Angela Cristaldi, dirigente scolastico Scuola
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Angela Cristaldi, dirigente scolastico Scuola
Angela Cristaldi, dirigente scolastico Scuola Secondaria di I grado “Grassa”, Mazara Del Vallo, Scambi e intrecci: la cucina comparata Realizzare un progetto calato in una realtà locale ricca di sfumature è sempre una sfida per la scuola che lo attiva. Mazara del Vallo ha una storia millenaria: popoli, civiltà e culture hanno lasciato tracce ancora oggi visibili nell’impianto urbanistico, nel dialetto locale e nella tradizione culinaria. L’arrivo degli Arabi ha portato in Sicilia e in particolare a Mazara (che in quel periodo diventò la 2^ città più importante della Sicilia occidentale) grandi benefici. “Una scuola a colori” è un progetto che l’Istituto secondario di 1^ grado “G.Grassa “ha attuato nell’arco di un intero anno scolastico. Sono stati effettuati i seguenti percorsi progettuali: • • • • • • • • • Creazione di un’aula multiculturale e linguistica; Attivazione di un laboratorio di ceramica comparata (araba e siciliana); Attivazione di un laboratorio di cucina comparata (araba e siciliana); Corso di lingua Araba; Laboratorio di Italiano; Laboratorio di alfabetizzazione linguistica per Adulti non autoctoni; Laboratorio Itinerante per la conoscenza del territorio; Servizio di mediazione linguistico-culturale per la facilitazione dell’inserimento in classe dei ragazzi non autoctoni; Corso di formazione per docenti dei consigli di classe con presenza di alunni immigrati. Al progetto hanno partecipato complessivamente n° 470 alunni autoctoni e stranieri, n° 23 docenti interni ed esterni, n° 32 adulti stranieri. Il ruolo del mediatore culturale si è rivelato una grande risorsa per la scuola. Il progetto si è svolto con proposte didattiche finalizzate a: • • • • • • • • • • Realizzare una concreta ed efficace accoglienza per promuovere un clima rassicurante e per sviluppare la collaborazione fra tutti gli alunni; Promuovere la conoscenza dell’altro come elemento di ricchezza; Educare alla conoscenza degli altri e al rispetto della propria unicità ed identità; Superare la tendenza all’omologazione culturale; Riscontrare appartenenze o differenze tra cultura araba e siciliana; Far crescere l’amore e la motivazione per le attività creativo-espressive attraverso lo sviluppo delle abilità manuali; Conoscere la storia della ceramica siciliana e tunisina; Favorire la comprensione della cultura siciliana e d’altri popoli attraverso la conoscenza delle tradizioni culinarie; Ampliare la conoscenza del patrimonio culturale, locale e non, attraverso la ricerca e il recupero dell’arte culinaria; Promuovere l’attivazione all’interno della Scuola di un centro di raccolta dati per rilevare e conoscere la presenza degli immigrati nella città di Mazara e degli alunni di origine straniera nella scuola e nel territorio. Nella comparazione delle due culture tutti gli alunni sono stati nello stesso tempo stranieri e autoctoni (gli italiani inseriti nei laboratori di cultura araba e gli stranieri in quelli di cultura italiana). Il modulo di cucina comparata è riuscito, attraverso la preparazione di piatti tipici della cucina siciliana e tunisina, a guidare gli alunni alla ricerca del perché della presenza di alcuni prodotti nella realizzazione delle ricette. Gustare le specialità è stato uno dei modi più piacevoli per conoscere la due culture. In questo modo la scuola è stato il luogo privilegiato dove la diversità ha generato curiosità, riconoscimento adattamento.