Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa - CRA-PAV

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Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa - CRA-PAV
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Atti del Convegno:
“Dosi ridotte di rame e prodotti
alternativi per la difesa
antiperonosporica”
Proceedings of the Workshop:
“Treatment with reduced copper rates
and alternative compounds for the
control of downy mildew”
Ancona, Italy, 26 Febbraio/February 2010
A cura di/Edited by Gianfranco Romanazzi
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Comitato Scientifico/Scientific Committee
Franco Faretra
Michele Borgo
Anna La Torre
Ilaria Pertot
Gianfranco Romanazzi
Comitato Organizzatore/Organizing Committee
Gianfranco Romanazzi
Sergio Murolo
Lucia Landi
Sandro Nardi
Stefano Bartolucci
Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali,
Sezione Protezione delle Piante,
Facoltà di Agraria,
Università Politecnica delle Marche,
via Brecce Bianche, I-60131 Ancona
Tel. +39 071 220 4336 – Fax +39 071 220 4856
e-mail: [email protected]
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Presentazione
Il rame, da lungo tempo applicato nella difesa delle piante, può tuttavia mostrare
attività tossica nei confronti delle piante e dei microrganismi del terreno. Pertanto,
un’intensa discussione a livello mondiale sulla riduzione delle quantità di rame da
impiegare in agricoltura ha portato la Commissione Europea, con il Regolamento n.
473/2002/CE, a disciplinare le condizioni di impiego dei prodotti cuprici in agricoltura
biologica e ridurne i quantitativi impiegabili. Dal 1 gennaio 2006 l’utilizzo massimo
di rame annuo in agricoltura biologica è pari, in media, a 6 kg per ettaro.
L’incontro è svolto nell’ambito di un progetto di ricerca triennale sul tema
promosso dalla Regione Marche, condotto dal Dipartimento di Scienze Ambientali
e delle Produzioni Vegetali dell’Università Politecnica delle Marche, dal Centro di
Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, dall’Istituto Mediterraneo
di Certificazione (IMC) e dall’Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica
(AMAB). Nell’occasione si tende a fare il punto della situazione a livello nazionale
su aspetti inerenti l’uso di formulati rameici a dosi ridotte e di prodotti alternativi per
la difesa antiperonosporica delle colture.
Introduction
Copper has been used in crop protection for a long time. However, its use can be toxic
both to the plants and to beneficial soil microrganisms. The worldwide debate on the
reduction of copper use in agriculture resulted in European Commission Regulation
(EC) 473/2002, which introduced limits to the use of copper compounds with regard to
organic food production. Since January 1, 2006, in organic agriculture, the maximum
average yearly use of copper has been set at 6 kg per hectare.
This meeting was held as part of a three year research project funded by the Marche
Region, carried out by the Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni
Vegetali of the Università Politecnica delle Marche, the Centro di Ricerca e
Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, the Istituto Mediterraneo di
Certificazione (IMC), and the Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica
(AMAB). The congress brought together experts in crop protection to review the
current situation in Italy regarding the use of low levels of copper compounds and
alternative products for the control of downy mildew in crops.
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
PROGRAMMA
08.00 - Registrazione dei partecipanti e affissione dei poster
08.30 - Saluto delle autorità
08.45 - Presentazioni orali
Moderatori: Andrea Bordoni, Franco Faretra
Le recenti modifiche legislative relative ai composti del rame
S. Nardi, L. Pizzichini
Valutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameici
utilizzati a dosi ridotte e di prodotti alternativi
G. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F.
Patrizio
Osservazioni sull’efficacia antiperonosporica su vite di dosi ridotte di
rame e di sostanze alternative e resistenza al dilavamento di composti
rameici
C. Dongiovanni, M. Di Carolo, C. Giampaolo, A. Santomauro, P. Natale,
D. Perrelli, F. Faretra
Difesa antiperonosporica in viticoltura biologica in ambienti ad elevato
rischio epidemiologico
M. Borgo, A. Zanzotto
Un prodotto a basso dosaggio di rame per la difesa contro la peronospora
della vite
S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. Pertot
Prove di difesa antiperonosporica in regime di agricoltura biologica
mediante l’ausilio del modello EPI in Veneto
M. Buccini, G. Rho, G. P. Sancassani, A. Vercesi
10.30 - Pausa caffè
10.45 - Presentazioni orali
Moderatori: Michele Borgo, Anna La Torre
Valutazione dell’efficacia di una nuova formulazione a base di ossicloruro
di rame al 10% ed idrossido di rame al 10% contro Plasmopara viticola
su vite, in confronto ad altri formulati a basso contenuto di rame
R. Bruni
Idrossisolfato di rame: innovazione tecnologica per la riduzione dei
dosaggi di rame
A. Bergamaschi, G. Vandini
Efficacia antiperonosporica su vite di un formulato a dose ridotta di
idrossido di rame
A. Myrta
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Lotta antiperonosporica su cipolla con rameici a basso dosaggio e
sostanze naturali
A. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. Macrì
11.45 - Presentazione dei poster
Moderatori: Ilaria Pertot, Gianfranco Romanazzi
Ruolo e strategie dell’AMAB nell’ambito del progetto “Rame Marche”
S. Bartolucci
Quantitativi di rame utilizzati in aziende viticole, olivicole e frutticole
biologiche marchigiane
M. Santini, D. Pierleoni, S. Murolo, G. Romanazzi
Valutazione dell’attività antiperonosporica e della sostenibilità economica
di sostanze di derivazione naturale
A. La Torre, S. Talocci, M. Miele
Efficacia di estratti di Salvia officinalis nei confronti della peronospora
della vite in viticoltura biologica
S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. Pertot
Prove sperimentali di campo su vite contro la peronospora con due
formulati rameici a basso titolo per ridurre le dosi di impiego di rame
metallo
A. Bugiani, C. Lama
Sull’antagonismo in vivo e in vitro di Acremonium byssoides, endofita in
Vitis vinifera, nei confronti di Plasmopara viticola
S. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta
12.30 - Discussione
13.00 - Conclusioni
13.20 - Buffet
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PRESENTAZIONI ORALI
S. Nardi, L. Pizzichini
Le recenti modifiche legislative relative ai composti del rame
G. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F. Patrizio
Valutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameici
utilizzati a dosi ridotte e di prodotti alternativi
C. Dongiovanni, M. Di Carolo, C. Giampaolo, A. Santomauro, P. Natale, D.
Perrelli, F. Faretra
Osservazioni sull’efficacia antiperonosporica su vite di dosi ridotte di rame e
di sostanze alternative e resistenza al dilavamento di composti rameici
M. Borgo, A. Zanzotto
Difesa antiperonosporica in viticoltura biologica in ambienti ad elevato
rischio epidemiologico
S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. Pertot
Un prodotto a basso dosaggio di rame per la difesa contro la peronospora
della vite
M. Buccini, G. Rho, G. P.Sancassani, A. Vercesi
Prove di difesa antiperonosporica in regime di agricoltura biologica mediante
l’ausilio del modello EPI in Veneto
R. Bruni
Valutazione dell’efficacia di una nuova formulazione a base di ossicloruro
di rame al 10% ed idrossido di rame al 10% contro Plasmopara viticola su vite, in
confronto ad altri formulati a basso contenuto di rame
A. Bergamaschi, G. Vandini
Idrossisolfato di rame: innovazione tecnologica per la riduzione dei dosaggi
di rame
A. Myrta
Efficacia antiperonosporica su vite di un formulato a dose ridotta di idrossido
di rame
A. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. Macrì
Lotta antiperonosporica su cipolla con rameici a basso dosaggio e sostanze
naturali
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
LE RECENTI MODIFICHE LEGISLATIVE RELATIVE AI
COMPOSTI DEL RAME
S. Nardi, L. Pizzichini
Servizio Fitosanitario Regionale - ASSAM
Via Alpi, 21, I-60131 Ancona
E-mail: [email protected]
I composti del rame sono tra i più antichi rimedi fitoiatrici, noti per la loro
attività nei confronti di funghi e batteri dannosi alle piante. Recentemente il loro
impiego è stato indagato anche in relazione all’impatto sulla micoflora associata ad
alcuni insetti. Il loro utilizzo in agricoltura, iniziato alla fine dell’800, è stato nel tempo
ripetuto e massiccio e questo aspetto ha stimolato studi sulla possibilità di bioaccumulo
del metallo pesante nel terreno, sulla contaminazione delle acque superficiali e
sui livelli di tossicità nei confronti degli organismi viventi. Conseguentemente, a
partire dal 2002, sono state emanate disposizioni legislative comunitarie e nazionali
per ridurre i possibili effetti negativi connessi all’utilizzo dei prodotti fitosanitari
contenenti rame come sostanza attiva. Con il Regolamento 473/2002/CE sono state
introdotte limitazioni all’impiego dei composti del rame in agricoltura biologica. Le
restrizioni di impiego, non superiore a 6 kg/ha anno di rame, sono state confermate
dal Regolamento 889/2008/CE che reca modalità applicative del Regolamento
834/2007/CE relativo alla produzione biologica. Anche i limiti massimi di residuo
(LMR) per le derrate e per i prodotti di origine vegetale elencati nel Regolamento
369/2005/CE sono stati recentemente modificati con l’emanazione del Regolamento
149/2008/CE, che ha rimodulato per alcune categorie di prodotti i valori massimi
di rame ammessi. Per alcune matrici come ad esempio pomacee, drupacee, fragole,
ortaggi a bulbo, ortaggi a radice e tubero, cucurbitacee, solanacee il LMR è pari a 5
ppm. Il processso più importante di valutazione dei composti del rame, tuttavia, è
quello che ha recentemente portato, con la pubblicazione della Direttiva 2009/37/CE,
all’iscrizione della sostanza attiva in allegato I della Direttiva 91/414/CEE relativa
all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. Il processo di revisione è stato
lungo ed articolato: la Francia, paese relatore, ha inviato all’Agenzia Europea per
la Sicurezza Alimentare (EFSA) il documento di valutazione provvisorio nel giugno
del 2007 e quest’ultima lo ha evaso nel settembre 2008. Il documento approvato
comprende 5 sostanze a base di rame: idrossido di rame, ossicloruro di rame, ossido
di rame, poltiglia bordolese, solfato di rame tribasico. I composti del rame sono quindi
tra gli ultimi prodotti inseriti nell’elenco delle sostanze attive autorizzate a livello
comunitario prima dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento (1107/2009/CE)
sull’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari e della Direttiva 2009/128/CE
sul loro uso sostenibile. A livello nazionale la pubblicazione del DM 15 settembre
2009 scandisce i tempi delle fasi di adeguamento alle nuove disposizioni comunitarie
e le modalità di immissione in commercio dei formulati aventi composti del rame
come sostanza attiva.
Parole chiave: Sostanza attiva, Limiti massimi di residuo, Iscrizione in allegato I.
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Recent changes in the laws for the use of copper compounds
Copper compounds have been used in plant protection for a long time, as
fungicides and bactericidic tools to control organisms harmful to plants. Recently,
copper compound use has also been studied for effects on the microflora associated
with insects. The use in agriculture began at the end of the 1800’s and it continued at
high levels for a long time. This aspect has encouraged studies concerning the environmental assessment of copper, particularly related to its long-term bioaccumulation
in soil, to its contamination of watercourses, and to its toxicity for living organisms.
Consequently, since 2002, EU regulations and national regulations have been issued
to reduce the negative effects due to the use of copper as active ingredient in plant
protection products. Regulation (EC) 473/2002 introduced limits to the use of copper
compounds with regard to organic production. Copper use is allowed up to 6 kg per ha
per year, as specified in Regulation (EC) 889/2008, which laid down the detailed rules
for the implementation of Council Regulation (EC) 834/2007 on organic production,
and on the labelling of organic products with regard to organic production. Maximum
residue levels (MRLs) in or on food and feed listed in Regulation (EC) 396/2005 were
recently amended by Commission Regulation (EC) 149/2008, which has established
new MRLs for pesticides with copper as the active ingredient in and on certain products of plant origin, including fruit and vegetables. Pesticide residues and maximum
residue levels (mg/kg) in pome fruits, stone fruits, strawberries, bulb vegetables, root
and tuber vegetables, cucurbits, and Solanaceae have been fixed at 5 ppm. Moreover,
Commission Directive 2009/37/EC has laid out the pesticide risk assessment of active
substances with a view to their possible inclusion in Annex I of Directive 91/414/EEC
concerning the placing of plant protection products on the market. The inclusion of
copper compounds in Annex I was a hard struggle and needed a long time. As the
designated rapporteur Member State, France submitted to the European Food Safety
Authority (EFSA) the draft assessment report (DAR) in June 2007. The EFSA issued
their conclusions of pesticide peer review in September 2008. The document presented to the Commission and approved as Commission Directive 2009/37/EC includes
five different identities of copper compounds: copper hydroxide, copper oxychloride,
dicopper oxide, Bordeaux mixture, and tribasic copper sulfate. The copper compounds
were thus the last to be included in Annex I for the active substances authorised at the
Community level before the new rules came into force concerning the placing of plant
protection products on the market (European Parliament and Council Regulation (EC)
1107/2009) and their sustainable use (European Parliament and Council Directive
2009/128/EC). At a national level in Italy, the Ministry of Agriculture has adopted a
Decree issued on the 15 September 2009 to establish the timing to comply with these
new EC regulations, and to amend or withdraw existing authorisations for plant protection products containing copper compounds as the active ingredient.
Key words: Active ingredient, Maximum residue level, Inclusion in Annex I.
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA CONTRO PLASMOPARA
VITICOLA DI COMPOSTI RAMEICI UTILIZZATI A DOSI
RIDOTTE E DI PRODOTTI ALTERNATIVI
G. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F. Patrizio
Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università
Politecnica delle Marche
Via Brecce Bianche, I-60131 Ancona
E-mail: [email protected]
Negli ultimi anni l’uso del rame, da sempre cardine nella difesa antiperonosporica
(Bunelli, 1995), ha suscitato qualche preoccupazione circa il suo destino ambientale
a causa della scarsa degradabilità nel terreno (Agnelli et al., 2002). Tale problematica
ambientale è stata arginata con l’entrata in vigore del Regolamento 473/2002/
CE, che ha stabilito un progressivo ridimensionamento delle quantità di rame da
utilizzare in agricoltura. Tutto ciò ha disorientato soprattutto le aziende viticole a
conduzione biologica, in cui i prodotti a base di rame continuano ad essere i soli
capaci di garantire una efficace protezione contro gli attacchi di Plasmopara viticola
(Berk. et Curt.) Berl. et de Toni, agente di peronospora della vite e, nel contempo,
ha stimolato sperimentazioni pluriennali di campo volte all’ottimizzazione degli
apporti cuprici e alla ricerca di alternative nei principali areali della penisola vocati
alla viticoltura (Bortolotti et al., 2006; Egger e D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al.,
2006; Dongiovanni et al., 2008).
Nell’ambito di un progetto triennale promosso dalla Regione Marche è stata
valutata la possibilità di utilizzare formulazioni a basso dosaggio di rame e prodotti
alternativi per il controllo della peronospora della vite nelle condizioni pedoclimatiche,
colturali e varietali tipiche della regione.
La prova sperimentale ha previsto nei primi due anni la valutazione dell’efficacia
antiperonosporica di tre dosi (dose media di etichetta, 70% e 40% di questa) di 9
prodotti cuprici a base di idrossido di rame (Kocide 2000 e Cuprantol Ultra micron),
ossicloruro tetraramico (Rame Caffaro blu), solfato di rame (Cupraxat SDI), poltiglia
bordolese (Poltiglia Caffaro 20 DF e Poltiglia Bordolese Disperss), ossido rameoso
(Cobre Nordox Super 75), peptidato di rame (Tepan), e due prodotti alternativi a base
di bentonite (Bentotamnio) e di una miscela di polvere di roccia e propoli (Cabasan e
Propoli). A partire da fine aprile - inizio di maggio fino a fine luglio, tutti i formulati
sono stati distribuiti settimanalmente a calendario, secondo un disegno sperimentale
di blocco randomizzato, con un’irroratrice a spalla che erogava un volume equivalente
di 1000 l/ha. Nel terzo anno di sperimentazione è stato stilato un piano di difesa
antiperonosporica che ha previsto l’alternanza dei formulati rameici a dose piena
(idrossido di rame, utilizzato come standard, e peptidato di rame) e ridotta al 70%
(idrossido di rame, poltiglia bordolese e ossido rameoso), che avevano consentito
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
una migliore protezione nei primi due anni, intervallati con i due prodotti alternativi.
La distribuzione dei formulati è stata effettuata in due areali diversi della regione
(Camerano e Montecarotto), su due diverse varietà (Verdicchio e Montepulciano), sia
secondo una strategia a calendario, sia in base al rischio epidemico.
Nelle prove di efficacia svolte in campo nel 2007 e 2008, i composti rameici
hanno fornito una buona protezione, rispetto al testimone, anche alle dosi più basse,
seppure in presenza di bassa pressione di malattia, come anche i prodotti alternativi,
anche se in misura più limitata. Nel terzo anno di sperimentazione non sono state
osservate differenze significative fra i calendari di trattamento e fra le tesi a confronto,
evidenziando una buona efficacia dei prodotti alternativi quando intervallati con i
cuprici, anche usati a dose ridotta. Tali prodotti alternativi possono quindi risultare
utili in alternanza ai rameici in periodi della stagione vegetativa caratterizzati da bassa
pressione della malattia, al fine di limitare gli apporti cuprici.
Parole chiave: Difesa biologica, Difesa integrata, Peronospora della vite, Strategie di
protezione, Vitis vinifera.
Evaluation of the effectiveness of copper formulations used at reduced rates
and of alternative compounds in the control of Plasmopara viticola
Over the last 20 years, copper application has become ever more considered
as the basis for control of downy mildews (Brunelli, 1995). This has produced some
concerns about its environmental destiny due to its low degradability in the soil
(Agnelli et al., 2002). This environmental problem was resolved by legislation through
the application of Regulation (EC) 473/2002, which imposed progressive reductions
in copper application in agriculture. This disoriented the organic viticultural farmers,
as copper formulations continued to guarantee effective protection in the control of
Plasmopara viticola (Berk. et Curt.) Berl. et de Toni, the agent of downy mildew, while
also stimulating pluriannual field trials in the main Italian viticultural areas that were
aimed at optimizing copper treatments and exporing possible alternatives (Bortolotti
et al., 2006; Egger and D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006; Dongiovanni et
al., 2008).
In the framework of a three-year project funded by the Marche Region, we
evaluated the possibility of using copper at reduced doses, and also of alternative
compounds, for the control grapevine downy mildew in the pedoclimatic, cultural and
varietal conditions of this region.
In the first two years of these trials, the effectiveness in the control of downy
mildew of three doses (average suggested rate, 70% and 40% of this) of nine copper
formulations was evaluated, based on copper hydroxide (Kocide 2000 and Cuprantol
Ultra micron), copper oxychloride (Rame Caffaro blu), tribasic copper sulphate
(Cupraxat SDI), Bordeaux mixture (Poltiglia Caffaro 20 DF and Poltiglia Bordolese
Disperss), dicopper oxide (Cobre Nordox Super 75), copper peptidate (Tepan),
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
and two alternative natural compounds based on bentonite (Bentotamnio) and a
combination of rock powder and propolis (Cabasan and Propoli). Since the end of
April/ beginning of May up to the end of July, a volume equivalent to 1000 l/ha of
all of these formulations was sprayed weekly onto the canopy of vines arranged in
four randomized blocks, using a motorized backpack sprayer. In the third year, we
tested a grapevine downy mildew control strategy consisting of cyclic application of
copper compounds applied at their full rates (copper hydroxide, used as a reference
standard, and copper peptidate) and 70% of the full rate (copper hydroxide, Bordeaux
mixture and dicopper oxide), which showed a good level of protection in the first
two-year trials, intercalated with the two alternative compounds. The field trials were
carried out at two different locations (Camerano and Montecarotto, Ancona Province),
considering two different cultivars (Verdicchio and Montepulciano), both with weekly
applications, and according to the epidemiological risk.
In the trials carried out in 2007 and 2008, when low disease pressure occurred,
all copper fungicides gave satisfactory protection, even with the lowest copper doses,
as did the alternative compounds, even if these showed a reduced magnitude of disease
reduction as compared to the control. In the third year, no significant differences were
seen among the protection strategies and the treatments, showing good effectiveness
of the alternative compounds when intercalated with the copper formulations at low
rates. Therefore, these alternative compounds can be considered as good alternatives
to copper formulations, particularly for application in a part of the season that is
characterized by low epidemic risk of infections, in order to reduce overall copper
use.
Key words: Grapevine downy mildew, Integrated control, Organic control, Protection
strategies, Vitis vinifera.
Ringraziamenti
Si ringraziano la Regione Marche per il progetto “Valutazione dell’efficacia contro Plasmopara
viticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodotti
alternativi”, le aziende agricole Pievalta, Podere Samargi e Cooperativa Terre Cortesi Moncaro per la
collaborazione alle prove di campo ed Erica Feliziani per il contributo all’elaborazione dei dati.
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Lavori citati/References
Bunelli A., 1995. I prodotti naturali nella lotta alle malattie fungine. Difesa delle
Piante, 18, 57-69.
Agnelli A., R. Cuniglio, G. Corti, 2002. Frazionamento chimico del rame nei suoli
dei vigneti. Informatore Agrario, 58(34), 71-74.
Bortolotti P.R., P. Nannini, M. Scannavini, L. Antoniacci, R. Bugiani, 2006.
Valutazione di diversi composti rameici a basso dosaggio nella difesa
antiperonosporica della vite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 173-178.
Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici
a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 179-186.
Sancassani G.P., M. Buccini, P. Fremiot, G. Rho, S.L. Toffolatti, A. Vercesi, 2006.
Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame su
vite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 167-172.
Dongiovanni C., C. Giampaolo, M. Di Carolo, A. Gasparre, N. Masiello, A.
Santomauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotte di
rame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 315-320.
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Osservazioni sull’efficacia
antiperonosporica su vite di dosi ridotte di
rame e di sostanze alternative e resistenza al
dilavamento di composti rameici
C. Dongiovanni1, M. Di Carolo1, C. Giampaolo1, A. Santomauro2, P.
Natale1, D. Perrelli1, F. Faretra2
Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”
Via Cisternino, 281, I-70010 Locorotondo (BA)
2
Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata,
Università di Bari
Via Amendola, 165/A, I-70126 Bari
1
E-mail: [email protected]
Nel corso del triennio 2007-2009 sono state condotte cinque prove su vite,
quattro in condizioni controllate (Prove A, B, D ed E) ed una in campo (Prova C), per
valutare l’efficacia antiperonosporica di dosi ridotte di rame e di sostanze alternative.
Ulteriori finalità delle prove sono state la valutazione dell’efficacia residua di
trattamenti con composti rameici e la quantificazione del rame metallo residuo nelle
foglie e nell’acqua di dilavamento dopo piogge simulate di diversa entità (10, 20 e 40
mm).
Nella Prova A, in presenza di un valore di diffusione pari al 56% sulle piante
non trattate, i più elevati livelli di protezione (Indice di Abbott ~94%) sono stati
ottenuti con un formulato a base di rame da solfato pentaidrato impiegato alla dose
massima di etichetta che, comunque, comportava il minimo apporto di rame (120
g/ha di rame metallo). Livelli di efficacia analoghi sono stati conseguiti con rame da
ossido rameoso (Indice di Abbott ~92%), ma con apporti di rame equivalenti a 1125
e 787,5 g/ha di rame metallo. Un significativo contenimento delle infezioni, rispetto
al testimone non trattato, è stato ottenuto anche con due formulazioni di poltiglia
bordolese, ma solo quando impiegate alla dose massima (2000-2400 g/ha di rame
metallo). Valori di infezione statisticamente non differenziabili dal testimone sono
stati osservati con rame da solfato tribasico (304, 532 e 760 g/ha di rame metallo) e
con polvere di roccia+propoli. Con un dilavamento equivalente a 10 mm di pioggia
(Prova B), le riduzioni percentuali del contenuto in rame sulle foglie sono state
comprese fra 8% (rame da solfato tribasico, 200 g/ha di rame metallo) e 52% (poltiglia
bordolese, 2000 g/ha di rame). L’analisi statistica non ha evidenziato un’influenza
significativa della dose di rame sulla sua riduzione percentuale nelle foglie a seguito
di dilavamento con l’equivalente di 10 mm di pioggia. Le concentrazioni di rame
nell’acqua di dilavamento sono state sempre inferiori a 0,22 mg/kg, tranne nella tesi
trattata con poltiglia bordolese (2400 g/ha di rame metallo) per la quale è stata rilevata
una concentrazione pari a 1,4 mg/kg.
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Nella prova svolta in campo (Prova C), i sintomi si sono manifestati sulla
quasi totalità dei grappoli delle parcelle non trattate, in forma di peronospora larvata,
e sul 49% delle foglie. L’impiego di rame idrossido, sia alla dose di 587,5 che di
375 g/ha di rame metallo, ha permesso un significativo contenimento delle infezioni,
senza differenze statisticamente apprezzabili fra le due dosi saggiate. Nessuna attività
antiperonosporica è stata evidenziata per l’acido ortosilicico ed il bentotamnio.
L’efficacia del rame idrossido, evidenziata in campo, è stata confermata in condizioni
controllate (Prova D). Con un valore di diffusione sulle foglie del 29% sulle piante
non trattate, rame idrossido ha dato luogo a valori dell’indice di Abbott del 92%, 95%
e 100%, rispettivamente alle dosi di 260, 455 e 650 g/ha di rame metallo. L’efficacia
dei composti a base di rame da solfato pentaidrato e da ossido rameoso (120 e 1125
g/ha di rame metallo, rispettivamente) è stata confermata anche in questa prova, con
valori dell’indice di Abbott di 83% e 95%, rispettivamente. Sulle tesi trattate con
rame idrossido (455 e 650 g/ha di rame metallo) o ossido rameoso (1125 g/ha di rame
metallo), i valori di diffusione della malattia sono sempre risultati significativamente
inferiori rispetto al testimone non trattato, anche dopo l’equivalente di 40 mm di
pioggia. Rame idrossido (260 g/ha di rame metallo), ossicloruro di rame (375 g/ha),
rame solfato (2400 g/ha) e rame solfato pentaidrato (120 g/ha) hanno mantenuto la
loro efficacia anche dopo 20 mm di pioggia simulata. Le concentrazioni di rame sulle
foglie e nell’acqua di dilavamento sono apparse essere direttamente proporzionali
alle quantità di rame metallo applicate. Significative riduzioni percentuali delle
concentrazioni di rame sulle foglie è stata osservata solo a seguito di 40 mm di pioggia
(Prova E).
Le prove condotte hanno evidenziato che, in condizioni controllate, è stato
possibile conseguire soddisfacenti livelli di protezione anche con apporti di rame
metallo equivalenti a 120 g/ha (rame da solfato pentaidrato), 260 e 455 g/ha (rame
idrossido) e 1125 g/ha (rame da ossido rameoso). Rame idrossido ha efficacemente
controllato la malattia anche in campo, alle dosi di 375 e 587,5 g/ha di rame. Nella
Prova A, tuttavia, il rame idrossido a 269 e 455 g/ha di rame metallo non ha permesso
di contenere adeguatamente le infezioni, confermando l’incostanza dei risultati già
osservata in precedenza (Dongiovanni et al., 2006, 2008). Tutti i composti hanno
permesso di contenere significativamente i valori di diffusione delle infezioni, anche a
seguito di 10 e 20 mm di pioggia simulata. Nelle prove svolte, i prodotti alternativi ai
composti rameici impiegati non hanno evidenziato alcuna attività antiperonosporica.
Parole chiave: Peronospora, Rame, Resistenza al dilavamento, Vite.
14
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Observations on the effectiveness of reduced rates of copper and alternative
compounds against downy mildew on grapevine, and on the rain fastness of
copper derivatives
Five trials were conducted in 2007-2009 to evaluate the effectiveness of the
use of reduced rates of copper and alternative compounds against downy mildew on
grapevine, four under controlled conditions (Trials A, B, D and E) and one in the field
(Trial C). The trials were also aimed at evaluating the residual effectiveness of copper
derivatives and the copper concentrations in leaves and in run-off water after artificial
rainfall (10, 20 and 40 mm).
In Trial A, where a mean value of 56% infected leaves was recorded on
untreated plants, the highest protection levels (Abbott’s index ~94%) were obtained
with a formulate of copper sulphate pentahydrate that although applied at its highest
label rate, allowed the use of the lowest amount of copper (120 g/ha of metallic
copper). Similar effectiveness levels were reached with dicopper oxide (Abbott’s index
~92%), but with metallic copper rates equivalent to 1125 and 787.5 g/ha. A significant
reduction in infections was also achieved with two formulations of Bordeaux mixture,
as compared to the untreated control, but only when applied at the highest rates (2000
and 2400 g/ha of metallic copper). Infection values that were not statistically different
from the untreated control were seen with tribasic copper sulphate (304, 532 and 760
g/ha of metallic copper) and with a mixture of rock powder and propolis. After an
artificial rainfall equivalent to 10 mm (Trial B), the percentage reductions of copper
content in the leaves ranged from 8% (tribasic copper sulphate, 200 g/ha of metallic
copper) to 52% (Bordeaux mixture, 2000 g/ha of metallic copper). The statistical
analysis did not show any influence of the effects of the rate on the percentage reduction
in copper in the leaves after the artificial rainfall of 10 mm. Copper concentrations
in the run-off water were always lower than 0.22 mg/kg, except with treatment with
Bordeaux mixture (2400 g/ha of metallic copper), where a concentration of 1.4 mg/kg
was recorded.
In the field trial (Trial C), in untreated control plots, symptoms were observed
on 49% of leaves, and almost all of the bunches showed brown rot symptoms. Copper
hydroxide applied at either 587.5 or 375 g/ha of metallic copper provided a significant
reduction in the infections, as compared to the untreated control, with no appreciable
differences between the two rates tested. Orto-silicon acid and bentotamnio were not
effective. The high effectiveness of copper hydroxide observed in the field trials was
confirmed under the controlled conditions (Trial D). With 29% infected leaves on the
untreated control vines, copper hydroxide yielded values of Abbott’s index of 92%,
95% and 100% at the rates of 260, 455 and 650 g/ha of metallic copper, respectively.
The effectiveness of copper sulphate pentahydrate and dicopper oxide (120 and 1125
g/ha of metallic copper, respectively) was confirmed, with Abbott’s index values of
83% and 95%, respectively. On the plants treated with copper hydroxide (455 and 650
g/ha of metallic copper) or dicopper oxide (1125 g/ha metallic copper), the percentage
of infected leaves was always significantly lower than in the untreated control, even
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
after an artificial rainfall equivalent to 40 mm. Copper hydroxide (260 g/ha metallic
copper), copper oxychloride (375 g/ha), Bordeaux mixture (2400 g/ha) and copper
sulphate pentahydrate (120 g/ha) maintained their effectiveness even after 20 mm of
artificial rainfall. Residual copper concentrations in leaves and run-off water appeared
to be directly related to amounts of copper applied. Significant percentage reductions
in copper concentrations in leaves were seen only after an artificial rainfall equivalent
to 40 mm (Trial E).
The trials showed that under controlled conditions, it was possible to obtain
satisfactory disease control even with rates of metallic copper equivalent to 120 g/ha
(copper sulphate pentahydrate), 260 and 455 g/ha (copper hydroxide) and 1125 g/ha
(dicopper oxide). Copper hydroxide proved to be effective also in the field trial, at
rates of metallic copper of 375 and 587.5 g/ha. In Trial A, however, copper hydroxide
at 269 and 455 g/ha (metallic copper) did not provide any significant reductions in
infections, confirming some of the inconstant results previously seen (Dongiovanni et
al., 2006, 2008). All of the tested copper compounds provided significant reductions
in the percentage of infected leaves, even after artificial rainfalls equivalent to 10 and
20 mm. In the trials discussed here, the compounds used as possible alternatives to
copper derivatives did not show any effectiveness against downy mildew.
Key words: Copper, Downy mildew, Grapevine, Rain fastness.
Ringraziamenti
Si ringrazia la Regione Marche per il progetto “Valutazione dell’efficacia contro Plasmopara
viticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodotti
alternativi”.
Lavori citati/References
Dongiovanni C., G. Tauro, C. Giampaolo, A. Santomauro, F. Faretra, 2006.
Valutazioni su dosi ridotte di rame e nuovi fungicidi nella protezione della
vite dalla peronospora in Puglia. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 187-192.
Dongiovanni C., C. Giampaolo, M. Di Carolo, A. Gasparre, N. Masiello, A.
Santomauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotte di
rame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 315-320.
16
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Difesa antiperonosporica in viticoltura
biologica in ambienti ad elevato rischio
epidemiologico
M. Borgo, A. Zanzotto
CRA -Centro di Ricerca per la Viticoltura
Viale XXVIII Aprile, 26, I-31015 Conegliano (TV)
E-mail: [email protected]
Negli ambienti della pianura trevigiana, dove la difesa della vite contro le
infezioni di Plasmopara viticola in regime di viticoltura biologica incontra evidenti
difficoltà a causa delle condizioni climatiche, caratterizzate da frequenti piogge e da
elevata umidità ambientale, sono state condotte numerose sperimentazioni sulla cv.
Merlot con l’obiettivo di mettere a punto idonee strategie di difesa della vite contro
infezioni primarie e secondarie di P. viticola, con scelta di prodotti rameici e dei loro
dosaggi nell’ottica di rispondere ai disciplinari di produzione (Reg. CE 2092/91 e
successive modifiche).
Nel corso degli anni il fattore “annata” ha inciso in modo determinante sullo
sviluppo delle epidemie di peronospora che quasi sempre hanno raggiunto livelli
devastanti sulle viti del testimone non trattato. Solo in poche annate, caratterizzate
da scarsa piovosità nella fase pre-fiorale, la malattia ha mostrato ridotta virulenza su
foglie e su grappoli. Nelle prove di confronto tra linee di difesa con uso esclusivo di
antiperonosporici rameici rispetto a linee di tipo integrato, nelle quali l’impiego del
rame era preceduto da prodotti acuprici (miscele di vari antiperonosporici di sintesi
ad azione di copertura e/o endoterapica, oppure da ammendanti a base di fosfito di
potassio), i risultati più soddisfacenti sono stati garantiti nel caso del ricorso a linee di
difesa integrata. Tuttavia, come registrato nel 2008, alcune deficienze sono possibili al
verificarsi di condizioni climatiche particolarmente favorevoli a P. viticola.
Nella linea di difesa antiperonosporica con solo rame sono emerse evidenti
difficoltà di gestione degli interventi soprattutto nelle annate in cui la malattia era
palese prima della fioritura. Il perdurare di condizioni climatiche favorevoli al
patogeno anche dopo l’allegagione dell’uva ha ridotto ulteriormente le possibilità di
contenere i danni, sia su foglie che su grappoli. La difesa è risultata relativamente
migliore con l’uso di idrossido di rame rispetto ad altri prodotti cuprici.
Per l’ambiente di prova, considerato l’elevato numero di interventi resi
necessari, i quantitativi di rame sono risultati quasi sempre superiori ai limiti previsti
dal disciplinare di produzione per l’agricoltura biologica. In situazioni di elevato
rischio epidemico, la sola lotta chimica con l’uso di composti rameici anche alle dosi
in etichetta non consente di raggiungere auspicabili successi contro P. viticola.
Particolare importanza viene attribuita alla suscettibilità della vegetazione
alle infezioni primarie e alle successive infezioni secondarie nelle fasi pre- e postfiorale, durante le quali sono apparsi determinanti il clima e, nel caso di piogge,
17
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
l’uso di fosfiti di potassio. La difesa integrata con ricorso ad ammendanti elicitori di
autodifesa della vite e gli interventi agronomici, quali corrette tecniche colturali e uso
di macchine per la distribuzione predisposte per il recupero della poltiglia dispersa,
possono rappresentare nuove prospettive per sostenere e favorire l’uso del rame in
viticoltura biologica.
Parole chiave: Difesa biologica, Difesa integrata, Peronospora, Rame, Vite.
Organic viticulture and control of downy mildew in high
epidemic risk environments
In the plain vinegrowing area of Treviso province, the control of Plasmopara
viticola in organic farming faces clear difficulties because of the climatic conditions
of frequent rainfall and high humidity. Several trials have been carried out on cv.
Merlot to define suitable control strategies against primary and secondary infections
of P. viticola, with the choice of copper products and their doses in accordance with
the production regulations (CE Reg. 2092/91 and further modifications).
Along the years, the factor “year” strongly influenced the epidemiology of
grapevine downy mildew, which eventually caused severe yield losses in the untreated
plots. Only in the few years with low rainfall during the pre-bloom stage did the
disease show reduced virulence on the leaves and the bunches. In the comparison trials
with the use of copper products only vs. integrated products, where copper was in the
form of acupric products (mixtures of various contact or endotherapic fungicides or
K-phosphyte fertilizers), the best results where achieved with the integrated strategy.
Nevertheless, when climatic conditions are particularly favourable to P. viticola, as
seen in 2008, some deficiencies are still possible.
The use of copper products alone can cause difficulties in disease control,
mainly in the years when the pathogen appears before bloom. The climatic conditions
favourable to the pathogen still being present after fruit-set have further reduced the
possibility of controlling the damage, both to leaves and bunches. Relatively better
results were seen with the use of copper hydroxide, in comparison with the other
copper salts.
Considering the high number of treatments that were necessary in the
environment investigated, the amount of copper was mostly higher than the limits
stated by the organic farming regulations. In situations with high epidemic risk, the
use of copper salts alone is not sufficient to achieve complete control of P. viticola.
Great significance is ascribed to the leaf susceptibility to primary and
secondary infections in the pre- and post-bloom stages, when climatic conditions
appear to be very important, and in the case of rainfall, for the use of potassium
phosphytes. Integrated control through the use of elicitors of grapevine self-defence
and agronomical operations, such as the adoption of rational coltural practices and
the use of spraying machines with recovery of the dispersed mixture, can offer new
perspectives to strengthen and extend the use of copper in organic viticulture.
Key words: Copper, Downy mildew, Grapevine, Integrated control, Organic control.
18
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Un prodotto a basso dosaggio di rame per la
difesa contro la peronospora della vite
S. Dagostin1, U. Gamba2, M. Pinna2, I. Pertot1
Fondazione Edmund Mach, IASMA Centro Ricerca e Innovazione
Via Mach, 1, I-38010 San Michele all’Adige (TN)
2
CRAB scrl Centro di Riferimento per l’Agricoltura Biologica
Via San Vincenzo, 48, I-10060 Bibiana (TO)
1
E-mail: [email protected]
La peronospora della vite, causata dall’oomicete Plasmopara viticola (Berk.
& Curt.) Berl. & De Toni è una delle più importanti e devastanti malattie della vite,
che si manifesta in particolare nelle zone caratterizzate da condizioni atmosferiche
calde e umide. Ad oggi, in agricoltura biologica, la lotta contro la peronospora si
basa quasi esclusivamente sull’uso di fungicidi a base di rame. Tuttavia, al fine
di ridurre i danni ambientali causati dai metalli pesanti, la Commissione Europea
(Regolamento CEE n. 473/2002) ha notevolmente ridotto i quantitativi di prodotti
cuprici impiegabili in agricoltura biologica. Molti studi hanno valutato l’efficacia
di prodotti non rameici a basso impatto ambientale, ma finora nessun composto ha
evidenziato un’attività antiperonosporica tale da consentirne un uso immediato in
viticoltura biologica. Tuttavia, se la sostituzione totale del rame può risultare ancora
difficile, l’utilizzo delle formulazioni a basso contenuto di rame potrebbe consentire
di ottenere un buon controllo della malattia con riduzione dei quantitativi di rame
metallo immesso nell’ambiente. Tra le nuove formulazioni testate in numerosi studi
condotti tra il 2005 e il 2009, Labicuper (Melaxa) sembra essere la più efficace sia
in condizioni di serra che in condizioni di campo. Labicuper è una formulazione
liquida a base di gluconato di rame, che presenta una concentrazione di ioni rame
(Cu2+) pari all’8%. Applicato a 3 ml/l, in condizioni di serra, Labicuper ha permesso
di ottenere un controllo dell’infezione di peronospora superiore a quello ottenuto
con idrossido di rame (Kocide 2000, 1,42 g/l, 35% Cu2+) considerato come standard
commerciale (rispettivamente il 2,3 e il 12,2% di gravità della malattia su foglia). Gli
studi di persistenza dell’attività di Labicuper nel tempo indicano che la sua attività
antiperonosporica non diminuisce se applicato fino a sei giorni prima dell’infezione.
Tuttavia, sperimentazioni sulla resistenza al dilavamento mostrano un lento calo
dell’attività del prodotto, pur mantenendo un’efficacia del 49% anche dopo 50 mm di
pioggia simulata. Si ha conferma dell’elevata attività del gluconato di rame anche nelle
prove di campo, condotte in Trentino ed in Piemonte dal 2005 al 2009. In entrambi i
siti, in ciascun anno, il controllo delle infezioni di peronospora con Labicuper risulta
essere del tutto comparabile a quella ottenuto con idrossido di rame sia su foglie che
su grappoli. Le analisi effettuate alla raccolta dell’uva hanno evidenziato che anche la
resa e la qualità dei grappoli è simile allo standard commerciale. In tutte le prove di
19
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
campo, le quantità di rame metallo utilizzate in Trentino e in Piemonte nei trattamenti
con Labicuper sono risultate, rispettivamente, circa il 30 e 60% inferiori a quelle
utilizzate per i trattamenti con idrossido di rame, rimanendo comunque inferiori al
limite legale dei sei kg/ha anno.
In conclusione, Labicuper consente un controllo totale della malattia con un
apporto inferiore di rame metallo nell’ambiente e può essere considerato un valido
prodotto per la lotta biologica alla peronospora.
Parole chiave: Gluconato di rame, Plasmopara viticola, Prove di efficacia.
Grapevine downy mildew: high levels of control with low copper input
Downy mildew caused by the obligate biotrophic oomycete Plasmopara
viticola (Berk. & Curt.) Berl. & de Toni is one of the most important and devastating
diseases of grapevine, especially in areas characterized by warm and wet conditions
during the growing season. In organic vineyards, downy mildew is mainly controlled
by regular spraying with copper compounds. However, since 2006, the use of copper
fungicides in organic agriculture has been restricted in Europe (Regulation CE n.
473/2002). Many studies on copper alternatives have been conducted, but so far no
alternative compounds that can fully replace copper in organic viticulture are available,
and the use of products containing relatively low rates of copper should be considered
to reduce the quantities of copper used in organic vineyards.
In this study conducted from 2005 to 2009, new copper-based formulations
were tested under greenhouse and field conditions. One of the most interesting
products was Labicuper (Melaxa, Italy). Labicuper is a liquid formulation based
on copper gluconate with 8% copper (Cu2+). Applied at 3 ml/l under greenhouse
conditions, Labicuper provided control of the disease that was significantly better than
copper hydroxide (Kocide 2000, 1.42 g/l, 35% Cu2+), namely 2.3% and 12.2% disease
severity, respectively. The persistence study indicated that the significant effects
of Labicuper on grapevine downy mildew did not decrease for up to six days after
product application, and the study of rain fastness, in relation to its effects on downy
mildew, indicate that the effectiveness of Labicuper slowly decreases from 84% with
no rain, to 65% when exposed to 10 mm simulated rain, and down to 49% when
exposed to 50 mm simulated rain. In each of the field trials, conducted in the Trentino
and Piedmont regions from 2005 to 2009, the effectiveness of copper gluconate was
significantly greater or similar to copper hydroxide on leaves and on bunches; the
grape yield and the quality of bunches was similar to plants treated with the copper
reference. In all of the field trials, control of downy mildew was obtained using low
doses of product that allowed a quantity of copper ion of about 30% in Trentino, and
60% in Piedmont, lower than the amounts of copper hydroxide, and a little lower than
the legal limit of six kg/ha year.
20
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
In conclusion, Labicuper can ensure high control of disease with low copper
input to the environment, and can be considered a useful product for the control of
grapevine downy mildew in organic farming.
Key words: Copper gluconate, Effectiveness trials, Plasmopara viticola.
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
PROVE DI DIFESA ANTIPERONOSPORICA IN REGIME DI
AGRICOLTURA BIOLOGICA MEDIANTE L’AUSILIO DEL
MODELLO EPI IN VENETO
M. Buccini1, G. Rho1, G. P. Sancassani2, A. Vercesi3
Fitopro s.r.l.
Via Tiepolo, 42, I-20129 Milano
2
Servizio Fitosanitario della Regione Veneto
Viale dell’Agricoltura, 1/A, Località Bovolino, I-37060 Buttapietra (VR)
3
Istituto di Patologia Vegetale
Via Celoria, 2, I-20133 Milano
1
E-mail: [email protected]
Tre prove sperimentali sono state effettuate nel triennio 2007-2009 su cv
Merlot, nel comprensorio dei Colli Euganei (PD) allo scopo di ottimizzare le strategie
di difesa antiperonosporica nei vigneti in regime di agricoltura biologica. Per rispettare
i limiti quantitativi posti all’utilizzo dei prodotti rameici da parte dell’Unione Europea,
sono stati messi a confronto protocolli convenzionali, che prevedono interventi a
calendario e una strategia basata sul modello EPI (Etat Potentiel d’Infection), per
evitare trattamenti superflui e posizionare quelli necessari nel momento ottimale. Per
ognuna delle due strategie proposte, sono stati utilizzati, nei diversi anni, sei differenti
prodotti contenenti rame sotto diverse forme e a diversa percentuale.
Nel 2007 l’andamento epidemico è stato piuttosto contenuto e il modello ha
indicato un basso livello di rischio d’infezione durante tutta la stagione. La strategia
basata su EPI ha permesso di risparmiare nove trattamenti su undici. I risultati
mostrano differenze statisticamente significative tra alcune delle tesi trattate con le
due diverse strategie, ma nel complesso i danni a carico delle tesi trattate sono stati
limitati e hanno raggiunto una percentuale di superficie infetta del 2% su foglia e
meno del 6% su grappolo.
Le particolari condizioni climatiche del 2008 hanno determinato l’instaurarsi
di gravissime infezioni peronosporiche con completa defogliazione e totale
distruzione dei grappoli sul testimone non trattato. I valori assunti da EPI segnalavano
un elevatissimo rischio d’infezione. Le due strategie hanno comportato un analogo
numero di trattamenti. Tutte le tesi trattate sono risultate significativamente differenti
dal testimone; tra esse sono emerse differenze statisticamente significative, non
ascrivibili al tipo di strategia impiegata.
Nel 2009 lo sviluppo epidemico è risultato intermedio tra quelli dei due
anni precedenti. L’indice EPI, che indicava ad inizio stagione un elevato rischio
d’infezione, ha assunto valori negativi a partire dall’inizio di giugno e solo a luglio ha
segnalato la possibilità di gravi infezioni. Sulle parcelle trattate secondo le indicazioni
del modello sono stati evitati quattro trattamenti. I prodotti delle varie tesi hanno
22
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
raggiunto ottimi indici di protezioni finali sia su foglia sia su grappolo, sono emerse
delle differenze statistiche solo su grappolo, non relazionabili comunque con il tipo
di strategia adottata.
La sperimentazione triennale ha messo in evidenza, che l’adozione di
una strategia di difesa antiperonosporica basata sul modello EPI può concorrere in
diversa misura, a seconda dei prodotti e delle varie condizioni meteorologiche, ad
un più razionale utilizzo dei limitati quantitativi di rame a disposizione, quale unica
possibilità contro gli attacchi di Plasmopara viticola in agricoltura biologica.
Parole chiave: Basso dosaggio, Modelli epidemici, Rame.
Field assay on the application of an EPI-based strategy against
Plasmopara viticola in organic viticulture
Three experimental assays were carried out from 2007 to 2009 on cv Merlot
in the Colli Euganei district (PD). These were aimed at optimizing downy mildew
management in organic vineyards, without exceeding the limits for copper use imposed
by the European Community. The conventional strategy was based on repeated
treatments, assuring continuous protection to the grapevines; this was compared with
an alternative strategy derived from the epidemic simulations performed by the EPI
(Etat Potentiel d’Infection) model, so as to avoid superfluous fungicide application
and to treat the vineyard at the right time. Over the different years, both of these
strategies used six different formulates, containing different forms and percentages
of copper.
In 2007, downy mildew reached very limited incidence in the experimental
vineyard, and EPI provided low infection risk all through the grapevine vegetative
season. The conventional and EPI strategies required application of eleven and two
treatments, respectively. The results obtained in the plots treated according to the
different strategies showed some significant differences, but limited damage was seen
in the treated plots, where the symptomatic surface reached 2% on leaves and 6% on
clusters.
In 2008, the subsequent rainy periods and the mild temperatures registered in
the field favoured the occurrence of severe infections, which caused, in turn, complete
defoliation and total yield loss in the untreated plot. Both of the strategies required
the same number of treatments. The treated plots were significantly different from the
untreated plot and from each other, depending on the formulate used.
In 2009, the downy mildew incidence was moderate. The EPI showed a
high infection risk at the beginning of the season, which progressively decreased and
reached negative values in June. Only in July were severe infections forecast by the
model. The EPI strategy avoided the application of four treatments in comparison
with the conventional strategy. The formulates used on the different experimental
plots provided very good protection indexes both on the leaves and on the bunches:
23
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
statistically significant differences that were not induced by the application strategies
were detected only on the clusters.
The experimental assays carried out for these three consecutive years showed
that the downy mildew management strategy suggested by the EPI model can contribute
to different extents, depending on the formulates and the climatic conditions, to more
rational use of the limited copper quantities allowed by the European Community
regulations of organic viticulture.
Key words: Copper, Epidemic models, Low dose.
24
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Valutazione dell’efficacia di una nuova formulazione a
base di ossicloruro di rame al 10% ed idrossido di rame al
10% contro Plasmopara viticola su vite, in confronto ad altri
formulati a basso contenuto di rame
R. Bruni
IIS C. Ulpiani
Via della Repubblica, 30, I-63100 Ascoli Piceno
E-mail: [email protected]
La peronospora della vite, causata da Plasmopara viticola (Berk. & Curt.)
Berl. & De Toni, è una delle malattie più importanti per questa coltura nell’Italia
centrale. In particolare nelle stagioni con decorso piovoso, il fungo mostra un’alta
patogenicità, soprattutto durante la primavera. Ciò crea un grave problema in
particolare ai viticoltori biologici che si vedono costretti ad aumentare il numero di
interventi con il rischio di superare il limite imposto dall’organismo di controllo o di
andare incontro a fenomeni di fitotossicità.
Il presente studio è stato condotto secondo le linee guida OEPP/EPPO sulla
buona pratica sperimentale. La prova è stata condotta in tre anni in un vigneto situato
presso l’Azienda Agraria dell’IIS Ulpiani di Ascoli Piceno. Il vigneto impiantato
nel 1978 con un sesto di 3x2 m presenta giacitura collinare con terreno sabbioso.
La varietà utilizzata è stata il “Montepulciano”. Il vigneto non è irrigato e riceve
principalmente concimazione organica (letame + Nitrophoska blu 200 Kg/ha).
Gli ulteriori trattamenti effettuati durante la prova sono stati quelli a base di zolfo
applicato per mezzo di un’impolveratrice. E’ stato adottato un disegno sperimentale
a blocchi completamente randomizzati con 4 repliche. La dimensione della parcella
era di circa 9000 m2 con 1666 piante. Le tesi sperimentali mettevano a confronto i
seguenti formulati: “Airone” - ossicloruro/idrossido di rame (quantitativo di principio
attivo 10%/10%) , idrossido di rame standard commerciale (quantitativo di principio
attivo 35%), ossicloruro di rame standard commerciale (quantitativo di principio attivo
37,5%). La metodologia prevedeva infine un confronto di efficacia con il un testimone
non trattato. Per ogni trattamento il quantitativo di principio attivo apportato è stato
rispettivamente uguale a 54,4, 52,5 e 93,75 g/hl. Per le applicazioni è stato utilizzato un
atomizzatore “turbofly fan system” con pressione pari a 12 atm con diametro interno
degli ugelli pari a 1,5 mm. Il volume distribuito per ogni superficie è stato equivalente
a 1000 l/ha. Ad ogni trattamento veniva aggiunto un fungicida a base di zolfo all’80%
in granuli idrodisperdibili alla dose di 700 g/hl. Sono stati effettuati 9 trattamenti
alle fasi fenologiche BBCH n. 15, 16, 19, 55, 61, 71, 77, 81, 83. I dati metereologici
durante i tre anni sono stati differenti, risultando il secondo estremamente secco. Per
quanto riguarda le valutazioni sono state basate sulle linee EPPO per la valutazione
dell’efficacia dei fungicidi PP 1/31 (2). Cento foglie sono state campionate a caso dalle
piante di ogni parcella e la percentuale di area occupata dalle macchie di peronospora
25
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
è stata determinata usando la stessa chiave. Per il campionamento sui grappoli ne sono
stati campionati ed esaminati 100 per trattamento.
In termini di controllo della malattia sulle foglie, risultati simili sono stati
conseguiti nelle diverse tesi trattate, ma va rilevato che sui grappoli il trattamento
con “Airone” ha mostrato una migliore performance in termini di efficacia. Infatti al
primo anno la tesi trattata con “Airone” ha fatto registrare un controllo dell’infezione
pari all’89,11% sui grappoli, mentre lo standard ha raggiunto il 79,36%. Nel terzo
anno i risultati di efficacia ottenuti con “Airone” sono stati pari al 76,32%, contro il
73,84% dello standard di riferimento. Nessuna valutazione è stata fatta nel secondo
anno di prova, a causa del debole attacco causato dal decorso estremamente secco
della stagione. Il vigneto è stato esaminato per determinare la presenza di effetti
fitotossici o di fenomeni di lussureggiamento della vegetazione. Il tipo e l’estensione
di questi effetti sono stati valutati secondo una scala di fitotossicità che si estende da 1
(nessun effetto) a 9 (forte tossicità). E’ stato registrato un punteggio uguale a 1 per le
viti trattate con “Airone”, mentre lo standard idrossido ha fatto registrare un livello di
4 (bassa-media tossicità). Questa differenza è stata determinata da un minore rigoglio
vegetativo manifestato dalle piante trattate rispetto allo standard. Per quanto riguarda
la valutazione alla raccolta sui residui e i parametri qualitativi, alcuni campioni sono
stati prelevati alla vendemmia e sottoposti a differenti analisi, quali il grado Brix,
l’acidità totale e il contenuto di rame residuo. In dettaglio è stato raccolto in differenti
parti della parcella un minimo di 4 grappoli per ogni trattamento. Per ridurre il rischio
di errore nell’analisi, i residui sono stati valutati con due differenti metodologie:
l’analisi potenziometrica effettuata dal Prof. Roberto De Solis del laboratorio di
chimica enologica del IIS C. Ulpiani e l’assorbimento atomico eseguito dall’ARPAM
(Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche). Entrambe le
metodologie hanno mostrato buoni esiti per il prodotto testato, risultando i parametri
qualitativi pressoché simili tra le varie tesi, mentre i residui di rame sono risultati
leggermente più bassi rispetto a quelli dello standard ossicloruro, sostanzialmente
corrispondenti a quelli dell’idrossido.
Parole chiave: Fitotossicità, Idrossido di rame, Ossicloruro di rame, Residuo.
Efficacy evaluation of a new formulation containing copper oxychloride
10% and copper hydroxide 10% against Plasmopara viticola on grapevine, in
comparison with other low-rate copper formulations
Grapevine downy mildew, caused by Plasmopara viticola (Berk. & Curt.)
Berl. & De Toni, is one of the most important grapevine diseases in central Italy.
Particularly during rainy seasons, the pathogen shows high levels of infection, with
the strongest during the spring. This creates serious problems for organic farmers,
as they are forced to spray very often, with the risk of exceeding the copper limit or
having collateral damage of phytotoxicity on the plants.
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
This study was carried out in compliance with OEPP/EPPO principles on
Good Experimental Practice (Guidelines on Efficacy Evaluation of Plant Protection
Product n. 135, 152, 181 and specific guideline n. 31). The trial was carried out over
three years in a vineyard located at the IIS Ulpiani’s farm in the Region of Marche,
Ascoli Piceno (AP), with a hilly landscape and a sandy soil. The vine variety was
“Montepulciano”, which was planted in the year 1978 with a layout of 3 m x 2 m.
The vineyard had no irrigation and it received mainly organic fertilisation (organic +
Nitrophoska blu 200 kg/ha). The other pesticide used during the trial was only sulphur,
as a dustable powder formulation. The experimental design was a complete randomised
block design with 4 replications. The plot size was around 9000 m2 with 1666 plants
per plot. The test products were the “Airone” copper oxychloride /copper hydroxide
(active ingredient levels: 10%/10%), copper hydroxide commercial standard (active
ingredient 35%), copper oxychloride commercial standard (active ingredient 37.5%),
and the untreated control. For each treatment, the amounts of active ingredients were
54.4, 52.5 and 93.75 g/hl, respectively. A “Turbofly Fan System” Atomizer with a 12
atm sprayer pressure was used. The spraying volume per unit area was 1000 l/ha, the
nozzles type inside diameter was 1.5 mm. Depending on the plant growth stage, the
number of nozzles was 3+3 or 4+4. For each treatment, a water dispersible granule
sulphur 80% fungicide was added at the rate of 700 g/hl. Nine treatments were made,
on the BBCH scale n. 15, 16, 19, 55, 61, 71, 77, 81, 83. The meteorological data
over these three years were different, with the second year being dryer. As far as the
assessments are concerned, they were based on the EPPO guidelines for the efficacy
evaluation of fungicides PP 1/31(2). One hundred leaves were picked randomly from
plants of each plot and the percent area occupied by mildew spots determined using
the key in the EPPO Guideline PP 1/31(2). To perform the assessments on bunches,
100 clusters were examined per treatment.
In terms of the control, there were similar results from both products tested
on the leaves, while on the clusters, better control was provided by the Airone
formulation. In the first year, this formulation scored an infection control of 89.11%
on the bunches, while the standard reached 79.36%. In the third year, the results
were 76.32% against 73.84%. No evaluation was made in the second year because
of the low infection arising form the extremely dry season. The crop was examined
to determine the presence of phytotoxic effects, and any positive effects were noted
too. The type and extent of these effects on the crop were recorded. According to
the assessments carried out on grapevine, significant phytotoxic symptoms were
seen on the whole plants treated with the test products. A scale of phytotoxicity
from 1 (no effects) to 9 (strong effects) was used. A score of 1 was recorded for
the plants treated with “Airone”, while the standard hydroxide treatment showed a
level of 4 (low/medium toxicity). This difference was due to a lower blooming aspect
on the vegetation treated with standards. For the assessments on residual effects
and grapevine quality parameters, the samples were collected at harvest time and
subjected to different analyses, i.e. sugar content, total acidity and copper content.
In particular, at least 4 grapevine clusters per treatment were collected in different
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
parts of the plots. No significant differences were found in terms of sugar content. To
avoid any possible bias, the residual parameters were evaluated with two different
methodologies: potentiometric stripping analysis, performed by Prof. Roberto De
Solisis of the Chemistry laboratory of the IIS “C. Ulpiani”, and atomic absorption
carried out by the Environmental Agency for the Marche Region (ARPAM). Both
of these analyses showed good results for the tested product, with a copper residual
slightly lower then the copper oxychloride commercial standard, and corresponding
to the copper hydroxide.
Key words: Copper hydroxide, Copper oxychloride, Phytotoxicity, Residual effects.
Ringraziamenti
L’autore ringrazia per la collaborazione il personale dell’IIS C. Ulpiani di Ascoli Piceno, in particolare
Adamo Castelli e Cristiano Cocci, e la Ditta Isagro-Italia.
Lavori citati/References
Bortolotti P.P., R. Nannini, M. Scannavini, L. Antoniacci, R. Bugiani, 2006.
Valutazione di diversi composti rameici a basso dosaggio nella difesa
antiperonosporica della vite in provincia di Modena. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 173-178.
Dagmar H., O. Baus-Reichel, U. Hofmann, B. Berkelmann-Loehnertz, 2006.
Copper reduction, a successful approach to control downy mildew in organic
viticulture. In: 5th International Workshop on Grapevine Downy and Powdery
Mildew. San Michele all’Adige (TN), 18-23 giugno, 193-194.
Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici
a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 179-186.
Hofmann U., 2002. Copper reduction and copper replacement - results and experiences
of 12 years of on farm research. In: 10th International Conference on
Cultivation Technique and Phytopathological Problems in Organic FruitGrowing and Viticulture, Weinsberg/Germany, 4-7 Febraury, 181-184.
Pontiroli R., R. Rizzotti, F. Zerbetto, 2001. Prove di difesa antiperonosporica in
viticoltura biologica. Informatore Fitopatologico, 10, 62-66.
Sancassani G.P., M. Buccini, P. Fremiot, G. Rho, S.L. Toffolatti, A. Vercesi, 2006.
Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame su
vite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 167-172.
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
IDROSSISOLFATO DI RAME: INNOVAZIONE
TECNOLOGICA PER LA RIDUZIONE DEI DOSAGGI DI
RAME
A. Bergamaschi, G. Vandini
Cerexagri Italia srl
Via Terni, 275, I-47522 San Carlo di Cesena (FC)
E-mail: [email protected]
Fino agli anni 60, la poltiglia bordolese era fabbricata dall’agricoltore con
solfato di rame e latte di calce, il quale veniva aggiunto nella soluzione in piccole
quantità sotto continua agitazione. Il progredire della reazione era “controllato” per
immersione di una striscia di carta imbibita di fenoftaleina. L’immissione di latte di
calce terminava quando la striscia virava al rosso vivo e il prodotto assumeva una
tonalità blu. Da questa preparazione si otteneva un prodotto con pH alcalino, una
granulometria aleatoria, un’efficacia moderata e doveva essere impiegata a dosi
elevate. A partire dal 1950 la chimica della poltiglia bordolese è stata sviluppata
permettendo la comparsa delle prime formulazioni industriali. Il controllo del pH
permise di ottimizzare la quantità di solfato di rame e di calce e la sospensione è
stata meglio cristallizzata. Dal 1960 al 1980 differenti processi di fabbricazione sono
stati testati: procedimento “diretto”, “inverso” e “americano”. Comunque l’incertezza
chimica sul prodotto finale rimaneva e si traduceva pertanto in una definizione
empirica della poltiglia bordolese basato su un procedimento di fabbricazione e non
su una composizione chimica precisa. Questa definizione è tutt’ora utilizzata (ACTA,
2003): “Una miscela con o senza stabilizzanti di solfato di rame e latte di calce”. Si
definisce la poltiglia bordolese come un insieme di sali diversi dotati di proprietà
variabili.
Poltiglia Disperss è il risultato di ricerche volte all’ottimizzazione del
procedimento di fabbricazione del prodotto tecnico, calibrando i parametri di
reazione si evita la formazione di quella moltitudine di forme saline che influenzano
negativamente le performance contro le malattie. La messa a punto di un nuovo metodo
permette di ottenere un prodotto composto unicamente da brocantite (idrossisolfato
di rame) e gesso con una granulometria ottimizzata. Il rame agisce contro le malattie
fungine sotto forma di ione Cu2+, quindi sono stati studiati i due aspetti che influenzano
la solubilizzazione del sale di rame: quello termodinamico e quello cinetico (Morel,
1991; Stum e Morgan, 1996; Ferrier et al., 2003). Il primo studia la solubilizzazione del
sale di rame in funzione della variazione di pH, il secondo quantifica il rame solubile
in funzione della lisciviazione. L’insieme di queste caratteristiche conferiscono
a Poltiglia Disperss una liberazione limitata e costante di Cu2+ in prossimità del
patogeno, che è poco influenzata dalle variazioni delle condizioni ambientali presenti
sulla superficie fogliare. In sintesi:
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
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efficacia a bassi dosaggi 50-70 g/hl Cu++ (Egger et al., 2004; Bergamaschi et
al., 2006);
particelle fini ed omogenee (1,5 µm) per una migliore copertura della
vegetazione;
pH neutro a garanzia di elevata selettività e miscibilità con la maggior parte
degli agrofarmaci (Delaiti e Sandri, 2005);
formulazione brevetta in granuli idrodisperdibili Disperss;
presenza del sale di rame più stabile, brocantite (idrossisolfato di rame) che
libera una quantità di rame tra le più basse (ma efficace), con un’eccellente
selettività.
Parole chiave: Efficacia, Rame, Selettività, Solubilizzazione.
Hydroxy copper sulphate: an innovation technology
to reduce copper rates
Up to the 1960’s, Bordeaux mixture (BM) was made by the farmers, with
copper sulphate and the addition of a little amount of lime-wash solution, with
continuous stirring. The reaction process was checked with a strip sodden with
phenophthalein. The lime-wash addition ended when the strip turned red and the product
became blue. The final product showed an alkaline pH, an aleatory granulometry,
and low effectiveness, and it had to be sprayed at high dose rates. From the 1950’s,
the chemistry of BM developed, and the first industrial productions were obtained.
pH and crystallization controls optimized the correct amounts of copper sulphate
and lime. From 1960 to 1980, different production methods were tested: “direct”,
“inverse” and “American”. Nevertheless, there was still uncertainty concerning the
final product, and this was reflected in an empirical definition of BM that was based
on a manufacturing process, instead of being based on a precise chemical composition.
The following definition is still used (ACTA, 2003): “A tank mixture with or without
stabilizers of copper sulphate and lime”. This defines BM as a mixture of different
salts with variable properties.
Poltiglia Disperss is the result of research carried out to optimize the
manufacturing procedure of the technical product, calibrating the reaction parameters
and avoiding the creation of the numerous saltern forms that negatively affect the final
performance of the product against plant diseases. The setting up of this new method
permitted a final product to be obtained that was composed of only brocantite (copper
hydroxy sulphate) and plaster, with an optimized granule size. Copper works against
the fungal diseases in the form of the Cu2+ ion, and thus the two main aspects that
influence the solubilisation of copper salts have been studied: the thermodynamics
and kinetics (Morel, 1991; Stum and Morgan, 1996; Ferrier et al., 2003). The former
investigates the solubilisation of the copper salt in relation to pH modifications, the
latter quantifies the amount of soluble copper in relation to the leaching. Those two
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
characteristics together give Poltiglia Disperss a slow and constant Cu2+ release near
to the pathogen, with a little influence of the environmental conditions on the leaf
surface.
Summarizing:
- effectiveness at low dose rates of 50-70 g/hl Cu2+ (Egger et al., 2004;
Bergamaschi et al., 2006);
- small and homogeneous particles (1.5 µm), for better vegetation coverage;
- neutral pH to guarantee high crop selectivity and wide mixing opportunities
with other pesticides (Delaiti and Sandri, 2005);
- patented formulation in wettable Disperss granules;
- presence of the more stable copper salt, brocantite (hydroxy copper sulphate),
that releases very low (but effective) amounts of copper with an excellent
selectivity.
Key words: Copper, Effectiveness, Selectivity, Solubilization.
Lavori citati/References
Acta, 2003. Index phytosanitaire ACTA.
Bergamaschi A., G. Vandini, J. J. Heller, 2006. Poltiglia Disperss®: esperienze
di difesa antiperonosporica su vite e su colture orticole. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 161-166.
Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2004. Strategie di difesa antiperonosporica per una
riduzione degli apporti di rame nel vigneto. Atti Giornate Fitopatologiche,
2, 177-184.
Delaiti M., O. Sandri, 2005. Rame in viticoltura: selettività di diversi formulati
commerciali. Terra Trentina, 2, 32-36.
Ferrier F., C. Vergnet, T. Girantet, J.J. Heller, G. Joncheray, 2003. La bouillie
bordelaise: de la fabrication “a la ferme” a la formulation en granules
dispersible. In: AFPP - 7éme Conférence internationale sur les maladies des
plantes.
Morel A., 1991. Thèse de doctorat, Université Paris XI-Orsay (unpublished).
Stum W., J.J. Morgan, 1996. Aquatic chemistry, chemical equilibria and rates in
natural waters. 3rd Ed. John Wiley and Sons, Inc. New York, 632-635.
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Efficacia antiperonosporica su vite di un
formulato a dose ridotta di idrossido di rame
A. Myrta
Certis Europe B.V.
Via Guaragna, 3, I-21047 Saronno (VA)
E-mail: [email protected]
I limiti imposti dall’Unione Europea nell’utilizzo del rame in agricoltura
biologica hanno spinto la ricerca fitoiatrica degli ultimi anni a volgere l’attenzione
verso principi attivi acuprici di origine naturale (Dongiovanni et al., 2008) oppure a
trovare formulazioni in cui la frazione rameica sia resa maggiormente disponibile e
attiva nei confronti dei patogeni, in modo tale da ridurre la quantità di principio attivo
per ettaro (Bortolotti et al., 2006; Dongiovanni et al., 2008). Nel primo caso risultati
concreti, applicabili a livello aziendale non sono ancora emersi, mentre la seconda
ipotesi, dopo anni di sperimentazioni, sta oggi offrendo sempre maggiori garanzie
(Morando et al., 2005; Egger e D’Arcangelo, 2006). Nella seconda via rientra anche
il progetto di Spiess Urania e Certis Europe nella messa a punto e sperimentazione di
una nuova formulazione di idrossido di rame (Funguran-OH 250SC) sperimentata nel
corso degli anni in Piemonte da VitEn, Calosso (AT).
Dal 2004 al 2008 sono state eseguite sei diverse prove, atte a verificare
l’efficacia di Funguran-OH 250SC nel contrastare la peronospora della vite (causata
da Plasmopara viticola), con trattamenti sia a basso volume (250 l/ha) sia ad alto
volume (1000 l/ha). L’effetto di Funguran-OH 250SC, testato a differenti dosaggi di
rame metallo (250, 300, 375, 480, 500, 600 e 625 g/ha), è stato messo in relazione
ad un testimone non trattato e due formulazioni di rame idrossido utilizzate come
standard di riferimento: rame idrossido 35% DF alle dosi di 525 e 700 g/ha e rame
idrossido 15% DF alla dose 300 g/ha. Sulle stesse tesi si è quindi valutata l’eventuale
fitotossicità nei confronti della vite.
La peronospora si è presentata ogni anno nei vigneti in esame con grande
virulenza, causando gravi danni sul testimone. L’efficacia riscontrata nel periodo
2004-2007 è sempre risultata buona per tutte le tesi in esame, con una proporzionalità
diretta in funzione della dose impiegata, visibile sia sull’apparato fogliare, sia sui
grappoli. Il prodotto testato nel periodo 2004-2007 a confronto con rame idrossido
35% DF ha dimostrato risultati simili o leggermente superiori di efficacia a parità di
dose di rame metallo che sono state nel range di 500-700 g/ha.
Nel 2008 si è voluto ulteriormente ridurre l’apporto del rame metallo,
arrivando al range di 300-500 g/ha. In tale stagione, in cui P. viticola è risultata
particolarmente virulenta, è stato possibile notare come a parità di concentrazione di
rame metallo ad ettaro (300 g/ha), l’efficacia di Funguran-OH 250SC e dell’idrossido
di rame 15% DF non è risultata statisticamente differente. I rilievi di fitotossicità
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
hanno messo in luce una lieve puntinatura necrotica a livello fogliare, visibile solo per
i dosaggi più elevati e mai tale da destare problemi alla coltura. Grappoli e tralci non
hanno mai presentato sintomi ascrivibili all’uso del prodotto.
Si può concludere che il nuovo idrossido di rame Funguran-OH 250SC
può rapprentare una valida alternativa, fra i prodotti rameici, per le aziende e nelle
situazioni in cui si chiede di ridurre gli apporti cuprici.
Parole chiave: Idrossido di rame, Peronospora, Vite.
Grapevine downy mildew control by a formulation with a reduced
dose of copper hydroxide
Over the last years, the limits imposed by the European Union for the use
of copper in organic agriculture have urged research to direct its attention towards
the natural copper-free active ingredients (Dongiovanni et al., 2008), and to look for
new formulations where the copper fraction is more available and active towards the
pathogens, to reduce the quantity per ha of the active ingredient (Bortolotti et al.,
2006; Dongiovanni et al., 2008). In the first case, no concrete results have been found
that can be applied routinely in agricultural practice, whereas the second hypothesis is
now offering higher guarantees after some years of experimentation (Morando et al.,
2005; Egger e D’Arcangelo, 2006). This second hypothesis also includes the project
of Spiess Urania and Certis Europe, with the fine tuning and testing of a new copper
hydroxide formulation (Funguran-OH 250SC), which has been tested over the last
few years in Piedmont, by VitEn, Calosso (AT).
Several different trials were carried out between 2004 and 2008, which were
aimed at testing the effectiveness of Funguran-OH 250SC in the control of grapevine
downy mildew (caused by Plasmopara viticola), with low-volume treatments (250 l/
ha) and high-volume treatments (1000 l/ha). The effects of Funguran-OH 250SC were
tested at different copper metal doses (250, 300, 375, 480, 500, 600 and 625 g/ha),
and compared to an untreated plot and two formulations of copper hydroxide used as
references: (i) copper hydroxide 35% DF at doses of 525 and 700 g/ha; and (ii) copper
hydroxide 15% DF at the dose of 300 g/ha. Also, the possible phytotoxicity towards
the grapevine was assessed.
The downy mildew appeared every year in the vineyards examined, with
high virulence, which caused heavy damage to the untreated plots. The effectiveness
seen during the period of 2004-2007 was always good at all of the tested doses, with
a direct proportion of effectiveness according to the dose, which was visible both on
the leaves and the bunches. In comparison to copper hydroxide 35% DF in the period
2004-2007, the tested product showed similar or slightly superior effectiveness at the
same doses of copper metal, which ranged from 500 to 700 g/ha.
In 2008, the quantity of copper metal was further reduced, ranging from 300
33
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
to 500 g/ha. In this year, when P. viticola was particularly virulent, it was possible
to notice that with the same concentration of copper metal per hectare (300 g/ha) for
Funguran-OH 250SC and copper hydroxide 15% DF, the effectiveness of both of the
products were similar statistically. The phytotoxicity assessments noted some light
necrotic dots on the leaves, which were visible only at the higher doses, although
these never caused damage to the plants. For the bunches and shoots, no symptoms
were noted.
To conclude, the new copper hydroxide Funguran-OH 250SC may represent
a valid alternative among the copper products for the vine growers, in all of the
situations where a reduction in copper metal dosing is required.
Key words: Copper hydroxide, Downy mildew, Grapevine.
Lavori citati/References
Bortolotti P.P., R. Nannini, M. Scannavini, 2006. Valutazione di diversi composti
rameici a basso dosaggio nella difesa antiperonosporica della vite in provincia
di Modena. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 173-178.
Dongiovanni C., M. Giampaolo, A. Di Carolo, A. Gasparre, N. Masiello, A.
Santomauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotti di
rame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 315-320.
Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici
a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 179-186.
Morando A., F. Sozzani, G. Moiraghi, 2005. Rameici a dosaggio ridotto contro la
peronospora della vite. L’Informatore Agrario, 61(13), 67-69.
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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
LOTTA ANTIPERONOSPORICA SU CIPOLLA CON RAMEICI
A BASSO DOSAGGIO E SOSTANZE NATURALI
A. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. Macrì
Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare,
Sezione di Patologia Vegetale, Università di Bologna,
Viale Fanin, 46, I-40127 Bologna
E-mail: [email protected]
Le recenti decisioni della commissione consultiva UE sulla limitazione dei
fitofarmaci in agricoltura stanno costringendo gli stati europei ad un utilizzo sempre
minore di sostanze chimiche di sintesi. Prove da noi condotte negli ultimi anni (Bianchi
et al., 1997; Zechini D’Aulerio et al., 1998, 2002, 2004, 2008) hanno dimostrato
buona azione antifungina di rameici a basso dosaggio e sostanze naturali di diversa
origine, soprattutto contro le peronospore.
Si è pertanto ritenuto di estendere la sperimentazione di tali prodotti contro
Peronospora destructor su cipolla (cultivar ‘Tropea’) in un campo sperimentale
situato a Selva di Imola (BO) e gestito da Astra Innovazione e Sviluppo. Sono stati
confrontati prodotti rameici a basso dosaggio [solfato di rame tribasico complessato
con peptidi ed aminoacidi (Peptiram TBCS); gluconato di rame 8% (Labicuper);
ottanoato di rame 10%] ed altri di origine naturale o biologica [bicarbonato di potassio
85% (Armicarb 100); alginato 28% (Agricolle); un fertilizzante a base di P 26% e K
17% (Micoplan); un biostimolante contenente Al 1%, Fe 0,2%, Zn 0,2%, Mn 0,2%
(Microsil 500); un biofungicida a base di Streptomyces griseoviridis (Mycostop)].
Si è utilizzato solfato di rame 20% (Poltiglia Bordolese Disperss) come testimone
chimico. I trattamenti sono stati effettuati con pompa a spalla ogni 7 giorni, da metà
giugno a fine agosto 2009. I sintomi della malattia sono stati quantificati secondo una
scala di gravità con classi percentuali di superficie fogliare colpita. Materiale vegetale
infetto è stato campionato per l’identificazione, al microscopio ottico, del patogeno
coinvolto, che è risultato essere P. destructor.
I risultati finali hanno evidenziato minore presenza di malattia nelle tesi
trattate con poltiglia bordolese Disperss (22,2%), Microsil 500 (30,2%), Peptiram
TBCS (30,5%), Armicarb 100 (31,1%) e Labicuper (33,3%), rispetto al 67,9% delle
parcelle testimoni. Risulta, quindi, confermata l’efficacia di rameici complessati e di
alcune sostanze naturali anche nella lotta contro la peronospora della cipolla.
Parole chiave: Peronospora della cipolla, Rameici, Sostanze naturali.
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Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Onion downy mildew control with low copper content fungicides
and natural compounds
The recent provisions of the EU Advisory Committee on fungicide use in
agriculture have obliged EU Countries to restrict the use of synthetic chemicals. The
experiments run by our research unit over the last years (Bianchi et al., 1997; Zechini
D’Aulerio et al., 1998, 2002, 2004, 2008) have demonstrated that low-copper-content
fungicides and natural compounds of different origins can control diseases, and
especially those caused by Peronospora spp. Thus, we investigated the actions of
these products also against Peronospora destructor of onion.
To achieve this, we arranged experimental onion fields (cv. ‘Tropea’) in
Selva di Imola (BO), under the technical supervision of Astra Innovazione e Sviluppo.
The low-copper-content fungicides tested were: tribasic copper sulphate complexed
with peptides and amino acids (Peptiram TBCS); copper gluconate 8% (Labicuper);
copper octanoate 10%. The natural and biological compounds tested were: potassium
bicarbonate 85% (Armicarb 100); alginate 28% (Agricolle); a fertiliser containing P
26% and K 17% (Micoplan); a biostimulating product containing Al 1%, Fe 0.2%, Zn
0.2%, Mn 0.2% (Microsil 500); a biofungicide containing Streptomyces griseoviridis
(Mycostop). Copper sulphate 20% (Bordeaux Mixture Disperss) was used as the
chemical control. Treatments were performed with a backpack pump every 7 days,
from the middle of June until the end of August, 2009. The disease severity was
quantified into percentage classes of damaged leaf surface areas. Samples of infected
vegetal material were used to identify the pathogen involved by light microscopy, and
the pathogen was P. destructor.
Experimental field observations showed that disease severity was lower in
the plots treated with Bordeaux Mixture Disperss (22.2%), Microsil 500 (30.2%),
Peptiram TBCS (30.5%), Armicarb 100 (31.1%) and Labicuper (33.3%), as compared
with the untreated control (67.9%).
These data thus confirm the effectiveness of complexed copper fungicides
and of some natural compounds in controlling the downy mildew of onion.
Key words: Copper fungicides, Downy mildew of onion, Natural compounds.
Acknowledgements
The present work was funded by the Agricolture Department of Emilia-Romagna Region, in
collaboration with Astra Innovazione e Sviluppo Ltd.
36
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Lavori citati/References
Bianchi A., A. Zambonelli, A. Zechini D’Aulerio, F. Bellesia, 1997. Ultrastructural
studies of the effects of Allium sativum on phytopathogenic fungi in vitro.
Plant Disease, 8, 1241-1246.
Zechini D’Aulerio A., A. Zambonelli, A. Bianchi, P.L. Catellani, S. Biffi, 1998.
Prove di lotta con prodotti naturali contro ruggine di menta e dragoncello.
Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 667-670.
Zechini D’Aulerio A., E. Dallavalle, P. Maini, 2002. Applicazione di peptidati di
rame nella prevenzione di malattie fungine su Stella di Natale ed altre colture
ornamentali. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 523-528.
Zechini D’Aulerio A., A. Bianchi, A. Severi, E. Dallavalle, 2004. Attività in vitro di
un peptidato di rame su miceti fitopatogeni. Atti Giornate Fitopatologiche,
2, 81-86.
Zechini D’Aulerio A., A. Asinelli, P. Pasotti, F. Piattoni, 2008. Impiego di
sostanze naturali contro miceti patogeni di colture orticole. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 533-540.
37
POSTER
S. Bartolucci
Ruolo e stategie dell’AMAB nell’ambito del progetto “Rame Marche”
M. Santini, D. Pierleoni, S. Murolo, G. Romanazzi
Quantitativi di rame utilizzati in aziende viticole, olivicole e frutticole
biologiche marchigiane
A. La Torre, S. Talocci, M. Miele
Valutazione dell’attività antiperonosporica e della sostenibilità economica di
sostanze di derivazione naturale
S. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. Pertot
Efficacia di estratti di Salvia officinalis nei confronti della peronospora della
vite in viticoltura biologica
A. Bugiani, C. Lama
Prove sperimentali di campo su vite contro la peronospora con due formulati
rameici a basso titolo per ridurre le dosi di impiego di rame metallo
S. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta
Sull’antagonismo in vivo e in vitro di Acremonium byssoides, endofita in
Vitis vinifera, nei confronti di Plasmopara viticola
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
RUOLO E STRATEGIE DELL’AMAB NELL’AMBITO DEL
PROGETTO “RAME MARCHE”
S. Bartolucci
Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica (AMAB)
Via F.lli Bandiera, 61, I-60019 Senigallia (AN)
E-mail: [email protected]
L’impiego del rame in viticoltura ed in particolar modo in quella biologica
può vantare una lunga tradizione ed ancor oggi si fa ampio ricorso a questo metallo
grazie ai numerosi vantaggi che esso è in grado di offrire nella lotta a molte patologie
della vite. I suoi meccanismi di azione lo rendono un fungicida di contatto ad ampio
spettro, particolarmente utile contro Plasmopara viticola. L’utilizzo dei prodotti
antiparassitari rameici risulta ancor oggi indispensabile per la difesa delle colture bio
e qualora dovessero esserne ridotte ulteriormente le quantità utilizzabili, oltre i limiti
consentiti dal Regolamento 473/2002/CE, molte piante agrarie non potrebbero più
essere coltivate con questo metodo.
Su questi presupposti di fondo, la nostra associazione di produttori biologici
ha svolto in questi anni la collaborazione, in qualità di partner di progetto, alla
sperimentazione su aziende condotte con metodo biologico per verificare nuove
metodiche d’impiego dei formulati commerciali di rame a basso dosaggio in risposta
ai diversi fattori ambientali, varietali o stagionali. Di particolar interesse inoltre si
sono posti in evidenza alcuni prodotti che, per caratteristiche chimico-fisiche, hanno
evidenziato buoni risultati nel loro impiego a basso dosaggio.
Il ruolo svolto dalla nostra associazione di produttori nell’ambito del progetto
è stato principalmente quello di svolgere sia azioni di assistenza tecnica rivolta alle
aziende, sia di divulgare i risultati sperimentali attraverso i nostri comuni canali di
comunicazione alle aziende, sia quello di elaborare nuove strategie di studio e di
ricerca riguardo l’impiego del rame in agricoltura biologica. Le azioni di assistenza
tecnica svolte in campo hanno permesso di valutare tra le aziende nostre associate,
assieme ai ricercatori, i siti nei quali condurre la ricerca secondo strategie di lotta che
hanno tenuto conto, nel modello sperimentale, della valutazione dei fattori ambientali
(esposizione, terreno, vocazionalità del territorio alla coltura della vite ecc.), dei
diversi modi di conduzione, delle risposte attese nelle diverse cultivar. Accurata e
mirata pertanto è stata la scelta delle aziende coinvolte, a cui abbiamo fornito in itinere
assistenza tecnica in campo.
Tra le azioni di divulgazione e di informazione, abbiamo invece utilizzato
i nostri comuni canali rivolti alla nostra base sociale tra cui i notiziari periodici
di informazione, le news continue pubblicate nel sito dell’associazione, www.
amabmarche.it, il sito dedicato al progetto www.progettoramemarche.it, che conterrà
tutte le analisi sperimentali condotte, ma che dovrà essere un futuro strumento di
dialogo strategico per aziende, enti di ricerca, pubblica amministrazione, associazione.
39
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Infine i convegni svolti per la presentazione dei risultati parziali di sperimentazione
rappresentano la prima via di comunicazione alle aziende, nelle aziende. Si sono
proposti anche momenti di confronto presso i centri della produzione per fare le
prime valutazioni sull’impiego del rame a dosi ridotte, oggi in viticoltura a 6 kg/ha
annui, dopo l’emanazione del Regolamento 473/2002/CE che ha portato correzioni
agli allegati I, II e IV del Regolamento 2092/91/CE. La necessità di ottimizzare le
dosi, con composti sempre più efficienti e mirati nella loro composizione chimica
e stechiometrica rende la ricerca particolarmente interessante per i viticoltori che
vedono nel rame il futuro della lotta alla peronospora.
Nel corso delle valutazioni in azienda e dei colloqui con i viticoltori sono inoltre
emerse nuove conoscenze a cui sarebbe interessante dar seguito come ad esempio la
valutazione degli effetti tossici del rame residuale sulla biosfera e le diverse interazioni
con i microrganismi in ambienti biologici. Poter valutare in futuro la riduzione dei
dosaggi e l’ottimizzazione della distribuzione del rame anche in funzione di un minor
impatto tossicologico sui sistemi agrari potrebbe considerarsi una buona frontiera da
raggiungere per la viticoltura in generale ma soprattutto per quella biologica.
Parole chiave: Agricoltura biologica, Difesa biologica, Trattamenti cuprici, Vite.
The role and strategies of AMAB within the project “Rame Marche”
The use of copper in viticulture, and in particular with organic viticulture, has
a long tradition. Even nowadays this metal is commonly used because of its benefits
in the control of several grapevine diseases. Due to its mechanism of action, copper is
a contact fungicide with a broad spectrum, and it is particularly useful in the control
of Plasmopara viticola. For organic agriculture, the use of copper compounds is the
basis of the defence of crops, and should the rate of copper use allowed be further
reduced to below the quantities fixed by Regulation (EC) 473/2002, a lot of crops
could not be grown organically anymore.
For these reasons, over these years, the Marche Association for Biological
Agriculture (Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica, AMAB), which
is made up of organic farmers, has cooperated as a project partner in a study carried
out on organic farms. This study has investigated new methodologies based on the use
of low-copper-rate formulations and the effects of different environmental, seasonal
and genetic factors. Interestingly, some compounds have shown good results when
used at low rates, because of their chemical and physical properties.
The role of the AMAB within the project was to provide technical assistance
for farmers, to spread the experimental results through common communication
channels, and to plan new studies and research strategies for the use of copper in
organic agriculture. The technical assistance in the field allowed the sites to be chosen
in collaboration with the researchers, where the study could be conducted according
to the defence strategies concerning the evaluation of environmental factors (i.e.
40
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
exposure, soil, adaptability to grapevine cultivation), the different ways of conduction,
and the expected responses in the different cultivars. The choice of the farms involved,
to which technical assistance was given in itinere, was well planned.
For the information and its diffusion, we used our common channels to
address our social base, such as magazines, news published on the webpages of
AMAB (www.amabmarche.it) and the project (www.progettoramemarche.it). Indeed,
the project webpage will contain the entire project results, and will be a further means
for strategic dialogue with farms, research agencies, public administration, and
various associations. Finally, the meetings held up to now to present the initial results
of this study represent the first way of communicating to farms and within farms. At
the production centre, comparison meetings were even proposed to make evaluations
concerning the use of the low copper rates, now fixed in viticulture at 6 kg/ha, after
the approval of Regulation (EC) 473/2002, which corrects annex I, II and IV from
Regulation (EC) 2092/91. The need to optimize the rates with formulations that are
more efficient and are aimed at the chemistry and stoichiometry, makes the research
more interesting for viticulture farmers that still see copper as the future of downy
mildew defence.
During the study in the farms and the discussion meetings with the
viticulturists, new knowledge has been gathered that will be interesting to study in
detail; for example, evaluation of the toxic effects of residual copper in the biosphere,
and the different interactions with microorganisms in the biological environmental.
In the future, this possibility to evaluate reductions in doses and optimization
of distribution of copper so as to have a lower toxicological impact may well be
considered as a good target for viticulture in general, and for the organic agriculture
in particular.
Key words: Biological control, Grapevine, Organic agriculture, Copper treatments.
41
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
QUANTITATIVI DI RAME UTILIZZATI IN AZIENDE
VITICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE BIOLOGICHE
MARCHIGIANE
M. Santini1, D. Pierleoni2, S. Murolo1, G. Romanazzi1
Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università
Politecnica delle Marche
Via Brecce Bianche, I-60131 Ancona
2
Istituto Mediterraneo di Certificazione
Via Pisacane, 32, I-60019 Senigallia (AN)
1
E-mail: [email protected]
Il rame non è soggetto a degradazione chimica o fotolitica e l’unico tipo di
asportazione è rappresentato dall’azione dilavante della pioggia (Donnarumma
e La Torre, 2000). In alcuni vigneti possono essere riscontrati sino a 500-800 ppm
del metallo (Aresta et al., 2000). Il rame può essere fitotossico ed esplicare attività
tossica nei confronti di numerosi microrganismi presenti nel terreno, fra i quali le
micorrize e numerosi batteri (Gullino et al., 2003). Pertanto, la riduzione dell’impiego
del rame in agricoltura riveste carattere di rilevanza mondiale. Attualmente, in base
al Regolamento 889/2008/CE, l’utilizzo massimo di rame consentito in aziende a
conduzione biologica è stato ridotto a 30 kg complessivi nel quinquennio, pari a 6 kg
per ha annui. Numerose prove sono state condotte negli ultimi anni in diverse aree
viticole italiane per valutare l’efficacia antiperonosporica di formulati rameici a bassi
dosaggi (Borgo et al., 2006; Dongiovanni et al., 2006; Egger e D’Arcangelo, 2006;
Sancassani et al., 2006).
Al fine di monitorare i quantitativi di rame effettivamente utilizzati in azienda,
è stata svolta una indagine in aziende viticole, olivicole e frutticole marchigiane
condotte in regime di agricoltura biologica e certificate dall’Istituto Mediterraneo di
Certificazione (IMC). Lo studio è stato condotto sulla base dei dati ricavati da 235
schede di ispezione compilate dai tecnici controllori nel triennio 2002-2004, basate
sulle dichiarazione fornite dagli agricoltori nonché sui controlli incrociati effettuati. Il
campione di aziende biologiche prese in considerazione è da ritenersi rappresentativo
della realtà marchigiana ed è equamente distribuito nelle quattro province (Pesaro
Urbino, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno).
Nel complesso, i prodotti più utilizzati sono risultati, in ordine di importanza,
l’ossicloruro di rame, la poltiglia bordolese e l’idrossido di rame. I quantitativi
medi di rame utilizzati in viticoltura sono risultati più elevati di quelli richiesti in
olivicoltura e frutticoltura. Mentre nel campo viticolo c’è una sostanziale omogeneità
nei quantitativi utilizzati nelle diverse province, l’utilizzo del rame in frutticoltura e
olivicoltura manifesta significative differenze nell’ambito della Regione, a seconda
della diversa importanza delle colture. In particolare, in provincia di Macerata, sono
42
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
stati registrati i valori più elevati su olivo, mentre nelle province di Pesaro Urbino
e Ascoli Piceno in frutticoltura. Significative differenze sono emerse nei consumi
cuprici in viticoltura fra le annate prese in considerazione, con valori più elevati nel
2002 rispetto alle annate successive. Dai dati raccolti nel 2002 si può osservare una
notevole variabilità nell’utilizzo dei formulati rameici, con quantità utilizzate che
variano da uno ad oltre 8 kg/ha annui.
Risultano sempre più utili le valutazioni nelle diverse condizioni pedoclimatiche
dell’efficacia di formulati rameici a basso dosaggio nei confronti delle malattie delle
piante in generale e della peronospora della vite in particolare, nonché di strategie
di applicazione in grado di ottimizzarne l’uso, sia in agricoltura convenzionale, sia
in biologico. Inoltre, grande importanza hanno i modelli epidemiologici in grado di
fornire all’agricoltore indicazioni sul momento idoneo per le applicazioni cupriche,
che esplicano la massima efficacia nel momento in cui il viticoltore è tecnicamente in
grado di modulare i trattamenti e dispone della professionalità necessaria.
Parole chiave: Agricoltura biologica, Prodotti cuprici, Certificazione.
Copper rates used in organic vine, fruit and olive farming in
the Marche Region
Copper is not subject to chemical or photolytic degradation, and so its only
route of removal is by the action of rain (Donnarumma and La Torre, 2000). In some
vineyards, up to 500-800 ppm of copper have been reported (Aresta et al., 2000).
Copper can be phytotoxic and shows toxic activities against several microorganisms
that are useful to the soil, including the number of beneficial bacteria and mycorrhizae
(Gullino et al., 2003). Therefore, a reduction of the use of copper in agriculture is an
important issue worldwide. Currently, under Regulation (EC) 889/2008, the maximum
use of copper allowed on organic farms has been reduced to 30 kg total in five years,
equivalent to 6 kg per ha per year. Numerous tests have been carried out in recent
years, especially in various Italian wine-growing areas, to evaluate the effectiveness
of low-dose copper formulations in the control of downy mildew (Borgo et al., 2006;
Dongiovanni et al., 2006; Egger and D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006).
To monitor the quantities of copper actually used in organic agriculture, a survey
was conducted with farms with vineyards, olive groves and fruit orchards in the Marche
Region who are members of the IMC (Mediterranean Institute for Certification). The
study was based on data from 235 forms from technical collaborators in the period
2002-2004, which were based on statements given by the farmers, with standard
cross-checks carried out. The sample of organic farms surveyed is considered to be
representative of the reality in Marche, and is was evenly distributed across the four
provinces (Pesaro Urbino, Ancona, Macerata and Ascoli Piceno).
Overall, the most used products were, in order of importance, copper
oxychloride, Bordeaux mixture and copper hydroxide. The average quantity of
43
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
copper used on grapevines was higher than that required for olive groves and fruit
orchards, while for the grapevines there was substantial agreement as to the quantities
used across the four provinces; however, the use of copper in olive groves and fruit
orchards showed significant differences across the different areas of the region. In
detail, in the province of Macerata, higher values of copper use were recorded for
olive groves, while in the provinces of Pesaro Urbino and Ascoli Piceno, this was
seen for fruit production. Significant differences emerged in the use of copper on
grapevines over the years considered, with higher values in 2002 compared to 2003
and 2004. Analysing the data collected in 2002, there was considerable variability in
the use of copper-based formulations, with the amounts used varying from 1.0 kg/ha
per year to more than 8.0 kg/ha per year.
There is an increasing awareness of the effects of climatic conditions on the
effectiveness of reduced-dose copper formulations in the control of plant diseases
in general, and of downy mildew of grapevines in particular, and of the need for
implementation strategies that can maximize this copper use, in both conventional and
organic agriculture. Epidemiological models are also of great importance, as these can
provide guidelines for farmers for the appropriate use of copper applications to make
them as effective as possible, particularly when the grower is technically capable to
modulate the treatments and has the necessary skill.
Key words: Certification, Copper compounds, Organic agriculture.
Lavori citati/References
Aresta M., F. Baldacchino, G. Brunetti, F. Chiaia, A.P. Colucci, F. Faretra, C.
Franchini, M. Garnier, S. Giacummo, A. Guerrieri, A. Lopez, T. Moleas, P.
Natale, F. Palmisano, D. Petruzzelli, M. Pizza, S. Pollastro, L. Sabbatini,
A. Santomauro, N. Senesi, G. Sicoli, G. Tiravanti, F. Tommasi, P.G.
Zambonin, (R. Gagliano-Candela, V.F. Uricchio, R. Pannacciuli), 2000. Le
sostanze tossiche del suolo: proprietà, analisi, tossicologia, sintomatologia
ed ambiente. Edizione Giuseppe Laterza, Bari, Italy, pp. 926.
Borgo M., D. Bellotto, G.L. Dal Cortivo, 2006. Linee di difesa per il contenimento
delle infezioni di Plasmopara viticola su vite nel Veneto orientale. Atti
Giornate Fitopatologiche 2, 227-234.
Donnarumma L., A. La Torre, 2000. Sali di rame in agricoltura biologica e possibili
alternative. Informatore Fitopatologico 50(4), 27-31.
Dongiovanni C., G. Tauro, C. Giampaolo, A. Santomauro, F. Faretra, 2006.
Valutazioni su dosi ridotte di rame e nuovi fungicidi nella protezione della
vite dalla peronospora in Puglia. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 187-192.
Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici
a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate
Fitopatologiche 2, 179-186.
44
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Gullino M.L., F. Faretra, G. Surico, 2003. Dalla metà del XX secolo: Protezione
dalle malattie fungine e batteriche. In: Evoluzione dei mezzi di difesa
fitosanitaria, I Georgofili, Atti dell’Accademia dei Georgofili, Serie XII, Vol.
1 (Suppl.), 129-170.
Sancassani G.P., M. Buccini, P. Fremito, G. Rho, S.L. Toffolati, A. Vercesi, 2006.
Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame su
vite. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 167-172.
45
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ANTIPERONOSPORICA
E DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DI SOSTANZE DI
DERIVAZIONE NATURALE
A. La Torre, S. Talocci, M. Miele
C.R.A. - Plant Pathology Research Center
Via C.G. Bertero, 22, I-00156 Roma
E-mail: [email protected]
In agricoltura biologica i mezzi tecnici a disposizione sono pochi, principalmente
rame e zolfo, ed esplicano, generalmente, un’attività inferiore rispetto ai fitofarmaci
di sintesi. Per il rame l’Unione Europea ha stabilito dei limiti massimi di impiego
(Allegato II del Reg. CE n. 889/2008). Allo scopo di verificare la possibilità di ridurre
i quantitativi di rame o di sostituire il rame con prodotti di origine naturale, sono
state allestite prove sperimentali presso un vigneto a conduzione biologica (Spera
et al., 2006; La Torre et al., 2007; Scaglione et al., 2008). Nel corso dell’attività
sperimentale, di durata triennale, è stata valutata l’efficacia antiperonosporica dei
prodotti saggiati e stimato il costo relativo al loro impiego per un possibile utilizzo
nella pratica agricola. Sono state saggiate:
- formulazioni a basso titolo cuprico;
- associazioni di sostanze di derivazione naturale e formulati rameici;
- prodotti di origine naturale utilizzati da soli.
Tra i formulati cuprici sono stati esaminati: solfato tribasico di rame (King)
e solfato pentaidrato di rame (Mastercop) utilizzati sulla medesima tesi in fasi
fenologiche differenti, idrossido di rame (Coprantol Ultramicron e Glutex) e
ottanoato di rame (Cueva). I prodotti di origine naturale saggiati in combinazione
con i formulati rameici sono stati: polvere di roccia (Bentotamnio) associato a solfato
di rame, Brotomax a base di urea e lignosolfonato di rame, zinco e manganese in
associazione con formulati cuprici, chitosano ricavato da gusci di crostacei (Chito
Plant) associato a rameici, prodotti omeopatici (Biplantol) utilizzati a cadenza fissa in
alternanza con trattamenti cuprici effettuati nelle fasi fenologiche a maggiore rischio
d’infezione peronosporica. I prodotti saggiati da soli sono stati: bicarbonato di potassio
(Armicarb) ed estratto di arancia (Croplife). Nel corso delle prove è stato sempre
considerato un testimone non trattato con antiperonosporici, per seguire la comparsa e
il decorso della malattia, e una tesi di riferimento aziendale (standard) su cui sono stati
effettuati i trattamenti secondo la prassi aziendale. Nel corso del triennio di attività
è stato possibile valutare l’efficacia antiperonosporica dei formulati, in condizioni di
diversa pressione epidemica. In condizioni di elevata pressione della malattia solo
le formulazioni rameiche utilizzate sulla tesi di riferimento aziendale (standard)
hanno garantito una discreta difesa antiperonosporica, mentre non risulta proponibile
l’utilizzo di nessuna delle sostanze naturali saggiate, sia da sole che in associazione
con il rame. Nelle annate caratterizzate da un ridotto rischio infettivo, invece, risulta
46
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
possibile impiegare le sostanze alternative al rame. Il formulato Brotomax associato
a formulazioni rameiche ha garantito i migliori risultati riuscendo a coniugare una
buona attività antiperonosporica con un costo ridotto a fine ciclo. Gli apporti cuprici
calcolati al termine di ogni anno di attività sono stati, per tutti i formulati in prova,
sempre al di sotto dei 6 kg/ha che è il limite massimo d’impiego posto per il rame dalla
normativa comunitaria.
In considerazione del fatto che per la vite, come per tutte le altre colture
perenni, il regolamento comunitario prevede la possibilità di avvalersi di una deroga
che consente di calcolare il quantitativo di rame utilizzato su base quinquennale,
va considerata attentamente la possibilità di utilizzare sostanze naturali alternative
al rame allorquando le condizioni ambientali non risultano favorevoli allo sviluppo
del patogeno. In tal modo, è possibile risparmiare rame e impiegarlo, anche a dosi
superiori ai 6 kg/ha, nelle annate caratterizzate da un elevato rischio infettivo. E’
possibile, operando in questo modo, riuscire a rispettare i limiti imposti per il rame
dalla normativa comunitaria.
Parole chiave: Agricoltura biologica, Costo trattamenti, Difesa antiperonosporica,
Sostanze naturali.
Evaluation of anti-downy mildew effectiveness and economic sustainability of
substances of natural origin
There are few plant protection products that can be used in organic farming,
mainly copper and sulfur, which generally show activities that are lower than those of
synthetic pesticides. The European Union has recently established the lower maximum
levels for the use of copper compounds (Annex II of Regulation EC 889/2008). To
evaluate the possibility of reducing the amounts of copper used, or of replacing this
copper with natural products, we carried out experimental trials in an organic vineyard
(Spera et al., 2006; La Torre et al., 2007; Scaglione et al., 2008). During these trials,
we evaluated (for three years) the anti-downy mildew effectiveness of the products
tested, and estimated their costs for possible use in farming practice. We tested:
- low-rate copper formulations,
- combination of natural products with copper formulations,
- natural products used alone.
Among the copper formulations we tested: tribasic copper sulphate (King) and
copper sulphate pentahydrate (Mastercop) used on the same plots but in different
phenological growth stages, copper hydroxide (Coprantol Ultramicron and Glutex)
and copper octanoate (Cueva). The natural products tested in combination with copper
compounds were: rock dust (Bentotamnio) associated with copper sulphate, Brotomax
derived from urea, copper lignosulphonate, manganese lignosulphonate and zinc
lignosulphonate in combination with copper products, Chito Plant, made out of crab
shell, associated with copper compounds, homeopathic products (Biplantol) used with
47
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
fixed frequency, alternating with copper treatments in the phenological growth stages
at higher risk of infection of downy mildew. The products tested by themself were:
potassium bicarbonate (Armicarb) and orange extract (Croplife). In all of the trials, we
considered an untreated control, to follow the course of infection, and a standard farm
reference treatment, where the application of copper compounds have been carried
out according to the usual farm practice. Over the three years, anti-downy mildew
effectiveness was evaluated for the formulations under conditions of different epidemic
pressures. In conditions of high pressure of disease, only the copper formulations used
with the standard treatment provided good anti-downy mildew protection, with the
use of the natural substances tested would not be recommended, both alone or in
combination with copper. The use of natural substances alternative to copper was
possible, however, when the risk of infection was low. Brotomax associated with
copper formulations ensured the best results, combining good anti-downy mildew
activity with low cost at the end of the crop cycle. All of the formulations tested
always guaranteed a copper quantity under 6 kg/ha, which is the maximum use/year
limit imposed by the European Community regulations.
For the grapevines and for all of the other perennial crops, these regulations
provide the possibility to apply the maximum levels for copper compounds over a
period of 5 years. Carefully consideration should thus be given to the possibility of
using natural substances as an alternative to copper compounds when the environmental
conditions are not favorable to development of Plasmopara viticola. In this way, it
will be possible to economize on the copper use, keeping it for years characterized
by high risk of infection, and even at doses higher than 6 kg/ha. In this way it will
remain possible to respect the limits of copper imposed by the European Community
regulations.
Key words: Anti-downy mildew protection, Natural products, Organic farming,
Treatments costs.
Lavori citati/References
La Torre A., G. Spera, M. Gianferro, M. Scaglione, 2007. More years of field trials
against Plasmopara viticola in organic viticulture. In: Proceedings of the 59th
International Symposium on Crop Protection, Ghent University, Belgium,
May, 72(4), 901-908.
Scaglione M., A. La Torre, A. Coramusi, 2008. I composti rameici in agricoltura
biologica: stato attuale e prospettive. Petria 18(1), 89-135.
Spera G., A. La Torre, D. Lolletti, A. Coramusi, 2006. Valutazione dell’attività di
formulati antiperonosporici in viticoltura biologica. VigneVini 5, 63-68.
48
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Efficacia di estratti di Salvia officinalis nei
confronti della peronospora della vite in
viticoltura biologica
S. Dagostin1, U. Gamba2, M. Pinna2, I. Pertot1
Fondazione Edmund Mach, IASMA Centro Ricerca e Innovazione
Via Mach, 1, I-38010 San Michele all’Adige (TN)
2
CRAB scrl Centro di Riferimento per l’Agricoltura Biologica
Via San Vincenzo, 48, I-10060 Bibiana (TO)
1
E-mail: [email protected]
Gli estratti vegetali sono da sempre molto studiati per il loro uso come alternativa
ai fungicidi chimici. Diverse piante medicinali e aromatiche sono considerate una
fonte importante di composti antimicrobici. Molto interessanti sono le piante del
genere Salvia che, grazie al loro elevato contenuto di metaboliti secondari (Bisio et
al., 1998), possono agire come antiossidanti, antibatterici e antimicotici (Bozin et al.,
2007). In questo studio è stata valuta l’efficacia dell’estratto alcolico di S. officinalis
nel controllo della peronospora della vite (Plasmopara viticola), in condizioni semicontrollate di serra e in condizioni di campo. Sono state inoltre analizzate persistenza
e resistenza al dilavamento dell’estratto in relazione alla sua efficacia contro la
peronospora. Negli esperimenti condotti in condizioni di serra, l’estratto di salvia ha
evidenziato un buon livello di attività preventiva, con una diminuzione dei sintomi
fogliari del 79,9-95,8%, pari a quella ottenuta trattando le piante con idrossido di rame
(80,5-96,0%). Le prove successive hanno dimostrato che l’elevata attività dell’estratto
di salvia persiste fino a sei giorni dopo l’applicazione. Al contrario, le prestazioni
dell’estratto sono state fortemente condizionate dalla pioggia. L’efficacia dimostrata
precedentemente diminuisce notevolmente, dall’ 80 al 47%, quando le piante trattate
con l’estratto vengono esposte a 10 mm di pioggia simulata. Per le prove di campo, al
fine di valutare la capacità di controllo della malattia in diverse condizioni climatiche,
sono stati scelti due distinti siti, in Trentino e Piemonte. In Trentino lestratto di salvia
ha consentito di ottenere una diminuzione dell’incidenza di peronospora su grappoli
del 94% e una diminuzione della gravità su foglie del 63%, raggiungendo quindi
un livello di controllo della malattia comparabile con quello fornito dallo standard
idrossido di rame. Tuttavia, come dimostrato nelle prove di serra, questa efficacia
subisce un calo del 30%, nel caso in cui si verifichi un lungo periodo di eventi piovosi
tra due trattamenti consecutivi. Questo andamento viene confermato anche dalle
prove effettuate in Piemonte, dove l’estratto di salvia ha permesso di ottenere una
riduzione dell’incidenza dei sintomi su grappolo del 44% e di riduzione dei sintomi su
foglia del 27%, probabilmente a causa dell’elevato numero di mm di pioggia caduti.
Le analisi sui grappoli, effettuate alla vendemmia, hanno evidenziato che la resa e la
qualità dei grappoli è simile a quelle delle piante trattate con idrossido di rame. Nel
49
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
complesso, l’estratto alcolico di salvia controlla la peronospora della vite e potrebbe
essere una promettente alternativa al rame in viticoltura biologica. Tuttavia, la bassa
resistenza al dilavamento dell’estratto grezzo ne pregiudica l’uso. Lo studio di una
formulazione in grado di migliorarne l’adesione, evitando il run-off dei principi attivi
potrebbe garantire all’estratto una elevata attività in ogni condizione ambientale.
Parole chiave: Plasmopara viticola, Resistenza al dilavamento, Vite.
Salvia officinalis extract for controlling grapevine downy mildew
Aromatic plants and herbs have been extensively investigated as potential
sources of natural compounds with medicinal and antimicrobial activity. Salvia spp.
(sage) have a high content of various secondary metabolites (Bisio et al., 1998),
which can act as antioxidants, antibacterials and antifungals (Bozin et al., 2007). In
the present study, the effectiveness of a sage extract against grapevine downy mildew
(Plasmopara viticola) under greenhouse and field conditions is reported. Moreover,
persistence and rain fastness of the sage extract on treated grapevine leaves, in
relation to its effectiveness against downy mildew, was evaluated. In each experiment
conducted under greenhouse conditions, the sage extract showed high levels of
preventive activity, with an effectiveness ranging from 79.9%-95.8%, similar to that
of copper hydroxide (80.5%-96.0%). The elevated activity of the sage extract persisted
well on the leaves, and regression analysis indicated that the effects did not decrease
even if the infection occurred six days after the product application. Nevertheless, the
performance of the sage extract was strongly affected by simulated rainfall. A small
quantity of simulated rain (10 mm) was sufficient to significantly decrease the activity
of the extract from 80% to 47%. To better evaluate the activity of the sage extract
under different weather conditions, field experiments were carried out at two Italian
sites: the Trentino and Piedmont regions. In Trentino, the sage extract provided 94%
reduction in disease incidence and 63% reduction in disease severity, on berries and
leaves respectively, reaching a level of disease control not significantly different from
that provided by copper hydroxide. However, this decreased to less than 30% when a
long rainy period occurred between two of the consecutive treatments. In Piedmont,
the sage extract provided 44% reduction in disease incidence and 27% reduction in
disease severity, on berries and leaves respectively, reaching a level of disease control
less than that of copper hydroxide, probably because of the high amount of rain during
the season.
The assessment of grape yields and juice quality showed that the treatments
with the sage extract protected the crops, and the yields of the sage-extract-treated
plants were as high as those from plants treated with copper hydroxide.
Overall, the sage extract effectively controlled grapevine downy mildew and
could be a promising alternative to the copper fungicides used in organic viticulture.
However, the low rain fastness of this treatment reduces its effectiveness and a
50
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
formulation of the sage extract would need to be developed for improving retention,
enhanced spray adhesion, and avoiding of run-off of the active ingredients from the
leaf tissue. Moreover, to obtain a commercial product, it will be necessary to improve
the current extraction process, which is too expensive and time consuming.
Key words: Grapevine, Plasmopara viticola, Rain fastness.
Lavori citati/References
Bisio A., G. Ciarallo, G. Romussi, N. Fontana, N. Mascolo, R. Capasso, D. Biscardi,
1998. Chemical composition of essential oils from some Salvia species.
Phytotherapy Research 12, 117-120.
Bozin B., N. Mimica-Dukic, I. Samojlik, E. Jovin, 2007. Antimicrobial and antioxidant
properties of rosemary and sage (Rosmarinus officinalis L. and Salvia
officinalis L., Lamiaceae) essential oils. Journal of Agricultural and Food
Chemistry 55, 7879-7885.
51
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
PROVE SPERIMENTALI SU VITE CONTRO LA
PERONOSPORA CON DUE FORMULATI RAMEICI A BASSO
TITOLO PER RIDURRE LE DOSI DI IMPIEGO
DI RAME METALLO
A. Bugiani1, C. Lama2
SOCOA AGRICONSULT
Via Larga, 34/2, I-40138 Bologna
1
E-mail: [email protected]
EUROFINS AGROSCIENCE SERVICES
Via Vinca, 6, I-40016 San Giorgio di Piano (BO)
2
E-mail: [email protected]
Da diversi anni l’attività sperimentale di campo è orientata alla ricerca di una
significativa riduzione delle quantità di rame nella difesa delle colture agricole, e in
particolare della vite, in sintonia con la normativa europea e l’agricoltura biologica.
Pertanto nel biennio 2003-2004 sono state eseguite due prove sperimentali di campo
con l’obiettivo di verificare l’efficacia di formulati a basso titolo di rame metallo
(Glutex Cu 90 e Ramsol F2) nei confronti di Plasmopara viticola agente della
peronospora della vite. Tali formulati sono caratterizzati dalla presenza di particolari
aminoacidi e peptidi, derivati da idrolisi enzimatica di proteine vegetali usati come
coformulanti e sinergizzanti.
Nel 2003 la prova è stata eseguita in località Conselice (FE) su vite della varietà
Trebbiano, mentre nel 2004 la prova è stata eseguita a Castel San Pietro (Bologna)
su varietà Barbera. Nella prima prova sono stati valutati due formulati in pasta fluida.
Il primo (Glutex Cu 90) a base di rame idrossido (90 g/l Cu metallo) e il secondo
(Ramsol F2) con lo stesso titolo ma in miscela con zolfo (180 g/l di S), distribuiti alla
dose di 36 g/hl di Cu sono stati comparati con un formulato di idrossido di rame WP
al 25% Cu metallo, impiegato alla dose di 70 g/hl di Cu metallo. Nella seconda prova
il formulato Ramsol F2 è stato comparato con una miscela estemporanea di zolfo
(Tiovit WP 80% p.a.) e rame ossicloruro (Cuprocaffaro WP 50% p.a.) distribuiti alle
dosi di 36 g/hl Cu e 150 g/l rispettivamente.
Le prove sono state eseguite a blocchi completamente randomizzati con 4
ripetizioni. La dimensione delle parcelle era di 4 x 6 m, con 5 piante per parcella.
I rilievi sono stati eseguiti sulle tre piante centrali. I trattamenti sono stati effettuati
utilizzando una pompa Maruyama MS. Al termine delle prove sono state valutate
l’incidenza e la gravità della malattia su foglie e grappoli. I dati sono stati trasformati
in arcoseno e l’efficacia (Abbott) analizzata statisticamente, utilizzando il test di
Duncan per la separazione delle medie. Nella prima prova i trattamenti sono stati
eseguiti a cadenza settimanale dal 12 maggio al 3 settembre mentre nella seconda
prova dal 11 maggio al 3 agosto.
52
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Nella prima prova, a causa delle alte temperature registrate nel corso della
stagione si è provveduto alla inoculazione artificiale con una concentrazione di
spore di P. viticola pari a 1,5 x 105/ml e alla irrigazione controllata. A seguito delle
ripetute irrigazioni e inoculazioni artificiali la malattia si è sviluppata rapidamente
a fine giugno e con discreta virulenza sulle foglie (44%) e sui grappoli (30,6%). Al
termine della prova, il 23 agosto, tutti i prodotti hanno mostrato una significativa
attività, rispetto al testimone non trattato. I formulati in prova (56,1% e 54,5%) non si
sono differenziati statisticamente dallo standard di riferimento (70,1%), anche se sono
risultati lievemente meno efficaci.
Nella seconda prova, i primi sintomi di peronospora sono comparsi nell’ultima
decade di giugno. A fronte di un’incidenza dell’infezione fungina nel testimone
non trattato pari al 23,0% di foglie colpite, i risultati ottenuti hanno mostrato che la
miscela estemporanea di zolfo e rame ossicloruro è risultata statisticamente la più
efficace (efficacia del 98,0%). Tuttavia, il formulato Ramsol F2 (efficacia del 74,1%)
ha esercitato una soddisfacente attività pur apportando un quantitativo di rame e zolfo
4 volte inferiore. Nessun effetto fitotossico è stato rilevato in entrambe le prove.
Le prove hanno complessivamente dimostrato la possibilità di contenere la
peronospora sulla vite con formulati rameici riducendo sensibilmente la quantità di
rame per ettaro e rispettando i limiti imposti dalla normativa europea.
Parole chiave: Difesa, Rame, Vitis vinifera.
Field studies to evaluate the control of grapevine downy mildew with two
formulations characterized by low copper concentration, to reduce the
application rates of metallic copper
For several years, the field experimental activity has been oriented towards
obtaining a significant reduction in the amounts of copper used for crop protection.
This is true especially for the grapevine, in accordance with European legislation and
the concepts of organic agriculture. During 2003-2004, two experimental field studies
were carried out on grapevine, with the aim to determine the fungicide effectiveness of
two copper formulations (Glutex Cu 90 and Ramsol F2) against Plasmopara viticola,
the agent of downy mildew. Both formulations are characterized by some amino-acids
and peptides that are obtained from enzymatic hydrolysis of vegetal proteins. These
are used as co-formulates and for their synergistic activity.
In 2003, the first trial was performed in Conselice (Ravenna province, northern
Italy) in a vineyard of the Trebbiano cultivar, and in 2004, the second trial was an
analogous study carried out in Castel San Pietro Terme (Bologna province, northern
Italy) on the Barbera cultivar. In the first trial, two copper-based liquid formulations
were tested: Glutex Cu 90 (copper hydroxide, 90 g/l, SC formulation) and Ramsol F2
(same concentration, but mixed with sulphur 180 g/l). Both products were applied at a
rate of 36 g a.i./hl, and they were compared to a copper hydroxide formulation (25%
53
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
metallic Cu2+, WP formulation). The reference product was applied at a rate of 70 g/hl
of metallic Cu2+. In Trial 2, Ramsol F2 was compared to a tank-mix of sulphur (Tiovit,
80%, WP) and copper oxychloride (Cuprocaffaro, 50%, WP), which were applied at
rates of 36 g a.i./hl and 150 g a.i./hl, respectively.
The trial designs were randomized complete blocks with 4 replicates. The plot
size was 4 x 6 m, with 5 plants/plot. The plots were sprayed several times using
a Maruyama MS knapsack motorpump. The assessments were carried out on the 3
central plants of each plot. At the end of the application cycles, disease incidence
and severity were evaluated on leaves and bunches. The data were transformed with
an ARCSIN formula, and the effectiveness (Abbott, as % of control) was analyzed
statistically using Duncan’s mean separation test. For both of the trials, 7-day spray
interval was followed. In the first trial, the applications covered a period from 12 May
to 3 September; in the second trial, from 11 May to 3 August.
In the first trial, due to the high temperatures recorded during the trial period,
artificial inoculations were carried out with 1.5 x 105 spores/ml of P. viticola, followed
by controlled irrigation with a misting system. The pressure of the infection was
recorded as relevant starting from the end of June, and it reached its maximum levels
at the end of August, when in the untreated plots it was assessed as 44% for infected
leaves and 30.6% for infected bunches. The products tested showed significant activity,
differing from the the untreated control. Both experimental measures (percentages of
effectiveness of 56.1% and 54.5%, respectively) did not differ statistically from the
reference compounds (effectiveness, 70.1%).
In the second trial, the first symptoms of the target disease were recorded on the
crop at the end of June. Considering the incidence of the fungal disease in the untreated
control of 23.0% of infected leaves, the tank-mix of sulphur and copper oxychloride
obtained statistical better outcomes (effectiveness, 98.0%). The test product Ramsol
F2 (effectiveness, 74.1%) showed significant and agronomically acceptable activity,
even if the applied Cu+S amount was 4 times lower than the reference compound. No
phytotoxicity symptoms were ascribable to the activities of the products under test
during the course of both trials.
The trials showed the possibility of controlling downy mildew on grapevine
using copper-based formulations, with a relevant reduction in copper concentration
per ha, in accordance with the requirements of the European legislation.
Key words: Copper, Crop protection, Vitis vinifera.
54
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Lavori citati/References
Bortolotti P., R. Nannini, M. Scannavini, L. Antoniacci, R. Bugiani, 2008. Efficacy
evaluation of some copper formulations for the control of grapevine downy
mildew with low dose applications. In: Proceeding of the 16th IFOAM
Organic World Congress, Modena, Italy, June 18-20, 229-233.
Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporici
a basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti Giornate
Fitopatologiche, 2, 179-181.
55
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Sull’antagonismo in vivo e in vitro di
Acremonium byssoides, endofita in Vitis vinifera,
nei confronti di Plasmopara viticola
S. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta
Istituto di Patologia Vegetale, Università di Palermo
Viale delle Scienze, 2, I-90128 Palermo
E-mail: [email protected]
Lo studio dell’interazione fra Acremonium byssoides, Vitis vinifera e
Plasmopara viticola, condotto nell’ultimo decennio, ha evidenziato in vitro e in
vivo l’attività antagonistica dell’ifomicete, endofita negli organi verdi di alcune
cultivars di vite, nei confronti del patogeno. In particolare, è stato accertato che
sospensioni conidiche, filtrati colturali, estratti grezzi e metaboliti di A. byssoides
riducono sensibilmente la germinazione delle spore agamiche e gamiche di P.
viticola, limitando la produzione di propaguli. Inoltre, l’uso di un microscopio laser
confocale e l’impiego di un’opportuna tecnica di decolorazione dei tessuti fogliari,
seguita da colorazione di contrasto, ha consentito di visualizzare l’ifomicete, latente
nelle nervature di foglie sane e iperparassita dell’oomicete in foglie infette. In queste
ultime, infatti, A. byssoides, dopo aver prodotto metaboliti secondari tossici per P.
viticola, ne invade e degrada micelio, rami sporangiofori e spore gamiche.
Tale attività antagonistica, determinando il contenimento sia della diffusione
che della sopravvivenza del patogeno, può assumere, quindi, un ruolo rilevante nella
definizione di strategie di difesa biologica contro la peronospora della vite.
Parole chiave: Endofitismo, Lotta biologica, Vite.
In vitro and in vivo antagonism of a grapevine endophytic Acremonium
byssoides towards Plasmopara viticola
Over the last decade, studies on the interactions between Acremonium
byssoides, Vitis vinifera and Plasmopara viticola have shown antagonistic activities
of the hyphomycete, an endophyte in some vine cultivars, towards the pathogen,
both in vitro and in vivo. Conidial suspensions, cultural filtrates, crude extracts and
metabolites of A. byssoides reduced the germination of gamic and agamic spores
of P. viticola, decreasing the propagule production. Moreover, the presence of the
hyphomycete was defined using laser confocal microscopy and an adequate foliarclearing staining technique, as both latent in the veins of healthy leaves, and as a
hyperparasite of the oomycete in infected leaves.
Indeed, in the infected leaves, after producing biologically active secondary
metabolites, A. byssoides invaded and degraded the mycelium, the sporangiophore
56
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
branches and the gamic spores of P. viticola. This antagonistic activity that induces
reductions in both the diffusion and the survival of the pathogen can assume, therefore,
a fundamental role in defining biocontrol strategies against downy mildew grapevine.
Key words: Biological control, Endophitism, Grapevine.
Lavori citati/References
Assante G., S. Dallavalle, L. Malpezzi, G. Nasini, S. Burruano, L. Torta, 2005.
Acremine A-F, novel secondary metabolites produced by a strain of an
endophytic Acremonium, isolated from sporangiophores of Plasmopara
viticola in grapevine leaves. Tetrahedron 61, 7686-7692.
Burruano S., G. Conigliaro, S. Lo Piccolo, L. Torta, 2007. Oospore di Plasmopara
viticola: dinamica di maturazione e possibile antagonismo di Acremonium
byssoides. Micologia Italiana 36(2), 53-59.
Burruano S., A. Alfonzo, S. Lo Piccolo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta,
M. Moretti, G. Assante, 2008. Interaction between Acremonium byssoides
and Plasmopara viticola in Vitis vinifera. Phytopathologia Mediterranea 47,
122-131.
Conigliaro G., V. Ferraro, A. Martorana, S. Burruano, 2008. In vivo antagonism
of Acremonium byssoides, endophyte in Vitis vinifera, towards Plasmopara
viticola. 7th International conference on Integrated Fruit Production, IOBC/
WPRS Working Group “Integrated Plant Protection in Fruit Crops”, 27-30
October, Avignon, France.
Conigliaro G., S. Lo Piccolo, L. Torta, S. Burruano, 2008. In semi-vivo antagonism
of Acremonium byssoides towards Plasmopara viticola. Integrated Protection
in Viticulture, IOBC/WPRS Bulletin 36, 69-72.
57
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Elenco dei partecipanti al Convegno/Meeting participants
Abate Giovanni
Assam, Via Roncaglia, 20,
I-60035 Jesi (An)
Tel: 0731-200961
Fax: 0731-200961
e-mail:[email protected]
Bartalena Guido
Isagro spa, Via Caldera, 21,
I-20153 Milano
Tel: 334-6658774
Fax: 02-40901440
email: [email protected]
Accorsi Enrico
Cosmoonda, Via Biancolina, 48,
I-40017 S. Giovanni in Persiceto (Bo)
Tel: 380-3255506
e-mail: [email protected]
Bartolucci Stefano
Associazione Marchigiana Agricoltura Biologica (Amab), Via Fratelli
Bandiera, 61,
I-60019 Senigallia (An)
Tel: 071-7920056
e-mail: [email protected]
Aielli Sara
Facoltà Di Agraria, Università Politecnica delle Marche, Via Brecce
Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail:[email protected]
Beni Houd Youssef
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Alesi Alberto
Assam, Via Roma 23,
I-61034, Fossombrone (Pu)
Tel: 0721-740519
Fax: 0721-740519
e-mail: [email protected]
Bergamaschi Andrea
Cerexagri Italia Srl, Via Terni, 275,
I-47522 San Carlo di Cesena (Fc)
Tel: 054-7661523
e-mail: [email protected]
Angeletti Renzo
Assam, Via Roncaglia, 20,
I-60035 Jesi (An)
Tel: 0731-200961
Fax: 0731-200961
e-mail: [email protected]
Bianchelli Michele
Dipartimento di Scienze Ambientali
e delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche, Via
Brecce Bianche,
I-60131 (An)
Tel: 071-2202249
e-mail: [email protected]
Ballarini Stefano
Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Bizzarri Marco
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
58
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Bordoni Andrea
Regione Marche, Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca,
Via Tiziano, 44,
I-60121 Ancona
e-mail: [email protected]
Buccini Marco
Fitopro Srl, Via Tiepolo, 42, Milano
Tel: 347-4166038
e-mail: [email protected]
Bugiani Araldo
Socoa Agriconsult, Via Larga, 34/2,
I-40138 Bologna
Tel/Fax: 051-538767
e-mail: [email protected]
Borgo Michele
Cra Centro Di Ricerca per la Viticoltura, Viale Xxviii Aprile, 26,
I-31015 Conegliano Veneto (Tv)
e-mail: [email protected]
Bugiani Riccardo
Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna, Via Corticella, 133,
I-40129 Bologna
Tel: 051-5278281
Fax: 051-370285
e-mail: [email protected]
Bortolotti Pierpaolo
Consorsio Fitosanitario Modena, Via
Santi, 14,
I-41123 Modena
Tel: 059-243107
Fax: 059-221877
e-mail: [email protected]
Campolucci Marco
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche, Via Brecce
Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Brunelli Agostino
Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare, Università
di Bologna,
Viale G. Fanin, 46,
I -40127 Bologna
Tel: 051-2096546
Fax: 051-2096547
e-mail: [email protected]
Caporali Elisa
Syngenta Crop Protection
e-mail: [email protected]
Cappelletti Roberto
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Bruni Roberto
Iis “C. Ulpiani”,
Viale della Repubblica 30,
I-63100 Ascoli Piceno
Tel: 0736-41641
Fax: 0736-342762
e-mail: [email protected]
Caputo Armando
Agrisystem, Via dei Bizantini, 216,
I-88046 Lamezia Terme (Cz)
Tel: 0968-461121
Fax: 0968-464455
e-mail: [email protected]
Bruscella Antonio
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche, Via Brecce
Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
59
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Caricato Gerardo
Isagro Italia
Tel. 335-1035867
e-mail:[email protected]
Cioccolanti Tonino
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 338-4520395
e-mail: [email protected]
Carletti Andrea
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Coppa Danilo
Cooperativa Terre Cortesi Moncaro,
Direttissima del Conero, 47,
I-60021 Camerano (An)
Tel: 0731-81245
Fax: 0731-89237
e-mail: [email protected]
Castronaro Gioia
Dipartimento di Scienze Ambientali
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica Delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 329-47668523
e-mail: [email protected]
Crovella Paolo
Sagea, Centro di Saggio Srl, Via San
Sudario, 13,
I-12050 Castagnito (Cn)
Tel: 0173-212614
Fax: 0173-210970
e-mail: [email protected]
Cecchi Francesco
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
D’angelo Pompilio
Vinea, Via Garibaldi, 75,
Offida (An)
e-mail: [email protected]
Ciarimboli Mauro
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche, Via Luzi, 21/F
I-63010 Ascoli Piceno
Tel: 334-9100556
e-mail: [email protected]
D’ascenzo Domenico
Arssa Servizio Fitosanitario Regionale, Regione Abruzzo,
Via Nazionale, 38,
I-65010 Villanova Di Cepagatti (Pe)
e-mail: [email protected]
Ciarlantini Piergiorgio
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Dagostin Silvia
Fondazione Edmund Mach,
Via Mach, 1,
I-38010 S. Michele All’adige (Tn)
Tel: 0461-615515
Fax: 0461-615500
e-mail: [email protected]
60
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Del Trappeto Federico
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Diotallevi Matteo
Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
De Padova Gianluigi
Cooperativa Terre Cortesi Moncaro,
Direttissima del Conero, 47,
I-60021 Camerano (An)
Di Pietro Daniele
Libero Professionista,
Via G. Sacconi, 59,
I-63040 Maltigliano (Ap)
Tel: 0736-324221
Fax: 0736-324003
e-mail: [email protected]
D’ercole Giampaolo
Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Di Rodi Paolo
Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 328-9024199
e-mail: [email protected]
Di Carlantonio Stefano
Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Di Vito Onelio
Certis Europe,
Via Discesa Santa Maria,
I-66100 Atessa (Ch)
Tel: 348-3045405
Fax: 0872-865984
e-mail: [email protected]
Di Giangiacomo Marco
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Dongiovanni Crescenza
Centro di Ricerca e Sperimentazione
in Agricoltura “Basile Caramia”,
Via Cisternino, 281,
I-70010 Locorotondo (Ba)
e-mail: [email protected]
Di Matteo Luca
Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
61
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Dostes Marielle
Eurofins Agroscience Services Srl,
Via Vinca, 6,
I-40016 San Giorgio Di Piano (Bo)
Fenucci Maria Beatrice
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 338-4941660
e-mail: [email protected]
Dottorini Paolo
Dupont
Tel: 348-2226309
e-mail: [email protected]
Ferretti Luca
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Endeshaw Solomon Tadesse
Facoltà di Agraria, Università Politecnica Delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 327-3591681
e-mail: [email protected]
Ferroni Gianluca
Assam,
Via Roncaglia, 20,
I-60035 Jesi (An)
Tel: 0731-200961
Fax: 0731-200961
e-mail: [email protected]
Fabiani Barbara Antonietta
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Franceschetti Mirco
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Faretra Franco
Dipartimento di Protezione delle
Piante e Microbiologia Applicata,
Università Di Bari,
Via Amendola, 165/A,
I-70126 Bari
Tel: 080-5443052
Fax: 080-5442911
e-mail: [email protected]
Frontali Andrea
Cerexagri Italia,
Via Terni, 275,
I- 47521, Cesena (Fc)
Tel: 0547-661523
Fax: 0547-661450
e-mail: [email protected]
Feliziani Erica
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Fronticelli Werner
Agrisol Soc.Coop. Arl,
Via Antiche Terme,
I-48012, Bagnacavallo (Ra)
Tel: 335-6260817
Fax: 0545-60644
e-mail: [email protected]
62
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Gabrielli Enrico
Azienda Aurora
e-mail: [email protected]
Iaquinta Giovanna
Diproval, Università Di Bologna,
Facoltà di Agraria, Viale Fanin, 46,
I-40127 Bologna
Tel: 339-7433680
e-mail: [email protected]
Gardoni Maria Letizia
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
La Torre Anna
Cra-Centro di Ricerca per la Patologia Vegetale, Via C. G. Bertero,
22, I-00156 Roma
Tel: 06-82070307
Fax: 06-82070308
e-mail: [email protected]
Gardoni Renato
Regione Marche
e-mail: [email protected]
Giansante Adriano
Syngenta Crop Protection, Milano
Tel: 335-7179774
e-mail: [email protected]
Lama Claudio
Eurofins Agroscience Services Srl,
Via Vinca, 6,
I-40016 San Giorgio Di Piano (Bo)
Tel: 051-6650637
e-mail: [email protected]
Giobbi Valeria
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Lanciotti Roberto
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Grilli Carlo
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche, Via Alpi, 21,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Landi Lucia
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 071-2204871
Fax: 071-2204856
e-mail: [email protected]
Ianni Nereo
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
63
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Laurenzi Elisa
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: laurenzi [email protected]
Mandala Claudio
Cra-Pav, Via Bertero, 22,
I-00156 Roma
Tel: 389-9329332
e-mail: [email protected]
Manzoli Paolo
Eurofins Agroscience Services Srl,
Via Vinca, 6,
I-40016 San Giorgio Di Piano (Bo)
Tel: 051-6650637
Fax: 051-6655119
e-mail: [email protected]
Ligi Sara
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Loiotile Antonello
Libero Professionista
e-mail: [email protected]
Marucci Andrea
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Lori Jesus Federico
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 334-6644196
e-mail: [email protected]
Masciulli Alessio
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Lucini Luigi
Università Cattolica Sacro Cuore,
Via Emilia, 84,
I-29100 Piacenza (Pc)
Tel: 0523-599156
Fax: 0523-599358
e-mail: [email protected]
Mezzetti Bruno
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 071-2204933
e-mail: [email protected]
Maini Paolo
Sicit 2000 Spa, Via L. Berlina, 10,
I-40050 Dozza (Bo)
Tel: 0542-674223
e-mail: [email protected]
Menghini Marco
Presidente Ordine Agronomi e Forestali di Ancona,
Via Palombare, 57/B,
I-60131 Ancona
Tel: 071-2800656
e-mail: [email protected]
64
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Mogliani Lidia
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Nannini Roberta
Consorsio Fitosanitario Modena,
Via Santi, 14,
I-41123 Modena
Tel: 059-243107
Fax: 059-221877
e-mail: [email protected]
Mognon Florino
Imprenditore Agricolo,
Via Martuccia, 1,
I-60010 Castelcolonna (An)
Tel: 071-7957537
e-mail: [email protected]
Natalini Giovanni
Arusia,
Via Fontivegge, 51,
I-06124 Perugia
Tel: 075-5031391
Fax: 075-5031237
e-mail: [email protected]
Murolo Sergio
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 071-2204697
Fax: 071-2204856
e-mail: [email protected]
Nardi Sandro
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche, Via Alpi, 21,
I-60131 Ancona
Tel: 071-808335
Fax: 071-85979
e-mail: [email protected]
Murri Giorgio
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Nepa Roberto
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Neri Davide
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica Delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 (An)
Tel: 071-2204431
Fax: 071-2204856
e-mail: [email protected]
Myrta Arben
Certis Europe B. V.,
Via A. Guaragna, 3,
I-21047 Saronno (Va)
Tel: 334-6387355
e-mail: [email protected]
65
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Occhionero Donato
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Parisi Riccardo
Manica Spa,
Via All’adige, 4,
I-38068 Rovereto (Tn)
Tel: 0464-433705
Fax: 0464-458235
e-mail:[email protected]
Orsini Roberto
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 071-2204157
e-mail: [email protected]
Patrizio Federico
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Perilli Alessandra
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Pacifici Enrico
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Pertot Ilaria
Fondazione Edmund Mach, Via
Mach, 1,
I-38010 San Michele All’adige (Tn)
Tel: 0461-615515
Fax: 0461-615500
e-mail: [email protected]
Pacioni Pierangelo
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
ia Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Pallotti Valeria
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Piattoni Federica
Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare,
Università Di Bologna,
Viale G. Fanin, 46,
I-40127 Bologna
e-mail: [email protected]
Palmieri Nicola
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Pezzolato Daniele
Valagro Spa, Zona Industriale,
I-66041 Atessa (Ch)
Tel: 335-7040340
e-mail: [email protected]
66
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Piccioni Elisabetta
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche, Via Cavour, 29,
I-62010 Treia (Mc)
Tel: 0733-216464
e-mail: [email protected]
Profaizer Davide
Cat Iasma,
Via Vasio Di Fondo, 38,
I-38010 Trento
Tel: 335-7867496
e-mail: [email protected]
Picchi Francesco
Eurofins Agroscience Services Srl,
Via Vinca, 6,
I-40016 San Giorgio Di Piano
Tel: 051-6650637
Fax: 051-6655119
Prodorutti Daniele
Fondazione Edmund Mach, Via
Mach, 1,
I-38010 San Michele All’adige
Tel: 0461-615109
Fax: 0461-615500
e-mail: [email protected]
Piergiacomi Mauro
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Quagliani Domenico
Libero Professionista, Via Romita, 3,
Serra Dei Conti (An)
Tel: 348-4112362
e-mail: [email protected]
Piergiovanni Renato
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Ramazzotti Paolo
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Pistoia Gianluca
Tel: 071-2805027
e-mail. [email protected]
Ranieri Renzo
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche, Via Alpi, 21,
I-60131 Ancona
Tel: 071-8081
Fax: 071-85979
e-mail: [email protected]
Pizzichini Laura
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche, Via Alpi, 21,
I-60131 Ancona
Tel: 071-808231
Fax: 071-85979
e-mail: [email protected]
Renzi Andrea
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Ponzi Mauro
Spiess-Urania Chemicals Gmbh, Heidenkampsweg, 77, D-20097 Hamburg
Tel: 06-99223031
e-mail: [email protected]
Rho Gabriele
Fitopro S.R.L., Via Tiepolo, 42,
I-20129 Milano
e-mail: [email protected]
67
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Ricci Emanuela
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche
Tel: 071-808337
e-mail: [email protected]
Rossetti Antonio
Università della Tuscia,
Via Santa Maria in Gradi,
I-01100 Viterbo
e-mail: [email protected]
Riga Francesca
Università della Tuscia
Tel: 334-6415804
e-mail: [email protected]
Rossi Monica
Monsanto, Via Guido Rossa, 3,
I-60030, Monsano (An)
Tel: 346-8196289
e-mail: [email protected]
Ripa Dante
Assam, Servizio Fitosanitario, Regione Marche, Via Adige, 26 ,
I- 63018 Porto Sant’elpidio (Fm)
Tel: 338-2950788
e-mail: [email protected]
Rossi Paolo
Libero Professionista
Tel: 071-7920989
e-mail: [email protected]
Sabbadini Silvia
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Romanazzi Gianfranco
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 071-2204336
Fax: 071-2204856
e-mail: [email protected]
Salvati Nicole
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Romano Alessandro
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 333-1567059
e-mail: [email protected]
Salvucci Laura
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Romitelli Denise
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Sanchioni Angela
Assam, Via Roma, 23,
I-61034, Fossombrone (Pu)
Tel: 0721-740519
Fax: 0721-740519
e-mail: [email protected]
68
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Santilocchi Rodolfo
Dipartimento di Scienze Ambientali e
Delle Produzioni Vegetali, Facoltà
di Agraria, Università Politecnica
delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Scalzotto Sirio
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Sguigna Valentina
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 333-9594065
e-mail: [email protected]
Santini Marilla
Dipartimento di Scienze Ambientali e
delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
Tel: 071-2204697
Fax: 071-2204856
e-mail: [email protected]
Silvestri Joseph
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Santomauro Augusto
Dipartimento di Protezione delle
Piante e Microbiologia Applicata,
Università di Bari,
Via Amendola, 165/A,
I-70126 Bari
e-mail: [email protected]
Siragusa Silvia
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Santoni Bruno
Libero Professionista, Via Colocci, 5,
I-60035 Jesi (An)
Tel: 335-6852621
Fax: 0731-204359
e-mail: [email protected]
Stazio Emiliano
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Scortichini Gianni
Regione Marche, Via Gallodoro, 84,
I-60035 Jesi (An)
Tel: 0731-58617
Ax: 0731-214140
e-mail: [email protected]
Tarsi Andrea
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
69
Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010
Tiberio Cesare
Vivai Cooperativi Rauscedo,
Via Udine, 39, Rauscedo (Pn)
Tel: 0871-969692
Fax: 0871-962189
e-mail: [email protected]
Zanzotto Alessandro
Cra, Centro di Ricerca per la Viticoltura, Viale Xxviii Aprile, 26,
I-31015 Conegliano (Tv)
Tel: 043-8456717
Fax: 043-8450773
e-mail:[email protected]
Valenti Leonardo
Regione Marche, Via Tiziano, 44,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Zechini D’aulerio Aldo
Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare, Università
di Bologna, Viale G. Fanin, 46,
I-40127 Bologna
Tel: 051-2096552
Fax: 051-2096565
e-mail: [email protected]
Vernelli Enrico
Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche,
Via Brecce Bianche,
I-60131 Ancona
e-mail: [email protected]
Zeppilli Pietro
Vinea, Via Garibaldi, 75,
Offida (An)
e-mail: [email protected]
Viglione Paolo
Sagea, Centro di Saggio Srl,
Via San Sudario, 13,
I-12050 Castagnito (Cn)
Tel: 0173-212614
Fax: 0173-210970
e-mail: [email protected]
Zocco Domenico
Isagro Ricerca, Via Fauser, 4,
I-28100, Novara
Tel: 335-7194441
e-mail: [email protected]
70
Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”
Indice per autori/Workshop Index
Alfonzo A. Bartolucci S.
Bergamaschi A. Borgo M. Bruni R. Buccini M. Bugiani A. Burruano S. Conigliaro G. D’Ercole G.
Dagostin S. Di Carolo M. Dongiovanni C.
Faretra F. Gamba U. Giampaolo C. Iaquinta G.
La Torre A.
Lama C.
Macrì A. Masciulli A. Miele M. Mondello V. 56
39
29
17
25
22
52
56
56
9
19-49
13
13
13
19-49
13
35
46
52
35
9
46
56
71
Murolo S. Myrta A. Nardi S. Natale P. Patrizio F. Perrelli D. Pertot I. Piattoni F. Pierleoni D.
Pinna M. Pizzichini L. Rho G. Romanazzi G. Sancassani G. P. Santini M. Santomauro A. Talocci S.
Torta L. Vandini G. Vercesi A. Zanzotto A. Zechini D’Aulerio A. 9-42
32
7
13
9
13
19-49
35
42
19-49
7
22
9-42
22
9-42
13
46
56
29
22
17
35