Bambina stanghella
Transcript
Bambina stanghella
MONSELICE CONSELVE PIOVE DI SACCO PD 11 Domenica 13 novembre 2005 XI STANGHELLA Tragedia nella casa del sindaco Mauro Sturaro: vittima la figlia di tre anni travolta dall’apparecchio mentre giocava in salotto con il fratello LetreccediSarauccisedallatelevisione La bambina è morta dopo una notte di agonia all’ospedale di Rovigo. I genitori hanno donato le cornee e i polmoni Stanghella Un torrente di parole, di vivacità e di simpatia. È questa l'immagine lasciata da Sara Sturaro, tre anni appena. La bimba è morta. Colpita al capo dal televisore. Lo ha fatto cadere dal mobile del salotto. Testimone della tragedia Davide, il fratello di sei anni, ancora sotto shock per l'accaduto. Venerdì sera. Sono le sette e mezza quando Mauro Sturaro, sindaco di Stanghella, fa rientro a casa con i due figli. La famiglia si è trasferita da poco più di un mese nella nuova abitazione di via Canaletta Superiore. L’insegnante lascia i figli per un attimo in salotto e sale al piano superiore per riporre alcuni acquisti mentre lo accompagna l’esuberante vociare dei figli. Le due treccine, nelle quali sono raccolti i capelli color castano di Sara, sferzano l'aria. L'allegria della bambina talora è incontenibile. La nuova casa è più spaziosa e la piccola è felice. La vivacità della sorellina contagia anche Davide. Lui va già a scuola, frequenta la prima elementare. Il gioco prosegue... Mauro Sturaro non riesce neppure a posare quello che ha in mano. Un botto violento rimbomba nell’abitazione. Poi il drammatico silenzio. Molla i pacchi, ridiscende a precipizio le scale. Incrocia gli occhi inorriditi di Davide. La piccola Sara è stesa a terra tra i cocci dell’apparecchio. Ha una ferita al capo. È un'immagine terribile. Il padre tenta di rianimare la figlia. Cerca aiuto. La carica sull’auto. Una corsa disperata al vicino pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo. Le speranze di vita della bambina sono appese ad una cannula. Accanto a Mauro c'è la moglie, Michela Costiero, impiegata. L’agonia di quel paio di treccine dura una manciata di ore. Troppo poche per farsene una ragione: i monitor della rianimazione smettono di fare "bip". Il dolore è immenso. Papà Mauro acconsente all'espianto degli organi. Cornee e polmoni. Saranno altri tre bambini a vivere: grazie Sara. La tragedia scuote Stanghella. Alla scuola elementare frequentata da Davide le lezioni ieri si sono svolte in un clima quasi surreale. Anche al liceo scientifico rodigino “Paleocapa”, dove insegna il sindaco, docenti e alunni si sono uniti in un comune cordoglio. «Michela, la mamma di Sara è uno straccio. Il suo dolore è straziante», dice il parroco di Stanghella, mentre sfoglia l'ultimo numero del bollettino parrocchiale e guarda la foto degli alunni della scuola materna "San Giovanni Bosco" indicando quella bimba con le treccine fermate da due elastici colorati. «La morte di Sara ha generato un clima di mestizia in tutti . Mauro e Michela sono cresciuti in questa parrocchia. Michela dirigeva il coro e cantava. Domenica alla messa, mentre era impegnata con il coro, Sara è uscita dai banchi per andare a cercare la mamma. Una delle donne del coro l'ha presa in braccio...». Questa sera, nella parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria, tutti pregheranno per Sara. Perchè è già nel cuore di tutti. È salita sulla funicolare celeste per trasformarsi in angelo. Orfeo Meneghetti MONSELICE Mancanza di nuovi loculi, l’amministrazione corre rapidamente ai ripari Un milione di euro destinato nel 2006 all’ampliamento dei quattro cimiteri La piccola Sara Sturaro in una foto pubblicata nell’ultimo bollettino parrocchialee la nuova casa dove dapoco più di un mesesi è trasferitala famiglia del sindaco IL PRIMO CITTADINO La grande fiducia nel volontariato e nella partecipazione collettiva Stanghella (O.M.) La novità della campagna elettorale dell’anno scorso per il rinnovo amministrativo era stata proprio la candidatura di Mauro Sturaro. Quarantenne, sposato, due figli, insegnante, appassionato di ciclismo, era assessore alla Cultura, scuola e politiche giovanili. Il suo obiettivo era finalizzato a completare il programma della gestione di Sergio Manzato che aveva portato alla realizzazione di un buon numero di lavori. Tuttavia, pur ereditando la linea amministrativa della giunta di Manzato, la candidatura di Sturaro aveva rappresentato un elemento di discontinuità. Il candidato sindaco pur riconoscendosi nell'area del centro-sinistra, precisamente nei Ds, contava solide radici nel volontariato del mondo cattolico, nel quale è cresciuto, impegnandosi costruttivamente e al quale ha sempre guardato con fiducia. Partendo da questo tipo di formazione e da esperienze e valori politici condivisi si era costituita una lista dove, da un lato, veniva raccolta l'esperienza di amministratori di "lungo corso", come Manzato, e dall'altro si apriva al contributo di giovani desiderosi di mettere in gioco il loro entusiasmo e le loro passioni per contribuire all'ulteriore crescita e allo sviluppo della comunità di Stanghella. Manzato, sindaco per un decennio, leader indiscusso dei Ds della Bassa, aveva passato il testimone al suo "delfino" che alle urne aveva ottenuto la maggioranza dei consensi dei suoi concittadini. Mauro Sturaro ha posto subito l'accento su un importante aspetto legato alla costituzione di gruppi di lavoro estesi alla partecipazione della cittadinanza. Il tutto da attuare con la modifica dello statuto comunale. Altro prioritario obiettivo la questione della sicurezza pubblica. MONSELICE - Un piano di circa un milione di euro per la sistemazione dei cimiteri di Monselice. L'amministrazione comunale di Fabio Conte ha varato nei giorni scorsi lo stanziamento inserendo l'intervento nel piano dei lavori pubblici per il 2006. Il problema dei cimiteri nelle ultime settimane è stato al centro del dibattito politico. Nell'ultima seduta del consiglio comunale si sono evidenziati le carenze dei cimiteri delle frazione di San Cosma, dove mancano completamente i loculi. Nell'altra frazione di Cà Oddo, invece, i posti per seppellire i morti si vanno esaurendo. I problemi non mancano anche al cimitero maggiore dove sono state esumate delle tombe per dare avvio alla costruzione di nuovi loculi e cappelle gentilizie. L'amministrazione comunale è corsa subito ai ripari. E lo stesso sindaco Fabio Conte a dare notizia dell'approvazione dello stanziamento. «Il problema dei cimiteri sta molto a cuore all'amministrazione comunale - dice il sindaco Fabio Conte - e per tale ragione abbiamo impegnato per la realizzazione degli interventi un considerevole finanziamento. L'obiettivo è quello di migliorare le funzioni ed i servizi funzioni che vengono riservate ai cimiteri. La perdita di un congiunto da parte dei familiari è spesso un dolore fortissimo sul quale non si può gravare con disservizi o aumentando i disagi». E il primo cittadino di Monselice aggiunge «Nei giorni scorsi c'è stato qualcuno che ha polemizzato con la mia scelta di rivedere il progetto per il rifacimento del cimitero centrale. Un'operazione - ha sostenuto Conte che è stata adottata dopo aver ascoltato diverse testimonianze di famiglie che erano state toccate nei loro affetti dopo la riesumazione delle salme dei loro cari». L'aspetto squisitamente tecnico della scelta dell'amministrazione comunale è stato spiegato così dall'assessore ai lavori Pubblici, Romano Gelsi: «Gli interventi per la sistemazione dei cimiteri riguardano quattro camposanti: l'ampliamento del cimitero maggiore per cui sono stati stanziati 752 mila euro, per l'ampliamento dei cimiteri di San Cosma e di Ca' Oddo ne sono stati stanziati 150 mila ciascuno. Per quanto riguarda le manutenzioni di cimiteri comuni è stata accantonata una somma di 30 mila euro» E l'assessore rassicura per quanto concerne l'avvio dei lavori. I cimiteri infatti sono stati posti in cima alle priorità. «Gli interventi per la costruzioni di nuovi loculi nei cimieri delle frazioni di San Cosma e Ca' Oddo, di cui si è tanto parlato nei giorni scorsi, dovrebbero essere appaltati in tempi stretti perché l'iter è già a buon punto». O.M. PIOVE DI SACCO Il Duomo gremito per l’addio al ventitreenne carabiniere morto mercoledì notte in un incidente stradale a Maserà. L’omaggio dei comandanti dell’Arma all’allievo elicotterista e alla famiglia «Caro Alessandro, non finisce qui la tua partita» Ai piedi del feretro, avvolto di rose bianche, un pallone da basket firmato dai compagni. L’inno nazionale saluta la bara Piove di Sacco Un pallone da basketdavanti alla baradi Alessandro Basso e l’abbracciodei commilitoni alla madree alla sorella. Fotoservizio CANDID CAMERA Un quarto del duomo di Piove era occupato dalle divise nere dei carabinieri, giunti da Treviso e da Campobasso per porgere l'estremo saluto a Alessandro Basso, l'allievo elicotterista tragicamente deceduto in un incidente stradale mercoledì notte. Sul primo banco la mamma Annalisa, il padre Gino e la sorella Samanta. Dall'altra parte il comandante nazionale degli elicotteristi, il colonnello Musso comandante provinciale dell'Arma e il colonnello comandante del battaglione di Campobasso Vincenzo Pullano. Sull'altare una decina di commilitoni di Alessandro. Sulla bara un cuscino di rose bianche e a coprire completamente la balaustra corone di fiori sempre bianchi. Oltre all'arciprete di Piove Giorgio Facchin, di S.Angelo Angelo Scarabattolo, hanno concelebrato il rito funebre il cappellano regionale dei carabinieri don Antonio Cameran e della scuola allievi di Campobasso don Gabriele Teti. Presenti anche gli amici del Basket di Piove, Rovigo e Noventa con i quali Alessandro aveva giocato. Ma tanta gente, attonita e affranta dal dolore, ha voluto stringersi attorno ai colleghi ed amici. «È un pomeriggio triste questo - ha detto nell'omelia don Giorgio Facchin - la vita di Alessandro è durata solo 23 anni, ma li ha usati per donarsi agli altri, e per raggiungere i suoi ideali, mi rivolgo a voi amici per far sì che la sua memoria non si spenga». Toccante l'in- tervento fatto da una cugina del giovane: «Caro Ale, la tua partita non finisce qui, vivrai sempre con noi come leader dentro e fuori del campo, il vuoto che lasci è grande ma noi della famiglia sapremo riempirlo col tuo ricordo». «L'Arma ha nella Madonna la sua mamma celeste - ha detto il cappellano don Cameran - e in questa circostanza l'Arma si stringe attorno alla famiglia di Alessandro la cui spiccata generosità era sempre al servizio dei deboli e di chi ne aveva bisogno: ora tutti noi carabinieri sappiamo che abbiamo un altro protettore in cielo». Alla fine della funzione, otto commilitoni hanno trasportato a spalla la bara fuori dalla chiesa dopo l'esecuzione dell'inno nazionale. Gianni Patella LE ALTRE NOTIZIE MONSELICE I "Racconti" di Soranzo al Castello La Biblioteca del Castello ospita oggi alle 10,30, la presentazione del libro "Racconti Monselicensi" di Giovanni Soranzo. L'iniziativa, inserita nella rassegna "Monselice scrive", è promossa dagli "Amici dei Musei". Luca Canazza leggerà alcuni brani del libro. Farà da cornice l'ensemble musicale "Giacomo Zanellato". (c.b.) Da R.F. Motors s.r.l.: Degustazione di vini al "Gran Bar" Passerella di vini e sapori dei Colli oggi dalle 10, al "Gran Bar" di Cristian Boetto, in via Cesare Battisti. Stuzzichini e assaggi di cucina tipica dei Colli faranno da base alla presentazione di vini del Filò delle vigne di Baone, tra i quali si presenta l'inedito "Borgo delle Casette". (c.b.) CONSELVE Vino doc, risotto, sugoli e caldarroste Alla cantina sociale dalle 14.30 Festa del vino doc Corti Benedettine e del padovano e del Friulano. Dopo il saluto del presidente della "Sansovino" in piazza XX Settembre alle 15 ci sarà una dimostrazione della pigiatura dell'uva e mescita da parte dei sommeliers dell'Ais delegazione di Padova. Alle 18 vengono serviti il risotto al vin friulano e bigoli al friulano e sarde. Alpini, scout e bersaglieri servono alle 19 brulè di friulano, sugoli e caldarroste (o.m) DUE CARRARE Disabili tra le mulattiere dell’altopiano Il Sodalizio Fuoristradisti Euganei, organizza oggi una gita sulle mulattiere dell'Altipiano per visitare gli avamposti e i forti del fronte italiano nella Grande Guerra. Alcuni disabili saranno compagni di viaggio dei fuoristradisti. (o.m.). VENITE A PROVARLA ANCHE SABATO 12 E DOMENICA 13