Scheda Bastianini con foto - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
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Scheda Bastianini con foto - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI, PAESAGGISTICI, STORICI, ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI PER LE PROVINCE DI FIRENZE (con esclusione della città, per le competenze sui beni storici, artistici ed etnoantropologici), PISTOIA E PRATO SERVIZIO EDUCATIVO La Bellezza dell’arte insieme a noi Momenti, giochi e svaghi dell’età infantile. Anno scolastico 2009-10 LA DANZA Scheda storico–artistica a cura di Maria Cristina Masdea titolo: titolo La danza (“I due faunetti danzanti”, “I due fanciulli danzanti”) tecnica e materia: materia scultura a tutto tondo in gesso leggermente patinato autore: autore Giovanni Bastianini (Camerata 1830 – Firenze 1868) datazione: datazione 1856 misure: misure altezza cm. 129 collocazione: collocazione Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, scalone Poccianti provenienza: provenienza la Galleria d’Arte Moderna acquistò l’opera nel 1935 dal nipote dell’artista Giulio Bastianini notizie storiche: la scultura fu presentata nel 1856 all’esposizione tenutasi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze col titolo “I due faunetti danzanti”. Per l’artista infatti le due figure dovevano rappresentare un satiretto (identificabile dalle corna e dal codino, che successivamente fu eliminato) e una piccola baccante. La scultura riscosse subito grande successo di pubblico, tanto da essere tradotta in marmo nel 1858 ed anche in seguito ne vennero realizzate altre versioni, con piccole varianti tra loro. Nel 1877 l’opera vinse un premio all’Esposizione di Filadelfia. Il gruppo, che per il soggetto e la raffinata stesura fu realizzato a scopo decorativo, si ispira ai putti danzanti delle Cantorie del Duomo di Firenze di Donatello e Luca della Robbia. notizie accessorie: Giovanni Bastianini è noto nel mondo della storia dell’arte per i suoi falsi di sculture quattrocentesche. Nato a Camerata, fece le sue prime esperienze lavorando nelle cave di pietra di Fiesole e successivamente presso gli studi degli scultori Pio Fedi e Girolamo Torrini. Le sue straordinarie capacità di realizzare opere nello spirito del ‘400 fiorentino furono sfruttate dall’antiquario Giovanni Freppa, che in cambio di uno stipendio fisso elargito all’artista vendeva le sue creazioni come autentiche. Molte sculture del Bastianini furono acquistate come opere di Donatello, Desiderio da Settignano, Mino da Fiesole, da alcuni dei maggiori musei del mondo tra cui la National Gallery di Washington o il Victoria and Albert Museum di Londra. All’epoca divenne quasi un caso diplomatico tra Italia e Francia l’acquisto da parte del Museo del Louvre come opera quattrocentesca della terracotta raffigurante il poeta Girolamo Benivieni (1863), che l’artista dichiarò pubblicamente come sua. invito all’osservazione: il gruppo raffigura un fanciullo e una fanciulla abbracciati in un aggraziato passo di danza. Mentre lei porta il braccio all’altezza delle spalle del giovane e lui le cinge la vita, incrociano in alto davanti a loro le mani libere. La fanciulla, in equilibrio su un solo piede con la gamba destra sollevata all’indietro, volge elegantemente la testa di lato e verso l’alto. Il ragazzo viceversa solleva la gamba sinistra davanti a sé e guarda verso il basso. Entrambi sono nudi ed hanno coperto solo l’inguine da due lembi svolazzanti di un drappo che scivola a terra dalla spalla della giovane. Lei ha i capelli raccolti in una piccola coda di cavallo, lui corti riccioli ed entrambi hanno in testa coroncine fatte con serti d’edera. Tra i riccioli del maschietto appaiono due piccole corna, a ricordare la prima intenzione dell’artista che aveva pensato a un satiro. Ai piedi delle due figure si trovano rami d’edera e due cembali. bibliografia: M. Foresi, Di un valoroso scultore e delle vicende delle sue opere celebri, in “Rassegna Nazionale”, 1 agosto 1911; G. Gentilini, Giovanni Bastianini e i falsi da museo, in “Gazzetta Antiquaria”, 1988 n. 2 pp. 35-47 e n.3 pp. 27-43. Scheda didattica a cura di Giuseppina Agostini Domande da fare ai bambini davanti all’opera Osserviamo questa scultura • Cosa vedete, due bambini o due adulti? Due bambini. • Sono due maschi? No, sono un maschio e una femmina. • Sono seduti o in piedi? Sono in piedi. • Sono nudi o vestiti? Sono nudi, la bambina è coperta solo da un drappo appoggiato sulle spalle e sul davanti che scende fino a terra. • Con che cosa regge il drappo? Con un nastro. • Osserviamo il viso della bambina. • E’ triste o allegro e sorridente? E’ allegro e sorridente. • La bocca è aperta o chiusa? E’ aperta e si vedono i dentini perché sorride. • Dove sta guardando? Sta guardando da un lato verso destra. • Come porta i capelli? Li porta pettinati all’indietro e legati. • Come sono i capelli, lisci o riccioluti? Sono riccioluti. • Cosa porta intorno alla testa? Una coroncina di foglie di edera. • Come tiene il braccio sinistro? Lo tiene appoggiato sulla spalla e sul braccio del compagno. • E il braccio destro? Lo tiene rivolto verso l’alto. • Dove tiene la mano destra? La tiene unita a quella del compagno. • Come appoggia il piede sinistro? L’appoggia solo sulla punta. • Com’è il tallone? E’ sollevato. • Come tiene l’altra gamba? La tiene verso l’indietro e sollevata. • Osserviamo il viso del bambino. • E’ triste o sorridente? E’ sorridente. • Dove sta guardando? Sta guardando dal lato sinistro. Come tiene la testa? La tiene leggermente rivolta in avanti. • Come sono i capelli, sono lisci o riccioluti? Sono riccioluti. • Cosa porta intorno alla testa? Porta una coroncina di foglie di edera. • Dove appoggia il braccio destro? Lo appoggia delicatamente al busto della compagna. • Come tiene l’altro braccio? Lo tiene rivolto verso l’alto. • Cosa stringe nella mano sinistra? Stringe la mano della bambina. • Come appoggia il piede destro? Lo appoggia solo sulle punte. • Come tiene la gamba sinistra? La tiene sollevata in avanti in un passo di danza. • Cosa stanno facendo questi due bambini? Stanno danzando. Osserviamo il basamento. • Cosa vedete sul basamento? Delle foglie di edera. I resti di quelle che sono servite per farsi le coroncine. • Vedete qualcos’altro? Sì, due cembali per suonare. • Con quale materiale è fatta questa scultura? Con il gesso e il nome dello scultore è Giovanni Bastianini. Servizio Educativo, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1 – 50125 Firenze tel. 055-2651819; e-mail: [email protected]