L`impero mongolo.pps

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L`impero mongolo.pps
Imperi delle steppe
Moderna ricostruzione dell’emblema dei Kahn Mongoli, una lancia bianca sulla cui cima è
raccolto il crine del miglior stallone che il guerriero abbia mai domato. Il Thug, attraverso il
quale passava il vento, doveva servire ad attrarre l’energia.
Mongolia
Deserto del Gobi
Deserto del Gobi
Yurta ed allevamento nel deserto del Gobi
Jurte Mongoliche in una foto del XIX sec.
Yurta mongola nel deserto del Gobi
Donna del Turkestan all’ingresso della sua yurta (fotografia di Prokudin-Gorskii)
Yak mongolo
Il cavallo di Przewalski anche noto come Takhi oppure Pony della Mongolia (Equus ferus przewalskii o E.
przewalskii): quasi estinto allo stato brado negli anni ’60, è stato reintrodotto in Mongolia in tempi recenti.
Alto corso dell’Onon, fiume sacro per i Mongoli
Monti Khentii
L'Eurasia prima
dell'avanzata mongola
L'avanzata di Gengis Khan
« ...Io vengo dal Barbaro Nord. Indosso le stesse
vesti e mi sfamo dello stesso cibo dei pastori di
vacche e dei mandriani di cavalli. Facciamo gli
stessi sacrifici e ci dividiamo le ricchezze. Guardo
alla Nazione come a un nuovo figlio appena nato e
mi curo dei miei soldati come se fossero i miei
fratelli... » (Gengis Khan)
Statua di Genghis Khan eretta di fronte al palazzo del governo nella Piazza Sükhbaatar, Ulan Bator,
Mongolia
Ritratto di Chinggis Khan ricavato su una collina mongola per le celebrazioni del 2006 (800
anni dal Kurultai che designò il Gran Kahn dei Mongoli).
Sulle steppe mongole domina ancora Gengis Khan. Il sanguinario re che nel tredicesimo
secolo sottomise metà del mondo conosciuto ha una sua statua che svetta nella steppa.
Quaranta metri di statua equestre, a un’ora di macchina dalla capitale Ulan Bator, di acciaio
inossidabile. Per chi vuole c’è anche un ascensore che porta in mezzo alle gambe del re
mongolo, da lì si può passeggiare sul dorso della cavalcatura per godersi il panorama.
Monumento in onore di Genghis Khan a Hohhot, Mongolia
Interna, Cina
Porta d’accesso al Mausoleo di Genghis Khan a Ordos, Mongolia Interna, Cina.
Si tratta in realtà un cenotafio poichè non si sa dove con esattezza Gengis Khan sia stato sepolto. Costruito fra il 1954 e il 1956, è
situato in Cina, nella Mongolia Interna, nel distretto di Ejin Horo. Il mausoleo conprende più edifici, tutti dedicati al primo degli
imperatori mongoli:
• la grande porta a tre archi;
• la statua di Gengis Khan;
• un aobao, torre in pietra costruita a fini sacrificali;
• un tumulo di marmo, in da 800 anni brucia dell’incenso.
L’edificio principale è composto da tre costruzioni poligonali sormontate da cupole, collegate fra loro da lunghi corridoi bianchi.
Mausoleo di Genghis Khan a Ordos, Mongolia Interna, Cina.
Statua di Genghis Khan di fronte al Mausoleo di
Ordos
1206-1227: spedizioni di conquista sotto il regno di Gengis Kahn
Genghis Khan all’interno del Padiglione
imperiale, circondato dalla corte (miniatura dal
manoscritto dell’opera Jami' al-tawarikh di
Rashid al-Din 1307-1316, (Parigi, Bibliothèque
Nazionale de France)
Genghis Khan (miniatura persiana del 16°sec.)
Genghis Khan osserva il sultano del
Khwarezm, Jalal ad-Din, prepararsi a
guadare l’Indo.
Genghis Khan and Toghrul (Ong) Khan. Illustrazione del XV sec. dal manoscritto di Jami' al-tawarikh (1430)
Gengis Kahn prega Tenggeri, il
dio dell’Azzurro Eterno nel mezzo
della battaglia
Illustrazione in stile Mughal, ove sono ritratti Chinggis
Khan e la moglie Börte mentre assegnano ai quattro figli
l’eredità imperiale.
(Chinggis-nama of the Jami al-Tawarikh, 1596, di Baswan
and Bhim of Gujarat)
Gengis Kahn prega
nella moschea di
Bukhara. Miniatura
persiana del XIV sec.
(Londra, British
Museum)
L’accampamento di Gengis Kahn (miniatura dal manoscritto di Rashid al-Din Jami’ al-Tawarikh, 1307-1316,
Parigi, Bibliothèque Nazionale de France)
Genghis Khan e tre dei suoi quattro eredi (manoscritto persiano, Rashid al-Din 1305)
Gengis Khan a caccia con il falcone
dipinto su seta di scuola cinese, dinastia
Yuan, XIV sec., Kabul, collezione privata
Gengis Khan alla conquista della Cina
settentrionale
miniatura su pergamena di scuola persiana,
Tabriz, XIV sec., Londra, British Library
particolare della precedente immagine
Attacco della
cavalleria mongola
Guerriero mongolo in un
dipinto cinese del XIII sec.
Guerrieri mongoli in un dipinto cinese del XIII sec.
Guerrieri Mongoli (miniatura da Rashīd al-Dīn’s History of the World, 1307;
Edinburgh University Library)
Miniatura
cinese di
epoca Ming
che
rappresenta un
cavaliere
Mongolo,
armato di arco
e frecce. Il
braccio destro
è nudo per
poter meglio
tirare
Arcieri mongoli a cavallo inseguono il nemico (miniatura da Rashid-ad-Din‘, Gami' at-tawarih, Tabriz, 1302)
Arcieri mongoli (Illustrazione da Gami' at-tawarih di Rashid-ad-Din's (Tabriz, primi decenni del XIV sec.)
Cavalieri mongoli inseguono il nemico (miniatura da Rashid-ad-Din‘, Gami' at-tawarih, Tabriz, 1302)
Mongoli a caccia
Mongoli a caccia
Mongoli assediano una fortezza con macchine
da guerra (Manoscritto di Rashid al Din Biblioteca Università di Edimburgo - Scozia)
Particolare
Rappresentazioni cinesi moderne della cavalleria mongola
Rappresentazione cinese moderna di un
arciere mongolo
Guerrieri mongoli a cavallo.
Rashid Al-Din's (1247 - 1318) enormous
universal history, the "Jami al-Tawarikh";
14th Century CE. The Jami al-Tawarikh was
commissioned by Mahmud Ghazan, begun
as a history of the Mongols and their
dynasty and then expanded to include
history from Adam to Rashid al-Din's
present day. It was completed during the
reign of Oljeitu in 1307-1316. The Jami' alTawarikh is perhaps the single most
comprehensive Persian source on the
Mongol period.
Bibliotheque Nat.,Coll.des Manuscripts,
Paris, France
Guerrieri mongoli a cavallo
impegnati in battaglia.
Attacco della cavalleria mongola
con il tipico arco mongolo
(Rashid-al-Din Hamadani)
Al-Firdusi, Libro
dei re.
Attacco della
cavalleria mongola,
Tabriz, ca. 1330,
miniatura su
pergamena, Londra,
Keir Collection
Arcieri mongoli,
miniatura da « La
storia del mondo di
Rashid al-Din, 1305
Scena di vita quotidiana in un accampamento mongolo
miniatura su pergamena di scuola persiana, Tabriz, XIV sec., Parigi, Biblioteca Nazionale
Processione di dignitari
Uighuri
nella grotta n° 9 di
Bezeklik, dipinto murale
di scuola cinese, dinastia
Tang, IX secolo, Turfan,
Xinjiang
La Cina nel 1142:
Dinastia de Xi Xia
occidentali, dinastia Jin
(in giallo), dinastia Song
(rosso) e regno di Dali
Tolui Khan con la moglie Sorghaghtani (Rashid al-Din, inizio del XIV sec.)
Taizong, meglio noto come Ögedei Khan. Ritratti
provenienti dalle pagine di un album in cui sono
dipinti molti imperatori della dinastia mongola degli
Yuan (Yuandai di banshenxiang) (National Palace
Museum, Taipei)
Incoronazione di Ögödei nel 1229 (Rashid alDin, inizio del XIV sec.)
1229-1241: spedizioni di conquista sotto il regno di Ögedei Kahn
Invasione mongola della Russia. Sacco di Suzdal ad
opera di Batu, generale di Ögedei (Febbraio 1238)
(miniatura da una cronaca russa del XVI sec.)
L’esercito mongolo conquista una città
della Russia.
Il ritorno di Yaroslav II a Vladimir dopo la distruzione della città ad opera dei Mongoli (dagli Annali Russi)
La battaglia di Legnitz, 1241. Da Legend of Saint Hedwig (1353)
La battaglia di Legnitz in Polonia, 1241
I Mongoli a Liegnitz mostrano agli assediati la testa
mozzata di Enrico Henry II di Slesia (Freytag's Hedwig
manuscript, 1451. Wroclaw University Library)
Battaglia di Mohi (11 aprile 1241), cui anche il futuro Kahn Möngke prese parte
1241: i Mongoli invadono l’Ungheria
Fondata nel 1235 da Ögödei Khan, Karakorum (o Qara Qorum in mongolo classico col significato di montagne
nere) rivestì il ruolo di capitale dell'impero mongolo per trent'anni fino al 1264 quando Kublai Khan trasferì la sede
dell'impero a Pechino. Con la caduta della dinastia Yuan divenne di nuovo una capitale mongola nel 1368, ma
venne distrutta dai Ming vent'anni dopo.
Le sue rovine sono situate nelle vicinanze della città mongola di Harhorin e del monastero di Erdene Zuu, e sono
incluse nel paesaggio culturale della Valle dell'Orhon
Una delle
tartarughe di pietra
dell'antica
Karakorum; sullo
sfondo le mura del
monastero di
Erdene Zuu.
Güyük Khan, figlio e successore di
Ögedei (dipinto cinese di epoca Yuan)
Lettera del 1246 del Khan Güyük a papa Innocenzo IV
Sigillo di Güyük Khan nella classica scrittura mongola,
rinvenuto in una lettera inviata al Pontefice Innocenzo IV
nel 1246. Recita: “Sotto il potere dell’Eterno Cielo, se il
Decreto dell’Oceanico Khan della grande Nazione
Mongola reggiunge popoli già soggetti o ancora ribelli,
che essi si inchinino o tremino".
Güyük intrattenuto da suonatori. Târîh-i
djahângushâ'î Djuvaynî (1438)
Möngke Khan, nipote di Genghis Khan
Möngke Khan dà udienza ai suoi sudditi
(Tarikh-i Jahangushay-i Juvaini)
1246-1259: spedizioni di conquista sotto i regni di Güyük e Möngke Kahn
Qubilai Kahn
Ritratto di scuola cinese
Dinastia Yuan, XIV secolo, dipinto su seta
Taipei, Museo del Palazzo Nazionale
Un ritratto di Kubilai Khan. Il dipinto è di
stile cinese ed è oggi conservato nel
National Palace Museum di Taipei
(Taiwan).
Un ritratto di Shizu, meglio noto come Kubilai
Khan, come doveva apparire attorno al 1260
(anche se questo ritratto è certamente
postumo, eseguito poco dopo la sua morte
nel febbraio del 1294 da un artista e
astronomo nepalese Anige). Il dipinto è di
stile cinese ed è oggi conservato nel National
Palace Museum di Taipei (Taiwan).
Chabi, moglie di Khubilai. Dipinto su seta
estratto da un album che ritraeva le mogli
degli imperatori Yuan (Yuandai dihou
banshenxiang), ora conservato nel
National Palace Museum, Taipei.
Qubilai e i suoi consiglieri,
scuola persiana
Kublai Khan impegnato
in una partita di caccia
(frammento di un
dipinto su seta).
Si noti che Kubilai
Khan indossa una
pelliccia alla moda
mongola su abiti cinesi
di broccato di seta.
Dipinto nell’anno 1280
dall’artista cinese di
Corte Liu Guandao.
1260-1294: spedizioni di conquista sotto il regno di Qubilai Kahn
Disegno del XIX sec. che riproduce il
grande carro di Kubilai sorretto da
quattro elefanti
Samurai giapponesi assaltano le navi
cinesi che portano i soldati mongoli
(1281) (da Mōko Shūrai Ekotoba, c. 1293)
Il samurai Suenaga affronta le frecce e le cannonate Mongole (da Mōko Shūrai Ekotoba, c. 1293)
Hulagu, nipote di Genghis Khan e fondatore dell’Il-Khanato di Persia. Da un manoscritto Persiano
Hulagu con la moglie cristiana Dokuz Khatun (da Rachid Ad-Din "History of the world", 14th century)
L'esercito di Hülagü attacca Baghdad (1258). Jami' al-tawarikh, Rashid al-Din (1430), Bibliothèque nationale de
France. Département des Manuscrits. Division orientale
I Mongoli assediano Baghdad
Hulagu rinchiude il Califfo di Baghdad fra I suoi tesori ("Le Livre des Merveilles", XV sec.)
L’Il-Kahn Arghun e la sua corte
Miniatura su pergamena di scuola
persiana, Tabriz, XIV sec., Parigi,
Biblioteca Nazionale
Arghun Khan con due delle sue mogli e il figlio
Ghazan (Rashid ad-Din)
Miniatura persiana che illustra la
conversione di Ghazan dal Buddhismo
all’Islam (Rashid ad-Din, 1302)
Temur Khan (1265-1307), nipote e
successore di Qubilai, anche noto
come Chengzong, in quanto
imperatore (1294-1307) della nuova
dinastia mongolo-cinese degli Yuan
La pace conclusa fra i Khans dei quattro Ulus (regni): Temür (Yuan), Chapar (Ulus di Ögöedei), Toqta
(Orda d’Oro), Öljaitü (Il-khanato di Persia). 1304
Operazioni dei mongoli nel Levante tra 1299 e
1303, compresa la battaglia di Wadi alKhazandar (III Homs).
Vittoria dei Mongoli (sinistra) sui Mamelucchi (destra) alla battaglia di Homs del 1299 (battaglia di Wadi alKhazandar).
Toghun Temür Khan,
,Khagan mongolo
e ultimo Imperatore della Dinastia
cinese Yuan come Huizong (1320 –
1370)
Marco Polo alla corte di Qubilai Khan
(miniatura da “Le Livre des Merveilles”
Marco Polo, his uncle, and his father presenting the pope’s letter at the court of Kublai Khan, detail of an illuminated
manuscript; in the Bodleian Library, Oxford
Gli itinerari di Polo e Ibn Battuta a confronto