Intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione

Transcript

Intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
U.O. MANUTENZIONE LL.PP.
Palazzo CEDIR, Torre IV, Piano 4° - Via S. Anna 2° Tronco
Tel. 0965/21288 - Fax 0965/812034
PROGETTO ESECUTIVO
INTERVENTO DI RIATTIVAZIONE SECONDA LINEA
IMPIANTO DI DEPURAZIONE LOCALITA’ RAVAGNESE E
OTTIMIZZAZIONE COLLETTORI FOGNARI IN ARRIVO AL
DEPURATORE STESSO
RELAZIONE SPECIALISTICA CON CALCOLI
ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI
IMPIANTI
Redatto da Ing. Bruno Fortugno
………………………………………….
Visto il RUP Arch. Marcello Cammera
…………………………………………..
APPROVATO con delibera G.C. n° 138 del 20.04.09
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
INDICE
CRITERI E SCELTE PROGETTUALI DELL’INTERVENTO ................................................. 4
INTERVENTO DI POTENZIAMENTO E RIPRISTINO FUNZIONALE DELL’IMPIANTO
DI DEPURAZIONE RAVAGNESE ............................................................................................. 6
1.
PREMESSA ........................................................................................................................... 6
2. DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI REGGIO CALABRIALOCALITA’ RAVAGNESE .......................................................................................................... 7
3.
PROPOSTA DI ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO...................................................... 9
4.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI –DIMENSIONAMENTO DELLE OPERE..... 10
4.1
Dati di progetto –Limiti di emissione.................................................................................... 10
4.2
Descrizione degli interventi relativi alla linea acque ........................................................... 11
4.1.1
4.1.2
4.1.3
4.1.4
4.1.5
4.3
3.2.1
3.2.2
3.2.3
3.2.4
3.2.5
4.4
5.
Impianto di sollevamento iniziale...................................................................................................... 11
Trattamenti preliminari ..................................................................................................................... 11
Denitrificazione.................................................................................................................................. 13
Ossidazione biologica/nitrificazione.................................................................................................. 16
Sedimentazione secondaria................................................................................................................ 20
Descrizione degli interventi relativi alla linea fanghi .......................................................... 23
Pre-ispessimento ................................................................................................................................ 23
Digestione aerobica............................................................................................................................ 24
Post-ispessimento ............................................................................................................................... 26
Disidratazione fanghi......................................................................................................................... 27
Sicurezza antincendio ........................................................................................................................ 28
Descrizione degli interventi di ristrutturazione del laboratorio d’analisi......................... 28
RIEPILOGO DEGLI INTERVENTI PROPOSTI ............................................................. 29
INTERVENTO DI RIPRISTINO FUNZIONALE DEI SOLLEVAMENTI FOGNARI DEL
TORRENTE MENGA.................................................................................................................. 31
1.
PREMESSA ......................................................................................................................... 31
2.
IL PROBLEMA DEGLI SCARICHI ABUSIVI................................................................. 33
3.
OBIETTIVI DELL’INTERVENTO.................................................................................... 33
4.
VERIFICA DELLO STATO ATTUALE ............................................................................ 34
5.
4.1
Calcolo della portata massima ammissibile in ciascuna vasca di carico ........................... 34
4.2
Verifica della popolazione afferente alla fognatura ............................................................ 60
CRITERI PROGETTUALI ................................................................................................. 61
5.1.
Criteri per la determinazione delle perdite di carico distribuita ....................................... 61
5.2.
Criteri per la determinazione delle perdite di carico concentrate ..................................... 62
pag. 2 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
6. DIMENSIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE DI SOLLEVAMENTO E
SCELTE PROGETTUALI .......................................................................................................... 62
6.1.
Soluzione progettuale impianto sollevamento “Sabbie Bianche” ...................................... 63
6.2.
Soluzione progettuale impianto sollevamento “Menga2” ................................................... 64
6.3.
Soluzione progettuale impianto sollevamento “Menga1” ................................................... 65
7.
VERIFICA SUI VOLUMI DI COMPENSO ...................................................................... 67
8.
DIMENSIONAMENTO DELLE PRECAMERE DI DISSABBIATURA ........................ 70
INTERVENTO DI RIPRISTINO FUNZIONALE DEI SOLLEVAMENTI FOGNARI
DELL’AREA URBANA............................................................................................................... 71
1.
PREMESSA ......................................................................................................................... 71
2.
VERIFICA DELLO STATO ATTUALE ............................................................................ 72
3.
2.1
Calcolo della portata massima ammissibile in ciascuna vasca di carico ........................... 72
2.2
Verifica della popolazione afferente alla fognatura ............................................................ 72
CRITERI PROGETTUALI ................................................................................................. 74
4.1
Criteri per la determinazione delle perdite di carico distribuita ....................................... 74
4.2
Criteri per la determinazione delle perdite di carico concentrate ..................................... 74
4. DIMENSIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE DI SOLLEVAMENTO E
SCELTE PROGETTUALI .......................................................................................................... 76
5.
SPECIFICHE TECNICHE DELLE ATTREZZATURE ELETTROMECCANICHE.... 79
6.
QUADRI ELETTRICI DI POTENZA ................................................................................ 80
7.
QUADRI ELETTRICI DI POTENZA – QUADRI DI AUTOMAZIONE ........................ 80
8.
IMPIANTI DI TERRA ........................................................................................................ 83
9.
COLLEGAMENTI IDRAULICI......................................................................................... 84
STIMA ECONOMICA DELL’IMPEGNO DI SPESA E QUADRO ECONOMICO ....Errore. Il
segnalibro non è definito.
pag. 3 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
CRITERI E SCELTE PROGETTUALI
DELL’INTERVENTO
La presente progettazione definitiva riguarda il potenziamento e l’ammodernamento del sistema
depurativo e della rete fognaria che asserve la località “Ravagnese” del Comune di Reggio
Calabria.
Di seguito vengono illustrati i criteri generali di progettazione e alcuni aspetti particolari, quali:
rispetto delle indicazioni e prescrizione dell’Ente App.nte;
realizzazione di un impianto di semplice costruzione, economico, ed in generale di
gestione estremamente semplice;
alto grado di affidabilità per la scelta delle apparecchiature;
elevati rendimenti di depurazione;
elevata rapidità di costruzione.
Tutti gli interventi saranno volti, per quanto possibile, al recupero dei manufatti esistenti;
verranno utilizzate vasche e pozzetti, attualmente fuori servizio o dismessi, nell’ottica di adattare
i nuovi manufatti o il loro potenziamento, al ciclo depurativo e al sistema fognario, e comunque
al fine di rendere minimo l’impatto ambientale, l’incidenza del costo delle opere civili, i tempi di
realizzazione e di installazione.
L’intervento prevede:
1
Il potenziamento dell’impianto di depurazione Ravagnese, attraverso:
la ristrutturazione e l’implementazione del comparto di pretrattamento liquami;
la ristrutturazione e il potenziamento della seconda linea di trattamento;
l’ammodernamento e il ripristino funzionale della linea di trattamento fanghi di supero;
la riqualificazione dei locali laboratorio siti all’interno del depuratore e la messa in
sicurezza del sistemi antincendio;
pag. 4 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
2
La ristrutturazione, il potenziamento e la messa in sicurezza del sistema dei sollevamenti
fognari siti in prossimità del Torrente “Menga”;
3
La ristrutturazione, il potenziamento e la messa in sicurezza del sistema dei sollevamenti
fognari dell’area urbana afferente all’impianto Ravagnese.
I prezzi utilizzati nella redazione del preventivo particolareggiato sono stati estratti dalla "Tariffa
dei Prezzi per Opere Edili e per Opere Impiantistiche" - Edizione 2007 – pubblicata sul
supplemento ordinario al Bollettino Ufficiale ed elaborata di concerto tra Provveditorato
Regionale O.O.P.P. del Regione Calabria, oltre che da una personale indagine di mercato.
pag. 5 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
INTERVENTO DI POTENZIAMENTO E
RIPRISTINO FUNZIONALE DELL’IMPIANTO DI
DEPURAZIONE RAVAGNESE
1.
PREMESSA
L’impianto di depurazione di Reggio Calabria Loc. Ravagnese ha una potenzialità di progetto di
160˙000 AE. E’ un impianto biologico a fanghi attivi che tratta i reflui civili della città di Reggio
Calabria- Zona Centro.
Il progetto originario (26/3040) venne approvato nel 1978; i lavori ebbero inizio nel 1983 e
finirono nel 1993, data in cui venne consegnato provvisoriamente l’impianto. La potenzialità di
progetto era di 160˙000 abitanti e i parametri di uscita dell’effluente dovevano rispettare i limiti
previsti dalla Tab. A delle legge 319 del 10 maggio 1976 (legge Merli). I lavori previsti dal
progetto non vennero mai conclusi e l’impianto non entrò in esercizio per diverso tempo fino al
2001.
Per dare completamento e funzionalità alle opere già realizzate con il Progetto Speciale 26/3040,
in particolare per quel che riguarda la parte impiantistica, il sistema di adduzione e le opere civili
strettamente connesse, venne predisposto un secondo progetto denominato “PARTE B - Progetto
esecutivo degli interventi di ripristino e completamento funzionale dell’impianto di depurazione
di Reggio Calabria Centro e del sistema di collettamento”.
Per una variazione della normativa in materia di tutela delle acque dall’inquinamento (D. Lgs.
152/99) si rendeva, inoltre, necessario l’adeguamento ai limiti più restrittivi imposti dalla legge,
conseguibili, secondo il progetto, mediante l’introduzione, all’interno delle vasche di
ossidazione, di una zona di denitrificazione e l’utilizzo della defosfatazione chimica. Tale
intervento non fu mai realizzato.
Attualmente l’impianto è autorizzato a scaricare nel corpo ricettore i liquami provenienti da
88˙000 AE, che rappresenta la potenzialità massima che il trattamento depurativo attuale è in
grado di sostenere.
pag. 6 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
La presente relazione ha lo scopo di illustrare sia le caratteristiche dell’impianto di depurazione
esistente sia le proposte di ristrutturazione dell’impianto in modo che esso risulti pienamente
efficiente a soddisfare le esigenze depurative del territorio e che lo scarico sia conforme alla
nuova normativa in vigore per la tutela delle acque dall’inquinamento (D. Lgs. n.152/2006).
2.
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI REGGIO CALABRIALOCALITA’ RAVAGNESE
Nella sua configurazione attuale, l’impianto presenta le seguenti sezioni di trattamento:
Linea acque:
•
Sollevamento arrivo Menga
•
grigliatura automatica grossolana e grigliatura automatica fine;
•
dissabbiamento aerato;
•
sedimentazione primaria (non funzionante);
•
ossidazione biologica a fanghi attivi a biomassa adesa e sospesa;
•
sedimentazione finale e riciclo fanghi;
•
disinfezione chimica.
Linea fanghi:
•
preispessimento;
•
digestione aerobica;
•
postispessimento;
•
disidratazione meccanica.
Attualmente il processo biologico nella sezione di ossidazione dell’impianto, costituita da un
"sistema combinato fanghi attivi-biodischi" cioè dall’abbinamento delle due tecnologie a
biomassa sospesa, i fanghi attivi, e a biomassa adesa, con colture su supporto rotante (biodischi),
è basato esclusivamente sulla tecnologia a fanghi attivi a biomassa sospesa con stabilizzazione
separata del fango.
Lo scarico dell’effluente depurato avviene nel torrente Menga.
Lo schema a blocchi del processo attuale è riportato di seguito:
pag. 7 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
pag. 8 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
3.
PROPOSTA DI ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO
L’obiettivo dell’adeguamento è di rendere più efficienti le sezioni di trattamento esistenti; per far
questo verranno ottimizzati i parametri di processo mediante il potenziamento delle
apparecchiature elettromeccaniche, limitando al minimo gli interventi di natura strutturale.
A tal proposito gli interventi previsti sono i seguenti:
ammodernamento dell’impianto di sollevamento iniziale;
revisione e/o rifacimento dei trattamenti preliminari di grigliatura grossolana e fine e di
dissabbiatura;
conversione delle vasche di sedimentazione primaria, al momento inutilizzate, in vasche di
denitrificazione in condizioni anossiche ed installazione dell’impianto di ricircolo della
miscela aerata;
rimozione dei carriponte delle due linee della sedimentazione finale, ciascuno comune a
due vasche, e installazione di un carroponte indipendente per ciascuna delle quattro vasche;
sostituzione delle pompe volumetriche del pre-ispessitore e del post-ispessitore e
rifacimento del piping;
revisione del quadro elettrico delle elettrosoffianti a servizio della digestione aerobica;
sostituzione del sistema di trasporto dei fanghi disidratati;
ammodernamento dei locali del laboratorio delle analisi chimico/batteriologiche a servizio
dell’impianto e acquisto di una nuova apparecchiatura per l’effettuazione dell’analisi
batteriologica.
pag. 9 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
4.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI –DIMENSIONAMENTO DELLE OPERE
Con gli interventi di adeguamento previsti in progetto l’impianto di depurazione di Reggio
Calabria Ravagnese avrà una capacità complessiva di trattamento di 100.000 AE.
Vengono di seguito esposti i dati di dimensionamento alla base della progettazione esecutiva
sviluppata.
4.1 Dati di progetto –Limiti di emissione
PARAMETRO
U.M.
VALORE
Abitanti equivalenti
A.E.
100.000
L/Ab*day
250
/
0,8
BOD5
g/Ab*day
60
COD
g/Ab*day
110
Azoto Kieldahl
g/Ab*day
12
S. sospesi totali
g/Ab*day
90
Fosforo
g/Ab*day
3
mc/day
20.000
Portata media oraria
mc/hr
833
Portata di punta nera
mc/hr
1.322
BOD5
Kg/day
6.000
COD
Kg/day
11.000
S. Sospesi Totali
Kg/day
9.000
S. Sospesi Volatili
Kg/day
7.200
Azoto TKN
Kg/day
1.200
BOD5
mg/L
300
COD
mg/L
550
S. Sospesi Totali
mg/L
450
S. Sospesi Volatili
mg/L
360
Azoto TKN
mg/L
60
Fosforo
mg/L
15
Dotazione idrica
Coefficiente d’afflusso
Carichi specifici
Portata media giornaliera
Carichi idraulici
Carico ingresso
Concentrazione
ingresso
I limiti di emissione di progetto adottati sono quelli stabiliti dalle Tabelle 1 e 3 dell’Allegato 5
alla Parte III del D. Lgs. n. 152/2006, valide, rispettivamente, per acque reflue urbane e acque
pag. 10 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
reflue industriali ed in grado di rispondere a più ampie esigenze di tutela del corpo idrico
recettore rispetto a quelli alla base del progetto originario:
PARAMETRO
U.M.
VALORE
BOD5
mg/l
25
COD
mg/l
125
azoto Kjeldahl
mg/l
11,5
Solidi sospesi totali
mg/l
35
Fosforo
mg/l
2
Azoto nitrico
mg/l
20
4.2 Descrizione degli interventi relativi alla linea acque
4.1.1 Impianto di sollevamento iniziale
L’impianto di sollevamento iniziale, che riceve i liquami provenienti dalla stazione di
sollevamento denominata Menga 1, è costituito da N. 3 elettropompe del tipo Flygt modello
3140.180 girante 432 e potenza 9 kW (Portata= 70 L/sec e Prevalenza= 10 m).
E’ necessario sostituire un’apparecchiatura per fine ciclo e revisionare il quadro elettrico di
comando.
4.1.2 Trattamenti preliminari
I trattamenti preliminari sono finalizzati alla rimozione di parti grossolane, sostanze abrasive e
oleose, che non possono essere ammesse ai trattamenti successivi. Sono di fondamentale
importanza per garantire l’efficienza del processo biologico e la protezione delle apparecchiature
elettromeccaniche delle diverse sezioni.
I pretrattamenti presenti sono: la grigliatura grossolana e fine e il dissabbiamento aerato.
Costituiscono uno dei punti critici di tutto il trattamento perché non risultano correttamente
dimensionati né da un punto di vista fisico nè idraulico.
I liquami in arrivo dalla fognatura sono convogliati nel canale d’ingresso in cui è presente una
griglia meccanica verticale a gradini di tipo fine con luce tra le barre pari a 5 mm, provvista di
sistema di allontanamento dei materiali grigliati a coclea orizzontale.
Una griglia analoga è inserita nel canale di bypass, che viene adoperato solo in caso di eventi
meteorici di vaste proporzioni.
pag. 11 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
La griglia grossolana esistente, statica a maglie larghe (75mm), è al momento dismessa e occorre
reinstallarla sul canale di bypass.
Le griglie di tipo fine ed il sistema di allontanamento dei materiali grigliati necessitano di una
sostanziale opera di revisione che consiste nella rettifica dei telai distorti e delle componenti
usurate delle due griglie e, per la coclea, nella sostituzione del motore asincrono trifase da 0,37
kW completo di riduttore di giri. Entrambe le griglie saranno installate, affiancate, nel canale
d’ingresso dei liquami, possedendo analoghe caratteristiche idrauliche e meccaniche. Occorrerà
predisporre la fase di grigliatura grossolana nel canale d’ingresso, a monte di quella fine, in modo
da proteggere le due griglie a gradini. Si acquisterà, allo scopo, una nuova griglia statica a maglie
larghe (50 mm).
Il dissabbiatore aerato esistente ha un volume sufficiente per il trattamento richiesto ma occorre
sostituire il carroponte, in comune alle due vasche, con uno nuovo.
Attualmente l’aerazione avviene ad opera dei compressori a servizio dell’ossidazione; si
provvederà a dotare le vasche di un nuovo compressore autonomo, e verranno installate due
nuove apparecchiature per l’estrazione delle sabbie (air-lift). Il sistema attualmente esistente di
aerazione, che utilizza l’aria fornita dai compressori a servizio dell’ossidazione, fungerà da
riserva in caso di guasto del compressore principale.
Per la verifica della sezione di dissabbiatura, scelto di trattare la portata di punta nera in tempo
asciutto e il tempo di detenzione, si può calcolare il volume nel seguente modo:
Volume DISS = Q pn ⋅ t det
dove:
Volume DISS = Volume vasca dissabbiatura (m3)
Q pn
= Portata di punta nera (m3/hr)
t det
= Tempo di detenzione (min), compreso tra 2 e 3 minuti
Per il dimensionamento della portata di aria da insufflare si considera:
Q ARIA = Consumo aria per unità lunghezza ⋅ Lunghezza vasca dissabbiat ura
La sabbia raccolta sul fondo viene trascinata verso una tramoggia laterale per mezzo di un
carroponte e viene quindi estratta mediante un air-lift.
pag. 12 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
Nel seguito si riassumono i dati tecnici di riferimento delle nuove apparecchiature:
SEZIONI
GRIGLIATURA
GROSSOLANA
PARAMETRI
U. M.
VALORI
Numero griglie
/
1
Tipo di griglie
/
maglia larga
Spaziatura
mm
50
Potenza motore
kW
1
Larghezza canale
mm
2100
/
2
Numero griglie
GRIGLIATURA
Tipo di griglie
FINE
Spaziatura
meccaniche, verticali a gradini
mm
5
Sistema allontanamento grigliati
/
a coclea
Numero vasche
/
2
Tipo dissabbiatore
/
aerato
/
1
Numero unità di compressione
Portata d’aria
DISSABBIATURA/
Statica, a pulizia manuale a
Potenza motore compressore
3
m /hr
450
kW
11
DISOLEATURA
Ponte raschiatore va e vieni per
Sistema di estrazione sabbie
/
vasca doppia e estrattore airlift per ciascuna vasca
Diametro idroestrattore
Lunghezza totale idroestrattore
/
DN 100
mm
6000
4.1.3 Denitrificazione
L’impianto non presenta una sezione di denitrificazione e ciò costituisce una grossa disfunzione
in quanto non è possibile abbattere i nitrati che si formano in fase di ossidazione. Essendo la
sezione di sedimentazione primaria non funzionante, si è preferito, anziché attivare questo
trattamento primario, adottare un processo anossico/aerobico, denitrificazione/nitrificazione, che
prevede la zona anossica a monte di quella aerobica, adattando anche la vasca da un punto di
vista strutturale. In questa configurazione i nitrati prodotti nella zona aerobica per ossidazione
dell’azoto ammoniacale (nitrificazione) sono ricircolati nella porzione anossica, dove vengono
ridotti ad azoto gassoso (denitrificazione).
La fase di predenitrificazione presenta i seguenti vantaggi:
pag. 13 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
• in testa alla vasca di ossidazione, la zona anossica permette l’utilizzo dell’ossigeno
nitrico, recuperando una parte dell’energia spesa per la nitrificazione;
• la sedimentazione secondaria è facilitata in quanto, altrimenti, la denitrificazione
avverrebbe sul fondo del sedimentatore, nei fanghi sedimentati, e comporterebbe la
formazione di bollicine di azoto gassoso, che esercitano un’azione di flottazione sui
fanghi, contrastandone la sedimentabilità;
• si garantisce il rapporto ottimale tra azoto ammoniacale ed azoto nitrico nell’effluente
finale.
Per il dimensionamento del volume della vasca di denitrificazione si è impiegata la seguente
formula:
Volume DEN =
N_NO3
v D • C SSV
dove:
VolumeDEN
= Volume della vasca di denitrificazione (m3)
N_NO3
= Azoto nitrico da ridurre (kg/day)
vD
= Velocità di denitrificazione alla temperatura media della vasca di ossidazione
(g NO3/Kg SSV*hr)
CSV
= Concentrazione dei solidi sospesi volatili nella vasca di denitrificazione
(Kg SSV/m3)
La velocità di denitrificazione si determina con la seguente formula:
v D = v D 20 ×
CS
C NO 3
× θ ( T − 20 )
×
K S + C S K D + C NO 3
dove:
vD
=
Velocità di denitrificazione alla temperatura media della vasca di
ossidazione
(g NO3/Kg SSV*hr)
vD20
=
Velocità di denitrificazione alla temperatura di 20°C.
Può essere assunta pari a 3 g NO3/Kg SSV*hr.
CNO3
=
Concentrazione di azoto nitrico (Kg SSV/m3)
CS
=
Concentrazione del substrato carbonioso biodegradabile presente in vasca
(Kg SSV/m3)
pag. 14 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
KD
=
Costante di semisaturazione relativa ai nitrati pari a 0,1 mg NO3/l.
KS
=
Costante di semisaturazione relativa all’ossigeno disciolto pari a 1 mg O2/l.
Θ
=
Coefficiente di correzione relativa al substrato pari a 1,09.
Dato che i valori delle costanti di semisaturazione sono trascurabili, la relazione precedente
diventa:
v D = v D 20 • θ ( T − 20 )
L’azoto nitrico da ridurre è dato dal bilancio di materia :
Azoto TKN ( Ingresso ) = Azoto TKN ( Uscita ) + Azoto Nitrico ( Uscita ) + Azoto TKN Rimosso per sin tesi
= Azoto TKN nelle acque in ingresso (Kg/day)
= Azoto TKN ammesso nelle acque di scarico (Kg/day)
Azoto TKN (ingresso)
Azoto TKN (uscita)
Azoto Nitrico (uscita)
Azoto
TKN
rimosso
= Azoto nitrico ammesso nelle acque di scarico (Kg/day)
per = Azoto TKN rimosso per sintesi, valutato come il 5% del
sintesi
BOD abbattuto (Kg/day)
Il comparto di denitrificazione sarà provvisto di miscelatori sommergibili (mixer) per tenere in
agitazione la massa liquida, al fine di evitare la sedimentazione della biomassa presente in vasca.
La potenza dei mixer viene scelta in base al volume di liquido presente in vasca.
Nella tabella seguente si riportano le caratteristiche principali della sezione:
PARAMETRI
Numero vasche
Volume utile
Numero unità miscelazione/vasca
Potenza mixer
U. M.
VALORI
/
4
mc
2240
/
4
kW
2,5
pag. 15 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
4.1.4 Ossidazione biologica/nitrificazione
L’unità di ossidazione biologica è realizzata su 4 linee parallele; la configurazione funzionale
dell’unità di ossidazione-nitrificazione è costituita da due sistemi ossidativi, quello a fanghi attivi
(“a biomassa sospesa”) ed il sistema a biodischi (“a biomassa adesa”).
Il processo biologico a biomassa adesa non ha mai funzionato quindi non dà alcun contributo al
processo di abbattimento del carico organico. Visto il mancato utilizzo, sarebbe auspicabile la
rimozione dei dischi ma, data l’onerosità economica del loro smantellamento e smaltimento, si
preferisce non demolirli anche per mitigare l’impatto ambientale dell’impianto sull’ambiente
circostante.
La sezione di ossidazione non verrà ammodernata; visto, però, che è stato modificato il tipo di
processo, avendo adottato un processo anossico/aerobico, denitrificazione/nitrificazione, si
illustreranno, per completezza di trattazione, le relazioni di verifica anche per questa sezione.
Per la verifica della sezione di ossidazione si fa riferimento al processo a fanghi attivi a
biomassa sospesa; il dimensionamento della vasca di ossidazione viene effettuato determinando
il carico del fango e il carico volumetrico.
Il carico del fango (CF) è definito come il rapporto tra la quantità di materia organica
biodegradabile, espressa in Kg BOD5, messa giornalmente a disposizione dell’unità di biomassa
presente nel reattore biologico, espressa in Kg di solidi sospesi.
Il carico volumetrico (CV) può essere definito come il carico di sostanze organiche
biodegradabili, misurato in Kg di BOD5, che viene applicato al giorno al volume unitario,
misurato in m3, della vasca di aerazione dell’impianto. Esso è legato linearmente al carico del
fango e la costante di proporzionalità è rappresentata dalla concentrazione dei solidi sospesi
(CSV) nel bacino di aerazione:
CV = C SV * C F
Il volume necessario per la ossidazione si ottiene dunque dalla seguente espressione:
Volume OX =
BOD 5 _ ingresso
C F • C SV
dove:
pag. 16 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
VolumeOX
= Volume della vasca di ossidazione (m3)
BOD5_ingresso
= BOD5 in ingresso nella vasca di ossidazione (kg/day)
CF
= Carico organico adottato (Kg BOD5/Kg SSV*day)
CSV
= Concentrazione dei solidi sospesi volatili nella vasca di ossidazione (Kg
SSV/m3)
Si è scelto di utilizzare un fattore di carico organico inferiore a 0,2 Kg di BOD5/Kg SSV *day,
onde garantire un rendimento depurativo cautelativo, come prevede la “Guida alla progettazione
dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane”, emanata dall’ANPA e dal
Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio.
Per la concentrazione dei solidi sospesi volatili in vasca si è adottato un valore costante pari a 3,2
Kg/m3, pari all’80% dei solidi sospesi totali.
Con il termine nitrificazione si indica il processo biologico in due stadi nel quale l’azoto
ammoniacale viene prima ossidato a nitriti che poi vengono ossidati a nitrati. Nei processi del
tipo a biomassa sospesa, la nitrificazione ha luogo unitamente alla rimozione del BOD nello
stesso sistema di trattamento costituito dalla vasca di aerazione, dal sedimentatore secondario e
da una linea di ricircolo. La nitrificazione può avere luogo solo se, nella vasca di ossidazione, è
presente un quantitativo minimo di batteri nitrificanti, che costituiscono una frazione della
biomassa totale del sistema. Negli impianti a fanghi attivi, quindi, la trasformazione dei composti
azotati richiede un’ulteriore consistente frazione della domanda biochimica di ossigeno, che si
aggiunge alla domanda di ossigeno della frazione carboniosa.
La velocità di nitrificazione, espressa in grammi di azoto organico e ammoniacale ossidato
all’ora per Kg di biomassa nitrificante (SSN), può essere calcolata secondo la formula:
v N = v N 20 ×
CO 2
CTKN
×
× β ( T − 20 )
K O 2 + CO 2 K TKN + CTKN
dove:
vN
= Velocità di nitrificazione alla temperatura media della vasca di ossidazione
(Kg N_NH3/Kg SSN*day)
vN20
= Velocità massima di nitrificazione, in assenza di fattori limitanti, alla temperatura
di 20 °C. Può essere assunta pari a 1.8 Kg N_NH3/Kg SSN*day.
pag. 17 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
CO2
= Concentrazione di ossigeno disciolto presente in vasca di nitrificazione
normalmente assunta pari a 0.2 mg/L.
CTKN
= Concentrazione di azoto organico ed ammoniacale presente in vasca di
nitrificazione (mg TKN/L)
KO2
= Costante di semisaturazione relativa all’ossigeno disciolto pari a 1 mgO2/L.
KTKN
= Costante di semisaturazione relativa all’ammoniaca che è funzione della
0.051⋅T −1.158
temperatura secondo la formula: 1.4 ⋅ 10
β
= Coefficiente di correzione relativo alla temperatura; per i processi di nitrificazione
esso corrisponde a 1,12.
Dalla velocità di nitrificazione si determina il quantitativo minimo di batteri nitrificanti che
devono essere presenti nella vasca di ossidazione secondo la formula seguente:
M SSN =
Azoto TKN da nitrificare
vN
L’azoto TKN da nitrificare è dato da:
Azoto TKN da nitrificar e = Azoto TKN ( Ingresso ) − Azoto TKN ( Uscita ) − Azoto TKN Rimosso per sin tesi
Azoto TKN (ingresso)
= Azoto TKN nelle acque in ingresso (Kg/day)
Azoto TKN (uscita)
= Azoto TKN ammesso nelle acque di scarico (Kg/day)
Azoto TKN rimosso per sintesi = Azoto TKN rimosso per sintesi, valutato come il 5% del
BOD abbattuto (Kg/day)
La massa autotrofa nitrificante è una frazione della biomassa totale che può essere calcolata con
la formula:
f =
1
Y BODi − BODu
1+
×
Yn TKN i − TKN u
dove:
BODi
= BOD5 in ingresso nella fase biologica (Kg/day)
BODu
= BOD5 in uscita dalla fase biologica (Kg/day)
TKNi
= Azoto ammoniacale e organico in ingresso nella fase biologica (Kg/day)
pag. 18 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
TKNu
= Azoto ammoniacale e organico in uscita dalla fase biologica (Kg/day)
Y/Yn
= Coefficiente di crescita cellulare dei batteri nitrificanti. Può essere assunto pari a
3,7.
La concentrazione minima di solidi sospesi totali nella vasca di ossidazione, noto il volume della
vasca di ossidazione calcolato in precedenza, è data da:
C SST _ min ima =
M SSN
f ⋅ Volumeox
dove:
CSST_minima
= Concentrazione minima richiesta di solidi totali nella vasca di ossidazione
(Kg /m3)
MSSN
= Massa di batteri nitrificanti presenti in vasca di ossidazione (Kg)
f
= Frazione di biomassa nitrificante rispetto alla biomassa totale (%)
Volumeox
= Volume vasca di ossidazione (m3)
La nitrificazione richiesta ha luogo se la concentrazione di biomassa totale presente nella vasca
di ossidazione è maggiore del valore CSST minima calcolato.
Per quanto concerne la portata d’aria da insufflare in vasca di ossidazione essa si determina
valutando il quantitativo di ossigeno che occorre fornire per poter permettere un efficiente
sviluppo delle reazioni biologiche.
La portata di ossigeno viene così determinata:
O = I + a' ⋅ Fa + b' ⋅ Md + 4 ,6 ⋅ m ⋅ N ( NH 3 )
dove:
O
=
fabbisogno complessivo medio di ossigeno (Kg /day)
I
=
richiesta immediata di ossigeno di composti quali solfuri, solfiti, ecc.
a’
=
coefficiente di ossidazione per sintesi (Kg O2/Kg BOD5 abbattuto)
Fa
=
BOD5 abbattuto nel sistema (Kg/day)
b’
=
coefficiente di assorbimento di ossigeno per respirazione endogena
(Kg O2/Kg SS*day)
Md
=
massa complessiva di microrganismi presenti nel sistema (Kg SS)
m
=
grado di nitrificazione
pag. 19 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
N(NH3)
=
Richiesta di ossigeno dovuta all’ammoniaca presente nel liquame misurata come
azoto (N) (Kg/day)
Nota la portata di aria è possibile scegliere le apparecchiature elettromeccaniche necessarie per
l’aerazione della sezione di ossidazione.
4.1.5 Sedimentazione secondaria
A valle della vasca di ossidazione è presente l'unità di sedimentazione secondaria, preposta alla
separazione tra il fango attivo e l'effluente ormai depurato. Essa è realizzata mediante quattro
vasche, organizzate su due linee, a pianta rettangolare, attrezzate con carroponte mobile del tipo
"va e vieni", su cui sono direttamente installati i gruppi di pompaggio volti al prelievo continuo
del fango sedimentato da avviare al ricircolo. Tale fango viene inviato, dapprima, in canali posti
al centro delle vasche e poi rinviati per gravità alla sezione di ossidazione.
I due carriponte, a servizio delle quattro vasche, hanno una struttura tale da rendere difficoltosa la
gestione da parte degli operatori, infatti spesso essi vanno in disservizio perché i motori, non
essendo completamente sincronizzati, provocano un consumo anomalo dei carrelli. Ciò provoca
continue interruzioni per manutenzione che compromettono l’intero ciclo di trattamento.
Si procederà quindi a rendere autonoma ciascuna vasca di sedimentazione, eliminando i
carriponte esistenti ed installando quattro nuovi carriponte completi di accessori.
Sarà necessario, quindi, intervenire strutturalmente sulle vasche in modo da riuscire ad adattare
le nuove apparecchiature e bisognerà creare, su ogni vasca, la canaletta di raccolta del fango
estratto dalle pompe sommergibili da inviare ai pozzetti di ripartizione.
Avendo creato la sezione di denitrificazione, sarà necessario provvedere a potenziare la sezione
di ricircolo dei fanghi mediante l’installazione di quattro nuove elettropompe per il ricircolo della
miscela aerata/fanghi attivi in testa alle vasche di denitrificazione, nonché alla sostituzione delle
pompe guaste presenti nel secondo pozzetto di ripartizione, di analoghe caratteristiche a quelle
esistenti.
Il parametro a cui si fa riferimento per la verifica della sezione è il carico idraulico superficiale o
velocità ascensionale, rapporto tra la portata idraulica e la superficie della vasca.
Tutte le particelle che hanno velocità di sedimentazione superiore al carico idraulico superficiale
sono trattenute nella vasca, mentre quelle dotate di velocità di sedimentazione inferiore sono
trascinate verso le canalette di raccolta e sfuggono nell’effluente.
pag. 20 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
Il carico idraulico da applicare deve essere contenuto nei seguenti valori (Metcalf & Eddy,
“Ingegneria delle acque reflue”, Ed. McGraw-Hill):
Carico idraulico superficiale
(m3/m2*hr)
Medio
Punta
0,67-1,17
1,67-2,67
0,33-0,67
1-1,33
Tipo di trattamento
Sedimentazione dopo fanghi attivi con aria
Sedimentazione dopo aerazione prolungata
La superficie necessaria per garantire la separazione richiesta è il maggiore tra i due valori
ottenuti dalle seguenti formule:
S Se dim entazione =
Qm
Cis m
S Se dim entazione =
Qp
Cis p
dove:
= Portata media (m2/hr)
Qm
= Portata di punta (m2/hr)
Qp
Cism
= Carico idraulico superficiale alla portata media assunto pari a 0,67 m3/ m2*hr.
Cisp
= Carico idraulico superficiale alla portata di punta assunto pari a 1,67 m3/ m2*hr.
Per il calcolo delle portate di ricircolo della miscela aerata e dei fanghi attivi si considerano,
rispettivamente, il bilancio di materia sull’azoto nella sezione di ossidazione/nitrificazione e il
bilancio di materia sui solidi totali nella sezione di sedimentazione secondaria:
Qr 1 =
Azoto TKN da denitrificare
C NO 3
Qr 2 =
Qm ⋅ C SST
C r 2 − C SST
dove:
Qr1
=
Portata di ricircolo miscela aerata (m3/hr)
Qr2
=
Portata di ricircolo fanghi attivi (m3/hr)
Azoto TKN da denitrificare
=
Carico TKN da denitrificare in uscita dalla sezione di
ossidazione (Kg/hr)
pag. 21 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
Qm
=
Portata media oraria (m3/hr)
CNO3
=
Concentrazione di azoto nitrico in uscita dalla sezione di
ossidazione (mg/L)
=
CSST
Concentrazione di solidi sospesi totali in vasca di
ossidazione (mg/L)
Cr2
=
Concentrazione di solidi sospesi totali nella corrente Qr2
(mg/L)
Nella tabella seguente si riportano alcune caratteristiche della sezione:
PARAMETRI
U. M.
VALORI
Numero vasche
/
4
Superficie utile
mq
1767
Sistema di estrazione fanghi
Portata fanghi ricircolo miscela aerata/fanghi
Numero elettropompe ricircolo fanghi pozzetti di
ripartizione 1 e 2
Potenza unitaria pompe ricircolo
Pozzetti ripartizione 1 e 2
Portata unitaria pompe ricircolo
Pozzetti ripartizione 1 e 2
Prevalenza pompe ricircolo
Pozzetti ripartizione 1 e 2
Numero elettropompe ricircolo fanghi pozzetti di
ripartizione 3 e 4
Potenza unitaria pompe ricircolo
Pozzetti ripartizione 3 e 4
Portata unitaria pompe ricircolo
Pozzetti ripartizione 3 e 4
Prevalenza pompe ricircolo
Pozzetti ripartizione 3 e 4
/
Ponte raschiatore va e vieni aspirato
per vasca singola
mc/hr
1111
/
2
kW
2
mc/hr
100
m
5
/
2+2 di riserva
kW
8,8
mc/hr
600
m
4
pag. 22 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
4.3
Descrizione degli interventi relativi alla linea fanghi
3.2.1 Pre-ispessimento
L’ispessimento è un’operazione impiegata allo scopo di incrementare la concentrazione dei solidi
del fango, rimuovendo parte dell’acqua ad esso associata.
Il metodo utilizzato è del tipo a gravità e costituisce uno dei metodi più comuni per la riduzione
delle portate volumetriche dei fanghi.
L'operazione, finalizzata alla riduzione del volume di fango da trattare, è condotta in un bacino
circolare munito di picchetti rotanti idonei ad aumentare la concentrazione dei fanghi stessi.
L'acqua sfiorata è rinviata in testa all'impianto. Il fango ispessito, periodicamente, viene trasferito
alla fase di digestione aerobica.
Per il calcolo della portata di fanghi di supero si fa riferimento all’espressione seguente:
Pr oduzione fango sup ero ( come SSV ) = a ⋅ ∆F − b ⋅ Mv *
dove:
= Portata fanghi supero (Kg/day)
= Coefficiente di sintesi del fango (Kg SS/Kg BOD5)
Produzione fanghi supero
a
∆F
b
= BOD rimosso nel sistema (Kg BOD5/day)
= Coefficiente di respirazione endogena del fango (day-1)
Mv *
= Massa complessiva di SSV presente nel sistema (Kg SSV)
La superficie dell’unità di ispessimento si calcola come segue:
Superficie ispessitore = Pr oduzione fango sup ero ⋅ Carico solidi
dove:
Superficie ispessitore
=
Superficie della vasca di ispessimento (m2)
Carico solidi
=
Carico dei solidi per ispessitore a gravità (Kg/m2*day)
Le due pompe volumetriche a servizio della fase di pre-ispessimento, complete di quadro
elettrico di comando e piping relativo, verranno sostituite perché non funzionanti. Le tubazioni
da installare sul fondo della vasca circolare dovranno essere di acciaio catramato dello spessore
pag. 23 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
DN 150 mm; le altre tubazioni a servizio del sistema di rilancio fanghi, saranno invece di acciaio
trattato contro la corrosione del diametro DN 100 mm con giunzioni flangiate e raccordi a T o
doppio T. Di seguito si elencano alcune caratteristiche della sezione:
PARAMETRI
U. M.
VALORI
/
1
mq
113
Numero pompe rilancio fanghi
/
2
Tipo di pompa
/
elettropompa volumetrica (o mono)
Portata pompa
mc/hr
16
Prevalenza pompa
bar
2
Potenza pompa
kW
3
Numero vasche
Superficie utile vasca
3.2.2 Digestione aerobica
Tale fase operativa ha lo scopo di ridurre il contenuto di sostanze volatili presenti nel fango di
supero. I digestori, inizialmente anaerobici, sono stati convertiti in aerobici.
Il processo aerobico, rispetto a quello anaerobico, a parità di efficienza di abbattimento dei solidi
volatili, presenta i seguenti vantaggi:
•
concentrazione di BOD nel surnatante in genere più bassa;
•
fango risultante dal processo privo di odori molesti;
•
gestione del processo relativamente agevole;
•
idoneità al trattamento di fanghi caratterizzati da elevate concentrazioni di nutrienti.
La digestione aerobica è un processo del tutto analogo a quello a fanghi attivi per la rimozione
della sostanza organica dalle acque reflue.
I tre digestori esistenti hanno un volume idoneo a completare la stabilizzazione dei fanghi; il
sistema di aerazione, costituito da quattro turbocompressori e da diffusori di fondo a bolle grosse
è sufficiente a garantire la giusta aerazione della massa liquida.
La sezione necessita della revisione generale del quadro elettrico di comando dei
turbocompressori (P= 75 kw) a servizio del sistema di distribuzione dell’aria.
Per il dimensionamento del digestore si fa riferimento al metodo empirico basato sull’età del
fango:
Età complessiva del fango = E + E'
pag. 24 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
dove:
E
=
Età complessiva del fango, raggiunta nel comparto di aerazione della
linea acque e nel comparto di digestione (day)
E
=
Età del fango nella sezione di ossidazione biologica (day)
E’
=
Età del fango addizionale nella vasca di digestione aerobica per
completare la stabilizzazione del fango (day)
Considerando che il processo di digestione aerobica porta ad una riduzione di almeno il 40% dei
solidi sospesi volatili, è possibile determinare, nota la temperatura del sistema, l’età complessiva
del fango dal grafico seguente (cfr. Masotti Fig. 13.18):
Nota l’età del fango in vasca di ossidazione biologica, si determina E’ e, note le portate e le
concentrazioni delle correnti in ingresso e in uscita dal digestore, si calcola il volume del
digestore:
V dig =
E' ⋅W s
Cs
dove:
Vdig
=
Volume digestore (m3)
E’
=
Età del fango addizionale nella vasca di digestione aerobica per completare la
stabilizzazione del fango (day)
Ws
=
Portata di fanghi estratta dalla vasca di digestione aerobica (Kg/day)
Cs
=
Concentrazione dei solidi nella portata di fanghi estratta (Kg/m3)
CNO3
=
Concentrazione di azoto nitrico in uscita (mg/L)
pag. 25 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
CSST
=
Concentrazione di solidi sospesi totali in vasca di ossidazione (mg/L)
Cr2
=
Concentrazione di solidi sospesi totali nella corrente Qr2 (mg/L)
Per quanto concerne la portata d’aria da insufflare in vasca di digestione, essa si determina
valutando il quantitativo di ossigeno che occorre fornire per poter permettere un efficiente
sviluppo delle reazioni biologiche.
La portata di ossigeno viene determinata da valori di letteratura, nota la portata di solidi sospesi
volatili da stabilizzare.
Nota la portata di aria è possibile scegliere le apparecchiature elettromeccaniche necessarie per
l’aerazione della sezione di digestione. Alcuni dati di riferimento della sezione sono riportati di
seguito:
PARAMETRI
U. M.
VALORI
/
3
Volume utile vasche
mc
2954
Sistema di aerazione
/
Numero compressori
/
3+1 riserva
Portata aria unitaria
Kg/hr
4050
kW
75
Numero vasche
Potenza unitaria compressori
turbocompressori/diffusori a bolle
grosse
3.2.3 Post-ispessimento
Essendo le due unità adibite all’ispessimento uguali, valgono le stesse considerazioni già viste
per il pre-ispessitore. Anche in questo caso verrà installato un nuovo sistema di pompaggio dei
fanghi alle fasi successive, costituito da due nuove pompe delle stesse caratteristiche, provviste
di quadro elettrico e di tutti i collegamenti idraulici necessari. Le tubazioni da installare sul fondo
della vasca circolare dovranno essere di acciaio catramato dello spessore DN 150 mm; le altre
tubazioni a servizio del sistema di rilancio fanghi, saranno invece di acciaio trattato contro la
corrosione del diametro DN 100 mm con giunzioni flangiate e raccordi a T o doppio T.
Per il dimensionamento della sezione di post-ispessimento valgono le stesse considerazioni fatte
per la sezione di pre-ispessimento.
Di seguito si elencano alcune caratteristiche della sezione:
pag. 26 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
PARAMETRI
U. M.
VALORI
/
1
mq
113
Numero pompe rilancio fanghi
/
2
Tipo di pompa
/
elettropompa volumetrica (o mono)
Portata pompa
mc/hr
16
Prevalenza pompa
bar
2
Potenza pompa
kW
3
Numero vasche
Superficie utile vasche
3.2.4 Disidratazione fanghi
La disidratazione ha la funzione di ridurre ulteriormente il contenuto di acqua presente nel fango
digerito. Viene realizzata in modo meccanico, con l’utilizzo di due nastropresse gemelle, di cui
una in esercizio e l’altra di riserva, provviste di stazione automatica per il dosaggio dei
polielettroliti cationici, che si rende necessario addizionare al fango per rompere i legami che
trattengono l'acqua. Occorrerà riparare il sistema di trasporto dei fanghi disidratati nel cassone di
raccolta.
La scelta della nastropressa viene effettuata in base al carico dei solidi da trattare, e quindi dalla
larghezza del nastro così calcolata:
L arg hezza nastro =
Carico solidi
Portata fanghi
dove:
Larghezza nastro
=
Larghezza del nastro della pressa (m)
Carico solidi
=
Carico di solidi sulla nastropressa (Kg/m*hr)
Portata fanghi
=
Portata di fanghi uscenti dal post-ispessitore da disidratare (Kg/hr)
Si sintetizzano le caratteristiche delle nastropresse:
PARAMETRI
U. M.
VALORI
Tipo di disidratazione
/
meccanica
Numero nastropresse
/
2
Larghezza utile nastro
m
1,2/cad.
pag. 27 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
3.2.5 Sicurezza antincendio
L’intera rete e il sistema di pressurizzazione dell’impianto antincendio sono in cattive
condizioni. Occorrerà procedere alla sistemazione dell’intero l’impianto.
4.4
Descrizione degli interventi di ristrutturazione del laboratorio d’analisi
Il laboratorio presente sull’impianto è attrezzato per il controllo dei parametri chimico-fisici delle
acque in ingresso al trattamento depurativo e delle acque depurate in uscita da inviare al corpo
ricettore.
Gli interventi previsti riguardano principalmente la messa a norma degli ambienti per
ottemperare alle disposizioni stabilite dalla normativa sulla tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro (D. Lgs. n. 81/2008) e l’acquisto di una nuova apparecchiatura necessaria per
l’effettuazione dell’analisi batteriologica.
pag. 28 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
5.
RIEPILOGO DEGLI INTERVENTI PROPOSTI
UNITA’
IMPIANTO DI
SOLLEVAMENTO
INIZIALE
INTERVENTO
a) Ammodernamento dell’impianto di sollevamento iniziale.
a) Fornitura e installazione di una nuova griglia statica a maglie
larghe (50 mm), da installare a monte della fase di grigliatura
fine esistente
b)
Revisione delle griglie fini e del sistema di allontanamento dei
materiali grigliati per quel che riguarda:
rettifica dei telai distorti e delle componenti usurate
delle griglie;
sostituzione del motore asincrono trifase completo di
riduttore di giri per la coclea.
PRETRATTAMENTI
c) Sistemazione fase di dissabbiatura comprendente:
pulizia e allontanamento/smaltimento della sabbia che
riempie le due vasche;
fornitura e installazione di un nuovo compressore a
servizio della sola fase di dissabbiatura;
rimozione e smaltimento dei carriponte esistenti;
fornitura e installazione di un nuovo carroponte
comune alle due vasche e di due sistemi air-lift per
l’estrazione delle sabbie, corredate di carpenterie
metalliche e quadro elettrico di comando.
a) conversione delle vasche di sedimentazione primaria esistenti
in vasche di denitrificazione e adeguamento della linea di
ricircolo fanghi attivi/miscela aerata;
DENITRIFICAZIONE
b) fornitura e installazione di miscelatori sommergibili nella vasca
di denitrificazione.
SEDIMENTAZIONE
a)
Svuotamento delle vasche e smaltimento dei liquami;
pag. 29 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 1 – Interventi di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ravagnese
UNITA’
IMPIANTO DI
SOLLEVAMENTO
INIZIALE
SECONDARIA
INTERVENTO
a) Ammodernamento dell’impianto di sollevamento iniziale.
b)
Rimozione e smaltimento dei carriponte esistenti;
c)
Fornitura di quattro carriponte aspirati per le quattro vasche di
sedimentazione secondaria di dimensioni unitarie pari a 47 m
x 9.4 m e costruzione delle opere civili necessarie.
Fornitura di pompe mono complete di quadro elettrico per il rilancio
ISPESSIMENTO
FANGHI
DIGESTIONE FANGHI
DISIDRATAZIONE
FANGHI
dei fanghi alle fasi di digestione e disidratazione e di tutto il piping
necessario.
Revisione del quadro elettrico di comando.
Revisione sistema di trasporto fanghi disidratati.
a) Ristrutturazione dei locali per adeguamento alla normativa sulla
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. n.
LABORATORIO
81/2008)
b) fornitura
di
una
nuova
apparecchiatura
necessaria
per
l’effettuazione dell’analisi batteriologica.
Rifacimento rete e sistema di pressurizzazione antincendio.
SICUREZZA
pag. 30 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
INTERVENTO DI RIPRISTINO FUNZIONALE DEI
SOLLEVAMENTI FOGNARI DEL TORRENTE
MENGA
1.
PREMESSA
Nelle vicinanze dell’alveo del Torrente Menga, Comune di Reggio Calabria, sono ubicate tre
stazioni di sollevamento denominate “Sabbie bianche”, “Menga 2” e “Menga 1” che inviano i
liquami all’impianto di depurazione di Ravagnese.
In particolare la stazione “Sabbie bianche” solleva i liquami verso la stazione“Menga 1” tramite una
tubazione di mandata in ghisa sferoidale di DN 300.
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
L’ impianto Sabbie Bianche, secondo il progetto originario, è stato dimensionato per ospitare 3
pompe del tipo Flygt CP 3152 da 13,5 KW funzionanti in parallelo, di cui solo una attualmente
risulta funzionante.
I liquami in ingresso alla stazione “Menga 2” sono sollevati alla stazione“Menga 1” attraverso una
mandata in ghisa sferoidale di DN 250. L’impianto Menga 2 è stato dimensionato per ospitare 3
pompe del tipo Flygt NP 3153.180 da 9 KW funzionanti in parallelo. Di questa tipologia di
apparecchiature elettromeccaniche, attualmente ne esistono 3 e ne sono in esercizio 2.
Il sollevamento Menga 1 riceve sia i liquami sollevati dalle due stazioni di sollevamento Sabbie
Bianche e Menga 2 che quelli in arrivo, a gravità, dalla rete fognaria.
L’impianto Menga 1 è stato dimensionato per ospitare 3 pompe del tipo Flygt CP 3201.180 da 30
KW funzionanti in parallelo.
Attualmente esistono due apparecchiature di tali caratteristiche.
Gli impianti di sollevamento “Menga 1” e “Menga 2” sono dotati di uno sfioratore di sicurezza per
scolmare la portata in arrivo nel caso di insufficienza o mal funzionamento delle pompe.
La configurazione dei 3 impianti di sollevamento sopra descritti è la seguente:
legenda
Flusso a gravità
Flusso a pressione
All’impianto di
depurazione
sito in loc.
Ravagnese
sollevamento
sollevamento
Menga1
Menga2
sollevamento
Sabbe
bianche
pag. 32 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
2.
IL PROBLEMA DEGLI SCARICHI ABUSIVI
I sopralluoghi e le indagini effettuati hanno evidenziato che, scaricano, direttamente sul Torrente
Menga, una serie di scarichi fognari probabilmente non regolarmente allacciati alla pubblica
fognatura.
Ciò chiaramente causa una grave situazione ambientale poiché i liquami fognari non trattati e non
consentiti sfociano proprio sulla spiaggia alla foce del torrente.
I liquami, che dall’odore nauseabondo si presumono fognari, viaggiano nel corso d’acqua asciutto
per poi incanalarsi a pochi metri dalla spiaggia, fuoriuscendo in mare che si presenta schiumoso e
visibilmente sporco in alcuni periodi dell’anno.
Si dovrà quindi procedere al’eliminazione delle fonti primarie dell’inquinamento attraverso il
controllo ed il successivo divieto degli scarichi abusivi. Ciò potrà essere fatto sia attraverso un
censimento diretto, effettuato risalendo il corso d’acqua dalla sorgente alla foce, sia attraverso un
censimento indiretto, acquisendo la documentazione relativa agli scarichi autorizzati (D.Lgs.
152/99) da parte della Provincia di Reggio Calabria.
3.
OBIETTIVI DELL’INTERVENTO
Il seguente studio è stato condotto per rispondere a tre obiettivi essenziali:
•
calcolare la portata ammissibile in ingresso in ciascuna vasca di carico: Sabbie Bianche,
Menga 2, Menga 1;
•
verificare l’efficacia, del sistema in relazione alla portata effettiva in ingresso al sistema
fognario;
•
verificare se la tipologia e la quantità pompe adottate per ciascuna stazione di
sollevamento e secondo il progetto originario siano in grado di sollevare la portata in
ingresso, una volta fissate le caratteristiche geometriche ed idrauliche della condotta di
mandata e calcolate le perdite di carico localizzate e distribuite lungo il circuito;
•
scegliere qualora necessario nuove elettropompe in grado sollevare la portata in ingresso
in ciascuna vasca di carico, e verificare o riprogettare il volume utile di ciascun pozzo.
pag. 33 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
4.
VERIFICA DELLO STATO ATTUALE
4.1 Calcolo della portata massima ammissibile in ciascuna vasca di carico
La portata di arrivo in ciascuna vasca di carico è stata calcolata a partire dalla stima del grado di
riempimento della tubazione in ingresso, stima effettuata a seguito di diversi ed attenti sopralluoghi.
Si è ipotizzato che il tubo di arrivo si comporti come un canale a sezione circolare e che il liquido
bagni quindi solo una parte del tubo. Noto il diametro della tubazione, si è pertanto utilizzata la
formula di Chézy, valida per le correnti a pelo libero, per il calcolo della velocità v:
v = χ Ri
[m/sec]
dove:
-
χ = coefficiente di conduttanza che dipende, dalla scabrezza omogenea equivalente ε
espressa in mm, dal numero di Reynolds Re e dal coefficiente di forma del canale φ pari ad
1 se la sezione è circolare;
-
i [m/m] = pendenza;
-
R [m] = raggio idraulico, definito come rapporto tra la superficie della sezione del flusso A
ed il perimetro bagnato P.
Ipotizzando, cautelativamente, che nel canale il moto sia assolutamente turbolento, il coefficiente χ
assume, secondo la schematizzazione di Strickler, un valore pari a:
χ GS = K s 6 R ,
dove:
Ks [m1/2] = parametro che dipende dalla scabrezza della canalizzazione;
R [m] = raggio idraulico della condotta.
Tutte le tubazioni in ingresso nelle tre vasche di carico, sebbene di diametro differente, sono in gres.
Quindi, la verifica idraulica della condotta è stata eseguita inizialmente con il metodo di
GAUCKLER-STRICKER assumendo un parametro di scabrezza K s = 70 (m1/3/sec-1), come
assunto dall’ASTM e consigliato per canalizzazioni in gres.
In seguito sono state fatte due ulteriori verifiche applicando i metodi di MANNING (parametro di
scabrezza n= 0.011 (m-1/3 sec)) e di BAZIN (parametro di scabrezza γ= 0.23 (m1/2)).
pag. 34 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
SOLLEVAMENTO SABBIE BIANCHE
Diametro
tubazione
Materiale
tubazione
Scabrezza
300
mm
Gres con incrostazioni e
depositi
Ks = 70
(m 1/3 /sec-1)
GaucklerStrickler
n = 0.011
(m -1/3sec)
Manning
γ= 0.23
(m 1/2)
Grado di
riempimento
20%
Bazin
pag. 35 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 36 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 37 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 38 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 39 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 40 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 41 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
Confronto tra i diagrammi delle velocità
6.00
Velocità "V" (m/sec)
Bazin
Manning
Gauckler-Strickler
5.00
4.00
3.00
2.00
1.00
Grado di riempimento "h" (m)
0.00
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
Confronto tra i diagrammi delle portate
0.35
Velocità "V" (m/sec)
Bazin
Manning
Gauckler-Strickler
0.30
0.25
0.20
0.15
0.10
0.05
Grado di riempimento "h" (m)
0.00
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
pag. 42 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
SOLLEVAMENTO MENGA 2
Diametro
tubazione
Materiale
tubazione
Scabrezza
300
mm
Gres con incrostazioni e
depositi
Ks = 70
(m 1/3 /sec-1)
GaucklerStrickler
n = 0.011
(m -1/3sec)
Manning
γ= 0.23
(m 1/2)
Bazin
Grado di
riempiment
o
20%
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 44 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 45 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 46 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 47 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 48 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 49 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
Confronto tra i diagrammi delle velocità
3.00
Velocità "V" (m/sec)
2.50
2.00
1.50
1.00
0.50
Bazin
Manning
Gauckler-Strickler
Grado di riempimento "h" (m)
0.00
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
Confronto tra i diagrammi delle portate
0.20
Velocità "V" (m/sec)
0.18
0.16
0.14
Bazin
Manning
Gauckler-Strickler
0.12
0.10
0.08
0.06
0.04
0.02
Grado di riempimento "h" (m)
0.00
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
pag. 50 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
SOLLEVAMENTO MENGA 1
Diametro
tubazione
600
Materiale
tubazione
Gres con
incrostazioni e
depositi
Scabrezza
mm
Ks = 70
(m 1/3
/sec-1)
GaucklerStrickler
n=
0.011
(m 1/3
sec)
Manning
γ= 0.23
(m 1/2)
Grado di
riempiment
o
20%
Bazin
pag. 51 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 52 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 53 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 54 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 55 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 56 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
pag. 57 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
Confronto tra i diagrammi delle velocità
Velocità "V" (m/sec)
4.50
4.00
3.50
3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
Bazin
Manning
Gauckler-Strickler
0.50
Grado di riempimento "h" (m)
0.00
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
Confronto tra i diagrammi delle portate
Velocità "V" (m/sec)
1.20
1.00
0.80
0.60
Bazin
0.40
Manning
Gauckler-Strickler
0.20
Grado di riempimento "h" (m)
0.00
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
Di seguito sono riportati i calcoli effettuati corrispondenti ad un grado di riempimento della
tubazione dell’80%.
pag. 58 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
Diametro tubazione
Materiale Tubazione
Scabrezza
SOLLEVAMENTO SABBIE BIANCHE
300
Gres con incrostazioni e depositi
Ks = 70 (m 1/3 /sec-1)
n = 0.011 (m -1/3sec)
γ= 0.23(m 1/2)
Grado di riempimento
80 %
Massima altezza tirante idrico
Portata massima
Velocità massima
0.24
814.23
3.73
Diametro tubazione
Materiale Tubazione
Scabrezza
Grado di riempimento
Massima altezza tirante idrico
Portata massima
Velocità massima
Diametro tubazione
Materiale Tubazione
Scabrezza
mm
Gauckler-Strickler
Manning
Bazin
m
m3/h
m2/s
SOLLEVAMENTO MENGA 2
300
mm
Gres con incrostazioni e depositi
Ks = 70 (m 1/3 /sec-1)
Gauckler-Strickler
-1/3
n = 0.011 (m sec)
Manning
Bazin
γ= 0.23(m 1/2)
80 %
0.24
432.00
1.98
SOLLEVAMENTO MENGA 1
300
Gres con incrostazioni e depositi
Ks = 70 (m 1/3 /sec-1)
n = 0.011 (m -1/3sec)
γ= 0.23(m 1/2)
Grado di riempimento
80 %
Massima altezza tirante idrico
Portata massima
Velocità massima
0.48
2794.46
3.20
m
m3/h
m2/s
mm
Gauckler-Strickler
Manning
Bazin
m
m3/h
m2/s
pag. 59 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
Lo schema quantificato secondo quanto sopra è riportato qui di seguito:
771
120
200
120
All’impianto di
depurazione
sollevamento
sollevamento
Menga1
Menga2
570
112
sollevamento
226
Sabbe
bianche
legenda
Flusso a gravità
114
Flusso a pressione
Flusso di sfioro
l/s
4.2
Portata max
Verifica della popolazione afferente alla fognatura
Il calcolo delle portate nere in tempo asciutto afferente al pozzetto dalla rete a gravità è stato
sviluppato nel seguente modo:
•
la dotazione idrica è stata fissata per tutta la popolazione in 300 l/ab x die;
•
il coefficiente di afflusso alla fogna è stato assunto pari a 0.8;
•
la portata media relativa alla popolazione, indicata con la notazione "Qm" è stata
calcolata come segue:
Qm =
0.8Ab eq 300
(24 ⋅ 1000)
in m3/h
pag. 60 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
la portata di punta massima relativa alla popolazione servita, indicata con la notazione "Qp" e
stata calcolata come segue:
Qp = K ⋅ Qm ,
•
con "K" coefficiente di punta calcolato come segue:
 2.5 
K = 1.5 +  0.5  .
Qm 
Dalla verifica delle portate massime affluibili, risulta una potenzialità della rete pari a circa
25.000 utenti e quindi superiore al 50% della popolazione afferente l’area dei sollevamenti del
Menga ed inoltre in linea con lo sviluppo urbano previsto per l’area.
5.
CRITERI PROGETTUALI
Il dimensionamento idraulico è stato effettuato conformemente ai criteri qui di seguito esposti:
5.1.
Criteri per la determinazione delle perdite di carico distribuita
I calcoli per le perdite di carico sono stati effettuati con la formula:
L V2
∆h = λ ⋅ ⋅
D 2⋅g
dove:
∆h =
Perdita di carico espressa [metri colonna acqua];
λ
=
coefficiente di attrito;
L
=
lunghezza del tubo [m];
D
=
diametro interno del tubo [m];
V
=
velocità media dell'acqua [m/s]
g
=
accelerazione di gravità pari a 9,81 m/s2;
Per il calcolo di f si è utilizzata la formula di Colebrook:
 2,51
ε / D
= −2 ⋅ log 
+

λ
 Re⋅ λ 3.71 
1
dove:
pag. 61 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
Re =
numero di Reynolds;
ε
scabrezza del tubo [m].
=
5.2.
Criteri per la determinazione delle perdite di carico concentrate
Per le perdite di carico concentrate si è adottata la formula generale:
∆H = K ⋅
V2
2g
dove:
∆H =
perdita di carico espressa in metri di colonna di acqua [m.c.a.];
V =
velocità media dell'acqua
g
accelerazione di gravità pari a 9,81 [m/s2];
=
[m/s];
con:
6.
K =
1.00
per sbocco;
K =
0.50
per imbocco;
K =
0.35
per curva a 90° ad elevato grado di curvatura;
K =
1.00
per raccordo a T diretto.
DIMENSIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE DI SOLLEVAMENTO E
SCELTE PROGETTUALI
Al momento del calcolo, per ciascun impianto considerato sono noti :
- il diametro della tubazione di mandata della singola pompa, determinato dal piede di
accoppiamento della stessa;
- la lunghezza;
- il diametro;
- il materiale della tubazione di mandata principale.
Il valore della portata sollevata dall’impianto è stata quindi valutata per tentativi, imponendo
l’uguaglianza tra prevalenza richiesta e prevalenza fornita dall’impianto. Una volta calcolata la
portata da sollevare e la prevalenza monometrica è risultato quindi noto il punto di
funzionamento dell’impianto. Poiché ciascuna stazione di sollevamento sarebbe dovuta essere
dotata, secondo progetto originario, di n. 3 pompe montate in parallelo, la curva caratteristica
pag. 62 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
delle stesse è stata ricavata sommando i valori di portata a parità di prevalenza. Considerando le
portate assunte a base di progetto è stato possibile pervenire alle seguenti conclusioni:
-
per agevolare le operazioni di manutenzione, le pompe saranno munite di piedi di
accoppiamento e di tubi guida, inoltre verrà completamente ripristinato il piping idraulico
costituito da valvole, saracinesche installate nel pozzetto o nelle adiacenti camere di manovra.
-
Tutti i quadri elettrici di comando e di potenza saranno oggetto di ammodernamento al fine di
rispondere ai requisiti del D.M. 37/08 e alle nuove apparecchiature installate.
Di seguito sono riportati i calcoli eseguiti e la soluzione impiantistica d’optimum.
Da vasca di carico – A
vasca di carico
Sabbie Bianche – Menga 1
Menga 2 – Menga 1
Mega 1 – Pozzetto di carico
imp. dep. loc. Ravagnese
6.1.
Condotta di mandata
DN (mm)
Materiale
Lunghezza (m)
300
300
ghisa sferoidale
ghisa sferoidale
600.00
140.00
300
ghisa sferoidale
910.00
Soluzione progettuale impianto sollevamento “Sabbie Bianche”
Per sollevare la portata di progetto, è necessario che entrino in funzione due pompe tipo Flygt
Mod. CP 3152 da 13.5KW.
La terza dovrà comunque essere collocata come riserva.
Inoltre la vasca di carico dovrà essere dotata di uno sfioratore di emergenza in caso di eventi
meteorici estremi.
SOLLEVAMENTO SABBIE BIANCHE – soluzione progettuale
1 POMPA IN FUNZIONE Mod. CP 3152 da 13.5KW
Portata sollevata
71.11
Prevalenza
12.44
2 POMPE IN FUNZIONE Mod. CP 3152 da 13.5KW
Portata sollevata
112.50
Prevalenza
15.11
3 POMPE IN FUNZIONE Mod. CP 3152 da 13.5KW
Portata sollevata
134.50
Prevalenza
17.20
l/s
m
l/s
m
l/s
m
pag. 63 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
40.00
H (mcl)
35.00
30.00
25.00
20.00
15.00
10.00
5.00
Q (mc/h)
0.00
0.00
100.00
200.00
300.00
funz. 1 pompa
6.2.
400.00
funz. 2 pompe
500.00
600.00
funz. 3 pompe
700.00
800.00
900.00
curva circuito
Soluzione progettuale impianto sollevamento “Menga2”
Per sollevare la portata di progetto è necessario che entrino in funzione due pompe tipo Flygt
Mod. NP 3153.108 da 13,5W. La terza dovrà comunque essere collocata come riserva.
SOLLEVAMENTO MENGA 2 – soluzione progettuale
1 POMPA IN FUNZIONE Mod. NP 3153.108 da 13,5 KW
Portata sollevata
77.50
Prevalenza
8.48
2 POMPE IN FUNZIONE Mod. NP 3153.108 da 13,5 KW
Portata sollevata
126.94
Prevalenza
10.40
3 POMPE IN FUNZIONE Mod. NP 3153.108 da 13,5 KW
Portata sollevata
155.00
Prevalenza
12.00
l/s
m
l/s
m
l/s
m
pag. 64 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
20.00
H (mcl)
15.00
10.00
5.00
Q (mc/h)
0.00
0.00
200.00
400.00
funz. 1 pompa
6.3.
600.00
funz. 2 pompe
800.00
funz. 3 pompe
1000.00
1200.00
1400.00
curva impianto
Soluzione progettuale impianto sollevamento “Menga1”
Le tre pompe tipo Flygt Mod. CP 3201.180 da 30 kW, attualmente installate, non sono in grado
di sollevare la portata di progetto, come di seguito dimostrato:
SOLLEVAMENTO MENGA 1 – VERIFICA ATTUALE
1 POMPA IN FUNZIONE Mod. CP 3201.180 da 30 KW
Portata sollevata
134.44
Prevalenza
43.66
2 POMPE IN FUNZIONE Mod. CP 3201.180 da 30 KW
Portata sollevata
174.72
Prevalenza
44.16
3 POMPE IN FUNZIONE Mod. CP 3201.180 da 30 KW
Portata sollevata
186.67
Prevalenza
44.18
l/s
m
l/s
m
l/s
m
pag. 65 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
45.00
H (mcl)
40.00
35.00
30.00
25.00
20.00
15.00
10.00
5.00
0.00
0.00
Q (mc/h)
200.00
400.00
funz. 1 pompa
600.00
funz. 2 pompe
800.00
funz. 3 pompe
1000.00
1200.00
1400.00
cuva circuito
Tali pompe dovranno essere sostituite con due di potenza maggiore in grado di sollevare una
portata di circa 200 l/sec con una prevalenza totale di oltre 40 m (tipo Flygt Mod. NP 3301.180
da 55 KW), affiancate da una pompa di riserva avente le stesse caratteristiche.
Anche in questo caso la vasca di carico dovrà essere dotata di uno sfioratore di emergenza in
caso di eventi meteorici estremi.
Di seguito sono riportati i dati di progetto.
SOLLEVAMENTO MENGA 1 – soluzione progettuale
1 POMPA IN FUNZIONE Mod. NP 3301.180 da 55 KW
Portata sollevata
151.40
Prevalenza
31.25
2 POMPE IN FUNZIONE Mod. NP 3301.180 da 55 KW
Portata sollevata
192.00
Prevalenza
42.20
3 POMPE IN FUNZIONE Mod. NP 3301.180 da 55 KW
Portata sollevata
210.00
Prevalenza
48.00
l/s
m
l/s
m
l/s
m
pag. 66 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
80.00
H (mcl)
60.00
40.00
20.00
0.00
0.00
Q (mc/h)
200.00
400.00
600.00
funz. 1 pompa
7.
800.00
1000.00
funz. 2 pompe
1200.00
funz. 3 pompe
1400.00
1600.00
1800.00
2000.00
curva circuito
VERIFICA SUI VOLUMI DI COMPENSO
La natura delle acque trasportate in fognatura e la forte variabilità delle portate pongono
particolari problemi alla progettazione di un impianto di sollevamento sia nei riguardi del
macchinario (tipo e numero di pompe), sia relativamente al volume ed alla geometria ottimale
della vasca di aspirazione.
La dimensione del pozzo dovrebbe essere la minore possibile sia per ridurre i costi e sia per
mantenere meno possibile il liquame stagnate; è ovvio che il volume minimo è funzione del
numero di avviamenti/ora consentiti dalla macchina. Il livello nel pozzo è regolato da un
interruttore a bulbo di mercurio rinchiuso in un involucro impermeabile galleggiante , sospeso
all’altezza voluta tramite il cavo elettrico che lo collega al quadro di avviamento
dell’elettropompa. La variazione di livello del liquido varia la posizione del regolatore e di
conseguenza l’interruttore a mercurio apre o chiude il circuito di controllo.
7.1.
Stazione di sollevamento Sabbie bianche
Come già osservato per sollevare la portata di progetto, in ingresso alla stazione Sabbie bianche,
è necessario che entrino in funzione due delle pompe attualmente installate (tipo Flygt Mod. CP
3152 da 13.5KW).
pag. 67 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
Il volume utile delle vasca, compreso tra il livello massimo di avviamento ed il livello minimo di
arresto, è funzione del massimo numero di avviamenti orari delle elettropompe.
Il volume utile richiesto per un’elettropompa, dipende dalla sua portata nominale Qp1 e dal
numero massimo z di avviamenti orari.
Nel caso di impianto dotato di due elettropompe, il volume utile richiesto dipende dalla portata
nominale Qp2 delle apparecchiature, pertanto, essendo Qp1≤ Qi ≤ Qp1+Qp2, per Qp1=Qp2, si ha:
-
- un tempo di riempimento Tr =
-
un tempo di vuotatura Tv =
V2
,
Q i − Q p1
V2
(Q p1 + Q p 2 ) − Q i .
Tk è minimo quando Q i = Q p1 + 0.5Q p1 da cui Q p1 = Q p 2 = 2 / 3Q i .
Nel caso di stazione equipaggiata con n elettropompe uguali che si avviano in sequenza
all’aumentare del livello e, sempre in sequenza, si staccano al diminuire del livello, il volume
totale richiesto è dato dall’espressione:
V = V1 + (n − 1)A∆h
in cui:
-
n è il numero delle pompe;
-
z è numero di avvii orari ammissibili per una singola pompa determinabile una volta nota
la durata minima ammissibile per il ciclo di una singola pompa;
-
A è l’area della sezione orizzontale utile della camera di aspirazione;
-
∆h è il dislivello tra i successivi avvii delle pompe, uguale al dislivello tra i successivi
arresti; il limite minimo per il ∆h è dato dalla sensibilità degli interruttori impiegati. Per
gli interruttori galleggianti a bulbo di mercurio, di corrente impiego nella pratica
fognaturistica, si può assumere ∆h pari a circa 20 - 30 cm.
La superficie in pianta, dell’impianto Sabbie Bianche, risulta di S=3.0 * 3.0=9.0 m2; il volume
totale sarà quindi pari a:
V=
Q1
252
+ A∆h =
+ 2 .7 = 6 .9 m 3 ,
4z
60
avendo letto dai dati di targa che il numero di avviamenti /ora è z=15. Anche tale valore è
inferiore rispetto al volume effettivo della vasca.
pag. 68 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
7.2.
Stazione di sollevamento Menga 2
Per sollevare la portata di progetto, in ingresso alla stazione Menga 2, è necessario che entri in
funzione una sola delle pompe attualmente installate (tipo Flygt Mod. NP 3153.108 da 9W).
Il volume utile delle vasca, compreso tra il livello massimo di avviamento ed il livello minimo di
arresto, è funzione del massimo numero di avviamenti orari delle elettropompe.
Il volume utile richiesto per un’elettropompa, dipende dalla sua portata nominale Qp1 e dal
numero massimo z di avviamenti orari.
Nel caso in esame, ovvero di una sola macchina, per Qi (portata in ingresso) si avrà:
-
un tempo di riempimento Tr =
-
tempo di vuotatura Tv =
V
∆V
e
= Q p1 − Q i per ∆V = Tv ,
Qi
∆t
∆V
V
e Tv =
.
Q p1 − Q i
Q p1 − Q i
La durata di un ciclo è Tk = Tr + Tv .
Posto Q i = αQ p1 (con 0 < α ≤ 1 ), Tk è minimo quando α = 0.5 ed il volume richiesto è pari a:
V1 =
Q p1
4z
.
La pompa attualmente installata è in grado di sollevare una portata di 260 m3/h ed il motore
consente un massimo numero di avviamenti orari pari a 15/h.
Il volume utile della vasca sarà quindi pari a V1 = 4.33 m 3 . Tale valore è minore rispetto al
volume effettivo della vasca, larga 2.5 m, lunga 4.15 m ed alta 4m.
7.3.
Stazione di sollevamento Menga 1
Per sollevare la portata di progetto in ingresso alla stazione Menga 1 si è deciso di installare due
elettropompe centrifughe funzionanti in parallelo. La stazione di pompaggio è stata quindi
dimensionata per una portata in ingresso Qi=200 l/s e prevalenza geodetica di 10.4 m. Per quanto
riguarda la verifica del volume utile della vasca di carico, si considera l’attuale superficie in
pianta dell’impianto Menga 1 pari a S=4.3 * 5.0=21.5 m2. Il volume totale sarà quindi pari a:
V=
Q1
200
+ A∆h =
+ 6.45 = 9.9 m 3 .
4z
60
avendo letto dai dati di targa dell’elettropompa scelta che il numero di avviamenti /ora è z=15.
Pertanto si ha:
pag. 69 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 2 – Riqualificazione sollevamenti fognari del torrente Menga
h=
V
= 0.45 m .
A
Essendo il livello minimo di aspirazione pari a 0.65 m l’avviamento della prima elettropompa
sarà posto a quota + 1.10 m dal fondo del pozzo ; la quota di avvio della seconda pompa sarà
1.10+∆h=1.40 m.
Infine la quota di arresto della prima macchina sarà pari all’altezza minima di aspirazione 0.65 m
e la seconda sarà 0.65+ ∆h=0.95 m.
8.
DIMENSIONAMENTO DELLE PRECAMERE DI DISSABBIATURA
Posto che le tre stazioni di sollevamento oggetto dello studio sono afferenti ad un sistema di
fognatura mista (acque bianche e nere) e che nella zona di pertinenza si registra un notevole
trasporto solido soprattutto in caso di pioggia, al fine di proteggere le apparecchiature
elettromeccaniche dall’azione abrasiva del materiale trascinato e aumentarne il rendimento si è
prevista la realizzazione, a monte di ciascuna stazione, di vasche di dissabbiatura dotate di griglia
grossolana a cestello.
Il dimensionamento di queste opere è basato sui dati quali la portata in ingresso e il tempo
necessario per la sedimentazione del materiale solido trasportato, che si è adottato pari a 4
minuti.
Di seguito vengono riepilogate le quantità in gioco.
Determinazione
della portata max.
diam
[m]
Sabbie bianche
Menga 1
Menga 2
0.30
0.60
0.30
Determinazione del H
arrivo/stramazzo e del
volume del dissabb.
Sabbie bianche
Menga 1
Menga 2
Area
[mq]
t.p.
0.071
0.283
0.071
L [m]
3.00
4.00
2.50
R.dir.
[m]
pend.
[%]
scab
.
Condutt
.
vel.
[m/sec]
0.075
0.15
0.075
7%
2%
2%
70
70
70
58.446
65.603
58.446
4.209
3.611
2.236
H min
[cm]
5.00
9.40
3.71
Portata per
tubo al 50%
[mc/s]
0.116
0.395
0.062
tempo rit.
[min]
Vol. max.
piena [mc]
Volume
adottato [mc]
4.00
4.00
4.00
55.88
189.55
29.85
36.00
64.00
22.50
La portata è stata determinata con la formula di Chezy stimando, in via cautelativa, un
percentuale di riempimento della sezione trasversale pari al 50%.
pag. 70 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
INTERVENTO DI RIPRISTINO FUNZIONALE DEI
SOLLEVAMENTI FOGNARI DELL’AREA URBANA
1.
PREMESSA
Il presente progetto rappresenta lo stralcio del progetto “riattivazione della seconda linea
dell’impianto di depurazione loc. Ravagnese e ottimizzazione dei collettori fognari in arrivo al
depuratore stesso” relativo all’intervento di ripristino della piena funzionalità e revamping di
n°30 stazioni di sollevamento fognario ricadenti nella zona sud del Comune di Reggio Calabria.
L’adduzione dei liquami all’impianto di depurazione avviene attraverso una complessa rete di
tubazioni per gravità e in pressione, queste ultime alimentati da stazioni di sollevamento e
rilancio fognarie che inviano all’impianto la maggior parte degli scarichi antropici della città.
L’impiego di impianti di sollevamento, nonostante i problemi gestionali e di rischio, si rende
necessario in quanto le quote delle fognature spesso non consentono l’arrivo dei liquami
all’impianto di trattamento.
Il seguente studio è stato condotto per rispondere a tre obiettivi essenziali:
• verificare la portata ammissibile in ingresso in ciascuna vasca di carico dei sollevamenti
dell’area urbana afferenti all’impianto Ravagnese;
• verificare l’efficacia, del sistema in relazione alla portata effettiva in ingresso al sistema
fognario;
• verificare se la tipologia e la quantità pompe adottate per ciascuna stazione di
sollevamento e secondo il progetto originario siano in grado di sollevare la portata in
ingresso, una volta fissate le caratteristiche geometriche ed idrauliche della condotta di
mandata e calcolate le perdite di carico localizzate e distribuite lungo il circuito;
• scegliere qualora necessario nuove elettropompe in grado sollevare la portata in ingresso
in ciascuna vasca di carico, e verificare o riprogettare il volume utile di ciascun pozzo
ed eventuali manufatti a monte.
pag. 71 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
2.
VERIFICA DELLO STATO ATTUALE
2.1
Calcolo della portata massima ammissibile in ciascuna vasca di carico
La portata di arrivo in ciascuna vasca di carico è stata calcolata a partire dalla stima del grado di
riempimento della tubazione in ingresso, stima effettuata a seguito di diversi ed attenti
sopralluoghi.
Si è ipotizzato che il tubo di arrivo si comporti come un canale a sezione circolare e che il
liquido bagni quindi solo una parte del tubo. Noto il diametro della tubazione, si è pertanto
utilizzata la formula di Chézy, valida per le correnti a pelo libero, per il calcolo della velocità v:
v = χ Ri
[m/sec]
dove:
-
χ = coefficiente di conduttanza che dipende, dalla scabrezza omogenea equivalente ε
espressa in mm, dal numero di Reynolds Re e dal coefficiente di forma del canale φ pari ad 1 se
la sezione è circolare;
-
i [m/m] = pendenza;
-
R [m] = raggio idraulico, definito come rapporto tra la superficie della sezione del flusso
A ed il perimetro bagnato P.
Ipotizzando, cautelativamente, che nel canale il moto sia assolutamente turbolento, il coefficiente
χ assume, secondo la schematizzazione di Strickler, un valore pari a:
χ GS = K s 6 R ,
dove:
-
Ks [m1/2] = parametro che dipende dalla scabrezza della canalizzazione;
-
R [m] = raggio idraulico della condotta.
La verifica idraulica della condotta è stata eseguita inizialmente con il metodo di GAUCKLERSTRICKER assumendo un parametro di scabrezza corrispondente al collettore. In seguito sono
state fatte due ulteriori verifiche applicando i metodi di MANNING e di BAZIN.
2.2
Verifica della popolazione afferente alla fognatura
Il calcolo delle portate nere in tempo asciutto afferente al pozzetto dalla rete a gravità è stato
sviluppato nel seguente modo:
pag. 72 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
•
la dotazione idrica è stata fissata per tutta la popolazione in 300 l/ab x die;
•
il coefficiente di afflusso alla fogna è stato assunto pari a 0.8;
•
la portata media relativa alla popolazione, indicata con la notazione "Qm" è stata
calcolata come segue:
Qm =
0.8Ab eq 300
(24 ⋅ 1000)
in m3/h
la portata di punta massima relativa alla popolazione servita, indicata con la notazione "Qp" e
stata calcolata come segue:
Qp = K ⋅ Qm ,
•
con "K" coefficiente di punta calcolato come segue:
 2.5 
K = 1.5 +  0.5  .
Qm 
Dalla verifica delle portate massime affluibili, risulta una potenzialità della rete in deficit del
20% rispetto alla popolazione; l’intervento dovrà prevedere il potenziamento del sistema di
sollevamenti anche in relazione allo sviluppo urbano previsto per l’area.
pag. 73 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
3.
CRITERI PROGETTUALI
Il dimensionamento idraulico è stato effettuato conformemente ai criteri qui di seguito esposti:
4.1
Criteri per la determinazione delle perdite di carico distribuita
I calcoli per le perdite di carico sono stati effettuati con la formula:
∆h = λ ⋅
L V2
⋅
D 2⋅g
dove:
∆h
=
Perdita di carico espressa [metri colonna acqua];
λ
=
coefficiente di attrito;
L
=
lunghezza del tubo [m];
D
=
diametro interno del tubo [m];
V
=
velocità media dell'acqua [m/s]
g
=
accelerazione di gravità pari a 9,81 m/s2;
Per il calcolo di f si è utilizzata la formula di Colebrook:
 2,51
ε / D
= −2 ⋅ log 
+

λ
 Re⋅ λ 3.71 
1
dove:
Re
=
numero di Reynolds;
ε
=
scabrezza del tubo [m].
4.2
Criteri per la determinazione delle perdite di carico concentrate
Per le perdite di carico concentrate si è adottata la formula generale:
∆H = K ⋅
V2
2g
dove:
∆H
=
perdita di carico espressa in metri di colonna di acqua [m.c.a.];
pag. 74 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
V
=
velocità media dell'acqua
[m/s];
g
=
accelerazione di gravità pari a 9,81 [m/s2];
K
=
1.00
per sbocco;
K
=
0.50
per imbocco;
K
=
0.35
per curva a 90° ad elevato grado di curvatura;
K
=
1.00
per raccordo a T diretto.
con:
pag. 75 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
4.
DIMENSIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE DI SOLLEVAMENTO E
SCELTE PROGETTUALI
Sono interessati seguenti impianti di sollevamento:
Impianto “S1 “
Impianto “S2“
Impianto “S3“
Impianto “S3bis“
Impianto “S4“
Impianto “S5“
Impianto “S6“
Impianto “via Morlochio“
Impianto “Via del Tordo“
Impianto “Acem“
Impianto “Candico“
Impianto “c/o Enel“
Impianto “Trapezoli Nord“
Impianto “via Maria Ausiliatrice“
Impianto “via Boschicello“
Impianto “San Sperato 1“
Impianto “Terreti Nasiti 1“
Impianto “Terreti Nasiti 2“
Impianto “Reggio Sud PLR zona Occhio“
Impianto “Reggio Sud PLR zona Pantanello“
Impianto “Reggio Sud PLR zona Centro“
Impianto “Reggio Sud PLR zona v. Provinciale 62“
Impianto “Reggio Sud PLR zona v. Provinciale 32“
Impianto “Reggio Sud PLR zona Lampara“
Impianto “Sala di Mosorrofa”
Impianti “via Marina Bassa”
pag. 76 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
Gli impianti di pompaggio sono ubicati quasi tutti al di sotto della sede stradale, tranne quelli
che, ospitando apparecchiature di dimensioni e caratteristiche tali da consigliarne l’alloggiamento
in appositi edifici, comunque in parte interrati. Come riportato nell’elaborato grafico allegato, lo
schema tipo degli impianti è costituito da:
- Vasca di dissabiatura;
- Vasca di raccolta in cls armato;
- Pozzetto di manovra;
- Pompe con comando automatico;
- Condotta di mandata a pressione in acciaio;
- Cabina o armadietto per l’alloggiamento del quadro elettrico.
Laddove si realizzerà una vasca per la decantazione del materiale sabbioso, a protezione delle
apparecchiature elettromeccaniche installate viene prevista una griglia a cestello, con luce tra le
barre di 50 mm, in corrispondenza dello sbocco di alimentazione della vasca di raccolta.
I chiusini di accesso alla vasca di raccolta saranno del tipo stagno e con caratteristiche di classe
non inferiore a C250 (carico di rottura 250 kN).
I computi metrici, che costituiscono parte integrante di questa documentazione, riportano caso
per caso tutte le apparecchiature che sarà possibile riparare e tutte quelle che invece sarà
necessario acquistare ex novo. In ogni caso le elettropompe garantiranno sia lo smaltimento della
portata media che della portata di punta; il loro funzionamento sarà regolato da quadri elettrici di
controllo e comando che ne assicureranno la marcia in alternanza, onde garantire un consumo
omogeneo delle parti meccaniche.
Come la moderna tecnica prevede le elettropompe saranno costituite da un motore elettrico
alloggiato in un vano a tenuta stagna, collegato mediante un albero di lunghezza ridotta ad una
girante monocanale con passaggio libero in funzione della portata che la singola apparecchiatura
dovrà smaltire.
La marcia sarà infine governata da regolatori di livello di minimo, di massimo e di emergenza.
Al momento del dimensionamento e della scelta dell’intervento, per ciascun impianto
considerato sono noti :
- il diametro della tubazione di mandata della singola pompa;
- la portata in arrivo e la tipologia di scarico;
pag. 77 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
- la lunghezza e il diametro della condotta di mandata;
- il materiale della tubazione di mandata principale.
Il criterio progettuale ha sempre previsto elettropompe di cui una con funzione di riserva
asservite ad un relè di scambio che ne alterni il funzionamento.
Queste saranno costituite da motori elettrici alloggiate in un vano a tenuta stagna il motore
elettrico sarà asincronico trifase con rotore a gabbia, protezione IP 68, isolato in classe F. E’
previsto per funzionamento continuo, con sovraccarico massimo del 10% e raffreddamento in
ambiente a temperatura di + 40°C. Il raffreddamento del motore avverrà tramite scambio termico
con il fluido circostante o mediante circolazione forzata di parte del liquido pompato attraverso
una apposita camera di raffreddamento. La protezione del motore sarà assicurata da due
microtermostati incorporati nello statore.
Le pompe funzioneranno in completa o parziale immersione nel liquido da pompare. La pompa
verrà calata dentro il pozzo con l’ausilio di due tubi che la guidano fino al piede di
accoppiamento, fissato sul fondo del pozzo. Il peso proprio della pompa realizza una perfetta
aderenza fra la flangia di mandata ed il piede di accoppiamento.
Le condotte di mandata delle elettropompe saranno realizzate in acciaio non legato, per agevolare
le operazioni di manutenzione, le pompe saranno munite di piedi di accoppiamento e di tubi
guida, inoltre verrà completamente ripristinato il piping idraulico costituito da valvole,
saracinesche installate nel pozzetto o nelle adiacenti camere di manovra.
Tutti i quadri elettrici di comando e di potenza saranno oggetto di ammodernamento al fine di
rispondere ai requisiti del D.M. 37/08 e alle nuove apparecchiature installate.
In alcuni casi al fine di proteggere le apparecchiature elettromeccaniche dall’azione abrasiva del
materiale trascinato e aumentarne il rendimento si è prevista la realizzazione, a monte, di vasche
di dissabbiatura dotate di griglia grossolana a cestello.
Il dimensionamento di queste opere è basato sui dati quali la portata in ingresso e il tempo
necessario per la sedimentazione del materiale solido trasportato, che si è adottato pari a 4
minuti.
pag. 78 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
5.
SPECIFICHE TECNICHE DELLE ATTREZZATURE ELETTROMECCANICHE
Il motore elettrico sarà asincronico trifase con rotore a gabbia, protezione IP 68, isolato in classe
F. E’ previsto per funzionamento continuo, con sovraccarico massimo del 10% e raffreddamento
in ambiente a temperatura di + 40°C. Sono consentiti fino a 15 avviamenti ora. Il raffreddamento
del motore avverrà tramite scambio termico con il fluido circostante o mediante circolazione
forzata di parte del liquido pompato attraverso una apposita camera di raffreddamento. La
protezione del motore sarà assicurata da due microtermostati incorporati nello statore.
Due tenute meccaniche, lubrificate e raffreddate da un bagno di olio, assicureranno il perfetto
isolamento fra parte idraulica ed il motore elettrico. Di disegno compatto riducono al minimo la
sporgenza dell’albero dal supporto inferiore e, conseguentemente, la flessione dell’albero stesso e
le vibrazioni delle parti rotanti.
I cuscinetti saranno preingrassati con lubrificante Long – Life.
La girante sarà equilibrata staticamente e dinamicamente.
I cavi di alimentazione elettrica, specifici per uso sommerso saranno ampiamente dimensionati.
Materiali:
Fusioni principali: Ghisa GG 20,
Girante: Ghisa GG 25,
Albero: Acciaio inox AISI 304,
Viterie: Acciao inox,
Tenute meccaniche: Ceramica,
Finitura esterna della pompa:verniciatura epossidica.
Installazione fissa nel pozzo: le pompe funzioneranno in completa o parziale immersione nel
liquido da pompare. La pompa verrà calata dentro il pozzo con l’ausilio di due tubi che la
guidano fino al piede di accoppiamento, fissato sul fondo del pozzo. Il peso proprio della pompa
realizza una perfetta aderenza fra la flangia di mandata ed il piede di accoppiamento.
pag. 79 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
6.
QUADRI ELETTRICI DI POTENZA
I quadri elettrici di potenza avranno caratteristiche generali come da specifiche per ciascun
impianto di pompaggio, per l’azionamento delle elettropompe previste, in avviamento diretto o
stella-triangolo a seconda delle caratteristiche delle apparecchiature, cassa in lamiera per interno,
fissaggio a pavimento o a parete, composto da:
•
Interruttore generale automatico magnetotermico differenziale con dispositivo
bloccoporta;
•
Portafusibili tripolari con fusibili ritardanti per cad. pompa;
•
Avviatore diretto per cad. pompa;
•
Selettore man-0-aut cad. pompa;
•
Lampada verde presenza tensione generale
•
Lampade di marcia e scatto termico cad. pompa;
•
Trasformatori per circuiti ausiliari di potenza adeguata;
•
Q.b. relè ausiliari per automatismi di funzionamento;
•
Q.b. materiale vario di cablaggio, morsetti, targhette indicatrici e quant’altro
necessario per la realizzazione del quadro a regola d’arte;
•
Unità di allarme con batteria tampone 12 V completa di :
-
Avvisatore acustico: Sirena per interno
-
Avvisatore ottico:
•
Regolatori di livello a variazione di assetto, lunghezza cavo 13 mt, come da
Lampada Flash 3W
specifiche tecniche.
7.
QUADRI ELETTRICI DI POTENZA – QUADRI DI AUTOMAZIONE
Le apparecchiature saranno montate in armadio metallico chiuso, non ventilato. Il trattamento
delle carpenterie prevede: sabbiatura, uno strato di zincante inorganico e due strati di vernice a
finire.
L’accesso alle apparecchiature sarà possibile mediante portelle apribili a cerniera e munite di
serrature.
La massima cura sarà dedicata all’impedire che le persone vengano accidentalmente in contatto
con le parti sotto tensione; in particolare saranno previsti interruttori/sezionatori che impediscono
pag. 80 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
l’apertura delle portelle nella posizione di sezionatore/interruttore chiuso, oppure dispositivi che
determinano lo sgancio elettromeccanico degli interruttori all’apertura delle portelle.
I cavi di alimentazione entrano, per quanto possibile, dalla parte bassa dell’armadio per collegarsi
direttamente all’interruttore generale, oppure da appositi morsetti, protetti da una piastra isolante
con indicato l’avvertimento: “Attenzione, parti sempre in tensione”.
Sia le portelle che i panelli laterali in lamiera saranno collegati a terra mediante conduttore
giallo-verde di sezione minima 6 mm2. I conduttori di collegamento fra le varie apparecchiature
saranno alloggiati in apposite canaline di plastica autoestinguenti; il grado di riempimento di
queste ultime non supera il 70% della sezione disponibile.
Ciascun conduttore sarà distinto mediante anelli numerati componibili, applicati alle estremità
del conduttore stesso e riproducenti la numerazione che lo caratterizza sullo schema elettrico.
Tutti i conduttori saranno provvisti di adeguati capicorda.
All’interno del quadro di comando i collegamenti saranno realizzati con cavo unipolare
flessibile; la densità di corrente non sarà superiore a 3 A/mm2, con una sezione minima di 2,5
mm2 per i circuiti di potenza e 1,5 mm2 per i circuiti di comando.
La colorazione dei conduttori sarà la seguente:
nero
: circuiti di potenza
rosso
: Circuiti di comando
giallo-verde
: collegamenti di messa a terra.
Targhette indicatrici di colore nero con scritte pantografiche saranno posizionate in
corrispondenza di ogni interruttore e lampada. Il posizionamento delle varie apparecchiature sarà
tale da permettere la facile sostituzione. Ciascun quadro sarà dotato di apposita tasca porta
schemi.
Componenti principali:
Interruttori:
Gli interruttori saranno con apertura simultanea delle fasi e del neutro, muniti di protezioni
contro i sovraccarichi e/o corto circuito con intervento istantaneo, rispondenti alle normative CEI
ultima edizione.
Le caratteristiche elettriche degli interruttori sono di seguito riassunte:
-
tensione di esercizio:
variabile a seconda dell’impianto
-
frequenza:
50Hz
-
corrente nominale:
variabile a seconda dell’impianto
pag. 81 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
-
comando:
manuale o automatico
-
esecuzione:
fissa
Morsettiere circuiti ausiliari:
2,5 mm2
calibro minimo:
Amperometri e voltometri elettromagnetici tipo quadrato ad incasso:
-
scala:
90 gradi
-
classe di precisione:
1,5
-
fondo scala voltometri:
500V
-
fondo scala amperometri:
secondo utenza
Contattori:
I contattori sono del tipo compatto per servizio gravoso, con protezione fusibili, termico e relè di
inserimento.
-
variabile a seconda dell’impianto
-
variabile a seconda dell’impianto
-
Esecuzione: fissa
-
Contatti puliti in morsettiera: Contatti puliti per riporto segnalazione
di avaria e scatto termico.
pag. 82 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
8.
IMPIANTI DI TERRA
Ciascun impianto di terra comprende il dispersore, il collettore principale di terra, la
messa a terra delle masse elettriche e delle masse estranee: laddove tali impianti non
fossero nelle condizioni di assicurare la piena efficienza dello scarico a terra è prevista la
sostituzione delle componenti ammalorate.
I dispersori e i conduttori in rame son del tipo e sezione come di seguito evidenziato:
•
•
•
Dispersori verticali in acciaio zincato a croce L = 2m;
Dispersore orizzontale in corda di rame da 50mm2;
Conduttori di protezione in corda di rame isolata giallo-verde di
sezione pari a:
Sezione
S
dei
Sezione
minima
dei
conduttori
di
fase
conduttori di protezione (Sp)
dell’impianto in mm2
in mm2
Sp = S
S ≤ 16
15 < S < 35
16
S < 35
Sp = S / 2
•
Conduttori di protezione in corda di rame isolata giallo-verde di
sezione pari a:
Conduttore
Conduttore equipotenziale
equipotenziale
supplementare
principale
Sp ≥ Sp1 (1) /2
Sp ≥ Sp1 (1) /2
Se collega due masse
Con un minimo di 6
2
mm
Con un Massimo di 25
Sp ≥ Sp3 (3) /2
mm2 se il conduttore è
Se collega una massa ad una
rame o di altro materiale
massa estranea
di pari conduttanza o
impedenza
1) Sp 1 = Sezione del conduttore di protezione, la più elevata;
2) Sp 2 = sezione del conduttore di protezione più piccolo
collegato alle masse, la più piccola;
3) Sp 3 = Sezione del corrispondente conduttore di protezione
da cui deriva.
pag. 83 di 84
COMUNE DI REGGIO CALABRIA
Progetto esecutivo intervento di riattivazione seconda linea impianto di depurazione località Ravagnese e
ottimizzazione collettori fognari in arrivo al depuratore stesso
P.to 3 - Riqualificazione sollevamenti fognari area urbana
9.
COLLEGAMENTI IDRAULICI
Le condotte di mandata di ciascuna elettropompa sono realizzate in acciaio non legato. Il tratto di
fognatura in pressione (45,0 m) sarà di diametro e caratteristiche meccaniche adeguate al
deflusso della portata spinta dalla elettropompa cui sono collegate; lo stato attuale appare idoneo
all’applicazione con nuove apparecchiature o con quelle ripristinate.
Il letto di posa (non minore di 15cm) e il rinfianco del tratto di fognatura in pressione, sono
realizzati con sabbia fine ben costipata fino ad un altezza non inferiore ai 30 cm dalla generatrice
superiore. Ove necessario il ripristino del manto bituminoso verrà eseguito come da elaborato
grafico allegato. Non è ammesso alcun allacciamento lungo le condotte in pressione.
Saranno installate, sui tronchi di mandata delle pompe, una saracinesca di manovra a corpo piatto
ed una valvola di ritegno del tipo a sfera mobile.
Specifiche della condotta di mandata delle elettropompe:
Tubazioni
Acciaio non legato
Norme UNI 6363-84
Materiale
Fe 360 per tubi di diametro fino a DN 200
Ricavate da tubo
senza saldatura in
Curve
Norma UNI 5788-86
acciaio
R: variabile
Flange
Valvole
saracinesca a
corpo piatto
Valvola di
ritegno a
palla
Piane da saldare a
sovrapposizione
Materiale
Norma UNI 2227-67 PN 10
Foratura UNI 222767 PN10
Materiale
Norma UNI 1284
Anelli di tenuta
Albero
Madrevite
Pressione max. di
esercizio
Foratura UNI 222767 PN 10
Materiale corpo
Palla in acciaio
rivestito
Acciaio FE 410
Corpo, cappello, cuneo e volatino:
Ghisa
Ottone
Accaio inox
Bronzo
8.2.1.1.1 PN10
Ghisa sferoidale
In gomma vulcanizzata
pag. 84 di 84