n. 1 - gennaio 2014 - Confesercenti Ravenna

Transcript

n. 1 - gennaio 2014 - Confesercenti Ravenna
1
Gennaio 2014 - Numero 1- Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv.ni L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - Filiali di Forlì e Ravenna
n.
Legge di
Stabilità 2014:
una manovra
insoddisfacente
Rete Imprese Italia:
“Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci
il futuro”. Il 18 febbraio a Roma mobilitazione
generale delle imprese.
“Rete Imprese Italia lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica
economica. La crisi, la crescita allarmante della
disoccupazione e una pressione fiscale, locale
e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli
intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti
sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e
provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie.” Lo annuncia il presidente portavoce di
turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi. Il
tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia
ha scelto di convocare per il 18 febbraio una
grande manifestazione a Roma per chiedere un
deciso cambio di rotta. Il mondo dell’impresa
diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato
rappresenta il tessuto produttivo dell’Italia. Dal
futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono
esprimere il profondo disagio per le condizioni di
pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di
rapida attuazione che possano evitare il declino
economico e ripristinare un clima più positivo e di
maggior fiducia nel futuro. “Senza l’impresa non
c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” è lo slogan della
segue a pag. 6
Venturi nuovo Presidente Portavoce
di Rete Imprese Italia
Il Presidente Nazionale di Confesercenti, Marco
Venturi, dal 1° gennaio è il nuovo Presidente
Portavoce di Rete Imprese Italia, l’Associazione
che unisce le cinque principali organizzazioni di
rappresentanza delle PMI e dell’impresa diffusa:
Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, che complessivamen-
te raccolgono 2,5 milioni di imprese. Nel corso della sua presidenza, Marco Venturi sarà il
portavoce di Rete Imprese Italia presso le sedi
istituzionali di governo e con le altre parti sociali, con l’obiettivo di continuare a rappresentare
istanze e proposte unitarie del mondo delle PMI
e dell’impresa diffusa. A fine anno come consuetudine sono stati approvati dal Governo e a seguire dal Parlamento
diversi provvedimenti, alcuni riguardanti le imprese, tra cui la cosiddetta Legge di Stabilità.
Provvedimenti e manovre su cui Confesercenti e
R.E TE. Imprese erano intervenute con proposte
e richieste articolate. La manovra che è stata approvata non soddisfa le attese delle categorie di
uno sforzo coraggioso e convinto per rilanciare lo
sviluppo e rimettere in moto investimenti e consumi. L’Italia ha bisogno di un cambio di passo
molto più deciso, di interventi quantitativamente
molto più rilevanti e di immediata efficacia per
rimettere in moto investimenti e consumi. Per
quanto importante non basta certo che la borsa
si riprenda e lo spread riscenda (anche perché
cala altrove). Abbiamo apprezzato il fatto che la
manovra abbia recepito alcune istanze provenienti dalle imprese ma sono comunque limitate
e complessivamente il testo della Legge di Stabilità contiene anche una lunga fila di interventi
perlopiù destinati a rimanere, per ora, sulla carta.
Tra i provvedimenti che vengono incontro al mondo produttivo rientrano la proroga delle detrazioni
fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione
energetica, il ripristino del credito d’imposta sulle
accise per l’autotrasporto e la riforma dell’Albo
nazionale dell’autotrasporto, la riduzione delle
tariffe Inail, la sanatoria per le sanzioni e gli interessi connessi a errori effettuati nel versamento
della seconda rata Imu del 2013. Ma ben più
consistente è l’elenco dei provvedimenti che
segue a pag. 6
18 febbraio 2014
Manifestazione
Nazionale
“SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA.
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO”
A ROMA LA PROTESTA
E LE PROPOSTE DELLE IMPRESE DEL
COMMERCIO, DEL TURISMO
E DELL’ARTIGIANATO.
Da ogni zona sono organizzati i mezzi di
trasporto. Contattare le sedi per prenotarsi.
1
Settore Alimentare
Nel centro di Cesena ha chiuso la storica macelleria
di carne equina: un attestato di merito a Diego Falaschi
da parte di Confesercenti
Dopo 43 anni di appassionata attività, Diego Falaschi,
72 anni, ha chiuso a fine anno la sua storica macelleria
di carne equina (l’unica della città), situata nel centro
di Cesena, in via Pescheria.
Falaschi era associato alla Confesercenti Cesenate
fin dall’inizio della sua attività commerciale (il suo primo negozio era via Albizzi) e l’associazione ha voluto
consegnargli una targa al merito per la sua vita passata dietro al bancone, punto di riferimento della città.
A consegnargli il riconoscimento c’erano Graziano Gozi, direttore della Confesercenti Cesenate e
Gianpiero Giordani, responsabile della Fiesa (la federazione degli alimentaristi della Confesercenti).
“Mentre auguriamo – hanno commentato Gozi e Giordani – al socio ed amico Diego Falaschi di godersi
meritatamente la sua pensione, ci rammarichiamo per
la chiusura di questa storica macelleria. Con questa
chiusura la città perde il punto di riferimento di un luogo
specializzato in un particolare settore dell’alimentazione che difficilmente verrà rimpiazzato. Diego Falaschi
ha portato avanti con professionalità, competenza e
passione il suo lavoro fino alla fine dell’anno. Siamo
sicuri che avrebbe continuato la sua attività al servizio della cittadinanza se solo non avesse riscontrato
aumenti fuori da ogni logica di spese di gestione che
si sono aggiunte al prolungato periodo di crisi dei
consumi”.
Diego Falaschi ha ringraziato, con un pizzico di commozione, ricordando i tempi in cui aveva cominciato
la propria attività supportato dai servizi della Confesercenti.
Ma la chiusura di questo negozio storico ha provocato
le riflessioni anche del presidente nazionale di FiesaConfesercenti, Gian Paolo Angelotti, che ha commentato: “La chiusura di un negozio è sempre una
perdita per la comunità locale. Una perdita di valori, di
professionalità, di cultura. Nel caso specifico siamo
in presenza di una perdita di difficile sostituzione che
potrà pesare sul patrimonio enogastronomico della
città. La chiusura della macelleria Falaschi si inserisce
nella questione della sostenibilità degli esercizi e dei
“negozi storici” che vendono beni alimentari nell’ambito delle aree di pregio delle grandi città e dei piccoli
comuni che è messa a repentaglio. Intervengono in
questo senso oltre che la concorrenza dei grandi esercizi della distribuzione organizzata, anche altri fattori
di natura economico-fiscale. L’indice di mortalità di
dette imprese, infatti, è in continuo aumento a causa
di una pressione fiscale soffocante ed una costante
lievitazione dei canoni di locazione che gravano su
queste piccole realtà. Il ruolo e la funzione di tali negozi alimentari situati nei centri storici, nelle comunità
montane e nelle zone rurali è da considerarsi primaria
per il fondamentale servizio che rendono ai cittadini.
Occorre una iniziativa che abbia come finalità la tutela
e la salvaguardia di quello che è da considerarsi come
un patrimonio dei centri storici italiani che deve avvenire attraverso politiche di sostegno e defiscalizzazione
da parte dello Stato e degli Enti locali”.
Nuove imprese di successo
Continuiamo la pubblicazione di articoli su nuove iniziative commerciali in Romagna. Si invitano gli
associati a segnalare esperienze da evidenziare.
Bar Pasticceria Paradiso a Forlì
Il Bar Pasticceria Paradiso, in Via Ravegnana 536
a Forlì, è un delizioso bar con laboratorio artigianale
di pasticceria. È gestito da Cristina e Monica, due
sorelle, figlie di rinomati pasticceri come con orgoglio
si presentano. L’azienda dei genitori, è nata nel 1963,
come laboratorio, nell’ 83 è stato aperto anche il bar e
nel 1998 sono subentrate nella gestione le due figlie
con i rispettivi mariti. Oggi la produzione dei capolavori
dolciari è tutta delegata a Giancarlo ed Alessandro
mentre Monica e Cristina gestiscono il bar e curano
tutta l’organizzazione dell’azienda, compresa la vendita all’ingrosso della loro produzione. Nonostante il
periodo di crisi che, ormai, non risparmia più nessuna
attività, i locali del Bar sono stati ultimamente rinno-
.
2
vati negli arredi e nelle strutture per essere sempre
in grado di offrire, oltre ad ottimi prodotti, anche un
ambiente accogliente e funzionale. Presso la Pasticceria Paradiso si può contare sulla competenza, la
professionalità e la cortesia di uno staff, attento e
disponibile, capace di realizzare o consigliare i prodotti giusti per soddisfare anche i palati più esigenti.
Propone un vasto assortimento di prodotti per ogni
occasione, personalizzati secondo le esigenze del
cliente e tutti preparati con materie prime altamente
selezionate, ingredienti sani e genuini, che garantiscono un risultato eccellente. Molte sono le golosità
offerte, in particolare durante le festività di fine anno
e pasquali, propone panettoni e colombe farcite con
fragoline, pere e cioccolata, fichi e noci e tanti altri possibili abbinamenti. Ma le occasioni per gustare i dolci
della Pasticceria Paradiso sono tante, ovviamente
torte per compleanni ma, anche, le più splendide
torte mimosa per festeggiare la Festa della Donna e
quelle per gli innamorati da acquistare il giorno di San
Valentino. Comunque ogni occasione è buona per
gustare i dolci e, perché no anche i salati, che vengono
preparati dalla Pasticceria Paradiso. Infatti, oltre alle
gustose colazioni che si possono consumare al mattino (da consigliare assieme a caffè o cappuccino la
Bresciana, assolutamente deliziosa) spesso prima di
intraprendere viaggi in Autostrada, visto che il bar è a
poche centinaia di metri dal casello di Forlì, anche la
pausa pranzo viene curata con attenzione e fantasia.
L’offerta anche in questo caso è di alta qualità e la
scelta è veramente amplissima.
La Ricetta
I cappelletti del
ristorante “Castello”
di Montenovo
La rubrica questa volta fa tappa al Ristorante Castello,
a Montenovo di Montiano, via Castello 74, tel. 0547327012. Chiuso il martedì e mercoledì. Orario: mezzogiorno e sera. Coperti: 35, 150 nella sala per cerimonie,
30 nella terrazza estiva.
Il panorama che si gode da questo luogo è mozzafiato e
la vista spazia su tutta la costa adriatica, dai lidi ferraresi
fino a Gabicce, per arrivare fino a tutte le colline circostanti e alla mole del Monte Carpegna. La famiglia Gozzi
gestisce dal 1967 il ristorante nello storico castello che
risale al 1800, ora riportato a degno splendore, in molte
sue parti, dopo un accurato restauro. La cucina, curata
personalmente dallo chef e patron Matteo e dalla mamma
Paolina, è quella della tradizione, la pasta dei primi è fatta
in casa quotidianamente e tirata rigorosamente a mano.
La piadina è rinomata per la sua bontà. Posto ideale per
cerimonie e matrimoni il Castello riserva anche uno spazio
intimo ed accogliente nella graziosa saletta con il muro
antico in pietra a vista. Dal menù si può scegliere dall’insalatina di coniglio al piatto di salumi, dalle lasagne verdi alle
tagliatelle al ragù, dalla faraona al forno alla carne mista
e fiorentina ai ferri, fino ai dolci fatti in casa: panna cotta
al caramello, zabaione ghiacciato con pralina. La cantina
offre un buon Sangiovese locale e qualche selezionata
etichetta nazionale ed estera.
CAPPELLETTI IN BRODO DI
CAPPONE
Ingredienti per 4 persone.
Per il brodo: ½ cappone, 1 kg. punta di petto o doppione
di manzo, 5 pomodorini, 1 carota, 1 costa di sedano, ½
cipolla, acqua e sale q.b.
Per la sfoglia: 400 g. di farina tipo 00, 4 uova, un pizzico
di sale.
Per il ripieno: 50 g. polpa di vitello, 50 g. petto di cappone, 100 g. formaggio morbido di mucca, 100 g. di
Parmigiano Reggiano grattugiato, 100 g. ricotta di mucca, 1 uovo, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, sale,
pepe, noce moscata e buccia di limone grattugiata q.b.
Preparazione.
Per il brodo: in una pentola porre tutti gli ingredienti ben
lavati, aggiungere l’acqua fredda, portare a bollore e continuare lentamente la cottura per 3-4 ore, schiumando
di tanto in tanto.
Per il ripieno: tagliare le carni a cubetti e rosolare in
padella con il cucchiaio d’olio extravergine di oliva, condire con sale e pepe, far raffreddare e tritare finemente
assieme al formaggio di mucca, aggiungere l’uovo, il
Parmigiano, la noce moscata, il limone e amalgamare
bene, incorporare la ricotta.
Per la sfoglia: disporre la farina a fontana, aggiungere
le uova, il sale e impastare fino ad ottenere un impasto
morbido e liscio, far riposare per 15 minuti coperto con un
panno umido. Stendere la pasta con il matterello finche
non si ottiene una sfoglia dello spessore di 0,5 mm circa.
Tagliare la sfoglia in quadrati di 5 cm, porre una nocciola
di ripieno al centro e chiudere a triangolo, unire le due
estremità e formare il cappello.
Filtrare il brodo in un tegame largo, portarlo ad ebollizione,
versare i cappelletti (15-20 per porzione), alla ripresa del
bollore abbassare la fiamma e farli cuocere lentamente
coperti con un coperchio. Quando sono al dente spegnere il fuoco, lasciarli riposare qualche minuto poi versare
nella zuppiera e servire.
Ce ne parla Gianni Della Motta, della Camera di Commercio di Forlì-Cesena
Gianni Della Motta è un albergatore della Costa Adriatica romagnola, presidente del Consorzio Assohotels e membro del Consiglio
Direttivo della Confesercenti di Cesenatico.
È stato indicato dalla Confesercenti per rappresentare l’imprenditoria turistica nel Consiglio Camerale della Camera di Commercio
di Forlì-Cesena. Lo abbiamo intervistato sulla
sua esperienza in questo organo del territorio
provinciale, su un progetto specifico.
“Sono al mio secondo incarico – commenta
Gianni Della Motta – e la continuità in questo
ruolo mi permette di partecipare e contribuire
alla prosecuzione di un grande progetto che
mi ha visto coinvolto protagonista anche nel
precedente mandato”.
Stiamo parlando infatti del progetto denominato “Terre di Romagna”, il marchio che identifica il disegno che le Camere di Commercio
di Forlì-Cesena e di Ravenna, con il forte
sostegno economico ed imprenditoriale della
Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì,
hanno avviato per lo sviluppo delle eccellenze
territoriali.
“Questo Piano di Marketing del Territorio Allargato – racconta Della Motta -, al via sperimentale
nel 2009, si è ha già consolidato ed è entrato
nel quinto anno di attività. L’idea è stata quella di
legare i privati alle Camere di Commercio ed alle
istituzioni con azioni di sviluppo ed attività dalle
mille sfaccettature, per promuovere l’accoglienza e l’ospitalità della Romagna”.
“Il primo passo – continua Gianni Della Motta è stato di coinvolgere le amministrazioni locali
e le associazioni di categoria lanciando quattro
obiettivi: Promozione integrata del territorio delle
province di Ravenna e Forlì-Cesena ed azioni di
promocommercializzazione; Promozione delle
eccellenze del territorio in un’offerta complessiva ed integrata; Coordinamento e collaborazione
fra gli enti e gli organismi pubblici e privati promotori; Attuazione di politiche di sviluppo territoriali,
organiche ed interconnesse”.
“La prima risposta estremamente positiva – prosegue Della Motta - è valutabile dall›alto numero
di adesione dei Comuni oltre alle due Province.
La Romagna è un territorio che mantiene forti
motivazioni e valori turistici per tutte e quattro le
stagioni dell’anno. Si è avviata in questo modo
un’esperienza che non è solo commercializzazione di prodotti, ma soprattutto esaltazione di
una cultura e di una tradizione dalle radici antiche, ora proiettate nel futuro. Mare e costa,
entroterra e collina, terme e benessere, enogastronomia di qualità, offrono l’opportunità
di “fare sistema”, creando un perfetto nuovo
profilo turistico. Tale disegno è la sintesi della
bellezza e delle opportunità culturali delle città
d’arte che si coniugano con l’eccellenza dei
prodotti dell’artigianato e della ristorazione”.
“Il piano di marketing – conclude Gianni Della
Motta - è nato come nuova idea di un ambizioso progetto del territorio inteso come
identità, per sostenere e realizzare iniziative
di promozione e commercializzazione in Italia ed all’estero. In virtù della propria natura
e vocazione, il sistema camerale ha assunto
quindi il ruolo di coordinatore di un programma
di opportunità aperte agli operatori economici
di entrambe le province. Il progetto “Terre di
Romagna” si muove in una duplice direzione:
attività in entrata con educational tour con giornalisti e operatori turistici; eventi di promozione
direttamente sul territorio, accanto a missioni
all’estero, in particolare in alcuni paesi obiettivo
come Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Polonia”.
Il sistema camerale, attraverso questo progetto,
affianca e sostiene le azioni già previste da Apt
Regionale e dalle sue Unioni di Prodotto.
Per la definizione del programma di attività si
avvale di alcuni soggetti attuatori: Casa Artusi,
Terre di Faenza e Apt Servizi Emilia-Romagna.
I balneari chiedono subito un tavolo per il riordino
In una nota congiunta al Governo, i Presidenti
delle Organizzazioni sindacali degli imprenditori balneari FIBA - Confesercenti, SIB/FIPE
- Confcommercio, CNA - Balneatori, Assobalneari - Confindustria e OASI - Confartigianato.
“Ci attendiamo che questo patto di Governo
ponga le basi per fare uscire il turismo balneare
italiano da un tempo troppo lungo caratterizzato
da incertezza normativa e amministrativa, oltre
che da un trattamento fiscale penalizzante, che
ne hanno minato le prospettive e, soprattutto, la
competitività.
A quest’ultimo proposito come non ricordare
che, irragionevolmente, solo per le imprese balneari l’IVA è al 22% invece che al 10% come
per tutte le altre imprese turistiche; che quasi
ovunque le Regioni applicano considerevoli,
quando non spropositate, addizionali sui canoni
demaniali; che le stesse sono soggette all’IMU
malgrado siano affittuarie e non proprietarie delle
aree e che le nuove TASI e TARI sono calcolate
sull’intera superficie oggetto di concessione,
(fino alla battigia!).
Ci sembra opportuno ricordare, soprattutto a chi
tratta questa materia distrattamente o con ingiu-
sta sufficienza o, peggio ancora, con colpevole
pregiudizio, l’importanza economica e sociale
del turismo balneare ed il suo peso specifico
nell’intero comparto.
Non servono tante parole. E’ sufficiente menzionare l’ultimo Rapporto ‘Impresa turismo 2013’
dell’Isnart – Unioncamere che certifica, ancora una volta, che, anche per i flussi provenienti
dall’estero e in modo particolare dal Nord e Est
Europa, il turismo balneare costituisce, il “primo prodotto per entità dell’offerta dell’industria
dell’ospitalità (il 31% degli esercizi ed il 34% dei
posti letto disponibili in Italia)” nonché il “primo
prodotto per la domanda turistica italiana scelto dal 45% dei turisti italiani in vacanza nel Bel
Paese ”.
Dati - del resto - confermati dall’ISTAT che proprio in questi giorni ha diffuso le elaborazioni statistiche relative all’anno 2012 da dove si evince
che le presenze nelle località balneari italiane,
pari a ben 116.180.554, sono di gran lunga superiori a quelle di tutte le altre località turistiche.
Chiediamo, pertanto, che sia al più presto convocato dal Governo un qualificato tavolo tecnico
per il riordino della materia da realizzare entro il
prossimo 15 maggio, così come disposto dalla
legge di stabilità appena approvata. Si potrà in
questo modo dare, finalmente, concretezza agli
obiettivi di assicurare un futuro alle imprese e
rilanciare gli investimenti, perseguiti sia dagli
emendamenti presentati in sede di discussione
alla Camera e al Senato, sia dagli ordini del giorno
accolti dallo stesso Esecutivo e autorevolmente
confermati in sede politica.
Ci auguriamo, infine, che il così detto decreto
turismo, più volte annunciato per gennaio sia dal
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, (nel corso dell’audizione al
Senato lo scorso 19 novembre), che dal premier
Enrico Letta, (lo scorso 11 dicembre in aula al
Senato nell’intervento sulla fiducia alla legge di
stabilità), contenga anche misure per il settore della balneazione come l’uniformità dell’aliquota IVA all’intero comparto turistico; un più
esteso ambito di applicazione della definizione
delle controversie sui canoni pertinenziali ex lege
147\2013; un freno all’introduzione delle addizionali regionali sui canoni e una rimodulazione
della disciplina sulla nuova IUC tale da renderla
più equa e sostenibile.”
3
Turismo & Pubblici Esercizi
“Terre di Romagna”, un progetto per lo sviluppo
delle eccellenze territoriali
Ravenna
Processo Black Monkey: accolta la costituzione di parte
civile di SOS Impresa Confesercenti
Sos Impresa Confesercenti (Associazione
per la Liberazione di Imprenditori, Lavoratori Autonomi e Commercianti dal Crimine
Organizzato), si è costituita parte civile nel
processo “Black Monkey” che si è aperto
il 10 gennaio scorso a Bologna. Sono 34
gli imputati rinviati a giudizio, di questi 24
sono accusati di associazione a delinquere
di stampo mafioso. Al centro dell’indagine
il gioco d’azzardo illegale, un sistema ben
congegnato, capeggiato da Nicola Femia
(detto Rocco), residente a Sant’Agata sul
Santerno e considerato dalla procura di
Bologna legato alla ‘ndrangheta.
Gli indagati costituivano una associazione
di tipo mafioso allo scopo di commettere
una serie indeterminata di delitti, di esercizio abusivo di attività di organizzazione
e raccolta a distanza di gioco online, di
estorsione aggravata, di frode informatica e interruzione illecita di comunicazioni
informatiche e minacciato di “sparare in
bocca” al giornalista de L’Espresso Giovanni Tizian (nella foto).
L’Associazione ‘ndranghetista, si avvaleva della
struttura costituita dalle dotazioni materiali di ditte individuali e società di capitali tutte riconducibili
a Femia. Quest’ultimo, sottoposto alla misura di
prevenzione personale della sorveglianza speciale è indiziato di appartenenza ad organizzazioni
‘ndranghetiste e per anni, ha mantenuto un ruolo
egemone di capo della associazione, anche qua
le titolare delle risorse finanziare investite per la
costituzione delle società di capitali e ditte individuali a lui riferibili anche se fittiziamente intestate
ad altri componenti il sodalizio criminale.
“Per Sos Impresa, la costituzione di parte civile è un atto dovuto e coerente anche con le
iniziative condotte a livello nazionale, in Emilia
Romagna e a Ravenna. Il processo continua. -
ha spiegato Lino Busà presidente
dell’associazione antiracket legata
a Confesercenti- Si tratta del più
grande processo di mafia che fino
ad oggi ha riguardato l’Emilia Romagna. Il sistema, messo in atto
da Femia e altri mafiosi attraverso
il gioco d’azzardo e il sistema delle
estorsioni, non ha fatto altro che
mettere in crisi l’economia sana di
quel territorio e creato un mercato
monopolistico che ha, di fatto limitato, la libertà di impresa. Inoltre, la
nostra organizzazione ha più volte
denunciato il continuo processo di
radicamento delle mafie nel gioco
d’azzardo che, ad oggi, è diventato
un metodo di investimento dell’economia criminale. Sos Impresa,
inoltre, è vicina a Giovanni Tizian, il
giornalista de L’Espresso che vive
sotto scorta a causa delle minacce
di morte dagli stessi ‘ndranghetisti
e che per primo ha raccontato delle
infiltrazioni mafiose nell’ economia emiliana. A lui
va tutta la nostra solidarietà”.
Nella prima udienza il tribunale ha accolto la costituzione di parte civile insieme a quella della
Regione, del Comune di Modena, di Libera,
dell’Ordine Nazionale dei giornalisti e dello stesso Tizian.
Alfonsine: nasce una rete di 76 imprese
per sostenere e promuovere il territorio
Nella serata di mercoledì 15 gennaio,
presso la sala del Museo del Senio di Alfonsine, si è costituita ufficialmente l’Associazione Commercianti Alfonsinesi.
Durante l’affollatissimo incontro al quale
hanno partecipato in qualità di promotori
i rappresentanti delle quattro Associazioni: Confartigianato, Confesercenti,
Confcommercio e Cna è stato nominato
il comitato di direzione che eleggerà a
breve il futuro Presidente.
I candidati eletti sono i titolari delle seguenti attività: Sandra minimoda,
Lucaffè, Profumeria Brunella, Videozoom, Conad, Forno Fabbri, A bit,
Intimo Maura, Saiti, Le spighe, Lavanderia easy, Macacoa, Cartolibreria
la coccinella, Casa del bimbo e Il giardino di
Venere.
Il progetto si inserisce nell’ambito di una più ampia concertazione a sostegno delle reti di impresa
svolta all’interno dell’Unione dei Comuni della
Bassa Romagna con lo scopo di intercettare e
rendere fruibili i fondi derivanti dalla perequazione economica relativi d’ampliamento del polo
commerciale faentino.
Questa rete di imprese ha come obiettivo la
promozione e la valorizzazione commerciale e
turistica del territorio alfonsinese attraverso l’
4
unione delle attività presenti e delle risorse con
lo scopo di aumentare l’attrattività attraverso la
progettazione e la realizzazione di iniziative nuove
in aggiunta a quelle che già l’Amministrazione
Comunale organizza.
Si focalizza poi l’attenzione su illuminazione, accessibilità, parcheggi, in un ambiente gradevole
e accogliente attraverso eventi strutturati che
tengano conto della cultura enogastronomica
e la promozione dei prodotti tipici locali e delle
risorse storiche culturali e naturali esistenti.
Una promozione che dovrà essere attenta alla
qualità degli eventi senza sovrapposizioni
di calendario, attraverso l’attrattività tipica
delle comunità, sviluppando sempre più il
senso dell’appartenenza e dell’orgoglio,
mettendo a sistema quello che di buono
già c’è.
Serve inoltre una strategia per arrivare ad
ottenere il massimo consenso tra gli operatori e le imprese del territorio attraverso
una comunicazione e un’informazione ai
massimi livelli di qualità.
Per far questo si ritiene che sia necessario l’aiuto di un soggetto esterno esperto
in queste dinamiche che sviluppi gli imput
che gli imprenditori gli forniranno.
Strategica diventerà l’interlocuzione che
si dovrà stabilire con l’Amministrazione
attraverso un organismo di coordinamento quale
la Cabina di regia.
Le risorse che saranno disponibili saranno costituite da fondi Comunali, da fondi derivanti dalla
perequazione e dalle quote associative, nonché
dai partner e sponsor che si riusciranno a coinvolgere.
Ora le aspettative e la carica emotiva sono ai
massimi livelli, non resta che scegliere il nome
dell’associazione e partire dopo l’ottimo lavoro
progettato.
Sull’IMU, anzi sulla cosiddetta Mini Imu, se ne sono viste e fatte di tutti i colori e da tutti i colori (politici,
si intende).
Solo per stare all’oggi: prima introdotta anche se dopo 3 anni, poi anticipata per far cassa, poi tolta per
fare un Governo, poi reintrodotta parzialmente sempre per fare cassa (e senza risolvere il problema
dei bilanci comunali). E in ogni passaggio cambiavano i testi e soprattutto le modalità di pagamento in
una sequela di modifiche, emendamenti, proposte di legge, di nuove leggi, in parte dentro la Tasi con
la Tari, con la Iuc, ecc.
Addirittura è stata chiesta la fiducia sulla tassa, poi non messa per non mandare a rotoli il governo. Poi
sono arrivati i Comuni, almeno in provincia, anche ben animati che non ci stanno a rifare gli esattori per
conto dello Stato senza averne i benefici sui propri bilanci, dopo che peraltro qualcuno aveva promesso
che l’Imu sulla prima casa era abrogata.
Nuovi incontri, forti prese di posizione, inviti a disobbedire al pagamento previsto per il 24 gennaio scorso.
Segue un tira e molla Ministero-Comuni al termine del quale alcuni (es. Ravenna e Bassa Romagna)
decidono per tenere conto del momento di difficoltà che la mini Imu è da pagare entro il 16 giugno e
non entro lo scorso 24 gennaio (nel mese di altre forti scadenze) senza sanzioni e interessi, altri non ce
la fanno e temono ripercussioni gestionali e finanziarie, altri stanno a metà strada (invitando a pagare
subito ma dicendo che si può fare anche a meno).
Il tutto a poche ore dalla scadenza e mettendo in difficoltà i contribuenti e quanti (Associazioni comprese) erogano i servizi per
l’adempimento, alle prese con
il lavoro che ne consegue (su
cui si è cercato di lavorare di
comune accordo come Associazione), conteggi da fare e
rifare, comunicazioni di addebito al limite dei tempi e informazioni a stretto giro. Per che
cosa? Il tutto per una media di
pagamenti per la mini Imu che
viaggia mediamente tra i 30 ed
i 40 euro.
E di Tares, canoni vari, occupazioni, iva, irpef, ecc. nessuno
(in alto e in basso) parla.
Nella quasi indifferenza generale, lontana dal fragore mediatico e dall’attenzione politica (che rimangono invece concentrati sul tema dell’IMU sulla abitazione principale) un’altra IMU – quella
sugli immobili strumentali all’attività di impresa – sta penalizzando la competitività delle micro, piccole
e medie imprese, colonna portante dell’economia italiana. Le realtà più vulnerabili sono costrette a
grossi sacrifici, quelle più strutturate si devono comunque esporre nei confronti di soggetti finanziari in
un periodo in cui l’accesso al credito (sia per investimenti che semplicemente per disporre della liquidità
necessaria all’ordinario svolgimento delle attività) continua ad essere estremamente difficoltoso. Da
una parte ci si arrabatta per qualche euro con battaglie campali, dall’altra le imprese dovranno far fronte
a ben altri costi per la loro fonte di attività su cui gravano altri oneri.
Una nuova e brutta pagina per il rapporto contribuenti-Stato che peggio di così non poteva essere
gestita.
Appunto Mini-Imu, Maxi-caos.
Tanti e utili corsi
per le imprese
Il CESCOT, la scuola d’impresa di Confescerenti, ha pianificato dal mese di febbraio in avanti
numerosi corsi, diversi richiesti da aziende associate (corsi che si svolgeranno in tutta la provincia). Si va dalla certificazione ISO 9001 per
gli stabilimenti balneari al business english (sviluppo dell’impresa sui mercati esteri), strumenti
innovativi per la gestione amministrativa d’impresa, creatività nell’intaglio di frutta e verdura, le
nuove tecnologie, sommelier di I livello, Barman,
per citarne alcuni. Per informazioni ed iscrizioni
rivolgersi presso il CESCOT (tel. 0544/292711
– [email protected]) oppure presso le
sedi della Confesercenti.
Penso propone la
riconferma di Donati
alla presidenza nazionale
di Assohotel
In vista della prossima assemblea elettiva di Assohotel la Presidente Provinciale del sindacato,
Roberta Penso, anche dopo aver sentito la categoria, ha inviato alla commissione elettorale
nazionale una nota di sostegno per riconferma a
Presidente Nazionale dell’albergatore ravennate Filippo Donati.
Nella foto Filippo Donati.
Attenzione ai moduli “truffaldini”
Diversi associati informano l’Associazione su tanti e diversi moduli e avvisi che continuano
a giungere alle imprese della provincia con richieste di compilazione e pagamenti inviati
da ogni parte. Come in altri casi, si tratta molto spesso di iniziative private capziose (e
commerciali) e che non hanno nulla a che vedere con adempimenti di legge, né men che
meno con il Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Maldestramente e anche
per catturare l’attenzione come nel caso (l’ultimo segnalato) della “iscrizione al portale
multiservizi riservato alle ditte iscritte alla Camera di Commercio”: si usa il nome Camera di
Commercio anche con l’annotazione che l’iscrizione è obbligatoria salvo poi precisare che
la finalità è commerciale. Così come sono inseriti i dati dell’impresa con qualche errore per
indurre alle correzioni e quindi alla sottoscrizione. La Confesercenti invita pertanto le aziende
alla massima attenzione e a diffidare anche da questi inviti e a NON SOTTOSCRIVERE
nulla di quanto ricevuto. Si sappia che la sottoscrizione e l’invio dei moduli o dei bollettini di
pagamento precompilati comporta l’avvio di un contratto per essere inseriti in elenchi ditte
di privati cittadini (peraltro di dubbia utilità) a costi significativi. Per informazioni le aziende
possono contattare gli uffici e i consulenti dell’Associazione nelle varie sedi.
Confesercenti chiede ai
Comuni di disciplinare
quanto prima i mercati
degli hobbisti
La Confesercenti in tutta la provincia ha sollecitato i Comuni a predisporre gli atti amministrativi
per la disciplina dei Mercati degli Hobbisti ai sensi e in attuazione della nuova e recente Legge
Regionale per la quale ci si è battuti. Nella zona
di Lugo è stata trasmessa ai Comuni una nota
congiunta in tal senso tra le due Associazioni di
categoria degli operatori su aree pubbliche.
5
Ravenna
Mini-Imu, Maxi-Caos
finanziare la previsione da parte dei Comuni di detrazioni dalla TASI a favore dell’abitazione principale
e delle pertinenze della stessa, nonché dei familiari
dimoranti abitualmente e residenti nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Provvedimenti fiscali
per lavoratori e famiglie
Per quanto riguarda la tassazione diretta e i regimi
agevolativi riguardanti i lavoratori e le famiglie sono
state adottate le seguenti misure:
Detrazioni IRPEF dipendenti. Elevate le detrazioni
IRPEF per lavoro dipendente, previste dall’art. 13 del
TUIR, per i redditi fino a € 55.000.
Se il reddito complessivo non supera € 6.000 la
detrazione sale da € 1.840 a € 1.880; la detrazione è, invece, pari a € 978, aumentata del prodotto
tra € 902 e l’importo corrispondente al rapporto tra
€ 28.000, diminuito del reddito complessivo, e €
20.000, se l’ammontare del reddito complessivo è
superiore a € 8.000, ma non a € 28.000 euro; la
detrazione è comunque di € 978, se il reddito complessivo è superiore a € 28.000, ma non a € 55.000;
la detrazione spetta per la parte corrispondente al rap-
Legge di stabilità 2014: alcuni aspetti fiscali
In data 27/12/2013 è stata pubblicata con G.U.
n. 302 la l. n. 147/12 (“Legge di stabilità”) recante
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”. Si sintetizzano
alcuni dei principali aspetti fiscali (e non) contenuti
nella suddetta manovra elaborata in un articolo unico
di ben 749 commi. Per informazioni più complete o
per avere l’intera manovra rivolgersi presso le sedi
dell’Associazione.
Imposizione locale sugli immobili
(IUC Imposta Comunale Unica)
Il più corposo provvedimento tributario contenuto
nella Legge di stabilità riguarda la fiscalità degli immobili. La Manovra, infatti, riordina l’intero sistema
della tassazione locale istituendo l’Imposta unica comunale in materia immobiliare (IUC), che si articola
in tre componenti:
l’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale dovuta dal possessore (da 7,6 a 11,6 per
mille);
il tributo sui servizi indivisibili (TASI), destinato a finanziare appunto i servizi indivisibili, a carico sia del
possessore sia dell’utilizzatore dell’immobile (da 1
per mille);
la tassa sui rifiuti (TARI) destinata a finanziare i costi
del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico
dell’utilizzatore.
Legge di stabilità 2014…
segue dalla prima pagina
lascia insoddisfatti. La pressione fiscale rimane
insopportabile e non emerge alcuna inversione
di tendenza nemmeno con il cosiddetto fondo
taglia-tasse (che dovrebbe essere alimentato
dai tagli alla spesa pubblica: quando? come?).
Su questo strumento grava l’incertezza riguardo
all’effettivo ammontare di risorse disponibili per
diminuire la tassazione delle imprese, alle quali
potrebbero affluire soltanto poche briciole. Nel
mirino di Confesercenti e di R.E TE. Imprese
Italia finiscono anche la confusione sulla tassazione locale (es. Mini Imu, Tasi, Tares, Iuc), la
sperequazione tra prestazioni e contributi Inail e
Inps, la soluzione prevista per patrimonializzare
i Confidi. Di seguito riportiamo una sintesi dei
provvedimenti.
6
La IUC si fonda su due presupposti impositivi:
il primo è basato sul valore dell’immobile;
il secondo è relativo alla fruizione dei servizi comunali,
collegato all’utilizzo dello stesso immobile.
Il presupposto impositivo della TASI, è il possesso o
la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa
l’abitazione principale, e di aree scoperte, comprese
quelle edificabili, a qualsiasi uso adibite. L’aliquota di
base della TASI è pari all’1 per mille e il Comune
può ridurla sino all’azzeramento o anche aumentarla
con il vincolo, però, che la somma delle aliquote IMU
e TASI non possa superare l’aliquota massima IMU
consentita per il 2013 (11,6 per mille) - (per il 2014
l’aliquota massima TASI non può superare il 2,5 per
mille – è attualmente in analisi la possibilità di alzare
ulteriormente tale tetto).
Chi ha pagato la seconda rata IMU entro il 16 dicembre con un pagamento insufficiente, per ovvi motivi
dettati dalla generale incertezza legislativa in materia, potrà saldare entro giugno 2014 senza sanzioni.
Per quanto riguarda, invece, le date dei versamenti
dell’addizionale TARES e del conguaglio IMU 2013,
a carico dei contribuenti, sono state unificate nella
data del 24 gennaio 2014.
Per il 2014 sono stati stanziati 500 milioni di euro per
Rete Imprese…
segue dalla prima pagina
porto tra l’importo di € 55.000, diminuito del reddito
complessivo, e l’importo di € 27.000;
Proroga bonus ristrutturazioni. Confermata la
detrazione IRPEF dei costi di ristrutturazione edilizia,
con tetto agevolabile a € 96.000: aliquota pari al 50%
nel 2014 e al 40% nel 2015. Dal 2016 si tornerà al
36% “a regime”;
Contributo di solidarietà. Prorogato fino al 2016 il
contributo di solidarietà del 3% per la parte di reddito
che supera € 300.000;
Proroga bonus riqualificazione energetica. Confermata la detrazione per le spese di riqualificazione
energetica, con aliquota al 65% nel 2014 e al 50% nel
2015. Dal 2016 lo sconto fiscale scenderà al 36%;
Proroga bonus arredi. La detrazione fiscale del
50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici
viene confermata con le attuali regole anche per il
2014, con tetto di spesa fissato a € 10.000;
Fondo garanzia prima casa. Stanziati 200 milioni di
euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 per
la concessione di garanzie a prima richiesta su mutui
ipotecari per l’acquisto della prima casa (con priorità
per le giovani coppie o i genitori single con figli minori);
Pagamento tracciabile affitti. Introdotto il divieto
di pagare canoni di locazione in contanti, qualunque
sia l’importo salvo che per le case popolari ed enti
assimilati;
Rivalutazione quote e terreni di persone fisiche.
Riaperti i termini per la rivalutazione di terreni (agricoli
ed edificabili) e partecipazioni in società non quotate.
Il possesso dei beni si verifica al 1° gennaio 2014. Il
termine per la perizia e per il pagamento dell’imposta
sostitutiva è fissato al 30 giugno 2014 con le seguenti
aliquote: 2% per le partecipazioni non qualificate - 4%
per terreni partecipazioni qualificate;
Lavoratori frontalieri. A partire dal 2014 deduzione
forfettaria IRPEF dei lavoratori frontalieri è stabilizzata
a € 6.700 annui;
manifestazione che vedrà giungere a Roma da
ogni parte d’Italia le molte rappresentanze di imprenditori di Casartigiani, CNA, Confartigianato,
Confcommercio, Confesercenti. Nell’occasione sarà presentato un manifesto con le proposte
e le richieste di Rete Imprese Italia per un reale
cambiamento economico e sociale.
Taglio detrazioni IRPEF. Entro il 31 gennaio 2014
dovranno essere adottati provvedimenti di razionalizzazione delle “detrazioni per oneri”, di cui all’art.
15 del TUIR, attualmente pari al 19%. In mancanza
di decreto attuativo, le agevolazioni saranno ridotte
automaticamente al 18% per il 2013 e al 17% a decorrere dal 2014;
Bollo dossier titoli e IVAFE. Dal 1° gennaio 2014
l’imposta di bollo proporzionale su titoli e depositi sale
dallo 0,15% allo 0,2%. Abolito il prelievo minimo di €
34,2 euro annui. Aumenta allo 0,2% anche l’imposta
sulle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE);
Controlli su 730. Controlli preventivi dell’Agenzia
delle Entrate volti a contrastare l’erogazione di indebiti rimborsi IRPEF da parte dei sostituti d’imposta.
Il controllo scatterà qualora il modello 730 fornisca
un risultato a credito superiore € 4.000. I rimborsi, a
seguito del controllo preventivo, saranno erogati direttamente dall’Agenzia e non in busta paga;
“Rottamazione” cartelle esattoriali. Definizione
agevolata per le somme incluse in ruoli affidati in riscossione fino al 31 ottobre 2013 (inclusi gli accertamenti
esecutivi). Non saranno dovuti gli interessi. Il pagamento sarà effettuato in un’unica soluzione dell’intero
importo entro il 28 febbraio 2014.
Provvedimenti fiscali per le imprese
Per quanto riguarda la tassazione diretta e i regimi
agevolativi riguardanti le imprese sono state approvate le seguenti misure:
Deduzione IRAP neoassunti. Dal 2014 le imprese
potranno dedurre dal valore della produzione netta ai
fini IRAP fino a € 15.000 annui per ciascun nuovo
dipendente assunto a tempo indeterminato, purché
questo incrementi l’organico rispetto alla media
dell’anno precedente;
ACE. Incrementata la quota di rendimento nozionale
del nuovo capitale proprio deducibile dal reddito imponibile: dall’attuale 3% l’incentivo salirà al 4% nel
2014, al 4,5% nel 2015 e al 4,75% nel 2016;
INAIL. Riduzione dei contributi INAIL dal 1° gennaio
2014. Le modalità e misure della riduzione saranno
definite con un DM attuativo;
Rivalutazione beni d’impresa. Possibilità per i
soggetti IRES di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012, attraverso il pagamento di
un’imposta sostitutiva (16% per i beni ammortizzabili,
12% per i beni non ammortizzabili; 10% per l’affrancamento del saldo attivo della rivalutazione);
Affrancamento maggiori valori contabili. Messe
a regime le disposizioni in materia di affrancamento
fiscale dei maggiori valori contabili emersi in seguito
ad operazioni straordinarie recate dal D.L. n. 185/08;
do non inferiore a 12 anni (invece che 18);
Incremento del Fondo di sviluppo e coesione.
Assegnati 54,8 miliardi di euro per il periodo di programmazione 2014-2020 (da utilizzare all’80% nel
Mezzogiorno e al 20% nel Centronord, anche per
investimenti ambientali);
Aumento IVA distributori automatici. Dal 1° gennaio 2014 i prezzi delle somministrazioni di alimenti e
bevande effettuate mediante distributori automatici,
potranno aumentare al solo fine di adeguarli all’incremento dell’aliquota IVA (dal 4% al 10%);
Aziende di Call center. Incentivi alle aziende operanti nel settore dei call center che stabilizzano collaboratori a progetto: per 36 mesi sarà erogato al datore
di lavoro un contributo pari a un 1/10 della retribuzione
mensile lorda per ogni lavoratore assunto;
Transfer pricing. Precisato che la normativa sui prezzi di trasferimento, recata dall’art. 110, c. 7 del TUIR,
è applicabile anche ai fini IRAP con effetti a partire dal
2008. Niente sanzioni sugli accertamenti già emessi per le annualità pregresse (salvo che questi siano
divenuti definitivi);
Export. Assegnati 200 milioni di euro per l’erogazione di credito all’esportazione e di internazionalizzazione del sistema produttivo;
Web tax. Introdotto l’obbligo di partita IVA italiana per
le aziende che vendono pubblicità su internet. Nuove
regole per la determinazione dei prezzi di trasferimento nelle operazioni con la casa madre estera;
Imprese agricole. Ripristinata dal 2014 per le società di persone e di capitali che svolgono esclusivamente attività agricola, la possibilità di optare per la
determinazione del reddito su base catastale (anziché
in base al bilancio);
Accesso al credito. Nuovo sistema nazionale di
garanzia per favorire l’accesso al credito delle PMI.
Stanziati 200 milioni di euro annui, nel triennio 20142016, per i progetti di ricerca e innovazione;
Penale antidelocalizzazione. Le imprese che ricevono contributi pubblici in conto capitale non possono
spostare la produzione fuori dall’UE per almeno tre
anni, pena la decadenza del beneficio e l’obbligo di
restituzione dei fondi;
Bonus per ricerca informatica. Stanziati 5 milioni
di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 destinato
sostegno delle imprese che si uniscono in associazione o in raggruppamento temporaneo (ATI o RTI) per
sviluppare software e hardware;
Leasing. Modificata la disciplina per la deducibilità dei
canoni di leasing. Possibilità per l’impresa utilizzatrice,
che imputa a conto economico i canoni di locazione
finanziaria, di operare la deduzione per un periodo non
inferiore alla metà del periodo di ammortamento (in
luogo dei 2/3 previsti dalla legislazione vigente). Nel
caso degli immobili deduzione ammessa per un perio-
ALIQUOTE E Massimali Enasarco 2014
Come previsto dal vigente Regolamento istituzionale dell’Enasarco, per l’anno 2014, l’aliquota contributiva
sale al 14,20% (il 7,10% a carico dell’agente e il 7,10 a carico della mandante). Il contributo previdenziale
è dovuto, per ciascun rapporto di agenzia, nel limite inderogabile del massimale provvigionale annuo. Il massimale provvigionale è il massimo di provvigioni annuali (per ogni preponente) su cui deve essere calcolato
il contributo Enasarco. Il massimale annuo non è frazionabile. Aumentano anche i massimali provvigionali
rispettivamente 35.000,00 euro per gli agenti monomandatari e 23.000,00 euro per ciascun rapporto per gli
agenti plurimandatari. Aumenta, infine anche l’aliquota contributiva per gli agenti operanti in forma di società
di capitali; il contributo (vedi tabella sottostante) è calcolato, in base agli scaglioni di importi provvigionali annui,
su tutte le somme dovute in dipendenza del rapporto di agenzia; l’incremento di aliquota rispetto a quella
in vigore con il Regolamento 2004 sarà ripartito in forma paritetica fra le mandanti e le società di agenti.
Provvigioni annue
Aliquota regolamento 2014
società di capitali
FINO A € 13.000.000,00
2,00%
DA € 13.000.000,01 A € 20.000.000,00
1,00%
DA 20.000.000,01 A € 26.000.000,00
0,50%
OLTRE€ 26.000.000,00
0,10%
Aliquota 2014
società di capitali
3,20%
2,60% + 0,60%
1,60%
1,30% + 0,30%
0,80%
0,65% + 0,15%
0,30%
0,20% + 0,10%
 parte di contributo a carico della mandante
 parte di contributo a carico della società di agenti
È opportuno ricordare che i nuovi valori, aliquote e massimali, si applicano sulle provvigioni che maturano
nel 2014; per le provvigioni maturate nel 2013, anche se fatturate nell’anno 2014, si devono applicare le
percentuali ed i massimali in vigore fino al 31 dicembre 2013.
Compensazioni imposte dirette. La compensazione orizzontale di crediti e debiti fiscali di importo
superiore a € 15.000 annui, in materia di imposte sui
redditi e IRAP, richiederà il visto di conformità, come
già avviene per i crediti IVA.
Taglio crediti d’imposta. Prossimi tagli per alcuni
crediti d’imposta attualmente vigenti. La modifica sarà
attuata con D.P.C.M. entro il 31 gennaio 2014: in caso
contrario scatterà un taglio lineare del 15%;
Deducibilità IMU. L’IMU sui capannoni industriali diventa deducibile al 20% ai fini IRPEF/IRES (ma non
IRAP). Per il solo periodo di imposta in corso al 31
dicembre 2013 la deducibilità sarà del 30%.
Provvedimenti fiscali
per i professionisti
Per quanto riguarda la tassazione diretta e i regimi
agevolativi riguardanti i professionisti sono state approvate le seguenti misure:
Notai. Obbligo di versare su conti correnti dedicati le
somme dovute a titolo di onorari, diritti, rimborsi e tributi per i quali il notaio è sostituto o responsabile d’imposta, nelle operazioni immobiliari, oppure svolte su
delega dell’autorità giudiziaria. Previsto un D.P.C.M.
attuativo, sentito il parere del Notariato;
Rappresentanza fiscale. Modificato il regime di
rappresentanza e assistenza dei contribuenti previsto
dall’art. 63 del D.P.R. n. 600/73. Anche i periti ed
esperti iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli
tenuti dalle camere di commercio per la sub-categoria
tributi, potranno autenticare la procura speciale del
cliente (senza ricorrere all’autentica notarile).
Investimenti pubblici
In materia di investimenti pubblici la Legge di stabilità definisce un allentamento dei vincoli del patto di
stabilità interno dei Comuni per un miliardo di euro,
consentendo agli stessi, che ne hanno la possibilità,
di far ripartire immediatamente i cantieri e le piccole
opere, dando un impulso importante per la ripresa
dell’economia.
E’ previsto che, per l’anno 2014, la quota del 50% del
contributo complessivo, assegnato alle Regioni. dal
patto regionale verticale incentivato (1,272 miliardi di
euro). sia distribuita da ciascuna Regione ai Comuni
con popolazione compresa tra i 1.000 e i 5.000 abitanti fino al conseguimento del saldo obiettivo pari
a zero.
Previsti, infine, 401 milioni di euro tra il 2014 e il 2017
per il Mose e 335 milioni per il 2014 in favore dell’Anas
(ulteriori 150 milioni per il 2015), da utilizzare, oltre
che per interventi di manutenzione straordinaria della
rete stradale e la prosecuzione di interventi già previsti,
anche per finanziare la realizzazione di nuove opere (lavori della Salerno - Reggio Calabria, per la terza corsia
della Venezia - Trieste e della tratta autostradale Quarto d’Altino – Villesse – Gorizia). Alla “Rete ferroviaria
italiana” vanno 500 milioni di euro per il 2014, destinati
alla manutenzione straordinaria della rete ferroviaria
e ad altri interventi per la velocizzazione del corridoio adriatico, per i nodi e l’interoperabilità. Autorizzata
la spesa di 20,75 milioni di euro per il 2014, per il
completamento del piano nazionale della banda larga.
7
Legge di Stabilità 2014 e decreto “mille proroghe”
1. Si ricorda che a fine anno è entrata in vigore la
Legge n. 147/2013 recante le disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (Stabilità 2014), pubblicata su Supplemento Ordinario n. 87 alla GU n. 302 del
27-12-13, consistente come è noto in articolo
unico suddiviso in 749 commi (ex ‘maxiemendamento’ al relativo disegno di legge).
A tal riguardo, è appena il caso di evidenziare che
il testo della nuova legge di stabilità, con particolare attenzione al settore dei prodotti dell’editoria indicato in indirizzo, contiene tra l’altro le
norme che di seguito illustriamo in sintesi.
In primo luogo si informa che il comma 261 ha
istituito presso la Presidenza del Consiglio dei
ministri il Fondo straordinario per gli interventi
di sostegno all’editoria, destinato ad incentivare per il prossimo triennio gli investimenti delle
imprese editoriali in favore dell’innovazione tecnologica–digitale e dell’ingresso di giovani professionisti qualificati sui nuovi ‘media’, nonché
a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali.
Si chiarisce a tal proposito che la ripartizione delle risorse relative al nuovo Fondo per l’editoria
(dotazione di € 50 milioni per il 2014, di € 40
milioni per il 2015 e di € 30 milioni per il 2016)
sarà definita dal Governo con apposito DPCM
da adottare entro il 31 marzo di ogni anno, previo parere delle Organizzazioni di categoria
più rappresentative a livello nazionale nel settore
delle imprese editrici e delle agenzie di stampa.
Si segnala altresì che il comma 334 ha differito
al 31 dicembre 2014 il termine a decorrere
dal quale sarà obbligatoria la tracciabilità delle vendite e delle rese dei giornali quotidiani
e periodici tramite l’uso di strumenti telematici
basati sulla lettura del codice a barre, così come
previsto dall’art. 4 comma 1 DL n. 63/2012 e
ss. modificazioni (Riordino dei contributi alle imprese editrici e vendita della stampa), estendendo contestualmente al 2014 l’accesso al credito
d’imposta ivi contemplato.
La ratio della norma risiede nella duplice esigenza
di garantire il completamento dell’iter di modernizzazione del sistema distributivo e commerciale della stampa quotidiana e periodica, nonché
sostenere gli oneri derivanti dall’adeguamento
tecnologico dei rivenditori e dei distributori.
Orbene, in base al successivo comma 335 si
riterranno abrogate, a decorrere dall’entrata in
vigore di apposito DPCM da adottare entro il 1°
febbraio p.v. per il riallineamento delle risorse destinate dalla nuova legge ad agevolazioni fiscali,
le vigenti disposizioni di cui all’art. 11-bis commi
1-3 DL n. 179/2012 (Crescita bis) relative al
credito d’imposta per promuovere l’offerta on
line di opere dell’ingegno.
Pertanto, gli importi destinati per il nuovo anno
a tale credito d’imposta si reputano versati
all’entrata del bilancio dello Stato per essere poi
riassegnati alla dotazione di cui ad apposito
capitolo dello stato di previsione del Ministero
delle finanze ai sensi dell’art. 4 comma 1 terzo periodo citato DL 63/12 (Riordino contributi
editoriali).
Inoltre occorre evidenziare che il comma 336
della nuova legge di stabilità, al fine di mantenere
per il prossimo triennio il regime di sospensione
delle agevolazioni tariffarie postali scaduto il 31
dicembre u.s., ha differito al 31 dicembre 2016
il termine sino al quale non si applicherà l’art. 3
comma 1 del DL n. 353/2003 e ss. modificazioni e le tariffe massime saranno stabilite con
apposito decreto interministeriale senza oneri a
carico dello Stato come previsto dall’art. 2 comma 1-bis DL n. 125/2010 e ss. modificazioni
(Misure urgenti per il settore dei trasporti)
Ne deriva che continuerà ad applicarsi per
ulteriori tre anni la disciplina introdotta
dall’art. 21 comma 3 DL n. 216/2011 e ss.
integrazioni per le spedizioni di prodotti editoriali
da parte delle associazioni senza fini di lucro
iscritte al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione).
Infine, in base al comma 337 e nelle more
dell’adozione del DPCM che dovrà definire le
modalità di concessione dei contributi in favore di periodici italiani editi e diffusi all’estero ai
sensi dell’art. 1-bis comma 3 citato DL 63/12
(Riordino contributi editoriali), ai fini dell’erogazione delle relative risorse, continueranno a
trovare applicazione i vigenti criteri di cui al
DPR n. 48/1983 recante le norme di attuazione
dell’art. 26 L n. 416/1981 e ss. integrazioni (Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per
l’editoria, in materia di contributi per la stampa
italiana all’estero).
Per quanto concerne infine il settore del turismo
balneare, il comma 732 della legge di stabilità
prevede in sintesi quanto segue:
I procedimenti giudiziari pendenti al 30 settembre u.s. e riguardanti il pagamento allo Stato italiano di canoni e indennizzi per l’uso dei beni
demaniali marittimi e delle relative pertinenze,
nelle more del riordino della materia da realizzare
entro il prossimo 15 maggio ed al fine di ridurre il contenzioso derivante dall’applicazione dei
criteri di computo relativi alle concessioni ex art.
03 comma 1 lettera b) n. 2.1) DL n. 400/1993
e ss. modificazioni, possono concludersi in via
definitiva tramite:
un unico versamento, pari al 30% del quantum
debeatur;
oppure, in alternativa, una rateizzazione sino
ad un max di sei annuali, per un ammontare pari
al 60%.
NB: in base al successivo comma 733 tale
opzione circa le modalità di pagamento, dovrà
essere formalizzata preliminarmente dai soggetti interessati presentando entro il 28 febbraio
2014 un’apposita domanda di definizione
all’ente gestore ed all’Agenzia del demanio.
Ne deriva che l’inoltro dell’istanza tesa a concludere la controversia, avvalendosi di una delle
predette modalità, sospenderà ad ogni effetto
gli eventuali procedimenti amministrativi avviati dalle competenti amministrazioni in merito al
rilascio della concessione demaniale marittima,
nonché alla revoca o decadenza della stessa per
8
omesso versamento del canone.
2. Si ricorda altresì che la scorsa settimana è
entrato in vigore anche il Decreto Legge n.
150/2013 recante la proroga di vari termini
previsti da vigenti disposizioni legislative (c.d.
‘Milleproroghe’), pubblicato in quattordici articoli su GU n. 304 del 30-12-13 e prossimo alla
conversione in legge ordinaria con eventuali
modificazioni entro il 1° marzo 2014. Tra differimenti operativi di interesse per i settori in indirizzo, si evidenzia in particolare:
- l’art. 4 (Proroga di termini in materia di infrastrutture e trasporti) che al comma 4 così recita:
“All’articolo 2, comma 3, del decreto-legge 25
marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, le
parole “31 dicembre 2012” sono sostituite dalle
seguenti “31 dicembre 2014”.
Pertanto si conferma che è slittato ulteriormente, sino alla fine del 2014, il termine utile per l’adozione delle previste disposizioni attuative della
Legge n. 21/1992 e ss. integrazioni, contro l’esercizio abusivo del servizio di NCC (Noleggio
Con Conducente)
- l’art. 11 (Proroga termini in materia di beni
culturali e turismo) che al comma 1 così recita:
“Il termine stabilito dall’articolo 15, comma 7,
del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24
febbraio 2012, n. 14, per completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi, è
ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2014
per le strutture ricettive turistico-alberghiere con
oltre venticinque posti letto, esistenti alla data di
entrata in vigore del decreto del Ministro dell’interno 9 aprile 1994, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 20 maggio 1994, n. 116, che siano
in possesso dei requisiti per l’ammissione al
piano straordinario biennale di adeguamento
antincendio approvato con decreto del Ministro
dell’interno 16 marzo 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2012, n. 76, e
successive modificazioni”.
1
n.
Proprietario: Confesercenti provinciale forlivese
Autorizzazione tribunale di Forlì n. 6/2004
Autorizzazione del tribunale
di Ravenna n. 1226/2004­­­­­
Redazione: Via Grado n. 2 Forlì tel. 0543 375701
Direttore Responsabile Giancarlo Corzani
Recapito Confesercenti Ravenna
Piazza Bernini 7 tel. 0544 292711
Recapito Confesercenti Cesena
Via IV Novembre 145 tel. 0547 622601
Stampa Full Print Ravenna
Hanno collaborato a questo numero:
da Ravenna Roberto Lucchi, Giancarlo Melandri,
Riccardo Santoni;
da Cesena Gianpiero Giordani, Graziano Gozi;
da Forlì Giancarlo Corzani, Fabio Lucchi,
Lores Frignani, Stefania Bartoletti.
Chiuso in tipografia il 27 gennaio 2014