Lezione 233

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Lezione 233
ff-2 3 3
·ID E A SPIRITUAL I STA
Dattiloscritto n. 233
Articoli stralciati dal bolle,.ttino bimensile·
Q-_iugno -- Luglio 1954
,!niziamo con guesto numero la sjiampa in ciclostile di una se­
!:ie di articoli del maestrç che per guestione di spazio
non
§.tanno nel bollettino bimensile ­
COLLOQUI
CO~
LA Pfil)PRI.A COSCIENZA
. .Qommedia ·. in un Atto
Personaggi:
- OGNUNO
LA PÉRSONALITA'
LA COSCIENZA
. S c e n a
I
Il paradis.o terrestrè:
Ognuno dormiente sotto 1 1 ~bero della scienza.
·La personalità passeggia irrequieta.
·La Coscienza è seduta tranquillamente accanto ad Ognuno
o o
o
LA COSCIENZA - Sorèlla mia, non puoi sederti e stare un
po' tranquilla? Mi dai il giracapo, e agitandoti così_ come
fai, finirai col risvegliare pgnnno dal suo .sonno ·tranquillo.
Purtroppo verrà tempo in cui egli sarà anche troppo in veglia
e in affanno; lascialo almeno godere di queste ore, fuori dal
tempo, in cui egli è come non fosse, e solo nè" per la dolcez­
za del· suo respiro!
LA PERSONALITA' - Auff - sorella mia ·- ma che ti- pare
sia un vivere questo? -Di che sei fatta tu,· di sonno? chè solo
il sonno vigili .. e custodisci, mentre i l creato è come un mendi
cante che bussi alla porta non già per chiedere elemosine1 .ma
sì per farne, __non gi·à per prendere, ma sì per dare?
Ecco che. noi, ancelle di Ognuno, seguiamo il nostro se~
vizio dormendo; ma è per questo che fummo create?
,,..
.
Ah·! nol credo, chè se fosse. per questo davvero non Saprei
più che pensare del., creatore! No'· -assolutamente sorella mia; io .
non avrò più oltre pazienza, e anche tuo malgradc sveglierò qu..€.
st 1 Ogmmo, e il voglia t3gli o non voglia, lo costringerò io a
mutare i l sno pla.cido. letargo ~iri una qualche attività di vita!
- 2 ­
LA COSCIENZA - Lasc·ia che egli dorma - ti prego - tempo
verrà che egli sarà più tuo che mio, ma per ora lascia che egli
nel sonno si faccia mat.uro come un ·frutto ~çora· ace;r-~o-.La qui.2,
te matura i succhi della ·dolcezza, l 'agit·a.ziohe invece· inasp:r!,
sce le sue acidità.
LA PERSONMITÀ.~· ~· Vorre·i davvero che tu mi dicessi come
potrà egli maturarsi···prem.attJ.raménte ••• immerso nel sonno; qua­
l i esperienze, madri di cono~cènza, ·~gli compia in tal modo e
a qu.ali fastigi di pensiero egli attinga ronf~do?
...
.. .
~
...
'
.
LA COSCIENZA - SÒrella mia, ciò che qui dorme. è:·~·ia. f·ò·~·~.::.. .:·:·.
ma; l'anima sua è ancora rapita nella divinità. Lascia chè ··ne . .
goda sino a che a lui ciò è possibile.
LA PERSONALITA' - Se è per esser rapito nella divinità
che egli è stato creato, non capisco lo scopo del crearlo. Se
tanto alla divinità piace lian.ima di Ognuno, a che prò alloi:a
chiuderla in una forma?
LA COSCIENZA - Sorella mia, non parliamo di ciò· che
gnoriamo, il nostro compito è qnello dell'obbedienza.
i-.
LA PER.SON.A.LITA' - Ma che obbedienza ed :Obbedienza! azi.Q.
ne abbisogna e non più·chiacchiere. Non è dormendo che si
fa
qualcosa nel mondo!
LA COSCIENZA - E chi ti ha detto che·· Ognuno debba fare
qualcosa nel mondo?
LA PERSONALITA' - Oh! bella. • • e :perchè sarebbe egli
te-creato? Basta, svegliati Ognuno, svegliati!
st~
LA COSCIENZA - Oh! l'imprudente!
·.LA PERSONAL!TA' - Svegliati,. sveglia.ti Ognuno~ io ti
scongiuro, poni mente~ me - svegliati ••• non dormire più,tro~
po hai tu dormito!
(sve.gliandosi) - dove sono? (sbad~gl~.a) - ·ohl
l'importuno clamore! Chi mi chiama?
ÒGNUNO. -
LA COSCIENZA - (con tenera pietà)· povero O~mmo ~ pove­
ro figliolo!
LA PERSONALITA' - (con impazienza) - Su Ognuno, su, io
ti chiamo, non hai dormito abbastanza poltrone? Sv_egliati che
non è più tempo da dormicchiamenti, ma da opere!
·~
Ebbene? si son desto, .·e mi sa.rei svegliato an­
che con minor clamore; che vuoi da me, a· phi sei tu?
OGNUMO
- 3 ­
LA PERSONALITA' - Chi son io? Io sono la parte migliore
di te stesso, sono la tua attività e 11 tuo onore, e mi fa ma­
le vederti nella neghittosità trascorrere i giorni dell'opera
feconda!
OGNUNO - Oscuro mi parli; che significa onore?che vuol
dire attività?
LA PERSONALITA' - Oh! i l gaglioffo, buono .a· nulla ·· che
sei; come, non sai tu che cosa sia onore? Ma l'onore è tutto ,
è più della vita, e chi è senza onore e non cura di acquistar­
lo è come se vivendo fosse morto, è come se essendo non fos.se !
OGNUNO - Sempre meno ti capisco; se mi hai svegliato
per ingiuriarmi, invano l'hai fatto, ch'io non curo. vendicare
ingiurie che tampoco capisco. Lasciami dunque dormire perchè ·
intiero non ho consumato il mio sonno, e tutto me lo sento gr~
ve.re nel cuore.
LA PERSONALITA' - No, non dormire più, è indegno passa­
re nel sonno la vita; verrà pur la mo·rte: ad addormentarti e S§:
rà per·sempre!
OGNUNO - Ebbene, lascia che venga, se essa mi addormen­
ta. .s·arà sem~re migliore di te che mi ridesti così imp.ortunam.eB
te!
J!A COSCIENZA - (con materna dolcezza>"~ No, .f.iglio, non
così-, che· se la morte del sonno è so:rella, .non.dolce come·:. il
sonno essa è; né,:pome il' so-nno è giovevole. Io ~stessa ti avrei. >
risvegliato fra poco se costei.non mi avesse impazientemente
pr,eceduta !
OG.NuNO - E tu chi sei che si dolce mi parli? invero 'f:Ilol
to mi piaci ·e a te vorrei ·af:fidarmi; non mi spiace veglia.re .
con te!
LA COSCIENZA - (sempre con somma dolcezza) Io soho ;I.a ·
parte di te stesso più viva e più vera, sono lo specchio in cui
tu guardandoti rivedrai il raggiò della divinità. Invero ti a­
mo tenerissima.mente e mi era dolce vegliare il t.qo sonno, però
il mio amore per te veglierà sempre e sempre ti avviserà di o­
gni pericolo.
- OGNUNO - Mi sei dolce come madre. e credo in te. Ma chi
è costei che si torvamente mi guarda e mi rampogna?
LA ·COSCIENZA - (con pena) Oh! non temerla; non ti vuole
male, ma non distingue essa molto fra i l bene e il mal.e, però
mi è sorella ed io" debbo.anche esortarti a . y olerla rispettare.
LA PERSONALITA' - (piccata e con
iron~a.)·Gran
mercè del
- 4 ­
lei tua:presentaztone, signora delicatina! che di grandi elogi
davvero·mì fai ••• Eppur ben· sai che con me e non con te avrà
da fare Ognuno. E' a me che venne affidato i i compito di for ­
me.rlo e d~ renderlo per via d'esperienza consapevole d'ogni e~
sa!
LA COSCIENZA - (con dignitosa fermezza)· E chi ti nega
ci.ò? · ~. te il compito di formarlo 1 a me quello di ·edu.carlo, ma
le ra.crime ohe
cagion tua egli verserà, chi le asc~ugherà a
lui sè non io? ·
a
LA'PERSONALITA' - (c9n forza) Lascialo alle mie cure e
vedrai che piangerà poco·.· Avrà davvero poco .tempo per piangere
perchè sarà mia cura eserc·itarlo di continuo· e non lasciare a
lui né sosta né respiro sìno all'ultimo giorno.di sua vita.
QG;NVNO - (rivolto alla coscienza) Madre mia ti prego a
non volermi lasciare con questa Virago. Io temo molto di lei I
~A COSCIENZA - (con fermezza) Ognuno, io debbo lasciar­
ti a lei; sarai tu che più tardi dovrai sceglie~e fra me e 1ei,
ma scegliere i~ libertà, oggi non lo potresti.
OGNUNO - Come madre mia, e perchè non potrei? Io scelgo
sin d'o:ra te ohe sei dolce e mite,- e respingo costei che è co­
sì irruente e così minacciosa!
· LA COSCIENZA - Non puoi f'arlo, figlio ·mio, non ·puoi f~
lo ora; cerca solo, andando con lei di non scòrdarti di me e.di
chiamarmi sempre per aiuto·e consiglio, che ovunque tu sarai
io verrò e ti risponderò.
OGNUNO.la mia scelta?
Ma
perchè, perchè madre mia non posso oggi far
LA COSCIENZA - Perchè tu oggi sei innocente!
.OGNUNO - E non è bene es.serlo?
!!A COSCIENZA - E' bene esserlo co.nsapevolmente, è bene
tornare ad esserlo innocente!
OGNUNO - Ma se si deve tornare ad esserlo, tant·o valeva
. a non incominciare a cessarlo - ti pare?
LA COSCIENZA - Non ciò che pare a me vale per te, ma
ciò che tu liberamente vorrai decidere varrà!
LA PERSONALITA' - Non avete ancor finito? Su fantolino
· bello, esci dalle dande e vien meco, chè altrimenti passeremo
· l'intiera eternità in vuote discussioni!
- 5 ­
LA COSCIENZA - (con ironia) Perchè le tue azioni son
piene di qu.alcosa? (volgendosi ad Ognuno) comnnqu.e, va con lei
figlio, e credimi, essa non è malva.gia, né ti avvierà al male
a meno che tu espressamente non lo voglia.
OGNUNO
(piangendo) Io non voglio andar seco lei,tie­
nimi tu -·o ~adre!
LA COSCIENZA - (celando la p.ena) No - figlio - non PO!!
so, non debbo più, va con lei, mi ritornerai un giorno!
LA PERSON.AJJITA' - (afferrando
Ognuno) Su, basta con i
piagnistei!
OGNUNO - Lasciami! lasciami! lasciami!
Fine della scena I