Corso di Progettazione di Sistemi ed Infrastrutture di Trasporto
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Corso di Progettazione di Sistemi ed Infrastrutture di Trasporto
Corso di Progettazione di Sistemi ed Infrastrutture di Trasporto La circolazione e la potenzialità delle linee ferroviarie Appunti a cura di Sergio d’Elia Demetrio Festa Giuseppe Guido (BOZZA) Testi di riferimento Lucio Mayer, Impianti ferroviari, 1° Volume, Ultima edizione. Cantarella G. E. (a cura di), Sistemi di trasporto: tecnica ed economia, UTET, 2007, capitolo 2 Trasporto ferroviario, di G. Malavasi (testo generale già consigliato per il corso di Fondamenti di trasporti). Le slide non sostituiscono il libro di testo, possono solo costituire un riepilogo degli argomenti trattati. La circolazione ferroviaria A = movimenti del treno dal segnale di protezione fino al segnale di partenza – internamente all’ambito della stazione Stazione Movimento di più treni in stazione e piena linea P = movimenti del treno dal segnale di partenza di una stazione fino al segnale di protezione della successiva – avvengono parte in stazione parte in linea Itinerario di uscita da stazione Segnale di protezione Segnale di partenza Itinerario di stazione Itinerario in piena linea Sistemi di circolazione a spola Con tale sistema il convoglio 1 partiva da A ed arrivava fino a F fermandosi nelle stazioni intermedie (B, C, D, E). Il servizio ha come Origini e Destinazioni fisse le due stazioni di estremità A ed F. Una volta giunto in F era consentito ad un altro treno di partire da F per A Stazioni successive La potenzialità è scarsa; si può usare solo su linee con frequenza scarsa, magari utilizzando un solo convoglio che va e viene. Circolazione col bastone pilota Non più in uso Il sistema si chiamava “regime del bastone pilota” In questo caso si hanno incroci tra treni in varie stazioni intermedie Ogni capotreno deve consegnare o presentare il bastone al capostazione di ogni stazione successiva (si fermano a tutte le stazioni). La sicurezza rispetto a possibili scontri veniva garantita dalla consegna materiale del bastone da parte del macchinista del treno Circolazione con distanziamento a intervallo Non più in uso di tempo L’inclinazione dei diagrammi mostra la differente velocità dei treni. I treni 2 e 6 hanno V maggiore di 50 Km/h (Sono tutti treni pari perché hanno la stessa direzione). La fascia tratteggiata rappresenta l’intervallo temporale di protezione del treno rispetto al successivo o al precedente Il treno 6 deve partire da E con un ritardo tale da giungere in A con almeno 15 minuti di ritardo rispetto a 4 (fascia di protezione) Distanziamento a intervallo di spazio La via era sempre considerata a via impedita tranne nel periodo nel quale veniva fornito il consenso La potenzialità della linea è condizionata dalla distanza tra le stazioni. E’ necessario il telefono tra le stazioni. I due treni sono intervallati solo dallo spazio tra due stazioni successive. Il capostazione di A dà il comando di partenza al treno 4 solo quando si è accertato che il treno 2 è giunto in B. Si chiamava: • “regime del giunto telefonico” : vi erano dispacci telefonici tra i capostazione che accertavano anche l’integrità del treno. • “regime del consenso” : era richiesta la concessione di via libera da parte del capostazione della stazione successiva. Circolazione con blocco elettrico manuale Apparecchiature di blocco In ciascuna stazione Dispositivi di autoprotezione dei treni Quando il treno ha avuto il segnale di partenza nella stazione A si muove e passa su un dispositivo di occupazione che impedisce all’apparecchiatura di blocco di essere usata per un altro treno fino a che il treno non passa sul dispositivo di liberazione all’ingresso della stazione successiva. Schema di un impianto di blocco elettrico manuale Fino al 1983 ancora 7000 Km di linea FS (40%) erano attrezzate col blocco manuale Blocco contaassi Precedenze A seconda della categoria del treno (importanza) un convoglio ha precedenza su di un altro. Nella stazione B il treno 4 ( più veloce) ha precedenza sul 2 (più lento). Il treno 2 aspetta quindi in B la partenza del treno 4 e riparte successivamente, dopo che sia stato ripristinato l’itinerario. Verso di percorrenza La precedenza illustrata in figura è normale perché il treno 4 è più veloce Precedenze anormali Orario grafico teorico del treno 4 Orario grafico reale del treno 4 Stazione nella quale era prevista la precedenza Nel caso in cui il treno 4 si presenti in ritardo rispetto all’orario prefissato nella stazione B la precedenza, che era fissata dover avvenire in B, viene spostata nella stazione successiva C. Incrocio tra convogli Sulle linee a semplice binario è necessario coordinare l’incrocio tra convogli in senso opposto. Se i convogli sono in orario l’incrocio si effettua nella stazione prevista con la regola che il treno che giunge prima si pone sul deviato e l’altro transita o si ferma sul corretto tracciato Nella figura è rappresentato il caso in cui il treno 2 è in ritardo e l’incrocio viene spostato da C alla stazione B Circolazione nella stazione In figura viene rappresentato il percorso del convoglio predisposto fino al segnale di partenza dove il treno deve fermare in attesa della via libera. Esiste un segnale di partenza distinto per ciascun itinerario. A è la lunghezza della stazione Segnale di protezione S è il tratto di raccordo fino alla piena linea. Segnale di partenza Itinerario di arrivo e di uscita in stazione La zona in uscita è da considerarsi quale tratto di sicurezza (50-100m), posto per possibili scorrimenti del convoglio oltre la linea di partenza. In figura è marcato uno dei possibili itinerari che è possibile predisporre in stazione dal segnale di protezione a quello di partenza. Anche nel tratto di uscita devono essere rispettati limiti di velocità imposti dai deviatoi presenti. Binari indipendenti in stazione Il fascio d binari è indipendente nel caso in cui i deviatoi sono assicurati nella posizione di non confluenza con l’itinerario di arrivo. I binari si dicono indipendenti quando non esistono comunicazioni che possano portare un treno in manovra su di un itinerario a incontrarsi con un altro treno in manovra. Gli instradamenti sono quindi indipendenti tra loro per dispositivo di armamento. Movimenti contemporanei di più treni Il treno A si è posto sull’itinerario deviato per la sosta in stazione e per consentire il sorpasso del treno B. Il treno B è in transito e non ferma alla stazione; va sul corretto tracciato. Zona di uscita Itinerari di ingresso in una stazione di incrocio Il sistema era adottato in linee a semplice binario per consentire l’incrocio tra treni. In figura sono evidenziati gli itinerari possibili dei due treni 1 e 2. Segnale di protezione Segnale di partenza Segnali semaforici di vecchia generazione Ad ali semaforiche di 1a e di 2a categoria Sono preceduti da un segnale di avviso. Se l’ala era sollevata vi era via impedita. Disco girevole: se non il macchinista non vedeva il disco (rosso) perché girato, si intendeva che la via era libera. Indicazioni dei segnali luminosi di 1a categoria Schema ripetizione in macchina dei segnali La trasmissione del segnale viene fatta cortocircuitando il binario; va quindi in funzione la parte logica del sistema che verifica la velocità e la distanza dal segnale per permettere la frenatura in tempo utile. Controllo continuo della velocità sulla distanza di frenatura in sicurezza Il raffronto tra la curva di sicurezza e la curva di frenatura è continuo garantendo la sicurezza in ogni istante. Distanze di riferimento tra i segnali • d = distanza effettiva • dn = distanza normale (1.350 m) • dr = distanza ridotta (900 – 1.350 m) Possibilità di utilizzo dei codici in funzione del distanziamento dei segnali codice 270: il segnale successivo è verde codice 180: il segnale successivo è giallo codice 75: il segnale successivo è rosso La distanza d tra i segnali è superiore allo spazio di arresto in sicurezza Possibilità di utilizzo dei codici in funzione del distanziamento dei segnali La distanza d tra i segnali è superiore allo spazio di arresto in sicurezza I SISTEMI DI ESERCIZIO E I REGIMI DI CIRCOLAZIONE FERROVIARIA; SISTEMA ATTUALE: DISTANZIAMENTO A SPAZIO il distanziamento spaziale tra i treni è realizzato mediante la suddivisione della linea in tratte consecutive, denominate “sezioni di blocco”, su ciascuna delle quali si può trovare un solo convoglio alla volta. BLOCCO ELETTRICO AUTOMATICO A CORRENTI CODIFICATE (B.A.C.C.) Verso del moto IL SISTEMA INNOVATIVO ERTMS/ETCS LEVEL 2 PRINCIPI INFORMATORI: a) Comunicazione mediante GSM-R tra treno e Radio Block Center (RBC); b) Velocità regolata dal Radio Block Center (RBC) in funzione della “libertà della via”; c) Assenza di segnali fissi lungo la linea; d) Presenza di boe lungo il tracciato. LA POTENZIALITA’ DELLE LINEE FERROVIARIE In Italia RFI definisce POTENZIALITÀ TEORICA POTENZIALITÀ OPERATIVA: numero massimo di treni che possono transitare in una sezione di riferimento della linea nell’unità di tempo (giorno o ora) rispettando prescelti indici di qualità quali: regolarità, livelli massimi di ritardo ammissibili e sicurezza. è la percentuale di potenzialità teorica per la quale è bassa la probabilità del verificarsi di ritardi per congestione.. LA POTENZIALITA’ DELLE LINEE FERROVIARIE FATTORI INFLUENZANTI - configurazione plano-altimetrica del tracciato della linea; - caratteristiche degli impianti di segnalamento e di sicurezza; - dalle caratteristiche degli impianti di segnalamento; - regime di circolazione adottato; - intervallo di distanziamento tra due treni; - livello di marcia che può essere mantenuto; - prestazioni del materiale rotabile. I metodi utilizzati per il calcolo della potenzialità di circolazione ferroviaria sono: - metodi che adottano formule di tipo statico; - metodi che impiegano formule di tipo probabilistico; - metodi che si avvalgono di simulazioni. Potenzialità di circolazione • • • Si suddivide in: Potenzialità sulle linee Potenzialità delle stazioni La potenzialità è condizionata dai colli di bottiglia ossia dai punti critici della linea L’orario ferroviario è il risultato temporaneo di una serie di processi iterativi. Le formule per il calcolo sono di tipo: • Deterministico: non sono attendibili appena si producono alterazioni al sistema (ritardi, rallentamenti ecc.) • Probabilistico: contengono una serie di coefficienti di sicurezza che sono stati determinati da esperienze passate. • Simulativo: applicano modelli di calcolo simulativi Potenzialità di circolazione sulla linea • La formula generale sintetica è: VT P L Che fornisce il numero massimo di veicoli o convogli che si possono muovere su di una linea a velocità V in un tempo T se sono distanziati di uno spazio pari a L Per ricavare la formula su riportata occorre tener conto che: Il tempo intermedio ti che intercorre tra due passaggi successivi di veicoli è: Poiché: T P ti Da cui la formula di sopra. L ti V Potenzialità di circolazione sulla linea La formula è teorica perché non tiene conto delle condizioni reali di circolazione. Per garantire la sicurezza di marcia dei convogli al posto del distanziamento L si pone: L Vt m Vt S f a l Dove : Vt m è lo spazio percorso durante le operazioni di distanziamento Vt è lo spazio percorso nel tempo di percezione e reazione Sf è lo spazio di frenatura del convoglio a è il margine di sicurezza per tenere conto di eventuali ritardi di frenatura l è la lunghezza del treno, necessaria per garantire la distanza voluta tra la testa dei due treni successivi Passo di distanziamento nella marcia a vista Verso di marcia A Vt B Sf Vt S f a Il diagramma rappresenta le curve di deflusso e quindi di velocità del convoglio A in base allo spazio di frenatura disponibile rispetto ad un convoglio B. Passo di distanziamento nella circolazione con segnali Verso di marcia D è la sezione di distanziamento tra un segnale di arresto ed il successivo d e la distanza dell’avviso dal segnale di arresto e la distanza di visibilità dell’avviso s è lo spazio di copertura del segnale di arresto Potenzialità delle linee ed eterotachicità In un periodo T di tempo l’inserimento di una traccia di un convoglio più lento tra due altre tracce comporta una riduzione di potenzialità pari a DP. Percorrenze e distanziamenti Per treni omotachici il cadenzamento è uguale per tutti i treni circolanti Così come i tempi di circolazione. Intervalli di interdizione Su di una tratta o sezione di blocco sulla quale già circola un convoglio è interdetta la possibilità di invio di altri convogli Diagramma di occupazione di binari in stazione Curve cumulate di occupazione di binari in stazione Curve cumulate di occupazione di binari in stazione Impegno dei binari di stazione Potenzialità di un binario di stazione Il tempo di occupazione di un binario in stazione è somma di tre aliquote: • T acc = tempo di servizio per l’arrivo (min) • T sosta = tempo di sosta (min) • T’ acc = tempo di servizio per la partenza (min) Pertanto la potenzialità teorica di un binario nell’arco di tempo T (ore) può essere calcolata mediante la relazione: La potenzialità di un binario di stazione t tacc t s t 1 acc T 60' P1 t ' T 60 P 1 tacc ts tacc 1 Potenzialità della stazione Detto N il numero di binari, e K un coefficiente di sicurezza operativo, la capacità complessiva del fascio di binari è data da: ' T 60 PN KN 1 tacc ts tacc Potenzialità teorica di una linea ferroviaria Pt = n + n’ + [ [T – t- n (p + i) – n’ (p’ + i)] / (p’ + i) ] x k1 (treni/giorno) Con: • n = n° di treni ordinari tipo 1 circolanti in base all’orario di servizio; • n’ = n° di treni ordinari tipo 2 in base all’orario di servizio; • k1 = coefficiente di riduzione ambientale e di esercizio variabile da 0,7 a 0,9: tiene conto della particolare situazione • T = numero di minuti primi compresi nelle 24 ore (1440 minuti); • t = tempo occorrente per le operazioni di manutenzione giornaliera della linea (120 minuti); • p = percorrenza media, in minuti primi, dei treni tipo 1 sulla sezione rilevante; • p’ = percorrenza media, in minuti primi, dei treni tipo 2 sulla sezione rilevante; • i = tempo morto, che rappresenta il perditempo connesso con le operazioni di distanziamento o di incrocio La formula calcola il numero di treni di tipologia 2 che possono essere aggiunti ai treni attuali; può essere modificata per i treni di tipologia 1, e può essere estesa a più tipologie di treni. Potenzialità operativa di una linea ferroviaria Po = K Pt (treni/giorno) con K coefficiente di sicurezza operativo Valori di riferimento approssimati, variabili caso per caso: •Linea a semplice binario: fino a 80 treni/giorno •Linea a doppio binario, con BAB: fino a 240 treni/giorno •Linea a doppio binario, con ERMTS level2: fino a 320 treni/giorno L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO FERROVIARIO La Rete Ferroviaria Italiana: (lunghezza complessiva ≈ 16.000 Km) Le Stazioni Ferroviarie: - 13 grandi stazioni; - 103 medie stazioni; - circa 300 stazioni ubicate nelle aree metropolitane in prossimità dei maggiori nodi ferroviari; I Treni: - Treni Viaggiatori, Nazionali ed Internazionali - Treni Merci Internazionali - Treni Merci Nazionali LA DESCRIZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA PAOLA - REGGIO CALABRIA CENTRALE Lunghezza complessiva di 177,19 Km Tratte fondamentali: -Paola – Lamezia Centrale ; -Lamezia Centrale – Rosarno; - Rosarno – Villa San Giovanni ; - Villa San Giovanni – Reggio Calabria Centrale . LA DESCRIZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA PAOLA - REGGIO CALABRIA CENTRALE 1° TRATTO: Paola - Lamezia Centrale lunghezza complessiva di circa 57 Km a doppio binario. CARATTERISTICHE TECNICO-FUNZIONALI Lunghezza del tracciato (Km) 56,87 Stato di elettrificazione FR1 Velocità massime di tracciato (Km/h) 200 Pendenze minima e massima (in per mille) 0 -11 Regime di circolazione BAB Sistema di esercizio CTC/DCO Lunghezza max sezione di blocco (Km) 2,61 RANGO TRATTO A B C P Paola – San Lucido 140 160 170 190 San Lucido - Amantea 135 160 170 200 Amantea – Nocera T. 140 160 165 180 Nocera T. – Gizzeria L. 135 140 150 180 Gizzeria L. – Lamezia Terme C. 140 145 150 180 LA DESCRIZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA PAOLA - REGGIO CALABRIA CENTRALE Schema grafico della Direttrice Tirrenica Battipaglia – Reggio Calabria Centrale Lunghezza complessiva 374 Km STAZIONI PRINCIPALI: -Battipaglia; -Sapri; -Paola; -Lamezia Terme Centrale; -Rosarno; -Villa San Giovanni; -Reggio Calabria Centrale CARATTERISTICHE DEL TRATTO PAOLA - S. LUCIDO PAOLA Progressive Chilometriche 197,001 Posto di Blocco 359 Direzione NORD Direzione SUD Tratto di Linea con blocco elettrico automatico a correnti codificate atto a consentire la ripetizione continua in macchina dei segnali e delle condizioni della via con più di quattro codici. Distanza Parziale 5,27 Km S.LUCIDO Progressive Chilometriche 202,268 Posto di Blocco 363; 363 BIS IL CALCOLO DELLE POTENZIALITA’ ATTUALI DATI INPUT: - Giorno di riferimento: 3 Agosto 2005; - Orario grafico dalle 00:00 alle 23:59; - Verso di marcia: Nord-Sud; -Fascicolo circolazione e linee: -Distanze parziali tra le stazioni; -Distanze parziali tra i segnali di blocco; -Velocità di fiancata: 1) Rango A: treni composti da materiale ordinario quali viaggiatori e merci 2) Rango B: treni composti da mezzi leggeri o da materiale viaggiatori rimorchiato da specifiche locomotive (E. 444; E. 656; E. 646; ecc..) 3) Rango C: treni composti da materiale viaggiatori rimorchiato o da materiale rimorchiato speciale. 4) Rango P: treni per l’Alta Velocità (Pendolino) L’ORARIO GRAFICO DEL GIORNO 3 Agosto 2005 DIREZIONE NORD SUD (SALERNO) 6 10 20 30 40 7 50 10 20 40 9 50 10 35 Eurstar Intercity Espresso Interregionale e Regionale Merci 85 19 Treno Treno Treno Treno Treno 50 13 45 Legenda 1 85 REGGIO DI CALABRIA CENTRALE 40 76 ROSARNO GIOIA TAURO PALMI BAGNARA FAVAZZINA SCILLA 63 5 15 16 33 87 85 16 16 96 551 58 84 VIBO VALENZIA PIZZO MILETO (Via Tropea) VILLA S.G. CANNITELLO VILLA SAN GIOVANNI VILLA S.GIOVANNI BOLANO REGGIO DI CALABRIA CATONA REGGIO DI CALABRIA GALLICO REGGIO DI CALABRIA ARCHI REGGIO DI CALABRIA S.CATERINA REGGIO DI CALABRIA LIDO 30 1- 1 03 57 55 20 75 84 81 126 3 1 30 58 7 840 20 57 69 79 16 73 10 93 55 589 95 31 71 36 8 50 15 91 36 19 36 89 5 97 80 (Cosenza) S. LUCIDO MARINA TORRE DI MEZZO FALCONARA FIUMEFREDDO BRUZIO LONGOBARDI BELMONTE CALABRO AMANTEA CAMPORA S. GIOVANNI SERRA AIELLO NOCERA TIRINESE FALERNA GIZZERIA LIDO LAMEZIA TERME CENTRALE S. PIETRO A MAIDA CURINGA ECCELLENTE (Via Tropea) 40 19 PAOLA 30 LE POTENZIALITA’ TEORICHE ED OPERATIVE ATTUALE TRATTA PAOLA – LAMEZIA TERME CENTRALE Periodo di Riferimento (T) 1440 Tempo di manutenzione (minuti) (t) 120 N° treni Viaggiatori (n) 54 N° treni Merci 24 (n') Percorrenza max della sezione di blocco treni Viaggiatori (p) Lunghezza Sezione rilevante 1,45 Km (sezione tra P393 e P395) 1,0875 Percorrenza max sezione di blocco treni Merci (p') Lunghezza Sezione rilevante 1,45 Km (sezione tra P393 e P395) 1,0875 Perditempo del segnalamento (i) 1 Coefficiente correttivo: situazioni ambientali (k1) 0,7 Coefficiente correttivo: tipo di traffico 0,35 (k) POTENZIALITA’ TEORICA 466 POTENZIALITA’ OPERATIVA 163 TRANSITI UTILIZZO DELLA TRATTA (transiti/potenzialità operativa) 78 0,478 LE POTENZIALITA’ TEORICHE ED OPERATIVE ATTUALI POTENZIALITA' CON B.A. c.c. 500 450 400 350 300 Treni/giorno 250 200 150 100 50 0 190 Paola 240 290 Lamezia T. Rosarno 340 V.S.G 390 Reggio C. Progressive Chilometriche POTENZIALITA' TEORICA POTENZIALITA' REALE POTENZIALITA' OPERATIVA LE POTENZIALITA’ TEORICHE ED OPERATIVE ATTUALI IN FUNZIONE DEL COEFFICIENTE K (DI SICUREZZA OPERATIVA) POTENZIALITA' OPERATIVA IN FUNZIONE DI K Treni/giorno 240 190 140 90 190 Paola 210 230 250 270 290 Lamezia T. 310 330 350 k = 0,4 k = 0,45 390 V.S.G Rosarno Reggio C. Progressive chilometriche k = 0,35 370 k = 0,5 LE POTENZIALITA’ TEORICHE ED OPERATIVE ATTUALI IN FUNZIONE DEL COEFFICIENTE K1 (CARATTERISTICHE DELLA LINEA E AMBIENTALI) POTENZIALITA' IN FUNZIONE DI K1 700 600 500 400 300 200 100 0 190 240 Pot. Teor. K1=0,7 "Pot. Oper. K1=0,8" 290 Pot. Oper. K1=0,7 "Pot. Teor. K1=0,9" 340 390 "Pot. Teor. K1=0,8" "Pot. Oper. K1=0,9" LE POTENZIALITA’ TEORICHE ED OPERATIVE FUTURE TRATTA PAOLA – LAMEZIA TERME CENTRALE Periodo di Riferimento (T) 1440 Tempo di manutenzione (minuti) (t) 120 N° treni Viaggiatori (n) 92 N° treni Merci 46 (n') Percorrenza max della sezione di blocco treni Viaggiatori (p) •Lunghezza Sezione rilevante 1,45 Km (sezione tra P393 e P395) 1,0875 Percorrenza max sezione di blocco treni Merci (p') Lunghezza Sezione rilevante 1,45 Km (sezione tra P393 e P395) 1,0875 Perditempo del segnalamento (i) 0,5 Coefficiente correttivo: situazioni ambientali (k1) 0,7 Coefficiente correttivo: tipo di traffico 0,35 (k) POTENZIALITA’ TEORICA 623 POTENZIALITA’ OPERATIVA 218 TRANSITI 138 UTILIZZO DELLA TRATTA (transiti/potenzialità operativa) 0,632 LE POTENZIALITA’ TEORICHE ED OPERATIVE FUTURE Treni/Giorno POTENZIALITA' CON ERTMS Level 2 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 190 210 230 250 270 290 310 330 350 370 390 Progressiva Km POTENZIALITA' TE0RICA POTENZIALITA' OPERATIVA POTENZIALITA' REALE IL CONFRONTRO TRA LE POTENZIALITA’ ATTUALI E FUTURE La Potenzialità Attuale La Potenzialità Futura Le Tratte Teorica Operativa Teorica Operativa • Paola – Lamezia Centrale 397 139 477 167 • Lamezia Centrale – Rosarno 390 137 459 160 • Rosarno – Villa S. Giovanni 346 121 401 140 • Villa S. Giovanni – Reggio C. 285 100 325 114 I Transiti (Treni/giorno) L’Utilizzazione della linea (%) Le Tratte Attuali Futuri Attuali Futuri • Paola – Lamezia Centrale 78 138 47,82 63,24 • Lamezia Centrale – Rosarno 85 138 51,15 62,06 • Rosarno – Villa S. Giovanni 64 138 42,64 69,38 • Villa S. Giovanni – Reggio C. 38 68 26,67 37,07 IL CONFRONTRO TRA LE POTENZIALITA’ ATTUALI E FUTURE Treni/Giorno CONFRONTO POTENZIALITA' 700 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 190 240 290 340 390 Progre ssiv a chilome trica P_Teor_BAcc P_Teor_ERTMS_Level_2 P_Op_BAcc P_Op_ERTMS_Level_2 Potenzialità Reale IL SURPLUS DELLE POTENZIALITA’ TEORICHE ED OPERATIVE Il Surplus Le Tratte Teorica Operativa 157 55 • Lamezia Centrale – Rosarno 160 56 • Rosarno – Villa S. Giovanni 139 49 • Villa S. Giovanni – Reggio di C. 117 41 • Paola – Lamezia Centrale IL CALCOLO DEI COSTI DI AMMODERNAMENTO a) Segnalamento - Eurobalise: - Radio Block Center (RBC): - GSM-R (centre+bts+antenna): - Sdh Transmission System (*): 7,530 € /Km 23,320 €/ Km 151,960 € / Km 112,740 € / Km Totale 295.550 € / Km ( linea a semplice binario) Costo Ammodernamento Linea = 2 x 295.550 € / Km x 177,19 Km= 104.737.009 € b) Ammodernamento Treni Costo per installazione a bordo dei treni del sistema ERTMS Totale 300.000 € Costo ad unità n° di treni da ammodernare (doppia cabina di guida) = 148 (138 in esercizio e 10 di scorta) •Costo totale treni da ammodernare = 88.800.000 € COSTOComplessivo = 104.737.009 € + 88.800.000 € = 193.537.009 € IL CALCOLO DEL PEDAGGIO M v M d M u Ptratta Paccesso Pbase x Km x 3 - Paccesso = € 56,81 (d.b. 200 Km/h) - Pbase = 1 € - Km = lunghezza complessiva della tratta in esame - Mv = 2,575 funzione di |V commerciale – V omotachica | /V omotachica - Md = 0,933 funzione della densità, - Mu = 1,75 dipende dalla funzione di “usura”, Nella formula il Paccessoviene fatto pagare all’impresa ferroviaria una sola volta, quindi si somma dopo aver calcolato i singoli costi del pedaggio per tratta. IL CALCOLO DEL PEDAGGIO PER TRATTA 1° tratta - Paola – Lamezia Centrale 56,87 Ptratta 1 = 99,68 2° tratta - Lamezia Centrale Rosarno 59,81 Ptratta 2 = 104,8 3° tratta - Rosarno – Villa S. Giovanni 46,42 Ptratta 3 = 81,36 4° tratta - Villa S. Giovanni – Reggio di C. 14,09 Ptratta 4 = 24,7 Km € Km € Km € Km € Pcompl. = Pbase + Ptratta 1 + Ptratta 2 + Ptratta 3 + Ptratta 4 = 367,38 € IL CALCOLO DEI BENEFICI Il beneficio totale per RFI è dato dalla seguente relazione B b Ptratta ntreni g a b è il numero dei binari per senso di marcia (nel nostro caso è uguale a 2); -Ptratta = pedaggio al giorno della tratta ; -ntreni = surplus treni sulla linea (60 treni/giorno) -g = giorni utili ipotizzati per la circolazione dei treni aggiunti -a = numero anni di funzionamento del nuovo sistema. B = 2 x 367,38 x 60 x 320 x 20 = 282.151.445,33 € IL CALCOLO DEI BENEFICI Il guadagno netto per RFI vale : G = B – Ccompl.. = 282.151.445,33 - 193.537.009 = 88.614.436,33 € Il pareggio tra costi e ricavi si ottiene dopo 13,72 anni