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BILANCIO INTEGRATO 2015
Lettera agli stakeholder
p. 4
Ritratto di Gruppo
p. 6
Chi siamo
p. 6
Composizione del fatturato
p. 10
Mission
p. 7
Alcuni risultati dell’anno
p. 10
Le aziende
p. 8
I nostri principali partner per la sostenibilità
p. 15
I brand
p. 10
4. L’analisi di materialità
e relazioni con
gli stakeholder
p. 28
1. Analisi di materialità
p. 29
2. La gestione delle relazioni
p. 29
p. 19
3. Iniziative di comunicazione e dialogo con
gli stakeholder
p. 31
2. La Governance
p. 20
5. I clienti
1. Assetto societario del Gruppo Sofidel
p. 21
1. Customers satisfaction
p. 35
2. Sistema di controllo interno
p. 21
p. 36
3. Gli strumenti strategici della sostenibilità
p. 22
2. La gestione delle segnalazioni
e il numero verde
4. Il governo della responsabilità d’impresa
p. 22
5. Principi ispiratori del modello
di sostenibilità del Gruppo Sofidel
p. 23
6. I fornitori
p. 38
6. Il modello di business
p. 23
1. Identità del
Gruppo Sofidel
p. 16
1. Il processo produttivo del tissue
p. 17
2. Le nostre linee di business
p. 17
3. Dimensione economica
p. 19
3.1 I numeri per gli stakeholder
6.1 La creazione e la distribuzione
del valore
p. 23
6.2 I sistemi di gestione
p. 25
3. Gli obiettivi futuri
1. Gli obiettivi strategici
p. 26
p. 34
1. I fornitori
p. 39
2. Controllo dei requisiti di sostenibilità
dei fornitori
p. 39
7. La dimensione
sociale
p. 42
p. 27
1. La gestione delle risorse umane
p. 43
INDICE
2. I diritti umani
2.1 Pari opportunità, diversità, pratiche
non discriminatorie
3. Le pratiche di lavoro
p. 46
11. Gestione dei rischi
p. 46
p. 47
3.1 Turnover
p. 47
3.2 Relazioni industriali
p. 47
3.3 Salute e sicurezza
p. 48
3.4 Formazione e valorizzazione
p. 49
3.5 I sistemi di remunerazione e
incentivazione
p. 50
1 Principali rischi e incertezze cui il Gruppo
è esposto e politiche di gestione dei rischi
finanziari e non
12. Bilancio consolidato
del Gruppo Sofidel
1. Prospetti di bilancio
8. La collettività
1. Interventi a favore delle comunità locali
9. La dimensione
ambientale
1. Le risorse ambientali
p. 52
p.p. 53
p. 55
p. 57
1.2 La tutela della risorsa idrica
p. 61
1.3 La tutela della risorsa forestale
p. 63
1.4 Gestione dei rifiuti
p. 65
1.5 I prodotti ecologici
p. 65
1.6 La gestione ambientale
dell’organizzazione
p. 66
1.7 I numeri della gestione ambientale
degli stabilimenti del Gruppo Sofidel
p. 67
1. La qualità e la sicurezza dei nostri prodotti
p. 73
p. 80
p. 81
1.1 Stato patrimoniale consolidato
p. 81
1.2 Conto economico consolidato
p. 82
2. Nota integrativa
p. 83
3. Relazione del collegio sindacale
p. 115
4. Relazione della società di revisione
p. 118
p. 54
1.1 Gestione delle emissioni di gas serra
10. I prodotti
p. 72
12. Relazione di
revisione delle sezioni
di sostenibilità del
bilancio integrato
p. 120
13. Profilo del report
p. 124
1. Il perimetro del report
p. 125
2. I principi applicati e il processo di reporting
p. 125
3. Il processo di assurance
p. 125
Allegati
p. 126
1. Tabella dei KPI espressi dal GRI
p. 127
p. 68
p. 69
1.1 Qualità del prodotto
p. 69
1.2 Sicurezza del prodotto
p. 69
LETTERA AGLI STAKEHOLDER
L’ accelerazione della crescita
e del consolidamento negli USA alla vigilia dei 50 anni
Sofidel, nel 2015, alle soglie del 50° anniversario della sua storia (1966-2016), ha raggiunto obiettivi significativi,
che testimoniano una strategia organica di creazione di valore condiviso e che sono un ottimo presupposto per
un’ulteriore positiva proiezione verso il futuro.
Negli Stati Uniti è stato accelerato il percorso di crescita e consolidamento con l’acquisizione di un nuovo impianto
di trasformazione a Green Bay (Wisconsin), l’apertura di un altro a Hattiesburg (Mississippi), il lancio del primo
investimento greenfield americano per realizzare uno stabilimento integrato a Circleville (Ohio) e l’apertura di
nuovi uffici a Filadelfia (Pennsylvania). Arrivata negli USA nel 2012, con attività in 3 stati e una capacità produttiva
di circa 90mila tonnellate, Sofidel è oggi presente in 7 Stati - Nevada (Henderson), Oklahoma (Tulsa), Wisconsin
(Green Bay), Mississippi (Hattiesburg), Ohio (Circleville), Florida (Haines City) e Pennsylvania (Filadelfia) - e, prima
dell’implementazione dei nuovi investimenti, ha raggiunto una capacità produttiva di 200mila tonnellate annue.
Il 2015 è stato un anno importante anche in Europa. Con l’attivazione dei nuovi impianti in Svezia (Kisa) e Francia
(Ingrandes), è stata infatti portata con successo a termine l’ennesima fase di crescita del Gruppo.
Con il nuovo impianto di Swedish Tissue, è stato realizzato uno stabilimento integrato nell’ultima area, quella
Scandinava, che ne era sprovvista, mentre col nuovo stabilimento di trasformazione di Ingrandes, dove sono state
trasferite e potenziate le linee produttive precedentemente attive nel vicino stabilimento di Buxeuil, sono state
create le condizioni per una nuova, possibile integrazione.
Fino ad oggi la strategia di sviluppo di Sofidel poteva essere riassunta in tre fasi. La prima, compresa fra la nascita
(1966) e la metà degli anni Ottanta, è stata caratterizzata dallo sviluppo tecnologico e dagli investimenti in impianti
produttivi in Italia. La seconda, compresa fra gli inizi degli anni Novanta e la metà del primo decennio del Duemila,
è stata quella dell’avvio dell’internazionalizzazione avvenuta attraverso investimenti greenfield in Francia, Polonia,
Gran Bretagna, Germania e Spagna in un mercato Europeo che cresceva ancora a ritmi importanti, del 3-4%
annuo. Vi è stata poi la terza fase: quella delle acquisizioni che, dal 2008, con un mercato che cresceva poco,
si sono dimostrate uno strumento vincente per crescere e sviluppare la presenza sui mercati anche attraverso
l’acquisto e il rilancio di brand importanti.
Ora Sofidel sul vecchio continente entra nella quarta fase, quella di crescita organica, che, in un mercato europeo
tendenzialmente stabile, passerà essenzialmente dall’incremento produttivo degli attuali siti esistenti. Molti siti del
Gruppo – in Francia, Polonia, Gran Bretagna, Germania e Spagna – sono stati pensati e costruiti per essere ampliati
e hanno spazi sufficienti per essere raddoppiati e, in alcuni casi, anche triplicati.
In linea con la filosofia Less is more, diventata ormai per Sofidel una fondamentale chiave di accesso al nuovo
millennio, si è lavorato anche per migliorare ancora le performance ambientali e sociali.
Per quanto riguarda le emissioni climalteranti, è stato rilanciato l’impegno all’interno del programma WWF Climate
Savers fissando nuovi e più ampi obiettivi per il 2020 (-23% riduzioni emissioni dirette; -13% emissioni indirette;
8% uso fonti rinnovabili sulla quantità di combustibili consumati annualmente).
4
BILANCIO INTEGRATO 2015
Mentre, sull’altro fondamentale fronte della tutela della risorsa idrica, grazie alla costruzione del nuovo impianto di
Delicarta Val Fegana in Italia, Sofidel può dire con soddisfazione che tutte le acque reflue delle sue cartiere sono
trattate da impianti di depurazione biologica. Un risultato conseguito anticipando quelli che, solo ora, in alcuni
Paesi, stanno cominciando a divenire obblighi normativi. Per quanto attiene la materia prima di origine fibrosa il
Gruppo è ormai prossimo al raggiungimento del 100% del suo approvvigionamento da fonti controllate o certificate
e su alcuni mercati, nel segmento consumer, sta pianificando il lancio di prodotti 100% FSC. Altri progetti, come
l’implementazione in tutti gli stabilimenti della certificazione energetica ISO 50001, sono in pieno svolgimento.
Nel corso dell’anno sono poi giunti numerosi riconoscimenti sul fronte dell’innovazione di prodotto per il lavoro
svolto nello sviluppo di proposte caratterizzate da prestazioni più elevate in termini di efficienza e di igiene e
dall’utilizzo di quote più contenute di capitale naturale.
L’impegno per la sostenibilità ha avuto ulteriori sviluppi anche in campo sociale. Dal progetto educativo per le
scuole del WWF “Mi curo di te!” dedicato all’educazione ambientale (destinato ad essere esteso ad altri Paesi
europei), alla firma in Italia del Protocollo di Intesa con la Polizia di Stato, per svolgere campagne di sensibilizzazione
e informazione sulla sicurezza e la prevenzione degli incidenti stradali per i dipendenti e il personale delle ditte
appaltatrici, alla rinnovata partnership con la Fondazione Telethon per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche
rare, Sofidel sta estendendo e articolando le sue politiche.
Risultati, tutti questi, di una comunità aziendale che lavora per uno sviluppo che punta a integrare la qualità della
vita delle persone con la salvaguardia degli equilibri ambientali, in un’ottica di piena sostenibilità per l’azienda e le
future generazioni.
Questi cinque decenni di vita, fatti di impegno e dedizione al lavoro, raccontano di un’azienda orientata alla crescita.
Un’azienda che ha lavorato per coniugare l’attenzione al quotidiano con il cambiamento strategico, attraverso la
stabilità di alcuni valori guida: l’interesse per l’innovazione tecnologica e gestionale, la ricerca di posizionamenti
competitivi, una relazione collaborativa e trasparente con tutti gli stakeholder, l’attitudine a reinvestire gli utili e la
predilezione di una cultura manageriale caratterizzata dal basso profilo e attenta ai dettagli.
Qualcosa che contraddistingue Sofidel nel costante tentativo di creare valore condiviso e durevole. Ciò che, proprio
pensando al futuro, vogliamo ancor più valorizzare in occasione della ricorrenza, il prossimo anno, del nostro 50°
Anniversario.
Gli anni, infatti, passano: cambiano i mercati, i prodotti, le tecnologie, i contesti economici. Ciò che non può
cambiare sono i valori. Sono questi, senza alcuna retorica, la principale e più preziosa risorsa dell’azienda.
La risorsa da rendere al 100% rinnovabile. Emi Stefani Luigi Lazzareschi
5
RITRATTO
DI GRUPPO
Chi siamo
Il Gruppo Sofidel, a capitale italiano, di proprietà delle famiglie Stefani e Lazzareschi,
è uno dei leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico.
Fondato nel 1966 il Gruppo ha realtà societarie in 13 Paesi - Italia, Spagna, Svezia,
Regno Unito, Belgio, Francia, Croazia, Germania, Polonia, Romania, Grecia, Turchia
e Stati Uniti - e oltre 5.500 dipendenti. Con un fatturato consolidato di 1.809 milioni
di Euro.
Mission
“Rendere più ordinata, pulita, pratica,
sicura e piacevole la vita quotidiana,
attraverso la
valorizzazione del personale, l’innovazione
ed
i
comportamenti
sostenibilità,
alla
ispirati
alla
trasparenza
commerciale e al rispetto delle regole,
con lo scopo di
creare valore per i clienti, i dipendenti,
i partner, gli azionisti e la comunità”.
Le aziende
6
WI
PA 8
OH7
NV
2
3
OK
MS
4
US
FL
5
1. Lucca - Porcari IT | Servizi
SOFIDEL AMERICA
IBERTISSUE
2. Henderson NV | Cartotecnica
9. Bruñel ES | Integrato
5. Haines City FL | Integrato
6. Green Bay WI | Cartotecnica
7. Circleville OH | Integrato
8. Filadelfia PA | Servizi
13. Swansea UK | Integrato
14. Horwich UK | Cartotecnica
3. Tulsa OK | Cartotecnica
4. Hattiesburg MS |Cartotecnica
INTERTISSUE
DELIPAPIER
10. Ingrandes FR | Cartotecnica
SOFIDEL UK
11. Nancy-Pompey FR | Integrato
15. Lancaster UK | Cartiera
12. Roanne Cedex FR | Integrato
16. Leicester-Hamilton UK | Integrato
17. Leicester-Rothley Lodge UK | Cartotecnica
SOFIDEL BENELUX
18. Duffel BE | Integrato
8
SE
25
UK
15
14 16 17
20
13
18
BE
19
PL
21
26
DE
11
10
23
12
RO
HR
22
1
FR
24
28
IT
9
ES
27
EL
SOFIDEL GmbH
19. Köln DE | Trading
TR
29
SOFFASS
SWEDISH TISSUE
DELICARTA
DELITISSUE
22. Lucca-Porcari IT | Cartiera/Cartotecnica
26. Ciechanów PL | Integrato
22. Lucca - Porcari IT | Cartiera/Cartotecnica
25. Kisa SE | Integrato
20. Arneburg DE | Integrato
WERRA PAPIER
21. Wernshausen DE
Lucca-Capannori IT | Cartotecnica
Werra Papier Holding | Servizi
Lucca-Borgo a Mozzano IT | Cartiera
Werra Papier | Integrato
Lucca-Bagni di Lucca IT | Cartiera
Werra Papier (ex-Omega) | Integrato
23. Gorizia-Monfalcone IT | Integrato
Thüringer Hygiene Papier | Integrato
Thüringer Hygiene Papier Logistic | Servizi
PAPYROS
27. Katerini EL | Integrato
COMCEH
28. Calarasi RO | Integrato
SOFIDEL PAPIR
24. Zagreb HR | Trading
SOFIDEL KAGIT
29. Honaz Denizli TR | Cartotecnica
9
I Brand
Composizione del fatturato
Alcuni risultati dell’anno
PER PAESE
L’ACCELERAZIONE
NEGLI STATI UNITI
UK
IRL
IT
BE
DE
ES
FR
RO
USA*
Altri
PL
*Escluse le vendite
del mese di Novembre
e Dicembre relative al
“conto lavorazione”
della ex Green Bay
Converting.
PER LINEE DI BUSINESS
Brand
Private Label
AFH
Parent Reels
La suddivisione percentuale considera il valore
net sales.
10
Attraverso la controllata Sofidel America, Sofidel
ha acquisito dalla società Green Bay Converting
Inc. un nuovo impianto di trasformazione a Green
Bay (Wisconsin) e un fabbricato industriale a
Hattiesburg (Mississippi), destinato a ospitare
un nuovo stabilimento di trasformazione.
Contemporaneamente, Sofidel ha identificato a
Circleville (contea di Pickaway, nella regione di
Columbus), in Ohio, un’area dove avviare i primi
investimenti greenfield del nuovo continente.
Qui sarà realizzato uno stabilimento integrato.
Per implementare e coordinare al meglio
le proprie strategie sul mercato americano,
Sofidel ha anche aperto un ufficio a Filadelfia
(Pennsylvania), sulla East Coast, una delle aree
più densamente popolate del Paese. Questa è la
nuova sede operativa di Sofidel negli Stati Uniti.
RITRATTO DI GRUPPO
UNA NUOVA FASE STRATEGICA IN EUROPA
In Svezia è entrato in funzione il nuovo e innovativo stabilimento di
trasformazione di Kisa. Due le linee produttive attive: una di rotoli
di carta igienica e una che può produrre sia rotoli da cucina che di
carta igienica. Questo impianto rende integrato il sito produttivo e
si caratterizza per essere, oggi, il più automatizzato del Gruppo, con
una gestione “futuristica” della movimentazione automatica delle
merci: le soluzioni innovative introdotte nel processo produttivo
hanno permesso all’azienda di risparmiare circa il 40% di spazio e di
assumere 25 nuove risorse.
In Francia è stato avviato il nuovo stabilimento di trasformazione
situato a Ingrandes, nella regione Poitou-Charentes della Francia
occidentale. Nel nuovo sito sono state trasferite, e potenziate, le
tre linee produttive precedentemente attive nello stabilimento di
Buxeuil, oggi chiuso.
WWF CLIMATE SAVERS:
NUOVI OBIETTIVI PER IL 2020
Il 6 maggio, in concomitanza con la conferenza annuale mondiale
delle aziende che aderiscono al programma WWF Climate
Savers tenutasi a Göteborg, in Svezia, dal 5 al 7 maggio, Sofidel
ha rinnovato e rafforzato il proprio impegno come membro del
programma WWF Climate Savers. Anche in virtù degli importanti
cambiamenti registrati dal Gruppo dal 2008 al 2012 (aumento di
capacità produttiva di più del 45%), sono stati definiti e ampliati
nuovi obiettivi di riduzione. Oltre a quello relativo alla riduzione
delle emissioni specifiche, sono stati inseriti anche obiettivi
riguardanti le emissioni indirette e l’utilizzo di energie rinnovabili.
Per quanto riguarda la riduzione di emissioni dirette derivanti da
utilizzo di combustibili fossili, da consumo di energia elettrica e altri vettori energetici, Sofidel si impegna a
ridurre le emissioni - per ogni tonnellata di carta prodotta - del 23% rispetto all’anno 2009, scelto come anno di
riferimento per l’iniziativa. In termini di confronto, ciò corrisponde a evitare l’emissione di circa 900.000
tonnellate di CO 2, pari alle emissioni di una flotta di 10.000 tir che percorrano 10.000 km all’anno per 10 anni.
Sofidel non si è limitata ad analizzare le emissioni di gas serra generate direttamente dalle proprie attività, ma ha
11
identificato anche opportunità di riduzione delle emissioni
causate da soggetti terzi, lungo la propria value chain: entro
il 2020, le emissioni di gas serra derivanti dalle attività di
fornitura, packaging, trasporto di materia prima e del prodotto
finale, saranno diminuite del 13% rispetto ai livelli del 2010,
per ogni tonnellata di carta prodotta. Infine, si prevede, entro
la fine del 2020, l’uso dell’8% di fonti rinnovabili sulla quantità
di combustibili consumati annualmente. Una quota significativa
per un’azienda attiva in un settore altamente energivoro come
quello cartario.
-23%
-13%
8%
EMISSIONI
DIRETTE CO2
EMISSIONI
INDIRETTE CO2
USO FONTI
RINNOVABILI
TUTELA DELLA RISORSA IDRICA:
DEPURAZIONE BIOLOGICA PER TUTTE
LE CARTIERE
Nelle sue politiche di sostenibilità ambientale il Gruppo persegue
una costante riduzione dei propri impatti. Oltre alla limitazione
delle emissioni climalteranti e all’approvvigionamento di materia
prima forestale da catena di custodia certificata o controllata,
particolare attenzione è riservata alla tutela della risorsa idrica,
veicolo fondamentale per la produzione di carta. Oggi i consumi
medi del Gruppo sono significativamente inferiori a quelli previsti
dalle buone pratiche di settore. Nel corso del 2015, inoltre, è stato
conseguito un altro importante obiettivo. Con l’attivazione in Italia
del nuovo impianto di depurazione nello stabilimento Delicarta
Val Fegana tutte le acque reflue delle cartiere Sofidel sono oggi trattate da impianti di depurazione biologica – o interni, di
proprietà, o esterni, gestiti da terzi. Un passaggio di depurazione che si aggiunge a quello chimico-fisico già presente e che
in diversi contesti anticipa, su base volontaria, quelli che solo in questi anni stanno cominciando a divenire requisiti richiesti
dalle normative.
CONDIVISIONE E TRASPARENZA: ADESIONE
AI CDP REPORT E ALL’ENVIRONMENTAL
PAPER COMPANY INDEX DEL WWF
Per il terzo anno consecutivo Sofidel è comparsa nel CDP
Italy Climate Change Report, che misura, divulga e condivide
informazioni ambientali. CDP (Carbon Disclosure Project) è
un’organizzazione internazionale non-profit a cui fanno riferimento
822 investitori istituzionali che sommano 95.000 miliardi di
dollari in valore gestito. Sofidel per la seconda volta ha fatto
inoltre il suo ingresso all’interno del CDP Global Forests Report,
che fornisce agli investitori dati e informazioni sulle politiche
e il rischio legato all’approvvigionamento della materia prima
forestale. Infine, Sofidel ha migliorato ancora i risultati ottenuti
nella partecipazione all’Environmental Paper Company Index, lo strumento biennale del WWF attraverso il quale
l’organizzazione ambientalista propone alle aziende del settore cartario e della cellulosa di valutare e rendere pubblico il
loro impegno in materia ambientale.
12
RITRATTO DI GRUPPO
COP 21 DI PARIGI: SOFIDEL A FAVORE DI
UN’ECONOMIA A BASSA EMISSIONE DI
CARBONIO
Sofidel ha supportato la “Conferenza delle parti” delle Nazioni Unite
sui cambiamenti climatici di Parigi attraverso l’adesione a numerose
iniziative, sollecitando l’assunzione di azioni multilaterali congiunte da
parte di governi, aziende e società civile per contrastare il cambiamento
climatico. Fra le iniziative intraprese, la partecipazione al progetto
del Comitato Sostenibilità dell’American Chamber of Commerce in
Italy denominato “Sustainable Technologies”; l’adesione all’iniziativa
“Coop oltre Kyoto”, volta a valorizzare il lavoro in termini di sostenibilità
messo in atto dai fornitori di Coop; la partecipazione alla coalizione del
WWF “We mean business” - una piattaforma attraverso la quale numerose grandi aziende si sono attivate per favorire la
transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio – e all’iniziativa “The Science Based Targets” – partnership fra CDP,
UN Global Compact, World Resources Institute (WRI) e WWF – per “fissare obiettivi coerenti con il livello di decarbonizzazione
richiesti dalla scienza per limitare il riscaldamento globale a meno di 2 gradi rispetto alle temperature preindustriali”.
PROSEGUITA CON SUCCESSO
LA COLLABORAZIONE TRA SOFIDEL E IL
WWF NEL PROGRAMMA “MI CURO DI TE
Al suo secondo anno di vita, il progetto educativo per le scuole
“Mi curo di te!” realizzato dal WWF con il sostegno di Sofidel per
la sensibilizzazione sui grandi temi ambientali (per l’anno scolastico
2015-2016 il clima), ha registrato l’adesione di oltre 1700 insegnanti
e il coinvolgimento di più di 90 mila studenti, ed è diventato parte
integrante della Campagna Clima del WWF Italia.
RICEVUTO IL TRANSATLANTIC AWARD
DELLA AMERICAN CHAMBER OF
COMMERCE IN ITALY
Sofidel ha ricevuto il Transatlantic Award dalla American Chamber
of Commerce in Italy. In occasione della decima edizione del
Transatlantic Award Gala Dinner, alla presenza di oltre 700 ospiti,
Sofidel ha ricevuto l’importante riconoscimento a seguito dei
nuovi investimenti effettuati negli Stati Uniti. Il premio, assegnato
alle aziende italiane e statunitensi che si distinguono nel favorire
lo sviluppo delle relazioni transatlantiche tra Italia e Stati Uniti,
è stato ricevuto da Sofidel nel corso di un appuntamento di
particolare rilevanza, ovvero la celebrazione del centenario della
Camera, fondata a Milano nel 1915.
13
RICONOSCIMENTI PER PRODOTTI
INNOVATIVI
Sul fronte dell’innovazione di prodotto sono stati raccolti numerosi
riconoscimenti, in Europa e negli Stati Uniti, per il lavoro svolto nello
sviluppo di proposte caratterizzate da prestazioni più elevate in termini
di efficienza e di igiene e dall’utilizzo di quote più contenute di capitale
naturale. Tra i riconoscimenti ricevuti, Papernet Bio Tech, la carta igienica
biologicamente attiva, è stata decretata dalla giuria dell’edizione 2015
dei PPI (Pulp & Paper International) Awards “Prodotto Innovativo
dell’anno”; il prodotto Nalys Expert è stato premiato da Gondola, la
più importante rivista belga del settore retail, come “Best innovation
of the year” nella categoria tissue; la nuova carta igienica Regina Aloe
Vera ha ricevuto in Germania dalla rivista “Lebensmittel Praxis” il
premio “Prodotto dell’Anno 2015” per la categoria tissue.
14
RITRATTO DI GRUPPO
I nostri principali partner
per la sostenibilità
Sofidel opera per integrare la sostenibilità ad ogni
livello delle sue attività. Un orientamento strategico di
fondo assunto nella convinzione che nel medio-lungo
termine questa scelta favorisca un virtuoso processo di
miglioramento continuo capace di garantire un vantaggio
competitivo e un innalzamento della qualità della vita di
tutti gli stakeholder.
Un approccio che implica anche la costante ricerca di
collaborazioni basate su obiettivi ambientali e sociali
specifici con associazioni e Ong di riconosciuto valore
e reputazione. Sulla base di questo approccio nel corso
del 2015 la rete di rapporti si è ulteriormente rafforzata.
Oltre a quelle istituzionali con WWF, UN Global Compact,
Fondazione Sodalitas, Agenzia Europea per la Sicurezza
e Salute sul Lavoro (EU - OSHA) e Network ENWHP, da
evidenziare i rapporti attivati attraverso marchi e prodotti
in numerosi Paesi (Nicky con Fondazione Telethon in Italia;
Nicky e Nouvelle con Woodland Trust in Gran Bretagna;
Nicky con Jack & Jill Children’s Foundation in Repubblica
d’Irlanda; Moltonel con Sos Children’s Villages in Belgio,
Papernet con Medici senza Frontiere).
In sintonia con questo impegno anche il sostegno, in Italia,
al programma educativo digitale per le scuole primarie
e secondarie, “Mi curo di te: il gesto di ognuno per il
pianeta di tutti”, realizzato da WWF Italia. Un progetto
formativo triennale completamente gratuito dedicato ai
grandi temi ambientali.
15
1.
16
IDENTITÀ DEL
GRUPPO SOFIDEL
1. Il processo produttivo del tissue
p. 17
2. Le nostre linee di business
p. 17
3. La dimensione economica
p. 19
1. IDENTITÀ DEL GRUPPO SOFIDEL
1. IL PROCESSO PRODUTTIVO DEL TISSUE
Il Gruppo Sofidel produce e commercializza
carta tissue. Con tale termine viene definito
il tipo di carta da cui si ottengono prodotti
per uso igienico o domestico, che trovano
impiego dentro e fuori casa: carta igienica,
asciugatutto, tovaglioli, tovaglie, fazzoletti,
veline, asciugamani, lenzuolini medici, rotoli industriali, etc.
Le aziende del Gruppo presidiano l’intero
processo produttivo: dalla fabbricazione del
tissue alla sua lavorazione, fino al prodotto
finito.
La prima macrofase si realizza nelle cartiere, dove la materia prima (cellulosa e, in minor parte, carta da macero) viene disciolta
in acqua calda, raffinata e quindi avviata alle
macchine per la produzione di grandi bobine di carta tissue (jumbo roll o parent reel).
La seconda fase, a valle della precedente,
avviene nelle cartotecniche, ovverosia gli
stabilimenti nei quali le bobine vengono trasformate in prodotti finiti.
Per un dettaglio sulle politiche e prassi di
approvvigionamento responsabile della materia prima si rimanda al capitolo “Dimensione ambientale”.
2. LE NOSTRE LINEE DI BUSINESS
I Brand
Ormai da diversi anni il Gruppo Sofidel produce e commercializza nei principali mercati europei i prodotti a marca Regina®; il portafoglio prodotti è formato da un completo
assortimento nel mercato tissue e quindi
carta igienica, carta per la casa, tovaglioli,
fazzoletti e veline. Tra i prodotti leader ricordiamo nel segmento carta igienica Rotoloni
e Carta Camomilla, nella carta casa Asciugoni Regina di cuori e Blitz, nei tovaglioli
Cinquestelle e Provence mentre nei fazzoletti Rinoactive.
Forte di un processo di differenziazione in
atto da alcuni anni il Gruppo affianca al marchio Regina® altri brand, come ad esempio
Soft&Easy® in Polonia, Yumy® in Turchia,
Onda® e Volare® in Romania, Softis® in
Germania ed Austria, Le Trèfle® e Sopalin®
in Francia, Thirst Pocket e Nouvelle in UK e
Kitten Soft in ROI. Nel corso del 2015 si è
inoltre completato il processo di “rebranding” che ha interessato i marchi acquisiti
in BENELUX:
−− Moltonel è passato a Cosynel
−− Lotus a Nalys.
Ad inizio 2015 si è assistito ad un aumento
di prezzo del costo delle cellulose che solo
nel corso dell’anno il Gruppo è riuscito a
recuperare con una politica commerciale
flessibile e adattata alle diverse realtà locali.
A tale proposito sono significativi i risultati
ottenuti in UK e in Germania. Entrambe le
regioni fanno registrare un risultato positivo in termini di margine di contribuzione
totale, ma ottenuti con strategie diverse di
prezzo/volumi.
Guardando ai prossimi anni, il Gruppo Sofidel conferma la sua strategia di crescita
puntando su:
1. Prodotti innovativi che accrescono il servizio al consumatore e/o creano nuove
possibilità di uso. Prodotti come il nuovo asciugamano Regina da utilizzare in
bagno o la nuova carta igienica Regina
Beauty che fa della bellezza il suo punto
di forza.
2. Penetrazione di nuovi mercati come ad
esempio i paesi scandinavi e rafforzamento delle quote di mercato in paesi
dove non abbiamo ancora ottenuto i risultati attesi (Turchia, paesi balcanici e
dell’Est Europa).
Investimenti in pubblicità
I risultati raggiunti nella line of business
brand sono anche il risultato di una attenta
attività di comunicazione che ha affiancato
al mezzo televisivo una strategia internet
e digital che assume sempre più rilevanza
all’interno del media mix del Gruppo. E questo in tutti i paesi europei in cui il Gruppo è
presente con marchi propri.
Il principale trend a livello Europa in area
media è la fuga delle audience dalle televisioni generaliste verso i canali tematici ed i
cosiddetti” second screen” quali computer,
tablet a smartphone e questo comportamento dei consumatori, ormai generalizzato in molti paesi europei, muove inevitabilmente risorse dalla televisione verso una
sempre maggiore integrazione di mezzi e
messaggi. Tutto questo richiede sempre
più processi di valutazione e analisi del
17
mix ottimale da utilizzare.
Gli investimenti pubblicitari nel corso del
2015 sono stati indirizzati verso il consolidamento nei mercati di Italia, Germania, Austria e Polonia, mentre in Francia
la comunicazione sul brand Sopalin®
ha prodotto positivi effetti sulle vendite.
Nei mercati di UK e Repubblica di Irlanda gli investimenti sono stati diretti sia al
consolidamento (Thirst Pokets® in Uk e
Kittensoft® in Irlanda acquisiti nel 2013)
sia al supporto del prodotto Regina Blitz®
che rappresenta il BPP (Best Product Performance) dell’assortimento brand a livello Europa.
Una nota a parte meritano gli investimenti
in Belgio ed Olanda, mirati a supportare il
processo di rebranding da Lotus e Moltonel (marchi in licenza) verso i nuovi marchi
Nalys® e Cosynel®.
Sofidel ha posto la massima attenzione
nella scelta dei propri fornitori e ha studiato e creato forme di pubblicità in linea con
il proprio Codice Etico e nel rispetto della
concorrenza, anche se non aderisce in forma diretta a nessun organismo di autoregolamentazione pubblicitaria e a codici di
marketing.
Private Label (PL)
La salda e tenace collaborazione del Gruppo Sofidel con le maggiori aziende della
Grande Distribuzione Organizzata continua anche sul mercato dei marchi privati.
Sofidel si distingue in questa fetta di mercato grazie alla sua grande attenzione e
ricerca verso la sostenibilità, che è ormai
diventato uno dei punti chiave nei rapporti
con i clienti. Grazie alle innovative tecnologie, Sofidel è stata in grado di realizzare
prodotti all’avanguardia, ottenendo ulteriori significativi riconoscimenti.
La partnership con Coop Italia ha portato
alla nascita della linea “Coop ZeroTubo”, la
prima linea di asciugatutto e carta igienica
senza anima: a Ottobre 2015 Coop Italia
ha deciso di premiare il Gruppo Sofidel
con il premio “Coop Oltre Kyoto”, per l’impegno nella riduzione dei consumi idrici ed
energetici, e nella progettazione di prodotti ecosostenibili.
Nell’ambito delle vendite, il Gruppo Sofidel
continua a confermarsi leader sui princi-
18
pali mercati internazionali, fra i quali Gran
Bretagna, Francia e Germania.
Away From Home (AFH)
Nel 2015 la chiusura per il canale AFH si
attesta intorno ai 137 mio di fatturato e
circa 90.000 tons in volume con rispettivamente crescita percentuale del 4,2 in Euro
e del 3,2 in volume.
La situazione economica europea è ancora abbastanza negativa ed inficiata da un
rallentamento della Germania che determina contraccolpi un po’ su tutti gli altri
paesi. Sofidel continua ad orientare tutta l’organizzazione vendite AFH verso la
vendita dei prodotti con brand Papernet
ed in particolare sulle linee tecniche dove
spiccano il Dissolve Tech ed il Bio Tech
che hanno ricevuto nel 2015 premi e riconoscimenti da istituzioni internazionali.
Il Bio Tech in particolare è stato selezionato per la short list dell’Innovation
Awards organizzato dalla ISSA Interclean
ed ha vinto il Pulp and Paper International
Awards (PPI) organizzato dal RISI (Leading information provider for the global
forest industry).
Il concetto è sempre quello di cercare
più possibile di uscire dalle competizioni
meramente orientate al prezzo per proteggere il venduto conferendogli una identità
(Papernet) ed un valore aggiunto protetto
(linee di cui sopra protette da brevetto).
I recenti casi di successo di Bio Tech e
Dissolve Tech nel settore dei trasporti
(dove si è acquisito una delle più importanti compagnie aeree europee ed una
prestigiosa società di trasporto ferroviario)
conferma che la focalizzazione su prodotti
ad elevato valore aggiunto è strategica per
Sofidel e per i suoi clienti.
Collegato a questo è il budget di sostenibilità che è proprio riferito per il canale
AFH ad un obiettivo di crescita forzata di
queste linee in confronto al business totale.
La logica del prodotto venduto a marchio
cliente (PL) persiste solo su grandi gruppi sia nei canali del cleaning che in quello
dell’office, nell’ottica di usare il PL come
“cavallo di troia” per poi entrare con i prodotti Papernet.
Prosegue il focus sui grandi clienti utilizzatori per acquisire informazioni maggiori sui
comportamenti d’acquisto e per proporre i
nostri prodotti a valore aggiunto cercando
di creare quindi la richiesta per poi veicolarla sui grossisti spingendoli verso il nostro assortimento.
Da segnalare il buon andamento del mercato inglese dove siamo partiti da poco e
dove il sales team inglese, molto orientato
alla vendita del valore aggiunto, sta dando ottimi risultati con una forte crescita
sull’anno precedente (100%) ed ottime
prospettive future.
Bobine
Nel 2015 le vendite di bobine al mercato,
pur rimanendo a livelli importanti, hanno fatto registrare un trend discendente
passando da un’incidenza del 15% a 12%
sul totale prodotto dalle cartiere europee.
Quanto sopra è in sintonia con la strategia
aziendale la cui priorità è focalizzata alla
“crescita organica”, il cui caposaldo è rappresentato dal prodotto finito.
1. IDENTITÀ DEL GRUPPO SOFIDEL
3. LA DIMENSIONE ECONOMICA
3.1 I numeri per gli stakeholder
50
1.058 .000 t
20
5.514
1.809
716
ANNI
DI ATTIVITÀ
CAPACITÀ PRODUTTIVA
MIO €
RICAVI DELLE VENDITE
SOCIETÀ
DIPENDENTI
MIO €
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO
Valori e importi riferiti al 31 dicembre 2015.
Per le modalità di calcolo si rinvia alle specifiche sezione nel presente documento.
19
2.
20
LA GOVERNANCE
1. Assetto societario del Gruppo
p. 21
2. Sistema di controllo interno
p. 21
3. Gli strumenti strategici della sostenibilità
p. 22
4. Il governo della responsabilità d’impresa
p. 22
5. Principi ispiratori del modello di sostenibilità
del Gruppo Sofidel
p. 23
6. Il modello di business
p. 23
2. LA GOVERNANCE
1. ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO SOFIDEL
Sofidel è governata da un Consiglio di Amministrazione (CDA), eletto dall’Assemblea
dei Soci e composto dai membri delle famiglie controllanti. Attualmente il CDA è composto da 3 uomini e 3 donne, la cui fascia di
età si estende dai 40 agli 85 anni.
I membri del Consiglio di Amministrazione
sono espressione degli azionisti, sono tutti
esecutivi e non indipendenti, ed hanno le
competenze necessarie alla gestione re-
sponsabile del business nel rispetto degli
obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli Amministratori assumono la piena responsabilità
delle performance economiche, sociali e
ambientali del Gruppo, che sono sottoposte annualmente all’approvazione dell’Assemblea dei Soci. Il CDA inoltre assegna il
ruolo di manager tenendo conto delle qualifiche e delle competenze necessarie per
attuare strategie sostenibili. Al momento
non esistono canali formali attraverso i quali
i dipendenti possano inviare raccomandazioni al Consiglio di Amministrazione,
ma la presenza costante del Presidente e
dell’Amministratore Delegato nelle aziende
del Gruppo, permette comunque una buona interazione con il personale. Il Consiglio
di Amministrazione di Sofidel è affiancato
dal Collegio Sindacale, composto da professionisti e docenti universitari.
2. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
Le aziende italiane del Gruppo Sofidel, al fine
di adeguare il proprio Sistema di Controllo Interno per la prevenzione e gestione dei rischi
ai principi già radicati nella cultura di governance del Gruppo e alle esigenze espresse
dal D.lgs. 231/2001, hanno provveduto a
monitorare le eventuali necessità di aggiornamento dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo (Modelli 231) già adottati,
in relazione a nuovi reati introdotti dal legislatore in materia di responsabilità amministrativa e ai mutamenti interni, organizzativi e/o
di processo, che si sono verificati nel corso
del tempo.
I Modelli 231, adottati dalle società italiane,
sono composti da una parte generale e da
una parte speciale. La parte generale descrive principalmente il modello di governance
e l’assetto organizzativo della società, i principi, la funzione dell’Organismo di Vigilanza
(OdV) e il sistema sanzionatorio. La parte
speciale descrive i reati e le attività sensibili/
strumentali nell’esercizio delle quali gli stessi reati possono essere commessi.
Nel corso dell’esercizio gli OdV hanno svolto
la loro attività coinvolgendo tutte le funzioni
aziendali, sia riguardo all’attuazione del modello che alla vigilanza e controllo sullo stesso. Hanno provveduto ad adempiere agli obblighi informativi verso gli Amministratori e i
Sindaci e, anche grazie al contributo operativo del Business Control Department, hanno
scambiato informazioni, ritenute di maggior
interesse con le diverse funzioni aziendali,
hanno monitorato lo stato di avanzamento
dei piani di azione redatti per la risoluzione
dei gap individuati ed ancora aperti, hanno
svolto un’attività di informazione e formazione verso i dipendenti circa i principi e i contenuti dei Modelli 231. Hanno svolto attività
di vigilanza e controllo su alcuni processi e
attività ritenute sensibili e/o strumentali alla
commissione dei reati previsti dal D.lgs.
231/2001 sia direttamente che per il tramite
di funzioni aziendali a ciò preposte.
Completata l’implementazione degli standard di controllo 231 in materia di salute e
sicurezza e in materia ambientale, nel corso dell’esercizio gli Organismi di Vigilanza
hanno concentrato i loro sforzi sulla implementazione dei controlli su aree sensibili/
strumentali ai reati societari, sulla corruzione
e sui delitti informatici e trattamento illecito
dei dati. Ad oggi infatti diversi controlli sulle
suddette aree, seppur per prassi già implementati, mancano ancora di una adeguata
formalizzazione.
Le attività di controllo poste in essere dall’OdV
hanno continuato a mostrare una diffusa conoscenza dei valori e dei principi contenuti
nel Codice Etico e nel Modello e non sono
state riscontrate gravi violazioni ai principi
degli stessi nè sono state ricevute segnalazioni in tal senso.
È stata infine adottata anche dalle società
italiane la reportistica trimestrale con la quale le diverse funzioni aziendali danno conto
agli Amministratori dell’allineamento delle
aziende agli standard di controllo definiti dal
Gruppo sulle diverse aree funzionali.
Relativamente alle aziende estere del Gruppo, l’Unità Organizzativa Business Control
ha svolto attività di controllo finalizzate alla
valutazione dell’efficacia e del funzionamento dei Sistemi di Controllo Interno per
la prevenzione e gestione dei rischi. Ha effettuato attività di vigilanza, ha scambiato informazioni ritenute di maggior interesse con
le diverse funzioni aziendali, ha incentivato la
redazione di piani di azione per la risoluzione
delle criticità e ne ha monitorato lo stato di
avanzamento. Ha contribuito a migliorare e
a consolidare nonché a controllare la reportistica redatta trimestralmente dai Country
Operation Managers e/o dai Rappresentanti
Legali sul posizionamento in termini di compliance delle aziende rispetto agli standard
di controllo definiti dal Gruppo sulle diverse
aree funzionali.
Nel corso dell’esercizio, grazie all’impegno
delle diverse funzioni aziendali, il Gruppo
è riuscito comunque ad adottare ed implementare nuovi protocolli di controllo e a consolidare quelli già esistenti contribuendo a
migliorare i Sistemi di Controllo operanti in
ciascuna azienda.
Il Business Control Department ha continuato a partecipare al gruppo di lavoro creato in seno alla Fondazione Global Compact
Network Italia con l’obiettivo, da un lato di
creare un’occasione di confronto e approfondimento sui sistemi e sui programmi di compliance aziendali in materia di anticorruzione,
dall’altro di attivare e implementare attività di
dialogo con le istituzioni al fine di promuove-
21
re la legalità e la trasparenza nei rapporti di
business. Nel corso degli incontri, sulla base
di una matrice di rischio elaborata e condivisa dai partecipanti, sono state presentate
alcune testimonianze aziendali sui protocolli adottati per la prevenzione del rischio
corruzione nell’esercizio di attività ritenute
sensibili. Su questi aspetti, peraltro, è stata
effettuata una nuova valutazione e un nuovo
monitoraggio sulle aziende del Gruppo con
l’obiettivo di evidenziare le principali variazioni intervenute nel corso dell’esercizio circa
l’adozione di strumenti di controllo finalizzati
a identificare, mitigare e prevenire i rischi di
corruzione e frode.
È infine da sottolineare che nel corso dell’esercizio, il Gruppo non ha comunque ricevuto sanzioni per non conformità a leggi e/o
regolamenti rientranti nell’ambito di applicazione delle normativa in parola.
3. GLI STRUMENTI STRATEGICI DELLA SOSTENIBILITÀ
Per tradurre coerentemente principi e valori
nella pratica quotidiana, il Gruppo Sofidel si
è dotato di un insieme di documenti/strumenti che definiscono i comportamenti
etico-sociali di riferimento per ogni partecipante all’organizzazione, ovvero:
−−
−−
−−
−−
−−
Codice Etico
Carta della Sostenibilità
Decalogo della sostenibilità
Bilancio Integrato
“TenP-Sustainable Supply Chain
Self-Assessment Platform” per il con-
trollo etico della catena di fornitura.
(Vedi paragrafo “Controllo dei requisiti
di sostenibilità dei fornitori”).
4. IL GOVERNO DELLA RESPONSABILITÀ D’IMPRESA
La gestione responsabile della condotta
aziendale, declinata in ogni aspetto delle attività di Sofidel e rispettata in tutti i processi
decisionali, nel saldo rispetto degli obiettivi
di sviluppo sostenibile condivisi dall’intero
Gruppo, è integrata nei livelli strategici più
alti e in prima istanza definita, indirizzata e
controllata dal Consiglio di Amministrazione,
che si assume la piena responsabilità delle
performance economiche, sociali e ambientali del Gruppo, sottoposte annualmente
all’approvazione dell’Assemblea dei Soci.
In questo quadro, per il Gruppo Sofidel la
responsabilità sociale di impresa non è “altra cosa” rispetto all’obiettivo di conseguire
più alti livelli di sviluppo, ma è piuttosto il
paradigma strategico che ne consente la
realizzazione.
22
Il Consiglio di Amministrazione di Sofidel
esercita la propria funzione di indirizzo e di
controllo delle tematiche inerenti alla CSR
attraverso il CEO che, a sua volta, si riferisce
al Corporate Social Responsibility Director,
coordinatore del Comitato Corporate Social
Responsibility (Comitato CSR), del quale fanno parte tutti i primi riporti del CEO.
Al Comitato CSR è stato affiancato il CSR
Team Reporting il quale, oltre alla redazione ed elaborazione del Report Integrato,
si impegna a tradurre operativamente le
politiche e le scelte adottate dal Comitato
CSR. Il Team Reporting è coordinato dal
CSR Manager che svolge anche funzione
di collegamento verso il Comitato CSR e
verso l’esterno del Gruppo. Presso ogni società estera del Gruppo è presente un CSR
Local Committee, per informare i collaboratori e gli stakeholder, monitorare e garantire il rispetto e l’applicazione dei valori e dei
principi condivisi dal Gruppo, garantire un
più puntuale ed esaustivo afflusso di informazioni verso la corporate nell’ambito del
processo di reporting, promuovere attività
di formazione, supportare le attività di asseveramento degli enti di certificazione nelle
realtà aziendali presenti nei vari paesi.
Infine, in un’area strategica come la direzione corporate Marketing & Sales, all’interno
dei gruppi di lavoro internazionali “ETO” (European Time Out), ormai da anni ne è stato
creato uno, composto da rappresentanti di
vari settori aziendali, per approfondire le tematiche relative alla sostenibilità e tradurle
in azioni concrete.
2. LA GOVERNANCE
5. PRINCIPI ISPIRATORI DEL MODELLO DI SOSTENIBILITÀ DEL GRUPPO SOFIDEL
Il modello di sostenibilità del Gruppo
stenibile (Sustainable Development Goals
- SDGs ) approvati durante il World Summit
on Sustainable Development delle Nazioni
Unite del 25-27 settembre 2015.
Tali obiettivi inseriti nel documento intitolato “Transforming our world: the 2030
Agenda for Sustainable Development” daranno forma all’agenda dello sviluppo gloIl successo degli stessi si baserà sulle
azioni che saranno implementate da tutti
gli attori coinvolti (aziende, agenzie governative, istituzioni accademiche e organizzazioni della società civile) e dalle iniziative
di collaborazione che saranno attivate fra
questi.
Il Global Compact
COMMUNICATION ON PROGRESS (CoP)
patto che lega le aziende che si sono impegnate ad allineare le loro attività e strategie ai 10 principi universalmente accettati in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione.
Come membro del Global Compact delle Nazioni Unite, il Gruppo si è impegnato a supportare anche la
Supply Chain Self - Assesment Platform” per un migliore controllo etico della catena di fornitura.
6. IL MODELLO DI BUSINESS
6.1 La creazione e la distribuzione del valore
Il valore aggiunto misura la ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio, con riferimento agli stakeholder che partecipano alla
sua distribuzione. La produzione e la distri-
buzione del valore aggiunto rappresenta il
principale tramite di relazione con il bilancio
di esercizio.
Il prospetto di calcolo evidenzia la capaci-
tà del Gruppo di generare ricchezza a vantaggio dei diversi stakeholder, nel rispetto
dell’economicità di gestione e delle aspettative degli interlocutori stessi.
23
CALCOLO E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE
2015
2014
2013
1.809.418
1.770.877
1.699.571
-19
-545
-140
14.042
-10.728
30.851
A) Valore della produzione
1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
- rettifiche di ricavo o svalutazione crediti
2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti
3. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
0
0
0
4 Variazione dei lavori in corso su ordinazione
0
1.879
650
5. Altri ricavi e proventi
22.503
11.318
15.409
1.845.944
1.772.800
1.746.341
6. Consumi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
792.348
710.138
766.231
- variazioni delle rimanenze di mat.prime,suss.
-10.803
-7.155
-18.587
7. Costi per servizi
518.747
511.130
490.195
30.539
28.054
26.181
1.773
660
239
0
0
250
19.673
12.440
9.771
1.352.277
1.255.267
1.274.280
493.667
517.533
472.062
12. +/- Saldo gestione accessoria
2.683
3.123
2.281
Ricavi accessori
1.066
1.483
3.190
- Costi accessori
1.617
1.640
-909
13. +/- Saldo componenti straordinari
0
3.619
3.483
Ricavi straordinari
0
14.586
7.757
- Costi straordinari
0
-10.967
-4.274
496.350
524.275
477.826
Ricavi della produzione tipica
B) Costi intermedi della produzione
8. Costi per godimento di beni di terzi
9. Accantonamenti per rischi
10. Altri accantonamenti
11. Oneri diversi di gestione
Costi della produzione tipica
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO
C) Componenti accessori e straordinari
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (valori espressi in migliaia di Euro salvo ove diversamente indicato)
Remunerazione delle Risorse Umane
Remunerazione della Pubblica Amministrazione e Collettività
Remunerazione del capitale di credito
Remunerazione dell’azienda
TOTALE 524.275
TOTALE 496.349
201.661
38,46%
177.119
35,68%
2015
26.294
5,30%
24
TOTALE 477.826
9.881
1,99%
283.055
57,03%
2014
43.064
8,21%
244.665
51,20%
177.720
37,20%
17.385
3,32%
262.165
50,01%
2013
30.459
6,37%
24.982
5,23%
2. LA GOVERNANCE
6.2 I sistemi di gestione
L’adozione volontaria dei sistemi di gestione viene considerata dal management un
elemento strategico ai fini del miglioramento continuo delle prestazioni dell’organizzazione e della redditività di impresa, una
risorsa capace di fornire risposte puntuali
alle esigenze dei diversi stakeholder.
−− ISO 9001:2008 per i Sistemi di Gestione per la Qualità;
−− ISO 14001:2004 ed EMAS (Regolamento comunitario n.1221/2009) per i Sistemi di Gestione Ambientale;
−− OHSAS 18001:2007 per i Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute nei
luoghi di lavoro;
−− BRC Consumer Products e IFS Household and Personal Care per i Sistemi di Autocontrollo Igienico-Sanitario;
−− FSC-PEFC: garantiscono la gestione responsabile e sostenibile delle foreste da
cui derivano i prodotti di origine legnosa,
come la cellulosa vergine;
−− ISO 50001: 2011 per il sistema di gestione dell’energia;
−− Ecolabel e Swan Label: certificazioni di
prodotto.
Quadro riassuntivo dei sistemi di gestione certificati e delle certificazioni di prodotto presenti nei siti del Gruppo
Delicarta Tassignano
Delicarta Valdottavo
Delicarta Val Fegana
✓
Delipapier Ingrandes
Delipapier Frouard
Delipapier Roanne
Delitissue
Ibertissue
Intertissue Baglan
Intertissue Horwich
Papyros
Sofidel
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
š
Sofidel America Haines City
Sofidel America Green Bay
Sofidel America Tulsa
Sofidel America Henderson
Sofidel Benelux
Soffass Cartiera
Soffass Converting
Sofidel GmbH
Sofidel UK Hamilton, Leicester
Sofidel UK Rothley Lodge, Leicester
Sofidel UK Lancaster
Swedish Tissue
Thüringer Hygiene Papier
Thüringer Hygiene Papier Logistik
Werra Papier (Omega Plant)
Werra Papier (Werra Plant)
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
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✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
Qualità
ISO9001
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
IFS Household
and Personal
Care Products
✓
✓
š
✓
✓
✓
✓
✓
BRC Consumer
Products
PEFC
FSC
Swan Label
®
®
Salute e Sicurezza del
sicurezza prodotto
BS OHSAS
18001
Delicarta Porcari Converting
Energia
ISO 50001
Delicarta Porcari Cartiera
✓
✓
Der Blaue Engel
✓
Comceh
Delicarta Monfalcone
Ecolabel
EMAS
ISO14001
Ambiente
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
® Solo per bobine
š Solo trading
Aggiornato al 31/12/2015
25
3.
GLI OBIETTIVI FUTURI
1. Gli obiettivi strategici
26
p. 27
3. GLI OBIETTIVI FUTURI
1. GLI OBIETTIVI STRATEGICI
Target 2016
Tra il 2009 e il 2020 la percentuale di riduzione
di emissione specifiche di CO2 dovrà raggiungere il 23%
Per il 2016 il consumo di acqua per litri/Kg carta dovrà attestarsi a 7,0
Mantenimento della percentuale di materia prima certificata
conseguita nel 2015
27
4.
28
ANALISI DI MATERIALITÀ
E RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
1. Analisi di materialità
p. 29
2. La gestione delle relazioni
p. 29
3. Iniziative di comunicazione e dialogo con gli stakeholder
p. 31
4. ANALISI DI MATERIALITÀ E RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
1. ANALISI DI MATERIALITÀ
degli stakeholder. L’obiettivo principale
è quello di determinare quali argomenti
sono considerati importanti e permettere
al Gruppo di continuare a creare valore
nel breve, medio e lungo termine per i
propri stakeholder.
Lo studio è stato condotto utilizzando
Il Gruppo Sofidel ha condotto la sua analisi di materialità partendo dal coinvolgimento degli stakeholder interni. Tale
analisi è stata effettuata in conformità
alle linee guida “AA1000-Stakeholder Engagement Standard” in ogni fase di identificazione, mappatura e prioritizzazione
Economico e di servizio
4,0
Ambientale
Sociale
una matrice che riporta lungo le due dimensioni le aspettative e le priorità secondo gli stakeholder da un lato, e gli
impatti che tali aspetti hanno sull’azienda
dall’altro.
Di seguito la matrice di materialità che si
è generata:
Responsabilità di prodotto
4,0
Very important
Salute e sicurezza consumatori
Very important
Salute e sicurezza consumatori
3,7
3,4
STAKEHOLDER
IMPACT
Stakeholder Impact
STAKEHOLDER
IMPACT
Stakeholder Impact
3,7
Salute e
Salute e
sicurezza
sicurezza
lavoratori
lavoratori
3,4
Corruzione Corruzione
Diversity
management
Diversity
management
3,1
Comunità
Gestione
locali
2,8
Gestione
rifiuti
rifiuti
Relevant
Comunità
locali
Relevant
Customer satisfaction
Materie prime
3,1
2,8
Customer satisfaction
Materie prime
LCA
Diritti
Umani
Relazioni
industriali
Riduzione
CO 2 2
Riduzione CO
Uso energia
Uso energia
rinnovabile
rinnovabile
Uso
Uso
acqua
Supply
Risk
management
di mercato
acqua
Supply chain
management
chain
Diritti
management
Umani
Risk
management
Prospettive
Prospettive
di mercato
R&S
R&S
Relazioni
industriali
LCA
2,5
3,0
3,4Relevant
3,8
4,2
Very important
4,6
Gruppo Sofidel Impact
GRUPPO SOFIDEL IMPACT
2,5
3,0
3,4Relevant
3,8
4,2
Very important
4,6
Gruppo Sofidel Impact
GRUPPO SOFIDEL IMPACT
2. LA GESTIONE DELLE RELAZIONI
Il vero patrimonio di Sofidel sono i propri stakeholder con i quali Sofidel stessa è impegnata a sviluppare relazioni incentrate sulla
trasparenza, la fiducia e la collaborazione, requisiti ritenuti indispensabili per raggiungere
quegli obiettivi che da sola l’Azienda non po-
trebbe conseguire. Fra gli stakeholder rivestono particolare importanza i clienti, principalmente consumatori e distributori, i cui bisogni
29
ed esigenze sono costantemente monitorati
e presi in carico dal Gruppo. Verso i suoi
clienti Sofidel si propone come un Gruppo
innovativo, che pone la massima attenzione:
−− alla cultura del servizio, attraverso il rispetto delle consegne, la qualità dei prodotti, il servizio di Customer Care;
−− alla limitazione degli impatti ambientali,
grazie agli investimenti in termini di riduzione delle emissioni di CO2, all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse (materia prima ed energia), al continuo adeguamento
alle principali certificazioni ecologiche;
−− alla tecnologia, attraverso l’utilizzo delle
più aggiornate tecniche disponibili sia a livello produttivo che distributivo per gesti-
re informazioni e fornire servizi ai clienti;
−− agli investimenti pubblicitari, che nel promuovere i propri brand, creano notorietà
per i prodotti Sofidel e garantiscono indirettamente benefici alla distribuzione;
−− alle tematiche di sostenibilità in generale attraverso la costituzione di specifici
gruppi di lavoro internazionali ETO per il
cui dettaglio rimandiamo al capitolo della
“Governance”.
A livello istituzionale, il Gruppo Sofidel fa parte di CEPI (Confederation of European Paper
Industries), di EU-OSHA (European Agency
for Safety and Health at Work), di ENWHP
(European Network for Workplace Health
Promotion) ed è attivo presso l’ETS (Euro-
pean Tissue Symposium) attraverso specifici
gruppi di lavoro.
Inoltre, le società del Gruppo, a partire dalla
holding, aderiscono su base volontaria alle
associazioni di categoria istituite in ogni nazione che rappresentano gli interessi del settore
cartario nel contesto del paese di riferimento.
La partecipazione a tali istituzioni ha l’obiettivo di poter offrire la propria esperienza e i propri risultati a servizio di una sempre maggiore
sostenibilità del sistema economico globale.
Anche per tali motivi, Sofidel non dà seguito
a nessuna forma di finanziamento o liberalità nei confronti di istituzioni, partiti o esponenti politici dei vari paesi in cui è presente.
Forum permanente sull’impresa sostenibile
CONFINDUSTRIA LUCCA
Merita un cenno particolare l’adesione di Sofidel, quale membro fondatore, al “Forum permanente sull’impresa sostenibile” di Confindustria Lucca. Tale Forum si propone quale utile laboratorio di progettazione e di innovazione trasversale per dar vita ad attività che contribuiscono allo sviluppo delle Aziende del territorio che hanno integrato i principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica
nel proprio modo di lavorare e nelle relazioni con tutti gli interlocutori. L’obiettivo del forum, quindi, deve essere indirizzato a fornire gli
strumenti che aiutino le aziende di ogni dimensione e settore merceologico a valorizzare la sostenibilità in modo più strategico, come
una variabile competitiva in grado di portare vantaggi concreti e misurabili, un reale fattore critico di successo. I fini riguardano, pertanto, sia la dimensione interna alle aziende che quella esterna caratterizzata dalla centralità del rapporto con gli stakeholder.
Il “Forum permanente sull’impresa sostenibile” rappresenterà inoltre il fattore di accelerazione e facilitazione dell’implementazione del
progetto speciale “Lucca, città di eccellenza a livello internazionale sui temi della sostenibilità ambientale”. La scelta di Lucca, non è
casuale, ma è dettata dal fatto che la stessa è sede di un polo industriale avanzato dove, per la massiva presenza di aziende da tempo
impegnate su temi ambientali, si è andata sviluppando una particolare sensibilità, attenzione ed esperienza su queste tematiche, tanto
da poter costituire legittimamente un emblematico laboratorio di rilevante livello.
Di seguito sono dettagliati i finanziamenti pubblici ricevuti dal Gruppo:
FINANZIAMENTI/AGEVOLAZIONI RICEVUTI (migliaia di Euro)
IBERTISSUE
DELIPAPIER GMBH
THP LOGISTIK
2014
2013
-
66
72
1.361
1.298
268
3
-
-
DELITISSUE
68
75
82
DELICARTA
933
1.010
800
DELIPAPIER
150
150
26
WERRA
6
-
-
SOFIDEL
22
14
-
383
480
-
67
157
570
17
3
-
119
3
38
SOFIDEL BENELUX
COMCEH
SWEDISH TISSUE
SOFIDEL AMERICA
SOFFASS
TOTALE
30
2015
531
126
64
3.660
3.382
1.920
4. ANALISI DI MATERIALITÀ E RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
Per ciò che riguarda i finanziamenti e sussidi pubblici ricevuti dal Gruppo nel 2015, si
individua come il 42% circa sia indirizzato
all'innovazione di processi aziendali e di incremento della capacità produttiva, il 40%
destinato ad innovazioni e incentivi in ambito ambientale ed energetico (contributo
ricevuto per l'impianto fotovoltaico, l'istallazione di un impianto di cogenerazione a
biomasse e sussidi ottenuti per il migliora-
mento di performance ambientali) la parte
rimanente, ha avuto come obiettivo la crescita professionale svoltasi mediante piani
di formazione, istruzione, ricerca e tirocinio.
3. INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE E DIALOGO CON GLI STAKEHOLDER*
Tra le principali iniziative di comunicazione
attuate da Sofidel nel corso dell’esercizio il
rinnovo dell’identità di Gruppo.
“ONE COMPANY, ONE BRAND”
La comunicazione istituzionale dei prossimi
anni vedrà il rafforzamento del Corporate
Brand Sofidel, affinché sempre più persone
conoscano e riconoscano il Gruppo Sofidel,
l’importanza che esso vanta nel contesto
dello scenario di mercato e il ruolo positivo
che svolge nel mondo dell’igiene domestica e del benessere delle persone. A questo
fine è stata rinnovata l’identità di Sofidel, a
partire dal suo logo, leggermente rafforzato
nel colore e nella grafica per renderlo più
incisivo. Il rinnovo del linguaggio visivo di
Sofidel comprende anche le font, le immagini, le illustrazioni, i colori e le icone, che
ne definiscono personalità e statura. Tutto
questo è stato rivisto e raccolto in un Manuale di Identità, affinché sia possibile implementare un percorso condiviso verso
l’identificazione del Gruppo sotto un’unica
“bandiera”: Sofidel.
IL NUOVO SITO WEB
È stato rinnovato e aggiornato il sito Sofidel. Oltre al necessario adeguamento tecnico e a una rinnovata estetica, il progetto
ha voluto perseguire i seguenti obiettivi:
gestione di un flusso maggiore di informazioni rese più fruibili attraverso l’utilizzo di
infografiche, layout dinamici, miglioramento
dell’indicizzazione dei contenuti sui motori
di ricerca, versione “responsive” (il sito è
predisposto per essere consultato dai diversi dispositivi mobile), potenziamento del
traffico qualificato, aumento dei visitatori
provenienti da dispositivi mobile e dai social, rafforzamento della notorietà sul web;
integrazione con gli altri strumenti di comunicazione (newsletter, pubblicazioni, social
network) e semplificazione dell’acquisizione, consultazione e condivisione dei dati
relativi al traffico del sito.
LE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE
CORPORATE
Due le campagne di comunicazione corporate realizzate nel corso del 2015.
La prima, pensata per la comunicazione
interna, è stata dedicata alla Teoria delle
Finestre Rotte, una teoria che aiuta a comprendere come in tutti gli ambiti, per fare la
differenza, sia importante rispettare cose e
persone; che per la prevenzione del degrado e la promozione di un clima costruttivo
e collaborativo, la responsabilità e il buon
esempio sono alleati fondamentali. La campagna si propone di far riflettere sull’importanza dei comportamenti quotidiani,
della necessità di prendersi cura del proprio
spazio di lavoro e di mettere la giusta attenzione anche alle piccole cose e ai dettagli,
perché è vero che “Il rispetto comincia da
noi” e che all’interno di ogni comunità è la
qualità e l’impegno delle persone a fare la
differenza. Tutti aspetti veramente importanti per Sofidel.
La seconda campagna corporate, utilizzata sia per la comunicazione interna che
esterna, ha avuto lo scopo di far conoscere il rinnovo degli obiettivi WWF Climate
Savers. Protagonisti della campagna sono
stati i pinguini imperatore, i più grandi della famiglia dei pinguini (sono alti più di un
metro e arrivano a pesare fino a cinquanta
chilogrammi), dall’inconfondibile sfumatura
color arancio, che vivono nei mari antartici e
sono considerati i migliori nuotatori al mondo. Nell’immagine, Sofidel è rappresentata
da un pinguino di carta che sta diligentemente in fila insieme agli altri. Così, ancora
una volta, l’impegno ambientale di Sofidel
è raccontato facendo ricorso alla natura e
all’ironia.
L’INFORMAZIONE IN TEMPO REALE
NEGLI AMBIENTI PRODUTTIVI:
IL PROGETTO “DIGITAL SIGNAGE”
Nel corso dell’anno è stato attivato in Italia, in Delicarta cartiera, il primo schermo
informativo del progetto “Digital Signage”
Sofidel. Il progetto ha lo scopo di ampliare
la condivisione delle informazioni all’interno
del Gruppo, in particolare all’interno degli
stabilimenti produttivi. Lo schermo propone contenuti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il
materiale trasmesso riguarda le aree della
comunicazione istituzionale, delle risorse
umane, della sicurezza e della produzione.
Tutte le sezioni sono aggiornate da remoto
secondo un preciso piano editoriale. Il progetto, dopo un periodo di test in Delicarta
cartiera, sarà gradualmente esteso anche
agli altri stabilimenti produttivi italiani.
I MEETING AZIENDALI
E “SOFIDEL & FRIENDS”
Replicati ancora con successo i meeting
aziendali di area (Finance Day, Supply Chain
Meeting, HR e H&S Meeting), divenuti appuntamenti annuali centrali di formazione
e condivisione. È stato inoltre introdotto
il meeting dell’area Group Purchaising &
Strategic Sourcing Department. Quarta
edizione, ancora ad Amsterdam, di Sofidel
& Friends, l’incontro annuale proposto ai
clienti per raccontare e condividere i risultati e i progetti di Sofidel.
*Per gli investimenti si veda il paragrafo relativo “L’impegno verso le comunità”.
31
AL WWF DAY AD EXPO MILANO
Sofidel ha partecipato ad Expo Milano al
WWF Day, una giornata di iniziative dedicate al tema della sostenibilità alimentare
e focalizzate sulla stretta connessione tra
cibo e cambiamenti climatici. Sofidel, partner WWF Italia, ha preso parte all’evento
con il progetto “Mi curo di te: il gesto di
ognuno per il pianeta di tutti”. Protagonisti
dell’iniziativa i ragazzi di una delle scuole
vincitrici della prima annualità del programma, presenti tra il pubblico come “piccoli
ambasciatori del clima”.
PROGRAMMA FILIERE
DI INTESA SANPAOLO
Sofidel in Italia ha aderito al “Programma
Filiere” di Intesa Sanpaolo, il progetto ha
l’obiettivo di far crescere le filiere produttive di eccellenza del sistema imprenditoriale
italiano migliorando le condizioni di accesso
al credito e definendo un’offerta di prodotti disegnata sulle esigenze di imprese tra
loro collegate da rapporti produttivi. Sofidel,
capofila nell’ambito del settore tissue, raccordandosi tra la banca e i propri fornitori,
rafforza così il ruolo di business partner,
proponendo un’opportunità finanziaria in
più ai propri fornitori.
INSIEME ALLA POLIZIA DI STATO PER
LA PROMOZIONE DELLA CULTURA E
DELLA SICUREZZA STRADALE
Sofidel ha siglato in Italia un Protocollo
di Intesa con la Polizia di Stato per la promozione della cultura della salute e della
sicurezza stradale. L’accordo, sottoscritto
dal capo della Polizia Alessandro Pansa e
dall’Amministratore Delegato del Gruppo
Sofidel Luigi Lazzareschi, impegna la Polizia Stradale e Sofidel a collaborare per
l’attuazione di interventi di formazione e informazione dei dipendenti e del personale
delle ditte appaltatrici e per la realizzazione
di campagne informative attraverso i canali
32
di distribuzione dei prodotti aziendali. Saranno inoltre predisposti negli stabilimenti
Sofidel ambienti idonei dove i conducenti
dei mezzi in arrivo e in partenza potranno
verificare, su base volontaria, il loro tasso
alcolimetrico. Il Protocollo prevede infine la
condivisione di indicatori ed elementi statistici concernenti la regolarità e le violazioni
nel settore dell’autotrasporto e lo sviluppo
di sinergie per l’estensione dei progetti e
delle buone pratiche anche negli altri Paesi
europei dove il Gruppo Sofidel è presente,
al fine di ridurre il tasso di incidenti stradali
in itinere che si attestano ad oggi su cifre
allarmanti.
STATI GENERALI DELLA
GREEN ECONOMY 2015
In Italia, Sofidel ha portato la sua concreta
esperienza di azienda sostenibile nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy
2015, tenutisi a Rimini. L’appuntamento, organizzato all’interno di Ecomondo – il principale evento italiano legato ai temi dell’economia sostenibile – è stato promosso con
la collaborazione della Fondazione Global
Compact Network Italia.
IN GRAN BRETAGNA
INSIEME A WOODLAND TRUST
Oltre a Nicky, nel 2015 anche il brand Nouvelle ha avviato una partnership con Woodland
Trust, l’organizzazione impegnata nella salvaguardia e recupero delle aree verdi boschive
sul territorio del Regno Unito. La partnership
si concentra sul mondo della scuola e ha
lo scopo di educare i bambini
all’attenzione nei
confronti
della
natura, coinvolgendoli
nella
piantumazione di
nuovi alberi.
AL FIANCO DELLA
FONDAZIONE TELETHON
Anche per il 2015 Sofidel ha rinnovato e
rafforzato in Italia la sua partnership con
la Fondazione
Telethon con i
prodotti Nicky
Limone e Nicky
Élite, per la ricerca sulle malattie genetiche
rare. Sofidel è stata tra i protagonisti dello
spot che la Fondazione ha dedicato ai partner e ha partecipato alla maratona televisiva
trasmessa dalle reti Rai.
INSIEME A MEDICI SENZA FRONTIERE
Nel corso dell’anno Sofidel attraverso il
marchio Papernet ha affiancato Medici Senza Frontiere contribuendo all’acquisizione
di vaccini per il Niger, dove ogni 4 minuti
un bambino al di sotto dei 5 anni muore di
morbillo. Tale paese ha l’indice di sviluppo
umano più basso al mondo, per prevenire
le morti infantili di morbillo, sono necessarie campagne costanti di vaccinazione dei
nuovi nati. Per questo motivo Papernet ha
sostenuto Medici Senza Frontiere con l’acquisto di 100.000 vaccini, una scelta di solidarietà consistente che si è tradotta in vere
e proprie azioni salvavita.
PROMOZIONE DELLA
CULTURA DELLA CARTA
Sono proseguite in Italia le collaborazioni
avviate da Sofidel in ambito formativo, per
promuovere la cultura della carta a più livelli
di istruzione. Sofidel è membro fondatore promotore del “Gruppo Education” di
Confindustria Lucca che si propone di avvicinare sempre più il mondo della scuola e
dell’università al mondo dell’impresa contribuendo a mettere a disposizione l’esperienza, il know-how e la cultura aziendale per
realizzare una formazione più innovativa,
aperta, costruita sulle competenze e in grado quindi di rappresentare un reale fattore
di sviluppo per il paese. In tal modo Sofidel
traduce il proprio ruolo sociale in una vera e
propria responsabilità educativa.
Sofidel, insieme ad altre aziende del distretto
cartario lucchese, è partner del Master post
universitario Celsius in “Produzione della
carta/cartone e gestione del sistema produttivo”, tenuto a Lucca, dove si è provveduto ad
una revisione complessiva del programma
4. ANALISI DI MATERIALITÀ E RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
didattico per renderlo ancora più aderente
alle necessità aziendali; all’ottenimento della
certificazione di qualità; alla formalizzazione
della partnership con le università di Grenoble in Francia e di Carlstadt in Svezia e all’avvio di alcuni corsi in lingua inglese.
Proseguita da parte di Sofidel anche la collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale
Marchi-Forti di Pescia (PT) con lo studio in
Tecnologie Cartarie, per il cui indirizzo, all’interno del tavolo di lavoro costituito in Assindustria, si sono definiti i programmi formativi e si è trattato il tema delle metodologie
didattiche con particolare riferimento a momenti di alternanza scuola-lavoro.
È proseguita l’attività di orientamento svolta da Sofidel sia verso i proncipali dipartimenti dell’Università di Pisa (ingegneria,
chimica, informatica ed economia) sia verso
le scuole medie superiori.
Da citare, inoltre, l’adesione di Sofidel al
Polo Tecnico Professionale istituito dalla
Regione Toscana presso l’ITI “E.Fermi” di
Lucca, anche in questo caso con un focus
particolare sul settore cartario.
Nel corso dell’anno Sofidel ha dato avvio
con l’Istituto ITI di Borgo a Mozzano e di Porcari a momenti di alternanza scuola-lavoro,
stage e alla curvatura dei programmi.
Inoltre, nel corso del 2015 Sofidel ha aderito
al network italiano Eurodesk, che in attuazione alla strategia Europa 2020 lanciata
dall’Unione Europea, mira a promuovere
un’istruzione ed una formazione di qualità, un’integrazione efficace nel mondo del
lavoro e una maggiore mobilità transnazionale dei giovani al fine di valorizzarne il
potenziale. L’iniziativa auspica di “dare entro il 2020 a tutti i giovani europei la possibilità di studiare o formarsi all’estero”, per
aumentare il loro tasso di occupabilità, sia
come strumento di formazione avanzata,
sia come strumento innovativo.
33
5.
34
I CLIENTI
1. Customer satisfaction
p. 35
2. La gestione delle segnalazioni e il numero verde
p. 36
5. I CLIENTI
1. CUSTOMER SATISFACTION
La soddisfazione del cliente rappresenta
per il Gruppo Sofidel un elemento indispensabile nell’ottica del miglioramento
continuo del dialogo con i propri stakeholder. La comprensione dei desideri e delle
necessità dei clienti, al fine di poter offrire un prodotto che risponda alle loro reali
esigenze, è intrinsecamente connessa alla
rilevazione della loro soddisfazione.
Le iniziative messe in atto da Sofidel per
raccogliere e valutare il grado di soddisfazione dei propri clienti in merito ai prodotti
e ai servizi del Gruppo sono molteplici, e
sempre fondate sui principi di ascolto, trasparenza e dialogo.
Come si può evincere dal grafico sottostante, l’analisi delle risposte fornite nel
corso del 2015 ha rilevato un sostanziale
mantenimento del livello raggiunto nel
2013 e nel 2014 (4,3) su un punteggio massimo di 5.
Operating and Products
4,6
4,60
4,4
4,4
4,4
4,3
4,4
4,3
4,27
4,10
del Gruppo, evidenziando una riduzione,
per la prima volta negli ultimi 4 anni, registrata su tutte le tre linee di business.
Causa di tale diminuzione può essere imputata alla modifica del programma informatico a tal fine utilizzato e alla riduzione
dei tempi dedicati alla raccolta dati.
Service and Supply Chain Department
Sales Department
4,43
Con l’obiettivo di ampliare al massimo il
numero di risposte ai questionari relativi
alla customer satisfaction e quindi di ottenere una maggiore rappresentatività dei
dati, nel 2012, il Gruppo Sofidel si era dotato di un apposito strumento informatico
di gestione; grazie a questo intervento i
risultati della Customer Satisfaction anche per il 2015 sono molto importanti con
2.231 questionari inviati (2.189 nel 2014)
di cui 1.499 ( 67,2% circa dei form inviati),
contro il 1.463 dell’anno precedente, sono
stati correttamente compilati e trasmessi.
I clienti che hanno compilato e rinviato i
form rappresentano il 78,7% del fatturato
4,3
4,2
Risulta facile
comunicare
con i nostri
uffici?
Il comportamento La competenza
Il tempo di
(cortesia e
del nostro
risposta alle
atteggiamento) personale nel vostre richieste
del nostro
rispondere
risulta
alle vostre
personale risulta
adeguato?
adeguato?
richieste risulta
adeguata?
Da un’ulteriore analisi effettuata sui risultati del servizio del Customer Care Survey
emerge non solo un alto livello di soddisfazione, ma anche un netto trend di miglioramento nell’ultimo biennio che ha visto le
valutazioni positive (somma delle singole
valutazioni ricevute, fornite comprese tra
i 4 e i 5 punti, sul totale delle valutazioni)
passare da una quota dell’88% nel 2013 alla
quota del 90% nel 2014 che è stata mantenuta anche per il 2015.
Gli obiettivi del servizio Customer Care Survey per il prossimo quinquennio si svilupperanno sia sul piano qualitativo, con il consolidamento degli alti livelli di soddisfazione
L’evasione
degli ordini
(errori o
prodotti
mancanti)
risulta
adeguata?
Il rispetto dei
tempi di
consegna
concordati
risulta
adeguato?
Il livello
qualitativo
dei nostri
prodotti risulta
adeguato?
Le informazioni
Il livello
sul prodotto
qualitativo
dei nostri
riportate sulla
prodotti è
confezione
adeguatamente
risultano
costante nelle
adeguate?
varie forniture?
(solo per
prodotti della
linea Brand)
INDICE DI SODDISFAZIONE DEL GRUPPO SOFIDEL
1. Negativo
867
7%
2. Insufficiente
235 90
2% 1%
5.607
46%
3. Soddisfacente
4. Buono
5. Eccelente
5.401
44%
INDICE DI
SODDISFAZIONE
90%
Totale delle valutazioni
ricevute dai cliente: 12.200
quale target principale, intervenendo tramite dialogo diretto con i clienti che abbiano
espresso una valutazione non soddisfacente; sia sul piano quantitativo, ovvero
35
con l’implementazione di criteri di miglioramento in termini di rappresentatività delle
utenze chiamate a rispondere della propria
soddisfazione verso i prodotti ed i servizi offerti dal Gruppo.
Il Gruppo Sofidel offre inoltre un servizio di
Customer Care che segue il cliente dal momento dell’ordine fino al momento di evasione del pagamento. Tale servizio impiega
un totale di 85 persone all’interno dell’azienda, ed è presente in tutti i Paesi in cui il
Gruppo opera. Il servizio di Customer Care
è coordinato a livello centrale, ma organizzativamente risponde ai responsabili locali,
per poter offrire una più solida presenza sul
territorio.
2. LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E IL NUMERO VERDE
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla gestione delle segnalazioni e degli
eventuali reclami provenienti dai clienti, siano essi distributori o consumatori finali.
Tale tipo di interfaccia, in particolare, risulta di fondamentale importanza tanto nella
gestione del rapporto di fiducia con questi
stakeholder, quanto nella gestione degli
aspetti legati alla qualità dei prodotti.
La gestione dei reclami avviene attraverso
un workflow informatico che coinvolge le
diverse funzioni interessate. Attraverso un
tool interno “cleams management efficiency” tutti i reclami vengono analizzati e suddivisi per tipologia (reclamo Consumatore e
reclamo Retailer) e ne viene monitorato il
tempo di risposta sulla base di procedure
interne di cui Sofidel si è dotata al fine di
migliorarne l’efficienza.
Nel 2015 sono giunti complessivamente
4.142 reclami contro i 3.568 dell’anno precedente. Quest’ incremento è da collegare
all’intensa attività di sensibilizzazione intrapresa ormai da qualche anno, sui nostri
clienti e sulla struttura interna, per poter
meglio evidenziare i problemi qualitativi e
implementare assieme alle strutture coinvolte gli adeguati piani di miglioramento.
DISTRIBUZIONE DEI RECLAMI PER TIPOLOGIA
Problema qualità della carta
Problema lavorazione in macchina
Problema prodotto sporco
(odore, macchie,ecc.)
Problema qualità del prodotto finito
Problema confezionamento
Problema etichetta fazzoletti
Problema pancali
DETTAGLIO CHIAMATE NUMERO VERDE
Informazioni su raccolta punti o concorso
Problema tecnico
Informazioni generiche
Informazioni su premio
Nel corso dell’anno non sono pervenute segnalazioni relative a casi di violazione della
privacy o a perdita dei dati dei consumatori.
NUMERO VERDE
Dal 2014 il Gruppo Sofidel ha continuato la
propria attività di sviluppo degli strumenti
per restare in contatto con i propri consumatori, tanto che oggi sono attivi i numeri
verdi, sia per i marchi principali del Gruppo
36
(Regina®, Softis®, Le Trèfle®, Sopalin®,
Volare®) che per i B-Brands Nicky.
Il totale quindi delle richieste ricevute è
passato dalle 6.400 del 2014 alle 5.062
del 2015. La differenza tra il 2015 e 2014
è dovuta essenzialmente ad una notevole
riduzione delle richieste di informazioni sui
concorsi che però sono state in buona parte
compensate dall’aumento di reclami tecnici
sui prodotti passati dai 322 del 2014 ai 1359
del 2015. È quindi evidente che l’obiettivo di
Sofidel di instaurare un contatto stretto con
i consumatori sta dando i risultati attesi.
5. I CLIENTI
37
6.
38
I FORNITORI
1. I fornitori
p. 39
2. Controllo dei requisiti di sostenibilità dei fornitori
p. 39
6. I FORNITORI
1. I FORNITORI
Nel 2015 Sofidel ha acquistato principalmente materie prime, così come nel 2013
e nel 2014, per un valore complessivo pari
al 60,00% del totale del fatturato passivo.
FATTURATO FORNITORI GRUPPO SOFIDEL
Materie prime e altri beni
11,61%
2013
Servizi
Impianti e altri beni immobili
11,00%
10,89%
2014
58,31%
30,08%
2015
57,57%
31,54%
60,00%
29,00%
Mancano 2 mesi di Intertissue Horwich e
2 mesi di Sofidel UK Lancaster
Per il Gruppo Sofidel la gestione responsabile della catena di fornitura riveste
un’importanza strategica nella condotta
aziendale, seguendo un approccio basato
sulla condivisione dei principi etici che guidano quotidianamente le attività del Gruppo, orientato alla minimizzazione dei rischi
(ambientali e sociali) lungo tutta la catena
del valore, ma sempre in un’ottica di miglioramento continuo piuttosto che di esclusione dei fornitori meno performanti, fornendo
loro gli strumenti per l’apprendimento e accompagnandoli attraverso gli eventuali piani
di miglioramento necessari.
Ad ogni fornitore viene richiesto, come
pre-requisito, la sottoscrizione del rispetto
delle norme e dei principi sanciti dal Codice Etico di Gruppo, inclusi nelle “Condizioni
Generali di Acquisto”.
La selezione dei fornitori si basa su criteri
di economicità, performance e flessibilità,
l’iter di identificazione dei nuovi fornitori è
fondato sulla valutazione preventiva della
loro qualifica, mentre nel caso di un rapporto di fornitura già in essere viene implementato un monitoraggio continuo sotto forma
di valutazione periodica, tramite indicatori di
performance e tramite attività di auditing,
sempre adottando principi volti all’oggettività, correttezza e trasparenza con l’obiet-
tivo di garantire imparzialità e rispetto delle
pari opportunità per tutti i soggetti coinvolti.
Uno standard a cui viene richiesto di adeguarsi anche ai fornitori critici, come i fornitori di cellulosa (la principale delle materie
prime impiegate da Sofidel). Nonostante
si tratti di fornitori difficilmente sostituibili
che operano in Paesi dove gli standard ambientali e in materia di diritti dei lavoratori
non sono sempre elevatissimi, il Gruppo
richiede loro di rispettare rigorosi standard ambientali e sociali, anche attraverso
la partecipazione alla Piattaforma TenP;
meglio specificata nel successivo paragrafo.
2. CONTROLLO DEI REQUISITI DI SOSTENIBILITÀ DEI FORNITORI
Nel corso del 2015 Sofidel ha consolidato l’attività di monitoraggio della gestione
della sostenibilità da parte dei propri fornitori attraverso la piattaforma TenP, ideata
e promossa dalla Fondazione Global Compact Network Italia (Fondazione GCNI), di
cui il Gruppo è membro “Fondatore Promotore”.
Al progetto TenP – Sustainable Supply
Chain Self Assessment Platform aderiscono, oltre al Gruppo Sofidel, altre
grandi aziende (A2A, Acea, Ansaldo STS,
Edison, Eni, Italcementi Group e Nestlé
Italiana) con la finalità di incrementare la
capacità di valutazione delle performance
di sostenibilità delle aziende fornitrici, e
identificare sfide e soluzioni comuni per
migliorare la sostenibilità all’interno della
catena di fornitura.
Le imprese partner possono invitare i propri fornitori a iscriversi alla piattaforma per
compilare un questionario di autovaluta-
zione conforme ai dieci principi del Global
Compact e agli standard e le convenzioni
internazionali più rilevanti in materia di
sostenibilità. La piattaforma assegna poi
un punteggio in base alle risposte date
dai singoli fornitori e offre la possibilità di
scegliere diversi livelli di visibilità (al solo
fornitore, all’azienda partner che lo ha invitato o a tutte le aziende partner).
Inoltre la piattaforma permette al singolo
fornitore di verificare il suo posizionamen-
39
to sui 4 assi di valutazione (condizioni di
lavoro, rispetto dei diritti umani, tutela
ambientale e lotta alla corruzione) rispetto
alle altre aziende presenti sulla piattaforma.
È quindi uno strumento utile non solo per
le aziende partner, che a loro volta possono confrontare le performance del proprio
parco fornitori rispetto alle altre imprese
presenti sulla piattaforma, ma anche per
i fornitori stessi, che possono accedere a
uno strumento di autovalutazione gratuita
e possono beneficiare della visibilità data
dalla piattaforma alle buone pratiche.
Dei 354 fornitori invitati a iscriversi alla
piattaforma TenP e a compilare il questionario, 171 (pari al 48% degli invitati) hanno aderito all’iniziativa nel 2015: un ottimo
risultato, trattandosi di un’azione volon-
40
taria da parte dei fornitori. Con i fornitori
rispondenti è stata realizzata l’attività di
valutazione dei risultati e di accompagnamento al miglioramento.
In base alle risposte date al questionario
online, a ogni fornitore è stato assegnato un punteggio compreso tra 0 e 100. In
base al punteggio conseguito, ogni fornitore è stato inserito in una differente categoria di coinvolgimento (verde, gialla e
rossa), coerentemente con il sistema di
monitoraggio e di valutazione della performance di sostenibilità dei fornitori avviato negli anni passati, seguendo quindi la
logica dell’accompagnamento al miglioramento continuo.
Nella categoria rossa sono stati individuati inizialmente 46 aziende. Si tratta di
fornitori che presentano una media com-
plessiva del risultato nei quattro ambiti di
sostenibilità (diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione) inferiore al 50%.
Verso questi fornitori è previsto uno specifico accompagnamento rivolto a farli ottenere un miglioramento nell’ambito delle
tematiche CSR. Pertanto, le 46 aziende
della categoria rossa sono state invitate
a rivedere le risposte date al questionario
(con il supporto di una consulente messa
gratuitamente a disposizione dei fornitori
dal Gruppo) e in caso non fossero possibili cambiamenti immediati nelle risposte, a
concordare con il Gruppo un piano di miglioramento. A seguito del dialogo avviato inizialmente con queste aziende, due
sono passate in una categoria diversa (1
in categoria gialla e 1 in categoria verde).
La categoria gialla è composta dalle azien-
6. I FORNITORI
de che hanno ottenuto un risultato medio
complessivo tra il 50% e il 79%. Si tratta
di fornitori che hanno una performance
complessiva di sostenibilità adeguata,
ma presentano alcuni spazi di miglioramento. La richiesta di impegno per il miglioramento da parte del Gruppo è meno
vincolante in questo caso, limitandosi alla
segnalazione di raccomandazioni elaborate in base all’analisi delle aree dove il
punteggio risulta essere più basso. Nella
categoria gialla sono stati inseriti 65 fornitori.
La categoria verde, è composta dalle
aziende che hanno ottenuto un risultato
medio complessivo pari a 80% e oltre.
Si tratta dunque di fornitori eccellenti dal
punto di vista della sostenibilità, potenziali partner per iniziative ad hoc in materia
di sostenibilità. Le aziende nella categoria
verde nel 2015 sono 60.
Dei 171 rispondenti, il 15,8% dichiara di
aderire al Global Compact, il 9,9% pubblica un documento pari al Bilancio di Sostenibilità, il 18,1% è certificato secondo
la norma OHSAS 18001. Solo 4 fornitori
sono certificati secondo lo standard SA
8000, tuttavia le condizioni di lavoro sono
generalmente buone (la media dei risultati riportati è pari al 62%). Il 32,7% ha
adottato un sistema di gestione ambientale certificato, mentre il 35,1% dichiara
di aver adottato pratiche e procedure per
prevenire il rischio di corruzione.
Mentre ai fornitori della categoria rossa
viene chiesto di intervenire entro l’anno
per migliorare la propria performance, i
fornitori della categoria gialla e verde ven-
gono rivalutati dopo due anni.
Al fine di migliorare ulteriormente il sistema di monitoraggio degli aspetti inerenti
alla sostenibilità lungo tutta la sua catena
di valore, il Gruppo ha avviato nel 2015
uno studio per rendere più efficace la selezione dei fornitori a partire da un’attenta
analisi dei rischi ambientali e sociali e per
migliorare i tassi di risposta al questionario, valutando la possibilità di introdurre
per alcune categorie di fornitori la verifica
dei requisiti di sostenibilità nella fase di
pre-qualifica.
Le modifiche in corso di affinamento permetteranno altresì di intercettare anche i
nuovi fornitori, che attualmente sono in
gran parte esclusi dal monitoraggio di sostenibilità.
41
7.
42
LA DIMENSIONE SOCIALE
1. La gestione delle risorse umane
p. 43
2. I diritti umani
p. 46
3. Le pratiche di lavoro
p. 47
7. LA DIMENSIONE SOCIALE
1. LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
L’approccio del Gruppo Sofidel alla gestione delle risorse umane si focalizza sulla
valorizzazione dei propri dipendenti e sulla
loro integrazione nella cultura organizzativa
aziendale, elementi essenziali per l’apporto di caratteristiche, quali innovazione e
flessibilità, sempre più determinanti per la
competitività aziendale in un mercato globalizzato.
La politica di gestione delle risorse umane
è saldamente fondata sui principi espressi
dal Codice Etico, promuovendo il rispetto
delle pari opportunità e della diversità come
ricchezza da coltivare, nonché sui valori del
rispetto, del trattamento paritario, dello sviluppo delle capacità individuali, del lavoro
di gruppo, delle comunicazioni aperte e
dell’apprendimento continuo.
nel corso del 2016 tramite piattaforma di
e-learning.
Lo sviluppo di competenze, sia tecniche sia
manageriali, è un fattore strategico per il
Gruppo Sofidel, che annualmente eroga
una media per dipendente di 15.61 ore di
formazione, con gli obiettivi di mantenere i
dipendenti aggiornati su tematiche di largo
interesse come salute e sicurezza, di incrementare la conoscenza della lingua inglese,
e di trasferire metodologie consolidate e
cultura del risultato alle persone operative
negli stabilimenti produttivi.
Il valore strategico delle risorse umane è evidenziato inoltre dall’obiettivo di
Performance Management: nel 2015 è
stato portato avanti il Progetto Card Evaluation, già avviato nel corso del 2014,
che stabilisce una connessione diretta
della performance qualitativa con il sistema premiante, permettendo una valutazione di medio periodo dei risultati
qualitativi, cui fa seguito un piano d’azione condiviso per la maturazione professionale e personale del dipendente.
Per ottemperare alla normativa Antitrust,
il Gruppo Sofidel ha adottato un Codice
che recepisce i principi fondamentali della
disciplina e si rivolge alla Capogruppo e a
tutte le società controllate aventi sede legale in Stati membri dell’Unione Europea.
Tale documento può essere inteso come
un vero e proprio manuale di condotta che
può essere consultato dal dipendente in
ogni momento e, per tale motivo, è stato
tradotto in 9 lingue oltre all’italiano. Nel corso dell’anno tale Codice è stato oggetto di
lezioni formative in aula, mentre il prossimo
anno sarà distribuito tramite corsi di formazione on-line.
Inoltre, Sofidel ha redatto uno specifico regolamento anti-bribery che verrà distribuito
Il Gruppo Sofidel implementa specifiche
politiche di gestione indirizzate alle due
fasce d’età minoritarie di dipendenti,
aderendo al Laboratorio Working Age promosso dalla Fondazione Sodalitas, con lo
scopo di orientare i lavoratori over 50 al
mantenimento di un ruolo attivo e di un’adeguata motivazione, e avviando la strut-
turazione di un processo di “Induction”
a livello di Gruppo, per la gestione dei
dipendenti under 30 neoassunti.
Il Direttore delle Risorse Umane di Gruppo,
primo riporto all’Amministratore Delegato,
è la più alta funzione nel Gruppo Sofidel
con responsabilità sull’organizzazione delle
Risorse Umane, e membro del Comitato
Esecutivo di Gruppo.
Al Direttore delle Risorse Umane fanno
capo numerose Business Unit, di cui alcune direttamente connesse con la gestione
delle Risorse Umane:
−− Amministrazione e Gestione delle
Risorse Umane
−− Organizzazione, processi e procedure
−− Formazione e Internal Climate
Le procedure e le Linee Guida per la Gestione delle Risorse Umane vengono definite in
concordanza tra le varie strutture che riportano al Direttore Risorse Umane, visionate
e approvate dal Comitato Esecutivo, ed infine applicate localmente dagli HR Manager
locali, che rispondono delle loro attività al
Direttore Risorse Umane di Gruppo.
Al 31/12/2015, il numero totale dei dipendenti del Gruppo Sofidel è pari a 5.514
persone, dunque è aumentato di 259 unità
rispetto all’anno precedente: l’incremento
occupazionale è principalmente dovuto allo
sviluppo degli stabilimenti statunitensi.
Di seguito i grafici relativi al numero dei
dipendenti del Gruppo Sofidel, con la ripartizione dei dati su base triennale.
SUDDIVISIONE DEL PERSONALE DEL GRUPPO SOFIDEL PER QUALIFICA
2013
6.000
5.064
2014
2015
4.000
3.619
5.255 5.514
3.782 3.949
2.000
1.126 1.153 1.239
319
320
326
0
43
SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI DEL GRUPPO SOFIDEL PER GENERE E QUALIFICA
Uomini
Donne
TOTALE: 5.064
4.000
TOTALE: 5.255
TOTALE: 5.514
771
821
711
2014
2015
La percentuale di personale femminile
complessivamente presente nel Gruppo è del 14,89%, con percentuali relative
del 17,17% fra i manager, del 40,03% fra
i white collar e del 6,81% fra i blue collar,
a conferma della prevalenza di uomini,
soprattutto tra i blue collar, a causa delle caratteristiche delle mansioni svolte.
I dati evidenziano la preponderanza della
componente italiana (22,76%) del persona-
438
455
496
688
698
743
47
49
56
272
271
270
2013 | 2014 | 2015
Manager
2013 | 2014 | 2015
White collar
TOTALE 319 | 320 | 326
1.126 | 1.153 | 1.239
4.693
4.484
269
3.393
3.515
3.680
1.000
0
4.353
267
3.000
2.000
2013
226
le del Gruppo Sofidel, con una maggioranza
tra i manager (32,20%), tra i white collar
(30,18%) e tra i blue collar (19,65%).
Seguono, a livello di Gruppo, con comunità
numericamente assai consistenti, i dipendenti di UK (16,56%), Germania (14,72%) e
Francia (12,56%).
Human Resources Meeting
Al fine di promuovere la reciproca cono-
2013 | 2014 | 2015
Blue collar
3.619 | 3.782 | 3.949
scenza e il continuo scambio di idee e
informazioni all’interno della Direzione Risorse Umane, nel corso dell’anno è stato
organizzato in Romania il consueto annuale HR Meeting di Gruppo, al quale hanno
partecipato tutti gli HR Manager di Paese.
Nel corso del meeting sono state definite
le strategie HR a livello globale e i progetti
da implementare tra cui quello relativo al talent management (start up 2016).
SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI DELLE AZIENDE DEL GRUPPO SOFIDEL PER QUALIFICA E AREA GEOGRAFICA
Paese
Anno
Belgio
Germania
Spagna
Francia
UK
Grecia
Croazia
Italia
Polonia
Romania
Svezia
Turchia
USA
RISULTATO
2015
20
30
21
51
47
6
105
19
8
9
8
2
326
Manager
2014
12
30
20
51
50
6
104
19
8
9
8
3
320
2013
14
30
20
50
54
5
104
20
5
7
8
2
319
2015
47
158
37
114
165
8
374
118
53
36
27
102
1.239
White Collar
2014
53
151
37
109
166
8
6
333
114
52
29
30
65
1.153
2013
52
153
33
106
162
9
6
331
110
51
30
29
54
1.126
SUDDIVISIONE DEL PERSONALE DEL GRUPPO SOFIDEL PER AREA GEOGRAFICA
2013
44
2014
2015
2015
107
624
87
528
701
45
776
186
200
124
25
546
3.949
Blue Collar
2014
112
594
80
515
738
43
769
174
201
112
29
415
3.782
2013
114
564
74
512
771
44
767
171
176
91
31
304
3.619
Risultato Globale
2015
2014
174
177
812
775
145
137
693
675
913
954
59
57
6
1.255
1.206
323
307
261
261
169
150
60
67
650
483
5.514
5.255
2013
180
747
127
668
987
58
6
1.202
301
232
128
68
360
5.064
7. LA DIMENSIONE SOCIALE
La percentuale dei dipendenti del Gruppo
Sofidel assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato è del 95,52%, la quasi totalità (98,80%) lavora con contratto full-time.
Anche per l’anno 2015 si conferma lo
stretto legame dell’azienda con il territorio: Sofidel, infatti, privilegia l’assunzione
di lavoratori appartenenti alle comunità locali in cui svolge la propria attività, contribuendo così alla crescita dell’occupazione
e del reddito del territorio e al raggiungimento di un più elevato livello di sostenibilità grazie alla limitazione dei tragitti
casa-lavoro. L’azienda ha sempre puntato
a valorizzare le risorse locali cercando di
SUDDIVISIONE DEL PERSONALE DEL GRUPPO SOFIDEL PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE
Full-TIme
Part-TIme
61
1,21%
66
1,26%
66
1,20%
2013
2014
2015
5.003
98,79%
5.189
98,74%
reperire le professionalità più preparate:
basti considerare a tal proposito che oltre
5.448
98,80%
il 95% dei senior manager, appartiene alla
comunità locale di riferimento.
SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI DELLE AZIENDE DEL GRUPPO SOFIDEL PER QUALIFICA, GENERE E TIPOLOGIA CONTRATTUALE
Uomini
Totale 2013: 4.338
Totale 2014: 4.468
Totale 2015: 4.677
Part-time
Totale
2015
323
2013
1.081
2014
1.103
2015
1.190
2013
3.604
2014
3.769
2015
3.935
Totale
2013
1
2014
3
2015
3
2013
45
2014
50
2015
49
2013
15
2014
13
2015
14
Manager
317
SUDDIVISIONE DEL PERSONALE DEL GRUPPO SOFIDEL PER FASCE DI ETÀ
Età <30 anni
Età 30-50anni
532
10,52%
1.155
22,80%
Età >50 anni
541
10,30%
1.252
23,82%
2014
2013
3.377
66,68%
606
11,00%
1.373
24,90%
2015
3.462
65,88%
Uomini
Totale 2013: 15
Totale 2014: 16
Totale 2015: 16
White Collar
2014
Donne
Totale 2013: 46
Totale 2014: 50
Totale 2015: 50
Blue Collar
318
Manager
2013
White Collar
Donne
Totale 2013: 665
Totale 2014: 721
Totale 2015: 771
Blue Collar
Full-time
3.535
64,10%
Il grafico evidenzia che la maggioranza
(64,10%) della popolazione del Gruppo
Sofidel è situata nella fascia di età media
30-50 anni.
Inoltre, risulta significativo anche il numero dei lavoratori con età superiore ai
50 anni, la gestione dei quali richiederà in
futuro l’applicazione di adeguati strumenti. A tal proposito Sofidel, anche durante
l’anno 2015, ha portato avanti la propria
adesione al “Laboratorio Working Age”
promosso da Fondazione Sodalitas, partecipando ad alcuni incontri insieme ad altre
importanti aziende multinazionali.
45
Lo scopo di tale progetto è quello di valutare e raccogliere le best practices
presenti in Italia e in Europa orientate al
mantenimento di un ruolo attivo e di un’adeguata motivazione dei lavoratori più
anziani all’interno del contesto aziendale,
elaborando nuove politiche e tecniche di
gestione del personale.
SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI DELLE AZIENDE DEL GRUPPO SOFIDEL PER QULIFICA, GENERE E FASCE DI ETÀ
Età <30 anni
Donne
Totale 2013: 95
Totale 2014: 93
Totale 2015: 100
Donne
Totale 2013: 464
Totale 2014: 504
Totale 2015: 535
1
1
2014
1
6
7
10
White Collar
2015
9
2013
80
2014
73
61
2015
78
70
Blue Collar
Manager
Totale
2013
2013
2014
2015
14
19
21
Età >50 anni
Età 30-50 anni
Uomini
Totale 2013: 437
Totale 2014: 448
Totale 2015: 506
64
364
381
429
Donne
Totale 2012: 152
Totale 2014: 174
Totale 2015: 186
Uomini
Totale 2013: 2.913
Totale 2014: 2.958
Totale 2015: 3.000
Uomini
Totale 2013: 1.003
Totale 2014: 1.078
Totale 2015: 1.187
Totale
38
176
Totale
214
8
87
95
7
40
171
211
8
94
102
8
44
161
205
11
102
113
144
296
778
62
134
314
490
804
68
147
215
148
344
507
851
74
166
240
378
130
482
2.255
400
150
2.297
450
147
2.332
82
2.385
142
774
204
856
2.447
98
837
935
2.479
101
919
1.020
2. I DIRITTI UMANI
2.1 Pari opportunità, diversità, pratiche non discriminatorie
Il Gruppo nella gestione delle risorse umane
promuove il rispetto delle pari opportunità e
della diversità come ricchezza da coltivare
in conformità ai principi e valori espressi nel
Codice Etico del Gruppo e ai regolamenti
disciplinanti la tematica dei diritti umani. A
conferma dell’importanza che rivestono tali
tematiche, Sofidel ha realizzato per i propri
dipendenti un pacchetto formativo su piattaforma di e-learning rivolto principalmente
al Codice Etico, ai regolamenti contro le discriminazioni sul luogo di lavoro e le molestie sessuali e relative modalità di attuazione/rilevamento e trattamento di eventuali
violazioni denunciate.
Il corso si conclude con uno specifico test
finale di apprendimento, la cui compilazione costituisce per il dipendente requisito
necessario per conseguire l’attestato di superamento del corso.
Inoltre, al fine di prevenire eventi discrimi-
46
natori di qualunque natura, tutte le aziende
del Gruppo sono dotate di un meccanismo
anonimo di segnalazione, che consente ai
lavoratori di manifestare eventuali episodi
di violazione dei diritti umani.
Nel corso dell’anno, non sono pervenute
segnalazioni di eventuali discriminazioni.
Ad oggi il Gruppo non ha ritenuto necessario svolgere specifici assessment in materia di diritti umani dato che le attività aziendali non vengono svolte in aree definite a
rischio.
Nel corso del 2015 la funzione HR ha predisposto e diffuso a livello europeo un apposita linea guida dedicata al reinserimento
lavorativo della dipendente neo-mamma. Il
percorso prevede degli incontri con il tutor
per facilitare il rientro della lavoratrice anche
prevedendo piani formativi ad hoc.
Nell’anno 2015, il numero di dipendenti che
hanno usufruito di congedi parentali (astensione facoltativa per maternità / paternità)
è stato pari a 38 persone in Italia, di cui 31
donne e 7 uomini, mentre nelle aziende
estere il numero di congedi è stato pari a
94, di cui 33 donne e 61 uomini. Al termine
del periodo di maternità, soltanto una lavoratrice del Gruppo ha deciso di lasciare il
proprio posto di lavoro.
Per quanto riguarda le categorie protette, il
Gruppo assolve, nei Paesi in cui opera, gli
obblighi previsti dalle normative vigenti in
materia. Nel 2015 i dipendenti appartenenti
a tali categorie nei paesi soggetti a tale obbligo sono 57, di cui 7 donne e 50 uomini.
7. LA DIMENSIONE SOCIALE
3. LE PRATICHE DI LAVORO
3.1 Turnover
TASSO DI TURNOVER DEL GRUPPO SOFIDEL PER AREA GEOGRAFICA, PER GENERE E PER FASCE DI ETÀ
Per area geografica
Aziende
Italiane
Per genere
Donna
Aziende
Estere
Il tasso di turnover del Gruppo presenta valori piuttosto bassi anche per l’anno 2015.
Nel grafico sopra riportato, i dati sono stati
conteggiati considerando il numero totale
di dipendenti che hanno lasciato l’organizzazione volontariamente, per pensionamento
o per cessazione del rapporto di lavoro.
Invece, i dati a fianco riportati, sono stati
calcolati sulle effettive ipotesi di dimissioni volontarie (escluse quelle per pensionamento) da parte dei dipendenti del Gruppo
Sofidel, divisi per area geografica.
Per fasce di età
<30 anni
Uomini
30-50 anni
> 50 anni
TASSO DI TURNOVER DEL GRUPPO SOFIDEL - DIMISSIONI VOLONTARIE
Aziende Italiane
Aziende Estere
3.2 Relazioni industriali
Sofidel condivide con le varie Organizzazioni Sindacali un sistema di relazioni industriali basato su un confronto costante e
costruttivo, in conformità ai principi presenti nei contratti gestiti.
Nelle aziende italiane del Gruppo Sofidel,
RIPARTIZIONE DEI DIPENDENTI DELLE AZIENDE ESTERE DEL GRUPPO IN BASE ALLA TIPOLOGIA
DI CONTRATTO (CCNL, CONTRATTO AZIENDALE, CONTRATTI INDIVIDUALI)
C.C.N.L.
Contratto aziendale
TOTALE 3.862
TOTALE 4.049
30,32%
62,33%
Contratti individuali
34,77%
TOTALE 4.259
31,20%
2014
2013
30,62%
30,45%
2015
7,35%
34,03%
38,93%
il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
viene applicato alla totalità dei dipendenti,
in conformità a quanto previsto dalla legge
vigente. Nelle altre aziende del Gruppo, il
rapporto di lavoro dei dipendenti è regolamentato da forme di contrattazione collettiva nazionale nella misura del 30,45%,
mentre al resto dei lavoratori vengono applicate forme di contrattazione individuale
e/o aziendale.
Comunicazioni relative a cambiamenti
organizzativi
Le comunicazioni relative ai cambiamenti organizzativi avvengono rispettando le
tempistiche e le modalità stabilite da ogni
singola normativa nazionale o dai contratti
collettivi applicati.
47
3.3 Salute e sicurezza
Sofidel crede nella promozione della
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
come uno dei fattori critici per lo sviluppo sostenibile delle proprie persone e del proprio business nonché significativo contributo all’innalzamento
dei livelli di salute della intera società.
Il Gruppo, in adesione ai principi del
Network Europeo per la promozione della salute nei luoghi di lavoro (ENWHP),
ritiene che un reale e duraturo miglioramento del grado di salute e benessere
dei lavoratori si possa raggiungere solo
attraverso la combinazione dei seguenti
elementi: miglioramento dell’ambiente
e dell’organizzazione del lavoro, promozione della partecipazione attiva, incoraggiamento dello sviluppo personale
e assunzione di più salutari stili di vita.
Sofidel ha altresì sottoscritto la dichiarazione di Lussemburgo avente sempre ad
oggetto la promozione della salute nei luighi di lavoro nell’Unione Europea.
In tale ottica Sofidel, con il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze, ha adottato un programma
pluriennale di “Workplace Health Promotion”(WHP), quale moderna strategia
aziendale in grado di moltiplicare i positivi
effetti derivanti da attività di prevenzione
plurime, destinate ad elevare nel tempo
i determinanti della promozione della salute e del benessere della forza lavoro.
In linea con i temi affrontati dalla rete
europea per la WHP, Sofidel si occuperà
in via prioritaria dei seguenti argomenti:
fumo, alcool, alimentazione, attività fisica, droghe e stress. Il primo argomento
che verrà sviluppato è l’alcool.
Il coordinamento delle politiche in materia di salute e sicurezza è demandato ad una specifica struttura corporate, formata da personale qualificato.
Tale struttura, tra i principali obiettivi, ha
quello di diffondere le buone prassi e
sensibilizzare le aziende del Gruppo sulle tematiche inerenti la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Durante il
corso del 2015, da parte della struttura
1
INDICE DI FREQUENZA E DI GRAVITÀ DELLE AZIENDE DEL GRUPPO SOFIDEL PER AREA GEOGRAFICA
Paese
IF1
IG2
Belgio
6,87
0,63
Francia
27,39
0,56
26,9
0,96
Germania
9,45
0,17
Italia
Grecia
12,07
0,34
Polonia
20,18
1,30
2,11
0,04
Romania
Spagna
32,53
0,58
Svezia
3,78
0,65
Turchia
7,12
0,08
UK
0,07
0,32
USA
14,45
0,13
TOTALE GRUPPO SOFIDEL
15,75
0,49
I valori degli indici di infortunio riportati non tengono conto né degli infortuni in itinere, né di quelli che
causano meno di 3 giorni di assenza del lavoratore. Inoltre vengono conteggiati solo gli infortuni che hanno
comportato l’abbandono del posto di lavoro.
corporate, sono stati intensificati anche
presso gli stabilimenti esteri, audit al fine
di diffondere la cultura della sicurezza
dal punto di vista tecnico, procedurale e
per la diffusione dei sistemi di gestione
(SGSSL).
Nel 2015 è proseguita l’implementazione della piattaforma informatica
Q81- HSE Web Application nei vari stabilimenti del Gruppo (software, utilizzabile in modalità licenza o web, in
grado di gestire gli aspetti legati alla
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro).
L’obiettivo principale è di definire un
ambiente “Sofidel Corporate”, una sorta di stabilimento virtuale ideale, che
serva da “pilota” agli altri stabilimenti
nella definizione anche di best practices
e per facilitare l’implementazione del
modello gestionale BS OHSAS 18001.
Relativamente allo sviluppo dei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza
sul Lavoro (SGSSL), nel 2015 gli stabilimenti del Gruppo Delitissue, Papyros e
Werra hanno conseguito la certificazione
OHSAS 18001. L’obiettivo del Gruppo Sofidel è di proseguire nell’implementazione
dei sistemi di gestione per la salute e la
sicurezza in tutte le aziende del Gruppo.
Nella totalità delle aziende del Gruppo
sono istituiti comitati per la salute e la sicurezza, costituiti da rappresentanti della
direzione e rappresentanti dei lavoratori
ai livelli di stabilimento al fine di coinvolgere i lavoratori nella conoscenza e diffusione delle politiche in materia di salute
e sicurezza. La totalità della forza lavoro
del Gruppo Sofidel è quindi rappresentata in specifici comitati per la salute e la
sicurezza.
Prosegue la partnership di Sofidel con l’Agenzia Europea per la Sicurezza e Salute sul
Lavoro (EU-OSHA) con l’adesione alla nuova campagna biennale (2016-2017) intitolata
“Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età”,
focalizzata sulla promozione del lavoro sostenibile e l’invecchiamento in buona salute
fin dall’inizio della vita lavorativa, al fine di
prevenire i problemi di salute.
Indice di frequenza (IF): numero di infortuni/ore lavorate x 1.000.000. 2 Indice di gravità (IG): giorni di assenza per infortunio/ore lavorate x 1.000.
Tali indici sono calcolati con riferimento al milione e migliaio di ore lavorate a differenza di quanto richiesto dall’indicatore LA6 del GRI in quanto standard definito
a livello di Gruppo Sofidel
48
7. LA DIMENSIONE SOCIALE
INDICI DI MISURA DELL’ANDAMENTO
INFORTUNISTICO
Sofidel effettua il monitoraggio dell’andamento infortunistico nei vari stabilimenti
attraverso una serie di indici, tra cui i più
significativi sono l’indice di frequenza (IF)1
e l’indice di gravità (IG)2. Il rilevamento di
tali dati non è suddiviso per genere uomo-donna in quanto il personale femminile
è in gran parte occupato in attività d’ufficio
(come si evince anche dai dati relativi alla
suddivisione dei dipendenti del Gruppo per
qualifica e genere) e quindi scarsamente significativo ai fini statistici.
Come si evince dai dati dell’ultimo triennio, l’indice di frequenza ha registrato un
lieve aumento, mentre l’indice di gravità
si mantiene su valori stabili.
INDICI DI INFORTUNIO GRUPPO SOFIDEL
Indice di gravità2
Indice di frequenza1
Nel 2015 il tasso di assenza nelle aziende
del Gruppo, ovvero il rapporto tra le ore di
assenza dei dipendenti dal posto di lavo-
ro e le ore lavorabili, è stato pari al 3,42%
per cause di malattia3 ed allo 0,29% per
infortunio4.
Diffondere la cultura della salute e della sicurezza
Con riferimento al tema della salute e sicurezza vengono proposti ogni anno programmi di formazione in tutte le aziende del Gruppo
Sofidel. Nei vari stabilimenti ciascuna categoria di lavoratori viene formata sui rischi e sulle misure di prevenzione e protezione messe
in atto, e, per ogni specifica mansione, viene effettuata formazione on the job. Negli stabilimenti del Gruppo è inoltre in corso una più
sistematica pianificazione dell’attività di formazione al fine di renderla maggiormente pervasiva ed efficace.
Nel 2015 sono state erogate, con esclusivo riferimento all’area salute e sicurezza, circa 21.400 ore di formazione.
Gli argomenti trattati nei corsi riguardano principalmente, sia per nuovi assunti che per i dipendenti, l’utilizzo e la movimentazione di
attrezzature di lavoro, la gestione delle emergenze e degli incendi, il primo soccorso e l’analisi dei rischi.
Campagne di prevenzione
Per sensibilizzare il proprio personale sui temi della salute e sicurezza, nei siti del Gruppo Sofidel vengono realizzate ogni anno importanti campagne di prevenzione. Nel 2015 queste le più significative:
−− In Delipapier Frouard prosegue la campagna di sensibilizzazione per diffondere la cultura della donazione del sangue;
−− In Delipapier Buxeuil durante i comitati interni per la salute e la sicurezza è stata effettuato, con la collaborazione del medico del
lavoro, una campagna sui rischi psicosociali;
−− In Ibertissue è stata promossa la campagna di sensibilizzazione all’uso degli otoprotettori;
−− In Intertissue e Sofidel Benelux vengono condotti periodicamente dei Safety Tour o Safety Talk con il coinvolgimento di parte dello
stabilimento al fine di sensibilizzare il personale sugli aspetti di salute e sicurezza;
−− Negli stabilimenti italiani del Gruppo durante la giornata mondiale della sicurezza è stato organizzato un corso relativo alla gestione
dei near-misses.
3
Tasso di assenza malattia: ore di malattia/ore di lavoro lavorabili. 4 Tasso di assenza infortuni: ore di infortuni/ore di lavoro lavorabili.
49
3.4 Formazione e valorizzazione
Ogni anno viene redatto un Piano Formativo di ampio spettro rivolto allo sviluppo di
competenze sia tecniche sia manageriali
del personale del Gruppo. Nel 2015 sono
state erogate complessivamente 86.094
ore di formazione; le ore medie erogate per
ciascun livello aziendale sono state rispettivamente per i manager maschi pari a 32,64
e per le femmine 46,82, per gli impiegati
maschi pari a 21,97 e per le impiegate femmine 16,08, per gli operai maschi 13,28 e
5,53 per le operaie femmine. Inoltre, le ore
medie di formazione erogate per dipendente risultano essere 15,61.
I temi sui quali è stata registrata maggior
convergenza di interessi, oltre a quello della
salute e sicurezza degli ambienti di lavoro,
sono stati le best practices nell’area operating per i miglioramenti tecnici e produttivi
e per l’introduzione di nuovi macchinari, lo
studio della lingua inglese e l’aggiornamento sui sistemi di gestione ai fini della loro
implementazione e mantenimento. Particolare rilievo continua ad avere la diffusione
della filosofia e dei principi di Lean Management in ambito produttivo.
Relativamente a quest’ultimo progetto, il
piano pluriennale scaturito dai progetti pilota realizzati inizialmente nei converting
italiani ha portato all’implementazione del
modello a livello europeo. L’obiettivo del
ORE MEDIE DI FORMAZIONE DEL GRUPPO SOFIDEL PER GENERE E QUALIFICA
Uomini
Donne
Media
per dipendente
ORE DI FORMAZIONE
TOTALE: 86.094
progetto è la creazione di KPI per la misurazione dei processi in modo uniforme, per
strutturare azioni di miglioramento focalizzate sulle perdite prioritarie per costo, con
piani di lavoro tempificati che puntino sulla
professionalità e sulle competenze delle
persone, attraverso l’utilizzo di tool secondo i principi di snellimento dettati dal Lean
Thinking.
Lo sviluppo delle competenze si realizza attraverso il training sul campo di figure tecniche Sofidel che diventeranno i responsabili
della formazione degli operatori, i quali diventeranno autonomi nell’applicazione dei
metodi Lean. L’obiettivo finale è di trasferire
la cultura del risultato raggiunto tramite metodi consolidati alle persone operative negli
stabilimenti produttivi.
Per la docenza Sofidel si è avvalsa, oltre
che di enti esterni qualificati, anche delle
competenze specifiche già presenti al suo
interno per complessive 5.536,5 ore, pari al
29,25% del totale. Gli investimenti in formazione ammontano a 1.911.962,34 Euro.
Sul piano della valorizzazione delle risorse
umane, nel 2015, le aziende italiane del
Gruppo hanno visto quattro dei loro colleghi
decorati dell’onorificenza “Stelle al merito
del lavoro”, conferita dal Presidente della
Repubblica per la laboriosità e la dedizione
al lavoro dimostrate in 25 anni ininterrotti di
attività lavorativa.
3.5 I sistemi di remunerazione e incentivazione
Il Gruppo Sofidel, in coerenza con i propri principi, determina la retribuzione dei
propri dipendenti rispettando gli standard
legali e garantendo il rispetto dei criteri di
equità e trasparenza.
Sulla base di un’analisi effettuata nei Paesi in cui il Gruppo è presente, emerge che
vengono ampiamente rispettati, ove previsti, i minimi salariali.
Inoltre, in quasi tutte le aziende del Gruppo, esistono programmi di performance
evaluation per ogni dipendente, che fa parte del cosiddetto “sistema premiante”. Tale
attività consiste essenzialmente in un colloquio basato su un questionario che considera gli aspetti strategici della prestazione
lavorativa. In particolare, la valutazione qualitativa della performance si attua attraver-
50
MINIMI SALARIALI DIVISI PER PAESE
Salario minimo legale - Base
Salario minimo erogato ai dipendenti - Proporzione
Il grafico è redatto secondo il sistema di calcolo del GRI che non tiene conto delle integrazioni presenti nei
vari stabilimenti, sia di carattere retributivo che di benefit.
7. LA DIMENSIONE SOCIALE
so la misurazione costante di una serie di
parametri che identificano la prestazione:
impegno individuale; competenze / professionalità; problem solving; qualità; capacità
di collaborazione (lavoro di squadra); comunicazione / capacità relazionali; spirito di
iniziativa; delega, controllo e sviluppo collaboratori. L’approccio comportamentale,
infatti, si è rivelato essere molto efficace
nel collegare la strategia aziendale ai comportamenti necessari per implementarla.
La valutazione, inoltre, garantisce alla risorsa un monitoraggio periodico della propria
prestazione, nonché una verifica degli stadi
di avanzamento della stessa e la possibilità di adottare modifiche e correzioni utili a
migliorarla.
In particolare, numerose aziende del Gruppo, attuano sistemi premianti che si basano
sulla definizione di obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili e condivisi, in modo
tale che i dipendenti siano in grado, con il
proprio comportamento, di incidere sugli
stessi. La verifica del loro raggiungimen-
to, che può includere anche performance
di sostenibilità quali, ad esempio, la riduzione delle emissioni di CO2 ed il contenimento dei consumi energetici ed idrici, è
di responsabilità dei Manager delle diverse
aree aziendali.
Nel 2015 il 71,20% dei dipendenti delle
aziende del Gruppo ha goduto di incrementi
nella propria retribuzione ed il 57,29% ha ricevuto premi o bonus. I benefit concessi ai
dipendenti vengono erogati senza alcuna distinzione tra impiegati full-time e part-time.
I dati evidenziano che, pur in presenza di
politiche e regole di compensation e sviluppo delle competenze basate sull’equità
e parità di trattamento tra uomo e donna,
le donne, in genere, ricoprono posizioni di
minore responsabilità che comportano l’erogazione di retribuzioni più basse rispetto
agli uomini. In un’ottica di miglioramento
della presente situazione e a conferma
del proprio impegno in materia, il Gruppo
Sofidel si è dotato di regolamenti che contemplano la flessibilità di orario in entrata e
in uscita ed ha aderito alla Carta delle pari
opportunità sui luoghi di lavoro promossa
dalla Fondazione Sodalitas.
Il rapporto di lavoro con Sofidel si contraddistingue anche per la pluralità di istituti e
iniziative a favore dei lavoratori. Per i dipendenti di Italia, Francia, UK, Germania e Stati
Uniti, ad esempio, sono presenti forme di
previdenza complementare che operano
attraverso l’attivazione di appositi fondi
pensionistici dove i dipendenti delle aziende hanno la possibilità di contribuire con
differenti percentuali di partecipazione. La
percentuale varia in base a quanto stabilito
dai singoli regolamenti aziendali.
Inoltre in Italia è presente un apposito Fondo di Solidarietà, promosso tramite il CRAL
Italia, il quale ha lo scopo di dare sostegno
a tutti coloro che si trovino in situazioni di
grave necessità.
51
8.
LA COLLETTIVITÀ
1. Interventi a favore delle comunità locali
52
p. 53
8. LA COLLETTIVITÀ
1. INTERVENTI A FAVORE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Gli impatti
L’impegno di Sofidel presso le comunità
locali è caratterizzato da un approccio al
core business che permetta di ridurre le
esternalità negative sul territorio (in termini
ambientali principalmente) e di generare e
ridistribuire ricchezza localmente.
Questo duplice obiettivo si concretizza da
un lato attraverso l’impiego di tecnologie
pulite, come illustrato nel capitolo dedicato
agli impatti ambientali, ma anche attraverso
la pianificazione di una logistica che permetta la riduzione delle emissioni di CO2, favorendo, laddove possibile gli acquisti locali,
e contribuendo così al raggiungimento del
secondo obiettivo attraverso il rafforzamento delle filiere locali.
Ad eccezione dei fornitori di materie prime,
per motivi legati alla natura del mercato del-
la cellulosa, i fornitori di Sofidel sono localizzati principalmente in Europa dove si trova
la maggior parte degli impianti del Gruppo.
Nel 2015, Sofidel ha acquistato in media il
52% dei beni e servizi da fornitori locali nei
rispettivi Paesi dove opera, in linea con gli
anni precedenti (nel 2014 il 53% e nel 2013
il 52%).
CONCETRAZIONE DELLA SPESA SU FORNITORI LOCALI* PER AREA
Spesa non locale
Spesa locale
* Per “locali” si intendono i fornitori
ubicati sul territorio nazionale dello
stabilimento del Gruppo Sofidel.
L’impegno verso le comunità
Sofidel ha delineato specifiche linee guida
che le aziende del Gruppo devono seguire
per la destinazione di investimenti, sponso-
rizzazioni ed erogazioni liberali di natura sociale. La raccomandazione è privilegiare gli
sport di squadra per adolescenti e le temati-
INTERVENTI NEL SOCIALE DEL GRUPPO SOFIDEL (Euro)
che relative alla tutela della salute e dell’ambiente, sostenendo le iniziative/attività con
ricaduta diretta sulle comunità locali.
2015
2014
2013
Estratto dal conto erogazioni liberali
Fondazione Giuseppe Lazzareschi
35.600
66.200
41.800
Fondazione Telethon
160.000
160.000
150.000
WWF Italia
110.000
181.000
110.000
Fondazione lucchese per l’alta formazione (ex-Celsius) e borse di studio
10.000
12.500
7.500
Mecenat Ela 2015 Francia
44.500
-
-
Medici senza frontiere Onlus
50.000
-
-
419.672,28
470.885,96
367.880,45
Sponsorizzazioni
53
9.
LA DIMENSIONE AMBIENTALE
1. Le risorse ambientali
54
p. 55
9. LA DIMENSIONE AMBIENTALE
1. LE RISORSE AMBIENTALI
Il 2015 è stato l’anno della Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici denominata
COP 21 che ha dato origine ad un accordo
sulla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra adottato da 195 nazioni. Sebbene per il momento non vincolante, tale accordo è estremamente ambizioso e pone il
limite dell’aumento di temperatura a 1,5 °C
rispetto all’epoca pre-industriale. Molti osservatori autorevoli giudicano il risultato
della COP 21 come una svolta storica, segnale di una volontà politica molto ampia a
mitigare quanto prima gli effetti dei cambiamenti climatici indotti dalle attività umane.
Sofidel ha avuto un piccolo ruolo in tutto
questo, supportando attivamente la piattaforma denominata “We Mean Business”,
un’associazione di imprese leader e organizzazioni ambientaliste che avevano lo scopo di far sentire la voce di coloro che credono in un modo sostenibile di fare business.
Dunque la gestione delle risorse ambientali
e degli impatti globali dell’uomo sulla bio-
Il perimetro di rendicontazione di questa sezione si identifica con tutti gli stabilimenti
Sofidel per tutto l’anno 2015 ad esclusione dello stabilimento di Sofidel America
Hattiesburg. I dati relativi agli anni 2013 e 2014 possono differire leggermente da quelli
pubblicati nei bilanci precedenti per effetto del consolidamento dei dati che si sono resi
disponibili dopo la pubblicazione dei medesimi bilanci.
sfera continua ad essere un tema guida nelle agende politiche di tutto il mondo.
La strategia del Gruppo Sofidel a supporto
della sostenibilità, che si è basata in questi
anni sulla lotta alla riduzione delle emissioni
di gas ad effetto serra, il rispetto delle risorse forestali ed energetiche e la riduzione
dei consumi idrici, si conferma quindi attuale e centrata sulle proprie criticità.
Interessante notare come le tre azioni a
favore dell’ambiente da tempo intraprese
da Sofidel siano state valutate prioritarie
anche da importanti enti internazionali. Nel
suo documento dal titolo “The Global Risk
Report 2016” il World Economic Forum ha
proprio individuato tra i primi 10 rischi per
maggior impatto i cambiamenti climatici, le
crisi dovute alla scarsità di risorse idriche e
la perdita di biodiversità.
Per perseguire questi obiettivi in maniera
trasparente e credibile, Sofidel da tempo
partecipa attivamente a iniziative di carattere globale gestite da istituzioni senza scopo
di lucro, quali ad esempio il WWF (World
Wide Fund for Nature) la più conosciuta e
attiva associazione ambientalista, il CDP
(Carbon Disclosure Project) un’organizzazione impegnata nel coinvolgimento del
mondo delle imprese verso azioni per un
mondo più sostenibile e UN Global Compact, attraverso la Fondazione Global Compact Network Italia.
Progetto CDP
CDP (acronimo di “Carbon Disclosure Project”) è un’organizzazione con base nel Regno Unito, il cui impegno principale è diretto a
promuovere la divulgazione dell’emissione di gas climalteranti e le strategie di fronte ai rischi e opportunità conseguenti da parte delle
principali corporation. Le informazioni divulgate ogni anno dalle società che aderiscono
ai progetti intrapresi dal CDP sono quindi valutate secondo una metodologia standard e
classificate in base sia alla completezza che alle performance presentate.
Questo importante messaggio di trasparenza e affidabilità della gestione dei rischi è stato raccolto da parte di Sofidel sin dal 2013, con la prima partecipazione al Climate Change
Report.
Il Climate Change Report presentato da Sofidel nel 2015 ha ottenuto un eccellente rating
di “Disclosure” (valutazione della qualità e completezza delle informazioni divulgate) raggiungendo un risultato di 98/100 (la media italiana è stata di 85 ed il risultato della stessa
Sofidel era stato di 88/100 nel 2014) e un punteggio pari a C per la fascia di performance, su
una scala da A (massimo) a E (minimo). Inoltre Sofidel ha confermato la partecipazione al
CDP Global Forests Report 2015, una complessa valutazione riguardante il rischio connesso
all’utilizzo di materia prima forestale ed ha aderito per la prima volta al CDP Water Report,
dedicato alla gestione delle risorse idriche.
55
Dal punto di vista del rapporto con le istituzioni, Sofidel sta attivamente collaborando
a un importante progetto pilota della Commissione Europea per lo sviluppo delle regole di prodotto per il settore carta nell’ambito
dello strumento comunitario denominato
PEF (Product Environmental Footprint). In
tale progetto Sofidel si è candidata a far
parte del “Drafting Group”, ossia del ristretto numero di organizzazioni che contribuiscono alla scrittura delle PEFCR (Product
Environmental Footprint Category Rules). I
documenti prodotti, una volta revisionati ed
accettati dall’autorità competente, standardizzeranno la metodologia di calcolo degli
studi LCA (Life Cycle Assessment – Valutazione del ciclo di vita) per quando riguarda
il prodotto semi-lavorato nell’industria cartaria e garantiranno agli utilizzatori a valle la
possibilità di poter individuare il produttore
più virtuoso da un punto di vista ambientale per garantire al consumatore finale un
prodotto finito più sostenibile. Sofidel ha
inoltre accettato di sperimentare la nuova
metodologia sviluppata su un proprio prodotto. Di tale sperimentazione saranno resi
noti i risultati nel corso dell’anno 2016.
La partecipazione a questi progetti ha permesso a Sofidel di integrare con nuovi
spunti le iniziative già programmate sulla
base dell’accordo conseguito alla fine del
2014 tra Sofidel e WWF Internazionale per
il rinnovo della collaborazione nell’ambito
del progetto Climate Savers, con ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni che
includono tutta la capacità produttiva del
Gruppo e nuovi indicatori di prestazione.
(Si veda al riguardo “Il nuovo accordo
Climate Savers” p. 58).
GLI INVESTIMENTI IN CAMPO AMBIENTALE
Il 2015 è stato un anno intenso sia da un
punto di vista di valutazione degli investimenti realizzati negli anni precedenti, sia
per il numero di nuovi interventi compiuti
nel corso dell’anno.
Alcuni impianti realizzati negli anni precedenti hanno funzionato a regime e dunque
è possibile effettuare una valutazione degli
stessi:
−− In Francia, la caldaia a biomassa presso
lo stabilimento di Frouard della società
Delipapier, ha prodotto vapore da fonti
rinnovabili per un quantitativo pari a oltre 54 GWh ed ha permesso una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di oltre 13.000 t nel corso del 2015
−− Negli Stati Uniti, presso lo stabilimento di Sofidel America situato ad Haines
City (Florida) l’impianto di cogenerazione alimentato a metano, in grado di fornire allo stabilimento vapore ed energia
elettrica, ha permesso anche quest’anno una riduzione delle emissioni di CO2
superiore alle 5000 t annue rispetto alle
prestazioni del 2013, avvicinandosi ulteriormente all’obiettivo previsto di 8000 t
annue. L’investimento era stato superiore ai 7 mln di Euro
−− In Italia, presso Delicarta Porcari Cartiera, l’impianto denominato “Water Reuse”, che consente il riutilizzo delle acque
di scarico ai fini produttivi, ha consentito
un risparmio annuo pari a circa 200.000
m3 di acqua rispetto al 2013, abbassando il consumo specifico di circa il 28%.
L’investimento è stato di circa 2,5 mln
di Euro
−− Presso Intertissue (UK) l’impianto per
56
il recupero delle acque piovane dalla
copertura dei fabbricati, ha portato a
una riduzione dei consumi idrici di oltre
47000 m3 di acqua. L’investimento è
stato di circa 0,3 mln di Euro e sfrutta
una superficie di 82.000 mq.
Un importante investimento attuato nel
2015 è consistito nella realizzazione di un
impianto di depurazione biologica a fanghi
attivi presso lo stabilimento Delicarta Val
Fegana (Lucca), per un valore di 420.000
Euro. Esso consentirà un notevole miglioramento della qualità delle acque reflue dello
stabilimento. Con tale investimento tutte
le unità produttive del Gruppo Sofidel sono
quindi asservite ad un depuratore biologico
per i propri scarichi idrici, che siano interni
agli stabilimenti o facenti parte dei sistemi
fognari pubblici.
Sempre presso il medesimo sito di Delicarta Val Fegana, si è positivamente concluso
il percorso autorizzativo per la costruzione
e l’esercizio di una unità di cogenerazione
della potenza elettrica di 1,5 MW che a
partire da gennaio 2016 sarà assemblata
presso lo stabilimento. A pieno regime sarà
capace di fornire la cartiera della totalità
dell’energia elettrica e di una parte del vapore di processo. Tale investimento è stato
di 2,2 milioni di Euro.
Nel corso del 2016 inizierà la costruzione
di un altro cogeneratore dalla potenza elettrica di 3.2 MW presso lo stabilimento di
Delicarta Monfalcone (Gorizia), di cui sono
stati ottenuti i necessari permessi proprio
alla fine del 2015. Anche in questo caso
l’impianto consentirà alla cartiera di divenire
autonoma dal punto di vista dell’approvvi-
gionamento di energia elettrica, con la produzione di un aliquota di calore utile, per un
valore dell’investimento uguale a 3,5 milioni
di Euro.
In generale tutti gli stabilimenti del Gruppo
sono impegnati in vari interventi di efficientamento energetico che singolarmente hanno un impatto economico di minore
entità rispetto a quelli sopra citati, ma che
hanno un riscontro positivo sui consumi e
sulle emissioni complessive di CO2:
−− continua il ricorso alle luci Led a basso
consumo (circa 900.000 Euro investiti in
nuove illuminazioni, di cui 500.000 Euro
presso il solo stabilimento di Sofidel UK
di Lancaster)
−− interventi di aumento dell’efficienza
energetica quali ad esempio la sostituzione di driver su motori, ottimizzazione delle caldaie, ed altri per un totale
di investimenti pari a 2,8 mln di Euro
presso vari stabilimenti, di cui 1,2 mln a
Delicarta Porcari.
Accanto agli investimenti in efficienza
energetica, Sofidel ha investito negli anni
passati in energie rinnovabili, in particolare
biomasse, fotovoltaico e idroelettrico, arrivando attualmente ad una produzione totale annua da fonti di energia rinnovabili pari
a circa 217 TJ.
9. LA DIMENSIONE AMBIENTALE
AUTOPRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
Energia rinnovabile da fonte solare (Produzione elettrica TJ)
Energia prodotta totale (TJ)
Energia rinnovabile da fonte idroelettrica (Produzione elettrica TJ)
CO2 media annua evitata (t)
Energia rinnovabile da Biomassa (Produzione vapore TJ)
Potenza di picco (KWp)
*
Delicarta Cartiera Porcari IT
Soffass Cartotecnica IT
Delicarta Cartotecnica Tassignano IT Delicarta Cartiera Val Fegana IT
Werra Papier DE
Delipapier Frouard FR
TOTALE
*Valore calcolato da contenuto di energia del vapore prodotto
1.1 Gestione delle emissioni di gas serra
I rischi connessi ai cambiamenti climatici
sono sempre più evidenti. Il 2015 è stato
l’anno più caldo da quando sono disponibili
misure affidabili e la serie di eventi climatici
estremi quali uragani o inondazioni si sta rivelando in continuo aumento.
Dal 2008 Sofidel è entrata nel progetto
Climate Savers, un’iniziativa di WWF Internazionale che ha lo scopo di coinvolgere
importanti aziende globali nella riduzione
delle emissioni di gas a effetto serra, al fine
di ottenere sensibili miglioramenti e fornire
esempi per le altre realtà del settore.
Climate Savers è una piattaforma globale
ideata dal WWF Internazionale per coinvolgere i partner industriali su clima ed energia. Alle compagnie che entrano nel programma è richiesto di applicare le migliori
tecnologie per la riduzione dei consumi
energetici per l’ottenimento degli obiettivi
prefissati ed inoltre di diventare parti attive
del programma influenzando il mercato ed i
propri stakeholder.
Per dare maggior credibilità e visibilità agli
obiettivi condivisi con WWF Internazionale,
Sofidel ha cominciato a guardare con attenzione anche a nuovi standard di riferimento.
57
In particolare, l’iniziativa denominata
“Science Based Target”, nata dalla collaborazione di Carbon Disclosure Project, UN
Global Compact, World Resource Institute
e WWF, ha tutte le caratteristiche per poter
accogliere quanto Sofidel ha già pubblicamente stabilito da tempo. Sofidel ha quindi
sottoscritto il proprio impegno per verificare
nei prossimi mesi la possibilità di soddisfare i requisiti di “Science Based Target”
attraverso un’analisi degli attuali obiettivi di
riduzione delle emissioni di carbonio.
Il nuovo accordo
Climate Savers
Il Gruppo Sofidel rilancia ancora il proprio impegno ambientale rinnovando l’accordo col WWF nel programma internazionale Climate
Savers, basato sulla definizione volontaria di consistenti piani di riduzione delle emissioni di anidride carbonica ottenibili attraverso
l’adozione di strategie e tecnologie innovative.
Unica impresa italiana e ancora unica impresa al mondo nel settore del tissue (carta per uso igienico e domestico) ad avere aderito al
programma, fra il 2008 e il 2013, Sofidel ha già ridotto le proprie emissioni assolute dell’11,1% (186.000 tonnellate di CO2 all’anno), investendo oltre 25 milioni di Euro. Nel corso degli stessi anni, grazie anche a nuove acquisizioni in Europa e America, la capacità produttiva
del Gruppo è aumentata di circa il 50%.
Sofidel e WWF proseguono ora il lavoro congiunto sul tema clima e energia e, in virtù degli importanti cambiamenti avvenuti nell’azienda
dall’avvio della partnership nel 2008, definiscono e ampliano i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni aggiornandoli alla nuova realtà
dell’impresa.
Il nuovo pacchetto di obiettivi include:
−− la riduzione di emissioni specifiche dirette ed indirette
−− un incremento dell’utilizzo di energie rinnovabili
−− un’azione da ‘agente di cambiamento’, ovvero un ruolo attivo di promozione dei temi della low carbon economy per sensibilizzare e
influenzare stakeholders del settore industriale di riferimento.
Più nello specifico, entro il 2020 Sofidel si impegna a ridurre le emissioni dirette di gas serra per ogni tonnellata di carta prodotta del
23% rispetto ai livelli dell’anno 2009.
L’obiettivo di riduzione sarà raggiunto mediante un piano di investimenti volti all’incremento dell’efficienza energetica dei processi,
alla produzione combinata di energia elettrica e vapore e all’utilizzo di energie rinnovabili. A fronte di questo piano di investimenti, si
prevede che l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili potrà coprire al 2020 circa l’8% del fabbisogno di combustibile delle
installazione attive ad oggi.
Sofidel inoltre non si è limitata ad analizzare le emissioni di gas serra generate direttamente dalle proprie attività, ma ha identificato anche opportunità di riduzione delle emissioni causate da soggetti terzi, lungo la propria value chain. Entro il 2020, mediante la definizione
di un piano di azioni che prevede il coinvolgimento di molti stakeholder, le emissioni di gas serra derivanti dalle attività di produzione
della materia prima fibrosa e del packaging (sia plastico che di carta e cartone), e quelle connesse con i trasporti di materia prima e
prodotto finale, verranno diminuite del 13% rispetto ai livelli del 2010, per ogni tonnellata di carta prodotta.
Un impegno a 360°, dunque, nel rispetto di un percorso continuo e che verrà migliorato nel tempo, monitorando costantemente le evoluzioni tecnologiche e coinvolgendo sempre più i propri fornitori e i propri clienti per un’azione congiunta contro i cambiamenti climatici.
In collaborazione con il WWF, Sofidel inoltre porterà la propria testimonianza negli appuntamenti nazionali e internazionali dedicati alle
sfide del clima e della sostenibilità con l’obiettivo di sensibilizzare opinion e policy makers. Proseguiranno inoltre le azioni congiunte di
sensibilizzazione e educazione ambientale verso dipendenti e grande pubblico.
58
9. LA DIMENSIONE AMBIENTALE
I risultati degli investimenti effettuati
sono immediatamente visibili nel grafico
a fianco.
I risultati del 2015 sono stati calcolati, per
quanto riguarda le emissioni derivanti
dall’acquisto di energia elettrica di rete (scopo 2), applicando i coefficienti di emissione
nazionali medi del periodo 2011-2013, mentre i dati dell’anno 2013 sono stati calcolati
applicando i fattori medi degli anni 201020125. Le emissioni dirette derivate dalla
combustione presso gli stabilimenti produttivi (scopo 1), sono computati in accordo
con la normativa denominata Emission Trading, che regola le emissioni di CO2 in Europa in diversi settori industriali6. Per quanto
riguarda le emissioni indirette che non sono
sotto il diretto controllo di Sofidel, ma che
sono state indotte dalle attività di Gruppo
(scopo 3) è stato possibile rendicontare
le componenti più significative a valle per
l’anno 2015. Sono state così calcolate le
emissioni dovute alla distribuzione sia dei
prodotti semilavorati che dei prodotti finiti
ammontanti a 111.830 t CO2 e corrispondenti a 122 kg CO2/t carta7. Infine è stato
EMISSIONI DI CO2 SCOPO 1 E 2
Carbon intensity (Kg CO2 / t carta)
Emissioni di CO2 (t)
Emissioni di CO2 - Scopo 1 (t)
Emissioni di CO2 - Scopo 2 (t)
TOTALE
Emissioni di CO2
768.050 t
TOTALE
Emissioni di CO2
766.804 t
TOTALE
Emissioni di CO2
751.019 t
321.075 t
306.626 t
785
764
751
445.729 t
444.393 t
2014
2015
2013
valutato l’impatto dell’utilizzo degli imbal-
laggi pari a 71.857 t CO2 (78 kg CO2/t carta)8.
mg di NOx per unità di energia prodotta.
clorofluorocarburi: circa 20 kg di gas R22 dovuti a varie perdite di impianti esistenti.
Sono state registrate infine nel corso del
2015, ulteriori perdite di altri gas refrigeranti fluorurati equivalenti ad emissioni di circa
165 t9 equivalenti di CO2.
ALTRE EMISSIONI IN ARIA
Oltre alla CO2, altre emissioni significative
derivanti dall’attività produttiva sono quelle
degli ossidi di azoto (NOx). Il computo dei
NOx avviene normalmente tramite misurazioni effettuate ai camini secondo le metodologie richieste dalla normativa vigente
nei singoli paesi; mentre le prestazioni dei
restanti stabilimenti (Sofidel Benelux, Intertissue, Sofidel UK Hamilton, Sofidel UK
Lancaster, Sofidel America Haines City,
Delipapier Roanne, Delicarta Monfalcone)
sono state calcolate utilizzando l’indice di
emissione NAEI 2012 per la produzione di
energia tramite gas naturale.
Il dato specifico nel grafico si riferisce al
consumo di combustibile che genera l’emissione (principalmente metano).
Le emissioni di ossidi di azoto derivano dai
processi di combustione presenti nel processo di produzione cartario, ossia caldaie
e impianti di asciugatura del foglio, si tratta
di processi generalmente stabili con emissioni specifiche che oscillano tra i 50 e i 60
Sono stati emessi in quantità trascurabili, in
quanto estranei alle attività caratteristiche del
Gruppo, altri gas a effetto serra o gas pericolosi per lo strato di ozono, come ad esempio i
EMISSIONI DI OSSIDI DI AZOTO (NOx) TOTALI E SPECIFICHE DEGLI STABILIMENTI DEL GRUPPO SOFIDEL
Emissioni complessive (t)
Emissioni medie specifiche per unità
di combustibile impiegato (mg/MJ)
477
425
61,8
53,0
340
2013
2014
43,4
2015
2013
2014
2015
5
International Energy Agency, “Statistics 2015 Edition - CO2 Emissions from Fuel Combustion”. 6Ad eccezione del combustibile utilizzato dai carrelli elevatori, non
sono state considerate le emissioni non rientranti nell’Emission Trading System, in quanto considerate fonti de minimis. 7 I fattori di emissioni utilizzati sono stati
ottenuti tramite DEFRA “2008 Guideline to DEFRA’s GHG conversion Factors: Methodology paper for transport emission factors”. La configurazione adottata per il
calcolo comprende il viaggio di andata a pieno carico e il viaggio di ritorno senza carico. 8 I fattori di emissioni utilizzati sono provenienti dal database Ecoinvent 2.0.
9
Emissioni equivalenti calcolate utilizzando i coeffficienti GWP (Global Warming Potential) descritti nel Regolamento Europeo N° 517/2014.
59
APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO
Il 2015 è stato caratterizzato da un forte
trend ribassista dei prezzi delle commodity
energetiche. Gli effetti della sovrapproduzione di petrolio greggio e della minore crescita della domanda mondiale hanno avuto
forti ripercussioni sul prezzo del gas che si
è ridotto di oltre il 20% nei prezzi day-ahead
e di quasi il 50% sui mercati futuri. Anche
l’energia elettrica ha seguito lo stesso andamento, essendo strettamente legata al costo del petrolio e del gas naturale, principali
materie prime con le quali è generata.
Anche nel corso del 2015 Sofidel ha partecipato a diverse iniziative al fine di contenere
la spesa energetica.
Le aziende italiane hanno acquistato energia e gas tramite il Consorzio Toscana Energia e hanno aderito al servizio di Interrompibilità Elettrica. Le nostre tre società italiane,
in analogia con quanto avviene in Germa-
nia, hanno inoltre mantenuto la qualifica di
“aziende energivore” da parte della Cassa
Conguaglio per il Settore Elettrico, beneficiando del rimborso degli oneri versati per il
supporto delle energie rinnovabili.
Nel corso del 2015 sono inoltre stati presentati in Italia 2 nuovi progetti per l’ottenimento di titoli di efficienza energetica (c.d.
certificati bianchi), in analogia con quanto
fatto nel corso del 2014, che porteranno
6.000 certificati nel corso dei prossimi 5
anni da vendere nel relativo mercato.
In Germania gli acquisti di energia sono stati effettuati tramite operatori specializzati e
gli stabilimenti tedeschi hanno beneficiato
anche per il 2015 della riduzione della tassa
EEG (oneri sulle rinnovabili) e delle detrazioni dei costi di trasporto e delle tasse su
energia elettrica e gas.
In Regno Unito, Francia e Belgio l’acquisto
di energia e gas è stato effettuato tramite
trader che operano quotidianamente sul libero mercato. Gli stabilimenti francesi, inoltre, hanno beneficiato della detrazione degli
oneri sull’energia elettrica (CSPE) e lo stabilimento Delipapier Frouard ha beneficiato
di una ulteriore iniziativa che ha permesso il
quasi dimezzamento dei costi di trasporto
dell’energia elettrica.
Comceh ha partecipato nel corso del 2015
ad un programma del governo rumeno
che permetterà una riduzione dell’ 85%
della quota dei certificati verdi presenti in
bolletta, garantendo un risparmio di circa
950.000,00 RON annui.
Il cogeneratore dello stabilimento polacco
ha infine beneficiato degli incentivanti “certificati gialli” riconosciuti al cogeneratore,
che hanno permesso un ricavo di oltre 4
milioni di zloty.
BILANCIO ENERGETICO DEL GRUPPO SOFIDEL
COMBUSTIBILI FOSSILI
2013
12.000
Gas naturale* (TJ)
213
Altri combustibili fossili* (TJ)
COMBUSTIBILI OTTENUTI
DA FONTI RINNOVABILI
9.000
Acquisto di energia elettrica
da rete nazionale (TJ)
Produzione da impianti fotovoltaici
e idroelettrici (TJ)
210
24
21
210
7.626
7.713
23
45
18
48
21
3.302
80
201
218
6.000
2015
3.403
3.383
Biomassa legnosa* (TJ)
ENERGIA ELETTRICA
2014
238
186
7.735
3.000
Energia eletrica ceduta alla rete (TJ)
ENERGIA TERMICA
Acquisto di energia termica (TJ)
Energia termica ceduta alla rete (TJ)
*Energia calcolata tramite P.C.I.
0
-50
TOTALE CONSUMO (TJ)
11.394
11.561
18
46
11.629
I dati sono arrotondati all’intero più vicino: il valore del consumo totale può non essere congruente alla somma dei dati parziali così approssimati.
Il consumo totale di energia degli stabilimenti produttivi, nel biennio 2014-2015
vede una situazione quasi invariata con una
intensità dei consumi che passa dai 11,49
GJ/tcarta del 2014 agli 11,60 GJ/tcarta di
60
quest’anno.
La costruzione dei due cogeneratori presso Sofidel America Haines City ha infatti
implicato la contabilizzazione all’interno del
bilancio energetico delle inevitabili perdite
corrispondenti al processo di trasformazione dell’energia da combustibile a termoelettrica, annullando i risultati ottenuti tramite le opere di efficientamento energetico.
9. LA DIMENSIONE AMBIENTALE
Con lo scopo di ottimizzare ulteriormente i
consumi, in 6 stabilimenti del Gruppo il sistema di gestione dell’energia esistente ha
ottenuto la certificazione secondo la norma
ISO 50001 (Delicarta Porcari Cartiera, Soffass Cartiera, Delicarta Valdottavo, Delicarta
Val Fegana, Delicarta Monfalcone, Sofidel
Benelux). Considerando anche gli altri certificati ISO 50001 ottenuti nel Gruppo Sofidel
(Sofidel GmbH, gli stabilimenti Werra Papier di Omega e Werra, THP, THP Logistics,
Swedish Tissue), il numero di realtà certificate ISO 50001 salgono a 12.
Per il 2016 è prevista inoltre la certificazione
di altri tre importanti stabilimenti in Europa:
Sofidel UK Hamilton, Delipapier Frouard,
Intertissue.
L’obiettivo di certificare ISO 50001 i principali siti del Gruppo è in linea con le Direttive
Europee in ambito di risparmio energetico,
in particolare con la cosiddetta EED (Energy
Efficiency Directive) che impone a tutte le
società energivore, ivi comprese quelle del
settore cartario, di eseguire audit energetici
ogni 4 anni o, in alternativa, di dotarsi di sistemi di gestione dell’energia certificati da
terze parti.
Relativamente agli impatti energetici delle
attività di filiera esterne all’organizzazio-
CONSUMO ENERGETICO
Consumo energetico (TJ)
22.000
Consumo energetico da fonti di energia rinnovabile (TJ)
21.403
16.500
11.000
18.928
5.500
0
11.629
259
11.370
2.475
Produzione
della cellulosa*
362
Processo
produttivo Sofidel
Trasporto dei
prodotti semilavorati **
1.940
Trasporto dei
prodotti finiti **
* I dati sono stati ricavati utilizzando i questionari più aggiornati compilati dagli stessi fornitori (95% del
totale, il restante 5% è stato ottenuto utilizzando una media dei dati posseduti).
** Coefficienti di consumo ricavati da GHG Protocol - Mobile Guide v.1.3 (21/03/2005). Sono stati considerati sia il viaggio di andata che di ritorno.
ne di Sofidel, sono state analizzate anche
quest’anno le prestazioni dei produttori di
cellulosa e stimati i consumi di combustibile indotti dalla distribuzione dei prodotti
venduti.
La fase più rilevante da un punto di vista
energetico resta la produzione della cellulosa, che però si appoggia in gran parte a fonti
rinnovabili per la generazione dell’energia richiesta dal processo.
1.2 La tutela della risorsa idrica
Lo stress idrico sofferto da molte aree del
mondo, unitamente ai cambiamenti climatici, rappresenta una crescente preoccupazione in quanto interessa due fenomeni
che stanno destabilizzando vaste aree del
globo, ossia la scarsità di risorse alimentari
e i flussi migratori che tale fenomeno sta
inducendo.
Tutto questo è in forte contrasto con le
necessità di molte economie emergenti di
incontrare un fabbisogno crescente di acqua. I fabbisogni per i settori dell’energia,
dell’industria e dell’agricoltura, si stima che
cresceranno in Asia del 70% rispetto ai livelli attuali.
Tutto ciò in un quadro che a livello mondiale
ha visto molti paesi essere colpiti da eventi
atmosferici di inusuale intensità, con piogge record e importanti alluvioni registrate in
tutti i continenti. Anche in Europa ci sono
stati eventi climatici di forte intensità, tra i
quali lo straripamento del fiume Lune che
ha coinvolto direttamente anche lo stabilimento Sofidel UK di Lancaster.
Una delle azioni che la Commissione Europea considera come strategica per mitigare
gli effetti della crescente richiesta idrica è
quella del riuso delle acque reflue. L’acqua
di riuso ha infatti il potenziale per poter essere impiegata sia in agricoltura che in industria.
Seguendo questo indirizzo, Sofidel ha voluto
installare un impianto per il riuso dell’acqua
in uno dei propri siti più importanti, all’interno del polo cartario lucchese. L’impianto in
questione è stato istallato presso Delicarta
Porcari (Italia) ed è in grado di depurare le
acque reflue dello stabilimento e renderle
idonee per il loro riutilizzo industriale mediante la successiva applicazione di tre
trattamenti: biologico a fanghi attivi, di ultrafiltrazione e successivamente di osmosi
inversa. Messo in marcia a settembre 2014,
tale impianto ha contribuito a ridurre i volumi complessivi emunti da Delicarta Porcari
di oltre 200.000 m3 all’anno, con buoni margini di ulteriori risparmi per gli anni a venire.
In generale le prestazioni di consumo idrico
degli stabilimenti Sofidel sono largamente
al di sotto delle medie di settore, con una
performance di Gruppo nell’anno 2015 pari
a 7,3 l/Kg carta, tuttavia le aziende continuano a perseguire obiettivi di riduzione.
Nel corso dell’anno molti stabilimenti sono
riusciti a ridurre sensibilmente l’utilizzo di
acqua rispetto all’anno precedente mettendo in atto misure gestionali e modifiche
impiantistiche, delle quali le più importanti
in Comceh ( riduzione di 75.000 m3 ), Delipapier Frouard (88.000 m3), Sofidel UK Hamilton (33.000 m3), Swedish Tissue (32.000
m3), Sofidel UK Lancaster (130.000 m3).
61
CONSUMO IDRICO GRUPPO SOFIDEL
FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO 2015
Consumo idrico annuo specifico degli
stabilimenti del Gruppo Sofidel
(m3/t carta)
Consumo idrico annuo
degli stabilimenti del Gruppo Sofidel
(Mm3/anno)
Acqua di falda
7,9
7,8
Acquedotto
Acqua superficiale
8,0%
Acqua piovana
0,6%
49,2%
7,6
7,5
7,4
7,3
2015
42,2%
2013
2015
2014
2015
2014
2013
QUANTITÀ TOTALE DI ACQUA SCARICATA, DESTINAZIONE E TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO
Mare (depurazione biologica)
Fiume (depurazione chimico-fisica)
Fiume (depurazione biologica)
Impianto di depurazione pubblico
QUANTITÀ TOTALE 4,9 Mm3
QUANTITÀ TOTALE 5,1 Mm3
QUANTITÀ TOTALE 4,5 Mm3
2013
2014
2015
Le emissioni specifiche, calcolate in base ai
risultati ottenuti dalle analisi chimiche effettuate, confermano che in generale l’andamento qualitativo delle emissioni in acqua
si attesta su livelli di eccellenza, sia per l’utilizzo esclusivo di impianti di depurazione
biologica, sia per l’utilizzo preponderante di
cellulosa vergine come materia prima.
EMISSIONE SPECIFICHE DI INQUINANTI IN ACQUA
COD*
(Kg/t carta)
SST
(Kg/t carta)
1,60
1,39
1,27
1,12
1,07
BOD5
(Kg/t carta)
0,53
0,48
0,31
*Non comprende
Sofidel America
62
0
0,26
0,30
0,43
0,32
9. LA DIMENSIONE AMBIENTALE
1.3 La tutela della risorsa forestale
Sofidel, in qualità di secondo produttore europeo di carta tissue e sesto mondiale, valuta attentamente i propri approvvigionamenti
di materia prima fibrosa e monitora i propri
fornitori attraverso un questionario analitico
relativo sia alle prestazioni degli stabilimenti
produttori di polpa, sia relativo alle provenienze del legname utilizzato per l’estrazione della cellulosa.
In ogni caso gli acquisti di cellulosa da parte
di Sofidel avvengono nel rispetto della propria politica di approvvigionamento fibroso,
a fianco riportata.
Nel corso del 2015 Sofidel ha acquistato
940.522 tonnellate ADMT (Air Dry Metric
Tons) di fibra vergine e ha confermato la
serietà dell’impegno per un approvvigionamento di materia prima responsabile avendone acquistato il 99,97% certificate con
schemi di custodia forestale internazionalmente riconosciuti. Rimane inoltre il forte
orientamento a scegliere aree geografiche
che diano piene garanzia di legalità e sostenibilità: la predominanza di materiale europeo
(54%) conferma tale indirizzo.
Anche quest’anno Sofidel ha partecipato al
CDP Forests Report: “Deforestation-free
supply chains: from commitments to action”.
La società ha raggiunto un punteggio pari a
“B” su una scala compresa tra A e F, un risultato che anche quest’anno la posiziona al
di sopra della media di settore.
Per quanto riguarda l’uso commerciale dei
marchi di qualità forestale FSC® (Forest
Stewardship Council) e PEFC® (Program for
La preponderanza di materia prima costituita da cellulosa vergine e la consapevolezza
del ruolo che le foreste ricoprono per la protezione dell’ambiente globale e il mantenimento e l’arricchimento della biodiversità, ha spinto il Gruppo Sofidel ad adottare una
precisa politica degli acquisti di materia prima fibrosa, che si articola nei seguenti punti:
1. Sofidel condanna le pratiche di taglio illegale, la conversione di foreste naturali in
piantagioni e si adopera affinché i propri fornitori siano in grado di mostrare la provenienza del legname utilizzato per la produzione della cellulosa
2. Sofidel si impegna a verificare, per quanto possibile, l’esistenza di conflitti sociali nei
luoghi di origine del legname, evitando l’acquisto da tali aree, da zone protette o da
organismi che siano stati oggetto di modifiche genetiche
3. Sofidel crede nei sistemi di gestione sostenibile delle foreste, certificati secondo
schemi riconosciuti, credibili e basati sulla verifica di enti terzi indipendenti
4. Sofidel incoraggia i propri fornitori a certificare la fonte delle proprie risorse forestali
e privilegia i fornitori in grado di esibire certificati di buona gestione forestale.
RIPARTIZIONE DELLA MATERIA PRIMA FIBROSA VERGINE E RICICLATA ACQUISTATA
Cellulosa (t)
Riciclato (t)
TOTALE 1.043.201 t
TOTALE 1.034.901 t
TOTALE 1.049.264 t
10,4%
9,9%
9,1%
2014
2013
2015
2013
*ADMT
90,9%
*
90,1%
Endorsement of Forest Certification), nel corso del 2015 si è aggiunta un’altra società al
già popolato elenco delle società certificate
secondo tali schemi di catena di custodia forestale. Si tratta dello stabilimento di Sofidel
GmbH , che oggi è in grado di produrre e com-
89,6%
mercializzare prodotti tissue a marchio FSC®.
Tali nuove certificazioni consentiranno maggiore flessibilità produttiva e la possibilità di rispondere più efficacemente alle richieste dei
clienti e dei consumatori che vogliono garanzie di sostenibilità forestale per i loro prodotti.
RIPARTIZIONE DELLA MATERIA PRIMA FIBROSA VERGINE ACQUISTATA DAL GRUPPO SOFIDEL PER SCHEMA DI CERTIFICAZIONE FORESTALE
Materia prima certificata FSC
Materia prima FSC Controlled Wood
2013
Materia prima certificata PEFC
Materia prima PEFC Controlled Sourced
Altri schemi o materiale non certificato
2014
Materia prima SFI
2015
63
PAESI DI PROVENIENZA DELLA CELLULOSA VERGINE ACQUISTATA
Europa
Sud America
Nord America
Altro
2013
2014
2015
ALTRE MATERIE PRIME
Altre materie prime utilizzate in quantità
significative nel 2015 sono costituite da:
−− bobine di carta tissue acquistate extra
Gruppo (35.747 tonnellate);
−− imballaggi plastici (31.261 tonnellate);
−− imballaggi di carta (70.608 tonnellate);
−− additivi chimici (33.950 tonnellate);
−− oli e lubrificanti (352 tonnellate).
Nel 2015 dunque il contributo delle materie
prime riciclate è stato di 179.350 tonnel-
late, ovverosia il 19% sul totale10, il totale
delle materie prime ottenute da fonti rinnovabili è 1.226.227 tonnellate, corrispondenti
al 97% del totale.
listico. Da tale analisi è emerso che i siti
che si trovano ad una distanza inferiore a 3
Km da aree di tipo SIC e ZPS come definite
dalla Dir. 92/43/CEE e dalla Dir. 2009/147/
CE, occupano in totale una superficie pari
a circa 194 ha. Tali siti, nel corso del 2015,
non hanno generato impatti significativi sulla biodiversità e gli habitat.
BIODIVERSITÀ
Allo scopo di valutare l’impatto delle proprie attività sulla biodiversità, Sofidel ha
effettuato un calcolo volto a determinare la
superficie dei siti produttivi che si trovano
in prossimità di aree ad alto valore naturaSTABILIMENTO
Delicarta Monfalcone
Delicarta Porcari Converting
Delicarta Porcari Cartiera
Swedish Tissue
Superficie [ha]
6,8
28,4
Nome area
Class. Area
0,12
Aree Carsiche della Venezia Giulia
2,00
Ex alveo del Lago di Bientina
IT3341002
IT5120101
2,40
Ex alveo del Lago di Bientina
IT5120101
SE0230355
19,2
0,12
Föllingsö
Soffass Converting
14
2,10
Ex alveo del Lago di Bientina
IT5120101
Delipapier Roanne
28,1
0,60
Milieux alluviaux et aquatiques de la Loire
FR8201765
Sofidel GmbH
30,1
0,65
Elbaue Jerichow11
DE3437401
4,5
0,90
Historischefortengordels van Antwerpen alsvleermuizenhabitat
BE2100045
Intertissue
31
1,85
Sofidel UK Lancaster
2,1
3
30,0
2,70
Sofidel Benelux
Ibertissue
Sofidel UK Lancaster ha effettuato quest’anno uno studio sull’impatto del prelievo idrico dello stabilimento sull’ecosistema del
CrymlynBog/ Cors Crymlyn
UK0012885
Morecambe Bay11
UK0013027
Río Ebro11
ES2200040
fiume Lune, concentrando l’attenzione su
alcune specie fluviali. I risultati sono stati presentati alle autorità locali12 e sono
10
Il totale è computato sui consumi dei materiali elencati più il totale della fibra (vergine e riciclata) acquistata.
11
Area presente nell’elenco delle Ramsar Wetlands.
12
64
Distanza (km)
Eels (England and Wales) Regulations 2009.
tuttora in corso di valutazione.
9. LA DIMENSIONE AMBIENTALE
1.4 La gestione dei rifiuti
I rifiuti prodotti dall’attività cartaria sono costituiti in prevalenza da fanghi, che derivano
dagli scarti della produzione che utilizza il
macero come materia prima. Tale tipologia
di rifiuto è normalmente valorizzata in alcune attività di recupero, quali la fabbricazione
di laterizi o il ripristino ambientale di aree
oggetto di estrazione mineraria.
I rifiuti pericolosi sono invece riferibili alla
ordinaria attività di manutenzione degli impianti industriali, comprendendo tubi fluorescenti, oli esausti, accumulatori esausti,
ecc.
In ogni stabilimento del Gruppo Sofidel la
gestione dei rifiuti segue precise procedure
allo scopo di incrementare la suddivisione
dei materiali per categorie omogenee e di
favorirne il conferimento presso attività di
recupero.
Gli operatori che eseguono le attività di trasporto e intermediazione dei rifiuti, inoltre,
sono sottoposti a frequenti controlli per la
verifica del loro operato, sia presso gli stabilimenti che al di fuori di essi.
Nel corso del 2015 in tre stabilimenti (Delipapier Frouard, Sofidel GmbH e Sofidel UK
Rothley Lodge) si sono verificati 4 sversamenti significativi di materie prime (prodotti
chimici, soprattutto colle e inchiostri) per un
totale di circa 10 m3, senza coinvolgimento
significativo del suolo o di corpi idrici ricettori.
Sofidel non effettua spedizioni transfrontaliere di rifiuti.
I costi associati al trattamento dei rifiuti nel
2015 sono pari a circa 11,4 M di Euro.
QUANTITÀ DI RIFIUTI TOTALI 124.368
QUANTITÀ DI RIFIUTI TOTALI 119.825
QUANTITÀ DI RIFIUTI TOTALI 128.652
2013
2014
2015
RIFIUTI PRODOTTI DAL GRUPPO SOFIDEL
Quantità di rifiuti non pericolosi (t)
Quantità di rifiuti pericolosi (t)
Quantità di rifiuti non pericolosi
destinati al recupero (t)*
2013: 94.484
2014: 89.478
2015: 90.140
Quantità di rifiuti pericolosi
destinati al recupero (t)*
2013: 252
2014: 456
2015: 548
Quantità di rifiuti non pericolosi
destinati a discarica o smaltimento (t)*
2013: 25.684
2014: 26.714
2015: 32.205
Quantità di rifiuti pericolosi
destinati a discarica o smaltimento (t)*
2013: 321
2014: 204
2015: 336
* Non comprendono stabilimenti Sofidel USA
1.5 I prodotti ecologici
Le aspettative dei clienti e delle istituzioni
che spingono le aziende verso una riduzione dei propri impatti ambientali e alla
realizzazione di prodotti con un’impronta
ecologica sempre più bassa, portano il settore del tissue nella direzione di prodotti
con etichette ecologiche che premiano alcune caratteristiche come per esempio la
sostenibilità della materia prima o il ridotto
impatto lungo tutto il ciclo di vita della carta.
Sofidel ha maturato in anni di attività una serie di competenze e know-how che le consentono di realizzare i propri prodotti con
elevati standard ecologici, certificati da svariate etichette ecologiche rilasciate da enti
di terza parte quali FSC (Forest Stewardship
Council), PEFC (Program for Endorsement
of Forest Certification), Ecolabel Europeo,
Swan Label, Blau Engel. Questo impegno
ha permesso di raggiungere nel corso del
2015 una produzione in alcuni stabilimenti
molto vicina al 100% di prodotti con almeno un marchio ecologico.L’impegno per il
raggiungimento e la diffusione dei migliori
standard di sostenibilità è massimo, almeno quanto quello posto per la produzione
dei prodotti stessi.
Nel 2015, lo stabilimento Sofidel GmbH ha
ottenuto la certificazione di catena di custodia FSC, portando il numero di siti certificati FSC nel Gruppo Sofidel a 24, mentre
gli stabilimenti di Sofidel America di Tulsa,
Green Bay e Henderson hanno ottenuto la
certificazione PEFC ( per un totale di 19 siti
certificati).
Gli stabilimenti autorizzati alla produzione
di articoli con etichetta Ecolabel Europeo
sono saliti a 14, con i nuovi contratti di Swedish Tissue, Comceh e Soffass Cartiera;
65
Swedish Tissue inoltre ha ottenuto la certificazione Swan Label (i siti certificati sono
pertanto 4).
Nel 2015 Sofidel ha prodotto articoli con
almeno un marchio ecologico certificato da
terza parte per un totale di circa 400.000
tonnellate, e si prevede che questo importante mercato sia destinato rapidamente a
crescere.
Con gli importanti investimenti in tecno-
logie e un attenta selezione dei propri fornitori, Sofidel è pronta alla sfida dei nuovi
mercati ambientali.
1.6 La gestione ambientale dell’organizzazione
Prosegue nel 2015 l’attività di Sofidel volta alla diffusione dei sistemi di gestione
ambientale con l’obiettivo di copertura
totale degli impianti produttivi cartiera,
e dunque nel corso dell’anno è stata ottenuta la certificazione ISO 14001 per gli
stabilimenti Delitissue (Polonia) e Papyros
(Grecia) portando gli stabilimenti ufficialmente certificati a 20.
Inoltre Sofidel ha deciso di investire anche nei sistemi di gestione dell’energia,
coerentemente con i propri obiettivi di
riduzione dei consumi energetici e delle
emissioni di anidride carbonica. Questo
ha portato alla certificazione secondo lo
standard di gestione energetica denominato ISO 50001 di tutti gli stabilimenti cartiera in Italia. La certificazione ISO 50001
è stata gestita dal Gruppo mediante la
struttura esistente dedicata alla gestione
ambientale, in collaborazione con il dipartimento manutenzione, questo al fine di
poter integrare i due sistemi, dando vita
66
a una gestione integrata, che risulta maggiormente efficace.
Inoltre, Delicarta Porcari Cartiera possiede la registrazione EMAS.
I traguardi ambientali sono stati centrati
anche tramite l’implementazione di una
struttura di gestione sempre più capillare,
specializzata nella cura di tutti gli aspetti
ambientali. Ciascun stabilimento possiede, infatti, una struttura interna dedita alla
gestione della conformità normativa, alla
formazione e alla sensibilizzazione di tutte
le figure correlate agli aspetti ambientali
nonché della operatività quotidiana. L’unità di holding collabora con ciascuna di
queste realtà promuovendo il flusso di informazioni e del know how all’interno del
Gruppo e occupandosi della gestione dei
rischi ambientali di Gruppo.
Il mantenimento dell’organizzazione esistente ha richiesto nel corso del 2015
un costo di gestione di poco superiore a
810.000 Euro. Per consulenze, certifica-
zioni ambientali e controllo delle emissioni sono stati impiegati approssimativamente 450.000 Euro. Nel corso del 2015
sono state erogate oltre 2.300 ore di formazione specifica.
Nel corso del 2015 il Gruppo Sofidel ha
ricevuto 2 reclami di carattere ambientale: uno relativo a rumore (presso Werra,
Germania) ed uno relativo alle emissioni
in aria (presso Delipapier Frouard). Tali
reclami sono stati risolti mediante il sistema di gestione ambientale presente
e non hanno portato a sanzioni da parte
delle autorità.
Presso Delicarta Porcari Cartiera è stata
comminata una sanzione amministrativa
dovuta al superamento di un parametro
nelle emissioni in acqua.
Il totale delle sanzioni comminate alle
aziende del Gruppo nel corso dell’anno è
poco superiore a 8.580 Euro.
9. LA DIMENSIONE AMBIENTALE
0,0
91,8
4,9
9,1
2,0
3,2
27,2
23,9
0,0
3,3
0,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
Rifiuti smaltiti totali (t)
0,0
Emissione di CO2
scopo 1 (t)
Emissione di fosforo (t)
0,0
403,5 153,1 244,8 5,6
Emissione NOx (t)
Emissione di azoto (t)
di cui autoprodotta da
fonti rinnovabili (TJ)
di cui autoprodotta
per cogenerazione (TJ)
di cui acquistata da
rete nazionale (TJ)
Emissione di solidi
sospesi (t)
3,4
Emissione di BOD5 (t)
0,0
7.965
Emissione di COD (t)
IT
Calore ceduto a terzi (TJ)
0,0
Calore acquistato da terzi
(TJ)
IT 500.000 1.257,6
Elettricità ceduta alla
rete (TJ)
Delicarta
Porcari
Delicarta
Tassignano
Soffass
Cartiera
Soffass
Converting
Delicarta
Valdottavo
Delicarta
Monfalcone
Delicarta
Val Fegana
Delipapier
Frouard
Delipapier
Roanne
Delipapier
Buxeuil
Delipapier
Ingrandes
Consumo di elettricità
(TJ)
Cartiera
Consumo di biomassa
legnosa (TJ)
Cartotecnica
Consumo di combustibile
fossile (TJ)
Stabilimento
Integrato
Consumo idrico (m3)
1.7 I numeri della gestione ambientale degli stabilimenti del Gruppo Sofidel
141,16 70.128 1.829,6
251
1.256,1
IT 356.032 681,5
0,0
248,1 121,5 126,7 0,0
0,0
0,0
0,0
85,5
32,6
12,6
2,8
0,2
32,59 38.092 1.996,9
IT 12.417
0,0
32,9
27,1
0,0
5,8
1,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
62
2.018,5
IT 230.066 390,6
0,0
124,3
7,7
116,6
0,0
11,7
0,0
0,0
15,5
0,8
1,7
0,8
0,1
36,60
21.665
417,2
IT 209.169 178,1
0,0
109,0 109,0 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
7,3
0,5
1,2
0,2
0,0
5,39
9.958
657,0
IT 261.429 117,7
0,0
48,7
0,0
1,6
0,0
0,0
0,0
22,7
5,3
4,7
2,5
0,5
5,54
6.623
138,4
FR 555.789 565,4
238,2
465,6 465,6 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
30,7
1,7
2,3
2,0
0,1
39,15
31.893 2.443,9
FR 244.040 204,8
0,0
110,2
110,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
130,9
32,2
69,7
1,5
0,3
6,15
11.617
709,6
FR
0,7
0,0
5,0
5,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
49
260,4
0,2
0,0
5,1
5,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
14
236,8
17,3 124,4 0,0
4,8
0,8
45,8
47,4
19,3
6,0
2,5
0,2
5,67
24.635 1.036,3
810
FR 4.990
1,1
47,1
Delitissue
PL 146.257 458,1
0,0
141,7
Ibertissue
ES 305.178 204,6
0,0
125,7 125,7 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
86,1
29,1
2,1
2,7
0,0
10,92
11.654 1.081,4
Sofidel GmbH
DE 294.888 396,0
0,0
240,3 240,3 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
30,7
3,8
6,4
0,2
0,0
7,35
21.928 2.010,2
Werra
DE 333.549 119,4
0,0
75,7
0,0
4,7
0,0
0,0
0,0
7,54
6.672 16.121,4
Omega
DE 491.223 239,2
0,0
176,5 176,5 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
THP
DE 279.155 191,9
0,0
146,8 146,8 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Papyros
EL 156.192 179,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
30,8
4,1
7,6
2,7
Sofidel Benelux BE 788.005 532,8
0,0
276,4 276,4 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
29,7
1,1
4,4
RO 366.614 242,0
0,0
141,1 141,1 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
25,2
3,6
Swedish Tissue SE 399.637 136,3
0,0
226,6 226,6 0,0
0,0
0,0
209,2
0,0
58,4
UK 311.501 368,8
0,0
215,3 215,3 0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
23,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
231,1 231,1 0,0
0,0
0,0
0,0
30,0
30,0
0,0
0,0
0,0
83,8
83,8
0,0
0,0
4,7
4,7
0,0
Comceh
Intertissue
Intertissue
UK 1.081
3,2
Horwich
Sofidel UK
UK 386.654 480,5
Hamilton
Sofidel UK
UK 5.785
1,8
Rothley Lodge
Sofidel UK
UK 372.849 179,8
Lancaster
Sofidel Kagit
TR 5.894
0,9
Sofidel America
US 311.497 782,4
Haynes City
Sofidel America
US 1.479
Henderson
Sofidel America
US 10.430
Tulsa
Sofidel America
US 10.125
Green Bay
0,0
70,9
424,2
105,8
213,4
2,9
4,5
12,63 13.359 55.072,9
13,81
10.604 322,0
0,4
4,27
9.877
19,6
1,7
15,61
30.810 2.009,4
3,3
1,8
0,1
14,02
13.348 27.146,0
16,7
3,5
1,3
0,0
8,98
8.887
30,8
1,4
5,3
1,5
0,1
12,28 20.782 1.611,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
0,0
0,0
110,0
34,4
33,0
4,3
0,4
15,99
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
0,0
0,0
0,0
0,0
49,2
16,2
38,9
5,9
7,3
6,00
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
259,9 115,8 144,1 0,0
0,0
0,0
0,0
NA
11,3
8,0
0,8
0,2
23,72 43.600 4.484,4
77,2
77,2
23,1
209
152,2
941,8
262,7
27.127 1.062,9
117
457,9
10.253 605,8
53
564,5
0,1
0,0
6,6
6,6
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
6
958,7
0,0
0,0
8,8
8,8
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
3
763,8
2,1
0,0
8,6
8,6
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,00
120
22,2
67
10.
I PRODOTTI
1. La qualità e la sicurezza dei nostri prodotti
68
p. 69
10. I PRODOTTI
1. LA QUALITÀ E LA SICUREZZA DEI NOSTRI PRODOTTI
1.1 Qualità del prodotto
Nel contesto dei Sistemi di Gestione per la
Qualità implementati ormai da quasi venti
anni nelle aziende del Gruppo, la qualità dei
nostri prodotti risulta certamente l’obiettivo
primario.
Questa viene assicurata dal costante monitoraggio e dalla spinta verso il continuo miglioramento dei nostri processi, dal rispetto
delle procedure operative e di controllo che
disciplinano tutte le fasi produttive e dall’as-
siduo e puntuale training delle risorse coinvolte.
Al fine di monitorare la qualità dei nostri
prodotti è stato implementato un apposito indicatore di conformità, che parte dal
concetto che un prodotto non conforme è
un articolo in cui le caratteristiche richieste
(specificate in apposita documentazione
come specifiche tecniche, procedure etc.)
non sono soddisfatte. L’indice in questione
prende in considerazione le quantità non
conformi rilevate durante le varie fasi del
processo produttivo, “pesate” in modo diverso a seconda della loro gravità.
Il seguente grafico mostra il valore dell’Indicatore di Conformità riscontrato nei vari siti
produttivi negli ultimi 3 anni.
INDICE PRODOTTO CONFORME
2013
2014
2015
I dati non presenti sono dovuti alla mancata implementazione del sistema nello stabilimento in quel periodo, in quanto le aziende in oggetto erano appena entrate
nel Gruppo Sofidel o non realizzavano prodotti finiti. La mancanza della reportistica per Sofidel America è dovuta all’adozione di indici di calcolo differenti e pertanto
non comparabili.
Considerando che il valore massimo raggiungibile dall’indice è 100 (in termini di
“peso”) l’andamento dei dati triennali sopra
riportati evidenzia, in tutte le aziende, risultati soddisfacenti di conformità del prodotto. E’ importante sottolineare che questo
indice si basa su criteri più severi rispetto al
semplice rapporto tra il prodotto conforme
e totale produzione.
sul mercato è il Quality System Department, che opera a livello centrale e che
si avvale del supporto dei Quality Manager locali. La funzione che invece ha la
responsabilità di mettere in atto quanto
definito è l’Operating, in quanto responsabile di gestire la filiera produttiva.
In tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, a partire da quella di ricerca e sviluppo
di un nuovo articolo, Sofidel valuta tutte
le variabili che possono andare a compromettere la sicurezza dello stesso e quindi
la sua salubrità per l’utilizzatore.
In questo ambito è divenuta essenziale la
progressiva diffusione negli stabilimenti
di sistemi di autocontrollo igienico sanitario che hanno fatto propri, oltre alle
prescrizioni di legge applicabili al settore
tissue, i principi stabiliti dai più importanti
standard volontari europei volti a garantire la qualità, la legalità e la sicurezza dei
prodotti.
Nello specifico trattasi degli standard
BRC-Consumer Products e IFS Household and Personal Care, la cui certificazione è attualmente presente in 16 stabilimenti del Gruppo ed è in fase di ulteriore
sviluppo in altri siti produttivi; in virtù di
ciò la produzione complessiva presso stabilimenti certificati nel 2015 ha coperto
l’ 82,54% del totale prodotto dal Gruppo
Sofidel.
I sistemi di autocontrollo igienico sanitario implementati (o in corso di attuazione)
negli stabilimenti del Gruppo si fondano
principalmente sulla valutazione del ri-
1.2 Sicurezza del prodotto
La sicurezza dei nostri prodotti è un valore
basilare e imprescindibile, al centro della
politica di Sofidel.
Il nostro Gruppo è da sempre impegnato a seguire l’evoluzione delle tematiche
inerenti la product safety, al fine di garantire la massima tutela della salute del
consumatore, anticipare le richieste del
mercato e cogliere ulteriori opportunità di
miglioramento delle prestazioni qualitative dei propri prodotti.
Tutta la filiera produttiva è coinvolta nell’obiettivo di garantire la sicurezza del prodotto per i clienti e i consumatori, nello
specifico la funzione che ha la responsabilità di definire l’organizzazione dei sistemi
e gli indicatori necessari per garantire la
sicurezza e la qualità dei prodotti immessi
69
schio di contaminazione del prodotto effettuata utilizzando i principi della metodologia HACCP (Hazard Analisys Critical
Control Point). È così possibile, per ogni
fase del ciclo produttivo, determinare e
misurare i rischi di contaminazione di tipo
biologico, chimico e fisico a cui il prodotto
potrebbe essere soggetto. Sono così individuate le fasi più a rischio, e, individuati
ed adottati controlli ed azioni (Good Manufacturing Practices) per eliminare o, in
ogni caso, ridurre a livelli accettabili i suddetti rischi e quindi migliorare la sicurezza
del prodotto.
Parte importante dei nostri sistemi di autocontrollo igienico sanitario è un robusto
sistema di rintracciabilità che, fra l’altro,
permette di assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti anche nella fase di
distribuzione, garantendo la possibilità di
effettuarne il richiamo e/o il ritiro.
Grande attenzione è prestata anche alla
filiera di fornitura: ai suoi fornitori critici
ai fini della sicurezza del prodotto, Sofidel
richiede, con frequenze e modalità definite da apposite procedure, dichiarazioni di
conformità alla legislazione applicabile e
di idoneità all’utilizzo delle materie prime
acquistate nei nostri articoli.
Sempre al fine di garantire la salubrità e
la qualità del prodotto, e in accordo con
le Risk Analysis sviluppate, il Gruppo predispone ogni anno un piano di test fisici,
chimici e microbiologici presso laboratori
esterni accreditati ad eseguire tali prove
nel rispetto dei principali regolamenti e linee guida internazionali relativi alle carte
in contatto con alimenti e/o con la pelle.
Questi test, che coinvolgono tutti gli stabilimenti e tutte le varie tipologie di articoli, consistono ad esempio in verifiche
di idoneità al contatto alimentare (dove
applicabile), cessione del colore, profilo microbiologico, patch tests, verifiche
mirate di assenza di sostanze pericolose
(conformità al Regolamento REACH, metalli pesanti, gliossale, formaldeide, bisfenolo A ecc.).
Il piano delle analisi è in costante aggiornamento in relazione all’evoluzione delle
normative e delle richieste dei clienti e
degli enti di verifica, garantendoci un fondamentale riscontro della valutazione del
70
rischio e della conformità dei nostri prodotti alle normative e linee guida di riferimento.
L’obiettivo primario della funzione Quality
System Department è quello di procedere
all’ulteriore estensione del piano di autocontrollo igienico-sanitario, completandone nel 2016 l’implementazione nei siti
francesi e in quello svedese.
Il Quality System Department è in ogni
caso costantemente chiamato a definire
e implementare nuovi possibili strumenti
di miglioramento continuo in materia di
sicurezza del prodotto su tutti i siti già in
possesso di certificazioni volontarie, per
mantenere sempre massima l’attenzione
su una tematica così rilevante per il Gruppo.
10. I PRODOTTI
71
11.
GESTIONE DEI RISCHI
1. Principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto e
politiche di gestione dei rischi finanziari e non
72
p. 73
11. GESTIONE DEI RISCHI
1. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI IL GRUPPO È ESPOSTO E POLITICHE DI
GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI E NON
Strategie e rischi associati: una necessaria premessa
IN TRE AMBITI UNA STRATEGIA: LA SOSTENIBILITÀ DEL BUSINESS
Il Gruppo considera la sostenibilità del business quale unica leva in grado di creare
valore durevole per tutti gli stakeholder.
A supporto della strategia, esiste all’interno del Gruppo un modello di gestione
del rischio, coordinato da una funzione trasversale a livello corporate, denominata
“Business Control”, con il compito di monitorare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi
di controllo interno adottati e di raccogliere i risultati dell’attività di valutazione del
rischio svolta da ogni funzione presente a
livello corporate (self assessment).
Del livello del rischio complessivo cui il
Gruppo è esposto, la funzione “Business
Control” deve riferire periodicamente al
Consiglio di Amministrazione.
Si illustrano, di seguito, le politiche strategiche seguite dal Gruppo a supporto della
strategia e i relativi rischi associati, nei tre
ambiti su cui è strutturata la mission.
Politiche strategiche
Politiche strategiche
Politiche strategiche
e rischi associati alla
e rischi associati alla
e rischi economici
comunità
persone e all’ambiente
e finanziari
Strategie e rischi associati alla comunità
LA STRATEGIA: LA COSTANTE RICERCA DI UN PRODOTTO SOSTENIBILE A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ IN CUI IL GRUPPO OPERA
La ricerca di un prodotto sostenibile a servizio della comunità significa soddisfare le
esigenze del consumatore, con una qualità
di prodotto e di servizio costante nel tempo.
Ciò richiede una continua attività di ricerca
e sviluppo che valuta anche l’impiego di
nuove tecnologie e una gestione dei processi che permetta di ottimizzare l’impiego
di risorse e di ridurre gli impatti negativi
nell’ambiente e nel sociale.
La qualità costante di prodotto e di
servizio
Il Gruppo ha sempre considerato la qualità
uno dei principi cardine del proprio operato.
A livello di prodotto, all’interno di ogni stabilimento del Gruppo viene monitorato costantemente il livello di qualità attraverso
appositi KPI (Key Performance Indicator)
che misurano il livello di rispondenza di ciascun prodotto rispetto alle specifiche tecniche richieste. Sempre a tutela del consuma-
tore esistono poi delle procedure gestionali
finalizzate a garantire la tracciabilità di tutte
le risorse utilizzate durante l’intero processo produttivo.
A livello di servizio, oggi, la tempestività
nel soddisfare i bisogni del consumatore
rappresenta un vantaggio competitivo determinante al fine di creare un valore sostenibile nel tempo. Consapevole di ciò il Gruppo ha implementato una serie di KPI al fine
di monitorare costantemente la puntualità
delle consegne, il controllo della presenza
del prodotto sullo “scaffale” e il relativo posizionamento attraverso personale appositamente dedicato.Vedi paragrafo “la qualità
e sicurezza dei nostri prodotti”.
La funzione di R&D a sostegno dei
bisogni emergenti dei consumatori
La funzione Research & Development, che
fa parte della Global Function denominata
Business Improvement & Innovation ed
istituita in seno alla Capogruppo, ha come
principale responsabilità la gestione del processo di innovazione e sviluppo di prodotti
e processi al fine di soddisfare le aspettative, sia palesi che inespresse, dei clienti
esterni nel rispetto della mission aziendale
con particolare attenzione alla sostenibilità.
La funzione R&D svolge altresì un ruolo di
supporto tecnico – specialistico alle altre
funzioni organizzative del Gruppo.
Quanto sopra è stato declinato secondo
due linee d’azione che talvolta possono
considerarsi indipendenti ed autonome, tal
altra possono integrarsi sinergicamente,
ossia:
−− innovazione di prodotto, andando a migliorare prodotti già esistenti e creandone di nuovi aggiungendo funzionalità per
renderli più fruibili dall’utilizzatore finale
seguendo il principio ”Less is More”;
−− innovazione di processo, sia in cartiera
che in cartotecnica, mediante lo studio
e l’implementazione di nuove tecnolo-
73
gie volte a diminuirne l’impatto ambientale mediante la riduzione del consumo
di acqua, di materie prime e di energia.
La maggior parte delle innovazioni, specialmente quelle più radicali, sono il frutto di
attività di ricerca svolte sia a livello europeo
che locale con partner tecnologici (aziende,
enti di ricerca pubblici e privati) sia nuovi che
storici, con i quali sono stati consolidati rapporti di collaborazione già in essere da anni.
La qualità di prodotto e di servizio passa
anche dalla qualità del sistema azienda
Qualità riferita non solo al prodotto, ma
anche all’organizzazione, alle persone e ai
processi. In una parola “QUALITÀ DEL SI-
STEMA AZIENDA”. In uno scenario caratterizzato da una progressiva integrazione e
globalizzazione dei mercati, in cui la competitività è divenuta una condizione essenziale per la crescita delle imprese, la qualità
ha assunto un ruolo sempre più importante, fino a diventare uno dei fattori chiave del
successo.
Dopo aver effettuato una prima mappatura dei rischi derivati dalla gestione,
sono state predisposte precise procedure da seguire, onde garantire, in ogni
settore delle società del Gruppo la massima efficacia ed efficienza delle attività.
Tali procedure vengono costantemente
monitorate ed aggiornate per garantire il
raggiungimento degli obiettivi prefissati
all’interno di un sistema di gestione per la
qualità secondo la norma ISO 9001 edizione 2008.
Inoltre, le aziende del Gruppo si sono impegnate nell’implementazione di altri sistemi
di gestione, per coordinare altri importanti
aspetti delle attività aziendali, ispirandosi a
standard internazionali come BRC – Consumer Products e IFS – Household and Personal Care products, riguardanti un sistema di
autocontrollo igienico-sanitario, sempre più
richiesto anche dalla distribuzione europea.
I RISCHI: LA TUTELA DEL VANTAGGIO COMPETITIVO ACQUISITO NEL TEMPO
Per tutelare il vantaggio competitivo oggi
raggiunto il Gruppo si è esteso su più Paesi
e dal 2012 su più Continenti, diversificando
l’offerta di prodotti su più segmenti di mercato, tenendo conto di richieste su scala “globale”. Per ridurre al minimo i rischi che tutto
ciò comporta, il Gruppo monitora e valuta
costantemente i rischi di seguito illustrati.
Il rischio Paese
La situazione economica, patrimoniale
e finanziaria del Gruppo è innanzitutto
influenzata dai diversi fattori politici ed
economici che incidono sugli andamenti
macro economici, tra cui, principalmente:
l’instabilità politica ed economica, il tasso di disoccupazione, il livello di fiducia
dei consumatori, l’andamento del reddito disponibile delle famiglie e, quindi, dei
consumi privati, l’andamento dei tassi di
interesse, l’andamento dei cambi e il costo delle materie prime energetiche e non.
Contro tale rischio il Gruppo non opera con
paesi instabili da un punto di vista socio,
politico ed economico. Inoltre, la dislocazione geografica su più Paesi, e dal 2012,
su più Continenti permette di compensare gli andamenti economici negativi di un
Paese con gli andamenti positivi di altri.
Inoltre, la dislocazione su scala mondiale
permette di essere in prossimità dei principali mercati di sbocco, soprattutto nel
contesto europeo, con ciò beneficiando
di notevoli economie oltre a consentire di
offrire un servizio su scala “globale”. Infine,
la riferita vicinanza ai mercati permette di
meglio cogliere i bisogni dei consumatori.
74
Il rischio associato al settore
La situazione economica, patrimoniale e
finanziaria del Gruppo è poi influenzata
dall’andamento economico del settore di
riferimento. A tal fine il Gruppo ha diversificato la propria attività su più settori (Private
Label, Brand e Away From Home) cercando
di offrire prodotti sempre più performanti e
innovativi e dedicando ad ognuno di questi
specifiche risorse interne. È inoltre in via di
sviluppo la commercializzazione dei prodotti
attraverso l’e-commerce.
Il rischio dell’internazionalizzazione
Sono tali i rischi legati all’integrazione nelle
procedure e nei sistemi informativi esistenti
delle nuove realtà via via acquisite. Sfruttando un’esperienza ormai più che decennale,
in occasione delle varie acquisizioni le diverse funzioni corporate mettono a disposizione personale adeguatamente formato per
l’implementazione delle procedure esistenti
(in ambito finanziario, amministrativo, gestionale, operativo e commerciale) presso le
nuove realtà e, successivamente, l’efficacia
e l’efficienza di tali procedure viene monitorata dall’ufficio Business Control istituito
presso la Capogruppo. La funzione Information Technology cura infine l’implementazione dei sistemi informativi esistenti (SAP
su tutti) nelle nuove realtà, concretizzando
normalmente il processo, in completa autonomia, in un periodo di 2-3 mesi dall’avvio
dei processi di integrazione.
Rischi operativi associati ai servizi offerti
ai clienti
Sono tali i rischi di inefficienze legate alla
distribuzione, che si possono ripercuotere in contestazioni da parte dei clienti
e quindi in sofferenze con gli stessi, ma
anche di dipendenza dai relativi fornitori.
In tale ambito il Gruppo opera:
−− una selezione attenta dei trasportatori,
scegliendo quelli che forniscono maggiori garanzie in termini di continuità e
tempestività delle consegne;
−− una diversificazione dei fornitori stessi,
a livello nazionale e internazionale, per
evitare ogni ipotesi di dipendenza;
−− una accurata programmazione della logistica coordinata da una specifica funzione corporate costituita a livello centralizzato, per ridurre al minimo le inefficienze
e gli impatti ambientali, monitorate attraverso specifici KPI;
−− un continuo monitoraggio delle performance realizzate, attraverso specifici KPI
(quali ad esempio il service rate, che ha
ad oggetto la completezza e tempestività delle consegne, e lo stock reduction,
che ha ad oggetto l’ottimizzazione delle
scorte). Tali azioni, gestite sempre a livello centralizzato, tendono a mitigare
molto tali tipi di rischio.
Non si segnalano al riguardo, nel corso
dell’esercizio, eventi significativi da menzionare in questa sede.
I rischi legati alla dipendenza da clienti
In tale contesto, le politiche di gestione
tese al consolidamento e sviluppo dei marchi propri - che si sono concretizzate nel
re-branding dei marchi recentemente acquisiti e nel consolidamento e sviluppo di
11. GESTIONE DEI RISCHI
quelli già esistenti - al consolidamento dei
rapporti con la G.D.O. - che si sono concretizzate in azioni di stakeholder engagement
tese alla creazione di partnership durature
e nel lancio di prodotti sempre innovativi,
caratterizzati da elevate rotazioni e marginalità - tendono ad attenuare tale categoria
di rischi. Non si registrano comunque nell’esercizio concentrazioni di forniture o situazioni tali da rendere significativi tali rischi.
Rischi operativi associati alla produzione
Sono tali i rischi di rotture o fermi macchina
improvvisi, di perdita di efficienza degli impianti, di incendio, alluvione, furto, ma anche
di dipendenza dai relativi fornitori di beni e di
servizi di manutenzione. La politica di manutenzione programmata attuata da anni ed il
costante rinnovo tecnologico degli impianti, rendono minimi i rischi di rotture o fermi
macchina improvvisi. Quanto, invece, ai rischi connessi alla perdita di efficienza degli
impianti e alla loro qualità performativa, una
specifica funzione corporate costituita a livello centralizzato monitora costantemente
alcuni KPI appositamente individuati degli
impianti nei diversi plant, al fine di intraprendere, se del caso, tempestivi provvedimenti. I diversi stabilimenti, dalla parte muraria
ai diversi impianti esistenti, risultano infine
assicurati contro i principali rischi (incendio,
alluvione, furto,…) con primarie compagnie
operanti a livello internazionale. La fungibilità dei fornitori di beni e di servizi di manutenzione rende infine non significativo il rischio
di dipendenza. Da segnalare, con riguardo
alla parte produttiva, la recente implementazione di procedure di raccolta dei dati di processo, al fine di migliorare il controllo delle
inefficienze e la programmazione delle azioni da intraprendere per la loro eliminazione.
Strategie e rischi associati alle persone e all’ambiente
RISCHI OPERATIVI ASSOCIATI AI RAPPORTI CON I DIPENDENTI, AL RISPETTO DELLA NORMATIVA AMBIENTALE E DELLA
SALUTE E SICUREZZA
Si rimanda alle pertinenti sezioni del presente documento.
RISCHI OPERATIVI ASSOCIATI AGLI APPROVVIGIONAMENTI
Viene innanzitutto effettuata una programmazione degli approvvigionamenti integrata
alla produzione, partendo dal budget annualmente predisposto a livello di singolo plant,
che consente di ridurre al minimo i rischi di
sprechi o inefficienze, e vengono attuate
strategie specifiche nei due ambiti (cellulosa
ed energetici) che tengono conto delle relative specificità e quindi dei diversi rischi da
fronteggiare (di dipendenza economica, di
prezzo, di cambio, …).
Cellulosa
I risultati operativi del Gruppo sono influenzati dalle variazioni delle quotazioni dell’importante materia prima, oltre che dal cambio
Euro/Dollaro, essendo la stessa quotata in
dollari americani; inoltre, il ciclo produttivo
può subire dei rallentamenti per carenza o
ritardi nella consegna di cellulosa ovvero dei
danni per la bassa qualità della stessa.
In tale ambito il Gruppo:
−− si tutela attraverso un’accurata selezione
dei fornitori tesa ad individuare partner
commerciali in grado di garantire quantità e termini di consegna, oltre che qualità
delle fibre (intesa sia come qualità intrinseca dei materiali che come garanzia di
gestione ecosostenibile delle risorse forestali, cui il Gruppo tende);
−− si tutela attraverso la stipula di contratti,
anche pluriennali, di fornitura, onde ottenere condizioni economiche migliori
sfruttando la maggiore forza contrattuale.
Tutte attività portate avanti a livello centralizzato e sopra ampiamente descritte.
Nel corso del 2015 gli acquisti hanno riguardato per la loro quasi totalità (100,0%)
cellulose provenienti da fonti certificate o
controllate secondo i principali schemi di
certificazione.
La suddivisione degli approvvigionamenti
attuata riduce inoltre al minimo i rischi di dipendenza dai fornitori, sia in termini di prezzo
che di interruzioni/inefficienze delle forniture.
Il rischio relativo ai cambi - avvenendo gli acquisti in dollari americani - è infine trattato
nella sezione relativa ai rischi finanziari, con
specifico riguardo al rischio di cambio.
Energia
Il processo di fabbricazione della carta richiede notevoli quantità di energia, acquisita principalmente sotto forma di energia
elettrica e gas metano, ed i principali rischi
connessi sono quelli di dipendenza dai fornitori, sia in termini di interruzioni/inefficienze
delle forniture che di prezzo. In tale ambito, il
Gruppo ha effettuato:
−− consistenti investimenti in energia rinnovabile, sia al fine di ridurre il costo che
di minimizzare i rischi di dipendenza da
fornitori;
−− importanti miglioramenti delle tecnologie impiegate volte alla riduzione dei
consumi;
−− il monitoraggio del mercato dell’energia
elettrica e del gas, al fine di contenerne
i costi di acquisto; la selezione dei fornitori in funzione delle garanzie offerte in
termini di continuità di fornitura, oltre che
di prezzo, cercando anche di ridurre al
minimo i rischi di dipendenza dagli stessi
operando una diversificazione a livello internazionale dei fornitori.
75
Strategie e rischi associati agli aspetti economico-finanziari
LA STRATEGIA: LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICO – FINANZIARIA ATTRAVERSO UN MODELLO DI PIANIFICAZIONE, GESTIONE E
CONTROLLO INTEGRATO DEL BUSINESS
Dall’Integrated Finance Organization
(IFO) all’Integrated Business Planning
(IBP)
Nel corso degli ultimi anni il Gruppo, sulla
base delle best practices internazionali, ha
avviato un percorso di integrazione e standardizzazione delle procedure amministrative / contabili e finanziarie e di riduzione
degli applicativi informatici potenziando
l’impiego dell’ERP SAP nelle diverse funzioni di tutte le società del Gruppo. Il modello a cui il Gruppo si è ispirato è meglio
conosciuto in ambito internazionale come
“Integrated Finance Organization” (IFO).
Il corretto funzionamento dell’IFO è propedeutico all’implementazione dell’ulteriore
modello meglio conosciuto come “Integrated Business Planning” (IBP), in corso di
attuazione.
Tale modello poggia sull’idea che l’azienda
(o l’insieme delle aziende) sono viste come
un intero e non come una somma di singoli
elementi.
A livello pratico, ciò significa tradurre la pianificazione strategica di Gruppo in obiettivi
operativi per il raggiungimento delle performance economico-finanziarie prefissate.
In estrema sintesi il funzionamento del modello poggia sui seguenti step:
−− la pianificazione strategica detta le linee
guida;
−− la pianificazione operativa rappresenta
lo strumento di attuazione della pianificazione strategica;
−− la pianificazione economico – finanziaria
è la conseguenza del disegno strategico.
La sostenibilità economico–finanziaria
quindi è perseguita attraverso l’implementazione e l’ottimizzazione dell’Integrated
Business Planning, quale modello di pianificazione, gestione e controllo integrato del
business.
Gli IAS-IFRS: un linguaggio contabile al
passo con l’internazionalizzazione del
Gruppo
Il bilancio consolidato dell’esercizio 2015
viene redatto per la prima volta utilizzando i
principi contabili internazionali IAS-IFRS.
L’adesione volontaria agli standard contabili internazionali comporta per il Gruppo un
passaggio culturale, prima che contabile, in
quanto il bilancio viene presentato in una
visione prospettica e dinamica, con il contributo di tutte le funzioni aziendali, in linea
con la strategia in ambito economico-finanziario: integrated business planning.
Inoltre, la presenza sempre più estesa a livello mondiale ha fatto nascere la necessità
di individuare ed adottare un unico linguaggio contabile riconosciuto a livello internazionale.
I RISCHI: LA TUTELA DEL PATRIMONIO ECONOMICO E FINANZIARIO
Per salvaguardare il proprio patrimonio economico e finanziario il Gruppo, attraverso
l’utilizzo del modello di gestione e controllo
integrato (IFO) monitora costantemente i
rischi economici e finanziari cui è esposto e
di seguito analizzati.
Rischio di credito
Il rischio di credito è espresso dall’esposizione a potenziali perdite derivanti dal
mancato adempimento delle obbligazioni
assunte dalle controparti sia commerciali
che finanziarie. Tale rischio discende principalmente dalla possibilità che si verifichi
un deterioramento della situazione economico-finanziaria della controparte, ovvero,
estremizzando, una situazione di default
della stessa.
Nei confronti delle controparti di natura
commerciale, il Gruppo si cautela attraverso:
−− la stipula di polizze assicurative con primarie compagnie operanti a livello internazionale;
−− la diversificazione delle compagnie tra
paese e paese ma anche tra società e
società;
76
−− il rispetto degli affidamenti assicurativi;
−− la previsione di pagamenti anticipati laddove non operi la copertura assicurativa;
−− una politica volta a ridurre al minimo
concentrazioni di crediti;
−− la quantificazione del rischio in analisi a
livello di budget attraverso l’impiego del
modello IFO.
Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, il
Gruppo risulta esposto al rischio di credito
per la relazione in essere con istituti finanziari.
Tali rischi sono rappresentati da:
−− revoca parziale o totale degli affidamenti
in essere, a cui il Gruppo fa fronte avendo potenzialmente accesso ad un’ampia
gamma di fonti di finanziamento offerte
da molteplici istituzioni finanziarie che
permette di ridurre il rischio di esposizione pro-quota. Vale la pena ricordare
che per questa casistica può giocare un
ruolo importante anche la fase di concentrazione in atto nel sistema bancario
europeo (Italia in particolare, con il DL
3/2015 sulle banche popolari) e che il
Gruppo monitora costantemente, alla
luce dei recenti scenari politico/economici;
prelievi forzosi su giacenze bancarie (“Bailin” operativo dal 1° gennaio 2016), il cui
rischio viene mitigato attraverso l’ottenimento di linee di fido per scoperto di conto
corrente che assolvono alla funzione di
ridurre eccedenze di liquidità.
Rischio legale / di compliance /
di reputazione
I rischi legale/di compliance/di reputazione riguardano la possibilità di incorrere in
sanzioni e/o perdite finanziarie derivanti da
violazioni di leggi, normative secondarie,
regole, standard aziendali e codici di condotta. Il Gruppo, per il suo modo di essere,
opera a più livelli per limitare questi rischi,
che risultano trasversali ai diversi processi
aziendali. In particolare, il Gruppo persegue
tali obiettivi attraverso:
−− le funzioni corporate preposte ai diversi aspetti, che esercitano una funzione
di indirizzo e controllo sulle singole società;
−− la gestione proattiva degli asset intangibili, finalizzata alla creazione e alla
11. GESTIONE DEI RISCHI
tutela della propria credibilità e al mantenimento di rapporti di fiducia e collaborazione con tutti gli interlocutori (dai
fornitori, ai clienti, ai consumatori);
−− l’avere assunto l’integrazione della sostenibilità nel business come linea strategica di sviluppo.
Non si registrano nel corso dell’esercizio,
a livello di gruppo, significative sanzioni
in materia ambientale; inoltre, sempre il
Gruppo nello stesso periodo non è stato
coinvolto in azioni legali relative a concorrenza sleale o pratiche monopolistiche sul
mercato, né tanto meno è stato mai sottoposto all’attenzione degli organismi antitrust operanti nei paesi in cui hanno sede le
proprie aziende.
Al tempo stesso, non sono state rilevate
non conformità a regolamenti o codici di
condotta in materia di pubblicità, promozione e sponsorizzazione dei propri prodotti.
Nelle società italiane del Gruppo sono
stati adottati i modelli organizzativi per la
prevenzione dei reati presupposti di cui al
D.Lgs. 231/2001 con la creazione di un organismo di vigilanza a ciò preposto e vi è
l’intenzione di operare tale adeguamento
organizzativo anche presso le società estere, nel rispetto delle relative normative.
Il rischio di reporting
Riguarda l’affidabilità delle informazioni fornite nel processo di reporting interno ed
esterno, relativo all’informativa contabile e
non. Per fronteggiare tale rischio, il Gruppo
ha implementato in passato e sta continuando ad implementare procedure a livello amministrativo, finanziario e gestionale
che contribuiscono a ridurne al minimo l’insorgenza. In particolare, il lavoro in corso
mira a rendere più integrata ed efficiente la
pianificazione economica e finanziaria, per
consentire un innalzamento qualitativo del
livello di monitoraggio di tutti i settori aziendali. Tale attività è coordinata dagli uffici a
livello corporate.
Fra gli strumenti operativi utilizzati bisogna
segnalare SAP, Bw Sem, Piteco e Tagetik;
in particolare, il software gestionale SAP
ha permesso una totale integrazione delle
diverse aree aziendali, che possono così
essere costantemente monitorate congiuntamente.
La certificazione dei bilanci di esercizio ad
opera di primaria società di revisione nonché la lettera di attestazione al Bilancio
Integrato fornita da un organismo indipendente, rappresenta un ulteriore strumento
di verifica del processo.
Il Gruppo ha inoltre introdotto da alcuni
anni la piattaforma informatica Piteco, per
il trattamento in totale sicurezza della connettività Azienda – Banca implementando
soluzioni gestionali in area Tesoreria per
la gestione di tutte le disposizioni di pagamento, la completa automazione dei workflow autorizzativi, la loro tracciabilità e la
gestione sicura dei flussi dispositivi in mobilità e della Firma Digital.
La gestione dei pagamenti verso fornitori, in particolare, rappresenta un processo
complesso al quale il Gruppo presta attenzione rilevante in termini di sicurezza ed
efficienza, attraverso una gestione centralizzata degli stessi. In tal senso il sistema
di gestione dei pagamenti offerto da Piteco
consente, attraverso un’unica piattaforma,
la governance delle disposizioni in entrata
e in uscita dall’azienda verso il mondo bancario, includendo, tra le altre cose, i pagamenti verso i fornitori, il versamento delle
tasse e degli stipendi.
Di rilevante importanza è il fatto che Piteco
è integrabile con tutti i principali ERP. Attualmente, per rendere ancora più efficiente questa piattaforma e conseguire una
riduzione dei costi, il Gruppo ne sta implementando il collegamento alla rete Swift.
Rischi connessi all’utilizzo di strumenti
informatici
I rischi connessi all’utilizzo di strumenti
informatici riguardano la salvaguardia e
l’integrità dei dati informatici. L’implementazione del programma gestionale SAP,
gestito on line a livello corporate - anche
con sistemi di “business continuity”, “disaster recovery” e “intrusion prevention”
- rappresenta un importante strumento di
tutela contro i rischi connessi all’utilizzo di
strumenti informatici e per la salvaguardia
dei dati. Un’accurata e ben definita separazione dei ruoli, peraltro insita nel sistema informatico stesso, attraverso controlli
preventivi come password e autorizzazioni,
permette anche una minimizzazione del rischio di frodi interne oltre ad una tracciabilità assoluta degli accessi.
Rischi di natura finanziaria
Rischio di tasso di cambio
Il rischio di tasso di cambio deriva dal fatto
che le attività del Gruppo, che opera in un
contesto internazionale, sono condotte anche in valute diverse dall’Euro e può essere
distinto in tre diverse categorie:
−− rischio economico, derivante da variazioni di redditività aziendale rispetto a
quanto pianificato in fase di conclusione
degli ordini di acquisto sulla base di un
cambio di riferimento (il c.d. “cambio
all’ordine”); le poste oggetto di queste operazioni di copertura riguardano
principalmente l’approvvigionamento
di materie prime, impianti e macchinari
(cespiti) e sono rappresentate dai futuri
costi in divisa estera. La copertura avviene mediante la sottoscrizione di contratti derivati di acquisto a termine di divisa estera basandosi sulle date di stima
della manifestazione economica futura;
rischio transattivo, rappresentato dalle differenze tra il cambio di registrazione in bilancio dei crediti o debiti in divisa estera e
quello di registrazione del relativo incasso o
pagamento. La copertura avviene mediante la sottoscrizione di contratti derivati di
vendita a termine o di acquisto a termine di
divisa estera anche ricorrendo alla compensazione delle posizioni (c.d. “netting”) tra
crediti e debiti espressi nella stessa divisa
estera;
−− rischio traslativo, costituito dalla conversione in Euro di bilanci di società controllate redatti in valute diverse dall’Euro
effettuata in fase di consolidamento. Il
Gruppo non effettua la copertura di tale
tipo di esposizione.
Il Gruppo si pone quindi come obiettivo la
minimizzazione del rischio economico e
transattivo attraverso la stipula di strumenti
finanziari con finalità di copertura centralizzando la gestione del rischio di tasso di
cambio, che in via prioritaria fronteggia attraverso la stipula di contratti a termine in
valuta.
L’adozione di FX-All quale unica piattaforma
di trading elettronico di terze parti, dove
confluiscono le operazioni forex della maggior parte delle società del gruppo, ha avuto
una escalation molto veloce tanto che ad
oggi la quasi totalità delle transazioni (circa
77
il 95%) è gestita su di essa in modo completamente automatizzato.
Rischio di tasso di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse interni
a ciascun paese, così come il diverso
valore degli stessi riferiti a ciascuna divisa
in cui opera il Gruppo, influiscono sui flussi
di cassa e sul livello degli oneri finanziari
netti consolidati. Il Gruppo adotta una
politica attiva di monitoraggio del rischio
tasso di interesse e valuta regolarmente la
propria esposizione al rischio di variazione
dei tassi.
Nel corso del 2015 la strategia aziendale
si è concentrata sulla rinegoziazione delle
operazioni in essere e sulla stipula di nuove,
cercando di sfruttare le favorevoli occasioni
78
offerte dal mercato in termini di tasso fisso. Rispetto al 31 dicembre 2014 quando
la quota di debito a medio lungo termine
a tasso fisso era di poco superiore al 25%,
a fine 2015 tale valore si attestava all’80%.
Dal punto di vista tecnico, considerata la
sempre crescente disponibilità dimostrata
da parte degli istituti bancari, nel caso di
perdurante stabilità dei tassi di interesse,
o loro ulteriore ribasso, si presume di non
ricorrere a contratti di Interest Rate Swap
procedendo con la stipula di nuove operazioni direttamente a tasso fisso.
Rischio di prezzo e di variazione dei
flussi finanziari
È il rischio che il valore di uno strumento
finanziario o i flussi associati allo stesso
fluttuino a seguito di variazioni dei prezzi di
mercato di beni o di strumenti finanziari.
Il rischio di variazione dei prezzi delle commodities acquistate (cellulosa ed energetici) è già stato commentato nella sezione
dei rischi relativi agli approvvigionamenti. Il
Gruppo non è, invece, esposto al rischio di
prezzo con riguardo a strumenti finanziari
derivati, essendo quelli adottati di sola copertura.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo
non sia in grado di rispettare gli impegni di
pagamento a causa della difficoltà di reperire fondi (funding liquidity risk) o liquidare
prontamente attività sul mercato (asset liquidity risk). A tal fine, attraverso una pro-
11. GESTIONE DEI RISCHI
grammazione attenta e centralizzata della
tesoreria, viene perseguito l’obiettivo fondamentale di garantire un livello di liquidità
adeguato, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenendo un equilibrio in termini di durata e composizione del debito.
Per quanto concerne le componenti attive
che concorrono alla determinazione della
“Posizione Finanziaria Netta”, si evidenzia
che la gestione della liquidità del Gruppo
si ispira a criteri prudenziali. Si conferma
pertanto la politica dell’anno precedente
che vede gli avanzi di cassa indirizzati alla
riduzione dei finanziamenti a breve presso
banche o, alternativamente, il ricorso ai
conti correnti intersocietari per il soddisfacimento dei fabbisogni delle varie società del
Gruppo. Non esistono altri debiti, finanziari
e/o commerciali, diversi da quelli esposti
nello stato patrimoniale, che comporteranno esborsi a carico delle società del Gruppo
in virtù di specifici accordi.
Rischio connesso alla gestione del
debito generato dalle nuove acquisizioni
È il rischio connesso all’aumento del debito, e quindi del carico degli oneri finanziari
a conto economico, per effetto dei nuovi
investimenti su scala globale. L’attenta pianificazione strategica dei nuovi investimenti - siano essi greenfield che acquisizioni
di realtà già esistenti - a cui partecipano
le principali funzioni aziendali, consente di
realizzare la piena sostenibilità finanziaria
degli stessi, come confermano gli indicatori
di performance riportati nell’apposita sezione del presente documento. In particolare,
per quanto attiene alle acquisizioni si procede generalmente con la rinegoziazione
del debito finanziario preesistente avendo
come obiettivo di ricondurlo agli standard di
gruppo non esitando, nei casi di più marcata differenza, ad allestire linee sostitutive
che ne consentano l’integrale rimborso. Recentemente sono state effettuate acquisizioni utilizzando la formula “asset deal” che
consente di ottenere singoli e ben precisi
assets (impianti, marchi, crediti ed altro)
evitando l’assunzione di preesistenti debiti
finanziari verso istituti bancari.
79
12.
80
BILANCIO CONSOLIDATO
DEL GRUPPO SOFIDEL
1. Prospetti di bilancio
p. 81
2. Nota integrativa
p. 83
3. Relazione del collegio sindacale
p.115
4. Relazione della società di revisione
p.118
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
1. PROSPETTI DI BILANCIO
1.1 Stato patrimoniale consolidato (valori espressi in migliaia di Euro salvo ove diversamente indicato)
Note
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
01/01/2014
1.133.329
1.048.379
977.401
7.469
7.685
7.900
ATTIVO
Attività non correnti
(1)
Immobili, impianti e macchinari
(2)
Investimenti immobiliari
(3)
Avviamento
87.396
49.503
43.967
(4)
Marchi ed altre attività immateriali
46.590
46.734
47.758
(5)
Partecipazioni
1.395
1.258
1.114
(6)
Altre attività finanziarie non correnti
1.413
4.858
4.798
(7)
Imposte differite attive
Totale attività non correnti
34.250
23.847
16.302
1.311.841
1.182.264
1.099.241
Attività correnti
(8)
Rimanenze
314.246
286.095
285.934
(9)
Crediti commerciali
194.407
231.378
260.524
(10)
Crediti finanziari correnti
11.205
4.794
3.749
(11)
Altre attività correnti
13.431
12.702
14.252
(12)
Crediti tributari
14.754
9.427
11.277
(13)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
30.485
43.896
37.607
578.528
588.293
613.341
-
-
-
1.890.369
1.770.557
1.712.582
31/12/2015
31/12/2014
01/01/2014
33.000
33.000
33.000
1.500
1.500
-
18.250
18.250
18.250
Totale attività correnti
Attività non correnti destinate alla vendita
TOTALE ATTIVITÀ
Note
Descrizione
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
(14)
Patrimonio netto
Capitale
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
Riserve di rivalutazione
Riserva legale
Altre riserve
Utile (perdita) dell'esercizio
Totale patrimonio netto di gruppo
Capitale di terzi
Utile di spettanza di terzi
Totale patrimonio netto di terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO
7.159
7.159
6.601
591.998
492.163
470.143
63.614
91.882
-
715.521
643.954
527.995
74
74
73
-
-
-
74
74
73
715.595
644.028
528.068
Passività non correnti
(15)
TFR e altri fondi relativi al personale
17.324
18.766
16.054
(16)
Imposte differite passive
38.169
29.526
14.268
(17)
Fondi rischi e oneri
6.115
1.146
1.034
(18)
Passività finanziarie non correnti
320.548
354.853
470.118
42.593
48.351
51.783
1.878
41
41
426.626
452.684
553.296
285.737
(19)
Ricavi differiti per contributi in conto capitale
(20)
Altre passività non correnti
Totale passività non correnti
Passività correnti
(21)
Debiti commerciali
353.652
310.666
(22)
Passività finanziarie correnti
250.344
185.537
181.592
(23)
Quota entro l'esercizio debiti finanziari a m/lungo termine
81.058
99.107
102.718
(24)
Altre passività correnti
39.905
46.401
36.865
(25)
Debiti tributari
23.188
32.134
24.305
748.147
673.844
631.217
Totale passività correnti
Passività connesse ad attività destinate alla vendita
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
-
-
-
1.890.369
1.770.557
1.712.582
81
1.2 Conto economico consolidato (valori espressi in migliaia di Euro salvo ove diversamente indicato)
Note
Descrizione
2015
2014
1.809.418
1.769.311
Ricavi
(26)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
(27)
Altri ricavi e proventi
TOTALE RICAVI
31.112
27.002
1.840.530
1.796.313
Costi operativi
(28)
Acquisto materie prime, prodotto finito e variazione rimanenze
(767.503)
(711.219)
(28)
Servizi
(542.025)
(531.811)
(28)
Godimento di beni di terzi
(30.539)
(29.285)
(28)
Altri costi operativi
(33.607)
(28.799)
(28)
Costi del personale
(259.777)
(242.645)
MARGINE OPERATIVO LORDO
207.079
252.554
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
(2.700)
(2.931)
(110.805)
(100.896)
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
Svalutazioni dei crediti correnti
(28)
(28)
Totale ammortamenti e svalutazioni
Accantonamento per rischi
(1.773)
(238)
91.781
147.944
Proventi finanziari
(29)
Oneri finanziari
Utile e perdite su cambi
Totale proventi e oneri finanziari
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
(30)
(30)
(545)
(104.371)
RISULTATO OPERATIVO
(29)
(29)
(19)
(113.525)
Imposte correnti
Imposte differite (anticipate)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
1.066
842
(9.881)
(17.367)
1.617
(698)
(7.197)
(17.223)
84.584
130.721
(22.313)
(32.225)
1.343
(6.615)
63.614
91.882
Attività destinate alla dismissione
Utile (perdita) netto per attività destinate alla dismissione
UTILE (PERDITA) NETTO DELL'ESERCIZIO
-
-
63.614
91.882
Attribuibile a:
Terzi
Gruppo
-
-
63.614
91.882
Rendiconto finanziario consolidato
Descrizione
2015
2014
Utile (perdita) dell'esercizio
63.614
91.882
Imposte sul reddito
20.969
38.839
Oneri / Proventi finanziari
8.814
16.525
Oneri / Proventi valutari
1.617
698
95.014
147.944
1. Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione
Rettifica ricavi non monetari
(10.926)
(9.458)
Ammortamento
113.505
103.827
Accantonamenti
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN
Variazione dei crediti commerciali
Variazione delle rimanenze
Variazione dei debiti commerciali
783
243.096
36.972
29.149
(28.151)
(161)
42.987
24.929
Variazione altre attività/passività a breve
(20.752)
17.333
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN
230.441
314.346
Variazione altri fondi
82
1.793
199.386
2.854
10.539
Interessi incassati/(pagati)
(10.431)
(17.223)
Imposte sul reddito (pagate)
(20.969)
(38.839)
FLUSSO FINANZIARIO DELLA GESTIONE REDDITUALE (A)
201.895
268.823
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Descrizione
2015
2014
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (al netto delle dismissioni)
(33.913)
(2.046)
Investimenti in immobilizzazioni materiali (al netto delle dismissioni)
(174.943)
(144.173)
Acquisto (cessione) altre immobilizzazioni finanziarie
(137)
(144)
Contributi ricevuti nell’anno
1.542
1.264
(207.451)
(145.099)
FLUSSO FINANZIARIO DELLA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B)
Accensione finanziamenti a m/lungo termine
Rimborsi finanziamenti a m/lungo termine
Variazione altri finanziamenti a m/lungo termine
Variazione crediti finanziari e altri titoli
Dividendi (e acconti su dividendi) pagati
257.249
74.299
(305.360)
(205.747)
7.949
12.572
(2.966)
(1.106)
(20.000)
-
821
(1.398)
FLUSSO FINANZIARIO DELL' ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)
(62.307)
(121.380)
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE (A+-B+-C)
(67.863)
2.344
Disponibilità liquide nette iniziali
(141.641)
(143.985)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE FINALI
(209.504)
(141.641)
Variazioni di capitale e altre variazioni riserve
2. NOTA INTEGRATIVA
Normativa e principi contabili adottati
Il bilancio consolidato di Sofidel S.p.A. è
stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS).
Per IFRS si intendono tutti i principi contabili
internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting
Interpretations Committee (“IFRIC”), incluse quelle precedentemente emesse dallo
Standing Interpretation Committee (“SIC”).
Aggiornamento e revisione dei principi applicati
Modifiche allo IAS 19 Benefici a dipendenti: Contributi dei dipendenti
Lo IAS 19 chiede ad un’entità di considerare
le contribuzioni da parte dei dipendenti o di
terze parti quando contabilizza i piani a benefici definiti. Quando le contribuzioni sono
legate alla prestazione del servizio, dovrebbero essere attribuite al periodo di servizio
come benefici negativi. La modifica chiarisce che, se l’ammontare delle contribuzioni
è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all’entità di rilevare queste
contribuzioni come una riduzione del costo
del servizio nel periodo in cui il servizio è
prestato, anziché allocare le contribuzioni ai
periodi di servizio. La modifica non ha avuto
alcun impatto sul bilancio del Gruppo.
IFRIC 21: Tributi
L’IFRIC 21 chiarisce che una entità riconosce una passività non prima di quando si
verifica l’evento a cui è legato il pagamento,
in accordo con la legge applicabile.
Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungi-
mento di tale soglia.
È richiesta l’applicazione retrospettiva per
l’IFRIC 21. La modifica non ha avuto alcun
impatto sul bilancio del Gruppo.
Ciclo annuale di miglioramenti IFRS
2010-2012
Le previsioni in esso contenute hanno apportato modifiche che riguardano i seguenti
argomenti:
−− IFRS 2: definizione delle “vesting condition”;
−− IFRS 3: contabilizzazione delle “contingent consideration” in una Business
Combination;
−− IFRS 8: informativa sull’aggregazione di
segmenti operativi;
−− IFRS 8: riconciliazione tra i totali degli
attivi dei segmenti operativi con il totale
attivo della società;
−− IFRS 13: crediti e debiti a breve termine;
−− IAS 16/IAS 38: metodo della rivalutazione: restatement proporzionale degli
ammortamenti accumulati
−− IAS 24: considerata come parte correlata una società di gestione che fornisce
servizi di direzione con responsabilità
strategiche.
Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio del Gruppo.
Ciclo annuale di miglioramenti IFRS
2011-2013
Le previsioni in esso contenute hanno apportato modifiche che riguardano i seguenti
argomenti:
−− IFRS 3: viene chiarito che tale principio non si applica nel contabilizzare la
costituzione di un accordo a controllo
congiunto;
−− IFRS 13: modificato l’ambito di applicazione del paragrafo 52 (portfolio exception);
−− IAS 40: chiarimenti sulla correlazione
dell’IFRS 3 Business Combinations e lo
IAS 40 “Investimenti immobiliari” quando l’immobile può essere classificato
come un investimento immobiliare o
come un immobile ad uso del proprietario.
Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio del Gruppo.
83
PRINCIPI EMESSI MA NON ANCORA IN VIGORE
Sono di seguito illustrati i principi che, alla
data di redazione del bilancio consolidato
del Gruppo risultavano già emanati ma non
ancora in vigore.
L’elenco si riferisce a principi e interpretazioni che il Gruppo si aspetta saranno ragionevolmente applicabili nel futuro. Il Gruppo
intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.
IFRS 14: Regolamentazione tariffaria
L’IFRS 14 è un principio opzionale che consente ad un’entità, le cui attività sono soggette a tariffe regolamentate di continuare
ad applicare, al momento della prima adozione degli IFRS, i precedenti principi contabili adottati per gli importi relativi alla rate
regulation. Le entità che adottano l’IFRS 14
devono presentare i saldi relativi alla rate
regulation in linee separate del prospetto
della situazione patrimoniale - finanziaria e
presentare i movimenti di questi conti in
linee separate del prospetto dell’utile / (perdita) d’esercizio e delle altre componenti di
conto economico complessivo.
Il Principio richiede che venga data informativa sulla natura e i rischi associati della
regolamentazione tariffaria e gli effetti di
questa sul bilancio dell’entità. L’IFRS 14 è
efficace per gli esercizi che iniziano al 1°
gennaio 2016 o successivamente.
È consentita l’applicazione anticipata e ne
deve essere data informativa.
Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo
a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
Modifiche all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28:
Entità di investimento: l’applicazione
dell’eccezione al consolidamento
La modifica chiarisce le problematiche derivanti dall’applicazione dell’eccezione al
consolidamento previsto per le entità di investimento ed è efficace in modo retrospettivo per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016 o successivamente a tale data.
È consentita l’applicazione anticipata e ne
deve essere data informativa.
Modifiche all’IFRS 10 ed allo IAS 28:
vendita o conferimento di una attività
tra un investitore ed una sua collegata
o joint venture
La modifica mira a eliminare il conflitto tra i
84
requisiti dello IAS 28 e dell’IFRS 10 e chiarisce che, in una transazione che coinvolge
una collegata o joint venture, la misura in
cui è possibile rilevare un utile o una perdita dipende dal fatto che l’attività, oggetto della vendita o del conferimento, sia un
business.
La data di efficacia risulta ancora in fase
di determinazione da parte dello IASB e le
modifiche dovranno essere applicate prospetticamente.
È consentita l’applicazione anticipata e ne
deve essere data informativa.
Modifiche all’IFRS 11 Accordi a controllo
congiunto: Acquisizione di una quota
Le modifiche all’IFRS 11 richiedono che un
joint operator che contabilizza l’acquisizione
di una quota di partecipazione in un accordo
a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le
modifiche chiariscono anche che, nel caso
di mantenimento del controllo congiunto, la
partecipazione precedentemente detenuta
in un accordo a controllo congiunto non è
oggetto di nuova misurazione al momento
dell’acquisizione di un’ulteriore quota.
Inoltre, è stata aggiunta un’esclusione dallo
scopo dell’IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che
condividono il controllo, inclusa l’entità che
redige il bilancio, sono sottoposte al comune controllo dello stesso ultimo soggetto
controllante.
Le modifiche si applicano sia all’acquisizione della quota iniziale di partecipazione
in un accordo a controllo congiunto che
all’acquisizione di ogni ulteriore quota nel
medesimo accordo a controllo congiunto.
Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al
1° gennaio 2016 o successivamente.
È consentita l’applicazione anticipata e ne
deve essere data informativa.
Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo
a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
Modifiche allo IAS 1: Uso del giudizio
nell’informativa di bilancio
Le modifiche allo IAS 1 chiariscono alcuni
elementi percepiti come limitazioni all’uso
del giudizio da parte di chi predispone il
bilancio e sono efficaci per gli esercizi che
iniziano il 1° gennaio 2016 o successivamente.
È consentita l’applicazione anticipata.
Modifiche agli IAS 16 e IAS 38: Chiarimento sui metodi ammissibili di ammortamento
Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38: i ricavi
riflettono un modello di benefici economici
generati dalla gestione di un business (di
cui l’attività fa parte), piuttosto che benefici
economici che si consumano con l’utilizzo
del bene. Ne consegue che un metodo
basato sui ricavi non può essere utilizzato
per l’ammortamento di immobili, impianti
e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per
l’ammortamento delle attività immateriali.
Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al
1° gennaio 2016 o successivamente.
È consentita l’applicazione anticipata e ne
deve essere data informativa.
Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo
a seguito dell’applicazione di queste modifiche dato che il Gruppo non utilizza metodi
basati sui ricavi per l’ammortamento delle
proprie attività non correnti.
Modifiche agli IAS 16 e IAS 41:
Coltivazioni
In data 30 giugno 2014, lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 16 e
allo IAS 41 inerenti le coltivazioni (Bearer
Plants). Secondo tali emendamenti, le coltivazioni possono essere rilevate al costo in
luogo del fair value. Diversamente, il raccolto continua ad essere rilevato al fair value.
Le modifiche possono essere applicate retrospettivamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente.
È consentita l’applicazione anticipata e ne
deve essere data informativa.
Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo
a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
Modifiche allo IAS 27: Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato
Le modifiche consentiranno alle entità di
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
utilizzare l’equity method per contabilizzare
gli investimenti in controllate, joint ventures
e collegate nel bilancio separato e sono
efficaci retrospettivamente per gli esercizi
che iniziano il 1° gennaio 2016 o successivamente.
È consentita l’applicazione anticipata e ne
deve essere data informativa.
Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo
a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
Ciclo annuale di miglioramenti IFRS
2012 2014
I miglioramenti saranno effettivi dal 1° gennaio 2016 o successivamente e riguardano i
seguenti argomenti:
−− IFRS 5: guida alle riclassifiche tra i metodi di disposizione;
−− IFRS 7: ulteriore guida ai contratti di servizi e applicabilità dell’IFRS7 nei bilanci
intermedi;
−− IAS 19: chiarimenti sul tasso di attualizzazione;
−− IAS 34: chiarimenti sul significato di “in
altre sezioni del bilancio intermedio”.
IFRS 9: Strumenti finanziari
Nel luglio 2014, lo IASB ha emesso la versione finale dell’IFRS 9 Strumenti Finanziari
che riflette tutte le fasi del progetto relativo agli strumenti finanziari e sostituisce lo
“IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e
valutazione” e tutte le precedenti versioni
dell’IFRS 9. Il principio introduce nuovi requisiti per la classificazione, valutazione,
perdita di valore e hedge accounting. L’IFRS
9 è efficace per gli esercizi che iniziano al
1° gennaio 2018 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata.
È richiesta l’applicazione retrospettiva del
principio, ma non è obbligatorio fornire l’informativa comparativa.
È consentita l’applicazione anticipata delle
precedenti versioni dell’IFRS 9 (2009, 2010
e 2013) se la data di applicazione iniziale è
precedente al 1° febbraio 2015. Il Gruppo
sta al momento valutando l’impatto dell’IFRS 9.
IFRS 15: Ricavi da contratti con i clienti
L’IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014
ed introduce un nuovo modello in cinque
fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da
contratti con i clienti. L’IFRS 15 prevede la
rilevazione dei ricavi per un importo che rifletta il corrispettivo a cui l’entità ritiene di
avere diritto in cambio del trasferimento di
merci o servizi al cliente. Il principio fornisce
un approccio più strutturato per la rilevazione e valutazione dei ricavi, sostituendo tutti
gli attuali requisiti presenti negli altri IFRS in
tema di riconoscimento dei ricavi. L’IFRS 15
sostituirà lo IAS 18 Ricavi, lo IAS 11 Lavori
su ordinazione e le interpretazioni IFRIC 13
Programmi di fidelizzazione della clientela,
IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, IFRIC 18 Cessioni di attività da parte
della clientela e SIC-31 Ricavi - Operazioni di
baratto comprendenti attività pubblicitaria.
L’IFRS 15 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente con applicazione retrospettiva piena o
modificata.
L’applicazione anticipata è consentita.
Il Gruppo sta al momento valutando l’impatto dell’IFRS 15.
IFRS 16: Lease
L’IFRS 16 è stato emesso il 13 gennaio
2016 e sostituisce i requisiti contabili introdotti più di 30 anni fa dallo IAS 17, che non
sono più considerati idonei allo scopo ed è
una revisione importante del modo in cui le
aziende rappresentano il leasing in bilancio.
L’IFRS 16 si applica a partire dal 1 gennaio
2019; è consentita un’applicazione anticipata per le entità che applicano anche l’IFRS
15 - Ricavi da contratti con Clienti.
Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o
miglioramento emanato ma non ancora in
vigore.
Struttura dei prospetti contabili
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Lo schema di presentazione della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata
presenta una classificazione finanziaria con
separazione delle attività / passività correnti
e non correnti, dove:
−− le attività non correnti comprendono i
saldi attivi con ciclo di realizzo oltre dodici mesi e includono principalmente le
attività immateriali a vita definita e indefinita, le attività materiali e le partecipazioni;
−− le attività correnti comprendono i saldi
attivi con ciclo di realizzo entro dodici
mesi;
−− le passività non correnti comprendono i
debiti esigibili oltre dodici mesi, inclusi i
debiti finanziari, i fondi per rischi e oneri
e i benefici a dipendenti;
−− le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro dodici mesi, compresa
la quota a breve dei finanziamenti a medio-lungo termine, dei fondi per rischi ed
oneri e dei benefici ai dipendenti.
co consolidato, è ottenuto sommando al
“risultato operativo” (vedi infra), il “totale
ammortamenti e svalutazioni” e la voce
“accantonamento per rischi”. Il “risultato
operativo” rappresenta la differenza tra i
ricavi e i costi operativi, quest’ultimi comprensivi degli ammortamenti, delle sva-
lutazioni e degli accantonamenti. Infine, il
“risultato prima delle imposte” è costituito
dal risultato operativo al netto dei proventi
(oneri) finanziari e rappresenta il risultato finale al lordo delle imposte correnti, differite
e anticipate.
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Lo schema di presentazione del conto economico consolidato per l’esercizio chiuso
al 31 dicembre 2015 è presentato secondo
una classificazione dei costi per natura di
spesa.
Si precisa che il “margine operativo lordo”,
riportato nel prospetto di conto economi-
85
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
Il prospetto viene presentato secondo
quanto previsto dalla versione rivista dello
IAS 1; i componenti ivi presenti sono raggruppati a seconda che possano o meno
essere riclassificati successivamente a
conto economico.
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Il prospetto include il totale del conto economico complessivo, riportando separatamente gli importi attribuibili ai soci della
controllante ed alla quota di pertinenza dei
terzi, gli importi delle operazioni con soci
che agiscono in tale qualità. Per ciascuna
voce viene presentata una riconciliazione
tra il saldo all’inizio e quello alla fine del periodo.
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Il rendiconto finanziario è predisposto in
base al metodo indiretto e viene presentato
in conformità allo IAS 7, classificando i flus-
si finanziari tra attività reddituali, di investimento e di finanziamento.
La risorsa di riferimento del rendiconto fi-
nanziario consolidato è costituita dalle disponibilità liquide al netto degli scoperti
bancari esigibili a vista.
Contenuto del bilancio consolidato
PREMESSA
Il bilancio consolidato è redatto in base al
principio del costo storico, tranne che per gli
strumenti finanziari derivati che sono iscritti
al valore equo.
È inoltre redatto nella prospettiva della continuità aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica.
Il bilancio consolidato è presentato in Euro,
valuta funzionale della Capogruppo e di
presentazione del bilancio consolidato del
Gruppo Sofidel.
Tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di
Euro se non altrimenti indicato.
La data di riferimento del presente bilancio
consolidato coincide con la data di chiusura
del bilancio dell’esercizio della Capogruppo,
ossia il 31 dicembre 2015 che, peraltro, rappresenta la data di chiusura del bilancio di
tutte le società facenti parte dell’area di consolidamento.
Sono stati utilizzati i bilanci d’esercizio approvati dagli organi amministrativi delle società
incluse nell’area di consolidamento ovvero,
ove ciò non è stato possibile, quelli predisposti per l’approvazione da parte dei competenti organi societari. Gli stessi bilanci,
ove necessario, sono stati opportunamente
rettificati per uniformarli ai principi contabili
internazionali IAS-IFRS.
in cui tale controllo cessa. In caso di perdita di controllo, il Gruppo elimina le attività e
le passività dell’entità controllata, qualsiasi
precedente partecipazione di minoranza nel
patrimonio netto inclusa qualsiasi altra componente di conto economico complessivo
relativa all’entità controllata. Qualsiasi utile
o perdita derivante dalla perdita di controllo
viene rilevato nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
Qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex
entità controllata viene valutata al fair value
alla data della perdita del controllo. Tutti i saldi
e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali
utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti fra società del Gruppo sono
completamente eliminati. Le interessenze di
minoranza rappresentano la parte di profitti o
perdite e delle attività nette non detenute dal
Gruppo e sono esposte in una voce separata
del conto economico, e nella situazione patri-
moniale e finanziaria tra le componenti del patrimonio netto, separatamente dal patrimonio
netto di Gruppo. Le acquisizioni di società controllate sono contabilizzate in base al metodo
dell’acquisto (purchase method) che comportano l’allocazione del costo dell’aggregazione
aziendale ai fair value delle attività, passività e
passività potenziali acquisite alla data dell’operazione e l’inclusione del risultato dell’acquisita maturato dalla data dell’operazione
fino alla chiusura dell’esercizio. Le variazioni
nell’interessenza partecipativa del Gruppo in
una società controllata che non comportano la
perdita del controllo sono contabilizzate come
operazioni sul capitale. La tabella seguente riepiloga, relativamente alle società controllate,
le informazioni al 31 dicembre 2015 relative
alla loro denominazione, sede legale e quota
di capitale sociale detenuta direttamente ed
indirettamente dal Gruppo.
Area di consolidamento
ELENCO DELLE IMPRESE CONSOLIDATE
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
include la situazione patrimoniale, economica
e finanziaria della Capogruppo Sofidel S.p.A.
e delle sue controllate italiane ed estere
consolidate integralmente, nel loro insieme
identificate come Gruppo Sofidel. Il bilancio
consolidato al 31 dicembre 2015 comprende le situazioni contabili dell’esercizio 2015
delle società del Gruppo redatte adottando i
medesimi principi contabili della controllante.
Le entità controllate sono quelle entità in cui
il Gruppo detiene il controllo, ovvero quando il
Gruppo è esposto a rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con l’entità, o vanta
dei diritti su tali rendimenti, avendo nel contempo la capacità di influenzarli esercitando il
proprio potere sull’entità stessa. I bilanci delle
entità controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dal momento in cui la controllante
inizia ad esercitare il controllo fino alla data
86
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Denominazione
Valuta
Sede legale
Capitale sociale
(Euro/000)
%
Soci
Euro
Porcari (Italia)
33.000
-
-
Capogruppo
Sofidel S.p.a.
Società controllate consolidate con il metodo integrale
Soffass S.p.a.
Euro
Porcari (Italia)
40.000
100%
Sofidel S.p.a.
Delicarta S.p.a.
Euro
Porcari (Italia)
32.000
100%
Sofidel S.p.a.
Delipapier S.a.s.
Euro
Frouard (Francia)
20.000
100%
Sofidel S.p.a.
Sofidel Kagit
TRY
Honaz/Denizli (Turchia)
10.861
100%
Sofidel S.p.a.
Intertissue L.t.d.
GBP
Swansea, Galles (U.K.)
42.792
100%
Sofidel S.p.a.
Ibertissue S.l.u.
Euro
Bunuel (Spagna)
18.000
100%
Sofidel S.p.a.
Werra Papier Holding G.m.b.H. (*)
Euro
Schmalkalden (Germania)
26
70%
Sofidel S.p.a.
Papyros Paper Mill S.a.
Euro
Katerini (Grecia)
3.860
100%
Sofidel S.p.a.
Sofidel Papir D.o.o.
Kuna
Zagabria (Croazia)
69
100%
Sofidel S.p.a.
Sofidel UK L.t.d.
GBP
Leicester (U.K.)
306
100%
Sofidel S.p.a.
Delitissue Sp.z.o.o.
PLN
Ciechanòw (Polonia)
40.326
100%
Soffass S.p.a.
Sofidel G.m.b.H
Euro
Arneburg (Germania)
Comceh S.A.
RON
Romania
Swedish Tissue A.b.
Euro
Kisa (Svezia)
Sofidel America Corp.
USD
Haines City, Florida (USA)
Sofidel Benelux N.v.
Euro
Werra Papier Wernshausen G.m.b.H.
Thuringer Hygiene Papier G.m.b.H.
25
100%
Soffass S.p.a.
19.824
100%
Delitissue Sp.z.o.o.
Sofidel UK L.t.d.
10
100%
1.162
100%
Sofidel UK L.t.d.
Duffel (Belgio)
62
100%
Swedish Tissue A.b.
Euro
Schmalkalden (Germania)
511
100%
Werra Papier Holding G.m.b.H.
Euro
Schmalkalden (Germania)
30
100%
Werra Papier Holding G.m.b.H.
T.H.P. Logistik G.m.b.H.
Euro
Schmalkalden (Germania)
25
100%
Werra Papier Holding G.m.b.H.
Styx Back Office Services Private L.t.d.
INR
Gurgaon (India)
1
100%
Sofidel UK L.t.d.
N.T.G. Paper Mill L.t.d.
GBP
Lancaster (U.K)
1.798
100%
Sofidel UK L.t.d.
(*) La “Werra Papier Holding G.m.b.H.” possiede azioni proprie pari al 30% del proprio capitale sociale.
IL GRUPPO OGGI
Delicarta
Sofidel GmbH
Soffass
Delitissue
Comceh
Delipapier S.a.s.
Swedish Tissue
Sofidel Benelux
Sofidel UK**
Sofidel Kagit
Sofidel America Corp.
Sofidel
Intertissue
Ibertissue
Papyros
70%
Sofidel Papir
Werra Papier
Werra Holding
THP
*
THP Logistik
La percentuale di partecipazione è del 100% salvo ove diversamente indicato.
* 30% azioni proprie. **Sofidel UK detiene inoltre il 100% della Styx Back Office (in liquidazione) e il 100% della NTG Paper Mill (società dormiente).
Si precisa che la Capogruppo non possedeva alla data di chiusura dell’esercizio azioni proprie né azioni della stessa erano possedute da altre imprese del Gruppo,
neanche per interposta persona. La società “Sofidel S.p.a.” non detiene sedi secondarie con rappresentanza stabile.
87
VARIAZIONI NELL’AREA DI CONSOLIDAMENTO
Rispetto all’esercizio passato non ci sono
variazioni nell’area di consolidamento; si fa
comunque presente che nell’esercizio in
commento sono state effettuate operazioni
straordinarie che hanno interessato società
già consolidate e precisamente:
−− la “LPC U.K. Lt.d.” e la “Kamms Paper
Mill L.t.d.”, precedentemente in liquida-
zione, sono state definitivamente cessate;
−− la“Delipapier G.m.b.H.” è stata incorporata nella “Delisoft G.m.b.H.” che, contestualmente, ha mutato la propria denominazione sociale in “Sofidel G.m.b.H.”;
successivamente all’operazione è stato
risolto il contratto di “project financing
limited recourse” precedente in essere
presso la “Delipapier G.m.b.H.”.
Tali operazioni non hanno avuto impatto sull’area di consolidamento avendo
riguardato tutte le società facenti parte del
Gruppo.
tizzati ma sottoposti ad impairment test
alle condizioni e modalità previste dallo
IAS 36. Qualora dall’eliminazione della
partecipazione emerga una differenza
negativa, questa viene iscritta nel conto
economico;
−− il patrimonio netto ed il risultato d’esercizio di competenza dei soci di minoranza (i.e. “di terzi”) vengono evidenziati
separatamente. In particolare, la quota
di patrimonio netto di spettanza di terzi
viene esposta in un’apposita voce dello
stato patrimoniale consolidato, mentre
il risultato dell’esercizio di competenza
di terzi viene evidenziato nel conto economico;
−− gli utili e le perdite conseguenti ad operazioni tra società del Gruppo ancora
inclusi nel patrimonio, diverse dai lavori
in corso su ordinazione, vengono eliminati, così come i crediti, i debiti, i costi,
i ricavi e gli effetti di tutte le operazioni
intercorse tra le stesse società, anche
se iscritti nei conti d’ordine;
−− i dividendi eventualmente distribuiti
vengono eliminati dal conto economico
ed imputati alle riserve del patrimonio
netto consolidato, come pure le coperture di perdite fra le società incluse
nell’area di consolidamento e le relative
svalutazioni;
−− le rettifiche di valore e gli accantonamenti effettuati in esclusiva applicazione
di norme tributarie, ove presenti, vengono eliminati, salvo i casi in cui gli stessi
siano irrilevanti ai fini dell’informativa
che deve fornire il presente documento;
−− vengono infine rilevati a conto economico, con contropartita i fondi per rischi ed
oneri, gli effetti fiscali differiti, sia attivi
che passivi, conseguenti alle predette
rettifiche.
Nello specifico, le rettifiche più significative sono desumibili dal prospetto di riconciliazione del patrimonio netto e dell’utile
dell’esercizio della capogruppo con quello
consolidato, meglio dettagliato nella nota
(14) del presente documento.
METODO DI CONSOLIDAMENTO
I bilanci delle società incluse nell’area di
consolidamento sono stati tutti consolidati
con il metodo dell’integrazione globale.
Tale tecnica di consolidamento comporta le
seguenti rettifiche:
−− gli elementi dell’attivo e del passivo,
nonché i costi ed i ricavi delle società
incluse nell’area di consolidamento vengono ripresi integralmente, a prescindere dalla relativa percentuale di partecipazione;
−− il valore di carico delle partecipazioni
nelle stesse società viene eliminato a
fronte delle corrispondenti frazioni di
patrimonio netto. L’eventuale differenza
tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto contabile delle partecipate al
momento dell’acquisizione della partecipazione, se positiva, viene allocata
alle specifiche attività delle società acquisite sulla base dei loro valori correnti
alla data di acquisizione e, per la parte
residua, qualora ne sussistano i presupposti, alla voce “Avviamento”. In questo
caso, tali importi non vengono ammor-
Conversione dei bilanci in valuta estera
Il bilancio consolidato è presentato in Euro.
Ciascuna impresa del Gruppo definisce la
propria valuta funzionale, che è utilizzata
per valutare le voci comprese nei singoli
bilanci.
I bilanci delle società estere espressi in valuta diversa dall’Euro sono convertiti in Euro
con le seguenti modalità:
−− le voci del conto economico sono convertite ai cambi medi del periodo, mentre le voci della situazione patrimoniale-finanziaria sono convertite ai cambi
correnti di fine periodo ad esclusione
88
del patrimonio netto (compreso il risultato dell’esercizio);
−− le voci del patrimonio netto, incluso il risultato dell’esercizio, sono convertite a
cambi storici di formazione;
−− la differenza di traduzione derivante da
tale processo di conversione è iscritta
nel patrimonio netto consolidato alla
voce “Riserva di traduzione” che viene
classificata all’interno della voce Altre
riserve;
−− al momento della dismissione di una
società estera, le differenze di cambio
cumulate in tale riserva, e relative alla
società ceduta, sono imputate al conto
economico.
I tassi di cambio utilizzati per la determinazione del controvalore in Euro dei bilanci
espressi in valuta estera delle società controllate (valuta per 1 Euro) sono riportati nella tabella che segue.
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Cambi medi per l’esercizio
Valuta
PLN (Zloty Polonia)
GBP (Sterlina G.B.)
Cambi di fine periodo al 31 dicembre
2015
2014
2015
2014
4,1828
4,1845
4,2639
4,2732
0,7789
0,726
0,8064
0,734
TRY (LIRA TURCHIA)
3,0218
2,907
3,1765
2,832
RON (Leu Romania)
4,4452
4,4443
4,524
4,4828
Kuna (Croazia)
USD (Dollaro USA)
Si precisa al riguardo che:
−− la società svedese (“Swedish Tissue
A.B.”) ha definito l’Euro come propria
7,614
7,6346
7,638
7,658
1,1096
1,3288
1,0887
1,2141
valuta funzionale;
−− per la “Styx Back Office Services Private L.t.d.” con sede in India è stato
utilizzato un unico cambio per il conto
economico e per lo stato patrimoniale,
vista l’esiguità degli importi.
mulato e le perdite per riduzione di valore
accumulate) delle parti di macchinari e impianti sostituiti è rilevato a conto economico al momento della loro sostituzione.
Le spese di manutenzione e riparazione,
che non siano suscettibili di valorizzare e/o
prolungare la vita residua dei beni, sono
spesate nell’esercizio in cui sono sostenute; in caso contrario vengono capitalizzate.
Le attività materiali sono esposte al netto
dei relativi ammortamenti accumulati e di
eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito.
L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene
per l’impresa.
Le vite utili delle principali classi di attività
materiali sono le seguenti:
Criteri di valutazione
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
Le attività materiali sono rilevate al costo
storico, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per cui è
stato acquistato. Tale voce include i costi
per la sostituzione di parte di macchinari e
impianti nel momento in cui sono sostenuti
se conformi ai criteri di rilevazione. Il valore
netto (il costo meno l’ammortamento accuDescrizione
Aliquota
Complessi immobiliari
3%-5,5%
Macchinari e impianti generici
9%
Macchinari e impianti specifici della trasformazione
vita utile residua periziata
Macchinari e impianti specifici della cartiera
vita utile residua periziata
Attrezzature varie industriali
25%
Automezzi e mezzi di trasporto
20%
Autovetture
25%
Macchine elettroniche
20%
Mobili e arredi
12%
Opere idrauliche fisse (centrale idroelettrica)
1%
Condotte forzate (centrale idroelettrica)
4%
Macchinario (centrale idroelettrica)
7%
Rete distribuzione (centrale idroelettrica)
8%
Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono riesaminati con periodicità annuale ed eventuali
cambiamenti, se necessari, sono apportati
con applicazione prospettica.
Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differente vita utile, tali com-
ponenti sono contabilizzate separatamente.
I terreni, sia liberi da costruzione sia annessi
a fabbricati, sono rilevati separatamente e
non sono ammortizzati in quanto elementi a
vita utile indefinita.
Al momento della vendita o quando non
sussistono benefici economici futuri, attesi
dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal
bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione
e il valore di carico) viene rilevata a conto
economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Le attività rientranti in tali fattispecie, consistono in terreni e/o fabbricati (o parti di fabbricati) detenuti dal proprietario o dal locatario nell’ambito di un contratto di locazione
finanziaria o operativa al fine di concederli in
locazione ad altri per beneficiare dei relativi
canoni, ovvero al fine di beneficiare di un
incremento di valore del bene, a meno che
tali immobili:
−− siano utilizzati nell’ambito della produ-
INVESTIMENTI IMMOBILIARI
Le immobilizzazioni detenute a fini di reddito e non a uso strumentale sono classificate in un’apposita classe denominata “Investimenti immobiliari”, secondo lo IAS 40, e
sono contabilizzate al costo.
89
zione, nella fornitura di beni e servizi,
ovvero per scopi amministrativi;
−− siano detenuti per la vendita nell’ambito
della normale gestione dell’attività.
La vita utile degli investimenti immobiliari
del Gruppo è dal 3% al 5,5%.
di interesse costante sul saldo residuo del
debito. Gli oneri finanziari sono imputati direttamente a conto economico.
I beni in locazione capitalizzati sono ammortizzati sulla base della vita utile stimata del
bene. Nel caso non esista la certezza ragionevole che il Gruppo otterrà la proprietà del
bene alla fine del contratto, l’ammortamento viene applicato sul lasso temporale più
breve fra la vita utile stimata del bene e la
durata del contratto di locazione.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene
sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate
come locazioni operative e i relativi costi
rilevati a conto economico lungo la durata
del contratto.
LOCAZIONE FINANZIARIA ED OPERATIVA
I contratti di locazione finanziaria, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti
i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà
del bene locato, sono capitalizzati alla data
di inizio della locazione al valore equo del
bene locato o, se minore, al valore attuale
dei canoni. I canoni sono ripartiti pro quota fra quota di capitale e quota interessi in
modo da ottenere l’applicazione di un tasso
AGGREGAZIONI AZIENDALI ED AVVIAMENTO
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate usando il metodo dell’acquisto. Questo
richiede la rilevazione a valore equo delle attività identificabili (incluse le attività immateriali a vita definita ed indefinita precedentemente non riconosciute) e delle passività
identificabili (incluse le passività potenziali
ed escluse le ristrutturazioni future) dell’azienda acquistata.
L’ avviamento acquisito in un’aggregazione
aziendale è inizialmente misurato al costo
rappresentato dall’eccedenza del costo
dell’aggregazione aziendale rispetto alla
quota di pertinenza del valore equo netto
delle attività, passività e passività potenziali
identificabili (dell’acquisita). Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette
della controllata acquisita, la differenza è
rilevata nel conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è
valutato al costo al netto delle perdite di va-
lore accumulate.
Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avviamento acquisito in
un’aggregazione aziendale è allocato, dalla
data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa che si prevede
benefici delle sinergie dell’aggregazione, a
prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate
a tali unità.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in
più fasi, la società ricalcola il fair value della
partecipazione precedentemente detenuta
e rileva nel conto economico l’eventuale
utile o perdita risultante.
L’ avviamento è verificato per perdite di
valore almeno una volta l’anno e, più frequentemente, quando le circostanze fanno
ritenere che il valore di iscrizione potrebbe
essere soggetto a perdite di valore.
La perdita di valore sull’avviamento è de-
terminata valutando il valore recuperabile
dell’unità generatrice di flussi finanziari (o
gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) a cui l’avviamento è riconducibile.
Laddove il valore recuperabile dell’unità
generatrice di flussi finanziari è minore del
valore contabile dell’unità generatrice di
flussi finanziari a cui l’avviamento è stato
allocato, viene rilevata una perdita di valore.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità
dismette parte delle attività di tale unità,
l’avviamento associato all’attività dismessa
è incluso nel valore contabile dell’attività
quando si determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con
l’attività dismessa è determinato sulla base
dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di
flussi finanziari.
gazione di imprese sono iscritte al valore
equo definito alla data di acquisizione, se
tale valore può essere determinato in modo
attendibile.
Le attività immateriali a vita utile definita
sono ammortizzate a quote costanti lungo
la loro vita utile stimata; la vita utile viene ri-
esaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono
apportati con applicazione prospettica.
ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA DEFINITA
Le attività immateriali a vita definita sono
iscritte nell’attivo al costo di acquisto quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il
costo dell’attività può essere determinato
in modo attendibile. Le attività immateriali
acquisite attraverso operazioni di aggreDescrizione
90
La vita utile delle principali classi di attività
immateriali sono le seguenti:
Aliquota
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
5 anni
Marchi (a vita utile definita)
10 anni
Software
5 anni
Diritto di enfiteusi
5 anni
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Costi di sviluppo
I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad
un determinato progetto sono capitalizzati
solo quando il Gruppo può dimostrare la
possibilità tecnica di completare l’attività
immateriale in modo da renderla disponibile per l’uso o per la vendita, la propria
intenzione di completare detta attività per
usarla o venderla, le modalità in cui essa genererà probabili benefici economici futuri, la
disponibilità di risorse tecniche, finanziarie
o di altro tipo per completare lo sviluppo e
la sua capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all’attività durante il
suo sviluppo. Durante il periodo di sviluppo,
l’attività è riesaminata annualmente ai fini
della rilevazione di eventuali perdite di valore. Successivamente alla rilevazione iniziale, i costi di sviluppo sono valutati al costo
decrementato di ogni eventuale ammorta-
mento o perdita accumulata. L'ammortamento dell’attività inizia nel momento in cui
lo sviluppo si è completato e l’attività è disponibile all’uso. È ammortizzato con riferimento al periodo in cui si prevede che il progetto collegato genererà ricavi per il Gruppo.
Durante il periodo in cui l’attività non è ancora in uso sarà riesaminato annualmente per rilevare eventuali perdite di valore.
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno
La voce “Diritti di brevetto industriale e di
utilizzazione delle opere dell’ingegno” è
costituita quasi interamente dai costi sostenuti per l’acquisto e/o la registrazione di
brevetti da parte della “Delicarta S.p.a.” e
della “Sofidel Kagit”.
Concessioni, diritti licenze e marchi similari
La voce in esame si riferisce ai diritti delle licenze del software gestionale S.A.P. ed i costi sostenuti, da parte della “Soffass S.p.a.”,
per l’acquisizione avvenuta nel 2013 dei
marchi Thirst Pockets®, Kittensoft®, Nouvelle® e dei marchi Le Trèfle®, Softis® e
Sopalin®. I costi di acquisto dei diritti sono
ammortizzati in un arco temporale durante
la vita utile dell’attività acquisita, che generalmente risulta in 5 anni per i diritti mentre
i marchi presentano una vita utile indefinita
e sono verificati per perdite di valore almeno una volta l’anno, e comunque quando le
circostanze indichino che vi possa essere
una perdita di valore.
La perdita di valore sui marchi è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità
generatrice di flussi finanziari (o gruppo di
unità generatrice di flussi finanziari) a cui i
marchi sono riconducibili. Laddove il valore
recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari è minore del valore contabile
dell’unità generatrice di flussi finanziari a
cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore.
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI E ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
Tali attività sono valutate secondo il criterio
del costo ammortizzato usando il metodo
del tasso di sconto effettivo al netto di ogni
accantonamento per perdita di valore.
Il costo ammortizzato è calcolato prendendo in considerazione ogni sconto o premio
di acquisto e include le commissioni che
sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione.
i costi stimati per realizzare la vendita. Le
materie prime ed i materiali di consumo
sono iscritti al costo di acquisto, inclusi gli
oneri accessori. I prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e prodotti finiti sono
iscritti in base ai costi di produzione di diretta imputazione e a una quota dei costi indi-
retti di produzione sostenuti nell’esercizio e
ragionevolmente imputabili ai prodotti.
Il valore delle rimanenze viene rettificato,
ove necessario, tramite iscrizione di un apposito fondo svalutazione per tenere conto
di fattori di obsolescenza.
l’effetto dell’applicazione del costo ammortizzato, e ridotti in caso di perdite di valore. Inoltre, sono adeguati al loro presumibile valore
di realizzo mediante l’iscrizione di un apposito fondo rettificativo. I crediti in valuta di-
versa dalla moneta funzionale sono iscritti al
tasso di cambio del giorno dell’operazione e,
successivamente, convertiti al cambio di fine
anno. L’utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.
RIMANENZE
Le rimanenze di magazzino sono valutate al
minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del
costo medio ponderato, e il valore netto di
realizzo. Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal prezzo di vendita stimato
dedotti i costi stimati di completamento e
CREDITI COMMERCIALI
I crediti sono iscritti inizialmente al fair value,
che, generalmente, corrisponde al valore nominale e, successivamente, valutati al costo
ammortizzato, salvo il caso in cui la breve
durata del credito faccia ritenere trascurabile
ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI ED ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE
Sono iscritte inizialmente al valore equo e
successivamente valutate secondo il costo
ammortizzato.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono i valori
numerari, ossia quei valori che possiedono i
requisiti della disponibilità a vista o a brevissimo termine, del buon esito e dell’assenza
di spese per la riscossione. Le disponibilità
in valuta estera sono convertite ai cambi di
fine esercizio.
91
FINANZIAMENTI
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, sono inizialmente
iscritte al fair value del corrispettivo ricevuto,
al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’emissione della passività finanziaria stessa; successivamente ven-
gono valutate al costo ammortizzato usando
il metodo del tasso di interesse effettivo
come previsto dal paragrafo 47 dello IAS 39.
del tutto rimborsato, per esempio nel caso
di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta
praticamente certo. In tal caso, nel conto
economico il costo dell’eventuale accantonamento è presentato al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo.
Se l’effetto di attualizzazione del valore
del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove
adeguato, i rischi specifici delle passività.
Quando viene effettuata l’attualizzazione,
l’incremento dell’accantonamento dovuto
al trascorrere del tempo è rilevato come
onere finanziario.
FONDI PER RISCHI ED ONERI
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far
fronte a un’obbligazione attuale (legale o
implicita) risultante da un evento passato, è
probabile un’uscita di risorse per far fronte
a tale obbligazione ed è possibile effettuare
una stima affidabile del suo ammontare.
Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o
TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE
I benefici dovuti successivamente alla
cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica
in piani a contribuzione definita o in piani a
benefici definiti.
Nei piani a contribuzione definita, l’obbligazione legale o implicita dell’impresa è
limitata all’ammontare dei contributi da
versare: di conseguenza il rischio attuariale ed il rischio di investimento ricadono sul
dipendente.
Nei piani a benefici definiti l’obbligazione
dell’impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti:
conseguentemente il rischio attuariale e di
investimento ricadono sull’impresa.
L’obbligazione netta del Gruppo derivante
da piani a benefici definiti viene calcolata
separatamente per ciascun piano stimando
l’importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell’attività prestata nell’esercizio corrente e nei
precedenti esercizi; tale beneficio viene
attualizzato per calcolare il valore attuale (il
cosiddetto “Projected Unit Credit Method”,
P.U.C.M.). Gli utili e le perdite attuariali sono
rilevati direttamente nel conto economico
complessivo, così come previsto dallo IAS
19.
La valutazione attuariale della passività è
stata affidata da un attuario indipendente.
Il Gruppo presenta piani a benefici definiti
in Italia, Francia, Grecia, Turchia e Romania.
sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli
strumenti finanziari non quotati, utilizzando
specifici modelli e tecniche di valutazione
(principalmente basate sul present value)
generalmente accettate dalle prassi di mercato che massimizzano input osservabili sul
mercato.
In conformità con il principio contabile internazionale IFRS 13, il Gruppo include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA)
che proprio (Debit Valuation Adjustment o
DVA), al fine di poter effettuare l’aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura
del rischio controparte.
Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di
una passività nell’ambito di una transazione
ordinaria posta in essere tra operatori di
mercato, alla data di valutazione.
La valutazione al fair value suppone che
l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel
mercato principale, ossia nel mercato in cui
ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che
la transazione abbia luogo nel mercato più
vantaggioso al quale l’entità ha accesso.
Il fair value di un’attività o di una passività
è determinato considerando le assunzioni
che i partecipanti al mercato prenderebbero in considerazione per definire il prezzo
dell’attività o della passività, assumendo
che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico.
Nella valutazione del fair value delle attività
STRUMENTI FINANZIARI
Gli strumenti finanziari sono inizialmente
rilevati al valore equo e, successivamente
all’iscrizione iniziale, sono valutati in relazione alla classificazione, come previsto dallo
IAS 39.
Per le attività finanziarie tale trattamento è
differenziato tra le categorie:
−− Attività finanziarie al valore equo con
variazioni imputate a conto economico;
−− Investimenti detenuti fino a scadenza;
−− Finanziamenti e crediti;
−− Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Con riferimento alle passività finanziarie,
sono invece previste due sole categorie:
−− passività finanziarie al valore equo con
variazioni imputate a conto economico;
−− passività al costo ammortizzato.
Determinazione del fair value di strumenti finanziari
Gli strumenti finanziari derivati sono valutati
al valore di mercato (c.d. fair value). Il fair value degli strumenti finanziari è determinato
92
Fair value measurement
Per tutte le valutazioni al fair value e per la
relativa informativa integrativa, così come
richieste o consentite dai principi contabili
internazionali, il Gruppo applica l’IFRS 13.
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
e delle passività, il Gruppo utilizza tecniche
e modelli di valutazione adeguati alle circostanze e per i quali sono disponibili dati
sufficienti per valutare il fair value stesso,
massimizzando l’utilizzo di input osservabili
sul mercato e riducendo al minimo l’utilizzo
di input non osservabili sul mercato.
le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.
In relazione alla natura dei rischi a cui è
esposto, il Gruppo designa i derivati come
strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:
−− fair value hedge, o
−− cash flow hedge.
Per maggiori dettagli sulla natura e l’entità
dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali il Gruppo è esposto si rimanda
alla specifica sezione dei rischi finanziari
contenuta nel presente documento.
Fair value hedge
Il fair value hedge è utilizzato dal Gruppo
nel caso di copertura dell’esposizione al rischio di variazione del fair value, di attività,
passività o impegni irrevocabili, che sono
attribuibili ad un rischio specifico e potrebbero impattare il conto economico.
Le variazioni di fair value di derivati che si
qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a conto
economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell’elemento coperto
che sono attribuibili al rischio coperto.
Se la copertura non soddisfa più i criteri
per l’applicazione dell’hedge accounting,
l’adeguamento del valore contabile dell’elemento coperto, per il quale viene utilizzato
il metodo del tasso d’interesse effettivo, è
ammortizzato a conto economico lungo la
vita residua dell’elemento coperto.
sizioni al rischio tasso di cambio derivanti
da ordini di acquisto di materie prime in
valuta estera.
La quota efficace delle variazioni del fair
value dei derivati che sono designati e si
qualificano in regime di cash flow hedge
è rilevata a patrimonio netto in apposita riserva (Riserva di Cash Flow Hedge). L’utile
o la perdita relativa alla quota di inefficacia
è rilevata immediatamente a conto economico.
Gli ammontari rilevati a patrimonio netto
sono rilasciati a conto economico nel periodo in cui l’elemento coperto si manifesta economicamente impattando il conto
economico (ad esempio, quando avviene
la transazione di acquisto futura oggetto di
copertura).
Alla scadenza dello strumento di copertura
o all’atto della sua vendita, oppure quando
la copertura non soddisfa più i criteri per
l’applicazione dell’hedge accounting, gli
utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono a
patrimonio netto e saranno rilevati a conto
economico quando la transazione futura
sarà definitivamente rilevata a conto economico.
Quando una transazione prevista non è più
ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati
a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
Un derivato è uno strumento finanziario o
un altro contratto:
−− il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un parametro definito (underlying), quale tasso d’interesse, prezzo
di un titolo o di una merce, tasso di
cambio in valuta estera, indice di prezzi
o di tassi, rating di un credito o altra
variabile;
−− che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti
da cui ci si aspetterebbe una risposta
simile a cambiamenti di fattori di mercato;
−− che è regolato ad una data futura.
Gli strumenti derivati sono classificati
come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e
sono classificati come “detenuti per la negoziazione” e valutati al fair value rilevato
a conto economico, ad eccezione di quelli
designati come efficaci strumenti di copertura.
Hedge Accounting
I contratti derivati sono rilevati inizialmente
al costo di transazione alla data di negoziazione del contratto e successivamente
sono rimisurati al loro fair value.
Il metodo di rilevazione degli utili e delle
perdite relativi ad un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale
strumento di copertura, e in tal caso dalla
natura dell’elemento coperto.
L’hedge accounting è applicato ai contratti
derivati stipulati al fine di ridurre i rischi (ad
esempio tasso d’interesse, tasso di cambio, ecc.) quando sono rispettati i criteri
previsti dallo IAS 39.
All’inception della transazione il Gruppo
documenta la relazione tra gli strumenti
di copertura e gli elementi coperti, così
come la propria strategia e gli obiettivi di
risk management. Inoltre il Gruppo documenta, all’inception e successivamente su
base sistematica, la propria valutazione in
base alla quale gli strumenti di copertura
risultano altamente efficaci a compensare
Cash flow hedge
Il cash flow hedge è applicato dal Gruppo
con l’intento di mitigare le esposizioni al
rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un’attività, una passività
o una transazione altamente probabile che
impatterà il conto economico. Tali variazioni sono attribuibili ad un rischio specifico e
potrebbero impattare il conto economico.
Il Gruppo applica il regime di contabilizzazione in cash flow hedge, ad esempio, con
riferimento alle esposizioni al rischio tasso
di interesse derivanti da finanziamenti a
tasso variabile o con riferimento alle espo-
93
RICAVI E COSTI
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo affidabile,
indipendentemente dalla data di incasso.
I ricavi sono valutati al valore equo del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto
dei termini di pagamento contrattualmente
definiti ed escludendo imposte e dazi.
I ricavi e i costi sono esposti secondo il
principio della competenza economica e
sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni
e premi.
I ricavi sono rilevati quando il processo pro-
duttivo dei beni e/o dei servizi è completato, ovvero lo scambio è già avvenuto e,
pertanto, si è verificato il passaggio sostanziale e non solo formale del relativo titolo di
proprietà, e/o il servizio è ultimato.
sono rilevati come ricavi negli esercizi in
modo da essere commisurati ai costi che
intendono compensare.
Nel caso in cui il contributo è correlato ad
una attività (contributi in conto capitale),
l’attività ed il contributo sono rilevati sepa-
ratamente tra le attività e passività per i loro
valori nominali ed il rilascio a conto economico avviene progressivamente lungo la
vita utile attesa dell’attività di riferimento in
quote costanti.
ti sul valore netto delle relative attività e
passività finanziarie, utilizzando il tasso di
interesse effettivo.
gamento, che avviene al momento dell’approvazione della distribuzione da parte
dell’Assemblea degli Azionisti.
−− con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni
in controllate, collegate e joint venture,
nel caso in cui il rigiro delle differenze
temporanee può essere controllato ed
è probabile che esso non si verifichi nel
futuro prevedibile.
Le imposte differite attive sono rilevate
a fronte di tutte le differenze temporanee
deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia
probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali
futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili
e delle attività e passività fiscali portate a
nuovo, eccetto il caso in cui:
−− l’imposta differita attiva collegata alle
differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività
o passività in una transazione che non
è un’aggregazione aziendale e che, al
tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla
perdita calcolati a fini fiscali;
−− con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni
in controllate, collegate e joint venture,
le imposte differite attive sono rilevate
solo nella misura in cui sia probabile che
le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell’immediato futuro e che
vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei
quali le differenze temporanee possano
essere utilizzate.
Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto
nella misura in cui non risulti più probabile
che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto
o parte di tale credito di essere utilizzato.
Le imposte differite attive non riconosciute
sono riesaminate con periodicità annuale
alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato
probabile che l’utile fiscale sia sufficiente a
consentire che tali imposte differite attive
possano essere recuperate.
Le imposte differite attive e passive sono
misurate in base alle aliquote fiscali che ci
si attende siano applicate all’esercizio in
cui tali attività si realizzano o tali passività
si estinguono, considerando le aliquote in
CONTRIBUTI PUBBLICI
I contributi pubblici sono rilevati quando
sussiste la ragionevole certezza che essi
saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi
riferite risultano soddisfatte.
Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (contributi in conto esercizio),
PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
I proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi matura-
DIVIDENDI
Il provento da dividendo è rilevato quando
sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pa-
IMPOSTE SUL REDDITO
Imposte correnti
Le imposte riflettono una stima realistica
del carico fiscale, determinata applicando
la normativa vigente nei Paesi nei quali il
Gruppo esercita la sua attività; il debito per
imposte correnti viene contabilizzato nella
situazione patrimoniale - finanziaria al netto
di eventuali acconti di imposta pagati.
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate sulle
differenze temporanee risultanti alla data di
bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento
per le attività e passività e i valori riportati
a bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate
a fronte di tutte le differenze temporanee
tassabili, ad eccezione delle seguenti fattispecie:
−− le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o
di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione
stessa, non comporti effetti né sull’utile
dell’esercizio calcolato a fini di bilancio
né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini
fiscali;
94
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
vigore e quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono state riclassificate separatamente rispetto alle imposte differite passive laddove non ricorrevano i presupposti previsti dallo IAS 12.
Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono
imputate direttamente a patrimonio netto e
non a conto economico.
Imposta sul valore aggiunto
I ricavi, i costi e le attività sono rilevati al
netto delle imposte sul valore aggiunto ad
eccezione del caso in cui tale imposta applicata all’acquisto di beni o servizi risulti
indetraibile, nel qual caso essa viene rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte della voce di costo rilevata a
conto economico.
L’ammontare netto delle imposte indirette
sulle vendite e sugli acquisti che possono
essere recuperate da o pagate all’Erario è
incluso a bilancio nelle altre attività o passività correnti a seconda del segno del saldo
alla data di bilancio.
Note alle voci patrimoniali
NOTA (1): IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
I movimenti del costo storico, del fondo ammortamento ed il valore netto contabile del-
la voce “Immobili, impianti e macchinari”
al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014
ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel
seguente prospetto:
Movimenti del costo storico
Descrizione
Saldo al 1/1/2014
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Immob.
in corso
e acconti
Altri beni
TOTALE
538.006
1.165.756
13.082
44.391
39.502
10.033
55.353
30
149
(65.669)
(104)
Incrementi
5.517
22.949
999
7.765
120.003
157.233
Differenza di traduzione
7.853
22.581
51
517
1.663
32.665
(91)
(17.923)
(18)
(1.942)
(1.373)
(21.347)
Riclassifiche
Decrementi
Altri movimenti
Saldo al 31/12/2014
1.800.737
-
1.696
(12)
59
-
1.743
561.319
1.250.411
14.132
50.939
94.125
1.970.926
Riclassifiche
21.428
56.225
1.223
501
(79.404)
(27)
Incrementi
29.995
63.298
590
5.434
85.630
184.947
Diff. di traduzione
7.744
22.663
78
541
1.457
32.483
Decrementi
(248)
(20.105)
(114)
(2.399)
(513)
(23.379)
Altri movimenti
SALDO AL 31/12/2015
(1.434)
(14.440)
-
-
-
(15.874)
618.804
1.358.051
15.910
55.016
101.295
2.149.076
Altri beni
Immob.
in corso
e acconti
Ammortamenti e perdite di valore
Descrizione
Saldo al 1/1/2014
Ammortamento dell'esercizio
Dismissioni
Diff. di traduzione
Altri movimenti
Saldo al 31/12/2014
Ammortamento dell'esercizio
Attrezzature
industriali e
commerciali
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
(197.738)
(584.555)
(9.646)
(31.397)
-
(823.336)
(24.716)
(69.952)
(1.294)
(4.720)
-
(100.682)
5
6.740
16
1.524
-
8.285
(1.343)
(5.532)
(33)
(234)
-
(7.142)
TOTALE
51
297
37
(57)
-
328
(223.741)
(653.003)
(10.920)
(34.883)
-
(922.547)
(110.589)
(27.454)
(76.179)
(1.446)
(5.510)
-
Svalutazioni
256
-
-
-
-
256
Dismissioni
130
11.124
74
2.046
-
13.374
(1.567)
(5.378)
(34)
(259)
-
(7.238)
(7)
8
-
-
-
1
(120)
11.117
-
-
-
10.997
(252.503)
(712.311)
(12.326)
(38.607)
-
(1.015.747)
Differenza di traduzione
Riclassifiche
Altri movimenti
SALDO AL 31/12/2015
95
Valore netto contabile
Descrizione
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Costo storico
Attrezzature
industriali e
commerciali
Immob.
in corso
e acconti
Altri beni
TOTALE
538.006
1.165.756
13.082
44.391
39.502
1.800.737
(197.738)
(584.555)
(9.646)
(31.397)
-
(823.336)
Valore contabile al 1/1/2014
340.268
581.200
3.436
12.995
39.502
977.401
Costo storico
561.319
1.250.411
14.132
50.939
94.125
1.970.926
(223.741)
(653.003)
(10.920)
(34.883)
-
(922.547)
337.578
597.409
3.213
16.055
94.125
1.048.379
Amm.ti cumulati
Amm.ti cumulati
Valore contabile al 31/12/2014
Costo storico
Amm.ti cumulati
618.804
1.358.051
15.910
55.016
101.295
2.149.076
(252.503)
(712.311)
(12.326)
(38.607)
-
(1.015.747)
366.301
645.740
3.584
16.410
101.295
1.133.329
VALORE CONTABILE AL 31/12/2015
Segue il dettaglio dei beni detenuti attraverso contratti di leasing finanziario, il cui importo è già ricompreso nelle voci sopra:
31/12/2015
Descrizione
Costo
storico
Fondo
amm.to
Fabbricati
6.177
Impianti e macchinari
7.667
13.844
TOTALE
Le immobilizzazioni in leasing si riferiscono
principalmente ad immobili e impianti fotovoltaici.
Nello specifico:
−− i terreni e fabbricati sono formati dai
complessi immobiliari industriali di proprietà delle diverse società del Gruppo,
ad esclusione di quelli detenuti come
investimento, riclassificati nella voce
“Investimenti immobiliari”;
−− gli impianti e macchinari sono formati
dagli impianti generici e specifici, rappresentati questi ultimi dalle linee per la
produzione di bobine di carta tissue e
dalle linee per la loro trasformazione in
prodotti finiti;
−− le attrezzature industriali e commerciali
sono formate, prevalentemente, da attrezzature varie di supporto agli impianti
della produzione;
−− gli altri beni sono formati, in prevalenza,
da macchine elettroniche, automezzi e
31/12/2014
01/01/2014
Valore
netto
Costo
storico
Fondo
amm.to
Valore
netto
Costo
storico
Fondo
amm.to
Valore
netto
(4.356)
1.821
6.177
(4.017)
(1.879)
5.788
7.667
(1.189)
2.160
6.177
(3.677)
2.500
6.478
5.467
(393)
(6.235)
7.609
13.844
(5.206)
8.638
5.074
11.644
(4.070)
7.574
mezzi di trasporto interno, mobili e arredi, ubicati presso le società del Gruppo
che si occupano della produzione e/o
della trasformazione;
−− le immobilizzazioni in corso ed acconti
si riferiscono principalmente ad investimenti in corso di realizzazione.
La voce terreni comprende, tra l’altro, le
pertinenze fondiarie degli stabilimenti ed i
terreni su cui insistono i fabbricati.
Negli anni passati il Gruppo ha beneficiato
di contributi pubblici nazionali sulle attività
materiali.
Le attività materiali sono state iscritte al
loro valore di acquisizione ed il valore del
contributo è stato riscontato alla voce altre
passività correnti e non correnti (per la quota di competenza di oltre 12 mesi).
Successivamente, la quota di competenza
dell’esercizio è stata imputata a conto economico in quote costanti lungo la vita utile
attesa dell’attività di riferimento.
Alla data del 31 dicembre 2015, residuano
risconti passivi per tali contributi per complessivi 42.593.
Come previsto dalla procedura di analisi
degli indicatori di impairment, di cui il Gruppo si è dotato, a fine anno è stata valutata
l’eventuale presenza di indicatori di impairment rintracciabili tramite fonti interne o
fonti esterne di informazione.
Tipicamente le fonti esterne possono essere costituite da modifiche nel contesto tecnologico, economico e legale in cui opera,
mentre le fonti interne sono rappresentate
dalle strategie aziendali che posso cambiare
o meno la destinazione di utilizzo dei beni.
Dalle analisi effettuate non sono emersi
indicatori di impairment su tale voce di bilancio.
le della voce “Investimenti immobiliari” al
31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed
al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
NOTA (2): INVESTIMENTI IMMOBILIARI
I movimenti del costo storico, del fondo
ammortamento ed il valore netto contabiDescrizione
Movimenti
costo storico
2014
Amm.ti
2014
Saldo al
31/12/2014
Movimenti
costo storico
2015
Amm.ti
2015
Saldo al
31/12/2015
Costo storico
11.584
-
-
11.584
-
-
11.584
Ammortamenti e perdite di valore
(3.684)
-
(216)
(3.900)
-
(216)
(4.116)
VALORE NETTO CONTABILE
96
Saldo al
1/1/2014
7.900
7.685
7.469
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Si fa presente che il fair value dei singoli immobili inclusi nella voce in analisi sono più
che capienti rispetto al valore netto contabile.
Si precisa altresì che i fitti attivi generati dai
singoli immobili ammontano a complessivi
603.
Come previsto dalla procedura di analisi
degli indicatori di impairment, di cui il Gruppo si è dotato, a fine anno è stata valutata
l’eventuale presenza di indicatori di impairment rintracciabili tramite fonti interne o
fonti esterne di informazione.
Tipicamente fonti esterne possono essere
costituite da modifiche nel contesto tec-
nologico, economico e legale in cui opera,
mentre le fonti interne sono rappresentate
dalle strategie aziendali che posso cambiare
o meno la destinazione di utilizzo dei beni.
Dalle analisi effettuate non sono emersi
indicatori di impairment su tale voce di bilancio.
le della voce “Avviamento” al 31 dicembre
2015, al 31 dicembre 2014 ed al 1° gennaio
2014 sono evidenziati nel seguente prospetto.
NOTA (3): AVVIAMENTO
I movimenti del costo storico, del fondo
ammortamento ed il valore netto contabiMovimenti del costo storico
Descrizione
Avviamento
Saldo al 1/1/2014
65.642
Differenza di traduzione
6.438
Saldo al 31/12/2014
72.080
Incrementi
31.901
Differenza di traduzione
6.772
SALDO AL 31/12/2015
110.753
Ammortamenti e perdite di valore
Descrizione
Avviamento
Saldo al 1/1/2014
(21.675)
Differenza di traduzione
(902)
Saldo al 31/12/2014
(22.577)
Differenza di traduzione
(780)
SALDO AL 31/12/2015
(23.357)
Valore netto contabile
Descrizione
Avviamento
Costo storico
65.642
Ammortamenti cumulati
(21.675)
Saldo al 1/1/2014
43.967
Costo storico
72.080
Ammortamenti cumulati
(22.577)
Saldo al 31/12/2014
49.503
Costo storico
110.753
Ammortamenti cumulati
(23.357)
SALDO AL 31/12/2015
Per il contenuto della voce si rinvia a quanto
di seguito meglio analizzato.
87.396
Gli avviamenti e le altre attività a vita utile
indefinita iscritti in bilancio sono sottoposti
annualmente alla verifica sulla perdita di
valore.
NOTA (4): MARCHI E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI
I movimenti del costo storico, del fondo
ammortamento ed il valore netto contabile
della voce “Marchi e altre attività immateriali” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre
2014 ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati
nel seguente prospetto.
Movimenti del costo storico
Descrizione
Saldo al 1/1/2014
Riclassifiche
Incrementi
Licenze, diritti e marchi
Immobilizzazioni
in corso
Altre immob.
immateriali
TOTALE
59.759
504
5.558
415
(413)
-
65.821
2
1.268
585
-
1.853
97
Descrizione
Licenze, diritti e marchi
Immobilizzazioni
in corso
Altre immob.
immateriali
TOTALE
Differenza di traduzione
433
-
(8)
425
Decrementi
(31)
-
(5)
(36)
Altri movimenti
Saldo al 31/12/2014
Riclassifiche
Incrementi
Differenza di traduzione
Decrementi
Altri movimenti
SALDO AL 31/12/2015
(45)
(481)
-
(526)
61.799
195
5.545
67.539
780
(815)
63
28
1.470
272
1.298
3.040
464
-
(16)
448
(591)
-
(468)
(1.059)
(499)
481
-
(18)
63.424
133
6.421
69.978
Ammortamenti e perdite di valore
Descrizione
Saldo al 1/1/2014
Licenze, diritti e marchi
Immobilizzazioni
in corso
Altre immob.
immateriali
TOTALE
(16.993)
-
(1.070)
(18.064)
(1.812)
-
(1.054)
(2.866)
31
-
198
229
(12)
-
8
(4)
92
-
(194)
(101)
(18.694)
-
(2.112)
(20.806)
(1.547)
-
(1.153)
(2.700)
Dismissioni
5
-
26
32
Differenza di traduzione
6
-
1
82
-
(20.148)
-
Ammortamento dell'es.
Dismissioni
Differenza di traduzione
Altri movimenti
Saldo al 31/12/2014
Ammortamento dell'es.
Altri movimenti
SALDO AL 31/12/2015
7
82
(3.237)
(23.385)
Altre immob.
immateriali
TOTALE
Valore netto contabile
Descrizione
Costo storico
Licenze, diritti e marchi
Immobilizzazioni
in corso
59.759
504
5.558
65.821
(16.993)
-
(1.070)
(18.064)
Saldo al 1/1/2014
42.766
504
4.488
47.757
Costo storico
61.799
195
5.545
67.539
(20.806)
Amm.ti cumulati
(18.694)
-
(2.112)
Saldo al 31/12/2014
Amm.ti cumulati
43.105
195
3.433
46.734
Costo storico
63.424
133
6.421
69.978
(20.148)
-
(3.237)
(23.385)
43.275
132
3.183
46.590
Amm.ti cumulati
SALDO AL 31/12/2015
La voce “Licenze, Diritti e marchi” è costituita quasi interamente dai costi sostenuti
per l'acquisto di marchi a vita utile indefinita
oltre a quelli relativi all’acquisto di licenze
software e per l’acquisto e/ o la registrazione di brevetti.
La voce “Altre immobilizzazioni immateriali” è formata principalmente dalle liste di
clientela acquisite negli ultimi anni.
IMPAIRMENT TEST DELL’AVVIAMENTO E DEI MARCHI A VITA UTILE INDEFINITA
Di seguito sono elencati i valori contabili
alle date di riferimento della voce in analisi
Descrizione
(‘CGU’ - Cash Generating Units):
1/1/2014
31/12/2014
Avviamento CGU United Kingdom
5.576
5.968
6.333
Avviamento e marchi CGU America
41.917
47.617
85.591
Marchi CGU Soffass
33.102
33.128
33.093
Marchi CGU Poland
2.093
2.588
2.962
Secondo quanto previsto dallo IAS 36, il
Gruppo deve verificare se esistono riduzioni
98
iscritta nel bilancio e le loro allocazioni alle
specifiche unità generatrici di flussi di cassa
di valore per le attività immateriali con una
vita utile indefinita.
31/12/2015
In particolare, è stata valutata la recuperabilità del valore residuo della voce “Avvia-
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
mento” e dei “Marchi” al fine di assicurare
che lo stesso non sia iscritto in bilancio ad
un valore superiore rispetto a quello recuperabile.
Il criterio per determinare il valore recuperabile, in applicazione alla metodologia prevista dallo IAS 36 (“Discounted cash-flow
analysis” o D.C.F.), si basa sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri delle CGU oggetto di analisi relativamente ad un periodo
esplicito, nonché sull’attualizzazione di un
flusso di cassa perpetuo (“Terminal Value”).
Il Terminal Value rappresenta il valore attuale di tutti i flussi di cassa attesi dopo il periodo di previsione esplicita ed è determinato
con il metodo della rendita perpetua ad un
tasso di crescita (“g”) di lungo periodo.
La Discounted cash-flow analysis si fonda
sui flussi di cassa risultanti dai piani approvati dal Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo “Sofidel S.p.a.”.
Tali piani riflettono le aspettative del management relative all’andamento del mercato
di riferimento, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile sulle condizioni economiche previste nel periodo di piano.
Si procede, di seguito, con l’analisi delle
singole CGU.
Avviamento CGU United Kingdom
Nel mese di novembre 2013 “Sofidel U.K.
L.t.d.” ha acquisito le azioni della società
“N.T.G. Paper Mill Lt.d.”, composta da un
plant di cartiera, sito nella zona di Lancaster.
Successivamente è stata effettuata un’operazione di conferimento delle attività e passività della società “N.T.G. Paper Mill L.t.d.”
nella “Sofidel U.K. Lt.d.” che ha comportato
l’iscrizione di un avviamento di sterline inglesi 2.723 (pari a 3.270 in Euro alla data del 30
novembre 2013).
Nel mese di marzo 2013 il Gruppo ha poi siglato un accordo con la SCA per l’acquisto
dei seguenti elementi:
−− una serie di marchi (Thirst Pockets®, Kittensoft®, Nouvelle®, Inversoft®, Dixcel
PillowSoft®) per il mercato inglese e irlandese, acquisiti dalla società “Soffass
S.p.a.”;
−− un ramo d’azienda nel Regno Unito
(Horwich), relativo a macchinari di converting ed attività circolanti, già predisposto per la produzione dei prodotti con i
marchi sopra indicati, acquisito dalla “Intertissue L.t.d.”;
−− licenza d’uso gratuita di due marchi per
i mercati belga, olandese e lussemburghese e la relativa lista clienti per i suddetti mercati acquisiti dalla “Sofidel Benelux N.v.”.
Le ragioni alla base dell’acquisto del ramo di
azienda di trasformazione basato ad Horwich
sono legate alla volontà di ampliare le quote
di mercato nella “Region U.K.” in quanto tale
area è di interesse per il Gruppo data la marginalità che esprime.
Dall’acquisizione del ramo di azienda è
emerso un avviamento di sterline 2.137 (pari
ad 2.527 Euro alla data del 1° aprile 2013).
L’ avviamento emerso attraverso le sopra indicate aggregazioni aziendali è stato allocato
all’unità generatrice di flussi di cassa corrispondente alla “CGU United Kingdom”.
Tale allocazione deriva dal fatto che entrambi
gli avviamenti sono stati pagati per ottenere
benefici in termini di miglioramento dei margini sui prodotti finiti in seguito al rafforzamento delle sinergie tra la divisione cartiera
e quella di trasformazione in generale nell’area U.K. in quanto le due società presenti
sono strettamente interconnesse.
Il valore recuperabile al 31 dicembre 2014
della CGU United Kingdom risulta pari a sterline inglesi 960.529 (pari ad 1.233.187 Euro).
Le assunzioni principali per la determinazione del valore recuperabile sono di seguito
riportate:
Descrizione
1/1/2014
31/12/2014
813.962
948.663
Tasso di crescita g
1,20%
1,20%
WACC periodo esplicito
6,15%
6,74%
WACC periodo terminale
5,60%
6,09%
Terminal value
Dall’esecuzione del test di impairment non
sono emerse perdite di valore.
L’analisi di sensitività effettuata sul valore recuperabile della CGU al 31 dicembre
2014 al variare del WACC, ha evidenziato
che il valore recuperabile rimane superiore
al valore contabile in un intervallo significativamente ampio; in particolare ricorrono i
presupposti per un “impairment loss” con
un WACC superiore a 24,24% per il periodo
di previsione esplicita e superiore a 23,59%
per l’attualizzazione del terminal value.
Gli amministratori ritengono che qualsiasi
ragionevole variazione delle altre ipotesi
chiave non generi un’eccedenza del valore
contabile sul valore recuperabile.
Ricorrendo i presupposti previsti dallo IAS
36 paragrafo 24, al 31 dicembre 2015 non si
è provveduto ad un nuovo calcolo del recoverable amount.
Il test effettuato alla data del 31 dicembre
2014 evidenziava infatti un valore recuperabile significativamente superiore al valore
contabile, inoltre, le attività e le passività
relative a tale CGU non hanno subito significativamente variazioni da tale data, e, non
sono intervenuti mutamenti nei fatti o nelle
circostanze tali da lasciar presupporre che
una nuova determinazione del valore recuperabile possa risultare inferiore al valore
contabile.
Il Gruppo ha provveduto ad effettuare un
test sui risultati operativi del piano alla base
dell’impairment dell’anno precedente, al
fine di maturare la ragionevole convinzione
che anche il concretizzarsi di scenari avversi
e di difficile realizzazione non avrebbero potuto portare il valore in uso dell’asset ad un
livello inferiore al proprio valore contabile.
Tale analisi ha infatti evidenziato che solo
una stabile riduzione del 85,70% del valore
dell’EBIT potrebbe risolversi in un impairment loss.
99
Avviamento e marchi CGU America
Nel 2012 la “Sofidel U.K. L.t.d.” ha costituito
la “Sofidel America Corp.” al fine di acquisire le azioni della “Cellynne Holding”. Successivamente la Celynne Holding è stata
incorporata nella “Sofidel America Corp.” e
al momento della fusione è stata redatta una
“Purchase Price Allocation” che ha generato
l’iscrizione di un avviamento di dollari americani 65.826 (pari ad 52.197 Euro alla data del
1° settembre 2012).
iti anche i marchi a vita utile indefinita “Heavenly Soft®, “Heavenly Choice Double
Layer”® e “Confidence®”, acquistati nel
2012 dalla “Cellynne Holding”.
Il valore recuperabile della CGU America al
31 dicembre 2015 risulta pari a dollari americani 498.385 (457.780 Euro).
Le assunzioni principali per la determinazione del valore recuperabile sono di seguito
riportate:
Descrizione
1/1/2014
Terminal value
396.917
347.917
Tasso di crescita g
1,20%
1,20%
1,20%
WACC periodo esplicito
4,61%
5,60%
5,06%
WACC periodo terminale
5,31%
5,83%
5,59%
31/12/2014
31/12/2015
443.352
Dall’esecuzione del test di impairment non
sono emerse perdite di valore.
L’analisi di sensitività effettuata sul valore recuperabile della CGU al 31 dicembre 2015 al
variare del WACC, ha evidenziato che il valore recuperabile rimane superiore al valore
contabile in un intervallo significativamente
ampio; in particolare ricorrono i presupposti
per un “impairment loss” con un WACC superiore a 6,36% per il periodo di previsione
esplicita e superiore a 6,89% per l’attualizzazione del terminal value.
Gli amministratori ritengono che qualsiasi ragionevole variazione delle altre ipotesi chiave
non generi un’eccedenza del valore contabile sul valore recuperabile.
Marchi CGU Soffass
I marchi “Softis”®, “Le Trèfle”®, “Sopalin”®, “Thirst Pockets”®, “KittenSoft”® e
“Nouvelle”®, acquistati esternamente, risultano allocati alla “CGU Soffass” in quanto
ritenuta la più piccola CGU che produce flussi indipendenti.
Il valore recuperabile della CGU Soffass al 31
dicembre 2014 risulta pari a 251.946.
Le assunzioni principali per la determinazione del valore recuperabile sono di seguito
riportate:
Descrizione
1/1/2014
31/12/2014
174.982
190.834
Tasso di crescita g
1,20%
1,20%
WACC periodo esplicito
7,63%
7,63%
WACC periodo terminale
6,92%
6,79%
Terminal value
Dall’esecuzione del test di impairment non
sono emerse perdite di valore.
L’analisi di sensitività effettuata sul valore recuperabile della CGU al 31 dicembre 2014 al
variare del WACC, ha evidenziato che il valore recuperabile rimane superiore al valore
contabile in un intervallo significativamente
ampio; in particolare ricorrono i presupposti
per un “impairment loss” con un WACC superiore a 20,03% per il periodo di previsione
esplicita e superiore a 19,19% per l’attualizzazione del terminal value.
Gli amministratori ritengono che qualsiasi ragionevole variazione delle altre ipotesi chiave
non generi un’eccedenza del valore contabile sul valore recuperabile.
Ricorrendo i presupposti previsti dallo IAS 36
paragrafo 24, al 31 dicembre 2015 non si è
100
Nel corso del 2015 è stata perfezionata
un’acquisizione di ramo d’azienda (G.B.C.)
che ha fatto emergere un altro avviamento
di dollari americani 35.398 (pari ad 32.130
Euro alla data del 1° novembre 2015).
L’avviamento è stato allocato alla “CGU
America” in quanto lo scopo strategico
dell’acquisizione era quello di entrare in un
nuovo mercato ovvero quello americano.
Inoltre alla CGU America sono stati attribu-
provveduto ad un nuovo calcolo del recoverable amount.
Il test effettuato alla data del 31 dicembre
2014 evidenziava infatti un valore recuperabile significativamente superiore al valore
contabile, inoltre, le attività e le passività
relative a tale CGU non hanno subito significativamente variazioni da tale data, e, non
sono intervenuti mutamenti nei fatti o nelle
circostanze tali da lasciar presupporre che
una nuova determinazione del valore recuperabile possa risultare inferiore al valore
contabile.
Il Gruppo ha provveduto ad effettuare un
test sui risultati operativi del piano alla base
dell’impairment dell’anno precedente, al fine
di maturare la ragionevole convinzione che
anche il concretizzarsi di scenari avversi e di
difficile realizzazione non avrebbero potuto
portare il valore in uso dell’asset ad un livello
inferiore al proprio valore contabile. Tale analisi ha infatti evidenziato che solo una stabile
riduzione del 71,40% del valore dell’EBIT potrebbe risolversi in un impairment loss.
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Marchi CGU Polonia
Il marchio “Soft&Easy”®, acquistato esternamente, risulta allocato alla “CGU Polonia”
in quanto ritenuta la più piccola CGU che
produce flussi di cassa indipendenti.
Il valore recuperabile della CGU Polonia al 31
dicembre 2014 risulta pari a zloty 1.311.047
(306.807 Euro).
Descrizione
Le assunzioni principali per la determinazione del valore recuperabile sono di seguito
riportate:
1/1/2014
31/12/2014
187.980
211.094
Tasso di crescita g
1,20%
1,20%
WACC periodo esplicito
8,79%
8,43%
WACC periodo terminale
8,13%
7,99%
Terminal value
Dall’esecuzione del test di impairment non
sono emerse perdite di valore.
L’analisi di sensitività effettuata sul valore recuperabile della CGU al 31 dicembre
2014 al variare del WACC, ha evidenziato
che il valore recuperabile rimane superiore
al valore contabile in un intervallo significativamente ampio; in particolare ricorrono i
presupposti per un “impairment loss” con
un WACC superiore a 21,33% per il periodo
di previsione esplicita e superiore a 20,89%
per l’attualizzazione del terminal value.
Gli amministratori ritengono che qualsiasi
ragionevole variazione delle altre ipotesi
chiave non generi un’eccedenza del valore
contabile sul valore recuperabile.
Ricorrendo i presupposti previsti dallo IAS
36 paragrafo 24, al 31 dicembre 2015 non si
è provveduto ad un nuovo calcolo del recoverable amount.
Il test effettuato alla data del 31 dicembre
2014 evidenziava infatti un valore recuperabile significativamente superiore al valore
contabile, inoltre, le attività e le passività
relative a tale CGU non hanno subito significativamente variazioni da tale data, e, non
sono intervenuti mutamenti nei fatti o nelle
circostanze tali da lasciar presupporre che
una nuova determinazione del valore recuperabile possa risultare inferiore al valore
contabile.
Il Gruppo ha provveduto ad effettuare un
test sui risultati operativi del piano alla base
dell’impairment dell’anno precedente, al
fine di maturare la ragionevole convinzione
che anche il concretizzarsi di scenari avversi
e di difficile realizzazione non avrebbero potuto portare il valore in uso dell’asset ad un
livello inferiore al proprio valore contabile.
Tale analisi ha infatti evidenziato che solo
una stabile riduzione del 71,60% del valore
dell’EBIT potrebbe risolversi in un impairment loss.
NOTA (5): PARTECIPAZIONI
I saldi della voce “Partecipazioni” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 1°
gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente
prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
In altre imprese
Descrizione
1.395
1.258
1.114
TOTALE
1.395
1.258
1.114
Le partecipazioni in “altre imprese” si riferiscono a partecipazioni a consorzi/società
locali, la cui indicazione non è significativa
ai fini dell’informativa che deve fornire il
1/1/2014
presente documento.
NOTA (6): ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
I saldi della voce “altre attività finanziarie
non correnti” al 31 dicembre 2015, al 31
Descrizione
Depositi cauzionali oltre 12 mesi
dicembre 2014 ed al 1° gennaio 2014 sono
evidenziati nel seguente prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
1.409
520
Altri crediti finanziari oltre 12 mesi
4
-
-
Conti correnti vincolati
-
4.338
4.403
1.413
4.858
4.798
TOTALE
394
I depositi cauzionali sono relativi a versamenti a diverse società a fronte di contratti di durata, quali utenze e simili.
NOTA (7): IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE
I saldi della voce “imposte differite attive”
al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014
ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel
seguente prospetto:
101
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
21.474
11.120
2.423
Ibertissue S.l.u.
5.343
5.054
5.423
Soffass S.p.a.
4.708
4.580
3.717
Delicarta S.p.a.
1.370
1.698
2.118
Comceh S.A.
660
764
862
Sofidel S.p.a.
331
325
548
Delitissue Sp.Z o.o
155
265
291
Delipapier S.a.s.
153
-
-
56
40
920
34.250
23.847
16.302
Sofidel America Corp.
Altre di ammontare singolo non rilevante
TOTALE
Le imposte differite riflettono l’effetto fiscale netto delle differenze temporanee
tra il valore riportato a bilancio e la base
fiscalmente imponibile delle attività e delle passività e si riferiscono, principalmente
alle differenze di valore civile - fiscale degli
ammortamenti.
La contabilizzazione in bilancio delle imposte differite è stata opportunamente rettificata per tenere conto della loro effettiva
possibilità di realizzo.
Le perdite sulle quali sono state stanziate le
imposte anticipate derivano da circostanza
ben determinate ed identificate e sono ra-
1/1/2014
gionevolmente recuperabili secondo quanto
previsto dalla normativa fiscale vigente nei
paesi ove risiedono le società che le hanno
generate, come mostrano i piani economici
pluriennali redatti e periodicamente rivisti.
Si precisa che non vi sono imposte differite
attive non iscritte di ammontare significativo.
NOTA (8): RIMANENZE
I saldi della voce “rimanenze” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al
Descrizione
1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
Materie prime, sussidiarie e di consumo
163.368
152.938
142.017
Prodotti finiti e merci
141.523
150.449
132.727
Acconti
430
430
2.394
TOTALE
314.246
286.095
285.934
Trattandosi di beni fungibili, il costo di acquisto delle materie prime, dei materiali
sussidiari, di consumo e di manutenzione
ed il costo di produzione dei prodotti finiti
sono stati determinati adottando il meto-
do del “Costo Medio Ponderato”, ad esclusione delle partite di cellulosa ancora in
viaggio a fine esercizio e delle tele e feltri,
per i quali si è proceduto sulla base dei
relativi costi specifici.
Per l’adeguamento dei valori in rimanenza
al (minor) valore di mercato, presente in
alcune società, sono stati stanziati appositi fondi, il cui ammontare singolo e complessivo non è comunque significativo.
NOTA (9): CREDITI COMMERCIALI
I saldi della voce “Crediti commerciali” al
31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed
Descrizione
Crediti verso clienti
Fondo svalutazione crediti
TOTALE
al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
31/12/2015
198.049
31/12/2014
1/1/2014
235.396
264.261
(3.643)
(4.018)
(3.737)
194.407
231.378
260.524
Suddivisione dei crediti verso clienti al 31 dicembre 2015 secondo le maggiori aree geografiche.
Descrizione
31/12/2015
%
36.504
18,4%
Germania
36.168
18,3%
Polonia
20.242
10,2%
Inghilterra / Irlanda
20.069
10,1%
USA
19.043
9,6%
Belgio / Paesi Bassi
14.531
7,3%
Spagna
11.623
5,9%
Francia
Altri di ammontare singolo non rilevante
TOTALE
102
39.870
20,1%
198.049
100,0%
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
A fronte dei crediti in sofferenza di dubbia recuperabilità è stato stanziato uno
specifico fondo svalutazione che am-
monta a 3.643 e che è ritenuto congruo
rispetto alle posizioni di dubbia esigibilità
note alla data di chiusura dell’esercizio.
Si riporta di seguito la movimentazione dei
fondi svalutazione crediti:
Descrizione
Importo
Saldo iniziale
4.018
Incrementi
15
Decrementi
(405)
Variazione di area di consolidamento
-
Differenze cambio
14
SALDO FINALE
Il fondo svalutazione in commento è stato
calcolato sulla parte dei crediti commerciali non coperta da assicurazione, analiticamente cliente per cliente, tenendo
principalmente in considerazione il fattore
3.643
anzianità dei singoli crediti e comunque
ogni altro elemento ritenuto utile, anche
se conosciuto dopo la chiusura dell’esercizio.
Si precisa che non vi sono ammontari
significativi di crediti in valuta diversa da
quella nazionale per le singole società
consolidate che non siano oggetto di copertura cambi.
NOTA (10): CREDITI FINANZIARI CORRENTI
I saldi della voce “Crediti finanziari correnti” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
Altri crediti finanziari a breve termine
Descrizione
9.961
2.379
2.776
Attività finanziarie su derivati
1.212
2.381
501
32
34
472
11.205
4.794
3.749
Crediti verso altri entro 12 mesi e altri titoli correnti
TOTALE
La voce “altri crediti finanziari a breve termine” risulta così costituita:
Società
Dettaglio credito
31/12/2015
Sofidel UK L.t.d.
Crediti assicurativi
7.602
Sofidel S.p.a.
Crediti assicurativi
1.467
Sofidel G.m.b.H.
Crediti per contributi da ricevere
Altre di ammontare singolo non rilevante
821
-
71
TOTALE
La voce “attività finanziarie su derivati”
evidenzia la valutazione al valore equo (fair
9.961
value) alla fine dell’esercizio degli strumenti
derivati (componente di copertura), in esse-
re, stipulati dal Gruppo per la gestione del
rischio di cambio.
NOTA (11): ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
I saldi della voce “Altre attività correnti” al
31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed
al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
Altri crediti e crediti per imposte personale distaccato
Descrizione
6.354
5.627
6.520
Ratei e risconti attivi per costi sospesi
4.402
5.089
4.849
Anticipi a fornitori
2.377
1.531
2.409
253
261
270
Depositi cauzionali
26
25
25
Crediti contributi Inail
21
169
179
13.431
12.702
14.252
Fondi spese
TOTALE
1/1/2014
103
NOTA (12): CREDITI TRIBUTARI
I saldi della voce “Crediti tributari” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
Erario c/IVA
Descrizione
Turchia
2.173
2.104
1/1/2014
1.775
Erario c/IVA
Francia
1.951
1.447
1.071
Erario credito imposte varie
Germania
1.637
247
455
Erario credito imposte varie
Francia
1.627
208
889
Erario credito imposte varie
Erario c/IVA
Italia
922
-
589
Svezia
590
909
1.573
Erario c/IVA
Italia
482
519
870
Depositi cauzionali IVA
Italia
289
309
244
Erario credito imposte varie
Erario c/IVA
Svezia
247
242
169
Germania
157
387
454
141
Erario c/IVA
Polonia
116
728
Erario c/IVA
Romania
66
269
72
Erario c/IVA
Regno Unito
48
-
25
5
Erario c/IVA
Spagna
10
4
Erario c/IVA
Croazia
7
-
-
Erario c/IVA
Belgio
5
3
111
Erario credito imposte varie
Turchia
Altro di valore unitario non rilevante
TOTALE
4
7
4
4.424
2.045
2.830
14.754
9.427
11.277
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
27.285
43.794
37.391
3.071
17
3
129
85
213
30.485
43.896
37.607
NOTA (13): DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
I saldi della voce “Disponibilità liquide e
mezzi equivalenti” al 31 dicembre 2015,
al 31 dicembre 2014 ed al 1° gennaio 2014
sono evidenziati nel seguente prospetto:
Descrizione
Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e altri valori in cassa
TOTALE
Non vi sono significative disponibilità in valuta estera diversa da quella di conto delle
singole consolidate.
Le variazioni intervenute rispetto all’eserci-
zio precedente sono correlate alle altre variazioni del circolante.
NOTA (14): PATRIMONIO NETTO
Composizione e variazione
Risulta così composto e variato rispetto all’esercizio precedente:
Saldo
iniziale
2015
Utile
d’esercizio
Nota (14)
Capitale sociale
Totale utile
(perdita)
complessivo
Destinazione
risultato
dell’esercizio
Dividendi
Altri
movimenti
Saldo
finale
2015
33.000
-
-
-
-
-
-
33.000
Riserva da sovrapprezzo
delle azioni
1.500
-
-
-
-
-
-
1.500
Riserva di rivalutazione
18.250
-
-
-
-
-
-
18.250
7.159
-
-
-
-
-
-
7.159
491.249
-
-
-
91.882
(20.000)
(423)
562.708
Riserva legale
Altre riserve
Differenza di traduzione
Riserva FTA IFRS
Riserva attuariale IAS19
Riserva Cash flow hedge
IFRS
104
Altre
componenti
di conto
economico
complessivo
14.767
-
26.964
26.964
-
-
-
41.730
(12.072)
-
-
-
-
-
-
(12.072)
(1.650)
-
854
854
-
-
-
(796)
(132)
-
562
562
-
-
-
430
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Saldo
iniziale
2015
Utile
d’esercizio
Nota (14)
Utile (perdite) d'esercizio
Altre
componenti
di conto
economico
complessivo
Totale utile
(perdita)
complessivo
Destinazione
risultato
dell’esercizio
Dividendi
Altri
movimenti
Saldo
finale
2015
91.882
63.614
-
63.614
(91.882)
-
-
63.614
643.954
63.614
28.380
91.995
-
(20.000)
(423)
715.521
Capitale e riserve di terzi
74
-
-
-
-
-
-
74
Utile (perdita) d'esercizio
di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-
Patrimonio netto di Gruppo
Patrimonio netto di terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO
74
-
-
-
-
-
-
74
644.028
63.614
28.380
91.995
-
(20.000)
(423)
715.595
Capitale sociale
Il capitale sociale della capogruppo “Sofidel S.p.a.” ammonta a 33.000, interamen-
te versati, ed è costituito da n.6.600.000
azioni del valore nominale di 5 unità di
Euro cadauna.
Riserva legale
La riserva legale, pari a 7.159, si è costituita
in anni precedenti ed è interamente riferita
alla società Capogruppo. La legge italiana
prevede che il 5% dell’utile netto di esercizio sia accantonato come riserva legale,
fino a che essa raggiunge il 20% del capi-
tale sociale. L’importo fino a 6.600 non è
distribuibile.
Altre riserve
Si riporta di seguito il dettaglio della voce “altre riserve”.
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
Utili (perdite) portati a nuovo
284.536
224.274
182.300
Riserva straordinaria
215.083
228.714
229.966
59.955
36.802
16.002
2.156
481
478
Contr. Reg. L.10/91 art..111
936
936
936
Contr. Reg. L.10/91 (46/89)
28
28
28
Fondo 6% art.15 L. 130/83
10
10
10
4
4
4
562.708
491.249
429.724
Altre riserve
Riserva utili su cambi non realizzati
Contr. Reg. Cee 2088
TOTALE
Differenza di traduzione
La differenza di traduzione di 41.730, riflette
le variazioni di valore della quota di Gruppo del patrimonio netto delle società consolidate, dovuta alle variazioni dei tassi di
cambio delle valute funzionali delle stesse
società rispetto alla valuta di presentazione del bilancio consolidato. La variazione è
determinata in prevalenza dalla variazione
del tasso di cambio del dollaro americano,
della sterlina e secondariamente dalle altre
valute.
Gli importi sono al netto degli effetti fiscali
ove applicabili.
Riserva di cash flow hedge IFRS
La riserva di cash flow hedge di 430, è determinata dalla valutazione degli strumenti finanziari definiti come cash flow hedge
al 31 dicembre 2015, a fronte delle ope-
razioni di copertura del rischio di cambio
ed è riportata al netto dell’effetto fiscale.
Le variazioni nei componenti del patrimonio netto avvenute nel corso dell’esercizio
2015 e 2014 sono evidenziate nei relativi
prospetti.
105
NOTA (15): TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE
I saldi della voce “TFR e altri fondi relativi
al personale” al 31 dicembre 2015, al 31
dicembre 2014 ed al 1° gennaio 2014 sono
evidenziati nel seguente prospetto:
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
15.151
16.328
14.249
883
860
554
1.291
1.579
1.251
17.324
18.766
16.054
Fondo di trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Fondo di trattamento di fine mandato amministratori
Fondo prepensionamento
TOTALE
Si procede di seguito con l’analisi singola delle due voci.
Fondo di trattamento di fine rapporto lavoro subordinato
Il “Fondo di trattamento di fine rapporto di quanto considerato un’obbligazione a belavoro subordinato”, previsto dall’art. 2120 nefici definiti e, come tale, è stato trattato
del codice civile, dal punto di vista della ri- contabilmente in linea con il principio IAS
levazione in bilancio, rientra nella tipologia 19 che richiede la valutazione della relativa
dei piani pensionistici a benefici definiti in passività sulla base di tecniche attuariali.
Le principali assunzioni adottate per il calcolo attuariale del TFR delle società italiane
del Gruppo, sono riepilogate nelle tabelle
seguenti.
Riepilogo delle basi tecniche economiche
Descrizione
31/12/2015
Tasso annuo di attualizzazione
Tasso annuo di inflazione
Tasso annuo incremento TFR
Tasso annuo di incremento salariale
31/12/2014
1/1/2014
2,03%
1,49%
3,17%
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% per il 2017
1,50% per il 2018
2,00% dal 2019 in poi
2,00%
2,625% per il 2016
2,850% per il 2017
2,775% per il 2018
2,700% per il 2019
3,000% dal 2020 in poi
1,950% per il 2015
2,400% per il 2016
2,625% per il 2017
2,625% per il 2018
3,000% dal 2019 in poi
3,00%
Dirigenti: 2,50%
Quadri: 1,00%
Impiegati: 1,00%
Operai: 1,00%
Dirigenti: 2,50%
Quadri: 1,00%
Impiegati: 1,00%
Operai: 1,00%
Dirigenti: 2,50%
Quadri: 1,00%
Impiegati: 1,00%
Operai: 1,00%
Riepilogo delle basi tecniche demografiche
Descrizione
Fonte
Decesso
Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Inabilità
Tabelle Inps distinte per età e sesso
Pensionamento
100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Tabella frequenza annua di turnover e anticipazioni TFR
Descrizione
Frequenza turnover
Frequenza anticipazioni
Soffass S.p.a.
2,00%
2,50%
Delicarta S.p.a.
2,65%
3,10%
Sofidel S.p.a.
3,10%
2,00%
Riportiamo di seguito le erogazioni previste dal piano limitatamente al TFR delle società italiane del Gruppo:
Anno
106
Erogazioni future stimate 2015
Erogazioni future stimate 2014
1
792
734
2
784
621
3
733
702
4
678
689
5
1.036
582
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Si precisa che il perito incaricato ha altresì effettuato un’analisi di sensitività,
ipotizzando cambiamenti ragionevoli nelle assunzioni chiave alla data di chiusura
dell’esercizio, i cui risultati non conducono
a variazioni significative nella posta in disamina.
Altrettante ipotesi sono state utilizzate per
il calcolo della voce relativamente agli altri
piani a benefici definiti in essere presso
altre società del Gruppo, qui non riportati
perché non significativi.
Si precisa altresì che la voce accoglie inoltre Il “fondo per prepensionamento” che è
determinato moltiplicando il costo per ogni
dipendente per il numero di mesi restanti
fino alla data di pensionamento legale dello stesso (cioè 65° anno della persona).
In conformità agli IFRS, il Gruppo ha individuato il valore attuale utilizzando un tasso
di sconto ante imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore tem-
Descrizione
porale del denaro e dei rischi specifici della
passività. I tassi di sconto applicati sono
l’1,90% sia per il 31 dicembre 2015 e 2014,
mentre per la valutazione al 1° gennaio
2014 il tasso applicato è stato il 3,20%.
La tabella che segue mostra la movimentazione per i periodi chiusi al 31 dicembre
2015 ed al 31 dicembre 2014 del fondo TFR
e prepensionamento in essere presso tutte le società del Gruppo:
31/12/2015
31/12/2014
17.907
15.499
Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti
247
243
Onere finanziario
268
389
Valore attuale dell’obbligazione all’inizio del periodo
Trasferimenti
Benefici erogati / anticipazioni
Perdita (utile) attuariale rilevata
VALORE ATTUALE DELL’OBBLIGAZIONE ALLA FINE DEL PERIODO
-
-
(1.067)
223
(912)
1.553
16.442
17.907
Fondo di trattamento di fine mandato amministratori
L’attribuzione di un trattamento di fine man- italiano è riconosciuto ai sensi di legge ai
dato (TFM) avente caratteristiche analoghe componenti del Consiglio di amministrazioa quelle tipiche del trattamento di fine rap- ne delle società italiane del Gruppo.
porto (TFR) ex art. 2120 del Codice Civile Le principali assunzioni adottate per il cal-
colo attuariale del TFM delle società italiane
del Gruppo, sono riepilogate nelle tabelle
seguenti:
Riepilogo delle basi tecniche economiche
31/12/2015
31/12/2014
Tasso annuo di attualizzazione
Descrizione
2,03%
1,49%
1/1/2014
3,17%
Tasso di rivalutazione compenso annuo
1,50%
1,50%
1,50%
Riepilogo delle basi tecniche demografiche
Descrizione
Fonte
Decesso
Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Inabilità
Tabelle Inps distinte per età e sesso
Pensionamento
100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza di revoca del mandato
0,50%
Riportiamo di seguito le erogazioni previste dal piano sempre limitatamente al TFM delle società italiane del Gruppo:
Anno
Erogazioni future stimate 2015
Erogazioni future stimate 2014
1
517
431
2
12
4
3
13
5
4
15
6
5
16
7
i cui risultati non conducono a variazioni significative nella posta in disamina.
La tabella che segue mostra la movimentazione per i periodi chiusi al 31 dicembre
2015 ed al 31 dicembre 2014 del fondo TFR
in essere presso tutte le società del Gruppo:
Si precisa che il perito incaricato ha altresì
effettuato un’analisi di sensitività, ipotizzando cambiamenti ragionevoli nelle assunzioni chiave alla data di chiusura dell’esercizio,
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Valore attuale dell’obbligazione all’inizio del periodo
860
554
Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti
218
191
107
Descrizione
31/12/2015
Onere finanziario
31/12/2014
13
18
Trasferimenti
-
-
Benefici erogati/Anticipazioni
-
-
(208)
97
883
860
Perdita (utile) attuariale rilevata
VALORE ATTUALE DELL’OBBLIGAZIONE ALLA FINE DEL PERIODO
Forza lavoro
Il numero dei dipendenti del Gruppo a fine esercizio è riportato nella tabella seguente:
Descrizione
Manager
White Collar
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
326
320
6
1.239
1.155
84
Blue Collar
3.949
3.780
169
TOTALE
5.514
5.255
259
Il numero medio dei dipendenti del Gruppo espresso in termini di persone equivalenti a tempo pieno è riportato nella tabella seguente:
Descrizione
Manager
White Collar
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
326
321
5
1.193
1.141
52
Blue Collar
3.861
3.705
156
TOTALE
5.380
5.168
212
Il contratto di lavoro applicato ai dipendenti
delle società italiane del Gruppo è quello del
settore cartario, mentre le controllate estere
utilizzano i contratti collettivi previsti dalle leggi o dagli accordi vigenti nei rispettivi paesi.
A tale riguardo:
−− per “Manager” si intendono le figure
che hanno funzioni che comportano poteri discrezionali e le figure che possono
assumere autonomamente iniziativa o
che possono decidere sulla base delle
istruzioni fornite dai più alti livelli azien-
dali (in Italia corrispondono alle categorie
“Dirigenti”, “Quadri” e “AS”);
−− per “White Collar” si intendono gli impiegati, privi di potere discrezionale;
−− per “Blue Collar” si intendono, infine, gli
operai e quindi gli addetti alla produzione.
NOTA (16): IMPOSTE DIFFERITE PASSIVE
I saldi della voce “Imposte differite passive” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre
Descrizione
Sofidel America Corp.
Swedish Tissue A.B.
2014 ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati
nel seguente prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
24.353
14.049
1/1/2014
3.589
5.569
4.627
3.870
5.376
Intertissue L.t.d
5.239
5.902
Altre di ammontare singolo non rilevante
3.008
4.948
1.433
38.169
29.526
14.268
TOTALE
Il fondo “per imposte, anche differite” è formato, per la quasi totalità, dalle imposte dif-
ferite calcolate sulle differenze tra il valore
di una attività e di una passività ai fini civili e
fiscali, nonché da quelle originate dalle operazioni di consolidamento.
NOTA (17): FONDI RISCHI ED ONERI
I saldi della voce “Fondi rischi ed oneri” al
31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed
Descrizione
Trattamento quiescenza e obblighi simili
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
505
540
Altri fondi
5.610
606
512
TOTALE
6.115
1.146
1.034
Nella voce “trattamento di quiescienza e obblighi simili” è iscritto il fondo indennità suppletiva di clientela degli agenti del Gruppo.
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari
108
al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
all’1,39% al 31 dicembre 2015 e 0,91%
al 31 dicembre 2014. La voce “Altri fondi”
è costituita principalmente dagli accantonamenti per contenziosi in corso e per
522
le quote CO2 da acquistare in ottemperanza alla disciplina sull’emission trading.
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
NOTA (18): PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
I saldi della voce “Passività finanziarie non
correnti” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 1° gennaio 2014 sono evi-
denziati nel seguente prospetto.
La voce include la quota oltre 12 mesi dei
mutui e dei finanziamenti bancari, dei debiti
Descrizione
verso fornitori per impianti e dei debiti verso società di leasing per l’acquisto di beni
materiali.
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
Mutui oltre 12 mesi
200.744
243.597
342.161
Mutui oltre 5 anni
109.351
94.322
119.203
10.453
16.935
8.753
320.548
354.853
470.118
Debiti verso fornitori oltre i 12 mesi
PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
I debiti verso società di leasing oltre 12
mesi ammontano complessivamente a
3.823 di cui 409 oltre 5 anni.
Per l’ammontare dei finanziamenti a medio
lungo termine erogati nell’esercizio e di
quelli oggetto di rimborso si rinvia al rendiconto finanziario consolidato.
Per le garanzie con cui sono assistite le
passività finanziarie sopra riportate si rinvia
allo specifico paragrafo delle presenti note
esplicative.
I tassi sono fissi nella maggior parte dei
casi.
NOTA (19): RICAVI DIFFERITI PER CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
La voce “Ricavi differiti per contributi in
conto capitale”, ammontante a 42.593 a
fine esercizio, accoglie i risconti passivi su
contributi spettanti in base a norma di leg-
ge, ricevuti su investimenti produttivi.
NOTA (20): ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI
I saldi della voce “Altre passività non correnti” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre
2014 ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati
nel seguente prospetto:
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
Altri debiti oltre 12 mesi
1.878
41
41
TOTALE
1.878
41
41
La voce accoglie situazioni debitorie residuali di natura finanziaria.
NOTA (21): DEBITI COMMERCIALI
I saldi della voce “Debiti commerciali” al
31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed
Descrizione
Debiti verso fornitori entro 12 mesi
Acconti entro 12 mesi
TOTALE
al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
353.286
310.627
285.637
366
39
100
353.652
310.666
285.737
Suddivisione dei debiti verso fornitori al 31 dicembre 2015 secondo le maggiori aree geografiche.
Descrizione
31/12/2015
%
120.912
34,2%
Svizzera/Austria
41.284
11,7%
Germania
32.658
9,2%
Inghilterra/Irlanda
24.906
7,0%
Svezia
24.471
6,9%
Belgio/Paesi Bassi
19.365
5,5%
Spagna
16.665
4,7%
Altri
73.025
20,8%
353.286
100,0%
Italia
TOTALE
Non vi sono a fine esercizio ammontari significativi di debiti in valuta diversa da quella
nazionale per le singole società consolidate
che non siano oggetto di copertura.
109
NOTA (22): PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
I saldi della voce “Passività finanziarie correnti” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre
2014 ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati
nel seguente prospetto:
Descrizione
Debiti verso banche entro 12 mesi
Debiti v/altri finanziatori entro 12 mesi
Passività finanziarie su derivati
Ratei interessi finanziari
Ratei contratti forward
TOTALE
La voce comprende anche “strumenti derivati di copertura” che evidenzia la valu-
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
237.689
184.472
179.643
10.355
-
-
1.949
524
1.102
336
537
829
15
3
18
250.344
185.537
181.592
tazione al valore equo (fair value) alla fine
dell’esercizio degli strumenti derivati (com-
ponente di copertura), in essere, stipulati dal
Gruppo per la gestione del rischio di cambio.
NOTA (23): QUOTA ENTRO L’ESERCIZIO DEBITI FINANZIARI A M/LUNGO TERMINE
I saldi della voce “Quota entro l’esercizio
debiti finanziari a m/lungo termine” al 31 di-
cembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 1°
gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente
Descrizione
prospetto:
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
74.518
94.021
97.122
6.540
5.085
5.596
81.058
99.107
102.718
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
22.609
28.615
21.542
Debiti verso istituti di previdenza sociale entro 12 mesi
7.895
7.939
7.437
Debiti diversi
4.562
4.593
2.658
Ratei quattordicesima mensilità
2.782
3.466
3.439
Ratei di ammontare singolo non rilevante
1.668
1.668
1.790
389
121
-
39.905
46.401
36.865
31/12/2015
31/12/2014
1/1/2014
11.535
15.491
11.240
Ires da consolidato
7.836
12.959
9.090
Irpef amministratori e dipendenti
3.521
2.945
3.234
Mutui (entro 12 mesi)
Debiti v/fornitori finanziari (entro 12 mesi)
TOTALE
I debiti verso società di leasing entro 12 mesi ammontano complessivamente a 3.026.
NOTA (24): ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI
I saldi della voce “Altre passività correnti”
al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014
ed al 1° gennaio 2014 sono evidenziati nel
seguente prospetto:
Descrizione
Debiti verso dipendenti
Altri risconti di ammontare singolo non rilevante
TOTALE
NOTA (25): DEBITI TRIBUTARI
I saldi della voce “Debiti tributari” al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 1°
Descrizione
Debiti Iva
Altri di ammontare singolo non significativo
TOTALE
110
gennaio 2014 sono evidenziati nel seguente
prospetto:
295
739
741
23.188
32.134
24.305
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Note alle voci economiche
NOTA (26): RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
La composizione della voce “Ricavi delle
vendite e delle prestazioni” al 31 dicembre
2015 e 2014 è evidenziata nel prospetto
seguente:
Ricavi per categoria di attività
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Vendite prodotti finiti nel segmento “consumer”
1.407.776
1.361.392
Vendite prodotti finiti nel segmento “A.F.H.”
269.642
241.871
27.771
Vendite bobine di carta tissue
123.681
156.807
(33.127)
Altre
TOTALE
Più precisamente:
−− le vendite di prodotti destinati al segmento consumer sono suddivise tra
quelle a marchi propri (rappresentate
principalmente da Regina®, dai marchi
inglesi e da Softis®) e quelle a marchi
Variazioni
46.384
8.319
9.240
(921)
1.809.418
1.769.311
40.107
della G.D.O.;
−− le vendite di prodotti destinati al segmento Away From Home sono anch’esse suddivise tra quelle a marchi propri e
quelle a marchi privati;
−− le vendite di bobine riguardano le bobi-
ne di ovatta non utilizzate nella lavorazione interna;
−− la voce “altre” si riferisce a vendite/ricavi residuali.
Suddivisione ricavi per area geografica
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Inghilterra / Irlanda
23,10%
24,69%
Italia
16,62%
16,94%
Germania
13,08%
13,52%
Francia
11,95%
11,84%
USA
10,35%
8,09%
Polonia
5,32%
5,38%
Belgio
3,17%
3,34%
Spagna
3,01%
3,15%
Romania
2,03%
1,92%
Altre di ammontare singolo non rilevante
11,37%
11,13%
TOTALE
100,0%
100,0%
NOTA (27): ALTRI RICAVI E PROVENTI
Accolgono i ricavi della gestione operativa,
di carattere ordinario, non iscrivibili nelle
voci in precedenza commentate, ed i ricavi delle gestioni accessorie, che sono così
Descrizione
31/12/2015
formati e variati rispetto all’esercizio precedente:
31/12/2014
Variazioni
Rimborsi assicurativi
9.428
89
Vendita energia elettrica e gas e recupero interrompibilità
7.165
5.461
9.339
1.704
Proventi da esercizi precedenti
1.584
7.831
(6.248)
23
Altri contributi (ufficio del lavoro etc.)
800
777
Fitti attivi
625
549
76
Ricavi monetari diversi
502
1.960
(1.458)
Altri di ammontare singolo non rilevante
82
877
(795)
20.185
17.544
2.642
Quota dei contributi sull'investimento
7.842
6.677
1.166
Riduzioni fondi e rettifiche accantonamenti anni precedenti
2.166
1.867
299
918
126
793
TOTALE RICAVI MONETARI
Plusvalenze
Incrementi immob. per lavori interni
-
789
(789)
TOTALE RICAVI NON MONETARI
10.927
9.458
1.468
TOTALE
31.112
27.002
4.110
111
NOTA (28): COSTI OPERATIVI
Risultano così composti e variati rispetto all’esercizio precedente.
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
Acquisto materie prime, prodotto finito e variazione rimanenze
Descrizione
767.503
711.219
56.284
Servizi
542.025
531.811
10.214
Godimento di beni di terzi
30.539
29.285
1.255
Altri costi operativi
33.607
28.799
4.808
184.728
173.592
11.137
49.816
47.727
2.090
3.469
3.452
17
340
442
(102)
3.976
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento di fine rapporto
Trattamento di quiescenza e simili
19.383
15.407
Remunerazione amministratori
Altri costi
2.041
2.025
16
Ammortamento immob. immateriali
2.700
2.931
(231)
110.805
100.896
9.909
19
545
(526)
1.773
238
1.535
1.748.748
1.648.369
100.382
Ammortamento immob. materiali
Svalutazioni dei crediti correnti
Accantonamento per rischi
TOTALE
Acquisto materie prime, prodotto finito e variazione rimanenze
Accolgono tutti quei costi relativi agli acqui- losa e ovatta, utilizzate nel ciclo produttisti di materie prime, principalmente cellu- vo, o di materiali sussidiari e di consumo
Servizi
Accolgono i costi relativi all’acquisizione di
servizi nell’attività ordinaria dell’impresa, e
sono formati principalmente dai costi per
energia elettrica, gas metano, manutenzioni,
impiegati sempre nella produzione.
provvigioni, promozioni clienti, consulenze
e trasporti.
Godimento di beni di terzi
Accolgono tutti quei costi derivanti dall’utilizzo di beni di proprietà di terzi.
Altri costi operativi
Accolgono tutti quei costi residuali della gestione, non iscrivibili nelle voci in precedenza
commentate, ed i costi per imposte e tasse diverse da quelle sul reddito, per quote
associative e per oneri di utilità sociale.
Costi del personale
La voce comprende l’intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli
scatti di contingenza, il costo delle ferie ma-
turate ma non godute e gli accantonamenti effettuati per legge e per osservanza dei
contratti collettivi. Nel conto “trattamento
fine rapporto”, oltre alla quota accantonata
nell’esercizio, è compreso l’importo maturato e pagato al personale assunto e dimesso
nello stesso periodo e l’importo versato ai
fondi di previdenza esterni.
Totale ammortamenti e svalutazioni
La voce “totale ammortamenti e svalutazioni” accoglie gli ammortamenti effettuati
nell’esercizio secondo le modalità in precedenza commentate e le svalutazioni dei
crediti correnti.
Accantonamento per rischi
La voce “accantonamento per rischi” accoglie gli accantonamenti per rischi specifici effettuati dalle società del Gruppo.
NOTA (29): PROVENTI E ONERI FINANZIARI
Risultano così composti e variati rispetto all’esercizio precedente:
Descrizione
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Utile e (perdite) su cambi
TOTALE
112
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
1.066
842
224
(9.881)
(17.367)
7.486
1.617
(698)
2.315
(7.197)
(17.223)
10.026
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
Nello specifico i “proventi finanziari” sono così formati e variati rispetto all’esercizio precedente:
Descrizione
31/12/2015
Proventi da contratti forward
31/12/2014
Variazioni
895
590
305
Interessi attivi da clienti
97
200
(103)
Interessi attivi bancari
57
98
(41)
Interessi attivi diversi
21
6
15
3
5
(2)
(7)
(57)
51
1.066
842
225
Altri proventi
Differenziale su swap
TOTALE
Nello specifico gli “oneri finanziari” sono così formati e variati rispetto all’esercizio precedente:
31/12/2014
Variazioni
Interessi passivi su mutui
Descrizione
31/12/2015
7.278
12.441
(5.163)
Interessi passivi bancari
1.476
2.863
(1.387)
Interessi passivi debiti diversi
721
1.358
(636)
Oneri su contratti forward
310
541
(231)
Differenziale su swap
69
117
(49)
Interessi passivi su leasing
15
31
(16)
Abbuoni e arrotondamenti
8
9
(1)
Interessi passivi verso fornitori
3
8
(5)
9.881
17.367
(7.488)
TOTALE
Nello specifico la voce “utile e perdite su cambi” è così formata e variata rispetto all’esercizio precedente:
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
29.295
14.621
14.674
9.990
8.181
1.809
(35.806)
(23.078)
(12.728)
Perdite su cambi non realizzati
(2.228)
(960)
(1.267)
Differenze cambi costi e ricavi
366
539
(173)
1.617
(698)
2.315
Utili su cambi realizzati
Utili su cambi non realizzati
Perdite su cambi realizzati
TOTALE
NOTA (30): IMPOSTE CORRENTI, DIFFERITE E ANTICIPATE
Risultano così composte e variate rispetto all’esercizio precedente:
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
Imposte correnti
Descrizione
22.313
32.225
(9.912)
Imposte differite
(1.343)
6.615
(7.958)
TOTALE
20.969
38.839
(17.870)
Altre informazioni
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
Il Gruppo non ha realizzato operazioni a condizioni non normali di mercato con parti correlate.
COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI, AI SINDACI E ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE
Si riepilogano di seguito i compensi spettanti agli amministratori, ai sindaci e alla
Beneficiari
società di revisione della Capogruppo, per
l’espletamento di tali funzioni anche nelle
Natura compenso
Presso la
Capogruppo
altre imprese incluse nel consolidamento:
Presso le altre
società del Gruppo
TOTALE
Amministratori
Compenso
705
1.086
1.791
Amministratori
Accantonamento T.F.M.
102
148
250
113
Beneficiari
Natura compenso
Presso la
Capogruppo
Presso le altre
società del Gruppo
TOTALE
Collegio sindacale
Compenso
32
34
66
Società di revisione
Compenso
123
656
779
Società di revisione
Altri servizi
TOTALE
La società di revisione, oltre al compenso
per il controllo legale dei conti della Capo-
414
148
562
1.376
2.072
3.448
gruppo e delle altre società, ha percepito
un compenso di 562 per servizi di indagine
contabile e altri servizi minori.
GARANZIE E IMPEGNI
Debiti assistiti da garanzie reali su beni del Gruppo
I debiti assistiti da garanzie reali su beni di proprietà di società del Gruppo sono i seguenti, con le connesse garanzie:
Importo capitale
residuo
Descrizione
Debiti “Swedish Tissue A.b.” con garanzia ipotecaria su beni propri e su
parte dell’attivo patrimoniale:
Debiti “Papyros Paper Mill S.A.” con garanzia ipotecaria su beni propri:
8.000
Garanzia ipotecaria
originaria
Scadenza
9.140
2016
2017
315
1.875
465
1.500
2017
6.720
20.500
2020
2.800
6.875
2020
1.680
4.125
2020
Debiti “Sofidel S.p.a.” con garanzia ipotecaria su beni “Soffass S.p.a.” e
“Delicarta S.p.a.”:
85.000
(Delicarta)
44.250
(Soffass)
44.250
2023
Debiti “Sofidel S.p.a.” con garanzia ipotecaria su beni “Werra P.W. G.m.b.H.”:
50.000
97.750
2023
Debiti “Ibertissue S.l.u.” con garanzia ipotecaria su beni propri:
Garanzie rilasciate da terzi sui debiti del Gruppo
Si fa presente che a fine esercizio non sussistono garanzie rilasciate da terzi su debiti delle società del Gruppo.
Impegni (garanzie prestate)
Esistono fideiussioni bancarie/assicurative
di importo singolo non significativo rilasciate dalle diverse società del gruppo a fronte
dell’esatto adempimento di obbligazioni
contrattuali, con scadenza nel corso del
2016, ammontanti complessivamente a
5.425.
Non esistono alla data di bilancio altri impegni o rischi significativi o rilevanti beni
di terzi di cui è necessario dare notizia in
questa sede.
dendi, diversi da quelli previsti dalla legge.
Al riguardo si rinvia ai prospetti di nota
integrativa a commento del patrimonio
netto riportati nella nota integrativa del
bilancio della Capogruppo.
POLITICA DEI DIVIDENDI
In capo alla Capogruppo Sofidel S.p.a. non
esistono alla data di chiusura del presente
bilancio vincoli circa la distribuibilità di divi-
Il presente bilancio consolidato, composto da stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e note esplicative, con i relativi
allegati, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio del
gruppo di imprese formato dalla “Sofidel S.p.a.” e dalle sue controllate.
Si ringrazia per la fiducia accordata.
Porcari lì, 29 gennaio 2016
Per il consiglio di amministrazione
L’amministratore delegato
Dott. Lazzareschi Luigi
114
“Il soggetto che sottoscrive il documento tramite apposizione della firma digitale dichiara che il presente documento informatico è conforme a quello trascritto e
sottoscritto sui libri sociali della società.” Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi degli art.21, 1° c., art.38, 2° c., art.47, 3° c., e art.76 del Dpr n.
445/2000 e successive integrazioni e modificazioni. “Imposta di bollo assolta in modo virtuale con autorizzazione dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale
per la Toscana – n. 26656 del 30/06/2014”.
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
3. RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
115
116
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
117
4. RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
118
12. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO SOFIDEL
La relazione sopra esposta non è stata emessa con riferimento al presente documento, ma al Bilancio Consolidato del Gruppo Sofidel così come approvato
dall’assemblea degli Azionisti del 26 febbraio 2016 e depositato, secondo le disposizioni vigenti, presso la CCIAA di Lucca in data 25/03/2016.
119
13.
RELAZIONE DI REVISIONE
DELLE SEZIONI DI SOSTENIBILITÀ
DEL BILANCIO INTEGRATO
120
13. RELAZIONE DI REVISIONE DELLE SEZIONI DI SOSTENIBILITÀ DEL BILANCIO INTEGRATO
LETTERA di ATTESTAZIONE
d
ATTESTAZIONE DELLE SEZIONI DI SOSTENIBILITA’
INTEGRATO 2015 DEL GRUPPO SOFIDEL
DEL
BILANCIO
d
SGS Italia S.p.A. ha ricevuto l’incarico di eseguire la verifica indipendente delle sezioni di
sostenibilità del Bilancio Integrato 2015 del Gruppo Sofidel.
Le informazioni contenute nel documento sono responsabilità esclusiva del Gruppo Sofidel.
SGS Italia S.p.A. non è stata coinvolta in alcun modo nella preparazione del Bilancio e nei processi
di raccolta ed elaborazione dei dati ivi contenuti.
Il Gruppo è responsabile per l'identificazione degli stakeholder, degli aspetti materiali e per la
definizione degli obiettivi rispetto alle performance di sostenibilità.
SGS ITALIA S.p.A. dichiara la propria indipendenza dal Gruppo Sofidel e ritiene che non sussista
alcun conflitto di interesse con l'Organizzazione, le sue controllate e le Parti Interessate.
Responsabilità e Scopo dell’attestazione
La responsabilità di SGS Italia S.p.A. è di esprimere un’opinione relativamente al testo, alle
informazioni, ai grafici e alle dichiarazioni contenuti nelle sezioni di sostenibilità del Bilancio
Integrato, nell’ambito dello scopo di verifica di seguito riportato, con l’intento di informare tutte le
Parti Interessate.
Lo scopo dell’attestazione concordato con Sofidel prevede la verifica dei seguenti aspetti:
!
!
!
validazione dell’approccio del Gruppo all’analisi di materialità e del processo di stakeholder
engagement;
valutazione della parte di Bilancio Integrato 2015 relativo agli aspetti di sostenibilità secondo
quanto prescritto dalle Linee Guida di Global Reporting Initiative (GRI-G4), con riferimento
all’opzione “in accordance” Core;
accuratezza dei dati;
Metodologia e Limitazioni
Il processo di verifica è stato condotto a partire dall’attività di validazione della metodologia
dell’analisi di materialità e di stakeholder engagement, effettuata attraverso l'esame di registrazioni e
documenti, interviste con il personale e il management, l'analisi delle politiche, procedure e prassi
adottate all'interno dell'organizzazione. I testi, i grafici e le tabelle contenuti nel Bilancio sono stati
verificati selezionando, a campione, informazioni qualitative e / o quantitative, al fine di confermarne
l’accuratezza e seguirne il processo di elaborazione e sintesi.
Le attività di verifica si sono svolte presso la Sede del Gruppo e presso il sito di Valdottavo (Lucca)
durante il mese di Marzo 2016 ed hanno riguardato dati e prestazioni di tutto il Gruppo.
Il team di verifica è stato scelto sulla base della competenza tecnica, dell’esperienza e della qualifica
di ciascun membro, in relazione alle diverse dimensioni valutate.
121
Per quanto riguarda i dati di carattere economico e finanziario, essi corrispondono a quelli riportati
nella sezione “Bilancio consolidato del Gruppo Sofidel”, già certificato dalla Società di Revisione.
Conclusioni
Sulla base dell’attività di verifica svolta, si confermano la completezza, affidabilità e accuratezza
delle informazioni contenute nel Bilancio Integrato 2015, che rappresenta una significativa sintesi
delle attività svolte dal Gruppo Sofidel, oltre che uno strumento essenziale di comunicazione con
gli Stakeholder.
Riteniamo che il Bilancio Integrato 2015 del Gruppo Sofidel affronti in maniera completa e
trasparente i temi considerati “materiali” per l’Organizzazione e per i suoi Stakeholder.
Per quanto riguarda l’approccio del Gruppo all’analisi di materialità e al processo di stakeholder
engagement, il team di verifica esprime la seguente opinione:
-
l’ Analisi di materialità, il coinvolgimento degli Stakeholder e i nuovi obiettivi futuri dimostrano in
modo tangibile l’integrazione delle istanze di sostenibilità nelle attività del Gruppo. Inoltre, il
dialogo costante con i propri stakeholder, rappresenta un ulteriore passo verso l’obiettivo
continuo di identificazione e prioritizzazione degli aspetti economici, ambientali e sociali e loro
relativi impatti;
Con riferimento agli indicatori GRI-G4, si conferma la completezza e l’accuratezza della
rendicontazione dei KPIs, con particolare riferimento a quelli aggiunti nella nuova versione delle
linee guida.
-
La sostenibilità è percepita come una priorità aziendale applicata in maniera estensiva, tra
l’altro, anche alla gestione responsabile e al monitoraggio della catena di fornitura. Si
riconferma l’impegno del Gruppo Sofidel nel controllo delle istanze di sostenibilità lungo la
catena di fornitura e si apprezza un miglioramento nella gestione dei fornitori. Risultano positive
le iniziative messe in atto ai fini di una comunicazione sempre più efficace e trasparente con,
tramite la registrazione sulla piattaforma Ten-P di Global Compact, che consente la massima
condivisione di informazioni e favorisce l'allineamento dei fornitori al Modello di Sostenibilità del
Gruppo. Si raccomanda di proseguire nella verifica e nell’approfondimento delle informazioni
ricevute dai fornitori.
Per quanto riguarda la dimensione ambientale si segnalano gli impegni sottoscritti
dall’organizzazione sia con importanti enti internazionali sia con le istituzioni principalmente sui
temi legati alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, il rispetto delle risorse forestali ed
energetiche e la riduzione dei consumi idrici.
Vengono inoltre portate avanti con impegno le attività di rendicontazione dei consumi energetici e
delle emissioni di gas ad effetto serra relative ai processi dell’organizzazione in ottica di ciclo di
vita.
Si conferma l’aderenza delle sezioni di sostenibilità del Bilancio Integrato 2015 del Gruppo Sofidel
ai requisiti richiesti del GRI-G4 secondo l’opzione ‘in accordance’ Core .
Milano, 29 Marzo 2016
SGS Italia S.p.A.
Paola Santarelli
Consumer Testing Services
Systems & Services Certification
Business Manager
122
Marina Piloni
Consumer Testing Services
Systems & Services Certification
Project Leader
13. RELAZIONE DI REVISIONE DELLE SEZIONI DI SOSTENIBILITÀ DEL BILANCIO INTEGRATO
123
14.
124
PROFILO DEL REPORT
1. Il perimetro del report
p. 125
2. I principali applicativi e il processo di reporting
p. 125
3. Il processo di assurance
p. 125
14. PROFILO DEL REPORT
1. IL PERIMETRO DEL REPORT
Il perimetro di rendicontazione del Bilancio
Integrato comprende tutte le società controllate dalla capogruppo Sofidel. S.p.A.
All’interno del perimetro sono avvenute
operazioni societarie di semplificazione, per
i cui dettagli rimandiamo alla parte relativa
alla Nota integrativa del Bilancio Consolida-
to. Il periodo di riferimento è rappresentato
dall’esercizio 2015, coincidente con l’anno
solare che va dal 1° gennaio al 31 dicembre
2015. La metodologia di rendicontazione
delle informazioni non si discosta da quella
utilizzata nella redazione del Bilancio Integrato degli esercizi precedenti e permette
quindi la confrontabilità dei dati riportati nel
presente report. Eventuali riclassificazioni
dei dati già presentati nell’edizione precedente del Bilancio Integrato sono puntualmente giustificate nel testo.
2. I PRINCIPI APPLICATI E IL PROCESSO DI REPORTING
La quinta edizione del Report Integrato del
Gruppo Sofidel (la quarta risale a maggio
2015) è stata redatta seguendo le indicazioni espresse dall’International Integrated Reporting Committee (IIRC), ovverosia
l’organismo creato dall’International Federation of Accountants (IFAC), da Global
Reporting Initiative (GRI) e da The Prince’s
Accounting for Sustainability Project per lo
sviluppo di uno schema di rendicontazione
integrata delle performance economico-finanziarie, ambientali e sociali delle organizzazioni pubbliche e private.
In particolare modo, si è fatto riferimento
alle guidelines del “Framework for integrated reporting and the integrated report”
dell’Integrated Reporting Committee (IRC)
of South Africa, che in assenza dello schema internazionale, ancora in fase di preparazione, rappresenta l’unico benchmark
attendibile ed affidabile, utilizzato peraltro
dal Johannesburg Stock Exchange come
modello di rendicontazione obbligatorio
per le società quotate sul mercato azionario.
Nella rendicontazione delle proprie prestazioni economiche, sociali ed ambientali attraverso l’utilizzo di Key Performance Indi-
cators (KPI) il Gruppo Sofidel ha integrato,
come suggerito dallo schema sudafricano
meglio noto come “King III”, le Linee Guida del Global Reporting Initiative nella loro
versione 4.0.
Per informazioni relative al Bilancio Integrato
e al processo di reporting adottato:
Dott. Antonio Pereda
([email protected]),
Dott.ssa Arianna Vita ([email protected])
Sofidel S.p.A.
Via di Lucia, 23 - 55016 Porcari (LU) IT
Telefono: +39.0583.2681
3. IL PROCESSO DI ASSURANCE
A seguito della pubblicazione della versione 4 di Global Reporting Initiative, le
Aziende che hanno da sempre pubblicato
i loro Bilanci in linea con le prescrizioni di
questa Guida si stanno confrontando con
i nuovi requisiti del GRI G4 che si sostanziano, principalmente in:
−− una nuova concezione del report, basata su un’analisi di materialità che deve
essere descritta all’interno del report e
che ha la sua origine dall’attività di Stakeholder Engagement che, da sempre,
caratterizza l’impegno alla Sostenibilità
delle organizzazioni;
−− focus su alcuni argomenti quali, a titolo
di esempio: assessment catena di fornitura, anche in merito alle performance
ambientali, impegno alla riduzione dei
gas a effetto serra, maggiore trasparenza nella governance.
Inoltre, la nuova versione del GRI prevede:
−− indicatori di uguale dignità (non più Core
o Additional), da rendicontare a seconda
dell’esito dell’analisi di materialità;
−− possibilità di dichiarare il Bilancio “In
accordance”, secondo 2 livelli: “Core” o
“Comprehensive”.
125
ALLEGATI
1. Tabella dei KPI espressi dal GRI
126
p. 127
ALLEGATI
1. TABELLA DEI KPI ESPRESSI DAL GRI
Per la rendicontazione delle performance economiche, sociali ed ambientali del
Gruppo Sofidel si è fatto riferimento alle
“Sustainability Reporting Guidelines” del
GRI. Si riporta, in proposito, la tabella di
corrispondenza fra gli indicatori e le informative richieste dallo standard GRI e i
principi del Global Compact e la loro col-
locazione nel testo evidenziando il livello di copertura raggiunto con il Bilancio
Integrato.
ELEMENTI DI REPORTING
Ambiti
Pagina Bilancio
Indicatori GRI
Strategia e Analisi
Lettera agli stakeholder
G4-1
Profilo dell’organizzazione
Ritratto d Gruppo - Identità di Gruppo
G4-3, G4-4, G4-5, G4-6,
G4-7, G4-8, G4-9, G4-10,
G4-11, G4-12, G4-13, G4-14,
G4-15, G4-16
Le risorse umane
Relazioni industriali
Omissione
Motivo
dell’omissione
I fornitori
Alcuni risultati dell’anno
La collettività
I nostri principali partner per la sostenibilità
Identificazione degli aspetti
materiali e confini
Analisi di materialità e relazioni con stakeholder
G4-17, G4-18, G4-19, G4-20,
G4-21, G4-22, G4-23
Stakeholder engagement
Analisi di materialità e relazioni con stakeholder
G4-24, G4-25, G4-25, G4-26,
G4-27
Profilo del report
Profilo del report
G4-28, G4-29, G4-30, G4-31,
G4-32, G4-33
Governance
La Governance
G4-34, G4-35, G4-36, G4-47,
G4-48
Etica e integrità
La Governance - Gli strumenti strategici della sostenibilità
- Il governo della responsabilità d’impresa
G4-56, G4-57, G4-58
INDICATORI DI PERFORMANCE
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Area
Aspetto Materiale
Paragrafo
Aspetti materiali/indicatori GRI Principi del Global
Lista degli aspetti materiali Compact
identificati e rispondenti
agli indicatori economici,
sociali e ambientali riportati
nelle linee guida G4
Omissione
e motivo
della
omissione
Dislosure Management
Approach (DMAs) e Indicatori
ECONOMICA
Performance economica
Il modello di business
Gestione dei rischi
DMA Risk Management
G4-EC1
G4-EC2
G4-EC3
Finanziamenti Pubblica
Amministrazione
Gestione delle relazioni
G4-EC4
Market presence
Il contesto internazionale
DMA Prospettive di
mercato
G4-EC5
G4-EC6
Impatti economici
indiretti
Impatti economici
indiretti
G4-EC7
G4-EC8
Principio 8 di intraprendere
iniziative che
promuovano
una maggiore
responsabilità
ambientale
Principio 6 l’eliminazione
di ogni forma di
discriminazione in
materia di impiego e
professione
127
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Area
Aspetto Materiale
Paragrafo
Aspetti materiali/indicatori GRI Principi del Global
Lista degli aspetti materiali Compact
identificati e rispondenti
agli indicatori economici,
sociali e ambientali riportati
nelle linee guida G4
Dislosure Management
Approach (DMAs) e Indicatori
ECONOMICA
Pratiche di
approvvigionamento
DMA Supply Chain
Management
I fornitori
G4-EC9
Interventi a favore delle
comunità locali
Le risorse ambientali
AMBIENTALE - DMA
AMBIENTE
Tutela della risorsa
forestale
Materie prime
Energia
Le risorse ambientali (BAT)
DMA LCA
DMA R&S
Le risorse ambientali
DMA Materie prime
La tutela della risorsa
forestale
G4-EN1
G4-EN2
Consumo energetico
Gruppo Sofidel
DMA Uso Energia
Rinnovabile
Gli investimenti in campo
ambientale
G4-EN3
G4-EN4
G4-EN5
G4-EN6
G4-EN7
Approvvigionamento
energetico
Principio 7 alle imprese è
richiesto di sostenere
un approccio
preventivo nei
confronti delle sfide
ambientali
Principio 7 alle imprese è
richiesto di sostenere
un approccio
preventivo nei
confronti delle sfide
ambientali
Principio 8 di intraprendere
iniziative che
promuovano
una maggiore
responsabilità
ambientale
Principio 9 di incoraggiare
lo sviluppo e
la diffusione di
tecnologie che
rispettino l’ambiente
Acqua
Le risorse ambientali
DMA Uso Acqua
La tutela della risorsa
idrica
G4-EN8
G4-EN9
G4-EN10
Biodiversità
Principio 7 alle imprese è richiesto
di sostenere un
approccio preventivo
nei confronti delle
sfide ambientali
Principio 9 di incoraggiare lo
sviluppo e la diffusione
di tecnologie che
rispettino l’ambiente
Biodiversità
Biodiversità
G4-EN11
G4-EN12
G4-EN13, G4-EN14
Principio 7 alle imprese è richiesto
di sostenere un
approccio preventivo
nei confronti delle
sfide ambientali
Principio 8 di intraprendere
iniziative che
promuovano
una maggiore
responsabilità
ambientale
128
Omissione
e motivo
della
omissione
ALLEGATI
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Area
Aspetto Materiale
Paragrafo
Aspetti materiali/indicatori GRI Principi del Global
Lista degli aspetti materiali Compact
identificati e rispondenti
agli indicatori economici,
sociali e ambientali riportati
nelle linee guida G4
Omissione
e motivo
della
omissione
Dislosure Management
Approach (DMAs) e Indicatori
AMBIENTE
Emissioni
Gestione delle emissioni
di gas serra
Gli investimenti in campo
ambientale
DMA Riduzione CO2
G4-EN15
G4-EN16
G4-EN17
G4-EN18
G4-EN19
Principio 7 alle imprese è
richiesto di sostenere
un approccio
preventivo nei
confronti delle sfide
ambientali
Principio 8 di intraprendere
iniziative che
promuovano
una maggiore
responsabilità
ambientale
Prodotti e servizi
Altre emission in aria
G4-EN20
G4-EN21
La tutela della risorsa
idrica
G4-EN22
La gestione dei rifiuti
DMA gestione rifiuti
G4-EN23, G4-EN24
G4-EN25
I prodotti ecologici
G4-EN27
Imballaggi
I prodotti ecologici
G4-EN28
Conformità
La gestione ambientale
dell’organizzazione
G4-EN29
Trasporti
Gestione delle emissioni
di gas serra
G4-EN30
Generale
La gestione ambientale
dell’organizzazione
G4-EN31
Valutazione dei fornitori
relativamente a criteri
ambientali
Controllo dei requisiti di
sostenibilità dei fornitori
G4-EN32, G4-EN33
Meccanismi di reclamo
relativamente a criteri
ambientali
PRATICHE DI LAVORO
Occupazione
G4-EN34
Le pratiche di lavoro
G4-LA1
Turnover
I sistemi di remunerazione
o incentivazione
G4-LA2
I diritti umani
G4-LA3
Principio 8 di intraprendere
iniziative che
promuovano
una maggiore
responsabilità
ambientale
Principio 7 alle imprese è
richiesto di sostenere
un approccio
preventivo nei
confronti delle sfide
ambientali
Principio 8 di intraprendere
iniziative che
promuovano
una maggiore
responsabilità
ambientale
Principio 6 l’eliminazione di
ogni forma di
discriminazione in
materia di impiego e
professione
Pari opportunità,
diversità, pratiche non
discriminatorie
Relazioni industriali
Relazioni industriali
Comunicazioni relative
a cambiamenti organizzativi
Salute e sicurezza
Salute e sicurezza
DMA Relazioni industriali
G4-LA4
DMA Salute e sicurezza
lavoratori
G4-LA5
G4-LA8
Indici di misura dell’andamento infortunistico
Principio 3 alle imprese è
richiesto di
sostenere la libertà
di associazione
dei lavoratori e
riconoscere il
diritto alla
contrattazione
collettiva
G4-LA6
G4-LA7
129
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Area
Aspetto Materiale
Paragrafo
Aspetti materiali/indicatori GRI Principi del Global
Lista degli aspetti materiali Compact
identificati e rispondenti
agli indicatori economici,
sociali e ambientali riportati
nelle linee guida G4
Dislosure Management
Approach (DMAs) e Indicatori
PRATICHE DI LAVORO
Formazione e istruzione
Diffondere la cultura della
salute e sicurezza
I sistemi di remunerazione
ed incentivazione
G4-LA9
G4-LA10
G4-LA11
La gestione delle risorse
umane
Diversità e pari
opportunità
DIRITTI UMANI
La gestione delle risorse
umane
G4-LA12
I sistemi di remunerazione ed incentivazione
G4-LA13
Valutazione dei fornitori
relativamente alle pratiche di lavoro
Controllo dei requisiti di
sostenibilità dei fornitori
G4-LA14
G4-LA15
Segnalazioni ricevute
relative alle pratiche di lavoro, trattate e risolte attraverso un meccanismo
formale di segnalazione
La gestione delle segnalazioni ed il numero verde
G4-LA16
Pratiche di acquisto
Controllo dei requisiti di
sostenibilità dei fornitori
G4-HR1
G4-HR2
Principio 6 l’eliminazione di
ogni forma di
discriminazione in
materia di impiego e
professione
Principio 1 alle imprese
è richiesto di
promuovere e
rispettare i diritti
umani universalmente
riconosciuti
nell’ambito delle
rispettive sfere di
influenza
Principio 5 l’effettiva eliminazione
del lavoro minorile
Principio 6
l’eliminazione di ogni
forma di
discriminazione in
materia di impiego e
professione
Non discriminazione
I diritti umani - Pari
opportunità, diversità,
pratiche non discriminatorie
DMA Diritti Umani
Diversity
G4-HR3
Principio 6
l’eliminazione di
ogni forma di
discriminazione in
materia di impiego e
professione
Libertà di associazione e
contrattazione collettiva
Relazioni industriali
G4-HR4
Principio 1 alle imprese è richiesto
di promuovere e
rispettare i diritti
umani universalmente
riconosciuti nell’ambito
delle rispettive sfere di
influenza
Principio 3 alle imprese è richiesto
di sostenere la libertà
di associazione
dei lavoratori e
riconoscere il diritto
alla contrattazione
collettiva
130
Omissione
e motivo
della
omissione
ALLEGATI
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Area
Aspetto Materiale
Paragrafo
Aspetti materiali/indicatori GRI Principi del Global
Lista degli aspetti materiali Compact
identificati e rispondenti
agli indicatori economici,
sociali e ambientali riportati
nelle linee guida G4
Omissione
e motivo
della
omissione
Dislosure Management
Approach (DMAs) e Indicatori
DIRITTI UMANI
Lavoro minorile
I principi ispiratori del
modello di sostenibilità
del Gruppo Sofidel
G4-HR5
I diritti umani- Pari opportunità, diversità, pratiche
non discriminatorie
Principio 1 alle imprese è richiesto
di promuovere e
rispettare i diritti
umani universalmente
riconosciuti
nell’ambito delle
rispettive sfere di
influenza
Principio 5 l’effettiva eliminazione
del lavoro minorile
Lavoro forzato o
obbligato
I principi ispiratori del
modello di sostenibilità
del Gruppo Sofidel
G4-HR6
I diritti umani- Pari opportunità, diversità, pratiche
non discriminatorie
Principio 1 alle imprese è richiesto
di promuovere e
rispettare i diritti
umani universalmente
riconosciuti
nell’ambito delle
rispettive sfere di
influenza
Principio 4 l’eliminazione di tutte
le forme di lavoro
forzato e obbligatorio
Pratiche di sicurezza
G4-HR7
Non
applicabile
Diritti delle popolazioni
locali
Interventi a favore delle
comunità locali
G4-HR8
Principio 1 alle imprese è richiesto
di promuovere e
rispettare i diritti
umani universalmente
riconosciuti
nell’ambito delle
rispettive sfere di
influenza
Operazioni soggette a
review o impact assessment in materia di diritti
umani
I diritti umani - Pari
opportunità, diversità,
pratiche non discriminatorie
G4-HR9
Principio 1 alle imprese
è richiesto di
promuovere
e rispettare i
diritti umani
universalmente
riconosciuti
nell’ambito delle
rispettive sfere di
influenza
Valutazione dei fornitori
relativamente ai diritti
umani
Controllo dei requisiti di
sostenibilità dei fornitori
G4-HR10
G4-HR11
Principio 1 alle imprese
è richiesto di
promuovere e
rispettare i diritti
umani universalmente
riconosciuti
nell’ambito delle
rispettive sfere di
influenza
Principio 2 –
di assicurarsi di non
essere, seppure
indirettamente,
complici negli abusi
dei diritti umani
131
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Area
Aspetto Materiale
Paragrafo
Aspetti materiali/indicatori GRI Principi del Global
Lista degli aspetti materiali Compact
identificati e rispondenti
agli indicatori economici,
sociali e ambientali riportati
nelle linee guida G4
Dislosure Management
Approach (DMAs) e Indicatori
DIRITTI UMANI
SOCIETÀ
Meccanismo di reclamo
relativi ai diritti umani
I diritti umani-
Comunità locali
La collettività
G4-HR12
Pari opportunità,
diversità, pratiche non
discriminatorie
Principio 1 alle imprese è richiesto
di promuovere e
rispettare i diritti
umani universalmente
riconosciuti
nell’ambito delle
rispettive sfere di
influenza
DMA-Comunità locali
G4-SO1
G4-SO2
Corruzione
Contributi politici
Governance
Gestione dei rischi DMA- Corruzione
La gestione delle relazioni
G4-SO6
G4-SO3
G4-SO4
G4-SO5
Concorrenza sleale
Gestione dei rischi
G4-SO7
Conformità
Governance
G4-SO8
Valutazione dei fornitori
relativamente agli impatti
sulla società
Controllo dei requisiti di
sostenibilità dei fornitori
G4-SO9
G4-SO10
Meccanismi di reclamo
relativi agli impatti sulla
società
Stakeholder engagement
G4-SO11
Salute e sicurezza dei
consumatori
La qualità e sicurezza dei
nostri prodotti
DMA- Salute e sicurezza
consumatori
Gestione dei rischi
G4-PR1, G4-PR2
Informativa prodotti
La qualità e sicurezza dei
nostri prodotti
G4-PR3
Conformità Informazioni
ed Etichettature
La qualità e sicurezza dei
nostri prodotti
G4-PR4
Customer Satisfaction
Customer Satisfaction
DMA Customer Satisfaction
Adesione a
codici volontari
Le nostre linee di
business
G4-PR6
Casi di non conformità
a regolamenti o codici
volontari riferiti all’attività di marketing incluse
pubblicità, promozioni e
sponsorizzazioni
Le nostre linee di
business
G4-PR7
Rispetto della privacy
La gestione delle segnalazioni ed il numero verde
G4-PR8
Rispetto della privacy
La gestione delle segnalazioni ed il numero verde
G4-PR8
Conformità fornitura e
utilizzo prodotti
Gestione dei rischi
G4-PR9
Gestione dei rischi
RESPONSABILITA
DI PRODOTTO
G4-PR5
Attività marketing e
pubblicità
132
Principio 10 Le imprese si
impegnano a
contrastare la
corruzione in ogni
sua forma, incluse
l’estorsione e le
tangenti
Omissione
e motivo
della
omissione
ALLEGATI
133
134
NOTE
135
Progetto Grafico: Fascetti Associati
Stampa: Tipografia Francesconi - FSC C106254 e PEFC/18-31-442
La stampa del presente documento è terminata nel mese di maggio 2016
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