il mercato tedesco del vino – strutture e tendenze
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il mercato tedesco del vino – strutture e tendenze
HOFFMANN, IL MERCATO TEDESCO DEL VINO – STRUTTURE E TENDENZE, PAG.1 IL MERCATO TEDESCO DEL VINO – STRUTTURE E TENDENZE Dietrich HOFFMANN Geisenheim Research Institute, Geisenheim (D) Articolo estratto dalla relazione presentata al 1° Convegno Internazionale sul Barbera, 2-3 dicembre 2005, Alessandria (I) Con un consumo di circa 20 milioni di ettolitri di vino tranquillo e frizzante il mercato tedesco del vino è al quarto posto dopo la Francia, l’Italia e gli Stati Uniti. Con circa 13 milioni di ettolitri di vino importato, la Germania è il più grosso paese importatore di vino. L’eliminazione delle frontiere, unitamente a leggi ultra liberali hanno portato all’apertura del mercato tedesco a numerosissimi produttori di vino di tutto il mondo. Sugli scaffali dei discount, dei supermercati e dei negozi specializzati si possono trovare vini provenienti da tutti i paesi. Con una produzione interna di circa 9 milioni di ettolitri, i viticoltori locali subiscono una forte concorrenza internazionale che li costringono a mettere sul mercato prodotti di qualità a prezzi che rispondano alle esigenze dei consumatori tedeschi. (Figura 1) Figura 1: Evoluzione del mercato del vino in Germania 25 000 Consommation totale 20 000 stock 4) 15 000 Import 10 000 Production 5 000 3) Export 0 2) 78 /7 9 79 /8 0 80 /8 1 81 /8 2 82 /8 3 83 /8 4 84 /8 5 85 /8 6 86 /8 7 87 /8 8 88 /8 9 89 /9 0 90 /9 1 91 /9 2 92 /9 3 93 /9 4 94 /9 5 95 /9 6 96 /9 7 97 /9 8 98 /9 9 99 /0 0 00 /0 1 01 /0 2 02 /0 3 03 /0 4 1) E’ da anni che il vino è una bevanda largamente popolare associata ad un livello di vita alto per i ceti medio alti della popolazione. Di fatto, è da 15 anni che il consumo della birra continua a calare. Anche il consumo dei superalcolici è diminuito, lasciando quindi al vino e ai suoi derivati il posto più importante del mercato. (Figura 2) WWW.INFOWINE.COM, RIVISTA INTERNET DI VITICOLTURA ED ENOLOGIA - 2006, N°5/2 HOFFMANN, IL MERCATO TEDESCO DEL VINO – STRUTTURE E TENDENZE, PAG.2 Vins et spiritueux Bière Litre / personne 160 25 Bière 140 20 120 b) Vin 15 100 80 10 c) 60 Spiritueux 40 5 20 Effervescents a) 0 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 0 Fig. 2 : Consumo delle bevande alcoliche in Germania Il vino viene consumato abbastanza regolarmente nell’arco di tutto l’anno, con un aumento delle vendite intorno a Natale. Si nota anche che con una media del 40%, le persone intervistate hanno consumato vino regolarmente nel corso dei diversi trimestri. Nell’arco dell’anno, circa il 65% degli intervistati acquistano vino. L’evoluzione dei prezzi in questi ultimi anni è dovuta innanzitutto al fatto che si compra di più presso i grandi magazzini rispetto ai negozi specializzati o direttamente dal produttore. Il valore medio continua a diminuire e in questo contesto i vini tedeschi sono sottoposti ad una concorrenza spietata di prezzo con il resto del mondo. Non solo il consumo si è spostato dai negozi specializzati e dai produttori verso i supermercati e i discount, ma occorre anche sottolineare il successo del vino rosso a discapito del vino bianco. Questo fenomeno si è innescato negli anni 80 e non ha mai smesso di crescere. Considerando anche la scarsa produzione di vino rosso in Germania, questa evoluzione è andata a vantaggio dei paesi europei vicini, quali la Francia e l’Italia e in questi ultimi anni anche della Spagna. Il prezzo elevato del vino rosso tedesco ha spinto i viticoltori ad una coltivazione più estesa di viti da vino rosso. Il 38% della superficie viticola in Germania è stata indirizzata alla coltivazione di vite per vino rosso e rosato. Il consumo totale di 20 milioni di ettolitri può essere scomposto nel modo seguente: 3 milioni di ettolitri per i vini frizzanti e 17 milioni per i vini tranquilli. Vengono consumati 10,6 milioni di ettolitri di vini rossi e rosati, di cui 7 milioni di ettolitri sono importati. Il consumo di vino bianco è calato a 6 milioni di ettolitri, di cui 4,2 milioni provengono dalla produzione interna. (Figura 3) WWW.INFOWINE.COM, RIVISTA INTERNET DI VITICOLTURA ED ENOLOGIA - 2006, N°5/2 HOFFMANN, IL MERCATO TEDESCO DEL VINO – STRUTTURE E TENDENZE, PAG.3 18 16,5 16 14 12 10,6 10 8 5,9 6 4,2 4 3,5 2 0 1965 1970 74/75 79/80 84/85 89/90 94/95 95/96 96/97 97/98 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 04/05 Vin total Vin blanc Vin blanc allemand Vin rouge/rosé Vin rouge/rosé allemand Figura 3 : Scomposizione del consumo di vino in Germania, per colore e origine Per l’anno 2004, il 18% del vino consumato è da imputare ai ristoranti e agli alberghi e l’82% viene consumato a livello famigliare. In questo ultimo caso, il 17% del vino veniva comprato direttamente dal produttore e la restante parte dal commercio; il 57% viene comprato da discount come Aldi, Lidl, Plus ecc.. I negozi specializzati, più orientati verso la qualità e con prezzi più alti coprono solo il 5% del mercato, anche perché nella stessa categoria sono incluse la vendita per corrispondenza e le fiere del vino. La concorrenza dei prezzi si esplica nella ripartizione qualitativa e quantitativa delle diverse categorie di prezzo. Il 36% dei vini con un prezzo inferiore a 1,49 € è importato, mentre nella fascia di prezzo compresa tra 2,5 e 3,5 € /litro si trovano in parti uguali vini tedeschi e vini importati. Tra 3,50 € e 5,00 € la bottiglia troviamo molti vini tedeschi ; il 22 % dei vini di questa categoria sono vini tedeschi bevuti in Germania. Si nota un netto cambiamento delle esportazioni della Germania nella misura in cui la diminuzione del consumo dei vini bianchi si accompagna ad una ri-esportazione crescente dei vini rossi importati. Tra i vini riesportati dalla Germania, si trovano soprattutto i vini d’oltremare (Cile, California e Australia) e imbottigliati in Germania. Si assiste anche ad una recrudescenza delle importazioni ed imbottigliamenti in cantine cooperative tedesche dei vini dei paesi dell’Europa dell’Est come la Romania e la Bulgaria. Questi vini sono poi esportati nuovamente verso l’Europa del Nord e dell’Ovest. L’aumento crescente delle riesportazioni indica un posizionamento sempre più favorevole della aziende tedesche esportatrici verso i paesi dell’Europa del Nord e dell’Ovest grazie ad un’offerta di prodotti sempre più vari e internazionali. L’evoluzione delle importazioni verso la Germania indica chiaramente una metamorfosi del mercato interno del vino dominato a lungo dai vini di qualità francesi e italiani, mentre dalla metà degli anni 90, si osserva una reale affermazione della Spagna o dei paesi del « Nuovo Mondo » (Cile, USA, Australia e recentemente l’Africa del Sud) su questo mercato. Il cambiamento caratterizzato dalla diminuzione dell’importazione dei vini di qualità e dalla crescita continua delle importazioni dei vini di consumo quotidiano in bottiglia è sufficiente per dimostrare un cambiamento strutturale nelle scelte. Mentre fino a 20 anni fa, in testa alle importazioni si trovavano i vini di qualità, attualmente si osserva un cambiamento radicale a favore dei vini di consumo quotidiano e in particolare del concetto francese dei “vins de pays” e dei vini di marca del « Nuovo Mondo ». Si comprende meglio il motivo per cui la definizione complessa giuridica del vino risulti poco chiara al consumatore tedesco nel contesto della regolamentazione del vino di qualità e il motivo per cui ciò spinga il consumatore a rivolgersi sempre di più verso il concetto di tipo di vitigno che trae beneficio da offerte attrattive di mercato. In fine, bisogna ammettere che i vini del « Nuovo Mondo » meglio rispondono ai desideri del consumatore, rispetto ai vini di provenienza europea, sinonimi di qualità regionale e di WWW.INFOWINE.COM, RIVISTA INTERNET DI VITICOLTURA ED ENOLOGIA - 2006, N°5/2 HOFFMANN, IL MERCATO TEDESCO DEL VINO – STRUTTURE E TENDENZE, PAG.4 tradizionalismi. Oltre ai vini tedeschi, si trovano in commercio vitigni come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e lo Shiraz per il vino rosso e lo Chardonnay e il Sauvignon bianco per i vini bianchi. Inoltre non bisogna dimenticare il successo dei vini italiani negli anni 90, anche se va sfumando dall’inizio degli anni 2000. Comunque si trovano ancora il Frascati, il Soave, il Pinot grigio, il Chianti e il Barolo. Le importazioni del vino in fusti verso la Germania è un fenomeno particolare caratterizzato dalla produzione, da parte dei maggiori produttori di vino effervescente, di vini di qualità effervescenti a partire da vini bianchi importati di livello medio. Il consumo di vini frizzanti in Germania è pari a circa 3 milioni di ettolitri con una media di quasi 4 litri a testa, che pone la Germania al primo posto nel consumo di questo tipo di vini. I vini utilizzati per la produzione dei vini frizzanti provengono sempre di meno dalla Francia ; si nota anche una diminuzione dei vini provenenti dall’Italia, mentre in questi ultimi tre anni, la Spagna è considerata il maggior fornitore, grazie alle sue offerte vantaggiose. Se si esamina lo sviluppo delle importazioni, si nota una netta diminuzione dei fornitori come la Francia e l’Italia, mentre la Spagna sta crescendo soprattutto nell’esportazioni di vini usati per la produzione di vini frizzanti. Dal 1995, si nota un’impennata dei vini del “Nuovo Mondo”, che sono ormai diffusi sugli scaffali dei negozi. E’ ormai difficile immaginare i discount senza i vini del Cile, dell’Australia e della California imbottigliati in Germania. Gran parte della gente apprezza quotidianamente i vini di questi paesi, che si fanno conoscere attraverso la marca e in cui i vitigni offrono un aroma corrispondente alle attese (Diapositiva 21). I vini bianchi di successo hanno un aroma tipico di un vitigno, una certa pienezza in bocca, un’acidità armoniosa e un certo residuo zuccherino. I vini tropo acidi o poco aromatici sono meno apprezzati dai consumatori tedeschi. Per quanto riguarda i vini rossi, sono apprezzati i vini ricchi, intensi, secchi e senza una eccessiva struttura tannica. Ed è proprio per questo che i vini rossi del “Nuovo mondo” si sono imposti su quelli europei, che erano caratterizzati da forti componenti tanniche e verdi (Figura 4). Aromi neutro mela, pesca tostato legno Ideale ananas, pompelmo vegetale florale Profilo Gustativo 1 Aroma discreto 2 3 4 5 6 ............ 7 Aroma intenso leggero Volume in bocca secco dolce Bassa acidità Forte acidità 1 WWW.INFOWINE.COM, RIVISTA INTERNET DI VITICOLTURA ED ENOLOGIA - 2006, N°5/2 HOFFMANN, IL MERCATO TEDESCO DEL VINO – STRUTTURE E TENDENZE, PAG.5 Aromi Frutti rossi cigliegia matura lampone neutro vegetale, Ideale cioccolato Vaniglia, legno Profil gustatif 1 Colore scarico 2 3 4 5 6 7 Colore carico Aroma discreto Aroma intenso Leggero Volume in bocca secco dolce Bassa acidità Forte acidità Meno tannico Più tannico Figura 4 : Profili gustativi dei vini bianchi e rossi richiesti dal consumatore tedesco Riassumendo, ecco le strutture del mercato tedesco del vino : - Rapido cambiamento con una preferenza per i paesi fornitori del « Nuovo Mondo » rispetto ai paesi europei. - Contemporaneamente, slittamento dai vini AOC e DOC ai vini da tavola poiché il consumatore preferisce l’armonia alla complessità. - La scelta del consumatore viene influenzata soprattutto dal vitigno e dalla marca. - Cambiamento confermato del vino bianco per il vino rosso con la seguente tendenza per gli anni futuri : 60 % di vino rosso e 35% di vino bianco. - Strutture liberali del mercato caratterizzate dalla presenza di grandi catene di distribuzione e di discount che determinano una forte concorrenza dei prezzi e della qualità. - Cambiamento rapido dei fornitori e dei diversi concetti di prodotti, che dimostrano la capacità di innovazione del mercato del vino tedesco e la curiosità dei consumatori per i vini innovativi. 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