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n. 42
articoli sacri
A SENIGALLIA
articoli sacri
A SENIGALLIA
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
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tel 071.60597
Assortimento di
Assortimento di
PRESEPI
PRESEPI
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 27 novembre 2008 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Editoriale
Giuseppe
Non è un gran Natale quello
che ci apprestiamo a vivere!
Giorni difficili, di lotta, di
rabbia. Tutti contro tutti, e
l’arroganza la fa da padrone.
Nessuno prende in seria considerazione l’allarme lanciato
dalla Caritas: 15 milioni di
italiani a rischio povertà. Di
questi, una metà vivono con
un reddito mensile di 500-600
euro. In politica, prima delle
elezioni, non c’era candidato
che non parlasse di taglio del
costo della politica; a pochi
mesi di distanza sappiamo che
l’hanno fatto lievitare di cento
milioni di euro. E la gente
arranca e il costo del disagio si
scarica sulle famiglie stressate
e in attesa di interventi di lunga durata, e non più di briciole,
bonus o elemosine. Con cadute
nell’assurdo, come il taglio di
un quarto dei contributi di
stato alle scuole paritarie che
significa condannarne molte
alla scomparsa, riversando
così sulla finanza pubblica i
costi totali dell’istruzione di
migliaia di ragazzi.
In questo Avvento vorrei farmi
guidare dalla figura di Giuseppe. Anche per lui non si
prospettava un gran Natale.
Ma lui era un uomo giusto,
cioè irreprensibile, autentico,
onesto, un uomo di alto profilo,
pieno di dignità e di compassione; pur ferito, era riuscito
a superare il suo orgoglio e
usare misericordia. Di quanti
Giuseppe abbiamo bisogno, nei
rapporti di coppia, negli uffici,
in politica, nella vita ordinaria.
Uomini giusti, di cui Dio si
può fidare per realizzare il suo
progetto, che contrastano il mediocre pensiero comune. Quest’anno lasciamo che Dio nasca
sul serio. Mettiamo da parte le
apparenze, viviamo con onestà,
irreprensibili, con sentimenti e
qualità che ancora sono valori:
la mitezza, la benevolenza, la
pazienza, l’umiltà, ma anche
la passione per tutto ciò che è
umano. Allora potrà essere un
bel Natale.
Gesualdo Purziani
Banco alimentare
Sabato 29 novembre si svolgerà la 12°
Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata dalla Fondazione Banco
Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale. In oltre 7600
supermercati più di 100.000 volontari,
inviteranno le persone a donare alimenti
non deperibili che saranno distribuiti a oltre 1.480.000 indigenti attraverso i più di
8.500 enti convenzionati con la rete Banco
Alimentare (mense per i poveri, comunità
per minori, banche di solidarietà, centri di
accoglienza, ecc.). Il Centro Culturale sostiene questa iniziativa aperta a tutti, insieme all’Associazioni Alpini e la Società
San Vincenzo De Paoli. Per informazioni:
Antonio Minghi (328.6281485) o nel sito
www.bancoalimetare.it
Torna l’attesa
Distratti dalle lusinghe pubblicitarie e al contempo preoccupati per
la crisi economica, entriamo nel tempo dell’Avvento faticando a custodirne la dimensione propria alla fede cristiana. Eppure l’Avvento
è il tempo forte che apre l’anno liturgico con l’invocazione e l’attesa della venuta del Signore Gesù Cristo, venuta cui affermiamo di
credere ogni volta che professiamo la nostra fede: “(Egli) di nuovo
verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti”.
Questo giorno del Signore è stato annunciato da tutti i profeti e
Gesù più volte ha parlato della sua venuta nella gloria quale Figlio
dell’Uomo, per porre fine a questo mondo e inaugurare cieli nuovi e terra nuova. Nella consapevolezza del compimento dei tempi
ormai avvenuto in Cristo, la Chiesa si fa voce di questa attesa e nel
tempo di Avvento ripete con vigore rinnovato l’antica invocazione
dei cristiani: “Marana thà! Vieni Signore!”. Non sorprende allora la
definizione del cristiano che san Basilio Magno era solito dare: “Il
cristiano è colui che resta vigilante ogni giorno e ogni ora sapendo
che il Signore viene”.
Ma oggi possiamo chiederci se i cristiani attendono ancora la venuta del Signore con lo stesso anelito che animava le prime generazioni dei discepoli di Cristo. Domanda cruciale per la chiesa, perché
essa è definita da ciò che attende e spera, domanda ancor più decisiva in una stagione in cui pare regnare un complotto di silenzio
su questo evento posto da Gesù davanti a noi come giudizio innanzitutto misericordioso, ma anche capace di rivelare la giustizia e la
verità di ciascuno, come incontro con il Signore nella gloria, come
Regno finalmente compiuto nell’eternità.
A volte si ha l’impressione che i cristiani leggano il tempo secondo la mentalità mondana, come uno scorrere omogeneo dei giorni,
privo di sorprese e di novità essenziali, un eterno presente in cui
possono accadere tante cose, ma non la venuta del Signore Gesù
Cristo! Altre volte sembra che l’Avvento sia ridotto a una semplice
preparazione al Natale, quasi che si attendesse ancora la venuta di
Gesù nella carne della nostra umanità e nella povertà di Betlemme.
In verità, il cristiano ha consapevolezza che se non c’è la venuta del
Signore nella gloria allora egli è da compiangere più di tutti i miserabili della terra (cf. 1Cor 15,19), e se non c’è un futuro caratterizzato dal novum che solo il Signore può instaurare, allora la sequela di
Gesù qui e ora diviene insostenibile. Un tempo che fosse sprovvisto
di direzione e di orientamento, che senso può avere e quali speranze può dischiudere?
L’Avvento è dunque per il cristiano un tempo forte perché in esso
come comunità ecclesiale, cioè in un impegno comune, ci si esercita all’attesa del Signore, alla visione nella fede delle realtà invisibili (cf. 2Cor 4,18), al rinnovamento della speranza del Regno: oggi,
infatti, noi continuiamo a camminare per mezzo della fede e non
della visione (cf. 2Cor 5,6-7) e la salvezza non è ancora sperimentata come vita libera dalla minaccia della morte, della malattia, del
dolore, del peccato. C’è una salvezza portata da Cristo che noi conosciamo nella remissione dei peccati, ma la salvezza piena, che
abbraccia gli esseri umani e l’universo intero, non è ancora venuta.
L’Avvento ci riporta in verità al cuore del mistero cristiano: la venuta del Signore alla fine dei tempi non è altro, infatti, che l’estensione e la pienezza escatologica delle energie della resurrezione di
Cristo. In questi giorni di Avvento occorre allora porsi una domanda
fondamentale: noi cristiani sappiamo cercare Dio nel nostro futuro
avendo nel cuore l’urgenza della venuta di Cristo, come sentinelle
impazienti dell’alba? E’ l’interrogativo che Teilhard de Chardin aveva posto con estrema chiarezza: “Cristiani, incaricati di tenere sempre viva la fiamma bruciante del desiderio, che cosa ne abbiamo
fatto dell’attesa del Signore?”.
Enzo Bianchi
Priore della Comunità di Bose
La Scuola paritaria dell’infanzia ‘Pasquini’ di Montale continua il suo lavoro
La Scuola dell’Infanzia Paritaria “Ferruccio Pasquini”
rimane aperta. L’anno scolastico 2009-2010 è già realtà. Quell’invidiabile struttura (all’ombra della chiesa e
della mura ed in quell’ameno parco verde) rappresenta oggi più di ieri un essenziale elemento identitario
di questa località collinare. A farsi garante del futuro
è il presente, erede di un singolare passato. Qui hanno
avuto pieno senso termini come partecipazione (verace
asse scuola-famiglia impostato sul quadrinomio collaborazione- dialettica-franchezza-relazionalità), sport
coagulante (genitori-zii-nonni a fare di tutto insieme
ad alunni ed insegnanti), teatro (la Rassegna Nazionale
Teatro della Scuola di Serra S.Quirico molto ha dovuto
ai montalesi).L’attualità rinnova la sfida. Le problematiche sociali con le quali deve confrontarsi l’istituzione
scolastica sono preoccupanti. Per questo bisogna responsabilmente pre-occuparsi, ovvero: occuparsi prima
delle difficoltà, prepararsi a superare l’ostacolo.
Le Suore Francescane ben sanno che gli anni, i mesi, i
giorni, le ore ed i minuti della Scuola dell’Infanzia sono
fondamentali. Sanno che “qui ed ora” si forma l’uomo,
che qui ed ora prendono forma le determinanti categorie della sfera mentale, della sfera spirituale, della sfera
affettiva. Dopo è troppo tardi, dopo il recupero rischia
di diventare “missione impossibile”. Per cui l’impegno
è massimo. Innanzitutto nella direzione della verità: di
quella verità educativa che perlopiù viene tradita (ad
arte) o che si ignora. Ecco dunque semplici (e veritiere) parole chiave: responsabilità, razionalità, coerenza,
conoscenza, lavoro, organizzazione. Che vanno d’accordissimo con sorriso, leggerezza dell’essere, piacere, fantasia, potenza creativa, coraggio, spirito critico
ed autocritico. Insomma: genio e regolatezza. Magari:
semplicissimo “buon senso”. Sapendo che il minuscolo
Montale è specchio del mondo.
Umberto Martinelli
2
27 novembre 2008
attualità
Europa L’Agenzia europea delle droghe ha presentato la sua relazione annuale
Est ed Ovest, dipendenze senza confini
I
n Europa sarebbe necessaria “una vera rete di
collaborazioni tra i Paesi, tra le varie agenzie
pubbliche e del privato sociale, per promuovere
progetti e servizi” contro le tossicodipendenze. È
quanto auspica Riccardo De Facci, responsabile per le dipendenze del Cnca (Coordinamento
nazionale delle comunità di accoglienza - Italia)
e formatore sui temi dell’uso, consumo e abuso di
sostanze stupefacenti, intervistato sulla “Relazione annuale 2008: evoluzione del fenomeno della
droga”, presentata a Bruxelles dall’Oedt, l’Agenzia
europea delle droghe. Secondo la relazione Oedt
(www.emcdda.europa.eu) la cannabis resta la
droga più “consumata” dagli europei (un quarto
della popolazione adulta l’ha utilizzata almeno
una volta nella vita), seguita da sostanze “stimolanti” come le anfetamine, l’ecstasy e la cocaina.
Non diminuisce, invece, il rischio-eroina.
Qual è la novità più significativa nel rapporto
dell’Agenzia europea?
Il rapporto europeo descrive l’evoluzione dei fenomeni nei vari Paesi europei, a partire da parametri quantitativi condivisi in tutta Europa, il più
possibile non ideologici. Questo porta a letture
che possono sorprendere rispetto ad alcuni dati
dei singoli Stati, in cui troppo spesso l’atteggiamento ideologico dei governi ne influenza indirizzi e letture. Italia, Spagna e Gran Bretagna sono i
tre Stati dove si consuma maggiormente cocaina.
Questo dato evidenzia il grande numero di consumatori non in contatto con i servizi. Perciò ci
s’interroga sulla necessità di attivare interventi innovativi per migliorare l’accesso di tutte le persone in difficoltà che non chiedono aiuto in tempo.”
A cosa è dovuta la flessione nell’uso di anfetamine ed ecstasy? Non più di moda?
La sempre maggiore diffusione di cocaina in tutti
i contesti di divertimento ed in tutte le classi sociali, nonché l’abbassamento dei costi delle dosi
circolanti, copre in parte la ricerca di sostanze eccitanti e le ansie prestazionali sottese al consumo
di metamfetamine. A questo motivo, dato dalla
riorganizzazione del mercato illegale, si aggiunge
una riduzione fortissima dei contesti e dei locali
di musica di tendenza e dei rave illegali, dove il
consumo di metamfetamine era più diffuso. Anche le tendenze musicali connesse a questo consumo sono ritenute da molti fuori moda. Si aggrava invece il dato dell’eterogenea qualità e dei
veri contenuti delle pastiglie in circolazione, con
gravissimi pericoli connessi ad una produzione
e diffusione di metamfetamine (pastiglie, paste,
ecc.) sempre più prodotte artigianalmente e con
tagli di altre sostanze e contenuti sempre più pericolosi e non controllabili.
Nonostante in Europa le morti di overdose siano ancora 7/8 mila l’anno, non sembra ci sia un
grosso allarme sociale. Perché?
Negli ultimi 10 anni le politiche socio sanitarie
hanno portato ad una diminuzione significativa
dei morti per overdose. Tale decremento ci ha
forse un po’ illuso di essere arrivati a situazioni
quasi fisiologiche di morti dovute al fenomeno
del consumo di eroina, trascurando invece l’ancora alto numero dei morti per overdose, e non più
solo per eroina.
Ci sono differenze nell’uso delle droghe tra Europa dell’Est e dell’Ovest?
Nei Paesi dell’Est Europa vi è un’altissima diffusione dell’eroina tra le fasce più marginali, e della
cocaina tra i numerosissimi nuovi ricchi. Attualmente si ipotizzano circa un milione di consumatori di eroina in Russia. Ciò che preoccupa,
nei Paesi dell’Est, è la scarsità di investimenti per
creare un sistema d’intervento diffuso e competente, a fronte di un’enorme diffusione di consumatori. C’è una totale mancanza di politiche di
prevenzione nelle scuole e tra i giovani, per proteggere le nuove generazioni da questi frutti malati della modernità.
A livello europeo si fa abbastanza per contrastare il fenomeno?
Il dato più eclatante è la quasi totale assenza di
politiche di intervento coordinate e di collaborazione tra i vari Paesi. A fronte di un mercato delle
sostanze sempre più globalizzato, le nostre mafie
esportano e trattano normalmente con le varie
mafie europee. Non esiste in Europa una vera rete
di collaborazioni tra i diversi Paesi, tra le varie
agenzie pubbliche e del privato sociale, per promuovere progetti e servizi. In Italia, ad esempio,
è assente ormai da alcuni anni un investimento
nazionale per promuovere progetti e ricerche innovative.
a cura di Daniele Rocchi
mondo I tempi sono maturi per rispondere alla domanda di pace che cresce nei paesi mediorentali
Passaggi obbligati verso la pace
C
’è una data per la conclusione dell’inter- cristiani fuggono e anche quando sono acvento americano in Iraq, il 2011. Sare- colti e rispettati, come in Siria, tendono almo a metà del mandato del nuovo presiden- l’emigrazione verso l’Europa o l’America. È
te Obama, a due anni dalla fine di quello di una gravissima perdita per i Paesi d’origine
George W.Bush, che questo intervento aveva - essendo tradizionalmente i cristiani una
caparbiamente voluto, arrivando dove suo minoranza molto attiva e ricca di iniziativa
padre si era ben guardato dallo spingersi. E - ma è una gravissima ferita - come ha più
dove Giovanni Paolo II aveva scongiurato di volte ricordato anche di recente lo stesso Benon mettere piede. La prima guerra del Gol- nedetto XVI - ed è una grave sconfitta delle
fo, negli anni Ottanta, tra Iraq e Iran si era ragioni della comunità internazionale. Tanto
conclusa con un nulla di fatto: era servita per più che questa vera e propria persecuzione
porre un limite invalicabile alle pretese del- si consuma nel più assordante silenzio dei
l’Iran dell’ayatollah Khomeyni di “esportare” grandi mezzi di comunicazione planetari e
la rivoluzione islamica. La seconda guerra delle stesse cancellerie internazionali.
del Golfo, all’inizio degli anni Novanta, ave- Se questa “exit strategy” sarà rispettata, se
va ristabilito lo “statu quo” tra Iraq e Kuwait, gli Stati Uniti potranno uscire dall’Iraq e lala terza guerra, iniziata il 20 marzo 2003, di sciare un Paese stabile e ordinato, dovrebbe
fatto, appunto, non è ancora conclusa.
essere progressivamente rimossa una delle
Certo restano molteplici incognite, prima di grandi cause del picco negativo di popolarità
tutto in Iraq. La tragica sorte di gran parte che la presidenza Bush ha segnato tanto nei
della minoranza cristiana, tradizionalmente confronti dell’opinione pubblica interna, che
rispettata e attiva nel Paese e ora sottopo- di quella internazionale. La politica internasta ad una vera e propria persecuzione ne zionale non sembra tra le oggettive priorità
è forse la spia più eloquente e drammatica della nuova amministrazione Obama, che
di come sia difficile fare previsioni. Questa si insedierà ufficialmente solo tra due mesi.
persecuzione peraltro non ha solo un signi- Urgono i problemi economici, tanto interni,
ficato “locale”: da un alto, si accompagna quanto appunto planetari. Ma per il Medio
ad altri inquietanti casi che accompagnano Oriente, dalla Terra Santa all’Afghanistan,
- basti pensare all’India - ambigui processi di inevitabilmente si dovrà passare, per tenta“rinazionalizzazione”, dall’altro, s’inserisce in re di articolare risposte e prospettive sicure,
una situazione di progressiva emarginazio- che si attendono da troppo tempo.
ne dei cristiani dai Paesi del Medio Oriente in cui erano tradizionalmente insediati. I
Francesco Bonini
società Fenomeno in crescita
Usura
la punta di
un iceberg
L
’usura è ancora una pratica
fortemente presente sui nostri territori, quel che si conosce
del fenomeno è il denunciato
e probabilmente solo la punta
dell’iceberg. È l’allarme lanciato
questa mattina nel corso della
presentazione del rapporto sull’usura dall’Osservatorio sulla
criminalità del Cnel. I commercianti sono i più colpiti dal fenomeno e il numero deegli stessi
coinvolti in rapporti usurari è
sensibilmente aumentato negli ultimi anni. Ma le maggiori
preoccupazioni riguardano il
coinvolgimento delle mafie.
Campania, Lazio e Sicilia le regioni più colpite, ma in relazione
al numero degli esercizi presenti
è la Calabria a detenere il primato dell’indice di rischio usura. Alla Campania va il maggior
numero di importi protestati
con 736.085.901 euro, seguita
da Lombardia e Lazio. Il più alto
numero di protesti lavati vanno
al Lazio, che insieme a Campania e Calabria sono le regioni
con il più alto numero di protesti in rapporto alla popolazione.
Napoli è la capitale dei fallimenti
col 15% del totale nazionale, ma
Pescara, Messina, Siracusa, Catanzaro, Vibo Valentia sono le
città con il maggiore indice di
rischio usura aggravata dalla pericolosità delle reti usuraie presenti.
La situazione è resa ancora più
complessa dalla crisi economica
che ha colpito le piccole imprese.
Sono 357 mila le attività commerciali costrette alla chiusura
dall’inizio del 2000 allo scorso
anno. Le piccole attività che non
chiudono tentano la fortuna in
altre regioni e per la maggior
parte di loro si tratta di commercianti che operano nel dettaglio
tradizionale, dal settore alimentare a quello dell’abbigliamento.
Il problema dell’usura però coinvolge le famiglie che in questi
anni si trovano a fare i conti con
una povertà crescente. Secondo
i dati della Banca d’Italia, sono
3 milioni le famiglie a cui è negato l’accesso al credito. Alla
fine del 2006, il 4,2% delle famiglie dichiara di non aver avuto
denaro per comprare generi di
prima necessità, il 10,4% per pagare le spese mediche, il 7% per
i trasporti, l’11,7% per le tasse e
il 16,8% per l’acquisto di vestiti.
Il 13,1 per cento invece ha avuto difficoltà col pagamento dei
debiti contratti per l’acquisto di
beni immobili. Il 9,4% delle famiglie, inoltre, ha dichiarato di
essere rimasto indietro col pagamento di bollette e affitto.
Giovanni Augello
Asteriski
* Crocifisso… senza
pace. Zapatero leva il
Crocifisso dalle scuole. Un
tribunale veneto – a suo
tempo – ha precisato che
il Crocifisso non rappresenta un simbolo religioso ma una caratteristica
culturale del nostro Paese e… del mondo. E’ cultura: come la bandiera,
l’inno nazionale, la fascia
tricolore del Sindaco… E’
il segno della “cultura
del perdono”: fatto unico
nella storia delle religioni.
Forse Zapatero non vuole
questa cultura. Ma noi lo
perdoniamo ugualmente.
Lui sparirà e il Crocifisso
rimane. Ieri. Oggi. Domani. Sempre.
* Il Papa e il genocidio armeno. “Le Chiese, le religioni e gli Stati devono riconoscere ogni genocidio,
incluso quello degli armeni, e devono fare il possibile per prevenire nuovi
genocidi affermando il
diritto di tutti i popoli
alla dignità, alla libertà e
all’”autodeterminazione”.
Lo ha detto con energia
Benedetto XVI durante la
cerimonia ecumenica in
Vaticano. Denuncia anche l’”escalation” in atto
nelle “persecuzioni e le
violenze contro i cristiani
in alcune zone del Medio
Oriente” e si è detto rattristato per “le tensioni e
i conflitti che continuano
a frustrare ogni sforzo
per la pace”.
* Ancona: crolla Sturani.
Clamoroso e storico voto
in Consiglio comunale: la
sua maggioranza di centro-sinistra gli vota contro. L’opposizione grida:
“Si dimetta”.
* Senigallia: rotatoria
ospedale. Si apre il cantiere a gennaio del 2009.
Speriamo che i lavori siano celeri, perché lo svincolo è cruciale.
* Senigallia: prezzi bloccati. Lo promettono i
commercianti per le feste
natalizie. Speriamo che
mantengano la promessa.
* Ostra Vetere: festival.
Sabato 29 e domenica
30 novembre avremo un
fine settimana con storia,
tradizioni, degustazioni,
ma anche con musica
e spettacoli: sabato 29
novembre alle ore 21,15
presso la Sala CinemaTeatro “Alberto Sordi” si
terrà un Concerto musicale dei “Duo Style” con
musica anni ’60 e ’70
italiana e straniera; domenica 30 novembre, invece, alle ore 17 (replica
alle 18) sempre presso la
sala “Alberto Sordi” spettacolo teatrale per bambini e adulti “Cosa bolle
in pentola”.
* Serra de’ Conti: la Cicerchia. Sarà il punto di
riferimento per venerdì
28, sabato 29 e domenica 30 novembre. Sono
18 i punti di ristoro. Sarà
aperto il Museo delle Arti
monastiche. Ci saranno
mostre di fotografia, pittura, artigianato, enogastronomia e punti-vendita di tipicità locali.
Giuseppe Cionchi
27 novembre 2008
attualità
cooperazione Per il 2008 la Regione stanzia 747 mila euro
Solidarietà e sviluppo
L
a Giunta regionale ha approvato il Piano delle attività di solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo per
l’anno 2008. Il Piano, dotato di una copertura finanziaria di 747 mila euro, si articola
in tre tipologie di interventi: Programmi di
iniziativa regionale (Pir), promossi in collaborazione con altri soggetti e finanziati
con contributi internazionali, comunitari e
nazionali; Progetti di iniziativa territoriale
(Pit), riferiti a specifiche priorità geografiche e tematiche, di durata almeno biennale
e importo superiore ai 150 mila euro, cofinanziati dalla Regione fino a un massimo
di 60 mila euro; Microprogetti rivolti alle
are geografiche prioritariamente individuate nel Piano annuale, di durata di un
anno e mezzo, importo inferiore ai 150
mila euro, e compartecipazione finanziaria
regionale fino a 30 mila euro. Molteplici i
soggetti promotori: enti locali, organizzazioni non governative, università, istituti
scolastici, enti pubblici e privati, istituti di
ricerca,organizzazioni sindacali, imprese e
cooperative regionali. I progetti finanziati di iniziativa territoriale sono 4, di cui 2
nell’Europa Sud 0rientale (Albania, Bosnia
Erzegovina,
Montenegro),
uno in Africa (Etiopia), uno
in America Latina (Brasile);
i soggetti proponenti sono
l’Avsi Marche, il Cvm Ancona,
la Camera di Commercio di
Ancona, l’Università di Macerata, Dipartimento Scienze
archeologiche; il contributo regionale è di 150.000,00
euro, pari al 58 per cento del
costo totale ammesso al finanziamento. I microprogetti
finanziati, con una compartecipazione della Regione di
194.450,00 euro, sono 7; ulteriori 5 progetti saranno finanziati nel 2009.
Il costo totale ammesso al finanziamento
è di 1.112.448,00 euro. I proponenti sono:
associazione ‘Condividere onlus’ (Ap), associazione ‘Perigeo’ (Mc), Ainram ‘Noi ragazzi del mondo Marche’ (Ap), Ipsia, Gvc
Marche, ‘Liberato Zambia’ (An), ‘Mondo
solidale’ (An), Diocesi di Macerata, Cestas
Marche (An), Gus ong (Mc), Comuni di
Monsano (An) e Macerata.
I progetti finanziati dall’Unione Europea riguardano il rafforzamento dei sindacati in
Albania, la cooperazione con i territori dell’area Adriatico-balcanica e mediterranea,
il consolidamento delle politiche di welfare
in Sud America. Le aree geografiche interessate dalle attività di cooperazione internazionale cofinanziate dalla Regione comprendono l’Europa Sud Orientale (Albania,
Bosnia Erzegovina, Serbia), l’Europa Centro Orientale (Comune di Dubrosh colpito dall’incidente nucleare di Chernobyl), il
Medio Oriente (reparto di emato oncologia
pediatrica dell’Ospedale di Gerusalemme),
l’Africa (Eritrea, Etiopia) e l’America Latina
(Brasile, Argentina, Honduras).
M.G.
provincia Settimana dell’Orientamento 2008
Scegliere il futuro
O
ltre 3.500 alunni per Tra gli ospiti Tony Capuo36 scuole coinvolte, 40 zzo, vicedirettore del Tg5,
espositori, 23 laboratori, 3 che martedì 25 novembre,
tavole rotonde e 16 incontri ha tenuto una lezione sul
al giorno. Questi i numeri giornalismo. E poi tanti
della Settimana dell’Orien- incontri con gli ordini protamento, che ha preso il fessionali, le università e la
via martedì scorso e che si rete Informagiovani.
svolgerà fino al prossimo 28 Si chiude venerdì 28 nonovembre al quartiere fie- vembre, con la premiazione
ristico di Ancona. Quattro delle scuole del territorio
giorni intensi, organizzati che hanno presentato i loro
dall’assessorato all’Istruzio- lavori sul Progetto Leonarne, formazione e lavoro del- do da Vinci.
la Provincia di Ancona per “Con i suoi innumerevoli
mettere in contatto gli stu- momenti di incontro con le
denti delle scuole superiori varie realtà del sapere e delcon il mondo del lavoro e le professioni la Settimana
dell’ università. Lo scopo? dell’Orientamento è in graAgevolare l’accesso alle in- do di fornire agli studenti
formazioni del mondo del una vetrina ampia delle possapere e delle professioni sibilità e delle opportunità
per contribuire alle scelte - spiega l’assessore alla Forformative e lavorative dei mazione della Provincia di
giovani.
Ancona Maurizio Quercetti
L’ingresso è gratuito, dalle - È quindi uno strumento
ore 9 alle ore 14, e l’iniziati- che vuole rispondere a una
va è rivolta, essenzialmente, precisa esigenza: orientare
agli studenti delle classi IV e in modo concreto i giovaV delle scuole superiori e a ni che oggi frequentano la
tutti coloro che desiderano scuola media superiore in
affacciarsi al mondo del la- un passaggio cruciale, aiuvoro. Tra le novità dell’edi- tandoli a costruire scelte più
zione 2008 gli incontri con consapevoli e ragionate per
i rappresentanti dei consigli il loro futuro, con l’obiettivo
e degli ordini professionali, del miglior inserimento nel
quelli con i rappresentanti mondo delle professioni e
esteri dell’Eures e le tavole del lavoro”.
rotonde sulle nuove pro- Informazioni, date, relatori
fessioni, oltre al laboratorio e programmi sono consulorganizzato dai Centri per tabili sul sito http://www.
l’impiego, l’orientamento e provincia.ancona.it/
la formazione di Ancona,
Fabriano Jesi e Senigallia.
S.M.
economia Prime avvisaglie di recessione nel distretto nautico del pesarese regione L’ombudsman è Samuele Animali
Anche la nautica è in crisi
I
Tempi moderni
contraccolpi della crisi internazionale,
anche nel settore nautico, hanno cominciato a farsi sentire pesantemente anche in
provincia di Pesaro e Urbino che comincia
a fare i conti con un trend decisamente
negativo. I dati degli ultimi nove mesi, forniti dal Centro studi Sistema Cna su dati
Infocamere, parlano della chiusura in provincia di Pesaro e Urbino di ben 9 cantieri
sui 140 attivi (il
63,6% sul totale
marchigiano),
specializzati in
costruzioni e
riparazioni di
grandi imbarcazioni. Sono
16 invece le
ditte che hanno
cessato
l’attività su 95
esistenti
(il
66,9% dell’intero settore nelle
Marche), specializzate nella
costruzione di imbarcazioni da diporto e
sportive.
I dati sulle esportazioni confermano la fles-
sione del settore. Se nel secondo semestre
del 2007 le esportazioni ammontavano a
106 milioni di euro di euro, nello stesso periodo di quest’anno l’export pesarese della
nautica si è fermato a 94 milioni e mezzo
di euro con una flessione di ben 11,5 milioni di euro.
Ad analizzare la situazione è Moreno Bordoni, responsabile provinciale di CNA
nautica: “Stanno cominciando ad arrivare
segnali preoccupanti da un pò tutto il settore. E’ in difficoltà la nautica da diporto,
quella specializzata nella produzione e allestimento di piccoli e medi natanti. Tiene
invece la produzione del superlusso destinata in prevalenza ai mercati arabi. E’ in
affanno anche il settore del rimessaggio e
del refitting dove la componente artigiana
è prevalente. Soffre in generale tutto l’indotto, quello delle piccole aziende artigiane impegnate negli allestimenti (falegnami,
impiantisti, tappezzieri), e soffrono anche
le imprese della fornitura. La mancanza di
infrastrutture sta diventando il vero freno
allo sviluppo. In molti casi si può dire che
proprio l’assenza di logistica sta invitando
molti dei cantieri locali ad andarsene da
questo territorio”.
G.M.
Una ricerca dell’Unione Europea
Le nuove rotte
I
flussi migratori nell’Ue dipendono per il
60% da persone provenienti da paesi terzi,
ovvero esterni all’Unione, mentre per il rimanente 40% si stratta di spostamenti fra uno
Stato e l’altro dell’Ue27. Un nuovo studio demografico firmato da Eurostat, ufficio statistico comunitario, fa il punto sul fenomeno, utilizzando gli ultimi dati definitivi, disponibili
e raffrontabili, risalenti al 2006. In quell’anno,
“circa tre milioni di immigrati stranieri si sono
installati in un paese Ue. Tali immigrati possono essere divisi in due gruppi in funzione
della loro nazionalità”, si legge nella ricerca:
i cittadini di uno Stato membro che hanno
Difensore regionale
E
’ stata presentata ufficialmente, nella sede dell’Assemblea legislativa delle
Marche, l’Autorità di garanzia per il rispetto dei diritti
degli adulti e dei bambini.
La nuova istituzione regionale è stata creata con legge
regionale (la n. 23, approvata il 28 Luglio 2008) e accorpa le funzioni di Difensore
civico, Garante per l’infanzia
e Garante dei detenuti. “Si
tratta di un provvedimento
volto a rafforzare la tutela
dei cittadini senza moltiplicare la spesa – è scritto
in una nota della regione
- assicurando pari dignità
alle diverse forme di tutela
extragiudiziale dei diritti e
permettendo di realizzare al
contempo le più opportune
sinergie organizzative”. Il
Garante dei detenuti, in particolare, è di nuova istituzione nelle Marche, mentre
Difensore civico e Garante
per l’infanzia sono previsti
trasferito la residenza stabile in un’altra nazione sono 1,2 milioni, appunto il 40% del
movimento complessivo; quelli di altri Stati
sono 1,8 milioni, pari al 60%. Fra i soggetti
provenienti da paesi terzi, si dividono equamente fra nazioni di Asia, Africa, America e
altri Stati europei non comunitari. Nel 2006
“i più grandi gruppi di immigrati nell’Ue27
– specifica Eurostat – sono stati i polacchi
(circa 290mila persone), seguiti da rumeni
(230mila), marocchini (140mila), britannici,
ucraini, cinesi e tedeschi”.
Secondo lo studio pubblicato dall’ufficio statistico dell’Unione, i paesi Ue che hanno accolto il maggior numero di immigrati sono stati
la Spagna (803mila), la Germania (558mila),
il Regno Unito (451mila), che da soli hanno
assorbito tre quinti degli spostamenti totali.
dallo Statuto regionale ed
erano già operanti in sedi e
con titolari distinti.
L’ufficio, che in questi giorni sta acquisendo la sua fisionomia e sta diventando
pienamente operativo, è
denominato anche “ombudsman regionale”. “Il termine
‘ombudsman’ - si precisa - è
quello comunemente utilizzato a livello nazionale e
soprattutto internazionale
per indicare tutte le figure
di questo tipo. L’uso di tale
termine serve dunque a ricondurre quest’esperienza
nell’alveo di una tradizione e
di una giurisprudenza ormai
affermatesi in tutti i paesi
democraticamente più avanzati”. Il titolare delle funzioni
svolte dalla neo-istituita Autorità è stato indicato nella
figura dell’attuale difensore
civico, l’avvocato Samuele
Animali, che rimarrà in carica fino alla fine della legislatura regionale.
In rapporto alla popolazione nazionale, sono
invece gli Stati più piccoli a far registrare le
percentuali più elevate di arrivi: dal Lussemburgo all’Irlanda a Cipro, seguiti da Spagna e
Austria; la media europea si è collocata a 6,2
immigrati ogni mille abitanti. Al contrario, vi
sono paesi lontani da questa cifra, come Polonia, Romania, Lituania e Lettonia, con arrivi
modesti rispetto al numero complessivo dei
cittadini. Fra le nuove “rotte migratorie” si
registrano flussi significativi dalla Moldavia
verso la Romania, dall’Ucraina alla Repubblica ceca, dalla Bosnia-Erzegovina alla Slovenia,
dall’Albania alla Grecia. Ci sono infine paesi
che attraggono soprattutto immigrati con
passaporto comunitario: sono Lussemburgo,
Irlanda, Germania, Ungheria, Slovacchia, Austria e Belgio.
3
Block Notes
Km zero
Prodotti di alta qualità,
al giusto prezzo, offerti
direttamente al consumatore e a basso impatto
ambientale sono quelli
garantiti dai “farmer’s
markets”, i mercati di
vendita dai produttori ai
consumatori. “Eco&Equo”,
la fiera sull’attenzione
sociale, ambientale e
sull’economia
solidale,
organizzata dall’assessorato regionale ai Servizi
sociali, cooperazione allo
sviluppo, immigrazione,
ambiente insieme all’ente
regionale per le manifestazioni fieristiche, vuole
promuovere, nella sua
quinta edizione che si
svolgerà dal 6 all’8 dicembre, dalle 9.30 alle 21, alla
Fiera di Ancona (ingresso
gratuito) la filiera corta.
“Eco&Equo” presenterà
il più grande “farmer’s
market” delle Marche,
con la presenza di un
centinaio di produttori
dell’Associazione italiana
agricoltura biologica e di
Coldiretti Marche.
Sarà possibile fare una
spesa a chilometri zero
acquistando frutta, verdura, latte, formaggi,
salumi, conserve, miele,
olio della propria terra
direttamente dai produttore, sia biologici sia
convenzionali. E di “Cibo,
prezzi, ambiente” si parlerà nella tavola rotonda
di sabato 6 dicembre, alle
9.30 nell’Auditorium della
Fiera, in cui si confronteranno le esperienze di chi
ha fatto sua la necessità
di un nuovo stile di vita
sia nella produzione agricola sia nel consumo consapevole.
L’incontro sarà moderato da Giovanni Anversa,
giornalista, autore e conduttore del programma
televisivo di Rai Tre, “Racconti di vita”. La tavola
rotonda, grazie alla collaborazione di Etv Marche,
sarà in collegamento con
gli stand dei produttori
presenti ad “Eco&Equo”. E
per chi visiterà la Fiera, ci
sarà la possibilità di bere
latte crudo alla spina a
chilometri zero. Sarà presente, infatti, un distributore dal quale, portando
una bottiglia da casa o
prendendo quella in vetro
regalata dall’assessorato
regionale
all’Ambiente
e da Coldiretti Marche, i
visitatori potranno acquistare latte prodotto nel
territorio marchigiano a
un euro al litro. In Italia,
sono sempre più diffusi i
distributori alla spina di
latte crudo (www. milkmaps.com). Il consumatore, con la sua bottiglia,
porta sulla tavola latte di
alta qualità, prodotto sul
proprio territorio. Riduce
l’impatto ambientale per
le basse emissioni, grazie
alla minore distanza, ai
minori passaggi tra produzione e consumo e per
meno rifiuti perché
riutilizza lo stesso contenitore. Nelle Marche, ci
sono 25 distributori del
latte: 5 in provincia di
Ancona, 6 a Macerata, 6
ad Ascoli Piceno e 8 in
provincia di Pesaro e Urbino.
4
27 novembre 2008
Senigallia
Il centro ‘Le Rondini’
e la Croce Rossa
il nuovo corso propone un’altra narrazione del mondo
Scuola di pace,
voglia di futuro
V
oglia di futuro… è con questo invito terra affondano nella miseria. Nel nord
che la Scuola di Pace “V.Buccelletti” dominante i tecnocrati delle privatizdel Comune di Senigallia apre il nuovo zazioni hanno già deciso che le guerre
anno scolastico 2008/09. E’ un invi- di domani saranno combattute per il
to alla speranza, nonostante tutto, e a dominio dei beni essenziali.” Conclurinnovare il nostro modo di vedere e di de questa tematica, quasi al termine
agire. Già la stessa affermazione e sus- del corso generale, la relazione di Ricsistenza di una Scuola di pace è motivo cardo Petrella, docente di mondializdi consolazione perché essa continua zazione presso l’Università Cattolica
ad esprimere una realtà dinamica che di Lovanio, Belgio, “Una nuova narraè quella dell’associazionismo che la co- zione del mondo.” Zygmunt Bauman ci
stituisce in maniera arricchente e di ricorda che “paura è il nome che diauna collaborazione convalidata negli mo alle nostre incertezze, alla nostra
anni con l’Amministrazione comuna- ignoranza della minaccia o di ciò che
le. L’invito è quindi quello di ritrovare c’è da fare e così questa è la paura più
nelle capacità umane, cognitive e rela- temibile perché è diffusa, sparsa, inzionali i percorsi giusti per ricostruire distinta, libera, disancorata, fluttuanla nostra civiltà. Dov’è l’uomo se non te, priva di un indirizzo o di una cauin un essere che rinuncia a vivere sen- sa chiara.” E’ la paura l’emozione che
za un senso, che si rende lievito di una sottende alla ricerca di sicurezza e che
massa, o seme capace di germogliare scaturisce dal nostro sistema limbico,
perché il pianeta che lo ospita sia casa il più antico nella nostra storia evoluaccogliente al suo esistere. Molti sono zionistica. Dante Alighieri canta nelle
i beni della terra che non abbiamo ri- XXVI dell’Inferno: -… considerate la
spettato, superbi del nostro progre- vostra semenza/ fatti non foste a viver
dire, ma oggi, che è a rischio anche la come bruti/ ma per seguir virtute e
risorsa dell’acqua e della vita che da canoscenza… - Ecco quindi di nuovo
sempre alimenta, occorre capire come la proposta della Scuola a continuare a
essa stessa sia divenuta ricchezza per capire e a cercare per guardare avanti e
alcuni e stia per diventare povertà e desiderare il futuro ancorati alla realtà.
guerra per altri. Così il Corso generale “Rigenerare la politica oggi” insieme
della Scuola apre il 30 novembre con ai docenti di filosofia Pietro Barcellolo spettacolo teatrale, promosso dal na e Roberto Mancini, “Educare alla
Centro Pace di Bolzano, “Le strade del- libertà” con Marco Lodoli, insegnante
l’acqua” di Francesco Comina. “Sono le giornalista scrittore, “Leggere i fatti al
storie dell’acqua. Quelle che bagnano il di là della cronaca” con Furio Colombo
mondo e che incrociano le strade dei e Silvana Amati, “Un futuro che possa
popoli. Nel grande sud i dannati della coniugare giovani e pace” con Alberto
notizie della settimana
R
L’Abate, docente di sociologia… sono
tanti incontri che ci invitano a superare
la paura perché sappiamo cosa succede
e come dobbiamo agire. La stessa veste
grafica dei testi che pubblicizzano la
Scuola, sormontata da una luna quasi
leopardiana, ci porta alla riflessione
sulle parole e a ritrovare nuovi legami
nello scomporre e ricomporre le nostre
storie per trovare un nuovo linguaggio
comune. Il ruolo della minoranza attiva in un processo di cambiamento per
il bene comune è un ruolo essenziale.
E’ il lievito della massa. E in un processo di crescita e di conoscenza è oggi
importante, in particolare per i nostri
giovani, poter affrontare tale percorso.
Risponde a questa esigenza il corso di
formazione di psicologia sociale tenuto dalla docente Barbara Pojaghi dell’Università di Macerata. Si terrà per
tre giovedì, dalle ore 17 alle 19, presso la sede della Scuola di Pace, 22-29
gennaio, 6 febbraio 2009. Le relazioni
di comuni amici, quali quella del prof.
Daniele Onori oggi responsabile presso l’Ufficio Cultura Ambasciata d’Italia
a Sarajevo, che ci parlerà della Bosnia
Erzegovina e del dopoguerra infinito tra delusioni e speranze, e quella di
Lucio Cimarelli, Presidente Consorzio
Solidarietà, che con M.Mogiatti presenterà le nuove forme alternative di
energetica, sono motivo di fiducia e ci
suggeriscono attraverso le loro realtà
di vita ed esperienza lavorativa che un
mondo diverso è possibile.
Rosaria Leonardi Cenerelli
Approvata dalla Regione, con un finanziamento di 55.000 euro, la linea
notturna per accompagnare i giovani in discoteca. “Notturno Bus” è un
progetto, presentato nei mesi scorsi
dal Comune di Senigallia, in collaborazione con le amministrazioni
comunali dell’entroterra, delle forze
dell’ordine, delle associazioni giovanili e dei locali della città. A presentarlo è stato il Comune di Senigallia
in quanto capofila dell’Ambito Territoriale Sociale numero 8, ma alla sua
redazione hanno partecipato attivamente tutte le realtà dell’hinterland.
Per cinque mesi ogni venerdì e sabato
sera, dal 15 aprile 2009 al 15 settembre 2009, due pullman copriranno la
tratta Arcevia-Castelleone di Suasa-Senigallia-Marzocca-Senigallia
consentendo ai giovani di raggiungere,
in totale sicurezza, i locali e le discoteche della città e di fare rientro, sempre senza correre alcun rischio, nelle
proprie case. Gli autobus partiranno
da Arcevia, Castelleone di Suasa
e Marzocca alle ore 22.30 mentre
i rientri sono previsti intorno alle 6.
L’obiettivo finale del progetto, denominato “Notturno bus: nei locali e nelle
discoteche con l’autobus” è quindi la
tutela della sicurezza dei giovani oltre alla promozione della sicurezza
stradale. Per rendere i ragazzi non
solo utenti del servizio ma anche protagonisti, di quella che vuole essere
una campagna di sensibilizzazione
sulla sicurezza stradale, verrà creato
un blog in cui potranno manifestare il
loro gradimento od eventualmente le
critiche al servizio. Ma non solo. Un
tecnico, con materiale informativo,
sarà presente nei percorsi sull’autobus
una volta a settimana per favorire
l’elaborazione dei materiali raccolti
che saranno poi riversati in internet
attraverso il canale prediletto dalle
nuove generazioni: youtube e potranno anche creare una comunity.
Avv. Simeone Sardella che
si è complimentato con
le volontarie del Comitato Femminile per l’ottimo
risultato della loro iniziativa. Vivace l’accoglienza
dei piccoli ospiti, molto interessati alle attività della
Cri; hanno posto un gran
numero di domande, con
tanti di loro che hanno già
prenotato l’iscrizione a un
corso di primo soccorso
(magari da frequentare tra
qualche anno, vista l’età).
Decisamente graditi e gustosi alcuni cibi tipici dei
paesi di provenienza dei
bimbi, preparati dalle abili mani di alcune mamme.
Un bel momento di felicità
e di condivisione per tutti
e ancora una volta un’occasione in cui la Croce
Rossa dimostra di avere
nel suo Dna la capacità di
dispensare umanità (nel
senso più ampio del termine), visto come è stata facile trasformare in atto di
solidarietà e di generosità
anche un semplicissimo
gioco estivo.
Mauro Petrucci
a senigallia debutta a gennaio il pdl
a denti stretti
Partito unico
Succede a Senigallia Notturno bus
* Un volo acrobatico in gruppo, poi la decisione
di proseguire gli allenamenti da solo. Ma per Stefano Rosa, ex pilota delle Frecce Tricolori, 47 anni
di Senigallia, quella che era poco più di una routine
si trasforma in tragedia. Il velivolo, un Siai Marchetti Sf del ’60 per i voli acrobatici, si schianta contro una villetta penetrando nella cameretta di una
ragazzina di 13 anni che era a scuola. Una morta
che ha destato grande commozione in città.
* Diciannove condanne, per un totale di quasi
170 anni di carcere, per traffico di sostanze stupefacenti, aggravato in certi casi dall’associazione per
delinquere, e tantissimi episodi di spaccio descritti
in ben 298 capi d’imputazione. E’ la sentenza di primo grado con cui il tribunale ha tradotto in pene
severe i risultati dell’operazione Domus. Alla sbarra
un’organizzazione che avrebbe importato un fiume
di cocaina e hashish dall’estero per rifornire locali
notturni tra Ancona e Senigallia. Condannato per
favoreggiamento un avvocato che avrebbe aiutato
un cliente a sottrarsi alle indagini.
* I consiglieri di opposizione incatenati a Palazzo Gherardi per protestare contro la svendita della
storica sede del “Perticari”. La simbolica contestazione è avvenuta all’indomani di un’accesa seduta
del Consiglio comunale. La maggioranza ha infatti
bocciato un emendamento della minoranza, in cui
si chiedeva di prevedere, se non la realizzazione di
un museo permanente come suggerito dalla precedente mozione, almeno un utilizzo pubblico per il
futuro del palazzo.
* Una lettera all’assessore comunale Simone
Ceresoni e all’assessore provinciale Marcello
Mariani del comitato spontaneo di via Tevere per
sottolineare le condizioni della strada, ribadire le
competenze degli enti e ricordare le pessime condizioni della bretella che da stradone Misa congiunge
via Adige e via Tevere.
* Anche quest’anno Senigallia ha confermato il
suo impegno contro la pena capitale, offrendo la
sua partecipata adesione alla campagna mondiale
“Città per la vita - città contro la pena di morte”. Il
nostro Comune - si legge nella nota dell’amministrazione - partecipa fin dal 2002 a questa iniziativa,
promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, che ospita
la coalizione mondiale contro la pena di morte. Le
date scelte, sempre riferite alla fine del mese di novembre, richiamano l’anniversario della prima abolizione della pena capitale nel mondo, avvenuta nel
1786 per opera del Granducato di Toscana.
icordate quei clowns
che, nello stand della
Croce Rossa alla Fiera di
S. Agostino, cadevano in
acqua quando erano colpiti da una palla? Ebbene,
i proventi di quel gioco
sono stati finalizzati ad un
nobile scopo: risistemare
le sale occupate dal doposcuola “Le rondini” in un
edificio della Parrocchia
del Duomo, a Senigallia.
Si tratta di un gruppo di
volontari che ha organizzato un doposcuola per
alunni stranieri, oltre che
per lo svolgimento dei
compiti, anche per aiutarli
a migliorare la conoscenza della nostra lingua e ad
inserirsi più agevolmente nella realtà italiana. Le
sale sono state tinteggiate, sono state rinnovati
i battiscopa e sistemate
alcune rifiniture, sono
state montate delle tende
e ora l’ambiente, grazie
alla migliorie apportate, si
presenta accogliente e gradevole. All’inaugurazione
ha partecipato il Commissario della Cri di Senigallia
A
gennaio debutterà il grup- in vista della prossima tornata
po comunale del Popolo elettorale.
della libertà con la fusione, ed “Abbiamo costruito un’alleanza
il conseguente scioglimento, oltre che un partito – aggiundi Forza Italia ed Alleanza na- ge Alessandro Cicconi Massi
zionale. Il partito unico si pre- – ed è molto positivo anche
senterà ufficialmente in Con- il lavoro che stiamo facendo
siglio comunale agli esordi del con le liste civiche. Siamo sin2009. “Il partito unico che fi- tonizzati sulle stesse linee e
nalmente si è costituito – dice non da ultimo abbiamo sosteil consigliere di An Gabriele nuto, firmandola, la petizione
Girolimetti – si è creato sen- di Chiappa per il lungomare.
za smottamenti e con calma, E mentre noi costruiamo dalsenza subire gli stessi traumi l’altra parte si sta sfasciando
subiti dal Pd dove oggi le di- tutto”. Nei giorni scorsi Alesvisioni sono astronomiche. sandro Cicconi Massi per
Alla maggioranza, che ci sta Forza Italia e Gabriele Girolioffrendo liti e scene da “Guer- metti per An sono entrati a far
ra dei Roses”, noi contrappo- parte del comitato costitutivo
niamo la nostra compattezza”. provinciale del Popolo della
Un’arma vincente da sfoderare libertà.
a cura di
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
Ci scusiamo con i lettori se qualche volte
ci capita di ripetere cose già dette ma che
non sono state realizzate. Diceva un detto
latino “Le cose ripetute giovano”. Quanto
scriviamo in questo numero di Voce Misena lo diciamo a conclusione del mese dei
morti per ricordare quanto avviene nel Cimitero delle Grazie a Senigallia.
Dal 1997, la parte sovrastante del colombario, vicino al cancello Nord, è ancora chiusa
con un’impalcatura per evitare l’eventuale
caduta di calcinacci dopo le lesioni verificatesi a seguito del terremoto dello stesso
anno. In questi giorni, del mese dei morti
appunto, tutte le persone vanno a portare
i fuori sulle tombe dei loro cari. Solo a Senigallia, chi ha parenti in quel colombario,
non può farlo. Nemmeno i cartelli per le
“opere di bene” a suffragio dei i propri cari
possono esservi apposti.
E’ stato letto su “Sestante” , del mese di
agosto 2008, che: “Il nostro cimitero si può
considerare un museo di scultura e architettura a cielo aperto, al pari dei cimiteri
monumentali di Torino, Milano, Bologna,
Roma ecc. Come cittadini senigalliesi questo ci rende orgogliosi. Ci piacerebbe soltanto sapere, però, se nelle suddette grandi
città e in quelle di tutto il mondo ci sono
cimiteri transennati che impediscono la
vista dei loculi per “undici anni”, senza far
sapere ai parenti dei defunti quando saranno eseguiti i lavori di riparazione. Eppure,
i parenti, quei locali li hanno pagati e devono, inoltre, continuare a pagare anche
la luce delle lampade votive, senza sapere
nemmeno se funzionino o meno. Questa
ingiustizia è stata segnalata in passato tante voce su questa rubrica e due volte anche
dal “Il Resto del Carlino” ma, a tutt’oggi,
ripetiamo, viene mantenuto un silenzio assoluto.
Attendiamo, per favore, una risposta da
parte di coloro a cui compete.
27 novembre 2008
senigallia
eccellenze A Senigallia la premiazione delle amministrazioni più attente all’ambiente
Comuni ricicloni 2008
C
omuni Ricicloni 2008. Sono 11 i Comuni che hanno
superato il 40% di raccolta differenziata nelle Marche
(secondo gli obiettivi previsti dalla legge). Un risultato mai
raggiunto prima d’ora nelle Marche: Montelupone, Porto
Sant’Elpidio, Serra de’ Conti, Potenza Picena, Monsano,
Ostra, Camerino, Barbara, Castelleone Di Suasa, Urbisaglia, Ostra Vetere. Ma il primo vero vincitore di questa edizione del Premio è senza dubbio il sistema “Porta a Porta”
stesso: oggi nelle Marche oltre 42 Comuni, più di 380.000
cittadini, quindi oltre un quarto degli abitanti della nostra
regione hanno scommesso sul sistema “porta a porta”.
Agli 11 Comuni insigniti del Premio Comuni Ricicloni
2008, è stato assegnato il contributo economico di quasi
200.000 euro messo in palio dall’assessorato all’Ambiente
della Regione Marche per la sesta edizione promossa da
quest’ultimo e da Legambiente Marche e Arpam. Il Premio
Comuni Ricicloni, declinazione regionale dell’omonima
campagna nazionale di Legambiente, è nato nel 2002 per
rilevare l’impegno delle amministrazioni comunali nella
raccolta differenziata.
Venerdì scorso la cerimonia di premiazione è stata ospitata per la prima volta all’interno della suggestiva Rotonda
a mare di Senigallia, il Comune più grande a forte valenza turistica dove il sistema porta a porta è a regime ormai
da tempo. Cinquantacinque i premiati e 183 i Comuni che
hanno aderito all’iniziativa (oltre il 70% delle amministra-
museo informazione Commozione per
5
un dibattito a SENIGALLIA GRAZIe ALL’AGE
Riforma Gelmini
L
zioni comunali della Regione Marche). Un dettaglio: que’Associazione Genitori saperi oggi da trasmettest’anno l’appuntamento è ricaduto all’interno della settidi Senigallia, ha organiz- re assumono una notevole
mana europea delle riduzione dei rifiuti (Serd 2008).
zato il 19 novembre scorso varietà sempre più speciaDa sottolineare che anche l’edizione di quest’anno di comu- un incontro–dibattito al listica, ma anche perché è
ni ricicloni conferma il ruolo strategico che hanno assunto teatro Portone, dal titolo: pedagogicamente rilevane continueranno sempre ad avere i consorzi obbligatori “La riforma Gelmini. Una te e formativo il confronto
istituiti dalla legge. Né è prova il fatto che gli 11 comuni nuova pedagogia o soltanto continuo con una moltitudipremiati, ad eccezione di Porto Sant’Elpidio, sono risultati economia”.
ne di soggetti e non più con
distribuiti nelle aree di competenza dei consorzi: il Cir33 Relatori del dibattito Ebe uno soltanto. Ma assodato
nell’anconetano e il Cosmari nel maceratese. A conferma Francioni (dirigente scola- questo, lo sforzo comune
di ciò anche le 31 menzioni speciali per l’avvio della rac- stico Istituto Comprensivo d’ora in avanti sarà quello
colta porta a porta assegnate dalla giuria: ben 13 sono sta- Scocchera di Ancona) e Si- di costruire un sistema di
te attribuite nell’anconetano nel bacino gestito dal Cir 33 mone Ceresoni (asssessore relazioni permanente (l’alVallesina Misa. Il consorzio intercomunale rifiuti dall’aprile alla Pubblica Istruzione del leanza educativa) che veda
2007, fortemente sostenuto e accompagnato dalla Provin- Comune di Senigallia) che al centro i bambini con le
cia di Ancona, ha avviato infatti il “Porta a Porta” su 19 sono intervenuti per rispon- loro esigenze e che trovi
comuni con ottimi risultati. Mentre il Cosmari, primo con- dere ai numerosi quesiti che sul territorio un sostanziale
sorzio delle Marche, è stato insignito del premio speciale la folta platea ha avanzato. accordo sul tempo scuola e
Consorzio Riciclone 2008 (attribuito al consorzio marchi- Si è avuta, infatti, la possibi- sulla organizzazione della
giano con la maggior percentuale di raccolta differenziata) lità di riflettere sulle recenti rete scolastica.
per aver raggiunto una media del 44,63% di raccolta dif- innovazioni legislative che D’altro canto, i genitori sono
ferenziata operando in un territorio come la Provincia di tanto preoccupano i genito- anche fiduciosi che le istituMacerata premiata a sua volta come “Provincia Riciclona ri delle nostre realtà territo- zioni scolastiche e comunali
2008” per aver superato la media del 40% di raccolta diffe- riali.
prestino la dovuta attenziorenziata.
Erano presenti dirigenti sco- ne alle istanze che via via le
M.G. lastici, genitori, insegnanti e famiglie presenteranno nel
comitati (Scapezzano, San- corso dei prossimi mesi e
t’Angelo, il Coordinamento a in particolar modo a quelle
difesa della scuola pubblica). proposte che i genitori stesDurante l’incontro l’assesso- si formuleranno in maniera
re Ceresoni ha manifestato costruttiva.
una forte preoccupazione A questo proposito, signicirca “l’impatto devastan- ficativa è stata la testimote” della riforma Gelmini. nianza di alcuni genitori
Nel breve periodo il solido delle frazioni che, grazie ad
sistema scolastico senigal- un prolungamento dell’oraliese potrà, in sinergia col rio extrascolastico in forma
Comune, resistere ma già autogestita, hanno cercato
nel medio e lungo periodo di venire incontro alle vagli effetti saranno purtrop- riegate esigenze delle famipo profondamente negativi. glie. Come pure la proposta
Proprio per tale prospettiva, di orientare le iscrizioni in
sarà fondamentale che tutti maniera da non affollare
i soggetti coinvolti (scuola, le scuole cittadine per pole foto di Paolo Mengucci fatte a Scanno Comune, famiglie) riescano ter favorire, invece, quelle
a comprendere l’importanza a rischio di chiusura, si è
di un gioco di squadra e non rivelata interessante. Quintanto di una semplice difesa di, la mobilitazione, che si
dei propri interessi.
è rivelata importante fino a
Giacomelli, Enea Discepoli, Riccardo Gambelli, Alfonso Na- La professoressa Francioni, questo momento per alzare
politano, Albino Mattei, Marco Mandolini, Glauco Gianfran- all’inizio del suo intervento, l’attenzione sui grossi camceschi, Aroldo Governatori e Bibo, responsabile della Galleria ha posto una semplice do- biamenti in atto, deve ora
lasciare
Arearte, che ha raccolto tante fotografie di Mario Giacomelli, manda: “Cosa serve ai no- necessariamente
comprese tutte quelle scattate a Scanno dal geniale maestro stri ragazzi per crescere?”. Il spazio al confronto con le
della fotografia senigalliese. Particolare interesse hanno su- maestro unico - ha detto - è istituzioni.
Alberto Di Capua
scitato alcuni inediti ritratti di Mario Giacomelli, scattati da negativo non solo perché i
Paolo Mengucci anche in luoghi di Scanno, che precedentemente erano stati immortalati nelle fotografie di Cartier Bresson. Amedeo Fusco, Carlo Emanuele Bugatti e Stefano Schia- Interventi su via po, via rossini, via cellini e stradone
voni hanno poi parlato della fotografia di Hilde Lotz Bauer, la
donna che, per prima, con le sue fotografie, ha reso celebre
Scanno. Per la Bauer è stata progettata, in collaborazione
con il Comune di Scanno, una mostra a Palazzo del Duca di
Senigallia, che, secondo un primo accordo tra Stefano Schiappaltati i lavori per la La tabella di marcia del
voni e Amedeo Fusco dovrebbe svolgersi già nel prossimo
rotatoria dell’ospeda- cantiere prevede inizialperiodo natalizio. La Lotz Bauer nacque nel 1907 a Monaco.
le, dove transitano ogni mente la demolizione di
Dopo aver conseguito il dottorato in storia dell’arte compì un
giorno 20.000 veicoli, con una porzione del muro di
biennio di formazione fotografica presso la Lichtbildanstalt di
l’apertura del cantiere pre- recinzione dell’ospedale,
Monaco. Varie commissioni fotografiche testimoniano il suo
vista a gennaio. Uno tra gli in modo da favorire la masoggiorno in Italia dal 1935. Le sue campagne fotografiche
snodi nevralgici della via- novra di immissione su via
furono prevalentemente incentrate intorno alla scultura tobilità urbana sarà regolato Po, allargando il raggio di
scana rinascimentale. Dopo la guerra fece ritorno a Monaco
definitivamente da una curvatura. Inoltre per pere poi trascorse un decennio in America . Nel 1962 si trasferì a
rotatoria ma solo dall’an- mettere ai pedoni di ragRoma, dove alla Bibliotheca Hertziana era stato nominato dino nuovo.
giungere il nosocomio in
rettore il suo secondo marito, Wolfgang Lotz. Le sue fotograOltre alle realizzazione di tutta sicurezza sarà realizfie, oggi apprezzatissime, sono state esposte a Firenze (1977),
una rotatoria permanente, zata una scala. Verranno
Londra (1980), Bonn (1981) e Mannheim (1993). Nel 1984 era
in corrispondenza dell’in- quindi create, oltre alla roritornata nella sua città natale, dove si spense nel 1999, ormai
crocio tra via Po, via Cel- tatoria al cui interno sarà
quasi priva della vista.
lini, via Rossini e lo Stra- predisposta un’isola verde,
Musinf Senigallia
done Misa, è prevista la quattro aiuole direzionasistemazione della viabilità li. Molteplici gli obiettivi
pedonale lungo via Po fino che si pone l’intervento
all’incrocio con via Cam- tra cui: “il miglioramento
posanto Vecchio. “Con la della fluidità dei rilevanti
circostanza – dice l’asses- volumi di traffico – riporsore comunale ai lavori ta la scheda tecnica del
pubblici, Maurizio Man- progetto -, la diminuzione
gialardi – provvederemo dei carichi inquinanti, la
inoltre alla sistemazione diminuzione della velocità
dei marciapiedi lungo il di transito sull’incrocio, il
perimetro della rotatoria miglioramento della sicuin modo da garantire la rezza del transito veicolare
sicurezza dei pedoni”. Nel ed il miglioramento della
dettaglio si tratta del mar- sicurezza degli attraversaciapiede lato sud di via menti pedonali”.
Po, dove verrà sistemata I lavori, appena consegnaanche la pubblica illumi- ti, sono stati aggiudicati
nazione, del marciapiede dall’impresa Cini di Perlato sud di via Rossini, lato gola che ha presentato un
monte di via Cellini ed in ribasso d’asta del 16,65%,
entrambi i lati sullo Stra- offrendo 175.021,78 euro.
done Misa.
Michela Gambelli
Fotografi dell’anima
G
rande impressione e ammirati commenti ha suscitato la
presentazione, fatta da Paolo Mengucci al Musinf, delle
bellissime foto, che, in anni lontani, aveva scattato a Scanno,
in occasione dei viaggi compiuti nella cittadina abruzzese, per
accompagnare Mario Giacomelli. Amedeo Fusco, vicesindaco di Scanno era venuto appositamente per incontrare Stefano Schiavoni, consigliere delegato ai progetti della fotografia
di Senigallia. Fusco ha ringraziato Senigallia ed il direttore
del Musinf, il prof. Bugatti, perché in occasione della visita ha
potuto apprezzare una vasta suite di opere scattate a Scanno dai fotografi senigalliesi. A partire dall’attraente e, in gran
parte inedita, suite di Paolo Mengucci, per giungere alle fotografie scattate a Scanno dal fotoreporter Giorgio Pegoli. Il
vicesindaco di Scanno ha potuto incontrare nell’occasione anche un illustre amico del Musinf, il fotografo Renzo Tortelli,
molto noto a Scanno, avendo ricevuto già un riconoscimento
nell’ambito del Premio Scanno. E’stato poi proprio Amedeo
Fusco a ricordare, nell’anniversario della scomparsa, la figura di Mario Giacomelli, mettendola a confronto con un altro
gigante della fotografia del ‘900 Cartier Bresson, a cui pure si
deve una storica serie di fotografie scattate a Scanno. Amedeo Fusco, mettendo in luce un’approfondita cultura storica
e fotografica, ha insistito sulla forza creativa di Mario Giacomelli. Esemplificando ha voluto paragonare la perfezione
della fotografia di Cartier Bresson con la perfezione poetica e
formale di Raffaello e l’ansia creativa della fotografia di Mario
Giacomelli con la forza espressiva della pittura di Michelangelo. Quello di Amedeo Fusco è stato un intervento, che è risultato sentitamente applaudito dal pubblico, tra cui gli allievi
del corso di fotogiornalismo, coordinato da Pegoli e vari fotografi ed artisti come Mauro Marinelli, collaboratore di Mario
Lavori all’incrocio
A
6
27 novembre 2008
Chiesa
C’è vita
in parrocchia
chiesa Offerte per il sostegno dei sacerdoti: il valore di una libera scelta
Gente dal cuore grande
La settimana del Vescovo
Giovedì 27 novembre
ore 9.30: Giornata del Clero in Seminario
(“Medaglia miracolosa”)
ore 18.00: Conferenza alla Chiesa dei Cancelli
Sabato 29 novembre
Udienza dal S.Padre con i seminaristi
Domenica 30 novembre
Conclusione Settimana Eucaristica – “Portone”
0re 18.00: Festa Adesione dell’Unitalsi
Lunedì 1 dicembre
Incontro sulla Dottrina sociale della Chiesa a Recanati
Mercoledì 3 dicembre
Riunione della Vescovi marchigiani a Loreto
Giovedì 4 dicembre
ore 9.30: S.Messa per i Vigili del Fuoco a Senigallia
ore 11.00: S.Messa a Barbara
Venerdì 5 dicembre
ore 9.30: Seminario su Famiglia e Impresa
Sabato 6 dicembre
ore 19.00: S.Messa in Seminario per “Genitori, testimoni
di speranza”
Domenica 7 dicembre
ore 16.00: S.Messa in Cattedrale (Festa dell’Adesione dell’Azione Cattolica)
Un convegno su Lì Madou
Padre Matteo Ricci (per i cinesi Lì Madou), “il Saggio
d’Occidente”, sempre più protagonista nella natìa
Macerata. Ad un mese ormai dall’insediamento della
Commissione diocesana istituita per le celebrazione in
occasione del IV Centenario dalla morte, la Diocesi di
Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata, promuove
incontri dedicati alla figura dell’illustre gesuita, nato
nel capoluogo marchigiano il 6 ottobre 1552 e morto a
Pechino l’11 maggio del 1610.
Venerdì 28 novembre interverrà la prof.ssa Elisa Giunipero (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), relatrice de «La Chiesa cattolica in Cina dal 1949
al 1966», a cui seguirà l’intervento del prof. Ren Yanli,
dell’Accademia Cinese delle Scienze sociali di Pechino,
su «Cattolicesimo in Cina: problemi e prospettive». Entrambi gli incontri ricciani si svolgeranno alle ore 18
nella sede della Camera di Commercio di Macerata (in
via Tommaso Lauri, 7), da cui sono patrocinati. Ad introdurli sarà S.E. mons. Claudio Giuliodori, Vescovo di
Macerata e Presidente della Commissione diocesana
per le Celebrazioni, assieme al prof. Edoardo Bressan,
docente di storia contemporanea all’Unimc.
Storia della musica in lingua araba
Tra le tante iniziative che il Premio Vallesina ha promosso a sostegno della Scuola Magnificat, fondata a Gerusalemme da padre Armando Pierucci, c’è la pubblicazione
di una storia della musica in tre volumi, per un totale
di 1.500 copie, in lingua araba con immagini a colori
e testi storici accurati che ripercorrono la vita e l’esperienza musicale anche di tanti musicisti europei. Questi
libri sono un aiuto molto importante per diffondere la
cultura musicale in Medio Oriente e, particolarmente,
per insegnare la musica nella lingua materna degli stu-
T
occa a noi. Innanzitutto a noi. Tocca a noi fedeli laici sostenere economicamente i nostri pastori, cominciando dalla comunità nella quale facciamo
esperienza concreta di Chiesa, partecipando ogni domenica all’eucaristia. Per
arrivare a tutte le comunità, grandi e
piccole, vicine e lontane, ricche e povere. Tutte comunque “nostre”. Questo ci ricorda la Giornata nazionale di
sensibilizzazione del 23 novembre. E
questo ci ricorda – tra tante altre cose
Domenica 30 novembre,
alla Chiesa Maddalena
di Senigallia
Adesione
Unitalsi
Ricordare
P. Alfredo
Berta
– la Lettera dei vescovi per mille. Soltanto all’otto per mille. In
Sostenere la Chiesa per realtà le forme introdotte dall’Accordo
servire tutti, dello scorso di revisione del Concordato del 1984
6 ottobre. È stata scritta sono due. Ci sono anche le offerte deper ricordare i vent’anni ducibili per il clero. L’otto per mille è
del documento Sovve- sicuramente più noto. Ma è anche più
nire alle necessità della “facile”: non costa nulla alle nostre taChiesa e rilanciarne i sche. Invece l’offerta comporta un savalori, ecclesiali e civili, crificio, piccolo o grande. Soprattutto
sui quali si fonda il nuo- è il segno tangibile di un più profondo
vo sistema di sostegno senso di appartenenza ecclesiale. Di
economico. Dopo secoli una fede matura. L’offerta è infatti per
si ritorna alle origini af- tutto, assolutamente tutto il clero. Per
fermando: innanzitutto il nostro parroco, che a fine mese ricetocca ai fedeli sostenere ve un’integrazione dall’Istituto centrale
i propri pastori. Lo Sta- per il clero, senza mai un ritardo o un
to li può agevolare, ma disguido; per tutti i preti italiani “in
non sostituirsi a loro. Tocca a noi. Ad cura d’anime”, che si trovino alle prese
esempio con le offerte per il clero. Per con una grande parrocchia metropolitutto il clero: i preti che fanno servizio tana o con cinque o sei minuscole parpastorale in Italia, ma tutti, anche se rocchie sull’Appennino più remoto, su
provenienti da un Paese straniero. E i un’isola, in una periferia degradata. Chi
nostri preti fidei donum, che per alcuni fa un’offerta dimostra di avere un cuoanni si mettono al servizio di comunità re tanto grande da riuscire a pensare a
di Paesi lontani, in missione.
tutti. L’offerta per il clero, tutto il clero,
Le offerte, bisogna ammetterlo, tendia- in un certo senso misura il “tasso di apmo a metterle in secondo piano. Sba- partenenza ecclesiale”, la nostra reale
gliando. Eppure, dici “sostegno econo- generosità, il nostro vero altruismo.
mico alla Chiesa” e pensi subito all’otto
Umberto Folena
S
e avete voglia di conoscere l’Associa- la celebra così: ore 15,30: accoglienza a tutti
zione e cosa fanno “quelli dell’Unitalsi”, i Soci e Pellegrini; ore 16,00: giostra di canspesso ci chiamano così, partecipando alla ti, di emozioni, di sorprese, di testimoniannostra giornata dell’Adesione potrete ren- ze, di animazione, rivivremo i momenti più
derVi conto almeno un po’ del nostro servi- belli di questo anno. Alle ore 18,00: Rito
zio. Per noi Unitalsiani il Pellegrinaggio è un dell’Adesione – Celebrazione della Parola
momento di grande gioia, di condivisione e - Accoglienza dei nuovi Soci e di quelli che
di incontro. La condivisione è il l nostro sti- da più anni fanno parte della ns. Associale di vita che ci porta a camminare “insieme” zione. Ci saremo tutti, malati, volontari,
ogni giorno , nei nostri posti di lavoro, nelle pellegrini, amici,tutti, tutti propri tutti. Alla
nostre famiglie, nelle comunità parrocchia- fine di questa giornata ritorneremo a casa
li e in ogni posto noi siamo incontriamo con la gioia nel cuore.
Gesù Cristo nelle persone che soffrono.
Nell’occasione troverete di fronte alla ChieQuesto è quello che rende il nostro servizio sa della Maddalena una cassetta della Posta
di volontariato particolare perché sono loro, a Bernardette: se avete voglia di scrivere,
le persone che soffrono, il cuore del nostro una preghiera, un messaggio potete farlo. I
impegno di carità.
vostri pensieri saranno portati a alla Grotta
Vi invitiamo pertanto alla nostra “Giornata di Lourdes dai nostri volontari nel prossimo
dell’adesione”, domenica 30 novembre 2008, pellegrinaggio che si terrà dal 5 al 9 dicemalla Chiesa della Maddalena in Via Caval- bre 2008.
lotti, 36 – Senigallia.La famiglia Unitalsiana
Armanda Magini
E
’ in uscita un opuscolo del Servo di Dio Padre Alfredo Moranti detto Berta. O.F.M.,
intitolato”Memorie e Cronache del convento di S .Maria Apparve (An) 1884-1958” e curato da
Padre Alberto Sabattini O.F.M., Vice Postulatore della Causa di beatificazione e canonizzazione.
Alcuni motivi ne hanno stimolato la pubblicazione: la traslazione delle spoglie mortali di P. Alfredo dalla chiesa di San Francesco in Matelica a Santa Maria Apparve il 6 ottobre 2007; i legami
particolari tra il Servo di Dio e il santuario, dove ha germogliato la sua vocazione francescana, ha
partecipato alla consacrazione del tempio e all’altare maggiore (15 ottobre 1899)e all’incoronazione dell’Immagine da parte del Capitolo Vaticano (15 agosto 1915). Le “ Memorie e Cronaca
…” vengono pubblicate così come sono state scritte con marginali e rari cambiamenti. “La pubblicazione, afferma il curatore, potrà servire a far conoscere in qualche modo il convento di Santa
Maria Apparve dalle sue origini (1884)al 1958 e il santuario dagli inizi alle sue successive trasformazioni, nonché la vita e l’attività dei Frati Minori”. Molto utili e ben riuscite le fotografie inserite
nel testo. Ci auguriamo che l’opuscolo possa avere ampia diffusione. Potrà essere acquistato presso
la Libreria Barchiesi di Ostra o presso il Convento dei Frati Minori di Urbino 0722/2568.
incontri A Belvedere la Caritas ha promosso un incontro per parlare di droghe
Le trappole della tossicodipendenza
S
i è tenuto a Belvedere Ostrense un
incontro sul tema ‘sostanze stupefacenti’, organizzato dalla Parrocchia
S.Pietro. Lo scopo è stato quello di
sollevare un problema delicato della nostra comunità e dare speranza ai
ragazzi colpiti dalla droga ed alle loro
famiglie. La numerosa partecipazione
del pubblico, gli oratori competenti
nel trattare il tema, le commoventi testimonianze dei ragazzi tossicodipendenti, nonché quella di mamma Anna
colpita dal dramma dei suoi due figli,
hanno coinvolto ed emozionato i presenti. Nell’occasione è emersa una verità certa, in particolare per coloro non
a conoscenza del problema. Elemento
fondamentale, per fermare questo tragico fenomeno, è la prevenzione, basata su una sana educazione morale e
sociale dei nostri ragazzi. I genitori, gli
educatori, la scuola, le autorità sono
chiamati a dare il loro contributo, con
responsabilità. Ricordiamo che dietro
il vuoto educativo c’è il rischio di sco-
prire la morte dei valori umani e, purtroppo, anche la morte fisica della vita.
Grave sarebbe se gli educatori delegassero ad altri le proprie responsabilità.
Soprattutto nella prevenzione, dove
non è giustificato l’errore dei genitori
quando pensano, quando sono convinti che il problema della droga non
riguarda i loro figli: “tanti i miei ragazzi non avranno mai questa tentazione”,
oppure si affidano alla fortuna. I giovani trascorrono tanto tempo insieme:
parlano, ridono, scherzano, giocano,
come è avvenuto nella stagione della
giovinezza. Oggi, tra i loro gruppi, c’è
il pericolo della tentazione di provare
una nuova emozione, magari con sostanze proibite. Se un ragazzo è forte e
formato, è consapevole dei rischi a cui
va incontro e difficilmente cede alla
tentazione.
Se un ragazzo è debole, non educato,
non formato, non preparato, la tentazione della nuova emozione può diventare realtà. E’ l’inizio drammatico
di una sofferenza di cui non si può mai
conoscere la fine. Le nostre parole vogliono essere un invito, un richiamo
alla consapevolezza del problema, che
riguarda tutti. Noi della Caritas condividiamo, da tempo, con don Luca il
dolore dei ragazzi e delle loro famiglie
colpite dalla droga. E sempre con don
Luca siamo disponibili a dare informazioni e consigli per la prevenzione
e l’assistenza a coloro che si aprono al
dramma che stanno vivendo.
Persone buone hanno aiutato ad organizzare questo interessante incontro
e ci saranno anche quando saremo
chiamati a contribuire ed aiutare le
famiglie bisognose, dopo aver valutato
caso per caso. C’è un preciso impegno,
per dare continuità all’incontro sopra
richiamato, da parte di don Luca, del
dr.Flamma, del sottoscritto e di altre
persone, affinché insieme si possano
attuare iniziative dirette a fermare le
sofferenze della droga.
Renato Spadoni
27 novembre 2008
Chiesa
7
pagine a cura dell’Azione Cattolica di Senigallia
L’ANNUALE APPUNTEMENTO CON LA FESTA DELL’ADESIONE ALL’AZIONE CATTOLICA QUEST’ANNO HA UN SAPORE PARTICOLARE
Una bella storia
che guarda al futuro
I
n questo anno così speciale in cui l’Azione Cattolica Italiana ha festeggiato i 100 e
40 anni di storia, abbiamo assaporato tutta
la bellezza di essere parte di questa storia e
abbiamo ritrovato anche un po’ di sano orgoglio per il contributo che abbiamo saputo
dare alla Chiesa e al Paese.
“Chiamati ad essere santi insieme” è l’esortazione di San Paolo che guiderà il nostro
triennio, ed è da qui che nasce l’idea di un
momento forte in cui ritrovarsi tutti insieme: adulti, giovani, giovanissimi e ragazzi.
Un momento che concluda simbolicamente
l’anno celebrativo e ci apra contemporaneamente al nuovo triennio. Quale migliore occasione della Festa dell’Adesione! Ci siamo
detti: “perché per una volta non la festeggiamo insieme, tutti insieme, in diocesi, con il
Vescovo e con i parroci che vorranno e potranno partecipare?”. Non per contarci o per
metterci in evidenza, ma per sentire e alimentare quel vincolo di fraternità a cui ogni
anno rinnoviamo l’adesione.
Abbiamo bisogno di momenti così in cui la
semplice gioia di ritrovarsi insieme ci fa sentire che non siamo soli nell’impegno che profondiamo nelle nostre parrocchie.
Così Domenica 7 dicembre ci ritroveremo
tutti insieme in Cattedrale per la Festa Diocesana dell’Adesione
Questo inserto di Voce Misena sull’Azione
Cattolica vuole essere una sorta di preparazione a questo appuntamento.
È ovvio che quanti più saremo e tanto più la
Festa sarà bella.
L’invito è rivolto non solo a chi ha la tessera dell’A .C. ma anche a tutti i cristiani che,
anche senza tessera, sono e fanno Azione
Cattolica; ossia tutti coloro che con il loro
impegno perseguono il fine apostolico della
Chiesa, cioè l’evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana
della loro coscienza, collaborando con i sacerdoti nell’azione pastorale della Chiesa, e
nella costruzione della la comunità cristiana.
Vi aspettiamo!
La presidenza diocesana
“Chiamati ad essere santi insieme”
(1 Cor 1,2)
Orientamenti per il triennio 2008-2011
Santità, cura educativa, passione per il bene
comune: sono questi i tre principali orizzonti
che impegneranno l’Associazione nel triennio
2008-2011. Ricordiamo con emozione le parole
che il Papa ci ha rivolto il 4 maggio in piazza
San Pietro: “La magnifica corona dei volti che
abbracciano simbolicamente piazza San Pietro è una testimonianza tangibile di una santità ricca di luce e di amore. Questi testimoni,
che hanno seguito Gesù con tutte le loro forze,
che si sono prodigati per la Chiesa e per il Regno di Dio, rappresentano la vostra più autentica carta d’identità.
Non è forse possibile, ancora oggi, per voi ragazzi, per voi giovani e adulti, fare della vostra
vita una testimonianza di comunione con il Signore, che si trasformi in un autentico capolavoro di santità? Non è proprio questo lo scopo
della vostra Associazione? Ciò sarà certamente possibile se l’Azione Cattolica continuerà a
mantenersi fedele alle proprie profonde radici
di fede, nutrite da un’adesione piena alla Parola di Dio, da un amore incondizionato alla
Chiesa, da una partecipazione vigile alla vita
civile e da un costante impegno formativo.
Cari amici, rispondete generosamente a questa chiamata alla santità, secondo le forme
più consone alla vostra condizione laicale!”.
Assumiamo con gioia e responsabilità il com-
pito che il Santo Padre ci ha affidato: la riscoperta di un’autentica santità laicale costituirà
l’orientamento programmatico fondamentale
dell’intero triennio.
Il secondo orizzonte che caratterizzerà il nostro
vissuto, la cura educativa, da un lato esprime
il desiderio di rafforzare ciò che ci è più caro,
la formazione delle coscienze, dall’altro rappresenta l’impegno a trovare risposte nuove e
profetiche a quella che lo stesso Pontefice ha
definito, il 4 maggio e in altri importanti discorsi, “emergenza educativa”. L’annuncio che i
prossimi orientamenti decennali della Chiesa
italiana saranno dedicati proprio al tema dell’educazione ci stimola ulteriormente a ripensare le modalità della
formazione ordinaria, e a orientare l’intera
proposta associativa intorno alle esigenze delle donne e degli uomini, dei ragazzi, giovani
e adulti di questo tempo. L’Azione Cattolica
Italiana è una realtà estremamente radicata
sul territorio. E i laici di Aci sono chiamati a
tenere insieme, armonicamente, una “doppia
cittadinanza”: la cittadinanza terrena e quella celeste. È proprio dei laici associati vivere
con passione il proprio territorio, guardare
con attenzione e competenza alle vicende del
Paese, lasciarsi interrogare dalle grandi dinamiche che interconnettono il mondo intero.
Portare il Vangelo negli spazi e nei tempi della
vita umana è un nostro compito. Ed è il grande contributo che diamo per l’edificazione del
bene comune.
AZIONE CATTOLICA ITALIANA
DIOCESI
DI
SENIGALLIA
1868
100e40anni di AZIONE CATTOLICA
U N A S TO R I A C H E C O N T I N UA
a
dell'adesione
In questo anno così "straordinario"
per l'associazione,
vogliamo rinnovare il nostro vincolo di fraternità
ritrovandoci tutti insieme il
7dicembre
ore 16.00 santa messa in cattedrale
PRESIEDUTA DAL VESCOVO
ore 17.30 rinfresco alla chiesa dei cancelli
non mancare
2008
27 novembre 2008
chiesa

27 novembre 2008
chiesa
Chiesa
Città.
Per la
e per le
ADESIONE
C
ari lettori, questa è una “testata” speciale
con un obiettivo speciale. Parliamo di
adesione, a tutto tondo. Adesione come
scelta personale, certo, ma anche come scelta
comunitaria, come scelta di persone che decidono di vivere la loro fede non da soli, ma
insieme. Siamo un’associazione. E le parole
non sono mai casuali: associazione vuol dire
che un filo ci collega l’uno all’altro, che i movimenti di ciascuno influiscono sul movimento dell’insieme, e viceversa. Questo essere insieme è
tutt’altro che un vincolo. Anzi: insieme ci accompagniamo nella fede, insieme ci educhiamo alla
responsabilità, insieme partecipiamo, progettiamo, decidiamo. Da soli possiamo fare splendidi
sogni, ma che rischiano di diventare utopia se
non proviamo a realizzarli in compagnia. Abbiamo un sogno sulla Chiesa. La sogniamo bella,
accogliente, capace di educare alla vita, profetica.
Insieme possiamo dare un contributo grande.
Abbiamo un sogno sulle nostre Città. Le sogniamo a misura d’uomo, vissute liberamente,
ben governate. Insieme, come associazione, possiamo colorarle. Cosa c’entra tutto questo con
l’adesione all’Azione Cattolica? Crediamo, in un
tempo che sembra premiare solo chi si realizza
come “individuo”, che sia necessario mostrare il
volto bello di chi si unisce e prova a realizzare
il bene di tutti. La presenza dell’Ac in Italia e
nelle città del nostro splendido Paese non è fine
a se stessa: ci siamo perché crediamo all’idea
che il nostro impegno formativo e missionario
possa gettare semi di bene nei luoghi che viviamo. Credendo in questo, crediamo anche che
insieme ci dobbiamo sostenere, insieme ci dobbiamo dare gli strumenti, pure economici, per
esserci in questo tempo che il Signore ci ha donato. Ed ecco il senso di questo “numero unico”
dell’originale testata che state leggendo: ritrovare
il senso comunitario di una scelta personale. �

intervista il presidente Franco
Miano, presidente nazionale, per scoprire i luoghi in
cui l’Ac è presente.
Presidente, un’intervista anomala: noi diremo un
luogo, lei dirà cosa le suggerisce il cuore… iniziamo:
PARROCCHIA
Beh, dico parrocchia e penso al sabato con la nostra Acr, penso al presidente sempre presente affianco al parroco, penso ai nostri giovani che la rendono casa, penso agli adulti che l’hanno costruita
con la loro opera costante… Dico parrocchia e
penso al lavoro quotidiano di chi ama la Chiesa.
Dico parrocchia e penso alle nostre città, che chiedono ormai l’impegno dei cristiani per la realizzazione del bene comune.
P
er la Chiesa, che per noi è casa e che
vogliamo sia casa per tante, tantissime persone. Per le Città, cui siamo
chiamati a dare un contributo nuovo, vivo,
vero, sentito. Per l’Azione Cattolica il servizio alla Chiesa e il servizio per il bene comune non sono due isolotti divisi dal mare.
Piuttosto, sono insieme, in un unico disegno: perché unica è la testimonianza che
siamo chiamati a dare, da cristiani, con la
nostra stessa vita. Al termine di un anno in
cui abbiamo celebrato i nostri primi 140
anni di vita, in cui abbiamo rinnovato le responsabilità con un ricco ed appassionato
percorso democratico, ci ritroviamo per un
nuovo inizio, per ridire più forte, insieme, il
nostro “sì”. La cura dell’adesione, l’abbiamo detto tante volte, è un contenuto
formativo che non va mai trascurato, né
tantomeno dato per scontato. Non una
mera formalità, né semplice orgoglio. Con
l’adesione diciamo con estrema chiarezza:
“Ho fiducia nel lavoro che l’Ac svolge per
questi tempi e per questi luoghi, e contribuisco direttamente a rafforzarne l’opera”.
Anche il documento finale dell’Assemblea
nazionale, e gli orientamenti programmatici
2008-2011, considerano la “tessera”
espressione viva di quella fitta trama di
relazioni che caratterizza la vita associativa.
Ma forse questo non basta per rispondere
alla domanda “perché aderire?”. Bisogna
scendere nel concreto. Guardare, ad esempio, all’impegno profondo di tanti uomini e
donne, adulti, giovani e ragazzi che colorano le comunità parrocchiali, si impegnano seriamente per una formazione solida, in grado di suscitare l’incontro con il
Signore e di preparare alla vita, guardano
con passione, a volte con apprensione, ma
sempre attivamente, al cammino delle loro
città. È questa concretezza che ci spinge
a rinnovare l’adesione. La concretezza del-
l’esserci, da laici, per la Chiesa e per le
Città. Questo impegno quotidiano, costante, per camminare sulle proprie
gambe, ha bisogno dell’aiuto di tutti! �
Chiesa
Città.
Per la
e per le

Il presidente: conosciamo l’intera realtà dell’associazione, dire “sì” sarà più facile
Vi presento l’Ac
DIOCESI
Mi viene in mente la rete, il lavoro instancabile di
persone democraticamente elette che cercano
di supportare chi è in difficoltà, far conoscere
l’associazione, proporre esperienze significative
di formazione. Penso ai nostri pastori, che tanto
hanno bisogno di noi, della nostra presenza di laici
innamorati…
REGIONE
Penso ai nostri territori, spesso feriti e consumati,
ma comunque ricchi di risorse e bellezza. Penso
ai soci di Ac che hanno accettato un compito
oscuro ma prezioso: tenere insieme le diocesi,
farle parlare tra di loro, farle sentire parte di un
unico progetto a servizio di un’area geografica
Un’estate fa...
ripensando ai campiscuola
Foto della città © Francesca Fiorini
Per la Chiesa
e per le Città.
Insieme!
2009
ben precisa, aiutarle a vivere con maggiore intensità il nostro essere associazione “nazionale”.
CENTRO NAZIONALE
Un viavai di persone da ogni parte d’Italia. Un
luogo di lavoro, anche duro, che guarda sempre alle
diocesi, alle loro necessità, e che supporta l’impegno della Presidenza e del Consiglio nazionale. Un
luogo anche di studio, di ricerca, di approfondimento, di piacevoli scoperte, anche storiche…
Penso che ogni socio dovrebbe conoscerlo!
INFINE, MONDO
La frontiera più entusiasmante. Come Ac nazionale partecipiamo al progetto del Forum Internazionale di Azione Cattolica (Fiac) di portare
l’idea di un laicato associato e qualificato nei
paesi del globo, con il particolare sostegno del
Papa e di tutta la Chiesa.
PER CONCLUDERE, PRESIDENTE?
Il senso di appartenenza a questa associazione
matura progressivamente, imparando a conoscere e condividere le grandi mete che ci diamo,
imparando a sentirci parte di una famiglia che
man mano si allarga: dalla parrocchia alla diocesi, dalla diocesi alla regione, sino al livello nazionale e internazionale, come abbiamo sperimentato il 4 maggio a Roma. E noi tutti abbiamo
visto negli occhi dei tanti ragazzi, giovani e adulti
presenti, la meraviglia con cui si scoprivano, pur
non conoscendosi, compagni di viaggio. �
giovani, c’è da fidarsi
l’Acr, con i ragazzi
T
u sei Maria del camposcuola, vero?Ci sei quest’anno?
Io ci sono!” Stavo camminando con una certa fretta
verso il seminario, all’ora dell’ uscita da scuola dei ragazzi delle medie, quando un ragazzino dopo avermi seguito con gli occhi per un po’, mi rivolge questa frase. Una
frase veloce, spontanea, ma importante: con queste parole
quel ragazzo mi ha detto il suo grazie per averlo accompagnato in quella settimana, mi ha fatto percepire come
l’ esperienza del campo lo avesse segnato e che quindi era
pronto a ributtarsi nell’ avventura.
Un’ altra prova di come con il camposcuola sia possibile
arrivare al cuore dei ragazzi. Il campo è una settimana in
cui prendere ogni ragazzo per mano conducendolo per
strade nuove, dove si gusta la semplicità della condivisione e soprattutto, si impara a riconoscere il Signore in ciò
che ci circonda e a portarlo nel cuore per tutta la giornata.
Però non solo dono e possibilità per i ragazzi, ma caposcuola anche come ricchezza e gioia per ogni educatore.
Fare il campo da educatori significa confermare il proprio
sì a questo servizio, ma allo stesso tempo è un ri-motivare
quel sì che a volte si fa debole. Il campo permette di sperimentare la gioia del contatto con i ragazzi, ma anche di
creare legami fra gli educatori della diocesi.
Non ci può essere camposcuola senza lo “sporcarsi le mani”
da parte di ogni educatore, senza la voglia di mettersi in
gioco e soprattutto senza il desiderio di testimoniare ai ragazzi tutta quella Bellezza che si può arrivare a gustare se
si è pronti a dare spazio al Signore nella propria vita.
A
nche quest’anno come tutti gli anni da ormai 7 anni nella mia estate c’è stata l’immancabile e straordinaria esperienza del campo scuola. Quest’anno però è stato un anno
speciale in quanto sono passato di livello e sono approdato
nel Campo giovani. E’ stata una esperienza straordinaria ricca di tematiche e di spunti di riflessione. Il campo è stato alla
scoperta dei documenti del Concilio Vaticano II, tema che
non avevo mai affrontato e che mi ha molto interessato specie nelle sue parti di dibattito (non sono mancate da parte
mia né risate né pianti di sfogo…una cosa davvero emozionante).
Il campo è stato anche alla scoperta di nuove e intense amicizie in quanto mi sono trovato davanti gente che conoscevo
poco o miei ex educatori al campo, che quindi avevo conosciuto sotto un altro punto di vista (mi ha fatto uno strano
effetto fare un campo in cui ero allo stesso livello di gente
del calibro del Barce, Stefano Basili, il Giova, Chiara Canonici, Cristina Vitali, Giovanna Baccianini, Giovanni Ciriachi
L
e tanti altri, che non me ne vogliano se non li ho citati, che
avevo sempre considerato un gradino sopra di me).
Aiutato dal fatto che eravamo pochini (il prossimo anno
dobbiamo essere tanti perché è stato davvero bellisssimo),
solo 26, ho potuto conoscere meglio la grande bellezza di
ogni singola persona che magari conoscevo solo di vista o
che non conoscevo per niente.
Il momento più intenso e bello del campo è stato quando in
passeggiata colti dalla tempesta abbiamo riposto la nostra fiducia nel Signore e abbiamo recitato tutti insieme il rosario
(ben 2 volte) con tutte le litanie (anche un po’ inventate al
momento) fino a quando il cielo si è tranquillizzato e poi tutti rasserenati abbiamo fatto “interessantissimi” discorsi tutti
insieme. Ora non è questo il momento di svelare il tema, ma
se siete veramente curiosi di saperlo, e vi assicuro, ne vale
proprio la pena, venite il prossimo anno al campo giovani e
ogni vostro dubbio sarà sciolto.
Giacomo Antonelli
animatori, settimane di stupore
acrime di gioia?!…com’è possibile? Liberi di crederci o no, è da quando ho deciso di mettermi in gioco anch’io nel cammino di animatore Ac che desideravo con tutto me stesso tornare a respirare di nuovo quell’aria...Anzi, vi dirò di più, forse
è stato proprio il ricordo di quelle 3 indimenticabili settimane (Spormaggiore – Cappadocia – Valbondione) vissute da gvs
che mi ha spinto a dire di si, a buttarmi quasi ad occhi chiusi in un’avventura che poi si è rivelata una delle esperienze più
sorprendenti ed esaltanti di sempre. Già, possono sembrare scontate parole di routine ma vi assicuro che è la pura verità…attenti, non mi sto riferendo solo agli aspetti concreti di quei 7 giorni tra Giugno e Luglio 2008 (28-06 ; 05-07) in montagna,
immersi nella natura, lontano dal traffico e dalla quotidianità, a stretto contatto con Dio e col creato…alle sveglie con l’orchestra al completo, alle attività, agli strampalati giochi insieme proposti dal gruppo animazione, ai deliziosi pranzi-cene gestiti
dal gruppo refettorio, alle passeggiate, ai momenti dance dopo cena, alle messe all’aperto, al giocone finale, ecc ecc…con
“sorprendenti ed esaltanti” intendo soprattutto trasmettervi la gioia e l’entusiasmo con cui 70 ragazzi di primo e secondo
superiore si sono trovati a condividere la propria vita personale in pura sincerità. Ciò, credetemi, mi ha letteralmente stupito!
Trovarsi lì, in mezzo a quegli sguardi che trasmettono e rispecchiano ogni sensazione, per cercare di infondere ciò in cui credi lasciando la libertà di esprimere i loro pensieri è una responsabilità grande…ma vi giuro ne vale la pena, perché si riceve
1000 volte tanto! Può sembrare un paradosso ma credo che la mia fede si sia rinforzata parecchio…non si possono avere dubbi quando incontri persone speciali come don Andrea, don Pa, Baldo (don Andrea), Cri, Barce, Gatto Basili (Stefano), Denise…ma soprattutto condividi anche una sola settimana della tua vita con loro, semplicissimi ragazzi alla ricerca di qualcosa,
capaci di mettersi in gioco e di farmi battere forte il cuore al solo pensiero dei momenti passati insieme.
A…che sto parlando del campo si era capito, no? Monte Bondone 2008 è stato un po’ tutto questo…e si, alla luce di ciò si capisce perché ai saluti cade sempre qualche lacrima di gioia…
Grazie di cuore, a ognuno di voi
Pierlu
giovanissimi, voglia di crescere
A
nche quest’estate, a Monte Bondone, dal 21 giugno al 5
luglio, i ragazzi dalla 1ª alla 4ª superiore della nostra diocesi, hanno partecipato numerosi al campo-scuola.
Un’esperienza unica e arricchente, non solo per i ragazzi, ma
anche per gli animatori che li hanno accompagnati, chi da
vicino e chi da casa.
È stato bello vedere come l’incontro con Cristo abbia cambiato le nostre giornate, le amicizie che intessute in lui si facevano sempre più belle e forti.
Il campo vuole essere un’esperienza straordinaria che conclude il cammino parrocchiale fatto durante l’anno.
Ogni volta che ripenso al campo, mi ritornano in mente i
sorrisi dei ragazzi, la loro voglia di conoscere, di mettersi in
discussione, di crescere nella fede e nei rapporti con gli altri,
di confrontarsi con i coetanei, animatori e preti; ricordo con
nostalgia e affetto le chiacchierate fatte in passeggiata, in
mezzo ad un paesaggio mozzafiato; i giochi serali a cui partecipavano quasi tutti; gli stacchetti musicali che allietavano
la nostra permanenza.
Un pensiero è rivolto anche alla squadra di animatori (purtroppo sempre troppo pochi!) e preti che con volontà, titubanza e tanta speranza, si è messa in gioco e ha saputo spendersi gratuitamente nel servizio educativo. Tra di noi si era
creato un bel clima di amicizia, di fratellanza e se qualcuno
era un po’ giù, c’era sempre chi infondeva parole di coraggio,
chi un abbraccio.
Per tutti noi, il campo-scuola è stata un’esperienza di crescita e maturazione comune, un lasciarsi guidare dall’amore di
Cristo che ci ha teso e che tuttora ci tende la mano e ci accompagna dolcemente verso la casa del Padre.
Eleonora Staccioli
10
27 novembre 2008
chiesa
adulti a Camporege
cittadini degni del Vangelo
C
I
amporege, un’istituzione, ormai, per centinaia di ragazzi
deIl’Ac diocesana, ha ospitato noi adulti che volevamo
vivere un’esperienza speciale, per ricaricarci spiritualmente
interrompendo il ritmo quotidiano degli impegni anche se
semplicemente familiari;
Tutto ha concorso a farci star bene: gli ampi spazi, il silenzio,
la visita all’eremo francescano di Valle di Sasso, la passeggiata nel bosco secolare.
I momenti più importanti sono stati quelli dedicati alla meditazione sulla Lettera di San Paolo ai Filippesi, con la guida
di don Gino Fattorini, e poi da soli nel silenzio della Cappella o seduti all’ombra dei grandi alberi. In un clima di serenità
si è vissuta la condivisione di quanto la Parola di Dio aveva
suggerito a ciascuno di noi. Pur nella diversità delle esperienze e delle storie di ognuno abbiamo sentito la gioia dell’unità nell’essere fratelli in Cristo. Credo che, tornati nelle
nostre case, dobbiamo ripensare alle parole di San Paolo: “...
la pace cli Cristo sorpassa ogni intelligenza” e che è possibile
unità solo nell’umiltà”. Ogni piccolo passo di un cammino interiore richiede, è vero, un po’ di impegno e disponibilità al
cambiamento... ma se ti fidi e ti lasci condurre dalla Parola,
ne vale la pena. Questi tre giorni a Camporege sono stati per
tutti noi un’occasione per fare quel piccolo passo...
Lidiola Santini
l 2008 è stato l’anno in cui l’A .C. ha fatto memoria della
propria storia per cercare di capire quali scelte si rendono necessarie perché possa continuare ad offrire un contributo efficace per la vita della chiesa e del mondo. È il
discorso della doppia cittadinanza, che non può essere mai
tralasciato, neanche in tempi come questi in cui la sfida
educativa che come Chiesa stiamo affrontando, fa nascere
la tentazione di ripiegarsi su noi stessi ritirandoci da ogni
forma di impegno sociale e pubblico.
Coloro che hanno fatto la nostra storia ci hanno lasciato
questa testimonianza di amore e passione per la Chiesa e
per la società. Tante persone formatesi in A.C. hanno dato
un contributo prezioso alla costruzione della nostra democrazia, ed è proprio guardando a loro che come adulti di
Azione Cattolica ci siamo voluti interrogare sul tema del
Bene Comune, sollecitati anche dall’ultima settimana sociale dei cattolici italiani ed dall’ultima assemblea nazionale. È stato infatti il tema del Campo Adulti di questo anno.
I tempi che viviamo, in cui l’orizzonte privato sembra essere l’unico su cui puntare lo sguardo, ci esortano a ritrovare
uno spazio di partecipazione alla ricerca del bene comune.
Già, si tratta proprio di una ricerca; perché il bene comune non è mai predeterminato e non è neanche la semplice
somma degli interessi privati.
L’espressione “bene comune” viene usata retoricamente
per indicare il bene di tutti o l’interesse di tutti, il quale si
contrappone in genere al bene di una parte o all’ interesse
individuale. Del contenuto però del bene comune di solito
si tace.
La tradizione cristiana invece si discosta da questo uso
retorico del termine bene comune e si esprime, tanto nel
Magistero che nella elaborazione filosofica, nel precisare i
contenuti del termine.
La Gaudium et spes suggerisce di considerare il bene comune come “l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli di
raggiungere la propria perfezione più pienamente e più
speditamente”. Il Compendio della Dottrina Sociale della
Chiesa precisa: “il bene comune non consiste nella semplice somma dei beni particolari di ciascun soggetto del
corpo sociale. Essendo di tutti e di ciascuno è e rimane
comune, perché indivisibile, soltanto insieme è possibile
raggiungerlo, accrescerlo e custodirlo....”.
Jacques Maritain in “La persona e il bene comune del 1946”
Io accolgo te...
I
o accolgo te nel Signore, nella storia, nelle relazioni” è stato il tema di un seminario di studio
svoltosi a Roma l’8 – 9 novembre scorsi presso la
Domus Pacis, organizzato dall’Area famiglia e vita
dell’Azione Cattolica. Al seminario sono stati invitati coloro che all’interno dell’azione cattolica si
impegnano nella pastorale familiare e in particolare le coppie cooptate nei vari consigli diocesani.
Inizialmente è stato affrontato il tema della relazione coniugale grazie agli interventi del dott.
Osvaldo Poli e di don Giampaolo Dianin che hanno affrontato il tema della relazione coniugale dal
punto di vista psicologico e teologico.
Il seminario ha poi dedicato uno spazio significativo alle prospettive pastorali. Tra le proposte uno
spazio particolare è stato dedicato alla presentazione dell’Area famiglia e vita dell’associazione.
L’Area famiglia e vita nasce in Azione Cattolica
circa tre anni fa, dopo la chiusura dell’Ufficio Famiglia associativo, per promuovere un’attenzione
rinnovata alla vita e alla famiglia. Si propone non
come un nuovo settore ma come una componente trasversale dell’associazione a servizio dell’unitarietà dell’AC (non a caso alla presentazione
dell’area erano presenti, oltre alla coppia responsabile, i vicepresidenti adulti, giovani e un consigliere nazionale dell’ACR).
L’impegno e l’attenzione dell’Area famiglia e vita si
traduce principalmente nel Progetto Nazareth: un
contenitore che ogni associazione parrocchiale o
definiva il bene comune della città non la semplice collezione dei beni privati, né il bene di un tutto che frutta a sé
solo e a sé sacrifica le parti. Il bene comune è la buona vita
umana della moltitudine di persone: è la loro comunione
nel vivere bene; è dunque comune al tutto e alle parti sulle
quali si riversa e che devono trarre beneficio da esso.
Il valore aggiunto del bene comune può essere focalizzato proprio nella dimensione comunitaria che presuppone
essere-insieme per realizzare-insieme mettendo a sistema
le nostre risorse. Il bene comune allora esprime un valore dell’essere, non solo del realizzare o del beneficiare: è la
comunione nel vivere bene.
È per questo motivo che la riflessione svolta al Campo è
partita dal prendere coscienza della nostra comune storia umana, ancor prima che cristiana ovvero sulle ragioni
creaturali dell’essere insieme.
In questo percorso, grazie alle parole di Luigi Alici abbiamo imparato che occorre avere uno sguardo lungo sulla
storia che ci consenta, nel chiaroscuro della storia, di distinguere senza separare: ovvero evitare di fare del cristianesimo una cittadella arroccata come all’opposto di sfumare talmente i contorni tra chiaro e scuro, tra bene e male,
da perdere l’enorme patrimonio culturale e di fede che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto.
Grazie poi al contributo del filosofo Roberto Mancini, abbiamo riscoperto la natura umana della vocazione a vivere
in comunità. Una comunità autentica è una comunità in
cui non c’è un rapporto gerarchico tra i membri e la persona non vale più della comunità e la comunità non vale più
della persona contemporaneamente. Bisogna quindi evitare che la comunità si fondi sul carisma di un leader o viceversa che una persona si annulli per il bene della comunità.
Dalla comunità come vocazione umana, e punto di partenza per una ricerca del bene comune, siamo passati all’approfondimento di alcuni ambiti estremamente attuali in
relazione al discorso del bene comune: abbiamo esplorato
le ragioni cristiane dell’ecologia, abbiamo riflettuto sulla
situazione politica attuale e ci siamo interrogati sulle difficoltà e sulle opportunità derivanti da una società multiculturale. La riflessione è appena cominciata… speriamo che
non sia già finita (parafrasando Endrigo) e che possiamo
essere cittadini degni del Vangelo.
Francesco Spinozzi
diocesana può riempire di tutte le attenzioni e le
attività in favore della famiglia che ritiene necessarie e realizzabili nel proprio territorio.
Il Progetto Nazareth ha come finalità l’aprire le
famiglie al confronto con l’ideale famiglia di Nazareth e per questo propone come obiettivi fare
crescere la consapevolezza delle famiglie del dono
ricevuto nel sacramento del matrimonio, costruire percorsi di condivisione e confronto tra famiglie, promuovere l’accoglienza e la cura della vita,
responsabilizzare gli adulti nella educazione alla
fede e infine proporre la famiglia come un capitale sociale.
Per raggiungere tali obiettivi il progetto Nazareth
offre una metodologia e uno stile che ogni realtà
locale, mettendo a frutto la propria fantasia, concretizzerà in iniziative e persone.
Ci saranno occasioni associative per approfondire
i tanti stimoli che il convegno ha fornito e soprattutto per capire come l’AC della nostra diocesi
può attuare il progetto Nazareth.
Vorremmo chiudere con una nostra sensazione:
partecipiamo al convegno dell’Area famiglia e vita
da tre anni e ci sembra che stia crescendo notevolmente l’attenzione che l’associazione presta
alla famiglia, a tutti i livelli, grazie anche ad un
nuovo protagonismo delle coppie sposate e ad un
loro coinvolgimento missionario.
Carlo e Claudia Ceresi, responsabili
area famiglia di Ac Senigallia
Una fede
radicata
nelle storia
e nelle storie
E
ssere associazione vuol dire imparare a mettersi insieme in ascolto dello Spirito, trovare un sostegno al percorso personale di santità. L’esperienza di Ac è dunque quella di un cristianesimo vissuto insieme, in tutte le stagioni della vita,
radicato sul territorio e dedicato alla Chiesa locale”. Così il Presidente nazionale Franco Miano ha aperto i lavori che hanno
coinvolto i Segretari e gli Amministratori diocesani e regionali e i membri delle Delegazioni regionali, svoltisi dal 7 al 9
novembre scorsi a Roma. In questa occasione di incontro e confronto abbiamo anche riflettuto sulle sfide che l’attuale crisi
finanziaria ci pone in quanto cittadini e in quanto associazione di laici. Può l’Ac contribuire a trovare strumenti per costruire un futuro di speranza? Di questo ci ha parlato Riccardo Moro, Direttore della Fondazione Giustizia e Solidarietà della Cei,
il quale ha sottolineato come di fronte alla crisi economica e finanziaria sia necessario compiere delle scelte che mirino alla
promozione della vita: educare dei cittadini responsabili, formati e informati, pronti a partecipare e a suscitare consapevolezza, rispondendo alla deregulation che sfilaccia la società con la costruzione di legami, di una comunità solidale. Essere
costruttori di giustizia, dunque, è una chiamata che interpella tutti ed è una missione che si vive nel servizio, nel quotidiano.
E anche al seminario “Io accolgo te nel Signore, nella storia e nelle relazioni” dell’Area Famiglia e Vita si è parlato di fragilità
che derivano dalle difficoltà economiche, che possono mettere in crisi la vita familiare. La cura del legame matrimoniale
e della crescita umana e spirituale della coppia sono al centro dell’impegno pastorale dell’Azione Cattolica per la famiglia.
Infatti, è l’amore coniugale a dover essere, prima di tutto, al centro della nostra attenzione formativa, affinché oltre alla dimensione emozionale, venga ribadita l’importanza di quella etico-valoriale. Attraverso la cura del rapporto a due, gli sposi
possono sviluppare il loro progetto comune, nella quotidianità. Progetto che può però essere ostacolato da incertezze sul
futuro e mancanza di sostegno: per questo la nostra associazione chiede alle istituzioni di aiutare le famiglie attraverso politiche che garantiscano una maggiore sicurezza economica.
27 novembre 2008
Territorio
mondolfo, domenica 30 novembre dedicata alla musica
Banda più viva che mai
F
esta della banda e della musica a si è recentemente gemellata Mondolfo”.
Mondolfo domenica 30 novembre Tra gli elementi che costituiscono la banper festeggiare S.Cecilia. Un appunta- da troviamo membri anziani e giovani
mento che la cittadina vive con crono- diplomati al conservatorio “Rossini”, ma
metrica precisione da almeno 154 anni, soprattutto allievi della Scuola di Musica
quando – nel 1854 – venne autorizzata “Amedeo Tarini” gestita direttamente dal
da Papa Pio IX la costituzione della ban- Corpo Bandistico S.Cecilia. “Da sempre
da. “E’ una giornata molto importante il giorno della patrona è quello nel quale
per il nostro Corpo Bandistico intitolato gli allievi della scuola che hanno complea S.Cecilia quello che ogni anno viviamo tato il primo ciclo di corso fanno la loro
nell’occasione della patrona. Ci dà occa- uscita ufficiale “in corpo” assieme alla
banda intera. “Quest’anno – prosegue
Piccioli – esordiranno
Antonietta D’Agnessa,
Diego Donati, Valerio Mattioli, Debora
Riccardi, Alessandra
Rossi, Riccardo Marinelli e Gaia Grottaroli, provenienti dalle
sezione di Mondolfo
sione – spiega il presidente Luca Piccioli e Marotta”. Intenso il programma della
– di confermare quel legame secolare che giornata di domenica 30. Alle ore 5,45
esiste fra la banda e Mondolfo, tanto da l’antico rito della sveglia alla città, con
essere divenuti nel tempo la colonna so- gli squilli di tromba e le marcette per le
nora della storia del nostro Comune”. La vie del centro e della periferia, per salubanda vuole condividere con l’intera co- tare la comunità ed invitare tutti alla femunità cittadina la ricorrenza e così va sta. Quindi, alle ore 11,15, la celebrazioincontro alla gente. La passione è grande, ne della Messa nella chiesa di S.Giustina,
nasce dal calore e dall’affetto ricevuto an- officiata da don Aldo Piergiovanni. “Ad
cora più forte negli ultimi anni che l’han- animare la liturgia sarà proprio il Corpo
no vista protagonista assoluta in piazza Bandistico, con una serie di brani diretti
ma anche nelle rassegne estive e nelle dal Maestro M° Luciano Cavallari, appomanifestazioni pubbliche. “Sì, la nostra sitamente istruiti con i nuovi bandisti che
è una banda che ha voglia di farsi sentire in quel giorno esordiscono”. Al termine,
perché la musica è gioia e divertimento, è l’omaggio al Monumento alla Banda, con
una banda che vuole emozionare e riem- la deposizione di fiori al busto in onore
pire il cuore di chi ascolta. E’ stato così di Papa Pio IX in Piazza Don Minzoni, ed
quando nella Piazza del Castello o sul il ricordo di tutti i bandisti che nel corso
Lungomare il complesso ha intonato bra- dei secoli si sono succeduti nel S.Cecilia.
ni della tradizione italiana la scorsa estate, Si terminerà con il pranzo in un noto riin tre serate davvero indimenticabili: ba- storante locale. Per informazioni: www.
sti citare il concerto in onore della dele- bandamondolfo.it .
gazione di Iffezheim comune con il quale
Alessandro Berluti
Ostra Vetere più vicina a Bruxelles
Una piccola cerimonia ha suggellato l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Ostra Vetere, che ha istituito, presso la
Delegazione della Regione Marche a Bruxelles, l’Ufficio Europa
del Comune. Il Sindaco Massimo Bello ha posizionato al settimo piano di Rond Point Schuman a Bruxelles, nel palazzo ove
sono situati gli uffici della Delegazione della Regione Marche,
una targa che individua la presenza del Comune nella capitale
europea. Il Comune di Ostra Vetere, primo ente locale marchigiano a farlo, ha a Bruxelles, per le attività legate alle politiche
comunitarie, il supporto di un ufficio di collegamento diretto
con le istituzioni europee. La cerimonia si è svolta alla presenza della funzionaria della Delegazione della Regione Marche
a Bruxelles, dr. ssa Antonella Passarani, e naturalmente del
Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello, che ha illustrato il progetto “Un Ponte con l’Europa” realizzato dall’Amministrazione
comunale.
Ostra , inaugurato il nuovo
Difendere le imprese
H
G
iuseppe Fiorini, Presia ufficialmente aperto i
dente di Confindustria
battenti il nuovo asilo nido
“La Tavolozza”. All’inaugurazio- Ancona, scrive al Ministro
ne hanno preso parte il sindaco dello Sviluppo EconomiLorenzo Cioccolanti, il vice sin- co, On. Claudio Scajola,
daco Arduino Samorì, il respon- chiedendogli di dare voce
sabile regionale ai servizi sociali e rappresentanza al monMinucci, la presidente della do delle imprese creditrici
Provincia Patrizia Casagrande, del Gruppo A. Merloni alil vescovo monsignor Giusep- l’interno del Comitato di
pe Oralndoni e il parroco don Sorveglianza previsto dalla
Umberto Gasparini. La struttu- procedura di amministrara, attigua alla scuola materna, zione straordinaria.“Preso
ospiterà 30 bambini dai 10 mesi atto che le prime stime sui
crediti vantati nei confrona 3 anni.
“L’apertura dell’asilo nido per- ti delle aziende del Gruppo
mette di superare un lungo pe- – ha commentato Fiorini
riodo di provvisorietà relativo – indicano un ammontare
al momento in cui l’istituto era più significativo a favore dei
adibito presso i locali dell’ex cosiddetti creditori comospedale civile – ha spiegato il merciali (ossia fornitori di
vicesindaco Samorì – la costru- prodotti e servizi) rispetto a
zione del nuovo asilo, è stata quello rilevato per il mondo
resa possibile dai fondi comu- bancario, ci siamo sentiti in
nali, dal contributo della Fonda- dovere di chiedere al Minizione CariVerona e da un altro stro che rivedesse le proprie
contributo erogato dalla Regio- decisioni. Riteniamo però
ne su progetto condiviso dal- che la presenza all’interno
l’Ambito Sociale n.8. Ciò che ci del Comitato di Sorveglianrende orgogliosi è il fatto che le za di un rappresentante delliste d’attesa sono minime e fa- le centinaia di aziende macilmente esauribili: dalle 15/20 nifatturiere e commerciali
disponibilità del 2003 siamo fornitrici sarebbe perfettapassati alle 30 attuali, garanten- mente coerente con il detdo così un aiuto alla comunità”. tato normativo secondo cui
Con l’asilo “La Tavolozza”, ge- il Comitato di Sorveglianza
stito in collaborazione con la
‘Casa della gioventù–consorzio
della solidarietà’ si aggiunge un
nuovo tassello nella rete dei servizi per l’infanzia. Il servizio che
qui viene dato non è solo di natura ludico-ricreativa ma anche
didattico-educativa ed è creato
sulla valorizzazione dei bambini e del loro potenziale.
“Per il Comune ed il territorio di Ostra Vetere si sono aperte a
Bruxelles – ha detto il primo cittadino di Ostra Vetere - una
serie di importanti e significative occasioni per presentare progetti comunitari ed essere destinatari di risorse economiche
dell’Unione europea. Aver creato ed istituito a Bruxelles un
punto di riferimento ed un collegamento diretto tra il Comune
e le istituzioni europee ci ha permesso e ci permette di essere
protagonisti in Europa.” Questo risultato è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione della Regione Marche, ed in
particolare del Presidente Gian Mario Spacca, con il quale il
Sindaco Massimo Bello ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa
e di collaborazione tra i due enti. “Il nostro territorio è pronto
– ha aggiunto il Sindaco di Ostra Vetere - alle opportunità che
l’Europa mette a disposizione degli enti locali e dei soggetti
che vi operano, ed il nostro impegno, quale Amministrazione
continuerà su questa strada.”
A.M.
In festa per Santa Barbara
rogramma stilato e preparativi a puntino. Tutto è pronto per
l’ennesima festa in onore della patrona santa Barbara,che la comunità
parrocchiale di ‘Santa Maria Assunta’ celebrerà solennemente giovedì
4 dicembre secondo riti e abitudini
consolidati da decenni, che hanno
avuto l’effetto di rendere sempre più
intenso il legame tra la cittadinanza e
la sua celeste protettrice. Con le celebrazioni eucaristiche ma anche con il
rinfresco
presso il
salone
co mu n a le, con la
processione pomeridiana lungo
le
vie
paesane
ma
anche con i
botti ed
i fuochi
artificiali,
che,
come di
consueto, faranno calare il sipario
sulla festa, che avrà un’ appendice
più ‘mondana’ nella fiera di domenica 7 dicembre . Ad inaugurarla,
ed anche ciò secondo consuetudine, sarà il trasporto della statua della santa dalla chiesa comunale a lei
dedicata al principale luogo di culto
parrocchiale, in programma domenica 30 novembre, alle ore 10,45. Poi,
nei tre giorni che precederanno le
celebrazioni patronali, triduo liturgico in preparazione della festa (messa alle ore 20,30)ed un triduo ‘laico’
dai contenuti variegati ma con inizio
sempre alle ore 21,15. Lunedì 1/12 il
centro di solidarietà ‘Oikos’ affronterà le problematiche legate ai giovani
e alle tossicodipendenze presso il
salone comunale. Nella medesima
sede, martedì 2/12, proiezione di un
documentario a cura del centro diurno di Pongelli di Ostra Vetere. Mercoledì 3, invece, l’argomento sarà decisamente più attinente la ricorrenza
patronale : verrà infatti presentato
ufficialmente il volume monografico
‘La statua di Santa Barbara’. Presso la
chiesa dedicata alla santa protettrice,
sarà illustrata la pubblico la storia di
fiorini, confindustria, scrive al governo
asilo nido comunale
barbara si prepara ad una serie di iniziative per ricordare la sua santa patrona
P
11
una bella e preziosa statua lignea del
‘400 ritrovata qualche anno fa nei locali dell’ex scuola materna durante i
lavori di ristrutturazione dell’edificio
oggi sede del centro sociale ‘Santa
Barbara’ e di recente restituita al suo
antico splendore grazie al restauro
effettuato con l’impegno congiunto
dell’Amministrazione
municipale, della Provincia di Ancona, della
Pro loco e della Soprintendenza al
Patrimonio Storico - Artistico delle
Marche (con sede in Urbino). Ognuno degli autori dei saggi confluiti nel
volume prenderà la parola per spiegare l’argomento di propria competenza: Claudia Caldari, ispettrice
della Soprintendenza di Urbino e
coordinatrice del lavoro redazionale della pubblicazione scientifica, si
soffermerà sui dettagli artistici della
statua; la restauratrice Silva Cuzzolin
ripercorrerà le modalità e le vicissitudini del proprio intervento, che
ha consentito alla statua di tornare
a splendere in tutta la propria bellezza; il prof. Ettore Baldetti, invece,
delineerà una cornice squisitamente
storica.
Leonardo Pasqualini
deve essere composto da
rappresentanti di creditori
chirografari e da esperti nel
ramo dell’attività esercitata
dall’impresa coinvolta nella
procedura. Sarebbe inoltre
un segnale di attenzione
verso tutta la nostra comunità, fortemente impegnata
nel rilancio dell’intero comprensorio e delle aziende
che vi operano.”
Confindustria Ancona ha
anche provato a coinvolgere in questa iniziativa le
Autorità Locali, a partire
dai Presidenti di Regione e
Provincia, dal Sindaco Sorci
fino ai Parlamentari locali
e alla Presidente nazionale di Confindustria, Emma
Marcegaglia. “In questo momento, vista la complessità
della crisi che stiamo vivendo a Fabriano, - ha concluso Fiorini - occorre che il
contributo fattivo di tutti
si traduca in iniziative unitarie e condivise, aldilà dei
rispettivi ruoli. Quello che
dobbiamo perseguire è, da
un lato, il rilancio del gruppo Antonio Merloni perché
questo significherebbe pieno ripristino occupazionale
e benessere sociale, dall’altro la tutela delle
moltissime imprese
oggi duramente colpite da questa crisi”.
M.G.
il presidente Spacca
a Roma con gli
operai della Merloni
In Argentina per la salute mentale
Saranno oltre 200 i ragazzi con problemi di salute mentale
accompagnati da operatori e familiari che, dal 22 novembre
al 2 dicembre, partiranno da tutta Italia (15 dalle Marche più
altrettanti accompagnatori) per partecipare al progetto “Patas Arriba 2008”, un viaggio in Argentina promosso dall’Anpis,
dall’Unasam, in occasione del 30° anniversario della legge Basaglia. L’iniziativa nasce con il contributo della Regione e della Provincia di Ancona. Dieci giorni di musica, sfilate e tanto
sport che coloreranno le strade e le piazze di Buenos Aires:
dai campi di pallavolo allestiti nella storica plaza de Mayo alle
partite di calcio la Boca tra squadre formate da utenti, lavoratori e giocatori professionisti, dagli incontri con le associazioni
e le istituzioni locali alle attività artistiche, fino ad arrivare alla
grande maratona/camminata di sabato 29 a favore dell’abolizione dei manicomi.
S.M.
incontro tra inps e comune di serra de’ conti
Lavoratori e crisi
H
a avuto luogo presso la
sede dell’Assessorato
al Lavoro della Provincia di
Ancona, l’incontro richiesto dal Sindaco di Serra de’
Conti Bruno Massi per verificare se fosse possibile superare le difficoltà di ordine
amministrativo legate alla liquidazione agli ex lavoratori
delle Confezioni Italia e delle Confezioni Noemi di Serra de’ Conti della indennità
di mobilità. All’incontro erano presenti l’Assessore Provinciale Maurizio Quercetti
ed i rappresentanti dell’Inps
oltre ai rappresentantri della
Cgil (l’invito era stato trasmesso anche alle segreterie
regionali e di zona delle organizzazioni sindacali). Le
risultanze del vertice hanno
contribuito ad alleggerire le
preoccupazioni per quanto concerne l’indennità di
mobilità da riconoscere ai
lavoratori rimasti privi di
occupazione. Per quanto
riguarda gli ex dipendenti
della Confezioni Italia, i dirigenti dell’Inps hanno comunicato che la procedura è
stata articolata, nel rispetto
delle norme, in modo tale
da definire la pratica con la
liquidazione della indennità
probabilmente entro il prossimo Natale, così come era
stato richiesto. La situazione degli ex dipendenti della
Confezioni Noemi è maturata in tempi più recenti, ma
dall’incontro è scaturita la
conferma che anche l’iter di
quest’ultima pratica è avviato a definizione. Il sindaco
Massi ha sottolineato l’impegno dell’Assessore Quercetti che si è fatto promotore della riunione rendendosi
disponibile per fornire risposte concrete ai lavoratori. Di analoga sensibilità,
puntualizza il Sindaco, va
dato atto anche ai dirigenti
dell’Inps, che hanno affrontato le pratiche con rapidità
e competenza.
Raoul Mancinelli
12
27 novembre 2008
Cultura
musica L’Abazia di Sant’Elena ospita la XXIII rassegna nazionale dei canti natalizi. Anche una proposta senigalliese.
Cori che preparano il Natale
A
foto di Fabio Fadda
nche quest’anno l’Abbazia di Sant’Elena sull’Esino accoglierà la prossima Rassegna Nazionale di Canti Natalizi. La XXIII edizione sarà inaugurata
con particolare solennità il 7 dicembre
(ore 16,30) da tre complessi canori scelti
nella nostra regione dove numerosissimi
si contano i gruppi musicali di questo
genere.
Introdurrà la manifestazione il Coro Polifonico “Vincenzo Cruciani” di Ancona
diretto dal M°
Marco
Guarnieri. Fondato
nel 1982, ha partecipato a numerosi concerti e rassegne, fra le quali quella
di musica sacra di
Lucerna e quella,
“Tutti in coro”, svolta
presso l’Università di
Ancona. Ha anche
inciso un CD in
occasione del
25° anniversario
della sua fonda-
‘nel cuore del libro’ con giamperio mughini ad arcevia
Sex revolution
A
ndrà in scena ad Arcevia l’atto conclusivo dell’8a edizione
del ciclo d’incontri ‘Nel cuore del
libro…parole d’autore’. Per la rassegna che il Sistema Bibliotecario
Locale della Comunità Montana
dell’Esino-Frasassi ha voluto dedicare al ’68 sarà una chiusura
con il botto. Sabato 29 novembre
ospite e – già si prevede anche
mattatore - dell’ultimo appuntamento sarà infatti Giampiero
Mughini, giornalista, provocatore
intellettuale, scrittore e opinionista, ma soprattutto noto al grande pubblico per le sue frequenti
e colorite apparizioni in TV. Un
dato, quest’ultimo, che faciliterà
non solo il confronto con chi ha
ricordi vivi del ’68 ma soprattutto
con coloro (i giovani) che lo hanno conosciuto soltanto su banchi
di scuola o ne hanno avuto informazione indiretta dai libri, dalla
TV e dai giornali. Presso il teatro
‘Misa’ (ore 18), ove sarà introdotto da Ernesto Girolimini, Mughini parlerà delle muse, degli eroi e
delle tragedie della ‘Sex Revolution’, che ha dato il titolo al libro
da lui pubblicato nel 2007. Un’avventura che ha cambiato il mondo, un cammino euforico e drammatico che ha fatto molte vittime,
ma ci ha pure regalato miti, emozioni, mutamenti radicali. Quel
cammino, che ha attraversato e
stravolto la letteratura, il cinema,
la moda, la pubblicità, i fumetti ma anche la vita quotidiana,
in ‘Sex Revolution’ è narrato nei
dettagli, ripercorrendo gli anni e
i luoghi da dove tutto è partito:
la New York di Andy Warhol, o
Parigi all’epoca in cui esce in 600
copie il mitico romanzo Histoire
d’O, ma anche quella Tokio dove
fotografi tanto raffinati quanto
feticisti non la smettono di legare
e imbavagliare le loro modelle, o
la Milano dove Guido Crepax inventa la saga di Valentina.
Come di consueto, l’incontro sarà
preceduto da una visita guidata e
gratuita al centro storico di Arcevia e sarà seguito dalla ‘Cena
con l’autore’ presso il ristorante
‘Park Hotel’ (costo € 22,00) . Per
le prenotazioni rivolgersi allo
0731.984537 entro venerdì 28 .
ostra v.La quinta edizione, più ricca che mai
Pane, olio e fantasia
O
ggi, in realtà ogni no a cuore l’educaopera di educa- zione. La Fondazione,
zione sembra diventa- con sede a Belvedere
re sempre più ardua e Ostrense,
costituita
precaria. Si parla perciò dai coniugi Uccellini
di una grande emer- Amurri ha finalità di
genza educativa” S.S. solidarietà sociale e si
Benedetto XVI. Questa prefigge di operare nei
emergenza di cui parla settori della cultura,
il Papa riguarda cia- dell’educazione e della
scuno di noi, ad ogni formazione a sostegno
età, perché attraverso della famiglia e della
l’educazione si costrui- scuola.
sce la persona e quindi Il primo incontro, che
la società. La fondazio- si terrà giovedì 27 alle
ne Uccellini-Amurri ore 18.00 presso l’aucon un ciclo di incon- ditorium Chiesa dei
tri, dal titolo “Educare: Cancelli, dal titolo:
l’avventura della vita” “Universo giovani: una
intende dare il proprio domanda di educaziocontributo a questo ne” focalizza anzitutto
tema, offrendo la pos- il bisogno di avere fidusibilità di incontrare cia nei giovani, spesso
testimoni che aiutino dipinti da tanti opinioa riflettere ed indicare nisti e mezzi di comustrade percorribili per nicazione come scettici,
tutti coloro che han- violenti e vuoti.
zione. Si esibirà successivamente il Coro
Polifonico “Quinto Curzi” di Ancona diretto da Paola Curzi. Nato negli anni ’50
con lo scopo di animare la liturgia, si è
costituito recentemente in Associazione
musicale, ampliando il repertorio fino al
gospel e allo spiritual. Ha preso parte a
varie rassegne regionali ed ha organizzato quella di ‘Cori in festa’ in occasione della festa patronale. Si avvale della
collaborazione, all’organo e al pianoforte,
del M° Stefano Guaiana.
Il terzo complesso vocale presentato nel
primo appuntamento sarà il “New Vocal Ensemble” di Senigallia. Fondato nel
2001 con lo scopo di divulgare la musica
sacra, di promuovere ricerche musicologiche, di diffondere il valore educativo
della musica coniugato con valori sociali
di dialogo, fraternità e pace, ha in repertorio brani originali e innovativi di autori contemporanei che ha inciso in un CD
e presentato anche alla Radio Vaticana.
Il successivo concerto, il 14 dicembre
(ore 16,30), vedrà la partecipazione di
due complessi. Primo ad essere ascoltato
sarà il Coro Polifonico “Domenico Alaleona” di Montegiorgio, diretto dal M°
Mons. Germano Liberati. Il musicista,
musicologo e operista montegiorgiese
Domenico Alaleona (1811-1924), che
molto si interessò anche di musica corale, ha dato il nome a questo coro. Si è
variamente distinto: messe trasmesse in
televisione, un’incisione, l’organizzazione della Rassegna ‘Montegiorgio in coro’,
la partecipazione recente a ‘Venezia in
coro’.
Sarà poi la volta del Coro Polifonico
Malatestiano di Fano, diretto dal M°
Francesco Santini. Festeggia quest’anno i quarant’anni di attività svolta sia in
Italia che all’estero: in Giappone, Cina,
Australia, Russia, Egitto, Canada, Ucraina. Molto ampio è il suo repertorio che
spazia dal sacro al profano. Il coro promuove anche iniziative culturali diverse,
come serate d’ascolto e concerti didattici.
Ha ospitato nella nostra regione e fatto
ascoltare prestigiosi gruppi corali europei ed extraeuropei.
La rassegna si concluderà il 24 dicembre,
con la messa di mezzanotte per la quale
presterà servizio liturgico il Coro di Serra San Quirico
Augusta Franco Cardinali
L’associazione ‘la fenice’ di senigallia e la lezione concerto con luciana serra
La lirica che fa cantare i giovani
C
on un concerto, a dir poco,
insolito e innovativo, si è
concluso il Corso Internazionale
di Musica Lirica Tecnica Vocale e
Interpretazione organizzato dalla
Associazione Culturale La Fenice
in collaborazione con il Comune di
Senigallia e l’Arte del Bel Canto di
Lugano.
La novità del concerto consiste nel
fatto che i giovani cantano il pezzo
preparato durante il Corso ma la
docente interrompe in caso di errore e spiega le motivazioni dell’interruzione e suggerisce la formula
corretta.
Un nuovo modo di intendere un
concerto con più possibilità per lo
spettatore di comprendere le difficoltà del brano e la bravura dell’interprete.
Ha iniziato Emily Alexander (Irlanda) con Mi chiamano Mimì da
Bohème, poi Gina Nargi di Nettuno con Prendi per me sei libero
da Elisir d’amore, Fabiola Capenti
di Piacenza Furibondo di Vivaldi,
Annalisa Vittorio di Bologna Dolente immagine di Bellini, Silvia
Di Falco di Bologna Aria di No-
rina dal Don Pasquale di Donizetti,
Maria Rosaria Cannatà di Scalea il
Valzer di Musetta da Bohème, Sara
Di Giampietro Candide di Bernstein, Olivera Mercurio (Croazia)
Piangerò la sorte mia di Haendel,
Gladys Nadia Rossi di Rimini Buon
dì dall’Amico Fritz.
Dopo molte arie pensose e drammatiche è stato accolto con un sospiro di sollievo e molti applausi
il baritono Vincenzo Petrucci di
Maratea con la Cavatina di Figaro
dal Barbiere di Siviglia.
Con
un grande marchigiano si è degnamente concluso un master internazionale.
Al termine, vivamente sollecitata
dal presidente dell’Associazione
Cicconi Massi, la Signora Serra,
pur con la stanchezza di quattro
giorni di corso (infernale per una
maestra coscienziosa come lei) ha
cantato divinamente Agitata da
due venti dalla Griselda di Vivaldi.
Bravi tutti i giovani cantanti, precisa, puntuale sempre accondiscendente, la bionda Mirca Rosciani
accompagnatrice infaticabile di
tutti; magistrale la docente Luciana
Serra maestra di Canto ma anche
di vita dei suoi futuri talenti.
In sintesi una bella serata da godersi ma goduta da pochi perché
pochi hanno risposto all’invito della Associazione La Fenice.
I “molti” sono quelli che poi dicono: a Senigallia il Comune non fa
mai niente, e le Associazioni dove
sono?
D.P.
ad ancona la presentazione del volume curato da chiara michelon per la regione marche
Luigi De Minicis, una vita nel sindacato
propone il racconto di vita del sindacati vadano uniti al confronto con
sindacalista della Cisl, originario il governo”. Tra le pagine del volume,
di Falerone, da pochi giorni ot- curato da Chiara Michelon, emergono
tantenne, che dopo la guerra ha “il coraggio e i valori che sono stati alla
deciso di dedicarsi totalmente base della nostra comunità democratialla difesa dei diritti dei contadini. ca e libera”, ha sostenuto il consigliere
“Luigi De Minicis è sicuramente regionale Marco Luchetti, ricordando il
tra coloro che hanno costruito la suo primo incontro con De Minicis nel
democrazia e l’hanno trasmessa 1972. A rendere omaggio al sindacalista
ai più giovani – ha detto il Pre- anche il segretario regionale della Cisl
sidente dell’Assemblea legislativa Marche Stefano Mastrovincenzo che
Raffaele Bucciarelli – ha trasferi- ha sottolineato quanto “la credibilità e
to alle giovani generazioni le co- la capacità di comunicare di De Minicis
noscenze e il desiderio di lotta”.
siano alimentate da coerenza e passione”.
Il senatore Franco Marini, ex Pre- Dopo aver ricoperto incarichi all’interno
a presentazione del libro “Una vita sidente del Senato e segretario nazionale delle organizzazioni contadine, De Miper il sindacato” sulla storia di Lui- della Cisl dal 1985 al 1991, ha preso par- nicis fu nominato prima nella segreteria
gi De Minicis alla Fiera della pesca di te alla mattinata ricordando il comune provinciale, poi in quella regionale, per
Ancona è stata l’occasione per riflettere percorso con il sindacalista marchigiano poi entrare nel patronato. L’ultima fase
sul ruolo del sindacato oggi e su quan- nella difesa dei mezzadri e auspicando del suo impegno sindacale l’ha dedicata
to la generazione dei sindacalisti del che l’attuale crisi del liberismo “senza ai lavoratori immigrati, organizzandoli
secondo dopoguerra abbia contribuito limiti e senza regole”, faccia riscoprire per nazionalità, fino a dar vita ad un’unialla costruzione della partecipazione l’importanza dei diritti sociali.
ca federazione generale.
democratica in Italia. Il volume, edito “Da senatore della Repubblica – ha
dall’Assemblea legislativa delle Marche concluso Marini riferendosi all’attuanella collana “Quaderni del Consiglio”, le quadro nazionale – mi auguro che i
M.B.
L
27 novembre 2008
Spettacolo
Teatro Alla ‘Fenice’ di Senigallia arriva il ciclone Sabina Guzzanti
Satira senza rete
A
rriverà il 29 novembre al Teatro La
Fenice di Senigallia, il nuovo spettacolo del ciclone satirico Sabina Guzzanti
dal titolo “Vilipendio Tour”.
Una data promossa dalla Comstar di Domenico Mascitti e Giulio Spadoni con
il patrocinio del Comune di Senigallia
Assessorato alla Cultura, ospitata come
fuori stagione nell’ambito del cartellone di teatro, musica e danza 2008-09 in
corso. Prodotto dal gruppo Ambra e F&P
Group, “Vilipendio” è interamente dedicato alla libertà d’espressione e vedrà
Sabina Guzzanti impegnata di nuovo a
teatro, in un tour delle maggiori città italiane, tra cui
Senigallia.
“Vilipendio” è
u n
t r av o l g e n t e
sguardo
comico satirico
sull’Italia di
oggi che riesce ad essere esilarante e spaventoso allo stesso tempo. ‘Tutto quello
che avete pensato e non avete mai avuto
il coraggio di verbalizzare, per sentire il
cuore più leggero se non altro per la durata dello spettacolo che comunque dura’
avverte Sabina Guzzanti.
Il 6 novembre scorso ha debuttato a Firenze e prima ancora, l’attrice autrice di
satira e regista romana è tornata anche in
Tv, registrando tre imitazioni di Berlusconi che interviene su tre tematiche diverse
(sulla scuola, sull’uso “criminoso” che fa
Santoro della tv e sulla camorra) per la
trasmissione Rai di Santoro “Anno Zero”.
Ma certe cose ‘non posso dirle neanche
lì’ ha rivelato in una recente intervista.
Tra un rap comico e una chiacchiera col
pubblico, “Vilipendio” porta in scena una
infinita lista di personaggi noti e non, del
Governo e dell’opposizione, della società civile. Ci sono Finocchiaro, D’Alema,
Annunziata, Carlucci, Sgarbi, Di Pietro,
commercialisti, giovani candidati Pd,
avvocati, Bertinotti, gente della strada,
parlamentari e giornalisti, una poesia di
Bondi e molto altro. Si parla di giustizia, di rivoluzioni, dei partiti
cattolici e della Carfagna, di
storie turpi, ci sono danze
maori e bolliwoodiane, canzoni, imitazioni, ma soprattutto
‘si parla di come restare liberi
qualunque cosa accada’.
La regia di questo nuovo
atteso spettacolo di Sabina Guzzanti è di Giorgio
Gallione,
esperto
riferimento per la
satira e in particolare
per
il
cosiddetto
one-man show
satirico. Le musiche sono di Riccardo Giagni, Danilo
Cherni e Maurizio Rizzuto, questi ultimi due in scena rispettivamente alle tastiere e alle percussioni. Informazioni al
393.9567505.
Alessandro Piccinini
Un corso gratuito La Marca Eurofolk,
di capoeira
tradizioni europee
opo la realizzazione del
andango, jota, sar- infatti la partecipazione
D
progetto A.C.I.D.E., che ha
F
dana, saltarello. “Chi di gruppi portoghese e
prodotto un metodo per l’inseballa non muore mai”, di- spagnolo in un incongnamento della danza con un
approccio interculturale, coinvolgendo numerosi artisti del nostro
territorio e della nostra Regione,
l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Senigallia propone un corso sulla capoeira per
ragazzi, ragazze e giovani della nostra città.
La capoeira è stata dichiarata patrimonio dell’umanità: si tratta di
una forma di lotta brasiliana che
trae le sue origini dalla mescolanza
di rituali di lotta e danza di alcune
tribù africane già colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in
massa per essere deportate in Brasile.
Il gruppo “Arte e Dominio”, che ha
già realizzato due corsi nelle scuole
della nostra città e ha presentato i
propri spettacoli nel giugno scorso
in occasione della Festa dei Popoli,
sarà presente il pomeriggio nei due
centri di Aggregazione “Bubamara”
di Senigallia (il martedì e giovedì)
e “Rolabola” di Marzocca (il mercoledì e venerdì). Il corso durerà
tre mesi ed è completamento gratuito.
Per iscriversi si può fare riferimento ai due centri di aggregazione
negli orari di apertura: al RolaBola
Marzocca (tel. 071.698900) il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore
17 alle 20 (e-mail: cagmarzocca@
yahoo.it) e al Bubamara Senigallia
(tel. 071.7931316) il lunedì, martedi e mercoledì dalle ore 15 alle 20
e dalle 21 alle 24, nonché il giovedì
dalle ore 15 alle 20 (e-mail: [email protected]).
Carlo maria martini e le domande fondamentali
Sul rischio della fede
Carlo M. Martini, George Sporschill - “Conversazioni notturne a Gerusalemme”,
ed. Mondadori, pag. 132, euro 17.
N
il taccuin
ell’autunno del 2007, Carlo Maria
Martini ha incontrato a Gerusalemme Georg Sporschill, gesuita austriaco che vive insieme ai bambini di strada
in Romania e in Moldavia. Il loro dialogo
ha dato vita a questo libro straordinario,
in cui due uomini di fede cercano di rispondere concretamente alla crisi etica
della società contemporanea. Ispirati da
molti incontri con i giovani, Martini e
Sporschill si pongono domande chiare e
dirette, espressione di un bisogno di capire, di una sofferta ricerca di senso, di un
desiderio di conoscere e incontrare Dio
nella propria vita. I temi toccati sono vivi
MOSTRE
Ancona - Incisioni, dipinti e sculture di Walter Valentini,
dagli anni 70 a oggi. La grande mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona, titolata “E’ una notte stellata”, si preannuncia come un grande evento ed un omaggio ad uno dei
maestri del Novecento.
EVENTI
Senigallia - Il 27 novembre p.v. avrà inizio alle ore 19:00,
presso il Centro E.D.A. dell’Istituto Alberghiero “A. Panzini” di Senigallia, un corso di Russo di 2° livello. Il corso
sarà tenuto, nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 19:00
alle ore 21:00 da una docente madrelingua russa. Il costo
del corso è di € 100,00 per una durata totale di 30 ore. Informazioni allo 071-7911232.
Senigallia - L’Andos - donne operate al seno - comitato di
Senigallia nei giorni 29 - 30 novembre prossimi sarà presente con un gazebo in Corso 2 giugno - vicino alla Banca
Nazionale del Lavoro per la tradizionale “Festa Della Luce”.
Saranno esposti, oltre alle consuete sfere natalizie decorate
a mano con varie tecniche, lavori all’uncinetto, una ricca
offerta di portaoggetti in pannolenci ed oggetti in legno
anticati con dorature e patine argentate; il tutto naturalmente preparato dalle donne del centro
13
e brucianti: perché credere in Dio? Da
dove viene il male? Cosa vuole Dio da noi?
Come guarda la Chiesa i giovani di oggi?
E, ancora, domande sulle problematiche
legate alla sessualità, sull’amicizia, sul
rapporto fra la Chiesa e il mondo moderno. “C’è stato un tempo” dice Martini “in
cui ho sognato una Chiesa nella povertà
e nell’umiltà, che non dipende dai poteri
di questo mondo. Una Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si
sentono piccoli o peccatori. Una Chiesa
giovane. Oggi non ho più di questi sogni.
Dopo i settantacinque anni ho deciso di
pregare per la Chiesa.”
di Tullio Piersantelli
Ostra Vetere - Centro storico, “Pane, Olio e Fantasia”,
stand e degustazioni, dal 29 al 30 novembre 2008
Senigallia - Il gruppo “Diaologo” invita a partecipare alla
presentazione del libro “L’uomo Gesù. Giorni, luoghi e incontri di una vita” che si terrà domenica 30 Novembre alle
ore 17 e 30 presso il Palazzo del Duca – Sala del Trono – di
Senigallia. Saranno presenti Adriana Destro (specialista di
antropologia del Medio-Oriente) e Mauro Pesce (docente
all’Università di Bologna, storico del cristianesimo e biblista, noto ai più per aver scritto insieme a Corrado Augias
l’ “Inchiesta su Gesù”). Tale incontro fa da prologo al Convegno intitolato “Gli scritti di Paolo tra Giudaismo, Ellenismo e Cristianesimo” che il gruppo “Diaologs” (formato da
Andrea Bacianini, Giovanni Frulla e Stefano Perini) organizza per il giorno sabato 13 dicembre a Senigallia.
TEATRO
Ostra - Il 28 novembre alle ore 21 “Viaggio simbolico tra
capolavori della poesia e della musica, con musiche di Mozart e Beethoven e poesie di Mimnermo e Saffo interpretate dalla studiosa Gabriella Cinti. Il 6 dicembre “Dalla voce
romantica del piano all’attualità della parola poetica” con
musiche di Chopin e Schumann.
in collaborazione con Marcheinfesta.it
ceva un grande cantore
popolare della tradizione
e allora che si balli a volontà! Dal 28 al 30 novembre, torna “LaMarca Eurofolk” a Maiolati
Spontini, incontro internazionale di musica e
danza popolare arrivato
alla sua 5° edizione. Concerti, laboratori di danza,
musica e giochi tradizionali, dibattiti e presentazioni, ma soprattutto occasioni di festa e di ballo
con la partecipazione di
gruppi in arrivo anche
da Spagna e Portogallo.
Tutte le attività sono gratuite e si svolgeranno al
coperto.
Quest’anno il festival
ideato e organizzato dall’associazione “L’albero
del maggio” con la collaborazione di asociaciòn
cultural Eurofolk, Diputaciòn de Malaga (Spagna), 7SONS, Turismo
Coimbra (Portogallo) e
il sostegno della Provincia di Ancona (progetto
Cohabitat), Comune di
Maiolati Spontini (Assessorato alla Cultura), Sogenus., si articola in due
fasi. La prima si è svolta
tra il 4 e il 6 luglio.
La seconda è quella prevista ora dal 28 al 30
novembre di segno più
internazionale, che vede
tro tra tradizioni popolari vitale, stimolante
e imprevedibile. Per la
prima volta infatti, musicisti spagnoli, portoghesi, marchigiani e
anche migranti presenti
sul territorio della Vallesina, si incontreranno
per lavorare insieme in
un laboratorio di musica
collettiva il cui risultato
sarà presentato sabato
29 al Teatro Comunale di
Maiolati Spontini, dopo
l’esibizione dei gruppi ospiti: Els Groullers
(Catalogna - Spagna) e
A Barca Dos Castiços
(Coimbra – Portogallo).
Gli stessi musicisti ospiti
condurranno i laboratori di danze tradizionali straniere: sardana
e jota dalla Catalogna
(Spagna) e fandango e
mazurka da Coimbra
(Portogallo). Per informazioni: www.eurofolk.
it – 347.1779336 – [email protected]
Cinema multisala Gabbiano
www.gabbiano.senigallia.biz
[email protected] - tel. 071.65375
da venerdì 28 novembre
LA CLASSE
Un film di Laurent Cantet. Con François Bégaudeau, Nassim Amrabt,
Laura Baquela, 128’ - Francia 2008.
François Bégaudeau è insegnante di francese in una scuola media
superiore parigina. Facciamo la sua conoscenza mentre si incontra
con i colleghi (vecchi e nuovi arrivati) ad inizio anno scolastico.
Da quel momento rimarremo sempre all’interno delle mura scolastiche seguendo il suo rapporto con una classe. Il suo metodo
d’insegnamento, che si rivolge a un gruppo eterogeneo di ragazzi
e ragazze, mira ad offrire loro la migliore educazione possibile
in una realtà cui i giovani non hanno un comportamento sempre
inappuntabile e possono spingere anche il migliore dei docenti ad
arrendersi a un quieto vivere che non richieda confronti e magari
scontri con gli allievi. Palma d’oro a Cannes 2008.
Venerdì - sabato : 20.10 - 22.30; domenica: 16.10 - 18.30 - 20.10 - 22.30;
lunedì - martedì - mercoledì: 21.30; domenica: 20.10 - 22.30.
SI PUO’ FARE
Un film di Giulio Manfredonia. Con Claudio Bisio, Anita Caprioli,
Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli, 111’ - Italia 2008
Milano, primi anni ‘80. Nello è un sindacalista dalle idee troppo
avanzate per il suo tempo. Ritenuto scomodo all’interno del sindacato viene allontanato e “retrocesso” al ruolo di direttore della
Cooperativa 180, un’associazione di malati di mente liberati dalla
legge Basaglia e impegnati in (inutili) attività assistenziali. Trovandosi
a stretto contatto con i suoi nuovi dipendenti e scovate in ognuno
di loro delle potenzialità, decide di umanizzarli coinvolgendoli in
un lavoro di squadra.
Venerdì - sabato : 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.20 - 22.30;
lunedì - martedì - mercoledì: 21.30; domenica: 20.30 - 22.30.
MERCOLEDì d’ESSAI
3 dicembre - ore 21.00
Pretty baby
Un film di Louis Malle. Con Susan Sarandon, Brooke Shields, Keith
Carradine, Frances Faye . 109’ - Usa 1978
Cinema Auditorium SUASA
cinemasuasa.wordpress.com
HIGH SCHOOL MUSICAL 3
Un film di Kenny Ortega. Con Zac Efron, Vanessa Anne Hudgens,
Ashley Tisdale, Lucas Grabeel, 100’. Walt Disney production.
sabato 29 novembre: ore 21.00
domenica 30 novembre: ore 16.30 e 21.00
14
27 novembre 2008
Sport
vigor senigallia Una squadra sottotono determina la seconda sconfitta in trasferta, non meritata
Periodo nero per i vigorini
S
CAGLIESE 2 – VIGOR 1
econda trasferta consecutiva e la Vigor va KO per la seconda volta, più per demeriti propri che per le prodezze
degli avversari. Anche in questa occasione i rossoblù senigalliesi sono stati sconfitti su altrettante disattenzioni difensive;
un dramma che si sta verificando da un po’ di temo in qua,
a cui Casucci dovrà in qualche modo rimediare, richiamando i propri ragazzi ad un più attento assetto difensivo. Oggi
la rete del vantaggio locale è avvenuta ancora una volta su
calcio d’angolo. La difesa, alquanto distratta, è stata a guardare, mentre tutto solo in area Baleani di testa sorprendeva
l’incolpevole Petrini. Una disattenzione pagata cara perché
la squadra, per recuperare lo svantaggio, si è sbilanciata in
avanti dando modo agli avversari di colpire in contropiede
ed è ciò che si è verificato puntualmente al 73° su un traversone da fondo campo ad opera di Sanda e infelice intervento di Guerra. La palla rotola in rete ed è il 2 a 0. La partita
sul piano tecnico non ha detto un gran che, visto che le due
squadre fin dai primi minuti di gara hanno più badato a difendere il risultato di parità che alla ricerca della vittoria. La
Cagliese veniva da due vittorie consecutive e temeva la forza
d’urto dei vogorini. Pertanto, il suo gioco era di contenimento e improvvisi contropiedi. La Vigor si limitava a controllare il gioco avversario, lasciando alle punte, un po’ solitarie,
il compito di infastidire il portiere Zallocco, ma con scarsi
risultati. Questo è quello che si è visto nel primo tempo ed
è quello che è successo a inizio secondo, fino al gol di Baleani. La Vigor si è proiettata in avanti, ma è poi venuta la
seconda rete. I ragazzi rossoblù non si sono demoralizzati,
ottenendo la rete della bandiera al 92° con Sebastianelli. Una
magra consolazione per come si erano comportati in campo. Ne parla alla fine mister Casucci: “Abbiamo giocato una
buona partita, non posso non essere soddisfatto per come si
sono comportati in campo i miei ragazzi. Due disattenzioni
difensive ci hanno condannato, ma poi ci siamo ripresi, peccato, troppo in ritardo. Non meritavamo la sconfitta, forse
il pareggio era il giusto premio per come abbiamo giocato”.
la goldengas gioca con impegno e vince con convinzione
Grande prestazione
GOLDENGAS 85 – MAROSTICA 61
D
a tempo non si vedevano i ragazzi di
Regini giocare con tanta intensità, ritmo, precisione a canestro. Di conseguenza
ne ha fatto le spese il Marostica che, pur impegnandosi a fondo, non è stato in grado di
arginare la grande serata di Bigi che, con i
suoi 25 punti (4 su 6 da due, 5 su 10 da tre e
2 su tiri liberi) è stato il miglior realizzatore,
seguito da Esposito con 19 (5 su 7 da due, 1
su 3 da tre e 6 su tiri liberi). In doppia cifra
pur Maggiotto e Gnaccarini. La svolta della
partita si è verificata già nel primo quarto,
quando la Goldengas, impressionante sui
tiri a canestro, è andata in chiusura sul punteggio di 33 a 13. Stesso divario nel secondo: 52 a 32. Alla ripresa del gioco la spinta
in avanti si è ancor più accentuata: 69 a 43.
Nell’ultimo quarto i locali hanno ancor più
incrementato il bottino, raggiungendo anche il massimo vantaggio: 72-43 (+29) per
poi chiudere l’incontro sul 65 a 61. Il primo
a parlare è l’intramontabile Esposito: “Teme-
vamo questa partita per la loro intensità, ma
noi siamo stati più intensivi di loro, mettendo in campo grinta e precisione, quello
che dobbiamo riprometterci di fare anche in
campo avverso nei prossimi incontri”. Il coach Regini: “Una buona partita, l’importante
è che stiamo recuperando Bigi. Per noi è
fondamentale il suo ritorno”. Domenica trasferta in Romagna, a Castrocaro, contro un
ex coach: Galletti.
Goldengas: Gnaccarini 11, Pierantoni 7,
Penserini 5, Gigi 25, Kosanovic, Esposito 19,
Maggiotto 14, Lilliu 2, Calcatellli 2, Polonara.
All. Regini. Marostica: Mobili Andrea, Benassi 13, Canazzola 2, Taffetani, Zandonà 13,
Pin Dal Pos 2, Infanti 10, Tosetto 11, Raffaele 8, Bolgato 2. All. Rugo.
Arbitri: Guidi di Firenze e Poli di Pistoia.
Classifica: Gattamelata 14, Verona 14, Recanati 12, Ancona 10, Castrocaro 8, Ravenna
8, Goldengas 8, Coopsette 8, Civitanova 6,
Chieti 6, Hatria 6, Bassano 4, Marostica 4,
Anzola 4.
G.M.
pallacanestro maschile - marzocca
Una finale da dimenticare
MARZOCCA 72 – S. BENEDETTO 76
S
i perde in casa col San Benedetto ed è la
terza volta che si verifica da inizio campionato. L’incontro odierno è stato vissuto
a fasi alterne, con prevalenza locale, ma
con più determinazione e grinta da parte
del San Benedetto, specialmente nel finale
di partita, quando due “bombe” consecutive di Martinez hanno spianato la strada per
la vittoria finale. Nel Marzocca è mancata
la continuità nello svolgimento del gioco, in
parte dovuta ad alcuni elementi non in perfette condizioni fisiche e in special modo di
Bartoli, appena rientrato da un grave infortunio al polso. Bocche chiuse a fine incontro. Parla il vice allenatore ed ex giocatore
Nobili: “All’inizio siamo partiti bene, fase
centrale con un po’ di “nebbia”, dovuta al
fatto che alcuni giocatori non erano in perfette condizioni fisiche. Nel finale è mancata la voglia di vincere”. Mercoledì prossimo,
26 c.m., ci sarà il recupero in trasferta a
Fabriano, per poi rigiocare ancora sabato
29 alle ore 21,15, sempre in trasferta a Jesi.
Due trasferte difficili; speriamo che il coach
Surico rimetta in efficienza tutti gli elementi disponibili.
Marzocca: Ciasca, Candelaresi ne, Trubbiani 13, Ganzetti 2, Briscoli 2, Bartoli, Kostmiler 14, Gabbianelli ne, Alessandroni 18,
Castracani 23. All. Surico.
San Benedetto: Valori 14, Martinez 22,
Mattioli 10, Grossi 14, Christ 10, Falà 6,
Camerano, De Angelis ne, Canuli ne, Ceccarelli ne. All. Poggi.
Arbitri: Paciaroni di S.Severino e Salvatelli
di Macerata.
Classifica: Pisaurum 18, Tolentino 16, Chiaravalle 14, Fabriano 14, Matelica 14, Montegiorgio 12, Stella Maris 12, S.Benedetto
12, Marzocca 10, Pedaso 10, Mondolfo 8,
Ascoli 8, Porto Recanati 8, Jesi 6, Fermo 6,
Macerata 6.
Giancarlo Mazzotti
pallacanestro femminile: la savini frigogel rimane saldamente in vetta
Una striscia molto positiva
E
’ la quinta vittoria consecutiva: un ruolino di marcia invidiabile che consente
alla squadra guidata dal coach Montanari
di mantenere il primo posto in classifica. La
lunga trasferta non ha stressato più di tanto
le ragazze; anzi, sono sempre state concentrate e precise, applicando un gioco veloce
e incisivo. La difesa è stata il punto di forza della squadra, che pur privata del loro
pivot Rudolf, ancora infortunato, non ne ha
risentito più di tanto. Ora la squadra dovrà
affrontare due incontri casalinghi, il primo
sabato prossimo, alle ore 18,30, contro il
Campobasso, battuto all’andata per 84 a 40.
Classifica: Senigallia 16, Trani 16,Bari 14,
Sulmona 8, Valle Impero 6, Civitanova 6, Pescara 4, Campobasso 2.
G.M.
Domenica si ritorna al Goffredo Bianchelli contro la Civitanovese.
Cagliese: Zalocco, Baleani, Pigna, Giorgini, Musco, Del
Moro, Bucefalo, Ciabattoni, Sanda, De Angelis (80° Pagnoni),
Trufelli. A disp. Conti, Casavecchia, Tagliatesta, Virgili, Del
Re, Giovannini. All. Gianangeli.
Vigor: Petrini 6, Rosi 6, Guerra 6, De Filippi 7, Santarelli 6,
Montanari 6,5, Candelaresi 6 (72° Paupini ng), Savelli 6 (63°
Goldoni ng), Sebastianelli 6,5, Polverari 6, Paniconi 6 (65°
Morganti ng). A disp. Mancini, Giraldi, Camilletti, Gregorini.
All. Casucci.
Arbitro Amadio di Ascoli Piceno; spettatori 150; ammoniti:
Pigna, Paniconi, Sanda, De Filippi; corner 4-3.
Classifica: Fossombrone 33, Piano S.Lazzaro 28, Fortitudo
24, Civitanovese 22, Castelfrettese 21, Cingolana 20, Jesina
20, Urbino 17, Chiaravalle 16, Osimana 16, Cagliese 16, Cuprense 15, Urbania 14,Vigor 14, Montegranaro 11, Fermignanese 11, Vis Macerata 9, Monturanese 6
Giancarlo Mazzotti
ciclismo
Olivi - Ricci, Cingolani uno - due
I
l Master Ciclocross ha eletto vincitori
della quinta prova i biancorossi Alessio
Olivi (nella foto di Paolo Boschetti) e Marco Ricci. Ovvero: ennesimo uno-due del
Cicli Cingolani.
La challenge ha fatto tappa a Torre di Palme, nell’area della Fonte di Mosè.
Ottime e da medaglia di categoria le prove
di Matteo Sbaffi, Alessio Mancini, Emanuele Apis, Stefano Santini, Fabrizio Pirani, Livio Moretti.
Classifiche - A1: 1.Marco Ricci (Cicli Cingolani); 2.Matteo Sbaffi; 3.Alessio Mancini; 4.Ernesto Ciccola; 5.Gabriele Tarsi. A2:
1.Domenico Scipioni (T.Ponte); 2.Damian
McAbe; 3.Emanuele Apis; 4.Danilo Casalanguinda; 5.Massimo Viozzi. A3: 1.Alessio Olivi (Cicli Cingolani); 2.Stefano Santini; 3.Paolo Cascioni; 4.Pierluigi Quadrini;
5.Alessandro Alessandrini. A4: 1.Giovanni
Tittoni (T.Ponte); 2.Fabrizio Pirani; 3.Giulio Bonti; 4.Antonio Grassetti; 5.Adamo
Re. A5: 1.Bruno Fantini (Team Iachini);
2.Alberto Torresi; 3.Aldo Pavoni; 4.Raffaele Egidi; 5.Mario Giulianelli. A6: 1.Livio
Moretti (Cicli Cingolani); 2.Giuseppe Ruggeri; 3.Gianni Damen; 4.Pietro Bracalente.
Giovani: 1.Lorenzo Del Rosso (Crazy Bike);
2.Lorenzo Pigliacampo; 3.Federico Biondi;
4.Matteo Berti; 5.Enrico Brandoni.
Società punteggio: 1.Cicli Cingolani;
2.T.Ponte; 3.Pupilli Grottazzolina; 4. Team
Iachini; 5.Crazy Bike. Società partecipazione: 1.Pupilli; 2.Cicli Cingolani; 3.T.Ponte;
4.Team Iachini; 5.Bike in libertà.
A Gubbio, il ciclo del Campionato Marche
- Umbria si è chiuso con puntuale linearità.
Ugo Vergari si è aggiudicato con autorevolezza la competizione open degli agonisti
più maturi, infilando anche la vittoria del
circuito interregionale. Il gentleman ha
preso per mano il Cicli Basili, conducen-
dolo alla conquista della challenge per società.
Le insegne della regione ospitante sono
state tenute alte dal 32enne junior Matteo
Donati (Bikeland Team Bike 2003), che si
è aggiudicato la corsa dei giovani ciclopratisti. Plauso all’organizzazione, curata
dal G.S. Cementerie Barbetti di Danilo
Mischianti e collaboratori, con il professionale contributo dell’Udace Csain Pesaro
Urbino.
Classifiche - Assoluta Prima Corsa: 1.Ugo
Vergari (Cicli Basili - Cagli); 2.Mario Mariano Panichi (G.S. Mate); 3.Mauro Cozzari (Punto Bici); 4.Giancarlo Rivaroli (Battistelli Extreme); 5.Maurizio Bordi (Pedale
Settempedano); 6.Paolo Sebastiani; 7.Sandro Caracciolo; 8.Valter Santeroni; 9.Luciano Paradisi; 10.Fabrizio Cavalieri.
Assoluta Seconda Corsa: 1. Matteo Donati (Bikeland Team Bike 2003); 2.Giacomo
Pieri (Mastini Cagli); 3.Alessio Mischianti
(Amici del Pedale); 4.Massimo Mancini
(G.S. Mate);
5 . L u c a
Agostinelli
( Pe t r i g n a no); 6.Filippo Galeotti;
7.AngeloBoccali;
8.Leonardo
Caracciolo;
9.Andrea
Sebastiani;
10.Cesare
Cleri.
Società: 1.Cicli Basili; 2.Mastini; 3.Bikeland Team Bike 2003; 4.Team Monarca; 5.
Tormatic.
Umberto Martinelli
Foto (di Paolo Boschetti): Alessio Olivi in Tv
Volley Us Pallavolo - Senigallia
U
na vittoria ed una sconfitta in questo fine settimana per le squadre maggiori dell’Us Pallavolo Senigallia. La buona notizia viene dalla Prima Divisione maschile: i ragazzi della Security Ta.Pe. allenata da Carlo Saja sono andati a vincere per 3-1 sul campo del Pianello Vallesina riuscendo a mantenere la loro ottima terza posizione in classifica. La vittoria è stata netta
e soltanto un momento di deconcentrazione ha consentito ai padroni di casa di conquistare il
terzo set. Non è andata bene invece perle ragazze del Vicoletto in serie D.Le nerazzurre hanno
perso per 3-1 sul campo della Mantovani Ancona. La squadra di Paradisi è ora al terzultimo
posto della classifica ed ha come unico obiettivo stagionale quello di conquistare la salvezza.
Corsi a Senigallia di Ju Jitsu tradizionale
I
l corso intensivo di
ju jitsu tradizionale
dell’Associazione Ludi
e Victoria (una domenica mattina al mese
con lezioni di tre ore
circa) continua presso
la palestra vecchia della
scuola Puccini. L’Associazione, che ha preannunciato una esibizione
marziale in prossimità
delle feste di Natale,
ha deciso di strutturare il corso in modo
“aperto” lasciando cioè
libere le iscrizioni an-
che nel corso dell’anno
e strutturando quindi
l’allenamento in modo
diversificato.
I corsi curati dal maestro Stefano Draghi
della Wjjko e dai suoi
allievi, sono adatti sia
per i principianti sia
per i praticanti di tutte
le altre arti marziali di
qualsiasi livello, anche
per curare gli aspetti
della difesa personale.
Per le iscrizioni si
può contattare il 338
7778428.
27 novembre 2008
penultima
30 NOVEMBRE 2008 Prima domenica di Avvento - anno B
LA
PAROLA Aspettiamo Dio
DI DIO M
Is 63,16-17.19; 64,2-7
Salmo 79
1Cor 1,3-9
Mc 13,33-37
di don Paolo Curtaz
ission impossible: sopravvivere al Natale. Ogni anno diventa più difficile
questa lotta contro il natale tarocco, l’altronatale, quello, insomma, che stiamo per
vivere. Forse perché ci siamo tutti seduti (o
addormentati direbbe Gesù), forse perché i
tempi sono cambiati, forse perché altri interessi (economici) hanno prevalso, nonostante la crisi ci impoga sobrietà ed austerità...
sta di fatto che il Natale che oggi iniziamo
a preparare è una fotocopia sbiadita di un
capolavoro ad olio: ne abbiamo perso i colori, la profondità, la lucentezza. Ho un’altra
teoria per capire questo tracollo di teologia,
questa emorragia di spiritualità, più birichina: forse abbiamo creato il natale tarocco perché quello vero ci metteva troppo in
crisi, ci obbligava a convertirci. E allora giù
zucchero e melassa, buoni sentimenti e tradizioni familiari, regali e cene da ingrasso.
Tutto per non vedere...
Natale tarocco, per non vedere che il Natale
vero non ha nulla a che fare con i buoni sentimenti, che l’aspetto tragico dell’evento narrato con forza nei Vangeli è ignorato dalla
retorica populista del nataleconituoi eccetera, per non vedere questo Dio che, stanco di
non essere capito, sceglie di diventare uomo
per venirsi a raccontare, per non vedere che,
per finire, Dio non viene accolto.
Cosa c’è da festeggiare, scusate? La luce viene ma le tenebre non l’hanno accolta.
Natale è dramma, il dramma di un Dio presente. E di un uomo assente. Natale vero
ribalta i ruoli, distribuisce le responsabilità.
All’uomo arrogante, eterno adolescente che
si lamenta dell’assenza di Dio, Dio risponde
venendo, e lamentando l’assenza dell’uomo.
Quel bambino nella culla non solo fa tenerezza come tutti i neonati: ci scuote, ci provoca, ci inquieta. Se egli davvero è l’Altissimo, se egli – sul serio – è l’Infinito, la nostra
idea di Dio tracolla e ci tocca cambiare vita.
Meglio far finta di niente, allora, tirare fuori
la tradizione, i presepi viventi, i canti natalizi, la neve, i regali piuttosto che accettare la
nuda verità di un Dio che viene sulla terra e
indirizzare a: La Voce Misena
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071.7914132
e-mail: [email protected]
non è accolto.
Sono tutte cose belle e sacrosante quelle nate
per festeggiare la notizia di questo Dio che
viene per i poveri, nate per dare importanza
alla follia di un Dio che prende il posto dei
perdenti. Solo che, oggi, la festa è esplosa,
uscita dai margini, enorme, e ci si dimenticata di invitare il festeggiato. Dio è il grande
assente del natale tarocco.
In questi ultimi anni ho scoperto, costernato,
che Natale è il peggior giorno dell’anno per
molta gente. Sono gli sconfitti della storia, di
solito, a patire così tanto il Natale, per quell’aura di famiglia, di felicità, di nostalgia che
cola dagli schermi televisivi. Chi non ha famiglia, o ne ha una terribile, chi è perdente,
chi è solo, vive il Natale con un unico desiderio: che finisca prima possibile.
Ne soffro anch’io, terribilmente. Se Dio è
venuto proprio per gli ultimi e abbiamo ridotto il Natale al punto che proprio loro lo
vivono con tristezza, come minimo, fratelli,
abbiamo un problema di comunicazione.
A noi, ora. Avete voglia di prepararvi al Natale? Volete, sul serio, svegliarvi da quest’immenso sonno della coscienza che tutti ci intorpidisce?
Non siamo qui a far finta che poi Gesù
bambino nasce. Dio è già nato, nella storia
e tornerà nella gloria, nel cuore della notte,
come uno strampalato sposo ritardatario.
In mezzo ci siamo noi, ci sono io, ci sei tu,
amico lettore. Siamo qui per darci un mese
di sveglia interiore, per far nascere (ancora
e ancora) Dio in noi. E’ già nato, ovvio, altrimenti non stareste leggendo queste parole
in libertà. E’ già nato, ovvio, se avete deciso
di ribellarvi ad una fede esteriore e tiepida.
E’ già nato, ovvio, se avete deciso di mettervi a cercare Dio. Quello che possiamo fare
è stare svegli, non lasciarci travolgere dalla
follia quotidiana della vita, ribellarci al pensiero dominante (anche quello pseudo-cattolico) per vivere la nostra interiorità come
dei cercatori di Dio. Dai, facciamolo bene
questa volta, seguiamo sul serio la provocazione della Parola. Aspettiamo Dio.
arrivati in redazione
L’aviere senigalliese
E’ deceduto il nostro Presidente, Francesco
Bozzi. L’indimenticabile Cecco, così tutti lo
conoscevano, si è spento tra le braccia di una
figlia, all’età di 89 anni. Combattente delle II
guerra mondiale, pilota a bordo dei mitici CR
42, fu decorato di medaglia di bronzo al valor militare. Ha sempre mantenuto vivissima
la passione del volo e dopo il conflitto, anche
in condizioni pionieristiche, ha solcato il cielo
con i velivoli dell’Aero Club di Ancona. A lui
dobbiamo il “battesimo del volo” per tanti
senigalliesi, alcuni dei quali a loro volta sono
poi divenuti piloti.
Cecco, uomo intelligente e generoso, marito
e padre amatissimo, stimato nella vita professionale da tutti i concittadini, aveva perso
nei cieli d’Albania durante gli eventi bellici, il
fratello Giorgio, anche lui pilota. Assieme agli
altri aviatori senigalliesi era stato l’infaticabile animatore del gruppo di appassionati, non
solo piloti, che tra le tante iniziative avevano
promosso e realizzato la Cappella Votiva degli
Aviatori, all’interno della Chiesa dell’Immaco-
lata. Costruita a metà degli anni ’60, dedicata
alla Madonna di Loreto protettrice del volo, la
cappella è sempre stato il luogo di culto legato ai momenti felici ed anche a quelli più
dolorosi per tutti gli aviatori senigalliesi.
Cecco Bozzi fu anche tra i promotori, negli
anni ’90, dell’associazione “Senigallia Volo
Sportivo” che poi si fuse, sotto la sua presidenza, con l’antico “Gruppo Aviatori”, cosi
come ora è organizzata nella attuale associazione degli “Aviatori Senigalliesi”.
Lo abbiamo salutato fino a mercoledì mattina,
nella chiesa dell’Immacolata come camera
ardente, mentre il funerale, è stato celebrato
alle ore 9.00 di mercoledì 26 p.v.
La mattina del 10 dicembre, per la Messa che
ogni anno si celebra nella ricorrenza della nostra patrona, la Madonna di Loreto, lo ricorderemo di nuovo. Quest’anno assieme ad un
altro grande pilota senigalliese, Stefano Rosa,
scomparso tragicamente solo pochi giorni fa.
Gianluigi Mazzufferi - Senigallia
La fede credibile
“Dio non sa che farsene di quelle forme ipo-
crite di chi dice “Signore, Signore” e poi trascura i suoi comandamenti. Se ciascuno
pensa solo al proprio interesse, il mondo non
può che andare in rovina. Ma nel suo regno
eterno, Dio accoglie quanti si sforzano giorno per giorno di mettere in pratica la sua
parola”. Nel giorno della solennità di Cristo
Re dell’universo, che chiude l’anno liturgico,
Benedetto XVI riflette all’Angelus sul giudizio
finale e sul destino ultimo dell’uomo. Nei
saluti finali, che ho ascoltato alla radio, c’era
l’auspicio che nessun ordinamento politico
possa più, in nome di una ideologia, negare
i diritti della persona umana e la sua libertà
e dignità. Ho ascoltato con grande interesse
le parole del Papa e ho pensato a quanti usano la religione per i propri fini: dall’ottenere
un consenso, magari politico ed elettorale,
fino ad arrivare a scatenare guerre e violenze
addirittura scomodando il nome di Dio. Sta
iniziando l’Avvento e mi sono detto che non
è mai troppo tardi per recupare una fede credibili, semplice, che non ha altri riferimenti,
se non il Vangelo.
Luca Cerini - Senigallia
RUBRICA DI STORIA E ATTUALITÀ DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MASTAI FERRETTI
All’Opera Pia si prepara il Natale
A
nche all’Opera Pia fervono i preparativi per il Natale.
Tutta la Casa di riposo si anima: il desiderio di addobbare gli ambienti, così come si fa in una casa, è veramente
grande. La particolarità, che caratterizza gli addobbi che
verranno utilizzati, è che gli ospiti, insieme alle animatrici,
preparano tutto con le proprie mani. Ciascuno fa quello
che può; le animatrici coordinano i lavori coinvolgendo
molti ospiti, andando magari a cercare nelle proprie stanze anche le persone più timide.
Le attività legate al Natale sono tante, ne parleremo anche nei prossimi numeri, e quindi non è difficile trovare il
modo di dare il proprio contributo. Al di là dei lavori, che
sono sempre di grande qualità, l’aspetto più bello è il clima che si crea mentre si “lavora”: sembra davvero di sta-
re in una casa quando tutti i componenti della famiglia si
danno da fare per costruire qualcosa insieme. La Casa di
riposo è molto grande e per questo è necessario cominciare i lavori con molto anticipo. Il periodo che va dalla fine
di novembre ai primi di dicembre è in assoluto quello più
impegnativo ed entusiasmante alla stesso tempo: non è
ancora tutto finito ma si può cominciare a gustare il frutto delle proprie fatiche, e quindi si accelera per arrivare in
tempo.
Si comincia infatti ad addobbare nella settimana in cui
cade l’8 dicembre, giornata che tradizionalmente nelle
case veniva dedicata al presepe e all’albero. Una Casa di
Riposo più bella per vivere con più gioia il Natale, l’evento
che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità.
15
IN BREVE
MONTERADO
Parte da Monterado il blitz: “Parlami di Gesù” su Radio
Maria che, a partire da domenica 23 novembre, ogni
4^ domenica del mese, dalle 18 alle 19,30, perché
d.Giuseppe Cionchi trasmette la vita di Gesù, tratta
dai Vangeli. Il libro sarà pubblicato da Shalom (per
richiederlo, numero verde 800030405); FM 107-600
– 107.900. Per telefonare a Radio Maria: 031/610610.
Il libro parte da una domanda reale di una nemotina
alla nonna: Parlami di Gesù… “Nonna, parlami di Gesù.
La mamma e il papà non me ne parlano mai… Parlano
sempre del lavoro, dei soldi, degli stipendi, dei vestiti,
della macchina, degli affari, del divertimento, dell’ultima
puntata della fiction in TV, corrono col cellulare in mano,
stanno quasi sempre al computer… e litigano spesso…
Tu, almeno, parlami di Gesù”. E’ una domanda che la
nonna – meravigliata – ci ha rigirato e ci ha chiesto un
Vangelo per parlare di Gesù alla nepotina. Ogni essere
umano, direttamente/indirettamente, di qualsiasi
razza, popolo, lingua, nazione, condizione culturale,
politica, sociale… - è la “nepotina” che chiede a tutti:
“Parlami di Gesù”. Da questo fatto, l’autore prende lo
spunto per rispondere: “Ti parlo di Gesù”, ipotizzando
che ogni persona – credente o non credente – si possa
trovare nella condizione della nepotina: “Parlami…” o
della nonna: “Ti parlo”… Anche se la nonna – ricevuto
il Vangelo – dopo un po’ di tempo, si confida: “Non ci
capisco quasi niente”!… Ecco, pertanto, il tentativo umile,
chiaro, semplice… per offrire una narrazione continuata,
progressiva dei Vangeli unificati per avvicinarsi a Gesù,
da “In principio”… a “si separò”…, frutto di oltre 2
anni di ricerche. La trasmissione è stata ascoltata
anche a Monterado, tanto che quando domenica 23
novembre, d.Giuseppa ha bloccato con: “facciamo una
pausa musicale”, una sorella dice alla sorella: “Adesso
d.Giuseppe si fa un sorso di vernaccia”. Alleluia!
IL RICORDO DI RENATA PAOLONI
Lunedì 24 novembre 2008, alle ore 19,00, presso la
Chiesa parrocchiale di Serra de’Conti è stata celebrata
dal parroco don Severino Sebastianelli, nel quarto
anniversario dalla sua scomparsa, una S.Messa per
Renata Arcangeli Paoloni, moglie del dr.Paolo. Sono stati
letti anche dei “pensieri” molto profondi che Renata,
focolarina, aveva scritto nel corso degli anni e che hanno
commesso i tanti presenti.
CARABINIERI IN FESTA A CORINALDO
Domenica 23 novembre 2008, con una Santa Messa,
concelebrata dal vice parroco don Fabrizio Spingardi,
presso la Chiesa Parrocchiale di San Francesco di
Corinaldo, è stata celebrata la festa della Virgo Fidelis,
protettrice dell’Arma dei Carabinieri. Il vice parroco,
all’inizio della S. Messa ha ricordato tutti i carabinieri
morti in servizio ed ha messo in evidenza il lavoro che
svolgono i militari dell’arma per la nostra sicurezza. Alla
cerimonia erano presenti il vice sindaco di Corinaldo
Cesare Morganti, il presidente dell’Associazione
Nazionale Carabinieri – Sezione di Corinaldo – Tenente
cpl. Gabriele Aucone, il comandante della Stazione di
Corinaldo m.llo Francesco Gagliardi, il maggiore della
riserva Mario Bugugnoli, il maresciallo Luigi Florio, il
presidente del consiglio provinciale Luciano Antonietti,
il presidente della Bcc di Corinaldo Felice Saccinto, il
consigliere provinciale avv. Marco Grandi, il parroco
mons. Umberto Mattioli, diversi carabinieri in congedo
e simpatizzanti.
Ilario Taus
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2009
E’ iniziata a Voce Misena la campagna abbonamenti
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