Dépliant Trofeo Mezzalama 2005
Transcript
Dépliant Trofeo Mezzalama 2005
PARTENZA in linea da Breuil-Cervinia PISTA DEL VENTINA CONTROLLO 1 Colle del Breithorn CONTROLLO 2 Passo di Verra CONTROLLO 3 Ghiacciaio del Felik Tempo massimo: 2,30 ore dalla partenza SI CALZANO I RAMPONI VIA DI RIENTRO: RIFUGIO GUIDE VAL D’AYAS VIA DI RIENTRO: CAPANNA QUINTINO SELLA CI SI LEGA IN CORDATA Cervino 4478 m 3899 m Plateau Rosà Colle del Theodulo 3301 m CONTROLLO 5 Rif. Mantova-Gnifetti ARRIVO Gressoney-La-Trinité RAMPONI AI PIEDI SI SCIOGLIE LA CORDATA PER LA DISCESA Tempo massimo: 5,30 ore dalla partenza Breithorn occidentale Gobba di Rollin CONTROLLO 4 Naso del Lyskamm 4165 m controllo 1 3480 m Punta Polluce 4160 m 4477 m Breithorn orientale controllo 2 4141 m Roccia Nera Colle del Breithorn 3826 m Lyskamm occidentale 4091 m Breithorn centrale 4075 m Passo di Verra 3848 m Punta Castore 4226 m controllo 3 Lyskamm orientale 4527 m controllo 4 Punta Dufour 4633 m Ghiacciaio del Lys 4000 m Ghiacciaio del Felik 3719 m Punta Zumstein 4583 m Corno Nero Punta Gnifetti 4559 m Punta Parrot Punta Giordani 4436 m 4046 m 4322 m Passo del Naso 4150 m Piramide Vincent VALTOURNENCHE - CERVINIA Rifugio Gnifetti 3640 m controllo 5 Rifugio Quintino Sella Rifugio Theodulo Rifugio Guide del Cervino 3585 m Rifugio Guide Val d’Ayas 3426 m Rifugio Mantova 3500 m Rifugio Mezzalama 3036 m VIA DI RIENTRO VIA DI RIENTRO ARRIVO PARTENZA Gressoney-La-Trinité 1637 m Cervinia 2000 m VAL D’AYAS VALLE DI GRESSONEY ALAGNA VALSESIA 4215 m Le tappe della leggendaria “maratona bianca” (Pietro Crivellaro) Le origini, “sesto grado” dello sci 1997, 3 maggio (11a edizione) Per merito di una fondazione costituita dai comuni e dalle valli interessate, con il sostegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta, rinasce il Mezzalama a cadenza biennale. In una splendida giornata di sole, sul nuovo percorso allungato Cervinia-Gressoney, dopo una gara combattutissima, vincono i civili Meraldi, Pedrini e Oprandi con sci larghi, davanti a quattro squadre militari con sci da fondo. 1931, 23 febbraio Muore sotto una valanga nelle Alpi Breonie presso Vipiteno (Bolzano) Ottorino Mezzalama, pioniere dello scialpinismo: è l’antefatto che innesca la storia della “maratona bianca” sui ghiacciai del Monte Rosa. 1999, 24 aprile (12a edizione) In corsa cento squadre, sferzate dal maltempo come ai vecchi tempi. I militari Mazzocchi, Follis e Fontana, con sci da fondo si prendono la rivincita su Meraldi e compagni. Solo un pugno di squadre sceglie il vecchio percorso ridotto con partenza dal Teodulo, che viene così archiviato senza rimpianti: era una verifica da compiere per troncare i mugugni di qualche nostalgico. 1933, 28 maggio (1a edizione) Per ricordare gli ideali sportivi di Mezzalama, i compagni del Club Alpino Accademico Italiano, del Cai Torino e dello Ski Club Torino, con l’aiuto del quotidiano La Stampa, organizzano sul Monte Rosa una gara di scialpinismo “estrema”, al livello del “sesto grado”, allora considerato il limite delle difficoltà alpinistiche. Al via al Colle del Teodulo, 14 cordate da tre elementi, tra cui una svizzera e una tedesca. La sosta alla Capanna Sella, a metà percorso, fissata per un controllo medico, diventa l’arrivo. Impossibile proseguire per il maltempo. Vincono le guide di Valtournenche, battendo “in volata” i colleghi di Zermatt. 2001, 28 aprile (13a edizione) A un mese e mezzo dalla gara muore sotto una valanga, a un passo da casa, il gressonaro Leonardo Follis, campione in carica. Il nuovo regolamento vieta gli sci da fondo imponendo sci da scialpinismo per tutti: la gara si corre finalmente con attrezzatura classica, uguale per tutti. Qualche mugugno tra i fondisti, ma la scelta del Mezzalama anticipa gli sviluppi dello scialpinismo. Record di partecipanti: 170 squadre per un totale di 510 atleti. Il tempo è incerto, il freddo in quota tocca meno 20°, ma la gara fila via liscia. Vincono i valtellinesi Murada e Boscacci con l’engadinese Blatter nel tempo record di 4h 32’ 22”. 1934, 19 maggio (2a edizione) Sul percorso Colle del Teodulo-Alpe Ricka a monte di Gressoney è il primo Mezzalama completo, vinto in 4 ore 30’ e 11” dai minatori di La Thuile. Secondi a mezzora le guide di Courmayeur. Terzi a un’ora i tedeschi. Nell’estate, ai piedi del Castore in alta Val d’Ayas, si inaugura anche il Rifugio Mezzalama. 1935, 26 maggio (3a edizione) Partenza rinviata a mezzogiorno per il maltempo. Sul percorso Teodulo - Lago Gabiet vincono gli alpini della Scuola militare di Aosta che calzano leggeri sci da fondo: comincia la supremazia delle squadre militari con sci stretti e la lunga diatriba sulla disparità dell’attrezzatura risolta solo nel 2001. 1936, 13 giugno (4a edizione) Tutto regolare sul tragitto Teodulo - Lago Gabiet. Rivincono gli alpini. 1937, 19 giugno (5a edizione) Percorso inverso: Rifugio Gnifetti - Plan Maison, per inaugurare la nuova funivia della nascente Cervinia. Gli alpini, vincitori per la terza volta, si aggiudicano il primo, ambito trofeo. 1938, 11 giugno (6a edizione) Il 28 maggio la corsa è sospesa per la tempesta. Si recupera due settimane dopo, con sette squadre in gara, nessuna straniera. Sul percorso Plan Maison - Rifugio Linty, vincono gli atleti dell’Azienda Elettrica di Milano, per la prima volta una squadra non valdostana. 1940, 26 maggio Un’edizione platonica, non omologata: quindici giorni prima dell’entrata in guerra contro la Francia si svolge una “marcia nazionale Ottorino Mezzalama”, organizzata dal Cai e dallo Ski Club Torino. Più di cento i partiti dal Teodulo, molti non superano la Capanna Sella, pochi gli animosi che arrivano fino alla Capanna Gnifetti. Con la guerra il Mezzalama scompare per un trentennio. La rinascita degli anni Settanta Luciano Caveri La moderna gara biennale (Assessore al Turismo della Regione Autonoma Valle d’Aosta) Région Autonome Vallée d’Aoste Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorat du Tourisme, des Sports, du Commerce, des Transports et des Affaires Européennes Assessorato Turismo, Sport, Commercio, Trasporti e Affari Europei Il “Trofeo Mezzalama” rappresenta un pezzo della mia vita. L’eventuale conflitto d’interesse con la carica di Assessore regionale che attualmente ricopro, mi ha obbligato a lasciare la Fondazione di cui sono stato - e l’ho considerato oltre che un grande onore anche un momento estremamente istruttivo per conoscere meglio lo scialpinismo e il mondo della montagna - Presidente sin dalla “rinascita” del Trofeo. Uscito dalla porta, per mia fortuna, sono rientrato dalla finestra, essendo il mio Assessorato partner del Mezzalama. Avendo potuto vivere, per così dire, dai due lati dello stesso fiume l’organizzazione del Mezzalama, mi sia consentito di ribadire quanto questa gara - carica di gloria e di memorie - rappresenti uno straordinario biglietto da visita ed una vetrina scintillante per la nostra Valle. Lo sanno bene organizzatori ed atleti che aspettano con gioia questo appuntamento biennale, unico nel panorama delle Alpi, di cui cercheremo di accentuare il grande valore promozionale per le nostre montagne, simbolicamente, ma in maniera estremamente efficace, rappresentate dal Cervino e dal Monte Rosa. Solo lassù, quando si vedono i grandi campioni inseguirsi fra ghiacciai e cime, si può respirare e vivere sulla pelle la dimensione più vera e pura dello scialpinismo d’eccellenza, nell’unicità dei panorami della nostra Valle che rimane a guardare come una splendida arena naturale per questi gladiatori della montagna. Viva il Mezzalama! 2003, 3 maggio (14a edizione) Brutto con pioggia fino alla partenza, rinviata di un’ora, ma in extremis arriva il bel tempo. Un bello perfido, con feroce vento da nord sulle creste che causerà vari principi di congelamento all’orecchio sinistro. 732 gli atleti in gara, una crescita incontenibile. Per questo al cancello del Breithorn possono proseguire solo le prime 200 squadre. Gara dominata dalla cordata franco-italiana di Brosse, Gignoux e Pellissier, ma all’inizio della discesa il colpo di scena: Gignoux perde le lenti a contatto, “strappate” dal vento. Passano in testa i campioni elvetici della Patrouille des Glaciers Farquet, Elmer, Zurbrugg che vincono con distacco: è la prima vittoria non italiana nella storia del Mezzalama. 1971, 11 settembre (7a edizione) Rimesso in moto nel 1970 per iniziativa di Romano Cugnetto, a capo dell’Azienda Turistica di Gressoney, il rinato Mezzalama a giugno viene subito sospeso, causa maltempo naturalmente. Rinviato a settembre, sul percorso Teodulo-Capanna Gnifetti trionfa la squadra militare dei fratelli Stella che polverizza ogni record anteguerra: 3 ore, 9’, 39”. Adriano Favre (Direttore Tecnico) Quarta edizione 1973, 1° giugno (8a edizione) Sul percorso Teodulo-Wisse Alpe, rivincono due Stella con Serafini. 1975, 10 maggio (9a edizione) Il Mezzalama vale come 1° Campionato mondiale di scialpinismo. Percorso Teodulo-Lago Gabiet. In gara 33 squadre di civili, 12 di guide, 11 di militari: le prime tre dei militari danno almeno mezzora di distacco ai migliori civili e guide. 1978, 29 aprile (10a edizione) La gara slitta dal 1977 per difficoltà finanziarie. 45 squadre in tre gironi, solito percorso Teodulo-Gabiet, solito maltempo. 1981 L’11° Mezzalama annunciato e organizzato, viene più volte rinviato e infine annullato per l’insistente maltempo. Gli organizzatori gettano la spugna, la gara muore una seconda volta. PIERRA MENTA 9-13 Marzo 2005 TOUR DU RUTOR 9 Aprile 2005 MEZZALAMA 21 Aprile 2005 X V Trofeo INFORMAZIONI: Fondazione Trofeo Mezzalama Route Ramey 69, 11020 Champoluc (Aosta), Italia. tel. +39 348 5251540 fax +39(0)125 303145 [email protected] www.trofeomezzalama.org HIGH RANGE Mezzalama CLASSIC I N T E R N ATIONAL OPEN Gara di sci alpinismo da Breuil-Cervinia a Gressoney attraverso il Monte Rosa progetto grafico: Seghesio - Grivon foto: Marco Spataro 21 aprile 2005 Giorgio Pession (Presidente Fondazione Trofeo Mezzalama) Quattro Comuni, tre Comunità Montane, tre AIAT ed il CAI-Sez.Valdostane rappresentano nella nostra Fondazione la Valtournenche, la Valle di Ayas e la Valle di Gressoney, grande scenario del Trofeo Mezzalama. Dopo quattro anni da Consigliere ed uno da Presidente, sono felice di far parte del gruppo che il prossimo 21 Aprile soffierà sulle candeline di questo tanto atteso 5° compleanno. In sinergia con le iniziative regionali, il XV Trofeo Mezzalama chiude il mese dedicato allo scialpinismo e, nel contempo, apre il lungo ponte del 25 Aprile. Una grande festa aperta a tutti, che mi auguro venga premiata da una massiccia partecipazione di atleti e sostenitori. Regalatevi una settimana nelle tre valli del Mezzalama. Scoprirete che non occorre essere degli appassionati di scialpinismo per farsi catturare dalla magica atmosfera di una gara che, in queste terre, ha costruito un pezzo di storia. Il prossimo Trofeo sarà il numero XV e, per me, il quinto, dopo oltre dieci anni di amore per questo straordinario evento. Come ogni storia d’amore che si rispetti, mi ha riservato momenti di grande gioia e momenti più travagliati. Non sta a me trarre delle conclusioni, ma i fatti dimostrano che abbiamo vissuto uno straordinario momento dello scialpinismo agonistico, cercando di interpretarne le tendenze e talvolta “forzandone” la realizzazione. La cadenza biennale, oltre a far riprendere forze ed energia per il nuovo evento, consente anche di riflettere ed analizzare quanto accade nel mondo dello Skialp e, in generale, della montagna. Preso atto dello straordinario trend di crescita degli appassionati che si iscrivono alle competizioni, penso sia giunto il momento di restituire a questa stupenda specialità il giusto modo di affrontare l’alta quota. Non cederò alle pressioni che vorrebbero far eliminare l’uso di corda e piccozza a vantaggio di una prestazione atletica a tutti i costi, perché questo significherebbe aprirsi ad inevitabili rischi supplementari. Anzi, ritengo che la corda vada utilizzata in modo corretto. Che dire di otto o nove metri di fune che separano un atleta dall’altro e che vengono accorciati con elastici per non essere di intralcio nella discesa? Una caduta con un simile effetto dinamico avrebbe esiti disastrosi per l’intera cordata... Per non parlare dei ramponi che, dopo il controllo di punzonatura, vengono privati delle punte. Che cosa si risparmia? Posso continuare la mia lista parlando di ramponi mal regolati che non rimangono fissati agli scarponi, di abbigliamento inadeguato, di passamontagna non indossati per guadagnare tempo ecc. Tutto questo non può essere ovviato dalla puntigliosa preparazione del percorso, né dal servizio di assistenza. E’ necessario prendere coscienza dell’importanza di avvicinarsi all’alta montagna rispettando regole che esistono da sempre. Ecco lo spirito che animerà il prossimo Mezzalama e che ne caratterizzerà il regolamento ufficiale. Durante la scorsa edizione ho dovuto mettere in campo l’odiato sbarramento dopo le prime 200 squadre transitate al Colle del Breithorn. Con il Trofeo 2005 arriverà il taglio di 30 minuti su entrambi i cancelli orari. Questo consentirà a tutte le squadre iscritte, nel rispetto dei limiti cronometrici, di raggiungere il traguardo rimanendo in classifica. Inoltre, sulla base del numero di iscritti, sarà possibile prevedere partenze scaglionate e garantire maggior sicurezza sul percorso. Vi aspetto alla partenza!