Specifica Staffe Rev B

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Specifica Staffe Rev B
SPECIFICA TECNICA PER I DISPOSITIVI IN LEGA
D’ALLUMINIO DI AUSILIO
ALL’IMMOBILIZZAZIONE DEI TRENI
DIREZIONE TECNICA
Codifica:
RFI DTC CSI ST MT 04 001 B Foglio 2 di 16
INDICE
PARTE I
GENERALITA’
I.1
SCOPO
I.2
CAMPO DI APPLICAZIONE
I.3
RIFERIMENTI NORMATIVI
I.4
SIMBOLOGIA ED ACRONIMI
PARTE II
DISPOSITIVO DI AUSILIO ALL’IMMOBILIZZAZIONE
II.1
CARATTERISTICHE
II.2
CORPO STAFFA
II.2.1
REQUISITI TECNICI
II.2.1.1
DIMENSIONI
II.2.1.2
MATERIALE
II.2.1.3
PROVE
II.2.1.3.1
ANALISI CHIMICA
II.2.1.3.2
CARATTERISTICHE MECCANICHE
II.2.1.3.3
DUREZZA
II.2.1.3.4
ESAME ESTERIORE
II.2.1.3.5
VERIFICHE DIMENSIONALI
II.2.1.3.6
CONTROLLI NON DISTRUTTIVI
II.2.2
IDENTIFICAZIONE
II.3
ASTA GIREVOLE E SUPPORTO D’ATTACCO
II.4
QUALIFICAZIONE DITTE PRODUTTRICI
II.5
CONFORMITA’ DEL PRODOTTO
PARTE III
ALLEGATI - DISEGNI COSTRUTTIVI
III.1
ALLEGATO A - VISTA LATERALE CORPO STAFFA
III.2
ALLEGATO B - VISTA FRONTALE CORPO STAFFA
III.3
ALLEGATO C - VISTA VERTICALE CORPO STAFFA
III.4
ALLEGATO D – ASTA E SUPPORTO D’ATTACCO
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SPECIFICA TECNICA PER I DISPOSITIVI IN LEGA
D’ALLUMINIO DI AUSILIO
ALL’IMMOBILIZZAZIONE DEI TRENI
DIREZIONE TECNICA
Codifica:
RFI DTC CSI ST MT 04 001 B Foglio 3 di 16
PARTE I
GENERALITA’
I.1
SCOPO
Scopo della presente specifica è definire i requisiti di un dispositivo di ausilio
all’immobilizzazione dei treni circolanti sull’Infrastruttura Ferroviaria Nazionale.
I.2
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente specifica si applica ai dispositivi di ausilio all’immobilizzazione dei treni del
tipo in lega d’alluminio (staffe in lega d’alluminio), di cui alla Disposizione n° 21 del 09/05/2007
del Gestore Infrastruttura ed in dotazione ai mezzi di trazione circolanti sulla Rete Ferroviaria
Italiana.
La staffa in lega d’allumino, oggetto della presente specifica, è utilizzabile sulle tipologie di
binario:
− profilo 46E4 (vecchia denominazione: 46 UNI);
− profilo 50E5 (vecchia denominazione: 50 UNI);
− profilo 60E1 (vecchia denominazione: 60 UNI, 60 UIC);
e sui rotabili aventi:
− peso per asse compreso tra 4 t e 22,5 t;
− diametro ruote compreso tra 680 mm e 1250 mm.
I.3
RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI EN 13674-1:2004
UNI EN 13715:2006
UNI EN 22768-1:1996
UNI EN 1706:1999
UNI EN 10002-1:2004
UNI EN ISO 6506-1:2006
Applicazioni ferroviarie – Binario – Rotaia –
Rotaie Vignole di massa superiore o uguale a 46
kg/m.
Applicazioni ferroviarie – Sale montate e carrelli
– Ruote – Profilo di rotolamento delle ruote.
Tolleranze generali. Tolleranze per dimensioni
lineari ed angolari prive di indicazione di
tolleranze specifiche.
Alluminio e leghe di alluminio – Getti –
Composizione chimica e caratteristiche
meccaniche.
Materiali Metallici – Prova di trazione – Parte 1:
Metodo di prova a temperatura ambiente.
Materiali Metallici – Prova di durezza Brinell –
Parte 1: Metodo di prova.
SPECIFICA TECNICA PER I DISPOSITIVI IN LEGA
D’ALLUMINIO DI AUSILIO
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DIREZIONE TECNICA
Codifica:
UNI EN ISO 9000:2005
UNI EN ISO 9001:2000
Disposizione di R.F.I. n° 1 del 21/01/03
Disposizione di R.F.I. n° 30 del 18/07/07
Disposizione di R.F.I. n° 21 del 9/05/07
Disposizione di R.F.I. n° 53 del 23/11/07
P.G.O.S.
RFI TCSSTB SF IS 03 743 B del 17/07/06
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Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e
vocabolario.
Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti.
Disposizioni per i requisiti normativi,
regolamentari e tecnici del materiale rotabile.
Modifiche e integrazioni alla Disposizione
1/2003 recante i requisiti normativi,
regolamentari e tecnici del materiale rotabile.
Modifiche alla Prefazione Generale all’Orario di
servizio (P.G.O.S.).
Data di entrata in vigore dell'Art. 1 della Disp.
21/07 "Modifiche alla PGOS" e della
Prescrizione 1305/07.
Prefazione Generale all’Orario di Servizio.
Specifica tecnica di fornitura Pellicole
Retroriflettenti.
Sono da considerare quale normativa di riferimento, inoltre, tutte le Disposizioni e le
Prescrizioni emesse dal Gestore Infrastruttura.
In caso di nuove edizioni della normativa di riferimento, devono essere applicate le ultime
edizioni emesse.
I.4
SIMBOLOGIA ED ACRONIMI
Staffa in lega d’allumino Dispositivo in lega d’alluminio di ausilio all’immobilizzazione dei
treni.
Corpo Staffa
Staffa in lega d’alluminio privata della sua asta girevole e del suo
supporto di attacco con l’asta.
Piede
Parte del Corpo Staffa che viene a contatto diretto con la rotaia e che
garantisce la necessaria forza di attrito ai fini dell’immobilizzazione
del rotabile.
Vela
Parte del Corpo Staffa che si interpone tra la superficie di rotolamento
della ruota ed il piede della staffa stessa.
Linguetta di tenuta
Parte anteriore del Corpo Staffa che permette alla ruota,
sormontandola, di bloccare la staffa sulla rotaia.
R.F.I.
Rete Ferroviaria Italiana.
I.F.
Imprese Ferroviarie.
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PARTE II
DISPOSITIVO DI AUSILIO ALL’IMMOBILIZZAZIONE
II.1
CARATTERISTICHE
I dispositivi, in lega d’alluminio, di ausilio all’immobilizzazione dei treni hanno lo scopo di
coadiuvare l’immobilizzazione dei treni in particolari situazioni di emergenza, in cui non si possa
contare sull’azione del freno continuo automatico e dei freni di stazionamento dei veicoli
rimorchiati.
Sono costituiti da staffe, da posizionare opportunamente tra ruota del rotabile ferroviario e
rotaia (fig. 1), composte da un corpo staffa comprendente una linguetta di tenuta, da un’asta
girevole con l’estremità in materiale ad alta visibilità e da un supporto di attacco dell’asta al
corpo staffa (fig. 2).
fig. 1
fig. 2
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RFI DTC CSI ST MT 04 001 B Foglio 6 di 16
I coefficienti di attrito equivalente tra staffa e rotaia, che si sviluppano in fase di
accostamento del treno sulle staffe, sono tali da permettere all’occorrenza piccoli movimenti
di slittamento delle staffe stesse per agevolare l’accostamento del treno e l’equa ripartizione
del carico di lavoro su tutte le staffe messe in opera.
L’asta girevole ha lo scopo di facilitare il trasporto, la messa in opera, l’individuazione
ed il recupero della staffa (fig. 3).
fig. 3
La particolare forma delle staffe le rende, inoltre, impilabili tra di loro con conseguente
riduzione degli spazi di ingombro necessari per lo stivaggio.
II.2
CORPO STAFFA
Per corpo staffa si deve intendere la staffa in lega d’alluminio senza l’asta girevole e senza il
supporto di attacco asta/corpo staffa (fig. 4).
Il profilo del corpo staffa è tale da garantire la migliore prestazione con qualsiasi tipo di
ruota e binario all’interno del campo di applicazione.
fig. 4
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II.2.1
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REQUISITI TECNICI
II.2.1.1 DIMENSIONI
Il corpo staffa deve essere conforme ai disegni costruttivi di cui agli Allegati A, B, e C.
Le tolleranze, in mancanza di indicazioni, devono essere conformi a quelle stabilite dalla
Norma UNI EN 22768-1:1996 per la classe di tolleranza media.
II.2.1.2 MATERIALE
Il corpo staffa deve essere realizzato in lega d’alluminio EN AC-21000 UNI EN 1706:1999 e
sottoposto a trattamento termico finalizzato a garantire omogeneità di prodotto e caratteristiche
conformi a:
Rm ≥ 110 Mpa;
Rp0,2 ≥ 110 Mpa;
A ≥ 1%.
Il corpo staffa deve essere esente da difetti interni/superficiali tali da comprometterne la
funzionalità e la resistenza.
II.2.1.3 PROVE
Le prove devono essere eseguite sul prodotto finito.
II.2.1.3.1 ANALISI CHIMICA
Il prodotto deve soddisfare la composizione chimica prevista dalla Norma UNI EN
1706:1999 per la lega EN AC-21000.
II.2.1.3.2 CARATTERISTICHE MECCANICHE
Le caratteristiche meccaniche devono essere conformi a quelle previste al paragrafo II.2.1.2.
Le prove di trazione devono essere condotte secondo quanto indicato nella norma UNI EN
10002-1:2004. La provetta deve essere ricavata sul corpo staffa in direzione longitudinale.
II.2.1.3.3 DUREZZA
La prova deve essere condotta sulla superficie del corpo staffa secondo quanto previsto dalla
norma UNI EN ISO 6506-1:2006.
La prova di durezza è finalizzata alla verifica dell’omogeneità del lotto di produzione; la
differenza tra i valori estremi della durezza nell’ambito del lotto non deve essere maggiore di 20
HB.
II.2.1.3.4 ESAME ESTERIORE
L’esame visivo condotto sulla staffa non deve rilevare presenza di difetti quali incisioni,
ossidazioni, cricche, ripieghe, ammanchi di materiale, spigoli vivi, ecc.
Non sono ammesse riparazioni con riporto di materiale.
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II.2.1.3.5 VERIFICHE DIMENSIONALI
La geometria e le dimensioni della Staffa in lega d’alluminio devono essere rispondenti ai
disegni allegati (allegati A, B, C e D).
II.2.1.3.6 CONTROLLI NON DISTRUTTIVI
Sul corpo staffa devono essere eseguiti controlli non distruttivi atti a verificare l’eventuale
presenza di porosità, soluzioni di continuità o altri difetti interni.
II.2.2
IDENTIFICAZIONE
Ogni corpo staffa deve essere provvisto di un numero di serie, del simbolo di riconoscimento
della ditta fornitrice e del simbolo identificativo dell’I.F. proprietaria della staffa. E’ richiesta la
rintracciabilità del prodotto.
L’identificazione non deve compromettere il funzionamento della staffa e deve essere
localizzata sulla vela del corpo staffa come indicato nel disegno di cui all’allegato A.
II.3
ASTA GIREVOLE E SUPPORTO D’ATTACCO
L’asta girevole (fig. 5) ha lo scopo di agevolare il trasporto, la messa in opera,
l’individuazione ed il recupero della staffa, il suo diametro deve essere tale da garantire le
funzionalità di cui sopra.
fig. 5
Deve disporre di un’impugnatura ergonomica in materiale ad alta visibilità corredata di
pellicola retroriflettente con caratteristiche previste per le pellicole retroriflettenti di Classe
2 dalla Specifica tecnica di fornitura Pellicole Retroriflettenti RFI TCSSTB SF IS 03 743 B
del 17/07/06.
L’asta, completa della sua impugnatura di peso adeguato, se posizionata ortogonale
rispetto all’asse longitudinale della staffa messa in opera (fig. 6), deve consentire il
ribaltamento della staffa stessa quando la linguetta di tenuta viene liberata dalla ruota del
rotabile.
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fig. 6
L’asta, assemblata al corpo staffa, deve avere, nelle due posizioni ortogonali (fig. 7 e
fig. 8), un ingombro rispetto all’asse longitudinale del corpo staffa stesso compreso tra 310
e 360 mm (vedi Allegato D fig. 1).
La distanza tra l’estremità superiore del corpo staffa ed il punto d’intersezione dell’asse
longitudinale dell’asta con l’asse di rotazione della stessa deve essere inferiore a 25 mm
(vedi Allegato D fig. 2).
Il complesso supporto d’attacco dell’asta/corpo staffa deve essere tale da assicurare un
idoneo ancoraggio e consentire la rotazione dell’asta stessa, con possibilità di
posizionamento stabile ortogonalmente (fig. 7 e fig. 8) e parallelamente (fig. 9) all’asse
longitudinale del corpo staffa, ed eventualmente sulla posizione intermedia (fig. 10).
fig. 7
fig. 8
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Codifica:
RFI DTC CSI ST MT 04 001 B Foglio 10 di 16
fig. 9
fig. 10
L’area di ingombro del supporto di attacco, con l’asta assemblata e in posizione
parallela all’asse longitudinale del corpo staffa (fig. 9 e fig. 11), deve rispettare le quote
riportate nelle figure 3 e 4 dell’Allegato D.
fig. 11
Il complesso asta, impugnatura e supporto di attacco deve, inoltre, essere tale da non
compromettere le funzionalità descritte e le condizioni di impilabilità delle staffe ai fini
dello stivaggio.
Il tipo di supporto di attacco/asta raffigurato nella presente specifica e nell’Allegato D è
da considerarsi indicativo.
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II.4
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QUALIFICAZIONE DITTE PRODUTTRICI
Le ditte produttrici dovranno avere un sistema di qualità operante con certificazione ISO EN
9001 rilasciata da un organismo riconosciuto.
Per le ditte che ancora non operano con sistema di qualità certificato è previsto un periodo
transitorio per permettere l’implementazione del sistema stesso. In tal caso R.F.I. si riserva di
effettuare una valutazione approfondita del ciclo produttivo ed una verifica dell’adeguatezza del
controllo sulle varie fasi del ciclo produttivo stesso.
R.F.I. si riserva inoltre la facoltà di valutare il processo produttivo mediante visita agli
stabilimenti di produzione e di esaminare le varie fasi produttive.
I contratti che le IF stipulano con le ditte produttrici devono prevedere, in riferimento alla
presente Specifica, la clausola del libero accesso per ispezioni da parte di R.F.I.
II.5
CONFORMITA’ DEL PRODOTTO
Le staffe in lega d’alluminio di ausilio all’immobilizzazione dei treni impiegate dalle I.F.
devono essere conformi alla presente specifica tecnica.
Le prove di cui ai punti II.2.1.3.1 e II.2.1.3.2 dovranno essere eseguite su una staffa per ogni
lotto di fabbricazione. Ogni lotto deve essere costituito da un massimo di 50 pezzi. In caso di non
conformità verrà rifiutato l’intero lotto.
Le prove di cui ai punti II.2.1.3.3, II.2.1.3.4, II.2.1.3.5 e II.2.1.3.6 dovranno essere eseguite
su tutti i componenti del lotto. In caso di non conformità verranno rifiutati i singoli componenti;
se il numero degli scarti supererà il 25% verrà rifiutato l’intero lotto. In caso di difettosità di
qualsiasi tipo riscontrata in esercizio l’intero lotto di appartenenza del dispositivo difettoso dovrà
essere nuovamente sottoposto a verifica.
Per ogni tipologia di staffa in lega d’alluminio, le I.F. dovranno presentare, per il primo lotto
di fornitura di ogni produttore, un attestato di verifica di conformità, rilasciato dall’Istituto
Sperimentale di R.F.I. o da un organismo di certificazione notificato, che attesti la completa
rispondenza del prodotto a tutte le condizioni e parametri tecnici e funzionali previsti nella
presente specifica. Per i lotti successivi al primo le I.F. dovranno produrre un certificato di
conformità alle caratteristiche di cui al punto II.2.1.3 rilasciato dall’Istituto Sperimentale di R.F.I.
o, su richiesta del fornitore, da un altro laboratorio accreditato SINAL o organismo equivalente
riconosciuto, oppure da un organismo di certificazione notificato. Tale documentazione è
vincolante ai fini legali ed al fine dell’accettabilità delle staffe stesse da parte dell’Unità
Competente di R.F.I.
Le ditte produttrici dovranno fornire, con il primo lotto, indicazioni circa il piano di
manutenzione per garantire il mantenimento delle caratteristiche richieste.
Inoltre le I.F. dovranno fornire una dichiarazione, rilasciata dalla ditta produttrice, con
indicazioni circa la reperibilità e la disponibilità alla consultazione da parte di R.F.I., anche in
tempi successivi all’accettazione, dei documenti relativi alla progettazione ed alla realizzazione
delle staffe stesse. R.F.I. si riserva comunque la facoltà di richiedere l’effettuazione di tutte le
prove che riterrà opportune, in aggiunta a quelle previste dalla presente specifica. Tutte le spese
saranno a carico dell’I.F.
Le I.F. devono custodire ed aggiornare l’elenco delle proprie ditte produttrici di staffe in lega
d’alluminio.
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PARTE III
ALLEGATI - DISEGNI COSTRUTTIVI
•
ALLEGATO A - VISTA LATERALE CORPO STAFFA
•
ALLEGATO B - VISTA FRONTALE CORPO STAFFA
•
ALLEGATO C - VISTA VERTICALE CORPO STAFFA
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ALLEGATO D - ASTA E SUPPORTO D’ATTACCO