Allegato F Documentazione TIGER
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Allegato F Documentazione TIGER
“Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto Forest Fire Area Simulator Gara d’Appalto per lo Sviluppo e l’Allestimento di un Sistema di Scenario e Addestramento alla Lotta Antincendio Boschivo Allegato F Il Modello TIGER: uso ed integrazione Data: Dicembre 2012 Numero pagine: 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” Indice 1 2 3 4 INTRODUZIONE .......................................................................................................... 3 1.1 PREMESSA ............................................................................................................... 3 1.2 SCOPO ...................................................................................................................... 3 1.3 DOCUMENTI CORRELATI ........................................................................................ 3 DEFINIZIONE DEI REQUISITI DEL SISTEMA..................................................... 4 2.1 GENERALITÀ ........................................................................................................... 4 2.2 PIATTAFORMA......................................................................................................... 4 2.3 LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE .................................................................... 5 UTILIZZO DEL MODELLO ....................................................................................... 6 3.1 CONFIDENZA DEL MODELLO TIGER ...................................................................... 6 3.2 SERVIZI DI TIGER.................................................................................................... 6 3.3 PRINCIPALI INPUT DEL SISTEMA ............................................................................ 7 3.4 CREAZIONE DEL DOMINIO DEL MODELLO ............................................................ 8 3.5 INVOCARE IL MODELLO ......................................................................................... 8 3.6 OPERAZIONI APPLICABILI DURANTE LA SIMULAZIONE ....................................... 8 3.7 DESCRIZIONE DELL’API ........................................................................................ 9 3.8 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI PRINCIPALI ...................................................... 11 ESEMPI ........................................................................................................................ 13 4.1 ESEMPIO KML OUTPUT PER IL PERMITRO DELL’AREA BRUCIATA .................. 13 4.2 ESEMPIO DI GRD FILE OUTPUT FOR FUEL TYPES............................................... 14 Allegato F - Il Modello TIGER pag. 2 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 1 INTRODUZIONE 1.1 PREMESSA Nell’ambito del VI programma quadro (Sotto-programma area: Natural Disasters), la UE a finanziato il progetto di ricerca integrato FIRE PARADOX sullo studio e analisi degli incendi in area mediterranea. Il progetto di ricerca FIRE PARADOX, è stato coordinato dall’Università di Lisbona e comprendente 38 partner europei oltre a 5 altri istituti consociati da altri continenti. (Fire Paradox: http://cordis.europa.eu/search/index.cfm?fuseaction=proj.document&PJ_R CN=8819036) Nell’ambito di questo progetto, l’unità di ricerca italiana di riferimento è stata il Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia Vegetale, Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, coordinata dal prof. Stefano Mazzoleni. Tale unità di Ricerca è stata responsabile nel progetto FIRE Paradox dello sviluppo del Modulo 6 comprendente l’implementazione di un nuovo sistema di simulazione denominato Fire Tiger: http://fireintuition.efi.int/products/tiger---2d-fire-propagation-simulatormodel.fire http://www.fireparadox.org/low_scale_fire_propagation_simulator.php Fire Tiger utilizza come interfaccia la tecnologia di Google Earth ed è stato progettato per simulare la propagazione del fuoco in varie condizioni di eterogeneità ambientale anche in considerazioni delle interazioni vento/fuoco. 1.2 SCOPO Il presente documento ha lo scopo di illustrare le principali caratteristiche informatiche del software TIGER ed individuare e descrivere l’utilizzo e il protocollo API del modello di propagazione fuoco Tiger (Tiger Lab). 1.3 DOCUMENTI CORRELATI Anderson - Aids to Determining Fuel Models for Estimating Fire Behavior (file in allegato nella cartella) cDemoSequentialClient.vb (file in allegato nella cartella) Allegato F - Il Modello TIGER pag. 3 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 2 DEFINIZIONE DEI REQUISITI DEL SISTEMA 2.1 GENERALITÀ Sulla base degli incontri avuti con i referenti del Corpo Forestale dello Stato e conseguentemente alle esigenze espresse a livello periferico sono emersi alcuni requisiti fondamentali che caratterizzano l’intervento previsto. I requisiti espressi sono da identificarsi come due diverse tipologie di uso del sistema: 1. simulatore propagazione incendio come supporto alle procedure di lotta anti incendio durante l’evento; 2. simulatore propagazione incendio ad uso didattico per la comprensione ed il “traning” del personale addetto alla lotta anti-incedio Per quanto attiene al secondo caso, il modello si propagazione dovrà essere integrato in un progetto piu ampio di realizzazione di un sistema di simulazione e addestramento da svilupparsi all’interno del Progetto “Forest Fire Area Simulator” da realizzarsi nell’ambito del PON “Sicurezza per lo Sviluppo” 2007-2013. Nel seguito vengono descritti contenuti e modalità di fruizione utili a conseguire questo risultato. 2.2 PIATTAFORMA Il modello TIGER viene eseguito come un servizio Windows Communication Foundation (WCF) utilizzando protocolli HTTP per la comunicazione.(Vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Windows_Communication_Foundation.) Si può accedere semplicemente da un WCF-aware piattaforma, come ad esempio varie versioni di Microsoft. NET framework. Inoltre con alcune limitazioni, è possibile richiamare e utilizzare il servizio da altre piattaforme come ad esempio Python su Linux. Il modello può essere rilasciato in due modi: - come immagine di macchina virtuale di un'istanza di Windows Server (utilizzando VMware workstation), per l'installazione e hosting da parte di un altro sistema; come un servizio basato su cloud, in esecuzione sui server. Allegato F - Il Modello TIGER pag. 4 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 2.3 LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE Il modello Tiger Lab è implementato in Microsoft Visual Basic.NET, utilizzando Visual Studio 2010, e si rivolge a .NET Framework versione 4. E’ un sistema a 32 bit. Il modello richiede due mappe di input che sono in genere memorizzati localmente in un formato binario. Non vi è alcun database. Il modello è implementato come un servizio WCF. Nella sua attuale versione Desk-top il software sfrutta come interfaccia GIS (Geographical Information System) il web-broser plug-in di Google Earth, ma ovviamento il modello può essere integrato e può sfruttare qualsivoglia altra soluzione. Allegato F - Il Modello TIGER pag. 5 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 3 UTILIZZO DEL MODELLO 3.1 CONFIDENZA DEL MODELLO TIGER In generale, i modelli di simulazione vengono implementati per essere applicati solo in alcuni range di valori. In particolare il modello TIGER e’ stato implementato e testato solo in alcuni intervalli di valori di input (quelli piu fisicamente probabili nei contesti degli incendi Mediterranei), e all’esterno di questi intervalli i risultati della simulazione non sono quindi più “affidabili”. Ad esempio, il valore di velocità del vento considerati in TIGER sono da 0 a max 60 km/h, oltre questo valore potrebbero esserci altri fattori-processi (turbolenza, spegnimento dovuto al forte vento, …) che non sono stati considerati ed implementati in TIGER. La tabella riporta per ogni input i valori di confidenza del modello Tiger. Mappa /dato di Input SLOPE WIND Temperatura 3.2 Range di applicabilità e unità di misura [0,45] % di pendenza [0,60] km/h [-10,50]°C SERVIZI DI TIGER Tiger ha diversi servizi che possono essere utilizzati-chiamati, tra questi: 0. 1. 2A. 2B. 3. 4. 5. Assegnazione data ed ora inizio simulazione Assegnazione time step di visualizzazione risultati simulazione Assegnazione punto innesco incendio Assegnazione poligono di innesco incendio Assegnazione mappa input del modello: DEM Assegnazione mappa input del modello: Fuel type Assegnazione valore del vento in un punto della mappa Allegato F - Il Modello TIGER pag. 6 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 6. 7. Assegnazione poligono intervento taglio Assegnazione poligono intervento mezzo aereo La tabella riporta per ogni servizio, una breve descrizione e tra parentesi il tipo di dato fornito Nome Servizio Assegnazione data ed ora inizio simulazione Assegnazione time step di visualizzazione risultati simulazione Assegnazione punto innesco incendio Assegnazione poligono di innesco incendio Assegnazione mappa input del modello: DEM Assegnazione mappa input del modello: Fuel type Assegnazione valore del vento in un punto della mappa Assegnazione poligono intervento taglio Assegnazione poligono intervento mezzo aereo 3.3 Descrizione Il servizio definisce la data e l’ora di inizio simulazione (stinga alfanumerica) Il servizio definisce ogni quanti time step (minuti) si vuole fare il display (refresh) delle mappe di output (stinga alfanumerica) Il servizio definisce il punto di innesco del fuoco, il punto e’ definito da due coordinate geografiche UMTS WGS84 (stinga alfanumerica) Il servizio definisce il poligono di innesco del fuoco. (stinga alfanumerica) Il servizio fornisce la mappa DEM di input del modello. La mappa dovrà avere le informazioni della dimensione del pixel (1 m2), numero di pixel (righe e colonne), coppia di coordinate in UTM WGS84 dei due angoli della mappa, e valore dell’altezza sul livello del mare. Il servizio fornisce la mappa Fuel type di input del modello. La mappa dovrà avere le informazioni della dimensione del pixel (1 m2), numero di pixel (righe e colonne), coppia di coordinate in UTM WGS84 dei due angoli della mappa, e la categoria di fuel type di ogni pixel (Referenza: Aids to Determining Fuel Models for Estimating Fire Behavior Hal E. Anderson) Il servizio fornisce i dati della velocità ed intensità del vento. Il valore alfanumerico indica la direzione da dove proviene il vento. Il servizio fornisce il poligono di intervento con la riduzione percentuale di biomassa di vegetazione (stinga alfanumerica) Il servizio fornisce il poligono di intervento con l’intensità del ritardante dovuto al lancio di un mezzo aereo (stinga alfanumerica) PRINCIPALI INPUT DEL SISTEMA Nel server di calcolo TIGER devono essere innanzi tutto pre-caricati i dati cartografici per l'area in questione; in alternativa il modello può essere Allegato F - Il Modello TIGER pag. 7 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” dotato di accesso ad una fonte di dati correttamente formattati e georeferenziata tramite un Application Programming Interface (API). A tale scopo sono necessarie due mappe di input: • • un mappa di tipo di vegetazione (fuel type) un digital elevation model (DEM) Entrambe le mappe devono essere in formato ASCII grid come GRD Surfer, e utilizzare la proiezione UTM/WGS84. Le risoluzioni delle mappe devono essere di almeno 1-5 metri. I fuel type devono essere categorizzati secondo il sistema di classificazione del modello di Anderson (http://www.firemodels.org/downloads/behaveplus/publications/Anderson _INT-122_1982.pdf) dove in ogni pixel viene riportato un valore intero per il tipo di carburante. Il DEM deve contenere valori reali (floating point values) che indicano l'altezza (metri) sul livello del mare di quel pixel. 3.4 CREAZIONE DEL DOMINIO DEL MODELLO Il modello, come prima passo, stabilisce il dominio di simulazione: l'area rettangolare in cui la simulazione viene eseguita. In genere, un quadrato centrata sul luogo dell’incendio e con lato di 2 o 3 chilometri. 3.5 INVOCARE IL MODELLO Quando il dominio è stato creato, la simulazione può essere avviato specificando la posizione di partenza del fuoco (in metrica o le coordinate geografiche). Il perimetro della zona bruciata viene calcolato ad ogni time step. Il perimetro calcolato viene restituito come una stringa formattata di un poligono KML in coordinate geografiche. Incendi multipli possono essere “lanciati” nello stesso dominio in tempi diversi. Inoltre il modello può essere inizializzato (al tempo t = 0) da incendi sia come punti o come poligoni chiusi. 3.6 OPERAZIONI APPLICABILI DURANTE LA SIMULAZIONE Oltre a modificare le condizioni del vento e avviare nuovi incendi, è possibile effettuare interventi diretti nella simulazione dell’incendio che corrispondono alle effettive operazioni antincendio. Allegato F - Il Modello TIGER pag. 8 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 1. Acqua, ritardante o schiuma può essere aggiunto ad alcune zone della mappa per simulare un'applicazione di lancio aereo o terrestre. Questa operazione può essere richiamata con la descrizione della zona interessata (poligoni KML) con una quantità di acqua, ritardante o schiuma lanciata. 2. 2. Le fireline possono essere costruite, sia con utensili manuali o meccanici (bulldozer). Ancora una volta, i poligoni KML vengono utilizzati per descrivere la forma della linea di controfuoco costruita. 3. La biomassa può essere rimossa da alcune zone della mappa per simulare il taglio della vegetazione. Per simulare questo intervento deve essere fornito un poligono KML. E’ da notare che la zona di taglio non deve obbligatoriamente corrispondere alla struttura della mappa dei fuel type. 3.7 DESCRIZIONE DELL’API Il modello viene fornito come servizio WCF. L’esempio riportato di intefaccia pubblica di servizio che utilizza la sintassi VB.NET, è solo a scopo illustrativo. Poiché il servizio è basato su HTTP, il codice del client può essere eseguito su qualsiasi piattaforma (Linux, Macintosh, Windows), e può essere scritto in qualsiasi linguaggio compatibile con il web services (Java, Python, Javascript, C + +, ecc.) <DataContract()> Public Enum eFireModelGridSelector <EnumMember()> efmgsFuelType efmgsWindDirection efmgsWindSpeed efmgsSlopeIntensity efmgsSlopeDirection End Enum <DataContract()> Public Enum eFireSuppressionAgent <EnumMember()> efsaWater <EnumMember()> efsaFoam <EnumMember()> efsaRetardant End Enum <DataContract()> Public Enum eFirelineType <EnumMember()> eftHeavyBulldozer <EnumMember()> eftHandTools End Enum <ServiceContract()> Allegato F - Il Modello TIGER pag. 9 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” Public Interface IFireGrowthSimulator <DataContract()> Public Class OperationArea <DataMember()> Property PolygonKml As String <DataMember()> Property Intensity As Double End Class <DataContract()> Public Class SpatialPattern <DataMember()> Public Property Areas() As OperationArea End Class <ServiceContract()> Public Interface IFireGrowthSimulator <OperationContract()> Function CreateInstance(ByVal SimulationStartTime As DateTime, ByVal DomainCentreX As Double, ByVal DomainCentreY As Double, ByVal DomainSideLength As Double) As String <OperationContract()> Sub DeleteInstance(ByVal InstanceID As String) <OperationContract()> Sub ClearAllInstances() <OperationContract()> Sub SetFireStartLocationMetric(ByVal InstanceID As String, ByVal FireStartTime As DateTime, ByVal LocationX As Double, ByVal LocationY As Double) <OperationContract()> Sub SetFireStartLocationGeographic(ByVal InstanceID As String, ByVal FireStartTime As DateTime, ByVal Longitude As Double, Latitude As Double) <OperationContract()> Sub SetFireLine(ByVal InstanceID As String, ByVal OperationTime As DateTime, ByVal LightedAreaPolygonKml As String) <OperationContract()> Sub SetWindForecast(ByVal InstanceID As String, ByVal WindConditionsTime As DateTime, ByVal WindFromDirectionDegrees As Double, ByVal WindSpeedMetresPerSecond As Double) <OperationContract()> Sub ImplementSuppressionOperation(ByVal InstanceID As String, ByVal OperationTime As DateTime, ByVal AppliedAgent As eFireSuppressionAgent, ByVal Pattern As SpatialPattern) <OperationContract()> Sub ImplementFireLineConstruction(ByVal InstanceID As String, ByVal OperationTime As DateTime, ByVal LineType As eFirelineType, ByVal Pattern As SpatialPattern) <OperationContract()> Function GetPredictedFireBoundariesKml(ByVal InstanceID As String, ByVal PredictionTime As DateTime) As String <OperationContract()> Function GetModeGridMapUri(ByVal InstanceID As String, ByVal PredictionTime As DateTime, ByVal GridSelector As eFireModelGridSelector) As String End Interface Allegato F - Il Modello TIGER pag. 10 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 3.8 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI PRINCIPALI Il codice client inizia creando un'istanza del modello, chiamando CreateInstance e definendo il dominio e il tempo iniziale della simulazione. Il valore restituito da questa chiamata è una stringa di identificazione che consente al client di mantenere ed identificare l'istanza del modello; inooltre le chiamate successive faranno riferimento a questo identificativo. In questo modo, il server può supportare molteplici istanze separate del modello, e servire uno o più client simultaneamente. I metodi DeleteInstance e ClearAllInstances possono essere utilizzati per distruggere istanze di modello indesiderati o completati. Ogni istanza del modello ha un tempo di simulazione corrente, che può avanzare invocando altri metodi. Ogni chiamata alle funzioni include sempre l’argomento tempo. Il modello avanza nel tempo e aggiorna lo stato ogni volta che un metodo passa in un time step successivo. Questi argomenti di tempo devono quindi essere costantemente aggiornati. Ci sono due metodi per consentire un inizio incendio: SetFireLocationMetric e SetFireLocationGeographic. Il primo utilizza le coordinate metrica e l'altro acquisice le coordinate geografiche. Questi metodi possono essere richiamati in qualsiasi time step. Quindi, nel caso in cui un secondo incendio venga avviato, lo stato simulazione del primo incendio sarà avanzato al nuovo tempo prima che il secondo incendio venga applicato. In aggiunta, SetFireLine permette di inizializzare incendi da una linea o da una area (come un poligono di KML in coordinate geografiche). Le condizioni del vento - velocità e direzione - vanno invece impostate utilizzando la funzionalità/metodo SetWindForecast. Le condizioni vengono memorizzati internamente come una sequenza di cambiamenti, e sono utilizzati dalla simulazione fuoco. Le condizioni iniziali del vento possono essere: - riferite per tutta l'area di simulazione - misure di vento dal luogo del dominio modello. Non vi è alcuna interpolazione dei vettori di vento tra un time step e l’altro: il modello opera mantendo ciascuna condizione del vento costante e coerente fino a quando la simulazione raggiunge il time step successivo. Nuove e diverse condizioni del vento possono essere quindi aggiunte alla sequenza in qualsiasi time step, specificando il time di assegnazione. Ovviamente il time step di assegnazione deve essere impostato dopo il tempo di inizio simulazione. In questpo modo è possibile inserire l'intera sequenza di condizioni di vento per la tutta la simulazione, o impostare una sola condizione vento all'inizio e quindi modificare arbitrariamente nei time step successivi. Allegato F - Il Modello TIGER pag. 11 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” Le operazioni di antincendio possono essere simulate mediante tre tipologie di funzione. Il primo è l’utilizzo di SetFireLine già precedentemente illustrato. Il secondo è dato dal metodo ImplementSupressionOperation che può essere utilizzato per applicare diversi tipi di agenti: acqua, schiuma o ritardante. Il tipo di agente applicato viene specificato utilizzando campo codice. La distribuzione spaziale dell’agente (la forma) è definita dalla struttura SpatialPattern, che è una matrice di aree di forma arbitraria, ciascuna con un valore di intensità (mm di agente versato). Anche la costruzione di fasce controfuoco e/o il taglio della biomassa possono essere implementati con il metodo ImplementFireLineConstruction. Sempre attraverso il settaggio di una variabile è possibile indicare se la linea è stato creato con utensili manuali o macchinari. L'area della Fireline è descrivibile anche in questo caso mediante la modalità SpatialPattern. Tutti i tipi di operazioni possono essere “invocati” ad ogni time step, in modo che, ad esempio, linea di fuoco può essere progressivamente costruita e non istantaneamente applicata. Lo stato attuale (output) del modello è disponibile chiamando la funzione/metodo GetPredictedFireBoundariesKml. Questa funzione fa “avanzare” il modello di simulazione e restituisce una stringa ASCII che descrive lo stato in standard KML: attraverso KML (vedi anche http://en.wikipedia.org/wiki/KML) viene descritto un poligono che rappresenta il perimetro dell’area percorsa da incendio in coordinate geografiche. Il poligono e’ corredato di metadati come il tempo di simulazione, la lunghezza del perimetro, l'area del poligono, l'ora di inizio e la posizione. Un esempio di output KML viene fornita in allegato al presente documento. KML è qui utilizzato come “formato aperto” per i dati perimetrali georeferenziati, attraverso cui è possibile rappresentare geograficamente il fenomeno simulato con diverse piattaforme GIS (non vi è alcuna necessità di usare Google Earth per il display. La mappa che descrive lo stato attuale di un modello in fase di simulazione può essere invocata da una applicazione client tramite il metodo GetModelGridMapUri. Questo metodo consente di richiedere per ogni determinato time step richiesto la mappa di stato del modello. La mappa viene restituito come un link - download. Il file scaricato è un file ASCII in formato GRD Surfer. Un esempio è dato alla fine di questo documento. Allegato F - Il Modello TIGER pag. 12 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 4 ESEMPI 4.1 ESEMPIO KML OUTPUT PER IL PERIMETRO DELL’AREA BRUCIATA <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?> <kml xmlns="http://www.opengis.net/kml/2.2" xmlns:gx="http://www.google.com/kml/ext/2.2" xmlns:kml="http://www.opengis.net/kml/2.2" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom"> <Placemark> <name>Perimeter #1</name> <description>Fire perimeter at 2010-03-21 12:03:15 (length:248,0m). 3,256 minutes since starting (at lat 40,131210°lon 15,311728°) - Area: 2900 m²</description> <LineString> <tessellate>1</tessellate> <coordinates> 15.3116806876543,40.1312103345099,0 15.3117042448753,40.1312282902581,0 15.3117278021087,40.1312462460013,0 15.3117563260936,40.1312281500681,0 15.3117772272595,40.1312197505526,0 15.3118031775769,40.1312136296092,0 15.3118277080849,40.1311867611728,0 15.3118398183148,40.1311702264476,0 15.3118594358651,40.1311527114977,0 15.3118817210956,40.1311281137108,0 15.311906879562,40.1310990197482,0 15.31192968431,40.1310703922815,0 15.3119415021607,40.1310547942135,0 15.3119569033258,40.1310404473814,0 15.31198467415,40.1310263620864,0 15.3120019044329,40.1310121554848,0 15.3120237880233,40.1309969176736,0 15.3120260285633,40.1309795281168,0 15.3120388635435,40.1309643863086,0 15.3120686903741,40.1309519370831,0 15.3120833543392,40.1309356551118,0 15.3120940399046,40.1309159807172,0 15.3121189999321,40.1308940486995,0 15.3121463189639,40.1308733616827,0 15.3121714409258,40.1308445071818,0 15.3121847877829,40.1308256303979,0 15.3121976410088,40.1308044037012,0 15.3122005338235,40.1307724563172,0 15.3121987261887,40.1307544252967,0 15.3122043470539,40.1307316014751,0 15.312198417868,40.1307101426879,0 15.3121889193769,40.1306916317286,0 15.3121746384699,40.1306756854264,0 15.3121566200893,40.1306518163653,0 15.3121512001335,40.1306221499341,0 15.3121453030047,40.1306040401611,0 15.3121430938312,40.130581711482,0 15.3121386907423,40.1305592662554,0 15.3121355637411,40.1305319238129,0 15.3121280137681,40.1305117651621,0 15.312122716344,40.1304790339574,0 15.312098948279,40.1304626289886,0 15.3120751802255,40.1304462240147,0 15.3120901418062,40.1304221357084,0 15.3120906314418,40.1304027626881,0 15.3120882699223,40.1303832912143,0 15.3120738887042,40.1303546898276,0 15.3120568022378,40.1303343914463,0 15.3120346274144,40.1303182017981,0 15.3119996287032,40.1302947169778,0 15.3119755743297,40.1303255659114,0 15.3119573845448,40.1303424001154,0 15.3119367017053,40.1303570009021,0 15.3119184892279,40.1303749766073,0 15.3118980955666,40.1303958843834,0 15.3118664162656,40.1304191760548,0 15.3118367552297,40.130433349217,0 15.3118006248529,40.130454991398,0 15.3117890839747,40.130471850167,0 15.3117775430908,40.130488708935,0 15.3117720393176,40.1305100266301,0 15.3117669478467,40.1305294414066,0 15.3117622734782,40.1305531091532,0 15.311746636561,40.1305666132673,0 15.3117317527133,40.1305841412867,0 15.3117218998025,40.1306039032052,0 15.3117259674922,40.1306240583257,0 15.3117252067666,40.1306423133912,0 Allegato F - Il Modello TIGER pag. 13 di 14 Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza 2007-2013” Progetto “Forest Fire Area Simulator” 15.3117277248534,40.130674606066,0 15.3117262766436,40.1306988119457,0 15.3117188244023,40.1307197353355,0 15.3117223046039,40.130742210976,0 15.3117220655717,40.1307634374563,0 15.3117197718442,40.1307974207245,0 15.3117199796128,40.130829679876,0 15.3117025388859,40.1308437379048,0 15.3116850981517,40.1308577959309,0 15.3116582985914,40.1308585448612,0 15.3116589670891,40.1308847613179,0 15.3116559374255,40.130904161347,0 15.3116665660978,40.130926878753,0 15.3116656984612,40.1309450044616,0 15.3116685176808,40.1309752045618,0 15.3116697233653,40.1310041076195,0 15.3116695314732,40.1310283926404,0 15.3116676440258,40.1310590155687,0 15.3116663384034,40.1310780514769,0 15.3116615441515,40.1310957489172,0 15.3116690345866,40.1311192570933,0 15.3116866866099,40.131150169024,0 15.3116868377858,40.1311768683113,0 15.3116806876543,40.1312103345099,0 </coordinates> </LineString> <area>2900</area> </Placemark> </kml> 4.2 ESEMPIO DI GRD FILE OUTPUT FOR FUEL TYPES (solo prima riga) 168 168 524047 529057.1 4439862 4444872 1 93 9 1 1 4 1 1 1 1 4 1 1 1 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 . . Allegato F - Il Modello TIGER 1 1 5 1 3 3 4 1 1 5 1 3 4 4 1 1 5 1 3 4 4 4 1 5 91 3 4 93 4 1 1 91 3 4 93 4 4 1 91 4 4 93 pag. 14 di 14