L`ENERGIA EOLICA - InnovationStudy
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L`ENERGIA EOLICA - InnovationStudy
L’ENERGIA EOLICA L’energia eolica è attualmente generata da svariati dispositivi-macchina, ma i più diffusi sono le pale eoliche on-shore (almeno 3Km dalla costa più vicina) e nearshore (entro 10Km dalla costa sempre con una produzione tra i 20KW e i 20MW, in una connessione grid-connected: nel Regno Unito esiste il più grande parco eolico di questo tipo, che supera i 300MW, ma già stanno progettandone uno da 20GW) in quanto forniscono una energia maggiore e più stabile. Però il parco-macchine eoliche è ben più vario, alcune sono storiche (capostipite forse la ruota a pale di Erone), come i mulini a vento e le vele, ed altri più recenti: mini-eolico, micro-eolico, eolico d’alta quota, turbine ad asse verticale ed orizzontale, pompe a vento ecc.. Alcune di queste ultime applicazioni risolvono qualche caratteristica problematica dell’eolico tradizionale, ma solitamente a scapito dell’energia fornibile. Il nostro sistema eolico risolve tutte le caratteristiche sotto elencate senza avere nessuna limitazione nella forza applicabile, quindi dell’energia fornibile, pur essendo molto più ‘versatile’. Ormai conosciamo tutti i vantaggi dell’energia eolica: nel 2010 la produzione di energia eolica nel mondo ha partecipato con il 2,5% alle forniture elettriche, con una crescita stimata del 25% annuale. La Danimarca produce più del 25% della sua consumo elettrico dall’eolico. Si valuta che il costo monetario sia rapportabile al costo dei nuovi impianti a gas naturale e a carbone. Però la quantità totale di energia economicamente estraibile dal vento è molto maggiore rispetto a quella attualmente fornibile da tutte le altre fonti. Axel Kleidon del Max Planck Istitute in Germania ha effettuato il calcolo della quantità di energia eolica disponibile in toto, concludendo che potrebbero essere estratti dai 18 ai 68 TW. Cristina Archer e Mark Z. Jacobson, in un calcolo differente da Kleidon, hanno calcolato che ad un'altitudine di 100 metri sopra il livello del mare, vi sono 1700 TW di energia eolica. Di questi "80 TW potrebbero essere estratti in modo pratico ed economicamente competitivo". Anche se una ricerca effettuata presso l'Università di Harvard stima 1 Watt/m2 in media e tra i 2 e i 10 MW/km2 la capacità per i parchi eolici di grandi dimensioni, il che suggerisce che queste stime del totale delle risorse eoliche mondiali siano troppo alte per un fattore di circa 4. Dobbiamo a La Cour l’intuizione (1904) che un minor numero di pale è la soluzione più efficiente nella produzione di energia elettrica dall’eolico. A George Darrieus (1931) dobbiamo il primo prototipo di turbina a profilo alare in grado di produrre una potenza 100KW con un generatore eolico orizzontale. Uno studente di La Cour, Johannes Juul poi (1956), raddoppiò la potenza (200KW) con un sistema a 3 pale, che ancor oggi influenza il design di molte turbine attuali: la Enercon E-126 è in grado di erogare fino a 7,5 MW di potenza. Già nel 2008 la potenza mondiale generata dall’eolico arrivava ad oltre 120GW. Quasi tutte le grandi turbine eoliche hanno lo stesso disegno - una turbina eolica ad asse orizzontale, con un rotore di bolina con tre lame, collegati a una navicella sulla cima di una torre tubolare. In un parco eolico, le singole turbine sono interconnesse con una linea di media tensione (spesso 34,5 kV) e reti di comunicazione. In una sottostazione la corrente elettrica di media tensione viene poi elevata ad alta tensione (60 kV e fino a 380kVca) con un trasformatore per poi essere immessa nella rete di distribuzione. Cerchiamo ora di sintetizzare quali sono le caratteristiche problematiche dell’eolico tradizionale: 1. Impatto visivo. 2. Costo di realizzazione. 3. Costo e frequenza di manutenzione. 4. Costo economico ed energetico di stoccaggio. 5. Costo stazioni di pompaggio. 6. Costo economico ed energetico di trasporto dell’energia alla più vicina connessione di rete. 7. Limiti all’intercettazione delle pale fisse e ad assetto mobile. 8. Limiti all’impatto con fenomeni metereologici di particolare rilevanza (tornado che possono generare venti anche di 500Km/h, uragani, cicloni tropicali ecc.) e basso fattore di capacità (15-20%). 9. Effetti ambientali. 10.Anche se l'energia eolica ha raggiunto la grid parity rispetto alle altre fonti tradizionali e se i costi in continua discesa fanno supporre che l'energia eolica diventerà la fonte di energia più economica tra quelle disponibili su larga scala, tuttavia, una quantità significativa di risorse di energia eolica del Nord America rimane sopra la grid parity a causa delle lunghe distanze di trasmissione. Queste invece sono le caratteristiche del nostro sistema eolico: 1. Il nostro generatore è invisibile ad occhio nudo risolvendo così l’impatto negativo sul paesaggio, esigenza che si sentiva da sempre. Il nostro generatore è racchiuso da una protezione alta 2 metri e con un diametro di poco superiore ai 4 metri per le versioni più economiche: versioni studiate appositamente per erogare potenze maggiori richiedono solo un maggiore diametro. Ricordiamo che le attuali pale eoliche possono arrivare a torri alte più di 180 metri, rotori di diametro superiore a 100 metri, con pale in fibra di vetro o in leghe di alluminio lunghe fino a 80 metri e fondazioni complesse e costose oltre che strategie sofisticate di protezione in caso di improvvise raffiche di vento troppo forte. 2. Il costo di realizzazione è considerevolmente ridotto (intorno ai 5000 Euro per la struttura locale di produzione meccanica, dopo l’industrializzazione), mentre abbiamo i dati complessivi del costo stimato negli USA (50$ al MW/h) e del costo italiano, di circa 20 milioni di euro per 10 MW allacciata alla rete ad alta tensione e 1,5 milioni di euro per allacciamento alla rete a media tensione. Inoltre anche il minor costo complessivo del nostro modello è dovuto non solo alle sue caratteristiche costruttive, completamente diverse, ma anche per l’originalità del sistema di trasporto e di stoccaggio locale dell’energia. Infine, come già accennato il nostro modello può essere utilizzato come pura forza meccanica, ad esempio in agricoltura, collegato ad una pompa meccanica può tirar su l’acqua dai pozzi e fornire l’energia meccanica necessaria all’irrigazione. 3. Anche il costo di manutenzione è ridotto (anzi quasi del tutto assente) in quanto pur ricevendo sempre frontalmente il vento da qualsiasi direzione esso provenga, però non ha parti in movimento per consentire questo risultato, inoltre il supporto di rotazione non è di tipo meccanico, ma magnetico, con considerevoli vantaggi anche rispetto all’impatto dei venti più forti. 4. Il sistema di stoccaggio non prevede accumulatori elettrici, né convertitori né trasformazioni di tensione: il sistema utilizzato è più economico, elastico (puà funzionare a due o tre pale a profilo alare) e versatile (puà erogare da pochi KW a decine di MW in funzione della ventosità e del clima del luogo). 5. Il pompaggio (75% di efficienza e alti costi di installazione), che risolve nella maggior parte dei sistemi tradizionali di produzione eolica il problema dell’intermittenza e dei picchi, con il nostro sistema non serve in quanto l’energia prodotta è indipendente dall’energia ‘stoccata’ fino a quel momento pur producendo tensioni in corrente continua (gli alternatori sincroni o asincroni a frequenza costante sono posti altrove, in prossimità degli accessi alla rete pubblica o privata di utilizzo), cioè significa che riduzioni di pressioni del vento non necessitano di adattamenti: per spiegare meglio il funzionamento del nostro sistema di stoccaggio occorre immaginare un contenitore senza limiti dimensionali in grado di raccogliere acqua dal suo coperchio superiore sempre aperto, che quindi può raccogliere senza alcuna difficoltà sia un diluvio che una singola goccia, o, per essere più attinenti al sistema effettivo, all’accumulo di calorie o alla diretta produzione di combustibile. Pertanto il nostro sistema risolve il problema della generazione istantanea di energia elettrica con conseguente difficoltà di equilibrare i consumi per mantenere in equilibrio la stabilità della rete. Ricordiamo che, superati i problemi di intermittenza, l’energia eolica potenziale può produrre una quantità di energia superiore al fabbisogno elettrico mondiale, rendendo obsoleti anche gli impianti di generazione di energia idroelettrica o l’uso del gas. Oltretutto altre metodologie di produzione di energia elettrica, possono risentire, anche in maniera grave, di interruzioni imprevedibili, mentre un grande parco eolico riduce statisticamente a valori molto limitati questo fattore. 6. Il costo economico per il trasporto prevede la costruzione di un viadotto di piccolo diametro, tecnicamente anche in pvc, anche se altre considerazioni suggeriscono una maggiore protezione, ma non vi è quasi alcun costo in perdita energetica anche su distanze di decine di chilometri. Inoltre la particolare forma di trasporto non richiede trasformatori-elevatori di tensioni. Infine l’energia prodotta può essere anche stoccata localmente sia con i tradizionali accumulatori che con la produzione di idrogeno da elettrolisi (efficienza tra l’80% e il 94%). Non vi è pertanto mai necessità di impianti a gas di supporto della costanza di erogazione. 7. Non vi è alcun attrito del rotore sull'asse né sollecitazioni meccaniche sulla struttura che possano consigliare l’arresto del sistema oltre certe velocità del vento per motivi di sicurezza. Quindi non è previsto nessun controllo di stallo per svergolamento o di imbardata passiva. Né sono previste, in quanto non necessarie, pale a passo variabile, in modo da poter adeguare la loro inclinazione in base alla velocità del vento per migliorarne la resa (con o senza servomotori che agiscano sull’angolo di calettamento delle pale e sull’angolo tra la navicella e vento). Non necessita infine di alcun apparato frenante. Il nostro cut-in è inferiore a 3m/sec. (senza l’utilizzo di ingranaggi a planetarie per aumentare e rendere costante la velocità del rotore del generatore e per permettere un avvio più facile con venti deboli) e teoricamente non esiste un cut-off. Non necessita neppure di sistemi refrigeranti. 8. Il nostro fattore di capacità è sempre superiore al 40% proprio per la sua flessibilità, per merito della drastica riduzione degli attriti e del sistema di ‘stoccaggio’. Per gli stessi motivi non teme neppure tornado, uragani e cicloni: in ogni caso eventuali danni sarebbero di limitatissima entità data la semplicità ed economicità costruttiva. 9. Anche se il dato è contrastato, circa la pericolosità dell’eolico sulla popolazione aviaria, in particolare rispetto ad alcune specie di rapaci in via d’estinzione, il nostro sistema riduce drasticamente questa possibilità. Inoltre l’impatto sonoro è praticamente nullo ed è completamente annullato l’impatto luminoso anche rispetto alla popolazione umana locale 10.Il problema è elegantemente risolto dal nostro sistema eolico attraverso l’originale trasporto dell’energia.