EPATO-GASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA
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EPATO-GASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA
EPATO-GASTROENTEROLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA Experimental and clinical epato-gastroenterology Dipartimento di Scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell'apparato locomotore Presentazione del Dottorato BIO/16 - ANATOMIA UMANA settore 25% MED/09 - MEDICINA INTERNA 10% MED/08 - ANATOMIA PATOLOGICA 5% MED/12 - GASTROENTEROLOGIA 30% MED/18 - CHIRURGIA GENERALE 30% Tematiche e obiettivi del Dottorato tematiche 1) Aspetti Morfologici e Fisiopatologia delle malattie dell'apparato digerente. 2) Aspetti Morfologici e Fisiopatologia delle neoplasie del fegato, del pancreas e del canale alimentare. 3) Basi cellulari e molecolari della istofisiologia e delle malattie epatiche e meccanismi di danno e riparazione delle cellule del fegato; 4) Genetica molecolare, meccanismi immunitari e neuroendocrini. 5) Metodologie bio-molecolari, istomorfologiche, istocitochimiche,immunoistochimiche, ultrastrutturali per lo studio della istofisiologia, del danno, della riparazione e della fisiopatologia del fegato; 6) Identificazione di marcatori fenotipici, immunoistochimici e molecolari nelle malattie epatiche e nei tumori del fegato; 7) Colture di cellule utilizzabili per il trapianto di cellule nei modelli sperimentali di malattia epatica. 8) Meccanismi e agenti alla base della regolazione della morte e della proliferazione delle cellule epatiche, biliari ed endoteliali; 9) Condizioni fisiopatologiche indotte dagli interventi demolitivi dell'apparato digerente (esofagectomie, pancreasectomie, colectomie, epatectomie, etc.) anche dopo i trapianti. 10) Nuove strategie terapeutiche e metodologie chirurgiche innovative (mini-invasive,radioimmunoguidate, etc.). obiettivi I principali obiettivi formativi del curriculum "Fisiopatologia chirurgica e gastroenterologia" sono indirizzati alla formazione scientifica di chirurgia e gastroenterologia che siano in grado, alla fine del corso, di programmare, condurre, analizzare e concludere autonomamente progetti di ricerca. Tali obiettivi verranno raggiunti fornendo ai dottorandi le nozioni tecniche e pratiche relative alle discipline di cui sopra. E' previsto che il percorso formativo del dottorando proceda attraverso l'apprendimento di metodiche e tecniche di ricerca e di diagnosi, seguendo un processo che, muovendo dalla ricerca di base, sviluppi conoscenze e metodologie intese alla comprensione e al possibile trattamento degli eventi clinici. Le basi del corso teorico saranno inizialmente rivolte all'acquisizione delle metodologie di ricerca di base applicata, comprese le analisi statistiche di uso corrente. Successivamente verranno elaborate le conoscenze fisiopatologiche attuali delle malattie funzionali dell'apparato digerente ed endocrino. Sarà inoltre data particolare attenzione alle malattie neoplastiche ed in particolare le condizioni fisiopatologiche indotte dagli interventi demolitivi dell'apparato digerente (esofagectomie, pancreasectomie, colectomie, epatectomie, etc.) anche dopo i trapianti. Nell'ambito delle malattie endocrine di interesse chirurgico verranno affrontati sia problemi di ricerca di base, comprese le conoscenze di genetica molecolare, dei meccanismi immunitari e neuroendocrini, sia le nuove strategie terapeutiche e la messa a punto di metodologie chirurgiche innovative (miniinvasive, radioimmunoguidate, etc.). La parte applicativa comprenderà la frequenza nei laboratori di fisiopatologia dell'apparato digerente, di genetica molecolare, immunoistochimica, ultrastruttura, nonché le corsie e le sale operatorie, collegati con Docenti afferenti al Corso. La scelta di istituire un Dottorato multidisciplinare tra questi due settori è scaturita dalle munerose convergenze ed interazioni che esistono tra queste due branche della medicina. Il principale obiettivo del curriculum in "Epatologia sperimentale e clinica" è quello di formare dei ricercatori capaci di svolgere, in maniera autonoma, ricerche sperimentali e cliniche in campo epatologico. Le finalità che il Collegio dei Docenti del Dottorato si propongono sono di creare un percorso teorico-pratico, sperimentale e clinico che consenta ai dottorandi di apprendere le più aggiornate metodiche di laboratorio e, successivamente di applicare le metodologie sperimentali in progetti di ricerca mirati alla risoluzione di problemi eziopatogenetici, diagnostici e terapeutici in campo epatologico. Per il raggiungimento di queste finalità, viene proposto un collegio di docenti in cui sono rappresentate competenze epatologiche di anatomia clinica, biologia cellulare e molecolare, clinica e terapia. Da vari anni i docenti afferenti al Dottorato collaborano tra di loro e con i più qualificati laboratori americani, integrando competenze diverse in campo epatologico. Questa integrazione ha consentito una produzione scientifica internazionale con quelle caratteristiche di scienza di base applicata alla clinica che vogliono essere caratterizzanti del dottorato e che sono di garanzia per la formazione del Dottorando. Inoltre, la stretta integrazione tra unità assistenziali (reparti, ambulatori) e laboratori di ricerca che afferiscono ai vari Dipartimenti ed Università consorziate garantisce la struttura logistica capace di realizzare le finalità formative sia in termini di ricerca sperimentale che clinica. I docenti si propongono, inoltre, di poter far svolgere al dottorando un periodo di ricerca in uno laboratori degli USA con i quali collaborano da vari anni 1. Liver Unit, Yale University, New Haven, CT; responsabile Prof. M. Nathanson. 2. The Texas A&M University System Health Science Center, College of Medicine, Temple, Texas; responsabile Prof. G. Alpini) e/o I colleghi USA potranno svolgere la funzione di consulenti collaboratori esterni. In definitiva la principale finalità del Dottorato è prettamente interdisciplinare: ci si propone infatti di applicare le metodologie sperimentali in progetti di ricerca mirati alla risoluzione di problemi eziopatogenetici, diagnostici e terapeutici in campo epatologico, integrando le metodologie e le competenze di morfologia avanzata, biologia cellulare e molecolare, clinica e terapia in campo epatologico. Gli obiettivi formativi che ci si prefigge di raggiungere nei tre anni saranno principalmente mirati ai seguenti indirizzi: 1) Sviluppo di un'adeguata ed aggiornata conoscenza delle basi cellulari e molecolari che determinano lo sviluppo e la progressione delle malattie epatiche con particolare riguardo ai meccanismi che determinano il danno delle cellule del fegato (necrosi, apoptosi), la riparazione al danno (rigenerazione, proliferazione, fibrosi) e l'adattamento del microcircolo epatico; 2) Apprendimento teorico e pratico delle metodologie bio-molecolari, istomorfologiche, istocitochimiche, immunoistochimiche, ultrastrutturali per lo studio del danno epatico, della sua riparazione e della fisiopatologia del microcircolo epatico e splancnico del territorio portale; 3) Progettazione e sviluppo di progetti di ricerca mirati ad identificare i meccanismi e gli agenti che sono alla base della regolazione della morte e della proliferazione delle cellule epatiche, biliari ed endoteliali e ciò allo scopo di individuare nuove strategie terapeutiche mirate a migliorare la prognosi ed a rallentare la progressione delle malattie epatiche croniche; 4) Progettazione e sviluppo di progetti di ricerca mirati ad identificare marcatori istologici, immunoistochimici e molecolari che abbiano valore prognostico nelle malattie epatiche e nei tumori del fegato, o che abbiano valore predittivo nella risposta clinica ad una determinata terapia; 5) Progettazione e sviluppo di progetti di ricerca mirati allo sviluppo di colture di cellule in via di differenziazione o di cellule epatiche differenziate che possano essere utilizzati per il trapianto di cellule nei modelli sperimentali di malattia epatica. obiettivi (EN) The PhD Program the curriculum "Experimental and clinical hepatology" offers an interdisciplinary project-orientated postgraduate education for medical students as well as students from life sciences. Students learn how to carry out an independent scientific work while doing their own 3-year research project, and, thus, learn a further qualification for the performance of tasks in research and teaching. The PhD Program comprises of achievement of basics and methods in Medicine and Biology and their application on current research projects in the morphological/ultrastructural, molecular and clinical aspects of the hepatology. The scientific research projects are carried out in one of the Departments associated to the PhD Program allowing the integration between basic and clinical sciences. The ongoing interaction between students and academic advisory board in which are included experts in the anatomy, biology and hepatology sciences, provides the scientific validity of the projects. The strong interaction between Clinical Departments and Basic Science Laboratories allows that the study projects are clinically oriented. Numerous cooperations with outstanding scientists and institutes guarantee the scientific excellence of the program. Short-term stays in other Italian or international institutions within the scope of cooperations and projects are desired. The University Institutions involved in the fellowship program are: 1. Liver Unit, Yale University, New Haven, CT; Prof. M. Nathanson. 2. The Texas A&M University System Health Science Center, College of Medicine, Temple, Texas; Prof. G. Alpini; The PhD Program is mainly aimed to the acquisition of a interdisciplinary research approach to the Experimental and Clinical Hepatology. During the 3-year period of the PhD Program students can apply the Basic Science research methods to the resolution of clinical issues in hepatology. Methods of advanced morphology, molecular and cellular biology, clinical hepatology are applied in the PhD Program. Main Program Learning Objectives 1) Up-to-date knowledge in the cellular and molecular basis of development and progression of hepatic diseases. Interest is main focused on the mechanisms determining cellular damage (necrosis and apoptosis), tissue repair (regeneration and cellular proliferation, fibrosis), hepatic microvascular features. 2) Identifying and utilizing the bio-molecular, isto-morphological, istochemical, immunohistochemical and ultrastructural tools aiming to analyze key aspects in the hepatic damage and the pathophysiology of the hepatic and splancnic microvascular circle. 3) Planning and developing study projects aimed to identify the mechanisms regulating the hepatic, biliary and endothelial cells death and proliferation in order to evaluate therapeutic strategies in the treatment of the hepatic chronic diseases. 4) Planning and developing study projects aimed to identify histological, immunohistological and molecular markers in neoplastic and non-neoplastic liver diseases useful in predicting disease progression and/or response to therapy. 5) Planning and developing study projects aimed to prepare both differentiated and undifferentiated liver cultured cells useful in experimental transplantation models. The main research fields are: a) proliferation and death cellular pathways in hepatocytes, cholangiocytes and mesenchymal cells involved in hepatic diseases; b) immunohistochemical and molecular prognostic markers in liver disease; c) morphological, ultrastructural and molecular features in liver and biliary pathophysiology and pathology; d) alterations of metabolism and coagulation in liver disease or secondary diseases involving the liver; e) therapeutic tools in liver and biliary congenital and acquired diseases. The main formative objectives of the "Surgical pathophysiology and gastroenterology" curriculum are directed to the acquisition of scientific knowledge of surgery and gastroenterology so to be at the end of the course, to lead, to anelyze and to perform autonomously research projects. The initial part of the course will be devoted to the acquisition of the methodological aspects experimental and clinical applied research, including the statistical analysis.Subsequently it will elaborated the knowledge of pathophysiology illness of the digestive system. Special consideration will be given to digestive neoplasia and their pathophysiology, following surgical interventions of the digestive system, and also after organ transplants. curricula Epatologia Sperimentale e Clinica. Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia. Organi collegiali Coordinatore ONORI PAOLO (COORDINATORE) - associato Roma "La Sapienza" - [email protected] - 06 49918062 Collegio ALVARO DOMENICO - ordinario Roma "La Sapienza" ANGELICO FRANCESCO – Associato Roma "La Sapienza" ATTILI ADOLFO FRANCESCO - ordinario Roma "La Sapienza" CORAZZIARI ENRICO STEFANO – Ordinario Roma "La Sapienza" DE SANTIS ADRIANO - ricercatore universitario Roma "La Sapienza" FRANCHITTO ANTONIO - associato Roma "La Sapienza" FRATTAROLI FABRIZIO MARIA – Associato Roma "La Sapienza" GAUDIO EUGENIO - ordinario Roma "La Sapienza" GINANNI CORRADINI STEFANO - ricercatore universitario Roma "La Sapienza" MERLI MANUELA - associato Roma "La Sapienza" MONTESANI CHIARA - ordinario Roma "La Sapienza" MORINI SERGIO - associato BIO/16 MED/12 MED/09 MED/12 MED/12 MED/12 BIO/16 MED/18 BIO/16 MED/12 MED/12 MED/18 Università "Campus Bio-Medico" di Roma NEGRO PAOLO – Ordinario Roma "La Sapienza" PALLOTTA NADIA – ricercatore universitario Roma "La Sapienza" PAPPALARDO GIUSEPPE – Ordinario Roma "La Sapienza" PETROZZA VINCENZO – ricercatore universitario Roma "La Sapienza" PICARELLI ANTONIO – ricercatore universitario Roma "La Sapienza" PRONIO ANNAMARIA – ricercatore universitario Roma "La Sapienza" RABITTI CARLA – associato Università “Campus Bio-Medico” di Roma RIGGIO OLIVIERO - associato Roma "La Sapienza" VERNIA PIETRO – associato Roma "La Sapienza" BIO/16 MED/18 MED/12 MED/18 MED/08 MED/12 MED/18 MED/08 MED/12 MED/12 Valutatori esterni: Nessun valutatore esterno inserito Responsabili amministrativi: Trecina Giuseppina - personale amministrativo Roma "La Sapienza" - [email protected] - 06 49918071 Piano formativo primo anno EPATOLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA Attività Corsi di carattere istituzionale avanzato 4 Attività di tipo seminariale o di laboratorio 8 Attività connesse con la ricerca 24 Attività formative e di ricerca autonomamente scelte dal dottorando e approvate dal Collegio dei Docenti 24 Elenco dei corsi titolo crediti Epatologia Sperimentale e Clinica 4 Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia 4 Elenco dei seminari titolo Seminari multidisciplinri metodologici ed elettivi crediti 8 piano form. 1°a sogg. tesi Il soggetto della tesi viene proposto dal Dottorando sotto la supervisione di un tutor, facente parte del Collegio dei Docenti, e approvato dal Collegio stesso. verifiche Verifica annuale (entro il 30 ottobre) da parte del Collegio dei Docenti dello stato di avanzamento dei progetti di ricerca dei singoli dottorandi tramite relazione scritta ed esposizione orale. note E' prevista, inoltre, una verifica semestrale per monitorare l'andamento delle attività formative e di ricerca e per porre in essere eventuali azioni correttive. FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA E GASTROENTEROLOGIA Attività Corsi di carattere istituzionale avanzato 4 Attività di tipo seminariale o di laboratorio 8 Attività connesse con la ricerca 24 Attività formative e di ricerca autonomamente scelte dal dottorando e approvate dal Collegio dei Docenti 24 Elenco dei corsi titolo crediti Epatologia Sperimentale e Clinica 4 Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia 4 Elenco dei seminari Seminari multidisciplinri metodologici ed elettivi titolo crediti 8 piano form. 1°a sogg. tesi Il soggetto della tesi viene proposto dal Dottorando sotto la supervisione di un tutor, facente parte del Collegio dei Docenti, e approvato dal Collegio stesso. verifiche Verifica annuale (entro il 30 ottobre) da parte del Collegio dei Docenti dello stato di avanzamento dei progetti di ricerca dei singoli dottorandi tramite relazione scritta ed esposizione orale. note E' prevista, inoltre, una verifica semestrale per monitorare l'andamento delle attività formative e di ricerca e per porre in essere eventuali azioni correttive. Piano formativo secondo anno EPATOLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA Attività Corsi di carattere istituzionale avanzato 4 Attività di tipo seminariale o di laboratorio 8 Attività connesse con la ricerca 24 Attività formative e di ricerca autonomamente scelte dal dottorando e approvate dal Collegio dei Docenti 24 Elenco dei corsi titolo crediti Epatologia Sperimentale e Clinica 4 Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia 4 Elenco dei seminari titolo Seminari multidisciplinri metodologici ed elettivi crediti 8 piano form. 2° prep. tesi Frequenza dei laboratori di ricerca e dei reparti con la supervisione dei tutor. verifiche Verifica annuale (entro il 30 ottobre) da parte del Collegio dei Docenti del completamento dei progetti di ricerca dei singoli dottorandi e valutazione dei risultati ottenuti. note E' prevista, inoltre, una verifica semestrale per monitorare l'andamento delle attività formative e di ricerca e per porre in essere eventuali azioni correttive. FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA E GASTROENTEROLOGIA Attività Corsi di carattere istituzionale avanzato 4 Attività di tipo seminariale o di laboratorio Attività connesse con la ricerca Attività formative e di ricerca autonomamente scelte dal dottorando e approvate dal Collegio dei Docenti 8 24 24 Elenco dei corsi titolo crediti Epatologia Sperimentale e Clinica 4 Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia 4 Elenco dei seminari titolo Seminari multidisciplinri metodologici ed elettivi crediti 8 piano form. 2° prep. tesi Frequenza dei laboratori di ricerca e dei reparti con la supervisione dei tutor. verifiche Verifica annuale (entro il 30 ottobre) da parte del Collegio dei Docenti del completamento dei progetti di ricerca dei singoli dottorandi e valutazione dei risultati ottenuti note E' prevista, inoltre, una verifica semestrale per monitorare l'andamento delle attività formative e di ricerca e per porre in essere eventuali azioni correttive. Piano formativo terzo anno EPATOLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA Attività Corsi di carattere istituzionale avanzato 4 Attività di tipo seminariale o di laboratorio 8 Attività connesse con la ricerca 24 Attività formative e di ricerca autonomamente scelte dal dottorando e approvate dal Collegio dei Docenti 24 Elenco dei corsi titolo crediti Epatologia Sperimentale e Clinica 4 Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia 4 Elenco dei seminari titolo Seminari multidisciplinri metodologici ed elettivi piano form. 3° crediti 8 ammissione Verifica annuale (entro il 30 ottobre) da parte del Collegio dei Docenti del completamento dei progetti di ricerca dei singoli dottorandi e valutazione dei risultati ottenuti esame Discussione della tesi di dottorato con Commissione appositamente nominata. note E' prevista, inoltre, una verifica semestrale per monitorare l'andamento delle attività formative e di ricerca e per porre in essere eventuali azioni correttive. FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA E GASTROENTEROLOGIA Attività Corsi di carattere istituzionale avanzato 4 Attività di tipo seminariale o di laboratorio 8 Attività connesse con la ricerca 24 Attività formative e di ricerca autonomamente scelte dal dottorando e approvate dal Collegio dei Docenti 24 Elenco dei corsi titolo crediti Epatologia Sperimentale e Clinica 4 Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia 4 Elenco dei seminari titolo Seminari multidisciplinri metodologici ed elettivi crediti 8 piano form. 3° ammissione Verifica annuale (entro il 30 ottobre) da parte del Collegio dei Docenti del completamento dei progetti di ricerca dei singoli dottorandi e valutazione dei risultati ottenuti. esame Discussione della tesi di dottorato con Commissione appositamente nominata. note E' prevista, inoltre, una verifica semestrale per monitorare l'andamento delle attività formative e di ricerca e per porre in essere eventuali azioni correttive. Mobilità centri - Texas A & M Health Science Center College of Medicine Temple, TX - Unité “T. Starzl” de Transplantation abdominale, Cliniques Universitaires Saint-Luc, Université Catholique de Louvain, Bruxelles, Belgio - KU (Université Catholique) Leuven, Belgio - Liver Unit, Hospital Clinic of Barcellona, Spain - Western General Hospital (Edinburgh University) - Dept. of Gastroenterology, Edinburgh - North Carolina University, Department of Cell and Molecular Physiology UNC School of Medicine, Chapel Hill, NC, USA - Ospedale Antoine-Béclère, Parigi - University of Birmingham, UK condizioni da 6 a 24 mesi, in relazione alle necessità di svolgimento del progetto di ricerca. valutazione Economica: secondo la normativa del dottorato; Logistica: tramite accordi specifici con gli enti ospitanti. centri - Texas A & M Health Science Center College of Medicine Temple, TX - Unité “T. Starzl” de Transplantation abdominale, Cliniques Universitaires Saint-Luc, Université Catholique de Louvain, Bruxelles, Belgio - KU (Université Catholique) Leuven, Belgio - Liver Unit, Hospital Clinic of Barcellona, Spain - Western General Hospital (Edinburgh University) - Dept. of Gastroenterology, Edinburgh - North Carolina University, Department of Cell and Molecular Physiology UNC School of Medicine, Chapel Hill, NC, USA - Ospedale Antoine-Béclère, Parigi - University of Birmingham, UK condizioni da 6 a 24 mesi, in relazione alle necessità di svolgimento del progetto di ricerca. valutazione Economica: secondo la normativa del dottorato; Logistica: tramite accordi specifici con gli enti ospitanti. Richiesta posti e borse Specifiche economiche complessive Numero di borse esterne 0 Numero di borse richieste all'Ateneo 6 Numero dei posti senza borsa 4 Numero posti totali richiesti per il Dottorato 10 Relazione attività di ricerca anno precedente EPATOLOGIA SPERIMENTALE E CLINICA Relazione Relazione sull’attività dei dottorandi – anno accademico 2013-2014 attività di DOTT.SSA FEDERICA CERINI ricerca anno precedente La dott.ssa Federica ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “Effetti del trattamento anticoagulante nell’ipertensione portale”. Il progetto di dottorato è stato svolto presso il Dipartimento di Medicina Clinica del Policlinico Umberto I di Roma, Università Sapienza, sotto la guida della Prof.ssa Manuela Merli; si è avvalso della collaborazione del Dott. Juan Carlos García-Pagán, responsabile del Laboratorio di Emodinamica Epatica, Hospital Clinic di Barcellona (Spagna). Al fine di realizzare il progetto, la dott.ssa Cerini ha trascorso un periodo di formazione e ricerca presso il suddetto centro estero dal 23 Gennaio 2012 al 30 Aprile 2013. Le recenti evidenze nell’ambito della cirrosi epatica hanno evidenziato che, nonostante le alterazioni emostatiche e coagulative note in questa patologia, essa si comporta come uno stato di ipercoagulabilità acquisito e presenta un aumentato rischio di complicanze trombotiche, in particolare trombosi splancniche. Come conseguenza di ciò, l'uso degli anticoagulanti per il trattamento di tali complicanze in questi pazienti è notevolmente aumentato. Inoltre studi clinici hanno recentemente suggerito un suo utilizzo anche nella prevenzione di fenomeni trombotici sistemici e splancnici con notevoli benefici clinici. La constatazione che un trattamento anticoagulante trovi un così largo uso in questa categoria di pazienti, determina importanti quesiti clinici considerando che una delle maggiori complicanze legate all’ipertensione portale è lo sviluppo ed il sanguinamento da varici esofago-gastriche. In questo ambito è stato sviluppato un progetto articolato in una sezione di ricerca di base, volta a esplorare gli effetti del trattamento anticoagulante sull’ipertensione portale mediante la modulazione dei meccanismi fibrogenici, e un’altra, di ricerca clinica, per esplorare l’impatto di tale terapia sulla morbi/mortalità e la severità del sanguinamento digestivo nel paziente cirrotico. E’ stato pertanto condotto un primo studio sperimentale con ratti, con cirrosi e ipertensione portale indotta mediante inalazione di CCl4, che sono stati sottoposti a trattamento con eparina di basso peso molecolare (enoxaparina:1.8 mg/kg) secondo tre protocolli terapeutici della durata rispettivamente di 24 h, 1 e 3 settimane. In tale studio é stato evidenziato, che dopo una e tre settimane di trattamento i ratti mostravano livelli significativamente inferiori di pressione portale rispetto ai ratti del gruppo veicolo (-12 e -17% rispettivamente). A seguito del trattamento di tre settimane è stata osservata anche una riduzione delle resistenze vascolari intraepatiche. Tali risultati emodinamici si sono associati a una significativa modificazione di diversi pathway di fibrosi epatica come a-SMA, desmina, di PDGFRb e P-moesina. Inoltre nei ratti che sono stati sottoposti a trattamento con enoxaprina per tre settimane, si è osservato un significativo decremento della concentrazione di fibrinogeno intraepatico (-34% e -67% rispettivamente all’immunoistochimica e mediante WB) rispetto ai ratti trattati con veicolo. In conclusione i ratti sottoposti a trattamento con enoxaparina dopo una e tre settimane hanno dimostrato una riduzione dei livelli di ipertensione portale mediante la riduzione dell’espressione di diversi fattori fibrogenici. Nel nostro studio è stato inoltre osservato che dopo un trattamento prolungato con enoxaparina, i livelli di O2- intraepatici sono notevolmente diminuiti. Questo dato è associato a una diminuzione delle proteine nitro-tirosinate, un marker ben riconosciuto di stress ossidativo, e un aumento della biodisponibilità di ossido nitrico, valutata mediante il suo marcatore il cGMP, confermando così ulteriormente il rapporto tra stress ossidativo e biodisponibilità di ossido nitrico. Per quanto riguarda lo studio clinico, è stato realizzato uno studio clinico retrospettivo multicentrico che ha incluso 52 pazienti con cirrosi epatica, in trattamento anticoagulante per varie indicazioni (trombosi portale o motivi cardiovascolari), con sanguinamento digestivo superiore (UGIB) e 104 pazienti con cirrosi epatica e UGIB, non in terapia anticoagulante, selezionati per gravità della malattia epatica (definita secondo lo score di Child-Pugh), età, sesso, fonte del sanguinamento digestivo e SOFA score, in modo da rappresentare controlli comparabili. In questo studio sono stati considerati i due end-point principali del sanguinamento nella cirrosi epatica che sono il 5-day treatment failure ed il 6-week mortality. Sono stati identificati come fattori predittivi indipendenti di 5-day treatment failure Il SOFA score, la fonte di UGIB e la presenza di trombosi portale ma non la presenza di trattamento anticoagulante. I predittori indipendenti di 6-week mortality sono stati il SOFA ed il Charlson Comorbidity Index, ma non l'uso di anticoagulante. Infine lo studio non ha mostrato differenze tra i due gruppi di pazienti, nel ricorso a terapia di riscatto per il fallimento terapeutico, necessità di ricovero in unità di terapia intensiva, emotrasfusioni e giornate di degenza ospedaliera. Tali dati suggeriscono che i fattori che influenzano l'evoluzione dell’UGIB in pazienti con cirrosi epatica sono il grado di insufficienza multi-organo, espresso dal SOFA score, e la presenza di comorbidità, indicato dal Charlson Comorbidity Index, ma non il trattamento anticoagulante per se stesso. I risultati preliminari dei suddetti studi sono stati selezionati come poster e comunicazione orale rispettivamente nel corso dell’EASL 2013 e 2014. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. OBESITY, GENDER, LIVER DISEASE AND DECOMPENSATION Berzigotti A, Casu S, Cerini F. Sex, liver disease, and response to antiviral therapy - Women in hepatology – 2nd edition. HOT TOPICS IN VIRAL HEPATITIS: Issue 27, 2013. 2. RELIABILITY OF THE ESTIMATION OF TOTAL HEPATIC BLOOD FLOW BY DOPPLER ULTRASOUND IN PATIENTS WITH CIRRHOTIC PORTAL HYPERTENSION. Berzigotti A, Reverter E, García-Criado A, Abraldes JG, Cerini F, García-Pagán JC, Bosch J. J Hepatol. 2013 Oct;59(4):717-22. 3. THROMBOPROPHYLAXIS WITH HEPARIN IN HOSPITALIZED PATIENTS WITH CIRRHOSIS: FRIEND OR FOE. Cerini F, Garcia-Pagán JC. Liver Int. 2014 Aug;34(7):971-3. b. Congressi 1. EFFECTS OF ENOXAPARIN ADMINISTRATION ON CCl4 CIRRHOTIC RATS WITH PORTAL HYPERTENSION Federica Cerini, Jorge Gracia-Sancho, Aina Rodriguez-Vilarrupla, Jaume Bosch, Juan Carlos Garcia-Pagán. Accepted poster at the EASL International Liver Congress Amsterdam on 24-28 th of April 2013. Journal of Hepatology 2013 April, vol. 58, Supplement 1, S236. 2. CLINICAL OUTCOMES OF PATIENTS WITH PORTAL HYPERTENSION NOT DUE TO CIRRHOSIS: A SINGLE-CENTRE EXPERIENCE S. Gioia, E. G. Onori, C. Marzano, S. Angeloni, F. Cerini, I. Pentassuglio, S. Nardelli, M. Merli, A.F. Attili, O. Riggio Journal of Hepatology, Vol. 60, Issue 1, S227. 3. IMPACT OF ANTICOAGULANT THERAPY ON UPPER GASTROINTESTINAL BLEEDING (UGI) IN PATIENTS WITH LIVER CIRRHOSIS. RESULTS FROM A RETROSPECTIVE MULTICENTRIC CASE–CONTROL STUDY F. Cerini, J. Martínez Gonzalez, Á. Puente, M. Casas, C. Vinaixa, M. Berenguer, C. Villanueva, S. Augustin, E. Llop, R. Bañares, A. Albillos, J. Bosch, V. Hernández-Gea, J.C. Garcia-Pagan. Journal of Hepatology, Vol. 60, Issue 1, S8 4. The International Liver Congress™ 2014, 49th annual meeting of the European Association for the Study of the Liver April 9-13, 2014 London, United Kingdom. Oral communication. DOTT.SSA MICHELA GIUSTO Durante i tre anni del dottorato la dott.ssa Michela Giusta ha condotto sotto la guida della Prof.ssa Manuela Merli un progetto di ricerca dal titolo “Sarcopenia associated with liver cirrhosis: clinical aspects and experimental models”. Il progetto è stato realizzato presso lo stabulario della Sapienza e presso lo stabulario dell’Università di Napoli in collaborazione con l’unità di Unità di Istologia ed Embriologia Medica “Sapienza” Università di Roma (coordinata dal Prof Antonio Musarò) ed in collaborazione con il Prof N. Caporaso e il Dott. G D’Argenio dell’Univesità Federico II di Napoli. Gli scopi del progetto di ricerca sono stati di: valutare la presenza di alterazioni strutturali e/o funzionali della massa muscolare scheletrica, e indagare le possibili alterazioni dei pathways molecolari di regolazione della massa muscolare in modelli sperimentali di cirrosi epatica. Il modello prescelto è stato quello della cirrosi epatica indotta mediante legatura del dotto biliare in topi maschi wild type, FVB di 12 settimane sacrificati a 5 settimane dalla legatura e il modello di cirrosi secondario a somministrazione di tetracloruro di carbonio per 8 settimane. Per entrambi i modelli è stato previsto un gruppo di controllo. Per ogni animale al sacrificio sono stati prelevati i muscoli delle estremità inferiori (gastrocnemio, quadricipite, tibiale, estensore lungo -EDL e soleo) ed il fegato. E’ stata condotta un’ analisi istologica sul fegato per la conferma del danno epatico. Sono state inoltre effettuate valutazioni istologiche sui muscoli. E’ stato realizzato uno studio funzionale ex vivo sui muscoli soleo ed EDL. I dati ottenuti sino ad ora proverebbero l’instaurarsi di una condizione di atrofia muscolare. La deplezione muscolare sarebbe principalmente sostenuta da una riduzione della sintesi proteica e da un aumento della proteolisi, come suggerito dall’aumento dell’espressione della miostatina e di Murf1. Dati funzionali indicano un danno selettivo delle fibre fast e conseguente compromissione della funzione muscolare, maggiormente evidente nel modello di cirrosi BDL rispetto al CCl4. Nel modello BDL tale dato funzionale si associa ad aumentata espressione del gene PGC1-alfa, coinvolto nello shift di fibre muscolari da fast a slow ed ad una aumentata rappresentazione istologica delle fibre a metabolismo ossidativo rispetto alle fibre a metabolismo lipidico. Durante lo svolgimento del dottorato la dott.ssa Giusto ha trascorso un periodo di studio presso la Cliveland Clinic (Cleveland, Ohio), finalizzato allo svolgimento di attività di ricerca nell’ambito della sarcopenia indotta dalla cirrosi epatica facendo seguito al progetto già intrapreso in Italia nel corso del dottorato. Nello specifico l’attività di ricerca ha riguardato lo studio della regolazione dell’asse miostatina-beta-catenina in condizioni di iperammonemia. L’iperammonemia è considerato tra i principali trigger di attivazione del pathway NF-kB-miostatina responsabile della inibizione della crescita muscolare in modelli di cirrosi epatica. La beta-catenina, di contro, è coinvolta nella stimolazione della biogenesi ribosomiale nella muscolare scheletrica e nella sintesi proteica, promuovendo la crescita e la differenziazione muscolare. Abbiamo pertanto ipotizzato che l’iperammonemia potesse essere responsabile non solo della inibizione della crescita muscolare attraverso l’iperespessione della miostatina, ma che potesse agire anche determinando una ridotta espressione della beta-catenina e di conseguenza inibendo la biogenesi ribosomiale e la crescita muscolare. Risultati preliminari della condotta su cellule muscolari murine (C2C12) hanno evidenziato una significativa riduzione dell’espressione della beta-catenina sia a livello nucleare che a livello citoplasmatico nelle cellule cronicamente esposte ad iperammonemia. La riduzione dell’espressione della beta-catenina si associava a riduzione della sua attività trascrizionale. Tali dati sembrerebbero supportare l’ipotesi di lavoro. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Giusto, M., Lattanzi, B., Di Gregorio, V., Giannelli, V., Lucidi, C., Merli, M. Changes i nutritional status after liver transplantation (2014) World Journal of Gastroenterology, 20 (31), pp. 10682-10690. 2. Giusto M, Lattanzi B, Albanese C, Galtieri A, Farcomeni A, Giannelli V, Lucidi C, Di Martino M, Catalano C, Merli M. Sarcopenia in liver cirrhosis: the role of computed tomography scan for the assessment of muscle mass compared with dual-energy X-ray absorptiometry and anthropometry. Eur J Gastroenterol Hepatol. 2015 b. Congresso 1. ISHEN 2014- Corso aggiornamento. Ascot UK 10-13 Settembre 2014. DOTT.SSA LORETA KONDILI La dott.ssa Loreta Kondili ha condotto un progetto dal titolo “Modelli preclinici per lo studio di meccanismi virali e dell’ospite che inducono la persistenza virale e lo sviluppo di epatocarcinoma: il modello animale Marmota Monax” sotto la guida del prof. Adolfo Francesco Attili. La ricerca si è svolta prevalentemente presso l’Istituto Superiore di Sanità Roma. Il modello sperimentale di Marmotta Monax è utilizzato per lo studio dell’infezione da WHV, virus molto simile ad HBV. Il modello animale dell’infezione è utilizzato per lo studio di meccanismi di persistenza virale e di terapia antivirale in quanto la tempistica degli eventi clinici osservati è molto più breve rispetto alla storia naturale dell’infezione cronica da HBV nell’uomo. Lo scopo dello studio era di valutare possibili meccanismi della risposta immune durante l’infezione cronica da WHV ai fini di capire meglio l’eventuale ruolo di tale risposta nei cambiamenti delle sequenze virali come tentativi del virus di evadere il controllo immune. La metodologia è consistita in: caratterizzazione della risposta immunoproliferativa (PBMC) di una regione immunonogenica della proteina core; caratterizzazione delle quasispecie virali in relazione alla risposta immunoproliferativa e alla comparsa di HCC come importante esito clinico. Sono state seguite in follow-up 8 marmotte con infezione cronica naturale da WHV .Per ogni marmotta sono state eseguite ecografie epatiche (mensili) per identificare durante il follow-up la comparsa di possibili noduli di HCC. Il referto autoptico postmortem ha fornito la conferma della diagnosi di HCC, già diagnosticata attraverso l’esame ecografico. Su campioni di siero (prelevati in baseline ed ogni mese per ogni 6 mesi) sono stati effettuati: saggi immunoenzimatici (WHc Ab, WHeAg,WHeAb); estrazione del DNA; Real time PCR, quantizzazione WHV DNA, sequenziamento e analisi delle sequenze della regione core; linfoproliferazione dopo la stimolazione delle PBMC con il peptide C2 (regione Core). Per ogni animale sono stati testati 6 campioni: (baseline e 6 prelievi di follow-up). In 3 di 4 animali del Gruppo, l’ analisi delle sequenze WHV-DNA ha mostrato delle delezioni di DNA che codificano per aminoacidi della regione core. In particolare, la translazione Bioedit delle sequenze nucleotidiche ha indicato delezioni aminoacidiche in sieri di follow-up delle marmotte: in w3606: aa 83-129; aa 83-127; in w3950: aa 83-127; aa 83-128; in w3927: aa 83-129; aa 83-114. Delezioni simili sono state osservate anche nel WHV DNA estratto dal tessuto del fegato ed in 2 di 4 tessuti tumorali delle seguenti marmotte. Le varianti core osservati nei sieri di follow-up, nel tessuto epatico e tumorale condividono la stessa delezione interna (aa 84-113). Questa regione coincide con la sequenza (aa 96-110 KVRQSLWFHLSCLTF) del peptide immunogenico usato durante le stimolazioni del PBMC. Negli animali del Gruppo B non si sono evidenziate né mutazioni, né delezioni nella stessa regione sia nei sieri che nei tessuti del fegato. In tutti i punti di follow-up i livelli di WHV DNA erano 2 logaritmi inferiori in 3 di 4 animali del Gruppo A (che presentavano delezioni specifiche di WHV DNA) rispetto agli animali del Gruppo B ( nei quali non si sono osservati delezioni nella regione core analizzata). Si può concludere che la risposta PBMC può essere presente in particolari fasi dell’infezione cronica da WHV. Le delezioni osservati nella proteina core coincidono perfettamente con la risposta specifica PBMC, suggerendo quindi tentativi del virus di evadere la risposta immune dell’ospite. Le risposte immuno-specifiche e/o la presenza delle proteine virale con delezioni/mutazioni possono essere correlati a particolari esiti clinici. Tuttavia queste eventuali correlazioni devono essere confermati in casistiche più ampie di pazienti con infezione cronica da HBV. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Hepatocellular carcinoma in cirrhotic patients with transjugular intrahepatic portosystemic shunt: a retrospective case-control study. De Santis A, Iegri C, Kondili L, et al Dig Liver Dis. 2014 Aug;46(8):726-30. 2. Woodchuck Hepatitis Virus Core gene deletions and proliferative response of peripheral blood mononuclear cells stimulated by an immunodominant epitope. A viral immune escape in Woodchuck model of chronic hepatitis B? Taffon S, Kondili L, Giuseppetti R, et al Archives in Virology 2014 (in press). b. Congresso In qualità di Docente/ Relatore 1. Master di II livello su “La gestione del paziente con neoplasia primitiva del fegato” Università la Sapienza in qualità di docente per la tematica Infezione cronica da HBV e HCC, 31 Gennaio 2014 Roma 2. Epicentro Istituto Superiore di Sanità Roma La Piattaforma Italiana per lo Studio delle Epatiti Virali (PITER), 14 Luglio 2014 3. HCV Un problema di salute globale: il progetto PITER fa luce sui numeri Aula Senato Roma, 25 Settembre 2014 In qualità di Partecipante -Gli Incontri della Verità VIII Il FEGATO: La tua Salute -6/7 Marzo 2014 -Centre for Human virology Launch University of Birmingham -7/8 Aprile 2014 -Annual Meeting “European Association for the study of the Liver Londra -9-13/Aprile 2014 -The 3rd World Congress on Controversies in the Management of Viral hepatitis Berlin 1-3 Maggio 2014 -Women in Hepatology Modena -9-10 Maggio 2014 -High Level meeting Economic crisis and healthcare ensuring access to public health services . The case of Hepatitis B and C Athens -3-4 Giugno 2014 -Hepatitis Journey Post-EASL Breaking News in Hepatology Roma 24 Giugno 2014 -Annual Meeting American Association for the Study of the Liver -7-11 Novembre 2014 DOTT. SILVIO PORZIO Il dott. Silvio Porzio, iscritto al XXV ciclo del dottorato di ricerca, ha completato il dottorato dopo una sospensione di due anni (novembre 2011 – novembre 2013). L’attività di ricerca nel periodo del dottorato è stata svolta presso il Laboratorio di Anatomia microscopica ed ultrastrutturale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Il dott. Porzio ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “Fattori endocrino-metabolici nell’evoluzione della fibrosi nelle epatiti virali e steatoepatiti”, concentrandosi in modo particolare sui meccanismi epatici dell’asse GH-IGF-1, sotto la supervisione del tutor Prof. Sergio Morini. La resistenza all’azione dell’ormone della crescita (GH), caratterizzato da bassi livelli sierici di fattore di crescita insulino-simile-1 (IGF-1) a fronte di elevate concentrazioni di GH è una condizione che frequentemente complica la cirrosi epatica. Normalmente, il recettore del GH (GHR), attivato dal ligando, determina la fosforilazione del trasduttore di segnale ed attivatore di trascrizione STAT-5 e conseguente induzione dell’espressione di IGF-1. Il soppressore di segnalazione citochinica SOCS-3 regola negativamente questa cascata intracellulare. Nello svolgimento del progetto è stata primariamente reclutata la casistica clinica necessaria per eseguire una ampia analisi tramite immunoistochimica, al fine di valutare l’espressione di IGF-1, GHR e delle proteine implicate nella traduzione e regolazione del segnale attivato dal GHR (STAT-5 fosforilato e SOCS-3) in corso di epatite cronica HCV-correlata, da mettere in relazione con i diversi stadi di fibrosi e con i parametri istopatologici di infiammazione, attivazione di cellule stellate e reazione duttulare. I campioni di tessuto da biopsie in paraffina di una popolazione di pazienti con epatite HCV-correlata sono stati valutati per grading e staging secondo la classificazione di Ishak. La steatosi è stata classificata valutando la percentuale di epatociti contenenti grasso, secondo lo score di Brunt. La valutazione dell’espressione selettiva di α-SMA, CK7, IGF-1, GHR, SOCS3 e STAT5-p è stata effettuata sui preparati di immunoistochimica tramite degli score da noi predisposti, che hanno permesso una classificazione di ciascun elemento validata statisticamente. L’analisi della positività immunoistochimica a livello epatocitario di IGF-1 mostra una tendenza verso la riduzione procedendo dagli stadi di fibrosi iniziale a quelli di fibrosi avanzata; una differenza ai limiti della significatività statistica si può osservare tra gli stadi di fibrosi 1 e 6 (p=0.05). L’espressione di IGF-1 correla inoltre inversamente con lo score di attività rigenerativa (p<0.05). Si rileva infine una correlazione inversa significativa tra l’IGF-1 espresso dagli epatociti e quello espresso dalle cellule stellate (p<0.05). SOCS3 espresso nel citoplasma degli epatociti mostra una correlazione statisticamente significativa con la fibrosi ( p<0.02) e con aSMA portale (p<0.05). La frazione nucleare di STAT5-p, che esprime l’attivazione nucleare di questo mediatore, correla inversamente con il grado di fibrosi, lo score rigenerativo (p=0.07) e a-SMA portale (p=0.03). GHR non mostra variazioni significative nei diversi stadi di fibrosi. I risultati ottenuti a livello immunoistochimico, indicano che l’evoluzione dell’epatite cronica HCV-correlata è associata con una riduzione dell’espressione di IGF-1, soprattutto negli stadi più avanzati di fibrosi. L’analisi dei mediatori intracellulari implicati nella regolazione del segnale del GHR, suggerisce che nel meccanismo alla base della ridotta produzione epatocitaria di IGF-1 sia implicata la GH-resistenza e individua in STAT5-p e SOCS3 i possibili mediatori di tale fenomeno. La correlazione inversa tra IGF1 espressa dagli epatociti e dalle cellule stellate, suggerisce ruoli specifici per l’IGF-I prodotto dalle diverse cellule epatiche. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 Congressi 1. Simone Carotti, Silvio Porzio, Umberto Vespasiani-Gentilucci, Giuseppe Perrone, Andrea Onetti-Muda, Antonio Picardi, Sergio Morini. The hepatic expression of GH/IGF1 axis components is impaired with fibrosis progression in patients with HCV-related chronic hepatitis. Italian Journal of Anatomy and Embriology. 2014, 119, 1(suppl.):36. 68th Meeting of the Italian Society of Anatomy and Histology, Ancona 18-20 September 2014. DOTT.SSA LICIA POLIMENI La dottoressa Licia Polimeni ha svolto la propria attività di ricerca presso il Day Service di Medicina Interna e Malattie Metaboliche del Policlinico Umberto I (Responsabile Prof. F. Angelico) ai fini del Progetto di Dottorato: “NAFLD/NASH, meccanismi del danno cellulare e rischio cardiovascolare” (Tutor: Prof. F. Angelico). E’ stato effettuato uno screening ecografico dei pazienti afferenti consecutivamente al Day Service di Medicina Interna della I Clinica Medica, con valutazione della presenza di steatosi epatica e gradazione della stessa secondo lo score di Hamaguchi. Al momento sono stati arruolati 390 soggetti con NAFLD/NASH e 112 soggetti senza steatosi epatica. In 36 pazienti è stata eseguita biopsia epatica con prelievo di campione a scopo diagnostico e a fini di ricerca. Nei pazienti sono stati registrati dati clinici e antropometrici ed effettuate misurazioni di laboratorio di routine, indici di danno epatico (CK-18) e stress ossidativo. E’ stata inoltre effettuata genotipizzazione per il gene della PNPLA3 (patatin-like phospholipase-3). Sono stati, inoltre, misurati i livelli di vitamina E circolante e poi corretti per i valori di colesterolo plasmatico. Tramite questionario alimentare, sono stati stimati gli introiti settimanali di alimenti a contenuto medio e alto di vitamina E. In un sottogruppo di pazienti sono stati indagato indici di aterosclerosi precoce (IMT) e di disfunzione endoteliale (FMD). Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Serum Cytokeratin-18 Is Associated with NOX2-Generated Oxidative Stress in Patients with Nonalcoholic Fatty Liver. Del Ben M, Polimeni L, Baratta F, Bartimoccia S, Carnevale R, Loffredo L, Pignatelli P, Violi F, Angelico F. Int J Hepatol. 2014;2014:784985. doi: 10.1155/2014/784985. Epub 2014 Jan 29. 2. NOX2-generated oxidative stress is associated with severity of ultrasound liver steatosis in patients with non-alcoholic fatty liver disease. Del Ben M, Polimeni L, Carnevale R, Bartimoccia S, Nocella C, Baratta F, Loffredo L, Pignatelli P, Violi F, Angelico F. BMC Gastroenterol. 2014 Apr 23;14:81. doi: 10.1186/1471-230X-14-81. 3. Non-alcoholic fatty liver disease, metabolic syndrome and patatin-like phospholipase domain-containing protein3 gene variants. Del Ben M, Polimeni L, Brancorsini M, Di Costanzo A, D'Erasmo L, Baratta F, Loffredo L, Pastori D, Pignatelli P, Violi F, Arca M, Angelico F. Eur J Intern Med. 2014 Jul;25(6):566-70. doi: 10.1016/j.ejim.2014.05.012. Epub 2014 Jun 16. 4. Modern approach to the clinical management of non-alcoholic fatty liver disease. Del Ben M, Polimeni L, Baratta F, Pastori D, Loffredo L, Angelico F. World J Gastroenterol. 2014 Jul 14;20(26):8341-50. doi: 10.3748/wjg.v20.i26.8341. 5. The efficacy and safety of statins for the treatment of non-alcoholic fatty liver disease. Pastori D, Polimeni L, Baratta F, Pani A, Del Ben M, Angelico F. Dig Liver Dis. 2015 Jan;47(1):4-11. doi: 10.1016/j.dld.2014.07.170. Epub 2014 Sep 16. Review. b. Congressi 1. “THE INTERNATIONAL LIVER CONGRESS” of the European Association for the Study of the Liver (EASL) 2014 - London, United Kingdom, April 9-13, 2014 Poster: “SERUM CYTOKERATIN-18 IS ASSOCIATED WITH OXIDATIVE STRESS IN PATIENTS WITH NON-ALCOHOLIC FATTY LIVER DISEASE” Polimeni L, Del Ben M, Baratta F, Brancorsini M, Carnevale R, Nocella C, Calabrese C, Pastori D, Angelico F 2. Congresso Nazionale della Società Italiana Medicina Interna (SIMI) 2014 – Roma 3. Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi (SISA) 2014 - Roma, 23-25 novembre 2014. Comunicazione Orale Breve: “HIGH CARDIOVASCULAR RISK IN NON-ALCOHOLIC FATTY LIVER DISEASE: A POSSIBLE ROLE FOR INCREASED OXIDATIVE STRESS?” L. Polimeni, F. Baratta, D. Pastori, R. Carnevale, S. Bartimoccia, S. Nocella, M. Del Ben, F. Angelico DOTT.SSA FRANCESCA TINTI La dottoressa Francesca Tinti, iscritta al XXIX ciclo del dottorato di ricerca ha svolto la propria attività di ricerca sia presso il Dipartimento di Medicina Clinica che presso il Liver Unit, Transplant Centre, Queen Elizabeth Hospital (QEH), Birmingham (UK). Il primo trimestre è stato dedicato alla designazione del progetto di ricerca di Dottorato, con definizione del titolo della tesi (Complicanze biliari nel trapianto di fegato: ruolo del danno da ischemia-riperfusione), stesura del protocollo che è stato presentato, discusso e approvato durante la prima riunione di Dottorato. Durante il secondo trimestre si sono instaurati contatti con la Liver Unit, Transplant Centre, Queen Elizabeth Hospital (QEH), Birmingham (UK) per avviare la collaborazione internazionale prevista dal protocollo. La Dottoranda ha iniziato la raccolta retrospettiva dei dati relativa all’incidenza delle lesioni biliari di tipo ischemico post-trapianto di fegato in pazienti trapiantati da donatori deceduti per morte cardiocircolatoria (DCD). I dati preliminari sono stati presentati al 1st Translational Science Workshop (Rotterdam). Durante il terzo trimestre il progetto di Ricerca di Dottorato è stato presentato al "Liver Research Forum" (University of Birmingham) e approvato. La Dottoranda si è successivamente dedicata alla stesura del Protocollo per l’avvio della raccolta dei campioni di vie biliari extraepatiche post-riperfusione tramite lo “University of Birmingham Human Biomaterial Resource Centre”, come richiede la procedura universitaria (University of Birmingham). Nell’ultimo trimestre i dati relativi alla revisione retrospettiva delle lesioni biliari nei DCD sono stati presentati all'8th ELITA-ELTR Meeting in Prague. Dopo l’approvazione e lo stanziamento dei fondi da parte della Scuola di Dottorato è stato possibile accedere all’ultima fase dell’"Application for Access to Samples from the University of Birmingham Human Biomaterials Resource Centre". In attesa dell’autorizzazione finale si è provveduto al recupero dei dati relativi ai campioni di vie biliari inviati presso il servizio Pathology Unit del QEH (Prof. Hübscher). La Dottoranda ha ricevuto l’autorizzazione per l’attività assistenziale da svolgere presso il Dipartimento di Medicina Clinica. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Mitterhofer AP, Tinti F, Pietropaolo V, Umbro I, Anzivino E, Bellizzi A, Zavatto A,Poli L, Berloco PB, Taliani G. Role of BK Virus Infection in End Stage Renal Disease Patients Waiting for Kidney Transplantation Viral Replication Dynamics From Pre- To PostTransplant. Clinical Transplantation. Clin Transpl 2014;28:299-306. 2. Umbro I, Fiacco F, Zavatto A, Di Natale V, Vescarelli E, Marchese C, Tinti F, Mitterhofer.AP. Possible Consequences of NonAdherence to Immunosuppression: a Case of Acute T-Cell Mediated Kidney Rejection and IgA Nephropathy. CELLR4 2014;2(2):e883. 3. Zavatto A, Umbro I, Fiacco F, Di Natale V, Nodale C, Tinti F, Mitterhofer AP. ANCA-Negative Paucimmune Glomerulonephritis and Glomerular Recovery: Possible Role of Mesenchymal Stem Cells in a 69 Year-Old Patient. CELLR4 2014;2(3):e949 4. Fiacco F, Umbro I, Zavatto A, Di Natale V, D’Amici S, Tinti F, Mitterhofer AP. Rapidly Progressive Renal and Hepatic Failure in ALAmyloidosis: Bortezomib and Steroid Support in a Young Woman Two Months After Delivery. CELLR4 2014;2(4):e1077 5. Tinti F, Umbro I, Muiesan P, Mitterhofer AP. Renal dysfunction after liver transplantation: underling mechanisms and risk factors. Gastroenterol Res Pract. In press b. Congressi 1. Fiacco F, Tinti F, Umbro I, Piselli P, Zavatto A, Ginanni Corradini S, Rossi M, Poli L, Berloco PB, Mitterhofer AP. AKIN vs conventional criteria to diagnose pre-liver transplant acute kidney injury: gender differences and outcome post-liver transplantation. 47th Annual Meeting Italian Association for the Study of the Liver. Rome (I) Feb 20-21 2014. 2. Fiacco F, Tinti F, Umbro I, Piselli P, Zavatto A, Ginanni Corradini S, Rossi M, Poli L. Berloco PB, Mitterhofer AP. Assessment of acute kidney injury in advanced liver cirrhosis: AKIN versus conventional criteria and outcome post-liver transplantation. The International Liver Congress 2014, 49th annual meeting of the European Association for the Study of the Liver. London (UK), Apr 9-13, 2014. 3. Fiacco F, Tinti F, Umbro I, Zavatto A, Di Natale V, Piselli P, Rossi M, Ginanni-Corradini S, Berloco PB, Mitterhofer AP. Insufficienza renale acuta valutata con criteri nefrologici in pazienti cirrotici in attesa di trapianto di fegato: impatto sull’outcome post-trapianto e sviluppo di insufficienza renale cronica. 55° Congresso Nazionale Società Italiana di Nefrologia. Catania (I) Oct 8-11, 2014. 4. Fiacco F, Zavatto A, Umbro I, Tinti F, Gentile G, Mitterhofer AP. Fever of unknown origin in a young HIV-negative patient with endstage renal disease: a challenging diagnosis of visceral leishmaniasis. 116° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna. Roma (I) Oct 25-27, 2014. 5. Zavatto A, Fiacco F, Zingaretti V, Zinnamosca l, Umbro I, Tinti F, Letizia C, Mitterhofer AP. Hypokalemic rhabdomyolysis onset: a rare manifestation of primary hyperaldosteronism. 116° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna. Roma (I) Oct 25-27, 2014. 6. Tinti F, Poli L, Umbro I, Fiacco F, Zavatto A, Bachetoni A, Berloco PB, Mitterhofer AP. Stability of eGFR, KDIGO stages and risk factors of CKD progression in a long-term follow-up of kidney transplant patients converted to once daily tacrolimus. ESOT+AST Meeting 2014 - Personalized Transplantation. Madrid (ES) Oct 17-19, 2014. DOTT.SSA FRANCESCA ABBATINI La dottoressa Francesca Abbatini, iscritta al XXIX ciclo del dottorato di ricerca ha svolto la propria attività di ricerca presso la Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale Universitaria Polo Ospedaliero Integrato-AUSL-Latina Padiglione ICOT diretta dal Prof. G. Silecchia. Dal 1 Novembre 2014 al 31 Gennaio 2015 presso la stessa Unità Operativa abbiamo arruolato: 10 pazienti adulti sottoposti a: sleeve gastrectomy, composizione del microbiota intestinale, dosaggio sierico TSH, FT3, FT4, transaminasi, acidi biliari totali, glicemia, insulina, C-peptide, proteina C-reattiva, trigliceridi, colesterolo frazionato;Peso, BMI, EWL. e attualmente in corso di follow-up. 3 pazienti adolescenti di cui: 1 sottoposto a sleeve gastrectomy, composizione del microbiota intestinale, dosaggio sierico TSH, FT3, FT4, transaminasi, acidi biliari totali, glicemia, insulina, C-peptide, proteina C-reattiva, trigliceridi, colesterolo frazionato; , 2 pazienti in attesa di intervento chirurgico 3 pazienti adulti del gruppo di controllo sottoposti a dieto terapia. Ha partecipato al Research Workshop: “STEM CELLS AND LIVER PATHOLOGY”. 12 dicembre 2014, Sapienza Università di Roma. DOTT.SSA MARIA CONSIGLIA BRAGAZZI La dottoressa Maria Consiglia Bragazzi, iscritta al XXVIII ciclo del dottorato di ricerca ha svolto la propria attività di ricerca presso Il dipartimento di Medicina Clinica dell’UniversitàSapienza di Roma sotto la supervisoone del Prof. Alvaro. Tale attività che presenta come obiettivo generale quello di caratterizzare le cellule di origine dell’IH-CCA e dell’EH-CCA, di isolare ed espandere in vitro ed in vivo le cellule staminali tumorali (cancer strem cells) isolate da IH-CCA e EH-CCA, nonché identificare possibili strategie terapeutiche mirate a colpire le “cancer stem cells”, nell’ultimo periodo ha avuto come obiettivo specifico la caratterizzazione delle CSC dell’IH-CCA (mucinoso e misto) e dell’EH_CCA. Materiali e metodi: I campioni di colangiocarcinoma sono stati ottenuti da pazienti sottoposti a resezione chirurgica; precisamente da 17 pazienti (8M e 9F, di età compresa tra 50 e 83 anni) affetti da IH-CCA insorto come un’unica lesione nel fegato, e da 8 pazienti affetti da EH-CCA (tumore di Klatskin) (5M e 3F, di età compresa tra 66 e 83 anni). La distinzione tra IH-CCA e EH-CCA è stata formulata in accordo alle classificazioni attuali, in base a quanto riportato nella cartella clinica e dal referto operatorio. Microscopia ottica ed immunoistochimica: I campioni sono stati fissati in formalina al 10% per 2-4 ore, inclusi a basse temperature di fusione in paraffina (55-57 °C) e sezioni di 3-4 µm sono state colorate con ematossilina-eosina, con la reazione PAS e Sirius red/Fast green in accordo con i protocolli standard. Per l’immunoistochimica l’attività dell’endogeno perossidasi è stata bloccata attraverso 30 minuti di incubazione con metanolo idrogeno perossidasi (2.5%). Gli antigeni sono stati recuperati applicando la proteinasi K per 10 minuti a temperatura ambiente. Le sezioni sono state poi incubate overnight a 4 °C con un antibiotico primario. I campioni sono stati successivamente sciacquati in PBS per 5 minuti ed incubati per 20 minuti a temperatura ambiente con una antibiotico secondario biotinilato e poi con Streptavidina-HRP. La diaminobenzidina è stata utilizzata come substrato e le sezioni sono state controcolarate con ematossilina. Le sezioni sono state esaminate con un microscopio ottico Leica Microsystem DM 4500B ed un microscopio a fluorescenza fornito di una videocamera Jenoptik Prog Res C10 Plus. La microscopia ottica è stata elaborata con un sistema di analisi di immagini ed è stata eseguita a cieco da due patologi. Le aree necrotiche e stromali sono state valutate rispettivamente in ematossilina ed eosina e con la colorazione Sirius red. Le aree necrotiche sono state misurate con un sistema di analisi di immagine (Delta Sistemi) e l’intera area occupata dalla necrosi è stata calcolata ed espressa in percentuale rispetto all’area totale. I vetrini colorati con la colorazione Sirius Red, sono stati scansionati da uno scanner digitale e processati dall’ImageScope. Un algoritmo di analisi delle immagini è stato utilizzato per quantificare la proporzione di area colorata con Picrosinius. L’algoritmo è stato applicato per le intere sezioni su almeno 3 vetrini per ogni specie. L’estensione dell’area stromale è stata espressa in proporzione (%) dell’area colorata con Picrosinius rispetto all’area totale. Risultati. In base alla morfologia e alla colorazione PAS, in accordo con Komuta et al. i CCA sono stati classificati in: a) IH-CCA di tipo misto (n=9), localizzati a livello intraepatico mostrano diversità istologiche come la differenziazione epatocitaria focale, la reazione duttulare neoplastica e le aree focali producenti mucina; b) IH-CCA di tipo mucinoso (n=8), localizzati a livello intraepatico e principalmente costituiti da aree producenti mucina; c) EH-CCA di tipo mucinoso (n=8) localizzati all’ilo epatico (Klatskin) e principalmente costituiti da aree producenti mucina. Nei campioni di CCA l’area occupata dalla componente stromale è risultata predominare lievemente sull’area epiteliale senza differenze tra il CCA misto (58.1 ± 7.2 %), ed il CCA mucinoso (55.4 ± 9.6 %). Nel tessuto tumorale ed in quello non tumorale circostante, è stata analizzata l’espressione immunoistochimica di differenti marcatori inclusi: K7, EpCAM, CD133, LGR5, CD13 and CD90. La PAS positività è apparsa diffusa nelle aree epiteliali neoplastiche solo dell’IH- e EH-CCA mucinosi. Nelle aree epiteliali neoplastiche di tutti i campioni, è stata trovata una diffusa positività per K7, EpCAM and CD133 senza differenze tra CCA mucinoso e misto. LGR5 è risultato marcatamente espresso nel CCA mucinoso (sia IH-CCA che EH-CCA) mentre interessa poche cellule epiteliali tumorali nel CCA misto. In contrasto, la positività per il CD13, considerato come un marker quiescente di CSC, è risultata diffusa nel CCA misto ma rara nel CCA mucinoso. Inoltre in tutti i campioni di CCA l’espressione di CD90 è risultata essere molto limitata alle cellule tumorali stromali. Non è stata trovata alcuna differenza morfologica né immunocitochimica tra l’IH-CCA mucinoso e l’EH-CCA mucinoso. Una doppia immunofluorescenza ha dimostrato che una sottopopolazione limitata, circa il 10% delle cellule epiteliali tumorali, coesprime anche marcatori mesenchimali (vimentina o alpha-SMA), le cellule nei canali di Hering o nelle ghiandole peribiliari sono risultate negative per vimentina e alpha-SMA sia nel fegato normale che nel tessuto non tumorale circostante. Nel tessuto non tumorale circostante, l’espressione del CD133 e del LRG5 è limitata alle ghiandole peribiliari all’interno dei grandi dotti biliari ed in poche cellule nei canali di Hering e nei duttili biliari. CD90 e alpha-SMA sono apparsi molto limitati alle cellule stromali. Il CD13 è risultato diffusamente espresso dagli epatociti, dalle cellule nei canali di Hering, nei duttili biliari, nei colangiociti dei dotti interlobulari e nelle ghiandole peribiliari. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Chapter “NEW INSIGHTS INTO INTRAHEPATIC AND EXTRAHEPATIC CHOLANGIOCARCINOMA EPIDEMIOLOGY”. V. Cardinale, M.C. Bragazzi, D. Alvaro. In press. 2. “CHOLANGIOCARCINOMAS: NEW INSIGHTS FROM THE DISCOVERY OF STEM CELL NICHES IN PERIBILIARY GLANDS OF THE BILIARY TREE”. V. Cardinale, M.C. Bragazzi, G. Carpino, A. Torrice, Y. Wang, L. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro. Advances in Hepatology 2014; (2014), 1-10. b. Congressi 1. “IL COLANGIOCARCINOMA UMANO E LE CELLULE STAMINALI TUMORALI SONO ALTAMENTE SENSIBILI AGLI EFFETTI ATIPROLIFERATIVI DEGLI INIBITORI DI PI3-CHINASI”. A. Fraveto, A. Torrice, M.C. Bragazzi, A. Renzi, G. Carpino, F. Giuliante, A.M.De Rose, G. Grazi, V. Cardinale, P. Onori, A. Franchitto, C. Napoletano, R. Gentile, E. Gaudio, D. Alvaro. Comunicazione orale in: “20° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. (Napoli 19-22 Marzo 2014) 2. “POTENZIALE TUMORIGENICO DELLE CELLULE STAMINALI TUMORALI ISOLATE DA SOTTOTIPI DI COLANGIOCARCINOMA UMANO”. A. Torrice, G. Carpino, A. Fraveto, A. Renzi, M.C. Bragazzi, F. Giuliante, A.M. De Rose, V. Cardinale, R. Gentile, P. Onori, C. Napoletano, A. Franchitto, A. Cantafora, G. Grazi, E. Gaudio, D. Alvaro Comunicazione orale in: “20° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. (Napoli 19-22 Marzo 2014) 3. “HUMAN CHOLANGIOCARCINOMA (CCA) AND CCA CANCER STEM CELLS (CCCs) ARE HIGHLY SENSITIVE TO THE ANTIPROLIFERATIVE EFFECTS OF P13-KINASE INHIBITORS”. A. Fraveto, A. Torrice, M.C. Bragazzi, A. Renzi, G. Carpino, F. Giuliante, A.M. De Rose, G. Grazi, V. Cardinale, P.Onori, A.Franchitto, C. Napoletano, R.Gentile, E. Gaudio, D. Alvaro Comunicazione orale in: “47th Annual Meeting of the Italian Association for the Study of the Liver (AISF) (Roma 20-21 Febbraio2014) Partecipazione a congressi 1. Modulazione farmacologica del “Liver Gut Axis”: passato, presente e futuro nel trattamento delle patologie gastroenterologiche ed epatiche. Latina 13 Dicembre 2014 2. 20° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Napoli 19-22 Marzo 2014 3. “47a Riunione generale A.I.S.F. “. Roma 20-21 Febbraio 2014 DOTT.SSA MARZIA DE BERNARDINIS La dott.ssa Marzia De Bernardinis, ha svolto attività di ricerca presso il Laboratorio di Anatomia microscopica ed ultrastrutturale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, sotto la supervisione del tutor Prof. Sergio Morini. La definizione e la stesura definitiva del progetto di ricerca dal titolo “Adiposite e NAFLD/NASH: ruolo della disfunzione del tessuto adiposo nell'accumulo intraparenchimale di grasso e nell'infiammazione sistemica” è stata portata a termine nel primo trimestre del dottorato; nel II trimestre è iniziata la selezione del campione attraverso visita preliminare, esami ematochimici ed esami strumentali. Testati i reagenti prt il dosaggio dei NEFA e HS PCR. Messa a punto della tecnica immunoistochimica per la determinazione della presenza e del grado di NAFLD-NASH e la presenza/grado di "adiposite". III trimestre: Sono stati analizzati 25 campioni bioptici provenienti da pazienti bariatrici sottoposti a biopsie epatiche. I frammenti di fegato sono stati sottoposti a colorazione con ematossilina eosina. È emerso come solamente 12 pazienti presentassero segni di NAFLD (ossia circa il 50%) diversamente da quanto evidenziato in letteratura dove la prevalenza arriva fino all'80%. Inoltre, attraverso l'immunoistochimica è stata valutata l'espressione del VDR su diversi elementi cellulari ed è emerso come i pazienti senza diagnosi di NAFLD avessero un considerevole aumento dell'espressione del VDR, soprattutto negli spazi portali, rispetto ai pazienti senza NAFLD.. IV trimestre: continua fase di selezione del campione e analisi dati precedenti biopsie epatiche. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 1. TSH levels are associated with vitamin D status and seasonality in an adult population of euthyroid adults. Barchetta I, Baroni MG, Leonetti F, De Bernardinis M, Bertoccini L, Fontana M, Mazzei E, Fraioli A, Cavallo MG. Clin Exp Med. 2014 Jun 13. [Epub ahead of print] 2 Volume-outcome relationship in colon cancer surgery: another biased logical short cut towards questionable centralization policies. Violi V, Costi R, De Bernardinis M, Roncoroni L. Acta Biomed. 2014 Jan 23;84(3):171-80. DOTT. LORENZO NEVI Il dott. Lorenzo Nevi, iscritto al XXIX ciclo del dottorato di ricerca, ha svolta presso il Dipartimento di Medicina Clinica della Sapienza Università di Roma, il proprio progetto di ricerca sotto la supervisione del tutor Prof. Domenico Alvaro. L’attività ha affrontato nel corso del I trimestre: l’isolamento delle cellule staminali multipotenti da tessuti, sia patologici che fisiologici, dell'albero biliare umano. Studi di criopreservazione in azoto liquido delle cellule isolate con differenti medium. Dimostrazione della possibilità di criopreservare le cellule staminali multipotenti dell'albero biliare umano tramite medium di base. Nel II trimestre: scongelamento delle cellule staminali multipotenti dell'albero biliare umano. Analisi della vitalità tramite il saggio del Trypan Blue; analisi della senescenza tramite X-Gal delle cellule criopreservate; analisi della formazione di colonie postscongelamento; analisi della velocità di proliferazione cellulare post-scongelamento tramite Population Doubling. Nel III trimestre: Isolamento e congelamento delle cellule staminali multipotenti da tessuti, sia patologici che fisiologici, dell'albero biliare umano. Scongelamento delle cellule staminali multipotenti dell'albero biliare umano. analisi dell'espressione genica tramite RTPCR. Analisi della capacità differenziativa post-scongelamento delle cellule. Nel IV trimestre: Dimostrazione del legame con l'acido ialuronico presente nei medium di criopreservazione. Inoculo di cellule staminali Multipotenti dell'albero biliare adulto nel modello animale. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 1. Hyaluronic acid-based efficient cryopreservation of human biliary tree stem/progenitor cells (hBTSCs) demonstrated by biologic, genetic and molecular studies Vincenzo Cardinale, Lorenzo Nevi, Raffaele Gentile, Guido Carpino, Alice Fraveto, Alessia Torrice, Alfredo Cantafora, Vincenzo Pasqualino, Giovanni Casella, Daniela Bosco, Alessandro Pintore, Giuseppe Spagnolo, Michela Nardacci, Pasquale Bartolomeo Berloco, Domenico Alvaro, Eugenio Gaudio. Poster AASLD 2014 2. Transplantation of stem/progenitor cells isolated from human fetal biliary tree into two patients with advanced liver cirrhosis V. Cardinale, G. Carpino, R. Gentile, C. Napoletano, H. Rahimi, A. Franchitto, R. Semeraro, M. Nuti, P. Onori, P.B. Berloco, M. Rossi, D. Bosco, R. Brunelli, A. Fraveto, C. Napoli, A. Torrice, M. Gatto, R. Venere, L. Nevi, M.C. Bragazzi, L. Ridola, C. Bastianelli, C. Aliberti, F.M. Salvatori, A.F. Attili, L.M. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro. Poster AISF monotematica 2014 3. SUCCESSFUL CRYOPRESERVATION OF HUMAN BILIARY TREE STEM/PROGENITOR CELLS (HBTSCS) ISOLATED FROM ADULT LIVER BASED ON GOOD MANUFACTURING PRACTICE (GMP). Gentile Raffaele, Nevi Lorenzo, Cardinale Vincenzo, Fraveto Alice, Carpino Guido, Torrice Alessia, Pasqualino Vincenzo, Melandro Fabio, Mennini Gianluca, Nudo Francesco, Rossi Massimo, Berloco Pasquale Bartolomeo, Cantafora Alfredo, Gaudio Eugenio, Alvaro Domenico. Poster FISMD 20° congresso Nazionale delle malattie digestive 4. Hyaluronic acid-based efficient cryopreservation of human biliary tree stem/progenitor cells (hBTSCs) demonstrated by biologic, genetic and molecular studies Cardinale Vincenzo; Nevi Lorenzo; Gentile, Raffaele; Carpino Guido; Fraveto Alice; Torrice Alessia; Cantafora Alfredo; Pasqualino Vincenzo; Casella Giovanni; Bosco Daniela; Pintore Alessandro; Spagnolo Giuseppe; Nardacci Michela; Berloco Pasquale Bartolomeo; Gaudio Eugenio; Alvaro Domenico. HEPATOLOGY Volume: 60 Pages: 1190A-1190A Supplement: 1 Published: 2014 Special Issue: SI Meeting Abstract: 2035 5. SUCCESSFUL CRYOPRESERVATION OF HUMAN BILIARY TREE STEM/PROGENITOR CELLS (hbTSCS) ISOLATED FROM ADULT LIVER BASED ON GOOD MANUFACTURING PRACTICE V. Cardinale, R. Gentile, L. Nevi, A. Fraveto, G. Carpino, A. Torrice, V. Pasqualino, F. Melandro, G. Mennini, F. Nudo, M. Rossi, P.B. Berloco, A. Cantafora, L. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro Journal of Hepatology Volume 60, Issue 1, Supplement, April 2014, Pages S100–S101 DOTT.SSA ALICE FRAVETO La dott.ssa Alice Fraveto, ha svolto attività di ricerca presso il presso il Dipartimento di Medicina Clinica della Sapienza Università di Roma, il proprio progetto di ricerca sotto la supervisione del tutor Prof. Domenico Alvaro. L’attività di ricerca è stata sospesa il 24 maggio 2014 per congedo di maternità. Nel primo pre-congedo di maternità il progetto presenta come obiettivo principale quello di condurre studi pre-clinici in modelli sperimentali di epatopatie attraverso l’utilizzo di BTSC. L’attecchimento, la proliferazione, la differenziazione in vivo e l’effetto terapeutico delle BTSC trapiantate nel modello sperimentale saranno valutati. Il fine di questo studio è quello di stabilire il potenziale utilizzo di BTSC per la terapia cellulare e la medicina rigenerativa delle malattie epatiche. Per valutare il potenziale utilizzo delle BTSC nella terapia cellulare delle malattie metaboliche epatiche è stato preso in esame il modello sperimentale della sindrome di CriglerNajjar, Gunn rat. In primo luogo si è dovuto procedere con l’identificazione della mutazione del gene UGT1A1 responsabile della malattia attraverso lo screening dei ratti Gunn da campioni di sangue depositati su QIA Cards (metodica precedentemente validata). Una volta individuati i ratti eterozigoti, questi verranno fatti accoppiare tra loro in modo da ottenere nella progenie individui omozigoti, facilmente identificabili per la presenza di ittero. Questi ultimi saranno trattati con BTSC differenziate in epatociti maturi mediante iniezione intrasplenica. Nei 2 mesi successivi al trattamento, ogni settimana, verranno valutati i valori di bilirubina dei ratti iniettati con le cellule rispetto ai controlli trattati con il solo veicolo. Dopo 2 mesi i ratti saranno sacrificati e sarà valutato l’attecchimento e la proliferazione delle BTSC differenziate mediante immunoistochimica per h-Hep-Par-1, albumina umana, e h-anti-mitocondrio. Come già indicato in precedenza riguardo la validazione della metodica da utilizzare per lo screening genetico dei Gunn rat, i dati ottenuti dall’analisi dei campioni di DNA genomico estratti da animali con i genotipi wild type, mutante ed eterozigote per la mutazione UGT1A1 sono risultati sovrapponibili a quelli ottenuti dall’analisi dei relativi campioni di sangue deposti su QIA Cards. Dal momento che in precedenza lo screening genetico dei Gunn rat (N=21) aveva indicato che nessuno dei nostri ratti mostrava genotipo eterozigote e tantomeno omozigote mutato, abbiamo richiesto una nuova coppia di animali per poter iniziare una colonia che potesse contenere anche omozigoti mutati. L’analisi genetica della nuova coppia di ratti ha mostrato che entrambi hanno genotipo eterozigote per la mutazione UGT1A1. Da questa coppia abbiamo ottenuto due nidiate. Dalla prima nidiata (N1 = 4) l’analisi genetica ha permesso l’identificazione di due femmine eterozigoti per la mutazione in questione e di una femmina ed un maschio con genotipo wild type. Dalla seconda nidiata (N2 = 7) l’analisi del genetipo ha mostrato la presenta di tre ratti eterozigoti, tre omozigoti mutanti ed un omozigote wild type. Se gli animali continueranno a star bene e moltiplicarsi avremo finalmente a disposizione il modello sperimentale desiderato al quale iniziare il trattamento con BTSC differenziate in epatociti maturi per valutarne l’attecchimento, la proliferazione, la differenziazione ed il loro potenziale effetto terapeutico. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 1.Transplantation of human fetal biliary tree stem/progenitor cells into two patients with advanced liver cirrhosis. Cardinale V, Carpino G, Gentile R, Napoletano C, Rahimi H, Franchitto A, Semeraro R, Nuti M, Onori P, Berloco P, Rossi M, Bosco D, Brunelli R, Fraveto A, Napoli C, Torrice A, Gatto M, Venere R, Bastianelli C, Aliberti C, Salvatori F, Bresadola L, Bezzi M, Attili A, Reid L, Gaudio E, Alvaro D. BMC Gastroenterol. 2014 Dec 4;14(1):204 DOTT.SSA FRANCESCA SURIANO La dottoressa Francesca Suriano, iscritta al XXIX ciclo del dottorato di ricerca, ha svolto la propria attività di ricerca presso La sezione di Anatomia Umana dell’Università Sapienza di Roma sotto la supervisone del Prof. Franchitto. Nell’ambito del progetto “Studio dei fattori implicati nello sviluppo dell’epitelio cistico nel fegato e nel rene di pazienti affetti da malattia policistica” sono stati eseguiti studi morfologici che comprendono la preparazione dei tessuti fissati in formalina ed inclusi in paraffina, taglio al microtomo ed allestimento dei vetrini colorati con metodiche standard (quali Ematossilina-Eosina), immunoistochimica, microscopia ottica, ecc, atti a valutare la crescita cistica sia nel rene che nel fegato ed il ruolo svolto dai canali degli ioni cloro CFTR-dipendenti nel processo di cistogenesi, individuazione delle citochine espresse sul tessuto renale ed epatico normale e cistico, studio dell’espressione di scambiatori Cl--Ca-dipendenti quali ANO1 (trans membrane protein 16A) ed ANO6 (trans membrane protein 16F), sul tessuto renale ed epatico normale e policistico. Contestulamente è stata approfondita la Ricerca bibliografica mediante l’ausilio di recenti review sul tema e sulle principali banche dati biomediche (Pubmed, Scopus, etc.) Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni: 1. Tumor associated macrophages polarization dictates the efficacy of BCG instillation in non-muscle invasive urothelial bladder cancer. Suriano F, Santini D, Perrone G, Amato M, Vincenzi B; Tonini G, Onetti A, Boggia S, Buscarini M, Pantano F. J Exp Clin Cancer Res 2013;32(1):87 2. Feasibility of felt application for renorrhaphy after laparoscopic partial nephrectomy. Suriano F, Conlin MJ, Buscarini M. Minerva Urol Nefrol. 2014 Mar;66(1):83-5. 3. Nephron Sparing management of upper tract urothelial carcinoma. Suriano F, Brancato T. Reviews in Urology 2014; 16(1):21-2 b.Congressi: 1. Classroom SIU Cancro della Prostata 2013, Roma 15 Novembre 2013 2. Corso di formazione Progetto SIRE, Roma 14 Febbraio 2014 3. UroLift Center of Excellence Workshop, Madrid, 20-21 Marzo 2014, 4. Relatrice al Corso ECM ID 331-85620: “Clinical Case Contest: la gestione del paziente con patologia prostatica”; Roma, 28 Marzo 2014 5. AIOM-AIRO-SIUro-Giovani specialisti a confronto: i tumori urologici, Bari 20 Maggio 2014 6. Corso “Ureteroscopic and Percutaneous Surgery”, Parigi 24-25 Luglio 2014 7. 17° Corso di Laparoscopia Urologia AORN Cardarelli, Napoli 11-12 Settembre 2014 8. Relatrice al Convegno “Incontinenza Urinaria: esiste una soluzione?”, Roma 8 Novembre 2014 9. Corso di “Chirurgia mini Invasiva Laparoscopica/Robotica in Urologia”, Perugia 25-26 Novembre 2014 FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA E GASTROENTEROLOGIA Relazione Relazione sull’attività dei dottorandi – anno accademico 2013-2014 attività di DOTT. CLAUDIO CASSIERI ricerca La ricerca svolta dal dott. Cassieri è stata effettuata presso il Dipartimento di Medicina Interna e specialità Mediche, divisione di anno precedente Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, con la guida del Prof. Enrico Stefano Corazziari. Il dott. Cassieri ha svolto un progetto dal titolo “Fisiopatologia Efficacia e sicurezza dell’azatioprina nel trattamento del paziente affetto da malattie infiammatorie croniche intestinali”. Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) comprendono la rettocolite ulcerosa (CU) e la malattia di Crohn (MC). I farmaci impiegati nel trattamento delle MICI sono tradizionalmente i salicilati, i corticosteroidi, gli antibiotici, gli immunosoppressori (azatioprina, 6-mercaptopurina, metotrexate) ed i biologici (infliximab, adalimumab, CDP571, etanercept, onercept). L’azatioprina (AZA) blocca la proliferazione delle cellule T e B con conseguente immunosoppressione. Lo scopo primario dello studio è quello di valutare l’efficacia, in termini di remissione clinica libera da steroidi, a breve (12 mesi), medio (24 mesi) e lungo termine (36 mesi) dei pazienti affetti da MICI corticosteroido-dipendenti sottoposti a trattamento con AZA. Scopo secondario è quello di valutare la prevalenza degli effetti indesiderati tali da comportare la sospensione del trattamento con AZA. I pazienti arruolati per lo studio sono affetti da MICI corticosteroidi dipendenti sottoposti per la prima volta ad AZA. Criteri di inclusione sono: pazienti con età maggiore di 18 anni, diagnosi di CU e/o MC, condizione di steroido dipendenza. Criteri di esclusione sono: precedente trattamento con AZA e gravidanza. Fino al 31 Ottobre 2013 sono stati valutati 2472 pazienti affetti da MICI, di questi 360 sono stati sottoposti ad AZA per steroidodipendenza. Centosettantuno pazienti erano affetti da CU, di questi sono stati esclusi ad uno, due e tre anni, rispettivamente 21, 25 e 41 pazienti perché avevano un follow-up <1, <2 e < 3 anni. I risultati ad uno, due e tre anni dall’inizio del trattamento erano rispettivamente i seguenti: 102 pazienti (68%) vs 85 (58.2%) vs 69 (53.1%) erano in remissione, 27 (18%) vs 39 (26.7%) vs 38 (29.2%) avevano avuto una recidiva con necessità di corticosteroidi, 21 (14%) vs 22 (15.1%) vs 23 (17.7%) avevano sospeso il trattamento per la comparsa di effetti indesiderati. Per la MC dei 189 pazienti sono stati esclusi ad uno, due e tre anni, rispettivamente 14, 30 e 37 pazienti perché avevano un followup <1, <2 e < 3 anni. I risultati ad uno, due e tre anni dall’inizio del trattamento erano i seguenti: 130 pazienti (74,3%) vs 111 (69.8%) vs 101 (66.4%) erano in remissione, 23 (13.1%) vs 22 (13.8%) vs 24 (15.8%) avevano avuto una recidiva con necessità di corticosteroidi, 21 (14%) vs 26 (16.4%) vs 27 (17.8%) avevano sospeso il trattamento per la comparsa di effetti indesiderati. I risultati di tale studio confermano una efficacia clinica, tra il primo ed il terzo anno di trattamento con AZA, nel 70-53% circa dei pazienti corticosteroido-dipendenti ed una bassa prevalenza di effetti indesiderati tali da comportare la sospensione del trattamento. In particolare la perdita di risposta clinica nei tre anni di osservazione è stata molto bassa. Per questo la prospettiva di questo studio è quello di sottolineare e ricordare l’utilizzo di questo farmaco nel trattamento delle MICI, evidenziando l’efficacia clinica e la sicurezza osservata nei tre anni di follow-up. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1) Avallone EV, Pica R, Cassieri C, Zippi M, Paoluzi P, Vernia P. Azathioprine treatment in inflammatory bowel disease patients: type and time of onset of side effects. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2014 Jan;18(2):165-70. 2) Avallone EV, Cassieri C, Zippi M, Pica R, Marcheggiano A, Vernia P, Corazziari ES, Paoluzi P. Patient with chest pain refractory to proton pump inhibitor: report of a case of eosinophilic esophagitis. Clin Ter 2014; 165 (1):e70-72. doi: 10.7417/CT.2014.1675. 3) Zippi M, Pica R, Marzano C, Cassieri C, Avallone EV, Traversa G. Benign pneumoperitoneum after percutaneous endoscopic gastrostomy (PEG) feeding tube placement: do not be afraid! Clin Ter 2014; 165 (1):e76-78. doi: 10.7417/CT.2014.1677. 4) Pica R, Cassieri C, Pronio AM, Zippi M, Avallone EV, Montesani C, Occhigrossi G, Paoluzi P. Quality of life in ulcerative colitis patients treated medically versus patients undergoing surgery. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2014 Mar;18(5):693-8. 5) Zippi M, Bruni A, Scevola G, Pica R, Cassieri C, Marzano C, Paoluzi P. Large symptomatic simple hepatic cyst with gastric compression treated with percutaneous drainage. Clin Ter 2014; 165 (2):e170-173. doi: 10.7471/CT.2014.1704. 6) Zippi M, Traversa G, Pica R, De Felici I, Cassieri C, Marzano C, Occhigrossi G, Paoluzi P. Efficacy and safety of endoscopic retrograde cholangiopancreatography (ERCP) performed in patients with Periampullary duodenal diverticula (PAD). Clin Ter. 2014 JulAug;165(4):e291-4. doi: 10.7417/CT.2014.1745. 7) Zippi M, Corrado C, Pica R, Avallone EV, Cassieri C, De Nitto D, Paoluzi P, Vernia P. Extraintestinal manifestations in a large series of Italian inflammatory bowel disease patients. World J Gastroenterol. 2014 Dec 14;20(46):17463-7. 8) Zippi M, Cassieri C, Febbraro I, Grassi G, Arpa G, Occhigrossi G, Marzano C. Biopsy-triggered gastric signet ring cell adenocarcinoma proliferation. Clin Ter. 2014 Nov-Dec;165(6):313-4. doi: 10.7417/CT.2014.1776. b. Congressi -IX Congress of ECCO, Feb 20-22 2014 Copenhagen, Denmark. Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Two-year efficacy and safety of azathioprine treatment in the maintainance of steroid-free remission in inflammatory bowel disease patients. IX Congress of ECCO, Feb 20-22 2014 Copenhagen, Denmark. - XX Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, 19-22 Marzo 2014 Napoli. Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Two-year efficacy and safety of azathioprine treatment in the maintainance of steroid-free remission in inflammatory bowel disease patients. XX Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, 19-22 Marzo 2014 Napoli. - XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 1) Zippi M, Pica R, Traversa G, De Felici I, Cassieri C, Marzano C, Grassi G, Occhigrossi G. Periampullary duodenal diverticula identified at ercp. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 2) Zippi M, Pica R, Cesarini C, Cassieri C, Marzano C, De Quarto A, Grassi G, Occhigrossi G. Diagnosis of adenocarcinoma during colorectal cancer screening: patients treated surgically. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 3) Zippi M, Pica R, Cassieri C, Marzano C, De Quarto A, Grassi G, Occhigrossi G. Prevalence of diagnosis of inflammatory bowel diseases during colorectal cancer screening. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 4) Zippi M, Pica R, Cassieri C, Marzano C, Grassi G, Occhigrossi G. Large hyperplastic gastric polyp and iron deficiency anemia. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 5) Zippi M, Febbraro I, Cesarini C, Cassieri C, Marzano C, De Quarto A, Grassi G, Occhigrossi G. Body mass index in patients treated surgically for adenocarcinoma during colorectal cancer screening. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 6) Cassieri C, Zippi M, Pica R, Marzano C, Paoluzi P. Prevalence of cytomegalovirus infection in inflammatory bowel disease patients. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. - XXII UEGW, October 18-22, 2014 Vienna, Austria. Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Three-year steroid free remission and safety of azathioprine treatment in inflammatory bowel disease patients. XXII UEGW, October 18-22, 2014 Vienna, Austria. - XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. 1) Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Three-year steroid free remission and safety of azathioprine treatment in inflammatory bowel disease patients. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. 2) Zippi M, Marzano C, Cassieri C, Pentassuglio I, Arpa G, Grassi G, Occhigrossi G, Cocco A. Characteristics of colon polyps among asymptomatic patients undergoing first time colorectal cancer (crc) screening colonoscopy. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 2930 Novembre 2014. 3) Zippi M, Cocco A, Cassieri C, Pentassuglio I, Arpa G, Grassi G, Occhigrossi G, Marzano C. “DOUBLE-DUCT SIGN”. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. 4) Zippi M, Cocco A, Cassieri C, Marzano C, Arpa G, Grassi G, Occhigrossi G, Pentassuglio I. Afferenza cittadini stranieri presso il servizio di endoscopia digestiva di roma, asl roma b. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. DOTT.SSA FRANCESCA CECI La dott.ssa Francesca Ceci durante I tre anni di dottorato ha svolto un progetto di ricerca dal titolo “Impiego di protesi macroporose con barriera antiaderenziale per la riparazione dei difetti della parete addominale. Studio comparativo sperimentale in IPOM ventral hernia repair”, sotto la supervisione del Prof. Paolo Negro, presso la UOC diChirurgia Generale D e Day Surgery, CSC03, Dipartimento Paride Stefanini. Tale progetto è stato ampliando con un nuovo progetto “Follow up clinico e radiologico dei pazienti portatori di protesi biologica nella ricostruzione della parete addominale”. Nell’ottobre 2013 la dott.ssa Ceci ha svolto brevi periodi di studio presso la Unidad de Pared abdominal del Hospital Universitario La Fe de Valencia, Prof. Fernando Carbonell Tatay, assistendo interventi di parete addominale con uso di tecnica di separazione anatomica dei componenti modificata (Tecnica Carbonell-Bonafè). L’aumento dell’uso delle protesi nella chirurgia della parete addominale ha creato un aumento del numero di complicamze postoperatorie, specialmente di quelle dovute alla formazione di aderenze. Per minimizzare questo problema sono state messe in atto diverse strategie, tra cui lo sviluppo e la produzione di materiale protesico sintetico fornito di uno strato antiaderenziale, indicato per uso intraperitoneale (laparoscopia). Lo scopo di questo progetto di ricerca è di condurre uno studio sperimentale comparativo di 4 diverse protesi antiaderenziali nel ratto, con particolare riferimento alla formazione di aderenze. 52 maschi adulti Sprague-Dawley, ottenuti da Harlan Laboratoires s.r.l. (S.Pietro, Udine) sono stati utilizzati in accordo con la legge sulla protezione degli animali (Decreto Legislativo 116/92 Ministero della salute). Quattro protesi antiaderenziali sono state valutate in 4 gruppi di ratti (13 ratti per ogni protesi). Questo studio comparativo riguarda materiale sintetico macroporoso integrato con tecnologia antiaderenziale . Le mesh usate sono le seguenti: DynaMesh®-IPOM (Distrex Italy): PVDF/PP (Gruppo 1); DynaMesh®- CICAT (FEG Textiltechnik): PVDF (Gruppo 2); C-Qur™/FX (Atrium Medical): PP/Omega 3 (Gruppo 3); TiMesh® (GFE Medizintechnik- PFM Medical): PP/Titanium (Gruppo 4). Per la creazione del difetto della parete addominale, è stato seguito il modello descritto da Gaertner W.B. et al. (2007) da noi modificato. E’ stato rimosso un tassello di parete a tutto spessore delle dimensioni di 2 x 2 cm. Il difetto è stato riparato posizionando una protesi di 3 x 3 cm e fissato alla fascia muscolare con una colla sintetica (Glubran2; n-butyl-2-cyaniacrilato; GEM S.r.l.). I sacrifici vengono eseguiti a 7 e a 21 giorni dopo l’intervento. La formazione di aderenze è stata valutata macroscopicamente, evidenziandone l’estensione, la severità e la dissecabilità usando l’Adhesion Grading Score (AGS) e il Total Adhesion Score (TAS). Al termine dello studio sono stati confrontati i risultati e sottoposti ad analisi statistica (ANOVA Tukey-Kramer test-significativity P<0.05). Le aderenze si sono osservate in tutti i gruppi eccetto in alcuni casi nel Gruppo 3 a 7 giorni e nel Gruppo 4 a 21 giorni. A 7 giorni, solamente il 20% non mostrava aderenze. TiMesh® e CICAT mostrano una più alta estensione delle aderenze (49% e 43% rispettivamente). I risultati a 21 giorni sono cambiati in ogni gruppo. L’estensione più grande delle aderenze è stata nel gruppo CICAT (45%). CQur™/FX e TiMesh ® hanno mostrato i migliori risultati per quanto concerne la dissecabilità. Tutte le protesi analizzate hanno riportato aderenze. La struttura fisica della protesi (porosità, tessitura) è un parametro importante per la patogenesi delle aderenze, almeno quanto la composizione chimico-biologica della mesh. Una protesi con superficie antiderenziale liscia, almeno sul piano teorico, e a parità di risultati, sembra garantire una migliore prevenzione delle aderenze. L’uso intraperitoneale di Cicat deve essere evitato in accordo con le raccomandazioni della ditta produttrice. La componente di PP della DynaMesh®-Ipom riduce le sue proprietà antiaderenziali. I migliori risultati in termini di antiadesività si evidenziano nella TiMesh® e nella C-Qur™/ FX. Basandoci su queste evidenze e sulla letteratura possiamo fare alcune considerazioni. Le protesi con uno strato antiaderenziale (laminari) sono indicate per l’uso intraperitoneale, come nella riparazione laparoscopica. Per eseguire un OVHR (open ventral hernia repair) è indicata una protesi anti-adhesive layer, macroporosa, che limita la reazione infiammatoria e consente una buona integrazione tessutale. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Negro P., Gossetti F., Ceci F., Manto O., D’Amore L. “Davide Fieschi : a pioneer of plug repair in groin hernia surgery” Hernia 2013 Jul 12, DOI 10. 1007/s10029-013-1136-1 b. Congressi 1. 116 Congresso nazionale della societa’ italiana di chirurgia , Roma ottobre 2014 2. Master di I livello presso Scuola italiana di chirurgia dell’ernia e della parete addominale, ISHAWS, Roma febbraio 2014 3. La pressione negative “Next steps”. Napoli, maggio 2014. 4. Il trattamento delle Ernie Incisionali in Campi Infetti in Chirurgia D’Urgenza: L’utilizzo della rete biologica Periguard. Roma gennaio 2014. DOTT.SSA CECILIA CERIBELLI La dott.ssa Cecilia Ceribelli ha svolto un progetto di ricerca sotto la guida del tutor, prof. Paolo Negro, dal titolo “Resezioni epatiche con tecnica mininvasiva. Chirurgia robotica versus laparoscopica: messa a confronto delle due tecniche al fine di individuare le eventuali differenze nell’outcome intra e post-operatorio in uno studio retrospettivo e prospettivo”. Il progetto è stato svolto tra novembre 2011 e maggio 2012 presso il POIT Ospedale L. Spallanzani di Roma, con la supervisione del Dott. GM Ettorre; tra maggio 2012 e maggio 2013 presso l’Hopital Cochin, Parigi, con la supervisione del Prof Dousset; tra maggio 2013 a novembre 2013 presso l’Hopital A. Béclère, Parigi, con la supervisione del Prof I. Dagher; tra novembre 2013 e novembre 2014 presso l’Hopital Cochin, Parigi, con la supervisione del Prof Dousset. Da gennaio 2008 a gennaio 2013, 120 pazienti sono stati operati con tecnica mininvasiva laparoscopica o robotica ed inclusi nello studio. Scopo dello studio è di mettere a confronto le due tecniche comparando i dati intra e postoperatori. Sono stati raccolti per ogni paziente vari dati preoperatori quali ASA, BMI, età, sesso, pregressi interventi sovramesocolici, tipo di patologia, sede e numero delle lesioni. Tra i dati intraoperatori la durata operatoria, il tipo di intervento, le perdite ematiche, le trasfusioni e la conversione sono state prese in considerazione così come, per quanto concerne il postoperatorio, la durata di degenza, le complicanze, e la morbilità medicochirurgica. Dell’intera coorte di pazienti, sono stati selezionati, per ogni gruppo, lo stesso numero di malati che fossero il più possibile simili per caratteristiche, al fine di eliminare le influenze negative legate alle diverse caratteristiche individuali e relative alle patologie. Successivamente, le analisi statistica uni e multivariate sono state effettuate sui dati riguardanti la morbidità post-operatoria. Valori di P <0.05 sono stati considerati statisticamente significativi. Il risultato ottenuto indica che le due tecniche sono simili per quanto riguarda i dati intra e postoperatori con la sola differenza che la tecnica robotica permette un approccio più semplice alle lesioni localizzate nei segmenti epatici postero-superiori. Dall’analisi statistica multivariata, il solo fattore indipendente di rischio di complicanze postoperatorie, nell’intera corte dei malati è risultato essere la durata operatoria. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 1. AFC (congrés francais de chirurgie - Parigi 1-3/10/2014) 2. SFCD (sociétè francaise de chirurgie digestive – Parigi 26-28/11/2014) DOTT. QUIRINO LAI Il dott. Quirino Lai ha svolto nei tre anni di dottorato un progetto di ricerca dal titolo “Ruolo dell’alfafetoproteina e dei markers infiammatori come predittori di recidiva tumorale dopo trapianto di fegato per epatocarcinoma”. Nello svolgimento del progetto è stato seguito dal tutor, prof. Fabrizio M. Frattaroli. Il progetto è stato svolto in parte presso il Policlinico Umberto I della Università Sapienza di Roma, e in parte, per 18 mesi, presso la Unité de Transplantation abdominale, Chirurgie Générale, Endocrinienne et Bariatrique, diretta dal Prof. J. Lerut, presso la Cliniques Universitaires Saint-Luc, Université Catholique de Louvain, Bruxelles, Belgio. Il principale obiettivo dello studio è stato quello di valutare il ruolo dell’andamento dell’alfa-fetoproteina e dei markers infiammatori (neutrophil-to-lymphocite ratio, platelet-to-lymphocite ratio, proteina C reattiva, albumina) come parametri predittivi di drop-out dalla lista per trapianto e di recidiva post-trapianto di fegato in pazienti affetti da carcinoma epatocellulare (HCC). Da gennaio 2000 a ottobre 2012, sono stati arruolati 166 pazienti con diagnosi radiologica di HCC iscritti nella lista di attesa per trapianto di fegato presso il Centro Trapianti di Bruxelles. Si è stabilita come data ultima di arruolamento l’ottobre 2012 per consentire di accumulare almeno due anni di follow-up dopo l’inserimento in lista. Tutti i dati precedenti al 2011 sono stati raccolti retrospettivamente da un database prospetticamente aggiornato, mentre i dati a partire dal 2011 a oggi sono stati raccolti prospetticamente. Ventinove (17.5%) pazienti sono andati incontro a drop-out, dei quali 10 (6.0%) a causa di progressione tumorale. Le ultime determinazioni dei quattro differenti markers infiammatori investigati e lo slope di alfa-fetoproteina sono state valutate in uno score combinato (AFP-inflammatory score, AIS). I pazienti con AIS > 2 hanno presentato peggiori tassi di sopravvivenza intention-to-treat (45.0 vs. 70.7; P .015). Alla regressione di Cox multivariata, l’AIS (HR 1.3; P .04) e la progressione tumorale secondo mRECIST (HR 2.4; P .005) sono stati gli unici fattori di rischio indipendenti per morte del paziente. Esiste grossa discussione sul modo più sicuro di allargare i criteri di trapiantabilità per epatocarcinoma senza correre il rischio di aumentare il tasso di recidive post-trapianto. L’identificazione di uno score facile ed economico come l’AIS per la selezione dei pazienti in attesa di trapianto di fegato e per selezionare i pazienti con un rischio aumentato di recidiva tumorale può rappresentare un ulteriore strumento da utilizzare. La sua combinazione con parametri radiologici (ad esempio i Criteri di Milano) può ulteriormente incrementare la sua capacità selettiva. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Levi Sandri GB, Lai Q, Bosco S, Berloco PB. Liver splenosis mimicking hepatocellular carcinoma in cirrhotic liver. Liver Int, 34(1): 162 (2014). 2. Pinheiro RS, Herman P, Lupinacci RM, Lai Q, Mello ES, Coelho FF, Perini MV, Pugliese V, Andraus W, D´Albuquerque LC, Cecconello I. Tumor growth pattern as predictor of colorectal liver metastasis recurrence. American Journal of Surgery, 207(4): 493-498 (2014). 3. Lai Q, Castro Santa E, Rico Juri JM, Pinheiro RS, Lerut J. Neutrophil and platelet to lymphocyte ratio as new predictors of drop out and recurrence after liver transplantation for hepatocellular cancer. Transplant International, 27(1): 32-41 (2014). 4. Lai Q, Lerut J. Reply to: Cancer inflammation and inflammatory biomarkers: can neutrophil, lymphocyte and platelet counts represent the complexity of the immune system? Transplant International, 27(5): e34-35 (2014). 5. Pinheiro RS, Lai Q, Dahrenmoller C, Lerut J. Complex hepatic outflow reconstruction in domino liver transplantation. Hepatobiliary Pancreat Dis Int; 13(1): 98-100 (2014). 6. Lai Q, Avolio AW, Graziadei I, Lerut J. Response to locoregional treatment and alpha-fetoprotein trend in liver transplant candidates for HCC: dwarfs standing on the shoulders of giants. J Hepatol; 60(6):1331-1332 (2014). 7. Lai Q, Lerut J. "Reply to “Neutrophil and platelet-to-lymphocyte ratio: new predictors of dropout and recurrence after liver transplantation for hepatocellular cancer?” Transpl Int, 27(8): e82-83 (2014). 8. Darius T, Rivera J, Fusaro F, Lai Q, de Magnée C, Bourdeaux C, Janssen M, Clapuyt P, Reding R. Risk factors and surgical management of anastomotic biliary complications after pediatric liver transplantation. Liver Transpl; 20(8): 893-903 (2014). 9. Lai Q, Lerut J. Hepatocellular cancer: How to expand safely inclusion criteria for liver transplantation. Curr Opin Organ Transplant, 19(3):229-234 (2014). 10. Levi Sandri GB, Lai Q, Rossi M, Berloco PB. Portal vein thrombosis before liver transplantation does not alter post-operative patient and graft survival. Exp Clin Transplant, 12(3):238-240 (2014). 11. Lai Q, Lerut J. Alpha-fetoprotein and hepatocellular cancer recurrence: a paradigm of the chaos theory. Liver Transpl, 20(10):1283 (2014). 12. Lai Q, Lerut J. Inflammation-based scores and hepatocellular carcinoma: “faithful friends are hard to find”. Liver Transpl, 20(12):1527-1528 (2014). 13. Lai Q, Spoletini G, Pinheiro RS, Melandro F, Guglielmo N, Lerut J. From portal to splanchnic venous thrombosis: What surgeons should bear in mind. World Journal of Hepatology, 6(8):549-58 (2014). 14. Lai Q, Lerut J. Waiting time and transplantation for hepatocellular cancer: a balancing between tempus fugit and carpe diem. Hepatology, (2014). Ahead of publication. 15. Ghinolfi D, Marti J, De Simone P, Lai Q, Pezzati D, Coletti L, Catalano G, Tincani G, Carrai P, Campani D, Filipponi F. Use of octogenarian donors for liver transplantation: a survival analysis. Am J Transplant, 14 (9):2062–2071 (2014). 16. Lerut JP, Pinheiro RS, Lai Q, Stouffs V, Orlando G, Rico Juri JM, Ciccarelli O, Sempoux C, Roggen FM, De Reyck C, Latinne D, Gianello P. Is minimal, [almost] steroid-free immunosuppression a safe approach in adult liver transplantation? Long-term outcome of a prospective, double blind, placebo-controlled, randomized, investigator-driven study. Ann Surg, 260 (5):886–892 (2014). 17. Ghinolfi D, Lai Q, De Simone P, Pezzati D, Filipponi F. “Liver transplantation with aged donors in patients with hepatitis C virus: Authors’ reply. American Journal of Transplantation, (2014). Ahead of publication. b. Congressi 1. Vincitore di una borsa di studio in qualità di Young Invastigator all’EASL Monothematic Conference: Liver Tumors, Ginevra 2014. 2. Vincitore di un Young Invastigator Award all’11° World Congress of the International Hepato-Pancreato-Biliary Association (IHPBA World Congress), Seoul 2014. 3. Partecipazione al XX Congresso Internazionale dell’ILTS (International Liver Transplant Society), Londra 2014. 4. Partecipazione al XXXVIII Congresso Nazionale della SITO (Società Italiana dei Trapianti d’Organo), Siena 2014. DOTT. FRANCESCO RUFFOLO Il dottor Francesco Ruffolo nello svolgimento del progetto è seguito dal tutor, prof. Fabrizio M. Frattaroli. Tale progetto di ricerca si è svolto dapprima nell'acquisizione di materiale bibliografico, nella frequenza agli interventi in sala operatoria, e nel seguire nel postoperatorio i pazienti. Quindi, nel II trimestre, oltre alla attività di reparto, si è proceduto alla stesura di una pubblicazione scientifica su Journal of Surgery. Nel III trimestre, è continuata l’attività di reparto e sono stati frequentati tutti i seminari proposti dal Dottorato. Nel IV trimestre, nell’ambito dell’attività di reparto e di sala operatoria, si è proceduto alla stesura di una bozza per pubblicazione scientifica sul cancro del retto. DOTT.SSA MARIACATIA MARINO La dottoressa Mariacatia Marino ha svolto sotto la guida del prof. Antonio Picarelli, presso il Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università Sapienza di Roma, Policlinico Umberto I, un progetto di ricerca, dal titolo: “Effetti immunologici di gliadine modificate sulle cellule mononucleate del sangue periferico di soggetti affetti da malattia celiaca: attivazione specifica in vitro”. Ad oggi, l’osservanza di una dieta priva di glutine (GFD) è considerata l’unico trattamento nella gestione della malattia celiaca (MC). La principale difficoltà nel rispettare una GFD risiede nel fatto che le farine di cereali sono largamente utilizzate nella preparazione di prodotti alimentari e in molti paesi manca l’etichettatura di tali prodotti. Il numero crescente di pazienti con diagnosi di MC e i recenti progressi nella caratterizzazione di questa patologia hanno spinto sempre di più la ricerca verso lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici. Nel presente lavoro è stata esaminata l’eventuale assenza di immunogenicità dei peptidi di gliadina estratti da farine di frumento commerciali pre-trattate con l’enzima transglutaminasi microbica (mTG). La reazione enzimatica da parte della mTG, consiste nel legare un amminoacido modificato (lisina metil estere) alle regioni del glutine coinvolte nell’attivazione linfocitaria. Sono stati selezionati celiaci diagnosticati in accordo ai criteri FISPGHAN, sottoposti a GFD e monitorati fino ad ottenere livelli anticorpali sierici negativi (EMA e anti-tTG). Trascorsi 3 mesi dalla negativizzazione, sono state estratte le PBMC dal sangue intero dei pazienti arruolati e poste in coltura in tre diverse condizioni sperimentali (solo medium, terreno + PT di α-gliadina e terreno + PT di α-gliadina modificata con mTG). In dettaglio, dalla caratterizzazione delle sottopopolazioni linfocitarie si è osservato che la percentuale dei linfociti CD3+ all’interno della popolazione delle cellule CD45+ aumenta, in modo statisticamente significativo, nel terreno di coltura con PT di α-gliadina rispetto sia al solo medium che al terreno di coltura con PT di α-gliadina modificata, così come nel terreno di coltura con PT di αgliadina modificata rispetto al solo medium. La percentuale dei linfociti CD3+CD4+ sui CD45+ è risultata maggiore nel terreno + PT di α-gliadina, anche se non si è rilevata una differenza statisticamente significativa né con il solo medium né con il terreno + PT di αgliadina modificata che, tra l’altro, presentano percentuali di linfociti Th paragonabili. Statisticamente significativo, invece, è risultato l’aumento in percentuale dei linfociti CD8+ sui CD45+ dal solo medium al terreno + PT di α-gliadina, così come dal solo medium al terreno + PT di α-gliadina modificata suggerendo che, in entrambe le sue forme, il PT di α-gliadina è comunque in grado di stimolare una risposta citotossica. La percentuale dei linfociti B (CD19+) sui CD45+ non ha mostrato differenze statisticamente significative nelle diverse condizioni sperimentali di coltura. Per quanto concerne le cellule NK (CD16+CD56+) si è osservata, invece, una riduzione significativa nel terreno + PT di α-gliadina rispetto al solo medium e al terreno + PT di α-gliadina modificata, deponendo per una risposta adattativa in pieno accordo con il trend crescente delle sottopopolazioni linfocitarie CD3+, CD3+CD4+ e CD3+CD8+ dopo esposizione in vitro delle PBMC all’antigene nella sua forma nativa. Il rapporto CD4+/CD8+ è risultato paragonabile nelle diverse condizioni di coltura, mentre statisticamente significativo è risultato l’aumento in percentuale dei linfociti Treg sui CD4+ nel terreno di coltura con PT di α-gliadina rispetto al solo medium ma non rispetto al terreno di coltura con PT di α-gliadina modificata che, a sua volta, ha mostrato una percentuale maggiore rispetto al solo medium, sebbene questa differenza non sia risultata significativa. Dalla misurazione delle citochine nei sovranatanti di coltura è possibile vedere che non solo nel terreno + PT di α-gliadina, ma anche nel terreno + PT di α-gliadina modificata avvenga l’attivazione della risposta immune innata. La concentrazione di IL-15, infatti, è risultata significativamente aumentata sia nel terreno di coltura con PT di α-gliadina che in quello con PT di α-gliadina modificata rispetto al solo medium. L’incremento significativo dell’INF-γ nel terreno + PT di α-gliadina sia rispetto al solo medium che al terreno + PT di α-gliadina modificata lascia invece trasparire una polarizzazione verso la risposta immune adattativa a profilo Th1 dopo esposizione in vitro delle PBMC all’antigene nella sua forma nativa, anche in accordo alla percentuale dei linfociti CD3+CD8+ rilevata. L’aumento dell’IL-13 nel terreno + PT di α-gliadina rispetto al solo medium e al terreno + PT di α-gliadina modificata, sebbene non significativo, è infine da correlare ad un’attivazione della risposta immune adattativa a profilo Th2 che, invece, non viene attivata nel terreno + PT di α-gliadina modificata in cui i valori di IL-13 sono paragonabili a quelli riscontrati nel solo medium. La concentrazione di TNF-α, citochina pro-infiammatoria prodotta maggiormente dai macrofagi e dai linfociti, è risultata paragonabile nelle tre differenti condizioni di coltura. Dal momento che, uno studio ha evidenziato che in pazienti celiaci, la IL-15 induce la produzione di IL-21, è stato valutato se l’effetto di questa citochina dell’immunità innata prodotta sotto lo stimolo della gliadina modificata possa upregolare la sintesi dalla IL-21 e quindi portare ad una risposta adattativa. La concentrazione di IL-21 è risultata significativamente aumentata nel terreno di coltura con PT di α-gliadina rispetto sia al solo medium che al terreno di coltura con PT di α-gliadina modificata, mentre si è mantenuta pressoché invariata in quest’ultime due condizioni di coltura. Si può pertanto concludere che la gliadina modificata, sebbene non eliciti una risposta immune adattativa, promuova una risposta immune innata attraverso un incremento significativo di IL-15. L’aumento significativo dei linfociti CD8+ osservato nel terreno + PT di α-gliadina modificata rispetto al solo medium potrebbe, inoltre, essere ricondotto alla potente funzione proliferativa che questa citochina esercita sui linfociti T. Nella patogenesi della malattia celiaca, la IL-15 ha il compito di promuovere alcune modificazioni a carico delle APC professionali atte a “preparare il terreno” alla successiva risposta adattativa. Sebbene nel terreno + PT di α-gliadina modificata, non si osserva attivazione di una risposta adattativa, basta la sola risposta immunitaria innata, sostenuta della IL-15, a stimolare un meccanismo risultante nel danneggiamento del tessuto intestinale. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni 1. Picarelli A, Di Tola M, Marino M, Libanori V, Borghini R, Salvi E, Donato G, Vitolo D, Tiberti A, Marcheggiano A, Bassotti G, Corazziari E (2013). Usefulness of the organ culture system when villous height/crypt depth ratio, intraepithelial lymphocyte count, or serum antibody tests are not diagnostic for celiac disease. TRANSLATIONAL RESEARCH, vol. 161, p. 172-180, ISSN: 1931-5244, doi: 10.1016/j.trsl.2012.10.010 2. Picarelli A, Di Tola M, Sabbatella L, Mercuri V, Pietrobono D, Bassotti G, D'Amico T, Donato G, Picarelli G, Marino M, Borghini R, Centanni M, Gargiulo P (2013). Type 1 diabetes mellitus and celiac disease: endothelial dysfunction. ACTA DIABETOLOGICA, vol. 50 (4) , p. 497-503 , ISSN: 0940-5429, doi: 10.1007/s00592-011-0301-1. 3. Picarelli A, Di Tola M, Tabacco F, Marino M, Borghini R, D’Amico T, Lubrano C, Gargiulo P (2013). Enhancing treatment of obesity by using a distracting mini-meal: a new approach to an old problem. HORMONES, vol. 12, p. 101-110, ISSN: 1109-3099. 4. Picarelli A, Di Tola M, Borghini R, Isonne C, Saponara A, Marino M, Casale R, Tiberti A, Pica R, Donato G, Frieri G, Corazziari E (2013). Colonic involvement in celiac disease and possible implications of the sigmoid mucosa organ culture in its diagnosis. JOURNAL OF CLINICAL IMMUNOLOGY, vol. 33, p.1250-1256, ISSN:0271-9142, doi: 10.1007/s10875-013-9920-3 5. Di Tola M, Marino M, Amodeo R, Tabacco F, Casale R, Portaro L, Borghini R, Cristaudo A, Manna F, Rossi A, De Pità O, Cardelli P, Picarelli A (2014). Immunological characterization of the allergic contact mucositis related to the ingestion of nickel-rich foods. IMMUNOBIOLOGY, vol. 219, p. 522-530, doi: 10.1016/j.imbio.2014.03.010 6. Di Tola M, Amodeo R, Marino M, Tabacco F, Casale R, Bove M, Rossi A, Cardelli P, Picarelli A (2014). Peripheral blood lymphocyte typing as a useful tool to objectify the oral mucosa patch test in the diagnosis of allergic contact mucositis to nickel. BIOL TRACE ELEM RES, vol. 159, p. 81-86, doi: 10.1007/s12011-014-9991-x b. Congressi 1 Congresso Prof. Corazziari, Roma 18-19-20 Settembre: "Approccio al paziente con DISTURBI CRONICI GASTROINTESTINALI". Seminario: 27.10.2014 PROF. FRULLONI AULA B Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche: Inquadramento diagnosticoterapeutico della pancreatite acuta Responsabile della Ricerca: progetti di AVVIO ALLA RICERCA Anno 2014 - prot. C26N1447SE DOTT. LORENZO VALESINI Il dott. Lorenzo Valesini nei tre anni di dottorato ha svolto sotto la guida della Prof.ssa Chiara Montesani un progetto di ricerca dal titolo “Fisiopatologia del trauma epatico: percorsi clinici, trattamento conservativo ed invasivo”. Il progetto di ricerca si è svolto presso il DEA del Policlinico Umberto I, reparto di Chirurgia d’Urgenza diretto dal Prof. Claudio Modini, con la collaborazione del Prof. Marco Assenza. Il trauma per il suo impatto sociale e sanitario, per il grande impiego di risorse e per la particolarità della sua gestione, è considerato come Malattia Trauma. Il traumatismo epatico ha un riscontro sempre più frequente e gioca un ruolo importante nell’ambito dei traumi. Pertanto il progetto mira a studiare e analizzare il quadro clinico, i protocolli diagnostici, la degenza, il tipo di trattamento, le lesioni associate e le complicanze dei pazienti con trauma del fegato che sono giunti alla nostra osservazione in modo tale da poterne trarre indicazioni utili per un migliore approccio e gestione di questo complesso quadro patologico. Da dicembre 2011 a settembre 2014 sono stati inclusi 24 pazienti, 7 femmine e 17 maschi, con trauma epatico. Per la valutazione della complessità delle lesioni epatiche è stata utilizzata la classificazione dell’American Association for the Surgery of Trauma. Sono stati inoltre utilizzati l’ISS (Injury Severity Score) quale misura della lesione anatomica, l’RTS (Revised Trauma Score) per la valutazione del danno fisiologico, l’età come proxy dello stato di salute generale (riserva fisiologica). Infine è stato utilizzato il TRISS BLUNT e PENETRATING come indice di sopravvivenza dei pazienti traumatizzati. Il 67% dei traumi è stato dovuto ad incidenti stradali, i traumi chiusi erano la quasi totalità dei casi , la degenza media è stata di 20,84 giorni; l’età media era di 36,62 anni (min.17- max 80); ISS media era di 29,37(min.16- max 75); RTS medio di 6.39; le lesioni erano di grado I in 3 casi (12.5%), di grado II in 5 casi (20.83%), di grado III in 4 (16.66%), di grado IV in 9 casi (37.5%), di grado V in 3 casi (12.5%). 6 pazienti sono stati sottoposti ad intervento chirurgico (25%del totale), il trattamento conservativo è stato possibile nel 75% dei casi e 6 pazienti sono deceduti. Prevalentemente è stato coinvolto il lobo destro e questo probabilmente perché il danno del parenchima epatico è più frequente nei traumi con un vettore di forza diretto antero-lateralmente. La lesione di un singolo segmento epatico è quella più frequente, seguita immediatamente dal danno sincrono di 2 segmenti. Nel corso degli ultimi 25 anni la gestione dei pazienti traumatizzati si è profondamente evoluta e l’affermazione del trattamento non operativo è stata resa possibile da tecniche di Imaging sempre più raffinate. Anche in caso di trauma epatico maggiore il trattamento preferibile è di tipo conservativo ed ogni sforzo deve essere fatto per evitare, ove possibile, un approccio operativo laparotomico, che deve essere riservato ai pazienti emodinamicamente instabili e che presentino altre lesioni addominali o segni di peritonismo. Qualora l’intervento chirurgico si renda indispensabile, secondo la nostra esperienza, si dovrebbe seguire il principio della “damage control surgery”. Il trattamento conservativo ad oggi risulta essere la strategia migliore anche nei traumi maggiori non comportando un aumento della morbilità. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni b. Congresso DOTT. IVANO BIVIANO Il dottor Ivano Biviano, sotto la supervisione del Prof. Badiali procederà a svolgere un progetto dal titolo: “Valutazione delle alterazioni dell’attività motoria dell’apparato digerente, secondarie a danni iatrogeni o a malattie sistemiche” . Nel primo periodo sono stati definiti i dettagli operativi della ricerca che si propone di di descrivere e studiare l’attività motoria a livello esofageo e retto-anale in due condizioni patologiche nelle quali le alterazioni anatomiche e del controllo motorio possono essere causa di disturbi gastrointestinali. A questo scopo l’attività motoria intestinale sarà valutata mediante esami manometrici e del transito in due popolazioni: a. pazienti affetti da sindrome di Ehler-Danlos (procollo A) con lo scopo di valutare i. la prevalenza e gravità di disturbi gastro-intestinali rispetto a un gruppo controllo; ii. l’eventuale associazione tra disturbi gastro-intestinali e alterazioni del sistema nervoso autonomico e iii. i meccanismi fisiopatologici, funzionali e/o strutturali, associati ai diversi disturbi; e b. pazienti sottoposti a radioterapia pelvica (protocollo B) con lo scopo di valutare gli effetti a lungo termine della radioterapia sulla funzione ano-rettale confrontando soggetti sottoposti a radioterapia neoadiuvante per carcinoma del retto con soggetti sottoposti a radioterapia per carcinoma della prostata e della cervice uterina. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 1. Congresso Nazionale ANEMGI onlus "Approccio al Paziente con DISTURBI CRONICI GASTROINTESTINALI” Roma (17) 18-19-20 Settembre 2014 2. Trisocietario di Gastroenterologia - Regione Lazio 29 Novembre 2014; 3. MODULAZIONE FARMACOLOGICA DEL "GUT-LIVER AXIS": PASSATO, PRESENTE E FUTURO NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE GASTROENTEROLOGICHE ED EPATICHE, 13 Dicembre 2014, Latina. DOTT.SSA MARILIA CARABOTTI La dottoressa Marialia Carabotti ha svolto sotto la guida della dott.ssa Carola Severi, presso il Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università Sapienza di Roma, Policlinico Umberto I, e per due mattine a settimana la U.O.C di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, di Diagnostica Precoce e Prevenzione delle Malattie Neoplastiche dell’Apparato Digerente (Primario F.F. Dott. Vincenzo Bruzzese) del PTP Nuovo Regina Margherita, un progetto di ricerca, dal titolo: “Alterazioni motorie gastrointestinali nell’obesita’: studio traslazionale”. Nell’ultimo periodo la ricerca è stata svolta continuando la raccolta dei dati clinici analizzando questionari sintomatologici ed esami endoscopici di pazienti che dovranno essere sottoposti a chirurgia bariatrica, nell’ambito di un ambulatorio dedicato a questi pazienti. Nell’ambito della stessa ricerca si sta portando avanti lo studio in vitro sulla caratterizzazione delle proprietà motorie della muscolatura dell’antro gastrico di pazienti obesi confrontandole a quelle di pazienti normopeso, sia su colture cellulari primarie di cellule muscolari umane che su strips muscolari. Al momento e’ stato riscontrato che pazienti obesi mostrano un’aumentata prevalenza di sintomi gastrointestinali rispetto alla popolazione generale, che tuttavia non sono utili nel suggerire la presenza di lesioni organiche. I primi dati sperimentali volti ad indagare la presenza di alterazioni morfo-funzionali cellulari, mostrano una alterazione del rilasciamento muscolare in risposta al Peptide Vasoattivo Intestinale (VIP), confermando la presenza di un’ alterazione sistemica di questa pathway nell’obesità . Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni: 1. Cicenia A, Scirocco A, Carabotti M, Pallotta L, Marignani M, Severi C. Postbiotic Activities of Lactobacilli-derived Factors. Journal of Clinical Gastroenterology 2014;48 Suppl 1:S18-22 2. Carabotti M, D'Ercole C, Iossa A, Corazziari E, Silecchia G, Severi C. Helicobacter pylori infection in obesity and its clinical outcome after bariatric surgery. World Journal of Gastroenterology 2014;20(3):647-53 3. Carabotti M, Lahner E, Porowska B, Colacci E, Trentino P, Annibale B, Severi C. Are clinical features able to predict Helicobacter pylori gastritis patterns? Evidence from tertiary centers. Internal and Emergency Medicine 2014;9(8):841-5 b. Congressi: 1. Scirocco A, Carabotti M, Silecchia G, Ignazzi A, Tellan G, Liguori A, Pallotta L, Trisolini P, Maselli MA, Corazziari E, Severi C. Impaired vasoactive intestinal peptide pathway in human gastric antrum in obesity . United European Gastroenterology Journal 2014; 2(5S): A63 2. Carabotti M, Liguori A, Ridolfi M, Rizzello M, Capoccia D, Scirocco A, Leonetti F, Corazziari E, Silecchia G, Severi C. Are Gastrointestinal Symptoms Useful to Require Esophago-Gastro-Duodenoscopy (EGDS) in Obese Patients Before Bariatric Surgery? Prevalence of Gastrointestinal Symptoms and Upper Endoscopic Findings. Gastroenterology 2014; 146 (5): S-274 3. Carabotti M, Scirocco A, Rizzello M, Silecchia G, Corazziari E, Severi C. Upper functional gastrointestinal disorders (FGID) in obesity: an in vivo and in vitro study. Digestive and Liver Disease 2014: 46: S32–S33 • XV Congresso Trisocietario del Lazio di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva AIGO – SIED – SIGE. 29 Novembre 2014 Roma (partecipante) • 22st United European Gastroenterology Week. Vienna, 20-22 Ottobre 2014 (Speaker). • I Congresso Nazionale Società Italiana GastroReumatologia. Roma 26-27 Giugno 2014 (partecipante). • Digestive Disease Week 2014. Chicago (IL) 3-6 Maggio 2014 (Poster presenter). • 20° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Napoli, 19-22 Marzo 2014 (Speaker). DOTT.SSA MARIA ROSA DASSATTI La dottoressa Maria Rosa Dassatti ha svolto, sotto la guida del prof Paolo Negro, mediante frequenza bisettimanale nell’unità di Endoscopia in I clinica Chirurgica e una volta a settimana presso l’Ambulatorio di Chirurgia dell’Apparato Digerente del II padiglione affiancando in entrambe il Prof. Paolo Trentino. Obiettivi della ricerca condotta sono: individuare ulteriori fattori di rischio, oltre quelli già noti, di progressione di malattia, individuare fattori di fallimento della terapia ablativa con RFA, valutazione della qualità della vita del paziente post-trattamento, eseguire un'analisi costo-beneficio legata alla nostra realtà politico/economica. Sono stati selezionati dal 2012 ad oggi oltre 100 pazienti che si sono sottoposti ad un primo step di valutazione endoscopica del grado di malattia e successivamente, qualora necessario, hanno iniziato la terapia ablativa. Tutti i pazienti, preventivamente valutati e classificati secondo i criteri di Praga e firmano un consenso informato alla procedura. Per ogni caso viene compilata una scheda con tutti i dati anamnestici. Il controllo endoscopico per coloro che vengono trattati si esegue a 8-10 settimane ed è in corso di esame che si valuterà se è avvenuta risoluzione del quadro (pz si inserisce in sorveglianza endoscopica) o se, per persistenza di malattia, è necessario nuovo trattamento. Criteri di esclusione sono stato di gravidanza, pazienti con pregressa chirurgia e/o radioterapia esofagea. I dati sinora raccolti dimostrano che, anche se la terapia endoscopica di eradicazione non è raccomandata per la popolazione generale dei pazienti con BE in assenza di displasia o con displasia a basso grado, la RFA è valida come opzione terapeutica per pazienti selezionati, con aumentato rischio di progressione verso la displasia ad alto grado (lesioni visibili all'endoscopia, lunghezza del BE, ernia jatale, reflusso gastro-esofageo non responsivo a PPI, reflusso biliare, familiarità, obesità, età, sesso). Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 1. INTERNATIONAL WORKSHOP DIGESTIVE THERAPEUTIC PEDIATRIC ENDOSCOPY. Roma Ospedale bambin Gesù, 8-11/09/2014 2. 116 Congresso Società Italiana di Chirurgia . 12-15 Ottobre 2014 Roma Eur Palazzo Congressi 3. Controversie nella pratica endoscopica. 8/11/2014 Ospedale di Colleferro. 4. Workshop "Radiofrequenza nel trattamento delle patologie gastrointestinali" 14-15/01/2015 Roma Policlinico Umberto I DOTT.SSA LUCIA PALLOTTA La dottoressa Lucia Pallotta ha svolto, sotto la guida della dott.ssa Carola Severi, mediante frequenza del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche (Policlinico Umberto I, Roma) presso il laboratorio di fisiopatologia gastrointestinale, un progetto di ricerca, dal titolo: “Contributo della muscolatura enterica ai processi fibrotici dell’apparato digerente umano”. In particolare nell’ambito dello studio in vitro sulle cellule muscolari lisce (SMC) isolate da campioni di colon di pazienti con Malattia Diverticolare (MD) e su campioni di esofago di donatore d’organo/resezione chirurgica per cancro, il presente progetto ha lo scolpo di determinare le alterazioni miogeniche che caratterizzano sia l’esofagite eosinofila che la MD, dal punto di vista morfofunzionale e molecolare. Per quanto riguarda la MD, i dati sperimentali finora ottenuti, mostrano sia un’alterazione nella risposta ai neurotrasmettitori eccitatori quali l’acetilcolina (Ach), che a quelli che inducono il rilasciamento come il peptide vasoattivo intestinale (VIP). L’alterazione morfofunzionale osservata, trova conferma con l’analisi dell’espressione dei geni che codificano per i recettori muscarinici (M2 e M3) che riconoscono l’Ach e i recettori del VIP (VPAC1/2, NPRc). Per quanto concerne lo studio sulle cellule muscolari dell’esofago, i primi risultati ottenuti, hanno permesso di definire un comportamento diverso dei due strati muscolari, circolare e longitudinale, ma anche un differente comportamento del corpo dell’esofago rispetto al LES, lasciando presupporre una diversa organizzazione strutturale oltre che funzionale delle due regioni esofagee. Sarà dunque necessario analizzare e caratterizzare le SMC dell’esofago anche dal punto di vista molecolare per confermare ed ampliare questi dati preliminari. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 1. Cicenia A, Scirocco A, Carabotti M, Pallotta L, Marignani M, Severi C. Postbiotic Activities of Lactobacilli-derived Factors. Journal of Clinical Gastroenterology. 2014 Nov-Dec; 48 Suppl 1:S18-22. 2. Scirocco A, Carabotti M, Silecchia G, Ignazzi A, Tellan G, Liguori A, Pallotta L, Trisolini P, Maselli MA, Corazziari E, Severi C. Impaired vasoactive intestinal peptide pathway in human gastric antrum in obesity. United European Gastroenterology Journal. 2014; 2(5S): A63. 3. Congresso Nazionale “DISTURBI CRONICI GASTROINTESTINALI”. Roma, 18-20 settembre 2014. 22st United European Gastroenterology Week. Vienna, 20-22 Ottobre 2014 DOTT.SSA SILVIA PIROLI La dottoressa Silvia Piroli ha svolto presso la Divisione di Chirurgia Generale diretta dalla Prof.ssa Chiara Montesani e sotto la supervisioone della stessa Prof.ssa Montsani una ricerca , dal titolo: “RUOLO DELLE CELLULE REGOLATORIE E DELLE CITOCHINE NELL’ESTENSIONE DI MALATTIA NELLA RCU: PROSPETTIVE PER UNA TERAPIA MODULATA SUL PAZIENTE”. Tale progetto è incentrato sulla caratterizzazione delle cellule regolatorie CD4+LAP+ infiltranti la lamina propria intestinale umana e le loro variazioni nel corso di malattia infiammatoria cronica intestinale e del loro ruolo nel limitare l’estensione di malattia.Durante il primo anno del Dottorato, la mia attività ed il mio impegno sono stati rivolti ad impostare il protocollo di ricerca, ad ottenere l’approvazione del Comitato Etico “Sapienza”, all’ arruolamento dei pazienti necessari. Quindi dopo una prima fase organizzativa si è passati alla fase di raccolta del materiale oggetto di studio proveniente da biopsie intestinali dei pazienti selezionati effettuate nell’ ambulatorio di endoscopia digestiva o da pezzi anatomici provenienti da interventi chirurgici effettuati dalla nostra Divisione di Chirurgia Generale diretta dalla Prof.ssa Chiara Montesani. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 -Gennaio 2014 : B.L.S.D. American Heart Association, Policlinico Umberto I-Roma -Marzo 2014: ATLS American College of Surgeon, Policlinico Umberto I- Roma -Ottobre 2014: 116° Congresso Società Italiana di Chirurgia- Roma DOTT.SSA VALERIA CLEMENTE La dottoressa Valeria Clemente ha svolto la propria attività di ricerca presso due centri di Gastroenterologia (Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università “Sapienza” di Roma e l’UOC di Gastroenterologia ed Epatologia dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma) sotto la supervisione del tutor Prof. Vernia. Il progetto dal titolo “Outcome della colite grave negli ultimi 40 anni”: Studio di coorti di pazienti prima e durante l’era delle terapie biologiche” svolto mediante uno Studio retrospettivo di confronto di 4 coorti di pazienti, ricoverati con colite ulcerosa grave, secondo i criteri di Truelove e Witts dal 1976 al 2010, ha aprodotto i seguenti risultati: Sono state incluse nello studio le cartelle cliniche di 159 pazienti ricoverati con colite ulcerosa grave: coorte 1 n=34 (19761980), coorte 2 n=29 (1986-1990), coorte 3 n=45 (1996-2000) e coorte 4 n=51 (2006-2010). Il tasso globale di mortalità è stato 8.8%, 6.8%, 4.4% e 0 nella coorte 1, 2, 3 e 4 rispettivamente (χ quadro for trend p=0.04). Il tasso globale di colectomia entro il ricovero è stato 64%, 62%, 44.4% e 9.8% nella coorte 1, 2, 3 e 4 rispettivamente (χ quadro p< 0.0001). Analizzando le caratteristiche cliniche e di laboratorio dei pazienti è emerso che queste siano simili nelle 4 coorti, eccetto che per il riscontro di una maggiore età, di una maggiore durata di malattia e di un minore valore di pH del sangue arterioso nella coorte 4 rispetto alle coorti 1, 2 e 3 (p=0.001 p=0.002 e p<0.0001 rispettivamente). Il tasso globale di complicanze (megacolon tossico, emorragia massiva e “multiple organ dysfunction”) è stato 38%, 24.1%, 17.7%, 15.7% nella coorte 1, 2, 3 e 4 rispettivamente (p<0.0001). In particolare il numero di pazienti con colite ulcerosa grave complicata da megacolon tossico è stato 32%, 17.2%, 17.7%, 9.8% nella coorte 1, 2, 3 e 4 rispettivamente (p=0.0003). Analizzando la necessità di colectomia nei malati complicati (megacolon tossico, emorragia massiva e “multiple organ dysfunction”), questa è rimasta costante nel tempo (p=0.25), invece quella nei malati non complicati (coliti severe senza “impending megacolon”e con “impending megacolon”) si è ridotta dal 52.4% nella prima coorte al 2.3% (p<0.0001) e in particolar modo nei pazienti con impending megacolon dal 88.8% nella prima coorte al 5.5% (p<0.0001). Conclusioni: La prognosi a breve termine dei pazienti con colite ulcerosa grave è notevolmente migliorata negli ultimi 40 anni. La necessità globale di colectomia si è ridotta in maniera significativa e la mortalità si è azzerata. La colectomia nei pazienti con malattia complicata è rimasta costante nel tempo, invece si è ridotta in maniera significativa nei malati non complicati ed in particolare in quelli con impending megacolon. Un atteggiamento più conservativo nei confronti dei pazienti con impending megacolon, cosi come l’utilizzo dell’IFX nell’ultima coorte possono spiegare il miglioramento della prognosi di questi pazienti nel breve termine. Pubblicazioni e partecipazione a congressi 2014 a. Pubblicazioni: 1. Colectomy rate and mortality in hospitalized severe ulcerative colitis patients over the past 40 years. V. Clemente, A. Aratari , G. Burrelli Scotti, G. Margagnoni , C. Papi , P. Vernia. JCC 2014; 8 Suppl. 1 S 290. 2.Short term colectomy rate and mortality for severe ulcerative colitis in the last 40 years. V. Clemente, A. Aratari , G. Burrelli Scotti, G. Margagnoni , C. Papi , P. Vernia. Dig Liver Dis 2014; 46 Suppl. 2 S10. 3. Gastric bleeding and perforation due to microcoi extrusion: a really rare event? M. Bianchi, V. Clemente, A. Dezi. Dig Liver Dis 2014; 46, 860-3. 4. The “Siamese twins” polyps. M. Bianchi, V.Clemente, M.Koch. Dig Liver Dis in press. b. Congressi: 1. Congresso: “9 th Congress of European Crohn’s and Colitis organisation Inflammatory bowel disease” (Copenaghen 20-22 febbraio 2014) 2. Corso: “Aggiornamento in tecniche di endoscopia digestiva (Fermo 27-28 febbraio 2014) 3. Congresso: “XX Congresso Malattie digestive” (Napoli 19-22 Marzo 2014) 4. Congresso: “Endo-live” (Roma 22-23 Maggio 2013) 5. Congresso: “Disturbi cronici gastrointestinali” (Roma 18 settembre 2014) 6. Corso: “La Colonscopia di qualità” (Roma 20 settembre 2014) note Risultati relativi all'anno precedente CHIARA BASSANELLI (XXVI) titolo della tesi: Valutazione della stiffness epato-splenica mediante Acoustic Radiation Force Impulse (ARFI) nella stadiazione delle epatopatie croniche pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: 1. “Hepatocellular carcinoma in cirrhotis patients with transjugular Intrahepatic Portosystemic shunt: a retrospective casecontrol study” De Santis A, Iegri C, Kondili L, Riggio O, Salvatori FM, Catalano C, Di Martinho M, Bassanelli C, Lupo M, Lucatelli P, Attili AF. Dig Liver Dis 2014 Aug; 46(8):726-30 2. A. De Santis, C. Bassanelli, M. Lupo, C. Iegri, C. Di Ciesco, M. Forlino, G. Gallusi, A.F. Attili “Liver Stiffness assessed with Acoustic Radiation Force Impulse can be prognostic for first episode of ascites in patients affected by chronic liver disease. International Liver Congress 2014 –49th annual meeting of the European Association for the Study of the Liver Londra 9-13 Aprile. premi: posizione professionale: RICCARDO DEL VESCOVO (XXVI) titolo della tesi: Imaging quantitativo del fegato con tecnica di studio di Risonanza Magnetica pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: Pubblicazioni in extenso 1. Vadalà G, Russo F, Battisti S, Stellato L, Martina F, Del Vescovo R, Giacalone A, Borthakur A, Zobel BB, Denaro V. Early intervertebral disc degeneration changes in asymptomatic weightlifters assessed by t1ρ-magnetic resonance imaging. Spine (Phila Pa 1976). 2014 Oct 15;39(22):1881-6. 2. Grasso RF, Cazzato RL, Luppi G, Mercurio S, Giurazza F, Del Vescovo R, Faiella E, Zobel BB. Bilateral transrenal ureteral occlusion by means of n-butyl cyanoacrylate and AMPLATZER vascular plug. Indian J Radiol Imaging. 2014 Apr;24(2):129-31. 3. Del Vescovo R, Frauenfelder G, Giurazza F, Piccolo CL, Cazzato RL, Grasso RF, Schena E, Zobel BB. Role of whole-body diffusion-weighted MRI in detecting bone metastasis. Radiol Med. 2014 Oct;119(10):758-66. 4. Grasso RF, Faiella E, Cazzato RL, Luppi G, Del Vescovo R, Giurazza F, Mercurio S, Zobel BB. Retrograde fluoroscopy-guided trans-urethral exchange of ureteral stents: Comparison of direct grasping vs. modified snare. Indian J Radiol Imaging. 2013 Oct;23(4):347-50. 5. Del Vescovo R, Piccolo CL, Della Vecchia N, Giurazza F, Cazzato RL, Grasso RF, Zobel BB. MRI role in morphological and functional assessment of the levator ani muscle: use in patients affected by stress urinary incontinence (SUI) before and after pelvic floor rehabilitation. Eur J Radiol. 2014 Mar;83(3):479-86. 6. Giurazza F, Schena E, Del Vescovo R, Cazzato RL, Mortato L, Saccomandi P, Paternostro F, Onofri L, Zobel BB. Sex determination from scapular length measurements by CT scans images in a Caucasian population. Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc. 2013;2013:1632-5. 7. Schena E, Saccomandi P, Giurazza F, Del Vescovo R, Mortato L, Martino M, Panzera F, Di Matteo FM, Zobel BB, Silvestri S. Monitoring of temperature increase and tissue vaporization during laser interstitial thermotherapy of ex vivo swine liver by computed tomography. Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc. 2013;2013:378-81. 8. Schena E, Saccomandi P, Giurazza F, Caponero MA, Mortato L, Di Matteo FM, Panzera F, Del Vescovo R, Beomonte Zobel B, Silvestri S. Experimental assessment of CT-based thermometry during laser ablation of porcine pancreas. Phys Med Biol. 2013 Aug 21;58(16):5705-16. doi: 10.1088/0031-9155/58/16/5705. 9. Grasso RF, Cazzato RL, Luppi G, D'Agostino F, Schena E, Del Vescovo R, Giurazza F, Faiella E, Beomonte Zobel B. Percutaneous lung biopsies: performance of an optical CT-based navigation system with a low-dose protocol. Eur Radiol. 2013 Nov;23(11):3071-6. 10. Saccomandi P, Schena E, Giurazza F, Del Vescovo R, Caponero MA, Mortato L, Panzera F, Cazzato RL, Grasso FR, Di Matteo FM, Silvestri S, Zobel BB. Temperature monitoring and lesion volume estimation during double-applicator laser-induced thermotherapy in ex vivo swine pancreas: a preliminary study. Lasers Med Sci. 2013 Jun 19. [Epub ahead of print] 11. Grasso RF, Faiella E, Luppi G, Schena E, Giurazza F, Del Vescovo R, D'Agostino F, Cazzato RL, Beomonte Zobel B. Percutaneous lung biopsy: comparison between an augmented reality CT navigation system and standard CT-guided technique. Int J Comput Assist Radiol Surg. 2013 Sep;8(5):837-48. 12. Vincenzi B, Silletta M, Schiavon G, Frezza AM, Del Vescovo R, Zobel BB, Santini D, Dei Tos AP, Tonini G. Sorafenib and dacarbazine in soft tissue sarcoma: a single institution experience. Expert Opin Investig Drugs. 2013 Jan;22(1):1-7. premi: posizione professionale: CLAUDIO CASSIERI (XXVII) titolo della tesi: Fisiopatologia Efficacia e sicurezza dell’azatioprina nel trattamento del paziente affetto da malattie infiammatorie croniche intestinali pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: a. Pubblicazioni 1) Avallone EV, Pica R, Cassieri C, Zippi M, Paoluzi P, Vernia P. Azathioprine treatment in inflammatory bowel disease patients: type and time of onset of side effects. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2014 Jan;18(2):165-70. 2) Avallone EV, Cassieri C, Zippi M, Pica R, Marcheggiano A, Vernia P, Corazziari ES, Paoluzi P. Patient with chest pain refractory to proton pump inhibitor: report of a case of eosinophilic esophagitis. Clin Ter 2014; 165 (1):e70-72. doi: 10.7417/CT.2014.1675. 3) Zippi M, Pica R, Marzano C, Cassieri C, Avallone EV, Traversa G. Benign pneumoperitoneum after percutaneous endoscopic gastrostomy (PEG) feeding tube placement: do not be afraid! Clin Ter 2014; 165 (1):e76-78. doi: 10.7417/CT.2014.1677. 4) Pica R, Cassieri C, Pronio AM, Zippi M, Avallone EV, Montesani C, Occhigrossi G, Paoluzi P. Quality of life in ulcerative colitis patients treated medically versus patients undergoing surgery. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2014 Mar;18(5):693-8. 5) Zippi M, Bruni A, Scevola G, Pica R, Cassieri C, Marzano C, Paoluzi P. Large symptomatic simple hepatic cyst with gastric compression treated with percutaneous drainage. Clin Ter 2014; 165 (2):e170-173. doi: 10.7471/CT.2014.1704. 6) Zippi M, Traversa G, Pica R, De Felici I, Cassieri C, Marzano C, Occhigrossi G, Paoluzi P. Efficacy and safety of endoscopic retrograde cholangiopancreatography (ERCP) performed in patients with Periampullary duodenal diverticula (PAD). Clin Ter. 2014 Jul-Aug;165(4):e291-4. doi: 10.7417/CT.2014.1745. 7) Zippi M, Corrado C, Pica R, Avallone EV, Cassieri C, De Nitto D, Paoluzi P, Vernia P. Extraintestinal manifestations in a large series of Italian inflammatory bowel disease patients. World J Gastroenterol. 2014 Dec 14;20(46):17463-7. 8) Zippi M, Cassieri C, Febbraro I, Grassi G, Arpa G, Occhigrossi G, Marzano C. Biopsy-triggered gastric signet ring cell adenocarcinoma proliferation. Clin Ter. 2014 Nov-Dec;165(6):313-4. doi: 10.7417/CT.2014.1776. b. Congressi -IX Congress of ECCO, Feb 20-22 2014 Copenhagen, Denmark. Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Two-year efficacy and safety of azathioprine treatment in the maintainance of steroid-free remission in inflammatory bowel disease patients. IX Congress of ECCO, Feb 20-22 2014 Copenhagen, Denmark. - XX Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, 19-22 Marzo 2014 Napoli. Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Two-year efficacy and safety of azathioprine treatment in the maintainance of steroid-free remission in inflammatory bowel disease patients. XX Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, 19-22 Marzo 2014 Napoli. - XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 1) Zippi M, Pica R, Traversa G, De Felici I, Cassieri C, Marzano C, Grassi G, Occhigrossi G. Periampullary duodenal diverticula identified at ercp. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 2) Zippi M, Pica R, Cesarini C, Cassieri C, Marzano C, De Quarto A, Grassi G, Occhigrossi G. Diagnosis of adenocarcinoma during colorectal cancer screening: patients treated surgically. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 3) Zippi M, Pica R, Cassieri C, Marzano C, De Quarto A, Grassi G, Occhigrossi G. Prevalence of diagnosis of inflammatory bowel diseases during colorectal cancer screening. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 4) Zippi M, Pica R, Cassieri C, Marzano C, Grassi G, Occhigrossi G. Large hyperplastic gastric polyp and iron deficiency anemia. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 5) Zippi M, Febbraro I, Cesarini C, Cassieri C, Marzano C, De Quarto A, Grassi G, Occhigrossi G. Body mass index in patients treated surgically for adenocarcinoma during colorectal cancer screening. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. 6) Cassieri C, Zippi M, Pica R, Marzano C, Paoluzi P. Prevalence of cytomegalovirus infection in inflammatory bowel disease patients. XIX Congresso Nazionale FADOI 10-13 Maggio 2014, Bologna. - XXII UEGW, October 18-22, 2014 Vienna, Austria. Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Three-year steroid free remission and safety of azathioprine treatment in inflammatory bowel disease patients. XXII UEGW, October 18-22, 2014 Vienna, Austria. - XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. 1) Cassieri C, Pica R, Avallone EV, Zippi M, Corrado C, Vernia P, Paoluzi P, Corazziari ES. Three-year steroid free remission and safety of azathioprine treatment in inflammatory bowel disease patients. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. 2) Zippi M, Marzano C, Cassieri C, Pentassuglio I, Arpa G, Grassi G, Occhigrossi G, Cocco A. Characteristics of colon polyps among asymptomatic patients undergoing first time colorectal cancer (crc) screening colonoscopy. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. 3) Zippi M, Cocco A, Cassieri C, Pentassuglio I, Arpa G, Grassi G, Occhigrossi G, Marzano C. “DOUBLE-DUCT SIGN”. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. 4) Zippi M, Cocco A, Cassieri C, Marzano C, Arpa G, Grassi G, Occhigrossi G, Pentassuglio I. Afferenza cittadini stranieri presso il servizio di endoscopia digestiva di roma, asl roma b. XI Congresso Regionale FADOI Lazio, 29-30 Novembre 2014. premi: posizione professionale: RAFFAELE GENTILE (XXVI) titolo della tesi: Definizione della nicchia staminale in colecisti litiasiche, isolamento e caratterizzazione di cellule staminali residenti nella colecisti patologica e dimostrazione dell’abilità delle cellule staminali isolate di rigenerare il tessuto epatico in modelli sperimentali di danno epatico pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: PUBBLICAZIONI 1. CHOLANGIOCARCINOMA: EPIDEMIOLOGY AND RISK FACTORS. Bragazzi MC*, Cardinale V*, Carpino G, Venere R, Semeraro R, Gentile R, Gaudio E, Alvaro D. Transl Gastrointest Cancer 2011 Nov 28. 2. AN ESTROGEN RECEPTOR Β SELECTIVE AGONIST EXERTS ANTI-NEOPLASTIC EFFECTS IN EXPERIMENTAL INTRA-HEPATIC CHOLANGIOCARCINOMA. Marzioni M., Torrice A., Saccomanno S., Rychlicki C., Agostinelli L., Pierantonelli I., Rhönnstad P., Trozzi L., Apelqvist T., Gentile R., Candelaresi C., Fava G., Benedetti A., Gaudio E.,Franchitto A.,Onori P.,Demonicis S., Carpino G., Kallin E., Alvaro D., Nilsson S. Digestive and Liver Disease 2012 Feb. 3.THE FETAL LIVER AS CELL SOURCE FOR THE REGENERATIVE MEDICINE OF LIVER AND PANCREAS. Semeraro R., Cardinale V., Carpino G., Gentile R., Napoli C., Venere R., Gatto M., Brunelli R., Gaudio E., Alvaro D. Ann Transl Med 2012 4. MULTIPOTENT STEM/PROGENITOR CELLS IN THE HUMAN FOETAL BILIARY TREE. Semeraro R, Carpino G, Cardinale V, Onori P, Gentile R, Cantafora A, Franchitto A, Napoli C, Anceschi M, Brunelli R, Bosco D, Torrice A, Reid L, Gaudio E, Alvaro D. J. Hepatol. 2012 Jul. 20 CONGRESSI 1. AN ESTROGEN RECEPTOR ß SELECTIVE AGONIST EXERTS SPECIFIC PRO-APOPTOTIC EFFECTS AND PROMOTES TUMOR REGRESSION IN A RAT MODEL OF INTRA-HEPATIC CHOLANGIOCARCINOMA. Marzioni M., Torrice A., Rychlicki C., Agostinelli L., Pierantonelli I., Rhönnstad P., Trozzi L., Saccomanno S., Apelqvist T., Gentile R., Candelaresi C., Fava G., Benedetti A., Gaudio E., De Minicis S., Kallin E., Alvaro D., Nilsson S. Abstracts XVII National Congress of Digestive Diseases - Italian Federation of Societies of Digestive Diseases – FISMAD. Torino, Italy 05-09 March 2011. 2. AN ESTROGEN RECEPTOR ß SELECTIVE AGONIST EXERTS SPECIFIC PRO-APOPTOTIC EFFECTS AND PROMOTES TUMOR REGRESSION IN A RAT MODEL OF INTRA-HEPATIC CHOLANGIOCARCINOMA. Marzioni M., Torrice A., Rychlicki C., Agostinelli L., Pierantonelli I., Rhönnstad P., Trozzi L., Saccomanno S., Apelqvist T., Gentile R., Candelaresi C., Fava G., Benedetti A., Gaudio E., De Minicis S., Kallin E., Alvaro D., Nilsson S. Poster XVII National Congress of Digestive Diseases - Italian Federation of Societies of Digestive Diseases – FISMAD Torino, Italy 05-09 March 2011. 3. SUCCESSFUL ISOLATION, CULTURING AND DIFFERENTIATION IN VITRO AND IN VIVO OF MULTIPOTENT STEM CELLS (MPS) FROM HUMAN FETAL BILIARY TREE. R Semeraro, A Torrice, C Napoli, V Cardinale, R Gentile, M Gatto, G Carpino, U Di Tondo, R Brunelli, MM Anceschi, E Gaudio, D Alvaro . Abstracts of the International Liver Congress™ 2011 – the 46th annual meeting of the European Association for the Study of the Liver (EASL). Berlin, Germany, March 30-April 03, 2011 4. GALLBLADDER IS A HIGHLY AVAILABLE SOURCE OF STEM CELLS WITH MULTIPLE ENDODERMIC MATURE FATES POTENTIALITY. G. Carpino1,2*, V. Cardinale1, R. Gentile1, P. Onori1, R. Semeraro1, A. Franchitto1, D. Bosco1, A. Iossa1, C. Napoletano1, G. D'Argenio3, M. Nuti1, N. Caporaso3, P.B. Berloco1, L. Reid4, E. Gaudio1, D. Alvaro1. EASL, The International Liver Congress 2012, Barcelona, Spain. 5. HUMAN GALLBLADDER IS A HIGHLY AVAILABLE SOURCE OF STEM CELLS WITH MULTIPLE ENDODERMIC MATURE FATES POTENTIALITY. R. Gentile, G. Carpino, V. Cardinale, P. Onori, R. Semeraro, A. Franchitto, D. Bosco, A. Iossa, C. Napoletano, G. D’Argenio , M. Nuti, N. Caporaso, P. B. Berloco, L. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro. 18° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, Napoli, 28 – 31 Marzo 2012 6. HUMAN GALLBLADDER IS A HIGHLY AVAILABLE SOURCE OF STEM CELLS WITH MULTIPLE ENDODERMIC MATURE FATES POTENTIALITY V. Cardinale, G. Carpino, R. Gentile, P. Onori, R. Semeraro, A. Franchitto, D. Bosco, A. Iossa, C. Napoletano, G. D’Argenio , M. Nuti, N. Caporaso, P. B. Berloco, L. Reid, E. Gaudio, D. Alvaro. 45° Annual Meeting of the Italian Association for the Study of the Liver – AISF. Roma , 23-24 Febbraio 2012. 7. AN ESTROGEN RECEPTOR BETA-SELECTIVE AGONIST EXERTS ANTINEOPLASTIC EFFECTS IN EXPERIMENTAL INTRAHEPATIC CHOLANGIOCARCINOMA. Marzioni M, Torrice A, Saccomanno S, Rychlicki C, Agostinelli L, Pierantonelli I, Rhonnstad D, Trozzi L, Apelqvist T, Gentile R, Candelaresi C, Fava G, Semeraro R, Benedetti A, Gaudio E, Franchitto A, Onori P, De Minicis S, Carpino G, Kallin E, Alvaro D, Nilsson S. Digestive and Liver Disease 2011, Jul 20. premi: posizione professionale: FRANCESCA CECI (XXVII) titolo della tesi: Impiego di protesi macroporose con barriera antiaderenziale per la riparazione dei difetti della parete addominale. Studio comparativo sperimentale in IPOM ventral hernia repair pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: a. Pubblicazioni 1. Negro P., Gossetti F., Ceci F., Manto O., D’Amore L. “Davide Fieschi : a pioneer of plug repair in groin hernia surgery” Hernia 2013 Jul 12, DOI 10. 1007/s10029-013-1136-1 b. Congressi 1. 116 Congresso nazionale della societa’ italiana di chirurgia , Roma ottobre 2014 2. Master di I livello presso Scuola italiana di chirurgia dell’ernia e della parete addominale, ISHAWS, Roma febbraio 2014 3. La pressione negative “Next steps”. Napoli, maggio 2014. 4. Il trattamento delle Ernie Incisionali in Campi Infetti in Chirurgia D’Urgenza: L’utilizzo della rete biologica Periguard. Roma gennaio 2014. premi: posizione professionale: CECILIA CERIBELLI (XXVII) titolo della tesi: Resezioni epatiche con tecnica mininvasiva. Chirurgia robotica versus laparoscopica: messa a confronto delle due tecniche al fine di individuare le eventuali differenze nell’outcome intra e post-operatorio in uno studio retrospettivo e prospettivo pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: 1. AFC (congrés francais de chirurgie - Parigi 1-3/10/2014) 2. SFCD (sociétè francaise de chirurgie digestive – Parigi 2628/11/2014) premi: posizione professionale: FEDERICA CERINI (XXVII) titolo della tesi: Effetti del trattamento anticoagulante nell’ipertensione portale pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: a. Pubblicazioni 1. OBESITY, GENDER, LIVER DISEASE AND DECOMPENSATION Berzigotti A, Casu S, Cerini F. Sex, liver disease, and response to antiviral therapy - Women in hepatology – 2nd edition. HOT TOPICS IN VIRAL HEPATITIS: Issue 27, 2013. 2. RELIABILITY OF THE ESTIMATION OF TOTAL HEPATIC BLOOD FLOW BY DOPPLER ULTRASOUND IN PATIENTS WITH CIRRHOTIC PORTAL HYPERTENSION. Berzigotti A, Reverter E, García-Criado A, Abraldes JG, Cerini F, García-Pagán JC, Bosch J. J Hepatol. 2013 Oct;59(4):717-22. 3. THROMBOPROPHYLAXIS WITH HEPARIN IN HOSPITALIZED PATIENTS WITH CIRRHOSIS: FRIEND OR FOE. Cerini F, Garcia-Pagán JC. Liver Int. 2014 Aug;34(7):971-3. b. Congressi 1. EFFECTS OF ENOXAPARIN ADMINISTRATION ON CCl4 CIRRHOTIC RATS WITH PORTAL HYPERTENSION Federica Cerini, Jorge Gracia-Sancho, Aina Rodriguez-Vilarrupla, Jaume Bosch, Juan Carlos Garcia-Pagán. Accepted poster at the EASL International Liver Congress Amsterdam on 24-28 th of April 2013. Journal of Hepatology 2013 April, vol. 58, Supplement 1, S236. 2. CLINICAL OUTCOMES OF PATIENTS WITH PORTAL HYPERTENSION NOT DUE TO CIRRHOSIS: A SINGLE-CENTRE EXPERIENCE S. Gioia, E. G. Onori, C. Marzano, S. Angeloni, F. Cerini, I. Pentassuglio, S. Nardelli, M. Merli, A.F. Attili, O. Riggio Journal of Hepatology, Vol. 60, Issue 1, S227. 3. IMPACT OF ANTICOAGULANT THERAPY ON UPPER GASTROINTESTINAL BLEEDING (UGI) IN PATIENTS WITH LIVER CIRRHOSIS. RESULTS FROM A RETROSPECTIVE MULTICENTRIC CASE–CONTROL STUDY F. Cerini, J. Martínez Gonzalez, Á. Puente, M. Casas, C. Vinaixa, M. Berenguer, C. Villanueva, S. Augustin, E. Llop, R. Bañares, A. Albillos, J. Bosch, V. Hernández-Gea, J.C. Garcia-Pagan. Journal of Hepatology, Vol. 60, Issue 1, S8 4. The International Liver Congress™ 2014, 49th annual meeting of the European Association for the Study of the Liver April 9-13, 2014 London, United Kingdom. Oral communication. premi: posizione professionale: MICHELA GIUSTO (XXVII) titolo della tesi: Sarcopenia associated with liver cirrhosis: clinical aspects and experimental models pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: a. Pubblicazioni 1. Giusto, M., Lattanzi, B., Di Gregorio, V., Giannelli, V., Lucidi, C., Merli, M. Changes i nutritional status after liver transplantation (2014) World Journal of Gastroenterology, 20 (31), pp. 10682-10690. 2. Giusto M, Lattanzi B, Albanese C, Galtieri A, Farcomeni A, Giannelli V, Lucidi C, Di Martino M, Catalano C, Merli M. Sarcopenia in liver cirrhosis: the role of computed tomography scan for the assessment of muscle mass compared with dual-energy X-ray absorptiometry and anthropometry. Eur J Gastroenterol Hepatol. 2015 b. Congresso 1. ISHEN 2014- Corso aggiornamento. Ascot UK 10-13 Settembre 2014. premi: posizione professionale: LORETA KONDILI (XXVII) titolo della tesi: Modelli preclinici per lo studio di meccanismi virali e dell’ospite che inducono la persistenza virale e lo sviluppo di epatocarcinoma: il modello animale Marmota Monax pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: a. Pubblicazioni 1. Hepatocellular carcinoma in cirrhotic patients with transjugular intrahepatic portosystemic shunt: a retrospective case-control study. De Santis A, Iegri C, Kondili L, et al Dig Liver Dis. 2014 Aug;46(8):726-30. 2. Woodchuck Hepatitis Virus Core gene deletions and proliferative response of peripheral blood mononuclear cells stimulated by an immunodominant epitope. A viral immune escape in Woodchuck model of chronic hepatitis B? Taffon S, Kondili L, Giuseppetti R, et al Archives in Virology 2014 (in press). b. Congresso In qualità di Docente/ Relatore 1. Master di II livello su “La gestione del paziente con neoplasia primitiva del fegato” Università la Sapienza in qualità di docente per la tematica Infezione cronica da HBV e HCC, 31 Gennaio 2014 Roma 2. Epicentro Istituto Superiore di Sanità Roma La Piattaforma Italiana per lo Studio delle Epatiti Virali (PITER), 14 Luglio 2014 3. HCV Un problema di salute globale: il progetto PITER fa luce sui numeri Aula Senato Roma, 25 Settembre 2014 In qualità di Partecipante -Gli Incontri della Verità VIII Il FEGATO: La tua Salute -6/7 Marzo 2014 -Centre for Human virology Launch University of Birmingham -7/8 Aprile 2014 -Annual Meeting “European Association for the study of the Liver Londra -913/Aprile 2014 -The 3rd World Congress on Controversies in the Management of Viral hepatitis Berlin 1-3 Maggio 2014 -Women in Hepatology Modena -9-10 Maggio 2014 -High Level meeting Economic crisis and healthcare ensuring access to public health services . The case of Hepatitis B and C Athens -3-4 Giugno 2014 -Hepatitis Journey Post-EASL Breaking News in Hepatology Roma 24 Giugno 2014 -Annual Meeting American Association for the Study of the Liver -7-11 Novembre 2014 premi: posizione professionale: QUIRINO LAI (XXVII) titolo della tesi: Ruolo dell’alfafetoproteina e dei markers infiammatori come predittori di recidiva tumorale dopo trapianto di fegato per epatocarcinoma pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: a. Pubblicazioni 1. Levi Sandri GB, Lai Q, Bosco S, Berloco PB. Liver splenosis mimicking hepatocellular carcinoma in cirrhotic liver. Liver Int, 34(1): 162 (2014). 2. Pinheiro RS, Herman P, Lupinacci RM, Lai Q, Mello ES, Coelho FF, Perini MV, Pugliese V, Andraus W, D ´Albuquerque LC, Cecconello I. Tumor growth pattern as predictor of colorectal liver metastasis recurrence. American Journal of Surgery, 207(4): 493-498 (2014). 3. Lai Q, Castro Santa E, Rico Juri JM, Pinheiro RS, Lerut J. Neutrophil and platelet to lymphocyte ratio as new predictors of drop out and recurrence after liver transplantation for hepatocellular cancer. Transplant International, 27(1): 32-41 (2014). 4. Lai Q, Lerut J. Reply to: Cancer inflammation and inflammatory biomarkers: can neutrophil, lymphocyte and platelet counts represent the complexity of the immune system? Transplant International, 27(5): e34-35 (2014). 5. Pinheiro RS, Lai Q, Dahrenmoller C, Lerut J. Complex hepatic outflow reconstruction in domino liver transplantation. Hepatobiliary Pancreat Dis Int; 13(1): 98-100 (2014). 6. Lai Q, Avolio AW, Graziadei I, Lerut J. Response to locoregional treatment and alpha-fetoprotein trend in liver transplant candidates for HCC: dwarfs standing on the shoulders of giants. J Hepatol; 60(6):1331-1332 (2014). 7. Lai Q, Lerut J. "Reply to “Neutrophil and platelet-to-lymphocyte ratio: new predictors of dropout and recurrence after liver transplantation for hepatocellular cancer?” Transpl Int, 27(8): e82-83 (2014). 8. Darius T, Rivera J, Fusaro F, Lai Q, de Magnée C, Bourdeaux C, Janssen M, Clapuyt P, Reding R. Risk factors and surgical management of anastomotic biliary complications after pediatric liver transplantation. Liver Transpl; 20(8): 893-903 (2014). 9. Lai Q, Lerut J. Hepatocellular cancer: How to expand safely inclusion criteria for liver transplantation. Curr Opin Organ Transplant, 19(3):229-234 (2014). 10. Levi Sandri GB, Lai Q, Rossi M, Berloco PB. Portal vein thrombosis before liver transplantation does not alter post-operative patient and graft survival. Exp Clin Transplant, 12(3):238-240 (2014). 11. Lai Q, Lerut J. Alpha-fetoprotein and hepatocellular cancer recurrence: a paradigm of the chaos theory. Liver Transpl, 20(10):1283 (2014). 12. Lai Q, Lerut J. Inflammation-based scores and hepatocellular carcinoma: “faithful friends are hard to find”. Liver Transpl, 20(12):1527-1528 (2014). 13. Lai Q, Spoletini G, Pinheiro RS, Melandro F, Guglielmo N, Lerut J. From portal to splanchnic venous thrombosis: What surgeons should bear in mind. World Journal of Hepatology, 6(8):549-58 (2014). 14. Lai Q, Lerut J. Waiting time and transplantation for hepatocellular cancer: a balancing between tempus fugit and carpe diem. Hepatology, (2014). Ahead of publication. 15. Ghinolfi D, Marti J, De Simone P, Lai Q, Pezzati D, Coletti L, Catalano G, Tincani G, Carrai P, Campani D, Filipponi F. Use of octogenarian donors for liver transplantation: a survival analysis. Am J Transplant, 14 (9):2062–2071 (2014). 16. Lerut JP, Pinheiro RS, Lai Q, Stouffs V, Orlando G, Rico Juri JM, Ciccarelli O, Sempoux C, Roggen FM, De Reyck C, Latinne D, Gianello P. Is minimal, [almost] steroid-free immunosuppression a safe approach in adult liver transplantation? Long-term outcome of a prospective, double blind, placebo-controlled, randomized, investigator-driven study. Ann Surg, 260 (5):886–892 (2014). 17. Ghinolfi D, Lai Q, De Simone P, Pezzati D, Filipponi F. “Liver transplantation with aged donors in patients with hepatitis C virus: Authors’ reply. American Journal of Transplantation, (2014). Ahead of publication. b. Congressi 1. Vincitore di una borsa di studio in qualità di Young Invastigator all’EASL Monothematic Conference: Liver Tumors, Ginevra 2014. 2. Vincitore di un Young Invastigator Award all’11° World Congress of the International Hepato-Pancreato-Biliary Association (IHPBA World Congress), Seoul 2014. 3. Partecipazione al XX Congresso Internazionale dell’ILTS (International Liver Transplant Society), Londra 2014. 4. Partecipazione al XXXVIII Congresso Nazionale della SITO (Società Italiana dei Trapianti d’Organo), Siena 2014. premi: posizione professionale: MARIACATIA MARINO (XXVII) titolo della tesi: Effetti immunologici di gliadine modificate sulle cellule mononucleate del sangue periferico di soggetti affetti da malattia celiaca: attivazione specifica in vitro pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: 1. Picarelli A, Di Tola M, Marino M, Libanori V, Borghini R, Salvi E, Donato G, Vitolo D, Tiberti A, Marcheggiano A, Bassotti G, Corazziari E (2013). Usefulness of the organ culture system when villous height/crypt depth ratio, intraepithelial lymphocyte count, or serum antibody tests are not diagnostic for celiac disease. TRANSLATIONAL RESEARCH, vol. 161, p. 172-180, ISSN: 1931-5244, doi: 10.1016/j.trsl.2012.10.010 2. Picarelli A, Di Tola M, Sabbatella L, Mercuri V, Pietrobono D, Bassotti G, D'Amico T, Donato G, Picarelli G, Marino M, Borghini R, Centanni M, Gargiulo P (2013). Type 1 diabetes mellitus and celiac disease: endothelial dysfunction. ACTA DIABETOLOGICA, vol. 50 (4) , p. 497-503 , ISSN: 0940-5429, doi: 10.1007/s00592-011-0301-1. 3. Picarelli A, Di Tola M, Tabacco F, Marino M, Borghini R, D’Amico T, Lubrano C, Gargiulo P (2013). Enhancing treatment of obesity by using a distracting mini-meal: a new approach to an old problem. HORMONES, vol. 12, p. 101-110, ISSN: 1109-3099. 4. Picarelli A, Di Tola M, Borghini R, Isonne C, Saponara A, Marino M, Casale R, Tiberti A, Pica R, Donato G, Frieri G, Corazziari E (2013). Colonic involvement in celiac disease and possible implications of the sigmoid mucosa organ culture in its diagnosis. JOURNAL OF CLINICAL IMMUNOLOGY, vol. 33, p.1250-1256, ISSN:0271-9142, doi: 10.1007/s10875-013-9920-3 5. Di Tola M, Marino M, Amodeo R, Tabacco F, Casale R, Portaro L, Borghini R, Cristaudo A, Manna F, Rossi A, De Pità O, Cardelli P, Picarelli A (2014). Immunological characterization of the allergic contact mucositis related to the ingestion of nickel-rich foods. IMMUNOBIOLOGY, vol. 219, p. 522-530, doi: 10.1016/j.imbio.2014.03.010 6. Di Tola M, Amodeo R, Marino M, Tabacco F, Casale R, Bove M, Rossi A, Cardelli P, Picarelli A (2014). Peripheral blood lymphocyte typing as a useful tool to objectify the oral mucosa patch test in the diagnosis of allergic contact mucositis to nickel. BIOL TRACE ELEM RES, vol. 159, p. 81-86, doi: 10.1007/s12011-014-9991-x premi: posizione professionale: SILVIO PORZIO (XXV) titolo della tesi: Fattori endocrino-metabolici nell’evoluzione della fibrosi nelle epatiti virali e steatoepatiti pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: 1. Simone Carotti, Silvio Porzio, Umberto Vespasiani-Gentilucci, Giuseppe Perrone, Andrea Onetti-Muda, Antonio Picardi, Sergio Morini. The hepatic expression of GH/IGF1 axis components is impaired with fibrosis progression in patients with HCV-related chronic hepatitis. Italian Journal of Anatomy and Embriology. 2014, 119, 1(suppl.):36. 68th Meeting of the Italian Society of Anatomy and Histology, Ancona 18-20 September 2014. premi: posizione professionale: LORENZO VALESINI (XXVII) titolo della tesi: Fisiopatologia del trauma epatico: percorsi clinici, trattamento conservativo ed invasivo pubblicazione integrale: PADIS pubblicazione parziale: altre pubblicazioni: premi: posizione professionale: