il B resc ia
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0.50¤ Lunedì 15 Maggio 2006 Direttore Antonio Cipriani Direttore editoriale Giorgio Melis y(7HB8C4*NLNKKN( +.!z!,!=!, il Brescia www.ilbrescia.com Lu 15 Il pallone nel fango. La Juventus vince il campionato delle polemiche Il nuovo presidente Lo scudetto penale Moggi lascia il calcio e finisce in Procura Napolitano giura in Parlamento e sale al Quirinale «Domani partono le consultazioni» Il dgbianconero annuncia l'addio: «Ora mi difenderò dalle cattiverie e dalle falsità» Oggi sarà interrogato dai pm Berlusconi rivuole indietro i titoli sotto accusa: stanchi di subire ingiustizie. Lotito contestato all'Olimpico. P. 2-4 La voce dei tifosi ■ ■ Ieri i quattordici componenti della Costituente ancora in vita gli hanno fatto gli auguri. Prodi: «La lista dei ministri sarà pronta in poche ore». P. 13-14 Il caso Tassa sull'ombra dell'insegna “T” rivolta dei tabaccai contro il Comune ■ ■ Sotto accusa una delibera di giunta del novembre scorso. I rivenditori: faremo causa. P. 25 Cronache Caro benzina ■ ■ La mappa dove conviene il pieno. Con i self service si risparmiano 2 euro. P. 20 Urago Mella ■ ■ Cadono a pezzi le case Inpdap. Sabato un inquilino sfiorato dal cornicione. P. 23 Montichiari ■ ■ Si schianta su un'auto: muore un motociclista di 42 anni di Ospitaletto. P. 30 Cori e striscioni contro la “cupola” ■ ■ Ultima giornata di serie A all'insegna dell'ironia. Il caso intercettazioni tiene banco. E stimola la fantasia delle curve in tutti gli stadi. Spunta anche la tariffa “Moggiphone”. P. 48 2 Il Brescia 15 Maggio 2006 Il fatto del giorno Il pallone nel fango Tentativi di imbavagliare «Al di là dello sgomento, comincio a percepire sentori di tentativi per imbavagliare le inchieste»: Lo dice Antonio Di Pietro. Calciopoli. A Bari la Juventus conquista il tricolore numero 29 e il dg si sfoga: mi difenderò dalle cattiverie Moggi lascia nel giorno dello scudetto Berlusconi: vogliamo ciò che ci spetta Il presidente onorario del Milan: «Stanchi di subire ingiustizie». Più cauto Galliani che si considera una “vittima” Dure contestazioni all'Olimpico per il patron della Lazio Lotito. Fiduciosi i Della Valle: «Abbiamo operato bene» Antonio Montanaro [email protected] ■ Ventinove. Ma tra qualche giorno gli scudetti della Juventus potrebbero diventare 28. O addirittura 27. Ha il sapore acre della delusione la conquista dell'ennesimo tricolore. «Mi dimetto da direttore generale annuncia uno sconsolato Luciano Moggi - ora il mondo del calcio non è più il mio. Mi dedicherò a difendermi da tutte le cattiverie che sono state dette». Nella tribuna autorità del San Nicola di Bari, al fischio d'inizio dell'ultima giornata di campionato, ci sono tre poltrone vuote: quelle della triade. O della cupola, come oramai viene descritta dai magistrati che indagano sulla calciopoli italiana. Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega, i manipolatori di risultati, i ras del pallone (e degli arbitri) sono a Bari con la squadra. Ma non in tribuna. E nel capoluogo pugliese c'è (come quarto uomo) anche quel Gianluca Paparesta che ironia della sorte - fu chiuso negli spogliatoi da un Moggi infuriato proprio dopo una gara persa dai bianconeri contro la Reggina. La squadra che - ironia dell'ironia - consegna l'ultimo (in ordine di tempo) trionfo della Juventus in serie A. E Lanese si autosospende «Sono estraneo alle accuse» Arbitri nella bufera TUTTO TORNA, dunque. Non a Silvio Berlusconi però. Che qualche migliaia di chilometri più a nord, seduto sulle poltrone vip del Meazza, cerca di mettere le mani sui due titoli “scippati”. «Esigiamo che ci restituiscano i due scudetti che ci spettano. Siamo stanchi di subire ingiustizie», tuona mentre assiste al match del suo Milan contro la Roma, vinto - per la cronaca - con un calcio di rigore al 90'. Peccato che pure i rossoneri siano coinvolti nell'inchie- ■ ■ Il presidente dell'associazione italiana arbitri, Tullio Lanese, si è “autosospeso” dalla carica con effetto immediato. Lo ha comunicato ieri in una nota, in cui sottolinea la «sua assoluta estraneità alle ipotesi di reato contestategli in mancanza di un suo potere di controllo e di vigilanza sugli organi tecnici deputati alle designazioni sino al primo marzo 2006». La sua scelta, si legge nel documento, è stata presa «a tutela dell'immagine del movimento arbitrale e delle migliaia di associati che lo compongono». Le sue funzioni verranno assunte dal vice presidente eletto che si è già reso disponibile. L’autosospensione è destinata a durare per tutto il tempo tecnico che risulterà necessario a chiarire la sua posizione personale nelle sedi giudiziarie. Lanese ha anche chiesto all’autorità giudiziaria di essere prontamente sentito sui fatti. sta napoletana per frode sportiva. Certo, i pezzi grossi della società non compaiono. Nelle intercettazioni c'è solo il nome di un oscuro dirigente: tale Leandro Meani. Ma anche la squadra dell'ex premier è finita nel pentolone delle partite truccate. E rischia sanzioni. Lo sa bene perfino il fido Adriano Galliani: «Faccio fatica a definire il mio umore, che - afferma nel dopo gara - non è dei migliori, perché non mi va bene che qualcuno cerchi di trasformare il Milan, da vittima che è, in corresponsabile, seppure in maniera limitata». Insomma, sono davvero in tanti a tremare. E non va meglio a Lazio e Fiorentina, le altre due squadre nell'occhio del ciclone. All'Olimpico, infatti, non c'è gran vo- glia di festeggiare. Nonostante il sesto posto e la conquista della zona Uefa. Il presidente della Lazio Claudio Lotito viene duramente contestato dai tifosi. I biancazzurri rischiano la serie B, perché nelle chiacchierate intercettate dalla Procura di Napoli c'è la voce del patron che parla di arbitraggi e favori. Per questo Lotito subisce pesanti insulti per tutta la partita, oltre che dalla curva Nord, anche da ampi settori della tribuna. Alla fine, gli unici ad ostentare un certo ottimismo sono quelli della Fiorentina: «Abbiamo fiducia nella magistratura che chiarirà tutto - spiega il presidente Andrea Della Valle - è un momento di amarezza ma sono fiducioso perché abbiamo operato bene». ■ Il Brescia 15 Maggio 2006 In campo le associazioni dei consumatori ■ ■ Le associazioni dei consumatori Codacons e Adoc, Telefono Blu, scendono in campo per offrire assistenza legale ai tifosi e alle persone che si sentono truffate da “Calciopoli”. Chi vuole chiedere il risarcimento per abbonamento tv, giocate con scommessa, o biglietto dello stadio, può scaricare i moduli o contattare l’Adoc. 3 . 4 2 Le procure coinvolte nell'indagine: Napoli, Torino, Parma e Roma Gli scudetti vinti dalla Juventus a rischio contestazione Lo scandalo. Il presidente dimissionario della Figc si difende prendendo le distanze dal suo vice ANSA: Carraro fa catenaccio «Provo umiliazione» q Intevistato dall'Annunziata ribatte: sono stato l'unico a chiedere di indagare sulla Gea ■ «Sento il peso di quanto sta accadendo e per questo provo umiliazione e vergogna perché nel momento in cui la Federazione ha i problemi che ha e deve essere commissariata io sono il primo ad avere una responsabilità oggettiva». Il presidente dimmissionario della Federazione Italiana Gioco Calcio, Franco Carraro, sceglie la trasmissione di Lucia Annunziata In mezz'ora per parlare dello scandalo che sta travolgendo il calcio italiano. «Sono - continua - ogni giorno più addolora- to per i tifosi, per il calcio dilettantistico che sta subendo uno stress fortissimo, per i 24 mila arbitri che vedono che il loro rappresentate non andrà ai Mondiali». Carraro tenta una difesa. Chiarendo subito la separazione tra la giustizia sportiva e quella ordinaria. «Intanto - sottolinea - chi vincerà oggi il campionato verrà provvisoriamente dichiarato vincitore, poi le indagini della giustizia sportiva porteranno a delle conclusioni». Poi si chiama fuori su tutto, e prende apertamente le distanze dal suo ex vice Innocenzo Mazzini, tra i nomi finiti nel mirino delle intercettazioni telefoniche. «Il presidente e i vicepresidenti vengono eletti separatamente. Sono rimasto basito quando ho visto determina- te cose». E i rapporti con la Gea? «Sono stato l’unico - risponde - a chiedere alla commissione agenti di esaminare il caso della Gea, lo hanno esaminato per un anno, poi il caso è risultato archiviato. Tengo a precisare che la commissione è composta da rappresentanti vari a tutti i livelli». Carraro, infine, ribadisce con fermezza la propria «fiducia nella magistratura e il grande rispetto per il lavoro che fa» «Sono grato - dice - perché aiuta il calcio in quanto dispone di mezzi che lo sport neppure immagina come intercettazioni, conti bancari». L'ex presidente della Figc racconta di avere avuto il primo dossier della Procura di Torino, il 21 settembre 2005, e di averlo subito trasmessa all'Ufficio indagine. ■ 3Il presidente dimissionario della Figc Franco Carraro Il dato Mancini all'attacco ■ ■ «È difficile fare un bilancio quando si giocavano i campionati truccati, anzi è impossibile». Roberto Mancini al termina della partita Cagliari-Inter ci va giù duro. «Ho letto di un arbitro che parlava di una partita del 2001, ora siamo nel 2006, figuratevi cosa posso pensare di tutto ciò che è successo». 4 Il Brescia 15 Maggio 2006 Il fatto del giorno Il pallone nel fango Gli sviluppi. L'ex direttore generale della Juventus verrà ascoltato a Roma dai pm Beatrice e Narducci “Lucky Luciano” dai magistrati nuovi filoni d'indagine sulla Gea q Un pentito racconta «Telefonate tra i capi della camorra e agenti di vari calciatori» Marta Rossi [email protected] ■ Sarà una giornata di lavoro intensa quella di oggi per i pm della Procura di Napoli, Filippo Beatrice e Francesco Narducci. Questa mattina a Roma, infatti verrà interrogato Luciano Moggi. Un appuntamento cruciale per tutta l'inchiesta sul calcio truccato. Anche perché, i magistrati hanno indicato la data di convocazione soltanto per l'ex direttore generale della Juventus, e non per gli altri indagati che verranno ascoltati in base a un calendario, concordato nei prossimi giorni con i legali. 1999/2000, quando il tricolore andò alla Lazio. Quell'anno, in base a quanto scrive la Procura, Moggi aveva manovrato l'abbinamento arbitrale per la penultima di campionato, Juventus Parma. Direttore di gara: Massimo De Santis, risultato finale: 1-0. L'esito del campionato fu compromesso proprio dal clamore suscitato da quell'arbitraggio. Il 21 aprile 2005, Leonardo Meani, dirigente del Milan, rivela a Pierluigi Collina (che non è indagato e che arbitrò la Juve nell'ultima del campionato '99/00): «Al tempo della partita di Perugia, la torta era già pronta. Poi è venuto fuori il casino di Parma, i giornali sono esplosi, ma se non veniva fuori quella roba lì la cosa era fatta». Come ha anche confermato Ancelotti (all'epoca allenatore dei bianconeri) allo stesso Meani, il giovedì Moggi conosceva già le designazioni. INTANTO L'INCHIESTA si allar- ga a macchia d'olio, ora dopo ora. Oltre agli ultimi due campionati, le indagini stanno esaminando la stagione C'È ANCHE un filone inedito nel polverone di calciopoli, venuto fuori ora ma che va avanti da due anni, partito grazie alle di- ANSA 3Luciano Moggi e Antonio Giraudo nel mirino della magistratura chiarazioni di un collaboratore di giustizia, ex affiliato alla camorra napoletana. Sembra infatti che la Gea, società di Alessandro Moggi, avrebbe “lavato” il denaro della camorra. Il pentito ha raccontato di numerose telefonate tra i capi clan i procuratori dei giocatori della serie A, associati, appunto, alla Gea. Il tutto gestito dall'im- prenditore napoletano Giuseppe Diana. Dato che le frasi intercettate erano in codice, i pm che seguono l'inchiesta hanno ordinato una perquisizione nella sede romana della Figc. Le forze dell'ordine hanno sequestrato le pratiche relative alle compravendite degli ultimi due anni, gestite dai procuratori della Gea. I magistrati si aspet- tano che da questo materiale emergano le chiavi di lettura per le intercettazioni. I carabinieri sono tornati anche nella sede romana dell'Associazione Italiana Arbitri: in questo caso, l'oggetto della perquisizione riguarderebbe l'aspetto “sportivo” dello scandalo, ovvero le manovre per pilotare le designazioni arbitrali. ■ Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Il Brescia 15 Maggio 2006 5 . 6 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Argomenti Luca Toni ATTACCANTE FIORENTINA L'editoriale di Fabio Luppino e-mail [email protected] Segna ancora e chiude nel migliore dei modi un campionato da record: 31 reti all'attivo, sfiorando il record di sempre di Angelillo. E adesso, sarà l'alfiere azzurro ai prossimi Mondiali. Eco-compatibile D'Alema candidato Gli amici di Grillo aiutano Brescia è D'Alema ritirato Silvio Parzanini U no schema trito alla sua terza volta: D'Alema candidato, D'Alema ritirato. Con seguito di commenti sul grande gesto, sul senso di responsabilità dei Ds, sullo spirito di sacrificio e di coalizione che non si capisce perché si debbano mostrare sempre dopo. Il bu bu dei Ds alla Margherita sui vicepremier si chiude come quello sulla Camera e il meno comprensibile per il Quirinale. Con una scia fastidiosa su cui riflettere: se D'Alema è così prezioso, e come politico lo è senz'altro, andava preservato meglio. Con la sensazione che chi voleva darci un senso alto della politica abbia iniziato da quello più basso. Probabilmente non è così, ma è il sapore amarognolo a restare dopo aver assistito ad un tira e molla ben poco comprensibile. E poi per cosa: per non dare a Rutelli quel che era stato stabilito da tempo solo perché la Margherita ha avuto da ridire su D'Alema al Quirinale. Tra l'altro, in questo caso, D'Alema ritira la polemica, ma dovrebbe restare a fare il fratello di Rutelli accanto a Prodi. Insomma, roba di poco conto. Anche se sulla formazione del governo, superato lo scoglio dei vicepremier, potrebbero esserci altre sorprese e altrettante delusioni. Par di capire, intanto, che il governo Prodi non assomiglierà per nulla a quelli rivoluzionari di Zapatero o della cilena Bachelet quanto a posti e personalità femminili, anche se lo stesso premier in pectore sembrava averne fatto un punto d'onore. I ministeri chiave sono quattro: Interni, Economia, Esteri e Difesa. Nemmeno per sbaglio si è avanzato solo per uno di questi posti il nome di una donna. La Bindi, per esempio, sembra entrare nel balletto degli Interni solo perché non viene giudicata politicamente forte la candidatura di Arturo Parisi; la Bonino viene messa in concorso per la Difesa perché sarebbe considerato un dicastero troppo esoso per Mastella che lo reclama. E, per tornare al poco edificante romanzo dei vicepremier, la possibilità che non D'Alema, ma, per esempio, Livia Turco possa ascendere a quella carica viene vista come un'onta dal segretario della Margherita: a quel punto lo stesso Rutelli potrebbe rinunciarvi. Pensiamo positivo, diamo che Prodi mercoledì, quando sarà chiamato da Napolitano per l'incarico, avrà l'elenco fatto d'amore e d'accordo dei suoi ministri. Allora, c'è da attendersi un messaggio forte al Paese che sta in piedi, pur disorientato. M olte sono le associazioni ed i comitati che a Brescia si occupano dei problemi ambientali che condizionano negativamente la nostra qualità della vita. In queste settimane ho avuto modo di avvicinare e conoscere un nuovo movimento in formazione a Brescia “Gli amici di Beppe Grillo” che annovera nelle sue file ragazzi/e della più svariata estrazione culturale e sociale, nelle quali convergono molteplici punti di vista. Il progetto che si sono imposti di sostenere, nella sua varietà di iniziative e percorsi, coincide con un forte senso di appartenenza alla propria città ed alla sua gen- te. “Il modo più semplice di presentarci, afferma Francesco, capo del gruppo, è quello di rendere grazie all’uomo senza il quale il gruppo non avrebbe ragione di esistere: Beppe Grillo.” La notorietà del comico genovese è infatti il traino di un fenomeno che si sta vigorosamente diffondendo in tutta Italia e nel Mondo: i Meetup, luoghi di incontro virtuali accessibili dal “Blog” di Grillo, una sorta di finestra sul mondo priva di filtri visitato ogni giorno da almeno 150mila persone, che in internet si confrontano sui temi affrontati dallo stesso autore, ovvero ambiente, sanità, politica ed altro. Tuttavia esse si rivelano accomunate da un unico desiderio: diffondere la conoscenza, infatti il loro motto è “Quello che non vi verrà detto, Noi ve lo faremo sapere”. Tra le attività che coinvolgono il gruppo quella che attualmente richie- de i maggiori sforzi è la sfera inerente all’ambiente, e più in particolare allo smaltimento dei rifiuti. È nostra ferma intenzione sostenere una diversa e proficua gestione dei rifiuti riducendoli riciclandoli e riusandoli per non dover ricorrere al loro incenerimento. Ci siamo riproposti, in collaborazione con altre associazioni, di chiedere al Comune di Brescia di ospitare un’audizione aperta al pubblico del dottor Stefano Montanari per mettere al corrente gli amministratori ed i cittadini circa i rischi e gli effetti delle nano-particelle, prodotte anche dagli inceneritori. È giusto che i cittadini siano informati sulla pericolosità di queste polveri che causano tumori e decessi, polveri che non sono assolutamente rilevabili dalle attuali centraline per i PM10. *Presidente circolo Legambiente franciacorta Metarazionalità La vastità del magico mondo dell'arte Beppe Bonetti o sempre sostenuto che l’ordine nel quale vengono raggruppati su Art Diary i nomi e gli indirizzi del vasto mare del mondo dell’arte, fosse semplicemente da invertire artisti, critici, galleristi, questo è il modo nel quale, nazione dopo nazione, città dopo città si allineano gli elenchi dei nomi su questa guida che è ancora la prima e al mondo. Ma, ripeto, qualcosa è palesemente fasullo in H questa elencazione, e questo credo sia proprio l’ordine che, più coerentemente, dovrebbe essere Gallerista, Critico, Artista. Le Gallerie infatti - come sistema più o meno collegato e relazionato, esercitano sempre di più un loro potere tendente a creare “valore” più che assecondare una creatività già presente. Che punta sempre di più, avvalendosi per questo della figura del Critico, a “confezionare un prodotto artistico” - o pseudo tale - scelto all’interno di un vastissimo mercato che offre tutto, e il contrari di tutto... Il resto viene da se. A volte l’operazione riesce a volte me- no, o mai. Ma anche qui si usa dire che il “prodotto” non è stato capito, che anche Picasso all’inizio ha fatto fatica ecc. Insomma una concezione fatalistica manovra questo effimero creativo che popola oggi ogni luogo dell’arte. Accade di leggere interviste a galleristi che per prima cosa demoliscono il lavoro e il mercato dell’artista che non lavora con loro. Così il mese scorso ha fatto Enzo Sperone da New York. Del resto raramente oggi un gallerista rinuncia a dare il suo nome alla galleria che dirige, da New York a Brescia. *Pittore IIIIIIIIII - Direttore: Antonio Cipriani. Direttore editoriale: Giorgio Melis. Condirettore: Gianni Cipriani. Redattore capo centrale: Alessandro Ledda. Capo redattore: Daniela Amenta. Direttore Tecnico: Reinier van Kleij. Società editrice: E Polis Spa, via Merlo 1, 20122 Milano. Amministratore unico: Luisella Garau. Redazione: via Solferino 4, 25100 Brescia. Stampa: C.S.E. via del lavoro 18, Grisignano di Zocco. Concessionaria pubblicità: Publikompass spa, via Solferino 4, 25100 Brescia. Publikompass spa, via Carducci 29, Milano tel. 02 244 24 678. Registrazione Tribunale Ca n. 18/04 del 13.05.2004. Progetto grafico: Sergio Juan (Cases Associati A. S. Barcellona). Distribuzione esclusiva per l'Italia, nelle edicole e nei punti vendita autorizzati: A&G MARCO spa, via Fortezza 27, 20126 Milano Associata A.D.N. La tiratura di oggi è di 35.550 copie. La tiratura totale 336.600 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 Comunque vada a finire, conquista sul campo l'ennesimo scudetto: 76 partite con la Juve, 76 volte primo in classifica. Non può essere solo merito degli arbitri morbidi. Fabio Capello ALLENATORE JUVENTUS DIRETTORE GENERALE JUVENTUS Il Convitato di pietra Lapis in fabula Nel calcio a delinquere, ora chi sa parli Non ci resta che vedere il wrestling... ANSA H a fatto bene il pubblico ministero di Napoli, Giuseppe Narducci, a sostenere che nel mondo del calcio (a dire il vero, non solo in questo mondo) è giunta l'ora della pulizia e chiunque sa qualcosa è meglio che parli. Ma non c'è, in questo invito, un'intimazione para-poliziesca da parte del magistrato, piuttosto l'invito a cogliere questa occasione come momento “liberatorio” in un mondo nel quale il malaffare ha potuto radicarsi e dettare le proprie regole anche grazie ad una diffusa omertà. Silenzio, paura. Si va dall'arbitro Paparesta che non avrebbe denunciato il sequestro nello spogliatoio per paura di non arbitrare più; si arriva a tanti calciatori, allenatori, osservatori che in questi giorni hanno accuratamente evitato di rilasciare dichiarazioni (anche al nostro giornale) perché: “se voglio lavorare non posso avere la Gea contro...”. È quindi davvero un'occasione quella che l'inchiesta napoletana e le altre inchieste stan- no dando a tutti: liberare il calcio dal malaffare e dalle cupole. Per questo, giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti e perfino accompagnatori e magazzinieri dovrebbero aiutare a fare chiarezza. Non solo per una vocazione “giustizialista”, ma perché questo è l'unico modo per salvare un mondo fatto di sentimenti che sono stati trasformati in industria gestita da un'associazione a delinquere. Per questo l'invito del giudice Narducci andrebbe raccolto. Anche perché - va aggiunto - L'unica strada è quella di collaborare. Di essere parte attiva di un lavoro di pulizia che provochi l'azzeramento del calcio non saranno le reticenze e le omertà dell'ultima ora a fermare un'indagine che ha già fatto enormi passi in avanti. Su questo non c'è alcun dubbio. Conosco bene Narducci, quale magistrato in prima fila nella lotta alla camorra e alle vecchie tangentopoli, e ne conosco la preparazione e soprattutto la determinazione. Per cui non ci saranno né esigenze superiori, né pressioni dirette o indirette che potranno fermare l'indagine prima che si arrivi alla sua naturale conclusione. Ed è fin troppo facile prevedere che ogni angolo sarà scandagliato, senza timidezze e senza paura di dispiacere a qualcuno. Quindi, l'unica strada è quella di collaborare. Di essere parte attiva di un lavoro di pulizia che provochi l'azzeramento del calcio di oggi, per ridare agli italiani il gioco più amato. Meglio guardare avanti, dunque. Perché se dovessimo voltarci non potremmo che amaramente constatare che ancora una volta c'è stato bisogno dell'intervento della magistratura per far uscire fuori quello che tutti sapevano e facevano finta di non conoscere. Regole certe, trasparenza, fine dei potentati e dei conflitti di interessi. E chi sa, si presenti dai magistrati. *Condirettore di E Polis Bipartisan Paolo Flores d’Arcais DIRETTORE DELLA RIVISTA MICROMEGA È la ragione dei vescovi ad annullare la fede Condivido la visione cristiana della “fede come una follia”, così come affermato da San Paolo. Ma quando la fede subisce un’opera di razionalizzazione da parte dalle gerarchie ecclesiastiche, perde il suo aspetto di spontaneità per trasformarsi in imposizione. LA RAGIONE E LA FEDE: LA FILOSOFIA PUÒ OGGI RINUNCIARE ALL'IDEA DI UN DIO? . Scende, in tutti i sensi. Dal carrozzone del calcio malato: annuncia il suo addio al mondo del pallone, e difficilmente verrà rimpianto. Eppure passerà alla storia. Luciano Moggi Gianni Cipriani 7 Enzo Bianchi MONACO, PRIORE COMUNITÀ DI BOSE La fede trascende la ragione eppure non la nega Serve un’etica cristiana che affronti il confronto con il mondo esterno percorrendo un processo di umanizzazione, rispetto al quale è necessario non armarsi preventivamente di dogmi indiscutibili, che impediscono il dialogo e il confronto aperto. Chicco Gallus ato che si è consumato il novantesimo minuto dell’ultima partita della stagione ci sentiamo di affermare che è finito il campionato. Affermazione inoppugnabile, ma bisogna vedere cosa si intenda esattamente. Si potrebbe dire il campionato è finito e già suonerebbe diverso, e per molti assai preoccupante. Ma io non credo che finisca niente: generazioni di innamorati hanno sopportato tradimenti inverecondi quanto quello che è stato perpetrato ai danni degli appassionati di calcio. E poi ci sarebbe da preoccuparsi se i tifosi se la prendessero con le proprie squadre, quello sì che sarebbe un sintomo grave, una rivoluzione. Invece, visto che lo sdegno lascia intatti l’amore per i propri colori e la granitica certezza che le frodi siano sempre andate a favore degli altri, vuol dire che al prossimo calcio d’inizio tutto sarà rimosso. Ma ci sarà un effetto collaterale: sarà dura per schiere di padri deprecare la passione di pargoli e adolescenti per il wrestling. Pensate che comica i classici commenti «Ma come fa a piacerti?» «È tutto finto» «È una buffonata» «Ma non vedi che è combinato?» fino al classico «Ma questo tu lo chiami sport?» (attualmente, un vero autogol). Anche rimproverare i figli per la passione per i videogame non sarà facile. I figli plaistesciondipendenti sono in netto vantaggio sui genitori calciofili: dopotutto meglio i peccati di gioventù che quelli di Juventus. D *Scrittore satirico Edizioni locali di IIIIIIIIIII:I Il Bergamo: via Casalino 18, 24100 Bergamo tel. 035.235221 e-mail [email protected] Il Brescia: via Solferino 4, 25100 Brescia tel. 030.288981 e-mail [email protected] Il Mestre: via Gozzi 55, 30100 Mestre tel. 041.25731 e-mail [email protected] Il Padova: via Longhin 11, 35100 Padova tel. 049.7808845 e-mail [email protected] Il Sardegna: viale Trieste 40, 09123 Cagliari tel. 070.66501 e-mail [email protected] Il Treviso: viale 4 novembre 28, Treviso tel. 0422.546.591 e-mail [email protected] Il Venezia: via Gozzi 55, 30100 Mestre tel. 041.25731 e-mail [email protected] Il Verona: viale del Lavoro 33, 37100 Verona tel. 045.823971 e-mail [email protected] Il Vicenza: via Zamenhof 713, 36100 Vicenza tel. 0444.239911 e-mail [email protected] 8 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Argomenti Tribuna stampa Prima della prima Storia nera di un romanzaccio mafioso La faraonica Turandot al risparmio Italo Cucci I l mondo del calcio non è più il mio mondo”. Così Luciano Moggi, uscendo di scena per sempre. Se permettete, con dignità e sofferenza non riscontrate in altri protagonisti di questa squallida vicenda. Conosco Moggi da tanti anni, oggi gli devo gratitudine per avermi usato sempre rispetto, non riservandomi quella indecente confidenza che ha fatto male a lui e a tanti suoi amici e sodali. Lascia il suo mondo ma nel suo mondo restiamo, purtroppo, tutti noi. La giustizia sportiva farà la sua parte, implacabile come fu con il Genoa ieri e tante altre squadre nel passato; la giustizia ordinaria seguirà un percorso diverso, ispirandosi innanzitutto al garantismo. Basta sapere che i tribunali calcistici, quando hanno operato nel rispetto delle regole, saprà fare la prima pulizia, traducendo le pagine del romanzaccio d’ispirazione mafiosa in sentenze dure, impietose: la Juve ne verrà ridimensionata, anche drammaticamente. Il calcio, come sempre, sopravvivrrà all’ennesimo scandalo. Ma la sopravvivenza potrà trasformarsi in esistenza felice solo con l’azzeramento di tutti i ruoli isti- tuzionali, la condanna di tutti gli intrallazzatori, la presa d’atto di responsabilità di tutto l’ambiente. Abbiamo ascoltato la "confessione" di Carraro, che si è detto umiliato e vergognoso. Ho parlato con Giuseppe Gazzoni, l'ho visto trasformato in sofferente vendicatore e credo che più di tutti rappresenti la vittima di un disegno criminoso inimmaginabile. Per restituire a lui, e a tutti i truffati, il maltolto, non basteranno le richieste di danni economici e morali, ma si La giustiziasportiva farà la sua parte, implacabile come fu con il Genoa ieri e tante altre squadre nel passato dovrà produrre una pulizia totale del calcio. Per questo escludo che il commissario cui sarà affidata la ramazza possa venire dallo stesso mondo che ha partorito le vergogne. La decisione toccherà al Coni e al nuovo Governo che sta per dotarsi di un sottosegretario allo sport di qualità, il diessino Lolli: viene in mente un personaggio che somigli al risanatore della Parmalat, Bondi, che ha saputo affrontare anche lo scandalo del Parma calcio. Sorprende, oggi, che non si sia dato adeguato peso alle opere calcisticamente perverse di Tanzi e Cragnotti: con loro è apparso evidente che il calciobusiness partorito dalla legge Veltroni-Melandri sulle società per azioni con fine di lucro avrebbe ucciso lo sport. Si ricominci da quell'errore, lo si cancelli. Ultima considerazione. Berlusconi vuole i due ultimi scudetti della Juve. Spero che l’abbia detto scherzando. Il suo Milan è stato anche istituzionalmente il primo alleato della Juve di Umberto Agnelli che ha lasciato negli archivi di una storia centenaria lo stile di Giovanni Agnelli e di Giampiero Boniperti. Gli scudetti revocati non si assegnano, come sa bene il Bologna che nel 1927 avrebbe dovuto ereditare il trofeo revocato al Torino per illecito sportivo. Spesso nel passato troviamo le risposte agli interrogativi del presente. *Opinionista sportivo Marco Spada ra l’uovo di Colombo. I teatri sono in deficit? Le produzioni costano troppo? Via allora scene e costumi, facciamo tutto senza. Ci voleva poi tanto, avranno pensato a Torino. Una bella Turandot, vuota, proprio vuota, ma con la regia di Luca Ronconi, aprirà la stagione 2006/7. Ecco che il Regio si propone, a detta dei suoi vertici, come “un modello per le nuove politiche culturali”. Strano che alla Scala, a Venezia o nei tanti teatri minori della penisola ancora si ostinino a fare le opere con scene e costumi, e che il pubblico si ostini a volerle vedere così. Roba vecchia a Torino. Li si inventa il “nuovo corso” e la nuova categoria del pubblico “immaginifico”, che non vedendo nulla potrà immaginarsi la Turandot che vuole. Si poteva scegliere un altro titolo, magari meno faraonico? Si poteva cambiare regista, magari meno “di cartello” e fare due scene, magari nei laboratori del Teatro? Macché, giurano al Regio, questa è una “sfida”. Avanti così, e per i prossimi anni proponiamo un’Aida, un Don Carlo e, ovviamente un E Si potevacambiare regista, RASSEGNA STAMPA DEL MONDO MASSIMILIANO LASIO Il Codice non è poi così eretico odice da Vinci e falle nei controlli sull'immigrazione clandestina ai confini col Messico sulla prima pagina del WASHINGTON POST. Sul best seller di Dan Brown, e prossimo blockbuster firmato da Ron Howard-Ricky Cunningham, il quotidiano della capitale Usa dà conto di come il dibattito americano sul film, an- C che in seno a gruppi di cristiani, sia condotto in toni alquanto lontani dalla reprimenda o dall'imbarazzato fastidio di alcuni prelati e teologi nostrani. “Benedizione sotto apparenze eretiche” è il titolo dell'articolo di Michelle Boorstein e Alan Cooperman, che racconta invece una storia diversa: negli Stati Uniti c'è anche chi vede nel furbo romanzo esoterizzante di Brown un modo, comunque, per parlare di Gesù. E un implicito ponte lanciato verso i non credenti, altrimenti lontani da tematiche religiose. . ................................................................. qL'eccellente stato di salute della squadra di baseball chicagoana dei White Sox e il bilancio sanguinoso di due attentati in Iraq sulla prima pagina del NEW YORK TIMES. Quattordici persone morte e sedici ferite in una delle porte d'ingresso della capitale Baghdad. 3White Sox, la squadra di baseball ha un ottimo stato di salute Solo ieri sono state uccise ventotto persone in una delle giornate più sanguinose delle ultime settimane. . ................................................................. q Sul quotidiano destrorso francese LE FIGARO campeggia una fotona del Ct transalpino Raymond Domenech. Il selezionatore dei Bleus ha annunciato i 23 giocatori convocati per la Coppa del Mondo in Germania. Confermato Fabien Barthez fra i pali. Ci saranno le star Thierry Henry e Zinédine Zidane, che ha dato l'addio al calcio annunciando che per lui questi saranno gli ultimi mondiali. Gli “italiani” David Trezeguet, Patrick Vieira e Lilian Thuram, poi Claude Makelele e Sylvain Wiltord. Apre sempre con le convocazioni di Domenech per Germania 2006 anche LE MONDE. Nessun cenno a Calciopoli, né al ventinovesimo scudetto della Juve. Sport in evidenza anche sull'austero GUARDIAN. La nazionale inglese però non c'entra, perché Sven Goran Ericksson le convocazioni le aveva già da tempo annunciate. Ma la vittoria del Liverpool. C'è un po' di Italia. “Lo scandalo colpisce i piani italiani per la Coppa del Mondo”, è il titolo dell'articolo firmato a quattro mani da Barbara McMahon Kevin Buckley. magari meno “di cartello” e fare due scene, magari nei Giurano al Regio: questa è una “sfida” ”Armida immaginaria” di Cimarosa. Se il pubblico non apprezzerà, sarà un problema suo, del suo conformismo borghese; non certo della critica nostrana che ama queste operazioni “finto-povero” e accorrerà numerosa ad esaltare il più geniale ed esoso regista italiano. Al Regio, teatro che tiene d’occhio il risparmio, gli applicheranno il “cachettario”, il nuovo tariffario dei compensi imposto dal Ministero anche agli artisti di “chiara fama” e in vigore da luglio. La Turandot di Luca si annuncia come un evento e i conti torneranno in pareggio. Un miracolo. Chi potrà perderselo? *Critico musicale Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 9 . Argomenti EPOLIS I ” Jerry Calà Abbiamo girato le scene l'estate scorsa, tra le spiagge della Costa Smeralda e locali come il Billionaire e lo Smaila's. Poi sì, sono molti i personaggi famosi, comparse che vogliono dare realtà alla storia. È un film con una sua storia, una pellicola che ha dentro uno sfondo molto veritiero, perché i posti e i personaggi che si vedono sono quelli veri. regista e attore LA SCHEDA DI ORIGINI SICILIANE, CLASSE 1951, PROTAGONISTA DI OLTRE 40 PELLICOLE Le vacanze al mare sono ormai un lavoro Lei compreso, che compare nel film interpretando se stesso. Sarò Jerry, un attore alle prese con un produttore russo. Il tutto arricchito con il classico contorno di belle ragazze. Poca fatica: è la vita che ha sempre fatto fino a pochi anni fa. E ora che fine ha fatto Jerry Calà? Vivo a Verona e in questi giorni festeggio i dieci anni di serate live. Uno spettacolo che porto in giro dall'Italia e partito dalla Capannina (manco a dirlo) mi ha fatto entrare in teatri, piazze, club. Un viaggio di due ore nell'Italia spensierata degli anni Settanta, tra “ragazzo triste”, “Cuore matto e “Vorrei la pelle nera”. «Prima l'obiettivo era divertirsi, adesso si pensa a trovare una sistemazione» Francesca Lorandi [email protected] T re belle fanciulle partono per il mare con i rispettivi fidanzatini. Che, parcheggiati nel campeggio, se ne torneranno a casa cornuti ma felici. E il titolo è tutto un programma, «Vita Smeralda». Gli ingredienti? Una storia estiva e una scenografia scontata: fra yacht favolosi, boutiques griffate e feste glamour, ecco raccontato il sogno italiano della vacanza. Che lui ha visto trasformarsi negli anni. Dal sapore di sale delle spiagge di Forte dei Marmi a quello più glamour di Saint Tropez a quello piccante dei locali romagnoli. In mezzo 45 film, tante donne e parecchio divertimento. «Cercando sempre di rappresentare in modo leggero gli italiani, i loro stati d'animo, la loro realtà - spiega Jerry Calà - e facendo emergere tra le battute anche un po' di amarezza». E di amarezza ce n'è molto di più oggi che negli anni Settanta... Allora si andava al mare per divertirsi, per avere delle avventure, per “cuccare”. Ora la vacanza è diventata un lavoro, si va in cerca di una sistemazione, e si torna a casa più stressati di prima. Solo quattrofilmdaregista fino ad ora. Meglio starsene dietro o davanti la macchina da presa? C'è sicuramente più libertà nel produrre, scrivere, interpretare e dirigere in modo indipendente. Da un po' di tempo, con alcuni amici stiamo pensando a una casa di produzione tutta nostra che che un'istantanea del paese, sembra un reportage della vita estiva dei vip. L'estate non è più una stagione, ma uno stato d'animo, un momento in cui tutto accade più velocemente. Siamo cambiati noi e sono cambiati i tempi faccia commedie divertenti. Leihaunpassato dafelino,daGatto di Vicolo Miracoli. Perché voi avete lasciato un grosso segno all'internodellasatiraitaliana, mentre i comici di oggi sono delle meteore che scompaiono ? Sono meno romantiche, anche loro sperano in vacanza di incontrare il calciatore che cambierà loro la vita. Poi però tornano a casa e si renderanno conto che in quel mondo che loro considerano fatato, non è tutto oro quello che luccica. E che anche la loro vita di ragazzi normali non è così male. Noi venivamo da una grande gavetta fatta di centinaia e centinaia di spettacoli in teatrini, in cabaret, ovunque. Repertori nei quali cantavamo, ballavamo, facevamo gli sketch, facevamo la commedia. Insomma, avevamo uno spettro più ampio di recitazione e di spettacolo, di tutto. Mi sembra che il motivo per cui il nostro successo è stato duraturo nel tempo ed ancora la gente se lo ricorda è perché non improvvisavamo nel mestiere. LaCommedia all'italiana deglianni Sessanta in chiave moderna? Qualche difficoltà ad allontanarsi da quegli anni? Anche quelle pellicole erano apparentemente leggere, e sapevano raccontare in modo divertente gli stati d'animo di un popolo. Facevano riflettere, al di là delle battute e della comicità. Erano anni migliori, semplicemente. Per me erano gli anni in cui si cominciava. Quindi, si avevano pochi problemi: quando il successo deve ancora venire, si è più incoscienti e spontanei. Poi siamo cambiati noi e purtroppo sono cambiati anche i tempi. ■ Standoalla regiahasceltodiguardarel'estate dagliocchidelle donne. Sono cambiate rispettoa quelle che trovava anni fa tra i tavoli della Capannina? Nel suo film ci sono parecchie comparsatefamose.Tanto che, più 10 Il Brescia 15 Maggio 2006 Argomenti S* SMS----------340.6106.226 ■ ■ Cara “lettera firmata” rimpiangerai la liberta di cui godevi fino all’11 aprile. Lo scandalo calcio serve a coprire le brutture che il tuo "democratico" amico Prodi sta già perpetuando. Apri gli occhi! Rob ■ ■ Ricordatevi! Nel caso aveste a che fare con dei rapinatori che vi entrano in negozio armati "solo" di mazze, se avete un’arma non sparate! Piuttosto, fatevi massacrare di botte e dategli i soldi che vi siete sudati, altrimenti rischiate 10 anni di galera... in quanto la difesa dev'essere pari all'offesa... Strano, per quelli che difendono la tenuta di Berlusconi (o chi come lui), possono sparare pure alle mosche... ma non erano contro il "far-west"? Bho? Zodiac Anche i medici, gli infermieri, i Carabinieri e gli altri che lavorano nei festivi sono delle persone come i commercianti, con delle famiglie che li vorrebbero accanto soprattutto in quei giorni! Il rispetto per gli altri è riconoscere in primis che diritti e doveri esistono per le persone e non per i mestieri. Stefania '73 ■■ ■ ■ La voce chioccia e l’aspetto ordinariamente senile di Diego Della Valle pongono seri interrogativi sul suo presunto monopolio del bello. Irene ■ ■ Ormai non si parla d’altro che dello scandalo che vede implicati Luciano Moggi e altri nomi arcinoti del calcio italiano; arrivati a questo punto, Posta Via Solferino 4. 25122. Brescia Telefono 030.288.98.1 Fax 030.288.98.707 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Lettori mi domando: si può continuare ad amare uno sport sempre più "drogato"? Un lettore Mi spiace per la fine di Jennifer, però mi chiedo: ma, con tutti gli uomini liberi che ci sono, perché intrattenere una relazione con un uomo sposato? Mery ■■ Brescia, città tristissima, non offre niente di particolare... Molti stranieri e poco svago... Una straniera ■■ ■ ■ Sarebbe interessante sapere che fine fanno i Vigili in certo ore... In alcune vie non si vedono... Un lettore ■ ■ Al lettore che si esprime contro i musulmani: anche gli italiani emigrati all’estero hanno un proprio luogo di culto! Un lettore ■ ■ Per difensore azzurro: non avrai bisogno di aiuto perché accadrà solamente che i figli degli impiegati potranno andare all’università esattamente come i tuoi! Un lettore ■ ■ Io voglio fare un sentito ringraziamento alle Guardie Giurate che per pochi euro ci permettono di dormire sonni tranquilli: grazie ragazzi, siete voi i miei “eroi”. Un pensionato ■ ■ I “gratta e vinci” devono essere comprati per poter vincere: io lavoro, fatico, li compro e vinco spesso. Tony ■ ■ Alla mamma: carissima mamma Candida, vorrei scrivere all'universo i miei sentimenti più profondi, ma non basterebbe; interminabili sono le parole, i pensieri, i ri- SONO SEMPRE STRAPIENI E LE STRADE PUZZANO DI RIFIUTI Più cassonetti per tutti Lettera firmata Brescia Più cassonetti per tutti. Parafrasando uno dei tanti slogan della campagna elettorale di Berlusconi, anche la nostra amministrazione dovrebbe seguire queste indicazioni: spesso mi capita di vedere, prima che passi il camion, i cassonetti strapieni di immondizia e con l'avvicinarsi della bella stagione, e quindi del caldo, gli odori che vengono sprigionati non sono certo dei migliori. Mi chiedo come mai il Comune e l'Asm, visto tutte le tasse che paghiamo, non provvedano al più presto. E anche la raccolta differenziata, soprattutto in quartieri come il Carmine, vorrei sapere perché funziona a singhiozzo. Eppure a casa mia sto molto attento a separare i diversi generi di rifiuti. Ma se la mattina dopo scopro che quei pochi cassonetti che ci sono in strada sono stracolmi e nessuno viene a svuotarli, che senso ha che il Comune chieda al cittadino questo genere di servizio? Va bene il senso civico, ma l'amministrazione e la società energetica dovrebbero fare di più per garantire strade più pulite e un servizio migliore. cordi che riempiono le mie difficili giornate e che vivono nel mio cuore. Mamma, ti voglio bene e faccio gli auguri anche a tutte le mamme del mondo. Nina ideologicamente ricca di uomini sani sia nel corpo che nella mente. Purtroppo, e devo dirlo con dolore, noto che ultimamente... la mente lascia un po' a desiderare. Un ex azzurro ■ ■ Se le chiese sono vuote (e lo sono) e le moschee non bastano per ospitare tutti i musulmani, beh, allora ci vogliono più moschee e meno chiese... Matteo ■ ■ Sono il pastore tedesco senza coda e ringrazio i padroni per avermi abbandonato: grazie di cuore. Dog I clienti hanno sempre ragione... eccetto quando, misurando gli indumenti, li sporcano con trucco, scarpate e quant'altro... Un lettore ■■ ■ ■ Ho sempre "appoggiato" la destra perché sono cresciuto nella convinzione che fosse ■ ■ Son una turnista statale, lavoro domenica, festivi: vorrei anch'io confermare che senza lavoro si sta peggio. Un lettore ■ ■ Ormai siamo tutti "fautori e vittime" di un bieco consumismo: non abbiamo più valori, i nostri figli crescono maturando falsi miti regalatici generosamente dai massmedia. L’unica cosa che sappiamo fare è... farci la guerra tra poveri. Perché non provate a spegnere per un giorno la televisione, stare a casa, leggere un libro, parlare coi figli, magari pranzare tutti insieme, ovvero cercare di riconquistare pian piano quello che ci è stato tolto? Un lettore ■ ■ Come avevo previsto Valentino Rossi si è montato la testa con la storia della formula 1... Quest'anno, sono pronto a scommettere, il mondiale lo vince Pedrosa: troppo forte! Un centauro ■ ■ Solo una considerazione: anche per la Juventus alla fine non cambierà niente? Vergogna! Juve in B! Margherita ■ ■ Ho visto giocatori e tifosi juventini che festeggiavano e mi chiedo: per lo scudetto (rubato) o perché il prossimo anno giocheranno in serie B? Un ex amante del calcio ■ ■ In tutto questo “marciume” di sport l'unico pulito che riesce a darci soddisfazioni si chiama Ivan Basso. Vanessa Brescia ■ ■ Allora sta diventando un vizio! L’sms sul Crocifisso e sul fatto che avremo più moschee che chiese, è mio... Perché non lo avete pubblicato! Siamo già in piena dittatura? Voglio vedere se questo lo pubblicate. Globalman ■ ■ Mi rivolgo al lettore che dice a tutti che ha la moglie carcerata solo perché lavora in un centro commerciale: vorrei essere carcerata così io che non trovo lavoro e quando lo trovo ci sono sempre uomini che fanno proposte "particolari" costringendomi ad abbandonarlo subito. Lettrice Cagliari Per chi scrive. Il Brescia pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 20 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione del direttore. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente. Quelle anonime non saranno prese in considerazione. Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Il Brescia 15 Maggio 2006 11 . 12 Il Brescia 15 Maggio 2006 Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 13 . La scomparsa di Colombo È morto all'età di 79 anni Umberto Colombo, scienziato italiano di fama internazionale e ministro del governo Ciampi nel '93. Continenti Il neo presidente. Oggi il giuramento, il discorso e la cerimonia di insediamento Napolitano sale al Quirinale: domani le consultazioni EPOLIS q I 14 padri costituenti hanno telefonato: «Non ti mancherà il nostro sostegno morale» ■ «Non ti mancherà il nostro sostegno». È la risposta dei 14 membri dell’Assemblea Costituente che avevano ricevuto un messaggio dal presidente eletto della Repubblica, Giorgio Napolitano, in cui chiedeva di «poter contare sul vostro sostegno morale». Napolitano è rimasto colpito e compiaciuto nel ricevere le telefonate dei 14 costituenti ai quali aveva inviato il messaggio. E da tutti è venuta la stessa risposta. Napolitano era andato personalmente a trovare Antonio Giolitti e aveva avuto una «affettuosa» telefonata con Vittorio Foa. Ieri ha ricevuto la telefonata di Giulio Andreotti, Arrigo Boldrini, Emilio Colombo, Filomena Delli Castelli, Luigi Gui, Teresita Mattei, Giancarlo Matteotti, Vincenzo Mazzei, Maria Nicotra, Luigi Preti, Oscar Luigi Scalfaro, Sergio Scarpa. ULTIMI COLPI DI LIMA intanto al discorso che si appresta a pronunciare oggi di fronte alle Camere riunite. Si tratterà a quanto pare di un discorso non breve. Il neo presidente della Repubblica sta lavorando sulle sfumature, dopo aver individuato da giorni gli argomenti portanti: Unione europea e patto di stabilità, Costituzione e unità nazionale, continuità con l’eredità di Ciampi. E da domani inizierà le le consultazioni per il nuovo governo. Alla vigilia del discorso di insediamento, Napolitano non nasconde la sua emozione: «Attraverso un momento particolare di emozione, di travaglio, in attesa di assolvere i primi compiti che mi aspettano». Napolitano ha parlato nel corso di una breve cerimonia durante la quale si è congedato dai colla- 3Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano Ciampi, ultime ore al Colle si dimette 3 giorni in anticipo «Dirò due parole e me ne andrò» Ultime ore di Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale, prima di passare la mano al suo successore eletto Giorgio Napolitano. Per il Capo dello Stato uscente è già pronto il nuovo ufficio da senatore a vita, a Palazzo Giustiniani, non molto lontano dal Colle, tra Palazzo Madama e il Pantheon. Nello stesso edificio, dove il primo capo di Stato, De Nicola sistemò i suoi uffici non volendo prendere possesso del Quirinale, si trova anche la residenza privata del presidente del Senato. ■■ Carlo Azeglio Ciampi lascerà il Quirinale con tre giorni di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato (come già accaduto in passato) per accelerare l'insediamento del successore. Dovrebbe dimettersi in mattinata, poi attenderà di persona Napolitano. «Insieme come ha spiegato lo stesso presidente uscente nel suo ultimo saluto con i giornalisti - andremo al Salone dei Corazzieri, dove saranno presenti le alte cariche dello Stato. Dirò due parole di saluto e Napolitano, se lo riterrà, risponderà. Dopodiché salirò in auto e me ne andrò». boratori che negli ultimi due anni lo hanno affiancato nell'incarico di presidente della fondazione della Camera, istituita nel 2004 da Pier Ferdinando Casini. Nella piccola sala di palazzo Theodoli, affollata di deputati, è apparso sereno, rilassato, ironico, e ha salutato tutti i collaboratori citandoli uno per uno. Infine, l'augurio implicito a Casini a prendere il suo posto alla guida della fondazione. Ha detto che la presidenza «gli spetterebbe di diritto, anche se l'enigma non è stato ancora sciolto». Uscendo è stato salutato dall'applauso di cittadini e turisti in giro per il centro di Roma. E oggi si ripeterà il protocollo, rimasto immutato dal 1948. Prevede che il segretario generale della Camera si rechi a casa del presidente (o se lui preferirà nel suo ufficio di palazzo Giustiniani) per accompagnarlo a Montecitorio. Il tragitto sarà ac- compagnato dalla campana della torre della Camera. I rintocchi cesseranno all'arrivo al Palazzo, dove nell'atrio sarà salutato da un picchetto d'onore. Quindi, il presidente Bertinotti lo accompagnerà in aula, addobbata con 21 bandiere e drappi rosso e oro, dove ci saranno il Parlamento in seduta comune e i delegati regionali. Qui il giuramento (i 21 colpi di cannone a salve dal Gianicolo) e il discorso. Quindi, a bordo della Lancia Flaminia scoperta, tappa a piazza Venezia (dove renderà omaggio al Milite ignoto) e la salita sul Colle per l’insediamento ufficiale. Ad attenderlo ci sarà Carlo Azeglio Ciampi che farà da cicerone attraverso i magnifici saloni dell'ex residenza dei pontefici. Dallo studio alla Vetrata al Salone dei Corazzieri, dove, davanti alle più alte cariche dello Stato, ci sarà il passaggio di testimone. ■ 14 Il Brescia 15 Maggio 2006 Continenti Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Italia Maggioranza. Il premier in pectrore: «Il governo sarà pronto subito dopo la chiamata di Napolitano» Prodi: in poche ore potrò dare la lista dei ministri al presidente q Ma Diliberto non vuole la Bonino alla Difesa. Di Pietro accusa: vedo troppe alchimie ■ «Quando il presidente della Repubblica mi darà l’incarico, io poche ore dopo gli consegnerò la lista». Parole di Romano Prodi, ieri sera durante una breve pausa dal vertice a piazza Santi Apostoli. «Io penso che ci sia un accordo senza problemi anche sui vice-premier. Il fatto che la destra spari appartiene anche questo al rito. Sui due vicepremier ormai c'è l'accordo, vedrete che lo dichiareremo ufficialmente quando sarà pronto l'inquadramento di tutto il governo», ha proseguito il presidente del Consiglio in pectore. IL GIRO DI CONSULTAZIONI al- l'interno del centrosinistra per mettere a punto la squadra di governo «va avanti secondo i canali prestabiliti», continua il Professore che a proposito degli attacchi che arrivano dal centrodestra sottolinea: «È ormai un mese che vanno avanti. L'elezione del presidente del Senato prima quando dicevano che eravamo in disfacimento e che non ce l'avremmo fatta; l'elezione del presidente della Repubblica, la formazione del nuovo governo, e anche qui secondo loro non ce l'avremmo fatta. Credo - prosegue Prodi - che porti bene». Il richiamo è al leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che in un'intervista tv ha detto: «Sento che tra breve saremo chiamati a governare di nuovo il paese». Tornando sulla questione dei tempi della formazione della squadra di governo, Prodi spiega: «Non si è mai visto annunciare un governo prima di aver ricevuto l'incarico, non ha alcun senso, no?». E a chi gli chiede di commentare l'intervista del presidente dei Ds, Massimo D'Alema, pubblicata su La Repubblica, risponde: «Conferma la situazione, non c'è nessun problema e quando sarà l'ora avremo tutta la lista completa». EPOLIS 3Romano Prodi e Piero Fassino Il presidente Ds ha dichiarato: «Sono pronto a fare il ministro degli Esteri e se necessario il vicepremier insieme a Rutelli. Restiamo perplessi sullo schema dei due vicepremier - sottolinea - ma siamo una forza responsabile. Se Prodi ce lo chiede, siamo pronti a farci carico dei problemi dell’alleanza». E tra chi si è già messo di traverso, Antonio Di Pietro sottolinea che «le alchimie di questi giorni non ci piacciono. Abbiamo l’impressione che si stia pensando più alle poltrone che agli impegni da portare avanti in via prioritaria per il Paese». E il leader dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, contrario a dare il ministero della Difesa a Emma Bonino, spiega: «Confido che il presidente del Consiglio accetterà i miei consigli». In ogni caso, per Diliberto una discussione conclusiva tra i leader di tutte le componenti del governo «sarà inevitabile più che indispensabile: una riunione finale di tutti i segretari è utile e - ha concluso - aiuta il confronto». ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Continenti e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 Amnistia, dopo la Chiesa l'appello di Bertinotti EPOLIS q Lo stop di Antonio Di Pietro: siamo fortemente contrari, prima una riforma giudiziaria ■ L'amnistia rimane uno dei tempi più caldi di discussione. Negli ultimi giorni, da più parti si sono alzate voci per chiedere un atto di clemenza verso il popolo delle carceri. A partire dal mondo cattolico, con la presa di posizione del cardinale Renato Raffaele Martino. E ieri un nuovo invito al legislatore, l'argomento entri nell'agenda politica, è arrivato dal numero uno di Montecitorio. FAUSTO BERTINOTTI, presiden- 3Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti Il dato Un provvedimento di pacificazione ■ ■ L'amnistia è una causa di estinzione del reato e consiste nella rinuncia dello Stato a perseguire determinati reati. È un provvedimento generale di clemenza, ispirato a ragioni di opportunità politica e pacificazione sociale. Genova. L'avrebbe percossa alla testa nelle carceri è costretto ad un disagio prodotto dal sovraffollamento. Si capiscono, dunque, le sollecitazioni che si sono venute manifestando verso “un segno di clemenza a vantaggio dei detenuti”. Toccherà al legislatore, nella sua autonomia, decidere se e come intervenire. Ma vorrei manifestare anche pubblicamente la mia condivisione di questa sollecitazione». Insomma, una presa di posizione forte, da parte della terza carica dello Stato. Che non mancherà di suscitare reazioni, nel mondo politico. Era stato il cardinale Renato Raffaele Martino, in diretta radio dal carcere di Arezzo, a fare udire l’appello del Vaticano in favore dell’amnistia. «Preghiamo perché un atto di clemenza in qualsiasi forma i legislatori decideranno di farla si possa attuare anche oggi, in questo Paese», ha detto il prefetto del Pontificio consiglio della Giustizia e della Pace. «Quando una persona che ha commesso qualche crimine va in carcere, la società tira un respiro di sollievo e dice: “Giustizia è fatta”. E poi si disinteressa di chi sta dietro le sbarre. E questo non deve accadere. La Chiesa e tutti quanti dobbiamo renderci conto che i detenuti non perdono la dignità umana». Tra i fortemente ostili c'è Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori: «Siamo stati, siamo e saremo sempre contro ogni atto di clemenza verso i detenuti, se non dopo una vera riforma giudiziaria. Usare l’amnistia e l’indulto come strumenti contro il sovraffollamento non risolve i problemi, perché tra qualche anno ci ritroveremo ad affrontare ancora gli stessi problemi e non è serio agire a suon di clemenza, non lo è prima di tutto per la certezza della pena e per le vittime dei reati. Oggi il parlamento si ritrova a dover affrontare una questione ben più importante che non quella di far uscire di galera dei delinquenti». ■ Una donna di 67 anni, Olimpia Ventura, è stata trovata agonizzante in un lago di sangue la notte scorsa nel suo appartamento a Genova, in Via dei Carpentieri 20, nel quartiere di Rivarolo. La donna è stata trasferita all’ospedale Galliera dove ora è ricoverata nel reparto di rianimazione in gravi condizioni per una ferita lacerocontusa al capo da percosse. Immediatamente dopo i fatti il figlio della vittima, un uomo di 35 anni le cui iniziali sono F.A., è stato fermato e a lungo interrogato in questura. L’uomo è stato rilasciato poco prima dell’alba. La donna condivide l'appartamento col figlio e il marito che è il principale accusatore del 35enne. Si chiama Andrea Fusi ed è indagato dalla polizia per lesioni gravi. Avrebbe litigato con la madre per questioni di soldi. ■ F* FLASH ASIAGO Raduno degli alpini: muoiono in tre qUn giovane padovano di Piove di Sacco, Matteo Valente di 26 anni, ad Asiago per la manifestazione degli alpini, ha perso la vita sabato notte uscendo di strada con la propria motocicletta da cross. Due anziane “penne nere” sono decedute invece per cause naturali che i medici avrebbero fatto risalire a problemi cardiaci. Si tratta di uno spezzino di 86 anni, di cui non sono state rese note le generalità, e di un trevigiano, Rino Felletti di 67 anni, del gruppo alpini di San Giacomo di Veglia. ■ . ................................................................. RICERCA ARTES Troppa tv influisce su sterilità di coppia qAbitudini e stili di vita sedentari, in particolare troppa televisione, influenzano la capacità procreativa degli uomini. Lo rivela una ricerca del centro Artes di Torino, specializzato nella diagnosi e nel trattamento della sterilità di coppia. Per la capacità riproduttiva degli uomini esercitano un'influenza negativa anche un eccessivo attaccamento ai cellulari e ai computer portatili. I Paesi in cui si guarda più tv sono quelli in cui il tasso di fertilità è più basso. ■ EPOLIS Trento. Una porta del mezzo si era aperta Trovata in fin di vita a casa Incidente sull'autobus indagato il figlio di 35 anni morta la donna coinvolta ■ . Italia Giustizia. Sollecitazione del presidente della Camera: clemenza per i detenuti te della Camera dei deputati, ha diffuso una lunga nota per rilanciare la questione. «Nei giorni scorsi è giunto un ulteriore e autorevole invito al Parlamento ad adottare un atto di clemenza per i detenuti. In questi anni, ripetutamente, dalla società civile, da autorità laiche e religiose, da molte soggettività politiche e culturali è venuta la stessa richiesta. In particolare tutti coloro che si sono dedicati, grazie a compiti istituzionali o per scelta volontaria, al mondo delle carceri hanno dovuto constatare che i detenuti subiscono per la condizione in cui sono tenuti un aggravio di pena rispetto a quella loro comminata dalla magistratura. Lo stesso personale che opera 15 ■ È morta all'ospedale di Trento la settantenne Cesarina Sottovia, una delle cinque persone sbalzate fuori da un autobus di linea venerdì scorso per l’improvvisa apertura di una porta. La gravità delle ferite riportate dalla donna era subito stata evidente. La morte della donna, molto nota per la sua attività di solidarietà e di volontariato in favore di bambini orfani, ha creato emozione in tut- to il Trentino. Una inchiesta interna alla società di trasporti avrebbe accertato che alcuni passeggeri sarebbero saliti sull'autobus dalla porta destinata alla discesa, fermandosi poi in un punto vietato. La porta ha poi un sistema di apertura automatico che sarebbe scattato per la presenza di una stampella di una passeggera. La Procura della Repubblica ha disposto un’inchiesta. ■ 3La tv rende sterili MILANO Idroscalo, giovane rischia di annegare qUn extracomunitario di 21 anni è ricoverato in gravissime condizioni dopo aver rischiato di annegare nel bacino dell’Idroscalo. Il giovane è stato recuperato dai sommozzatori, che hanno sede sul posto. L’incidente è avvenuto verso le 13,45. Il giovane, dopo aver fatto un pic-nic con amici, si è tuffato. Dopo alcune bracciate lo hanno visto annaspare. ■ 16 Il Brescia 15 Maggio 2006 Continenti Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Mondo Il caso. Ordinato nonostante il no della Santa Sede Vescovo senza placet Cina contro Vaticano F* FLASH INFLUENZA AVIARIA In Romania sarà abbattuto un milione di polli ANSA IRAQ Domenica di sangue tra bombe e kamikaze qAncora una domenica di ANSA q In meno di un mese è la terza nomina decisa unilateralmente dalla Chiesa pattriotica sangue in Iraq. Due autobomba guidate da kamikaze all'ingresso dell'aeroporto fanno 14 vittime. Nella capitale una bomba artigianale contro una pattuglia della polizia ha provocato cinque vittime. Distrutte due moschee nel nordest. ■ ■ Nuova sfida della Cina al Vaticano con l'insediamento del terzo vescovo senza il placet di Roma. Zhan Silu, 45 anni, prenderà possesso della diocesi di Mindong nella provincia orientale di Fujian. Un atto che, probabilmente, contribuirà ad alimentare le tensioni, già alte, tra Pechino e la Santa Sede. I rapporti si erano già incrinati nelle ultime settimane quando la Cina aveva ordinato due vescovi senza l'approvazione di Benedetto XVI. Il dialogo, già di per sé difficile, era diventato critico ai primi di maggio, quando con un comunicato ufficiale la Chiesa ammoniva Pechino a non ripetere quell'atto considerato come una «violazione dei diritti della libertà religiosa». Sottolineando anche che la trasgressione, secondo il codice di diritto canonico, prevedeva la scomunica. Al comunicato del GERMANIA BRASILE «Sono un italiano» picchiato dai naziskin Scontri senza tregua uccisi 35 poliziotti qUn italiano di 30 anni è stato qPer la seconda notte consecutiva le stazioni di polizia di San Paolo del Brasile sono state prese d'assalto dalle bande criminose cittadine. Sono 52 i morti accertati, 35 sono agenti delle forze dell'ordine. La serie di attacchi è stata innescata da rivolte in 36 penitenziari. ■ ferito gravemente a Berlino da naziskin. I tre aggressori gli hanno chiesto la nazionalità. Quando ha detto che era italiano, lo hanno offeso con parole xenofobe e razziste, e colpito con una mazza da baseball alla testa e al ginocchio destro. ■ 3Papa Benedetto XVI Vaticano aveva risposto il governo cinese, difendendo l'ordinazione dei suoi vescovi e definendo "insensate" le critiche mosse dalla Santa Sede. «La scelta e l'ordinazione è necessaria alla Chiesa cattolica cinese per condurre le normali attività eccle- siastiche» aveva commentato Pechino. In Cina vivono circa 13 milioni di cattolici, cinque dei quali aderiscono alla Chiesa patriottica controllata dal governo di Pechino, mentre gli altri sono fedeli al Vaticano e vivono la loro fede in clandestinità. ■ . ................................................................. . ................................................................. CANARIE ISRAELE Ondata di clandestini sbarcata nelle isole Limiti ai matrimoni con i palestinesi qQuasi 900 clandestini sub- qConfermati dalla Corte Suprema i limiti ai matrimoni con i palestinesi. I giudici hanno confermato la validità della legge che non riconosce come cittadini di Israele i palestinesi che sposano arabi israeliani. ■ shariani giunti in 3 giorni nelle isole Canarie, secondo le autorità e' una delle ondate più massicce di arrivi. Solo venerdì e sabato erano sbarcati 651 subsahariani. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Continenti e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 17 . Mondo Gran Bretagna. Scontro tra il premier e il ministro dell'Economia sul passaggio di consegne a Downing Street Blair promette: lascio nel 2007 ma il cancelliere vuole una data EPOLIS q Gordon Brown storce il naso: l'offerta per l'avvicendamento per lui è “troppo vaga” ■ È braccio di ferro in Gran Bretagna sulle redini di Downing Street. Il premier britannico Tony Blair avrebbe offerto privatamente al ministro dell’Economia Gordon Brown una staffetta per consegnargli il governo a metà del 2007, ma il cancelliere dello Scacchiere avrebbe rifiutato considerando l'offerta "troppo vaga". Le rivelazioni, pubblicate ieri sul Sunday Times, arriverebbero direttamente da fonti dell'esecutivo. SECONDO IL DOMENICALE del Times, Brown vorrebbe una data precisa, e vedrebbe una "trappola" nell’offerta di una finestra d’opportunità che andrebbe dall’inizio dell’estate al congresso annuale del partito laburista a Bournemouth il 25 settembre 2007. Con un accordo simile, secondo le riflessioni attribuite al ministro, Brown si vedrebbe costretto a sostenere a spada tratta per un intero anno le strategie di Blair in merito a certe controverse riforme in materia di istruzione, pensioni, carte d’identità, e senza avere nessuna certezza in mano riguardo al futuro. Dell’estate del 2007 come data della partenza di Blair ha scritto ieri anche il domenicale dell’Independent: Blair avrebbe comunicato l’intenzione di dimettersi per quella data a diversi ministri del suo gabinetto, obbligato dalla lotta intestina che sta spaccando il partito laburista. La fine della sessione parlamentare estiva del prossimo anno, il 31 luglio, sarebbe considerato dai fedeli di Gordon Brown come il momento ideale per la staffetta. È stato un mese di tormenti per Blair, rieletto appena un anno fa per un terzo storico mandato. Il governo è stato squassato da una serie di scandali pubblici e privati che, assieme alla bruciante sconfitta delle amministrative di giovedì, hanno portato a un rimpasto radicale. Le promesse private di Blair secondo l’Independent vanno a corroborare la pubblica assicurazione, strappatagli dai parlamentari laburisti lunedì scorso, secondo cui lascerà ampio tempo al suo successore per preparare le politiche del 2009. ■ Il dato L'attacco agli animalisti ■ ■ Dura condanna di Tony Blair alle campagne "raccapriccianti" degli animalisti anti-vivisezione nel Regno Unito. In un intervento 3Il premier britannico Tony Blair sul Sunday Telegraph, il premier ha riaffermato il sostegno del suo governo ai test su animali e annuncia che firmerà una petizione popolare in tal senso. 18 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Privacy e spazzatura In 4 sacchetti su 10 si trovano password, firme, c/c bancari accartocciati. Lo rivela l’Associazione professionisti antifrode. Economia Bankitalia. In un anno gli italiani hanno chiesto 45,9 miliardi in più a banche e finanziarie In crescita il popolo delle rate famiglie sempre più indebitate EPOLIS q A registrare l'ennesimo boom è il credito al consumo: gli acquisti si fanno con i prestiti Laura Podda [email protected] ■ Le famiglie italiane sono sempre più indebitate. Che sia per un mutuo per l'acquisto di una casa o per un più ridotto prestito per comprare un'auto nuova o l'ultimo schermo al plasma, gli italiani hanno bussato negli ultimi 12 mesi sempre più spesso alla porta di banche e società finanziarie: in un anno si sono indebitate per 45,9 miliardi in più. E per il solo credito al consumo con durata superiore ai 5 anni il balzo è stato del 36,5 per cento. I prestiti concessi alle famiglie aumentano di mese in mese a ritmi vertiginosi, facendo degli italiani un popolo sempre più indebitato. SECONDO gli ultimi dati di Bankitalia, pubblicati nel Supplemento al Bollettino Statistico di questo mese, ad aprile il totale dei prestiti concessi alle famiglie ha superato la soglia dei 400 miliardi di euro. Si è arrivati a quota 403,8 miliardi di euro, in aumento del 12,8 per cento rispetto ai 357,9 miliardi 3Comprare a rate e usufruire di prestiti al consumo è un'abitudine sempre più diffusa Il dato Cambia lo stile di vita ■ ■ La situazione economica ha modificato sensibilmente gli stili di vita: in questo contesto è forte il bisogno di “riappropriarsi” di esigenze come i viaggi, secondo il 66% degli intervistati, gli hobby (per il 61%), uscire con gli amici per il 55%, attività all'aria aperta (per il 53%) e quelle culturali (per il 46%). del marzo 2005. L'incremento è significativo anche nel confronto con i 397,4 miliardi di febbraio: in un solo mese i prestiti sono infatti aumentati dell'1,6 per cento. Alle prese con il carovita (e con prezzi degli immobili che si mantengono su livelli decisamente alti, soprattutto nelle grandi città), le famiglie fanno insomma sempre più ri- corso a rate e mutui, in aumento anche negli ultimissimi mesi, nonostante il rialzo dei tassi di interesse seguito ai due ritocchi della Bce. A REGISTRARE l 'ennesimo boom è soprattutto il credito al consumo, che si sta allargando a macchia d'olio per le poche disponibilità finanziarie delle famiglie, ma anche per il diffondersi di offerte sempre più vantaggiose. Gli acquisti si fanno con i prestiti: a tutto marzo ammontavano ad oltre 45,8 miliardi di euro contro i 39,5 di marzo 2005. A crescere a ritmi accelerati sono soprattutto i crediti superiori ai 5 anni: in base ai dati raccolti da Bankitalia (in realtà ancora provvisori per l'ultimo mese di analisi), a marzo i prestiti concessi da banche e società finanziarie erano in totale pari a 17,2 miliardi di euro, il 36,5 per cento in più rispetto ai 12,6 miliardi dello stesso mese del 2005. La crescita è esponenziale e, basta pensare che i consumi interni languono, per capire che i debiti non sono solo per acquisti voluttuari. Ma a pesare sui portafogli degli italiani sono anche i prezzi astronomici delle case. I mutui immobiliari mostrano una crescita a due cifre e confermano la propensione degli italiani per gli investimenti immobiliari. ■ Il Brescia 15 Maggio 2006 Speciale Bestiario S+ Agli ordini La scuola di Nettuno Oltre 150 comandi Un centro per l'addestramento 19 . ❉ ■ ■ Un cane addestrato può ■ ■ Attualmente il Centro Allevamento e Addestramento Cani del- comprendere ed eseguire più di differenti 50 ordini verbali, più di 150 per alcuni cani-poliziotto. la Polizia di Stato (CAACP) si trova a Nettuno ed è compreso nella più grande scuola di polizia d'Europa che si estende su una superficie di circa 20.000 metri quadrati. Cani poliziotto. Agenti a quattro zampe in campo contro la droga o in caso di calamità I reparti solo Rex Un fiuto da agente speciale Non tutte le razze ssoldate per scovare tracce e colpevoli adalla polizia EPOLIS q Richiesta la sana e robusta costituzione, l'età fra i 12 e i 36 mesi e il superamento di test Francesca Madrigali [email protected] ■ Gli amici, si sa, si vedono nel momento del bisogno. E ci sono degli amici molto speciali che lavorano per noi quando il bisogno diventa vera emergenza: frane, valanghe, calamità e sparizioni misteriose. Hanno quattro zampe, la coda e un olfatto potentissimo, una eccezionale intelligenza che li rende eccellenti compagni di missione dei loro “conduttori”. Quelli premiati a Treviso in occasione della terza edizione della “Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità” si chiamano Daky (Corpo Forestale dello Stato), Ax (Carabinieri), Muttley e Jim (Polizia di Stato), Merlo (Guardia di Finanza), Arox (Polizia Penitenziaria), Monty (Esercito), Dori (Vigili del Fuoco), Syria (Croce Rossa Italiana). Sono i quattro zampe vincitori dell'edizione 2006 del Premio Nazionale ''Cani con le Stellette'', promossa dal Corpo Fore- ■ 3L'accoppiata con il conduttore si basa sull'affinità di coppia stale dello Stato e finalizzata a valorizzare l’operato delle unità cinofile dei diversi Corpi di Polizia del nostro Paese. L’ultima attività sperimentata con successo è la formazione di unità cinofile per la ricerca di specie animali e vegetali minacciate di estinzione, tutelate dalla Con- venzione Internazionale di Washington: così Rock, un giovane Labrador, talvolta dimostra come è possibile trovare pelli di animali appartenenti a specie protette all'interno di valige. I cani poliziotto devono avere una sana e robusta costituzione e un’età compresa fra i 12 e i 36 mesi. Poi, il superamento di visite mediche e prove psico-attitudinali e di test caratteriali. Importantissimo l’abbinamento all’allievo conduttore che lavorerà in coppia con Fido per almeno due anni. È necessario che fra loro scatti l’“affinità di coppia”. ■ Uscita di scena. A fine carriera il ritiro e la possibilità di affido in una famiglia EPOLIS Dopo la pensione arriva l'adozione ■ Dopo aver dato tutto alla lotta contro il crimine, arriva anche per i poliziotti a quattro zampe il momento di ritirarsi e andare “in pensione”. Di solito è una apposita commissione che stabilisce la fine dell’attività dell’animale, che viene dato in adozione con tutto il suo baga- glio di straordinarie capacità ed eventuali acciacchi. Il suo “conduttore” e compagno di tutta l’onorata carriera ha una sorta d i “ d i r i tt o d i p r e l a z i o n e ” sull’adozione, e spesso così avviene. In caso contrario, i cittadini o le associazioni interessati a prendersi cura dei cani pos- sono fare richiesta alla polizia, informandosi sul sito: www.poliziadistato.it. Bisogna inoltrare la domanda, e se viene accettata sostenere un colloquio per verificare la compatibilità fra il cane e il nuovo padrone, dopodiché provvedere al ritiro entro quindici giorni. ■ F.M. 3In cerca di una casa Dici cane poliziotto e subito ti immagini il commissario Rex, lo splendido pastore tedesco protagonista di una serie televisiva. In effetti sono numerosi gli esemplari di questa razza che vengono coinvolti nelle attività di polizia o salvataggio, ma anche altre razze canine hanno dimostrato di essere particolarmente portate all’investigazione. Il Lupo italiano, ad esempio, è particolarmente utilizzato dal Corpo Forestale insieme a Schnauzer e Labrador, ed ha una eccezionale forza e resistenza. Viene impiegato in operazioni molto delicate come il soccorso e la ricerca di persone disperse in superficie, sotto macerie o valanghe. I labrador sono considerati ottimi “agenti” antidroga, specializzati nella ricerca di armi ed esplosivi grazie al loro eccezionale olfatto, come i pastori belgi malinois, cani dal grande temperamento. I rottweiler infine svolgono un ottimo lavoro nella tutela dell’ordine pubblico. Di solito i cuccioli provengono da allevamenti nazionali ed europei (Paesi Bassi, Europa centro orientale). Non è però soltanto una questione di pedigree, ha infatti ottenuto ottimi risultati anche l’addestramento specifico di cani meticci “adottati” nei canili pubblici: poliziotti, insomma, non solo si nasce ma lo si può anche diventare. ■ F.M. 20 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Ottomila alpini bresciani Erano circa ottomila gli alpini bresciani che si sono ritrovati ad Asiago per la 79esima adunata delle Penne nere. P. 32 Brescia Caro benzina. Nelle pompe di carburante della città differenze spesso significative. Pochi gli impianti di gpl Alla ricerca del risparmio perduto il pieno conviene solo in periferia NICOLA ZAMBELLI q Alla Q8 di Sant'Eufemia i prezzi migliori, anche cinque centesimi in meno per ogni litro Andrea Tortelli [email protected] ■ La benzina? Meglio guardare bene dove la si fa, visto che con un po' di accortezza - e senza particolari sforzi - si può risparmiare qualche soldo. Come quelli che passano fra un euro e 319 centesimi della Q8 di viale Sant'Eufemia e un euro e 378 della Shell di via Corsica. Circa cinque centesimi al litro che su un pieno significano un risparmio di oltre due euro. Poca cosa diranno alcuni, ma comunque denaro guadagnato senza troppa fatica. PER RISPARMIARE, esiste pe- raltro un metodo più semplice meno dispersivo e dispendioso - del girare la città a confrontare i prezzi delle varie pompe: basta fare il pieno da soli. Con il self service, infatti, si possono tenere a mano anche tre centesimi al litro. Fra i venti benzinai della città presi in considerazione, però, sono soltanto due quelli con il doppio servizio (self service e assistenza) che mettono ben in evidenza la dif- 3Uno dei benzinai più cari per la verde è la Shell di via Corsica I dati Le “grandi sorelle” ■ ■ Anche a Brescia sono soprattutto le grandi compagnie petrolifere (le cosiddette grandi sorelle) a controllare il mercato della benzina. Percorrendo la città, infatti, abbiamo incontrato quattro distributori Esso e altrettanti Agip, tre della Q8, della Total e della Tamoil, uno a testa per Api, Ip, Shell ed Erg. ferenza: l'Agip di viale Bornata e l'Ip di via Vallecamonica. Dal primo - si apprende leggendo i cartelli - si possono tenere nel portafogli 2,1 centesimi per ogni litro di super e 1,9 per il Gpl, nel secondo 30 (più di un ero al pieno). Quanto ai prezzi della verde lo scarto fra le pompe cittadine è spesso significativo: all'Agip di San Polo un litro costa 1,331 euro, ma spostandosi di pochi metri se ne pagano 1,364 (Api), 1,363 (Esso) e 1,346 (Shell). In via Milano e in via Vallecamonica, invece, si possono risparmiare 2 centesimi per ogni litro. Diverso il discorso per il diesel: costa mediamente più di dieci centesimi in meno della super, ma la differenza fra i vari distributori nella maggior parte dei casi non è degna di attenzione. A praticare i prezzi più bassi è ancora una volta la Q8 di viale Sant'Eufemia (1,179 euro per ogni litro), mentre la maglia nera va in questo caso alla Esso e all'Api di San Polo (1,229). Per il resto si va mediamente da 1,195 (all'Agip di San Polo) a 1,208 euro (Q8 di via Vallecamonica). VITA DURA, invece, per chi guida un'auto alimentata a Gpl. Nonostante il prezzo di questo carburante sia mediamente meno della metà rispetto a quello della super, infatti, trovare una pompa attrezzata in città è piuttosto complicato. Ad esporre in bella vista un cartello con il costo, fra i benzinai che abbiamo preso in considerazione, erano soltanto in tre (Q8 di via Valle Camonica, Total al confine con Rezzato e l'Api a San Polo) con un prezzo che andava dai 63 ai 65 centesimi al litro. ■ Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Il Brescia 15 Maggio 2006 21 . 22 Il Brescia 15 Maggio 2006 Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 23 . Brescia Urago Mella. Sabato tragedia evitata. La protesta: in via Rotonda Montiglio la manutenzione non si fa da anni Cadono a pezzi le case Inpdap inquilina sfiorata dal cornicione NICOLA ZAMBELLI q «I danni sono causati dall'acqua che ristagna perché le grondaie non vengono puilte» e macchie d'acqua, l'intonaco si stacca, lei spiega: «Per colpa della pioggia nel 2000 mi si è allagata la casa, pioveva dentro ma non c'erano buchi. LA PIOGGIA ENTRAVA dalle ca- Maddalena Brunetti [email protected] ■ I palazzi dell'Inpdap di via Rotonda Montiglio cadono a pezzi. SABATO UN GROSSO blocco di cornicione si è staccato dal sottotetto dello stabile al numero 3 ed è finito proprio sui gradini dell'ingresso principale. Solo per caso nessuno si è fatto male. Al momento del crollo, proprio a pochi passi, c'era l'inquilina dell'ottavo piano, un'insegnante, che ha subito chiamato i vigili del fuoco. Lei racconta: «Hanno finito di staccare i pezzi pericolanti che altrimenti ci sarebbero finiti sulla testa. Qui è un disastro, da almeno quattro anni non fanno nessun tipo di manutenzione, neanche quella ordinaria e la situazione è pericolosa. Abbiamo fatto tantissime segnalazioni all'Inpdap, promettono sempre ma poi non fanno niente». E va avanti «a me i vigili hanno detto che se il cornicione ci fosse finito addosso non saremmo passati neanche per l'ospedale ma direttamente al cimitero», e nel giardino intorno al condominio si fermano sempre a giocare tanti bambini. Ma questo è solo 3Il porticato del palazzo «Tutti i gestori promettono ma nessuno ha fatto niente» I numeri ■ ■ Sono quattro gli edifici dell'Inpdap in via Rotonda Montiglio. Sabato si è staccato un pezzo di cornicione dal palazzo al civico 3. Gli inquilini denunciano da anni l'incuria e nessuna manutenzione. Ogni palazzo ha otto piani e trentanove ap- partamenti per un totale di 156 case. Tantissime le famiglie con figli che le abitano. In circa dieci anni si sono alternati quattro gestori: la Stigma, la Edilnord, la Metroscai e quella attuale. Le spese di condominio vengono regolarmente pagate: circa 180 euro al mese. l'ultimo degli episodi. Gli inquilini raccontano delle infiltrazioni d'acqua nelle case che li tormenta ogni inverno. Gli appartamenti dell'ottavo piano sono quelli con più problemi, ci piove letteralmente dentro. La causa è banale, risolvibile in poco. I residenti denunciano: «Ci hanno spiegato che i tutti i problemi che abbiamo derivano principalmente dal fatto che da anni non puliscono le grondaie, l'acqua non ha sfogo e rimane sul tetto». La signora Secchi apre le porte di casa, il bel salone ha il soffitto pieno di crepe naline dell'elettricità. Giuro, avevo le lampadine piene d'acqua e i lampadari da buttar via. Sono rimasta senza corrente elettrica per due giorni, i pompieri mi hanno staccato i fili perché poteva essere pericoloso. Mi si sono rovinati tutti i mobili e i libri. Ho segnalato il problema mi hanno detto che in due giorni sarebbero arrivati a fare i lavori. Mi hanno fatto spostare tutto ma dopo qualche giorno ho rimesso le cose a posto, non è mai arrivato nessuno. Tutti gli amministratori che si alternano vengono a vedere, si stupiscono ma poi non fanno niente». I corridoi dello stabile sono pieni di macchie d'acqua, gli altri inquilini dell'ottavo mostrano le stanza con l'intonaco che si crepa per l'umidità. Sono preoccupati ma mon si stupiscono che il cornicione sia crollato «con tutte queste infiltrazioni e nessuna manutenzione è chiaro che il tetto sia in condizioni pietose» e poi mostrano ridendo il grosso cespuglio che cresce sul tetto dello stabile al numero 1, «secondo me sono piante acquatiche» dice qualcuno. La signora Gracia De La Vega ha subito mandato un fax, l'ennesimo, per chiedere all'ente di intervenire. ■ Gli edifici. I soffitti davanti agli ingressi sono fatiscenti, pannelli malfermi e strutture metalliche divelte Porticati pericolanti e una parete crollata ■ Solo facendo un giro intorno ai quattro edifici i problemi saltano all'occhio. I porticati sono disastrati. La copertura è stata portata via dal vento e il soffitto è rimasto in parte scoperto, con alcuni pannelli pericolanti, perdite d'acqua e la struttura metallica che si sta staccando. Per entrare in casa è impossibile non passarci sotto. Amanda, un'inquilina, spiega: «La copertura è stata fatta due volte ma non è adatta. Questa va bene per gli interni non per gli esterni poi è chiaro che con il vento che tira qui tutto venga portato via» e aggiunge «e poi se vedono che la prima volta crolla tutto non sarebbe meglio cambiare copertura? Invece hanno rifatto il soffitto con gli stessi materiali». Sia i porticati anteriori che quelli posteriori di tutti è quattro i palazzi sono nelle stesse condizioni. Su una parete esterna dell'edificio al numero quattro si vede una grossa toppa, Amanda Secchi spiega: «Più o meno due anni fa quella parete si è staccata, è venuto giù tutto. Abbiamo sentito un forte boato e poi ci siamo accorti del crollo. Tutti gli strati fino al mattone vivo si sono staccati, sembrava ci fosse un cantiere con il cumulo di macerie che si è formato. Anche quella volta tutto è successo in pieno giorno e anche quella volta siamo stati fortunati ma non è giusto aspettare che qualcuno N. Z. 3Il cornicione crollato si faccia male. Basterebbe una normalissima manutenzione solo che qui non fanno niente da anni». Eppure le spese di condominio sono piuttosto alte e vengono pagate regolarmente da tutti. Ogni mese i residenti sborsano circa 180 euro di bollette che dovrebbero comprendere anche la manutenzione ordinaria, in più a fine anno arriva sempre un conguaglio molto salato, una cifra che si aggira intorno ai 1000 euro. Una signora dell'ottavo piano commenta: «Mia madre abita nei palazzi qui accanto che sono privati, paga molto meno e funziona tutto bene». ■ M. B. 24 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Brescia REPORTAGE FOTO: Vincenzo Un museo tra i banchi con il tesoro del Tartaglia Dopo la scoperta della collezione ottocentesca di rocce e strumenti del geologo e naturalista Ragazzoni, un freddo seminterrato della scuola è stato trasformato in un allestimento che ripercorre la storia scientifica di due secoli fa. di Elisa D'Adda D a pochi mesi l’atrio del seminterrato del Tartaglia si è trasformato in uno spazio museale. L’idea di allestire una mostra permanente a scuola è nata in seguito al ritrovamento di una preziosa collezione petrografica del diciannovesimo secolo e di altri oggetti da laboratorio sempre risalenti a quell’epoca. Non stupisce che proprio al Tartaglia si siano rinvenuti tali reperti: la scuola è una delle più vecchie di Brescia (risale al 1862) e nonostante il trasloco da Palazzo Bargnani a via Oberdan avvenuto nel 1969 non è andato perso quasi nulla del patrimonio storico culturale di proprietà dell’istituto. «NEL 2002 UN TECNICO di laboratorio trovò abbandonati dentro a vecchi scatoloni strumenti dei laboratori di topografia, vetreria per esperimenti chimici di fine Ottocento e la famosa collezione di minerali e rocce catalogata e creata dal professor Ragazzoni tra il 1867 e il 1892», spiega la professoressa di scienze Maurizia Pari, responsabile del museo. «Alcuni docenti, insieme agli alunni, decisero quindi di creare uno spazio all’interno della scuola dove fosse possibile per tutti ammirare i vari reperti». I finanziamenti per la realizzazione del museo sono stati dati dalla Provincia e dalla Fondazione Comunità Bresciana. Il percorso, inserito all’in- Finora sono esposti 40 dei 500 reperti totali Trovati anche i cartellini originali che descrivevano i minerali 3Inaugurato nel gennaio scorso, si possono ammirare microscopi, densimetri e perfino una muffola terno di una struttura progettata dall’architetto Massimo De Paoli, inizia con una rassegna di pannelli fatti nel laboratorio di topografia della scuola, che illustrano la storia del Tartaglia. Il visitatore curioso in seguito può ammirare microscopi, densimetri e perfino una muffola, esposti in teche di vetro. Questi oggetti venivano usati dagli studenti per le analisi di sostanza alimentari a scopo di vigilanza igienica, che erano commissionate alla scuola dal Comune. In una seconda saletta balza subito all’occhio la copia del profilo geognostico del versante meridionale delle Alpi nella Lombardia orientale realizzata dallo stesso professor Ragaz- Balsano zoni per accompagnare la collezione petrografica che infatti è esposta vicino ad esso. «La figura di questo docente, che ha insegnato al Tartaglia dal 1862 al 1892, è molto importante all’interno della storia dell’Istituto proprio per le sue ricerche geologiche e per la passione che trasmetteva ai ragazzi» dichiara Pari. Un’ultima sezione del museo è dedicata ai lavori svolti durante l’anno dagli studenti, tra cui plastici e ricerche per la giornata del Fai. Questo perché il progetto, tramite la riflessione sulla storia dell’Istituto, mira a porre le premesse per una definizione, da parte degli alunni, della propria identità culturale. Il museo è stato inaugurato il 28 gennaio di quest’anno ed è stato realizzato da alcuni insegnati del corpo docenti in collaborazione con gli studenti, che hanno aiutato nel lavoro di catalogazione e nel creare i pannelli esplicativi della storia dell’Istituto. La collezione di minerali e rocce del professor Ragazzoni ammonta a 500 reperti di cui al momento sono esposti 40. Sono stati trovati anche i cartellini originali scritti a mano dal professore che accompagnavano le rocce. Il museo è aperto al pubblico da lunedì a sabato dalle 9 alle 13. Per informazioni telefonare allo 030 305892. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 25 . Brescia Il caso. Tassa di 73 euro sulla “T” proiettata sui muri. I negozianti: andremo dai legali * F L'ombra dell'insegna si paga i tabaccai contro il Comune FLASH ASILI Riaprono le iscrizioni c'è tempo fino al 31 NICOLA ZAMBELLI q «La mia rivendita è sotto i portici, il sole non arriva. E allora perché devo sborsare?» Emanuele Colosio [email protected] qSi riaprono oggi - per quindici giorni - le iscrizioni agli asili nido comunali, mentre proseguono quelle per i bambini lattanti che nasceranno entro il 31 maggio 2006. Le domande di iscrizione vanno presentate in via Fratelli Lombardi 2, nella sede degli uffici del Servizio prima infanzia (tel. 030.2977634 – 2977310- 2977327). ■ . ................................................................. ■ Di tasse strane o bizzarre se ne parla quotidianamente. Molti però non sanno che potrebbe capitare di pagare anche per un’ombra proiettata sul suolo pubblico. È il caso dell’insegna a “T” dei tabacchi, obbligatoria per legge, che tutti i commercianti devono esporre all’esterno delle rivendite per assicurare di essere dei rivenditori autorizzati dai monopoli di Stato. PIAZZA REPUBBLICA Niente festa ieri per i tifosi juventini qNessun movimento ieri in piazza Repubblica, abituale luogo di ritrovo per i festeggiamenti dello scudetto, incluso quello juventino dello scorso anno. La piazza è rimasta desolatamente vuota. ■ . ................................................................. VIA CROCIFISSA Un'anziana muore cadendo dal balcone LA DECISIONE è stata presa dall’amministrazione comunale lo scorso novembre e riguarda tutti i rivenditori di tabacchi che si sono visti recapitare un bollettino di 73,50 euro dall’Agenzia italiana pubbliche amministrazioni. «Inizialmente pensai fosse una tassa sull’insegna del distributore» racconta Sergio Codenotti, proprietario dell’esercizio posto sotto i portici tra via dello Stadio e piazzale Kossuth, nei pressi della curva sud dello Stadio Rigamonti a Mompiano. Codenotti è anche vicepresidente dei tabaccai bresciani e spiega come ha reagito alla notizia della neonata tassa comunale: «Dato che già circa tre anni fa vinsi una causa proprio su un'insegna del distributore automatico ho pensato che ci fosse stato un errore. Ho chiamato allora il numero dell’Aipa di Brescia segnato sul bollettino e mi hanno 3Tabaccai sul piede di guerra per la tassa sull'ombra dell'insegna “T” Una delibera del 2005 ■ ■ La delibera contestata è la 200 del 28/11/2005, relativa al Regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione delle aree pubbliche. La regolamentazione è stata prevista invece dalla delibera 1330 del Settore tributi e pulizia urbana il 20 dicembre 2005. L’avviso è inviato dall’Aipa, che si limita a comunicare con un preavviso la scadenza e l’importo e che non è autorizzato ad accogliere contestazioni. detto che questa era una tassa decisa dal Comune e relativa all’ombra del sole proiettata su suolo pubblico dall’insegna “T” che espongo». Una decisione che ha lasciato a dir poco perplesso Codenotti, che ha già provveduto a inviare a un ufficio legale di Roma tutta la delibera approvata dalla Loggia la fine di novembre 2005, sperando che ci possano essere gli estremi per una contestazione del provvedimento. «Questa motivazione mi sembra strana. Tra l’altro poi bisogna dire che il negozio è sotto i portici, dove il sole non passa. Mi dovrebbero spiegare quale ombra fa» ironizza sempre Codenotti. Alcuni tabaccai hanno passato la pratica al proprio commercialista per capirci di più, ma dato che la tassa scadeva il 30 aprile sono tantissimi quelli che hanno pagato la tassa per non incorrere nelle sanzioni previste dal regolamento comunale che potrebbero addirittura comprendere il fermo amministrativo dei veicoli. Non resta quindi da attendere il responso dell’ufficio legale al quale Codenotti si è rivolto, almeno per capire se ci saranno gli estremi per una contestazione formale dell’imposta e quindi la richiesta della relativa cancellazione. Certo sarebbe anche doveroso da parte di un'amministrazione spiegare le motivazioni che hanno spinto a prendere questa decisione, dato che alla maggioranza dei gestori di rivenditori di tabacchi è apparsa alquanto strana. ■ qÈ ancora giallo sulla morte di un'anziana che nel pomeriggio di ieri è caduta dal balcone della sua abitazione, al sesto piano di via Crocifissa di Rosa. Sul posto sono immediatamente intervenuti la municipale e gli agenti della Questura, che stanno indagando per scoprire se si tratti di una caduta accidentale o di un suicidio. ■ N. Z. 3Luciano Moggi 26 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Brescia Centro sociale. Iniziativa per i manifestanti arrestati dopo gli scontri dell'11 marzo scorso a Milano Sulla Loggia uno striscione per liberare i 26 in carcere q Un'azione simile era stata compiuta qualche giorno fa alla galleria del Castello Andrea Tortelli [email protected] ■ “Libere tutti” (sic). Lo striscione è comparso nella mattinata di ieri sulla parete laterale di Palazzo Loggia, quella che dà su piazza Rovetta. Ed è stato rimosso dopo un paio d'ore, prima delle 11, dalle forze dell'ordine. Un'azione che nessuno ha rivendicato (non era firmato), ma che è facilmente riconducibile alla cosiddetta Brescia An- tagonista come dimostrano il testo (a fianco dello slogan compare la scritta “Milano 11 marzo 26 antifascisti arrestati”) e un volantino affisso alla parete di legno che protegge il cantiere di piazza Rovetta. A collegare il manifesto al Magazzino 47 sono anche i precedenti: qualche giorno fa, infatti, due striscioni dai contenuti simili (ma firmati) erano stati appesi sulla galleria del Castello e su quella della tangenziale di via Volturno. Anche allora lo slogan era lo stesso, compreso l'errore voluto di concordanza fra i generi. «“Libere tutti”», spiega Manlio Vicini (consigliere comunale del Prc e avvocato del Magazzino), «è un gioco di pa- NICOLA ZAMBELLI 3È stato rimosso nell'arco di un paio d'ore role per sottolineare il fatto che in carcere, per i fatti di Milano, ci sono anche alcune ragazze». I FATTI a cui si riferisce Vicini sono quelli avvenuti lo scorso 11 marzo, in occasione di una manifestazione non autorizzata organizzata dai centri sociali del capoluogo lombardo in risposta al corteo della Fiamma Tricolore che sarebbe partito nel pomeriggio da piazza Oberdan. La situazione era però degenerata, con violenti scontri fra manifestanti e forze dell'ordine. Il bilancio finale della guerriglia era stato di quattro auto e un motorino carbonizzati, un negozio che ospitava una sede elettorale di An dato alle fiamme, una bomba carta fatta esplodere vicino ad un Mc Donald's e numerosi atti di vandalismo. Alla manifestazione seguirono numerosi arresti: i militanti del Magazzino 47 hanno già organizzato diverse iniziative per chiedere la liberazione dei 26 attivisti ancora in carcere. ■ Cristo Re. Ultimati i lavori di restauro Tornano a splendere gli affreschi di Trainini ■ Gli affreschi del bresciano Vittorio Trainini sono tornati finalmente a splendere sulla volta della chiesa di Cristo Re, a Borgo Trento. I dipinti di Trainini - fra cui la cupola con il suggestivo Giudizio universale erano stati danneggiati soprattutto dall'obsoleto impianto di riscaldamento (che aveva coperto le opere con polveri) e dal tetto, da cui erano filtrati - nonostante i recenti lavori - sali che avevano corroso parte delle superfici. Problemi che hanno complicato il restauro, ma che le maestranze coordinate da Riccardo Gatti hanno risolto in tempi brevi. E al meglio, ridando vita e nuova luce agli affreschi. da via Oberdan al piazzale Cesare Battisti, la clinica Città di Brescia e la comunità delle suore Maestre di santa Dorotea. Nel 1967 il parroco don Pietro Bonfadini inaugurò il nuovo oratorio. Nel 1999 - nella ricorrenza di Cristo Re - il nuovo vescovo Giulio Sanguineti, ha inaugurato il rifacimento totale dei tetti della chiesa, finanziato dai liberi contributi dei parrocchiani e realizzato dalla ditta Giorgio Cadeo. ■ EPOLIS LA PARROCCHIA di Cristo Re è stata istituita nel 1866. In origine era dedicata a San Giovanni Evangelista, ma nel 1927 - dopo la proclamazione della festa di Cristo Re - il vescovo Giacinto Gaggia e il parroco don Giuseppe Ferrari decisero di battezzarla col nome attuale. Vittorio Trainini ne decorò l'interno fra il 1935 e il 1936. La comunità parrocchiale di Cristo Re comprende il vecchio Borgo di via Trento e i nuovi insediamenti 3Decisivo il loro contributo Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 27 . Brescia Millemiglia. Va in archivio l'edizione numero 24 con l'ottavo successo dell'imprenditore bolognese Canè-Galliani, dopo il trionfo il duo già in corsa per il 2007 q Buon piazzamento anche per i vip: l’attrice Giulia Montanarini al 54esimo posto ■ Sta già pensando alla prossima edizione Giuliano Canè, che sabato sera si è aggiudicato la Mille Miglia 2006, la corsa riservata alle auto storiche più famosa del mondo. LA VENTIQUATTRESIMA edizione ha dunque incoronato per la nona volta il suo più celebre campione, ormai diventato una leggenda vivente della Freccia Rossa, un pò come Eddy Merckx lo è stato per il ciclismo, un pò come Michael Schumacher lo è per la Formula Uno. Dopo un inizio di gara non brillante, Canè e la moglie Lucia Galliani, che viaggiava con lui, sono stati autori di una rimonta vincente sulla quale pochi avrebbero scommesso. La Bmw 328 MM 1937 guidata dai due, una coppia in gara ma anche nella vita, alla fine della seconda tappa di Roma, era al quarto posto. Poi il recupero, con il ritorno al comando della classifica generale al termine delle sei prove laziali nella Riserva naturale del Lago di Vico. Da lì Canè e Galliani sono divenuti strenui difensori del loro primato, rintuzzando uno ad uno gli attacchi sferrati dai rivali. Al termine della gara, NICOLA ZAMBELLI I primi dieci classificati L'Alfa di Viaro-Mair seconda, poi la Fiat di Perletti ■■ 1. Cané-Galliani 14.849 punti; 2. Viaro-Mair (Alfa 6C 1500) 13.882; 3. Perletti-Vesco (Fiat 514 Coppa Alpi) 13.409; 4. FerrariFerrari (Bugatti T 37) 12.259; 5.Valseriati-Guerini (A. Martin Le Mans) 11.930; 6. Raimondi-Perbellini (Jaguar) 11.803; 7. ForestiVesco (Bugatti T 37) 11.698; 8. Nessi-Bocelli 10.610; 9. BrescianiBresciani (B. T 40) 10.240; 10. Boni-Barziza 9584 punti. ■ MILLEMIGLIA.IT 3Il duo vittorioso solleva le coppe dopo 38 prove cronometrate, hanno totalizzato ben 14.849 punti. Quello di sabato è il nono successo per il 60enne bolognese, imprenditore nel settore delle sementi agricole, che, salvo il successo con Marino Auteri su Ferrari nel '99, ha sempre trionfato con accanto la moglie. Al secondo posto si è classificato il vincitore della Mille Miglia dell'anno scorso, il triestino Luciano Viaro, stavolta con la bolzanina Michaela Mair, su Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928, mentre sul gradino più basso del podio sono arrivati il bergamasco Ezio Perletti e il giovanissimo Andrea Vesco su Fiat 514 Coppa Alpi '30. Non sono mancati neanche i successi dei vip. Fra i numerosi in gara merita una segnalazione un equipaggio debuttante, quello composto dall’att r i c e Giulia Montanarini e da Massimo Natili, su Jaguar, al 54esimo posto. Ieri in San Barnaba la cerimonia finale, cone le autorità cittadine. ■ 28 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Provincia Desenzano. Nel fine settimana ritirati ventidue documenti a giovani tra i 22 e i 30 anni Alcol, nuova strage di patenti q Cinque pattuglie al lavoro tra la mezzanotte e le sei. Controllate decine di veicoli ■ Ogni fine settimana viene stabilito un nuovo, preoccupante, record. Quello delle patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza: nello scorso weekend sono stati 22 i documenti tolti agli automobilisti che ave- vano alzato troppo il gomito. E nel mirino delle pattuglie della polizia stradale finiscono sempre i giovani, quelli con un'età compresa tra i 22 e 30 anni. In tutti i casi, il tasso di alcol nel sangue era praticamente doppio rispetto ai limiti ammessi dalla legge. Il blitz della polstrada questa volta è scattato tra Orzinuovi e Desenzano. Gli agenti delle cinque pattuglie della Stradale di Montichiari, impegnati nel Servizio stragi ormai diventato un'abitudine per garantire maggior sicurezza nelle trafficate strade della provincia, hanno controllato diverse decine di auto, tra la mezzanotte di sabato e le sei di ieri mattina. I controlli sono avvenuti soprattutto all'uscita dei locali più gettonati della zona. Gli agenti, tra Orzinuovi e Desenzano, hanno sottoposto al test dell'etilometro decine di giova- EPOLIS 3Controlli con l'etilometro ni. E l'esito delle apparecchiature non ha dato scampo a chi aveva ecceduto con il bere in discoteca o nei bar. Sedici documenti di guida sono stati ritirati a giovani tra 22 e 30 anni, gli altri agli over trenta. Alcuni di questi erano praticamente sbronzi. Immediata anche la decurtazione dei punti. Non solo guida in stato di ebbrezza, però. Gli agenti hanno rilevato diverse altre infrazioni: tra queste, alcuni automobilisti che guidavano senza cintura di sicurezza o che avevano superato il limite di velocità consentito sulle statali e in autostrada. ■ Lavori in corso Strade provinciali la mappa dei cantieri ■ Lavori in corso sulle strade provinciali. Da oggi e fino al 23 giugno, verrà sospesa la circolazione sulla Provinciale numero 469, negli abitati di Capriano e Palazzolo, per consentire al Comune di Palazzolo di effettuare interventi di modifica dello svincolo stradale e realizzare la nuova rotatoria. Invece, sulla Provinciale 567, in territorio di Lonato, sempre da oggi e dal 15 e fino a giovedì prossimo, fra le ore 7 e le 20, si potrà transitare a senso unico alternato. A Moniga, ancora, sulla Gardesana, il traffico verrà deviato sulle bretelle della nuova rotatoria, in costruzione proprio per consentirne il completamento. Si transiterà, invece, a senso unico alternato, regolato da semaforo, fino al 27 maggio sulla provinciale IV°, che ricade sul Comune di Sabbio Chiese. Il dato Asfalto da rifare sulla numero 19 Oggi dalle 8 alle 19 ■ ■ Sempre oggi, fra le ore 8 e le 19, continueranno i lavori per rifare l'asfalto sulla strada Provinciale 19, che ricade nei territori di Paderno, Passirano e Ospitaletto. Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Il Brescia 15 Maggio 2006 29 . 30 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Provincia Montichiari. L'incidente sulla statale 236 ieri pomeriggio. La vittima era originaria di Ospitaletto Muore un altro motociclista q La sua Ducati è finita su una Peugeot: illesi i due rumeni che viaggiavano sull'auto ■ Ennesimo incidente mortale sulle strade del Bresciano. L'ultima vittima è un motociclista originario di Ospitaletto, Massimo Sandro Luigi Mensi, 42 anni, che ha perso la vita ieri nel tremendo impatto contro una Peugeot 307, che viaggiava nella stessa direzione. Per il centauro, disarcionato dalla sua Ducati 738, nonostante i soccorsi immediati, non c'è stato nulla da fare: è morto praticamente sul colpo. La disgrazia, l'ennesima a distanza di due giorni dall'ultimo incidente mortale sulle strade della provincia, è accaduta intorno alle 13 lungo la statale 236, nei dintorni di Montichiari in direzione di Mantova. Per cause ancora da accertare, la moto è andata a sbattere violentemente contro la Peugeot che stava sopraggiungendo in quel momento. Resta da capire se sia stato il motociclista ad aver fatto una manovra brusca o se invece sia stata l'auto a non aver rispettato una precedenza. Sulla Peugeot viaggiavano due cittadini di origine rumena, che fortunatamente, nonostante la violenza dell'impatto, sono rimasti praticamente illesi dal- EPOLIS 3I soccorsi del 118 lo scontro. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Brescia, la polizia stradale di Montichiari e un'ambulanza del 118. I medici hanno fatto di tutto per salvare la vita del quarantaduenne di Ospitaletto, ma inutilmente. Mensi, disarcionato dalla sella della Ducati, ha pesantemente battuto la testa in terra. Il casco non ha evitato il peggio. Quando sono arrivati i primi soccorsi, chiamati da un automobilista di passaggio, il cuore del centauro aveva appena cessato di battere. I rilievi della Stradale di dovranno stabilire le responsabilità della nuova tragedia. ■ F* FLASH CAPRIOLO Cade in una scarpata un ciclista è grave qStava costeggiando il fiume Oglio con la sua bicicletta, in un tratto di strada compreso fra i comuni di Capriolo e Palazzolo, quando ha perso il controllo del mezzo ed è finito in una scarpata. Un volo tragico di circa duecento metri. Sul posto è immediatamente intervenuto l'elisoccorso, ma le operazioni di recupero, hanno riferito i soccorritori, sono state complicate e hanno richiesto molto tempo. L'uomo - che ha riportato traumi al torace e alla testa - è stato ricoverato in prognosi riservata all'ospedale civile di Brescia. Le sue generalità non sono ancora state rese note. ■ . ................................................................. GARDONE RIVIERA Dopo il terremoto riapre la materna qSono numerosi i cittadini di Gardone Riviera e dei paesi limitrofi che, ieri, hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione della scuola materna comunale. A provocarne la chiusura era stato il violento terremoto che 18 mesi fa aveva colpito l'intera zona del Garda provocando gravi danni alle strutture e “sfrattando” - tra gli altri - gli ottanta giovanissimi alunni della materna. I lavori di restauro dell'istituto sono costati circa 600mila euro, in buona parte coperti dai fondi stanziati dalla Regione e dallo Stato dopo il terremoto. La restante parte è stata invece finanziata tramite mutui: per sostenerne gli oneri, come è già avvenuto, saranno necessari anche i liberi contributi dei cittadini. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 31 . Provincia Sale Marasino. La storia di Battista Serioli, sopravvissuto all'epica disfatta e a Vittorio Veneto I segreti del reduce di Caporetto «Vi racconto i miei 105 anni» F.G. q Nell’anniversario dell’entrata in guerra, il 24, il paese lo festeggerà con tutti gli onori Francesco Gheza [email protected] ■ Arzillo e vispo: ecco come si presenta nella sua bella villetta di via Pozzacher a Sale Marasino Battista Serioli, classe 1900. Compirà 106 anni il 26 novembre; ma intanto si accontenta di quello che ha. Uomo minuto ma ancora forte e diritto, con un bel lampo negli occhi chiari, un sorriso aperto e due baffoni che ha portato da sempre, Battista fa parte di un gruppo di 11 reduci della Grande Guerra, sopravvissuti a Caporetto e Vittorio Veneto, uomini del Piave, del Grappa, del Montello e del Pasubio. E soprattutto di Trieste e di D’Annunzio, che fu per lui un eroe e amico. ERANO POCO PIÙ che adolescenti quando il Re li fece giurare e li mandò in guerra, a 17 anni, nella primavera del 1918. Era appena passato Caporetto e la pianura veneta, verso Padova, avrebbe dovuto vedere le aquile imperiali austro-ungariche sostituirsi al tricolore dei Savoia. Non fu così anche e soprattutto per merito dei ragazzi che andarono in guerra, sostituendo quella forte gioventù che progressivamente aveva lasciato sul terreno oltre 500 mila morti. Alla fine saranno 800mila, oltre 5 milioni gli invalidi di Guerra e un disastro sociale ed economico che fece gridare di rabbia a quella “vittoria mutilata” da cui nacquero le avventure totalitarie del ventennio successivo. Battista ricorda tutto questo. Ha vissuto sempre come contadino, allevatore e mediatore di bestiame e di terreni. Dopo la guerra tornò alla pace del suo paese che fu sempre quell’angolo di paradiso rappresentato dal golfo di Sale Marasino, dalle sue colline, le montagne dell’Almana e del Guglielmo, i pascoli, i prati, gli uliveti e le coltivazioni di frutta, ortaggi e foraggi. Battista si sposò con Caterina Turelli che gli diede 7 figli: Antonietta, Marì e Angelo, ora morti; quindi Valeria, Osvaldo, Fran- 3Una recente foto di Battista Serioli, 106 anni tra qualche mese Una battaglia disastrosa Quasi 12mila morti e trentamila feriti La battaglia di Caporetto venne combattuta durante la Prima guerra mondiale fra il 23 e il 24 ottobre 1917 e vide la sconfitta dell'esercito italiano contro quello austriaco. La disfatta fu tanto umiliante che il termine Caporetto è entrato nella lingua italiana come sinonimo di disfatta. Costò agli italiani 11600 morti, 30000 feriti, 265000 prigionieri. Il comandante supremo Luigi Cadorna si preparava ad un intervento in trincea nelle migliori condizioni possibili, Luigi Capello comandante della seconda armata, credeva invece, che in caso d'attacco occorresse lanciare ■■ subito un'energetica controffensiva strategica. Capello aveva ragione, ma quando i due generali si incontrarono alla vigilia dello sfondamento, ogni cambiamento era ormai impossibile. L'artiglieria pesante era in posizione avanzata, il grosso degli uomini erano posizionati sulle prime linee e la seconda linea era sguarnita e malandata. Quando un ufficiale ceco, il 20 si presentò alle linee italiane per riferire che gli Austriaci si apprestavano ad attaccare nella conca di Tolmino, i comandanti italiani non gli credettero. Nel pomeriggio del 23 gli austriaci iniziarono l'attacco: in poche ore l'ala destra della II armata fu distrutta. cesco e Gianna. È proprio con Gianna, l’ultima figlia, che Battista vive oggi. Fino allo scorso anno era ancora completamente autosufficiente. Ora necessita di qualche piccolo aiuto: ad alzarsi dalla poltrona dove si sprofonda, minuto, ma ben attento a tutto quello che succede; ad andare a letto. Per il resto ogni giorno cammina nel suo bel brolo fuori dalla villetta tra gli ulivi, sta seduto al primo sole di primavera, beve come aperitivo un bicchiere di vino - ««anche se lo mischio con la gazzosa» dice Gianna - e si concede il giusto il sonnellino pomeridiano. Battista si illumina tutto quando qualcuno lo va a trovare. Diventa un fiume in piena nel narrare nel suo bel dialetto antico, con le aspirate dolci e il vernacolo d’un tempo. Non gradisce che i ragazzi non coltivino più la terra, non capisce perchè ci siano tante case, stima Napolitano che definisce uno in gamba. Ma i suoi occhi diventano pieni di furbizia maliziosa quando afferma che in televisione gli pareva che non fossero in tanti a fare complimenti al nuovo Presidente della Repubblica. Battista è stato anche amministratore comunale di Sale Marasino per 22 anni, è stato una sorta di “giudice di pace” popolare, notaio del popolo e uomo degno di fiducia. Non guarda mai lontano: come i contadini di un tempo, afferma: «Vediamo di passare bene questa settimana». Insomma, i tempi dei campi e della natura, delle seminagioni e dei raccolti, dei parti del bestiame e delle trattative nei mercati tornano nella sua mente. Lui che fu uno di quelli che hanno unito l’Italia, stenta a credere nelle divisioni di oggi. Sale nell’anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio, lo festeggerà con tutti gli onori. ■ 32 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Provincia Gli ottomila bresciani alpini all'adunata record di Asiago presidente del Senato Franco Marini. Per lui qualche fischio ■ Un'invasione da record, anche per la rappresentanza delle penne nere provenienti dal Bresciano: ieri sull'altopiano di Asiago si sono ritrovate in sette, forse ottomila. Gli alpini della provincia ieri si sono ritrovati sotto un cielo plumbeo, ma il clima di festa non è stato guastato dalla pioggia. E PROPRIO LE CONDIZIONI meteo hanno convinto gli organizzatori ad anticipare la sfilata delle varie delegazioni. Anche quella bresciana, che sarebbe dovuta scendere originariamente verso le 14, ha subito un forte anticipo: il passaggio sotto le tribune gremite di autorità è avvenuto ben due ore prima, cioè verso mezzogiorno. Ma alla fine è andato tutto bene. La 79esima adunata nazionale verrà comunque ricordata per i numeri record. Secondo gli organizzatori, gli alpini che hanno preso parte al raduno nella località montana vicentina sono stati «almeno trecentomila». Idealmente, tra loro, c'erano anche Manuel e Luca, i sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 33 . Regione Ieri. Il maltempo ha fatto anticipare il corteo della delegazione, che ha sfilato con due ore di anticipo q C'era anche il neo- Telefono 030.288.98.1 due alpini morti di recente in un attentato in Afghanistan. Ieri poi c'è stato il simbolico ritorno sul Monte Ortigara a 86 anni di distanza dalla storica adunata del 1920. Lì è stata deposta, dopo la messa, la corona a Cima Lozze, ai piedi della colonna mozza dove è riportata la scritta «Per non dimenticare». Tra gli invitati e le autorità anche un alpino speciale: Il tenente-presidente del Senato Franco Marini, che ieri ad Asiago ha fatto la sua prima uscita ufficiale. Marini è tornato tra i suoi commilitoni sull'altopiano, dedicando la sua prima uscita dopo l'elezione alla seconda carica dello Stato proprio al Corpo degli Alpini, nel Il dato quale ha militato da ufficiale. «Mi sento prima alpino, poi presidente del Senato», ha detto al termine della lunga sfilata che per ore ha occupato le vie di Asiago. Marini, che è giunto indossando il suo cappello da alpino, ottenuto militando per 18 mesi a Bressanone, sulle Dolo- miti, ha elogiato più volte le virtù e le caratteristiche di questo Corpo militare. Qualcuno però non ha gradito e all'arrivo del presidente del Senato ha cominciato a fischiare. FERMO SUL PALCO delle auto- rità nonostante il violento tem- porale abbattutosi sulla zona, Marini ha spiegato che la militanza sulle Dolomiti ha «rafforzato la mia determinazione e il legame con chi ho vicino». Il presidente del Senato ha quindi ricordato «la grande solidarietà» che gli Alpini hanno tra loro e ha detto di avere trovato la cerimonia «bella nonostante tutta quest’acqua». Proprio l’acquazzone di ieri mattina, che poi ha lasciato spazio a qualche sprazzo di sole, «non è riuscito a fermare gli Alpini - ha detto Marini - che sono rimasti fermi, che hanno continuato a sfilare. Qui si respira un clima di grande forza e di grande solidarietà». ■ Lavoro. Stanziati dalla giunta Milano. Lettera del candidato sindaco alla giovane del Parini EPOLIS Quasi sei milioni per l'inserimento dei disabili nell'occupazione Aveva partorito a scuola la Moratti: «Ti aiuterò io» ■ «Un un bimbo è la cosa più bella che la vita può dare ad una donna. Se hai bisogno chiamami, ecco il mio cellulare. Abbraccio e bacio te e il tuo bambino. Continua a studiare». Letizia Moratti, candidato sindaco della CdL a Milano, ha inviato una lettera alla studentessa che due giorni fa a scuola ha dato alla luce un bimbo. La lettera è stata consegnata alla ragazza assieme ad un mazzo di fiori. «Oggi - scrive il candidato sindaco alla ragazza - è la tua prima festa, una giornata importante per te e il tuo bambino. Ti immagino scossa per quello che ti è accaduto, ma non dimenticare che avere un figlio è il più bel dono». «So che non sei sola e che la tua famiglia, insegnanti e compagni ti sono vicini e faranno di tutto perchè tu possa continuare a studiare mentre il tuo piccolo cresce». ■ q I contributi sono 3Letizia Moratti concessi, fino all'esaurimento dei fondi, alle cooperative sociali ■ Arrivano nuovi finanziamenti per l'inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. Li ha destinati la Giunta regionale su proposta dell'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Alberto Guglielmo: in totale 5,5 milioni di euro che serviranno ad agevolare il loro ingresso nelle diverse occupazioni. In particolare, i fondi sono riservati alle persone disabili psichiche. IL BANDO per l'erogazione di Una lacrima sul volto di Martino Ministro commosso ■ ■ Per lui è stato l’epilogo di un incarico «che mi ha regalato mille emozioni. «Ho avuto il piacere di partecipare a molti di questi raduni. Non dimenticherò il calore, e la straordinaria simpatia di Asiago». AP questi finanziamenti alle cooperative sociali che assumeranno o manterranno sul posto di lavoro questi portatori di handicap, è stato ora pubblicato sul Burl (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia). «Questa somma - precisa l'assessore Guglielmo - che aiuta le cooperative a compensare la minor produttività di questi lavoratori, va ad aggiungersi ai 25 milioni di euro che la Regione ha assegnato, oltre un anno fa proprio per l'inserimento lavorativo dei disabili, alle Province della Lombardia» I contributi sono concessi, fino all'esaurimento dei fondi, alle cooperative sociali di tipo "B", quelle cioè che danno in prevalenza lavoro ai disabili, iscritte nell'apposito Albo regionale (ad oggi sono 482), e l'aiuto economico viene concesso sia per l'assunzione che per il mantenimento del posto di lavoro. Nel caso dell'assunzione il contributo è concesso, per i primi 12 mesi, per disabili assunti, dal 1° gennaio 2006 al 31 dicembre 2006, con contratto di lavoro subordinato o contratto a progetto della durata di almeno 12 mesi. Il contributo sarà del 60 per cento del costo salariale. Per il mantenimento del posto di lavoro dei disabili già inseriti in organico al 31 dicembre 2005, sono concessi contributi per l'anno in corso. Saranno di 5.000 euro per ciascun disabile, elevabili a 6.000 e 7.000 euro nel caso che la cooperativa occupi rispettivamente più di 10 o di 20 disabili. Le domande per accedere ai contributi devono essere compilate esclusivamente sul formulario on line predisposto dalla Regione Lombardia all'indirizzo: http://formalavoro.regione.lombardia.it e consegnate poi o al Protocollo della Regione Lombardia, direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro, via Cardano, 10 20124 Milano, o nelle sedi territoriali della Regione. ■ EPOLIS 3La folla degli alpini ad Asiago 3Sostegno ai disabili per l'inserimento occupazionale 34 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 35 . 36 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 Culture sms 340.6106.226 e-mail [email protected] “Non so perché ho scelto il tema dell'infanzia per debuttare. Forse, essendo io un bambino-regista, per fare le cose con ordine”. KIM ROSSI STUART Festival del cinema Riflettori su Cannes al via il 17 maggio con l'anteprima mondiale dell'atteso “Codice Da Vinci”. Nella squadra italiana anche Moretti, Kim Rossi Stuart e Sorrentino. di Adriana Terzo Una Croisette rovente EPOLIS S i appresta ad aprire in un clima decisamente rovente il Festival di Cannes, per via del Codice da Vinci che mercoledì verrà proiettato sulla Croisette in anteprima mondiale. E non basterebbero le circa trecento pagine del best seller di Dan Brown, venduto in 46 milioni di copie, a riassumere le polemiche, i processi e le iniziative più bizzarre che stanno accompagnando la vigilia dell’invasione planetaria (il 19 maggio) del film diretto da Ron Howard (Oscar 2002 per A Beautiful Mind), e interpretato da Tom Hanks, Audrey Tatou e Jean Ren o . « Ma i n s o m m a , è s o l o un’opera di finzione - è sbottato il regista che ha suo malgrado ha mobilitato Chiesa, Opus Dei e opinione pubblica di mezzo mondo - Inserire un avviso che ne limiti la visione? Non se ne parla». Casus belli l’ipotesi, riportata da libro e film, che Gesù avrebbe sposato Maria Maddalena e che lei avrebbe messo al mondo un suo figlio. Da qui, la proposta di molti di boicottare in tutti i modi il film. A cercare la Palma D'oro, Almodovar con “Volver” e Sofia Coppola che presenta “Maria Antonietta” Southland Tales e Richard Linklater in competizione con Fast Food Nation, mix di dramma e inchiesta tratto dal libro di Eric Schlosser sui rischi legati all’industria dei fast food in America, ma anche nella sezione Un certain Regard con A scanner Darkly con Keanu Reeves. PER QUANTO RIGUARDA il con- corso nudo e crudo, contiamo molto sulla Palma D’oro ai nostri Nanni Moretti con il suo Caimano e Paolo Sorrentino, già autore di Le conseguenze dell’amore che quest’anno propone L’amico di famiglia. Compito accessibile, nonostante la presenza degli altrettanto eccellenti Pedro Almodovar e il suo corale Volver con Penelope Cruz e Carmen Maura, e il premio Oscar Sofia Coppola che presenta Maria Antonietta sulla vicenda della regina ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese. L’anno scorso vinsero i fratelli Dardenne con un film di rara denuncia sociale L’enfant. Da non sottovalutare, dunque, il cinema impegnato di Ken Loach che ha ambientato The Wind that Shakes the Barley nell’Irlanda del 1919 per raccontare di due fratelli che si uniscono a un gruppo di combattenti in lotta per l’indipendenza del paese. Ma anche il lavoro del talentoso Alejandro Inarritu (già autore del pluripremiato 21 grammi) che firma ancora una storia in tre parti, Babel con Brad Pitt e Cate Blanchett, e quello del messicano Guillermo Del Toro con la sua favola fantasy-horror durante la dittatura franchista El laberinto del fauno. Infine, i due registi Usa Richard Kelly, trentenne autore di Donnie Darko con 3Nanni Moretti è in gara con “Il Caimano” DA SEGNALARE la presenza di Kim Rossi Stuart che esordisce alla regia, quinto uomo della pattuglia italiana al Festival, che sarà alla Quinzaine des realisateurs con il suo straordinario Anche libero va bene insieme con Marco Bellocchio nella sezione Un Certain regard con Il regista di matrimoni e a Mimmo Calopresti, fuori concorso con Volevo solo vivere. Ultim’ora: a Cannes verranno mostrate in anteprima alcune sequenze di World Trade Center, il film di Oliver Stone sull’11 Settembre. ■ Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Il Brescia 15 Maggio 2006 37 . 38 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Culture Il personaggio Renato Missaglia, bresciano, è stato imprenditore fino a 34 anni poi si è dedicato completamente ai suoi quadri. È stato unico testimonial artistico ai giochi invernali di Torino. di Giancarla Paladini Il pittore delle Olimpiadi EPOLIS S e a volte si ha l'idea che un pittore di successo sia di un artista divorato da anni di stress per trovare un gallerista o un compratore, evidentemente non si conosce Renato Missaglia. NON È OZIOSO parlare dell’aspetto di un artista, giacché talvolta l’abito fa il monaco. In questo caso, l’abito potrebbe essere quello di un affermato manager e, in effetti, Missaglia è stato un imprenditore fino all’età di 34 anni, quando si arrende all’irresistibile richiamo della pittura e si dedica all’arte a tempo pieno. Ha le idee chiare. Si mette in gioco. Gira l’Italia e il mondo (letteralmente: basti pensare alla sua partecipazione, nel 1992, al primo rally Parigi-Mosca-Pechino) e si propone non solo come pittore, ma anche come fotografo e persino giornalista. Renato Missaglia, artista bresciano prestato al mondo, vive tra un appuntamento e l’altro della sua impegnatissima giornata. Raccontando la sua storia spegne cortesemente il cellulare e sorseggiando un caffè spiega che è reduce da Bologna, dove sta definendo gli ultimi dettagli di un libro che uscirà ad agosto, edito da Renografica, a suggellare la sua presenza in qualità di unico testimonial artistico alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Il libro sarà distribuito negli ottantacinque Paesi che hanno partecipato ai giochi invernali, con presentazioni ufficiali anche delle opere pittoriche di Missaglia a Roma, Milano, Torino, Parigi, New York, Hong Kong, Tokyo, Seul, Shangai, Se- 3Missaglia e una sua opera striére, Montecarlo e Cortina d’Ampezzo, fino a Pechino, sede delle Olimpiadi del 2008. Il dato La biografia ■ ■ È nato a Chiari nel 1946. Ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza a Milano e operato in attività aziendali. Si è interessato all'arte sin da ragazzo e ci si è dedicato completamente dal 1979 in poi. Ha partecipato a numerose collettive e tante personali in varie città italiane e straniere. Nel 1987 e 1991 è stato invitato al Salon d'Automne al Grand Palais di Parigi. Come operatore culturale si è occupato e si occupa di manifestazioni artistiche, conferenze, esposizioni, dibattiti e concerti. È anche scrittore e giornalista. Sempre nel 1993 ha scritto il libro "Milena Milani ricordi e incontri" e ha illustrato le poesie di Silvana Sar Ciochetto "Myosotis" (Centro Internazionale della Grafica di Venezia). Nel 1994 è uscita, per i tipi del Centro Internazionale "Umberto Mastroianni" del Castello Ladislao di Arpino, la monografia di Floriano De Santi "Renato Missaglia o il sogno della realtá”. CONTEMPORANEAMENTE, su incarico dell’Amministrazione comunale di Sestriére, sta realizzando un Dvd che racconterà questa sua esperienza. Scusate se è poco. Tutto comincia quando la Coca-Cola, top sponsor dell’evento, chiede a Renato Missaglia di raccontare con la sua pittura le Olimpiadi di Torino 2006. Nascono così trenta quadri in cui il racconto letterario, fotografico e pittorico prende sì in considerazione i concorrenti olimpici, ma si concentra soprattutto sulle emozioni, il dietro le quinte, gli incontri, la storia e la cultura nel- le valli olimpiche, attento più allo “stravedere” che al “vedere”. E la pittura? Attualmente, utilizzando una nuova tecnica, le sue opere nascono dal connubio tra fotografia digitale e rielaborazione al computer. Il genere è quello del ritratto: già prima delle Olimpiadi erano stati i ritratti di personaggi famosi a procurargli soddisfazioni in campo internazionale e forse qualche invidia locale. Missaglia replica che la cosa lo lascia indifferente, come la oramai trita e ritrita storia del “pittore dei Vip”, sempre fra Cortina, Montecarlo e feste alla moda: «Che c’è di male? Del resto, anche a Brescia le mie opere sono presenti in numerose e importanti collezioni», insomma parlino pure le volpi davanti all' uva. Dall’alto dei suoi insospettabili 60 anni compiuti da poco, potrebbe godersi il successo, ma già parla del futuro: del suo quadro di dodici metri per otto per il museo di arte contemporanea più alto del modo, la Capanna Mollino di Salice d’Ulzio, e poi della collaborazione, in qualità di direttore del Museo d’Arte contemporanea in Franciacorta Remo Bianco. È chiaro quanto questo progetto gli stia a cuore: vuole insegnare ai ragazzi che cosa serve perché l’arte dia successo. «I quadri vanno venduti: quando ho iniziato a dipingere, non volevo separarmene. Poi, ho capito che un quadro deve vivere su di una parete, non restare mortificato in un deposito. Per riuscire, però, bisogna muoversi e non aspettare che la fama arrivi da sola». Nessuna ipocrisia. Nell’arte, il successo è anche materiale. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 39 . Culture Note Teatro L'“O. T. Trio” cittadino, guidato da Luciano Poli, ha inciso il suo secondo album fatto di grande passione e una rara finezza sonora. di Riccardo Barone “Letizia” una fiaba musicale sul palco Il jazz vola ad “Alta quota” EPOLIS S uoni jazz dalle sfumature bresciane. O. T. Trio è un progetto che nasce dalla passione di tre musicisti per le lunghe ballate blues, le soffuse atmosfere soul e l’insaziabile desiderio di libertà del jazz. A guidare la band c'è Luciano Poli, chitarrista dotato di un sano equilibrio tra virtuosismo e calore. Con lui ci sono Marco Cremaschini all’organo hammond e Paolo Mozzoni alla batteria. Tre musicisti notevoli che nel 2003 hanno autoprodotto il loro primo disco, Off tropic, un ottimo condensato di lente ballate e suoni avvolgenti che riesce a creare una calda atmosfera particolarmente adatta alle sere di quest’estate che tarda ad arrivare. Un album che ha ottenuto recensioni positive da parte della stampa jazz nazionale e che ha fatto da trampolino di lancio per il secondo lavoro del gruppo, Alta Quota, uscito all’inizio di quest’anno. Quest'ultima fatica conferma quanto di buono l’O. T. Trio aveva fat- 3Il jazz targato bresciano to col primo disco, rivelando fin dal primo ascolto una qualità sonora notevole, nella quale sono piacevolmente miscelati bossa nova, soul, lounge, funk, con l’aggiunta del cambio di passo tipico della musica rock. Tra i brani spicca Lula’s samba, piacevole brano di speranza dedicata al presidente del Brasile Lula, che riesce a infondere l’atmosfera tipica di quel Paese, nella quale la gioia si fonde con la saudade. Alta Quota, la canzone che dà il titolo al disco, è dedicata all’omonimo club jazz bresciano, che ha vissuto indimenticabili scorribande musicali. Ci sono poi tracce di bebop, nel brano Organology, di blues in Generale Cluster e di bossa nova nella canzone 39, dedicata ad un amica recentemente scomparsa. Tra le peculiarità del gruppo, oltre che una notevole passione e una rara finezza sonora, c’è il desiderio di dialogare anche con chi non frequenta abitualmente gli ambienti jazz. Segno questo di grande apertura ma anche di una scelta lungimirante, che potrebbe aprire al trio interessanti prospettive non solo in terra bresciana. Luciano Poli, classe 1966, alterna all’attività concertistica quella didattica. È titolare del corso di chitarra moderna all’associazione Altrosuono. Marco Cremaschini, pianista e tastierista bresciano del 1961, ha studiato armonia e improvvisazione jazzistica. Paolo Mozzoni, batterista di Parma, è attivo da anni sulla scena jazz nazionale. Fa parte del gruppo di Flaco Biondini (chitarrista di Guccini). ■ ■ Undici giovani musicisti sotto i 16 anni questa sera al teatro Santa Chiara daranno vita a Letizia, omaggio al bicentenario della nascita di Hans Christian Andersen. Una fiaba musicale, ma intrisa di recitazione, note e parole. Lo spettacolo nasce con l’intento di portare giovanissimi e talentuosi musicisti sul palco, rafforzando l’affiatamento e la capacità di gestirsi in scena grazie all’utilizzo di tutti i canali della comunicazione. Letizia non è un concerto, né solo uno spettacolo teatrale, ma è una sorta di lettura fiabesca, resa ancor più affascinante dall’interazione di più arti. Il testo, di Giovanni Peli, è stato creato sulla base delle proposte direttamente fatte dai ragazzi e anche la musica lascia spesso ampio spazio all’improvvisazione creativa dei musici. Il palco ospiterà: Alice Maffessoni, Dina Froldi, Giulia Mabellini, Martina Venturini, Veronica Ghisla, Claudia Bonanno, Silvia Rezzola, Pietro Pedrini e Cecilia Ciavarella, diretti da Antonio Giacometti. ■ GIO. EP. 40 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Culture Tutti pazzi per l'arte Viaggio nei siti museali più suggestivi del paese. Nella top ten stilata dal Touring Club italiano in pole position Pompei, la Galleria degli Uffizi e Castel Sant'Angelo. di Marta Rossi Quel tesoro di collezione EPOLIS U n bilancio che migliora di anno in anno e di pari passo con l'aumento dei visitatori, quello dei trenta musei più frequentati d'Italia. Nel 2005 ci sono stati 661.743 visitatori in più rispetto all'anno precedente, facendo registrare un aumento del 3 per cento. La lista l'ha stilata il Touring club italiano, prendendo in considerazione le istituzioni statali, escludendo, quindi i circuiti, quei luoghi dove con un biglietto di possono visitare siti diversi. Per capirci, nella classifica non sono rientrati il sistema Palatino - Colosseo a Roma o il percorso museo degli Argenti, delle Porcellane e giardino di Boboli a Firenze. IN TUTTO, i primi dieci musei hanno totalizzato 15.137.667 visitatori, il 67 per cento del totale. Il primo posto è occupato, anche quest'anno, dai Musei Vaticani, con quasi quattro milioni di visitatori. Ancora un museo romano a chiudere la classifica. Si tratta del Bioparco di Villa Borghese, uno dei due luoghi “sc ie nt ific i” pr es en ti nella top ten. Al sesto posto, infatti, c'è l'Acquario di Genova, che rispetto al 2004 ha perso una posizione, con una perdita di visitatori del 6,1 per cento. Tra i Musei Vaticani e il Bioparco, troviamo gli scavi di Pompei che ha goduto di un aumento del 3,6 per cento. Seguono il Palazzo Ducale di Venezia e gli Uffizi. Questi ultimi hanno perso un posto nella graduatoria perché, lo scorso anno, è stato fatto rispettare il limite di 780 persone alla volta per le norme sulla sicurezza. Secondo il soprin- La classifica Firenze, capitale dei siti artistici ■ ■ Con gli Uffizi, Santa Croce e la Galleria dell'Accademia la città toscana è la più presente tra i primi dieci luoghi più visitati. Pompei, servirebbe più sicurezza ■ ■ Da sempre il sito archeologico partenopeo è tra i più visitati. Ma Pompei scoppia e forse, dicono gli esperti, andrebbe adottata una soluzione come quella degli Uffizi. Allo zoo visitatori romani e italiani 3Fino al 1797 residenza del Doge, Palazzo Ducale è il simbolo della civiltà veneziana Hanno detto Roberto Ruozi PRESIDENTE TOURING CLUB ITALIA È urgente che lo Stato riprenda in mano il settore e metta il turismo tra le priorità politiche. ■■ tendente Antonio Paolucci, che è stato anche ministro dei Beni culturali, questo è un dato positivo per la città. Il complesso di Santa Croce, infatti, ha aumentato del 2,6 per cento i visitatori, così come la Galleria dell'Accademia fiorentina. Chi si stancava di stare in fila per gli Uffizi, cambiava meta, e ripopolava gli altri musei cittadini. I preferiti, insomma, sono i musei storici, archeologici e artistici: come nel 2004 sono diciassette, più della metà, nella top trenta, e di questi sei sono tra i dieci musei più visitati. Oltre il Bioparco e l'Acquario, presenti tra i primi dieci, per trovare il museo della Scienza di Milano bisogna scendere fino alla trentesima posizione. Poco più su, ac'ètroviamo il museo del Cinema di Torino, che stacca di parecchie posizioni quello Egizio. Complici forse i lavori di ristrutturazione, la grande realtà storica torinese è scivolata alle ventiseiesima posizione. Chi invece si è affacciato nella classifica sono i Quartieri Monumentali di Palazzo Vecchio (sedicesima posizione), la Città della Scienza (diciannovesima), il museo storico artistico Tesoro di San Pietro (ventinovesimo). Nonostante le difficoltà del turismo, il nostro Paese risulta essere il preferito dai visitatori nel Mediterraneo per arte, storia, cultura. E forse la chiave per uscire da questa crisi è proprio quella che apre le esposizioni. ■ ■ ■ Chiude la top ten della classifica. Ma il Bioparco di Roma, nel cuore di Villa Borghese, una delle due istituzioni scientifiche tra i primi dieci, può vantare il record di visitatori italiani e romani. La crisi scientifica e tecnologica ■ ■ L'unica nota negativa nel bilancio positivo delle esposizioni del nostro Paese è rappresentata dai musei scientifici. Oltre al Bioparco e l'Acquario di Genova, per trovare un sito scientifico bisogna scendere alla trentesima posizione, dove si trova il museo di Milano. Piccolo schermo. Trionfa il concorrente che dal Grande Fratello si era trasferito nella casbah ANSA Dalla casa di Cinecittà alla Fattoria è Rosario Rannisi il re dei reality show ■ Alla fine ha vinto lui. Rosario Rannisi, 26 anni, catanese, ha trionfato alla Fattoria, il rea l it y condotto da Barbara D'Urso. È il primo concorrente cross over che partito dal Grande Fratello, viene escluso dalla casa e mandato in Marocco, a partecipare alla Fattoria altro programma della Endemol. Lì trova tanti (presunti) vip che si fanno la guerra per aggiudicarsi i 150 mila euro del premio finale. Arriva in Marocco e ci re- sta fino alla fine, a contendersi al vittoria con Clemente Pernarella e Justin Mattera. «Entrare è stata una grande scommessa ha detto il vincitore -, poi man mano che si andava avanti, ho detto che volevo giocare per ar- 3Il caravan con i finalisti rivare in fondo, mi sembra un’ipocrisia dire di voler giocare per non vincere». A proposito della vincita di 150 mila euro, ha detto: «Una parte mi servirà per sistemare qualche situazione e poi magari realizzare qualche progetto». Anche Canale 5 ha festeggiato con la Fattoria: con 5 milioni 90 mila telespettatori la puntata finale ha battuto le trasmissioni concorrenti della prima serata. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Culture e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 41 . Agenda g A Conferenze “L'amore è un'arte che non si impara mai e che si sa sempre” Benito Perez Galdos SCRITTORE L'etica e la democrazia BRESCIA, TEATRO SANCARLINO Domani, alle 18 ■ ■ Claudio Baroni intervista Roberto Vivarelli sul tema “Il fondamento etico della democrazia contemporanea”, per “I lunedì del Sancarlino”. Vivarelli , professore di Storia contemporanea alla Normale di Pisa, pubblicato numerosi volumi sulla storia del Novecento. Informazioni 030.37491. Concerti Incontri Note al conservatorio tra piano e sassofono Il paesaggio vegetale dei monti bresciani BRESCIA, SAN BARNABA Domani, alle 21 BRESCIA, MUSEO DI SCIENZE Domani, alle 20.45 ■ ■ Il ciclo “I concerti del conservatorio presenta le scuole di pianoforte, sassofono e musica d'insieme per strumenti ad arco. Informazioni: tel. 0302886711. ■ ■ L' Abb, associazione botanica bresciana, presenta "Il paesaggio vegetale delle montagne bresciane", a cura di Armiraglio, conservatore di botanica del museo. Gli appuntamenti da non perdere MUSICA GRIGORY SOKOLOV Brescia, teatro Grande Giovedì, alle 21 ■ ■ Grigory Sokolov è considerato uno dei più grandi pianisti dei nostri giorni: la critica esalta la profondità delle sue interpretazioni, l’originalità e la vastità del suo repertorio, l'eccezionale dominio tecnico, l’illimitata fantasia timbrica e bellezza del suono. Artista in continua evoluzione, oggi ha un’attività concertistica oggi principalmente dedicata al recital, ma non mancano ogni anno appuntamenti con prestigiose orchestre europee. Info 030.293022 - 030.42016. . .................................................................... RAMAZZOTTI IN CITTÀ Brescia, Palafiera "Brixia Expo" Domenica 28 maggio ■ ■ Eros Ramazzotti fa tappa a Brescia col suo tour “Calma apparente”. I brani del nuovo album, dall'omonimo titolo, sono il segnale della “rinascita” del cantante. Il brano “I belong to you” è entrato direttamente al primo posto della classifica dei singoli più venduti in Germania e in Svizzera e al terzo posto in Austria. Un risultato che va ad arricchire il successo europeo che sta riscuotendo “Calma apparente” con due milioni di copie vendute tra Italia e resto d’Europa. Prevendite su www.ticketone.it. EVENTI DENTRO LE IMMAGINI . .................................................................... MOSTRE AUTOMODELLISMO Brescia, showroom Area International Fino a sabato ■ ■ La mostra “L'automodellismo d'epoca” intende far rivivere le atmosfere, le immagini e i sapori della storica gara automobilistica, e trasformare lo showroom di via Pastrengo 1, in un luogo magico dove il visitatore avrà modo di esplorare, con un inedito viaggio sensoriale, il mondo dell'avvenimento motoristico più famoso. Info 030.5105370. . .................................................................... DAI CANNONI ALLE CARTE Brescia, Archivio di stato Fino al 26 maggio ■ ■ È stata prorogata di venti giorni rispetto alla chiusura prevista, la mostra “Dai cannoni alle carte, presenze militari a Brescia tra il XIX e il XX secolo”. Ingresso gratuito dalle 8.30 alle 15, dal lunedì al venerdì. Informazioni 030.305204. Micro e macro arti a confronto TUTTI VS TUTTI Brescia, Galleria PaciArte, via Cattaneo Fino al 7 giugno Le stelle della Galleria PaciArte nell'universo dell'arte contemporanea internazionale espongono i propri lavori in una mostra "Tutti vs Tutti!". Alla collettiva partecipano undici artisti di varia età e provenienza: Paolo Conti, Paola Pansini, Nicola Evangelisti , Serena Barbisan , Francisco Sobrino , Giulio Turcato, Alberto Biasi, Joseph Kosuth, Julio Le Parc, Paul Jenkins, James Brown. Aperto dal martedì al sabato negli orari 10-13 e 16-20. Ingresso libero. Info 030.2906352, www.paciarte.com . Brescia, Università Cattolica-aula magna Mercoledì, alle 14.30 ■ ■ “Teatro della TV e TV del Teatro” è il titolo di questo appuntamento del ciclo “Dentro le immagini”. Un pomeriggio dedicato al rapporto fra tv e teatro in cui registi, attori e docenti si alterneranno nell’analisi dello scambio oggi sempre più ricorrente fra due mezzi di comunicazione che utilizzano linguaggi espressivi molto differenti. Saranno presenti i registi Gabriele Vacis, Walter Leonardi, Giorgio Tabanelli ed Emilio Pozzi, in dialogo con Claudio Bernardi e Giorgio Simonelli. Info www2.unicatt.it. . .................................................................... LA ROSA MISTICA Brescia, salone Vanvitelliano - Loggia Mercoledì, alle 18 ■ ■ Lo scrittore Bruno Massaro presenta il suo libro “Dicono sia apparsa a Montichiari”, nel quale racconta delle apparizioni della Madonna avvenute a Fontanelle di Montichiari, fra il 1946 e il 1982. Presenti all'evento anche il sindaco e la docente Marta Mei. Letture a cura di Emanuela Binetti. IN TEMA DI VIAGGIO Brescia, sala Polifunzionale-via Vallotti Giovedì, alle 21 ■ ■ “Il viaggio come strumento di crescita è il titolo dell'incontro che si inserisce nel ciclo “I giovani raccontano”. L'assessore alle Politiche giovanili di Brescia, Carla Bisleri introdurrà la serata; a seguire Luigi Bandera parlerà di “L'emozione del viaggio, il ritratto dei giovani attraverso le ricerche statistiche”. Info 030.3751480. . .................................................................... ESPOSIZIONI FRANCIACORTA IN FIORE Calino di Cazzago, villa Maggi Da venerdì a domenica ■ ■ Ottava edizione di “Franciacorta in fiore”, rassegna di rose ed erbacee perenni, storia, fragranze e sapori di Franciacorta, promossa e organizzata dal Comune e dalla Proloco di Cazzago San Martino. La mostra è un connubio fra la bellezza delle produzioni floreali provenienti da tutta Italia e le tradizioni di Franciacorta, proprie dell'epoca medioevale. Ampio spazio sarà riservato a giardini tematici, lezioni di giardinaggio e di composizione floreale e arredo da giardino. Informazioni 030.7750750. 42 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 43 . 44 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 45 . 46 Il Brescia 15 Maggio 2006 e-mail [email protected] Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Sport e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 L'addio del Barone Il basket piange la morte a 64 anni di Riccardo Sales, uno dei tecnici più amati del basket italiano. 47 . La A chiude i battenti La Juve vince a Bari con la Reggina (2-0) e conquista lo scudetto. La Fiorentina chiude al quarto posto e vola in Champions. P. 48-49 Serie B. La vittoria avrebbe riportato il Brescia in piena zona promozione LA FUMATA NERA La partita con la Ternana ha evidenziato i soliti problemi: gioco confusionario, poca grinta e scarsa condizione fisica Domenica con il Torino le Rondinelle devono ritrovare le motivazioni giuste per affrontare lo sprint in chiave playoff RICHIARDI Nicola Favaro [email protected] ■ Un'altra occasione gettata al vento dalle Rondinelle. Il Brescia costretto a rinunciare a tre punti fondamentali nella corsa playoff. La partita del Liberati ha evidenziato l’esistenza dei soliti problemi cronici. Gioco confusionario, che si perde al limite dell’area. Le due reti rifilate alle fere hanno avuto la sembianza della semplice casualità: un clamoroso autogol di testa di Ferrario dal limite dell’area e la capocciata di Possanzini lasciato colpevolmente solo in area avversaria. Regali della disattenta difesa umbra. In casa Brescia latitano ancora il bel gioco e le idee. A QUESTI DUE difetti ormai di consuetudine della nuova gestione Zeman, contro la Ternana se ne sono osservati altri due molto più gravi. Il primo: la mancanza di grinta per raggiungere un obiettivo. I rossoverdi di Mimmo Caso non rappresentavano certo una squadra stellare, anzi. Tuttavia, in più del Brescia, ha mostrato una notevole fame di risultato, l’evidente voglia di mostrare di non essere ancora spacciata, condannata alla retrocessione in C1. Una squadra che, sostenuta dal carisma di bomber Frick, ha messo in grande difficoltà la linea difensiva ballerina del Brescia. Qualsiasi formazione, rapportata alle rondinelle, riesce a ottenere la sua ottima figura. Nonostante la posizione di classifica ancora invitante, il Brescia è parso molle, incapace di trovare le motivazioni necessarie per avere la meglio degli avversari. Quasi come se la qualificazione ai playoff, e la possibilità quindi di giocarsi la A negli spareggi, non solleticasse più di tanto la bra- mosia dei ragazzi di Zeman. Un tecnico che, dopo nove incontri, non è riuscito a trovare il bandolo della matassa di una situazione che, anzi, va sempre di più ingarbugliandosi. LA SECONDA NOTA stonata, ri- guarda l’attuale condizione fisica. Il tecnico boemo chiede un gioco fatto di rapide ripartenze, ritmo e corsa per tutto l’arco dell’incontro. Sabato, si è notato un netto peggioramento anche in questo senso. La squadra corre solo nei primi quindici minuti, per poi spegnersi e arrancare. Segnale che, per questo finale di campionato, le riserve di energia stanno per terminare. E su questo Zeman ha le sue colpe. Inutile spremere come limoni i giocatori in alle- La settima posizione in classifica lascia accesa la speranza ma la squadra dà segnali di resa 3Ancora una prestazione da dimenticare per il Brescia targato Zeman namento, quando alle spalle avevano già accumulato sei mesi e trenta giornate di fatiche. Il pareggio strappato dal Bari al Modena, tiene ancora i ragazzi del boemo in corsa, al momento ancora a quota meno uno dai canarini sesti in classifica. Ma è nei segnali di resa che questo Brescia non dà fiducia. Oltre alla difficile situazione fisicomentale, si accanisce anche il calendario, con gli ultimi due impegni estremamente insidiosi. Domenica arriva un Torino in ottima forma, che lotta col Catania per la seconda piazza, passaporto per la A diretta. Poi ci sarà l'insidiosa trasfertaspareggio di Crotone,. Due battaglie dunque, ma col Brescia che non sembra proprio avere più voglia di lottare. ■ 48 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 Sport sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Serie A S+ Guerra di striscioni negli stadi: ce n'è anche per il designatore Pairetto Battaglia di slogan negli stadi. Mentre a Bari gli juventini difendevano la triade, negli altri campi i tre venivano sbeffeggiati. A Palermo un coro unanime: “Moggi-Pairetto binomio da scudetto”. SPECIALE AP ANSA AP PALERMO Uno squillo a scuola q«Moggi, chiama i miei professori per cambiare la pagella»: è l'accorato appello di un giovane tifoso del Palermo, evidentemente alle perse con brutti voti. Lo striscione è stato esposto durante il derby siciliano tra Palermo e Messina, vinto dai rosanero. In trbuna anche slogan con riferimento ai “pizzini”, i bigliettini usati dal boss di Cosa nostra Bernardo Provenzano, arrestato nelle scorse settimane. ■ SAN NICOLA Moggi “santo subito” qLuciano Moggi “santo subi- ANSA SAN NICOLA La beffa dei tifosi della Reggina qLa “tariffa Moggiphone” è la trovata dei tifosi della Reggina per deridere la Triade bianconera. Lo striscione è stato esposto ieri allo stadio San Nicola di Bari, il campo neutro sul quale si è giocato l'incontro tra la formazione calabrese e la Juventus. Nelle tribune che ospitavano i tifosi ANSA bianconeri, invece, cartelli di tutt'altro tenore, dal “santo subito” dedicato a Luciano Moggi fino a uno slogan caratteristico degli ultrà, ovvero “onore alla triade”. A bari è insomma stata guerra di striscioni, slogan, battute e cori, mentre la Juventus si imponeva per due reti a zero. ■ MARASSI ANSA to”: è lo striscione degli juventini ieri allo stadio di Bari. Ma la triade non ha potuto apprezzare il gesto di solidarietà, anche se un poco ironica. Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega hanno preferito seguire la partita Reggina-Juventus in televisione, dagli spogliatoi dello stadio di Bari dove si è giocato il match. Alla fine il tecnico Fabio Capello ha comunque voluto ringraziare i dirigenti bianconeri per quello che hanno fatto. L'allenatore ha detto che il suo futuro resta a Torino, smentendo - per ora - il passaggio all'Inter. ■ SAN SIRO SAN NICOLA Meglio la tintarella Galliani e Berlusconi Festa con i carabinieri qLa Sampdoria si fa battere in qIl premier uscente Silvio Ber- qForze dell'ordine davanti alla casa dal già retrocesso Lecce e un tifoso genovese, forse un abbonato, preferisce godersi il sole piuttosto che vedere i suoi beniamini strapazzati dai pugliesi. È un'immagine di fine stagione, dove il caldo estivo spegne anche le passioni calcistiche, già duramente provate dalla baraonda provocata dall'inchiesta sulla Gea e sugli arbitri controllati dalla Triade bianconera. ■ lusconi, proprietario del Milan, e Adriano Galiani, amministratore delegato rossonero e presidente di Lega, ieri in tribuna a San Siro a Milano. Berlusconi ha chietso che gli ultimi due scudetti della Juventus vengano assegnati d'ufficio al Milan, arrivato secondo in questa e nella passata stagione dopo un lungo e inutile inseguimento ai bianconeri di Capello. ■ postazione dove i giocatori della Juventus hanno festeggiato la conquista del ventinovesimo scudetto, al termine della partita vinta contro la Reggina per 2-0 sul campo neutro di Bari. Oltre ai giocatori, anche i tifosi hanno celebrato un titolo che potrebbe essere revocato dalla giustizia sportiva insieme a quello ottenuto nella scorsa stagione. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Sport e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 49 . Serie A I primi. Finisce tra gli abbracci la stagione più tormentata I secondi. Due rigori per i rossoneri JUVENTUS TRICOLORE E LA SQUADRA FA FESTA IL MILAN VINCE E ADESSO SPERA Reggina battuta sul neutro di Bari. Capello: «Il mio futuro è qui» Roma fuori dalla Champions: è solo Uefa . ANSA . ................................................................. REGGINA Milan Roma JUVENTUS . ................................................................. 0 2 Milan (4-3-1-2): Dida 6, Simic 6 (dal 30' st Cafu sv), Nesta 6, Kaladze 6, Serginho 6, Gattuso 6.5, Pirlo 6, Seedorf 6 (23' st Rui Costa 6), Kakà 6.5, Inzaghi 6.5 (37' st Marcio Amoroso), Gilardino 6. All.: Ancelotti 6. Reggina (4-4-2): Pelizzoli 6.5, Cannarsa 6, Giosa 6 (28' st Missiroli sv), Lanzaro 6.5, Modesto 6, Vigiani sv (22' pt Carobbio 6.5), Biondini 6, Tedesco 6, Castiglia 6, Cozza 6, Amoruso 5.5 (19' st Bianchi sv). All.: Mazzarri 6. . ................................................................. Roma (4-2-3-1): Doni 6, Panucci 6, Mexes 6.5, Bovo 6, Cufrè 5.5 (35' st Rosi sv), De Rossi 6, Dacourt 6 (34' pt Totti 5.5), Tommasi 6, Perrotta 6, Mancini 5.5 (25' st Alvarez sv), Taddei 5.5. All.: Spalletti 6. . ................................................................. Juventus (4-4-2):Buffon 6 (42' stAbbiati sv), Balzaretti 6, Kovac 7, Cannavaro 7, Zambrotta 6, Camoranesi 6, Emerson 6.5, Giannichedda 6, Nedved 6.5, Ibrahimovic 6.5, Trezeguet 7 (27' st Del Piero sv). All.: Capello 7. . ................................................................. . ................................................................. Arbitro: De Marco di Chiavari 5.5. . ................................................................. 3Del Piero solleva la coppa circondato dai compagni Arbitro: Banti 6.5. . ................................................................. Reti: nel pt 23' Trezeguet; nel st 46' Del Piero. . ................................................................. Note: .il match siè giocato sul neutro di Bariper la squalifica del terreno della Reggina. . ................................................................. ■ La Juventus batte 2-0 la Reggina a Bari conquistando così lo scudetto. Nell’u lt im a giornata di serie A, la squadra di Fabio Capello («il mio futuro è qui», dice il tecnico) ottiene il tricolore. Bianconeri in pressione sin dai primi minuti. Al 7' Ibrahimovic tira da pochi metri, il diagonale è parato da Pelizzoli. Al 15' una punizione di Cozza 2 1 sfiora l’incrocio dei pali, mentre tre minuti dopo i calabresi vanno vicini al gol con un gran tiro dai venti metri di Vigiani che termina a lato di pochissimo. Ma al 23' la Juve passa in vantaggio: Pelizzoli respinge come può il colpo di tacco di Cannavaro su corner di Nedved, arriva Trezeguet che mette dentro di testa la rete che vale lo scudetto. I bianconeri sono molto attenti a non scoprirsi, e la gara perde molto di tono. Mentre i tricolori sventolano già sugli spalti del San Nicola, la Juve sfiora ancora il gol con Ibrahimovic, il cui pallonetto al 72' è salvato sulla linea da Cannarsa. Ma a Bari la festa è già partita, e all’87' l’arbitro deve sospendere la partita per qualche momento a causa di un’invasione anticipata nonostante lo scandalo del caso Moggi-Gea. Al 91' Del Piero firma il raddoppio con un gran destro da fuori area. La classifica finale è da record per la Juve, che chiude a 91 punti, a +3 sul Milan. E i giocatori festeggiano. ■ Reti: nel pt 5' Kakà (R), 33' Mexes; nel st’46' Marcio Amoroso (R). . ................................................................. ■ Il Milan batte 2-1 la Roma grazie a due calci di rigore ma non riesce nell’impresa di vincere lo scudetto all’ultima giornata ma spera nella giustizia sportiva. I giallorossi, quinti, si accontentano della qualificazione in Coppa Uefa. È subito vantaggio per i rossoneri: il direttore di gara ravvisa gli estremi per un calcio di rigore, per trattenuta di Cufrè su Gilardino. Kakà trasforma, 1-0 (5'). Al 34', dopo un effimero possesso palla, arriva il pareggio della Roma: la rete è di Philippe Mexes, che traffigge Dida di testa da distanza ravvicinata. Al 35' Spalletti richiama in panchina Dacourt e manda in campo Totti. Ad inizio ripresa la migliore occasione è per la Roma: al 49' Taddei non riesce a controllare in area di rigore rossonera unpallone invitante di Totti. Al 63' Doni si oppone ad un diagonale di Serginho dalla sinistra, mentre due minuti dopo termina sul fondo una conclusione dal limite dell’area di Kakà. Al 68' Ancelotti prova la carta Rui Costa, per dare maggiore vivacità all’iniziativa rossonera. Protagonista Doni tra il 76' e il 77': prima neutralizza una punizione di Pirlo, poi rende innocua una conclusione da fuori area di Gattuso. All’85' episodio dubbio in area rossonera: Totti cerca un cross, ma Nesta tocca la palla con la mano; per l’arbitro tutto regolare. Miracolo di Dida su Taddei, tutto solo davanti al portiere di casa e all’89' ancora un rigore per il Milan: Bovo stende Gilardino, e dal dischetto realizza Amoroso (90'): 2-1. ■ AP Le altre partite. Ma c'è l'incognita delle intercettazioni FIORENTINA EUROPEA ■ Battendo per 2-0 il Chievo sul terreno di Verona (reti di Toni e Dainelli), la Fiorentina si è aggiudicata il quarto posto e l'ultima piazza utile per giocare in Champions League nella prossima stagione insieme a Juventus, Milan e Inter, slavo ovviamente provvedimenti di- sciplinari, visto che anche la società viola è sotto inchiesta come quella torinese. Negli altri incontri l'Ascoli ha vinto 2-1 a Empoli (Tavano e doppietta di Budan), mentre una rete di Rocchi ha regalato alla Lazio i tre punti contro il Parma. Godeas ha siglato il gol del succes- so del Palermo nel derby col Messina, mentre il Lecce ha vinto 3-1 con uno scatto d'orgoglio in casa della Sampdoria (Del Vecchio, doppietta di Konan e rete di Flachi). Spettacolo e pareggio (2-2, Capone, Cruz, Suazo, Solari) tra Cagliari e Inter e vittoria del Treviso per 2-1 (Pieri e doppietta di Borriello) sull'Udinese. Pareggio senza gol, infine, nel derby toscano tra Siena e Livorno. ■ 3Contrasto tra De Rossi e Gattuso 50 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 51 . 52 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Sport e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 53 . Serie D Play off. Oggi (14.45) il Salò riceve il Cervia Gli emiliani. Il capitano Bertaccini «DOPO L'INTER È SFIDA TRA CAMPIONI «GIOCHIAMO ALLA PARI» ORA SOGNO LA C» L'attaccante Quarenghi: il pubblico sarà il nostro dodicesimo uomo GIOVANNI STAIANO 3Il capitano biancoazzurro Quarenghi Mario Ricci [email protected] ■ Tutto pronto a Salò per l’attesa sfida di oggi contro il Cervia, valida per il primo turno dei play off promozione di serie D. GARA SECCA (ore 14,45), chi vince prosegue il cammino verso la C2 e il terzo posto ottenuto al termine della stagione regolare consente ai biancoazzurri di giocarsi il passaggio del turno in casa. Una formula, a dir la verità, che lascia un po’ a desiderare essendo suddivisa in quattro fasi prima della finalissima del 25 giugno prossimo in campo neutro. «In effetti questi play off sono troppo lunghi e stancanti – confessa la bandiera dei biancoazzurri Cristian Quarenghi – e fra l’altro l’eventuale successo in finale non ti assicura nemmeno il salto di categoria. La Lega Dilettanti, però, ha garantito che quest’anno le prime due saliranno di sicuro. Speriamo sia così, di questi tempi visto la bufera che è scoppiata nel mondo del calcio ci si può aspettare di tutto». Tornando alla sfida di oggi, posticipata da Mediaset per esigenze televisive, in casa Salò è rimasto ancora vivo il ricordo del match di ritorno del 2 aprile scorso. Un rocambolesco 2-2 subito dai bresciani nei minuti finali della partita. Un calo di concentrazione che ha impedito ai padroni di casa di di gestire l'incontro quando ormai la vittoria sembrava centrata. «Vogliamo riuscire nell’impresa lasciata a me- tà - confessa capitan Quarenghi – ci teniamo troppo a passare il turno. Purtroppo nella gara di campionato siamo stati puniti da due ingenuità. Oggi dobbiamo evitare di ripetere gli stessi errori di quella partita. Il Cervia è un avversario alla nostra portata, qualsiasi squadra vorrebbe averla contro e il fatto che toccherà a noi incontrarla ci inorgoglisce e ci dà un'ulteriore carica». Nessun timore reverenziale per i prestigiosi avversari, dunque «Ce la giochiamo alla pari. Fra l’altro – aggiunge il bomber dai cento gol in maglia biancoazzurra – queste sono gare secche, chi segnerà per primo avrà un grosso vantaggio. Poi giochiamo in casa e il nostro pubblico ci darà una grossa mano». L’INCITAMENTO ARRIVA anche da un tifoso speciale, il sindaco Giampero Cipani «Anche se non seguo spesso la squadra allo stadio – confessa – sono sempre molto informato. Grazie al calcio negli ultimi due anni abbiamo raggiunto una grande visibilità e questo ci fa ben sperare per il futuro. I play off – conclude Cipani - rappresentano un traguardo importante non solo per la squadra ma per tutti. Ne siamo orgogliosi e speriamo di arrivare fino in fondo». Contro il Cervia è in forte dubbio Cazzoletti oltre agli indisponibili Scirè, Benedusi e Ferrari mentre in casa ospite Ciccio Graziani dovrà rinunciare al solo Russo, fermato dal giudice sportivo. Regolarmente a disposizione Conversano che – come da regolamento - sconterà il turno di squalifica nella prima giornata del prossimo campionato. ■ Il portiere: loro favoriti, ma dobbiamo vincere ■ La soddisfazione più grande l'ha già ottenuta in settimana. È uno dei vincitori del reality di Italia 1 e parteciperà al ritiro pre-campionato dell'Inter. DAVIDE BERTACCINI, il capitano del Cervia, oggi spera di chiudere in bellezza la stagione. «Arriviamo a Salò per vincere conferma il portiere - Sarà una partita difficile e giocata sui nervi ma alla fine dobbiamo portare il risultato a casa». Ma bisogna comunque fare i conti con i padroni di casa «che scenderanno in campo con una condizione mentale migliore rispetto alla nostra - spiega Bertaccini - Giocano davanti al loro pubblico, un tifo caldo e acceso come abbiamo visto nella gara di campionato. Noi abbiamo sicuramente più pressioni tra cui anche quella delle telecamere» conferma il capitano. Una si- tuazione inevitabile «anche perché le squadre arrivate alla fase finale sono effettivamente le squadre più forti del campionato e non esisteva un'alternativa più favorevole a noi». Sarà dunque una sfida a viso aperto con mister Graziani «che ci darà la carica giusta per affrontare al meglio la gara». Il Cervia arriva a Salò dopo una stagione regolare conclusa al di sotto delle aspettative. «Ho sempre detto che noi non eravamo la squadra più forte del campionato - spiega Bertaccini - siamo partiti con una rosa nuova fatta di giocatori che avevano giocato in altri gironi della serie D, dove conta più l'agonismo e magari la qualità del gioco è più scadente». Il Cervia ne ha avuto la prova nell'ultima partita giocata a Salò, dove ha pareggiato allo scadere. «Ma oggi - conferma il portiere - scenderemo in campo più concentrati». ■ G. S. 3Un'immagine dell'ultima partita tra le due squadre 54 Il Brescia 15 Maggio 2006 Sport Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Serie D Girone B. Play-off promozione: vittoria facile con il Fanfulla Girone C. Il Rodengo già qualificato PALAZZOLO VA AVANTI ORA TOCCA AL TRITIUM MISTER FRANZONI ORA TIFA CERVIA Le tre reti firmate tutte nel secondo tempo da Pace, Torri e Marfella L'allenatore : il Salò è più forte, meglio il Cervia . RICHIARDI . ................................................................. PALAZZOLO FANFULLA . ................................................................. 3 0 Palazzolo: Cicutti,Sapetti,Ferrati,Campagnolo ( 44’s.t. Pasetto), Caurla,Malerba,Marfella,Cazzamalli,Torri, Spinazzi,Pace ( 17’ s.t Prisciandaro). All. Guindani. UNA VITTORIA SOFFERTA, arri- . ................................................................. Fanfulla: Sangiorgio,Ferrari,Gabrielli,Ursi,Boselli,Barbieri,Ciceri ( 7’ s.t. Rebuffi),Maspero, Dellagiovanna, Guarneri ( 36 s.t.Nordi), Esposito ( 19’ s.t.Ghiotto). All. Gandini. . ................................................................. Arbitro: Ficheri di Sassari. . ................................................................. Reti: 32’s.t. Pace; 42s.t.Torri; 46’s.t.Marfella. . ................................................................. ■ Il Palazzolo strapazza fino all’inverosimile il Fanfulla, vendicandosi delle due sconfitte subite nelle due partite della stagione regolare. Un risultato (3-0) che non fa scalpore, anche perché la squadra palazzolese ha disputato una partita esemplare; dando forza a tutte le sue energie e continuando così il suo cammino in questi tanto incerti playoff UNA PARTITA GIOCATA con cri- terio quella dei bresciani, i quali hanno messo in campo una formazione ben decisa, e dove il mister Guindani ha avuto ragione perchè i suoi giocatori hanno vinto meritatamente. La squadra avversaria è apparsa molto nervosa, al tal punto di finire in nove l’incontro, per l’espulsione al 16’ del secondo tempo di Boselli e al 32’ sempre della ripresa di Maspero. Così finisce il sogno di continuare i playoff per i lodigiani, mentre i bresciani continuano a sperare nel salto di categoria e terminare la stagione con la promozione. La partita è stata sempre in mano ai locali; già dai primi ■ In attesa di conoscere il risultato della gara fra Salò e Cer via, il Rodengo Saiano aspetta alla finestra e si gode il successo esterno con il Castellarano giunto ribaltando i pronostici della vigilia. 3Il Palazzolo continua a sognare la promozione minuti hanno infatti imposto una netta superiorità territoriale sfociata poi in un vero e proprio dominio anche per quanto riguarda il gioco. Al 13’ Marfella calcia una punizione e Cazzamalli per poco non devia in rete. Al 21’ è il turno di Pace, che calcia alto sulla traversa, dopo un bel scambio con Spinazzi. Al 30’ cross di Sapetti e Spinazzi di testa manda a lato di poco. Nella ripresa il Palazzolo convince ancora di più e affonda gli avversari con le tre reti. Al 18’ un colpo di testa di Caurla, viene deviato da San- giorgio. Al 22’ Pace colpisce l’ incrocio dei pali. Stesso legno per Torri al 30'. Il vantagio palazzolese arriva due minuti dopo: Prisciandaro serve Pace il quale infila il portiere alla sua sinistra con un tiro a rasoterra. Il raddoppio al 42’, Torri di testa insacca su cros di Ferrati. Ed la terza rete ad opera di Marfella, al 46’; Cazzamalli crossa e Marfella indisturbato insacca con un tiro violento dal basso verso l’alto. Il Palazzolo continua dunque il suo cammino e domenica, tra le mura amiche, ci sarà la Tritium. ■ vata grazie alla maggior precisione dal dischetto, che consente all’undici di Franzoni di proseguire l’avventura nei play off promozione. Proprio dal posticipo di oggi pomeriggio si conoscerà l’avversaria dei gialloblù. Comunque vada, che siano i cugini del Salò o i ragazzi del Cervia, il Rodengo dovrà giocare anche il prossimo incontro fuori casa in virtù del quinto posto. La formula degli spareggi di questa prima fase, infatti, prevede che la gara ad eliminazione diretta si disputi fra le mura amiche della miglior classificata al termine della stagione regolare. Come accaduto per la trasferta di Castellarano (giunto secondo alle spalle del Boca San Lazzaro), anche domenica prossima i gialloblù dovranno vedersela fuori casa. Il Salò, infatti, ha chiuso la stagione al terzo posto, mentre il Cervia – seppur appaiato al quinto posto a quota 56 punti – si qualifica come quarto favorito dagli scontri diretti: vittoria per 21 a Rodengo e pareggio per 2-2 a Milano Marittima. Bresciani che dovranno fare di nuovo a meno di Hubner, alle prese con un infortunio alla caviglia e sull’eventuale preferenza fra le due prossime avversarie mister Franzoni non ha dubbi. «Preferirei incontrare il Cervia – confessa il tecnico dei gialloblù – considero il Salò più forte, è una squadra che dal punto di vista tecnico è messa meglio in campo. Considerando il nostro tipo di gioco, saremmo favoriti ad affrontare quella romagnola. Fra l’altro il Cervia mi ha già portato fortuna riuscendo a centrare la serie D con il Carpenedolo». Paura da derby dunque ma «nel caso dovesse capitarci il Salò – concl ude Franzoni – sono sicuro che andrebbe bene lo stesso. Proveremo a dargli fastidio, anche se loro sulla carta partiranno sicuramente favoriti». ■ MAR. RIC. F. R. 3L'allenatore del Rodengo Saiano: Franzoni Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 55 . Sport Basket femminile A2. Semifinale d'andata per la promozione Pallavolo. Prende forma la nuova Gabeca NEW WASH: PUNTO D'ORO RINALDI RIMANE PER IL SUCCESSO A BRONI ALTRI TRE ANNI Monteclarensi avanti nei primi due tempi, poi la ripresa delle pavesi . T. S. . ................................................................. BRONI NEW WASH . ................................................................. 56 57 Broni: Podestà, Consolati 2, Pregnolato ne, Cavenaghi 8, Camisa 7, Carù 15, Zanardi 3, Cavallini 4, Molinari 17, Ferrari ne. All.: Cavanna . ................................................................. New Wash: Mora ne, Colico 7, Mazza 2, Fazio 3, Conti 10, Caracciolo, Arcangeli 16, Albertazzi 7, Monici 12, Filograsso ne. All.: Pasini. . ................................................................. Arbitro: Gagliardi e Meroni . ................................................................. Note: parziali 13-23, 32-39, 45-46. . ................................................................. 3Comincia bene il cammino play-off della New Wash ■ Zanardi, giocatrice che vanta una media di 17 punti a partita. Ieri ne ha realizzati appena 3. Pensare che all’ultimo secondo proprio le pavesi hanno avuto la palla del +2 ma il tiro della Cavallini non è andato dentro. Da segnalare, per la New Wash, l’ottima prova di Angela Arcangeli, al rientro dopo l’infortunio al tendine d’Achille. Domenica prossima, appuntamento al PalaGarda di Novagli di Montichiari per gara 2 (ore 18,30) con le bianconere che hanno la pos- Comincia nel migliore dei modi l’avventura della New Wash Montigarda nei playoff promozione della serie A2 femminile di basket. In gara 1 di semifinale le bianconere hanno sconfitto di misura in trasferta 57-56 le cugine della Cantina Sociale Broni. PRIMI DUE TEMPI di marca monteclarense, mentre nella ripresa è arrivata la rimonta delle padrone di casa che hanno pagato la giornata negativa della sibilità di centrare il 2-0 che significherebbe finale anticipata. NELL’ALTRA SFIDA, invece, in- credibile sconfitta esterna del Reggio Emilia nell’anticipo. Le biancorosse, seconde al termine della stagione regolare, sono state battute 60-49 dal Marghera (14-23; 30-33; 45-44). Sabato prossimo (ore 18,30) la gara di ritorno a campi invertiti. In caso di ulteriore battuta d’arresto le biancorosse verrebbero eliminate. ■ MAR. RIC. Il libero: «Mi piace il progetto della società» ■ Comincia a prendere forma la nuova Gabeca Montichiari di Julio Velasco. Ancora senza sapere dove giocherà la prossima stagione, la società del presidente Gabana è più che mai viva sul mercato per assicurare quella competitività e voglia di tornare a vincere attesa da quattro stagioni. Non a caso si è subito cominciato a fare sul serio. DALLA RICONFERMA, a stagione appena terminata, dello statunitense Donald Suxho all’interessamento per lo schiacciatore ungherese Peter Veres. In mezzo, la presentazione di Velasco alla guida degli arancioblù per i prossimi tre anni, poi altri due colpi messi a segno nel fine settimana appena trascorso. Il primo - in ordine di tempo - quello della giovane promessa Simone Tiberti (palleggiatore bresciano classe 1980 proveniente dalla A2 che rientra a casa dopo quattro stagioni), seguito dalla conferma del prolungamento del contratto di Pietro Rinaldi. «Ho deciso di rimanere a Montichiari – confes- sa il libero romano - perchè mi piace il progetto della società. Lo ritengo interessante ed ambizioso. Credo che la Gabeca, grazie alla voglia di rinnovarsi e di scrivere qualcosa di importante nella storia della pallavolo, dalla prossima stagione possa davvero fare il salto di qualità che ha sempre cercato». E non è irrilevante, sulla scelta dei giocatori che scelgono Gabeca, sapere che sulla panchina della squadra siede Julio Velasco, l'allenatore numero uno della pallavolo italiana. «L’arrivo di Velasco - prosegue Rinaldi - è stato un segnale importante da parte della società ed ha avuto un significato determinante per la mia scelta di restare. Inoltre è stato proprio il mio futuro allenatore a chiedermi di far parte del progetto. Questo mi ha lusingato molto e, sinceramente, non sono riuscito a rifiutare la sua proposta». Con la firma del contratto (anche per lui si tratta di un triennale) il numero 9 del Montichiari arriverà a tagliare il traguardo delle cinque stagioni con la casacca arancioblù. ■ MAR. RIC. J. P. Tennis. Nell'ultima giornata della stagione regolare FORZA DA PLAY-OFF ■ Missione compiuta per il Brescia Forza e Costanza nel campionato a squadre di A2 maschile. Nell’ultima giornata della stagione regolare la comitiva capitanata da Salvatore Caruson ha pareggiato 3-3 in casa contro il Park Genova centrando il secondo posto solitario in classifica che significa play off promozione. Tutto grazie al Messina che è andato a vincere in casa del Forte dei Marmi rimanendo in terza posizione a 8 punti, uno in meno rispetto al Brescia. Contro i liguri, le pessime condizioni fisiche di Emanuele Sapio e l’assenza di Mar- tin Mair hanno inciso su quella che poteva essere una vittoria agevole. Ora il Forza e Costanza dovrà vedersela domenica prossima fra le mura amiche del Castello contro la terza classificata del girone 3 (Asd Bari o Reggio Emilia). In caso di vittoria il sogno continua (incontro di andata e ritorno con la prima del girone 1), altrimenti sarà la fine della stagione e un altro anno in A2. ■ MAR. RIC. 3La Gabeca prepara la squadra per la prossima stagione 56 Il Brescia 15 Maggio 2006 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Sport Rugby serie A. La Leonessa ko (28-6) in trasferta con la Capitolina nel ritorno dei play-off promozione CONGEDO AMARO PER L'ADMO IL SOGNO TOP TEN SI È SPENTO Dopo una stagione esaltante i bresciani si arrendono davanti alla compagine romana che si è dimostrata superiore Fiorenza Bonetti [email protected] ■ L’Admo Leonessa termina con una sconfitta la sua stagione, soccombendo con il risultato di 28-6 contro l’Unione Rugby Capitolina. Un risultato scontato. Tuttavia quello che era mancato in gara 1, è giunto nel match di ritorno. IN CASA lombarda ci si era prefissati un solo obiettivo per quest’ ultimo incontro: giocare con orgoglio, per onorare gli avversari e la stagione, conclusasi in modo pregevole. E la Leonessa che si è vista ieri in terra laziale è ritornata a ruggire, giocando proprio come aveva abituato i supporters durante l’in t er o campionato. L’Admo giunta al campo dell’Unione non è sembrata nemmeno lontana parente di quella che aveva fatto mettere le mani nei capelli ai tifosi sette giorni prima, al Pagani di Rovato. I 15 di Howel sapevano ormai quanto potesse essere pericoloso l’avversario e l’unica EPOLIS cosa che potevano fare era rispondere agli attacchi con la massima attenzione e al livello più alto. Gli avanti bresciani, probabilmente dopo una settimana di “mea culpa”, sono scesi sul quadrato capitolino con tutt’altre intenzioni. Il pallone è uscito con fluidità dalle mischie a favore dei bresciani, situazioni in cui si sono potuti mettere in moto, ovviamente, anche i mediani e i trequarti. Altra grave pecca della sconfitta in Franciacorta era stata la pessima organizzazione della difesa. Anche relativamente a questo aspetto, Ghidini e compagni non si sono dimostrati per nulla gli acerbi e indifesi attori della scorsa settimana, bensì arcigni e severi avversari, che sono riusciti ad arginare spesso le incursioni dei padroni di casa. I PROBLEMI sono rimasti nel la difesa sui 5 metri dalla linea di meta. Infatti, tutte le situazioni che a fotocopia ripresentavano questo scenario hanno portato a segnature laziali. Ancora qualche problema nella touche, e nella finalizzazione delle fasi d’attacco. Capitan Ghidini, alla fine del match, si è detto molto soddisfatto dell’operato dei suoi compagni e orgoglioso dell’andamento del match. Alla domanda di quale fosse la vera qualità che aveva permesso ai 15 di Mascioletti di battere la sua squadra, Ghidini, con la sua consueta schiettezza, ha risposto con un sostantivo: «L’esperienza». IL CAPITANO della Leonessa si è 3Per L'Admo Leonessa una stagione comunque positiva anche lasciato andare a un sano entusiasmo relativo al bilancio dell’intero anno, partito senza prospettive particolari e senza velleità di sorta, e concluso con la semifinale playoff. Molti atleti sono giunti quest’anno alla Leonessa creando un gruppo che ha dato notevoli frutti. Starà ora alla società bresciana definire quali intenti saranno in gioco per il prossimo campionato. La cabala dell’Admo sembra suggerire di non porsi troppi obiettivi. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Sport e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 57 . Giro d'Italia Ottava tappa. Crollo di Savoldelli che cede 2'20” Dopo gara. Honchar: «Soffro il freddo» NON SI ILLUDE BASSO PIGLIATUTTO: IVAN «TEMO DAMIANO SUE TAPPA E MAGLIA LA CORSA È LUNGA» Il varesino risponde allo scatto di Cunego e piomba solo sul traguardo Il nuovo leader: «Il Falco non è tagliato fuori» AP Davide Marchi [email protected] ■ Ivan Basso ha vinto con una prova di forza la Civitanova Marche-Passo Lanciano di 171 km, con arrivo sulla Maielletta. CLASSIFICA DI TAPPA: 1) Ivan L’ITALIANO HA TAGLIATO da so- lo il traguardo dell’ottava tappa del Giro precedendo Cunego e lo spagnolo Gutierrez, giunti a 30” di ritardo. Basso ha conquistato anche la maglia rosa strappandola dalle spalle dell’ucraino Honchar. In crisi Simoni, Di Luca e soprattutto Savoldelli che ha ceduto nella salita finale. A 15 km dall’arrivo Marzio Bruseghin si stacca da un gruppo di 13 corridori, in fuga da oltre metà gara. A 9 km dall’arrivo l’italiano viene ripreso dal gruppo maglia rosa, che nel frattempo si è fatto sotto per preparare le schermaglie finali. Tra gli uomini più in spolvero c'è Basso, mentre sono in difficoltà Di Luca e Savoldelli, che si stacca dal gruppo dei migliori. Anche la maglia rosa, l’ucraino Honchar, suno, e Ivan Basso va a vincere la prima tappa del suo Giro 2006, la terza in carriera, e diventa leader della corsa. 3Ivan Basso torna in rosa perde il treno di testa e a 5 km dall’arrivo accusa 42” di ritardo dai primi. Tra i più attivi in testa c'è il venezuelano Rujano, poi a meno di 4 km dall’arrivo scatta Cunego, inseguito e ripreso da Basso. È duello tra i due italiani, con l’uomo della Csc che sembra potersene andare e prende una trentina di metri sul rivale, ora in difficoltà. Non ce n'è per nes- Basso (Ita, Csc) in 4h04'19”, 2) Cunego (Ita, Lampre-Fondital) a 30”, 3) J. E. Gutierrez (Spa, Phonak) s.t. 4) Caruso (Ita, Liberty Seguros) a 45”, 5) Mazzanti (Ita, Panaria-Navigare) a 1'09”, 6) Piepoli (Ita, Saunier Duval Prodir) a 1'15”, 7) Simoni (Ita, idem), 8) Di Luca (Ita, Liquigas) a 1'32”, 9) Rujano (Ven, Selle Italia) a 1'50”, 10) Perez Cuapio (Mex, Panaria-Navigare) a 1'52”, 15) Savoldelli (Ita, Discovery Channel) a 2'20”, 16) Sella (Ita, Panaria-Navigare), 19) Honchar (Ucr, T-Mobile) a 2 ' 3 4”. Classifica generale: 1) Ivan Basso in 31h41'17”, 2) J. E. Gutierrez a 1'34”, 3) Cunego a 1'48”, 4) Savoldelli a 2'35”, 5) Honchar a 2'43”, 6) Di Luca a 2'48”, 7) Simoni a 3'20”, 8) Caruso a 3'23”, 9) Danielson (Usa, Discovery Channel) a 3'33”, 10) Rubiera (Spa, idem) a 3'39”. ■ ■ Come da copione Ivan Basso ha conquistato la maglia rosa. Ma il varesino non vuol sentir parlare di Giro concluso: «Non mi illudo, la gara è ancora lunga, oggi Cunego ha fatto paura con quello scatto a 4 km dall'arrivo. In realtà il difficile comincia adesso e come ho imparato nel 2005 una crisi può sempre capitare. Ho perso 42 minuti in una tappa sola allo Stelvio l'anno scorso, e la lezione non me la dimentico più». REMO MOSNA SAVOLDELLI È IL DELUSO di giornata, inaspettatamente ha perso 2'20” e se non avesse trovato il compagno Danielson avrebbe potuto perdere ancora di più: «Oggi semplicemente non andavo, sono arrivato su che non ero neanche stanco ma semplicemente le gambe non andavano». Honchar, maglia rosa uscita resta tranquillo: «Ho avuto una giornata non buona, ma la mia condizione rimane, non mi piace la pioggia e neppure il freddo quindi se arriverà il caldo potrò tornare a 3Cunego è apparso in forma dire la mia». Carico anche Damiano Cunego che è scattato a 4 km dalla vetta, forse troppo presto visto che poi Basso lo ha raggiunto e staccato: «Mi sentivo bene e ho visto che qualcuno stava facevo fatica, come Simoni. Allora sono partito. Certo se Basso sarà sempre così in forma batterlo sarà semplicemente impossibile». ■ 58 Il Brescia 15 Maggio 2006 Sport Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Formula 1 Gp di Spagna. Il dominio Renault completato da Fisichella terzo Classifiche ROSSA SOFFRE IL CALDO ALONSO CUCINA SCHUMI MASSA (4°) ROTOLA GIÙ DAL PODIO MALE TRULLI FINISCE 10° Le alte temperature condizionano le gomme della Ferrari. Lo spagnolo domina e torna a +15 AP ■ Una domenica indimenticabile per Fernando Alonso quella del GP di Spagna, il "suo" GP, quello davanti al suo pubblico, quello del tutto esaurito al Circuit de Catalunya. Partito dalla pole-position il campione del mondo ha tenuto un ritmo indiavolato giungendo per primo sotto, riguadagnando due punti su Michael Schumacher, secondo. "EL NANO" HA avuto dalla sua un binomio Renault-Michelin che meglio ha reso rispetto a quello Ferrari-Bridgestone sulla pista di Montmelò. Rispetto ai primi due giorni del weekend spagnolo, l’aumento della temperatura ha consentito alle gomme francesi, studiate appositamente per il caso, di rendere al massimo e così, mentre le R26 sono riuscite a tenere un ritmo elevato per tutta la gara, Schumi e la Ferrari non hanno saputo ripetere i tempi record di venerdì e sabato. Sono gli stessi uomini di Maranello a stupirsi di ciò e a chiedersi il perché la 3Lo spagnolo Fernando Alonso al traguardo 248 F1 non sia riuscita a trovare la velocità di punta quando serviva attaccare lo spagnolo. Dopo due gare ad inseguire, ad Imola ed al Nuerburgring, quindi, la Renault torna davanti e allunga sia nel mondiale piloti (dove i punti di vantaggio dello spagnolo sul ferrarista sono nuovamente 15) che in quello costruttori (il team francese è a +19), grazie pure a Giancarlo Fisichella, partito secondo e giunto 3°, superato da Schumi solo in occasione della prima sosta al box. Il romano, però, non è riuscito a riattaccare il tedesco, anche per colpa di un piccolo svarione di guida alla curva 3, a causa di un attimo di distrazione, spiegato dal "Fisico" con «in quel momento mi hanno chiamato via radio dai box e mi sono deconcentrato». GIANCARLO, comunque, non ha avuto difficoltà a tenere dietro l’altra "rossa" quella di Felipe Massa, quarto ed autore del miglior giro in pista con 1'16"648 (più veloce di un secondo del suo caposquadra, ndr). Un Gran Premio di Spagna comunque entusiasmante per il pubblico che ancora una volta ha assistito ad un grande spettacolo. Un Gp che ha confermato, che il Mondiale è un fatto a due: Renault e Ferrari. Kimi Rikkonen, quinto, infatti ha chiuso a 56" da Alonso. A punti pure Rubens Barrichello (7°). Segna ancora zero punti, invece, la classifica di Jarno Trulli. Il pescarese è finito decimo con la sua Toyota. Quindicesimo Tonio Liuzzi (Toro Rosso). ■ ■ Questo l'ordine d'arrivo del Gp di Spagna: 1) Fernando Alonso (Spa/Renault) in 1h26'21“759, 2) M. Schumacher (Ger/Ferrari) a 18“502, 3) Fisichella (Renault) a 23“951, 4) Massa (Bra/Ferrari) a 29“859, 5) Raikkonen (Fin/McLaren) a 56“875, 6) Button (Gbr/Honda) a 5 8 “ 3 4 7, 7 ) B a r r i c h e l l o (Bra/Honda) a 1 giro, 8) Heidfeld (Ger/BMW Sauber) a 1 giro, 10) Trulli (Toyota) a 1 giro 11, 15) Liuzzi (Toro Rosso) a 3 giri. CLASSIFICA PILOTI: 1) Alonso (Spa) p. 54, 2) M. Schumacher (Ger) 39, 3) Raikkonen (Fin) 26, 4) Fisichella 24, 5) Massa (Bra) 20, 6) Button (Gbr) 16, 7) Montoya (Col) 15, 8) Barrichello (Bra) 8, 9) R. Schumacher (Ger) 7, 10) Webber (Aus), Villeneuve (Can) e Heidfeld (Ger) 6. CLASSIFICA COSTRUTTORI: 1) Renault p. 78, 2) Ferrari 59, 3) McLaren-Mercedes 42, 4) Honda 24, 5) Sauber-Bmw 12, 6) Williams-Coswort 10, 7) Toyota 7, 8) Red Bull Ferrari 2. ■ Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 Sport e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 Formula 1 Le reazioni. «Una gara dura, ho dato il meglio di me» ESULTA FERNANDO L'EROE DI SPAGNA «AUTO PERFETTA» La gioia del team manager Briatore: «Battuto un grande Cavallino» EPA ■ Fernando Alonso è raggiante. Il successo in casa ha fatto sì che i suoi fan lo accogliessero come un eroe, e assieme a loro il giovane campione non può non festeggiare il terzo sigillo personale sulla stagione, che lo incorona il primo spagnolo a vincere in casa propria in Formula Uno. E l'affetto di tutta Barcellona per Fernando è stato ripagato dal campione, che proprio ai suoi tifosi ha voluto dedicare la vittoria, ed è a loro che ha rivolto i primi commenti, oltre che alla scuderia della Renault. «È una gioia grandissima per tutti i miei tifosi», ha dichiarato, «l'auto era messa a punto in modo ottimale, e anche le gomme erano al meglio. Abbiamo risolto qualche problema che abbiamo avuto fino a ieri». Eppure non è stata una gara semplice. «Siamo andati bene sin dall'inizio, facendo tanti giri veloci - ha aggiunto Alonso - Ma è stata una gara dura, nella quale ho dato il meglio di me». Ad esempio «spingendo in tutte e tre le fasi della gara», prosegue il pilota, che ammette anche: «Sapevo che Schumi non andava più forte di me, quindi potevo anche respirare». Nessun attacco o critica però nei confronti della squadra avversaria. All'insegna della sportività è infatti anche il commento del 3Il re Juan Carlos si complimenta con Fernando Alonso team manager di Renault Flavio Briatore. Anche lui entusiasta che in Catalogna tutto sia filato per il verso giusto, a margine della gara ha commentato: «Oggi abbiamo fatto tutto bene, battendo una grande Ferrari, hanno fatto una grande gara anche loro. Queste sono le gare che che fanno appassionare la gente alla Formula Uno». IL RIFERIMENTO della scuderia francese è alle vicende sul calcio. «Il pubblico deluso dagli scandali del calcio può trovare un rifugio nella Formula Uno e nei duelli tra Ferrari e Renault», rilancia Briatore, «Abbiamo tenuto milioni di spettatori davanti alla tv - spiega dopo il Gran premio di Spagna - Abbiamo offerto un grande spettacolo. In un momento difficile per lo sport italiano, con tutto quello che sta succedendo, ci voleva una gara così, con due grandi squadre che si affrontano e danno spettacolo». Infine l'annuncio: d'accrodo con la Formula One Administration (Foa) Renault correrà sino al 2012. ■ Box Maranello. Il pilota tedesco fa autocritica AP «DOVEVAMO ESSERE MOLTO PIÙ VELOCI» ■ Non è soddisfatto Michael Schumacher di un secondo posto sotto il sole di Montmelò. Nessun dubbio da parte della scuderia rossa che la vittoria di Alonso sia meritata, ma il pilota tedesco non lesina critiche al proprio team. «Dovevamo essere più veloci - afferma, pensando allo scatto della Renalt sin dall'inizio - Il risultato è giusto, io sono rimasto nella prima parte di gara dietro a Fisichella, che aveva il suo ritmo e che sono riuscito a passare solo ai box». Una punta di rammarico per Schumi, che riflette: «Durante il weekend andavamo veloce, in gara non abbastanza. Dobbiamo cercare di capire il perché». E conclude: «Sono comunque punti importanti, a volte bisogna accontentarsi». Si lamenta delle comunicazioni con i box invece Fisichella: «Sono un tormento, distraggono i piloti». ■ 3Schumi lascia la pista 59 . 60 Il Brescia 15 Maggio 2006 Concessionaria per la pubblicità Publikompass spa Telefono 030.3757.890 Telefono 030.288.98.1 sms 340.6106.226 e-mail [email protected] Il Brescia 15 Maggio 2006 Sport Moto Gp. Nella 250 Locatelli è settimo Dopo-gara DOMINA PEDROSA PER ROSSI GOMME E MORALE A TERRA E VALENTINO SE LA PRENDE CONTRO RUOTE DURE E SCUDERIA In Cina scatenato l'iberico. Il pesarese si ritira EPA ■ Prima vittoria in Motogp per Dani Pedroso (Honda), a Shanghai nel Gp di Cina. Nella domenica maledetta delle Yamaha (Rossi si è ritirato), questo minuscolo ventenne, ha dato dimostrazione di riuscire a guidare con maestria anche nella classe regina, polverizzando il record della pista. LA GARA si è aperta con un duello tutto italiano tra Rossi e Melandri per la nona piazza. Poi, un'incredibile rimonta di Valentino terminata praticamente a cinque giri dalla fine, quando è stato costretto a tornare ai box per un problema alle gomme. Sfortunato, Valentino che partito tredicesimo, era riuscito ad arrivare in 5^ piazza. Che il problema non fosse risolto si è capito non appena ha fatto rientro in pista. Ripartito lentamente, il pilota della Yamaha ha fatto solo un giro prima di ritirarsi. Alla fine ha vinto Pedrosa, seguito come un'ombra da Hayden, poi Edwards, Hopkins, Stoner, Tamada, Melandria, Capirossi e Gibernau. Per lo spagnolo, prima in pole position e poi sul podio al gradino più alto, «è stato un giorno bellissimo - ha commentato -. È stato incredibile vedere che giravamo in questi tempi. Hayden spingeva molto e sono stato costretto ad andare con un razzo....», ha aggiunto. Ordine d'arrivo: 1) Dani Pedrosa (Spa) Honda in 44'07"734, 2) Hayden 3Dani Pedrosa esulta (Usa) Honda a 1"505, 3) Edwards (Usa) Yamaha a 14"634, 4) Hopkins (Usa) Suzuki a 19"265, 5) Stoner (Aus) Honda a 23"261, 6) Tamada (Jpn) Honda a 23"879, 7) Melandri Honda a 24"101, 8) Capirossi Ducati a 24"467. Classifica mondiale: 1) Hayden (Usa) 72 punti, 2) Capirossi 59, 3) Pedrosa (Spa) 57, 4) Melandri 54. 6) Rossi 40. NELLA 250 settimo posto per il bergamasco Marco Locatelli (Aprilia), nella gara che ha registrato il successo di Hector Barbera (Aprilia) davanti ad Andrea Dovizioso (Honda). Sesto Marco Simoncelli (Gilera). Nella classifica piloti Dovizioso conduce (72) con tre punti su Barbera. Quinto Locatelli (47). Nella 125 vittoria del finlandese Mika Kallio (Ktm) ai danni di Mattia Pasini (Aprilia). ■ ■ Brutta giornata in Cina per Valentino Rossi, costretto al ritiro a pochi giri dalla fine. «Non sono partito male e ho superato parecchi piloti, è stata la battaglia con Melandri a farmi perdere tempo», si è sfogato il campione. «Ha fatto qualche mossa che avrei capito se stessimo lottando per la vittoria, ma non per l’ottava posizione». Deluso del risultato, Rossi se l'è presa con la scuderia - «abbiamo fatto errori durante l'inverno che ora stiamo pagando» - oltre che con la Michelin - «che ci ha consigliato di montare gomme dure». Il problema del chattering, ha aggiunto «viene dal telaio. Spero di avere qualcosa di nuovo in Francia». Non nasconde la soddisfazione invece Colin Edwards, terzo sul podio. «Sono partito molto bene e ho deciso di tirare al massimo nei primi giri. Avrei preferito cadere mentre ero in testa piuttosto che perdere la possibilità di salire sul podio». ■ EPOLIS 3Valentino Rossi Tennis. A Roma Federer ko dopo 5 ore: 53° centro di fila sulla terra EPA IL MARATONETA NADAL ORA RAGGIUNGE VILAS ■ Si conferma campione degli Internazionali di tennis di Roma, Rafael Nadal che ieri, in una finale-maratona durata più di cinque ore, ha battuto il numero uno del mondo Roger Federer, in cinque set con risultato 6-7 (0/7), 7-6 (7/5), 6-4, 2-6, 7-6 (7/5). Oltre che conservare il titolo, con quest'ultimo successo lo spagnolo eguaglia il record di 53 vittorie consecutive di Guillermo Vilas. In finale il tennista 19enne - numero 2 nel mondo era arrivato dopo una vittoria facile contro il francese Gael Monfils conclusasi per 6-2, 6-2. Poi lo scontro con lo svizzero dato super-favorito. Invece Nadal ha anche annullato al rivale due palle-match nel dodicesimo gioco del quinto set. Entusiasta anche se provato, ha commentato: «Sarà più facile che Federer vinca il prossimo Roland Garros che io Wimbledon». ■ 3Rafael Nadal vince a Roma 61 . 62 Il Brescia 15 Maggio 2006 Il Brescia 15 Maggio 2006 Servizi 63 . Oroscopo O Il Toro si riempie la pancia e lo fa con gusto l Sole continua ad attraversare il segno del Toro e noi continuiamo a fare gli auguri a tutti i nati del segno. Il Toro è anche il gusto. Fare tutto con gusto. Con piacere. Mangiare di gusto, dormire di gusto, vestirsi con gusto, fare l’amore di gusto. Il gusto – inteso non tanto dal punto di vista estetico, ma come sano e anche vorace appetito – riem- pie e appaga non solo le papille, ma il senso stesso di una vita piena. Il Toro vive di gusto. È tattile, vuole sensazioni reali, che permettano di percepire tutto nella sua interezza. Cancro Bilancia Capricorno 22-6/22-7 22-9/22-10 21-12/19-1 ■■ I transiti fortunati e le soddisfazioni economiche che ne derivano fanno sparire tante preoccupazioni e l’abbandono alle gioie della vita ne è quasi naturale conseguenza. La cosa va vista in un’ottica non solo sessuale ma anche inerente a piaceri puramente intellettuali. È anche periodo ideale per tentare di avere un figlio. ■■ La terza decade dovrebbe finalmente essere uscita dal tunnel dell’indecisione. Plutone dà l’ambizione e la grinta per affrontare la vita con maggiore intraprendenza e un pizzico di furbizia in più, anche se a scapito del proverbiale rigore morale. Anche voi sapete rendervi conto che a volte il fine giustifica i mezzi. ■ ■ È periodo di affari d’oro per i nati nella seconda decade, sempre ché non si facciano troppo influenzare da quel Marte intimorito che vorrebbe scoraggiare anche l’iniziativa meno rischiosa. La vostra razionalità, la capacità di analizzare attentamente i problemi nei minimi particolari, vincerà qualsiasi titubanza. Leone Scorpione Acquario 23-7/22-8 23-10/21-11 20-1/18-2 ■■ La seconda decade torna a ruggire, ma non per manifestare con prepotenza il proprio dominio. Stiamo parlando d’amore, perché Venere sta risvegliando ardori che si erano momentaneamente sopiti. Il Fuoco fa bruciare il cuore di una passione che, se non è già in corso, non tarderà a scoppiare: che stavolta non diventi subito cenere. ■■ Per chi è uso giostrare denaro e capitali in continui e azzardati investimenti non può esservi periodo migliore: Giove protegge i nativi della seconda decade facendo andare in porto la maggior parte degli affari e consentendo lauti guadagni, sempreché si facciano propri quei mutamenti di metodo suggeriti da Urano. ■ ■ Per la seconda decade è possibile qualche screzio con i colleghi: Marte porta maretta nell’ambiente di lavoro e perfino le vostre doti diplomatiche, messe alla prova, sembrano essere venute meno. Tenete duro per qualche giorno, poi ci penserà Venere a spazzar via ogni livore e riportare la consueta armonia. Gemelli Vergine Sagittario Pesci 21-5/21-6 23-8/21-9 22-11/21-12 19-2/20-3 Non è necessario che la terza decade sgomiti così tanto per mantenere la posizione: Plutone è più fumo negli occhi che ostacolo vero e proprio, mina la sicurezza di sé ma non agisce direttamente sugli eventi. È essenziale, perciò, che reagiate alla sua influenza e continuiate per la vostra strada senza esitazioni di sorta. Marte e Mercurio vogliono semplificarvi la vita, facendo sì che abbandoniate quell’approccio problematico e maniacale alle cose e acquisiate più spontaneità e rapidità nelle decisioni. Il periodo è fortunato e l’ottimismo che ne deriva vi renderà più disponibili a rischiare e più coraggiosi nelle iniziative. Il vento delle passioni vorrebbe trascinare con sé i nati nella terza decade per far loro vivere emozioni intense e straordinarie, torbide e occulte, anche ai limiti del pericolo. Lo spirito d’avventura si esalta, ma per essere davvero motivati dovrete trovare quegli stimoli che sanno darvi la scoperta del nuovo ed insolito. ■ ■ Transiti esaltanti, decisivi per le donne della seconda decade in cerca di partner. Le occasioni create da Urano e Marte sono tali e tante che vi è solo l’imbarazzo della scelta; poi è Giove che agisce nell’ombra, affinché il tutto non si esaurisca nel consueto fuoco di paglia. Non lasciatevi sfuggire questo treno. I RUBRICA A CURA DI Marco Pesatori Ariete 21-3/20-4 Calendario fitto d’impegni per la seconda decade, messa ai ferri corti dall’opposizione di Marte. È la congiunzione di Venere a far da toccasana per la salute fisica e mentale, consentendo di tirare il fiato e trovare perfino energie residue da dedicare all’amore, al divertimento e alla cura di sé e del proprio aspetto fisico. ■■ Toro 21-4/20-5 I nati tra il 7 e il 12 maggio sono tentati dalle nuove prospettive professionali ispirate da Mercurio. Il pianeta consiglia di guardare con più attenzione alle possibilità offerte dall’e-commerce e da ogni attività collegata direttamente all’uso di nuove tecnologie. Un salto di qualità anche mentale che non vi darà delusioni ■■ I NATI DEL GIORNO Mario Monicelli 1915 Il Toro è anche buona e robusta salute e spesso troviamo dei personaggi di straordinaria longevità, attivi anche in età avanzata. Uno di questi è il registo Mario Monicelli, padre della commedia all’italiana. ■■ ■■ Altri famosi: Claudio Monteverdi, 1567, compositore. Pierre Curie, 1859, scienziato. Richard Avedon, 1923, fotografo americano. Emmitt Smith, 1969, giocatore di football americano. ■■ 64 Il Brescia 15 Maggio 2006 Cinema Riflettori puntati sul Festival di Cannes ■ ■ Nella Il trionfo di Alonso Schumi secondo squadra italiana anche Moretti, Kim Rossi Stuart e Sorrentino. Attesa l'anteprima del “Codice da Vinci”. ■ ■ ■ ■ Nel GP di Spagna, Alonso gestisce la Culture P. 36 Sport P. 58-59 gara comandandola dal primo all'ultimo giro. Emozionante il sorpasso di Schumi a Fisichella al pit stop. Oggi Variabile 14° 26° MIN MAX ■ ■ Cielo generalmente poco nuvoloso con addensamenti nel corso della giornata. , 3 IL BRESCIA IN 3 MINUTI «Mi dimetto, da oggi questo non è più il mio mondo». Luciano Moggi, dg della Juve Il fatto del giorno 32-4 Il pallone nel fango ■ ■ Il dg della Juventus Lu- ciano Moggi lascia mentre i bianconeri festeggiano il titolo numero 29. E Berlusconi si fa avanti: «Ci restituiscano due scudetti». Continenti 313-18 Napolitano sale al Colle ■ ■ Oggi la cerimonia di inse- diamento del nuovo presidente della Repubblica. La Cina sfida il Vaticano ■ ■ Pechino nomina un ve- scovo nonostante il no della Santa Sede. Cronache 320-33 Striscione sulla Loggia ■ ■ Chiedeva la liberazione dei 26 esponenti dei centri sociali in carcere per gli scontri di Milano. La Mille Miglia ai soliti ■ ■ Ottavo successo per Ca- né, che correva in coppia con la moglie Lucia Galliani. I 105 anni di Battista ■ ■ Il 24 Sale Marasino fe- steggerà Battista Serioli, uno dei sopravvissuti all'epica disfatta di Caporetto. Gli alpini ad Asiago ■ ■ Circa ottomila le penne nere bresciane che hanno sfilato ieri nel Vicentino. Culture 336-40 Il pittore delle Olimpiadi ■ ■ Renato Missaglia è stato unico testimonial artistico ai giochi invernali di Torino. Il jazz vola a “Alta quota” ■ ■ L' “O. T. Trio”, ha inciso il suo secondo album fatto di grande passione e una rara finezza sonora. Sport 347-61 Serie D: oggi Salò-Cervia ■ ■ Oggi l'attesa sfida tra il Salò e i campioni del Vodafone per i play-off promozione della serie D. Giro: Basso pigliatutto ■ ■ Basso trionfa in vetta e conquista la maglia rosa. Savoldelli staccato di 2'20".