Contrattodi9anni periprivati negliospedali diCairoeAlbenga
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Contrattodi9anni periprivati negliospedali diCairoeAlbenga
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886 EURO 1,50. In vendita a EURO 9,90 la 26ª uscita LIBRO + CD ROM “BBC ENGLISH GO!” in Liguria - Anno CXXXI - NUMERO 51, COMMA 20/B. Spedizione abb. post. - gr. 50 PUBLIKOMPASS: per la pubblicità su IL SECOLO XIX e RADIO 19 Tel. 010.5388.200 [email protected] GIOVEDÌ 2 MARZO 2017 SAVONA IL TEMPO OGGI MATTINO nuvolosità irregolare POMERIGGIO nubi in aumento min. 10° max. DOMANI MATTINO 17° LA SPEZIA, DA EL GRECO AL GUERCINO deboli piogge min. POMERIGGIO deboli piogge 14° max. 15° LA CLIP DI GIOVANNI VERNIA La parodia genovese del ballerino dello spot incassa 5 milioni di clic Venti capolavori per celebrare i vent’anni del Museo Lia SABATO TENDENZA piogge diffuse Rolli CABONA >> 33 L’inviato PLEBE >> 31 PER L’EX PREMIER NESSUNA ACCUSA. IL PM: IL PADRE CHIEDEVA SOLDI. LA REPLICA: È FALSO Consip,nellecarteancheRenzi GENOVA E SAVONA Alla sua fondazione 60 mila euro. Arrestato l’imprenditore Romeo Authority portuale, via libera al board n IL COMMISSARIO SVOLTA nell’inchiesta su Consip, la VIADALGRUPPOTUTELADEIMINORIVOLUTODALPAPA Promossi anche centrale di spesa della pubblica amL’allarme di Moscovici: ministrazione. E nelle carte, dopo il Doria e Canavese «Vogliono dividere l’Ue» nome di Tiziano Renzi, indagato, PEDOFILIA, Brexit, schiaffo alla May BARBERA >> 7 n L’ANALISI L’OSCURO FUTURO DI UN’EUROPA DEBOLE TRA I VASI DI FERRO USA E RUSSIA GIORGIO RINALDI >> 6 spunta anche il nome del figlio Matteo, contro il quale non ci sono accuse. La prima novità è l’arresto dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, su richiesta della procura di Roma: avrebbe corrotto un dirigente Consip. I riflettori però sono puntati sul livello politico dell’inchiesta. Nel decreto di perquisizione si sostiene che il padre dell’ex premier si facesse promettere soldi da Romeo. Tiziano Renzi smentisce. Intanto nelle carte spunta un finanziamento di 60 mila euro alla fondazione dell’ex premier. LADONNA CHESFIDA LACURIA ROMANA SIMONE GALLOTTI VIA LIBERA dell’Autorità anticorruzione ai candidati al board dei porti di Genova e Savona - dove passano ancheRinoCanaveseeMarcoDoria, al netto di età e competenza, sulle quali sono competenti il ministro e l’ente stesso - e di Civitavecchia, salvo lo stop al leader dei portuali L’ARTICOLO >> 11 SANITÀ GRIGNETTI, LONGO e MARTINI >> 2 e 3 Contratto di 9 anni per i privati negli ospedali di Cairo e Albenga LO SCONTRO CON I SINDACI DI CENTRODESTRA Stop a nuovi migranti solo in 71 Comuni liguri Pronti i bandi per l’accoglienza imposta dai prefetti EMANUELE ROSSI e GUIDO FILIPPI n SENTENZA DEL TAR vatizzazione degli ospedali di Albenga e Cairo. L’agenzia regionale Alisa ha dato tempo un mese per le manifestazioni di interesse con una novità: i contratti con i privati (lombardi ed emiliani) avranno una durata di almeno nove anni. GRASSO e INDICE >> 8 n SAVONA Caso Ata e bilancio Toti riporta la pace fra sindaco e Lega DE FAZIO >> 13 BADINELLI, MENDUNI >> 5 SAVONA. È partita la corsa alla pri- L’ARTICOLO >> 22 n ALLARME DEI SINDACATI REUTER Rischio di meningite, la maestra neo mamma può non andare all’asilo L’AFFONDAMENTO dell’accordo sulla distribuzione dei migranti, silurato in particolare dai sindaci di centrodestra, nei prossimi giorni aprirà la strada a una roulette russa. Perché solo in 71 Comuni sui 235 della Regione non arriveranno, con certezza, nuovi migranti. In dodici perché le amministrazioni locali hanno deciso di aderire al progetto Sprar. Poi ci sono quei Comuni che già oggi superano la quota di profughi stabilita dalle tabelle del ministero dell’Interno: c’è l’impegno di non sovraccaricarli. In tutti gli altri casi decideranno i prefetti Marie Collins, irlandese, era stata abusata a 13 anni nell’ospedale in cui era ricoverata: giurò di fare il possibile contro i pedofili TORNIELLI >> 9 MATTIA FELTRI C arissimo Nichi Vendola, è con profondo rispetto e un po’ di ritrosia che mi accosto alla sua vita, a quella del suo compagno Ed e soprattutto di suo figlio, nato un anno fa. Lo faccio perché ho letto una sua lunga intervista al Corriere della Sera, ultima di non poche. Nell’intervista lei parla dei suoi diritti non riconosciuti, di un limbo giuridico, della dolorosa idea che per lo Stato il suo bimbo e lei non siate nulla l’uno per l’altro. Dice che presto contrarrà unione civile e avvierà le pratiche per l’adozione, e che non lo ha ancora fatto perché siete stati travolti. È comprensibile. Poteva essere un primo passo. E nemmeno voglio mettere becco sul suo diritto di desiderare un figlio, e magari un secondo, ma ho notato che, forse per la concitazione, lei non parla di doveri. Il piano di Carige bocciato dalla Borsa Il titolo giù del 4,7% G. FERRARI >> 10 Il figlio bandiera In questo Paese è un’abitudine, e non le apparterrà, parlare molto di diritti e poco di doveri. Ho infatti pensato a lungo alla frase in cui lei dice «non voglio fare di mio figlio una bandiera». Le fa onore. Ma suo figlio, purtroppo, è già una bandiera. Lo è dal momento in cui è diventato il figlio di Vendola, e ogni volta che lei ne parla in pubblico. Tutti sanno tutto di lui. Chi sono i suoi due padri, che di là dell’oceano una donna ha donato un ovulo e una l’ha portato in pancia. Dove vive, come si chiama, ne abbiamo viste le foto. Per quale desiderio e con quale metodo è nato. Crescerà e saprà di essere stato un bambino e di essere diventato un caso. Saprà di non essere stato solo messo al mondo, ma in mezzo al mondo. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI INDICE | n PRIMO PIANO 2. ITALIA MONDO 6 | n SAVONA 13. RIVIERA 20. LIGURIA 22. LETTERE E CITTÀ 23. SAVONA SPORT 25. ALBUM SAVONA 26. ALBUM 27. TV 29 | n XTE 31 | n SPORT 34 | n METEO 39 22 GIOVEDÌ 2 MARZO 2017 liguria IL SECOLO XIX L’APPUNTAMENTO DALLE 14.30 NELLA SEDE DEL SECOLO XIX, CON DIRETTA SU FACEBOOK Filo diretto sulla sanità, Toti e Viale rispondono ai lettori Pronto soccorso, liste d’attesa e assistenza agli anziani saranno alcuni dei temi affrontati dal presidente e dall’assessore LE CODE ai pronto soccorso, le liste d’attesa per visite ed esami, la privatizzazione degli ospedali, le attese infinite per entrare nelle case di riposo e le fughe dei liguri in Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia che “costano” alla Regione quasi 50 milioni di euro all’anno. I disservizi , i ritardi, la disorganizzazione di Asl e ospedali, ma anche i casi buonasanità, sarannoalcentro del filo diretto con i lettori del Secolo XIX di lunedì 6 marzo, dalle 14.30, in diretta Facebook dalla sede del nostro quotidiano. L’indirizzo mail dedicato al filo diretto [email protected] resterà aperto fino al giorno dell’appuntamento, per poter così raccogliere segnalazioni, proteste, ma anche suggerimenti sulla sanità ligure. In redazione a rispondere ci saranno il presidente della Regione Giovanni Toti, l’assessore regionale alla Salute Sonia Viale e Walter Locatel- li, il commissario di Alisa, l’agenzia sanitaria della Regione. L’appuntamento sarà trasmesso sulla pagina Facebook del quotidiano e il contenuto rimarrà a disposizione anche nei giorni seguenti. La Liguria è una delle regioni più “vecchie” d’Europa e in qualche modo un banco di prova per le sfide del futuro in termini non solo di capacità di curare le malattie ma anche di come saper mantenere il più possibile in forma i molti anziani residenti. Ma tornando ai problemi, non si può non tornare al recente scandalo dei furti al pronto soccorso del San Martino: con malati e parenti derubati di telefoni, portafogli e borse. Pronto soccorso in ginocchio, al San Martino, al Galliera e al Villa Scassi ma anche di altri ospedali liguri, dove le persone fanno attese LE DOMANDE VIA MAIL SE VOLETE partecipare al filo diretto con il Secolo XIX sui temi della sanità scrivete una email all’indirizzo: [email protected]. In questo modo potrete comunicare con la nostra redazione e avere risposte dalla Regione sui diversi problemi. Lunghe liste d’attesa per alcuni interventi chirurgici infinite per una visita con malati posteggiati nei corridoi o sulle barelle. Tornando alle visite specialistiche, anche un Holter, per verificare le condizioni del cuore, richiede sei mesi in alcune Asl liguri: lo stesso per una risonanza magnetica. Almeno otto mesi di attesa per gli an- ALISA DÀ IL VIA ALLA RICERCA: UN MESE PER LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE «Privati negli ospedali almeno 9 anni» ziani che cercano di entrare in una casa di riposo convenzionata. E poi tra i fronti caldi, oltre a quanti già chiamati, ci sono quelli che guardano al futuro della sanità ligure. Uno dei temi della discussione sarà sicuramente quello della sanità privata, la cui presenza in Liguria è molto bassa (attorno al 5% per quanto riguarda gli ospedali), mentre l’obiettivo dichiarato della giunta Toti è di aprire ai privati, a partire dalla gestione degli ospedali. I temi sul tappeto sono moltissimi e le risposte attese altrettante. Il Secolo XIX riapre il filo diretto con i lettori: dopo il grande successo dell’iniziativa legata ai treni e ai problemi dei pendolari, questa volta si parla di sanità: le risposte, i commenti e i programmi del presidente Toti e dell’assessore Viale verranno pubblicate sul giornale e sul nostro sito. R. C. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’INCONTRO Gli studenti di Erasmus «Movida spenta Tre gruppi lombardi ed emiliani in campo per gestire Cairo, Bordighera e Albenga troppo presto» GUIDO FILIPPI EMANUELE ROSSI LA PRIVATIZZAZIONE dei tre ospedalidelponenteligureè partita: un mese di tempo (scadenza il 30 marzo) per le manifestazioni di interesse, poi il bando europeo. I tre grandi colossi nazionali si erano già messi in moto: aspettavano solo l’atto ufficiale della Regione per presentare la domanda ufficiale e in un secondo tempo partecipare alla gara d’appalto. Da ieri, con l’atto ufficiale di Alisa, il braccio operativo dell’assessorato alla Salute gli ospedali di Bordighera, Albenga e Cairo Montenotte sono ufficialmente sul mercato per essere dati in gestione alla sanità privata. Il documento è fimato dal commissario straordinario di Alisa, il leghista bergamasco Walter Locatelli che ha già guidato la Asl 1 di Milano e da un anno è il braccio destro dell’assessore alla Salute Sonia Viale. Tre ospedali sul mercato e in vetrina con una grande novità che è destinata a scatenare polemiche. La durata dei contratti è stata triplicata: non sarà più di tre anni, come annunciato in un primo tempo ma di nove anni. Evidentemente, dopo un sondaggio con alcuni esperti di sanità privata, la Regione si è resa conto che nessuno avrebbe investito su un’operazione di 36 mesi (sperimentazione gestionale, ndr). Certo un “appalto” di nove anni sembra il prologo e l’atto di preparazione alla vendita: chi investe e gestisce, poi nella quasi totalità dei casi, presenta un’offerta L’ospedale Santa Maria Misericordia di Albenga è stato messo sul mercato dalla Regione per rilevare l’azienda. I tre leader della sanità privata, sono gli stessi che vorrebbero costruire il nuovo ospedale sulla collina degli Erzelli: il gruppo San Donato della famiglia Rotelli che gestisce 18 ospedali, il gruppo Humanitas dell’imprenditore Gianfelice Rocca e il gruppo emiliano Villa Maria di proprietà diEttoreSansavinicheèaltimone di un impero in italia. È intenzionato a scendere in campo anche il Policlinico di Monza che ha vinto l’appalto per l’Ortopedia protesica di Albenga, ma almeno uno dei tre ospedali sul mercato fa gola anche alla società ligure che gestiva il centro fino all’estate scorsa. Insomma, con i debiti “aggiustamenti” soprattutto temporali per la manifesta- Accordo Regione-Università Via alla convenzione per il San Martino, Rosso: «Risposta attesa da 12 anni» ••• IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato la convenzione tra Regione e Università di Genova, che prevedono un’integrazione con le attività del San Martino Ist. Sono stati 16 i sì (centrodestra) e 12 gli astenuti (Pd, M5S, Rete a Sinistra e Libera-mente). Tra gli obiettivi principali dell’accordo ci sono l’ottimizzazione della qualità delle prestazioni e di cura, il miglioramento della formazione delle figure sanitarie, la tutela e valorizzazione delle funzioni didattiche e di ricerca e la definizione di reti formative integrate. «Diamo una risposta attesa da 12 anni - ha detto il consigliere Matteo Rosso (FdI-An) - mettendo al centro lo studente, l’Università e, come obiettivo ultimo, il miglioramento dell’attenzione verso i nostri pazienti». «Non possiamo non sottolineare alcune criticità - replica Valter Ferrando (Pd) -. Si è sedimentato lo sbilanciamento fra le unità operative universitarie e le unità operative ospedaliere, a favore delle prime». zione di interesse, gli ospedali di Cairo, Albenga e Bordighera fanno più gola ai giganti del settore. Ai privati andrà anche il vincolo di favorire «l’apertura di pronti soccorso» (oggi ci sono solo punti di primo intervento),l’affidamentodell’attività sanitaria «e dei correlati servizi alberghieri, secondo logiche di rete che mirano a potenziare le sinergie tra le strutture». Quanto ai lavoratori dei tre presidi, nella delibera si parla di «affidare al concessionario la gestione dei rapporti di lavoro in essere dei dipendenti assegnati alle strutture ospedaliere oggetto di concessione: rapporti che - sotto il profilo giuridico - resteranno in capo all’odierno soggetto pubblico datoriale», cioè le Asl di Savona e Imperia. I concessionari inoltre potranno erogare prestazioni sanitarie «anche extra Lea», cioè incrementare i servizi offerti dagli ospedali oggi. È solo il primo passo, perché il governatore Giovanni Toti aveva parlato di una privatizzazione del 15% dell’intera sanità ligure. Ma è un cambiamento di rotta epocale, per la Liguria dove i privati in sanità hanno sempre raccolto (e investito) poco. Una scommessa che ha già suscitato le proteste dei sindacati del comparto. Si vedrà ora come reagiranno medici, infermieri, amministrativi e operatori sanitari di fronte alla prospettiva di tre ospedali privatizzati per nove anni e non più tre. [email protected] [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL TOUR del centro storico offerto da Comune e Università passa, anche, dall’osservazione del cagnolino nascosto sui muri della Cattedrale di San Lorenzo per il centinaio di studenti stranieri dei 350 che, quest’anno, hanno scelto di studiare a Genova per un semestre della loro Università. Spagnoli, francesi, portoghesi, tedeschi e polacchi - per il 60% donne - sono stati accolti, nella sala Gradinata dell’Informa Giovani del Comune, a Palazzo Ducale, dagli assessori all’Istruzione e a Cultura e Turismo, Pino Boero e Carla Sibilla, e dal prorettore per le Relazioni InErasmus day ternazionali dell’Università di Genova, Andrea Trucco. E chi sa se, una volta dottori, Stephan Pichna e Simona Hrivnakova, 25 e 23 anni, lui dalla Repubblica Ceca e lei dalla Slovacchia, staranno ancora insieme come oggi, in una stanza a San Martino, 175 euro a testa, per una stanza in condivisione mentre studiano Medicina. Genova piace agli studenti stranieri. «Ero stata qui in vacanza l’anno scorso e la città mi era piaciuta molto perciò l’ho scelta», racconta la studentessa di Architettura Natalia Tubodziec, dalla Polonia. L’unico problema, per la giovane polacca come per lo spagnolo Christian Merino, è la movida che si spegne troppo presto. «Alle 2 di notte, dove si va?», chiedono. F. FOR.