INFERENZA e METACOGNIZIONE

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INFERENZA e METACOGNIZIONE
INFERENZA LOGICA E
PROCESSI
METACOGNITIVI
Roberta Sala
Università Cattolica di Brescia
INFERENZA
METACOGNIZIONE
TIPI DI INFERENZE
ABDUZIONE
Processo a ritroso dalle conclusioni alle premesse,
dal conseguente all’antecedente. Tra questi due
elementi potrebbe esserci una relazione di
implicazione (ipotesi). Il risultato è incerto. Esempi:
diagnosi (medico sintomo, elettrauto guasto,
detective indizi); metodo sperimentale che si fonda
sul processo di falsificazione delle ipotesi
Esempio:
C
Il terreno è bagnato
A  C La pioggia comporta terreno bagnato
A
E’ scesa la pioggia
ANTECEDENTE – REGOLA (IMPLICAZIONE) - CONSEGUENTE
(ABDUZIONE)
L’abduzione ha a che fare con il possibile
DEDUZIONE
Si conoscono le premesse e le regole e si vuole
ricavare una soluzione (dal generale al
particolare). Data una regola generale la si
applica ad un fatto specifico (antecedente) e
questo porta ad un risultato certo
(conseguente). Si rende esplicito ciò che è
contenuto implicitamente nella premessa
Esempio:
A  C La pioggia comporta terreno bagnato
A
Scende la pioggia
C
Il terreno è bagnato
ANTECEDENTE – REGOLA (IMPLICAZIONE) - CONSEGUENTE
(DEDUZIONE)
La deduzione ha a che fare con il vero (necessario)
SILLOGISMI “ADOLESCENZIALI”…
Gli scansafatiche hanno tutto il tempo
del mondo. Il tempo è denaro. Quindi,
gli scansafatiche hanno più denaro dei
lavoratori e degli studenti.
Conclusione: Per essere ricco non devi
lavorare o studiare!!!
Dio è amore
L'amore è cieco
Stevie Wonder è cieco
Stevie Wonder è Dio
Nessuno è perfetto.
Quindi, io sono perfetto.
Però, solo Dio è perfetto.
Quindi, Io sono Dio.
Ma se Steve Wonder è Dio…
Io sono Steve Wonder!!!…
Aiuto!!! Sono cieco!!!
INDUZIONE
Si conoscono le premesse e le conclusioni e si
vogliono ricostruire le regole (dal particolare al
generale). Parte da un caso specifico
(l’antecedente), lo connette ad un altro fatto (il
conseguente) e ne trae un risultato incerto, cioè
una regola generale probabile
Esempio:
A
Scende la pioggia
C
Il terreno è bagnato
A  C La pioggia comporta terreno bagnato
ANTECEDENTE – REGOLA (IMPLICAZIONE) - CONSEGUENTE
(INDUZIONE)
L’induzione ha a che fare con il probabile
CICLO INFERENZIALE DI PEIRCE
Sintesi
INDUZIONI
Tesi
DEDUZIONI
Ipotesi
ABDUZIONI
METACOGNIZIONE
PROCESSI COGNITIVI DI BASE
Consapevolezza:
nell’esecuzione di un compito, la
persona è cosciente di ciò che
sta avvenendo nella sua mente,
delle strategie che sta adottando
e delle difficoltà che incontra.
Conoscenze/credenze:
la persona ha una sua
concezione circa il
funzionamento della mente, in
generale e propria.
Controllo:
la persona “dirige” i propri
processi mentali, li pianifica, li
avvia, li controlla ed,
eventualmente, li sostituisce.
CONSAPEVOLEZZA
CREDENZE
METACOGNIZIONE
PROCESSI COGNITIVI
DI BASE
CONTROLLO
Che legami ci sono tra le due parole chiave,
inferenza e metacognizione?
Può una ricerca metacognitivamente
orientata favorire lo sviluppo dei processi
logici di tipo inferenziale?
Esempio: comprensione del testo e processi metacognitivi
(Lumbelli, 1995; De Beni & Pazzaglia, 1995; Zanetti &
Miazza, 2004)
Elaborazione macrostrutturale
Riconoscimento/comprensione
dell’errore e avvio di un
percorso autoregolato di ricerca
Processazione automatica
Uno dei problemi basilari della comprensione del testi è il ripristino
della coerenza locale, che dovrebbe seguire le seguenti tappe:
1 – riconoscimento della discontinuità testuale, ovvero
dell’incongruenza tra informazioni adiacenti. Spesso, lettori meno
abili e, talvolta, anche lettori un po’ più abili sostituiscono la
coerenza interna con la coerenza esterna; ovvero l’incongruenza
viene percepita non dall’analisi delle informazioni testuali, ma dal
confronto con le conoscenze presenti nella mente del lettore. In
genere, il lettore meno abile fa fatica a notare l’incongruenza
2 – una volta rilevata l’incongruenza, si tratta di risolverla facendo
leva su processi inferenziali. Tendenzialmente, esiste un primato
della coerenza esterna su quella interna. Il lettore meno abile,
ammesso che sia in grado di rilevare la discrepanza, ricorrerà a
conoscenze enciclopediche prima di verificare cosa c’è scritto nel
testo
RACCONTO
INCOERENZA
COERENZA
ESTERNA
COERENZA
INTERNA
I FIGLI DI
BABBO NATALE
(I. Calvino)
Bambino triste e
annoiato con
tanti regali.
Michelino: “papà,
quel bambino è
un bambino
povero?”
Non esiste solo
la povertà
materiale ma
anche la povertà
affettiva, che i
regali non
possono colmare
I regali si fanno
ai bambini
poveri; quindi,
quanti più regali
un bambino
riceve, tanto più
è probabile che
quel bambino sia
povero
IL CONIGLIO
VELENOSO (I.
Calvino)
Dopo aver fatto
di tutto per
catturare il
coniglio,
improvvisamente
viene ritirato
tutto e le finestre
si chiudono
Non vogliono
privarsi del cibo;
Non hanno il
coraggio di
uccidere il
coniglio;
Nel palazzo ci
sono degli
animalisti che si
oppongono
L’azienda
sanitaria informa
che è scappato
da un laboratorio
un coniglio
infetto e che
questo potrebbe
procurare
contagio anche
agli uomini
Nel caso in cui l’incongruenza non venga notata,
l’errore sta nel ricorrere automaticamente e in modo
non consapevole alle conoscenze pregresse (piano
terra del grattacielo). Questa modalità è tipica del
cattivo lettore
Nel caso vi sia un errore di integrazione e riparazione,
l’errore è frutto comunque di una ricerca consapevole,
che ha luogo dopo il riconoscimento dell’incongruenza
Il lettore competente è colui che integra schemi
mentali preesistenti con informazioni derivanti
dall’analisi attenta e consapevole del testo
INFERENZE ESTERNE
Rappresentazioni scriptali
Modelli mentali
SCRIPT
E’ uno schema di ciò che comunemente accade in una
determinata situazione e ne descrive lo svolgimento standard.
Lo script definisce i ruoli tipi per quella situazione, le azioni che
normalmente vengono compiute e la loro sequenza, i nessi
causali che collegano gli eventi.
Pur con differenze individuali, gli script sono schemi socialmente
condivisi e rispecchiano le particolari convenzioni di una
determinata cultura
Gli script ci permettono di
compiere inferenze circa le
intenzioni, gli stati interni e le
motivazioni degli altri. Ci
permettono inoltre di fare
previsioni, di formulare ipotesi
e di regolare di conseguenza i
nostri comportamenti
Secondo K. Nelson, la prima forma di rappresentazione della
realtà che si sviluppa nei bambini è di natura scriptale (il bambino
non si rappresenta oggetti, bensì azioni). Piano piano il bambino
apprende a:
-Arricchirli di elementi
-Sostituirli con altri elementi
-Gerarchizzare gli script, estenderli e generalizzarli
Certi errori compiuti dagli studenti derivano, più che da una
mancata comprensione o da un non possesso di informazioni, dal
ricorso ad uno scenario non pertinente o dall’assunzione di script
non adeguati alla situazione
MODELLI MENTALI
Sono rappresentazioni interne
di oggetti e di eventi che ci
danno la possibilità di compiere
previsioni ed inferenze e di
agire di conseguenza.
Secondo Johnson Laird essi
sono una ritrascrizione quasipercettiva e, in quanto tali, non
riguardano l’applicazione di
regole generali astratte.
Andrea: “Sono fiamme”
Lucia: “Sono polverine brillanti”
Marta: “Il colore è diverso perché la
polvere si scontra con l’aria in tanti modi”
Billy: “Si fanno lanciando bottiglie
che poi scoppiano ed esce il colore”
Gaia: “Hanno colorato di tanti colori i
pesci del laghetto”
Marco e sua mamma vanno in una pizzeria da asporto.
Marco ordina un hamburger. La cameriera disse che
non ne avevano
DOMANDE (Schank):
-Cosa disse la cameriera che non avevano? (inferenza
testuale, legata al significato di “ne”)
-Cosa pensi abbia fatto Marco quando ha sentito ciò?
(inferenza extratestuale, legata allo script del
ristorante)
-Che cosa avresti fatto tu? (inferenza extratestuale,
legata ai vissuti e alle narrative)
INFERENZE INTERNE
1) Creare un collegamento tra le diverse informazioni, tra
frasi prima adiacenti, poi distanti
2) Individuare il significato delle singole parole, tenendo conto
del contesto (parole polisemiche). Di fronte a parole
sconosciute, si compie una prima valutazione sull’utilità di
conoscerne il significato (importanza della parola nell’economia
del testo). Parole poco importanti e poco ripetute possono
essere ignorate
3) Cogliere inferenze implicite. Il tipo di connessione che lega le
frasi tra di loro è dato dai connettivi. Quando non vengono
esplicitati, il lettore deve far leva sulle proprie conoscenze.
Esempi:
a) La giornata era piovosa. Di conseguenza il picnic viene
rinviato
b) La giornata era piovosa. Il picnic viene rinviato
In (b) occorre creare una relazione di causa-effetto non
presente nel testo
I connettivi compaiono presto nella produzione
linguistica dei bambini, ma la loro elaborazione e
comprensione si sviluppa all’età di 10 anni.
CONGIUNZIONI TEMPORALI (prima, dopo, quando,
mentre, durante)
CONGIUNZIONI CAUSALI (perché, perciò, così,
siccome)
TIPI DI INFERENZE TESTUALI
(De Beni & Pazzaglia, 1995)
- Inferenze di causa-effetto
- Inferenze a livello di referente (si sta parlando dello
stesso referente)
- Inferenze a livello di schema
- Inferenze in avanti (prospettiche) – “Quando
incominciò a piovere, realizzò di aver lasciato a casa
l’ombrello” (inferisco che il protagonista si bagnerà o
comprerà un ombrello)
-Inferenze all’indietro (retrospettive) – “La tempesta
infuriò per tutta la notte. Al mattino la spiaggia era
allagata fino alle prime case (comprendo la seconda
parte se inferisco che il temporale è avvenuto di notte)
Le inferenze prospettiche, a differenza di quelle retrospettive,
non sono indispensabili alla comprensione. Svolgono però una
funzione importante nello studio, in particolare dei testi di tipo
argomentativo.
Inferire le possibili conseguenze di un enunciato o di una
argomentazione richiede che questi vengano compresi in modo
approfondito. Inoltre, confrontare la propria ipotesi con ciò che
realmente segue nel testo costituisce una ulteriore verifica
dell’avvenuta comprensione della parte precedente
Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica
Aeronautica, il calabrone non può volare, a
causa della forma e del peso del proprio
corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il
calabrone non lo sa e perciò continua a
volare. (Igor Sikorsky)