Monopolio e asimmetrie informative

Transcript

Monopolio e asimmetrie informative
Monopolio
L’assenza di condizioni di
concorrenza perfetta
è causa di fallimento del mercato per la
difficoltà delle parti a trovare un accordo
potenzialmente vantaggioso
Condizione di max profitto del monopolista:
R’=C’
p
Curva di
domanda, o del
ricavo medio
A
pm
C’
B
R’
0
Qm
Q
In monopolio (Rm=Cm):
In concorrenza perfetta (p=Cm):
SN cons. = DCp*
SN prod.=zero
Î benessere soc.=DCp*
p
SN cons.=DApm
SN prod.= pmABp*
Î Benessere soc.= DABp*
D
pm
p*
La differenza nel benessere sociale è pari
al triangolo ABC = perdita di benessere
sociale causata dal monopolio
A
C
B
Cm
Rm
0
monopolio
Qm
Q
Q*
concorrenza
• Il monopolio non è una situazione efficiente perché
sarebbe possibile aumentare il benessere di qualcuno (i
consumatori) senza ridurre il benessere degli alti
(l’impresa)
• se fosse possibile un accordo tra consumatori e imprese,
per aumentare la produzione fino a Q* (e p*), il
benessere dei consumatori aumenterebbe del trapezio
pmACp*, superiore alla riduzione del profitto del
monopolista (pmABp*).
• I consumatori potrebbero restituire questa perdita al
mopolista, e avere comunque un vantaggio pari al
triangolo ABC.
• E’ però un accordo difficile da stringere: problema di
coordinamento, rischi di free riding.
• Î E’ giustificato l’intervento pubblico.
• Come?
• Promuovendo l’entrata di nuove imprese nel mercato
• Ma in alcuni casi questo tipo di intervento non è possibile
(Monopolio naturale)
MONOPOLIO NATURALE
il costo di fornire una data quantità da parte di una
sola impresa
è inferiore alla somma dei costi che potrebbero
sopportare imprese di dimensioni minori
ciascuna delle quali contribuisca solo
parzialmente all'offerta complessiva
(subadditività dei costi)
CA(Q)<ΣCi(Qi)
Dove Q=ΣQi
MONOPOLIO NATURALE
In questo caso il permanere del monopolio è
una soluzione più efficiente della
concorrenza.
Ciò accade in particolare nei servizi a rete
(telefono, acqua, elettricità, trasporti
ferroviari, ecc.).
Costi fissi molto elevati
Basso costo medio solo per alto Q
Monopolio
naturale
p
Oppure posso produrre una quantità
minore, ad esempio Q**: qui il prezzo
è uguale al CM e dunque non ho
Se il monopolista produce al Costo
perdite;
maloprovoco
comunque
marg.,
stato deve
coprire il una
perdita con
di benessere
per
i
disavanzo
imposte: lump
sum
consumatori
che
taxes, se sono (triangolo
disponibili, oECD),
imposte
comunque
minore
dicaso
quella
che si
generali. èNel
secondo
sono
distorsive
e comunque
gravano fosse
sarebbe
avuta
se il produttore
collettività
e non(Cm=Rm).
solo su chi In
unsull’intera
monopolista
privato
domanda
il bene
questo secondo
caso
l’onere grava
solamente su chi utilizza il bene.
pm
E
Rm
B
p*
0
D
Qm
A*
C
Q** Q*
CM
Cm
Q
RIMEDI AL FALLIMENTO DEL
MERCATO
• Produzione pubblica (nazionalizzazioni)
e regolamentazione delle tariffe
• Regolamentazione e controllo della
produzione (privata) di servizi pubblici
Rischio,
assicurazione e asimmetrie
informative
RISCHIO
La presenza di rischio modifica le condizioni di scelta degli
individui.
Esempio:
grandina (p=0,2)
20 milioni
non grandina (p=0,8)
100 milioni
Valore atteso (EV) = 0,2*20+0,8*100=84
Gli individui sono solitamente avversi al rischio: a parità di
valore atteso, preferiscono sempre una situazione certa
ad una rischiosa.
ASSICURAZIONE
I contratti di assicurazione forniscono una protezione dai rischi
In cambio di un premio (un costo certo per l’assicurato), si
trasforma una situazione rischiosa in una situazione certa,
preferita alla situazione rischiosa
Esempio: premio =16; rimborso = 80 (100-20)
1) non grandina: 100 (raccolto)-16(premio)=84
2) grandina: 20 (raccolto)+80 (rimborso)-16(premio)=84
CARATTERISTICHE DELLE
ASSICURAZIONI
Le assicurazioni possono esistere se gli assicuratori compensano perdite
e guadagni grazie al pooling dei rischi degli assicurati:
Mettono in comune i rischi per ridurne la varianza
• Al crescere degli assicurati la varianza diventa sempre più piccola;
quando è vicina a zero il fenomeno in aggregato non è più rischioso.
• Ciò che è rischioso per l’individuo, non lo è più dal punto di vista
aggregato.
• L’assicurazione è dunque neutrale rispetto al rischio:
• a parità di valore atteso, le assicurazioni sono indifferenti tra una
situazione certa ed una rischiosa
RISCHIO, ASSICURAZIONE E
OTTIMO PARETIANO
In presenza di rischio, va modificata la nozione di Ottimo
Paretiano.
Si realizza un Ottimo Paretiano solo se i soggetti avversi
al rischio possono assicurarsi integralmente.
La presenza di assicurazioni garantisce che i soggetti avversi
al rischio trasferiscano tutto il rischio a soggetti neutrali: il
benessere dei primi aumenta, quello dei secondi non si
riduce Î miglioramento paretiano
Nel nostro esempio solo se (essendo 80 milioni il danno della
grandine) è possibile assicurarsi per 80 milioni, cioè se il
rimborso è integrale. Altrimenti si parla di rimborso parziale.
Quali sono le condizioni per
l’esistenza di un mercato assicurativo?
1)
probabilità stimabili in modo sufficientemente preciso:
il fenomeno oggetto di assicurazione deve ricadere
nella categoria del rischio (a cui possono essere
applicati criteri probabilistici: incidenti stradali,
malattie, incendi, furti..) e non in quella dell'incertezza
(a cui corrispondono fenomeni casuali ai quali non è
possibile associare una probabilità di accadimento:
terremoti, ..)
2) probabilità indipendenti tra individui:
L'assicuratore è disposto ad offrire un contratto di
assicurazione se nel complesso del fenomeno è possibile
prevedere il numero dei casi favorevoli e di quelli
sfavorevoli. Se il fenomeno casuale all'origine
dell'assicurazione è prodotto da uno shock comune a tutti i
soggetti (ad esempio disoccupazione) che si trasmette tra
assicurati (una epidemia da contagio), nessun assicuratore
potrà svolgere la funzione di ripartire il rischio tra casi
favorevoli e casi sfavorevoli.
3) probabilità inferiori all’unità
4) assenza di asimmetrie informative
Se una o più di queste condizioni non è presente, si ha un
fallimento del mercato
• Le ragioni 1-3 già forniscono importanti spiegazioni del
fallimento del mercato e dell’opportunità dell’intervento
pubblico, soprattutto nel settore delle spese di protezione
sociale (salute e disoccupazione, salute in primis).
• Già sulla base di questi elementi siamo in grado individuare
alcune, ma non tutte, le ragioni dell’intervento pubblico.
I mercati assicurativi privati non sono in grado di fornire
un’adeguata copertura di molti rischi, fra i quali spiccano i
“rischi sociali” (salute, pensioni, disoccupazione)
ASIMMETRIE
INFORMATIVE
RAPPORTO
PRINCIPALE - AGENTE
Delega di compiti da Principale ad Agente
• Principale, delegante, soffre di asimmetria
informativa, cioè ha informazione incompleta
• Agente, delegatario, ha informazione completa e
privata (nel senso che la conosce solo lui)
RAPPORTO
PRINCIPALE - AGENTE
Nei mercati assicurativi
• Principale è l’Assicurazione
• Agente
è l’Assicurato
• In sostanza, l’assicurazione non riesce a valutare la
rischiosità dell’assicurato
2 TIPI DI ASIMMETRIA
INFORMATIVA
• Adverse selection (selezione avversa)
• Moral Hazard (comportamento sleale)
ADVERSE SELECTION
Il Principale ignora alcune caratteristiche dell’Agente,
preesistenti alla stipula del contratto, che sarebbero
rilevanti per il contratto.
L’insieme degli agenti non è omogeneo: gli agenti si
differenziano per una caratteristica rilevante al fine della
fissazione delle condizioni del contratto
Esempi di Adverse Selection
• Assicurazione contro la malattia: un’assicurazione
privata non è in grado di distinguere i clienti a
basso o alto rischio di malattia.
• Assunzione di un dipendente: l’impresa non può
essere certa della qualità del lavoratore che sta
assumendo
• Acquisto di una automobile usata: per il compratore
è difficile avere una buona conoscenza della
qualità dell’automobile.
• Akerlof (1970): mercato dei “bidoni”. Se c’è asimmetria
informativa, un mercato può addirittura scomparire
• Esempio delle automobili usate: se i clienti non conoscono
la qualità di ciascuna auto, ma hanno una idea solo della
qualità media delle auto in vendita, saranno disposti a
pagare un prezzo medio
• Chi possiede auto di qualità superiore alla media non è
disposto a venderle a quel prezzo
• I consumatori notano che le auto migliori non vengono
offerte, e riducono il prezzo che sono disposti a pagare
• Ciò provoca l’uscita dal mercato delle auto di qualità
medio-alta, una nuova riduzione del prezzo a cui i
consumatori sono disposti ad acquistare, quindi una
nuova riduzione del prezzo, e così via fino alla scomparsa
del mercato Î più fallimento di così…
• Nel mercato delle assicurazioni sanitarie, assumiamo che vi
siano due tipi di individui, i “sani” ed i “malati”.
• Se le compagnie assicurative non possono identificarli,
possono fare solo una ipotesi circa la distribuzione di
frequenza dei due tipi.
• La compagnia potrebbe offrire due contratti, uno con premio
alto per i malati, uno con premio basso per i sani.
• Ma tutti avrebbero convenienza a chiedere il contratto con
premio basso, anche i malati, confidando nel fatto che non
possono essere riconosciuti.
• Î fallimento della compagnia.
• La compagnia potrebbe offrire un unico contratto con un
premio ad un livello intermedio tra quello ottimale per i sani
(basso) e quello ottimale per i malati (alto) Î pooling
equilibrium.
• Ma i sani non avrebbero convenienza a sottoscriverlo,
perché il premio sarebbe per loro troppo alto.
• Lo sottoscriverebbero solo i malati, e la compagnia
dovrebbe far fronte ad una quantità di rimborsi superiore ai
premi incassati Î fallirebbe.
• Possibile soluzione: separating equilibrium: la
compagnia offre due contratti:
– uno a premio alto con copertura totale
– uno a premio basso con copertura parziale.
• I malati non avrebbero interesse a comprare
quello a premio basso, perché offre una
copertura troppo bassa.
• Î questa soluzione incentiva una autoselezione
dei clienti.
• Ma non è una soluzione Pareto-efficiente,
perché i soggetti a basso rischio (i sani) non
sono totalmente assicurati, come richiederebbe
l’efficienza paretiana in presenza di situazioni
rischiose.
MORAL HAZARD
(comportamento sleale)
E’ il secondo tipo di asimmetria
informativa
Il Principale non è in grado di controllare
un’azione che l’Agente può svolgere,
dopo la stipula del contratto, che influisce
sul costo della transazione.
Esempi di moral hazard
Nel mercato assicurativo, l’assicurazione non riesce a
controllare perfettamente il comportamento dell’assicurato:
- Quanto attentamente una persona guida,
- Se chiude a chiave l’auto,
- Se chiude bene porte e finestre prima di uscire di casa
- Se lavora bene per evitare dei essere licenziato
Tutte queste azioni sono, se c’è azzardo morale, nascoste.
• Se c’è piena assicurazione, il consumatore ha lo stesso
reddito in entrambi gli stati del mondo, quindi non ha alcun
incentivo ad impegnarsi
• Gli assicurati eserciteranno un livello di impegno inferiore a
quello ottimale
• Si verificheranno più danni di quelli previsti, e la compagnia
affronterà perdite
• Possibile soluzione: incentivare l’impegno dell’assicurato,
ad esempio imponendo una franchigia sul rimborso: se
subisci un danno di 1000, ti rimborso solo 900.
• Quindi non c’è più eguaglianza del reddito dell’assicurato in
entrambi gli stati del mondo.
• Ciò dovrebbe dare all’assicurato l’incentivo a comportarsi
con impegno, riducendo così la probabilità dell’evento
dannoso. Î contratto incentivante
• Ma non è una soluzione Pareto-efficiente, perché la
copertura dal rischio non è totale.
Riassumendo, sia nel caso di AS che in
quello di MH il Principale rischia di fallire
perché non è in grado di calcolare l’esito
del contratto.
POSSIBILI SOLUZIONI
Nel Mercato il Principale offre più tipologie di
contratti di assicurazione, fra cui contratti ad
assicurazione parziale.
Questi implicano una compartecipazione al rischio
da parte dell’Agente.
Ciò può indurre l’Agente a:
• rivelare spontaneamente le proprie caratteristiche,
perché incentivati (AS);
• comportarsi correttamente (MH).
CONCLUSIONE
Anche con contratti incentivanti, il
mercato privato non realizza un
Ottimo Paretiano:
il grado di copertura garantito è solo
parziale!
(negli esempi, la copertura è parziale
per i “sani” e per i “prudenti”)
CONCLUSIONE
I casi in cui il mercato assicurativo privato fallisce
riguardano spesso i “rischi sociali”
(salute, pensioni, disoccupazione).
Da ciò la motivazione dell’intervento pubblico in
questi campi: il welfare state.
PAROLE CHIAVE DELLA
LEZIONE
•
•
•
•
•
Beni privati e beni pubblici
Non rivalità e non escludibilità
Beni misti
Free riding e fallimento del mercato
Mercato come scambio di diritti di proprietà e di
uso
• Monopolio e monopolio naturale
• Esternalità di produzione e di consumo, positive
e negative
• Imposte pigouviane
PAROLE CHIAVE DELLA
LEZIONE
• Rischio
• Contratti di assicurazione e condizioni per
l’esistenza di un mercato assicurativo
• Asimmetria informativa:
– Adverse selection
– Moral hazard
• Contratti di assicurazione parziale incentivanti