Monaco di Baviera

Transcript

Monaco di Baviera
Monaco di Baviera
dal 24/04/2013 al 28/04/2013
A: S. Giov. Persiceto
B: Campingplatz Thalkirchen
C: Dachau
D: Castello Neuschwanstein
E: Campingplatz Bannwaldsee
Ecco i partecipanti a questo viaggio:
1)
2)
3)
4)
Doriano, Sandra
Max, Denny, Mattia, Simone
Mala, Enza, Matteo, Sofia
Zambo, Sabina, Niko, Carlotta
…dedicato a Lory, colei che con le sue prelibatezze rifocilla i nostri pancini durante le cene passate al volante…
24/04/2013
E così decidiamo di passare questi 4gg nella patria della birra, la Germania.
Il ritrovo è fissato per le 14.00 a Porta Marcolfa il centro commerciale di San Giovanni in Persiceto, dove Doriano e
Sandra arrivano (come sempre) con largo anticipo, Max e Denny alle 14.00 spaccate, Mala e Enza puntualmente… in
ritardo. Pochi minuti dopo le 14.00 arrivano a salutarci Manola e Ale, le quali insieme a Stefano non riusciranno a
essere con noi. Lo Zambo partirà più tardi a causa di un impegno che non gli permette di partire prima delle 17.30.
Ore 14.20 partenza direzione Monaco di Baviera, il viaggio prosegue tranquillo fin dopo il confine, dove ci fermiamo
20 minuti circa per acquistare la “vignette” per l’autostrada Austriaca e per fare gasolio. Arriviamo così al camping
Thalkirchen per le 21.15 avendo percorso 538km, tutti con una velocità prossima ai 105km/h. Piazziamo i mezzi nelle
prime piazzole a dx dopo l’entrata adiacenti al parco giochi, colleghiamo la 220V. e ci facciamo il classico aperitivo
Pagina 1 di 9
che caratterizza il nostro gruppo. Questa volta lo “special guest” della serata è il primo salamino preparato dal Team
Susézza Pâsa a fine gennaio 2013, il quale non è ancora perfettamente stagionato ma rende benissimo l’idea…
BUONISSIMO!
Ci diamo appuntamento per domattina alle 08.30 e ci accingiamo a dormire la nostra prima notte in terra tedesca
con un clima nemmeno tanto freddo per questo periodo.
25/04/2013
Nonostante l’appuntamento sia fissato per le 8.30 non riusciamo a partire dal camping prima delle 9.00; Zambo non
è riuscito ad arrivare prima delle 22.45 di ieri, così la Zambo family è stata costretta a dormire nel parcheggio
antistante il camping. Check-in, parcheggio, chiacchiere, BAM! 9.00.
Ci dirigiamo a 70mt dall’entrata del camping dove è presente la fermata dell’autobus che ci porterà 1200mt più
avanti e dove inizia la U-BAHN (metro tedesca) U3 che ci porterà fino a Marienplatz, piazza principale di Monaco. I
biglietti per i mezzi pubblici sono disponibili presso il campeggio, noi abbiamo fatto un biglietto cumulativo che con
2,50€ circa a testa ci permette di utilizzare TUTTI i mezzi pubblici illimitatamente per tutta la giornata.
Prima di salire sulla metro approfittiamo di una bancarella per acquistare alcuni dolciumi e i famosi Bretzel, il classico
pane tedesco, per altro molto buono.
Arriviamo a Marienplatz per le 10.00 circa dove iniziamo a scattare qualche foto e ad ammirarne la bellezza
architettonica. Verso le 10.45 decidiamo di attendere il funzionamento del carillon simbolo della piazza, il quale
funziona 3 volte al giorno ai seguenti orari: 11.00-12.00-17.00.
Vista la prestazione un po’ deludente, ma non poteva essere altrimenti, del carillon ci dirigiamo verso Frauenkirche
la cattedrale di “nostra Signora”, da qui inizia la nostra visita culturale alla città.
Passiamo così tutta la giornata a visitare il centro, il quale non costringe il visitatore a prendere un mezzo pubblico
perché il tutto è a portata di passeggio… ATTENZIONE, questo non significa che la visita della città sia, come su suol
dire, una “passeggiata”, dei chilometri a piedi ne percorriamo e parecchi. Durante tutta la giornata visitiamo i
seguenti luoghi, tutti molto belli:
Residenz
Con 130 stanze aperte al pubblico, lo splendido Cuvilliés-Theater, la Schatzkammer (camera del tesoro) e gli eleganti
Hofgarten (giardini reali), la Residenz di Monaco si presenta come uno dei palazzi reali più grandi d'Europa, abitato
dai Wittelsbach fino al 1918, anno della caduta della monarchia.
E’ stata per secoli il luogo di residenza e la sede del governo dei duchi, poi dei principi elettori e infine dei re di
Baviera. Noi non riusciamo a visitare l’interno, ma soltanto i giardini, a causa della grandezza del posto e per quanto
eravamo spaesati non abbiamo capito da dove era possibile accedervi.
Pagina 2 di 9
Odeonsplatz
E’ una delle piazze più belle di Monaco nonché uno degli angoli più italiani del capoluogo bavarese. A dominare la
piazza sono infatti la seicentesca Theatinekirche, la chiesa di corte costruita per i padri Teatini e primo esempio di
barocco italiano in Baviera, e la Feldherrnhalle, la copia ottocentesca della Loggia dei Lanzi di Firenze che omaggia
l'esercito bavarese ed in particolare il conte di Tilly, celebre comandante nella Guerra dei Trent'anni, e il principe von
Wrede, maresciallo dell'età napoleonica.
St. Kajetan
La chiesa e il convento per l'ordine dei teatini vennero costruiti per volere del principe elettore Ferdinando e della
moglie Enrichetta Adelaide di Savoia, per festeggiare la nascita del loro figlio. I lavori per la costruzione iniziarono nel
1663 su progetto di Agostino Barelli. Il progetto era ispirato alla chiesa di Sant'Andrea della Valle a Roma. La basilica
ha una pianta cruciforme, con volte a botte, una cupola centrale e arcate laterali che conducono alla cappelle.
Nationaltheater
L'edificio venne costruito in stile neoclassico, ispirandosi all'architettura dei templi greci. Anche l'interno del teatro
rispetta i canoni della classicità greca. L'auditorium ha una forma circolare ed è decorato in rosso porpora, avorio,
oro e azzurro. È circondato da cinque ordini di palchi, con al centro il palco reale. Il teatro divenne ben presto famoso
per le rappresentazioni delle opere di Richard Wagner. Qui, infatti, si tennero le prime di Tristano e Isotta, de I
maestri cantori di Norimberga, de L'oro del Rene de La Valchiria. Durante l'ultima parte del XIX secolo fu Richard
Strauss a dare lustro al teatro con le rappresentazioni delle sue opere. L'edificio venne distrutto durante la Seconda
guerra mondiale. Venne ricostruito su progetto di Gerhard Moritz Graubner.
Hofbräuhaus
In Baviera nella seconda metà del XVI secolo governava il Duca Wilhelm V e le principali opere erano finanziare il
grande cantiere della chiesa di S. Michael, con l'annessa residenza-collegio dei Gesuiti, e riorganizzare-rivitalizzare la
produzione di birra: troppo poca (e nemmeno di eccellente qualità) quella prodotta a Monaco, troppa cara quella
esportata da Einbeck/Hannover!
Allora il geniale Wittelsbach ebbe l'idea di costruire una fabbrica di birra all'interno della corte e di affidarne la
direzione e gestione a Heimeran Pongraz, che già si era distinto come mastro birraio nel convento di Geisenfeld. Era
il 27 settembre 1589 e nasceva così l'Hofbräuhaus, la birreria più famosa del mondo.
Decidiamo di andarci a bere una birra nella birreria più famosa al mondo anche perché è la birreria in cui Adolf Hitler
ha iniziato con la sua arte oratoria in quello che nel tempo risulta essere il più grande massacro della storia. A parte
questo unico aspetto NEGATIVO dobbiamo dire che è la birra più buona bevuta in Germania, in Italia è
commercializzata con l'acronimo HB. HofBräuhaus appunto.
Ci beviamo così per ridere un LITRO di birra a testa (7,60€), almeno questo hanno fatto i veri uomini, i piscialetto
hanno bevuto la Radler, che non è altro che la conosciuta “bicicletta” o “misto birra e gazzosa”, vero Doriano? Mala
che non voleva bere un litro di birra a stomaco vuoto ha azzardato con uno stufato di patate, a sentire lui buono,
anche se alla vista sembravano più patate in brodo… facciamo notare che un bicchiere di acqua è costato “solo”
1,90€. Mentre stiamo bevendo avidamente la nostra birra arriva una ragazza che ci offre il più buono e il più grande
Bretzel della Baviera, per 3,70€.
Pagina 3 di 9
Altes Rathaus
Il Municipio Vecchio originale risale al 1310, ma venne sostituito da un nuovo edificio ultimato nel 1480, ed è
quest'ultimo ad essere chiamato così. Questo edificio venne costruito su progetto di Jörg von Halsbach, che progettò
anche la Frauenkirche. Dal 1983 l'edificio ospita il Spielzeugmuseum (Museo del giocattolo), che espone case di
bambole, automobiline e soldatini di rame ed una mostra che illustra la storia della Barbie. Noi lo abbiamo visitato e
dobbiamo dire che siamo rimasti sorpresi per la quantità elevata di giochi d’epoca. I primi ad entrare nel museo sono
Mala e Matteo mentre tutti gli altri tergiversano sul da fare. Decidiamo comunque di entrare tutti pagando il
biglietto 4€ a testa. Arrivando alla cassa notiamo la cassiera tedesca imprecare contro qualcuno, immediatamente
non capiamo il perché, sarà lei a farcelo notare; Mala e Matteo si sono infilati nel museo senza pagare il biglietto…
peccato vi fossero innumerevoli telecamere e la signora imprecando indicava i due “furbi” nel video… Mala e
Matteo. Stiamo ancora ridendo 
St. Peter
è la più antica chiesa parrocchiale della città. Già prima della fondazione della città, qui si erano insediati i monaci. La
storia della costruzione di St. Peter è complessa: eretta nel secolo XI come basilica a pilastri romanica, la chiesa
venne ricostruita nuovamente nel 1294 in stile gotico e poco più tardi fu distrutta da un incendio.
Viktualienmarkt
Il Viktualienmarkt è il più famoso mercato di Monaco e si trova nel pieno centro della città, a pochi passi da
Marienplatz e dalla chiesa di St. Peter. E' in funzione da oltre due secoli ed è uno dei pochi mercati ad essere aperto
dal lunedì al sabato (dalle 7.00 alle 19.00, il sabato alcuni banchi chiudono verso le 16.00-17.00). A Monaco i mercati
rionali si svolgono una volta alla settimana, ad eccezione appunto del Viktualienmarkt e di quelli in Elisabethplatz e
Wiener Platz.
St. Michael Kirche
La storia della chiesa di St. Michael è strettamente correlata alla signoria di Wilhelm V il Pio. Nel periodo della
Controriforma, egli fece costruire questa chiesa dai Gesuiti. St. Michael è una delle più importanti chiese
rinascimentali al di là delle Alpi.
I costi della costruzione provocarono quasi la bancarotta statale. La costruzione iniziata nel 1583, fu interrotta nel
1590 dal crollo del campanile. Nel 1597, la chiesa poté finalmente essere consacrata.
Karlsplatz
Dopo Marienplatz, è Stachus la piazza più conosciuta e frequentata di Monaco. La parte più antica è la trecentesca
Karlstor, una delle porte che delimitavano il primo nucleo della città. Anche se il suo vero nome è Karlsplatz, i
monacensi chiamano questa piazza Stachus. L'origine del nome "popolare" ci riporta a Eustachius Föderl,
proprietario della locanda "Zum Eustachius" che sorgeva all'incirca dove oggi c'è il grande magazzino Kaufhof,
mentre la denominazione ufficiale rende omaggio al principe elettore Karl-Theodor.
Pagina 4 di 9
Olympiaturm
La torre olimpica ovvero Olympiaturm di Monaco di Baviera è una torre televisiva e allo stesso tempo uno dei
simboli della città del parco olimpico. La torre olimpica si trova nel parco olimpico a sud del Georg-Brauchle-Ring, tra
la piscina olimpionica a ovest e la palazzina del ghiaccio olimpionica a est.
La torre olimpica è stata inaugurata nel 1968, è alta 291 metri e pesa 52500 tonnellate. La torre è dotata di un veloce
ascensore (7 m/s) che trasporta i visitatori a 180 metri di quota dove, oltre alla terrazza panoramica e un ristorante
“girevole” a 360° è presente un piccolo museo del Rock 'n' roll. Il prezzo del biglietto è di 5,50€ per gli adulti e 3,50€
per i bambini. E’ possibile acquistare una family card per 2 adulti e 2 bambini a 15,00€. I bambini sotto ai 6 anni non
pagano.
Sono ormai le 19.00 e dobbiamo iniziare il rientro al campeggio, così ci dirigiamo verso la metro a qualche centinaio
di metri dalla torre. Il percorso prevede di passare proprio a fianco al museo BMW e siccome l’entrata è gratuita e
siamo già qui decidiamo di entrare e ammirare i prodotti distribuiti dal gruppo, BMW Moto, Rolls Royce, Mini.
Successivamente il viaggio di ritorno al campeggio in metropolitana risulta un toccasana per le nostre gambe e piedi.
Decidiamo, per via dell’ottimo clima, di mangiare qualcosa davanti ai mezzi a mo’ di aperitivo, dando fondo al
salamino di Doriano. Prima di andarcene a letto abbondantemente stanchi utilizziamo le docce del camping, non
certo economiche, in quanto funzionano a gettone e per la modica cifra di 1,50€ è possibile avere 7,5 minuti di acqua
calda. C’è la possibilità di bloccare il flusso di acqua quando si vuole e ciò permette di fare comodamente la doccia
almeno in 2.
26/04/2013
L’orario di oggi è fissato per 9.15 per permettere il recupero di ieri. Partiamo in direzione del Deutsches Museum, il
museo della scienza e della tecnica, un complesso enorme a 6 piani, anche se quelli visitabili sono comunque solo 3.
Partiamo acquistando il biglietto per l’intera famiglia a 17€ ed entriamo al piano terra, dove è immediatamente
visibile un veliero. Nel corso della visita ne abbiamo viste di ogni; sottomarini, aerei, elicotteri e una valanga di altra
roba che non stiamo ad elencare, certo è che se siete appassionati del genere è un attimo rimanere dentro TUTTO il
giorno. Noi siamo rimasti dentro dalle 11.00 alle 15.00. Un consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di procurarvi
qualcosa da mangiare prima di entrare; sono comunque presenti un paio di coffee shop e un self-service ma di certo
non dimenticate di essere in Germania.
Terminata la visita decidiamo di dividerci in due gruppi, Mala & family e tutti gli altri. Mala vuole portare Matteo a
visitare lo stadio dove gioca il Bayern di Monaco, L’Allianz Arena, il quale è lontano dal centro ma raggiungibile
comunque con la metro. Il resto del gruppo procede per tornare a Marienplatz passando per Maximilianstraße, la via
più lussuosa di Monaco di Baviera. Lungo il percorso per raggiungere la via “VIP” di Monaco visitiamo la chiesa si St.
Luke, dove lasciamo il segno del nostro passaggio.
Nella vetrina di Cartier è presente un anello da 534.000€ alle nostre girls è scesa una lacrimuccia. Al termine di
Maximilianstraße vediamo un cartellone che reclamizza il museo della Residenz, così Sandra e Denise cercano di
Pagina 5 di 9
capire se è possibile visitare ciò che non siamo riusciti a fare ieri. Peccato, sono le 17.05 e l’ingresso è permesso solo
fino alle 17.00 anche se la chiusura è prevista per le 18.00. La precisione tedesca…
Arriviamo a Marienplatz cercando di capire dove potesse essere il negozietto che vendeva gli ottimi hot-dog
mangiati dallo Zambo e da Niko ieri, ma quando arriviamo in Weinstraße i wurstel sono finiti! Incredibile.
Alle 18.30 abbiamo appuntamento con Mala a Marienplatz e a causa della stanchezza cerchiamo un posto per
sederci un attimo, lo troviamo SOLO a Viktualienmarkt presso il Kaffee & Mehr, un bar con alcuni posti a sedere
all’aperto; un po’ spartano e al sole, ma va bene comunque…
Le 18.30 si avvicinano così partiamo per la piazza dell’incontro e trovata la Mala’s family ci dirigiamo verso un’altra
birreria famosa a Monaco, la Agustiner dove riusciamo ad entrare e a sederci per miracolo. Il posto è grande ma la
gente è tantissima. Tendenzialmente mangiamo stinco di maiale alla griglia per gli adulti e cotoletta con patate per i
ragazzi, da bere prendiamo la classica birra da 0,5lt mentre il bullo  ne approfitta per bersi un’altra Radler da 1lt
prendendoci pure in giro, ovviamente lo abbiamo lasciato divertire un po’, ma quando a metà cena è stata ordinata
un’altra birra da 0,5lt… il bullo è rimasto un bullo serio… mentre il piscialetto Mala, non avendo il fisico non ce l’ha
fatta, è rimasto al palo con una sola birra da 0,5lt. Paghiamo 20€ a testa per la cena, bambini compresi e uscendo
dalla birreria facciamo una passeggiata per il centro godendoci Monaco by night. Rientriamo al camping con la linea
della metro U3 e percorriamo la distanza che separa la fermata della metro al camping a piedi. Il clima è fantastico e
nonostante siano oltre le 22.00 ci possiamo permettere di stare in maniche corte.
27/04/2013
Ore 08.30 lasciamo il campeggio per dirigerci verso un luogo un po’ meno divertente, Dachau.
Dopo 25km di strada arriviamo al parcheggio del campo di concentramento che è praticamente vuoto. Da notare che
le indicazioni stradali per il campo sono presenti SOLO a 2km circa dal parcheggio, come a voler “negare” l’evidenza
cercando di evitarne la pubblicità. (Centro per Visitatori – Memoriale di Dachau Pater-Roth-Str. 2a 85221 Dachau)
Paghiamo 5€ per ogni mezzo e parcheggiamo uno a fianco all’altro. Nel parcheggio NON è possibile pernottare. In
tutta onestà ci saremmo aspettati di pagare un biglietto d’entrata, ma in verità l’accesso è gratuito. Si paga solo se si
desidera l’audioguida.
L’entrata al campo con il classico cancello recante la scritta "ARBEIT MACHT FREI" (il lavoro rende liberi) fa venire i
brividi pure varcandolo come visitatori, figuriamoci da deportati.
Pagina 6 di 9
"Mercoledì 22 marzo 1933 verrà aperto nelle vicinanze di Dachau il primo campo di concentramento. Abbiamo preso questa
decisione senza badare a considerazioni meschine, ma nella certezza di agire per la tranquillità del popolo e secondo il suo
desiderio."
Così iniziò una delle più brutte avventure di tutto il mondo.
Purtroppo, nonostante il luogo sia suggestivo non rimane molto di ciò che a quel tempo veniva utilizzato, se non
UNA baracca visitabile al cui interno sono visibili ben poche cose e tirate a “lucido” per ridare una dimensione quasi
“normale” al clima di terrore e morte di quel tempo. Una baracca chiusa al pubblico probabilmente è al suo posto
proprio per non ridurre ulteriormente l’ormai già scarno scenario. Un signore facente parte di un altro gruppo di
vacanzieri ci avverte che alle 10.30 alla sala proiezioni verrà mostrato un documentario dell’epoca, così ci rechiamo
esattamente al centro dello stabile per assistervi. Per giungere al salone passiamo attraverso a quello che viene
definito “museo” un luogo completamente ristrutturato e ritinteggiato con tonalità di grigio, nero e bianco, una
tristezza assoluta, ma che fa sembrare il luogo sempre più lontano dalla realtà di 80 anni fa. Alle 10.30 precise inizia il
documentario raccapricciante, l’emozione alle stelle.
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e i visi amici:
considerate se questo è un uomo,
che lavora nel fango,
che non conosce pace,
che lotta per mezzo pane,
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna
senza capelli e senza nome,
senza più forza di ricordare,
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore,
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca
i vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi)
Pagina 7 di 9
Alle 13.10 partiamo in direzione Schwangau per vistare il castello che ha ispirato Walt Disney; Il Castello di
Neuschwanstein.
Arriviamo al parcheggio a pagamento (7,50€) dedicato a camper e autovetture, dove NON è possibile pernottare. Dal
parcheggio ci dirigiamo a piedi in direzione del piccolo borgo, dove trovano posto alcuni alberghi, ristoranti e la
biglietteria per il castello. Chiediamo informazioni e optiamo per prenotare la visita con audioguida per 12€ a testa
gli adulti e i bambini gratis fino ai 18 anni, la quale ci permetterà di entrare al castello alle ore 17.05 con il tour n°
509. Il castello si trova a qualche centinaio di metri (in salita) percorribili in tre modi, a piedi, con il bus, oppure con la
carrozza trainata dai cavalli. Non pensate subito a Cenerentola, perché le carrozze sono in acciaio inox e lontane anni
luce da ciò che potrebbe essere una cosa romantica… anche il cocchiere è brutto e non assomiglia per niente al bel
principe azzurro tanto desiderato dalle donzelle. In pratica l’unica cosa romantica sono i cavalli. Vuoi l’orario, vuoi la
sfortuna, ma sono presenti lunghe file di persone sia per il bus che per la carrozza, così tutti gli uomini optano per
salire a piedi, mentre le mamme e i bambini aspettano il turno della carrozza per 6€ a testa. La camminata non è
pesante e in 20 minuti si è arrivati al castello che pullula di giapponesi. Per ingannare l’attesa delle girls ci mangiamo
un buon Bretzel acquistato al chiosco, mentre durante la salita a piedi nelle birreria sottostante il castello abbiamo
mangiato 3 palline di pasta fritta e cosparsa di zucchero vanigliato per 2,5€ BUONISSIME!
Arrivano le donne e quale migliore occasione per prendersi un buon cappuccino? A causa dei continui furti il barista
chiede 2€ per il cappuccino + 2€ di cauzione per la tazza, oppure 5€ per bersi tutto e tenersi la tazza. Enza e Sabina
hanno optato per l’all inclusive.
Visitiamo il castello in 30 minuti e con nostro stupore scopriamo che è bellissimo, probabilmente perché di recente
costruzione (1886) e pieno di arredamento originale dell’epoca.
Finita la visita torniamo da Sandra e Doriano, i quali avevano il compito di trovare della carne da fare alla griglia, cosa
risultata impossibile perché a Schwangau non è presente un supermercato/macelleria. Per passare la notte
decidiamo di appoggiarci al Campingplatz Bannwaldsee a qualche chilometro dal castello e direttamente sul lago. Il
camping ha ottimi servizi e docce caldissime senza gettone, peccato per il prezzo non proprio accessibilissimo 37-40€
a notte per 2 adulti + 2 bambini e corrente.
28/04/2013
Alle 09.30 siamo in viaggio per tornare a casa dove faremo soltanto 15 minuti di coda a causa di alcuni lavori in
corso. Arriviamo a San Giovanni in Persiceto alle 17.10 pensando già alla prossima meta.
Per organizzare al meglio il vostro viaggio segnaliamo questo sito, a nostro avviso ben fatto e pieno di informazioni:
www.tuttobaviera.it
Pagina 8 di 9
Conclusioni:
 Monaco di Baviera risulta essere proprio una bella città e ci sentiamo di consigliarne la visita.
 Il camping Thalkirchen anche se spartano è in una ottima posizione per raggiungere il centro. E’ possibile
percorrere la distanza che separa il camping dalla fermata della metro a piedi, sono 1200mt tutti in piano.
 Vi consigliamo di tenere sotto controllo l’orario della cena, i tedeschi mangiano molto presto e ciò riempie i
locali già dalle 18.00.
 Ci aspettavamo una città più economica, mentre in realtà di economico non vi è nulla, neppure l’acqua, una
bottiglietta da 0,5lt al bar costa 3€, una Coca Cola da 0,5lt 2,50€ e il caffè oscilla dai 2 ai 3€.
 Ottimo il servizio metro con il quale è possibile raggiungere TUTTA la città e anche la periferia.
 Nel caso si voglia visitare TUTTA la città sono necessari almeno 3gg, con due come abbiamo fatto noi non si
riesce a vedere tutto.
 OTTIMA la birra all’Hofbräuhaus, ma NON prendete la Radler, è per polli! 
 Il campo di concentramento di Dachau merita una visita anche se la realtà di un tempo è ben lontana dalla
situazione attuale.
 Il castello di Neuschwanstein è comunque molto bello anche se a Sabina non è piaciuto più di tanto 
 Ricordiamo a tutti voi che la famosa lettera contenuta in tante parole tedesche “ß” (Scharfes S) non va letta
come una B, ma come una doppia SS, quindi la parola Maximilianstraße non si pronuncia Maximilianstrabe
ma Maximilianstrasse vero Sandra?
Un abbraccio forte forte ad Alessandra, Manola e Stefano che non hanno potuto essere dei nostri.
Il viaggio in numeri:
 Km percorsi 1192
 Gasolio 208€
 Autostrada 72€
 Camping & Parking 137€
 Ristoranti 92€
 Musei/visite 100€
 Varie 81€
 Totale 690€
Vieni a trovarci sul sito www.susezzapasa.it per altri diari di viaggio.
Per maggiori informazioni scrivi a: [email protected]
Oppure cercaci su Facebook: Team Susezza Pasa
Pagina 9 di 9