n. 1 - gennaio 2014 - Confesercenti Ravenna
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n. 1 - gennaio 2014 - Confesercenti Ravenna
1 Gennaio 2014 - Numero 1- Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv.ni L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - Filiali di Forlì e Ravenna n. Legge di Stabilità 2014: una manovra insoddisfacente Rete Imprese Italia: “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. Il 18 febbraio a Roma mobilitazione generale delle imprese. “Rete Imprese Italia lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie.” Lo annuncia il presidente portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi. Il tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato rappresenta il tessuto produttivo dell’Italia. Dal futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro. “Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” è lo slogan della segue a pag. 6 Venturi nuovo Presidente Portavoce di Rete Imprese Italia Il Presidente Nazionale di Confesercenti, Marco Venturi, dal 1° gennaio è il nuovo Presidente Portavoce di Rete Imprese Italia, l’Associazione che unisce le cinque principali organizzazioni di rappresentanza delle PMI e dell’impresa diffusa: Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, che complessivamen- te raccolgono 2,5 milioni di imprese. Nel corso della sua presidenza, Marco Venturi sarà il portavoce di Rete Imprese Italia presso le sedi istituzionali di governo e con le altre parti sociali, con l’obiettivo di continuare a rappresentare istanze e proposte unitarie del mondo delle PMI e dell’impresa diffusa. A fine anno come consuetudine sono stati approvati dal Governo e a seguire dal Parlamento diversi provvedimenti, alcuni riguardanti le imprese, tra cui la cosiddetta Legge di Stabilità. Provvedimenti e manovre su cui Confesercenti e R.E TE. Imprese erano intervenute con proposte e richieste articolate. La manovra che è stata approvata non soddisfa le attese delle categorie di uno sforzo coraggioso e convinto per rilanciare lo sviluppo e rimettere in moto investimenti e consumi. L’Italia ha bisogno di un cambio di passo molto più deciso, di interventi quantitativamente molto più rilevanti e di immediata efficacia per rimettere in moto investimenti e consumi. Per quanto importante non basta certo che la borsa si riprenda e lo spread riscenda (anche perché cala altrove). Abbiamo apprezzato il fatto che la manovra abbia recepito alcune istanze provenienti dalle imprese ma sono comunque limitate e complessivamente il testo della Legge di Stabilità contiene anche una lunga fila di interventi perlopiù destinati a rimanere, per ora, sulla carta. Tra i provvedimenti che vengono incontro al mondo produttivo rientrano la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica, il ripristino del credito d’imposta sulle accise per l’autotrasporto e la riforma dell’Albo nazionale dell’autotrasporto, la riduzione delle tariffe Inail, la sanatoria per le sanzioni e gli interessi connessi a errori effettuati nel versamento della seconda rata Imu del 2013. Ma ben più consistente è l’elenco dei provvedimenti che segue a pag. 6 18 febbraio 2014 Manifestazione Nazionale “SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA. RIPRENDIAMOCI IL FUTURO” A ROMA LA PROTESTA E LE PROPOSTE DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO E DELL’ARTIGIANATO. Da ogni zona sono organizzati i mezzi di trasporto. Contattare le sedi per prenotarsi. 1 Settore Alimentare Nel centro di Cesena ha chiuso la storica macelleria di carne equina: un attestato di merito a Diego Falaschi da parte di Confesercenti Dopo 43 anni di appassionata attività, Diego Falaschi, 72 anni, ha chiuso a fine anno la sua storica macelleria di carne equina (l’unica della città), situata nel centro di Cesena, in via Pescheria. Falaschi era associato alla Confesercenti Cesenate fin dall’inizio della sua attività commerciale (il suo primo negozio era via Albizzi) e l’associazione ha voluto consegnargli una targa al merito per la sua vita passata dietro al bancone, punto di riferimento della città. A consegnargli il riconoscimento c’erano Graziano Gozi, direttore della Confesercenti Cesenate e Gianpiero Giordani, responsabile della Fiesa (la federazione degli alimentaristi della Confesercenti). “Mentre auguriamo – hanno commentato Gozi e Giordani – al socio ed amico Diego Falaschi di godersi meritatamente la sua pensione, ci rammarichiamo per la chiusura di questa storica macelleria. Con questa chiusura la città perde il punto di riferimento di un luogo specializzato in un particolare settore dell’alimentazione che difficilmente verrà rimpiazzato. Diego Falaschi ha portato avanti con professionalità, competenza e passione il suo lavoro fino alla fine dell’anno. Siamo sicuri che avrebbe continuato la sua attività al servizio della cittadinanza se solo non avesse riscontrato aumenti fuori da ogni logica di spese di gestione che si sono aggiunte al prolungato periodo di crisi dei consumi”. Diego Falaschi ha ringraziato, con un pizzico di commozione, ricordando i tempi in cui aveva cominciato la propria attività supportato dai servizi della Confesercenti. Ma la chiusura di questo negozio storico ha provocato le riflessioni anche del presidente nazionale di FiesaConfesercenti, Gian Paolo Angelotti, che ha commentato: “La chiusura di un negozio è sempre una perdita per la comunità locale. Una perdita di valori, di professionalità, di cultura. Nel caso specifico siamo in presenza di una perdita di difficile sostituzione che potrà pesare sul patrimonio enogastronomico della città. La chiusura della macelleria Falaschi si inserisce nella questione della sostenibilità degli esercizi e dei “negozi storici” che vendono beni alimentari nell’ambito delle aree di pregio delle grandi città e dei piccoli comuni che è messa a repentaglio. Intervengono in questo senso oltre che la concorrenza dei grandi esercizi della distribuzione organizzata, anche altri fattori di natura economico-fiscale. L’indice di mortalità di dette imprese, infatti, è in continuo aumento a causa di una pressione fiscale soffocante ed una costante lievitazione dei canoni di locazione che gravano su queste piccole realtà. Il ruolo e la funzione di tali negozi alimentari situati nei centri storici, nelle comunità montane e nelle zone rurali è da considerarsi primaria per il fondamentale servizio che rendono ai cittadini. Occorre una iniziativa che abbia come finalità la tutela e la salvaguardia di quello che è da considerarsi come un patrimonio dei centri storici italiani che deve avvenire attraverso politiche di sostegno e defiscalizzazione da parte dello Stato e degli Enti locali”. Nuove imprese di successo Continuiamo la pubblicazione di articoli su nuove iniziative commerciali in Romagna. Si invitano gli associati a segnalare esperienze da evidenziare. Bar Pasticceria Paradiso a Forlì Il Bar Pasticceria Paradiso, in Via Ravegnana 536 a Forlì, è un delizioso bar con laboratorio artigianale di pasticceria. È gestito da Cristina e Monica, due sorelle, figlie di rinomati pasticceri come con orgoglio si presentano. L’azienda dei genitori, è nata nel 1963, come laboratorio, nell’ 83 è stato aperto anche il bar e nel 1998 sono subentrate nella gestione le due figlie con i rispettivi mariti. Oggi la produzione dei capolavori dolciari è tutta delegata a Giancarlo ed Alessandro mentre Monica e Cristina gestiscono il bar e curano tutta l’organizzazione dell’azienda, compresa la vendita all’ingrosso della loro produzione. Nonostante il periodo di crisi che, ormai, non risparmia più nessuna attività, i locali del Bar sono stati ultimamente rinno- . 2 vati negli arredi e nelle strutture per essere sempre in grado di offrire, oltre ad ottimi prodotti, anche un ambiente accogliente e funzionale. Presso la Pasticceria Paradiso si può contare sulla competenza, la professionalità e la cortesia di uno staff, attento e disponibile, capace di realizzare o consigliare i prodotti giusti per soddisfare anche i palati più esigenti. Propone un vasto assortimento di prodotti per ogni occasione, personalizzati secondo le esigenze del cliente e tutti preparati con materie prime altamente selezionate, ingredienti sani e genuini, che garantiscono un risultato eccellente. Molte sono le golosità offerte, in particolare durante le festività di fine anno e pasquali, propone panettoni e colombe farcite con fragoline, pere e cioccolata, fichi e noci e tanti altri possibili abbinamenti. Ma le occasioni per gustare i dolci della Pasticceria Paradiso sono tante, ovviamente torte per compleanni ma, anche, le più splendide torte mimosa per festeggiare la Festa della Donna e quelle per gli innamorati da acquistare il giorno di San Valentino. Comunque ogni occasione è buona per gustare i dolci e, perché no anche i salati, che vengono preparati dalla Pasticceria Paradiso. Infatti, oltre alle gustose colazioni che si possono consumare al mattino (da consigliare assieme a caffè o cappuccino la Bresciana, assolutamente deliziosa) spesso prima di intraprendere viaggi in Autostrada, visto che il bar è a poche centinaia di metri dal casello di Forlì, anche la pausa pranzo viene curata con attenzione e fantasia. L’offerta anche in questo caso è di alta qualità e la scelta è veramente amplissima. La Ricetta I cappelletti del ristorante “Castello” di Montenovo La rubrica questa volta fa tappa al Ristorante Castello, a Montenovo di Montiano, via Castello 74, tel. 0547327012. Chiuso il martedì e mercoledì. Orario: mezzogiorno e sera. Coperti: 35, 150 nella sala per cerimonie, 30 nella terrazza estiva. Il panorama che si gode da questo luogo è mozzafiato e la vista spazia su tutta la costa adriatica, dai lidi ferraresi fino a Gabicce, per arrivare fino a tutte le colline circostanti e alla mole del Monte Carpegna. La famiglia Gozzi gestisce dal 1967 il ristorante nello storico castello che risale al 1800, ora riportato a degno splendore, in molte sue parti, dopo un accurato restauro. La cucina, curata personalmente dallo chef e patron Matteo e dalla mamma Paolina, è quella della tradizione, la pasta dei primi è fatta in casa quotidianamente e tirata rigorosamente a mano. La piadina è rinomata per la sua bontà. Posto ideale per cerimonie e matrimoni il Castello riserva anche uno spazio intimo ed accogliente nella graziosa saletta con il muro antico in pietra a vista. Dal menù si può scegliere dall’insalatina di coniglio al piatto di salumi, dalle lasagne verdi alle tagliatelle al ragù, dalla faraona al forno alla carne mista e fiorentina ai ferri, fino ai dolci fatti in casa: panna cotta al caramello, zabaione ghiacciato con pralina. La cantina offre un buon Sangiovese locale e qualche selezionata etichetta nazionale ed estera. CAPPELLETTI IN BRODO DI CAPPONE Ingredienti per 4 persone. Per il brodo: ½ cappone, 1 kg. punta di petto o doppione di manzo, 5 pomodorini, 1 carota, 1 costa di sedano, ½ cipolla, acqua e sale q.b. Per la sfoglia: 400 g. di farina tipo 00, 4 uova, un pizzico di sale. Per il ripieno: 50 g. polpa di vitello, 50 g. petto di cappone, 100 g. formaggio morbido di mucca, 100 g. di Parmigiano Reggiano grattugiato, 100 g. ricotta di mucca, 1 uovo, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, sale, pepe, noce moscata e buccia di limone grattugiata q.b. Preparazione. Per il brodo: in una pentola porre tutti gli ingredienti ben lavati, aggiungere l’acqua fredda, portare a bollore e continuare lentamente la cottura per 3-4 ore, schiumando di tanto in tanto. Per il ripieno: tagliare le carni a cubetti e rosolare in padella con il cucchiaio d’olio extravergine di oliva, condire con sale e pepe, far raffreddare e tritare finemente assieme al formaggio di mucca, aggiungere l’uovo, il Parmigiano, la noce moscata, il limone e amalgamare bene, incorporare la ricotta. Per la sfoglia: disporre la farina a fontana, aggiungere le uova, il sale e impastare fino ad ottenere un impasto morbido e liscio, far riposare per 15 minuti coperto con un panno umido. Stendere la pasta con il matterello finche non si ottiene una sfoglia dello spessore di 0,5 mm circa. Tagliare la sfoglia in quadrati di 5 cm, porre una nocciola di ripieno al centro e chiudere a triangolo, unire le due estremità e formare il cappello. Filtrare il brodo in un tegame largo, portarlo ad ebollizione, versare i cappelletti (15-20 per porzione), alla ripresa del bollore abbassare la fiamma e farli cuocere lentamente coperti con un coperchio. Quando sono al dente spegnere il fuoco, lasciarli riposare qualche minuto poi versare nella zuppiera e servire. Ce ne parla Gianni Della Motta, della Camera di Commercio di Forlì-Cesena Gianni Della Motta è un albergatore della Costa Adriatica romagnola, presidente del Consorzio Assohotels e membro del Consiglio Direttivo della Confesercenti di Cesenatico. È stato indicato dalla Confesercenti per rappresentare l’imprenditoria turistica nel Consiglio Camerale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Lo abbiamo intervistato sulla sua esperienza in questo organo del territorio provinciale, su un progetto specifico. “Sono al mio secondo incarico – commenta Gianni Della Motta – e la continuità in questo ruolo mi permette di partecipare e contribuire alla prosecuzione di un grande progetto che mi ha visto coinvolto protagonista anche nel precedente mandato”. Stiamo parlando infatti del progetto denominato “Terre di Romagna”, il marchio che identifica il disegno che le Camere di Commercio di Forlì-Cesena e di Ravenna, con il forte sostegno economico ed imprenditoriale della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì, hanno avviato per lo sviluppo delle eccellenze territoriali. “Questo Piano di Marketing del Territorio Allargato – racconta Della Motta -, al via sperimentale nel 2009, si è ha già consolidato ed è entrato nel quinto anno di attività. L’idea è stata quella di legare i privati alle Camere di Commercio ed alle istituzioni con azioni di sviluppo ed attività dalle mille sfaccettature, per promuovere l’accoglienza e l’ospitalità della Romagna”. “Il primo passo – continua Gianni Della Motta è stato di coinvolgere le amministrazioni locali e le associazioni di categoria lanciando quattro obiettivi: Promozione integrata del territorio delle province di Ravenna e Forlì-Cesena ed azioni di promocommercializzazione; Promozione delle eccellenze del territorio in un’offerta complessiva ed integrata; Coordinamento e collaborazione fra gli enti e gli organismi pubblici e privati promotori; Attuazione di politiche di sviluppo territoriali, organiche ed interconnesse”. “La prima risposta estremamente positiva – prosegue Della Motta - è valutabile dall›alto numero di adesione dei Comuni oltre alle due Province. La Romagna è un territorio che mantiene forti motivazioni e valori turistici per tutte e quattro le stagioni dell’anno. Si è avviata in questo modo un’esperienza che non è solo commercializzazione di prodotti, ma soprattutto esaltazione di una cultura e di una tradizione dalle radici antiche, ora proiettate nel futuro. Mare e costa, entroterra e collina, terme e benessere, enogastronomia di qualità, offrono l’opportunità di “fare sistema”, creando un perfetto nuovo profilo turistico. Tale disegno è la sintesi della bellezza e delle opportunità culturali delle città d’arte che si coniugano con l’eccellenza dei prodotti dell’artigianato e della ristorazione”. “Il piano di marketing – conclude Gianni Della Motta - è nato come nuova idea di un ambizioso progetto del territorio inteso come identità, per sostenere e realizzare iniziative di promozione e commercializzazione in Italia ed all’estero. In virtù della propria natura e vocazione, il sistema camerale ha assunto quindi il ruolo di coordinatore di un programma di opportunità aperte agli operatori economici di entrambe le province. Il progetto “Terre di Romagna” si muove in una duplice direzione: attività in entrata con educational tour con giornalisti e operatori turistici; eventi di promozione direttamente sul territorio, accanto a missioni all’estero, in particolare in alcuni paesi obiettivo come Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Polonia”. Il sistema camerale, attraverso questo progetto, affianca e sostiene le azioni già previste da Apt Regionale e dalle sue Unioni di Prodotto. Per la definizione del programma di attività si avvale di alcuni soggetti attuatori: Casa Artusi, Terre di Faenza e Apt Servizi Emilia-Romagna. I balneari chiedono subito un tavolo per il riordino In una nota congiunta al Governo, i Presidenti delle Organizzazioni sindacali degli imprenditori balneari FIBA - Confesercenti, SIB/FIPE - Confcommercio, CNA - Balneatori, Assobalneari - Confindustria e OASI - Confartigianato. “Ci attendiamo che questo patto di Governo ponga le basi per fare uscire il turismo balneare italiano da un tempo troppo lungo caratterizzato da incertezza normativa e amministrativa, oltre che da un trattamento fiscale penalizzante, che ne hanno minato le prospettive e, soprattutto, la competitività. A quest’ultimo proposito come non ricordare che, irragionevolmente, solo per le imprese balneari l’IVA è al 22% invece che al 10% come per tutte le altre imprese turistiche; che quasi ovunque le Regioni applicano considerevoli, quando non spropositate, addizionali sui canoni demaniali; che le stesse sono soggette all’IMU malgrado siano affittuarie e non proprietarie delle aree e che le nuove TASI e TARI sono calcolate sull’intera superficie oggetto di concessione, (fino alla battigia!). Ci sembra opportuno ricordare, soprattutto a chi tratta questa materia distrattamente o con ingiu- sta sufficienza o, peggio ancora, con colpevole pregiudizio, l’importanza economica e sociale del turismo balneare ed il suo peso specifico nell’intero comparto. Non servono tante parole. E’ sufficiente menzionare l’ultimo Rapporto ‘Impresa turismo 2013’ dell’Isnart – Unioncamere che certifica, ancora una volta, che, anche per i flussi provenienti dall’estero e in modo particolare dal Nord e Est Europa, il turismo balneare costituisce, il “primo prodotto per entità dell’offerta dell’industria dell’ospitalità (il 31% degli esercizi ed il 34% dei posti letto disponibili in Italia)” nonché il “primo prodotto per la domanda turistica italiana scelto dal 45% dei turisti italiani in vacanza nel Bel Paese ”. Dati - del resto - confermati dall’ISTAT che proprio in questi giorni ha diffuso le elaborazioni statistiche relative all’anno 2012 da dove si evince che le presenze nelle località balneari italiane, pari a ben 116.180.554, sono di gran lunga superiori a quelle di tutte le altre località turistiche. Chiediamo, pertanto, che sia al più presto convocato dal Governo un qualificato tavolo tecnico per il riordino della materia da realizzare entro il prossimo 15 maggio, così come disposto dalla legge di stabilità appena approvata. Si potrà in questo modo dare, finalmente, concretezza agli obiettivi di assicurare un futuro alle imprese e rilanciare gli investimenti, perseguiti sia dagli emendamenti presentati in sede di discussione alla Camera e al Senato, sia dagli ordini del giorno accolti dallo stesso Esecutivo e autorevolmente confermati in sede politica. Ci auguriamo, infine, che il così detto decreto turismo, più volte annunciato per gennaio sia dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, (nel corso dell’audizione al Senato lo scorso 19 novembre), che dal premier Enrico Letta, (lo scorso 11 dicembre in aula al Senato nell’intervento sulla fiducia alla legge di stabilità), contenga anche misure per il settore della balneazione come l’uniformità dell’aliquota IVA all’intero comparto turistico; un più esteso ambito di applicazione della definizione delle controversie sui canoni pertinenziali ex lege 147\2013; un freno all’introduzione delle addizionali regionali sui canoni e una rimodulazione della disciplina sulla nuova IUC tale da renderla più equa e sostenibile.” 3 Turismo & Pubblici Esercizi “Terre di Romagna”, un progetto per lo sviluppo delle eccellenze territoriali Ravenna Processo Black Monkey: accolta la costituzione di parte civile di SOS Impresa Confesercenti Sos Impresa Confesercenti (Associazione per la Liberazione di Imprenditori, Lavoratori Autonomi e Commercianti dal Crimine Organizzato), si è costituita parte civile nel processo “Black Monkey” che si è aperto il 10 gennaio scorso a Bologna. Sono 34 gli imputati rinviati a giudizio, di questi 24 sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Al centro dell’indagine il gioco d’azzardo illegale, un sistema ben congegnato, capeggiato da Nicola Femia (detto Rocco), residente a Sant’Agata sul Santerno e considerato dalla procura di Bologna legato alla ‘ndrangheta. Gli indagati costituivano una associazione di tipo mafioso allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, di esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza di gioco online, di estorsione aggravata, di frode informatica e interruzione illecita di comunicazioni informatiche e minacciato di “sparare in bocca” al giornalista de L’Espresso Giovanni Tizian (nella foto). L’Associazione ‘ndranghetista, si avvaleva della struttura costituita dalle dotazioni materiali di ditte individuali e società di capitali tutte riconducibili a Femia. Quest’ultimo, sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale è indiziato di appartenenza ad organizzazioni ‘ndranghetiste e per anni, ha mantenuto un ruolo egemone di capo della associazione, anche qua le titolare delle risorse finanziare investite per la costituzione delle società di capitali e ditte individuali a lui riferibili anche se fittiziamente intestate ad altri componenti il sodalizio criminale. “Per Sos Impresa, la costituzione di parte civile è un atto dovuto e coerente anche con le iniziative condotte a livello nazionale, in Emilia Romagna e a Ravenna. Il processo continua. - ha spiegato Lino Busà presidente dell’associazione antiracket legata a Confesercenti- Si tratta del più grande processo di mafia che fino ad oggi ha riguardato l’Emilia Romagna. Il sistema, messo in atto da Femia e altri mafiosi attraverso il gioco d’azzardo e il sistema delle estorsioni, non ha fatto altro che mettere in crisi l’economia sana di quel territorio e creato un mercato monopolistico che ha, di fatto limitato, la libertà di impresa. Inoltre, la nostra organizzazione ha più volte denunciato il continuo processo di radicamento delle mafie nel gioco d’azzardo che, ad oggi, è diventato un metodo di investimento dell’economia criminale. Sos Impresa, inoltre, è vicina a Giovanni Tizian, il giornalista de L’Espresso che vive sotto scorta a causa delle minacce di morte dagli stessi ‘ndranghetisti e che per primo ha raccontato delle infiltrazioni mafiose nell’ economia emiliana. A lui va tutta la nostra solidarietà”. Nella prima udienza il tribunale ha accolto la costituzione di parte civile insieme a quella della Regione, del Comune di Modena, di Libera, dell’Ordine Nazionale dei giornalisti e dello stesso Tizian. Alfonsine: nasce una rete di 76 imprese per sostenere e promuovere il territorio Nella serata di mercoledì 15 gennaio, presso la sala del Museo del Senio di Alfonsine, si è costituita ufficialmente l’Associazione Commercianti Alfonsinesi. Durante l’affollatissimo incontro al quale hanno partecipato in qualità di promotori i rappresentanti delle quattro Associazioni: Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio e Cna è stato nominato il comitato di direzione che eleggerà a breve il futuro Presidente. I candidati eletti sono i titolari delle seguenti attività: Sandra minimoda, Lucaffè, Profumeria Brunella, Videozoom, Conad, Forno Fabbri, A bit, Intimo Maura, Saiti, Le spighe, Lavanderia easy, Macacoa, Cartolibreria la coccinella, Casa del bimbo e Il giardino di Venere. Il progetto si inserisce nell’ambito di una più ampia concertazione a sostegno delle reti di impresa svolta all’interno dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna con lo scopo di intercettare e rendere fruibili i fondi derivanti dalla perequazione economica relativi d’ampliamento del polo commerciale faentino. Questa rete di imprese ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione commerciale e turistica del territorio alfonsinese attraverso l’ 4 unione delle attività presenti e delle risorse con lo scopo di aumentare l’attrattività attraverso la progettazione e la realizzazione di iniziative nuove in aggiunta a quelle che già l’Amministrazione Comunale organizza. Si focalizza poi l’attenzione su illuminazione, accessibilità, parcheggi, in un ambiente gradevole e accogliente attraverso eventi strutturati che tengano conto della cultura enogastronomica e la promozione dei prodotti tipici locali e delle risorse storiche culturali e naturali esistenti. Una promozione che dovrà essere attenta alla qualità degli eventi senza sovrapposizioni di calendario, attraverso l’attrattività tipica delle comunità, sviluppando sempre più il senso dell’appartenenza e dell’orgoglio, mettendo a sistema quello che di buono già c’è. Serve inoltre una strategia per arrivare ad ottenere il massimo consenso tra gli operatori e le imprese del territorio attraverso una comunicazione e un’informazione ai massimi livelli di qualità. Per far questo si ritiene che sia necessario l’aiuto di un soggetto esterno esperto in queste dinamiche che sviluppi gli imput che gli imprenditori gli forniranno. Strategica diventerà l’interlocuzione che si dovrà stabilire con l’Amministrazione attraverso un organismo di coordinamento quale la Cabina di regia. Le risorse che saranno disponibili saranno costituite da fondi Comunali, da fondi derivanti dalla perequazione e dalle quote associative, nonché dai partner e sponsor che si riusciranno a coinvolgere. Ora le aspettative e la carica emotiva sono ai massimi livelli, non resta che scegliere il nome dell’associazione e partire dopo l’ottimo lavoro progettato. Sull’IMU, anzi sulla cosiddetta Mini Imu, se ne sono viste e fatte di tutti i colori e da tutti i colori (politici, si intende). Solo per stare all’oggi: prima introdotta anche se dopo 3 anni, poi anticipata per far cassa, poi tolta per fare un Governo, poi reintrodotta parzialmente sempre per fare cassa (e senza risolvere il problema dei bilanci comunali). E in ogni passaggio cambiavano i testi e soprattutto le modalità di pagamento in una sequela di modifiche, emendamenti, proposte di legge, di nuove leggi, in parte dentro la Tasi con la Tari, con la Iuc, ecc. Addirittura è stata chiesta la fiducia sulla tassa, poi non messa per non mandare a rotoli il governo. Poi sono arrivati i Comuni, almeno in provincia, anche ben animati che non ci stanno a rifare gli esattori per conto dello Stato senza averne i benefici sui propri bilanci, dopo che peraltro qualcuno aveva promesso che l’Imu sulla prima casa era abrogata. Nuovi incontri, forti prese di posizione, inviti a disobbedire al pagamento previsto per il 24 gennaio scorso. Segue un tira e molla Ministero-Comuni al termine del quale alcuni (es. Ravenna e Bassa Romagna) decidono per tenere conto del momento di difficoltà che la mini Imu è da pagare entro il 16 giugno e non entro lo scorso 24 gennaio (nel mese di altre forti scadenze) senza sanzioni e interessi, altri non ce la fanno e temono ripercussioni gestionali e finanziarie, altri stanno a metà strada (invitando a pagare subito ma dicendo che si può fare anche a meno). Il tutto a poche ore dalla scadenza e mettendo in difficoltà i contribuenti e quanti (Associazioni comprese) erogano i servizi per l’adempimento, alle prese con il lavoro che ne consegue (su cui si è cercato di lavorare di comune accordo come Associazione), conteggi da fare e rifare, comunicazioni di addebito al limite dei tempi e informazioni a stretto giro. Per che cosa? Il tutto per una media di pagamenti per la mini Imu che viaggia mediamente tra i 30 ed i 40 euro. E di Tares, canoni vari, occupazioni, iva, irpef, ecc. nessuno (in alto e in basso) parla. Nella quasi indifferenza generale, lontana dal fragore mediatico e dall’attenzione politica (che rimangono invece concentrati sul tema dell’IMU sulla abitazione principale) un’altra IMU – quella sugli immobili strumentali all’attività di impresa – sta penalizzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese, colonna portante dell’economia italiana. Le realtà più vulnerabili sono costrette a grossi sacrifici, quelle più strutturate si devono comunque esporre nei confronti di soggetti finanziari in un periodo in cui l’accesso al credito (sia per investimenti che semplicemente per disporre della liquidità necessaria all’ordinario svolgimento delle attività) continua ad essere estremamente difficoltoso. Da una parte ci si arrabatta per qualche euro con battaglie campali, dall’altra le imprese dovranno far fronte a ben altri costi per la loro fonte di attività su cui gravano altri oneri. Una nuova e brutta pagina per il rapporto contribuenti-Stato che peggio di così non poteva essere gestita. Appunto Mini-Imu, Maxi-caos. Tanti e utili corsi per le imprese Il CESCOT, la scuola d’impresa di Confescerenti, ha pianificato dal mese di febbraio in avanti numerosi corsi, diversi richiesti da aziende associate (corsi che si svolgeranno in tutta la provincia). Si va dalla certificazione ISO 9001 per gli stabilimenti balneari al business english (sviluppo dell’impresa sui mercati esteri), strumenti innovativi per la gestione amministrativa d’impresa, creatività nell’intaglio di frutta e verdura, le nuove tecnologie, sommelier di I livello, Barman, per citarne alcuni. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi presso il CESCOT (tel. 0544/292711 – [email protected]) oppure presso le sedi della Confesercenti. Penso propone la riconferma di Donati alla presidenza nazionale di Assohotel In vista della prossima assemblea elettiva di Assohotel la Presidente Provinciale del sindacato, Roberta Penso, anche dopo aver sentito la categoria, ha inviato alla commissione elettorale nazionale una nota di sostegno per riconferma a Presidente Nazionale dell’albergatore ravennate Filippo Donati. Nella foto Filippo Donati. Attenzione ai moduli “truffaldini” Diversi associati informano l’Associazione su tanti e diversi moduli e avvisi che continuano a giungere alle imprese della provincia con richieste di compilazione e pagamenti inviati da ogni parte. Come in altri casi, si tratta molto spesso di iniziative private capziose (e commerciali) e che non hanno nulla a che vedere con adempimenti di legge, né men che meno con il Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Maldestramente e anche per catturare l’attenzione come nel caso (l’ultimo segnalato) della “iscrizione al portale multiservizi riservato alle ditte iscritte alla Camera di Commercio”: si usa il nome Camera di Commercio anche con l’annotazione che l’iscrizione è obbligatoria salvo poi precisare che la finalità è commerciale. Così come sono inseriti i dati dell’impresa con qualche errore per indurre alle correzioni e quindi alla sottoscrizione. La Confesercenti invita pertanto le aziende alla massima attenzione e a diffidare anche da questi inviti e a NON SOTTOSCRIVERE nulla di quanto ricevuto. Si sappia che la sottoscrizione e l’invio dei moduli o dei bollettini di pagamento precompilati comporta l’avvio di un contratto per essere inseriti in elenchi ditte di privati cittadini (peraltro di dubbia utilità) a costi significativi. Per informazioni le aziende possono contattare gli uffici e i consulenti dell’Associazione nelle varie sedi. Confesercenti chiede ai Comuni di disciplinare quanto prima i mercati degli hobbisti La Confesercenti in tutta la provincia ha sollecitato i Comuni a predisporre gli atti amministrativi per la disciplina dei Mercati degli Hobbisti ai sensi e in attuazione della nuova e recente Legge Regionale per la quale ci si è battuti. Nella zona di Lugo è stata trasmessa ai Comuni una nota congiunta in tal senso tra le due Associazioni di categoria degli operatori su aree pubbliche. 5 Ravenna Mini-Imu, Maxi-Caos finanziare la previsione da parte dei Comuni di detrazioni dalla TASI a favore dell’abitazione principale e delle pertinenze della stessa, nonché dei familiari dimoranti abitualmente e residenti nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Provvedimenti fiscali per lavoratori e famiglie Per quanto riguarda la tassazione diretta e i regimi agevolativi riguardanti i lavoratori e le famiglie sono state adottate le seguenti misure: Detrazioni IRPEF dipendenti. Elevate le detrazioni IRPEF per lavoro dipendente, previste dall’art. 13 del TUIR, per i redditi fino a € 55.000. Se il reddito complessivo non supera € 6.000 la detrazione sale da € 1.840 a € 1.880; la detrazione è, invece, pari a € 978, aumentata del prodotto tra € 902 e l’importo corrispondente al rapporto tra € 28.000, diminuito del reddito complessivo, e € 20.000, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a € 8.000, ma non a € 28.000 euro; la detrazione è comunque di € 978, se il reddito complessivo è superiore a € 28.000, ma non a € 55.000; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rap- Legge di stabilità 2014: alcuni aspetti fiscali In data 27/12/2013 è stata pubblicata con G.U. n. 302 la l. n. 147/12 (“Legge di stabilità”) recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”. Si sintetizzano alcuni dei principali aspetti fiscali (e non) contenuti nella suddetta manovra elaborata in un articolo unico di ben 749 commi. Per informazioni più complete o per avere l’intera manovra rivolgersi presso le sedi dell’Associazione. Imposizione locale sugli immobili (IUC Imposta Comunale Unica) Il più corposo provvedimento tributario contenuto nella Legge di stabilità riguarda la fiscalità degli immobili. La Manovra, infatti, riordina l’intero sistema della tassazione locale istituendo l’Imposta unica comunale in materia immobiliare (IUC), che si articola in tre componenti: l’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale dovuta dal possessore (da 7,6 a 11,6 per mille); il tributo sui servizi indivisibili (TASI), destinato a finanziare appunto i servizi indivisibili, a carico sia del possessore sia dell’utilizzatore dell’immobile (da 1 per mille); la tassa sui rifiuti (TARI) destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Legge di stabilità 2014… segue dalla prima pagina lascia insoddisfatti. La pressione fiscale rimane insopportabile e non emerge alcuna inversione di tendenza nemmeno con il cosiddetto fondo taglia-tasse (che dovrebbe essere alimentato dai tagli alla spesa pubblica: quando? come?). Su questo strumento grava l’incertezza riguardo all’effettivo ammontare di risorse disponibili per diminuire la tassazione delle imprese, alle quali potrebbero affluire soltanto poche briciole. Nel mirino di Confesercenti e di R.E TE. Imprese Italia finiscono anche la confusione sulla tassazione locale (es. Mini Imu, Tasi, Tares, Iuc), la sperequazione tra prestazioni e contributi Inail e Inps, la soluzione prevista per patrimonializzare i Confidi. Di seguito riportiamo una sintesi dei provvedimenti. 6 La IUC si fonda su due presupposti impositivi: il primo è basato sul valore dell’immobile; il secondo è relativo alla fruizione dei servizi comunali, collegato all’utilizzo dello stesso immobile. Il presupposto impositivo della TASI, è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa l’abitazione principale, e di aree scoperte, comprese quelle edificabili, a qualsiasi uso adibite. L’aliquota di base della TASI è pari all’1 per mille e il Comune può ridurla sino all’azzeramento o anche aumentarla con il vincolo, però, che la somma delle aliquote IMU e TASI non possa superare l’aliquota massima IMU consentita per il 2013 (11,6 per mille) - (per il 2014 l’aliquota massima TASI non può superare il 2,5 per mille – è attualmente in analisi la possibilità di alzare ulteriormente tale tetto). Chi ha pagato la seconda rata IMU entro il 16 dicembre con un pagamento insufficiente, per ovvi motivi dettati dalla generale incertezza legislativa in materia, potrà saldare entro giugno 2014 senza sanzioni. Per quanto riguarda, invece, le date dei versamenti dell’addizionale TARES e del conguaglio IMU 2013, a carico dei contribuenti, sono state unificate nella data del 24 gennaio 2014. Per il 2014 sono stati stanziati 500 milioni di euro per Rete Imprese… segue dalla prima pagina porto tra l’importo di € 55.000, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di € 27.000; Proroga bonus ristrutturazioni. Confermata la detrazione IRPEF dei costi di ristrutturazione edilizia, con tetto agevolabile a € 96.000: aliquota pari al 50% nel 2014 e al 40% nel 2015. Dal 2016 si tornerà al 36% “a regime”; Contributo di solidarietà. Prorogato fino al 2016 il contributo di solidarietà del 3% per la parte di reddito che supera € 300.000; Proroga bonus riqualificazione energetica. Confermata la detrazione per le spese di riqualificazione energetica, con aliquota al 65% nel 2014 e al 50% nel 2015. Dal 2016 lo sconto fiscale scenderà al 36%; Proroga bonus arredi. La detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici viene confermata con le attuali regole anche per il 2014, con tetto di spesa fissato a € 10.000; Fondo garanzia prima casa. Stanziati 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 per la concessione di garanzie a prima richiesta su mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa (con priorità per le giovani coppie o i genitori single con figli minori); Pagamento tracciabile affitti. Introdotto il divieto di pagare canoni di locazione in contanti, qualunque sia l’importo salvo che per le case popolari ed enti assimilati; Rivalutazione quote e terreni di persone fisiche. Riaperti i termini per la rivalutazione di terreni (agricoli ed edificabili) e partecipazioni in società non quotate. Il possesso dei beni si verifica al 1° gennaio 2014. Il termine per la perizia e per il pagamento dell’imposta sostitutiva è fissato al 30 giugno 2014 con le seguenti aliquote: 2% per le partecipazioni non qualificate - 4% per terreni partecipazioni qualificate; Lavoratori frontalieri. A partire dal 2014 deduzione forfettaria IRPEF dei lavoratori frontalieri è stabilizzata a € 6.700 annui; manifestazione che vedrà giungere a Roma da ogni parte d’Italia le molte rappresentanze di imprenditori di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti. Nell’occasione sarà presentato un manifesto con le proposte e le richieste di Rete Imprese Italia per un reale cambiamento economico e sociale. Taglio detrazioni IRPEF. Entro il 31 gennaio 2014 dovranno essere adottati provvedimenti di razionalizzazione delle “detrazioni per oneri”, di cui all’art. 15 del TUIR, attualmente pari al 19%. In mancanza di decreto attuativo, le agevolazioni saranno ridotte automaticamente al 18% per il 2013 e al 17% a decorrere dal 2014; Bollo dossier titoli e IVAFE. Dal 1° gennaio 2014 l’imposta di bollo proporzionale su titoli e depositi sale dallo 0,15% allo 0,2%. Abolito il prelievo minimo di € 34,2 euro annui. Aumenta allo 0,2% anche l’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE); Controlli su 730. Controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate volti a contrastare l’erogazione di indebiti rimborsi IRPEF da parte dei sostituti d’imposta. Il controllo scatterà qualora il modello 730 fornisca un risultato a credito superiore € 4.000. I rimborsi, a seguito del controllo preventivo, saranno erogati direttamente dall’Agenzia e non in busta paga; “Rottamazione” cartelle esattoriali. Definizione agevolata per le somme incluse in ruoli affidati in riscossione fino al 31 ottobre 2013 (inclusi gli accertamenti esecutivi). Non saranno dovuti gli interessi. Il pagamento sarà effettuato in un’unica soluzione dell’intero importo entro il 28 febbraio 2014. Provvedimenti fiscali per le imprese Per quanto riguarda la tassazione diretta e i regimi agevolativi riguardanti le imprese sono state approvate le seguenti misure: Deduzione IRAP neoassunti. Dal 2014 le imprese potranno dedurre dal valore della produzione netta ai fini IRAP fino a € 15.000 annui per ciascun nuovo dipendente assunto a tempo indeterminato, purché questo incrementi l’organico rispetto alla media dell’anno precedente; ACE. Incrementata la quota di rendimento nozionale del nuovo capitale proprio deducibile dal reddito imponibile: dall’attuale 3% l’incentivo salirà al 4% nel 2014, al 4,5% nel 2015 e al 4,75% nel 2016; INAIL. Riduzione dei contributi INAIL dal 1° gennaio 2014. Le modalità e misure della riduzione saranno definite con un DM attuativo; Rivalutazione beni d’impresa. Possibilità per i soggetti IRES di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva (16% per i beni ammortizzabili, 12% per i beni non ammortizzabili; 10% per l’affrancamento del saldo attivo della rivalutazione); Affrancamento maggiori valori contabili. Messe a regime le disposizioni in materia di affrancamento fiscale dei maggiori valori contabili emersi in seguito ad operazioni straordinarie recate dal D.L. n. 185/08; do non inferiore a 12 anni (invece che 18); Incremento del Fondo di sviluppo e coesione. Assegnati 54,8 miliardi di euro per il periodo di programmazione 2014-2020 (da utilizzare all’80% nel Mezzogiorno e al 20% nel Centronord, anche per investimenti ambientali); Aumento IVA distributori automatici. Dal 1° gennaio 2014 i prezzi delle somministrazioni di alimenti e bevande effettuate mediante distributori automatici, potranno aumentare al solo fine di adeguarli all’incremento dell’aliquota IVA (dal 4% al 10%); Aziende di Call center. Incentivi alle aziende operanti nel settore dei call center che stabilizzano collaboratori a progetto: per 36 mesi sarà erogato al datore di lavoro un contributo pari a un 1/10 della retribuzione mensile lorda per ogni lavoratore assunto; Transfer pricing. Precisato che la normativa sui prezzi di trasferimento, recata dall’art. 110, c. 7 del TUIR, è applicabile anche ai fini IRAP con effetti a partire dal 2008. Niente sanzioni sugli accertamenti già emessi per le annualità pregresse (salvo che questi siano divenuti definitivi); Export. Assegnati 200 milioni di euro per l’erogazione di credito all’esportazione e di internazionalizzazione del sistema produttivo; Web tax. Introdotto l’obbligo di partita IVA italiana per le aziende che vendono pubblicità su internet. Nuove regole per la determinazione dei prezzi di trasferimento nelle operazioni con la casa madre estera; Imprese agricole. Ripristinata dal 2014 per le società di persone e di capitali che svolgono esclusivamente attività agricola, la possibilità di optare per la determinazione del reddito su base catastale (anziché in base al bilancio); Accesso al credito. Nuovo sistema nazionale di garanzia per favorire l’accesso al credito delle PMI. Stanziati 200 milioni di euro annui, nel triennio 20142016, per i progetti di ricerca e innovazione; Penale antidelocalizzazione. Le imprese che ricevono contributi pubblici in conto capitale non possono spostare la produzione fuori dall’UE per almeno tre anni, pena la decadenza del beneficio e l’obbligo di restituzione dei fondi; Bonus per ricerca informatica. Stanziati 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 destinato sostegno delle imprese che si uniscono in associazione o in raggruppamento temporaneo (ATI o RTI) per sviluppare software e hardware; Leasing. Modificata la disciplina per la deducibilità dei canoni di leasing. Possibilità per l’impresa utilizzatrice, che imputa a conto economico i canoni di locazione finanziaria, di operare la deduzione per un periodo non inferiore alla metà del periodo di ammortamento (in luogo dei 2/3 previsti dalla legislazione vigente). Nel caso degli immobili deduzione ammessa per un perio- ALIQUOTE E Massimali Enasarco 2014 Come previsto dal vigente Regolamento istituzionale dell’Enasarco, per l’anno 2014, l’aliquota contributiva sale al 14,20% (il 7,10% a carico dell’agente e il 7,10 a carico della mandante). Il contributo previdenziale è dovuto, per ciascun rapporto di agenzia, nel limite inderogabile del massimale provvigionale annuo. Il massimale provvigionale è il massimo di provvigioni annuali (per ogni preponente) su cui deve essere calcolato il contributo Enasarco. Il massimale annuo non è frazionabile. Aumentano anche i massimali provvigionali rispettivamente 35.000,00 euro per gli agenti monomandatari e 23.000,00 euro per ciascun rapporto per gli agenti plurimandatari. Aumenta, infine anche l’aliquota contributiva per gli agenti operanti in forma di società di capitali; il contributo (vedi tabella sottostante) è calcolato, in base agli scaglioni di importi provvigionali annui, su tutte le somme dovute in dipendenza del rapporto di agenzia; l’incremento di aliquota rispetto a quella in vigore con il Regolamento 2004 sarà ripartito in forma paritetica fra le mandanti e le società di agenti. Provvigioni annue Aliquota regolamento 2014 società di capitali FINO A € 13.000.000,00 2,00% DA € 13.000.000,01 A € 20.000.000,00 1,00% DA 20.000.000,01 A € 26.000.000,00 0,50% OLTRE€ 26.000.000,00 0,10% Aliquota 2014 società di capitali 3,20% 2,60% + 0,60% 1,60% 1,30% + 0,30% 0,80% 0,65% + 0,15% 0,30% 0,20% + 0,10% parte di contributo a carico della mandante parte di contributo a carico della società di agenti È opportuno ricordare che i nuovi valori, aliquote e massimali, si applicano sulle provvigioni che maturano nel 2014; per le provvigioni maturate nel 2013, anche se fatturate nell’anno 2014, si devono applicare le percentuali ed i massimali in vigore fino al 31 dicembre 2013. Compensazioni imposte dirette. La compensazione orizzontale di crediti e debiti fiscali di importo superiore a € 15.000 annui, in materia di imposte sui redditi e IRAP, richiederà il visto di conformità, come già avviene per i crediti IVA. Taglio crediti d’imposta. Prossimi tagli per alcuni crediti d’imposta attualmente vigenti. La modifica sarà attuata con D.P.C.M. entro il 31 gennaio 2014: in caso contrario scatterà un taglio lineare del 15%; Deducibilità IMU. L’IMU sui capannoni industriali diventa deducibile al 20% ai fini IRPEF/IRES (ma non IRAP). Per il solo periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013 la deducibilità sarà del 30%. Provvedimenti fiscali per i professionisti Per quanto riguarda la tassazione diretta e i regimi agevolativi riguardanti i professionisti sono state approvate le seguenti misure: Notai. Obbligo di versare su conti correnti dedicati le somme dovute a titolo di onorari, diritti, rimborsi e tributi per i quali il notaio è sostituto o responsabile d’imposta, nelle operazioni immobiliari, oppure svolte su delega dell’autorità giudiziaria. Previsto un D.P.C.M. attuativo, sentito il parere del Notariato; Rappresentanza fiscale. Modificato il regime di rappresentanza e assistenza dei contribuenti previsto dall’art. 63 del D.P.R. n. 600/73. Anche i periti ed esperti iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli tenuti dalle camere di commercio per la sub-categoria tributi, potranno autenticare la procura speciale del cliente (senza ricorrere all’autentica notarile). Investimenti pubblici In materia di investimenti pubblici la Legge di stabilità definisce un allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno dei Comuni per un miliardo di euro, consentendo agli stessi, che ne hanno la possibilità, di far ripartire immediatamente i cantieri e le piccole opere, dando un impulso importante per la ripresa dell’economia. E’ previsto che, per l’anno 2014, la quota del 50% del contributo complessivo, assegnato alle Regioni. dal patto regionale verticale incentivato (1,272 miliardi di euro). sia distribuita da ciascuna Regione ai Comuni con popolazione compresa tra i 1.000 e i 5.000 abitanti fino al conseguimento del saldo obiettivo pari a zero. Previsti, infine, 401 milioni di euro tra il 2014 e il 2017 per il Mose e 335 milioni per il 2014 in favore dell’Anas (ulteriori 150 milioni per il 2015), da utilizzare, oltre che per interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e la prosecuzione di interventi già previsti, anche per finanziare la realizzazione di nuove opere (lavori della Salerno - Reggio Calabria, per la terza corsia della Venezia - Trieste e della tratta autostradale Quarto d’Altino – Villesse – Gorizia). Alla “Rete ferroviaria italiana” vanno 500 milioni di euro per il 2014, destinati alla manutenzione straordinaria della rete ferroviaria e ad altri interventi per la velocizzazione del corridoio adriatico, per i nodi e l’interoperabilità. Autorizzata la spesa di 20,75 milioni di euro per il 2014, per il completamento del piano nazionale della banda larga. 7 Legge di Stabilità 2014 e decreto “mille proroghe” 1. Si ricorda che a fine anno è entrata in vigore la Legge n. 147/2013 recante le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Stabilità 2014), pubblicata su Supplemento Ordinario n. 87 alla GU n. 302 del 27-12-13, consistente come è noto in articolo unico suddiviso in 749 commi (ex ‘maxiemendamento’ al relativo disegno di legge). A tal riguardo, è appena il caso di evidenziare che il testo della nuova legge di stabilità, con particolare attenzione al settore dei prodotti dell’editoria indicato in indirizzo, contiene tra l’altro le norme che di seguito illustriamo in sintesi. In primo luogo si informa che il comma 261 ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, destinato ad incentivare per il prossimo triennio gli investimenti delle imprese editoriali in favore dell’innovazione tecnologica–digitale e dell’ingresso di giovani professionisti qualificati sui nuovi ‘media’, nonché a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali. Si chiarisce a tal proposito che la ripartizione delle risorse relative al nuovo Fondo per l’editoria (dotazione di € 50 milioni per il 2014, di € 40 milioni per il 2015 e di € 30 milioni per il 2016) sarà definita dal Governo con apposito DPCM da adottare entro il 31 marzo di ogni anno, previo parere delle Organizzazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale nel settore delle imprese editrici e delle agenzie di stampa. Si segnala altresì che il comma 334 ha differito al 31 dicembre 2014 il termine a decorrere dal quale sarà obbligatoria la tracciabilità delle vendite e delle rese dei giornali quotidiani e periodici tramite l’uso di strumenti telematici basati sulla lettura del codice a barre, così come previsto dall’art. 4 comma 1 DL n. 63/2012 e ss. modificazioni (Riordino dei contributi alle imprese editrici e vendita della stampa), estendendo contestualmente al 2014 l’accesso al credito d’imposta ivi contemplato. La ratio della norma risiede nella duplice esigenza di garantire il completamento dell’iter di modernizzazione del sistema distributivo e commerciale della stampa quotidiana e periodica, nonché sostenere gli oneri derivanti dall’adeguamento tecnologico dei rivenditori e dei distributori. Orbene, in base al successivo comma 335 si riterranno abrogate, a decorrere dall’entrata in vigore di apposito DPCM da adottare entro il 1° febbraio p.v. per il riallineamento delle risorse destinate dalla nuova legge ad agevolazioni fiscali, le vigenti disposizioni di cui all’art. 11-bis commi 1-3 DL n. 179/2012 (Crescita bis) relative al credito d’imposta per promuovere l’offerta on line di opere dell’ingegno. Pertanto, gli importi destinati per il nuovo anno a tale credito d’imposta si reputano versati all’entrata del bilancio dello Stato per essere poi riassegnati alla dotazione di cui ad apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero delle finanze ai sensi dell’art. 4 comma 1 terzo periodo citato DL 63/12 (Riordino contributi editoriali). Inoltre occorre evidenziare che il comma 336 della nuova legge di stabilità, al fine di mantenere per il prossimo triennio il regime di sospensione delle agevolazioni tariffarie postali scaduto il 31 dicembre u.s., ha differito al 31 dicembre 2016 il termine sino al quale non si applicherà l’art. 3 comma 1 del DL n. 353/2003 e ss. modificazioni e le tariffe massime saranno stabilite con apposito decreto interministeriale senza oneri a carico dello Stato come previsto dall’art. 2 comma 1-bis DL n. 125/2010 e ss. modificazioni (Misure urgenti per il settore dei trasporti) Ne deriva che continuerà ad applicarsi per ulteriori tre anni la disciplina introdotta dall’art. 21 comma 3 DL n. 216/2011 e ss. integrazioni per le spedizioni di prodotti editoriali da parte delle associazioni senza fini di lucro iscritte al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione). Infine, in base al comma 337 e nelle more dell’adozione del DPCM che dovrà definire le modalità di concessione dei contributi in favore di periodici italiani editi e diffusi all’estero ai sensi dell’art. 1-bis comma 3 citato DL 63/12 (Riordino contributi editoriali), ai fini dell’erogazione delle relative risorse, continueranno a trovare applicazione i vigenti criteri di cui al DPR n. 48/1983 recante le norme di attuazione dell’art. 26 L n. 416/1981 e ss. integrazioni (Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l’editoria, in materia di contributi per la stampa italiana all’estero). Per quanto concerne infine il settore del turismo balneare, il comma 732 della legge di stabilità prevede in sintesi quanto segue: I procedimenti giudiziari pendenti al 30 settembre u.s. e riguardanti il pagamento allo Stato italiano di canoni e indennizzi per l’uso dei beni demaniali marittimi e delle relative pertinenze, nelle more del riordino della materia da realizzare entro il prossimo 15 maggio ed al fine di ridurre il contenzioso derivante dall’applicazione dei criteri di computo relativi alle concessioni ex art. 03 comma 1 lettera b) n. 2.1) DL n. 400/1993 e ss. modificazioni, possono concludersi in via definitiva tramite: un unico versamento, pari al 30% del quantum debeatur; oppure, in alternativa, una rateizzazione sino ad un max di sei annuali, per un ammontare pari al 60%. NB: in base al successivo comma 733 tale opzione circa le modalità di pagamento, dovrà essere formalizzata preliminarmente dai soggetti interessati presentando entro il 28 febbraio 2014 un’apposita domanda di definizione all’ente gestore ed all’Agenzia del demanio. Ne deriva che l’inoltro dell’istanza tesa a concludere la controversia, avvalendosi di una delle predette modalità, sospenderà ad ogni effetto gli eventuali procedimenti amministrativi avviati dalle competenti amministrazioni in merito al rilascio della concessione demaniale marittima, nonché alla revoca o decadenza della stessa per 8 omesso versamento del canone. 2. Si ricorda altresì che la scorsa settimana è entrato in vigore anche il Decreto Legge n. 150/2013 recante la proroga di vari termini previsti da vigenti disposizioni legislative (c.d. ‘Milleproroghe’), pubblicato in quattordici articoli su GU n. 304 del 30-12-13 e prossimo alla conversione in legge ordinaria con eventuali modificazioni entro il 1° marzo 2014. Tra differimenti operativi di interesse per i settori in indirizzo, si evidenzia in particolare: - l’art. 4 (Proroga di termini in materia di infrastrutture e trasporti) che al comma 4 così recita: “All’articolo 2, comma 3, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, le parole “31 dicembre 2012” sono sostituite dalle seguenti “31 dicembre 2014”. Pertanto si conferma che è slittato ulteriormente, sino alla fine del 2014, il termine utile per l’adozione delle previste disposizioni attuative della Legge n. 21/1992 e ss. integrazioni, contro l’esercizio abusivo del servizio di NCC (Noleggio Con Conducente) - l’art. 11 (Proroga termini in materia di beni culturali e turismo) che al comma 1 così recita: “Il termine stabilito dall’articolo 15, comma 7, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, per completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi, è ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2014 per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del decreto del Ministro dell’interno 9 aprile 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 maggio 1994, n. 116, che siano in possesso dei requisiti per l’ammissione al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio approvato con decreto del Ministro dell’interno 16 marzo 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2012, n. 76, e successive modificazioni”. 1 n. Proprietario: Confesercenti provinciale forlivese Autorizzazione tribunale di Forlì n. 6/2004 Autorizzazione del tribunale di Ravenna n. 1226/2004 Redazione: Via Grado n. 2 Forlì tel. 0543 375701 Direttore Responsabile Giancarlo Corzani Recapito Confesercenti Ravenna Piazza Bernini 7 tel. 0544 292711 Recapito Confesercenti Cesena Via IV Novembre 145 tel. 0547 622601 Stampa Full Print Ravenna Hanno collaborato a questo numero: da Ravenna Roberto Lucchi, Giancarlo Melandri, Riccardo Santoni; da Cesena Gianpiero Giordani, Graziano Gozi; da Forlì Giancarlo Corzani, Fabio Lucchi, Lores Frignani, Stefania Bartoletti. Chiuso in tipografia il 27 gennaio 2014