scheda di sicurezza
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Pagina 1 da 10 SCHEDA DI SICUREZZA Data di rilascio: 21/04/2008 Denominazione del prodotto: SOLFATO DI TITANILE – SOLUZIONE Data di revisione: 27/05/2015 No. di revisione: 7 1. Identificazione della sostanza/miscela e società/azienda 1.1. 1.2. Identificatore del prodotto (No. di registrazione): Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati: Usi identificati Campo di applicazione N. d'ident.: SOLFATO DI TITANILE – SOLUZIONE P933315 Nei processi: industria conciaria, la sintesi del TiO2 ultrafine, colorifici, agente corrosivo Usi sconsigliati non conosciuti. Categoria del prodotto chimico Come intermediatore (nel processo chiuso) Categorie dei processi Categoria della merce PROC 1 Categorie del rilascio nell'ambiente ERC 1 1.3. Informazioni sul fornitore (produttore, importatore, rappresentante esclusivo, utente secondario, distributore): 1.3.1. Denominazione del fornitore: CINKARNA CELJE, d.d. 1.3.2. Denominazione del fornitore, n. tel.: Kidričeva 26, 3001 Celje – Slovenija, +386 3 427 60 00 1.3.3. Persona di contatto (indirizzo elettronico): [email protected] 1.4. Numero di emergenza: Nel caso di pericolo per la salute consultare il medico di famiglia o il pronto soccorso, nel caso del rischio per la vita chiamare il 112. Per ulteriori informazioni: Giorni lavorativi dalle ore 7 alle 15 +386 3 427 60 00 +386 3 427 65 78 2. Identificazione del pericolo 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela: in conformità con il Regolamento (CE) n.1272/2008 Unità: Diossido di titanio In conformità con il Regolamento (CE) n. 1272/2008 Corrosivo per metalli, categoria di pericolo 1 Corrosivo per la pelle, categoria di pericolo 1A Provoca gravi lesioni oculari, categoria di pericolo 1 H290 Può essere corrosivo per i metalli H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 2 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE H318 Provoca gravi lesioni oculari. 2.2. Elementi dell'etichetta: Etichetta secondo il Regolamento 1272/2008 Pericoloso H290 Può essere corrosivo per i metalli H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni. P264: Lavare accuratamente con acqua dopo l'uso. P280: Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso. P301 + P330 + P331: IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito. P303 + P361 + P353: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): Togliere gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia. P304 + P340: IN CASO DI INALAZIONE: Trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. P310: Contattare immediatamente il CENTRO ANTIVELENI o un medico. P305 + P351 + P338: IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P405: Conservare sotto chiave. P406: Conservare in recipiente resistente alla corrosione / provvisto di rivestimento interno resistente. P501: Smaltire il prodotto/recipiente in conformità alla regolamentazione nazionale. 2.3. Altri rischi: Nessun rischio particolare. 3. Composizione/ informazioni sugli ingredienti 3.1./ Sostanza/Miscela 3.2. Contiene fino a 39 % H2SO4, fino a 12 % TiO2 (ovvero fino a 24 % TiOSO4), il resto acqua (H2O). Nome chimico N. CAS N. reg. REACH N. EC % ut./vol./ conc. limite. N. index Acido solforico 7664-93-9 231-639-5 01-211945883820-0082 (in forma di TiO2) 13825-74-6 237-523-0 H2SO4 Frasi dei pericoli (H) Classe e categoria del pericolo H314 Corrosivo per la pelle cat.1A H290 Corrosivo per i metalli cat.1 H314 Corrosivo per la pelle cat. 1A H318 Provoca gravi lesioni oculari cat. 1 39 %H2SO4 016-020-00-8 Ossisulfato di titanio 32 Classificazione in conformità con il Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) 01-211956060342-0003 10 %TiO2 -12 %TiO2 Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 3 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE 4. Interventi di primo soccorso 4.1. Descrizione degli interventi di primo soccorso Inalazione: Contatto con la pelle: Contatto con gli occhi / mucose: Ingestione: 4.2. 4.3. Principali sintomi ed effetti sia acuti sia ritardati: Indicazione dell'eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali: Trasportare l'infortunato all'area aperta in una posizione comoda. Chiedere l'aiuto di un medico. Lavare abbondantemente con acqua. Chiedere l'aiuto di un medico. Lavare abbondantemente con acqua (10 – 15 minuti), muovere il bulbo oculare in tutte le direzioni. Chiedere l'aiuto di un medico. Sciacquare la bocca, bere molta acqua, non provocare il vomito. Chiedere l'aiuto di un medico. Lesioni di: apparato respiratorio, pelle, occhi, sistema digestivo, ustioni, disturbi fisici e psichici, perdita di coscienza. Aerosol o vapori irritano l'apparato respiratorio, la pelle e la mucosa oculare. Inalazione dei vapori provoca lesioni gravi della bocca e delle vie respiratorie. In contatto con la pelle provoca gravi ustioni, anche in profondità; difficili da sanare; pericolo serio d'infiammazione. Nel contatto con gli occhi provoca gravi ustioni o perdita della vista. Nel caso d'ingestione provoca gravi lesioni della lingua, dell'esofago e dello stomaco. Nel caso d'ingestione convincere l'infortunato di bere molta acqua. Subito chiedere l'aiuto di un medico. 5. Misure antincendio 5.1. Mezzi d'estinzione Mezzi d'estinzione idonei: Mezzi d'estinzione non idonei: 5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela: 5.3. Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi: La soluzione del solfato di titanile non brucia e non mantiene la fiamma. Nel caso d'incendio usare la schiuma, anidride carbonica, la polvere. Non conosciuti. L'acqua – nel caso di recipiente aperto – miscelata con l'acido provoca una reazione esotermica e vaporizzazione d'acqua. La possibilità d'esplosione. In contatto con i metalli può avvenire il rilascio dell'idrogeno, creando con l'aria le miscele esplosive. Nel caso d'incendio raffreddare i contenitori con spruzzo d'acqua, ma solo nel caso di contenitori chiusi. Impedire il contatto dell'acqua con la soluzione. Nel caso d'incendio usare doccia/nebbia acquosa, schiuma, o il CO2. Per causa del calore può avvenire una crescita della pressione nei contenitori che possano spaccarsi. I prodotti della decomposizione chimica possono contenere il SO2 e SO3. In tal caso usare i vestiti speciali, come dispositivi di protezione personali, e respiratori con la maschera integrale per il viso con la sovrappressione. - guanti protettivi, - occhiali protettivi, protezione per il viso (se non si usa il respiratore con la maschera integrale) - abito protettivo e grembiule, calzature impermeabile o stivali. Tutto ciò di materiale resistente all'acido. Vedi punto 8.2.2. 6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Nell'area di pericolo usare dispositivi personali protettivi. Organizzare un'area di sicurezza. Impedire il contatto della soluzione di solfato di titanile con i metalli e con le sostanze infiammabili. Chiamare i vigili del fuoco. Allontanare il personale non coinvolto e non protetto. Provvedere una adeguata ventilazione. Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 4 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE Evitare la respirazione di vapore e nebbia. 6.1.1. Per le persone non autorizzate: 6.1.2 Per i soccorritori: 6.2. Precauzioni ambientali 6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica 6.3.1. Le tecniche per il contenimento delle fuoriuscite (recinzione, copertura di canali da scarico, operazioni di contenimento): 6.3.2. I modi di pulizia idonei Allontanare le persone non autorizzate. Obbligo dell'uso della protezione per le vie respiratorie,i vestiti resistenti agli acidi, le calzature, la protezione per il viso e gli occhiali. Vedi punto 8.2.2. Impedire la fuoriuscita nei corsi d'acqua o nella rete fognaria. Nel caso d'inquinamento del suolo, dell’acqua o della fognatura avvisare la persona responsabile. Neutralizzare la soluzione del solfato di titanile versata con calce o con calcare macinato. Contenimento con le dighe. Le tecniche di decontaminazione: Neutralizzare la soluzione di solfato di titanile con calce o con calcare macinato. Piccole quantità vanno neutralizzate con soda. La soluzione di solfato di titanile bisogna neutralizzare fino a valore pH da 6 a 9, raccogliere o aspirare la fuoriuscita con assorbente non-infiammabile (sabbia, terra diatomea)e conservare nel contenitore; smaltire nel deposito adeguato secondo i normativi locali in vigore o dall'azienda specializzata, autorizzata per smaltimento di rifiuti pericolosi. I materiali assorbenti: Assorbenti non-infiammabili – terre diatomee, sabbia, terra. Le tecniche di pulizia: Pulire e smaltire il gesso prodotto nel deposito adeguato. Le tecniche di neutralizzazione: Le tecniche dell'aspirazione: Il processo è permesso, se eseguito con la tecnologia adeguata. Gli utensili necessari per il contenimento/pulizia: Le pale e imballaggio adeguato. 6.3.3. Le tecniche di contenimento o pulizia non adeguate: Risciacquo e diluizione con l'acqua e rilascio nel suolo, canalizzazione o corsi d'acqua. 6.4. Riferimento ad altre sezioni: Vedi punto 8.2.2. 7. Manipolazione e immagazzinamento 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura 7.1.1. Consigli Manipolazione sicura di sostanza o miscela: Impedimenti di trattamento con le sostanze incompatibili: Impedimento di fuoriuscita di sostanza o miscela: 7.1.2. Igiene generale di lavoro (divieto di mangiare, bere e fumare nelle aree operative; lavaggio delle Conservare i contenitori e cisterne con la soluzione del solfato di titanile nell'ambiente separato, fresco, ventilato, protetto dai raggi solari. Gli operatori in contatto con la soluzione di solfato di titanile vanno informati sui pericoli sul lavoro, manipolazione corretta, dispositivi di protezione personali e misure nel caso dell'incidente (pronto soccorso e tutela dell'ambiente). Nelle immediate vicinanze provvedere la doccia e fontanella per risciacquo degli occhi. Nel magazzino è proibito conservare le sostanze tipo: cloruri, cromati, nitrati e simili, nonché le sostanze infiammabili, HCl, HNO3, alcali, polveri di metalli. Il pavimento di magazzino deve essere costruito di materiale resistente agli acidi, impermeabile per la sostanza con ritenzione di almeno 110 % del volume di unità d'imballo o contenitore. È vietato mangiare, bere e fumare nelle aree operative; lavarsi le mani. Spogliare subito l'abbigliamento sporco o bagnato. Prima dell'interruzione e dopo il lavoro lavarsi le mani. Non tenere la soluzione del solfato di titanile nelle vicinanze del cibo o bevande. Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 5 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE mani…): 7.2. Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, ivi comprese eventuali incompatibilità Controllo dei rischi collegati con: - atmosfere esplosive: Contenitori con solfato di titanile devono essere marchiati e chiusi. Nei periodi caldi bisogna periodicamente sfiatare i contenitori chiusi. Il contenitore con solfato di titanile deve includere la possibilità di equalizzazione della pressione durante le operazioni di riempimento e svuotamento. Il magazzino deve essere aerato. AVVERTENZA: i contenitori possono contenere il gas idrogeno. Il pavimento di magazzino deve essere costruito di materiale resistente agli acidi. L'ambiente deve avere canali di scarico collegati con fosso di accumulazione per la neutralizzazione dell'acido versato. I contenitori maggiori devono avere i sopporti resistenti agli acidi in modo da permettere il lavaggio del suolo. Nel magazzino è proibito conservare le sostanze tipo: cloruri, cromati, nitrati e simili, nonché le sostanze infiammabili, HCl, HNO3, alcali, polveri di metalli. - sostanze corrosive: - sostanze o miscele incompatibili: - sostanze volatili: La soluzione del solfato di titanile non è volatile. - Possibile fonte di accensione: Divieto di fumare nel magazzino. Controllo degli effetti - condizioni meteorologiche: La soluzione del solfato di titanile deve essere protetta dalla pioggia. - pressione ambientale: Rendere possibile l'equalizzazione della pressione del contenitore con quella esterna. - temperatura: La temperatura dello stoccaggio non deve essere inferiore a – 20 C - raggi solari: - umidità: I contenitori chiusi non devono essere esposti ai diretti raggi solari. Nei periodi caldi periodicamente sfiatare i contenitori. I contenitori devono rendere possibile l'equalizzazione della pressione con quella esterna. Prevenire l'intrusione dell'aria umida nel contenitore, usare l'essiccatore, per prevenire la corrosione dei contenitori metallici. - vibrazioni: Non importante. o Garanzia d'integrità della sostanza con l'uso di: - stabilizzatori: Non importante. - antiossidanti: Non importante. Altri consigli, incluso - richieste di aerazione: - Costruzioni speciali per i magazzini o recipienti: - Quantità limite rispetto alle condizioni Di fuoriuscita della sostanza pericolosa (i recipienti con la parete doppia con sensore fuoriuscita o sensore versamento nel recipiente trappola). Il pavimento di magazzino deve essere costruito di materiale resistente agli acidi. L'ambiente deve avere canali di scarico collegati con fosso di accumulazione per la neutralizzazione dell'acido versato. I contenitori maggiori devono avere i sopporti resistenti agli acidi in modo da permettere il lavaggio del suolo. Se prescritto. Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 6 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE d'immagazzinamento: - 7.3. Compatibilità dell'imballo: Usi finali specifici: Usare solo l'imballo prescritto per le sostanze pericolose classe 8, gruppo d'imballo II (ADR). Imballo P001 e IBC02. Vedi punto 1.2. 8. Controllo dell'esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo 8.1.1. Valore limite (VL): Aerosol dell'acido solforico – concentrazione nell'aria VL nel posto di lavoro: 0,05 mg/m 3 DNEL Per acido solforico (VI) 0,05 mg/m , 0,5 mg/8 ore PNEC L'immissione con alimenti non è prevista (la sostanza non si accumula nella catena alimentaria). 8.2. Controlli di esposizione 8.2.1. Controllo adeguato tecnicotecnologico: 8.2.2. Misure preventive personali - protezione delle vie respiratorie: Vedi capitoli 5, 6, 7, 10, 11, 12 e 13. Rispettare le disposizioni e controllare l'esecuzione. Tutti i dispositivi di protezione devono essere in perfetto stato tecnico. Non usare l'equipaggiamento danneggiato. È obbligatorio il controllo continuo. I filtri adatti – SIST EN 14387:2004+ A1:2008 per i gas acidi (colore giallo – marchio E). Per lavoro ordinario la protezione non è necessaria, nel caso d'incendio, vedi capitolo 5.3. - protezione della pelle: Vestiti di lavoro resistenti agli acidi (SIST EN 13034:2005 +A1:2009), copricapo e stivali (SIST EN ISO 20345:2012). - protezione delle mani: Guanti resistenti agli acidi (FKM – gomma fluorurata) (SIST EN 374-3:2003). - protezioni degli occhi/viso: Gli occhiali protettivi aderenti al viso o protezione per il viso (SIST EN 166:2002). - pericolo di calore: Altro: 8.2.3. 3 Controllo d'esposizione dell'ambiente: Mischiandosi con l'acqua si libera una grande quantità di calore (reazione esotermica – spruzzo del liquido o addirittura l'esplosione). Se le operazioni dell'utente creano nebbia, gas, vapori o aerosol, tale processo deve essere eseguito in un sistema chiuso e ventilato per garantire l'esposizione dell'operatore al disotto dei limiti raccomandati. Vedi capitoli 5, 6, 7, 10, 11, 12 e 13. Rispettare le disposizioni e controllare l'esecuzione. 9. Proprietà fisiche e chimiche 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali - aspetto: Liquido - colore: Colore leggermente giallastro, opaco - odore: Senza odore. - pH: >1 Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 7 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE 9.2 - punto di fusione /congelamento: Inferiore a – 20 °C - punto di ebollizione iniziale e raggio di ebollizione: 120 – 122 °C - punto d'infiammabilità: Non infiammabile (dismesso). - velocità di evaporazione: Non infiammabile (dismesso). - infiammabilità (solido, gassoso) Non infiammabile (dismesso). - limiti inferiori/superiori infiammabilità o esplosività: Non infiammabile (dismesso). Non esplosivo, sostanza inorganica non contiene i gruppi chimici collegati alle proprietà esplosive. - tensione di vapore: Informazioni non disponibili - densità di vapore: Informazioni non disponibili - densità: 1410 g/L (a 25 °C). - solubilità: Illimitata. - coefficiente di ripartizione: nottanolo/acqua Non importante per le sostanze ionizzate. - temperatura di decomposizione: Informazioni non disponibili - viscosità Informazioni non disponibili - proprietà esplosive: Non esplosivo, un acido inorganico; non contiene i gruppi chimici collegati con le proprietà esplosive. - proprietà ossidative: Non ossidante. Altre informazioni: Non sono disponibili altre informazioni. 10. Stabilità e reattività 10.1 Reattività: Non reattivo. 10.2 Stabilità chimica: Stabile. Nelle condizioni d'uso ordinarie si tratta di composto stabile. 10.3 Possibilità di reazioni pericolose: 10.4 Condizioni da evitare: Se presente nel caso d'incendio può avvenire la decomposizione termica creando i gas pericolosi e tossici SO3 e SO2 più H2O. Nel caso di contatto con il metallo può liberare l'idrogeno che con l'aria crea una miscela di gas esplosivo nella presenza della scintilla o fiamma. Una reazione pericolosa se mischiato in modo non corretto con l'acqua, alcali o altri acidi. Nel caso di contatto con i metalli può liberare l'idrogeno – vedi 7.2. 10.5 Materiali incompatibili: Ossidanti, acqua, alcali, composti organici – vedi anche 7.2. 10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi: SO3, SO2 e H2O (vapore acqueo -aerosol). 11. Informazioni tossicologiche Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 8 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici - tossicità acuta: Ingestione: In base alla ricerca e secondo i criteri UE, la sostanza non è classificata come tossica acuta per l'ingestione. Pelle: In base alle ricerche effettuate sulla pelle, non è classificata come sostanza tossica per la pelle per l'effetto dominante della corrosione – distruzione del tessuto. Respirazione: Causa irritazione e ulcere delle vie respiratorie. La causa per non-classificazione è la proprietà corrosiva, che distrugge il tessuto con il risultato più grave – la morte, per causa delle lesioni irreparabili degli organi. L'ingestione causa lesioni gravi della lingua, esofago e stomaco. Non esistono le ricerche per la tossicità acuta. - irritabilità sulla pelle/irritante sulla pelle: Liquido corrosivo, categoria di pericolo 1A - lesioni serie degli occhi/irritazione: Liquido corrosivo, categoria di pericolo 1A - sensibilizzazione per la respirazione e sensibilizzazione della pelle: Non classificata come sostanza che provoca la sensibilizzazione perché senza esiti positivi anche dopo l'esposizione prolungata. - mutagenecità sulle cellule germinali: Non mutagena (prova Ames negativa). - carcenogenità: La respirazione dell'acido in forma di aerosol ha un ruolo potenziale per lo sviluppo di carcinoma dell'esofago. - tossicità per la riproduzione: Le prove in vivo per causa di proprietà corrosive della sostanza non sono state eseguite. - STOT – esposizione singola: Liquido corrosivo, categoria di pericolo1A - STOT – esposizione ripetuta: Liquido corrosivo, categoria di pericolo1A - pericolo per la respirazione: Liquido corrosivo, categoria di pericolo1A 12. Informazioni ecologiche Non classificata come tossica. Liquido corrosivo, categoria di pericolo1A. Perché corrosiva, pericolosa per l'ambiente. Nell'acqua dissocia completamente negli ioni d'idrogeno e solfato. Gli ioni d'idrogeno abbassano il valore pH dell'ambiente distruggendo gli organismi vivi. La soluzione del solfato di titanile è possibile rimuovere dall'acqua solo con neutralizzazione; la depurazione biologica non funziona. 12.1. Tossicità: 12.2. Resistenza e degradabilità: 12.3. Potenziale di bioaccumulo: Non è bioaccumulativa. 12.4. Mobilità nel suolo: Liquido; penetra nel suolo. 12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB: La soluzione del solfato di titanile non è classificata come sostanza PBT, né come vPvB. 12.6 Altri effetti avversi: Acido solforico (VI), presente nel solfato di titanile, si dissocia completamente negli ioni d'idrogeno e solfato. Gli ioni d'idrogeno abbassano il valore pH dell'ambiente distruggendo gli organismi vivi. Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 9 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE 13. Considerazioni sullo smaltimento 13.1. I metodi di trattamento dei rifiuti: I residui del prodotto e l'imballo non pulito devono essere chiusi, marchiati con l'etichetta, smaltiti o riciclati in conformità con le norme vigenti nazionali e locali. Per le quantità maggiori contattare il fornitore. Le soluzioni di solfato di titanile non si devono scaricare in una discarica qualsiasi. Le quantità minori del solfato di titanile possono essere neutralizzate fino a valori pH da 6 a 9, quelle maggiori vanno neutralizzate con la calce e il gesso creato va depositato nella discarica, sempre in conformità con le norme vigenti nazionali e locali sul trattamento di rifiuti. Se consegnate l'imballo non pulito, avvisare il destinatario sul pericolo derivante dal resto della sostanza pericolosa. Per lo smaltimento nel territorio dell’UE usare il codice corrispondente EWL (European Waste List). Lo smaltimento può essere effettuato solo da un'azienda autorizzata. L'imballo vuoto va neutralizzato con il latte di calcio, come previsto nel regolamento sul trattamento dei rifiuti d'imballaggio. 14. Informazioni sul trasporto ADR, RID, ADN, IMDG, ICAOTI/IATA-DGR 14.1 No. UN: 1760 14.2 Nome di spedizione (nome tecnico, se necessario): LIQUIDO CORROSIVO N.D.N. (tecnico solfato di titanile - SOLUZIONE) 14.3 Classe: 8 14.4 Gruppo d'imballaggio della sostanza: II 14.5 Pericolo ambientale: 14.6 Misure preventive speciali: Non richiesto 14.7 Trasporto merci rinfusa con l'allegato II al MARPOL 73/78 e codice IBC: Solfato di titanile – soluzione liquida 14.8. Codice per galleria: E 14.9. Codice di classificazione C9 14.10 . Marchio del pericolo: 8 Sostanza pericolosa per l'ambiente perché corrosiva. Nell'acqua si dissocia completamente negli ioni d'idrogeno e di solfato. Gli ioni d'idrogeno abbassano il valore pH dell'ambiente distruggendo gli organismi vivi. 15. Informazioni sulla normativa 15.1. 15.2 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela: Accordo Europeo sul trasporto internazionale delle merci pericolose (ADR). Legge sui prodotti chimici. Regolamento sulla classificazione, marcatura e imballaggio delle sostanze pericolose. Legge sulla sicurezza e salute sul lavoro. Valutazione della sicurezza chimica: Rapporto sulla sicurezza chimica. 16. Altre informazioni: Cinkarna Celje, SCHEDA DI SICUREZZA Pagina 10 da 10 Nome del prodotto: SOLFATO DI TITANIO – SOLUZIONE Informazioni sulle modificazioni nel rilascio revisionato Rivisto in base al Regolamento CLP (GHS) e modificazione REACH. Registro delle frasi R, frasi di pericoli (H) e consigli di prudenza(P), non citate in modo integrale nelle sezioni 2 a 15: Citate nel punto 2.2. Formazione del personale: Formazione degli operatori in materia di sicurezza e salute sul lavoro è obbligatoria. Fonti: Schede dati di sicurezza delle materie prime. Disposizioni REACH e disposizioni CLP Spiegazioni di abbreviazioni e acronimi utilizzati nella scheda di sicurezza: Registratore: CINKARNA CELJE D.D. CELJE SLOVENIJA ADR – Accordo Europeo sul trasporto stradale delle sostanze pericolose PBT – resistenti, bioaccumulative e tossiche vPvB – molto resistenti, e molto bioaccumulative STOT – tossicità specifica di organo bersaglio DNEL – valore limite dell'effetto PNEC – concentrazione prevista senza effetto Le informazioni contenute si fondano sulle nostre conoscenze del prodotto in momento della compilazione della scheda di sicurezza. Nel caso di mancata osservazione delle proposte o raccomandazioni, il rischio per l'eventuale danno porta il consumatore. Le informazioni nella scheda di sicurezza non sollevano dall'obbligo di rispettare tutte le leggi collegate all'area di attività.