Fabriano - L`Azione
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Fabriano - L`Azione
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Fabriano n. 5 Anno CV 6 febbraio 2016 Fabriano-Matelica euro 1,20 9 >Matelica 15 >Sport I pro e i contro della vetrina Unesco Biblioteca fulcro di cultura e socializzazione San Francesco, sottoscrizione per la chiesa Basket serie C: ora si inizia a fare sul serio L S E Al via la Fase Orologio: la Janus Fabriano parte dal secondo posto e sogna la B, l'Halley Matelica si presenta come outsider. ono quasi 5 mila gli iscritti: la struttura sta assumendo i connotati di una "Public Library" inglese. Sono tanti gli studenti. Genitori, guardatevi! Di episodi del genere ne collezioniamo almeno uno a settimana. Da quelli più eclatanti di un derby Juventus-Torino dei Pulcini agli ululati razzisti contro i ragazzini di colore nella gara internazionale baby Milan-Psg, a quest’ultimo di Fiorano nel modenese, terra di motori e sede di un circuito dove la Ferrari sperimenta con test e prove le sue performance. La settimana scorsa si disputava appunto in terra emiliana una partita di calcio tra la Fioranese e la Solierese: si trattava degli Allievi, quindi con un’età dai 14 ai 16 anni. Qualche schermaglia agonistica tipica dei match calcistici e si scatena il putiferio in tribuna tra i genitori. L’interesse, purtroppo, si trasferisce dal campo alle gradinate e lo spettacolo è davvero sconfortante. Il dramma è che i ragazzi che giocavano non riuscivano più a continuare, così preoccupati di vedere i propri genitori litigare tra loro. Ecco la decisione drastica: le due società chiedono all’arbitro di sospendere la gara e la “giacchetta nera” accetta di buon grado. Partita interrotta, genitori sugli spalti contriti perché forse hanno perso il senso del loro azzuffarsi e ragazzi che, raggiungendo gli spogliatoi, lanciano sguardi di rimprovero verso i propri papà e mamma. Sarebbero da vedere e rivedere più volte queste immagini, se filmate, perché mettono a nudo una questione educativa che non può essere più elusa. Un mondo che si ribalta, i ruoli che subiscono una pericolosa inversione, i grandi che si comportano da piccoli e i giovani che offrono un’indiscutibile prova di maturità. Quale futuro ci attende? Questi nostri figli in età adolescenziale dovrebbero essere lasciati liberi di giocare senza alcuna pressione, con un numero assai esiguo di norme delle quali tenere conto e che sono basilari: rispettare gli altri (compagni, avversari, allenatori, arbitri); rispettare le regole e divertirsi. Al riguardo, anche il regolamento dei campionati non è affatto casuale: fino alla categoria Esordienti, undici anni di età, c’è l’obbligo di far giocare tutti i bambini, bravi o scarsi che siano, e non ci sono classifiche ufficiali per determinare chi è forte e chi lo è di meno. Questo non basta a frenare le ambizioni bulimiche degli adulti. Abbiamo letto più volte storie di ordinaria follia, ed in una di queste fu protagonista l’ex juventino Birindelli, che ritirò la sua squadra di ragazzini dopo una lite tra papà e mamme sugli spalti. Ci sono genitori che se la prendono furiosamente con l’allenatore, colpevole di non comprendere quanto sia abile il loro pargolo; altri che offendono e insultano arbitri-ragazzini; altri ancora che scatenano baruffe e perfino risse con papà e mamme avversari. I ragazzi, (...) (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi ' nato un Comitato "ad hoc" che si pone l'obiettivo di raccogliere fondi per ultimare i lavori e riaprire il luogo di culto. Su con la vita! “L a misericordia fa fiorire la vita” è il tema della 38° Giornata nazionale per la Vita. Un appuntamento tradizionale d’inizio febbraio che dietro il banchetto in piazza con piantine di primule date in offerta, ribadisce la centralità della vita umana, fin dal concepimento e la ricchezza di un’esperienza di volontariato come quella del Centro aiuto alla Vita (e del Movimento per la Vita) che avrebbe bisogno di risorse umane ed economiche. Ma la storia va avanti non con gli slogan, ma con il rimboccarsi le maniche. Ecco le storie… Servizi a pagina 3 di Daniele Gattucci Foto Cristian Gennari (Agenzia Sir) a candidatura fabrianese rappresenta un buon volano per la città, ma è necessaria maggiore sinergia pubblico-privato. 27 a p a P ne DalL'Azieo nto le. m n a t coL'appubnato 9 apri g.17 a i a pa s a v r è pe saperne di più Per 2 >EDITORIALI< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Lo stop a Schengen blocca l'Europa L'integrazione politica cede il passo ai nazionalismi S di GIANNI BORSA e Schengen traballa, l’Europa rischia lo scivolone all’indietro. Non solo l’Europa delle istituzioni comuni, della vituperata “burocrazia di Bruxelles”, quella contro cui Marine Le Pen, Viktor Orban, Alexis Tsipras e i nazionalistifotocopia di ogni Paese si scagliano ogni giorno. Bensì quella del mercato unico, dell’euro, della tutela dei diritti fondamentali, dell’Erasmus e, ovviamente, della libera circolazione di persone, beni, servizi e capitali, caposaldo di un continente liberatosi dalla cortina di ferro e dalle ataviche paure del dopoguerra. Amsterdam, nuovi muri. L’Accordo di Schengen, il cui nucleo originario risale al 1985, è figlio di un’altra Europa, che intravvedeva la fine della Guerra fredda al suo interno e l’arrivo della globalizzazione, per tutelarsi dalla quale occorreva serrare i ranghi e fare squadra. Oggi l’Europa, presa d’assedio dai barconi del Mediterraneo, dalle bombe di Parigi e dalle milizie dell’Isis che infestano il Medio Oriente, immagina una sola risposta: giù le sbarre, su nuovi muri. Questo ha certificato il vertice dei ministri degli Interni dei 28, svoltosi lunedì 25 gennaio ad Amsterdam. Le ragioni, concrete e reali, di preoccupazione non mancano: in un clima come questo, il caso di Alexandra Mezher, assistente sociale di 22 anni uccisa in Svezia da un adolescente profugo, apparentemente per un banale diverbio, basta per scatenare gli animi e far tornare gli slogan di sempre: stop agli immigrati, chiudiamo le frontiere. Linea carica di rischi. Da Amsterdam è dunque emersa una linea per certi aspetti comprensibile, ma rischiosa: Schengen e la libera circolazione dei cittadini europei all’interno dell’Ue potrà essere sospesa dagli Stati aderenti al trattato, con semplice preavviso, per un periodo di due anni. Il percorso è ancora tutto da definire: occorre che la Commissione prepari una “base giuridica”, che il Consiglio europeo (a febbraio o successivamente) la approvi, per poi essere resa operativa. Una richiesta in tal senso è pervenuta alla presidenza di turno olandese del Consiglio dei ministri Ue da Austria, Germania, Svezia, Danimarca, Francia e Norvegia (che non fa parte dell’Unione ma aderisce a Schengen). Note stonate. Del resto gli ultimi dieci giorni hanno fatto registrare una vera e propria cacofonia europea attorno all’argomento. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e quello del Consiglio dei ministri Ue Mark Rutte hanno spiegato che “restano poche settimane per salvare Schengen e la libera circolazione”. Il ministro degli Interni austriaca Johanna Mickl-Leitner ha dichiarato: “Schengen è sull’orlo del tracollo”. L’omologo tedesco Thomas de Maizière, ha tuonato: “Eserciteremo pressione sulla Grecia affinché faccia i suoi compiti”, vigilando sui confini. “Vogliamo soluzioni comuni europee, ma il Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini tempo stringe”. Il commissario Ue Dimitris Avramopoulos (greco) ha provato a rassicurare: “C’è piena intesa fra tutti sull’esigenza di salvare Schengen”, “nessuno ha proposto l’esclusione della Grecia”, ma “è ovvio che gli Stati di frontiera debbano lavorare di più e siamo qui per aiutarli”. Il premier italiano Matteo Renzi ha opportunamente osservato: “Mettere in discussione l’idea di Schengen significa uccidere l’idea di Europa. Abbiamo lottato per decenni per abbattere i muri: pensare oggi di ricostruirli significa tradire noi stessi”. Nel frattempo Lampedusa e l’Isola di Lesbo cercano di far fronte come possono agli arrivi via mare; i profughi della “giungla di Calais” prendono d’assalto il tunnel della Manica con il miraggio inglese; le guardie doganali tra Svezia e Danimarca e tra questa e la Germania controllano in controluce i passaporti europei; la stessa Danimarca approva la legge che confischerà beni e soldi ai profughi; chilometri di filo spinato vengono distesi in Macedonia, Ungheria, Slovenia, Croazia… Una risposta efficace. Restano due certezze. A n z it ut t o: la sospensione “temporanea” di Schengen intralcia i m ov i m e n t i interni all’Ue – con inim- maginabili danni all’economia del mercato unico e allo stesso “progetto europeo” – senza risolvere le pressioni migratorie verso l’Europa mediterranea e balcanica. In secondo luogo la ferita inferta alla libera circolazione è solo un escamotage pasticciato per non applicare il piano articolato della Commissione sul nodo migratorio che prevede: rafforzamento delle frontiere esterne (hotspot, riconoscimento migranti, istituzione delle Guardia di frontiera e costiera Ue); ricollocamento profughi fra tutti gli Stati membri; aiuti finanziari ai Paesi più esposti a Sud e a Est; rimpatrio dei migranti che non hanno diritto di accedere all’asilo; accordo con la Turchia (compresi i 3 miliardi promessi ad Ankara per “trattenere” i profughi siriani); azione concertata con la Libia e altri Paesi terzi per contrastare in maniera muscolare la tratta di esseri umani; revisione del regolamento di Dublino; cooperazione allo sviluppo per affrontare alla radice il fenomeno migratorio. Amsterdam ha provato ad abbozzare la risposta più semplicistica ma di corto respiro: l’Ue saprà approntare una soluzione vera, efficace e veramente “europea”? La riunione dei ministri degli Interni dei Ventotto si è chiusa con un nulla di fatto. L'emergenza-profughi viene aggirata dai Paesi del Nord e scaricata su quelli mediterranei e balcanici. Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Genitori, guardatevi! (...) quasi sempre molto più ragionevoli e maturi, si vergognano per loro. E’ il volto triste del calcio giovanile, di cui ancora una volta non se ne conoscono le finalità e le prospettive. Fa sorridere, ma nemmeno tanto, la notizia che in un campo della periferia romana, accanto alla porta d’ingresso, un dirigente esasperato ha appeso un cartello grande così, scritto con un bel pennarello blu: “Chi ha un figlio campione è pregato di portarlo a giocare da un’altra parte”. Chissà se papà e mamme dei fuoriclasse del futuro lo leggono e, soprattutto, lo capiscono. Oppure un’altra battuta che gira tra gli allenatori delle squadre giovanili di calcio: “Sogno una squadra di orfani”. E’ grave che, incuranti dei danni procurati ai giovani nello svolgimento ricreativo e ludico della loro attività, questi pseudo-genitori ingaggino settimanalmente show deliranti per sostenere tesi puerili e insignificanti per porsi a paladini della loro prole. Non è questo però il tipo di difesa che vogliono i figli da parte dei genitori. E soprattutto hanno bisogno di adulti veri che li facciano crescere e maturare. Scene di violenza e sopraffazione si stanno verificando purtroppo anche a scuola. Di genitori contro professori. Di studenti contro insegnanti. Di studenti fra di loro. E da ultimo anche di docenti contro alunni. L’emergenza educativa della nostra società è diventata una debacle inarrestabile. Prima ha mollato la famiglia, con i figli che crescono selvaggi, viziati, perennemente connessi alla rete, fragili, insicuri, senza riferimenti valoriali. Poi ha mollato la seconda grande agenzia educativa che era la parrocchia. Infine ha mollato la scuola. Troppo spesso non si riesce a seguire coerentemente una linea educativa chiara e condivisa. Molti docenti, per apparente quieto vivere o per rassegnazione, tollerano anche l’intollerabile. Consigli di classe e collegi docenti sono poco attenti o discordi. Molti dirigenti, per non avere “grane”, scelgono la linea morbida, ovvero quel buonismo relativistico e giustificatorio che tanto ha contribuito alla perdita di certezze e di valori, i cardini di una buona educazione. In una situazione in cui sembra smarrita la bussola, c’è una sola alternativa: rimettere l’educazione al primo posto. I figli desiderano solo che i genitori facciano i genitori, una guida per il presente, un sostegno per il domani, non i sindacalisti, gli allenatori o i professori. Perché rinunciando a questo, creano un vuoto che si sente e che possono coprire solo loro. Carlo Cammoranesi Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 >INCHIESTA< I nostri figli, la vera ricchezza Giornata per la vita: ecco le piantine di primule D di DANIELE GATTUCCI omenica 7 febbraio anche a Fabriano si tiene la 38a Giornata Nazionale per la vita. In tutte le chiese della città e nei supermercati Coop e Conad, i volontari del Cav e del Movimento della Vita distribuiranno, ad offerta libera, piantine di primule per raccogliere fondi da destinare all’attività del Centro della Vita. “Una vera crescita in umanità avviene innanzitutto grazie all’amore materno e paterno” sono parole di Papa Francesco “la buona educazione familiare è la colonna vertebrale dell’umanesimo. La famiglia, costituita da un uomo e una donna con un legame stabile, è vitale se continua a far nascere e a generare. Ogni figlio che viene al mondo è volto del «Signore amante della vita», dono per i suoi genitori e per la società; ogni vita non accolta impoverisce il nostro tessuto sociale” e come ricordava Papa Benedetto XVI “lo sterminio di milioni di bambini non nati, in nome della lotta alla povertà, costituisce in realtà l'eliminazione dei più poveri tra gli esseri umani. Il nostro Paese, in particolare, continua a soffrire un preoccupante calo demografico, che in buona parte scaturisce da una carenza di autentiche politiche familiari. Una società cresce forte, cresce buona, cresce bella e cresce sana se si edifica sulla base della famiglia. I figli – evidenzia il Consiglio Episcopale Permanente - sono una grande ricchezza per ogni Paese: dal loro numero e dall’amore e dalle attenzioni che ricevono dalla famiglia e dalle istituzioni emerge quanto un Paese creda nel futuro. Chi non è aperto alla vita, non ha speranza. Gli anziani sono la memoria e le radici: dalla cura con cui viene loro fatta compagnia si misura quanto un Paese rispetti se stesso. I primi a essere chiamati a servire la vita sono i genitori. Lo sono al momento del concepimento dei loro figli: il dramma dell’aborto non sarà mai contenuto e sconfitto se non si promuove la responsabilità nella maternità e nella paternità. Responsabilità significa considerare i figli non come cose, da mettere al mondo per gratificare i desideri dei genitori; ed è importante che, crescendo, siano incoraggiati a “spiccare il volo”, a divenire autonomi, grati ai genitori proprio per essere stati educati alla libertà e alla responsabilità, capaci di prendere in mano la propria vita. Questo significa servire la vita”. C'è un concorso scolastico europeo Il Movimento per la Vita promuove e diffonde il diritto alla vita di ogni uomo, fin dal suo concepimento, fino alla morte naturale. Questa è la programmazione delle attività annuali: 7 febbraio - Festa della Vita: offerta di primule con il Cav: sabato 6 nei supermercati Conad e Coop; domenica 7 nelle varie parrocchie. data da stabilire - incontro a S. Silvestro, in preparazione alla Pasqua con pizzata. Concorso scolastico europeo - Viene illustrato, alle ultime classi del quinquennio, il tema di questo anno: “Maternità: 2.0 procreazione o produzione”. Dall’11 al 14 marzo il vincitore del concorso europeo Julian Nartea dell’Itis andrà a Parigi per partecipare ad un forum per giovani. Interventi nelle scuole - Incontri con i ragazzi per parlare con loro del valore della Vita (viene dato loro il libretto "La natura umana questa meraviglia!"). 9 aprile - Approvazione bilancio - rinnovo organi associativi. 8 maggio - Festa della mamma: ore 16 Giubileo della Misericordia a S. Venanzio (insieme al Cav); ore 17.30: premiazione partecipanti dello scorso anno al Concorso europeo, con un intervento formativo. Per il prossimo anno scolastico è in fieri un progetto su “L’affettività e la costruzione del sé”, rivolto agli studenti di alcuni istituti. 3 Un'assistenza per le mamme Assiste le future mamme in difficoltà, offre servizi alle donne e alle famiglie: è il il Centro Aiuto alla Vita di Fabriano che dal 1997 si pone come Associazione di volontariato, all'interno del Movimento della Vita, che ha come obiettivo la prevenzione dell'aborto volontario e l'aiuto delle mamme con problemi legati alla maternità. “Il nostro scopo principale” ci dice Antonella Giacalone “è salvaguardare la vita, sin dal primo concepimento. Spesso una gravidanza inattesa spaventa e disorienta la donna, che sceglie la soppressione del figlio ritenendo questa la soluzione migliore. Non è così. In realtà si crea in lei una ferita che è impossibile rimarginare ma la provvidenza ha lavorato per noi perché sin dal primo atto costitutivo reso possibile da una donazione della San Vincenzo de’ Paoli, abbiamo sempre trovato il supporto dei singoli cittadini e delle aziende che ora, purtroppo, a causa di questo stato di crisi socio-economica, è diminuito e comunque, grazie al grande sostegno che ci viene dalla parrocchie ci permette di aiutare i bambini a nascere e di accogliere, assistere e ascoltate le donne”. Le cifre parlano chiaro: in base al reddito Isee nel 2014 sono state assistite quaranta mamme, comprato il latte per undici e i pannolini per trentadue, inoltre, in 18 anni di attività sono stati erogati sessanta “Progetti Gemma” che consistono nel fornire 160 euro al mese per diciotto mesi, ne sono stati fatti partire da Fabriano, per altre destinazioni, altri sessanta e in totale il Centro Aiuto alla Vita ha seguito duecentoventi mamme con il sussidio di altro genere: latte, pannolini, indumenti, pappe, passeggini, carrozzine, lettini, corredini, giocattoli e quanto può essere necessario al bambino accolto. Ben centocinquanta i soci sostenitori (quota di 10 euro), trenta i soci operatori sei dei quali costituiscono il Consiglio direttivo che si rinnova ogni tre anni. La sede garantita dal Comune è in Piazzetta del Podestà. “Questo grazie – sottolinea la presidente Graziella Lorenzetti – alle benevolenze di tante persone e delle Associazioni con cui intratteniamo continuamente rapporti di collaborazione. Attualmente la situazione è diventata più pesante per i motivi che ben conosciamo, ma per converso sono aumentate notevolmente le richieste a scapito delle nostre risorse. Nonostante ciò continuiamo a formare operatrici e operatori, collaboriamo attivamente con diversi ginecologi (prestazioni veloci e gratuite ndr), alcuni pediatri, psicologi, medici di base e avvocati oltre che con tutti i sacerdoti delle nostre parrocchie. C’è anche il progetto, insieme al dirigente della Pediatria di Fabriano, dottor Domenico Maddaloni, di collaborare alla realizzazione della “Culla per la Vita” che posta in ospedale sarà destinata ad accogliere eventuali neonati abbandonati dai vari punti delle Marche”. Il Cav di Fabriano, che fa parte delle altre 250 realtà consorelle in Italia, offre assistenza e ausilio concreto alle mamme in difficoltà, che per problemi pratici, sociali, psicologici o affettivi sarebbero tentate di interrompere la gravidanza. “Lo scopo – sono ancora parole della Giacalone – è di rendere la donna libera di prendere la sua decisione. Liberà è quando i condizionamenti esterni vengono arginati e lei può ascoltare unicamente quello che il suo cuore le suggerirà: il più delle volte l’accettazione della vita. Fondamentale è sempre il supporto psicologico e logistico fornito dalle varie operatrici o operatori, in pratica l’assistenza in ospedale”. d.g. "Rischiava il posto..." Il decennale percorso del Centro Aiuto alla Vita è costellata di episodi espressivi o meglio ancora, eloquenti, della valenza umana e sociale racchiusa in questa realtà: “la donna che si sente amata sceglie la vita” ci conferma Antonella Giacalone “spesso le nostre assistite hanno avuto l’esperienza di non essere amate e spinte alla decisione di abortire, pertanto il nostro impegno si concentra su questo aspetto: renderle libere di prendere le proprie decisioni. Al riguardo un caso ci sembra davvero significativo, poichè siamo riuscite a favorire la predilezione per la vita. Infatti, una nostra signora che aveva da poco partorito, rischiava di perdere il suo posto di lavoro come colf presso un anziano che ovviamente aveva bisogno più volte a settimana delle prestazioni domestiche. Per ovviare a questo pericolo due delle nostre socie operatrici si sono sobbarcate il peso e la responsabilità di sostituirla per tutto il periodo di convalescenza dovuto al parto. Altre situazioni che siamo riuscite a recuperare hanno invece interessato nuclei familiari in cui il marito era deciso di procedere con la pratica abortiva che ovviamente noi rifiutiamo. Ebbene, nonostante le minacce e in più casi gli insulti, siamo riuscite a far recedere l’uomo da questa sua volontà, spiegandogli, dopo il superamento dei momenti più concitati conseguenti al diniego, che ci saremo adoperate per esempio nell’assistenza in ospedale, per le visite successive e per garantire l’accesso al Progetto Gemma oltre che nel sostegno di latte, pannolini ecc. Degno coronamento di queste situazioni, non disgiunte, in moltissimi casi dalla continuità di assistenza garantita post parto e post aborto (si sono rivolte al Centro proprio per recuperare i gravi problemi psicologici e sociali conseguenti ndr) il fatto che, in molti casi, siamo state invitate al battesimo dei bimbi cui, addirittura, i genitori hanno voluto assegnare il nostro nome. Non può essere sottaciuto un altro elemento centrale – conclude la Giacalone – la piena collaborazione dei sacerdoti che ci segnalano e ci supportano concretamente in caso di partorienti e donne in difficoltà, così come dobbiamo rilevare la cooperazione di medici di famiglia, ginecologi, avvocati e di associazioni come la San Vincenzo de’ Paoli e la Caritas con cui da sempre abbiamo avuto un rapporto fondamentale per sostenere la nostra azione”. d.g. 4 L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Buon compleanno Scomparso Francesco! gatto a Fabriano Francesco Mercuri compie 4 anni, lunedì 8 febbraio. Tanti auguri da tua sorella Benedetta, da mamma, da babbo, dai nonni, zii e cugini. Si è allontanato da casa in via S. Scala n 13 (zona ospedale) il 30 gennaio. Gatto bianco un pò fifone, ma buono. Maschio sterilizzato e sordo. Vi preghiamo di controllare nelle vostre cantine, nei garage. Chiunque lo veda è pregato di chiamarci. Grazie. 3472612597 3381159663 Carnevale con cena di beneficenza al Circolo Ippico a Fabriano Il Ristorante e Pizzeria Circolo Ippico di Fabriano con il patrocinio del Comune di Fabriano – Assessorato Animali da Affezione, Vi invita alla cena di Carnevale martedì grasso, 9 febbraio. Parte del ricavato verrà destinato agli animali del Canile comunale di Fabriano sito in località Cantia. Un ottimo menù a buffet tradizionale e vegetariano, animazione per bambini, a disposizione il trucco per grandi. Gradita maschera da animale. Il tutto per una splendida causa. Costo € 25,00; bambini € 15,00. Si consiglia la prenotazione: 3664444427 - 0732041301. Comunichiamo che gli orari della segreteria de L'Azione sono i seguenti: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 CERCASI CERCASI appartamenti in affitto con una camera, meglio se con due o tre, per propria clientela affidabile con busta paga. 349. 1393169 Agenzia Immobiliare" I due Castelli" Viale Campo Sportivo, 17 Fabriano (zona ospedale). AFFITTASI AFFITTASI terreno (5 ettari) con all'interno tartufaia. Tel. 340 9780394 - 340 6486762 (ore pomeridiane). VENDESI VENDESI APPARTAMENTO 80 mq. in via Aldo Moro, 120. Adiacente al Parco A. Merloni e chiesa Sacra Famiglia scuola "A. Moro", materna ed elementari. A piedi in 5 minuti si raggiunge l’ospedale "Profili", 10 minuti il Centro Commerciale ed il centro di Fabriano. L’appartamento comprende: sala, cucina abitabile, camera, cameretta, bagno, ampio garage, soffitta. Situato al 5° piano con doppio ascensore. Info 380 7174236 - no agenzie. 5 L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 La sede internazionale Unesco a Parigi in basso a destra: visita di una delegazione Unesco al Museo della Carta >CRONACA a sinistra: conferenza stampa con Francesca Merloni (ambasciatrice Unesco), Luca Ceriscioli (Governatore delle Marche) e Giancarlo Sagramola (sindaco di Fabriano) Unesco: veicolo mondiale Fabriano, il 13 ottobre 2013, è stata nominata dall’Unesco (ente specializzato delle Nazioni Unite per la “comprensione tra le nazioni”) Città Creativa nella categoria Artigianato, Arti e Tradizioni Popolari, accanto ad Aswan (Egitto), Santa Fe (Stati Uniti), Icheon (Corea del Sud), Hangzhou (Cina), Paducah (Stati Uniti), Kanazawa (Giappone). Sono contemplate anche Bologna per la Musica, Torino per il Design, Parma per la Gastronomia e Roma per il Cinema. Il titolo a Fabriano è stato conferito per la grande tradizione cartaria e per la creatività artigiana. Lanciato nel 2004, il network delle Città Creative ha come obiettivo di instaurare un legame tra città di ogni continente, così da promuovere la creatività culturale e di farne un elemento cruciale per lo sviluppo economico, offrendo agli operatori del settore una piattaforma su cui convogliare le proprie specificità. I pro e i contro in attesa del Forum del 2017 di Alessandro Moscè Il brand Unesco è uno straordinario veicolo di promozione nel mondo. Dal 4 al 6 settembre 2015 il Forum Unesco al Museo della Carta ha consentito di promuovere con successo la candidatura di Fabriano ad ospitare il Forum Città Creative 2017, evento di indubbia rilevanza internazionale. Con questo appuntamento si potrà consolidare il rapporto tra le città del network e proseguire, con uno sguardo qualificato, la riflessione su come capitalizzare al meglio i benefici del riconoscimento ottenuto. Un momento di confronto significativo sulla trasformazione in atto dell’economia e del tessuto produttivo, sulla crescente necessità di fertilizzare sempre più il comparto manifatturiero con quello creativo e culturale. Cultura materiale e immateriale, innovazione, tecnologia, turismo, nuovo artigianato, memorie, saperi, agricoltura sono le parole chiave su cui il forum concentrerà la propria riflessione. Francesca Merloni, ambasciatrice Unesco di Fabriano, ha più volte sottolineato lo spirito della comunità del fare inclusiva e accogliente, capace di reinventare il proprio presente. Il riconoscimento ed il forum del 2017 aprono uno scenario decisamente prestigioso per essere parte di una realtà in rete. Il brand Unesco ha già consentito che Fabriano, attraverso la stampa specializzata, fosse al centro dell’attenzione per il suo progetto identitario, attraverso interventi promozionali e di marketing territoriale, punto di sintesi e di impatto globale per investimenti a lungo termine. Si è evidenziata poca sinergia tra l’amministrazione comunale, il privato e la società civile, affinché si realizzasse un vero e proprio tavolo di concertazione fabrianese. Non vi è stata finora un’adeguata valorizzazione delle arti e delle tradizioni popolari, né si è dato vita ad un percorso per la creazione di posti di lavoro mediante le botteghe artigiane, che avrebbero dovuto portare all’apprendimento di un mestiere per i più giovani. Non sono state rilanciate con continuità le attività culturali legate al progetto, tra cui il festival multidisciplinare della arti, Poiesis, che è stato sospeso. La firma della convenzione con l’Unesco prevede progetti di formazione sulla carta, dei quali, in materia di educazione e salvaguardia del patrimonio culturale come motore dello sviluppo sostenibile, finora si sono un po’ perse le tracce. Anche le residenze d’artista, che avevano portato a Fabriano alcuni grandi musicisti, non sono state rinnovate. Si sente la necessità di generare una contaminazione con la città partendo dalla base e di coinvolgere professionalità e competenze locali. taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 6 e domenica 7 febbraio MONZALI Piazza G. B. Miliani, 4A - Tel. 0732 21918 DISTRIBUTORI Domenica 7 febbraio Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 7 febbraio La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Via Martiri della Libertà Belardinelli Via Martiri della Libertà Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 6 >FABRIANO< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Un patrono per la Polizia Municipale in festa per S.Sebastiano: ma l'organico è sotto dimensionato di DANIELE GATTUCCI P revenzione prima della sanzione. Collaborazione tra le forze della città con il controllo congiunto su strada tra Vigili Urbani, Carabinieri e Polizia. Inoltre la sicurezza come punto di riferimento. I verbali totali sono stati 4.304 (rispetto allo scorso anno un aumento di poco inferiore al 10%) e pochissimi i ricorsi (14), prova dell’oculatezza nell’attribuzione delle multe. Grosso e importante lavoro con gli ispettori ambientali per il controllo di cassonetti e isole ecologiche (152 i rapporti). Ecco in estrema sintesi le percentuali, le somme e le azioni desunte dai dati che si riferiscono all’attività della Polizia Municipale nel 2015, presentato presso il Comando di Polizia Municipale dall’assessore Mario Paglialunga e dal comandante della Polizia Aldo Strippoli, in concomitanza con la ricorrenza di San Sebastiano, patrono del Corpo. “La ricorrenza coincide con l’iniziativa per cui l’amministrazione intende attribuire rilievo alla funzione degli operatori che quotidianamente si prodigano con professionalità e abnegazione al servizio della collettività, con particolare attenzione alla sicurezza dei cittadini in un momento di crisi internazionale come l’attuale che vede coinvolte anche le nostre città”, ha detto Paglialunga. A nome della Giunta e del Consiglio, l’assessore ha ringraziato tutti i rappresentanti della Polizia locale. Ha aggiunto Strippoli: “Nel giorno di San Sebastiano, a Fermo, in tanti, da tutta la Regione Marche, insieme alle autorità politiche, si sono ritrovati per questo appuntamento, occasione d’incontro e informazione sulle attività svolte dagli agenti”. Lavoro e numeri cospicui se si considera che i nostri vigili urbani sono 22, compreso il comandante, ma in termini di legge dovrebbero essere 32, perché la norma ne prevede uno ogni 1.000 abitanti. Nonostante il ridotto numero di addetti, aumenta il controllo sulle strade, in particolare verso le auto senza assicurazione e revisione (39), mentre i sinistri stradali rilevati sono 75 di cui 38 con feriti (nessuno con esito mortale). 7 invece le patenti e le carte di circolazione ritirate, 164 le patenti segnalate per sottrazione punti, con un ammontare complessivo di 774. 231 i controlli e le verifiche di polizia commerciale, 15 sanzioni di cui 3 amministrative. 435 gli studenti trasportati, 30 quelli diversamente abili, 12 gli autisti, assistenti e scuolabus utilizzati per 112 uscite didattiche complessive. Oltre 61 per la Mostra “Da Giotto a Gentile”, con un’operazione specifica di formazione dei vigili destinata all’accoglienza e l’informazione riservata a turisti e visitatori. 522 i servizi di vigilanza all’entrata e all’uscita delle scuole con l’attenta predisposizione del piano di lavoro preparato per rendere agevole, sicuro e fluido l’avvio del funzionamento della Cittadella degli Studi, evitando così, per quanto possibile, disagi e ingorghi. 663 i servizi di pattuglia, 80 quelli serali, 73.952 i chilometri percorsi con i mezzi, 49 i controlli con telelaser etilometro. Premurosa considerazione per le problematiche di viabilità e segnaletica verificate su strada (326) con 20 elenchi di lavori sulla segnaletica inviati al settore manutenzione, ambito che terminato il periodo invernale dovrebbe essere oggetto di finanziamenti ad hoc. Altri particolari concernono gli accertamenti per nuove residenze e trasferimento verso altre destinazioni, 1.389, mentre le pratiche di esercizio dell’attività venatoria sono 342, oltre ai 152 verbali per errato conferimento rifiuti e problematiche relativi ai cani. In definitiva la celebrazione di San Sebastiano, come da tradizione, è un’occasione per tracciare il bilancio del lavoro. La peculiarità della Polizia locale è quella di essere al servizio della città, radicata nel suo tessuto sociale e pronta a condividerne i problemi. Si occupa di svariate attività, oltre a prevenire e a reprimere illeciti ammi- La...piadina finirà presto su "Striscia"? Ha suscitato molto scalpore l’ultima vicenda rimbalzata dalle più note testate giornalistiche locali fino al telegiornale regionale, che ha visto come protagonista il titolare di “Piadina Più” in via Dante, l’imprenditore Giuseppe Nicosia. Il nostro concittadino si è trovato con il conto corrente aziendale prosciugato da un ignoto bonifico di circa 9.300 euro indirizzato in Romania, del quale purtroppo è stato informato da uno dei responsabili di Banca Marche soltanto il giorno dopo, a trasferimento di denaro ormai effettuato. Non avendo mai avuto alcun tipo di rapporti commerciali o privati con la Romania, Nicosia si è subito allarmato e dichiarato totalmente all’oscuro dello spostamento di fondi, ma ormai il danno era fatto: arrabbiatissimo e determinato nel voler risolvere quanto prima l’antipatica faccenda, non trovando supporto né morale, né pratico dagli esponenti di Banca Marche, ha sporto tempestivamente querela ai Carabinieri che hanno avviato le indagini sul caso. Ne abbiamo parlato direttamente con l’imprenditore, che ci ha aggiornato sugli sviluppi della questione: “Ad oggi la mia denuncia sta facendo il suo corso nel rispetto dei tempi tec- nici necessari in queste procedure. Ho anche personalmente contattato le trasmissioni 'Le Iene' e 'Striscia La Notizia', nella speranza che puntando i riflettori su questa vicenda si riesca a venirne prima a capo”, dichiara Giuseppe Nicosia. “Il legale che ho nominato a rappresentarmi ha provveduto ad inviare una diffida alla banca, contro la quale avrei tutte le carte in regola per chiedere anche i danni morali per l’accaduto, visto che nessuno ai vertici di Banca Marche si è nemmeno preso la briga di chiamarmi per parlarne e magari scusarsi tentando di trovare una soluzione”, dichiara Nicosia visibilmente amareggiato ed aggiunge: “L’unica cosa che mi è stata proposta è l’apertura di un fido bancario, che ho ovviamente rifiutato, ritenendola un po’ come l’ulteriore beffa a seguito del danno subìto”, afferma il nostro malcapitato imprenditore e prosegue: “La cosa che tuttora più mi lascia interdetto è che io sono stato contattato solo a trasferimento di denaro già avvenuto, trovandomi completamente inerme di fronte al fatto compiuto: la mia denuncia, infatti, è anche mirata a segnalare la scarsissima sicurezza di Banca Marche, che ancora si avvale di sistemi tecnologicamente obsoleti e già ampiamente aggirati dagli hacker informatici, senza neppure preoccuparsi di avere la basilare accortezza di collegare ogni conto corrente ad un numero di cellulare per mandare un avviso ad ogni operazione”. “Ho avuto inoltre un colloquio con l’Adusbef di Ancona ed il presidente Nicola Ammassari mi ha spiegato che purtroppo il mio non è un caso isolato, ma che addirittura ci sono altri 5 casi nel marchigiano tutti incentrati su bonifici di somme ingenti partiti verso paesi dell’Est Europa, con rispettive denunce attualmente in corso”, ci svela Giuseppe Nicosia per delucidarci meglio sul problema; “Uno dei casi, nel dettaglio, riguarda un ristoratore maceratese, dal quale sono stato contattato proprio in questi giorni e con il quale ci siamo confrontati, riscontrando non poche o trascurabili analogie nelle dinamiche, basti sapere che anche dal suo conto corrente aziendale Banca Marche, a novembre scorso, sono stati sottratti circa 8.800 euro, partiti con bonifico bancario verso zone a levante”, specifica. “Certamente posso dire di essere molto provato dalla vicenda, visto anche l’ingente danno di riflesso che nistrativi e penali, e a collaborare alla tutela dell’ordine pubblico, a disciplinare la circolazione stradale, a rilevare i sinistri, a risolvere tanti microconflitti e a tutelare la sicurezza degli studenti. Un lavoro variegato, complesso, a metà tra poliziotto, tecnico del traffico, assistente sociale e padre di famiglia, per il quale occorrono competenza, capacità di ascolto e molta umanità. Inoltre la Polizia Municipale è presente nel territorio, pur con notevoli carenze di organico, con gli agenti del reparto viabilità che operano con pattuglie e a zona, impegnati in un lavoro di vigilanza mirato soprattutto all’infortunistica stradale e alla repressione delle infrazioni relative a sicurezza, velocità e sosta. Pur operando ciascuno nell’ambito delle proprie specificità, vanta un rapporto di collaborazione cordiale e sincero destinato sempre più a consolidarsi nel tempo con il commissariato, la stazione dei Carabinieri, ma anche con gli altri colleghi che dirigono la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Polizia Stradale, il Corpo Forestale e la Protezione Civile comunale. L'incresciosa vicenda di Giuseppe Nicosia tutto ciò ha causato alla mia attività, ma soprattutto sono pieno di sdegno e rabbia contro un sistema che, in teoria, dovrebbe tutelarci”: conclude così il nostro concittadino sulla questione, che non possiamo far altro di augurarci si risolva presto, unendoci nel frattempo moralmente alla sua causa in un inevitabile clima di risentimento generale. Paola Rotolo Ragazzi...in processione Siamo a febbraio, eppure sembrerebbe novembre. Già, il mese dei defunti. Perché questo andirivieni così incessante presso il cimitero di S. Maria desta qualche sospetto, per di più con una presenza così alta di giovani. La ragione è che sono studenti che si avviano verso la loro Cittadella degli Studi, edificata proprio nei pressi del camposanto, anche perché quel tratto di strada che attraversa tombe e cappelle rappresenta per loro una comoda scorciatoia. Chissà se in questo passaggio 'volante' i ragazzi sanno mantenere quel decoro e quel rispetto che il luogo richiede. Le spese inutili di opere fantasma B di ALESSANDRO MOSCÈ ike sharing a Fabriano? Dopo averlo rimandato più volte, il progetto dell’allora assessore Giuseppe Galli fu bloccato nel 2013. Sono ormai da anni installate le strutture per parcheggiare le biciclette in tre punti della città, ma il no definitivo arrivò perché l’investimento di 45mila euro l’anno non fu considerato “politicamente corretto”, in quanto quei soldi, fu dichiarato esplicitamente dall’ex assessore, andavano investiti per lo sviluppo economico. Prima venne indicato come un servizio indispensabile per una città turistica, quindi si fece marcia indietro. I parcheggi di viale Moccia, della stazione ferroviaria e di via Bellocchi sono inutilizzati. Il progetto doveva debuttare in città con quattro bici di cui due a pedalata assistita: uno strumento di mobilità sostenibile che il Comune di Fabriano metteva a disposizione della cittadinanza. Come si ricorderà, era stato sollecitato più volte dal Consiglio comunale junior che aveva proposto la creazione di piste ciclabili per gli amanti delle due ruote. Di recente è intervenuto anche Pino Pariano del gruppo consiliare “Fabriano Prima di Tutto”: “Il bike sharing è un’ennesima presa in giro. Non ci sono parole per commentare la mai avvenuta partenza del servizio. La cattiva gestione dell’amministrazione comunale diventa un insulto ai cittadini che pagano le tasse e che dovrebbero godere, in cambio, di servizi pubblici”. Altra battuta d’arresto i pilomat posizionati dalla Giunta Sorci in corso della Repubblica, che sono stati sostituiti da una transenna e dal segnale di divieto d’accesso che scatta ogni giorno feriale dalle ore 14 alle 6 del giorno dopo e nei giorni festivi 24 ore su 24. Sono anni che i dissuasori mobili non funzionano e non è certamente questo il modo migliore per presentarsi come città Unesco a vocazione turistica. Non si è mai saputo se fosse intenzione dell’amministrazione riattivare i pilomat, toglierli o sostituirli, né quanto siano costate ai contribuenti l’installazione e la manutenzione degli stessi (dal prezzo dei listini ogni pilomat è in vendita a 3.000 euro e la manutenzione ordinaria è decisamente elevata, ndr). Il cassonetto interrato davanti al Bar Poste dovrebbe diventare una sorta di info point, ma finora non c’è traccia del cambio di destinazione d’uso. Ogni singola postazione di questi strumenti per i rifiuti costa non meno di 45.000 euro e ancora più elevati sono i costi di manutenzione. Non essendo un sito presidiato, il cassonetto interrato si prestava all’abbandono dei rifiuti sia da parte di coloro che non erano forniti di tessera magnetica, sia in caso di malfunzionamento, non infrequente, con il rischio di trasformarsi in discarica. Per non dire cosa accade alla qualità del materiale separato. E’ un dato ormai inconfutabile che l’unico sistema di raccolta che permette di raggiungere alte percentuali di differenziata e di riciclo, nonché ricavi importanti dai materiali differenziati, sia il sistema “porta a porta”. Tra il bike sharing ed i pilomat anche l'info point davanti alle Poste: che spreco di costi! “Ai giovani, voi avete il compito di custodire il sorriso del mondo”. Le parole di Guelfo “risuonano” oggi fra le mura del Liceo Artistico “Mannucci” di Fabriano. Le dieci incisioni dell’artista, donate appunto dal Museo Guelfo nel 2012 in occasione della cerimonia di intitolazione dell’aula magna, sono esposte attualmente nell’atrio della nuova sede della scuola fabrianese come testimonianza “viva” della sua immensa produzione artistica. Ma non solo. Quelle opere “vogliono” continuare a trasmettere ai giovani studenti sempre nuovi valori e nuovi stimoli legati al mondo dell’arte, la curiosità e l’attrazione per il “bello”. Proprio come Guelfo amava fare con i suoi alunni del Liceo Artistico “Ripetta” di Roma. “La scuola che ha costituito la cornice dei suoi sogni di poeta” – dichiara Marisa Bianchini, presidente della Fondazione Museo Guelfo. Lo stesso Istituto, il Ripetta di Roma, che lo omaggiò nel febbraio del 2007 con la mostra “Guelfo. Il segno del tempo” nell’ambito delle ma- 7 >FABRIANO< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Il blackout minore della Pinacoteca Molajoli Bei tempi andati quelli di raffinato e prolungato sperpero, quando le amministrazioni comunali – con budget pretenziosi e carichi di sugna – provavano a farsi promotrici di cultura. Raramente ci riuscivano senza inciampi marchettari ma la funzione e il valore della cultura erano nominalmente rispettati e gli assessori alla cultura erano il controcanto dei lavori pubblici. Adesso è un’altra storia: la classe politica non s’ammanta più di cultura ma predilige la rozzezza, che gli regala l’illusione d’una vicinanza all’animo di un popolo ruvido ma vero. “Con la cultura non si mangia”. Lo disse il colto Tremonti ma Fabriano ne meriterebbe il marchio d’origine per il massiccio ignorantume e il ruolo di un’etica rurale secondo cui musei, biblioteche e pitture sono l’antitesi mattocchia, fannullona e gratuita dei cablaggi e del “fatigà”. Eppure nell’ultimo decennio non sono mancate le illusioni: la rombante Mostra del Gentile del 2006; le vaghe stelle di Poiesis e del suo format altezzoso; la Mostra su Giotto, con Sgarbi a promuovere ex novo scuole pittoriche locali per far sentire i fabrianesi eredi di chi tenne testa al genio del Mugello. E l’ultimo colpo di coda: la collezione d’arte contemporanea donata - post mortem - da Ester Merloni al Comune di Fabriano, con la Casa ad ella intitolata divenuta Porziuncola di auspicate resurrezioni culturali. Sono arrivati politici ed ex capi di governo per onorare l’illustre dimora e abbiamo supposto cultori di nicchie in arrivo, a portare – tra un Burri e un Savinio – l’onda d’urto del turismo colto: la favola bella di ristoranti che moltiplicano i coperti, di negozietti che smerciano filigrane e di alberghi affollati di viandanti sedotti dalla ex città industriale riconvertita all’economia del bello. Ma poi arriva la fata ignorante: il 31 dicembre 2015 la Pinacoteca Molajoli chiude i battenti, rinserrando nel buio anche la Casa di Ester e le sue velleità di mostra permanente. Si parla di un mese o due, forse tre. Si parla di manutenzione, di lavori, di nuova climatizzazione e di nuova gestione. Di fondo non ci interessa sapere se trattasi di fermo tecnico, se è la penuria di affluenze o un nuovo bando da confezionare a giustificare la chiusura. Quel che conta è l’effetto che fa: un blackout minore e sottotraccia, una serrata a tempo che non mobilita, non eccita comitati e non stimola sarabande. La Pinacoteca Molajoli non sarà un’istituzione di punta della cultura italiana ma vederla chiusa di soppiatto, senza corona e senza scorta, dà un senso di penultima spiaggia, di pioggia sul bagnato invece che nel pineto. Se chiude un punto nascite si continuerà comunque a nascere. Se chiude una Pinacoteca, per un mese o due poco importa, si uccidono cellule che non si rigenerano perché la bellezza muore se si viene privati della possibilità di guardarla. Con la cultura non si mangia. Lo ha detto Tremonti e tra i monti lo si pensa da sempre e quasi tutti. Diciamolo: è più facile cambiare il mondo che cambiare testa. Anche l'Artistico omaggia Guelfo Dieci incisioni dell'artista nell'atrio della sede nifestazioni per il decennale della sua scomparsa (che coinvolsero, tra l’altro, in quell’anno, la Basilica di Santa Maria in Montesanto – chiesa degli Artisti di Roma, lo Studio L’Orologio e il CeSMa – Centro Studi Marche). “Guelfo, artista e amico volante – racconta Stefania Severi, critica d’arte e collega dell’artista per tanti anni - All’ombra dei Dioscuri, nell’aula magna del Liceo Artistico di Via Ripetta a Roma, ho conosciuto Guelfo (... ) Mi meravigliai che lo si chiamasse semplicemente Guelfo, ma presto mi accorsi che in quel nome c’era tutto l’artista e, anche per me, fu Guelfo, quasi a sottolineare una qualità speciale, una sorta di ecce- zionalità che altri, tra cui Giorgio De Chirico, avevano da tempo già individuato”. E, a proposito del rapporto con gli alunni, Stefania Severi racconta: “Guelfo voleva che il ricordo si sedimentasse e divenisse storia, una storia magistra per quel legame generazionale che lega l’allievo al maestro. Per questo era un bravo insegnante, perché non trasmetteva cultura ma offriva lezioni di vita conformata all’arte (….) e cercava di fare emergere il meglio da ogni allievo, alimentandone la fantasia e l’ingegno”. E saranno le opere di Guelfo, ora, a portare avanti questa pregevole missione didattica: in- centivare sempre di più la creatività e la curiosità nei giovani. Proprio per questo la Fondazione Museo Guelfo, in occasione della donazione di un’opera del Mannucci al Liceo Artistico di Fabriano, lo scorso novembre, ha presentato il bando di concorso “Guelfo: un museo diffuso per il bene comune” che coinvolgerà gli studenti nei settori grafica – audiovisivo multimediale. Perché sono questi i tasselli fondamentali per costruire un percorso a lungo termine, mirato alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico culturale. Un progetto condiviso da tutti, appunto, per il “bene comune”. Soprattutto, un progetto permanente. E per farlo è necessario ripartire dai giovani: “La nostra vera eredità per le generazioni future – conclude Marisa Bianchini - quei giovani definiti da Guelfo il sorriso del mondo, è ciò che abbiamo donato alla collettività, in un gesto di consapevole dedizione ed esigente amore. Guelfo lo ha fatto creando tante opere di arte sacra ed il Museo Guelfo, una Collezione privata, destinata alla sua Fabriano, città d’arte, vocata come Gentile e come Guelfo, alla dimensione internazionale”. Elisabetta Monti 8 L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 9 >FABRIANO< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 E' una biblioteca che piace La struttura sta assumendo i connotati della "Public Library" inglese di FERRUCCIO COCCO L a biblioteca “Romualdo Sassi”, presso il rinnovato complesso storico del San Francesco, giorno dopo giorno sta diventando sempre di più il fulcro cittadino della cultura e della socializzazione. Lo dice il colpo d’occhio (basta entrare per constatare l’aumento dei frequentatori, di ogni età), lo confermano i numeri: attualmente sono 4.789 gli iscritti (con ben 594 nuovi utenti registrati nell’ultimo anno) e 12.384 i prestiti di libri e dvd nel corso del 2015. Ma, oltre ai dati, è il tipo di fruizione di questo spazio - inaugurato nel luglio 2014 - che è cambiato rispetto alle precedenti esperienze bibliotecarie dalla città (prima all’Oratorio della Carità, poi nei locali periferici di via Buozzi nel periodo post-sisma, infine la recente esperienza alle Conce). Ne abbiamo parlato con la direttrice, Melissa Riccardi. “Da luogo di semplice consultazione e prestito, la nostra biblioteca si è ormai trasformata nel prototipo inglese di ‘Public Library’: un luogo di incontro, di cultura, di ricerca, di studio, di eventi... un luogo pensato per gli utenti di ogni età ed interesse - ci spiega la direttrice - Il percorso era già iniziato alle Conce, ma, certamente, ora la nuova collocazione in pieno centro e gli spazi a disposizione invogliano e facilitano la frequentazione della struttura ancora di più. Direi che le cose stanno andando bene”. Dottoressa Riccardi, può delinearci un identikit degli utenti? “Ci sono moltissimi studenti, che si ritrovano qui per preparare esami e lezioni: sono in costante aumento e, perciò, insieme al sindaco e Sono quasi 5 mila gli iscritti alla "Romualdo Sassi", fulcro cittadino di cultura e socializzazione. La direttrice: "Servono più postazioni per gli utenti" all’assessore alla cultura presto dovremo trovare il modo di mettergli a disposizione più tavoli e scrivanie. C’è, poi, chi usufruisce della classica funzione di prestito e consultazione diretta. E chi, invece, utilizza i servizi a distanza, come libri elettronici e contenuti digitali, facendo riferimento alle piattaforme L'assessore Pallucca: "Maggiori risorse? Ci proveremo..." “Per l’amministrazione comunale, la biblioteca riveste un ruolo centrale nell’offerta culturale della città e puntiamo molto su di essa”. L’assessore alla cultura e all’istruzione del comune di Fabriano, Barbara Pallucca, fin dal suo insediamento ha creduto molto nella nuova struttura al San Francesco. Assessore, i numeri dicono che la nuova biblioteca cittadina, attiva dal luglio 2014, è sempre più utilizzata dai fabrianesi: come giudica questo crescente gradimento? “Ne siamo felici e cerchiamo di valorizzarla al meglio, tant’è vero che la usiamo come contenitore per più iniziative possibile. Credo, comunque, che ci siano ancora ulteriori opportunità da sfruttare e cercheremo di percorrerle. E’ un luogo molto utilizzato dai giovani, che vi si recano a studiare, e questo è molto bello”. Nella “lista dei desideri”, la direttrice Melissa Riccardi ha proprio inserito la necessità di più postazioni per gli utenti, oltre che maggiore personale e fondi per gli acquisti. L’amministrazione riuscirà ad andare incontro a queste richieste? “Cercheremo di farlo, compatibilmente con le finanze del Comune, sapete tutti che la situazione economica è quella che è… Nel bilancio cercheremo di inserire maggiori risorse da destinarle alla biblioteca. La volontà c’è, perché ci teniamo molto e lo riteniamo uno spazio importante”. A proposito di giovani: qual è la situazione del Centro di Aggregazione di Sant’Antonio Fuori le Mura e dell’Informagiovani? “Attualmente l’informaziovani non è attivo perché tecnicamente non si poteva ulteriormente rinnovare la gestione. So che si sta predisponendo un nuovo bando. Il Cag è un’altra location che riteniamo molto importante per la socializzazione dei ragazzi e che abbiamo in considerazione”. f.c. on line ‘Indaco’ e ‘Media library’, rintracciabili all’interno del nostro sito internet www.bibliotecafabriano.it. Poi, c’è chi usa i computer e porta avanti i progetti di software libero. Inoltre, è molto apprezzata la sezione bambini e ragazzi Grillo Parlante, all’interno della quale nel corso del 2015 sono stati orga- nizzati ben 90 eventi tra incontri all’interno del progetto Nati per Leggere, letture in inglese e spagnolo, appuntamenti con gli autori”. Come riuscite ad interfacciarvi con un numero così ampio di fruitori? “Attraverso il nostro sito internet, la pagina Facebook, Twitter e la MA L’OFFERTA AUMENTA SOLO GRAZIE AI LASCITI Nel corso del 2015 la biblioteca di Fabriano ha incrementato l’offerta grazie a 2.494 acquisizioni esterne (tra libri e dvd donati, di cui 2.166 già catalogati) provenienti da Luisa Laurendi Briganti, Vittorio Merloni e Regione Marche. Ma non sono stati effettuati acquisti per nuovo materiale, cosa che sarebbe auspicabile per il futuro per aggiornare gli scaffali con le ultime novità. Newsletter veicoliamo tutte le informazioni e i numerosi eventi in programma. Non dimentichiamoci, infatti, che grazie alle sue caratteristiche multimediali, la biblioteca ospita molti appuntamenti: incontri, conferenze, presentazioni di libri, proiezioni di film operate dal Circolo del Cinema e da altre organizzazioni…”. C’è qualche altra cosa interessante all’orizzonte? “Un progetto dell’associazione Fabricamenti sull’archivio fotografico del Novecento, una mostra documentaria dell’Archeoclub sull’architetto Bocci, un corso con Alfonso Cuccurullo rivolto ad aspiranti lettori volontari per bambini…”. Altro? “Un nuovo servizio che gestiamo è quello del cessato catasto, ovvero l’archivio di Stato non trasferito ad Ancona”. Una grande struttura da curare… prestiti… catalogazione… eventi… ma in quanti siete a lavorare in biblioteca? “Non molti: in cinque, più alcuni volontari. Ma devo dire che tutti ci mettono grande passione per far funzionare bene le cose e, con encomiabile sforzo, oltre alla gestione quotidiana delle biblioteca, stanno portando avanti anche il discorso della catalogazione”. Ha una lista dei desideri per il futuro? “Più postazioni per gli utenti, lo abbiamo già detto. Inoltre, sarebbe bello avere più personale. Infine, risorse per l’acquisto di nuovi libri. Devo dire, a scanso di equivoci, che l’assessore alla Cultura Barbara Pallucca è molto vicina alla biblioteca e sensibile alle nostre esigenze, con lei mi trovo in sintonia”. RITORNA “M’ILLUMINO DI MENO” Venerdì 19 febbraio, nella giornata di “M’illumino di meno”, come ogni anno si spegneranno alcuni dei monumenti più in vista d’Italia e d’Europa come simbolo di risparmio energetico. A Fabriano, nella biblioteca “Romualdo Sassi”, dalle 17 si spegneranno tutte le luci per una kermesse di spettacolo ecologico. Ad allietare i presenti, in una atmosfera davvero particolare, ci penserà la Concordia Jazz Orchestra. Sempre più degrado alle Conce Nel frattempo l’ex sede della biblioteca - l’ampia struttura delle Conce (di proprietà della Fondazione Carifac) - tristemente chiusa e inutilizzata dall’estate 2014, continua ad essere vittima di atti di vandalismo. Oltre alle caditoie, da tempo distrutte dagli invicili, nel corso delle ultime settimane sono state prese di mira le cassette dei contatori (divelte) e i muri sono stati imbrattati con scritte (un po’ come sta avvendendo in molte altre parti della città). Il cantiere sul Giano che dura da un paio d’anni e il conseguente isolamento della zona sono terreno fertile per i “raid” notturni. Qui, come in altre zone della città, i residenti invocano l’installazione delle telecamere di vigilanza. 10 >FABRIANO< Reparti al Profili a rischio chiusura? di GIGLIOLA MARINELLI S i sta accentuando il rischio di un importante depotenziamento dell’ospedale ‘Profili’, e non parliamo solo dell’annosa questione della chiusura del punto nascita. Abbiamo incontrato l’assessore alla Sanità del Comune di Fabriano Giorgio Saitta (nella foto) per cercare di approfondire questo tema così delicato. Assessore, rischiamo veramente un netto declassamento dell’ospedale Profili? Chiariamo che non è scritto da nessuna parte che si arriverà al depotenziamento del nostro nosocomio, ma ci sono aspetti non proprio positivi. Da ciò che trapela dovrebbero rimanere nelle Marche solo cinque ospedali più due (Torrette ed Inrca). Vale a dire uno per provincia, senza tenere conto dell’esistenza di una zona montana che ha gli stessi diritti delle città affacciate sul mare. E’ anche vero che con il direttore dell’Area Vasta Maurizio Bevilacqua siamo d’accordo nell’individuare l’ospedale di Area Vasta comprendendo Fabriano, Jesi, Osimo e Senigallia. Bisogna stare attenti ad evitare depotenziamenti che non si potrebbero più correggere tenendo conto della nostra posizione geografica. Sta ravvisando segnali di potenziale chiusura di altri reparti oltre a quello di Ostetricia e Ginecologia? L’Otorino verrà trasformato in ambulatorio, il centro di Senologia che funzionava benissimo, senza liste di attesa, non esiste più. Era stata promessa un’unità semplice di endoscopia digestiva, ma si sono perse le tracce. L’ambulatorio di Cardiologia non funziona e i pazienti anziani, se riescono a prendere appuntamento, cosa oggi impossibile, dovrebbero farsi vedere dopo almeno un anno. Sono preoccupato per Urologia: è prossimo il pensionamento di Rossini e spero che si trovi una soluzione in tempi rapidi. Conferma di aver richiesto un incontro con i vertici provinciali e regionali della Asur per cercare Parla l'assessore Saitta sul possibile depotenziamento dell'ospedale BREVI DA FABRIANO ~ PRECISAZIONE Nelle “Brevi da Fabriano” della settimana scorsa, abbiamo dato notizia che il 21 gennaio al bivio di Marischio, la Panda guidata da una signora dopo aver urtato il bordo del marciapiede ed i guardrail si era ribaltata. In realtà si era solamente girata come avesse fatto inversione di marcia. Ci scusiamo con la signora e con i lettori. ~ QUANTI FURTI! Fabriano, 23 gennaio, dalle 17 alle 19. Ignoti ladri si introducono, in totale, in 12 appartamenti siti nelle vie Bellocchi, Serraloggia, Cappuccini, Santa Croce, Martiri della Libertà e rubano ori, denari e altro per un totale di migliaia di euro. In un locale avevano portato via anche un televisore da sessanta pollici. Negli appartamenti, al momento, i proprietari non c’erano. Indagini delle Forze dell’Ordine. ~ RITROVATO IL TELEVISORE Fabriano, 25 gennaio. Rinvenuto in casa di un albanese 22enne, la televisione da sessanta pollici asportata due giorni prima dal Dopolavoro Ferroviario. Il giovane, che ha precedenti per furti, è stato denunciato per ricettazione ed è stato proposto il ritiro del permesso di soggiorno. ~ LADRE, AI BAGNI DERUBANO UOMINI Fabriano, 23 gennaio, ore 13. Due romene, di età 20 e 33 anni, vengono arrestate per furti dalla Polfer visto che avevano avvicinato due uomini e con moine avevano sottratto una catenina d’oro e un portafoglio. I derubati si erano accorti di essere stati “alleggeriti” quando sono intervenuti gli agenti. Sottoposte a giudizio, le donne hanno l’obbligo di firma giornaliera in attesa del processo. ~ BRONTOLONE Fabriano. Al piano terra della Biblioteca Comunale, ci sono nove computer, ma di questi solamente quattro funzionano. ~ GPS MAL REGOLATO S. P. n° 16 Senigallia-Albacina, 27 gennaio, mattina. Il navigatore satellitare GPS inganna e manda sulla strada per Poggio San Romualdo un Tir ad Albacina guidato da un polacco. Cosicché il veicolo rimaneva bloccato in una curva e i VdF dovevano lavorare un paio di ore per liberarlo. ~ VINCE 31.914 EURO Viale Stelluti Scala, 24 gennaio. Uno scommettitore fabrianese con una schedina da due euro del concorso “10 e lotto”, indovina 9 numeri su 10 e vince 31.914 euro. E’ disoccupato, fabrianese, ha 50 anni. Complimenti e auguri. ~ FURGONE A FUOCO, PESCE SALVO Albacina, 28 gennaio, presso la Whirlpool. Un furgone fuma nel vano motore e il conducente si ferma in una piazzola di sosta. Chiama quindi i VdF. Il veicolo trasportava pesce. ~ RAMI PERICOLANTI IN TRE PINI Albacina, 29 gennaio. In località le Muse il forte vento aveva reso instabili i rami di tre grandi pini e le braccia degli alberi potevano finire sulla strada cosicché i VdF, tramite autoscala, provvedevano a tagliare i rami e a toglierli per mettere l’area in sicurezza. ~ COMPLIMENTI AL SOCCORRITORE Genga, 24 gennaio, pomeriggio. In un ristorante una 65enne cade a terra per malore ed un’ex operatore fabrianese della Cri che stava pranzando interviene e con massaggio cardiaco e respirazione artificiale, la signora si riprende. Poi, presente il personale medico del 118, vomita per congestione ed è fuori pericolo. Al fabrianese soccorritore, con i complimenti fattigli dai presenti, giungano quelli della cittadinanza e de “L’Azione”. ~ CORTO CIRCUITO, FUMO, PAURA Viale Serafini, 24 gennaio, mattina. Nell’appartamento in cui una signora 80enne vive sola, il circuito elettrico del presepe incomincia a fumare, lei si allarma, i vicini accorrono, chiamano i soccorsi ed i VdF in breve spengono. La donna viene trasportata all’ospedale per accertamenti sanitari. Nell’appartamento si è prodotto l’annerimento della sala. di comprendere le reali intenzioni sulle sorti dell’ospedale cittadino? Più che interpellare i vertici tecnici regionali e provinciali, che ho anche incontrato pochi giorni fa e a cui ho sottoposto la situazione trovando ascolto sui problemi specifici, sarà utile incontrare i vertici politici della regione, cosa che il nostro Sindaco sta facendo. Da parte mia ho incontrato più volte Volpini, presidente della IV commissione, quella della Sanità, e con il quale ho avuto uno scambio di parole piuttosto franco. E’ importante mantenere una pressione continua su coloro che decidono davvero, come è importante far passare l’idea di una zona montana interprovinciale autonoma e per la quale ho lavorato in passato prima di uno stop imposto dalla regione. Andremo incontro ad una sempre più crescente privatizzazione della sanità? Devo dire che le responsabilità sono anche dello Stato, che dopo avere tagliato i fondi ai Comuni, ha imposto tagli di milioni e milioni di euro alle regioni nel campo della sanità, obbligandole ad azioni susseguenti. La sanità dovrebbe agire sul territorio, ma c’è mancanza di preparazione, di idee e di fondi. Si stanno scontentando tutte le categorie sanitarie. La situazione è seria e va affrontata di petto. Spero che il nostro servizio sanitario, ritenuto a livello internazionale il terzo del mondo, non venga travolto in favore dei privati. L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Punto nascita: il futuro è fissato in due date Due giorni da memorizzare in agenda: 19 febbraio e 3 marzo. I punti nascita di Fabriano, San Severino e Osimo sono in attesa di conoscere il futuro dei reparti di ostetricia negli ospedali delle rispettive città. Tra tre settimane, infatti, il Tar delle Marche si pronuncerà sul ricorso presentato dalle amministrazioni comunali di Fabriano e San Severino. Tra un mese, invece, arriverà il responso del Consiglio di Stato a cui si è rivolto il Comune di Osimo. Tutte e tre le strutture non vogliono rinunciare alla sala parto e, in attesa di una mossa della politica regionale – il governatore Ceriscioli sta studiando l’applicazione dell’Area Funzionale Omogenea Integrata che creerebbe equipe uniche tra ospedali diversi – continuano a lavorare e a manifestare per non chiudere. All’Ospedale 'Profili' si lavora a pieno ritmo. Anche domenica 31 gennaio, giorno in cui avrebbe terminato la sua attività la sala parto della città della carta se non fosse giunta la sospensiva del Tar, medici e paramedici hanno monitorato mamme in attesa mentre i vagiti dei bimbi nati tra venerdì e sabato scorso sono riecheggiati in tutto il reparto. “E’ stata una giornata tranquilla – ha detto un ginecologo – con parenti ed amici che hanno raggiunto le neomamme che hanno partorito”. Marco Antonini Sit in ad Ancona contro i tagli sanitari Fabriano, Matelica, Cagli, Osimo, San Severino e Pesaro insieme per sostenere la sanità pubblica. Non si ferma la protesta dei cittadini marchigiani contro la politica di tagli ai servizi sanitari portata avanti dalla giunta Ceriscioli. Dopo le varie proteste che i singoli comuni hanno condotto indipendentemente ognuno perorando la propria causa, ora i cittadini hanno deciso di unire la loro voce. L’appuntamento è per sabato 6 febbraio. I manifestanti si incontreranno a Piazza Roma, in Ancona, per un sit in che durerà tutta la mattinata. Un coro di voci che rappresenta tutti i cittadini della regione e che non deve e non può essere ignorato. Il coordinamento a favore del punto nascita di Fabriano scenderà in piazza ancora una volta per difendere l'ospedale cittadino ed il diritto delle partorienti di avere un servizio sicuro ed efficiente. L'agAlcuni congregazione con i coordinamenti cittadini ci delle altre città ci ricorda ancora hanno seuna volta che la questione interesgnalato che nei pressi del cimitero di Cancelli si registrano fatti anosa tutti, non solo le donne in dolce mali. Alcune coppie, anche durante il giorno, si intrattengono in gesti attesa, ma l'intera sfera dei servizi affettuosi, che di certo sono poco edificanti per chi si trova a soggiornare sanitari. Ecco perché si auspica la nella zona, entra o esce dal cimitero. Inoltre si trovano alcuni rifiuti che presenza di un numero di cittadini in un luogo sacro alimentano il disappunto delle persone. I cancellani consistente. che hanno rilevato questi fatti, chiedono maggiore riservatezza e rispetto. Fatti anomali al Cimitero Coordinamento cittadino punto nascita L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 11 >FABRIANO< Anas incorpora la società Quadrilatero Avanzano i lavori della Statale 76 e sarà finalmente completata la Pedemontana di ALESSANDRO MOSCÈ C ome procedono i lavori per l’ultimazione del progetto ex Quadrilatero? Il 12 ottobre 2015 il consiglio di amministrazione di Anas, presieduto da Gianni Vittorio Armani, ha deliberato il progetto di fusione per l’incorporazione in Anas della società Quadrilatero Marche-Umbria. Nella stessa data l’amministratore della Quadrilatero Marche-Umbria Spa, Guido Perosino, ha approvato il medesimo atto. Il raddoppio della Statale 76 per la direttissima AnconaPerugia non sarà ultimato, presumibilmente, prima del 2017. Si potrà godere di questa fondamentale arteria di comunicazione che è tornata di recente al centro del dibattito politico con la chiusura del reparto di Ostetricia di Fabriano, che costringerà le gestanti a raggiungere l’ospedale di Jesi che dista 40 chilometri. Anche alcuni incidenti purtroppo mortali di questo mese hanno contribuito ad accendere la polemica sul transito ad alto traffico in una strada inadeguata che congiunge l’entroterra marchigiano e umbro alla costa adriatica. Cosa prevede, nello specifico, il progetto? Saranno portate a termine dall’Anas tutte le attività previste a carico di Quadrilatero. Il prospetto prevede il completamento delle due arterie principali, Foligno-Civitanova Marche (Statale 77) e Perugia-Ancona (Statale 76 e Statale 318), oltre alla Pedemontana delle Marche tratto Fabriano-Muccia/Sfercia e gli altri allacci e intervallive (innesto della Foligno-Civitanova-Statale 77 con la Statale 16 e le intervallive Tolentino-San Severino e Macerata), atti idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali esistenti e a migliorare l’accessibilità alle aree interne delle regioni interessate. Quali saranno i primi passi da compiere nel 2016? Il percorso è stato tracciato e a breve sarà firmato un protocollo d’intesa per monitorare gli interventi dell’Anas al fine di consentire che tutte le attività siano definitivamente concluse. Il Cipe, nella seduta del 23 dicembre 2015, ha approvato il progetto definitivo della Pedemontana relativo allo stralcio funzionale della tratta Matelica/nord zona industriale-Matelica sud/Castelraimondo nord. Il Cipe ha contestualmente assegnato 183 milioni di euro per le risorse di cui al decreto legge n. 133/2014 detto “Sblocca Italia”, convertito con la Legge 11 novembre 2014, n. 164, recante tra l’altro le “misure urgenti per l’apertura dei cantieri”. Nel contempo sono in via di definizione intese tra gli azionisti (Anas, regioni ed enti locali) finalizzate alla stipula di un Accordo di Programma quadro che stabilisca il completamento degli interventi infrastrutturali e il piano di Area Vasta. Qual è stato l’ultimo investimento nell’area fabrianese? Avanzano i lavori per la costruzione della direttrice Perugia-Ancona. Nel giorno di Santa Barbara è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria Campodiegoli nell’ambito dei lavori di realizzazione del tratto Fossato di Vico-Cancelli. La realizzazione del tunnel, lungo complessivamente circa 1,2 km, ha richiesto un investimento di circa 16 milioni di euro. Il completamento del tratto di 22 km è previsto nel 2017. 12 >EVENTI< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Tutta la carica degli Stadio! Il 10 marzo al Gentile il concerto della band di Gaetano Curreri di SAVERIO SPADAVECCHIA P artirà da Fabriano la nuova avventura nei teatri degli Stadio. La band di Gaetano Curreri tornerà a calcare le assi del teatro “Gentile da Fabriano” giovedì 10 marzo alle ore 21.30. Quella della città della carta sarà la prima data del tour di supporto a “Miss Nostalgia”, quindicesimo album da studio della band bolognese prossimo all’uscita, che toccherà poi i teatri più importanti d’Italia. Un concerto reso possibile dalla collaborazione tra Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Comune di Fabriano e Paolo Notari (giornalista e conduttore televisivo della Rai), che hanno saputo attirare la band di Curreri a Fabriano a distanza di 10 anni dall’ultima esibizione al “Gentile”. Concerti che presenteranno anche “Un Giorno Mi Dirai”, canzone che sarà in gara nella nuova edizione del Festival di Sanremo, dove gli Stadio saranno (per la quinta volta) tra i protagonisti insieme a molti altri big della canzone italiana. La nuova fatica degli Stadio sarà impreziosita dal clarinetto di Lucio Dalla (storico amico e collaboratore di Curreri e soci) e dalla voce di Vasco Rossi che saranno presenti in alcune delle nuove canzoni della band. Un rapporto che ritorna vivo, data la grande amicizia che lega la band a Vasco Rossi e al solido legame che univa la band (e Gaetano Curreri in primis) con Lucio Dalla. Il gruppo ha una genesi come band di supporto di Lucio Dalla già a partire dalla metà degli anni Settanta: il primo album del cantautore bolognese in cui compare la maggior parte del parco-strumentisti che darà origine agli Stadio è “Anidride solforosa”, del 1975. Leggermente diversa l’esperienza “pre-Stadio” di Gaetano Curreri, è invece legata al solido rapporto con Vasco Rossi, dopo l’esordio nelle balere e nelle sale da ballo della provincia di Modena alla fine degli anni sessanta. Centrale dicevamo fu il rapporto di collaborazione ed amicizia con un Vasco Rossi giovanissimo e sconosciuto, col quale ha iniziato un proficuo rapporto di collaborazione che ha portato alla realizzazione dei primi due album di Rossi: “... Ma cosa vuoi che sia una canzone...” del 1978 e “Non siamo mica gli americani” dell’anno successivo entrambi suonati e so- prattutto arrangiati da Curreri. Sarà poi il 1982 “l’anno zero” degli Stadio con l’esordio omonimo (sebbene registrato 2 anni prima) e con i primi successi e passi di una carriera dorata. “Gli Stadio arriveranno a Fabriano il prossimo 6 marzo – rivela il giornalista e conduttore televisivo di Rai Uno Paolo Notari, che ha collaborato all’organizzazione del concerto – e rimarranno in città fino al concerto del 10. Durante questo periodo di residenza cercheremo di organizzare un incontro tra Gaetano Curreri ed i ragazzi delle scuole secondarie superiori fabrianesi, per raccontare una delle storie più belle Nuovi incontri mirati al Caffè Alzheimer Strumenti musicali: un corso da ingegneri Nuovo appuntamento a cura del Caffè Alzheimer di Fabriano dedicato ai familiari ed agli assistenti dei malati, lunedì 8 febbraio, dalle 17 alle 19, presso la sede del Caffè all’interno della struttura polivalente di Santa Caterina in Castelvecchio. Un’occasione importante per incontrare professionisti (come psicoterapeuti, psicologi, fisioterapisti) che si occupano dei diversi aspetti problematici del morbo di Alzheimer. Un momento concreto per affrontare la gestione pratica e psicologica della malattia, per avere formazione e sostegno gratuiti e non solo. Gli operatori del Caffè Alzheimer, puntando come sempre a migliorare la qualità dell'assistenza, non mancano di regalare ai loro ospiti anche momenti di svago e sollievo. L’Accademia dei Musici e l’Università Politecnica delle Marche venerdì 5 febbraio, alle ore 12.30, presso il Complesso Monumentale San Benedetto, Sala Teatro di Accademia dei Musici – Fabriano – presenteranno il Corso di Perfezionamento “Ingegneria negli Strumenti Musicali” e relazioneranno i “lavori in corso” per il polo universitario artistico musicale scientifico a Fabriano. Interverranno il prof. Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, il prof. Claudio Veneri, direttore artistico di Accademia dei Musici, prof.ssa Michela Sburlati, docente ospite dell’Università Cinese di Kaifeng – Henan. E’ questa un’importantissima conferenza, perché nel corso di perfezionamento “Ingegneria negli Strumenti Musicali”, che partirà il 29 febbraio presentato dall’Università Politecnica delle Mar- Elisabetta Monti ed intense della musica italiana. Sarà l’occasione di sentire dal vivo 'Un giorno mi dirai', brano che gli esperti di Sanremo hanno già definito come uno dei più belli e particolari di tutta l’imminente rassegna musicale. Probabilmente l’unica canzone veramente nuova nel panorama del 2016 di Sanremo”. I biglietti da 10 a 35 euro saranno in vendita prossimamente presso il Botteghino del Teatro Gentile e nei circuiti on line Vivaticket e Ticketone. A sinistra gli Stadio, qui sotto Paolo Notari mentre presenta il concerto che, in collaborazione con i Conservatori S. Cecilia – Roma, G. Rossini – Pesaro e G. B. Pergolesi – Fermo, si consolida la collaborazione con Accademia dei Musici in Fabriano, con il suo Museo del Pianoforte Storico e del Suono. Con il binomio didattico-culturale Arte, Musica e Scienza, si intende proprio creare una Espressione Universitaria, unica in Italia, dove peraltro queste discipline sono state sempre protagoniste. E’ a tal proposito che Accademia dei Musici e l’Università Politecnica delle Marche stanno lavorando alla realizzazione di un polo universitario artistico musicale scientifico internazionale con sedi nelle città di Fabriano ed Ancona, attrattivo per tutte le nazioni. Il mondo orientale, a cominciare dall’Università Cinese dell’Henan, che proprio lo scorso ottobre è venuta in visita ad Accademia dei Musici, ha dichiarato il suo forte interesse a questa innovativa Istituzione. E’ proprio grazie a questo contatto con l’Università dell’Henan (40.000 iscritti), che ci si può auspicare di dover ospitare nella città di Fabriano e sul suo territorio, centinaia di studenti cinesi, laureandi e laureati, adulti e benestanti. Francesco Iacobini Love Songs 2: canzoni d'amore in teatro nel giorno della festa degli innamorati Anche quest’anno il Teatro Gentile di Fabriano ospiterà il concerto spettacolo del Coro Giovani Fabrianesi dedicato alle canzoni d’amore e lo farà nella giornata dedicata a tutti gli innamorati, domenica 14 febbraio. Torneranno, così, le piacevoli emozioni musicali e danzate che già hanno avuto buona accoglienza nell'edizione precedente, a beneficio di tanti che, a gran voce, hanno chiesto al Coro di proseguire nell'avventura anche in questo anno nuovo. E questo spettacolo non sarà una banale ripetizione del precedente, ma sarà ancora più coinvolgente e ricco di sorprese, con nuovi brani e nuovi ospiti che si alterneranno sul palco per rendere, insieme al Coro, l’evento ancora più magico ed emozionante. Saranno presenti, quindi, le meravigliose ragazze del Circo in Valigia con le loro danze nell'aria, Diego Trivellini con la sua fantastica ed evocativa fisarmonica, ed i maestri di Tango e Milonga Daniele Mimotti e Tania Bucciarelli a far vibrare di passione lo spettacolo. Per chi vorrà rendere ancora più speciale la serata, nel prezioso Ridotto del Teatro si potrà gustare la cena allietata dall’esibizione del Coro in formazione adeguata all'ambiente più raccolto ed intimo. Il Coro Giovani Fabrianesi vi aspetta, certo di coinvolgervi nell’emozionante atmosfera che saprà creare domenica 14 febbraio dalle ore 19.30 presso il Ridotto del Teatro per la cena e dalle 21.30 per il concerto al Teatro Gentile. Tutte le donne presenti riceveranno un grazioso cadeau. Info e prenotazioni: 3317147775, [email protected]. Prevendita: Edicola La Rovere. La foto della scorsa edizione L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Piano industriale, ma la tempistica? L 'on. Emanuele Lodolini è tornato ad interrogare il Governo sulla questione della Jp Industries. Insieme ai deputati Giulietti e Marchetti, Lodolini ha presentato un'interrogazione al Ministero dello Sviluppo economico per chiedere spiegazioni in merito al nuovo piano industriale dell'azienda, la cui presentazione era stata annunciata per gennaio. “Con la sentenza dello scorso novembre, la Corte di Cassazione ha dichiarato valida la vendita della Ardo alla Jp Industries spa, accogliendo il ricorso dei commissari ministeriali e ribaltando così il verdetto dei primi due gradi di giudizio che inizialmente aveva dato ragione alle banche creditrici - è scritto nell'interrogazione - La sentenza della Suprema Corte, che ha fatto seguito alla firma del prolungamento per altri 21 mesi della cassa integrazione per i 700 lavoratori riassorbiti dalla Jp Industries, chiude definitivamente il contenzioso aperto con gli istituti bancari, mettendo l'azienda nelle condizioni di ripartire con l' attività industriale e ricreare la piena occu- 13 >SPAZIO LAVORO< Interrogazione al Governo sulle prospettive della Jp pazione contribuendo a rilanciare un’ area, come quella appenninica, già colpita gravemente dalla crisi”. Alla luce di tali fatti, i deputati sono tornati ad interrogare il Governo, chiedendo al Mise se disponga di elementi in merito alla presenta- zione del piano industriale, dal momento che, solo attraverso di esso, è possibile misurare la prospettiva, valutare l'andamento dell'azienda e collocare i risultati a medio termine in un quadro di ripresa economica del territorio”. Esercitato il diritto di recesso Veneto Banca S.p.A. comunica che il diritto di recesso conseguente alla trasformazione dell’Istituto da Società Cooperativa a Società per Azioni, deliberata dall’assemblea straordinaria dei soci del 19 dicembre 2015, è stato esercitato nelle modalità previste ed entro il termine previsto di giovedì 7 gennaio 2016 da 219 soci su 87.504, pari allo Azione” e quanto illustrato dall’amministratore delegato durante i lavori assembleari, sul lavoro fin qui svolto, sulle potenzialità del nostro Istituto e sulle sfide che siamo pronti ad affrontare”. “In Assemblea abbiamo trovato una compagine sociale che ci ha dato risposte ferme e sicure. L’esito dell’obbligatorio passaggio 0,25% della compagine sociale. Le Azioni Oggetto di Recesso sono 2.017.248 e corrispondono al 1,62% dell’attuale capitale sociale di Veneto Banca. Il controvalore complessivo dell’esercizio di recesso risulta pari a 14.725.910,40 Euro, al valore di liquidazione di 7,30 euro per azione. “Dall’esito dell’esercizio del diritto di recesso emerge una sostanziale compattezza dei nostri Soci, a conferma della fiducia nei confronti del nostro Istituto e del percorso di risanamento e rilancio intrapreso con nuovo impulso dal Consiglio di Amministrazione negli ultimi mesi” – afferma il presidente di Veneto Banca, Pierluigi Bolla. “Continueremo a garantire ai nostri soci la massima trasparenza possibile, in coerenza con tutte le iniziative messe in campo mediante la campagna informativa “Futuro in del Diritto di Recesso conferma questa strada – ha sottolineato Cristiano Carrus, Amministratore Delegato e direttore generale di Veneto Banca - siamo determinati a lavorare con efficienza ed efficacia per presentarci alla prossima Assemblea da SpA con una nuova Veneto Banca, adeguatamente dotata di mezzi patrimoniali, quotata in Borsa e percepita dai mercati finanziari internazionali come affidabile e interessante. “Possiamo contare – ha concluso Carrus – su una popolazione aziendale unita e nuovamente motivata nel perseguire obiettivi concreti, in primis quello di riguadagnare la fiducia dei nostri clienti e dei Soci”. Per quanto concerne le Azioni Oggetto di Recesso, si ricorda che, come già precedentemente comunicato, saranno offerte in opzione ai possessori di azioni Veneto Banca che non abbiano esercitato il Diritto di Recesso, in proporzione al numero di azioni Veneto Banca da essi possedute. I titolari di azioni Veneto Banca che eserciteranno il diritto di opzione, purché ne facciano contestuale richiesta, avranno altresì diritto di prelazione nell’acquisto delle Azioni Oggetto di Recesso che SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ OPPORTUNITÀ DI STAGE PRESSO FABER SPA – FABRIANO E SASSOFERRATO Faber SpA, azienda multinazionale parte del Gruppo Franke e leader nel settore metalmeccanico, ricerca diverse figure da inserire in stage negli stabilimenti di Fabriano (AN) e Sassoferrato (AN). - STAGE PROGETTAZIONE MECCANICA La risorsa si occuperà della gestione delle preserie produttive in stabilimento nella prima fase di validazione del prodotto. Requisiti: laurea in Ingegneria Meccanica; preferibile precedente esperienza, anche di tirocinio, in aziende metalmeccaniche; buona conoscenza della lingua inglese; dimestichezza con i sistemi di modellazione CAD 3D (preferibile esperienza con PRO-E); metodo e precisione. Luogo di lavoro: Fabriano (AN). Rif. STAGE PROGETTAZIONE PR0210. - STAGE TEMPI E METODI La risorsa di occuperà dell’analisi dei tempi e metodi e del miglioramento continuo dei processi produttivi attraverso l’applicazione dei principi del lean manufacturing. Requisiti: laurea in Ingegneria Gestionale o della Produzione Industriale; buona conoscenza della lingua inglese; ottima conoscenza di Office (in particolare Excel). Luogo di lavoro: Sassoferrato (AN). Rif. STAGE TEMPI&METODI 0210. - STAGE LABORATORIO R&D La risorsa si occuperà di: esecuzione di prove di laboratorio idonee alla verifica sistematica delle specifiche tecniche dei prodotti e del rispetto degli standard; analisi delle performance fluidodinamiche e acustiche dei prodotti; sviluppo e validazione di soluzioni per il miglioramento delle performance. Requisiti: laurea in Ingegneria Meccanica (preferibile); preferibile precedente esperienza, anche di tirocinio, in aziende metalmeccaniche; buona conoscenza della lingua inglese; metodo e precisione. Luogo di lavoro: Fabriano (AN). Rif. STAGE LAB0210. Per candidarsi: inviare il curriculum via e-mail all'indirizzo [email protected] oppure compilare il form online alla pagina: www.faberspa.com > lavora-con-noi. ~ APPRENDISTATO IN GERMANIA CON "THE JOB OF MY LIFE - MOBIPRO EU" La camera dell’Artigiano di Friburgo in Brisgovia, in cooperazione con l’Unione Provinciale Artigiani Padova e l’Istituto Panzini Senigallia, offre l’opportunità a 8 giovani 18/27 anni interessati alle professioni di macellaio/salumiere, panettiere, pasticciere, commesso negli stessi settori, di imparare un importante mestiere artigiano attraverso il sistema duale di formazione tedesco (scuola e azienda). Dopo aver studiato in Italia la lingua tedesca, i giovani soggiorneranno in Germania, nella Regione di Lörrach/ Waldshut e inizieranno il loro percorso di apprendimento. Requisiti: 18/27 anni; assolvimento obbligo scolastico; residenza a Senigallia/ Marche; motivazione ad imparare la lingua tedesca e un mestiere in Germania. Si offre: corso di lingua tedesca a Senigallia nei mesi marzo-giugno; apprendistato in Germania per 3 anni-3 anni e mezzo; stipendio mensile di euro 818,00 per i primi tre anni di formazione duale; rimborso spese di viaggio; corsi di tedesco in Germania. Scadenza: 6 febbraio. Contatti: dott.ssa Tanja Massimi Istituto Panzini Senigallia: 339.1067732, [email protected]. Per maggiori informazioni e per scaricare bando e modulistica: www.jobofmylife.wordpress.com. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: [email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/ cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. siano rimaste inoptate. Ove residuassero Azioni Oggetto di Recesso all’esito dell’Offerta in Opzione e dell’eventuale esercizio del diritto di prelazione, la Banca procederà ad offrire tali azioni a terzi al valore di liquidazione. Le modalità e i termini di adesione all’Offerta in Opzione e ogni ulteriore informazione relativa al pro- cedimento di liquidazione saranno comunicate mediante pubblicazione di appositi avvisi su due quotidiani a tiratura nazionale e sul sito internet www.venetobanca.it nonché, per quanto riguarda l’Offerta in Opzione, nell’avviso che sarà depositato presso il Registro delle Imprese di Treviso ai sensi dell’art. 2437-quater, comma 2, cod. civ. 14 >MATELICA< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Il 118 non “soccorre” la Giunta Delpriori di ANTONIO GENTILUCCI L’ onda lunga del dibattito sulle misure draconiane decise dal Governatore Ceriscioli è arrivata anche al Consiglio comunale matelicese. Non perché la questione fosse tra i punti all’ordine del giorno, ma perché la minoranza di Nuovo Progetto Matelica ha deciso di disertare l’aula come forma di protesta. Al termine di una settimana… in crescendo di informazioni, infatti, negli ultimissimi giorni prima il consigliere regionale Sandro Bisonni e poi la vice presidente della Commissione regionale Sanità Elena Leonardi hanno confermato che nella famosa riunione di Giunta di lunedì 11 gennaio non non ci sono state variazioni rispetto a quanto previsto dalla DGR 1183/2015 del 22/12/2015: pertanto solo nelle 12 ore diurne rimane attivo un mezzo di soccorso avanzato con medico a bordo (MSA), mentre per la fascia notturna continua ad essere presente un mezzo di soccorso infermieristico (MSI). Da qui la decisione della minoranza di disertare l’aula come forma di protesta, non per il mancato risultato ottenuto, ma per quei post sui social network che Delpriori e Montesi avevano pubblicato in serata, annunciando invece che la Giunta quella concessione l’aveva fatta: “Oggi è una bella giornata”, aveva chiuso il sindaco. Decisione maturata negli ultimi giorni, tanto che un perplesso presidente del Consiglio comunale Casoni ha confermato che nell’ultima riunione dei capigruppo questa posizione non era stata affatto espressa. E invece si è concretizzata, prima con un comunicato in cui si chiedono anche le dimissioni del Sindaco e della sua Giunta, e nel pomeriggio di lunedì, con una lettera inviata e controfirmata da tutti i membri del gruppo consiliare di Nuovo Progetto Matelica in cui si sintetizza la motivazione della protesta, ma che nello stesso tempo, implicitamente rinuncia alla richiesta di dimissioni, auspicando anzi che l’amministrazione si unisca al gruppo di minoranza per lottare per la difesa dei servizi sanitari essenziali. Durante il Consiglio stesso di lunedì Delpriori, con una comunicazione, affronta la questione, ributtando la palla del fallimento politico sulla precedente amministrazione. Ad Ancona, questo il ragionamento del sindaco, si sta solo attuando una riforma che era stata scritta quando su questi scranni sedeva il sindaco Sparvoli e la sua Giunta, eppure di sanità, in quei periodi, non si è mai parlato, segno che non interessava quell’amministrazione. Ora, come già hanno provato a fare per il biogas, approvato sotto la loro consiliatura, stanno cercando di addossare a noi una responsabilità che è loro. Ma che non di concessioni non ottenute si parla, quanto dell’averle sventolate sui media, spetta al consigliere Leonardo Mori sostenerlo, lui che era lunedì l’unica opposizione presente: “Noi non abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco e della Giunta, e non abbiamo approvato la decisione di disertare l’aula dell’altro gruppo consiliare. Ma chiediamo, e l’ho già detto ai diretti interessati, una lettera di scuse ai cittadini, che sono stati illusi e ingannati da post che poi sono stati ripresi dai media, e che facevano riferimento all’MSA 24H, che non è mai stato concesso, quel giorno, dalla Giunta che era in quel momento riunita”. Una posizione, questa, ribadita l’indomani anche dal capogruppo Baldini: “Unanimemente si è portato avanti il problema sanitario matelicese con l’approvazione del “libro bianco”, trasmesso alla Regione Marche, con tutte le richieste e necessità per il nostro nosocomio. Purtroppo, fino ad ora, né la IV Commissione Regionale sulla Sanità, né la Giunta Regionale hanno accettato quanto richiesto”. E sempre insieme si era deciso di non indire manifestazioni di protesta, per non pregiudicare eventuali possibili modifiche. Non dubita neanche, Baldini, che sindaco e assessori abbiano fatto i loro tentativi. “La nostra assenza era per contestare le errate comunicazioni fatte dal sindaco e qualche altro componente la maggioranza su presunte risoluzioni adottate dalla Regione e non supportate da documenti ufficiali, sui social network e sulla stampa, traendo in inganno i cittadini stessi. In un momento così difficile sarebbe bene lavorare tutti insieme contro chi sta mettendo a repentaglio la sicurezza sanitaria dei cittadini delle nostre zone montane e cioè contro la Regione Marche”. E’ l’assessore Montesi, sempre dai microfoni del Consiglio comunale, a non dare tutto per perso, invitando ad aspettare perché la Giunta non ha ancora riparlato di sanità e portare a casa il risultato è ancora possibile. Ecco la lettera di chi era assente Con la presente informiamo che il gruppo consiliare Nuovo Progetto Matelica non prenderà parte alla seduta del Consiglio comunale convocata per lunedì 1 febbraio. Questo come segno di protesta per le false dichiarazioni, uscite sulla stampa e sui social network, da parte del sindaco e mai smentite da nessun membro dell’amministrazione comunale. Tali affermazioni riguardano i servizi sanitari, in particolare il 118 MSA, del nostro nosocomio. Gli specifici riferimenti del sindaco, coadiuvato da schemi, che davano per votati tabelle ed emendamenti durante la seduta della IV Commissione Assembleare Regionale dell’11 gennaio, si sono rivelati errati e soprattutto non supportati da alcun atto, delibera, determina o provvedimento regionale. Con questo segno di protesta auspichiamo che anche il sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Matelica si associ alla battaglia che questo gruppo consiliare e tutti i comitati dell’entroterra stanno portando avanti in difesa della salute dei nostri cittadini e contro un’arroganza inspiegabile dell’amministrazione della Regione Marche. “La verità della Sanità e le leggende della Giunta” Ecco la cronistoria Con questo comunicato intendiamo rappresentare alla cittadinanza, in maniera imparziale ed oggettiva, i fatti accaduti e le dichiarazioni rilasciate dall’amministrazione comunale di Matelica in merito alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale con particolare riferimento ai servizi di emergenza urgenza. Partiamo da un dato certo: ad oggi – 2 febbraio - con la riorganizzazione, a Matelica verrà tolto il medico dall’autoambulanza nelle ore notturne lasciando di fatto scoperto dal servizio medicalizzato l’intero territorio. Ora, una breve cronistoria: In data 11 gennaio l’assessore Montesi scriveva: “La commissione regionale sanità ha espresso parere favorevole alle proposte di riordino comprese le richieste e indicazioni sulle quali da mesi tutta l’amministrazione di Matelica sta lavorando. 118 h 24, cure intermedie con ricovero diretto, rsa, riabilitazione, servizi ambulatoriali”. In data 11 gennaio il sindaco Delpriori scriveva: “La commissione ha votato. Il 118 a Matelica avrà il medico per le 24h. Ci saranno 8 posti di cure intermedie e altri investimenti per la diagnostica”. In data 15 gennaio il sindaco Delpriori scriveva: “La commissione sanità dell'11 gennaio ha proposto e votato questo cambiamento a seguito dei miei colloqui personali con Luca Ceriscioli. Questa che posto è la scheda votata in quella commissione”. Dopo varie dichiarazioni da La Regione non fa marcia indietro e la minoranza diserta il Consiglio per protesta parte dei consiglieri regionali Bisonni, Pergolesi e Leonardi che smentivano categoricamente le affermazioni sopra riportate, dimostrando – carte alla mano – l’inesistenza della scheda, l’inesistenza della votazione in commissione e l’inesistenza alle modifiche alla delibera, il 28 gennaio il consigliere regionale Bisonni pubblica la risposta del dott. Piero Ciccarelli alla richiesta di chiarimenti da parte della commissione sanità in merito alla questione Matelicese. Nella risposta viene comunicato quanto segue: “è prevista nel territorio di Matelica la seguente dotazione dei mezzi di soccorso: presenza del mezzo di soccorso avanzato (MSA) H12 (diurno) e presenza del mezzo di soccorso infermieristico (MSI) H12 (notturno)”. Tradotto: di notte a Matelica l’autoambulanza non avrà il medico a bordo. La risposta di Ciccarelli cala il sipario sulla reale e drammatica situazione sanitaria e smentisce le assurde dichiarazioni sbandierate dall’amministrazione. Tutte palesemente false. Dalla cronistoria degli eventi, appaiono oggettive una serie di circostanze: La perdita di credibilità dell’attuale amministrazione. Per giorni il sindaco ed alcuni assessori hanno dichiarato incessantemente di aver ottenuto tramite interventi politici il medico H24 sui mezzi di soccorso, presentando tra l’altro su Facebook documentazione millantata come ufficiale e rivelatasi poi inesistente nelle carte ufficiali della Regione; non è la prima volta che dichiarazioni del sindaco vengono smentite (si ricordino quelle sulle presunte infiltrazioni mafiose tempestivamente smentite dal Procuratore di Macerata Giovanni Paolo Sparvoli, Mauro Canil, Rosanna Procaccini, Massimo Baldini, Gruppo Consiliare Nuovo Progetto Matelica Giorgio); L’arroganza dimostrata dal sindaco e dall’assessore Montesi i quali, a più riprese, sui social network rivolgono attacchi più o meno diretti verso i cittadini dissenzienti ed i consiglieri regionali solo perché questi, carte alla mano, si erano accorti di quanto stava realmente accadendo. L’inconsistente peso politico del Partito Democratico matelicese, le cui richieste (sempre che le abbiano fatte) sono state fino ad oggi snobbate dai vertici regionali del partito. Di tutta questa vicenda resta, purtroppo, oltre che un servizio sanitario peggiore rispetto al passato, anche la sensazione che l’amministrazione comunale si trovi in difficoltà nel gestire situazioni articolate e critiche, lasciando trasparire, dalle inadeguate dichiarazioni rilasciate, una sorta di impreparazione e superficialità. Si conclude affermando che i servizi sanitari e la tutela della salute dei cittadini restano prioritari rispetto ad ogni logica di partito, interesse politico o campanilismo, pertanto faremo tutto quanto in nostro potere, in tutte le sedi che riterremo opportune, per opporci a questa riforma sanitaria. M5S Matelica 15 >MATELICA< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Obiettivo riaprire la chiesa Comitato per la raccolta fondi per S. Francesco I francescani chiedono aiuto. Matelica, (speriamo) risponde. Potremmo sintetizzare così l’annuncio di un comitato per far fronte alle spese per gli ultimi lavori di completamento necessari per riaprire la chiesa. Il Padre Provinciale Ferdinando Campana, durante la Messa per la festa di San Francesco, decise di prendere un impegno solenne e porre una data, forse proprio per costringere tutta la comunità a stringersi intorno alla sua chiesa in maniera concreta. Massimo Baldini, ex assessore al Bilancio e poi, pro tempore, ai Lavori pubblici, e da sempre vicino al monastero dei francescani, ha comunicato la costituzione di un “Comitato pro apertura della chiesa di San Francesco”, volto al reperimento di fondi per supportare la comunità francescana. Il saldo minimo è di euro 55.000, più l’iva. Diciamo minimo perché, come precisato anche nel comunicato, in presenza di fondi sufficienti, si potrebbe procedere anche al rifacimento dell’impianto di riscaldamento. Ecco il testo del comunicato, concordato proprio con i Frati Francescani: Il 29 ottobre 2014 terminavano i lavori, iniziati il 9 ottobre 2009, per procedere alla ristrutturazione della chiesa di “San Francesco”, danneggiata dal terremoto del 1997. Le somme di denaro necessarie vennero date dalla Regione Marche, mentre gli ultimi interventi vennero dati dalla Comunità Francescana e da molti cittadini matelicesi. Quei lavori riguardavano il tetto, tutte le strutture esterne ed alcune parti dell’ingresso del chiostro e della chiesa. Per rendere la chiesa nuovamente agibile è necessario portare a termine i lavori all’interno come il pavimento che dovrebbe essere riparato, livellato e lucidato; la cantoria, danneggiata in seguito al cedimento del soffitto, è già in corso di riparazione; la ricollocazione del pulpito nel luogo originale; il rifacimento di un nuovo ambone per proclamare le letture; la sistemazione della sacrestia e del coro; la restaurazione del portone d’ingresso. Tutti questi lavori, come già detto iniziati, comporteranno una spesa di euro 55.000 più iva al 10%. Oltre a questo dovrebbero essere imbiancate le pareti della navata centrale della chiesa e delle cappelle laterali. Per il momento non è stato previsto l’impianto di riscaldamento che dovrebbe essere proprio rifatto ex-novo in quanto “secondo le regole della Sovrintendenza” non è più a norma e non garantisce la conservazione delle opere d’arte. Dipenderà tutto dai fondi che verranno reperiti, per il momento, comunque, la chiesa verrà utilizzata nel periodo più caldo. La Comunità Francescana non ha le risorse per poter fare Il pianista Matthew Lee con il Piermarini Rock Giovedì 4 febbraio proseguono gli appuntamenti musicali del Teatro Piermarini di Matelica promossi dal Comune e dall’Amat con l’elettrizzante quartetto di Matthew Lee, giovane ma già affermato pianista di nascita pesarese definito dalla stampa internazionale di settore “the genius of rock’n’roll”, in concerto con la sua band: alla chitarra Frank Carrera, al basso Giampiero Latini e alla batteria Matteo Pierpaoli. Matthew Lee è uno straordinario performer, pianista e cantante innamorato del rock'n'roll, che ha fatto propri gli insegnamenti dei grandi maestri del genere. Un vero talento, un fenomeno degli 88 tasti. Nonostante la giovane età ha già sulle spalle circa 1000 concerti. Dopo averlo apprezzato in un lungo tour estivo per presentare la sua recente uscita discografica, Matthew Lee torna di nuovo ad esibirsi live con D’altri tempi (Carosello ci tracce (sei in italiano e sei in inglese), tutte legate da un inconfondibile ritmo rock’n’roll rivisitato in chiave moderna. “D'altri tempi è il mio primo "vero" lavoro discografico – racconta Matthew Lee – dove ho curato ogni canzone e ogni dettaglio insieme ad alcuni dei più importanti produttori italiani ed internazionali. Registrato in tre paesi diversi (Italia, Inghilterra e Germania), è un disco in cui mi riconosco in pieno e dove faccio vedere tutti i lati della mia personalità: da quella rock’n’roll a quello più blues, fino al mio lato più romantico. Filo conduttore di tutto è il mio pianoforte Giovedì “The Genius of Rock’n Roll”, e la sua Band in concerto Records, 2015), il suo primo “vero” disco, accompagnato dall’inseparabile pianoforte. D’altri tempi, disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle piattaforme streaming, racchiude dodi- Quel progetto di raddoppio della Loggia La famiglia Fiaccarini lega il suo nome alla produzione ed al commercio di stoffe nella Matelica del primo Ottocento. Presentarono anche un progetto per ampliare la produzione, con un disegno del raddoppio del loggiato che è in Piazza Enrico Mattei e risale al 1511. Il progetto non andò in porto e più tardi si ridussero ad insegnare l’arte alle orfane della città di Loreto. Ma eccola la composizione della famiglia in un registro delle “Anime” della parrocchia di S.Maria, risalente al 1817. Essi abitano con le famiglie in “Vicolo S.Maria n. 196”. Ecco i componenti: Paolo Fiaccarini, anni 37, Mercante; Anna del q. (cioè quondam, che equivale al nostro fu) Nicola Lori e della q. Teresa, anni 47; Teresa di Paolo e Anna, anni 16, Nicola anni 14, Adula anni 12, Parmira anni 10 e Amelia, anni 8. E poi Fiaccarini Giuseppe del q. Orazio e della q. Maria, anni 40, mercante; Caterina del q. Luigi Topi e della q. Maria Migliorelli, anni 32; il figlio Francesco, anni 9. La loro casa (ma vi era anche la fabbrica?) giungeva forse fino all’attuale Hotel della Loggia, con vista su “Piazza Grande”. Erano famosi già i panni lana blu e rossi di Matelica, ma se ne producevano anche di altri colori, come quello “bruschino”, tra il grigio e il nero. Fin dal Millequattrocento queste detti lavori, per questo motivo si sta costituendo un comitato per poter far fronte alle necessità più urgenti per consentire la riapertura della chiesa. Si farà appello alla “Art Bonus”, se possibile praticarla su beni di proprietà privata e non solamente pubblici, strumento messo in campo dal Ministro Franceschini per il rilancio della cultura e la ristrutturazione e conservazione dei beni culturali, artistici e monumentali. Si chiederà l’intervento della Regione Marche e della Sovrintendenza ai Beni Artistici e Monumentali. Si sta cercando di costituire un “Comitato pro apertura della chiesa di San Francesco”, per raccogliere erogazioni liberali, al quale tutti possono partecipare sia privati cittadini che attività economiche ed imprenditoriali: la sottoscrizione è già aperta presso il Convento in piazza S.Francesco di Mateche ho tenuto sempre al centro della scena in ogni brano”. L’album è stato realizzato con l’intervento di autori e produttori sia italiani che internazionali e, in particolare, vede la collaborazione di Luca Chiaravalli, Claudio Guidetti, Mousse T e Chris Summerfield. Definito "The genius of rock’n’roll" dalla stampa internazionale, Matthew Lee è tra i principali protagonisti di uno dei trend internazionali di maggior appeal, il rilancio delle atmosfere anni 50. “Per quanto mi riguarda essere d’altri tempi non significa rimanere ancorato al passato, ma semplicemente recuperare valori importanti, che forse stavamo rischiando di perdere, il tutto però rivisto in una chiave attuale, non “un’operazione nostalgia", ma un qualcosa che spero possa es- lica.Concludo, ricordando a tutta la cittadinanza che la chiesa di San Francesco a Matelica è un ricco e meraviglioso museo di cui i matelicesi devono sentirsi profondamente orgogliosi e nel tempo stesso responsabili e desiderosi di partecipare effettivamente sul piano economico affinchè questo museo duri nel tempo a beneficio dei nostri posteri. Massimo Baldini per il Comitato pro apertura della chiesa di San Francesco. A leggere il comunicato dunque, ci sono già diverse adesioni importanti, ma servirà l’appoggio e l’apporto di tutti. Una raccolta fondi è stata a Matelica è già stata fatta più volte, per la risistemazione dell’edicola all’inizio di via Beata Mattia, promossa a suo tempo dalla Biblioteca comunale. Poi è stata la volta della risistemazione del Parco della Rimembranza ai Giardini Pubblici. Indubbiamente il livello della quota da raggiungere è totalmente diverso. Ma, stiamo parlando di San Francesco! sere percepito come una novità”, prosegue Matthew Lee, che vanta un’importantissima gavetta in tutto il mondo. Matthew Lee infatti ha suonato in tutta Europa - Italia, Belgio, Inghilterra, Fran- cia, Svizzera, Slovenia, Olanda, Germania - e si è inoltre esibito negli Stati Uniti ed in Africa. Il Cincinnati Blues Festival in Ohio (Usa), il Summer Jumboree Festival (Senigallia;Italia), Musicultura (Recanati, Italia), Festival di Sao Vincente (Capoverde), Motor Show di Bologna, Musikmesse di Francoforte, Blues on the Farm (Uk), il capodanno 2005 a Roma (davanti a 150.000 persone), Linton Festival (Uk), Cornbury Festival (Uk), Festival internazionale di Hammamet (Tunisia) sono solo alcune delle importanti manifestazioni a cui Matthew Lee ha partecipato. Recentemente ha suscitato grande attenzione da parte di tutti gli addetti ai lavori, la vittoria nella sezione giovani del “Coca Cola Summer Festival“ andato in onda lo scorso luglio su Canale 5. stoffe erano famose; erano presenti alla fiera di Recanati, di Foligno, di Senigallia e di Farfa, nel Lazio. Fiorella Conti taccuino FARMACIE Sabato 6 e domenica 7 febbraio CENTRALE FERRACUTI 8.45-13 16-19.30 Corso V. Emanuele tel 0737 85440 EDICOLE Domenica 7 febbraio IL GHIRIGORO Cartoleria Edicola di Stroppa Artemisia Viale dei Martiri, 66 tel. 0737 787958 APERTURA REDAZIONE MATELICA Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30 Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) e-mail: [email protected] CINEMA MULTISALA GIOMETTI Via Grifoni tel. 0737 787663 CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457 16 >MATELICA< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Un holter per l'ospedale Q di SARA NOÈ uello ottenuto dalla lotteria di solidarietà, promossa dal Lions Club Matelica, “Insieme si può” è stato un vero e proprio successo. Sono stati venduti moltissimi biglietti, grazie alla pronta risposta di tutta la cittadinanza, all'impegno costante in queste ultime settimane dei soci del club e dei loro familiari e alla collaborazione di tutte le attività che hanno venduto i biglietti o donato i premi, e questo ha permesso alla lotteria, che aveva come obiettivo la donazione di un holter pressorio all'ospedale di Matelica, non solo di raggiungere questo risultato ma di andare oltre e poter acquistare da parte del Lions Club matelicese, che poi ne farà dono all'ospedale, anche uno spirometro e un pulsossimetro da dito. Da una nota del dott. Valeriani si può facilmente capire quanto potranno essere d'aiuto questi importanti strumenti diagnostici: “Gli strumenti che verranno donati dal Lions Club di Matelica all'ex nosocomio matelicese, oramai ospedale di comunità - scrive l'assessore alla Sanità - potranno Mario Gigliucci, Amina Murani Mattozzi, Giuseppe Corfeo e Cinzia Stella Lilli Murani Mattozzi, Mario Gigliucci, Cinzia Stella e Carlo Maria Conti in un momento dell’estrazione essere collocati nell'ambito delle attività specialistiche ambulatoriali di medicina interna, cardiologia e pneumologia. Si tratta, infatti, di un holter pressorio, uno strumento che registra la pressione arteriosa nelle 24 ore e che dà così preziose informazioni al medico specialista circa l'andamento dei valori pressori registrati nelle attività di vita quotidiane e durante il riposo notturno, utilissimo sia per il medico internista che per il cardiologo. Un altro strumento importante che verrà donato è lo spirometro base, molto utile per i pazienti che soffrono di Il Carnevale a Braccano Per i bambini, quest’anno, dire festa di Carnevale vuol dire Braccano. Si svolgerà infatti nella frazione matelicese la festa dei bambini di domenica 7 febbraio, a partire dalle ore 16. "Il Carnevale è sempre stato una festa dei bambini, ma coinvolge anche gli adulti, sicuramente è un modo per i grandi di ritornare bambini, allegri e spensierati, approfittando di questi giorni per giustificare l'allegria. Le origini della festa sono religiose, infatti il Carnevale è collegato direttamente alla Pasqua, questa parola deriva, sembra, dal latino medievale "carnem levare", cioè "togliere la carne" in osservanza al divieto cattolico di mangiare carne durante la Quaresima. Ma il Carnevale è in questi ultimi anni, la festa dei bambini di Braccano, di Matelica… e non solo, molti l’aspettano è diventata una vera e propria tradizione della nostra frazione. Vi aspettiamo domenica 7 febbraio alle ore 16 nella sede dell'ex scuola di elementare”, questo l’invito…dell’ultradinamico comitato di Braccano, Campamante e Vinano, assolutamente da non perdere. patologie dell'apparato respiratorio; esso riesce a valutare con un semplice soffio alcuni parametri, valori necessari allo specialista per meglio definire le insufficienze respiratorie. Lo spirometro viene usato in diversi ambulatori: quello pneumologico, quello internistico e quello cardiologico. Il pulsossimetro inoltre è un'ulteriore strumento che verrà donato. È uno strumento molto pratico perché portatile, può essere utilmente adoperato nell'attività clinica delle degenze e anche in attività specialistiche ambulatoriali di medicina interna, di pneumologia e di cardiologia. Serve per stimare la percentuale di saturazione di ossigeno nel sangue e quando è abbinato a un frequenzimetro cardiaco anche la frequenza cardiaca”. L'estrazione dei numeri vincenti della lotteria è stata effettuata sabato 30 gennaio alla presenza della presidente del Club Cinzia Stella, della direttrice comitato soci Lilli Murani Mattozzi, del segretario Mario Gigliucci, del presidente Comitato Campionati di Sci Lions Open Carlo Maria Conti, dell'Officer distrettuale Amina Murani Palio dei Quartieri, che rammarico! L'Associazione Pro Loco di Matelica per domenica 7 febbraio, aveva organizzato l'evento "Disfida in Maschera - 2° Palio dei Quartieri" in Piazza Mattei; quale modo migliore di festeggiare il Carnevale con tutta la cittadinanza? L'appuntamento, nonostante le difficoltà economiche ed il poco tempo a disposizione, era stato fortemente voluto dal direttivo e condiviso con tutti i comitati di quartiere fin dall'inizio. Gli abitanti si sarebbero potuti sfidare in divertenti prove di canto, ballo, tiro alla fune, corsa delle botti, cucina delle tradizionali chiacchiere e tutte le famiglie con bambini avrebbero trovato diversi tipi di animazione, con la presenza di numerosi artisti I numeri estratti 1) Trolley 1608; 2) Cartella in pelle 1206; 3) Macchina da cucire 1401; 4) Borsa Guidi 307; 5) Smartbox 1359; 6) Orologio Kelvin Klein 38; 7) Collana Boccadamo 433; 8) Conf.Lierac; 9) Orecchini Stroili 590; 10) Orecch.coll.Elite 401; 11) Bracciale Stroili 420; 12) Pochette Liujo 1353; 13) Bracciale M.C.Sterling 1228; 14) Orologio Seiko 301; 15) Macchina Bialetti 895; 16) Prodotti R.Gallet 90; 17) Bracciale Stella 737; 18) Buono Benzina 463; 19) Bracciale Caramella 1651; 20) Pac.Emozioni 1331; 21) Conf.Caudalie 1616; 22) Set Asciugamani 15. Mattozzi e del Comandante della Polizia Municipale Giuseppe Corfeo, in rappresentanza del Comune di Matelica. Il Lions Club Matelica lieto per il successo ottenuto ringrazia inoltre tutti i commercianti che hanno donato, con generosità, i premi per la lotteria. di strada, giocolieri, teatro dei burattini, giochi gonfiabili, bancarelle di leccornie e molto altro. Da sottolineare che per il quartiere vincitore era stato messo in palio un contributo di 1.000 euro, per realizzare un'opera di pubblica utilità nella propria zona: quindi oltre che una festa per coinvolgere tutta la cittadinanza, sarebbe stata una grande opportunità per i quartieri. Tuttavia, con immenso dispiacere, a pochi giorni dall'inizio, la Pro Loco ha dovuto annullare l'evento, in quanto all'improvviso è venuta a mancare la partecipazione di alcuni quartieri della città, e quindi è venuto meno lo scopo stesso della festa, essendo loro i principali protagonisti. Un ringraziamento doveroso a tutti coloro che hanno dato il loro supporto e collaborazione per l'organizzazione dell'evento. Un'occasione persa per la città ed i matelicesi, che avrebbero certo meritato una giornata di allegria e di festa per il Carnevale: per questa ragione, con impegno e serietà, il direttivo sta già lavorando all'organizzazione delle prossime manifestazioni del 2016, a cominciare dalla festa di primavera, “Spring On” che alla prima edizione ha riscosso un grande successo. Pro Loco Matelica I sogni di carta di Mauro Falcioni È così... la location che ospiterà la quindicesima personale di Mauro Falcioni, classe 1978, artista matelicese, sarà il Museo Parisani Bezzi - Residenza Napoleonica di Tolentino. In questa dimora storica, nel 1797, Napoleone Bonaparte e lo Stato della Chiesa firmarono “la Pace di Tolentino”. Da allora, in Europa, tutto sarebbe cambiato. A volere e, quindi, a permettere questo splendido connubio è la Meridiana Cooperativa Sociale di Macerata, di cui è socio fondatore proprio il Comune del capoluogo marchigiano. Dopo una mostra dello scorso ottobre il pittore porta nuovamente a Tolentino, con orgoglio, le proprie illustrazioni e i suoi meravigliosi dipinti. Lo stile acquista nel tempo spessore e definizione. I colori e il tratto emanano delicatezza e sensibilità. I soggetti, i protagonisti, che sembrano ripetersi, ricreano spaccati di vita surreali a seconda dei contesti in cui vengono adagiati. Le tele incantano ed è difficile pensare di poter tornare a casa senza… Sarà possibile ammirare la mostra dal 6 febbraio, giorno dell’inaugurazione, al 26 dello stesso mese, gli orari saranno quelli del museo (mercoledì e giovedì: 14-18 / venerdì, sabato e domenica: 10-18). Lunedì e martedì chiuso. s.s. BREVI DA MATELICA a cura di Riccardo Antonelli ~ SETTIMANA DI FURTI IN CITTÀ Continuano i furti nell'entroterra maceratese. Nello specifico, nell'ultima settimana di gennaio, i ladri hanno colpito diverse abitazioni tra Matelica e Camerino. Nella città di Enrico Mattei i malviventi si sono introdotti in tre diversi appartamenti tra centro storico e quartieri di San Rocco e Regina Pacis. Ad essere trafugati soprattutto oggetti in oro. Nell'ultimo caso ad accorgersi del furto sono stati i vicini, testimoni della fuga di un uomo dalla finestra. ~ COCAINA IN CASA, ARRESTATO UN 28ENNE Operazione della squadra mobile di Macerata: arrestato un giovane di 28 anni residente a Matelica. Gli agenti, che tenevano sotto controllo l'attività del ragazzo, sono intervenuti nel pomeriggio di venerdì per una perquisizione della sua abitazione. Dopo aver rinvenuto circa 20 grammi di cocaina divisa già in dosi e pronta per lo spaccio, il 28enne, di origini albanesi, è stato arrestato. Oltre alla sostanza stupefacente sono stati ritrovati anche gli accessori per il confezionamento ed altro materiale utile all'indagine. Il giovane ora si trova ai domiciliari. ~ SERIE DI CONTROLLI SUL TERRITORIO: NEI GUAI CINQUE GIOVANI DI MATELICA Diverse pattuglie sono state impegnate nella giornata di giovedì 28 gennaio per una serie di controlli in tutto il territorio dell'entroterra. L'attività di prevenzione maggiore è stata registrata a Matelica, dove i militari si sono appostati nelle vie di uscita della città e nei luoghi più frequentati del centro. Durante questi controlli sono finiti nei guai 5 giovani, tutti tra i 18 e 22 anni, beccati mentre consumavano hashish. Una volta perquisiti, sono stati rinvenuti circa 20 grammi di sostanza stupefacente. Sempre a Matelica poi un albanese di 32 anni è stato denunciato per porto abusivo di armi: nella sua autovettura aveva infatti un coltello a serramanico. Due, infine, le patenti ritirate per guida in stato d'ebbrezza. ~ FANNO ESPLODERE IL BANCOMAT, MA SCAPPANO A MANI VUOTE Hanno agito sfruttando le ore di buio ed apparente calma della notte tra martedì e mercoledì (27 gennaio). Nonostante i vari tentativi però, i malviventi sono stati costretti alla fuga a mani vuote. Dopo aver fatto esplodere il bancomat con il gas infatti i furfanti, non riuscendo a forzare la cassa contenente il denaro, sono entrati direttamente nei locali della filiale Unicredit di fine Corso Vittorio Emanuele. Il rumore e l'aver bloccato la strada però, li hanno spaventati ed in pochi minuti si sono dileguati. 6 febbraio Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri che si sono immediatamente attivati per le ricerche in tutta la zona. Dei ladri però nessuna traccia. La stessa banca in passato era già stata protagonista di un colpo analogo a questo: nel 2014 infatti era stato fatto saltare lo sportello con le medesime modalità ed anche all'epoca i responsabili furono costretti a scappare senza bottino. L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 sabato 9 aprile dal Papa con L'Azione GIUBILEO DEI SETTIMANALI CATTOLICI Passaggio attraverso la Porta Santa Dalle ore 10 alle ore 12 tutti i lettori e collaboratori de L'Azione sono invitati all'udienza in Piazza San Pietro. Nel pomeriggio S.Messa in una Basilica Giubilare. Sarà riservato un settore della Piazza con posti a sedere. Info: Uffici della redazione 0732 21352 oppure inviare mail a: [email protected] 17 18 >SASSOFERRATO< Rilanciare le aziende con la Fabbrica Etica di VERONIQUE ANGELETTI S iamo al decisivo e tanto atteso giro di boa? Forse. Intanto ci prova Fabbrica Etica che, la settimana scorsa, ha varcato la soglia del consiglio di Sassoferrato ottenendo, come a Fabriano, Serra San Quirico e Genga, l’approvazione della civica assise. Un progetto d’ampio respiro che sa di rivoluzione culturale, tecnologica ed organizzativa anche se ha, tuttora, ancora la forma di un protocollo d’intesa. Un protocollo che comunque, già di per sé, è una conquista poiché coinvolge Confindustria Ancona, Cna Ancona, Confartigianato Ancona-Pesaro Urbino e Confcommercio Imprese per l’Italia- Marche Centrali. Anche se è nella sua sostanza che questo progetto di Fabrica Etica fa la differenza poiché si tratta di una vera e propria sfida lanciata dal mondo dell’industria e dell’artigianato per rimettere il comprensorio fabrianese in pole position. “La nostra proposta – spiega Morgan Clementi, attuale presidente del comitato territoriale fabrianese di Confindustria, ambasciatore di Fabbrica Etica nell’aula consigliare sentinate – è far produrre a Fabriano e nei Comuni limitrofi i beni ed i componenti che le nostre aziende stanno comprando fuori del nostro territorio. Nuove aziende destinate ai lavoratori attualmente in cassa integrazione e disoccupati. E’ un dato di fatto – prosegue - che se è vero che siamo bravissimi a Approvato il progetto in Consiglio comunale produrre ferro e plastica e non abbiamo diversificato bene le nostre produzioni, siamo consapevoli che abbiamo uomini e competenze per poter produrre altro. Ragione per cui abbiamo proposto il progetto ad altre associazioni di categorie, poi alla politica, prima coinvolgendo i sindaci ed adesso i consigli comunali, affinché sia sviluppato un nuovo appeal per il nostro territorio, migliorando ad esempio fondamentali infrastrutture come la banda larga e studiando cose di cui hanno bisogno le imprese come i sgravi fiscali”. Fabbrica Etica dunque si spiega con semplicità. Il progetto affonda le sue radici nel territorio, nei suoi stabilimenti, nei suoi uomini, e nelle loro professionalità e cerca di far produrre nel comprensorio quello che le imprese, finora, hanno Il sostegno del Comune agli imprenditori comprato altrove. Un ragionamento molto pragmatico che necessita tuttavia di un inquadramento amministrativo e politico altrettanto pragmatico. Il che significa che non solo le amministrazioni devono avere tempi e modi efficaci ed efficienti ma spetta alla politica individuare soluzioni che faranno da leve per attrarre investitori e capitali. Riflessioni che hanno la loro ragione di essere sapendo che finora si è preferito finanziare start-up lasciando al palo aziende affermate piene d'idee e d'uomini o incunearsi sui fondi strutturali o d’investimenti europei, tralasciando sgravi sui costi dell’energia e del lavoro. Un'ottima idea che proviene dalla fucina dell'imprenditore Urbano Urbani, l’uomo AirForce, che già con la sua idea dell'associazione Made in Fabriano, rete d'aziende e di servizi, Made in Fabriano, ha già dimostrato che se ogni socio è un potenziale promotore dei beni, della cultura e dell’ambiente del comprensorio, l’unione non crea forza, ma genera quelle intelligenze che innescano una crescita intersettoriale dell’economia e dunque delle comunità. Un modus operandi che si ritrova tale quale nella mente di Fabbrica Etica. “L’obiettivo - dichiara Urbano Urbani – è concretizzare ‘un modello’ di impresa caratterizzato da elevati contenuti di innovazione di prodotto e di processo, che punti sulla ricerca e sulla qualità. Il protocollo è stato impostato con la massima collaborazione e cooperazione, per garantire sul nostro territorio eccellenza produttiva, occupazione qualificata e coesione sociale”. Un plauso dalla Berbentina fino al palazzo comunale. Durante la sua visita come ambasciatore del progetto Fabbrica Etica, Morgan Clementi ha confermato in aula consiliare che gli imprenditori dell’area industriale sassoferratese hanno sempre avuto il pieno sostegno delle amministrazioni comunali che si sono succedute in questi ultimi anni alla guida del paese. Un plauso alle amministrazioni Rinaldi I e II e dunque anche a quelle di Pesciarelli I e II. Complimenti che non sono assolutamente da sottovalutare: tra le misure di attrazioni di un territorio, il rapporto dinamico tra amministrazione ed investitore è fondamentale. Mela Gioco: un parco ludico per gli under 12 Scivoli, castelli, trampolini. Un piccolo parco di divertimento pieno di colori dedicato agli under 12 interamente al coperto per giocare in tutta sicurezza e socializzare in un luogo diverso della scuola o del parco. L’idea è di Ranieri Ciccarelli che, in via Cesare Battisti, 38, ha allestito uno spazio molto speciale. Si chiama Mela Gioco e “come richiama il logo – spiega Ranieri – vuole essere tale quale ad una mela racchiusa in un cavalluccio a dondolo che richiama la tradizione e strizza l’occhio ai bisogni di oggi”. Le sue proposte si declinano in tante attività come laboratori creativi su prenotazione, servizio di baby parking, giochi gonfiabili e tappeti elastici con addirittura la possibilità di noleggiarli. Previsto un'area soft dedicata unicamente ai piccoli da 0 a 3 anni e per feste private. Per info 331 8794463. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20; il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 21. v.a. L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Carnevale, sorprese al Palas Anche Sassoferrato si prepara al Carnevale, alla festa più allegra dell’anno che domenica 7 febbraio promette già una sorpresa. Saranno presenti la banda dei folletti e pure quella dei tamburlani. Gente si sa che non può mancare nei giorni dove gli scherzi e le burle scandiscono le ore. Su quanti saranno, il silenzio è d’oro. Ma una vocina parla di un raduno, in piazza Bartolo all’inizio del pomeriggio dove tutti sono invitati, meglio se travestiti. In fondo, basta una semplice maschera e si diventa parte della festa. Poi tutti insieme verso il palazzetto dello sport negli impianti di via Rulliano dove l'associazione polisportiva dilettantesca Sentinum ha organizzato un bellissimo evento con tanta musica, una montagna di coriandoli e di stelle filanti e tavole imbandite con castagnole, frappe e crostate. Un evento che ricorderà a tanti il Carnevale di una volta quando le scuole si mobilitavano e sul corso sfilavano le classi con tanto di carri. Ma non è detto che l'anno prossimo... Un docufilm a Frasassi Genga – Un'ottantina di gengarini sono i figuranti del documentario sulla biografia di Maria di Nazareth. Film firmato dal regista Luca Trovellesi Cesana di cui il set cinematografico è stato allestito nella grotta, scrigno del santuario della Madonna di Frasassi. Un momento importante – quasi magico – che impegna la troupe per due fine settimane in cima al Monte Frasassi. “La nostra sede è a Porto Sant’Epidio – spiega il regista – ed ho trovato a Genga una scenografia e personaggi in costume ideali per determinate scene. Il che, unito alla bella accoglienza ed alla voglia di partecipare degli 'Amici del Presepe', veste il progetto di una dimensione ancora più vera che potenzia le immagini di questo docu-fiction”. Un film importante che sarà visibile nel periodo di Pasqua sul canale Focus ed è già in programma sulla rete mondiale Discovery. “Voglio avvicinare la figura di Maria seguendo come al nostro solito le tracce storiche, scientifiche e esaltare la sua storia raccontandola con una narrazione che coinvolge persone in costume”. Il regista con la sua casa di Produzione Sydonia è specializzato nella realizzazione di documentari e programmi televisivi che prediligono la storia, la scienza, l’archeologia e la religione. Come quello dedicato al Santo Sepolcro. “La nostra partecipazione – ha precisato Mario Vescovi a nome dell’associazione 'Amici del Presepe' – è un nostro modo di fare un regalo speciale al comprensorio”. Un regalo splendido e pure impegnativo poiché stare sul set necessita ore e ore di attese e riprese anche ripetitive. >CERRETO D'ESI< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Sempre contrari a questa vendita Messi all'asta gli studi medici e c'è chi insorge I medici di medicina generale, che svolgono la loro professione negli ambulatori di via Belisario, 68 in questo Comune, hanno inviato una lettera al sindaco ed a tutti i rappresentanti della amministrazione comunale, per ribadire con forza e decisione la loro ferma contrarietà alla vendita all’asta degli studi medici. Ritengono infatti che i servizi essenziali, come la sanità, pur in un periodo di crisi come l’attuale, debbano necessariamente rimanere pubblici ed a disposizione della cittadinanza. La loro posizione non deriva da interessi personali, in quanto il contratto di affitto degli ambulatori, risalente ad appena un anno fa, ha ancora validità per altri cinque anni rinnovabili, ma ritengono che con l’eventuale vendita di questi studi professionali, si possa avere un’ altra loro possibile destinazione ed un diverso uso, con un conseguente grave danno per l’intero Comune. Fanno ancora presente che attualmente all’interno degli ambulatori è in funzione una medicina di gruppo, con apertura al pubblico degli studi professionali per circa otto ore per i giorni lavorativi e che il tutto verrebbe inevitabilmente a cessare con la loro vendita. Auspicano vivamente che l’amministrazione Carnevale alla Casa Protetta Anche quest'anno grande festa di Carnevale nella Casa Protetta di Cerreto d’Esi che si è svolta venerdì 29 gennaio con tanta allegria ed armonia alla presenza di parenti, amici e simpatizzanti con la San Vincenzo de’ Paoli ed il suo presidente Luciano Mari sempre in prima linea per regalare un sorriso anche per chi si trova in una situazione di disagio. comunale, alla luce di queste considerazioni e delle proteste manifestate dalla cittadinanza, riveda questa assurda decisione. Assicurano che continueranno, nonostante tutto, a svolgere la loro professione medica, secondo le norme stabilite dal proprio contratto di lavoro e dal recente contratto di affitto stipulato dagli stessi con l’amministrazione comunale. Serve cambiare rotta Il Pd lavora per un'alternativa politica Una riflessione seria sulla situazione finanziaria del Comune. In questi giorni è stata depositata in Comune la relazione della Corte dei Conti che esamina il bilancio 2013. La deliberazione dei giudici, al di là degli aridi numeri, fornisce utili indicazioni per il futuro e un giudizio da cui non si può prescindere sulla situazione attuale. Non fare tesoro delle raccomandazioni fornite, significherebbe precipitare, irresponsabilmente e colpevolmente, verso il baratro. Facciamo un po’ di storia per capire meglio. L'intervento della Corte fu sollecitato con un esposto da alcuni assessori che componevano l'allora Giunta Ciappelloni. Quest’ultima fu fatta cadere (a soli pochi giorni dalla sua elezione) perché accusata di coprire un buco di bilancio di oltre un milione di euro causato dal sindaco uscente Alessandroni. Cosa dice la Corte? "Non si evidenziano irregolarità contabili ascrivibili che prescrivano l’adozione di accertamento”. In parole povere, chi ha fatto cadere la Giunta Ciappelloni e si è assunto la responsabilità del commissariamento del Comune, lo ha fatto sulla base di motivazioni false e faziose. I dirigenti che allora dirigevano il Pd, appoggiando tale richiesta, compirono un errore politico e morale gravissimo. Ma cosa ci dicono i giudici della situazione finanziaria del Comune? La Corte evidenzia fra l'altro un dato gravissimo: lo squilibrio di parte corrente, ovvero spendiamo più di quello che entra. Non solo: utilizziamo entrate straordinarie per finanziare la spesa corrente. Le entrate straordinarie sono una tantum e non certe, la spesa cammina da sola e aumenta esponenzialmente. Come siamo arrivati a questa situazione e chi sono i responsabili? Dare una risposta a questi quesiti non solo è importante moralmente, ma decisivo per individuare il cammino futuro. Il bilancio del Comune di Cerreto subisce un peggioramento gravissimo negli anni che vanno dalla fine del ‘90 al 2005; in quell'anno Cerreto è il 16° Comune su 1100 di tutta l'Italia per indebitamento. Sono gli anni della prima Giunta Porcarelli che aveva governato per due mandati precedenti. Ci sono delle responsabilità della Giunta Alessandroni per gli anni successivi fino ai giorni nostri? Sì, e la responsabilità è tutta politica. Infatti mentre è apprezzabile lo sforzo di risanare la situazione ereditate e (con dei successi) si compie un errore esiziale: non si valuta sufficientemente l’impatto che la crisi economica avrà sulle finanze comunali. Meno lavoro, meno entrate. In quella fase, non ancora superata, era essenziale "tirare i remi in barca" invece abbiamo continuato ad investire a debito. Se si vuole ragionare seriamente della situazione in cui versa la nostra comunità sono queste le vere questioni su cui una classe dirigente si dovrebbe interrogare. Ma adesso che succede? La situazione è gravissima ed il sindaco la sta affrontando in maniera inadeguata e sconsiderata se non colpevole. Un dato su tutti: il bilancio del 2016 di Porcarelli si basa per il pareggio sulle entrate straordinarie. Sì, proprio quello che la Corte dei Conti ci consiglia di non fare. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. La Giunta Porcarelli è pericolosa per il futuro del paese e per questo deve cambiare rotta o andarsene. Ma, insomma, si sta puntando sul fallimento? Si vuole sciogliere il Comune? Ci si dica. Il Pd cerretese lavora ad un'alternativa sociale, politica, programmatica, all'attuale amministrazione. Angelo Cola 19 In dialogo con Foresta Sabato 23 gennaio nel negozio “E’ tutto rose e fiori” di Monica Feliziani a Cerreto d'Esi, si è svolto un incontro culturale con lo scrittore e poeta Giovanni Foresta, (nella foto) autore lucano ma cerretese di adozione, che ha recentemente presentato il suo nuovo libro, una raccolta di poesie e pensieri" intitolato “Il cielo sulle spalle” – edizioni IlViandante. E proprio la lettura e l’interpretazione di alcune di queste sono state protagoniste del confronto creatosi con i tanti convenuti giunti non solo dal paese ospite dell’evento. E’ stata una piacevole occasione in cui poter apprezzare la sentita risposta della cittadinanza, adulti e giovani insieme, ed il consenso che l’evento ha riscosso nel Comune di Cerreto d’Esi grazie anche all’intervento dell’assessore alla Cultura, prof.ssa Katia Galli, la quale ha partecipato con citazioni e nozioni tecniche, avvicinando Giovanni Foresta allo Sturm und Drang di fine Settecento ed al poeta Charles Baudelaire. Dice Giovanni Foresta: “Nel quotidiano capita di soffermarsi a riflettere su quanto ci circonda, tutto così frenetico da transitare velocemente senza lasciare un’apparente traccia tangibile. Fortunatamente non avviene proprio questo: ognuno di noi, comunque e a diversi livelli, è scrittore, oratore, autore in vita”. Difficile è però rendere pubblico il proprio pensiero o il proprio vissuto, ma in compagnia di Giovanni Foresta si viene catapultati in una condizione diversa, dove le emozioni sono realmente palpabili nell’aria, dove ognuno si sente avvolto in un abbraccio, libero di lasciare fluire il proprio pensiero attraverso le dita. Durante la mattinata e per l'intero pomeriggio, a richiesta dei presenti entusiasti dell'insolita iniziativa, l’autore non ha mai smesso di interagire con i convenuti, in un dinamismo espressivo capace di coinvolgere i nuovi giunti ma senza mai annoiare i già presenti. Si è iniziato con la lettura della poesia “Il soldato superstite” ed il suo pensiero posto in verticale, con delle precise chiavi di comprensione e in un continuo dialogo tra due entità ben distinte, tali da dare vita a veri e propri capitoli di un romanzo poetico recitato a più voci. Nel pomeriggio, dopo una pausa, è stata la scelta della poesia “Padre”, con cui Giovanni Foresta ha aperto il suo citato nuovo libro e, attraverso il suo intervento descrittivo, i presenti sono stati emotivamente invitati ad accedere là dove indicava la mente: “Un testo letto più volte, in diversi momenti e su più livelli di osservazione, è la strada per poter vivere la consapevolezza dei pensieri in quelle dimensioni che vivono in verticale, proprio come accade per la parte terrena e quella spirituale”. Ma il momento più toccante è avvenuto quasi a fine serata, quando l’autore ha parlato di suo figlio Riccardo, a cui ha dedicato anche il suo ultimo libro: “A mio figlio. Per te è il mio cuore: custodiscilo tra le tue dita e sostienilo nella luce dei tuoi occhi ogni volta che, guardandomi, mi vedrai invecchiare”. Nel mentre di testimonianze toccanti, tra le quali quelle di una giovane convenuta, che aveva in passato già onorato il poeta della lettura di una sua poesia “Ambita Patria”, è stata da lui letta la poesia “Papà, perché”. Tutti seduti e la sua voce ha scandito: “Non sono lontani quei giorni quando, nel muto esprimerti, realizzavi il mio voler parlare al tuo delicato labiale sul volto…..” Ha spiegato il perché di quella poesia, di quel percorso che lascia muti, “quando i dubbi erano il vibrante estratto dei silenzi nel rumore”. Giovanni Foresta che solo la sera prima, a Gabicce Mare, aveva partecipato ad un incontro di approfondimento sulla malattia dell’autismo, con testimonianze reali e toccanti, la mattina stessa, tornato a casa con due piedi nuovi, ha deciso di farsi portavoce dell'Associazione Marchigiana “Omphalos” (ombelico) che è vicina alle famiglie dei bambini ammalati di autismo. Dice Giovanni: “La malattia non è un’estranea per nessuno di noi, perché non possiamo essere sensibili solo se colpiti”. Le cose non avvengono per caso e Giovanni, il successivo lunedì 25 gennaio, presso il teatro “Casanova” di Cerreto d’Esi, ha deciso di partecipare all’incontro “Cancro, io ti boccio”. Su invito della dirigente scolastica, la prof.ssa Rita Maddaloni, è stato invitato sul palco a dare la sua personale testimonianza di scrittore ed ha letto due suoi pensieri ai tanti ragazzi delle scuole presenti, ai loro docenti e a tutti i convenuti. Il primo, rivolto alla riflessione, è stata una dedica alla malattia: "Potrai togliermi la dignità nel corpo, gli affetti più cari o la vita se lo gradisci ma non potrai mai estirpare l’amore che è in me, perché questo risiede in alto ed il “Cielo” è già di tutti, anche mio", il secondo è stato un augurio: “Esiste una medicina che si chiama amore: l’uomo e’ ancora in fase di sperimentazione ma si spera che la ricerca non venga abbandonata”. Monica Feliziani 20 L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 >CHIESA Il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata nel teramano I nostri pellegrinaggi per l'anno giubilare di DON ANDREA SIMONE* I n quest'anno della Misericordia, l'Ufficio Diocesano per i Pellegrinaggi ha deciso di presentare a tutta la diocesi un calendario di molteplici esperienze di viaggio spirituale arrivate a questo ufficio da diverse agenzie che organizzano pellegrinaggi, o come usa dire loro, itinerari dello Spirito. Questi itinerari avranno, infatti, come obbiettivo finale il desiderio di scoprire bene e meglio il cammino giubilare, il percorso indicato da Papa Francesco per vivere bene il Giubileo della Misericordia e offrendo ai pellegrini la possibilità di una riconciliazione con Dio e con i fratelli. L'ufficio Diocesano, nei prossimi giorni pubblicherà su “L'Azione” diverse date di pellegrinaggi a Lourdes, sia in aereo con partenza da VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Falconara, che in pullman con partenza da diversi comuni della diocesi, oltre che ad una bellissima esperienza di servizio con i malati con i Cavalieri di Malta sempre nel santuario di Lourdes. Altre belle esperienze giubilari saranno proposte in questo calendario al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata a Isola del Gran Sasso d'Italia (TE), a Venezia nella Basilica Patriarcale di Venezia con visita alle ville venete del Brenta, a Mosca e San Pietroburgo presso il patriarcato Russo, un viaggio speciale in Terra Santa ad un costo vantaggioso con più giorni e più luoghi rispetto ai classici itinerari, ed anche a Roma presso le basiliche papali, soprattutto San Pietro. Stiamo valutando la possibilità, nel prossimo futuro, di un pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro Una parola per tutti Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni praticano il loro mestiere di pescatori nel lago di Genèsaret, chiamato anche “mare di Galilea” per l’estensione e la rilevanza che riveste presso gli Israeliti. Gesù chiede a Pietro un gesto apparentemente insensato invitandolo a gettare le reti dopo un’intera notte di tentativi falliti. Ma l’Apostolo, pur non comprendendo, si fida, abbandona il suo modo di vedere scegliendo quello di Cristo. Dopo il compimento del miracolo, Pietro si accorge della divinità presente nel Maestro. Vede tutta la sua miseria e i suoi peccati alla sfolgorante luce di Gesù-Dio in mezzo all’umanità. Prima si credeva pulito, senza colpa, ma ora, dinanzi a tale splendore, si rende conto del buio che lo avvolgeva prima di conoscere il Salvatore. E’ fondamentale l’atto di fede di Pietro in quanto permette di instaurare una relazione unica con Gesù che gli affida un compito nuovo, impensato: divenire pescatore di uomini. Come la possiamo vivere - Fidarsi di Dio significa scommettere tutta la propria vita e capire che a volte bisogna ricominciare da capo affidandosi e abbandonandosi a colui per il quale tutto è possibile. - Gesù è venuto in mezzo a noi per darci la pienezza, l’abbondanza, la gioia. Fare esperienza di Dio-amore è fondamentale per trovare equilibrio, pace e rigenerare la nostra esistenza. - Quando ci mettiamo di fronte al Signore, per quel poco che possiamo percepire di lui, comprendiamo quanto è indegna la nostra vita immersa nel peccato. “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore” è il desiderio profondo di incontrare l’Infinito. - Come credenti siamo chiamati a compiere lo stesso passo in avanti realizzato da Pietro che non ha fatto quanto riteneva giusto per lui, nella sua razionalità, ma è entrato nella logica di Dio. - Gli apostoli, portate le barche a terra, hanno lasciato tutto per seguire il Figlio di Dio. E noi lo stiamo seguendo? vescovo a Roma-San Pietro con mezzi speciali dedicati esclusivamente per noi; questo comunque sarà sempre debitamente comunicato. “Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata... Il pelle- grinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi” (Papa Francesco). Per informazioni contattare il 338_3027782 oppure scrivere una e-mail a [email protected] *Direttore Ufficio Diocesano Pellegrinaggi A fine aprile a Lourdes: partenza da Bologna Domenica 7 febbraio Luca (Lc 5, 1-11) In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Genèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Tante proposte in programma da S. Gabriele a Venezia e Mosca Pellegrinaggio dal 29 aprile al 3 maggio in aereo da Bologna. Esperienza di pellegrinaggio e servizio con i Cavalieri di Malta. Per informazioni contattare il 338 3027782 oppure scrivere a donandreasimone@ gmail.com. Festa del malato a Fabriano e Matelica Come ogni anno l’11 febbraio, festa di Nostra Signora di Lourdes, si celebra la giornata mondiale del malato e quest’anno ha come titolo “Affidarsi a Gesù Misericordioso come Maria: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Anche la nostra diocesi di Fabriano – Matelica, tramite l’Ufficio per la Pastorale della Salute, ha organizzato due momenti di preghiera con il nostro Vescovo Giancarlo. Il 12 febbraio alle ore 14.30 il Vescovo visiterà tutti i reparti dell’ospedale 'Profili' di Fabriano e celebrerà la S. Messa nella cappellina dell’ospedale alle ore 16; in questa celebrazione verranno ricordati tutti i malati dell’ospedale e in modo particolare la preghiera per evitare la chiusura del reparto di ostetricia. Domenica 14 febbraio alle ore 15.30 nella parrocchia di Regina Pacis a Matelica un momento forte di preghiera: il Vescovo presiederà la celebrazione eucaristica con l’imposizione del sacramento dell’Unzione dei malati e l’adorazione eucaristica, alla presenza dei malati che potranno partecipare, del parroco don Alberto, del vice parroco don Ferdinando e di tutte le realtà che agiscono nel campo dell’assistenza e dell’aiuto alle persone malate. Il tempo della malattia non è il tempo del pianto, ma è il tempo nel quale tutti siamo chiamati per metterci a servizio dei fratelli: il servizio ai nostri fratelli, quasi sempre, è la migliore medicina. Don Bruno Quattrocchi 21 >CHIESA< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Nell'esempio di San Paolo Gabriele Ronchetti ordinato diacono permanente: l'indicazione del Vescovo di MARCO ANTONINI C attedrale gremita, lunedì 25 gennaio, per l’ordinazione diaconale di Gabriele Ronchetti. La diocesi si è unita intorno al Vescovo che, nella festa liturgica della Conversione di San Paolo, ha imposto le mani sull’insegnante di religione che è stato accolto tra i diaconi permanenti. E’ stata la moglie Lucia ad accompagnarlo al grande passo insieme a tanti giovani della parrocchia della Misericordia che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Una cerimonia solenne che ha evidenziato, ancora una volta, la vivacità della Chiesa locale. “Un altro diacono permanente – hanno detto i sacerdoti – è la testimonianza che lo Spirito Santo lavora eccome!”. Nell’omelia Mons. Giancarlo Vecerrica ha evidenziato la bellezza di aver scelto come giorno dedicato all’ordinazione quello in cui si commemora la conversione di San Paolo che “ci apre a comprendere che la vita è vocazione a servire Gesù nella sua Chiesa. San Paolo è a buon diritto annoverato fra gli Apostoli: Gesù risorto ha scelto di mostrarsi a lui, per affidargli personalmente la missione di diffondere il Vangelo. Visione, Vocazione, Missione: ecco i tre requisiti essenziali che Paolo condivide con i dodici Apostoli”. Il presule ha sottolineato come queste tre realtà sono, a pieno titolo, i campi d’azione del diacono permanente. “Gesù si presenta a San Paolo e svolge un dialogo diretto e personale e da qui parte un cambiamento radicale nella sua vita, ed ora Gabriele anche per te. E’ proprio vero ciò che Papa Francesco ha detto ai genitori battezzando i loro figli: ‘La fede cristiana è una eredità, è come una catena’. Per gustare questa visione nell’ascolto di Gesù, come San Paolo ebbe il sacerdote Anania, tu hai la fede di tua moglie Lucia, la vita della tua parrocchia della Misericordia, la sequela degli Oblati secolari del Monastero di San Silvestro e in particolare hai la vita del nostro bel presbiterio diocesano. La seconda parola di questa festa – ha detto don Giancarlo - è la Vocazione. E tu riconosci di avere tutto per la tua felicità, potendo servire le due vocazioni essenziali: quella al matrimonio e quella al ministero. Il terzo impegno è la Missione. La tua è servire questa Chiesa particolare, essendo sempre immerso nella Visione e Vocazione di Gesù, come è vissuto San Paolo. Ti raccomando i giovani, che sono i nuovi poveri di oggi. Questa è un’altra caratteristica della nostra Chiesa: la passione per comunicare Gesù ai giovani, che sono il nostro futuro. Così continuerai l’impegno nella Pastorale giovanile-vocazionale aprendo ai giovani la prospettiva affascinante e creativa della vita come vocazione”. Classe 1976, Gabriele ha tracciato un bilancio della sua vita e dell’importanza di aver incontrato il Signore. “Ho avuto la ‘fortuna’ di aver vissuto un’adolescenza abbastanza burrascosa. Dai 14 ed i 18 anni ho passato un periodo molto vivace che AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ COMUNITÀ DIACONI PERMANENTI: sabato 6 febbraio alle ore 15 presso i locali di San Filippo. ~ FESTA DELLA TRASLAZIONE DI SAN BIAGIO: sabato 6 febbraio alle ore 18, presiede Mons. Vecerrica. ~ ADORAZIONE NOTTURNA: sabato 6 febbraio alle ore 21 nella chiesa di San Filippo. ~ S. MESSA PER L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MONS. GIUSSANI E PER IL RICONOSCIMENTO PONTIFICIO DELLA FRATERNITÀ DI COMUNIONE E LIBERAZIONE: lunedì 8 febbraio alle ore 21.30 nella chiesa di San Filippo, presiede Mons. Vecerrica. ~ FESTA DI SANTA SCOLASTICA A SAN LUCA: martedì 9 febbraio alle ore 8, presiede Mons. Vecerrica. ~ CELEBRAZIONE DELLE CENERI IN CATTEDRALE: mercoledì 10 febbraio alle ore 18, presiede Mons. Vecerrica. ~ RITIRO REGIONALE DEL CLERO: giovedì 11 febbraio alle ore 9.30. è terminato quando ho incontrato mia moglie Lucia. La vocazione è nata e cresciuta nel periodo del fidanzamento e poi è maturata nel matrimonio. Devo ammettere, poi, che una spinta grande l’ho avuta dai giovani. Incontrandoli a scuola e a all’oratorio della Misericordia hanno rafforzato la mia fede e ho avuto sempre più chiaro in me il disegno di Dio. Il diaconato permanente – ha detto - è una tappa importante della mia vita: è una delle poche scelte che ti permette invece di essere un servo libero che contemporaneamente offre energie al matrimonio, al proprio lavoro e alla chiesa cercando di portare la buona novella in tutti gli ambienti”. Il vescovo, nel ricordare a tutti il prossimo appuntamento in Cattedrale per la festa della Presentazione di Gesù al tempio e poi per il Mercoledì delle Ceneri, ha ringraziato i diaconi permanenti della Diocesi che da anni sono a servizio della Chiesa e don Lorenzo Paglioni, delegato vescovile che ha seguito Gabriele da vicino. Ha incoraggiato i presenti a vivere l’Anno giubilare indetto da Papa Francesco e a varcare la Porta Santa della Cattedrale San Venanzio per sperimentare la misericordia di Dio. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00: - Cattedrale - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Scala Santa ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com. - Collegiglioni ore 18.00: - Cattedrale - M. della Misericordia ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 19.00: - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: L'ordinazione a diacono permanente del giovane Gabriele Ronchetti (Foto servizio Luigi Luzi) La Misericordia difficile La misericordia (aprire il cuore al misero: chi per qualsiasi motivo è in sofferenza) è sempre difficile, perché si scontra con l’istinto a rimanere chiusi in se stessi. Uscire verso l’altro, infatti, espone sempre a rischi e imprevisti. Questo sentimento, ancora più difficile da esercitare nell’ambito di un’attività umana, già di per sé ardua e complessa, come la comunicazione, diventa difficilissimo e delicatissimo quando si deve comunicare una notizia dolorosa, preoccupante, addirittura nefasta. Su questa misericordia “più difficile” hanno dialogato e riflettuto i medici dell’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani) nell’incontro mensile, svoltosi giovedì 28 gennaio in una sala della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. Non c’era un teorico a tenere la lezione, ma esperti del problema a dialogare e a confrontarsi su come vivere la misericordia quando le domande preoccupate e impaurite dei pazienti obbligano a porsi l’interrogativo: “Come glielo dico?”. Le difficoltà della risposta sorgono non tanto nel momento della diagnosi - ormai i pazienti sanno tutto, spesso arrivano addirittura con pagine stampate da internet – ma della prognosi. E’ allora, infatti, che il malato si chiede e chiede: “Quanto inciderà la malattia sul mio lavoro, sulle mie relazioni, sulle mie abitudini, e - la più destabilizzante -, quanto tempo mi rimane?”. Cosa hanno detto i medici? Per me, che ascoltavo dalla parte di chi pone le domande, è stato un ascolto consolante, per aver sentito più che pareri astratti, testimonianze e racconti di comportamenti carichi di quella misericordia che, al dunque, vorrei incontrare. Tutti i presenti si sono trovati concordi nell’affermare che non bisogna guardare tanto i metodi (quello anglosassone: dire tutto; quello latino: dire in parte), né le statistiche, ma la persona che chiede, che è un “io” diverso da tutti. Condivisa anche è risultata la convinzione che in questo tipo di comunicazione è necessario mettere al primo posto l’ascolto di quello che il paziente sa e di quello che vuole sapere, mettendo il cuore in quello del paziente, accogliendone l’ansia e la sofferenza. Tutti i presenti hanno sottolineato anche l’importanza della valutazione accurata dell’atteggiamento dei familiari, aiutati a essere accanto ai malati, senza però sostituirli, e senza indurre in loro, soprattutto quando si tratta di bambini o anziani, sensi di colpa per la sofferenza, le complicazioni, i fastidi che provocano. La sintesi dell’incontro può essere questa affermazione: “Tutto comunque deve essere fatto e detto con garbo, con pazienza, con delicatezza. E lasciando sempre una speranza. Non per illudere o per tradire la verità, ma perché è così”. “Vedo per la città alcune persone che secondo la prognosi e le statistiche non dovrebbero più essere in giro”, ha testimoniato uno dei medici presenti. E se a vincere la prognosi infausta sia stata anche l’energia corroborante della misericordia? d. Tonino Lasconi ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 17.00: ore 18.15: ore 18.00: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - S. Maria in Campo - Scala Santa - M.della Misericordia - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco - Regina Pacis MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 22 >DEFUNTI< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S. MARIA MADDALENA Martedì 9 febbraio ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amato Cav. FRANCESCO CAPRARI I suoi cari si riuniranno in preghiera nella S.Messa che verrà celebrata martedì 9 febbraio alle ore 18.30. Sincera gratitudine a quanti vorranno essere presenti. "Il tuo ricordo vive in noi" CHIESA di CERRETO - S. MARIA della PORTA Venerdì 12 febbraio ricorre l'8° anniversario della scomparsa degli amati DANILO e GABRIELE Le famiglie li ricordano con affetto. S.Messa venerdì 12 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Giovedì 11 febbraio ricorre il 7° anniversario della scomparsa dell'amata MARA MARCELLA GIUSEPPETTI I nipoti e i parenti tutti la ricordano con affetto. CHIESA di ARGIGNANO Lunedì 8 febbraio ricorre il 38° anniversario della scomparsa dell'amato Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. (Mt. 5,3;8) Venerdì 12 febbraio ricorre il 1° anniversario del ritorno al Padre dell'amatissima PELIA PALOMBI ved. RUGGERI I figli, i nipoti e i parenti la ricordano con immutato affetto nella preghiera. Saranno celebrate S.Messe venerdì 12 febbraio alle ore 9 nella chiesa del Buon Gesù e alle ore 18.30 nella chiesa di Santa Maria Maddalena. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO TRIGESIMO TRIGESIMO ANNIVERSARIO GIUSEPPE MAZZOLI I figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 7 febbraio alle ore 11.45. Durante la celebrazione sarà ricordata anche la moglie FRANCESCA GOBBI Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNUNCIO CHIESA della MISERICORDIA Domenica 14 febbraio ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata MARIA FRANCA BARBONI ved. FRIGOLA I suoi cari figli la ricorderanno con immenso affetto durante la S. Messa domenica 14 febbraio alle ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Lunedì 1 febbraio, a 87 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari RENATO GIOACCHINI Lo comunicano la moglie Ersilia, i cognati, la cognata, i nipoti ed i parenti tutti. Belardinelli CHIESA della PACE - Sassoferrato Domenica 7 febbraio ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato LUCIANO GABRIELLI La famiglia e gli amici lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 7 febbraio alle ore 16. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Nessuno muore in terra se il suo sorriso ed il suo ricordo restano vivi nei nostri cuori". ANNUNCIO Lunedì 1 febbraio, a 74 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ROBERTO CARNEVALI Lo comunicano la moglie Rita, i figli Sandro e Barbara, la sorella Marisa, il fratello Fernando, la suocera Gina, il cognato, la cognata, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano CHIESA di RUCCE Giovedì 4 febbraio ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amata NICOLA COSTANZI in TASSI I familiari la ricordano con affetto. S.Messa domenica 7 febbraio alle ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Giovedì 28 gennaio, a 88 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANSELMO PATERNIANI Lo comunicano la moglie Angelica, i figli Adele, Alfredo e Giuseppe con Mariana, il genero Giancarlo, la nuora Patrizia, i nipoti Simone, Sara, Stefano, Silvia, Mirco e Francesco, la pronipote Giada ed i parenti tutti. Belardinelli È morto Padre Aldo Belli della comunità de La Pace di Sassoferrato Il 13 gennaio scorso il Signore ha chiamato a sé Padre Aldo Belli, frate francescano della fraternità S. Maria della Pace di Sassoferrato: un esito inaspettato per la velocità ed il precipitare degli eventi, dato che, sebbene, segnato da vario tempo da problemi cardiaci, respiratori e di vario genere, nessuno poteva prevedere che le cose sarebbero andate così rapide e fatali: la notte del 13 gennaio, dopo le 3 del mattino, presso l’Ospedale civile di Fabriano, il cuore di P. Aldo ha cessato di battere e di sostenere gli organi vitali del suo fisico e del suo animo. Assistito sempre dai confratelli della comunità di Sassoferrato, che ringrazio con tutto il cuore a nome di tutti i frati, dei fratelli e sorelle e dei familiari, ha reso l’anima a Dio che ha sempre amato e servito con generosità e determinazione. La celebrazione delle esequie si è svolta venerdì 15 gennaio nella chiesa S. Maria della Pace di Sassoferrato, presieduta dal Vescovo di Fabriano-Matelica, Mons. Giancarlo Vecerrica, presenziata da Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo emerito di Senigallia, partecipata da tanti sacerdoti delle due Diocesi e da molti frati della Provincia dei Frati Minori delle Marche. Tanti fedeli dalle varie parrocchie e realtà seguite pastoralmente da P. Aldo, insieme ai familiari, hanno reso la testimonianza del loro affetto e della loro gratitudine e riconoscenza. Nell’omelia, affidata dal Vescovo di Fabriano al Ministro Provinciale, P. Ferdinando Campana, è stato ricordato così P. Aldo. P. Aldo era nato a Meleto di Genga il 12 marzo 1938, da Domenico e Caterina Alessandrelli e aveva ricevuto il battesimo della S. Chiesa il giorno successivo. Era entrato nei collegi di Sassoferrato, S. Severino e Monteprandone, frequentando le scuole medie e ginnasiali dal 1952 al 1958. Aveva vestito l’abito francescano il 20 settembre 1958 a Treia, dove trascorse l’anno di noviziato e aveva fatto la prima professione dei voti il 21 settembre 1959, sempre a Treia, nel Santuario SS. Crocifisso. Gli studi liceali si svolsero a Matelica, negli anni 1959-1962. Continuava, poi, il suo cammino formativo iniziale a Jesi, dove compiva gli studi teologici negli anni 1962-1966. Nel frattempo emise la professione solenne dei voti il 17 settembre 1965 nel Convento S. Francesco di Colfano. Il 27 marzo 1966 veniva ordinato presbitero da Mons. Giovanni Battista Pardini, a Jesi, concludendo così il suo percorso di formazione e di preparazione al ministero sacerdotale e alla vita ordinaria di Frate Minore nelle comunità. Dal 1966 ad oggi la giornata religiosa e sacerdotale di Padre Aldo si è svolta nei seguenti luoghi: dal 1966 al 1967 è stato a Osimo, come Vice Parroco nella Parrocchia S. Maria della Misericordia; dal 1967 a Sassoferrato, come maestro dei fratini del Collegio La Pace; dal 1968 al 1972 fu a S. Liberato, tra Sarnano e S. Ginesio, nel Santuario dei santi dei Fioretti di S. Francesco; dal 1972 al 1974 risiedette a Potenza Picena, come maestro dei fratini; dal 1974 al 1993 venne di nuovo inviato a Sassoferrato, come maestro del collegio (1974-1975), addetto all’Infermeria (1975-1978), Vice cappellano dell’ospedale e del cimitero (1984-1993), Parroco di Morello e Venatura (1984-1993). Dal 1993 al 1999 fu trasferito ad Arcevia, dove ebbe i compiti di Vice Parroco della locale Parrocchia S. Giovanni Battista ed economo della comunità, cappellano del locale Monastero delle Clarisse e del Ricovero degli anziani. Nel 1999 ritornò a Sassoferrato, mentre continuava a svolgere il servizio di parroco nelle Parrocchie di Costa, S. Stefano, S. Croce, Caudino di Arcevia, compreso il servizio liturgico presso il Monastero delle Clarisse ed il Ricovero degli anziani e malati, fino alla sua morte. Da questi pochi ed essenziali dati possiamo delineare, per accogliere nella fede con gratitudine e affetto fraterno, la vicenda della vita e della morte di P. Aldo, la figura di questo caro confratello: un uomo dedito al ministero sacerdotale con l’anima e con il corpo, fatto per stare in mezzo alla gente, per lavorare come operaio solerte della vigna del Signore. Credo che a volte il Signore doni all’umanità uomini di grande ingegno e cultura, come gli scienziati; a volte uomini di grandi capacità amministrative, economiche e manageriali; a volte persone di grandi risorse economiche e finanziarie; a volte soggetti di grandi potenzialità nell’abbracciare vaste dimensioni umane e panorami geografici sconfinati, a volte persone semplici ed umili che sanno coltivare amorevolmente e quotidianamente l’orto di casa, amando e valorizzando le persone ad essi più vicine, più bisognose, più sole e più care. Ecco, Padre Aldo appartiene a questa ultima categoria, a questi operai solerti che coltivano l’ambiente ad essi più vicino, che fanno regolarmente ogni giorno il loro dovere di parroci e pastori dal cuore semplice e mite, determinati fino allo scrupolo a non lasciare mai soli quei fratelli e quelle sorelle che CHIESA di S. NICOLÒ Centro Comunitario Giovedì 11 febbraio ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amata IVANA PALEGO I figli, le nuore, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S. Messa sabato 13 febbraio alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Martedì 2 febbraio, a 95 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari SESTILIA ISIDORI ved. BUCCHI Lo comunicano le figlie Rina e Maria Adele con Vittorio, la sorella Clara, gli amatissimi nipoti e pronipoti, i parenti tutti. Marchigiano Domenica 31 gennaio, a 88 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari GIOVANNA FERRONI ved. CAVALIERI Lo comunicano i nipoti Ferroni, Piangerelli, Cavalieri e Santoni. Belardinelli LAURA MACCARI Nell'anniversario del ritorno alla casa del Padre dell'amatissima LAURA ci ritroveremo a pregare con lei mercoledì 10 febbraio alle ore 18 nella chiesa della Sacra Famiglia. ANNUNCIO Venerdì 29 gennaio, a 74 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA MADDALENA SENTINELLI Lo comunicano la sorella Maria Elisa, i cugini, i parenti tutti. Marchigiano attendono una messa o un funerale, una comunione mensile o una visita di cortesia e di paternità spirituale. Al termine della nostra vita, come ci dice Gesù nella pagina del giudizio finale di Mt 25, noi lo sappiamo, saremo giudicati non sulle grandi imprese, ma semplicemente sull’amore, sull’amore che avremo messo nel fare grandi le semplici cose di ogni giorno, nel valorizzare le semplici persone che abbiamo incontrato dentro casa o accanto alla nostra casa: e Padre Aldo non ha fatto altro che questo, non ha voluto e desiderato altro che spendersi per quelle quattro anime che il Vescovo, ossia il Signore, gli avevano affidato. Ricordo una celebre frase di Don Lorenzo Milani, Priore di Barbiana, questo piccolo grande parroco di campagna, della nostra tradizione italiana più genuina e pura: “Perdonami, Signore, se ho voluto più bene a quattro ragazzi che a te. Ma sapevo che era tutto sul tuo conto”. Padre Aldo aveva fatto del ministero il suo orgoglio di vita, la sua ragione quotidiana, il suo vanto e la sua forza. Egli poteva dire con S. Paolo: “Nessuno mi toglierà questo vanto”, ossia nessuno mi toglierà il vanto di amare e donare me stesso incondizionatamente, gratuitamente e generosamente; nessuno mi toglierà le mie pecore, nessun lupo potrà rapirle, perché io sono sempre con loro e le custodisco. In questi ultimi tempi la precarietà della sua salute fisica e psichica lo aveva segnato, ma sempre sprigionava quella forza d’animo dei montanari, dei contadini e dei pastori, che caratterizza queste nostre zone appenniniche dell’entroterra marchigiano. Appena poteva partiva, quando arrivava l’ora, sfidava intemperie e pericoli di ogni genere, pur di arrivare a dire la messa ogni mattina al Ricovero o al Monastero di Arcevia, nelle parrocchie che gli erano state affidate, nei luoghi che sentiva la responsabilità di custodire e di curare. Aveva un animo dolce e mite, sotto la scorza a volte un po’ dura e timida: splendeva dal suo volto il cuore di un pastore, di un padre e di un amico che sapeva donare se stesso, che credeva in quello che faceva, che lottava, sempre, per essere all’altezza dei compiti assegnati e delle responsabilità che derivavano sia dalla vocazione francescana a lui donata che dal ministero sacerdotale che gli era stato conferito. La storia di un uomo di Dio è anche la storia di lotte e di vittorie, di prove e di sofferenze, di paure e di solitudini, a volte anche di fragilità e di debolezze, che segnano la vita, data la natura umana che sta sempre sotto il fuoco della grazia: nessuno di noi è esente da quella umanità che più o meno si affaccia sempre, ogni giorno, a reclamare le sue pretese e le sue esigenze. Padre Aldo è stato un vero sacerdote ed un vero francescano: tutti possiamo testimoniare che, al di là di parole o atteggiamenti che potevano anche tradire a volte testardaggine o determinazione, confusione o debolezza psichica, c’era la scorsa e la tempra di un vero uomo di Dio, di una creatura che aveva comunque lasciato agire la grazia di Dio nella sua vita. So che tanti fedeli, amici e conoscenti, debbono tanto a questo nostro confratello: tutti dobbiamo ringraziarlo e rimpiangerlo, perché quei gesti quotidiani ripetuti, quella sensibilità d’animo notevole e meravigliosa, quel cuore dolce e affettuoso che trasmetteva benevolenza e fedeltà, quella disponibilità a celebrare messe e a distribuire comunioni e confessioni, non era scontata né superficiale, erano le finestre di una dimora della grazia di Dio, a servizio dei fratelli, una porta aperta verso la misericordia e della misericordia, una strada tracciata per portare Dio agli uomini e gli uomini a Dio. Perciò, ringraziamo tutti il Signore per il fratello Padre Aldo, che è stato negli anni della sua vita francescana e sacerdotale un dono della sua bontà e della sua misericordia, un segno di fedeltà e di costante presenza del suo amore accanto a tutti, una scintilla di quell’immenso ed eterno amore che ci accoglierà nelle sue braccia paterne e ci spalancherà il cuore, dopo di averci stupiti con tanti benefici in questa vita. E offriamo con generosità anche i nostri suffragi e le nostre preghiere, perché tutto ciò che potrebbe essere rimasto di umanità e di fragilità nella vita e nella morte di Padre Aldo, venga assorbito e dissolto dal sole di quella paternità e maternità divina che, grazie al mistero della croce, ha condiviso fino all’estremo il limite e il peso del peccato e l’ha trasfigurato con il volto e con il cuore del Crocifisso Signore. Che Padre Aldo riposi in pace, dopo le sue fatiche apostoliche e le sue sofferenze terrene! Che trovi aperta la porta del paradiso che ha sempre desiderato e agognato! Che lo accolga la Beata Vergine Maria che ha sempre pregato con devozione e fiducia! Che il Padre San Francesco lo conduca per mano al posto per lui assegnato nel regno dei cieli! Che, insieme a lui, ci conduca il Signore alla gioia senza fine! 23 L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Complesso di San Salvatore in Lauro, il chiostro rinascimentale >CULTURA La mostra "La corte papale nell'età di Leone XII" arriva a San Salvatore in Lauro nella capitale Da Genga si va a Roma di ILARIA FIUMI SERMATTEI L unedì 15 febbraio sarà inaugurata a Roma la mostra “La corte papale nell’età di Leone XII”, che la scorsa estate era stata presentata a Genga nel programma di iniziative dedicate al pontificato leonino. La sede è vicino a via dei Coronari, a San Salvatore in Lauro. Quel complesso rinascimentale di chiostri e loggiati che è la casa dei marchigiani a Roma, il Pio Sodalizio dei Piceni, e che fa da sfondo agli inseguimenti del prof. Forster dietro alla misteriosa Lucia - alias Ugo Pagliai e Carla Gravina - nello sceneggiato televisivo “Il segno del comando” del 1971. Fu uno sceneggiato di grandissimo successo, e avvinse il pubblico televisivo italiano con suggestive ambientazioni negli scorci più belli della città e con la magia di un viaggio nel passato della Roma ottocentesca. Anche la mostra è una sorta di suggestivo viaggio nel tempo, con una sequenza di incisioni acquerellate raffiguranti i costumi della corte papale all’inizio dell’Ottocento, dalle fogge sontuose e antiquate e i colori vivaci. Era un vero spettacolo per i forestieri che venivano a Roma attirati dai monumenti della città antica e dai santuari della fede cristiana, ma anche per assistere alle cerimonie che erano dettagliatamente descritte nelle guide. Infatti, nell’introduzione di una di queste raccolte di incisioni stampata nel 1828, l’autore - Vittore Falaschi dichiara apertamente il motivo della pubblicazione: “Mio scopo è stato quello di presentare, specialmente agli stranieri… il segnale caratteristico di ciascun personaggio, che fa parte del treno (corte N.d.A.) pontificio nelle sacre funzioni, nelle quali intervenendo eglino, ignorano d’ordinario i diversi soggetti, e con molta ansietà sogliono altrui dimandarne”. Queste colorate incisioni funzionavano come una guida turistica per immagini, destinate ai visitatori e i pellegrini che arrivavano a Roma, magari in occasione dell’anno santo del 1825. Alla fine del soggiorno romano le incisioni erano portate a casa, come un souvenir del Grand Tour, il viaggio nell’Europa continentale che in età moderna i giovani esponenti dell’alta società compivano come occasione di formazione culturale e politica. In mostra sono anche esposti dei piccoli opuscoli pieghevoli che presentano le stesse immagini, con il papa, i cardinali, i vescovi, i prelati, i flabellanti, le guardie svizzere, fino all’ultimo facchino della corte, ma in formato ridotto, per essere facilmente portati e consultati in giro per Roma! In occasione dell’inaugurazione della mostra, il 15 febbraio alle 17,30, sarà presentato il volume sulla corte papale nell’età di Leone XII, a cura di chi scrive e di Roberto Regoli, professore di storia della Chiesa alla Pontificia Università Gregoriana. Il volume, pubblicato dall’Assemblea Legislativa della Regione Marche, comprende i saggi di importanti studiosi italiani e stranieri, sui rapporti politici e diplomatici della corte romana con le principali nazioni europee, il cerimoniale pontificio, la committenza artistica, la rappresentazione della corte e la testimonianza dei viaggiatori stranieri. L’evento sarà presenziato da S.E.Rev.ma il cardinale Walter Brandmüller, professore di storia della Chiesa e già presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, e da Antonio Mastrovincenzo, presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche che ha pubblicato questo e gli altri volumi dedicati al pontificato di Leone XII. Interverranno Maria Antonietta Visceglia, professoressa di storia moderna all’Università di Roma “La Sapienza”, Maria Pia Donato, professoressa di storia moderna all’Università di Cagliari e C.N.R.S./ Institut d’Histoire moderne et contemporaine - Paris, e Giovanna Capitelli, professoressa di storia dell’arte moderna all’Università della Calabria. Modererà l’incontro Sandro Barbagallo, curatore delle collezioni storiche dei Musei Vaticani. DON MUSO DURO di Don Leopoldo Paloni Io non credo alla cicogna, non ci ho mai creduto! Volevo riportare la lettera scritta da Michele Gastaldo per la Presidenza Agapo (Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali) con la quale l’associazione ha voluto motivare la sua adesione al Family Day di sabato 30 gennaio a Roma. Come genitori di figli omosessuali aderiamo alla manifestazione contro la proposta di legge sulle Unioni civili omosessuali perché non fa il bene delle persone omosessuali stesse. Sosteniamo il rinforzo giuridico, ove necessario, dei diritti derivanti da una convivenza stabile, ma riteniamo completamente sbagliata l’omologazione delle unioni dello stesso sesso al matrimonio e alla possibilità di adottare figli. Come genitori conosciamo bene le sofferenze dei nostri figli, anche quelle legate al fatto che da una loro relazione affettiva non possono nascere figli, dolore che, riteniamo, deve essere rispettato e non negato da nessuno. Ma il testo di legge e i fautori della Stepchild Adoption, come se la realtà non esistesse, parlano di “figlio naturale del partner”, di “figli nati dall’amore di persone dello stesso sesso” e così via, nascondendo e negando in tal modo ciò che caratterizza la condizione omosessuale. Nella legge Cirinnà si applica il principio dell’uguaglianza per situazioni che uguali non sono, erigendo un nuovo tabù, volto a impedire che ci si ponga la più elementare delle domande: da dove vengono i figli delle cosiddette famiglie omosessuali? Come Associazione Agapo, attraverso il nostro servizio di ascolto, siamo a conoscenza di situazioni in cui una persona omosessuale in una precedente relazione eterosessuale, abbia generato un figlio in modo naturale, ma in questo caso non c’è nessun figlio naturale “già esistente” adottabile, perché il bambino il secondo genitore lo ha già. Da alcuni mesi le “avanguardie illuminate”, promotrici della legge, “svegliano l’Italia” e insegnano che la maternità surrogata non ha a che fare con l’adozione del figlio del partner. Parole testuali della senatrice Cirinnà. Ecco, non ci resta che credere alla cicogna! Attraverso qualunque via si arrivi all’adozione del figlio del partner, sia eterologa, surrogata o per l’intervento della cicogna, si tratta comunque di procedimenti in cui, in modo deliberato, si fa sparire uno dei due genitori biologici dalla vita del bambino e si uccide simbolicamente il genitore dell’altro sesso, la madre o il padre. La maggior parte delle persone omosessuali, e la recente diatriba tra Domenico Dolce e Elton John lo ha messo ancora in evidenza, non vuole essere strumentalizzata a tali fini; sanno di essere nati da una madre e un padre e ne sono contenti. Agli amici, promotori della Stepchild Adoption consigliamo, prima di parlare dell’omofobia degli altri, di cominciare a guardare la realtà della condizione omosessuale e di accettarla. È questo il punto da cui inizia il vero rispetto della persona omosessuale. Da parte mia volevo semplicemente aggiungere che non credo alla storia della cicogna: non ci ho mai creduto nemmeno quando ero un bambino perché ero di coppia, ho avuto sempre un robusto appetito e mi pareva impossibile che quella povera bestia avesse potuto portare tutto quel peso. Tanto meno credo alle favole raccontate dalla senatrice Cirinnà. Inaugurazione della mostra e presentazione del volume: lunedì 15 febbraio, ore 17.30 Roma, Complesso di San Salvatore in Lauro. La mostra rimarrà aperta sino al 27 febbraio, i giorni feriali dalle 10.30 alle 18.30 chiedendo alla casa editrice Il Cigno, il sabato e la domenica telefonando al numero 338 3050755. Dottrina sociale, si riparte Dopo una breve pausa riparte la scuola di Dottrina sociale della Chiesa iniziata in questo anno pastorale come risposta a molteplici difficoltà sociali ed educative. Interessanti e ricchi di contenuto i primi 5 incontri che tutti possono ripercorrere grazie a dei video pubblicati nel nostro sito diocesano (www.fabriano-matelica.it) nella sezione: dottrina sociale della Chiesa. Il prossimo incontro si terrà giovedì 11 febbraio sempre alle ore 18 presso la scuola di Teologia con 2 esperienze di Dottrina Sociale molto interessanti: ci sarà l'Associazione “Stromata” di Perugia con la professoressa Alessandra Pierini, ed il “Centro Culturale San Rocco” di Fermo con il professore Enrico Peroli. Sono invitati a partecipare tutti coloro che ne fossero interessati, sia coloro già iscritti alla Cattedra, sia coloro che volessero inscriversi in questa seconda parte dell'anno. 24 >CULTURA< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Scultura, ma anche pittura Riguardando la sostanziosa attività artistica del fabrianese Quirino Ruggeri L di Giampiero Donnini o storico dell'arte Giuliano Briganti nel presentare lo scultore fabrianese Quirino Ruggeri alla XXVIIIa Biennale di Venezia del 1956 terminava il suo centrato intervento con queste parole: “...la vera storia dello scultore Quirino Ruggeri finisce poco dopo il 1930 ed è inutile continuarla”. Per lo studioso, infatti, le cose migliori prodotte dall'artista erano state realizzate nel terzo decennio del Novecento. Negli anni seguenti non era stato che un ripetersi di forme e di schemi basati sul primitivismo e sull'essenzialità degli elementi descrittivi, mediati da Ruggeri dall'opera insigne di Arturo Martini. La conclusione lapidaria di Briganti non è discutibile, ma lo scultore fabrianese continuò a produrre sino al 1955, anno della sua scomparsa. Molto si esercitò nel campo del ritratto e del monumento funebre, sulla deriva di una espressività di maniera e sempre più intrappolata nella retorica di regime. Ma la novità è che egli prese a cimentarsi anche nella pittura, ideando composizioni astratte e geometrizzanti dai colori netti e vivaci, in linea con le pulsioni creative che andavano diffondendosi dalla Francia e che Roma stessa coltivava. Di questa sorprendente e inattesa sterzata formale, che segna gli ultimi sei-sette anni della sua Toni Capuozzo, (nella foto con Dario Gattafoni, presidente dell'Ordine dei giornalisti delle Marche) martedì 26 gennaio, ha tenuto una magistrale lezione di formazione per i giornalisti all’Hotel Federico II di Jesi sul tema “Giornalismo in zone di guerra, conflitti, flussi migratori e crisi umanitarie”. Sollecitato intorno ad un soggetto quanto mai attuale in questo periodo storico turbolento, ci ha fornito ottimi spunti di riflessione su una missione così delicata e al tempo stesso avvincente. Il ruolo dell’inviato di guerra è formalmente estinto, per cui è finita un’epoca in cui gli esteri erano un terreno di caccia per pochi appassionati. Forte di una valorosa esperienza maturata sul campo di battaglia, con un incarico iniziale attualmente impensabile, quello di raccontare guerre in luoghi che non interessano a nessuno come l’America Latina, Toni Capuozzo dà prova di una collaudata perizia del racconto giornalistico. Si è occupato anche dei conflitti nell’ex-Jugoslavia, in Medioriente, In Iraq, ai tempi della caduta del regime di Saddam Hussein, quando si chiedeva il collegamento quotidiano. Ha detto: “Oggi è difficile trovare un dipendente che segua i conflitti, Quirino Ruggeri, "Spazi rossi" collezione privata attività, Ruggeri ci ha lasciato un gruppo di tele che non mostrano alcun legame formale coi suoi manufatti plastici. Dalle macerie del regime fascista, sotto il quale lo scultore si era guadagnato un proprio spazio stilistico, Ruggeri dovette uscire malconcio. La guerra aveva spazzato via ogni legame col passato e il vento limpido che spirava dall'Europa era foriero di una nuova libertà di ricerca e di nuove e più stimolanti linfe creative. E l'artista riprese il suo cammino lasciandosi alle spalle l'ormai superato rapporto con la materia per orientarsi sulla via del più puro astrattismo. Eccolo infatti intersecare gli spazi delle tele con una architettura attenta di linee rigorose come impalcature, e tra gli spazi geometrici campire piani di colore intensi e calibrati. Un ruolo non secondario per l'elaborazione del suo nuovo linguaggio formale dovette svolgerlo Edgardo Mannucci, il genero di Ruggeri, che ne aveva sposato la figlia Altea. In una totale inversione dei ruoli, dopo che Mannucci aveva condotto le sue prime esperienze di scultore all'ombra del suocero, eccolo indicare a lui i più attuali e moderni sviluppi dell'arte. E Ruggeri troverà negli esponenti del gruppo “Origine”, in Corrado Cagli, in Prampolini e in astrattisti quali Magnelli, Soldati, Mario Radice e Manlio Rho i vocaboli basilari del suo inusitato linguaggio. La lezione di Toni Capuozzo sul giornalismo in zone di guerra mentre sono in voga i freelancers, con tutti gli equivoci dell’etichetta che ne conseguono, se si pensa che un qualsiasi ragazzo di Aleppo possa improvvisarsi reporter. La rete, specialmente con i bloggers, ha apportato una rivoluzione s c o nvo l g e n t e nel mondo della comunicazione. Si pone il problema della credibilità della fonte della notizia che viaggia su internet, ciò che ti obbliga ad un meticoloso lavoro di verifica. Spesso gli stessi giornalisti alimentano la confusione. Rispetto ai migranti si parla generalmente di barconi di disperati, mentre io ero a Tripoli in quel periodo e sapevo che molti approfittavano di poter usufruire dei visti, anche se non erano bambini o donne che fuggivano dalla guerra. I nostri unici padroni debbono essere i lettori”. Spesso, come nel caso di L’arte della carta a mano al SetUp Contemporary Art Fair di Bologna ha registrato la presenza dell’artista Sandro Tiberi, testimonial di Fabriano Città Creativa Unesco. L’eleganza e l’estro della carta a mano di Fabriano si sono evidenziati al SetUp Contemporary Art Fair, la Fiera d’Arte Contemporanea. All’interno dello stand allestito da Incredibol! Innovazione Creativa di Bologna, progetto a sostegno del settore culturale e creativo dell’Emilia Romagna, coordinato dal Comune di Bologna in collaborazione con la Confartigianato Imprese di Ancona, Pesaro e Urbino, Sandro Tiberi, artista e maestro cartaio, ha eseguito alcune sperimentazioni di contaminazione della carta con cotone 100% di alto pregio e sostenibilità, una tecnica rielaborata per creare emozioni, dove il bianco del cotone è dominante sulle ombre. Assieme al maestro Tiberi, altri rappresentanti di Città Creative Unesco del mondo, da Saint-Étienne Quarto, ci si concentra sulle polemiche, sui battibecchi, tralasciando tutto uno scenario di fondo, ad esempio di che tipo di cittadina si stia parlando. In questo modo non si offre un autentico servizio giornalistico, così come aizzando le opinioni di un gruppo contro quelle di un altro, come per la presenza di otto immigrati contro i cinque abitanti di un paesino. Ugualmente, riguardo alle unioni civili non si analizza il problema in sé, ma si riferiscono soltanto le opinioni contrastanti e il relativo terreno di scontro senza indagare il problema di fondo. È importante avere uno sguardo senza pregiudizi. Io stesso ho inviato a Gerusalemme giornalisti dagli occhi nuovi, perché ormai ero troppo coinvolto in quella realtà. È necessaria, inoltre la versatilità per il giornalista. Oggi nessuno, in questa incalzante globalizzazione, può dirsi così specializzato da occuparsi di un solo settore. Riguardo ai Marò, che Toni Capuozzo ha avuto modo di conoscere in Afghanistan e su cui ha condotto una minuziosa inchiesta contenuta in un libro, rileva la trascuratezza delle istituzioni italiane rispetto a questo caso e suffraga con dovizia di prove documentate la loro innocenza. Trattando delle attuali zone calde di guerra, rispetto al terrorismo internazionale, ci siamo cullati a lungo nell’illusione che fosse qualcosa che non ci riguardasse. Ha affermato ancora Capuozzo: “Con la strage di Parigi è cambiato tutto. Prima si aveva la sensazione che toccasse sempre agli altri, invece adesso ci siamo resi conto che tutti siamo potenziali obbiettivi. Poi, nell’intricato caso siriano, non si può pretendere di additare il torto e la ragione in una situazione così complessa che neanche le Nazioni Unite sono in grado di gestire dominando la più totale confusione. Si può dire che tutto parta dall’Iraq, in cui prima regnava una maggioranza sunnita, mentre in Siria quella sciita”. Con la caduta del regime di Saddam i sunniti sono rimasti isolati, per di più Assad, astutamente, ha liberato più di mille fondamentalisti che si sono impossessati della resistenza e hanno dato adito alla fondazione del partito islamico. Certamente è stato commesso un errore tragico in Libia, destabilizzando un equilibrio, per quanto di natura dittatoriale. Si è alimentato un complesso d’inferiorità nei confronti dell’Occidente, confrontando il nostro consumismo eccessivo e quindi colpevole rispetto alla loro miseria. Considera Capuozzo: “In realtà non si vuole riconoscere che l’Isis è un mostro nato all’interno della cultura islamica. Si è imposto facendo leva su uno stato di debolezza e di confusione con l’unica proposta forte, rivoluzionaria: che per questo fa tanta presa sui giovani. Un regime che somministra indicazioni su tutto, anche sui dettagli minimi, in un certo qual modo infonde sicurezza, semplifica la vita, rispetto ai nostri eccessi libertari, per cui si accetta tutto e niente dà più scalpore. In un certo senso, la libertà è scomoda, è difficile, perché devo essere io ad organizzarmi, a prendermi la responsabilità della decisione e ci si misura con la propria solitudine: è un mare aperto che debbo affrontare. Allora, paradossalmente la vita risulta più facile perché già pianificata, disciplinata. Ormai nella nostra civiltà non c’è più niente di rivoluzionario, una forma di protesta che sia eclatante. Una volta era la droga, mentre adesso è soltanto un imbuto in cui si finisce per disperazione. È dunque un problema di cultura e di religione”. Flavia Buldrini La carta a mano in vetrina con l'estro di Sandro Tiberi (Francia) a Jingdezheng (Cina), selezionati da Incredibol!, che ha invitato i membri del network (di cui Bologna fa parte come città della musica) a proporre progetti e opere. Tiberi, esperto nell’arte della fabbricazione della carta a mano, nonché presidente della Confartigianato Fabriano, insegna in corsi e workshop in ambito internazionale. I suoi lavori sono stati anche esposti anche nella sede dell’Unesco a Parigi. Crea prodotti di altissimo livello utilizzando materie prime pregiate, puntando sull’innovazione e sul design e proiettando questo mestiere nel futuro. L’artigianato artistico è un valore eccellente che può comunicare con immediatezza tutta la tipicità di un territorio e rappresenta uno strumento efficace di promozione turistica. La Confartigianato è impegnata nella valorizzazione di tali eccellenze, consapevole che alla luce di una crisi che ha inciso sulla capacità competitiva dei comparti produttivi storici, la forza della creatività artigiana determina un concreto volano di crescita a sostegno dell’economia. Si considera la presenza di Fabriano nel network delle Città Creative dell'Unesco un’importantissima opportunità, da sfruttare a pieno, per proiettare la città e la sua immagine a livello globale con riscontro in termini di investimenti e attrattività. Daniele Gattucci 25 L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 >SPORT Consolidato il 2° posto in classifica e Nobile para il suo sesto rigore stagionale! I giocatori del Matelica escono trionfanti anche dal "Carotti" di Jesi (foto di Amalia Antonelli) CALCIO Serie D E' un Matelica da applausi! La squadra di Clementi sbanca con autorità il campo di Jesi T di SARA SANTACCHI orna a vincere in trasferta il Matelica e lo fa sul difficile campo "Carotti" di Jesi, espugnato per 0-2 grazie alle reti di Pesaresi e Giovannini. Succede tutto nel secondo tempo con i biancorossi che si dimostrano padroni del campo contro una buona Jesina alla quale Nobile rende la giornata impossibile parando un rigore (il sesto stagionale) e togliendo una punizione dall’incrocio. Senza Moretti (out tutta la stagione per infortunio, preso al suo posto Matteo Bedin), il Matelica parte con Francesco Esposito dal primo minuto. La prima occasione è della Jesina al 2' con la punizione di Frulla che Nobile trattiene. Il Matelica ci prova al 10' quando, servito da Pesaresi, Giovannini dal limite dell’area sbaglia di poco. Ci provano ancora gli ospiti al 20' con BREVI CALCIO PRIMA CATEGORIA GIRONE A: IL SASSOFERRATO GENGA HA INGRANATO LA MARCIA GIUSTA Seconda vittoria consecutiva per il Sassoferrato Genga che supera con un secco 3-0 il Montelabbate con reti di Pizzi e doppietta di Piermattei. Grazie a questo successo la squadra di Azzeri-Ricci si porta in zona playoff con 31 punti. Luca Antonio Somma SECONDA CATEGORIA: IMPORTANTE ACUTO DELL'ARGIGNANO MENTRE LA FABIANI VA AL TAPPETO Nel girone D, prestazione da incorniciare dell’Argignano: la squadra di Cinti batte in rimonta 4-2 il Castelbellino e ottiene tre punti importantissimi in ottica salvezza. La formazione ospite apre le marcature al 9’ e raddoppia al 31’ grazie alla doppietta messa a segno da Paciarotti. L’Argignano prova a reagire al doppio svantaggio e al 44’ Sagramola riesce ad accorciare le distanze e a mandare le squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-2. Nella ripresa i padroni di JESINA MATELICA 0 2 JESINA - Tavoni, Sassaroli, Carnevali, Strappini (17’ st Sampaolesi), Calcina, Fatica, Frulla, Arati (43’ st Alessandroni), Trudo, Ragatzu (22’ st Pierandrei), Compagnucci. All. Bugari MATELICA - Nobile, Girolamini, Boskovic, Borghetti (15’ st Lispi), Borgese, Gilardi, Giovannini, Esposito F., Pesaresi (28’ st Jachetta), Esposito V., Perfetti. All. Clementi RETI - 50’ Pesaresi, 95’ Giovannini una punizione di Esposito dal limite che Tavoni trattiene in due tempi. La partita stenta a decollare. L’episodio che potrebbe cambiare la gara è al 38' quando per un fallo di mano in area di casa spingono sull’acceleratore e al 46’ trovano il pareggio con Mariani. Al 68’ gli uomini di Cinti completano la rimonta grazie al calcio di rigore trasformato da Mariani mentre all’88’ è sempre l’attaccante, autore di una tripletta, a chiudere definitivamente il match e a regalare ai suoi la quinta vittoria stagionale. La formazione dell’Argignano: Pecci Mi, Zamponi (52’ Mancini), Cofani, Mecella, Filipponi, Sagramola, Mazzoli, Lucernoni, Piermattei (90’ Lattanzi), Mariani, Nubola (93’ Saloini); all. Cinti. Nel girone F, la Fabiani Matelica perde in casa per 0-1 contro la capolista Caldarola e scivola al quinto posto in classifica. l.a.s. TERZA CATEGORIA: VALLE DEL GIANO TRAVOLGENTE, IL REAL PAREGGIA FUORI CASA Nel girone C, la Valle del Giano vince in casa 3-0 contro il Serra S. Abbondio mentre nel girone D il Real Matelica con rete di Lapucci pareggia in trasferta 1-1 contro l’Aurora Jesi. l.a.s. Girolamini, l’arbitro assegna il rigore alla Jesina. Sul dischetto si presenta Ragatzu che si vede respingere la sfera da Nobile che para il sesto penalty stagionale, lasciando il risultato sullo 0-0. La rovesciata di Pesaresi al 42' esce di poco e l’ultima occasione del primo tempo è di Ragatzu al 45' che con un bel destro impegna Nobile in due tempi. Nella ripresa il Matelica mostra un altro smalto e va vicino al gol al 5' con Vittorio Esposito che colpisce l’esterno della rete. Sono le prove del gol perché al 7' il suo cross è perfetto per Pesaresi che davanti alla porta di testa segna lo 0-1. La Jesina sfrutta una buona punizione da fuori area al 14': Frulla cerca l’incrocio, ma Nobile si supera riuscendo ad arrivarci e mandando la sfera sul palo prima di essere spedita in angolo da Boskovic. A questo punto il Matelica si limita a gestire il vantaggio, con la Jesina che si rifà vedere all’44’ con Sampaolesi che manda la sfera fuori di poco dal limite dell’area. Dunque al 95’ Esposito strappa applausi con una giocata delle sue in area avversaria e serve perfettamente Giovannini che firma il definitivo 0-2. Il Matelica può festeggiare tre punti pesanti guadagnati in una gara delicatissima, che gli fanno mantenere il secondo posto. Nel prossimo turno, il Matelica sarà impegnato in casa contro la Recanatese. Jachetta in azione CALCIO Prima Categoria girone B La Fortitudo regge l'urto del forte Miciulli ma esce dal campo senza punti in tasca Alla Fortitudo Fabriano si chiedeva il miracolo di battere la vice capolista Miciulli Senigallia, soprattutto per ritornare a vincere in trasferta e accumulare più punti possibili per togliersi dai bassifondi della classifica e risalire la china. Questo non c’è stato, ma la squadra allenata da Ruggeri ha lottato fino alla fine e al 90’ ha sfiorato il pareggio su un tiro di Memè sventato miracolosamente dall’estremo locale. La partita è stata equilibrata. Il Miciulli in un paio di occasioni ha sfiorato il vantaggio con Coppa e Schiano, mentre la Fortitudo nel finale di tempo ha impegnato Minardi. Nella ripresa più Miciulli fino al 57’ quando Paniconi su punizione supera con l’aiuto di una fortuita deviazione della barriera l’incolpevole Giommetti. Sull’1-0 i locali tentano di chiudere l’incontro ma la MICIULLI SENIGALLIA FORTITUDO FABRIANO 1 0 MICIULLI SENIGALLIA - Minardi, Schiano, Spezie, Marini, Bellagamba, Rossi, Rasicci, Paradisi (80’ Belardinelli), Rossetti (85’ Sdruccioli), Paniconi (70’ Chiccho), Coppa. All. Goldoni FORTITUDO FABRIANO - Giommetti, Ruggeri, Battistoni, Ippolito (70’ Moretti), Clementi, Bernardi, Carmenati, Guidarelli, Lettieri (75’ Pallotta), Memè, Carnevali (50’ Biagini). All. Ruggeri RETI - 57’ Paniconi Fortitudo si difende e, dopo aver corso il rischio di prendere il secondo gol con Rosi che colpisce il palo, al 90’ ci prova Memè, ma Minardi, come detto in vena di prodezze, compie un vero e proprio miracolo dando ai suoi compagni una vittoria molto importante. Adesso è tempo di rimettersi in carreggiata e sperare in qualche risultato di prestigio. Sabato la Fortitudo sarà impegnata di fronte al suo pubblico contro la prima della classe, il Moie Vallesina. La capolista scenderà a Fabriano per continuare la sua marcia trionfale e battere i fabrianesi per restare in vetta il più a lungo possibile. Una vittoria contro la prima potrebbe avviare la rimonta verso una graduatoria migliore. La Fortitudo nell’ultimo mese ha dimostrato di essere una formazione che può puntare a una classifica migliore, quindi forza ragazzi è il momento di osare e incominciare ad ottenere successi “pesanti”. Angelo Campioni 26 >SPORT< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 CALCIO Eccellenza Al Fabriano Cerreto basta mezz'ora per dilagare... di LUCA CIAPPELLONI E’ la quinta vittoria consecutiva per il Fabriano Cerreto, sempre più sicuro del secondo posto (+6 sul Tolentino, terzo in classifica) e protagonista di un inizio di 2016 scoppiettante: 4-0 per la squadra di Spuri Forotti ai danni del malcapitato Corridonia, sceso in campo con una formazione molto giovane (sette fuoriquota fra gli undici iniziali) e spazzato via in mezz’ora di gioco. Passano pochi secondi dal fischio d’avvio di D’Ascanio e il Corridonia capisce che il pomeriggio non sarà dei più semplici: dopo neanche un minuto un tiro cross di Scotini viene smanacciato da Forconesi sulla traversa. Al 2’ i padroni di casa confezionano un’altra palla gol ancora con Scotini: cross tagliato del centrocampista biancorossonero e Bianchi, lasciato solo nel cuore dell’area di rigore, di testa non centra la porta. Il vantaggio del Fabriano Cerreto è nell’aria e arriva un minuto più tardi: lo stesso Bianchi lancia in profondità Piergallini che, dal vertice sinistro dell’area, lascia partire FABRIANO CERRETO CORRIDONIA 4 0 FABRIANO CERRETO - Spitoni (85’ Rossi); Lanzi, Boinega, Lapi, Severini; Scotini, Bartoli, Bianchi (80’ Chiavelli); Moretti, Bellucci, Piergallini (53’ Francioni). All. Spuri Forotti CORRIDONIA - Forconesi; Zancocchia, Manucci, Tentella, Paciaroni; Cartechini; Andreozzi (56’ Filacaro), Bonifazi, Corpetti (76’ Rita), Ricci (50’ Perrella); Maccioni. All. Ribichini RETI - 3’ Piergallini, 6’ Lapi, 21’ Moretti, 30’ Bellucci un gran destro che si infila sul palo più lontano. L’attaccante anconetano, al secondo gol consecutivo e consolidato miglior marcatore dei suoi in stagione, aveva deciso anche la sofferta gara di andata mentre stavolta il suo è solo il primo dei quattro gol di giornata. Al 6’ il Fabriano Cerreto trova già il raddoppio: corner di Bartoli, implacabile assist-man sui calci piazzati, e testa di Lapi, di nuovo in gol dopo la finale di Coppa Italia. L’uno-due ravvicinato stordisce la formazione di Ribichini che rischia di capitolare di nuovo al minuto 11: i locali vanno infatti vicini al tris con Moretti, rimontato in extremis da Paciaroni. Il classe ’97 fabrianese coglie invece l’attimo fuggente dieci minuti più tardi quando arriva prima di tutti per il tap-in vincente dopo la corta respinta di Forconesi su tiro di Bellucci. Il Fabriano Cerreto serve il poker allo scoccare della mezz’ora e il gol arriva ancora da un angolo di capitan Bartoli: stacco di testa in area di rigore di Bellucci, ex di turno, e palla in fondo al sacco. La partita termina sostanzialmente qui con i biancorossoneri che amministrano le energie e ne approfittano per far esordire due giovani locali come il portiere Rossi e il centrocampista Chiavelli. Il mese di febbraio per la squadra di Spuri Forotti (sei vittorie nelle ultime sette uscite) si aprirà domenica 7 con l’insidiosa trasferta di Fossombrone. Juniores. Prosegue la striscia positiva CALCIO a 5 Bellucci insacca il 3-0 del team di Stefano Tarabelli: dopo l’1-1 contro il Villa Musone, i biancorossoneri hanno espugnato il campo di Camerano per 1-3 e tornano ad un solo punto dalla piazza d’onore. Serie C2 L'Apd "frena" la marcia del Real Fabriano Fabio Centocanti, capitano del Cerreto, in gol nell'ultimo match CALCIO a 5 E’ stato un derby molto acceso quello tra Real Fabriano e Apd Cerreto. L’hanno spuntata i cerretesi di mister Maurizio Buratti per 3-4. I fabrianesi di mister Kristian Giordani si sono trovati sempre ad inseguire nel punteggio, pervenendo alla parità solo nell’occasione del 2-2. Per il Real sono andati in rete Morelli, Angeloni e Bruzzichessi; per l’Apd tripletta di Giacomodonato e singola segnatura di Lorenzetti. La formazione del Real: Calussi, Mosciatti, Ciculi, Stroppa, Angelelli, Angeloni, Baldoni, Bruzzichessi, Bartolini, Carnevali, Passeri, Morelli. La formazione dell’Apd Cerreto: Barchiesi, Cannoni Diego, Amadei, Lorenzetti, Bezhani, Buldrini, Cannoni Samuele, Di Ronza Simone, Poeta, Dano, Di Ronza Marco, Giacomodonato. La sconfitta per il Real è stata tutto sommato indolore ai fini Campionato Acsi E il Cerreto si rilancia battendo la Futsal P.Picena della classifica, visto che la più temibile inseguitrice, la Futsal Potenza Picena, è stata battuta dal Cerreto di mister Francesco Rinaldi per 3-2. I rossoneri hanno tenuto in mano le redini del match fin dall’inizio grazie ai gol di Spilli, Smargiassi e Centocanti. Per il Cerreto sono tre punti d’oro. La formazione: CALCIO a 5 Innocenzi Juri, Sampaolo, Biondi, Farneti, Innocenzi Teo, Mosconi, Spilli, Centocanti, Smargiassi, Sakuta. Nel prossimo turno, sabato 6 febbraio, l’Apd Cerreto giocherà in casa contro le Cantine Riunite Tolentino (PalaCarifac, ore 15), il Real Fabriano andrà in trasferta a Gagliole, mentre il Cerreto viaggerà alla volta di Filottrano per affrontare l’Imbrecciata (gara posticipata al 12 febbraio). La classifica dopo diciassette giornate: Potenza Picena 51; Real Fabriano 41; Numana 30; Futsal Potenza Picena 29; Apd Cerreto 28; Cantine Riunite Tolentino 26; Cerreto 25; Avenale, Castrum Lauri e Montelupone 23; Gagliole 19; Recanati 18; Villa Musone 16; San Severino 14; Futsal Macerata e Imbrecciata 12. Ferruccio Cocco Settore giovanile Comanda il Real Sentinum, Ecco un torneo sperimentale la Virtus scalpita alle spalle per la categoria "Pulcini" Anche la seconda giornata del girone di ritorno del Campionato Over 18 Acsi Virtus ha confermato le impressioni della prima: dopo il rodaggio del girone di andata, le formazioni danno ora vita a gare sempre combattute (anzi, forse con qualche fallo e protesta di troppo...) che tengono vivo l’interesse degli spettatori. Nel week-end scorso, la capolista Real Sentinum ha ottenuto sì la nona vittoria, ma non è stato facile contro la Futsal Fabriano (5-3 il finale, con doppiette per Besimi e Strino). A Fabriano, quattro le gare giocate al Pala Fermi, con la Virtus che rinsalda il secondo posto superando la Diasen per 3-1 e con il Porchetto Crew sorprendentemente bloccato sul pari da un sempre più coriaceo Atletico Fabriano, con la doppietta di Taoussi (2-2 il finale, dopo la prima frazione chiusa sul 2-1 per il Porchetto). Erano poi i Latinos a superare il Drink Life per 5-3 (doppietta di Angeletti) in una gara abbastanza nervosa nella ripresa, ed infine il Dream Team Tonini vincitore sulla Juventude per 4-2, con doppietta di Graziano per la Juventude e tripletta di Bruffa per il Dream Team Tonini. La classifica: Real Sentinum 30; Virtus Fabriano 25; Tabaccheria Spighi 22; Porchetto Crew 21; Futsal Fabriano 20; Latinos 17; Diasen 13; Atletico Fabriano 13; Dream Team Tonini 11; Juventude 7; Drink Life 1. Trasferta positiva sabato 30 gennaio per gli Allievi della Virtus Fabriano a Recanati, con la vittoria sull’Helvia Recina Futsal per 8-6 (primo tempo 5-2). Triplette di Dandani e Stazi, reti di Riccioni e Kertalli per la Virtus, attesa ora dall’impegno casalingo con il Cus Macerata sabato 6 febbraio al Pala Cesari alle 15.30. Deludono invece di In serie D una giornataccia per tutte le "nostrane" Turno negativo per tutte le squadre della nostra zona. La Virtus Matelica è stata superata a domicilio dal Moie per 3-5. Il Nebbiano ha perso a Santa Maria Nuova per 5-3. L’Avis Genga è caduta a Jesi 8-1 per mano della Giovane Aurora. La classifica dopo diciassette giornate: Casenuove 38; Giovane Aurora 32; Frontale 29; Nebbiano e Santa Maria Nuova 25; Monserra 24; Moscosi e Polisportiva Victoria 22; Cupramontana e Moie 21; Virtus Matelica 17; Dorica 9; Avis Genga 7. f.c. I ragazzi di Spuri Forotti "blindano" il 2° posto nuovo i Giovanissimi, superati in casa martedì 2 febbraio al Pala Fermi dal Dlf Dinamis Falconara, in una gara nervosa ed anche agonisticamente al disopra delle righe: 2-2 il risultato del primo tempo, con Bravi e Feth a segno per la Virtus, 3-2 per il Dlf la ripresa (reti biancocelesti di Kertalli e Giacometti), 5-4 quindi il finale per gli ospiti. Domenica 7 febbraio, derby a Cerreto d’Esi alle 11 contro la squadra locale. In attesa dell’inizio dei tornei primaverili, finalmente anche i Pulcini di Santarelli (anni 2005-2006-2007-2008) scendono in campo, per le gare del 1° Torneo Sperimentale di Calcio a 5 organizzato proprio dalla Virtus, partecipante insieme a Fortitudo, Cerreto, Matelica e Folgore Castelraimondo. Dopo le gare della prima giornata, giocate sabato 30 gennaio (Fortitudo-Matelica) e giovedì 4 febbraio (Cerreto-Virtus), domenica 7 si gioca la seconda giornata, alla Palestra Mancinelli di Matelica: alle 10 Matelica-Virtus, alle 11 CerretoFolgore. classifiche SERIE D girone F Sambenedettese 54; Matelica 45; Fano 41; San Nicolò e Campobasso 35; Recanatese 31; Jesina e Fermana 30; Avezzano, Monticelli e Isernia 28; Folgore Veregra 27; Chieti 26; Castelfidardo 23; Vis Pesaro 22; Amiternina 20; Giulianova e Agnonese 18. ECCELLENZA Civitanovese 49; Fabriano Cerreto 39; Tolentino 33; Porto d'Ascoli e Pergolese 30; Biagio Nazzaro 29; Montegiorgio 28; Grottammare 27; Helvia Recina 26; Forsempronese 25; Loreto 24; Atletico Gallo 23; Trodica 21; Urbania 19; Vigor Senigallia 16; Corridonia 11. PRIMA CATEGORIA girone A Gabicce Gradara 43; Pisaurum 37; Montecalvo 34; Mondolfo 32; S. Orso, Villa San Martino, Cantiano e Sassoferrato Genga 31; Vadese e Montelabbate 30; Urbino Pieve 29; Lunano 24; Fermignanese 21; Cagliese 13; Cuccurano 11; Mercatellese 10. PRIMA CATEGORIA girone B Moie Vallesina 45; Miciulli Senigallia 43; Filottrano 41; Filottranese 39; Monsano 33; Le Torri 31; Arcevia 30; Castelfrettese 29; San Biagio 28; Borghetto 27; Colle 2006 24; Falconara 21; Montemarciano 19; Fortitudo Fabriano 15; Ostra Vetere 9; Olimpia Falconara 4. SECONDA CATEGORIA girone D Leonessa Montoro e Borgo Minonna 42; Staffolo 40; Sampaolese 36; Cupramontana 35; Labor 27; Agugliano Polverigi, Apiro e Palombina Vecchia 26; Castelbellino e Argignano 24; Chiaravalle e Morro d'Alba 23; Falconarese 19; Victoria Strada 11; Casebruciate 4. SECONDA CATEGORIA girone F Caldarola 49; Rione Pace 42; Sarnano 36; Camerino 35; Fabiani Matelica 34; Trodica 29; Castelraimondo e Robur 26; Esanatoglia 25; Serralta ed Elfa Tolentino 24; Sefrense 21; Treiese 18; Urbis Salvia 16; Montecassiano e San Ginesio 15. TERZA CATEGORIA girone C Serra Sant'Abbondio 33; Avis Pergola 29; Sangiorgese 26; Montenovo 25; Valle del Giano 24; Serrana 23; Castelleonese e Castelvecchio 20; Acquaviva 18; Senigallia 17; Monte Porzio 12; Up Castelfrettese 10; Arcobaleno 6. TERZA CATEGORIA girone D Pianello Vallesina 32; Atletico 2008 31; Urbanitas Apiro 30; Cameratese 27; San Marcello 25; Candia Baraccola 24; Aurora Jesi e San Francesco Cingoli 23; Real Matelica e Junior Jesina 20; Spes Jesi e Maiolati 16; Rosora Angeli 11; Poggio San Marcello 8. 27 >SPORT< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 BASKET Serie C Comincia la Fase Orologio: Janus, ora facci sognare! di LORENZO CIAPPELLONI Il gm Fantini: "L'obiettivo è mantenere il 2° posto" S i muovono le lancette, si ode il ticchettio dell’orologio, il fischietto torna a suonare, il profumo del cotone spezza la tensione: terminata la prima fase del girone, ecco la Fase Orologio. La Janus Fabriano inizia venerdì 5 febbraio in casa contro il Loreto Pesaro (PalaGuerrieri, ore 21). Poi voliamo al giorno di San Valentino (ricorrenza tipica per chi ama la Janus) e viaggiamo verso Osimo, dove ci attende una compagine relegata a quote che (sulla carta) non le competono. Nuovamente di sabato, nuovamente nell’orario delle 18, stavolta in data 20 febbraio, saremo ospiti del fanalino di coda del girone A, il Bramante Pesaro. Vita facile? Non esiste, aggiungendo che circa 200 ore più tardi, a Fabriano sbarcano le furie rosse: no, non la nazionale spagnola, ma la Pallacanestro Urbania. E per inaugurare l’arrivo del primaverile marzo, si resterà nella nostra tana, dove è attesa la temutissima Civitanova di Francesco Amoroso. Siamo a metà percorso! E chissà cosa reciterà la classifica? Fuga solitaria del duo battistrada o inseguimento stile film poliziesco dalle retrovie? Fatto sta che i cartai si rimetteranno in viaggio, in questo caso alla volta di Ancona, sponda Stamura. Una squadra ostica, una squadra capace di fermare proprio Civitanova nell’ultimo atto del girone A. Voltiamo pagina, armiamoci di penna ed intitoliamo “Giornata 7”. Dopo la Stamura, un’altra compagine ancone- Coach Luciano Bolzonetti istruisce i suoi giocatori durante un time-out (foto di Martina Lippera) tana, il Campetto, domenica 20 marzo, ore 18, PalaGuerrieri di Fabriano. Si prosegue nel percorso, il destino ci porta a Fermignano, prima di trovare coach Giordani nella nostra dimora. Chiude il tutto la visita proprio a quel Tolentino capace di piazzare finora 16 vittorie consecutive. BASKET Serie C L'Halley Matelica al via contro Fermignano L'Halley Matelica inizierà in casa la Fase Orologio, sabato 6 febbraio contro il Fermignano (ore 18.30). Dopodichè due trasferte di fila: il 13 febbraio a Pesaro contro il Bramante e il 20 a Civitanova. Si tornerà a giocare tra le mura amiche due partite consecutive: il 27 febbraio a Matelica arriverà la Stamura Ancona e il 5 marzo il Loreto Pesaro. Particolarmente attesa la gara del 12 marzo a Tolentino, attuale capolista. classifiche SERIE C Tolentino 32; Janus Fabriano 30; Pisaurum e Pedaso 24; Civitanova, Fossombrone, Campetto Ancona, Halley Matelica e Virtus Porto San Giorgio 22; Urbania e Ascoli 20; Loreto Pesaro 18; Robur Osimo 16; Porto San Giorgio 14; Recanati e Stamura Ancona 12; Fermignano 10; Cestistica Ascoli 8; Bramante Pesaro 6; Basket Giovane Pesaro 4. SERIE D Aesis Jesi e Montecchio 26; Taurus Jesi 24; Orsal Ancona 22; Montemarciano e Fano 14; Virtus Jesi e Cerreto 12; Acquarius Pesaro 10; Urbino 7. PROMOZIONE P73 Ancona 20; New Basket Jesi 16; Brown Sugar Fabriano, Dinamis Falconara e Maior Senigallia 14; Dinamo Ancona 12; Titans Jesi e Bad Boys Fabriano 10; Adriatico Aancona 8; Roosters Senigallia 6; Cab Ancona 4. SERIE C FEMMINILE Fermano e Olimpia Pesaro 24; Girls Ancona 18; Civitanova 16; Senigallia 12; Offida 10; Thunder Matelica 4; Elpidiense 2. I biancoblù esordiscono in casa venerdì alle 21 BASKET Quindi di nuovo in casa il 19 marzo contro la Robur Osimo. Il 3 aprile trasferta a Fossombrone. Il 9 aprile ultimo incontro casalingo contro Urbania, per chiudere in trasferta il 16 aprile ad Ancona contro il Campetto. La squadra di coach Andrea Pecchia, partendo dalle retrovie di questa nuova classifica dei due gironi unita, potrà essere una pericolosa "outsider" per tutti. Serie D BASKET Promozione Andiamo a scoprire gli avversari di questa Fase Orologio insieme al general manager della Janus Fabriano, Paolo Fantini (foto). Paolo, intanto, qual è l’obiettivo? Dove sperate di trovarvi al termine della Fase Orologio? "Inutile nascondersi, l’obiettivo minimo è quello di mantenere la seconda attuale piazza, dietro Tolentino di coach Cecchini, che significherebbe girare l’Italia per giocarsi la promozione alla categoria superiore, la B. Al momento la classifica vede un confortante vantaggio di sei lunghezze sulle terze classificate". In settimana la Fip Marche ha diramato il calendario definitivo, ti lascio completamente la parola. Scopriamo le avversarie! "Il primo è il Loreto Pesaro (venerdi 5 febbraio, PalaGuerrieri, ore 21) che ha terminato al 6° posto del girone A e che vanta una batteria di esterni di sicuro affidamento e pericolosità con i due terminali Jovanovic e Savelli da tenere particolarmente d’occhio. Il 14 febbraio la Janus viaggerà nella tana della storica Robur Osimo, per un altro match dall’alto coefficiente di difficoltà nonostante la stagione roburina sia stata finora costellata più da bassi che da alti". Poi nuovamente una trasferta e l’inizio del "tour de force"... "Esatto, la settimana successiva altro viaggio per la Janus in quel di Villa Fastiggi per affrontare il fanalino di coda del girone A, il Bramante Pesaro, prima di tornare tra le mura amiche per il primo dei due impegni consecutivi casalighi ed affrontare la solida Urbania di Facenda (che nella scorsa settimana ha effettuato un gran colpo di mercato con l’arrivo dell’argentino Gustavo Imsandt, vecchia conoscenza fabrianese con la maglia Spider, ndr) e la Virtus Civitanova che ha nell’ex Matelica, Francesco Amoroso, il terminale di riferimento di un organico di valore". A quel punto la situazione sarà più chiara e ci si avvierà verso la conclusione... "La sesta giornata sul parquet del PalaRossini di Ancona per affrontare la Stamura di coach Marsigliani sempre insidiosa specialmente sul campo amico, 7° giornata di nuovo al PalaGuerrieri contro il forte Campetto Ancona, compagine che ha terminato il girone A al terzo posto e che può vantare nel proprio roster un’altra vecchia conoscenza della platea fabrianese, Emiliano Benini. Penultima trasferta della seconda fase in quel di Fermignano per un campo sempre ostico alla Janus, infine ultima casalinga della Fase Orologio (nuovo anticipo per indisponibilità del PalaGuerrieri a venerdì 8 aprile ore 21, ndr) contro il Fossombrone di coach Giordani che rinnova il duello in testa della scorsa stagione in C regionale, prima del gran finale sul campo della capolista Tolentino di coach Cecchini per un match dagli alti contenuti tecnici e non". lo.c. BASKET Serie C Per il Cerreto Battistoni C'è molta anima fabrianese due bei punti firma il derby anche nel Tolentino capolista Vittoria importante per il Cerreto, al primo successo del 2016. La squadra di coach Cerini batte nettamente la Virtus Jesi (75-58) e ribalta anche la differenza canestri nei confronti della compagine jesina, che all’andata aveva vinto con 16 punti di margine. I cerretesi, quindi, agganciano la Virtus a quota 12 e la sorpassano in virtù dello scontro diretto quando manca una sola giornata al termine della prima fase: ora i biancoblù giocheranno di nuovo in casa contro il fanalino di coda Urbino (venerdì 5 febbraio, ore 21.15). lu.c. Simone Moscatelli BROWN SUGAR FABRIANO BAD BOYS FABRIANO 50 51 BROWN SUGAR FABRIANO - Chiarucci 7, Bugionovo 12, Guerci 2, Sassi, Capodimonte, Sacco A. 3, Sacco L. 2, Cafasso 12, Moscatelli 8, Mearelli. All. Vico BAD BOYS FABRIANO - Tozzi 3, Sforza 4, Carnevali 13, Bernardini 1, Bongiovanni 7, Piermartiri 7, Sorrenti, Mosciatti 2, Alberti 2, Battistoni 11, Salari. All. Cola I Bad Boys Fabriano si aggiudicano sul gong il derby contro i Brown Sugar Fabriano, aggravando la serie negativa dei gialloviola, giunti al quarto stop consecutivo. Ci ha pensato Battistoni a trovare il canestro della vittoria sulla sirena regalando due punti pesanti ai Bad Boys che nel prossimo turno ospiteranno la Cab Ancona (giovedì 4 febbraio, ore 21.15, Palestra Mazzini). Per i Brown Sugar, venerdì 5 febbraio, trasferta a Jesi contro i Titans. Luca Ciappelloni Ci sono atleti e allenatori fabrianesi che riescono ad emergere anche lontano da Fabriano. E’ il caso del trentenne Lorenzo Cecchini. Ne ha fatta di strada e, negli ultimi tre anni, ha trovato il suo “habitat” a Tolentino dove ha costruito un solido gruppo. Nella prima stagione ha vinto il campionato in serie C2, mentre in quella passata è giunto al settimo posto nel campionato di C1. Quest’anno la serie C è diventata Coach Lorenzo Cecchini unica e Cecchini con la sua squadra nel girone A ha chiuso al primo posto conquistando 32 punti, ripartendo dal vertice anche nella Fase Orologio che sta per iniziare, in cui i due gironi si fondono in un'unica classifica. Una gran bella soddisfazione per Cecchini. Con il mister cartaio, gioca un altro ragazzo fabrianese, il play Elia Rossi (foto sopra), classe 1995: anche lui si sta facendo onore in terra maceratese. Angelo Campioni 28 >SPORT< PATTINAGGIO L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 La premiazione Consegnati i diplomi ai campioni regionali Riconoscimenti per sette atleti della Fortitudo Fabriano D omenica 24 gennaio la Fortitudo Fabriano Pattinaggio, con il patrocinio del Comune di Fabriano, in occasione dei 40 anni della società, ha organizzato la premiazione dei campioni regionali di tutte le discipline della FIHP (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio), dalla corsa all'artistico, dal free-style allo skiroll. La cerimonia è stata onorata dalla presenza dell'Assessore alla cultura del Comune, Barbara Pallucca, dal presidente del Coni Provinciale, Fabio Luna, dal presidente della Uisp regionale Armando Stopponi, dal presidente della FIHP regionale Gianni Ponsetti e ha visto la presenza di più di cento atleti provenienti da tutta la regione. Le premiazioni si sono svolte presso lo splendido Oratorio della Carità, che ha suscitato ammirazione e stupore da parte di tutti gli intervenuti dando così lustro alla nostra città. Per la Fortitudo sono stati premiati Cristian Scasselati, Emma Ninno, Alessandro Carnevali, Elisa Scassellati, Maria Ninno, Erica Greci e Camilla Fattori, tutti campioni regionali in diverse gare. La Fortitudo ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile tale manifestazione. Alcuni atleti fabrianesi premiati RUGBY Serie C I fermani troppi forti Il Fabriano Rugby sbatte contro il muro dell’Amatori Fermo e si arrende in trasferta per 36-7. Un “quindici” incerottato, quello messo in campo da Cristian Lombardi, che non è riuscito a porre un freno alla determinazione dei padroni di casa che per lunghi tratti hanno comandato le operazioni di gioco. Fermani già in vantaggio dopo pochi minuti, meglio organizzati e più concreti nello sfruttare le occasioni concesse dalla squadra fabrianese. Intorno al 30’ della prima frazione, scatto d’orgoglio dei cartai intenzionati a colmare il solco scavato dal Fermo rispondendo con una meta (messa a segno da Michelangeli e poi trasformata da Sepe) ed alcune altre occasioni che potevano accorciare ulteriormente la distanza tra Fermo e Fabriano. Reazione orgogliosa dei fabrianesi vanificata, però, dalla quarta meta di giornata dei fermani. La formazione: Pirliteanu, Coniguardi, Centraco, Tartarelli, Bigiarelli, Lombardi, Sepe, Santini, Clemenzi, Capalti, Fiku, Solustri, Smargiassi, Michelangeli e Morichelli; a disposizione Home, Condor Taco, Bartoloni e Nigro; allenatore Cristian Lombardi Saverio Spadavecchia GINNASTICA Ritmica VOLLEY Serie D e settore giovaile Due fabrianesi Under 16 "Insieme" vanno in Nazionale ancora imbattute Il battesimo della stagione agonistica è stato al PalaCapanna di Senigallia, dove si è svolta la prima prova del Campionato Regionale di Specialità. A scendere in pedana per la Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, Valeria Carnali (foto), la veterana e di conseguenza capitana del folto gruppo di agoniste che quest’anno affronteranno un numero importante di gare tra quelle regionali, interregionali e nazionali. Valeria ha portato due attrezzi in gara, Palla e Clavette, conquistando rispettivamente il secondo e primo posto, lasciando immaginare anche buoni margini di miglioramento per la seconda prova regionale. Si comincia pertanto da dove avevamo lasciato il 2015, cioè sul podio dei vincitori. La prossima settimana appuntamento con la prima prova del Campionato Regionale di Serie C a Falconara con un elevato numero di ginnaste a rappresentare Fabriano, molte delle quali esordienti. A livello internazionale, la Federazione ha convocato in Nazionale per il Gran Prix di Mosca (19-21 febbraio) Letizia Cicconcelli per le senior e Milena Baldassarri per le Junior, segno evidente della considerazione che le nostre ginnaste hanno a livello federale. PODISMO In serie D femminile, torna a vincere tra le mura domestiche la Pallavolo Fabriano di Paoletti che, in una partita che non contava ai fini della classica, ha la meglio sulla Mantovani Ancona per 3-1 (25-21; 20-25; 25-19; 25-23). La formazione: Angeletti Syria, Baldoni Michela, Baldoni Sara, Carnevali Camilla, Fattorini Aurora, Fattorini Melania, Paolucci Erica, Ruggeri Gaia, Busini Benedetta (L1), Cattarulla Valentina (L2). Nel campionato provinciale di Prima Divisione, sconfitta a domicilio per le fabrianesi di Porfirio Rossini, inferta dalla Libertas Jesi per 0-3 (14-25; 15-25; 14-25). Nel campionato provinciale di Terza Divisione (girone A), bella partita giocata dalle ragazze di Faggi, che per la seconda volta consecutiva si giocano il risultato finale al tie break e per un soffio escono sconfitte 2-3 dal Monserra Ostra Vetere (21-25; 25-23; 23-25; 25-17; 17-19). Sempre in Terza Divisione, ma girone B, sconfitta in trasferta per la formazione di Rossini e Giuliani, 3-1 a Falconara (2522; 25-16; 20-25; 25-23). Nel campionato provinciale Under 16, continua la serie positiva delle ragazze “Insieme” di Baldoni e Penna che, vincendo tra le mura amiche per 3-0 contro la Libertas Jesi (25-9; 25-12; 25-17), restano ancora imbattute, anche in questa seconda fase del campionato. La formazione: Baldoni M., Baldoni S., Coppari, Fattorini, Girini, Paolucci, Penna, Ruggeri, Cattarulla (L1). Sconfitta esterna, invece, subita dall’Under 16 Rosso di Rossini e Giuliani, contro la Esino Montemarciano per 3-0 (25-15; 25-22; 25-9). f.c. "Gennaiola" a Santa Maria degli Angeli BASKET Settore giovanile Fabriano: settimana in altalena A riposo l’Under 15 Eccellenza, tutte le altre squadre della Basket School Fabriano sono scese in campo. E’ tornata alla vittoria l’Under 18 Elite dopo un periodo piuttosto sfortunato. Sul proprio campo ha surclassato il Porto San Giorgio in una gara di ottima intensità. La squadra sembra aver ritrovato la vena giusta ed è tornata ai livelli che le competono. Inattesa sconfitta invece per l’Under 18 Regionale. Sul campo non impossibile di Pesaro, la squadra non è riuscita ad esprimersi ai propri livelli. Nulla da fare per l’Under 16 Regionale. Sul campo della capolista Loreto Pesaro, la squadra è andata incontro ad una sconfitta netta. Il divario tra le due squadre è stato evidente. Una sconfitta e una vittoria per l’Under 14 Regionale. Dopo il ko in terra dorica contro una squadra più attrezzata, Ceresani e compagni si sono rifatti a spese del Pesaro. Buona prestazione e vittoria strameritata. Le due Under 13 Regionali hanno chiuso la prima fase della stagione con due vittorie. La compagine targata Cerreto, sul proprio campo ha superato il Tolentino con una bella prestazione. Con questa vittoria la squadra di Cerini consolida il terzo posto. La squadra targata Basket School ha collezionato la decima vittoria consecutiva della prima fase su altrettante gare disputate. Primo posto conseguito alla grande dai ragazzi di Falcioni, che fa ben sperare per la seconda fase. Sempre in fermento l'attività del minibasket con i ragazzi che cominciano a misurarsi con altre scuole della regione con splendidi risultati. L’attività della Basket School, dunque, è sempre attenta ai giovani. Fra le tante attività messe in campo, di particolare importanza è la nuova collaborazione con la VL Pesaro che permetterà ad alcuni dei nostri più giovani atleti di calcare il parquet del BPA Palas al fianco della squadra del presidente Ario Costa che, sotto ai riflettori di Sky, il prossimo 14 febbraio si confronterà con Reggio Emilia nella diretta televisiva domenicale. La continuità delle tante iniziative di Basket School è stata garantita per questa stagione sportiva 2015/2016 dal contributo offerto dalla Fondazione Carifac. Un ringraziamento va anche alla “2MC” di Fabriano, alla “GO-Internet” di Gubbio ed alla “White & Brown” di Giulianova, fra i principali sostenitori della società. BASKET Serie C femminile L'Avis inizia il 2016 nelle terre di San Francesco La Thunder Il 2016 della Podistica Avis Fabriano si è aperto domenica 31 gennaio con la prima gara stagionale di gruppo. Ben 25 runner avisini, così, si sono recati a Santa Maria degli Angeli (Pg) per correre la classica “Gennaiola”, gara di 13 chilometri con partenza e arrivo ai piedi dell’imponente basilica francescana, sviluppatasi lungo un percorso che si è snodato per la campagna umbra e in particolare – nel tratto centrale – tra i suggestivi uliveti ai piedi di Assisi, con splendida vista sulla città. In totale, sono stati ben 616 gli atleti a partecipare alla competizione e la vittoria è andata proprio ad un fabrianese, Antonio Gravante, tesserato con l’Atletica Potenza Picena, che ha impiegato 43’ 56” (al notevole ritmo, cioè, di 3’ 23” al chilometro). Il migliore della Podistica Avis Fabriano è stato Giorgio Tiberi, 19° assoluto con il tempo di 47’ 46”, tornato a gareggiare dopo un periodo complicato da una fastidiosa fascite plantare che ne ha limitato le prestazioni. Il suo rientro all’agonismo è incoraggiante e sicuramente molto presto, ritrovata la giusta condizione, lo rivedremo sui gradini del podio! Per quanto riguarda gli altri avisini, nell’ordine si fanno apprezzare i tempi di Massimo Gambella (52’ 04”) e Fabio De Luca (52’ 39”), seguiti da Stefano Baioni (55’ 29”) e Ferruccio La Podistica Avis Fabriano a Santa Maria degli Angeli prima della gara Cocco (55’ 49”), quindi con lo stesso riscontro cronometrico di 57’ 18” ecco Vincenzo Petrucci e Paolo Peverieri, poi Daniele Renzi (58’ 10”), Diego Raggi (58’ 34”), Gianluca Giuseppetti (59’ 44”), Gabriele Salvatori (1h 00’ 28”), Luca Gambini (1h 01’ 24”), Daniela Cozza (1h 01’ 41”, diciannovesima nella classifica femminile), Roberto Bravetti (1h 01’ 46”), Darcisio Esposto (1h 02’ 06”), Luciano Angelini (1h 02’ 41”), Emanuele Belardinelli (1h 02’ 47”), Emanuela Pierantoni (1h 03’ 14”), Giancarlo Camilli (1h 04’ 13”), Leonardo Sonaglia (1h 05’ 24”), Arturo Balduccio (1h 05’ 32”), Roberta Rotili (1h 05’ 33”), Mario Gubbiotti (1h 05’ 51”) e Derek Ian Barnes (1h 18’ 04”). Giusto il tempo di rifiatare e già domenica 7 febbraio in calendario c’è un’altra classica gara, la Maratonina del Campanile (21 chilometri) a Ponte San Giovanni di Perugia. Anche qui la Podistica Avis Fabriano sarà presente con un gruppetto di scalpitanti atleti. in partita... a metà La Thunder Halley Matelica nell’ultima partita della regular season non ha scampo contro l’Olimpia Pesaro, testa di serie del campionato. La squadra matelicese riesce ad esprimere il proprio gioco per i primi due quarti, lasciando aperta la possibilità di recuperare la partita. Ma nel secondo tempo cede fisicamente alle avversarie che dilagano e fissano il risultato finale sul 35-66. La formazione: Ricciutelli, Pecchia L., Pedica B., Stronati, Mosconi, Crescentini, Martelli, De Michele, Cerioni, Gargiullo, Nwafor; all. Porcarelli, vice Crescentini. Ora non resta che attendere la composizione dei gironi per la seconda parte del campionato che vedrà la Thunder scontrarsi anche con quattro squadre dell'Umbria. Lucia Granini 29 L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 REDAZIONALE A PAGAMENTO I l progetto "Fabriano Fabbrica Etica Diffusa" è stato ideato da Urbano Urbani in seno a Confindustria Ancona, portando l'idea in Consiglio comunale, approvata il 26 febbraio scorso, dopo varie commissioni, all'unanimità. Il Consiglio comunale ha delegato ed ha dato mandato ad Urbani di seguire i lavori di coordinamento del Tavolo Tecnico, insieme all'assessore alle Attività Produttive Meloni. Vengono quindi coinvolte le associazioni di categoria: Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio. Dopo diversi mesi si giunge alla declinazione ed alla rielaborazione definitiva del progetto attraverso la stesura ed alla sottoscrizione di un protocollo di intesa (avente per oggetto "Fabriano Fabbrica Etica Diffusa"), che è stato ufficializzato e sottoscritto dalle categorie economiche l'11 dicembre scorso. Il protocollo viene riportato in Consiglio comunale per l'approvazione, che viene fatta il 28 gennaio scorso, all'unanimità. Il percorso prosegue ora verso i tavoli della Regione Marche, per poi approdare definitivamente al Mise. Urbano Urbani, promotore principale del progetto UN PROTOCOLLO D'INTESA PER IL PROGETTO "FABRIANO FABBRICA ETICA DIFFUSA" Il 26 febbraio 2015 il Consiglio comunale, dato atto della avvenuta presentazione da parte del consigliere Urbani del progetto Fabriano Fabbrica Etica finalizzato alla riqualificazione ed al sostegno della produzione manifatturiera locale, realizzato in collaborazione con Confindustria Ancona e partecipato ai componenti le commissioni consiliari in presenza dell’assessore alle Attività Produttive, ha approvato con atto n.19 un ordine del giorno nel quale viene chiesto alla amministrazione comunale di costituire un gruppo di lavoro per l’illustrazione del progetto alla Regione Marche per il successivo inoltro al Mise. Il tavolo di lavoro che successivamente si è costituito ha visto la partecipazione delle associazioni di categoria Confindustria Ancona, Cna Associazione provinciale di Ancona, Confartigianato Imprese Ancona- Pesaro Urbino, Confcommercio imprese per l’Italia-Marche centrali le quali, con il coordinamento del consigliere Urbani a ciò delegato dal consiglio comunale e la presenza dell’assessore alle Attività Produttive ing. Meloni, hanno rielaborato e messo a punto l’originario progetto. Il progetto vuole concretizzare un nuovo modello di impresa caratterizzato da elevati contenuti di innovazione che punti sulla ricerca, sulla qualità e sull’eccellenza produttiva, incentivando l’aggregazione tra le piccole e medie imprese in forma di rete, nel rispetto dei principi di correttezza e trasparenza nelle relazioni nell’ottica della massima cooperazione ed attenzione all’ambiente ed alle normative legate alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Queste Associazioni di categoria dopo aver individuato gli obiettivi del progetto "Fabriano Fabbrica Etica", l’11 dicembre scorso hanno sottoscritto un protocollo di intesa con le seguenti finalità: • costruire una programmazione condivisa delle attività e dei tempi di realizzazione nel rispetto delle caratteristiche proprie di Fabriano Fabbrica Etica Diffusa; • rendere fruibili le risorse del bando FSC che ancora residuano apportando le misure correttive proposte; • modificare le regole dell’accordo di programma al fine di beneficiare di un’ulteriore opportunità per la realtà marchigiana ed in particolare per il territorio fabrianese; • adeguare il POR alle richieste del territorio e alle esigenze che prendono le mosse dal documento, ipotizzando il coinvolgimento delle Associazioni nell’ambito degli ITI (Investimenti Territoriali Integrati) previsti nell’Area di Fabriano, impegnandosi altresì ad attivarsi affinchè vengano resi percorribili canali di finanziamento a supporto delle aziende che condivideranno il progetto Fabriano Fabbrica Etica Diffusa. pone di prendere atto del protocollo di intesa sottoscritto dalle associazioni di categoria Confindustria Ancona, Cna Associazione provinciale di Ancona, Confartigianato Imprese Ancona- Pesaro Urbino, Confcommercio imprese per l’Italia - Marche centrali e di recepire e condividere le azioni, gli obiettivi e le finalità contenute nel protocollo, facendosi parte attiva anche per la condivisione da parte degli altri Comuni del territorio – Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico - e per la successiva trasmissione alla Regione Marche, inoltre di dare atto che il presente provvedimento non comporta, né potrà comportare impegni di spesa a carico del bilancio dell'anno corrente, né degli esercizi successivi. Il momento della firma del protocollo Il Consiglio comunale pro- L'idea parte in Comune nel febbraio del 2015... Il sindaco Giancarlo Sagramola, nel Consiglio comunale del 26 febbraio 2015, ha rilevato che la Fabbrica Etica risponde alla realizzazione di un progetto complesso, ma che l’input deve essere senz’altro uno studio di fattibilità, nonché la rimodulazione dell’Accordo di Programma stesso che semplifichi il lavoro da fare. Il primo cittadino ha invitato il consigliere Urbano Urbani a mettere in piedi un gruppo che trasformi l’idea in una proposta concreta, data anche la sua esperienza come imprenditore e non solo come politico. Questo gruppo dovrebbe essere coordinato dallo stesso Urbani con l’ausilio della Confindustria e del Comitato Territoriale, nonché dell’assessorato all’Artigianato e all’Industria e dalla Cna. Il sindaco ha rimarcato che si parla di 400.000 euro di possibile copertura che potrebbe essere attivata, anche se in tal senso non si hanno ancora notizie ufficiali. Sempre in sede di Consiglio, Urbani ha sottolineato la presenza di una bozza di sviluppo tecnico, di impostazione fatta dal presidente di Confindustria, il quale, durante la riunione per i settanta anni di Confindustria Ancona, ha illustrato quattro grandi progetti per la zona di Jesi, per quella de fermano, per Pesaro e per Fabriano. Ha aggiunto Urbani: “Non vi nascondo che questo progetto lo avevo già fatto leggere ad alcuni soggetti e lo avevo integrato con i suggerimenti fatti in particolare da alcuni piccoli artigiani del nostro comprensorio. Lo abbiamo chiamato Fabriano Fabbrica Etica, dal quale emerge un concetto basilare. Bisogna ragionare prendendo in esame le reali necessità locali. Faccio una domanda. Quanti imballi si consumano a Fabriano? Non c’è un’azienda che li faccia. Il polistirolo arriva da Aprilia, da Trevi. A Fabriano mancano le fabbriche che stampano la plastica. Se porto una cappa prodotta da Airforce e la smontiamo cominciando dall’imballo, continuando dai trasformatori, quindi dai motori, ci rendiamo conto che tutto questo materiale lo compriamo altrove. Qui si consumano milioni di imballi all’anno, ma nessuno li produce. Personalmente li prendo a Serra de’ Conti e a Fossato di Vico, non in Cina”. L’assessore alle Attività Produttive Leonando Meloni ha rimarcato che lo studio di fattibilità, come detto dal sindaco, costituisce il primo passo da intraprendere. Il Comune crede in questa iniziativa. Il progetto è diviso in due parti: la prima riguarda l’imprenditoria, la seconda la cosiddetta zona economica speciale. Lo stesso consigliere Riccardo Crocetti ha espresso in commissione la volontà di conferire credibilità all’atto che va sviluppato con l’inclusione di un gruppo di lavoro composto da poche persone che abbiano esperienza. Il Consiglio ha manifestato anche la buona azione di Urbano Urbani condivisa dalla maggioranza, senza steccati politici, di parte, che non avrebbero permesso una sinergia tra le varie forze che siedono nell’assise pubblica. 30 >DIALOGO< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Per una gestione integrata Il mondo del commercio chiede al Comune di fare scelte strategiche di LEONARDO ZANNELLI L’ intervento del sindaco in risposta alle lamentele circa una scarsa programmazione in tema di rigenerazione urbana, con particolare riguardo al nostro centro storico, possono significare un rinnovato interesse per l’argomento e forse una finestra su possibili scenari di analisi e intervento futuri. Il richiamo all’utilizzo dei fondi del bando regionale "centro commerciale naturale" però segnala una scarsa conoscenza dell’argomento e del suo funzionamento, in quanto viene usato come dimostrazione dello scarso impegno degli operatori economici rispetto all’ente pubblico, in materia di rivitalizzazione della città e riqualificazione. In realtà dimostrano esattamente il contrario, i bandi regionali si proponevano la valorizzazione del territorio e la competitività del sistema commerciale turistico, chiedendo ai Comuni dei progetti aggregati di investimento pubblico privati. Ma per ottenere contributi dalla regione bisognava dimostrare spese in arredo urbano e miglioramento degli esercizi. Solo grazie agli investimenti dei singoli esercizi, alla creazione di un apposito consorzio, alla progettualità coordinata dalla Confcommercio, per ben due volte la Regione Marche ha inteso premiare il Comune di Fabriano che ha potuto attingere a contributi per suoi progetti che erano già stati deliberati e sulla cui validità potremmo discutere a lungo. Gli operatori commerciali hanno ottenuto contributi relativi alle spese effettuate nei loro esercizi relative a impegni già sostenuti, a proprio rischio, e a parziale rimborso di spese relative ad operazioni di animazione sostenute dal consorzio e quindi dei propri aderenti, in gran parte reinvestiti in attività di animazione... (le fatture quietanzate in copia sono depositate presso l’ufficio Commercio - “alfiere Paglialunga”). Se l’attuale Giunta è attenta alla problematica come sembra esserlo in considerazione della replica del sindaco, sarà allora opportuno riprendere al più presto i discorsi interrotti. Gli operatori commerciali con il supporto della Confcommercio hanno diverse proposte da suggerire che riguardano le funzioni di tutta la città, siamo certi che solo una gestione integrata delle iniziative seguendo il concetto di “fare sistema“ sia la maniera per superare difficoltà dovute a situazioni ben note, ma anche a scelte strategiche non condivise del recente passato. Quindi, “caro” sindaco, anche se in passato sei stato vice presidente della Provincia e tale materia la dovresti “masticare”, i tuoi “alfieri” non te l’hanno saputa raccontare. La parte bassa di Corso della Repubblica Pillola anticoncezionale Biondi: "Con questi amministratori, per cinghiali: la svolta? il futuro della città sempre più buio" Mentre la stagione venatoria 2015/2016 sta ormai volgendo al termine, una notizia, che sta facendo il giro del web, potrebbe condizionare pesantemente il futuro stesso della caccia in Italia, specialmente di quella al cinghiale, che poi è quella praticata ormai dalla stragrande maggioranza dei cacciatori. Si tratta della sperimentazione, in atto nel Parco regionale della Maremma, di una pillola anticoncezionale, da destinarsi alla popolazione di cinghiale presente nell’area protetta. Il farmaco è stato scoperto e messo a punto da una ricercatrice italiana, Giovanna Massei, che lavora in Inghilterra, dove è stato già testato con ottimi risultati. La pillola verrà fatta assumere ai cinghiali mescolata al loro cibo, mediante degli appositi dispenser, che verranno posizionati in determinati punti all’interno del parco. Se, come i ricercatori ed i biologi sono convinti, la sperimentazione nel Parco della Maremma avrà effetto, determinando una drastica riduzione della riproduzione e quindi della popolazione dei cinghiali, allora la “cura” potrà essere applicata anche ad altre aree protette in Italia e, in prospettiva, estesa a tutto il territorio nazionale. E’ naturale, quindi, che se la pillola darà i risultati sperati, determinando nel giro di pochi anni una radicale diminuzione dei cinghiali sul territorio nazionale, con evidenti benefici sia per l’agricoltura che per la sicurezza stradale, a quel punto non avrà più senso praticare la caccia a questo animale. Anche perché, come è dimostrato indiscutibilmente dai dati scientifici e statistici forniti dall’Ispra, la fortissima pressione venatoria degli ultimi decenni nei confronti di questa specie ha fatto sì che essa si riproducesse più volte nello stesso anno, ed in modo più prolifico, causando quindi un aumento esponenziale del numero dei cinghiali in Italia, ormai senza più alcun controllo! Si tratterà quindi di un banco di prova decisivo, soprattutto per i nostri politici ed amministratori, che dovranno assumersi le loro responsabilità e decidere da che parte stare: se dalla parte degli agricoltori e dei cittadini comuni, oppure dalla parte dei cacciatori, come finora hanno sempre fatto. Si capirà quindi, una volta per tutte, se la caccia al cinghiale in Italia sia stata finora una pratica necessaria per il contenimento dei cinghiali, o se invece, come pensiamo noi, sia stata fra le cause principali della loro proliferazione, apportando però in compenso dei grandi benefici economici agli stessi cacciatori, grazie alla vendita dei capi abbattuti ai ristoratori specializzati in cacciagione! Per quanto riguarda la Regione Marche, come Lac, chiediamo intanto che il farmaco venga immediatamente testato anche nel Parco nazionale dei Sibillini e nei Parchi regionali di Frasassi e Gola della Rossa e del Conero, ovvero in quelle aree protette dove da anni viene praticata la caccia di selezione al cinghiale. Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche E’ da settembre 2015 che la Camera di Commercio di Fabriano, composta di due unità, aspetta il sostituto di una dipendente andata in aspettativa per maternità. Questo crea non pochi problemi agli imprenditori locali che per esportare le merci debbono richiedere il certificato d’origine che rilascia appunto questo ufficio. C’è rimasta quindi una impiegata che svolge l’intero lavora, ma quando si ammala o prende le ferie o permessi, bisogna andare a Jesi o in Ancona in quanto l’ufficio rimane chiuso. E’ facile capire le problematiche che crea questo disservizio. L’amministrazione comunale e per conto l’assessore alle Attività Produttive, che cosa aspetta per richiedere questo sostituto? C’è stato questo interessamento? Assolutissimamente no! Quando si tratta di aumentare le tasse sono insuperabili, ma quando si tratta di difendere gli interessi dei propri cittadini e far valere le proprie ragioni, non li trovi mai. In effetti se vogliamo andare a verificare il tempo che questi nostri amministra- tori dedicano a noi cittadini c’è da rimanere allibiti! Nell’anno 2015 si sono incontrati in Giunta solamente 54 volte e qualche assessore ha fatto più di 40% di assenze. Questi dati parlano da soli. Che cosa ci possiamo aspettare da questi amministratori che tutto pensano meno agli interessi di noi cittadini? Sono stati eletti per fare il bene dell’intera comunità, di fatto come vediamo fanno il contrario. A tal proposito ci farebbe piacere conoscere l’opinione del Presidente del Consiglio Renzi molto attento agli assenteisti e quali provvedimenti si dovrebbero prendere. Ed inoltre non sono in grado di farsi valere e rispettare. Da Fabriano arriva allo Stato un’enorme quantità di soldi per tasse e Iva che pagano le aziende locali. Di fatto tra le prime dieci aziende marchigiane per fatturato ci sono addirittura l’Indesit al primo posto, l’Ariston al secondo e poi le Cartiere Fedrigoni e l’Elica, quindi di soldi da Fabriano ne arrivano e ne arrivano tanti e questo bisogna farlo valere, per cui non ci si può accontentare dopo mesi e mesi di una sostituzione che avverrà solamente per un giorno. Il presidente Cataldi della Camera di Commercio di Ancona non può trattare Fabriano in questo modo, proprio lui che viene dal mondo imprenditoriale e che quindi conosce bene l’importanza di tale ufficio. Purtroppo abbiamo degli amministratori come vediamo ogni giorno, che non sono all’altezza della situazione, non si fanno sentire dalle istituzioni e non vengono minimamente considerati. Lo abbiamo visto come è andata con il Tribunale, con l’Officina delle Ferrovie, con i tagli da parte della Regione per il territorio così come per il sociale e auguriamoci che non ci chiudano anche il punto nascita. Non ci sono i soldi ripetono ogni giorno, ma hanno mai chiesto, si sono mai interessati, ai finanziamenti europei? Mai! Con questi amministratori il futuro per Fabriano sarà sempre più buio. Claudio Biondi, Democrazia Cristiana Le idee del minisindaco di Sasso Gentilissima signora preside di Fabriano, sono Mario Ricchetti, sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Sassoferrato, sono grato che mi abbia scritto, vorrei tanto sapere il suo nome perchè nella lettera c’è scritto solo “una vecchia preside”, che vecchia neanche è, si vede proprio che è simpatica e io me ne intendo di simpatia! Proprio il 22 gennaio, ho presieduto il primo Consiglio convocato per decidere le prossime azioni da portare avanti che in sintesi si possono classificare in: - iniziative a carattere sociale-umanitario; - proposte e progetti per migliorare il nostro vivere quotidiano a scuola e nella nostra cittadina. La coordinatrice del progetto Consiglio Ragazzi ci ha ricordato le iniziative precedentemente attuate come ad esempio “il banco alimentare”, la visita alla Caritas e al ricovero per anziani, la progettazione e la sistemazione di una fontanella in un parco giochi; ci ha inoltre fatto presente che alcune iniziative dello scorso anno devono ancora essere terminate. Visto che i fondi a nostra disposizione sono pochi, ci proponiamo anche di sensibilizzare il Consiglio comunale degli adulti in modo che alcune nostre richieste possano essere realizzate con le loro risorse finanziarie. Un progetto da concludere riguarda le pensiline dove, gli studenti aspettano il pullman: alcune sono state danneggiate da qualche irresponsabile e dipinte con insulti, mentre altre fermate sono totalmente prive di copertura. Una classe, già l’anno scorso, si è recata in Municipio, per esporre il problema al referente comunale e insieme hanno concordato di realizzare slogan e manifesti da appendere alle pensiline per sensibilizzare tutti ad un maggior rispetto e tutela di questo bene comune. Altre iniziative sono mirate a migliorare la nostra cittadina e soprattutto i luoghi dedicati a noi ragazzi. Vorrei anche dire che non ho avuto problemi con il Consiglio, lo ammetto ho avuto un po’ di paura, ma in questa prima seduta tutti siamo stati rispettosi delle regole e delle varie idee: ci comprendiamo e abbiamo il supporto della coordinatrice e delle insegnanti. Con simpatia, tanti saluti. Mario Ricchetti, sindaco del Consiglio Ragazzi di Sassoferrato 31 >DIALOGO< L'Azione 6 FEBBRAIO 2016 Nessun dorma... in piazza Testimonianza dal Family Day per ribadire il no al decreto legge Cirinnà di PIERO CIARLANTINI M etti un sabato mattina dal cielo grigio e minaccioso, Metti una allegra comitiva che si ritrova alle 8 di mattina per salire su un pullman direzione Roma. Metti un enorme catino verde nel cuore di Roma pronto ad accogliere migliaia di persone comuni, anche troppo semplici e banali per avere passare agli onori della cronaca se non che quel sabato, quel cielo grigio, quel luogo di Roma, il Circo Massimo, cosi carico di storia, hanno fatto da spettatori ad un evento che ha dato fastidio a molti illuminati del nostro tempo e tolto il sonno a più di un politico. La piazza è un luogo ed esige un orario preciso. La piazza è anche slogan, semplice ed allo stesso tempo, carico di significato. Slogan che troneggiava, colorato, sul grandissimo palco alle spalle di Tevere in agonia d'acqua e ripetuto nei migliaia di striscioni che colo- Hanno gridato in silenzio…ecco ciò che hanno fatto le sentinelle in piedi che lo scorso 24 gennaio hanno riempito la piazza antistante il palazzo del Podestà a Fabriano. Semplici cittadini che hanno sostato disposti in file ben ordinate leggendo un libro, un’ora in silenzio davanti al palazzo istituzionale, per affermare senza fare rumore che nessuna legge può portarci via la dignità della nostra identità di uomo e donna. Nessuna legge si può fare garante di modelli affettivi diversi da quello della famiglia naturale. Questa diversità che contraddistingue gli uomini dalle donne ci rende così unici, irripetibili e complementari. Solo questa complementarietà permette a due persone di sesso diverso che si amano, di poter concepire una nuova vita, legata anch’essa in modo indissolubile alla mamma e al papà che l’ha generata. Abbiamo il dovere di alzarci in piedi…e come ha detto San Giovanni Paolo II: “…Quindi reagiremo ogni volta che la vita umana è minacciata. Quando il carattere sacro della vita prima della nascita viene attaccato, noi reagiremo per proclamare che nessuno ha il diritto di distruggere la vita prima della nascita. Quando si parla di un bambino come un peso o lo si considera come mezzo per soddisfare un bisogno emozionale, noi interverremo per insistere ravano il Circo Massimo: Family Day, Non rottamiamo la Famiglia. Intorno a me migliaia di persone, impresentabili per molta stampa, un rigurgito di Medioevo non meritevole di alcuna considerazione per i più e per tutti i social network. Invece ho incontrato solo facce oneste, persone semplici e tranquille, dal volto lieto, famiglie comuni con figli da rincorrere e passeggini da spingere faticosamente lungo il prato. Famiglie che avevano viaggiato tutta la notte per essere presenti e gridare al mondo la propria esistenza ed il proprio pensiero. Nessun volto arrabbiato, nessuno slogan contro qualcuno o qualcosa, ho sentito solo canti, risate ed urla di bambini, ho visto solo plaid stesi a terra, volantini, stendardi, bandiere e palloncini colorati, panini e tanti selfie di foto da inviare agli amici o postare di fb solo per dire: Io c'ero. Confesso che questo è il mio primo Family Day, molti erano dei "veterani" del 2007 e moltissimi finalmente un popolo di cattolici e protestanti, ortodossi e musulmani che si era ritrovato liberamente a titolo personale, per ribadire il no al Ddl Cirinnà e soprattutto il no allo stepchild che il decreto prevede. Sul palco moltissimi gli interventi dei vari promotori dell'iniziativa. Notevole la testimonianza di Costanza Miriano che ha gridato come la salvezza del mondo arrivi solo da Cristo. Le conclusioni politiche lasciate a Massimo Gandolfini, vero regista del family Day. Un intervento a 360 gradi ribadendo con fermezza e chiarezza le ragioni del no al decreto Cirinnà ed avvertendo il governo Renzi lanciando l'ashtag #renzinoiciricorderemo. Sono ormai le 16.30, sulle note del "Nessun Dorma" di Puccini, arriva lo sciogliete le righe, è l'ora del ritorno a casa e per molti la convinzione che almeno per questa volta gli assenti hanno avuto torto.. Questo è un silenzio che grida falsamente chiamata “maternità surrogata”. Tanti sono stati gli interventi italiani e non solo, che si sono susseguiti in quel bellissimo teatro naturale del circo massimo. Tra tutti vorrei citare quello di una dottoressa ricercatrice californiana che sta girando il mondo per denunciare il grande business di milioni di dollari: decine di donne indiane vengono ingaggiate, dietro compenso a “prestare”, più giusto dire “affittare” il proprio utero per far nascere bambini commissionati, a volte rifiutati persino perché non corrispondenti alle richieste dei committenti…questo è reato contro l’umanità! Sono donne che vivono in condizioni disagiate…l’occidente ricco si sta facendo complice di una nuova forma di schiavitù! Attenzione! Non rendiamoci complici pure noi! Ne dovremo rendere conto un giorno! E allora quel silenzio … è il momento di romperlo! Siamo andati a Roma per farci contare: non siamo una minoranza, come vogliono farci credere indottrinandoci con talk show pilotati, fiction televisive che ci danno lo specchio di una nuova società pseudo-progredita nell’ambito affettivo…sono menzogne che vanno smascherate perché come ha detto qualcuno che non aveva paura di dire la verità: “la verità è un dovere, prima ancora che un diritto, è un dovere!” (O. Fallaci). Vorrei chiudere con una citazione di mons. Tonino Bello: “…quando gli esseri umani non vengono riconosciuti come persone, persone uguali tra loro, ma anche diverse e non massifi cate, esplodono inesorabilmente focolai di guerra! In queste sfide la famiglia, parabola della Trinità e quindi comunità di più persone uguali e distinte, è chiamata a un protagonismo senza precedenti. La sua latitanza da questo terreno suonerebbe come un fallimento della sua missione istituzionale…” . E’ nostro dovere di cittadini monitorare e vigilare con attenzione proprio come sentinelle: nei prossimi giorni in Parlamento verrà discusso il Ddl Cirinnà… non abbassiamo la guardia! che ogni bambino è dono unico e irripetibile di Dio, che ha diritto ad una famiglia unita nell’amore. Quando l’istituzione del matrimonio è abbandonata all’egoismo umano e ridotta ad un accordo temporaneo e condizionale che si può rescindere facilmente, noi reagiremo affermando l’indissolubilità del vincolo matrimoniale. Quando il valore della famiglia è minacciato da pressioni sociali ed economiche, noi reagiremo riaffermando che la famiglia è necessaria non solo per il bene privato di ogni persona, ma anche per il bene comune di ogni Nessuna parificazione con il matrimonio E’ sicuramente legittimo che anche in Italia si voglia dare una regolamentazione e, quindi, riconoscere alcuni diritti alle cosiddette unioni civili, ivi comprese le unioni tra persone dello stesso sesso. Non sembra però altrettanto condivisibile che tali rapporti vengano di fatto parificati al matrimonio (religioso o civile che sia). Il disegno di legge Cirinnà viene presentato all'opinione pubblica come uno strumento per tutelare una libera scelta di cui l’ordinamento giuridico deve tener conto. Si tratta però di un modo un po’ equivoco di rappresentare ciò che è effettivamente in gioco: l’equiparazione di ogni tipo di unione (anche omosessuale) al matrimonio, con la conseguente possibilità dell’adozione dei figli e tutta una serie di altri diritti, quali ad esempio al pensione di reversibilità. Tutto ciò senza che ne derivi un’altrettanto i reduci di Piazza San Giovanni dello scorso 20 giugno. Quello che mi ha colpito, è stata la bellezza e compostezza del gesto. Centomila persone o due milioni, il numero lo lasciamo ai patiti di statistica, a me non importa. In piazza c'era società, nazione e stato…” (cf. Giovanni Paolo II, Allocutio in Audientia Generali, 3 gennaio 1979). Ecco perché eravamo così tanti: due milioni di italiani a Roma per dire “No alla Cirinnà senza se e senza ma”. Un vero evento epocale che ha visto il popolo italiano, le famiglie italiane mobilitate, unite su una questione fondamentale: la famiglia non si tocca! Non ci sono vari tipi di famiglia ma la famiglia è una e una sola come recita la costituzione italiana all’art.29. Il rischio è troppo alto! Scardinare la famiglia naturale, basata sull’unione di amore che lega un uomo e una donna ed equiparare giuridicamente l’istituto del matrimonio a qualsiasi altro tipo di unione, significherebbe aprire le porte a un pericolo enorme: la mercificazione di bambini e delle donne! Il bambino è un soggetto di diritto non è un oggetto, non è una merce che si può comprare, non si può accampare alcun diritto sul bambino! Non si può dire “tutti hanno diritto ad avere un bambino”, bensì “tutti i bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà”. Una mamma ed un papà…non un genitore1 e un genitore2 come recita la modulistica preposta all’iscrizione a scuola dei nostri figli! Non si tratta di discriminare nessuno: la natura stessa ci dà le sue regole: Così nessuna unione che non preveda la diversità dei sessi e un vincolo d’amore duraturo e indissolubile, come il matrimonio può definirsi “famiglia” e soprattutto una società civile non può equipararle. Uno stato giuridico ha il dovere di tutelare i diritti dell’essere più debole: il bambino. Equiparare l’unione civile all’istituto del matrimonio, apre le porte alla pratica dell’utero in affitto, ampia assunzione di doveri da parte dei conviventi. L’adozione dei figli non appare opportuna sostanzialmente per due motivi: il primo, perché ogni bambino ha diritto di avere un padre e una madre (diritto naturale) e, secondo, perché questa possibilità potrebbe consentire molte coppie omosessuali a ricorrere alla pratica dell’utero in affitto (già ammessa in altri Paesi), che è una delle forme più abiette di sfruttamento della povertà. Per quanto riguarda, invece, la pensione di reversibilità, va detto che questo istituto trova la sua giustificazione nel fatto che nel matrimonio, anche civile, vi è una comunione di vita in cui i coniugi assumono davanti a Dio e/o davanti allo Stato tutta una serie di doveri; nelle unioni civili basta, invece, una semplice dichiarazione di parte e tanti saluti a tutti. Credo quindi che con l’istituzione delle unioni civili si cerchi di avere i diritti ed i vantaggi previsti dal nostro ordinamento per il matrimonio senza però assumere gli stessi doveri. A questo punto, verrebbe spontaneo domandarsi perché mai in Italia qualcuno dovrebbe ancora sposarsi. Pare, dunque, opportuno che il Parlamento approvi il disegno di legge anzidetto con alcune modifiche. Luigi Viventi Daniela Filipponi