2006 Moldavia
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2006 Moldavia
Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in Moldova n. 10 – ottobre 2006 ...dal lunedì al sabato il cappello cresceva sempre di più. Ora ci potevano stare sotto sei bambini. Un giorno, durante una tempesta di neve, aveva accompagnato anche la loro maestra a casa. Quando rimaneva posto, prendeva anche i bambini. - Ehi! Che cappello si vede per strada! E` grande quanto un mucchio di fieno! Dopo aver accompagnato i bimbi alle loro case, il cappello diventava di nuovo piccolo così Guguzza lo attaccava al chiodo. ...il cappello e` cresciuto largo e alto quanto il paese di Trei Iezi, tanto da riempire tutto il cielo. La neve non sembrava nemmeno che ci fosse. Nei cortili fiorivano i giaggioli, i lillà… E i ragazzini della prima elementare aprivano la finestra della scuola e cantavano a piena voce: Viene, viene la primavera, Si stende in tutto il paese... da una nota fiaba moldava, “Cusma lui Guguta” di Spiridon Vangheli. Rimanere figlio I progetti di prevenzione all’abbandono MOLDAVIA 2000 Il diritto alla famiglia, al gioco e all’istruzione Le storie dei beneficiari raccontate dai nostri assistenti sociali… Tutto per il sorriso di mia madre Cosa può essere più doloroso della consapevolezza che la persona più cara sta morendo e tu non puoi fare niente per aiutarla? Anastasia è una bambina ubbidiente e laboriosa, ha grandi successi a scuola. Fin da piccoli, Anastasia ed il fratello maggiore Dumitru, sono stati cresciuti dai nonni. Già da dieci anni la madre non si muove perché ha una malattia alle ossa. Il padre dei bambini, appena ha saputo della malattia della madre ha subito lasciato la famiglia e non si è più fatto vivo. Lui non ha mai aiutato materialmente né la moglie né i bambini. Marina, la madre dei bambini, ha avuto due interventi chirurgici che però hanno solo aggravato la sua situazione. I medici le hanno consigliato di andare in Turchia per fare un intervento e un trattamento più complicato che dovrebbe avere risultati migliori. La nonna ha cercato un aiuto finanziario tramite la televisione, diverse associazioni statali e non governative, ma è riuscita a raccogliere solo 200 euro (il costo di un intervento è di 20.000 euro). Attualmente, la famiglia ha perso qualsiasi speranza. La madre si sente sempre peggio, è costretta a prendere la morfina cinque volte al giorno per non sentire il dolore terribile con il quale si sveglia ogni mattina. Ha bisogno di diverse medicine per la digestione, per l’eliminazione delle sostanze tossiche, le mancano le vitamine – il suo organismo non riesce ormai a funzionare in modo indipendente. Il reddito della famiglia, composto dalla pensione della nonna, della madre e dall’indennità statale per i bambini, non permette di coprire tutte le necessità. Anastasia, 12 anni e Dumitru, 15 anni sono consapevoli del fatto che la madre sta praticamente morendo e questa è la cosa più brutta. Per offrire alla madre almeno un minuto di felicità, cercano di portare a casa solo belle notizie. Grazie ai loro successi, il Municipio della capitale offre ai ragazzi la possibilità di andare ogni anno nel campo estivo che si trova in Russia. In questo modo possono almeno per qualche settimana diventare bambini che hanno la possibilità di giocare, di comunicare e di non pensare ai problemi che li aspettano a casa. Entrambi i bambini frequentano le attività extra scolastiche. Anastasia è iscritta presso lo studio artistico della scuola, lei vorrebbe frequentare anche i corsi d’inglese, però la famiglia non ha la possibilità di pagare il corso. Ma il sogno più grande di Anastasia è di frequentare la scuola professionale di pittura, dove lei potrebbe imparare tutte le tecniche del disegno. Sembra un sogno facile da realizzare, però le difficoltà sono innumerevoli e i materiali per la pittura sono costosi. Dopo le lezioni, Anastasia sta vicino alla sua mamma e disegna per lei. La ragazza dice che il miglior regalo per lei è il sorriso della madre. Le pareti della stanza sono coperte dai disegni di Anastasia che continua ad arricchire la sua collezione. Dumitru, il fratello, frequenta un corso gratuito di chitarra presso una scuola religiosa. Lui è un ragazzo molto bravo, aiuta moltissimo i nonni e la madre. Ha cura della sorella, l’aiuta a preparare i compiti, la accompagna a scuola. Quest’anno Dumitru ha partecipato all’olimpiade municipale di biologia dove si è aggiudicato il primo premio. Il ragazzo vorrebbe diventare medico. Vedendo ogni giorno sua madre che soffre, lui si sente colpevole che non la può aiutare in nessun modo. I nonni sono molto fieri per i successi dei loro nipoti e fanno tutto il possibile perché i bambini non sappiano le difficoltà della vita. Mihaela Belei, Assistente sociale progetto „Moldova 2000” BAMBINI SENZA OSPEDALE Il diritto alla vita e alla salute Le storie dei bambini raccontate dai nostri medici… In attesa dei miracoli La felicità può essere la ciliegia sulla torta, la prima pioggia d’estate, la canzone preferita, ecc…però tutto questo non ha valore se non c’è la salute. Ogni giorno incontriamo nel nostro ospedale tanti genitori che arrivano da noi con la speranza di trovare una soluzione per la malattia dei loro bambini. Spesse volte dobbiamo essere non solo medici, ma anche dei veri psicologi. Ascoltando tutte queste storie, ci rendiamo conto quant’è importante la salute, perché se non c’è anche la felicità se ne va. Abbiamo conosciuto i genitori di Claudiu qualche mese fa. Il volume della storia medica di questo bambino, che ha solo 3 anni, assomiglia ad un romanzo. Le malattie di cui soffre il bambino sono rare ed i loro nomi sono talmente complicati che sembrano inventati. In sintesi, però, Claudiu ha gravi problemi di cuore. Sin dalla nascita, lo stato di salute del bambino era grave. Claudiu aveva bisogno di un intervento chirurgico urgente che purtroppo non si faceva nella Repubblica Moldova. Ma, grazie all’aiuto della Direzione di Sanità di una regione d’Italia e agli altri organi competenti, il bambino ha beneficiato di un intervento chirurgico all’età di 6 mesi. Claudio è stato curato dai medici italiani per un mese intero. Grazie a questo intervento, il bambino ha ottenuto la possibilità di godersi la vita in famiglia. Con il passar del tempo, lo stato di salute di Claudiu ha cominciato a peggiorarsi. Questo non gli permette di integrarsi nelle attività quotidiane per i bambini della sua età. Il bambino non può giocare insieme ai suoi coetanei siccome le sue abilità sono limitate. Per migliorare il suo stato di salute e per dargli la possibilità di crescere e svilupparsi in modo adeguato, Claudiu ha bisogno di un altro intervento chirurgico. I medici hanno esaminato il bambino ed hanno concluso che c’è bisogno di un secondo intervento chirurgico che, per fortuna, è possibile effettuare anche in Moldova. La famiglia è riuscita a raccogliere una parte dei soldi necessari, però c’è ancora bisogno di una somma significativa che la famiglia non ha e non riesce a trovare. Questo tipo di intervento è stato fatto per la prima volta trent’anni fa e considerando che tutte le persone che l’hanno effettuato sono ancora vive, significa che Claudiu ha ottime possibilità. Questo incoraggia molto la sua famiglia. I genitori continuano a ripetere che il loro bambino come tutti gli altri ha diritto di avere un’infanzia normale, felice e sana. Quando abbiamo dei casi del genere, ci rendiamo conto che anche se noi, medici, facciamo tutto il possibile, noi non siamo onnipotenti di fronte alla salute…i miracoli non succedono tutti i giorni… ma noi vogliamo crederci. Valentina Panu, Medico dell’Ospedale Pediatrico nr.1 RRiittoorrnnaarree ffiigglliioo I progetti di reintegrazione familiare e sociale LA CASA ASCHIUTA E IL PARTERNARIATO CON SALVATI COPIII Il diritto alla famiglia Le storie dei bambini della “casa dal tetto rosso”… La festa dell’autunno …vissuta tra mille emozioni di gioia, trafilate da momenti di nostalgia, con i piccoli della Casa Aschiuta. La festa “Autunno d’oro” è diventata ormai una tradizione in tante scuole e asili del paese. Organizzando questa festa i bambini cercano di esprimere in tal modo la loro gratitudine verso la natura, e specialmente verso la stagione dell’autunno. I bambini della Casa Aschiuta insieme agli educatori hanno organizzato una festa per rendere omaggio alla Fata Dorata. Arrivati a Casa Aschiuta siamo stati piacevolmente sorpresi dall’atmosfera creata nell’aula dove si preparava un piccolo concerto per i collaboratori e gli ospiti del centro. L’oratorio rendeva quasi alla perfezione l’atmosfera che si respirava all’esterno: le foglie giallastre sparse per tutto il pavimento non potevano non ricordarci del paesaggio del parco centrale; le note che si sentivano suonare al pianoforte ci facevano sentire una brezza di vento caldo nonostante fuori era abbastanza freddo. Accompagnati da qualche responsabile della Casa Aschiuta e due persone volontarie ci siamo seduti sulle piccole sedie sulle quali i bambini di solito fanno i compiti. Dalla sala vicina si potevano distinguere le piccole voci che ripetevano le poesie e le canzoncine. All’improvviso la nostra attenzione si è fermata su un bambino che era portato nella sala sulle braccia di un’educatrice, aveva una gamba ingessata. E’ stata la mia collega a raccontarmi che Alexandru qualche giorno prima ha avuto questo incidente a causa della sua disattenzione. Mentre l’immagine triste del bambino continuava a persistere nella mia mente, ho osservato come la musica prendeva un tono più vivace e nella sala sono entrati all’incirca una quindicina di bambini di diverse età. Vedere tutta questa diversità d’età ma anche la complicità che si sentiva tra di loro, ci creava la sensazione di assistere effettivamente ad una festa di famiglia. Dal più piccolo al più grande hanno avuto la modalità di farsi notare: alcuni recitando una poesia, alcuni cantando, altri coinvolti nei giochi di abilità. I bambini sono stati incoraggiati da diversi premi, ma alla fine ha vinto l’amicizia perché tutti sono stati bravi. Non potrei non menzionare a questo punto il gesto di Pavel, un bambino dai capelli biondi e dagli occhi splendenti, che ha condiviso il suo premio - una banana - con gli altri bambini di Casa Aschiuta. Un altro fatto che mi ha colpito è stata la generosità di Maxim, un ragazzo di 12 anni, che ha offerto la sua sedia (il cui possesso gli permetteva di partecipare al concorso) ad una sua compagna del centro… un vero gentleman! Ogni bambino che ha partecipato al concerto ha saputo dare quel poco che basterebbe per riempire qualsiasi cuore di orgoglio e gratitudine verso questi piccoli. Ovviamente, quella che attirava di più la nostra attenzione era la piccola Galea che aveva il ruolo dell’Autunno, il suo abito simboleggiava la bellezza di questa stagione. L’atmosfera e i sentimenti che iniziavano a nascermi dentro mi hanno portato agli anni dell’asilo. Mi sono ricordato di tutte le nostre feste, momenti di gioia ed emozioni...l’unica differenza era che ognuno di noi era convinto che dietro le lacrime di gioia ci fossero sempre gli occhi dei nostri genitori…questi bambini, invece, rimangono solo con la speranza che un giorno anche la loro madre o il loro padre potrà vedere quanto sono bravi. Vasile Tarita, Operatore Sostegno A Distanza “Casa Aschiuta” VERSO LA FAMIGLIA Il diritto a tornare in famiglia Progetto Verso la Famiglia- Chisinau Le storie dei beneficiari raccontate dai nostri assistenti sociali… Una cosa indispensabile Cominciamo a diventare consapevoli del valore e dell’importanza della famiglia solo quando perdiamo qualcuno delle persone care… La famiglia è una cosa indispensabile, è una cosa che ogni bambino deve avere dal momento della sua nascita. Avendo la fortuna di avere al nostro fianco una famiglia non ci rendiamo conto nemmeno della ricchezza che ha ognuno di noi. Capita però che un giorno ti svegli e ti rendi conto che le cose non sono più così com’erano e neanche la tua famiglia non è più la stessa. Questo è successo anche con la famiglia di Victor. All’inizio, tutto andava molto bene ed i genitori del bambino avevano dei sogni e speravano ad un bel futuro. Ma purtroppo i loro sogni non hanno avuto la possibilità di realizzarsi perché alla madre hanno diagnosticato il cancro e dopo un periodo di grandi sofferenze è morta. Il padre non è riuscito a sopportare il dolore causato dalla morte della madre ed ha trovato rifugio nell’alcol. Nel giro di poco tempo, l’alcol è diventato la sua vita. Rendendosi conto della malattia, il padre si è sottoposto a diversi trattamenti, ma purtroppo neanche questo l’ha aiutato. Il padre non ha alcuna motivazione per voler affrontare questa malattia, neanche i due figli Victor e Ana riescono a convincerlo di smettere di bere. Nonostante tutti i problemi, i bambini sono un vero tesoro, sono intelligenti ed il loro comportamento esemplare è sempre lodato sia dai professori che dai vicini della casa. Ai bambini manca moltissimo la cura, l’attenzione e l’amore del padre, che non si preoccupa né della loro educazione né del loro futuro. La situazione dei bambini potrebbe diventare grave se non ci fosse la nonna accanto. Nonostante sia malata, lei non si ferma neanche un minuto, lavora come una formica. La nonna sa che se non si occuperà lei della casa e dell’educazione dei bambini, queste cose non farà nessuno. I nipoti sono molto attaccati alla nonna che è come una madre. Grazie alla nonna, che cerca di creare un’atmosfera serena nella famiglia, i bambini si sentono abbastanza bene a casa. Però, la nonna non può nascondere i problemi del padre e non può far sparire la malattia del suo marito. Otto anni fa, il nonno dei bambini ha avuto un incidente molto grave in seguito al quale è rimasto paralizzato. In presente lui ha bisogno di un trattamento e di una cura speciale. Purtroppo lui non può aiutare la nonna nelle faccende della casa, le può dare solo dei consigli e in tal modo si sente implicato nella vita della famiglia. Il reddito della famiglia è costituito solo dalla pensione della nonna e del nonno. Siccome queste piccole somme non sono abbastanza per coprire tutte le necessità della famiglia, la nonna è costretta a vendere i legumi, la frutta ed i fiori (cresciuti da lei nel giardino della casa) al mercato. Quando abbiamo incontrato questa famiglia, abbiamo osservato l’entusiasmo con il quale la nonna ascolta i nostri consigli e le nostre proposte. Lei è pronta a collaborare con noi, ad imparare cose nuove, a trovare un lavoro solo per rendere suoi nipotini felici. La nonna è il pilone sul quale si mantiene la famiglia. La cosa che ci rallegra è che il nostro lavoro con questa famiglia non sarà in vano siccome la nonna fa tutto il possibile per seguire i nostri consigli e per migliorare la situazione. Dall’inizio del nostro sostegno abbiamo cercato di offrire alla famiglia tutto il nostro aiuto. Al momento ci rallegriamo insieme alla nonna per i successi di Victor: grazie al suo comportamento esemplare, il bambino è stato eletto come il capo della classe. Victor ha preso questo impegno con grande responsabilità di mattina arriva più presto a scuola per programmare le attività del giorno. Dopo le lezioni, Victor rimane a giocare con i suoi amici a calcio. Per questo, fra ogni due mesi la nonna è costretta a comprargli un nuovo paio di scarpe da ginnastica. Abbiamo iscritto Victor alle attività del centro moldo-giapponese di Origami dove il bambino impara questa bellissima tecnica giapponese di piegare i fogli in diverse figure e forme. Nel futuro vogliamo implicare anche la sorella di Victor in diverse attività extra scolastiche. In questo modo i bambini saranno sempre occupati e non dovranno stare in strada per non vedere l’alcolismo del padre e la malattia del nonno. Diaconu Ira, Assistente sociale Progetto „Verso la famiglia- Chisinau” Giochiamo insieme… Il 570° compleanno di Chisinau Il 14 Ottobre, la capitale della Repubblica Moldova, Chisinau, ha festeggiato il suo 570° compleanno. In quest’occasione, la ludoteca “Abracadabra” ha organizzato un’uscita in città con i bambini del gruppo domenicale, accompagnati dai loro tutori del progetto “Insieme a piccoli passi”. La gita è cominciata con una passeggiata per la via centrale della città, il cui nome viene dal più famoso Sovrano del nostro paese, Stefan cel Mare (Stefano il Grande). Durante la festa della città è stata chiusa la strada al trasporto pubblico. I lati erano pieni di bancarelle dove erano esposti vari prodotti alimentari ed industriali del paese. I più bei banchetti erano invece quelli dei prodotti d’artigianato, tra i quali c’erano i lavori dei nostri bambini dell’istituto nr.1. Lungo la strada, i bambini hanno ricevuto dei palloncini colorati regalati da un’azienda commerciale della città. Dopo i nostri piccoli artisti hanno assistito ad una gara sportiva dove partecipavano i loro coetanei e ad un concerto delle stupende danze moldave. I bambini hanno ballato insieme ai danzatori in un ballo tradizionale che si chiama “Hora” (Girotondo). Hanno recitato delle poesie sull’autunno per le quali hanno ricevuto come premi mele rosse e dolci acquistati dalle bancarelle. Alla fine abbiamo visto un grandissimo e meraviglioso tappeto (la sua misura era 10x8m), esibito davanti al comune, sul quale erano tessuti i più famosi personaggi delle vecchie favole moldave. Il tappeto era talmente bellissimo che non potevi togliere lo sguardo da quei fantastici disegni. Ai bambini sembrava di essere dentro quel tappeto insieme ai personaggi delle favole. Durante il ritorno alla ludoteca, i bambini ci hanno raccontato cosa è piaciuto di più. Tra le cose che hanno attirato maggiormente la loro attenzione, c’era anche una bancarella piena di frutta e verdura che costituivano un vero e proprio quadro dove si poteva riconoscere l’iscrizione “Chishinau-570 anni”. Alla fine della festa i bambini sono rimasti molto entusiasti e contenti, scoprendo che la capitale ed il nostro paese hanno molte cose belle, interessanti ed uniche, di cui dobbiamo essere orgogliosi. Domnica Griu, Coordinatore Ludoteca “Abracadabra” Internat nr.1 di Chisinau Progetto Verso la Famiglia- Leova Le storie dei beneficiari raccontate dai nostri assistenti sociali… Quando potrò giocare a calcio? Quando arriva un problema, è quasi sicuro che anche gli altri appariranno- è una reazione a catena che non può essere fermata facilmente. Andrei è nato in una famiglia dove il futuro prometteva di essere bello e felice. Quando il bambino ha compiuto un anno, il padre del bambino è sparito, lasciando la madre con due bambini piccoli. Dopo un anno dalla scomparsa del padre, la madre ha deciso di partire per la Russia in cerca di un lavoro. I bambini sono rimasti nella cura dei nonni, genitori della madre, l’unica passione dei quali era l’alcol. Proprio per questo, la madre dei bambini ha deciso di tornare a casa. Si rendeva conto molto bene che a casa non poteva trovare un lavoro ben pagato, ma per lei era molto più importante il benessere dei figli che avevano bisogno del suo amore e della sua presenza. Quando il bambino ha iniziato a chiedere alla madre dove si trovava il padre e perché non veniva a visitarli, per non fargli male, diceva sempre che il padre era andato a lavorare all’estero per poter offrire ai figli una vita migliore. Solo all’età di 6 anni, il bambino ha saputo che suo padre tutto questo tempo era in prigione. Lui era condannato a 8 anni, ma dopo 5 è scappato ed è, attualmente, cercato dalla polizia. Tutto questo tempo la madre ha cercato di essere vicino al suo figlio e dargli tutta la sua attenzione e cura in tal modo che il bambino non senta la mancanza dell’affetto. Purtroppo i problemi non arrivano mai da soli, sembra sempre che ne chiamino altri. Con i primi focchi di neve è arrivato l’inverno. I bambini del villaggio erano occupati con i pupazzi di neve, altri pattinavano sul ghiaccio del lago e scivolavano con la slitta. Anche Andrei, come tutti i bambini, è salito sulla slitta ed è partito giù dalla collina… è stato “fermato” da un albero, che gli ha provocato la frattura a una gamba. In seguito a questo incidente il bambino è stato subito portato all’ospedale regionale dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Dopo l’intervento Andrei è rimasto nell’ospedale per un mese senza poter muoversi siccome i medici gli avevano messo dei ferri nella gamba per calcificare le ossa più facilmente. Quando sono stati tolti, purtroppo, i medici si sono accorti che la gamba del bambino era infettata e necessitava di un altro intervento chirurgico. Dall’intervento chirurgico sono passati tre anni…tre anni di dolore e sofferenza sia per il bambino che per la famiglia. Andrei non può pestare sul piede perché le fa male, la parte della gamba che è stata operata è infiammata è gonfia. Durante l’ultimo controllo medico è stato costatato che l’osso della gamba non si sviluppa correttamente e perciò c’è bisogno di un altro intervento chirurgico urgente. L’intervento è abbastanza costoso e la famiglia non ha la possibilità di realizzarlo. Andrei chiede continuamente alla madre se anche lui, come gli amici, potrà giocare a calcio. La madre, con le lacrime agli occhi,per ora può dirgli solo: “Sì, tesoro, anche tu presto potrai giocare a calcio…vedrai che tutto andrà bene!”… Pur rendendosi conto di quanto sia grave la situazione del figlio, continua a sperare che un giorno vedrà il suo bambino giocare a calcio e correre per il villaggio. Viorica Duplachi, Assistente sociale progetto “Verso la famiglia”, Leova INVIO CORRISPONDENZA Negli ultimi mesi si sono purtroppo verificati spiacevoli inconvenienti nell’invio di corrispondenza in Moldova e alcuni pacchi sono stati rimandati al mittente. Visto che il nostro ex collaboratore - Mihai Gavrilita, che ritirava la posta ed il cui nome portava la casella postale, non lavora piu’ con noi, tutta la corrispondenza che arriva per i bambini dei nostri progetti dovra’ essere, da adesso in poi, indirizzata a: Associazione Amici dei Bambini, Moldova Cutia Postala nr. 418 2004 Chisinau. Tutta la corrispondenza deve comunque riportare il nome e l'indirizzo del mittente. L'indicazione del nominativo del minore o del progetto a cui consegnare la corrispondenza vanno invece messi all'interno del pacco o della busta. Vi chiederemmo inoltre di non inviare pacchi superiori ai 2 kg in quanto oltre questo peso si verificano spesso problemi di sdoganamento non sempre risolvibili e comunque la tassa da pagare al ritiro del pacco supera di molto il valore del suo contenuto. Ringraziandovi per la comprensione, ci auguriamo cosi’ di ovviare ai disagi che si sono venuti a creare. _____________ ☼ _____________ La Newsletter “IL CAPPELLO DI GUGUZZA” è stata pensata per tenere aggiornati tutti i sostenitori dei progetti di Amici dei Bambini in Moldavia. Si tratta di un servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L’idea è di trasmettere via e-mail la newsletter contenente estratti dei report settimanali redatti dai volontari espatriati e notizie relative all’andamento del progetto. Abbiamo pensato di utilizzare la posta elettronica, poiché è uno strumento che consente di raggiungere un grande numero di utenti ad un costo minimo. Se l’idea riscontrasse il Suo interesse e desiderasse aderire a questa iniziativa è necessario che comunichi la Sua e-mail all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio di Chisinau: [email protected] affinché possa ricevere, direttamente dai nostri volontari in Moldavia, i prossimi numeri del notiziario. La newsletter è comunque disponibile anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it, nelle pagine dedicate ai nostri progetti in Moldavia. LO STAFF DI AMICI DEI BAMBINI MOLDAVIA