Il Piano casa è legge

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Il Piano casa è legge
Riforme
Il Piano casa è legge
Photo Credit orsorama
Stanziati 1 miliardo e 800 milioni per l'emergenza abitativa.
Con il voto di oggi della Camera dei deputati diventa legge il decreto sulle emergenze abitative, più
noto come “Piano Casa” del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.
“Finalmente una legge che affronta organicamente il problema - commenta il Ministro Lupi - e non
il solito decreto tampone che si limita al vecchio rito della proroga degli sfratti. Con questo Piano,
che mobilita quasi due miliardi di euro, andiamo concretamente incontro a chi ha bisogno e vive il
dramma dell’emergenza casa, con i fondi sull’affitto e sulla morosità incolpevole; diamo quasi 600
milioni di euro per l’edilizia popolare attraverso il recupero degli alloggi inagibile ex Iacp;
rilanciamo l’housing sociale e riaffermiamo la certezza del diritto per chi si vede occupare
abusivamente la casa. Il decreto contiene infine tutta una serie di agevolazioni fiscali per rimettere
in moto il mercato degli affitti che dimostrano come il fisco possa essere amico dei cittadini e
favorire lo sviluppo”.
In particolare, il testo destina più risorse alle locazioni, con il fondo nazionale per il sostegno
all'accesso alle abitazioni in locazione e per il fondo dedicato ai morosi incolpevoli, rispettivamente
200 milioni di euro e 266 milioni di euro.
Il primo prevede l’erogazione di contributi a favore di famiglie che hanno un canone di locazione
registrato che si trovano in difficoltà nel pagare l’affitto; il secondo è destinato agli inquilini morosi
incolpevoli, cioè a quelle persone che hanno sempre pagato l’affitto e non riescono più a pagarlo
perché hanno perso il lavoro o gravemente malati.
È stata, inoltre, ridotta al 10% la cedolare secca (già ridotta lo scorso anno dal 19 al 15%) per i
proprietari di immobili che applicano canoni concordati e prevede agevolazioni fiscali per l'acquisto
di mobili e per i redditi più bassi che devono pagare un affitto.
Inoltre è stato stabilito che i redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati non
concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini IRPEF/IRES e IRAP nella misura del 40
per cento per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori.
Sempre in tema di agevolazioni fiscali, nell'iter parlamentare per la conversione in legge del
Decreto Casa è stata ripristinata la versione originaria del testo sui bonus fiscali per le
ristrutturazioni edilizie (detrazioni del 50%) che li estendeva all’acquisto di mobili ed
elettrodomestici.
La detrazione fiscale per l’acquisto di mobili è ora ammessa entro il tetto di spesa a 10.000 euro, ma
comunque per un importo svincolato dall'importo della spesa per la ristrutturazione (nella vecchia
versione la detrazione per i mobili non poteva eccedere quella per i lavori di ristrutturazione).
Infine, per quanto riguarda l’IMU per i residenti all’estero che hanno in Italia, una o più case sfitte,
per una di queste non dovrà pagare l'Imu perché gli verrà considerata come prima casa. Tari e Tasi
saranno ridotte dei due terzi.
Per quanto riguarda la lotta all’abusivismo il decreto ha stabilito che chiunque occupi abusivamente
un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi e non
potrà partecipare a procedure di assegnazione di alloggi IACP per cinque anni.
Claudia De Vincenzi
(20 maggio 2014)
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