Gorlago , 29 aprile 2012 Buongiorno a tutti, è bello essere qui tra
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Gorlago , 29 aprile 2012 Buongiorno a tutti, è bello essere qui tra
Gorlago , 29 aprile 2012 Buongiorno a tutti, è bello essere qui tra persone amiche che guardano allo stesso orizzonte e raccontare per rendere partecipi tutti di quanto e di come cerchiamo di farci più vicini con la gente di Manaus, al Pro Menor, di come portiamo avanti questa eredità di padre Marcello e di Nino e di come noi percorriamo una delle tante strade lungo le quali passa la solidarietà. Sono contento di testimoniare quanto visto quanto partecipato e condiviso. E allora avanti: condivido. Comincio dalla città: la città si sta preparando alla grande vetrina che la vedrà come una delle 12 città che ospiteranno il mondiale di calcio del 2014. Si stanno rifacendo strade, rotonde, svincoli, uno stadio completamente nuovo, Il lungofiume di Ponta Negra rifatto per passeggiare e vivere le calde sere di tutto l’anno e poi, il ponte Rio Negro inaugurato ad ottobre dal presidente Dilma . Questo ponte , 3595 metri, unisce la città di Manaus con Iranduba e da qui si può arrivare via terra al Sud del Brasile. E’ un fatto straordinario perché le merci e le persone fino ad ora arrivavano via nave risalendo il Rio delle Amazzoni o per via aerea. Non tutti però sono contenti, molte cose sono solo in funzione del turismo, tante opere sono solo di facciata e mirate al solo centro della città. Nei vicoli nelle stradine nei “becos” tutto è come prima anzi , le differenze si vedono ancora di più. E lo abbiamo visto in Alvorada. Una buona parte dei nostri ragazzi vive in case di legno , malsane, dove si paga l’urbanizzazione di luce e acqua e dove il pane non sempre si accompagna con l’avverbio di tempo “quotidiano”. Ci siamo avvicinati ai ragazzi del Pro Menor con l’approccio che da sempre la nostra Associazione cerca di accompagnarli. L’atteggiamento di rispetto e di ascolto e, nonostante le differenze evidenti, non dare giudizi. Non con l’atteggiamento del benefattore che dà e lascia , ma con una progettazione comune. Un primo cambiamento : al Progetto Luigi , come al Pro Menor chiamano il nostro sostegno, si è affiancata la parola Familia Solidaria . Ci è sembrata una bella descrizione perché è alla famiglia che sempre più sono indirizzate le attenzioni il tipo di sostegno e alcune priorità che stanno emergendo. Il sostegno è sempre rivolto in prima battuta affinché i ragazzi, possano andare avanti nello studio senza impedimenti quali possono essere vestiti , scarpe, divise della scuola, libri, doposcuola, trasporti, ma si fanno più pressanti le esigenze della famiglia in genere. In primo luogo gli aspetti che riguardano la sanità. I luoghi malsani dove vivono creano malattie respiratorie , o problemi dermatologici e allergie. Le medicine non sono mutuabili a parte quelle salvavita. Su questo fronte l’impegno di Jane è forte: dall’indicare dove andare dal medico, in quale dispensario di igiene, all’accompagnamento fisico . Jane si aiuta appoggiandosi ad una rete di amiche e assistenti sociali alcune delle quali come Suele, già a suo tempo nostra collaboratrice e questa sinergia è di grande aiuto e di sicura competenza. E poi, l’esigenza di un posto migliore dove vivere , avere una casa decente. Tante richieste vengono fatte per avere un aiuto nella ristrutturazione delle case: legno, sacchi di cemento , l’ondulato per riparare il tetto, materiale vario per modifiche. La Prefettura a dire il vero, si sta muovendo, aiuta abbastanza e Jane formula parecchie richieste in questa direzione. Per questa ed altre necessità sta prendendo piede il suggerimento del dare un aiuto sotto forma di prestito, un microcredito, che poi viene restituito un poco alla volta con i tempi per loro possibili. Accompagnamo 60 famiglie . I ragazzi sono quasi equamente divisi 32 i maschi 28 le femmine. Il nucleo più piccolo è quello di Lelis Jhon , vive con la mamma. Poi ci sono famiglie che ai 6 figli loro si aggiungono nonni o zie e cugini. Un terzo delle case dei nostri ragazzi sono di legno. E tante in cattive condizioni per usare un eufemismo. E’ facile poi che le persone che vivono nel vicinato siano persone di malaffare. Non è detto ma… Parecchi dei nostri ragazzi nelle lettere che hanno scritto ai loro “padrini” esprimono il desiderio di una casa decente. Un altro terzo vivono in casa di muratura, a volte mista muratura e legno. Non per questo sono migliori o più salubre perché come quella di Rafael di Henrique e Edrei , sono in sottoscala e senza finestre. La scuola: dipende molto dai ragazzi. Se un ragazzo/a ha i numeri va… mentre per chi ha meno interesse o difficoltà si cerca di motivarli e aiutarli con il sostegno del doposcuola. Certo è difficile che un ragazzino lasciato solo tutto il giorno in una casa minuscola e senza spazi, trovi delle risorse per impegnarsi. Ho presente un’immagine del fratello di Ingrid in una stanza buia su un’amaca con un libro aperto con un’aria triste. Al Pro Menor da qualche mese è aperta la Biblioteca Adenilson Grisi. Locale approntato in memoria della famiglia Grisi . Ci sono oltre a libri di consultazione e a prestito 3 computer con il collegamento internet. E’ una doppia opportunità per i ragazzi per fare delle ricerche e per non frequentare i punti internet, si chiamano Lan House, posti dove è facile incontrare cattive compagnie. Sul fronte studio dobbiamo raccontare di Luiz Paulo. Un pomeriggio ci viene a dire che ha superato l’esame per un concorso : per 5 anni usufruirà di una borsa di studio per frequentare l’università ad ingegneria civile. Per festeggiare mi invita con Jane per una pizza. Eravamo in 8 con la mamma , la sua namorata e le sue sorelle.E’ stata una bella serata , a parte la pizza!. Altri ragazzi che accompagnamo da più tempo sono arrivati alla fine degli studi e stanno cominciando la loro vita lavorativa. Dopo uno stage alcune ditte come la Fucapi e Yamaha hanno assunto a tempo indeterminato. E con altri ragazzi abbiamo visto progressi nella loro maturazione : penso a Randson, ad Ida Tamilles, Siwana. Un capitolo a parte sono le nostre ragazze ormai mamme. Siamo andati una mattina a salutare Talita. Talita compirà 15 anni il 13 di maggio e lì abbiamo conosciuto Adrieli Lohanna la sua figlia nata il sabato prima 3 di marzo. Talita ci racconta delle prime difficoltà per l’allattamento perché la piccola non si attacca al seno. E raccogliamo con stupore il racconto che ci fa di Anderson il padre diciasettenne di sua figlia che il 17 giugno in una regolazione di conti tra trafficanti … un colpo vagante… Anche Fernanda è incinta. Il padre del nascituro è sorvegliato dalla Polizia perché sospettato di spaccio. Se lei va a vivere con lui viene considerata connivente e passibile anche lei di arresto. Fernanda ci mostra la stanza dove starà con il bimbo. Sarà un maschio. Jane nella sua pianificazione delle attività di quest’anno ha previsto 4 incontri che verranno tenuti da lei dalla stagista Marivalda e la collaborazione di uno psicologo della Prefettura il cui tema sarà sulla prevenzione delle gravidanze precoci. Ci saranno lezioni, filmati per riflettere e discussioni. Il primo incontro è stato fatto ieri. E nelle altre attività di quest’anno ha inserito oltre a incontri a tema, visite a musei, al teatro Amazonas, film al cinema , giochi dinamici e pomeriggi in piscina. Parlando poi, delle difficoltà che hanno alcune famiglie proprio nel “mangiare” si è deciso di portare a 20 il numero delle ceste basiche. Ho visto mamme con un sorriso largo così portasi via questo sacco di alimenti. Ci sono state delle prime volte: ero collegato tramite Skype con il mio amico Dino quando è passato Gercino il suo “affiliato” e così si sono visti e salutati. Salutati per modo di dire perché hanno solo mosso la testa si sono fatti larghi sorrisi e ciao ciao con la mano. Altra prima volta: è successo che mamme e ragazzi hanno fatto dei “pensieri” ai loro padrini: un quadernone per appunti, un cuscino ricamato sulla figura di un angelo e… una zanzariera sì quelle che si appendono al soffitto e cadono sul letto per impedire che le zanzare possano pungere. La mamma di Lucas mi ha pregato di consegnare questo “presente” alla madrina. La signora Franca abita in centro a Roma!. Un’ultima considerazione che può essere utile alla nostra Associazione nei prossimi incontri con i ragazzi. Avendo avuto a fianco Loredana ho notato come è preziosa e utile l’avvicinarsi l’andare per le case piene di bambini di donne di nonne di una figura femminile per l’atteggiamento che le donne hanno , nella partecipazione alle vicende familiari nella comprensione del mondo femminile. Gigi ha sempre sostenuto questa tesi, ma poi le cose sono andate diversamente. Dunque ragazze : pensateci !. E’ una bella esperienza. E’ un’esperienza che segna e insegna. Infine un grazie a tutti voi per la fiducia che mi date e che sempre mi avete dato in questo “ non lavoro “. Questa fiducia mi fa sentire libero e sicuro portavoce di tutti voi. Loredana e Nazzareno