modelliamo con voi

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modelliamo con voi
Anno I - n° 5
PROIETTARE CON USB
Più piccoli di un foglio in formato A4 e con un peso
inferiore ai 2 kg. Epson EMP-1715, videoproiettore
wireless ad elevata luminosità, è il più piccolo e
leggero del mercato. Con la funzionalità USB Display
è possibile collegare il computer al videoproiettore
con un semplice cavo USB per l'invio dei dati, un
primato a livello mondiale, coma la funzionalità
multischermo che permette di suddividere l'immagine
del computer su più schermi (fino ad un massimo di
quattro) per migliorare la visualizzazione di
documenti complessi.
Grazie alla migliore qualità di trasferimento
dell'interfaccia USB 2.0, sarà possibile visualizzare
con facilità le proprie immagini di alta qualità in
formato anteprima direttamente dalla memoria USB.
Inoltre, è possibile utilizzare comandi del programma
che permettono di mettere in pausa, mandare avanti e
indietro la proiezione durante il playback di filmati
MPEG2, in modo da non essere più necessaria la
presenza vicino al computer durante la presentazione.
È possibile altresì proiettare uno schermo da 60” da
una distanza di soli 2m; ideale per le strutture
didattiche con aule piccole o per le aziende che
dispongono di spazi limitati. La funzione Instant Off
consente di spegnere il videoproiettore
immediatamente (o entro 10 secondi se montato sul
soffitto) senza dover aspettare che si raffreddi.
In tutti e tre i videoproiettori, che richiedono una
manutenzione minima, le lampade possono essere
sostituite senza smontare il videoproiettore dal
soffitto.
Dichiara Carla Conca, Business Manager
Videoproiettori di Epson Italia: “La serie EMP-1700 è
la prova dell'impegno di Epson nello sviluppo di
tecnologie di imaging innovative e di qualità
superiore. La tecnologia multi-schermo e la
connettività USB di EMP-1715 sono altri due primati
mondiali di Epson che offrono una straordinaria
funzionalità. Tali innovazioni sono state
specificamente progettate per una maggiore praticità,
flessibilità e qualità di proiezione: una conferma della
posizione di leadership di Epson nel campo dei
videoproiettori avanzati per le presentazioni mobili”.
www.gruppovenco.it
Venerdì 6 ottobre 2006
MODELLIAMO CON VOI
Il nuovo servizio di
modellazione 3D, avviato dal
Gruppo Venco, è in grado di
fornire alla clientela,
professionalità ed esperienza
capace di ricoprire a 360° il
mondo del virtuale. Le
immagini 3D sono oggi uno strumento di marketing
praticamente insostituibile e molto diffuso nel
settore architettonico e immobiliare. Il livello
qualitativo raggiungibile con programmi di grafica
3D infatti rasenta la perfezione. Partendo dai file
Autocad del cliente (o producendoli nel caso
venisse richiesto) siamo in grado di realizzare
modelli 3D e rendering di alta qualità. Le immagini
prodotte vengono realizzate da tecnici specializzati
con anni di esperienza nel settore della computer
grafica.
Le esigenze dei nostri clienti vanno dalla
modellazione di semplici case alla modellazione di
intere lottizzazioni o palazzi. Siamo in grado di
presentare al meglio i progetti riguardanti la
realizzazione di opere pubbliche , commerciali,
grandi e piccole strutture civili per inserirle in un
contesto reale. A completamento si possono
produrre animazioni apposite per simulare al meglio
la funzionalità del vostro progetto con l'ambiente
circostante (impatto ambientale).
In definitiva il servizio di Modellazione 3D del
Gruppo Venco soddisfa le seguenti esigenze:
Rendering Esterni
Servizio professionale per la realizzazione
di immagini fotorealistiche di immobili.
Ottimo per vendere immobili ancora in fase
progettuale o in costruzione.
Rendering Interni
Servizio per la creazione di immagini
fotorealistiche di interni quali cucine, salotti,
soggiorni, uffici, discoteche, centri commerciali.
Accuratezza dei materiali e degli oggetti
d'arredamento.
Rendering Volumetrici
Modellazione e rendering volumetrico di esterni.
Ideali per dare una idea degli spazi e della struttura
dell'immobile.
Studio di impatto ambientale
Tutti gli specialisti di cui avete bisogno per il vostro
Studio di Impatto Ambientale
Animazioni 3D
Le animazioni tridimensionali sono un prodotto di
grande impatto visivo e di importanza strategica
nella presentazione di un immobile, di un progetto o
di un prodotto.
Planimetrie 3D
Le planimetrie tridimensionali uniscono la
semplicità espositiva di una vista in pianta e la vista
3D affinché si possa analizzare le funzionalità del
progetto.
Valutazione di impatto ambientale
Attraverso i nostri servizi di computer grafica è
possibile visualizzare in anteprima il contesto in cui
verrà inserito il nuovo stabile in costruzione.
Verranno utilizzate alcune foto scattate sul luogo e
successivamente verrà realizzato il modello 3d
dell'immobile ed inserito all'interno della foto.
Per informazioni sul servizio di modellazione 3D
[email protected] oppure tel. 011 27 47 842.
(http://www.gruppovenco.it/cad/cadteam/fcad.htm).
ALL’INTERNO
Microsoft parla a Bizhub
Il recupero del testo
Chi vuole la TV su Internet?
Adobe Acrobat 8
Corrente dalla rete
Oled: display che si autoalimenta
Epson: i 400 anni di Rembrandt
Stampa 1000 fogli al minuto
Risparmiate fino al 60% e passate a un prodotto
pensato per voi.
Passate dal Vostro AutoCAD LT a uno dei prodotti Autodesk
specializzati nei diversi mercati risparmiando migliaia di euro.
Tutti i prodotti, basati sulla versione integrale di AutoCAD
2007, garantiscono la compatibilità DWG, la massima
produttività nel disegno e un'interfaccia utente familiare. Si
tratta di strumenti di progettazione avanzati, concepiti
espressamente per il vostro settore. Questa interessante offerta
®
scade il 15 novembre 2006. Affrettatevi! Per maggiori
informazioni sulla promozione e sui prodotti offerti, visitate
contattate il numero telefonico 011 27 47 842 oppure inviate
una e-mail di richiesta a [email protected].
In qualunque momento potrete scoprire i benefici che
otterrete passando ad un prodotto specifico
per il vostro lavoro, visitando il seguente link
http://www.gruppovenco.it/cad/cadteam/fcad.htm dove sono
presenti 4 filmati in grado di fornirvi importanti informazioni
sulle funzionalità del nuovo AutoCAD 2007.
Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]
Anno I - n° 5
Venerdì 6 ottobre 2006
MICROSOFT
PARLA A BIZHUB
IL RECUPERO
DEL TESTO
ADOBE
®
ACROBAT 8
Durante la conferenza di presenta-zione dell'ultimo
sistema operativo a progettisti hardware tenutasi a
Seattle lo scorso maggio, la casa di Redmond si è
affidata al sistema multifunzione Konica Minolta
bizhub C450 per
dimostrare una delle più
importanti tecnologie
implementate.
Spesso succede di non potersi accontentare di avere
una “semplice” scansione del documento cartaceo,
una fedele fotografia dell'originale, priva però del
contenuto di tipo testuale. Pensiamo ai casi in cui sia
fondamentale recuperare il testo contenuto nei
documenti, allo scopo per esempio di modificarne il
contenuto, la formattazione, ottenere quindi delle
nuove versioni. I motori di ricerca dei sistemi software
per la gestione documentale, poi, possono esprimere
performance sorprendenti se alimentati con
documenti contenenti testo: le ricerche potrebbero
così avvenire prendendo in esame non solo i dati
agganciati al documento nei campi di un database, ma
anche quanto scritto all'interno del documento stesso,
applicando regole di vario tipo per raggiungere
sinonimi o coniugazioni e declinazioni diverse
rispetto ai termini impostati come filtro di ricerca.
Il compito di convertire le pure immagini ottenute
tramite scansione in testi veri e propri è affidato ai
software di OCR/ICR sui quali Micrograf ha ormai
un'esperienza consolidata, avendo già svolto corposi
servizi in tal senso per realtà pubbliche e private.
I progetti possono essere di tipo molto diverso:
recupero di test per ripubblicazione, cattura di dati per
indicizzazione dei documenti, costituzione di archivi
per basi di conoscenza, elaborazione di moduli per la
raccolta di dati e via dicendo.
Una interessante svolta nel modo di fruire dei testi
ricavati tramite OCR è stata impressa (già diverso
tempo fa) da Adobe con la tecnologia dei PDF in
modalità “Searchable Image”. Si tratta di un modo del
tutto standard e assolutamente consolidato di produrre
dei PDF, leggibili col normale Acrobat Reader in cui
La famiglia di prodotti Adobe Acrobat 8 consente ai
professionisti aziendali, ai creativi e ai professionisti
del settore tecnico di comunicare e collaborare in
modo affidabile utilizzando il formato Adobe PDF, lo
standard per eccellenza per lo scambio di documenti
elettronici.
Convertite informazioni provenienti da un'ampia
varietà di applicazioni in formato Adobe PDF, in modo
semplice e sicuro, per attuare processi di
comunicazione e collaborazione più affidabili con
colleghi, clienti e partner tra piattaforme diverse.
La dimostrazione della
tecnologia XPS* (la
nuova tecnologia che
combina un linguaggio
di descrizione pagina
come PCL/PostScript e un formato file, per poter
gestire dei documenti in formato elettronico in modo
totalmente indi-pendente dalla piattaforma con
assoluta sicurezza) ha visto l'utilizzo di bizhub nel
processo di workflow per l'acquisizione e la gestione
del documento in rete. La fiducia riposta nel marchio
Konica Minolta per l'occasione è un'ulteriore
dimostrazione dell'alta affidabilità e dell'avanzato
contenuto tecnologico dei nostri sistemi. …E questa
volta la dimostrazione è stato un successo anche grazie
a Konica Minolta bizhub C450!
Al seguente link è possibile prendere visione
di un filmato riguardo l'argomento:
http://www.microsoft.com/winme/0605/27803/Win
HEC06_WillP_MBR.asx
CHI VUOLE LA TV
SU INTERNET?
Chi ha bisogno di canali televisivi diffusi in banda
larga sul proprio computer? Non certo la setta
emergente di quelli che la televisione non la guardano
proprio: le partite al pub sono più divertenti perché i
commenti dei presenti mantengono un po' di gioco
dove i giochi sono scomparsi da tempo. I film?
Quando non è necessario vederli al cinema si affittano
ad un euro e per l'informazione, su Internet c'è solo
l'imbarazzo della scelta, rigorosamente pull, faidatè,
anzi faidamè. Me la scelgo da solo: le news di Google,
rassegna stampa veloce, sfaccettata e poliedrica;
Punto Informatico, qualche altro sito e poi
all'arrembaggio dei blog (testo, audio e video): più
esatti, completi e taglienti di qualsiasi giornale.
Ma, a parte chi non ha la televisione, che dire di chi non
ha Internet o la usa poco o niente? Deve contare su
videoteche, megastore dai costosi dvd e la vecchia
televisione analogica che in qualche anno chiuderà i
battenti perché poco efficiente nello sfruttamento
dello spettro radio, oppure su quella digitale e
satellitare.
Chi non ha Internet insomma guarda quello che passa
il convento e paga per guardare quello che gli piace ma
anche tutto ciò che non vede, non segue e non
interessa. Sono loro, ora, quelli a cui si vorrebbero far
spendere altri 37 euro al mese per un'Alice 20 Mega,
per poter così guardare le cose che pagano già 34 euro
al mese per vederle via satellite o che spendono per le
rate del televisore ultimo grido.
Tutto questo ha un senso e se ce l'ha che senso ha? Le
risposte sono (quasi) tutte racchiuse in una intervista a
Riccardo Ruggero, amministratore delegato di
Telecom Italia, e in una analisi critica fornita da uno
dei più acuti guru delle TLC italiane.
(fonte:www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2620 di
lunedì 2 ottobre 2006)
Creazione intuitiva dei documenti e accesso
universale
Adobe Acrobat 8 consente di convertire in modo
affidabile informazioni provenienti da diverse
applicazioni in Adobe PDF, formato sicuro e
accessibile a tutti gli utenti di Adobe Reader®, il
software gratuito utilizzato da oltre 500 milioni di
persone in tutto il mondo. È possibile unire e adattare
con facilità in un unico documento ottimizzato
contenuti provenienti da più applicazioni per
migliorare e snellire la comunicazione con colleghi,
clienti e partner tra piattaforme diverse.
Processi di collaborazione e scambio di
informazioni facilitati
Acrobat 8 agevola la collaborazione e lo scambio di
informazioni, dall'inserimento di commenti in
documenti PDF di bozza alla raccolta di dati tramite
moduli PDF interattivi. Adobe Acrobat 8 Professional
l'immagine della scansione viene completata con una
“velina” invisibile contenente il testo riconosciuto
dall'OCR. In questo modo viene garantita la totale
conformità all'originale di una ristampa del file; in più
le funzioni di “Cerca” hanno la possibilità di trovare i
termini desiderati all'interno del testo vero e proprio
che, ovviamente, si può anche copiare ed incollare in
altre applicazioni.
Un altro esempio di utilizzo dei servizi Micrograf
orientati all'OCR è quello del riconoscimento, per
esempio, dei dati contenuti in moduli compilati in
risposta a questionari, pagamenti, rilevazioni di vario
tipo. Con gli scanner ad alta velocità dei laboratori
Micrograf e software di riferimento nell'ambito ICR,
si riescono a raggiungere livelli di produttività
sorprendenti, con relative ricadute benefiche sui
prezzi per il Cliente.
Micrograf è a disposizione per effettuare tutti i test che
possano convincere della qualità dei servizi offerti.
e Acrobat 3D Versione 8 estendono queste funzionalità
a tutti gli utenti, consentendo loro l'accesso ad avanzati
strumenti di collaborazione e di creazione di moduli in
Adobe Reader (versione 7.0 o 8).
Controlli e criteri avanzati per la protezione dei
documenti
Acrobat 8 consente di proteggere e limitare la
distribuzione e l'utilizzo delle informazioni con
controlli precisi che possono essere estesi per offrire
livelli di autorizzazione diversi a utenti diversi.
Tramite l'utilizzo di password, autorizzazioni e firme
digitali è possibile migliorare l’integrità, la protezione
e l'autenticità dei documenti e dei moduli PDF creati
con Acrobat.
Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]
Anno I - n° 5
CORRENTE
DALLA RETE
La possibilità di trasmettere energia elettrica lungo il
cavo utilizzato per la trasmissione dei dati è una delle
tecnologie che, tutto sommato, sono state
maggiormente utilizzate nell'ambito della storia delle
telecomunicazioni. Non per nulla i normali telefoni
analogici, ai quali abbiamo sempre affidato la nostra
voce, sfruttavano proprio questo principio, al quale,
con il tempo, è stato assegnato il nome di Power over
Ethernet (PoE) e che oggi si basa sullo standard leee
802.3af. L'obiettivo è quello di trasmettere, su
un'infrastruttura Lan esistente, l'energia elettrica in
modo sicuro e senza interruzioni.
Il principio di funzionamento è, in teoria,
relativamente semplice e si basa sull'idea di alimentare
un cavo Lan standard con dell'energia elettrica a 48
Vcc, sfruttando le coppie libere o quelle per i dati.
Un singolo power Hub, in grado di supportare sino a
24 terminali, fornisce l'energia a un segmento della
rete utilizzando i patch panel ordinar! (Midspan) o gli
switch (Endspan). In ogni caso è fondamentale che
l'energia venga attivata automaticamente solo quando
un dispositivo PoE è collegato alla rete. La vera sfida
tecnologica è quella di non influenzare i dati in
transito, soprattutto al crescere della larghezza di
banda.
Oltre a questo aspetto, di tipo prettamente qualitativo,
è fondamentale che un simile sistema non danneggi
l'infrastruttura di cablaggio esistente ma, soprattutto,
che non metta a repentaglio l'incolumità delle persone
che stanno utilizzando le apparecchiature alimentate
in questo modo. In particolare, per quanto riguarda la
sicurezza, oltre a fornire l'energia elettrica quando un
dispositivo viene collegato, il sistema deve essere in
grado di interrompere il flusso di elettricità nel
momento in cui un apparecchio viene scollegato. Ma,
soprattutto, è importante che il sistema non danneggi
gli apparecchi per i quali non è prevista
un'alimentazione attraverso la porta RJ45.
Oltre a definire la sorgente che porta energia sul
sistema di cablaggio strutturato attraverso un cavo
bilanciato a 100 Ohm, si aggiungono le caratteristiche
di carico dell'apparecchio alimentato dalla sorgente in
questione e un particolare protocollo che permette di
identificare la presenza di un'apparecchiatura che può
Venerdì 6 ottobre 2006
essere alimentata direttamente dalla rete dati. In
questo modo è possibile impedire la fornitura di
energia elettrica quando non richiesta o, soprattutto,
non necessaria. Infine, anche se non obbligatorio,
esiste un metodo per classificare gli apparecchi in
funzione dell'energia richiesta.
L'obiettivo del sistema consiste, quindi, nel
trasmettere ['energia solo ai terminali che ne facciano
effettivamente richiesta, evitando qualunque
erogazione incontrollata. È inoltre necessario che il
sistema sia in grado di proteggere gli apparecchi
collegati da eventuali sovraccarichi o corto circuiti. Il
tutto, nel pieno rispetto delle reti esistenti e senza la
necessità di apportare modifiche o aggiunte al
cablaggio esistente.
Un sistema di tipo Power over Ethernet permette di
risparmiare tempo e denaro, in quanto l'installazione
della rete dati e di quella di alimentazione avvengono
contemporaneamente. Si evita, così, di stendere cavi
che, alla prova dei fatti, si rivelano non necessari.
Inoltre, l'energia può essere portata in posti
"inaccessibili", come quelli in cui vengono installati
gli access point wireless o le telecamere Ip e per i quali
è spesso problematico fornire anche la semplice
connessione attraverso il cavo dati.
Accanto agli aspetti di tipo tecnico, come la possibilità
di utilizzare gli apparati predisposti anche in
postazioni non dotate di prese elettriche, è imme-diato
valutare e apprezzare i vantaggi di tipo estetico, in
quanto vengono dimezzati gli ingombranti cavi e le
prolunghe indispensabili per garantire il
funzionamento di tali apparecchi.
Le moderne tecnologie, infine, garantiscono il
massimo a livello di sicurezza e, per alcuni versi,
eliminano anche alcuni dei pericoli tipici delle
connessioni elettriche tradizionali. Ovviamente, per
sfruttare questi vantaggi è fondamentale non
trascurare anche alcuni aspetti di tipo fisico, come la
possibilità di far transitare, all'interno dell'armadio,
tutta l'energia necessaria per alimentare gli apparati
collegati.
Una situazione che, oltre agli ingombri di tipo fisico,
comporta anche seri problemi termici, poiché una
simile concentrazione di apparecchiature all'interno di
un armadio potrebbe provocare l'innalzamento della
temperatura e, per tale ragione, è necessario dotare
l'armadio stesso di adeguati sistemi di raffreddamento.
Il tutto senza dimenticare che, per garantire la business
continuity, è necessario prevedere un adeguato
sistema di backup e di ridondanza dell'alimentazione.
OLED: IL DISPLAY
CHE SI AUTOALIMENTA
Un team di ricercatori americani tira fuori dal
cilindro un nuovo tipo di semiconduttore organico
che potrà essere utilizzato per costruire display
OLED flessibili, capaci di generare elettricità dalla
luce
Roma - Oltre a far risparmiare energia, i display
Organic LED (OLED) sono ora persino in grado di
produrla. La notiziona arriva dalla Cornell University,
dove un gruppo di ricercatori ha creato un nuovo tipo
di semiconduttore organico che, oltre ad emettere luce
propria, può agire come una sorta di cella
fotovoltaica.
Questi semiconduttori potranno essere utilizzati per la
fabbricazione di display OLED capaci di convertire
l'elettricità in luce e, viceversa, la luce in elettricità.
Potranno così essere utilizzati non solo come schermi,
ma anche come piccoli generatori fotovoltaici
capaci di fornire energia ad un dispositivo
elettronico.
La prima applicazione che viene in mente è la ricarica
delle batterie di cellulari e altri piccoli device, ma
probabilmente è anche quella meno realistica: non
solo l'energia generata da un piccolo display sarebbe
infatti insufficiente per ricaricare una batteria, ma va
anche considerato che generalmente i gadget hi-tech si
tengono in tasca, e non alla luce del sole.
Decisamente più realizzabili, secondo gli scienziati
americani, display OLED flessibili e in grado di
autoalimentarsi da integrare in capi d'abbigliamento,
depliant e altri materiali pieghevoli. I semiconduttori
messi a punto dalla Cornell possono infatti essere
creati sotto forma di sottili fogli plastici trasparenti.
“Flessibile si traduce in minori costi di produzione",
ha spiegato George Malliaras, il professore della
Cornell che dirige il laboratorio in cui si sta
conducendo la ricerca. "Ciò significa anche la
possibilità di produrre grandi quantità di celle solari a
basso costo”. Malliaras suggerisce dunque che questo
nuovo tipo di semiconduttore organico potrebbe in
futuro rimpiazzare le tradizionali celle
fotovoltaiche, oggi costruite per lo più con il silicio,
ed essere impiegato su larga scala per la produzione di
energia pulita.
(fonte:www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2612)
Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]
Anno I - n° 5
Venerdì 6 ottobre 2006
REMBRANDT
COMPIE 400 ANNI
STAMPA 1000
FOGLI AL MINUTO
AMD SFIDA
CORE 2
Per festeggiare il 400entesimo anniversario della
nascita del grande pittore olandese il museo Beurs
van Berlage di Amsterdam ha riunito in un'unica
mostra tutte le opere del maestro sotto forma di
riproduzioni digitali firmate Epson.
Da Israele una super stampante che, secondo il suo
creatore potrebbe presto rivoluzionare il mondo
dell'editoria cartacea. Libri realmente istantanei in
arrivo
È una AMD in visibile affanno quella che oggi, sulla
base delle novità annunciate in questi mesi da Intel,
sta pianificando le strategie per il futuro. Il chipmaker
di Sunnyvale non solo deve fronteggiare l'arrivo sul
mercato dei processori Core 2 Duo dell'avversaria,
capaci di svettare in quasi ogni benchmark, ma deve
già prepararsi alla sfida sulle CPU quad-core, che
Intel lancerà tra meno di due mesi.
Per quanto riguarda il mercato dei processori
mainstream a doppio core, la roadmap di AMD
prevede il rilascio, probabilmente a novembre, di un
nuovo core Athlon 64 X2 da 65 nanometri (nome in
codice Brisbane). DigiTimes riporta che i nuovi
modelli di Athlon dual-core saranno inizialmente tre:
il 4000+, con clock di 2,1 GHz, il 4400+, con clock di
E' la prima volta che tutte le opere conosciute del
grande "maestro della luce" olandese sono state riunite
in un'unica esposizione dando vita a un viaggio nella
vita e nell'opera del pittore. Piccolo particolare: i
quadri non sono gli originali bensì fedelissime
riproduzioni digitali stampate con Stylus Pro 7800 e
9800.
L'idea della mostra (aperta dal 7 luglio al 3 settembre)
è nata in occasione dei 400 anni della nascita di
Rembrandt, che ha
visto un proliferare di
tante piccole
esposizioni in tutto il
paese. Il museo
Beurs van Berlage di
Amsterdam ha
sentito l'esigenza di
fare qualcosa in più
" r i u n e n d o "
virtualmente tutte le
opere del pittore, i cui
originali sono sparsi
nei musei e nelle
collezioni private di
tutto il mondo.
E per riprodurre quadri assolutamente indistinguibili
rispetto agli originali, il museo si è affidato alla
tecnologia di stampa UltraChrome K3, come ha
dichiarato il responsabile dell'organizzazione della
mostra:"Abbiamo scelto Epson perchè è un leader
sempre all'avanguardia nel campo delle tecnologie
digitali ed eccelle per qualità e competenza, requisiti
indispensabili per la buona riuscita del nostro
progetto."
Grazie a questa tecnologia ogni particolare, ogni
sfumatura, sono stati resi con grande precisione,
permettendo ai visitatori di goderne appieno. I dettagli
più significativi sono stati addirittura ingranditi e posti
vicino alla riproduzione dell'originale da cui il
particolare era tratto.
E non è finita qui! I visitatori potevano scegliere
l'opera da loro preferita e richiederne una stampa
all'apposito servizio allestito da Epson in
collaborazione con Life Print all'interno del museo.
Che cosa avrebbe pensato Rembrandt di questa
iniziativa? Sempre secondo l'organizzatore della
mostra "l'avrebbe apprezzata molto, perchè
Rembrandt voleva un'arte vicina alla gente e per la
gente". E' proprio quello che il museo ed Epson si sono
proposti di fare.
Tel Aviv - I ricercatori dell'Università di Giudea e
Samaria hanno sviluppato un nuovo tipo di
stampante che, grazie ad una innovativa tecnica di
getto dell'inchiostro, è riuscita già dopo il primo
collaudo a stampare circa un migliaio di fogli
nell'arco di soli 60 secondi.
Ma non sono solamente le sue prestazioni a stupire.
Il prototipo, costruito dal team capeggiato dal
professor Moshe Einat, misura solamente dodici
centimetri quadrati e al suo interno sono posti
57.600 "spruzzatori", alimentati da piccoli serbatoi
di inchiostro della grandezza di un millimetro
quadrato.
In questo modo secondo Einat si potrà abbandonare
totalmente, entro un paio d'anni al massimo,
l'attuale tipologia di stampanti, considerata
obsoleta da più di uno studioso, basata su una testina
che dovendosi muovere lungo la superficie del
foglio e per tutta la sua lunghezza al tempo della
stampa aggiunge quello del movimento stesso.
La nuova tecnica, denominata JeTix, invece utilizza
le migliaia di microerogatori per inchiostrare
contemporaneamente tutte le parti del foglio, e non
ha presentato difetti rilevanti durante il collaudo.
I 140mila dollari necessari per le spese di ricerca e
per la registrazione del brevetto sono stati forniti sia
dal governo di Tel Aviv sia da alcuni privati e se
saranno concesse altre sovvenzioni l'equipe di Einat
ritene che entro un anno e mezzo saranno messi in
vendita i primi dispositivi di stampa della nuova
generazione.
Einat parla di alcune possibili reazioni economiche.
La nostra tecnologia - dichiara - permetterà di
produrre materiale cartaceo con una velocità mai
vista prima e cambierà radicalmente alcune attività
economiche come, ad esempio, quella del libraio,
che non dovrà più tenere in magazzino centinaia di
libri ma gli basterà stampare un documento dal
proprio pc per avere, in meno di 30 secondi, un libro
di 500 pagine.
(fonte: www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2615 di
Cliccando sul pulsante Download,
è possibile accedere ad una
pagina web dal quale potete
scaricare 5 Tools GRATUITI per
visualizzare e convertire in diversi
formati i disegni CAD.
2,3 GHz, e il 4800+, con clock di 2,5 GHz. Va fatto
notare che le versioni a 90 nm oggi sul mercato, che
portano lo stesso numero di modello, si distinguono
dai chip Brisbane per la frequenza di clock, inferiore
di 100 Mhz.
A fronte di questo leggero incremento di clock, le
fonti taiwanesi riportano che gli Athlon 64 X2 da 65
nm dovrebbero integrare 1 MB di cache L2 (2 x
512 KB) contro i 2 MB (2 x 1 MB) delle versioni da 90
nm: questa scelta, se confermata, potrebbe
penalizzare le performance delle nuove CPU in
diversi ambiti applicativi.
La buona notizia, forse la più importante, è che i
nuovi processori avranno un consumo massimo
(TDP) di 65 watt, dunque in linea con quello dei Core
2 Duo desktop di Intel: non a caso, entrambe le
famiglie di chip adottano una tecnologia poduttiva a
65 nm.
Entro la fine dell'anno AMD lancerà anche i modelli
hi-end 5000+ e 6000+. Il primo, prodotto con un
processo a 65 nm, dovrebbe avere un clock di 2,7 GHz
e distinguersi dai suoi fratelli per un TDP di 76 watt. Il
secondo, prodotto con la vecchia tecnologia a 90 nm,
avrà un clock di 3 GHz e una cache L2 di 2 MB: stando
alle indiscrezioni, questo chip sarà di fatto un Athlon
64 FX-64 rinominato.
Al contrario di Intel, AMD non ha ancora
annunciato le proprie CPU quad-core, ma secondo
varie fonti queste non arriveranno prima della metà
del prossimo anno: ciò però non significa che, fino ad
allora, la mamma dell'Athlon se ne starà con le mani
in grembo.
L'approccio di AMD al quad-core sarà, almeno
inizialmente, multi-socket: in altre parole, per
"sommare i core" delle proprie CPU l'azienda non si
avvarrà di inteconnessioni a livello di die o package,
ma di schede madri dotate di doppio socket.
Questa piattaforma, attualmente nota con il nome in
codice 4x4, potrebbe arrivare sul mercato in
concomitanza con il lancio, da parte di Intel, del suo
primo processore quad-core: il Core 2 Extreme
QX6700.
(fonte:www.punto-informatico.it - Anno XI n. 2618 di
giovedì 28 settembre 2006)
Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]