Piano Triennale offerta formativa
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Piano Triennale offerta formativa
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA MATTEOTTI 11” CAVE Via Giacomo Matteotti 11, 00033 CAVE (Rm) –COD. FISCALE 93016960580 – DISTRETTO 36 069580694 Fax069509006 r mic8cd003@istr uzione.it - r [email protected] sito:www.iccave.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15 gennaio 2016; aggiornato (con ritardo dovuto ad ordinanza di chiusura della scuola per verifica stabilità degli edifici dopo le scosse sismiche) in data 2/11/16 dal Collegio dei docenti con approvazione del Consiglio d’Istituto del 3/11/2016. 1 INDICE 1. Premessa 3 2. Priorità, traguardi ed obiettivi derivanti dal RAV 4 3. Priorità strategiche (legge 107/15) 7 4. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 9 5. Piano di miglioramento 17 6. Progettazione organizzativa, educativa, curricolare ed extracurricolare 35 a) b) c) d) e) f) Organizzazione didattica complessiva Progettualità curricolare ed extracurricolare Valutazione e autovalutazione degli alunni Metodologia Didattica inclusiva Flessibilità didattica e organizzativa 35 43 58 66 67 67 1. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale 68 2. Fabbisogno organico 77 3. Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 81 4. Programmazione delle attività formative rivolte al personale 82 5. Allegati 88 2 1- Premessa - - - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Via Matteotti 11” di CAVE, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 4763/A19 del 22/09/2015; il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14/01/2016; il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 15/01/2016 ; il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ; il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. Il piano è stato aggiornato, con ritardo dovuto ad ordinanza di chiusura della scuola per verifica stabilità degli edifici dopo le scosse sismiche, in data 2/11/16 dal Collegio dei docenti con approvazione del Consiglio d’Istituto del 3/11/2016. 3 2- Priorità, traguardi ed obiettivi derivanti dal RAV Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo on line della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RMIC8CD003/via-matteotti-/ . In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali ✓ Ottenere risultati più omogenei tra le classi e tra le diverse prove. ✓ Migliorare i risultati in ogni ambito sia della prova di italiano sia di matematica. 2) Risultati a distanza ✓ Monitorare i risultati degli alunni nel successivo percorso di studio, soprattutto nella scuola secondaria di II grado. ✓ Migliorare l'efficacia degli interventi realizzati per l'orientamento al fine di elevare il numero degli alunni che segue il consiglio orientativo. I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1) Migliorare il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI. 2) Ottenere punteggi superiori a quelli delle scuole con background socio-economico-culturale simile ed inferiori nella 3 classe della Scuola Secondaria di I° Grado, in particolare in matematica, con differenze consistenti rispetto alla medie regionali e nazionali. 3) Strutturare strumenti di rilevazione per monitorare i risultati scolastici negli anni successivi. 4) Incentivare l’utilizzo della didattica orientante e coinvolgere le famiglie. e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica è in linea o di poco inferiore a quella media, anche se ci sono casi di singole classi che si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è inferiore alla media nazionale. Tra la scuola Primaria e Secondaria di I grado i risultati vengono monitorati mentre tra la scuola Secondaria di I e II grado manca del tutto un riscontro dei risultati se non quelli strettamente legati al Consiglio Orientativo che pure evidenziano alcune criticità. 4 Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1) Promuovere la didattica orientante e per competenze. 2) Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai percorsi formativi che valutativi anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione. 3) Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, la sospensione di giudizio, cambio di indirizzo di studio, abbandono scolastico. 4) Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative. e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Attraverso tali obiettivi di processo si intende raggiungere le priorità indicate, necessarie per il miglioramento degli esiti degli studenti nelle prove standardizzate e nei risultati a distanza. Promuovendo una didattica orientante e per competenze sarà possibile strutturare percorsi che consentano agli alunni l'acquisizione delle competenze chiave europee per una cittadinanza attiva e consapevole. Inoltre la piena attuazione del curricolo verticale può favorire la realizzazione di percorsi formativi e valutativi adeguati anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione e prove autentiche. La predisposizione di strumenti che consentano una collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado e l’avvio di percorsi progettuali comuni favoriranno il monitoraggio dei risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, l’eventuale sospensione di giudizio derivante da debiti formativi, il cambio di indirizzo di studio, l’abbandono scolastico. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. Nelle classi seconde della scuola Primaria il punteggio medio nella prova di Italiano è superiore rispetto al Centro e all'Italia e paragonabile rispetto al Lazio; nella prova di Matematica i suddetti valori sono superiori rispetto ai tre parametri di riferimento. Nelle classi quinte della scuola Primaria e nelle classi terze della Scuola Secondaria i punteggi medi rilevati sono superiori in entrambe le prove agli standard di riferimento. La scuola mediamente riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi. Il livello raggiunto nelle prove INVALSI dagli studenti dell'Istituto può essere ritenuto complessivamente affidabile. Non si rilevano dinamiche di aumento o regressione relativamente alle percentuali dei soggetti meno dotati e più dotati nel corso della loro permanenza a scuola. I valori di varianza tra e dentro le classi non si discostano in maniera significativa rispetto ai parametri di riferimento. I punti di debolezza rilevati sono i seguenti: La scuola solo in qualche caso non riesce ad assicurare tra le varie classi esiti paragonabili ai parametri di riferimento. Si differenziano in negativo: nella scuola primaria una classe seconda in Italiano e una classe seconda in entrambe le prove; nella secondaria di I grado una classe terza in Matematica. Il livello raggiunto nelle prove INVALSI dagli studenti dell'Istituto solo eccezionalmente risente di valori di cheating tali da comprometterne potenzialmente gli esiti. 5 Non si rileva una regressione significativa nella disparità tra i soggetti meno dotati e più dotati nel corso della loro permanenza a scuola. I valori di varianza tra e dentro le classi non si discostano in maniera uniforme dai parametri di riferimento. L'analisi pertanto non offre interpretazioni certe. Scelte conseguenti ai risultati a distanza L’analisi compiuta nella sezione 2.4. del RAV (Risultati a distanza) ha messo in luce i seguenti punti di forza e di debolezza. Punti di forza La maggior parte degli studenti dell’Istituto (29,9%), nell’anno scolastico 2012-13, ha scelto l’area professionale, a seguire il 23,1% ha scelto l’area tecnica, il 18,3% l’area umanistica, il 15,4% l’area scientifica e solo l’8,7% l’area artistica e il 4,9% l’area linguistica. Il 60,5% dei Consigli Orientativi corrisponde alla scelta effettuata; il 39,5% non corrisponde. Punti di debolezza Rispetto alla provincia, alla regione e alla nazione il Consiglio Orientativo ha una corrispondenza con la scelta effettuata più bassa: Istituto (60,5%), Roma (71,5%), Lazio (71,1%), Italia (70,9%). Il dato dei C. O. non corrispondenti è più elevato (circa dell’11%) rispetto ai dati della provincia (Roma 28,5%), del Lazio (28,9%) e dell'Italia (29,1%), Istituto (39,5%). Gli studenti dell’Istituto promossi al I anno che hanno seguito il Consiglio Orientativo sono l’80%, una percentuale più bassa rispetto alla provincia (Roma: 91,1%), al Lazio (91,7%) e all’Italia (90,9%). La percentuale degli alunni promossi al I anno che non hanno seguito il C.O. è del 60%, un dato più basso rispetto a quello della provincia (Roma: 77,8%), della regione (Lazio: 79,7%) e dell’Italia (76,9%). 6 3- Priorità strategiche (legge 107/15) La legge del 13 luglio 2015, n.107 si propone di dare «piena attuazione» all’autonomia delle istituzioni scolastiche e richiama l’art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59, ricollegandosi agli atti costitutivi dell’autonomia scolastica riprendendone le finalità: Autonomia scolastica e offerta formativa: • affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza; • innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti; • contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali; • prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica; • realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva; • garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini; Gli strumenti che la legge utilizza per dare piena attuazione all’autonomia sono: • ORGANICO DELL’AUTONOMIA • PIANO TRIENNALE DELL’AUTONOMIA FINALITÀ DEL PTOF: Il Piano si prefigge le seguenti finalità: • garantire l’esercizio del diritto degli studenti al successo formativo e alla migliore realizzazione di sé in relazione alle caratteristiche individuali, secondo principi di equità e di pari opportunità; • sviluppare l’educazione ad una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica, che rafforzi negli studenti il rispetto di se stessi e degli altri, il rispetto dell’ambiente e il senso di appartenenza alla comunità; • realizzare una scuola aperta quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica. OBIETTIVI PRIORITARI Gli obiettivi prioritari adottati dalla Scuola tra quelli indicati dalla legge sono: • valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, e della conoscenza delle culture dei paesi europei anche attraverso la promozione di scambi culturali e progetti di partenariato; • potenziamento delle competenze logico-matematiche scientifiche; • potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; • 7 • • potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, l’uso delle nuove tecnologie; superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in apprendimento; • prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; • • • apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; • definizione di un sistema di orientamento. • 8 4- Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, ai sensi dell'art. 1, comma 14 della L. 107/2015, sono stati sentiti i rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati: • Ass. Turistica Pro Loco Cave; • Consiglio Comunale dei Giovani Comune di Cave; • Cooperativa Sociale "Le Ginestre"; • Museo Civico "Città di Cave"; • Museo Civico di " Capranica Prenestina"; • Associazione Genitori; • Fondazione "Maadi Solidarity Onlus"; • Ass." Ma 'n te movie"; • Ass. "U.S. Basket Cavese"; • Ass. "Caffécorretto"; • Ass. "Dimensione Donna"; • Ass. “Il Gabbiano”; • Ass. “C.A.M.I.”; • ASD “New Dance”; • Ass. “Passo Antico”; • Ass. “Karaté”; • Comune di Cave; Le associazioni hanno formulato proposte inerenti alla progettazione d'Istituto dando particolare rilievo alle tematiche riguardanti l'inclusione, l'ambiente, la creatività, la salute e la cittadinanza attiva. Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola è vincolata, ogni associazione indica il proprio campo d'interesse, presentando i punti di forza e di debolezza dell'interazione scuola-territorio; tutti si rendono disponibili a collaborare e supportare l’istituzione scolastica. A titolo esemplificativo e non esaustivo si riassume la progettazione per il triennio 2016/19 come segue: SOGGETTO Ass. Turistica Pro Loco Cave Consiglio Comunale dei Giovani Comune di Cave CAMPO DI INTERESSE • Promuovere eventi e manifestazioni sul territorio. • Incentivare il turismo. • Sensibilizzare i giovani alla realizzazione della cittadinanza attiva. PROPOSTE • Giornate (primavera). • Laboratori di cucina (Sagra della Castagna). • Rafforzare, attraverso una serie di eventi e laboratori, il coinvolgimento dei giovani alla cittadinanza attiva, ambientale e sociale. ecologiche 9 Cooperativa Sociale "Le Ginestre" Museo Civico "Città di Cave" Museo Civico Prenestina" di "Capranica Associazione Genitori Fondazione Onlus" "Maadi Solidarity • Accompagnamento anziani e disabili. • Educare ai Social Network (supporto e prevenzione attraverso corso di formazione). • Organizzazione eventi socioculturali e ricreativi. • Assistenza e orientamento a famiglie e soggetti svantaggiati. • Sportello d’ascolto. • Attività museale. • • • Visite guidate. Promozione della conoscenza dell'arte. • Consolidamento della conoscenza dell'arte. Visite guidate. • Attività laboratoriali a tema. • Didattica museale. • Salvaguardare il benessere del territorio dei Monti Prenestini. • Escursioni e attività didattiche nel museo o nel giardino. • Promuovere una consapevolezza ecologica. • Osservazione dei vari tipi di habitat. • Stimolare l’interesse per la diversità degli ambienti naturali, non naturali e culturali. • Laboratori didattici riguardanti “La vita” nella natura. Lezioni a tema naturalistico e artistico. • Promuovere il coinvolgimento delle famiglie al fine di migliorare l’inclusione di tutti gli alunni. • Collaborazione con la scuola per la realizzazione delle diverse progettualità. • Solidarietà sociale. • • Attività promotrici di sviluppo educativo, culturale, socioeconomico, agricolo, tecnicoformativo, sanitario in Paesi svantaggiati del mondo. Salvaguardia dell'ambiente: creazione di un piccolo vivaio di piante autoctone da collocare nel territorio; passeggiate ecologiche; educazione alimentare con riguardo ai prodotti del territorio (Km 0). Valorizzazione dei rifiuti: raccolta dei tappi di plastica già in atto e ampliamento delle categorie merceologiche di raccolta. • • Ass."Ma 'n te movie" • Promuovere l'arte, la lettura, la poesia, la musica, la pittura, la fotografia e il CINEMA. • • • • Proiezioni di film con tematiche scelte dall'Istituto comprensivo e dall'Associazione stessa. Collaborazione con le altre associazioni che aderiscono al PTOF per la realizzazione dei progetti. Realizzazioni di cortometraggi con tematiche relative al PTOF, rispettando la privacy degli alunni. Contributo alla manutenzione 10 del teatro della scuola. Ass. "U.S. Basket Cavese" Ass. "Caffecorretto" • • • Promuovere l’attività sportiva tenendo conto dell’inclusione, della disabilità e dell’integrazione. • Progetto “Coni ragazzi”. • Progetto basket Scuola dell’Infanzia. • Progetto basket Scuola Primaria. Valorizzare il patrimonio culturale della comunità locale. Avvicinare la popolazione al libro. • Progetto “Leggere per crescere” • • Educare all’ascolto. Offrire esperienze di lettura di gruppo fortemente socializzanti. • Organizzare incontri letterari. 1. A.S. 2016/17 • • Laboratorio di lettura ad alta voce condotto dai lettori dell’associazione. Incontro con l’autore. 2. A.S. 2017/18 • • Laboratorio di lettura per l’avvio alla declamazione singola e corale. Incontro con l’autore. 3. A.S. 2018/19 • Laboratorio di lettura per la presentazione di un libro: • A) Individuare autonomamente i passi da leggere ad alta voce B) Produrre una recensione letteraria • Ass. "Dimensione Donna" • Prevenzione della discriminazione di genere Ass. “Il Gabbiano” • Incontro con l’autore • Promuovere la conoscenza della diversità di genere. • Garantire le pari opportunità tra i bambini e le bambine. Danza • Educare il bambino alla Danza attraverso attività ludica • • • • • Conoscere e relazionarsi Esercizi e giochi di riscaldamento graduale del corpo Impostazione e allineamento del corpo Utilizzo di attrezzi-giocattoli Esercizi per il ritmo, il peso, la dinamica, la mimica, la gestualità, l’improvvisazione. 11 Teatro • • • • • • Ass. “CAMI” Sviluppare le autonomie sociali, Educare al rispetto delle regole Educare all’ascolto Saper entrare in relazione on gli altri Confrontarsi con gli altri Entrare in forma attiva in un gruppo Musica e canto corale • • • Conoscere e prendere consapevolezza del proprio corpo Educare al respiro corretto Eseguire vocalizzi e melodie • Esercizi di lettura e narrazione • Esercizi di fabulazione • Tecniche per l’uso della voce e della parola • Creazione di storie e brevi racconti a più voci • Uso di oggetti, di materiali del trucco e del travestimento. • Educare il bambino al movimento Favorire lo sviluppo tramite il linguaggio corporeo, visivo e sonoro. Sviluppare ascolto su fi sé e sugli altri Favorire autocontrollo, concentrazione, attenzione, autonomia, coordinazione Educare all’ascolto usi ale e al senso del ritmo. Percepire e scoprire lo spazio. Disponibilità ad interagire con l’Istituto Comprensivo per la preparazione di musical. Partecipazione al progetto “Riambientiamoci”. • • • • • Ass. “ASD New Dance” Danza Sportiva • • • Ass. “Passo Antico” Far conoscere la danza Sportiva come disciplina . Educare i ragazzi all’attività fisica, all’impegno giornaliero e alla giusta nutrizione. Educare alla socializzazione E integrazione per il raggiungimento di obiettivi comuni. Danza Popolare • • Far conoscere le tradizioni del nostro territorio attraverso il ballo e la musica Trasmettere i valori e la semplicità legati al passato e alla cultura popolare del nostro territorio. • • • • Disponibilità ad interagire con l’Istituto Comprensivo per la preparazione di musical. Partecipazione al progetto “Riambientiamoci”. 12 Ass. “Karaté” • Karate • Migliorare la propriocettività, la coordinazione e, la reattività e l’attenzione. • Educare alla disciplina e alla cooperazione. • Educare alla gestione dell’attenzione, della rabbia, della timidezza e dell’insicurezza. • • • Occupazione del tempo libero degli allievi per distoglierli dalle attività a “rischio”. Amore per le arti marziali che tengono allenato il corpo e stimolano la mente. Migliorare l’aspetto e le prestazioni fisiche. Educare alla difesa personale. Comune di Cave La Città di Cave collabora con l’Istituto affrontando tematiche che possano migliorare lo stile di vita degli alunni. AMBITI TEMATICI ➢ AMBIENTE ➢ AGRICOLTURA ➢ ALIMENTAZIONE ❖ STORIA E DOCUMENTI ❖ ARTE ❖ ARTIGIANATO ✓ EDUCAZIONE CIVICA ✓ EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE ✓ EDUCAZIONE STRADALE Tali attività potranno essere realizzate con la collaborazione di più soggetti: Comune ed assessorati di riferimento, museo civico, scuole secondarie di secondo grado, associazioni locali, aziende artigianali ed agricole del territorio, insegnanti dello stesso istituto Comprensivo, ASL, polizia locale, nonché altri soggetti che dalla loro professione o dalla loro esperienza hanno acquisito un know now in grado di trasferire ai bambini e ai ragazzi nuove conoscenze e competenze. Di seguito riportiamo alcuni spunti da cui potranno nascere iniziative da integrarsi con quelle proposte della scuola. Ambiente La popolazione ha ben risposto alla raccolta differenziata raggiungendo già dal primo anno (2012) una percentuale di oltre il 65%. Ciò evidenzia un forte senso di responsabilità verso il proprio territorio. Tuttavia occorre mantenere e migliorare tale dato positivo. 13 Per decoro della Città non si intende soltanto la raccolta dei rifiuti abbandonati, in zona urbana come in campagna, ma anche il rispetto per l’arredo urbano come nei parchi pubblici, luoghi che negli ultimi anni hanno visto atti di vero vandalismo, con imbrattamento e distruzione di giochi, cartelli stradali, recinzioni. Agricoltura Per sviluppare la sensibilità al rispetto e alla tutela dell’ambiente si possono implementare laboratori per attuare forme di coltivazione, anche alternative e meno inquinanti, come gli orti sinergici, dove si favorisce la conoscenza delle piante e la loro provenienza, la loro evoluzione e ciclicità produttiva e stagionale mediante l’osservazione e la cura dell’orto didattico. Si può focalizzare l’attenzione su alcune piante in particolar modo del castagno nostrano, del gelso e di altre colture che si adattano perfettamente al nostro clima e terreno. Una volta individuata un’area da destinare a tali colture, si realizzerà un progetto esecutivo a cura dell’ufficio tecnico comunale. Per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado si possono proporre ricerche e studi a tema anche di archivio e in sinergia con gli istituti agrari del territorio. Alimentazione In un ambiente pulito può esserci un’agricoltura di qualità migliore e quindi cibi più sani. Da qui possono scaturire una serie di attività rivolte ai docenti, agli alunni e alle famiglie. Tra queste indichiamo: - l’Educazione alimentare inizia in famiglia (rivolto ai genitori); - cuciniamo insieme (rivolto ai bambini, i bambini mangiano volentieri quello che cucinano nel contesto scolastico; - percorsi di educazione alimentare per gli insegnanti (per un migliore approccio culturale e trasversale); - fattorie didattiche del territorio (come esperienza fuori dal contesto scolastico). Storia e Documenti Favorire progetti rivolti alla conoscenza della storia locale tramite la visita delle chiese, del borgo medievale, del quartiere liberty, della ferrovia, di altre forme architettoniche di epoca diversa anche attraverso la consultazione dei documenti dell’Archivio storico comunale e della biblioteca comunale. Verranno proposte agli alunni attività finalizzate alla valorizzazione delle tradizioni popolari. Arte Progetto “Vivere il Museo” a cura del Museo Civico Città di Cave – Lorenzo Ferri). Artigianato Un’attenzione particolare sarà rivolta alla lavorazione della ceramica artistica nonché del legno e dei suoi derivati. 14 Educazione alla Cittadinanza In collaborazione con l’associazione “Alza la mano”, patrocinata dal comune, si propongono attività progettuali che hanno la finalità di far conoscere il nostro ordinamento giuridico. Educazione alle Differenze La crescita demografica, nella nostra città, è dovuta principalmente a movimenti migratori di famiglie provenienti sia dalla periferia di Roma che da paesi dell’ex Europa dell’Est (Romania, Bulgaria ex Jugoslavia) ed extracomunitari (Nigeria, Sudan, Isola di Capoverde), gravate spesso da problemi economici e sociali. Per una più efficace integrazione sociale si propone un laboratorio sperimentale che coinvolga tali famiglie nel raccontare usi e costumi del proprio paese di origine. Educazione Stradale Progetti da realizzare con la collaborazione della Polizia locale e altre associazioni del territorio, finalizzati a sensibilizzare i ragazzi ad un corretto uso dei luoghi della nostra città. RETI DEL TERRITORIO All’interno dello scenario di collaborazione con il territorio, la scuola ha attivato le seguenti reti con le scuole limitrofe: • Rete “Progettare per competere”, di cui siamo Istituto capofila, finalizzata alla Formazione sulle Misure di Accompagnamento alle Nuove Indicazioni nazionali; • “Rete per l’innovazione nella Buona Scuola”, di cui siamo Istituto capofila, per svolgere attività di formazione e aggiornamento ai dirigenti, ai docenti, al personale ATA, ai genitori delle scuole in rete, per organizzare, promuovere, gestire attività educative e formative, corsi e seminari di studio, convegni e conferenze, incontri e dibattiti, mirati allo studio, all’orientamento e alla formazione permanente, per sostenere attività di ricerca metodologica in ambito educativo e formativo; • “Rete per l’Inclusione degli alunni che presentano BES” con capofila I.C. “Karol Wojtyla” Palestrina; • Rete “CO.SP.ID INSIEME PER MIGLIORARE” con capofila l’I.C. di Gallicano nel Lazio, finalizzata alla realizzazione del Piano di miglioramento predisposto nel RAV; • Rete con capofila l’I.C. di Isola del Liri, finalizzata alla realizzazione della Segreteria digitale; • Rete con la Cooperativa “Le Ginestre” e con il Comune di Cave Ufficio Servizi Sociali finalizzata alla integrazione di tutti gli alunni. In seguito all’art. 1, comma 70 e ss della Legge n. 107 del 2015, l’Istituto ha aderito alla Rete di Ambito 14 con capofila l’I.I.S. “Pantaleoni” di Frascati. Il nuovo assetto organizzativo ha favorito una più ampia apertura al territorio e una nuova gestione delle risorse, valorizzando sinergicamente l’autonomia scolastica e una nuova collaborazione e condivisione propositiva, propria della forma organizzativa della rete. L’Istituto Comprensivo “Via G. Matteotti, 11” risulta capofila della Rete di Ambito 14 per la Formazione. 15 USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE Al fine di contrastare la dispersione scolastica e supportare situazioni di disagio socioambientale - in virtù dell’Avviso pubblico prot. 3462 del 10/08/2016 relativo all’ampliamento dell’offerta formativa delle scienze motorie da realizzarsi attraverso attività sportive in linea con il PTOF dell’Istituto atte a favorire la frequenza scolastica degli alunni anche in orario extracurricolare (rivolte prioritariamente agli alunni e al personale dell’Istituto, nonché ai residenti del territorio) gestite dal personale scolastico e/o da società/enti/associazioni/esperti/cooperative o simili - sono stati affidati gli impianti sportivi con atto concessorio per le seguenti attività: artistico-espressive, arrampicata sportiva, attività sportiva, danza sportiva, karate, pilates. Inoltre, in virtù dell’art. 50 del Regolamento di contabilità scolastica (D.I. n°44/2001), e secondo i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto con deliberazione n. 2 del 12/09/2014, nonché della convenzione stipulata con il Comune di Cave quale ente proprietario, la scuola dà annualmente in concessione i propri locali e attrezzature, in orario compatibile con le attività istituzionali della scuola, ad associazioni culturali e/o sportive (quali ad esempio Volley, Ma ‘n te Movie, Associazioni Anziani Cave) e, occasionalmente, per iniziative particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti istituzionali della scuola o dell’Ente locale. 16 5- Piano di Miglioramento INDICE SEZIONE I – PRIORITÀ E TRAGUARDI DERIVANTI DAL RAV (Tab.1) pag. 18 SEZIONE II –OBIETTIVI DI PROCESSO RILEVANTI E NECESSARI pag. 19 ➢ Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi (Tab. 2) ➢ Scala di rilevanza degli obiettivi di processo (Tab. 3) ➢ Elenco degli obiettivi di processo, risultati attesi, indicatori di monitoraggio del processo e modalità di misurazione dei risultati (Tab. 4) SEZIONE III – AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO pag. 24 ➢ Rapporto degli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo (Tab. 5) SEZIONE IV – PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO pag. 26 ➢ Impegno delle risorse umane e strumentali interne ed esterne (Tab. 6 – 7) ➢ Tempi di attuazione delle attività (Tab. 8) ➢ Monitoraggio periodico per il raggiungimento dell’obiettivo di processo (Tab. 9) SEZIONE V – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PdM pag. 30 ➢ Processi di condivisione e diffusione all’interno della scuola (Tab. 10) ➢ Diffusione del PdM all’esterno della scuola (Tab. 11) ➢ Nucleo di Autovalutazione (Tab. 12) 17 SEZIONE I - Priorità e traguardi derivanti dal RAV Tabella 1 – Esiti, Priorità e traguardi ESITI DEGLI STUDENTI 1. RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI 2. RISULTATI A DISTANZA PRIORITÀ TRAGUARDI (lungo periodo) (a tre anni) A. Ottenere risultati più omogenei tra le Migliorare il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove invalsi classi e tra le diverse prove B. Migliorare i risultati in ogni ambito per entrambe le discipline Ottenere punteggi superiori a quelli delle scuole con background socioeconomico-culturale simile ed inferiori nella 3 classe della scuola secondaria di I° grado, in particolare in matematica, con differenze consistenti rispetto alla medie regionali e nazionali A. Monitorare i risultati degli alunni nel Strutturare strumenti di rilevazione per monitorare i risultati scolastici negli anni successivo percorso di studio, successivi soprattutto nella scuola secondaria di ii grado B. Migliorare l'efficacia degli interventi realizzati per l'orientamento al fine di Incentivare l’utilizzo della didattica orientante e coinvolgere le famiglie elevare il numero degli alunni che segue il consiglio orientativo 18 SEZIONE II- Obiettivi di processo più rilevanti ➢ Congruenza tra obiettivi di processo e priorità TABELLA 2 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità Area di processo Curricolo, progettazione e valutazione Continuità e orientamento Obiettivi di processo E’ connesso alle priorità Promuovere la didattica orientante e per competenze 1 2 Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai percorsi formativi che valutativi anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione 1 2 Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, la sospensione di giudizio, cambio di indirizzo di studio, abbandono scolastico Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative 2 1 2 19 ➢ Scala di rilevanza degli obiettivi di processo TABELLA 3 – Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante fare una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di rilevanza) Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue: 1 2 3 4 5 Nullo Poco Abbastanza Molto Del tutto Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto. Obiettivi di processo elencati Fattibilità Impatto (da 1 a 5) (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento 3 4 12 Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai percorsi formativi che valutativi anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione 2 4 8 Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, la sospensione di giudizio, cambio di indirizzo di studio, abbandono scolastico 2 4 8 Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative 3 4 12 Promuovere la didattica orientante e per competenze 20 ➢ Elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati Sulla base di questo lavoro si definisce una lista ordinata degli obiettivi di processo che saranno oggetto della successiva pianificazione. TABELLA 4 – Risultati attesi e monitoraggio Obiettivo di processo in via di attuazione Risultati attesi Azioni previste 1. - 1 Promuovere la didattica orientante e per competenze. - Promuovere la didattica orientante monitorandone l’efficacia e coinvolgendo le famiglie Innalzare la percentuale di alunni che seguono il consiglio orientativo Attività laboratoriali orientative con scuole presenti sul territorio a partire dalle classi prime (primaria e secondaria di I gr) 2. Formazione per i docenti 3. Micro sperimentazioni da condividere per ambiti disciplinari Indicatori di monitoraggio - N. Laboratori attivati e N. classi coinvolte - N. docenti coinvolti in ogni corso e ore frequentate - Misura del gradimento espresso dai docenti rispetto alle azioni formative - Misura del gradimento espresso dagli alunni rispetto alle attività svolte - Questionari rilevanti il tipo di sperimentazione e il coinvolgimento degli ambiti disciplinari Modalità di rilevazione - Questionario online - Rilevazione statistica 21 4. - 2 3 4 Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai percorsi formativi che valutativi anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione. - - - Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, la sospensione di giudizio, cambio di indirizzo di studio, Valorizzare le potenzialità di ciascun alunno attraverso tecniche e metodi didattici innovativi 5. Innalzare i risultati finali rispetto a scuole con background socio-economicoculturale simile Diminuire la disomogeneità dei risultati in ogni ambito disciplinare Attuare progetti ponte tra i diversi ordini di scuola Implementazione della dotazione tecnicoscientifica anche attraverso l’adesione alle azioni previste dal PON 2014/20 e dal PNSD N. attività condivise - N. docenti coinvolti - N. visualizzazioni - - N. postazioni attivate e/o materiale innovativo Questionario online - Rilevazione statistica - Focus group - Misura dell’efficacia delle attività innovative svolte - Misura del gradimento espresso dagli alunni rispetto alle azioni formative 6. piena attuazione del curricolo verticale - Questionario rivolto ai docenti - Questionario online 7. predisposizione e condivisione di sistemi valutativi adeguati (rubriche di valutazione, prove autentiche ecc) - Indice di varianza tra le classi in orizzontale e in verticale - Rilevazione statistica 8. Individuazione di figure di coordinamento - N. docenti coinvolti - 9. Predisposizione di strumenti di rilevazione Questionario docenti per rilevare l’adeguatezza degli strumenti utilizzati Questionario online - Rilevazione statistica N. studenti coinvolti - Focus group Rendere più uniformi i risultati tra le classi Strutturare strumenti di rilevazione per monitorare i risultati scolastici negli anni successivi Creazione di un archivio digitale condiviso in apposita area del sito d’istituto - 10. Attività di tutoring da parte di studenti selezionati - 22 nell’attività di tutoring abbandono scolastico. - Misura del gradimento espresso dai docenti e dagli alunni rispetto alle attività realizzate - Indice di varianza tra le classi in orizzontale e in verticale 23 SEZIONE III – Azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo ➢ Rapporto degli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo TABELLA 5 – Caratteri innovativi Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento Legge 107/2015 e Appendice B Indire Legge 107/2015 comma 7, h, i, n, p Appendice B Indire: n. 1 trasformare il modello trasmissivo della scuola Superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in apprendimento n.2 Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare n.3 Creare nuovi spazi per l’apprendimento n.7 Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile Legge 107/2015 comma 7, c, f, h, i, n Potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, l’uso delle nuove tecnologie Appendice B Indire: n. 2 Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare n.3 Creare nuovi spazi per l’apprendimento 24 Legge 107/2015 comma 7, a, b, i, n, p Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche e logico-matematiche Appendice B Indire: n.3 Creare nuovi spazi per l’apprendimento Legge 107/2015 comma 7, d, e, g, i, n Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica Appendice B Indire: n.7 Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile Legge 107/2015 comma 7, j, k, n Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico Appendice B Indire: n.7 Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile Legge 107/2015 comma 7, h, i, j, n, q Appendice B Indire: n.3 Creare nuovi spazi per l’apprendimento Legge 107/2015 comma 7, i, j, k, l, n Apertura pomeridiana delle scuole anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario Appendice B Indire: n.3 Creare nuovi spazi per l’apprendimento n. 4 Riorganizzare il tempo del fare scuola Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni Legge 107/2015 comma 7, o Appendice B Indire: n.7 Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile 25 SEZIONE IV – Pianificazione delle azioni di ciascun obiettivo di processo individuato ➢ Impegno delle risorse umane e strumentali TABELLA 6 – Impegno di risorse umane interne alla scuola Ore aggiuntive presunte Figure professionali Tipo di attività Fonte finanziaria Docenti Frontali (curricolare, extracurricolare) 800 FIS Personale ATA Apertura/chiusura locali scolastici e vigilanza per attività extracurricolari (CS) 130 FIS 50 FIS Attività di supporto ai progetti (AA) Altre figure Docenti interni con competenze specifiche TABELLA 7 – Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Figure professionali Tipo di attività Formatori Corsi di Formazione Attrezzature Strumentazione informatica Altro Attrezzature per laboratori musicale, scientifico, artistico, linguistico Ore aggiuntive presunte Fonte finanziaria 100 Ex legge 440 / PON Programma Annuale 26 ➢ Tempi di attuazione delle attività TABELLA 8 – Tempistica delle attività Azioni previste Pianificazione attività Gen-Mag 2016 Sett –Dic 2016 Gen-Mag 2017 Sett –Dic 2017 Gen-Mag 2018 Sett –Dic 2018 Gen-Mag 2019 1 X X X X X X X 2 X X X X X X X 3 X X X X X X X 4 X X X X 5 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 6 X 7 8 9 10 X X 27 ➢ Monitoraggio periodico per il raggiungimento dell’obiettivo di processo TABELLA 9 – Monitoraggio delle azioni Da compilare secondo i tempi indicati Data di rilevazio ne Azioni previste 1. Giugno 2016 Attività laboratoriali orientative con scuole presenti sul territorio a partire dalle classi prime (primaria e secondaria di I gr) 2. Formazione per i docenti 3. Micro sperimentazi oni da condividere per ambiti disciplinari Indicatori del monitoraggio o del processo 1. N. Laboratori attivati e N. classi coinvolte 2. N. docenti coinvolti in ogni corso e ore frequentate Misura del gradimento espresso dai docenti rispetto alle azioni formative 3. Misura del gradimento espresso dagli alunni rispetto alle attività svolte Questionari rilevanti il tipo di sperimentazione e il coinvolgimento degli ambiti disciplinari Strumenti di misurazione - - Questiona rio online Rilevazion e statistica Criticità rilevate - Nonostante il 77% dei docenti abbia attivato laboratori tematici nell’ambito della “didattica orientante e per competenze”, solo ilo 33% degli stessi ha avviato microsperimentazioni attraverso didattica per competenze - Nonostante l’alto gradimento per i corsi di formazione/aggiorname nto realizzati, solo il 55% dei docenti ha partecipato a uno o più corsi. Progressi rilevati Modifiche/necessità di aggiustamenti 1. a. La flessibilità didattica, la contemporaneità, le classi aperte, le attività extracurricolari e i progetti attuati dai docenti di potenziamento hanno favorito l’incremento delle attività laboratoriali b. Circa il 95% degli studenti afferma alto gradimento per le attività laboratoriali e ritiene che queste abbiano contribuito alla loro formazione personale c. il 93% dei genitori ritiene che l’offerta formativa della scuola sia adeguata alle necessità e ai bisogni dell’utenza 2. Pianificazione degli interventi sin dall’inizio dell’a.s. attraverso l’ottimale gestione delle risorse umane e strumentali Implementazione delle “buone pratiche” a. La formazione docenti ha permesso una maggiore promozione della didattica orientante, favorendo la ricerca-azione e un diffuso utilizzo di didattiche innovative funzionale ad una didattica inclusiva. b. Circa il 90% degli insegnanti ritiene che la scuola offra corsi di formazione/aggiornamento utili per il proprio lavoro e che la scuola incoraggi la partecipazione a corsi di 28 formazione/aggiornamento 3. Data di rilevazio ne Azioni previste Indicatori del monitoraggio o del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate La microsperimentazioni realizzate singolarmente o in gruppi disciplinari e interdisciplinari hanno permesso la diffusione delle “buone pratiche” Progressi rilevati Modifiche/necessità di aggiustamenti 8.Individuazione di figure di coordinamento Gennai o 2017 Giugno 2017 Gennai o 2018 Giugno 2018 29 SEZIONE V – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PdM ➢ Processi di condivisione e diffusione del piano all’interno della scuola TABELLA 10 – Condivisione e diffusione interna dell’andamento del PdM Momenti di condivisione Gennaio 2016 Persone coinvolte Docenti, DS Strumenti Collegio Docenti Azioni Presentazione del PdM Considerazioni scaturite dalla condivisione Condivisione da parte dei docenti dei percorsi individuati per la realizzazione del PdM Predisposizione da parte del Nucleo di Autovalutazione degli indicatori per sviluppare i diversi monitoraggi. Gennaio 2016 Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione Predisposizione azioni da sviluppare Febbraio/Maggio 2016 Docenti, DS Confronto e dibattito per Dipartimenti, Condivisione delle linee operative indicate nel PdM. Azioni di coordinamento del Nucleo e momenti informativi/formativi con le famiglie da parte del DS. Azione di raccolta dati all’interno dei dipartimenti, 30 Interclassi/Intersezioni l’attuazione del PdM delle Interclassi/Intersezioni. Da parte del DS, azioni di coordinamento per l’elaborazione dei dati. Giugno 2016 Docenti, DS Collegio Docenti Monitoraggio delle azioni svolte Condivisione dei risultati ottenuti e dei percorsi avviati secondo quanto previsto dal PdM. Lettura risultati relativi ai monitoraggi e predisposizione di schede valutative Monitoraggio delle azioni svolte con accurata analisi dei processi rilevati, delle criticità e dei necessari aggiustamenti Giugno 2016 Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione Settembre/Dicembre 2016 Docenti, DS Dipartimenti, Interclassi/Intersezioni Rilevazione dei bisogni e progettazione attività Gennaio 2017 Docenti, DS Collegio Docenti Confronto e dibattito per l’attuazione del PdM Gennaio 2017 Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione Predisposizione azioni da sviluppare 31 Febbraio/Maggio 2017 Docenti, DS Dipartimenti, Interclassi/Intersezioni Confronto e dibattito per l’attuazione del PdM Collegio Docenti Lettura risultati relativi ai monitoraggi e predisposizione di schede valutative Giugno 2017 Docenti, DS Giugno 2017 Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione Settembre/Dicembre 2017 Docenti, DS Dipartimenti, Interclassi/Intersezioni Rilevazione dei bisogni e progettazione attività Gennaio 2018 Docenti, DS Collegio Docenti Confronto e dibattito per l’attuazione del PdM Gennaio 2018 Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione Febbraio/Maggio 2018 Docenti, DS Dipartimenti, Interclassi/Intersezioni Rilevazione dei bisogni e progettazione attività Predisposizione azioni da sviluppare Confronto e dibattito per l’attuazione del PdM 32 Giugno 2018 Docenti, DS Collegio Docenti Giugno 2018 Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione Lettura risultati relativi ai monitoraggi e predisposizione di schede valutative Rilevazione dei bisogni e progettazione attività TABELLE 11 - Azioni di diffusione dei risultati esterne alla scuola Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola Metodi/strumenti Destinatari Tempi Incontro informativo (presentazione PdM) Feb/Mar 2016 Convegno sulle attività effettuate 4. Genitori studenti; 5. Associazioni della Rete con cui la scuola opera 6. Ente locale Docenti, DS, alunni e famiglie Sito internet della scuola Stakeholder Triennio 2015/2018 Monitoraggi Famiglie e studenti Cadenza quadrimestrale Giugno 2016/17/18 33 ➢ Nucleo di Valutazione TABELLA 12 – Composizione del Nucleo di Valutazione Nome Ruolo Maria Vittoria FRASCATANI DIRIGENTE Lucina CIAMEI 1° COLLABORATORE Daniela ZAMPATORI 2° COLLABORATORE Valentina PACCIANI- Raffaela MILANA FUNZIONE STRUMENTALE Marilisa FOSCHI FUNZIONE STRUMENTALE Martina DE PAOLIS RESPONSABILE DI PLESSO Emanuela BONANNI FUNZIONE STRUMENTALE Vania LATINI FUNZIONE STRUMENTALE Daniela DONNINI FUNZIONE STRUMENTALE Francesca DE PISA FUNZIONE STRUMENTALE Patrizia TRIPELLI FUNZIONE STRUMENTALE Lorella DE ANGELIS FUNZIONE STRUMENTALE Simona MARTINI REFERENTE COMMISSIONE SITO WEB 34 6- Progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa a- Organizzazione didattica complessiva: RISORSE STRUTTURALI DEI PLESSI SCUOLA DELL'INFANZIA PLESSO SPAZI INTERNI SPAZI ESTERNI P.zza C.Cambresis - 3 classi - 2 laboratori - 1 Spazio gioco libero - 1 locale mensa 1 Giardino Via G. Matteotti, 29 - 7 classi - 1 laboratorio - 2 Spazi gioco libero - 1 locale mensa 1 Giardino SCUOLA PRIMARIA PLESSO SPAZI INTERNI SPAZI ESTERNI - 27 classi - 4 laboratori - 1 palestra Via G. Matteotti, 11 - 1 biblioteca - 1 locale mensa - 1 Giardino - 1 campo polivalente - 16 aule dotate di lavagne interattive - 4 locali per gli uffici di Segreteria e la Presidenza SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLESSO SPAZI INTERNI SPAZI ESTERNI - 16 classi - 6 laboratori Viale G. Venzi, 23 - 1 aula di musica - 1 Giardino - 1 sala teatro - 1 campo polivalente - 1 palestra - 11 aule con lavagna interattiva - Biblioteca multimediale 35 POPOLAZIONE SCOLASTICA E ORARIO DI LAVORO SCUOLA DELL'INFANZIA PLESSO TEMPO SCUOLA P.zza C.Cambresis Via G. Matteotti, 29 ORARIO SCOLASTICO Normale 8-16 Antimeridiano 8-13 Normale 8-16 GIORNI Lun-Ven SCUOLA PRIMARIA PLESSO TEMPO SCUOLA Via G. Matteotti, 11 Modulare Pieno ORARIO SCOLASTICO GIORNI 8.20-13.20 Lun-Gio 8.20-12.20 Ven 8.20-16.20 1 g/S 8.20-16.20 Lun-Ven SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLESSO TEMPO SCUOLA ORARIO SCOLASTICO GIORNI Viale G. Venzi, 23 Ordinario 8.25-14.07 Lun-Ven 36 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SCUOLA PRIMARIA (Tempo Modulare 27 ore) Discipline I° II° III° IV° Lingua italiana Matematica Storia/Geografia Scienze e Tecnologia Lingua Inglese Musica Arte e Immagine Educazione Fisica Religione/ Attività alternative Mensa TOTALE 7 6 3 2 3 1 1 1 2 1 27 7 6 3 2 3 1 1 1 2 1 27 SCUOLA PRIMARIA (Tempo Pieno 40 ore) Discipline I° II° III° IV° V° Lingua italiana Matematica Storia Geografia Scienze e Tecnologia Lingua Inglese Musica Arte e Immagine Educazione Fisica Religione/ Attività alternative Attività di laboratorio Mensa TOTALE 8 7 3 2 1 1 1 1 2 1 27 10 8 2 2 2 1 1 2 1 2 4 5 40 8 6 3 2 2 1 1 1 2 1 27 7 6 3 2 3 1 1 1 2 1 27 V° 10 8 2 2 2 2 1 1 1 2 4 5 40 9 8 2 2 2 3 1 1 1 2 4 5 40 9 8 2 2 2 3 1 1 1 2 4 5 40 9 8 2 2 2 3 1 1 1 2 4 5 40 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (30 ore) Discipline Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Inglese Francese/Spagnolo Arte e immagine Musica Educazione Fisica Religione /Ora Alternativa Approfondimento TOTALE I° II° III° 6 2 1 4 2 2 3 2 2 2 2 1 1 30 6 2 1 4 2 2 3 2 2 2 2 1 1 30 6 2 1 4 2 2 3 2 2 2 2 1 1 30 37 SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (GOVERNANCE DI ISTITUTO) Per gestire le molteplici attività di un Istituto così complesso quale risulta essere l’I.C. “Via G. Matteotti, 11”, il Dirigente individua due collaboratori ai quali delega specifici compiti, ed il Collegio Docenti individua ulteriori figure di sistema, necessarie per il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi di cui sopra e per la realizzazione del Piano di miglioramento. Figure di sistema: a- Diretti collaboratori del DS Nella gestione dell’Istituto il DS, nel triennio di riferimento, si avvale della collaborazione di due docenti ai quali delega i seguenti compiti: - Sostituzione del Dirigente Scolastico in sua assenza o impedimento; - Supervisione dell’orario di servizio dei docenti, stilato in base alle direttive del Dirigente Scolastico e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte e nelle riunioni con la RSU di Istituto; - Sostituzione dei docenti assenti con criteri di efficienza ed equità; - Collocazione funzionale, in collaborazione con la responsabile di plesso, delle ore a disposizione per completamento orario dei docenti della scuola secondaria, derivante dalla riduzione a 57’ dell’unità oraria di lezione, e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite; - Collocazione funzionale delle ore a disposizione per compresenza dei docenti della scuola primaria; - Cura della contabilizzazione per ciascun docente delle ore di permesso breve (disciplina del recupero delle stesse) e delle ore eccedenti; - Collaborazione alla diffusione delle comunicazioni ordinarie e straordinarie; - Rapporti con il MIUR, l’USR, l’USP ed altri Enti (Regione, Provincia, Comune, ASL, ecc.); - Collaborazione con il Dirigente Scolastico nella predisposizione dell'ordine del giorno del Collegio dei docenti, dei Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, delle riunioni, ecc. e nella predisposizione delle altre pratiche di ufficio che il Dirigente Scolastico riterrà di affidargli di volta in volta; - Collaborazione nella definizione degli organici; - Collaborazione nella formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti; - Cura dei rapporti e delle comunicazioni con le famiglie: segnalazioni di assenze prolungate degli alunni, di scarso profitto, di indisciplina grave; - In collaborazione della Funzione Strumentale, cura ed aggiornamento del Sito Web dell’istituto; - Verbalizzazione degli incontri del Collegio Docenti; - Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.); - Partecipazione alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico. b- Responsabili di plesso Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni plesso è istituita la figura del responsabile, i cui compiti sono così definiti: - Accoglienza nuovi docenti; Sostituzione dei docenti assenti con criteri di efficienza ed equità, in caso di assenza dei collaboratori del D.S.; 38 - - - - Collocazione funzionale, in collaborazione con il primo collaboratore del D.S., delle ore a disposizione per completamento orario dei docenti della scuola secondaria, derivante dalla riduzione a 57’ dell’unità oraria di lezione, e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite; Vigilanza sull’ordinato svolgimento quotidiano delle attività educative e didattiche dell’istituzione scolastica nel proprio plesso, con segnalazione tempestiva all’ufficio di Segreteria di eventuali gravi problemi non risolvibili con il proprio intervento diretto; Vigilanza sulla presenza dei docenti di plesso in base all’orario di servizio, con segnalazione tempestiva all’ufficio di Segreteria di eventuali assenze o ritardi dei colleghi e predisposizione di un adeguato intervento atto ad assicurare la vigilanza sulla sezione/classe; Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.); Ritiro e distribuzione della posta e delle circolari; Raccolta e consegna in segreteria di documenti, moduli, richieste dei colleghi di plesso; Predisposizione di adeguate modalità organizzative per gli incontri scuola-famiglia e per le varie iniziative di plesso (es. feste, spettacoli, uscite, visite d’istruzione …) e/o problematiche varie; Proposta al Dirigente Scolastico degli ordini del giorno relativi ai Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione; Gestione dei rapporti con i genitori in collaborazione con i collaboratori del D.S.; Partecipazione alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico. c- Funzioni strumentali I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. Denominazione funzione Strumentale Area 1 PTOF – PROGETTI – AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Descrizione dei Compiti ✓ Stesura- Revisione PTOF ✓ Coordinamento Progetti ✓ Monitoraggio attività ✓ Valutazione progetti ✓ Autovalutazione d’Istituto Area 2 PROFESSIONALITA’ DOCENTE ✓ Coordinamento dell’attività di continuità ✓ Coordinamento attività di orientamento ✓ Attuazione Curricolo Verticale ✓ Formazione e Aggiornamento 39 Area 3 SUCCESSO SCOLASTICO ALUNNI ✓ Valutazione ✓ Invalsi ✓ Integrazione Area 4 NUOVE TECNOLOGIE E COMUNICAZIONE SITO WEB ✓ Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie ✓ Sito web d- Animatore digitale Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. L’Animatore Digitale sarà, per il MIUR, una figura fondamentale per l’accompagnamento del Piano Nazionale Scuola Digitale. Nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, potrà sviluppare progettualità su tre ambiti: - Formazione interna: Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. - Coinvolgimento della comunità scolastica: Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. - Creazione di soluzioni innovative: Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. 40 e- Responsabili di Dipartimento Ogni Dipartimento Disciplinare dispone di un docente responsabile di Dipartimento proposto dai Docenti che lo compongono e nominato dal Collegio annualmente, che si occupa delle seguenti funzioni: - Coordinamento dei lavori all’odg di ogni riunione; - Coordinamento di moduli disciplinari, delle proposte per le UU.DD, degli obiettivi, delle prove di verifica comuni; - Raccolta dei risultati forniti dai docenti circa le prove di verifica comuni; - Raccolta dei dati generali delle prove di verifica per la tabulazione e l’analisi; - Raccolta, per l’organizzazione delle classi aperte, dei nominativi degli alunni, divisi per fasce di livello, che ciascun docente ha provveduto a stilare; - Organizzazione degli elenchi dei gruppi di alunni per recupero, potenziamento, consolidamento e/o ricerca,tenendo presenti i livelli e le esigenze dei singoli alunni; - Assegnazione del gruppo di alunni ai diversi docenti, tenendo presente la proposta progettuale di ognuno; - Coordinamento delle proposte degli acquisti dei libri di testo e/o di materiale dei laboratori; - Predisposizione, al termine dell’a.s., di una relazione su quanto si è realizzato evidenziando i punti deboli e i punti di forza; - Archiviazione del materiale elaborato, su supporto elettronico, e diffusione delle “buone pratiche”. f- Responsabili dei Laboratori Il Responsabile di Laboratorio è incaricato di effettuare le seguenti attività: - Ricognizione del materiale presente presso il Laboratorio; - Segnalazione di guasti, furti, rottura dei beni presenti nel laboratorio; - Segnalazione dei beni inventariati da dismettere; - Proposta acquisti; - Predisposizione di un calendario per prenotare l’utilizzo del Laboratorio; - Aggiornamento dell’inventario dei beni presenti nel Laboratorio. g- Docenti tutor per i docenti neoassunti I docenti neo assunti a tempo indeterminato, per confermare il ruolo, dovranno superare l’anno di prova, durante il quale saranno affiancati da un docente-tutor, il quale sarà scelto dal dirigente scolastico insieme al Collegio dei Docenti. Come previsto dal comma 4 dell’art.12 della Legge 107/15, al tutor nominato spetterà: - accogliere il neo-assunto nella comunità professionale; - favorire la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola; - esercitare ogni forma utile di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento; - elaborare, sperimentare, validare risorse didattiche e unità di apprendimento in collaborazione con il docente neo-assunto; - promuovere momenti di osservazione in classe, secondo le indicazioni dell’art.9 dello stesso decreto, finalizzate al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento. L’art.9 (rubricato Peer to peer – formazione tra pari), specifica che “l’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle 41 motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti”. Il tutor, quindi, oltre a perseguire gli obiettivi specifici di cui sopra dovrà curare, con particolare attenzione, la parte cosiddetta “osservativa” del neo docente che confluirà successivamente nella sua relazione finale. h- Coordinatori di Classe/Interclasse/Intersezione È altresì istituita, per ogni consiglio di classe, di interclasse e di intersezione, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola: - - Organizzazione e coordinamento didattico dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione; Responsabilità degli atti relativi ai Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione; Controllo sulla regolare stesura, da parte del segretario, dei verbali delle riunioni dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, e relativa sottoscrizione; Raccolta, all’inizio dell’anno scolastico, delle singole programmazioni disciplinari; Predisposizione della programmazione generale della classe, raccogliendo e coordinando le richieste dei singoli docenti, sollecitando interventi interdisciplinari e mirando all’unitarietà nei metodi e nei comportamenti (solo secondaria); Coordinamento delle attività curricolari ed extracurricolari deliberate dai Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione; Predisposizione di quanto necessario per lo svolgimento degli scrutini; Raccolta, al termine dell’anno scolastico, delle relazioni e dei programmi delle singole discipline; Predisposizione, viste le relazioni disciplinari e sentito il CdC, della relazione finale coordinata; In stretta collaborazione con il Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, individuazione e attivazione di strumenti e risorse adeguati alle difficoltà riscontrate negli alunni; Su segnalazione del Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, o dei singoli docenti, convocazione dei genitori in caso di assenze o di problemi relativi al comportamento degli alunni; in caso di gravi comportamenti da parte degli alunni attivazione della procedura dettata dal regolamento disciplinare. i- Commissioni Le Commissioni, annualmente costituite all’interno del Collegio dei Docenti, costituiscono gruppo di supporto ai docenti assegnatari delle Funzioni Strumentali, collaborando nella progettazione, nella realizzazione e nel monitoraggio delle attività. 42 b- Progettualità curricolare ed extracurricolare Il nostro PTOF, per il triennio 2016/19, si pone l’obiettivo di conciliare le richieste delle famiglie e del territorio, i bisogni educativi e le finalità culturali ed educative, in conformità con le Indicazioni Nazionali, gli obiettivi del Libro Bianco di J. Delors e le linee programmatiche dell’Europa. Le Nuove Indicazioni Nazionali ed il rapporto Delors dell’Unesco pongono al centro del processo educativo la persona. Le Indicazioni Nazionali individuano tra le finalità generali della scuola “lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea nella valorizzazione della diversità, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.” Il Rapporto Delors sull’educazione afferma che la scuola è rapporto tra persone; è luogo della promozione della persona nelle sue diverse dimensioni: fisica, psicologica, intellettiva, morale, sessuale, religiosa, sociale. Il Rapporto riconduce i compiti educativi a quattro pilastri: Sapere: imparare ad imparare, acquisire gli strumenti della comprensione. Saper fare: imparare a fare, acquisire la capacità di agire creativamente nel proprio ambiente. Saper essere: imparare ad essere, saper valorizzare i propri talenti. Saper vivere assieme: imparare a convivere, saper partecipare e collaborare con gli altri. Le scelte relative alle varie attività didattiche e ai diversi progetti muovono dai seguenti paradigmi: ✓ Tutti possano vivere liberi: il valore della Libertà consiste nel diventare pienamente responsabile delle proprie azioni e capaci di scegliere. È libero chi mette l’altro al centro dei propri interessi e opera per un mondo in cui tutti possano vivere liberi. ✓ Il valore della Persona in quanto unica e irripetibile, portatrice di qualità originali e come tale ha un valore inestimabile. ✓ Il valore della Comunità come il luogo di confronto, di dialogo, di convivenza, di condivisione dove ogni persona umana può realizzarsi in pienezza. ✓ Il valore della Diversità. La diversità storica, culturale, religiosa, è preziosa risorsa del genere umano, fonte di scoperta, di esperienza, di conoscenza. ✓ Il valore della Speranza. L’educazione è sperare nel futuro dell’uomo e credere nella bellezza e nella forza dei suoi sogni. In questo orizzonte si individuano alcuni principi fondanti per un progetto educativo che sia autenticamente attento alla persona: • Il principio dell’inclusione e della non discriminazione, per il quale la Scuola si impegna a garantire piena inclusione, indipendentemente dal background o dalle abilità delle alunne e degli alunni. • Il principio dell’efficacia, per cui a tutti, nessuno escluso, la Scuola si impegna a garantire il diritto ad un esito positivo dell’azione educativa. • Il principio secondo cui è inalienabile il diritto alla salute, alla sicurezza e alla protezione, al benessere emotivo, fisico e psicologico. • Il principio per cui l’attenzione al genere si pone come uno dei motivi centrali del modello educativo. 43 • Il principio della partecipazione, che mira a favorire e a valorizzare il coinvolgimento delle alunne e degli alunni, delle famiglie e della comunità nella progettazione e nello svolgimento delle attività della scuola. Con tali presupposti l’organizzazione e la conduzione della vita scolastica, le scelte metodologiche e la gestione delle risorse, possono realizzare un contesto educativo in cui la pratica dei diritti sia consuetudine e stile di vita finalizzato ad attuare pienamente l’accoglienza, l’inclusione e la partecipazione. L’accoglienza L’accoglienza è l’atto costitutivo dell’azione educativa e didattica, che garantisce a ciascun alunno e alunna le condizioni a loro più adeguate perché possano sviluppare nel modo più completo la propria personalità, le proprie facoltà e attitudini, e perseguire il loro successo formativo, la loro piena formazione umana, la loro autorealizzazione; essa si concretizza nella creazione di un clima scolastico positivo, che valorizza le competenze già possedute dall’alunno, che crea un clima collaborativo tra docenti ed alunni, tra alunni e alunni. L’inclusione L’inclusione è il processo attraverso il quale il contesto scuola assume le caratteristiche di un ambiente che risponda alle esigenze di tutti gli allievi e in particolare degli alunni con bisogni speciali. L’inclusione riguarda tutti gli studenti che rischiano di essere esclusi dalle opportunità scolastiche, a seguito del fallimento del sistema scuola. La scuola inclusiva richiede che i sistemi educativi sviluppino una pedagogia centrata sul singolo alunno, rispondendo in modo flessibile alle esigenze di ciascuno. Tale pedagogia si fonda sull’idea innovativa in base alla quale le differenze vanno considerate come una risorsa per l’educazione, ma la cui valorizzazione richiede capacità nei sistemi educativi di intercettare, per rispondervi in modo adeguato, i diversi bisogni educativi degli alunni. In questa prospettiva si vogliono sollecitare processi in cui si realizzino un’attenzione autentica alle differenze - di genere, di provenienza, di abilità, di condizione economica - e la valorizzazione del contributo che può essere offerto da ciascuno per obiettivi concordati e condivisi di trasformazione del proprio contesto di apprendimento e di vita. La partecipazione La partecipazione, intesa come progettazione partecipata, è il modo privilegiato di formazione ed educazione alla cittadinanza attiva in tutte le sue forme, e costituisce il tema-sfida dell’innovazione sociale. In questa ottica la progettazione partecipata perché sia efficace deve: o essere svolta nel contesto del laboratorio, luogo fisico, mentale e relazionale in cui vengono coinvolti attivamente tutti i partecipanti; o avere le regole del lavoro esplicitate, perché siano accettate, discusse e condivise; o definire il ruolo e le responsabilità di ognuno; o offrire un clima di accoglienza che favorisca la libera espressione e la partecipazione. Con tali presupposti l’organizzazione e la conduzione della vita scolastica, le scelte metodologiche e la gestione delle risorse, possono realizzare un contesto educativo in cui la pratica dei diritti sia consuetudine e stile di vita. Tutto ciò, inoltre, favorisce la realizzazione di un progetto unico “CostituzionalMente” che insieme al Progetto “Verso Una Scuola Amica” dell’UNICEF, si prefigge di favorire l’unitarietà di insegnamento dei tre 44 ordini di scuola, il cui fulcro è determinato dai processi cognitivi, fermo restando che l’inclusione e le pari opportunità sono primi passi. L’Offerta Formativa del Progetto d’Istituto “CostituzionalMente” si dispiega, con modalità analoghe, già da diversi anni, modulando le diverse attività, tenendo conto delle differenti tematiche che vengono affrontate per favorire la continuità educativa dall’infanzia alla secondaria. In questo scenario, i percorsi didattici modulari porranno una attenzione particolare verso la sensibilità in relazione all’ambiente e al territorio, verso il rispetto delle culture diverse dalla propria, verso l’attenzione a situazioni di disagio per acquisire una mentalità responsabile e solidale, verso la consapevolezza dei bisogni e dei diritti-doveri propri e altrui. Tale progettualità proseguirà anche negli anni successivi al fine di rendere pienamente la nostra scuola una “Scuola Amica” dei ragazzi, delle loro famiglie e di tutti i soggetti che interagiscono con essa. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La progettazione curricolare ed extracurricolare di cui sopra si realizzerà attraverso una didattica laboratoriale che riguarderà le macroaree descritte nelle seguenti schede di progetto: SCHEDE PROGETTO PTOF 2016-2019 Area di Progetto Sottoprogetto “PROGETTO SCUOLA SICURA” PO3 “Sicurezza” Priorità cui si riferisce • Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento Traguardo di risultato • Incentivare l’utilizzo della didattica orientante Obiettivo di processo • Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) • Favorire il benessere della persona per renderla "custode" della propria vita • Sviluppare il senso di collaborazione e solidarietà • Sviluppare la capacità di acquisizione di regole di comportamento nella prevenzione del rischio • Educare ad un comportamento responsabile in situazione di pericolo • Creare la cultura della sicurezza e della prevenzione nei lavoratori della scuola e negli alunni • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare Destinatari Attività previste Tempi di realizzazione Risorse umane Risorse finanziarie Modalità di verifica dei risultati del processo Risultati attesi Intero anno scolastico Docenti curricolari Personale ATA: CS Collaborazioni: Carabinieri, Polizia di Stato, Protezione civile del territorio Come da Programma Annuale Questionari alunni Acquisizione delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica 45 Area di Progetto Sottoprogetto “PROGETTO AREA DELLA COMUNICAZIONE” PO4 “Nuove tecnologie“ Priorità cui si riferisce • Migliorare i risultati in ogni ambito Traguardo di risultato • Superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in apprendimento Obiettivo di processo • Diffondere la conoscenza e la pratica dei diversi linguaggi espressivi • Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative • Promuovere attività di laboratorio curricolari ed extracurricolari in cui gli alunni possano compiere molteplici esperienze finalizzate a sviluppare la creatività • Integrare le tecniche e le modalità dell'insegnamento, utili a favorire la motivazione allo studio, la partecipazione e l'apprendimento di alunni che sono attratti dal loro uso Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) Tempi di realizzazione • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Intero anno scolastico Risorse umane (ore) Docenti curriculari Risorse finanziarie Acquisto di strumentazione informatica come da P.A. e Fondi strutturali europei Modalità di verifica dei risultati del processo Questionari alunni Test per verificare le competenze digitali degli alunni Risultati attesi Sviluppo e consolidamento delle competenze digitali degli alunni Destinatari Attività previste 46 Area di Progetto Sottoprogetto “PROGETTO AREA DELLA COMUNICAZIONE” “Biblioteca” Priorità cui si riferisce • Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati in ogni ambito disciplinare Traguardo di risultato • Incentivare l’utilizzo della didattica orientante e innovativa Obiettivo di processo • • • • Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) PO4 Diffondere la conoscenza e la pratica dei diversi linguaggi espressivi Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative sviluppare il pensiero critico per orientarsi nella pluralità dei linguaggi e dell’informazione sviluppare l’immaginazione e la creatività come capacità di comprensione, produzione e rielaborazione personale dei messaggi • crescere nella consapevolezza della propria libertà intellettuale • orientare alla conoscenza del sé, alla consapevolezza di sé e degli altri, per educare e scegliere • crescere nella consapevolezza del valore della diversità; contribuire a far crescere la domanda culturale Destinatari Attività previste Tempi di realizzazione Risorse umane (ore) Risorse finanziarie Modalità di verifica dei risultati del processo Risultati attesi • Alunni - Infanzia -Primaria -Secondaria Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Intero anno scolastico Docenti curricolari Personale ATA Dal Programma annuale per acquisto di libri e supporti digitali Questionari alunni e famiglie Utilizzo del pensiero critico per orientarsi nella pluralità dei linguaggi e dell’informazione 47 PO4 Area di Progetto “PROGETTO AREA DELLA COMUNICAZIONE” Sottoprogetto “Generazioni Connesse”- “Bullismo e Cyberbullismo“ Priorità cui si riferisce • Migliorare i risultati in ogni ambito • Migliorare l'efficacia degli interventi realizzati per l'orientamento Traguardo di risultato • Adozione di misure di prevenzione e di gestione di situazioni problematiche relative all’uso di Internet e delle tecnologie digitali • Superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in apprendimento Obiettivo di processo • Sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva attraverso il sostegno della assunzione di responsabilità • Formare ad un uso corretto consapevole della Rete Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) • Interventi di sensibilizzazione e di incentivazione verso i temi della prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e/o formazione degli alunni e dei genitori • Ideazione e implementazione di contenuti multimediali fruibili per tutta la comunità scolastica, finalizzati alla diffusione delle buone pratiche legate al contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo • Promozione di attività di laboratorio curricolari ed extracurricolari in cui gli alunni possano compiere molteplici esperienze finalizzate a sviluppare comportamenti positivi ispirati all’utilizzo di buone pratiche legate al rispetto delle regole, di se stessi e del prossimo anche sui social network, con particolare riferimento all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, all’Intercultura, alla dispersione scolastica • Alunni -Primaria -Secondaria • Genitori Scuola Primaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Destinatari Attività previste Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Tempi di realizzazione Intero anno scolastico Risorse umane (ore) Docenti curriculari, esperti Risorse finanziarie FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti Per gli esperti da P.A. legge ex 440 Modalità di verifica dei risultati del processo Rilevazione e monitoraggio degli episodi problematici correlati all'utilizzo di internet e delle tecnologie digitali Questionari alunni Test per verificare le competenze digitali degli alunni Risultati attesi Sviluppo e consolidamento delle competenze digitali degli alunni Attivazione di laboratori per lo svolgimento di attività di ricerca, uso critico delle fonti online e rielaborazione dei contenuti Attivazione di laboratori dedicati alla Cittadinanza Digitale Sviluppo della sensibilità all'utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle tecnologie digitali 48 Area di Progetto Sottoprogetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato Obiettivo di processo “PROGETTO AREA DELLE ATTIVITÀ ESPRESSIVE” PO5 “Arte e immagine” • Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento • Riorganizzare il tempo del fare scuola • Incentivare l’utilizzo della didattica orientante ed innovativa, potenziando le competenze nell’arte • Diffondere la conoscenza e la pratica dei diversi linguaggi espressivi • Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative attraverso i linguaggi dell’arte • Creare nuovi spazi per l’apprendimento Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) • Promuovere attività di laboratorio curricolare ed extracurricolare in cui gli alunni possano compiere molteplici esperienze finalizzate a sviluppare la creatività, a conoscere ed usare diversi materiali, adottando diverse tecniche e linguaggi al fine di realizzare opere per eventuali mostre e/o partecipazione a concorsi • Valorizzare il patrimonio artistico del territorio anche attraverso la partecipazione a mostre, visite di musei, chiese e monumenti in accordo con il progetto “Visite e viaggi” Destinatari • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Intero anno scolastico Attività previste Tempi di realizzazione Risorse umane (ore) Risorse finanziarie Modalità di verifica dei risultati del processo Risultati attesi Docenti curricolari e docenti esperti Personale ATA: CS Come da programma annuale: acquisto di materiali specifici FIS per le attività extracurricolari dei docenti Questionari alunni e famiglie Test specifici per gli alunni Realizzazione di oggetti e mostra di metà e fine anno 49 Area di Progetto “PROGETTO AREA DELLE ATTIVITÀ ESPRESSIVE” Sottoprogetto “Musico Teatrale” Priorità cui si riferisce • Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento con particolare riferimento agli aspetti del canto, della musica e del teatro Traguardo di risultato • Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale Obiettivo di processo • • • • Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) Destinatari Attività previste PO5 Diffondere la conoscenza e la pratica della musica e del teatro Alfabetizzazione al canto, alla musica, alle rappresentazioni teatrali Creare nuovi spazi per l’apprendimento Favorire una consapevole acquisizione del linguaggio musicale nel suo duplice aspetto di espressione e di comunicazione, sia per una armonica formazione che per la valorizzazione di una dotazione linguistica universale • Favorire la comprensione dei messaggi musicali, sviluppare la capacità di partecipazione ai patrimoni delle diverse civiltà, affinare il gusto e sviluppare il giudizio critico • Offrire ulteriori possibilità di arricchimento, integrazione e crescita sociale ad allievi svantaggiati culturalmente • Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare di canto corale, pratica strumentale e corsi più specifici di strumento musicale, musica d’ insieme, canto, musical e recitazione Intero anno scolastico Tempi di realizzazione Risorse umane (ore) Risorse finanziarie Modalità di verifica dei risultati del processo Risultati attesi Docenti curriculari ed esperti esterni. Organico autonomia per la secondaria di I° grado Personale ATA: CS Acquisto, da P.A.,per ampliamento della strumentazione musicale e dell’impianto di amplificazione. FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti Questionari docenti, alunni, genitori Test specifici per gli alunni Spettacoli musico teatrali 50 Area di Progetto “PROGETTO AREA AMBIENTE E SALUTE” Sottoprogetto “Educazione Ambientale” Priorità cui si riferisce • Sviluppare le competenza per una cittadinanza attiva Traguardo di risultato • Incentivare l’utilizzo della didattica orientante attraverso l’attenzione all’ambiente Obiettivo di processo • Rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) • favorire la presa di coscienza da parte degli alunni, attraverso lo studio dei vari aspetti del territorio, delle proprie radici, della propria storia e delle proprie tradizioni, attraverso un percorso che porti alla loro conservazione e valorizzazione • favorire un positivo rapporto dei ragazzi con la natura e le risorse del territorio nel quale vivono • apprezzare i beni ambientali, artistici, culturali, e conoscere le tradizioni delle nostre zone, comprese quelle agro-alimentari, così intimamente legate alla storia del territorio • sviluppare nei ragazzi una coscienza ecologica e civile tale da indurli a rispettare ogni luogo, naturale e non • stimolare la curiosità dell’apprendimento attraverso metodologie attive, di ricerca-azione Destinatari • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Attività previste Tempi di realizzazione PO6 Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare ed extracurricolari Scuola Primaria attività in orario curricolare ed extracurricolari Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolari Intero anno scolastico Risorse umane (ore) Risorse finanziarie Docenti curricolari ed esperti Modalità di verifica dei risultati del processo Questionari alunni Test e relazioni sulle attività laboratoriali svolte Risultati attesi Realizzazione di materiali che evidenziano lo sviluppo di una sensibilità per il rispetto di una sostenibilità ambientale FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti Per gli esperti da P.A. legge ex 440 Contributo delle famiglie 51 Area di Progetto “PROGETTO AREA AMBIENTE E SALUTE” Sottoprogetto “Educazione alla salute” Priorità cui si riferisce • Sviluppare le competenza per una cittadinanza attiva per favorire il benessere fisico, psichico e sociale degli alunni-cittadini favorendo l’acquisizione di responsabilità nei confronti del proprio benessere Traguardo di risultato • Acquisire, consolidare o potenziare la capacità di impiego di fonti diverse per ricercare approfondire e rielaborare informazioni organizzandole in maniera funzionale per arrivare a strutturare concetti essenziali Obiettivo di processo • Sviluppo di comportamenti finalizzati ad uno stile di vita sano Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) • promuovere il benessere fisico, psichico e sociale negli studenti • promuovere ed individuare interventi didattici per sensibilizzare l’intera comunità scolastica (genitori, alunni, insegnanti) nei confronti dell’ambiente e della salute Destinatari Tempi di realizzazione • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare Intero anno scolastico Risorse umane (ore) Docenti curricolari Risorse finanziarie Come da Programma Annuale Modalità di verifica dei risultati del processo Questionari alunni Test e relazioni sulle attività laboratoriali svolte Risultati attesi Realizzazione di materiali che evidenziano lo sviluppo di una sensibilità per il rispetto della salute Attività previste PO6 52 Area di Progetto “PROGETTO AREA ALUNNI” Sottoprogetto “Accoglienza e orientamento” Priorità cui si riferisce • Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento • Favorire la realizzazione dei percorsi formativi in relazione alle indicazioni del curricolo verticale Traguardo di risultato • Incentivare l’utilizzo della didattica orientante • Incentivare l’integrazione tra tutti gli alunni Obiettivo di processo Tempi di realizzazione • Promuovere la didattica orientante e per competenze • Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai percorsi formativi che valutativi anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione • Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, la sospensione di giudizio, cambio di indirizzo di studio, abbandono scolastico • Promuovere la riflessione sui tipi di rapporto che vengono a stabilirsi nell’ambito del gruppo classe • Promuovere un clima di serenità e di fiducia reciproca nella vita di classe • Promuovere l’integrazione degli alunni stranieri per uno scambio continuo di esperienze e conoscenze • Favorire tra gli alunni la capacità di mettere in evidenza ei propri interessi per orientarsi nelle scelte future • Favorire la riflessione sull’apprendimento e sulle difficoltà incontrate • Approfondire la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e limiti, individuando trasformazioni e contraddizioni • Identificare e maturare criteri di giudizio • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Intero anno scolastico con attività specifiche nei mesi di settembre/ottobre e dicembre/gennaio Risorse umane (ore) Docenti curricolari Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) Destinatari Attività previste PO7 Personale ATA: CS Risorse finanziarie FIS per il compenso delle attività svolte dai docenti impegnati nei progetti ponte. Modalità di verifica dei risultati del processo • Questionari alunni • Test d’ingresso Risultati attesi • Attuare progetti ponte tra i diversi ordini di scuola • Rilevazioni di monitoraggio dei risultati scolastici degli alunni • Test orientanti • Valorizzare le potenzialità di ciascun alunno attraverso tecniche e metodi didattici innovativi 53 Area di Progetto “PROGETTO AREA ALUNNI” Sottoprogetto “Integrazione” Priorità cui si riferisce • Continuità e orientamento Traguardo di risultato • Diminuire la disomogeneità dei risultati in ogni ambito disciplinare Obiettivo di processo • Promuovere la didattica orientante e per competenze Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) • Destinatari Attività previste Individuare le specifiche problematicità dei singoli alunni con disabilità e degli alunni con difficoltà di apprendimento; • Progettare il processo riabilitativo, in collaborazione della ASL; • Progettare, impostare ed attuare interventi di integrazione e inclusione in collaborazione con ogni operatore scolastico nei consigli di classe interessati e con gli Enti Locali, attraverso la Diagnosi funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Personalizzato. • Attuare laboratori del sostegno per una più estesa offerta dell’integrazione scolastica; • Verificare il Profilo Dinamico Funzionale e progettare il Piano Educativo Personalizzato, in collaborazione con i docenti curricolari e l’équipe socio-sanitaria. • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Tempi di realizzazione Intero anno scolastico Risorse umane (ore) Docenti curricolari, docenti di sostegno Organico autonomia Esperti esterni: AEC, Psicologi Personale ATA: CS Per gli esperti da P.A. legge ex 440 Risorse finanziarie PO7 Modalità di verifica dei risultati del processo Questionari alunni Test specifici Risultati attesi • Progetti e iniziative per il coinvolgimento dei genitori, in particolare, durante l’ora di ricevimento settimanale dei docenti • Iniziative e progetti per il coinvolgimento dell’utenza e del territorio, in particolare, in collaborazione con cooperativa sociale Le Ginestre, sia durante l’orario curricolare (Laboratorio delle autonomie – Laboratorio di creatività), che in orario extracurricolare come il centro diurno per sostenere gli alunni nell’impegno di studio pomeridiano • Costituzioni di reti di scuole per obiettivi concernenti l’inclusione • Partecipazione agli incontri di GLHO e del GLH d’istituto di inizio e fine anno scolastico • Favorire la continuità educativo-didattica soprattutto durante il passaggio da un ciclo di studi all’altro 54 Area di Progetto “PROGETTO AREA ALUNNI” Sottoprogetto “Intercultura” Priorità cui si riferisce • Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva edemocratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace. Traguardo di risultato • Incentivare l’utilizzo della didattica orientante. • Incentivare l’integrazione tra tutti gli alunni. Obiettivo di processo • • • • • Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) Destinatari Attività previste PO7 Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative. Contrasto di ogni forma di discriminazione. Potenziamento dell’inclusione scolastica. Promuovere le capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme Favorire l’accettazione e il rispetto del diverso, il riconoscimento della sua identità culturale, nella quotidiana ricerca del dialogo, della comprensione e della collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento • Favorire una più efficace integrazione degli alunni stranieri presenti nel nostro territorio • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Tempi di realizzazione Intero anno scolastico Risorse umane (ore) Docenti curricolari Organico autonomia Personale ATA: CS Risorse finanziarie FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti Modalità di verifica dei risultati del processo Questionari alunni Risultati attesi • Essere consapevole che la convivenza è possibile se basata sulla cooperazione, lo scambio, l’accettazione delle diverse forme di diversità, evitando la formazione di pregiudizi nei confronti di persone e/o culture • Essere consapevoli che si può essere cittadini del mondo inteso come crocevia di culture • Sapersi confrontare con i problemi, le culture, le religioni di società diverse, al fine di comprendere i valori comuni a tutti gli uomini • Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come seconda lingua Relazioni e materiali prodotti 55 Area di Progetto “PROGETTO AREA ALUNNI” Sottoprogetto “Recupero e Potenziamento” Priorità cui si riferisce • Migliorare i risultati in ogni ambito disciplinare Traguardo di risultato • Migliorare il punteggio di italiano e matematica • Incentivare l’utilizzo della didattica orientante Obiettivo di processo • • • • • • Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) Destinatari Attività previste Tempi di realizzazione PO7 Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative Promuovere il potenziamento delle competenze nella musica e nell’arte. Promuovere le competenze nell’area linguistica e logico-matematica Promuovere la crescita culturale in termini di sapere, saper fare e saper essere. Offrire ove possibile modalità di lavoro alternative e coinvolgenti. Ridurre gli eventuali svantaggi attraverso l'individualizzazione dell'insegnamento che si concretizza con la proposta di laboratori di recupero disciplinare e potenziamento. • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare L’intero anno scolastico con particolari momenti fissati nei mesi di ottobre/dicembre e febbraio/aprile. Risorse umane (ore) Docenti curricolari, Organico autonomia Personale ATA: CS Risorse finanziarie FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti Modalità di verifica dei risultati del processo Test specifici Questionario alunni Risultati attesi • Acquisizione di maggiori capacità strumentali e una più ampia conoscenza delle discipline • Potenziamento competenze linguistiche e matematico-logico-scientifiche • Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio 56 Area di Progetto “PROGETTO VIAGGI – VISITE E MANIFESTAZIONI” PO9 Sottoprogetto Priorità cui si riferisce • Attuare percorsi formativi innovativi Traguardo di risultato • Incentivare l’utilizzo di una didattica esperienziale Obiettivo di processo • Promuovere la didattica orientante e per competenze Altre Priorità (derivanti dalle esigenze dell’Istituto) • Lo scopo è quello di proporre e realizzare visite in alcune località italiane e/o europee compatibilmente con gli obiettivi educativi e didattici fissati dai vari consigli di classe interclasse e intersezione • Realizzare manifestazioni relative ai vari momenti significativi dell’anno scolastico Destinatari • Alunni -Infanzia -Primaria -Secondaria Scuola dell’Infanzia attività in orario curricolare Scuola Primaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare Momenti significativi dell’anno Attività previste Tempi di realizzazione Risorse umane (ore) Docenti curricolari Organico autonomia Personale ATA: CS Risorse finanziarie Contributo delle famiglie Modalità di verifica dei risultati del processo Risultati attesi Relazioni, diari di viaggio e questionari alunni • Potenziamento delle competenze nelle discipline storico-geografiche, linguistiche, nell’arte • Consapevolezza della necessità del rispetto dell’ambiente e della legalità • Crescita personale degli alunni che condividono con i compagni e gli insegnanti quella che è non solo un'esperienza scolastica ma anche di vita 57 c- Valutazione e autovalutazione degli alunni La valutazione è uno degli aspetti fondamentali dell’azione didattico-educativa, assume il compito di assistere l’apprendimento, si configura come una dimensione correlata alla progettazione e come momento fondamentale del processo educativo. Per le molteplici funzioni che essa assume può essere considerata: • Formativa (permette all’insegnante di progettare nuovi interventi didattici per conseguire un miglior successo formativo) • Orientativa (fornisce informazioni sul processo di apprendimento dell’alunno) • Trasparente (vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a genitori e alunni) • Collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative) • Globale (raggiunge le diverse dimensioni di sviluppo dell’alunno considerando aspetti cognitivi e non) • Strumento di crescita personale CHI VALUTA Docenti e alunni, entrambi corresponsabili degli esiti del percorso di formazione, impegnati insieme in un percorso di diagnosi e autodiagnosi. Accanto ad essi: gli Organi Collegiali (consiglio di classe, interclasse, intersezione); il Dirigente Scolastico; la famiglia che assume rilevanza nel patto formativo. COSA VALUTARE • La relazione didattica • I risultati degli alunni esplorati in ingresso, in itinere e al termine del percorso formativo • I processi e le azioni di insegnamento-apprendimento (curricoli, materiali, strumenti, qualità organizzativa). TEMPI, MODALITA’ E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE La valutazione si articola nei seguenti momenti significativi: • VALUTAZIONE INIZIALE O DIAGNOSTICA, che nasce dall’attenta osservazione della situazione di partenza, dall’analisi dell’ambiente e dei risultati delle specifiche prove d’ingresso in riferimento ai campi di esperienza o alle discipline scolastiche; • VALUTAZIONE PROCEDURALE O INTERMEDIA che passa attraverso le periodiche verifiche del raggiungimento degli obiettivi previsti e le osservazioni del processo di maturazione; • VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA con la quale si potranno valutare aspetti interrelati della vita scolastica: modello organizzativo dell’istituzione scolastica, finalità educative, strategie didattiche attuate, conoscenze e competenze che gli alunni hanno acquisito. SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO Il processo valutativo è basato su metodi e strumenti quantitativi (test, prove di verifica) e qualitativi (osservazione sistematica - Per la scuola secondaria di primo grado almeno tre verifiche scritte e tre orali per quadrimestre). Gli insegnanti condividono criteri di valutazione omogenei e strumenti di verifica oggettivi: preparano prove comuni a classi parallele complete di modalità di correzione e voto da attribuire. Le prove comuni vengono somministrate periodicamente durante l’anno, secondo la progettazione di ciascun ordine di scuola e di ciascuna disciplina. 58 La misurazione non costituisce di per sé valutazione, ma fornisce una base strutturata grazie alla quale il docente può assumere decisioni, regolare il processo formativo, esprimere giudizi. La valutazione è determinata dai risultati ottenuti dall’alunno nelle varie prove di verifica scritte, orali e pratiche effettuate e tiene conto in modo significativo dei seguenti fattori: l’attenzione, la partecipazione, l’impegno, la motivazione, le effettive capacità e attitudini, la costanza dei risultati, i progressi/regressi rispetto alla situazione di partenza. A tal proposito i docenti dei tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria), nell’elaborare il Curricolo Verticale, hanno definito punti di riferimento condivisi per la valutazione delle competenze disciplinari e trasversali, volti a rendere omogenei, chiari e trasparenti gli standard utilizzati dai singoli Consigli di Classe o d’Interclasse. CERTIFICAZIONE DEI PROCESSI E DEI RISULTATI I risultati delle prove di verifica e delle osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento degli alunni sono trascritte nei registri personali dei docenti. La comunicazione alle famiglie avviene mediante la consegna del documento di valutazione, prevista con cadenza bimestrale (pagellino, solo per la scuola Secondaria) e quadrimestrale, ma anche, e soprattutto, attraverso incontri e colloqui periodici che hanno lo scopo di fare il punto sui risultati raggiunti in termini di apprendimento. AUTOVALUTAZIONE Per “autovalutazione” si intende l’acquisizione della consapevolezza del proprio percorso formativo. Attraverso una didattica formativa si porterà l’alunno a riflettere sui punti di forza e di debolezza del proprio processo di apprendimento. I docenti saranno impegnati a far emergere le valenze orientative delle varie discipline e a progettare specifiche attività che mettano l’alunno in condizione di fare scelte in funzione delle proprie attitudini, capacità ed interessi. CRITERI DI VALUTAZIONE Il collegio docenti ha deliberato di utilizzare i parametri sotto riportati per la definizione dei voti nelle diverse discipline. I Dipartimenti definiranno anche griglie comuni per la correzione e la valutazione delle diverse tipologie di verifica. Ciò permette una maggiore trasparenza del processo di valutazione un lavoro comune, sia in sede di progettazione che di monitoraggio. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La valutazione degli alunni viene effettuata periodicamente. A metà del percorso scolastico e a fine anno le insegnanti segnalano, durante l’intersezione, le competenze raggiunte dai bambini della sezione; le stesse verranno illustrate ai singoli genitori durante le riunioni individuali. Tale valutazione degli apprendimenti raggiunti per i bambini di 5 anni, in uscita dalla Scuola dell’Infanzia, verrà comunicato alle insegnanti di Scuola Primaria. All’inizio dell’anno la valutazione prevede momenti di osservazione degli alunni: • durante il gioco libero • nelle attività strutturate • nella routine della giornata scolastica. In itinere tiene conto: 59 • • • dell'interesse con cui ogni bambino ha accolto le varie proposte educative degli elaborati prodotti dai bambini, sia individualmente che in gruppo della capacità di verbalizzazione delle esperienze vissute La valutazione finale misura la maturazione globale dei bambini e viene documentata con una “scheda”, utilizzata come documento di passaggio alla Scuola Primaria. 60 Criteri di valutazione della Scuola dell’Infanzia Competenze Indicatori Socio-affettivo-relazionali (il sé e l’altro ) • • • • interagisce spontaneamente con i compagni collabora alle proposte dell’adulto, esprime i propri bisogni esprime emozioni è consapevole delle differenze e le rispetta sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità, compie scelte proprie motorie (il corpo in movimento) • • • • • • esprime autonomia personale, nelle attività e nella gestione degli spazi conosce il proprio corpo esprime sicurezza negli schemi motori di base e nella motricità fine è lateralizzato esegue un percorso correttamente organizza lo spazio del foglio in funzione al contesto da rappresentare rispetta le regole di un gioco espressive ( i discorsi e le parole linguaggi, creatività espressione) • • • • pronuncia le parole in modo corretto possiede un repertorio lessicale adeguato compie la lettura di immagini in ambito grafico, pittorico manipolativo si esprime in modo creativo logico scientifiche (la conoscenza del mondo) • • • • • • percepisce relazioni di tipo quantitativo, opera classificazioni in base ad un attributo è capace di ordinare -seriare ricostruisce una sequenza logico-temporale stabilisce strutture logiche in base ad una esperienza formula ipotesi si pone problemi e ne ricerca la soluzione • • • è motivato nei confronti dell’esperienza partecipa con entusiasmo porta a termine un lavoro rimanendo concentrato condizioni per l’apprendimento (attenzione, memoria, interessi, curiosità, impegno) 61 VERIFICA E VALUTAZIONE DISCIPLINARE NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti: tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi delle Unità di Apprendimento e finalizzate all’accertamento delle conoscenze e delle competenze conseguite da ogni alunno. Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato i criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le discipline. La scheda sintetizza gli indicatori di conoscenze, abilità e competenze, distinguendoli in livelli numerici, da 1 a 10. Voto 4 5 6 7 8 9 10 Indicatori di conoscenze Indicatori di abilità Indicatori di competenze Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa dei contenuti. Esegue solo semplici compiti e solo se opportunamente guidato riesce ad organizzare semplici contenuti. Necessita di una guida costante, ha difficoltà di operare collegamenti tra i contenuti. Riesce ad applicare i contenuti acquisiti in modo corretto ma semplice. Sa operare i collegamenti tra i contenuti con coerenza, ma senza un’ approfondita rielaborazione. Sa operare collegamenti tra i contenuti in modo autonomo e con proprietà di linguaggio. Sa operare con sicurezza i collegamenti tra i contenuti, possiede buona padronanza dei linguaggi specifici. Sa operare collegamenti e connessioni tra gli argomenti in modo originale e con rigore logico-concettuale. Sa effettuare analisi solo parziali e commette molti e/o gravi errori nell’applicazione delle procedure. Ha appreso i contenuti in modo parziale e superficiale e non li collega tra loro. Ha acquisito i contenuti essenziali. Ha acquisito una conoscenza sicura dei contenuti. Ha acquisito una conoscenza ampia dei contenuti. Ha acquisito una conoscenza approfondita e personale dei contenuti. Ha acquisito piena e sicura padronanza delle problematiche, approfondite in modo personale. Ha acquisito limitate competenze di analisi e di sintesi. Ha acquisito sufficienti capacità di analisi e di sintesi. Sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed ha acquisito discrete competenze di analisi e di sintesi. Ha acquisito buone competenze di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale. Sa stabilire relazioni in problematiche anche complesse, ha acquisito ottime competenze di analisi e di sintesi. Ha acquisito ottime competenze di analisi e sintesi ed autonomia di rielaborazione e di valutazione critica. 62 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento è l’indicatore del progresso culturale ed educativo compiuto dall’alunno lungo il percorso formativo, pertanto, ha sempre valenza educativa ed ha il significato di tracciare la strada per il miglioramento, sempre atteso e perseguito dal Consiglio di classe, nella fiducia delle potenzialità di recupero di ogni singolo alunno. Il voto viene attribuito dal Consiglio di Classe, riunito per gli scrutini, in base all’osservanza dei doveri stabiliti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento disciplinare interno e dal Patto di corresponsabilità educativa, stipulato con le famiglie. Ogni Consiglio di Classe attribuisce il voto in base ai seguenti descrittori, che declinano i comportamenti indicati come doveri nel suddetto Patto di corresponsabilità: • • • frequenza e puntualità rispetto delle persone, delle regole e dell’ambiente scolastico impegno nello studio • partecipazione al dialogo educativo 63 Tabella di valutazione del comportamento Descrittori Indicatori Frequenza e puntualità Rispetto delle persone, delle regole e dell’ambiente scolastico Impegno nello studio Partecipazione al dialogo educativo • • • • Frequentare regolarmente le lezioni Giustificare tempestivamente le assenze Presentarsi puntuale alle lezioni Far firmare puntualmente le comunicazioni scuola-famiglia • Favorire il rapporto e il rispetto tra compagni favorendo situazioni di collaborazione e solidarietà Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni • • • Portare il materiale didattico richiesto per le lezioni Svolgere i compiti assegnati con regolarità • Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’ attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione Partecipare a tutte le attività con serietà e profitto, evitando di assumere comportamenti di disturbo • 64 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PRIMARIA SECONDARIA Frequenza e puntualità OTTIMO 10 Assidua e costruttiva DISTINTO 9 costante PIU’ CHE BUONO 8 regolare BUONO 7 Non sempre regolare SUFFICIENTE 6 Poco regolare NON SUFF. 5 molto discontinua Rispetto delle persone, delle regole, e dell’ambiente scolastico - comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme -continuità nell’impegno -comportamento rispettoso delle regole dell’istituto e corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti -impegno regolare -comportamento non sempre rispettoso delle regole nei confronti dei compagni e degli insegnanti. -impegno irregolare -comportamento poco rispettoso delle regole -incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere -rifiuto delle regole dell’istituto, -atteggiamenti poco rispettosi nei confronti dei compagni, degli insegnanti -assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere Impegno nello studio -comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe -comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole della scuola - consapevolezza del proprio dovere -rispetto delle consegne -continuità nell’impegno assiduo/eccellente costante/efficace costante superficiale scarso Partecipazione al dialogo educativo Attiva e propositiva, costante e costruttiva attiva e adeguata adeguata discontinuo discontinuo/essenzial e saltuaria e non sempre pertinente Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari si fa riferimento al Regolamento di Istituto di ciascun ordine di scuola. 65 -scarsa e inadeguata - distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni d- Metodologia Uno degli obiettivi formativi della scuola è quello di sviluppare negli alunni la capacità di saper gestire il proprio apprendimento, di saper studiare in modo efficace ed efficiente. L’insegnare a imparare diventa perciò una scelta didattico-educativa irrinunciabile. Il percorso educativo diretto allo sviluppo di una propria abilità di studio è opportuno che abbia inizio già nella scuola dell’infanzia per poi completarsi negli ordini di scuola successivi. In questo processo, la guida e il sostegno da parte degli insegnanti sono indispensabili nelle fasi iniziali, ma lo scopo finale è quello di rendere l’alunno consapevole dei propri processi cognitivi e motivazionali e capace di una pianificazione flessibile, autonoma e personale. Nella scuola dell’infanzia si utilizzerà essenzialmente un’impostazione ludica per veicolare comportamenti, informazioni, conoscenze per il raggiungimento dei traguardi formativi fissati. Le attività di gioco, di ricerca e di esplorazione saranno sia guidate dall’insegnante che libere rispondendo a finalità diverse. Nella scuola del primo ciclo l’iniziale organizzazione degli apprendimenti si viene strutturando in maniera più esplicitamente orientata ai saperi disciplinari, raggruppandosi in tre grandi ambiti: a) linguistico-espressivo; b) antropologico; c) matematico-scientifico. Progressivamente, attraverso attività di ricerca e di riflessione a partire dalle esperienze condotte, emergerà sempre più consapevolmente la nozione di disciplina, intesa non semplicemente come ‘materia scolastica’ (insieme di nozioni), ma come strumento di indagine, che dispone di metodi, linguaggi, concetti specifici e caratterizzanti. Qui il processo di insegnamento mira a favorire un apprendimento unitario, cioè capace di dare senso alla molteplicità delle informazioni e delle esperienze. Dunque, le strategie messe in atto dagli insegnanti saranno di diverso tipo per andare incontro alle molteplici modalità di apprendimento di ciascun alunno e alle sue caratteristiche individuali. Con riferimento a ciò si farà ricorso a varie tecniche metodologiche che prevedono un’organizzazione della classe intera o divisa per gruppi e anche, in taluni momenti, aperta ad altre classi in senso orizzontale o verticale: ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Lezioni in forma dialogica Problematizzazione di situazioni Role playing Circle time Brainstorming Tutoring Cooperative learning Team teaching Esplorazione e ricerca-azione Classi aperte Attività per gruppi orizzontali e verticali Valutazione formativa come sostegno all’apprendimento per un graduale passaggio all’autonomia di lavoro dell’alunno. 66 e- La Didattica Inclusiva La progettualità della nostra scuola si fonda sull’esigenza di riconoscere un doppio diritto degli alunni: il diritto all'uguaglianza e il diritto alla diversità. Proprio per questo, attraverso le attività progettuali la scuola, nei suoi vari ordini, si pone sia come luogo di apprendimento, per garantire l’uguaglianza, sia come ambiente di sviluppo, per garantire la diversità. In questo orizzonte di riferimento il progetto formativo è teso a realizzare l’inclusione di ognuno. E’ dentro la scuola, infatti, e all’interno delle relazioni che in essa si realizzano, nel confronto con gli altri, nella scoperta della diversità delle competenze e dei punti di vista, che gli alunni possono meglio imparare a conoscersi ed a conoscere. Nel confronto con gli altri, infatti, imparano gradualmente a valutare le proprie caratteristiche ed imparano anche a capire la positività di rapporti con adulti e bambini definiti da altre caratteristiche distintive. Per realizzare tutto ciò l’uso dello strumento laboratoriale, sia con attività di compresenza che con progettualità modulare, appare quello più adeguato per consentire di: ✓ realizzare percorsi didattici "mirati" su competenze strutturali dei diversi campi/aree di esperienza, predisposti dagli insegnanti ed affidati prevalentemente alla logica dei materiali, degli spazi, dei tempi e non ad istruzioni verbali; ✓ di valorizzare modi personali e di produrre itinerari autonomi di organizzazione degli spazi e dei materiali (eventualmente trasformabili da parte degli insegnanti in unità di apprendimento rivolti all'intera classe) utilizzando la possibilità di avere a disposizione i laboratori su tempi lunghi e ricorrenti; ✓ di sperimentare diverse modalità di socializzazione con gli altri bambini/ragazzi (vivendo dinamiche individuali, di coppia e di piccolo gruppo) nell'ambito di esperienze strutturate e non strutturate, guidate e autonome. f- Flessibilità didattica e organizzativa Ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. n. 275/’99, l’Istituto Comprensivo “Via G. Matteotti, 11” applica una flessibilità didattica e organizzativa, raccogliendo e regolando le indicazioni emerse dalla sperimentazione didattica e dalle migliori pratiche organizzative messe in campo dalle scuole negli ultimi quindici anni, al fine di rendere il contesto di apprendimento efficace e significativo per gli alunni, integrando e valorizzando le diversità, recuperando ritardi e difficoltà, affrontando le forme di disagio e demotivazione, adeguando la didattica ai ritmi e agli stili personali di apprendimento, in modo da promuovere il successo formativo per ogni studente. Le forme di flessibilità deliberate dal Collegio dei docenti sono: • • • • Scuola primaria: attuazione di attività di recupero e potenziamento con l’utilizzo delle ore di completamento dei docenti in tempo curricolare; Scuola secondaria di I grado: definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria della lezione, nel rispetto del relativo monte ore annuo; Recupero degli apprendimenti, da realizzarsi tramite interventi rivolti all’intero gruppo classe o ad una parte di esso, anche prevedendo la riunione di alunni provenienti da classi parallele con le stesse esigenze di recupero degli apprendimenti; Realizzazione di attività integrative che potranno interessare l’intero gruppo classe o parte di esso anche riunito con altri gruppi per classi parallele o provenienti da altri anni di corso. Tali attività saranno quelle previste nel PTOF e tutte le occasioni culturali che di volta in volta sono proposte sul territorio; 67 • • • • • Attuazione delle classi aperte; Compresenza in attività laboratoriali previste dal PTOF; Attuazione di attività laboratoriali previste dal PTOF in orario pomeridiano; Realizzazione di eventi particolari che fanno parte del curricolo e che vedono impegnata la totalità dei ragazzi; Attività svolte durante le visite di istruzione o le gite didattiche di un giorno. 6- Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. È una visione operativa in cui al centro della quale vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. La nostra scuola ha attuato il PNSD attraverso l’uso delle “nuove tecnologie”, che rappresentano la principale forma di comunicazione utilizzata dagli studenti di oggi: sono presenti costantemente nella loro quotidianità e per questo motivo devono essere consapevolmente utilizzate nel processo di apprendimento e nello studio. E’ fondamentale che la scuola educhi l’alunno ad usare con consapevolezza le nuove tecnologie informatiche per: • Ricercare e analizzare dati ed informazioni • Distinguere le informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica • Interagire con soggetti diversi nel mondo. • Contrastare efficacemente episodi di cyberbullismo (la scuola ha aderito nel corso dell’attuale anno scolastico al progetto “Generazioni connesse”). In un tale modello didattico il ruolo dell'insegnante si modifica profondamente: il docente cessa di essere la fonte principale delle informazioni per diventare sempre di più un coordinatore, una guida. Con le nuove tecnologie è abbastanza facile creare degli ambienti virtuali, delle simulazioni, che aiutino lo studente a sviluppare il pensiero critico, perché è messo nella condizione di poter verificare le proprie conoscenze agendo in contesti 'concreti', di formulare delle ipotesi che possono esser messe immediatamente alla prova. Riconoscendo il valore delle nuove tecnologie nell'incidere positivamente nel processo di insegnamento – apprendimento, il nostro istituto ha provveduto, negli ultimi anni, alla progressiva dotazione di lavagne multimediali (LIM) nelle aule della scuola primaria e della secondaria di primo grado. Nei tre ordini di scuola è stato introdotto il registro elettronico ed è stata avviata una formazione specifica relativo all’uso delle nuove tecnologie nella didattica. Piano di intervento Coerentemente con quanto previsto dal PNSD, il presente Piano di Intervento, redatto dall’Animatore Digitale dell’Istituto, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale Area 4 (NUOVE TECNOLOGIE E COMUNICAZIONE SITO WEB), intende configurare lo scenario di strategie, funzionali e coerenti con la realtà della nostra scuola, per la realizzazione di quel cambiamento culturale, metodologico, organizzativo richiesto dalla nuova realtà digitale. Le linee programmatiche tracciate nel piano sono un 68 primo passo nella direzione di una sua definizione sempre più dettagliata e aderente al contesto, quale emergerà nel corso dei primi concreti interventi previsti, dai quali si raccoglieranno indicazioni e dati utili a ridefinirne i contorni e gli obiettivi realmente perseguibili, nella logica della pratica riflessiva e del monitoraggio continuo e trasparente delle azioni. AMBITO INTERVENTI A.S 2015-2016 - FASE PRELIMINARE • • • • Formazione interna • • • • • • • Coinvolgimento della comunità scolastica • • • Creazione di soluzioni innovative • • Somministrazione di un questionario per la rilevazione delle conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in possesso dei docenti e degli alunni per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione). Elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell'indagine conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare. Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente. Produzione di dispense in formato elettronico o presentazioni multimediali per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto. Formazione specifica per animatore digitale a cura del polo formativo regionale. Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative. Workshop di approfondimento nel mese di settembre 2015 (2 sessioni per un totale di 8 ore) relativo alla formazione già avviata nel corso dell’a.s. 2014/15 sull’uso delle google apps for educations adottate dalla nostra scuola per la creazione e condivisione di materiale didattico e per le comunicazioni interne. Partecipazione al progetto in rete “includere digital-mente” finanziato dalla comunità montana dei castelli romani e prenestini destinato alla formazione dei docenti per l’acquisizione di competenze digitali. Il progetto prevede la realizzazione di 4 percorsi corrispondenti a 4 diversi livelli che prevedono i seguenti ambiti: 1°livello=alfabetizzazione informatica; 2° livello = didattica mediante l’utilizzo della LIM; 3° livello=l’uso delle nuove tecnologie nella didattica; 4° livello = creazione e gestione siti web delle scuole. Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola. Studio e progettazione di un protocollo per la privacy e per la sicurezza con l’ausilio della partecipazione al progetto “generazioni connesse”. Aggiornamento, definizione e redazione condivisa e partecipata (docentialunni-personale) di regolamenti per l’uso di tutte le attrezzature della scuola (laboratori tecnologici, biblioteca, LIM, computer portatili, computer fissi, netbook). Utilizzo di cartelle e documenti condivisi attraverso google drive per la formulazione e condivisione della documentazione interna alla nostra scuola volta a favorire la dematerializzazione: programmazioni, relazioni finali, progetti, ecc. Aggiornamento blog presenti in rete che documentano le iniziative della scuola attraverso articoli redatti da docenti ed alunni (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) e realizzazione del blog per la scuola dell’infanzia. Integrazione, ampliamento ed utilizzo della rete LAN/W-LAN mediante la partecipazione all’azione #2 del PSND con attuazione del progetto PON (scuola dell’infanzia). Realizzazione di uno spazio alternativo all’apprendimento mediante la partecipazione all’azione #4 del PSND con attuazione del progetto PON se la 69 • • • • • • • candidatura verrà accolta dal MIUR. Ricognizione e mappatura delle attrezzature informatico-digitali presenti nella scuola. Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie da parte di alcuni docenti. Sperimentazione classi 2.0 (scuola secondaria di primo grado). Dotazione LIM in gran parte delle aule della scuola primaria e secondaria di primo grado. Accesso da parte dei docenti al registro elettronico e per l’attività didattica mediante rete LAN attraverso i computer presenti in ogni aula. Accesso da parte delle famiglie al registro elettronico per la sola visione dei compiti assegnati per casa. Utilizzo piattaforma e-learning moodle come supporto alla formazione dei docenti. La piattaforma è stata implementata nel corso dell’a.s. 2014/15 per la realizzazione del corso di formazione neo-assunti. 70 Interventi Triennio 2016-2019 FORMAZIONE INTERNA A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019 Creazione e mantenimento di uno sportello permanente di assistenza. Formazione degli alunni all’uso delle Google Apps for Educations su richiesta dei docenti interessati. Formazione specifica per Animatore Digitale - Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. Formazione per tutti i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici nella scuola (LIM, computer) e sull’uso di software open source per la LIM Formazione avanzata sull’uso delle Google Apps for Educations per l’organizzazione, la didattica, la condivisione di attività e la diffusione di buone pratiche. Formazione avanzata per la realizzazione di learning objects attraverso le diverse applicazioni presenti in rete. Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali: edmodo e google classroom. Workshop destinati a docenti, famiglie e studenti relativi ai temi della sicurezza in internet e al cyberbullismo. Formazione e uso del coding nella didattica. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative. Workshop per tutti i docenti inerenti: • • Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali Strumenti e metodologie per l’insegnamento delle lingue straniere 71 Uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Formazione per la creazione di un e-portfolio da parte dei docenti (cfr. azione #10 del PNSD). Introduzione alla stesura dell’ eportfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite(cfr. azione #9 del PNSD). Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità. Incontri per l’utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi). Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative. Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale. Formazione per docenti e per gruppi di studenti per la realizzazione di video utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di istituto Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali Creazione di reti e consorzi formativi sul territorio, a livello nazionale e internazionale Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa 72 Interventi Triennio 2016-2019 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019 Raccolta e pubblicizzazione sul sito web della scuola di materiali multimediali che documentino le attività svolte dalla scuola attraverso una metodologia innovativa. Creazione e implementazione di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD. Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo) Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore digitale e dal DSGA e progressivamente un piccolo staff rappresentativo di ciascun plesso e costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi. Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro”, all’Ora del Codice della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado. Partecipazione al progetto Generazioni connesse sui temi della cittadinanza digitale. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali. Coinvolgimento classi al Progetto Avanguardie Educative. Ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD. Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata (Google Classroom, Edmodo). Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli assistenti tecnici e del gruppo di lavoro. Realizzazione da parte di docenti di materiale multimediale per la documentazione di eventi/progetti di Istituto Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto Istituzione della settimana dell’innovazione didattica (dopo 73 aver preso conoscenza dei diversi metodi di insegnamento i docenti sperimenteranno con gli alunni i nuovi modi di fare lezione). Lo scopo della settimana dell’innovazione è quello di ammorbidire le posizioni dei docenti più ostili al cambiamento. Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per affrontare il problema del digital divide, legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e Web Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy. Mettere a disposizione di studenti servizi formativi e risorse didattiche gratuite in modalità telematica (web tv, podcast, audio video, video ebook). Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. Realizzazione di una comunità on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia. Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. Utilizzo del Cloud d’Istituto (Google Apps for educations) per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. 74 Interventi Triennio 2016-2019 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019 Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola. Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD. Sperimentazione ed utilizzo di classi virtuali attraverso le piattaforme Edmodo o Google Classroom Educazione ai media e ai social network: utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peereducation. Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, ecc… attraverso l’uso delle diverse applicazioni educative presenti sul web. Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio. Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione (avvio di eventuali progetti in crowdfunding per ampliare la dotazione tecnologica della scuola) Selezione e presentazione di: contenuti digitali di qualità, riuso e condivisione di contenuti didattici, Siti dedicati, App, Software e Cloud per la didattica. Potenziamento uso Google apps for Educations (strumenti di condivisione, di repository, di documenti, blog e classi virtuali) Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica e sviluppo del pensiero computazionale. Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione. Creazione e mantenimento di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto a cura della comunità docenti. Avviare eventuali progetti in crowdfunding per ampliare la dotazione tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti. Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente). Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato. Costruire curricula verticali per le competenze digitali, soprattutto trasversali alle diverse discipline. 75 Attivazione di un canale YOUTUBE per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola. Creazione di una biblioteca digitale. Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione di aule 3.0. 76 7- Fabbisogno di organico INFANZIA POSTI COMUNI 17 POSTI SPECIALISTE IRC 15h POSTI SOSTEGNO 5 PRIMARIA POSTI COMUNI 45 POSTI SPECIALISTE IRC 2 + 6h POSTI SOSTEGNO 12 SECONDARIA DISCIPLINA CLASSI DI CONCORSO ORE LETTERE A043 8 + 16h SMCFN A059 5+6h LINGUA FRANCESE A245 14h LINGUA INGLESE A345 2 + 12h LINGUA SPAGNOLA A445 1 ARTE E IMMAGINE A028 1 + 14h EDUCAZIONE FISICA A030 1 + 14h MUSICA A032 1 + 14h TECNOLOGIA A033 1 + 14h IRC IRC 16h POSTI SOSTEGNO 11 La dotazione dell’organico di sostegno per i tre ordini di scuola è formulato sulla base delle certificazioni in possesso dell’Istituzione scolastica e attestanti la disabilità in relazione alla Legge 104/92 art.3 comma 1 ed art. 3 comma 3. Per quanto riguarda l’a.s. 2017/18 la situazione risulta come segue: 77 nella scuola dell’Infanzia si prevede la presenza di n. 3 alunni con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 3; nella scuola primaria risultano iscritti n. 15 alunni H di cui n. 5 con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 1 e n. 10 con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 3; nella scuola secondaria di I grado si prevede la presenza di n. 15 alunni H di cui n. 6 con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 1 e n. 9 con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 3. In riferimento al PEI e ai GLHO effettuati nel corso dei mesi novembre/dicembre scorsi, in considerazione degli obiettivi conseguiti nell’autonomia e nella relazione, nell’attenzione, nella concentrazione e nell’apprendimento, si richiede la deroga per gli alunni con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 3 al fine di assicurare una adeguata copertura per un servizio efficiente ed efficace nella personalizzazione degli interventi educativi e didattici. ORGANICO DI POTENZIAMENTO In rapporto al RAV ed al Piano di Miglioramento, in relazione ad iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, l’Istituto esprime il seguente fabbisogno di posti di organico di potenziamento: PRIMARIA POSTI COMUNI 4 POSTI SOSTEGNO 1 SECONDARIA A043 A245 A345 AREA LINGUISTICA 1 AREA LOGICO MATEMATICA 1 A445 CLASSI DI CONCORSO A059 A033 A032 AREA ESPRESSIVA 1 IRC POSTI SOSTEGNO I° COLLABORATORE 1 1 78 L’unità di personale del potenziamento verrebbe utilizzato come segue: Classe concorso di Ore da prestare Tra: Esonero I collaboratore 600 Supplenze brevi* Progetti Ore di utilizzo 300 300 600 A043 P04 P07 A245 A345 A445 Tra: 600 300 300 A059 600 P06 A033 A032 P04 P07 600 300 300 P05 600 P07 COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE 800 400 400 P04 800 800 400 400 P05 800 800 400 400 P06 800 800 400 400 P07 800 RELIGIONE (SEC I° GR) 495 495 TOTALE 5495 495 495 2.500 2500 5495 79 ORGANICO DI POTENZIAMENTO OTTENUTO/UTILIZZATO Nell’a.s. 2016/17 le unità di personale in organico di potenziamento sono impegnate nel seguente modo: Classe concorso A032 di Ore da prestare Orario Supplenze brevi* curricolare per attivazione classe a TP anziché TM 600 300 Progetti Ore di utilizzo 300 600 P05 P07 COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE TOTALE 800 800 800 800 400 400 P04-P07 800 800 400 400 P05-P07 800 800 400 400 P09-P07 800 3.800 1.500 1.500 3.800 * Qualora i docenti non fossero impegnati in supplenze brevi utilizzeranno la disponibilità per le attività progettuali della scuola. ORGANICO DI PERSONALE ATA Il seguente fabbisogno nasce dall’esigenza di: - accogliere oltre 1.100 alunni iscritti e frequentanti; - avere un collaboratore per ciascun piano o atrio dei quattro diversi plessi dell’Istituto e in portineria nel plesso principale, tenendo conto del tempo scuola. Attualmente alcuni locali sono completamente privi di sorveglianza ASSISTENTI AMM.VI C.S 6 18 80 8- Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali Per migliorare le dotazioni hardware, la scuola ha ottenuto i finanziamenti dei fondi PON- “RETE LAN/WLAN” e “AMBIENTI DIGITALI”. Si sono realizzati spazi per l’apprendimento che coniugano la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia collaborativa e laboratoriale dove viene messo in risalto il lavoro del singolo e la collaborazione con gli altri allievi ed il docente, per acquisire conoscenze e competenze in modo semplice. Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che mette gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita. In questo paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica e primariamente alle attività orientate alla formazione e all’apprendimento, contaminando tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali, con ricadute estese al territorio. Per questo occorre abbracciare le necessarie sfide dell’innovazione: sfide metodologico-didattiche, per i docenti, e sfide organizzative, per il DS e il personale amministrativo. Inoltre, per realizzare le progettualità descritte, le necessità della scuola sono: • Laboratorio linguistico primaria. • Potenziamento del materiale laboratorio scientifico. • Potenziamento del materiale laboratorio musicale. • Messa a norma e ristrutturazione laboratorio artistico. 81 9- Programmazione delle attività formative La formazione in servizio del personale della scuola è considerata dal nostro Istituto una leva strategica per il miglioramento continuo della qualità dei processi educativo-didattici e degli aspetti organizzativi e gestionali. Pertanto, coerentemente con le evidenze desunte dal Rapporto di Autovalutazione e con le azioni progettate nel Piano di Miglioramento per il conseguimento di priorità e traguardi, la scuola predispone il presente Piano triennale per la formazione del personale docente e ATA. Il Piano, secondo lo spirito dell’attuale quadro culturale e normativo (Legge 107/2015, Piano Nazionale per la Formazione dei docenti, Nota MIUR 2915/2016), intende contribuire alla realizzazione di un sistema per lo sviluppo professionale continuo in grado di contemperare: - - le priorità nazionali, che sottolineano gli obiettivi istituzionali di sviluppo del sistema scolastico; le esigenze di miglioramento della scuola, così come emergono dal RAV e, coerentemente con gli indirizzi per le attività della scuola formulati dal Dirigente scolastico al Collegio dei Docenti, dal Piano di Miglioramento e dal PTOF; le personali esigenze di sviluppo professionale di ciascun docente e di tutti gli operatori scolastici. In tale prospettiva e sulla base della rilevazione dei bisogni formativi condotta, il Piano prevede una pluralità di percorsi, ciascuno dei quali può essere rivolto alla totalità dei docenti, o a determinati Dipartimenti, oppure a singoli docenti che partecipano ad azioni di ricerca con enti ed università o seguono attività per specifici aspetti disciplinari. Le priorità stabilite a livello nazionale nel Piano di Formazione dei docenti 2016-2019, verranno declinate in Unità Formative coerenti con le linee di indirizzo del Dirigente scolastico, il Piano di Miglioramento dell’Istituto derivante dal RAV e quanto previsto nel PTOF. La formazione verrà progettata e organizzata anche in reti di scuole e potrà svolgersi in modo diversificato: con lezioni in presenza o a distanza, attraverso una documentata sperimentazione didattica. Inoltre, la formazione avrà carattere di ricerca-azione impegnando attivamente il personale in percorsi di sviluppo e ricerca professionale, privilegiando attività laboratoriali, workshop, peer review e social networking, affiancati da studio personale, riflessione e documentazione, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati. Per la maggior parte delle tematiche verranno predisposte unità formative di 25 ore. Saranno accolte certificazioni di formazione effettuate al di fuori della scuola ed autofinanziate, come previsto dal DPCM 23 settembre 2015. Il Collegio dei docenti, pertanto, vista la sperimentazione del Piano Nazionale, in attesa di avviare la ricognizione dei bisogni formativi del personale prevista dall’INDIRE, propone il seguente Piano Triennale di Formazione di scuola. 82 Il Piano Nazionale per la formazione individua le seguenti priorità per il triennio 2016-2019: Competenze di sistema: 1. Autonomia didattica e organizzativa 2. Valutazione e miglioramento 3. Didattica per competenze e innovazione metodologica Competenze per il XXI secolo: 4. Lingue straniere 5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento 6. Scuola e lavoro Competenze per una scuola inclusiva: 7. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale 8. Inclusione e disabilità 9. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile A queste priorità possono essere ricondotti i bisogni formativi rilevati nella scuola, in base ai quali il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti ambiti prioritari per la formazione: DIDATTICA E VALUTAZIONE PER COMPETENZE Attraverso la formazione sulla didattica e valutazione per competenze la nostra scuola intende porsi come luogo di ricerca attiva per trasformare l’insegnamento da esecuzione di direttive in un progetto continuo per la messa in pratica di principi generali e per il superamento delle criticità proprie del contesto particolare in cui ciascun insegnante opera. Dunque una formazione per rendere possibile il passaggio da una didattica delle conoscenze ad una didattica che si focalizzi sulle competenze. In questo orizzonte nella formazione saranno sviluppati alcuni principi fondanti: • • • • • • Centralità dell’alunno e del processo di apprendimento Assunzione di responsabilità educativa del docente/educatore Docente come mediatore e facilitatore Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta in contesti significativi veri o verosimili dell’alunno Flessibilità didattica: utilizzo di mediatori diversi e flessibili Apprendimento sociale: peer tutoring, laboratorialità, gruppi cooperativi, discussione. La didattica per competenze richiede conseguentemente una valutazione adeguata. Tale compito non si esaurisce con un voto, ma si ottiene oltre che tramite la somministrazione di prove e attività nelle quali allo studente non sia solo richiesta l’applicazione meccanica di quanto appreso: ad esempio simulazioni di situazioni reali o piccoli progetti che implichino più conoscenze e abilità, unitamente a capacità personali, come collaborare, risolvere problemi, decidere autonomamente se e quali conoscenze/abilità mettere in campo e quando, ma anche attraverso l’osservazione di progressi, motivazioni, atteggiamenti, e difficilmente può essere misurata con una scala oggettiva. La padronanza della competenza può essere descritta mediante brevi testi che rendano conto di che cosa l’allievo sa, sa fare, in che condizione e 83 contesto, e con che grado di autonomia e responsabilità. Si supera quindi la dimensione disciplinare dei traguardi per andare verso quella delle competenze trasversali. COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO - INNOVAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA Attraverso la formazione sulle Nuove tecnologie l’Istituto si propone di costruire nuovi contesti di apprendimento e mettere in campo modalità didattiche differenti da quelle tradizionali perseguendo le seguenti finalità: • • • • • Passaggio dal classico ambiente di apprendimento fatto di aule, lavagne e banchi a laboratori multimediali attrezzati con pc e LIM a supporto di una didattica attiva e di un apprendimento attivo Diffusione tra gli insegnanti di una pratica didattica fondata sulla condivisione dei contenuti attraverso la rete, in un’ottica di costruzione condivisa della conoscenza attraverso il web 2.0 Documentazione attraverso efficaci oggetti multimediali (video, presentazioni, blog) di quanto realizzato nelle attività e nei progetti didattici Organizzazione di attività di formazione calibrate sulle esigenze dei diversi ordini di scuola e così strutturate: Introduzione: definizione di web 2.0; la ricerca avanzata di contenuti in internet, sicurezza in internet, diritti d’autore; utilizzo di ambienti di apprendimento (LMS - Learning Management Systems): EDMODO; GOOGLE CLASSROOM; WIKISPACE, BLOG, BLANDSPACE, ISSUU, SLIDESHARE; software didattici e collaborativi presenti in rete (tool web 2.0); applicazioni che consentono di realizzare attività, pubblicare e condividere contenuti, informazioni e lezioni in formati multimediali: PADLET, THINGLINK, DIPLY, POPPLET, DRIVE, GLOGSTER, POWTON, EXPLEE, PREZI, ANIMOTO, DELICIOUS, SCOOP,SYMBALOO, CALAMEO…..; creazione di presentazioni efficaci (USO DI GOOGLE PRESENTAZIONI); Creazione di video (USO DI WINDOW MOVIE MAKER); Realizzazione di una webquest; Passaggio a GNU / LINUW (software open source) a fine di ridurre i costi di gestione delle licenze. Coinvolgimento delle famiglie rispetto all’uso consapevole e corretto degli strumenti digitali, anche attraverso l’organizzazione di incontri formativi per i genitori, con lo scopo di farli riflettere sui pericoli della rete, ma allo stesso tempo sulle opportunità che la stessa offre nell’acquisizione di conoscenze e competenze a condizione che i ragazzi siano accompagnati nell’uso corretto degli strumenti che il web offre. Possibili proposte per le attività di formazione dei genitori: La rete per tuo figlio non è solo tempo libero Mettere regole / darsi delle regole Spiegare le responsabilità Imparare insieme 84 INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE - DIDATTICA INCLUSIVA La formazione sulla tematica dell’inclusione avrà come finalità primaria l’attenzione alla diversità, ai bisogni educativi speciali e all’interculturalità intesa come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme. Inclusione intesa, oltre all’accettazione e al rispetto del diverso, anche al riconoscimento della identità culturale, nella quotidiana ricerca del dialogo, di comprensione e di collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento. L’attività formativa è, dunque, finalizzata a formare i ragazzi all’accoglienza, al rispetto delle culture e alla solidarietà. Da qui scaturisce la possibilità di definire curricoli d’integrazione e interculturali incentrati sulle diverse discipline. Questo scopo potrà essere raggiunto con una progettualità più dettagliata da definire nella considerazione della specificità delle diverse classi nelle quali verrà realizzata. La didattica inclusiva si propone, inoltre, di contribuire ad una più efficace integrazione degli alunni stranieri presenti nel nostro territorio, al fine di promuovere la capacità di rapportarsi con valori e culture diversi in modo costruttivo per tutti. Attraverso la formazione sulla didattica inclusiva la scuola si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi: • Educare alla convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio, la consapevolezza delle differenti forme di diversità, al fine di evitare la formazione di pregiudizi nei confronti di persone e/o culture • Porre gli alunni in contatto con i problemi, le culture, le religioni di società diverse, affinché comprendano i valori comuni agli uomini, pur nella diversità delle civiltà, delle culture, delle strutture politiche • Giungere alla consapevolezza di essere cittadini del mondo inteso come crocevia di culture • Preparare gli alunni a reagire alle minacce esercitate da una mentalità razzista, dalla violenza contro la società democratica. COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA La formazione è volta a favorire percorsi di aggiornamento delle conoscenze in ambito didattico (sapere) e delle competenze in ambito metodologico (saper fare) al fine di rafforzare il livello di padronanza della lingua inglese di tutti i docenti. I percorsi formativi saranno progettati in modo personalizzato, saranno caratterizzati da tutoraggio e da misurazione continua delle competenze. Saranno coinvolti: - docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria per lo sviluppo delle competenze linguistiche per il raggiungimento del livello B1; - docenti della scuola primaria e della secondaria di I grado per la progettazione e costruzione di curricoli verticali per le lingue straniere e/o percorsi CLIL. EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ NELL’ETA’ EVOLUTIVA La formazione sarà finalizzare a far acquisire competenze necessarie a strutturare un dialogo con alunni e genitori sui temi della sessualità e dell’affettività per: • Educare gli adolescenti all’affettività con particolare attenzione alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse (scuola secondaria di I grado) • Prevenire e contrastare qualsiasi forma di violenza di genere. 85 COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE La formazione tratterà tematiche quali: il rispetto per l’altro, la cultura delle pari opportunità, l’educazione alla salute e all’alimentazione, al fine di promuovere stili di vita corretti e porre la scuola quale centro di promozione culturale, relazionale e di cittadinanza attiva nella società civile in cui opera. I percorsi coinvolgeranno anche le famiglie, il personale ATA ed ogni soggetto del territorio appartenente alla comunità scolastica, favoriranno rientri scolastici e occasioni di formazione atti a elevare il livello culturale ed il benessere del territorio. Saranno attivati interventi aventi la finalità di offrire gli strumenti per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyber bullismo attraverso i seguenti obiettivi: • Realizzare di percorsi per la prevenzione delle prevaricazioni tra pari • Saper cogliere i fattori di rischio rispetto al fenomeno delle prevaricazioni tra pari • Saper individuare i segnali/indicatori comportamentali per identificare la presenza del fenomeno • Supportare il personale nel lavoro quotidiano con gli alunni • Favorire la creazione di un gruppo di docenti capace di trovare al proprio interno le risorse per un confronto costruttivo ed un sostegno reciproco rispetto alle situazioni di criticità • Potenziare le capacità comunicative tra docente e studente per favorire un confronto costruttivo su queste tematiche che possono coinvolgere gli alunni direttamente (protagonisti) o indirettamente (spettatori). LA SCUOLA COME STRUTTURA COMPLESSA: COMUNICAZIONE E ORGANIZZAZIONE L’obiettivo sarà quello di far acquisire la consapevolezza del legame tra miglioramento, cambiamento e apprendimento. PROGETTAZIONE EUROPEA ERASMUS+ La finalità di tale formazione sarà quella di: • Conoscere le opportunità fornite dall’Unione Europea per il periodo 2014-2020, in termini di Programmi per l’Istruzione • Conoscere il formulario K1 e K2 • Ricercare partner europei • Elaborare un progetto di partecipazione • Collaborare con DS e DSGA per gli adempimenti relativi alla partecipazione della scuola al bando. VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO Attraverso tale formazione si vuole fornire ai docenti strumenti di diagnosi per individuare le aree di eccellenza e quelle problematiche allo scopo di programmare e realizzare piani di miglioramento efficaci e costruire un sistema auto-valutativo comparabile e rendicontabile. L’obiettivo, inoltre, sarà quello di utilizzare i dati delle rilevazioni nazionali INVALSI per programmare e pianificare azioni di miglioramento dei processi educativi. SEGRETERIA DIGITALE E NUOVI ADEMPIMENTI PROCEDURALI La formazione sarà rivolta al D.S.G.A. e agli Assistenti Amministrativi per conoscere le novità normative e procedurali ed offrire gli strumenti metodologici e tecnico-pratici per una gestione che consenta l’autonomia operativa propria del profilo. Tale formazione avrà lo scopo di sviluppare le nuove competenze richieste al personale amministrativo, soprattutto in relazione alla dematerializzazione e digitalizzazione di tutta la P.A. 86 SICUREZZA Formazione rivolta a tutto il personale e in particolar modo alle figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, come previsto dal D. Lgs. n. 81/2008. GESTIONE DELLA PRIVACY La formazione sarà finalizzata a sviluppare le competenze necessarie per: • conoscere le diverse tipologie di trattamento dati; • analizzare i rischi a cui i dati in possesso sono esposti; • fornire gli strumenti necessari per applicare correttamente le misure di sicurezza che vanno adottate per garantire il corretto trattamento di dati personali; • conoscere le procedure per assicurare l’eventuale ripristino dei dati; • formare per diffondere e far crescere la cultura della privacy, i diritti di coloro che forniscono i dati e il sistema di sicurezza adottato per tutelarli come previsto dall’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003. FORMAZIONE DEI DOCENTI NEO-ASSUNTI Essendo l’Istituto scuola polo per tale formazione, il Piano triennale di formazione è finalizzato anche all’attenzione dei processi interni di accoglienza e prima professionalizzazione. FORMAZIONE INPS – VALORE P.A. A seguito dell’accreditamento da parte dell’Istituto, in qualità di scuola capofila della “Rete per l’innovazione nella buona scuola”, al Progetto Valore P.A., dall’a.s. 2015/16 viene offerta l’opportunità al personale delle scuole in rete di seguire corsi di formazione universitari della durata di 40/60 ore con il rilascio di crediti, in base al profilo professionale del dipendente ed ai bisogni formativi manifestati. P.N.S.D. L’intero Piano di formazione terrà conto del quadro delle azioni definite nel PNSD impegnando, oltre all’animatore digitale, docenti nello sviluppo dei processi di innovazione metodologica. 87 10- ALLEGATI I numerosi documenti di progettazione, che integrano il PTOF sono a disposizione presso la Dirigenza o i referenti e possono essere richiesti per una loro eventuale visione. Tra i documenti richiamati, ricordiamo quelli relativi ai seguenti processi e procedimenti: ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ Carta dei servizi; Regolamento di disciplina; Patto di corresponsabilità; Regolamento viaggi e visite; Regolamento Laboratori; Documento di valutazione dei rischi e procedure sulla sicurezza e organigramma; RAV; Organico Classi, Docenti, Coordinatori e segretari dei Consigli di Classe Interclasse e Intersezione; Piano Annuale Attività Docenti; Piano Annuale Attività Personale ATA; Documento di programmazione per la sicurezza e privacy dei dati; Curricolo Verticale e per Discipline; Protocollo accoglienza DSA; Protocollo accoglienza alunni stranieri; Protocollo alunni H; 88