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Settimanale Anno 8 N° 40 Lunedì 30 novembre 2015 E enti NordEst dal 1963 FRIULI V. G. | TRENTINO A. A. | VENETO Spedizione con tariffa Posta Target Magazine conv. naz./304/2008 del 01-06-2008 INFO LINE: 0432 981250 TASSO 0% e DETRAZIONE 50% Realizzazione editoriale a cura di New Business Media Srl PIAZZA DELL’ECCELLENZA Una selezione delle migliori imprese del territorio che hanno imparato a fare la differenza sul mercato SERVIZI AD ALTO VALORE AGGIUNTO ALIMENTARE Pagg 12-24 Pagg 25-29 Simbolo del made in Italy su scala globale, il comparto cavalca l’innovazione grazie ai suoi protagonisti I fiori all’occhiello nei più diversi settori, dal Triveneto al resto del mondo Pagg 2-11 INNOVAZIONE /A Padova si è svolto un seminario per fare il punto sulle ricerche in atto a livello nazionale e internazionale Smart grid: il futuro è prossimo Le tecnologie sono pressoché pronte, alla politica spetta il compito di promuovere questa migrazione epocale attraverso investimenti mirati allo sviluppo ci (Università di Bologna), Simone Buso (Università di Padova) e, infine, l’ingegner Daniele Pala (RSE - Ricerca Sistema Energetico Spa). La visione maggiormente condivisa di Smart Grid è stata illustrata dal professor Caldon: una struttura del sistema elettrico fondata su “isole”, virtualmente autosufficienti, in grado garantire la continuazione del servizio anche in caso di attacchi o eventi catastrofici, “distribuendo” la generazione il più vicino possibile ai carichi e lasciando alle linee d’interconnessione fra “aree” il ruolo di struttura di compensazione nelle condizioni stazionarie e nelle condizioni transitorie conseguenti a guasti. Il sistema elettrico di nuova concezione, per le ridondanze di linee e macchine e per la presenza di generazione disseminata, dovrebbe garantire caratteristiche di affidabilità più elevate delle reti tradizionali. Il professor Nucci ha mostrato come, sulla base della presenza di una rete elettrica di distribuzione intelligente in un’area urbana, si possa costruire un dialogo funzionale delle diverse tipologie di infrastrutture, materiali e immateriali, che convivono in una città (come ad esempio le unità dei servizi igienico-sa- nitarie, il servizio dei trasporti, i servizi di informazione/ comunicazione, ecc.) ovvero la “smart city”. Il ruolo della Power Electronics nella realizzazione delle smart grid è stato invece spiegato dal professor Buso, che ha mostrato come i convertitori elettronici di potenza svolgano un ruolo fondamentale nella realizzazione delle microreti, fungendo da interfaccia tra le sorgenti rinnovabili e gli elementi di accumulo energetico e tra queste risorse e la rete di distribuzione. lca r. i t vi Cases” e svoltosi alla fine dello scorso mese di ottobre nell’Aula Magna di Palazzo del Bo, Università degli Studi di Padova, coinvolgendo un parterre di relatori di alto livello, tra cui i professori Roberto Caldon (Università di Padova), Carlo Alberto Nuc- vo E quanto si sta svolgendo a livello nazionale? A queste domande ha voluto dare risposta il convegno “Smart Grids: i sistemi elettrici del futuro”, organizzato presso il Centro Interdipartimentale di ricerca di economia e tecnica dell’energia “Le- w. l sistema elettrico del futuro dovrà permettere l’accesso a tutte le connessioni delle fonti di energia rinnovabili e a quelle ad alta efficienza con basse emissioni di carbonio; dovrà garantire e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento; dovrà fornire un servizio economicamente conveniente attraverso la concorrenza in un mercato regolato. Per perseguire questi obiettivi è necessario, oggi, sviluppare dispositivi e componenti di rete con nuove modalità di automazione/ controllo, creare nel sistema elettrico integrazioni innovative di strumenti Ict con possibilità di applicazione su grande scala, a costi contenuti. Quali le ricerche attivate a livello internazionale? ww I Volcar S.p.a. Maglificio Via Cantarella, 12 - 36040 Brendola (VI) - Tel. +39 0444.400805 - +39 0444.400977 2 Fare impresa a Nordest Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 SCENARIO / L’analisi proposta dalla Fondazione Nord Est e incentrata sui nuovi modelli di business, alla ricerca della formula vincente per affrontare le sfide del futuro Si cresce tra automotive e servizi innovativi L’ automotive e i servizi innovativi sono due settori imprenditoriali che la Fondazione Nord Est, cui a settembre di quest’anno è stata commissionata l’analisi intitolata “Alla ricerca della formula vincente – I nuovi modelli di business nell’automotive e nei servizi”, definisce come “importanti per l’economia dell’area”. Ecco dunque, secondo la Fondazione, le tendenze e i suggerimenti da tenere presenti per le aziende di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, grazie all’esempio di imprese italiane di successo. Partendo dall’automotive, negli ultimi anni il business è cambiato concettualmente, aprendo di fatto molte E enti TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE DIN NEWSLETTER Settimanale - Anno 8 - N. 40 Lunedì 30 novembre 2015 Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21/3/2005 Iscrizione al R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione n. 24344 con effetto dall’11 marzo 2014 possibilità di business: si è verificata la crescente integrazione globale delle catene del valore, verso un mercato globale con una geografia completamente ridefinita. Si sono costituite piattaforme di assemblaggio in tre macro-aree di produzione, America, Europa e Asia. Di conseguenza, sono cambiati i business model, e le aziende produttrici adesso si aspettano fornitori che sappiano essere globali, ovvero capaci di seguire la produzione con impianti localizzati nei nuovi mercati. E le imprese automotive del Nord Est dovrebbero seguire la tendenza, vantando stabilimenti produttivi in almeno due delle macro-regioni ci- Proprietario ed Editore New Business Media Srl Via Eritrea, 21 - 20157 Milano Tel.: 02 92984 1 Coordinamento Gianmario Pagani Contatto commerciale per la comunicazione su questa iniziativa PUBLISCOOP PIÙ Tel.: 0423 425411 [email protected] Direttore responsabile Mattia Losi Stampatori ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria, Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq) Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone Medicina - (Bo) tate, o comunque ponendo il tema dell’internazionalizzazione tra le priorità. Non solo: le aziende citate dalla ricerca hanno dovuto upgradare i processi interni, e gli strumenti a supporto, per allinearli agli standard delle imprese leader, e i prodotti si sono evoluti divenendo sempre più servizi. Il loro ruolo dunque è sempre più strategico entro la filiera, e contano esperienza di progetto ma anche costruttiva, per fornire soluzioni e non solo prodotti. Tendenza generale, che tanto più dovrebbe prender piede nell’automotive, quella verso il green, con tecnologie ecologiche sviluppate qui in Europa, e proposte e commercializzate in Usa. Tutte le aziende coinvolte nella ricerca della Fondazione Nord Est hanno investito considerevolmente nella R&D, verso nuove soluzioni tecnologiche e l’impiego di tecnologie avanzate, a garanzia di una maggiore flessibilità: la strada da seguire. E i temi del futuro? La questione dimensionale, la diffusione di auto © Fotolia.com Il mercato oggi è globale, e devono esserlo anche le aziende. Le altre tendenze, il green e gli investimenti in R&D elettriche, il progetto di Google per la self driving car. L’internazionalizzazione dunque, come chiave per crescere sia in termini dimensionali che di competitività: anche per le imprese che possono contare su un’offerta di valore di alta qualità in Italia. L’indagine della Fondazione ha coinvolto aziende che non solo si sono proposte su mercati diversi da quello italiano, ma soprattutto sono riuscite a proporre servizi chiave per le aziende clienti, negli ambiti della produzione, dell’apertura di nuovi mercati, della comunicazione e del management. A caratterizzare il successo di queste imprese, la capacità di confrontarsi con la concorrenza locale, per crescere, e la visione più ampia, generale, rispetto a processi complessi la cui gestione richiede appunto una visione che non può limitarsi a essere parziale, se l’intento è creare valore aggiunto. Ovvia conseguenza, il continuo e profondo investimento nella formazione del personale. Lo sguardo più ampio costituisce per queste imprese il fattore competitivo. Target: aziende di medie dimensioni, che non possono permettersi al proprio interno funzioni e competenze dedicate ad attività del terziario, ma che ne fanno ampio uso, anche alla ricerca di innovazione. Il ruolo delle imprese del settore servizi attive nel Nord Est dovrebbe evolversi dunque verso quello di consulenti qualificati, che prima servono le imprese italiane che vogliono internazionalizzarsi, e dopo mettono radici anche all’estero, sfruttando la conoscenza dei meccanismi economici locali, attraverso sedi e operatori locali. APOLLO SYSTEM ENGINEERING / Software house nata nel 1996 a Treviso, per iniziativa di Franco Fiorin, attiva nelle soluzioni Ict, Crm e project management Consulenza a 360° per un business sicuro in Medio Oriente “Fare rete” per aiutare le Pmi e gli imprenditori italiani che vogliano entrare in Iran, Oman, Iraq, Emirati Arabi e Nord Africa U n network di consulenza in grado di aiutare e supportare gli imprenditori italiani a internazionalizzarsi ed espandere il proprio business nei mercati emergenti del Medio Oriente e del Nord Africa. Costruisce ormai da anni “ponti” tra le Pmi italiane e questi scenari mondiali Franco Fiorin, che nel 1996 ha fondato Apollo System Engineering a Treviso, avendo capito il valore che per le aziende avrebbero acquistato i dati. Da qui la successiva necessità di saperli raccogliere, processare e quindi leggere e interpretare per compiere scelte strategiche. Le soluzioni informatiche e tecnologiche di Apollo System Engineering, realtà molto attiva e innovativa in ambito Ict, spaziano infatti dalle soluzioni di outsourcing, project management, sviluppo e strategy consulting capaci di garantire ai propri interlocutori performance di elevata qualità. “Dalle soluzioni informatiche di Apollo System Engineering - afferma Fiorin -, ho ben presto compreso che la vera potenzialità del business potesse essere la possibilità di creare una rete di imprenditori a cui poter offrire consulenza ed esperienza per approcciare i nuovi mercati”. Con questa consapevolezza ha ampliato il proprio orizzonte, cercando di capire le dinamiche dei mercati esteri più promettenti per le realtà italiane disposte a fare team e a lavorare in altri mercati. Gli Emirati Arabi, l’Iran, l’Iraq e Paesi sulla costa settentrionale dell’Africa, come Marocco e Tunisia, sono mercati molto interessanti perché offrono la possibilità di essere protagonisti nella realizzazione di importanti opere: da strade di centinaia e centinaia di chilometri a raffinerie di petrolio, alla risistemazione di strutture strategiche, come gli aeroporti. Ma come essere debitamente informati per arrivare in quei luoghi, con quali credenziali presentarsi e come attivare rapporti proficui che conducano alla realizzazione del business avendo validi supporti bancari e finanziari in loco? Negli ultimi anni dunque, in parallelo, ha potenziato “la mission di consulente per la produzione e gli aspetti finanziari legati all’ingresso delle aziende in contesti esteri, innanzitutto in Medio Oriente e in alcuni paesi del Nord Africa - evidenzia Fiorin -, contesti in cui pagano molto le conoscenze tecniche italiane e, soprattutto, la capacità di problem solving”. Da Dubai a Doha, da Riad al Sultanato dell’Oman per arrivare all’Iran, dove Apollo ha contatti diretti con ambienti governativi, la società guidata da Fiorin è riuscita a essere presente per garantire alle aziende italiane interessate a essere partner in progetti importanti in questi Paesi “i supporti e le consulenze finanziarie adeguati”. In questi contesti, infatti, proprio l’aspetto finanziario è particolarmente importante. “In generale, questi Paesi nutrono una certa diffidenza per le realtà estere, pur ma- Un pranzo di lavoro è un momento di business tra imprenditori italiani e realtà mediorientali gari apprezzandone le capacità tecniche e le conoscenze - spiega Fiorin -. Risulta perciò essenziale nell’avvio dei contatti dimostrare che nel progetto si entra convintamente, compartecipando con proprie risorse”. “I progretti e le opportunità che questi territori offrono - conclude così Fiorin -, si possono tradurre in opere e business soprattutto creando una rete o sviluppando aggregazioni tra le piccole e medie imprese italiane, a cui noi offriamo consulenza”. Gli incontri e le riunioni si tengono anche all’interno di edifici simbolo come il Burj Khalifa di Dubai Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Case History Fare impresa a Nordest SMC Storie ed esperienze di un’Italia che si trasforma Capofila del network nazionale dell’Ict, l’azienda si conferma il riferimento dell’open source È possibile governare la tecnologia affinché il suo elevato tasso d’innovazione sia funzionale agli obiettivi fissati da aziende manifatturiere, pubblica amministrazione e dai grandi soggetti operanti nel terziario? Oppure si è destinati a inseguire l’innovazione dell’Ict e a esserne governati? Il quesito è tutt’altro che retorico e neppure banale, come dimostra l’esperienza maturata in Paesi in cui l’incontro tra domanda e offerta di tecnologia ad altissimo potenziale innovativo è avvenuta in tempi precedenti rispetto al mercato italiano e sta assumendo ormai la configurazione di un settore maturo. “Ebbene - osserva l’ingegner Carlo Piccin, amministratore delegato di Smc - in queste realtà, come per esempio negli Stati Uniti, è il mercato oggi a chiedere soluzioni innovative che servono e non è l’offerta a 3 condizionare la domanda”. È un salto qualitativo possibile mettendo insieme un’allenata cultura dell’innovazione, capace quindi di ripensare i processi organizzativi e produttivi, sia nella società sia entro le aziende, e le conoscenze tecnologiche specialistiche che si è in grado di trasferire per applicarle in contesti concreti. È esattamente questa la sfida che Smc intende affrontare, con un network di società specializzate nel settore Ict, ben presente su tutto il territorio nazionale. Realizza e commercializza soluzioni con l’obiettivo di essere oggi in Italia un punto di riferimento nell’ambito open source. “Per essere seriamente protagonisti in questo settore - precisa l’amministratore delegato Piccin - non si può però giocare da soli: è necessaria una forte sinergia di specializzazioni e che queste sappiano interagire tra di loro creando un unicum organico”. Ecco perché Smc punta a sviluppare un network di competenze, volendo porsi nei confronti dei propri interlocutori “come partner in grado di aiutare a innovare e non semplicemente fornire tecnologia”. È così che Smc è stata scelta da grandi imprese italiane ed estere e da pubbliche amministrazioni locali e centrali. Smc è l’unico “platinum partner” in Italia di Liferay, leader da sei anni nel “Magic Quadrant” di Gartner La vendita online ha una marcia in più Storeden si propone come il più intuitivo e performante software per la vendita online. Una piattaforma con una marcia in più: la visibilità inclusa. A idearlo è stata la società Projectmoon facente parte del gruppo Smc. Projectmoon, già vincitrice nel 2010 del Premio Web Italia come “Miglior progetto di social network italiano”, è stata selezionata per partecipare con Storeden.com al Web Summit 2015 che si è svolto dal 3 al 5 novembre, uno degli eventi di settore tra i più importanti al mondo. Grazie alle funzioni di social shopping integrate e al traffico generato dal proprio marketplace, gli e-commerce Storeden beneficiano di un sistema che dà loro subito visibilità, moltiplicando interazioni e coinvolgimento; quindi, vendite. “Non solo un software, ma una piattaforma completa di vendite online dotata di un sistema integrato per la generazione del traffico web in modo immediato e crescente. Uno strumento che allo stesso tempo è sia tecnico sia di marketing”, afferma Francesco D’Avella, founder dell’azienda. Storeden è uno strumento capace di mantenere l’identità dei venditori, ma che allo stesso tempo offre loro strumenti per competere nella vendita online, una soluzione tutta Italiana che sta suscitando interesse anche al di fuori dei confini nazionali. La piattaforma ready-to-use per il business Liferay Portal, posizionata ormai da 5 anni da Gartner tra i leader nel Magic Quadrant, è una piattaforma software open source di tipo “collaboration” per la gestione dei contenuti aziendali, ready-to-use per la creazione di portali aziendali rispondenti a principi di sicurezza, performance e affidabilità elevate. Smc, certificata da Liferay come unico “platinum partner” in Italia, propone Liferay Portal come piattaforma ready-to-use per la progettazione e lo sviluppo di portali di tipo business, siti aziendali e community e alla introduzione nei processi aziendali di nuove modalità “collaborative” di relazione e di condivisione della conoscenza e dei contenuti. Come “platinum partner”, Smc offre licenze Enterprise Edition di Liferay Portal e di Liferay Social Office, competenze progettuali di primo livello, consulenza per lo sviluppo di portali internet, intranet ed extranet, per lo sviluppo di portlet e plugin personalizzati oltre a consulenze e attività di analisi, formazione con certificazioni Liferay e supporto alla piattaforma da remoto e on-site. Liferay Italy Symposium, evento organizzato ogni anno da Smc in qualità di “platinum partner” di Liferay e dedicato alla tecnologia di punta nel mondo open source. Al centro nella foto Marco Tessarin, Alliance Manager di Smc Un’esperienza notevole che “è a disposizione anche delle piccole e medie imprese - sottolinea Piccin - per le quali vogliamo essere innanzitutto un aiuto per organizzare la loro progettualità verso l’innovazione, supportandola con la migliore tecnologia abilitante presente sul mercato piegandola al business aziendale”. Lo spirito di Smc, insomma, è quello di lavorare al meglio con l’Ict essendo controllori delle tecnologie e non controllati. Nasce anche da questa filosofia il “Liferay Symposium Italy” l’evento più importante in Italia dedicato alla tecnologia di punta nel mondo Open Source che Smc organizza da 6 anni con costante successo. Quest’anno la due giorni si è svolta a Firenze a novembre ed ha rappresentato un’occasione di eccellenza per stringere relazioni e confrontare il presente e il futuro dell’Open Source. L’incontro tra Smc e Liferay è avvenuto circa sette anni fa quando, per prima in Italia, Smc ha scelto questa tecnologia per la gestione dei contenuti caricati per i portali web. “Una scelta lungimirante”, evidenzia Piccin, posto che Liferay è riconosciuta come leader da sei anni consecutivi nel “Magic Quadrant” di Gartner, l’autorevole indagine annuale sul mercato dei portali, superando Oracle e Microsoft nell’ultima edizione. Smc è l’unico “platinum partner” di Liferay in Italia. Tra le altre scelte vincenti operate da Smc vi è anche quella di essere riusciti a essere in Italia gli unici rivenditori di Appcelerator, la piattaforma per lo sviluppo di web app fondata sui principali criteri di ingegnerizzazione. “Si tratta di una completa piattaforma di sviluppo di app, applicazioni cross device, generate per essere sempre compatibili con l’evoluzione dei diversi sistemi operativi, garantendo al contempo i criteri di sicurezza, controllo e longevità alle app”, spiega l’esperto di Smc. Smc ha anche investito in Projectmoon, società che propone la piattaforma Storeden, una soluzione all’avanguardia nell’e-commerce che, oltre a offrire svariati tool per la vendita online, gestisce una community di acquirenti pronti a comprare. Non da ultimo, Smc ha promosso Rios, una rete di aziende nell’open source professionale in Italia. “Rios rappresenta concretamente il concetto di sinergia che nel nostro settore è oggi fondamentale”, conclude Piccin. Anche per questa iniziativa, dunque, Smc è “un’azienda del territorio che ha capito cosa è necessario per innalzare la qualità dello sviluppo proprio e del contesto in cui è inserita”. Le sedi del Gruppo sono a Treviso, Venezia, Padova, Udine, Milano, Modena e Roma. Rios: affidabilità, competenza, garanzia e tanta collaborazione In occasione della Devcon 2015, la conferenza targata Liferay e rivolta alla comunità degli sviluppatori, Smc è stata nominata per il quarto anno consecutivo, tra le community excellence: un riconoscimento per il rinnovato impegno all’interno della community open source di Liferay, ottobre 2015, Darmstadt, Germania Smc fa parte del Panel Enterprise di Rios, la rete italiana open source. “Un’iniziativa che ha visto al nostro fianco anche Unindustria Treviso - sottolinea l’ingegner Piccin - nella convinzione che una forte e strutturata aggregazione fra aziende specialistiche del settore Ict, e in particolare di quelle che si occupano di tecnologie open source, oggi è fondamentale e d’obbligo”. Rios rappresenta un punto di riferimento in Italia per chiunque intenda godere appieno dei vantaggi dell’open source con la sicurezza, la stabilità, il supporto e la garanzia di soluzioni di livello Enterprise. “Gli aderenti - continua Piccin - spostano il proprio focus dalla competizione isolata alla collaborazione, creando un ecosistema in grado di stabilire solide relazioni progettuali e affidabili, facendosi accreditare nell’ampio scenario della agenda digitale con partner internazionali e la pubblica amministrazione”. All’interno della rete troviamo il panel community, che si identifica per l’attenzione dei suoi membri al mondo degli sviluppatori, delle comunità online, degli eventi hi-tech innovativi e all’utilizzazione, valorizzazione e condivisione del codice sorgente con queste comunità internazionali, in cui spesso coinvolgono anche i propri clienti. 4 Fare impresa a Nordest Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 SUPERBETON / Fa parte insieme a Fornaci Calce Grigolin, Brussi Costruzioni, Tesi System e Ferrobeton del Gruppo Grigolin, fondato negli anni Sessanta Materiali speciali per l’edilizia Nuovi asfalti e mix di conglomerati innovativi per ogni esigenza costruttiva D al primo forno per la produzione della calce a un gruppo consolidato che oggi è una delle più importanti realtà nel campo delle materie prime per l’edilizia: calcestruzzi preconfezionati, conglomerati bituminosi, calce e colori per l’edilizia, prefabbricati industriali, imprese di lavori stradali, acciaio per cemento armato, opere di urbanizzazione, riutilizzo di materiali proventi da demolizioni. È la storia del Gruppo Grigolin fondato negli anni ’60 da Giobatta Grigolin e che grazie ai figli Roberto, Maurizio e Renato è diventato uno dei leader a livello nazionale. Superbeton, Fornaci Calce Grigolin, Brussi Costruzioni, Tesi System e Ferrobeton sono le principali società del Gruppo ben radicato nel Nord Est ma presente anche nel nord e centro Italia con 70 unità produttive, 700 dipendenti e un volume d’affari di circa 300 milioni di euro, grazie a sinergie tra le consociate, diversificazione e verticalizzazione Maurizio, Roberto e Renato Grigolin guidano il Gruppo specializzato nelle materie prime per l’edilizia dei settori produttivi, ricerca applicata e attenzione ai valori dell’ambiente. Superbeton è la società del gruppo maggiormente presente nel Nord Est con una presenza capillare nel territorio delle proprie attività produttive. Le materie prime utilizzate per la produzione di calcestruzzi preconfezionati e conglomerati bituminosi vengono estratte da cave di proprietà nel rispetto delle normative vigenti con l’utilizzo di competenze specifiche in ambito geologico, idrogeologico e ambientale, sottoponendo a certificazione Uni En Iso 9001 il processo di produzione degli inerti. Tra i prodotti d’eccellenza di Superbeton spiccano i calcestruzzi speciali a garanzia della durabilità. Tra questi troviamo gli auto compattanti, sviluppati per migliorare la qualità del conglomerato in opera; quelli a tenuta idraulica, nel caso delle fondazioni e dei muri perimetrali in una struttura interrata; quelli per getti massivi, per strutture di grandi dimensioni; i fibro rinforzati, che trovano vasto impiego nella realizzazione di pavimenti industriali leggeri, ai quali si accompagnano altri requisiti (buon isolamento termico, acustico), i calcestruzzi a ritiro compensato, prodotti con agenti espansivi che aumentano di volume a contatto con l’acqua, e quelli facciavista, dove l’estetica diventa un aspetto fondamentale. Fra i conglomerati bituminosi particolare rilevanza hanno gli asfalti studiati e realizzati per produzioni speciali, per strati di usura per autodromi (usura Race) e per kartodromi (usura Kart). Dalla sperimentazione di nuovi tipi di conglomerati e pavimentazioni sono nate le nuove linee di prodotto come Il Gruppo Grigolin conta 70 unità produttive, 700 dipendenti e un volume d’affari pari a 300 milioni di euro MOLLIFICIO F.LLI PAGNIN / Cinquant’anni di storia e una seconda generazione pronta a crescere Sul mercato con flessibilità on demand La competitività dell’azienda si alzerà con l’unico impianto per molle grandi in Europa diametro 0.15 mm fino al 20 mm, in acciai non legati, legati speciali al cromo-silicio, pretemperati per molle a sospensione, inossidabili; vengono inoltre realizzati particolari piegati in filo e nastro e La sede del Mollificio F.lli Pagnin C ompetenza tecnica, qualità dei prodotti, prezzo e servizio (anche nel postvendita) sono le quattro frecce all’arco del Mollificio F.lli Pagnin, che ha festeggiato in questo 2015 i suoi primi 50 anni di storia. Tutto nacque dall’impegno dei due fratelli Sergio e Gianfranco Pagnin che, dopo esperienze vissute presso aziende meccaniche e mollifici, decisero di mettersi in proprio. Iniziarono così nel garage di casa, all’interno del quale costruirono, con piccoli attrezzi, la prima macchina per la fabbricazione delle molle. Lo strumento fa oggi bella mostra di sé all’ingresso della sede dell’azienda, situata a Caselle di Selvazzano, in Molle a compressione provincia di Padova. Come si può immaginare, nei decenni il mollificio è cresciuto in dimensioni e commesse: oggi l’azienda è guidata dalla seconda generazione Pagnin, ossia dai fratelli Alberto e Nicola, figli di Sergio. Qui vengono fabbricate molle a compressione, trazione e torsione in filo tondo, a partire dal minuteria metallica, realizzata con piegatrici automatiche e macchine piegatrici a controllo numerico. Il mollificio copre una superficie coperta di 4.000 metri quadri ed è dislocato su due capannoni. È in futuro previsto un ampliamento di ulteriori 2.000 metri quadri. Ogni anno, il Mollificio F.lli Pagnin consu- Sede direzionale Gruppo Grigolin l’usura antismog a elevata aderenza con un film fotocatalitico superficiale in grado di abbattere le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici; le usure antigelo (no-ice) adatte a evitare formazioni superficiali di ghiaccio durante il periodo invernale; conglomerati ad alta lavorabilità e conglomerati prodotti a freddo (cold mix asphalt), che consentono importanti riutilizzi di conglomerati fresati importanti in un’ottica di sostenibilità delle costruzioni stradali. Il gruppo ha al suo attivo una lunga serie di interventi di prestigio che spaziano fra autostrade, aeroporti e altre costruzioni. Nel portafoglio di Grigolin si trova infatti il passante di Mestre, il Mose di Venezia, gli aeroporti di Venezia e Treviso, le autostra- de A27-A4-A31bis, la terza corsia A4 Venezia-Trieste, il sistema ferroviario metropolitano di superficie di Mestre (Ve), il centro Armani di Milano, il complesso Milanofiori, il tracciato autostradale della Pedemontana e la Nave de Vero di Marghera. Accanto a questi lavori il Gruppo veneto si è specializzato anche negli interventi legati al recupero ambientale di aree dimesse, tra i quali figura il recupero della ex polveriera Cantieri Rovina di Spilimbergo (Pn) e l’Oasi Campagnola a Mareno di Piave (Tv). Il primo intervento è valso l’ambito premio Uepg Sustainable Developement Awards per aver integrato l’aspetto sociale e ambientale con un recupero esemplare ben oltre gli obblighi imposti dalle normative. ma 1.000 tonnellate di acciaio. L’azienda occupa 35 persone: il numero è in crescita, nonostante il periodo di crisi che tutti i comparti hanno vissuto in questi ultimi anni. “La nostra azienda - spiega Nicola Pagnin - produce solo su commessa, non disponiamo pertanto di cataloghi o prodotti finiti. Accettiamo commesse sia per grandi che per piccole quantità, grazie alla flessibilità che ci caratterizza. I nostri clienti appartengono a numerosi settori merceologici: dall’automotive all’alimentare, agli elettrodomestici, all’illuminotecnica, al tessile… Il riferimento geografico è il territorio italiano, anche se in realtà i nostri clienti lavorano quasi solamente per l’estero. Abbiamo inoltre clienti provenienti da Paesi europei e dal Nord America. A ciascuno di essi ci proponiamo con l’elevata qualità dei prodotti e con un’attenzione spinta verso l’innovazione tecnologica”. Proprio quest’ultimo aspetto ha portato l’azienda a investire con costanza, anche negli anni di crisi, per fare in modo di aumentare il proprio livello di competitività. “Siamo felici di annunciare - precisa Alberto Pagnin - che proprio qualche settimana fa abbiamo stabilito l’acquisto di un impianto per molle grandi che, una volta operativo, sarà l’unico presente in Europa”. Il nuovo impianto, che sarà in funzione entro la metà del prossimo anno, consentirà all’azienda di raddoppiare la produzione di molle di grande dimensione, dunque potenzialmente di aprire nuovi segmenti di mercato. Macchine di questo genere sono per il momento presenti solo in Giappone, Corea e Cina. “Ovviamente, per supportare il funzionamento di questa macchina, dovremo ampliare anche lo stabilimento, come si accennava prima, perché occorreranno maggiori scorte di materie prime e un maggior spazio per il materiale stoccato durante la lavorazione”. Grazie al nuovo macchinario, il mollificio riuscirà anche a ridurre i tempi di consegna delle commesse, soddisfacendo in questo modo le richieste dei clienti in termini di rapidità della produzione. A garantire la qualità e la flessibilità del Mollificio F.lli Pagnin è il valore delle persone che al suo interno lavorano. I tecnici presenti in azienda vantano più di 20 anni di esperienza nel settore: a loro il compito di operare in sinergia con la clientela, per giungere alla creazione della giusta molla che deve inserirsi nel giusto alloggiamento indicato dalla committenza. Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Case History 5 EXTREME: CRESCERE IN TEMPO DI CRISI Da stampa digitale a sistema di comunicazione integrata Puntare sulla creatività, l’attenta ricerca di nuovi materiali, la tecnologia all’avanguardia, la qualità e la competenza delle persone, questo il segreto di Extreme N el 2014, in piena crisi economica, ha raddoppiato il proprio fatturato. Un exploit ricercato, atteso, voluto che si è consolidato nei numeri nel 2015 e punta, nel 2016, al mercato estero. Ventisette dipendenti, età media 35 anni, Extreme è una dinamica azienda di servizi di stampa digitale (tutti i tipi di formato, qualsiasi materiale) dell’hinterland trevigiano che guarda con ottimismo al futuro. E lo fa a ragione. Perché non ha paura delle sfide e dei cambiamenti. Necessari, inevitabili, in un’economia che cambia alla velocità della luce e premia chi si spinge oltre il noto per dare nuovi sbocchi alla propria azienda e sempre maggior qualità, offerta, ai propri clienti. “È vero - racconta il titolare Paolo Favaro, un diploma in arti grafiche e la vocazione innata a costruire relazioni, mettere insieme persone, fare impresa - se guardo alla storia dell’azienda, cominciata nel 2000, quindici anni fa, vedo prima di tutto il coraggio che nasce da un pizzico di follia: Extreme ha sempre investito in mezzi e persone. Ogni volta che c’è stata la possibilità di fare un passo in più lo abbiamo fatto: assumendo un giovane o acquistando un nuovo macchinario. Questo ci ha permesso di essere sempre un po’ più avanti della concorrenza, sempre innovativi e interessanti per i nostri clienti. E il mercato finora ci ha premiato”. Il mercato premia chi arriva primo. Ed Extreme ha tagliato per prima molti traguardi. Sul fronte tecnologico, ad esempio. Nel 2011 è arrivato il plotter di ultima generazione per la stampa ad alta definizione su materiali rigidi a tecnologia Uv. “Questo investimento ci ha permesso di offrire prodotti che i competitor locali non avevano, abbiamo così ottenuto un vantaggio competitivo importante”, spiega Favaro. Primi anche sul fronte ambientale. Nel 2010, prima azienda del settore a livello nazionale, Extreme ha ottenuto la certificazione Fsc (Forest Stewardship Council), che ne ha sancito la sensibilità green. “Produrre nel rispetto dell’ambiente è un vanto per Fare impresa a Nordest Un allestimento ecosostenibile di Extreme noi - continua l’imprenditore -. Non può esserci buona crescita se non in armonia con l’ecosistema. La sostenibilità, oltretutto, è un valore anche economico, non solo etico: ridurre l’inquinamento è l’investimento più importante che un’azienda oggi possa fare”. Innovazione e ambiente. Ma non basta. C’è un terzo pilastro che regge la vision di Extreme, ingrediente della sua ricetta di sviluppo: le risorse umane. Nell’azienda trevigiana il tourn-over del personale è sempre stato basso e gli infortuni nulli. Il ricambio è assicurato dalle new entry, i nuovi assunti, che portano energia, L’officina creativa, una intelligenza collettiva che trova e concretizza soluzioni H ago Adv è la divisione di Extreme dedicata alla creatività. Dall’idea alla soluzione, dal brief alla progettazione grafica. Il punto di partenza sono le esigenze del cliente e l’accurata analisi dei suoi bisogni di comunicazione. Nell’officina creativa di Hago Adv quindi le idee, i sogni, le aspirazioni, l’immaginazione trovano la propria migliore traduzione creativa e di comunicazione in strumenti particolari, quelli più adatti a ogni specifica situazione, dal semplice biglietto da visita cartaceo alla presenza nel web con portali, siti internet e applicazioni, dal flyer di prodotto alla brochure istituzionale, dalle campagne a mezzo stampa al social media marketing, dal design al packaging personalizzato. Il team di Hago Adv è specializzato nell’offrire soluzioni d’avanguardia di comunicazione off-line e online. Grazie alla formazione e alla ricerca continua, le soluzioni e i linguaggi proposti per ampliare il business del cliente in ambito web sono sempre i più aggiornati e innovativi, capaci di ottenere i risultati migliori in termini di visibilità e ritorno dell’investimento. sono solo uffici, magazzini, sale riunioni, aree produttive. È stata allestita una sala break, dotata di tutti i comfort, per le pause-relax dei dipendenti. La creatività, del resto, necessita di momenti di stacco. La possibilità di condividere con i colleghi piccoli momenti di svago durante la giornata lavorativa non ha prezzo. Ed è un valore aggiunto per il lavoratore e per l’azienda. Aiuta a cementare la squadra. Il futuro per Extreme è Oltralpe. E magari anche più in là. L’azienda ha oggi gambe forti per correre più lontano. Ed è assolutamente intenzionata a cogliere (e vincere) anche questa nuo- a ottobre, è iniziato l’iter per la certificazione di qualità Iso, che si concluderà a marzo. Un requisito essenziale per lavorare con clienti stranieri. Mentre già dal 2014 l’azienda “si è fatta in quattro”. Letteralmente. Le quattro divisioni (vedi il sito www.extremeonline.it), Exprint (stampa), Exporsi (Retail), Hago Adv (graphic & web design) e Luxury (grafica high end e stampati dalle finiture impeccabili per luxury hotel) - lavorano in sinergia per soddisfare le esigenze di una clientela che voglia per sé, e per il proprio business, il meglio sul mercato. E voglia interfacciarsi con un interlo- Una divisione interamente dedicata allo sviluppo di espositori e allestimenti Exporsi è la divisione di Extreme che si occupa della produzione di allestimenti durevoli: oggetti belli e luminosi pensati per essere il supporto ideale per ogni tipo di prodotto, capaci di fargli esprimere al meglio le sue qualità. Alla base di ogni progetto di allestimento c’è lo studio, attento, maniacale, dei materiali. Ogni materiale ha infatti un suo linguaggio, una sua consistenza, una sua vibrazione che si esprimono in modo ottimale in alcune situazioni e lo prestano a sposarsi con prodotti specifici. Il legno, la plastica, i metalli, il vetro, la carta e il cartone: le vie sono molte, la progettualità è eseguita con passione e i risultati sono, vogliono essere sempre, soluzioni originali, su misura, uniche. La tecnologia di stampa di Extreme permette di stampare ogni supporto senza limiti e dare vita a pannelli espositivi, scenografie, poster, banner, display. Lo studio delle luci è un altro processo fondamentale che Exporsi è in grado di garantire al cliente una soluzione finita per i suoi allestimenti. Colpire, impressionare, stupire è l’effetto finale, ricercato e ottenuto con dedizione. L’arrivo di una nuova unità per la stampa su grande formato idee, esperienze diverse che si contaminano con i collaboratori storici, quelli che non mollano un’azienda dal volto umano, dalla mission definita e dalla forte propensione a crescere. Nel capannone di 2.000 metri quadri nella zona industriale di Dosson di Casier, dove ha sede Extreme, non ci va sfida. “Perché mai, ci siamo detti, fermarci al mercato italiano? L’obiettivo che ho dato alla mia squadra per il 2016 è ‘aggredire’ i mercati del Nord Europa. La globalizzazione ha fatto diventare il mondo un unico immenso mercato, guai a non approfittarne…”, ragiona Paolo Favaro. Intanto, Un po’ di noi nei negozi di tutto il mondo cutore unico. Extreme, infatti, è in grado di gestire, integralmente al suo interno, il ciclo produttivo completo: dalla creatività al prodotto finito. Un aspetto importante per il Cliente finale, che con un unico referente per tutti i propri progetti ottiene significativi risparmi economici. 6 Fare impresa a Nordest Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 IODA / L’ampliamento del core business e la rete di partnership sono le chiavi del successo dell’azienda Sistemi ottici per applicazioni industriali Tra le innovazioni, il sistema Remote Lighting Technology per i forni di panificazione F ondata nel 1978 dall’ingegner Gianluigi Battisti nell’ambito della produzione di lenti oftalmiche in vetro, Ioda è passata attraverso tante trasformazioni in questi trentasette anni di attività in virtù di una elevata duttilità che le ha consentito un allargamento costante dei propri know-how. A partire dagli Anni 80 nel settore delle lenti oftalmiche si imposero sempre più lenti in materiali organici. Fu questa la molla che spinse l’azienda a specializzarsi nella produzione di stampi per lenti, unica azienda indipendente italiana. Il decennio successivo, con l’emergere della globalizzazione e l’apertura delle frontiere, il mercato fu inondato di prodotti provenienti dal Far East, ridimensionando così l’operatività delle aziende italiane. Per Ioda fu l’occasione per una nuova trasformazione, cominciando a realizzare lenti per applicazioni industriali. “In questo modo - spiega Francesco Battisti in veste di responsabile marketing - ci siamo definitivamente aperti a molteplici settori industriali progettando, prototipando e producendo sistemi ottici ad hoc in base alle richieste di una clientela davvero eclettica”. Ioda ha così soddisfatto le richieste di realtà di primaria grandezza nazionale appartenente agli ambiti industriali più disparati. In collaborazione con Acomon Ag ha sviluppato un nuovo materiale poliuretanico utilizzato per lenti destinate al mercato lighting contraddistinte da resistenza alle alte temperature e stabilità nel tempo. In ambito brevettuale, nel 2014 Ioda ha Gianluigi e Francesco Battisti depositato un sistema per illuminare l’interno dei forni di panificazione; in una situazione di questo tipo, ovviamente, è difficile portare una qualsiasi forma di illuminazione poiché la temperatura supera i 200 gradi centigradi. “Abbiamo così previsto una luce Led esterna al forno - prosegue Battisti - che viene veicolata all’interno grazie a una guida ottica. Si tratta appunto del sistema Rlt - Remote Lighting Technology, pensato per illuminare ambienti ostili grazie a una tecnologia robusta e af- Advanced Lenses Technology by Ioda fidabile, i suoi tanti vantaggi aggiuntivi l’efficienza energetica (il Led impiega dal 70% all’80% di energia in meno rispetto all’illuminazione tradizionale), intensità costante della luce, sicurezza, costanza termica ma, soprattutto, non si inserisce nell’ambiente considerato ostile del materiale potenzialmente dannoso o contaminante”. Il presente di Ioda è più che positivo, dopo un decennio durante il quale è stato applicato un profondo riassesto interno rivolto all’ottimizzazione dei processi, con un 18% di crescita sull’anno precedente e le previsioni per un futuro prossimo di ulteriori Sicurezza e qualità, con consumi ridotti Il sistema di illuminazione Led “a distanza” Rlt, brevettato da Ioda nel 2014, si applica nel settore agro-alimentare tramite il progetto RltProFood (Remote Lighting Technology for Producing and Processing food) e si è aggiudicato lo scorso luglio un primo importante cofinanziamento da parte del programma Europeo di Ricerca e Innovazione Horizon 2020 (grant n. 694588). In questa fase, dunque, l’azienda padovana è chiamata a elaborare, tramite uno studio di fattibilità e un dettagliato business plan, la strategia necessaria per sviluppare questo innovativo sistema di illuminazione. L’obiettivo è migliorare sicurezza e qualità alimentare dei prodotti freschi ottenendo una significativa riduzione del consumo energetico, grazie alla tecnologia Led, e limitando indirettamente la produzione di rifiuti. Attualmente il sistema RltproFood ha due impostazioni principali. Con Led luce visibile, l’illuminazione Rlt contribuisce a ottimizzare il processo di impianti alimentari potendo illuminare gli ambienti definiti ostili, quali forni di cottura o di pastorizzazione. Con Led luce Uv, invece, il sistema di illuminazione RltproFood utilizza come sorgente luminosa Led Uv per il trattamento battericida dei prodotti e ambienti alimentari. allargamento delle proprie già nutrite competenze. L’azienda padovana si avvale della collaborazione di centri di ricerca nazionali pubblici quale l’Università di Padova, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) - Osservatorio Astronomico di Padova, e dell’Istituto di Fisica Nucleare (Infn). “Per ottenere prodotti innovativi e di alto valore tecnologico è fondamentale il concetto di partnership consolidando rapporti collaborativi con altre aziende, nei settori elettronica e lighting. Altresì è fondamentale organizzare team di lavoro con persone capaci e motivate provenienti anche da settori molto diversi dalla progettazione e produzione di lenti e ottiche”. PRISMA LOGISTICS SPA / Dall’Interporto Quadrante Europa al mondo Servizi e strategie a valore aggiunto La filosofia vincente è il reinvestimento degli utili in azienda C Stefano Pasinato. “Sicuramente - aggiunge - l’oroncretezza, velocità, dinamismo e flessibiganizzazione orizzontale è un fattore che ci conlità, orientamento al cliente e totale traspatraddistingue: tutti noi soci siamo attivi come renza, personale multilingue e account manager direttori di reparto nell’attività quotidiana e quededicati, stabilità finanziaria, organizzazione sto ci consente di interagire in modo costruttivo orizzontale e ampia copertura geografica per con i nostri collaboratori. Un valore aggiunto i servizi offerti. Sono queste le caratteristiche per il cliente, che trova nel proprio account mache hanno permesso a Prisma Logistics Spa di nager un interlocutore unico e preparato. Negli diventare, in 25 anni di attività, l’interlocutore unico, solido e competente per la clientela nazionale ed estera che ad essa si rivolge per i servizi di import/ export da e per 22 Paesi europei ed extraeuropei (in collaborazione con 40 corrispondenti), spedizioni aeree e marittime, distribuzione nazionale, logistica integrata e distributiva, servizi doganali e di consulenza, magazzinaggio, assicurazione merci in deposito e in transito. Da sempre situata nell’Interporto Quadrante Europa di Verona, punto nevralgico per le attività logistiche e di spedizione del nord Italia, Prisma Logistics L’impianto fotovoltaico da 540 kWh con cui Prisma opera in 27 mila mq di magazzini Logistics produce energia pulita moderni con spazi doganali e Iva e si integra con le altre società del anni - afferma Pasinato - non abbiamo mai fatto gruppo site in Treviso e Civitanova Marche. ricorso al sistema bancario e questo ci ha perCon un fatturato annuo di 24 milioni di euro, messo di assicurare tranquillità a clienti e fornila filosofia dei soci Raffaello e Stefano Pasinato, tori, con i quali lavoriamo con continuità. Un ulWalter Solimani, Piero Centomo, Renzo Signoteriore motivo d’orgoglio - conclude - è la nostra rini e Paolo Cornacchini è sempre stata quella attenzione all’ambiente: produciamo energia di reinvestire gli utili in azienda, destinandoli pulita, più di quanta ne consumiamo, grazie a “alla formazione delle risorse umane e ai servizi un impianto fotovoltaico da 540 Kwh installato informatici evoluti, dedicati sia alla gestione delsulla copertura di uno dei magazzini”. le spedizioni che dei magazzini”, racconta l’a.d. Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest Case History OMAS MOTOR, IMPRESA FAMILIARE DA 40 ANNI Basse emissioni, poco rumore Un impegno per ogni motore Dall’automotive al settore agricolo e della generazione di corrente, al petrolifero e al navale La famiglia Sgarbossa al completo P resente sul mercato da quasi 40 anni, Omas Motor si presenta oggi come un’impresa industriale a conduzione familiare, specializzata nella progettazione e costruzione di impianti di scarico per motori. Negli ultimi 10 anni, grazie a ingenti investimenti effettuati in impianti di ultima generazione, sistemi automatizzati di produzione e affinati test di ricerca, l’azienda si è progressivamente allontanata dal settore automotive per rivolgersi verso il settore industriale/ agricolo e della generazione di corrente, fino a vantare, attualmente, una gamma completa con soluzioni di scarico per ogni motore, con potenze comprese fra i 5 e i 2.000 kW. “La sfida vincente degli ultimi anni è stata quella di posizionarsi in questo ‘nuovo’ mercato fatto di piccoli e medi costruttori di macchine operatrici agricole o industriali e dei gruppi elettrogeni o sem- 7 plicemente macchine azionate da motori a combustione, partner che in Omas Motor hanno trovato un player che fornisce loro un prodotto completamente personalizzato e costruito per le loro specifiche esigenze, sia per lotti di poche unità che per le migliaia di unità”, afferma Simone Sgarbossa che, insieme alle sorelle Marta, Sandra e Francesca, gestisce l’azienda seguendo le orme del padre Albino, purtroppo mancato di recente. La forza di Omas Motor è tutta nel prodotto, Una gamma completa di soluzioni di scarico, per potenze da 5 a 2.000 kW unico nel panorama nazionale e internazionale. I silenziatori che l’azienda produce sono privi di saldature esterne, e sono tutti stampati e aggraffati meccanicamente: una scelta costruttiva che, oltre a eliminare la principale causa di rottura, permette di studiare infinite soluzioni con vari circuiti. “L’abbattimento del rumore è diventato un parametro sempre più importante per gli operatori - continua Sgarbossa -. E questo vale sia per le macchine operatrici che per gruppi elettrogeni magari da installare in ospedali od hotel, laddove il rumore dello scarico deve essere completamente azzerato. Noi forniamo dunque un prodotto su misura che parte dalla flangia motore fino al parapioggia finale, con la tubazione di raccordo al completo studiata per contenere al minimo gli ingombri, tutto sempre di nostra produzione e usando i migliori materiali presenti sul mercato”. Le sfide che si pongono per il futuro sono molto ambiziose. Dopo i traguardi raggiunti relativamente all’abbattimento del rumore, l’azienda è impegnata nella riduzione delle emissioni allo scarico e, in collaborazione con partner di primo piano, è pronta per fornire prodotti in grado di essere omologati in mercati come quello svizzero e svedese, molto restrittivi in fatto di emissioni e rumorosità. Segreto del successo di Omas Motor è anche un costante investimento in ricerca e sviluppo, nonché la scelta di tenere sotto controllo l’intero ciclo produttivo, all’interno del proprio stabilimento di 7.500 mq ubicato a Cittadella (Pd). “Il nostro non è un prodotto facile - spiega Sgarbossa - una marmitta e, a maggior ragione, l’impianto completo, è un insieme di decine di particolari molto delicati. In tal senso, riuscire a controllare tutto offre un indubbio vantaggio sia nella qualità finale del prodotto sia a livello di logistica. Potendo sempre disporre di semi lavorati pronti ci è infatti facile accontentare le richieste del cliente in tempi rapidi, a volte andiamo in consegna anche il giorno dopo. Un plus che il cliente apprezza, soprattutto di fronte a picchi di lavoro improvvisi o a errori nella mancata ordinazione, e che gli consente di non fermare le linee”. Anche l’attività di ricerca viene effettuata internamente, talvolta svolta in sinergia sia con partner di livello internazionale, sia con artigiani locali, veri artisti nel campo della meccanica, sempre pronti a tirare fuori dal cilindro idee e soluzioni semplici e geniali. La storia: omaggio ad Albino Sgarbossa La storia di Omas inizia da lontano ed è strettamente legata alla storia del suo fondatore, Albino Sgarbossa, figlio di Angelo, laborioso agricoltore nei difficili anni del dopoguerra. Albino da adolescente, contro la volontà del padre, volle andare a imparare la “meccanica” sua grande passione; apprendista senza stipendio fisso, in un anno e mezzo apprese con avidità tutto quello che poteva, smontò e rimontò motori e macchinari vari, imparò a tornire e a saldare, e a manipolare gli acciai costruendo da scarti, stampi e attrezzature. Alla fine del percorso, già era presente in lui l’idea dell’avventura in solitaria. Il padre scettico, lo finanziò comprandogli il tornio, il trapano e i primi utensili con i soldi che dovevano servire per l’acquisto di un nuovo trattore. In soli tre mesi Albino aveva già pronte le prime marmitte: era il 1954 e nasceva in quell’anno la Saf, oggi Imasaf, leader nel settore marmitte per automotive. Erano tempi pioneristici: con la moto Albino andava alla ricerca dei primi clienti con un campione in spalla e si cimentava nella realizzazione di macchinari che non esistevano e di soluzioni inedite. Con gli anni, un po’ alla volta entrarono in società anche i fratelli ma, a seguito di contrasti intervenuti, nel 1978 Albino uscì dalla conduzione di Imasaf e fondò Omas, in primo tempo come fornitore ai fratelli di vari componenti, poi, all’alba degli anni 2000, riposizionandosi nei settori industriale/agricolo e della generazione di corrente. Ad Albino non difettarono mai ingegno e creatività e, fino all’ultimo giorno della sua vita, si è dedicato a pensare e progettare nuove macchine e nuovi prodotti. Tutti lo ricordano come una miniera inesauribile di idee e come “meccanico” eccelso. Impianto Omas su macchina operatrice Il reparto ricerca & sviluppo è il vero cuore dell’azienda, dove la passione e la voglia di stupire generano prodotti sempre nuovi come, ad esempio, i tubi flessibili, unici nel panorama europeo. I principali clienti di Omas Motor spaziano dal mondo agricolo - con Ama e Cermag per quanto riguardo il merca- Protagonisti oggi e domani I motori a combustione sono quelli utilizzati nella maggior parte dei veicoli, principalmente grazie alla loro maggiore affidabilità e al consolidamento tecnologico raggiunto. Un tipo di motore vincente ieri come oggi, anche perché, sostanzialmente, non ci sono alternative: per realizzare un motore a idrogeno serve molta energia (in quanto l’idrogeno va scisso da altri elementi), mentre i motori elettrici vengono azionati da batterie ricaricate da centrali termoelettriche. “Sentiremo parlare ancora a lungo del motore termico - afferma Sgarbossa - e in questa tipologia di motori lo scarico rappresenta una delle fasi più delicate e affascinanti”. Affascinanti come le sfide che aspettano l’azienda nei prossimi anni. Considerando infatti che la resa dei motori varia dal 30 al 35%, ci sono margini di crescita enormi. “È proprio sulla parte di scarico che si dovranno concentrare molte idee e soluzioni nuove - conclude Sgarbossa - e noi in questa fase storica vogliamo essere attori protagonisti”. La presenza di Omas alla fiera Bauma di Monaco di Baviera to del ricambio - ai costruttori italiani ed esteri come Green Power, Dieci, Multione, Zago, Franzoi, Antonio Carraro, Faresin, Irun, Carod, Avant Tecno e molti altri. “Ad oggi il 70% del fatturato è dato da clienti italiani - conclude Sgarbossa - ma la percentuale di quota estera è in costante aumento. Di recente, ad esempio, siamo diventati fornitori di un importante costruttore di trattori tailandese: servire direttamente un mercato considerato la ‘Cina della Cina’ è un orgoglio per noi italiani”. L’azienda, grazie anche alla presenza presso fiere internazionali, sta allestendo una rete estera di rappresentanza e, contemporaneamente, sta ampliando il proprio campo di intervento verso settori nuovi, come quello delle piattaforme petrolifere e del navale, al quale già fornisce alcuni accessori come i tubi flessibili inox. 8 Fare impresa a Nordest Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 ZENIT CAMICIE / Tra le poche aziende manifatturiere del settore rimaste, è il simbolo della migliore tradizione sartoriale del nostro Paese Tessuti e tendenze che sanno innovare Alta qualità e ricerca continua: le fibre naturali sono di provenienza rigorosamente italiana per soddisfare le migliori boutique in Italia e nel mondo Il titolare Lucio Bertin al lavoro P resente dal 1989 a Padova, Zenit Camicie è diventato negli anni il punto di riferimento per negozianti e brand che cercano un prodotto di alta qualità rigorosamente made in Italy. Titolare e fondatore dell’azienda è l’imprenditore padovano Lucio Bertin, 62 anni e una creatività in continua evoluzione. “Per guidare un’azienda è fondamentale trasmettere entusiasmo a tutto il team, il giusto approccio ti permette di lavorare in un clima di serenità e complicità”. L’azienda è oggi il partner di fiducia nel settore camiceria per quanti desiderano capi di elevata qualità artigianale, simbolo della migliore tradizione tessile e sartoriale italiana. Chi sceglie Zenit Camicie è esigente nella qualità di tessuti, è attento al taglio e alla confezione, è avvezzo alla cura e all’innovazione costante, qualità fornite da Zenit Camicie in ogni capo e collezione. Il modus operandi dell’azienda padovana è la chiave di successo che permette di soddisfare i clienti più esigenti. “Abbiamo rivoluzionato le tempistiche che vanno dall’ordine alla consegna della merce, se un cliente ci contatta oggi fra quattro settimane avrà la merce in casa pronta per la vendita con i colori e modelli che desidera”. L’azienda è riuscita a ridurre drasticamente i tempi grazie a una gestione snella e veloce della produzione. “Molti dei nostri competitor suddividono semestralmente la produzione, preparano due campionari all’anno in base alle collezioni estate e inverno, significa che il cliente dal momento dell’ordine dovrà aspettare sette mesi prima di ricevere quanto ordinato”. Tale strategia ha permesso a Zenit di rimanere nel mercato e crescere. “Siamo rimasti una delle poche realtà manifatturiere del settore, molte camicerie VENETAGROUP / Know-how decennale in materia finanziaria del territorio hanno chiuso con conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro”. Zenit Camicie può contare su un magazzino tessuti di oltre centomila metri, aggiornato ogni stagione con nuovi tessuti innovativi e sempre in linea con le tendenze moda del momento. “Realizziamo ad hoc la produzione necessaria al cliente per la vendita, il quale può fornirci il modello di camicia desiderato e può scegliere se utilizzare i nostri tessuti e accessori o ci fornisce la sua materia prima”. L’alta qualità dei capi prodotti da Zenit Camicie è dovuta alla continua ricerca sui tessuti e materiali (si tratta di fibre naturali di provenienza italiana), e all’esclusivo taglio e confezione manuale dei materiali, oltre alla possibilità di supportare la clientela con fornitura di cravatte e papillon coordinati con le camicie, sempre rigorosamente 100% made in Italy. Zenit Camicie è in grado di raggiungere e soddisfare le migliori boutique in Una selezione di camicie Zenit in vetrina Italia e nel mondo. Tre sono le tipologie di clienti: la griffe di alta moda, il negoziante e il giovane designer. “Di solito i grandi marchi ci consegnano tessuti e accessori e noi procediamo alla realizzazione del capo, lo stiriamo e confezioniamo. Il nostro servizio comprende anche la consulenza per valutare se il capo ha delle imperfezioni, di solito dovute ad errori di Tre le tipologie di clienti: la griffe di alta moda, il negoziante e il giovane designer modellistica o di accessori non adatti a quella particolare camicia”. Non mancano i giovani designer o le start up della moda che si rivolgono a Zenit per creare camicie da presentare durante le sfilate. L’estrema flessibilità permette all’azienda di produrre e consegnare da pochi a migliaia di capi. I clienti arrivano da Europa, Stati Uniti, Corea. Ma sono soprattutto i negozi del Nord Italia a vendere le camicie prodotte da Zenit. Si tratta di punti vendita di fascia alta, camicerie o negozi di abbigliamento con un reparto ad hoc per le camicie. “Cerchiamo di soddisfare il cliente in ogni sua richiesta, richiede sforzo e impegno ma abbiamo visto che a lungo termine veniamo premiati - conclude Bertin - è la costante crescita a dimostrarlo”. MASSIMO BONATO / Solo tecniche classiche, grande abilità e tanta passione Credito: al cliente servizi e soluzioni Nuova vita ai valori di un tempo Consulenza e assistenza sono destinate a privati e aziende La conservazione del mobile antico è una vera e propria arte N R ata dall’iniziativa imprenditoriale di Mauro Frasson, Michele Ongaro e Andrea Costenaro, tre manager con esperienza decennale nella mediazione creditizia, VenetaGroup è una società specializzata nell’assistere i clienti nel difficile accesso al mondo del credito. Iscritta all’elenco dei mediatori creditizi Oam, VenetaGroup vanta una peculiarità del tutto distintiva, che poche altre società possiedono: quella di essere ufficialmente riconosciuta per erogare servizi e soluzioni finanziarie rivolte sia ai privati che alle aziende. Per queste ultime, la società svolge consulenza aziendale e manageriale, rilascio tramite i consorzi fidi Tub 107 a lei consociati garanzie consortili, copertura rischi commerciali e finanziari, finanza agevolata e per capitale circolante, leasing e mutui a breve e lungo termine. Nella finanza ordinaria e straordinaria, l’accesso al credito è gestito tramite “il Fondo di garanzia del Mediocredito Centrale, che può essere sviluppato attraverso consorzi Tub 107 che garantiscono l’o- Andrea Costenaro, Mauro Frasson e Michele Ongaro perazione in prima istanza e rilasciano la controgaranzia all’istituto bancario, che può arrivare a coprire tra il 60 e l’80% dell’importo in erogazione”, spiega Michele Ongaro, specializzato nell’assistere le aziende. “Come alternativa, ricorriamo ai finanziamenti del Fondo europeo per gli investimenti, contributi a fondo perduto o a finanza agevolata che vengono rilasciati per facilitare l’accesso al credito delle Pmi”. VenetaGroup sviluppa inoltre strumenti sinergici, quali dossier trimestrali e semestrali, per analizzare e ripristinare i coefficienti pa- trimoniali dell’azienda, riportandola a rating ritenuti accettabili per l’accesso al credito. “In azienda - conclude Ongaro - il controllo della gestione è fondamentale: più è puntuale, maggiori sono le possibilità di avere un coefficiente ritenuto buono dall’istituto bancario”. VenetaGroup, con un portfolio importante di clienti, sta ottenendo eccellenti riscontri sia per quanto riguarda i fondi erogati alle aziende che i mutui personali. Un risultato ancor più importante se si considera il difficile contesto attuale di contrazione del credito. estaurare e conservare sono parole che esercitano una forte attrazione nell’essere umano. Verso questa prospettiva si orientano le nuove generazioni amanti del settore. “Ormai da tempo si è sviluppato in modo molto sentito l’interesse per l’antiquariato: un’attenzione che ha contagiato le più disparate classi sociali”, spiega Massimo Bonato, che nel laboratorio di Cavazzale di Monticello Conte Otto (Vicenza) ormai da più di venti anni si occupa di restaurare e vendere mobili vecchi e antichi. “Spesso - racconta - ignare signore anziane vengono rimproverate dai nipoti per aver buttato, o addirittura cambiato, i vecchi mobili di Massimo Bonato casa con mobili moderni, che in realtà sovente sono più fuori moda di quelli antichi. Quella che sembra semplicemente una moda, nasconde la profonda voglia dell’uomo contemporaneo di possedere nella propria casa qualcosa di solido che lo tenga legato alla tradizione. È risaputo che, nonostante i periodi di alti e bassi, i collezionisti e gli amatori di oggetti antichi sono sempre esistiti e sempre esisteranno. La conservazione del mobile antico - sottolinea - è un affare delicato perché, se effettuato da mani poco esperte, può portare a un’irreparabile perdita di valore, sia storico che economico”. Questo è un aspetto molto sentito nel laboratorio di Massimo Bonato, che opera utilizzando esclusivamente tecniche classiche aderenti alla filosofia del restauro conservativo e in modo che tali tecniche vengano eseguite al meglio per valorizzare il mobile. “I restauri - spiega - sono ormai sempre più incompatibili con un periodo dove centrale è la velocità: in questo contesto si distingue chi ha la forza di continuare con perseveranza la scuola severa e diligente tramandata da generazioni sul campo”. Proprio così lavora Massimo Bonato, rispettando quella tradizione che ha imparato sin da quando era un ragazzino nella bottega del maestro Gaetano Murat. “Molto spesso la distrazione e la mancanza di conoscenza del settore sono la causa della perdita irreversibile di mobili storici. Il restauratore moderno - conclude - si occupa di conservare nel tempo un patrimonio, nel mio caso ligneo, e di accompagnare l’appassionato nella conservazione e l’acquisto di un bene storico che non può tornare”. Per informazioni visitare il sito Internet www.bonatomobilantichi.com. Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 9 VILLA QUARANTA / Nel cuore della Valpolicella, la struttura ha inaugurato la nuova “Spa Clinic” e accoglie i propri ospiti anche dalla Russia e dall’Arabia Saudita Cura e benessere della persona a partire dall’acqua termale Per tornare in forma basta scegliere tra i weekend di relax e i soggiorni “medicali” V olete entrare da una porta e uscirne rinati, trasformati, dimagriti, con la pelle levigata e in piena forma? È semplice. Basta prenotare un soggiorno a Villa Quaranta. La struttura, nel bel mezzo della Valpolicella, in posizione strategica tra Verona e il lago di Garda, offre soluzioni di vario tipo per tutte le esigenze e le tasche. Da un semplice weekend di relax e degustazioni di eccellenza a veri e propri soggiorni di tipo medicale. “Il turismo medicale è sempre più diffuso e la nostra struttura è molto richiesta”, spiega Luca Carrara, il general manager. “Riceviamo prenotazioni anche dalla Russia o dall’Arabia Saudita di clienti che richiedono un programma per rimettersi in forma. Chi sceglie questo percorso è seguito da professionisti di varie tipologie che si prendono cura della persona nei minimi dettagli, dalla dieta all’allenamento fi- sico, passando per un accurato programma di trattamenti estetici e curativi”. Lo scorso 24 ottobre è stato infatti inaugurato il nuovo Centro Medico Spa Clinic, di Terme Della Valpolicella. Qui, i clienti, a seconda delle esigenze, possono trovare: l’ortopedico, il fisioterapista, il dermatologo, lo psicologo, il nutrizionista. Nel centro è inoltre possibile fare indagini diagnostiche per immagini e trattamenti di ossigeno-ozono terapia. Lo staff è stato accuratamente selezionato dal dottor Franco Carrara, direttore sanitario e dalla dottoressa Elisa Pomaro, direttrice organizzativa. A disposizione di tutti i clienti dell’hotel, inoltre, un servizio infermieristico per qualsiasi esigenza. Il Centro Spa Clinic è un vero e proprio laboratorio medico aperto a chiunque è interessato a ricevere trattamenti e cure nei vari campi. Il centro benessere Terme della Valpolicella, anch’esso aperto a clienti esterni, comprende una zona fitness, dove si trova una palestra di 520 metri quadri dotata delle più moderne macchine e di numerosi attrezzi come spinbike o cavi Trx, e svariate piscine. Una vasca di 25 metri, dove si svolgono anche master e gare; una vasca bambini; una piscina a forma di quadrifoglio con sei tipi di idromassaggio; vasche di acqua calda dove ci si può sdraiare e farsi coccolare dalle bolle d’aria e dalle diverse tonalità assunte dall’acqua. Infine, per i periodi più caldi, una piscina esterna con lettini e ombrelloni immersa nel parco. Ma il bello è che quella di Terme della Valpolicella non è acqua normale. “Tutta l’acqua delle nostre piscine è termale - spiega Carrara - e ha importanti qualità curative. È da poco terminata, infatti, una ricerca a cui ha partecipato anche l’Università di Verona, che ha attestato e certificato la qualità delle nostre acque soprattutto per i suoi effetti su chi ha problemi dermatologici”. Il centro benessere inoltre offre una vera e propria coccola: la sauna abbinata alla grotta della neve al cui interno si trova la neve artificiale e una temperatura che scende fino a 15 gradi sotto zero. L’obiettivo è proporre il brusco salto termico, molto utilizzato nel nord Europa, conosciuto per i suoi comprovati benefici sulla salute. Naturalmente nel centro è possibile sottoporsi a massaggi di ogni tipo e a trattamenti estetici e antiage nei quali si utilizzano creme e prodotti innovativi ricavati dalle uve di Amarone o Valpolicella dei vigneti della stessa ASTEC / Versatile e dinamica, l’azienda realizza serramenti di prestigio per edifici in Italia e nel mondo Il bronzo, miracolo contemporaneo E con i profili estrusi a marchio Abx l’unicità diventa innovazione e alte performance “I l bronzo è un miracolo del neolitico e del commercio. Un miracolo dell’organizzazione umana mondiale - dice Philippe Daverio - Non solo dà vita alla scultura, ma è uno dei materiali più interessanti per la copertura di edifici di alto pregio”. E il bronzo è il core business di Astec, azienda trevigiana che, fondata nel 1983, si distingue nell’ampio panorama del serramento metallico. Dinamica e versatile, sempre al passo coi tempi, offre prodotti di grandissima qualità, realizzati esclusivamente con materiali pregiati. Negli anni Astec ha maturato una grande esperienza, decidendo di far parlare i materiali: le leghe di rame, l’acciaio Cor-Ten e l’acciaio inox. “Nella progettazione e realizzazione di serramenti metallici sono stati utilizzati fin dall’inizio metalli nobili, primo fra tutti il bronzo architettonico. I processi di finitura, in continuo sviluppo, prediligono le ossidazioni naturali dei materiali dando vita a incredibili sfumature e La facciata del Relais San Lorenzo a Bergamo Alta è stata realizzata con pannelli in lega di rame con brunitura “media a nuvole”. Per le prese di luce si è optato per il corten traforato; per i serramenti è stata utilizzata la tecnologia brevettata Abx Bronzo Architettonico tonalità - racconta Rossano Fiamengo, director di Astec Oltre trent’anni di esperienza hanno fatto di Astec l’azienda che si è affermata nel mercato mondiale con la propria capacità di rendere unico ogni progetto”. Il sistema produttivo e i processi aziendali si svolgono secondo i requisiti della gestione di controllo qualità Uni En Iso 9001:2000. Astec si è inoltre dedicata nell’ingegnerizzazione dei propri prodotti testando i serramenti in bronzo architettonico secondo la marcatura Ce vigente in Europa e secondo gli standard Astm del mercato americano. È questo infatti il principale mercato dell’azienda che vi opera attraverso la sua filiale Astec Usa con sede a New York e con distributori nelle zone più importanti. Di recente costituzione, inoltre, è la filiale Astec France che ha sede a Parigi e con la quale l’azienda ha appena partecipato al salone Batimat. Grazie alla collaborazione con progettisti e a committenze di fama internazionale, Astec è oggi riconosciuta in Astec ha contribuito alla realizzazione del primo Resort Bulgari, aperto nel 2010 a Milano tutto il mondo come impresa leader nella produzione di serramenti in Abx (che è un marchio registrato, Architectural Bronze eXtruded), la propria ed esclusiva gamma di profili estrusi sempre più innovativi e performanti, che si distinguono grazie a caratteristiche uniche sotto i profili tecnico ed estetico. Versatilità produttiva, approfondita conoscenza dei materiali e delle tecnologie di trasformazione costituiscono le valide competenze grazie alle quali Astec dà vita a tutti i suoi progetti. “Il nostro fiore all’occhiello - rivela Fiamengo - è il complesso residenziale, in fase di completamento, ‘La Petite Afrique’ che si affaccia sulla piazza del Casino di Montecarlo. Progettato dall’architetto brasiliano Isay Weinfeld, è uno degli edifici più prestigio- famiglia Tommasi, proprietaria di tutto l’hotel. La famiglia, infatti, oltre a essere proprietaria di numerose strutture, dà il nome alla ‘Tommasi Viticoltori’, una delle più antiche e storiche della Valpolicella. Un legame, quello con la terra e le vigne, che si respira in tutta Villa Quaranta. In ogni soggiorno sono, infatti, comprese due degustazioni gratuite di vino nella ‘Bottega del Gusto’, un ambiente accogliente dov’è esposta una ricca selezione di vini e prodotti del veronese, e dove è possibile fare un vero e proprio viaggio enogastronomico. L’hotel dispone inoltre del ristorante ‘Borgo Antico’, che fa parte di un piccolo villaggio nel quale si trova anche una chiesetta antica di secoli. Il tutto è circondato da un parco di quattro ettari con alberi secolari, esotici e da frutto. si del panorama mondiale”. La ricerca continua e lo sviluppo tecnologico ampliano le potenzialità di prestazione per finiture sempre più evolute e per la costruzione di nuovi prodotti, rispondendo così alle diverse esigenze architettoniche e progettuali. “Amiamo il design contemporaneo. A Milano - dice Fiamengo - il perfetto equilibrio tra la raffinatezza intrinseca dei dettagli e i cromatismi generati dai materiali nobili, prime fra tutte le leghe di rame, trova un perfetto connubio nel primo Resort Bulgari, aperto nel 2010. A Firenze, abbiamo collaborato per i lavori relativi al Museo dell’Opera con l’architetto Adolfo Natalini, che ha anche progettato il Relais San Lorenzo a Bergamo, insignito recentemente del Premio Internazionale di Architettura e Design”. Serramenti in bronzo architettonico, in acciaio inox e acciaio verniciato, pannelli in lega di rame e acciaio per rivestimenti di facciata, opere speciali in metallo: ogni prodotto è per Astec un pezzo unico e viene progettato con design esclusivo al fine di soddisfare le esigenze del cliente. Tutti i processi produttivi sono curati dalle più esperte mani artigiane, che prestano quell’attenzione al dettaglio che è propria del made in Italy. Il risultato nasce dal perfetto legame tra la migliore organizzazione e la realizzazione dei processi. 10 Fare impresa a Nordest Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Prossimo step: crescita delle sinergie La sfida di Nest Group Rete sul mercato dell’idrotermosanitaria viene raccolta anche al di là degli orizzonti del Nordest “O ra possiamo cominciare a concretizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati: rafforzamento delle sinergie e ampliamento territoriale sono i nostri prossimi imprescindibili step. Ambiziosi? Forse, ma siamo anche fortemente determinati a portare avanti quanto il nostro Dna costitutivo ha sancito lo scorso ottobre”. Così Danilo Micheluz, presidente di Nest Group, sintetizza il terzo macro-target di questa realtà che - con quartier generale a Vedelago (Treviso) - riunisce ad oggi 15 aziende del settore idrotermosanitario e rivestimenti. E punta in alto. “Sì - prosegue Stefano Vermiglio, coordinatore della rete e membro del comitato esecutivo - perché è proprio di questi giorni la firma dell’accordo di collaborazione con D-A Distribuzione Attiva, gruppo di vendita lombardo che riunisce 7 distributori del settore. Un segnale importante, ad appena due mesi dalla costituzione ufficiale della rete d’impresa, che intendiamo rafforzare e valorizzare per promuovere la nostra stessa mission. “Intendiamo espandere il nostro raggio d’azione - prosegue il presidente Micheluz - sia in termini di volumi di fatturato sia in termini di collaborazioni. Il presidente di Nest Group Rete Danilo Micheluz con il presidente di D-A Distribuzione Attiva Fausto Carucci al momento della firma dell’accordo di collaborazione Tali partnership ci consentiranno sia di coinvolgere nuovi fornitori sia di costituire una compagine di vendita concorrenziale”. “Siamo nati nel Trevigiano e - aggiunge Vermiglio - ci siamo subito radicati in tutto il Nordest grazie alle realtà imprenditoriali che hanno aderito alla nostra scommessa, dislocate tra Treviso e Belluno, Gorizia e Bolzano, Pordenone e Vicenza, Venezia e Padova. Ma con l’ingresso in campo di Distribuzione Attiva, inizieremo ad esplorare l’intero Nord Italia”. Costituita ufficialmente il 28 settembre scorso, in realtà la Rete Nest Group eredita i parametri elaborati, già all’inizio degli anni Novanta, da due gruppi locali di grossisti le- Stefano Vermiglio, coordinatore della rete e membro del comitato esecutivo di Nest Group ader del settore, Data Distribuzione e Itsr. A superamento della forma mentis imprenditoriale del Nordest, la Scarl che li ha unificati ha saputo opporre - antesignana sul territorio e soprattutto nel comparto - la risorsa dell’aggregazione alla competitività crescente del mercato globale, facendo leva sulla competitività ingenerata sul fronte acquisti e nel rapporto con i fornitori. Superati oggi tutti gli intoppi burocratici dovuti alla mancanza di chiarezza sull’iter legislativo delle “reti d’impresa a soggetto” ancora in fieri, Nest Group Rete potrà considerarsi in piena operatività dal 1° gennaio 2016. In concreto, le aziende aderenti avranno la possibilità di lavorare insieme per azioni di comunicazione e marketing congiunte, ma anche di rafforzare la propria competitività nel campo degli acquisti e degli approvvigionamenti, degli studi sui prodotti, dei materiali, dell’organizzazione aziendale, dell’addestramento e della formazione del personale. “Fare massa critica nel mercato italiano dell’idrotermosanitaria è sicuramente la strategia vincente in cui credono tutte le nostre aziende. La nostra ambizione - sottolinea il presidente Micheluz - è diventare un gruppo forte e coeso, spiccatamente orientato alla vendita, in un ambiente sinergico e costantemente connesso. Tale contesto mira a fornire alla clientela che si interfaccia con noi massima rapidità e qualità di servizio su tutto il territorio di riferimento”. E i numeri parlano da soli: il volume del fatturato di vendita 2014 di Nest Group (che si rivolge a installatori idraulici, imprese e clienti finali) ha superato i 100 milioni di euro; la percentuale più consistente del fatturato arriva dalla termoidraulica e dall’arredo bagno. Le aziende del Gruppo hanno sviluppato il 79% del fatturato di acquisto idrotermosanitario con i fornitori selezionati da Nest a inizio anno. “L’accordo con D-A Distribuzione Attiva - conclude Vermiglio - è un ulteriore importante passo in avanti in questa articolata ed estesa sinergia imprenditoriale, il cui primo obiettivo è un servizio al cliente ad alto valore aggiunto. Grazie alla sinergia con il gruppo lombardo, insieme potremo creare i presupposti per un rafforzamento coeso su un territorio ancora più allargato. Altri accordi di sinergia sono in corso, ma è prematuro anticipare su quali fronti. Quello che però possiamo confermare sin d’ora è che le trattative in corso, qualora vadano a buon fine, ci consentirebbero di ampliare l’operatività anche lungo tutto lo Stivale”. Piazza dell’Eccellenza Eventi Lunedì 30 novembre 2015 LAVAPIÙ MIELE / Con 550 punti vendita e formule esclusive, è leader italiano del settore misura, dalla direzione dei lavori al supporto aziendale per promuovere l’azienda online e sul territorio, tutto è compreso nel prezzo iniziale, studiato a dovere per permettere di partire da subito con il piede giusto. Per aprire una self service non servono esperienza, nella crescita per assicurare efficacia nella gestione e il raggiungimento di un’ottima redditività. Né manca l’affiancamento costante da parte dell’azienda con assistenza sul territorio italiano per intero”. Aprire una lavanderia selfservice Lavapiù Miele signi- ne e di qualità dell’ambiente. Un progetto che prende il via subito, contattando l’azienda e confermando il proprio interesse per l’apertura di una lavanderia self service di alta qualità. Il resto appunto verrà da sé, grazie al supporto degli esperti nella scelta del locale, mente il luogo e la città in cui avviarla. Diverse le tipologie di impianti fruibili, oltretutto con possibilità utilizzare le prestazioni dell’azienda in una soluzione “chiavi in mano” o di poterne affidare la realizzazione a propri artigiani di fiducia. Competitivi al massimo sono gli impianti in classe B, soluzione con materiali di ottima qualità, ma che delegano al gestore qualche operazione, poiché privi di alcuni automatismi propri di quelli in classe A e A+. Poi, gli impianti in classe A, con performance superiori e completamente automatizzati. Infine, gli impianti in classe A+ con gli stessi auto- conoscenze specifiche, studi particolari. “La formula messa a punto - spiega Michele Falchi, direttore del marketing - prevede fasi di formazione, consulenza e tutoraggio di professionisti del settore, sia al momento dell’apertura che fica entrare a far parte di un club esclusivo di lavanderie, legate da un vincolo di collaborazione con Lavapiù Miele, in grado di soddisfare al massimo le esigenze degli utilizzatori in termini di qualità di lavaggio e asciugatura, di igie- dell’arredamento migliore, dell’installazione dei prodotti, della comunicazione con il pubblico, oltre che potendo contare sulla consulenza di un professionista Lavapiù Miele in ogni momento, scegliendo insieme a lui pure eventual- matismi della classe A e il vantaggio di ridurre al minimo il consumo energetico del negozio, grazie a illuminazione a led e sfruttando l’aria prodotta dagli essiccatoi per produrre l’acqua calda. Insomma, Lavapiù Miele significa efficienza Self service: un business di successo Investimenti contenuti, costi d’avvio bassi e la sicurezza di appartenere a un “club” A prire una lavanderia self service. A fronte di un investimento contenuto, con costo di avvio relativamente basso, è un’impresa che può rendere bene. In Italia, questa possibilità si associa senza dubbio a Lavapiù Miele, leader italiano nel settore, con un ampio ventaglio di scelta tra lavanderie self service di diversa grandezza. Con più di 550 punti vendita nello Stivale, dal 2006 a oggi è una realtà che continua a mettere in moto il business, una formula vincente che vede crescere il numero di imprenditori intenzionati a cimentarsi come tali. Formazione e tutoraggio, supporto del team, strumenti di marketing adeguati per fare dell’operazione un successo sono alla base di una politica aziendale orientata ai risultati. Dare il via alla propria attività è assolutamente facile, bastano pochi passi. Intanto, la parte più importante, l’investimento economico per una self service Lavapiù conta sulla formula System 4Club: dalla ristrutturazione dei locali alla formazione periodica su Fare impresa a Nordest MARCON / Quasi mezzo secolo di storia, sempre al passo con i tempi massima e prestazioni, con un team qualificato e tutor a completa disposizione del futuro imprenditore. Ad esempio per valutare le caratteristiche strutturali del locale individuato e progettare spazi a prova di funzionalità dei macchinari e atmosfera, nonché per un’accurata progettazione grafica in 3D come anteprima reale del progetto. Nella vera e propria fase esecutiva non manca il responsabile di cantiere, per seguire ogni dettaglio, mentre il programma Lavapiù Academy con corsi di formazione modulari e training professionale è mirato all’apprendimento. Il quadro operativo è completato dal manuale operativo, guida per le informazioni tecniche e le indicazioni, e dal master Lavapiù, sostanziale per orientare nelle scelte e nelle decisioni più importanti, finalizzato al massimo dei risultati. “Quella adottata è una politica che consente all’investitore di svolgere peraltro altre attività o anche di aprire e gestire più lavanderie in contemporanea. Non è un caso se il 15% degli investitori Lavapiù, entro 2 anni dalla prima apertura, ha sviluppato la propria attività avviando almeno un’altra lavanderia, anche perché non è richiesto l’impiego di personale e dunque non servono dipendenti”, conclude Falchi. Ciò che invece serve è la giusta motivazione e la voglia di mettersi in gioco. ECLISSE / 2.000 rivenditori in Italia e una rete di distributori mondiale Il trasporto alimentare si espande La tecnica si coniuga al design Quello della birra sfusa in Italia è un mercato in crescita E a Syntesis si affianca oggi l'innovativo sistema Shodó Q E uasi mezzo secolo di storia, riferimento nel trasporto alimentare e negli ultimi anni in particolare in quello della birra. Con questi requisiti di knowhow, professionalità e valore raggiunto, Marcon G. & C., azienda del settore autotrasporti, si identifica come partner ideale per il trasporto di liquidi alimentari, con 16 mezzi su strada pronti a partire per ogni destinazione. Nata con Gino Marcon e Renato Tardivo, oggi vede alla guida Paolo Marcon che da vent’anni punta su internazionalizzazione e diversificazione dei trasporti. “Per potersi affermare su mercati globali è fondamentale essere al passo con i tempi - commenta Marcon - È la filosofia che ci caratterizza da quando l’azienda è stata fondata, migliorando di anno in anno i servizi al cliente. Lo stesso vale per il nostro personale, aggiornato di continuo sulle normative in vigore, perché quando si parla di comparto alimentare si devono fare i conti con un settore specifico, molto complesso”. Il trasporto alimentare rappresenta per Marcon G. & C. il core business per eccellenza, ora allargato al trasporto della birra. “Il mercato italiano è in forte crescita - spiega Marcon - Da dieci anni ormai trasportiamo birra sfusa in cisterne e impieghiamo i nostri mezzi più moderni provvisti di cisterne isotermiche e isobariche, che mantengono il prodotto fino a una pressione di 2,5 bar a temperatura costante”. Altra specifica è il trasporto di vini frizzanti e spumanti, di merci alimentari La sede dell'azienda sfuse in cisterna o confezionate in regime Adr, nonché di merci pallettizzate. Marcon opera in tutta Italia, da nord a sud, isole comprese, e da più di vent’anni ha conseguito la licenza per il trasporto in Europa, con partenze settimanali per alcune destinazioni. Stessa attenzione va ai servizi: lavaggio interno della cisterna, sterilizzazione e certificazione Eftco, pressurizzazione, deposito merce, localizzazione satellitare, peraltro presentando certificazioni Haccp. 11 ra il 1989 quando Luigi De Faveri avviò un piccolo laboratorio artigiano di carpenteria, cresciuto nel tempo grazie alla passione e all’affiatamento di persone profondamente coinvolte in un progetto comune. Attualmente Eclisse è presente in Italia attraverso una rete che conta oltre 2.000 rivenditori. I sistemi vengono inoltre commercializzati in Europa e nei principali Paesi extraeuropei tramite distributori e clienti direzionali. In Francia, Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Spagna, Slovacchia, Brasile, Germania, Romania, Eclisse opera attraverso consociate. Tutti gli stabilimenti produttivi sono localizzati in Italia, presso la sede centrale di Pieve di Soligo, in provincia di Treviso. Un made in Italy che è diventato sinonimo di alta qualità, tecnica ed estetica in tutto il mondo. “Attraverso una dedizione costante alla ricerca e allo sviluppo - dichiara Daniela De Faveri, general manager di Eclisse - negli anni abbiamo raggiunto standard qualitativi eccellenti. L’innovazione è da sempre il filo conduttore e Shodõ è il primo sistema per porte battenti filomuro e porte a scomparsa che permette di integrare a filomuro stipiti, cornici coprifilo e battiscopa il fattore strategico che ci ha permesso di perfezionare la nostra idea di controtelaio. Crediamo che rendere le cose facili a posatori e utilizzatori significhi assicurare performance più elevate nel tempo”. Dal 2013 l’esperienza maturata con il passare del tempo e il know-how consolidato dell’azienda hanno portato anche alla produzione di telai per porte battente filomuro. “Tutta la nostra filosofia del design è espressa nei nuovi controtelai che sintetizzano tecnica e de- sign, come il Syntesis Luce, un sistema scorrevole minimale, e Hi-Tech, senza finiture esterne e predisposto per l’inserimento di cablaggi elettrici. E non è tutto - dice Daniela De Faveri - Quest’anno, oltre a Syntesis Collection, linea dedicata alle aperture scorrevoli o a battente senza finiture esterne, abbiamo aggiunto Shodō, il primo sistema che permette di integrare con un unico profilo filomuro battiscopa, stipiti e cornici coprifilo per porte scorrevoli e battenti”. 12 Fare impresa a Nordest Servizi alle Imprese SOFTWAREUNO / La sede di Borgoricco (Pd) conta circa 40 dipendenti con un’età media di 35 anni Il socio-sanitario cresce nella nuvola La software house assiste le aziende di servizi alla persona con soluzioni web e mobile Le soluzioni di Softwareuno permettono la gestione a 360 gradi della struttura socio-sanitaria A nche sotto la spinta delle Regioni che premono per la digitalizzazione delle strutture, il settore socio-sanitario deve adeguare il livello di informatizzazione a un universo in continuo cambiamento. Dai primi gestionali al Web fino alle app, Softwareuno, società di Borgoricco in provincia di Padova ha accompagnato molti suoi clienti in questo percorso che oggi propone il passaggio al cloud. Fondata all’inizio degli anni Novanta, Softwareuno è specializzata nella realizzazione di soluzioni software per le aziende di servizi alla persona. Case di riposo, strutture per disabili, centri diurni e di riabilitazione, hospice sono il terreno d’azione di questa software house che conta una quarantina di dipendenti con un’età media di 35 anni. Le soluzioni proposte dalla società veneta permettono la gestione a 360° gradi della struttura partendo dall’ana- Le soluzioni cloud permettono di ottenere un risparmio del 40% rispetto ai software con licenza grafica dell’ospite, per passare agli atti sanitari e amministrativi, la contabilità delle rette (il ciclo attivo della fatturazione), l’area gestionale, human resource e paghe per arrivare all’area più innovativa costituita dal fascicolo sanitario elettronico. In sintesi, area sanitaria, risorse umane e business intelligence sono interamente coperte dalle soluzioni modulari di Softwareuno (con le opportune verticalizzazioni per le par- ticolari esigenze) che, prima nel suo settore, ha introdotto nel 2006 l’applicazione Web consultabile da remoto con vari gradi di accesso a seconda dei profili, per arrivare poi nel 2010 a WiPai, la app per il mondo mobile che consente di gestire, consultare e consuntivare i dati in reparto e al “letto del paziente”. L’App non richiede agli operatori di descrivere ciò che fanno ma di selezionare da rapidi elenchi a scelta ciò che è successo. STUDIO MERLO LUCIANO & PARTNERS / La sede si trova a Farra di Soligo (Tv) Per le imprese, un sostegno concreto Consulenza a tutto tondo. Focus internazionalizzazione e passaggio generazionale U no studio commercialistico inteso come “braccio destro dell’impresa, a fianco dell’imprenditore che debutta sul mercato con una start-up e di quello, invece, che è impegnato nelle scelte progettuali di un’azienda già strutturata”. Così il commercialista Luciano Merlo ha voluto costruire il suo studio di Farra di Soligo (Tv), per un’attività che “mette a disposizione le conoscenze e le molteplici competenze tecniche in una visione d’impresa e del fare economia. Non ci interessa aprire una partita Iva che poi rischia di chiudere di lì a poco perché non si è supportato preventivamente l’imprenditore a valutare tutti gli aspetti delle sue scelte e le conseguenze”, specifica il commercialista. E aggiunge: “Affianchiamo all’entusiasmo dell’imprenditore la freddezza delle analisi logico-matematiche, per verificare se i numeri gli danno ragione”. Con questa filosofia di fondo lo Studio svolge attività di consulenza e assistenza societaria, contrattuale, tri- Luciano Merlo butaria, contenzioso tributario, operazioni societarie straordinarie, pianificazione e protezione patrimoniale, pianificazione societaria, fiscale internazionale, finanziaria e amministrativo-contabile. Una specifica area dello Studio, sottolinea il commercialista, “è dedicata alla consulenza del lavoro in tutte le sue forme: attraverso gli incarichi assunti dai professionisti della struttura, svolge attività di controllo sindacale, revisione contabile e revisione presso enti locali”. Oggi, prosegue il professionista, “la questio- ne della sicurezza sul lavoro è un capitolo fondamentale in un’azienda, posto le responsabilità che sono in capo all’imprenditore. È, dunque, un settore molto delicato, che necessità di particolare attenzione”. Per quanto riguarda invece più specificatamente il business, capitoli essenziali nell’economia post crisi sono quelli legati all’internazionalizzazione e a un proficuo rapporto con il mondo bancario. “Su quest’ultimo versante - spiega il commercialista - è importante far conoscere molto bene il mondo bancario all’imprenditore, affinché non lo tema o non lo consideri una sorta di bestia nera. In realtà il sistema creditizio è un partner importante, che può accompagnare l’impresa lungo tutto il suo percorso. Bisogna sapersi rapportare in modo adeguato”. Tra i fattori fondamentali per affrontare i mercati esteri c’è la capacità di sapersi costruire nel tempo una reputazione. “Questo aspetto è strategico, da esso non si può prescindere - evidenza il professionista -, soprattutto dopo il 2007, quando è cambiato il modo di far impresa. Non si può più aspettare che il telefono suoni, bisogna invece continuamente proporsi al mercato e agire efficacemente”. Il professionista mette così in riga una serie di temi cruciali per affrontare i quali anche la figura del commercialista è cambiata, evolvendosi. “Deve avere ormai un profilo europeo - dice -, capace innanzitutto di Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Informatizza tutti i processi socio-sanitari tradizionalmente gestiti su carta con una semplice applicazione touch, sicura perché grazie alla tecnologia Nfc permette l’accesso solo a chi è in possesso di un chip di riconoscimento personale. Con l’introduzione del fascicolo sanitario elettronico, inoltre, la società di Padova ha accentuato la sua veste consulenziale perché ha collaborato con i clienti nel disegnare una nuova organizzazione che si riflette nella scrittura del software. In Softwareuno, infatti, sono convinti che da tempo non sia più sufficiente parlare di sistemi informativi se non abbinati a processi e competenze che consentono di gestire i processi in modo efficace, avere informazioni puntuali per misurare le performance sotto il profilo economicofinanziario e della qualità dei servizi erogati, far circolare rapidamente informazioni profilate verso gli attori dei vari processi, équipe socio sanitaria e manager perché possano operare, decidere al meglio e definire gli obiettivi di direzione con l’individuazione degli indicatori di direzione. Tutto questo con un know how che permetta di muoversi con agilità fra le richieste sempre differenti delle Regioni e l’attenzione agli indicatori socio-santari utili per la valutazione. preparare l’imprenditore ad avere un approccio adeguato con le scelte e il mondo che vuole affrontare, e di conseguenza sostenerlo con tutte le competenze tecniche proprie della professione, non ultima quella fiscale”. Per altro, ambito d’elezione di Luciano Merlo, che si interessa particolarmente del contenzioso tributario e di recente ha anche ottenuto una sentenza favorevole, prima in Italia, in riferimento alla tassazione della rivalsa Inps del 4%. Aspetto non meno impegnativo, e tuttavia appassionante, del lavoro dello Studio Merlo Luciano è “l’accompagnamento al passaggio generazionale e la formazione alla delega”. Sono argomenti “estremamente delicati e complessi - ragiona -, ma in molti casi esiziali per la Sede dello Studio Merlo Luciano & Partners Informatica diffusa Partito quasi cinque anni fa il progetto cloud di Softwareuno sta entrando nella fase della commercializzazione. Protagoniste sono una serie di soluzioni che non rappresentano un semplice trasferimento dei software originali su server dislocati in qualche datacenter, ma una completa riscrittura dei programmi, che utilizzano la tecnologia Azure di Microsoft, per adattarsi al nuovo paradigma del mondo tecnologico. L’esternalizzazione dei servizi da parte delle strutture socio-sanitarie ha raggiunto anche i sistemi informativi che, grazie all’avvento della “nuvola” possono oggi incidere meno sul conto economico delle aziende. Oltre alla possibilità di testare nuovi moduli senza doverli acquistare, la formula pay per use (paghi per il suo utilizzo) consente di arrivare anche a risparmi del 40% rispetto alle soluzioni con licenza. Una possibilità che apre un nuovo mercato costituito dalle migliaia di piccole strutture, sotto i 60 posti letto, che oggi hanno convenienza a dotarsi di soluzioni informatiche allo stato dell’arte. vita e la continuità dell’azienda. Sia la delega che l’avviamento nell’impresa delle nuove generazioni sono percorsi non facili quanto necessari. Bisogna saper trasferire l’azienda”. Alle abituali resistenze che si possono incontrare, oggi si aggiunge alle volte quella dettata dal “notevole scarto formativo tra padri e figli. I primi con una capacità di visione quasi naturale e una lunga esperienza, i secondi già forniti in partenza di una conoscenza ad ampio spettro delle logiche di mercato e delle dinamiche internazionali”. In ogni situazione, comunque, lo Studio Merlo Luciano “entra con un’ottica personalizzata, per aiutare concretamente l’imprenditore giovane o maturo che sia”, conclude il commercialista. Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 13 NOI GROUP / Il gruppo riunisce tre cooperative di tipo B: Noi Nuovi Orizzonti Informatici, Pastificio Veneto e il calzaturificio Venethica. Opera dal 2000 Solidarietà radicata nel territorio, per le fasce deboli I risultati: oltre 200 persone occupate in vari settori, un fatturato di 5 milioni di euro Sede della coop Noi Nuovi Orizzonti Informatici N oi Group, ovvero la capacità di fare impresa di qualità come cooperativa sociale di tipo B, per l’inserimento lavorativo cioè di persone svantaggiate o con difficoltà, e di far nascere nuove attività produttive con le proprie forze in risposta ai bisogni dei territorio. È questa, in sintesi, la realtà racchiusa nel marchio Noi Group che accanto a “Noi Nuovi Orizzonti Informatici”, la cooperativa nata nel 2000, oggi annovera due start-up che stanno dando risultati significativi: il Pastificio Veneto avviato a Busta di Montebelluna (Tv) e particolarmente vocato alla produzione biologica e vegana; il calzaturificio Venethica, che ha ridato possibilità di occupazione a maestranze con importante know how orientandosi nella produzione di alta qualità e ambientalmente sostenibile. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare possibilità di occupazione a persone disabili, con patologie invalidanti, e a persone che per diversi motivi hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro”, spiega Fabio Panizzon, coordinatore di Noi Group e presidente delle tre cooperative che lo compongono. Una finalità perseguita puntando sulla capacità di “trovare filoni d’impresa competitivi, che sappiano cioè dare soluzioni e risposte a bisogni reali, e sull’alta qualità del servizio offerto”. Due dimensioni che in questi anni hanno trovato felice sintesi in una realtà cooperativa in costante crescita e che, con questa filosofia di fondo, ha saputo inventarsi nuove occasioni di business a partire dalle esigenze del contesto in cui opera. “Il pastificio è nato per dare la possibilità di occupazione in particolare a donne che diversamente non avrebbero avuto lavoro - esemplifica Panizzon - il calzaturificio per mantenere viva una lunga tradizione artigianale e non disperdere l’importante patrimonio di conoscenze presenti in molti lavoratori”. All’interno della coop Noi, inoltre, i servizi in ambito informatico e amministrativo si sono ampliati a comprendere iniziative anche nel settore culturale. “Abbiamo cominciato a proporre agli enti pubblici di darci in gestione l’intera biblioteca o museo di cui sono proprietari, per farli vivere con proposte culturali creative e stimolanti e attraverso le quali possiamo occupare giovani preparati”, aggiunge il presidente. Noi Group è una articolazione cooperativa, quindi, che è riuscita a dare opportunità di lavoro qualificato a un amplissimo spettro di persone, dai giovani agli over 50 espulsi dalla produzione in questi anni di crisi. La prima esperienza cooperativa è stata avviata nel 2000, a conclusione di un progetto fortemente voluto da persone affette da disabilità motoria, dalle loro associazioni di categoria, dalle Usl e da un gruppo di operatori. “È nata con un imprinting formativo che caratterizza da sempre le sue scelte, basate sulla solidarietà come valore fondamentale per rispondere a bisogni concreti, nel completo interesse della comunità”, precisa Panizzon. Oggi occupa 200 persone, di cui quasi 50 lavoratori svantaggiati, e ha un fatturato che arriva ai 5 milioni. L’assetto organizzativo si suddivide in diversi settori di impiego, le cui differenti professionalità sono specificatamente indirizzate. Noi Nuovi Orizzonti Informatici si occupa di front office e Fabio Panizzon, coordinatore Noi Group e presidente delle tre coop che lo costituiscono Calzaturificio Venethica: cammina e non calpesta, rispetta l’ambiente Venethica, la cooperativa onlus che ha debuttato quest’anno, ha come obiettivo “la valorizzazione della tradizione trevigiana nella lavorazione della calzatura sportiva, garantendo un altissimo standard qualitativo in tutte le fasi della lavorazione, a partire dalla scelta delle materie prime, e con l’ottica di produrre scarponi e scarpe ecogreen”, racconta il presidente, Fabio Panizzon. Con il motto “Cammina e non calpesta”, il calzaturificio ha rilevato una realtà esistente e in questi mesi ha già dato lavoro a 8 persone. Impiega materiali da riciclo per soluzioni altamente funzionali ed estetiche, con l’intento di arrivare a produrre la scarpa 100% compostabile. “Il mercato del Nord Europa già apprezza molto questa tipologia di prodotto, tanto che rappresenta circa il 25% degli acquisti - spiega Panizzon -. In Italia è una mentalità che comincia a farsi strada, in particolare nelle regioni del Nord, come dimostra il riscontro che stiamo avendo per le proposte della prossima stagione primavera-estate”. Tre le linee con cui Venethica ha debuttato. “Cima 12” è rappresentata dal classico scarpone di montagna, un prodotto tecnico di fascia medio alta ad alto comfort, con l’incollaggio della suola garantito a vita. In pratica, finché dura la tomaia, lo scarpone potrà sempre essere ripristinato. “Venethica”, invece, è la linea per le sneakers colorate e con ottima calzabilità, pensate per la città come per il passeggio e realizzate utilizzando parecchia materia prima seconda, proveniente cioè da riciclo. La suola è completamente biodegradabile. Originali negli abbinamenti di tessuti e colori, si rivolgono a una fascia medio-alta. “Ethica” è la linea che mantiene come tratto caratterizzante l’impronta ecogreen (“per ora sono scarpe riciclabili al 50%”, dice Panizzon) proponendo sneakers e scarpe sportive a prezzi più economici. Qualità e tipicità al Pastificio Veneto Si può ancora fare impresa? Il Pastificio Veneto e il calzaturificio Venethica sono la risposta concreta che ha dato in Veneto la realtà cooperativa Noi Group. Si tratta di due aziende start-up che in questi mesi hanno definitivamente affrontato il mercato - puntando sin da subito a raggiungere anche l’estero - con le loro produzioni originali e di qualità. “I primi risultati - commenta Fabio Panizzon, che presiede entrambe le realtà - ci stanno dando soddisfazione e confermano la validità delle scelte fatte”. Il Pastificio Veneto, che attualmente impiega 5 addetti e 2 tirocinanti, ha puntato a lavorare con prodotti Igp, Dop e biologici, e a soddisfare la nicchia di mercato rappresentata dai vegani. Lo stabilimento è stato ricavato dalla vecchia scuola di Busta a Montebelluna (Tv). Due le tipologie di prodotto: fresco con shelf life di 28-30 giorni; surgelato con shelf life di 8-10 mesi. In questa fase iniziale il Pastificio Veneto è entrato sul mercato con due linee di prodotto: pasta trafilata (bigoli veneti, tagliatelle e pappardelle e lasagna) e pasta farcita, con ravioli quadrati, tondi, mezzaluna e tortellini presentati con diverse tipologie di prodotto, sempre privilegiando le materie prime provenienti dal territorio. Le grammature proposte vanno dai 250 grammi al chilo e mezzo, al fine di rispondere sia alle esigenze del settore horeca che a quello della ristorazione collettiva. Il Pastificio Veneto ha già all’attivo diverse certificazioni (Bio, Iso, Brc e Ifs) ed è organizzato con gestionali tali da mantenere costantemente sotto controllo le procedure di tracciabilità e rintracciabilità del prodotto finito. back office, di call center, di operazioni di programmazione e web mastering, ma anche di gestione documentale, progettazione e disegno Cad, e da un paio di anni di gestione di musei, biblioteche e teatri. C’è, infine, un settore interamente dedicato ai progetti di inclusione sociale e lavorativa. Il front office, spiega Panizzon, “per noi deve fondarsi sul rispetto di tre criteri prioritari: accoglienza, informazione e supporto”. Il servizio di back office comprende tutto il complesso di attività che riguardano il monitoraggio continuo, il trattamento, il mantenimento e la gestione dell’informazione e dei dati. Molto importante è l’attività della gestione documentale delle imprese e anche la gestione dei call center e dei contact center. La cooperativa Noi è riuscita ad avere come clienti aziende e istituzioni molto grandi e blasonate, grazie all’efficienza e alla qualità del lavoro che è in grado di garantire. “Si tratta di realtà in cui l’errore non è permesso”, sottolinea Panizzon, evidenziando di conseguenza così il livello raggiunto da Noi che, anche negli anni della crisi, è riuscita a crescere a ritmi del 10 per cento. 14 Fare impresa a Nordest Servizi ad alto valore aggiunto IPMAX / Nata da competenze Tlc e It, disegna soluzioni basate sulla connessione di persone, sistemi, cose Soluzioni tecnologiche per tutte le città Per una gestione ottimizzata ed efficace della viabilità e dell’illuminazione C ome essere certi che in un’area a traffico limitato entrino solo i veicoli che hanno il permesso per farlo? E come controllare che in aree isolate di notte non vi siano movimenti sospetti? E come verificare, anche a distanza, che le auto circolanti siano tutte in regola con il pagamento dell’assicurazione? Per le amministrazioni comunali e gli organi di Polizia municipale questi sono interrogativi quotidiani al fine di garantire sicurezza ai cittadini pur con personale spesso limitato. Un supporto strategico giunge dalla tecnologia e da soluzioni all’avanguardia che sanno coniugare competenze nell’ambito dell’Ict e della connettività. È il caso della piattaforma Targaview, compatibile con le principali telecamere di lettura targhe presenti sul mercato, ideata e sviluppata da Ipmax, azienda nata nel 2011 come filiazione di due realtà strutturate e assai floride: la società di network engineering Iway - attiva dal 2000 con 60 ingegneri - e 3TS, che a sua volta impegna 25 ingegneri nella pianificazione e implementazione di reti mobili e ponti radio. Il know-how ereditato da queste due realtà fa sì che Ipmax abbia nel proprio dna la progettazione, lo sviluppo e la manutenzione di architetture di reti e che, integrando la conoscenza approfondita di questo settore con competenze nel campo dell’It e della consulenza strategica, sia in grado di sviluppare servizi ad alto valore aggiunto in quel contesto di frontiera che viene oggi genericamente definito l’Internet of Everything, basato appunto sulla stretta connessione di persone, sistemi, dati e cose. Alcune delle soluzioni innovative di Ipmax si collocano su fronti particolarmente sensibili per le amministrazioni pubbliche: da quello della sicurezza, con soluzioni come Targaview, a quello della gestione del risparmio energetico, tramite l’applicazione all’illuminazione pubblica del sistema avanzato di telegestione wireless dei punti luce AllioT Light. “Si tratta di servizi diversi che però possono essere va- lutati insieme e implementati in modo ottimizzato nel momento in cui un’amministrazione abbia necessità di mettere a punto - o semplicemente razionalizzare - la propria infrastruttura telematica” specifica l’ingegner Davide Botto, amministratore delegato di Ipmax. Targaview abilita un efficace controllo delle vetture, tramite il rilevamento delle targhe, sia da postazioni fisse che mobili. “L’applicazione spiega Botto - consente lo storage, l’analisi e il monitoraggio di una serie di informazioni quali il riconoscimento della targa con lettura ottica e successivo Ocr evoluto, la data e Eventi Lunedì 30 novembre 2015 l’ora del passaggio, la presenza del veicolo all’interno dei database dei veicoli rubati, smarriti, non assicurati o non sottoposti a revisione”. Le informazioni rilevate possono generare alert in tempo reale e report analitici storicizzati accessibili da qualunque dispositivo, permettendo agli addetti alla sicurezza di organizzare al meglio i diversi tipi di sorveglianza e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse. La fruizione delle informazioni è garantita da un’interfaccia utente semplice e immediata, con sicuro e continuo accesso alla piattaforma in cloud attraverso un flusso di dati criptato. Altrettanto perfor- Schermata della piattaforma Targaview di Ipmax mante, anche se in altro ambito, è il sistema AllioT Light che, in sintesi, trasforma il tradizionale palo della luce in un elemento connesso e intelligente, pronto anche a ospitare hot spot per la copertura wi-fi, telecamere per la videosorveglianza, sensori di monitoraggio della qualità dell’aria. Al fine di offrire il massimo ritorno dell’investimento, Ipmax ha realizzato partnership con importanti produttori e installatori di lampade a led, fornendo loro la scheda in grado di garantirne il controllo remoto e la gestione intelligente. “Basata su un’architettura aperta e flessibile, AllioT Light si adegua facilmente a qualunque apparecchio illuminante e integra facilmente eventuali altri elementi destinati a rilevare dati di contesto come temperatura, luminosità, occupazione, utilizzandoli per definire un’automazione sempre più sofisticata”, precisa Botto. Anche AllioT Light include una piattaforma cloud che consente un facile e ubiquo accesso a funzionalità operative e reportistica. Controllo intelligente e interazione a distanza in tempo reale sono dunque le chiavi che Ipmax offre alle amministrazioni pubbliche per supportarle in una sempre più efficace organizzazione del territorio, studiando modalità di offerta e costi adeguati anche ai comuni più piccoli. HOLO3D / Da start up, all’interno dell’Area Science Park di Trieste, ai mercati internazionali, il know-how dell’azienda è riconosciuto dall’associazione Ihma Ologrammi per la sicurezza Il business è destinato a crescere anche in Italia ma è per poche realtà specializzate L e etichette sono la carta di identità di un prodotto, ma chi assicura che quelle che leggiamo siano davvero quelle originali e non contraffatte. E quando si hanno in mano documenti di un certo rilievo, dagli assegni a ai passaporti, dai documenti doganali alle carte d’identità o carte di credito, come prevenire la contraffazione e agire per la difesa del marchio? Sono quesiti cui può dare risposta l’ologramma, ovvero la registrazione tridimensionale di un elaborato grafico facilmente individuabile, ma non riproducibile con scanner e fotocopiatrici che può contenere un numero notevole di informazioni - leggibili attraverso una molteplicità di strumenti, alcuni semplici altri complessi, compresi gli smartphone - tale da consentire e garantire l’originalità del prodotto. L’ologramma, inoltre, per le sue caratteristiche è un elemento che può essere facilmente integrato con altre tecnologie. La combinazione di più tecniche di sicurezza permette di rag- giungere livelli di protezione adeguati a qualsiasi necessità. L’ologramma è particolarmente indicato per il track and trace nella catena distributiva. Holo3D è l’azienda entrata quest’anno con decisione sul mercato internazionale di questo settore dopo essere nata come start up diversi anni fa in Area Science Park a Trieste e aver dedicato molti anni allo studio e alla ricerca su ologrammi, con- traffazione e combinazioni tecnologiche per garantire la migliore sicurezza possibile. Ora ha deciso di mettere a profitto queste competenze con una produzione qualificata nella nuova sede di Padova. A guidarla c’è il presidente e amministratore Luigi Baldan, convinto che l’impiego di ologrammi è destinato a crescere anche in Italia, dopo che nel resto del mondo il loro utilizzo è piuttosto diffuso. Anche in Africa, dove Holo 3D ha già avviato importanti canali di business, oltreché in tutta Europa. “Vogliamo concentrarci soprattutto sulle richieste particolari, speciali, sulle soluzioni fuori standard - sottolinea - poiché insieme alla tecnologia abbiamo un vasto e approfondito knowhow, aspetto fondamentale in questa particolare tipologia di produzione. Gli impianti tecnologici che pure servono, infatti, non sono sufficienti”. La complessità della prima copia, ovvero dall’“originazione” alla matrice per la stampa, è tale che in Italia le aziende in grado realizzarle si contano in una mano. “Ciò non significa che l’ologramma sia una soluzione costosa - precisa Baldan In realtà, dopo l’investimento per l’originazione, costa poco più di una etichetta normale, ma garantisce un alto grado di sicurezza”. Aderente all’Ihma, l’Associazione internazionale dei produttori di ologrammi che è governata da severe regole etiche, Holo3D caratterizza le sue soluzioni con un importante connubio di tecnologie, Spazi dello stabilimento Holo 3D a Padova. La produzione di ologrammi richiede ambienti particolari e protetti al fine di concentrare in un ologramma quante più informazioni possibili e di alzare il livello di sicurezza che esso può garantire. “Lavori speciali e utilizzo di più tecnologie sono le nostre prime prerogative”, continua l’imprenditore che tra gli esempi possibili di lavori ricorda un progetto per un Paese asiatico riguardante le targhe per le autovetture. “Poiché le targhe si possono togliere facilmente dalle auto e non esiste un registro nazionale per i controlli, come il nostro Pra - spiega - si è ideato un ologramma da applicare all’interno del parabrezza con il numero di targa incorporato. Quando qualcuno prova a toglierlo inoltre, si autodistrugge, così non può essere spostato da un’auto all’altra”. Per affrontare realizzazioni ad alto valore aggiunto, Holo 3D ha fatto rete con altre aziende altamente specializzate del territorio. “Due o tre piccole aziende che condividono le loro tecnologie e know-how possono offrire soluzioni che una grande azienda non riesce a fare”, conclude Baldan. L’azienda ha costruito e mantiene rapporti con importanti realtà di ricerca e di trasferimento tecnologico, da Area Science Park di Trieste a Veneto Nanotech e fino all’Università di Catalogna. Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 15 LCI / Vincente è una strategia articolata in partnership di alto livello e continua ricerca di nuovi mercati, tra cui Indonesia, Thailandia, Vietnam, Corea e Cina Si estendono i confini del riciclo Sono circa 2 milioni le tonnellate portate a recupero in 8 anni di attività. Il modello RafCycle applicato alla cantina Bortolomiol irca 2 milioni di tonnellate di carta portata a recupero, dal 2007 a oggi: carta che altrimenti sarebbe finita in discarica, con conseguente grave danno all’ambiente. E un fatturato che oggi si aggira sui 42 milioni. Due numeri che sintetizzano l’attività di Lci, leader nella fornitura di carta e cartone da macero, con quartier generale a Treviso ma centri di raccolta in tutta Italia: un’azienda che ha fatto della flessibilità, della ricerca continua e della capacità di anticipare le esigenze dei nuovi mercati i propri must vincenti. “La capillarità della nostra raccolta del macero - spiega il general manager Marco Silvestri - ha raggiunto livelli molto alti: arriva a raccogliere materiale da Catania sino a Bolzano, senza rilevanti problemi logistici. Poi lo destiniamo ad aziende che lo riciclano. Dal 2012 abbiamo cominciato a esportare il materiale in eccesso anche verso l’Asia: a ottobre di quest’anno parliamo di 100.000 tonnellate di carta spedite in Indonesia, Thailandia, Vietnam, Korea e Cina”. L’esperienza di Lci si è sempre sposata con la volontà di fare qualcosa di utile e concreto per l’ambiente. Per questo nel 2011 l’azienda, insieme con la casa madre Upm, ha iniziato il recupero dei supporti di etichette autoadesive tramite il progetto “RafCycle”, diventato oggi uno dei modelli di riferimento nel settore. Il progetto offre la possibilità di recuperare e dare nuova vita agli scarti della filiera dell’ autoadesivo, con particolare attenzione al recupero di supporti di etichette che oggi vengono prodotti principalmente in tre tipologie. “La prima - spiega Silvestri - è il supporto in carta siliconata che fino a poco fa non era possibile riciclare e veniva destinato in discarica. Attraverso un’accurata lavorazione e la tecnologia delle cartiere Upm è oggi possibile rimuovere lo strato di silicone e valorizzare la fibra per produrre nuova carta Upm per riviste e quotidiani. La seconda è il supporto in polipropilene, che viene riciclato da Upm per la realizzazione di soluzioni per rivestimento alternative al legno tropicale, prodotte da Upm Profi. La terza è il supporto in poliestere (Pet) apprezzato per lo spessore ridotto e per l’elevata resistenza meccanica e preferito, quindi, quando ci sono alte cadenze produttive, come ad esempio nel mondo del vino e delle bevande. Fino ad oggi questo materiale di scarto era di difficile valoriz- Etichette virtuose con RafCycle La mission del progetto “RafCycle” è il recupero di materiale di scarto che le cantine vinicole o altri consumatori di etichette autoadesive producono e che di solito convergono in discarica. Tramite il progetto “RafCycle” e grazie al supporto delle aziende partner, Lci stima di recuperare nei prossimi 5 anni circa 10.000/12.000 tonnellate all’anno di materiale glassine, circa 1.000 tonnellate/anno di polipropilene e 30.000/40.000 tonnellate/anno di Pet. Di fatto, l’azienda con base a Treviso è il primo recuperatore e riutilizzatore di questi tipi di materiale e, nei prossimi anni, sarà sua cura diventare leader indiscusso per la raccolta di questi tipi di materiale dando la certezza del recupero e del risparmio in termini di CO2, nonché di un risparmio anche economico per chi partecipa al programma “RafCycle”. zazione e riutilizzo. La novità di quest’anno è che grazie alla collaborazione con un altro partner leader di settore, Brevetti Waf, il supporto viene recuperato e riproposto alle cantine stesse sotto forma di nuovo prodotto. I supporti in Pet, che difatto sono dei rifiuti, vengono oggi recuperati da Lci, dopo alcuni pas- saggi vengono trasformati da Brevetti Waf in innovativi secchielli per il ghiaccio dal Dna 100% sostenibile. Un prodotto innovativo di grande fascino, ma soprattutto uno strumento di comunicazione per le cantine partner di RafCycle. Si tratta di un esempio di economia circolare che non ha uguali ad oggi Lo staff di Lci Marco Silvestri, general manager di Lci nel settore. Il programma RafCycle viene offerto a tutti i settori industriali, ma è nel mondo del vino che ha ricevuto i maggiori consensi. Ad oggi sono oltre 25 le cantine ad aver aderito al programma, ma anche nel mondo food l’interesse è crescente. Inoltre, le aziende che aderiscono al programma ricevono la qualifica di “RafCycle partner” e la possibilità di utilizzare il marchio per la propria comunicazione. Questo anno ricco di soddisfazioni è stato recentemente celebrato con una cena evento presso Villa Foscarini Rossi, a Venezia, alla quale hanno partecipato le aziende partner di Lci specializzate nel recupero delle carte da macero, alcuni dei più prestigiosi marchi del settore viti- Una case history a impatto responsabile Bortolomiol è una cantina impegnata nella crescita sostenibile di tutta la filiera. Con RafCycle ha aumentato efficacia ed efficienza delle strategie L a cantina Bortolomiol è impegnata in un piano che mira alla crescita sostenibile con un approccio a 360 gradi lungo tutta la filiera produttiva. Molti degli obiettivi sono già stati raggiunti: la riduzione dei consumi in primis, attraverso l’installazione di pannelli solari sulle coperture della cantina, che permettono il risparmio del 17% del con- sumo annuo di energia, evitando l’emissione in atmosfera di migliaia di chilogrammi di CO2. L’azienda sta lavorando inoltre per abbassare lo spreco di acqua nelle lavorazioni, vinicolo italiano e importanti marchi del settore enologico come Guala Closures, Sacmi Labelling e Brevetti Waf. La cena è stata l’occasione per Lci per ringraziare i propri fornitori e, di concerto con Upm Raflatac, per presentare il secchiello del ghiaccio in Pet, nonché per conferire i certificati di “RafCycle Ph Giovanni Iavarone C partner”. Come ogni anno è stata l’occasione fare il punto della situazione sul programma e condividere con tutti i presenti i risultati ottenuti. “Sebbene sia aperto a tutti i settori industriali - afferma Flavio Aragozzini, direttore vendite di Upm Raflatac - è proprio nel mondo del vino che RafCycle ha riscontrato il maggiore interesse. I numeri che emergono dal programma di recupero e riciclo delle glassine di scarto sono per noi fonte di immensa soddisfazione. I volumi di glassine raccolti nei primi 2 trimestri del 2015 hanno superato le 1.000 tonnellate, con una proiezione di triplicare i volumi raccolti nel 2014. Grazie a RafCycle, le aziende aderenti hanno contribuito a ridurre l’immissione in atmosfera di 1.5 milioni kg di CO2. Oltre ai numeri, teniamo a sottolineare la capacità di RafCycle a unire gli interessi della filiera del vino e di stimolare nuovi progetti su queste tematiche”. Giovanni Selvestrel di Bortolomiol ritira il certificato RafCycle nonché per ridurre la produzione di acque reflue, grazie a due depuratori di tipo biologico. Gli sforzi verso la sostenibilità non sono attuati solo all’interno della cantina: l’approccio è infatti esteso anche ai viticoltori attraverso il progetto pilota “Green Mark Bortolomiol”, protocollo di agricoltura interno con rigide regole di agricol- tura sostenibile. In aggiunta, l’azienda ha attivato un progetto di gestione biologica nei vigneti di famiglia. L’approvvigionamento dei packaging è stato riorganizzato per aumentarne l’efficienza e l’impatto responsabile. Un aiuto importante è dato da “RafCycle” per il riciclo dei supporti siliconati delle etichette adesive, che non contribuisce solamente a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti, ma è anche un efficace strumento di comunicazione. Anche i dipendenti giocano un ruolo di primaria importanza per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. È nell’interesse dell’azienda infatti far sì che tutte le persone siano in buona salute e motivate. Perseguendo questi obiettivi, Bortolomiol si augura di estenderne i benefici anche a tutti coloro che apprezzano e godono ogni sorso del Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore proveniente dalle proprie cantine. 16 Fare impresa a Nordest Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 INN MED / Dal 2005 è specializzata nella consulenza e assistenza alle imprese, con servizi relativi alla salute, la sicurezza e la tutela dell’ambiente All’insegna dell’innovazione continua La società affianca i clienti nello sviluppo di un sistema di gestione, poi certificato da terzi Alessandro Berton, responsabile tecnico, socio e amministratore di Inn Med durante un corso di formazione E siste un modo diverso di fare impresa in Italia, un modo che si basa sull’innovare costantemente il lavoro per stupire il cliente, con professionalità, serietà, trasparenza, precisione e lealtà. Così si muove la padovana Inn Med, società che dal 2005 è specializzata nella consulenza e assistenza alle imprese con servizi relativi alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela dell’ambiente, ai sistemi di gestione aziendale e alla formazione delle risorse umane. Un plus, quello di innovare, che, unito alla capacità di anticipare le necessità del mercato, ha permesso e permette a Inn Med di stabilire un rapporto stretto e di completa fiducia con il cliente, “un valore aggiunto che ci viene costantemente riconosciuto”, afferma Alessandro Berton, responsabile tecnico, socio e amministratore della società. Inn Med offre consulenza e assistenza, anche grazie alle importanti partnership realizzate con enti, istituzioni e organizzazioni del mondo del lavoro, su tutte le pratiche legislative e tecniche necessarie perché le aziende adempiano alle normative vigenti, “che devono obbligatoriamente essere rispettate, a prescindere dalle certificazioni”, puntualizza Alessandro Berton. Il vero campo di specializzazione della società è affiancare i clienti nello sviluppo di un sistema di gestione “che può poi essere certificato da un ente terzo accreditato”, sostiene l’amministratore. “Il nostro interven- to viene progettato partendo dalle specifiche richieste del cliente e dall’analisi dell’azienda e dei processi in essa attuati, per poi implementare azioni mirate sulla base dei vari schemi indicati dagli standard internazionali per la gestione della qualità, sia di prodotto che di servizio, della sicurezza, dell’ambiente o dell’energia, per citare i più noti”. Si tratta quindi dello studio e dell’introduzione di strumenti, che spaziano dai più semplici fogli di lavoro alle più complesse procedure integrate nel sistema informatico e gestionale dell’azienda, volti alla realizzazione di uno o più sistemi. Sì, perché sebbene sovente si parli di sistema singolo, la filosofia di Inn Med si basa su una visione completa e integrata: “Un solo sistema di gestione da declinare nelle varie aree di interesse”. Nell’ottica della complementarietà, la società offre servizi quali la formazione aziendale, la marcatura Ce, la diagnosi energetica e i servizi di security per la tutela delle risorse materiali, immateriali, organizzative e umane delle aziende. I settori industriale, manifatturiero, edile e metalmeccanico rappresentano i principali ambiti di intervento di Inn Med, ai quali negli ultimi anni si è affiancata una profonda esperienza nei settori bancario, fashion e retail grazie anche a importanti progetti sviluppati per noti marchi internazionali. “La consulenza che offriamo - spiega Alessandro Berton - è trasversale: per comprenderla immaginiamo una piramide alla cui base stanno gli obblighi legislativi, nella parte centrale i sistemi di gestione e al vertice il modello organizzativo aziendale. Inn En Iso 14001, il primo riferito alla gestione di interventi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e il secondo al controllo dell’impatto ambientale delle attività aziendali, rivestono un ruolo di importanza primaria nello sviluppo di un sistema aziendale efficace indirizzato al rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 231/2001, norma che disciplina la responsabilità amministrativa delle società e degli enti. “Su queste due norme - conclude Alessandro Berton - Inn Med può offrire una consulenza dettagliata, anche grazie all’esperienza svi- Villa Giusti, sede di Inn Med a Padova Med con diversi profili tecnico-ingegneristici copre in modo completo e strutturato i tre livelli della piramide, tutelando l’azienda e quindi l’imprenditore”. In particolare, i sistemi di gestione sviluppati secondo le norme Ohsas 18001 e Uni luppata sin da prima del 2007, anno in cui i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono stati previsti dal decreto legislativo 231/2001”. IT REVIEW / La società opera da 15 anni nel settore della business intelligence Onorare sempre le promesse ai clienti Questo il concetto di integrità dell’azienda, il cui team è disposto anche agli spostamenti F allire non è un’opzione. Sembrerebbe pretenziosa come affermazione, ma se sono i fatti a confermarla e se, soprattutto, è il motivo per cui un’azienda cresce costantemente negli anni e acquista clienti, italiani ed esteri, tramite il passaparola, allora non è pretenziosa. Semplicemente corrisponde alla realtà. E anzi, sono integrità e comunicazione a rappresentare i due pilastri portanti di It Review, società che da 15 anni opera nel settore della business intelligence, realizzando modelli personalizzati e algoritmi originali in diversi settori. “Integrità - spiega il socio Andrea De Rossi - intesa come impegno a onorare le promesse che facciamo ai nostri clienti e a fare le cose come le sappiamo fare, senza cedere a facili scorciatoie o compromessi. Comunicazione intesa invece come possibilità di stabilire una relazione schietta con il cliente e con i nostri collaboratori interni, con un impegno a chiarire immediatamente qualunque incomprensione o dubbio, a non fare assunzioni, a lasciare andare pregiudizi, a tenere uno spazio di confronto pulito dove tutti si sentano liberi di esprimere quello che provano. Potenziare la comunicazione in tutti i sensi - prosegue Andrea De Rossi - è l’unico modo per non fallire nei progetti che si realizzano. Per questo il nostro metodo si fonda sulla disponibilità allo spostamento: lavoriamo on site per rispettare l’operatività del cliente, ma anche per realizzare un unico team. Questo è stato un aspetto che ci ha permesso - specifica - di essere premiati nel 2014 a Orlando per il customer delivery su un progetto internazionale di business intelligence, lavorando su tre continenti”. Ma cosa fa, in concreto, It Review? Offre la propria esperienza e competenza, grazie a un team di specialisti, data scientist e business analyist capaci di affiancare il cliente nell’analisi dei dati ma anche a livello di business, in materia di consulenza nell’analisi aziendale, nella raccolta dati e nell’elaborazione dei risultati ottenuti per migliorare i processi decisionali, attraverso diversi metodi che consentono di semplificare ciò che sembra molto complesso. Sviluppa quindi modelli e algoritmi originali che permettono al management aziendale di prendere decisioni più veloci e coscienti. E lo fa attraverso la data visualization, un metodo comunicativo che permette di dare informazioni veicolate dalla grafica e quindi soggette a un’interpretazione più chiara, attraverso il process mining, modalità di analisi con cui è possibile rappresentare efficacemente i punti deboli e le criticità dei singoli elementi di un processo aziendale prima in modo visivo e poi statistico, e infine attraverso la business intelligence, ambito sviluppato anche grazie alla consolidata partnership con QlikView. Quante volte, in azienda, nasce l’esigenza di conoscere i reali processi e i cicli inefficienti, semplificare i sistemi complessi, riconoscere le cause delle problematiche dei clienti, migliorare le linee guida? Praticamente sono esigenze quotidiane, che trovano risposta nei dati aziendali. It Review aiuta a raccogliere queste informazioni e a visualizzarle, con tutti gli scenari e le varianti annesse, in modo semplice e intuitivo. “Per noi - afferma Andrea De Rossi - sono fondamentali innovazione e ricerca continua, nonché preparazione e competenza dei nostri collabora- Data visualization per prevedere i trend di mercato A ttraverso la data visualization, It Review rappresenta i dati, i fenomeni e i trend che risultano di difficile lettura e consegna a tutte le figure aziendali che hanno bisogno di informazioni un supporto agile, fruibile, seducente e soprattutto immediato, basato su una comunicazione visuale e narrativa (storytelling). La data visualization, ancora più se integrata a un portale web e quindi disponibile attraverso un’unica applicazione accessibile anche da mobile, è un mezzo straordinario per prevedere trend di mercato e ottenere linee guida per lo sviluppo aziendale, per studiare l’attrattività e l’importanza del modello di business per il mercato. Determinante nelle attività di sales&marketing perché permette di tracciare e comprendere i flussi di business dei canali di relazione con il cliente e aumentare l’efficacia delle azioni di vendita, è applicabile a numerosi settori e divisioni, dal finance al consumer goods, dai servizi alla manifattura, dalle utility alla ricerca scientifica, dai servizi pubblici alla telefonia, dai trasporti alla logistica/geolocalizzazione. Utile per ottimizzare i processi decisionali, la data visualization consente maggior collaborazione e condivisione delle informazioni, più funzionalità self service per gli utenti finali, risparmio di tempo e meno pressione sul reparto It. tori. Per questo, ogni anno, un quinto del fatturato e del tempo viene reinvestito nella formazione interna. Un rin- graziamento particolare va ai collaboratori, perché è la qualità del team - conclude - a fare la differenza in un’azienda”. Il team di It Review Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 MODEFINANCE / Spin off dell’ateneo giuliano, con la app s-peek offre valutazioni su 20 milioni di aziende A Trieste la nuova credit rating agency Ha ricevuto a luglio l’ok dell’Esma, Autorità europea strumenti finanziari e mercati Il team di modeFinance unisce differenti competenze e professionalità I n un mondo sempre più orientato verso l’export diventa fondamentale acquisire informazioni sui potenziali clienti sparsi per il mondo. È quanto si propone di fare modeFinance, spin off dell’Università di Trieste che nell’Area Science Park della città giuliana, il maggiore parco scientifi- co e tecnologico d’Italia, specializzato nello sviluppo di nuovi modelli di business, ha messo insieme un team eterogeneo che viene dal mondo della ricerca con dottorati in fisica della materia, statistica e finanza per una società specializzata nell’emissione di rating per l’analisi, valutazione eco- nomico-finanziaria e gestione del rischio di credito delle società di capitale. Nata nel 2009 da un’idea imprenditoriale dei due soci fondatori, Mattia Ciprian e Valentino Pediroda, modeFinance ha ricevuto nel luglio di quest’anno dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) l’autorizzazione ad operare come credit rating agency. Il rating è emesso sulla base di una scala di 21 classi identificate da un codice alfanumerico che va da A1 (che individua le società con il più alto merito di credito) a C3 (il più basso), oltre alle classi riservate per le società cadute in default o che si trovano in stato di fallimento. Un passo importante per questa società che si sta conquistando un posto al sole accanto ai giganti del settore aiutando le aziende, da quelle piccole fino alle multinazionali, nella gestione quotidiana del credito. “Il mercato del credito sta evolvendo - spiega Mattia Ciprian - e anche per le aziende medie è diventato importante affrontare i mercati internazionali valutando la clientela”. Oltre ad acquisire le informazioni è necessario possedere una capacità di analisi che modeFinance trasferisce ai clienti secondo un modello che prevede la comparabilità fra aziende di differenti paesi per le quali si procede sempre alla stessa valutazione. L’obiet- Fare impresa a Nordest tivo è di facilitare la vita dei credit manager, figura spesso non presente nelle piccole aziende italiane, integrando le valutazioni di modeFinance nei gestionali aziendali. “Questo - aggiunge Ciprian - si traduce in una relazione più stretta con il cliente con il quale si ha un rapporto consulenziale e di accompagnamento per il futuro nella gestione del credito”. La società di Trieste ha da tempo iniziato con i suoi clienti l’integrazione delle informazioni che prevede la valutazione della qualità dell’azienda tramite l’analisi di bilancio, il monitoraggio di altri parametri come La app s-peek offre valutazioni su oltre venti milioni di aziende in Europa il fido commerciale che rivela la sua affidabilità. Dopo avere sviluppato soprattutto all’estero questo tipo di relazione con i clienti più importanti modeFinance vuole ora introdurla anche in Italia anche perché 17 si adatta particolarmente alle singole esigenze delle aziende. Per le piccole imprese italiane che non hanno le figure manageriali necessarie per seguire il credito, ma hanno comunque esigenze simili a quelle dei colossi, la società di Trieste ha introdotto s-peek, una app (disponibile per iOS e Android) che offre valutazioni su oltre venti milioni di aziende in Europa. “Con la app è possibile valutare il merito creditizio dei potenziali clienti con una valutazione automatica per la quale utilizziamo la stessa cura che poniamo per l’emissione dei rating”, spiega uno dei due fondatori. Basso costo e velocità sono le caratteristiche di s-peek che tramite i colori verde, giallo e rosso segnala subito la situazione dell’azienda. Se poi sono necessarie altre informazioni è possibile salire di livello e acquisire una valutazione ancora più completa del potenziale cliente. A oggi sono circa cinquantamila gli utenti di s-peek per il quale modeFinance si aspetta una forte crescita. La app è un esempio della forte vocazione verso l’innovazione della start up di Trieste che da sempre mostra una forte vocazione, oltre che per l’aspetto internazionale, per l’impegno nella ricerca. “L’innovazione fa parte del nostro Dna – aggiunge Ciprian -. Da sempre infatti abbiamo cercato di caratterizzarci con un approccio fuori dal coro”. CAPACITAS E NICOTRA SISTEMI / La partnership è molto cresciuta in questi 5 anni e consolida strategie che nel corso dell’anno porteranno altre novità Insieme al servizio del territorio Con la suite Unitas, sono a disposizione nel Cloud anche i dati territoriali e geospaziali S i tratta di una partnership strategica, che contribuisce attivamente ad accelerare il processo di integrazione dei servizi di gestione del territorio per i consorzi irrigui, di bonifica e per gli enti locali, quella siglata tra Capacitas e Nicotra Sistemi. Capacitas, presente sul territorio nazionale dal 2001, è azienda leader nella realizzazione di software, servizi e tecnologie Internet per la gestione dei consorzi di bonifica e degli enti locali, mentre Nicotra Sistemi dal 1994 è il punto La sede di Nicotra Sistemi di riferimento in Italia per la fornitura di sistemi automatizzati per la distribuzione regolamentata di acqua agli utenti mediante tessera elettronica di prelievo. Due grandi player di settore che, pur collaborando congiuntamente già da anni, hanno deciso di porre un ulteriore pilastro nel loro operato puntando, con questo accordo, non solo a rafforzare la partnership, ma anche a migliorare l’offerta indirizzata ai clienti di tutto il territorio nazionale. Come? Attraverso i nuovi servizi Cloud sviluppati da Capacitas, che godono del plus di integrarsi perfettamente con i gruppi di consegna automatizzati di Nicotra Sistemi. La suite Unitas, questo il nome del pacchetto di Capacitas già presente da anni sul mercato, comprende un aggiornamento di prodotti e servizi che, nell’ultima release realizzata, si basa sul Cloud Computing e sull’impiego della tecnologia web. La principale innovazione apportata da Unitas è proprio legata alla costante disponibilità in rete: i servizi e le procedure sono usufruibili attraverso applicazioni online, che consentono ai clienti la gestione operativa dell’intero flusso di lavoro, dalla rilevazione dei dati di consumo irriguo alla gestione del dato catastale, dall’emissione del ruolo contributivo fino alla gestione della riscossione, anche in totale autonomia. La suite Unitas è frutto dell’evoluzione dei servizi e delle applicazioni sviluppate negli ultimi 15 anni da Capacitas ed è indirizzata verso tecnologie e metodologie applicati- ve moderne e più facilmente fruibili, sempre in grado di fornire, come qualsiasi prodotto dell’azienda veneziana, un elevato grado di sicurezza, di riservatezza e disponibilità delle informazioni. Alla base del progetto Unitas vi è la possibilità di utilizzare le tecnologie web 2.0, ma anche di disporre dell’ausilio di strumenti grafici come ad esempio il Gis, completamente integrato alle procedure tradizionali, e la rilevazione di dati territoriali e geo spaziali. Tutte le applicazioni di Unitas sono indipendenti dalla piattaforma tecnologica impiegata dall’utilizzatore finale e sono disponibili su Pc, Mac, Linux e sui più diffusi dispositivi portatili IoS e Android. “Abbiamo creato per i nostri clienti - spiega Stefano Montagner di Capacitas un’offerta ancora più completa, mettendo a disposizione le sinergie tra la nostra expertise e quella di Nicotra per rendere l’integrazione tra le due piattaforme applicative agile e immediata. Un passaggio che vede nell’utilizzo La sede di Capacitas dei servizi in Cloud un passo decisivo. I clienti - sottolinea Montagner - potranno usufruire dei migliori applicativi disponibili sul mercato senza dover sostenere ulteriori investimenti per integrare i sistemi e soprattutto saranno autonomi nello svolgere determinate funzioni. Nicotra è leader nella produzione di gruppi di consegna automa- Attraverso i nuovi servizi Cloud sviluppati da Capacitas, l’integrazione con i gruppi di consegna Nicotra è perfetta tizzati, Capacitas lo è invece nella realizzazione di software per l’intero processo di gestione delle risorse irrigue effettuato dai consorzi: arrivare a una soluzione congiunta - conclude - è stata la naturale evoluzione di una proficua collaborazione che negli ultimi 5 anni è andata crescendo”. L’accordo tra le due aziende è inoltre il frutto di un progetto più ampio, che vedrà il lancio di diverse novità nel corso dell’anno, in piena linea con la filosofia aziendale di Capacitas che, operando direttamente sui mercati e collaborando attivamente con partner strategici, innova costantemente le soluzioni proposte con l’obiettivo di dare un servizio sempre più professionale e competitivo alla propria clientela. 18 Fare impresa a Nordest Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 GD ITALIA / Tra i progetti di sviluppo del Gruppo, anche l’internazionalizzazione per esportare all’estero il made in Italy di qualità Consulenza strategica per la Gdo Andrea De Simone: “Presidiamo i mercati per dare ai clienti informazioni aggiornate” Andrea De Simone e Alessandro Gasbarra con la sponsorizzazione della As Roma scuola calcio e presso il N.I.A.F. a Washington C on un know-how nel settore alimentare di oltre vent’anni, la GD Italia è una società in grado di offrire una vasta gamma di servizi indirizzati alla grande distribuzione su tutto il territorio nazionale, che vanno dal supporto tecnico alla consulenza commerciale. “La nostra società collabora nella definizione dei modelli organizzativi, nella gestione commerciale e marketing e nello sviluppo di marchi pri- vati indirizzati al successo”, spiega l’amministratore unico Alessandro Gasbarra. La consulenza commerciale offre un servizio a 360 gradi grazie al rapporto costante con l’azienda e la pianificazione analitica del piano marketing, la gestione della rete vendita e la consulenza strategica sui prodotti e sulle vendite. GD Italia è specializzata anche nella promozione dei prodotti sui punti vendita. “Organizziamo campagne promozionali, comunicazione sul punto vendita, merchandising, degustazione di prodotti, instore promotion con personale qualificato”, precisa Andrea De Simone, socio di GD Italia. Per offrire una consulenza strategica è fondamentale presidiare il mercato di riferimento, in continua trasformazione e sempre più competitivo. “La nostra società segue l’evoluzione dei mercati, in Italia e all’estero, analizzando i punti vendita e fornendo informazioni dettagliate e aggiornate al cliente”. Da oltre cinque anni GD Italia è impegnata in un progetto di sviluppo della rete distributiva sul territorio del Lazio per conto di un noto marchio della grande distribuzione organizzata. “Si tratta di un ampio progetto che prevede la ricerca di nuovi partner, la gestione dei rapporti di fornitura dei prodotti, le strategie commerciali e di marketing da attuare”. L’esperienza nel settore alimentare e la profonda conoscenza dei prodotti freschi da banco ha permesso alla società di produrre (affidandosi ad alcuni selezionati prosciuttifici e salumifici) una gamma di prodotti tipici di alcune regioni italiane, come il guanciale, il culatello di Modena, i salumi abruzzesi. Nasce così la linea Sapori d’Italia, disponibile negli scaffali della rete distributiva nazionale. Dal 2015 GD Italia sta sviluppando un progetto di internazionalizzazione per esportare all’estero le eccellenze dei prodotti alimentari del Bel Paese. Di recente la direzione ha partecipato ad una convention organizzata dalla National Italian American Foundation (Niaf), un’associazione culturale statunitense nata nel 1975 con lo scopo di promuovere la cultura e le tradizioni italiane negli Stati Uniti. L’evento si è tenuto a Washington lo scorso 17 ottobre e ha riunito molti imprenditori italiani che lavorano negli Usa, tra cui Sergio Marchionne. “Negli Stati Uniti c’è un interesse crescente per il made in Italy di qualità, non solo da parte degli italiani ma anche degli americani che sono disposti a spendere di più per un prodotto originale italiano”, precisa Gasbarra. L’obiettivo per il futuro è di portare negli scaffali dei supermercati americani la pasta, il riso, l’olio, tutti i confezionati e i freschi prodotti in Italia. Spesso i produttori italiani sono scoraggiati a esportare in America a causa dell’estenuante burocrazia. Per accelerare questo passaggio GD Italia accompagna le aziende nella preparazione dei documenti per ottenere la licenza dalla Food and drug administration. Il servizio comprende una consulenza nel punto vendita per selezionare i prodotti di maggiore interesse per gli Stati Uniti. Per una corretta presentazione e visibilità la società si occupa anche della parte relativa alla comunicazione e alla pubblicità, realizzando flyer, volantini e tutto il materiale necessario per il punto vendita di destinazione della merce. “Per esportare con successo il made in Italy è fondamentale promuovere la qualità dei prodotti - negli Stati Uniti i ristoranti e i negozi italiani sono in crescita, il successo è determinato dalla capacità di fare informazione, di raccontare i valori di un prodotto”, conclude Alessandro Gasbarra. ING. DOMENICO CECCHETTO / Dal 1995 è il punto di riferimento in tema di consulenza e formazione Il partner dell’ambiente di lavoro Un team di professionisti sempre al fianco delle micro, piccole, medie e grandi imprese L’ attività avviata nel 1995 dall’ingegner Domenico Cecchetto consiste nello sviluppo di consulenze e formazione in ambito delle normative relative agli ambienti di lavoro: sicurezza dei lavoratori e degli ambienti ma anche sicurezza delle macchine (marcatura Ce), impostazione dei sistemi qualità conformi alle norme internazionali fino ad arrivare alla certificazione di parte terza con enti internazionali. Tale at- tività viene effettuata a seguito di leggi e norme tecniche che possono essere cogenti o imposte dal mercato. Fin dalla sua fondazione lo studio sito a Cittadella (provincia di Padova) si è avvalso della collaborazione di professionisti specializzati su specifiche tematiche normative che seguono le aziende anche nei loro progetti di internazionalizzazione mediante missioni all’estero e avvio di siti produttivi esteri, sia nelle L’ingegner Cecchetto alla maratona di Firenze nel 2012 La sede dell’azienda verifiche iniziali delle normative dei singoli Paesi, sia nelle complesse fasi di adeguamento alla conformità delle normative stesse. “La grande impresa è già preparata e pianifica tali adeguamenti - evidenzia l’ingegner Cecchetto - le piccole, medie e micro aziende, invece, sono generalmente assorbite nella ricerca di nuovi mercati e prodotti; il mio Studio lavora a fianco delle aziende per sviluppare una concreta cultura del rispetto normativo e creare la cultura di investire su risorse interne e/o esterne per l’adeguamento e l’aggiornamento alle normative, così come quella della pianificazione del rispetto normativo”. I principali settori coperti dallo Studio sono produzione e in- stallazione di macchinari vari; produzione e vendita di vino; produzione e vendita di capi di abbigliamento; sub fornitura nell’ambito metalmeccanico; edilizia di strutture, complementi e impianti; terziario avanzato; commerciali vari. Le innovazioni della consulenza sono rappresentate dai servizi di consulenza vicini alle attuali esigenze delle imprese che operano con nuovi mercati, e che saranno approfondite in occasione di prossimi articoli sui seguenti argomenti: piano operativo di montaggio macchine; qualifica dei montatori e formazione sicurezza lavoro; sistema di gestione sicurezza lavoro; infortuni sul lavoro, consulenza preventiva e assistenza tecnica nei conten- Marcatura Ce e dichiarazione di conformità Per la maggior parte dei prodotti venduti nella Comunità Europea sussiste l’obbligo della marcatura Ce e della dichiarazione di conformità ai requisiti di sicurezza e di tutela alla salute. La marcatura Ce indica che il prodotto è conforme alle disposizioni comunitarie applicabili che prevedono il suo utilizzo: progettazione, fabbricazione, immissione sul mercato, messa in servizio, smaltimento. I produttori hanno l’obbligo di compilare il fascicolo tecnico comprensivo di progetto, valutazione dei rischi, schemi di costruzione, rapporti di prova, nel rispetto delle specifiche direttive. Ogni prodotto inoltre deve essere accompagnato dalle istruzioni per l’uso nella o nelle lingue comunitarie dello Stato membro in cui il prodotto è immesso sul mercato. Lo Studio Ing. Domenico Cecchetto supporta le aziende nella ricerca delle normative di prodotto, nei contatti con gli enti di certificazione internazionali di parte terza. Sviluppa i documenti mediante moduli di lavoro, riutilizzabili per prodotti similari. Utilizza software di impaginazione semplici ed efficaci. ziosi. È innovativo l’atteggiamento imprenditoriale adottato dall’ingegner Cecchetto, professionista accompagnato e sostenuto dalle proprie passioni sportive, tanto nella vita quanto nel lavoro. In un’intervista rilasciata al termine della Maratona di Parigi del 2010 egli dichiarò infatti: “Dopo appena dieci chilometri dalla partenza ho diminuito le sensazioni di brillantezza che regolarmente mi accompagnano in gara. Così mi sono fermato al quattordicesimo chilometro, ho scaricato un po’ di tensione e sono ripartito pensando che dovevo a mia moglie, presente a Parigi e mia compagna di al- lenamenti, e ai miei tifosi l’ottenimento del grande risultato e cioè la conclusione della maratona 42,195 Km. Solo così noi imprenditori possiamo vincere le sfide del mercato, attraverso creatività, volontà di raggiungere il traguardo e coinvolgimento del nostro personale nelle dinamiche aziendali. Per fare questo e per vincere la sfida dell’internazionalizzazione è indispensabile passare per il rispetto delle norme di sicurezza nei posti di lavoro, delle normative di prodotto, sviluppare un sistema integrato nelle tematiche di sicurezza, qualità, ambiente, e confermarsi la guida della propria azienda”. Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 19 COMDOMINIO / È il frutto della stretta collaborazione tra Anicecommunication, Treperotto e 3x1010, tre aziende impegnate sul fronte della comunicazione L’unione fa più della forza. Comunicare su misura Parole, immagini, azioni, strategie e idee: competenze diverse e complementari al servizio delle aziende, anche all’estero U n unico spazio con vista la collina di Superga per tre diverse insegne che si integrano perfettamente tra loro e sono specializzate in servizi on e off line alla comunicazione. È ciò che hanno deciso di condividere dall’inizio del 2014, con grande soddisfazione come dimostrano i quasi due anni di attività a strettissimo contatto, Anicecommunication, Treperotto e 3x1010, definendo la loro nuova realtà un vero e proprio “comdominio”. “Un gioco di parole per descrivere una casa comune reale dove si lavora molto, ma non solo, sul virtuale”, commenta l’articolato gruppo di lavoro. La collaborazione tra le tre realtà era attiva da anni e l’unione ha fatto sì che la comunicazione interna potesse generare ulteriore efficienza, migliorando anche la disponibilità di servizi verso i clienti, che possono avanzare qualunque esigenza per vedersene soddisfatte altre, anche quelle che non sapevano di avere. “Ci occupiamo di contenuti, intesi come parole, immagini, azioni, strategie e idee. Professionalità nella programmazione La sede di via Torre Pellice 17 a Torino Sono la base dei servizi alla comunicazione, se si vuole popolare un sito internet o occuparsi di uffici stampa e pubbliche relazioni, per organizzare un evento e sviluppare l’app che consente di gestirlo ovunque ci si trovi, per ideare una campagna pubblicitaria o i materiali below-the-line, se ci si inventa la storia per un gioco interattivo o si trovano le parole migliori per la promozione o per il servizio Seo”, spiega l’équipe. Questo dinamico “comdominio” ha al suo interno professionisti specia- Contenuti on e off line Tecnologia alla velocità della luce A ver da subito riconosciuto le potenzialità di sviluppo delle nuove tecnologie legate all’utilizzo dei social network, alla diffusione dei dispositivi mobile, alle opportunità interattive applicate agli eventi, è stata l’idea che ha ispirato la nascita di 3x1010 (www.3x1010.com), il cui nome altro non è che la formula che indica la velocità della luce in centimetri al secondo. In Treperdiecialladieci trovano spazio professionisti e tecnici provenienti da differenti esperienze nel mondo della comunicazione, specialisti in creazione e sviluppo di applicazioni web e mobile, social & interactive app, game & gamification e installazioni multimediali, tutti accumunati dalla specifica capacità di generare risposte e soluzioni veloci come la luce ma anche multiformi e variegate come i colori che proprio quest’ultima filtra. 3x1010 affianca agenzie e clienti nel progettare e realizzare soluzioni sempre innovative, supportandoli nella definizione del migliore approccio tecnologico per lo sviluppo dell’idea creativa più accattivante, capace di produrre engagement d’effetto con il pubblico, dalla realtà aumentata all’interazione con Arduino, Kinect, Cardboard e Oculus Rift. lizzati e preparati per sviluppare i migliori “contenitori per contenuti”, dalle strutture per il web e l’ecommerce ai relativi sistemi di gestione autonoma per l’aggiornamento e l’implementazione degli stessi. Il team è però in grado di andare anche oltre, creando dalle app mobile fino a soluzioni interattive e di gaming online. Il quartier generale del network è in via Torre Pellice 17 a Torino. La dimensione è internazionale, con presenza anche a Roma, Parigi, Amsterdam, Berlino, Göteborg e Barcellona. “Collaboriamo alla realizzazione di diversi progetti e ne sviluppiamo altri in sinergia, le nostre realtà interagiscono e si integrano a diversi livelli e competenze nelle differenti fasi di lavoro - continuano i “comdomini” - soprattutto in progetti complessi e delicati in cui a ogni step è necessario l’intervento di un team altamente qualificato”. L’essersi riuniti in un unico spazio lavorativo condiviso, proseguono, ha moltiplicato e approfondito le occasioni di collaborazione tra le aziende, agevolando i flussi di lavoro con scambi informativi, operativi e conoscitivi più veloci e frequenti. Insieme hanno affrontato e brillantemente superato la contingenza economica negativa dell’ultimo biennio e ora sono pronti a “cavalcare l’onda della ripresa generale con ancora più forza ed energia”. Anicecommunication, trademark di Anice srl, è specializzata nella creazione e gestione di contenuti il cui output si concretizza nelle più diverse forme di comunicazione aziendale on e off line: da quella istituzionale a quella informativa, da quella promozionale all’advertising per uffici stampa, Pr e marketing. Si occupa di stesura ed elaborazione testi per siti web e in funzione della presenza sui motori di ricerca (Seo & Sem), della creazione e realizzazione di messaggi e strategie per eventi e lanci di prodotto, fino ai più recenti servizi di social agency, ossia di redazione per social network e app, e di coordinamento internazionale di contenuti per siti internet. Treperotto, marchio commerciale di Effepiweb, opera nel settore dell’Information Technology sviluppando ad hoc siti internet dinamici, sistemi di e-commerce, intranet/extranet aziendali e sistemi evoluti (Cms) di content management. 3x1010 Srl si occupa della creazione e sviluppo di app su social network e mobile smartphone e tablet - nonché nell’interactive app, realtà aumentata, gaming e gami- C on i numeri non si scherza e lo sa bene il team di Treperotto (www.treperotto.com), specializzato nei campi dell’Information and Communication Technology. Niente di più serio delle stringhe di programmazione, oggetti misteriosi per i profani ma semplici come le tabelline per chi le considera alla stregua del proprio codice genetico. Creare un’interfaccia web che risponda alle esigenze dei clienti più diversi, che soddisfi anche i loro bisogni latenti e inespressi e che sia, in più, graficamente accattivante, identificativa del brand e in linea con le esigenze del marketing non è una mission impossible. La proprietà commutativa di Treperotto infatti dice che non ha importanza l’ordine con cui vengono moltiplicate le professionalità applicate a un progetto, purché siano razionali, reali, a volte complesse, ma interamente dedicate alla soddisfazione del cliente. Da qui allo sviluppo e assistenza di siti web ed e-commerce di ogni dimensione e complessità, alla realizzazione di piattaforme Cms evolute e multilingue, configuratori, comparatori di modelli e prezzi, e-brochure interattive, cataloghi online e gestione database è solo questione di professionalità. Creatività e calcio balilla fication con la realizzazione di giochi 2d e 3d. Con queste competenze, il “comdominio” sa calibrare opportunamente l’essenza dei progetti per servire aziende, brand, prodotti e servizi di respiro locale, nazionale e internazionale, cui offre esperienze specifiche nel rispetto del budget e dei tempi programmati. La flessibilità e l’integrazione snella e modulare che lo contraddistingue consente di servire clienti di differenti settori e con esi- Il mestiere della comunicazione Artigianalità di un tempo e strategie moderne caratterizzano l’approccio funzionale e originale di Anicecommunication C omunicare la propria realtà aziendale è un’attività che comincia dalla scelta del nome e del logo e prosegue costantemente per tutto il ciclo di vita di un’azienda. Scegliere una strategia comunicativa sviluppando i contenuti in modo armonico e coerente in tutti i supporti informativi, promozionali e pubblicitari on e offline è quello che sa fare al meglio Anicecommunication (www.anicecommunication. com), specializzata nel declinare in modo opportuno e per tutti gli usi e ambienti le parole, le immagini e le azioni della linea di comunicazione concordata. Con un partner come Anicecommunication sarà sufficiente un solo brief per ottenere molti output e si avrà sempre la certezza di avere a fianco un team di professionisti pronto a rispondere alle più diverse esigenze ottimizzando tempi e investimenti. Ma Anice- genze molto diverse fra loro. Nel “comdominio” di Anice, Treperotto e 3x1010 c’è il gusto per la cura e la soddisfazione dell’interlocutore, la moltiplicazione di soluzioni e possibilità e l’elevazione di potenza dei risultati. Valore aggiunto indiscusso è che tutto ciò avviene in modo naturale, stimolato da quell’impegno e passione che gli stessi professionisti manifestano in una sfida a calcio balilla. Che ha piena cittadinanza nei processi creativi. communication potrà anche sviluppare un percorso comunicativo partendo da una singola necessità o rispondere a richieste estemporanee e specifiche, attivandosi quando serve e solo per il tempo necessario. Media agency di respiro internazionale, Anicecommunication si occupa di uffici stampa e Pr, marketing e web, promozione e advertising, ottimizzazione Seo e servizi di web marketing (Sem), eventi e presentazioni di prodotto, copy e creatività e servizi di social agency (redazione social, interazione utenti, grafica e strategia). Tutto questo con in più un gusto antico che sta tornando di moda perché sempre fresco, originale e indimenticabile. 20 Fare impresa a Nordest Case History Eventi Lunedì 30 novembre 2015 INASSET Genio italiano, efficienza ai massimi livelli Da Udine a Padova, Bergamo e Bologna, e ritorno: a Nordest il cuore pulsante dell’Ict ad alta velocità I nAsset è uno dei maggiori operatori di telecomunicazioni del Nordest e ha come infrastruttura principale il data center di Udine che rappresenta uno dei più importanti nodi di interconnessione verso le reti in fibra ottica nazionali e internazionali. L’azienda dispone inoltre di infrastrutture in altri 3 data center, ubicati a Padova, Bergamo e Bologna, che permettono di erogare servizi di backup dei dati su più siti, di implementare progetti di disaster recovery, di fornire servizi di continuità operativa e di gestire reali applicazioni cloud. I quattro siti sono collegati tra loro tramite linee private in fibra ottica ad alta velocità. I data center di Udine e Bergamo sono entrambi certificati Iso 27001. Data center InAsset Un data center tra i più avanzati in Italia Il data center di InAsset rappresenta una delle strutture più avanzate a livello nazionale per quanto riguarda l’infrastruttura e l’affidabilità degli impianti, ai massimi livelli secondo gli standard internazionali. Si sviluppa su una superficie di 1.800 metri quadri con la previsione di un’espansione di ulteriori mille, e le tre sale attualmente attrezzate danno disponibilità per 700 metri quadri. L’intera infrastruttura è dotata di sistemi antintrusione e soggetta a videosorveglianza continua. Tutto il data center ha sezioni compartimentate e ogni sala ha una sua specificità: locali Rack per i server, locali per le apparecchiature TLC dei carrier, 2 locali separati per la parte UPS, sala cabina di media tensione separata, sala building control, sala backup dedicata. “Il concetto di fondo è che – spiega il direttore tecnico Michele Petrazzo - il servizio deve essere erogato con un tasso prossimo al 99,999% e per questo motivo la progettazione del data center ha seguito il concetto della manutenzione concorrente. Tutti i servizi, cioè, sono erogati con continuità senza alcun tipo di problema sia che si effettuino manutenzioni ordinarie sia in caso di interventi straordinari alle apparecchiature”. Il concetto di “segregazione” – cioè il fatto che i sistemi ridondati siano ubicati in sale diverse uno dall’altro - permette la continuità di servizio anche in caso di incendio in una sala; infatti tutte le sale hanno sia le pareti che le porte anti-incendio. I tre generatori a gasolio, per una potenza complessiva di 2,5 MW, garantiscono l’alimentazione elettrica per circa 4 giorni in assenza di rete elettrica. Grazie al fatto che i generatori hanno sia l’olio che l’acqua preriscaldati, il tempo di entrata in funzione è di circa 3 secondi. Tali performance vengono settimanalmente verificate. Tutti i rack che ospitano i server sono alimentati contemporaneamente da due linee di alimentazione separate. Tutto il data center è dotato di un sistema di rilevazione incendi a doppio consenso che, in caso di necessità, fa intervenire l’impianto di spegnimento a gas inerti che, con una scarica ad alta pressione, impedisce il propagarsi dell’incendio senza provocare danni alle apparecchiature elettroniche. Da ultimo, ma non per importanza, c’è il collegamento alle reti nazionali ed internazionali in fibra ottica. Complessivamente ci sono 12 carrier che raggiungono InAsset in fibra e che hanno proprie infrastrutture nel data center, tra i più conosciuti ci sono Fastweb, Retelit, Interoute, Wind, Tiscali, Cogent e Tata Communications. Per garantire trasparenza nella comunicazione con il cliente, InAsset si avvale di una terza parte indipendente per monitorare la disponibilità all’accesso alle proprie reti dall’esterno. I dati sono pubblicati sul sito nella sezione ‘uptime report’. Nel data center di Bologna sono inoltre posizionate una quarantina di postazioni di lavoro utilizzabili da clienti che, in caso di effettiva attivazione delle procedure di disaster recovery, debbano spostare del proprio personale per permettere la continuità operativa dell’azienda interessata dalla situazione critica. A Udine, invece, prima azienda in Italia del settore a muoversi come real estate, ha acquisito un supermercato dismesso vicino alla sua sede e lo sta ristrutturando per creare quattromila metri quadri di uffici che hanno il grandissimo vantaggio di dare alle aziende che si insedieranno nel nuovo building, connettività internet a larghissima banda fino a 1 Gbps e tutti i servizi IT ad altissima disponibilità. InAsset sorregge la sua azione “puntando su tre asset: le persone, la ricerca e l’evoluzione costante”, evidenzia il direttore tecnico Michele Petrazzo. “Ogni settore aziendale - prosegue - dal tecnico al commerciale e all’amministrativo sono stimolati nel pensare, ideare e proporre e ogni idea, per bizzarra che sia, condivisa potrebbe far nascere un progetto innovativo. Questo ha portato ad avere caratteristiche e servizi unici nel suo genere a livello italiano e non solo”. Riguardo alle facilities, il fotovoltaico con una potenza di 150 kw con un auto-consumo pari al 100% della produzione; il sistema firefighter per la riduzione dell’ossigeno all’interno di alcune sale, così da eliminare la possibilità di incendio; il freecoling che permette di raffreddare i server tramite l’aria esterna. Quanto ai servizi informatici, sono stati creati e messi in opera circa tre nuovi prodotti e servizi ogni anno ed alcuni di questi sono unici del mercato e sono stati presentati prima di altri data center con visibilità mondiale. “Per noi la ricerca applicata - sottolinea Petrazzo - significa creare servizi e valore per i nostri clienti. Inoltre, il nostro motto è il I data center del Cloud InAsset sono collegati in fibra ottica tra loro miglioramento continuo. Ciò significa ricerca di tecnologie di mercato, sviluppi software e hardware interni, che costantemente trasformano il data center. Il cliente sfrutta questa filosofia, utilizzando sempre nuove apparecchiature e servizi, che InAsset si è obbligata a ricercare, testare, collaudare e predisporre sui propri sistemi di produzione”. Come ha detto il fondatore, l’a.d. Roberto Cella, “quando si varca il cancello di ingresso non si è più in Italia, ma negli Usa con flessibilità, efficienza, niente burocrazia ma il tutto condito dalla genialità italiana”. Case study da premio Da circa un paio d’anni, nella sala back-up del data center di InAsset, è stato attivato un rivoluzionario sistema per la prevenzione degli incendi denominato firefighter. Questa tecnologia, utilizzata anche nel campo della conservazione della frutta, va a modificare la composizione dell’atmosfera all’interno della sala con la riduzione al 14% della percentuale di ossigeno; un’atmosfera così composta impedisce l’innesco di ogni processo di combustione e crea un’ambiente esente dal rischio incendio e comunque accessibile al personale per le normali attività lavorative. InAsset è stato il primo data center in Italia a dotarsi di questo sistema e il case study è stato esaminato dalla commissione del Data Center Awards di Londra 2013, entrando negli 8 finalisti nella categoria “Datacentre facility product of the year”. Prestazioni elevate ma energivore: le soluzioni Il data center per sua natura è una struttura fortemente energivora. InAsset ha messo in campo tutta una serie di interventi sia di tipo impiantistico che di gestione operativa con l’obiettivo di ridurre i costi di approvvigionamento energetico e di diminuire fortemente l’impatto ambientale grazie alla riduzione delle emissioni di CO2. L’impianto fotovoltaico e i sistemi di free cooling forniscono un importante contributo in questo senso: gli impianti di free cooling prelevano l’aria fredda esterna per raffreddare le sale dove sono installati centinaia di server che producono una elevata quantità di calore. Grazie a una media annua di funzionamento di 6 mila ore portano a un risparmio energetico di circa il 40% sui consumi totali. Il fotovoltaico con una potenza di picco di 150 kW permette di utilizzare l’energia solare invece di quella proveniente dalla rete elettrica. Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 ACAMEDY / Prodotto, brand, capitale umano: i cardini per il successo Fare impresa a Nordest LA PRATICA / Uno staff di professionisti per cavalcare le innovazioni L’approccio olistico all’impresa Solo outsourcing di qualità I laboratori affrontano le esigenze delle aziende a 360 gradi È quanto garantisce l’Agenzia di Mestre a privati e imprese F E ar crescere il sell out delle aziende sviluppando il prodotto, il brand e le persone, ovvero i tre cardini responsabili della salute e del successo di un’attività imprenditoriale. È la mission di Acamedy, società trevigiana formata da un team di consulenti che affianca l’azienda nei processi di innovazione e sviluppo. “È come se l’imprenditore noleggiasse uno studio formato da professionisti nei settori del marketing, industrial design, risorse umane e formazione, che lavorano per lui da una sede esterna”, spiega Elisa Menuzzo, fondatore di Acamedy e presidente del consiglio di amministrazione. Definirla un’agenzia di comunicazione è dunque riduttivo: “In Acamedy adottiamo una visione olistica al mondo dell’impresa, valutiamo l’azienda nella sua globalità e forniamo al cliente dati e risultati concreti”. Dal punto di vista dell’organizzazione Acamedy è strutturata in laboratori, team di professionisti che si compongono ad hoc in base al progetto da realizzare. “Il network si seleziona in ambi- Elisa Menuzzo, fondatore Acamedy e presidente Cda to product e brand management, product development e organizzativo in modo da fornire le expertise necessarie per raggiungere efficacia di risultato, complementarietà delle competenze e contenimento dei costi”. Se ad esempio l’esigenza di un cliente è in ambito marketing, i progetti che si possono sviluppare con i relativi laboratori riguardano il riposizionamento del prodotto, la strategia prodotto in ottica di internazionalizzazione, l’incremento degli ingressi e del tasso di conversione nel canale retail e wholesale o infine l’implementazione della strategia di digital marketing. “Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione per il successo è l’organizzazione aziendale, il welfare, le attività di coaching per la valorizzazione e il miglioramento della persona - spiega Elisa Menuzzo - molti imprenditori sono concentrati sui numeri e sulle vendite e faticano a capire l’importanza di un investimento sul capitale umano”. Tra i lavori di successo conclusi di recente, Acamedy ricorda la collaborazione con Came, colosso italiano per la produzione di automazioni per ingressi residenziali e industriali. In occasione di Expo, Came ha progettato il controllo accessi per la gestione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari. Mentre Acemedy ha curato la comunicazione dell’azienda e l’allestimento dello spazio dedicato all’azienda all’interno del polo fieristico. 21 sperienza, professionalità e competenza contraddistinguono il lavoro del team di professionisti nei servizi dell’Agenzia La Pratica di Mestre. Tali caratteristiche sono quotidianamente messe a disposizione di privati, imprese e professionisti con l’obiettivo di offrire assistenza e consulenza per risolvere problematiche nel settore fiscale, tributario o amministrativo, gestire elaborazioni telematiche ed elaborare dati. “La nostra ricetta - spiega Cristiano Vazzorelli, amministratore unico di La Pratica - è da sempre trovare ciò che è effettivamente necessario per fornire al cliente per la giusta risposta. Per questo, alla gestione delle pratiche automobilistiche, attività con cui siamo partiti nel 1991, negli anni si sono affiancati anche altri servizi ai privati come assistenza fiscale per l’elaborazione di 730, Imu, Tasi e la gestione di pratiche per successioni e catastali”. Per aziende e professionisti l’Agenzia elabora anche pratiche telematiche per la nascita di un’impresa, comunicazione di variazio- ne societaria, pratiche Suap, deposito di bilancio sociale, posta elettronica certificata e firma digitale, trascrizioni, pignoramenti, fallimenti, e iscrizioni ipotecarie. “La nostra filosofia - precisa Vazzorelli - è sempre stata quella di fornire un outsourcing di qualità allo studio professionale e alle aziende per risolvere tutte le loro problematiche”. La Pratica ha saputo negli anni interpretare al meglio i cambiamenti della Pubblica Amministrazione, da un contesto totalmente cartaceo e privo di informatizzazione alla digitalizzazione più avanzata, essendo protagonista in moltissime sperimentazioni di nuovi programmi per la comunicazione tra il cittadino e Pa. “All’inizio degli anni 2000 - dichiara Vazzorelli - siamo stati tra i primi a sperimentare pratiche telematiche con i Registro Imprese di Venezia. Ancora oggi la nostra voglia di cavalcare l’innovazione continua, tant’è che siamo specializzati nell’utilizzo del portale Impresa in un giorno che consente l’accesso ai servizi di rete per gli adempimenti su tutto il territorio italiano”. Il team di La Pratica: da sinistra Arianna Volpato, Cristiano Vazzorelli e Francesca Bizziato 22 Fare impresa a Nordest Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 BER.MAR SERVIZI / Distribuisce nel Nord Italia macchine, attrezzature e prodotti per la pulizia professionale Un successo che dura da 25 anni Tra i plus dell’azienda: l’ampia disponibilità di merci a magazzino e il servizio di assistenza B er.Mar Servizi è una giovane e dinamica realtà aziendale padovana, che da oltre 20 anni (l’anno prossimo festeggerà il 25° di attività) distribuisce in tutto il Nord Italia macchine, attrezzature e prodotti per la pulizia professionale industriale delle superfici e dei pavimenti dai piccoli locali, come negozi e uffici, ai grandi spazi artigianali, industriali e commerciali. L’azienda, nata da un’idea dell’amministratore delegato, Roberto Bernardini, di sviluppare una rete di distributori gestita e organizzata secondo le più moderne logiche manageriali, si è sviluppata negli anni secondo un trend di crescita costante e innovativo, andando a conquistare mercati e target di riferimento nuovi, a cui proporre macchine e attrezzature sempre più performanti e rispondenti alle varie esigenze. Un esempio, come ci spiega Bernardini, è rappresentato dai generatori di vapore, che, grazie alla tecnologia del vapore sec- co saturo, garantiscono una sanificazione sicura degli ambienti di lavoro e, per tale motivo, stanno ricoprendo un ruolo sempre più importante nei processi di pulizia industriale. “I nostri prodotti - precisa Bernardini - sono tutti realizzati e costruiti in Italia e in Europa. Così i fornitori sono tutti costruttori leader di mercato, certificati e di qualità nei loro rispettivi settori di appartenenza. Di ogni macchina e attrezzatura proposta conosciamo La sede di Ber.Mar Servizi a Monselice l’origine e la storia e ne garantiamo la corretta funzionalità”. Con tutti i suoi fornitori, la Ber.Mar Servizi vanta rapporti di collaborazione professionali e duraturi nel tempo. Ciò le consente di avere sempre un’ampia gamma di macchine, attrezzature e ricambi in pronta consegna, grazie al suo spazioso magazzino di 2.000 mq, sito accanto alla sede commerciale e operativa a Monselice, a pochi km dal casello autostradale. “Due sono i fattori cardini alla base del nostro successo: la disponibilità a magazzino di una vasta gamma di macchine e prodotti di qualità, certificata italiana ed europea, unita a una fitta rete di distributori, sparsi in modo capillare su tutto il Nord Italia”, spiega Bernardini. Infatti Ber.Mar Servizi dedica estrema attenzione nella selezione dei distributori, che sono scelti solamente se rispondenti a precisi criteri di professionalità e organizzazione. Ai suoi distributori, poi, l’azienda riserva par- Grazie al suo spazioso magazzino di 2.000 mq, Ber.Mar Servizi è in grado di offrire ai propri clienti un’ampia gamma di macchine, attrezzature e ricambi in pronta consegna ticolare cura, provvedendo alla loro formazione sui nuovi prodotti, che andranno a proporre nel mercato, e offrendo al contempo un servizio tecnico e commerciale a supporto delle varie attività di vendita. Fiore all’occhiello dell’azienda è il servizio di assistenza tecnica e commerciale, efficiente e dinamico, composto da un team di 15 professionisti competenti e specializzati, in grado di assistere il cliente in tutte le fasi della vendita e del post-vendita: dall’attenta analisi delle esigenze alla ricerca della macchina, che meglio soddisfa i bisogni emersi, fino all’eventuale prova in loco e all’assistenza tecnica sulle macchine, una volta vendute. A tal proposito nella sede centrale dell’azienda, accanto al magazzino, risiede un’ampia officina attrez- zata, dove tecnici meccanici svolgono quotidianamente la loro opera di assistenza meccanica. Questo gruppo di professionisti, esperti e competenti ha rappresentato anche il potente “collante”, che ha consentito alla Ber.Mar Servizi di superare il periodo di crisi con un andamento di crescita graduale e costante, proiettato a raggiungere precisi obiettivi di business per il 2016 e festeggiare con successo il 25° della sua fondazione. Accanto alla vendita tradizionale, la società propone quella di macchine usate “ricondizionate” e il noleggio di macchine nuove per brevi o lunghi periodi. “Il noleggio di una macchina - conclude Bernardini - è la soluzione evoluta di fornitura, che soddisfa attuali e specifiche richieste delle aziende”. GRAFICHE EMME ELLE / Trentacinque anni di attività per accrescere le proprie competenze ed evolversi in linea con le nuove esigenze del mercato Packaging: vestire un prodotto è anche questione di feeling Con il cliente, infatti, l’azienda instaura un rapporto di scambio reciproco P rofessionalità, creatività e competenza: tre parole che identificano l’attività di Grafiche Emme Elle di San Pietro di Stra (Venezia), società che, pur operando in un settore che ha pesantemente risentito della congiuntura economica negativa, è rimasta un saldo punto di riferimento per aziende che operano sia a livello locale sia di importante levatura internazionale. Segno del buon andamento del business è anche il recente cambio di sede in un nuovo e più grande sito produttivo di 1.500 mq. Attiva sul mercato da oltre 35 anni, Grafiche Emme Elle ha operato fin dagli inizi nel settore della stampa e della cartotecnica, specializzandosi, nel corso degli anni, nella produzione di packaging personalizzato così da soddisfare le esigenze sempre più particolari della sua clientela. “Il packaging è un elemento fondamentale nel marketing di un’azienda” spiega il titolare Franco Longhin “ed è pertanto importante riuscire ad affiancare il cliente nell’ideazione di una soluzione personalizzata in grado di rispondere alle sue esigenze. Ascoltare e saper vestire il prodotto di un cliente non diventa solo una vendi- La sede di Grafiche Emme Elle ta, ma un rapporto di stretta collaborazione”. Disponendo dello studio grafico interno, affiancato dall’ufficio tecnico, Grafiche Emme Elle è in grado di interpretare le richieste del cliente, suggerire formati e scelta dei materiali in modo da realizzare la scatola partendo da zero, anche dal solo pro- dotto che vi deve essere contenuto. Le soluzioni sono molteplici; la scelta del materiale spazia su una vasta gamma di cartoncini e può essere nobilitata con stampa a secco, doratura a caldo o a rilievo, plastificazione lucida od opaca, verni- ciatura UV. “Accompagniamo il nostro cliente offrendo un servizio a 360 gradi” spiega Longhin. “Lo studio parte dall’esame del prodotto, dell’esposizione e del bacino di utenza in modo da trovare il giusto rapporto qualitàprezzo”. La società fornisce i propri servizi di realizzazione packaging a numerose aziende del comparto cosmetico, come Bionatura, ad aziende del settore farmaceutico e alimentare, come Silikomart, un’importante realtà specializzata nella produzione di stampi in silicone ed utensili per la pasticceria, la cucina e la gelateria, e ad aziende in genere che vogliono proporre il loro prodotto in maniera non anonima. Grafiche Emme Elle non tralascia certamente anche gli stampati prettamente commerciali come biglietti da visita, carte intestate, pieghevoli, brochure e cataloghi: anche in questo campo la società vanta clienti importanti come Valigeria Roncato. “Lo studio grafico interno è anche preposto alla realizzazione dei loghi aziendali”, conclude Longhin. “E anche aziende giovani e appena nate possono usufruire dei nostri servizi”. Dall’ideazione alla realizzazione: Grafiche Emme Elle può stampare brochure, cataloghi, i classici prodotti commerciali e una vasta gamma di soluzioni per il packaging anche in grandi volumi con un moderno impianto stampa a 5 colori e verniciatura in linea. Per piccole tirature, invece, propone soluzioni di stampa digitale, in modo da contenere i costi. Servizi ad alto valore aggiunto Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 23 A.S.I.LINE / Un’azienda recente con un management esperto, forte nel Far East e attenta a ogni tipo di mercato, dai prodotti alimentari a quelli industriali La strada migliore corre sul mare Dal magazzino fino allo scarico Efficienza garantita dalla qualità delle relazioni instaurate con gli operatori più affidabili A.S.I.Line è specializzata nel trasporto di contenitori da e per ogni parte del mondo, via mare S ono i veri “facilitatori”, coloro i quali conoscono alla perfezione il mercato e le sue offerte e sanno proporre ai clienti la migliore soluzione per il trasporto: queste sono le competenze di A.S.I.Line, agenzia di spedizioni internazionali che ha sede a Carmignano di Brenta, in provincia di Padova. L’azienda nasce nel 2009, ma l’expertise del management è lunga, essendo stata acquisita presso altre realtà dello stesso settore. Il core business di A.S.I.Line si concentra sul trasporto di contenitori da e per ogni parte del mondo, via mare. Un rapporto più costante è stato creato con i porti del Far East: qui operano agenti diretti dell’azienda, specie in Cina e Corea. Era essenziale, spiega l’amministratore delegato Enrico Bolis: “Poter contare su persone di fiducia, con le quali lavorare quotidianamente, e alle quali affidare le pratiche, anche amministrative, relative alla merce in partenza e in arrivo. Questo ci garantisce un presidio del lavoro di elevata qualità, costi contenuti e una certa rapidità nel disbrigo della burocrazia. Agenti non diretti ci supportano invece per tutte le altre destinazioni”. Il lavoro, grazie alla presenza dei corrispondenti nei vari porti, è gestito in maniera veloce. Alle 8 della mattina A.S.I.Line possiede già le informazioni sui container e sui documenti, che può a sua volta comunicare ai clienti, per fare il punto sullo stato delle pratiche. “Il lavoro è strutturato in modo tale da non essere limitato dalla presenza del fuso orario che ci divide dal Far East”, commenta Silvio Giaretta, amministratore CESCOT VENETO / Promuove la crescita occupazionale con delega allo sviluppo commerciale. Per le spedizioni su nave, A.S.I.Line ha rapporti diretti con le più importanti compagnie del mondo, come Msc, Evergreen, Cma-Cgm, Maersk, Uasc, China Shipping. Molte altre compagnie vengono comunque contattate a seconda della tratta e della necessità dei clienti. “Il nostro obiettivo, per qualunque cliente, è quello di ricercare, esattamente come un broker, la soluzione migliore per il transit time, ossia il viaggio più veloce, al costo minore, mantenendo alta la qualità del trasporto”. I clienti di A.S.I.Line trattano diverse merceologie: dai prodotti industriali, ai macchinari, all’oggettistica (casa, giocattoli), all’abbigliamento. Recentemente sono state seguite importazioni di spezie, provenienti dall’Africa. “Grazie alla relazione instaurata con gli operatori doganali e gli uffici preposti, possiamo coordinare anche spedizioni di merce alimentare, occupandoci di tutta la documentazione”. A distinguere A.S.I.Line da altri operatori presenti sul mercato è la struttura snella in grado di seguire il cliente dal carico in magazzino fino allo scarico presso la sede indicata, con un iter che comprenda anche il disbrigo delle pratiche e il trasporto con vettori di fiducia incaricati dalla stessa A.S.I.Line. La maggior parte delle aziende che utilizzano A.S.I.Line per le spedizioni è ubicata nel territorio veneto: Le spedizioni A.S.I.Line avvengono anche via terra e via aria, a seconda del tragitto che deve essere effettuato per questioni di comodità e vicinanza, i porti maggiormente utilizzati sono quelli di Venezia e Trieste. Non mancano però spedizioni attuate su Genova, La Spezia e Livorno, specie per le importazioni da Stati Uniti e Sud America e le esportazioni verso Africa o Americhe. La flessibilità di A.S.I.Line è tale per cui i clienti possono predisporre un full container, così come solo pallet e/o cartoni. I consolidatori compongono il groupage e gli spazi vengono ottimizzati. A.S.I.Line segue anche la spedizione di rotabili che vengono collocati direttamente nella stiva della nave o su flat-rack e platform. La logica da “broker” che caratterizza il business di A.S.I.Line non viene applicata solo alle spedizioni via nave, ma anche alle spedizioni via terra e al trasporto aereo. In tutti questi casi, a essere ricercato è sempre il miglior vettore per la merce che deve essere trasportata. “Noi conosciamo problematiche, norme nazionali e internazionali, la documentazione che deve accompagnare il trasporto. A completa garanzia dei clienti non è solo questa competenza, ma anche la padronanza di quattro lingue - inglese, francese, tedesco, russo - che i professionisti dei nostri uffici possiedono”, conclude Bolis. FIFTY / La società fondata da Francesco Gatti Badoer è attiva dal 2009 A scuola di creatività: tutti i corsi Fornitori di e-commerce Formazione gratuita fino a settembre 2016 con #PostMediaMood Fifty offre ai clienti la possibilità di gestire completamente piattaforme di e-commerce, dal web design alla logistica I nnalzare le performance di quanti lavorano nel mondo dell’industria creativa, ampio settore formato da grafici, comunicatori, designer, pubblicitari, blogger. È l’obiettivo di #PostMediaMood, un programma di corsi gratuiti organizzati da Cescot Veneto e finanziati dal Fondo Sociale Europeo, proposti in varie città venete fino a settembre 2016. “Il settore della creatività, oltre a rappresentare un’opportunità di crescita economica e occupazionale per se stesso, costituisce una notevole risorsa per lo sviluppo delle imprese che si avvalgono dei servizi, dell’innovazione e del know-how che questo insieme di attività a vario titolo produce”, spiega Laura Tobaldo, coordinatrice del progetto per Cescot Veneto. Presupposti del percorso formativo sono, da una parte riconoscere nella creatività il motore in grado di produrre innovazione con conseguente crescita economica e occupazionale, dall’altra, sulla scorta delle esperienze più evolute e affermate a livello europeo, incentivare e promuovere tra i vari player maggiori sinergie, che costituiscono le premesse per la nascita di quei fenomeni aggregativi ad alto valore aggiunto e potenziale economico quali i “distretti della creatività”. I corsi organizzati da Cescot Veneto abbracciano la sfera della comunicazione digitale e stimolano lo sviluppo delle capacità creative attraverso l’apprendimento di tecniche per “sbloccare” la creativi- tà. Si va dal corso di digital storytelling fino a digital marketing, social media marketing, ottimizzazione per i motori di ricerca, digitalizzazione e modelling 3D, digital colour management e il corso di Mind Mapping, efficace strumento di visualizzazione e stimolazione del pensiero che aiuta a comunicare in modo più efficace ed efficiente. Di particolare interesse sono le tre giornate formative che vedranno a confronto il team di creativi con dei professionisti nei settori dell’arte, della scrittura, della musica. Lo scopo è di creare rete e incentivare collaborazioni cross-disciplinari per sviluppare nuove idee di business. Cescot Veneto ha pensato anche a una learning week riservata alle donne. Si intitola “Working together, costruire reti di comunicazione” e insegnerà alle partecipanti l’abilità del networking, ovvero la capacità di fare rete costruendo rapporti personali e professionali spendibili con vantaggio di ambe le parti. Per informazioni: www.cescotveneto.it. D a una parte fornitore di piattaforme di ecommerce, dall’altra gestore diretto di marketplace. È con questa doppia anima che Fifty è sul mercato dell’online dal 2009. Fondata da Francesco Gatti Badoer, la società oggi gestisce direttamente una serie di portali di e-commerce come shoolit.com, per la vendita di oggettistica, myluxurypet.com con oggetti esclusivi per gli amici animali, o fineartsmart.com dove sono proposti articoli per le belle arti e per il disegno. “Il nostro interesse, sottolinea Gatti Badoer, è quello di trovare aziende che vogliano inserire prodotti in questi nostri marketplace. Noi siamo aperti a tutte le possibili collaborazioni, dalle grandi multinazionali, come avviene ad esempio con la francese ColArt che vende i suoi prodotti anche attraverso i nostri portali specialistici, agli artigiani che non hanno la possibilità di aprire un proprio sito di ecommerce, ma vogliono provare a vendere su Internet”. Sul fronte della creazione e Francesco Gatti Badoer, fondatore di Fifty cura di portali di e-commerce per conto terzi, Fifty collabora con Eden Exit di Treviso, una agenzia di comunicazione e marketing. Insieme le società, curano ogni aspetto della creazione del portale per i clienti, dalla piattaforma tecnologica alla grafica e design, dalla formazione delle risorse umane al Seo e Sem, fino alla gestione commerciale, che va dalla progettazione e implementazione della logistica e dei flussi di merce, all’amministrazione. Oggi Fifty fa una proposta articolata alle aziende che vogliono approdare in rete. “Invitiamo i nostri clienti a essere inizialmente presenti sui nostri portali di e-commerce in modo da farsi un’idea di cosa vuol dire operare online. Fatto questo possono decidere di creare un proprio spazio per il commercio elettronico che gli progettiamo e curiamo direttamente. Un grande e famoso produttore di valigie del Veneto ha per esempio fatto così: ha iniziato a proporre su shoolit.com, ma poi ha voluto essere presente, direttamente con il proprio negozio sul web. Dietro a entrambe le modalità c’eravamo noi di Fifty”. Una proposta di business interessante anche per le piccole-medie imprese 24 Fare impresa a Nordest Servizi ad alto valore aggiunto SAN MARCO EVENTS & TOURS / Organizzazione a 360 gradi Eventi Lunedì 30 novembre 2015 ALCEO / Il modello operativo è personalizzato per offrire la migliore soluzione Venezia, location di prestigio Business e comunicazioni integrate Prenotazioni ancora aperte per un capodanno indimenticabile Lo staff analizza e risponde alle più complesse esigenze O N tesoro in un’isola della laguna. “Abbiamo organizzato eventi in barca in occasione del lancio di un nuovo prodotto o per festeggiare la premiazione di un agente - spiega Chiara Vido - sono molto apprezzate anche le cene di gala nelle ville della Rivera del Brenta”. L’agenzia si occupa dell’organizzazione dell’evento a 360 gradi, come è avvenuto in occasione dei festeggiamenti del cinquantesimo compleanno di Groupauto. “I duecento invitati hanno soggiornato quattro notti in un’isola, ci siamo occupati del transfer dalla terraferma all’hotel, abbiamo organizzato due cene di gala, di cui una in un prestigioso palazzo e un’altra con l’intrattenimento delle maschere della commedia dell’arte”. L’agenzia è nota anche per l’organizzazione di eventi in barca in occasione della Festa del Redentore e del cenone di Capodanno. A partecipare sono soprattutto i privati, desiderosi di ammirare i fuochi d’artificio da una posizione privilegiata. “Stiamo raccogliendo le Evento in barca organizzato da San Marco Events & Tours prenotazioni per il cenone del 31 dicembre, di tratta di una serata esclusiva a lume di candela, su richiesta ci occupiafessionisti veneziani preparati per accogliere mo anche di altri servizi come la prenotazione e gestire eventi di rappresentanza di aziende dell’hotel a Venezia o il giro in gondola il giorno di qualsiasi dimensione, dalla multinazionale seguente per dare il benvenuto al nuovo anno”. all’impresa locale che desidera trasformare un Due gli imbarchi previsti: a Fusina per chi arriva meeting in una giornata indimenticabile”. Affiin macchina e a Venezia città per quanti decidandosi a San Marco Events & Tours l’azienda dono di trascorrere tutta la notte a Venezia. Ci ha la possibilità di personalizzare l’evento con sono ancora posti disponibili, per informazioni attività di team building come il corso o la gara www.organizzazioneeventivenezia.com. di cucina, o ancora divertirsi con una caccia al rganizzare un evento aziendale a Venezia richiede una conoscenza approfondita della città, soprattutto se si vogliono scoprire luoghi insoliti lontani dagli occhi del turismo di massa. Chiara Vido, titolare della San Marco Events & Tours, si è specializzata nell’organizzazione di eventi e meeting aziendali a Venezia e nelle ville venete della Rivera del Brenta. “La nostra agenzia può contare su un team di pro- egli ultimi anni le modalità lavorative sono molto cambiate e oggi servono soluzioni avanzate di collaborazione e comunicazione unificata, studiate e sviluppate in modo che le persone possano comunicare semplicemente da qualsiasi posto e in qualsiasi momento. Si tratta di prodotti e servizi che introducono un’opportunità di cambiamento per le aziende perché consentono di rendere più efficiente l’organizzazione del lavoro. A spiegarlo è Amedeo Bonini Baraldi, Ceo di Alceo, società veneziana che opera in tutta Italia dal 1984 e sviluppa soluzioni avanzate di collaborazione e comunicazione unificata, puntando all’integrazione delle nuove soluzioni Ip negli ambienti di comunicazione tradizionali. Il team di Alceo “ha una forte capacità di analizzare le più complesse esigenze di comunicazione e di realizzare soluzioni personalizzate”, sottolinea Amedeo Bonini Baraldi. “Andiamo dai servizi di messaggistica, conference audio-video, chat, capaci di Amedeo Bonini Baraldi, Ceo di Alceo proporre strumenti di comunicazione alternativi nel caso in cui l’utente sia occupato e di interagire con l’agenda personale, a servizi di collaborazione e interoperabilità, come la condivisione dello schermo e la possibilità di lavorare un foglio di scrittura, di calcolo o un programma grafico in contemporanea, fino ai più complessi sistemi di reperibilità degli utenti, che funzionano a catena in base alle disponibilità del personale, o ancora di con- tact center, per indirizzare, ad esempio, le chiamate verso un operatore in base allo skill dello stesso. “Si tratta sempre e comunque - sottolinea il Ceo - di soluzioni che portano a una maggiore efficienza del lavoro e della produttività organizzativa, di strumenti che funzionano da pc, tablet e mobile e che quindi, indipendentemente dall’hardware, aiutano la collaborazione e la connessione tra le persone di un’azienda. Conducono - conclude - alla convergenza delle comunicazioni e delle applicazioni di business”. Il modello operativo di Alceo si basa su una piattaforma completa di moduli applicativi che coprono una vasta gamma di servizi e che, in base all’analisi delle necessità del cliente, Alceo personalizza per offrire la miglior soluzione unificata. Tali sistemi sono proposti alle aziende di qualsiasi dimensione sia con soluzioni “in house”, sia come servizi “in cloud” con un modello di business “pay per use”. Per informazioni www.alceo.com. EILAND / Tra le realizzazioni della ditta, il locale Qr Unconventional Food in provincia di Vicenza, progetto flessibile ed ecosostenibile dello studio Cg+Tm Architetti N el mondo delle costruzioni, nel settore specifico della prefabbricazione in legno, tra i sistemi maggiormente utilizzati si distinguono quello a telaio e quello con pannelli Xlam. Con la conoscenza e l’esperienza maturata la ditta Eiland ha realizzato nella provincia di Vicenza un edificio modello, utilizzando come isolante termico naturale la paglia, elemento conosciuto fin dai tempi più remoti ma solo da poco considerato un materiale isolante. Un muro in paglia spesso 45 cm garantisce una trasmittanza U pari a circa 0,09 W/m2K, dato indicativo di notevole risparmio energetico su qualsiasi sistema di riscaldamento. Con il sapiente utilizzo di legno, vetro e acciaio, Eiland ha dato vita a un ambiante unico nel suo genere, sia dal punto di vista tecnologico-costruttivo che urbano, attraverso la rigenerazione di spazi pubbli- ci prima non valorizzati. Le esigenze espresse in origine erano di progettare un edificio rimovibile attraverso un approccio ecosostenibile sia sotto l’aspetto dei materiali, che dei sistemi e, non per ultimo, dei consumi. “Qr Unconventional Food” è una struttura destinata alla ristorazione, disegnata interamente su misura dallo studio Cg+Tm Architetti di Noventa Padovana (Pd), dove l’essenza sartoriale si esprime nella natura dei suoi componenti. La necessità di individuare una soluzione che garantisse leggerezza e flessibilità utilizzando materiali riciclabili ha favorito l’utilizzo del legno come anima della costruzione. La paglia, materiale povero, diventa un nobile isolante dalle caratteristiche che nulla hanno da invidiare agli attuali isolanti naturali e non. Citando il sito www.architetturaecosostenibile, “Le prime murature portanti con isolamento in balle di paglia sono sane, quindi, dal punto di vista della biocompatibilità, soprattutto se si considera la paglia biologica, che è un materiale edile naturale e innocuo per l’uomo. La paglia non emette sostanze inquinanti e nocive ed è traspirante al vapore acqueo. La sua massima resa la si ottiene accoppiando intonaci a base di argilla e pitture naturali”. singolo elemento da parte dei progettisti hanno reso questo spazio un luogo che ben si presta anche a eventi musicali live a livelli qualitativi notevoli, come testimoniato dal recente videoclip dei Flabby “I’m feeling good today” registrato proprio al Qr Unconventional Food. Eiland, sempre al passo con l’evoluzione tecnologica delle costruzioni in legno, sempre made in Italy. ©Matteo Zuffellato Isolamento termico e acustico sono solo alcuni dei tanti vantaggi delle balle di paglia Qr Unconventional Food realizzato da Eiland sfrutta la tecnologia del legno e della paglia in stretta collaborazione con ampie e luminose vetrate puntando a una struttura studiata per offrire un locale da “gustare” sotto tutti i punti di vista. La cura nell’esecuzione e le scelte architettonico-funzionali di ogni ©Matteo Zuffellato Legno e paglia per le costruzioni materiali moderni ed ecologici paglia intonacati presentano addirittura un minor rischio di incendio rispetto ai muri tradizionali in legno, in quanto l’aria contenuta all’interno delle balle è sufficiente a isolare termicamente (l’aria ferma è il più efficiente isolante naturale), ma la sua quantità è ridotta per poter favorire il processo di combustione. Le Realizzazioni Eiland. A destra, Qr Unconventional Food abitazioni in paglia risalgono alla seconda metà dell’ottocento, quando fu inventata la macchina imballatrice che permise la standardizzazione di un formato utilizzabile nelle costruzioni”. La paglia si ottiene dalla fotosintesi dei cereali (grano, orzo, riso, ecc.) che, essendo alla base dell’alimentazione umana, vengono coltivati costantemente in tutto il mondo. Per questo motivo è facilmente reperibile e si rinnova continuamente. Barbara Jones nel 2006 all’interno del volume “Costruire con le balle di paglia” afferma: “I muri in balle di paglia hanno quindi un ottimo comportamento dal punto di vista dell’isolamento termico, ma i loro pregi non si limitano a questo, in quanto hanno ottime prestazioni anche dal punto di vista acustico. Prevenendo obiezioni al riguardo si precisa che i muri di balle di Alimentare Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 25 FEDAGRO / L’associazione di imprenditori grossisti opera all’interno del moderno Centro Agroalimentare di Verona, dove arrivano prodotti dall’Italia e dal mondo Polo nevralgico per l’ortofrutta italiana amata anche dai Paesi dell’Est E in fase di valutazione sono anche le attività legate all’esportazione aerea Da sinistra, il presidente di Fedagro Verona Andrea Saturnini e il vicepresidente Jacopo Montresor I l consumatore italiano spesso dimentica che, nottetempo, mentre tutti riposano, migliaia di persone in ogni città lavorano per assicurare che, la mattina, i negozi e i supermercati possano offrire frutta e verdura fresche. Questo “mondo notturno” è prezioso e vitale, specie al Nordest: qui è infatti attiva Fedagro Verona, associazione degli imprenditori grossisti del mercato ortofrutticolo scaligero, che opera all’interno del moderno Centro Agroalimentare della città. Qui vengono trattati prodotti ortofrutticoli provenienti da tutta Italia e da ogni parte del mondo. Le circa 45 aziende che fanno parte di Fedagro Verona sono specializzate in diversi ambiti, dalla frutta e verdura fresca, a quella secca ed esotica. Alcune hanno una presenza ultradecennale, a riprova del fatto che il ruolo del grossista è fondamentale per l’intera filiera dell’ortofrutta. I clienti degli operatori veronesi sono molto diversificati: si va dalla grande distribuzione locale e interprovinciale, agli ambulanti, fruttivendoli e grossisti storici, per un bacino territoriale che giunge sino al Trentino Alto Adige e al Lago di Garda, con le sue località turistiche. Il business delle aziende di Verona non va riferito solo all’Italia, anzi, un’alta percentuale di clientela proviene oggi dai Paesi dell’Est. Paesi in cui il rapporto è consolidato da GRUPPO DE ANGELI / Prosegue il successo di Italian wine cup anni sono invece Germania e Austria. Tutto il lavoro delle aziende aderenti a Fedagro Verona si svolge presso il Centro Agroalimentare, ubicato in posizione strategica, in pratica sul limitare dell’autostrada che conduce verso il Brennero e sulla direttrice Milano-Venezia; è inoltre vicino all’interporto e alla dogana. Sono anche in fase di studio attività per l’esportazione tramite aerei, per sfruttare le potenzialità dell’aeroporto di Verona. Nello scorso anno, spiega il presidente Andrea Saturnini, “si è provato ad avviare il trasporto verso gli Emirati Arabi. La merce è stata caricata la mattina, preparata, alle 16 è stata condotta sul Boeing attraverso un camion. Alla sera era già giunta a Monaco, sei ore dopo era a destinazione. Siamo riusciti a trasportare la merce in 24 ore, a temperatura controllata, dunque senza nessun problema di conservazione”. La vocazione all’estero è molto forte, sul territorio scaligero, grazie anche alla particolare posizione geografica. Per questo Fedagro Verona da sempre partecipa alle fiere internazionali: per conoscere e farsi conoscere, instaurando nuove collaborazioni. Cuore e anima delle attività è il mercato ortofrutticolo, una poderosa struttura lunga un chilometro, dotata di oltre 300 rampe di carico. Al suo interno operano ogni giorno circa 1.300 persone. Il Centro Agroalimentare è una struttura giovane e dinamica: ha infatti 12 anni e rappresenta oggi una delle migliori piattaforme a livello europeo. C’è un altro tema, molto sentito, per il quale Saturnini si sta adoperando, per conto di tutti i colleghi veronesi: quello del limite del pagamento in contanti. La situazione è abbastanza particolare ed è lui stesso a spiegarla: “Negli ultimi anni, la presenza di clienti dell’Europa dell’Est è molto cresciuta. Se vent’anni fa rappresentavano una percentuale molto bassa, oggi sono circa il 40%, dunque una presenza vitale ed essenziale. Questi clienti giungono presso il mercato con il contante, e desiderano pagare. Sono Il mercato ortofrutticolo all’ingrosso all’interno del quale operano le aziende parte di Fedagro Verona clienti che portano nei loro Paesi prodotti molto amati e conosciuti, come la frutta e verdura italiane. Il tetto dei 1.000 euro - che per fortuna verrà ritoccato - ci ha fortemente limitato. Per questo ci siamo attivati sia a livello istituzionale che politico, per far comprendere questa nostra specificità”. A chi invoca il tema del nero agevolato da un limite del contante troppo alto, Saturnini spiega: “Ogni attività svolta nel nostro settore è totalmente tracciata. Decine di documenti, modelli, fatture, lettere, registri vengono compilati ogni volta che viene effettuata una vendita. Dunque, questo rischio non è reale”. CAVIAR GIAVERI / Il più importante allevatore italiano di storioni Il pratico monodose da bere piace Il caviale non è tutto uguale prodotto è il risultato di trent’anni di passione ittica che sempre di più e rispetta l’ambiente Ilgarantisce una lavorazione artigianale e l’elevata qualità finale Ora l’azienda è produttore unico del vino in bicchiere in Pet nonché il controllo e il rispetto degli equilibri della specie I S talian wine cup, il progetto del gruppo De Angeli, prosegue spedito sul suo cammino di conquista di nuovi mercati grazie a un’altra acquisizione. La società ha proceduto infatti all’acquisto del brand Espresso Wine, ritirando anche la sua linea di produzione. In questo modo, è diventato l’unico produttore del vino in bicchiere in Pet che costituisce il cuore del progetto e che prevede vini di qualità proposti in una soluzione monodose, igienica, pronta da bere, facile da trasportare e rispettosa dell’ambiente. Già in fase di produzione le immissioni di CO2 nell’ambiente sono abbattute del 75% e la confezione è riciclabile al 100%. Alle spalle ci sono dieci anni di intenso lavoro che hanno permesso a questo prodotto di vincere nel 2010 il campionato mondiale quale miglior proposta nel mondo del vino. Il particolare processo di chiusura ermetica e termosaldata e la tecnologia di sottovuoto all’interno del bicchiere attraverso l’atmosfera modificata (tecnologia tutelata e brevettata a livello mondiale) mantengono invariate le qualità del vino proposto fino al consumo del prodotto. Le tre tipologie di vino veneto a Indicazione geografica tipica proposte sono Merlot, Rosé e Chardonnay. Ma in futuro è previsto l’allargamento dell’offerta ad altri vini. Realizzata in collaborazione con la Scuola enologica di Conegliano e la cantina sociale di Ponte di Piave, l’Italia wine cup viene venduta in bicchieri riciclabili da 187 ml, si inserisce nel ricco segmento dei prodotti monodose in forte sviluppo e punta su un ampio mercato che va dai single ad aerei, crociere, fiere e altri luoghi dove si rivela utile la sua praticità. Europa, Usa ma anche Asia, con Cina, Giappone e Sud Corea dove è possibile trovare i bicchieri tecnologici nei supermercati aperti 24/24, sono i mercati più importanti di Italian wine cup che, dopo i 250 mila bicchieri del 2014, ha superato nei primi sei mesi del 2015 quota 700 mila bicchieri. Con l’acquisizione del marchio Espresso Wine unita alla forte crescita di Wine cup e a tutte le certificazioni alimentari della Cantina Sociale, le previsioni parlano di più di un milione di pezzi per fine anno e più del doppio nel 2016. Per ulteriori informazioni: www.italianwinecup.com. La soluzione monodose Italian wine cup, facile da trasportare e rispettosa dell’ambiente e trasparente. “Nel nostro caso il consumatore ulla qualità del caviale che finisce sulle noche decide di acquistare il caviale ha la certezza stre tavole non si può scherzare. Non solo in della provenienza e della qualità. Chi si affida virtù del prezzo di questo prodotto di lusso, ma ad altri marchi deve assolutamente fare attensoprattutto perché è indispensabile esser certi zione alle indicazioni scritte sulle confezioni che quelle minuscole leccornie provengano da che indicano la provenienza del prodotto”. allevamenti certificati, da animali selezionati Caviar Giaveri è il maggior produttore di cae da processi di lavorazione garantiti. E non sempre è così. “Il mercato del caviale afferma Jenny Giaveri, membro della famiglia titolare della Caviar Giaveri di Treviso - è oggi invaso da prodotti non garantiti che arrivano dai mercati asiatici, in particolare dalla Cina. In sostanza molti produttori internazionali si riforniscono del caviale sul mercato cinese e poi semplicemente lo confezionano con i propri marchi”. Caviar Giaveri vanta una trentennale passione per l’eccellenza ittica, che ha scoperto nella tradizione russa, conoscenze e tradizioni ricche di storia e passione. “Da qui la scelta di produrre il caviale in possedimenti ittici di proprietà, protetti e controllati dove La famiglia Giaveri, titolari della Caviar Giaveri. Da gli equilibri della specie sono rispettati, sinistra: Jenny, Lorena, Joys, Rodolfo, Giada dove le moderne tecnologie di acquacoltura permettono la sostenibilità deviale allevato italiano, con circa 10 tonnellate gli impianti e la salvaguardia di quell’animale di prodotto inscatolato agni anno. Solo il 15% meraviglioso che è lo storione di origine russa”. della produzione è distribuito in Italia, il resto L’obiettivo è proporre al mercato un prodotto finisce sulle tavole di diversi Paesi europei come di elevata qualità, lavorato in modo artigianale, Francia, Germania, Svizzera, Gran Bretagna e confezionato direttamente presso l’allevatore e Lussemburgo, oppure in Usa e Asia. ‘firmato’ con un marchio proprio, riconoscibile 26 Fare impresa a Nordest Alimentare Eventi Lunedì 30 novembre 2015 CIOCCOLOVE / Dal 1932 la produzione è artigianale e “di famiglia”. Il successo prosegue con la formula franchising per promuovere oltre confine le genuinità made in Italy L’amore per il cioccolato diventa brand In sinergia perfetta con il territorio, nasce il format pronto per essere esportato A more e passione sono gli ingredienti che caratterizzano Cioccolove, azienda di Comiso (Rg) nel cui nome è già contenuta una dichiarazione d’intenti: la passione, infatti, è la stessa che da generazioni si tramanda nella produzione del tipico cioccolato di Modica. “La nostra storia getta le basi nel 1932, quando nonno Giovanni cominciò a produrre e a distribuire cioccolato fatto in casa alle famiglie locali” afferma Vincenzo Ferreri, uno dei tre soci attuali insieme alla moglie e al cugino Giuseppe Brancieli. “Oggi, l’azienda è ancora interamente a gestione familiare ma, negli ultimi tre anni, abbiamo avviato un processo di cambiamento sostanziale. Se la produzione rimane basata sulla lavorazione tradizionale, abbiamo invece lavorato sulla creazione di un brand, su un preciso packaging nonché sulla comunicazione, e ci siamo indirizzati verso un modus operandi totalmente differente”. L’idea innovativa parte dunque dalla creazione di un format applicabile a negozi dedicati alla vendita del cioccolato ma nei quali trova spazio anche un angolo caffetteria e la proposta di altri prodotti firmati Cioccolove quali biscotti alle mandorle, liquori, panettoni, composte e marmellate - dalla più classica alle arance a quella più particolare di pomodori rossi - tutti di produzione propria e rigorosamente artigianali. Non da meno, nel format sono previste anche sinergie con realtà strettamente legate al territorio: la miscela di caffè che viene proposta, ad esempio, è prodotta dalla Moak, azienda della provincia di Ragusa nota a livello internazionale. “Il primo shop Cioccolove di proprietà verrà inaugurato a breve a Catania - afferma Ferreri - ma proporremo la formula in franchising in Italia e soprattutto all’estero, così da far conoscere la bontà dei veri prodotti tradizionali che oltre confine sono molto apprezzati ma, spesso, anche poco conosciuti”. L’obiettivo è dunque quello di aprire, attraverso affiliazioni in franchising, nuovi mercati dove ancora non è presente la cultura di questi prodotti che rappresentano una delle eccellenze siciliane. Il cioccolato di Modica ha infatti origini antichissime e viene ancora oggi prodotto secondo una tradizione che è rimasta immutata nel tempo. La sua caratteristica consiste nella lavorazione a freddo per far sì che i cristalli di zucchero si mischino ma non si sciolgano, conferendo così quella consistenza che lo rende famoso nel mondo. Oltre al cioccolato puro, Cioccolove - i cui prodotti sono presenti in Italia e all’estero nel canale Horeca attraverso una rete commerciale - realizza, per accontentare le più moderne richieste del mercato, dodici varianti: peperoncino, menta, carruba, gelsomino, sale, cannella, mandorla, noci, pistacchio, arancio, limone. E, con le stesse referenze vengono lavorati anche gli altri prodotti come le marmellate e i liquori. PRIOR Brut Millesimato 2014 Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Tre Bicchieri 2016 Gambero Rosso Discover the new TRADIZIONALI BORTOLOMIOL collection bortolomiol.com Handmade with pride from Valdobbiadene soil. Alimentare Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 27 ORTOROMI / La filiera è cortissima e la tracciabilità garantisce trasparenza in ogni fase di lavorazione Controllo diretto sulla qualità Attento monitoraggio della materia prima in ingresso: al cliente solo il meglio L e abitudini alimentari dei consumatori mutano e inevitabilmente variano anche le richieste del mercato. Sta alle aziende, per lo meno a quelle più lungimiranti, coglierle e soddisfarle. Ed è ciò che ha fatto la società cooperativa agricola OrtoRomi, che sin dalla nascita ha mostrato, nelle proprie scelte, coraggio e lungimiranza. A partire dal settore in cui opera. Nata infatti nel 1996 dai due soci fondatori Elio Pelosin e Rino Bovo ed inizialmente indirizzata al mercato delle insalate non lavate di I gamma, in pochissimi anni fa invece ingresso in un mercato ancora vergine, totalmente da sviluppare: quello della produzione e commercializzazione di insalate di IV gamma. Iniziano così i primi importanti investimenti, che portano l’azienda ad essere oggi il terzo leader sul mercato italiano, con un fatturato annuo che si è attestato, nel 2014, intorno ai 65 milioni di euro e una previsione di chiusura del 2015 di circa 70 milioni di euro. Nella storia di OrtoRomi il 2006 ha segnato l’anno del passaggio da Srl a società cooperativa agricola, mentre il 2008 l’ingresso nella compagine societaria del terzo socio Giuseppe Senese, che ha permesso di implementare la struttura con un secondo stabilimento a Bellizzi (Salerno). “Due passi fondamentali spiega la responsabile marketing Martina Boromello - che determinano caratteristiche importanti dell’azienda”. Sì, perché essere una società cooperativa agricola con 11 soci fornitori su suolo nazionale e avere un secondo stabilimento produttivo al Sud, non solo consentono di garantire continuità di prodotto per 365 giorni all’anno, ma anche di avere una presenza capillare sul territorio e una considerevole celerità nell’intero processo. Inoltre, questo permette a OrtoRomi un controllo diretto sulla qualità: “Solo se la materia prima in ingresso è di altissima qualità allora può esserlo anche il prodotto finito”, afferma Martina Boromello. “Attraverso una filiera cortissima e un sistema di tracciabilità che garantisce trasparenza in ogni fase di lavorazione, possiamo assicurare il prodotto migliore ai nostri clienti e rispondere tempestivamente alle loro esigenze. Inoltre, di- La sede di OrtoRomi a Borgoricco sponiamo di un laboratorio interno di analisi, grazie al quale vengono svolti quotidianamente numerosi controlli analitici, a testimonianza dell’impegno che operiamo per la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti. Negli ultimi anni - prosegue - abbiamo fatto importanti investimenti che hanno reso entrambi gli stabilimenti produttivi assolutamente all’avanguardia: automazione, attenzione scrupolosa alla catena del freddo e prestazioni a basso impatto ambientale, nel rispetto della normativa vigente e per permettere una maggiore garanzia in termini di sicurezza alimentare”. Oltre alle insalate, vero e proprio core business, OrtoRomi è specializzata in due altri gioielli della terra veneta, trionfo di gusto, colore e territorialità: il Radicchio rosso di Treviso Igp e il Variegato di Castelfranco Igp, “due prodotti stagionali, ricchi di peculiarità, che vanno dalle fasi di lavorazione e raccolta alla versa- che soddisfano le esigenze dei tilità in cucina. Il nostro obiettivo è contribuire, assieme al Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp, al quale aderiamo, alla valorizzazione e promozione di questi meravigliosi ortaggi, offrendoli in pratiche confezioni già lavati e pronti all’uso. Oltretutto - specifica con orgoglio Martina Boromello - siamo gli unici, tra i nostri competitor, a proporli di IV gamma. Parlando del mercato della IV gamma in generale, gli ultimi dati - prosegue la responsabile marketing - hanno confermato che il mercato è in aumento e che, in particolar modo, il segmento che più cresce è quello delle ciotole con condimento. Per rispondere prontamente a questi trend positivi, abbiamo recentemente lanciato una nuova linea di ciotole Pausa Pranzo Insal’Arte, con arricchitori particolari consumatori attuali: quinoa e bulgur, finocchio e ananas, melagrana e mix di semi, mirtilli rossi e bacche di goji. Non manca la usuale attenzione alla praticità di consumo: all’interno della ciotola, infatti, vi è il kit del dressing, completo di condimento, forchettina e tovagliolo”. OrtoRomi, che si rivolge principalmente alla Gdo nazionale e lavora con le private label, sta sviluppando la propria presenza sul mercato estero, ma anche la vicinanza al consumatore finale. “Tra i nostri obiettivi per il 2016 - conclude la responsabile marketing - vi è senza dubbio accrescere l’awareness e la distribuzione ponderata del nostro marchio Insal’Arte, attraverso collaborazioni con importanti realtà nazionali e internazionali, oltre a intensificare le relazioni con i nostri consumatori grazie a eventi consumer e a una presenza attenta sui social network”. Le coltivazioni di insalata di OrtoRomi IL MAGGESE / Nasce nel 2013, specializzata nella produzione di prodotti salati da forno Gustosi e salutari, secondo natura Le linee Novalis e Il Nuovo Pane si rivolgono alla gdo e bandiscono l’olio di palma P ortare valore aggiunto al benessere della persona attraverso l’alimentazione, trovando in natura gli elementi nutrizionali necessari per farci stare bene. È la mission ambiziosa dell’azienda trevigiana Il Maggese, nata nel 2013 da un team di professionisti nel comparto alimentare. Sono i prodotti salati da forno la specialità dell’azienda, realizzati utilizzando solo ingredienti della dieta mediterranea, come Controllo qualità dei panetti l’olio extra vergine di oliva, il frumento e i semi oleosi ricchi di vitamine e antiossidanti. L’olio di palma è bandito come pure i conservanti e la lievitazione istantanea. A credere fermamente nell’importanza di un corretto approccio alla natura e al benessere dell’uomo è Massimo Campagnaro, fondatore dell’azienda assieme allo zio Oliviero. “Dopo la laurea in Scienze Forestali ho deciso di trasferire i valori legati al rispetto e alla tutela dell’ambiente nel settore dell’alimentazione. Terminato il master in Qualità dei prodotti agroalimentari sono entrato in Pasta Zara, e in seguito ho lavorato per Molino di Ferro e Roberto. Dopo dieci anni era giunto il momento di trasferire il know how acquisito in una mia azienda che fosse in grado di guardare all’alimentazione in un’ottica naturale”. Già dal nome si percepisce la volontà di rispettare la natura e i suoi ritmi. “Il maggese è una tecnica naturale di rotazione delle culture, che prevede un’annata di riposo del terreno per favorire la mineralizzazione della materia organica e contrastare la crescita di erbe infestanti”. I prodotti attualmente in commercio utilizzano come materia prima la crusca di frumento, ingrediente ricchissimo di fibra, proteine, sali minerali e antiossidanti. “La crusca aiuta a ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi ed è dunque indicata per i soggetti diabetici o con intolleranza al glucosio, inoltre contrasta i tri- Massimo Campagnaro, a.d. Il Maggese gliceridi, il colesterolo alto e le condizioni di sovrappeso e obesità”. Il Maggese utilizza la lievitazione con biga che favorisce la salute dell’alimento e conferisce sapori intensi e naturali. Il risultato sono prodotti che fanno bene alla salute e al palato. “Investiamo annualmente buona parte degli utili in progetti di sviluppo e ricerca, attualmente stiamo collaborando con la facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Univer- Grani antichi dalla Sicilia D all’amore per la rigogliosa natura del bacino mediterraneo nasce il progetto Grani Antichi dell’azienda Il Maggese. “Abbiamo riscoperto alcune varietà di grani antichi siciliani che donano ai nostri panetti il sapore del pane artigianale di una volta”, spiega Massimo Campagnaro. I grani Russello, Maiorca e Biancolilla sono antiche varietà baciate dal sole della Sicilia, crescono a due metri di altezza in perfetta sintonia con le erbe spontanee, donando alle farine ottenute con l’antica tecnica della macinazione a pietra meravigliosi profumi caratterizzati da note di cannella ed erbe aromatiche. Fanno parte di questo progetto i Novalesi e i Novaletti, fragranti panetti realizzati solo con ingredienti genuini e nessun additivo, l’impasto è fatto di acqua, olio extra vergine di oliva, farine di grani antichi italiani, sale e lievito naturale. sità di Padova per l’analisi dell’appeal organolettico dei nostri prodotti”. Il fatturato è in continua crescita, affermano i dirigenti dell’azienda, dopo aver triplicato quanto ottenuto nel 2014, l’obiettivo per il 2016 è di raddoppiare i numeri dell’anno che sta per chiudere. Due sono le linee di prodotti realizzate nello stabilimento di Altivole: Novalis e Il Nuovo Pane. La linea Novalis utilizza la pasta madre, olio extra vergine di oliva e una lunga lievitazione. Ne fanno parte i Crusketti (nelle versioni semi di lino e papavero o al sesamo) e i Novaletti, realizzati con farine di grani antichi macinati a pietra. La linea Novalis è disponibile nei principali supermercati della gdo. Il marchio Il Nuovo Pane contraddistingue la linea di prodotti per i discount italiani e comprende i Cruscosi, i Cruscotti e i Novalesi, tutti realizzati con pasta madre, olio extra vergine di oliva e olio di girasole. “La lavorazione a mano dei nostri maestri panettieri - conclude Massimo Campagnaro - permette di avere sotto controllo tutta la produzione, dall’impasto fino al confezionamento”. Altre genuine bontà saranno in vendita dal 2016, tra cui un nuovissimo prodotto che andrà a completare piatti a base di verdure, dalle insalatone alle zuppe. 28 Fare impresa a Nordest Alimentare Eventi Lunedì 30 novembre 2015 MOLINO COMIRATO / Quasi un secolo di esperienza e cinque generazioni di impegno e know-how Gli specialisti delle farine di mais La sede del Molino Comirato L’azienda è tra i principali fornitori dell’industria alimentare italiana. Oggi laminatoi e semolatrici di ultima generazione si affiancano all’affascinante vecchio mulino G razie alla lunga tradizione nella macinazione del mais (fin dal 1925) oggi, arrivati alla quinta generazioni di imprenditori, l’azienda Molino Comirato di Treviso ha tutte le ragioni per definirsi “specialista nella produzione di farine di mais”. Un’esperienza di quasi un secolo che le consente di essere uno dei principali fornitori dell’industria alimentare di qualsiasi tipo di farina di mais e in particolar modo di quelle gluten free. “Siamo tra i più quotati fornitori di farina di mais in Italia, afferma Paolo Comirato titolare della società: oggi lavoriamo circa 120 tonnellate di mais al giorno per una produzione di almeno 50 tonnellate di farina. I nostri clienti spaziano dalle grandi industrie alimentari ai piccoli laboratori artigianali”. Il mercato delle farine è sempre stato molto competitivo, nel senso che la produzione in Italia ha sempre ecceduto il reale fabbisogno dell’industria alimentare. Questo ha impedito, nel passato, che si potessero fare importanti investimenti negli impianti e nella tecnologia. Negli ultimi 10 anni, con l’avvento delle nuove regolamentazioni europee sulle farine alimentari, si è verificata una selezione naturale dei produttori; questo ha permesso alle aziende migliori di aumentare la clientela e di avere finalmente i margini economici necessari per un naturale rinnovamento degli impianti produttivi. “Nel 2010 sono stati sostituiti tutti i vecchi macchinari dell’ l’impianto di macinazione; oggi sulla nostra linea di produzione abbiamo laminatoi di ultima generazione controllati elettronicamente prodotti in Svizzera dalla Buhler, leader mondiale per la produzione di questi macchinari, e nuovissime semolatrici in acciaio inox sempre Buhler”. Tutto questo però non ha tolto nulla al fascino della macinazione che si percepisce tuttora all’interno del vecchio muli- no come cento anni fa, anzi il contrasto fra antico e moderno esalta ancora di più questa sensazione. “Nel nostro molino, afferma Comirato, c’è una atmosfera molto particolare, è bellissimo da un punto di vista storico ed estetico, con la zona vecchia ancora con i mattoni a vista e il fiume che La missione “gluten free”, dalla materia prima alle certificazioni Le semolatrici della Molino Comirato Da qualche anno si è sviluppato prepotentemente il settore dei prodotti gluten free, e in particolar modo della pasta di mais, che è andata sostituire la pasta di grano per tutti quei consumatori che soffrono di celiachia e sono quindi intolleranti al glutine contenuto nel grano. “Uno dei nostri punti di forza è la massima attenzione che poniamo nella fase di accettazione della materia prima. Altra caratteristica fondamentale è la struttura interna del nostro stabilimento, formato da molti silos di piccole dimensioni sia in ricezione che in produzione, che ci permette una corretta segregazione dei lotti e una puntuale tracciabilità interna. Grazie a queste caratteristiche abbiamo avuto da subito la possibilità di servire con la massima attenzione tutta la clientela che chiedeva farine di mais gluten free. Tutte le farine, una volta prodotte, vengono stoccate per qualche giorno prima di essere spedite affinché laboratori di analisi specializzati effettuino i controlli necessari e rilascino i relativi certificati di garanzia e sicurezza”. AZIENDA AGRICOLA COL MIOTIN / Fondata ai primi del Novecento alimenta la turbina che trasmette il moto alle macine. Ma tutto questo è stato reso ottimale e adatto alle necessità dell’industria alimentare moderna che prevede canoni di igiene e sicurezza molto alti”. Con le nuove capacità produttive, tecnologiche e le rinnovate competenze, oggi Molino Comirato si propone sul mercato e cerca nuovi clienti oltre ai grandi gruppi alimentari che già rifornisce. È un mercato vasto che va dai produttori di alimenti finiti, ai produttori di snack, di farine per polenta o per le impanature, ai produttori pasta di mais ed ultimamente al mercato etnico. Dal 2003 l’ente ‘Det Norske Veritas’ ha rilasciato e rinnovato annualmente la certificazione Uni En Iso 9001 per il sistema di gestione per la qualità e Haccp. MONDOLATTE TRE CIME / La cooperativa vanta 180 soci sul territorio Vini prelibati nel cuore del Prosecco Docg Il “latte fieno” sulle nostre tavole Sono cinque le etichette prodotte da uve ottenute in collina Genuinità e purezza garantite nella lavorazione tradizionale I C l talento imprenditoriale, unito alla passione e alla fiducia nelle proprie capacità, può trasformare la crisi congiunturale in un’opportunità economica, una possibilità per cominciare un nuovo percorso. È quanto testimoniato dall’esperienza lavorativa di Antonio Bottega, operativo per vent’anni nel settore del mobile e poi trovatosi costretto a inventare un nuovo inizio. Bottega pensò di scommettere nella sua inesauribile passione per i vini, la quale l’aveva già portato a divenire sommelier e gli consentì dunque di prendere le redini di Azienda Agricola Col Miotin, realtà fondata dal nonno Sante nei primi del Novecento e proseguita dal padre Girardo a partire dagli anni ’50. “Ho sempre avvertito una particolare vocazione per la viticoltura evidenzia Antonio in veste di amministratore - attività nella quale sono cresciuto e nella quale mi sono inserito definitivamente nel 2010. Viticoltura e vinificazione sono i due modi in cui la mia famiglia esprime l’amore per la nostra terra d’origine”. Situata nel cuore del Prosecco Superiore Docg Conegliano Valdobbiadene, in una collina a forma di anfiteatro a Pieve di Soligo (Tv), l’azienda è passata attraverso molte trasformazioni nel corso della sua lunga esistenza: immutata è rimasta la filosofia attenta a seguire tutta la filiera produttiva secondo metodiche rispettose della terra. La capacità produttiva di uva e vini è così aumentata armoniosamente, sicché nel 2015 l’azienda dichiara un aumento del 25% annuo sulla produzione. A una degustazione delle sue cinque etichette ottenute da uve di collina risulta evidente l’appartenenza a un territorio che può giovarsi dell’alternanza ideale tra luce solare e ombra. Le 30.000 bottiglie prodotte da AZ Col Miotin in un anno sono suddivise tra il prosecco Doc “Spago”, lo spumante brut “La bella arrabbiata”, lo spumante extra dry “La bella addormentata”, il prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg nelle versioni Brut millesimato ed extra dry millesimato. “La strategia per il futuro - conclude Antonio - è di proseguire in un percorso votato alla qualità totale, conservando per noi una quantità sempre maggiore di uve per incrementare la produzione di vini ed essere ancora più presenti sulle tavole degli intenditori di tutta Italia e all’estero”. orreva l’anno 1875, quando fu fondata la cooperativa San Candido in Alto Adige seguita, nel 1882, dalla cooperativa Dobbiaco, entrambe attive nella produzione di latte, panna, burro e formaggio. Oggi la latteria si chiama Mondolatte Tre Cime ed è una cooperativa con 180 soci dell’area, che in totale allevano 2.500 mucche da latte. La raccolta del latte avviene giornalmente e in media si aggira sui 30 mila litri. Per corrispondere alla crescente quantità di latte prodotto e all’aumentata domanda dei consumatori era necessaria la costruzione di un nuovo edificio. Dopo la fusione delle latterie di Dobbiaco e San Candido, nel 2002 è nata per la prima volta l’idea di realizzare un caseificio dimostrativo, inaugurato nel 2004. La particolarità di Mondolatte Tre Cime: latte fresco, yogurt e 13 formaggi vengono prodotti solo al “latte da fieno”, cioè puro, perché frutto di una lavorazione tradizionale, scandita al ritmo delle stagioni. Da sempre, le mucche della cooperativa trascorrono l’esta- te su pascoli e alpeggi dell’Alta Pusteria, tra i 1.100 m e i 1.700 d’altitudine, dove hanno a disposizione ogni genere di piante aromatiche e altre erbe. In inverno vengono nutrite solo con fieno d’alpeggio essiccato al sole, contenente fino a 1.000 piante differenti. Grazie a questo foraggio, i contadini d’alta montagna attingono una materia prima pregiata, che viene trasformata in vari tipi di latticini, apprezzati per il loro eccellente sapore. La falciatura e il pascolo, strettamente collegati alla fienicoltu- ra, favoriscono inoltre in modo sostenibile la biodiversità, la crescita di un’ampia varietà di piante e la tutela dello straordinario paesaggio dell’Alto Adige. Né bisogna dimenticare che i prodotti di latte fieno contengono una percentuale più alta, rispetto ad altri latticini, di acido grasso omega, uno dei grassi insaturi che l’organismo non può produrre e che va assunto mediante l’alimentazione. Per questo motivo il “latte fieno” e i suoi derivati non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. Alimentare Eventi Lunedì 30 novembre 2015 ISTITUTO VERGANI-NAVARRA / Si trova a Ferrara ed è nato nel 2012 Fare impresa a Nordest 29 TUTTOONIENTE / Oltre 70 prodotti dalle migliori materie prime Istruzione molto vicina al territorio Integratori per la salute e l’equilibrio Attivato anche un curriculum in viticoltura ed enologia Benessere e prevenzione nutrendo correttamente le cellule Q I uasi 2.000 studenti, cinque sedi operative sparse tra Ferrara, nel prestigioso palazzo Pendaglia nel centro storico della città, e provincia, due aziende agrarie e due cantine. Sono questi alcuni numeri dell’Istituto Vergani-Navarra nato il 1° settembre 2012 per l’accorpamento fra l’Ipssar Orio Vergani e l’Itas Fratelli Navarra, che ha dato vita al polo scolastico agroalimentare estense caratterizzato dall’attenzione ai cambiamenti unita a un forte legame con il territorio. “Dalla terra alla tavola” è il progetto che coinvolge gli studenti in attività agroalimentari e di promozione delle ricchezze della zona. A questo si aggiungono gli scambi tra studenti, docenti e il mondo del lavoro con gli stage formativi svolti a partire dal terzo anno di studi, che hanno contribuito ad ampliare la qualità dell’offerta formativa. Guidato da Roberta Monti, che come rappresentante nazionale dell’Aeht, l’associazione europea che raggruppa le scuole alberghiere, ha aperto le porte del vecchio continente agli studenti, l’Istituto di Ferrara ha intensificato i gemellaggi con le scuole alberghiere di tutta Europa che offrono, oltre al perfezionamento della lingua, anche la possibilità di vivere esperienze lavorative in Paesi stranieri. Come ambasciatrice ufficiale per l’educazione della rappresentanza diplomatica italiana a Tirana, Monti ha avviato anche una importante collaborazione con i Paesi dell’area balcanica con periodi di formazione per studenti e docenti. Enogastronomia, servizi di sala e vendita e accoglienza turistica sono le tre strade che si aprono agli studenti dopo il biennio; ma l’Istituto ha anche attivato il 6° anno dando il via a un curriculum di viticoltura ed enologia. La qualità dell’insegnamento è testimoniata dalle numerose vittorie nei concorsi nazionali e internazionali, mentre il costante lavoro con il territorio permette di testare periodicamente le attività svolte, comprendere dove migliorare e attivare le strategie migliori per restare sempre al passo coi tempi. Palazzo Pendaglia, l’edificio del ‘400 dove ha sede l’Istituto Vergani-Navarra ACETIFICIO SCALIGERO / Leader nel Nordest, l’azienda è nata nel 1973 l benessere di un individuo è frutto di un perfetto equilibrio tra la sua educazione alimentare, un corretto rapporto con l’ambiente in cui vive e la capacità di integrare efficacemente eventuali scompensi che, trascurati, potrebbero trasformarsi in patologie. Una filosofia preventiva è in questo senso la prima e più efficace tra le medicine disponibili. Da oltre trent’anni TuttoOniente lavora per aggiustare le scelte di vita squilibrate proponendo una gamma completa di integratori alimentari studiati ad hoc per coprire le esigenze più diversificate di adulti, bambini, donne, anziani e per risolvere le tante carenze delle quali può soffrire una persona nel corso della propria esistenza. “La forza movente che sta alla base del nostro operato - spiega il dottor Antonio Dorigo, titolare dell’azienda veneziana - è la considerazione della salute del cliente, su cui interveniamo soddisfacendo nel modo migliore le esigenze delle cellule di cui è composto il suo corpo. Questa iniziativa richiede ovviamente una preparazione approfondita nei campi scientifici e chimici della vita ma anche della medicina e della fisiologia secondo una visione olistica che considera l’uomo nella sua totalità. Per fare questo vanno evidenziati i due ambiti principali della prevenzione. Il primo concerne un’alimen- tazione equilibrata, evitando così l’instaurarsi di stati di equilibrio alterato. L’alimentazione di ognuno deve essere organizzata in maniera da fornire tutti i nutrimenti di cui abbisognano le cellule in maniera rispettosa verso le regole della fisiologia umana”. La competenza del dottor Dorigo nel settore alimentare è ben testimoniata in un suo recente libro pubblicato da Edizioni Mille a titolo “Ciao, mangiamo insieme?”, in cui è riportato un interessante sistema di calcolo per confrontare ciò che mettiamo ogni giorno sul piatto e ciò di cui realmente necessitiamo. Il secondo ambito della prevenzione riguarda poi gli integratori alimentari. “Il brand TuttoOniente - conclude Dorigo - propone oltre settanta prodotti realizzati impiegando le migliori materie prime disponibili, ideali per ripristinare un corretto equilibrio e allontanare così l’insorgere delle malattie più disparate”. FLAT BAG / Brevetto internazionale, riconosciuto in oltre 20 paesi del mondo Qualità in tavola da tre generazioni Shopper innovativo ed ecocompatibile Al via la sperimentazione nei prodotti per la salute della pelle Realizzato interamente in carta, sostenibile anche nel prezzo C F in vetro e in Pet ai centri distributivi, nonché sfuso alle industrie conserviere e per la produzione di salse. Da segnalare anche l’export che vale un 10%. “Le materie prime convenzionali o biologiche che utilizziamo - spiega Paolo Ranghiero provengono da aziende selezionate. Curiamo in particolare la fermentazione, che è un processo naturale, nonché la filtrazione. La produzione varia dall’aceto di vino a quello di mela, prodotti a Veronella. La linea dei balsamici e delle creme viene invece prodotta a Modena da aziende con cui collaboriamo. Inoltre, con un’importante azienda di cosmesi, stiamo sperimentando l’impiego dell’aceto come ingrediente per la formulazione di prodotti per la salute della pelle”. “L’Acetificio Scaligero - afferma Alessandro Ranghiero - si sta impegnando a produrre con sistemi che più rispettaLa gamma di aceti proposta da Acetificio Scaligero no l’ambiente. Non ultimo, il progetto per l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Per dare Economia, il secondo enologo. Nel 2013 è enil nostro contributo alla riduzione delle emistrato in azienda Enzo Junior. Quindi, orgogliosioni in atmosfera. Nel nostro piccolo - conclusamente aceto da tre generazioni. Una mende - siamo impegnati con le associazioni locali zione particolare va fatta anche al factotum che aiutano le persone meno fortunate di noi”. Antonio Furini da quasi trent’anni al servizio Attualmente l’Acetificio Scaligero si avvale di dell’Acetificio. uno stabilimento che copre una superficie di La ricerca della qualità e la flessibilità hanno circa. 3.000 mq, di cui 1.500 coperti. La proreso l’azienda leader nel Nordest per quanto duzione annua si aggira sui 3 milioni di litri. riguarda la fornitura di aceto imbottigliato, ittadina scaligera del basso veronese, Veronella, detta anche piccola Verona, è un punto di riferimento per la produzione dell’aceto. Dal 1973 è infatti attivo l’Acetificio Scaligero, che produce aceto di qualità partendo da materie prime accuratamente selezionate. L’azienda è sorta grazie all’intraprendenza dei compianti Enzo Ranghiero e della consorte Mirella Boscagin. Proprio nello stile familiare che ha reso il Veneto di quegli anni realtà economica importante a livello europeo. Oggi l’Acetificio è guidato dai figli Alessandro e Paolo Ranghiero. Il primo dottore in lat Bag, azienda annoverata tra le start up innovative della provincia di Padova, nasce nel 2009 con l’idea di creare un prodotto nuovo e totalmente ecosostenibile, che potesse rappresentare un’alternativa non solo alle buste di plastica, oggi definitivamente vietate, ma anche alle buste in materiali biodegradabili largamente diffuse nel mondo della grande distribuzione. La società getta le radici nell’esperienza nel settore cartotecnico dei suoi soci fondatori, esperienza che ha permesso di individuare al meglio quali erano i principali problemi legati alla realizzazione di uno shopper e, conseguentemente, di superarli. “Abbiamo concepito un prodotto assolutamente innovativo: una borsa in carta a fondo piatto con la maniglia, simile alle vecchie borse di plastica, ma totalmente ecocompatibile” afferma il titolare Ronnie Pallaro. Una intuizione che ha valso a Flat Bag un brevetto internazionale, riconosciuto in oltre 20 Paesi del mondo, nonché la selezione, come unico shopper compostabile, Flat Bag è stato esposto ad Expo 2015 all’interno del progetto “Coop supermercato del futuro” all’interno del progetto “Coop Supermercato del futuro” ad Expo 2015. La Flat Bag, infatti, disponibile in diversi formati a seconda delle esigenze, è realizzata interamente in carta, con l’impiego di colle prive di ftalati ed inchiostri ad acqua; è compostabile e riciclabile al 100%, è in grado di garantire la massima tenuta, ed è connotata da un prezzo economicamente sostenibile per il mercato. La sua particolare struttura caratterizzata, come detto, dal fondo piatto, ha infatti un’incidenza minore sui costi di trasporto, con una riduzione dei volumi pari al 30/40 per cento, ma anche sull’intera logistica del prodotto. “Oggi il nostro shopper è presente nelle Coop a livello nazionale e in alcune catene delle Gdo” afferma Pallaro. “Le sue caratteristiche e l’estrema versatilità lo rendono tuttavia interessante anche in settori diversi, dall’alimentare alle calzature, dall’abbigliamento alla profumeria, dalle farmacie ai negozi del biologico, che sono in prima linea nel ritenere il prodotto particolarmente adeguato alle proprie esigenze di ecosostenibilità. In tal senso, di fronte a un continuo aumento della richiesta di fornitura siamo prossimi ad ampliare la capacità produttiva con l’avvio di un nuovo e più grande stabilimento”. 30 Fare impresa a Nordest Salute & Sanità Eventi Lunedì 30 novembre 2015 SANITÀ VENETO / Il Centro allestito presso l’ospedale di Borgo Trento (Vr) segue le pazienti con tumore al seno lungo l’intero percorso terapeutico Eccellenza per le donne in un Hub Nella squadra di professionisti anche il data manager, per migliorare il servizio U n nuovo Hub per il trattamento del tumore al seno: è nato in questi giorni presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Si chiama Breast UnitCentro Hub e rappresenta l’eccellenza nel trattamento di questa malattia, disponibile alle pazienti presso l’Ospedale di Borgo Trento. I professionisti presenti nella struttura accompagnano le donne lungo tutto il percorso, dalla diagnosi fino all’auspicata guarigione, compresa la fase di ricostruzione a seguito di ma- stectomia, quando necessario. Lo Hub è già completamente attivo e, come ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, “Con il Presidente Luca Zaia abbiamo fortemente voluto e sostenuto questa iniziativa, qualificante sul piano medico-scientifico, ma anche molto significativa dell’attenzione tutta particolare che la Sanità veneta assegna alla donna”. La Breast Unit è composta da un Core Team, ovvero una squadra multidisciplinare di medici che comprende radiologo, chirurgo, patologo, oncologo, radioterapista, case manager e data manager. A questi professionisti “core” se ne affiancano altri, per completare la presa in carico delle pazienti: chirurgo plastico, medico nu- cleare, fisiatra, fisioterapista, psico-oncologo e oncogenetista. I medici sono coordinati da un membro del core team, che garantisce l’organizzazione del centro, il percorso diagnostico-terapeutico della paziente e l’approccio multidisciplinare. Due nuove figure professionali affiancano il coordinatore dello Hub, sono l’infermiere casemanager e il data manager, che raccoglie i dati relativi ai casi trattati dal Centro in una banca dati che servirà a pubblicare periodici audit clinici e a monitorare la qualità del servizio. Il Centro ha ottenuto risultati positivi dimostrati nell’inserimento sociale e lavorativo delle persone. Un aiuto a Padova, Treviso e Badia Polesine per minori e disabili L a Giunta della Regione Veneto ha approvato il rifinanziamento del servizio attivato in via sperimentale presso le Ulss 16 di Padova e 9 di Treviso e dedicato alla prevenzione e al contrasto degli abusi e dei maltrattamenti sui minori. Il servizio non solo verrà proposto nelle Ulss citate, ma verrà ulteriormente esteso nel territorio. Lo stanziamento ammonta a 350 mila euro e, come ha affermato l’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin, “Il progetto pilota avviato in Veneto, e previsto dal piano sociosanitario vigente, si è dimostrato efficace in termini di prevenzione, protezione e cura dei minori, vittime/autori di abuso sessuale e grave maltrattamento”. E prosegue: “Gli specialisti delle équipe interprovinciali integrano e collaborano con i servizi sociosanitari e sociali del territorio, per accogliere e prendere in carico minori abusati o vittime di maltrattamenti. Ogni 100 casi, 4 risultano vittime di abuso sessuale, 7 di maltrattamento fisico, 14 di maltrattamento psicologico e 47 di trascuratezza materiale e affettiva. Di fronte all’aumento dei casi segnalati e all’efficacia del modello sperimentato - prosegue l’assessore -per il 2016 prevediamo di potenziare la rete con un maggior numero di équipe inter-provinciali”. Proprio grazie a questo servizio sperimentale attivato in Veneto, sarà possibile per la regione attivare un monitoraggio capillare del fenomeno e delle sue evoluzioni, in base al quale si potrà meglio gestire e orga- nizzare il servizio per l’anno successivo. In Italia, secondo i dati presentati dal Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza a maggio 2015, sono 91 mila i minori vittime di abusi e violenze materiali e/o psicologiche. All’attenzione della Giunta del Veneto anche i disabili, per i quali sono stati stanziati 40 mila euro a sostegno dell’attività del centro EssaGi di Badia Polesine, promosso dalla Provincia di Rovigo e nato dalla collaborazione tra istituzioni e soggetti del privato-sociale del territorio. Il centro riesce a mettere in rete Ulss 18, Comuni, Enail, scuole, cooperative sociali e associazioni del territorio, è operativo da ben 25 anni con risultati positivi dimostrati nell’inserimento sociale e lavorativo delle persone. CBA GROUP / Vanta 40 anni di esperienza nella fornitura di servizi alle residenze sanitarie assistenziali, in particolare quelle dedicate agli anziani Sanità più semplice, e anche felice Tra le soluzioni proposte, un software e un robot che preparano le dosi di farmaco per i pazienti, la gestione digitale dei documenti e le “tecnologie per la felicità” G razie alla sua quarantennale esperienza nel campo dei servizi alle residenze sanitarie assistenziali, con particolare focalizzazione sulle strutture dedicate agli anziani, Cba Group ha attualmente focalizzato la sua attenzione in tre ambiti specifici, oltre a offrire una vasta serie di offerte puramente gestionali. I know-how in continuo aggiornamento del gruppo roveretano infatti hanno più volte dimostrato di riuscire a gestire una struttura sociosanitaria nella sua interezza, non limitandosi a soddisfare le esigenze espresse dal cliente ma arrivando ad anticiparle con soluzioni all’avanguardia, viste le continue richieste di adeguamento a standard sanitari europei. “Il primo ambito d’intervento su cui ci siamo focalizzati evidenzia Silvia Perani in veste di responsabile marketing e comunicazione - riguarda la gestione dell’intera filiera del farmaco. Una soluzione questa che è già adottata con totale soddisfazione da svariate Rsa, il 20% delle strutture del Trentino-Alto Adige ne beneficia, come pure alcune realtà nel Veneto ed Emilia Romagna. Si tratta di un software e un robot in dialogo reciproco che riescono così a confezionare delle bustine contenenti i vari farmaci per l’ospite indicanti nome, orario di somministrazione, tipologia di farmaco e un codice unico per la sicurezza nella somministrazione; l’iter nella sua completezza è gestito da una procedura informatizza- ta e robotizzata che scongiura la possibilità di una svista umana (l’80% degli errori in terapia avviene durante la procedura di ‘sblisteramento’) ma che soprattutto si traduce in un considerevole risparmio di tempo da parte del personale incaricato. Mediante l’automatizzazione di questa procedura è stimato un risparmio di tempo pari al 90%. Diminuzione del rischio clinico dunque e ottimizzazione delle tempistiche, il tutto con un investimento recuperabile interamente nel corso di tre anni”. Per venire incontro alle esigenze dei suoi clienti in questo periodo Cba Group sta ipotizzando un progetto di centralizzazione in base alla posizione geografica: in futuro perciò potrà essere proposta una macchina del farmaco utilizzabile da più Rsa. Attraverso contributi e bandi regionali inoltre, ci si sta orientando verso nuovissime soluzioni economiche per l’acquisto di questa nuova tecnologia. “Altro ambito in cui stiamo offrendo soluzioni di particolare interesse - continua Perani - è quello relativo ai processi di dematerializzazione e conservazione a norma dei documenti. Cba Group non si riferisce ovviamente al semplice obbligo per le pubbliche amministrazioni di fatturazione elettronica entrato in vigore nel 2015; il gruppo ha considerato la necessità di dematerializzazione e conservazione di documenti clinici in formato digitale. In ambito sanitario sono tantissimi i documenti passati di mano in mano in una Rsa. Quella di abbandonare il cartaceo in favore di sistemi informatizzati è una tendenza che in futuro potrà essere estesa come obbligo anche alle strutture private, al fine di offrire una maggiore sicurezza per l’ospite, una riduzione dei costi e maggior efficienza organizzativa in tutti gli ambiti. Se il processo sarà stato impostato correttamente e in maniera progressiva, sarà molto più semplice per la struttura adeguarsi alle nuove norme piuttosto che abbracciare questo iter di punto in bianco. “Un ultimo ambito che ci sta particolarmente a cuore - conclude Perani - riguarda un progetto per l’utilizzo di tecnologie per la felicità. Gli anziani di domani infatti, saranno persone ‘digitali’, capaci cioè di impiegare naturalmente smartphone e tablet. L’impiego di queste tecnologie potrà essere molto positivo per ridurre il senso di isolamento che vivono molti di questi soggetti. Stiamo perciò studiando una soluzione che metta in contatto l’anziano con il mondo esterno alla struttura, favorendo maggior scambio intergenerazionale. Tutte le politiche mondiali promuovono concetti di ‘invecchiamento attivo’ per allontanare quelle malattie neurodegenerative dovute al senso di isolamento. Lo strumento che lanceremo sul mercato nel futuro intenderà dunque sfruttare le nuove tecnologie per aiutare l’anziano a non sentirsi più solo, vivendo quanto più serenamente possibile la propria età grazie anche alla vicinanza telematica con le persone che gli sono care”. Meccanica e Subfornitura Eventi Lunedì 30 novembre 2015 RM PONTEROSSO / Una realtà solida che crede nella collaborazione Fare impresa a Nordest 31 FASE 3 / Impianti per la saldatura destinati all’industria meccanica Manutenere attraverso l’innovazione Prodotti d’alta tecnologia e puntuale Ingenti sono i recenti investimenti in nuove apparecchiature servizio di assistenza vendita N el corso della sua lunga storia professionale Rm Ponterosso ha soddisfatto le esigenze di manutenzione nei settori più disparati. Lo staff dell’azienda veneziana fondata nel 1974 dall’ingegner Antonio Brunetta ha lavorato infatti per conto di stabilimenti chimici, petrolchimici, in centrali termiche e, più generalmente, ovunque vi fosse qualche macchinario in movimento. “Anche se il nostro ‘core business’ è rivolto esclusivamente alla manutenzione - sottolinea Paolo Brunetta in veste di legale rappresentante della società - l’innovazione è sempre stato il perno centrale dell’attività di Rm Ponterosso, grazie soprattutto a un’officina meccanica di grande prestigio che oltre a soddisfare le nostre esigenze è in grado di operare per le richieste dei nostri clienti. Altra peculiarità che ha determinato la nostra longevi- tà e la fidelizzazione di una clientela che abbraccia l’intero territorio nazionale è la capacità di diversificazione”. Il ritratto dell’azienda è perciò più che positivo: se il 2014 si è chiuso con un fatturato di 9 milioni e mezzo la previsione per il 2015 è di una crescita del 5% su tali risultati. “Nonostante la crisi congiunturale negli ultimi dieci anni abbiamo destinato circa 800.000 euro in nuove apparecchiature - conclude Brunetta - siamo perciò una realtà solida e radicata in una IdealTec BILANCE srl filosofia rivolta all’innovazione e al continuo autoperfezionamento che crede nel futuro del nostro Paese. Un esempio esaustivo è il recente acquisto di una macchina da taglio ad acqua e sabbia a 4.800 atmosfere, la quale permette di tagliare l’acciaio inossidabile con spessore fino a 150 millimetri. Eppure investire non basta. Voglio a questo proposito citare un proverbio africano che dice ‘Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme agli altri’. Ecco ritengo importante sottolineare il pensiero che ogni azienda è interconnessa a un unico sistema economico e che nessuna può credere di essere l’ago della bilancia. Solo ed esclusivamente in un’ottica di collaborazione, l’imprenditoria italiana potrà tornare a essere grande e sperare di vincere le sfide dell’internazionalizzazione”. Gli elementi distintivi dell’azienda, ora proiettata anche all’estero N ata nel 2012 dall’esperienza ultraventennale della famiglia Simioni, Fase 3 Srl si attesta come uno dei principali fornitori di impianti per la saldatura rivolti all’industria meccanica di tutto il Nordest. Grazie a un know-how profondamente radicato nel settore, Fase 3 Srl è giunta oggi alla sua seconda generazione attraverso la guida dei fratelli Andrea, Enrico e Federica Simioni. Realtà solida la cui competenza è ben conosciuta nel territorio d’appartenenza, l’azienda cittadellese (provincia di Padova) vanta nel proprio Dna la capacità di adeguarsi alle mutevoli esigenze del mercato, proponendo esclusivamente prodotti all’avanguardia tecnologica consigliati espressamente sulle più specifiche richieste della clientela. “Il nostro lavoro però - evidenzia Federica Simioni non si limita a vendere dei prodotti; siamo infatti tra le poche aziende del Nordest a Dall’alto: Andrea, Enrico e Federica Simioni offrire un puntuale servizio di assistenza pre e post vendita. È questa specificità che ci ha permesso di fidelizzare la nostra clientela, sicché da tre anni la crescita di Fase 3 Srl si attesta intorno al 40%”. La gamma di prodotti comprende i gas tecnici della Sapio, elettroutensili e vari accessori/ricambi per la saldatura. Novità ben riassuntiva delle proposte d’ec- cellenza commercializzate in questo periodo è certamente la saldatrice Dsp 300 della Weldtronic. Tra le sue funzioni speciali nomineremo la Special Arc, la quale permette di mantenere costante il rapporto corrente/ tensione al variare della distanza dell’elettrodo dal materiale durante la saldatura, conferendo all’operatore di disporre di un arco di saldatura sempre stabile. Visto l’andamento positivo del presente, per il futuro prossimo l’azienda intende aprirsi all’estero, considerati i buoni risultati già ottenuti in territorio serbo. “Quali che siano le aperture e le trasformazioni nei prossimi anni - conclude Federica Simioni - la filosofia principale sarà quella di privilegiare la qualità del servizio alla crescita incontrollata, sia nell’ambito commerciale che finanziario, cercando di soddisfare sempre più il cliente rispetto ai suoi desideri ed esigenze”. 32 Fare impresa a Nordest Meccanica Eventi Lunedì 30 novembre 2015 RINO TULLIS / Da cinquant’anni offre soluzioni per un mercato sempre più attento e informato L’atelier della metalmeccanica I macchinari dell’azienda sono progettati e realizzati in partnership con il cliente Q uella di Rino Tullis è una storia che parte da lontano, nel 1965, e che prosegue negli anni con costanza, passione, professionalità e determinazione. In un mondo popolato da giganti, l’azienda di Cittadella, in provincia di Padova, è riuscita in cinquant’anni di attività a creare il proprio spazio realizzando un atelier metalmeccanico al servizio del cliente. Specializzata nella progettazione e realizzazione di presse per la compattazione e di piattaforme di sollevamento, Rino Tullis ha mantenuto la tradizione di famiglia con uno spirito artigianale che punta all’alta qualità dei prodotti realizzati in un’ottica di buon rapporto qualità/prezzo, senza compromessi in termini di affidabilità e durata nel tempo. La società di Cittadella di Padova offre la sua esperienza e competenza utilizzando “la pressione e la potenza” per ridurre e sollevare le problematiche che si presentano nelle realtà di qualsiasi settore merceologico. Ai suoi clienti non propone un semplice prodot- la Tullis che guida l’azienda fondata dal padre - è di offrire macchinari standard di alta qualità e rispondere tempestivamente alle esigenze del mercato progettando e costruendo attrezzature personalizzate per migliorare e ottimizzare i processi produttivi e logistici delle aziende”. Compito della società veneta, aggiunge, è sapere ascoltare la clientela proponendo la pressa per imballaggio giusta, al posto giusto, e garantendo in questo modo la riduzione volumetrica di scarti di packaging e della lavorazione, ottimizzando la movimentazione inL’azienda è specializzata nella terna e lo stoccaggio. Il progettazione e realizzazione di risultato è che il cliente presse per la compattazione e di ottiene un importante piattaforme di sollevamento abbattimento dei costi di manodopera e di trasporto assicurando magfrendo da una parte la classica giori utili aziendali medianflessibilità e dinamicità delle te il riciclaggio nel rispetto aziende italiane e dall’altra dell’ambiente e la soddisfala professionalità nell’innozione per la consulenza dei vare la propria proposta. “La tecnici della società. Rino nostra mission – spiega Paoto, ma una soluzione che va incontro alle esigenze di una clientela sempre più attenta e informata. Si tratta di una sfida continua che l’azienda di Cittadella cerca di vincere of- Tullis studia e propone soluzioni all’avanguardia e personalizzate per ogni esigenza di compattazione, garantendo al cliente rispetto dell’ambiente e risparmio dei costi di gestione dei rifiuti. Utilizzando i prodotti offerti nell’ampia gamma proposta dalla Rino Tullis, grazie a compattatori di diverse potenze e dimensioni, a seconda del tipo di materiale e delle quantità da riciclare, si risolvono le criticità che emergono nei più differenti settori: tessile, conciario, meccanico, ospedaliero, turistico, alimentare, dei grandi magazzini, settore lavorazione conto terzi, di trasformazione o logistica, mobilifici, ditte di verniciatura. La società offre anche una ampia serie di modelli di piattaforme oleodinamiche di sollevamento, che permettono di movimentare materiali, alimentare linee di produzione o effettuare carico-scarico di automezzi riducendo notevolmente lo sforzo fisico dell’operatore, i tempi di lavoro e i costi di manodopera. Le piattaforme disponibili in Da sinistra, Gabriella, Paola e il fondatore dell’azienda Rino Tullis oltre 500 modelli, per dimensioni del piano d’appoggio e portata utile di sollevamento consentono all’operatore di utilizzare una postazione di lavoro sempre in quota, vincere dislivelli, effettuare il collegamento di piani e il raccordo tra stabilimento e mezzi di trasporto ottimizzando le fasi di carico-scarico. Utilizzate in aziende di piccole o grandi dimensioni quali scatolifici, pelletterie, magazzini, industrie dolciarie, tessili, di lavorazione conto terzi e packaging le piattaforme della Rino Tullis si caratterizzano per la massima versatilità. Presente con forza nel mercato italiano, Rino Tullis si sta allargando anche all’estero con una strategia che a breve, grazie al processo di industrializzazione avviato per i modelli standard, vedrà il made in Italy Tullis guadagnare sempre maggiore consenso. EQUALIT / Un team di specialisti e un’ampia offerta di soluzioni “su misura” per le esigenze più complesse dell’industria moderna Lubrificazione ad alto valore aggiunto Moderni servizi di cogestione dei lubrificanti e dei fluidi lubrorefrigeranti per massimizzare il rendimento degli impianti industriali E qualit è un’azienda di Udine attiva dagli anni Novanta nel mercato dei lubrificanti speciali e fluidi lubrorefrigeranti, caratterizzato da grandi aziende con prodotti standardizzati e piccoli distributori con limitata offerta di servizi. Forte di un team con qualificate esperienze tecniche nei settori petrolifero, chimico e meccanico, si propone come specialista ad alto profilo tecnologico, con questi obiettivi: sviluppare fluidi di moderna concezione, adeguati ai crescenti standard della meccanica di precisione, alla salvaguardia ambientale e alla sicurezza degli operatori, e fornire supporto tecnico specialistico alle industrie ed altri distributori di lubrificanti. Spinta da questa visione, l’azienda si è dotata delle risorse per gestire tutti gli aspetti inerenti la formulazione, l’utilizzo e la gestione dei lubrificanti e dei FLR, siano essi oli da taglio interi o diluibili in acqua. Equalit non si limita a fornire “prodotti”, ma propone “applicazioni”, ovvero soluzioni complete, studiate su misura delle esigenze specifiche dei clienti, in base ai principi della manutenzione predittiva. Tali soluzioni sono mirate a ottimizzare il rendimento dei fluidi e funzionali ai seguenti obiettivi: massima costanza di rendimento, nessun fermo impianto, minore usura degli utensili, migliore qualità dei semilavorati, minore consumo di lubrificanti e riduzione degli esausti inquinanti. L’insieme di questi vantaggi concreti assicura al cliente un notevole risparmio e un elevatissimo standard di efficienza. Le applicazioni Equalit sono proposte in forma di cogestione (EQ System), oppure di supporto tecnico (EQ Service), anche per la gestione di fluidi prodotti da terzi. La capacità di fornire soluzioni realmente personalizzate si basa sulla conoscenza diretta dei processi e delle condizioni operative dei clienti. Grazie alla partnership esclusiva con un prestigioso laboratorio indipendente, Equalit effettua analisi accurate su campioni dei fluidi in uso, da cui ricava diagnosi precise sullo stato di impianti e macchine utensili. In aggiunta alle attività di analisi e diagnostica, l’azienda effettua interventi di manutenzione atte a preservare le condizioni ottimali di esercizio. In particolare, con proprie risorse, ha sviluppato Filtrait, una linea di dispositivi per la filtrazione offline ad altissimo rendimento e minimo impatto ambientale, in grado di rimuovere le impurità e il particolato con dimensioni ≥ 2 micron e prolungare così il ciclo di lavoro utile dei fluidi. La capacità di formulare prodotti finiti, pacchetti intermedi di additivi ad alte prestazioni e sistemi per la loro gestione rendono Equalit un soggetto unico nel suo mercato. I fluidi metalworking della linea EQ sono prodotti su indicazioni specifiche dalle aziende leader della chimica fine, con additivi purissimi e tecnologie di miscelazione allo stato dell’arte, in impianti altamente automatizzati conformi ai più severi standard. La qualità elevatissima delle materie prime (da cui sono esclusi componenti di origine minerale) e la stabilità dei composti rendono i fluidi EQ idonei alle sollecitazioni più estreme dell’industria metalmeccanica, come la produzione di ingranaggi e componenti di alta precisione per apparati dell’industria automobilistica e aeronautica. La linea EQ comprende i fluidi interi EQ 2000, i fluidi emulsionabili EQ 5000, i fluidi solubili in acqua EQ 5003 e i lubrificanti sintetici EQ Lubs. Equalit si prende cura delle esigenze dei clienti fornendo varianti personalizzate dei suoi formulati, calibrate su misura per le applicazioni più specialistiche e complesse, anche per volumi limitati. I prodotti sono disponibili in IBC, fusti e taniche contraddistinti da etichette colorate per semplificare la movimentazione e consentire l’identificazione immediata delle diverse tipologie, senza il rischio di scambi fortuiti. La nuovissima sede di Pozzuolo consente una moderna logistica per lo stoccaggio di prodotti e attrezzature, e assicura la disponibilità alla consegna e all’intervento in tempo reale. La capacità di dare un servizio innovativo, prevenire i problemi e risolvere le criticità rende Equalit un partner concreto e affidabile, in grado di fornire un supporto specialistico sempre al passo con la continua evoluzione della tecnologia, dei processi industriali e delle normative di riferimento. Internazionalizzazione Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Case History Con steelMax, entro 4 mesi l’azienda realizza una villa unifamiliare in Italia o all’estero attuale richiesta del sistema delle costruzioni ruota attorno al concetto di casa sicura, efficiente e confortevole, realizzata con le migliori tecnologie oggi disponibili. In questo scenario si pongono soluzioni costruttive innovative come l’impiego strutturale di profili di acciaio formato a freddo, per un sistema di edificazione estremamente competitivo e versatile. Cogi, azienda metalmeccanica di Trento da 30 anni leader nell’ambito delle soluzioni per l’edilizia a secco, si conferma su questo scenario e, dopo tre anni di ricerca applicata e test in collaborazione con l’Università di Trento, propone l’innovativo sistema costruttivo strutturale metallico leggero a marchio registrato steelMax. È un sistema che si basa sull’impiego di componenti strutturali ottenuti mediante piegatura a freddo di lamiere sottili, opportunamente collegati tra loro per la realizzazione di sistemi intelaiati portanti. La sua particolarità, inoltre, sta nell’utilizzare un unico profilo per la realizzazione di ciascuna delle sue componenti strutturali. “È un sistema tutto a secco, realizzato con materiale completamente riciclabile - acciaio, proveniente anche da riciclo è rapido nell’esecuzione e dà la certezza dei costi”, riassume il responsabile del progetto Cogi, Mario Guidotti. La struttura in profili multifunzione di acciaio sottile è pensata per gli impieghi più svariati, quali la costruzione e il rivestimento di abitazioni ed edifici in genere, unendo leggerezza, versatilità e velocità di esecuzione, nonché la riduzione 33 COGI Sottile e performante: l’acciaio strutturale ad alta innovazione L’ Fare impresa a Nordest al minimo degli sfridi con il vantaggio di mantenere pulito il cantiere e ridurre il carico ambientale. A ridurre ulteriormente l’impatto ambientale è la leggerezza dei componenti, la cui movimentazione non richiede attrezzature di sollevamento. Queste caratteristiche rendono steelMax (che è un marchio registrato) particolarmente vantaggioso per interventi di ampliamento e sopraelevazione, ma anche per la realizzazione di fabbricati in zone difficilmente raggiungibili. “Dai 2 ai 4 mesi” è il tempo di realizzo di una costruzione unifamiliare, che Cogi può realizzare direttamente o attraverso partner locali opportunamente selezionati, “sia in Italia che all’estero”, continua Guidotti. L’azienda, che già esporta circa il 30% della sua produzione, con steelMax punta a far crescere significativamente questa percentuale. Tra le mete già individuate vi è Panama, area per la quale il nuovo sistema costruttivo, che è certificato Uni En 1090, ha già ottenuto tutte le certificazioni neces- Villa monofamiliare a Bellusco Villa bifamiliare a Trecenta sarie. Ulteriore caratteristica strategica del nuovo sistema costruttivo ideato e realizzato da Cogi sono le sue performance sul fronte energetico. “La massima integrabilità dei profili in cold-formed con i prodotti di tamponamento e finitura dell’edilizia a secco - aggiunge Guidotti - permette di realizzare involucri altamente prestazionali ed energeticamente efficienti. Le analisi svolte dall’Università di Trento confermano che “un edificio leggero opportuna- mente progettato è in grado non solo di raggiungere elevati standard energetici, ma anche di garantire un ottimo livello di comfort ai suoi occupanti in tutto il periodo dell’anno”, hanno precisato nel loro rapporto il professor Riccardo Zandonini e il professor Rossano Albatici. steelMax si avvale inoltre di un supporto informatico standard per la progettazione del prodotto e realizzato sulle specifiche definite per ogni singolo progetto e costruzione. Si tratta, dunque, di un sistema innovativo “pensato per l’edilizia del futuro, particolarmente adatto nel green building e per tutte le opere edili di riqualificazione, ristrutturazione e manutenzioni straordinarie dati i suoi requisiti di leggerezza, riciclabilità e sostenibilità ambientale - prosegue Guidotti che aggiunge “è un sistema integrabile con l’edilizia tradizionale rispetto alla quale ha il non trascurabile vantaggio di ottenere una superficie utile maggiore del 10% rispetto a una data superficie lorda”. È inoltre in I principali plus dell’edilizia a secco Cogi si è sempre dedicata alla produzione di componenti per l’edilizia a secco: ha cominciato con la produzione delle strutture metalliche per cartongesso e per controsoffitti ed è arrivata oggi alla ideazione, progettazione e realizzazione del sistema steelMax. Ma perché questa dedizione trentennale per l’edilizia a secco? “Perché è l’edilizia del futuro”, sottolinea con convinzione Mario Guidotti. “I suoi vantaggi - illustra - non sono limitati alle prestazioni degli elementi costruttivi finiti, ma si estendono anche alle fasi di progettazione e di gestione del cantiere”. Diversi i punti chiave: leggerezza, perché la tecnologia ‘a secco’ consente di ridurre il peso delle partizioni fino a oltre il 70% rispetto alle soluzioni tradizionali; ridotti spessori, poiché a parità di prestazioni tecniche, lo spessore delle pareti è ridotto fino al 50%; pulizia e sostenibilità, in quanto le lastre in gesso rivestito e i pannelli in lana di roccia si tagliano con utensili manuali e di conseguenza si mantiene in ordine l’ambiente di lavoro che, in assenza di utilizzo d’acqua, è sempre asciutto. L’elevata standardizzazione degli elementi usati, nell’edilizia a secco, è garanzia di qualità dell’installazione; le fasi di cantiere sono rapide, anche perché non sono necessari tempi di asciugatura. L’alloggiamento dell’impiantistica nell’intercapedine prima della chiusura della parete consente di azzerare i costi di assistenza muraria previsti per i sistemi tradizionali. Sfruttando il principio della massa-molla-massa, i sistemi a secco consentono di raggiungere livelli elevati di isolamento acustico, sia dai rumori esterni che interni. Non da ultimo, i sistemi a secco garantiscono un impatto ambientale nettamente inferiore ai sistemi tradizionali. Cartongesso, lana di roccia e acciaio sono totalmente riciclabili. Sopraelevazione a Principina linea con le prossime nuove normative Ce sul risparmio del suolo e l’agevolazione della ristrutturazione in elevazione dei fabbricati esistenti”. Cogi è nata nel 1986 e da sempre produce profili e componenti impiegati nell’edilizia a secco. Attualmente ha all’attivo 11 linee produttive, tutte studiate e progettare sotto la direzione dello staff Cogi, che ha privilegiato l’automazione di molte lavorazioni e operazioni. Il sistema costruttivo strutturale in acciaio sottile steelMax si aggiunge dunque alle produzioni tradizionali, tecnologicamente all’avanguardia e realizzate in una vasta gamma di colori e sezioni: strutture metalliche per cartongesso; orditura di sostegno per controsoffitti; sistema flatline; botola d’ispezione Klip; telaio per porta scorrevole kitMax. Prestazioni elevate e sostenibilità ambientale, rigorosamente con costi e tempi “certi” Gli edifici realizzati con il sistema costruttivo a secco steelMax, marchio registrato da Cogi, sono flessibili e facilmente adattabili alle diverse esigenze costruttive, anche in funzione del sito di edificazione. Inoltre, mediante un’attenta progettazione si raggiungono ottime prestazioni in materia sia di isolamento termico che di isolamento e comfort acustico. Sono innumerevoli le qualità di tale sistema e i vantaggi che ne derivano dal suo utilizzo. La lavorazione a freddo della lamiera di acciaio strutturale assicura una precisione continua durante la profilatura; i profili così ottenuti assicurano flessibilità d’impiego per svariate esigenze strutturali. Si tratta inoltre di un sistema sostenibile, poiché l’acciaio è riciclabile al 100%, e leggero, poiché le componenti riducono il peso dell’intera costruzione e di conseguenza si riduce l’incidenza della massa sismica. I profili sottili escono dalla linea di produzione pronti da assemblare, non necessitano quindi di lavorazioni aggiuntive e garantiscono perciò rapidità e facilità di costruzione. Si tratta di un sistema costruttivo “a secco”, che dà quindi la possibilità di smontare i vari strati e riutilizzarli o riciclarli. La composizione degli elementi permette l’integrabilità con gli impianti elettrico e idrico, la loro produzione e movimentazione è a ridotto impatto ambientale. I componenti di finitura e l’acciaio sono incombustibili o comunque non alimentano l’incendio anzi come risulta dalle certificazioni, le strutture opportunamente realizzate sono resistenti al fuoco, sono cioè Rei. “È un sistema costruttivo conveniente, poiché i costi e i tempi sono definiti e certi grazie a un’accurata fase di progettazione - sottolinea Mario Guidotti - Il risultato, quindi, è un risparmio effettivo”. Struttura di abitazione a due piani in costruzione 34 Fare impresa a Nordest Internazionalizzazione Eventi Lunedì 30 novembre 2015 MECCANOTECNICA VENETA / Mtv nasce nel 1991. Oggi punta sull’altissimo livello tecnologico Ferrata negli utensili di precisione Seghe circolari, frese con spoglia logaritmica, profilatura di mole diamantate P resente nel settore degli utensili di precisione dal 1991, Meccanotecnica Veneta (Mtv) è una solida realtà di respiro internazionale con prodotti e soluzioni dotati di un altissimo livello tecnologico. L’azienda nasce come fornitore di una svariata tipologia di utensili per i settori dell’occhialeria, oreficeria e orologeria. Nei primi anni Duemila, Diego Bordignon, fondatore e attuale presidente dell’azienda, intuisce che la specializzazione è la strada giusta da percorrere per offrire al mercato prodotti di nicchia adattabili ai diversi settori produttivi. “Abbiamo incrementato il nostro know how su tre linee di prodotto ben definite e ci siamo aperti a comparti come il medicale, l’automotive, l’elettronica, l’aerospaziale, la meccanica di precisione, l’industria delle chiavi e molti altri”. Le linee di prodotto comprendono le seghe circolari, le frese a profilo costante e i microutensili. La prima riguarda le seghe circolari unificate in metallo duro, prodotte secondo lo standard Din e caratterizzate dal prezzo concorrenziale e dalla qualità in linea con le attuali esigenze; per lo più disponibili a magazzino, permettono consegne pressoché immediate. La nostra seconda linea strategica concerne invece, sul fronte opposto, una categoria di prodotti speciali: gli utensili in metallo duro a profilo costante con spoglia logaritmica, per i quali ci stiamo sempre più distinguendo sul mercato nazionale ed estero; tecnologicamente avanzati, sono caratterizzati dal fatto che si possono raffilare molte volte senza che vi sia alcuna alterazione di spoglia e di profilo. La terza linea su cui verte la nostra strategia operativa riguarda infine un ambito in cui ci siamo fortemente specializzati: la profilatura delle mole diamantate, anche di dimensioni piccolissime e con tolleranze centesimali; concepita inizialmente a nostro uso interno, sta prendendo piede anche in termini commerciali”. La specializzazione in queste tre linee di prodotto consente a Mtv di proporsi al mercato internazionale come partner affidabile dotato di un alto livello di professionalità. Attualmente il 50% del fatturato si ottiene con l’export in Svizzera e Germania. “I nostri prodotti sono richiesti in mercati dove l’attenzione al dettaglio e alla precisione sono elementi distintivi”. È la conferma del livello tecnologico dell’azienda. “Inoltre, a parità di qualità e di servizio, il nostro prezzo è inferiore”. Il rapporto fidelizzato con alcune realtà svizzere potrebbe ora trasformarsi in una partnership commerciale e strategica. “Abbiamo ricevuto proposte di joint venture, stiamo valutando le varie possibilità”. Tra i fattori di crescita dell’azienda Diego Bordignon ricorda gli investimenti in ricerca e sviluppo. “Nel 2014 abbiamo destinato 100 mila euro (pari al 4% del fatturato) nella ricerca di soluzioni specifiche e innovative in grado di risolvere precise problematiche di nostri importanti clienti”. Altre qualità che fanno la differenza riguardano il rispetto dei termini di con- Diego Bordignon segna pattuiti e il controllo preciso e assoluto sui prodotti effettuato tramite moderne macchine ottiche. Ma la punta di diamante di Mtv è la capacità di fornire soluzioni versatili, a volte modificando completamente l’approccio all’utensile e fornendo spesso un’alternativa per la specifica esigenza di lavorazione. “La nostra versatilità ci porta a guardare un utensile da tutti i punti di vista e a trovare soluzioni innovative e originali”. Doti tipiche dell’imprenditoria italiana che all’estero ci invidiano. Anche la fidelizzazione del personale e una visione etica del lavoro contribuiscono al successo di un’azienda. “È importante favorire un clima di soddisfazione e motivazione tra tutti i collaboratori. Il nostro personale può contare su un orario di lavoro flessibile, la garanzia del sabato libero e un ambiente di lavoro sano e pulito”. Tra i progetti per il 2015 c’è il lancio di una nuova sega circolare dalla durata superiore allo standard, già brevettata. Si tratta di un prodotto rivoluzionario, utilizzabile in qualsiasi settore, con caratteristiche di modularità che ci dovrebbero mettere al riparo dalla concorrenza per un discreto periodo. DERWID / Fiore all’occhiello è il servizio di business integration per gestire dati e documenti in digitale Soluzioni informatiche per l’industria 4.0 Con la piattaforma web based D/bip la comunicazione implementa la propria efficacia D a sempre impegnata nell’ottimizzazione dei processi aziendali, Derwid, società informatica con un focus sulla consulenza, propone soluzioni che rispondono pienamente ad alcune delle tipiche esigenze dell’industria 4.0, un’industria, cioè, sempre più basata sui concetti di automazione, internet of things, big data e integrazione di clienti, partner e fornitori. In questo contesto acquisisce una grande importanza una comunicazione integrata efficace e, in tal senso, Derwid offre un servizio di business integration che rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda. “È quello in cui siamo specializzati da sempre”, afferma il fondatore e amministratore delegato Horst Exenberger. “Siamo partiti offrendo un servizio di scambio elettronico di dati e, negli anni, lo abbiamo integrato con altri servizi per gestire e organizzare documenti e dati in formato digitale”. Nasce così D/bip, una piattaforma web based di business integration che comprende tutti i servizi per una comunicazione integrata efficace. Il servizio di scambio elettronico di dati - Edi, permette l’invio e ricezione di dati in modo semplice e puntuale, attraverso un unico canale. Grazie a tale servizio è possibile trasformare i dati in uscita dal gestionale, trasmetterli in modo sicuro e controllare l’esattezza dei dati trasmessi, ad esempio di una fattura rispetto al relativo ordine. “Utilizzando questo sistema, che verifica la coerenza dei documenti e permette di individuare e correggere subito eventuali imprecisioni, senza interrompere l’invio dei dati corretti, è possibile diminuire la percentuale di errori dovuti all’intervento umano nonché i tempi di caricamento e trasmissione dei dati” commenta Exenberger. “Lo scambio di dati è sicuro e tracciabile, garantendo la riservatezza delle informazioni scambiate”. Si tratta di un servizio offerto in outsourcing e caratterizzato da un alto grado di flessibilità: il sistema è per- fettamente integrabile con qualsiasi software gestionale, perché ‘traduce’ i dati in un formato compatibile a tutti i sistemi gestionali coinvolti nello scambio, quello del cliente e quelli dei suoi business partner. “Siamo in grado di integrarci con qualsiasi software gestionale, grazie alle numerose partnership con gli integratori di Erp, maturate in 15 anni di progetti nazionali e internazionali”, sottolinea Exenberger. “Offriamo così al cliente una soluzione affidabile e interveniamo in modo rapido e mirato, sostenuti dal rapporto di fiducia instaurato con i nostri partner. Non mancano i benefici per le aziende con cui collaboriamo: oltre che di vantaggi economici, con delle entrate durature nel tempo, godono di agevolazioni di tipo tecnico. Infatti le software house, sviluppando un unico modulo di import/ export - un modulo standard, modificabile in outsourcing, senza necessità di ritocchi al software - potranno utilizzarlo per tutte le possibili inte- grazioni. L’ottimizzazione di risorse per l’integratore Erp è evidente: potrà delegare a Derwid la gestione delle integrazioni con tutti i business partner del cliente. Siamo sempre aperti a valutare nuove collaborazioni con aziende che operano nel campo dei software gestionali e che sono interessate a scoprire la nostra realtà.” D’altro canto, essendo un servizio costruito a “misura del cliente”, si adatta alle esigenze di ogni tipo di azienda, sia delle grandi aziende strutturate che di quelle più piccole con necessità di trasmissione più modeste. Nel momento in cui i documenti vengono scambiati in formato elettronico, diventa una conseguenza logica conservarli in formato digitale. Per questo Derwid propone un servizio di conservazione sostitutiva, che si integra con il sistema di scambio elettronico di dati: si azzera così il rischio di perdita dei documenti, e si semplifica la gestione amministrativa rendendola più veloce e sicura. Il fondatore e amministratore delegato Horst Exenberger “Scambiare dati di tipo commerciale, finanziario ma anche logistico in modo puntuale ed efficiente con tutti i business partner diventa di fondamentale importanza nell’ottica dell’industria 4.0, soprattutto in considerazione del nuovo scenario di collaborazione tra le aziende della filiera. Diventa quindi essenziale avere a disposizione uno strumento affidabile, in grado di garantire puntualità e precisione nella comunicazione con fornitori e altri business partner” conclude il titolare. In tal senso Derwid, con la propria piattaforma di business integration D/bip offre lo strumento ideale per lo scambio elettronico sicuro di dati, un convertitore any to any adatto a ogni tipo di formato e senza limiti. Internazionalizzazione Eventi Lunedì 30 novembre 2015 FINITURE / La forte vocazione all’estero raggiunge il 95% della produzione Qualità di prodotto e assistenza: ecco il made in Italy che piace al mondo Ma la chiave del successo “morale” dell’azienda è nella trasparenza dei rapporti M assiccia immissione della robotica negli impianti ideati e prodotti, per rendere sempre più automatizzato e quindi autonomo il processo di verniciatura; forte propensione all’export, con una crescita che negli ultimi anni lo ha portato al 95% della produzione. Sono i due aspetti che maggiormente caratterizzano oggi la vita di Finiture, azienda di Saonara in provincia di Padova specializzata nella produzione di impianti per le verniciature di superfici in legno: serramenti, porte, mobili, sedie, tavoli e altri elementi. Fondata negli anni Cinquanta con il nome di Mizar dal padre di Giovanni Sedino che oggi ne è amministratore delegato, negli anni Ottanta è diventata Finiture System e nel 2000 è divenuta Finiture, mantenen- Sede dell’azienda Finiture do però il suo core business nel settore degli impianti per la verniciatura. La costante attenzione all’innovazione tecnologica e alle normative, la capacità di trovare soluzioni idonee alle richieste dei clienti, la qualità costruttiva degli impianti così come l’efficienza dell’assistenza post vendita hanno permesso a Finiture di crescere e di essere oggi una delle prime aziende italiane nel suo settore. “Da sempre abbiamo avuto una predisposizione all’esportazione - racconta Giovanni Sedino - e non abbiamo mai lesinato in ricerca e sviluppo quando le cose andavano bene. Sono state due caratteristiche fondamentali per consentirci di proseguire l’attività imprenditoriale senza problemi. Quando è arrivata la crisi, abbiamo infatti potuto affrontare nuovi mercati grazie alla dimestichezza che avevamo con l’estero e pre- Giovanni Sedino, amministratore delegato Finiture sentarci competitivi in virtù delle soluzioni tecnologicamente avanzate dei nostri impianti”. Europa, Nord America, Cina, Australia, sono tutte aree in cui Finiture ha venduto i propri impianti e ha una consolidata rete commerciale di riferimento, che l’azienda coltiva dimostran- Fare impresa a Nordest dosi sempre pronta a intervenire per qualsiasi richiesta del cliente anche dopo l’avvenuto acquisto delle macchine. “È fondamentale la fidelizzazione degli interlocutori, anche se la nostra tipologia di prodotto ha bisogno di clienti sempre nuovi, poiché non si vende alla stessa azienda un impianto all’anno. Tuttavia, in particolare all’estero, la qualità dell’assistenza è un fattore che fa la differenza e le relazioni sono fondamentali per allargare il proprio business”. Se negli ultimi anni la robotizzazione degli impianti Finiture ha rappresentato il cambio di passo in ambito produttivo, moltissimo l’azienda ha innovato anche sul fronte delle prestazioni energetiche di queste macchine. “Siamo arrivati ad abbattere i costi della bolletta energetica addirittura dell’80% con gli impianti robotizzati e anche per quelli dedicati all’essiccatura”, sottolinea Sedino. Continuamente proiettati verso il futuro, alla Finiture hanno l’occhio attento che monitora tutti le novità che vengono introdotte lungo la filiera in cui sono inseriti, per rispondere adeguatamente e addirittura anticipare le richieste. “Quando il mercato chiede, bisogna essere pronti – sottolinea l’imprenditore -. Per esempio, seguiamo le evoluzioni dei macchinari utilizzati per produrre in serie i serramenti o altri manufatti in 35 legno che poi debbono essere verniciati, per modificare se del caso anche le nostre macchine”. Finiture, insomma, è in grado di adattarsi alle norme dei diversi Paesi e alle diverse situazioni per trovare nuove soluzioni tecniche “su misura” per richieste di ogni genere. Con trenta dipendenti, tutti con profili professionali adeguati e con la conoscenza di almeno due lingue straniere da parte di coloro che devono relazionarsi con i clienti sia da un punto di vista tecnico che commerciale, Finiture ha solide radici nel territorio in cui è nata e ha fatto del rigore e della serietà nel rapporto con tutti un suo tratto distintivo. “Ciò significa, per esempio, pagamenti sempre regolari, nonostante il ciclo economico - sottolinea Sedino - significa un rapporto puntuale e trasparente con le banche. Sono aspetti in cui crediamo assolutamente e che abbiamo verificato possono anche diventare vantaggi competitivi. La correttezza nei rapporti paga sempre: se una banca crede nella serietà dell’azienda che ha davanti, per esempio, contribuisce a creare le condizioni per una solida posizione finanziaria. E, se a un fornitore assicuri il pagamento ‘vista fattura’, può essere che sia disponibile a uno sconto che per l’azienda diventa possibilità di recupero risorse da investire altrove”, conclude l’imprenditore. ITAUTOMATION / È made in Italy la firma delle soluzioni per i settori navale ed eolico. E, inaugurata la filiale US, il gruppo si prepara per due importanti eventi Ingegnerizzazione d’avanguardia L’azienda ha progettato e realizzato la più grande turbina al mondo della categoria I deata, progettata e realizzata in proprio la più grande turbina al mondo nella sua categoria (60 kW) per produrre energia eolica con venti bassi, 5-6 metri al secondo; ingegnerizzazione e realizzazione di tutta la parte di distribuzione elettrica sulle grandi navi passeggeri per far funzionare i grandi filtri di scarico fumi di cui ora devono essere dotati i “comignoli” al fine di azzerare le emissioni di scarico ed essere così in regola con le nuove normative internazionali. Sono questi due esempi dell’attività di punta che caratterizza ItAutomation in due settori chiave per l’azienda nata nel 2001, a Vicenza, su iniziativa dell’ingegner Marco Stoppele, che oggi ne è presidente e amministratore. L’applicazione dell’elettronica e la realizzazione di processi di automazione sono stati sin da subito l’ambito di lavoro dell’azienda, che negli anni ha trovato una propria specializzazione e di apporto ad alto tasso innovativo in ambito navale ed eolico. Per quanto riguarda il settore navale, spiega ingegner Stoppele, l’aspetto che ora sta impegnando maggiormente ItAutomation con personale spedito in tutto il mondo è quello legato “all’adeguamento delle grandi navi da crociera rispetto alle normative internazionali che impongono un severo controllo sulle emissioni delle navi in movimento - illustra - Ciò comporta l’applicazione sui comignoli di imponenti filtri e la realizzazione di tutto l’impianto elettrico Nave da Crociera per il loro funzionamento”. Naturalmente, aggiunge, “si opera su navi in navigazione e, soprattutto, si deve intervenire su una struttura che non ha previsto questa aggiunta. Il nostro primo impegno, quindi, è stato nel fornire agli armatori la soluzione ingegneristica per ammodernare efficacemente un manufatto esistente”. La parte progettuale ha poi portato con sé quella pratica, con la fornitura e l’installazione di tutta la parte elettrica necessaria al funzionamento dei filtri, oltreché ai quadri di distribuzione. “Sul fronte elettrico gestiamo, inoltre, ogni aspetto del coordinamento tra la nave e i fornitori”. ItAutomation grazie alle sue conoscenze ingegneristiche e tecnologiche è riuscita ad assicurarsi un filone di lavoro che “ha una prospettiva importante sottolinea Stoppele - poiché sono molte le grandi navi che devono adeguarsi alle nuove normative e i tempi di intervento sono lunghi, poiché non devono interferire con la vita di queste città viaggianti e dei loro ospiti”. In questo settore gli interventi dell’azienda spaziano in tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, dal Messico all’Arabia e alla Nuova Zelanda. Per ItAutomation si è rivelato ugualmente proficuo il settore della produzione di energia eolica, dove ha cominciato a muovere i primi passi già nel 2003. Una svolta significativa è avvenuta però qualche anno fa quando “abbiamo ideato, progettato e costruito in casa Turbina eolica Modello Se-ARCH 60 da 60 KW la più grande turbina al mondo nella propria categoria - 60 kiloWatt - per pale eoliche studiate specificamente per l’Italia”, racconta l’ingegnere. “Si trattava infatti di trovare una soluzione conveniente per produrre energia anche laddove non spirano venti forti, ma ci sono e sono costanti. Inoltre, volevamo proporre una soluzione capace di durare a lungo nel tempo, grazie a una meccanica e a una elettronica adeguata e all’avanguardia. ”. Il prodotto che ne è scaturito, una pala piuttosto grande per la categoria che “produce energia al meglio con un vento a 5-6 metri/secondo”, ha avuto un notevole successo con largo impiego soprattutto nelle regioni italiane insulari e del Sud. La produzione è tutta italiana, coordinata da ItAutomation che si avvale di fornitori - localizzati tutti a Nordest e tutti certificati - per la componentistica necessaria alla completa realizzazione delle pale. “Le commesse continuano e ora abbiamo messo in atto una strategia commerciale per entrare con decisione nel mercato estero, in particolare negli Stati Uniti, all’inizio del 2016”, conclude Stoppele. Da novembre è stata aperta una filiale “ItAutomation US” e l’azienda ha già programmato la propria presenza in due importanti fiere di settore. 36 Fare impresa a Nordest Friuli Venezia Giulia Eventi Lunedì 30 novembre 2015 FINRECO / Si aprono nuove opportunità nel mercato della garanzia Condividendo il know-how crescono le sinergie sul territorio E i servizi finanziari potranno essere estesi anche a soggetti terzi F un’ottica di allargamenondata nel 1975 per to dell’attività sociale, fornire al movimento l’erogazione dei servizi cooperativistico regionafinanziari anche a favole uno strumento per fare di soggetti economivorire l’accesso al credito ci terzi rispetto ai soci, dell’impresa cooperativa, seppur sempre connessi Finreco nasce grazie alle con le realtà cooperative associazioni cooperativiregionali. La società ha stiche regionali e con il poi concluso un accordo fondamentale contribudi rete con i tre Confidi to dell’Amministrazione operanti nel territorio regionale. In 40 anni di giuliano e isontino che la attività diventa la finanporterà ad accrescere la ziaria di riferimento del propria competitività sul mondo cooperativo remercato della garanzia gionale con una serie di tramite la condivisione servizi che soddisfano la di parte del know-how domanda di investimenIl cavaliere Franco Bosio, e delle risorse, la realizti, di capitale circolante presidente di Finreco zazione di sinergie con e la ristrutturazione delle i partner bancari, l’inpassività. Nell’ultimo sedividuazione di nuove opportunità di penemestre è proseguito l’incremento dei volumi trazione nel mercato della garanzia, l’accesso deliberati e il monte garanzie ha oltrepassato i a possibili contributi pubblici finalizzati alla 13 milioni di euro a fronte di un patrimonio e realizzazione dei propri obiettivi. Importante fondi rischi di oltre 9 milioni. Con la riforma segnale di reazione al delicato momento visdel testo unico bancario gli interventi finansuto dal sistema dei Confidi, il contratto di reziari sono limitati alle sole garanzie e viene a te vuole essere uno strumento per aumentare meno la possibilità di erogare direttamente la capacità di sostenere le imprese cooperative finanziamenti alle imprese associate. Nononell’accesso al credito, in uno scenario econostante questo le potenzialità di Finreco oggi mico che, si spera, possa presto confermare i appaiono ancora maggiori grazie alla recensegnali di ripresa. te modifica dello statuto che permetterà, in Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Friuli Venezia Giulia COOPERATIVE FVG / Settant’anni dalla fondazione dell’Associazione Insieme per un sistema più efficace Al lavoro di concerto con l’Amministrazione regionale in particolare in tema di prestiti sociali e vigilanza R icorrono quest’anno i 70 anni dalla fondazione dell’Associazione Cooperative Friulane, articolazione territoriale per la provincia di Udine di Confcooperative Fvg, a dimostrare il radicamento sul territorio del sistema cooperativo, e la sua importanza cruciale per il sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia, come dell’intera nazione. Le cooperative associate a Confcooperative Fvg sono oggi 301. Imprese che insieme realizzano un valore pari a 615 milioni di euro e danno impiego a 11.500 addetti. In occasione delle celebrazioni per l’importante anniversario, la Regione ha evidenziato la propria linea d’intervento sul settore nel quale, ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani, “sono necessari alcuni cambiamenti, e stiamo lavorando su questo fronte assieme alle associazioni di categoria”. Gli interventi andranno nella direzione di un consolidamento del sistema, attraverso una efficace regolamentazione in particolare mirata ai temi del prestito sociale e del sistema della vigilanza. Anche il vicepresidente della Giunta Sergio Bolzanello, dopo aver ricordato l’importanza cruciale anche della presenza di un sistema di credito cooperativo a sostegno del credito verso le aziende, ha spiegato come la Regione sia impegnata nella scrittura della nuova legge regionale sulla cooperazione, costruita nel confronto tra le parti. L’efficacia dell’azione del mondo cooperativo è dimostrata anche dalla soluzione della vicenda che recentemente ha coinvolto le Cooperative Operaie e CoopCa, nella quale ha giocato un ruolo chiave la solidarietà cooperativa messa in campo dalla Coop nazionale e da Coop Consumatori Nord Est, che recentemente ha annunciato la riapertura di 11 punti vendita ex Cooperative Operaie a Trieste e in provincia di Pordenone, con 278 dipendenti. Fiducia condivisa dai cittadini, come dimostra un’indagine commissionata proprio da Coop Consumatori Nordest nel capoluogo, dalla quale emerge che il 56% dei residenti intervistati crede ancora nel sistema della cooperazione. Fare impresa a Nordest 37 38 Fare impresa a Nordest Friuli Venezia Giulia PALLAVISINI LEGNAMI / 25 anni di attività rigorosamente fondata sulla “catena del valore” Good wood, la vera cultura del legno Questa è la filosofia che permea l’intera filiera di un’azienda da sempre “green” “L a cultura del legno è un valore che non può prescindere dalla sostenibilità e dal rispetto ambientale, nei processi produttivi come nelle persone. Nasce da qui la filosofia del rispetto racchiusa in due semplici ma efficaci parole: Good Wood”, commenta Luca Pallavisini, oggi alla guida dell’azienda fondata nel 1990 dal padre Giuseppe. Una filosofia che permea l’intera catena del valore, poiché chi sceglie i nostri prodotti sceglie un percorso pulito”. Situata a Moimacco, in provincia di Udine, Pallavisini Legnami è una realtà che occupa dodici lavoratori e che nel 2014 ha registrato un fatturato di 6 milioni di euro, con il progetto di raggiungere entro i prossimi tre anni i 15 milioni. “Festeggiamo con gioia 25 anni di attività. Da semplice segheria oggi siamo una società in costante evoluzione. Collaboriamo con i migliori produttori nazionali ed esteri dedicando la massima attenzione al servizio offerto”. Col tempo l’azienda si è specializzata nell’importazione e distribu- Luca Pallavisini, titolare di Pallavisini Legnami zione di legnami di latifoglie e di biocombustibili. “Importiamo principalmente dai paesi dell’area balcanica. Abbiamo sviluppato collaborazioni di lunga durata con fornitori che vantano una radicata cultura del legno, una tradizione della nostra zona - precisa Luca Pallavisini -. Con il biocombustibile siamo presenti su tutto il territorio italiano rifornendo magazzini edili, supermercati della piccola e grande distribuzione, ferramente e fai da te, gruppi di acquisto, pizzerie e ristoranti e altro ancora. A livello locale forniamo anche i clienti privati e partecipiamo a mercatini e fiere che si svolgono sul nostro territorio”. Dal 24 al 28 febbraio Pallavisini sarà presente a Progetto Fuoco 2016, evento che si svolge ogni anno alla Fiera di Verona. Giunta alla decima edizione, è una mostra internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia della combustione di legna. “Per il nostro settore è un appuntamento che riveste un’importanza strategica. Quest’anno presenteremo la nostra consolidata linea di prodotti Extra, che compende pellet e tronchetti di faggio, assieme a pellet d’abete, legna da ardere, accendifuoco. Inoltre stiamo progettando nuovi packaging, per soddisfare tutte le necessità del cliente”. Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Pallavisini Legnami opera sia sul territorio italiano sia all’estero. “Siamo presenti in tutta Europa, ma prevalentemente in Belgio e Uk, e poi in Cina, Corea, Giappone ed Emirati Arabi Uniti. Forniamo - spiega il titolare - magazzini di legname, tornitori, grossisti, produttori di mobili d’arredo, casalinghi, giocattoli, utensili. Tra le nostre realizzazioni, spiccano i giocattoli, gli articoli per la casa e i mobili per bambini, a garanzia della qualità del made in italy, ma collaboriamo anche con aziende produttrici di appendiabiti, porte, finestre, scale, parquette”. Pallavisini è, per natura, un’azienda green, da sempre attenta all’ambiente. “Utilizziamo politiche di risparmio energetico e di gestione consapevole dei rifiuti, convinti che ciò che fa la differenza è proprio una cultura ispirata al basso impatto ambientale. Vogliamo contribuire alla creazione di una società più rispettosa e consapevole delle Il magazzino di Pallavisini nostre risorse e dell’importanza di preservarle. Dal 2005 siamo dotati del marchio Fsc che attesta che il legname proviene da foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici e che viene utilizzato nel rispetto della natura”. Uno degli obiettivi di Luca Pallavisini è proprio quello di diffondere la cultura del consumo sostenibile: “Proponiamo prodotti sicuri, di cui conosciamo tutto il ciclo di vita. ‘Sviluppo sostenibile’ per noi significa continua ricerca di nuovi prodotti, sempre più performanti, sempre realizzati nel rispetto dei valori in cui crediamo; ‘Good Wood’, infatti, vuol dire attenzione ai cambiamenti sociali ed economici. E per contribuire a divulgare la cultura ‘good wood’ ogni anno regaliamo a clienti e amici un manufatto in legno; nel 2015, anno per noi indimenticabile, abbiamo donato a tutti un calendario da scrivania e per il 2016 abbiamo già in serbo una bella sorpresa”. Eventi Lunedì 30 novembre 2015 Fare impresa a Nordest 39 40 Fare impresa a Nordest Eventi Lunedì 30 novembre 2015