Cardiotocografia e STAN

Transcript

Cardiotocografia e STAN
BURLO
CONVEGNO “CUORE E GRAVIDANZA”
Monselice, 27 Ottobre 2012
Fisiopatologia della circolazione
fetale
Cardiotocografia e STAN
Gianpaolo Maso
Centro di riferimento regionale per l’HIV in gravidanza e Gravidanza ad Alto Rischio
S.C. Patologia Ostetrica e Ginecologica
Burlo Garofolo- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico materno-infantile
Sorveglianza fetale intrapartum:
Aspettative
Identificare l’ipossiemia ed intervenire per
prevenire l’acidosi e le sequele da essa
derivate
Ridurre la mortalità perinatale
Prevenire la Paralisi cerebrale e
le sequele neurologiche a distanza
1
Sorveglianza fetale intrapartum
Key points
Conoscenza della fisiologia in relazione al test utilizzato
Conoscenza della variabili rappresentate dal test in
relazione alle interazioni/fattori che lo possono influenzare
Conoscenza dei pattern suggestivi per distress fetale che
devono essere valutati in associazione al quadro clinico e
interpretati in relazione alla probabilità di compromissione
fetale
Il controllo della Frequenza cardiaca Fetale
Fisiopatologia
I cambiamenti della fcf risultano
dalla modulazione istantanea del
sistema autonomo da parte dei
centri cardiorespiratori in
risposta a input da
Chemocettori
Barocettori
Attività sonno-veglia del SNC
Regolazione ormonale
Controllo della volemia
Effetto diretto dell’ipossia sui
centri cardioregolatori del
SNC (disfunzione cellulare)
Perdita di accelerazioni e
variabilità del BCF
Deterioramento progressivo
delle variabili biofisiche
Ipossia: Effetto mediato
(chemo/barocettori)
Ipossia di grado lieve –
Tachicardia
Ipossia severa ed acuta –
Bradicardia e decelerazioni
2
Premesse di fisiopatologia
Definizioni
IPOSSIEMIA
IPOSSIA
ASFISSIA
interessa il sangue arterioso
interessa i tessuti periferici
interessa gli organi centrali
L’adattamento cardiovascolare e metabolico alla riduzione di pO2
IPOSSIEMIA
Attivazione dei chemocettori
Maggior uptake di O2
O2
Riduzione dell’attività (MF/MR)
Riduzione della crescita
Ipossiemia
Ipossia
Mantenimento del bilancio
energetico positivo
Asfissia
Settimane, giorni
Ore
Minuti
Tempo
3
L’adattamento cardiovascolare e metabolico alla riduzione di pO2
IPOSSIA
Rilascio di ormoni dello stress
O2
Ridistribuzione del flusso
Gluconeogenesi e attivazione
metabolismo anerobico a livello
periferico
Ipossiemia
Ipossia
Mantenimento del bilancio
energetico positivo
Asfissia
Settimane, giorni
Ore
Minuti
Tempo
L’adattamento cardiovascolare e metabolico alla riduzione di pO2
ASFISSIA
Reazione d’ “allarme”
Metabolismo anaerobico a livello
degli organi centrali
O2
Compromissione del sistema
di adattamento
Ipossiemia
Compromissione SNC/CV
Ipossia
Asfissia
Settimane, giorni
Ore
Minuti
Tempo
4
Meccanismi di difesa fetale
Aumentata estrazione di
ossigeno dai tessuti
Riduzione delle attività
non essenziali
Intatti
Aumento dell’attività
sistema simpatico
Ridistribuzione del
circolo
Ridotti
Reazione ottimale
all’ipossiemia
Reazione sub-ottimale
all’ipossiemia
Conservata e piena capacità di
“compensare”
Ridotta capacità di
“compensare”
Feto in buone condizioni
capace di confrontarsi con
evento ipossiemico acuto in
travaglio
Feto precedentemente in
buone condizioni esposto a
ripetuti episodi ipossiemici in
travaglio con riserve ridotte
(cfr post termine)
Basso rischio per danno
asfittico
Segni caratteristici di distress
Livello
di difesa
A rischio per danno asfittico
Segni variabili di distress
Metabolismo anaerobico
Assenti
Reazione minima /assente
all’ipossiemia
•“Scompenso”
Problemi antenatali con
distress cronico.
Meccanismi di difesa già
utilizzati (cfr. IUGR)
Alto rischio per danno
asfittico
Segni non caratteristici di
distress
100%
0%
Qual è l’obiettivo della sorveglianza
fetale in travaglio?
DIFFERENZIARE ED IDENTIFICARE
Basso rischio di
distress
A rischio di distress con
capacità di compenso
Ad alto rischio per
danno asfittico
5
Qual è il test maggiormente
predittivo per identificare le sequele
perinatali da distress fetale
intrapartum?
Definizione di distress fetale
Prevalenza del fenomeno e
delle sue conseguenze
Metodiche diagnostiche
6
Criteria to Define an Acute Intrapartum
Hypoxic Event as Sufficient to Cause
ACOG 2003
Cerebral Palsy
•Essential Criteria (must meet all four)
1.
Evidence of a metabolic acidosis in fetal umbilical cord arterial blood
obtained at delivery (pH <7.0 and and base deficit >12 mmol/l)
2.
Early onset of severe or moderate neonatal encephalopathy in infants
born at 34 or more weeks of gestation
3.
Cerebral palsy of the spastic quadriplegic or dyskinetic type
4.
Exclusion of other identifiable etiologies such as trauma, coagulation
disorders, infectious conditions, or genetic disorders
Criteria that collectively suggest an intrapartum timing
(within close proximity to labor and delivery, eg,0–48
hours) but are nonspecific to asphyxial insults
ACOG 2003
1. A sentinel (signal) hypoxic event occurring immediately before or during
labor
2. A sudden and sustained fetal bradycardia or the absence of fetal heart
rate variability in the presence of persistent, late, or variable
decelerations, usually after a hypoxic sentinel event when the pattern was
previously normal
3. Apgar scores of 0–3 beyond 5 minutes
4. Onset of multisystem involvement within 72 hours of birth
5. Early imaging study showing evidence of acute nonfocal cerebral
abnormality
7
La valutazione del pH dal
funicolo alla nascita: razionale
Semplice e poco costoso
pH
mortalità/morbilità neonatale
Campione arterioso o arterioso e venoso
pH arteria ombelicale = status acido-base fetale
pH vena ombelicale = status acido-base materno-placentare
Base Deficit = acidosi metabolica
Valore medico-legale per escludere che un outcome avverso
sia riconducible ad eventi intrapartum
In “Maternal Fetal Medicine”. Creasy RK,2004
A new tool for the validation of umbilical
cord acid–base data
Kro G. et Al. BJOG 2010, 117
Arteria Ombelicale Vena Ombelicale
pH
7.25(7.06–7.37)
7.33 (7.17–7.45)
pCO2 (kPa)
7.2 (5.2–10.5)
5.3 (3.7–7.5)
Base Deficit
(mmol / L)
2.8 (-1.8 / -10.0)
4.0 (-0.2 /–10.1)
pH venoso > pH arterioso (>0.02)
pCO2 arteriosa > pCO2 venosa (> 0.7 kPa)
pCO2 venosa > 2.9 kPa
8
A che valori di pH si associa il
rischio di sequele neonatali?
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
pH<7.00
pH UA 7.00-7.04
pH UA 7.05-7.09
No
cl in
i
cal
ly r
Sur
vei
llan
ce
ele
van
t pr
obl
em
Ne
ona
tal
cris
is
Per
inta
lm
orta
lity
Acidemia ed encefalopatia ipossico-ischemica
nei neonati a termine per pH arterioso <7
Goodwin TM et Al. Am J Obstet Gynecol 1992;167:1506 –12
%
100
80
60
40
20
pH<7.00
0
6,71-6,70
6,71-6,79
6,80-6,89
6,90-6,99
9
Continuous cardiotocography (CTG) as a form of
electronic fetal monitoring (EFM) for fetal
assessment during labour.
Alfirevic Z, Devane D, Gyte GM. Cochrane Databese Syst Rev. 2006, 19(3)
Aim:
CTG vs IA
Results: 12 trials (>37,000 women)
↓ Neonatal seizures RR 0.50, CI 95% 0.31-0.80
= Cerebral Palsy
RR 1.74, 95% CI 0.97-3.11
= PM rate
RR 0.85, 95% CI 0.59-1.23
↑ CS
RR 1.66, 95% CI 1.30-2.13
↑ OVD
RR 1.16, 95% CI 1.01-1.32
Conclusions
…The real challenge is how best to convey
this uncertainty to women to enable them to
make an informed choice without
compromising the normality of labour…
CTG
Sensitivity 93%
Specificity 29%
NPV
99,5%
PPV
2,6%
Metabolic Acidosis
Cerebral Palsy
2%
2-3 ‰
Hypoxic Ischemic Encephalopathy 3-4 ‰
Perinatal Mortality
6-8/ ‰
10
CTG e problematiche medico-legali
Errata interpretazione del tracciato CTG
Azione inappropriata o tardiva
Mancato inquadramento del tracciato
CTG nel contesto clinico (“Low-High”
Risk)
Utilizzo non appropriato dell’ossitocina
Mancata archiviazione dei tracciati CTG
Errori nella comunicazione
Mancata supervisione
Staff inadeguato
Capstick B & Edwards P. Lancet 1990; 336: 931–932.
Ward CJ. AJOG 1991; 165: 298–304
CTG: presupposti all’utilizzo di linee guida
Per consentire un’analisi accurata della CTG, la terminologia
deve essere conosciuta e usata in modo appropriato
11
The clinical interpretation and significance of
electronic fetal heart rate patterns 2 h before delivery:
an institutional observational study
Maso G et al. Arch Gynecol Obstet. 2012; 286(5)1153-9
12
Intrapartum fetal heart rate patterns in the prediction
of neonatal acidemia
Williams K et Al. Am J Obstet Gynecol 2003,188
Group
N°
Normal
Decreased
Normal
Normal
variability variability variability Variability
+ late dec + var.dec.
42
Decreased
variability
+late dec.
Decrease
variability
+ var.dec.
173
219
13
25
16
UA pH
7.24+0.07
7.18+0.07
7.18+0.08
7.07+0.02
6.97+0.17
7.1+0.14
7.01+0.13
7.19+0.14
7.08+02
BD
3.62+3.16
-6.17+3.14
-6.24+3.6
-9.8+7.07
-13.06+7.07
-9.57+6.14
-13.15+6.64
3.37+5.07
-9.95+6.25
pH<7.0
0%
1.7%
2.3%
31%
62.5%
24%
31.6%
12,5%
25%
BD>-12
2.4%
4.6%
5.5%
38.5%
62.5%
32%
42.1%
12.5%
25%
Electronic fetal heart rate monitoring: applying principles of patient safety.
Miller LA. Am J Obstet Gynecol 2012; 206(4):278-83)
13
Misure volte a migliorare la perfusione utero-placentare nei
tracciati CTG sospetti (II) o patologici (III)
Obiettivi
Anomalie CTG
Intervento potenziale
Favorire la perfusione uteroplacentare migliorando
l'ossigenazione fetale
Decelerazioni ricorrenti
tardive
Decelerazioni prolungate
o bradicardia
Minima o assente
variabilità della
frequenza cardiaca
fetale
Posizionare la paziente in decubito
laterale( sinistro o destro)
Somministrazione di ossigenoterapia
materna (?)
Somministrare liquidi per via
endovenosa
Riduzione dell’attività contrattile
uterina
Ridurre attività uterina
Tachisistolia con
tracciato CTG di
categoria II o III
Interrompere l’infusione ossitocica o i
trattamenti di maturazione
cervicale/induzione
Somministrare terapia tocolitica (es.
terbutalina)
Attenuare la compressione
sul cordone
Decelerazioni variabili
ricorrenti
Decelerazione
prolungata o bradicardia
Riposizionamento materno
Iniziare l’amnioinfusione
Se vi è prolasso del cordone
ombelicale, alzare la parte presentata
in attesa dell’espletamento del parto
operativo
Simpson KR. Obstet Gynecol 2005; 105
Electronic fetal heart rate monitoring: applying principles of patient safety.
Miller LA. Am J Obstet Gynecol 2012; 206(4):278-83)
14
Scenari clinici e patterns CTG
Ipossia Acuta: bradicardia prolungata
Ipossia subacuta: decelerazioni ripetitive/prolungate
Ipossia a sviluppo progressivo
Ipossia cronica: variabilità ridotta +/- “shallow
decelerations”
Ipossia Acuta:
decelerazione prolungata-bradicardia
Distacco di placenta, prolasso di funicolo, rottura d’utero, tachisistolia, ipertono
uterino
Management: gestisci il pattern CTG in relazione al quadro clinico / considera
la tocolisi acuta / considera il pattern CTG prima della bradicardia
Dec. >3min con fcf <80bpm e assenza di variabilità: considera il parto
Trasferisci la paziente in sala operatoria. In assenza di distacco di
placenta/prolasso di funicolo, dec-bradicardia 80-100bpm 90% dei casi si
risolve entro 6min -95% entro 9 min. Decidi per operatività se persiste a 12 min
Ugwumadu A.
15
Ipossia acuta:
bradicardia prolungata
“La regola dei 3, 6, 9, 12 minuti”
3’: Allerta! Rivalutare il pattern CTG alla luce del quadro clinico
6’: Attendere il ritorno della FHR alla linea di base
9’: Se permane bradicardia, predisporre per parto operativo
12’: Inizio intervento
15’: Nascita
RICORDA: Bradicardia > 20’ significativamente associata ad
eventi e sequele neonatali post-ipossiche
NB Bradicardia <100bpm, >3’: caduta del pH 0.01/minuto
Ugwumadu A.
Ipossia Subacuta: pattern CTG
Decelerazioni variabili ripetitive e prolungate (durata della dec. >90 sec / ampiezzaprofondità >60bpm, e “recupero”alla linea di base <60sec)
Espressione di perfusione placentare non ottimale
Azione: misure adiuvanti (sospensione infusione ossitocica / tocolisi)
RICORDA : Caduta del pH 0.01-0.02 / 3’-4’ (più rapido in presenza di
anidramnios, liquido tinto di meconio, IUGR, infezione)
Ugwumadu A.
16
Gradually developing hypoxia:
CTG pattern
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Tracciato normale
Scomparsa delle accelerazioni
Comparsa di decelerazioni variabili
Incremento della linea di base
Riduzione della variabilità
Rapida comparsa di bradicardia
Considera il quadro clinico (parità, dilatazione cervicale,
progressione, fattori di rischio)
Se necessario FBS x 2 (30’) +/- ancillary tests
Ugwumadu A.
Gradually developing hypoxia
Sequenza di ritorno alla norma
1.
2.
3.
4.
Si riduce la profondità/ampiezza delle decelerazioni
Scomparsa delle decelerazioni
Linea di base ritorna nella norma
La variabilità ritorna nella norma
La scomparsa delle decelerazioni non è criterio per
definire un ritorno alla norma del tracciato CTG
Ugwumadu A.
17
Ipossia cronica: pattern CTG
Assenza di accelerazioni
Variabilità marcatamente ridotta (<5bpm)
“Shallow decelerations” (<15 bpm - <15”)
La linea di base può essere normale
Variabilità <5bpm >90’ è un segno sospetto di ipossia: considera FBS
/espletamento del parto
CTG in travaglio
Key points
Pattern Non Rassicurante ≠ fetal distress
Timing del danno non sempre prevedibile sulla base del tracciato CTG
CTG “patologico” è suggestivo di “danno” , ma non ne quantifica la severità
CTG “non rassicurante o patologico”: quanto tempo è possibile attendere
prima dell’intervento?
Il ritardo nell’intervento può peggiorare il danno senza che vi siano ulteriori
modificazioni del CTG?
PIANIFICA IL TIMING DEL PARTO IN RELAZIONE AL
QUADRO CLINICO E TRACCIATO CTG
DECIDERE DI ATTENDERE E’ DIVERSO DA ATTENDERE
PER DECIDERE
Arulkumaran S.
18
Most CTG abnormalities are not
associated with fetal acidosis
R. W. Beard, et al. The significance of the changes in the continuous foetal heart rate in the first
stage of labour.
J Obstet Gynaecol Br Commonw 78:865-881, 1971.
Sorveglianza fetale intrapartum
La metodica “ideale”
Sicura
Diretta
Non invasiva
Sensibilità e specifità “accettabili”
Sistema che rifletta la risposta fetale
all’ipossia in organi centrali
19
Nuove tecnologie per la sorveglianza
del benessere fetale intrapartum
Computerized Analysis of EFM
Pulse oximetry
Fetal ECG
Near infrared spectroscopy (NIRS)
ECG Fetale (fECG)
Aspetti tecnici
Derivazione unipolare
20
ECG Fetale (fECG) intrapartum
La rappresentazione delle correnti elettriche generate dal miocardio
ECG Fetale (fECG) per il monitoraggio del
benessere fetale in travaglio
Metabolismo Anaerobico
Glicogenolisi
Acido
Lattico
Acidosi
Metabolica
[K+]
Incremento
in altezza
dell’onda T
21
ECG Fetale (fECG)
Tracciato CTG
Evento ST
ST Bifasico
Scala T/QRS
EQUILIBRIO DELL’ENERGIA
MIOCARDICA
Positivo
ibile
o Dispon
Ossigen
ne O 2
•Saturazio
•Hb
iocardico
•Flusso m
Negativo
mato
o Consu
Ossigen di lavoro
(carico
ico)
miocard
iaca
rd
a
c
nza
•Freque
uigna
ne sang
•Pressio
ilità
•Contratt
22
ECG Fetale (fECG)
ST Normale
Metabolismo miocardico aerobico
T/QRS stabile
Bilancio energetico positivo
No ST bifasico
EQUILIBRIO DELL’ENERGIA
MIOCARDICA
Positivo
Ossigeno
Disponibile
•Saturazione
O2
•Hb
•Flusso mio
cardico
Negativo
Ossigeno
Consuma
to
(carico di
lavoro
miocard
•Frequenza ico)
cardiaca
•Pressione
sanguigna
•Contrattili
tà
23
EQUILIBRIO DELL’ENERGIA
MIOCARDICA
Positivo
Negativo
Aumento
di a
Ossigeno
Disponibile
•Saturazione
O2
•Hb
•Flusso mio
cardico
drenalina
Ossigeno
Consuma
to
(carico di
lavoro
miocardic
o)
•Frequenza
cardiaca
•Pressione
sanguigna
•Contrattili
tà
ECG Fetale (fECG)
Ipossia
Rilascio di Adrenalina
Metabolismo Anaerobico
24
EQUILIBRIO DELL’ENERGIA
MIOCARDICA
Positivo
Negativo
Metabolismo
Anaerobico
•Glicogenolisi
•Liberazione di k+
•Ac.lattico
•Acidosi metabolic
a
Metabolismo
Aerobico
Aumento di adren
alina
Ossigeno Consum
ato
(carico di lavoro
miocardico)
•Frequenza cardiaca
•Pressione sanguigna
•Contrattilità
EQUILIBRIO DELL’ENERGIA
MIOCARDICA
Positivo
Negativo
Aumento di adrenalina
Metabolismo
Anaerobico
Metabolismo
Aerobico
Ossigeno Consumato
(carico di lavoro
miocardico)
•Frequenza cardiaca
•Pressione sanguigna
•Contrattilità
25
Transitorio innalzamento T/QRS
Episodi di ipossia miocardica acuta e
transitoria
ECG Fetale (fECG)
Attivazione del metabolismo anaerobico
Ritorno alla normalità
ECG Fetale (fECG)
Innalzamento della linea di base T/QRS >10’
Metabolismo Anaerobico
Stress miocardico persistente
26
Segmento ST Anormale
Grado 2-3=anormalità
ECG Fetale (fECG)
Il miocardio non ha avuto
il tempo di rispondere all’ipossia
o non ha la capacità
di reagire
Classificazione CTG (FIGO 1997)
27
Algoritmo per l’ interpretazione per
l’utilizzo CTG-ECG (STan)
(<5-10’)
•>2 eventi BP2-3
•>1 eventi BP2-3
In presenza di CTG intermedia o patologica + evento ST che richiede l’intervento, questo deve essere
espletato entro 20’
Se è presente una CTG patologica >60’ (o meno se il pattern si deteriora rapidamente) senza eventi ST è
necessario verificare le condizioni fetali (FBS). In presenza di CTG preterminale (variabilità <2bpm) è indicato
l’espletamento del parto
ECG Fetale (fECG) per il monitoraggio del
benessere fetale in travaglio
Incidence of metabolic acidosis
1,4
CTG
9
1,2
CTG+ST
8
7
↓61%
1
%
Incidence of OD for fetal distress
CTG
↓33%
CTG+ST
6
0,8
%5
0,6
4
3
0,4
2
1
0,2
0
0
Plymouth
SRCT
N= 2434
N= 4392
Plymouth
SRCT
N= 2434
N= 4392
Westgate et Al. Am J Obstet Gynecol 1993;169
Amer-Wahlin et al. Lancet 2001,358
28
ST Analysis of the Fetal Electrocardiogram in
Intrapartum Fetal Monitoring. A Meta-Analysis
Becker JH et Al. Obstet Gynecol 2012, 2012;119:145–54
Objective
To compare the effects of Stan+ CTG with conventional CTG for intrapartum
fetal monitoring
Risults
5 trials (15,352 casi) STan + CTG vs conventional CTG
Metabolic acidosis
Neonatal encephalopathy
Perinatal death
Total operative deliveries
FBS
RR 0.72,
RR 0.66,
RR 1.17,
RR 0.94
RR 0.59
95% CI
95% CI
95% CI
95% CI
95% CI
0.43–1.19
0.19–2.3
0.38–3.6
0.89–0.99
0.44–0.79
.. The cases of adverse neonatal outcome described in the
literature are mainly attributable to problems with the
interpretation of the cardiotocography or violation of guidelines….
STan: test “ideale”
Review of the first 1502 cases of ECG-STwaveform
analysis during labour in a teaching hospital
Doria V et Al. BJOG 2007,114
Limitations of ST analysis in clinical practice:
three cases of intrapartum metabolic acidosis
Westerhuis MEMH et Al BJOG 2007;114
29
Review of the first 1502 cases of ECG-STwaveform
analysis during labour in a teaching hospital
Doria V et Al. BJOG 2007,114
Adverse neonatal outcome n=119 (pH at birth 836/1502-56.6%)
STAN + CTG
indicated
action
ST event but
CTG+STAN
indicated no action
No ST
event
Not
intrepretable
16 (65,6%)
1
4 (17,3%)
2 (8,6%)
18 (56%)
6
7 (21,8%)
1
APGAR <4 @ 5’ (n=4)
1(25%)
1
1(25%)
1
Metabolic acidosis +
APGAR <7 @ 5 (n= 5)
4 (80%)
0
0
1
61(59,2%)
18
23 (22,3%)
1
7 (50%)
3
2 (14,2%)
2 (14,2%)
65 (54,6%)
22
29 (24,3%)
3
Metabolic acidosis (n=23)
APGAR <7 @ 5’ (n= 32)
Admission to NNU (n=103)
NNE (n=14)
Total adverse outcome
Review of the first 1502 cases of ECG-STwaveform
analysis during labour in a teaching hospital
Doria V et Al. BJOG 2007,114
Review of adverse outcome cases
Delay in taking action when ST event and CTG indicated delivery (suggested
delivery time is 20 minutes)
Nonintervention after 90 minutes of active second stage in the presence of
an abnormal CTG trace, despite normal ST trace
Prolonged bradycardia is a preterminal trace and warrants action based on
the guidelines. Delay in action led to poor outcome
Initiating ST analysis with a preterminal CTG
Improper use of STAN (disconnected >20 minutes before delivery or poor
quality trace)
30
Linee Guida per l’utilizzo STan
Amer-Wahlin I, Arulkumaran S, Hagberg H,Marsal K, Visser GHA. BJOG 2007,114
STan checklist
Prima di iniziare
Epoca gestazionale >36 +0
Membrane rotte
No contraindicazioni all’applicazione dell’elettrodo sullo scalpo fetale
Primo stadio del travaglio. Assenza di premiti materni
Dopo l’applicazione
Classificare il pattern CTG ed escludere una condizione di distress fetale
Verficare la presenza di una normale onda ECG con qualità di segnale sufficiente
Verificare nel Registro degli eventi la comparsa del messaggio “Linea di base
T/QRS determinata”
E’ accettabile l’utilizzo dello STan in condizioni di CTG sospetta/dubbia, se il
tracciato CTG precedente era reattivo/normale
Linee Guida per l’utilizzo STan
Amer-Wahlin I, Arulkumaran S, Hagberg H,Marsal K, Visser GHA. BJOG 2007,114
Qualità del segnale
E’ necessaria una registrazione continua (almeno un complesso T/QRS per
minuto) per ottenere un’informazione attendibile
Una discontinuità di segnale/cattivo segnale del complesso T/QRS > 4 minuti
può comportare la mancata rilevazione di eventi ST
Disconnessione dello STan
Utilizzare la funzione ‘sospendere temporaneamente’ (la linea di base del
complesso T/QRS precedentemente stabilita è conservata)
Eventi ST possono intervenire durante il periodo di disconnessione
Se il pattern CTG dopo la disconnessione fosse anormale, è necessario
verificare la condizione fetale mediante test adiuvanti (FBS- test di stimolo)
Febbre Materna
STAN è metodica per l’identificazione di ipossia/asfissia e non per infezione fetale
31
CTG- STan: Considerazioni essenziali
Fornisce informazioni in tempo reale sulle condizioni metaboliche fetali
Il sistema impiega 20’ per attivare il registro degli eventi
E’ fondamentale iniziare la registrazione prima che si verifichino eventi ipossici per
visualizzare le modificazioni ECG
In fase espulsiva l’ipossia insorge molto rapidamente, motivo per cui è
raccomandata l’applicazione dell’elettrodo in fase dilatante
Un tracciato preterminale impone l’espletamento del parto indipendentemente dal
rilievo STan
L’utilizzo dello STAN è imprescindibile da un adeguato training e
auditing periodico
32

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