BUKARA - New Delhi (India)

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BUKARA - New Delhi (India)
BUKARA - New Delhi (India)
Scritto da Claudio
Lunedì 30 Novembre 2009 10:42 - Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Novembre 2009 10:45
BUKARA
Diplomatic Enclave
New Delhi 110-021
India
tel 6112233 - fax 6113333
Se andate in India e fate tappa nella capitale è assolutamente prioritaria prima di ogni altra cosa
la visita con cena in questo ristorante. Nelle principali guide turistiche è nominato come uno dei
migliori ristoranti in India, ma non è vero, vi posso assicurare che dopo aver visitato
culinariamente Calcutta, Bombei, Madras, Udaipur, Jaipur, Goa ecc. ecc., il BUKARA di Nuova
Delhi è in assoluto il migliore.
Esso è situato all'interno dell'Hotel Marya Sheraton.
Entrando nel locale si percepisce subito l'atmosfera di grande classe e pulizia, i tavoli hanno
una forma irregolare poiché sono ricavati da sezioni di enormi tronchi di albero.
Il locale è diviso in due zone: fumatori e non fumatori ma da entrambe le zone è visibile la
cucina dietro una parete a vetri ed è la prima grande emozione: una favolosa vista di una serie
di spiedini di pollo, tacchino, gamberoni, cosce di agnello che pendono da dei ganci attaccati al
soffitto. Alcuni sono stati fatti macerare in misteriose salse ed hanno un colore rosso fuoco altri
color giallo grano. Nella cucina lavorano 5 cuochi con tanto di cappellone bianco in testa.
Lavorano freneticamente tra fumi bianchi che escono dai forni "tandoori" e vapori odorosi che si
alzano da pentoloni rotondi e panciuti: un panorama veramente magnifico.
Si viene accompagnati al tavolo precedentemente riservato (senza prenotazione nun se
magna) da una dolcissima indianina che vi aiuterà ad indossare una tipica parannanza di grandi
dimensioni, molto utile per non sporcarsi poiché, come vuole la tradizione indiana, il ristorante è
completamente sprovvisto di qualsiasi tipo di posateria, si mangia tutto con le mani aiutandosi
con il pane chiamato NAAN cotto espresso nel tipico forno "tandoori".
Il menu è di medie dimensioni ed è sprovvisto di cucina internazionale, non esiste neanche
l'antipasto.
Mentre si aspetta di mangiare portano delle gallette apparentemente innocue ma dal sapore
decisamente "forte" con accanto una salsa verde ricavata da varie erbe e della cipolla tritata.
Tra le varie portate DOVETE assaggiare:
PESHAWARI KABAB ossia agnello di giovanissima età cotto in un forno a legna ma
spennellato a più riprese con una salsa chiamata ginger-garlic.
TANDOORI JHINGA ossia gamberoni giganti provenienti giornalmente dall'oceano indiano
insaporiti in una salsa di yogurt e red chilli proveniente dall'Uttar Pradesh cotti in casseruola e
serviti con del lime a fettine.
SIKANDARI RAAN ossia il cosciotto di agnello di media età cotto nel forno tandoori e speziato
con cinnamon e black cumin, va mangiato a temperatura media altrimenti se mangiato ancora
caldo non si è in grado di apprezzare quanto sia speziato (tantissimo). Vi ricordo a questo
proposito che il pane è poco mollicoso e speziato anche lui.
Ottimo è anche il KASTOORI KABAB, pollo a cubetti marinato prima in una salsa di ginger poi
lasciato riposare per alcune ore nel black peppercorn quindi cotto sulla griglia.
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Scritto da Claudio
Lunedì 30 Novembre 2009 10:42 - Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Novembre 2009 10:45
Una portata veramente poderosa, assolutamente imperdibile, è il MURGH MALAI KABAB ossia
pollo disossato e fatto accomodare su dei lunghi spiedini cotto nel forno tandoori fino a metà
cottura quindi marinato in una crema ottenuta da siero di formaggio di capra e curry di Madras
(il migliore) quindi finito di cuocere nel forno e servito caldo con spruzzatina di lime e una lieve
nevicata di mentuccia selvatica.
Oppure il MURGH TANDOORI , giustamente considerato il padre di tutti i kebab. E' il classico
pollaccio dal colore rosso fuoco per il trattamento a base di red chilli e curry cotto nel forno
tandoori.
Splendido anche il MURGH MAKHANI ossia pollo cotto al vapore e ingentilito in una casseruola
con salsa di pomodoro fresco burro, ginger, cumino, pistacchi.
Vi sono poi ottimi piatti vegetali tutti provenienti dalla grande tradizione vegetariana del sud
dell'india (le regioni chiamate Karnataka, Andhra Pradesh, Kerala e infine il Tamil Nadu
conoscono praticamente solo cucina vegetariana) tra tutti vi cito il PANEER TIKKA ossia cubetti
di formaggio di mucca senza alcun tipo di spezie ma semplicemente appena scottati nel forno
tandoori dal quale prendono un aroma particolarissimo. Tutto questo avendo SEMPRE nel
piatto davanti a voi un po' di riso scondito con sopra un po' dell'imperdibile DAL BUKHARA cioè
zuppa di lenticchie nere provenienti dalle zone pre-montane del Kashmir. E' una zuppa di
lenticchie classica con pomodoro ed una mistura di spezie che la rende veramente unica
(anche nel bruciore di culo).
Da bere viene servita birra indiana che per la verità è scadente.
Per finire la serata si sgranocchiano contemporaneamente cristalli di zucchero e semi di anice.
Aiuta il palato messo in serie difficoltà. Il costo medio è attorno alle 1000 rupie che al cambio
attuale sono circa 24 euro, un enormità per quasi tutti gli indiani, una cazzata per noi.
I voti:
AMBIENTE: 8 (ambiente di altissimo livello se si considera che siamo in India)
SERVIZIO: 9 (serviti e riveriti come Principi)
CANTINA: 4 (praticamente inesistente)
CUCINA: 8 (vedi descrizione)
RAPPORTO Q/P: 10
Massimo rispetto per la ciccia di Aldo.
Claudio
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