dOCUMENTA (13)

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dOCUMENTA (13)
d documenta
dOCUMENTA (13)
Visita dell’installazione di documenta 2
con opere di Julio Gonzales, 1959.
Fotografo sconosciuto.
Lascito di Arnold Bode,
courtesy documenta Archiv
d documenta è un convegno che ha lo scopo di offrire un luogo di discussione e riflessione sulla storia di documenta, le sue diverse edizioni e il suo futuro.
La prima edizione di documenta si è tenuta a Kassel nel 1955 per iniziativa di Arnold
Bode. Da allora, costituisce un importante appuntamento a scadenza periodica quinquennale in cui l’arte contemporanea viene generata, esposta ed elaborata.
A Kassel, coloro che sono interessati all’arte e al suo rapporto al mondo, si incontrano e
fanno il punto della situazione.
d
documenta
Per quanti sono coinvolti nell’organizzazione della prossima documenta,
dOCUMENTA (13) che si aprirà nel 2012, il viaggio comincia con questo convegno.
I relatori che sono stati invitati per l’evento sono i direttori artistici delle passate edizioni
di documenta, presenti in veste di rappresentanti degli artisti e dei gruppi curatoriali
che insieme hanno concepito, immaginato, testimoniato e sognato documenta.
A ciascuno di loro è stato chiesto di preparare un intervento sulla propria documenta
descrivendo, in primo luogo, quale fosse la percezione del presente che avevano al tempo dell’organizzazione del loro progetto, in quale maniera si sentivano presenti al proprio tempo e come ciò ha influenzato le strategie da loro impiegate e le direzioni prese.
In secondo luogo è stato chiesto di delineare, retrospettivamente, che cosa avrebbero
potuto fare diversamente, alla luce di ciò che è accaduto nel mondo dell’arte e in generale nel mondo, dopo la loro documenta. Inoltre, alcuni degli artisti partecipanti a diverse
edizioni di documenta sono stati invitati a partecipare a questa conferenza.
una conferenza verso dOCUMENTA (13)
a conference towards dOCUMENTA (13)
konferenz auf dem weg zur dOCUMENTA (13)
Quando documenta venne concepita, nei primi anni Cinquanta, costituiva una risposta
alla politica dell’“arte degenerata” del Terzo Reich durante il quale era permessa in Germania solo un’arte celebrativa del regime e le avanguardie storiche erano al bando. Nel corso
degli anni, documenta ha anche significato, per l’Europa Occidentale, il luogo della massima libertà di espressione. In anni più recenti, è stata il luogo di una critica aperta all’eurocentrismo. Per questa ragione, diversamente da altre mostre periodiche internazionali,
emerse sul modello delle esposizioni universali dell’Ottocento, documenta è caratterizzata
dalla presenza di un fondamento teorico e dal senso dell’urgenza dell’arte nella società.
Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli (Torino)
Tel. +39 011 9565280
Un elemento storico lega in modo particolare documenta al Castello di Rivoli. Infatti
Rudi Fuchs, già direttore artistico di documenta 7 nel 1982, divenne due anni dopo il primo direttore del Castello di Rivoli. Il percorso inverso porta oggi
Carolyn Christov-Bakargiev, responsabile del programma artistico del Museo, a guidare
la prossima edizione di documenta nel 2012.
“dOCUMENTA (13) - dice Christov-Bakargiev – verrà sviluppata seguendo una prospettiva archeologica, in base alla quale ogni progetto culturale proiettato in avanti deve
fondarsi su uno sguardo all’indietro, in una relazione ecologica con il passato. Come veniva immaginato il presente nella seconda metà del Novecento, e cosa è stato considerato urgente in ogni successiva edizione della mostra?”. Questo convegno intende portare
il passato, il presente e il futuro di documenta insieme in una stanza, in dialogo.
18 e 19 settembre 2009
Sala Convegni e Teatro
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Un servizio di navette collega direttamente
la stazione Fermi della metropolitana
con il Castello di Rivoli.
Orari di partenza dalla stazione Fermi:
9.00, 10.30, 11.30, 14.25, 16.00
Orari di partenza dal Castello di Rivoli
piazza Mafalda di Savoia: 17.05, 18.45, 19.45
Il convegno d documenta è organizzato dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, RivoliTorino e da documenta und Museum Fridericianum Veranstaltungs-GmbH, Kassel, in collaborazione
con il Goethe-Institut di Torino e con il sostegno dell’IFA – Institut für Auslandsbeziehungen e.V.
Per ulteriori informazioni sul convegno:
Tel. +39 011 9565270
www.castellodirivoli.org
www.documenta.de
REGIONE PIEMONTE
FONDAZIONE CRT
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO
CITTÀ DI TORINO
UNICREDIT PRIVATE BANKING - GRUPPO UNICREDIT
programma
Le relazioni di circa quaranta minuti sono
seguite da interventi del pubblico.
Venerdì 18 settembre
10.00 – 10.30
Accredito
10.30 – 11.00
Saluti di benvenuto
11.00 – 12.00
Heiner Georgsdorf
La magia dell’inizio. Arnold Bode (1900 –
1977) e le sue documenta
Direttore del Kuratoriums der ArnoldBode-Stiftung der Stadt Kassel, Heiner
Geogsdorf, nato nel 1939 a Leitring /
Steiermark (Austria), vive a Francoforte.
Allievo di Bode, ha insegnato didattica
dell’arte presso la Kunsthochschule di
Kassel e diretto il Kunstverein della stessa città. Ha curato il libro Arnold Bode,
Schriften und Gespräche (Berlino 2007).
L’intervento presenta la prospettiva di
un testimone diretto delle prime edizioni
di documenta e al contempo di uno studioso delle idee e della pratica curatoriale
di Arnold Bode, di cui ha recentemente
pubblicato gli scritti e gli interventi.
12.00 – 13.00
Walter Grasskamp
La nascita di una rassegna periodica
in riferimento a documenta, 1955; II.
documenta, 1959; documenta III, 1964;
4.documenta, 1968
Walter Grasskamp è professore di Storia
dell’arte, Akademie der Bildenden Künste, Monaco (www.adbk.de). Nato a Kapellen-Erft (Germania) nel 1950, è autore
di numerosi testi dedicati all’arte moderna
e contemporanea, la storia dei musei e delle esposizioni, l’arte pubblica, la Pop art e
le teorie del consumo. Le sue pubblicazioni comprendono Das Cover von Sgt. Pepper.
Pop Art und PopKultur (Berlino 2004) and
Sonderbore Museumsbesuche (Monaco di Baviera 2006). Pubblicazioni in inglese: www.
adbk.de/Medien/pdf/profs/grasskamp/grasskamp_publications_e_2008.pdf
La relazione verte sugli anni della formazione di documenta, divenuta una mostra periodica di importanza globale, e sul
suo ruolo nella storia delle esposizioni.
14.30 – 15.30
Jean-Christophe Ammann
Alcune riflessioni su documenta 5, 1972
Jean-Christophe Ammann, curatore e storico dell’arte, è stato uno dei tre componenti del gruppo di lavoro di documenta 5,
1972, diretta da Harald Szeemann, ed è
professore presso l’università Johann Wolfgang Goethe di Francoforte dal 1998.
Nato a Berlino nel 1939, è stato direttore
del Kunstmuseum di Lucerna dal 1968 al
1977, direttore della Kunsthalle di Basilea
dal 1978 al 1988 e successivamente, dal
1989 al 2002, direttore del Museum für
Moderne Kunst di Francoforte. Nel 1995
è stato commissario del Padiglione tedesco alla Biennale di Venezia. L’intervento
analizza come documenta 5 abbia trattato il
tema del rapporto tra l’arte e le altre forme d’espressione visiva come la pubblicità, la fantascienza, l’utopia, il Realismo
Socialista e il linguaggio figurativo della
malattia mentale.
15.30 – 16.30
Manfred Schneckenburger
documenta 6+8, idee, processo e sviluppi
in riferimento a documenta 6, 1977 e
documenta 8, 1987
Manfred Schneckenburger, critico e
curatore è stato direttore artistico di
documenta 6, 1977 e documenta 8, 1987.
Nato a Stoccarda del 1938, dopo gli studi
in letteratura tedesca, storia dell’arte, filosofia ed etnologia a Tubinga, dal 1969 al
1972 ha lavorato come curatore alla mostra World Cultures and Modern Art, allestita
a Monaco in occasione dei Giochi olimpici. Nel 1973 viene nominato direttore
della Kunsthalle di Colonia. Dal 1991 al
2005 insegna Arte Moderna e Contem-
poranea all’Accademia d’Arte di Münster
e dal 1996 al 2005 ne è rettore. È stato
consulente della Ankaufskommission des
Deutschen Bundestag ed è autore di numerose pubblicazioni sull’arte moderna
e contemporanea. L’intervento si incentra su documenta 6 e 8, con uno sguardo a
ritroso sull’eredità lasciata da documenta 5.
Il relatore analizza la concezione, la progettazione e la realizzazione di entrambe
le mostre, con una valutazione autocritica.
16.30 – 17.30
Rudi Fuchs
Appunti su documenta 7, 1982
Storico dell’arte e curatore, Rudi Fuchs
è stato direttore artistico di documenta 7,
1982. Nato a Eindhoven nei paesi Bassi nel 1942, ha studiato all’Università di
Leida dove si è laureato nel 1967 e ha
lavorato come assistente nell’Istituto di
Storia dell’Arte fino al 1975. Dal 1962
collabora come critico per diverse riviste tedesche. Dal 1975 al 1987 è stato
direttore dello Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven e, dal 1984 al 1990,
primo direttore artistico del Castello di
Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Dal 1987 al 1993 è stato direttore del
Gemeentemuseum, L’Aja e, dal 1993 al
2003, direttore dello Stedelijk Museum
di Amsterdam. È Visiting Professor
all’Università di Amsterdam. La relazione ripercorre l’ideazione e la realizzazione
di documenta 7, edizione che volutamente
non prevedeva un tema specifico.
17.30 – 18.00
Michelangelo Pistoletto, artista partecipante a 4. documenta, 1968; documenta
7, 1982; documenta IX, 1992 e documenta
X, 1997, in conversazione con Carolyn
Christov-Bakargiev.
18.00 – 18.40
conclusione dei lavori con la partecipazione dei relatori e del pubblico, e con
Nedko Solakov, artista partecipante a
documenta 12, 2007.
Sabato 19 settembre
11.00 – 12.00
Jan Hoet
documenta: come nel jazz, la boxe e il baseball,
mettere l’artista di fronte a scelte fisiche e mentali.
in riferimento a documenta IX, 1992
Storico dell’arte e curatore, Jan Hoet, nato
a Leuven in Belgio nel 1936, è stato direttore artistico di documenta IX, 1992. Attualmente è curatore indipendente. È stato
fondatore e direttore del museo Stedelijk
Museum voor Aktuele Kunst S.M.A.K. a
Gent dal 1975 al 2001, e del museo MARTa
Herford a Herford dal 2001 al 2008. Ha
curato importanti mostre internazionali
tra le quali si ricordano: Art in Europe after
1968, Gent (1980); Chambres d´amis, Gent
(1986); Open Mind (Closed Circuits), Gent
(1989); Rendez(-)Vous, Gzent (1993); Ripple
across the water, Tokyo (1995); Sonsbeek 9:
Locus–Focus, Sonsbeek (2001); Colossal, Art,
Fakt, Fiktion, Osnabrück (2009). Nell’edizione di documenta IX, gli artisti vennero
invitati a realizzare una nuova opera specifica in “una società segnata dalla Guerra
del Golfo, dal virus dell’AIDS, dalla vulnerabilità dell’individuo in quel periodo
del secolo. L’intenzione era quella di fare
della mostra la documenta degli artisti,
di porli di fronte a scelte fisiche e mentali
quali il jazz, la boxe e il baseball” (Hoet).
12.00 – 13.00
Catherine David
La posizione di documenta nell’ambito degli
eventi della cultura visiva
in riferimento a documenta X, 1997
Curatrice, critica d’arte e scrittrice,
Catherine David è stata direttore artistico
di documenta X, 1997. È attualmente capo
curatore presso la Direction des Musées
de France. Nata a Parigi nel 1954, ha studiato linguistica e storia dell’arte all’università della Sorbonne e all’École du Louvre
di Parigi. Dal 1982 al 1990 è stata curatrice
al Musée national d’art moderne Centre
Georges Pompidou, e successivamente,
dal 1990 al 1994, alla Galerie nationale du
Jeu de Paume di Parigi. Tra il 2002 e il 2004
è stata direttore del Witte de With a Rotterdam nei Paesi Bassi e dal 1998 si occupa
del progetto a lungo termine Représentations Arabes Contemporaines che si articola in
mostre, seminari e pubblicazioni in varie
città europee. Nel 2005-06, David è stata
ricercatrice presso la Wissenschaftskolleg
di Berlino. Nel 2009 David è direttore artistico di ADACH (Abu Dhabi Authority
for Culture and Heritage) Platform for Venice alla Biennale di Venezia. L’intervento di
Immagini © documenta Archiv
David si incentra sulla posizione specifica
che documenta ha avuto e ancora ha in
termini di evento della cultura visiva, dovuto alla sua storia specifica e alle condizioni
del suo sviluppo e della sua evoluzione.
14.30 – 15.30
Okwui Enwezor
Rivisitando documenta 11, 2002
Critico, scrittore e curatore, Okwui
Enwezor, nato a Calabar, Nigeria, nel 1963,
è specialista dell’arte africana contemporanea. È stato direttore artistico di documenta
11, 2002 ed è attualmente Dean of Academic Affairs e Senior Vice President al San
Francisco Art Institute e curatore aggiunto
all’International Center of Photography di
New York. Vive tra San Francisco e New
York. È fondatore e redattore della rivista
di critica d’arte Nka: Journal of Contemporary African Art, pubblicata dall’Africana
Study Center della Cornell University. È
stato curatore aggiunto per l’arte contemporanea presso l’Art Institute di Chicago e
ha curato la mostra Mirror’s Edge nel 1999.
È stato direttore artistico della 2nd Johannesburg Biennale (1996-1998), nel 2001 ha
curato la mostra The Short Century (Chicago,
New York e Monaco di Baviera) ed è stato
direttore artistico di BIACS 2, la seconda
Biennale di arte contemporanea di Siviglia
(2005-2007) e della 7th Gwangju Biennale
(2008). L’edizione di documenta del 2002
è stata articolata in cinque piattaforme di
discussione - le prime quattro erano conferenze tenutesi a Vienna, Nuova Dehli, St.
Lucia nei Caraibi e Lagos, mentre l’ultima
piattaforma era a Kassel con la parte espositiva di documenta 11.
15.30 – 16.30
Roger M. Buergel
Controllo associativo
in riferimento a documenta 12, 2007
Curatore indipendente e scrittore, Roger
M. Buergel è stato direttore artistico di
documenta 12, 2007. Nato nel 1962 a Berlino, ha compiuto gli studi presso l’Akademie der bildenden Künste di Vienna. Tra le
mostre da lui curate, spesso in collaborazione con Ruth Noack, si ricordano: Things we
don’t understand, (Generali Foundation, Vienna, 2000); Governmentality. Art in conflict with
the international hyper-bourgeoisie and the national
petty bourgeoisie, Alte Kestner Gesellschaft,
Hannover (2000), The Subject and Power – the
lyrical voice, Central House of Artists (CHA),
Mosca (2001) e la mostra itinerante Die
Regierung (2003–05). Ha ricevuto il Walter
Hopps Award for Curatorial Achievement
(Menil Collection, 2002). Il relatore analiz-
za l’edizione di documenta del 2007 come
momento di prefigurazione della crisi economica del 2009, discutendo la vacuità di
ogni sistema simbolico e riflettendo sulla
trasformazione del significato di ‘stile’.
16.30 – 17.00
Carolyn Christov-Bakargiev
Note verso dOCUMENTA (13), 2012
Studiosa d’arte e curatrice, Carolyn
Christov-Bakargiev è direttore artistico
di dOCUMENTA (13), 2012. Nata a Ridgewood, N.J. nel 1957, dal 2002 è capo
curatore al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, di cui ha assunto la
direzione artistica ad interim per il 2009.
Autrice di diverse pubblicazioni, tra cui
Arte Povera (Londra 1995), è stata Senior
Curator al P.S.1 Contemporary Art Center / a MoMA affiliate di New York, dal
1999 al 2001. Ha curato numerose mostre
tra le quali: On taking a normal situation and
retranslating it into overlapping and multiple readings of conditions past and present, Anversa
(1993), The Moderns, Rivoli-Torino (2003)
e Volti nella Folla, Londra e Torino (2004),
che indagava la figurazione come pratica
d’avanguardia da Manet ai nostri giorni. Ha co-curato la prima edizione della
Triennale di Torino (2005) e nel 20072008 è stata direttore artistico della 16th
Biennale of Sydney – Revolutions – Forms That
Turn (2008), una costellazione di opere
che esploravano le forme insite nell’etimologia della parola ‘rivoluzione’, nonché
la relazione e lo scarto tra l’arte rivoluzionaria e l’arte per la rivoluzione.
17.00 – 17.30
Giulio Paolini, artista partecipante a
documenta 5, 1972; documenta 6, 1977;
documenta 7, 1982; documenta IX, 1992.
17.30 – 18.30
conclusioni con la partecipazione dei relatori, del pubblico e di Liliana Moro,
artista partecipante a documenta IX, 1992.
18.30
Chiusura dei lavori.