Da Mina a Fellini, fino a Baricco e Wenders: 125 anni di

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Da Mina a Fellini, fino a Baricco e Wenders: 125 anni di
Da Mina a Fellini, fino a Baricco e Wenders:
125 anni di comunicazione Barilla,
fra straordinarie intuizioni e una manciata di Oscar
12 febbraio 2002 – La storia della comunicazione di Barilla è costellata di straordinarie
intuizioni, di investimenti culturali, di pubblicità che diventa opera d'arte. Merito di Pietro
Barilla, che ha spesso scelto personalmente i testimonial, seguito le campagne pubblicitarie,
addirittura suggerendo nuove strade agli artisti che lavoravano con lui.
Wim Wenders e Alessandro Baricco sono soltanto gli ultimi due nomi che si aggiungono ai
numerosi artisti che hanno lavorato con Barilla. Molti i premi Oscar che hanno legato il loro
nome all’azienda che oggi compie 125 anni: registi come Fellini e Tornatore, direttori della
fotografia come Di Palma e Storaro, musicisti come Morricone.
E fu una vera “intuizione” anche con Emanuele Luzzati. Nel 1959, infatti, quando incontra
Barilla, è noto solo come scenografo e ceramista. Ma inizia la sua carriera di autore di cinema
d’animazione proprio con un Carosello Barilla interpretato da Pulcinella, che diventerà poi il
protagonista di uno dei suoi cartoni animati più belli.
E’ accaduto lo stesso con lo scrittore Alessandro Baricco, che si cimenta per la prima volta
come sceneggiatore nella pubblicità. E in passato con Federico Fellini, il “maestro” autore di
capolavori come La dolce vita e 8 e ½, Dario Fo, Ennio Morricone, David Lynch, Ridley Scott,
perfino Gérard Depardieu. Grandi nomi del cinema e dell’arte, spesso convinti, stregati,
stimolati a superarsi dalla sfida di comunicare per Barilla.
Non a caso, è proprio lo stesso Pietro Barilla a intuire le potenzialità del Carosello, sin dalle
origini. A pochi mesi dal primo Carosello, già nel 1958 i prodotti Barilla affidano la loro
comunicazione al nuovo mezzo. Con un testimonial d’eccezione come Giorgio Albertazzi,
reduce dal successo di “Appuntamento con la novella”, campione d’audience del sabato sera.
Per la comunicazione televisiva Barilla si affida alla migliore agenzia di pubblic ità dell’epoca,
quella CPV che tiene a battesimo Pirella, Livraghi, Alberoni, Ceserani, e anche anche un
giovane Paolo Limiti.
Negli anni ’60 del boom, dei Beatles e del femminismo, Barilla sente i venti del cambiamento.
In certi casi, addirittura, li anticipa, ponendo la donna al centro dei Caroselli, con Bettina, non
solo sposa e madre ma anche moglie indipendente e sicura, protagonista di una vera e propria
sitcom all'italiana. E poi con Mina, cantante e volto televisivo notissimo, giovane, bella,
affascinante e anche un po' trasgressiva. E’ Pietro Barilla a sceglierla per una grande
campagna iniziata il primo luglio 1965: se Mina è la diva, allora la marca deve diventare diva.
Negli Anni ’70 il rapporto con la musica si intensifica prima con Massimo Ranieri, fresco
vincitore di Canzonissima, e poi con la tradizione tutta italiana del ballo popolare con
l’orchestra di Raul Casadei. Alla regia ci sono Enzo Trapani (sperimentatore di nuovi linguaggi
televisivi e ideatore di Fantastico), Pietro Gheradi (mito dei Caroselli ma anche geniale
costumista e scenografo, vincitore di due Oscar con Fellini), e infine Richard Lester (autore del
film dei Beatles). Barilla vuole (e spesso ottiene) il meglio: lo stesso che pretende per la
qualità dei suoi prodotti.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Edelman Public Relations Worldwide
Via Varese, 11 – 20121 Milano
Giovanna Quattro - Tel.: 02.631162
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Barilla Alimentare Spa
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Armando Marchi
Responsabile Relazioni Esterne
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