Fabriano - L`Azione

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Fabriano - L`Azione
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Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
>Fabriano
5
>Fabriano
n. 5 Anno CV 6 febbraio 2016
Fabriano-Matelica euro 1,20
9
>Matelica
15
>Sport
I pro e i contro
della vetrina
Unesco
Biblioteca
fulcro di cultura
e socializzazione
San Francesco,
sottoscrizione
per la chiesa
Basket serie C:
ora si inizia
a fare sul serio
L
S
E
Al via la Fase Orologio: la Janus Fabriano
parte dal secondo posto
e sogna la B, l'Halley
Matelica si presenta
come outsider.
ono quasi 5 mila gli
iscritti: la struttura
sta assumendo i connotati di una "Public
Library" inglese. Sono
tanti gli studenti.
Genitori,
guardatevi!
Di episodi del genere ne collezioniamo almeno uno a settimana. Da quelli più eclatanti
di un derby Juventus-Torino dei Pulcini agli
ululati razzisti contro i ragazzini di colore
nella gara internazionale baby Milan-Psg, a
quest’ultimo di Fiorano nel modenese, terra
di motori e sede di un circuito dove la Ferrari
sperimenta con test e prove le sue performance. La settimana scorsa si disputava appunto
in terra emiliana una partita di calcio tra la
Fioranese e la Solierese: si trattava degli
Allievi, quindi con un’età dai 14 ai 16 anni.
Qualche schermaglia agonistica tipica dei
match calcistici e si scatena il putiferio in
tribuna tra i genitori. L’interesse, purtroppo, si trasferisce dal campo alle gradinate
e lo spettacolo è davvero sconfortante. Il
dramma è che i ragazzi che giocavano non
riuscivano più a continuare, così preoccupati
di vedere i propri genitori litigare tra loro.
Ecco la decisione drastica: le due società
chiedono all’arbitro di sospendere la gara e
la “giacchetta nera” accetta di buon grado.
Partita interrotta, genitori sugli spalti contriti
perché forse hanno perso il senso del loro
azzuffarsi e ragazzi che, raggiungendo gli
spogliatoi, lanciano sguardi di rimprovero
verso i propri papà e mamma. Sarebbero da
vedere e rivedere più volte queste immagini, se filmate, perché mettono a nudo una
questione educativa che non può essere più
elusa. Un mondo che si ribalta, i ruoli che
subiscono una pericolosa inversione, i grandi
che si comportano da piccoli e i giovani che
offrono un’indiscutibile prova di maturità.
Quale futuro ci attende? Questi nostri figli in
età adolescenziale dovrebbero essere lasciati
liberi di giocare senza alcuna pressione, con
un numero assai esiguo di norme delle quali
tenere conto e che sono basilari: rispettare gli
altri (compagni, avversari, allenatori, arbitri);
rispettare le regole e divertirsi. Al riguardo,
anche il regolamento dei campionati non è
affatto casuale: fino alla categoria Esordienti,
undici anni di età, c’è l’obbligo di far giocare
tutti i bambini, bravi o scarsi che siano, e
non ci sono classifiche ufficiali per determinare chi è forte e chi lo è di meno. Questo
non basta a frenare le ambizioni bulimiche
degli adulti. Abbiamo letto più volte storie
di ordinaria follia, ed in una di queste fu
protagonista l’ex juventino Birindelli, che
ritirò la sua squadra di ragazzini dopo una
lite tra papà e mamme sugli spalti. Ci sono
genitori che se la prendono furiosamente con
l’allenatore, colpevole di non comprendere
quanto sia abile il loro pargolo; altri che
offendono e insultano arbitri-ragazzini; altri
ancora che scatenano baruffe e perfino risse
con papà e mamme avversari. I ragazzi, (...)
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
' nato un Comitato "ad hoc" che
si pone l'obiettivo di
raccogliere fondi per
ultimare i lavori e riaprire il luogo di culto.
Su con
la vita!
“L
a misericordia fa fiorire la vita” è il tema della
38° Giornata nazionale per la Vita. Un appuntamento tradizionale d’inizio febbraio che dietro
il banchetto in piazza con piantine di primule
date in offerta, ribadisce la centralità della vita umana, fin dal
concepimento e la ricchezza di un’esperienza di volontariato
come quella del Centro aiuto alla Vita (e del Movimento per la
Vita) che avrebbe bisogno di risorse umane ed economiche. Ma
la storia va avanti non con gli slogan, ma con il rimboccarsi le
maniche. Ecco le storie…
Servizi a pagina 3 di Daniele Gattucci
Foto Cristian Gennari (Agenzia Sir)
a candidatura fabrianese rappresenta un buon volano
per la città, ma è necessaria maggiore sinergia
pubblico-privato.
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2
>EDITORIALI<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Lo stop a Schengen
blocca l'Europa
L'integrazione politica cede il passo ai nazionalismi
S
di GIANNI BORSA
e Schengen traballa, l’Europa rischia
lo scivolone all’indietro. Non solo
l’Europa delle istituzioni comuni,
della vituperata “burocrazia di Bruxelles”, quella contro cui Marine Le Pen,
Viktor Orban, Alexis Tsipras e i nazionalistifotocopia di ogni Paese si scagliano ogni giorno. Bensì quella del mercato unico, dell’euro,
della tutela dei diritti fondamentali, dell’Erasmus e, ovviamente, della libera circolazione
di persone, beni, servizi e capitali, caposaldo
di un continente liberatosi dalla cortina di
ferro e dalle ataviche paure del dopoguerra.
Amsterdam, nuovi muri. L’Accordo di
Schengen, il cui nucleo originario risale
al 1985, è figlio di un’altra Europa, che
intravvedeva la fine della Guerra fredda al
suo interno e l’arrivo della globalizzazione,
per tutelarsi dalla quale occorreva serrare i
ranghi e fare squadra. Oggi l’Europa, presa
d’assedio dai barconi del Mediterraneo, dalle
bombe di Parigi e dalle milizie dell’Isis che
infestano il Medio Oriente, immagina una
sola risposta: giù le sbarre, su nuovi muri.
Questo ha certificato il vertice dei ministri degli Interni dei 28, svoltosi lunedì 25 gennaio
ad Amsterdam. Le ragioni, concrete e reali,
di preoccupazione non mancano: in un clima
come questo, il caso di Alexandra Mezher,
assistente sociale di 22 anni uccisa in Svezia
da un adolescente profugo, apparentemente
per un banale diverbio, basta per scatenare
gli animi e far tornare gli slogan di sempre:
stop agli immigrati, chiudiamo le frontiere.
Linea carica di rischi. Da Amsterdam è dunque emersa una linea per certi aspetti comprensibile, ma rischiosa: Schengen e la libera
circolazione dei cittadini europei all’interno
dell’Ue potrà essere sospesa dagli Stati aderenti al trattato, con semplice preavviso, per
un periodo di due anni. Il percorso è ancora
tutto da definire: occorre che la Commissione
prepari una “base giuridica”, che il Consiglio
europeo (a febbraio o successivamente) la
approvi, per poi essere resa operativa. Una
richiesta in tal senso è pervenuta alla presidenza di turno olandese del Consiglio dei
ministri Ue da Austria, Germania, Svezia,
Danimarca, Francia e Norvegia (che non fa
parte dell’Unione ma aderisce a Schengen).
Note stonate. Del resto gli ultimi dieci giorni hanno fatto registrare una vera e propria
cacofonia europea attorno all’argomento. Il
presidente del Consiglio europeo Donald
Tusk e quello del Consiglio dei ministri Ue
Mark Rutte hanno spiegato che “restano poche settimane per salvare Schengen e la libera
circolazione”. Il ministro degli Interni austriaca Johanna Mickl-Leitner ha dichiarato:
“Schengen è sull’orlo del tracollo”. L’omologo
tedesco Thomas de Maizière, ha tuonato:
“Eserciteremo pressione sulla Grecia affinché
faccia i suoi compiti”, vigilando sui confini.
“Vogliamo soluzioni comuni europee, ma il
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
tempo stringe”. Il commissario Ue Dimitris
Avramopoulos (greco) ha provato a rassicurare: “C’è piena intesa fra tutti sull’esigenza
di salvare Schengen”, “nessuno ha proposto
l’esclusione della Grecia”, ma “è ovvio che
gli Stati di frontiera debbano lavorare di più
e siamo qui per aiutarli”. Il premier italiano
Matteo Renzi ha opportunamente osservato:
“Mettere in discussione l’idea di Schengen
significa uccidere l’idea di Europa. Abbiamo lottato per decenni per abbattere i muri:
pensare oggi di ricostruirli significa tradire
noi stessi”. Nel frattempo Lampedusa e l’Isola
di Lesbo cercano di far fronte come possono
agli arrivi via mare; i profughi della “giungla
di Calais” prendono d’assalto il tunnel della
Manica con il miraggio inglese; le guardie
doganali tra Svezia e Danimarca e tra questa
e la Germania controllano in controluce i passaporti europei; la stessa Danimarca approva
la legge che confischerà beni e soldi ai profughi; chilometri di filo
spinato vengono distesi
in Macedonia, Ungheria, Slovenia,
Croazia…
Una risposta efficace.
Restano due
certezze.
A n z it ut t o:
la sospensione “temporanea” di
Schengen
intralcia i
m ov i m e n t i
interni all’Ue
– con inim-
maginabili danni all’economia del mercato
unico e allo stesso “progetto europeo” – senza
risolvere le pressioni migratorie verso l’Europa mediterranea e balcanica. In secondo
luogo la ferita inferta alla libera circolazione
è solo un escamotage pasticciato per non
applicare il piano articolato della Commissione sul nodo migratorio che prevede: rafforzamento delle frontiere esterne (hotspot,
riconoscimento migranti, istituzione delle
Guardia di frontiera e costiera Ue); ricollocamento profughi fra tutti gli Stati membri;
aiuti finanziari ai Paesi più esposti a Sud e
a Est; rimpatrio dei migranti che non hanno
diritto di accedere all’asilo; accordo con la
Turchia (compresi i 3 miliardi promessi ad
Ankara per “trattenere” i profughi siriani);
azione concertata con la Libia e altri Paesi
terzi per contrastare in maniera muscolare la
tratta di esseri umani; revisione del regolamento di Dublino; cooperazione allo sviluppo
per affrontare alla radice
il fenomeno migratorio.
Amsterdam ha provato
ad abbozzare la risposta
più semplicistica ma di
corto respiro: l’Ue saprà
approntare una soluzione
vera, efficace e veramente
“europea”?
La riunione dei ministri
degli Interni dei Ventotto
si è chiusa con un nulla
di fatto.
L'emergenza-profughi
viene aggirata dai Paesi
del Nord e scaricata
su quelli mediterranei
e balcanici.
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presso Veneto Banca
Genitori,
guardatevi!
(...) quasi sempre molto più ragionevoli
e maturi, si vergognano per loro. E’ il
volto triste del calcio giovanile, di cui
ancora una volta non se ne conoscono
le finalità e le prospettive. Fa sorridere,
ma nemmeno tanto, la notizia che in un
campo della periferia romana, accanto
alla porta d’ingresso, un dirigente esasperato ha appeso un cartello grande
così, scritto con un bel pennarello blu:
“Chi ha un figlio campione è pregato
di portarlo a giocare da un’altra parte”.
Chissà se papà e mamme dei fuoriclasse
del futuro lo leggono e, soprattutto, lo
capiscono. Oppure un’altra battuta che
gira tra gli allenatori delle squadre giovanili di calcio: “Sogno una squadra di
orfani”. E’ grave che, incuranti dei danni
procurati ai giovani nello svolgimento
ricreativo e ludico della loro attività,
questi pseudo-genitori ingaggino settimanalmente show deliranti per sostenere
tesi puerili e insignificanti per porsi a
paladini della loro prole. Non è questo
però il tipo di difesa che vogliono i figli
da parte dei genitori. E soprattutto hanno
bisogno di adulti veri che li facciano
crescere e maturare. Scene di violenza
e sopraffazione si stanno verificando
purtroppo anche a scuola. Di genitori
contro professori. Di studenti contro
insegnanti. Di studenti fra di loro. E da
ultimo anche di docenti contro alunni.
L’emergenza educativa della nostra
società è diventata una debacle inarrestabile. Prima ha mollato la famiglia,
con i figli che crescono selvaggi, viziati,
perennemente connessi alla rete, fragili,
insicuri, senza riferimenti valoriali. Poi
ha mollato la seconda grande agenzia
educativa che era la parrocchia. Infine
ha mollato la scuola. Troppo spesso non
si riesce a seguire coerentemente una
linea educativa chiara e condivisa. Molti
docenti, per apparente quieto vivere o
per rassegnazione, tollerano anche l’intollerabile. Consigli di classe e collegi
docenti sono poco attenti o discordi.
Molti dirigenti, per non avere “grane”,
scelgono la linea morbida, ovvero quel
buonismo relativistico e giustificatorio
che tanto ha contribuito alla perdita
di certezze e di valori, i cardini di una
buona educazione. In una situazione in
cui sembra smarrita la bussola, c’è una
sola alternativa: rimettere l’educazione
al primo posto. I figli desiderano solo
che i genitori facciano i genitori, una
guida per il presente, un sostegno per il
domani, non i sindacalisti, gli allenatori
o i professori. Perché rinunciando a
questo, creano un vuoto che si sente e
che possono coprire solo loro.
Carlo Cammoranesi
Ag. Corso della Repubblica
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L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
>INCHIESTA<
I nostri figli,
la vera ricchezza
Giornata per la vita: ecco le piantine di primule
D
di DANIELE GATTUCCI
omenica 7 febbraio anche a Fabriano
si tiene la 38a Giornata Nazionale per
la vita. In tutte le chiese della città
e nei supermercati Coop e Conad, i
volontari del Cav e del Movimento della Vita distribuiranno, ad offerta libera, piantine di primule
per raccogliere fondi da destinare all’attività del
Centro della Vita. “Una vera crescita in umanità
avviene innanzitutto grazie all’amore materno
e paterno” sono parole di Papa Francesco “la
buona educazione familiare è la colonna vertebrale dell’umanesimo. La famiglia, costituita da
un uomo e una donna con un legame stabile, è
vitale se continua a far nascere e a generare. Ogni
figlio che viene al mondo è volto del «Signore
amante della vita», dono per i suoi genitori e
per la società; ogni vita non accolta impoverisce il nostro tessuto sociale” e come ricordava
Papa Benedetto XVI “lo sterminio di milioni
di bambini non nati, in nome della lotta alla
povertà, costituisce in realtà l'eliminazione dei
più poveri tra gli esseri umani. Il nostro Paese, in
particolare, continua a soffrire un preoccupante
calo demografico, che in buona parte scaturisce
da una carenza di autentiche politiche familiari.
Una società cresce forte, cresce buona, cresce
bella e cresce sana se si edifica sulla base della
famiglia. I figli – evidenzia il Consiglio Episcopale Permanente - sono una grande ricchezza
per ogni Paese: dal loro numero e dall’amore
e dalle attenzioni che ricevono dalla famiglia e
dalle istituzioni emerge quanto un Paese creda
nel futuro. Chi non è aperto alla vita, non ha
speranza. Gli anziani sono la memoria e le radici:
dalla cura con cui viene loro fatta compagnia
si misura quanto un Paese rispetti se stesso. I
primi a essere chiamati a servire la vita sono i
genitori. Lo sono al momento del concepimento
dei loro figli: il dramma dell’aborto non sarà
mai contenuto e sconfitto se non si promuove la
responsabilità nella maternità e nella paternità.
Responsabilità significa considerare i figli non
come cose, da mettere al mondo per gratificare
i desideri dei genitori; ed è importante che, crescendo, siano incoraggiati a “spiccare il volo”,
a divenire autonomi, grati ai genitori proprio per
essere stati educati alla libertà e alla responsabilità, capaci di prendere in mano la propria vita.
Questo significa servire la vita”.
C'è un concorso
scolastico europeo
Il Movimento per la Vita promuove e diffonde il diritto
alla vita di ogni uomo, fin dal suo concepimento, fino
alla morte naturale.
Questa è la programmazione delle attività annuali:
7 febbraio - Festa della Vita: offerta di primule con il
Cav: sabato 6 nei supermercati Conad e Coop;
domenica 7 nelle varie parrocchie.
data da stabilire - incontro a S. Silvestro, in preparazione alla Pasqua con pizzata.
Concorso scolastico europeo - Viene illustrato, alle
ultime classi del quinquennio, il tema di questo anno:
“Maternità: 2.0 procreazione o produzione”.
Dall’11 al 14 marzo il vincitore del concorso europeo
Julian Nartea dell’Itis andrà a Parigi per partecipare ad
un forum per giovani.
Interventi nelle scuole - Incontri con i ragazzi per
parlare con loro del valore della Vita (viene dato loro
il libretto "La natura umana questa meraviglia!").
9 aprile - Approvazione
bilancio - rinnovo organi
associativi.
8 maggio - Festa della
mamma:
ore 16 Giubileo della Misericordia a S. Venanzio
(insieme al Cav);
ore 17.30: premiazione
partecipanti dello scorso
anno al Concorso europeo, con un intervento
formativo.
Per il prossimo anno scolastico è in fieri un progetto su “L’affettività e
la costruzione del sé”,
rivolto agli studenti di
alcuni istituti.
3
Un'assistenza
per le mamme
Assiste le future mamme in difficoltà, offre servizi alle donne e alle famiglie: è il il Centro Aiuto alla Vita di Fabriano che dal 1997 si pone come
Associazione di volontariato, all'interno del Movimento della Vita, che ha
come obiettivo la prevenzione dell'aborto volontario e l'aiuto delle mamme
con problemi legati alla maternità. “Il nostro scopo principale” ci dice
Antonella Giacalone “è salvaguardare la vita, sin dal primo concepimento.
Spesso una gravidanza inattesa spaventa e disorienta la donna, che sceglie
la soppressione del figlio ritenendo questa la soluzione migliore. Non è
così. In realtà si crea in lei una ferita che è impossibile rimarginare ma
la provvidenza ha lavorato per noi perché sin dal primo atto costitutivo
reso possibile da una donazione della San Vincenzo de’ Paoli, abbiamo
sempre trovato il supporto dei singoli cittadini e delle aziende che ora,
purtroppo, a causa di questo stato di crisi socio-economica, è diminuito
e comunque, grazie al grande sostegno che ci viene dalla parrocchie ci
permette di aiutare i bambini a nascere e di accogliere, assistere e ascoltate
le donne”. Le cifre parlano chiaro: in base al reddito Isee nel 2014 sono
state assistite quaranta mamme, comprato il latte per undici e i pannolini
per trentadue, inoltre, in 18 anni di attività sono stati erogati sessanta
“Progetti Gemma” che consistono nel fornire 160 euro al mese per diciotto mesi, ne sono stati fatti partire da Fabriano, per altre destinazioni,
altri sessanta e in totale il Centro Aiuto alla Vita ha seguito duecentoventi
mamme con il sussidio di altro genere: latte, pannolini, indumenti, pappe,
passeggini, carrozzine, lettini, corredini, giocattoli e quanto può essere
necessario al bambino accolto. Ben centocinquanta i soci sostenitori (quota
di 10 euro), trenta i soci operatori sei dei quali costituiscono il Consiglio
direttivo che si rinnova ogni tre anni. La sede garantita dal Comune è in
Piazzetta del Podestà. “Questo grazie – sottolinea la presidente Graziella
Lorenzetti – alle benevolenze di tante persone e delle Associazioni con
cui intratteniamo continuamente rapporti di collaborazione. Attualmente
la situazione è diventata più pesante per i motivi che ben conosciamo,
ma per converso sono aumentate notevolmente le richieste a scapito delle
nostre risorse. Nonostante ciò continuiamo a formare operatrici e operatori, collaboriamo attivamente con diversi ginecologi (prestazioni veloci
e gratuite ndr), alcuni pediatri, psicologi, medici di base e avvocati oltre
che con tutti i sacerdoti delle nostre parrocchie. C’è anche il progetto,
insieme al dirigente della Pediatria di Fabriano, dottor Domenico Maddaloni, di collaborare alla realizzazione della “Culla per la Vita” che posta
in ospedale sarà destinata ad accogliere eventuali neonati abbandonati dai
vari punti delle Marche”. Il Cav di Fabriano, che fa parte delle altre 250
realtà consorelle in Italia, offre assistenza e ausilio concreto alle mamme
in difficoltà, che per problemi pratici, sociali, psicologici o affettivi sarebbero tentate di interrompere la gravidanza. “Lo scopo – sono ancora
parole della Giacalone – è di rendere la donna libera di prendere la sua
decisione. Liberà è quando i condizionamenti esterni vengono arginati e
lei può ascoltare unicamente quello che il suo cuore le suggerirà: il più
delle volte l’accettazione della vita. Fondamentale è sempre il supporto
psicologico e logistico fornito dalle varie operatrici o operatori, in pratica
l’assistenza in ospedale”.
d.g.
"Rischiava il posto..."
Il decennale percorso del Centro Aiuto alla Vita è costellata di episodi
espressivi o meglio ancora, eloquenti, della valenza umana e sociale
racchiusa in questa realtà: “la donna che si sente amata sceglie la vita”
ci conferma Antonella Giacalone “spesso le nostre assistite hanno avuto
l’esperienza di non essere amate e spinte alla decisione di abortire, pertanto il nostro impegno si concentra su questo aspetto: renderle libere
di prendere le proprie decisioni. Al riguardo un caso ci sembra davvero
significativo, poichè siamo riuscite a favorire la predilezione per la vita.
Infatti, una nostra signora che aveva da poco partorito, rischiava di perdere
il suo posto di lavoro come colf presso un anziano che ovviamente aveva
bisogno più volte a settimana delle prestazioni domestiche. Per ovviare
a questo pericolo due delle nostre socie operatrici si sono sobbarcate il
peso e la responsabilità di sostituirla per tutto il periodo di convalescenza
dovuto al parto. Altre situazioni che siamo riuscite a recuperare hanno
invece interessato nuclei familiari in cui il marito era deciso di procedere
con la pratica abortiva che ovviamente noi rifiutiamo. Ebbene, nonostante
le minacce e in più casi gli insulti, siamo riuscite a far recedere l’uomo
da questa sua volontà, spiegandogli, dopo il superamento dei momenti
più concitati conseguenti al diniego, che ci saremo adoperate per esempio
nell’assistenza in ospedale, per le visite successive e per garantire l’accesso
al Progetto Gemma oltre che nel sostegno di latte, pannolini ecc. Degno
coronamento di queste situazioni, non disgiunte, in moltissimi casi dalla
continuità di assistenza garantita post parto e post aborto (si sono rivolte
al Centro proprio per recuperare i gravi problemi psicologici e sociali
conseguenti ndr) il fatto che, in molti casi, siamo state invitate al battesimo dei bimbi cui, addirittura, i genitori hanno voluto assegnare il nostro
nome. Non può essere sottaciuto un altro elemento centrale – conclude
la Giacalone – la piena collaborazione dei sacerdoti che ci segnalano e
ci supportano concretamente in caso di partorienti e donne in difficoltà,
così come dobbiamo rilevare la cooperazione di medici di famiglia, ginecologi, avvocati e di associazioni come la San Vincenzo de’ Paoli e la
Caritas con cui da sempre abbiamo avuto un rapporto fondamentale per
sostenere la nostra azione”.
d.g.
4
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Buon compleanno Scomparso
Francesco!
gatto a Fabriano
Francesco Mercuri compie 4 anni, lunedì 8 febbraio.
Tanti auguri da tua sorella Benedetta, da mamma, da
babbo, dai nonni, zii e cugini.
Si è allontanato da casa in via S. Scala n 13 (zona ospedale) il 30
gennaio. Gatto bianco un pò fifone, ma buono. Maschio sterilizzato e sordo. Vi preghiamo di controllare nelle vostre cantine, nei
garage. Chiunque lo veda è pregato di chiamarci. Grazie.
3472612597
3381159663
Carnevale con cena
di beneficenza
al Circolo Ippico
a Fabriano
Il Ristorante e Pizzeria Circolo Ippico di Fabriano con il patrocinio
del Comune di Fabriano – Assessorato Animali da Affezione, Vi invita
alla cena di Carnevale martedì grasso, 9 febbraio. Parte del ricavato
verrà destinato agli animali del Canile comunale di Fabriano sito in
località Cantia.
Un ottimo menù a buffet tradizionale e vegetariano, animazione per
bambini, a disposizione il trucco per grandi. Gradita maschera da
animale.
Il tutto per una splendida causa.
Costo € 25,00; bambini € 15,00. Si consiglia la prenotazione:
3664444427 - 0732041301.
Comunichiamo che gli orari della segreteria
de L'Azione sono i seguenti:
Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30
Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18
CERCASI
CERCASI appartamenti in affitto con una camera, meglio se con due o tre, per
propria clientela affidabile con busta paga. 349. 1393169 Agenzia Immobiliare"
I due Castelli" Viale Campo Sportivo, 17 Fabriano (zona ospedale).
AFFITTASI
AFFITTASI terreno (5 ettari) con all'interno tartufaia. Tel. 340 9780394 - 340
6486762 (ore pomeridiane).
VENDESI
VENDESI APPARTAMENTO
80 mq. in via
Aldo Moro, 120.
Adiacente al
Parco A. Merloni
e chiesa Sacra
Famiglia scuola
"A. Moro",
materna ed elementari. A piedi
in 5 minuti si
raggiunge l’ospedale "Profili", 10
minuti il Centro
Commerciale ed
il centro di Fabriano. L’appartamento comprende: sala, cucina abitabile,
camera, cameretta, bagno, ampio garage, soffitta. Situato al 5° piano con
doppio ascensore.
Info 380 7174236 - no agenzie.
5
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
La sede internazionale Unesco a Parigi
in basso a destra:
visita di una delegazione
Unesco al Museo della Carta
>CRONACA
a sinistra:
conferenza stampa con Francesca Merloni
(ambasciatrice Unesco),
Luca Ceriscioli
(Governatore delle Marche)
e Giancarlo Sagramola
(sindaco di Fabriano)
Unesco: veicolo mondiale
Fabriano, il 13 ottobre 2013, è stata nominata dall’Unesco (ente specializzato delle Nazioni Unite per la
“comprensione tra le nazioni”) Città Creativa nella categoria Artigianato, Arti e Tradizioni Popolari, accanto ad
Aswan (Egitto), Santa Fe (Stati Uniti), Icheon (Corea del Sud), Hangzhou (Cina), Paducah (Stati Uniti), Kanazawa
(Giappone). Sono contemplate anche Bologna per la Musica, Torino per il Design, Parma per la Gastronomia
e Roma per il Cinema. Il titolo a Fabriano è stato conferito per la grande tradizione cartaria e per la creatività
artigiana. Lanciato nel 2004, il network delle Città Creative ha come obiettivo di instaurare un legame tra città
di ogni continente, così da promuovere la creatività culturale e di farne un elemento cruciale per lo sviluppo
economico, offrendo agli operatori del settore una piattaforma su cui convogliare le proprie specificità.
I pro e i contro in attesa
del Forum del 2017
di Alessandro Moscè
Il brand Unesco è uno straordinario veicolo di promozione nel mondo. Dal 4 al 6 settembre 2015 il Forum Unesco al Museo della Carta ha consentito di promuovere con
successo la candidatura di Fabriano ad ospitare il Forum Città Creative 2017, evento
di indubbia rilevanza internazionale. Con questo appuntamento si potrà consolidare
il rapporto tra le città del network e proseguire, con uno sguardo qualificato, la
riflessione su come capitalizzare al meglio i benefici del riconoscimento ottenuto. Un
momento di confronto significativo sulla trasformazione in atto dell’economia e del
tessuto produttivo, sulla crescente necessità di fertilizzare sempre più il comparto
manifatturiero con quello creativo e culturale. Cultura materiale e immateriale,
innovazione, tecnologia, turismo, nuovo artigianato, memorie, saperi, agricoltura
sono le parole chiave su cui il forum concentrerà la propria riflessione. Francesca
Merloni, ambasciatrice Unesco di Fabriano, ha più volte sottolineato lo spirito della
comunità del fare inclusiva e accogliente, capace di reinventare il proprio presente.
Il riconoscimento ed il forum del 2017 aprono uno scenario
decisamente prestigioso per essere parte di una realtà in rete.
Il brand Unesco ha già consentito che Fabriano, attraverso la
stampa specializzata, fosse al centro dell’attenzione per il suo
progetto identitario, attraverso interventi promozionali e di
marketing territoriale, punto di sintesi e di impatto globale
per investimenti a lungo termine.
Si è evidenziata poca sinergia tra l’amministrazione comunale, il privato e la società
civile, affinché si realizzasse un vero e proprio tavolo di concertazione fabrianese.
Non vi è stata finora un’adeguata valorizzazione delle arti e delle tradizioni popolari, né si è dato vita ad un percorso per la creazione di posti di lavoro mediante le
botteghe artigiane, che avrebbero dovuto portare all’apprendimento di un mestiere
per i più giovani. Non sono state rilanciate con continuità le attività culturali legate
al progetto, tra cui il festival multidisciplinare della arti, Poiesis, che è stato sospeso. La firma della convenzione con l’Unesco prevede progetti di formazione sulla
carta, dei quali, in materia di educazione e salvaguardia del patrimonio culturale
come motore dello sviluppo sostenibile, finora si sono un po’ perse le tracce. Anche
le residenze d’artista, che avevano portato a Fabriano alcuni grandi musicisti, non
sono state rinnovate. Si sente la necessità di generare una contaminazione con
la città partendo dalla base e di coinvolgere professionalità e competenze locali.
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 6
e domenica 7 febbraio
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Domenica 7 febbraio
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Belardinelli Via Martiri della Libertà
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>FABRIANO<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Un patrono per la Polizia
Municipale in festa per S.Sebastiano: ma l'organico è sotto dimensionato
di DANIELE GATTUCCI
P
revenzione prima della
sanzione. Collaborazione
tra le forze della città con
il controllo congiunto su
strada tra Vigili Urbani, Carabinieri
e Polizia. Inoltre la sicurezza come
punto di riferimento. I verbali totali
sono stati 4.304 (rispetto allo scorso
anno un aumento di poco inferiore
al 10%) e pochissimi i ricorsi (14),
prova dell’oculatezza nell’attribuzione delle multe. Grosso e importante
lavoro con gli ispettori ambientali
per il controllo di cassonetti e isole
ecologiche (152 i rapporti). Ecco
in estrema sintesi le percentuali, le
somme e le azioni desunte dai dati
che si riferiscono all’attività della
Polizia Municipale nel 2015, presentato presso il Comando di Polizia
Municipale dall’assessore Mario Paglialunga e dal comandante della Polizia Aldo Strippoli, in concomitanza
con la ricorrenza di San Sebastiano,
patrono del Corpo. “La ricorrenza
coincide con l’iniziativa per cui
l’amministrazione intende attribuire
rilievo alla funzione degli operatori
che quotidianamente si prodigano
con professionalità e abnegazione
al servizio della collettività, con
particolare attenzione alla sicurezza
dei cittadini in un momento di crisi
internazionale come l’attuale che
vede coinvolte anche le nostre città”,
ha detto Paglialunga. A nome della
Giunta e del Consiglio, l’assessore
ha ringraziato tutti i rappresentanti
della Polizia locale. Ha
aggiunto Strippoli: “Nel
giorno di San Sebastiano, a
Fermo, in tanti, da tutta la
Regione Marche, insieme
alle autorità politiche, si
sono ritrovati per questo
appuntamento, occasione
d’incontro e informazione
sulle attività svolte dagli
agenti”. Lavoro e numeri
cospicui se si considera
che i nostri vigili urbani
sono 22, compreso il comandante, ma in termini
di legge dovrebbero essere
32, perché la norma ne
prevede uno ogni 1.000
abitanti. Nonostante il ridotto numero di addetti,
aumenta il controllo sulle
strade, in particolare verso
le auto senza assicurazione e revisione (39), mentre i sinistri stradali
rilevati sono 75 di cui 38 con feriti
(nessuno con esito mortale). 7 invece
le patenti e le carte di circolazione
ritirate, 164 le patenti segnalate per
sottrazione punti, con un ammontare
complessivo di 774. 231 i controlli e
le verifiche di polizia commerciale,
15 sanzioni di cui 3 amministrative.
435 gli studenti trasportati, 30 quelli
diversamente abili, 12 gli autisti,
assistenti e scuolabus utilizzati per
112 uscite didattiche complessive.
Oltre 61 per la Mostra “Da Giotto a
Gentile”, con un’operazione specifica di formazione dei vigili destinata
all’accoglienza e l’informazione
riservata a turisti e visitatori. 522
i servizi di vigilanza all’entrata e
all’uscita delle scuole con l’attenta
predisposizione del piano di lavoro
preparato per rendere agevole, sicuro
e fluido l’avvio del funzionamento
della Cittadella degli Studi, evitando
così, per quanto possibile, disagi e
ingorghi. 663 i servizi di pattuglia,
80 quelli serali, 73.952 i chilometri
percorsi con i mezzi, 49 i controlli
con telelaser etilometro. Premurosa
considerazione per le problematiche
di viabilità e segnaletica verificate su
strada (326) con 20 elenchi di lavori
sulla segnaletica inviati al settore
manutenzione, ambito che terminato il periodo invernale dovrebbe
essere oggetto di finanziamenti ad
hoc. Altri particolari concernono gli
accertamenti per nuove residenze
e trasferimento verso altre destinazioni, 1.389, mentre le pratiche
di esercizio dell’attività venatoria
sono 342, oltre ai 152 verbali per
errato conferimento rifiuti e problematiche relativi ai cani. In definitiva
la celebrazione di San Sebastiano,
come da tradizione, è un’occasione
per tracciare il bilancio del lavoro.
La peculiarità della Polizia locale
è quella di essere al servizio della
città, radicata nel suo tessuto sociale
e pronta a condividerne i problemi.
Si occupa di svariate attività, oltre a
prevenire e a reprimere illeciti ammi-
La...piadina finirà presto su "Striscia"?
Ha suscitato molto scalpore l’ultima
vicenda rimbalzata dalle più note
testate giornalistiche locali fino al
telegiornale regionale, che ha visto
come protagonista il titolare di “Piadina Più” in via Dante, l’imprenditore Giuseppe Nicosia.
Il nostro concittadino si è trovato con
il conto corrente aziendale prosciugato da un ignoto bonifico di circa
9.300 euro indirizzato in Romania,
del quale purtroppo
è stato informato da
uno dei responsabili
di Banca Marche soltanto il giorno dopo, a
trasferimento di denaro
ormai effettuato.
Non avendo mai avuto
alcun tipo di rapporti
commerciali o privati
con la Romania, Nicosia si è subito allarmato
e dichiarato totalmente
all’oscuro dello spostamento di fondi, ma
ormai il danno era fatto: arrabbiatissimo e
determinato nel voler
risolvere quanto prima
l’antipatica faccenda,
non trovando supporto
né morale, né pratico
dagli esponenti di Banca Marche, ha sporto
tempestivamente querela ai Carabinieri che
hanno avviato le indagini sul caso.
Ne abbiamo parlato direttamente con
l’imprenditore, che ci ha aggiornato
sugli sviluppi della questione: “Ad
oggi la mia denuncia sta facendo il
suo corso nel rispetto dei tempi tec-
nici necessari in queste procedure.
Ho anche personalmente contattato
le trasmissioni 'Le Iene' e 'Striscia
La Notizia', nella speranza che puntando i riflettori su questa vicenda
si riesca a venirne prima a capo”,
dichiara Giuseppe Nicosia.
“Il legale che ho nominato a rappresentarmi ha provveduto ad inviare
una diffida alla banca, contro la
quale avrei tutte le carte in regola
per chiedere anche i danni morali
per l’accaduto, visto che nessuno ai
vertici di Banca Marche si è nemmeno preso la briga di chiamarmi per
parlarne e magari scusarsi tentando
di trovare una soluzione”, dichiara
Nicosia visibilmente amareggiato
ed aggiunge: “L’unica cosa che mi
è stata proposta è l’apertura di un
fido bancario, che ho ovviamente
rifiutato, ritenendola un po’ come
l’ulteriore beffa a seguito del danno
subìto”, afferma il nostro malcapitato imprenditore e prosegue: “La
cosa che tuttora più mi lascia interdetto è che io sono stato contattato
solo a trasferimento di denaro già
avvenuto, trovandomi
completamente inerme
di fronte al fatto compiuto: la mia denuncia,
infatti, è anche mirata
a segnalare la scarsissima sicurezza di Banca
Marche, che ancora si
avvale di sistemi tecnologicamente obsoleti e
già ampiamente aggirati
dagli hacker informatici,
senza neppure preoccuparsi di avere la basilare
accortezza di collegare
ogni conto corrente ad
un numero di cellulare
per mandare un avviso
ad ogni operazione”.
“Ho avuto inoltre un
colloquio con l’Adusbef di Ancona ed il
presidente Nicola Ammassari mi ha spiegato
che purtroppo il mio
non è un caso isolato,
ma che addirittura ci sono altri 5
casi nel marchigiano tutti incentrati
su bonifici di somme ingenti partiti
verso paesi dell’Est Europa, con
rispettive denunce attualmente in
corso”, ci svela Giuseppe Nicosia
per delucidarci meglio sul problema;
“Uno dei casi, nel dettaglio, riguarda
un ristoratore maceratese, dal quale
sono stato contattato proprio in
questi giorni e con il quale ci siamo
confrontati, riscontrando non poche
o trascurabili analogie nelle dinamiche, basti sapere che anche dal
suo conto corrente aziendale Banca
Marche, a novembre scorso, sono
stati sottratti circa 8.800 euro, partiti
con bonifico bancario verso zone a
levante”, specifica.
“Certamente posso dire di essere
molto provato dalla vicenda, visto
anche l’ingente danno di riflesso che
nistrativi e penali, e a
collaborare alla tutela
dell’ordine pubblico,
a disciplinare la circolazione stradale, a
rilevare i sinistri, a
risolvere tanti microconflitti e a tutelare
la sicurezza degli
studenti. Un lavoro
variegato, complesso,
a metà tra poliziotto,
tecnico del traffico,
assistente sociale e
padre di famiglia, per
il quale occorrono
competenza, capacità
di ascolto e molta
umanità. Inoltre la
Polizia Municipale è
presente nel territorio, pur con notevoli
carenze di organico, con gli agenti
del reparto viabilità che operano con
pattuglie e a zona, impegnati in un
lavoro di vigilanza mirato soprattutto all’infortunistica stradale e alla
repressione delle infrazioni relative
a sicurezza, velocità e sosta. Pur
operando ciascuno nell’ambito delle
proprie specificità, vanta un rapporto
di collaborazione cordiale e sincero
destinato sempre più a consolidarsi
nel tempo con il commissariato, la
stazione dei Carabinieri, ma anche
con gli altri colleghi che dirigono
la Guardia di Finanza, i Vigili del
Fuoco, la Polizia Stradale, il Corpo
Forestale e la Protezione Civile
comunale.
L'incresciosa
vicenda
di Giuseppe
Nicosia
tutto ciò ha causato alla mia attività,
ma soprattutto sono pieno di sdegno
e rabbia contro un sistema che, in
teoria, dovrebbe tutelarci”: conclude così il nostro concittadino sulla
questione, che non possiamo far
altro di augurarci si risolva presto,
unendoci nel frattempo moralmente
alla sua causa in un inevitabile clima
di risentimento generale.
Paola Rotolo
Ragazzi...in processione
Siamo a febbraio, eppure sembrerebbe novembre. Già, il mese dei
defunti. Perché questo andirivieni così incessante presso il cimitero di
S. Maria desta qualche sospetto, per di più con una presenza così alta
di giovani. La ragione è che sono studenti che si avviano verso la loro
Cittadella degli Studi,
edificata proprio nei
pressi del camposanto, anche perché
quel tratto di strada
che attraversa tombe
e cappelle rappresenta per loro una
comoda scorciatoia.
Chissà se in questo
passaggio 'volante' i
ragazzi sanno mantenere quel decoro e
quel rispetto che il
luogo richiede.
Le spese inutili
di opere fantasma
B
di ALESSANDRO MOSCÈ
ike sharing a Fabriano? Dopo averlo rimandato più volte, il progetto dell’allora assessore Giuseppe Galli fu bloccato nel 2013.
Sono ormai da anni installate le strutture per
parcheggiare le biciclette in tre punti della città, ma il
no definitivo arrivò perché l’investimento di 45mila
euro l’anno non fu considerato “politicamente corretto”, in quanto quei soldi, fu dichiarato esplicitamente
dall’ex assessore, andavano investiti per lo sviluppo
economico. Prima venne indicato come un servizio
indispensabile per una città turistica, quindi si fece
marcia indietro. I parcheggi di viale Moccia, della
stazione ferroviaria e di via Bellocchi sono inutilizzati.
Il progetto doveva debuttare in città con quattro bici
di cui due a pedalata assistita: uno strumento di mobilità sostenibile che il Comune di Fabriano metteva
a disposizione della cittadinanza. Come si ricorderà,
era stato sollecitato più volte dal Consiglio comunale
junior che aveva proposto la creazione di piste ciclabili
per gli amanti delle due ruote. Di recente è intervenuto
anche Pino Pariano del gruppo consiliare “Fabriano
Prima di Tutto”: “Il bike sharing è un’ennesima presa
in giro. Non ci sono parole per commentare la mai
avvenuta partenza del servizio. La cattiva gestione
dell’amministrazione comunale diventa un insulto
ai cittadini che pagano le tasse e che dovrebbero
godere, in cambio, di servizi pubblici”. Altra battuta
d’arresto i pilomat posizionati dalla Giunta Sorci in
corso della Repubblica, che sono stati sostituiti da
una transenna e dal segnale di divieto d’accesso che
scatta ogni giorno feriale dalle ore 14 alle 6 del giorno
dopo e nei giorni festivi 24 ore su 24. Sono anni che i
dissuasori mobili non funzionano e non è certamente
questo il modo migliore per presentarsi come città
Unesco a vocazione turistica. Non si è mai saputo
se fosse intenzione dell’amministrazione riattivare i
pilomat, toglierli o sostituirli, né quanto siano costate
ai contribuenti l’installazione e la manutenzione degli
stessi (dal prezzo dei listini ogni pilomat è in vendita
a 3.000 euro e la manutenzione ordinaria è decisamente elevata, ndr). Il cassonetto interrato davanti al
Bar Poste dovrebbe diventare una sorta di info point,
ma finora non c’è traccia del cambio di destinazione
d’uso. Ogni singola postazione di questi strumenti
per i rifiuti costa non meno di 45.000 euro e ancora
più elevati sono i costi di manutenzione. Non essendo
un sito presidiato, il cassonetto interrato si prestava
all’abbandono dei rifiuti sia da parte di coloro che
non erano forniti di tessera magnetica, sia in caso di
malfunzionamento, non infrequente, con il rischio di
trasformarsi in discarica. Per non dire cosa accade
alla qualità del materiale separato. E’ un dato ormai
inconfutabile che l’unico sistema di raccolta che permette di raggiungere alte percentuali di differenziata
e di riciclo, nonché ricavi importanti dai materiali
differenziati, sia il sistema “porta a porta”.
Tra il bike
sharing
ed i pilomat
anche l'info
point davanti
alle Poste:
che spreco
di costi!
“Ai giovani, voi avete il compito
di custodire il sorriso del mondo”.
Le parole di Guelfo “risuonano”
oggi fra le mura del Liceo Artistico
“Mannucci” di Fabriano. Le dieci
incisioni dell’artista, donate appunto dal Museo Guelfo nel 2012
in occasione della cerimonia di
intitolazione dell’aula magna, sono
esposte attualmente nell’atrio della
nuova sede della scuola fabrianese
come testimonianza “viva” della
sua immensa produzione artistica.
Ma non solo.
Quelle opere “vogliono” continuare
a trasmettere ai giovani studenti
sempre nuovi valori e nuovi stimoli legati al mondo dell’arte, la
curiosità e l’attrazione per il “bello”. Proprio come Guelfo amava
fare con i suoi alunni del Liceo
Artistico “Ripetta” di Roma. “La
scuola che ha costituito la cornice
dei suoi sogni di poeta” – dichiara
Marisa Bianchini, presidente della
Fondazione Museo Guelfo. Lo stesso Istituto, il Ripetta di Roma, che
lo omaggiò nel febbraio del 2007
con la mostra “Guelfo. Il segno
del tempo” nell’ambito delle ma-
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>FABRIANO<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Il blackout minore
della Pinacoteca
Molajoli
Bei tempi andati quelli di raffinato e prolungato sperpero, quando le
amministrazioni comunali – con budget pretenziosi e carichi di sugna
– provavano a farsi promotrici di cultura. Raramente ci riuscivano
senza inciampi marchettari ma la funzione e il valore della cultura
erano nominalmente rispettati e gli assessori alla cultura erano il
controcanto dei lavori pubblici.
Adesso è un’altra storia: la classe politica non s’ammanta più di
cultura ma predilige la rozzezza, che gli regala l’illusione d’una
vicinanza all’animo di un popolo ruvido ma vero. “Con la cultura
non si mangia”. Lo disse il colto Tremonti ma Fabriano ne meriterebbe il marchio d’origine per il massiccio ignorantume e il ruolo di
un’etica rurale secondo cui musei, biblioteche e pitture sono l’antitesi
mattocchia, fannullona e gratuita dei cablaggi e del “fatigà”. Eppure
nell’ultimo decennio non sono mancate le illusioni: la rombante Mostra del Gentile del 2006; le vaghe stelle di Poiesis e del suo format
altezzoso; la Mostra su Giotto, con Sgarbi a promuovere ex novo
scuole pittoriche locali per far sentire i fabrianesi eredi di chi tenne
testa al genio del Mugello. E l’ultimo colpo di coda: la collezione
d’arte contemporanea donata - post mortem - da Ester Merloni al Comune di Fabriano, con la Casa ad ella intitolata divenuta Porziuncola
di auspicate resurrezioni culturali. Sono arrivati politici ed ex capi
di governo per onorare l’illustre dimora e abbiamo supposto cultori
di nicchie in arrivo, a portare – tra un Burri e un Savinio – l’onda
d’urto del turismo colto: la favola bella di ristoranti che moltiplicano
i coperti, di negozietti che smerciano filigrane e di alberghi affollati
di viandanti sedotti dalla ex città industriale riconvertita all’economia
del bello. Ma poi arriva la fata ignorante: il 31 dicembre 2015 la
Pinacoteca Molajoli chiude i battenti, rinserrando nel buio anche la
Casa di Ester e le sue velleità di mostra permanente. Si parla di un
mese o due, forse tre. Si parla di manutenzione, di lavori, di nuova
climatizzazione e di nuova gestione.
Di fondo non ci interessa sapere se trattasi di fermo tecnico, se è la
penuria di affluenze o un nuovo bando da confezionare a giustificare
la chiusura. Quel che conta è l’effetto che fa: un blackout minore
e sottotraccia, una serrata a tempo che non mobilita, non eccita
comitati e non stimola sarabande. La Pinacoteca Molajoli non sarà
un’istituzione di punta della cultura italiana ma vederla chiusa di
soppiatto, senza corona e senza scorta, dà un senso di penultima
spiaggia, di pioggia sul bagnato invece che nel pineto. Se chiude
un punto nascite si continuerà comunque a nascere. Se chiude una
Pinacoteca, per un mese o due poco importa, si uccidono cellule che
non si rigenerano perché la bellezza muore se si viene privati della
possibilità di guardarla. Con la cultura non si mangia. Lo ha detto
Tremonti e tra i monti lo si pensa da sempre e quasi tutti. Diciamolo:
è più facile cambiare il mondo che cambiare testa.
Anche l'Artistico
omaggia Guelfo
Dieci incisioni dell'artista nell'atrio della sede
nifestazioni per il decennale della
sua scomparsa (che coinvolsero, tra
l’altro, in quell’anno, la Basilica di
Santa Maria in Montesanto – chiesa
degli Artisti di Roma, lo Studio
L’Orologio e il CeSMa – Centro
Studi Marche). “Guelfo, artista e
amico volante – racconta Stefania
Severi, critica d’arte e collega
dell’artista per tanti anni - All’ombra dei Dioscuri, nell’aula magna
del Liceo Artistico di Via Ripetta a
Roma, ho conosciuto Guelfo (... )
Mi meravigliai che lo si chiamasse
semplicemente Guelfo, ma presto
mi accorsi che in quel nome c’era
tutto l’artista e, anche per me, fu
Guelfo, quasi a sottolineare una
qualità speciale, una sorta di ecce-
zionalità che altri, tra cui Giorgio
De Chirico, avevano da tempo già
individuato”.
E, a proposito del rapporto con gli
alunni, Stefania Severi racconta:
“Guelfo voleva che il ricordo si
sedimentasse e divenisse storia,
una storia magistra per quel legame
generazionale che lega l’allievo al
maestro.
Per questo era un bravo insegnante,
perché non trasmetteva cultura ma
offriva lezioni di vita conformata
all’arte (….) e cercava di fare
emergere il meglio da ogni allievo, alimentandone la fantasia e
l’ingegno”. E saranno le opere di
Guelfo, ora, a portare avanti questa
pregevole missione didattica: in-
centivare sempre di più la creatività
e la curiosità nei giovani. Proprio
per questo la Fondazione Museo
Guelfo, in occasione della donazione di un’opera del Mannucci
al Liceo Artistico di Fabriano, lo
scorso novembre, ha presentato il
bando di concorso “Guelfo: un museo diffuso per il bene comune” che
coinvolgerà gli studenti nei settori
grafica – audiovisivo multimediale.
Perché sono questi i tasselli fondamentali per costruire un percorso
a lungo termine, mirato alla valorizzazione del nostro patrimonio
artistico culturale. Un progetto
condiviso da tutti, appunto, per il
“bene comune”. Soprattutto, un
progetto permanente. E per farlo
è necessario ripartire dai giovani:
“La nostra vera eredità per le generazioni future – conclude Marisa
Bianchini - quei giovani definiti da
Guelfo il sorriso del mondo, è ciò
che abbiamo donato alla collettività, in un gesto di consapevole dedizione ed esigente amore. Guelfo
lo ha fatto creando tante opere di
arte sacra ed il Museo Guelfo, una
Collezione privata, destinata alla
sua Fabriano, città d’arte, vocata
come Gentile e come Guelfo, alla
dimensione internazionale”.
Elisabetta Monti
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L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
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>FABRIANO<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
E' una biblioteca che piace
La struttura sta assumendo i connotati della "Public Library" inglese
di FERRUCCIO COCCO
L
a biblioteca “Romualdo
Sassi”, presso il rinnovato
complesso storico del San
Francesco, giorno dopo
giorno sta diventando sempre di
più il fulcro cittadino della cultura
e della socializzazione. Lo dice il
colpo d’occhio (basta entrare per
constatare l’aumento dei frequentatori, di ogni età), lo confermano
i numeri: attualmente sono 4.789
gli iscritti (con ben 594 nuovi
utenti registrati nell’ultimo anno)
e 12.384 i prestiti di libri e dvd nel
corso del 2015. Ma, oltre ai dati, è
il tipo di fruizione di questo spazio
- inaugurato nel luglio 2014 - che
è cambiato rispetto alle precedenti
esperienze bibliotecarie dalla città
(prima all’Oratorio della Carità, poi
nei locali periferici di via Buozzi
nel periodo post-sisma, infine la
recente esperienza alle Conce). Ne
abbiamo parlato con la direttrice,
Melissa Riccardi.
“Da luogo di semplice consultazione e prestito, la nostra biblioteca si
è ormai trasformata nel prototipo
inglese di ‘Public Library’: un
luogo di incontro, di cultura, di
ricerca, di studio, di eventi... un
luogo pensato per gli utenti di ogni
età ed interesse - ci spiega la direttrice - Il percorso era già iniziato
alle Conce, ma, certamente, ora la
nuova collocazione in pieno centro
e gli spazi a disposizione invogliano
e facilitano la frequentazione della
struttura ancora di più. Direi che le
cose stanno andando bene”.
Dottoressa Riccardi, può delinearci un identikit degli utenti?
“Ci sono moltissimi studenti, che si
ritrovano qui per preparare esami e
lezioni: sono in costante aumento
e, perciò, insieme al sindaco e
Sono quasi 5 mila gli iscritti alla "Romualdo Sassi",
fulcro cittadino di cultura e socializzazione.
La direttrice: "Servono più postazioni per gli utenti"
all’assessore alla cultura presto
dovremo trovare il modo di mettergli a disposizione più tavoli e
scrivanie. C’è, poi, chi usufruisce
della classica funzione di prestito e
consultazione diretta. E chi, invece,
utilizza i servizi a distanza, come
libri elettronici e contenuti digitali,
facendo riferimento alle piattaforme
L'assessore Pallucca:
"Maggiori risorse?
Ci proveremo..."
“Per l’amministrazione comunale, la biblioteca riveste un ruolo centrale
nell’offerta culturale della città e puntiamo molto su di essa”. L’assessore
alla cultura e all’istruzione del comune di Fabriano, Barbara Pallucca,
fin dal suo insediamento ha creduto molto nella nuova struttura al San
Francesco.
Assessore, i numeri dicono che la nuova biblioteca cittadina, attiva
dal luglio 2014, è sempre più utilizzata dai fabrianesi: come giudica
questo crescente gradimento?
“Ne siamo felici e cerchiamo di valorizzarla al meglio, tant’è vero che la
usiamo come contenitore per più iniziative possibile. Credo, comunque,
che ci siano ancora ulteriori opportunità da sfruttare e cercheremo di
percorrerle. E’ un luogo molto utilizzato dai giovani, che vi si recano a
studiare, e questo è molto bello”.
Nella “lista dei desideri”, la direttrice Melissa Riccardi ha proprio
inserito la necessità di più postazioni per gli utenti, oltre che maggiore personale e fondi per gli acquisti. L’amministrazione riuscirà ad
andare incontro a queste richieste?
“Cercheremo di farlo, compatibilmente con le finanze del Comune, sapete
tutti che la situazione economica è quella che è… Nel bilancio cercheremo
di inserire maggiori risorse da destinarle alla biblioteca. La volontà c’è,
perché ci teniamo molto e lo riteniamo uno spazio importante”.
A proposito di giovani: qual è la situazione del Centro di Aggregazione
di Sant’Antonio Fuori le Mura e dell’Informagiovani?
“Attualmente l’informaziovani non è attivo perché tecnicamente non si
poteva ulteriormente rinnovare la gestione. So che si sta predisponendo
un nuovo bando. Il Cag è un’altra location che riteniamo molto importante
per la socializzazione dei ragazzi e che abbiamo in considerazione”.
f.c.
on line ‘Indaco’ e ‘Media library’,
rintracciabili all’interno del nostro
sito internet www.bibliotecafabriano.it. Poi, c’è chi usa i computer e
porta avanti i progetti di software
libero. Inoltre, è molto apprezzata
la sezione bambini e ragazzi Grillo
Parlante, all’interno della quale
nel corso del 2015 sono stati orga-
nizzati ben 90 eventi tra incontri
all’interno del progetto Nati per
Leggere, letture in inglese e spagnolo, appuntamenti con gli autori”.
Come riuscite ad interfacciarvi
con un numero così ampio di
fruitori?
“Attraverso il nostro sito internet,
la pagina Facebook, Twitter e la
MA L’OFFERTA AUMENTA SOLO GRAZIE AI LASCITI
Nel corso del 2015 la biblioteca di Fabriano ha incrementato
l’offerta grazie a 2.494 acquisizioni esterne (tra libri e dvd
donati, di cui 2.166 già catalogati) provenienti da Luisa
Laurendi Briganti, Vittorio Merloni e Regione Marche. Ma non
sono stati effettuati acquisti per nuovo materiale, cosa che
sarebbe auspicabile per il futuro per aggiornare gli scaffali
con le ultime novità.
Newsletter veicoliamo tutte le
informazioni e i numerosi eventi
in programma. Non dimentichiamoci, infatti, che grazie alle sue
caratteristiche multimediali, la biblioteca ospita molti appuntamenti:
incontri, conferenze, presentazioni
di libri, proiezioni di film operate
dal Circolo del Cinema e da altre
organizzazioni…”.
C’è qualche altra cosa interessante all’orizzonte?
“Un progetto dell’associazione
Fabricamenti sull’archivio fotografico del Novecento, una mostra
documentaria dell’Archeoclub
sull’architetto Bocci, un corso
con Alfonso Cuccurullo rivolto
ad aspiranti lettori volontari per
bambini…”.
Altro?
“Un nuovo servizio che gestiamo è
quello del cessato catasto, ovvero
l’archivio di Stato non trasferito
ad Ancona”.
Una grande struttura da curare… prestiti… catalogazione…
eventi… ma in quanti siete a
lavorare in biblioteca?
“Non molti: in cinque, più alcuni
volontari. Ma devo dire che tutti
ci mettono grande passione per far
funzionare bene le cose e, con encomiabile sforzo, oltre alla gestione
quotidiana delle biblioteca, stanno
portando avanti anche il discorso
della catalogazione”.
Ha una lista dei desideri per il
futuro?
“Più postazioni per gli utenti, lo
abbiamo già detto. Inoltre, sarebbe
bello avere più personale. Infine,
risorse per l’acquisto di nuovi libri.
Devo dire, a scanso di equivoci, che
l’assessore alla Cultura Barbara
Pallucca è molto vicina alla biblioteca e sensibile alle nostre esigenze,
con lei mi trovo in sintonia”.
RITORNA “M’ILLUMINO DI MENO”
Venerdì 19 febbraio, nella giornata di “M’illumino di meno”,
come ogni anno si spegneranno alcuni dei monumenti più in
vista d’Italia e d’Europa come simbolo di risparmio energetico.
A Fabriano, nella biblioteca “Romualdo Sassi”, dalle 17 si spegneranno tutte le luci per una kermesse di spettacolo ecologico.
Ad allietare i presenti, in una atmosfera davvero particolare, ci
penserà la Concordia Jazz Orchestra.
Sempre più degrado alle Conce
Nel frattempo l’ex sede della
biblioteca - l’ampia struttura
delle Conce (di proprietà della
Fondazione Carifac) - tristemente chiusa e inutilizzata
dall’estate 2014, continua ad
essere vittima di atti di vandalismo. Oltre alle caditoie, da
tempo distrutte dagli invicili,
nel corso delle ultime settimane sono state prese di mira le
cassette dei contatori (divelte)
e i muri sono stati imbrattati
con scritte (un po’ come sta
avvendendo in molte altre parti
della città). Il cantiere sul Giano che dura da un paio d’anni e
il conseguente isolamento della
zona sono terreno fertile per i
“raid” notturni. Qui, come in
altre zone della città, i residenti
invocano l’installazione delle
telecamere di vigilanza.
10
>FABRIANO<
Reparti al Profili
a rischio chiusura?
di GIGLIOLA MARINELLI
S
i sta accentuando il
rischio di un importante depotenziamento dell’ospedale
‘Profili’, e non parliamo solo
dell’annosa questione della
chiusura del punto nascita.
Abbiamo incontrato l’assessore alla Sanità del Comune
di Fabriano Giorgio Saitta
(nella foto) per cercare di
approfondire questo tema così
delicato.
Assessore, rischiamo veramente
un netto declassamento dell’ospedale Profili?
Chiariamo che non è scritto da nessuna parte che si arriverà al depotenziamento del nostro nosocomio, ma
ci sono aspetti non proprio positivi.
Da ciò che trapela dovrebbero rimanere nelle Marche solo cinque
ospedali più due (Torrette ed Inrca).
Vale a dire uno per provincia, senza
tenere conto dell’esistenza di una
zona montana che ha gli stessi diritti
delle città affacciate sul mare. E’
anche vero che con il direttore dell’Area Vasta Maurizio
Bevilacqua siamo d’accordo
nell’individuare l’ospedale
di Area Vasta comprendendo
Fabriano, Jesi, Osimo e Senigallia. Bisogna stare attenti
ad evitare depotenziamenti
che non si potrebbero più
correggere tenendo conto della
nostra posizione geografica.
Sta ravvisando
segnali di potenziale chiusura
di altri reparti
oltre a quello di
Ostetricia e Ginecologia?
L’Otorino verrà
trasformato in
ambulatorio, il
centro di Senologia che funzionava benissimo,
senza liste di attesa, non esiste
più. Era stata promessa un’unità
semplice di endoscopia digestiva,
ma si sono perse le tracce. L’ambulatorio di Cardiologia non funziona
e i pazienti anziani, se riescono a
prendere appuntamento, cosa oggi
impossibile, dovrebbero farsi vedere dopo almeno un anno. Sono
preoccupato per Urologia: è prossimo il pensionamento di Rossini e
spero che si trovi una soluzione in
tempi rapidi.
Conferma di aver richiesto un
incontro con i vertici provinciali
e regionali della Asur per cercare
Parla l'assessore
Saitta sul possibile
depotenziamento
dell'ospedale
BREVI DA FABRIANO
~ PRECISAZIONE
Nelle “Brevi da Fabriano” della settimana
scorsa, abbiamo dato notizia che il 21 gennaio al bivio di Marischio, la Panda guidata
da una signora dopo aver urtato il bordo del
marciapiede ed i guardrail si era ribaltata. In
realtà si era solamente girata come avesse
fatto inversione di marcia. Ci scusiamo con
la signora e con i lettori.
~ QUANTI FURTI!
Fabriano, 23 gennaio, dalle 17 alle 19. Ignoti
ladri si introducono, in totale, in 12 appartamenti siti nelle vie Bellocchi, Serraloggia,
Cappuccini, Santa Croce, Martiri della Libertà
e rubano ori, denari e altro per un totale di
migliaia di euro. In un locale avevano portato
via anche un televisore da sessanta pollici.
Negli appartamenti, al momento, i proprietari
non c’erano. Indagini delle Forze dell’Ordine.
~ RITROVATO IL TELEVISORE
Fabriano, 25 gennaio. Rinvenuto in casa
di un albanese 22enne, la televisione da
sessanta pollici asportata due giorni prima
dal Dopolavoro Ferroviario. Il giovane, che
ha precedenti per furti, è stato denunciato
per ricettazione ed è stato proposto il ritiro
del permesso di soggiorno.
~ LADRE, AI BAGNI DERUBANO UOMINI
Fabriano, 23 gennaio, ore 13. Due romene, di
età 20 e 33 anni, vengono arrestate per furti
dalla Polfer visto che avevano avvicinato due
uomini e con moine avevano sottratto una
catenina d’oro e un portafoglio. I derubati
si erano accorti di essere stati “alleggeriti”
quando sono intervenuti gli agenti. Sottoposte
a giudizio, le donne hanno l’obbligo di firma
giornaliera in attesa del processo.
~ BRONTOLONE
Fabriano. Al piano terra della Biblioteca
Comunale, ci sono nove computer, ma di
questi solamente quattro funzionano.
~ GPS MAL REGOLATO
S. P. n° 16 Senigallia-Albacina, 27 gennaio,
mattina. Il navigatore satellitare GPS inganna e
manda sulla strada per Poggio San Romualdo
un Tir ad Albacina guidato da un polacco.
Cosicché il veicolo rimaneva bloccato in una
curva e i VdF dovevano lavorare un paio di
ore per liberarlo.
~ VINCE 31.914 EURO
Viale Stelluti Scala, 24 gennaio. Uno scommettitore fabrianese con una schedina da
due euro del concorso “10 e lotto”, indovina
9 numeri su 10 e vince 31.914 euro. E’
disoccupato, fabrianese, ha 50 anni. Complimenti e auguri.
~ FURGONE A FUOCO, PESCE SALVO
Albacina, 28 gennaio, presso la Whirlpool. Un
furgone fuma nel vano motore e il conducente
si ferma in una piazzola di sosta. Chiama
quindi i VdF. Il veicolo trasportava pesce.
~ RAMI PERICOLANTI IN TRE PINI
Albacina, 29 gennaio. In località le Muse il
forte vento aveva reso instabili i rami di tre
grandi pini e le braccia degli alberi potevano
finire sulla strada cosicché i VdF, tramite
autoscala, provvedevano a tagliare i rami
e a toglierli per mettere l’area in sicurezza.
~ COMPLIMENTI AL SOCCORRITORE
Genga, 24 gennaio, pomeriggio. In un ristorante una 65enne cade a terra per malore
ed un’ex operatore fabrianese della Cri che
stava pranzando interviene e con massaggio
cardiaco e respirazione artificiale, la signora
si riprende. Poi, presente il personale medico
del 118, vomita per congestione ed è fuori
pericolo. Al fabrianese soccorritore, con i
complimenti fattigli dai presenti, giungano
quelli della cittadinanza e de “L’Azione”.
~ CORTO CIRCUITO, FUMO, PAURA
Viale Serafini, 24 gennaio, mattina. Nell’appartamento in cui una signora 80enne vive
sola, il circuito elettrico del presepe incomincia a fumare, lei si allarma, i vicini accorrono,
chiamano i soccorsi ed i VdF in breve spengono. La donna viene trasportata all’ospedale
per accertamenti sanitari. Nell’appartamento
si è prodotto l’annerimento della sala.
di comprendere le reali intenzioni
sulle sorti dell’ospedale cittadino?
Più che interpellare i vertici tecnici
regionali e provinciali, che ho anche
incontrato pochi giorni fa e a cui ho
sottoposto la situazione trovando
ascolto sui problemi specifici, sarà
utile incontrare i vertici politici della
regione, cosa che il nostro Sindaco
sta facendo. Da parte mia ho incontrato più volte Volpini, presidente
della IV commissione, quella della
Sanità, e con il quale ho avuto uno
scambio di parole piuttosto franco.
E’ importante mantenere una pressione continua su coloro che decidono davvero, come è importante far
passare l’idea di una zona montana
interprovinciale autonoma e per la
quale ho lavorato in passato prima
di uno stop imposto dalla regione.
Andremo incontro ad una sempre
più crescente privatizzazione
della sanità?
Devo dire che le responsabilità
sono anche dello Stato, che dopo
avere tagliato i fondi ai Comuni, ha
imposto tagli di milioni e milioni di
euro alle regioni nel campo della
sanità, obbligandole ad azioni susseguenti. La sanità dovrebbe agire
sul territorio, ma c’è mancanza di
preparazione, di idee e di fondi. Si
stanno scontentando tutte le categorie sanitarie. La situazione è seria
e va affrontata di petto. Spero che
il nostro servizio sanitario, ritenuto
a livello internazionale il terzo del
mondo, non venga travolto in favore
dei privati.
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Punto nascita:
il futuro è fissato
in due date
Due giorni da memorizzare in agenda: 19 febbraio e 3 marzo. I punti
nascita di Fabriano, San Severino e
Osimo sono in attesa di conoscere il
futuro dei reparti di ostetricia negli
ospedali delle rispettive città. Tra
tre settimane, infatti, il Tar delle
Marche si pronuncerà sul ricorso
presentato dalle amministrazioni
comunali di Fabriano e San Severino. Tra un mese, invece, arriverà
il responso del Consiglio di Stato a
cui si è rivolto il Comune di Osimo.
Tutte e tre le strutture non vogliono
rinunciare alla sala parto e, in attesa
di una mossa della politica regionale – il governatore Ceriscioli sta
studiando l’applicazione dell’Area
Funzionale Omogenea Integrata
che creerebbe equipe uniche tra
ospedali diversi – continuano a
lavorare e a manifestare per non
chiudere. All’Ospedale 'Profili' si
lavora a pieno ritmo. Anche domenica 31 gennaio, giorno in cui
avrebbe terminato la sua attività la
sala parto della città della carta se
non fosse giunta la sospensiva del
Tar, medici e paramedici hanno
monitorato mamme in attesa mentre
i vagiti dei bimbi nati tra venerdì
e sabato scorso sono riecheggiati
in tutto il reparto. “E’ stata una
giornata tranquilla – ha detto un
ginecologo – con parenti ed amici
che hanno raggiunto le neomamme
che hanno partorito”.
Marco Antonini
Sit in ad Ancona
contro i tagli sanitari
Fabriano, Matelica, Cagli, Osimo, San Severino e Pesaro insieme per
sostenere la sanità pubblica. Non si ferma la protesta dei cittadini marchigiani contro la politica di tagli ai servizi sanitari portata avanti dalla giunta
Ceriscioli. Dopo le varie proteste che i singoli comuni hanno condotto
indipendentemente ognuno perorando la propria causa, ora i cittadini hanno
deciso di unire la loro voce. L’appuntamento è per sabato 6 febbraio. I
manifestanti si incontreranno a Piazza Roma, in Ancona, per un sit in che
durerà tutta la mattinata. Un coro di voci che rappresenta tutti i cittadini
della regione e che non deve e non può essere ignorato. Il coordinamento a
favore del punto nascita di Fabriano scenderà in piazza ancora una volta per
difendere l'ospedale cittadino ed il
diritto delle partorienti di avere un
servizio sicuro ed efficiente. L'agAlcuni congregazione con i coordinamenti
cittadini ci
delle altre città ci ricorda ancora
hanno seuna volta che la questione interesgnalato che nei pressi del cimitero di Cancelli si registrano fatti anosa tutti, non solo le donne in dolce
mali. Alcune coppie, anche durante il giorno, si intrattengono in gesti
attesa, ma l'intera sfera dei servizi
affettuosi, che di certo sono poco edificanti per chi si trova a soggiornare
sanitari. Ecco perché si auspica la
nella zona, entra o esce dal cimitero. Inoltre si trovano alcuni rifiuti che
presenza di un numero di cittadini
in un luogo sacro alimentano il disappunto delle persone. I cancellani
consistente.
che hanno rilevato questi fatti, chiedono maggiore riservatezza e rispetto.
Fatti anomali al Cimitero
Coordinamento cittadino punto nascita
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
11
>FABRIANO<
Anas incorpora
la società Quadrilatero
Avanzano i lavori della Statale 76
e sarà finalmente completata
la Pedemontana
di ALESSANDRO MOSCÈ
C
ome procedono i lavori
per l’ultimazione del
progetto ex Quadrilatero?
Il 12 ottobre 2015 il consiglio di
amministrazione di Anas, presieduto da Gianni Vittorio Armani, ha
deliberato il progetto di fusione per
l’incorporazione in Anas della società Quadrilatero Marche-Umbria.
Nella stessa data l’amministratore della Quadrilatero Marche-Umbria Spa,
Guido Perosino, ha approvato il medesimo atto. Il
raddoppio della Statale 76
per la direttissima AnconaPerugia non sarà ultimato,
presumibilmente, prima
del 2017. Si potrà godere
di questa fondamentale
arteria di comunicazione
che è tornata di recente al
centro del dibattito politico con la
chiusura del reparto di Ostetricia
di Fabriano, che costringerà le
gestanti a raggiungere l’ospedale
di Jesi che dista 40 chilometri.
Anche alcuni incidenti purtroppo
mortali di questo mese hanno contribuito ad accendere la polemica
sul transito ad alto traffico in una
strada inadeguata che congiunge
l’entroterra marchigiano e umbro
alla costa adriatica.
Cosa prevede, nello specifico, il
progetto?
Saranno portate a termine dall’Anas
tutte le attività previste a carico di
Quadrilatero. Il prospetto prevede
il completamento delle due arterie
principali, Foligno-Civitanova Marche (Statale 77) e Perugia-Ancona
(Statale 76 e Statale 318), oltre alla
Pedemontana delle Marche tratto
Fabriano-Muccia/Sfercia e gli altri
allacci e intervallive (innesto della
Foligno-Civitanova-Statale
77 con la Statale 16 e le
intervallive Tolentino-San
Severino e Macerata), atti
idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali
esistenti e a migliorare l’accessibilità alle aree interne
delle regioni interessate.
Quali saranno i primi passi da compiere nel 2016?
Il percorso è stato tracciato
e a breve sarà firmato un
protocollo d’intesa per monitorare
gli interventi dell’Anas al fine di
consentire che tutte le attività siano
definitivamente concluse. Il Cipe,
nella seduta del 23 dicembre 2015,
ha approvato il progetto definitivo
della Pedemontana relativo allo
stralcio funzionale della tratta Matelica/nord zona industriale-Matelica sud/Castelraimondo nord. Il Cipe
ha contestualmente assegnato 183
milioni di euro per le risorse di cui
al decreto legge n. 133/2014 detto
“Sblocca Italia”, convertito con la
Legge 11 novembre 2014, n. 164,
recante tra l’altro le “misure urgenti
per l’apertura dei cantieri”. Nel
contempo sono in via di definizione
intese tra gli azionisti (Anas, regioni
ed enti locali) finalizzate alla stipula
di un Accordo di Programma quadro che stabilisca il completamento
degli interventi infrastrutturali e il
piano di Area Vasta.
Qual è stato l’ultimo investimento
nell’area fabrianese?
Avanzano i lavori per la costruzione
della direttrice Perugia-Ancona.
Nel giorno di Santa Barbara è stato
abbattuto l’ultimo diaframma della
galleria Campodiegoli nell’ambito
dei lavori di realizzazione del tratto
Fossato di Vico-Cancelli. La realizzazione del tunnel, lungo complessivamente circa 1,2 km, ha richiesto
un investimento di circa 16 milioni
di euro. Il completamento del tratto
di 22 km è previsto nel 2017.
12
>EVENTI<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Tutta la carica degli Stadio!
Il 10 marzo al Gentile il concerto della band di Gaetano Curreri
di SAVERIO SPADAVECCHIA
P
artirà da Fabriano la nuova
avventura nei teatri degli
Stadio. La band di Gaetano
Curreri tornerà a calcare
le assi del teatro “Gentile da Fabriano” giovedì 10 marzo alle ore
21.30. Quella della città della carta
sarà la prima data del tour di supporto a “Miss Nostalgia”, quindicesimo album da studio della band
bolognese prossimo all’uscita, che
toccherà poi i teatri più importanti
d’Italia. Un concerto reso possibile
dalla collaborazione tra Fondazione
Cassa di Risparmio di Fabriano
e Cupramontana, Comune di Fabriano e Paolo Notari (giornalista
e conduttore televisivo della Rai),
che hanno saputo attirare la band
di Curreri a Fabriano a distanza
di 10 anni dall’ultima esibizione
al “Gentile”. Concerti che presenteranno anche “Un Giorno Mi
Dirai”, canzone che sarà in gara
nella nuova edizione del Festival di
Sanremo, dove gli Stadio saranno
(per la quinta volta) tra i protagonisti insieme a molti altri big della
canzone italiana. La nuova fatica
degli Stadio sarà impreziosita dal
clarinetto di Lucio Dalla (storico
amico e collaboratore di Curreri e
soci) e dalla voce di Vasco Rossi
che saranno presenti in alcune
delle nuove canzoni della band. Un
rapporto che ritorna vivo, data la
grande amicizia che lega la band a
Vasco Rossi e al solido legame che
univa la band (e Gaetano Curreri in
primis) con Lucio Dalla. Il gruppo
ha una genesi come band di supporto di Lucio Dalla già a partire dalla
metà degli anni Settanta: il primo
album del cantautore bolognese in
cui compare la maggior parte del
parco-strumentisti che darà origine
agli Stadio è “Anidride solforosa”,
del 1975. Leggermente diversa l’esperienza “pre-Stadio” di Gaetano
Curreri, è invece legata al solido
rapporto con Vasco Rossi, dopo
l’esordio nelle balere e nelle sale
da ballo della provincia di Modena alla fine degli anni sessanta.
Centrale dicevamo fu il rapporto di
collaborazione ed amicizia con un
Vasco Rossi giovanissimo e sconosciuto, col quale ha iniziato un
proficuo rapporto di collaborazione
che ha portato alla realizzazione
dei primi due album di Rossi: “...
Ma cosa vuoi che sia una canzone...” del 1978 e “Non siamo
mica gli americani” dell’anno
successivo entrambi suonati e so-
prattutto arrangiati da Curreri.
Sarà poi il 1982
“l’anno zero”
degli Stadio con
l’esordio omonimo (sebbene
registrato 2 anni
prima) e con i
primi successi
e passi di una
carriera dorata.
“Gli Stadio arriveranno a Fabriano il prossimo
6 marzo – rivela il giornalista e
conduttore televisivo di Rai Uno
Paolo Notari, che ha collaborato
all’organizzazione
del concerto – e rimarranno in città
fino al concerto del
10. Durante questo
periodo di residenza
cercheremo di organizzare un incontro
tra Gaetano Curreri
ed i ragazzi delle
scuole secondarie
superiori fabrianesi,
per raccontare una
delle storie più belle
Nuovi incontri mirati
al Caffè Alzheimer
Strumenti musicali:
un corso da ingegneri
Nuovo appuntamento a cura del Caffè Alzheimer di Fabriano
dedicato ai familiari ed agli assistenti dei malati, lunedì 8
febbraio, dalle 17 alle 19, presso la sede del Caffè all’interno
della struttura polivalente di Santa Caterina in Castelvecchio.
Un’occasione importante per incontrare professionisti (come
psicoterapeuti, psicologi, fisioterapisti) che si occupano
dei diversi aspetti problematici del morbo di Alzheimer.
Un momento concreto per affrontare la gestione pratica e
psicologica della malattia, per avere formazione e sostegno
gratuiti e non solo.
Gli operatori del Caffè Alzheimer, puntando come sempre a
migliorare la qualità dell'assistenza, non mancano di regalare
ai loro ospiti anche momenti di svago e sollievo.
L’Accademia dei Musici e l’Università Politecnica delle Marche venerdì 5 febbraio, alle ore 12.30, presso il
Complesso Monumentale San Benedetto, Sala Teatro di
Accademia dei Musici – Fabriano – presenteranno il Corso
di Perfezionamento “Ingegneria negli Strumenti Musicali”
e relazioneranno i “lavori in corso” per il polo universitario
artistico musicale scientifico a Fabriano. Interverranno il
prof. Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica
delle Marche, il prof. Claudio Veneri, direttore artistico di
Accademia dei Musici, prof.ssa Michela Sburlati, docente
ospite dell’Università Cinese di Kaifeng – Henan. E’ questa
un’importantissima conferenza, perché nel corso di perfezionamento “Ingegneria negli Strumenti Musicali”, che partirà il
29 febbraio presentato dall’Università Politecnica delle Mar-
Elisabetta Monti
ed intense della musica italiana.
Sarà l’occasione di sentire dal vivo
'Un giorno mi dirai', brano che
gli esperti di Sanremo hanno già
definito come uno dei più belli e
particolari di tutta l’imminente rassegna musicale. Probabilmente l’unica canzone veramente nuova nel
panorama del 2016 di Sanremo”.
I biglietti da 10 a 35 euro saranno
in vendita prossimamente presso
il Botteghino del Teatro Gentile
e nei circuiti on line Vivaticket e
Ticketone.
A sinistra gli Stadio, qui sotto Paolo
Notari mentre presenta il concerto
che, in collaborazione con i Conservatori S. Cecilia – Roma,
G. Rossini – Pesaro e G. B. Pergolesi – Fermo, si consolida
la collaborazione con Accademia dei Musici in Fabriano,
con il suo Museo del Pianoforte Storico e del Suono. Con
il binomio didattico-culturale Arte, Musica e Scienza, si
intende proprio creare una Espressione Universitaria, unica
in Italia, dove peraltro queste discipline sono state sempre
protagoniste. E’ a tal proposito che Accademia dei Musici
e l’Università Politecnica delle Marche stanno lavorando
alla realizzazione di un polo universitario artistico musicale
scientifico internazionale con sedi nelle città di Fabriano ed
Ancona, attrattivo per tutte le nazioni. Il mondo orientale, a
cominciare dall’Università Cinese dell’Henan, che proprio
lo scorso ottobre è venuta in visita ad Accademia dei Musici,
ha dichiarato il suo forte interesse a questa innovativa Istituzione. E’ proprio grazie a questo contatto con l’Università
dell’Henan (40.000 iscritti), che ci si può auspicare di dover
ospitare nella città di Fabriano e sul suo territorio, centinaia
di studenti cinesi, laureandi e laureati, adulti e benestanti.
Francesco Iacobini
Love Songs 2: canzoni d'amore in teatro
nel giorno della festa degli innamorati
Anche quest’anno il Teatro Gentile
di Fabriano ospiterà il concerto
spettacolo del Coro Giovani Fabrianesi dedicato alle canzoni d’amore
e lo farà nella giornata dedicata
a tutti gli innamorati, domenica
14 febbraio. Torneranno, così,
le piacevoli emozioni musicali
e danzate che già hanno avuto
buona accoglienza nell'edizione
precedente, a beneficio di tanti
che, a gran voce, hanno chiesto al
Coro di proseguire nell'avventura
anche in questo anno nuovo. E
questo spettacolo non sarà una
banale ripetizione del precedente,
ma sarà ancora più coinvolgente e
ricco di sorprese, con nuovi brani
e nuovi ospiti che si alterneranno
sul palco per rendere, insieme al
Coro, l’evento ancora più magico
ed emozionante. Saranno presenti,
quindi, le meravigliose ragazze
del Circo in Valigia con le loro
danze nell'aria, Diego Trivellini
con la sua fantastica ed evocativa
fisarmonica, ed i maestri di Tango
e Milonga Daniele Mimotti e Tania
Bucciarelli a far vibrare di passione
lo spettacolo. Per chi vorrà rendere
ancora più speciale la serata, nel
prezioso Ridotto del Teatro si potrà
gustare la cena allietata dall’esibizione del Coro in formazione adeguata all'ambiente più raccolto ed
intimo. Il Coro Giovani Fabrianesi
vi aspetta, certo di coinvolgervi
nell’emozionante atmosfera che
saprà creare domenica 14 febbraio
dalle ore 19.30 presso il Ridotto del
Teatro per la cena e dalle 21.30 per
il concerto al Teatro Gentile.
Tutte le donne presenti riceveranno
un grazioso cadeau.
Info e prenotazioni: 3317147775,
[email protected].
Prevendita: Edicola La Rovere.
La foto della scorsa edizione
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Piano industriale,
ma la tempistica?
L
'on. Emanuele Lodolini
è tornato ad interrogare
il Governo sulla questione della Jp Industries.
Insieme ai deputati Giulietti e
Marchetti, Lodolini ha presentato
un'interrogazione al Ministero dello
Sviluppo economico per chiedere
spiegazioni in merito al nuovo
piano industriale dell'azienda, la
cui presentazione era stata annunciata per gennaio. “Con la sentenza
dello scorso novembre, la Corte di
Cassazione ha dichiarato valida la
vendita della Ardo alla Jp Industries spa, accogliendo il ricorso dei
commissari ministeriali e ribaltando
così il verdetto dei primi due gradi
di giudizio che inizialmente aveva
dato ragione alle banche creditrici
- è scritto nell'interrogazione - La
sentenza della Suprema Corte,
che ha fatto seguito alla firma del
prolungamento per altri 21 mesi
della cassa integrazione per i 700
lavoratori riassorbiti dalla Jp Industries, chiude definitivamente il
contenzioso aperto con gli istituti
bancari, mettendo l'azienda nelle
condizioni di ripartire con l' attività
industriale e ricreare la piena occu-
13
>SPAZIO LAVORO<
Interrogazione al Governo
sulle prospettive della Jp
pazione contribuendo a rilanciare
un’ area, come quella appenninica,
già colpita gravemente dalla crisi”.
Alla luce di tali fatti, i deputati sono
tornati ad interrogare il Governo,
chiedendo al Mise se disponga di
elementi in merito alla presenta-
zione del piano industriale, dal momento che, solo attraverso di esso,
è possibile misurare la prospettiva,
valutare l'andamento dell'azienda e
collocare i risultati a medio termine
in un quadro di ripresa economica
del territorio”.
Esercitato il diritto di recesso
Veneto Banca S.p.A. comunica che
il diritto di recesso conseguente
alla trasformazione dell’Istituto da
Società Cooperativa a Società per
Azioni, deliberata dall’assemblea
straordinaria dei soci del 19 dicembre 2015, è stato esercitato nelle
modalità previste ed entro il termine
previsto di giovedì 7 gennaio 2016
da 219 soci su 87.504, pari allo
Azione” e quanto illustrato dall’amministratore delegato durante i
lavori assembleari, sul lavoro fin
qui svolto, sulle potenzialità del nostro Istituto e sulle sfide che siamo
pronti ad affrontare”.
“In Assemblea abbiamo trovato
una compagine sociale che ci ha
dato risposte ferme e sicure. L’esito dell’obbligatorio passaggio
0,25% della compagine sociale.
Le Azioni Oggetto di Recesso
sono 2.017.248 e corrispondono al
1,62% dell’attuale capitale sociale
di Veneto Banca. Il controvalore
complessivo dell’esercizio di recesso risulta pari a 14.725.910,40
Euro, al valore di liquidazione di
7,30 euro per azione.
“Dall’esito dell’esercizio del diritto
di recesso emerge una sostanziale
compattezza dei nostri Soci, a conferma della fiducia nei confronti
del nostro Istituto e del percorso di
risanamento e rilancio intrapreso
con nuovo impulso dal Consiglio
di Amministrazione negli ultimi
mesi” – afferma il presidente di
Veneto Banca, Pierluigi Bolla.
“Continueremo a garantire ai nostri soci la massima trasparenza
possibile, in coerenza con tutte le
iniziative messe in campo mediante
la campagna informativa “Futuro in
del Diritto di Recesso conferma
questa strada – ha sottolineato
Cristiano Carrus, Amministratore
Delegato e direttore generale di
Veneto Banca - siamo determinati
a lavorare con efficienza ed efficacia per presentarci alla prossima
Assemblea da SpA con una nuova
Veneto Banca, adeguatamente dotata di mezzi patrimoniali, quotata
in Borsa e percepita dai mercati
finanziari internazionali come affidabile e interessante. “Possiamo
contare – ha concluso Carrus – su
una popolazione aziendale unita e
nuovamente motivata nel perseguire
obiettivi concreti, in primis quello
di riguadagnare la fiducia dei nostri
clienti e dei Soci”.
Per quanto concerne le Azioni
Oggetto di Recesso, si ricorda che,
come già precedentemente comunicato, saranno offerte in opzione ai
possessori di azioni Veneto Banca
che non abbiano esercitato il Diritto di Recesso, in proporzione al
numero di azioni Veneto Banca da
essi possedute.
I titolari di azioni Veneto Banca che
eserciteranno il diritto di opzione,
purché ne facciano contestuale
richiesta, avranno altresì diritto
di prelazione nell’acquisto delle
Azioni Oggetto di Recesso che
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
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FABRIANO E SASSOFERRATO
Faber SpA, azienda multinazionale parte del Gruppo Franke e leader nel settore
metalmeccanico, ricerca diverse figure da inserire in stage negli stabilimenti di
Fabriano (AN) e Sassoferrato (AN).
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prima fase di validazione del prodotto. Requisiti: laurea in Ingegneria Meccanica;
preferibile precedente esperienza, anche di tirocinio, in aziende metalmeccaniche;
buona conoscenza della lingua inglese; dimestichezza con i sistemi di modellazione CAD 3D (preferibile esperienza con PRO-E); metodo e precisione. Luogo
di lavoro: Fabriano (AN). Rif. STAGE PROGETTAZIONE PR0210.
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dei processi produttivi attraverso l’applicazione dei principi del lean manufacturing.
Requisiti: laurea in Ingegneria Gestionale o della Produzione Industriale; buona
conoscenza della lingua inglese; ottima conoscenza di Office (in particolare
Excel). Luogo di lavoro: Sassoferrato (AN). Rif. STAGE TEMPI&METODI 0210.
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La risorsa si occuperà di: esecuzione di prove di laboratorio idonee alla verifica
sistematica delle specifiche tecniche dei prodotti e del rispetto degli standard;
analisi delle performance fluidodinamiche e acustiche dei prodotti; sviluppo e
validazione di soluzioni per il miglioramento delle performance. Requisiti: laurea
in Ingegneria Meccanica (preferibile); preferibile precedente esperienza, anche di
tirocinio, in aziende metalmeccaniche; buona conoscenza della lingua inglese;
metodo e precisione. Luogo di lavoro: Fabriano (AN). Rif. STAGE LAB0210.
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siano rimaste inoptate. Ove residuassero Azioni Oggetto di Recesso
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dell’eventuale esercizio del diritto
di prelazione, la Banca procederà ad
offrire tali azioni a terzi al valore di
liquidazione.
Le modalità e i termini di adesione
all’Offerta in Opzione e ogni ulteriore informazione relativa al pro-
cedimento di liquidazione saranno
comunicate mediante pubblicazione
di appositi avvisi su due quotidiani a tiratura nazionale e sul sito
internet www.venetobanca.it nonché, per quanto riguarda l’Offerta
in Opzione, nell’avviso che sarà
depositato presso il Registro delle
Imprese di Treviso ai sensi dell’art.
2437-quater, comma 2, cod. civ.
14
>MATELICA<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Il 118 non “soccorre”
la Giunta Delpriori
di ANTONIO GENTILUCCI
L’
onda lunga del dibattito sulle
misure draconiane decise dal
Governatore Ceriscioli è arrivata
anche al Consiglio comunale
matelicese. Non perché la questione fosse
tra i punti all’ordine del giorno, ma perché
la minoranza di Nuovo Progetto Matelica
ha deciso di disertare l’aula come forma
di protesta. Al termine di una settimana…
in crescendo di informazioni, infatti, negli
ultimissimi giorni prima il consigliere regionale Sandro Bisonni e poi la vice presidente
della Commissione regionale Sanità Elena
Leonardi hanno confermato che nella famosa riunione di Giunta di lunedì 11 gennaio
non non ci sono state variazioni rispetto a
quanto previsto dalla DGR 1183/2015 del
22/12/2015: pertanto solo nelle 12 ore diurne
rimane attivo un mezzo di soccorso avanzato
con medico a bordo (MSA), mentre per la
fascia notturna continua ad essere presente
un mezzo di soccorso infermieristico (MSI).
Da qui la decisione della minoranza di disertare l’aula come forma di protesta, non per il
mancato risultato ottenuto, ma per quei post
sui social network che Delpriori e Montesi
avevano pubblicato in serata, annunciando
invece che la Giunta quella concessione
l’aveva fatta: “Oggi è una bella giornata”,
aveva chiuso il sindaco.
Decisione maturata negli ultimi giorni, tanto
che un perplesso presidente del Consiglio
comunale Casoni ha confermato che nell’ultima riunione dei capigruppo questa posizione
non era stata affatto espressa. E invece si è
concretizzata, prima con un comunicato in
cui si chiedono anche le dimissioni del Sindaco e della sua Giunta, e nel pomeriggio di
lunedì, con una lettera inviata e controfirmata
da tutti i membri del gruppo consiliare di
Nuovo Progetto Matelica in cui si sintetizza
la motivazione della protesta, ma che nello
stesso tempo, implicitamente rinuncia alla
richiesta di dimissioni, auspicando anzi che
l’amministrazione si unisca al gruppo di
minoranza per lottare per la difesa dei servizi
sanitari essenziali.
Durante il Consiglio stesso di lunedì Delpriori, con una comunicazione, affronta la
questione, ributtando la palla del fallimento
politico sulla precedente amministrazione.
Ad Ancona, questo il ragionamento del sindaco, si sta solo attuando una riforma che
era stata scritta quando su questi scranni
sedeva il sindaco Sparvoli e la sua Giunta,
eppure di sanità, in quei periodi, non si è mai
parlato, segno che non interessava quell’amministrazione.
Ora, come già hanno provato a fare per il
biogas, approvato sotto la loro consiliatura,
stanno cercando di addossare a noi una responsabilità che è loro.
Ma che non di concessioni non ottenute
si parla, quanto dell’averle sventolate sui
media, spetta al consigliere Leonardo Mori
sostenerlo, lui che era lunedì l’unica opposizione presente: “Noi non abbiamo chiesto le
dimissioni del sindaco e della Giunta, e non
abbiamo approvato la decisione di disertare
l’aula dell’altro gruppo consiliare.
Ma chiediamo, e l’ho già detto ai diretti interessati, una lettera di scuse ai cittadini, che
sono stati illusi e ingannati da post che poi
sono stati ripresi dai media, e che facevano
riferimento all’MSA 24H, che non è mai
stato concesso, quel giorno, dalla Giunta che
era in quel momento riunita”.
Una posizione, questa, ribadita l’indomani
anche dal capogruppo Baldini: “Unanimemente si è portato avanti il problema sanitario
matelicese con l’approvazione del “libro
bianco”, trasmesso alla Regione Marche,
con tutte le richieste e necessità per il nostro
nosocomio. Purtroppo, fino ad ora, né la IV
Commissione Regionale sulla Sanità, né la
Giunta Regionale hanno accettato quanto
richiesto”.
E sempre insieme si era deciso di non
indire manifestazioni di protesta, per non
pregiudicare eventuali possibili modifiche.
Non dubita neanche, Baldini, che sindaco e
assessori abbiano fatto i loro tentativi. “La
nostra assenza era per contestare le errate
comunicazioni fatte dal sindaco e qualche
altro componente la maggioranza su presunte risoluzioni adottate dalla Regione e non
supportate da documenti ufficiali, sui social
network e sulla stampa, traendo in inganno i
cittadini stessi. In un momento così difficile
sarebbe bene lavorare tutti insieme contro
chi sta mettendo a repentaglio la sicurezza
sanitaria dei cittadini delle nostre zone
montane e cioè contro la Regione Marche”.
E’ l’assessore Montesi, sempre dai microfoni
del Consiglio comunale, a non dare tutto per
perso, invitando ad aspettare perché la Giunta
non ha ancora riparlato di sanità e portare a
casa il risultato è ancora possibile.
Ecco la lettera di chi era assente
Con la presente informiamo che il gruppo consiliare Nuovo Progetto Matelica
non prenderà parte alla seduta del Consiglio comunale convocata per lunedì 1
febbraio. Questo come segno di protesta per le false dichiarazioni, uscite sulla
stampa e sui social network, da parte del sindaco e mai smentite da nessun
membro dell’amministrazione comunale. Tali affermazioni riguardano i servizi
sanitari, in particolare il 118 MSA, del nostro nosocomio. Gli specifici riferimenti del
sindaco, coadiuvato da schemi, che davano per votati tabelle ed emendamenti durante la
seduta della IV Commissione Assembleare Regionale dell’11 gennaio, si sono rivelati errati
e soprattutto non supportati da alcun atto, delibera, determina o provvedimento regionale.
Con questo segno di protesta auspichiamo che anche il sindaco e tutta l’amministrazione
comunale di Matelica si associ alla battaglia che questo gruppo consiliare e tutti i comitati
dell’entroterra stanno portando avanti in difesa della salute dei nostri cittadini e contro
un’arroganza inspiegabile dell’amministrazione della Regione Marche.
“La verità della Sanità
e le leggende della Giunta”
Ecco la cronistoria
Con questo comunicato intendiamo rappresentare alla cittadinanza, in maniera
imparziale ed oggettiva, i fatti accaduti e
le dichiarazioni rilasciate dall’amministrazione
comunale di Matelica in merito alla riorganizzazione del
sistema sanitario regionale con particolare riferimento ai
servizi di emergenza urgenza. Partiamo da un dato certo:
ad oggi – 2 febbraio - con la riorganizzazione, a Matelica
verrà tolto il medico dall’autoambulanza nelle ore notturne
lasciando di fatto scoperto dal servizio medicalizzato l’intero
territorio. Ora, una breve cronistoria: In data 11 gennaio
l’assessore Montesi scriveva: “La commissione regionale
sanità ha espresso parere favorevole alle proposte di riordino
comprese le richieste e indicazioni sulle quali da mesi tutta
l’amministrazione di Matelica sta lavorando. 118 h 24, cure
intermedie con ricovero diretto, rsa, riabilitazione, servizi
ambulatoriali”.
In data 11 gennaio il sindaco Delpriori scriveva: “La commissione ha votato. Il 118 a Matelica avrà il medico per le
24h. Ci saranno 8 posti di cure intermedie e altri investimenti
per la diagnostica”. In data 15 gennaio il sindaco Delpriori
scriveva: “La commissione sanità dell'11 gennaio ha proposto
e votato questo cambiamento a seguito dei miei colloqui
personali con Luca Ceriscioli. Questa che posto è la scheda
votata in quella commissione”. Dopo varie dichiarazioni da
La Regione non fa
marcia indietro
e la minoranza
diserta il Consiglio
per protesta
parte dei consiglieri
regionali Bisonni,
Pergolesi e Leonardi che smentivano
categoricamente le
affermazioni sopra riportate, dimostrando – carte
alla mano – l’inesistenza della scheda, l’inesistenza
della votazione in
commissione e l’inesistenza alle modifiche alla delibera, il 28 gennaio il
consigliere regionale Bisonni pubblica la risposta del dott.
Piero Ciccarelli alla richiesta di chiarimenti da parte della
commissione sanità in merito alla questione Matelicese.
Nella risposta viene comunicato quanto segue: “è prevista
nel territorio di Matelica la seguente dotazione dei mezzi di
soccorso: presenza del mezzo di soccorso avanzato (MSA)
H12 (diurno) e presenza del mezzo di soccorso infermieristico (MSI) H12 (notturno)”. Tradotto: di notte a
Matelica l’autoambulanza non avrà il medico a bordo.
La risposta di Ciccarelli cala il sipario sulla reale e
drammatica situazione sanitaria e smentisce le assurde
dichiarazioni sbandierate dall’amministrazione. Tutte
palesemente false.
Dalla cronistoria degli eventi, appaiono oggettive una
serie di circostanze: La perdita di credibilità dell’attuale
amministrazione. Per giorni il sindaco ed alcuni assessori
hanno dichiarato incessantemente di aver ottenuto tramite
interventi politici il medico H24 sui mezzi di soccorso,
presentando tra l’altro su Facebook documentazione
millantata come ufficiale e rivelatasi poi inesistente nelle
carte ufficiali della Regione; non è la prima volta che
dichiarazioni del sindaco vengono smentite (si ricordino
quelle sulle presunte infiltrazioni mafiose tempestivamente smentite dal Procuratore di Macerata Giovanni
Paolo Sparvoli, Mauro Canil, Rosanna Procaccini, Massimo Baldini,
Gruppo Consiliare Nuovo Progetto Matelica
Giorgio); L’arroganza dimostrata dal sindaco e dall’assessore
Montesi i quali, a più riprese, sui social network rivolgono
attacchi più o meno diretti verso i cittadini dissenzienti ed i
consiglieri regionali solo perché questi, carte alla mano, si
erano accorti di quanto stava realmente accadendo.
L’inconsistente peso politico del Partito Democratico matelicese, le cui richieste (sempre che le abbiano fatte) sono
state fino ad oggi snobbate dai vertici regionali del partito.
Di tutta questa vicenda resta, purtroppo, oltre che un servizio
sanitario peggiore rispetto al passato, anche la sensazione che
l’amministrazione comunale si trovi in difficoltà nel gestire
situazioni articolate e critiche, lasciando trasparire, dalle
inadeguate dichiarazioni rilasciate, una sorta di impreparazione e superficialità. Si conclude affermando che i servizi
sanitari e la tutela della salute dei cittadini restano prioritari
rispetto ad ogni logica di partito, interesse politico o campanilismo, pertanto faremo tutto quanto in nostro potere, in
tutte le sedi che riterremo opportune, per opporci a questa
riforma sanitaria.
M5S Matelica
15
>MATELICA<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Obiettivo riaprire la chiesa
Comitato per la raccolta fondi per S. Francesco
I
francescani chiedono
aiuto. Matelica, (speriamo) risponde. Potremmo sintetizzare così
l’annuncio di un comitato
per far fronte alle spese per
gli ultimi lavori di completamento necessari per riaprire
la chiesa. Il Padre Provinciale Ferdinando Campana,
durante la Messa per la festa
di San Francesco, decise di
prendere un impegno solenne e porre una data, forse
proprio per costringere tutta
la comunità a stringersi
intorno alla sua chiesa in
maniera concreta. Massimo
Baldini, ex assessore al
Bilancio e poi, pro tempore, ai Lavori pubblici, e da
sempre vicino al monastero
dei francescani, ha comunicato la costituzione di un
“Comitato pro apertura della
chiesa di San Francesco”,
volto al reperimento di fondi
per supportare la comunità
francescana. Il saldo minimo
è di euro 55.000, più l’iva.
Diciamo minimo perché,
come precisato anche nel
comunicato, in presenza
di fondi sufficienti, si potrebbe procedere anche al
rifacimento dell’impianto
di riscaldamento. Ecco il
testo del comunicato, concordato proprio con i Frati
Francescani:
Il 29 ottobre 2014 terminavano i lavori, iniziati il 9
ottobre 2009, per procedere
alla ristrutturazione della
chiesa di “San Francesco”,
danneggiata dal terremoto del 1997. Le somme di
denaro necessarie vennero
date dalla Regione Marche,
mentre gli ultimi interventi
vennero dati dalla Comunità Francescana e da molti
cittadini matelicesi. Quei
lavori riguardavano il tetto,
tutte le strutture esterne ed
alcune parti dell’ingresso del
chiostro e della chiesa.
Per rendere la chiesa nuovamente agibile è necessario
portare a termine i lavori
all’interno come il pavimento che dovrebbe essere
riparato, livellato e lucidato;
la cantoria, danneggiata
in seguito al cedimento del
soffitto, è già in corso di riparazione; la ricollocazione del
pulpito nel luogo originale;
il rifacimento di un nuovo
ambone per proclamare
le letture; la sistemazione
della sacrestia e del coro;
la restaurazione del portone
d’ingresso. Tutti questi lavori, come già detto iniziati,
comporteranno una spesa di
euro 55.000 più iva al 10%.
Oltre a questo dovrebbero
essere imbiancate le pareti
della navata centrale della
chiesa e delle cappelle laterali. Per il momento non è
stato previsto l’impianto di
riscaldamento che dovrebbe
essere proprio rifatto ex-novo
in quanto “secondo le regole
della Sovrintendenza” non è
più a norma e non garantisce
la conservazione delle opere
d’arte. Dipenderà tutto dai
fondi che verranno reperiti,
per il momento, comunque,
la chiesa verrà utilizzata
nel periodo più caldo. La
Comunità Francescana non
ha le risorse per poter fare
Il pianista Matthew Lee
con il Piermarini Rock
Giovedì 4 febbraio proseguono gli appuntamenti musicali del Teatro Piermarini
di Matelica promossi dal
Comune e dall’Amat con
l’elettrizzante quartetto di
Matthew Lee, giovane ma
già affermato pianista di nascita pesarese definito dalla
stampa internazionale
di settore “the genius of rock’n’roll”,
in concerto con la
sua band: alla chitarra
Frank Carrera, al basso Giampiero Latini
e alla batteria Matteo
Pierpaoli. Matthew
Lee è uno straordinario performer, pianista e cantante
innamorato del rock'n'roll,
che ha fatto propri gli insegnamenti dei grandi maestri
del genere. Un vero talento,
un fenomeno degli 88 tasti.
Nonostante la giovane età
ha già sulle spalle circa
1000 concerti. Dopo averlo
apprezzato in un lungo tour
estivo per presentare la sua
recente uscita discografica, Matthew Lee torna di
nuovo ad esibirsi live con
D’altri tempi (Carosello
ci tracce (sei in italiano e
sei in inglese), tutte legate
da un inconfondibile ritmo
rock’n’roll rivisitato in chiave moderna. “D'altri tempi è
il mio primo "vero" lavoro
discografico – racconta Matthew Lee – dove ho curato
ogni canzone e ogni dettaglio
insieme ad alcuni
dei più importanti
produttori italiani
ed internazionali.
Registrato in tre
paesi diversi (Italia, Inghilterra e
Germania), è un
disco in cui mi
riconosco in pieno e dove
faccio vedere tutti i lati della
mia personalità: da quella rock’n’roll a quello più
blues, fino al mio lato più
romantico. Filo conduttore
di tutto è il mio pianoforte
Giovedì “The Genius
of Rock’n Roll”,
e la sua Band in concerto
Records, 2015), il suo primo
“vero” disco, accompagnato
dall’inseparabile pianoforte.
D’altri tempi, disponibile nei
negozi tradizionali, in digital
download e sulle piattaforme
streaming, racchiude dodi-
Quel progetto
di raddoppio
della Loggia
La famiglia Fiaccarini lega il suo nome alla
produzione ed al commercio di stoffe nella
Matelica del primo Ottocento. Presentarono
anche un progetto per ampliare la produzione,
con un disegno del raddoppio del loggiato che
è in Piazza Enrico Mattei e risale al 1511.
Il progetto non andò in porto e più tardi si
ridussero ad insegnare l’arte alle orfane della
città di Loreto. Ma eccola la composizione
della famiglia in un registro delle “Anime”
della parrocchia di S.Maria, risalente al 1817.
Essi abitano con le famiglie in “Vicolo
S.Maria n. 196”. Ecco i componenti: Paolo
Fiaccarini, anni 37, Mercante; Anna del q.
(cioè quondam, che equivale al nostro fu)
Nicola Lori e della q. Teresa, anni 47;
Teresa di Paolo e Anna, anni 16, Nicola
anni 14, Adula anni 12, Parmira anni
10 e Amelia, anni 8. E poi Fiaccarini
Giuseppe del q. Orazio e della q. Maria,
anni 40, mercante; Caterina del q. Luigi
Topi e della q. Maria Migliorelli, anni
32; il figlio Francesco, anni 9.
La loro casa (ma vi era anche la fabbrica?) giungeva forse fino all’attuale
Hotel della Loggia, con vista su “Piazza Grande”. Erano famosi già i panni
lana blu e rossi di Matelica, ma se ne
producevano anche di altri colori, come
quello “bruschino”, tra il grigio e il
nero. Fin dal Millequattrocento queste
detti lavori, per questo
motivo si sta costituendo
un comitato per poter far
fronte alle necessità più
urgenti per consentire
la riapertura della chiesa. Si farà appello alla
“Art Bonus”, se possibile praticarla su beni
di proprietà privata e
non solamente pubblici,
strumento messo in campo dal Ministro Franceschini per il rilancio
della cultura e la ristrutturazione e conservazione
dei beni culturali, artistici
e monumentali. Si chiederà
l’intervento della Regione
Marche e della Sovrintendenza ai Beni Artistici e Monumentali. Si sta cercando di
costituire un “Comitato pro
apertura della chiesa di San
Francesco”, per raccogliere
erogazioni liberali, al quale
tutti possono partecipare sia
privati cittadini che attività
economiche ed imprenditoriali: la sottoscrizione è già
aperta presso il Convento in
piazza S.Francesco di Mateche ho tenuto sempre
al centro della scena
in ogni brano”.
L’album è stato realizzato con l’intervento
di autori e produttori
sia italiani che internazionali e, in particolare, vede la collaborazione di Luca
Chiaravalli, Claudio
Guidetti, Mousse T e
Chris Summerfield.
Definito "The genius
of rock’n’roll" dalla
stampa internazionale,
Matthew Lee è tra i
principali protagonisti
di uno dei trend internazionali di maggior
appeal, il rilancio delle
atmosfere anni 50. “Per
quanto mi riguarda
essere d’altri tempi
non significa rimanere
ancorato al passato, ma
semplicemente recuperare
valori importanti, che forse
stavamo rischiando di perdere, il tutto però rivisto in una
chiave attuale, non “un’operazione nostalgia", ma un
qualcosa che spero possa es-
lica.Concludo, ricordando
a tutta la cittadinanza che
la chiesa di San Francesco
a Matelica è un ricco e
meraviglioso museo di cui
i matelicesi devono sentirsi
profondamente orgogliosi e
nel tempo stesso responsabili
e desiderosi di partecipare
effettivamente sul piano
economico affinchè questo
museo duri nel tempo a beneficio dei nostri posteri. Massimo Baldini per il Comitato
pro apertura della chiesa di
San Francesco. A leggere
il comunicato dunque, ci
sono già diverse adesioni
importanti, ma servirà l’appoggio e l’apporto di tutti.
Una raccolta fondi è stata a
Matelica è già stata fatta più
volte, per la risistemazione
dell’edicola all’inizio di via
Beata Mattia, promossa a
suo tempo dalla Biblioteca
comunale. Poi è stata la volta della risistemazione del
Parco della Rimembranza ai
Giardini Pubblici. Indubbiamente il livello della quota
da raggiungere è totalmente
diverso. Ma, stiamo parlando
di San Francesco!
sere percepito come una novità”, prosegue Matthew Lee,
che vanta un’importantissima
gavetta in tutto il mondo.
Matthew Lee infatti ha suonato in tutta Europa - Italia,
Belgio, Inghilterra, Fran-
cia, Svizzera, Slovenia,
Olanda, Germania - e
si è inoltre esibito negli
Stati Uniti ed in Africa.
Il Cincinnati Blues Festival in Ohio (Usa), il
Summer Jumboree Festival (Senigallia;Italia),
Musicultura (Recanati,
Italia), Festival di Sao
Vincente (Capoverde),
Motor Show di Bologna, Musikmesse di
Francoforte, Blues on
the Farm (Uk), il capodanno 2005 a Roma
(davanti a 150.000 persone), Linton Festival
(Uk), Cornbury Festival
(Uk), Festival internazionale di Hammamet
(Tunisia) sono solo alcune delle importanti
manifestazioni a cui
Matthew Lee ha partecipato. Recentemente ha
suscitato grande attenzione
da parte di tutti gli addetti
ai lavori, la vittoria nella
sezione giovani del “Coca
Cola Summer Festival“ andato in onda lo scorso luglio
su Canale 5.
stoffe erano famose; erano presenti alla fiera
di Recanati, di Foligno, di Senigallia e di
Farfa, nel Lazio.
Fiorella Conti
taccuino
FARMACIE
Sabato 6 e domenica 7 febbraio
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16
>MATELICA<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Un holter per l'ospedale
Q
di SARA NOÈ
uello ottenuto dalla
lotteria di solidarietà,
promossa dal Lions Club
Matelica, “Insieme si
può” è stato un vero e
proprio successo. Sono stati venduti moltissimi biglietti, grazie
alla pronta risposta di tutta la cittadinanza, all'impegno costante in
queste ultime settimane dei soci
del club e dei loro familiari e alla
collaborazione di tutte le attività che
hanno venduto i biglietti o donato
i premi, e questo ha permesso alla
lotteria, che aveva come obiettivo
la donazione di un holter pressorio
all'ospedale di Matelica, non solo
di raggiungere questo risultato ma
di andare oltre e poter acquistare da
parte del Lions Club matelicese, che
poi ne farà dono all'ospedale, anche
uno spirometro e un pulsossimetro da dito. Da una nota del dott.
Valeriani si può facilmente capire
quanto potranno essere d'aiuto
questi importanti strumenti diagnostici: “Gli strumenti che verranno
donati dal Lions Club di Matelica
all'ex nosocomio matelicese, oramai ospedale di comunità - scrive
l'assessore alla Sanità - potranno
Mario Gigliucci, Amina Murani
Mattozzi, Giuseppe Corfeo
e Cinzia Stella
Lilli Murani Mattozzi, Mario Gigliucci,
Cinzia Stella e Carlo Maria Conti
in un momento dell’estrazione
essere collocati nell'ambito delle
attività specialistiche ambulatoriali
di medicina interna, cardiologia e
pneumologia. Si tratta, infatti, di
un holter pressorio, uno strumento
che registra la pressione arteriosa
nelle 24 ore e che dà così preziose
informazioni al medico specialista
circa l'andamento dei valori pressori
registrati nelle attività di vita quotidiane e durante il riposo notturno,
utilissimo sia per il medico internista che per il cardiologo. Un altro
strumento importante che verrà
donato è lo spirometro base, molto
utile per i pazienti che soffrono di
Il Carnevale
a Braccano
Per i bambini,
quest’anno, dire
festa di Carnevale
vuol dire Braccano. Si svolgerà
infatti nella frazione matelicese
la festa dei bambini di domenica 7 febbraio, a partire dalle
ore 16. "Il Carnevale è sempre stato una festa
dei bambini, ma coinvolge anche gli adulti,
sicuramente è un modo per i grandi di ritornare
bambini, allegri e spensierati, approfittando di
questi giorni per giustificare l'allegria. Le origini
della festa sono religiose, infatti il Carnevale è
collegato direttamente alla Pasqua, questa parola
deriva, sembra, dal latino medievale "carnem
levare", cioè "togliere la carne" in osservanza
al divieto cattolico di mangiare carne durante
la Quaresima.
Ma il Carnevale è in questi ultimi anni, la festa
dei bambini di Braccano, di Matelica… e non
solo, molti l’aspettano è diventata una vera e
propria tradizione della nostra frazione.
Vi aspettiamo domenica 7 febbraio alle ore 16
nella sede dell'ex scuola di elementare”, questo
l’invito…dell’ultradinamico comitato di Braccano, Campamante e Vinano, assolutamente da
non perdere.
patologie dell'apparato respiratorio; esso riesce a valutare con un
semplice soffio alcuni parametri,
valori necessari allo specialista
per meglio definire le insufficienze
respiratorie. Lo spirometro viene
usato in diversi ambulatori: quello
pneumologico, quello internistico e
quello cardiologico.
Il pulsossimetro inoltre è un'ulteriore strumento che verrà donato.
È uno strumento molto pratico perché portatile, può essere utilmente
adoperato nell'attività clinica delle
degenze e anche in attività specialistiche ambulatoriali di medicina
interna, di pneumologia e di cardiologia. Serve per stimare la percentuale di saturazione di ossigeno
nel sangue e quando è abbinato a
un frequenzimetro cardiaco anche
la frequenza cardiaca”.
L'estrazione dei numeri vincenti
della lotteria è stata effettuata sabato 30 gennaio alla presenza della
presidente del Club Cinzia Stella,
della direttrice comitato soci Lilli
Murani Mattozzi, del segretario
Mario Gigliucci, del presidente
Comitato Campionati di Sci Lions
Open Carlo Maria Conti, dell'Officer distrettuale Amina Murani
Palio dei Quartieri,
che rammarico!
L'Associazione Pro Loco di Matelica per domenica
7 febbraio, aveva organizzato l'evento "Disfida in
Maschera - 2° Palio dei Quartieri" in Piazza Mattei;
quale modo migliore di festeggiare il Carnevale con
tutta la cittadinanza? L'appuntamento, nonostante le
difficoltà economiche ed il poco tempo a disposizione, era stato fortemente voluto dal direttivo e condiviso con tutti i comitati di quartiere
fin dall'inizio. Gli abitanti si sarebbero potuti sfidare in divertenti
prove di canto, ballo, tiro alla fune, corsa delle botti, cucina delle
tradizionali chiacchiere e tutte le famiglie con bambini avrebbero
trovato diversi tipi di animazione, con la presenza di numerosi artisti
I numeri
estratti
1) Trolley 1608; 2) Cartella in pelle
1206; 3) Macchina da cucire 1401;
4) Borsa Guidi 307; 5) Smartbox
1359; 6) Orologio Kelvin Klein
38; 7) Collana Boccadamo 433;
8) Conf.Lierac; 9) Orecchini Stroili 590; 10) Orecch.coll.Elite 401;
11) Bracciale Stroili 420; 12) Pochette Liujo 1353; 13) Bracciale
M.C.Sterling 1228; 14) Orologio
Seiko 301; 15) Macchina Bialetti
895; 16) Prodotti R.Gallet 90; 17)
Bracciale Stella 737; 18) Buono
Benzina 463; 19) Bracciale Caramella
1651; 20) Pac.Emozioni
1331; 21) Conf.Caudalie 1616; 22)
Set Asciugamani 15.
Mattozzi e del Comandante della
Polizia Municipale Giuseppe Corfeo, in rappresentanza del Comune
di Matelica. Il Lions Club Matelica
lieto per il successo ottenuto ringrazia inoltre tutti i commercianti
che hanno donato, con generosità,
i premi per la lotteria.
di strada, giocolieri, teatro dei burattini, giochi gonfiabili, bancarelle
di leccornie e molto altro. Da sottolineare che per il quartiere vincitore
era stato messo in palio un contributo di 1.000 euro, per realizzare
un'opera di pubblica utilità nella propria zona: quindi oltre che una
festa per coinvolgere tutta la cittadinanza, sarebbe stata una grande
opportunità per i quartieri. Tuttavia, con immenso dispiacere, a pochi
giorni dall'inizio, la Pro Loco ha dovuto annullare l'evento, in quanto
all'improvviso è venuta a mancare la partecipazione di alcuni quartieri della città, e quindi è venuto meno lo scopo stesso della festa,
essendo loro i principali protagonisti. Un ringraziamento doveroso a
tutti coloro che hanno dato il loro supporto e collaborazione per l'organizzazione dell'evento. Un'occasione persa per la città ed i matelicesi,
che avrebbero certo meritato una giornata di allegria e di festa per il
Carnevale: per questa ragione, con impegno e serietà, il direttivo sta
già lavorando all'organizzazione delle prossime manifestazioni del
2016, a cominciare dalla festa di primavera, “Spring On” che alla
prima edizione ha riscosso un grande successo.
Pro Loco Matelica
I sogni di carta di Mauro Falcioni
È così... la location che ospiterà la quindicesima personale di Mauro Falcioni, classe 1978, artista matelicese, sarà il Museo Parisani Bezzi - Residenza Napoleonica di Tolentino. In questa dimora storica,
nel 1797, Napoleone Bonaparte e lo Stato della Chiesa firmarono “la Pace di Tolentino”. Da allora,
in Europa, tutto sarebbe cambiato. A volere e, quindi, a permettere questo splendido connubio è la
Meridiana Cooperativa Sociale di Macerata, di cui è socio fondatore proprio il Comune del capoluogo
marchigiano. Dopo una mostra dello scorso ottobre il pittore porta nuovamente a Tolentino, con orgoglio,
le proprie illustrazioni e i suoi meravigliosi dipinti. Lo stile acquista nel tempo spessore e definizione.
I colori e il tratto emanano delicatezza e sensibilità. I soggetti, i protagonisti, che sembrano ripetersi,
ricreano spaccati di vita surreali a seconda dei contesti in cui vengono adagiati. Le tele incantano ed
è difficile pensare di poter tornare a casa senza… Sarà possibile ammirare la mostra dal 6 febbraio,
giorno dell’inaugurazione, al 26 dello stesso mese, gli orari saranno quelli del museo (mercoledì e
giovedì: 14-18 / venerdì, sabato e domenica: 10-18). Lunedì e martedì chiuso.
s.s.
BREVI DA MATELICA
a cura di Riccardo Antonelli
~ SETTIMANA
DI FURTI IN CITTÀ
Continuano i furti nell'entroterra
maceratese. Nello specifico, nell'ultima settimana di gennaio, i ladri
hanno colpito diverse abitazioni tra
Matelica e Camerino. Nella città di
Enrico Mattei i malviventi si sono
introdotti in tre diversi appartamenti
tra centro storico e quartieri di San
Rocco e Regina Pacis. Ad essere
trafugati soprattutto oggetti in oro.
Nell'ultimo caso ad accorgersi del
furto sono stati i vicini, testimoni
della fuga di un uomo dalla finestra.
~ COCAINA IN CASA,
ARRESTATO UN 28ENNE
Operazione della squadra mobile di
Macerata: arrestato un giovane di 28
anni residente a Matelica. Gli agenti,
che tenevano sotto controllo l'attività
del ragazzo, sono intervenuti nel
pomeriggio di venerdì per una perquisizione della sua abitazione. Dopo
aver rinvenuto circa 20 grammi di
cocaina divisa già in dosi e pronta per lo
spaccio, il 28enne, di origini albanesi,
è stato arrestato. Oltre alla sostanza
stupefacente sono stati ritrovati anche
gli accessori per il confezionamento
ed altro materiale utile all'indagine.
Il giovane ora si trova ai domiciliari.
~ SERIE DI CONTROLLI
SUL TERRITORIO: NEI GUAI
CINQUE GIOVANI DI MATELICA
Diverse pattuglie sono state impegnate
nella giornata di giovedì 28 gennaio per
una serie di controlli in tutto il territorio
dell'entroterra. L'attività di prevenzione
maggiore è stata registrata a Matelica,
dove i militari si sono appostati nelle
vie di uscita della città e nei luoghi più
frequentati del centro. Durante questi
controlli sono finiti nei guai 5 giovani,
tutti tra i 18 e 22 anni, beccati mentre
consumavano hashish. Una volta
perquisiti, sono stati rinvenuti circa
20 grammi di sostanza stupefacente.
Sempre a Matelica poi un albanese di
32 anni è stato denunciato per porto
abusivo di armi: nella sua autovettura
aveva infatti un coltello a serramanico.
Due, infine, le patenti ritirate per guida
in stato d'ebbrezza.
~ FANNO ESPLODERE IL BANCOMAT,
MA SCAPPANO A MANI VUOTE
Hanno agito sfruttando le ore di buio ed
apparente calma della notte tra martedì
e mercoledì (27 gennaio).
Nonostante i vari tentativi però, i
malviventi sono stati costretti alla
fuga a mani vuote. Dopo aver fatto
esplodere il bancomat con il gas infatti
i furfanti, non riuscendo a forzare la
cassa contenente il denaro, sono
entrati direttamente nei locali della
filiale Unicredit di fine Corso Vittorio
Emanuele. Il rumore e l'aver bloccato
la strada però, li hanno spaventati
ed in pochi minuti si sono dileguati.
6 febbraio Sul posto sono subito
intervenuti i carabinieri che si sono
immediatamente attivati per le
ricerche in tutta la zona. Dei ladri
però nessuna traccia.
La stessa banca in passato era
già stata protagonista di un colpo
analogo a questo: nel 2014 infatti
era stato fatto saltare lo sportello
con le medesime modalità ed anche all'epoca i responsabili furono
costretti a scappare senza bottino.
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
sabato 9 aprile dal
Papa
con L'Azione
GIUBILEO DEI SETTIMANALI CATTOLICI
Passaggio attraverso la Porta Santa
Dalle ore 10 alle ore 12 tutti i lettori e
collaboratori de L'Azione
sono invitati all'udienza
in Piazza San Pietro.
Nel pomeriggio S.Messa in una Basilica Giubilare.
Sarà riservato un settore della Piazza con posti a sedere.
Info: Uffici della redazione 0732 21352
oppure inviare mail a: [email protected]
17
18
>SASSOFERRATO<
Rilanciare le aziende
con la Fabbrica Etica
di VERONIQUE ANGELETTI
S
iamo al decisivo e tanto atteso giro di boa? Forse. Intanto ci prova Fabbrica Etica che, la settimana scorsa,
ha varcato la soglia del consiglio
di Sassoferrato ottenendo, come
a Fabriano, Serra San Quirico e
Genga, l’approvazione della civica
assise. Un progetto d’ampio respiro
che sa di rivoluzione culturale, tecnologica ed organizzativa anche se
ha, tuttora, ancora la forma di un
protocollo d’intesa. Un protocollo
che comunque, già di per sé, è una
conquista poiché coinvolge Confindustria Ancona, Cna Ancona,
Confartigianato Ancona-Pesaro
Urbino e Confcommercio Imprese per l’Italia- Marche Centrali.
Anche se è nella sua sostanza che
questo progetto di Fabrica Etica
fa la differenza poiché si tratta di
una vera e propria sfida lanciata dal
mondo dell’industria e dell’artigianato per rimettere il comprensorio
fabrianese in pole position.
“La nostra proposta – spiega Morgan Clementi, attuale presidente
del comitato territoriale fabrianese
di Confindustria, ambasciatore di
Fabbrica Etica nell’aula consigliare sentinate – è far produrre a
Fabriano e nei Comuni limitrofi i
beni ed i componenti che le nostre
aziende stanno comprando fuori
del nostro territorio. Nuove aziende
destinate ai lavoratori attualmente
in cassa integrazione e disoccupati.
E’ un dato di fatto – prosegue - che
se è vero che siamo bravissimi a
Approvato il progetto in Consiglio comunale
produrre ferro e plastica e non abbiamo diversificato bene le nostre
produzioni, siamo consapevoli che
abbiamo uomini e competenze per
poter produrre altro. Ragione per
cui abbiamo proposto il progetto
ad altre associazioni di categorie,
poi alla politica, prima coinvolgendo i sindaci ed adesso i consigli
comunali, affinché sia sviluppato
un nuovo appeal per il nostro
territorio, migliorando ad esempio
fondamentali infrastrutture come
la banda larga e studiando cose di
cui hanno bisogno le imprese come
i sgravi fiscali”.
Fabbrica Etica dunque si spiega
con semplicità. Il progetto affonda
le sue radici nel territorio, nei suoi
stabilimenti, nei suoi uomini, e
nelle loro professionalità e cerca
di far produrre nel comprensorio
quello che le imprese, finora, hanno
Il sostegno
del Comune
agli imprenditori
comprato altrove. Un ragionamento
molto pragmatico che necessita
tuttavia di un inquadramento amministrativo e politico altrettanto
pragmatico. Il che significa che
non solo le amministrazioni devono avere tempi e modi efficaci
ed efficienti ma spetta alla politica
individuare soluzioni che faranno
da leve per attrarre investitori e
capitali. Riflessioni che hanno la
loro ragione di essere sapendo
che finora si è preferito finanziare
start-up lasciando al palo aziende
affermate piene d'idee e d'uomini
o incunearsi sui fondi strutturali o
d’investimenti europei, tralasciando sgravi sui costi dell’energia e del
lavoro. Un'ottima idea che proviene
dalla fucina dell'imprenditore Urbano Urbani, l’uomo AirForce, che
già con la sua idea dell'associazione
Made in Fabriano, rete d'aziende
e di servizi, Made in Fabriano, ha
già dimostrato che se ogni socio è
un potenziale promotore dei beni,
della cultura e dell’ambiente del
comprensorio, l’unione non crea
forza, ma genera quelle intelligenze
che innescano una crescita intersettoriale dell’economia e dunque
delle comunità.
Un modus operandi che si ritrova
tale quale nella mente di Fabbrica
Etica. “L’obiettivo - dichiara Urbano Urbani – è concretizzare ‘un
modello’ di impresa caratterizzato
da elevati contenuti di innovazione di prodotto e di processo, che
punti sulla ricerca e sulla qualità.
Il protocollo è stato impostato con
la massima collaborazione e cooperazione, per garantire sul nostro
territorio eccellenza produttiva,
occupazione qualificata e coesione
sociale”.
Un plauso dalla Berbentina fino al palazzo comunale.
Durante la sua visita come ambasciatore del progetto Fabbrica Etica, Morgan Clementi
ha confermato in aula consiliare che gli imprenditori dell’area industriale sassoferratese hanno sempre avuto il pieno sostegno delle amministrazioni comunali che si sono
succedute in questi ultimi anni alla guida del paese.
Un plauso alle amministrazioni Rinaldi I e II e dunque anche a quelle di Pesciarelli I e II.
Complimenti che non sono assolutamente da sottovalutare: tra le misure di attrazioni di
un territorio, il rapporto dinamico tra amministrazione ed investitore è fondamentale.
Mela Gioco: un parco
ludico per gli under 12
Scivoli, castelli, trampolini. Un piccolo parco
di divertimento pieno di colori dedicato agli
under 12 interamente al coperto per giocare
in tutta sicurezza e socializzare in un luogo
diverso della scuola o del parco.
L’idea è di Ranieri Ciccarelli che, in via
Cesare Battisti, 38, ha allestito uno spazio
molto speciale.
Si chiama Mela Gioco e “come richiama
il logo – spiega Ranieri – vuole essere tale
quale ad una mela racchiusa in un cavalluccio
a dondolo che richiama la tradizione e strizza
l’occhio ai bisogni di oggi”.
Le sue proposte si declinano in tante attività come laboratori creativi su prenotazione,
servizio di baby parking, giochi gonfiabili e tappeti elastici con addirittura la possibilità
di noleggiarli.
Previsto un'area soft dedicata unicamente ai piccoli da 0 a 3 anni e per feste private. Per
info 331 8794463. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20; il sabato e la domenica
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 21.
v.a.
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Carnevale,
sorprese
al Palas
Anche Sassoferrato si prepara
al Carnevale, alla festa più allegra dell’anno che domenica
7 febbraio promette già una
sorpresa. Saranno presenti
la banda dei folletti e pure
quella dei tamburlani. Gente
si sa che non può mancare
nei giorni dove gli scherzi e
le burle scandiscono le ore.
Su quanti saranno, il silenzio è
d’oro. Ma una vocina parla di
un raduno, in piazza Bartolo
all’inizio del pomeriggio dove
tutti sono invitati, meglio se
travestiti. In fondo, basta una
semplice maschera e si diventa parte della festa. Poi tutti
insieme verso il palazzetto
dello sport negli impianti di
via Rulliano dove l'associazione polisportiva dilettantesca
Sentinum ha organizzato un
bellissimo evento con tanta
musica, una montagna di
coriandoli e di stelle filanti e
tavole imbandite con castagnole, frappe e crostate. Un
evento che ricorderà a tanti il
Carnevale di una volta quando
le scuole si mobilitavano e sul
corso sfilavano le classi con
tanto di carri. Ma non è detto
che l'anno prossimo...
Un docufilm
a Frasassi
Genga – Un'ottantina di gengarini
sono i figuranti del documentario
sulla biografia di Maria di Nazareth. Film firmato dal regista Luca
Trovellesi Cesana di cui il set
cinematografico è stato allestito
nella grotta, scrigno del santuario
della Madonna di Frasassi. Un
momento importante – quasi magico – che impegna la troupe per
due fine settimane in cima al Monte
Frasassi. “La nostra sede è a Porto
Sant’Epidio – spiega il regista – ed
ho trovato a Genga una scenografia
e personaggi in costume ideali per
determinate scene. Il che, unito alla
bella accoglienza ed alla voglia
di partecipare degli 'Amici del
Presepe', veste il progetto di una
dimensione ancora più vera che
potenzia le immagini di questo
docu-fiction”. Un film importante che sarà visibile nel periodo di
Pasqua sul canale Focus ed è già
in programma sulla rete mondiale
Discovery. “Voglio avvicinare la
figura di Maria seguendo come
al nostro solito le tracce storiche,
scientifiche e esaltare la sua storia
raccontandola con una narrazione
che coinvolge persone in costume”.
Il regista con la sua casa di Produzione Sydonia è specializzato nella
realizzazione di documentari e programmi televisivi che prediligono
la storia, la scienza, l’archeologia e
la religione. Come quello dedicato
al Santo Sepolcro. “La nostra partecipazione – ha precisato Mario
Vescovi a nome dell’associazione
'Amici del Presepe' – è un nostro
modo di fare un regalo speciale al
comprensorio”. Un regalo splendido e pure impegnativo poiché stare
sul set necessita ore e ore di attese
e riprese anche ripetitive.
>CERRETO D'ESI<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Sempre contrari
a questa vendita
Messi all'asta gli studi medici e c'è chi insorge
I
medici di medicina generale, che
svolgono la loro professione negli
ambulatori di via Belisario, 68 in
questo Comune, hanno inviato una
lettera al sindaco ed a tutti i rappresentanti della amministrazione comunale,
per ribadire con forza e decisione la loro
ferma contrarietà alla vendita all’asta
degli studi medici. Ritengono infatti che
i servizi essenziali, come la sanità, pur in
un periodo di crisi come l’attuale, debbano necessariamente rimanere pubblici
ed a disposizione della cittadinanza. La
loro posizione non deriva da interessi
personali, in quanto il contratto di affitto
degli ambulatori, risalente ad appena un
anno fa, ha ancora validità per altri cinque anni rinnovabili, ma ritengono che
con l’eventuale vendita di questi studi
professionali, si possa avere un’ altra loro
possibile destinazione ed un diverso uso,
con un conseguente grave danno per l’intero Comune. Fanno
ancora presente che attualmente all’interno degli ambulatori è
in funzione una medicina di gruppo, con apertura al pubblico
degli studi professionali per circa otto ore per i giorni lavorativi e che il tutto verrebbe inevitabilmente a cessare con
la loro vendita. Auspicano vivamente che l’amministrazione
Carnevale
alla Casa
Protetta
Anche quest'anno grande festa di Carnevale nella Casa Protetta di Cerreto d’Esi
che si è svolta venerdì 29 gennaio con
tanta allegria ed armonia alla presenza di
parenti, amici e simpatizzanti con la San
Vincenzo de’ Paoli ed il suo presidente
Luciano Mari sempre in prima linea per
regalare un sorriso anche per chi si trova
in una situazione di disagio.
comunale, alla luce di queste considerazioni e delle proteste
manifestate dalla cittadinanza, riveda questa assurda decisione.
Assicurano che continueranno, nonostante tutto, a svolgere la
loro professione medica, secondo le norme stabilite dal proprio
contratto di lavoro e dal recente contratto di affitto stipulato
dagli stessi con l’amministrazione comunale.
Serve cambiare rotta
Il Pd lavora per un'alternativa politica
Una riflessione seria sulla situazione finanziaria del Comune.
In questi giorni è stata depositata in Comune la relazione della
Corte dei Conti che esamina il bilancio 2013. La deliberazione
dei giudici, al di là degli aridi numeri, fornisce utili indicazioni
per il futuro e un giudizio da cui non si può prescindere sulla situazione
attuale. Non fare tesoro delle raccomandazioni fornite, significherebbe precipitare, irresponsabilmente e colpevolmente, verso il baratro. Facciamo un po’
di storia per capire meglio.
L'intervento della Corte fu sollecitato con un esposto da alcuni assessori che
componevano l'allora Giunta Ciappelloni. Quest’ultima fu fatta cadere (a soli
pochi giorni dalla sua elezione) perché accusata di coprire un buco di bilancio
di oltre un milione di euro causato dal sindaco uscente Alessandroni.
Cosa dice la Corte? "Non si evidenziano irregolarità contabili ascrivibili che
prescrivano l’adozione di accertamento”. In parole povere, chi ha fatto cadere
la Giunta Ciappelloni e si è assunto la responsabilità del commissariamento
del Comune, lo ha fatto sulla base di motivazioni false e faziose. I dirigenti
che allora dirigevano il Pd, appoggiando tale richiesta, compirono un errore
politico e morale gravissimo. Ma cosa ci dicono i giudici della situazione
finanziaria del Comune? La Corte evidenzia fra l'altro un dato gravissimo: lo
squilibrio di parte corrente, ovvero spendiamo più di quello che entra. Non
solo: utilizziamo entrate straordinarie per finanziare la spesa corrente. Le
entrate straordinarie sono una tantum e non certe, la spesa cammina da sola
e aumenta esponenzialmente. Come siamo arrivati a questa situazione e chi
sono i responsabili? Dare una risposta a questi quesiti non solo è importante
moralmente, ma decisivo per individuare il cammino futuro. Il bilancio del
Comune di Cerreto subisce un peggioramento gravissimo negli anni che vanno
dalla fine del ‘90 al 2005; in quell'anno Cerreto è il 16° Comune su 1100 di
tutta l'Italia per indebitamento. Sono gli anni della prima Giunta Porcarelli
che aveva governato per due mandati precedenti. Ci sono delle responsabilità
della Giunta Alessandroni per gli anni successivi fino ai giorni nostri? Sì, e la
responsabilità è tutta politica. Infatti mentre è apprezzabile lo sforzo di risanare
la situazione ereditate e (con dei successi) si compie un errore esiziale: non
si valuta sufficientemente l’impatto che la crisi economica avrà sulle finanze
comunali. Meno lavoro, meno entrate. In quella fase, non ancora superata, era
essenziale "tirare i remi in barca" invece abbiamo continuato ad investire a
debito. Se si vuole ragionare seriamente della situazione in cui versa la nostra
comunità sono queste le vere questioni su cui una classe dirigente si dovrebbe
interrogare. Ma adesso che succede? La situazione è gravissima ed il sindaco
la sta affrontando in maniera inadeguata e sconsiderata se non colpevole. Un
dato su tutti: il bilancio del 2016 di Porcarelli si basa per il pareggio sulle
entrate straordinarie. Sì, proprio quello che la Corte dei Conti ci consiglia di
non fare. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. La Giunta Porcarelli è pericolosa per il futuro del paese e per questo deve cambiare rotta o
andarsene. Ma, insomma, si sta puntando sul fallimento? Si vuole sciogliere
il Comune? Ci si dica. Il Pd cerretese lavora ad un'alternativa sociale, politica,
programmatica, all'attuale amministrazione.
Angelo Cola
19
In dialogo
con Foresta
Sabato 23 gennaio nel
negozio “E’ tutto rose e
fiori” di Monica Feliziani
a Cerreto d'Esi, si è svolto
un incontro culturale con lo
scrittore e poeta Giovanni
Foresta, (nella foto) autore
lucano ma cerretese di adozione, che ha recentemente
presentato il suo nuovo
libro, una raccolta di poesie
e pensieri" intitolato “Il
cielo sulle spalle” – edizioni IlViandante. E proprio la
lettura e l’interpretazione
di alcune di queste sono
state protagoniste del confronto creatosi con i tanti
convenuti giunti non solo
dal paese ospite dell’evento. E’ stata una piacevole
occasione in cui poter apprezzare la sentita risposta della cittadinanza, adulti e giovani
insieme, ed il consenso che l’evento ha riscosso nel Comune
di Cerreto d’Esi grazie anche all’intervento dell’assessore
alla Cultura, prof.ssa Katia Galli, la quale ha partecipato con
citazioni e nozioni tecniche, avvicinando Giovanni Foresta
allo Sturm und Drang di fine Settecento ed al poeta Charles
Baudelaire.
Dice Giovanni Foresta: “Nel quotidiano capita di soffermarsi a
riflettere su quanto ci circonda, tutto così frenetico da transitare
velocemente senza lasciare un’apparente traccia tangibile.
Fortunatamente non avviene proprio questo: ognuno di noi,
comunque e a diversi livelli, è scrittore, oratore, autore in
vita”. Difficile è però rendere pubblico il proprio pensiero o il
proprio vissuto, ma in compagnia di Giovanni Foresta si viene
catapultati in una condizione diversa, dove le emozioni sono
realmente palpabili nell’aria, dove ognuno si sente avvolto
in un abbraccio, libero di lasciare fluire il proprio pensiero
attraverso le dita. Durante la mattinata e per l'intero pomeriggio, a richiesta dei presenti entusiasti dell'insolita iniziativa,
l’autore non ha mai smesso di interagire con i convenuti, in un
dinamismo espressivo capace di coinvolgere i nuovi giunti ma
senza mai annoiare i già presenti. Si è iniziato con la lettura
della poesia “Il soldato superstite” ed il suo pensiero posto
in verticale, con delle precise chiavi di comprensione e in un
continuo dialogo tra due entità ben distinte, tali da dare vita
a veri e propri capitoli di un romanzo poetico recitato a più
voci. Nel pomeriggio, dopo una pausa, è stata la scelta della
poesia “Padre”, con cui Giovanni Foresta ha aperto il suo
citato nuovo libro e, attraverso il suo intervento descrittivo, i
presenti sono stati emotivamente invitati ad accedere là dove
indicava la mente: “Un testo letto più volte, in diversi momenti
e su più livelli di osservazione, è la strada per poter vivere la
consapevolezza dei pensieri in quelle dimensioni che vivono
in verticale, proprio come accade per la parte terrena e quella
spirituale”. Ma il momento più toccante è avvenuto quasi a fine
serata, quando l’autore ha parlato di suo figlio Riccardo, a cui
ha dedicato anche il suo ultimo libro: “A mio figlio. Per te è il
mio cuore: custodiscilo tra le tue dita e sostienilo nella luce dei
tuoi occhi ogni volta che, guardandomi, mi vedrai invecchiare”. Nel mentre di testimonianze toccanti, tra le quali quelle
di una giovane convenuta, che aveva in passato già onorato il
poeta della lettura di una sua poesia “Ambita Patria”, è stata
da lui letta la poesia “Papà, perché”. Tutti seduti e la sua voce
ha scandito: “Non sono lontani quei giorni quando, nel muto
esprimerti, realizzavi il mio voler parlare al tuo delicato labiale
sul volto…..” Ha spiegato il perché di quella poesia, di quel
percorso che lascia muti, “quando i dubbi erano il vibrante
estratto dei silenzi nel rumore”. Giovanni Foresta che solo la
sera prima, a Gabicce Mare, aveva partecipato ad un incontro
di approfondimento sulla malattia dell’autismo, con testimonianze reali e toccanti, la mattina stessa, tornato a casa con
due piedi nuovi, ha deciso di farsi portavoce dell'Associazione
Marchigiana “Omphalos” (ombelico) che è vicina alle famiglie
dei bambini ammalati di autismo. Dice Giovanni: “La malattia
non è un’estranea per nessuno di noi, perché non possiamo
essere sensibili solo se colpiti”. Le cose non avvengono per
caso e Giovanni, il successivo lunedì 25 gennaio, presso il
teatro “Casanova” di Cerreto d’Esi, ha deciso di partecipare
all’incontro “Cancro, io ti boccio”. Su invito della dirigente
scolastica, la prof.ssa Rita Maddaloni, è stato invitato sul palco
a dare la sua personale testimonianza di scrittore ed ha letto
due suoi pensieri ai tanti ragazzi delle scuole presenti, ai loro
docenti e a tutti i convenuti. Il primo, rivolto alla riflessione,
è stata una dedica alla malattia: "Potrai togliermi la dignità
nel corpo, gli affetti più cari o la vita se lo gradisci ma non
potrai mai estirpare l’amore che è in me, perché questo risiede
in alto ed il “Cielo” è già di tutti, anche mio", il secondo è
stato un augurio: “Esiste una medicina che si chiama amore:
l’uomo e’ ancora in fase di sperimentazione ma si spera che
la ricerca non venga abbandonata”.
Monica Feliziani
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L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
>CHIESA
Il Santuario di San Gabriele
dell'Addolorata nel teramano
I nostri pellegrinaggi
per l'anno giubilare
di DON ANDREA SIMONE*
I
n quest'anno della Misericordia, l'Ufficio Diocesano per i Pellegrinaggi
ha deciso di presentare a
tutta la diocesi un calendario
di molteplici esperienze di
viaggio spirituale arrivate
a questo ufficio da diverse
agenzie che organizzano
pellegrinaggi, o come usa
dire loro, itinerari dello Spirito. Questi itinerari avranno,
infatti, come obbiettivo finale
il desiderio di scoprire bene e
meglio il cammino giubilare,
il percorso indicato da Papa
Francesco per vivere bene il
Giubileo della Misericordia e
offrendo ai pellegrini la possibilità di una riconciliazione
con Dio e con i fratelli.
L'ufficio Diocesano, nei prossimi giorni pubblicherà su
“L'Azione” diverse date di
pellegrinaggi a Lourdes, sia
in aereo con partenza da
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Falconara, che in pullman
con partenza da diversi comuni della diocesi, oltre che
ad una bellissima esperienza
di servizio con i malati con i
Cavalieri di Malta sempre nel
santuario di Lourdes.
Altre belle esperienze giubilari saranno proposte in questo calendario al Santuario di
San Gabriele dell'Addolorata
a Isola del Gran Sasso d'Italia
(TE), a Venezia nella Basilica
Patriarcale di Venezia con
visita alle ville venete del
Brenta, a Mosca e San Pietroburgo presso il patriarcato
Russo, un viaggio speciale
in Terra Santa ad un costo
vantaggioso con più giorni e
più luoghi rispetto ai classici
itinerari, ed anche a Roma
presso le basiliche papali,
soprattutto San Pietro.
Stiamo valutando la possibilità, nel prossimo futuro,
di un pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro
Una parola per tutti
Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni praticano il loro
mestiere di pescatori nel lago di Genèsaret, chiamato
anche “mare di Galilea” per l’estensione e la rilevanza
che riveste presso gli Israeliti. Gesù chiede a Pietro un
gesto apparentemente insensato invitandolo a gettare le
reti dopo un’intera notte di tentativi falliti. Ma l’Apostolo,
pur non comprendendo, si fida, abbandona il suo modo
di vedere scegliendo quello di Cristo.
Dopo il compimento del miracolo, Pietro si accorge della
divinità presente nel Maestro. Vede tutta la sua miseria e
i suoi peccati alla sfolgorante luce di Gesù-Dio in mezzo
all’umanità. Prima si credeva pulito, senza colpa, ma ora,
dinanzi a tale splendore, si rende conto del buio che lo
avvolgeva prima di conoscere il Salvatore. E’ fondamentale
l’atto di fede di Pietro in quanto permette di instaurare una
relazione unica con Gesù che gli affida un compito nuovo,
impensato: divenire pescatore di uomini.
Come la possiamo vivere
- Fidarsi di Dio significa scommettere tutta la propria vita e
capire che a volte bisogna ricominciare da capo affidandosi
e abbandonandosi a colui per il quale tutto è possibile.
- Gesù è venuto in mezzo a noi per darci la pienezza,
l’abbondanza, la gioia. Fare esperienza di Dio-amore è
fondamentale per trovare equilibrio, pace e rigenerare la
nostra esistenza.
- Quando ci mettiamo di fronte al Signore, per quel poco
che possiamo percepire di lui, comprendiamo quanto è
indegna la nostra vita immersa nel peccato. “Signore,
allontanati da me, perché sono un peccatore” è il desiderio
profondo di incontrare l’Infinito.
- Come credenti siamo chiamati a compiere lo stesso
passo in avanti realizzato da Pietro che non ha fatto quanto
riteneva giusto per lui, nella sua razionalità, ma è entrato
nella logica di Dio.
- Gli apostoli, portate le barche a terra, hanno lasciato
tutto per seguire il Figlio di Dio. E noi lo stiamo seguendo?
vescovo a Roma-San Pietro
con mezzi speciali dedicati
esclusivamente per noi; questo comunque sarà sempre
debitamente comunicato. “Il
pellegrinaggio è un segno
peculiare nell’Anno Santo,
perché è icona del cammino
che ogni persona compie
nella sua esistenza. La vita è
un pellegrinaggio e l’essere
umano è viator, un pellegrino
che percorre una strada fino
alla meta agognata... Il pelle-
grinaggio, quindi, sia stimolo
alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo
abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo
ad essere misericordiosi con
gli altri come il Padre lo è
con noi” (Papa Francesco).
Per informazioni contattare il
338_3027782 oppure scrivere
una e-mail a [email protected]
*Direttore Ufficio
Diocesano Pellegrinaggi
A fine aprile a Lourdes:
partenza da Bologna
Domenica 7 febbraio
Luca (Lc 5, 1-11)
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per
ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago
di Genèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I
pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca,
che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da
terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando
ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo
e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose:
«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo
preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero
così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti
quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni
dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e
riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di
Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono
un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti
quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto;
così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano
soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora
in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra,
lasciarono tutto e lo seguirono.
Tante
proposte in
programma
da S. Gabriele
a Venezia
e Mosca
Pellegrinaggio dal 29 aprile al 3 maggio in aereo da
Bologna. Esperienza di pellegrinaggio e servizio con
i Cavalieri di Malta. Per informazioni contattare il
338 3027782 oppure scrivere a donandreasimone@
gmail.com.
Festa del malato
a Fabriano e Matelica
Come ogni anno l’11 febbraio, festa di Nostra Signora
di Lourdes, si celebra la
giornata mondiale del malato
e quest’anno ha come titolo
“Affidarsi a Gesù Misericordioso come Maria: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Anche la nostra diocesi di
Fabriano – Matelica, tramite
l’Ufficio per la Pastorale della Salute, ha organizzato due
momenti di preghiera con il
nostro Vescovo Giancarlo. Il
12 febbraio alle ore 14.30 il
Vescovo visiterà tutti i reparti
dell’ospedale 'Profili' di Fabriano e celebrerà la S. Messa
nella cappellina dell’ospedale
alle ore 16; in questa celebrazione verranno ricordati tutti
i malati dell’ospedale e in
modo particolare la preghiera
per evitare la chiusura del
reparto di ostetricia.
Domenica 14 febbraio alle
ore 15.30 nella parrocchia di
Regina Pacis a Matelica un
momento forte di preghiera: il Vescovo presiederà la
celebrazione eucaristica con
l’imposizione del sacramento dell’Unzione dei malati
e l’adorazione eucaristica,
alla presenza dei malati che
potranno partecipare, del
parroco don Alberto, del vice
parroco don Ferdinando e di
tutte le realtà che agiscono
nel campo dell’assistenza e
dell’aiuto alle persone malate. Il tempo della malattia non
è il tempo del pianto, ma è il
tempo nel quale tutti siamo
chiamati per metterci a servizio dei fratelli: il servizio ai
nostri fratelli, quasi sempre,
è la migliore medicina.
Don Bruno Quattrocchi
21
>CHIESA<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Nell'esempio di San Paolo
Gabriele Ronchetti ordinato diacono permanente: l'indicazione del Vescovo
di MARCO ANTONINI
C
attedrale gremita, lunedì 25 gennaio, per l’ordinazione diaconale di
Gabriele Ronchetti. La
diocesi si è unita intorno al Vescovo
che, nella festa liturgica della Conversione di San Paolo, ha imposto
le mani sull’insegnante di religione
che è stato accolto tra i diaconi
permanenti. E’ stata la moglie Lucia
ad accompagnarlo al grande passo
insieme a tanti giovani della parrocchia della Misericordia che non
hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Una cerimonia solenne che
ha evidenziato, ancora una volta, la
vivacità della Chiesa locale. “Un
altro diacono permanente – hanno
detto i sacerdoti – è la testimonianza
che lo Spirito Santo lavora eccome!”. Nell’omelia Mons. Giancarlo
Vecerrica ha evidenziato la bellezza
di aver scelto come giorno dedicato
all’ordinazione quello in cui si commemora la conversione di San Paolo
che “ci apre a comprendere che la
vita è vocazione a servire Gesù
nella sua Chiesa. San Paolo è a buon
diritto annoverato fra gli Apostoli:
Gesù risorto ha scelto di mostrarsi
a lui, per affidargli personalmente
la missione di diffondere il Vangelo.
Visione, Vocazione, Missione: ecco
i tre requisiti essenziali che Paolo
condivide con i dodici Apostoli”. Il
presule ha sottolineato come queste
tre realtà sono, a pieno titolo, i
campi d’azione del diacono permanente. “Gesù si presenta a San
Paolo e svolge un dialogo diretto e
personale e da qui parte un cambiamento radicale nella sua vita, ed ora
Gabriele anche per te. E’ proprio
vero ciò che Papa Francesco ha
detto ai genitori battezzando i loro
figli: ‘La fede cristiana è una eredità, è come una catena’. Per gustare
questa visione nell’ascolto di Gesù,
come San Paolo ebbe il sacerdote
Anania, tu hai la fede di tua moglie
Lucia, la vita della tua parrocchia
della Misericordia, la sequela degli
Oblati secolari del Monastero di
San Silvestro e in particolare hai
la vita del nostro bel presbiterio
diocesano. La seconda parola
di questa festa – ha detto don
Giancarlo - è la Vocazione.
E tu riconosci di avere
tutto per la tua felicità,
potendo servire le due
vocazioni essenziali:
quella al matrimonio
e quella al ministero.
Il terzo impegno è la
Missione. La tua è servire questa Chiesa particolare, essendo sempre
immerso nella Visione e
Vocazione di Gesù, come
è vissuto San Paolo. Ti raccomando i giovani, che sono
i nuovi poveri di oggi. Questa è
un’altra caratteristica della nostra
Chiesa: la passione per comunicare
Gesù ai giovani, che sono il nostro
futuro. Così continuerai l’impegno
nella Pastorale giovanile-vocazionale aprendo ai giovani la prospettiva affascinante e creativa della
vita come vocazione”. Classe 1976,
Gabriele ha tracciato un bilancio
della sua vita e dell’importanza
di aver incontrato il Signore. “Ho
avuto la ‘fortuna’ di aver vissuto
un’adolescenza abbastanza burrascosa. Dai 14 ed i 18 anni ho passato un periodo molto vivace che
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ COMUNITÀ DIACONI PERMANENTI: sabato 6 febbraio alle ore 15 presso i locali
di San Filippo.
~ FESTA DELLA TRASLAZIONE DI SAN BIAGIO: sabato 6 febbraio alle ore 18, presiede
Mons. Vecerrica.
~ ADORAZIONE NOTTURNA: sabato 6 febbraio alle ore 21 nella chiesa di San Filippo.
~ S. MESSA PER L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MONS. GIUSSANI E PER IL
RICONOSCIMENTO PONTIFICIO DELLA FRATERNITÀ DI COMUNIONE E LIBERAZIONE:
lunedì 8 febbraio alle ore 21.30 nella chiesa di San Filippo, presiede Mons. Vecerrica.
~ FESTA DI SANTA SCOLASTICA A SAN LUCA: martedì 9 febbraio alle ore 8, presiede
Mons. Vecerrica.
~ CELEBRAZIONE DELLE CENERI IN CATTEDRALE: mercoledì 10 febbraio alle ore
18, presiede Mons. Vecerrica.
~ RITIRO REGIONALE DEL CLERO: giovedì 11 febbraio alle ore 9.30.
è terminato quando ho incontrato
mia moglie Lucia. La vocazione
è nata e cresciuta nel periodo del
fidanzamento e poi è maturata nel
matrimonio. Devo ammettere, poi,
che una spinta grande l’ho avuta
dai giovani. Incontrandoli a scuola
e a all’oratorio della Misericordia
hanno rafforzato la mia fede e ho
avuto sempre più chiaro in me il
disegno di Dio. Il diaconato permanente – ha detto - è una tappa
importante della mia vita: è una
delle poche scelte che ti permette
invece di essere un servo libero che
contemporaneamente offre energie
al matrimonio, al proprio lavoro e
alla chiesa cercando di portare la
buona novella in tutti gli ambienti”.
Il vescovo, nel ricordare a tutti il
prossimo appuntamento in Cattedrale per la festa della Presentazione di Gesù al tempio e poi per
il Mercoledì delle Ceneri, ha
ringraziato i diaconi permanenti della Diocesi che da
anni sono a servizio della
Chiesa e don Lorenzo Paglioni, delegato vescovile
che ha seguito Gabriele da
vicino. Ha incoraggiato i
presenti a vivere l’Anno
giubilare indetto da Papa
Francesco e a varcare la
Porta Santa della Cattedrale
San Venanzio per sperimentare la misericordia di Dio.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00: - Cattedrale
- M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Scala Santa
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com.
- Collegiglioni
ore 18.00: - Cattedrale
- M. della Misericordia
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
L'ordinazione a diacono
permanente del giovane
Gabriele Ronchetti (Foto servizio Luigi Luzi)
La Misericordia difficile
La misericordia (aprire il cuore al misero: chi per qualsiasi motivo è in
sofferenza) è sempre difficile, perché si scontra con l’istinto a rimanere
chiusi in se stessi. Uscire verso l’altro, infatti, espone sempre a rischi e
imprevisti. Questo sentimento, ancora più difficile da esercitare nell’ambito
di un’attività umana, già di per sé ardua e complessa, come la comunicazione, diventa difficilissimo e delicatissimo quando si deve comunicare una
notizia dolorosa, preoccupante, addirittura nefasta. Su questa misericordia
“più difficile” hanno dialogato e riflettuto i medici dell’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani) nell’incontro mensile, svoltosi giovedì 28
gennaio in una sala della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. Non
c’era un teorico a tenere la lezione, ma esperti del problema a dialogare e
a confrontarsi su come vivere la misericordia quando le domande preoccupate e impaurite dei pazienti obbligano a porsi l’interrogativo: “Come
glielo dico?”.
Le difficoltà della risposta sorgono non tanto nel momento della diagnosi - ormai i pazienti sanno tutto, spesso arrivano addirittura con pagine
stampate da internet – ma della prognosi. E’ allora, infatti, che il malato
si chiede e chiede: “Quanto inciderà la malattia sul mio lavoro, sulle mie
relazioni, sulle mie abitudini, e - la più destabilizzante -, quanto tempo
mi rimane?”.
Cosa hanno detto i medici? Per me, che ascoltavo dalla parte di chi pone
le domande, è stato un ascolto consolante, per aver sentito più che pareri
astratti, testimonianze e racconti di comportamenti carichi di quella misericordia che, al dunque, vorrei incontrare. Tutti i presenti si sono trovati
concordi nell’affermare che non bisogna guardare tanto i metodi (quello
anglosassone: dire tutto; quello latino: dire in parte), né le statistiche, ma
la persona che chiede, che è un “io” diverso da tutti. Condivisa anche è
risultata la convinzione che in questo tipo di comunicazione è necessario
mettere al primo posto l’ascolto di quello che il paziente sa e di quello
che vuole sapere, mettendo il cuore in quello del paziente, accogliendone
l’ansia e la sofferenza. Tutti i presenti hanno sottolineato anche l’importanza della valutazione accurata dell’atteggiamento dei familiari, aiutati
a essere accanto ai malati, senza però sostituirli, e senza indurre in loro,
soprattutto quando si tratta di bambini o anziani, sensi di colpa per la
sofferenza, le complicazioni, i fastidi che provocano.
La sintesi dell’incontro può essere questa affermazione: “Tutto comunque
deve essere fatto e detto con garbo, con pazienza, con delicatezza. E lasciando sempre una speranza. Non per illudere o per tradire la verità, ma
perché è così”. “Vedo per la città alcune persone che secondo la prognosi
e le statistiche non dovrebbero più essere in giro”, ha testimoniato uno
dei medici presenti. E se a vincere la prognosi infausta sia stata anche
l’energia corroborante della misericordia?
d. Tonino Lasconi
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 17.00:
ore 18.15:
ore 18.00:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- S. Maria in Campo
- Scala Santa
- M.della Misericordia
- S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
22
>DEFUNTI<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. MARIA MADDALENA
Martedì 9 febbraio
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
Cav. FRANCESCO CAPRARI
I suoi cari si riuniranno in preghiera
nella S.Messa che verrà celebrata
martedì 9 febbraio alle ore 18.30.
Sincera gratitudine a quanti vorranno essere presenti.
"Il tuo ricordo vive in noi"
CHIESA di CERRETO - S. MARIA della PORTA
Venerdì 12 febbraio
ricorre l'8° anniversario
della scomparsa degli amati
DANILO e GABRIELE
Le famiglie li ricordano con affetto. S.Messa venerdì 12 febbraio alle ore 18.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Giovedì 11 febbraio
ricorre il 7° anniversario
della scomparsa dell'amata
MARA MARCELLA
GIUSEPPETTI
I nipoti e i parenti tutti la ricordano
con affetto.
CHIESA di ARGIGNANO
Lunedì 8 febbraio
ricorre il 38° anniversario
della scomparsa dell'amato
Beati i poveri in spirito, perché di
essi è il regno dei cieli. Beati i puri
di cuore, perché vedranno Dio.
(Mt. 5,3;8)
Venerdì 12 febbraio
ricorre il 1° anniversario
del ritorno al Padre dell'amatissima
PELIA PALOMBI ved. RUGGERI
I figli, i nipoti e i parenti la ricordano con immutato affetto nella preghiera. Saranno celebrate S.Messe
venerdì 12 febbraio alle ore 9 nella chiesa del Buon Gesù e alle ore
18.30 nella chiesa di Santa Maria
Maddalena. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
GIUSEPPE MAZZOLI
I figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 7 febbraio alle ore 11.45. Durante la celebrazione sarà ricordata
anche la moglie
FRANCESCA GOBBI
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
CHIESA della MISERICORDIA
Domenica 14 febbraio
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
MARIA FRANCA BARBONI
ved. FRIGOLA
I suoi cari figli la ricorderanno con
immenso affetto durante la S. Messa domenica 14 febbraio alle ore
10. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Lunedì 1 febbraio, a 87 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
RENATO GIOACCHINI
Lo comunicano la moglie Ersilia, i
cognati, la cognata, i nipoti ed i parenti tutti.
Belardinelli
CHIESA della PACE - Sassoferrato
Domenica 7 febbraio
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
LUCIANO GABRIELLI
La famiglia e gli amici lo ricordano
con affetto. S.Messa domenica 7
febbraio alle ore 16. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
"Nessuno muore in terra
se il suo sorriso ed il suo ricordo
restano vivi nei nostri cuori".
ANNUNCIO
Lunedì 1 febbraio, a 74 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ROBERTO CARNEVALI
Lo comunicano la moglie Rita, i figli
Sandro e Barbara, la sorella Marisa, il fratello Fernando, la suocera
Gina, il cognato, la cognata, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
CHIESA di RUCCE
Giovedì 4 febbraio
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amata
NICOLA COSTANZI
in TASSI
I familiari la ricordano con affetto.
S.Messa domenica 7 febbraio alle
ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Giovedì 28 gennaio, a 88 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANSELMO PATERNIANI
Lo comunicano la moglie Angelica,
i figli Adele, Alfredo e Giuseppe
con Mariana, il genero Giancarlo,
la nuora Patrizia, i nipoti Simone,
Sara, Stefano, Silvia, Mirco e Francesco, la pronipote Giada ed i parenti tutti.
Belardinelli
È morto Padre Aldo Belli
della comunità
de La Pace di Sassoferrato
Il 13 gennaio scorso il Signore ha
chiamato a sé Padre Aldo Belli, frate francescano della fraternità S.
Maria della Pace di Sassoferrato:
un esito inaspettato per la velocità
ed il precipitare degli eventi, dato
che, sebbene, segnato da vario
tempo da problemi cardiaci, respiratori e di vario genere, nessuno
poteva prevedere che le cose sarebbero andate così rapide e fatali: la notte del
13 gennaio, dopo le 3 del mattino, presso l’Ospedale civile di Fabriano, il cuore di
P. Aldo ha cessato di battere e di sostenere gli organi vitali del suo fisico e del suo
animo. Assistito sempre dai confratelli della comunità di Sassoferrato, che ringrazio
con tutto il cuore a nome di tutti i frati, dei fratelli e sorelle e dei familiari, ha reso
l’anima a Dio che ha sempre amato e servito con generosità e determinazione.
La celebrazione delle esequie si è svolta venerdì 15 gennaio nella chiesa S. Maria della Pace di Sassoferrato, presieduta dal Vescovo di Fabriano-Matelica, Mons.
Giancarlo Vecerrica, presenziata da Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo emerito
di Senigallia, partecipata da tanti sacerdoti delle due Diocesi e da molti frati della
Provincia dei Frati Minori delle Marche. Tanti fedeli dalle varie parrocchie e realtà
seguite pastoralmente da P. Aldo, insieme ai familiari, hanno reso la testimonianza
del loro affetto e della loro gratitudine e riconoscenza.
Nell’omelia, affidata dal Vescovo di Fabriano al Ministro Provinciale, P. Ferdinando
Campana, è stato ricordato così P. Aldo.
P. Aldo era nato a Meleto di Genga il 12 marzo 1938, da Domenico e Caterina Alessandrelli e aveva ricevuto il battesimo della S. Chiesa il giorno successivo.
Era entrato nei collegi di Sassoferrato, S. Severino e Monteprandone, frequentando
le scuole medie e ginnasiali dal 1952 al 1958. Aveva vestito l’abito francescano il 20 settembre
1958 a Treia, dove trascorse l’anno di noviziato e aveva fatto la prima professione dei voti il
21 settembre 1959, sempre a Treia, nel Santuario SS. Crocifisso. Gli studi liceali si svolsero a
Matelica, negli anni 1959-1962. Continuava, poi, il suo cammino formativo iniziale a Jesi, dove
compiva gli studi teologici negli anni 1962-1966. Nel frattempo emise la professione solenne
dei voti il 17 settembre 1965 nel Convento S. Francesco di Colfano. Il 27 marzo 1966 veniva
ordinato presbitero da Mons. Giovanni Battista Pardini, a Jesi, concludendo così il suo percorso
di formazione e di preparazione al ministero sacerdotale e alla vita ordinaria di Frate Minore
nelle comunità.
Dal 1966 ad oggi la giornata religiosa e sacerdotale di Padre Aldo si è svolta nei seguenti luoghi:
dal 1966 al 1967 è stato a Osimo, come Vice Parroco nella Parrocchia S. Maria della Misericordia; dal 1967 a Sassoferrato, come maestro dei fratini del Collegio La Pace; dal 1968 al 1972
fu a S. Liberato, tra Sarnano e S. Ginesio, nel Santuario dei santi dei Fioretti di S. Francesco;
dal 1972 al 1974 risiedette a Potenza Picena, come maestro dei fratini; dal 1974 al 1993 venne
di nuovo inviato a Sassoferrato, come maestro del collegio (1974-1975), addetto all’Infermeria
(1975-1978), Vice cappellano dell’ospedale e del cimitero (1984-1993), Parroco di Morello e
Venatura (1984-1993). Dal 1993 al 1999 fu trasferito ad Arcevia, dove ebbe i compiti di Vice
Parroco della locale Parrocchia S. Giovanni Battista ed economo della comunità, cappellano del
locale Monastero delle Clarisse e del Ricovero degli anziani. Nel 1999 ritornò a Sassoferrato,
mentre continuava a svolgere il servizio di parroco nelle Parrocchie di Costa, S. Stefano, S.
Croce, Caudino di Arcevia, compreso il servizio liturgico presso il Monastero delle Clarisse ed il
Ricovero degli anziani e malati, fino alla sua morte.
Da questi pochi ed essenziali dati possiamo delineare, per accogliere nella fede con gratitudine
e affetto fraterno, la vicenda della vita e della morte di P. Aldo, la figura di questo caro confratello: un uomo dedito al ministero sacerdotale con l’anima e con il corpo, fatto per stare in mezzo
alla gente, per lavorare come operaio solerte della vigna del Signore.
Credo che a volte il Signore doni all’umanità uomini di grande ingegno e cultura, come gli
scienziati; a volte uomini di grandi capacità amministrative, economiche e manageriali; a
volte persone di grandi risorse economiche e finanziarie; a volte soggetti di grandi potenzialità
nell’abbracciare vaste dimensioni umane e panorami geografici sconfinati, a volte persone semplici ed umili che sanno coltivare amorevolmente e quotidianamente l’orto di casa, amando e
valorizzando le persone ad essi più vicine, più bisognose, più sole e più care. Ecco, Padre Aldo
appartiene a questa ultima categoria, a questi operai solerti che coltivano l’ambiente ad essi più
vicino, che fanno regolarmente ogni giorno il loro dovere di parroci e pastori dal cuore semplice
e mite, determinati fino allo scrupolo a non lasciare mai soli quei fratelli e quelle sorelle che
CHIESA di S. NICOLÒ
Centro Comunitario
Giovedì 11 febbraio
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amata
IVANA PALEGO
I figli, le nuore, i nipoti ed i parenti
la ricordano con affetto. S. Messa
sabato 13 febbraio alle ore 17.30.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
Martedì 2 febbraio, a 95 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
SESTILIA ISIDORI
ved. BUCCHI
Lo comunicano le figlie Rina e Maria
Adele con Vittorio, la sorella Clara,
gli amatissimi nipoti e pronipoti, i
parenti tutti.
Marchigiano
Domenica 31 gennaio, a 88 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
GIOVANNA FERRONI
ved. CAVALIERI
Lo comunicano i nipoti Ferroni,
Piangerelli, Cavalieri e Santoni.
Belardinelli
LAURA MACCARI
Nell'anniversario del ritorno alla
casa del Padre dell'amatissima
LAURA
ci ritroveremo a pregare con lei
mercoledì 10 febbraio alle ore 18
nella chiesa della Sacra Famiglia.
ANNUNCIO
Venerdì 29 gennaio, a 74 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA MADDALENA
SENTINELLI
Lo comunicano la sorella Maria Elisa, i cugini, i parenti tutti.
Marchigiano
attendono una messa o un funerale, una comunione mensile o una visita di
cortesia e di paternità spirituale.
Al termine della nostra vita, come ci dice Gesù nella pagina del giudizio
finale di Mt 25, noi lo sappiamo, saremo giudicati non sulle grandi imprese,
ma semplicemente sull’amore, sull’amore che avremo messo nel fare grandi le semplici cose di ogni giorno, nel valorizzare le semplici persone che abbiamo incontrato dentro casa o accanto alla nostra casa: e Padre Aldo non
ha fatto altro che questo, non ha voluto e desiderato altro che spendersi per
quelle quattro anime che il Vescovo, ossia il Signore, gli avevano affidato.
Ricordo una celebre frase di Don Lorenzo Milani, Priore di Barbiana, questo
piccolo grande parroco di campagna, della nostra tradizione italiana più genuina e pura: “Perdonami, Signore, se ho voluto più bene a quattro ragazzi
che a te. Ma sapevo che era tutto sul tuo conto”.
Padre Aldo aveva fatto del ministero il suo orgoglio di vita, la sua ragione
quotidiana, il suo vanto e la sua forza. Egli poteva dire con S. Paolo: “Nessuno mi toglierà questo vanto”, ossia nessuno mi toglierà il vanto di amare
e donare me stesso incondizionatamente, gratuitamente e generosamente;
nessuno mi toglierà le mie pecore, nessun lupo potrà rapirle, perché io sono
sempre con loro e le custodisco.
In questi ultimi tempi la precarietà della sua salute fisica e psichica lo aveva
segnato, ma sempre sprigionava quella forza d’animo dei montanari, dei
contadini e dei pastori, che caratterizza queste nostre zone appenniniche
dell’entroterra marchigiano. Appena poteva partiva, quando arrivava l’ora,
sfidava intemperie e pericoli di ogni genere, pur di arrivare a dire la messa
ogni mattina al Ricovero o al Monastero di Arcevia, nelle parrocchie che gli
erano state affidate, nei luoghi che sentiva la responsabilità di custodire e
di curare.
Aveva un animo dolce e mite, sotto la scorza a volte un po’ dura e timida: splendeva dal suo
volto il cuore di un pastore, di un padre e di un amico che sapeva donare se stesso, che credeva
in quello che faceva, che lottava, sempre, per essere all’altezza dei compiti assegnati e delle
responsabilità che derivavano sia dalla vocazione francescana a lui donata che dal ministero
sacerdotale che gli era stato conferito.
La storia di un uomo di Dio è anche la storia di lotte e di vittorie, di prove e di sofferenze, di
paure e di solitudini, a volte anche di fragilità e di debolezze, che segnano la vita, data la natura
umana che sta sempre sotto il fuoco della grazia: nessuno di noi è esente da quella umanità che
più o meno si affaccia sempre, ogni giorno, a reclamare le sue pretese e le sue esigenze. Padre
Aldo è stato un vero sacerdote ed un vero francescano: tutti possiamo testimoniare che, al di là
di parole o atteggiamenti che potevano anche tradire a volte testardaggine o determinazione,
confusione o debolezza psichica, c’era la scorsa e la tempra di un vero uomo di Dio, di una
creatura che aveva comunque lasciato agire la grazia di Dio nella sua vita.
So che tanti fedeli, amici e conoscenti, debbono tanto a questo nostro confratello: tutti dobbiamo ringraziarlo e rimpiangerlo, perché quei gesti quotidiani ripetuti, quella sensibilità d’animo
notevole e meravigliosa, quel cuore dolce e affettuoso che trasmetteva benevolenza e fedeltà,
quella disponibilità a celebrare messe e a distribuire comunioni e confessioni, non era scontata
né superficiale, erano le finestre di una dimora della grazia di Dio, a servizio dei fratelli, una
porta aperta verso la misericordia e della misericordia, una strada tracciata per portare Dio agli
uomini e gli uomini a Dio.
Perciò, ringraziamo tutti il Signore per il fratello Padre Aldo, che è stato negli anni della sua vita
francescana e sacerdotale un dono della sua bontà e della sua misericordia, un segno di fedeltà
e di costante presenza del suo amore accanto a tutti, una scintilla di quell’immenso ed eterno
amore che ci accoglierà nelle sue braccia paterne e ci spalancherà il cuore, dopo di averci stupiti
con tanti benefici in questa vita.
E offriamo con generosità anche i nostri suffragi e le nostre preghiere, perché tutto ciò che
potrebbe essere rimasto di umanità e di fragilità nella vita e nella morte di Padre Aldo, venga
assorbito e dissolto dal sole di quella paternità e maternità divina che, grazie al mistero della
croce, ha condiviso fino all’estremo il limite e il peso del peccato e l’ha trasfigurato con il volto
e con il cuore del Crocifisso Signore.
Che Padre Aldo riposi in pace, dopo le sue fatiche apostoliche e le sue sofferenze terrene!
Che trovi aperta la porta del paradiso che ha sempre desiderato e agognato!
Che lo accolga la Beata Vergine Maria che ha sempre pregato con devozione e fiducia!
Che il Padre San Francesco lo conduca per mano al posto per lui assegnato nel regno dei cieli!
Che, insieme a lui, ci conduca il Signore alla gioia senza fine!
23
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Complesso di San Salvatore in Lauro, il chiostro rinascimentale
>CULTURA
La mostra "La corte papale
nell'età di Leone XII" arriva
a San Salvatore in Lauro
nella capitale
Da Genga si va a Roma
di ILARIA FIUMI SERMATTEI
L
unedì 15 febbraio sarà
inaugurata a Roma la
mostra “La corte papale
nell’età di Leone XII”, che
la scorsa estate era stata presentata a
Genga nel programma di iniziative
dedicate al pontificato leonino.
La sede è vicino a via dei Coronari, a San Salvatore in Lauro.
Quel complesso rinascimentale di
chiostri e loggiati che è la casa dei
marchigiani a Roma, il Pio Sodalizio dei Piceni, e che fa da sfondo
agli inseguimenti del prof. Forster
dietro alla misteriosa Lucia - alias
Ugo Pagliai e Carla Gravina - nello
sceneggiato televisivo “Il segno del
comando” del 1971.
Fu uno sceneggiato di grandissimo
successo, e avvinse il pubblico
televisivo italiano con suggestive
ambientazioni negli scorci più
belli della città e con la magia di
un viaggio nel passato della Roma
ottocentesca.
Anche la mostra è una sorta di suggestivo viaggio nel tempo, con una
sequenza di incisioni acquerellate
raffiguranti i costumi della corte
papale all’inizio dell’Ottocento,
dalle fogge sontuose e antiquate e i
colori vivaci.
Era un vero spettacolo per i forestieri che venivano a Roma attirati
dai monumenti della città antica e
dai santuari della fede cristiana, ma
anche per assistere alle cerimonie
che erano dettagliatamente descritte
nelle guide.
Infatti, nell’introduzione di una di
queste raccolte di incisioni stampata
nel 1828, l’autore - Vittore Falaschi dichiara apertamente il motivo della
pubblicazione: “Mio scopo è stato
quello di presentare, specialmente
agli stranieri… il segnale caratteristico di ciascun personaggio, che
fa parte del treno (corte N.d.A.)
pontificio nelle sacre funzioni, nelle
quali intervenendo eglino, ignorano
d’ordinario i diversi soggetti, e
con molta ansietà sogliono altrui
dimandarne”.
Queste colorate incisioni funzionavano come una guida turistica per
immagini, destinate ai visitatori e
i pellegrini che arrivavano a Roma,
magari in occasione dell’anno santo
del 1825.
Alla fine del soggiorno romano le
incisioni erano portate a casa, come
un souvenir del Grand Tour, il viaggio nell’Europa continentale che
in età moderna i giovani esponenti
dell’alta società compivano come
occasione di formazione culturale
e politica.
In mostra sono anche esposti dei
piccoli opuscoli pieghevoli che
presentano le stesse immagini, con il
papa, i cardinali, i vescovi, i prelati,
i flabellanti, le guardie svizzere, fino
all’ultimo facchino della corte, ma
in formato ridotto, per essere facilmente portati e consultati in giro
per Roma!
In occasione dell’inaugurazione della mostra, il 15 febbraio alle 17,30,
sarà presentato il volume sulla corte
papale nell’età di Leone XII, a cura
di chi scrive e di Roberto Regoli,
professore di storia della Chiesa alla
Pontificia Università Gregoriana.
Il volume, pubblicato dall’Assemblea Legislativa della Regione
Marche, comprende i saggi di importanti studiosi italiani e stranieri,
sui rapporti politici e diplomatici
della corte romana con le principali nazioni europee, il cerimoniale
pontificio, la committenza artistica,
la rappresentazione della corte e
la testimonianza dei viaggiatori
stranieri.
L’evento sarà presenziato da
S.E.Rev.ma il cardinale Walter
Brandmüller, professore di storia
della Chiesa e già presidente del
Pontificio Comitato di Scienze Storiche, e da Antonio Mastrovincenzo,
presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche che ha
pubblicato questo e gli altri volumi
dedicati al pontificato di Leone XII.
Interverranno Maria Antonietta
Visceglia, professoressa di storia
moderna all’Università di Roma “La
Sapienza”, Maria Pia Donato, professoressa di storia moderna all’Università di Cagliari e C.N.R.S./
Institut d’Histoire moderne et
contemporaine - Paris, e Giovanna
Capitelli, professoressa di storia
dell’arte moderna all’Università
della Calabria.
Modererà l’incontro Sandro Barbagallo, curatore delle collezioni
storiche dei Musei Vaticani.
DON MUSO DURO
di Don Leopoldo Paloni
Io non credo alla cicogna, non ci ho mai creduto!
Volevo riportare la lettera scritta da Michele
Gastaldo per la Presidenza Agapo (Associazione di Genitori e Amici di Persone
Omosessuali) con la quale l’associazione
ha voluto motivare la sua adesione al Family
Day di sabato 30 gennaio a Roma.
Come genitori di figli omosessuali
aderiamo alla manifestazione contro
la proposta di legge sulle Unioni civili
omosessuali perché non fa il bene delle
persone omosessuali stesse.
Sosteniamo il rinforzo giuridico, ove
necessario, dei diritti derivanti da una
convivenza stabile, ma riteniamo completamente sbagliata l’omologazione delle
unioni dello stesso sesso al matrimonio e
alla possibilità di adottare figli.
Come genitori conosciamo bene le
sofferenze dei nostri figli, anche quelle
legate al fatto che da una loro relazione
affettiva non possono nascere figli, dolore
che, riteniamo, deve essere rispettato e non
negato da nessuno.
Ma il testo di legge e i fautori della Stepchild
Adoption, come se la realtà non esistesse,
parlano di “figlio naturale del partner”, di
“figli nati dall’amore di persone dello stesso
sesso” e così via, nascondendo e negando
in tal modo ciò che caratterizza la condizione
omosessuale.
Nella legge Cirinnà si applica il principio
dell’uguaglianza per situazioni che uguali
non sono, erigendo un nuovo tabù, volto a
impedire che ci si ponga la più elementare
delle domande: da dove vengono i figli delle
cosiddette famiglie omosessuali?
Come Associazione Agapo, attraverso il nostro servizio di ascolto, siamo a conoscenza
di situazioni in cui una persona omosessuale
in una precedente relazione eterosessuale,
abbia generato un figlio in modo naturale, ma
in questo caso non c’è nessun figlio naturale
“già esistente” adottabile, perché il bambino
il secondo genitore lo ha già. Da alcuni mesi
le “avanguardie illuminate”, promotrici della
legge, “svegliano l’Italia” e insegnano che
la maternità surrogata non ha a che fare
con l’adozione del figlio del partner. Parole
testuali della senatrice Cirinnà. Ecco, non ci
resta che credere alla cicogna!
Attraverso qualunque via si arrivi all’adozione
del figlio del partner, sia eterologa, surrogata
o per l’intervento della cicogna, si tratta
comunque di procedimenti in cui, in modo
deliberato, si fa sparire uno dei due genitori
biologici dalla vita del bambino e si uccide
simbolicamente il genitore dell’altro sesso,
la madre o il padre.
La maggior parte delle persone omosessuali,
e la recente diatriba tra Domenico Dolce e
Elton John lo ha messo ancora in evidenza,
non vuole essere strumentalizzata a tali
fini; sanno di essere nati da una madre e
un padre e ne sono contenti.
Agli amici, promotori della Stepchild
Adoption consigliamo, prima di parlare
dell’omofobia degli altri, di cominciare
a guardare la realtà della condizione
omosessuale e di accettarla. È questo
il punto da cui inizia il vero rispetto della
persona omosessuale.
Da parte mia volevo semplicemente aggiungere che non credo alla storia della cicogna:
non ci ho mai creduto nemmeno quando ero
un bambino perché ero di coppia, ho avuto
sempre un robusto appetito e mi pareva
impossibile che quella povera bestia avesse
potuto portare tutto quel peso. Tanto meno
credo alle favole raccontate dalla senatrice
Cirinnà.
Inaugurazione della mostra
e presentazione del volume:
lunedì 15 febbraio, ore 17.30
Roma, Complesso di San
Salvatore in Lauro.
La mostra rimarrà aperta
sino al 27 febbraio, i giorni
feriali dalle 10.30 alle 18.30
chiedendo alla casa editrice
Il Cigno, il sabato e la domenica telefonando al numero
338 3050755.
Dottrina
sociale,
si riparte
Dopo una breve pausa riparte
la scuola di Dottrina sociale
della Chiesa iniziata in questo
anno pastorale come risposta a
molteplici difficoltà sociali ed
educative. Interessanti e ricchi
di contenuto i primi 5 incontri
che tutti possono ripercorrere
grazie a dei video pubblicati
nel nostro sito diocesano
(www.fabriano-matelica.it)
nella sezione: dottrina sociale della Chiesa. Il prossimo
incontro si terrà giovedì 11
febbraio sempre alle ore 18
presso la scuola di Teologia
con 2 esperienze di Dottrina
Sociale molto interessanti: ci
sarà l'Associazione “Stromata” di Perugia con la professoressa Alessandra Pierini, ed il
“Centro Culturale San Rocco”
di Fermo con il professore
Enrico Peroli. Sono invitati a
partecipare tutti coloro che ne
fossero interessati, sia coloro
già iscritti alla Cattedra, sia
coloro che volessero inscriversi in questa seconda parte
dell'anno.
24
>CULTURA<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Scultura, ma anche pittura
Riguardando la sostanziosa attività artistica del fabrianese Quirino Ruggeri
L
di Giampiero Donnini
o storico dell'arte Giuliano Briganti nel presentare
lo scultore fabrianese Quirino Ruggeri alla XXVIIIa
Biennale di Venezia del 1956 terminava il suo centrato intervento con queste parole: “...la vera storia
dello scultore Quirino Ruggeri finisce poco dopo il 1930
ed è inutile continuarla”. Per lo studioso, infatti, le cose
migliori prodotte dall'artista erano state realizzate nel terzo
decennio del Novecento. Negli anni seguenti non era stato
che un ripetersi di forme e di schemi basati sul primitivismo e
sull'essenzialità degli elementi descrittivi, mediati da Ruggeri
dall'opera insigne di Arturo Martini. La conclusione lapidaria
di Briganti non è discutibile, ma lo scultore fabrianese continuò a produrre sino al 1955, anno della sua scomparsa. Molto
si esercitò nel campo del ritratto e del monumento funebre,
sulla deriva di una espressività di maniera e sempre più intrappolata nella retorica di regime. Ma la novità è che egli
prese a cimentarsi anche nella pittura, ideando composizioni
astratte e geometrizzanti dai colori netti e vivaci, in linea con
le pulsioni creative che andavano diffondendosi dalla Francia
e che Roma stessa coltivava. Di questa sorprendente e inattesa
sterzata formale, che segna gli ultimi sei-sette anni della sua
Toni Capuozzo, (nella foto
con Dario Gattafoni, presidente dell'Ordine dei giornalisti delle Marche) martedì 26 gennaio, ha tenuto
una magistrale lezione di
formazione per i giornalisti
all’Hotel Federico II di Jesi
sul tema “Giornalismo in
zone di guerra, conflitti,
flussi migratori e crisi umanitarie”. Sollecitato intorno
ad un soggetto quanto mai
attuale in questo periodo storico turbolento, ci ha fornito
ottimi spunti di riflessione su
una missione così delicata e
al tempo stesso avvincente.
Il ruolo dell’inviato di guerra è formalmente estinto,
per cui è finita un’epoca
in cui gli esteri erano un
terreno di caccia per pochi
appassionati. Forte di una
valorosa esperienza maturata
sul campo di battaglia, con
un incarico iniziale attualmente impensabile, quello di
raccontare guerre in luoghi
che non interessano a nessuno come l’America Latina,
Toni Capuozzo dà prova di
una collaudata perizia del
racconto giornalistico. Si è
occupato anche dei conflitti
nell’ex-Jugoslavia, in Medioriente, In Iraq, ai tempi
della caduta del regime di
Saddam Hussein, quando
si chiedeva il collegamento
quotidiano. Ha detto: “Oggi
è difficile trovare un dipendente che segua i conflitti,
Quirino Ruggeri,
"Spazi rossi"
collezione privata
attività, Ruggeri ci ha lasciato un
gruppo di tele che non mostrano
alcun legame formale coi suoi
manufatti plastici.
Dalle macerie del regime fascista,
sotto il quale lo scultore si era
guadagnato un proprio spazio
stilistico, Ruggeri dovette uscire malconcio. La guerra aveva
spazzato via ogni legame col
passato e il vento limpido che
spirava dall'Europa era foriero
di una nuova libertà di ricerca
e di nuove e più stimolanti linfe
creative. E l'artista riprese il suo
cammino lasciandosi alle spalle
l'ormai superato rapporto con la
materia per orientarsi sulla via
del più puro astrattismo. Eccolo
infatti intersecare gli spazi delle
tele con una architettura attenta di
linee rigorose come impalcature,
e tra gli spazi geometrici campire
piani di colore intensi e calibrati.
Un ruolo non secondario per l'elaborazione del suo nuovo linguaggio
formale dovette svolgerlo Edgardo
Mannucci, il genero di Ruggeri, che
ne aveva sposato la figlia Altea. In
una totale inversione dei ruoli, dopo
che Mannucci aveva condotto le sue
prime esperienze di scultore all'ombra del suocero, eccolo indicare a
lui i più attuali e moderni sviluppi
dell'arte. E Ruggeri troverà negli
esponenti del gruppo “Origine”,
in Corrado Cagli, in Prampolini e
in astrattisti quali Magnelli, Soldati, Mario Radice e Manlio Rho i
vocaboli basilari del suo inusitato
linguaggio.
La lezione di Toni Capuozzo
sul giornalismo in zone di guerra
mentre sono in voga i freelancers, con tutti gli equivoci
dell’etichetta che ne conseguono, se si pensa che un
qualsiasi ragazzo di Aleppo
possa improvvisarsi reporter. La rete, specialmente
con i bloggers, ha apportato
una rivoluzione
s c o nvo l g e n t e
nel mondo della comunicazione. Si pone il
problema della
credibilità della
fonte della notizia che viaggia
su internet, ciò
che ti obbliga ad
un meticoloso
lavoro di verifica. Spesso gli
stessi giornalisti
alimentano la confusione.
Rispetto ai migranti si parla
generalmente di barconi di
disperati, mentre io ero a Tripoli in quel periodo e sapevo
che molti approfittavano
di poter usufruire dei visti,
anche se non erano bambini
o donne che fuggivano dalla
guerra. I nostri unici padroni
debbono essere i lettori”.
Spesso, come nel caso di
L’arte della carta a mano al SetUp Contemporary Art Fair di Bologna ha registrato la presenza dell’artista Sandro Tiberi, testimonial
di Fabriano Città Creativa Unesco. L’eleganza e l’estro della carta a mano di Fabriano si
sono evidenziati al SetUp Contemporary Art
Fair, la Fiera d’Arte Contemporanea. All’interno dello stand allestito da Incredibol!
Innovazione Creativa di Bologna, progetto
a sostegno del settore culturale e creativo
dell’Emilia Romagna, coordinato dal Comune di Bologna in collaborazione con la
Confartigianato Imprese di Ancona, Pesaro
e Urbino, Sandro Tiberi, artista e maestro
cartaio, ha eseguito alcune sperimentazioni di
contaminazione della carta con cotone 100%
di alto pregio e sostenibilità, una tecnica rielaborata per creare emozioni, dove il bianco
del cotone è dominante sulle ombre. Assieme
al maestro Tiberi, altri rappresentanti di Città
Creative Unesco del mondo, da Saint-Étienne
Quarto, ci si concentra sulle
polemiche, sui battibecchi,
tralasciando tutto uno scenario di fondo, ad esempio
di che tipo di cittadina si stia
parlando. In questo modo
non si offre un autentico
servizio giornalistico, così
come aizzando le opinioni
di un gruppo contro quelle
di un altro, come per la
presenza di otto immigrati
contro i cinque abitanti di
un paesino. Ugualmente,
riguardo alle unioni civili
non si analizza il problema in
sé, ma si riferiscono soltanto
le opinioni contrastanti e il
relativo terreno di scontro
senza indagare il problema
di fondo. È importante avere
uno sguardo senza pregiudizi. Io stesso ho inviato a
Gerusalemme giornalisti
dagli occhi nuovi, perché
ormai ero troppo coinvolto
in quella realtà. È necessaria, inoltre la versatilità per
il giornalista.
Oggi nessuno,
in questa incalzante globalizzazione,
può dirsi così
specializzato
da occuparsi
di un solo settore. Riguardo
ai Marò, che
Toni Capuozzo
ha avuto modo
di conoscere
in Afghanistan
e su cui ha condotto una
minuziosa inchiesta contenuta in un libro, rileva la
trascuratezza delle istituzioni italiane rispetto a questo
caso e suffraga con dovizia
di prove documentate la loro
innocenza. Trattando delle
attuali zone calde di guerra,
rispetto al terrorismo internazionale, ci siamo cullati
a lungo nell’illusione che
fosse qualcosa che non ci
riguardasse. Ha affermato
ancora Capuozzo: “Con la
strage di Parigi è cambiato
tutto. Prima si aveva la sensazione che toccasse sempre
agli altri, invece adesso ci
siamo resi conto che tutti
siamo potenziali obbiettivi.
Poi, nell’intricato caso siriano, non si può pretendere
di additare il torto e la ragione in una situazione così
complessa che neanche le
Nazioni Unite sono in grado
di gestire dominando la più
totale confusione. Si può dire
che tutto parta dall’Iraq, in
cui prima regnava una maggioranza sunnita, mentre in
Siria quella sciita”. Con la
caduta del regime di Saddam
i sunniti sono rimasti isolati,
per di più Assad, astutamente, ha liberato più di mille
fondamentalisti che si sono
impossessati della resistenza
e hanno dato adito alla fondazione del partito islamico.
Certamente è stato commesso un errore tragico in Libia,
destabilizzando un equilibrio, per quanto di natura
dittatoriale. Si è alimentato
un complesso d’inferiorità
nei confronti dell’Occidente, confrontando il nostro
consumismo eccessivo e
quindi colpevole rispetto
alla loro miseria. Considera
Capuozzo: “In realtà non si
vuole riconoscere che l’Isis
è un mostro nato all’interno
della cultura islamica. Si
è imposto facendo leva su
uno stato di debolezza e di
confusione con l’unica proposta forte, rivoluzionaria:
che per questo fa tanta presa
sui giovani. Un regime che
somministra indicazioni su
tutto, anche sui dettagli minimi, in un certo qual modo
infonde sicurezza, semplifica
la vita, rispetto ai nostri
eccessi libertari, per cui si
accetta tutto e niente dà più
scalpore. In un certo senso,
la libertà è scomoda, è difficile, perché devo essere io ad
organizzarmi, a prendermi la
responsabilità della decisione
e ci si misura con la propria
solitudine: è un mare aperto
che debbo affrontare. Allora, paradossalmente la vita
risulta più facile perché già
pianificata, disciplinata. Ormai nella nostra civiltà non
c’è più niente di rivoluzionario, una forma di protesta
che sia eclatante. Una volta
era la droga, mentre adesso
è soltanto un imbuto in cui
si finisce per disperazione.
È dunque un problema di
cultura e di religione”.
Flavia Buldrini
La carta a mano in vetrina
con l'estro di Sandro Tiberi
(Francia) a Jingdezheng (Cina), selezionati
da Incredibol!, che ha invitato i membri del
network (di cui Bologna fa parte come città
della musica) a proporre progetti e opere.
Tiberi, esperto nell’arte della fabbricazione
della carta a mano, nonché presidente della
Confartigianato Fabriano, insegna in corsi
e workshop in ambito internazionale. I suoi
lavori sono stati anche esposti anche nella
sede dell’Unesco a Parigi. Crea prodotti di
altissimo livello utilizzando materie prime
pregiate, puntando sull’innovazione e sul design e proiettando questo mestiere nel futuro.
L’artigianato artistico è un valore eccellente
che può comunicare con immediatezza tutta
la tipicità di un territorio e rappresenta uno
strumento efficace di promozione turistica.
La Confartigianato è impegnata nella valorizzazione di tali eccellenze, consapevole
che alla luce di una crisi che ha inciso sulla
capacità competitiva dei comparti produttivi storici, la forza della creatività artigiana
determina un concreto volano di crescita
a sostegno dell’economia. Si considera la
presenza di Fabriano nel network delle Città
Creative dell'Unesco un’importantissima opportunità, da sfruttare a pieno, per proiettare
la città e la sua immagine a livello globale
con riscontro in termini di investimenti e
attrattività.
Daniele Gattucci
25
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
>SPORT
Consolidato
il 2° posto
in classifica
e Nobile
para il suo
sesto rigore
stagionale!
I giocatori del Matelica escono
trionfanti anche dal "Carotti" di Jesi
(foto di Amalia Antonelli)
CALCIO
Serie D
E' un Matelica da applausi!
La squadra di Clementi sbanca con autorità il campo di Jesi
T
di SARA SANTACCHI
orna a vincere in trasferta il Matelica e lo fa sul difficile campo
"Carotti" di Jesi, espugnato per
0-2 grazie alle reti di Pesaresi e Giovannini. Succede tutto nel secondo tempo
con i biancorossi che si dimostrano
padroni del campo contro una buona Jesina alla quale Nobile rende la giornata
impossibile parando un rigore (il sesto
stagionale) e togliendo una punizione
dall’incrocio.
Senza Moretti (out tutta la stagione
per infortunio, preso al suo posto
Matteo Bedin), il Matelica parte con
Francesco Esposito dal primo minuto.
La prima occasione è della Jesina al 2'
con la punizione di Frulla che Nobile
trattiene. Il Matelica ci prova al 10'
quando, servito da Pesaresi, Giovannini
dal limite dell’area sbaglia di poco. Ci
provano ancora gli ospiti al 20' con
BREVI CALCIO
PRIMA CATEGORIA GIRONE A:
IL SASSOFERRATO GENGA
HA INGRANATO LA MARCIA GIUSTA
Seconda vittoria consecutiva per il Sassoferrato Genga che supera con un secco 3-0
il Montelabbate con reti di Pizzi e doppietta
di Piermattei.
Grazie a questo successo la squadra di
Azzeri-Ricci si porta in zona playoff con
31 punti.
Luca Antonio Somma
SECONDA CATEGORIA:
IMPORTANTE ACUTO DELL'ARGIGNANO
MENTRE LA FABIANI VA AL TAPPETO
Nel girone D, prestazione da incorniciare
dell’Argignano: la squadra di Cinti batte
in rimonta 4-2 il Castelbellino e ottiene tre
punti importantissimi in ottica salvezza.
La formazione ospite apre le marcature al
9’ e raddoppia al 31’ grazie alla doppietta
messa a segno da Paciarotti. L’Argignano
prova a reagire al doppio svantaggio e al 44’
Sagramola riesce ad accorciare le distanze
e a mandare le squadre negli spogliatoi sul
risultato di 1-2. Nella ripresa i padroni di
JESINA
MATELICA
0
2
JESINA - Tavoni, Sassaroli, Carnevali,
Strappini (17’ st Sampaolesi), Calcina,
Fatica, Frulla, Arati (43’ st Alessandroni), Trudo, Ragatzu (22’ st Pierandrei),
Compagnucci. All. Bugari
MATELICA - Nobile, Girolamini, Boskovic, Borghetti (15’ st Lispi), Borgese,
Gilardi, Giovannini, Esposito F., Pesaresi
(28’ st Jachetta), Esposito V., Perfetti.
All. Clementi
RETI - 50’ Pesaresi, 95’ Giovannini
una punizione di Esposito dal limite
che Tavoni trattiene in due tempi. La
partita stenta a decollare. L’episodio
che potrebbe cambiare la gara è al 38'
quando per un fallo di mano in area di
casa spingono sull’acceleratore e al 46’
trovano il pareggio con Mariani. Al 68’ gli
uomini di Cinti completano la rimonta grazie
al calcio di rigore trasformato da Mariani
mentre all’88’ è sempre l’attaccante, autore
di una tripletta, a chiudere definitivamente il
match e a regalare ai suoi la quinta vittoria
stagionale. La formazione dell’Argignano:
Pecci Mi, Zamponi (52’ Mancini), Cofani,
Mecella, Filipponi, Sagramola, Mazzoli, Lucernoni, Piermattei (90’ Lattanzi), Mariani,
Nubola (93’ Saloini); all. Cinti.
Nel girone F, la Fabiani Matelica perde in
casa per 0-1 contro la capolista Caldarola e
scivola al quinto posto in classifica.
l.a.s.
TERZA CATEGORIA:
VALLE DEL GIANO TRAVOLGENTE,
IL REAL PAREGGIA FUORI CASA
Nel girone C, la Valle del Giano vince in
casa 3-0 contro il Serra S. Abbondio mentre
nel girone D il Real Matelica con rete di
Lapucci pareggia in trasferta 1-1 contro
l’Aurora Jesi.
l.a.s.
Girolamini, l’arbitro assegna il rigore
alla Jesina. Sul dischetto si presenta
Ragatzu che si vede respingere la sfera da Nobile che para il sesto penalty
stagionale, lasciando il risultato sullo
0-0. La rovesciata di Pesaresi al 42' esce
di poco e l’ultima occasione del primo
tempo è di Ragatzu al 45' che con un
bel destro impegna Nobile in due tempi.
Nella ripresa il Matelica mostra un
altro smalto e va vicino al gol al 5' con
Vittorio Esposito che colpisce l’esterno
della rete. Sono le prove del gol perché
al 7' il suo cross è perfetto per Pesaresi
che davanti alla porta di testa segna
lo 0-1. La Jesina sfrutta una buona
punizione da fuori area al 14': Frulla
cerca l’incrocio, ma Nobile si supera
riuscendo ad arrivarci e mandando la
sfera sul palo prima di essere spedita
in angolo da Boskovic.
A questo punto il Matelica si limita a
gestire il vantaggio, con la Jesina che
si rifà vedere all’44’ con Sampaolesi
che manda la sfera fuori di poco dal
limite dell’area. Dunque al 95’ Esposito
strappa applausi con una giocata delle
sue in area avversaria e serve perfettamente Giovannini che firma il definitivo
0-2. Il Matelica può festeggiare tre
punti pesanti guadagnati in una gara
delicatissima, che gli fanno mantenere
il secondo posto. Nel prossimo turno, il
Matelica sarà impegnato in casa contro
la Recanatese.
Jachetta in azione
CALCIO
Prima Categoria girone B
La Fortitudo regge l'urto del forte Miciulli
ma esce dal campo senza punti in tasca
Alla Fortitudo Fabriano si chiedeva
il miracolo di battere la vice capolista
Miciulli Senigallia, soprattutto per
ritornare a vincere in trasferta e accumulare più punti possibili per togliersi
dai bassifondi della classifica e risalire
la china. Questo non c’è stato, ma la
squadra allenata da Ruggeri ha lottato
fino alla fine e al 90’ ha sfiorato il
pareggio su un tiro di Memè sventato
miracolosamente dall’estremo locale.
La partita è stata equilibrata. Il Miciulli
in un paio di occasioni ha sfiorato il
vantaggio con Coppa e Schiano, mentre la Fortitudo nel finale di tempo ha
impegnato Minardi. Nella ripresa più
Miciulli fino al 57’ quando Paniconi
su punizione supera con l’aiuto di una
fortuita deviazione della barriera l’incolpevole Giommetti. Sull’1-0 i locali
tentano di chiudere l’incontro ma la
MICIULLI SENIGALLIA
FORTITUDO FABRIANO
1
0
MICIULLI SENIGALLIA - Minardi,
Schiano, Spezie, Marini, Bellagamba,
Rossi, Rasicci, Paradisi (80’ Belardinelli), Rossetti (85’ Sdruccioli), Paniconi
(70’ Chiccho), Coppa. All. Goldoni
FORTITUDO FABRIANO - Giommetti,
Ruggeri, Battistoni, Ippolito (70’ Moretti), Clementi, Bernardi, Carmenati,
Guidarelli, Lettieri (75’ Pallotta), Memè,
Carnevali (50’ Biagini). All. Ruggeri
RETI - 57’ Paniconi
Fortitudo si difende e, dopo aver corso
il rischio di prendere il secondo gol con
Rosi che colpisce il palo, al 90’ ci prova
Memè, ma Minardi, come detto in vena
di prodezze, compie un vero e proprio
miracolo dando ai suoi compagni una
vittoria molto importante. Adesso è
tempo di rimettersi in carreggiata e
sperare in qualche risultato di prestigio.
Sabato la Fortitudo sarà impegnata di
fronte al suo pubblico contro la prima
della classe, il Moie Vallesina. La
capolista scenderà a Fabriano per continuare la sua marcia trionfale e battere
i fabrianesi per restare in vetta il più a
lungo possibile. Una vittoria contro la
prima potrebbe avviare la rimonta verso
una graduatoria migliore. La Fortitudo
nell’ultimo mese ha dimostrato di essere una formazione che può puntare
a una classifica migliore, quindi forza
ragazzi è il momento di osare e incominciare ad ottenere successi “pesanti”.
Angelo Campioni
26
>SPORT<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
CALCIO
Eccellenza
Al Fabriano Cerreto basta
mezz'ora per dilagare...
di LUCA CIAPPELLONI
E’
la quinta vittoria consecutiva
per il Fabriano Cerreto,
sempre più sicuro del secondo posto (+6 sul Tolentino, terzo in
classifica) e protagonista di un inizio di
2016 scoppiettante: 4-0 per la squadra
di Spuri Forotti ai danni del malcapitato Corridonia, sceso in campo con
una formazione molto giovane (sette
fuoriquota fra gli undici iniziali) e spazzato via in mezz’ora di gioco. Passano
pochi secondi dal fischio d’avvio di
D’Ascanio e il Corridonia capisce che
il pomeriggio non sarà dei più semplici:
dopo neanche un minuto un tiro cross di
Scotini viene smanacciato da Forconesi
sulla traversa. Al 2’ i padroni di casa
confezionano un’altra palla gol ancora
con Scotini: cross tagliato del centrocampista biancorossonero e Bianchi, lasciato solo nel cuore dell’area di rigore,
di testa non centra la porta. Il vantaggio
del Fabriano Cerreto è nell’aria e arriva
un minuto più tardi: lo stesso Bianchi
lancia in profondità Piergallini che, dal
vertice sinistro dell’area, lascia partire
FABRIANO CERRETO
CORRIDONIA
4
0
FABRIANO CERRETO - Spitoni (85’
Rossi); Lanzi, Boinega, Lapi, Severini;
Scotini, Bartoli, Bianchi (80’ Chiavelli);
Moretti, Bellucci, Piergallini (53’ Francioni). All. Spuri Forotti
CORRIDONIA - Forconesi; Zancocchia,
Manucci, Tentella, Paciaroni; Cartechini; Andreozzi (56’ Filacaro), Bonifazi,
Corpetti (76’ Rita), Ricci (50’ Perrella);
Maccioni. All. Ribichini
RETI - 3’ Piergallini, 6’ Lapi, 21’ Moretti,
30’ Bellucci
un gran destro che si infila sul palo più
lontano. L’attaccante anconetano, al
secondo gol consecutivo e consolidato
miglior marcatore dei suoi in stagione,
aveva deciso anche la sofferta gara di
andata mentre stavolta il suo è solo il
primo dei quattro gol di giornata. Al
6’ il Fabriano Cerreto trova già il raddoppio: corner di Bartoli, implacabile
assist-man sui calci piazzati, e testa di
Lapi, di nuovo in gol dopo la finale di
Coppa Italia. L’uno-due ravvicinato
stordisce la formazione di Ribichini
che rischia di capitolare di nuovo al
minuto 11: i locali vanno infatti vicini al
tris con Moretti, rimontato in extremis
da Paciaroni. Il classe ’97 fabrianese
coglie invece l’attimo fuggente dieci
minuti più tardi quando arriva prima
di tutti per il tap-in vincente dopo la
corta respinta di Forconesi su tiro di
Bellucci. Il Fabriano Cerreto serve il
poker allo scoccare della mezz’ora e
il gol arriva ancora da un angolo di
capitan Bartoli: stacco di testa in area
di rigore di Bellucci, ex di turno, e palla
in fondo al sacco. La partita termina
sostanzialmente qui con i biancorossoneri che amministrano le energie e
ne approfittano per far esordire due
giovani locali come il portiere Rossi e
il centrocampista Chiavelli. Il mese di
febbraio per la squadra di Spuri Forotti
(sei vittorie nelle ultime sette uscite)
si aprirà domenica 7 con l’insidiosa
trasferta di Fossombrone.
Juniores. Prosegue la striscia positiva
CALCIO a 5
Bellucci insacca il 3-0
del team di Stefano Tarabelli: dopo
l’1-1 contro il Villa Musone, i biancorossoneri hanno espugnato il campo di
Camerano per 1-3 e tornano ad un solo
punto dalla piazza d’onore.
Serie C2
L'Apd "frena" la marcia del Real Fabriano
Fabio Centocanti, capitano
del Cerreto, in gol nell'ultimo match
CALCIO a 5
E’ stato un derby molto acceso quello
tra Real Fabriano e Apd Cerreto.
L’hanno spuntata i cerretesi di mister
Maurizio Buratti per 3-4. I fabrianesi di
mister Kristian Giordani si sono trovati
sempre ad inseguire nel punteggio, pervenendo alla parità solo nell’occasione
del 2-2. Per il Real sono andati in rete
Morelli, Angeloni e Bruzzichessi; per
l’Apd tripletta di Giacomodonato e
singola segnatura di Lorenzetti. La
formazione del Real: Calussi, Mosciatti,
Ciculi, Stroppa, Angelelli, Angeloni,
Baldoni, Bruzzichessi, Bartolini, Carnevali, Passeri, Morelli. La formazione
dell’Apd Cerreto: Barchiesi, Cannoni
Diego, Amadei, Lorenzetti, Bezhani,
Buldrini, Cannoni Samuele, Di Ronza
Simone, Poeta, Dano, Di Ronza Marco,
Giacomodonato. La sconfitta per il Real
è stata tutto sommato indolore ai fini
Campionato Acsi
E il Cerreto
si rilancia
battendo la
Futsal P.Picena
della classifica, visto che la più temibile
inseguitrice, la Futsal Potenza Picena, è
stata battuta dal Cerreto di mister Francesco Rinaldi per 3-2. I rossoneri hanno
tenuto in mano le redini del match
fin dall’inizio grazie ai gol di Spilli,
Smargiassi e Centocanti. Per il Cerreto
sono tre punti d’oro. La formazione:
CALCIO a 5
Innocenzi Juri, Sampaolo, Biondi,
Farneti, Innocenzi Teo, Mosconi, Spilli,
Centocanti, Smargiassi, Sakuta.
Nel prossimo turno, sabato 6 febbraio,
l’Apd Cerreto giocherà in casa contro
le Cantine Riunite Tolentino (PalaCarifac, ore 15), il Real Fabriano andrà in
trasferta a Gagliole, mentre il Cerreto
viaggerà alla volta di Filottrano per affrontare l’Imbrecciata (gara posticipata
al 12 febbraio).
La classifica dopo diciassette giornate:
Potenza Picena 51; Real Fabriano 41;
Numana 30; Futsal Potenza Picena
29; Apd Cerreto 28; Cantine Riunite
Tolentino 26; Cerreto 25; Avenale,
Castrum Lauri e Montelupone 23; Gagliole 19; Recanati 18; Villa Musone
16; San Severino 14; Futsal Macerata
e Imbrecciata 12.
Ferruccio Cocco
Settore giovanile
Comanda il Real Sentinum, Ecco un torneo sperimentale
la Virtus scalpita alle spalle
per la categoria "Pulcini"
Anche la seconda giornata del girone
di ritorno del Campionato Over 18 Acsi
Virtus ha confermato le impressioni
della prima: dopo il rodaggio del girone
di andata, le formazioni danno ora vita a
gare sempre combattute (anzi, forse con
qualche fallo e protesta di troppo...) che
tengono vivo l’interesse degli spettatori.
Nel week-end scorso, la capolista Real
Sentinum ha ottenuto sì la nona vittoria,
ma non è stato facile contro la Futsal
Fabriano (5-3 il finale, con doppiette
per Besimi e Strino).
A Fabriano, quattro le gare giocate al
Pala Fermi, con la Virtus che rinsalda
il secondo posto superando la Diasen
per 3-1 e con il Porchetto Crew sorprendentemente bloccato sul pari da un
sempre più coriaceo Atletico Fabriano,
con la doppietta di Taoussi (2-2 il finale,
dopo la prima frazione chiusa sul 2-1
per il Porchetto). Erano poi i Latinos a
superare il Drink Life per 5-3 (doppietta
di Angeletti) in una gara abbastanza
nervosa nella ripresa, ed infine il Dream
Team Tonini vincitore sulla Juventude
per 4-2, con doppietta di Graziano per
la Juventude e tripletta di Bruffa per il
Dream Team Tonini.
La classifica: Real Sentinum 30; Virtus
Fabriano 25; Tabaccheria Spighi 22;
Porchetto Crew 21; Futsal Fabriano
20; Latinos 17; Diasen 13; Atletico
Fabriano 13; Dream Team Tonini 11;
Juventude 7; Drink Life 1.
Trasferta positiva sabato 30 gennaio
per gli Allievi della Virtus Fabriano a
Recanati, con la vittoria sull’Helvia Recina Futsal per 8-6 (primo tempo 5-2).
Triplette di Dandani e Stazi, reti di
Riccioni e Kertalli per la Virtus, attesa
ora dall’impegno casalingo con il Cus
Macerata sabato 6 febbraio al Pala
Cesari alle 15.30. Deludono invece di
In serie D una giornataccia
per tutte le "nostrane"
Turno negativo per tutte le squadre della nostra zona. La Virtus Matelica è stata superata
a domicilio dal Moie per 3-5. Il Nebbiano ha perso a Santa Maria Nuova per 5-3. L’Avis
Genga è caduta a Jesi 8-1 per mano della Giovane Aurora.
La classifica dopo diciassette giornate: Casenuove 38; Giovane Aurora 32; Frontale 29;
Nebbiano e Santa Maria Nuova 25; Monserra 24; Moscosi e Polisportiva Victoria 22;
Cupramontana e Moie 21; Virtus Matelica 17; Dorica 9; Avis Genga 7.
f.c.
I ragazzi
di Spuri Forotti
"blindano"
il 2° posto
nuovo i Giovanissimi, superati in casa
martedì 2 febbraio al Pala Fermi dal
Dlf Dinamis Falconara, in una gara
nervosa ed anche agonisticamente al
disopra delle righe: 2-2 il risultato del
primo tempo, con Bravi e Feth a segno
per la Virtus, 3-2 per il Dlf la ripresa
(reti biancocelesti di Kertalli e Giacometti), 5-4 quindi il finale per gli ospiti.
Domenica 7 febbraio, derby a Cerreto
d’Esi alle 11 contro la squadra locale. In
attesa dell’inizio dei tornei primaverili,
finalmente anche i Pulcini di Santarelli
(anni 2005-2006-2007-2008) scendono
in campo, per le gare del 1° Torneo
Sperimentale di Calcio a 5 organizzato
proprio dalla Virtus, partecipante insieme a Fortitudo, Cerreto, Matelica e
Folgore Castelraimondo. Dopo le gare
della prima giornata, giocate sabato 30
gennaio (Fortitudo-Matelica) e giovedì
4 febbraio (Cerreto-Virtus), domenica
7 si gioca la seconda giornata, alla
Palestra Mancinelli di Matelica: alle
10 Matelica-Virtus, alle 11 CerretoFolgore.
classifiche
SERIE D girone F
Sambenedettese 54; Matelica 45; Fano 41; San
Nicolò e Campobasso 35;
Recanatese 31; Jesina e
Fermana 30; Avezzano, Monticelli e
Isernia 28; Folgore Veregra 27; Chieti 26;
Castelfidardo 23; Vis Pesaro 22; Amiternina 20; Giulianova e Agnonese 18.
ECCELLENZA
Civitanovese 49; Fabriano Cerreto 39;
Tolentino 33; Porto d'Ascoli e Pergolese
30; Biagio Nazzaro 29; Montegiorgio
28; Grottammare 27; Helvia Recina 26;
Forsempronese 25; Loreto 24; Atletico
Gallo 23; Trodica 21; Urbania 19; Vigor
Senigallia 16; Corridonia 11.
PRIMA CATEGORIA girone A
Gabicce Gradara 43; Pisaurum 37; Montecalvo 34; Mondolfo 32; S. Orso, Villa
San Martino, Cantiano e Sassoferrato
Genga 31; Vadese e Montelabbate 30;
Urbino Pieve 29; Lunano 24; Fermignanese 21; Cagliese 13; Cuccurano 11;
Mercatellese 10.
PRIMA CATEGORIA girone B
Moie Vallesina 45; Miciulli Senigallia 43;
Filottrano 41; Filottranese 39; Monsano
33; Le Torri 31; Arcevia 30; Castelfrettese 29; San Biagio 28; Borghetto 27; Colle
2006 24; Falconara 21; Montemarciano
19; Fortitudo Fabriano 15; Ostra Vetere
9; Olimpia Falconara 4.
SECONDA CATEGORIA girone D
Leonessa Montoro e Borgo Minonna
42; Staffolo 40; Sampaolese 36; Cupramontana 35; Labor 27; Agugliano
Polverigi, Apiro e Palombina Vecchia
26; Castelbellino e Argignano 24; Chiaravalle e Morro d'Alba 23; Falconarese
19; Victoria Strada 11; Casebruciate 4.
SECONDA CATEGORIA girone F
Caldarola 49; Rione Pace 42; Sarnano
36; Camerino 35; Fabiani Matelica 34;
Trodica 29; Castelraimondo e Robur 26;
Esanatoglia 25; Serralta ed Elfa Tolentino
24; Sefrense 21; Treiese 18; Urbis Salvia
16; Montecassiano e San Ginesio 15.
TERZA CATEGORIA girone C
Serra Sant'Abbondio 33; Avis Pergola
29; Sangiorgese 26; Montenovo 25;
Valle del Giano 24; Serrana 23; Castelleonese e Castelvecchio 20; Acquaviva
18; Senigallia 17; Monte Porzio 12; Up
Castelfrettese 10; Arcobaleno 6.
TERZA CATEGORIA girone D
Pianello Vallesina 32; Atletico 2008
31; Urbanitas Apiro 30; Cameratese
27; San Marcello 25; Candia Baraccola
24; Aurora Jesi e San Francesco Cingoli
23; Real Matelica e Junior Jesina 20;
Spes Jesi e Maiolati 16; Rosora Angeli
11; Poggio San Marcello 8.
27
>SPORT<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
BASKET
Serie C
Comincia la Fase Orologio:
Janus, ora facci sognare!
di LORENZO CIAPPELLONI
Il gm Fantini: "L'obiettivo
è mantenere il 2° posto"
S
i muovono le lancette, si ode
il ticchettio dell’orologio, il
fischietto torna a suonare, il
profumo del cotone spezza la tensione:
terminata la prima fase del girone, ecco
la Fase Orologio.
La Janus Fabriano inizia venerdì 5
febbraio in casa contro il Loreto Pesaro
(PalaGuerrieri, ore 21). Poi voliamo
al giorno di San Valentino (ricorrenza
tipica per chi ama la Janus) e viaggiamo verso Osimo, dove ci attende una
compagine relegata a quote che (sulla
carta) non le competono. Nuovamente
di sabato, nuovamente nell’orario delle
18, stavolta in data 20 febbraio, saremo
ospiti del fanalino di coda del girone
A, il Bramante Pesaro. Vita facile?
Non esiste, aggiungendo che circa
200 ore più tardi, a Fabriano sbarcano
le furie rosse: no, non la nazionale
spagnola, ma la Pallacanestro Urbania. E per inaugurare l’arrivo del primaverile marzo, si resterà nella nostra tana,
dove è attesa la temutissima Civitanova
di Francesco Amoroso.
Siamo a metà percorso! E chissà cosa
reciterà la classifica? Fuga solitaria
del duo battistrada o inseguimento
stile film poliziesco dalle retrovie?
Fatto sta che i cartai si rimetteranno
in viaggio, in questo caso alla volta di
Ancona, sponda Stamura. Una squadra
ostica, una squadra capace di fermare
proprio Civitanova nell’ultimo atto del
girone A.
Voltiamo pagina, armiamoci di penna
ed intitoliamo “Giornata 7”. Dopo la
Stamura, un’altra compagine ancone-
Coach Luciano Bolzonetti istruisce i suoi giocatori durante un time-out
(foto di Martina Lippera)
tana, il Campetto, domenica 20 marzo,
ore 18, PalaGuerrieri di Fabriano. Si
prosegue nel percorso, il destino ci
porta a Fermignano, prima di trovare
coach Giordani nella nostra dimora.
Chiude il tutto la visita proprio a quel
Tolentino capace di piazzare finora 16
vittorie consecutive.
BASKET
Serie C
L'Halley Matelica al via contro Fermignano
L'Halley Matelica inizierà in casa la Fase Orologio, sabato
6 febbraio contro il Fermignano (ore 18.30). Dopodichè due
trasferte di fila: il 13 febbraio a Pesaro contro il Bramante e
il 20 a Civitanova. Si tornerà a giocare tra le mura amiche
due partite consecutive: il 27 febbraio a Matelica arriverà la
Stamura Ancona e il 5 marzo il Loreto Pesaro. Particolarmente attesa la gara del 12 marzo a Tolentino, attuale capolista.
classifiche
SERIE C
Tolentino 32; Janus Fabriano 30; Pisaurum e
Pedaso 24; Civitanova,
Fossombrone, Campetto Ancona,
Halley Matelica e Virtus Porto San
Giorgio 22; Urbania e Ascoli 20; Loreto
Pesaro 18; Robur Osimo 16; Porto
San Giorgio 14; Recanati e Stamura
Ancona 12; Fermignano 10; Cestistica
Ascoli 8; Bramante Pesaro 6; Basket
Giovane Pesaro 4.
SERIE D
Aesis Jesi e Montecchio 26; Taurus Jesi
24; Orsal Ancona 22; Montemarciano
e Fano 14; Virtus Jesi e Cerreto 12;
Acquarius Pesaro 10; Urbino 7.
PROMOZIONE
P73 Ancona 20; New Basket Jesi 16;
Brown Sugar Fabriano, Dinamis Falconara e Maior Senigallia 14; Dinamo
Ancona 12; Titans Jesi e Bad Boys
Fabriano 10; Adriatico Aancona 8;
Roosters Senigallia 6; Cab Ancona 4.
SERIE C FEMMINILE
Fermano e Olimpia Pesaro 24; Girls
Ancona 18; Civitanova 16; Senigallia
12; Offida 10; Thunder Matelica 4;
Elpidiense 2.
I biancoblù
esordiscono
in casa
venerdì alle 21
BASKET
Quindi di nuovo in casa il 19 marzo contro la Robur Osimo.
Il 3 aprile trasferta a Fossombrone. Il 9 aprile ultimo incontro casalingo contro Urbania, per chiudere in trasferta il 16
aprile ad Ancona contro il Campetto. La squadra di coach
Andrea Pecchia, partendo dalle retrovie di questa nuova
classifica dei due gironi unita, potrà essere una pericolosa
"outsider" per tutti.
Serie D
BASKET
Promozione
Andiamo a scoprire gli avversari di
questa Fase Orologio insieme al general
manager della Janus Fabriano, Paolo
Fantini (foto).
Paolo, intanto, qual è l’obiettivo? Dove
sperate di trovarvi al termine della
Fase Orologio?
"Inutile nascondersi, l’obiettivo minimo
è quello di mantenere la seconda attuale piazza, dietro Tolentino di coach
Cecchini, che significherebbe girare
l’Italia per giocarsi la promozione alla
categoria superiore, la B. Al momento la
classifica vede un confortante vantaggio
di sei lunghezze sulle terze classificate".
In settimana la Fip Marche ha diramato il calendario definitivo, ti lascio completamente la parola. Scopriamo le
avversarie!
"Il primo è il Loreto Pesaro (venerdi 5 febbraio, PalaGuerrieri, ore 21) che ha terminato al 6° posto del girone A e che vanta una batteria di esterni di sicuro affidamento
e pericolosità con i due terminali Jovanovic e Savelli da tenere particolarmente
d’occhio. Il 14 febbraio la Janus viaggerà nella tana della storica Robur Osimo, per
un altro match dall’alto coefficiente di difficoltà nonostante la stagione roburina sia
stata finora costellata più da bassi che da alti".
Poi nuovamente una trasferta e l’inizio del "tour de force"...
"Esatto, la settimana successiva altro viaggio per la Janus in quel di Villa Fastiggi
per affrontare il fanalino di coda del girone A, il Bramante Pesaro, prima di tornare
tra le mura amiche per il primo dei due impegni consecutivi casalighi ed affrontare
la solida Urbania di Facenda (che nella scorsa settimana ha effettuato un gran
colpo di mercato con l’arrivo dell’argentino Gustavo Imsandt, vecchia conoscenza
fabrianese con la maglia Spider, ndr) e la Virtus Civitanova che ha nell’ex Matelica,
Francesco Amoroso, il terminale di riferimento di un organico di valore".
A quel punto la situazione sarà più chiara e ci si avvierà verso la conclusione...
"La sesta giornata sul parquet del PalaRossini di Ancona per affrontare la Stamura
di coach Marsigliani sempre insidiosa specialmente sul campo amico, 7° giornata
di nuovo al PalaGuerrieri contro il forte Campetto Ancona, compagine che ha
terminato il girone A al terzo posto e che può vantare nel proprio roster un’altra
vecchia conoscenza della platea fabrianese, Emiliano Benini. Penultima trasferta
della seconda fase in quel di Fermignano per un campo sempre ostico alla Janus,
infine ultima casalinga della Fase Orologio (nuovo anticipo per indisponibilità del
PalaGuerrieri a venerdì 8 aprile ore 21, ndr) contro il Fossombrone di coach Giordani
che rinnova il duello in testa della scorsa stagione in C regionale, prima del gran
finale sul campo della capolista Tolentino di coach Cecchini per un match dagli
alti contenuti tecnici e non".
lo.c.
BASKET
Serie C
Per il Cerreto Battistoni
C'è molta anima fabrianese
due bei punti firma il derby anche nel Tolentino capolista
Vittoria importante per il Cerreto, al
primo successo del 2016. La squadra
di coach Cerini batte nettamente la
Virtus Jesi (75-58) e ribalta anche la
differenza canestri nei confronti della
compagine jesina, che all’andata aveva
vinto con 16 punti di margine. I cerretesi, quindi, agganciano la Virtus a
quota 12 e la sorpassano in virtù dello
scontro diretto quando manca una sola
giornata al termine della prima fase: ora
i biancoblù giocheranno di nuovo in
casa contro il fanalino di coda Urbino
(venerdì 5 febbraio, ore 21.15).
lu.c.
Simone
Moscatelli
BROWN SUGAR FABRIANO
BAD BOYS FABRIANO
50
51
BROWN SUGAR FABRIANO - Chiarucci
7, Bugionovo 12, Guerci 2, Sassi, Capodimonte, Sacco A. 3, Sacco L. 2, Cafasso
12, Moscatelli 8, Mearelli. All. Vico
BAD BOYS FABRIANO - Tozzi 3, Sforza 4,
Carnevali 13, Bernardini 1, Bongiovanni
7, Piermartiri 7, Sorrenti, Mosciatti 2,
Alberti 2, Battistoni 11, Salari. All. Cola
I Bad Boys Fabriano si aggiudicano
sul gong il derby contro i Brown Sugar
Fabriano, aggravando la serie negativa
dei gialloviola, giunti al quarto stop
consecutivo. Ci ha pensato Battistoni
a trovare il canestro della vittoria sulla sirena regalando due punti pesanti
ai Bad Boys che nel prossimo turno
ospiteranno la Cab Ancona (giovedì 4
febbraio, ore 21.15, Palestra Mazzini).
Per i Brown Sugar, venerdì 5 febbraio,
trasferta a Jesi contro i Titans.
Luca Ciappelloni
Ci sono atleti e allenatori fabrianesi che
riescono ad emergere anche lontano
da Fabriano. E’ il caso del trentenne
Lorenzo Cecchini. Ne ha fatta di
strada e, negli ultimi tre anni, ha trovato il suo “habitat” a Tolentino dove
ha costruito un solido gruppo. Nella
prima stagione ha vinto il campionato
in serie C2, mentre in quella passata è
giunto al settimo posto nel campionato
di C1. Quest’anno la serie C è diventata
Coach
Lorenzo
Cecchini
unica e Cecchini con la sua squadra
nel girone A ha chiuso al primo posto
conquistando 32 punti, ripartendo dal
vertice anche nella Fase Orologio che
sta per iniziare, in cui i due gironi si
fondono in un'unica classifica. Una
gran bella soddisfazione per Cecchini.
Con il mister cartaio, gioca un altro
ragazzo fabrianese, il play Elia Rossi
(foto sopra), classe 1995: anche lui si
sta facendo onore in terra maceratese.
Angelo Campioni
28
>SPORT<
PATTINAGGIO
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
La premiazione
Consegnati i diplomi
ai campioni regionali
Riconoscimenti
per sette atleti
della Fortitudo
Fabriano
D
omenica 24 gennaio la Fortitudo Fabriano Pattinaggio, con il patrocinio del Comune di Fabriano, in occasione dei 40 anni della società, ha
organizzato la premiazione dei campioni regionali di tutte le discipline
della FIHP (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio), dalla corsa all'artistico,
dal free-style allo skiroll.
La cerimonia è stata onorata dalla presenza dell'Assessore alla cultura del Comune,
Barbara Pallucca, dal presidente del Coni Provinciale, Fabio Luna, dal presidente
della Uisp regionale Armando Stopponi, dal presidente della FIHP regionale Gianni
Ponsetti e ha visto la presenza di più di cento atleti provenienti da tutta la regione.
Le premiazioni si sono svolte presso lo splendido Oratorio della Carità, che ha
suscitato ammirazione e stupore da parte di tutti gli intervenuti dando così lustro
alla nostra città.
Per la Fortitudo sono stati premiati Cristian Scasselati, Emma Ninno, Alessandro
Carnevali, Elisa Scassellati, Maria Ninno, Erica Greci e Camilla Fattori, tutti
campioni regionali in diverse gare. La Fortitudo ringrazia tutti coloro che hanno
reso possibile tale manifestazione.
Alcuni atleti fabrianesi premiati
RUGBY
Serie C
I fermani
troppi forti
Il Fabriano Rugby sbatte contro il
muro dell’Amatori Fermo e si arrende
in trasferta per 36-7. Un “quindici”
incerottato, quello messo in campo da
Cristian Lombardi, che non è riuscito
a porre un freno alla determinazione
dei padroni di casa che per lunghi
tratti hanno comandato le operazioni
di gioco. Fermani già in vantaggio
dopo pochi minuti, meglio organizzati
e più concreti nello sfruttare le occasioni concesse dalla squadra fabrianese.
Intorno al 30’ della prima frazione,
scatto d’orgoglio dei cartai intenzionati
a colmare il solco scavato dal Fermo
rispondendo con una meta (messa a segno da Michelangeli e poi trasformata
da Sepe) ed alcune altre occasioni che
potevano accorciare ulteriormente la
distanza tra Fermo e Fabriano. Reazione orgogliosa dei fabrianesi vanificata,
però, dalla quarta meta di giornata dei
fermani. La formazione: Pirliteanu, Coniguardi, Centraco, Tartarelli, Bigiarelli, Lombardi, Sepe, Santini, Clemenzi,
Capalti, Fiku, Solustri, Smargiassi, Michelangeli e Morichelli; a disposizione
Home, Condor Taco, Bartoloni e Nigro;
allenatore Cristian Lombardi
Saverio Spadavecchia
GINNASTICA
Ritmica
VOLLEY
Serie D e settore giovaile
Due fabrianesi
Under 16 "Insieme"
vanno in Nazionale ancora imbattute
Il battesimo della stagione
agonistica è stato al PalaCapanna di Senigallia, dove si
è svolta la prima prova del
Campionato Regionale di Specialità. A scendere in pedana
per la Fondazione Carifac
Ginnastica Fabriano, Valeria
Carnali (foto), la veterana e
di conseguenza capitana del
folto gruppo di agoniste che
quest’anno affronteranno un
numero importante di gare tra
quelle regionali, interregionali
e nazionali. Valeria ha portato
due attrezzi in gara, Palla e
Clavette, conquistando rispettivamente il secondo e primo
posto, lasciando immaginare
anche buoni margini di miglioramento per la seconda prova regionale. Si comincia
pertanto da dove avevamo lasciato il 2015, cioè sul podio dei
vincitori. La prossima settimana appuntamento con la prima
prova del Campionato Regionale di Serie C a Falconara con
un elevato numero di ginnaste a rappresentare Fabriano,
molte delle quali esordienti. A livello internazionale, la
Federazione ha convocato in Nazionale per il Gran Prix di
Mosca (19-21 febbraio) Letizia Cicconcelli per le senior e
Milena Baldassarri per le Junior, segno evidente della considerazione che le nostre ginnaste hanno a livello federale.
PODISMO
In serie D femminile, torna a vincere tra le mura domestiche
la Pallavolo Fabriano di Paoletti che, in una partita che non
contava ai fini della classica, ha la meglio sulla Mantovani
Ancona per 3-1 (25-21; 20-25; 25-19; 25-23). La formazione:
Angeletti Syria, Baldoni Michela, Baldoni Sara, Carnevali
Camilla, Fattorini Aurora, Fattorini Melania, Paolucci Erica,
Ruggeri Gaia, Busini Benedetta (L1), Cattarulla Valentina
(L2).
Nel campionato provinciale di Prima Divisione, sconfitta a
domicilio per le fabrianesi di Porfirio Rossini, inferta dalla
Libertas Jesi per 0-3 (14-25; 15-25; 14-25).
Nel campionato provinciale di Terza Divisione (girone A),
bella partita giocata dalle ragazze di Faggi, che per la seconda
volta consecutiva si giocano il risultato finale al tie break e
per un soffio escono sconfitte 2-3 dal Monserra Ostra Vetere
(21-25; 25-23; 23-25; 25-17; 17-19).
Sempre in Terza Divisione, ma girone B, sconfitta in trasferta
per la formazione di Rossini e Giuliani, 3-1 a Falconara (2522; 25-16; 20-25; 25-23).
Nel campionato provinciale Under 16, continua la serie
positiva delle ragazze “Insieme” di Baldoni e Penna che,
vincendo tra le mura amiche per 3-0 contro la Libertas Jesi
(25-9; 25-12; 25-17), restano ancora imbattute, anche in
questa seconda fase del campionato. La formazione: Baldoni
M., Baldoni S., Coppari, Fattorini, Girini, Paolucci, Penna,
Ruggeri, Cattarulla (L1).
Sconfitta esterna, invece, subita dall’Under 16 Rosso di
Rossini e Giuliani, contro la Esino Montemarciano per 3-0
(25-15; 25-22; 25-9).
f.c.
"Gennaiola" a Santa Maria degli Angeli
BASKET
Settore giovanile
Fabriano:
settimana
in altalena
A riposo l’Under 15 Eccellenza, tutte le
altre squadre della Basket School Fabriano sono scese in campo. E’ tornata
alla vittoria l’Under 18 Elite dopo un
periodo piuttosto sfortunato. Sul proprio campo ha surclassato il Porto San
Giorgio in una gara di ottima intensità.
La squadra sembra aver ritrovato la
vena giusta ed è tornata ai livelli che
le competono. Inattesa sconfitta invece
per l’Under 18 Regionale. Sul campo
non impossibile di Pesaro, la squadra
non è riuscita ad esprimersi ai propri
livelli. Nulla da fare per l’Under 16
Regionale. Sul campo della capolista
Loreto Pesaro, la squadra è andata incontro ad una sconfitta netta. Il divario
tra le due squadre è stato evidente. Una
sconfitta e una vittoria per l’Under 14
Regionale. Dopo il ko in terra dorica
contro una squadra più attrezzata,
Ceresani e compagni si sono rifatti a
spese del Pesaro. Buona prestazione
e vittoria strameritata. Le due Under
13 Regionali hanno chiuso la prima
fase della stagione con due vittorie.
La compagine targata Cerreto, sul
proprio campo ha superato il Tolentino
con una bella prestazione. Con questa
vittoria la squadra di Cerini consolida
il terzo posto. La squadra targata Basket School ha collezionato la decima
vittoria consecutiva della prima fase su
altrettante gare disputate. Primo posto
conseguito alla grande dai ragazzi di
Falcioni, che fa ben sperare per la
seconda fase. Sempre in fermento l'attività del minibasket con i ragazzi che
cominciano a misurarsi con altre scuole
della regione con splendidi risultati.
L’attività della Basket School, dunque,
è sempre attenta ai giovani. Fra le tante
attività messe in campo, di particolare
importanza è la nuova collaborazione
con la VL Pesaro che permetterà ad
alcuni dei nostri più giovani atleti di
calcare il parquet del BPA Palas al
fianco della squadra del presidente Ario
Costa che, sotto ai riflettori di Sky, il
prossimo 14 febbraio si confronterà
con Reggio Emilia nella diretta televisiva domenicale. La continuità delle
tante iniziative di Basket School è stata
garantita per questa stagione sportiva
2015/2016 dal contributo offerto dalla
Fondazione Carifac. Un ringraziamento
va anche alla “2MC” di Fabriano,
alla “GO-Internet” di Gubbio ed alla
“White & Brown” di Giulianova, fra
i principali sostenitori della società.
BASKET Serie C femminile
L'Avis inizia il 2016 nelle terre di San Francesco La Thunder
Il 2016 della Podistica Avis Fabriano
si è aperto domenica 31 gennaio con la
prima gara stagionale di gruppo. Ben
25 runner avisini, così, si sono recati a
Santa Maria degli Angeli (Pg) per correre la classica “Gennaiola”, gara di 13
chilometri con partenza e arrivo ai piedi
dell’imponente basilica francescana,
sviluppatasi lungo un percorso che si
è snodato per la campagna umbra e in
particolare – nel tratto centrale – tra i
suggestivi uliveti ai piedi di Assisi, con
splendida vista sulla città.
In totale, sono stati ben 616 gli atleti
a partecipare alla competizione e la
vittoria è andata proprio ad un fabrianese, Antonio Gravante, tesserato
con l’Atletica Potenza Picena, che ha
impiegato 43’ 56” (al notevole ritmo,
cioè, di 3’ 23” al chilometro).
Il migliore della Podistica Avis Fabriano è stato Giorgio Tiberi, 19° assoluto
con il tempo di 47’ 46”, tornato a gareggiare dopo un periodo complicato
da una fastidiosa fascite plantare che ne
ha limitato le prestazioni. Il suo rientro
all’agonismo è incoraggiante e sicuramente molto presto, ritrovata la giusta
condizione, lo rivedremo sui gradini
del podio! Per quanto riguarda gli altri
avisini, nell’ordine si fanno apprezzare
i tempi di Massimo Gambella (52’ 04”)
e Fabio De Luca (52’ 39”), seguiti da
Stefano Baioni (55’ 29”) e Ferruccio
La Podistica Avis Fabriano a Santa Maria degli Angeli prima della gara
Cocco (55’ 49”), quindi con lo stesso
riscontro cronometrico di 57’ 18” ecco
Vincenzo Petrucci e Paolo Peverieri,
poi Daniele Renzi (58’ 10”), Diego
Raggi (58’ 34”), Gianluca Giuseppetti
(59’ 44”), Gabriele Salvatori (1h 00’
28”), Luca Gambini (1h 01’ 24”), Daniela Cozza (1h 01’ 41”, diciannovesima nella classifica femminile), Roberto
Bravetti (1h 01’ 46”), Darcisio Esposto
(1h 02’ 06”), Luciano Angelini (1h
02’ 41”), Emanuele Belardinelli (1h
02’ 47”), Emanuela Pierantoni (1h 03’
14”), Giancarlo Camilli (1h 04’ 13”),
Leonardo Sonaglia (1h 05’ 24”), Arturo
Balduccio (1h 05’ 32”), Roberta Rotili
(1h 05’ 33”), Mario Gubbiotti (1h 05’
51”) e Derek Ian Barnes (1h 18’ 04”).
Giusto il tempo di rifiatare e già domenica 7 febbraio in calendario c’è
un’altra classica gara, la Maratonina
del Campanile (21 chilometri) a Ponte
San Giovanni di Perugia.
Anche qui la Podistica Avis Fabriano
sarà presente con un gruppetto di scalpitanti atleti.
in partita...
a metà
La Thunder Halley Matelica nell’ultima partita della regular season non ha
scampo contro l’Olimpia Pesaro, testa
di serie del campionato. La squadra matelicese riesce ad esprimere il proprio
gioco per i primi due quarti, lasciando
aperta la possibilità di recuperare la
partita. Ma nel secondo tempo cede
fisicamente alle avversarie che dilagano
e fissano il risultato finale sul 35-66.
La formazione: Ricciutelli, Pecchia
L., Pedica B., Stronati, Mosconi, Crescentini, Martelli, De Michele, Cerioni,
Gargiullo, Nwafor; all. Porcarelli, vice
Crescentini. Ora non resta che attendere la composizione dei gironi per la
seconda parte del campionato che vedrà
la Thunder scontrarsi anche con quattro
squadre dell'Umbria.
Lucia Granini
29
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
REDAZIONALE A PAGAMENTO
I
l progetto "Fabriano Fabbrica Etica Diffusa" è stato ideato
da Urbano Urbani in seno a Confindustria Ancona, portando
l'idea in Consiglio comunale, approvata il 26 febbraio scorso,
dopo varie commissioni, all'unanimità. Il Consiglio comunale
ha delegato ed ha dato mandato ad Urbani di seguire i lavori di
coordinamento del Tavolo Tecnico, insieme all'assessore alle
Attività Produttive Meloni. Vengono quindi coinvolte le associazioni di categoria: Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio. Dopo diversi mesi si giunge alla declinazione ed alla
rielaborazione definitiva del progetto attraverso la stesura ed
alla sottoscrizione di un protocollo di intesa (avente per oggetto
"Fabriano Fabbrica Etica Diffusa"), che è stato ufficializzato e
sottoscritto dalle categorie economiche l'11 dicembre scorso.
Il protocollo viene riportato in Consiglio comunale per l'approvazione, che viene fatta il 28 gennaio scorso, all'unanimità. Il
percorso prosegue ora verso i tavoli della Regione Marche, per
poi approdare definitivamente al Mise.
Urbano Urbani,
promotore principale del progetto
UN PROTOCOLLO D'INTESA PER IL PROGETTO
"FABRIANO FABBRICA ETICA DIFFUSA"
Il 26 febbraio 2015 il Consiglio comunale, dato atto
della avvenuta presentazione
da parte del consigliere Urbani del progetto Fabriano
Fabbrica Etica finalizzato
alla riqualificazione ed al
sostegno della produzione
manifatturiera locale, realizzato in collaborazione
con Confindustria Ancona
e partecipato ai componenti
le commissioni consiliari
in presenza dell’assessore
alle Attività Produttive, ha
approvato con atto n.19 un
ordine del giorno nel quale
viene chiesto alla amministrazione comunale di costituire un gruppo di lavoro per
l’illustrazione del progetto
alla Regione Marche per il
successivo inoltro al Mise.
Il tavolo di lavoro che successivamente si è costituito ha
visto la partecipazione delle
associazioni di categoria
Confindustria Ancona, Cna
Associazione provinciale
di Ancona, Confartigianato
Imprese Ancona- Pesaro
Urbino, Confcommercio
imprese per l’Italia-Marche
centrali le quali, con il coordinamento del consigliere
Urbani a ciò delegato dal
consiglio comunale e la
presenza dell’assessore alle
Attività Produttive ing. Meloni, hanno rielaborato e messo
a punto l’originario progetto.
Il progetto vuole concretizzare un nuovo modello di
impresa caratterizzato da
elevati contenuti di innovazione che punti sulla ricerca,
sulla qualità e sull’eccellenza produttiva, incentivando
l’aggregazione tra le piccole
e medie imprese in forma di
rete, nel rispetto dei principi
di correttezza e trasparenza
nelle relazioni nell’ottica
della massima cooperazione
ed attenzione all’ambiente
ed alle normative legate alla
salute e alla sicurezza sul
lavoro.
Queste Associazioni di categoria dopo aver individuato
gli obiettivi del progetto
"Fabriano Fabbrica Etica",
l’11 dicembre scorso hanno
sottoscritto un protocollo di
intesa con le seguenti finalità:
• costruire una programmazione condivisa delle
attività e dei tempi di realizzazione nel rispetto delle
caratteristiche proprie di
Fabriano Fabbrica Etica
Diffusa;
• rendere fruibili le risorse
del bando FSC che ancora
residuano apportando le
misure correttive proposte;
• modificare le regole
dell’accordo di programma al fine di beneficiare di
un’ulteriore opportunità
per la realtà marchigiana
ed in particolare per il territorio fabrianese;
• adeguare il POR alle richieste del territorio e alle
esigenze che prendono le
mosse dal documento, ipotizzando il coinvolgimento
delle Associazioni nell’ambito degli ITI (Investimenti
Territoriali Integrati) previsti nell’Area di Fabriano,
impegnandosi altresì ad
attivarsi affinchè vengano
resi percorribili canali di
finanziamento a supporto
delle aziende che condivideranno il progetto Fabriano
Fabbrica Etica Diffusa.
pone di prendere atto del
protocollo di intesa sottoscritto dalle associazioni
di categoria Confindustria
Ancona, Cna Associazione provinciale di Ancona,
Confartigianato Imprese
Ancona- Pesaro Urbino,
Confcommercio imprese per
l’Italia - Marche centrali e
di recepire e condividere
le azioni, gli obiettivi e le
finalità contenute nel protocollo, facendosi parte attiva
anche per la condivisione
da parte degli altri Comuni del territorio – Cerreto
d’Esi, Genga, Sassoferrato
e Serra San Quirico - e per
la successiva trasmissione
alla Regione Marche, inoltre
di dare atto che il presente
provvedimento non comporta, né potrà comportare
impegni di spesa a carico del
bilancio dell'anno corrente,
né degli esercizi successivi.
Il momento della
firma del protocollo
Il Consiglio comunale pro-
L'idea parte in Comune nel febbraio del 2015...
Il sindaco Giancarlo Sagramola, nel Consiglio comunale
del 26 febbraio 2015, ha rilevato che la Fabbrica Etica
risponde alla realizzazione di un progetto complesso, ma
che l’input deve essere senz’altro uno studio di fattibilità,
nonché la rimodulazione dell’Accordo di Programma
stesso che semplifichi il lavoro da fare. Il primo cittadino
ha invitato il consigliere Urbano Urbani a mettere in piedi
un gruppo che trasformi l’idea in una proposta concreta,
data anche la sua esperienza come imprenditore e non
solo come politico. Questo gruppo dovrebbe essere coordinato dallo stesso Urbani con l’ausilio della Confindustria e del Comitato Territoriale, nonché dell’assessorato
all’Artigianato e all’Industria e dalla Cna. Il sindaco
ha rimarcato che si parla di 400.000 euro di possibile
copertura che potrebbe essere attivata, anche se in tal
senso non si hanno ancora notizie ufficiali. Sempre in sede
di Consiglio, Urbani ha sottolineato la presenza di una
bozza di sviluppo tecnico, di impostazione fatta dal presidente
di Confindustria, il quale, durante la riunione per i settanta
anni di Confindustria Ancona, ha illustrato quattro grandi
progetti per la zona di Jesi, per quella de fermano, per Pesaro
e per Fabriano. Ha aggiunto Urbani: “Non vi nascondo che
questo progetto lo avevo già fatto leggere ad alcuni soggetti
e lo avevo integrato con i suggerimenti fatti in particolare da
alcuni piccoli artigiani del nostro comprensorio. Lo abbiamo chiamato Fabriano Fabbrica Etica, dal quale emerge un
concetto basilare. Bisogna ragionare prendendo in esame le
reali necessità locali. Faccio una domanda. Quanti imballi si
consumano a Fabriano? Non c’è un’azienda che li faccia. Il
polistirolo arriva da Aprilia, da Trevi. A Fabriano mancano
le fabbriche che stampano la plastica. Se porto una cappa
prodotta da Airforce e la smontiamo cominciando dall’imballo, continuando dai trasformatori, quindi dai motori, ci
rendiamo conto che tutto questo materiale lo compriamo
altrove. Qui si consumano milioni di imballi all’anno, ma
nessuno li produce. Personalmente li prendo a Serra de’
Conti e a Fossato di Vico, non in Cina”. L’assessore alle
Attività Produttive Leonando Meloni ha rimarcato che lo
studio di fattibilità, come detto dal sindaco, costituisce il
primo passo da intraprendere. Il Comune crede in questa iniziativa. Il progetto è diviso in due parti: la prima
riguarda l’imprenditoria, la seconda la cosiddetta zona
economica speciale.
Lo stesso consigliere Riccardo Crocetti ha espresso in
commissione la volontà di conferire credibilità all’atto
che va sviluppato con l’inclusione di un gruppo di lavoro
composto da poche persone che abbiano esperienza. Il
Consiglio ha manifestato anche la buona azione di Urbano
Urbani condivisa dalla maggioranza, senza steccati politici, di parte, che non avrebbero permesso una sinergia tra
le varie forze che siedono nell’assise pubblica.
30
>DIALOGO<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Per una gestione integrata
Il mondo del commercio chiede al Comune di fare scelte strategiche
di LEONARDO ZANNELLI
L’
intervento del sindaco
in risposta alle lamentele circa una scarsa
programmazione in
tema di rigenerazione urbana, con
particolare riguardo al nostro centro storico, possono significare un
rinnovato interesse per l’argomento
e forse una finestra su possibili
scenari di analisi e intervento futuri.
Il richiamo all’utilizzo dei fondi
del bando regionale "centro commerciale naturale" però segnala una
scarsa conoscenza dell’argomento e
del suo funzionamento, in quanto
viene usato come dimostrazione
dello scarso impegno degli operatori economici rispetto all’ente
pubblico, in materia di rivitalizzazione della città e riqualificazione.
In realtà dimostrano esattamente
il contrario, i bandi regionali si
proponevano la valorizzazione
del territorio e la competitività
del sistema commerciale turistico,
chiedendo ai Comuni dei progetti
aggregati di investimento pubblico
privati. Ma per ottenere contributi
dalla regione bisognava dimostrare
spese in arredo urbano e miglioramento degli esercizi.
Solo grazie agli investimenti dei
singoli esercizi, alla creazione di un
apposito consorzio, alla progettualità coordinata dalla Confcommercio,
per ben due volte la Regione Marche ha inteso premiare il Comune
di Fabriano che ha potuto attingere
a contributi per suoi progetti che
erano già stati deliberati e sulla
cui validità potremmo discutere a
lungo.
Gli operatori commerciali hanno ottenuto contributi relativi alle spese
effettuate nei loro esercizi relative
a impegni già sostenuti, a proprio
rischio, e a parziale rimborso di
spese relative ad operazioni di animazione sostenute dal consorzio e
quindi dei propri aderenti, in gran
parte reinvestiti in attività di animazione... (le fatture quietanzate
in copia sono depositate presso
l’ufficio Commercio - “alfiere
Paglialunga”). Se l’attuale Giunta
è attenta alla problematica come
sembra esserlo in considerazione
della replica del sindaco, sarà allora
opportuno riprendere al più presto
i discorsi interrotti. Gli operatori
commerciali con il supporto della
Confcommercio hanno diverse
proposte da suggerire che riguardano le funzioni di tutta la città,
siamo certi che solo una gestione
integrata delle iniziative seguendo
il concetto di “fare sistema“ sia la
maniera per superare difficoltà dovute a situazioni ben note, ma anche
a scelte strategiche non condivise
del recente passato. Quindi, “caro”
sindaco, anche se in passato sei stato vice presidente della Provincia e
tale materia la dovresti “masticare”,
i tuoi “alfieri” non te l’hanno saputa
raccontare.
La parte bassa di Corso della Repubblica
Pillola anticoncezionale Biondi: "Con questi amministratori,
per cinghiali: la svolta? il futuro della città sempre più buio"
Mentre la stagione venatoria
2015/2016 sta ormai volgendo al
termine, una notizia, che sta facendo
il giro del web, potrebbe condizionare pesantemente il futuro stesso
della caccia in Italia, specialmente
di quella al cinghiale, che poi è quella praticata ormai dalla stragrande
maggioranza dei cacciatori. Si tratta
della sperimentazione, in atto nel
Parco regionale della Maremma,
di una pillola anticoncezionale, da
destinarsi alla popolazione di cinghiale presente nell’area protetta.
Il farmaco è stato scoperto e messo
a punto da una ricercatrice italiana,
Giovanna Massei, che lavora in Inghilterra, dove è stato già testato con
ottimi risultati. La pillola verrà fatta
assumere ai cinghiali mescolata al
loro cibo, mediante degli appositi
dispenser, che verranno posizionati
in determinati punti all’interno del
parco. Se, come i ricercatori ed i
biologi sono convinti, la sperimentazione nel Parco della Maremma
avrà effetto, determinando una
drastica riduzione della riproduzione e quindi della popolazione
dei cinghiali, allora la “cura” potrà
essere applicata anche ad altre aree
protette in Italia e, in prospettiva,
estesa a tutto il territorio nazionale.
E’ naturale, quindi, che se la pillola
darà i risultati sperati, determinando
nel giro di pochi anni una radicale
diminuzione dei cinghiali sul territorio nazionale, con evidenti benefici sia per l’agricoltura che per la
sicurezza stradale, a quel punto non
avrà più senso praticare la caccia a
questo animale. Anche perché, come
è dimostrato indiscutibilmente dai
dati scientifici e statistici forniti
dall’Ispra, la fortissima pressione
venatoria degli ultimi decenni nei
confronti di questa specie ha fatto
sì che essa si riproducesse più volte
nello stesso anno, ed in modo più
prolifico, causando quindi un aumento esponenziale del numero dei
cinghiali in Italia, ormai senza più
alcun controllo! Si tratterà quindi di
un banco di prova decisivo, soprattutto per i nostri politici ed amministratori, che dovranno assumersi
le loro responsabilità e decidere da
che parte stare: se dalla parte degli
agricoltori e dei cittadini comuni,
oppure dalla parte dei cacciatori,
come finora hanno sempre fatto. Si
capirà quindi, una volta per tutte,
se la caccia al cinghiale in Italia sia
stata finora una pratica necessaria
per il contenimento dei cinghiali, o
se invece, come pensiamo noi, sia
stata fra le cause principali della
loro proliferazione, apportando però
in compenso dei grandi benefici
economici agli stessi cacciatori,
grazie alla vendita dei capi abbattuti ai ristoratori specializzati in
cacciagione! Per quanto riguarda la
Regione Marche, come Lac, chiediamo intanto che il farmaco venga
immediatamente testato anche nel
Parco nazionale dei Sibillini e nei
Parchi regionali di Frasassi e Gola
della Rossa e del Conero, ovvero
in quelle aree protette dove da anni
viene praticata la caccia di selezione
al cinghiale.
Danilo Baldini,
delegato Lac per le Marche
E’ da settembre 2015 che la Camera
di Commercio di Fabriano, composta di due unità, aspetta il sostituto di
una dipendente andata in aspettativa
per maternità. Questo crea non pochi problemi agli imprenditori locali
che per esportare le merci debbono
richiedere il certificato d’origine che
rilascia appunto questo ufficio. C’è
rimasta quindi una impiegata che
svolge l’intero lavora, ma quando si
ammala o prende le ferie o permessi,
bisogna andare a Jesi o in Ancona
in quanto l’ufficio rimane chiuso.
E’ facile capire le problematiche
che crea questo disservizio. L’amministrazione comunale e per conto
l’assessore alle Attività Produttive,
che cosa aspetta per richiedere
questo sostituto? C’è stato questo interessamento? Assolutissimamente
no! Quando si tratta di aumentare le
tasse sono insuperabili, ma quando
si tratta di difendere gli interessi dei
propri cittadini e far valere le proprie
ragioni, non li trovi mai. In effetti
se vogliamo andare a verificare il
tempo che questi nostri amministra-
tori dedicano a noi cittadini c’è da
rimanere allibiti! Nell’anno 2015 si
sono incontrati in Giunta solamente
54 volte e qualche assessore ha
fatto più di 40% di assenze. Questi dati parlano da soli. Che cosa
ci possiamo aspettare da questi
amministratori che tutto pensano
meno agli interessi di noi cittadini?
Sono stati eletti per fare il bene
dell’intera comunità, di fatto come
vediamo fanno il contrario. A tal
proposito ci farebbe piacere conoscere l’opinione del Presidente del
Consiglio Renzi molto attento agli
assenteisti e quali provvedimenti
si dovrebbero prendere. Ed inoltre
non sono in grado di farsi valere e
rispettare. Da Fabriano arriva allo
Stato un’enorme quantità di soldi
per tasse e Iva che pagano le aziende
locali. Di fatto tra le prime dieci
aziende marchigiane per fatturato
ci sono addirittura l’Indesit al primo
posto, l’Ariston al secondo e poi le
Cartiere Fedrigoni e l’Elica, quindi
di soldi da Fabriano ne arrivano e
ne arrivano tanti e questo bisogna
farlo valere, per cui non ci si può
accontentare dopo mesi e mesi di
una sostituzione che avverrà solamente per un giorno. Il presidente
Cataldi della Camera di Commercio
di Ancona non può trattare Fabriano
in questo modo, proprio lui che
viene dal mondo imprenditoriale
e che quindi conosce bene l’importanza di tale ufficio. Purtroppo
abbiamo degli amministratori come
vediamo ogni giorno, che non sono
all’altezza della situazione, non si
fanno sentire dalle istituzioni e non
vengono minimamente considerati.
Lo abbiamo visto come è andata
con il Tribunale, con l’Officina
delle Ferrovie, con i tagli da parte
della Regione per il territorio così
come per il sociale e auguriamoci
che non ci chiudano anche il punto
nascita. Non ci sono i soldi ripetono ogni giorno, ma hanno mai
chiesto, si sono mai interessati, ai
finanziamenti europei? Mai! Con
questi amministratori il futuro per
Fabriano sarà sempre più buio.
Claudio Biondi, Democrazia Cristiana
Le idee del minisindaco di Sasso
Gentilissima signora preside di Fabriano, sono Mario
Ricchetti, sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi
dell’Istituto Comprensivo di Sassoferrato, sono grato
che mi abbia scritto, vorrei tanto sapere il suo nome
perchè nella lettera c’è scritto solo “una vecchia preside”, che vecchia neanche è, si vede proprio che è
simpatica e io me ne intendo di simpatia!
Proprio il 22 gennaio, ho presieduto il primo Consiglio
convocato per decidere le prossime azioni da portare
avanti che in sintesi si possono classificare in:
- iniziative a carattere sociale-umanitario;
- proposte e progetti per migliorare il nostro vivere
quotidiano a scuola e nella nostra cittadina.
La coordinatrice del progetto Consiglio Ragazzi ci
ha ricordato le iniziative precedentemente attuate
come ad esempio “il banco alimentare”, la visita alla
Caritas e al ricovero per anziani, la progettazione e la
sistemazione di una fontanella in un parco giochi; ci ha
inoltre fatto presente che alcune iniziative dello scorso
anno devono ancora essere terminate. Visto che i fondi
a nostra disposizione sono pochi, ci proponiamo anche
di sensibilizzare il Consiglio comunale degli adulti
in modo che alcune nostre richieste possano essere
realizzate con le loro risorse finanziarie. Un progetto
da concludere riguarda le pensiline dove, gli studenti
aspettano il pullman: alcune sono state danneggiate
da qualche irresponsabile e dipinte con insulti, mentre
altre fermate sono totalmente prive di copertura. Una
classe, già l’anno scorso, si è recata in Municipio, per
esporre il problema al referente comunale e insieme
hanno concordato di realizzare slogan e manifesti da
appendere alle pensiline per sensibilizzare tutti ad un
maggior rispetto e tutela di questo bene comune.
Altre iniziative sono mirate a migliorare la nostra
cittadina e soprattutto i luoghi dedicati a noi ragazzi.
Vorrei anche dire che non ho avuto problemi con il
Consiglio, lo ammetto ho avuto un po’ di paura, ma
in questa prima seduta tutti siamo stati rispettosi delle
regole e delle varie idee: ci comprendiamo e abbiamo
il supporto della coordinatrice e delle insegnanti. Con
simpatia, tanti saluti.
Mario Ricchetti, sindaco del Consiglio Ragazzi di Sassoferrato
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>DIALOGO<
L'Azione 6 FEBBRAIO 2016
Nessun dorma... in piazza
Testimonianza dal Family Day per ribadire il no al decreto legge Cirinnà
di PIERO CIARLANTINI
M
etti un sabato mattina
dal cielo grigio e minaccioso, Metti una
allegra comitiva che si
ritrova alle 8 di mattina per salire su
un pullman direzione Roma. Metti
un enorme catino verde nel cuore di
Roma pronto ad accogliere migliaia
di persone comuni, anche troppo
semplici e banali per avere passare
agli onori della cronaca se non che
quel sabato, quel cielo grigio, quel
luogo di Roma, il Circo Massimo,
cosi carico di storia, hanno fatto da
spettatori ad un evento che ha dato
fastidio a molti illuminati del nostro
tempo e tolto il sonno a più di un
politico. La piazza è un luogo ed
esige un orario preciso. La piazza
è anche slogan, semplice ed allo
stesso tempo, carico di significato.
Slogan che troneggiava, colorato,
sul grandissimo palco alle spalle di
Tevere in agonia d'acqua e ripetuto
nei migliaia di striscioni che colo-
Hanno gridato in silenzio…ecco
ciò che hanno fatto le sentinelle
in piedi che lo scorso 24 gennaio
hanno riempito la piazza antistante
il palazzo del Podestà a Fabriano.
Semplici cittadini che hanno sostato disposti in file ben ordinate
leggendo un libro, un’ora in silenzio davanti al palazzo istituzionale,
per affermare senza fare rumore
che nessuna legge può portarci via
la dignità della nostra identità di
uomo e donna. Nessuna legge si
può fare garante di modelli affettivi diversi da quello della famiglia
naturale.
Questa diversità che contraddistingue gli uomini dalle donne
ci rende così unici, irripetibili e
complementari. Solo questa complementarietà permette a due persone di sesso diverso che si amano,
di poter concepire una nuova vita,
legata anch’essa in modo indissolubile alla mamma e al papà che
l’ha generata.
Abbiamo il dovere di alzarci in
piedi…e come ha detto San Giovanni Paolo II:
“…Quindi reagiremo ogni volta
che la vita umana è minacciata.
Quando il carattere sacro della vita
prima della nascita viene attaccato,
noi reagiremo per proclamare che
nessuno ha il diritto di distruggere
la vita prima della nascita. Quando
si parla di un bambino come un
peso o lo si considera come mezzo
per soddisfare un bisogno emozionale, noi interverremo per insistere
ravano il Circo Massimo: Family
Day, Non rottamiamo la Famiglia.
Intorno a me migliaia di persone,
impresentabili per molta stampa,
un rigurgito di Medioevo non meritevole di alcuna considerazione
per i più e per tutti i social network.
Invece ho incontrato solo facce oneste, persone semplici e tranquille,
dal volto lieto, famiglie comuni con
figli da rincorrere e passeggini da
spingere faticosamente lungo il prato. Famiglie che avevano viaggiato
tutta la notte per essere presenti e
gridare al mondo la propria esistenza ed il proprio pensiero. Nessun
volto arrabbiato, nessuno slogan
contro qualcuno o qualcosa, ho
sentito solo canti, risate ed urla di
bambini, ho visto solo plaid stesi a
terra, volantini, stendardi, bandiere
e palloncini colorati, panini e tanti
selfie di foto da inviare agli amici o
postare di fb solo per dire: Io c'ero.
Confesso che questo è il mio primo Family Day, molti erano dei
"veterani" del 2007 e moltissimi
finalmente un popolo di cattolici e
protestanti, ortodossi e musulmani
che si era ritrovato liberamente a
titolo personale, per ribadire il no al
Ddl Cirinnà e soprattutto il no allo
stepchild che il decreto prevede.
Sul palco moltissimi gli interventi
dei vari promotori dell'iniziativa. Notevole la testimonianza di
Costanza Miriano che ha gridato
come la salvezza del mondo arrivi solo da Cristo. Le conclusioni
politiche lasciate a Massimo Gandolfini, vero regista del family Day.
Un intervento a 360
gradi ribadendo con
fermezza e chiarezza
le ragioni del no al
decreto Cirinnà ed
avvertendo il governo Renzi lanciando
l'ashtag #renzinoiciricorderemo.
Sono ormai le 16.30,
sulle note del "Nessun Dorma" di Puccini, arriva lo sciogliete le righe, è l'ora
del ritorno a casa e
per molti la convinzione che almeno
per questa volta gli
assenti hanno avuto
torto..
Questo è un silenzio che grida
falsamente chiamata “maternità
surrogata”. Tanti sono stati gli interventi italiani e non solo, che si
sono susseguiti in quel bellissimo
teatro naturale del circo massimo.
Tra tutti vorrei citare quello di una
dottoressa ricercatrice californiana che sta girando il mondo per
denunciare il grande business di
milioni di dollari: decine di donne
indiane vengono ingaggiate, dietro
compenso a “prestare”, più giusto
dire “affittare” il proprio utero per
far nascere bambini commissionati,
a volte rifiutati persino perché non
corrispondenti alle richieste dei
committenti…questo è reato contro
l’umanità!
Sono donne che vivono in condizioni disagiate…l’occidente ricco si
sta facendo complice di una nuova
forma di schiavitù!
Attenzione! Non rendiamoci complici pure noi! Ne dovremo rendere
conto un giorno!
E allora quel silenzio … è il momento di romperlo!
Siamo andati a Roma per farci
contare: non siamo una minoranza,
come vogliono farci credere indottrinandoci con talk show pilotati,
fiction televisive che ci danno lo
specchio di una nuova società
pseudo-progredita nell’ambito affettivo…sono menzogne che vanno
smascherate perché come ha detto
qualcuno che non aveva paura di
dire la verità: “la verità è un dovere,
prima ancora che un diritto, è un
dovere!” (O. Fallaci).
Vorrei chiudere con una citazione
di mons. Tonino Bello:
“…quando gli esseri umani non
vengono riconosciuti come persone,
persone uguali tra loro, ma anche
diverse e non massifi cate, esplodono inesorabilmente focolai di
guerra! In queste sfide la famiglia,
parabola della Trinità e quindi
comunità di più persone uguali e
distinte, è chiamata a un protagonismo senza precedenti.
La sua latitanza da questo terreno
suonerebbe come un fallimento
della sua missione istituzionale…” .
E’ nostro dovere di cittadini monitorare e vigilare con attenzione proprio come sentinelle: nei prossimi
giorni in Parlamento verrà discusso
il Ddl Cirinnà… non abbassiamo
la guardia!
che ogni bambino è dono unico e
irripetibile di Dio, che ha diritto
ad una famiglia unita nell’amore.
Quando l’istituzione del matrimonio è abbandonata all’egoismo
umano e ridotta ad un accordo
temporaneo e condizionale che si
può rescindere facilmente, noi reagiremo affermando l’indissolubilità
del vincolo matrimoniale. Quando
il valore della famiglia è minacciato
da pressioni sociali ed economiche,
noi reagiremo riaffermando che la
famiglia è necessaria non solo per
il bene privato di ogni persona, ma
anche per il bene comune di ogni
Nessuna parificazione
con il matrimonio
E’ sicuramente legittimo che anche in Italia si voglia dare una regolamentazione e, quindi, riconoscere alcuni diritti alle cosiddette unioni
civili, ivi comprese le unioni tra persone dello stesso sesso.
Non sembra però altrettanto condivisibile che tali rapporti vengano di
fatto parificati al matrimonio (religioso o civile che sia). Il disegno di
legge Cirinnà viene presentato all'opinione pubblica come uno strumento
per tutelare una libera scelta di cui l’ordinamento giuridico deve tener
conto. Si tratta però di un modo un po’ equivoco di rappresentare ciò
che è effettivamente in gioco: l’equiparazione di ogni tipo di unione
(anche omosessuale) al matrimonio, con la conseguente possibilità
dell’adozione dei figli e tutta una serie di altri diritti, quali ad esempio
al pensione di reversibilità. Tutto ciò senza che ne derivi un’altrettanto
i reduci di Piazza San Giovanni
dello scorso 20 giugno. Quello che
mi ha colpito, è stata la bellezza e
compostezza del gesto. Centomila
persone o due milioni, il numero
lo lasciamo ai patiti di statistica,
a me non importa. In piazza c'era
società, nazione e stato…” (cf.
Giovanni Paolo II, Allocutio in Audientia Generali, 3 gennaio 1979).
Ecco perché eravamo così tanti: due
milioni di italiani a Roma per dire
“No alla Cirinnà senza se e senza
ma”. Un vero evento epocale che ha
visto il popolo italiano, le famiglie
italiane mobilitate, unite su una
questione fondamentale: la famiglia
non si tocca!
Non ci sono vari tipi di famiglia
ma la famiglia è una e una sola
come recita la costituzione italiana
all’art.29. Il rischio è troppo alto!
Scardinare la famiglia naturale,
basata sull’unione di amore che
lega un uomo e una donna ed equiparare giuridicamente l’istituto del
matrimonio a qualsiasi altro tipo
di unione, significherebbe aprire
le porte a un pericolo enorme: la
mercificazione di bambini e delle
donne!
Il bambino è un soggetto di diritto
non è un oggetto, non è una merce
che si può comprare, non si può accampare alcun diritto sul bambino!
Non si può dire “tutti hanno diritto
ad avere un bambino”, bensì “tutti i
bambini hanno diritto ad avere una
mamma e un papà”.
Una mamma ed un papà…non
un genitore1 e un genitore2 come
recita la modulistica preposta all’iscrizione a scuola dei nostri figli!
Non si tratta di discriminare nessuno: la natura stessa ci dà le sue
regole:
Così nessuna unione che non preveda la diversità dei sessi e un vincolo
d’amore duraturo e indissolubile,
come il matrimonio può definirsi
“famiglia” e soprattutto una società
civile non può equipararle. Uno
stato giuridico ha il dovere di tutelare i diritti dell’essere più debole:
il bambino.
Equiparare l’unione civile all’istituto del matrimonio, apre le porte
alla pratica dell’utero in affitto,
ampia assunzione di doveri da parte dei conviventi. L’adozione dei figli
non appare opportuna sostanzialmente per due motivi: il primo, perché
ogni bambino ha diritto di avere un padre e una madre (diritto naturale)
e, secondo, perché questa possibilità potrebbe consentire molte coppie
omosessuali a ricorrere alla pratica dell’utero in affitto (già ammessa in
altri Paesi), che è una delle forme più abiette di sfruttamento della povertà.
Per quanto riguarda, invece, la pensione di reversibilità, va detto che
questo istituto trova la sua giustificazione nel fatto che nel matrimonio,
anche civile, vi è una comunione di vita in cui i coniugi assumono davanti
a Dio e/o davanti allo Stato tutta una serie di doveri; nelle unioni civili
basta, invece, una semplice dichiarazione di parte e tanti saluti a tutti.
Credo quindi che con l’istituzione delle unioni civili si cerchi di avere
i diritti ed i vantaggi previsti dal nostro ordinamento per il matrimonio
senza però assumere gli stessi doveri. A questo punto, verrebbe spontaneo domandarsi perché mai in Italia qualcuno dovrebbe ancora sposarsi.
Pare, dunque, opportuno che il Parlamento approvi il disegno di legge
anzidetto con alcune modifiche.
Luigi Viventi
Daniela Filipponi