Maltrattamento sui minori: ieri e oggi
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Maltrattamento sui minori: ieri e oggi
Maltrattamento sui minori: ieri e oggi “Tutte le forme di maltrattamento fisico e/o emotivo, abuso sessuale, incuria o trattamento negligente nonché sfruttamento sessuale o di altro genere, che provocano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino, nell’ambito di una relazione di responsabilità, fiducia o potere.” Organizzazione Mondiale della Sanità Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 1 Diapositiva 1 ST1 Santi Tofani; 19/10/2014 ST2 Santi Tofani; 19/10/2014 Impact on brain size of neglect Earlier and longer the neglect the more severe the consequences, e.g. brain less than 50% normal volume in some 3 year olds from Eastern European orphanages. (vedi Rutter e coll.) Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 2 Maltrattamento fisico/ violenza Si intende l’uso intenzionale della forza fisica contro un minore, che provoca o ha probabilità di provocare un danno per la salute, la sopravvivenza, lo sviluppo o la dignità dello stesso. Include: percuotere, prendere a calci, scuotere, mordere, fare il gesto di strangolare, oppure scottare, bruciare, soffocare… Gran parte della violenza in famiglia viene inflitta con lo scopo di punire. Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 3 Abuso sessuale E’ il coinvolgimento di un minore in atti sessuali che il minore non può comprendere completamente, ai quali non è in grado di acconsentire, per i quali non ha ancora raggiunto un livello di sviluppo adeguato o ancora che violano la legge o i tabù sociali. I minori possono essere abusati sessualmente sia da adulti che da altri minori che sono, in ragione della loro età o livello di sviluppo, in una posizione di responsabilità, fiducia o potere nei confronti della vittima. Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 4 Maltrattamento/abuso psicologico Comprende situazioni in cui chi si occupa del minore non gli fornisce un ambiente appropriato e di supporto sufficientemente buono per il suo sviluppo psichico. Gli atti in questa categoria possono avere alta probabilità di arrecare danno alla salute mentale del minore e al suo sviluppo sociale e relazionale. Sono compresi qui, quando continui ed intensi, il denigrare, l’incolpare, il minacciare, e altre forme non fisiche di trattamento ostile . Laura Rocchietta 5 Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 Incuria e discuria L’incuria ( trascuratezza) include sia situazioni isolate che un atteggiamento carente reiterato nel tempo per cui i familiari di riferimento non provvedono alle necessità di sviluppo del minore in una o più delle seguenti aree: nutrizione, educazione, salute, sicurezza. La discuria ( guida negativa) si manifesta quando i genitori intenzionalmente non forniscono in modo continuativo le cure adeguate al minore (ad esempio se il bambino viene trattato come fosse più piccolo della sua età oppure vengono fatte richieste di prestazione eccessive o si insegnano atti devianti). Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 6 Prima indagine nazionale quali/quantitativa sul maltrattamento (C.I.S.M.A.I. e Terre des Hommes) 1. 1. 2. 3. Indagine del 2012, in 49 Comuni, su un bacino di circa 5 milioni di abitanti (e 750 mila minori) (campione rappresentativo italiano) risultano: 1 minore su 6 tra quelli assistiti dai Servizi Sociali risulta maltrattato e 15 minori su 1000 nella popolazione, 6 bambini su 1000 subiscono abusi sessuali stima attendibile in Italia: più di 100 mila sono i minori vittime di maltrattamento (su 10 milioni e 500 mila minori), dato in accordo con la media epidemiologica di altri Paesi europei e americani (dati C.I.S.M.A.I. 70 mila vittime accertate di violenza in un certo taglio di tempo) la violenza assistita interessa 16 bambini su 1000. Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 7 Altri dati 1. 2. 3. 4. Circa 800 bambini muoiono ogni anno per maltrattamento in Europa. A seconda dei Paesi, dal 5 al 10% di minori sono vittime di abuso sessuale (la meta-analisi di 300 studi internazionali evidenzia che l’abuso esiste in ogni continente, con prevalenza in ordine in America Latina, USA, Canada, Africa ed Europa con pari percentuali di danno alle vittime). Ricordiamoci che vittima è sia chi ha subito un danno, intenzionale o no, di tipo fisico, sessuale, … sia un minore di cui viene ucciso o maltrattato un familiare o una figura di riferimento, la cui morte o danno provoca sofferenza nella vittima. I bambini hanno tra 2 e 3 volte la probabilità di essere vittimizzati più degli adulti (maggiori danni da ferite, maggiore Laura Rocchietta 8 danno psichico). Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 Altri dati ……………… • C’è il rischio di sottostimare la vittimizzazione dei minori e le interconnessioni tra fenomeni perché c’è una frammentazione dei canali attraverso cui i minori subiscono aggressione: violenza assistita, criminalità attraverso la rete, rapimento di minori in famiglia, sparizione di minori a cura di estranei, bullismo grave … ….. • Si sottostima la poli-vittimizzazione. In genere il rischio diminuisce con l’età ed è minore per i maschi. Statisticamente l’esistenza di un tipo di vittimizzazione predispone al subire altre forme perché non si sa difendersi. La vittimizzazione non è un evento, ma una condizione (sviluppo a scacchiera e danno alla mentalizzazione) Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 9 Violenza domestica e violenza assistita Il 78% della violenza che interessa le donne in Italia è di natura domestica. Il 34,5% delle donne riporta un episodio di violenza grave. 1/3 degli omicidi in Italia è compiuto da maschi che uccidono le loro partner o ex-partner La violenza assistita, già reato nel 2011, è ora un’aggravante nella normativa sulla violenza domestica (da 2 a 6 anni ). Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 10 Danni psichici Trauma precoce e complesso: • dissociazione della coscienza; • Dis-regolazione emotiva; • somatizzazioni; • convinzioni negative patogene sul sé (impotenza, sfiducia, vergogna, colpa); C’è contrasto tra volontà di esporre eventi traumatici e tendenza a nasconderli, c’è conflitto confondente tra reti neurali Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 11 PTSD Il minore è stato esposto o a assistito a grave minaccia fisica, violenza fisica e/o violazione sessuale, quindi: 1) 2) 3) 4) ha sintomi intrusivi ( immagini, suoni, odori) cui reagisce con evitamento presenta alterazioni negative dell’umore e della cognitività (amnesia, credenze negative verso sé, affettività ridotta) o alterazioni dell’arousal (iper-vigilanza). può presentare depersonalizzazione e derealizzazione. emergono in modo improvviso, perchè dissociate, memorie corporee dolorose e condizionanti Se c’è PTSD complesso in età precoce si parla di Disturbo da Trauma Evolutivo ( trauma evolutivo dello sviluppo). Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 12 Danno da meccanismi neurobiologici e violenza assistita La visione di filmati violenti è associata con l’attivazione, testimoniata dalla neuroimmagine, di insula, corteccia frontale e corteccia somato-sensitiva. Assistere a violenza, persino in un filmato sportivo (arti marziali), aumenta connettività tra aree cerebrali coinvolte normalmente nella aggressività per difendere se stessi (rabbia difensiva), per cui il soggetto che assiste vive su di sé lo stesso malessere di quando si subisce un attacco e c’è una risposta automatica di difesa di sè Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 13 Danno da “tecniche” di neutralizzazione/ moral disengagement da parte dell’abusante (e del maltrattante) 1. Negazione della propria responsabilità. 2. Minimizzazione del danno provocato. 3. Negazione della posizione di vittima di chi subisce. 4. De-umanizzazione della vittima. Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 14 Fattori di rischio predittivi di comportamenti abusanti (e maltrattanti) a) esposizione a un clima violento in casa; b) aver subito violenza fisica; c) avere una madre vittima di abusi sessuali ( o con sintomi dissociativi e con comunicazione madre bambino disconnessa). In quanto: d) script sessuali distorti/ devianti (chi ha subito non inquadra il danno come tale e quindi ripete molestie e abusi); g) Il vissuto di essere stati i responsabili della propria vittimizzazione porta a responsabilizzare le proprie vittime e) chi ha assistito a violenza da piccolo, ancor più di chi ha ricevuto violenza, compie distorsioni cognitive / moral disengagement perché è più facile dissociarsi dal sentire e/o identificarsi con l’aggressore.( Bentovim, 1996) Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 15 Forme e contesti attuali di violenza, anche sessuale 1. 2. 3. 4. Situazioni di aggressione tra ragazze adolescenti e giovani donne. Madri/padri molto proiettivi e aggressivi, triangolazione dei figli nelle vicende adulti, con minimizzazione del danno Minori con danno complesso al sistema dell’attaccamento che portano con sé la strategia della minaccia/attacco per la sopravvivenza( e sfida al pericolo). Violenza tra gruppi adolescenziali e di giovani adulti con messa in campo di rabbia patologica e impulso alla sopraffazione e violenza sessuale di gruppo Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 16 Una forma recente: minori vittime di abuso sessuale online • Grooming/ Adescamento ( anni 16): conquista della fiducia del minore in direzione di vari tipi di sfruttamento. • Sexting: produzione di immagini e video o messaggi sessualmente espliciti da parte degli stessi minori. Grave quando è accompagnato da violenza ( minacce e ricatti rispetto alla circolazione su web di immagini estorte o sfruttamento quando immagini delle vittime, prodotte spontaneamente o estorte, diventano fonte di guadagno o scambio tra pedofili). • Sesso online tra adulto e minore: sessioni di chat o videochat, in cui l’adulto suggerisce o impone al minore azioni sessuali o compie lui stesso tali atti di fronte al minore collegato su internet, con o senza webcam. Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 17 Continua ……. • La legge 172 del 2012 fa una definizione ampia di materiale pornografico e la nuova direttiva europea ha ulteriormente ampliato ciò che è incluso ( comprendendo ad esempio anche immagini di bambini fotografati con cartelli che evidenziano la possibilità per l’adulto di disporre del bambino per abusarne o per cederlo ad altri abusanti). Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 18 Fattori di rischio, specie per abuso on-line storie di vittimizzazione mancanza di relazioni personali protettive bisogno di crearsi una rappresentazione di sé migliore incertezze sulla propria identità sessuale e ricerca di informazioni per esplorare; dipendenza da internet di un genitore; utilizzo di internet a scopo sessuale in famiglia. Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 19 Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 20 Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 21 Una forma recente: minori vittime di abuso sessuale online 1. Produzione, download e visualizzazione di materiale pedopornografico con ruolo passivo delle vittime, spesso non consapevoli della loro partecipazione a manipolazioni traumatiche; 2. la sollecitazione da parte di un adulto a minori per la produzione di immagini e/o video a carattere sessuale, le sessioni in chat a sfondo sessuale con o senza webcam, l’adescamento online per combinare incontri offline di tipo sessuale, qui il minore è attivo. Laura Rocchietta Neuropsichiatria Infantile ASL TO4 22