chies, direttrice di Casa Amica” di Fregona (TV) è uno dei primi diplomati del Master d’eccellenza in etica e gestione d’azienda proposto dal Marcianum, polo pedagogicoaccademico del Patriarcato di Venezia in collaborazione con la Scuola di direzione aziendale “Bocconi” di Milano. Il 20 febbraio 2008 il patriarca Scola ha consegnato a lei e agli altri venti partecipanti il diploma. «Il master, che ho frequentato per interesse personale - spiega Chies-, avrà sicuramente delle ricadute anche nell’ambito del mio impegno professionale». Cambierà qualcosa per Casa Amica? «Abbiamo cominciato a predisporre lo scheletro per la rendicontazione sociale partendo dalla definizione dei canali di raccolta dei dati aziendali rilevanti allo scopo e contiamo di riuscire a pubblicare nel 2009 il primo bilancio sociale dell’Ente». La seconda edizione del master partirà a ottobre; per informazioni www.marcianum.it. Lavori quasi terminati Nel frattempo, siamo alle rifiniture per i lavori di ampliamento di Casa Amica, che si appresta a crescere di 3000 metri quadri grazie alla costruzione di un nuovo corpo di fabbrica. «Lo stabile -spiega il presidente Gino Cimetta- dovrebbe essere pronto a giugno. Ma potremo utilizzarlo solo dopo, perchè molti sono gli adempimenti burocratici». Al termine dei quali Casa Amica quasi raddoppierà i suoi posti letto: ne ha attualmente 43 per non autosufficienti e 14 per autosufficienti, ne avrà 74 per non autosufficienti e 16 per autosufficienti. Tommaso Bisagno ETICA & BUSINESS Nel 2009 Casa Amica avrà il bilancio sociale: lo curerà Annamaria Chies, la direttrice, fresca di master al Marcianum di Venezia MURADOR, 14 ENNE DI FREGONA, VINCE IL CONCORSO "CODICE A SBARRE" Luca sul bus Luca Murador, 14enne È di Fregona, alunno di 1D all’istituto d’arte Munari, il vincitore del concorso “Codice a sbarre” , realizzato dalle associazioni Itaca ed Emergenza Oggi con la partecipazione delle scuole della provincia di Treviso e dei detenuti del carcere minorile trevigiano. Murador, primo classificato su 130 partecipanti, ha realizzato (su un cartone per pizza, come richiesto dal concorso) il disegno di una bambina imbavagliata come denuncia della violenza sulle donne, «un tema che mi sta particolarmente a cuore», precisa lui. Tutte le opere in concorso saranno esposte a Ca’ dei Carraresi a Treviso fino al 30 aprile. Il disegno dei Murador sarà affisso sui bus di Treviso da maggio. FALEGNAMI AL CEOD DI SAN MARTINO Alghe, civette e petali SARMEDE NOVITÀ IRPEF ambia il regolamento comunale in materia di addiC zionale Irpef a Sarmede. «Con il nuovo regolamento - dichiara il sindaco Eddi Canzian - si è deciso di esonerare dal pagamento dell’Iperf comunale i titolari di pensioni non superiori ai 9.500 euro». Per quanto riguarda il Bilancio di previsione 2008 l’amministrazione Canzian ha avuto un occhio di riguardo per le scuole continuando nell’attività di manutenzione, che quest’anno interesserà i plessi di Sarmede di Via Madonnetta e la scuola materna di Rugolo per una somma pari a circa 26 mila euro. RP el loro laboratorio di N falegnameria i disabili del Ceod di San Martino, con l’aiuto del volontario Floriano Gazzarin stanno creando scenografie per l’ormai vicina manifestazione del 25 aprile a Cison di Valmarino. Sarà una cosa tutta nuova perché le persone che si accostano alle opere dei disabili potranno porre la lo- ro faccia all’interno di un cerchio e farsi fotografare tra alghe marine e pesci, o tra i petali di un fiore e le ali di una farfalla, o ancora tra due civette. Tutto questo è possibile grazie all’impegno degli operatori, alla passione dei volontari e alla generosità di chi, come la ditta Antonio Masutti di Caneva, offre gratuitamente il materiale. Dai nostri paesi Quartier del Piave 20 aprile 2008 27 FARRA: IL 20 CERIMONIA DI CONFERIMENTO AL COMUNE DELLA MEDAGLIA AL MERITO CIVILE I COGNOMI DI MORIAGO IN UN LIBRO DI DAL CIN omenica 20 aprile si svolge a Farra di Soligo la D cerimonia di conferimento della medaglia di bronzo al merito civile al Comune per i fatti avve- dedicata a Moriago l’ultima fatica dell’onomaÈ sta Eugenio Dal Cin. Nel volumetto, dal titolo “Cognomi di Moriago della Battaglia”, sono conte- Stefano dove interverranno il sindaco Domenico Citron, lo storico Daniele Ceschin e il prefetto di Treviso Vittorio Capocelli. Ai diciottenni del Comune verrà consegnata una copia della Costituzione. Nell’auditorium sarà possibile visitare la mostra fotografica “La seconda guerra mondiale e la Resistenza nel Trevigiano” curata dall’Istresco e dalla Provincia di Treviso. La cerimoni è preceduta venerdì 18 aprile da un incontro sulle violenze sui civili nel Veneto dal 1943 al 1945 tenuto dalla professoressa Elena Carano (approfondimento in Cultura pag. 14). nuti nel 1944. Si legge nella motivazione: “Piccolo Comune del Trevigiano subiva una feroce rappresaglia da parte delle truppe naziste che trucidarono barbaramente otto suoi concittadini ed incendiarono numerose abitazioni, offrendo luminoso esempio di dignità e di resistenza alle dure sofferenza della guerra”. La cerimonia comincia alle 11 con il ritrovo davanti al municipio. Il corteo, accompagnato dalla Banda di Moriago e dal Coro San Lorenzo di Farra, si porterà nell’auditorium Santo A FARRA DI SOLIGO E A REFRONTOLO hanno inevitabilmente attinto in queste settimane anche i cinque candidati alla successione di Pergentino Breda a Moriago della Battaglia. E una conferma esplicita del binomio vigili-sicurezza viene pure dal progetto regionale di “zonizzazione dei corpi di polizia locale”, firmato dagli assessori Massimo Giorgetti e Flavio Silvestrin e licenziato lo scorso 22 gennaio dalla giunta veneta. Un piano con un “obiettivo complesso e di ampio respiro” che però mira “a fare sistema” a livello locale, cioè a mettere “efficacemente in relazione le varie strutture coinvolte” al fine di garantire “un vero salto di qualità nel modo di lavorare per la sicurezza dei cittadini”, con “l’intento di dare risposte sempre più pronte e coordinate mediante una più articolata organizzazione dei corpi di polizia locale, da gestire in forma associata”. Nel dettaglio, la provincia di Treviso è stata suddivisa in dodici zone in base alla popolazione e al numero di caserme dei carabinieri presenti. La zona comprendente il Quartier del Piave (TV 3 B) va dal comando di Valdobbiadene (Segusino, Valdobbiadene e Vidor) a quello di Pieve di Soligo (Pieve, Sernaglia e Refrontolo), passando per la caserma di Col San Martino (Farra, Miane e Moriago): nove Comuni per quasi cinquantamila residenti che, sulla carta, verrebbero “serviti” da circa una ventina di vigili urbani e da una trentina di carabinieri. «Per questo dico – afferma il sindaco di Farra, Domenico Citron – che il protocollo d’intesa che abbiamo appena sottoscritto con Pieve di Soligo è stato previdente e lungimirante per tutto il Quartier del Piave e, in tal senso, mi auguro si possa sviluppare concretamente anche un’intesa con il nuovo corpo municipale di Refrontolo». Glauco Zuan mila euro, e un ulteriore contributo di 45 mila euro. Grazie a questo finanziamento, il consiglio comunale, con una variazione di bilancio, ha potuto mettere in cantiere ulteriori interventi in Villa, come l’installazione di un nuovo ascensore e l’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accessibilità ai vari piani dell’im- mobile. Le attività e gli eventi che si svolgeranno in Villa Brandolini necessitano anche di un magazzino. La sua realizzazione consentirà così di liberare da questa funzione ambiti di pregio che potranno essere utilizzati per scopi più nobili. Fra questi quello di dare sede al Gal dell’Alta Marca Trevigiana. I vigili son tornati D opo Farra di Soligo (che con il nuovo anno ha assunto due vigili urbani e ha già prospettato un terzo arrivo) anche il comune di Refrontolo si appresta a ricostituire un proprio corpo di polizia municipale. Esauriti nei giorni scorsi gli ultimi adempimenti burocratici, a breve l’amministrazione retta dal sindaco Mariagrazia Morgan renderà noto il vincitore del bando comunale, tornando quindi a contare su una figura che in questa piccola realtà collinare mancava dal 2004. Due determinazioni attese da tempo dalla popolazione (specie a Farra, dove il corpo dei vigili mancava da un decennio), peraltro affiancate in questi mesi dal rafforzamento della stessa polizia municipale di Pieve di Soligo (attuale punto di riferimento tecnico sia per Farra, sia per Refrontolo), passata a sei unità. «Non siamo rimasti insoddisfatti dei servizi of- LE FORZE DELL’ORDINE OGGI IN SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE Farra di Soligo . . . . . . 2 Pieve di Soligo. . . . . . 6 Refrontolo. . . . . . . . . . 1 CARABINIERI Stazione di Farra di Soligo . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Stazione di Pieve di Soligo . . . . . . . . . . . . . . . . 12 ferti dal consorzio Piave di Susegana in questi quattro anni, anzi – precisa subito il primo cittadino di Refrontolo – però il nostro territorio aveva ormai la necessità di avere una persona presente per un numero di ore superiori a quanto convenuto. Senza dimenticare il problema “sicurezza” avvertito dai cittadini e divenuto sempre più forte in questi anni invece di attenuarsi». Anche il sindaco Morgan va dunque al nocciolo della questione ovvero all’uguaglianza “più vigili=più sicurezza”, slogan da cui A VILLA BRANDOLINI DI SOLIGHETTO Lavori per 730.000 euro ontinuano gli intervenC ti di restauro e riqualificazione di Villa Brandolini a Solighetto. La gara per l’affidamento dei lavori del 2° e 3° lotto si è svolta il 10 marzo, con l’aggiudicazione all’associazione temporanea d’imprese Costruzioni Virago snc. Gli interventi riguardano la realizzazione della nuova centrale termica, il restauro delle serre, l’illuminazione dei vialetti esterni e altri interventi minori. Per il 2° e 3° lotto il costo complessivo dei lavori ammonta a 730 mila euro. Parte di questa spesa è stata finanziata dall’Istituto Regionale Ville Venete, che ha dato un contributo attraverso la concessione di un mutuo a tasso agevolato di 300 Anche la fontana della Villa verrà restaurata nche la fontana di Villa Brandolini verrà A restaurata. La spesa, che ammonta a 27.500 euro, sarà sostenuta dal Comune di Pieve e dalla Comunità Montana nell’ambito del progetto “Le fontane dei borghi antichi: itinerario attraverso la memoria e la natura”. Sono previsti la pulizia da incrostazioni calcaree e licheni, la stuccatura delle giunture e l’impermeabilizzazione della superficie interna della vasca. nuti oltre 300 cognomi presenti in paese. Nomi di famiglia corredati da molte spiegazioni (origine, diffusione del cognome, etimologia e moltissimi personaggi moriaghesi e trevigiani). Eugenio dal Cin, di Gaiarine ma residente a Conegliano, collaboratore di giornali e riviste culturali e direttore di una rivista trevigiana di arte e cultura, da quasi un ventennio si dedica allo studio dell’onomastica, producendo libri e saggi sui cognomi esistenti nei comuni del Trevigiano e del Bellunese. BREVI QUARTIER DEL PIAVE PIEVE: piano anti-mosche alla Maia Con un’ordinanza il sindaco di Pieve ha disposto che la ditta Maia provveda a predisporre e ad attuare un piano dettagliato di lotta alle mosche, di adottare tutte le precauzioni atte a prevenire la proliferazione di mosche, e di effettuare in futuro costanti verifiche anche in relazione alle contingenti condizioni climatiche. Il mancato rispetto dell’ordinanza, sottolinea il sindaco, costituisce reato. BARBISANO: cineforum sull’educazione “Dal bambino all’educatore” è il filo conduttore dell’ottava edizione del cineforum organizzato dal Gruppo Giovani di Barbisano. I promotori vogliono approfondire i contenuti della corretta relazione educativa che vede l’adulto accogliere e accompagnare il bambino, mettendoci amore, responsabilità ed esperienza, ma in punta di piedi per non soffocare “l’originale” e il “nuovo” che emergono. L’approfondimento si realizza mediante film e dibattito: sabato 19 aprile viene proiettata la pellicola “Neverland - Un sogno per la vita” mentre martedì 22 confronto con Luca Verticilo psicologo e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia familiare. Entrambi i relatori collaborano alla Nostra Famiglia di Barbisano. Film e dibattito si svolgono nella sala parrocchiale di Barbisano (a lato alla Chiesa) con inizio alle 20.30. Ingresso libero. SOLIGHETTO: Mazzero è Cavaliere Giovanni Mazzero, classe 1937, capogruppo degli Alpini di Solighetto dal 1997, è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica. Il riconoscimento arriva a coronamento di una lunga serie di impegni nell’ambito dell’Ana: dalla costruzione dell’asilo di Rossoch (Russia) al soccorso di popolazioni colpite da alluvioni e terremoti in varie parti d’Italia. PIEVE: Mato Grosso all’opera Lo scorso fine settimane l’associazione Operazione Mato Grosso, in collaborazione con il Comune di Pieve di Soligo, ha pulito numerose vie del territorio per un totale di ben 30 chilometri. REFRONTOLO: mostra di Lorenzon e D’Agostini al Molinetto Al Molinetto della Croda a Refrontolo, dal 19 aprile al 18 maggio, espongono la pittrice Genny Lorenzon, originaria di Refrontolo, e lo scultore Natale D’Agostini, residente a Soligo. Orario: da mercoledì a sabato 1518; festivi: 10-12,30 e 14,30-18,30. FARRA: asparagi e fragola Trentottesima festa della fragola e dell’asparago a Farra di Soligo da sabato 19 aprile a domenica 4 maggio. L’inaugurazione ufficiale è prevista domenica 20 aprile alle 11.30 con un concerto bandistico. Alla sera, alle 20, all’auditorium Santo Stefano “Anime salve”. Giovedì 24 alle 21 “Segnali caotici” mentre venerdì 25 al mattino torneo “Primi calci QdP” e alle 21 concerto dei Radio Liga. Ogni giorno sarà funzionante lo stand enogastronomico con le specialità a base di fragole e asparagi. 28 Dai nostri paesi Bellunese - Vallata 20 aprile 2008 RESERA: RESTAURATO IL CAPITELLO MA UN PALO E LA STRADA LO ROVINANO TARZO: RESTAURO DEL CAMPANILE quasi completato il ripristino del capitello di ReseÈ ra. La popolazione del luogo lo ha ricostruito dopo che l’originale - risalente al Seicento - è stato demolito a metà primavera è previsto l’inizio dei lavori A al campanile e al tetto della chiesa parrocchiale di Tarzo. Nel campanile si provvederà a seguito dei danni arrecati da una errata manovra da parte di un autotrasportatore. Al suo interno è stata collocata un’opera del pittore Gabriele Cattarin che ha voluto raffigurare la Madonna col Bambino seduta sul trono, detta anche “Madonna della rosa” a motivo del fiore che Gesù tiene nella mano destra quale simbolo di carità cristiana. L’immagine è proposta secondo lo schema tradizionale desunto dalla “Madonna della rosa” affrescata da un autore del Quattrocento nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo. Sullo sfon- do Cattarin ha dipinto un paesaggio ispirato alla Vallata. Peccato solo che una nuova strada bianca, di recente tracciata, passi a pochi centimetri dal capitello e che un palo della luce sia stato collocato a pochi metri. Ma la situazione è recuperabile con un po’... di buona volontà e di sensibilità. LABORATORIO SPERIMENTALE A LENTIAI Artisti nella scuola materna L’ arte con la a maiuscola è entrata nella scuola materna di Lentiai, per aiutare lo sviluppo dell’espressività dei bambini attraverso i colori e i disegni. Il via al progetto, cui è stato dato il titolo di “Scrittura ad arte”, è stato dato da un artista conosciuto a livello internazionale, Riccardo Licata. Per tre giorni - dal 10 al 12 aprile - Licata ha lavorato con i bambini stimolandoli all’uso del colore come veicolo di emozioni e del segno come elemento narrativo di esperienze. Licata ha anche portato nella scuola dell’infanzia alcune sue opere che rimarranno in mostra fino al 10 maggio (visitabile tutti i giorni - tranne domenica - dalle 10 al- Il pittore Riccardo Licata le 12 e dalle 15 alle 18). Le attività di laboratorio proseguiranno anch’esse fino al 10 maggio grazie a tre artisti bellunesi: Marco Bellotto, Walter Bernardi e Gianfranco Raschi. I tre hanno dato la loro disponibilità a introdurre nel mondo della pittura sia i bambini della materna di Lentiai, sia i bambini di altre scuole dell’infanzia (per informazioni, prenotazioni e iscrizioni telefonare allo 0437-751227 o al 3357067251). La durata del laboratorio è variabile a seconda del numero di bambini e delle richieste delle insegnanti. Il progetto “Scrittura ad arte”, che è stato ideato da 40° del gruppo Alpini rifondazione del Gruppo. Questo il fitto programma: venerdì 25 aprile alle 10.30 messa, alle 15.30 inaugurazione della mostra fotografica, alle 17.30 nell’aula magna della scuola media convegno sulla Prima guerra mondiale “1918-2008 Segni della memoria dalle Dolomiti a Vittorio Veneto” organizzato in collaborazione con la Pro loco, alle 19 apertura del chiosco nella struttura polifunzionale della pro loco. Sabato 26 alle 8 ci sarà una manifestazione del Gruppo di Protezione Civile della Sezione Ana di Vittorio e alle 20.45, in pa- Venerdì 25 aprile un convegno sulla prima guerra mondiale a 90 dalla conclusione. Sabato 26 Protezione civile in azione e concerto di cori in palestra. lestra, i cori Col di Lana, Ana di Vittorio Veneto, Mesulano e la locale Corale dei Laghi animeranno una rassegna di canti popolari. Domenica 27 giornata dedicata all’Adunata sezionale: alle 9.45 inizio della sfilata, alle 10.30 messa in palestra, alle 12.15 premiazione dell’“Alpino dell’anno” della sezione di Vittorio Ve- Antonella Alban e Giovanni Granzotto, ha trovato l’immediato riscontro da parte delle suore Figlie di San Giuseppe che curano l’educazione dei bambini della scuola dell’infanzia “Nazaret” e del nido “Germoglio” di Lentiai. Una delle esigenze sentite dalla scuola, infatti, consiste nella possibilità di esprimere liberamente le emozioni e nella verbalizzazione delle dinamiche interiori. Proprio dall’analisi di questi bisogni è nata l’idea di praticare attività che implichino un lavoro sull’espressività. È d’aiuto, nel perseguimento di questo obiettivo, la struttura della nuova scuola materna di Lentiai, inaugurata di recente. Una struttura i cui spazi interni sono concepiti come “elementi di gioco” per i piccoli e interamente permeati dalla luce solare. Quindi naturalmente idonei a ospitare iniziative come “Scrittura ad arte”. TRICHIANA TRE GIORNI DI FESTA A TARZO li alpini di Tarzo saG ranno in festa per tre giorni per il 40° di Il progetto ideato da Antonella Alban e Giovanni Granzotto verrà proposto ad altre scuole dell’infanzia IL SINDACO FAVOREVOLE AL TERMOVALORIZZATORE l sindaco di Trichiana, IFiorenza Da Canal, ha e- neto, alle 12.40 rancio e alle 15.30 concerto delle fanfare. Di particolare rilievo il convegno del 25 aprile sul Primo conflitto mondiale in cui interverranno Roberto Tessari (I segni oggi nel territorio della Grande guerra), Lorenzo Cadeddu (La leggenda del soldato sconosciuto dell’Altare della Patria), Paolo Giacomel (Diari e ritagli di vita durante la Grande guerra) e Antonella Fornari (Le strade della guerra e il fronte dei silenzi). Verranno proposte proiezioni in dissolvenza con commento dal vivo. spresso la disponibilità a posizionare un termovalorizzatore nel proprio Comune, in particolare a San Felice. Pur non contrarie di principio al termovalorizzatore, le opposizioni chiedono uno studio preliminare per giustificarne la necessità e la collocazione. Contrario il presidente della Provincia Sergio Reolon poiché per lo smaltimento la Provincia è coperta fino al 2019 e, per allora, è meglio puntare ad accrescere la raccolta differenziata. sostituire con una nuova struttura metallica tutta la parte interna di sostegno delle campane, in modo tale da abbassare l’attacco del castello. Di conseguenza saranno ridotte le sollecitazioni alla struttura che è già fuori piombo di oltre 40 centimetri. Verrà anche restaurata la parte esterna. In concomitanza inizierà l’opera di verifica e di consolidamento del tetto della chiesa, verrà posata una guaina e i coppi saranno forati e fissati mediante appositi ganci. BREVI VALLATA VALMARENO: messa sul Col de Moi Anche quest’anno l’associazione “Corin” di Valmareno organizza per il giorno 25 aprile un’escursione al Col de Moi. Alle 11 don Bruno Daniel, rettore del Seminario, celebrerà la messa. Seguirà una bicchierata con pan e soppressa. Da diversi anni questo gruppo di volontari ha ripristinato molti sentieri abbandonati che servivano ai padri e ai nonni per l’alpeggio, tagliare la legna e sfalciare l’erba. Anche quest’anno tante domeniche le passano a tenere in ordine i sentieri. Presto sarà anche reso noto il programma di escursioni estive curate da Pietro Da Recco (0438-970265) e Giovanni Cesca (0438-970838). FOLLINA: “Angiolino&Angiolina” Mercoledì 23 e giovedì 24 aprile alle 10 all’auditorium comunale di Follina il Collettivo di ricerca teatrale presenta lo spettacolo per bambini “Angiolino&Angiolina”. FOLLINA: appalto nuova strada Il Comune di Follina ha indetto la gara d’appalto dei lavori di realizzazione della strada di collegamento tra via Follinetta e via Sanavalle (strada provinciale n.36). L’importo complessivo dell’appalto è di 167.500 euro. Termine di presentazione delle domande: ore 12 di mercoledì 7 maggio 2008. CISON: spettacolo sulla Liberazione Sabato 26 aprile alle 21 nel teatro La Loggia di Cison di Valmarino verrà presentato lo spettacolo teatrale, scritto e interpretato da Paolo Donolato, “Un chilo di sale - Di come si arrivò alla Liberazione nella Vallata e nel Quartier del Piave”. BREVI BELLUNESE TRICHIANA: storie in biblioteca Tante storie nella biblioteca civica di Trichiana raccontate da lettori professionisti. Giovedì 24 aprile alle 15 Carlo Corsini propone “Il principe cattivo” e altre storie (per bambini di 9/10 anni). Mercoledì 30 alle 15 toccherà a Dino Maraga e “Lino seminatore d’acqua” (per bambini di 8/9 anni). Chiuderà la rassegna, giovedì 7 maggio, Simone Carnielli in “Io racconto, e voi?” per bambini di 6/7 anni. NAVE: il 25 festa di fiori e arte Sono pochi i residenti a Nave, frazione di Mel, ma indubbiamente molto molto generosi. La prossima iniziativa che hanno messo in cantiere è “Nave in Fiore”. Fissata per il 25 aprile, la festa dei fiori ha come protagonisti artisti e artigiani che, con le loro mani, realizzeranno fiori con legno, stoffa, perline... Partecipano anche alcuni pittori. L’iniziativa è promossa dalla bruschetteria “El Mighelon” che provvederà anche al buon mangiare (spiedo, baccalà, schiz e polenta). Per i più piccoli ci sarà la corsa “Sghita sgata”. Collabora il Grs Nave. Dai nostri paesi Conegliano 20 aprile 2008 PROTEZIONE CIVILE: SIMULAZIONE TERREMOTO MERCATINO SAPORI E TRADIZIONI 29 PIPPO BAU SHOW IL CRISTIANO CITTADINO omenica 19 aprile per tutta la giornata settecento volontari abato 19 e domenica 20 aprile Conea carità per fare famiglia ltima replica di “PipD “ L U della Protezione civile, provenienti da tutta la Marca, saran- Sgliano ospita, per la prima volta, il Mercon l’intera umanità” è il tepo Bau Show”, il no impegnati in un’esercitazione provinciale a Conegliano. È pre- catino dei Sapori e delle Tradizioni, evenma dell’ultimo incontro di prequarto spettacolo della vista la simulazione di un terremoto e dell’esondazione del Monticano. Ci sarà anche una prova di evacuazione della scuola elementare di Campolongo: gli alunni verranno fatti uscire e portati al campobase allestito nello stesso quartiere. to dell’eccellenza eno-gastronomica delle regioni d’Italia. Protagonisti della manifestazione saranno le aziende agricole e gli artigiani agroalimentari contattati e selezionati in base alla tipicità, all’eccellenza della produzione e alla provenienza territoriale, in modo da trasformare via XX Settembre in una golosa “Mappa del Gusto”. A Conegliano saranno presenti prodotti di Liguria, Piemonte e Toscana. INTITOLATO A GIORGIO LAGO E LINO INNOCENTI «L’ampliamento della sezione si è reso necessario perché c’è una crescente richiesta da parte delle famiglie, soprattutto per i bambini più piccoli, dai 6 mesi ai 3 anni» spiega la presidente dell’Isp Rina Biz, che ci tiene a ricordare come «tutti i servizi infanzia gestiti dall’Insieme Si Può abbiano un progetto educativo che si rifà al personalismo di ispirazione cristiana, con una pedagogia e didattica aggiornate alle più recenti acquisizioni scientifiche». L’ampliamento del centro infanzia “Il Giardino” ha inglobato metà del giardino pubblico Arnaldo Benvenuti, non più fruibile dalla comunità. «L’amministrazione comunale ha dato in concessione in uso esclusivo all’Isp parte del giardino - spiega l’assessore Fabio Chies -. La concessione ha durata di 9 anni, con decorrenza dal 1° gennaio 2005. In cambio la cooperativa si è impegnata a fare la manutenzione di tutto il giardino, ad arredarlo con giochi per bambini, a realizzare il lastricato e la fontanella, ad aprire e chiudere il giardino rimasto ad uso pubblico». Una decisione regolata con una convenzione stipulata tra Comune e Isp nel 2006. «Visto e considerato che le nostre scuole materne non riescono a coprire fabbisogno delle famiglie - conclude Chies - il servizio che viene fornito dai centri infanzia privati, che l’amministrazione aiuta con contributi diretti e indiretti, diventa essenziale. La concessione all’Isp di parte del giardino Benvenuti, pertanto, rientra in questa logica». Francesca Nicastro territorio, ma non deve nascondersi. Sul fatto che siano visibili non c’è alcun dubbio. Se hanno un difetto, non è l’altezza, a mio avviso. Ai coneglianesi non piacciono perché i materiali usati sono poveri. Se Podrecca avesse lavorato con materiali più preziosi, come l’ho visto fare all’estero, magari i coneglianesi sarebbero stati meno severi». Materiali poveri? In che senso? «Poveri per gli standard che piacciono ai coneglianesi. Podrecca poteva avere la cura e la forza di fare qualcosa con materiali qualitativamente più preziosi, invece di utilizzare un rivestimento high tech un po’ grossolano. Se avesse usato rivestimenti in pietra, magari l’edificio sarebbe stato accolto meglio. Anche se è vero che, con i costi che ci sono oggi, dovremo imparare ad adattarci a edifici meno preziosi. Gli stan- dard di qualità di Corte delle Rose, probabilmente, non potremo più permetterceli». Ora una domanda non più all’architetto, ma al segretario politico del partito che ha voluto l’assessorato all’Urbanistica. Il mercato dell’edilizia è in stallo: c’è il rischio che l’intervento di riqualificazione dell’area ex Zanussi non vada più avanti? «Il mercato immobiliare adesso è fermo, ma quando si rimetterà in moto si metterà in moto più forte di prima. Bisogna però cominciare a progettare con criterio e capire se tutta la residenza là prevista potrà essere assorbita dal mercato. Credo che se si farà residenza di qualità, ecosostenibile, con caratteristiche che si distinguono dall’offerta anonima di oggi, si potrà incontrare i gusti di mercato». È un suggerimento alla Centro infanzia più grande D oppia intitolazione per il centro infanzia “Il Giardino” della cooperativa Insieme si può, in via XXVIII Aprile a Conegliano: con la cerimonia, tenutasi giovedì 17, la scuola materna è stata dedicata a Lino Innocenti, uomo politico coneglianese di grande spessore culturale e politico, e l’asilo nido, al giornalista Giorgio Lago, ineguagliato osservatore dei fatti di casa nostra. Due personalità di spicco, scomparse da pochi anni, che hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre comunità e che la cooperativa guidata dalla vulcanica Rina Biz propone a esempio dei più piccoli. Il centro infanzia, ospitato nella rossa villa Zaina, è stato di recente ampliato con la costruzione di una nuova a- Villa Zaina sede del Centro infanzia dell’Insieme Si Può la dedicata ad asilo nido, dotata di giardino. La ricettività del nido è aumentata di 30 posti, passando da 28 a 58. L’intervento, che ha riguardato anche alcuni lavori di ristrutturazione della scuola materna, è costato 336 mila euro, coperti con un mutuo fatto dai soci della cooperativa e con il contributo di 75 mila euro assegnato dalla Regione Veneto. IL PARERE DI DALL’ARMELLINA Le torri? Fatte con materiali poveri i Piazzaffari condivido la volumetria e la disposizione dell’edificio e condivido anche l’idea di farle color verde, declinato in varie tonalità, che crea, come dice Podrecca, un continuum cromatico con le rive del Monticano. Magari, ecco, io avrei alleggerito la parte superiore sfumando il colore verso l’alto...». Maurizio Dall’Armellina, architetto e segretario cittadino dell’Udc, spezza una lancia a favore delle torri verdi, edificio duramente criticato, sotto il profilo estetico, da Italia «D Nostra e dalle minoranze consiliari. Insomma, arch. Dall’Armellina, a lei le torri di Podrecca piacciono. «Non boccio il progetto. Sono consapevole che è un’architettura difficile da capire per i non addetti al lavori. Oggi l’architettura si muove attorno al concetto che un edificio deve divenire un punto di riferimento, un caposaldo sul territorio, quindi deve essere molto visibile, come un segnale. L’architettura deve convivere con il territorio, entrare in simbiosi con il ghiera, riflessione e condivisione del percorso “Il cristiano “cittadino” del mondo” promosso dal Gruppo Amici della Nostra Famiglia. Appuntamento lunedì 21 marzo dalle 20.30 alle 22 nella sede dell’istituto a Costa Alta. Guidano la riflessione don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità. vittoriese compagnia Macedonia composto da un gruppo di amici disabili e non: dopo Vittorio Veneto e Cison la commedia musicale in tre atti, divisa tra passato e futuro, va in scena sabato19 alle 20.30 al Toniolo a Conegliano. BREVI CONEGLIANO È mancata Mariateresa Ceschin Nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 è mancata Mariateresa Ceschin, 45 anni d’età. Lascia il marito e una figlia. Era dipendente del Comune di Conegliano dove era stata assunta con concorso pubblico il 1° gennaio 1982. Ha lavorato dapprima come applicata alll’Ufficio Ragioneria quindi all’Ufficio Tributi. Dal 1990 lavorava nella Segreteria Generale del municipio di piazza Cima. Ogliano: 101 anni per Giuseppe Cesca Festa in famiglia a Ogliano venerdì 11 aprile, per i 101 anni di Giuseppe Cesca festeggiato dalla moglie Maria, figlie, genero nipoti e pronipoti, autorità comunali e tanti amici e conoscenti. Gli studenti per la ricerca sul cancro Ben 1.600 euro per la ricerca sul cancro dagli studenti dell’ipsia “Pittoni” di Conegliano che nei giorni scorsi hanno distribuito le “arance della salute” dell’Airc. Gli studenti dell’Ipsia hanno sensibilizzato il personale scolastico sulla campagna e posizionato anche un banchetto davanti all’istituto di via Pittoni fornendo informazioni e, naturalmente, anche le retine contenenti le arance della salute ai passanti. Esaurite rapidamente tutte le 192 retine pari a 576 chilogrammi di succosi agrumi biologici di Sicilia. Insieme alle arance sono stati distribuiti degli opuscoli sull’educazione alimentare per prevenire l’insorgere di patologie pericolose. Contributo per la sicurezza Il Comune di Conegliano ha ricevuto un contributo di 33.688 euro dalla Regione per proseguire il progetto “Conegliano sicura - Conegliano serena” avviato anni fa per difendere la sicurezza delle persone. proprietà? «La proprietà deve avere il coraggio di passare il piano ai “raggi X” per capire se il progetto che stanno attuando è attuale o se va piuttosto ricalibrato sulle nuove esigenze di mercato e sul cambiamento in atto. Il Nordest, del resto, è finito, e con esso la forza economica che si riversava nel settore immobiliare». E quindi? «Quindi, in discorso si allarga e bisogna capire cosa vuol fare da “grande” Conegliano, perché lo sviluppo urbanistico va sempre legato a un’idea di sviluppo economico della città. Mentre prima Conegliano poteva accontentarsi di essere la Beverly Hills degli industriali dei dintorni, che qui investivano comprando casa, oggi deve puntare a diventare centro di eccellenza in diversi settori, a cominciare da quello sociosanitario, dove abbiamo un Maurizio Dall’Armellina ospedale di eccellenza e dei corsi di laurea, per passare da quello vitivinicolo, con la scuola enologica. Va inoltre salvaguardato il know how nel settore del freddo, ora che l’Electrolux se ne sta andando. Infine Conegliano deve diventare leader della cultura da legare al turismo, magari trovando un nuovo Goldin. L’area ex Zanussi dovrà essere uno dei contenitori di questi centri di eccellenza». Francesca Nicastro 30 Dai nostri paesi Conegliano 20 aprile 2008 ASILO NIDO AZIENDALE DELL’ULSS7 MANIFESTAZIONI A RICORDO Intitolato a Bevilacqua L’Avis comunale I l nido aziendale dell’Ulss 7 “La Chiocciola” è stato intitolato al pediatra Giuseppe Bevilacqua, scomparso l’aprile scorso all’età di 77 anni e insignito, a dicembre, del premio Civilitas alla memoria. La commovente e partecipata cerimonia, avvenuta sabato 5, è stata l’occasione per ricordare la figura umana e professionale del medico, molto conosciuto e stimato in città per aver curato due generazioni di giovani coneglianesi. Tra le testimonianze più toccanti la lettura, da parte della moglie Beatrice, della lettera firmata da Laura, “una piccola paziente poi mamma”, che ha lasciato uno scritto nella buca della posta della famiglia Bevilacqua, qualche giorno prima dell’intitolazione. “La sua improvvisa scomparsa mesi fa è diventata subito nostalgia per un uomo serio e rigoroso con gli altri e nella sua professione, al punto da apparire a volte eccessivamente deci- Giuseppe Bevilacqua so nel comunicare le sue posizioni, ma altrettanto dolce e spiritoso con i suoi piccoli pazienti che ha amato e lo hanno amato scrive Laura -. Sì, perché soprattutto i bambini percepiscono gli atteggiamenti di chi si rivolge loro con premura, attenzione e rispetto, per farli stare bene e crescere sereni”. L’idea di dedicare il nido Dal 1960 al 1967 lavorò nel reparto di Pediatria dell’ospedale, quindi iniziò la libera professione fino all’età di 70 anni dell’Ulss 7 al primo pediatra dell’ospedale di Conegliano è venuta all’ex collega Paolo Luxardo e ha trovato l’adesione entusiasta di molti cittadini e associazioni, che hanno sottoscritto petizioni al direttore generale. «Il dottor Bevilacqua era una persona molto riservata e un professionista in gamba dice il dottor Luxardo -. L’esempio che ci lascia è di aver sempre perseguito in modo riservato l’obiettivo della professionalità, senza concessioni all’apparire». Era il 1960 quando il primario della divisione medica dottor Traveso affidò al giovane Bevilacqua la sezione pediatrica. Nel 1964 essa divenne una divisione autonoma sotto la guida del dottor Panizza. Il pediatra lavorò in ospedale fino al 1967, poi iniziò la libera professione nell’ambulatorio di via Cadorna fino all’età di 70 anni. Cinquant’anni di lavoro onesto e appassionato, che la città di Conegliano non vuole dimenticare. FN EX CONVENTO REPORTAGE SUD SUDAN a gente di Yirol chieL deva al missionario: “Ma siamo sicuri che questa cosa è per noi?”. Questa cosa è l’ospedale riaperto dopo vent’anni, con il finanziamento della cooperazione italiana, dai medici missionari del Cuamm. Non potevano credere a tale dono. A una struttura che per la comunità del Sud del Sudan, una delle più povere dell’Africa malgrado (o a causa?) dei giacimenti di petrolio e di minerali, può fare la differenza tra la vita e la morte. Eppure il dono c’è. Lo hanno visto anche un’ottantina di persone che hanno partecipato venerdì 11 aprile a Conegliano alla presentazione del “Reportage dal Sud Sudan” che in 20 minuti di video mostra come l’ospedale è nato; e lo racconta dalla prospettiva del medico coneglianese Rinaldo Bonadio, che dell’ospedale di Yirol è direttore. Un video, e una vicenda, che sono anche dimostrazione che si può anche essere ottimisti per l’Africa. Pero’ servono impegno professionale e tempi lunghi: «a Yirol si vedono i risultati di un impegno avviato 20 anni fa in Africa», hanno sottolineato dal Cuamm. Il video sarà proiettato all’ex convento di San Francesco presso la mostra di foto di Daniele Bossan dedicata all’Africa e organizzata dal Cuamm con il supporto di Banca Prealpi: la si visita fino al 1 maggio sabato dalle 15 alle18, domeniche, 25 aprile e 1 maggio dalle 10 alle12.30 e dalle 15 alle 18. BREVI CONEGLIANO Le poesie di Cappello Pierluigi Cappello è l’ultimo ospite della rassegna “Per altri versi - Letture di poesia 2008” venerdì 18 aprile alle 20.45 all’ex Convento San Francesco. Ingresso libero. Organizza Altrestorie. Teatro: “La buona madre” Sabato 19 aprile alle 21 nella Sala Venturin della parrocchia Immacolata di Lourdes la compagnia Ponte Priula Teatro presenta “La buona madre” di Carlo Goldoni. Inizio alle 21. Ingresso: biglietto unico 5 euro, ragazzi fino ai 12 anni gratis. Organizza il Gruppo Teatro Lourdes. Disfida in costume rinascimentale Domenica 20 alle 17 in viale Carducci “Disfida tra nobili et cavalieri in campo”, partita di calcio a 5 in costume rinascimentale. La “disfida” sarà preceduta dal corteo storico con partenza da Piazzetta 18 Luglio. Durante la manifestazione, esibizione di tamburini e sbandieratori. Ingresso libero Organizzano l’associazione “Dama Castellana”, Quartiere Borgo Vecchio e Amministrazione Comunale. Percorso per genitori: spettacolo Martedì 22 alle 20.30 nell’aula magna della Nostra Famiglia verrà proposta la rappresentazione teatrale “Nuovi occhi per il viaggio...”. Al termine dibattito con Michele Borghetto, psicologo, e Rosario Parente, autore, regista e attore. L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso Con-Fine per genitori di ragazzi adolescenti. Partecipazione libera. ha 50 anni ra il 13 aprile 1958 E quando 26 avisini del coneglianese fondarono l’Avis comunale di Conegliano. Il primo consiglio direttivo provvisorio era costituito dal presidente comm. Giuseppe Falcone, e da Giuseppe Dario, Maria Pollastri, Riccardo Patelli, Adriana Pincirolli, Antonio Smarghetto e O- svaldo Racanelli. Da quel giorno la vita associativa continuò a germogliare coinvolgendo in modo sempre più costruttivo i Comuni di S. Lucia di Piave, Susegana e S. Pietro di Feletto e altre frazioni e località quali Parè, Scomigo, Ogliano, Colfosco e Ponte della Priula dove nacquero i gruppi che oggi festeg- giano l’importante traguardo dell’Avis comunale di Conegliano. Ebbene da quel giorno i soci avisini sono diventati 3.191 di cui soci donatori 2.500 circa con 3.917 donazioni l’anno (dati riferiti al 2007). Esattamente 50 anni dopo, l’evento fondativo è stato ricordato con una messa nel Duomo di Conegliano e un incontro nella Sala dei Battuti. Un particolare ricordo è stato riservato ai soci scomparsi. Ma siamo solo all’inizio di una serie di manifestazioni che in più periodi e in diverse sedi sottolineeranno l’anniversario. Per saperne di più consultare il sito www.avisconegliano.it. SERIGRAFIA COMMEMORATIVA anniversario dell’Avis coneglianese sarà L’sottolineato con numerose iniziative e manifestazioni. Da segnalare la realizzazione di una importante opera d’arte di Mirella Brugnerotto. L’artista ha creato per l’Avis una serigrafia commemorativa dell’anniversario. Intitolata “vetrina” rappresenta una tematica quotidiana, la torta, a sottolineare l’evento che si stava celebrando. Il lavoro tirato in cento esemplari, è stato donato ai benefattori dell’Avis e alle autorità civili. Brugnerotto è apprezzata artista contemporanea con all’attivo numerose rassegne, anche di carattere internazionale. Da ricordare la sua partecipazione nel 1986 alla Biennale di Venezia, massima rassegna continentale. L’autrice è anche impegnata nell’insegnamento come Docente di decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia. In tutto il lavoro dell’artista è presente un forte senso della memoria. Immagini all’apparenza banali, sono parte di un immaginario quotidiano ricco di emozionalità. L’oggetto semplice diviene portatore di istanze di vita e accadimenti. Un’opera d’arte per segnare la ricorrenza dell’associazione. In fondo il destino delle grandi produzioni dell’ingegno è durare nel tempo e con esse il ricordo della loro genesi. Carlo Sala Il 730 non ti entra in testa? Vieni al Caaf Cisl Troverai persone che conoscono i tuoi problemi e ti aiuteranno a trovare le soluzioni più vantaggiose. Scopri i valori di una grande organizzazione sempre al tuo servizio! TO? 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Sposato con Diva, ha avuto quattro figli: Guido, già vicesindaco di Orsago, Maurizio, Francesca e Valeria. Negli anni Ottanta e Novanta è stato presidente dell’Associazione anziani. Nel 1990 fondò l’Università della terza età, che più tardi si è trasformata nel Circolo culturale “Don Giusep- pe Zago”, che Mazza ha frequentato fino a 4 anni fa. «La vicenda umana di Toni – ha sottolineato Pietro Scarabellotto al termine del funerale – non si enfatizza nell’immagine del personaggio, ma scorre piana e concreta nei gesti di una quotidianità intelligente, generosa, improntata al servizio. Servizio che per Toni, educato alla sobrietà e all’impegno, è iniziato fin dalla prima giovinezza diventando stile di vita; nel lavoro che lo ha reso abile artigiano del legno, nel servizio alla Pa- COMUNE DI SAN VENDEMIANO Nido, approvato il progetto U na scuola materna e un doppio asilo nido per poter accogliere complessivamente 320 bambini da 0 a 6 anni. È questo il futuro dei servizi rivolti alla prima infanzia a San Vendemiano. Il consiglio comunale ha recentemente approvato il progetto preliminare di un asilo nido per 60 bimbi, il primo dei tre stralci della struttura. Farà quindi seguito la realizzazione della scuola materna che, attraverso una convenzione tra comune e parrocchia, accoglierà coloro che frequentano il plesso parrocchiale attuale prevedendo un aumento di iscritti fino a 200. Infine una terza e ultima fase consisterà nella costruzione di un’ulteriore parte di edificio per altri 60 posti di asilo nido. Il costo complessivo dell’operazione raggiungerà i 10 milioni di euro. Nel bilancio 2008 è stata inserita la somma 3 milioni 383 mila, che servirà per concretizzare il primo stralcio. «L’asilo nido e la scuola ma- terna – spiega il sindaco Sonia Brescacin – sorgeranno dietro alla canonica e all’oratorio. L’opera è stata divisa in stralci per poter accedere ai finanziamenti regionali. Il nostro intento è quello di dare risposta a tutto il paese con una struttura nuova, pensata anche in base al progetto psicopedagogico che verrà attuato. La scuola materna di Zoppè verrà confermata per la frazione e per le altre famiglie i cui bambini la frequentano. C’è poi l’intenzione, a San Vendemiano, di creare un percorso ciclopedonale nel verde lungo il Cervada fino alla vecchia via Olivera, con la possibilità di proseguire a monte e a valle. Siamo inoltre vicino alla parrocchia e ROVERBASSO INSIEME DA 55 ANNI ai due oratori. Per questo è in previsione di realizzare un collegamento con lo spazio posto tra la canonica e l’oratorio e un collegamento con il nuovo oratorio attraverso una passerella sul Cervada». Un ampio parcheggio servirà la scuola materna nuova, ma anche la chiesa e le attività commerciali della zona centrale del capoluogo. L’ingresso principale alla scuola si avrà dalla strada posta tra viale Europa e via Olivera. La struttura sarà immersa in un’ampia area verde. Tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, valutando l’importanza dell’opera, hanno votato a favore della sua realizzazione. Gerda De Nardi PREMIO COMUNI RIUTILIZZATORI anta Lucia di Piave e San SPolo oltre ad essere Co- Annamaria Tonon e Carlo De Nardi sposi dal 25 aprile 1953 l 25 aprile il cavalier Carlo De Nardi e Annamaria Tonon festeggiano il loro traguardo. Una vita di amore, gioie, fatiche e anche dolori, ma sempre uniti insieme. La figlia Oliviana, unita a tutti i familiari e ai parenti, augura loro ancora tanta felicità. I muni “ricicloni” sono anche Comuni “riutilizzatori”. Lo ha stabilito la giuria del Premio nazionale comune riutilizzatore, promosso dalle associazioni Amici della Terra e Class Onlus. La giuria ha individuato e premiato le amministrazioni che si sono distinte per la loro “buona condotta ecosostenibile”, ovvero per l’acquisto di prodotti realizzati impiegando materie prime-seconde derivanti dal recupero dei materiali differenziati. tria, nell’impegno in famiglia. Poi per la comunità e per la chiesa che conserva parecchie testimonianze della sua presenza; fu infatti presidente dell’A- SAN FIOR PRIMAVERA SANFIORESE ino all’8 giugno a San FFior è un susseguirsi di appuntamenti legati alla Primavera Sanfiorese, che vede all’opera le diverse associazioni del Comune e l’ente locale nel proporre iniziative per tutti i gusti. Saranno i ragazzi della scuola dell’Associazione musicale sanfiorese a esibirsi sabato 19 aprile alle 20.30 nel saggio di musica classica nella sala polifunzionale. Giovedì 24 aprile in occasione della 63ª Festa della Liberazione ci sarà uno spettacolo teatrale dal titolo “Italia, le donne e il voto” con la Compagnia di Arti e Mestieri. Inizio alle 20.45. Venerdì 25 aprile, alle 9, prenderà il via la 21ª San Fior Pedala con partenza da piazza Marconi. Spazio alla cultura con l’apertura, sabato 26 aprile, della mostra mercato del libro “In compagnia di un libro”. Alla sera alle 20.30 incontro con l’autrice Luisa Gregorj. La mostra rimarrà aperta fino al 4 maggio nella sala polifunzionale. Domenica 27 aprile allievi ed esordienti saliranno in sella per il Gran Premio Dal Cin Abbigliamento e il Trofeo Leiballi e Cuzzuol. Nel pomeriggio animazione per i piccoli in piazza Marconi con “Ortoteatro”. 31 zione cattolica parrocchiale, fabbriciere, presidente della Cooperativa di consumo, dell’Associazione anziani, tra i fondatori dell’Università della terza età e del Circolo culturale don Giuseppe Zago, corista attivo della Corale San Benedetto, animatore e maestro nelle attività del grest parrocchiale. È stato tanto altro ancora ma, oltre la quantità delle presenze, quel che conta è lo spirito appassionato con cui ha saputo offrire entusiasmo e competenza come regole di vita». BREVI PONTEBBANA SAN FIOR: risarcimento al Comune La ditta che dodici anni fa realizzò la pavimentazione di piazza Marconi in San Fior dovrà risarcire al Comune 60.920 euro, poiché il lavoro non venne realizzato in modo adeguato. Già due anni dopo il completamento dell’opera i cubetti di porfido cominciarono a staccarsi e si crearono degli avvallamenti. Seppure sollecitata dal Comune, la ditta non ha mai risolto definitivamente il problema e periodicamente sono dovuti intervenire gli operai del Comune. La sentenza che condanna la ditta al risarcimento è stata emessa dal Tribunale di Treviso, sezione staccata di Conegliano. Pierluigi Dal Cin presidente Consorzio Pro loco Pierluigi Dal Cin, già presidente della Pro loco di Godega, succede a Pio Ongaro, a capo del sodalizio San Gregorio di Tezze, alla guida del Consorzio delle Pro loco del Coneglianse. Vicepresidente è stato eletto Matteo Giussani, della Pro loco di San Vendemiano. GODEGA: incontro sui campi elettromagnetici I campi elettromagnetici saranno il tema della lezione alla quale assisteranno sabato 19 aprile i ragazzi della scuola media di Godega di Sant’Urbano. Interverrà per l’occasione l’ingegner Alberto Manni del Consorzio Elettra 2000, che partendo dalla radio e dall’alfabeto Morse giungerà a parlare di telefonia cellulare e dell’etica legata all’utilizzo dei telefonini. Non mancherà poi una visita delle classi alla BluShuttle, la vettura attrezzata con un misuratore di campi elettromagnetici ad alta banda che serve per effettuare campagne di monitoraggio sul territorio. La giornata è promossa dal Comune e dalla scuola media di Godega di Sant’Urbano con il coinvolgimento dell’Associazione radiantistica trevigiana. ORSAGO: il potere della stampa Giovedì 24 aprile, alle 15 al cinema Cristallo di Orsago, il giornalista Maurizio Venturino, su invito del Circolo don Giuseppe Zago, spiega come i governi manipolano l’opinione pubblica. 32 Dai nostri paesi Coneglianese 20 aprile 2008 SANTA LUCIA: CONVEGNO SULLA GRANDE GUERRA E CONCERTO PER L’INAUGURAZIONE DELLA SEDE DEGLI ALPINI PONTE PRIULA: BIVACCO SERALE CON GLI SCOUT arrivato l’atteso momento dell’inaugurazione ufÈ ficiale della nuova sede del Gruppo Alpini di Santa Lucia di Piave. Il taglio del nastro della Casa de- a 25 anni gli scout sono presenti a Ponte della D Priula. Per festeggiare le nozze d’argento è in programma una serie di iniziative distribuite in un arco gli Alpini, che si trova in via Foresto Est ed è stata progettata da Claudio Fortran, avviene in concomitanza con il 50° di fondazione del Gruppo. Questo il programma dei festeggiamenti: giovedì 24 aprile alle 20.30 nella nuova sede conferenza sulla Grande Guerra con Azzalini e Visentin. Sabato 26 alle 20.45 nelle Filande Nuove serata corale con “I cantori di Sottoselva” di Santa Lucia, il coro Ana “Bedeschi” di Gaiarine, e il coro “Alpino Medunese” di Meduna di Livenza. Domenica 27 alle 9.45, nel parcheggio del- le scuole medie, le note della Fanfara alpina di Bergamo aprono la lunga giornata alpina; alle 10.30 messa nella chiesa arcipretale; alle 11.45 inaugurazione della Casa; alle 13.30 rancio alpino alle ex Filande in collaborazione con il Gruppo Ramoncello. La sede rimane aperta al pubblico nei giorni delle manifestazioni. RICHIESTA DEI COMUNI DEL CONEGLIANESE Autobus anche nell’hinterland I sindaci dei Comuni di Conegliano, San Vendemiano, San Pietro di Feletto, Santa Lucia di Piave, Susegana e Colle Umberto hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per l’istituzione di un servizio integrato di trasporto pubblico locale di collegamento fra i Comuni, che sarà consegnato ora nelle mani della Provincia di Treviso. Le soluzioni che sono contenute nel Protocollo rispondono alle principali necessità che si sono evidenziate in una serie di incontri congiunti tra Amministrazioni. Lo scopo è di fornire agli enti sovraordinati, Provincia e Regione, i servizi da prevedere nei documenti di gara per l’affidamen- PRIMAVERA A BORGO MALANOTTE to dei servizi di trasporto pubblico. Le necessità, Comune per Comune, evidenziate nel protocollo sono le seguenti. San Vendemiano Richiede la prosecuzione delle seguenti linee urbane di trasporto pubblico esistenti a Conegliano: dell’attuale linea urbana n. 3 per servire il centro di San Vendemiano; della linea n. 2 per servire le località di Fossamerlo e Saccon lungo l’asse della strada provinciale. Crevada e Bagnolo. L’amministrazione di San Pietro richiede il prolungamento del servizio, che attualmente fa capolinea al centro di Bagnolo, fino alla località Casotto e di concerto con l’amministrazione di Susegana il prolungamento sempre della linea urbana n. 1 oltre Crevada fino al nuovo centro commerciale. Susegana e Santa Lucia di Piave Chiedono congiuntamente l’istituzione di due nuove linee urbane che si sviluppino nei due Comuni con varie fermate, partendo dalla stazione ferroviaria di Conegliano per arrivare alla stazione F.S. di Ponte della Priula con ritorno a Conegliano. (la prima nel territorio di Susegana con 12 fermate e una percorrenza di circa 24 km; la seconda che si sviluppa principalmente nel Comune di Santa Lucia di Piave per chiudere il percorso a Susegana con una percorrenza di circa 20 km). Colle Umberto Evidenzia la carenza di collegamenti che dall’interno del paese si diramino verso la rete principale. Malanotte a Tezze di Piave. L’inaugurazione è stata fissata per domenica 27 aprile alle 11.30 nell’am- bito della festa “Primavera di Vino”. Come preludio della festa, la sera di giovedì 24 aprile ci sarà la Cena di Primavera al vicino ristorante Villa Dirce, nel corso del quale verranno serviti piatti speciali. Organizzano il Comune di Vazzola e la pro loco di Cimadolmo. GAIARINE / INCROCIO “CROSERA” Finalmente la rotonda oveva essere pronta D già a fine 2007, ma i lavori sono partiti in questi giorni. Si tratta della rotatoria che sostituisce l’incrocio della “Crosera” all’altezza di via Calderozze e via Terraglio, tra la provinciale 44 “Cervaro” e la 126 “Gaiarine”, che verrà allargato con l’abbattimento di alcuni edifici nei pressi dell’incrocio. Altre due rotonde, che dovevano già essere concluse per la fine dello scorso anno, sono in attesa di essere realizzate in località Calderano, una sulla strada che porta ad Albina, all’intersezione con la strada comunale “Gaia Da Camino” e l’altra all’altezza di via Ongaresca, la diramazione che porta a Brugnera. Il costo totale delle opere è previsto per 581mila euro a carico della Provincia di Treviso, di cui 332mila per quella all’incrocio della “Crosera”. Le opere rientrano nell’Accordo di programma BREVI LA COLONNA MARENO: la mobilizzazione del malato di Alzheimer Venerdì 18 aprile alle 20.30 al centro sociale di Mareno di Piave si tiene la conferenza “Come prendersi cura di un malato di Alzheimer in casa - Mobilizzazione della persona: tecniche, procedure e suggerimenti”. Relatori saranno un fisioterapista e un caposala del servizio infermieristico domiciliare Adi. Organizza l’associazione Familiari Alzheimer. SUSEGANA: libro di Bernardi Sabato 19 aprile alle 11 nella sala consiliare di Susegana Ulderico Bernardi presenterà il suo ultimo libro “Il lungo viaggio¨ (Santi Quaranta Editore). Nell’ambito della rassegna “Sabato con l’autore” promossa dall’amministrazione comunale e dal Lions Club “Castello di Collalto”. Strada dei Vini del Piave: incontri formativi in cantina San Pietro di Feletto Già fruisce di collegamenti con il centro cittadino di Conegliano mediante la linea urbana n. 1 che serve le località terminati i lavori Sdionorecupero del Borgo di tempo che va da aprile a ottobre. Il primo appuntamento è per sabato 19 aprile. Alle 15 in oratorio viene proposto un gioco che porterà i più giovani a “scoprire” i vecchi capi del gruppo; alle 18.30 partecipazione alla messa parrocchiale; alle 20 cena preparata dai genitori; alle 21 fuoco di bivacco aperto a tutti. Nel corso del pomeriggio viene aperta la mostra fotografica allestita sotto una tenda nel piazzale della chiesa. Con il passare del tempo la mostra si arricchirà delle foto consegnate da scout di ieri e di oggi. Sono cominciati gli incontri informativi organizzati dalla Strada dei Vini del Piave per propri soci e operatori. Prossimi appuntamenti: mercoledì 23 aprile nei locali dell’azienda agricola “Castello di Roncade” in via Roma 141 a Roncade (tel. 0422.708736) Alessandro Galardi tratta il tema: “La certificazione volontaria come valore aggiunto”. Martedì 29, invece, Elena Bisiol si soffermerà sull’evoluzione del mercato turistico in provincia di Treviso, nella sede dell’azienda agricola “Corvezzo” di Cessalto (tel. 0421.327203). Gli incontri sono a partecipazione gratuita. Le offerte in memoria di Brunello Rispettando l’ultimo desiderio espresso da Flavio Brunello - “non fiori, ma opere di bene” -, le offerte raccolte a sua memoria dal Comitato Antica Fiera fra amici, parenti e associazioni, sono state devolute parte agli “Amici del cuore” della Cardiologia dell’ospedale di Conegliano, e parte a sostegno delle spese per le cure mediche di Minga, una bambina africana che abita provvisoriamente a S. Lucia di Piave. S. LUCIA: studenti sardi nella casa di soggiorno “Divina Provvidenza” risalente a giugno 2005 con il quale la Provincia si impegnava a risolvere gli incroci pericolosi sul territorio. Sul tratto in direzione di Albina ogni giorno è necessaria, nelle ore di punta, la presenza della polizia locale per governare il traffico: nei pressi ha sede la scuola media cui si aggiunge il traffico della zona industriale di Albina. La rotatoria in direzione Brugnera servirà a rallentare il traffico: in quel tratto sono frequenti gli incidenti dovuti alla viabilità problematica. Per iniziativa dell’Istituto professionale per i servizi sociali “Pertini” di Cagliari 43 studenti sardi, insieme a tre docenti, sono stati impegnati in uno stage presso tre centri residenziali per anziani della provincia di Treviso, appartenenti al gruppo Ceris (Centro di ricerca sociosanitaria), e precisamente Casa soggiorno “Divina Provvidenza” di S. Lucia di Piave, Fondazione De Lozzo Dalto di S. Maria di Feletto, Rsa “S.Giuseppe” di Follina. Il progetto aveva l’obiettivo di facilitare l’orientamento delle giovani generazioni verso la professione di aiuto ai settori più disagiati della società: anziani autosufficienti e non, portatori di handicap, malati mentali. Lo stage ha permesso anche l’incontro con figure esterne che operano in collaborazione con le strutture residenziali per attività di volontariato e di animazione. Dai nostri paesi Friuli 20 aprile 2008 33 BRUGNERA / QUINTA ELEMENTARE IN VISITA A REDAZIONE DE L’AZIONE E TIPOGRAFIA ciorinavano termini Sin scioltezza, tecnici del giornalismo gli alunni della 5ª B della scuola elementare di Brugnera (nella foto a fianco) che sono venuti a farci visita a L’Azione venerdì 11 aprile: poche volte ci sono capitate classi così attente e preparate. Ai quintini abbiamo proposto di sostituirsi ai gior- nalisti, e al piccolo Carniello è stata assegnata la (virtuale) poltrona di direttore: è toccato a loro, per un’ora e mezza, decidere come fare L’Azione: dove trovo le notizie? quali sono le notizie? Poi ci si è ammucchiati davanti al computer: alle prese con email, feed, grafica... Per scoprire poi come si passa dall’impaginazione a computer alla copia cartacea nella cassetta della posta, trasferimento alla Tipse: con estrema gentilezza, malgrado i lavori in corso, il personale della tipografia ha svelato i segreti di pellicole e lastre. E la rotativa è stata messa in funzione appositamente per gli ospiti giunti dal Friuli. PRESIDENTE DEL COMITATO GEMELLAGGIO SCAMBIO ANCHE CULTURALE Chiara Mutton vuol fare l’Europa Dall’1 al 4 maggio la visita dei sacilesi agli amici di La Reole in Francia: previsto anche uno spettacolo di Piccolo Teatro e Coragi C hiara Mutton, presidente del Piccolo Teatro Città di Sacile è presidente anche del nuovo Comitato per il gemellaggio tra il Comune di Sacile e la cittadina francese di La Reole, insediatosi a fine gennaio. Cosa rappresenta per lei questa nomina? «Una gioia e un impegno in più, nei quali mi sono già immersa. Come presidente del Piccolo Teatro mi sono sempre battuta perché il rapporto con La Reole non restasse lettera morta: così, fin dalla costituzione del gemellaggio, cioè dal 2000, abbiamo collaborato attivamente con la compagnia teatrale della cittadina francese, “I coragi”. Ne è nato un esperimento che definirei coraggioso: una versione francoitaliana delle “Baruffe chiozzotte” che vede tutti i quattordici at- tori delle due compagnie scambiarsi i ruoli sulla scena. Questo spettacolo l’anno scorso è arrivato secondo al Festival di Gorizia, ottenendo anche il premio speciale della giuria». Quali saranno le prossime iniziative in programma? «Come comitato intendiamo essere un’entità viva e SACILE / APPLAUSI AL CORO LIVENZA Il Lions premia le... voci del fiume acile e il fiume LivenSdibile, za: un binomio inscindue realtà che vivono in simbiosi e non possono rinunciare l’una all’altra. Il Lions club di Sacile da tempo premia chi sa valorizzare il fiume-risorsa con il “Premio Livenza”. Quest’anno il riconoscimento è andato al coro Livenza di Sacile, attiva con continuità. Attualmente siamo impegnati nella preparazione della visita a La Reole, che avverrà all’inizio di maggio in risposta all’invito della nostra città gemella. Intendiamo infatti allargare la collaborazione fra i due Comuni dall’ambito strettamente culturale ad altri settori, come la scuola e le questioni sociali. Insomma contribuire a “fare l’Europa”». Lei è anche presidente del Piccolo Teatro “Città di Sacile”: avete produzioni nuove? Dall’autunno del 2007 il nostro repertorio si è arricchito con “L’eredità delche ha ricevuto l’encomio sabato 12 aprile nella ex chiesa di San Gregorio. La presidente del Lions club di Sacile, Dora Zannoni, ha consegnato una targa ricordo al direttore Toni Colombera e al presidente Gianantonio Favaro del coro Livenza, meritevole di aver portato il nome del fiume in tutto il mondo. «A Sacile siamo abituati a pensare per linee orizzontali – ha detto la presidente Zannoni – seguendo la Pontebbana, la ferrovia, le autostrade. Col premio “Livenza” vi proponiamo un altro modo di immaginare e vivere il nostro territorio: in verticale, dai monti al mare, seguendo i meandri della Livenza. Dai tempi più antichi fino a oggi abbiamo una grande ricchezza: l’acqua, un paesaggio, un ambiente da riscoprire, riconquistare e riqualificare». FC la contessa”, una commedia brillante in tre atti liberamente ispirata a un testo di Eduardo Scarpetta. E naturalmente stiamo lavorando alle rassegne estive e autunnali lungo la Livenza». Nel corso della sua carriera ha incontrato ostacoli dovuti a pregiudizi maschilisti. «Veramente no, ma forse la mia è stata solo fortuna. Quello che ora riscontro, piuttosto, è una maggiore presenza delle donne nell’ambito dell’organizzazione di eventi culturali. E questo è bello perché ci intendiamo meglio, parliamo un linguaggio comune». Per informazioni sul viaggio a La Reole rivolgersi alla Pro Sacile allo 043472273, [email protected]. Maria Pia Arpioni BREVI FRIULI Mostra di Chiaradia a Seeboden Pierantonio Chiaradia espone a Seeboden. Il pittore di Stevenà ha portato infatti le sue opere nel paese della Carinzia (Austria) gemellato con Caneva per una mostra allestita in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro direzionale “B. Eder”. È la quarta volta che Chiaradia espone in Carinzia. Formazione per operatori della liturgia di tutta la forania Prende il via giovedì 24 all’oratorio di San Michele il corso di formazione per operatori della liturgia (coristi, lettori, ministri straordinari, gruppi liturgici...) organizzato dalla diocesi. Appuntamento i giorni 24 aprile, 8, 15 e 29 maggio alle 20.30. FRATTA: Festa della famiglia Domenica 20 si svolge a Fratta la “Festa della famiglia” organizzata da Pro loco e parrocchia. Alle 11 la messa per le famiglie con il ricordo degli anniversari di matrimonio, animata dal coro di Fratta e Fiaschetti, con rinnovo delle promesse del matrimonio; a seguire pranzo nel salone parrocchiale. Verrà anche ricordato il trigesimo della scomparsa di don Antonio Baccichetti, per trent’anni parroco di Fratta. PRATA: scomparso il fisioterapista Fabrizio Corazza Colpito da infarto nel sonno, è improvvisamente morto, domenica 6 aprile, Fabrizio Corazza, 39 anni, fisioterapista, residente a Prata ma originario di Bibano. Aveva lavorato per alcuni anni all’ospedale di Vittorio Veneto prima di mettersi in proprio aprendo uno studio a Prata. Lascia la moglie Mara e i figli Stefano e Giorgia. SACILE, CACCIA SACILE: muore in un incidente stradale Elisabetta Pezzutti ALL’ELETTROÈ mancata in un incidente straSMOG caccia di campi eletA tromagnetici con la Blue Shuttle. L’intervento della microvettura è programmato per venerdì 18 aprile a Sacile in via Martiri Sfriso, nell’area scolastica di via Don Milani, nell’area verde in via Basilicata, nel campo sportivo Castenetto, in largo S. Liberale, nei pressi della torre piezometrica e in via Bandida. In ogni fermata verranno effettuate misurazioni della durata di 6 minuti, che permetteranno di rilevare dati indicativi del livello delle emissioni elettromagnetiche tra i 100 KHz e i 3 GHz. Venerdì sera alle 20.30 in San Gregorio verranno presentati alla popolazione i risultati delle misurazioni. dale avvenuto tra San Quirino e Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, mercoledì 9 aprile, Elisabetta Pezzutti, 55 anni, residente in via Gardini a Sacile, due figli. Lavorava alla Doria di Orsago. STEVENÀ: festeggiamenti di San Marco e cresime del Vescovo Al via da venerdì 18 a Stevenà i festeggiamenti di San Marco, organizzati dalla nuova Pro loco, nata nel luglio scorso e presieduta da Alfredo De Col. Sabato 19 alle 14.30 al campo sportivo parrocchiale inizia la prima edizione del torneo di calcio delle frazioni; domenica alle 15 invece il via all’altra novità, il quadrangolare di calcetto femminile. Sempre domenica 20, alle 17.30, concerto del Piccolo Coro di Stevenà. Le finali dei due tornei si terranno venerdì 25 dalle 16.30. Venerdì 25 il vescovo Corrado sarà a Stevenà per la celebrazione della cresima alle 11, e a Caneva alle 9.30. 34 Dai nostri paesi Friuli / Veneziano / Opitergino 20 aprile 2008 ANIMATORI DELLA FORANIA DI TORRE A SPERT abato 5 e domenica 6 aSgrestprile gli animatori di e Azione Cattolica UNA SALA DEDICATA A PAOLO BRUGNACCA Centro Zanca rinnovato, più proposte per i giovani della forania di Torre di Mosto (nella foto a fianco) hanno concluso il corso di formazione organizzato dalla commissione giovani foraniale a Spert d’Alpago. Guidato da suor Silvia Benetton e da don Lorenzo Marigo, il gruppo di giovani (30 in tutto) ha trovato l’occasione per riflettere e confrontarsi con l’esempio e la Parola di Gesù Cristo. In particolare il confronto con la figura dei discepoli è stato argomento di condivisione fra i giovani, che si sono detti molto felici di aver accettato l’invito a questa due-giorni, occasione per ascoltarsi, leggersi dentro e per confrontarsi. Sono DOPO I LAVORI BREVI VENEZIANO Rinnovata la sala prove per gruppi musicali, verrà riproposta la mostra fotografica su Sarajevo, s’annunciano nuovi laboratori CEGGIA: bulli e lolite nel libro di Marida Lombardo Pijola queste esigenze sentite dai giovani, soprattutto per chi svolge un servizio in parrocchia, ma che nella quotidianità non sono sempre facili da realizzare. Non sono comunque mancate le occasioni per divertirsi assieme, nel gioco, nei momenti di servizio e per che no, anche durante le pulizie prima di andare via. CB Giovedì 24 aprile, alle 20.45, presso la Sala Toniolo di Ceggia, l’associazione Casa Aperta organizza l’incontro con l’autrice Marida Lombardo Pijola che presenterà il suo libro: “Ho 12 anni, faccio la cubista, mi chiamano principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi”. FOSSA’: incontro per giovani N uovo look per il Centro Giovani Zanca. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta venerdì 11 aprile alle 17 con l’intitolazione della sala conferenze al prof. Paolo Brugnacca, che fu preside della scuola media Ippolito Nievo, ma i ragazzi non hanno saputo resistere alla tentazione del nuovo Centro a disposizione e hanno già iniziato ad utilizzarlo. L’edificio, ex sede della scuola media Ippolito Nievo e in seguito del Progetto Giovani e dell’Informagiovani del comune di Sacile, ora è cambiato sia nella sua immagine esterna che nei locali interni ristrutturati. Grazie a un cofinanziamento della Regione FVG destinato ai centri di aggregazione giovanili, il comune di Sacile ha potuto rifare il look all’edificio di viale Zancanaro che ne- cessitava di numerosi lavori di riqualificazione. Adesso i ragazzi di Sacile possiedono una sede spaziosa e completamente rinnovata, con numerose sale (sala prove musicale, laboratorio creativo, sala informatica, sala esposizioni e conferenze, uffici, salette per l’aggregazione libera, l’officina per le biciclette) e con svariate possibilità di uti- Arte per il Kenya berto Carniel direttore dell’Arpa di Pordenone e parte del Masci di Sacile, l’assessore Carniello alla continuità assistenziale e Scramoncin del Consorzio Cellina-Meduna, il Masci organizza per domenica 20 aprile la visita ambientale e culturale dalle foci della Livenza (Chiesa Santissima di Coltura di Polcenigo) fino alle dighe di Barcis e di Ravedis con visita al museo di archeologia industriale di Malnisio. I partecipanti saranno accompagnati da guide che illustreran- e di Sacile molto suggestivi. La rassegna apre anche una finestra sul mondo dello scoutismo Internazionale e presenta il Centro Italiano Scout di Miritini – Mombasa (Kenya) dove si stanno compiendo con successo alcune opere a favore delle necessità locali: in particolare l’iniziativa del Masci di Sacile si propone di procurare fondi per realizzare una fontana nel villaggio di Miri- tini dove l’acqua è lontana alcuni chilometri, è inquinata e procura malattie come tifo e malaria. Il progetto si può sostenere mediante l’acquisto di opere, bonifico bancario deducibile dalle imposte, la destinazione del 5 x mille e l’offerta libera; tutte le informazioni presso la mostra. La mostra è aperta fino al 20 aprile tutti i giorni dalle 17 alle 19.30 e la domenica anche dalle 10 alle 12. Il laboratorio di riparazione di biciclette del centro Zanca SACILE/ MOSTRA SULL’ACQUA ORGANIZZATA DAL MASCI opo il convegno dello D scorso sabato “Acqua, un bene prezioso” con Al- lizzo. La Cooperativa Itaca, ente gestore del servizio, ha già in programma numerose iniziative e attività che andranno incontro alle esigenze dei giovani. Dopo l’allestimento della mostra con gli elaborati di tutte le edizioni dell’ex tempore di fumetto “Matite sulla Livenza” ora verrà riproposta la mostra fotografica “Culture in transito a Sarajevo” realizzata dai giovani partecipanti al viaggio nella città balcanica. Ma sono molte le sorprese che il Centro riserverà ai tanti giovani sacilesi e non, a cominciare dalla nuovissima sala prove musicale, totalmente rinnovata. Poi partiranno i laboratori di fumetto per principianti, di computer grafica, di lingua spagnola e inglese, di musica e molto altro ancora. L’informagiovani ripropone le già collaudate iniziative legate all’orientamento alla scelta lavorativa e formativa, lo sportello eurodesk con tutte le opportunità dall’Europa e il servizio di bacheca annunci; disponibile inoltre un’aula informatica con collegamento Adsl. Tutte le informazioni su: www.centrogiovanisacile.it e allo 0434735508. Erica Bet no le opere artistiche ed industriali incontrate lungo il percorso e le caratteristiche storico culturali del territorio. Intanto continua la mostra di pittura “L’acqua nell’arte” allestita presso la sala ex Banco Ambrosiano in Piazza del Popolo. Organizzata dal Masci, l’esposizione presenta una raccolta di 70 opere che scorrono tra mulini e cascate, ruscelli e spiagge tranquille, tramonti, pleniluni sul mare e scorci di Venezia Scout europei e kenyani al lavoro a Miritini Sabato 3 maggio si terrà l’ultimo incontro per giovani dell’anno catechistico, organizzato a Fossà dalle Suore dell’Addolorata. In un clima fraterno di semplicità, dalle 9 del mattino alla sera dopo cena si proporrà un momento di crescita e di condivisione attorno alla Parola. Per informazioni e per confermare la propria presenza: tel. 0421/320595, [email protected]. ODERZO / GIOCHI IN VENDITA PER AIUTARE LE SCUOLE terminata È il17 aprile nelle scuole elementari di Oderzo l’iniziativa “Mercantingioco in Piazza Grande”, ovvero la raccolta, negli appositi contenitori presenti nelle classi, di giochi usati. Quanto raccolto sarà venduto domenica 20 in Piazza Grande dalle 10.30 alle 18: i protagonisti del mercatino saranno proprio i bambini. La tipologia di giochi che gli organizzatori stanno cercando sono pupazzi, peluche, collezioni varie, figurine, libri e giornalini, Cd, dvd e videogiochi, creazioni manuali individuali e di gruppo. Il ricavato sarà usato per l’acquisto di materiale didattico per i cinque plessi coinvolti nell’iniziativa, promossa congiuntamente dalla Pro Loco, il comune di Oderzo, la direzione didattica ed il comitato genitori. CEGGIA/ CONFERENZE E CONCERTI Capiamo la musica giunta alla quarta edizione la rassegna proposta dal È Comune di Ceggia “Capire la musica”: cinque incontri-concerto, tutti di martedì dalle 19.30 alle 21, presso l’auditorium della scuola elementare Collodi per comprendere, attraverso l’analisi storica, filosofica ed estetica dei brani proposti, il processo creativo di un’opera d’arte. Dopo il primo incontro di martedì 15 aprile su “Quartethos Claria, dal jazz alla musica colta”, il 22 aprile Dino Doni parlerà della celeberrima sinfonia n. 9 di Beethoven: “La gioia attraverso la sofferenza”; il 29 aprile il tema sarà “Musica del ’900 a quattro mani” con brani di Busoni, Ravel, Debussy, Barber interpretati dal duo pianistico Nicola Giosmin e Daniele Barbato; il 6 maggio, Silvia Mazzon al violino, Antonio Puliafito al violoncello, Francesca Sperandeo al pianoforte proporranno brani di Schumann e Rachmaninov, in “Fantasia per trio”, con relatore Umberto Berti; per l’ultimo incontro del 13 maggio, sempre Umberto Berti parlerà di “Musica viva su tela. Quando la musica dipinge e racconta i sogni, la natura e la vita”, con brani di Bach, Vivaldi, Marcello e Sarasate eseguiti da Erica e Edoardo Carpendo al violino e pianoforte. Ingresso libero. Informazioni: 0421 322452. BD Dai nostri paesi Opitergino 20 aprile 2008 DA SABATO 26 PEREGRINATIO MARIAE NELLA FORANIA OPITERGINA La Madonna tra noi a Peregrinatio Mariae L arriva nell’Opitergino: l’effigie della Madonna di Motta sarà ospitata per almeno due giorni da tutte le parrocchie della forania tra il 26 aprile ed il 31 maggio. Il primo appuntamento, per tutta la forania, è a Piavon il 26 aprile alle ore 20.30 : celebrazione di accoglienza cui seguirà l’adorazione eucaristica notturna. Domenica 27 alle 10.30 in chiesa verrà am- ministrata l’unzione degli infermi; alle 18.30 gli Alpini porteranno la Madonna in processione al termine della messa. L’effigie partirà per Busco nel pomeriggio di martedì 28 per poi passare per San Nicolò e Rustignè. Il primo maggio, alle 20, inizierà il turno di San Vincenzo: nell’occasione ci ODERZO/ SABATO 19 SI INAUGURA LA NUOVA SEDE Casa Moro per la famiglia C asa Moro è approdata al taglio del nastro. Sabato 19 alle 16 verrà inaugurato il nuovo edificio polifunzionale realizzato nei mesi scorsi e saranno presentati i servizi che esso ospita. Per i bambini ci sarà uno spettacolo di burattini curato dal vittoriese Alberto De Bastiani. Tenendo fede ai suoi principi statutari, che la videro nascere per dare un aiuto alle famiglie, l’Opera Pia Moro è riuscita a stare al passo con i tempi. Nei primi anni del Novecento essa si occupava degli orfani e dei trovatelli. Oggi, venute meno queste realtà, l’evoluzione è andata nel senso del sostegno alle famiglie. Sempre più, oggi, genitori e nonni lavorano, manca il tempo per seguire adeguatamente i ragazzi. Ecco che per venire incontro a queste nuove esigenze Casa Moro si è inventata alcuni servizi. C’è la cooperativa “Il Girotondo delle mamme” che gestisce una rete distrettuale - in tutto l’opitergino-mottense - di “nidi familiari” nei quali, nell’abitazione delle assistenti domiciliari all’infanzia, vengono accolti gruppetti di bambini fino a tre anni. Si tratta di mamme che hanno seguito specifici corsi di formazione per occuparsi dei bambini con tanta professionalità aggiunta all’affetto. C’è lo Spazio Gioco, una magnifica sala realizzata al pianterreno di Casa Moro dove i bambini fino ai 6 anni, da soli o accompagnati dai genitori, possono incontrarsi e giocare in modo libero oppure organizzato, sotto lo sguardo di una educatrice, in un luogo ampio e pensato per loro. Aggiungiamo che da settembre 2008 Casa Moro accoglierà anche uno Spazio Ragazzi per consentire a coloro che frequentano la scuola media di incontrarsi il pomeriggio per compiti e attività di laboratorio. Il primo servizio nato a Casa Moro è il “Centro di consulenza familiare” attivo già da qualche anno, che offre, attraverso i consulenti familiari che ne fanno parte, sia un ascolto e sostegno mirati alle persone e alle coppie in difficoltà, sia corsi e attività formative di prevenzione del disagio e di educazione alle relazioni interpersonali. «Inoltre Casa Moro - sottolinea il presidente Enrico Bazzichetto - vuole se- La sede di Casa Moro Agenda Opitergino VENERDÌ 18 Ore 18 a palazzo Foscolo: nell’ambito della rassegna “La biblioteca incontra l’autore”, presentazione dell’opera “Il buio addosso” di Marco Missiroli. Presenta Giorgio Fontana. SABATO 19 Ore 15.30 al centro La Fontana di Rustignè: "Non è un gioco da poco: ma chi l’ha inventato? il Fuoco!", quarto incontro con Elisa Mauro ed il suo “Segreto della terra”. Ore 20.30 a Rustignè, Centro La Fontana: serata di degustazione asparagi e fragole con relatore Vannino Ne- gro. Contributo per la serata di 22 euro: è richiesta l’iscrizione all’Associazione La Fontana. Ore 21 presso la media Amalteo: Drio la stela, spettacolo del Collettivo di Ricerca Teatrale di Vittorio Veneto. A cura della Bottega del Mondo di Oderzo. DOMENICA 20 Apre a Ca’ Lozzio, Piavon, la personale di Adrian Pavan. Orari 1012/15-24,chiuso lunedì e martedì. Ore 16: calcio, Opitergina - Fontanelle. Ore 17 presso la chiesa della Maddalena: per la rassegna “Un concerto al mese”, can- tano i Made in Vox, diretto da Roberto Brisotto. Ore 17.30: pallavolo, Lae Electronic OderzoPalladiogroup.it Vicenza. GIOVEDÌ 24 Ore 21 presso la biblioteca di Fontanelle: per i Cantieri, “La modernizzazione dell’ente locale e il modello manageriale”, relatore: Giuseppe Marcon dell’Università di Venezia. Farmacie di turno: Oderzo, Trevisan, Piazza Grande, 18 - tel. 0422-717644; Motta di Livenza, Al Ponte, via IV Novembre 42,tel. 0422 766062. sarà l’inaugurazione degli ultimi lavori di restauro all’edificio e l’apertura solenne del mese mariano in comunione con la parrocchia del Duomo. Il 3 maggio alle 18 la statua arriverà davanti al patronato di Camino, e verrà portata in chiesa dagli animatori: in serata ci sarà una veglia mariana TANTI SERVIZI A settembre 2008 aprirà anche lo “Spazio ragazzi”, per compiti e laboratori dei ragazzi della scuola media gnalarsi come luogo di accoglienza per gruppi ed iniziative gestite anche da altri soggetti che intendano operare nella comune finalità di offrire supporto ai giovani e alle famiglie. Per questi motivi la struttura offre già ospitalità al gruppo “Amiche mamme”, al Knit Cafè e all’associazione Giratempo che gestisce la banca del tempo». Annalisa Fregonese per i giovani. Nel pomeriggio del 4 la statua arriverà a Fratta: in serata i cori parrocchiali dell’Unità Pastorale organizzeranno una serata di canti mariani, tra cui l’Akathistos. Il 6 e 7 maggio la statua sarà a Basalghelle, e dal 7 al 9 a Portobuffolè, quindi a Mansuè dove ci sarà una celebrazione penitenziale la sera del 9 e un concerto con i cori parrocchiali l’11 maggio. Dal 12 al 14 maggio l’im- 35 magine sarà a Lutrano, dove la sera del 13 verrà cantato l’Akathistos in chiesa; dal 14 al 18 maggio la Madonna verrà portata a Fontanelle, Vallonto e Fontanellette. Dal 18 al 20 la parrocchia ospitante sarà Colfrancui, e dal 20 al 23 maggio Faè. L’immagine della Madonna entrerà infine in Duomo nel pomeriggio del 23 maggio, e ci resterà fino al 31. Andrea Pizzinat BREVI OPITERGINO FONTANELLE: consiglio dei ragazzi Si riunisce sabato 19 alle 10 in palestra il consiglio comunale dei ragazzi di Fontanelle. All’ordine del giorno l’illustrazione del piano comunale di protezione civile e di alcune ricerche sul Monticano, più i progetti “Fontanelle: città dell’acqua” e “Leggere che divertimento”. ODERZO: rugby per Pezzulo con Checchinato e Troncon Venerdì 25 con inizio alle 9.30 allo stadio Opitergium prima edizione del memorial “Giovanni Pezzulo”, torneo di Rugby under 15 intitolato al sottotenente ucciso in Afghanistan (in foto). Partecipano le squadre: Grifoni Rugby Oderzo, Leonorso Udine e Rugby Educativo S. Donà. Saranno presenti le ex colonne della nazionale italiana Carlo Checchinato e Alessandro Troncon. Ingresso libero e buffet per tutti. Organizza il Rugby Oderzo. 36 Dai nostri paesi Opitergino - Mottense - Memorie PASQUA A MEDJUGORJE PER LA PRO LOCO DI ODERZO a Pro loco di Oderzo ha L organizzato per Pasqua un pellegrinaggio a Medjugorje: don Manuel del collegio Brandolini ha fatto da guida spirituale, Claudio Sandre da accompagnatore. Tra i partecipanti anche il sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera, che così scrive: «Bello e coinvolgente il pellegrinaggio. Tanti i momenti significativi, come l’incontro con la veggente Marija, la salita alla collina delle apparizioni, la visita alle comunità dei ragazzi orfani della guerra, la messa con padre Jozo (parroco di Medugorje al tempo delle apparizioni), le funzioni reli- giose concelebrate dai tanti sacerdoti, durante le quali la chiesa era sempre gremita di fedeli che manifestavano con rispetto e compostezza il loro grande fervore e la loro profonda devozione. È stata un’occasione anche per poter affidare alla protezione della Madonna tutta la nostra comunità opitergina». UNA FONTANA VICINO ALL’ABSIDE DELLA CHIESA Nuova piazza per Fossalta FESTA DI SAN MARCO utta rivolta all’ambiente, all’arte e ai ragazzi, la trentasettesima festa di San Marco a Fossalta Maggiore, che apre i battenti sabato 19 aprile e proseguirà fino al 4 maggio. Da sabato 19 alle 20 al via “Ecolandia”, giochi e laboratori didattici su ecologia e ambiente; in contemporanea apre anche la mostra fotografica del concorso “Lungo le rive del Piavon” le cui premiazioni saranno domenica 4 maggio alle 17. Sabato 26 aprile, alle 20, i ragazzi della scuola media di Chiarano presenteranno “I fiumi del Veneto”. E poi gli incontri T con gli autori: mercoledì 23, alle 21, Eugenio Bucciol presenta “L’invasione del 1917-1918”, con intermezzi musicali di Paolo e Dario Dalla Pietà; martedì 29, alle 21, recital del poeta Fabio Franzin, che presenta il suo “Mus-cio e roe”, con accompagnamento del fisarmonicista Gianni Fassetta. Domenica 20 aprile, alle 8.30, parte la tradizionale Pedalata; domenica 27 aprile per tutto il giorno Fiera delle arti e dei mestieri. Martedì 22 aprile, alle 20.45, la Cantina di Campo di Pietra organizza il convegno “Difesa delle colture dalle avversità atmosferiche e dalle fitopate: difesa guidata”. GP n cammino verso l’u“qualcuno Inità pastorale”: per è una metafora. Per Mansuè, Basalghelle e Portobuffolè è invece una concretissima realtà. Sabato 26, infatti, alle 14.30, nell’ambito della Mostra dei vini di Basalghelle, partirà la prima marcia non competitiva di 6 km all’inse- IN PIAZZA È stato restaurato anche il monumento ai caduti; inaugurazione multipla il 18 maggio gna del “Camminano insieme famiglie di tre comunità”, coinvolgendo quindi anche mansuetani e portuensi. E simbolicamente anche il tracciato della marcia toccherà i confini dei territori delle tre parrocchie. Ma la sagra di Basalghelle, che apre i suoi stand, e la 31ª mostra dei vini, non sono solo questo. Tra gli altri eventi, mercoledì 23 alle 20 sarà celebrata la messa in onore del patrono san Giorgio (la cui festa ricorre proprio in questa data) con l’intervento del coro parrocchiale “Armonia in spirito libero” diretto da Giuliano Pillon; domenica 27 alle 12 ospiti speciali allo stand enogastronomico: gli amici disabili del ceod “Madonna dei miracoli” di Motta. S’INAUGURA LA NUOVA SEDE: QUI OGNI GIORNO C’È IL MERCATINO Festa Advar lunedì 14 già 250 A persone si erano prenotate per la cena di monumento è stato restaurato, pulito, e nella nuova piazza che si è venuta a formare abbiamo anche fatto una originale fontana». Si tratta di quattro getti verticali di S. MARTINO DI COLLE CORDIGNANO MARENO DI PIAVE OLIVA GHIRARDO DAM n. 1902 - m. 1990 ESTER SERAFIN in PIN n. 17.11.1931 - m. 20.4.2003 Il 25 aprile, nel 18º anniversario della morte, la ricordano con sempre grande affetto e preghiere, i figli, i nipoti, gli altri famigliari e i parenti tutti. Cinque anni sono passati, ma il tuo ricordo è ancora vivo in noi. I tuoi familiari. GENOVEFFA GAVA in PADOAN n. 20.7.1929 - m. 20.4.1996 CARMELO PADOAN n. 2.9.1930 - m. 7.7.1997 Il nuovo aspetto della piazza di Fossalta Maggiore mente posto come spartitraffico in mezzo ad un incrocio. I lavori sono stati concordati con il parroco don Mirko Dalla Torre, il consiglio parrocchiale e la Pro loco. Il BASALGHELLE / 6 KM IN MARCIA... PER L’UNITÀ PASTORALE diversa altezza, che creano un bellissimo effetto proprio a due passi dall’abside della chiesa. La viabilità è stata modificata e i pini marittimi che erano stati tagliati saranno sostituiti con alberi più adatti all’ambiente. «L’inaugurazione – spiega Vallardi – comprende anche i lavori di messa in sicurezza di tutta via Cella, con le nuove condutture sotterranee per le acque piovane. Abbiamo fatto i marciapiedi nuovi, la pista ciclo-pedonale dalla chiesa al cimitero e il parcheggio vicino al cimitero. Inaugureremo, simbolicamente, anche la nuova rotatoria e la piazzetta in piazza Europa». «Non va dimenticato – aggiunge Vallardi – il restauro del monumento ai caduti, proprio nell’anno del 90º dalla fine della prima guerra mondiale, un monumento che, così al centro della piazza, deve essere simbolo e memoria anche per i nostri giovani, che non devono perdere la conoscenza della loro storia». Giuseppina Piovesana L a nuova piazza di Fossalta Maggiore, piazza San Marco, è pronta, e sarà inaugurata in modo solenne il prossimo 18 maggio. Gli interventi nella zona centrale del paese sono stati radicali e, inizialmente, avevano sollevato anche qualche perplessità nei residenti, che si erano visti modificare l’assetto del punto più importante: la piazza circostante la chiesa. Ma ora i lavori sono conclusi e il nuovo volto del paese ha messo d’accordo tutti. «Il 18 maggio inaugureremo i lavori fatti a Fossalta Maggiore in questi ultimi due anni – spiega il sindaco Gianpaolo Vallardi –. L’area antistante la chiesa è stata rimessa a nuovo. Abbiamo arretrato il monumento ai caduti più vicino al sagrato della chiesa, in modo da creare uno spazio unico e protetto. Prima il monumento era pratica- 20 aprile 2008 beneficenza pro Advar in programma domenica 20 alle 19.30 alla cantina Opitergium in via Dalmazia a Oderzo. Numeri da quasi tutto esaurito, che raccontano dell’attenzione per la branca opitergina dell’associazione trevigiana che si occupa di assistenza sanitaria ai malati di cancro in fase terminale. La cena farà seguito all’inaugurazione, con benedizione di monsignor Piersante Dametto, della sede dell’Advar in via Roma 86/1 a Oderzo, in programma alle 17.30. Ma la festa inizierà alle 15.30 in piazza Grande con lo spettacolo di teatro e danza “Erminio”, aperto a tutta la cittadinanza. La nuova sede Advar è in realtà occupata e attiva già da luglio. In precedenza, dalla nascita del gruppo opitergino nel 2003, la base era presso La Fontana a Rustignè, ma lo spostamento si è reso necessario per accompagnare la crescita delle attività. Passa il tempo, ma anche se non vi abbiamo conosciuto… noi vi ricordiamo sempre nel nostro cuore. Da Lassù, pregate per noi ancora piccini quaggiù: Luca e Barbara. BASE A ODERZO I 25 volontari e i 6 membri dell’équipe curano l’assistenza domiciliare nei comuni diocesani dell’Ulss 9 In via Roma si riunisce tutte le settimane l’èquipe dell’Advar: oltre alla coordinatrice Gilda Fazzello, assistente sociale, ci sono due medici, due infermieri e uno psicologo. Ogni 15 giorni invece si ritrovano i circa 25 volontari: è prevista formazione permanente sia per quanti si occupano delle iniziative di raccolta fondi (gli “Argonauti”) sia per chi è impegnato direttamente nell’assistenza domiciliare. Si seguono malati dei 14 comuni del distretto 4 dell’Ulss 9 (Cessalto, Cimadolmo, Chiarano, Fontanelle, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Motta di Livenza, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, Portobuffolè, Salgareda, San Polo di Piave), e a volte anche dei Comuni vicini della Destra Piave, per venire in aiuto ai colleghi dell’Advar di Oderzo. Ma l’assistenza, in realtà, non riguarda solo i malati: «Assieme al malato – spiega Fazzello – prendiamo in carico tutto il nucleo familiare, e c’è un accompagnamento fino alla fine». Ogni mattina, dalle 9 alle 12, nella sede Advar è aperto il mercatino di beneficenza: dai lavori a maglia alle marmellate, il frutto dell’impegno di sostenitori vicini e lontani viene messo in vendita per raccogliere fondi per l’assistenza domiciliare. Per informazioni: 3497668934, 0422-202155, [email protected]. TB Il Giro delle Conche a Silvella sordienti e juniores sono Eimpegnati sulle strade dio- cesane domenica 20. A Sarano di Santa Lucia di Piave si corre il Trofeo Buffon Alla Memoria per esordienti. Gli organizzatori della ciclistica Santa Lucia hanno fissato alle 14 la partenza per il primo anno, alle 15.45 quella per il secondo anno. Alle 14.30 prende il via il 49º Giro delle Conche a Silvella di Cordignano. La classica per juniores, organizzata dalla Solvepi Bonaldo V.C Orsago, pre- vede la disputa di 12 giri iniziali del circuito Silvella-Villa di Villa-Conche-Sarmede-Silvella quindi si prende per Silvella, Villa di Villa, Conche, Sarmede, Cappella Maggiore, via Borgo Villa, Sarmede, Montaner, Rugolo, Sarmede con arrivo a Silvella dopo 102,6 chilometri. PODISMO TUTTE LE MARCE DI FINE APRILE omenica 20 a ValmareD no di Follina il Gs Valsana organizza alle 9 la 21ª edizione della Marcia dei Brac (6-12 km). Venerdì 25 ci sono la 5ª Marcia del Torchiato (6-12 km) con partenza alle 9 da Fregona e la 2ª corsa campestre amatoriale (6-12 km) con partenza alle 10 da Pinidello. Sabato 26, infine, alle 14.30 parte la 1ª marcia non competitiva “Camminano insieme famiglie di tre comunità” a Basalghelle. LA SPES CONEGLIANO PROMOSSA IN A/1 FEMMINILE, LA LAE ELECTRONIC IN A/2 MASCHILE L’anno delle pantere I l 2008 porta bene alle pantere. Domenica scorsa hanno conquistato la promozione nei rispettivi campionati la Zoppas Conegliano e la Lae Electronic Oderzo, accomunate dal felino prescelto nel logo. La Spes fra le grandi d’Europa La storia non ti aspetta e sottorete è questione di tempismo. Scegliere bene il tempo per agire è una delle qualità necessarie per giocare la pallavolo ad alti livelli. E la Spes Conegliano è riuscita a cogliere, nella trentesima e ultima giornata della stagione regolare, un doppio risultato positivo: vittoria del campionato e promozione in A/1. Ovvero, tra qualche mese, nella nuova stagione, le gialloblù si confronteranno con le migliori giocatrici d’Italia e d’Europa. E i numeri che stanno attorno al successo sono impressionanti. Conegliano ha vinto 23 gare collezionando 69 punti, contro i 67 di Castellana Grotte e Milano e ha preso punti in ogni gara, eccettuata quella, disastrosa, persa a Santa Croce, squadra poi retrocessa. È la vittoria del collettivo, difficile scegliere chi ha primeggiato. L’opposto Jovana Brakocevic è diventata capocannoniere del campionato: un esordio in Italia da record per la stella nascente della pallavolo balcanica. Determinante è stata la ricezione affidata al libero Carla Rossetto e a Francesca Marcon, l’unica giocatrice di Conegliano del gruppo, GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA l Cai di Conegliano organizIMonte za la gita di sci alpinismo al Cevedale in Val di Pejo (Tn) con partenza sabato 19 alle 16 e arrivo domenica 20 alle 20. È obbligatoria l’attrezzatura da alta montagna. Lo stesso Cai propone l’uscita per la sezione alpinismo giovanile alla casera Ceresera in Cansiglio. La partenza è prevista per le 8.30 e il rientro per le 17.30, con la festa di inizio stagione 2008. Domenica 20 c’è anche la gita con le ciaspe. Il Cai di Vittorio Veneto venerdì 18 alle 21 all’aula magna dell’Itis, per la serie di incontri “L’ambiente glaciale tra conservazione e degrado”, propone la serata “Islanda 2006 - oltre il silenzio”. I relatori saranno Mariano Storti e Andrea Sartori. Ingresso libero. Il gruppo di alpinismo giovanile organizza per domenica 20 la gita a Santa Augusta, al castello di re Matruk e alle grotte del Caglieron. Il Cai di Sacile orga- nizza per domenica 20 l’uscita alla malga Teglara nelle Dolomiti friulane. La partenza è prevista alle 7 da Sacile al parcheggio ponte Lacchin con mezzi propri. Il rientro è previsto per le 18. Giovedì 24, alle 20.45 nella sede sociale di San Giovanni del Tempio, la commissione Tam invita alla serata “Il Cjastelat, la fortezza di Dardago”, in collaborazione con Legambiente di Pordenone, Comune di Budoia e Itg Pertini. Il Cai di Motta di Livenza propone la gita alla foce del Tagliamento nella zona di Bibione. La partenza è alle 8.30 nel piazzale della sede; il rientro è previsto per le 16. Il Cai di Oderzo, per la sezione giovanile, organizza sabato 19 una giornata di arrampicata, con pernottamento nella struttura parrocchiale di Pieve di Soligo. Domenica 20 si terrà una lezione didattica ai laghi di Revine con giro turistico. Mara Campaner ritornata all’attenzione dei tecnici della Nazionale. C’è stato, comunque, un momento nella stagione durante il quale la squadra ha avuto il singhiozzo ed è andata in stallo di risultati. È lì che il pubblico si è stretto attorno alle “pantere”, con un calore che ha qualcosa al di là del dato sportivo e che si unisce all’orgoglio di una città tornata grande nello sport nazionale. Ecco la migrazione di tifosi che attraversa mezza Italia per andare a vedere giocare le gialloblù. Ci sono state delusioni, ma anche tantissime soddisfazioni sottorete. Fino alla galoppata finale verso l’A/1 con i tifosi che all’alba di lunedì hanno atteso il pullman della Spes sotto il grande totem che campeggia lungo la circonvallazione con la scritta: “Quando lo sport realizza un sogno, vuol dire che ci sono persone che ci credono ancora”. E dopo l’estate… sarà A/1. Il palazzetto di via Antoniazzi ha ospita- Giocatori e tifosi festeggiano in campo la promozione della Spes Conegliano to l’ultima partita della prima squadra: da settembre la Spes andrà a giocare nel nuovo stadio di Campolongo, il nuovo e più capiente “Panterodromo”. La Lae Electronic rimarrà a Oderzo Dopo la Coppa Italia il campionato. La stagione 2007-2008 sarà impareggiabile per la Lae Electronic di coach Horacio Del Federico (nella foto a lato). Gli opitergini, capitanati da Massimo Pecorari, hanno letteralmente dominato la stagione, esprimendo una pallavolo brillante quanto efficace. La Lae Electronic, accontentando così il suo primo tifoso, il presidente di sempre Antimo Puca, ha traballato solo in un’occasione: l’inopinata sconfitta CALCIO, IN FESTA L’UNDICI DI GAVA Il Cappella promosso! il Cappella Maggiore la priÈ ma squadra diocesana di calcio a festeggiare la promozione. Con tre giornate di anticipo sulla fine del campionato, i ragazzi allenati da Bruno Gava hanno matematicamente vinto il girone H di Prima categoria. Quello dei cappellesi è stato un torneo di vertice, visto che il Cappella Maggiore aveva conquistato la vetta già a dicembre. In tutto l’arco della stagione il Cappella Maggiore ha concesso solo sei pareggi e tre sconfitte in cambio di ben 18 vittorie. È la difesa, diretta dal portiere-rigorista Azzalini, il settore principe dei dominatori del campionato. Il Cappella Maggiore, infatti, dopo 27 giornate vanta la porta meno perforata del girone con soltanto 19 gol subiti. L’attacco è il terzo con 46 reti all’attivo. È ben giustificata la soddisfazione della società, colta con l’acquisizione del biglietto della Promozione ancora calda. casalinga con la Fortezza Bologna (0-3) nel girone di andata. Prima e dopo la straordinaria macchina da volley ha macinato ogni avversario, concedendosi solo un’altra pausa a Nuvolera, nel Bresciano. Il sigillo sulla promozione è arrivato sabato sera con il blitz vincente di Cles: 3-0 sull’unica inseguitrice pericolosa, l’Anaune di mister Secolo Bernardi. In attesa della festa finale (mancano ancora tre giornate alla conclusione della B/1) la società sta già lavorando al rafforzamento dell’organico con due certezze già acquisite: il coach sarà ancora Del Federico, il parquet quello del PalaOpitergium. Alberto Rosa Giacinto Bevilacqua «Si tratta di un risultato davvero importante, frutto di un grande lavoro – si è complimentato il presidente Antonio Garbelotto –. È stato veramente un gioco di squadra, che ha premiato in termini di grande soddisfazione atleti, tecnici e quanti da anni seguono il nostro calcio». E dopo la promozione del Cappella Maggiore, sono attesi altri verdetti. I candidati sono Portomansuè (Prima categoria, girone G) e Sarmede (Terza categoria, girone A). 20 aprile 2008 A Castelbrando SE LA CAPPELLA DIVENTA NEGOZIO Reverendo Direttore, sabato 12 aprile mi trovavo a Cison e più precisamente a Ca- stelBrando per assistere allo spettacolo “Pippo Bau Show” della compagnia teatrale Macedonia, che ogni anno porta in scena fra le mura del castello una commedia ironica con la partecipazione di ragazzi “speciali”. Sono arrivato un pochino in anticipo e quindi per ingannare l’attesa ho girovagato per il castello e ho approfittato per sbirciare dentro i vari stand allestiti in vari punti di una iniziativa di nome “Vanité” o qualcosa di simile. Iniziativa che probabilmente continua per vari giorni e il cui scopo è vendere capi superfir- RICORDO DI MONS. ZANARDO, DELLE SUE MESSE VELOCI CHE PERÒ LASCIAVANO IL SEGNO Quelle omelie di don Pietro M onsignor Pietro Zanardo è stato, prima di tutto, una guida. Me lo ricordo nei pomeriggi delle elementari, sedeva accigliato in mezzo a noi bambini irrequieti e cercava, invano, di convincerci che quell’ora di catechismo non era rubata al cortile, regno terreno del profano dio pallone. Me lo ricordo le domeniche mattina nella sacrestia della chiesa di Fontanelle-centro, quell’edificio noto ai più come “chiesetta” che lui aveva fortemente voluto. Io chierichetto e lui, a quei tempi, solo “don” Pietro. Lì che, con la stessa serietà rituale, firmava il registro delle messe. Delle sue liturgie, ricordo solo l’omelia. Era quella, ineluttabilmente, a far passare in secondo piano il resto. Non si poteva far finta di niente ascoltando le sue parole. Bisognava per forza pensarle, sbatterci contro, rimuginarle. Tuttavia, le stesse erano vissute in modo diverso. Per molti erano prediche, piene di pregiudizi morali e di una volontà moralizzatrice: come non ricordare la sua visione imparziale del rapporto familiare tra uomo e donna, oppure le sue demonizzazioni della figura femminile moderna. Per altri erano prediche, però nel senso latino di pre-digere, ossia di prima-dire, di profetizzare. Sia chiaro, don Pietro Zanardo non era un profeta, ma gli si riconosceva una straordinaria capacità di attualizzare le pagine del Vangelo, di leggerle al tempo presente, sostituendo i protagonisti di allora con uomini e donne del nostro tempo. Per un solo aspetto le sue messe erano amate da tutti, me per primo: per la loro brevità. Tanto da diventare proverbiali. “Mi vae a messa da don Pietro che stae poc”. È vero, “se stea poc” quando celebrava don Pietro. Ma ripensandoci era solo un’illusione: si era costretti a sentir riecheggiare le sue note stridenti, una volta arrivati a casa, o, il giorno dopo, a scuola o in ufficio. Come se da bravo musicista, oltre a quelle del suo strumento, il Vangelo, don Pietro sapesse toccare anche le corde dell’anima. Quelle afone, senza suono nella collettività, ma risuonanti e vive nella mente d’ognuno degli ascoltatori. Riusciva ad entrare nella vita quo- tidiana di chi lo ascoltava con un linguaggio facile, diretto, comprensibile senza difficoltà da tutti. Un giorno, in uno dei nostri ultimi incontri, mi rivelò di non apprezzare tanto l’altisonanza e la ricercatezza di qualche discorso della Chiesa ufficiale, troppo lontana, a suo dire, dalle orecchie comuni. Era ben impressionato, del resto, dalla razionalità del nuovo papa, Benedetto XVI; condivideva con lui l’arrivo alla fede come passo ultimo per l’uomo ragionevole. Restava terra a terra anche nei rapporti con la sua comunità. Non negava di avere, come tutti, delle preferenze nelle relazioni con gli altri, ma diceva di “volere bene a tanti, senza essersi mai innamorato di nessuno”. Negli ultimi anni, quando costretto dalla malattia nella sua casa, al secondo piano dell’asilo comunale di Fontanelle-chiesa, provava a tenersi informato, a segui- re sorti e sventure di una comunità che continuava a sentire, a ben ragione, come la sua. Ha continuato a predicare da lì, da quelle stanze delle sua casa, con (e, non a) chi andava trovarlo. Costretto dalla malattia e dalla poca vista ad abbandonare il suo piccolo ruolo di direttore d’orchestra della comunità fontanellese. È una coincidenza, ma è da quando non “dice messa” don Pietro che ho smesso di frequentare con costanza la chiesa, la chiesetta di Fontanelle-centro. E è da allora che sento che qualcosa manca nella mia vita. E non posso che ricordarmi di una fronte rugosa, di un corpo chino su di un leggio, di una voce stridente. Di quell’uomo che ha sposato i miei genitori, e ha visto sposare mia sorella. Di quel Monsignore che per me, e molti altri, è stato, prima di tutto, una guida. Davide Lessi Fontanelle CHI SI È BATTUTO CONTRO LE CAVE Soddisfazione per tanti pprendo dalla stampa che, A finalmente, la Regione Veneto ha deciso di cassare le richieste di apertura di nuove cave a Lago e in Val Lapisina. In questo momento di grande soddisfazione, tutti noi che abbiamo strenuamente lottato, contro tutto e tutti, in una battaglia che ci vedeva all’inizio derisi e considerati dei perdenti perché si diceva “è tutto inutile, ormai hanno deciso tutto” (anche da una grande parte degli stessi abitanti di Lago), vorrei ricordare alcune persone che non ci sono più e non possono quindi vedere realizzati i loro desideri ed appagati i loro sacrifici. In particolare dobbiamo ricordare il compianto Conte Brandolino Brandolini, che ha aderito fin dalla prima riunione, avvenuta a Cison in un bar di piazza Roma nel lontano giu- gno dell’anno 2000. Fu un sostenitore convinto, acuto nelle espressioni, pacato nei ragionamenti, sempre e comunque presente in ogni incontro. Fu fra i fondatori del “Gruppo Valsana senza cave” e in seguito divenne il presidente dell’associazione Valsana Nostra. Dobbiamo ricordare inoltre un grande sostenitore ed encomiabile studioso dei laghi, l’ecologo Giovanni Pagotto, ricercatore del Cnr, anch’egli scomparso. E inoltre il socio ed attivista Walter Carpi di Campea, che ci ha lasciati prematuramente. Il lavoro che si fece fu grande sia per l’impegno profuso da tutti che per l’efficacia di come furono portate a termine le numerosissime iniziative. Quella più importante fu la stampa di 5 mila copie del gior- mati di stilisti famosi a prezzi per così dire ribassati. Ho seguito le freccette che portano ai vari punti vendita fino a quando... sorpresa delle sorprese, la freccetta finiva davanti alla cappella: dentro, tra l’altare, gli stucchi e le candele si vendevano... capi in pelle! L’istinto sarebbe stato quello di fare come Gesù con i mercanti del tempio: invece ho girato i tacchi disgustato e me ne sono andato. Ora la mia domanda è: questa chiesa è sconsacrata? È possibile questo tipo di utilizzo? Lorenzo S. Conegliano Abbiamo verificato: la cappella in questione non è sconsacrata, ma è privata, quindi non si può intervenire in alcun modo, se non invitando caldamente il proprietario ad utilizzare in modo consono quei luoghi sacri, tanto più che nelle immediate adiacenze – nel caso specifico – lo spazio per altri scopi non manca davvero. SULLA POVERTÀ DEI LAVORATORI INTERVIENE IL SEGRETARIO DELLA CISL TREVIGIANA In Europa salari magri nche i salari europei piangoA no. Si può riassumere con questo slogan il senso della manifestazione che la Confederazione europea dei sindacati (Ces) ha promosso per il 5 aprile scorso a Lubiana. La Slovenia è, infatti, il Paese che ha l’attuale presidenza della Comunità europea, e in questi giorni a Lubiana si riuniscono i ministri europei delle Finanze e la Banca centrale europea, per esaminare l’attuale crisi finanziaria europea ed internazionale. È ormai diventata una consuetudine che in occasioni di simili riunioni, la Confederazione Europea dei Sindacati individui un tema specifico su cui chiamare a raccolta i propri aderenti. In questa occasione l’argomento scelto è quello della crescita dei salari, il cui potere d’acquisto è stato pesantemente compromesso dalla crescita dei prezzi (soprattutto dell’energia e dei prodotti alimentari). Tutto questo ha reso molto difficile la vita dei lavoratori dipendenti europei. Secondo la Ces, dal 1997 la parte del Prodotto Interno Lordo andata ai profitti è aumentata di olnalino “Valsana”, che venne distribuito ad altrettante famiglie dei 5 Comuni: Revine Lago, Tarzo, Cison, Follina e Miane. Fra tutti coloro che hanno contribuito un particolare ringraziamento va rivolto all’apicoltore Giuseppe Dal Gobbo e al figlio Mirco per l’attività profusa, instancabile e determinata. Al famoso Marco Goldin per il sostegno determinante nei momenti di difficoltà. Ad Antoine Pillot per la costanza e la forte convinzione che, alla fine ce l’avremmo fatta. Molte altre sarebbero le persone che dovremmo tutti ringraziare; gli atti e le carte parlano citandoli tutti “a futura memoria”. Luciano De Biasi Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 tre il 3%: in cifra assoluta ciò significa che si è determinata una redistribuzione del reddito totale a favore dei profitti di circa 2500 euro per salariato. Non basta. Sono contemporaneamente esplose anche forti disuguaglianze salariali: nel 2005 i gruppi che rappresentano il 20% dei redditi più alti guadagnavano cinque volte di più di quelli che rappresentano il 20% dei redditi più bassi. Nel 2000 tale scarto era ’limitato’ a 3,5 volte. Ancor più clamorosamente va segnalato che i 20 presidenti dei gruppi europei meglio remunerati guadagnano in media 8,5 milioni di euro all’anno, cioè 300 volte più di un lavoratore medio europeo! In altre parole: le ricchezze aumentano, ma la redistribuzione salariale non avviene in modo equo. In questo quadro le donne, i giovani e gli immigrati soffrono particolarmente quella che viene chiamata la “discriminazione salariale”. Infatti, lo scarto salariale tra un uomo e una donna è in Europa mediamente del 15%, e niente indica che questo scarto vada diminuendo. In conclusione, 30 milioni di lavoratori in Europa – cioè un lavoratore su sette – percepisce un basso salario. Per questo si parla sempre di più di “lavoratori poveri”: oggi in Europa ci sono più lavoratori poveri che disoccupati poveri, cioè 18,9 milioni contro 6,9 milioni! Secondo la Ces una moderazione salariale eccessiva non solo penalizza i lavoratori ma minaccia anche la dinamica della domanda interna, nuoce alla crescita economica e alla creazione di lavoro. Il rischio è che l’Europa perda la battaglia della globalizzazione, perché essere in competizione con i Paesi come la Cina sulla base dei bassi salari e delle condizioni precarie di lavoro è un errore fondamentale! Per tutte queste ragioni, domani a Lubiana ci sarà anche una nutrita presenza di lavoratori trevigiani che, assieme ai loro colleghi di altre 24 nazioni e di 46 confederazioni sindacali, manifesteranno per ottenere migliori salari e maggior equità: in altre parole, per un’Europa sociale più giusta. Franco Lorenzon Segretario Provinciale Cisl Treviso