comunicato 7 - La Cineteca del Friuli

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comunicato 7 - La Cineteca del Friuli
IN PRIMA ITALIANA LA VERSIONE LUNGA DI
THE BATTLE OF THE CENTURY CON STANLIO E OLLIO.
DAL FRONTE TEDESCO. PREMIERE DI UN DOCUMENTARIO
LUNGOMETRAGGIO SULLA GRANDE GUERRA.
ALLE GIORNATE ANCHE IL NUOVO FILM DI PAOLO CHERCHI USAI.
comunicato stampa 7
Il programma di venerdì 9 ottobre
L’evento più atteso della giornata è The battle of the Century, con Stanlio e
Ollio in gran forma per la più grande battaglia con torte in faccia, oltre 3.000,
della storia del cinema. Di questo film, che riuniva il meglio della comicità
cinematografica, da Hal Roach a Leo Mc Carey a George Stevens fino al
debuttante, Lou Costello, si conoscevano solo una decina di minuti fino all’anno
scorso quando un collezionista degli Stati Uniti trovò fortuitamente il secondo
rullo. E’ quanto mai significativo che questo capolavoro dello slapstick, quando
la coppia più celebre del cinema si era appena formata, il film è del 1927, sia
presentato in prima italiana proprio alle Giornate di Pordenone alle 20.30 al
Teatro Verdi.
Ricchissimo il programma della giornata con la proiezione nel pomeriggio
dell’unico lungometraggio documentario sulla Grande Guerra, On the Firing
line with the Germans girato dal prestigioso fotografo Wilbur Henry
Durborough insieme al cineasta Irving Guy Ries. Il loro compito era filmare la
Germania in guerra, cercando di controbilanciare una propaganda che negli
Stati Uniti ancora neutrali era nettamente a favore dei paesi dell’Intesa. I due
partirono nell’aprile del 1915, filmarono la vita a Berlino, ospedali militari
compresi, e la situazione nelle devastate città prussiane dell’est. Le immagini
mostrano anche il Kaiser Guglielmo II che passa in rivista le truppe dopo la
vittoria sui russi, e l’arrivo a Berlino nella primavera del 1915 delle fondatrici
della Lega Internazionale delle Donne per la Pace e la Libertà. Solo pochi
fotogrammi ma preziosi perché sono gli unici in cui appaiono la sociologa Jane
Addams, futuro Nobel per la Pace e la dottoressa Aletta Jacobs, la prima donna
a essere ammessa in una facoltà di medicina olandese, pioniera della
prevenzione sanitaria e del controllo delle nascite. La bandiera della pace
utilizzata dalla Lega delle Donne e da altre organizzazioni pacifiste fu creata in
Friuli dalla contessa Cora di Brazzà e questo pur indiretto legame tra il film e la
regione, fa delle Giornate sede quanto mai appropriata per la prima di On the
Firing line with the Germans. Alla proiezione delle 15.50 farà seguito un
incontro all’hotel Moderno con gli autori del restauro curato dalla Library of
Congress e rappresentanti di organizzazioni pacifiste.
Un evento speciale è anche la presentazione di Picture, film sperimentale di
Paolo Cherchi Usai basato su una partitura della Alloy Orchestra (che
accompagnerà anche la proiezione dal vivo) e che si sviluppa in un percorso
che coinvolge oltre alla musica anche altre arti. Il film è stato prodotto con la
collaborazione della Slovenska Kinoteka e la Cineteca del Friuli.
Da segnalare la riscoperta e il restauro di Show Girl del 1928, una divertente
commedia sugli stratagemmi di una giovane “maschietta” per fare strada nello
show-business, la protagonista del film, Dixie Dugan interpretata da Alice
White, avrà una notevole importanza nella cultura popolare americana della
prima metà del ventesimo secolo.
La rassegna Risate russe propone Perepolokh (Il Subbuglio) del 1928,
secondo film di uno più talentuosi assistenti di Eisenstein, Aleksandr Liovshin.
Il film fu girato interamente on location in un piccolo villaggio sulle rive del
Volga e in un luogo di vacanza in Crimea, e vi prese parte una moltitudine di
veri contadini.
Di Victor Fleming sono in programma gli unici frammenti rimasti di Call of the
Canyon del 1923, dramma contemporaneo che contrapponeva i sani valori del
West a quelli frivoli ed egoistici della grande città. Importante il recupero
dell’altro Fleming della giornata, To the last man, del 1923, tratto dal
romanzo western di Zane Grey re indiscusso di questo genere letterario. Il solo
materiale conosciuto era una copia largamente incompleta del Gosmofilmofond
per cui il film non venne mai proiettato in pubblico. Un anno fa presso lo stesso
archivio moscovita fu trovato il rullo mancante e la presentazione alle Giornate
è perciò una vera e propria prima. All’epoca, il Los Angeles Times definì il film
“il western più western che si sia mai visto ma il numero di morti è davvero
impressionante”.
Per le Riscoperte, Ramona, del 1928, regia di Edwin Carewe con protagonista
una giovanissima, magnetica e bellissima Dolores Del Rio. E’ una commovente
storia d’amore ambientata in stupendi paesaggi naturali, che rovescia alcuni
degli stereotipi del western tradizionale; qui ad esempio sono i coloni
anglosassoni ad assalire un villaggio di indiani cristiani e a commettere una
serie di efferatezze. Il film ebbe uno straordinario successo anche grazie alla
canzone omonima che venne diffusa parallelamente al film. Assisteranno alla
proiezione di Pordenone due nipoti del regista.
Completano il programma di oggi per la sezione Forzuti italiani in Germania,
Rinaldo Rinaldini, La maschera dall’occhio di vetro, 1927 di Max Obal con
Luciano Albertini; The Rat, del 1925 con il grande attore Ivor Novello per la
sezione Il Canone Rivisitato; e il terzo programma delle Origini Del Western
con film di cowboys e cowgirls.
Pordenone, 8 ottobre 2015
Le Giornate del Cinema Muto – Ufficio stampa
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