mamma mia! - Rivista "Campo de` Fiori"
Transcript
mamma mia! - Rivista "Campo de` Fiori"
AUDIO MAGAZINE. La band del cantautore Luca Cardillo MAMMA MIA, il musical. Finalmente al Teatro Brancaccio CIVITA CASTELLANA. 2011 anno della ceramica SPECIALE PALIO DI SIENA AGOSTO 2011 IL CERCHIO INVISIBILE. Tre premi al Festival di Castrocaro Campo de’ fiori 2 SOMMARIO Editoriale: Pensieri d’autunno e storie invisibili........3 L’intervista: Audio Magazine.................................4-5 Mamma mia ......................................6 Chiara di Dio......................................8 Stress visivo, che fatica!.................11 Roma che se n’è andata: Osteria romana..............................12-13 Suonare Suonare: Ferrara Festival Buskers..................14-15 Bentornata Laura Pausini...............16 Chi tradisce paga ...........................17 Ecologia e ambiente: Come superare la crisi economica........18 La pubalgia......................................19 Realizzazione di scarpe ortopediche su misura.........................................21 Sull’origine e il destino della legge.................................................22 E se domani la scuola fosse così ?.23 Anche Dario Fo promuove l’ospedale integrato di Pitigliano.....................24 Una “Fabrica” di ricordi: La “sciampagna” di nonno Lisandro......26 Come eravamo: Fornaci e cà sole, botti e presse, cessi e lavabi eppoi...i piatti............................27 2011 Anno della Ceramica.........28-29 Il Fumetto: Blacksad.............................................30 La rubrica dei cognomi....................31 Ass. Artistica IVNA: Recensione poetica.............................32 15°Mini Festival Città di Vietrbo....32 Mulari, vaccari e carrettiere nelle stalle dello Scasato.........................33 Agostino Paradisi.............................34 L’angolo del Bon Ton: Vestiamo la tavola...............................35 I Mazzasette....................................36 Le storie di Max: Ornella Vanoni....................................37 Speciale Palio di Siena...............38-39 Il bar Salini......................................40 Piccoli seminaristi crescono............40 Il Cerchio Invisibile.........................41 News ...........................................42-43 Proposte editoriali A.I.D.I. .............44 I nostri amici...................................45 Oroscopo .........................................46 Agenda...................................47-48-49 Messaggi.....................................50-51 Concorso fotografico.......................52 Roma com’era.................................53 Album dei ricordi.....54-55-56-57-58-59 Annunci gratuiti..........................60-61 Selezione offerte immobiliari ....62-63 Foto di copertina concessa da “Antica fattoria La Parrina” ECCO LA NOSTRA PAGINA DI FACEBOOK!!! CRESCIAMO OGNI GIORNO DI PIU’... Il mese scorso dicevemo di stare per raggiungere i 1.800 contatti, questo mese possimo dire di averli superati!!!! CHIEDETE LA NOSTRA AMICIZIA PER TENERVI AGGIORNATI SU TUTTE LE NOSTRE INIZIATIVE ED INVITATECI AI VOSTRI EVENTI!!! POTETE RICHIEDERE LA NOSTRA AMICIZIA ANCHE CLICCANDO SULL’ICONA CHE TROVATE NELL’HOMEPAGE DEL NOSTRO SITO WWW.CAMPODEFIORI.BIZ! COSA ASPETTATE??? TUTTI I NOSTRI RECAPITI UTILI PIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT) TEL/FAX 0761.513117 - [email protected] Siate protagonisti della rivista che amate di più!!! Campo de’ fiori 3 Pensieri d’autunno e storie invisibili Sandro Anselmi I l vento gelido fa turbinare le foglie morte e l’ultimo pezzo di questa torrida estate se n’è definitivamente andato. Le prime nuvole corrono nel cielo ancora indorato da un sole ottobrino ed hanno rubato la scena all’azzurro e alle stelle. Nella notte bianchi bagliori illuminano, a tratti, l’orizzonte e la pioggia battente scivola sui tetti e corre via per le strade. Ora, dopo la pausa estiva, i pensieri braccano di nuovo il cuore, torturano la mente e scavano crudelmente la coscienza! Coscienza che già rimorde per la condizione primordiale per cui ognuno di noi è perennemente in debito con il prossimo e poi anche per la partecipazione passiva ai tanti fatti di cronaca che entrano, di prepotenza, nelle nostre case. Coscienza critica per le innumerevoli, squallide telenovele su Sara, Yara, Melania, Amanda...; per le assurde attenzioni alle escort; per l’incredibile esaltazione di storie di devianza sessuale; per la povertà dell’insegnante che si droga nei bagni della scuola… siamo affamati e folli!!! C’è poi una coscienza spezzata davanti a fatti penosi quali quelli del padre che, oramai anziano, uccide il figlio disabile perché non sa che ne sarà di lui dopo la sua morte! C’è una coscienza distrutta quando pensa alle pene, al dolore, alla solitudine provati da quel figliolo disabile restato solo, abbracciato per tre lunghissimi giorni alla madre morta. Quale immagine dell’amore più puro, più alto, più accorato. Queste cose non fanno, però , audience e passano così , senza quasi interesse, senza commento alcuno. Sono storie spaventose, da dimenticare. Storie scomode, storie invisibili! Ma un giornalista che conosco e che stimo molto, Giuliano Ferrara, questa sera 10 Ottobre, nel suo seguitissimo Radio Londra (Rai1), ha avuto delle parole commoventi per i ragazzi down. Ricordando che ieri era la loro festa, ha condannato fortemente “la cultura che disprezza la vita”. Ha ricordato, poi, una storia bellissima riportata dai maggiori quotidiani d’America. Nel Texas, dove pure c’è la pena di morte, dove i magnati del petrolio ed i grandi proprietari terrieri hanno vestita quell’aria spavalda da vecchi cow boy, le alunne di una scuola hanno eletto a reginetta la loro compagna down! A noi serve una società più aperta, meno ipocrita e più protagonista, auspicando che altri come Giuliano, abbiano il coraggio di parlare con benevolenza della vita, seppur “diversa”, ma sempre vita!!! e n i z a Mag to re o i d a n ta u c u l a A d a eg gi at d ca p d i ll o , r n a a C b a a L A n d re p r o g r a m m a de l a t s i l o s i” a m fi n a f o n “ S a ra n G iovani, frizzanti, propositivi, volitivi! Chi sono? Gli Audio Magazine, il gruppo fondato nel 2003 dal duo Andrea Cardillo, chitarra e voce, e Kicco Careddu, percussioni, entrambi concorrenti del noto talent show di Maria De Filippi, allora chiamato “Saranno famosi”. Oltre a loro due, in questa breve intervista che ho avuto il piacere di realizzare, ho conosciuto Vittorio Longobardi, il bassista del gruppo, anche se mancavano all’appello ben altri tre componenti della formazione: Francesco Carusi, tastiera, Enrico Sotgiu, alle percussioni e il senegalese Lamine M’Baye, anche lui percussionista. Come è nata l’idea di fondare questo gruppo? E’ nata dopo che io e Kicco ci siamo conosciuti al programma “Saranno famosi” – risponde Andrea -. Al termine del talent ci siamo sentiti telefonicamente e abbiamo iniziato a suonare insieme. Poi lui mi ha presentato altri ragazzi, con i quali aveva già avuto modo di suonare, e piano piano si è venuta a determinare la nostra formazione. Come avete scelto questo nome? Per due motivi – interviene Kicco - : uno perché i locali in cui è nata la band si chiamano magazzini romani, a Civitavecchia, e poi, principalmente, perché Audio Magazine significa rivista musicale, che rispecchia proprio quello che facciamo noi, cioè portare in giro diversi generi musicali. Ed abbiamo mantenuto questo nome anche ora che abbiamo iniziato un nostro progetto di musica originale, scegliendo un filone che ci rende riconoscibili. Vi siete dunque cimentati nella composizione di brani tutti vostri. Siete proprio voi gli autori della musica e dei testi? Sì , facciamo tutto noi, anche la produzione artistica. Seguite un filone particolare per scrivere i vostri pezzi? Le ispirazioni sono tante perché ognuno viene da un genere diverso, ognuno è appassionato ad un genere. Ma non seguima un filone perché magari è quello che va per la maggiore. Le scelte sono basate solo sui nostri gusti, facciamo quello che ci viene meglio e che ci sentiamo di fare, mantenendo sempre una certa omogeneità e quel tocco che abbiamo deciso sia la nostra nota caratteristica. Avete lanciato il vostro primo singolo intitolato “Tornerai” a Luglio. Di cosa parla? Facciamolo dire all’autore – dice Vittorio riferendosi a Kicco -. Be’ no, l’abbiamo scritta tutti insieme, perché l’idea può partire da ognuno di noi, poi però ci si lavora tutti insieme, sia sulla musica che sul testo. Nel caso di “Tornerai”, per esempio, c’è stato un lungo lavoro sul testo – afferma Kikko sorridendo e guardando gli altri due -. Il brano parla di un amore finito, dove però lui spera fiducioso che la ragazza torni. E’ molto allegra e spensierata. Come avete promosso e come pensare di promuovere ancora questo singolo? Finora è andato molto bene soprattutto in alcune regioni d’Italia anche perché ci abbiamo messo tutte le nostre forze. E’ come un ristorante a conduzione familiare, abbiamo fatto molti sforzi. Il video clip è stato girato in Calabria, a Praia a Mare, dove è diventato un vero tormentone, come anche in Sardegna, regione che da dieci anni giriamo per largo e per lungo ogni estate, o a Civitavecchia, luogo di nascita della band e Ostia, nella quale abbiamo fatto numerosissime esibizioni, essendo alcuni di noi originari di lì . Abbiamo cercato di concentrarci soprattutto su quanti già ci conoscono, sperando comunque di riuscire ad attecchire anche nelle altre regioni. Abbiamo constatato che con un budget minimo si può riuscire ad avere grandi soddisfazioni. Sul nostro sito www.audiomagazine.it è possibile trovare tutto su di noi e partecipare anche un concorso tutto da scoprire, che non sveliamo qui per suscitare la curiosità di tutti i lettori. State già lavorando a qualcosa di nuovo? Sì , ed è praticamente pronto. Si tratta di un EP che uscirà a fine Novembre. Allora state limando gli ultimi dettagli? Più che limando gli ultimi dettagli, diciamo che lo stiamo proprio ancora tagliando – dicono ridendo -. Succede sempre così , però le idee sono chiare. A fine Novembre infatti uscirà questo EP con un altro video, per avere una continuità anche nel periodo invernale, e poi in estate un altro singolo, per non lasciare i fan a bocca asciutta. Bene Andrea, mi rivolgo direttamente a te, che sei stato uno dei finalisti della prima edizione di “Saranno Famosi”. La partecipazione a questo programma ti ha cambiato la vita? Assolutamente sì . In che modo? Sono stato proiettato in un mondo completamente diverso per nove mesi. Ma è stata una bella esperienza e la rifarei subito. Cos’è che ricordi con più piacere? Ricordo tutto con piacere: le persone che ho conosciuto, il fatto che da lì è nata questa band che è in giro da quasi dieci anni e questa è per me una bella soddisfazione. Campo de’ fiori “Il nostro nome rispecchia proprio quello che facciamo: portiamo in giro diversi generi musicali!” C’è qualcuno dei tuoi ex compagni con cui continui a sentirti? Sì , con molti di loro ci teniamo in contatto ed oggi anche tramite facebook è facile ritrovarsi e mantenere vivi i rapporti. Segui ancora il programma? Come pensi che sia cambiato? L’ho seguito da esterno perchè per due anni ho fatto l’autore per alcuni ragazzi che sono usciti da “Amici”. Rispetto alla mia edizione sicuramente ci sono oggi alcune cose che non mi piacciono, ma non posso esprimere giudizi approfonditi perché ora lo seguo veramente poco. Credo sia peggiorato, ma al livello mediatico continua a funzionare molto. Diversi sono gli appunti che gli Audio Magazine hanno in programma per i prossimi mesi. Ma per aver tutte le informazioni e gli aggiornamenti necessari basta consultare il loro sito: www.audiomagazine.it. Ermelinda Benedetti Gli Audio Magazine durante le riprese del video di “Tornerai”, a Praia a Mare Dopo il primo singolo uscito a Luglio, “Tornerai”, è prevista per fine Novembre l’uscita del nuovo. WWW.AUDIOMAGAZINE.IT 5 6 Campo de’ fiori IL MUSICAL DEI RECORD FINALMENTE A ROMA: MAMMA MIA! AL TEATRO BRANCACCIO DAL 13 OTTOBRE Finalmente è arrivato a Roma il musical più atteso della stagione: Mamma Mia!. Lo spettacolo, prodotto da Stage Italia, è in scena dal 13 Ottobre al Teatro Brancaccio con un cast completamente italiano che recita e canta nella nostra lingua madre. Ad interpretare la stravagante e divertentissima Donna – ruolo che fu di Meryl Streep nell’adattamento cinematografico del 2008 – troviamo Chiara Noschese. Sua figlia, Sophie, è interpretata dalla giovane Elisa Lombardi. Lisa Angelillo (Tanya) e Giada Lorusso (Rosie) porteranno sul palco l’estro e l’allegria delle due storiche amiche di Donna, mentre i tre possibili padri di Sophie sono Michele Carfora (Sam), Roberto Andrioli (Marco) e Gipeto (Gio’). Le liriche italiane delle canzoni degli Abba sono curate da Stefano D’Orazio. Dopo il trionfale successo milanese dello scorso anno (oltre 200.000 spettatori) quest’anno il musical italiano è pronto a conquistare la capitale. In verità sono passati 13 anni dalla prima produzione di Mamma Mia!, che debuttò nel West End di Londra il 6 Aprile 1999. Da allora il musical è stato visto da 45 milioni di persone e ha incassato 2 miliardi di dollari battendo tutti i record precedenti. Tutto nacque 22 anni fa quando Judy Craymer, produttrice creativa di Mamma Mia!, incontrò Bjorn Ulvaeus e Benny Andersson, i geniali autori delle canzoni degli Abba, spiegando loro il suo progetto di portare in scena una storia nuova ed entusiasmante basata su oltre venti dei loro brani più celebri. La trama è quella di una divertente commedia ambientata in una piccola isola greca. La giovane Sophie sta per sposare Sky, l’amore della sua vita, e Interpretato da sogna di farsi accompagnare sull’altare dal padre un cast tutto che non ha mai conosciuto. Dopo aver scoperto sul Chiara Noschese ci ha italiano. diario della madre che i dichiarato: “Ho recitato in Recitato e potenziali padri sono tre, tutti i teatri di Roma ma decide di inviarli alle nozze è la priva volta al cantato nella all’insaputa di Donna per Brancaccio e tra l’altro nostra lingua scoprire quello vero. abito proprio qui vicino. Ridere, si ride, in quella Sono molto affascinata che è una commedia degli equivoci con da questa nuova esperienza!” derivazioni dal teatro di Eduardo (anche Uno show unico e pieno di adrenalina che Filumena Marturano non svela il nome del si trasmette direttamente dal palco al pubvero padre dei suoi figli), un po’ si piange blico grazie alle canzoni senza tempo degli pure, sarà per i fiori d’arancio finali, sarà Abba. Sandro Alessi per i tanti fidanzamenti tra “ex-giovani”. Amanda Seyfried e Meryl Streep in Mamma mia, the movie (2008), la prima nel ruolo della figlia Sophie e la seconda in quello della mamma Donna, interpretati in questo musical ripsettivamente da Elisa Lombardi e Chiara Noschese. 8 Campo de’ fiori “CHIARA DI DIO”, IL MUSICAL SULLA VITA DI SANTA CHIARA Al teatro Metastasio di Assisi, scritto e diretto da Carlo Tedeschi Durante le vacanze estive abbiamo avuto la possibilità di girare diversi posti tra cui Assisi, dove siamo stati invitati a partecipare ad una delle numerose repliche di “Chiara di Dio”, il musical ispirato alla vita di Santa Chiara accanto a San Francesco, scritto è diretto da Carlo Tedeschi, il quale, grazie alle Fonti Francescane ed alla ricerca storica, fa emergere tutta l’umanità e l’attualità dei due giovani che sono un esempio per i ragazzi di oggi anche dopo otto secoli. La base della compagnia che da anni ripropone lo spettacolo con grande successo è il Teatro Metastasio di Assisi. Lo spettatore ha la possibilità di vedere Chiara e Francesco nei luoghi dove hanno vissuto: la Cattedrale di San Rufino, dove si sono incontrati la prima volta; il chiostro di San Damiano; la Porziuncola; la cella di San Damiano, dove Chiara è morta. Il musical è allestito in maniera molto semplice nel rispetto dell’assoluta povertà di Chiara e del diritto alla povertà che lei stessa supllicò per tutta la vita. Ma proprio per questo il musical riesce a regalare sensazioni particolari, spiegando, nel frattempo, il misticismo e la concretezza della prima donna nella storia della Chiesa ad aver dettato le regole del proprio ordine. Molto importante il fatto che l’autore faccia dire all’anziano narratore una frase molto cara a Papa Giovanni Paolo II: “E’ veramente difficile disgiungere questi due nomi, Francesca e Chiara”. Lo spettacolo inizia con Chiara morente che, sfinita ed abituata ai digiuni, chiede una “cerasa” alle consorelle. Agnese manda di corsa una sorella a cercare le ciliegie, ma siamo in Agosto e non è stagione. Tra questo primo momento ed il ritorno della consorella, scorrono gli avvenimenti più importanti della sua vita: l’incontro con Francesco, la fuga da casa, il taglio dei capelli… Il musical, in pianta stabile al Teatro Metastasio dal 9 Agosto 2008, ha raggiunto le 550 repliche e fatto registrare oltre 53.000 spettatori di tutte le età e le estrazioni. Se passate per Assisi non perdetelo assolutamente! Sandro Alessi Il villaggio si avvale di Pannelli Solari e Fotovoltaici e tutti i mezzi usati per gli spostamenti sono mezzi elettrici Campo de’ fiori Stress visivo, che fatica! L’utilizzo di lenti antifatica ha effetti straordinari non solo sulla vista, ma tutto il nostro organismo. Giorgio fa il commesso, e con il suo stipendiuccio arriva a stento a fine mese, pur conducendo un’esistenza dignitosa: ha un’utilitaria, fa ogni settimana la puntatina al cinema o in pizzeria, non si fa Paolo Balzamo mancare libri o riviste e responsabile la colazione mattutina formazione e la fa sempre al bar. informazione Uno come tanti, insomCentri Ottici Lisi ma. e Bartolomei www.lisi-bartolo- D’improvviso gli si presenta l’occasione di mei.com fare un corso che ambiva da tanto tempo, che potrebbe essere davvero importante per il suo futuro, ma che gli costerebbe mensilmente più dei cappuccini, dei settimanali, di cinema e pizze. Cosa può fare Giorgio per adattarsi alla nuova situazione? Può fare diverse cose: 1) rinunciare al corso; oppure, se decide di seguirlo 2) può continuare a fare la vita di sempre, ben sapendo che questo presto lo metterà in crisi; 3) può andare avanti centellinando ogni spesa, pensandoci più volte prima di ogni esborso; 4) può rinunciare alla macchina ed alle riviste; 5) può cercare un aiuto esterno per far fronte all’ulteriore dispendio economico. Vedere ed interpretare il mondo, riconoscere le cose e leggere uno scritto sono azioni che implicano un impiego di energia non secondario: certo non si affaticano i muscoli scheletrici, ma la quantità di glucosio ed ossigeno consumata dal cervello per “vedere” è davvero impressionante. C’è chi ha maggiori risorse e chi ne ha meno: la nostra visione è fatta per vedere oggetti tridimensionali opachi da lontano, e così facendo il consumo di energia da parte del cervello è ottimale, ma subisce un’impennata quando dobbiamo leggere in condizioni artificiali (luce artificiale o computer). Se questo impegno è troppo per le risorse della nostra visione abbiamo le stesse opzioni di Giorgio che vuole seguire l’oneroso corso: 1) abbandono dell’impegno (mi costa troppo, allora non studio); 2) continuare l’impegno esaurendo le risorse (presto “esploderà ” la situazione, con insorgenza repentina di un esaurimento nervoso, o insonnia, strabismo o altro); 3) erogare con lentezza l’energia, come fa il lettore ritardato, che legge seguendo col dito ed avvicinandosi molto allo scritto; 4) rinunciare ad altre performances per concentrare le risorse sull’impegno, come fa il miope, che si è specializzato nella visione da vicino, e per far questo ha rinunciato a vedere bene da lontano. È, paradossalmente, un adattamento molto efficiente: il successo scolastico, sociale e familiare dipendono dall’efficienza alla lettura ed al computer, non da quanto si vede da lontano. Cercare un aiuto esterno, utilizzando una correzione antifatica tale da rendere “sopportabile” l’impegno della lettura e del computer. Con queste correzioni si minimizzano gli effetti negativi dello stress visivo al punto prossimo, ma queste sono tanto più efficaci quanto più tempestive. L’utilizzo di lenti antifatica ha effetti straordinari sul nostro organismo: normalizza il ritmo respiratorio e la frequenza cardiaca, regolarizza il ritmo cerebrale a, diminuisce la conducibilità elettrica della pelle ed il tono di base muscolare. In sostanza fa esattamente il contrario di quello che fa lo stress al nostro organismo; una vera semplice ed efficiente risorsa antistress. Tutto questo solo grazie all’uso di una particolare lente da occhiale che nei giovani e giovanissimi previene l’insorgenza della miopia e ne rallenta la progressione, ed in chi giovane lo è stato, da poco o da tanto, diminuisce l’astenopia (stanchezza visiva), riduce gli errori e gli incidenti visuomotori ed aumenta l’efficienza visiva. Le lenti antifatica fanno riscoprire quanto può essere amico un libro! Nei centri Lisi&Bartolomei, i consulenti del tuo benessere visivo, troverai i tecnici che ti sapranno consigliare al meglio, e risolvere ogni tuo dubbio. Andateci con fiducia, riceverete le giuste risposte ai vostri problemi di stress, stanchezza ed efficienza visive! Mi scuso se stavolta sono stato un po’ più tecnico del solito, ma prometto di rimediare nelle prossime pubblicazioni. Parola di lupetto! Hasta la vista L’uso di una particolare lente da occhiale nei giovani e giovanissimi previene l’insorgenza della miopia e ne rallenta la progressione, ed in chi è meno giovane, diminuisce l’astenopia (stanchezza visiva), riduce gli errori e gli incidenti visuomotori ed aumenta l’efficienza visiva, oltre ad essere una vera risorsa antistress! Campo de’ fiori 12 Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi Osteria romana. Un luogo magico e irripetibile... Altre volte ci siamo occupati delle Osterie romane e, come già detto, queste, nell’Ottocento, raggiungevano il considerevole numero di 633, praticamente una ogni cento passi ed erano frequentate, di Riccardo Consoli oltre che dai romani, da pittori, scrittori, letterati, artisti e poeti che qui venivano a ispirarsi per i loro lavori, ma anche per osservare da vicino i rappresentanti di un popolo schietto ed esuberante. L’Osteria era il luogo congeniale al romano, il suo dopolavoro, il luogo d’incontro con gli amici, quello scelto per i suoi passatempi preferiti; luoghi tanto celebrati da Belli e Pinelli che, di contro, erano mal tollerati dai Papi troppo spesso, infatti, dopo molte bevute, le Osterie si trasformavano in teatro di continue risse che spesso finivano a coltellate e qualche volta ci scappava il morto. Celebri i cancelletti fatti mettere da Leone XII, Annibale della Genga, 1823 - 1829, per impedire ai clienti di entrare; questi potevano comprare il vino da portar via, senza fermarsi a bere al tavolo. Il popolo di Roma che frequentava le Osterie affascinava lo straniero che ne ammirava la dignità dei gesti, la bellezza dei tratti, il profilo classico. Abbiamo già visto come Bartolomeo Pinelli, specie negli ultimi anni della sua vita, passasse molte ore al giorno all’Osteria del Gabbione vicino Fontana di Trevi, così chiamata perché aveva come insegna una grande gabbia. In questa Osteria il grande incisore osservava tutto e tutti per cogliere, con la sua matita, gli aspetti più originali e irripetibili della vita romana, i vari avvenPapa tori, i personaggi Leone XII popolari, i venditori ambulanti che giravano per la città , soprattutto per le Osterie; personaggi a cui si ispiravano gli di Bartolomeo Pinelli artisti stranieri che venivano a Roma per completare e arricchire la loro formazione artistica e culturale. La più famosa delle Osterie romane dell’ottocento era senza dubbio L’Osteria der Grottino, dove il vino che veniva servito non si pagava a litri, ma “a cottimo” nel senso che, con una spesa modesta, l’avventore poteva bere a volontà per un’ora esatta, trascorso questo tempo, se non si riteneva soddisfatto, era sufficiente pagare nuovamente la tariffa forfettaria per continuare a bere un’altra ora. Difficile immaginare il pagamento di una terza tariffa forfettaria. In epoca più recente era abbastanza conosciuto il Giardino Tarpeo al Campidoglio, un locale di pochi metri quadrati che si affacciava sul Foro Romano e sul Palatino. Questa Osteria era meglio conosciuta come Ufficio nono del Comune di Roma. All’epoca, infatti, il Comune si articolava in otto Ripartizioni, tutte gravitanti in Campidoglio o nelle immediate vicinanze. Quando lo stomaco cominciava a dare segni di impazienza, alcuni impiegati si avviavano verso quella Osteria rasentando i muri per non farsi notare e, qui giunti, potevano godersi un fumante piatto di spaghetti cacio e pepe accompagnato, naturalmente, da un “quartino” e, perché no, anche da una “foglietta”. Il cibo semplice e fragrante, il buon vino dei Castelli, la vista sul Foro romano, tutto ciò certamente invogliava e se è vero che quegli impiegati, con il loro comportamento, sottraevano qualcosa all’orario di lavoro, è altrettanto vero che potevano avvalersi di una piccola giustificazione; l’oste, una pasta d’uomo, conoscendo i loro modesti stipendi, accettava il pagamento dei conti accumulati rateizzandone l’importo. Trattando delle Osterie romane, non si possono tralasciare alcune simpatiche storie e aneddoti, fra questi, quello che riguarda la costruzione del Vittoriano, monumento consegnato definitivamente ai romani nel 1927. Come è facile immaginare, per portare a termine l’Altare della Patria, si resero necessari molti anni, conseguentemente, i marmorari impegnati nella sua realizzazione, ebbero modo di ritrovarsi spesso, quasi tutti i giorni, in Via Campo de’ fiori dei Cerchi, dove era ubicata l’Osteria di Peppino alla Moletta. C’è da chiedersi come mai i marmorari frequentassero in maniera assidua quel locale. Questa Osteria serviva ottimi piatti, dispensava un eccellente vino oltre che una magnifica vista sul Palatino, ma c’era dell’altro, l’oste aveva delle belle figliole, si può facilmente immaginare come quelle ragazze rappresentassero per i marmorari un irresistibile richiamo, certamente superiore a quello della pur magnifica vista sul Palatino. Peraltro, gli stessi marmorari sostenevano che il lavoro sarebbe stato eseguito a perfetta regola d’arte soltanto dopo aver ben mangiato, bevuto molti bicchieri ed aver ammirato le grazie delle ragazze. Si raccontava che l’architetto Sacconi, che era anche direttore dei lavori, spesso si vide costretto a chiudere a chiave in una stanza tale Zi’ Checcariello, il migliore dei suoi intagliatori e ciò per evitare di vederselo comparire brillo prima ancora che potesse impugnare gli strumenti del lavoro, ma Francesco Benni, questo il suo nome, non si perdette d’animo e, all’ora convenuta, dalla finestra della stanza dove si trovava rinchiuso, faceva scendere un cesto di vimini e quando lo ritirava, grazie alla compiacenza dell’oste e delle belle figliole, il cesto conteneva un fiasco di ottimo Frascati. Ma non fu sempre così , infatti, appena ultimata l’opera e dopo aver collocato la colossale statua equestre di Vittorio Emanuele II in cima alla gradinata, a quegli stessi marmorari venne offerto un sontuoso pranzo all’interno della pancia del cavallo. Si racconta che, in quella occasione, non si contavano i fiaschi del buon vino di Frascati. Nessuna classe sociale, neppure i Nobili e i Cardinali, disdegnavano le Osterie, ottimo ritrovo per tutti coloro che cercavano rimedio alla sete, alla fatica, alle avversità della vita, alle delusioni d’amore, alla povertà e, persino, alla noia per il troppo lusso. Ci si andava per incontrare amici e, immancabilmente, nel corso di una bevuta collettiva, si organizzava una “Passatella”, gioco che, come attestato dai cronisti dell’epoca, degenerava frequentemente in rissa, scopo del gioco era quello di far restare a bocca asciutta uno dei partecipanti, che veniva anche sbeffeggiato; il perdente, non sempre accettava di buon grado di veder gli altri bere il vino che avrebbe dovuto pagare lui. Le ottobrate romane erano la grande sagra del vino nel mese della vendemmia che, nella Roma pontificia, divennero feste popolari; si organizzavano gite per raggiungere le Osterie fuori porta ma, per non distogliere i fedeli dalle funzioni religiose dei giorni festivi, originariamente, queste gite erano consentite soltanto il giovedì , con il passare del tempo, la domenica venne introdotta a forza, un solo giorno la settimana, infatti, non era sufficiente per soddisfare la sete dei romani e la loro voglia di fare bisboccia. Così chi a piedi, chi con la “Carettella”, partivano vestiti a festa solitamente per i prati di Testaccio, meta preferita perché vicina a Roma, ma le ottobrate si facevano anche in altre zone: Ponte Milvio , San Giovanni, Porta Pia o San Paolo, Monte Mario o Monteverde, luoghi che nella prima metà dell’Ottocento erano ancora coltivati a orti e vigne. In occasione delle scampagnate, poteva succedere che i romani spendessero più di quanto era nelle loro possibilità , per cui, qualche popolana, per acquistare un cappello con piume e frutta o un monile, dovesse ricorresse ai c.d. “Gobbi”, ossia ai prestiti elargiti dal Monte dei Pegni. Osterie romane e Giuseppe Giochino Belli, un binomio inscindibile; il poeta di Roma il 3 dicembre 1832 scrive il sonetto dal titolo L’editto de l’Ostarie, un’invettiva di un livore estremo oltre che di aperta condanna da parte di un popolano trasteverino nei confronti dell’editto del Governatore Nicola Grimaldi contro gli abusi del vino di cui è piena la storia del popolo romano. Il popolano si appella direttamente al Papa affinchè revochi l’ingiusto provvedimento. Accidenti a l’editti,a cchi l’inventa, chi li fa,chi li stampa, chi l’attacca, e cchi li legge. E a vvoi st’antra patacca schiccherata cor brodo de pulenta! E addosso all’osterie! ggente scontenta, fijji de porche fijje d’una vacca! Si all’osteria ‘na purcia sce s’sacciacca, cqua diventa un miracolo diventa! Papa Grigorio, di’ ar Governatore che sto popolo tuo trasteverino si pperde l’ostarie fa cquarc’orrore. Noi mà nnasce a scannatte er giacubbino spè nnesce ar prezzo che tte va ppiù a ccore, ma gguai pe ccristo a cchi cce tocca er vino. Una breve riflessione relativamente all’espressione: “ … sto popolo tuo trasteverino … ”. Giuseppe Gioachino Belli, definito il poeta di Trastevere, nei suoi 2279 sonetti adopera una sola volta la parola “ … trasteverino … ” , proprio in questo sonetto e soltanto due volte la parola “ … trestevere … “, nei Sonetti: “La bellona di trestevere” e “La morte del Sor Meo” dove scrive “ … er pittor de Trastevere … “. Egli, infatti, più che il poeta di Trastevere è il poeta di Roma. 14 Campo de’ fiori di Carlo Cattani Ferrara Festival BuskerS A A Rassegna internazionale del musicista di strada: <Una città per cantare> titolava e “ritornellava” un famoso brano interpretato da Ron nel 1980 e Ferrara è stata anche per quest’anno <una città per esibirsi> da parte di centinaia di artisti di strada, “busker” il vocabolo internazionale per individuarli, che hanno letteralmente invaso, come da 24 anni ormai si ripete nell’ultima decade di agosto, la città emiliana dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Quest’anno, dal 19 al 28 agosto, si è rinnovato l’appuntamento con il “Ferrara Festival Buskers”, un evento che, ininterrottamente, dal 1988 (pre)vede che l’asfalto di piazze, piazzette, vie e vicoletti, crocicchi e cantucci del centro storico della città di Ferrara si trasformi in palco estemporaneo per tanti artisti di strada provenienti da molti luoghi del mondo, che con le loro diverse forme d’arte cercano un pubblico, una platea “mordi e fuggi” da intrattenere per un pugno di minuti e, perché no, per i pochi spiccioli di un’offerta assolutamente libera da depositare in custodie di strumenti , cappelli a cilindro, baschetti o semplici scatole da scarpe…...ai loro piedi! Il Festival, benché “roba di strada” non è organizzato con ….i piedi ma con molta molta perizia, per far sì che le attività d’intrattenimento non disturbino la vita della città nel suo ordinario svolgersi quotidiano e che si possa dar giusto risalto ai numerosi buskers che convergono in città . Ci sono artisti cosiddetti “invitati”, una ventina per questa edizione, rigorosamente musicisti, che specificatamente selezionati dall’organizzazione in base ad acclarati meriti artistici, costituiscono, potremmo dire, le attrazioni “portanti” dell’edizione: questi buskers sono ospitati a completa cura dell’organizzazione e le loro esibizioni vengono ben regolate da uno schema di rotazione che ne specifica orari e luoghi dove goderseli. Ci sono, poi, gli “accredita- ti”, musica ed arte varia, artisti che domandano di partecipare, facilitati dall’organizzazione per il vitto e l’alloggio a buon prezzo in città nel tempo del festival, di cui, nell’elenco ufficiale di quest’edizione, ne ho contatti oltre 300, che non si esibiscono tutti i giorni del Festival ma ricevono specifiche istruzioni del “dove e quando” dall’organizzatissimo “Buskers point”, il quartier generale della manifestazione, sito nel cosiddetto complesso Bordini di via Previeti, di fronte al museo di storia naturale della città . L’arte dei “busker” invade progressivamente l’ampia piazza principale “Trento e Trieste” e le strade che da essa si irraggiano: ci sono degli orari da rispettare e il sipario per molti di loro si alza alle 18.00. Prima li vedi aggirarsi nei dintorni, un po’ assonnati, con il loro fardello rappresentato da uno grosso zaino, un carrello della spesa o del supermercato colmi di “carichi sporgenti” rappresentati dagli strumenti utili alle loro performance: tutto è , ovviamente, adattato alle necessità di un’ estrema mobilità che richiede lo status di busker. Pochi minuti di preparazione nel cantuccio loro assegnato e lo spettacolo comincia d’improvviso: che sia musica, giocoleria, caba- rtisti da sfalto! ret, si parte da “0”! Il pubblico non è assicurato per nessuno di loro e si conquista con il passar dei minuti. Spettacolino nello spettacolo la partecipazione, in prima fila, di tanti bambini che, guardati a vista dai genitori (considerate che la folla pomeridiana e serale è quella di un mercato all’ora di punta) si fissano, immancabilmente, di fronte agli artisti e ne scimmiottano le movenze, fornendo, spesso, al busker di turno, l’occasione per spunti di improvvisazione. Insomma, anche quest’anno un’edizione perfettamente riuscita, sempre più propositiva dal punto di vista dell’offerta artistica, con buskers provenienti da oltre 50 nazioni e sempre più impegnata verso la riflessione su tematiche ecologiste e la ricerca di soluzioni, nel viver quotidiano, a basso impatto ambientale ….e intorno a tutta quest’arte girovaga c’è la città di coso ……ma si lui…. “Girolamo”….il Savonarola, che si dimostra davvero ben organizzata e accogliente: prossimo anno si replica dal 17 al 26 agosto …portatevi in zona! www.ferrarabuskers.com Carlo Cattani © pics/ settembre 2011 Campo de’ fiori 15 Campo de’ fiori 1 Benvenuta Laura Pausini 3...i flashmob creati per riempire la sua assenza; 2...gli anni passati lontano dai riflettori; 1...il numero che occupava dopo un solo giorno dall’uscita il suo nuovo singolo “Benvenuto”. Tutto questo è Laura Pausini! La nota artista romagnola ha sfidato le leggi dello spettacolo assentandosi per ben due anni da tutto il mondo del jet set, facendosi vedere solo ai fans più accaniti nei raduni che svolge ogni anno, aperti solo a chi ha la tessera del fanclub. Uscita di scena con una lettera scritta su “TV Sorrisi e canzoni”, si riaffaccia nuovamente parlando attraverso il medesimo giornale e raccontandoci come ha passato questi momenti con Paolo (Paolo Carta, fidanzato nonchè suo chitarrista) e la sua famiglia. E’ già su youtube il nuovo singolo “Benvenuto” che anticipa quello che sarà l’album, chiamato “Inedito”, con una Pausini davvero nuova, che non cambia il suo stile, ma porta un po’ di rock nelle sue canzoni... specie in “Inedito”. Per l’uscita del disco bisognerà attendere fino al 11 novembre, data scelta per la coincidenza del numero 11, dato che questo è l’undicesimo disco dalei pubblicato. Per l’occasione anche Italia 1 si trasformerà in Italia 11, lo ha annunciato Piero Chiambretti al raduno svoltosi a Forlì in Settembre, ed eccezionalmente per quella sera l’unico tema della puntata sarà proprio l’artista italiana. I titoli delle canzoni si possono facilmente trovare su internet, ma non troverete nè testi nè musiche. Laura Pausini durante la pausa ha cambiato anche due membri della band: il mitico Gabriele Fersini e una delle coriste, sostituita con Monica Hill, cantante che partecipò alla prima edizione di Saranno Famosi. Niente figli e nessun matrimonio, o nient’altro di quello che si è detto su questa pausa, solo il tentativo di svolgere una vita “quasi” normale. Se sperate di poterla andare a vedere, sappiate da subito che i biglietti rimasti sono pochissimi, sia per Milano (il 22 23 25 26 28 29 dicembre) sia per Roma (31 dicembre 1 3 4 6 gennaio). E come dice in “Non ho mai smesso”: “Si ritorna solo andando via”... Quindi BENVENUTA LAURA PAUSINI! Emilio Innocenzi Giovani Talenti Questa foto è stata scattata all’interno della sala prove della Rai e le bambine ritratte fanno parte del corpo di ballo della trasmissione televisiva, condotta da Antonella Clerici su RAI 1, Ti lascio una canzone. Tra di loro vi è anche la figlia del nostro collaboratore Sandro Alessi, la piccola Chiara, quella in basso a destra con il tutù rosa. Viste le premesse, le auguriamo di cuore una brillante carriera da ballerina. In bocca al lupo Chiara! Pietro Sarandrea, dalla mostra alla Galleria Evangelisti di Frosinone, alla performance estemporanea di Alatri Pietro Sarandrea ha inaugurato la nuova stagione artistica alla galleria EVANGELISTI di Frosinone. Un grande successo di pubblico ha aperto la mostra collettiva; L’ artista Pietro Sarandrea ritratto tra infatti il giorno 10 setMario Evangelisti ed il figlio Riccardo. tembre 2011 insieme a Pietro Sarandrea erano presenti anche opere di Gianni Testa, Mario Schifano e altri. L’ artista ha presentato la sua ultima produzione, sempre ricca di colori, emozioni intense ancora più cariche di pathos. Quadri che trasmettono grandi sensazioni; fanno riflettere il fruitore, mettendolo davanti ad uno scenario interiore senza eguali. Ogni dipinto ha un significato mistico tutto particolare, dove il simbolismo centrale racchiude lo spirito dell’ artista stesso. Le rappresentazioni presentano una luce molto intensa che scaturisce dall’ interno delle opere, arricchendole di profondità e giochi prospettici. Paola Lamonica Nuova performance pittorica dell’ artista Pietro Sarandrea il 25 e 26 settembre 2011 sull’ acropoli di Alatri (Fr) in occasione del solstizio d’ autunno. In questo periodo il sole illumina dall’ alto verso il basso la porta minore delle mura ciclopiche; questo fenomeno sta interessando numerosi studiosi con conferenze e scritti. L’ acropoli ha origini antichissime, considerata fin da sempre luogo di culto; oggi presenta sulla sua sommità il duomo con il mistero dell’ ostia incarnata. Nel corso del tempo questo luogo ha subito numerosi cambiamenti, ma le mura ciclopiche ed il suo fascino restano intatti. Proprio per questo l’ artista ha voluto dipingere l’ emozione del momento. La performance si è svolta in due giornate e nell’ arco di circa 45 minuti l’ una, proprio il tempo del fenomeno solare. Il 25 settembre alle ore 11.00 circa Pietro Sarandrea comincia a dipingere sopra la porta minore, producendo tre quadri: uno tondo e due rettangolari piccoli; tutti e tre molto interessanti e diversi tra loro. La tela tonda presenta colori luminosi ed un vortice che sembra trascinare tutto con sé . La prima tela rettangolare mostra un volto nascosto tra giochi di luce ed ombre. L’ ultimo dipinto tra il verde ed il rosso rappresenta due serpenti in lotta. Il 26 settembre, sempre alla stessa ora, l’artista ha lavorato sotto la scalinata della porta, questa volta disegnando su cartoncino con pennarelli colorati; il risultato ottenuto non riprende lo stile dei quadri, ma e carico di simbolismi e di elementi sia umani che naturalistici. Paola Lamonica Campo de’ fiori 17 CHI TRADISCE PAGA Il tradimento rappresenta un vero e proprio illecito civile Tutto ha un prezzo a questo mondo; ed ora anche il tradimento si paga. Una recente sentenza della Cassazione lo ha messo nero su bianco: il coniuge tradito ha diritto al risardell’Avv. Ilaria cimento del danno Becchetti patito in conseguenza dell’infedeltà . E questo a prescindere dall’assegno di mantenimento, la cui natura è e rimane di carattere assistenziale (e non risarcitorio). Ed a prescindere anche dalla scelta di una separazione consensuale. Secondo la Suprema Corte, infatti, i doveri derivanti ai coniugi dal matrimonio non sono esclusivamente di carattere morale ma hanno natura giuridica, come si desume dall’art. 143 che sancisce, fra gli altri, reciproci obbligi di fedeltà , assistenza morale e materiale. Ne deriva che la violazione di tali obblighi può costituire non soltanto causa di separazione o di divorzio ma anche integrare gli estremi dell’illecito civile. Il caso riguarda una donna che, scoperta la tresca extraconiugale, si separa dal marito (con separazione consensuale), e successivamente agisce contro lo stesso con separato giudizio, diretto al ristoro del Il coniuge tradito ha diritto al risarcimento del danno patito in conseguenza dell’infedeltà danno morale patito a causa dell’infedeltà del coniuge. La Consulta, cassando la decisione di appello che aveva respinto le pretese della moglie, sancisce il principio che il tradimento rappresenta un vero e proprio illecito civile e in quanto tale idoneo ad essere risarcito con autonomo giudizio civile. Ed, infatti, statuiscono gli Ermellini, “i doveri che derivano ai coniugi dal matrimonio hanno natura giuridica e la loro violazione non trova necessariamente sanzione unicamente nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia, quale l’addebito della separazione” ma ove ne ricorrano i presupposti, la relativa violazione “può integrare gli estremi di un illecito civile e dare luogo al risarcimento dei danni non patrimoniali ai sensi dell’art. 2059 cod. civ.” Sarà dunque necessario, come per ogni danno morale, provare la condotta illecita, l’ingiusta lesione di interessi tutelati dall’ordinamento, il nesso causale tra la prima e la seconda, la sussistenza di un concreto pregiudizio patito dal titolare dell’interesse leso. Nel caso di specie, allora, perché possa sussistere una responsabilità risarcitoria, continua la Corte, una volta accertata l’infedeltà coniugale “dovrà accertarsi anche la lesione, in conseguenza di detta violazione, di un diritto costituzionalmente protetto”, come il diritto alla salute del coniuge tradito ovvero la lesione della sua dignità . Campo de’ fiori 18 Ecologia e Ambiente Come superare la crisi economica? Acquistando 131 aerei F-35 a soli 15 miliardi di euro Nonostante il Governo tagli i fondi all’università , alla sanità ed alla ricerca, prosegue il programma per la fornitura di ben 131 aerei F-35, costo stimato 15 miliardi di euro. di Giovanni L’azienda fornitrice Francola è la Lockheed Martin. Questo marchio, se non sbaglio, fa venire in mente uno scandalo avvenuto tra il 1972 eil 1976, sempre riguardante gli aerei, esattamente gli C130 da trasporto militare. Si accertò , infatti, che dei 14 aerei acquistati dal Governo italiano soltanto 5 erano in grado di volare, mentre gli altri 9 venivano “cannibalizzati” per ottenere pezzi di ricambio necessari alla manutenzione. Ma questa è tutta un’altra storia, certo è che in Italia le spese militari non conoscono la parola “crisi”! Che strano, la “non sicurezza” crea la necessità di produrre nuove e sempre più sofisticate armi che hanno come committenti i Governi di tutto il mondo, così anche in tempo di crisi economica si preferisce rifornirsi di aerei invece di realizzare asili, scuole, ospedali, finanziare programmi e buone pratiche per Mentre questi aerei voleranno sopra le nostre teste, un Paese in piena crisi economica continuerà a vivere battaglie quotidiane sia sul piano personale che sociale. la tutela dell’ambiente o tante altre opere utili per noi e per i nostri figli. Con questa enorme spesa, per l’acquisto di 131 aerei considerati di quinta generazione, mi chiedo: ma chi dobbiamo bombardare? Non solo, dal punto di vista economico l’Italia si può permettere di spendere 15 miliardi di euro? Pura demagogia! Chiamatela come preferite, ma il fatto è che di queste spese se ne parla poco, anzi direi quasi per nulla. Sapete quanto si spende per la difesa in Italia? 3 milioni di euro ogni ora, circa 27 miliardi di euro in un solo anno. Quello che è sicuro è che mentre questi aerei voleranno sopra le nostre teste, qua giù un Paese in piena crisi economica continuerà a vivere battaglie quotidiane sia sul piano personale che sociale. In fondo però , a pensarci bene, con questo nuovo acquisto potremmo sempre alzare gli occhi al cielo e vedere come volano alti … i nostri soldi pubblici! Campo de’ fiori 19 Un’infiammazione che colpisce principalmente chi pratica la corsa LA PUBALGIA La terapia conservativa è quella che dà i risulatti migliori La pubalgia è un’infiammazione che colpisce i punti di inserzione sull’osso pubico di diversi muscoli: adduttori, pettineo, piramidale, retti addominali, obliqui addominali, trasversi addominali. del Dottor Patrizio Viene provocata Lazzarini generalmente da un fisioterapista carico eccessivo nel corso dell’attività sportiva; colpisce soprattutto i calciatori. Per chi pratica la corsa, la pubalgia viene spesso provocata dal sovraccarico nei punti di inserzione degli adduttori, dovuto a: a) attività su fondo irregolare, b) scarpe inadeguate, c) scarso equilibrio fra la muscolatura degli arti inferiori e quella addominale (condizione possibile in chi corre), d) infortuni precedenti non ben recuperati, e) incremento quantitativo (o qualitativo) troppo rapido dei carichi d’allenamento. Il dolore colpisce la zona dell’inguine per estendersi alle zone circostanti e può portare all’interruzione dell’allenamento o della gara. Questa patologia può consentire comunque la prosecuzione dell’attività ; è questo l’errore più grave che si può commettere. È necessario invece un periodo di stop di 20 giorni che serve (oltre a Protegge i tuoi valori Silvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25 01033 Civita Castellana (VT) Tel.0761.599444 Fax 0761.599369 [email protected] identificare la causa del problema e predisporsi a eliminarla alla ripresa) a risolvere i casi meno gravi e a evitare il degenerare della patologia verso quadri dove si rischia di avere problemi anche a camminare. Se il problema persiste dopo il periodo di stop, con un esame obbiettivo si riscontra un forte dolore a livello inguinale alla pressione del punto di insersione. Anche alcuni movimenti specifici degli adduttori provocano dolore. Bisogna tenere conto del fatto che altre patologie possono presentare sintomi simili a quelli della pubalgia (ernie inguinali, patologie urologiche o ginecologiche, intrappolamenti nervosi) ed eventualmente valutare la possibilità tramite una consulenza medica. La radiografia consente di individuare eventuali lesioni a livello dell’osso pubico, mentre l’ecografia rileva problemi alle strutture muscolari e tendinee. Si deve precisare che la terapia conservativa è quella che dà i migliori risultati (stretching, potenziamento muscolare ecc.), oltre che l’efficacia di terapie fisiche quali ionoforesi, laser, ipertermia. In casi particolari e generalmente più gravi si può ricorrere all’intervento chirurgico. Campo de’ fiori 21 REALIZZAZIONE DI SCARPE ORTOPEDICHE SU MISURA e scarpe ortopediche su misura sono ausili ortopedici per la riabilitazione e il trattamento di stati patologici dei piedi. Questi presidi medici su misura vengono prodotti a partire da un modello fabbricato individualmente per il paziente. La scarpa è provvista di tutti gli elementi costruttivi necessari, sotto il profilo ortopedico e della tecnica calzaturiera. L RASSEGNA STAMPA SCARPE E DISTURBI AI PIEDI Da una ricerca del mensile Class emerge che i piedi di un italiano su quattro sono irregolari e non conformi alla media. E a sorpresa sono i piedi maschili più a rischio. Sotto accusa finiscono proprio le scarpe che, per quasi 15 milioni di italini, rappresentano una fonte di gravi disturbi. (Adnkronos Salute) Soffrono di mal di piedi causato da scarpe e tacchi 15 milioni di italiani. I disturbi provocati vanno dalla scoliosi, dalle tendiniti sino ai più comuni calli e verruche. La scelta delle scarpe è quindi un passo fondamentale nella vita di una persona... (www.alcatraz.it) I PIEDI IN FORMA IL 70% DELLA POPOLAZIONE, CIRCA 15 MILLIONI DI ITALIANI, SOFFRE DI MAL DI SCHIENA 15mila passi al giorno. In 70 anni si percorre, camminando, 4 volte il giro del mondo. Senz’ altro un impegno gravoso per il nostro corpo, anche perchè questa “maratona” giornaliera viene fatta con calzature inadeguate in posizioni innaturali... (Il Sole 24 Ore) er realizzare delle scarpe ortopediche su misura c’è bisogno di una prescrizione medica. Dopo un colloquio personale con il paziente e dopo averlo informato, lo specialista discute il caso con il tecnico ortopedico. Il presupposto per il successo di questi ausili consiste nella collaborazione tra il medico, il tecnico ortopedico e il paziente, collaborazione che deve essere improntata sulla massima fiducia. Grazie all’utilizzo di moderne tecniche e alla formazione dei nostri collaboratori il LABORATORIO ORTOPEDICO FLAMINIO è in grado di realizzare la calzatura adatta ai problemi più difficili del piede, quali: piede diabetico, piede piatto, piede varo, notevoli accorciamenti della gamba, amputazione dell’avampiede, artrosi, piede reumatico, frantumazione del calcagno, elefantiasi, paralisi flaccida e spastica. P PROCESSI DI LAVORAZIONE DI SCARPE SU MISURA ED ESEMPI DI MODELLI DI ALCUNE CALZATURE ORTOPEDICHE REALIZZATE DAL LABORATORIO ORTOPEDICO FLAMINIO. Dott. Daniele Cervoni Laureato in Tecniche Ortopediche Per maggiori informazioni o appuntamenti: Centro Ortopedico Flaminio Tel. 0761.517744 Cell. 339.1816523 Campo de’ fiori 22 Sull’origine ed il destino della legge “Accetta la legge soltanto colui che ne comprende il valore” Il luogo di destinazione della legge è , innanzitutto, dove la legge non c’è . Si trova forse, questo luogo, in qualcuno dei regni della natura? No, quei luoghi ce l’ hanno già la legge; la fisica del Prof. Massimo e la chimica si sono Marsicola incaricate di scoprirla e di consegnarcela. La legge è destinata invece nel regno della possibilità , della libertà . Destinatari della legge sono coloro che aspirano alla libertà . Applicheranno la legge specialmente coloro che amano la libertà . Amare la libertà significa riconoscere a se stessi un ruolo attivo nella sua edificazione. Edificare la libertà nella legge significa promuovere il bene comune. Destinatari della legge, infatti, sono gli uomini. Ma anche coloro che vorranno, da bruti che sono, diventare uomini. Il fatto stesso di accettare la legge, di sottostare ai suoi dettami, è indice di buona volontà ; volontà di migliorarsi e di contribuire al miglioramento degli altri e della società . E’ per questo che si dice: “ accetta la legge soltanto colui che ne comprende il valore”. Ma da dove proviene la legge? Se, come abbiamo visto, suo luogo di destinazione è l’uomo, qual è il suo luogo d’origine? Di primo acchito si sarebbe portati a rispondere che luogo di origine della legge è l’uomo stesso. Sicchè risulta che l’uomo dà la legge all’uomo. Ma se sua destinazione è l’uomo segno è che l’uomo non ce l’ha. E se non ce l’ha, come può dare qualcosa che non ha? Ed anche: visto che le leggi sono promulgate dagli uomini per gli uomini, quali sono gli elementi che ne garantiscono il valore universale impedendo che le scelte fatte possano avere, invece, un valore puramente “tribale”? Sfugge ai più il fatto che ben anche fosse l’uomo ad originare la legalità per destinarla agli altri suoi simili, la legge abita una regione che non è fisica ma metafisica. Se si pensasse che è la ragione umana a produrla, si dovrebbe parimenti dire che la ragione da sola non darebbe origine a niente. Ha bisogno, infatti, dell’intelletto per comprendere le condizioni e le necessità ; della memoria per riconsiderarle; della sagacia per anticiparle; della bontà per confermarle. Si scopre così che la legge nasce dall’anima. Ma più ancora. Essa viene scritta per rispondere ad una istanza: l’istanza di giustizia. Non si può infatti aspirare alla giustizia se non mediante la legge. E non vi potrebbe aspirare chi non possedesse affatto l’idea di giustizia. Dunque, non si può neppure concepire la legge senza l’istanza di giustizia. Il promoter, il motore della legge, la sua stanza d’origine, si chiama giustizia che, insieme alla verità e all’amore, sono i principali attributi di Dio. Non è un caso, che la legge salutare per tutti è quella che Dio ha dato a ciascuno attraverso i dieci Comandamenti. Le leggi che non fossero ispirate ad essi, o che non tenessero sullo sfondo questa legge di Dio, sarebbero leggi umane, destinate a perpetuare l’effimero, il particolare, l’errore. Ed è quello che sperimentiamo ogni qualvolta ci consideriamo insoddisfatti di una pena comminata a un criminale che non fosse giusta. Campo de’ fiori 23 E se domani … la scuola fosse così ? Pensieri brevi sul futuro della nostra scuola italiana!!!! L’inizio del nuovo anno scolastico porta con se problematiche vecchie mai risolte che ogni anno si presentano agli occhi degli studenti, dei docenti e dei poveri genitori. La nostra società di Patrizia Caprioli italiana resta ancora troppo arretrata per affrontare la soluzione del binomio istruzione scolastica = sviluppo economico. Solo nelle società davvero moderne si tende ad investire di più nella ricerca e nell’istruzione proprio nei momenti di crisi economica del paese. Ma questo breve articolo non intende analizzare il gap che da sempre esiste tra la scuola pubblica e la realtà lavorativa, anche perché ciò potrebbe impegnare migliaia e migliaia di pagine di un giornale. Qui si intende dare un piccolo sguardo al futuro della scuola moderna, contemporanea. Sperando che un giorno tutto ciò che viene scritto diventi una bella realtà per tutti i nostri studenti italiani! Inizierei proprio da una novità che già è realtà in circa 10 mila aule scolastiche italiane: l’uso della lavagna elettronica multimediale, LIM. Essa è composta da uno schermo che misura tra i 77” e gli 80”, un computer, un proiettore ed un sistema audio. Importante resta la connessione wireless che consente di aggiungere alle lezioni contenuti presi direttamente dal web. Al posto del gessetto, il sistema con l’interfaccia ’touch’ dà la possibilità di scrivere sulla lavagna usando una penna digitale oppure le dita!!! Un altro elemento che potrebbe essere introdotto nella scuola è la possibilità di studiare direttamente da casa grazie ad un sistema di e-learning, il quale permetterebbe di seguire le lezioni, fare i compiti ed essere interrogati da un maestro che si trova dall’altra parte dello schermo. Potrebbe essere un passo avanti soprattutto nei confronti di quei studenti che hanno gravi disagi fisici e non possono seguire le lezioni in un’aula scolastica. A tale proposito vi segnaliamo due software open source che possono essere usati con un sistema di e-learning: Moodle (www.moodle.org) e Dokeos (www.dokeos.com). Parliamo, ora, del vecchio libro scolastico, tanto amato, odiato e strapazzato dagli studenti! Un domani ai nostri ragazzi non potrebbero più servire zaini ultra pesanti che spezzano la schiena, poiché i loro Tablet, Reader e Cellulari potrebbero divenire i loro supporti ideali per leggere e studiare su ebooks che connessi in rete potrebbero garantire un aggiornamento costante ed in tempo reale dei loro studi fatti durante le ore di lezioni in classe. E la condivisione? Non si può non trattare della condivisione dei contenuti nell’epoca dei social network sites. Ed ecco che tramite l’uso dell’applicazione Google Docs gli alunni potrebbero avere la possibilità di fare ricerche e compiti ogni uno dalla propria abitazione, ma insieme agli altri loro compagni connessi in rete. Così si imparerebbe a condividere la conoscenza e si apprenderebbe in modo migliore e creativo. Ed a proposito di apprendimento, un approccio diverso potrebbe essere rappresentato dall’applicazione dei videogiochi all’insegnamento. Infatti, molte ricerche hanno evidenziato che giocando imparando l’alunno acquisisce in modo più rapido e diretto la nozione dei contenuti didattici. Lo studente, oggi, ha un approccio ai contenuti ed alle informazioni che possiamo definire con la parola multitasking, ciò comporta il fatto che egli riesce ad interagire con più dispositivi ed applicazioni contemporaneamente. Abituati ad essere immersi in più realtà simultaneamente, dimostrano di avere un pensiero parallelo piuttosto che lineare (fonte: prof. Vincenzo Tagliasco, Facoltà di Ingegneria di Genova). L’insegnamento dovrebbe, quindi, cercare di andare in più direzioni per sollecitare la curiosità intellettuale degli studenti. Allora ben vengano le sperimentazioni portate avanti da professori innovatori che integrano le loro lezioni con l’uso di applicazioni tecnologiche, soprattutto se orientate all’open source, per far comprendere agli studenti contemporanei che è ancora possibile imparare ad amare la scuola che li aiuta a migliorare la loro vita futura. Oggi l’insegnante, secondo me, è chiamato a ricoprire il ruolo di ‘facilitatore dell’apprendimento’, un mentore che guida i propri alunni per permetter loro di acquisire le competenze necessarie ad esprimere al meglio le loro potenzialità . “Vi è un’età in cui si insegna ciò che si sa; ma poi ne viene un’altra in cui si insegna ciò che non si sa, e questo si chiama cercare” (Roland Barthes). Buono studio! L’ANGOLO DEL PROF.A cura di Patrizia Caprioli Mini-spazio dedicato a siti, portali, risorse in rete (gratis!) da poter usufruire come supporto didattico per gli insegnanti interessati a dare sempre nuovi input ai loro piccoli studenti. Le Fattorie Didattiche nella provincia di Roma: http://www.fattoriedidatticheroma.it/index.html Le Fattorie Didattiche offrono la possibilità di conoscere direttamente l’attività agricola, il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri ed il ruolo sociale degli agricoltori, per educare al consumo consapevole, al rispetto dell’ambiente ed al recupero dei valori culturali e delle tradizioni locali. Di altrettanta importanza c’è da considerare la forte azione che svolgono nell’educazione alimentare, con l’intento di educare e modificare abitudini ci consumo sbagliate, avvicinando ragazzi e consumatori alla riscoperta di antichi sapori e del rapporto tra terra e tavola. Campo de’ fiori 24 Il primo in Italia Anche Dario Fo promuove l’ospedale integrato di Pitigliano E’ a due passi dalla provincia di Viterbo ed è il primo ospedale in cui convivono terapie differenti, vale a dire un ospedale di medicina integrata. Si trova a Pitigliano, nel basso grossetano. Vi lavorano di Secondiano Zeroli agopuntori, fitoterapisti e omeopati, a stretto contato con specialisti di chirurgia, pronto soccorso ed altre specialità tradizionali. Simonetta Bernardini, che è la responsabile del piccolo ma frequentatissimo ospedale “Petruccioli”, afferma che: “In cinque mesi abbiamo già eseguito 1.400 visite, su pazienti che vengono da tutta Italia, anche se sono soprattutto i romani ed i laziali in genere, ad essere i più assidui”. Affianco dell’ospedale è nata anche un’associazione per promuovere la medicina integrata, a cui hanno, tra gli altri, aderito Oliviero Toscani, Dario Fo e Franca Rame. I pazienti, anche quelli ricoverati, hanno la possibilità di optare: possono ricorrere solo alla terapia convenzionale oppure richiedere l’ausilio di cure diverse, in appositi ambulatori di omeopatia, agopuntura e fitoterapia. I medici che vi lavorano sono non più di quindici, ma a giudicare dai risultati, i pazienti sono molto soddisfatti ed il clima che si respira all’in- Da sx: Dario Fo, Franca Rame e Oliviero Toscani, sostenitori dell’ospedale “Petruccioli” di Pitigliano terno del nosocomio, fa sempre più speraforse a ragione di questa garazia se le visire in un continuo miglioramento delle prete specialistiche prenotate arrivano addiritstazioni, sia nel numero che, soprattutto, tura a lambire il mese di maggio del 2012! nella qualità . Ed in questa ottica Panoramica di Pitigliano (GR) ultimamente, per coprire al meglio, la lista di attesa, sono stati aperti nuovi ambulatori al mattino per i casi più urgenti. Una cosa che va senz’altro segnalata è che tutte le cure sono convenzionate con il servizio sanitario nazionale. Ed è Campo de’ fiori 25 po de iori 26 Una “Fabrica” di ricordi Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma La “sciampagna” di nonno Lisandro Era una sera particolare, di quelle che c’erano solo a casa mia, quando la luce del sole affogato dietro le colline, accarezzava i campi e le case e, poi, stagliava all’orizzonte i profili di Sandro n el i oscuri delle cime. I piccioni tornavano ai loro nidi e si accendevano le luci nelle stalle. L’aria immobile imprigionava gli ultimi rumori del giorno prima del silenzio della notte, e si riempiva del fumo odoroso di quercia e di nocciolo che usciva dai camini appena accesi. Sul paiolo appeso alla catena del camino di mia nonna, sopra la brace baluginante, bolliva, dopo cena, il mosto che mio nonno avrebbe versato nella tina per irrobustire il vino che fermentava. Era, quello, un espediente tramandato perché il vino migliorasse nel gusto e nella gradazione, ed infatti i grappoli migliori che erano stati scelti durante la vendemmia, venivano fatti essiccare al sole e poi bolliti per far perdere loro la parte acquosa e, così , con quel concentrato, esso avrebbe acquistato un bel colore ambrato ed un gusto lievemente marsalato. Nelle annate migliori, mio nonno ne imbottigliava una piccola quantità per le feste più importanti dell’anno, come il Natale, la Pasqua, le feste patronali, i compleanni ed anche le ricorrenze eccezionali come i battesimi, le cresime, le comunioni ed i matrimoni. Quanta soddisfazione riceveva quando, aperta una bottiglia, vedeva gradire con gusto il suo prodotto dai suoi famigliari ed amici! Quanto orgoglio traspariva dallo 25 anni di matrimonio di Augusto Anselmi ed Alba Iannoni. Sul tavolo, una bottiglia della sciampagna di nonno Lisandro (ultimo a destra nella foto). sguardo acuto e dalle labbra serrate e leggermente piegate, a dimostrare la sua stessa meraviglia nell’aver prodotto quel nettare! Dall’inizio del pasto aspettava solo che gli avessero chiesto di stappare una delle sue bottiglie, e lui godeva dell’insistenza delle richieste facendosi quasi pregare. Allora usciva sulla loggetta dove aveva lasciato le bottiglie al fresco e ne portava a tavola soltanto una come fosse stata una preziosa reliquia. Se poi, per il numero di commensali essa non bastava, allora riiniziava il rito della questua per la seconda bottiglia, fra le risa e l’ilarità di tutti e lo schiamazzo dei numerosi nipoti che, in coro, ripetevano: “A no’, ‘n’ antra bottija de sciampagna!”. I bambini, che non bevevano il vino, gustavano i dolci chicchi di uva secca (passita) che il sole aveva imbrunito e raggrinzito e poi fichi secchi, cazzotti e tozzetti. Il calore delle lampade ad incandescenza indorava, con i bagliori del fuoco, i visi già accesi. po de iori Come eravamo Fornaci e càsole, botti e presse, cessi e lavabi, eppoi… i piatti E’ un anno importante per Civita Castellana, perché l ’ammi ni strazi one comunale ha voluto etichettare questo 2011 anno della Ceramica. Sono stati programmati incon tri, mostre, dibattiti, di le andro Soli giornate di studio, spettacoli teatrali all’interno di stabilimenti ceramici, insomma si è voluto porre all’attenzione di tutti il valore l’importanza e il ruolo che da millenni la “ceramica” ha avuto ed avrà (malgrado l’attuale crisi) sulla nostra cittadina. Il civitonico ha nel suo DNA questo materiale, croce e delizia del suo corpo, croce che si chiama “silicosi”, malattia terribile che atrofizza i polmoni, delizia che si chiama “guadagno” che insieme al lavoro ricco di “cottimo” gli ha permesso (almeno fino a poco tempo fa), un tenore di vita sopra la media, permettendo all’operaio di divenire a sua volta datore di lavoro. Come non ricordare perciò in questa mia rubrica quello spaccato di vita del ceramista post-guerra, concentrato sul suo lavoro, toccasana della ricostruzione del nostro paese. Il ceramista civitonico, da sempre operaio atipico, non ha mai esitato ad alzarsi alle quattro del mattino, sapendo che all’ora di pranzo sarebbe ritornato a casa, sapendo di aver guadagnato di più grazie al cottimo. Ha ignorato le mense aziendali e il ritorno in fabbrica come da sempre avviene al nord, dove l’operaio fa sì una vita più regolare, ma non raggiunge i risultati che qui hanno dato il benessere. Allora entriamo nella vecchia fornace toscana: caldo asfissiante che secca i polmoni del “fornaciaro”, calzoni corti, canottiera o torso nudo, sempre, estate o inverno; un feltro da pressa legato alla vita da uno spago, corre sempre, quando carica il forno con “fascine” per far fuoco, prima dei “ciocchi di castagno” che daranno brace per la cottura dei sanitari. Che fatica poi scaricare le “casole” fatte di materiale refrattario a ciclo concluso, quelle casole che contenevano il “crudo”, caricate con cura, ed ora, aperte a mostrare il pezzo finito, smalto lucido che ancora scotta. Ho iniziato dalla fine, perché il risultato della ceramica è in questo settore, è qui che vengono a galla tutti i difetti o i pregi del lavoro fatto a monte. Si parte dalla sala impasti e sala presse. Ecco le grandi botti cilindriche, dove l’operaio “manovale” sale gli scaloni portando “cofane” di terra su, fino all’imbocGustavo Bergamaschi (Gustavino) in ceramica catura del recipiente, dove l’impasto sarà triturato e amalgamachè poteva ammirare il pezzo finito, ma to grazie ai grossi ciottoli di fiume prececrudo. Ecco allora gli “stangati” fatti di dentemente inseriti. Quanta fatica, e tavole in legno sovrapposte a misura, ancora quanta fatica in sala presse, quanpronti ad accogliere quanto fatto precedo in due, uno per lato, si spressavano le dentemente, aspettando quell’essiccaziopizze di creta semisolida, staccandole dai ne naturale del sanitario, favorita dalla rigidi feltri, pronte per fare “i palloni” per calura dell’ambiente. Naturalmente era un gli “stampatori”. Altro reparto, reparto lavoro fatto a rotazione, perché per esemstampa, quello “creativo”, dove i palloni pio, nell’arco di un turno di lavoro oltre che venivano “affettati” con un filo d’acciaio, stampare, si andava anche a “rifinire” i lastre di creta pronte per essere adattate pezzi ormai essiccati. E qui iniziava il bello, sul modello in gesso. si “scartavetrava” il pezzo, creando nuvole Qui iniziava l’opera del ceramista che di polvere nello stanzone caldo e fumoso, tagliava, lisciava, dava forma al sanitario, si soffiava addirittura su di esso, alla faccia “accoppiava” una o più volte le parti e della futura silicosi, sempre di corsa per aspettava una prima solidificazione. Poi produrre di più, per “guadambià de’ ppiù”. staccata la stampa di gesso, rifiniva e ...continua sul prossimo numero lisciava ancora con stecca e spugna, fin- Campo de’ fiori 2011 Anno Anni ‘60, il boom economico di Civita Castellana: la ceramica! E’ a tutti noto che le fabbriche di ceramica attive a Civita Castellana nel XIX secolo producevano essenzialmente stoviglie ed affini. Nel secolo successivo, con lo sviluppo urbanistico della città e con il miglioramento generale delle condizioni igieniche, prese il sopravvento il comparto degli articoli sanitari, anche se gli stabilimenti più importanti continuarono a produrre piatti e manufatti artistici. Tuttavia la stoviglieria conosce una nuova fioritura alla metà del secolo scorso, nell’età del boom economico, quando si diffonde il benessere, diventando più agiate le condizioni di vita degli italiani, si afferma il consumismo, si dispone largamente di manodopera femminile e di abbondanza di materie prime provenienti dall’estero, ma anche locali. Verso la fine degli anni ’50 la fabbrica civitonica più nota per la produzione delle stoviglie era senza dubbio la ceramica Castellania. L’assortimento degli articoli prodotti non era vasto, ma la qualità era notevolmente migliorata rispetto a quella precedente grazie ad un impasto ceramico realizzato dal signor Anselmo Rodella. Nonostante ciò , un piatto si vendeva a 50 lire. I rapporti con i clienti erano diretti; le vendite avvenivano in fabbrica senza bisogno di rappresentanti o intermediari. Quasi tutta la produzione veniva assorbita da compratori dell’Italia centromeridionale. Si caricava la merce su camion, alla rinfusa, senza imballo, salvo la paglia utilizzata per protezione. Soltanto nel 1967, con la nascita della ceramica San Marciano di Lucentini, Sansonetti, Vidualdi, iniziò anche sul piano commerciale a cambiare qualcosa. Questa nuova fabbrica, in concorrenza con la produzione di stoviglie toscane e piemontesi, portò sul mercato una serie di articoli allora molto richiesti, decorati con allegre fantasie di fiori e fasce colorate, varie ed assortite. Dal successo di questa iniziativa nacquero altre fabbriche e la conseguente crescita dell’offerta di questi prodotti rese necessaria un’organizzazione Scheda di Bruno Bernardi: nato a Civita Castellana nel 1933. Dopo aver conseguito il diploma di maturità artistica presso il liceo artistico di Roma, svolge un’intensa attività , ottenendo riconoscimenti sia a livello locale che a livello nazionale (nel 1960 vince il primo premio alla mostra internazionale di ceramica ai Castelli Romani e alla mostra di arti figurative presso l’Accademia Internazionale “Artis Templum” di Roma) e dedicandosi nel contempo all’insegnamento (dapprima insegna Ceramica all’Istituto S. Michele di Roma e poi, fino al pensionamento, Educazione Artistica nelle scuole medie della provincia di Viterbo. Parallelamente mantiene l’incarico di designer presso la ceramica “Castellania”, per la quale realizza numerosi decori fino alla chiusura dello stabilimento e alla cessazione dell’attività produttiva. di vendita più moderna e efficace. Fu così che le fabbriche di Civita Castellana cominciarono a partecipare alle maggiori fiere e manifestazioni del settore, a prendere contatti con i buyer e rappresentanti nazionali ed internazionali. Erano gli anni del boom economico ed anche Civita Castellana colse l’occasione per raccogliere notorietà e risultati economici. Durante questo periodo un ruolo molto importante, per la caratteristica dei prodotti, lo svolsero i maestri della decorazione. La necessità di creare decori nuovi e originali a costi competitivi era un impegno costante, che si sapeva affrontare con creatività e successo. Chiunque si recava in fabbrica e desiderava realizzare un campione di un decoro di proprio gusto trovava la piena collaborazione e disponibilità di questi maestri, che con professionalità e competenza, riuscivano a soddisfare le richieste del cliente, facendo il loro lavoro con piacere e dedizione, al di sopra del proprio dovere. Il 2011 a Civita Castellana viene celebrato come l’anno della ceramica e si sta progettando, presso il Centro Commerciale Marcantoni, un Museo dove verranno esposti i reperti e i documenti per testimoniare il lavoro svolto nelle fabbriche. Sarà opportuno anche ricordare l’importanza che hanno avuto gli ultimi decenni del secolo scorso, così rilevanti nella storia della nostra cittadina. Ed è anche doveroso, quale riconoscimento all’attività artistico-artigianale, ricordare ai nostri concittadini, i maestri di decorazione: Omero Ammannato, che salutiamo con particolare stima ed affetto, Bruno Bernardi, Luciano Caregnato, Luigi Di Govancarlo, Massimo Mancini, Livio Piccinini e Poldo Pieri. Massimo Mancini vive e lavora a Civita Castellana. Negli anni Settanta si diploma all’Istituto d’arte. Frequenta il corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti in Roma e consegue l’abilitazione all’insegnamento di disegno e storia dell’arte, che gli permette di insegnare in vari istituti e licei della provincia di Viterbo, tra gli anni ’80 e ’90, mentre si dedica alla decorazione. Nel 2000 apre a San Gimignano (SI) una piccola galleria dove realizza ed espone oggetti d’arte in ceramica decorati a mano. Inizia a lavorare durante gli anni scolastici con una pittura figurativa e paesaggistica, poi si avvicina alla cromaticità dell’astratto e agli effetti della pittura optical. Campo de’ fiori della 29 Ceramica Luciano Carenato ha insegnato discipline pittoriche all’Istituto d’Arte di Civita Castellana dopo aver conseguito la laurea presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma. Alla fine egli anni ’60 è entrato nel settore delle stoviglierie, iniziando a collaborare con la Ceramica Terzana. Dopo breve tempo inizia a collaborare con Gualtiero Brunelli alla Cermanica Castellania, dove trasfora radicalmente la decorazione passando dai decori classici ai decori geometrici e floreali più attuali e fortemente apprezzati dal mercato. La creatività di Carenato riscuote ancor più successo presso la Ceramica Tiffany, dove, sempre al fianco di Gualtiero Brunelli, realizza una collezione di forme insolite per Civita Castellana: ottagonali, quadrati e rettangolari. Prima di entrare nell’età della pensione, Carenato ha svolto attività di consulenza e collaborazione con diverse fabbriche fra cui Falisca, Primula, Esastovil, Polistampa, San Marciano, Borgo, Keraviv e Vallelunga. Pierluigi di Giovacarlo ha frequentato l’Istituto d’Arte di Civita Castellana, con grande passione e profitto, dove ha conseguito il diploma di Maestro d’arte. Dopo il sevizio militare è stato assunto dalla società CIPA con il ruolo di decoratore. All’inizio degli anni ’80, passa alla società PRO.DI.M.ART. con l’incarico di caporeparto della decorazione. Negli anni seguenti, collabora con la Stovit e con la Ceramica Cepa con mansioni di disegnatore di decori e organizzatore del settore della decorazione con varie tecniche. Nel 2004 è inviato dalla C.C.I.A.A. di Viterbo a rappresentare l’artigianato della ceramica alla fiera mondiale del libro di Santo Domingo, dove i suoi lavori ottengono grande successo ed elogi dalle più alte cariche politiche e culturali della Repubblica Dominicana. Opere importanti di Pierluigi di Giovancarlo sono esposte al museo del Faro accanto a reperti e testimonianze dei tempi di Cristoforo Colombo e di tanti italiani che lavorano in questa terra. Livio Piccinini ha iniziato a lavorare nel settore della stoviglieria negli anni ’50, dopo aver frequentato per un certo periodo la scuola d’Arte. Arricchisce la sua esperienza lavorando nel settore delle stoviglierie presso diverse aziende, fin quando, negli anni ’70, viene assunto alla Ceramica San Marciano. E’ lì che ha modo di dimostrare il suo naturale talento con accorgimenti tecnici che ottimizzano i tempi di lavorazione, ottenendo significativi risultati estetici. Livio ha lavorato anche presso la Ceramica Castellania come caporeparto di decorazione ed alla Ceramica Tiffany, dove ha contibuito a mettere a punto la nuova tecnica di produzione con materia prima ottimizzata e pressata. Attualmente Livio Piccinini ha perfezionato una tecnica di decorazione mista con fotoceramica ed effetti particolari eseguiti a mano. Leopoldo Pieri è nato a Roma il 10 luglio 1933. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Civita Castellana per cinque anni, ottenendo l’attestato di Maestro d’arte. Inizia a lavorare presso la Ceramica Sbordoni per poi, dopo il servizio militare, iniziare una collaborazione con la Ceramica Terzana, dove organizza e dirige il reparto decorazioni. Per motivi di distanza accetta la collaborazione con la Ceramica San Marciano, dove con la sua veneranda esperienza nel settore, insegna l’arte della decorazione a giovani collaboratori. Dopo queste esperienze, con alcuni amici, fonda l’Italceramica dove, oltre a partecipare come socio, ha diretto per diciotto anni il reparto della decorazione, fino al 1974, anno in cui è andato in pensione. Al via le iniziative. Presentati i primi appuntamenti in programma, con la conferenza stampa del 30 Settembre. Sono state presentate il 30 settembre le iniziative organizzate dal Comune di Civita Castellana, per l’Anno della Ceramica in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, l’associazione Argilla, l’associazione 20Chiavi e gli artisti di Civita Castellana. “Dopo l’ottima riuscita dell’Anno dei Cosmati del 2010- ha affermato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli - quest’anno abbiamo deciso di porre la ceramica al centro dell’attenzione, organizzando una serie di eventi culturali per celebrare quella che non solo è il volano della nostra economia, ma anche una parte importante della storia remota della città ”. Il primo e l’otto di ottobre il tema del lavoro verrà declinato in forma di spettacolo teatrale all’interno di due fabbriche. Teatri per una sera diventeranno due aziende del distretto industriale di Civita Castellana, che ospiteranno i due appuntamenti del festival “Storie di lavoro”. Presso la Ceramica Flaminia si svolgerà lo spettacolo teatrale “Cinquanta!” il primo ottobre alle ore 21,00. Presso la ceramica Kerasan si terrà invece lo spettacolo “Pasticceri” l’otto ottobre alle ore 21,00. “Il festival Storie di lavoro coniuga gli ambienti con i temi propri del mondo del lavoro - ha spiegato Elisa Maurizi per l’associazione 20 Chiavi - Siamo molto felici che quest’anno il festival sia potuto entrare nelle fabbriche con i due appuntamenti in programma per sabato primo e otto ottobre a cui invito tutti a partecipare”. Il 14 ottobre sarà inaugurata la mostra “Duemila anni di produzioni ceramiche a Falerii”, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale. Alla mostra saranno esposti per la prima volta manufatti ceramici finora contenuti negli archivi del Forte Sangallo, che testimoniano la lunga storia della ceramica di Civita Castellana. La mostra sarà aperta dal 15 ottobre all’8 gennaio 2012. Il 14 ottobre alle 18,30 sarà invece inaugurata la Mostra di scultura dell’artista Gino Aleandri, a cura dell’associazione culturale Argilla, che resterà aperta dal 14 al 23 ottobre presso i locali appena ristrutturati delle Ex Carcerette, in via Vinciolino. Sabato 15 ottobre è invece in programma una “Giornata di studio sulla storia della Ceramica a Civita Castellana e nell’Alto Lazio” dalle 9,00 alle 19,00 presso la sala conferenze della Curia Vescovile. Domenica 16 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 sono previste diverse visite guidate alle mostre e alle botteghe artigiane a cura dell’associazione Argilla. po de iori 30 “Il Fumetto” LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA BLACKSAD di Juan Dì az Canales e Juanjo Guarnido edito da Lizard Edizioni – 4 volumi, conclusa Superbo e unico. Ciò che rende diverso questo fumetto dagli altri sono gli attori sul palcoscenico, tutti animali. Questo aspetto ricorda Robin Hood della Disney, anche se totalmente differente: lo sceneggiatore, Dì az Canales, pesca a piene mani dai clichè del noir. Qui di Robin Hood c’è solo il meccanismo, portato a più estreme e a momenti più affascinanti conseguenze. Perché qui l’atmosfera è marcia e c’è la pioggia. Perché qui si fa sul serio e si muore. Ogni vignetta potrebbe essere la copertina del volume, dove ogni immagine racconta storie diverse da quella principale grazie all’espressività data ai personaggi sullo sfondianiele e ella do. E lì ci si perde facilmente, in una storia che, se letta con attenzione, rivela mille sfumature. Se l’impatto visivo mozza il fiato, si ha l’impressione di alzarsi da tavoI protagonisti, la con la fame quando si guarda alla carattutti animali, sono terizzazione dei personaggi e le motivazioni che li spingono ad agire. Nonostante immersi in clichè questa pecca, comune a molti fumetti classici francesi, BLACKSAD è osannato come tipicamente noir, un capolavoro assoluto… Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/ dove si muore sul serio! Gli artisti di Camp Vi proponiamo ancora le opere degli artisti locali c ti ben dieci ed hanno riscosso molto successo con festeggiamenti patronali dei S.S. Marciano e Giova chiostro dell’ex seminario in Piazza Matteotti. Campo de’ fiori 3 La rubrica dei cognomi I cinque Cognomi C più diffusi a ome appare nella lista, il cognome più diffuso a Calcata è Gasperini di Arnaldo Ricci [email protected] Adesso vediamo la diffusione e la dislocazione a livello nazionale. Gasperini: (presente in 482 comuni d’Italia) la sua presenza è uniformemente distribuita in tutta l’Italia centro - settentrionale; in quella meridionale ed insulare è un cognome raro; in Molise è totalmente assente. Molto probabilmente le sue origini vanno cercate in alta Toscana. Orsini: (presente in 988 comuni d’Italia) anche la diffusione di questo cognome è concentrata nell’Italia centro – settentrionale con particolare evidenza in Lombardia ma meno nel nord – est. Nell’Italia meridionale ed isole esso è poco presente. Le sue origini, molto probabilmente sono laziali. Calcata d’ Aosta, Calabria e Sardegna, il cognome è completamente inesistente, si desume pertanto, con buone probabilità che esso tragga le sue origini nel Lazio. De Santis: 1° Gasperini (presente in 1491 comuni d’Italia) mediamente diffuso in tutta Italia, con evidente concentrazione al centro ed in particolare nel Lazio. Le origini di questo cognome sono sicuramente da ricercare all’interno del Lazio. 2° Orsini Giovannetti: 3° Di Cosimo 4° De Santis 5° Giovannetti Tali cognomi in ordine di diffusione sono i seguenti: (presente in 423 comuni d’Italia) è diffuso in tutta l’Italia centro – settentrionale, con particolare concentrazione in alta Toscana e Lazio. Nel meridione ed isole è poco diffuso. Risulta completamente assente in Basilicata e Calabria. Le origini possono essere o laziali o toscane. Seguirà sul prossimo numero lo stesso Di Cosimo: (presente in soli 114 comuni d’Italia) la presenza è concentrata con maggiore evidenza, nel Lazio; nel resto d’Italia è sporadicamente presente. Nelle regioni Veneto, Friuli, Valle po de’ fiori in arte che si appogiano alla nostra rivista! Sono diventan la loro ultima esposizione organizzata durante i anni, a Civita Castellana, all’interno del suggestivo Intanto è possibile apprezzare i loro splendidi lavori tutti i giorni, presso il locale di esposizione permanente in Corso Bruno Buozzi, nel quale si possono trovare anche i nuovi ed i vecchi numeri della nostra rivista, oltre che sottoscriverne l’abbonamento. Un ringraziamento particolare va a Paola De Angelis, figlia della sigora Maria Finesi, pittrice di Civta Castellana di cui si può osservare un dipinto qui nella foto di destra, in alto a sinistra, scomparsa un anno fa, che ha gentilmente messo a disposizione questo spazio. studio per il comune di Castel Sant’ Elia. Campo de’ fiori 32 Associazione Artistica Ivna Recensione poetica... a cura della Prof.ssa Maria Cristina Bigarelli 15° MINI FESTIVAL “CITTA’ DI VITERBO” Aperte le iscrizioni fino al 31 Ottobre per i giovani di età compresa tra i 6 ed i 20 anni Dopo un’estate piuttosto intensa – costellata da svariate esibizioni in giro per la proI vincitori dello scorso anno vincia – torna il vero e proprio Mini Festival “Città di Viterbo”, tuttora unico malgrado insieme a Pierluigi Alberti i numerosi tentativi di imitazione! (a sx) e Paolo Moricoli (a dx) La manifestazione, giunta alla sua quindicesima edizione, avrà il suo epilogo – a Viterbo – domenica 18 dicembre p.v., dopo aver svolto le semifinali a Fabrica di Roma (4 dicembre p.v.) e Blera (11 dicembre p.v.). Come al solito, l’organizzazione è a cura dell’Associazione “Omniarts”, con il patrocinio ed il contributo della Provincia di Viterbo e dei Comuni di Blera, Fabrica di Roma e Viterbo. Anche nel 2011, inoltre, il Mini Festival diventerà promotore di solidarietà , in quanto farà parte delle manifestazioni promosse da “Viterbo con Amore”. Fino al 31 ottobre p.v. è possibile iscriversi al Mini Festival; ogni partecipante sceglie il brano da cantare e, se non l’ha già , ne riceve il testo e la base musicale. Per le iscrizioni basta telefonare a Pierluigi Alberti (tel. 0761/227334 – 320/1435180) o Paolo Moricoli (328/7188646); a metà novembre si svolgeranno le selezioni per le semifinali, presso il Porter Tavern di Viterbo. La grande novità del 2011 è che, assecondando le numerose richieste dei mesi scorsi, abbiamo deciso di ampliare il range dei partecipanti sino a 20 anni. Le nuove categorie, quindi, saranno da 6 a 11 anni, da 12 a 15 anni e da 16 a 20 anni. I partecipanti saranno, ovviamente, giudicati da una giuria di assoluta qualità che, anche quest’anno, sarà presieduta dal giovane tenore viterbese Antonio Poli – vincitore del Mini Festival 1998 – che, dopo aver partecipato al Concerto di Capodanno 2011 (dal Teatro “La Fenice” di Venezia, RAI 1) e al “Nabucco” di Verdi con cui, sotto la direzione del M° Muti, si sono aperte le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, è ormai considerato il talento lirico in più forte ascesa in Europa. Oltre ad un simpatico omaggio per tutti i partecipanti ed ai premi – con l’esclusivo logo del Mini Festival – per i primi tre classificati di ogni categoria (cat. 1 per i nati tra il 2000 e il 2005, cat. 2 per i nati tra il 1996 e il 1999, cat. 3 per i nati tra il 1991 e il 1995), il vincitore della sezione dedicata ai più grandi avrà la possibilità di incidere un CD in una sala di registrazione professionale. I primi tre classificati della terza categoria, inoltre, potranno partecipare – gratuitamente – agli stage formativi estivi tenuti da Tuscia in Jazz. Il nostro concorso canoro sta crescendo edizione dopo edizione; in questi anni abbiamo lanciato talenti come le già famose Anna Tatangelo (vincitrice della Sez. Giovani del Festival di San Remo nel 2002 e della categoria “donne” nel 2006) e Alina (seconda classificata della Sez. Giovani del Festival di San Remo nel 2003); i nostri piccoli grandi artisti spopolano in ogni concorso – locale e nazionale (una delle vincitrici del 2010 veniva dalla Sardegna…) – in cui partecipano… le apparizioni televisive non sono più una rarità … di Antonio Poli abbiamo già detto: il nuovo Pavarotti è proprio lui! p. Ass. OMNIARTS Paolo Moricoli 33 Campo de’ fiori MULARI, VACCARI E CARRETTIERI NELLE STALLE DELLO “SCASATO” Gli addetti al trasporto di merci quando non esistevano ancora i veicoli moderni A Civita quando non c’erano auto, camion o furgoni vari, oltre ad esserci gli operai delle fabbriche ed i contadini, vi erano altre tre categorie di lavoratori: i mulari, i vaccari e i carrettieri, che trasportavano merci ed avevano le di Francesca stalle “a’ ‘o Scasato”. Pelinga Vi erano infatti tre tipi di mezzi di trasporto: il carretto, un veicolo a due ruote unite da un’asse e con sponde alte per il trasporto di roba, poteva essere trainato da muli, e cavalli; la barrozza, trainata da buoi o vacche, carro grande con quattro ruote, due piccole davanti e due grandi dietro; il cariolo trainato da tre cavalli, sempre con quattro ruote, due grandi e due piccole con sterzo ed il cavallo di centro portava “o sellino”, un fascione di cuoio con cui il cavallo era attaccato al carro, i cavalli ai lati erano chiamati “bilangini”. Il mestiere di carrettiere esisteva già fin dai tempi della Roma antica; nacque con la coltivazione della vite e nel medioevo divenne parte della corporazione dei fabbri che ferravano i cavalli e solo successivamente nacque la corporazione dei carrettieri, detta anche dei mulari. Il carrettiere che possedeva cavalli era un trasportatore di merci varie che andavano dai prodotti stagionali della campagna, al materiale da costruzione, al carbone, ai concimi; i mulari avevano i muli, animali ibridi, figli della cavalla e dell’asino, e trasportavano legna da ardere e carbone, anche fascine che servivano ad alimentare i forni per la cottura delle ceramiche; i vaccari possedevano vacche e buoi ed andavano a caricare la legna e ad arare. Queste tre categorie avevano, in genere, il mezzo di loro proprietà : carretto e animale. Generalmente lavoravano per conto terzi: proprietari terrieri, commercianti, costruttori; vivevano sempre sulle strade, a volte seduti sul carico, oppure a piedi, al fianco degli animali. Quando si accorgevano che le bestie faticavano a trasportare la merce, si appoggiavano a qualche sporgenza e li aiutavano a tirare. Prima della consegna del carico andavano in via Ferretti, vicino all’albergo Flaminio, dove c’era l’ufficio del dazio. Pagavano per poter pesare il carro con la merce, poi andavano a piazza Marconi, nel vecchio mattatoio dove vi era la bascula, una grossa stadera per merci pesanti e ingombranti, costituita da un piatto mobile collegato per mezzo di una leva ad un altro piatto destinato a ricevere i pesi. La forma di pagamento era a viaggio; il compenso veniva pattuito in base al percorso ed al materiale da trasportare. Ad esempio, la legna veniva pagata al metro o a fascina. Il giorno di paga era il sabato quando si recavano dal proprietario terriero per il quale avevano lavorato e venivano pagati in base a quello che avevano trasportato. Il carrettiere si alzava molto presto, tra le tre e le quattro di mattina; andava nelle stalle a pulire ed accudire le bestie che non trascurava mai. Le governava con il pane in cui aveva mischiato la semola ed era così pronto “o pappone”. Puliva il manto, le gambe, i garretti e controllava gli zoccoli, perché , se qualche ferro si schiodava, poteva danneggiare le bestie. Per pranzo si portava “o fagotto”, così detto perchè il cibo, “o pane co a mella”, era avvolto in un pezzo di stoffa. Quando i proprietari terrieri civitonici dovevano tagliare la legna chiamavano i taglialegna, dopo cominciava il lavoro del mularo che consisteva nel trasportare il carico dal posto di origine fino al deposito (imposto), che generalmente era situato in uno slargo dove poi arrivavano i carrettieri per caricarla. Il lavoro era duro, durissimo, tanto più che si combatteva con i rivali. Quando pioveva e non si poteva lavorare, i carrettieri civitonici si riunivano e scommettevano sull’animale che tirava di più, oppure andavano all’osteria ”co’ ‘o fagotto” per fare colazione con un buon bicchiere di vino e generalmente si ubriacavano già di prima mattina. Le stalle erano dunque allo Scasato, dopo lo stop, vicino all’istituto d’arte, dove c’era uno stabile del sig. Marcuccio Gatti, chiamato “Fagocchio”, il quale riparava i carretti. A sinistra vi era Gracco che ferrava cavalli e muli. La ferratura avveniva in questo modo: tolto con le tenaglie quel che rimaneva del ferro vecchio, veniva spianato lo zoccolo con un attrezzo che chiamavano incastro, una specie di scalpello ben affilato con il manico a cazzuola, poi si tagliavano le unghie eccedenti, spianandone la superficie, ed infine si rifiniva con una raspa. Quindi si applicava il ferro nuovo, infuocato in modo da spianare lo zoccolo, che veniva inchiodato con la dovuta precauzione e precisione per evitare che i chiodi, oltrepassando lo strato d’unghia, andassero a ledere la parte viva dello zoccolo. Infine si tagliava la parte eccedente del chiodo, ribattendone una parte sulla superficie laterale dello zoccolo, in modo che non si potesse sfilare. Sempre a sinistra c’erano il mattatoio, il lavatoio, il monastero e la chiesa di Sant’Antonio. Sulla destra vi erano i Pulcini pellicciai con deposito di pelli e lana; le stalle dei porci; le stalle dei carrettieri; l’abbeveratoio; il caciaro; altre stalle; gli orti e la fabbrica di Percossi; in fondo la fabbrica di Coletta. Il letame degli animali si doveva trasportare la mattina molto presto, per non appestare Civita con il cattivo odore e perché altrimenti si veniva multati. Nel mese di maggio, per recarsi al Santuario di Castel Sant’Elia, la barrozza serviva a trasportare le persone: si montavano delle panche a ridosso delle sponde laterali, più una al centro; si infiocchettavano con nastri le corna dei buoi; si addobbava il carro con la ginestra. Non si stava certo molto comodi, ma fra canti e risate, con pazienza e fede, si arrivava a destinazione. I mulari erano: Dobboloni Pietro detto “Pulenta” - Buttarelli Gigino detto “o Zoppo” - Giovanni Abballe ”o Mularo”. Vaccari: Menicacci - Angeletti RuggeroRosella Nicola - Rosella Vicenzo detto ”Nicenso” - Brocchi Ovidio - Lucentini Innocenzo detto ”Baffetto” - Marchetti Giacomino detto ”o Billo”. I cavallari: Mancini Lorenzo detto “Cappuccino” - Tuia Ulderico detto ”Masqualò ” – Tuia Luigi e Checco detto ”Gigiò ” - Marcantoni Pietro detto ”Pellecchia” - Santini Giovanni detto ”Peppilo” - fratelli Gemma detti ”Dantò ” Belloni Arcangelo - Ceselli Domenico detto ”Quattro marce”. Angeletti Marciano era uno degli aiutanti pagati a giornata.Un grazie al sig. Peppino Mancini e alla sig. Maria Rosella che mi hanno aiutato a ricostruire questa pagina della nostra storia locale. Campo de’ fiori AGOSTINO PARADISI Civita Castellana 1654 - Modena 1732 del Prof. Architetto Enea Cisbani I l rinvenimento in un archivio, di alcuni documenti notarili relativi alle disposizioni testamentarie di Agostino PARADISI, avvocato nato a Civita Castellana nel 1654 e consigliere intorno al 1700 del Duca di Modena, ci consentono oggi di definire con estrema precisione la figura di questo importante e dotto erudito - oggi lo definiremo intellettuale - che dopo gli iniziali anni trascorsi a Civita Castellana, nel 1685 si trasferisce a Modena dove grazie alle sue innate abilità forensi e letterarie, diviene un personaggio in vista della città emiliana e il primo consigliere del Duca di Modena, senza però dimenticare, come vedremo nel corso della trattazione, le sue origini, la sua storia e la città dove è nato. Leggiamo il primo e più importante documento: “……v’aveva un molto illustre signore, di nome Paradisi, nato in Civita Castellana. Questo era allora tanto in grazia del Duca di Modena, che divenne il suo primo consigliere. Però era uomo di fortune assai copiose, inclinato al bene, e non aveva alcun erede a cui poter lasciare il suo……il Santo Vescovo gli scrisse, per sentire se egli volesse concorrere alla fabbrica del seminario e così promuovere il bene della sua patria. Quel signore accettò incontanente quest’opportunità , per giovare a quella terra dove era nato, e mandò una lettera compitissima al Prelato, nella quale diceva che era oltremodo contentodi aver parte in questa fabbrica, per la quale fin d’allora cedeva diecimila scudi. Avvennero queste cose nel 1732, e poco appresso quel signore fu tocco da un colpo di aplopessia. Riavutosi un poco dal suo male, novamente fece scrivere dall’esecutore del suo testamento al Santo Vescovo la parte che in quella sua ultima volontà riguardava questa donazione che avea fatta di diecimila scudi per la fabbrica del Seminario in Civita Castellana. Corsa voce per la città di tanta cortesia che aveva avuto quel signore, il Magistrato pensò di dovergli scrivere a nome di tutti i cittadini per ringraziarlo di tanta sua liberalità . E quegli preso da quest’atto col quale i suoi concittadini mostravansi a lui obbligati, tornò di nuovo con una lettera a protestare, che quella piccola somma sarebbe stata senza dubbio spesa per una città così riconoscente. Stando in tal punto le cose, ognuno s’aspettava di vedere tra breve por mano ai fondamenti della fabbrica. Quando venuto a morte il Paradisi, fu trovato che non v’era quella parte del suo testamento che avea trascritto nella lette- ra e che questo era al tutto diverso da quello che avea fatto dianzi. Poiché il buon vecchio, essendo ottuagenario e infermo di mente, mutava spesso il testamento senza ricordarsi punto di quello che avea promesso. Venuta meno pertanto questa via che sembrava cotanto opportuna, il Vescovo, rassegnatissimo in mano della divina bontà , ripeteva sovente: “vorrà il Signore valersi di altri mezzi……”. Definito il punto di partenza, dalla lettura dei documenti d’archivio, che mostreremo nel corso delle varie puntate, risulta immediato ed evidente, che la disposizione testamentaria venne negata non perché il Paradisi fosse ormai vecchio e smemorato, ma per una precisa volontà degli esecutori legali che vollero così appropriarsi dei considerevoli beni dell’illustre avvocato e concittadino. Per risolvere la complessa questione, è necessario dapprima definire la figura di Agostino Paradisi, la famiglia, la sua gioventù e gli studi, il trasferimento a Modena e la sua importanza sempre più crescente come letterato e, infine, la lettura di tutti i documenti inerenti il testamento con il chiaro intento di capire come venne totalmente modificato e manomesso, contravvenendo alle precise disposizioni testamentarie. La vicenda umana e terrena di Agostino PARADISI, inizia a Civita Castellana il …. ...continua sul prossimo numero o de iori 35 L’angolo del Bon Ton Vestiamo la tavola! Se chiedete ad ogni singola padrona di casa che conoscete quale possa essere la difficoltà maggiore che può incontrare quando organizza una cena o un pranzo importante o anche un ricevi di e i ia hilelli mento, dopo il menù, vi risponderà di certo: la scelta della tovaglia! Proprio così , anche perché è innegabile che il tovagliato deve per prima cosa essere scelto assolutamente in base alla forma del tavolo e alla sua dimensione, senza tralasciare il fatto che debba accordarsi con piatti, bicchieri, posate, accessori ed eventuali decorazioni per rendere il tutto armonioso. Oggi in commercio ci sono tovaglie di tutti i tipi e di tutti i colori e facilmente si possono adattare per ogni tipo di occasione. La tovaglia da usare dovrà essere perfettamente stirata (possibilmente senza le pieghe della stiratura) e posta preferibilmente su di un mollettone (per evitare brutte sorprese al nostro tavolo!), se non si dovesse disporre di una tovaglia lunga che copra tutto il tavolo si può cedere all’eccezione di utilizzare più tovaglie identiche sovrapposte, ma si dovrà accuratamente evitare, grazie ad una stiratura impeccabile l’effetto “montagnetta”. Altra cosa da tener presente è che se il tessuto della tovaglia reca stemmi o disegni, questi dovranno essere disposti in modo che le figure partano, se possibile, dal posto che verrà riservato all’ospite più importante. Ecco qui un piccolo schema per un corredo base per la tavola: - 2 tovaglie grandi ricamate con relativi tovaglioli (non abbiate paura ad utilizzare tovaglie ricamate da mamme o nonne per occasioni importanti!); - 4 tovaglie con relativi tovaglioli bianche, con stampe o ricami tenui; - 4 tovaglie colorate sempre con i tovaglioli; - 2 tovaglie per 8, anche qui la scelta ricadrà o sul bianco o sul colorato, con annessi tovaglioli; - 2 servizi all’americana che ricordo vanno usati senza tovaglia; - 4 copri carrello (se si dovesse usare il carrello vicino al tavolo per riporre bicchieri, piatti…) Questi consigli valgono anche se avete il tavolo rotondo con diametro di 150 cm per 6 persone e 180 cm per 8 posti. I tovaglioli Compagni inseparabili della tovaglia sono i tovaglioli (mai usare quelli di carta, anche se in commercio ce ne sono di bellissimi e raffinatissimi), che andranno stirati senza eccentriche piegature (l’ideale è stirarli piegati in quattro e poi piegarli ancora facendo però attenzione a non stirare questa ultima piega) e posti sulla tavola alla destra del piatto. Stesso discorso per gli stemmi della tovaglia, in questo caso la stampa dovrà essere resa visibile e rivolta verso i commensali. Molto importante, anzi obbligatoria è la sostituzione di tutti i tovaglioli della tavola quando vengono serviti: ostriche, asparagi, crostacei, carciofi e tutti gli altri cibi che è lecito toccare a tavola con le mani, anche se in questo caso saranno presenti per ogni commensale delle coppette lavadita con acqua ed essenza di limone o lavanda. Da non dimenticare poi di avere dei tovaglioli di scorta nel caso qualche commensale faccia cadere a terra quelli posti sulla tavola, questi andranno impilati e posti sul carrello o in un angolo dove si svolgerà il pasto. L’antica usanza di apparecchiare la tovola Come al solito, prima di lasciarci vi regalo una nota di colore! La prima tovaglia sembra essere nata in Persia ed era bianca, solo dal III secolo a.C. sembra essersi, sempre tra i Persiani, sviluppato l’uso delle tovaglie colorate. Anche gli antichi Romani utilizzavano le tovaglie, ma solo dopo il periodo repubblicano, ed avevano le stesse fattezze di quelli che per noi, oggi, sono i tappeti! Nel Medioevo si usavano le tovaglie di lino bianche che spesso, in occasioni importanti, venivano bordate di strisce che recavano colori intensi. Durante le crociate si narra che alcuni cavalieri giuravano di mangiare senza la tovaglia fino a che non avessero portato a termine il valoroso impegno di combattere in Terra Santa, in questo periodo, infatti, l’uso della tovaglia era un segno di prestigio ed esserne privati era, al contrario, segno di umiliazione. Tra il 1400 e il 1500 era in uso la tovaglia “perugina” che recava fasce blu ai lati, sul finire del 1500 prese piede l’usanza delle tovaglie lisce ornate di merletto. In epoca Barocca, inutile dirlo, ebbero sfogo broccati e damascati, solo alla fine del 1700 si tornò alle tovaglie bianche e lunghe fino al pavimento. I tovaglioli erano in uso dal Medioevo dove un tovagliolo veniva utilizzato in condivisione tra i due commensali, l’idea di un tovagliolo per commensale si ebbe intorno al 1500 ed è proprio in questo periodo che si cominciano ad avere anche tracce delle spettacolari piegature (pensate che un manuale francese risalente ai primi anni del Regno di Luigi XIV e precisamente Le maî tre d’hô tel, di Pierre David insegnava come piegare i tovaglioli in ben 27 modi diversi!). Dal 1700 il tovagliolo ha, invece, assunto la funzione che conosciamo tutti, quella cioè di proteggere l’abito del commensale ed è per questo che lo adagiamo sulle ginocchia. Bibliografia: La mia Cucina; www.taccuinistorici.it 36 Campo de’ fiori I Mazzasette. Convinti Imprenditori Agricoli C ome tutti sappiamo, da vari anni, le persone che si dedicano esclusivamente all’attività agricola sono purtroppo, sempre meno. All’inizio del XX secolo, considerando l’Italia, la forza lavoro dell’attività agricola (definita attività primaria) impiegava circa il 90% delle risorse umane lavorative; attualmente all’inizio del XXI secolo essa si è ridotta notevolmente, arrivando ad impiegare una percentuale che si conta sulle dita di una mano. La maggior parte delle persone che attualmente si dedicano all’agricoltura, lo fanno come secondo lavoro, negli spazi temporali lasciati liberi da attività industriali, artigianali, professionali o di servizi, sia pubblici che privati. Pochi, anzi pochissimi, sono rimasti quelli che lavorano esclusivamente ed a tempo pieno, nel settore agricolo o derivato da esso. A Fabrica di Roma, noi conosciamo bene una famiglia che si dedica a tempo pieno all’agricoltura: la famiglia Mazzasette. Il capostipite della famiglia Mazzasette è originario dalla vicina Umbria. Egli si trasferì dall’Umbria a Fabrica, dove sposò Giuseppa Meloni la famiglia della quale famiglia ha profonde radici fabrichesi. Negli anni Quaranta, i coniugi Mazzasette si trovavano, per motivi di lavoro, a Gallese ed è proprio a Gallese che nasce Franco (capostipite della famiglia attuale) nel 1942 ed esattamente il 29 ottobre. I genitori di Franco si stabilirono successivamente a Corchiano e negli anni cinquanta ritornarono a Fabrica di Roma. Alla giovane età di 17 anni, Franco si arruola in Marina. In quei tempi, molti giovani si arruolavano, grazie anche, ad una efficace propaganda del ministero. Le persone che hanno superato i sessanta, si ricordano sicuramente dei tanti manifesti affissi, dove era scritto “vieni in marina, diventerai un tecnico e girerai il mondo “ . Il giovane Franco, probabilmente, voleva intraprendere la carriera militare che gli avrebbe dato anche una sicurezza per l’avvenire, ma era combattuto internamente, contro il desiderio di rimanere vincolato al lavoro agricolo. Dopo quattro anni trascorsi in marina, decise con grande coraggio di lasciare la carriera militare e, congedandosi, scelse di ritornare a lavorare nei campi. La sua scelta fu dettata dalla grande passione che aveva per l’agricoltura, nonchè come lui ci ha confessato, dalla possibilità di svolgere un lavoro autonomo. Si congedò nel 1963, e qualche anno dopo sposò la giovane Rina, la cui famiglia proveniva dalle Marche e precisamente da un piccolo paesino in provincia di Macerata: Monte San Martino. Dalla unione di Franco e Rina, nacquero prima Maurizio, nel 1969, e dopo Emanuele, nel 1973. Maurizio è sposato con Anna, con la quale ha due figli: Alessio e Riccardo; Emanuele è invece sposato con Sara, lo stesso con due figli: Daniele e Michele. Quando Maurizio aveva 24 anni ed Emanuele 20, Franco, il papà , decise di mettere in piedi l’attività del frantoio; anche questa fu una decisione coraggiosa considerando l’investimento economico che comporta l’acquisto dei macchinari necessari. Nel 1993 Franco, senza indugio, iniziò la nuova attività acquistando tutte le attrezzature necessarie; ben presto però , si verificò un notevole aumento nell’affluenza clienti che le attrezzature del frantoio diventarono insufficienti; nel 2002 Franco decise allora di sostituirle con nuove e più potenti, scegliendo il marchio Pieralisi. Egli acquistò sicuramente il meglio che il mercato di allora gli poteva offrire; lo dimostra il fatto che dopo 8 anni di intenso lavoro le macchine funzionano ancora con estrema affidabilità . Questo è dovuto sicuramente alla meticolosa manutenzione che i Mazzasette mettono in atto alle cadenze previste dal costruttore. Emanuele mentre opera nel quadro di comando del frantoio Alcune confezioni di contenitori dell’Olio Mazzasette, esposte nel frantoio Ovviamente oltre all’attività del frantoio, l’impresa Mazzasette vende al pubblico l’olio extravergine, utilizzando confezioni con il loro marchio; i loro prodotti sono distribuiti in molte località italiane. L’augurio, che facciamo noi della redazione di Campo de’ fiori, a questa laboriosa famiglia che non impiega personale esterno nello svolgimento delle loro attività , è quello di proseguire ed ampliare nel futuro l’attuale impresa agricola; inoltre allarghiamo il nostro augurio ai quattro eredi della stirpe, affinché non deludano le aspettative dei loro papà e dei loro nonni. Auguri, Mazzasette! Arnaldo Ricci po de iori 3 Una giovane artista ribelle orie t s e L Max di Ornella Vanoni Dopo gli esordi di artista ribelle e controcorrente, la grande carriera Ornella Vanoni, una delle più grandi voci del panorama musicale italiano, a differenza di come si potrebbe pensare, vista la sua brillante carriera, debutta alla fine degli anni ’50 come attrice di Sandro n el i teatrale. Dopo aver studiato alla Scuola d’Arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, infatti, fortunato fu per lei l’incontro con il regista Giorgio Strehler. Figlia di un industriale farmaceutico milanese, studentessa nei migliori collegi svizzeri ma di temperamento ribelle, il 13 aprile ’57 si esibisce per l’appunto cantando due brani tradizionali francesi tra una scena e l’altra de I giacobini di Federico Zardi, e l’anno successivo, grazie a Roberto Leydi, diventa la “cantante della mala”, lanciando il suo primo disco “Le canzoni della malavita”, editato dalla Ricordi. Si tratta del primo extended-play della casa discografica, nel quale la giovane affronta un genere sofisticato e poco consono al mercato, in italiano, francese e tedesco. Saint-Lazare di Bruant prende il nome da un carcere ospedaliero, dal quale una reclusa scrive al suo uomo; Jenny delle spelonche, invece, è tratta da L’Opera da tre soldi di Weil e Brecht, in cui la protagonista è Jenny, una ragazza emarginata che sogna il principe azzurro, aspettando che arrivi al timone di una nave da pirata. Sentii come la vosa la sirena è una canto della tradizione popolare milanese, rivisitato per l’occasione da Fiorenzo Carpi e Dario Fo, nel quale si racconta la storia di una donna che ha visto uccidere il suo uomo dal migliore amico, mentre Canto di carcerati calabresi, tratta invece, dal miglior folk calabrese, narra la dura vita della prigione, sottolineando come per un carcerato il tempo sembri non trascorrere mai. Tutti brani apprezzati principalmente negli ambienti intellettuali. Ma nel frattempo la Vanoni incide anche un’altra serie di canzoni ripescate dal passato: Hanno ammazzato il Mario, sempre di Carpi e Fo, La zolfara di Fausto Amodei e Michele Straniero, Ma mi… e Le Mantellate, entrambe rielaborate ancora una volta da Fiorenzo Carpi. I quattro brani furono editati dalla Ricordi in un secondo ep, oltre che su due quarantacinque giri. Ornella passa poi alla canzone-cronaca nel 1960, con il brano Ballata di Chessman (meglio conosciuto come il “bandito della luce rossa” condannato a morte in camera a gas), la cover di un pezzo di Hoffman e Manning, tradotta in italiano da Leo Chiosso. Un disco, giudicato dalla stessa cantante, che di lì a poco si aprirà alla nascente canzone d’autore, dando il meglio di sé , “veramente brutto”. ... continua sul prossimo numero Campo de’ fiori 3 Anche se a distanza di qualche mese, è sempre bello ricodare... Speciale Palio di Siena Visto con gli occhi di una senese acquisita I GIORNI DELLA FESTA 10 Luglio – Sto correndo per il Corso di Siena, c’è tanta gente, complice l’inizio dei saldi, destinazione: Piazza del Campo. Oggi c’è l’Estrazione(1). Arrivo in Piazza, sono le 19,00, appena in tempo. Dalle trifore(2) sono giè fuori le bandiere delle contrade che corrono d’obbligo: AQUILA, CHIOCCIOLA, ISTRICE, LUPA, LEOCORNO, PANTERA e TORRE. Ecco la prima bandiera si sta affacciando, è GIRAFFA!! Subito dopo si affacciano BRUCO e NICCHIO. Il lotto delle 10 contrade che correranno per il Palio dell’Assunta(3). I contradaioli delle tre estratte sono felicissimi e cantando si dirigono ognuno verso la propria contrada, mentre gli altri, quelli che ci speravano, se ne vanno a testa bassa, con l’amara consolazione che dovranno aspettare un altro anno. 13 Agosto – Oggi non sono potuta essere a Siena, ma sono fissa su Sky, canale 824, Canale 3 Toscana. Sono le 13,00, c’è l’assegnazione. COS’E’ L’ASSEGNAZIONE? Il giorno prima dell’assegnazione vengono provati dei cavalli, scelti dopo un iter di selezione lunghissimo che inizia in inverno, necessario per portare in Piazza soltanto cavalli sani e in grado di correre la Carriera (o Palio). Al contrario di ciò che si possa pensare nessuna contrada ha un proprio cavallo, anche questi sono dati a sorte, ed è proprio durante l’assegnazione che si decidono le accoppiate contrada-cavallo. La Piazza è gremita, ci sono i contradaioli delle contrade che corrono, di quelle che non corrono, turisti e appassionati di questa Festa. Il Sindaco e i Capitani delle contrade partecipanti si sono posizionati, due bambini si avvicinano monturati(4), avranno il difficile compito di decidere le accoppiate. Alla sinistra del tavolo delle autorità ci sono i 10 cavalli scelti, davanti 10 persone monturate, ognuno con i colori della propria contrada, che aspettano e sperano che il cavallo che gli donerà la Dea Bendata porterà la vittoria nel proprio rione. Ecco le accoppiate: PANTERA – GAMMEDE AQUILA – INDIANOS LEOCORNO – IVANOV GIRAFFA – FEDORA SAURA CHIOCCIOLA – MAREMANNA TORRE – GUESS NICCHIO – FANTASTIC LIGHT BRUCO – LO SPECIALISTA LUPA – MOEDI ISTRICE – MARROCULA Ogni contrada torna verso il proprio rione con il proprio cavallo, qualcuna più entusiasta perchè il cavallo che le è stato donato dalla sorte è buono (magari perché ha già vinto, o comunque ha già corso mostrando buone possibilità di vincere), qualcun’altra con l’amaro in bocca perché il cavallo o non è buono oppure è inesperto. Nel pomeriggio ogni contrada contatta i fantini che monteranno i propri cavalli. Ore 18,30 – I cavalli vengono di nuovo accompagnati in Piazza, c’è la prima prova. Per le vie della città sfilano eleganti i cavalli e dietro il fantino, la capitaneria e il popolo. A questo punto le monte sono fatte, anche se il fantino può essere cambiato fino alla mattina del giorno del Palio: PANTERA – GAMMEDE e BIGHINO AQUILA – INDIANOS e TITTIA LEOCORNO – IVANOV e SCOMPIGLIO GIRAFFA – FEDORA SAURA e BRIO CHIOCCIOLA – MAREMANNA e ANDREA CHESSA5 TORRE – GUESS e TREMENDO NICCHIO – FANTASTIC LIGHT e GIROLAMO BRUCO – LO SPECIALISTA e TRECCIOLINO LUPA – MOEDI e SALASSO ISTRICE – MARROCULA e VOGLIA I PROVA. Ore 19,15, suona il mortaletto, i cavalli entrano in Piazza. Si dirigono verso il canape(6). Il mossiere chiama contrada per contrada, e i cavalli sfilano e si vanno a posizionare tra i canapi, l’ordine di entrata è quello in cui entreranno le contrade in Piazza il giorno del Palio per il corteo storico. I cavalli sono pronti, stanno aspettando la ricorsa che da la mossa(7). La mossa è valida! La prima prova è stata vinta dalla contrada della Lupa. I contradaioli e i cavalli tornano ognuno nelle proprie contrade. Il cavallo è accompagnato nella propria stalla. Questo primo giorno di Palio è finito, da adesso in ogni contrada si faranno dei “cenini” propiziatori in cui parlare di Palio, cantare di Palio e sperare che il 16 agosto sarà il proprio fantino ad alzare il nerbo(8). 14 Agosto – Sono a Siena ma non in tempo per vedere II PROVA. La guardo in tv in replica. Vince la contrada della Giraffa. Con queste due prove già si iniziano a delineare le caratteristiche dei cavalli, le contrade favorite sono Giraffa, Aquila e Bruco. III PROVA. Ore 19,00, finalmente riesco a vedermi la terza prova: vince la Chiocciola. In Piazza c’è qualche tafferuglio tra i contradaioli della Giraffa e del Bruco, contrade che fino a qualche anno fa erano nemiche, rivalità finita nel 1996 a gran consenso ottenuto in entrambe le contrade nelle assemblee contemporanee. Ma tutto finisce in pochi minuti. Ognuno torna nella propria contrada a sperare. 15 Agosto – IV PROVA. Il caldo inizia a diventare insopportabile, perfino alle 9.00 di mattina, sono in Piazza, i cavalli escono dall’Entrone, maestosi, quanto eleganti, nel loro passo. Dopo due mosse non valide, finalmente si parte: buona partenza di Aquila, Chiocciola e Leocorno, con la Torre che prende la testa al secondo giro e va a vincere con Guess montato da Francesco Caria detto Tremendo. Mi sento nel vivo della Festa, i visi dei contradaioli iniziano ad essere tirati, mille sono le emozioni che li attraverseranno in queste 24 ore: la speranza che vinca la propria contrada, l’ansia che vinca la contrada rivale. PROVA GENERALE. Si torna in Piazza. Questa è la penultima prova. Questa sera prima della prova ci sarà un’esibizione dei carabinieri a cavallo, una carica, uno spettacolo veramente troppo bello ed emozionante. Finita la carica ecco i dieci cavallini che escono e si dispongono tra i canapi. Sale la tensione, sembra che i cavalli avvertano questa sensazione e che proprio per questo siano un po’ irrequieti. Si parte: cade il fantino del Leocorno (ma niente di grave), vince la Lupa senza troppi colpi di scena. Ecco! I canti sono più forti stasera, ognuno va nella propria contrada,stasera c’è la cena della prova generale, la cena propiziatoria, la cena più emozionante; infatti durante la cena il Capitano, il Priore e il Fantino faranno il discorso, in cui daranno speranze e cercano di incoraggiare la contrada. Nella contrada della Chiocciola, siccome c’è un fantino esordiente, si procede anche a dargli un nome Campo de’ fiori Contradaiole della Lupa in attesa davanti al Duomo che lo accompagnerà durante tutta la sua carriera paliesca. Il nome scelto per lui è Nappa II, perché Nappa è stato un fantino già vittorioso in questa contrada. 16 Agosto – La giornata inizia presto, infatti alle 7.45, nella cappella adiacente il Palazzo Comunale (per capirci la cappella sotto la Torre del Mangia), l’Arcivescovo celebra la “Messa del Fantino”, momento molto emozionante per il popolo senese. ORE 9,00 PROVACCIA. La provaccia non è altro che l’ultima prova prima della Carriera, chiamata così per il generale disinteresse delle Contrade. Dopo questa prova, Capitani e fantini si riuniscono in Comune per l’iscrizione del fantino e la presentazione del giubbetto che indosserà in corsa, a questo punto il fantino non può essere più cambiato.Da questo momento in poi girando per il Centro si trovano pochi contradaioli, sale l’ansia, l’aria si fa pesante, passando vicino alle contrade si avverte uno strano silenzio, inspiegabile per chi non è del posto: è aria di Palio!! ORE 15,00. Nelle Chiese delle contrade, il Parroco di contrada procede a benedire il cavallo e del fantino. Il cavallo entra in chiesa accompagnato dal fantino e il parroco conclude il rito con una formula che sembra un ordine: “Vai e torna vincitore!!!”. Più tardi, quando le comparse delle contrade hanno raggiunto la prefettura, porgendo il saluto, inizia la passeggiata storica che culmina con l’entrata in Piazza del Campo. Al fine della passeggiata storica entra in Piazza il Carroccio che, trainato da buoi, porta il Drappellone, i contradaioli presenti in piazza al passaggio di questo davanti a loro, agitano ognuno il proprio fazzoletto come rito propiziatorio. Io sono in Piazza del Duomo(9), osservo i contradaioli delle varie contrade seduti sugli scaloni, qualcuno è solo, qualcun altro è con altri contradaioli e parlano, ho davanti un gruppo di ragazze della Lupa, parlano di capelli, forse cercando di esorcizzare l’attesa. Un ragazzo del Nicchio mi fa posto, parliamo un po’, poi me ne vado. Mi avvicino al negozio di una mia amica dietro Piazza del Duomo, non riesco a rimanere lì , a non vedere né sentire niente. ORE 19,00. Accendiamo la radio, nel nego- 39 Fantino Vittorioso (Brio) della Giraffa accompagnato in Duomo Il Drappellone arriva in Duomo portato dai giraffini zio non c’è la tv. Ci siamo. Il Drappellone è stato consegnato Gli alfieri delle 17 contrade si allineano davanti al Palazzo comunale per la sbandierata finale. Suona il mortaletto, ecco i maestosi cavalli uscire dall’Entrone e dirigersi verso i canapi. Viene consegnata al mossiere la busta contenente l’ordine di entrata tra i canapi: 1. AQUILA, 2. LUPA, 3. PANTERA, 4. BRUCO, 5. LEOCORNO, 6. GIRAFFA, 7. ISTRICE, 8. TORRE, 9. CHIOCCIOLA, 10. NICCHIO (rincorsa). La mossa è durata una ventina di minuti il NICCHIO entra tra i canapi e parte la corsa: il Leocorno parte primo seguito dalla GIRAFFA, dalla TORRE, dalla CHIOCCIOLA e dal BRUCO che ostacola in partenza l’AQUILA e la LUPA. Seguono le altre. All prima curva (primo San Martino) girano Leocorno, Giraffa, Torre, Bruco, Chiocciola e Nicchio, seguiti dalle altre. Al I Casato la situazione è la stessa, ma la Giraffa tenta larimonta, infatti alla fine del primo giro passa in testa, seguita da Leocorno, Torre, Bruco e Nicchio. Poi le altre. La situazione rimane invariata anche al II S.Martino. Il Nicchio passa Bruco e Torre ed ora è terzo dopo il II Casato. La Giraffa è sempre prima, distanziando di 4 colonnini il Leocorno. Si passa il secondo giro, mentre la Torre si ferma perché il cavallo ha qualche problema. Al III S.Martino sfilano Giraffa, Leocorno e Nicchio, cade il cavallo del Bruco, Aquila e lupa gli finisco addosso. Cade anche l’Istrice che trascina in caduta anche la Chiocciola. La Giraffa, avvicinandosi alla mossa alza il nerbo in segno di vittoria. È GIRAFFA! La terza vittoria di Fedora Saura, la terza vittoria di Brio. Corro Verso il Duomo, arrivano i primi giraffini, incontro altri contradaioli (non della Giraffa) che vanno via, si dirigono verso le contrade, qualcuno piange, passa la comparsa della Chiocciola, a testa bassa torna verso il suo rione. L’immensa gioia dei giraffini si mescola con l’amarezza di chi, questo Palio, non l’ha vinto. Aspetto lì , il Duomo si riempie di bianco e rosso (i colori della Giraffa), nel frattempo arriva il Drappellone meravigliosamente bianco, ecco anche Fedora Saura, la cavallina vincente, poco dopo arriva anche Brio sulle spalle dei giraffini. In chiesa cantano il Te Deum. Anche questo Palio è finito, e come tutti i Palii la gioia è per una contrada, il 16 agosto 2011 gioisce la Giraffa. Le mie considerazioni? Beh inizio col dire che pensavo che sarebbe stato molto più facile raccontare di Palio, ma mi sono accorta che questa festa non è da scrivere o da dire, ma da vivere, da capire. Qualcuno potrà pensare: “Ma che dice questa?”, invece è la verità . Essere a Siena durante i giorni di Palio è un aggrovigliarsi di emozioni, assistere alla Carriera ti fa battere il cuore, il tutto in una cornice incantevole: Siena. Il Palio non è una corsa, è vita! È crescere in una contrada, aiutarla, ascoltare gli aneddoti degli anziani che la raccontano, crescere insieme a Lei, gioire per la sua vittoria, a volte anche piangere… Concludo dicendo che, per me, il Palio è una delle tradizioni italiane per cui siamo famosi nel mondo, e di cui è facile innamorarsi. Io già lo sono, e spero che con questo articolo (scritto con il cuore e non da una giornalista) anche voi riuscirete a innamorarvi un po’. Parlo da innamorata, si perché io di Siena sono veramente innamorata… Chiara Ercolini 1 Le contrade che corrono il Palio sono 10, di cui 7 d’obbligo (le contrade che non hanno corso il Palio di Agosto dell’anno precedente) e 3 estratte a sorte (tra le 10 che invece lo hanno corso). 2 Finestre del Palazzo Comunale. 3 Il Palio, sia quello del 2 luglio che quello del 16 agosto, è in onore della Madonna, il primo della Madonna di Provenzano e il secondo della Madonna dell’Assunta. 4 La montura è il costume che rappresenta sia il comune (il bianco e il nero) sia le contrade (ogni contrada ha diversi colori) 5 Perché questo fantino non ha un soprannome? Semplice! Perché è la prima volta che monta al Palio di Siena e il soprannome gli verrà dato la sera della Cena della Prova Generale. 6 La “corda” che indica il via. 7 La rincorsa è il 10 cavallo chiamato che con la sua entrata tra i canapi da il via. 8 Il nerbo è il frustino. Il fantino che arriva primo alza il nerbo in segno di vittoria. 9 La contrada vincente porta il Drappellone in Duomo, in quanto il Palio del 16 Agosto è dedicato alla Madonna dell’Assunta. Al Duomo ci sono molte persone che aspettano, senza vedere il Palio, la contrada vincitrice. Campo de’ fiori 40 Il Bar Salini festeggia 75 anni di attività C ivita Castellana. Festeggiare 75 anni di attività , specie se si tratta di un locale pubblico, non è un evento che capita spesso. Quest’ anno ha raggiunto l’ ambito traguardo il Bar Salini, situato nel piazzale della stazione delle F.S. di Borghetto. Un’ attività che ha visto impegnate ben tre generazioni. Infatti il Buffet Stazione è stato aperto nel lontano 1936 dalla signora Teodora Tordi, chiamata Sora Giulia, e dal marito Goffredo Salini, in un locale situato a piano terra, posizionato vicino alla stazione ferroviaria e diviso tra bar e abitazione. Nel 1961 la gestione è passata al figlio Famiano (Franco) Salini ed alla moglie, la gentile signora Carla e nel 1964 hanno trasferito l’ attività in un nuovo e più accogliente locale situato di fronte alla stazione dove, oltre al bar, tabacchi e giornali, si svolgeva anche l’ attività di ristorazione fino al 2001. Nel 2003 la gestioFamiano, la sig.ra Carla, il figlio Alberto. ne è proseguita nell’ ambito famigliare con il trasferimento al nipote di Sora Giuglia, figlio di Famiano e Carla, Alberto Salini che la gestisce attualmente. Indubbiamente il Bar Salini è una delle attività commerciali più longeve del territorio civitonico. Abbiamo incontrato Famiano, orgoglioso del lavoro portato avanti con passione ed impegno, il quale ci ha raccontato delle difficoltà incontrate durante il periodo bellico con i tedeschi che non volevano pagare le consumazioni, soprattutto vino, dicendogli che avrebbe pagato Badoglio. Poi è intervenuta la S.S. in servizio presso la stazione che ha imposto ai soldati di pagare il conto. I clienti che gli sono rimasti impressi nella memoria sono molti ma principalmente ricorda il prof. Vincenzo Ferretti, indimenticabile primario dell’ Andosilla, che veniva da Perugia, una persona alla mano e affabile con tutti, ma severa nel suo lavoro. Ricorda i civitonici che si recavano a Stimigliano, occupati presso la Ceramica Sbordoni: Francesco (Checco) Carabelli, il rag. Roncio, e altri ancora, poi intorno agli anni ’60 quelli occupati presso la Compagnia Italiana Ceramiche, situata proprio vicino alla stazione di Borghetto e la squadra dei facchini che aveva il compito di scaricare vagoni di argilla provenienti dal porto di Civitavecchia, destinata alle ceramiche. Ricorda i corrieri provenienti da Calvi dell’ Umbria, da Otricoli e da Magliano Sabina, e anche da Civita, che durante il periodo bellico portavano a Roma ogni tipo di merce, dalla farina ai legumi secchi, salumi e carne che poi vendevano a “borsa nera”. Tutti ricordi rimasti indelebili nella memoria di Famiano. Con il passare del tempo la vita è cambiata molto, ma il Bar Salini è ancora nella stazione di Borghetto ad accogliere i viaggiatori che continuano ad arrivare dai centri limitrofi, spesso attraversando la piazzetta di corsa per non perdere il treno, ma sempre pronto a preparare cappuccini e caffè , vendere tabacchi e giornali e anche biglietti ferroviari e abbonamenti, rimanendo sempre un punto di riferimento importante per tutti. Mario Sardi PICCOLI SEMINARISTI CRESCONO Il nuovo libro di Alfredo Romano Fresco di stampa, un volume che affronta un argomento mai toccato nel panorama editoriale italiano. Il titolo “Piccoli seminaristi crescono” edito dalla casa editrice Negroamaro-Besa di Nardò in prov. di Lecce, € 14,00. L’autore è Alfredo Romano, salentino doc, che ha diretto per più di 40 anni la biblioteca comunale di Civita Castellana. Romano ha già all’attivo opere di tradizioni popolari salentine, romanzi e poesie. “Piccoli seminaristi crescono” (titolo che fa il verso a “Piccole donne crescono” di Louisa May Alcott) è il racconto autobiografico della vita e della formazione dei ragazzi aspiranti al sacerdozio nel Seminario Vescovile di Nardò nei primi anni ’60. Cinque anni di studio e di regole severissime, cinque anni di perenne silenzio e dura disciplina. Si entrava in Seminario a 11 anni, bambini ancora bisognosi dell’affetto familiare. Le regole erano le stesse che vigevano secoli prima. Romano, per così dire, è come l’ultimo dei seminaristi, perché di lì a poco, col vento del Sessantotto, tutto sarebbe cambiato anche nei seminari. I seminaristi oggi frequentano le scuole pubbliche e vivono in famiglia fino agli anni di liceo. Si tratta di una testimonianza di vita che Romano dipana nel ricordo come un racconto. Il libro è corredato anche di una ricca documentazione che avvalora il percorso autobiografico. L’argomento è nuovo e delicato e Romano non si sottrae al compito di lasciare una traccia di come venivano educati i piccoli seminaristi: è come avesse squarciato un velo consegnando a tutti noi una memoria del tutto ignorata che sembrava perduta. Scrive Pier Paolo Tarsi nella sua introduzione al volume: “Attraverso la restituzione di ricordi vividi e indelebili dei cinque anni di esperienza di quel ragazzo che egli stesso era, Alfredo Romano ci immette abilmente in un universo denso e ricchissimo di suggestioni ed emozioni plurime e contrastanti, svelandoci in tutto il suo intreccio un mondo aspro eppur tenero, semplice eppure complesso, delicato e ingenuo tanto quanto amaro e non immediato alla comprensione dello sguardo attuale. Quello che la felice penna dell’autore riesce a donare in queste pagine è pertanto una trama di vicende, storie e suggestioni in grado di coinvolgere fortemente ogni lettore, suscitando domande e spunti di riflessione su temi vari, difficili se non eterni...” Campo de’ fiori 41 IL CERCHIO INVISIBILE VINCE AL “FESTIVAL NAZIONALE DEL TEATRO SOCIALE DI CASTROCARO TERME” La compagnia teatrale con sede a Fabrica di Roma sbanca il festival aggiudicandosi tre premi Si è concluso la 13° edizione del Festival Nazionale del teatro Sociale di Castrocaro Terme, organizzato dalla Fitel nazionale; Federazione Italiana Tempo Libero. Il Cerchio Invisibile, che da un pò di tempo non è poi cosi invisibile, ha partecipato alla prestigiosa rassegna con la sua ultima produzione teatrale: “IL NASO”, uno spettacolo ironico, surreale, comico e grottesco sui vizi, la burocrazia e il sentirsi diverso, interpretato da Laura Blundo, Emilio Celata, Alessandro Dionisi, Dario Guidi, Omar Lombardi; Amanda Victoria Mallia, Valentina Mancini, Linda Morini, Alessandra Quadrozzi e Mirella Soldini. La regia è di Sandro Nardi, che con il suo stile ormai inconfondibile, moderno, dinamico, con trovate sceniche e situazioni registiche originali ed esilaranti, ha dato vita ad uno spettacolo gradevole e divertente che conduce il pubblico a seguire la rocambolesca e surreale avventura dell’assessore di collegio Kovalev alle prese con il disperato tentativo di recuperare il proprio naso. Attraverso una messa in scena semplice ma sofisticata e minimalista messa in risalto da un disegno luci che vengono dosate come “pennellate colorate” su strutture di legno basculanti e girevoli, è stato creato un ambiente scenico di effetto che ha convinto la giuria ad assegnare “il premio Scenografia” allo scenografo romano Amedeo De Amicis che da tempo collabora con la compagnia. Ma i riconoscimenti non finiscono qui. La giuria ha assegnato al “Naso” anche il “premio costumi”, per le originali realizzazioni create dalle allieve del primo anno del corso di costume teatrale dell’Accademia Italiana di Roma, Matilde Finezzo, Nicole Pasini, Valentina Ramazzi e Sara Vangi, che, coadiuvate dalla costumista Paola Tosti, hanno dato vita a degli abiti particolarissimi, interamente dipinti a mano, realizzati utilizzando tessuti semplici ma di grande effetto, con esplosioni di colori e ricche geometrie. Presidente della giuria del festival era Valeria Valeri, un’attrice che ha fatto dell’arte la propria vita, una diva-antidiva che con grande talento spazia dagli impegni teatrali alle pellicole e che con la propria lunga e florida carriera ha tanto da insegnare alle nuove generazione di attori. La Sig.ra Valeri, con energia e freschezza, ha presieduto una giuria composta da giornalisti del settore e addetti ai lavori che ha valutato con attenzione le compagnie presenti al festival. Un’altra nota di qualità è stata la presenza della straordinaria e simpatica di Amanda Sandrelli che ha avuto il compito di leggere le motivazioni dei premi assegnati. In conclusione la giuria ha ritenuto di assegnare al Cerchio Invisibile anche il premio più importante del “Festival del Teatro Sociale 2011” conferendo al “IL NASO” - “Il Premio Miglior Spettacolo 2011”, che dà alla compagnia anche la possibilità di aprire l’edizione del “Festival del Teatro sociale 2012”. Ancora una volta nella Tuscia si crea, si produce e si diffonde “Cultura” mettendo in risalto questo territorio meraviglioso! Il Cerchio invisibile approfitta di questo importante riconoscimento nazionale per puntare i riflettori sul territorio, per stimolare i comuni, gli enti, le aziende e le associazioni della provincia, testimoniando con i propri successi che investire in “cultura” può essere il fulcro per ridare anima, cuore e linfa ai giovani, agli anziani e a questa terra che tanto a dato e che tanto può ancora dare se solo le si offre la possibilità di crescere, pensare, riflettere, creare scambi e confronti per ritrovare una dimensione dove il tempo non scorre più lento e vuoto ma acquista un nuovo ritmo per stimolare e creare nuovi interes- si. Il Teatro può essere la risorsa per tutto cio’ per far conoscere, e riscoprire i territori, la storia dei luoghi, le tradizioni, mantenere viva la memoria, attraverso idee e proposte per sensibilizzare e non, come purtroppo accade spesso, per “TOGLIERE” ma per “DARE”. Lo spettacolo è stato replicato al teatro Palarte di Fabrica di Roma l’8 e il 9 Ottobre, riscuotendo grande successo anche nella cittadina viterbese. Personalmente ho avuto il piacere di poterlo gustare proprio in questa occasione, potendo così esprimere anch’io un mio modestissimo parere e concordando pienamente con le scelte della giuria di Castrocaro. Davvero divertente e scansonato, originali gli abiti, perfette le musiche e bravissimi gli attori, a partire soprattutto dai più giovani. Risate in sala quando ad essere chiamate in causa sono state le alte cariche della cittadina, in una rivisitazione più popolare costruita ad hoc per l’occasione. Siamo certi che il Cerchio Invisibile continuerà a stupirci ancora! Ermelinda Benedetti 42 Campo de’ fiori NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS Grande successo per le feste patronali di Civita Castellana “Siamo soddisfatti innanzitutto della grandissima presenza dei giovani - così gli assessori di Civita Castellana al Turismo, Alessio Alessandrini, e allo Spettacolo, Letizia Gasperini, si sono espressi a chiusura delle feste cittadine in onore dei patroni Santi Marciano e Giovanni - I concerti hanno avuto un successo clamoroso e sia Fabrizio Moro che I Regina sono stati professionisti molto disponibili con i loro fan che li hanno seguiti da molti paesi dei dintorni.” Il cantante Fabrizio Moro, molto amato dai giovani e giovanissimi, si è esibito sabato 17 settembre in una piazza Matteotti gremita di fan, cantando in anteprima nazionale anche un brano, ripreso dalle telecamere Rai, che farà da sigla ad un programma televisivo di Rai Due. Molto seguiti anche I Regina, cover band dei Queen, che hanno chiuso le feste intrattenendo il pubblico prima dello spettacolo pirotecnico di domenica sera.“In quattro giorni almeno quindicimila persone hanno partecipato alle feste di Civita Castellana, – hanno continuato gli assessori – e questo ci rende molto soddisfatti perché significa che la programmazione ha incontrato il favore del pubblico, dallo spettacolo di danza e teatro di giovedì scorso allo spettacolo pirotecnico”. Foto di Marianna Mascioli Porta a porta: aperti i punti informativi a Sassacci e Borghetto Sono stati aperti i punti informativi per la raccolta differenziata porta a porta che inizierà a breve nelle frazioni di Sassacci, Borghetto, Casale Ettorre e Cenciani: il lunedì mattina dalle 9 alle 12, il mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 19 e il venerdì mattina dalle 9 alle 12. Il personale Sate è a disposizione dei cittadini presso i locali della parrocchia San Luigi a Sassacci. Il martedì mattina dalle 9 alle 12 e il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 19 il punto informativo è invece presso i locali del centro sociale di Borghetto. Questi punti informativi rimarranno aperti per diversi mesi per aiutare i cittadini a familiarizzare con la raccolta differenziata porta a porta. Mentre intorno alla metà di ottobre inizierà la distribuzione dei kit per la raccolta differenziata. Realizzata la nuova area attrezzata per i camper in via Terni E’ stata consegnata in questi giorni la nuova area attrezzata per i camper a Civita Castellana. E’ stata realizzata nel parcheggio inferiore di via Terni, poco distante da quella in uso fino al luglio scorso. Durante l’estate la precedente area camper di via Terni era stata chiusa a causa della nuova elisuperficie realizzata nello stesso parcheggio e che per essere resa utilizzabile aveva imposto il divieto di accesso a camion e camper. Nel mese di agosto l’amministrazione comunale aveva attrezzato provvisoriamente il parcheggio di via Marinai d’Italia, per accogliere i camper di rientro dalle ferie. A breve sarà installata la segnaletica per indicare la nuova area di sosta che, come regolamentato, consente ai camper di sostare fino ad un massimo di 48 ore su suolo pubblico, salvo chiedere la apposita autorizzazione per rimanervi più a lungo. Tra i prossimi interventi programmati dall’Amministrazione è già previsto lo spostamento del distributore di acqua dearsenificata nel parcheggio superiore di via Terni, insieme all’eventuale distributore di latte crudo. Percorso di Carnevale, uguale anche per il 2012 Benchè soprattutto fra i giovani, si chieda gran voce di tornare al vecchio percorso, il Sindaco ribadisce la volontà di voler lasciare il percorso effettuato per gli ultimi due anni, nella parte nuova della città . “Le ragioni che hanno spinto a sperimentare il percorso nuovo sono note a tutti: tutti i “carnevalari”, vale a dire coloro che organizzano i gruppi e i carri, in una riunione tenuta in consiglio si confrontarono ed infine scelsero a larga maggioranza il nuovo percorso; inoltre ci sono ragioni relative alla sicurezza e alle dimensioni della strada che consentono carri più grandi. Per ipotizzare un ritorno al passato pertanto bisogna passare per una nuova consultazione democratica, ma prima essere certi che il percorso precedente sia idoneo. Per questo da tempo ho chiesto la convocazione della commissione di pubblica sicurezza che si riunirà nei prossimi giorni proprio per valutare ciò . Senza il parere favorevole della commissione, infatti, non si può neanche discutere dell’eventualità di un cambio di percorso rispetto a quello attuale. Ciononostante la data fissata è troppo a ridosso della manifestazione, con i preparativi già avviati, quindi per quest’anno il percorso è quello già stabilito. Una volta che si avrà chiarezza sulla sicurezza del percorso vecchio si potrà aprire un dibattito con tutta la cittadinanza”. Così risponde il primo cittadino a quanti continuano ad avanzare lamentele. 43 Campo de’ fiori NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS Presentata la nuova Amatori Rugby Civita Castellana Civita Castellana. L’Amatori Rugby Civita Castellana sabato, 10 settembre scorso, ha presentato alla stampa, autorità , invitati e ospiti le squadre, i tecnici e i protagonisti della prossima agonista, oltre ai nuovi progetti che coinvolgeranno anche i paesi limitrofi. Madrina della manifestazione è stata la neo campionessa d’ Italia di motociclismo femminile 2011 , Letizia Marchetti. L’Amatori Rugby sarà al via con una formazione che parteciperà al campionato di serie C, dove alla guida è stato confermato Michele Fabiani, due di settore giovanile ( under 16 e 19), oltre al mini rugby. Come sempre poi a dare lustro alla stagione ci sarà anche il quindici degli Old che, già nella passata stagione hanno attraversato la penisola in lungo e in largo, e anche all’ estero, con animata passione e raccolto molti successi. Oltre al sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli e all’assessore allo sport Alessio Alessadrini, erano presenti esponenti della Federazione Italiana Rugby e i presidenti di altre società locali. A fare gli onori di casa è stato il presidente Roberto Rossi, confermato alla guida della società anche per il prossimo biennio all’unanimità . L’Amatori Rugby Civita Castellana, che ha festeggiato il cinquantenario della fondazione lo scorso anno, è diventata con il passare del tempo una delle punte di diamante dello sport nell’Agro Falisco. In poche stagioni ben quattro ragazzi di Civita Castellana sono entrati nell’orbita delle varie nazionali italiane mentre oltre una decina hanno fatto parte delle rappresentative regionali. Oggi conta quasi duecento tesserati, ha sottoscritto accordi di collaborazione con altre società dello stesso settore e dispone di un proprio campo e di uno staff tecnico di alta qualità . La Ducati Althea Racing di Civita Castellana, conquista il titolo mondiale di Superbike2011 “Faccio le mie congratulazioni – ha dichiarato Gianluca Angelelli - alla Ducati Althea Racing di Civita Castellana, al Team Manager Genesio Bevilacqua ed al pilota Carlos Checa per il grande risultato ottenuto con la conquista del titolo mondiale nel campionato Superbike 2011. Questo successo propone ancora una volta il nome di Civita Castellana nel mondo dandogli lustro anche in campo sportivo. Come Amministrazione Comunale siamo pronti ad ospitare il team ed i tifosi nella nostra città per festeggiare insieme”. Dice il sindaco Angelelli. L’Andosilla guadagna due posti letto in day hospital a Pneumologia Sono stati spostati sull’ospedale Andosilla di Civita Castellana i due posti letto in day hospital del reparto di Pneumologia previsti per la Asl di Viterbo. Il sindaco, Gianluca Angelelli, dopo aver parlato con il direttore sanitario, Marina Cerimele, si è detto soddisfatto. “I due posti letto in day hospital erano previsti a Belcolle secondo il decreto n. 80. L’amministrazione comunale - ha spiegato il Sindaco - aveva fatto però richiesta affinché venissero spostati a Civita Castellana in quanto il reparto è molto importante per la peculiarità del nostro distretto industriale. La Regione Lazio ha accolto la nostra richiesta e questo è un segnale incoraggiante per il nostro ospedale e per il territorio”. Scuola XXV Aprile: consegnata l’ala ristrutturata Con l’apertura della scuola è stata consegnata ad alunni e docenti della scuola XXV Aprile di Civita Castellana l’ala ristrutturata di recente dall’Amministrazione comunale in seguito a cedimenti strutturali. I lavori hanno interessato una parte dell’edificio nella quale erano presenti i bagni e due aule. “Sono molto felice di questo intervento e dei tempi in cui è stato realizzato – ha dichiarato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli - Siamo riusciti a consegnare la parte ristrutturata prima dell’inizio della scuola in modo che gli alunni ne potessero usufruire da subito”. Nell’ala della scuola che era stata dichiarata inagibile, a causa della mancanza di fondazioni e della fognatura, sono stati effettuati degli interventi di sottofondazione con le palificazioni, sono stati consolidati i solai ed è stato realizzato un intonaco armato sulle pareti. Inoltre è stato dato seguito al progetto di abbattimento delle barriere architettoniche dell’edificio con la messa a norma dei bagni sia nella scuola dell’infanzia al piano terra sia nel piano superiore e è stato effettuato il collegamento degli scarichi in fognatura. “Nel complesso abbiamo investito 200.000 euro – ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Cerri - Voglio sottolineare che anche questi interventi contribuiscono alla riqualificazione del nostro centro storico perchè è proprio tutelando e salvaguardando gli edifici e le funzioni pubbliche che possiamo continuare a dare una rete di servizi ai cittadini e mantenere viva questa parte di città . Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori interventi di manutenzione richiesti dal personale scolastico durante la visita di martedì scorso”. 44 Campo de’ fiori LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo è un libro unico nel suo genere. Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante! E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di € 10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali. Un nobile brigante Il nuovo successo editoriale dell’Accademia Internazionale d’Italia L’apparenza, a volte, è la maschera perfetta di una realtà ben diversa. L’incontro con un giovane che racconta di essere quello che non è, stravolgerà, almeno temporaneamente, la vita di una famiglia perbene, che si offre di accoglierlo ed ospitarlo. La fine di un vecchio amore da parte del protagonista, per la nascita di uno nuovo e non ricambiato, spezzerà il cuore della giovane che lo aspettava da tempo e spaventerà l’ingenua fanciulla, che diventa l’oggetto di un suo desiderio morboso. La descrizione accurata e particolareggiata che l’autore fa della storia, rende la narrazione coinvolgente ed intrigante. Sembra di essere lì presenti, e, quasi come spettatori di una rappresentazione teatrale, i lettori possono immaginare i personaggi muoversi su di un palcoscenico ben allestito. Una storia ambientata in un tempo neanche troppo lontano, che ci ricorda i racconti dei nostri nonni di campagna. Ermelinda Benedetti NOTA DELL’EDITORE In questo romanzo Augusto Stefanucci narra il sentimento morboso e mortale di un personaggio fantastico della sua Fabrica di altri tempi. La scrittura bella e diretta tratta la forza dell’egoismo di un amore ossessionato, che fa ineluttabilmente scivolare nella disperazione e nel dramma il protagonista. Qui c’è tormento, ambiguità e violenza, ma soprattutto amor fatale! Sandro Anselmi PRESTO IN EDICOLA E NELLE LIBRERIE!!! AVETE UN VOSTRO SCRITTO NEL CASSETTO E VORRESTE VEDERLO PUBBLICATO??? CHIAMATECI SUBITO!!!! REALIZZEREMO IL VOSTRO DESIDERIO! 0761.513117 - [email protected] Campo de’ fiori Sono stata trovata vagante per le strade di Fabrica di Roma e sono ospite ora di una signora che ha altri cani e che non mi può tenere...Hai un posticino per me? Devo aver sofferto abbastanza: ho un po’ paura del genere umano ma se mi saprai tranquillizzare ti farò un sacco di compagnia...3338259320 Sono capitato nel giardino di una casa e non hanno avuto il coraggio di cacciarmi. Ma la casa e il giardino sono pieni di....gatti! Cerco la MIA famiglia, qualcuno che mi possa crescere: sono ancora un cucciolo, di simil lupetto e crescerò ancora. Maschio, in piena salute e desideroso di affetto! Taglia medio contenuta. Tel. 3391794714 Siamo una cucciolata di gattini nati per strada da mamma selvatica, accuditi da una gattara che ci ha curato fin dai primi giorni di vita... Siamo pronti per l’adozione e sogniamo anche noi una casetta dall’affettuoso calore...Siamo 4! 3335375465 Eccomi, mi hanno chiamata GINA e sono pronta per essere adottata: taglia piccolissima, buonissima, femmina già sterilizzata, sono di grande compagnia! Certo non sono di razza, ma sono una PURA meticcia... Guardami bene ... 0761574291- 3933120915 Siamo 2 fratellini, cuccioli abbandonati al loro triste destino se non fosse per una persona che ha avuto pietà di noi e ci ha salvati...Siamo in stallo ma cerchiamo casa prima del freddo inverno. Aiutateci!!!! Tel. 3933120915 MARGOT cucciola misto caccia, bellissima e piena di vita... Aspetta una casa vera! 0761.574291 45 Mi hanno chiamato Martino ma sono un trovatello salvato dalla strada come tutti i miei amici pelosi presenti su questa pagina. Sono il tipico simil volpinetto fulvo, giovane, vivace, giocherellone. Anch’io cerco casa e tu...cercavi me??? 3335375465 Mi chiamo Lillo (o così mi hanno chiamato dopo il ritrovamento). Vivevo a Fabrica di Roma, in un parcheggio sotto un furgone guasto. Hanno portato via il furgone e io sono rimasto lì, terrorizzato. Qualcuno ha tolto anche il collare che portavo. Ora sono al sicuro, in stallo presso una persona buona, ma sono da solo tutto il giorno e tutta la notte. Mi trovate una casa? Una famiglia?? Sono maschio, buonissimo, giovane, di taglia medio/grande Tel. 3933120915 - 0761574291 CERCASI URGENTEMENTE PADRONE PER SETTER Ciao, sono un bellissimo Setter maschio di pura razza, colore bianco e nero. Ho circa 5 anni e ho passato la maggior parte della mia vita in canile. Sono molto buono e affettuoso e simpatico con tutti, ma nonostante tutto non ho trovato ancora nessuno che voglia prendersi cura di me. Non vado molto d’accordo con i gatti, ma con i miei fratelli cani non ho mai avuto problemi. Adoro correre libero, fare i bagni e andare in macchina con il mio padrone. Spero che qualcuno di voi possa rendermi felice, e darmi un po’ di affetto. Sono disponibile a trovare padrone in tutta Italia. Per informazioni chiama 345 0916791 Valeria Smarrito Brilly a Fabrica di Roma. Piccolo meticcio, affettuoso e simpatico. Aiutate il proprietario a ritrovarlo. E se lo avvistate questo è il numero al quale chiamare: 0761.598349 46 Oroscopo di Ottobre Ariete 20 marzo - 20 aprile Un ottobre un po’ burrascoso specie con parenti o colleghi, ma poi a poco a poco la serenità subentra e vivrete lunghi giorni di serenità e notti appassionate. Se ne avete la possibilità fate in questo mese la vostra vacanza, potrebbe essere l’occasione che vi cambia la vita. Toro 21 aprile – 20 maggio Ottobre è un mese in cui si pensa a nuovi progetti sia di lavoro che di vita. Ma la strada si delineerà in modo chiaro senza calcolare troppo, anzi approfitta di qualche bella giornata per fare qualche lunga passeggiata che ritemprerà lo spirito e vi preparerà al lungo e intenso anno di lavoro. Gemelli 21 maggio – 21 giugno Ottobre vi invita a fare progetti un po’ rigorosi per avere un periodo senza insidie. Sicurezza e costanza saranno necessari per ben avviare il vostro futuro. È finito il tempo dei giochi, per questo decidete con chiarezza con chi volete stare e l’amore diventerà il punto fermo della vostra vita. Cancro 22 giugno – 22 luglio Mese ancora pieno di indecisioni; fortunatamente ci sarà un avvenimento talmente forte e bello che farà salire la vostra autostima al settimo cielo e poi diventerà tutto più facile. L’inizio nel campo del lavoro ti troverà con una marcia in più . Campo de’ fiori Leone 23 luglio – 23 agosto Marte in vostra compagnia vi renderà più elettrici che mai, osate pure tutto quello che vi pare ma metteteci sempre un pizzico di ragionamento, potrete così vivere un ottobre da sballo. L’amore è superfavorito ma attenzione a non tenere il piede in due scarpe. Vergine 24 agosto – 22 settembre Mercurio per un po’ di giorni ancora amico vi aguzza l’ingegno per creare situazioni nuove nel lavoro, ma ricordatevi che ogni gradino che salite creerà invidie e gelosie e dovrete imparare a difendervi dai falsi amici. Positivo il campo affettivo. Bilancia 23 settembre – 22 ottobre Siete proprio stanchi di tutto! Rilassatevi! Per voi ottobre scorrerà liscio come l’olio, godetevi pure i vostri affetti e non scatenatevi in nuove imprese. Relax è la parola d’ordine, sarete amati e coccolati e quella furbizia mediatica che fa parte del vostro carattere vi sarà complice. Scorpione 23 ottobre – 22 novembre Impaziente come sempre vorresti realizzare tutti i tuoi desideri con rapidità , invece questo ottobre è proprio il mese in cui devi temporeggiare perché è proprio con questo sistema che otterrai quello che desideri. Il tuo fascino incantatore farà breccia su molte persone. by Cosmo Sagittario 23 novembre – 21 dicembre Marte amico ti rende troppo battagliero ma fare troppe battaglie contemporaneamente può sfinire mente e corpo, affronta un problema alla volta e allora sì , sarai vincente. Bene l’amore, molta attenzione nel lavoro dove qualcuno però cercherà di farti le scarpe. Capricorno 22 dicembre – 20 gennaio Le tue capacità di scelta sono molto note, usale in questo mese quando molti affari si avvieranno e il tuo giudizio sarà decisivo. L’amore ti sorride, è importante che dedichi al partner un po’ più del tuo tempo prezioso, avrai così molte soddisfazioni e tanta felicità . Un po’ più di svago o relax. Acquario 21 gennaio – 19 febbraio Marte negativo cerca di renderti difficile la vita ma sei troppo in gamba per arrenderti, combatti le tue battaglie con molta filosofia vedrai che riuscirai a sbaragliare qualsiasi nemico. Attento alle parole che usi non devono mai essere troppo forti anche con i rivali in amore. Pesci 20 febbraio – 20 marzo Incomincia il tuo periodo favoloso e da subito avrai magiche sorprese: il lavoro diventa un punto di grande sfogo, molte nuove opportunità e il piacere di scegliere quanto più ti aggrada, riconoscimenti delle tue capacità . Scoprirai di essere molto amato e di avere una bella famiglia che crede in te. Campo de’ fiori 47 AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti Palarte di Fabrica di Roma TEATRO D’AUTUNNO Domenica 30 Ottobre prende il via al Teatro Palarte di Fabrica di Roma la rassegna teatrale d’autunno. Cinque stupende commedie che spaziano dalla comicità moderna di Ken Ludwig allo scoppiettante Vaudeville francese, allo humor inglese,nper passare infine alle intense atmosfere del teatro classsico. La rassegna è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Fabrica di Roma e dalla Associazione Pro-loco con la direzione artistica di Carlo Ciaffardini. Ecco tutti gli appuntamenti. Domenica 30 ottobre - Compagnia Estravagario di Verona INGANNO IN GONNA di Ken Ludwig Siamo in un paesino della Pennsylvania nel 1955. Leo Clark e Jack Gable sono due attori squattrinati e reduci dall'ultimo fiasco. Vengono a sapere dalla deliziosa Audry che la vecchia miliardaria Florence Snider, defunta quella mattina, ha cercato inutilmente per mesi i suoi nipoti, Max e Steve, che non vede da quando erano in fasce, per lasciargli tutta l'eredità . Colpo di genio! Si fingeranno i nipoti perduti. Sono attori…dunque! Peccato che dovranno interpretare…… Lo scoprirete a teatro!!! Domenica 6 novembre - Compagnia Schio Teatro 80 di Schio (Vicenza) IL TACCHINO di George Feydeau L'aitante giovane sposato Pontagnac e l'impenitente scapolo Redillon corteggiano entrambi l'avvenente signora Vatelin, che per scaricarli si lascia sfuggire "non tradirò mai mio marito, ma se lui lo facesse, gli renderei la pariglia". Inizia per i due spasimanti la ricerca della prova dell'infedeltà dell'avvocato Vatelin. Ma anche la moglie di Pontagnac sospetta del proprio marito. Chi tradirà per primo…e con chi? Scoppiettante farsa tra mariti focosi, amanti presunti, mogli tradite, cameriere avvenenti, vecchietti sordi e ambigui alberghi. Domenica 13 novembre - Compagnia La Lampada di Milano NIENTE SESSO SIAMO INGLESI di Antony Marriot e Alistar Foot Fortunata commedia in scena a Londra ininterrottamente dal 1971 per 6761 rappresentazioni. A causa di una risposta sbagliata ad un annuncio, uno stimato direttore di banca, felicemente sposato, riceve a casa un pacco pieno di materiale pornografico. Seguono goffi tentativi di liberarsi dell'imbarazzante contenuto, che coinvolgeranno la famiglia, un'ignaro ispettore bancario e l'intera comunità di inglesi benpensanti. Domenica 20 novembre - Compagnia dell'Eclissi di Salerno UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO di Tennessee William Celebre opera teatrale che ha visto l'esordio in teatro di un ventenne Marlon Brando. La romantica, fragile Blance si reca a trovare la sorella che ha sposato un rozzo operaio polacco Stanley Kowalsky, il quale non sopporta la visita di Blanche alla quale rimprovera di aver dissipato il patrimonio della famiglia. Ma egli è anche a conoscenza di incoffessabili segreti sulla vita di Blanche. La ricatta, la mette difronte al suo fallimento. La violenza diventa la goccia che colma il dramma che incombe su Blanche, quello del tempo che passa, della perduta giovinezza, ai quali le anime belle non sanno porre rimedio. Domenica 27 novembre - Compagnia Piccola Ribalta di Civitanova Marche IL PADRE di August Strindberg Il Capitano, intransigente uomo di scienza, si trova in contrasto con la propria moglie circa l'educazione della figlia alla quale egli è immensamente affezionato. La donna è caparbia e per averla vinta, e forse per sbarazzarsi del marito padrone, instilla nell'uomo il dubbio della paternità . Il Capitano vede crollare la certezza dell'affetto più caro, il dubbio lo corrode, tenta di ribellarsi. Lentamente sarà costretto a rifuggiarsi, oramai folle, come da bambino nel grembo della vecchia nutrice. Si ringrazia sentitamente l'Hotel Aldero per l'ospitalità offerta alle Compagnie. Collaborano gentilmente alla ospitalità i ristoranti: L'Acquaforte - Al Chiaro di Luna - Il Veliero INIZIO SPETTACOLI ORE 17,30 - INGRESSO € 5,00 / RAGAZZI € 3,00 Campo de’ fiori 4 AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti TEATRO BIANCONI DI CARBOGNANO Stagione Teatrale 2011 Dal 22 al 30 ottobre Gruppo GIAD Teatro ABBAGLIATI regia Giuseppe Magagnini Dopo il grande successo della scorsa stagione (10 esaltanti repliche con il tutto esaurito e centinaia di spettatori entusiasti) torna il grande musical al Teatro Bianconi. Liberamente tratto dal film “Mamma mia”, Abbagliati è una festa continua, fatta di balli e divertimento il tutto condito dalla musica travolgente e sempre attuale degli ABBA. Grecia: isola di Kalokairi, un albergo “Villa Donna” non proprio in ottimo stato, la giovane Sophie sta per sposarsi ed ha un sogno: incontrare suo padre prima del grande giorno. C’è un solo problema... non ha idea di chi sia. Dopo aver letto, di nascosto, il diario di sua madre Donna, scopre che potrebbe essere uno dei suoi tre amori di gioventù: Harry Bright (il bancario), Sam Carmichael (l’architetto) o Bill Anderson (l’avventuriero).Sapendo che la madre non approverebbe mai, lei li invita di nascosto tutti e tre al suo matrimonio. Sophie cerca ad ogni modo di nascondere la loro presenza, ma non ci riuscirà per molto tempo e così ... il gioco ha inizio! 5 – 6 Novembre Neraonda BEN HUR di Gianni Clementi - Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito regia Nicola Pistoia In “Ben Hur” si affronta il tema dell’immigrazione e del razzismo in modo nuovo e brillante. 19 – 20 novembre Produzione Spettacoli L’AMICO DI FRED di Pierpaolo Palladino regia Pierpaolo Palladino Non la biografia ma il mito di Fred Buscaglione e le sue “Criminal songs”, dense di ironia e ambientate tra i duri della Chicago di Al Capone. 3 – 4 dicembre Compagnia teatrale Colpi di Scena PICCOLI CRIMINI CONIUGALI di Eric Schmitt Traduzione e adattamento di Sergio Fantoni regia Pierpaolo Palladino Un appartamento; notte. Rumore di serrature. La porta si apre, due ombre scivolano dentro nella luce ocra dell’ingresso... 17 – 18 dicembre Gruppo GIAD Teatro new generation L’ARIA DI MARE MI RENDE NERVOSO di Umberto Castaldi regia Giuseppe Magagnini E’ una pochade francese che ha raccolto unanimi consensi tra fine dell’800 e primi del 900. 7 – 8 gennaio RAP-SODIA con Dosto e Yevski e Donna Olimpia regia Pino Ferrara Gli interpreti sono Dosto (pianoforte) e Yevski (contrabbasso), due musicisti accademici che hanno gettato alle ortiche la compostezza. 21 – 22 gennaio Logos C’E’ UNA CERTA ANNALISA PER TE con Ennio Coltorti e Francesca Draghetti di Sandra Conti regia Ennio Coltorti “Amore... siamo in crisi!” Questa la frase-chiave di “C’è una certa Annalisa per te”. dal 9 al 12 febbraio Gruppo GIAD Teatro TOCCATA E FUGA di Derek Benfield regia Francesco Nizi La commedia, animata da un tipico humor inglese, riprende ed esalta le movenze del Vaudeville. 3 – 4 marzo Compagnia Teatro Popolare “P.Liuzzi” LA SERENATA E’ FENITA scritto e diretto da Romolo Passini Il richiamo di una corriera che sta per partire ci proietta a fine anni ‘50. 17 – 18 marzo SUGO FINTO di Gianni Clementi regia Ennio Coltorti Due sorelle zitelle, Addolorata e Rosaria, offese da una natura ingenerosa trascorrono la propria vita condividendo la stessa casa e il negozio di merceria. 24 – 25 marzo Compagnia Stabile TEATRO MIO DUE GEMELLI NAPOLETANI di Tato Russo con Natalino Di Guida, Bruno Alvino, Luigi Parlato, Luisa Russo, Rosa Cannavacciulo regia Bruno Alvino I protagonisti sono i due gemelli Menecmo e Fosicle. 21 – 22 aprile UNA NOTTE BIANCA di Gabriele Pignotta con GABRIELE PIGNOTTA, CRISTINA ODASSO e FABIO AVARO regia Gabriele Pignotta “La straordinaria e divertentissima avventura di tre ragazzi che, rimasti chiusi in ascensore durante il black-out della prima Notte Bianca.” 14 - 23 Ottobre: Colle C.S.E. Ro Opere dei ragazzi del laboratorio grafico-pittorico Campo de’ fiori 49 AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti ettiva di pittura dei ragazzi del osa Merlini Frezza o del Centro Socio Educativo Rosa Merlini Frezza di Civita Castellana. La mostra collettiva di pittura si terrà al Palazzo baronale “Anguillara”, a Calcata vecchia, dal 14 al 23 ottobre. Lunedì 31 ottobre 2011 Teatro Olimpico Piazzale Gentile da Fabriano 17, Roma Inizio spettacolo ore 21,00 XXI FESTIVAL DELLA CANZONE ROMANA Un’idea di LINO FABRIZI Con Franco Califano Lando Fiorini Edoardo Vianello Luciano Rossi Giorgio Onorato Alberto Laurenti e il balletto della CRAZY GANG Presentano BENEDETTA RINALDI e FRANCESCO VERGOVICH Testi di Silvestro Longo Coreografie di Marco e Stefano Stopponi Giunto alla sua XXI edizione, torna al Teatro Olimpico di Roma il Festival della Canzone Romana, la storica manifestazione nata con l’intento di valorizzare il patrimonio della romanità in musica attraverso un concorso aperto a compositori, autori e interpreti di questo genere musicale. Lunedì 31 ottobre, alle ore 21, andrà dunque in scena la finale di questa prestigiosa iniziativa che anche quest’anno ospiterà tre nuovi talenti e numerose colonne storiche del repertorio romano. Lino Fabrizi, ideatore e organizzatore del festival dal 1991, ha voluto anche quest’anno premiare la tradizione invitando un nutrito parterre di artisti che hanno lasciato nelle proprie canzoni indimenticabili ed inequivocabili segni del loro talento ed orgoglio romano. Tra questi, avremmo il piacere di vedere sul palcoscenico Franco Califano, Lando Fiorini, Edoardo Vianello. Pino Cartella, Cristina Cellini e Fabrizio Morina sono i giovani finalisti, che si alterneranno con Luciano Rossi, Giorgio Onorato, Alberto Laurenti e Angelo Blasetti, insieme anche alle azioni coreografiche folcloristiche compiute dal balletto della Crazy Gang. Francesco Vergovich e Benedetta Rinaldi saranno gli ospiti presentatori di questa speciale edizione che vedrà cantare la Roma folkloristica con le sue carrozzelle, i suoi tramonti e le sue fontane, ma anche quella quotidiana con i suoi crucci e le sue storie d’amore. L’evento sarà inoltre trasmesso in mondovisione grazie alla presenza delle telecamere di Rai International.Nel corso di questo ventennio, il Festival della canzone romana ha visto succedersi artisti come Renato Zero, Nino Manfredi, Carlo Verdone, Franco Califano, Giancarlo Magalli, Lando Fiorini, Enrico Brignano, Mario Scaccia, Fiorenzo Fiorentini, Gigi Sabani, Luciano Rossi, Rodolfo Laganà , I Vianella, I Cugini di Campagna, Stefano Masciarelli, il Maestro Stelvio Cipriani, Manuela Villa, Giorgio Onorato, La Schola Cantorum e tanti altri. La continuità di questa manifestazione, portata avanti con dedizione e passione dall’Associazione Roman Millenium, è un significativo esempio di come sia necessario diffondere e proseguire un percorso storico attraverso un’antologia di brani, dedicati o ambientati a Roma, che spazia dal 1800 ai giorni nostri. La manifestazione è Patrocinata dal Comune di Roma Roma Capitale, dalla Presidenza della Regione Lazio e Zetema. Per informazioni: www.festivaldellacanzoneromana.com Infoline: 06 3265991 (Teatro Olimpico) - 349 5563371 (direzione artistica) - Biglietteria: poltronissima €30 - poltrona e balconata €25 - galleria €20 + prevendita Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni - Tel/Fax 06 3225044 Campo de’ fiori 50 La Redazione di Campo de’ fiori si associa agli auguri Tanti auguri ad Alessandro Ulisse che il 1° Ottobre ha compiuto 2 anni, da papà Milko, mamma Tamara, lello Simone, i nonni, gli zii, la cuginetta e le bisnonne. Tantissimi auguri ad Aurora Patriarca, la nostra cucciola, che il 13 settembre ha festeggiato 6 anni. Buon compleanno dai genitori Patrizia e Carlo da suo fratello Damiano e da tutta la sua famiglia. Il 2 Ottobre 2011, Fabio e Maria hanno festeggiato i loro 50 anni di matrimonio, tantissimi ringraziamenti per il loro amore, i loro insegnamenti e per tutto quello che hanno fatto per noi, con affetto dai figli Francesco e Caterina, dalla nuora Luisa, dal genero Ugo e dalle nipoti Giulia, Maria Elisa, Irene e Valeria. Tanti auguri al piccolo Dario Malatesta che il 12 Ottobre ha compiuto 3 anni, dalla mamma, il papà, ed il fratellino Matteo Un saluto a tutta la meravigliosa famiglia Testa, che di tanto in tanto si riunisce per trascorrere sani momenti di affetto e di allegria!!!! Laura Per Flavia Natili che l’11 Novembre compie 18 anni. Complimenti, oggi diventi adulta… Hai appena fatto il primo passo per diventare ufficialmente vecchia!!! Tanti auguri streghetta… da nonno Mario e nonna Sandra Un grandissimo in bocca al lupo alla Parrocchia “Cuore immacolato di Maria e San Lorenzo” e al suo Parroco Don Ampelio, che in collaborazione con il Maestro tecnico Pistola Giuseppe, ha iniziato un nuovissimo corso di Judo al suo interno, aperto a tutti i suoi fedeli e non solo! In bocca al lupo! Tanti auguri a Lorenzo Iannone che il 18 Ottobre compie 12 anni. Per te l’augurio che ogni cosa che il tuo cuore desideri, possa sempre realizzarsi! Buon compleanno da mamma Tamara e papà Giuseppe. Congratulazioni alla neo dottoressa Maria Rita che si è laureata il 21 luglio 2011. Finalmente c’è un avvocato in famiglia!! Tanti auguri dal fratellone Emiliano 51 Auguri piccola mia… 4 anni fa, il 29 ottobre 2007, Tanti auguri a Giuseppe ed è successo Assunta che il 23 Ottobre qualcosa festeggiano i loro di straordinario e magico: sei arrivata meravigliosi 50 anni di tu, piccola mia, con la tua delicatezza, matrimonio, da Viola e Denise e da tutta la “truppa”! con la tua bellezza, con la tua fragilità, hai portato nella mia vita ed in quella del Tanti auguri di buon tuo papà, gioia, emozione e tanto compleanno a Riccardo amore… Ed è con un amore infinito che Ceccarelli che il 5 ottobre oggi, io ed il tuo papà, ti diciamo: auguri ha compiuto 33 anni da piccola! Anche da parte dei nonni e degli mamma, papà, Elisa, zii… e soprattutto auguroni dal cuginetto Gabriele, Leonardo e nonna Omar e dalla cuginetta Giada. Maria. SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a € 25,00 I miei dati Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________ data di nascita_______________________Città ________________________________________________________Prov._______ ______________________________________________________________Telefono____________________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a € 25,00 Il regalo è per: Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________ _data di nascita_________________________Città ____________________________________________________Prov.________ Via_________________________________________________________________Telefono________________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Data______________Firma__________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data______________Firma__________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 NE STANNO ARRIVANDO TANTISSIME!!! CONTINUATE AD INVIARCELE... ERRATA CORRIGE Sul numero 84 di Campo de’ fiori (mese di agosto-settembre 2011), nell’articolo del prof. Enea Cisbani, a pag. 34, intitolato “Il muro di Via del Forte”, è stato erroneamente riportato il nome di Luigi Cosenz, anzichè Enrico Cosenz, comandante delll’XI divisione di fanteria, che il 29 settembre entrò in Roma capitale. With love from Gibilterra, Campo de’ fiori La nostra rivista risulta essere amatissima e lettissima non solo in Italia, ma anche all’estero, come dimostrano queste foto inviateci da un nostro lettore gibilterrino. Ed infatti Campo de’ fiori ha conquistato Gibilterra, la terra d’oltremare di Queen Elizabeth, situata nel sud della Spagna, conosciuta anche come una delle colonne d’Ercole, che costò cara ad Ulisse, come gli rimproverò Dante! www.campodefiori.biz Campo de’ fiori Roma com’era Roma. Fine 1800. Un tratto della sponda del Tevere, precisamente quella che va dal Porto di Ripetta a Tor di Nona. Nella parte centrale, sotto la cupola di San Carlo al Corso, si può notare una costruzione di forma cilindrica. Si tratta della cappella del Clementino, di Carlo Fontana, mantenuta intatta al momento della costruzione dei muraglioni, come si vede nella foto, ma distrutta poi in tempi più recenti. 53 Campo de’ fiori 54 Album d 1 Campo de’ fiori 3 4 2 5 6 7 8 9 10 Civita Castellana. Anno scolastico 1964/’65. Classe III media. 1. Mario Pianesi, 2. Anna Maria Viscogliosi, 3. Franco Martella, 4. Prof. Sergio Pucci, 5. Lucia Torresi, 6. Patrizia Torresi, 7. Rita Porcarelli, 8. Luisa Molinari, 9. Patrizia Filippetti, 10. Renata Massaccesi. Foto della Sig.ra Luisa Molinari. Campo de’ fiori Civita Castellana. Anni ‘60. Da sx: Luciano Caregnato, ..., Giuliana Valeri, ..., Giuliano Farina Matteo..., Sergio Riganelli. Campo de’ fiori 55 dei ricordi Campo de’ fiori Civita Castellana. 1971. Fratello e sorelle Cimarra con i coniugi, i figli ed i nipoti. Foto della Sig.ra Teresa Arpini Campo de’ fiori Foto di sinistra: Civita Castellana, 1959. Addolorata Pantaleo. Foto della Sig.ra Maria Tullo. Foto di destra: Civita Castellana, 1952. II elementare. Adriana Domizi. Campo de’ fiori Campo de’ fiori 5 Album d Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anni ‘70. Da sx: Giuseppe Ceccarelli, Rosalba Alessandrini, ..., Maria Pieri e Lamberto Alessandrini. Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Asilo, classe 1959/’60. Prima fila da dx: Piergiuseppe Marcelli, Remo Cencelli, Maurizio Fochetti, Giuseppe Cencelli. In sedonda fila da dx: Giorgio Sperandio, Lorenzo Catinari, Giorgio Cencelli, Mauro Segarelli, Fernando Cantagallo... e qualche altro nascosto. Foto inviataci dal Sig. Lorenzo Catinari 3 1 2 7 5 4 Campo de’ fiori 6 dei ricordi Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anni ‘80. 1. Allenatore Franco Antolini, 2. Maurizio Fochetti, 3. Roberto Ciappici, 4. Angelo Borromei, 5. Sandro Ceccarelli, 6. Francesco Cassandra, 7. Pietro Spallacci. Foto concessa dall’A. D. Fabrica Calcio 2010. 5 5 Campo de’ fiori Campo de’ fiori Album d Carbognano. Gruppo di giovani aitanti, reduci dalla lunga ed estenuante Campagna d’Africa. dei ricordi Campo de’ fiori 59 Corchiano. 1948. Matrimonio di Lisa ed Ernesto Di Giseppe Campo de’ fiori Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Primi anni ‘60. Scuola media. In piedi da dx: Maria (la bidella), Gianni Viola, Tonino Testa, Renato Pecoroni, il maestro Giovanni Cencelli, Antonio Bianchini, Giuseppe Cafardi, Guido Pianselli, Valerio Alessi. In basso da sx: Sandro Bedini, Giovanni Ricci, Stefano Quintiliani, Giulio Mecarelli, Francesco Fochetti, Nicola Chiossi. Foto del Sig. Nicola Chiossi (detto Nicolino) Campo de’ fiori 60 Annunci LAVORO CERCO - CERCO LAVORO COME CUOCA. Tel. 329.7060299. - RAGAZZA 25ENNE ITALIANA, cerca lavoro come baby-sitter o commessa, zona Civita Castellana, Fabrica di Roma, Corchiano. Tel. 349.6360114. - DONNA cerca la voro come badante anche giorno e notte. Tel. 388.9314500. - INFERMIERA PROFESSIONALE cerca lavoro come assistente anziani, anche di notte, o baby-sitter. Zona Civita Castellana, Nepi, Fabrica di Roma, Corchiano e d’intorni. Tel. 338.7876269. - RAGAZZO 30ENNE cerca lavoro come vigilantes giorno e notte, aiuto muratore, operaio in fabbrica già con esperienza anche in cava, lavori di campagna. Urgente. Referenziato. Tel. 0761.518199 - 329.7729949. - RAGAZZA 23ENNE cerca lavoro come badante giorno e notte già con esperienza in case di cura, baby-sitter, cameriera esperta, aiuto in pizzeria o per pulizie. Referenziata. Tel. 329.7755636. - RAGAZZA con esperienza cerca lavoro come aiuto parrucchiera (in possesso di diploma), cameriera (con qualifica e già esperta), badante a ore durante il giorno, baby -sitter, commessa, o per pulizie. Referenziata. Tel. 0761.518199 - 388.9230479 - SIGNORA ITALIANA DI 31 ANNI, cerca lavoro ad ore per pulizie o stiratura, zona centro storico Civita castellana (anche Loc. Penna, Priati e d’intorni). Urgente! Tel. 0761.516985 - LAVORO PER PULIZIE uffici e studi, mobilifici. No perditempo. Lavoro in propio. Automunita. Tel. 338.3238042 ore pasti. -RAGAZZA PARTICOLARMENTE SENSIBILE per attività di socializzazione con un giovane ragazzo con disabilità . Preferibilmente automunita. Tel. 339.4060663. - LAVORO COME BADANTE giorno e notte, pulizie ad ore, privatamente o con ditte, cameriera lungo orario. Tel. 329.9526312. - SIGNORA 50ENNE ITALIANA di Civita Castellana, cerca lavoro come baby sitter. Esperienza con bambini. Tel. 347.4016708. - UOMO 58ENNE cerca lavoro come giardiniere, pittore, agricoltore. Zona Civita Castellana e d’intorni. Urgente!Tel. 331.8753786 - RAGAZZO 18ENNE cerca lavoro come commesso, cameriere o altro. Serio e onesto, zona Roma Nord. Tel. 3935548562 - 06.90109011 - RAGAZZO DI 20 ANNI DIPLOMATO, cerco lavoro come apprendista meccanico, idraulico, magazziniere, barista. tEL. 0761.517882. - LAVORO GENERICO, pregressa esperienza come baby sitter, cameriera, barista, aiutocuoco. Laureata in scienze infermieristiche. Tel. 328.6565394. - LAVORO GENERICO, pregressa esperienza come cameriere, barista, bagnino, operaio pressa ditta edile e ferramenta. Tel. 334.1552916. - Autista 27enne ottima presenza disponibile per privati e ditte per viaggi in città , e fuori, collocabile anche in altre mansioni. Esperto e referenziato disponibilità immediata, chiedere di Mattia tel 3334626893, residente a Morlupo. - RAGAZZO 17enne cerca lavoro come commesso, cameriere o altri lavori. Serio e onesto. Zona Roma Nord. Tel. 393.5548562. -RAGAZZA 23ENNE italiana, diplomata in aziendale - turistico, con corso di contabilità , con esperienza, cerca lavoro come segretaria, commessa, cassiera o baby - sitter. Tel. 334.8448456. OFFRO - GEOMETRA effettua disegni autocad su richiesta. Tel. 338.1280581 - DIPLOMATA liceo classico con 100/100 impartisce ripetizioni di latino e matematica per ragazzi delle scuole medie e superiori. Si offre inoltre, per i ragazzi delle scuole medie, aiuto nello svolgimento dei compiti e assistenza allo studio. tel. 3201905874 oppure e-mail: [email protected] - LEZIONI DI MATEMATICA E SPAGNOLO, da professoressa di matematica madrelingua spagnola, con esperienza. Cell. 334.2463810, email: [email protected] - MANICURE/PEDICURE CURATIVO, diplomata, anche a domincilio. Stefania 333.9753305. - LAUREATA IN ARCHITETTURA impartisce ripetizioni per le scuole superiori. cell 3491500671 - INTRECCIO PAGLIA DI VIENNA a Civita Castellana, per contattarmi telefonare allo 3334976764. - DEVI SMONTARE O MONTARE dei mobili, un lampadario, un bastone per le tende, o un applique? Devi riparare il tubo della lavatrice, i flessibili del lavandino? Chiamami! Eseguo piccoli lavori in casa. Sergio 348.5724424 -PEDICURE / MANICURE a domicilio, con esperienza - Marta Tel. 0761.568213 329.0145102 - ARCHITETTO impartisce lezioni a singoli o gruppi di disegno tecnico e fornisce supporto per l’elaborazione di tavole grafiche.Cell: 342 0720514 - BASSISTA DIPLOMATO al St.Louis offresi per serate live come turnista. No Perditempo 3409252996 - LAUREATO IN INGEGNERIA impartisce lezioni private di matetmatica e fisica. Tel. 339.6326017 - OPERATRICE TURISTICA, italiana, diplomata, offresi per meeting, congressi, viaggi. Disponibile per assistenza anziani. Max serietà , esclusi perditempo. Tel. 345.9546539 VEICOLI VENDO - JEEP KIA Sportage 2000, turbo diesel. Anno 1999, ottimo stato, km 158.000. Vendo € 4.000,00. Tel. 0761.513831. - SCCOOTER MALAGUTI CIAK 100, anno 2003, km 16.000. Colore argento, parabrezza e bauletto. Ottimo stato. Vendo ad un buonprezzo. Tel. 338.7305354 - 0761.514108. - OPEL ASTRA SW 1.7 TURBODIESEL, anno ‘97, colore verde mettalizata, airbag, alza cristalli eletrici, servo sterzo, servo freno, abs, tappezzeria come nuova, fari antinebbia, gomme nuove, batteria, filtri, freni, dischi. Revisione fatta da poco, porte centralizate. Uniproprietario, ben tenuta, km 150.000 originali, consumi 22 km 1 litro. Vendo € 1.500. Tel. 392.7350638. - CAMPER ADRIA - ANNO 84 km 75.000 originali SU - MOTORE FIAT DUCATO cilindrata . C.C 2500, DIESEL, ASPIRATO, 5 marce, servo freno, 5 posti letto, 6 da viaggio con 2 tavoli di molto spazzioso, con matrimoniale. Bagno con doccia acqua calda, boiler eletronico, truma stuffa trumatic automatica, censione elettronico con ventilazione climatica, cucina a 2 fuochi, porta bici facile da smontare con scaletta porta pacchi, baul nuovo, frigo trivalente 220 a 12 volt, gas nuovo messo da poco ultimo tipo con cella grande e illuminazione blu, mansardato, 2 oblo orientali, vetri nuovi appena messi sfumati, avviso acque scure, rubinetto per doccia esterna, impianto GAS GPL esterno per barbyquire per accessori, servizi scurini con zanzaniere nuove, cantina grande, tappezzeria nuova, tendine in cotone, nuovi tv lcd colori inverter da 800 watt. Dvd. PIEDINI DI STAZIONAMENTO, 3 SCARICHI ACQUA SCURE, lavori fatti kit cinta distribuzione kit frizione con para olio completo. Pompa acqua, filtri, gasolio, filtro aria, freni, dischi, gomme nuove, cinte, servizi cambio olio, 2 batterie nuove, riverniciato da poco. Uniproprietario. Vendo € 6.500. Sempre tagliandato, tenuto gelosamente. NO PERMUTE, NO PERDI TEMPO. [email protected] - RENAULT MEGANE SCENIC 1.9 DCI, 130CV, anno 2005, colore blu, km 120,000. Vendo € 6.000,00. Tel. 0761.514251. - APRILIA SCARABEI 200, BCU metalizzato. Anno 2004. Vera occasione! Vendo. Tel. 328.6870182 - MERCEDES CLASSE E220 ELEGANCEanno 2005, gomme nuove, turbina nuova, 100.000 km. Unico proprietario. Vendo € 14.000.Tel. 0761.574490 - FORD FIESTA anno ‘90 grigio/azzurra. Vendo 200 euro + passaggio a carico dell'acquirente. Tel. 3393072904 -BMW 320 D nero, full optional, sedili in pelle, cerchi 17’’, cruise control, cromature, etc. km 15.000. Vendo € 8.500,00. Tel. 334.3415087 CERCO - CAMPER DA RIPARARE anche con filtrazione ecc ecc, ritiro a domicilio,pagamento contanti. Cerco max 2.000 euro. Adriano 3927350638. - AUTO E VEICOLI CON FERMO AMMINISTRATIVO O USATI. Acquisto. Cerco qualsiasi veicolo come fuoristrada, furgoni, camper, camion, escavatori, etc. con problemi vari, ipoteche, contese ereditarie, fallimentari, fermi amministrativi ,insoluti, pure se incidentati, rotti, anni 98/2008, trattativa veloce, contanti, valutazioni personalizzate, tutto conforme alle norme di legge, con atto di vendita, e passaggio di proprietà , per uso ricambi (per veicoli con problemi amministrativi) export (per quelli senza problemi) contattatemi troverete una rapida e sicura soluzione a queste problematiche, monetizzando su dei veicoli bloccati e inutilizzabili,o usati,o incidentati. [email protected] [email protected] 3314446295, Pasquale. OGGETTISTICA/HOBBISTICA/ COLLEZIONISMO VENDO - RIVISTE CONSIGLIO DI STATO, TRIBUNALI AMMINISTRATIVI, COMMISSIONE CENTRALE TRIBUTARIA, annate plurime, editioni Italedi. Vendo a prezzo modico. Campo de’ fiori 61 Gratuiti Tel. 06.51975753 - DOPPIETTA calibro 12, Bernardelli “Roma 6”. Vendo. Tel. 388.1645508 - VENDO/SCAMBIO collezione edicola INSETTI MUTANTI doppioni: RE XCARION/ scorpioni: ESCARPION-BLODO-SCORDO/cavallette: EXNET-SOCO/ mosche: GIGATAK-MINOKESTOR/ ragni: ARCLAN - ARACRON. Mancanti:TESTON-EXO-ZOXO-XERONGIGAROC-SHIPER. Tel. 347.6613580 ABBIGLIAMENTO/SPORT - GIACCA PER MOTO marca Dainese. Nuovissima, utilizzata una sola volta. Colore nero, taglia S, modello donna. Vendo € 150,00. Tel. 329.7169112 - 2 CANNE DA PESCA, una bolognese in carbonio, marca Olympus da 4 mt. Vendo € 40,00 - una Racer n.2, in carbonio da 3,90 mt, action 3-6 gr, leggerissima. Vendo € 50,00. Come nuove. Tel. 388.1922307 dopo le 16.00 o sms. ARREDAMENTO - APPENDERIA, MANICHINI, ESPOSITORE della Bon Bon, completo di ganc, e 2 mensole da applicare sull’espositore. Vendo ad un prezzo trattabile. Tel. 329.5671830. - CAMERETTA IN LEGNO color faggio, composta da 2 letti singoli, 1 comodino, 1 scrivania con sedia, armadio (4 ante, cassettiera, scaffalature a giorno e ad ante, vetrina). Ottimo stato. Vendo € 350,00. Tel. 339.7731426. - VENDO CUCINA IN PINO: base angolo+pensile angolo+2 basi c/cassetti+pensili; base singola c/pensile+2 pensili+1 cappa autofiltrante + scolapiatti + jolly giorno + tavolo 75x120 allungabile + 6 sedie + 4 porte legno tamburate a mano in legno complete di telaio/maniglia/serratura + 1 porta doppia con due ante a vetri. Tutto in buonissimo stato. Ritiro a mano. Roberto 347.8507090. - DIVANO TAGLIO MODERNO, blu elettrico, tessuto alcantara, 3 posti, praticamente nuovo. Vendo € 100,00. Tel. 339.4381525. - MOBILI IN BUONO STATO, relativi a cucina, sala da pranzo, soggiorno e camera da letto. Prezzo totale 1.100, 00 €. Tel. 339.4328356 - CAMERETTA, composta da lettino, armadio, fasciatoio, lampadario, cassapanca e mensola. Come nuova. Vendo € 1.000,00. Spese di spedizione a carico del compratore.Tel. 366.3453569. - ARMADIO GUARDAROBA 16 ante, tappezzato stoffa damascata e uncinetto.L. 4,00 m e h 2,80 m. Vendo € 500,00. Tel. 0761.514152 - CREDENZA del ‘700, italiana, in buonissimo stato. H 2,30 m; l 1,40 m. Vendo € 1.500,00. Tel. 349.9369394 ATTIVITA’ ARTISTICHE - KARAOKE, MUSICA D’INTRATTENIMENTO, feste private, serate in locali, compleanni, matrimoni, ed altro ancora. Cell. 388.3623726 380.3853957 Daniele - RAGAZZA CANTANTE offre servizio canoro per la celebrazione di matrimoni, cresime, comunioni, e quant’altro o intrattenimento musicale/piano bar per feste o altre occasioni. Max serietà , esclusi perditempo. Tel. 338.3845862. - DJ EMIX musica e animazione per feste, compleanni, matrimoni ecc. Tel. 334.5202039 [email protected] - PIANO BAR duo tastierista fisarmonicista, liscio e latino americano, musica revival dagli anni ‘80 in poi, per tutte le occasioni, cerimonie, matrimoni e feste. Tony & Oronzo. Tel. 329.4536090. VARIE - PIANOFORTE VERTICALE inglese degli anni ‘70 in ottimo stato. Vendo causa inutilizzo. Da accordare. Tel. 0761.513234, ore serali o lasciare messaggio in segreteria. - KIT VENDEMMIA composto da tina in vetroresina per vino, tina per mosto, 15 barili circa, porta uva per trasporto. Ottime condizioni. Vendo € 200 trattabili. Margherita 338.1899304 o.p. - BILIARDO IN PERFETTE CONDIZIONI, con 4 stecche + porta stecche + gioco italiana e americana + 5 quadri da sala biliardo + oggettistica varia. Trasporto e montaggio a domicilio. Vendo € 800,00. Tel. 328.6230103 - CONDIZIONATORE D’ARIA PORTATILE, completo di tubo e pannello per applicazione bocchetton, classe A, potenza 9500 BTU, 3 velocità , mai usato. Vendo € 160,00. Tel. 339.7216466 - SIMPATICI GATTINI di vari colori, coccoloni e bisognosi di affetto. Regalo a persone che li sappiano veramente amare. Tel. 333.3073166 - 0761.568211 - FERTILE APPEZZAMENTO DI TERRENO, in località Faleri, adibito a coltivazione di ortaggi. Offro in comodato d’uso gratuito. Tel. 349.4204763 ELETTRONICA/ELETTRICITA’ - CASE TOWER + floppy + alimentatore. Vendo € 25,00. Tel. 347.8507090 - PC FISSO AMD ATHLON XP 1800, su scheda ASUS A7N266 VM- Ram 512 mb - HD 40 GB+XO Pro Sp3+lettore DVD+mouse+tastiera+monitor17”+softwar vari. Ottimo per principianti e non. Vendo €150,00. Tel. 347.8507090 - NOTEBOOK HP660 CELERON. Vendo. Tel. 347.8507090 -MIXER behringer 6 canali compreso di valigia rigida. Vendo Euro 150,00. + okiweb uno ad Euro 180,00 + Okiweb due ad Euro 260,00. Tel. 380.3853957 PER MOTIVI DI SPAZIO pubblichiamo solo una selezione di annunci pervenutici. Continuate ad inviarceli! ATTENZIONE: Le inserzioni dovranno essere presentate solo tramite il cuopon sotto riportato (anche in fotocopia) ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI PER PRIVATI a pagamento per ditte o società - Tel. Fax 0761.513117 Cedola da ritagliare e spedire L’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione Compilate qui il vs annuncio gratuito e speditelo in busta chiusa a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT) oppure mandate un Fax al n. 0761.513117 o una e-mail a [email protected] (scrivere in stampatello e senza abbreviazioni) .................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. Campo de’ fiori non è responsabile per la qualitià e la veridicità delle inserzioni, non effettua commerci e non riceve provvigioni. A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”. COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................Via............................................................... Città ......................................................Tel...................................Firma................................................................ Sandro Anselmi P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) Tel./Fax 0761.51.31.17 e-mail : [email protected] Hai un immobile da vendere o da affittare? Cosa aspetti! Pubblicizzalo tramite l’Agenzia Anselmi, da 40 anni al vostro servizio! Cerchi un immobile da affittare o da acquistare? Valuta le nostre offerte e vieni a trovarci in agenzia! VENDO Civita Castellana Via del Forte. App.to al II° piano, 55 mq, composto da salone con angolo cotura, 2 camere, 1 bagno. Luminosissimo e con rifiniture di pregio. Cod. V60 Napoli Vignanello Vende o Affitta appartamento al III° Piano, 90 mq, composto da disimpegno, cucina abitabile, 3 camere, bagno e grande ripostiglio. Completamente soppalcabile. Soleggiato e ben collegato con i mezzi urbani. Terreno 6.800 mq con ulivi, nocciole e piccolo annesso. Cod. V61 Fabrica di Roma Appartamento Loc. Sassacci al secondo piano con cucina, salone, 2 camere, 1 bagno. Garage. Termoautonomo. Terreno di proprietà di mq. 270. Cod. V57 Locale commerciale - artigianale di mq 50, al centro storico. Ottimo investimento Fabbricato allo stato grezzo di 550 mq ca. su 3 piani, con ampio terreno fronte strada, anche frazionabile. Cod. V65 Loc. Faleri Vendo/Affitto 700 mq locale commerciale + uff. 80 mq, 2 wc, piccolo appartamento 30 mq, piazzale 300 mq circa Cod. VA63 Appartamento al centro storico di mq 55, 3° piano. Composto da sala, cucina, camera e bagno + cantina piano strada. Faleri Novi - appartamento piano terra 130 mq da finire, portico 100mq, giardino 380mq. Cod. V14 Cod. V66 Piazza della Liberazione Rifinitissimo app.to 155 mq, salone doppio, veranda chiusa con camino, cucina, 4 camere, 2 bagni ripostigli, 3 balconi, terrazzo, garage 40 mq. Cod. V06 Via Catalano, app.to mq 100, cucina, salone, 3 letto, bagno, garage. Vendita anche separata da garage. Cod. V46 Loc. San Giovanni. Appartamento 130 mq, balconato, posto auto e cantina. Ottimo investimento. Cod. V07 App.to di 100 mq arredato cucina con camino, salone, tre camere, due bagni, ripostiglio, garage 22 mq, due ampi balconi. Cod. V08 Via S. Felicissima magazzino 75 mq con bagno, ideale anche per taverna. Cod. V11 Loc San Giovanni. App.to 95 mq, II° piano. Salone, cucina, tre letto, due bagni e garage. Cod. V56 Vicinanze Piazza della Liberazione. Appartamento 100 mq con garage e ampio terrazzo. Rifinitissimo. Cod. V10 Via San Rocco appartamento 65 mq. ca. salone con camino in peperino, cucina, balcone, 2 camere, bagno. Magazzino, rimessa auto e piccolo orto. Vendita o Cod. V13 affitto. Vero affare! Località Pian del Trullo Villa bifamiliare allo stato grezzo su due piani più piano seminterrato, garage e giardino. Cod. V15 Terreno 5000 mq circa con frutteto, piccolo annesso, acqua e luce. Fronte Strada. Cod. V64 Villa unico livello+ mansarda da rifinire composta da salone, cucina con termocamino, tre letto, un bagno, portico e giardino. Cod. V04 Pian di Cava-2 ville su due piani di 220 mq l’una, con portici e giardini di 5.000 mq l’uno. Recintate, illuminate e rifinitissime Cod. V17 Impianto sportivo con piscina, campi tennis e calcetto, bar. Ampi locali e parcheggio. Cod. V18 Roma Cod. V27 Sutri Villa unifamiliare prestigiosa su tre livelli di mq 400, con giardino di mq 3000 più terreno attiguo di mq 8000. Panoramica. Cod. V25 Magliano Sabina Terreno di 14.000 mq con proggetto per annesso agricolo di 80 mq. Ottimo affare! Cod. V76 AFFITTO Civita Castellana Largo Saragat. Appartamento di 100 mq, al III piano con ascensore. Composto da 3 camere, 2 bagni, cucina, soggiorno e 2 balconi. Cod. A75 Via Nepesina app. piano terra con giardino, composto da cucina abitabile, salone, 2 letto e bagno. Ammobiliato. Cod. A57 Centro storico. Mini appartamento di 30 mq, ammobiliato. Cod. A29 Vicinanze poste centrali, locale commerciale di mq 150 circa con parcheggio di proprietà . Cod. A31 Località San Giovanni Appartamento arredato di 100 mq composto da: salone, cucina e tinello, 2 camere, 2 bagni. Cod. A32 Corso Bruno Buozzi, 3 locali commerciali varie metrature. Cod. A33 Fabrica di Roma Via dell’Asilo. Magazzino di 50 mq circa. Affitto o vendita. Località Gabelletta appartamento in recidence 90 mq, balconi 30 mq, posto auto, piscina condominiale. Ascensore e risc. autonomo. Locale di 400 mq al piano primo, uso ufficio con parcheggio. Cod. V21 Cod. A35 Cod. A34 Campo de’ fiori 63 AFFITTO CEDO Patrocinio Caprarola Civita Castellana LIcenza commerciale per tutte le tabelle merceologiche su quattrocento mq. OTTIMO AFFARE! Cod. At69 Laboratorio di stampi in gesso avviatissimo. Cod. At38 Negozio di abbigliamento da cerimonia uomo/donna con merce e stigliatura. Avviatissimo. Trattative riservate. Cod. At45 Negozio di intimo uomo/donna, ottima posizone commerciale. Cod. At58 Pizzeria, rosticceria al taglio e da asporto. Ottimo affare.Prossimità nuova zona commerciale. Cod. At41 Negozio centrale di tessuti, tendaggi, mobili e oggettistica Cod. At42 Centro storico. Appartamento al piano terra. 2 camere, cucina, salotto e bagno+cantina. Cod. A36 Faleria Centro storico. Appartamento al II piano. 2 camere, cucina, sala, bagno. Ristrutturato. Cod. A37 VENDO Fabrica di Roma Terreno di mq 7000 con fabbricato condonato di mq 50, campo sportivo, spogliatoio, acqua, luce, noccioleto, uliveto, trattrice, gazebo di mq 90, recintato Cod. V67 Parco Falisco ultimo lotto edificabile ca. 1000 mq. Ottimo investimento Cod. V19 Fabrica di Roma Chiosco di fiori 4x3 mt con tettoia esterna. Cod. At44 Roma Centro Commerciale Falerii Novi Negozio di 50 mq completo di arredamento per attività di profumeria. Ottimo investimento. Cod. V02 Zona Santa Maria Maggiore affitto appartemento max 2 persone oppure uso ufficio Cod. A 68 Locale commerciale 284 mq+39 mq soppalchi+41 mq tettoia chiusa. Cod. V20 Stime Immobili e Preventivi Mutui Gratuiti Mutui per abitare La polizza sulla tua casa può costare meno di quanto pensi!!! Chiedi un preventivo al tuo assicuratore di fiducia. Agente generale Sandro Anselmi Tel 0761.513117. Campo de’ fiori la rivista più letta ed amata... Abbonati anche tu!!! (Coupon a pag.51) Campo de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello, Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo, Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera, Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano, Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano, Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene. A Roma nei teatri, nei migliori alberghi e locali, sui taxi e in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Campo de’ fiori Periodico Sociale di Arte, Cultura, Spettacolo ed Attualità edito dall’Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) senza fini di lucro Reg.Trib. VT n. 351 del 2/6/89 Presidente Fondatore: Sandro Anselmi Direttore Editoriale: Sandro Anselmi Direttore Responsabile: Stefano De Santis Consulente Editoriale: Enrico De Santis Segreteria di Redazione Coordinamento Impaginazione e Grafica: Cristina Evangelisti Sonia Bonamin Ermelinda Benedetti Stampa: La realizzazione di questo giornale e la stesura degli articoli sono liberi e gratuiti ed impegnano esclusivamente chi li firma. Testi, foto, lettere e disegni, anche se non pubblicati, non saranno restituiti se non dopo preventiva ed esplicita richiesta da parte di chi li fornisce. I diritti di riproduzione e di pubblicazione, anche parziale, sono riservati in tutti i paesi. Direzione Amministrazione Redazione Pubblicità ed Abbonamenti: Piazza della Liberazione, 2 01033 Civita Castellana (VT) Tel. e Fax 0761.513117 e-mail: [email protected] Redazione di Roma: Viale G. Mazzini 140 Abbonamenti Rimborso spese spedizione Italia: 12 numeri € 25,00 Estero: 12 numeri € 60,00 Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 42315580 intestato all’Associazione Accademia Internazionale D’Italia. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi momento dell’anno ed avrà , comunque, validità per 12 numeri. Garanzia di riservatezza per gli abbonati Si garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’editore. Le informazioni custodite nello archivio di Campo de’ fiori verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati il giornale e gli allegati, anche pubblicitari (legge 675/96 tutela dati personali).