Scarica come PDF

Transcript

Scarica come PDF
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO,
TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
http://www.100torri.it/newsite/?p=41501
RIVA PRESSO CHIERI: TEGI CANFARI, “LABIRINTO INTERIORE” CON EVENTO
FOTOGRAFICO
Riva presso Chieri - Palazzo Grosso. Conclusione della
Mostra con Evento Fotografico. Domenica 11.12.2016 , ore 16 -19. Le opere di Tegi Canfari sono
state disposte con criteri diversi nei variegati ambienti di Palazzo Grosso, anche nel labirinto di bosso
del giardino adiacente al Palazzo.
Si invitano i fotografi ed gli appassionati di fotografia a dare la propria interpretazione, tramite fotografie
delle opere contestualizzate nel Palazzo .
Le fotografie migliori verranno selezionate da una giuria qualificata e inserite in una pubblicazione a
cura dell'Associazione Culturale Il Carro.
CHIERI, SANTA LUCIA: MOSTRA DI LINO BALDASSA
1 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
Dal 10 al 18 dicembre, presso la chiesa di Santa Lucia
in Piazza Duomo a Chieri, mostra personale di Lino Baldassa, dal titolo ”Colori e stupori a Natale”.
Inaugurazione sabato 10, orari di visita: 10 e 11 dicembre, 17 e 18 dicembre 10-12 e 16-19.
VENARIA, MOSTRA RETROSPETTIVA DEDICATA AL PITTORE GIUSEPPE
LAZZAROTTO
Il pittore della Venaria Reale. Questa è la sintesi e il riconoscimento
2 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
dell’opera di Giuseppe Lazzarotto, a cui sarà dedicata la mostra retrospettiva “Colori, poesia e ricordi”,
che dal 7 all’ 11 dicembre 2016 sarà ospitata nella Sala espositiva della ex biblioteca, in via Andrea
Mensa 34. Promossa dalla Città di Venaria Reale, a cura dei familiari dell’ artista e della Pro Loco
Altessano Venaria Reale, è un’occasione per riscoprire il pittore, Partigiano, marito, padre e operaio, che
nacque e morì a Valstagna in provincia di Vicenza (11 febbraio 1909- 27 agosto 2002), ma che dal 1925 e
fino al 1969, visse e trovò ispirazione proprio a Venaria Reale, per la sua opera pittorica. Un artista che ha
sposato lo stile primitivo e che si fece notare da artisti quali Casorati, Sartorio, Martina, Spazzapan,
Enrico Paolucci e Carlo Levi, che con Francesco Menzio facevano parte del gruppo dei Sei di Torino.
Correva l’anno 1961. Il pittore autodidatta lasciò un tratto deciso sulla cultura venariese, che raccontò nei
suoi quadri con una pennellata i cui colori saturi emanavano il calore delle sue rappresentazioni. Luoghi e
scene di una città ancora viva nei ricordi dei suoi abitanti, scene del mercato, del centro storico, dei portici
di piazza Annunziata, la Via Andrea Mensa che porta all’allora chiusa Reggia di Venaria, le Case Snia, il
borgo di Altessano, i fiumi e torrenti che allora più di ora erano frequentati dalla popolazione come luoghi
di loisir, scene di lavoro, di animali vicini all’uomo, come il cane, che compare in molte opere di
Lazzarotto, quel cane, che dal racconto del pittore è simbolo di fedeltà assoluta e incondizionata. Alla
mostra saranno esposte una trentina di tele, che comprendono tutta la sua produzione artistica. Afferma il
sindaco Roberto Falcone «Siamo orgogliosi di poter ospitare le opere di un pittore che, pur non essendo
nato a Venaria, ha saputo raffigurare ed interpretare un periodo significativo per la città, donando uno
specchio di ricordi preziosi alla collettività tutta». Dichiara l’assessore alla Cultura, Antonella d’Afflitto
«A vent’anni dall’ultima esposizione dei dipinti ecco la testimonianza di una Venaria passata, descritta
con colori intensi e brillanti. Un viaggio attraverso l’animo dell’artista, di un uomo che ha vissuto una
vita di grandi passioni, profondi sacrifici e scelte coraggiose, che ha dimostrato, in quarantadue anni di
vita venariese, il suo amore per la nostra città. Attraverso i suoi paesaggi, nei quali è bello e inaspettato
riconoscersi, Lazzarotto manifesta direttamente l’esperienza emozionale e spirituale della realtà, di una
storia non ancora troppo lontana, di una quotidianità forse dimenticata. La mostra, voluta dalla Città di
Venaria Reale, è l’occasione per poter “riconsegnare” ai cittadini e agli estimatori un patrimonio
eccezionale che è rimasto perlopiù celato al pubblico e ai molti giovani che non lo conoscono». La
retrospettiva dedicata a Giuseppe Lazzarotto, è aperta il mercoledì nell’orario 18-19, il giovedì ore
10-19, il venerdì ore 15-19 e il sabato e la domenica ore 15-19.
EMANUELE D’AZEGLIO IL COLLEZIONISMO COME PASSIONE
Dal Burlington Club di Londra al Museo Civico di Torino
Palazzo Madama Piazza Castello - Torino
2 dicembre 2016 – 6 marzo 2017
Palazzo Madama presenta dal 2 dicembre 2016 al 6 marzo 2017 Emanuele d’Azeglio. Il collezionismo
3 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
come passione, mostra che celebra, a duecento anni esatti dalla sua nascita, il grande collezionista e
mecenate piemontese che, dopo una brillante carriera diplomatica, fu dal 1879 al 1890 direttore del
Museo Civico di Torino.
La mostra – curata da Cristina Maritano, conservatore per le arti decorative di Palazzo Madama - si
concentra sulla grande passione collezionistica di Emanuele d’Azeglio, le cui preziose raccolte di
ceramiche e di vetri dorati, graffiti e dipinti, conservate a Palazzo Madama, costituiscono oggi una
collezione unica al mondo, per qualità e numero di pezzi.
Vittorio Emanuele Taparelli d’Azeglio (1816-1890), nasce a Torino in una delle più importanti famiglie
della nobiltà piemontese dell’epoca ed è avviato alla carriera diplomatica che lo porta a prestare servizio
in varie sedi europee: Monaco di Baviera, Vienna, L'Aja, Bruxelles, San Pietroburgo. Molto apprezzato
da Cavour non solo per l’abilità politica ma anche per la sua cultura e capacità di intessere relazioni
sociali, nel 1850, a soli 34 anni, diventa ministro plenipotenziario a Londra per il Regno di Sardegna, e
poi d’Italia.
Nel vivace clima culturale londinese di fine ‘800 diventa un raffinato conoscitore e collezionista d’arte,
abilità che sfrutta come strumento di ascesa e affermazione sociale, tanto che nasce per sua iniziativa il
celebre Burlington Club, dove ha la possibilità di entrare in contatto con i principali collezionisti e
antiquari dell’epoca. Frequenta inoltre i direttori dei grandi musei londinesi, come il British Museum e il
Victoria and Albert Museum.
Sono gli anni della bricabracomanie, la febbre del collezionismo, passione che si diffonde rapidamente
soprattutto tra chi viaggia e che spinge i collezionisti in tutta Europa alla ricerca di tesori nascosti nei
negozi d’anticaglie. Per Emanuele d’Azeglio la passione collezionistica si concretizza in numerose
raccolte, che si avvicendano nel tempo: porcellane cinesi e giapponesi, dipinti di antichi Maestri,
maioliche e porcellane italiane, infine i vetri dipinti, l’ultima sua grande avventura. La mostra a Palazzo
Madama coinvolge tutti i piani del museo attraverso un percorso “diffuso” segnalato al pubblico da
un’apposita grafica.
Al piano nobile, Gabinetto Cinese, Piccola Guardaroba e Camera Nuova ospitano un approfondimento
sulla vita di Emanuele d’Azeglio e dei suoi interessi collezionistici.
Ritiratosi dall’attività diplomatica nel 1868, cresce in lui l’impegno verso il Museo Civico di Torino, a
cui fa confluire donazioni e segnalazioni per gli acquisti, con l’ambizioso obiettivo di renderlo una realtà
di rilievo internazionale nelle arti decorative, sull’esempio dei prestigiosi musei inglesi. Insieme alla
raccolta ceramica, oggetto di attenzione costante e continuamente incrementata, colleziona oltre un
centinaio di vetri eglomisés, dipinti e dorati, che lascia in eredità al Museo torinese.
Oltre alle opere di proprietà di Palazzo Madama, sono esposti in mostra alcuni importanti prestiti: i codici
miniati quattrocenteschi Sforza e d'Avalos, acquistati da d’Azeglio a Londra e poi ceduti alla Biblioteca
Reale di Torino; i due eccezionali piatti in maiolica rinascimentale provenienti dal Museo Nazionale del
Bargello di Firenze; la Scrivania “alla mazzarina” di Luigi Prinotto appartenuta alla famiglia d’Azeglio e
oggi parte delle collezioni della Venaria Reale. Ritorna inoltre a Torino, per la prima volta dopo più di un
secolo, la celebre Madonna Villamarina, uno dei dipinti più enigmatici e affascinanti della pittura italiana
del Rinascimento, oggi conservato alla Fondazione Cini di Venezia. Tra i prestiti anche due preziose
4 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
tavolette di Antoine de Lonhy - appartenute a d’Azeglio e recentemente riemerse sul mercato antiquario –
che dialogano, in Sala Acaia, con la serie già di proprietà del museo.
L’esposizione prosegue illustrando l'attività di direzione che Emanuele d’Azeglio svolse dal 1879 al
1890, con uno slancio e un entusiasmo propri di chi finalmente asseconda le proprie più vere inclinazioni.
Vengono ripercorse le principali acquisizioni compiute, ampliando come direttore le collezioni e
delineando la futura espansione del Museo: dai capitelli provenienti dal chiostro di Sant'Orso di Aosta, ai
ritratti sabaudi, dalle ricche collezioni di arte decorativa a quelle tessili prima trascurate.
Il percorso si sofferma anche sul prezioso servizio di porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia
Taparelli d’Azeglio, e acquistato nel 2013 da Palazzo Madama attraverso una vasta operazione di
crowdfunding, la prima del genere in Italia, che ha visto la partecipazione di oltre 1.500 donatori. La
scoperta dell’esistenza di questo servizio - rimasto eccezionalmente integro fino ai giorni nostri - è
avvenuta grazie allo studio di un dipinto di Massimo d’Azeglio del 1846, Natura morta con fiori e
oggetti, conservato alla GAM di Torino e ora in prestito in occasione della mostra, che raffigura proprio
una delle tazzine con lo stemma dei Taparelli.
L'omaggio alla famiglia d'Azeglio proseguirà la prossima primavera alla GAM di Torino con
un’esposizione in Wunderkammer dedicata a Massimo d'Azeglio in occasione dei 150 anni dalla sua
morte.
TORINO, “CODIGO RIO DE JANEIRO FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA POPOLARE”
Giovedì 15 dicembre Quadrilatero Romano Dalle ore
18
Mostra diffusa di fotografia contemporanea popolare di Roberto Tarallo Giovando e presentazione del
volume “Codigo Rio de Janeiro” in quattro locali a Torino.
Per un mese dal 15 dicembre 2016 a Casa Mad, Conserveria Pastis,Tre Galli (Quadrilatero Romano) dalle
ore 18. Dal 17 dicembre Axtra Gallery (San Salvario) dalle ore 17.30
Le mostre con le immagini impressioniste di una città meravigliosa, del fotografo Roberto Tarallo
5 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
Giovando, si svilupperanno in tre locali del Quadrilatero (Pastis, Casa Mad, Tre Galli). Insieme alle foto
del mondo carioca, molto originali e di forte impatto, verrà presentato il volume “Codigo Rio de Janeiro
fotografia contemporanea popolare”. «Raccontare l’eccitante codice meticcio di una città meravigliosa.
La magica matrice che fa di Rio de Janeiro una realtà unica. Mais amor por favor». Così il fotografo e
regista torinese Roberto Tarallo Giovando presenta il suo ultimo progetto.
Ringraziandovi per l’attenzione vi invitiamo a segnalare la “mostra diffusa” Codigo Rio con ottanta
opere e la presentazione del volume “Codigo Rio de Janeiro”, 260 immagini del fotografo e regista
Roberto Tarallo Giovando caratterizzate da un originale taglio impressionista. L’expo si svilupperà
contemporaneamente in tre locali del Quadrilatero torinese alla Conserveria Pastis (Piazza Emanuele
Filiberto 11/a), Casa Mad (Via S. Chiara 24/b, Tre Galli (via Sant’Agostino 25) e presso Axtra Gallery
(Via San Pio V 28) in San Salvario.
TORINO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
Torino, Museo Nazionale della Montagna, 11 dicembre 2016
Domenica 11 dicembre 2016, in occasione della
Giornata Internazionale della Montagna, promossa dalle Nazioni Unite e nata ufficialmente nel 2003, il
Museo Nazionale della Montagna di Torino propone un ricco programma di attività, incentrate sulle
collezioni esposte nella mostra Ex libris delle montagne. Incisori di vette, nel suo ultimo giorno di
apertura.
La giornata, che si inserisce nell’ambito di una programmazione comune agli enti appartenenti
all’International Mountain Museums Alliance (IMMA), sarà articolata in visite guidate, attività
laboratoriali e momenti di incontro con gli autori.
Per gli adulti durante la mattina, e per le famiglie al pomeriggio, la curatrice della mostra, Laura Gallo,
6 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
accompagnerà il pubblico in una visita guidata per scoprire alcuni degli ex libris più interessanti e
preziosi esposti. La visita sarà l’occasione per conoscere queste piccole etichette, dalla lunghissima
storia, nate per contrassegnare la proprietà di un libro: dal più antico ex libris di montagna conosciuto,
risalente al 1593, attraverso la ricca produzione di Adolf Kunst, dell’illustratrice Mathilde Ade, o di
Remo Wolf, a quelli più recenti dedicati alle Olimpiadi di Torino 2006 e dei molti autori contemporanei
che ne continuano ancora oggi la produzione. In mostra si potranno anche ammirare i 25 ex libris
selezionati e vincitori del concorso Un ex libris per il Museomontagna, e osservare le differenti tecniche
di stampa, dalla xilografia, all’acquaforte, fino alla serigrafia, utilizzate di volta in volta dai vari artisti.
Alla serigrafia saranno dedicati i due laboratori organizzati durante la giornata. Al mattino, il serigrafo e
pittore Maurizio Rivetti condurrà un workshop che offrirà al pubblico adulto la possibilità di sperimentare
questa tecnica, realizzando un ex libris dedicato alla Giornata Internazionale della Montagna. Al
pomeriggio, i bambini saranno coinvolti in un laboratorio di serigrafia. La giornata si propone pertanto di
avvicinare grandi e piccoli al patrimonio museale e intende ribadire la funzione educativa del museo
quale spazio appartenente alla collettività, nell’ottica di una fruizione attiva e condivisa delle sue
collezioni.
Durante il pomeriggio, alle 16,30 verrà presentata l’opera Monviso, che lo scultore Riccardo Cordero ha
realizzato e donato al Museo in occasione del 150° anniversario della fondazione del CAI. La scultura,
creata impiegando materiali alpinistici della ditta CAMP, installata negli spazi delle collezioni permanenti
del Museo, sarà presentata al pubblico dall’autore.
Programma:
1. 10,30
Visita guidata alla mostra Ex libris delle montagne e workshop di serigrafia per il pubblico adulto (su
prenotazione).
15. 15.30
Breve visita guidata all’esposizione permanente e alla mostra Ex libris delle montagne, seguita da
laboratorio per famiglie e bambini di tutte le età (su prenotazione).
1. 16,30
Presentazione dell’opera Il Monviso, realizzata e donata al Museo dallo scultore Riccardo Cordero in
occasione del 150° anniversario della fondazione del CAI. La scultura sarà installata nell’Area Espositiva
permanente del Museo.
Tutte le attività proposte dal Museo l’11 dicembre si inseriscono nella programmazione comune
dell’IMMA – libera associazione nata ufficialmente a Roma nella sede della FAO/ONU l’11 dicembre
2015, dopo un incontro costitutivo, avvenuto il giorno precedente a Torino nella Sala degli Stemmi del
Museomontagna – che riunisce musei e strutture di documentazione con lo scopo di costruire una rete per
diffondere e valorizzare la cultura della montagna nelle sue molteplici espressioni con attività congiunte e
condivise. Oltre al Museo Nazionale della Montagna di Torino, tra i soci fondatori anche il Musée Alpin
7 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
di Chamonix (Francia); il Muzeum Tatrza?skiego di Zakopane (Polonia); il Servei General d'Informació
de Muntanya di Sabadell (Spagna) e il Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff (Canada).
Per festeggiare la Giornata Internazionale della Montagna e l’anniversario della costituzione dell’IMMA,
tutti gli enti saranno regolarmente aperti al pubblico e proporranno, in aggiunta alle esposizioni già in
corso, alcune interessanti attività. Al Musée Alpin di Chamonix: lettura di testi e diari di guide, e
inaugurazione della mostra Chamonix en technicolor; al Museo di Zakopane: presentazione e
inaugurazione della mostra fotografica dedicata all’alpinista Wawrzyniec ?u?awski, accompagnata da
proiezioni cinematografiche; al Servei General d'Informació de Muntanya di Sabadell: inaugurazione
della mostra di etichette delle acque minerali Les muntanyes: divisoria d’aigues. Etiquetes d’aigües
minerals de muntanya. In occasione della Giornata Internazionale della Montagna, le attività in
programma (visite guidate e laboratori) saranno incluse nel biglietto del Museo, il cui costo è di 10 euro
con l’applicazione delle consuete riduzioni; gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Torino
Piemonte. Accesso libero alle attività fino a esaurimento posti, prenotazione obbligatoria al numero: +39
011 6604104. Si ricorda inoltre che, in occasione delle Festività Natalizie, i possessori dell’Abbonamento
Musei Torino Piemonte avranno anche diritto a una pubblicazione in omaggio della collana Cahier
Museomontagna.
TORINO: MOSTRA - "STORIES OF P (CHAPTER ONE)", PERSONALE DI GIUSEPPE
VERDINO
a cura di Enrico Debandi
6 - 21 DICEMBRE 2016
Palazzo Saluzzo Paesana (ex Teatro)
Via Bligny n. 2 - Torino
Si è inaugurata martedì 6 dicembre alle ore 18.00 negli spazi dell'ex Teatro Paesana e sarà visitabile fino
al 21 dicembre (ingresso da Via Bligny n. 2 - Torino) la prima mostra personale dedicata al poliedrico
artista torinese Giuseppe Verdino (detto Pepé) con una ampia selezione di opere realizzate lungo un arco
temporale di oltre trent'anni nella mostra STORIES OF P (Chapter One).
Lo scorrere della storia - intesa non in senso ampio, quanto piuttosto come raccolta delle esperienze
personali che si intrecciano con quelle degli altri individui - è il comune denominatore dei lavori presenti
in mostra, nonostante l'apparente incongruenza estetica causata dai diversi mezzi espressivi, tecniche e
materiali impiegati. La mostra vuole indagare soltanto parzialmente il poliedrico e vastissimo repertorio
di questo eclettico artista, che ha accumulato e messo in "incubazione" nel corso del tempo un'enorme
quantità di immagini e oggetti che, come tante tessere di un collage, ci raccontano la sua esperienza di
vita. La serie fotografica "Damaged"è particolarmente rappresentativa della sua visione poetica: si tratta
infatti, nella maggior parte dei casi, di fotografie realizzate partendo da negativi di pellicola analogica
scattati a partire dagli anni Ottanta e sottoposti ad un periodo di "invecchiamento" dove il fattore
temporale ha agito da incognita, determinando la casualità delle immagini finali. Il risultato di questa
8 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
"stagionatura" appare sorprendente all'occhio, trasfigurando i soggetti attraverso graffi e macchie,
saturazioni di colore e sgranature, abrasioni e sfocature che arricchiscono di significato le fotografie, che
sembrano come "filtrate" attraverso la memoria. Altre immagini sono invece il frutto dell'usura e della
consunzione del tempo, dove le lacerazioni e le cicatrici diventano testimoni silenziose dello scorrere
della storia. Appartenenti in gran parte ad una sfera personalissima e risalenti ad un'epoca dove i contrasti
sociali e politici riflettevano le tensioni di una Torino che si avviava sul sentiero della postindustrializzazione, queste testimonianze visive risultano essere affascinanti e al tempo stesso
enigmatiche come certi ritratti dell'artista tedesco Gerard Richter, in cui sul soggetto o sulla narrazione
prevalgono gli effetti pittorici, risultato di una magica metamorfosi dovuta all'instabilità dei sali d'argento
o frutto delle ferite accidentalmente occorse alla pellicole attraverso il loro uso. Il loro significato e la loro
bellezza emergono da una dimensione irreale e distante, dove i ricordi si sovrappongono mescolandosi in
un magma cromatico e luminescente che evoca miraggi onirici e visioni del subconscio. Rispetto a oggi,
dove l'immagine digitalizzata è immediatamente visibile e modificabile, queste opere si collocano
concettualmente agli antipodi, poiché l'attesa e la casualità del risultato finale rendono gli scatti
irripetibili, attraverso pratiche che non trovano paragone nel mondo dell'arte contemporanea. A segnare
emblematicamente la conclusione cronologica di questa serie vi è un'unica immagine digitale
"danneggiata" risalente al 2007, un ritratto realizzato con una macchina che prima di guastarsi in maniera
definitiva ha catturato un ultimo istante di vita, mutandolo in una visione non più pittorica, come con le
pellicole, ma grafica ed elettronica, segno del cambiamento dei tempi e dell'evoluzione della nostra
società.
L'opera di Giuseppe Verdino (www.giuseppeverdino.eu) non è riconducibile facilmente ad un genere
preciso: la sua creatività spazia in diversi campi sconfinando in un'arte eclettica, dinamica e aperta a
qualsiasi possibilità. Si può affermare quindi che il suo è un estro duttile che varia e si adatta al momento,
utilizzando le risorse disponibili affidandosi all'improvvisazione e invitando lo spettatore a fare
altrettanto, seguendolo nel suo mondo bizzarro come farebbe il Bianconiglio di Alice nel celebre romanzo
di Lewis Carroll.
ORARI VISITE:
STORIES OF P (Chapter One) è visitabile da martedì 6 dicembre fino a mercoledì 21 dicembre 2016,
dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Ingresso libero (chiusura i lunedì).
TORINO, “TE', CAFFE', CIOCCOLATA IN TAZZA “, IL LIBRO DI ANNA CREMONTE
9 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
Mercoledi' 7 dicembre 2016 – ore 17,30
Presso il Centro Incontri della Fondazione Paolo Ferraris - C.so G. Ferraris 99 – Torino.Per
informazioni Tel.: 333 16 09 156
e-mail: [email protected] - [email protected]
La Tazza: ...l’oggetto che maggiormente ci appartiene. Da lei gustiamo il tè, il caffè, la cioccolata più
buoni del mondo. Di prima mattina, con il consueto rito del tè, del caffè, del cappuccino, ci predispone
all’impegno quotidiano, rassicurandoci che, a sera, con la solita tisana, scaccerà ogni affanno dalla nostra
mente. Posata sul comodino accanto al letto è la presenza amica della notte. La si immagina eterna e
quando, malauguratamente, il manico decide di staccarsi, rimaniamo sconcertati. Rigiriamo l’amato
oggetto, monco, tra le mani; l’ipotesi di disfarcene non si affaccia neppure lontanamente, anzi ne
studiamo il nuovo utilizzo. Può diventare un porta: clips, gomme per cancellare, mozziconi di matite, da
tenere sulla scrivania a portata d’occhio e di mano. ... ...Ecco il motivo per il quale ho voluto dedicare
alcune pagine alla tazza, raccontandone la storia dal tempo dei tempi ai giorni nostri. ... (dalla
presentazione di Anna Cremonte Pastorello di Cornour)
... Alle tre bevande che tutti noi amiamo, a tazze, tazzine, piattini, caffettiere, teiere e cioccolatiere, dedica
un nuovo, ampio volume Anna Cremonte Pastorello di Cornour che arricchisce il proprio testo con una
serie di esemplari sottili opportunamente scelti, alcuni dei quali risalenti al V millennio a.C. ... (dalla
prefazione di Gian Giorgio Massara)
RIVOLI IN UN LIBRO DI RINALDO BELLATO
Attraverso le 120 pagine del libro «Bella Rivoli», Le Cartoline Raccontano 1900-1980, di Rinaldo
Bellato, realizzato con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Città di Rivoli, si
scopre la storia di Rivoli, le immagini della città, i monumenti e il Castello sede del Museo d’Arte
Contemporanea.
Presentata alla Casa del Conte Verde dall’autore e con gli interventi di Ludmilla Cardetta e Cinzia
Taurisano, la pubblicazione offre un ampio panorama di testimonianze e documenti che, consultati
all’Archivio Storico La Stampa Torino e all’Archivio Storico Città di Rivoli, rappresentano i momenti di
10 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
un’esperienza condotta con la volontà e l’interesse di trasmettere a lettori ed esperti la storia del Castello
juvarriano di Rivoli o quella della Società Bocciofila, dei palazzi di via Umberto I o dell’Acquedotto
Municipale.
La sequenza delle cartoline è quanto mai fondamentale per ripercorrere gli aspetti dell’ambiente e del
territorio e, in particolare, costituiscono certamente patrimonio culturale non indifferente che appartiene
alla città e non solo, mentre permettono di cogliere il pensiero di politici come Giovanni Giolitti:«Sarebbe
una grande garanzia di pace se in tutti i paesi fossero le rappresentanze popolari a dirigere la politica
estera...».
E dai Convitti del Fratelli Nerva alle suore francesi, dalla scuola elementare Don Milani all’oratorio di
Leonardo Murialdo, si snoda una piacevole e rievocante narrazione che parla della Ferrovia TorinoRivoli, della Trattoria Ottone e della Collegiata di Santa Maria della Stella con l’imponente campanile e
la facciata Barocca.
E insieme all’Albergo Tre Re e al Museo della cartolina in Italia, il libro suggerisce una chiave di lettura
di Rivoli con citazioni, riferimenti storico-culturali, vignette umoristiche e la visita del Presidente della
Repubblica Sandro Pertini del 1981.
Angelo Mistrangelo
TORINO, BALLETTO “SISSI LA GIOVANE IMPERATRICE”
Venerdì 16 dicembre alle ore 21.00 presso il Teatro
Crocetta, Via Piazzi 25, andrà in scena lo spettacolo “Sissi la giovane imperatrice”. Balletto in due atti
nato dalla straordinaria collaborazione di due associazioni di danza, ovvero l’A.S.D Il Gabbiano e
11 / 12
PIEMONTE ARTE: CANFARI, BALDASSA, LAZZAROTTO, TARALLO GIOVANDO, D’AZEGLIO, VERDINO…
by centotorri srl - tutti i diritti riservati
l’A.S.D Livingston Dance Studio. Regia e coreografie sono a cura di Franca Pagliassotto, scenografie di
Piercarlo Ponchione. “Sissi la giovane imperatrice” è la storia dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria,
comunemente nota come SISSI. Di lei quindicenne si innamorò l’Imperatore Francesco Giuseppe che,
contro il parere di tutti, decise di sposarla e di farla diventare Imperatrice. Nonostante l’ostilità della
suocera, l’Arciduchessa Sofia, che arriverà al punto di toglierle i figli per affidarli a severi precettori,
Elisabeth diventerà in breve la donna più amata dell’Impero Austrungarico. In questo spettacolo rivive la
figura di una sovrana ribelle e anticonformista che non trovò mai pace, sullo sfondo di eventi cruciali
della storia d’Europa. Sarà Luigi Lucheni, assassino di Sissi e giovane anarchico italiano, a portarci a
Vienna, alla corte imperiale. Insieme a lui ripercorreremo il tragico volo di questa farfalla impazzita, che
troverà la sua pace solo nelle braccia della Morte. Nasce nel 1986 l’Asd IL GABBIANO fondata da
Franca Pagliassotto, che concretizza in essa l’esperienza acquisita in oltre vent’anni di lavoro, prima
come ballerina, poi come coreografa in Italia e all’estero. L’Associazione deve il suo nome al celebre
romanzo di Richard Bach “Un gabbiano di nome Jonathan Livingston”, quale simbolo di tecnica ed
esperienza in continua evoluzione. Un’opera danzata ricca di pathos assolutamente da vedere, poiché
viene portata in scena una volta ogni cinque anni data la sua complessità sia per questo grande aspetto
emotivo, che per le scenografie, l’innumerevoli oggetti di scena e costumi. Come interpreti principali
saliranno sul palcoscenico: Irene Rivella, Federica Fantò, Roberto Pitta, Fabrizio Varriale, Marco
Cosenza, Michele Prudente. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo al numero: 011/3854533.
_______________________________________________
centotorri srl - © tutti i diritti riservati
12 / 12
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)