LE FASI DEI SATELLITI

Transcript

LE FASI DEI SATELLITI
LE FASI DEI SATELLITI
L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA
Ricordare i passi che hanno portato a realizzare le tecnologie che oggi utilizziamo, è un tributo dovuto per
all’ingegno umano, artefice delle conquiste di cui a volte sottovalutiamo l’importanza perchè divenute di uso
quotidiano. Ma ignorando i fatti che hanno reso possibile una innovazione tecnologica, non si può
apprezzarne fino in fondo l’importanza. Il mero utilizzo di una tecnologia, non accresce la cultura della
persona, anzi la rende arida, spesso svogliata nell’approfondire la conoscenza. Solo la curiosità di sapere e
capire i processi che hanno reso possibile un’invenzione ci rende capaci ancora di provare emozione
nell’utilizzo della tecnologia.
I primi satelliti radioamatoriali lanciati all'inizio degli anni '60 facevano parte della cosiddetta "fase 1", e
presero il nome di Oscar 1 e 2. Essi portavano a bordo semplicemente un beacon, un trasmettitore di
segnali fissi a bassa potenza, ed erano progettati per durare solo poche settimane; non avevano quindi
alcuna effettiva funzione di interscambio con le stazioni terrestri, ma per quei tempi era già un gran
risultato... e poi servirono come esperienza per i lanci successivi. (all’epoca non esistevano i personal
computer, le televisioni erano a valvole e si calcolava con i logaritmi!)
I successivi Oscar 6, 7 e 8 facevano parte della cosiddetta fase 2. Questi satelliti erano progettati per durare
un anno o più. Ne sono stati lanciati diversi, inclusi un certo numero di digitali per il Packet Radio. Questi
ultimi satelliti, spesso denominati PacSat, erano progettati per lo scambio di messaggi Packet in differita, tra i
radioamatori in tutto il mondo, attraverso la memorizzazione a bordo ed il successivo rilancio dei messaggi;
con tale sistema in poche ore è possibile recapitare un messaggio tra Europa e Stati Uniti. Una caratteristica
distintiva dei satelliti della fase 2 è l'orbita relativamente bassa; questo vuol dire una velocità elevata di
passaggio e le possibilità di comunicare con esso solo per periodi sporadici e limitati a pochi minuti.
L'orizzonte visivo basso del satellite limita inoltre la distanza a cui è possibile comunicare con altri
radioamatori in tempo reale.
Così, dopo una doverosa esperienza ed evoluzione, si è passati alla fase 3, in cui siamo tuttora. L'inizio di
tale fase si fa risalire ai primi anni '70, come soluzione alle limitazioni orbitali dei precedenti satelliti. Questi
satelliti offrono comunicazioni in tempo reale con una gran parte del globo grazie all'impiego di un'orbita
fortemente ellittica, "Stile-Molniya", per prima impiegata dall'Unione Sovietica. A causa dell'orbita, i satelliti
della fase 3 sembrano "parcheggiare" sopra un punto della Terra per alcune ore, muovendosi poi
rapidamente in un altro punto. Il radioamatore, ovviamente, sa quando il satellite sarà utilizzabile da lui,
grazie una volta alle apposite tavole, ed oggi ai comodi elementi kepleriani ed i programmi di tracciamento.
Questo nuovo modo di operare rallenta notevolmente l'attività frenetica che era una volta necessaria per
operare via satellite.
Il primo satellite della fase 3, il 3-A, fu perduto a causa di un guasto al lanciatore. I successivi 3-B e 3-C sono
stati lanciati con successo, e sono diventati Oscar 10 e 13 rispettivamente. Il satellite "Fase 3-D" non sarà il
semplice sostituto di questi due satelliti che, dopo molti anni di onorato servizio, si stanno avvicinando alla
fine della loro vita utile. "Fase 3-D" sarà dotato di una combinazione di trasmettitori ad alta potenza e di
antenne e ricevitori ad alto guadagno. Inoltre, per la prima volta le antenne del satellite saranno puntate solo
verso Terra. Questo comporta segnali notevolmente più forti, la necessità di potenze inferiori, e meno
necessità di antenne ad alta potenza per i radioamatori che lo utilizzano. Queste caratteristiche sono state
volute per rendere virtualmente possibile l'utilizzo del satellite a ogni radioamatore.
ORBITE
LEO
Low Earth Orbit (LEO) è un'espressione inglese e indica un' orbita terrestre bassa, ovvero un'orbita
circolare di altitudine compresa tra l'atmosfera e le fasce di Van Allen e con un'inclinazione bassa. Molte
missioni spaziali si svolgono in una LEO, come quelle riguardanti gli Space Shuttle o le stazioni spaziali. Un
corpo che orbita in una LEO ha un periodo di rivoluzione di circa 90 minuti, quindi viaggia a circa 27.400
km/h.
LEO indica anche il nome dato ai sistemi di telecomunicazioni satellitari in cui i satelliti vengono collocati su
orbite LEO (200-2000 km).
È necessaria una flotta di 50-200 satelliti per coprire l'intera superficie del globo terrestre.
•
•
Il limite inferiore di 200 km di altitudine è imposto dall'atmosfera in quanto un'eccessiva
sollecitazione con le forze di attrito ridurrebbe notevolmente il tempo di vita di un satellite.
Il limite superiore di 2000 km è invece imposto dalla presenze delle fasce di Van Allen che
provocherebbero al satellite un'esposizione radioattiva tale da pregiudicare il corretto funzionamento
degli apparati di bordo.
Il maggior vantaggio di questi sistemi è il limitato ritardo di propagazione (20-25 ms), confrontabile con quello
di alcuni collegamenti terrestri. Le orbite di questi sistemi hanno spesso la caratteristica di essere fortemente
inclinate e tendenti ad orbite polari; la velocità del satellite è inoltre elevatissima, tale da far consumare un
intero ciclo orbitale in circa un'ora e mezza.
Vantaggi
Svantaggi
Si possono impiegare potenze di trasmissione
più basse ed antenne non direttive.
È necessario un numero elevato di satelliti
Connessioni dirette tra i satelliti
Maggiore complessità a bordo (switching a bordo,
routing, handover, gestione dei consumi di
energia)
Bassi ritardi di propagazione
Sono richieste complesse operazione di
monitoraggio
Maggiore affidabilità nel caso di guasto di un
satellite della flotta
I singoli satelliti spendono la maggior parte del
loro tempo sopra aree a basso traffico dati
Sono in grado di fornire una precisa posizione
dei ricetrasmettitori al suolo (vedi sistema GPS)
MEO
Medium Earth Orbit (detta che MEO) è un'espressione inglese che indica un'orbita terrestre media, ovvero
un'orbita in cui il satellite si trova ad un'altitudine compresa tra una low earth orbit e un'orbita geostazionaria.
Può indicare anche il nome dato a sistemi di telecomunicazioni satellitari in cui i satelliti vengono collocati su
orbite di media altitudine (≈10.000 km).
Confrontando questi sistemi con quelli di tipo GEO ad orbita geostazionaria, si evince subito come la
distanza inferiore permetta di ridurre il ritardo di propagazione (che su questi sistemi vale circa 100-130 ms)
ma si perde la proprietà di avere il satellite in un punto fisso del cielo rispetto ad un osservatore al suolo. Il
satellite passa abbastanza velocemente nel cielo e per poter garantire una continuità di servizio, lo si fa
seguire subito da un altro; in questo caso deve esistere un protocollo di handover (letteralmente 'passaggio
di mano') tra i due satelliti.
Per poter coprire l'intero globo è necessaria una flotta di almeno 10-15 satelliti (il numero aumenta al
diminuire del raggio orbitale).
La dimensione delle antenne e la potenza di trasmissione sono inferiori rispetto ai sistemi GEO data la
minore distanza.
I vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di sistemi sono gli stessi dei sistemi low earth orbit.
HEO
Highly Elliptical Orbit
GEOSINCRONA
Si dice orbita geosincrona una qualsiasi orbita sincrona attorno alla Terra, potenzialmente utilizzabile da
satelliti artificiali. I satelliti in orbita areosincrona sono caratterizzati da un periodo orbitale pari al giorno
siderale terrestre. È importante osservare che questi satelliti non mantengono sempre necessariamente la
medesima posizione nel cielo della Terra.
Un'orbita geosincrona che sia equatoriale (complanare all'equatore del pianeta), circolare e prograda (ovvero
che ruoti nella stessa direzione della superficie terrestre) è detta geostazionaria; i satelliti in orbita
geostazionaria mantengono sempre la stessa posizione relativa rispetto alla superficie planetaria.
Un'orbita geostazionaria è un' orbita circolare ed equatoriale, situata ad una altezza tale che il periodo di
rivoluzione di un satellite che la percorre coincide con il periodo di rotazione della Terra. È un caso
particolare di orbita geosincrona.
Tale orbita viene definita geostazionaria in quanto per un osservatore a terra, il satellite appare fermo in
cielo, sospeso sempre al di sopra del medesimo punto dell'equatore.
Per pianeti diversi dalla Terra, tale orbita è anche detta isosincrona. Non per tutti i pianeti è possibile che vi
sia un'orbita stazionaria, in quanto la loro velocità di rotazione può essere tale da richiedere che il satellite
stia in un'orbita troppo vicina oppure troppo lontana per essere stabile.
L'orbita geostazionaria ha quindi un raggio di 42.168 chilometri, pari a circa 6,6 raggi terrestri. Poiché il
raggio dell'orbita si misura a partire dal centro del pianeta, l'orbita geostazionaria si trova a circa 35.786
chilometri sopra la superficie terrestre.
Satelliti geostazionari
La quota dell'orbita geostazionaria è fissa e, come osservato nella sezione precedente, deriva dal fatto che
orbite a quote diverse hanno periodi di rivoluzione diversi, sempre più lenti man mano che ci si allontana dal
pianeta. L'orbita con un periodo di rivoluzione pari a 23 ore, 56 minuti e 4,09 secondi (un giorno siderale) si
trova a 35.790 km dalla superficie terrestre, ed un satellite che la percorre si muove a circa 3 km/sec, pari a
11000 km/h. Per un osservatore a terra sarà come se il satellite fosse fermo sopra di lui: di qui l'espressione
geostazionario riferita al satellite e geostazionaria riferito all'orbita.
L'orbita geostazionaria è molto ambita per una quantità di satelliti artificiali: telecomunicazioni, previsioni del
tempo, satelliti spia. Tale è l'affollamento che l'orbita è suddivisa in pezzetti dei quali si tiene il conto di quelli
rimasti liberi ed occupati, e da alcuni anni un satellite deve lasciare libero il posto alla fine della sua vita
operativa, spostandosi su un'orbita più alta o più bassa.
Un satellite posto in tale orbita può osservare quasi un intero emisfero terrestre, poiché l'ampiezza del suo
orizzonte equivale ad un cerchio con un diametro di circa 18.000 chilometri, che è sempre centrato
sull'equatore. Questa dimensione corrisponde a 81,4 gradi di latitudine o longitudine in ogni direzione.
Telecomunicazioni
Le comunicazioni che utilizzano un satellite geostazionario subiscono un ritardo dovuto alla lunga distanza
che il segnale elettromagnetico deve percorrere, dalla stazione di terra al satellite e ritorno. Questo tempo è
pari a circa un quarto di secondo. Per alcune applicazioni, come la telefonia e i giochi di realtà interattiva,
questo ritardo non è trascurabile e causa una caduta di prestazioni rispetto ai canali di comunicazione
terrestri.
Curiosità
L'orbita geostazionaria della Terra è anche chiamata Fascia di Clarke. Essa prende il nome da Arthur C.
Clarke, scrittore di fantascienza famoso soprattutto per essere l'autore di "2001: Odissea nello spazio", dal
quale venne tratto l'omonimo film. Egli fu il primo che ipotizzò, in un articolo per una rivista,[1] l'utilizzo
dell'orbita geostazionaria per i satelliti dedicati alle telecomunicazioni.
PARAMETRI ORBITALI KEPLERIANI
Amsat_i_kepleriani.pdf
I parametri orbitali kepleriani
L'insieme tradizionale di parametri orbitali è associato al nome di Keplero, in onore delle sue celebri tre leggi.
I parametri previsti sono:
1) EPOCH (epoca – data ora minuti secondi)
2) ORBITAL INCLINATION (inclinazione dell’orbita rispetto al piano equatoriale)
3) RIGHT ASCENSION OF ASCENDING NODE – RAAN (posizione del piano orbitale rispetto allo
spazio esterno)
4) ARGUMENT OF PERIGEE (posizione dell’orbita sul suo piano orbitale)
5) ECCENTRICITY (eccentricità 0-1 0=circonferenza)
6) MEAN MOTION (numero di orbite al giorno)
7) MEAN ANOMALY (posizione orbitale del satellite)
8) DRAG (tasso di decadimento dovuto all’attrito)
I parametri riportati individuano l'orbita come segue:
•
•
•
•
•
Il semiasse maggiore (o il periodo) individuano le dimensioni dell'orbita;
L'eccentricità determina la forma dell'orbita;
L'inclinazione e la longitudine (o l'ascensione retta) del nodo ascendente precisano il piano
orbitale;
L'argomento del pericentro specifica l'orientazione dell'orbita all'interno del piano;
L'anomalia vera specifica la posizione dell'oggetto sull'orbita in funzione del tempo.
Data l'imprecisione del modello newtoniano del moto orbitale, che considera i corpi celesti come meri oggetti
puntiformi, gli elementi orbitali dei pianeti reali tendono a cambiare nel tempo. Inoltre per i satelliti artificiali
che sfiorano l'atmosfera si specifica talvolta un ottavo parametro (l'attrito atmosferico).
Il NORAD North American Defence è responsabile di tenere traccia di tutti i veicoli spaziali, attivi e non,
compresi i detriti, calcolando per ciascuno di essi gli elementi orbitali aggiornati.
Questi elementi sono rilasciati periodicamente e, tramite appositi algoritmi elaborati dal NORAD che
derivano da modelli matematici, servono per la predizione della posizione del satellite.
Gli elementi Kepleriani si trovano rilasciati in 2 formati: NASA – NORAD e AMSAT (AMSAT esteso; NASA o
NORAD su 2 linee)
MODI OPERATIVI
Amsat_i_modi.pdf
Echo-51_schedule
A seconda delle frequenze di uplink e downlink, nonchè secondo la modulazione operata, per convenzione,
si definiscono i seguenti modi operativi:
MODO
A
B
JA
JD
T
K
L
S
UPLINK
2m MHz 145,800 – 146,000
70cm MHz 435,000 – 437,150
2m MHz 145,800 – 146,000
2m MHz 145,800 – 146,000
15m MHz 21,150 – 21,300
15m MHz 21,150 – 21,300
24cm MHz 1267,000 – 1270,000
70cm MHz 435,000 – 437,150
DOWNLINK
10m MHz 29,300 – 29,500
2m MHz 145,800 – 146,000
70cm MHz 435,000 – 437,150
70cm MHz 435,000 – 437,150
2m MHz 145,800 – 146,000
10m MHz 29,300 – 29,500
70cm MHz 435,000 – 437,150
13cm MHz 2.400,000 – 2.401,500
UTILIZZO
fonia o cw
fonia cw rtty sstv
fonia cw
modi digitali
fonia cw
fonia cw
fonia cw
Le frequenze assegnate al servizio di radioamatore via satellite sono designate e pianificate a livello
mondiale da organi quali ITU e IARU
Erano operativi nei modi K e T i satelliti sovietici RS 12 e 13, attualmente non più operativi. Non mi risulta
siano operativi altri satelliti per servizio di radioamatore nei modi K e T.
I modi operativi dei satelliti possono variare a seconda di un calendario definito dal centro controllo. Vale a
dire che lo stesso satellite può lavorare, in momenti diversi, in modo analogico anziché digitale oppure
essere operativo in modo S piuttosto che in modo B o J. Allo scopo vengono rilasciate periodicamente delle
schede operative per poter conoscere lo stato operativo del satellite che si desidera utilizzare.
Nei modi analogici in fonia vengono usualmente utilizzate sia l’FM che l’SSB.
RIPETITORE e TRANSPONDER
Trasponder Il trasponder è un ripetitore dove la banda passante del ricevitore viene traslata nella
corrispondente banda d'uscita. I trasponders, detti anche traslatori lineari, funzionano nel seguente modo:
ogni segnale ricevuto nella banda d'ingresso viene traslato di frequenza di un valore fisso tale da portarlo
sulla gamma di frequenze di downlink. Non c'è limite al numero di segnali traslabili. L'unico vincolo è la
potenza disponibile in downlink per il satellite che deve essere suddivisa tra tutti gli utilizzatori del trasponder
proporzionalmente all'intensità del segnale di uplink. Una caratteristica dei trasponders dei satelliti è il
funzionamento invertente o non invertente: nel funzionamento non invertente all'aumento della frequenza di
uplink corrisponde un aumento della frequenza di downlink e viceversa e la banda laterale usata non varia
cioé se si sale in USB si scende in USB; nel funzionamento invertente invece all'aumento della frequenza di
uplink corrisponde una diminuzione della frequenza di downlink e viceversa, inoltre la banda laterale
utilizzata varia.
Repeater Assomiglia ai ripetitori terrestri cioè riceve una sola frequenza e la trasla su di un'altra, lavorando
su due bande diverse, per esempio VHF e UHF, e permettendo collegamenti full-duplex.
SETUP STAZIONE DI TERRA PER MODI JA E B
Stante la bassa potenza irradiata dal satellite (nell’ordine di 1 w), ulteriormente affievolito dall’attenuazione di
tratta, contro la potenza relativamente alta disponibile nella stazione di terra, è opportuno concentrare le
attenzioni sul sistema ricevente più che su quello trasmittente.
Il segnale di downlink (1 w) arriverà alla stazione di terra dopo un viaggio lungo da 200 a 2000 Km, attenuato
e distorto, a volte sommerso da disturbi. Percò si dovrà cercare un compromesso tra guadagno, basso
rumore ed attenuazione dei disturbi. Una cura maniacale nel ridurre le perdite è garanzia di successo
nell’operare i satelliti.
Le antenne più adatte al traffico via sat sono senza dubbio antenne direttive. Normalmente vengono usate,
per praticità, antenne a polarizzazione orizzontale perchè le stesse possono essere convenientemente
utilizzate anche per l’uso terrestre. Per un utilizzo specifico sarebbero preferibili antenne a polarizzazione
circolare che consentono di limitare l’attenuazione del segnale quando questo non viene ricevuto con la
medesima polarizzazione lineare dell’antenna ricevente, vuoi perchè durante la tratta viene ruotato, vuoi
perchè alcuni satelliti trasmettono in polarizzazione circolare. Il massimo sarebbe poter disporre di antenne
yagi a dipoli incrociati per poter opportunamente commutare la polarizzazione da destrorsa a sinistrorsa a
seconda della miglior ricezione. Questo setup è da considerarsi pressoché indispensabile per le operazioni
via EME.
I sateliti LEO vanno inseguiti tenendo orientate le antenne verso la loro direzione tramite una coppia di
rotatori orizzontali e verticali, con l’ausilio di appositi programmi che indicano la posizione del satellite
rispetto a noi. Dato che non è semplice inseguire un oggetto velocissimo che ci appare puntiforme, è da
tener presente che i lobi di radiazione delle antenne non dovranno essere troppo stretti: pena la difficoltà di
puntamento che diventerebbe sempre maggiore al diminuire dell’ampiezza del lobo. Non va dunque
esasperato il guadagno delle antenne (inversamente proporzionale all’ampiezza del lobo di radiazione) a
scapito della facilità di acquisizione del satellite. Sono da considerarsi sufficienti guadagni d’antenna intorno
ai 10-12 dbD in VHF e appena superiori in UHF. Piuttosto sono da curare con attenzione i lobi secondari
dell’antenna che raccolgono rumore indesiderato e tutte le perdite e le attenuazioni nella linea di
alimentazione delle antenne. A tal fine è indispensabile un preamplificatore a basso rumore appena al
disotto delle antenne che consenta di arginare l’attenuazione della discesa.
Sono anche in uso, con risultati apprezzabili, antenne a polarizzazione circolare omnidirezionali, con angoli
di radiazione molto alti. A fronte di un guadagno minore, semplificano le operazioni di inseguimento del
satellite perchè non richiedono di essere orientate tramite i rotatori azimutali e zenitali, essendo
omnidirezionali sul piano orizzontale e, per via dello spiccato angolo di radiazione, adatte a ricevere segnali
anche da sorgenti molto alte sopra l’orizzonte (fatto che non attiene alle yagi che pertanto devono essere
elevate). Sono comunque da considerarsi soluzioni di compromesso, inadatte ad acquisizioni difficili.
Anche sul fronte dei preamplificatori, è opportuno prediligere quelli a basso rumore, possibilmente con filtri di
banda ad elevato Q per evitare di raccogliere ed amplificare sorgenti spurie che comprometterebbero la
qualità del segnale ricevuto. Eccellente un guadagno di 25dB con NF 0,35 dB per la banda dei 2m!
I cavi coassiali devono essere obbligatoriamente a bassa perdita, adatti per vhf e superiori. La scelta del
cavo non è affatto questione secondaria: è tassativo usare un cavo con la minor attenuazione possibile
compatibilmente con le possibilità di installazione. Cavi con dielettrico in aria sarebbero la soluzione ideale,
purtroppo la loro rigidità ne impedisce sovente l’installazione in ambito domestico. Impensabile l’utilizzo di
cavi tipo rg58 o di caratteristiche simili.
Il ricevitore ideale è silenzioso, stabile, sensibile, poco soggetto all’intermodulazione e molto selettivo. Ci
troveremo spesso a ricevere il downlink su frequenza adiacenti a segnali via terra molto più intensi. Fatto
salvo quanto detto sui lobi secondari delle antenne, quel che non può essere soppresso dall’antenna
giungerà irrimediabilmente al ricevitore. Starà alla sua selettività premetterci di ascoltare il satellite o di
perderlo in mezzo ai disturbi. Similmente al preamplificatore, anche per il ricevitore è da prediligere un
compromesso tra sensibilità e rumorosità. In SSB è da considerarsi buona una sensibilità di 0,10 microvolt
per 10dB S/N.
Per il trasmettitore poco da dire: indispensabile ottima attenuazione delle armoniche perchè, data
l’allocazione delle frequenze, potremmo trovarci ad ascoltare non già il downlink bensì la nostra armonica!
(vedi operazioni modo JA su FO29!) La potenza richiesta per impegnare un satellite LEO, modo J, con un
sistema d’antenna lungo 3 lunghezze d’onda, è dell’ordine di 10 – 15 w, perciò assolutamente non critico.
Trasmettitore e ricevitore devono essere obbligatoriamente a sintonia continua per poter compensare
l’effetto doppler. Inutle tentare con apparecchi con step canalizzazione a 12,5 KHz perchè, anche nelle
operazioni in FM, non si riuscirebbe a fare una corretta sintonia. Qualora si opti per un unico apparato
multibanda, questo deve essere necessariamente adatto all’uso in full duplex con possibilità di sintonia
indipendente per ciascuna banda.
TECNICA OPERATIVA PER COLLEGAMENTO VIA FO-29
-
Si predisponga il programma per il tracking con gli elementi orbitali aggiornati
si dirigano le antenne verso il sorgere del satellite
si sintonizzi la frequenza del beacon
udito il beacon ci si sposti sulle frequenze di up e downlink per il traffico, su frequenza libera
da questo momento in poi, le antenne dovranno inseguire costantemente il satellite con l’ausilio del sw
si trasmettano brevi note col tasto telegrafico con la sintonia rx ferma, si cerchi con il tx la relativa
frequenza di uplink
si passi alla chiamata in fonia secondo la procedura: cq satellite de iz1gza iz1gza iz1gza k
si corregga costantemente la sintonia di tx in modo da compensare il doppler e facendo si che la
ricezione non abbia spostamenti di frequenza
la potenza di tx deve essere regolata in modo che il segnale di downlink abbia la stessa intensità del
beacon
all’eventuale risposta di un corrispondente si replicherà passando le informazioni sull’intensità di
segnale, la qualità della modulazione e il nostro ww locator, al passaggio successivo si confermerà
l’avvenuta ricezione del suo messsagio e si passerà ai saluti
non indugiare o dilungarsi nel collegamento: l’acquisizione dura solo pochi minuti!
durante tutto il collegamento la sintonia del tx deve essere costantemente corretta in modo che il
corrispondente non debba ritoccare la sua sintonia di ricezione
!"# $
%
#&
#
'
(
)
*
+
$
#
+
-
,
,
+
+
,
-
(
+
#
.
-
)
-
'
+
/
-
-
0123 "
)
,
,#
,
3
#
4
" 5 6.74
"
8" 619:%2' :&.':&2%:6&4
+
)
" 1:37% 2 .5& :6& 6; 2 .5&0:&3 &605 122&"4
+
<" 213=>5&% 6; 51:3554
+
" 5..5&%1:.:%?4
" >52& >6%:6&4
-
"
"
(
)
+
!
"
!@
+
+
-
" >52& 2&6>2'?4
"
+
A" 0123 05 2? 12%5
+
"
"4
,
,
+
*
#
-
3
,
0
-
4 &2 2
2> 2%#
/
4
5
2> 2% 4
4>
.
4
!B
5
4
B
B#
5
4
< 8
:
4
# <
12
4
8# !8
5
C4 !#!!! A8!
2 - 4 <<# 8 <
>
C4
< #A !
>
4
#
<8A ,D C
0
C
4
<# !<! !
,D CE8
5
,4
8B
.
/
4
5
&2 2 4
&6120"4
>
!B= A ! 2
!B
# <
8
$
%
:
)
B ! B#
#!!!!< !< !!!!! ! B!
8# !8 !!! A8! <<# 8 < < #A !
#
,
-
/
/ - 5 #
- "
+
-
#
5 )
'
,
)
(
< ! < 88
<8A 8B A
)
-)
+
)
)
#
*
,
-
*
*
: &6120 &61
.
=
2
0
"
++
-
+
+
-
--
)
,
&6120
-
-,
+
(
$
#
,
,
"
,
,
+
+
#
,
,
:,
(
)
-
#"
#
, +
,
-
#
+
-
3 <
3 A
:
,
,
4
,
-
-
,
2222222222222222222222
&&&&&= &&&&&222 &&&&&#&&&&&&&& F#&&&&&&&& F&&&&& & F&&&&& & &
&&&&&
8 &&&&& &&&#&&&& &&&#&&&& &&&&&&& &&&#&&&& &&&#&&&&
&&#&&&&&&&&&&&&&&
1:32 !
+
'
"
- &6120
+
-
1:32
.
.
.
.
* 88
2%.2%"#
"
! ! 4&
! ! 4&
!
40
8 <40
1- #
:
:
+
+
4
4
:
+
4
#
-
,
+
#
.
40
+
,
#
.
B 8! 4 1
5
%
"4
%
"4 -
#
.
8
841
+
.
< < 40
-
-
#
,
>
>
.
9
"#
.
<
840
,
>
>
,
"
.
<
4%
-
9
B
9
+
+
.
.
.
4%
A4&
B4.
+
#
9G"
3 <"
H
+
"#
#
#
,
++
-
!
+
-
/
"
"H
F
,
!
-
,
#
1:32 8
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
8
! ! 4&
! ! 4&
!B
4:
A 8 42
8
45
<8 4 2 <<
42
4>
< A4&
B B4.
"
1- #
#
+
1
2
&
#
-
#
+
>
>
,
+
#
-
#
5
,
++
%
%
+#
-
F
"#
-
!
+
"#
#
"H
,
!
-
-
,
#
!
)
"## $
&
%
& '(## $ %
*+##
$ %
$ ,
/## $ %
'(## $ %
)
&
.
"&
,
)
&
0
. % 01'#2
4!
!
*56
01'"2 -1"3&
2
2
!
2
2
8
9& :
%
& :
%
!
!
"+#6
"+;
!8 9 !
7
!
"+#6
!
"+;
$
!
!
<
=
4
!
=>
!
(/## ?$1 +#
?$1 "2;
>
!
4
> 2
!
!
@> ?$1 '#
2
'(##
> ?$1 "#
> 2
!
" "
!
$
&
'
&
(
)
#
#
" %
AMSAT Italia - Frames
"Portiamo lo Spazio alla gente"
Ionosfera
AMSAT Italia
ARCol
RATS
EuroDAST
AstroSat/SkyWave
Il Gruppo | Progetti | Area Tecnica | Eventi |
Dati Satelliti | AMSAT Italia News | ARISS
AMSAT-I News
è l'organo ufficiale
d'informazione di
AMSAT Italia ed è un
punto di riferimento
degli appassionati del
settore.
FormMail
Status | Predizioni | Dati | I Kepleriani | Orbitali Aggiornati
| Guida Satelliti | Schede Satelliti
FOR
UM
AMSAT Italia
...ultima copertina:
850 Sligo Ave. Suite 600
Silver Spring, MD 20910
1-888-322-6728
AO-51 Control Team News
Launch Pad
Navigator
Sat Status
Keps
Passes
News
AO-51 Control Team News
Store
Members
Contact Us
Return
EVEN
TI
Immagini
da
Satellite
ARISS
school contact
ARISS
ARCHIVIO ONLINE
Soci AMSAT-I
Shop AMSATI
Command Team and Operations Group AO51 News
School
Contact
"made in Italy"
March 2009 AO-51 Schedule
All modes using the 435.150 downlink are subject to
interruption for
telemetry collection by a command station.
March 2nd - March 9th
FM Repeater, V/U
Uplink: 145.920 MHz FM
Downlink: 435.300 MHz FM
FM Repeater, V(SSB)/U
Uplink: 145.880 MHz SSB
Downlink: 435.150 MHz FM
March 9th - March 16th
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/echo-51_schedule.htm (1 of 3) [29/03/2009 17.37.02]
Abbiamo
bisogno di te!
AMSAT Italia - Frames
Uplink: 145.920 MHz FM
Downlink: 435.300 MHz FM
9k6 BBS, L/U
Uplink: 1268.700 MHz 9k6 FM
Downlink: 435.150 MHz 9k6 FM
March 16th - March 23rd
FM Repeater, V/S
Uplink: 145.880 MHz FM
Downlink: 2401.200 MHz FM
FM Repeater V/U
Uplink: 145.920 MHz FM
Downlink: 435.150 MHz FM
March 23rd - March 30th
FM Repeater V/U
Uplink: 145.920 MHz FM
Downlink: 435.300 MHz FM
FM Repeater V/U SSTV
Uplink: 145.860 MHz FM
Downlink: 435.150 MHz FM
73, Drew KO4MA
AMSAT-NA VP Operations
AO-51 Echo Mode Suggestion Email Address
mailto:[email protected]?subject=AO51%20web
%20page%20request
The AO-51 Operations Group is made up of
Amsat Members who are also AO-51 users. The
Operations Group works with the Command
Team to create the monthly schedule for the
satellite. 73 KO4MA For AO-51 Operations Group
( KO4MA, WD9EWK/VA7EWK, N8MH, OZ1MY,
VK5HI, WA4SXM)
Updated: 15 Feb, 08
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/echo-51_schedule.htm (2 of 3) [29/03/2009 17.37.02]
Amateur Satellite Summary - FO-20
Fuji-OSCAR-29
Satellite Summary
Name: Fuji-OSCAR-29 aka Fuji-3 and JAS-2
Callsign: 8J1JCS
NASA Catalog Number: 24278
Launched: August 17, 1996
Launch vehicle: Japanese H-II No. 4
Launch location: Tanegashima Space Center of NASDA, Tanegashima Island, Japan
Weight: 50 kg
Orbit: Polar LEO (Low Earth Orbit)
Inclination:
Size: 44 cm wide x 47 cm high
Period:
Features:
●
●
●
●
●
BBS Message System (digital store-and-forward)
Analog Communications Transponder
Attitude Control
Digi-Talker
Testing of newly developed solar cells in space
Beacon (100 milliWatt) Telemetry Format
●
435.795 MHz - CW (12 wpm)
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/fo29.html (1 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Amateur Satellite Summary - FO-20
●
435.910 MHz - PSK digital - Digi-Talker
Digital Transponder - Mode JD (1 Watt)
●
●
Uplinks: AFSK (FM) 1200 bps, AX.25, Manchester Encoded
❍ 145.850 MHz
❍ 145.870 MHz (the only 9600 bps uplink frequency)
❍ 145.890 MHz
❍ 145.910 MHz
Downlink: BPSK 1200 bps or FSK 9600 bps
❍ 435.910 MHz (also Digi-Talker frequency)
Analog Transponder - Mode JA (1 Watt)
●
●
Uplink: 145.900 - 146.000 MHz
Downlink: 435.800 - 435.900 MHz (inverted)
Status: Operational
●
The latest information is available from: AMSAT News Service (ANS)
Description
For more information about FO-20 and 29 visit the Japan Amateur Radio League (English version) and
the National Space Development Agency of Japan (English version) web pages.
Mineo Wakita, JE9PEL, has FO-29 satellite telemetry analysis programs. The software will
automatically analyze all digital telemetry from the satellite such as current, voltage, and temperature.
The software is available from http://www.ne.jp/asahi/hamradio/je9pel/.
Mike Gilchrist, KF4FDJ, has written a Digi-Talker Question and Answer page.
AMSAT Feature Article - JAS-2 Launch Successful.
See also Satellite Summary - Fuji-OSCAR 20.
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/fo29.html (2 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Amateur Satellite Summary - FO-20
References
●
●
Steve Ford, WB8IMY, "JAS-2 In Orbit!," QST, Oct. 1996, p. 94.
Fujio Yamashita, JS1UKR and Hideo Ono, JA1BU, "JAS-2 Comes to Life as FO-29," The
AMSAT Journal, Vol. 19, No. 5, Sep/Aug 1996, p. 1.
Return to Satellite Summary
Last update February 9, 2002 - N7HPR
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/fo29.html (3 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Frequenze dei satelliti radioamatoriali
Sito radio di IK0WRB
Frequenze dei satelliti radioamatoriali
Tutte le frequenze sono in MHz
Satellite
Modo
A
AO-7
(parzialmente attivo)
B
RS-13
(non operativo)
Radiofari e Note
145.850-145.950 cw/ 29.400-29.500 cw/ 29.502 cw (telemetria)
ssb
ssb
145.9775 cw (telemetria)
432.125-432.175 cw/ 145.975-145.925
lsb
sw/usb
435.100 cw
(intermittente)
2304.1 cw
435.030-435.180 cw/ 145.975-145.825
lsb
cw/usb
145.810 portante
fm 1200 bps PSK
145.825
UO-11
(parzialmente attivo)
RS-12
(non operativo)
Downlink
B
C
AO-10
(non operativo)
Uplink
2401.500 cw
A
145.910-145.950 cw/ 29.410-29.450 cw/ 29.408 cw
ssb
ssb
29.454 cw
145.831 robot
29.454 robot
K
21.210-21.250 cw/
ssb
21.129 robot
29.410-29.450 cw/ 29.408 cw
ssb
29.454 cw
29.454 robot
T
21.210-21.250 cw/
ssb
21.129
145.910-145.950
cw/ssb
145.958 robot
A
145.960-146.000 cw/ 29.460-29.500 cw/ 29.458 cw
ssb
ssb
29.504 cw
145.840 robot
29.504 robot
K
21.260-21.300 cw/
ssb
21.139 robot
29.460-29.500 cw/ 29.458 cw
ssb
29.504 cw
29.504 robot
T
21.260-21.300 cw/
ssb
21.139
145.860-145.900
cw/ssb
145.908 robot
145.912 cw
145.958 cw
145.862 cw
145.908 cw
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/frequenze%20satelliti.html (1 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Frequenze dei satelliti radioamatoriali
UO-14
(non operativo)
JA
145.975 fm
RS-15
(parzialmente attivo)
A
145.858-145.898 cw/ 29.354-29.394 cw/ 29.3525 cw
ssb
ssb
29.3987 cw
A
145.915-145.948 cw/ 29.415-29.448 cw/ 29.408 cw
ssb
ssb
29.452 cw
435.504 cw
435.548 cw
JD
fm 1200 bps
Manchester FSK
145.900
145.920
145.940
145.960
usb 1200 bps
BPSK
437.026
437.051
2401.143
JD
fm 1200 bps
Manchester FSK
145.840
145.860
145.880
145.900
usb 1200 bps
BPSK
437.125
437.153
JA
145.900-146.000 cw/ 435.900-435.800
lsb
cw/usb
JD
fm 9600 bps BPSK
145.900
145.975
fm 9600 bps BPSK
435.120
JD
fm 9600 bps BPSK
145.850
145.900
fm 9600 bps BPSK
435.175
JD
fm 9600 bps BPSK
145.980
fm 9600 bps BPSK Nominativo: HL02-11
436.500
BBS: HL02-12
JD
fm 1200 bps
Manchester FSK
145.875
145.900
145.925
145.950
JA
145.850 fm
RS-16
(parzialmente attivo)
AO-16
(parzialmente attivo)
LO-19
(parzialmente attivo)
FO-20
(non operativo)
UO-22
KO-23
(non operativo)
KO-25
(non operativo)
IO-26
(non operativo)
AO-27
435.070 fm
437.127 cw
435.795 cw
usb 1200 bps
BPSK
437.822
436.800 fm
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/frequenze%20satelliti.html (2 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
Frequenze dei satelliti radioamatoriali
JA
145.900-146.000 cw/ 435.900-435.800
lsb
cw/usb
FO-29
JD
145.850-145.870 fm
(1200 bd bpsk/9600
bd fsk)
145.910 digitalker
435.910
435.910
(1200 bps
(9600 bps fsk)
bpsk/9600 bps fsk) Nominativo: 8J1JCS
TO-31
(non operativo)
JD
fm 9600 bps FSK
145.925
fm 9600 bps FSK
436.925
Nominativo: TMSAT1-11
BBS: TMSAT1-12
dig.
all 9600 bps fsk
145.850
145.890
1269.700
1269.800
435.225 9600 bps
fsk
Nominativo beacon:
4XTECH-11
Nominativo bbs:
4XTECH-12
JD
fm 9600 bps FSK
145.960
fm 9600 bps FSK
437.025-437.400
Nominativo: UO121-11
BBS: UO121-12
JA
145.850 fm
436.775 fm
&mnbsp;
dig.
145.827 fm 1200
bps afsk
435.250 fm 9600
bps afsk
145.827 fm 1200
bps afsk
144.390 fm 1200 bps afsk
Aprs downlink (solo reg.
2)
JA
145.850 fm tono 67
Hz
436.795 fm
UV
145.200 fm (reg. 1)
145.800 fm, voce
144.490 fm (reg. 2/3) e packet
437.800 fm
(ripetitore)
145.990 fm 1200
bps afsk
GO-32
UO-36
SO-41
(parzialmente attivo)
NO-44
(parzialmente attivo)
SO-50
International
Space
Station
435.795 cw
Alcuni nominativi in uso:
NA1SS astronauti Usa
RS0ISS e RZ3DZR
cosmonauti Russia
RS0ISS-11 bbs packet
IZ6ERU Roberto Vittori
U5MIR Sergei Krikalev
KE5DRY John Phillips
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/frequenze%20satelliti.html (3 of 3) [29/03/2009 17.37.03]
AMSAT - Satellite Detail - ARISS
850 Sligo Ave. Suite 600
Silver Spring, MD 20910
1-888-322-6728
Satellite Detail - ARISS
Launch Pad
Navigator
Sat Status
Keps
Passes
News
ARISS
Spacecraft Summary
OSCAR Designation:
Norad Number:
Alternate Name:
Launch Date:
Launch Vehicle:
Perigee:
Period:
Organization:
International Designator:
ARISS
Common Name:
25544
Satellite Type:
Zarya
Launch Location:
20 November, 1998
Apogee:
Various
Inclination:
341.00
Weight:
91.48
ARISS/AMSAT/ARRL
Frequency Information
Mode V/V Crew Contact (Regions 2 & 3): Operational
Uplink: 144.4900 MHz FM
Downlink 145.8000 MHz FM
Mode V/V Crew Contact (Region 1): Operational
Uplink: 145.2000 MHz FM
Downlink 145.8000 MHz FM
Mode V/V Packet (Worldwide): Operational
Uplink: 145.9900 MHz AFSK 1200 BPS
Downlink 145.8000 MHz AFSK 1200 BPS
Mode V/U (J) FM Voice Repeater (Worldwide): Operational
Uplink: 145.8000 MHz FM
Downlink 437.8000 MHz FM
Mode V APRS (Worldwide APRS Digipeater): Operational
Simplex: 145.8250 MHz FM 1200 BPS
Downlink 145.8250 MHz FM 1200 BPS
Mode V Imaging: Operational
Downlink 145.8000 MHz SSTV
Mode U/V (B) FM Voice Repeater (Worldwide): Operational
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/ariss.htm (1 of 2) [29/03/2009 17.37.04]
1998-067A
ARISS
Other
Various
353.00
51.64
0.000 Kg
Store
Members
Contact Us
Return
AMSAT - Satellite Detail - ARISS
Uplink: 437.8000 MHz FM
Downlink 145.8000 MHz FM
Current Keplerian Elements
ARISS
1 25544U 98067A
2 25544 51.6410
09080.86400852 -.00004482 00000-0 -29496-4 0 5091
34.3654 0009568 146.1733 251.8773 15.71472947592216
Weekly Satellite Report
While the system is in cross-band repeat mode the packet system is turned off and vice-versa.
The ISS daily crew schedule can be found at http://spaceflight.nasa.gov/station/timelines/. Remember that the crew operates
on UTC time. The timelines are sent to the crew in Russian, and partially translated for ground controllers in America. No
all-English translations are available at this time.
Current ARISS News is available at the ARISS page. Additional information is available at: http://www.rac.ca/ariss/.
Detailed Description
ARISS is the acronym for Amateur Radio on the International Space Station. The ARISS program is a join program operated
by NASA, AMSAT, the ARRL and various worldwide agencies and is steered by an international committee.
The purpose of ARISS is to provide ISS to earth contacts between the crew of the ISS and schools, radio amateurs and
others who may benefit from amateur radio contacts.
The first amateur radio equipment was carried to the ISS on Space Shuttle Atlantis in September 2000 and installed by
the Expedition 1 crew. The first amateur contacts were made by Commander William Shepherd in mid November 2000, and
the first school contact took place in December 2000.
To work ISS from your home, you should have at least the following Amateur Radio equipment. A 2-meter radio with an
output rating of 5 watts or more. While it's possible to operate with an omni-directional antenna and even a whip, a small
beam antenna similar to the Arrow antenna works much better and will increase your chances of success. If you plan to
operate in packet mode a standard 1200 baud AX.25 TNC should be used and connected to a computer running APRS or
other packet communications software.
Reference Documents:
●
Also see the AMSAT ARISS pages on AMSAT.ORG at:
http://www.amsat.org/amsat-new/ariss/index.php
Copyright©The Radio Amateur Satellite Corporation 2004 ,2008 - All Rights Reserved
Report a bug on this page
file:///D|/max%20su%20portatile/PRESENTAZIONE%20IZ1GZA/ariss.htm (2 of 2) [29/03/2009 17.37.04]