Screening del carcinoma della cervice uterina

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Screening del carcinoma della cervice uterina
PROGRAMMA DI PREVENZIONE DEL CARCINOMA
DELLA CERVICE UTERINA IN REGIONE LOMBARDIA:
LE STRATEGIE E GLI STRUMENTI
10 giugno - 3 luglio - 16 settembre 2008
Screening del carcinoma della cervice uterina:
- programmi organizzati e accesso spontaneo
- test di screening disponibili:efficacia, vantaggi e svantaggi
Anna Iossa
Screening organizzato
Il programma di screening cervicale è un processo complesso che
comprende una serie di fasi strettamente collegate fra di loro
Il programma garantisce la presa in carico della donna dal test
fino al trattamento
Garantisce elevati livelli di qualità grazie ai controlli a tappeto di
tutte le sue fasi
In tre anni copre la popolazione obiettivo dell’intera area coperta
dal programma (equità di accesso e di trattamento)
Screening organizzato
1 Informazione della popolazione
6 Risposta del test
2 Invito
7 Approfondimenti/
Terapia/Follow-up
3 Prelievo
4 Accettazione del test
5 Lettura del test
8 Valutazione del
Programma
Screening organizzato
Ci sono evidenze dell’efficacia dello
screening organizzato?
Screening del carcinoma della cervice uterina
Partecipazione
La partecipazione influenza fortemente l’efficacia dello
screening sulla popolazione in termini di casi di cancro
prevenibili
% casi prevenibili
copertura %
60% 85% 100%
screening
ogni
età
totale
test
1 anno
20-64
45
56
79
93
3 anni
20-64
15
54
77
91
3 anni
25-64
13
53
76
89
5 anni
25-64
8
49
69
81
modificato da N. Day
ONS 2007
Riduzione dell’incidenza dopo avvio del programma di screening
nazionale
18
copertura
Inghilterra: 1971-1995
16
14
70
incidenza
50
12
10
90
30
inizio programma nazionale screening
1975
1980
1985 1987 1990
1995
la diminuzione dell’incidenza cresce anche proporzionalmente
alla copertura della popolazione da parte del programma
Qual’è la diffusione del pap test in Italia?
Diffusione del pap test in Italia…………………
In Italia si stima che da 3 milioni e 500 mila a 4 milioni di
donne effettuino un pap test
Tale numero di test sarebbe sufficiente a garantire la
copertura della popolazione femminile italiana , infatti la
popolazione obiettivo in fascia d’età è pari a 16 milioni e
400 mila donne e il round di screening dura tre anni
ONS 2007
Da Osservatorio Nazionale Screening. Sesto Rapporto - Dicembre 2007.
Indagine ISTAT ”Multiscopo sulle famiglie 2005”
sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari
11 milioni 600 mila donne nel 2004-2005 hanno fatto
ricorso almeno una volta nel corso della vita ad un pap
test in assenza di disturbi o sintomi (70,9% della
popolazione femminile della stessa età)
ONS 2007
Screening organizzato
Qual è l’attuale situazione dello
screening organizzato in Italia?
2 milioni e 900 mila donne nel 2006 sono state inviate ad
effettuare un pap test e circa 1 milione e 100 mila hanno
aderito all’invito (38.49%)
Stato di attivazione dei programmi di screening organizzato per il cervicocarcinoma in Italia – Anno 2006 -
Lombardia
Lombardia
Liguria
Lazio
Sardegna
Puglia
Calabria
Attivazione completa (13):
-Piemonte
-Valle d’Aosta
-Veneto
-Trentino
-Alto Adige
-Friuli-Venezia Giulia
-Emilia-Romagna
-Toscana
-Umbria
-Marche
-Abruzzo
-Molise
-Basilicata
Sicilia
11.362.580 donne = 69% pop. italiana di età 25-64 anni
Modificato da Ronco G & Giubilato P. La Survey: estensione e adesione.
Presentazione al Convegno Annuale Gisci (Gruppo Italiano Screening per il Cervicocarcinoma) – Orvieto 3 aprile 2008 (www.gisci.it)
Estensione Teorica
% di donne 25-64 aa che risiedono in un area dove è attivo un programma di screening.
100%
93,95%
91,22%
90%
82,61%
81,02%
80%
69,55%
68,83%
70%
66,43%
63,33%
60%
66,74%
63,62%
65,63%
65,09%
55,19%
50,17%
49,15%
50%
40%
29,54%
30%
20%
10%
52
56
36
37
36
12
100
0%
2003
Fonte survey ONS
52
53
25 117
2004
Nord
26
31
116
2005
Centro
Sud ed Isole
39
122
2006
Italia
Programmi organizzati di screening cervicale
attivi* nella primavera 2007 in Italia
Centro
Nord
Sud ed Isole
Modificato da Ronco G e coll. Livello di attivazione e indicatori di processo dei programmi organizzati di screeening dei tumori del
collo dell’utero in Italia. Osservatorio Nazionale Screening. Sesto Rapporto - Dicembre 2007.
Screening cervice uterina
Adesione all’invito
(n° donne rispondenti/donne invitate)
70
60
50
40
45,62
46,65
46,23
37,74
36
35,61
36,71
38,49
35,7
28,68
30
24,2
21,01
20
10
0
2004
Nord
Fonte survey ONS
2005
Centro
Sud
2006
Italia
Screening organizzato
Ci sono possibilità di integrazione
tra screening spontaneo e
organizzato?
Perché ipotesi di integrazione
screening spontaneo e organizzato?
L’integrazione dello screening
spontaneo con quello organizzato
consentirebbe alla donna con
accesso spontaneo le stesse
garanzie di ‘trattamento’
Perché ipotesi di integrazione
screening spontaneo e organizzato?
Perché l’attività spontanea in Italia è
molto diffusa e nonostante la
diffusione dei programmi molte
donne non rispondono all’invito
(38,59%)
Perché ipotesi di integrazione
screening spontaneo e organizzato
Azienda 10 di Firenze:un esempio di
integrazione
Il modello dell’azienda 10 di Firenze
Donne residenti o domiciliate Azienda 10 di Firenze
Fascia d’età 25-64 anni
Non hanno effettuato un pap test negli ultimi 2 anni
Hanno effettuato un test spontaneamente presso il proprio
ginecologo o presso un consultorio
Il test letto presso il Laboratorio Centralizzato del
programma di screening
prese in carico dal programma di screening
Il modello dell’azienda 10 di Firenze
Presupposti all’integrazione
Al laboratorio del programma di screening organizzato affluiscono
la maggior parte dei test spontanei effettuati dai ginecologi e tutti
i test effettuati presso i consultori dell’Azienda 10
I prelevatori che portano i test al laboratorio aderiscono ai
protocolli del programma di screening e partecipano ai controlli
di qualità annuali del prelievo
Il modello dell’azienda 10 di Firenze
Popolazione
Obiettivo
25 - 64
Donne
elegibili
Archivio
isterectomizzate
Archivio
Citologi
co
Donne con pap < 2 aa Donne con pap > 2 aa
No invito
Invito
Il modello dell’azienda 10 di Firenze
Vantaggi del modello
Non si invitano donne già coperte da un test, che verosimilmente
non risponderebbero all’invito con risparmio delle risorse
Garanzia di presa in carico della donna per tutto il percorso
diagnostico terapeutico
Garanzia di qualità del percorso
Screening del carcinoma della cervice uterina
Azienda 10 di Firenze Azienda 10 anno-2006
Popolazione
Residente
Popolazione
Bersaglio
anno
Donne
escluse
prima
dell’invito
Donne
invitate
Nel 2006
Adesione
corretta(%)
226.837 75.612 14.764 67.901
56,0
36.179 pap test effettuati in seguito ad invito nel 2006
14.248 pap test effettuati spontaneamente nel 2007
Invito non prefissato
Invito prefissato
* Adesione corretta per inviti inesitati ed esclusioni dopo invito
CSPO 2005
PROGRAMMA DI SCREENING ORGANIZZATO
Come altri interventi, i programmi di screening possono avere effetti negativi:
Falsi negativi
Falsi positivi
Sovradiagnosi
danni o fastidio per l’utente
ansia in attesa dell’esito
Non possiamo eliminarli completamente ma possiamo ridurli al minimo
Mettere in atto i controlli di qualità ad ogni singola fase come viene
garantito nell’ambito di un programma di screening organizzato può
ridurli al minimo.
QUALI TEST DI SCREENING?
Nuove tecnologie nello screening
Aumentare l’affidabilità diagnostica
Migliorare l’efficienza dello screening
Allestimento su strato sottile
La citologia in fase liquida prevede il rilascio del materiale
prelevato in una soluzione conservante, contrariamente alla
citologia convenzionale in cui il materiale viene strisciato
direttamente su un vetrino.
Il materiale così raccolto può essere processato con metodiche
di filtrazione o sedimentazione che permettono di ottenere
preparati in strato sottile.
Citologia convenzionale Vs strato sottile
vantaggi
• La superficie di lettura è minore rispetto alla citologia
convenzionale con minori tempi di lettura
• Le cellule sono normalmente in monostrato
• Il fondo del vetrino è più pulito per eliminazione delle
cellule della flogosi e del sangue con riduzione dei
preparati insoddisfacenti
• Dallo stesso preparato è possibile eseguire metodiche
di Biologia molecolare.
Citologia convenzionale Vs strato sottile
svantaggi
• Il costo è notevolmente più alto
• E’ necessario un training degli operatori
• Strumentazione
per
allestimento
su
strato
sottile
Allungamento del tempo di processazione nel laboratorio
• Il tasso di inadeguati a livello nazionale è basso (3%)
Citologia convenzionale Vs strato sottile
E’ più sensibile
convenzionale?
del
test
allestito
con
metodica
Citologia convenzionale Vs strato sottile
Una recente metanalisi degli studi volti a valutare la
sensibilità della metodica hanno dimostrato che
Solo 5 studi (di cui 4 italiani) avevano effettuato una
corretta valutazione della metodica
La sensibilità dei due metodi è sovrapponibile
CITOLOGIA IN FASE LIQUIDA: DATI PRELIMINARI NTCC
NTCC study –FASE 1, Risultati citologici per braccio
Classificazione citologica Braccio convenzionale
CONV
Braccio sperimentale
LBC
NEI LIMITI DELLA NORMA
18035 (76.9%)
17641 (76.3%)
CAMBIAMENTI CELLULARI
BENIGNI (BCC)
3599 (15.3%)
3392 (14.4%)
NON VALUTABILI PER FLOGOSI
496 (2.1%)
NON VALUTABILI PER M.TECNICI
decisa caduta 100 (0.4%)
degli inadeguati
480 (2.0%)
486 (2.1%)
ASCUS
475 (2.0%)
LSIL
aumento del tasso 837
di (3.6%)
citologie anormali
286 (1.2%)
546 (2.3%)
HSIL
60 (0.2%)
93 (0.4%)
ADENO CA
1
0
CELLULE MALIGNE NOS
1
0
23433 (100%)
23095 (100%)
TOTALE
1)G.Ronco, P. Giorgi-Rossi, F. Carozzi, P. Dalla Palma, A. Del Mistro et Al , Lancet Oncology 2006
2)G.Ronco,N.Segnan,P.Giorgi-Rossi,M.Zappa, G.P. Casadei ,F. Carozzi et Al JNCI 2006
3) G.Ronco, P. Giorgi-Rossi, F. Carozzi, M.Confortini ,P. Dalla Palma, et Al , JNCI 2008
CITOLOGIA IN FASE LIQUIDA: DATI PRELIMINARI NTCC
NTCC study –FASE 1 DETECTION RATE CIN1+.
conventional
arm - CONV
experimental
arm - LBC
CIN I
59
92
CIN NOS
1
8
CIN II
17
20
CIN III
25
32
Squamous invasive
2
1
Adeno Ca cervix
2
0
IL CONFRONTO SUGGERIREBBE UNA DETECTION RATE DI ALTERAZIONI
CIN2+ LIEVEMENTE MAGGIORE MA NON SIGNIFICATIVA (P = 0.49)
Nuove tecnologie nello screening
citologico cervicale
Cambiamenti nella lettura del preparato
LETTURA COMPUTER ASSISTITA
The AutoPap Primary Screening System
PREP or Conventional Slide
SlideWizard Field
Relocation and Review
Slide Processor
Copy service application
Quanto costa rispetto alla lettura tradizionale?
AUTOPAP SYSTEM
SCANSIONE DEL VETRINO CON LASER DI ALTA POTENZA
¾ Vengono analizzati 1000 campi (FOV)
¾ Selezionati i 15 campi più significativi che il citologo
osserverà al microscopio
AUTOPAP SYSTEM
No Further Review
Effettua una diagnosi di negatività
permettendo di scartare circa il 25%
dei vetrini di uno screening primario
considerati sicuramente negativi
LETTURA COMPUTER-ASSISTITA
Vantaggi
tempi di lettura ridotti
Eliminazione di una % di vetrini da non
rileggere
maggiore precisione nella lettura delle
zone selezionate
minor caduta dell’attenzione
LETTURA COMPUTER-ASSISTITA
Svantaggi
¾ Delicatezza del sistema (stanza dedicata
e climatizzata)
¾ Aumento dei tempi tecnici di
preparazione
¾ Costo del sistema
Analisi dei costi dell’autopap (studio)
Convenzionale
Autopap
NFR =20%
25.000 pap/anno
Convenziona
le
Autopap
NFR =20%
60.000 pap/anno
Costo
Autopap
No
216,912
No
216,912
Personale
tecnico
No
4,000
No
10,000
233,333 €
151,547
560,000
363,713
11,500 €
8,000
27,600
19,200
15,00 €
12,500
36,000
30,000
Totale
259,833 €
392,959
623,600
639,825
CIN 2 +
trovati
55
53
132
126
4,724
7,414
4,724
5,077
Lettura
Ripetizioniapprofon.
Costo x CIN 2
+
Confortini e Coll. Cancer Cytopathology 2003
A feasibility study of the use of the AutoPap screening System as a primary screening
and location-guided rescreening device.
Tratto da: Raccomandazioni per la pianificazione e l’esecuzione degli screening…
Citologia in fase liquida e lettura automatica
Entrambe le tecniche consentono una riduzione dei tempi di lettura. I dati
disponibili dimostrano inoltre una riduzione della percentuale di test
inadeguati con la citologia in fase liquida.
L’introduzione di queste metodiche può essere fatta sulla
base di valutazioni locali, basate sull’analisi dei costi, del gradimento da
parte degli operatori e della funzionalità e della disponibilità del personale
di lettura.
Per queste tecnologie alcune fasi,come per esempio la
preparazione dei vetrini, vanno centralizzate, per favorire
economie di scala.
Tratto da: Raccomandazioni per la pianificazione e l’esecuzione degli screening…
L’esame citologico cervico-vaginale ( Pap Test) è l’unico test di
screening per il carcinoma della cervice uterina.
L’esame può essere eseguito con striscio convenzionale o con
sistemi di preparazione in fase liquida (citologia su strato sottile).
La lettura può avvenire anche con l’ausilio di sistemi di lettura
automatici
Test HPV e screening per il carcinoma
della cervice uterina
Perché introdurre un nuovo test??
Elevato effetto protettivo di un pap test effettuato ad
intervallo triennale (IARC 1986)
Screening e PAP TEST
PUNTI CRUCIALI
Copertura
Riproducibilità
Sensibilità
TEST HPV PER IL TRIAGE DELLE ASC-US
Atipie di significato indeterminato
Dai dati della survey 2001 una donna con ASC-US
ha
un
probabilità di avere CIN2-3 istologica
variabile dal 2 al 56% (valore medio 14%)
Il risultato di ASC-US è poco riproducibile.
Il rischio di carcinoma cervicale invasivo è basso
(approssimativamente 0,1%-0,2%).
ASC-US:minor rischio di CIN2+, ma
numericamente predominanti
Dati Survey Gisci 2001
PROGRAMMA DI SCREENING AZIENDA 10 DI FIRENZE
GESTIONE DELLE ‘ ASCUS’
CSPO 1993
Citologia Frequenza %
VPP
CIN2>
negativa
92.2 %
-
ASCUS
3.9 %
1.7 %
LSIL>
<1%
> 10 %
•LE ASCUS AVEVANO UN VPP per CIN2+ MOLTO BASSO
•MA RAPPRESENTAVANO UN NUMERO ELEVATO DI ESAMI E
QUINDI IL NUMERO ASSOLUTO DI CIN2 + ERA RILEVANTE
•LE DONNE CON ASCUS NON POTEVANO RIPETERE IL PAP TEST DOPO 3 ANNI
•UNA CITOLOGIA CON VPP COSI BASSO NON RAPPRESENTAVA UN’INDICAZIONE
ALLA COLPOSCOPIA
•IN SEGUITO A QUESTA VALUTAZIONE IL CSPO ADOTTERA’ UN NUOVO
PROTOCOLLO DIAGNOSTICO ITILIZZATO FINO AL 2005 CHE PREVEDEVA LA
RIPETIZIONE DEL PAP TEST IN CASO DI CITOLOGIA ASCUS
PROGRAMMA DI SCREENING AZIENDA 10 DI FIRENZE
GESTIONE DELLE ‘ ASCUS’ 2006
•La sensibilità del test HPV è maggiore
•Bassa adesione del pap test per cin 2+
•Cambio di protocollo dal gennaio 2006 in caso di citologia
ASC-US la donna effettua un test HPV
Tratto da: Raccomandazioni per la pianificazione e l’esecuzione degli screening…
Quali sono le attuali raccomandazioni per la gestione delle ASC-US?.
PROTOCOLLO DIAGNOSTICO IN
CASO DI CITOLOGIA ASC-US
DOCUMENTO OPERATIVO GISCI PER L’APPLICAZIONE NEI PROGRAMMI
DI SCREENING DEL SISTEMA BETHESDA 2001
- Aprile 2006 -
PROTOCOLLO DIAGNOSTICO IN CASO DI CITOLOGIA ASC-US
Si raccomanda di basare la scelta di impiego del triage sulla base dei dati dei singoli
programmi di screening relativi alla predittività della diagnosi citologica di ASC-US e
delle risorse locali in termini logistici ed economici.
Tratto da: Raccomandazioni per la pianificazione e l’esecuzione degli screening…
Per le donne con citologia ASC-US valgono le seguenti opzioni:
•ricerca dei tipi di HPV ad alto rischio e invio in colposcopia soltanto
delle donne positive a questo test (triage mediante test Hpv)
•invio diretto in colposcopia
•ripetizione della citologia a sei mesi.
- CELLULE SQUAMOSE ATIPICHE
Il seguente algoritmo indica tre vie alternative per la categoria ASC-US.
La scelta, diversa nelle specifiche realtà locali, dipende principalmente da:
- Centro di lettura (se basata su VPP)
- Risorse economiche ed organizzative locali (se si utilizza test HPV)
ASC
Cellule squamose atipiche
ASC - US
ASC - H
VPP per CIN2+ ≥ 5%
Test HPV (HR)
VPP per CIN2+ < 5%
Negativo
Positivo
Ripete a 6 mesi
3 anni
COLPOSCOPIA
ASC–US+
Negativo
Positiva
COLPOSCOPIA
3 anni
BIOPSIA
Negativa
HPV +/- citologia
dopo 1 anno
Tratto da: Raccomandazioni per la pianificazione e l’esecuzione degli screening…
Il triage con Hpv si è dimostrato più accurato rispetto alla ripetizione
della citologia ed è particolarmente indicato nelle realtà che utilizzano
la citologia in fase liquida, in quanto non richiede la ripetizione dell’esame.
Si raccomanda di non utilizzare la ricerca di tipi di HPV a basso rischio.
Di regola, alle donne con citologia LSIL dovrebbe essere raccomandata
la colposcopia.
Tuttavia,sulla base della frequenza locale di infezione da tipi di HPV ad
alto rischio in questa classe diagnostica,si può adottare un protocollo
basato sul triage mediante test Hpv.
HPV TEST E SORVEGLIANZA POST
TRATTAMENTO
• Le recidive dopo trattamento si associano quasi sempre
alla ‘positivita’ del test HPV
• Un trattamento efficace è accompagnato dalla
scomparsa della positività al test HPV
• La persistenza del virus potrebbe indicare una non
completa rimozione della lesione o una ripresa della
malattia nel follow-up
• Sensibilità almeno quanto una citologia cervicale ripetuta
Analisi dell’associazione tra infezione HPV (PCR) e recidiva di CIN2>
Studio prospettico di 84 casi
(follow-up medio 22 mesi, range 11-40)
84 CASI DI CIN2/3 TRATTATI CON LEEP
9 CASI RECIDIVE IN 36 CASI HPV +
1 RECIDIVA IN 48 CASI HPV-
ASSOCIAZIONE SIGNIFICATIVA TRA PROBABILITA’ DI RECIDIVA DIAGNOSI CITOLOGICA E
TEST HPV
LA MAGGIORANZA DELLE RECIDIVE CIN2+ DOPO LEEP SI VERIFICA
IN DONNE CON TEST HPV+ PERSISTENTE
LE DONNE CON CITOLOGIA, COLPOSCOPIA E TEST HPV- HANNO UN
RISCHIO TRASCURABILE DI RECIDIVA
Cecchini et al., Tumori 2003
Cecchini et al, Tumori 2004
Test HPV come test primario nello screening per
il carcinoma della cervice uterina
STUDIO MULTICENTRICO
NAZIONALE
NUOVE TECNOLOGIE NELLA
PREVENZIONE DEL
CARCINOMA CERVICALE
STUDIO ITALIANO
MULTICENTRICO HPV
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Bologna
Firenze
Imola
Padova
Ravenna
Roma - Viterbo
Torino
Trento
Verona
Torino
Obbiettivi Trial HPV
Valutare la protezione fornita da uno screening
basato sulla ricerca molecolare dell’HPV come
unico test effettuato ad intervalli prolungati ( 5/6
anni nelle donne negative) rispetto alla citologia
convenzionale ogni 3 anni
TRIAL HPV
Metodologia
• Donne 25-60 anni
• Randomizzate quasi 100.000 donne
(45.307 per la prima fase e 49.001 per la
econda fase)
Trial HPV
Metodologia I° anno
Braccio sperimentale
Citologia in strato sottile e
test HPV
Braccio Convenzionale
Citologia
convenzionale
Trial HPV
Metodologia II° anno
Braccio Sperimentale
Test HPV
Braccio Convenzionale
Citologia convenzionale
Trial HPV
Outcome principale
Valutare il tasso di identificazione di lesioni
di alto grado confermate istologicamente
(CIN2-3) al reclutamento e soprattutto al
round successivo dopo tre anni
Trial HPV
Outcome principale
• valutare la sensibilità relativa dei test ed
un’eventuale regressione delle lesioni in
eccesso identificate dai metodi sperimentali
• stimare l’effetto di uno screening eseguito ad
intervalli prolungati per le HPV negative e più
serrati per le HPV positive
Trial HPV
Outcome principale
Una detection rate minore nel braccio
sperimentale rispetto al braccio
convenzionale al follow-up citologico sarà la
prova che le lesioni in più trovate non
sarebbero regredite spontaneamente,
Trial HPV
Outcome principale
Una detection rate molto ridotta nel braccio
sperimentale al follow-up citologico sarà la
prova che il test HPV offre una protezione di
durata maggiore rispetto a quella fornita dal
pap test e rappresenterebbe una forte
indicazione ad allungare l’attuale l’intervallo di
screening,
Dati
Dati preliminari
preliminari
• I dati preliminari indicano che il test HPV
permette un notevole aumento di sensibilità per
la presenza di lesioni intraepiteliali di alto grado ,
ma al costo di un cospicuo aumento delle
colposcopie
• Per l’applicazione routinaria sono necessarie
strategie che limitino tale numero che dovranno
essere valutate
Quali sono le attuali indicazioni?
L’esame citologico cervico-vaginale ( Pap Test) è l’unico
test di screening per il carcinoma della cervice uterina.
Tratto da: Raccomandazioni per la pianificazione e l’esecuzione degli screening…
FUTURO PROSSIMO??
TEST DI SCREENING
PRIMARIO HPV
Triage
CITOLOGIA
Triage
P16
Triage
RNAmessaggero E6/E7
Triage
Carica virale
Genotipizzazione
Colposcopia
Colposcopia
Colposcopia
Colposcopia
Colposcopia
Controllo citologico
Test HPV e screening per il carcinoma
della cervice uterina
• Dimostrazioni sufficienti per introdurre il test
HPV nel triage delle ASC-US e nel monitoraggio
post-trattamento delle CIN.
• Per l’introduzione del test HPV come test di
screening primario , sarà necessario attendere
la conclusione degli studi randomizzati in corso.
Screening per il carcinoma
della cervice uterina
La causa dei carcinomi invasivi incidenti in area di
screening è la scarsa sensibilità del Pap Test???.
Storia di Pap test dei casi di tumore invasivo della
cervice uterina fra le donne eleggibili
Regione Toscana 2004
Pap<=3anni
15,9%
Pap>3-5anni
8,8%
Pap>5anni
14,2%
Nessun Pap
61,1%
Storia di Pap test dei casi di tumore invasivo della
cervice uterina fra le donne eleggibili
Regione Toscana 2004
Pap<=3anni
negativo
Pap<=3anni
positivo
6,2%
9,7%
Pap>3-5anni
8,8%
61,1%
14,2%
Pap>5anni
Nessun Pap
Conclusioni
• Il maggiore responsabile dello sviluppo di un
cancro invasivo della cervice uterina (2/3 della
casistica) è non aver mai fatto un Pap test o
averlo fatto con un intervallo troppo lungo (>5
anni).
• Numero di falsi negativi della citologia molto
contenuti (6,2%) Æ revisione dei vetrini
Test HPV e screening per il carcinoma
della cervice uterina
L’introduzione del test HPV nei programmi di screening
ha indotto una grande esigenza informativa per utenti e
operatori.
•
4 documenti:
Introduzione; informazioni
di base; altre informazioni;
informazioni per operatori
•
Sviluppati con i destinatari:
12 operatori e 62 utenti
•
Gruppo di lavoro ONS
www.osservatorionazionalescr
eening.it