Piano Triennale offerta formativa

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Piano Triennale offerta formativa
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA MATTEOTTI 11” CAVE
Via Giacomo Matteotti 11, 00033 CAVE (Rm) –COD. FISCALE 93016960580 – DISTRETTO 36
 069580694
Fax069509006
r mic8cd003@istr uzione.it - r [email protected]
sito:www.iccave.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15 gennaio 2016;
aggiornato (con ritardo dovuto ad ordinanza di chiusura della scuola per verifica stabilità degli edifici dopo
le scosse sismiche) in data 2/11/16 dal Collegio dei docenti con approvazione del Consiglio d’Istituto del
3/11/2016.
1
INDICE
1. Premessa
3
2. Priorità, traguardi ed obiettivi derivanti dal RAV
4
3. Priorità strategiche (legge 107/15)
7
4. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
9
5. Piano di miglioramento
17
6. Progettazione organizzativa, educativa, curricolare ed extracurricolare 35
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Organizzazione didattica complessiva
Progettualità curricolare ed extracurricolare
Valutazione e autovalutazione degli alunni
Metodologia
Didattica inclusiva
Flessibilità didattica e organizzativa
35
43
58
66
67
67
1. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
68
2. Fabbisogno organico
77
3. Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
81
4. Programmazione delle attività formative rivolte al personale
82
5. Allegati
88
2
1- Premessa
-
-
-
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Via Matteotti 11” di
CAVE, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”;
il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di
indirizzo prot. 4763/A19 del 22/09/2015;
il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14/01/2016;
il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 15/01/2016 ;
il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot.
______________ del ______________ ;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
Il piano è stato aggiornato, con ritardo dovuto ad ordinanza di chiusura della scuola per verifica stabilità
degli edifici dopo le scosse sismiche, in data 2/11/16 dal Collegio dei docenti con approvazione del
Consiglio d’Istituto del 3/11/2016.
3
2- Priorità, traguardi ed obiettivi derivanti dal RAV
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo on line della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RMIC8CD003/via-matteotti-/ .
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario
delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli
apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi
conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali
✓ Ottenere risultati più omogenei tra le classi e tra le diverse prove.
✓ Migliorare i risultati in ogni ambito sia della prova di italiano sia di matematica.
2) Risultati a distanza
✓ Monitorare i risultati degli alunni nel successivo percorso di studio, soprattutto nella scuola
secondaria di II grado.
✓ Migliorare l'efficacia degli interventi realizzati per l'orientamento al fine di elevare il numero degli
alunni che segue il consiglio orientativo.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Migliorare il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI.
2) Ottenere punteggi superiori a quelli delle scuole con background socio-economico-culturale simile
ed inferiori nella 3 classe della Scuola Secondaria di I° Grado, in particolare in matematica, con
differenze consistenti rispetto alla medie regionali e nazionali.
3) Strutturare strumenti di rilevazione per monitorare i risultati scolastici negli anni successivi.
4) Incentivare l’utilizzo della didattica orientante e coinvolgere le famiglie.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con
background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica è in linea o di
poco inferiore a quella media, anche se ci sono casi di singole classi che si discostano in negativo.
La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è inferiore alla media nazionale.
Tra la scuola Primaria e Secondaria di I grado i risultati vengono monitorati mentre tra la scuola Secondaria
di I e II grado manca del tutto un riscontro dei risultati se non quelli strettamente legati al Consiglio
Orientativo che pure evidenziano alcune criticità.
4
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1) Promuovere la didattica orientante e per competenze.
2) Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai percorsi formativi che valutativi anche
attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione.
3) Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, la sospensione di
giudizio, cambio di indirizzo di studio, abbandono scolastico.
4) Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Attraverso tali obiettivi di processo si intende raggiungere le priorità indicate, necessarie per il
miglioramento degli esiti degli studenti nelle prove standardizzate e nei risultati a distanza. Promuovendo
una didattica orientante e per competenze sarà possibile strutturare percorsi che consentano agli alunni
l'acquisizione delle competenze chiave europee per una cittadinanza attiva e consapevole. Inoltre la piena
attuazione del curricolo verticale può favorire la realizzazione di percorsi formativi e valutativi adeguati
anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione e prove autentiche. La predisposizione di strumenti che
consentano una collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado e l’avvio di percorsi progettuali
comuni favoriranno il monitoraggio dei risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva,
l’eventuale sospensione di giudizio derivante da debiti formativi, il cambio di indirizzo di studio,
l’abbandono scolastico.
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate
nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
Il punteggio di Italiano e Matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con
background socioeconomico e culturale simile.
Nelle classi seconde della scuola Primaria il punteggio medio nella prova di Italiano è superiore rispetto al
Centro e all'Italia e paragonabile rispetto al Lazio; nella prova di Matematica i suddetti valori sono superiori
rispetto ai tre parametri di riferimento.
Nelle classi quinte della scuola Primaria e nelle classi terze della Scuola Secondaria i punteggi medi rilevati
sono superiori in entrambe le prove agli standard di riferimento.
La scuola mediamente riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi.
Il livello raggiunto nelle prove INVALSI dagli studenti dell'Istituto può essere ritenuto complessivamente
affidabile. Non si rilevano dinamiche di aumento o regressione relativamente alle percentuali dei soggetti
meno dotati e più dotati nel corso della loro permanenza a scuola.
I valori di varianza tra e dentro le classi non si discostano in maniera significativa rispetto ai parametri di
riferimento.
I punti di debolezza rilevati sono i seguenti:
La scuola solo in qualche caso non riesce ad assicurare tra le varie classi esiti paragonabili ai parametri di
riferimento. Si differenziano in negativo: nella scuola primaria una classe seconda in Italiano e una classe
seconda in entrambe le prove; nella secondaria di I grado una classe terza in Matematica.
Il livello raggiunto nelle prove INVALSI dagli studenti dell'Istituto solo eccezionalmente risente di valori di
cheating tali da comprometterne potenzialmente gli esiti.
5
Non si rileva una regressione significativa nella disparità tra i soggetti meno dotati e più dotati nel corso
della loro permanenza a scuola.
I valori di varianza tra e dentro le classi non si discostano in maniera uniforme dai parametri di riferimento.
L'analisi pertanto non offre interpretazioni certe.
Scelte conseguenti ai risultati a distanza
L’analisi compiuta nella sezione 2.4. del RAV (Risultati a distanza) ha messo in luce i seguenti punti di forza e
di debolezza.
Punti di forza
La maggior parte degli studenti dell’Istituto (29,9%), nell’anno scolastico 2012-13, ha scelto l’area
professionale, a seguire il 23,1% ha scelto l’area tecnica, il 18,3% l’area umanistica, il 15,4% l’area scientifica
e solo l’8,7% l’area artistica e il 4,9% l’area linguistica. Il 60,5% dei Consigli Orientativi corrisponde alla
scelta effettuata; il 39,5% non corrisponde.
Punti di debolezza
Rispetto alla provincia, alla regione e alla nazione il Consiglio Orientativo ha una corrispondenza con la
scelta effettuata più bassa: Istituto (60,5%), Roma (71,5%), Lazio (71,1%), Italia (70,9%). Il dato dei C. O.
non corrispondenti è più elevato (circa dell’11%) rispetto ai dati della provincia (Roma 28,5%), del Lazio
(28,9%) e dell'Italia (29,1%), Istituto (39,5%). Gli studenti dell’Istituto promossi al I anno che hanno seguito
il Consiglio Orientativo sono l’80%, una percentuale più bassa rispetto alla provincia (Roma: 91,1%), al Lazio
(91,7%) e all’Italia (90,9%). La percentuale degli alunni promossi al I anno che non hanno seguito il C.O. è
del 60%, un dato più basso rispetto a quello della provincia (Roma: 77,8%), della regione (Lazio: 79,7%) e
dell’Italia (76,9%).
6
3- Priorità strategiche (legge 107/15)
La legge del 13 luglio 2015, n.107 si propone di dare «piena attuazione» all’autonomia delle istituzioni
scolastiche e richiama l’art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59, ricollegandosi agli atti costitutivi
dell’autonomia scolastica riprendendone le finalità:
Autonomia scolastica e offerta formativa:
• affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza;
•
innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti;
•
contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali;
•
prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica;
•
realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva;
•
garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente
dei cittadini;
Gli strumenti che la legge utilizza per dare piena attuazione all’autonomia sono:
• ORGANICO DELL’AUTONOMIA
•
PIANO TRIENNALE DELL’AUTONOMIA
FINALITÀ DEL PTOF:
Il Piano si prefigge le seguenti finalità:
• garantire l’esercizio del diritto degli studenti al successo formativo e alla migliore realizzazione di
sé in relazione alle caratteristiche individuali, secondo principi di equità e di pari opportunità;
• sviluppare l’educazione ad una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica, che
rafforzi negli studenti il rispetto di se stessi e degli altri, il rispetto dell’ambiente e il senso di
appartenenza alla comunità;
•
realizzare una scuola aperta quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica.
OBIETTIVI PRIORITARI
Gli obiettivi prioritari adottati dalla Scuola tra quelli indicati dalla legge sono:
•
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, e della conoscenza delle culture dei
paesi europei anche attraverso la promozione di scambi culturali e progetti di partenariato;
•
potenziamento delle competenze logico-matematiche scientifiche;
•
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati
operanti in tali settori;
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra
le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
•
7
•
•
potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, l’uso delle nuove tecnologie;
superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in
apprendimento;
•
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e
delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo
studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
il 18 dicembre 2014;
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
•
•
•
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori
per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con
gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori
culturali;
Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;
•
definizione di un sistema di orientamento.
•
8
4- Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, ai sensi
dell'art. 1, comma 14 della L. 107/2015, sono stati sentiti i rappresentanti del territorio e dell’utenza come
di seguito specificati:
•
Ass. Turistica Pro Loco Cave;
•
Consiglio Comunale dei Giovani Comune di Cave;
•
Cooperativa Sociale "Le Ginestre";
•
Museo Civico "Città di Cave";
•
Museo Civico di " Capranica Prenestina";
•
Associazione Genitori;
•
Fondazione "Maadi Solidarity Onlus";
•
Ass." Ma 'n te movie";
•
Ass. "U.S. Basket Cavese";
•
Ass. "Caffécorretto";
•
Ass. "Dimensione Donna";
•
Ass. “Il Gabbiano”;
•
Ass. “C.A.M.I.”;
•
ASD “New Dance”;
•
Ass. “Passo Antico”;
•
Ass. “Karaté”;
•
Comune di Cave;
Le associazioni hanno formulato proposte inerenti alla progettazione d'Istituto dando particolare rilievo alle
tematiche riguardanti l'inclusione, l'ambiente, la creatività, la salute e la cittadinanza attiva.
Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi
cui la scuola è vincolata, ogni associazione indica il proprio campo d'interesse, presentando i punti di forza e
di debolezza dell'interazione scuola-territorio; tutti si rendono disponibili a collaborare e supportare
l’istituzione scolastica.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si riassume la progettazione per il triennio 2016/19 come segue:
SOGGETTO
Ass. Turistica Pro Loco Cave
Consiglio Comunale dei Giovani
Comune di Cave
CAMPO DI INTERESSE
•
Promuovere eventi e
manifestazioni sul territorio.
•
Incentivare il turismo.
•
Sensibilizzare i giovani alla
realizzazione della cittadinanza
attiva.
PROPOSTE
•
Giornate
(primavera).
•
Laboratori di cucina (Sagra della
Castagna).
•
Rafforzare, attraverso una serie
di eventi e laboratori, il
coinvolgimento dei giovani alla
cittadinanza attiva, ambientale
e sociale.
ecologiche
9
Cooperativa Sociale "Le Ginestre"
Museo Civico "Città di Cave"
Museo Civico
Prenestina"
di
"Capranica
Associazione Genitori
Fondazione
Onlus"
"Maadi
Solidarity
•
Accompagnamento anziani e
disabili.
•
Educare ai Social Network
(supporto e prevenzione
attraverso corso di
formazione).
•
Organizzazione eventi socioculturali e ricreativi.
•
Assistenza e orientamento a
famiglie e soggetti svantaggiati.
•
Sportello d’ascolto.
•
Attività museale.
•
•
•
Visite guidate.
Promozione della conoscenza
dell'arte.
•
Consolidamento della
conoscenza dell'arte.
Visite guidate.
•
Attività laboratoriali a tema.
•
Didattica museale.
•
Salvaguardare il benessere del
territorio dei Monti Prenestini.
•
Escursioni e attività didattiche
nel museo o nel giardino.
•
Promuovere una
consapevolezza ecologica.
•
Osservazione dei vari tipi di
habitat.
•
Stimolare l’interesse per la
diversità degli ambienti naturali,
non naturali e culturali.
•
Laboratori didattici riguardanti
“La vita” nella natura.
Lezioni a tema naturalistico e
artistico.
•
Promuovere il coinvolgimento
delle famiglie al fine di
migliorare l’inclusione di tutti gli
alunni.
•
Collaborazione con la scuola per
la realizzazione delle diverse
progettualità.
•
Solidarietà sociale.
•
•
Attività promotrici di sviluppo
educativo, culturale, socioeconomico, agricolo, tecnicoformativo, sanitario in Paesi
svantaggiati del mondo.
Salvaguardia dell'ambiente:
creazione di un piccolo vivaio di
piante autoctone da collocare
nel territorio; passeggiate
ecologiche; educazione
alimentare con riguardo ai
prodotti del territorio (Km 0).
Valorizzazione dei rifiuti:
raccolta dei tappi di plastica già
in atto e ampliamento delle
categorie merceologiche di
raccolta.
•
•
Ass."Ma 'n te movie"
•
Promuovere l'arte, la lettura, la
poesia, la musica, la pittura, la
fotografia e il CINEMA.
•
•
•
•
Proiezioni di film con tematiche
scelte dall'Istituto comprensivo
e dall'Associazione stessa.
Collaborazione con le altre
associazioni che aderiscono al
PTOF per la realizzazione dei
progetti.
Realizzazioni di cortometraggi
con tematiche relative al PTOF,
rispettando la privacy degli
alunni.
Contributo alla manutenzione
10
del teatro della scuola.
Ass. "U.S. Basket Cavese"
Ass. "Caffecorretto"
•
•
•
Promuovere l’attività sportiva
tenendo conto dell’inclusione,
della disabilità e
dell’integrazione.
•
Progetto “Coni ragazzi”.
•
Progetto basket Scuola
dell’Infanzia.
•
Progetto basket Scuola Primaria.
Valorizzare il patrimonio
culturale della comunità locale.
Avvicinare la popolazione al
libro.
•
Progetto “Leggere per crescere”
•
•
Educare all’ascolto.
Offrire esperienze di lettura di
gruppo fortemente socializzanti.
•
Organizzare incontri letterari.
1. A.S. 2016/17
•
•
Laboratorio di lettura ad alta
voce condotto dai lettori
dell’associazione.
Incontro con l’autore.
2. A.S. 2017/18
•
•
Laboratorio di lettura per l’avvio
alla declamazione singola e
corale.
Incontro con l’autore.
3. A.S. 2018/19
•
Laboratorio di lettura per la
presentazione di un libro:
•
A) Individuare autonomamente i
passi da leggere ad alta voce
B) Produrre una recensione
letteraria
•
Ass. "Dimensione Donna"
•
Prevenzione della
discriminazione di genere
Ass. “Il Gabbiano”
•
Incontro con l’autore
•
Promuovere la conoscenza della
diversità di genere.
•
Garantire le pari opportunità tra
i bambini e le bambine.
Danza
•
Educare il bambino alla
Danza attraverso attività
ludica
•
•
•
•
•
Conoscere e relazionarsi
Esercizi e giochi di
riscaldamento graduale del
corpo
Impostazione e
allineamento del corpo
Utilizzo di attrezzi-giocattoli
Esercizi per il ritmo, il peso,
la dinamica, la mimica, la
gestualità,
l’improvvisazione.
11
Teatro
•
•
•
•
•
•
Ass. “CAMI”
Sviluppare le autonomie
sociali,
Educare al rispetto delle
regole
Educare all’ascolto
Saper entrare in relazione
on gli altri
Confrontarsi con gli altri
Entrare in forma attiva in
un gruppo
Musica e canto corale
•
•
•
Conoscere e prendere
consapevolezza del proprio
corpo
Educare al respiro corretto
Eseguire vocalizzi e
melodie
•
Esercizi di lettura e
narrazione
•
Esercizi di fabulazione
•
Tecniche per l’uso della
voce e della parola
•
Creazione di storie e brevi
racconti a più voci
•
Uso di oggetti, di materiali
del trucco e del
travestimento.
•
Educare il bambino al
movimento
Favorire lo sviluppo tramite
il linguaggio corporeo,
visivo e sonoro.
Sviluppare ascolto su fi sé
e sugli altri
Favorire autocontrollo,
concentrazione,
attenzione, autonomia,
coordinazione
Educare all’ascolto usi ale e
al senso del ritmo.
Percepire e scoprire lo
spazio.
Disponibilità ad interagire
con l’Istituto Comprensivo
per la preparazione di
musical.
Partecipazione al progetto
“Riambientiamoci”.
•
•
•
•
•
Ass. “ASD New Dance”
Danza Sportiva
•
•
•
Ass. “Passo Antico”
Far conoscere la danza
Sportiva come disciplina .
Educare i ragazzi all’attività
fisica, all’impegno
giornaliero e alla giusta
nutrizione.
Educare alla socializzazione
E integrazione per il
raggiungimento di obiettivi
comuni.
Danza Popolare
•
•
Far conoscere le tradizioni
del nostro territorio
attraverso il ballo e la
musica
Trasmettere i valori e la
semplicità legati al passato
e alla cultura popolare del
nostro territorio.
•
•
•
•
Disponibilità ad interagire
con l’Istituto Comprensivo
per la preparazione di
musical.
Partecipazione al progetto
“Riambientiamoci”.
12
Ass. “Karaté”
•
Karate
•
Migliorare la
propriocettività, la
coordinazione e, la
reattività e l’attenzione.
• Educare alla disciplina e alla
cooperazione.
• Educare alla gestione
dell’attenzione,
della rabbia, della
timidezza e dell’insicurezza.
•
•
•
Occupazione del tempo
libero degli allievi per
distoglierli dalle attività a
“rischio”.
Amore per le arti marziali
che tengono allenato il
corpo e stimolano la
mente.
Migliorare l’aspetto e le
prestazioni fisiche.
Educare alla difesa
personale.
Comune di Cave
La Città di Cave collabora con l’Istituto affrontando tematiche che possano migliorare lo stile di vita degli
alunni.
AMBITI TEMATICI
➢ AMBIENTE
➢ AGRICOLTURA
➢ ALIMENTAZIONE
❖ STORIA E DOCUMENTI
❖ ARTE
❖ ARTIGIANATO
✓ EDUCAZIONE CIVICA
✓ EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE
✓ EDUCAZIONE STRADALE
Tali attività potranno essere realizzate con la collaborazione di più soggetti: Comune ed assessorati di
riferimento, museo civico, scuole secondarie di secondo grado, associazioni locali, aziende artigianali ed
agricole del territorio, insegnanti dello stesso istituto Comprensivo, ASL, polizia locale, nonché altri soggetti
che dalla loro professione o dalla loro esperienza hanno acquisito un know now in grado di trasferire ai
bambini e ai ragazzi nuove conoscenze e competenze.
Di seguito riportiamo alcuni spunti da cui potranno nascere iniziative da integrarsi con quelle proposte
della scuola.
Ambiente
La popolazione ha ben risposto alla raccolta differenziata raggiungendo già dal primo anno (2012) una
percentuale di oltre il 65%. Ciò evidenzia un forte senso di responsabilità verso il proprio territorio. Tuttavia
occorre mantenere e migliorare tale dato positivo.
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Per decoro della Città non si intende soltanto la raccolta dei rifiuti abbandonati, in zona urbana come in
campagna, ma anche il rispetto per l’arredo urbano come nei parchi pubblici, luoghi che negli ultimi anni
hanno visto atti di vero vandalismo, con imbrattamento e distruzione di giochi, cartelli stradali, recinzioni.
Agricoltura
Per sviluppare la sensibilità al rispetto e alla tutela dell’ambiente si possono implementare laboratori per
attuare forme di coltivazione, anche alternative e meno inquinanti, come gli orti sinergici, dove si favorisce
la conoscenza delle piante e la loro provenienza, la loro evoluzione e ciclicità produttiva e stagionale
mediante l’osservazione e la cura dell’orto didattico. Si può focalizzare l’attenzione su alcune piante in
particolar modo del castagno nostrano, del gelso e di altre colture che si adattano perfettamente al nostro
clima e terreno.
Una volta individuata un’area da destinare a tali colture, si realizzerà un progetto esecutivo a cura
dell’ufficio tecnico comunale.
Per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado si possono proporre ricerche e studi a tema anche di
archivio e in sinergia con gli istituti agrari del territorio.
Alimentazione
In un ambiente pulito può esserci un’agricoltura di qualità migliore e quindi cibi più sani.
Da qui possono scaturire una serie di attività rivolte ai docenti, agli alunni e alle famiglie. Tra queste
indichiamo:
- l’Educazione alimentare inizia in famiglia (rivolto ai genitori);
- cuciniamo insieme (rivolto ai bambini, i bambini mangiano volentieri quello che cucinano nel
contesto scolastico;
- percorsi di educazione alimentare per gli insegnanti (per un migliore approccio culturale e
trasversale);
- fattorie didattiche del territorio (come esperienza fuori dal contesto scolastico).
Storia e Documenti
Favorire progetti rivolti alla conoscenza della storia locale tramite la visita delle chiese, del borgo
medievale, del quartiere liberty, della ferrovia, di altre forme architettoniche di epoca diversa anche
attraverso la consultazione dei documenti dell’Archivio storico comunale e della biblioteca comunale.
Verranno proposte agli alunni attività finalizzate alla valorizzazione delle tradizioni popolari.
Arte
Progetto “Vivere il Museo” a cura del Museo Civico Città di Cave – Lorenzo Ferri).
Artigianato
Un’attenzione particolare sarà rivolta alla lavorazione della ceramica artistica nonché del legno e dei suoi
derivati.
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Educazione alla Cittadinanza
In collaborazione con l’associazione “Alza la mano”, patrocinata dal comune, si propongono attività
progettuali che hanno la finalità di far conoscere il nostro ordinamento giuridico.
Educazione alle Differenze
La crescita demografica, nella nostra città, è dovuta principalmente a movimenti migratori di famiglie
provenienti sia dalla periferia di Roma che da paesi dell’ex Europa dell’Est (Romania, Bulgaria ex Jugoslavia)
ed extracomunitari (Nigeria, Sudan, Isola di Capoverde), gravate spesso da problemi economici e sociali.
Per una più efficace integrazione sociale si propone un laboratorio sperimentale che coinvolga tali famiglie
nel raccontare usi e costumi del proprio paese di origine.
Educazione Stradale
Progetti da realizzare con la collaborazione della Polizia locale e altre associazioni del territorio, finalizzati a
sensibilizzare i ragazzi ad un corretto uso dei luoghi della nostra città.
RETI DEL TERRITORIO
All’interno dello scenario di collaborazione con il territorio, la scuola ha attivato le seguenti reti con le
scuole limitrofe:
• Rete “Progettare per competere”, di cui siamo Istituto capofila, finalizzata alla Formazione sulle
Misure di Accompagnamento alle Nuove Indicazioni nazionali;
• “Rete per l’innovazione nella Buona Scuola”, di cui siamo Istituto capofila, per svolgere attività di
formazione e aggiornamento ai dirigenti, ai docenti, al personale ATA, ai genitori delle scuole in
rete, per organizzare, promuovere, gestire attività educative e formative, corsi e seminari di studio,
convegni e conferenze, incontri e dibattiti, mirati allo studio, all’orientamento e alla formazione
permanente, per sostenere attività di ricerca metodologica in ambito educativo e formativo;
• “Rete per l’Inclusione degli alunni che presentano BES” con capofila I.C. “Karol Wojtyla” Palestrina;
• Rete “CO.SP.ID INSIEME PER MIGLIORARE” con capofila l’I.C. di Gallicano nel Lazio, finalizzata alla
realizzazione del Piano di miglioramento predisposto nel RAV;
• Rete con capofila l’I.C. di Isola del Liri, finalizzata alla realizzazione della Segreteria digitale;
• Rete con la Cooperativa “Le Ginestre” e con il Comune di Cave Ufficio Servizi Sociali finalizzata alla
integrazione di tutti gli alunni.
In seguito all’art. 1, comma 70 e ss della Legge n. 107 del 2015, l’Istituto ha aderito alla Rete di Ambito 14
con capofila l’I.I.S. “Pantaleoni” di Frascati. Il nuovo assetto organizzativo ha favorito una più ampia
apertura al territorio e una nuova gestione delle risorse, valorizzando sinergicamente l’autonomia
scolastica e una nuova collaborazione e condivisione propositiva, propria della forma organizzativa della
rete.
L’Istituto Comprensivo “Via G. Matteotti, 11” risulta capofila della Rete di Ambito 14 per la Formazione.
15
USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE
Al fine di contrastare la dispersione scolastica e supportare situazioni di disagio socioambientale - in virtù dell’Avviso pubblico prot. 3462 del 10/08/2016 relativo all’ampliamento dell’offerta
formativa delle scienze motorie da realizzarsi attraverso attività sportive in linea con il PTOF dell’Istituto
atte a favorire la frequenza scolastica degli alunni anche in orario extracurricolare (rivolte prioritariamente
agli alunni e al personale dell’Istituto, nonché ai residenti del territorio) gestite dal personale scolastico e/o
da società/enti/associazioni/esperti/cooperative o simili - sono stati affidati gli impianti sportivi con atto
concessorio per le seguenti attività: artistico-espressive, arrampicata sportiva, attività sportiva, danza
sportiva, karate, pilates.
Inoltre, in virtù dell’art. 50 del Regolamento di contabilità scolastica (D.I. n°44/2001), e secondo i criteri
stabiliti dal Consiglio di Istituto con deliberazione n. 2 del 12/09/2014, nonché della convenzione stipulata
con il Comune di Cave quale ente proprietario, la scuola dà annualmente in concessione i propri locali e
attrezzature, in orario compatibile con le attività istituzionali della scuola, ad associazioni culturali e/o
sportive (quali ad esempio Volley, Ma ‘n te Movie, Associazioni Anziani Cave) e, occasionalmente, per
iniziative particolarmente meritevoli e rientranti nella sfera dei compiti istituzionali della scuola o dell’Ente
locale.
16
5- Piano di Miglioramento
INDICE
SEZIONE I – PRIORITÀ E TRAGUARDI DERIVANTI DAL RAV (Tab.1)
pag. 18
SEZIONE II –OBIETTIVI DI PROCESSO RILEVANTI E NECESSARI
pag. 19
➢ Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi (Tab. 2)
➢ Scala di rilevanza degli obiettivi di processo (Tab. 3)
➢ Elenco degli obiettivi di processo, risultati attesi, indicatori di monitoraggio del processo
e modalità di misurazione dei risultati (Tab. 4)
SEZIONE III – AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO
pag. 24
➢ Rapporto degli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo (Tab. 5)
SEZIONE IV – PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO
pag. 26
➢ Impegno delle risorse umane e strumentali interne ed esterne (Tab. 6 – 7)
➢ Tempi di attuazione delle attività (Tab. 8)
➢ Monitoraggio periodico per il raggiungimento dell’obiettivo di processo (Tab. 9)
SEZIONE V – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PdM
pag. 30
➢ Processi di condivisione e diffusione all’interno della scuola (Tab. 10)
➢ Diffusione del PdM all’esterno della scuola (Tab. 11)
➢ Nucleo di Autovalutazione (Tab. 12)
17
SEZIONE I - Priorità e traguardi derivanti dal RAV
Tabella 1 – Esiti, Priorità e traguardi
ESITI DEGLI
STUDENTI
1. RISULTATI NELLE
PROVE
STANDARDIZZATE
NAZIONALI
2. RISULTATI A
DISTANZA
PRIORITÀ
TRAGUARDI
(lungo periodo)
(a tre anni)
A. Ottenere risultati più omogenei tra le Migliorare il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove invalsi
classi e tra le diverse prove
B. Migliorare i risultati in ogni ambito
per entrambe le discipline
Ottenere punteggi superiori a quelli delle scuole con background socioeconomico-culturale simile ed inferiori nella 3 classe della scuola secondaria di I°
grado, in particolare in matematica, con differenze consistenti rispetto alla
medie regionali e nazionali
A. Monitorare i risultati degli alunni nel
Strutturare strumenti di rilevazione per monitorare i risultati scolastici negli anni
successivo percorso di studio,
successivi
soprattutto nella scuola secondaria
di ii grado
B. Migliorare l'efficacia degli interventi
realizzati per l'orientamento al fine di Incentivare l’utilizzo della didattica orientante e coinvolgere le famiglie
elevare il numero degli alunni che
segue il consiglio orientativo
18
SEZIONE II- Obiettivi di processo più rilevanti
➢ Congruenza tra obiettivi di processo e priorità
TABELLA 2 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità
Area di processo
Curricolo, progettazione e
valutazione
Continuità e orientamento
Obiettivi di processo
E’ connesso alle priorità
Promuovere la didattica orientante e per competenze
1
2
Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai
percorsi formativi che valutativi anche attraverso l’utilizzo di
rubriche di valutazione
1
2
Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe
successiva, la sospensione di giudizio, cambio di indirizzo di
studio, abbandono scolastico
Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative
2
1
2
19
➢ Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
TABELLA 3 – Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
(Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante fare una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di
rilevanza)
Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue:
1
2
3
4
5
Nullo
Poco
Abbastanza
Molto
Del tutto
Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto.
Obiettivi di processo elencati
Fattibilità
Impatto
(da 1 a 5)
(da 1 a 5)
Prodotto: valore che identifica
la rilevanza dell’intervento
3
4
12
Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai
percorsi formativi che valutativi anche attraverso l’utilizzo di
rubriche di valutazione
2
4
8
Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla
classe successiva, la sospensione di giudizio, cambio di
indirizzo di studio, abbandono scolastico
2
4
8
Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative
3
4
12
Promuovere la didattica orientante e per competenze
20
➢ Elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di
misurazione dei risultati
Sulla base di questo lavoro si definisce una lista ordinata degli obiettivi di processo che saranno oggetto della successiva pianificazione.
TABELLA 4 – Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di processo in
via di attuazione
Risultati attesi
Azioni previste
1.
-
1
Promuovere la didattica
orientante e per competenze.
-
Promuovere la didattica
orientante monitorandone
l’efficacia e coinvolgendo le
famiglie
Innalzare la percentuale di
alunni che seguono il consiglio
orientativo
Attività laboratoriali
orientative con scuole
presenti sul territorio a
partire dalle classi prime
(primaria e secondaria di I
gr)
2.
Formazione per i docenti
3.
Micro sperimentazioni da
condividere per ambiti
disciplinari
Indicatori di
monitoraggio
-
N. Laboratori attivati e
N. classi coinvolte
-
N. docenti coinvolti in
ogni corso e ore
frequentate
-
Misura del
gradimento espresso
dai docenti rispetto
alle azioni formative
-
Misura del
gradimento espresso
dagli alunni rispetto
alle attività svolte
-
Questionari rilevanti il
tipo di
sperimentazione e il
coinvolgimento degli
ambiti disciplinari
Modalità di
rilevazione
-
Questionario
online
-
Rilevazione
statistica
21
4.
-
2
3
4
Promuovere l’utilizzo di
didattiche innovative
Attuare le indicazioni del
curricolo verticale sia rispetto
ai percorsi formativi che
valutativi anche attraverso
l’utilizzo di rubriche di
valutazione.
-
-
-
Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla
classe successiva, la
sospensione di giudizio,
cambio di indirizzo di studio,
Valorizzare le potenzialità di
ciascun alunno attraverso
tecniche e metodi didattici
innovativi
5.
Innalzare i risultati finali
rispetto a scuole con
background socio-economicoculturale simile
Diminuire la disomogeneità dei
risultati in ogni ambito
disciplinare
Attuare progetti ponte tra i
diversi ordini di scuola
Implementazione della
dotazione tecnicoscientifica anche attraverso
l’adesione alle azioni
previste dal PON 2014/20 e
dal PNSD
N. attività condivise
-
N. docenti coinvolti
-
N. visualizzazioni
-
-
N. postazioni attivate
e/o materiale
innovativo
Questionario
online
-
Rilevazione
statistica
-
Focus group
-
Misura dell’efficacia
delle attività
innovative svolte
-
Misura del
gradimento espresso
dagli alunni rispetto
alle azioni formative
6.
piena attuazione del
curricolo verticale
-
Questionario rivolto ai
docenti
-
Questionario
online
7.
predisposizione e
condivisione di sistemi
valutativi adeguati
(rubriche di valutazione,
prove autentiche ecc)
-
Indice di varianza tra
le classi in orizzontale
e in verticale
-
Rilevazione
statistica
8.
Individuazione di figure di
coordinamento
-
N. docenti coinvolti
-
9.
Predisposizione di
strumenti di rilevazione
Questionario docenti
per rilevare
l’adeguatezza degli
strumenti utilizzati
Questionario
online
-
Rilevazione
statistica
N. studenti coinvolti
-
Focus group
Rendere più uniformi i risultati
tra le classi
Strutturare strumenti di
rilevazione per monitorare i
risultati scolastici negli anni
successivi
Creazione di un archivio
digitale condiviso in
apposita area del sito
d’istituto
-
10. Attività di tutoring da parte
di studenti selezionati
-
22
nell’attività di tutoring
abbandono scolastico.
-
Misura del
gradimento espresso
dai docenti e dagli
alunni rispetto alle
attività realizzate
-
Indice di varianza tra
le classi in orizzontale
e in verticale
23
SEZIONE III – Azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
➢ Rapporto degli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
TABELLA 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento Legge 107/2015 e
Appendice B Indire
Legge 107/2015 comma 7, h, i, n, p
Appendice B Indire: n. 1 trasformare il modello
trasmissivo della scuola
Superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul
soggetto in apprendimento
n.2 Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare
n.3 Creare nuovi spazi per l’apprendimento
n.7 Promuovere l’innovazione perché sia
sostenibile e trasferibile
Legge 107/2015 comma 7, c, f, h, i, n
Potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, l’uso delle nuove tecnologie
Appendice B Indire: n. 2 Sfruttare le opportunità
offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e
valutare
n.3 Creare nuovi spazi per l’apprendimento
24
Legge 107/2015 comma 7, a, b, i, n, p
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche e logico-matematiche
Appendice B Indire: n.3 Creare nuovi spazi per
l’apprendimento
Legge 107/2015 comma 7, d, e, g, i, n
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
Appendice B Indire: n.7 Promuovere l’innovazione
perché sia sostenibile e trasferibile
Legge 107/2015 comma 7, j, k, n
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e
del bullismo, anche informatico
Appendice B Indire: n.7 Promuovere l’innovazione
perché sia sostenibile e trasferibile
Legge 107/2015 comma 7, h, i, j, n, q
Appendice B Indire: n.3 Creare nuovi spazi per
l’apprendimento
Legge 107/2015 comma 7, i, j, k, l, n
Apertura pomeridiana delle scuole anche con potenziamento del tempo scolastico o
rimodulazione del monte orario
Appendice B Indire: n.3 Creare nuovi spazi per
l’apprendimento
n. 4 Riorganizzare il tempo del fare scuola
Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni
Legge 107/2015 comma 7, o
Appendice B Indire: n.7 Promuovere l’innovazione
perché sia sostenibile e trasferibile
25
SEZIONE IV – Pianificazione delle azioni di ciascun obiettivo di processo individuato
➢ Impegno delle risorse umane e strumentali
TABELLA 6 – Impegno di risorse umane interne alla scuola
Ore aggiuntive
presunte
Figure professionali
Tipo di attività
Fonte finanziaria
Docenti
Frontali (curricolare, extracurricolare)
800
FIS
Personale ATA
Apertura/chiusura locali scolastici e
vigilanza per attività extracurricolari
(CS)
130
FIS
50
FIS
Attività di supporto ai progetti (AA)
Altre figure
Docenti interni con competenze
specifiche
TABELLA 7 – Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Figure professionali
Tipo di attività
Formatori
Corsi di Formazione
Attrezzature
Strumentazione informatica
Altro
Attrezzature per laboratori musicale,
scientifico, artistico, linguistico
Ore aggiuntive
presunte
Fonte finanziaria
100
Ex legge 440
/
PON
Programma Annuale
26
➢ Tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8 – Tempistica delle attività
Azioni
previste
Pianificazione attività
Gen-Mag 2016
Sett –Dic 2016
Gen-Mag 2017
Sett –Dic 2017
Gen-Mag 2018
Sett –Dic 2018
Gen-Mag 2019
1
X
X
X
X
X
X
X
2
X
X
X
X
X
X
X
3
X
X
X
X
X
X
X
4
X
X
X
X
5
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
6
X
7
8
9
10
X
X
27
➢ Monitoraggio periodico per il raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 – Monitoraggio delle azioni
Da compilare secondo i tempi indicati
Data di
rilevazio
ne
Azioni previste
1.
Giugno
2016
Attività
laboratoriali
orientative
con scuole
presenti sul
territorio a
partire dalle
classi prime
(primaria e
secondaria di
I gr)
2.
Formazione
per i docenti
3.
Micro
sperimentazi
oni da
condividere
per ambiti
disciplinari
Indicatori del
monitoraggio o del
processo
1. N. Laboratori attivati e
N. classi coinvolte
2.
N. docenti coinvolti in
ogni corso e ore
frequentate
Misura del gradimento
espresso dai docenti
rispetto alle azioni
formative
3.
Misura del
gradimento espresso
dagli alunni rispetto
alle attività svolte
Questionari rilevanti il
tipo di
sperimentazione e il
coinvolgimento degli
ambiti disciplinari
Strumenti di
misurazione
-
-
Questiona
rio online
Rilevazion
e
statistica
Criticità rilevate
- Nonostante il 77% dei
docenti abbia attivato
laboratori tematici
nell’ambito della
“didattica orientante e
per competenze”, solo
ilo 33% degli stessi ha
avviato
microsperimentazioni
attraverso didattica per
competenze
- Nonostante l’alto
gradimento per i corsi di
formazione/aggiorname
nto realizzati, solo il 55%
dei docenti ha
partecipato a uno o più
corsi.
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di
aggiustamenti
1.
a. La flessibilità didattica, la
contemporaneità, le classi aperte, le attività
extracurricolari e i progetti attuati dai
docenti di potenziamento hanno favorito
l’incremento delle attività laboratoriali
b. Circa il 95% degli studenti afferma alto
gradimento per le attività laboratoriali e
ritiene che queste abbiano contribuito alla
loro formazione personale
c. il 93% dei genitori ritiene che l’offerta
formativa della scuola sia adeguata alle
necessità e ai bisogni dell’utenza
2.
Pianificazione
degli interventi sin
dall’inizio dell’a.s.
attraverso
l’ottimale gestione
delle risorse
umane e
strumentali
Implementazione
delle “buone
pratiche”
a. La formazione docenti ha permesso una
maggiore promozione della didattica
orientante, favorendo la ricerca-azione e un
diffuso utilizzo di didattiche innovative
funzionale ad una didattica inclusiva.
b. Circa il 90% degli insegnanti ritiene che la
scuola offra corsi di
formazione/aggiornamento utili per il
proprio lavoro e che la scuola incoraggi la
partecipazione a corsi di
28
formazione/aggiornamento
3.
Data di
rilevazio
ne
Azioni previste
Indicatori del
monitoraggio o del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità rilevate
La microsperimentazioni realizzate
singolarmente o in gruppi disciplinari e
interdisciplinari hanno permesso la
diffusione delle “buone pratiche”
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di
aggiustamenti
8.Individuazione
di figure di
coordinamento
Gennai
o 2017
Giugno
2017
Gennai
o 2018
Giugno
2018
29
SEZIONE V – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PdM
➢ Processi di condivisione e diffusione del piano all’interno della scuola
TABELLA 10 – Condivisione e diffusione interna dell’andamento del PdM
Momenti di
condivisione
Gennaio 2016
Persone
coinvolte
Docenti, DS
Strumenti
Collegio Docenti
Azioni
Presentazione del PdM
Considerazioni scaturite
dalla condivisione
Condivisione da parte dei
docenti dei percorsi individuati
per la realizzazione del PdM
Predisposizione da parte del
Nucleo di Autovalutazione degli
indicatori per sviluppare i
diversi monitoraggi.
Gennaio 2016
Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione
Predisposizione azioni da
sviluppare
Febbraio/Maggio 2016
Docenti, DS
Confronto e dibattito per
Dipartimenti,
Condivisione delle linee
operative indicate nel PdM.
Azioni di coordinamento del
Nucleo e momenti
informativi/formativi con le
famiglie da parte del DS.
Azione di raccolta dati
all’interno dei dipartimenti,
30
Interclassi/Intersezioni
l’attuazione del PdM
delle Interclassi/Intersezioni.
Da parte del DS, azioni di
coordinamento per
l’elaborazione dei dati.
Giugno 2016
Docenti, DS
Collegio Docenti
Monitoraggio delle azioni
svolte
Condivisione dei risultati
ottenuti e dei percorsi avviati
secondo quanto previsto dal
PdM.
Lettura risultati relativi ai
monitoraggi e
predisposizione di schede
valutative
Monitoraggio delle azioni svolte
con accurata analisi dei processi
rilevati, delle criticità e dei
necessari aggiustamenti
Giugno 2016
Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione
Settembre/Dicembre
2016
Docenti, DS
Dipartimenti,
Interclassi/Intersezioni
Rilevazione dei bisogni e
progettazione attività
Gennaio 2017
Docenti, DS
Collegio Docenti
Confronto e dibattito per
l’attuazione del PdM
Gennaio 2017
Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione
Predisposizione azioni da
sviluppare
31
Febbraio/Maggio 2017
Docenti, DS
Dipartimenti,
Interclassi/Intersezioni
Confronto e dibattito per
l’attuazione del PdM
Collegio Docenti
Lettura risultati relativi ai
monitoraggi e
predisposizione di schede
valutative
Giugno 2017
Docenti, DS
Giugno 2017
Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione
Settembre/Dicembre
2017
Docenti, DS
Dipartimenti,
Interclassi/Intersezioni
Rilevazione dei bisogni e
progettazione attività
Gennaio 2018
Docenti, DS
Collegio Docenti
Confronto e dibattito per
l’attuazione del PdM
Gennaio 2018
Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione
Febbraio/Maggio 2018
Docenti, DS
Dipartimenti,
Interclassi/Intersezioni
Rilevazione dei bisogni e
progettazione attività
Predisposizione azioni da
sviluppare
Confronto e dibattito per
l’attuazione del PdM
32
Giugno 2018
Docenti, DS
Collegio Docenti
Giugno 2018
Docenti, DS, Genitori Nucleo di Autovalutazione
Lettura risultati relativi ai
monitoraggi e
predisposizione di schede
valutative
Rilevazione dei bisogni e
progettazione attività
TABELLE 11 - Azioni di diffusione dei risultati esterne alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola
Metodi/strumenti
Destinatari
Tempi
Incontro informativo (presentazione PdM)
Feb/Mar 2016
Convegno sulle attività effettuate
4. Genitori studenti;
5. Associazioni della Rete con cui la
scuola opera
6. Ente locale
Docenti, DS, alunni e famiglie
Sito internet della scuola
Stakeholder
Triennio 2015/2018
Monitoraggi
Famiglie e studenti
Cadenza quadrimestrale
Giugno 2016/17/18
33
➢
Nucleo di Valutazione
TABELLA 12 – Composizione del Nucleo di Valutazione
Nome
Ruolo
Maria Vittoria FRASCATANI
DIRIGENTE
Lucina CIAMEI
1° COLLABORATORE
Daniela ZAMPATORI
2° COLLABORATORE
Valentina PACCIANI- Raffaela MILANA
FUNZIONE STRUMENTALE
Marilisa FOSCHI
FUNZIONE STRUMENTALE
Martina DE PAOLIS
RESPONSABILE DI PLESSO
Emanuela BONANNI
FUNZIONE STRUMENTALE
Vania LATINI
FUNZIONE STRUMENTALE
Daniela DONNINI
FUNZIONE STRUMENTALE
Francesca DE PISA
FUNZIONE STRUMENTALE
Patrizia TRIPELLI
FUNZIONE STRUMENTALE
Lorella DE ANGELIS
FUNZIONE STRUMENTALE
Simona MARTINI
REFERENTE COMMISSIONE SITO WEB
34
6- Progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa
a- Organizzazione didattica complessiva:
RISORSE STRUTTURALI DEI PLESSI
SCUOLA DELL'INFANZIA
PLESSO
SPAZI INTERNI
SPAZI ESTERNI
P.zza C.Cambresis
- 3 classi
- 2 laboratori
- 1 Spazio gioco libero
- 1 locale mensa
1 Giardino
Via G. Matteotti, 29
- 7 classi
- 1 laboratorio
- 2 Spazi gioco libero
- 1 locale mensa
1 Giardino
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
SPAZI INTERNI
SPAZI ESTERNI
- 27 classi
- 4 laboratori
- 1 palestra
Via G. Matteotti, 11
- 1 biblioteca
- 1 locale mensa
- 1 Giardino
- 1 campo polivalente
- 16 aule dotate di lavagne interattive
- 4 locali per gli uffici di Segreteria e la
Presidenza
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PLESSO
SPAZI INTERNI
SPAZI ESTERNI
- 16 classi
- 6 laboratori
Viale G. Venzi, 23
- 1 aula di musica
- 1 Giardino
- 1 sala teatro
- 1 campo polivalente
- 1 palestra
- 11 aule con lavagna interattiva
- Biblioteca multimediale
35
POPOLAZIONE SCOLASTICA E ORARIO DI LAVORO
SCUOLA DELL'INFANZIA
PLESSO
TEMPO SCUOLA
P.zza C.Cambresis
Via G. Matteotti, 29
ORARIO SCOLASTICO
Normale
8-16
Antimeridiano
8-13
Normale
8-16
GIORNI
Lun-Ven
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
TEMPO SCUOLA
Via G. Matteotti, 11
Modulare
Pieno
ORARIO SCOLASTICO
GIORNI
8.20-13.20
Lun-Gio
8.20-12.20
Ven
8.20-16.20
1 g/S
8.20-16.20
Lun-Ven
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PLESSO
TEMPO SCUOLA
ORARIO SCOLASTICO
GIORNI
Viale G. Venzi, 23
Ordinario
8.25-14.07
Lun-Ven
36
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
SCUOLA PRIMARIA (Tempo Modulare 27 ore)
Discipline
I°
II°
III°
IV°
Lingua italiana
Matematica
Storia/Geografia
Scienze e Tecnologia
Lingua Inglese
Musica
Arte e Immagine
Educazione Fisica
Religione/ Attività alternative
Mensa
TOTALE
7
6
3
2
3
1
1
1
2
1
27
7
6
3
2
3
1
1
1
2
1
27
SCUOLA PRIMARIA (Tempo Pieno 40 ore)
Discipline
I°
II°
III°
IV°
V°
Lingua italiana
Matematica
Storia
Geografia
Scienze e Tecnologia
Lingua Inglese
Musica
Arte e Immagine
Educazione Fisica
Religione/ Attività alternative
Attività di laboratorio
Mensa
TOTALE
8
7
3
2
1
1
1
1
2
1
27
10
8
2
2
2
1
1
2
1
2
4
5
40
8
6
3
2
2
1
1
1
2
1
27
7
6
3
2
3
1
1
1
2
1
27
V°
10
8
2
2
2
2
1
1
1
2
4
5
40
9
8
2
2
2
3
1
1
1
2
4
5
40
9
8
2
2
2
3
1
1
1
2
4
5
40
9
8
2
2
2
3
1
1
1
2
4
5
40
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (30 ore)
Discipline
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Inglese
Francese/Spagnolo
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione /Ora Alternativa
Approfondimento
TOTALE
I°
II°
III°
6
2
1
4
2
2
3
2
2
2
2
1
1
30
6
2
1
4
2
2
3
2
2
2
2
1
1
30
6
2
1
4
2
2
3
2
2
2
2
1
1
30
37
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (GOVERNANCE DI ISTITUTO)
Per gestire le molteplici attività di un Istituto così complesso quale risulta essere l’I.C. “Via G. Matteotti,
11”, il Dirigente individua due collaboratori ai quali delega specifici compiti, ed il Collegio Docenti individua
ulteriori figure di sistema, necessarie per il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi di cui sopra e per la
realizzazione del Piano di miglioramento.
Figure di sistema:
a- Diretti collaboratori del DS
Nella gestione dell’Istituto il DS, nel triennio di riferimento, si avvale della collaborazione di due docenti ai
quali delega i seguenti compiti:
- Sostituzione del Dirigente Scolastico in sua assenza o impedimento;
- Supervisione dell’orario di servizio dei docenti, stilato in base alle direttive del Dirigente Scolastico e
dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte e nelle riunioni con la RSU di Istituto;
- Sostituzione dei docenti assenti con criteri di efficienza ed equità;
- Collocazione funzionale, in collaborazione con la responsabile di plesso, delle ore a disposizione per
completamento orario dei docenti della scuola secondaria, derivante dalla riduzione a 57’ dell’unità
oraria di lezione, e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite;
- Collocazione funzionale delle ore a disposizione per compresenza dei docenti della scuola primaria;
- Cura della contabilizzazione per ciascun docente delle ore di permesso breve (disciplina del recupero
delle stesse) e delle ore eccedenti;
- Collaborazione alla diffusione delle comunicazioni ordinarie e straordinarie;
- Rapporti con il MIUR, l’USR, l’USP ed altri Enti (Regione, Provincia, Comune, ASL, ecc.);
- Collaborazione con il Dirigente Scolastico nella predisposizione dell'ordine del giorno del Collegio dei
docenti, dei Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, delle riunioni, ecc. e nella
predisposizione delle altre pratiche di ufficio che il Dirigente Scolastico riterrà di affidargli di volta in
volta;
- Collaborazione nella definizione degli organici;
- Collaborazione nella formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti;
- Cura dei rapporti e delle comunicazioni con le famiglie: segnalazioni di assenze prolungate degli
alunni, di scarso profitto, di indisciplina grave;
- In collaborazione della Funzione Strumentale, cura ed aggiornamento del Sito Web dell’istituto;
- Verbalizzazione degli incontri del Collegio Docenti;
- Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.);
- Partecipazione alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico.
b- Responsabili di plesso
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni plesso è
istituita la figura del responsabile, i cui compiti sono così definiti:
-
Accoglienza nuovi docenti;
Sostituzione dei docenti assenti con criteri di efficienza ed equità, in caso di assenza dei collaboratori
del D.S.;
38
-
-
-
-
Collocazione funzionale, in collaborazione con il primo collaboratore del D.S., delle ore a disposizione
per completamento orario dei docenti della scuola secondaria, derivante dalla riduzione a 57’
dell’unità oraria di lezione, e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite;
Vigilanza sull’ordinato svolgimento quotidiano delle attività educative e didattiche dell’istituzione
scolastica nel proprio plesso, con segnalazione tempestiva all’ufficio di Segreteria di eventuali gravi
problemi non risolvibili con il proprio intervento diretto;
Vigilanza sulla presenza dei docenti di plesso in base all’orario di servizio, con segnalazione
tempestiva all’ufficio di Segreteria di eventuali assenze o ritardi dei colleghi e predisposizione di un
adeguato intervento atto ad assicurare la vigilanza sulla sezione/classe;
Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate, ecc.);
Ritiro e distribuzione della posta e delle circolari;
Raccolta e consegna in segreteria di documenti, moduli, richieste dei colleghi di plesso;
Predisposizione di adeguate modalità organizzative per gli incontri scuola-famiglia e per le varie
iniziative di plesso (es. feste, spettacoli, uscite, visite d’istruzione …) e/o problematiche varie;
Proposta al Dirigente Scolastico degli ordini del giorno relativi ai Consigli di
Classe/Interclasse/Intersezione;
Gestione dei rapporti con i genitori in collaborazione con i collaboratori del D.S.;
Partecipazione alle riunioni periodiche promosse dal Dirigente Scolastico.
c- Funzioni strumentali
I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione
scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi
e favorire formazione e innovazione.
Denominazione funzione
Strumentale
Area 1
PTOF – PROGETTI –
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Descrizione dei
Compiti
✓ Stesura- Revisione PTOF
✓ Coordinamento Progetti
✓ Monitoraggio attività
✓ Valutazione progetti
✓ Autovalutazione d’Istituto
Area 2
PROFESSIONALITA’ DOCENTE
✓ Coordinamento dell’attività di continuità
✓ Coordinamento attività di orientamento
✓ Attuazione Curricolo Verticale
✓ Formazione e Aggiornamento
39
Area 3
SUCCESSO SCOLASTICO ALUNNI
✓ Valutazione
✓ Invalsi
✓ Integrazione
Area 4
NUOVE TECNOLOGIE E
COMUNICAZIONE
SITO WEB
✓ Coordinamento dell’utilizzo delle nuove
tecnologie
✓ Sito web
d- Animatore digitale
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con
D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di
intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro
fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Si tratta di un’opportunità di innovare la
scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e
dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
L’Animatore Digitale sarà, per il MIUR, una figura fondamentale per l’accompagnamento del Piano
Nazionale Scuola Digitale. Nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, potrà
sviluppare progettualità su tre ambiti:
- Formazione interna:
Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di
laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle
attività formative.
- Coinvolgimento della comunità scolastica:
Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e
altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle
famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
- Creazione di soluzioni innovative:
Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti
della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole), coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
40
e- Responsabili di Dipartimento
Ogni Dipartimento Disciplinare dispone di un docente responsabile di Dipartimento proposto dai Docenti
che lo compongono e nominato dal Collegio annualmente, che si occupa delle seguenti funzioni:
- Coordinamento dei lavori all’odg di ogni riunione;
- Coordinamento di moduli disciplinari, delle proposte per le UU.DD, degli obiettivi, delle prove di verifica
comuni;
- Raccolta dei risultati forniti dai docenti circa le prove di verifica comuni;
- Raccolta dei dati generali delle prove di verifica per la tabulazione e l’analisi;
- Raccolta, per l’organizzazione delle classi aperte, dei nominativi degli alunni, divisi per fasce di livello,
che ciascun docente ha provveduto a stilare;
- Organizzazione degli elenchi dei gruppi di alunni per recupero, potenziamento, consolidamento e/o
ricerca,tenendo presenti i livelli e le esigenze dei singoli alunni;
- Assegnazione del gruppo di alunni ai diversi docenti, tenendo presente la proposta progettuale di
ognuno;
- Coordinamento delle proposte degli acquisti dei libri di testo e/o di materiale dei laboratori;
- Predisposizione, al termine dell’a.s., di una relazione su quanto si è realizzato evidenziando i punti
deboli e i punti di forza;
- Archiviazione del materiale elaborato, su supporto elettronico, e diffusione delle “buone pratiche”.
f- Responsabili dei Laboratori
Il Responsabile di Laboratorio è incaricato di effettuare le seguenti attività:
- Ricognizione del materiale presente presso il Laboratorio;
- Segnalazione di guasti, furti, rottura dei beni presenti nel laboratorio;
- Segnalazione dei beni inventariati da dismettere;
- Proposta acquisti;
- Predisposizione di un calendario per prenotare l’utilizzo del Laboratorio;
- Aggiornamento dell’inventario dei beni presenti nel Laboratorio.
g- Docenti tutor per i docenti neoassunti
I docenti neo assunti a tempo indeterminato, per confermare il ruolo, dovranno superare l’anno di prova,
durante il quale saranno affiancati da un docente-tutor, il quale sarà scelto dal dirigente scolastico insieme
al Collegio dei Docenti.
Come previsto dal comma 4 dell’art.12 della Legge 107/15, al tutor nominato spetterà:
- accogliere il neo-assunto nella comunità professionale;
- favorire la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola;
- esercitare ogni forma utile di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia
dell’insegnamento;
- elaborare, sperimentare, validare risorse didattiche e unità di apprendimento in collaborazione con il
docente neo-assunto;
- promuovere momenti di osservazione in classe, secondo le indicazioni dell’art.9 dello stesso decreto,
finalizzate al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti
dell’azione di insegnamento. L’art.9 (rubricato Peer to peer – formazione tra pari), specifica che
“l’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle
41
motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle modalità di verifica
formativa degli apprendimenti”.
Il tutor, quindi, oltre a perseguire gli obiettivi specifici di cui sopra dovrà curare, con particolare attenzione,
la parte cosiddetta “osservativa” del neo docente che confluirà successivamente nella sua relazione finale.
h- Coordinatori di Classe/Interclasse/Intersezione
È altresì istituita, per ogni consiglio di classe, di interclasse e di intersezione, la figura del coordinatore che
ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:
-
-
Organizzazione e coordinamento didattico dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione;
Responsabilità degli atti relativi ai Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione;
Controllo sulla regolare stesura, da parte del segretario, dei verbali delle riunioni dei Consigli di Classe,
Interclasse e Intersezione, e relativa sottoscrizione;
Raccolta, all’inizio dell’anno scolastico, delle singole programmazioni disciplinari;
Predisposizione della programmazione generale della classe, raccogliendo e coordinando le richieste
dei singoli docenti, sollecitando interventi interdisciplinari e mirando all’unitarietà nei metodi e nei
comportamenti (solo secondaria);
Coordinamento delle attività curricolari ed extracurricolari deliberate dai Consigli di Classe, Interclasse
e Intersezione;
Predisposizione di quanto necessario per lo svolgimento degli scrutini;
Raccolta, al termine dell’anno scolastico, delle relazioni e dei programmi delle singole discipline;
Predisposizione, viste le relazioni disciplinari e sentito il CdC, della relazione finale coordinata;
In stretta collaborazione con il Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, individuazione e attivazione
di strumenti e risorse adeguati alle difficoltà riscontrate negli alunni;
Su segnalazione del Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, o dei singoli docenti, convocazione dei
genitori in caso di assenze o di problemi relativi al comportamento degli alunni; in caso di gravi
comportamenti da parte degli alunni attivazione della procedura dettata dal regolamento disciplinare.
i- Commissioni
Le Commissioni, annualmente costituite all’interno del Collegio dei Docenti, costituiscono gruppo di
supporto ai docenti assegnatari delle Funzioni Strumentali, collaborando nella progettazione, nella
realizzazione e nel monitoraggio delle attività.
42
b- Progettualità curricolare ed extracurricolare
Il nostro PTOF, per il triennio 2016/19, si pone l’obiettivo di conciliare le richieste delle famiglie e del
territorio, i bisogni educativi e le finalità culturali ed educative, in conformità con le Indicazioni Nazionali, gli
obiettivi del Libro Bianco di J. Delors e le linee programmatiche dell’Europa.
Le Nuove Indicazioni Nazionali ed il rapporto Delors dell’Unesco pongono al centro del processo educativo
la persona. Le Indicazioni Nazionali individuano tra le finalità generali della scuola “lo sviluppo armonico e
integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale
europea nella valorizzazione della diversità, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.” Il
Rapporto Delors sull’educazione afferma che la scuola è rapporto tra persone; è luogo della promozione
della persona nelle sue diverse dimensioni: fisica, psicologica, intellettiva, morale, sessuale, religiosa,
sociale. Il Rapporto riconduce i compiti educativi a quattro pilastri:
Sapere: imparare ad imparare, acquisire gli strumenti della comprensione.
Saper fare: imparare a fare, acquisire la capacità di agire creativamente nel proprio ambiente.
Saper essere: imparare ad essere, saper valorizzare i propri talenti.
Saper vivere assieme: imparare a convivere, saper partecipare e collaborare con gli altri.
Le scelte relative alle varie attività didattiche e ai diversi progetti muovono dai seguenti paradigmi:
✓ Tutti possano vivere liberi: il valore della Libertà consiste nel diventare pienamente responsabile
delle proprie azioni e capaci di scegliere. È libero chi mette l’altro al centro dei propri interessi e
opera per un mondo in cui tutti possano vivere liberi.
✓ Il valore della Persona in quanto unica e irripetibile, portatrice di qualità originali e come tale ha un
valore inestimabile.
✓ Il valore della Comunità come il luogo di confronto, di dialogo, di convivenza, di condivisione dove
ogni persona umana può realizzarsi in pienezza.
✓ Il valore della Diversità. La diversità storica, culturale, religiosa, è preziosa risorsa del genere
umano, fonte di scoperta, di esperienza, di conoscenza.
✓ Il valore della Speranza. L’educazione è sperare nel futuro dell’uomo e credere nella bellezza e nella
forza dei suoi sogni.
In questo orizzonte si individuano alcuni principi fondanti per un progetto educativo che sia
autenticamente attento alla persona:
• Il principio dell’inclusione e della non discriminazione, per il quale la Scuola si impegna a garantire
piena inclusione, indipendentemente dal background o dalle abilità delle alunne e degli alunni.
• Il principio dell’efficacia, per cui a tutti, nessuno escluso, la Scuola si impegna a garantire il diritto
ad un esito positivo dell’azione educativa.
•
Il principio secondo cui è inalienabile il diritto alla salute, alla sicurezza e alla protezione, al
benessere emotivo, fisico e psicologico.
•
Il principio per cui l’attenzione al genere si pone come uno dei motivi centrali del modello
educativo.
43
•
Il principio della partecipazione, che mira a favorire e a valorizzare il coinvolgimento delle alunne e
degli alunni, delle famiglie e della comunità nella progettazione e nello svolgimento delle attività
della scuola.
Con tali presupposti l’organizzazione e la conduzione della vita scolastica, le scelte metodologiche e la
gestione delle risorse, possono realizzare un contesto educativo in cui la pratica dei diritti sia consuetudine
e stile di vita finalizzato ad attuare pienamente l’accoglienza, l’inclusione e la partecipazione.
 L’accoglienza
L’accoglienza è l’atto costitutivo dell’azione educativa e didattica, che garantisce a ciascun alunno e alunna
le condizioni a loro più adeguate perché possano sviluppare nel modo più completo la propria personalità,
le proprie facoltà e attitudini, e perseguire il loro successo formativo, la loro piena formazione umana, la
loro autorealizzazione; essa si concretizza nella creazione di un clima scolastico positivo, che valorizza le
competenze già possedute dall’alunno, che crea un clima collaborativo tra docenti ed alunni, tra alunni e
alunni.
 L’inclusione
L’inclusione è il processo attraverso il quale il contesto scuola assume le caratteristiche di un ambiente che
risponda alle esigenze di tutti gli allievi e in particolare degli alunni con bisogni speciali.
L’inclusione riguarda tutti gli studenti che rischiano di essere esclusi dalle opportunità scolastiche, a seguito
del fallimento del sistema scuola.
La scuola inclusiva richiede che i sistemi educativi sviluppino una pedagogia centrata sul singolo alunno,
rispondendo in modo flessibile alle esigenze di ciascuno. Tale pedagogia si fonda sull’idea innovativa in base
alla quale le differenze vanno considerate come una risorsa per l’educazione, ma la cui valorizzazione
richiede capacità nei sistemi educativi di intercettare, per rispondervi in modo adeguato, i diversi bisogni
educativi degli alunni.
In questa prospettiva si vogliono sollecitare processi in cui si realizzino un’attenzione autentica alle
differenze - di genere, di provenienza, di abilità, di condizione economica - e la valorizzazione del
contributo che può essere offerto da ciascuno per obiettivi concordati e condivisi di trasformazione del
proprio contesto di apprendimento e di vita.
 La partecipazione
La partecipazione, intesa come progettazione partecipata, è il modo privilegiato di formazione ed
educazione alla cittadinanza attiva in tutte le sue forme, e costituisce il tema-sfida dell’innovazione sociale.
In questa ottica la progettazione partecipata perché sia efficace deve:
o essere svolta nel contesto del laboratorio, luogo fisico, mentale e relazionale in cui vengono
coinvolti attivamente tutti i partecipanti;
o avere le regole del lavoro esplicitate, perché siano accettate, discusse e condivise;
o definire il ruolo e le responsabilità di ognuno;
o offrire un clima di accoglienza che favorisca la libera espressione e la partecipazione.
Con tali presupposti l’organizzazione e la conduzione della vita scolastica, le scelte metodologiche e la
gestione delle risorse, possono realizzare un contesto educativo in cui la pratica dei diritti sia consuetudine
e stile di vita.
Tutto ciò, inoltre, favorisce la realizzazione di un progetto unico “CostituzionalMente” che insieme al
Progetto “Verso Una Scuola Amica” dell’UNICEF, si prefigge di favorire l’unitarietà di insegnamento dei tre
44
ordini di scuola, il cui fulcro è determinato dai processi cognitivi, fermo restando che l’inclusione e le pari
opportunità sono primi passi.
L’Offerta Formativa del Progetto d’Istituto “CostituzionalMente” si dispiega, con modalità analoghe, già da
diversi anni, modulando le diverse attività, tenendo conto delle differenti tematiche che vengono
affrontate per favorire la continuità educativa dall’infanzia alla secondaria. In questo scenario, i percorsi
didattici modulari porranno una attenzione particolare verso la sensibilità in relazione all’ambiente e al
territorio, verso il rispetto delle culture diverse dalla propria, verso l’attenzione a situazioni di disagio per
acquisire una mentalità responsabile e solidale, verso la consapevolezza dei bisogni e dei diritti-doveri
propri e altrui. Tale progettualità proseguirà anche negli anni successivi al fine di rendere pienamente la
nostra scuola una “Scuola Amica” dei ragazzi, delle loro famiglie e di tutti i soggetti che interagiscono con
essa.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La progettazione curricolare ed extracurricolare di cui sopra si realizzerà attraverso una didattica
laboratoriale che riguarderà le macroaree descritte nelle seguenti schede di progetto:
SCHEDE PROGETTO
PTOF 2016-2019
Area di Progetto
Sottoprogetto
“PROGETTO SCUOLA SICURA”
PO3
“Sicurezza”
Priorità cui si riferisce
• Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento
Traguardo di risultato
• Incentivare l’utilizzo della didattica orientante
Obiettivo di processo
• Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
• Favorire il benessere della persona per renderla "custode" della propria vita
• Sviluppare il senso di collaborazione e solidarietà
• Sviluppare la capacità di acquisizione di regole di comportamento nella prevenzione del rischio
• Educare ad un comportamento responsabile in situazione di pericolo
• Creare la cultura della sicurezza e della prevenzione nei lavoratori della scuola e negli alunni
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare
Destinatari
Attività previste
Tempi di realizzazione
Risorse umane
Risorse finanziarie
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Risultati attesi
Intero anno scolastico
Docenti curricolari
Personale ATA: CS
Collaborazioni: Carabinieri, Polizia di Stato, Protezione civile del territorio
Come da Programma Annuale
Questionari alunni
Acquisizione delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
45
Area di Progetto
Sottoprogetto
“PROGETTO AREA DELLA COMUNICAZIONE”
PO4
“Nuove tecnologie“
Priorità cui si riferisce
• Migliorare i risultati in ogni ambito
Traguardo di risultato
• Superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in
apprendimento
Obiettivo di processo
• Diffondere la conoscenza e la pratica dei diversi linguaggi espressivi
• Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative
• Promuovere attività di laboratorio curricolari ed extracurricolari in cui gli alunni possano
compiere molteplici esperienze finalizzate a sviluppare la creatività
• Integrare le tecniche e le modalità dell'insegnamento, utili a favorire la motivazione allo
studio, la partecipazione e l'apprendimento di alunni che sono attratti dal loro uso
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
Tempi di realizzazione
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Intero anno scolastico
Risorse umane (ore)
Docenti curriculari
Risorse finanziarie
Acquisto di strumentazione informatica come da P.A. e Fondi strutturali europei
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Questionari alunni
Test per verificare le competenze digitali degli alunni
Risultati attesi
Sviluppo e consolidamento delle competenze digitali degli alunni
Destinatari
Attività previste
46
Area di Progetto
Sottoprogetto
“PROGETTO AREA DELLA COMUNICAZIONE”
“Biblioteca”
Priorità cui si riferisce
• Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati in ogni ambito disciplinare
Traguardo di risultato
• Incentivare l’utilizzo della didattica orientante e innovativa
Obiettivo di processo
•
•
•
•
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
PO4
Diffondere la conoscenza e la pratica dei diversi linguaggi espressivi
Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative
sviluppare il pensiero critico per orientarsi nella pluralità dei linguaggi e dell’informazione
sviluppare l’immaginazione e la creatività come capacità di comprensione, produzione e
rielaborazione personale dei messaggi
• crescere nella consapevolezza della propria libertà intellettuale
• orientare alla conoscenza del sé, alla consapevolezza di sé e degli altri, per educare e scegliere
• crescere nella consapevolezza del valore della diversità; contribuire a far crescere la domanda
culturale
Destinatari
Attività previste
Tempi di realizzazione
Risorse umane (ore)
Risorse finanziarie
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Risultati attesi
• Alunni - Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Intero anno scolastico
Docenti curricolari
Personale ATA
Dal Programma annuale per acquisto di libri e supporti digitali
Questionari alunni e famiglie
Utilizzo del pensiero critico per orientarsi nella pluralità dei linguaggi e dell’informazione
47
PO4
Area di Progetto
“PROGETTO AREA DELLA COMUNICAZIONE”
Sottoprogetto
“Generazioni Connesse”- “Bullismo e Cyberbullismo“
Priorità cui si riferisce
• Migliorare i risultati in ogni ambito
• Migliorare l'efficacia degli interventi realizzati per l'orientamento
Traguardo di risultato
• Adozione di misure di prevenzione e di gestione di situazioni problematiche relative all’uso di
Internet e delle tecnologie digitali
• Superamento della didattica tradizionale e ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in
apprendimento
Obiettivo di processo
• Sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva attraverso il sostegno della
assunzione di responsabilità
• Formare ad un uso corretto consapevole della Rete
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
• Interventi di sensibilizzazione e di incentivazione verso i temi della prevenzione e il contrasto
del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo anche attraverso iniziative di sensibilizzazione
e/o formazione degli alunni e dei genitori
• Ideazione e implementazione di contenuti multimediali fruibili per tutta la comunità scolastica,
finalizzati alla diffusione delle buone pratiche legate al contrasto del fenomeno del bullismo e
del cyberbullismo
• Promozione di attività di laboratorio curricolari ed extracurricolari in cui gli alunni possano
compiere molteplici esperienze finalizzate a sviluppare comportamenti positivi ispirati
all’utilizzo di buone pratiche legate al rispetto delle regole, di se stessi e del prossimo anche
sui social network, con particolare riferimento all’inclusione scolastica degli alunni con
disabilità, all’Intercultura, alla dispersione scolastica
• Alunni -Primaria
-Secondaria
• Genitori
Scuola Primaria attività in orario curricolare ed extracurricolare
Destinatari
Attività previste
Scuola Secondaria attività in orario curricolare ed extracurricolare
Tempi di realizzazione
Intero anno scolastico
Risorse umane (ore)
Docenti curriculari, esperti
Risorse finanziarie
FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti
Per gli esperti da P.A. legge ex 440
Modalità di verifica dei risultati
del processo
Rilevazione e monitoraggio degli episodi problematici correlati all'utilizzo di internet e delle
tecnologie digitali
Questionari alunni
Test per verificare le competenze digitali degli alunni
Risultati attesi
Sviluppo e consolidamento delle competenze digitali degli alunni
Attivazione di laboratori per lo svolgimento di attività di ricerca, uso critico delle fonti online e
rielaborazione dei contenuti
Attivazione di laboratori dedicati alla Cittadinanza Digitale
Sviluppo della sensibilità all'utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle tecnologie digitali
48
Area di Progetto
Sottoprogetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
“PROGETTO AREA DELLE ATTIVITÀ ESPRESSIVE”
PO5
“Arte e immagine”
• Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento
• Riorganizzare il tempo del fare scuola
• Incentivare l’utilizzo della didattica orientante ed innovativa, potenziando le competenze
nell’arte
• Diffondere la conoscenza e la pratica dei diversi linguaggi espressivi
• Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative attraverso i linguaggi dell’arte
• Creare nuovi spazi per l’apprendimento
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
• Promuovere attività di laboratorio curricolare ed extracurricolare in cui gli alunni possano
compiere molteplici esperienze finalizzate a sviluppare la creatività, a conoscere ed usare
diversi materiali, adottando diverse tecniche e linguaggi al fine di realizzare opere per
eventuali mostre e/o partecipazione a concorsi
• Valorizzare il patrimonio artistico del territorio anche attraverso la partecipazione a mostre,
visite di musei, chiese e monumenti in accordo con il progetto “Visite e viaggi”
Destinatari
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Intero anno scolastico
Attività previste
Tempi di realizzazione
Risorse umane (ore)
Risorse finanziarie
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Risultati attesi
Docenti curricolari e docenti esperti
Personale ATA: CS
Come da programma annuale: acquisto di materiali specifici
FIS per le attività extracurricolari dei docenti
Questionari alunni e famiglie
Test specifici per gli alunni
Realizzazione di oggetti e mostra di metà e fine anno
49
Area di Progetto
“PROGETTO AREA DELLE ATTIVITÀ ESPRESSIVE”
Sottoprogetto
“Musico Teatrale”
Priorità cui si riferisce
•
Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento con particolare riferimento
agli aspetti del canto, della musica e del teatro
Traguardo di risultato
•
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale
Obiettivo di processo
•
•
•
•
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
Destinatari
Attività previste
PO5
Diffondere la conoscenza e la pratica della musica e del teatro
Alfabetizzazione al canto, alla musica, alle rappresentazioni teatrali
Creare nuovi spazi per l’apprendimento
Favorire una consapevole acquisizione del linguaggio musicale nel suo duplice aspetto di
espressione e di comunicazione, sia per una armonica formazione che per la valorizzazione
di una dotazione linguistica universale
• Favorire la comprensione dei messaggi musicali, sviluppare la capacità di partecipazione ai
patrimoni delle diverse civiltà, affinare il gusto e sviluppare il giudizio critico
• Offrire ulteriori possibilità di arricchimento, integrazione e crescita sociale ad allievi
svantaggiati culturalmente
• Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare di canto corale, pratica strumentale e corsi più
specifici di strumento musicale, musica d’ insieme, canto, musical e recitazione
Intero anno scolastico
Tempi di realizzazione
Risorse umane (ore)
Risorse finanziarie
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Risultati attesi
Docenti curriculari ed esperti esterni. Organico autonomia per la secondaria di I° grado
Personale ATA: CS
Acquisto, da P.A.,per ampliamento della strumentazione musicale e dell’impianto di
amplificazione.
FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti
Questionari docenti, alunni, genitori
Test specifici per gli alunni
Spettacoli musico teatrali
50
Area di Progetto
“PROGETTO AREA AMBIENTE E SALUTE”
Sottoprogetto
“Educazione Ambientale”
Priorità cui si riferisce
• Sviluppare le competenza per una cittadinanza attiva
Traguardo di risultato
• Incentivare l’utilizzo della didattica orientante attraverso l’attenzione all’ambiente
Obiettivo di processo
• Rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
• favorire la presa di coscienza da parte degli alunni, attraverso lo studio dei vari aspetti del
territorio, delle proprie radici, della propria storia e delle proprie tradizioni, attraverso un
percorso che porti alla loro conservazione e valorizzazione
• favorire un positivo rapporto dei ragazzi con la natura e le risorse del territorio nel quale
vivono
• apprezzare i beni ambientali, artistici, culturali, e conoscere le tradizioni delle nostre zone,
comprese quelle agro-alimentari, così intimamente legate alla storia del territorio
• sviluppare nei ragazzi una coscienza ecologica e civile tale da indurli a rispettare ogni luogo,
naturale e non
• stimolare la curiosità dell’apprendimento attraverso metodologie attive, di ricerca-azione
Destinatari
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Attività previste
Tempi di realizzazione
PO6
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare ed extracurricolari
Scuola Primaria
attività in orario curricolare ed extracurricolari
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolari
Intero anno scolastico
Risorse umane (ore)
Risorse finanziarie
Docenti curricolari ed esperti
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Questionari alunni
Test e relazioni sulle attività laboratoriali svolte
Risultati attesi
Realizzazione di materiali che evidenziano lo sviluppo di una sensibilità per il rispetto di una
sostenibilità ambientale
FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti
Per gli esperti da P.A. legge ex 440
Contributo delle famiglie
51
Area di Progetto
“PROGETTO AREA AMBIENTE E SALUTE”
Sottoprogetto
“Educazione alla salute”
Priorità cui si riferisce
• Sviluppare le competenza per una cittadinanza attiva per favorire il benessere fisico, psichico e
sociale degli alunni-cittadini favorendo l’acquisizione di responsabilità nei confronti del proprio
benessere
Traguardo di risultato
• Acquisire, consolidare o potenziare la capacità di impiego di fonti diverse per ricercare
approfondire e rielaborare informazioni organizzandole in maniera funzionale per arrivare a
strutturare concetti essenziali
Obiettivo di processo
• Sviluppo di comportamenti finalizzati ad uno stile di vita sano
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
• promuovere il benessere fisico, psichico e sociale negli studenti
• promuovere ed individuare interventi didattici per sensibilizzare l’intera comunità scolastica
(genitori, alunni, insegnanti) nei confronti dell’ambiente e della salute
Destinatari
Tempi di realizzazione
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare
Intero anno scolastico
Risorse umane (ore)
Docenti curricolari
Risorse finanziarie
Come da Programma Annuale
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Questionari alunni
Test e relazioni sulle attività laboratoriali svolte
Risultati attesi
Realizzazione di materiali che evidenziano lo sviluppo di una sensibilità per il rispetto della salute
Attività previste
PO6
52
Area di Progetto
“PROGETTO AREA ALUNNI”
Sottoprogetto
“Accoglienza e orientamento”
Priorità cui si riferisce
• Migliorare l’efficacia degli interventi realizzati per l’orientamento
• Favorire la realizzazione dei percorsi formativi in relazione alle indicazioni del curricolo
verticale
Traguardo di risultato
• Incentivare l’utilizzo della didattica orientante
• Incentivare l’integrazione tra tutti gli alunni
Obiettivo di processo
Tempi di realizzazione
• Promuovere la didattica orientante e per competenze
• Attuare le indicazioni del curricolo verticale sia rispetto ai percorsi formativi che valutativi
anche attraverso l’utilizzo di rubriche di valutazione
• Monitorare i risultati scolastici inerenti l’ammissione alla classe successiva, la sospensione di
giudizio, cambio di indirizzo di studio, abbandono scolastico
• Promuovere la riflessione sui tipi di rapporto che vengono a stabilirsi nell’ambito del gruppo
classe
• Promuovere un clima di serenità e di fiducia reciproca nella vita di classe
• Promuovere l’integrazione degli alunni stranieri per uno scambio continuo di esperienze e
conoscenze
• Favorire tra gli alunni la capacità di mettere in evidenza ei propri interessi per orientarsi nelle
scelte future
• Favorire la riflessione sull’apprendimento e sulle difficoltà incontrate
• Approfondire la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e limiti, individuando
trasformazioni e contraddizioni
• Identificare e maturare criteri di giudizio
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Intero anno scolastico con attività specifiche nei mesi di settembre/ottobre e dicembre/gennaio
Risorse umane (ore)
Docenti curricolari
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
Destinatari
Attività previste
PO7
Personale ATA: CS
Risorse finanziarie
FIS per il compenso delle attività svolte dai docenti impegnati nei progetti ponte.
Modalità di verifica dei risultati del
processo
• Questionari alunni
• Test d’ingresso
Risultati attesi
• Attuare progetti ponte tra i diversi ordini di scuola
• Rilevazioni di monitoraggio dei risultati scolastici degli alunni
• Test orientanti
• Valorizzare le potenzialità di ciascun alunno attraverso tecniche e metodi didattici innovativi
53
Area di Progetto
“PROGETTO AREA ALUNNI”
Sottoprogetto
“Integrazione”
Priorità cui si riferisce
• Continuità e orientamento
Traguardo di risultato
• Diminuire la disomogeneità dei risultati in ogni ambito disciplinare
Obiettivo di processo
• Promuovere la didattica orientante e per competenze
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
•
Destinatari
Attività previste
Individuare le specifiche problematicità dei singoli alunni con disabilità e degli alunni con
difficoltà di apprendimento;
• Progettare il processo riabilitativo, in collaborazione della ASL;
• Progettare, impostare ed attuare interventi di integrazione e inclusione in collaborazione
con ogni operatore scolastico nei consigli di classe interessati e con gli Enti Locali, attraverso
la Diagnosi funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Personalizzato.
• Attuare laboratori del sostegno per una più estesa offerta dell’integrazione scolastica;
• Verificare il Profilo Dinamico Funzionale e progettare il Piano Educativo Personalizzato, in
collaborazione con i docenti curricolari e l’équipe socio-sanitaria.
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Tempi di realizzazione
Intero anno scolastico
Risorse umane (ore)
Docenti curricolari, docenti di sostegno Organico autonomia
Esperti esterni: AEC, Psicologi
Personale ATA: CS
Per gli esperti da P.A. legge ex 440
Risorse finanziarie
PO7
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Questionari alunni
Test specifici
Risultati attesi
• Progetti e iniziative per il coinvolgimento dei genitori, in particolare, durante l’ora di
ricevimento settimanale dei docenti
• Iniziative e progetti per il coinvolgimento dell’utenza e del territorio, in particolare, in
collaborazione con cooperativa sociale Le Ginestre, sia durante l’orario curricolare
(Laboratorio delle autonomie – Laboratorio di creatività), che in orario extracurricolare come il
centro diurno per sostenere gli alunni nell’impegno di studio pomeridiano
• Costituzioni di reti di scuole per obiettivi concernenti l’inclusione
• Partecipazione agli incontri di GLHO e del GLH d’istituto di inizio e fine anno scolastico
• Favorire la continuità educativo-didattica soprattutto durante il passaggio da un ciclo di studi
all’altro
54
Area di Progetto
“PROGETTO AREA ALUNNI”
Sottoprogetto
“Intercultura”
Priorità cui si riferisce
• Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva edemocratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace.
Traguardo di risultato
• Incentivare l’utilizzo della didattica orientante.
• Incentivare l’integrazione tra tutti gli alunni.
Obiettivo di processo
•
•
•
•
•
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
Destinatari
Attività previste
PO7
Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative.
Contrasto di ogni forma di discriminazione.
Potenziamento dell’inclusione scolastica.
Promuovere le capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme
Favorire l’accettazione e il rispetto del diverso, il riconoscimento della sua identità culturale,
nella quotidiana ricerca del dialogo, della comprensione e della collaborazione, in una
prospettiva di reciproco arricchimento
• Favorire una più efficace integrazione degli alunni stranieri presenti nel nostro territorio
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Tempi di realizzazione
Intero anno scolastico
Risorse umane (ore)
Docenti curricolari Organico autonomia
Personale ATA: CS
Risorse finanziarie
FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Questionari alunni
Risultati attesi
• Essere consapevole che la convivenza è possibile se basata sulla cooperazione, lo scambio,
l’accettazione delle diverse forme di diversità, evitando la formazione di pregiudizi nei
confronti di persone e/o culture
• Essere consapevoli che si può essere cittadini del mondo inteso come crocevia di culture
• Sapersi confrontare con i problemi, le culture, le religioni di società diverse, al fine di
comprendere i valori comuni a tutti gli uomini
• Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come seconda lingua
Relazioni e materiali prodotti
55
Area di Progetto
“PROGETTO AREA ALUNNI”
Sottoprogetto
“Recupero e Potenziamento”
Priorità cui si riferisce
• Migliorare i risultati in ogni ambito disciplinare
Traguardo di risultato
• Migliorare il punteggio di italiano e matematica
• Incentivare l’utilizzo della didattica orientante
Obiettivo di processo
•
•
•
•
•
•
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
Destinatari
Attività previste
Tempi di realizzazione
PO7
Promuovere l’utilizzo di didattiche innovative
Promuovere il potenziamento delle competenze nella musica e nell’arte.
Promuovere le competenze nell’area linguistica e logico-matematica
Promuovere la crescita culturale in termini di sapere, saper fare e saper essere.
Offrire ove possibile modalità di lavoro alternative e coinvolgenti.
Ridurre gli eventuali svantaggi attraverso l'individualizzazione dell'insegnamento che si
concretizza con la proposta di laboratori di recupero disciplinare e potenziamento.
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
L’intero anno scolastico con particolari momenti fissati nei mesi di ottobre/dicembre e
febbraio/aprile.
Risorse umane (ore)
Docenti curricolari, Organico autonomia
Personale ATA: CS
Risorse finanziarie
FIS per il compenso delle attività extracurricolari dei docenti
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Test specifici
Questionario alunni
Risultati attesi
• Acquisizione di maggiori capacità strumentali e una più ampia conoscenza delle discipline
• Potenziamento competenze linguistiche e matematico-logico-scientifiche
• Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
56
Area di Progetto
“PROGETTO VIAGGI – VISITE E MANIFESTAZIONI”
PO9
Sottoprogetto
Priorità cui si riferisce
• Attuare percorsi formativi innovativi
Traguardo di risultato
• Incentivare l’utilizzo di una didattica esperienziale
Obiettivo di processo
• Promuovere la didattica orientante e per competenze
Altre Priorità (derivanti dalle
esigenze dell’Istituto)
• Lo scopo è quello di proporre e realizzare visite in alcune località italiane e/o europee
compatibilmente con gli obiettivi educativi e didattici fissati dai vari consigli di classe
interclasse e intersezione
• Realizzare manifestazioni relative ai vari momenti significativi dell’anno scolastico
Destinatari
• Alunni -Infanzia
-Primaria
-Secondaria
Scuola dell’Infanzia
attività in orario curricolare
Scuola Primaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Scuola Secondaria
attività in orario curricolare ed extracurricolare
Momenti significativi dell’anno
Attività previste
Tempi di realizzazione
Risorse umane (ore)
Docenti curricolari Organico autonomia
Personale ATA: CS
Risorse finanziarie
Contributo delle famiglie
Modalità di verifica dei risultati del
processo
Risultati attesi
Relazioni, diari di viaggio e questionari alunni
• Potenziamento delle competenze nelle discipline storico-geografiche, linguistiche, nell’arte
• Consapevolezza della necessità del rispetto dell’ambiente e della legalità
• Crescita personale degli alunni che condividono con i compagni e gli insegnanti quella che è
non solo un'esperienza scolastica ma anche di vita
57
c- Valutazione e autovalutazione degli alunni
La valutazione è uno degli aspetti fondamentali dell’azione didattico-educativa, assume il compito di
assistere l’apprendimento, si configura come una dimensione correlata alla progettazione e come
momento fondamentale del processo educativo.
Per le molteplici funzioni che essa assume può essere considerata:
• Formativa (permette all’insegnante di progettare nuovi interventi didattici per conseguire un
miglior successo formativo)
• Orientativa (fornisce informazioni sul processo di apprendimento dell’alunno)
• Trasparente (vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a genitori e alunni)
• Collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative)
• Globale (raggiunge le diverse dimensioni di sviluppo dell’alunno considerando aspetti cognitivi e
non)
• Strumento di crescita personale
CHI VALUTA
Docenti e alunni, entrambi corresponsabili degli esiti del percorso di formazione, impegnati insieme in un
percorso di diagnosi e autodiagnosi. Accanto ad essi: gli Organi Collegiali (consiglio di classe, interclasse,
intersezione); il Dirigente Scolastico; la famiglia che assume rilevanza nel patto formativo.
COSA VALUTARE
• La relazione didattica
• I risultati degli alunni esplorati in ingresso, in itinere e al termine del percorso formativo
• I processi e le azioni di insegnamento-apprendimento (curricoli, materiali, strumenti, qualità
organizzativa).
TEMPI, MODALITA’ E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione si articola nei seguenti momenti significativi:
• VALUTAZIONE INIZIALE O DIAGNOSTICA, che nasce dall’attenta osservazione della situazione di
partenza, dall’analisi dell’ambiente e dei risultati delle specifiche prove d’ingresso in riferimento ai
campi di esperienza o alle discipline scolastiche;
• VALUTAZIONE PROCEDURALE O INTERMEDIA che passa attraverso le periodiche verifiche del
raggiungimento degli obiettivi previsti e le osservazioni del processo di maturazione;
• VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA con la quale si potranno valutare aspetti interrelati della vita
scolastica: modello organizzativo dell’istituzione scolastica, finalità educative, strategie didattiche
attuate, conoscenze e competenze che gli alunni hanno acquisito.
SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
Il processo valutativo è basato su metodi e strumenti quantitativi (test, prove di verifica) e qualitativi
(osservazione sistematica - Per la scuola secondaria di primo grado almeno tre verifiche scritte e tre orali
per quadrimestre).
Gli insegnanti condividono criteri di valutazione omogenei e strumenti di verifica oggettivi: preparano prove
comuni a classi parallele complete di modalità di correzione e voto da attribuire. Le prove comuni vengono
somministrate periodicamente durante l’anno, secondo la progettazione di ciascun ordine di scuola e di
ciascuna disciplina.
58
La misurazione non costituisce di per sé valutazione, ma fornisce una base strutturata grazie alla quale il
docente può assumere decisioni, regolare il processo formativo, esprimere giudizi.
La valutazione è determinata dai risultati ottenuti dall’alunno nelle varie prove di verifica scritte, orali e
pratiche effettuate e tiene conto in modo significativo dei seguenti fattori: l’attenzione, la partecipazione,
l’impegno, la motivazione, le effettive capacità e attitudini, la costanza dei risultati, i progressi/regressi
rispetto alla situazione di partenza.
A tal proposito i docenti dei tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria), nell’elaborare il Curricolo
Verticale, hanno definito punti di riferimento condivisi per la valutazione delle competenze disciplinari e
trasversali, volti a rendere omogenei, chiari e trasparenti gli standard utilizzati dai singoli Consigli di Classe o
d’Interclasse.
CERTIFICAZIONE DEI PROCESSI E DEI RISULTATI
I risultati delle prove di verifica e delle osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento degli alunni
sono trascritte nei registri personali dei docenti. La comunicazione alle famiglie avviene mediante la
consegna del documento di valutazione, prevista con cadenza bimestrale (pagellino, solo per la scuola
Secondaria) e quadrimestrale, ma anche, e soprattutto, attraverso incontri e colloqui periodici che hanno lo
scopo di fare il punto sui risultati raggiunti in termini di apprendimento.
AUTOVALUTAZIONE
Per “autovalutazione” si intende l’acquisizione della consapevolezza del proprio percorso formativo.
Attraverso una didattica formativa si porterà l’alunno a riflettere sui punti di forza e di debolezza del
proprio processo di apprendimento. I docenti saranno impegnati a far emergere le valenze orientative delle
varie discipline e a progettare specifiche attività che mettano l’alunno in condizione di fare scelte in
funzione delle proprie attitudini, capacità ed interessi.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il collegio docenti ha deliberato di utilizzare i parametri sotto riportati per la definizione dei voti nelle
diverse discipline.
I Dipartimenti definiranno anche griglie comuni per la correzione e la valutazione delle diverse tipologie di
verifica.
Ciò permette una maggiore trasparenza del processo di valutazione un lavoro comune, sia in sede di
progettazione che di monitoraggio.
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La valutazione degli alunni viene effettuata periodicamente.
A metà del percorso scolastico e a fine anno le insegnanti segnalano, durante l’intersezione, le competenze
raggiunte dai bambini della sezione; le stesse verranno illustrate ai singoli genitori durante le riunioni
individuali. Tale valutazione degli apprendimenti raggiunti per i bambini di 5 anni, in uscita dalla Scuola
dell’Infanzia, verrà comunicato alle insegnanti di Scuola Primaria.
All’inizio dell’anno la valutazione prevede momenti di osservazione degli alunni:
• durante il gioco libero
• nelle attività strutturate
• nella routine della giornata scolastica.
In itinere tiene conto:
59
•
•
•
dell'interesse con cui ogni bambino ha accolto le varie proposte educative
degli elaborati prodotti dai bambini, sia individualmente che in gruppo
della capacità di verbalizzazione delle esperienze vissute
La valutazione finale misura la maturazione globale dei bambini e viene documentata con una “scheda”,
utilizzata come documento di passaggio alla Scuola Primaria.
60
Criteri di valutazione della Scuola dell’Infanzia
Competenze
Indicatori
Socio-affettivo-relazionali (il sé e l’altro )
•
•
•
•
interagisce spontaneamente con i compagni
collabora alle proposte dell’adulto, esprime i propri bisogni esprime emozioni
è consapevole delle differenze e le rispetta
sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità, compie
scelte proprie
motorie (il corpo in movimento)
•
•
•
•
•
•
esprime autonomia personale, nelle attività e nella gestione degli spazi
conosce il proprio corpo
esprime sicurezza negli schemi motori di base e nella motricità fine
è lateralizzato
esegue un percorso correttamente
organizza lo spazio del foglio in funzione al contesto da rappresentare
rispetta le regole di un gioco
espressive ( i discorsi e le parole linguaggi, creatività espressione)
•
•
•
•
pronuncia le parole in modo corretto
possiede un repertorio lessicale adeguato
compie la lettura di immagini in ambito grafico, pittorico manipolativo
si esprime in modo creativo
logico scientifiche (la conoscenza del mondo)
•
•
•
•
•
•
percepisce relazioni di tipo quantitativo,
opera classificazioni in base ad un attributo
è capace di ordinare -seriare
ricostruisce una sequenza logico-temporale
stabilisce strutture logiche in base ad una esperienza formula ipotesi
si pone problemi e ne ricerca la soluzione
•
•
•
è motivato nei confronti dell’esperienza
partecipa con entusiasmo
porta a termine un lavoro rimanendo concentrato
condizioni per l’apprendimento (attenzione, memoria, interessi, curiosità,
impegno)
61
VERIFICA E VALUTAZIONE DISCIPLINARE NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO
I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e
dei Dipartimenti: tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi delle Unità di Apprendimento e finalizzate all’accertamento delle conoscenze e delle
competenze conseguite da ogni alunno.
Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato i criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le discipline. La scheda
sintetizza gli indicatori di conoscenze, abilità e competenze, distinguendoli in livelli numerici, da 1 a 10.
Voto
4
5
6
7
8
9
10
Indicatori di conoscenze
Indicatori di abilità
Indicatori di competenze
Ha una conoscenza frammentaria
e lacunosa dei contenuti.
Esegue solo semplici compiti e
solo
se
opportunamente
guidato riesce ad organizzare
semplici contenuti.
Necessita di una guida costante,
ha
difficoltà
di
operare
collegamenti tra i contenuti.
Riesce ad applicare i contenuti
acquisiti in modo corretto ma
semplice.
Sa operare i collegamenti tra i
contenuti con coerenza, ma
senza
un’
approfondita
rielaborazione.
Sa operare collegamenti tra i
contenuti in modo autonomo e
con proprietà di linguaggio.
Sa operare con sicurezza i
collegamenti tra i contenuti,
possiede buona padronanza dei
linguaggi specifici.
Sa operare collegamenti e
connessioni tra gli argomenti in
modo originale e con rigore
logico-concettuale.
Sa effettuare analisi solo parziali e commette molti e/o gravi errori
nell’applicazione delle procedure.
Ha appreso i contenuti in modo
parziale e superficiale e non li
collega tra loro.
Ha
acquisito
i
contenuti
essenziali.
Ha acquisito una conoscenza
sicura dei contenuti.
Ha acquisito una conoscenza
ampia dei contenuti.
Ha acquisito una conoscenza
approfondita e personale dei
contenuti.
Ha acquisito piena e sicura
padronanza delle problematiche,
approfondite in modo personale.
Ha acquisito limitate competenze di analisi e di sintesi.
Ha acquisito sufficienti capacità di analisi e di sintesi.
Sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed ha acquisito
discrete competenze di analisi e di sintesi.
Ha acquisito buone competenze di analisi, di sintesi e di rielaborazione
personale.
Sa stabilire relazioni in problematiche anche complesse, ha acquisito
ottime competenze di analisi e di sintesi.
Ha acquisito ottime competenze di analisi e sintesi ed autonomia di
rielaborazione e di valutazione critica.
62
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento è l’indicatore del progresso culturale ed educativo compiuto dall’alunno lungo il percorso formativo, pertanto, ha sempre
valenza educativa ed ha il significato di tracciare la strada per il miglioramento, sempre atteso e perseguito dal Consiglio di classe, nella fiducia delle
potenzialità di recupero di ogni singolo alunno.
Il voto viene attribuito dal Consiglio di Classe, riunito per gli scrutini, in base all’osservanza dei doveri stabiliti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti,
dal Regolamento disciplinare interno e dal Patto di corresponsabilità educativa, stipulato con le famiglie.
Ogni Consiglio di Classe attribuisce il voto in base ai seguenti descrittori, che declinano i comportamenti indicati come doveri nel suddetto Patto di
corresponsabilità:
•
•
•
frequenza e puntualità
rispetto delle persone, delle regole e dell’ambiente scolastico
impegno nello studio
•
partecipazione al dialogo educativo
63
Tabella di valutazione del comportamento
Descrittori
Indicatori
Frequenza e puntualità
Rispetto delle persone, delle regole e dell’ambiente
scolastico
Impegno nello studio
Partecipazione al dialogo educativo
•
•
•
•
Frequentare regolarmente le lezioni
Giustificare tempestivamente le assenze
Presentarsi puntuale alle lezioni
Far firmare puntualmente le comunicazioni scuola-famiglia
•
Favorire il rapporto e il rispetto tra compagni favorendo situazioni di collaborazione e
solidarietà
Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando
l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni
•
•
•
Portare il materiale didattico richiesto per le lezioni
Svolgere i compiti assegnati con regolarità
•
Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’ attività didattica e formativa, garantendo
costantemente la propria attenzione e partecipazione
Partecipare a tutte le attività con serietà e profitto, evitando di assumere
comportamenti di disturbo
•
64
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
PRIMARIA
SECONDARIA
Frequenza e puntualità
OTTIMO
10
Assidua e costruttiva
DISTINTO
9
costante
PIU’ CHE BUONO
8
regolare
BUONO
7
Non sempre regolare
SUFFICIENTE
6
Poco regolare
NON SUFF.
5
molto discontinua
Rispetto delle persone,
delle regole, e
dell’ambiente
scolastico
- comportamento
corretto, responsabile
e rispettoso delle
norme
-continuità
nell’impegno
-comportamento
rispettoso delle regole
dell’istituto e corretto
nel rapporto con i
compagni, con gli
insegnanti
-impegno regolare
-comportamento
non sempre
rispettoso delle
regole nei confronti
dei compagni e degli
insegnanti.
-impegno irregolare
-comportamento poco
rispettoso delle regole
-incostanza
nell’impegno e poca
consapevolezza del
proprio dovere
-rifiuto delle regole
dell’istituto,
-atteggiamenti poco
rispettosi nei confronti
dei compagni, degli
insegnanti
-assenza di impegno e
di consapevolezza del
proprio dovere
Impegno nello studio
-comportamento
partecipe e costruttivo
all’interno della classe
-comportamento
corretto, responsabile
e rispettoso delle
regole della scuola
- consapevolezza del
proprio dovere
-rispetto delle
consegne
-continuità
nell’impegno
assiduo/eccellente
costante/efficace
costante
superficiale
scarso
Partecipazione al
dialogo educativo
Attiva e propositiva,
costante e costruttiva
attiva e adeguata
adeguata
discontinuo
discontinuo/essenzial
e
saltuaria e non
sempre pertinente
Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari si fa riferimento al Regolamento di Istituto di ciascun ordine di scuola.
65
-scarsa e inadeguata
- distrazioni che
comportano frequenti
richiami durante le
lezioni
d- Metodologia
Uno degli obiettivi formativi della scuola è quello di sviluppare negli alunni la capacità di saper gestire il
proprio apprendimento, di saper studiare in modo efficace ed efficiente. L’insegnare a imparare diventa
perciò una scelta didattico-educativa irrinunciabile.
Il percorso educativo diretto allo sviluppo di una propria abilità di studio è opportuno che abbia inizio già
nella scuola dell’infanzia per poi completarsi negli ordini di scuola successivi. In questo processo, la guida e
il sostegno da parte degli insegnanti sono indispensabili nelle fasi iniziali, ma lo scopo finale è quello di
rendere l’alunno consapevole dei propri processi cognitivi e motivazionali e capace di una pianificazione
flessibile, autonoma e personale.
Nella scuola dell’infanzia si utilizzerà essenzialmente un’impostazione ludica per veicolare comportamenti,
informazioni, conoscenze per il raggiungimento dei traguardi formativi fissati. Le attività di gioco, di ricerca
e di esplorazione saranno sia guidate dall’insegnante che libere rispondendo a finalità diverse.
Nella scuola del primo ciclo l’iniziale organizzazione degli apprendimenti si viene strutturando in maniera
più esplicitamente orientata ai saperi disciplinari, raggruppandosi in tre grandi ambiti:
a) linguistico-espressivo;
b) antropologico;
c) matematico-scientifico.
Progressivamente, attraverso attività di ricerca e di riflessione a partire dalle esperienze condotte,
emergerà sempre più consapevolmente la nozione di disciplina, intesa non semplicemente come ‘materia
scolastica’ (insieme di nozioni), ma come strumento di indagine, che dispone di metodi, linguaggi, concetti
specifici e caratterizzanti.
Qui il processo di insegnamento mira a favorire un apprendimento unitario, cioè capace di dare senso alla
molteplicità delle informazioni e delle esperienze.
Dunque, le strategie messe in atto dagli insegnanti saranno di diverso tipo per andare incontro alle
molteplici modalità di apprendimento di ciascun alunno e alle sue caratteristiche individuali.
Con riferimento a ciò si farà ricorso a varie tecniche metodologiche che prevedono un’organizzazione della
classe intera o divisa per gruppi e anche, in taluni momenti, aperta ad altre classi in senso orizzontale o
verticale:
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
Lezioni in forma dialogica
Problematizzazione di situazioni
Role playing
Circle time
Brainstorming
Tutoring
Cooperative learning
Team teaching
Esplorazione e ricerca-azione
Classi aperte
Attività per gruppi orizzontali e verticali
Valutazione formativa come sostegno all’apprendimento per un graduale passaggio all’autonomia
di lavoro dell’alunno.
66
e- La Didattica Inclusiva
La progettualità della nostra scuola si fonda sull’esigenza di riconoscere un doppio diritto degli alunni: il
diritto all'uguaglianza e il diritto alla diversità. Proprio per questo, attraverso le attività progettuali la scuola,
nei suoi vari ordini, si pone sia come luogo di apprendimento, per garantire l’uguaglianza, sia come
ambiente di sviluppo, per garantire la diversità. In questo orizzonte di riferimento il progetto formativo è
teso a realizzare l’inclusione di ognuno. E’ dentro la scuola, infatti, e all’interno delle relazioni che in essa si
realizzano, nel confronto con gli altri, nella scoperta della diversità delle competenze e dei punti di vista,
che gli alunni possono meglio imparare a conoscersi ed a conoscere. Nel confronto con gli altri, infatti,
imparano gradualmente a valutare le proprie caratteristiche ed imparano anche a capire la positività di
rapporti con adulti e bambini definiti da altre caratteristiche distintive. Per realizzare tutto ciò l’uso dello
strumento laboratoriale, sia con attività di compresenza che con progettualità modulare, appare quello più
adeguato per consentire di:
✓ realizzare percorsi didattici "mirati" su competenze strutturali dei diversi campi/aree di esperienza,
predisposti dagli insegnanti ed affidati prevalentemente alla logica dei materiali, degli spazi, dei
tempi e non ad istruzioni verbali;
✓ di valorizzare modi personali e di produrre itinerari autonomi di organizzazione degli spazi e dei
materiali (eventualmente trasformabili da parte degli insegnanti in unità di apprendimento rivolti
all'intera classe) utilizzando la possibilità di avere a disposizione i laboratori su tempi lunghi e
ricorrenti;
✓ di sperimentare diverse modalità di socializzazione con gli altri bambini/ragazzi (vivendo dinamiche
individuali, di coppia e di piccolo gruppo) nell'ambito di esperienze strutturate e non strutturate,
guidate e autonome.
f- Flessibilità didattica e organizzativa
Ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. n. 275/’99, l’Istituto Comprensivo “Via G. Matteotti, 11” applica una flessibilità
didattica e organizzativa, raccogliendo e regolando le indicazioni emerse dalla sperimentazione didattica e
dalle migliori pratiche organizzative messe in campo dalle scuole negli ultimi quindici anni, al fine di rendere
il contesto di apprendimento efficace e significativo per gli alunni, integrando e valorizzando le diversità,
recuperando ritardi e difficoltà, affrontando le forme di disagio e demotivazione, adeguando la didattica ai
ritmi e agli stili personali di apprendimento, in modo da promuovere il successo formativo per ogni
studente. Le forme di flessibilità deliberate dal Collegio dei docenti sono:
•
•
•
•
Scuola primaria: attuazione di attività di recupero e potenziamento con l’utilizzo delle ore di
completamento dei docenti in tempo curricolare;
Scuola secondaria di I grado: definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria
della lezione, nel rispetto del relativo monte ore annuo;
Recupero degli apprendimenti, da realizzarsi tramite interventi rivolti all’intero gruppo classe o ad
una parte di esso, anche prevedendo la riunione di alunni provenienti da classi parallele con le
stesse esigenze di recupero degli apprendimenti;
Realizzazione di attività integrative che potranno interessare l’intero gruppo classe o parte di esso
anche riunito con altri gruppi per classi parallele o provenienti da altri anni di corso. Tali attività
saranno quelle previste nel PTOF e tutte le occasioni culturali che di volta in volta sono proposte
sul territorio;
67
•
•
•
•
•
Attuazione delle classi aperte;
Compresenza in attività laboratoriali previste dal PTOF;
Attuazione di attività laboratoriali previste dal PTOF in orario pomeridiano;
Realizzazione di eventi particolari che fanno parte del curricolo e che vedono impegnata la totalità
dei ragazzi;
Attività svolte durante le visite di istruzione o le gite didattiche di un giorno.
6- Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con
D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e
per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. È una visione operativa in cui al
centro della quale vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale.
La nostra scuola ha attuato il PNSD attraverso l’uso delle “nuove tecnologie”, che rappresentano la
principale forma di comunicazione utilizzata dagli studenti di oggi: sono presenti costantemente nella loro
quotidianità e per questo motivo devono essere consapevolmente utilizzate nel processo di apprendimento
e nello studio. E’ fondamentale che la scuola educhi l’alunno ad usare con consapevolezza le nuove
tecnologie informatiche per:
• Ricercare e analizzare dati ed informazioni
• Distinguere le informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica
• Interagire con soggetti diversi nel mondo.
• Contrastare efficacemente episodi di cyberbullismo (la scuola ha aderito nel corso
dell’attuale anno scolastico al progetto “Generazioni connesse”).
In un tale modello didattico il ruolo dell'insegnante si modifica profondamente: il docente cessa di essere la
fonte principale delle informazioni per diventare sempre di più un coordinatore, una guida. Con le nuove
tecnologie è abbastanza facile creare degli ambienti virtuali, delle simulazioni, che aiutino lo studente a
sviluppare il pensiero critico, perché è messo nella condizione di poter verificare le proprie conoscenze
agendo in contesti 'concreti', di formulare delle ipotesi che possono esser messe immediatamente alla
prova. Riconoscendo il valore delle nuove tecnologie nell'incidere positivamente nel processo di
insegnamento – apprendimento, il nostro istituto ha provveduto, negli ultimi anni, alla progressiva
dotazione di lavagne multimediali (LIM) nelle aule della scuola primaria e della secondaria di primo grado.
Nei tre ordini di scuola è stato introdotto il registro elettronico ed è stata avviata una formazione specifica
relativo all’uso delle nuove tecnologie nella didattica.
Piano di intervento
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD, il presente Piano di Intervento, redatto dall’Animatore
Digitale dell’Istituto, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale Area 4 (NUOVE
TECNOLOGIE E COMUNICAZIONE SITO WEB), intende configurare lo scenario di strategie, funzionali e
coerenti con la realtà della nostra scuola, per la realizzazione di quel cambiamento culturale, metodologico,
organizzativo richiesto dalla nuova realtà digitale. Le linee programmatiche tracciate nel piano sono un
68
primo passo nella direzione di una sua definizione sempre più dettagliata e aderente al contesto, quale
emergerà nel corso dei primi concreti interventi previsti, dai quali si raccoglieranno indicazioni e dati utili a
ridefinirne i contorni e gli obiettivi realmente perseguibili, nella logica della pratica riflessiva e del
monitoraggio continuo e trasparente delle azioni.
AMBITO
INTERVENTI A.S 2015-2016 - FASE PRELIMINARE
•
•
•
•
Formazione interna
•
•
•
•
•
•
•
Coinvolgimento della
comunità scolastica
•
•
•
Creazione di soluzioni
innovative
•
•
Somministrazione di un questionario per la rilevazione delle
conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in possesso dei docenti e
degli alunni per l’individuazione dei bisogni sui 3 ambiti del PNSD (strumenti,
curricolo, formazione).
Elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell'indagine
conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare.
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
Produzione di dispense in formato elettronico o presentazioni multimediali
per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.
Formazione specifica per animatore digitale a cura del polo formativo
regionale.
Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e
con la rete nazionale.
Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative.
Workshop di approfondimento nel mese di settembre 2015 (2 sessioni per un
totale di 8 ore) relativo alla formazione già avviata nel corso dell’a.s. 2014/15
sull’uso delle google apps for educations adottate dalla nostra scuola per la
creazione e condivisione di materiale didattico e per le comunicazioni
interne.
Partecipazione al progetto in rete “includere digital-mente” finanziato dalla
comunità montana dei castelli romani e prenestini destinato alla formazione
dei docenti per l’acquisizione di competenze digitali. Il progetto prevede la
realizzazione di 4 percorsi corrispondenti a 4 diversi livelli che prevedono i
seguenti ambiti: 1°livello=alfabetizzazione informatica; 2° livello = didattica
mediante l’utilizzo della LIM; 3° livello=l’uso delle nuove tecnologie nella
didattica; 4° livello = creazione e gestione siti web delle scuole.
Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per
informare sul piano e sulle iniziative della scuola.
Studio e progettazione di un protocollo per la privacy e per la sicurezza con
l’ausilio della partecipazione al progetto “generazioni connesse”.
Aggiornamento, definizione e redazione condivisa e partecipata (docentialunni-personale) di regolamenti per l’uso di tutte le attrezzature della scuola
(laboratori tecnologici, biblioteca, LIM, computer portatili, computer fissi,
netbook).
Utilizzo di cartelle e documenti condivisi attraverso google drive per la
formulazione e condivisione della documentazione interna alla nostra scuola
volta a favorire la dematerializzazione: programmazioni, relazioni finali,
progetti, ecc.
Aggiornamento blog presenti in rete che documentano le iniziative della
scuola attraverso articoli redatti da docenti ed alunni (scuola primaria e
scuola secondaria di primo grado) e realizzazione del blog per la scuola
dell’infanzia.
Integrazione, ampliamento ed utilizzo della rete LAN/W-LAN mediante la
partecipazione all’azione #2 del PSND con attuazione del progetto PON
(scuola dell’infanzia).
Realizzazione di uno spazio alternativo all’apprendimento mediante la
partecipazione all’azione #4 del PSND con attuazione del progetto PON se la
69
•
•
•
•
•
•
•
candidatura verrà accolta dal MIUR.
Ricognizione e mappatura delle attrezzature informatico-digitali presenti
nella scuola.
Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie da
parte di alcuni docenti.
Sperimentazione classi 2.0 (scuola secondaria di primo grado).
Dotazione LIM in gran parte delle aule della scuola primaria e secondaria di
primo grado.
Accesso da parte dei docenti al registro elettronico e per l’attività didattica
mediante rete LAN attraverso i computer presenti in ogni aula.
Accesso da parte delle famiglie al registro elettronico per la sola visione dei
compiti assegnati per casa.
Utilizzo piattaforma e-learning moodle come supporto alla formazione dei
docenti. La piattaforma è stata implementata nel corso dell’a.s. 2014/15 per
la realizzazione del corso di formazione neo-assunti.
70
Interventi Triennio 2016-2019
FORMAZIONE INTERNA
A.S 2016-2017
A.S 2017-2018
A.S 2018-2019
Creazione e mantenimento di uno sportello permanente di assistenza.
Formazione degli alunni all’uso delle Google Apps for Educations su richiesta dei docenti interessati.
Formazione specifica per Animatore Digitale - Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del
territorio e con la rete nazionale.
Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.
Formazione per tutti i docenti sull’uso
degli strumenti tecnologici nella scuola
(LIM, computer) e sull’uso di software
open source per la LIM
Formazione avanzata sull’uso delle
Google Apps for Educations per
l’organizzazione, la didattica, la
condivisione di attività e la diffusione
di buone pratiche.
Formazione avanzata per la
realizzazione di learning objects
attraverso le diverse applicazioni
presenti in rete.
Formazione sull’uso di ambienti di
apprendimento per la didattica digitale
integrata: soluzioni on line per la
creazione di classi virtuali: edmodo e
google classroom.
Workshop destinati a docenti, famiglie
e studenti relativi ai temi della
sicurezza in internet e al
cyberbullismo.
Formazione e uso del coding nella
didattica.
Coinvolgimento di tutti i docenti
all’utilizzo di testi digitali e
all’adozione di metodologie
didattiche innovative.
Workshop per tutti i docenti
inerenti:
•
•
Strumenti e metodologie
per l’inclusione degli
studenti con bisogni
educativi speciali
Strumenti e metodologie
per l’insegnamento delle
lingue straniere
71
Uso del coding nella didattica.
Sostegno ai docenti per lo sviluppo
e la diffusione del pensiero
computazionale.
Formazione per la creazione di un
e-portfolio da parte dei docenti
(cfr. azione #10 del PNSD).
Introduzione alla stesura dell’ eportfolio di ogni studente per la
registrazione delle attività svolte,
del processo di sviluppo delle
competenze e delle certificazioni
acquisite(cfr. azione #9 del PNSD).
Realizzazione di programmi
formativi sul digitale a favore di
studenti, docenti, famiglie,
comunità.
Incontri per l’utilizzo dati (anche
INVALSI, valutazione, costruzione
di questionari) e rendicontazione
sociale (monitoraggi).
Studio di soluzioni tecnologiche da
sperimentare e su cui formarsi per
gli anni successivi.
Coinvolgimento di tutti i docenti
all’utilizzo di testi digitali e
all’adozione di metodologie
didattiche innovative.
Formazione sulle tematiche della
cittadinanza digitale.
Formazione per docenti e per gruppi di studenti per la realizzazione di video
utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di istituto
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
Creazione di reti e consorzi formativi sul territorio, a livello nazionale e internazionale
Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa
72
Interventi Triennio 2016-2019
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
A.S 2016-2017
A.S 2017-2018
A.S 2018-2019
Raccolta e pubblicizzazione sul sito web della scuola di materiali multimediali che documentino le attività svolte
dalla scuola attraverso una metodologia innovativa.
Creazione e implementazione di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.
Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli
alunni sui temi del PNSD
(cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai
media, cyberbullismo)
Creazione di un gruppo di lavoro
costituito dal dirigente, dall’
animatore digitale e dal DSGA e
progressivamente un piccolo staff
rappresentativo di ciascun plesso e
costituito da coloro che sono
disponibili a mettere a disposizione
le proprie competenze in un’ottica di
crescita condivisa con i colleghi.
Partecipazione nell’ambito del
progetto “Programma il futuro”,
all’Ora del Codice della scuola
Primaria e Secondaria di Primo
Grado.
Partecipazione al progetto
Generazioni connesse sui temi della
cittadinanza digitale.
Coinvolgimento di tutti i docenti
all’utilizzo di testi digitali.
Coinvolgimento classi al Progetto
Avanguardie Educative.
Ammodernamento del sito internet
della scuola, anche attraverso
l’inserimento in evidenza delle
priorità del PNSD.
Realizzazione di ambienti di
apprendimento per la didattica
digitale integrata (Google Classroom,
Edmodo).
Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli
assistenti tecnici e del gruppo di lavoro.
Realizzazione da parte di docenti di materiale multimediale per la
documentazione di eventi/progetti di Istituto
Creazione di un repository
d’istituto per discipline
d’insegnamento e aree tematiche
per la condivisione del materiale
prodotto
Istituzione della settimana
dell’innovazione didattica (dopo
73
aver preso conoscenza dei
diversi metodi di insegnamento
i docenti sperimenteranno con
gli alunni i nuovi modi di fare
lezione). Lo scopo della
settimana dell’innovazione è
quello di ammorbidire le
posizioni dei docenti più ostili al
cambiamento.
Cogliere opportunità che derivano
dall’uso consapevole della Rete per
affrontare il problema del digital
divide, legato alla mancanza di
competenze in ambito ICT e Web
Gestione della sicurezza dei dati
anche a tutela della privacy.
Mettere a disposizione di studenti
servizi formativi e risorse didattiche
gratuite in modalità telematica (web
tv, podcast, audio video, video ebook).
Realizzazione di una biblioteca
scolastica come ambiente mediale.
Realizzazione di una comunità on line
con famiglie e territorio, attraverso
servizi digitali che potenzino il ruolo
del sito web della scuola e
favoriscano il processo di
dematerializzazione del dialogo
scuola-famiglia.
Realizzazione di workshop e
programmi formativi sul digitale a
favore di studenti, docenti, famiglie,
comunità.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.
Utilizzo del Cloud d’Istituto (Google Apps for educations) per la condivisione di attività e la diffusione delle buone
pratiche.
Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
74
Interventi Triennio 2016-2019
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
A.S 2016-2017
A.S 2017-2018
A.S 2018-2019
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.
Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.
Sperimentazione ed utilizzo di classi virtuali attraverso le piattaforme Edmodo o Google Classroom
Educazione ai media e ai social network: utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peereducation.
Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, ecc… attraverso l’uso delle
diverse applicazioni educative presenti sul web.
Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio.
Ricognizione della dotazione
tecnologica di Istituto e sua
eventuale integrazione (avvio di
eventuali progetti in crowdfunding
per ampliare la dotazione
tecnologica della scuola)
Selezione e presentazione di:
contenuti digitali di qualità, riuso e
condivisione di contenuti didattici,
Siti dedicati, App, Software e
Cloud per la didattica.
Potenziamento uso Google apps
for Educations (strumenti di
condivisione, di repository, di
documenti, blog e classi virtuali)
Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica e sviluppo del pensiero
computazionale.
Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.
Creazione e mantenimento di un repository d’istituto per discipline
d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto a
cura della comunità docenti.
Avviare eventuali progetti in crowdfunding per ampliare la dotazione
tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti.
Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con
metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).
Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e
dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device), ossia a
politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività
didattiche sia possibile ed efficientemente integrato.
Costruire curricula verticali per le
competenze digitali, soprattutto
trasversali alle diverse discipline.
75
Attivazione di un canale YOUTUBE per la
raccolta di video delle attività svolte
nella scuola.
Creazione di una biblioteca digitale.
Potenziamento dell’utilizzo del coding
con software dedicati.
Risorse educative aperte (OER) e
costruzione di contenuti digitali.
Collaborazione e comunicazione in
rete: dalle piattaforme digitali
scolastiche alle comunità virtuali di
pratica e di ricerca.
Creazione di aule 3.0.
76
7- Fabbisogno di organico
INFANZIA
POSTI COMUNI
17
POSTI SPECIALISTE IRC
15h
POSTI SOSTEGNO
5
PRIMARIA
POSTI COMUNI
45
POSTI SPECIALISTE IRC
2 + 6h
POSTI SOSTEGNO
12
SECONDARIA
DISCIPLINA
CLASSI DI CONCORSO
ORE
LETTERE
A043
8 + 16h
SMCFN
A059
5+6h
LINGUA FRANCESE
A245
14h
LINGUA INGLESE
A345
2 + 12h
LINGUA SPAGNOLA
A445
1
ARTE E IMMAGINE
A028
1 + 14h
EDUCAZIONE FISICA
A030
1 + 14h
MUSICA
A032
1 + 14h
TECNOLOGIA
A033
1 + 14h
IRC
IRC
16h
POSTI SOSTEGNO
11
La dotazione dell’organico di sostegno per i tre ordini di scuola è formulato sulla base delle certificazioni in
possesso dell’Istituzione scolastica e attestanti la disabilità in relazione alla Legge 104/92 art.3 comma 1 ed
art. 3 comma 3. Per quanto riguarda l’a.s. 2017/18 la situazione risulta come segue:
77

nella scuola dell’Infanzia si prevede la presenza di n. 3 alunni con certificazione di disabilità L. 104
art. 3 comma 3;
 nella scuola primaria risultano iscritti n. 15 alunni H di cui n. 5 con certificazione di disabilità L. 104
art. 3 comma 1 e n. 10 con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 3;
 nella scuola secondaria di I grado si prevede la presenza di n. 15 alunni H di cui n. 6 con
certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 1 e n. 9 con certificazione di disabilità L. 104 art. 3
comma 3.
In riferimento al PEI e ai GLHO effettuati nel corso dei mesi novembre/dicembre scorsi, in considerazione
degli obiettivi conseguiti nell’autonomia e nella relazione, nell’attenzione, nella concentrazione e
nell’apprendimento, si richiede la deroga per gli alunni con certificazione di disabilità L. 104 art. 3 comma 3
al fine di assicurare una adeguata copertura per un servizio efficiente ed efficace nella personalizzazione
degli interventi educativi e didattici.
ORGANICO DI POTENZIAMENTO
In rapporto al RAV ed al Piano di Miglioramento, in relazione ad iniziative di potenziamento dell’offerta
formativa e delle attività progettuali, l’Istituto esprime il seguente fabbisogno di posti di organico di
potenziamento:
PRIMARIA
POSTI COMUNI
4
POSTI SOSTEGNO
1
SECONDARIA
A043
A245
A345
AREA LINGUISTICA
1
AREA LOGICO MATEMATICA
1
A445
CLASSI DI CONCORSO
A059
A033
A032
AREA ESPRESSIVA
1
IRC
POSTI SOSTEGNO
I° COLLABORATORE
1
1
78
L’unità di personale del potenziamento verrebbe utilizzato come segue:
Classe
concorso
di Ore da prestare
Tra:
Esonero
I
collaboratore
600
Supplenze brevi*
Progetti
Ore di utilizzo
300
300
600
A043
P04
P07
A245
A345
A445
Tra:
600
300
300
A059
600
P06
A033
A032
P04
P07
600
300
300
P05
600
P07
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
800
400
400
P04
800
800
400
400
P05
800
800
400
400
P06
800
800
400
400
P07
800
RELIGIONE (SEC I°
GR)
495
495
TOTALE
5495
495
495
2.500
2500
5495
79
ORGANICO DI POTENZIAMENTO OTTENUTO/UTILIZZATO
Nell’a.s. 2016/17 le unità di personale in organico di potenziamento sono impegnate nel seguente modo:
Classe
concorso
A032
di Ore da prestare
Orario
Supplenze brevi*
curricolare per
attivazione
classe a TP
anziché TM
600
300
Progetti
Ore di utilizzo
300
600
P05
P07
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
TOTALE
800
800
800
800
400
400
P04-P07
800
800
400
400
P05-P07
800
800
400
400
P09-P07
800
3.800
1.500
1.500
3.800
* Qualora i docenti non fossero impegnati in supplenze brevi utilizzeranno la disponibilità per le attività
progettuali della scuola.
ORGANICO DI PERSONALE ATA
Il seguente fabbisogno nasce dall’esigenza di:
- accogliere oltre 1.100 alunni iscritti e frequentanti;
- avere un collaboratore per ciascun piano o atrio dei quattro diversi plessi dell’Istituto e in portineria nel
plesso principale, tenendo conto del tempo scuola. Attualmente alcuni locali sono completamente privi di
sorveglianza
ASSISTENTI AMM.VI
C.S
6
18
80
8- Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
Per migliorare le dotazioni hardware, la scuola ha ottenuto i finanziamenti dei fondi PON- “RETE
LAN/WLAN” e “AMBIENTI DIGITALI”. Si sono realizzati spazi per l’apprendimento che coniugano la più alta
innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia collaborativa e laboratoriale dove viene messo
in risalto il lavoro del singolo e la collaborazione con gli altri allievi ed il docente, per acquisire conoscenze e
competenze in modo semplice. Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea
rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come
piattaforma che mette gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita. In questo
paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica e
primariamente alle attività orientate alla formazione e all’apprendimento, contaminando tutti gli ambienti
della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali, con ricadute
estese al territorio. Per questo occorre abbracciare le necessarie sfide dell’innovazione: sfide
metodologico-didattiche, per i docenti, e sfide organizzative, per il DS e il personale amministrativo.
Inoltre, per realizzare le progettualità descritte, le necessità della scuola sono:
•
Laboratorio linguistico primaria.
•
Potenziamento del materiale laboratorio scientifico.
•
Potenziamento del materiale laboratorio musicale.
•
Messa a norma e ristrutturazione laboratorio artistico.
81
9- Programmazione delle attività formative
La formazione in servizio del personale della scuola è considerata dal nostro Istituto una leva strategica per
il miglioramento continuo della qualità dei processi educativo-didattici e degli aspetti organizzativi e
gestionali. Pertanto, coerentemente con le evidenze desunte dal Rapporto di Autovalutazione e con le
azioni progettate nel Piano di Miglioramento per il conseguimento di priorità e traguardi, la scuola
predispone il presente Piano triennale per la formazione del personale docente e ATA.
Il Piano, secondo lo spirito dell’attuale quadro culturale e normativo (Legge 107/2015, Piano Nazionale per
la Formazione dei docenti, Nota MIUR 2915/2016), intende contribuire alla realizzazione di un sistema per
lo sviluppo professionale continuo in grado di contemperare:
-
-
le priorità nazionali, che sottolineano gli obiettivi istituzionali di sviluppo del sistema scolastico;
le esigenze di miglioramento della scuola, così come emergono dal RAV e, coerentemente con gli
indirizzi per le attività della scuola formulati dal Dirigente scolastico al Collegio dei Docenti, dal Piano di
Miglioramento e dal PTOF;
le personali esigenze di sviluppo professionale di ciascun docente e di tutti gli operatori scolastici.
In tale prospettiva e sulla base della rilevazione dei bisogni formativi condotta, il Piano prevede una
pluralità di percorsi, ciascuno dei quali può essere rivolto alla totalità dei docenti, o a determinati
Dipartimenti, oppure a singoli docenti che partecipano ad azioni di ricerca con enti ed università o seguono
attività per specifici aspetti disciplinari.
Le priorità stabilite a livello nazionale nel Piano di Formazione dei docenti 2016-2019, verranno declinate in
Unità Formative coerenti con le linee di indirizzo del Dirigente scolastico, il Piano di Miglioramento
dell’Istituto derivante dal RAV e quanto previsto nel PTOF.
La formazione verrà progettata e organizzata anche in reti di scuole e potrà svolgersi in modo diversificato:
con lezioni in presenza o a distanza, attraverso una documentata sperimentazione didattica. Inoltre, la
formazione avrà carattere di ricerca-azione impegnando attivamente il personale in percorsi di sviluppo e
ricerca professionale, privilegiando attività laboratoriali, workshop, peer review e social networking,
affiancati da studio personale, riflessione e documentazione, rielaborazione e rendicontazione degli
apprendimenti realizzati.
Per la maggior parte delle tematiche verranno predisposte unità formative di 25 ore.
Saranno accolte certificazioni di formazione effettuate al di fuori della scuola ed autofinanziate, come
previsto dal DPCM 23 settembre 2015.
Il Collegio dei docenti, pertanto, vista la sperimentazione del Piano Nazionale, in attesa di avviare la
ricognizione dei bisogni formativi del personale prevista dall’INDIRE, propone il seguente Piano Triennale di
Formazione di scuola.
82
Il Piano Nazionale per la formazione individua le seguenti priorità per il triennio 2016-2019:
Competenze di sistema:
1. Autonomia didattica e organizzativa
2. Valutazione e miglioramento
3. Didattica per competenze e innovazione metodologica
Competenze per il XXI secolo:
4.
Lingue straniere
5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
6. Scuola e lavoro
Competenze per una scuola inclusiva:
7. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
8. Inclusione e disabilità
9. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
A queste priorità possono essere ricondotti i bisogni formativi rilevati nella scuola, in base ai quali il
Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti ambiti prioritari per la formazione:
DIDATTICA E VALUTAZIONE PER COMPETENZE
Attraverso la formazione sulla didattica e valutazione per competenze la nostra scuola intende porsi come
luogo di ricerca attiva per trasformare l’insegnamento da esecuzione di direttive in un progetto continuo
per la messa in pratica di principi generali e per il superamento delle criticità proprie del contesto
particolare in cui ciascun insegnante opera. Dunque una formazione per rendere possibile il passaggio da
una didattica delle conoscenze ad una didattica che si focalizzi sulle competenze. In questo orizzonte nella
formazione saranno sviluppati alcuni principi fondanti:
•
•
•
•
•
•
Centralità dell’alunno e del processo di apprendimento
Assunzione di responsabilità educativa del docente/educatore
Docente come mediatore e facilitatore
Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta in contesti significativi veri o verosimili dell’alunno
Flessibilità didattica: utilizzo di mediatori diversi e flessibili
Apprendimento sociale: peer tutoring, laboratorialità, gruppi cooperativi, discussione.
La didattica per competenze richiede conseguentemente una valutazione adeguata. Tale compito non si
esaurisce con un voto, ma si ottiene oltre che tramite la somministrazione di prove e attività nelle quali allo
studente non sia solo richiesta l’applicazione meccanica di quanto appreso: ad esempio simulazioni di
situazioni reali o piccoli progetti che implichino più conoscenze e abilità, unitamente a capacità personali,
come collaborare, risolvere problemi, decidere autonomamente se e quali conoscenze/abilità mettere in
campo e quando, ma anche attraverso l’osservazione di progressi, motivazioni, atteggiamenti, e
difficilmente può essere misurata con una scala oggettiva. La padronanza della competenza può essere
descritta mediante brevi testi che rendano conto di che cosa l’allievo sa, sa fare, in che condizione e
83
contesto, e con che grado di autonomia e responsabilità. Si supera quindi la dimensione disciplinare dei
traguardi per andare verso quella delle competenze trasversali.
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO - INNOVAZIONE DIDATTICA E
METODOLOGICA
Attraverso la formazione sulle Nuove tecnologie l’Istituto si propone di costruire nuovi contesti di
apprendimento e mettere in campo modalità didattiche differenti da quelle tradizionali perseguendo le
seguenti finalità:
•
•
•
•
•
Passaggio dal classico ambiente di apprendimento fatto di aule, lavagne e banchi a laboratori
multimediali attrezzati con pc e LIM a supporto di una didattica attiva e di un apprendimento
attivo
Diffusione tra gli insegnanti di una pratica didattica fondata sulla condivisione dei contenuti
attraverso la rete, in un’ottica di costruzione condivisa della conoscenza attraverso il web 2.0
Documentazione attraverso efficaci oggetti multimediali (video, presentazioni, blog) di quanto
realizzato nelle attività e nei progetti didattici
Organizzazione di attività di formazione calibrate sulle esigenze dei diversi ordini di scuola e
così strutturate:
 Introduzione: definizione di web 2.0; la ricerca avanzata di contenuti in internet, sicurezza
in internet, diritti d’autore;
 utilizzo di ambienti di apprendimento (LMS - Learning Management Systems): EDMODO;
GOOGLE CLASSROOM; WIKISPACE, BLOG, BLANDSPACE, ISSUU, SLIDESHARE;
 software didattici e collaborativi presenti in rete (tool web 2.0); applicazioni che
consentono di realizzare attività, pubblicare e condividere contenuti, informazioni e
lezioni in formati multimediali: PADLET, THINGLINK, DIPLY, POPPLET, DRIVE, GLOGSTER,
POWTON, EXPLEE, PREZI, ANIMOTO, DELICIOUS, SCOOP,SYMBALOO, CALAMEO…..;
 creazione di presentazioni efficaci (USO DI GOOGLE PRESENTAZIONI);
 Creazione di video (USO DI WINDOW MOVIE MAKER);
 Realizzazione di una webquest;
 Passaggio a GNU / LINUW (software open source) a fine di ridurre i costi di gestione delle
licenze.
Coinvolgimento delle famiglie rispetto all’uso consapevole e corretto degli strumenti digitali,
anche attraverso l’organizzazione di incontri formativi per i genitori, con lo scopo di farli
riflettere sui pericoli della rete, ma allo stesso tempo sulle opportunità che la stessa offre
nell’acquisizione di conoscenze e competenze a condizione che i ragazzi siano accompagnati
nell’uso corretto degli strumenti che il web offre. Possibili proposte per le attività di formazione
dei genitori:
 La rete per tuo figlio non è solo tempo libero
 Mettere regole / darsi delle regole
 Spiegare le responsabilità
 Imparare insieme
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INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE - DIDATTICA INCLUSIVA
La formazione sulla tematica dell’inclusione avrà come finalità primaria l’attenzione alla diversità, ai bisogni
educativi speciali e all’interculturalità intesa come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un
tessuto culturale e sociale multiforme. Inclusione intesa, oltre all’accettazione e al rispetto del diverso,
anche al riconoscimento della identità culturale, nella quotidiana ricerca del dialogo, di comprensione e di
collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento.
L’attività formativa è, dunque, finalizzata a formare i ragazzi all’accoglienza, al rispetto delle culture e alla
solidarietà. Da qui scaturisce la possibilità di definire curricoli d’integrazione e interculturali incentrati sulle
diverse discipline. Questo scopo potrà essere raggiunto con una progettualità più dettagliata da definire
nella considerazione della specificità delle diverse classi nelle quali verrà realizzata.
La didattica inclusiva si propone, inoltre, di contribuire ad una più efficace integrazione degli alunni stranieri
presenti nel nostro territorio, al fine di promuovere la capacità di rapportarsi con valori e culture diversi in
modo costruttivo per tutti.
Attraverso la formazione sulla didattica inclusiva la scuola si prefigge il raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
• Educare alla convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio, la consapevolezza delle differenti
forme di diversità, al fine di evitare la formazione di pregiudizi nei confronti di persone e/o culture
• Porre gli alunni in contatto con i problemi, le culture, le religioni di società diverse, affinché
comprendano i valori comuni agli uomini, pur nella diversità delle civiltà, delle culture, delle
strutture politiche
• Giungere alla consapevolezza di essere cittadini del mondo inteso come crocevia di culture
• Preparare gli alunni a reagire alle minacce esercitate da una mentalità razzista, dalla violenza contro
la società democratica.
COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA
La formazione è volta a favorire percorsi di aggiornamento delle conoscenze in ambito didattico (sapere) e
delle competenze in ambito metodologico (saper fare) al fine di rafforzare il livello di padronanza della
lingua inglese di tutti i docenti. I percorsi formativi saranno progettati in modo personalizzato, saranno
caratterizzati da tutoraggio e da misurazione continua delle competenze. Saranno coinvolti:
- docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria per lo sviluppo delle competenze linguistiche per
il raggiungimento del livello B1;
- docenti della scuola primaria e della secondaria di I grado per la progettazione e costruzione di curricoli
verticali per le lingue straniere e/o percorsi CLIL.
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ NELL’ETA’ EVOLUTIVA
La formazione sarà finalizzare a far acquisire competenze necessarie a strutturare un dialogo con alunni e
genitori sui temi della sessualità e dell’affettività per:
• Educare gli adolescenti all’affettività con particolare attenzione alla prevenzione delle malattie
sessualmente trasmesse (scuola secondaria di I grado)
• Prevenire e contrastare qualsiasi forma di violenza di genere.
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COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE
La formazione tratterà tematiche quali: il rispetto per l’altro, la cultura delle pari opportunità, l’educazione
alla salute e all’alimentazione, al fine di promuovere stili di vita corretti e porre la scuola quale centro di
promozione culturale, relazionale e di cittadinanza attiva nella società civile in cui opera. I percorsi
coinvolgeranno anche le famiglie, il personale ATA ed ogni soggetto del territorio appartenente alla
comunità scolastica, favoriranno rientri scolastici e occasioni di formazione atti a elevare il livello culturale
ed il benessere del territorio. Saranno attivati interventi aventi la finalità di offrire gli strumenti per
prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyber bullismo attraverso i seguenti obiettivi:
• Realizzare di percorsi per la prevenzione delle prevaricazioni tra pari
• Saper cogliere i fattori di rischio rispetto al fenomeno delle prevaricazioni tra pari
• Saper individuare i segnali/indicatori comportamentali per identificare la presenza del fenomeno
• Supportare il personale nel lavoro quotidiano con gli alunni
• Favorire la creazione di un gruppo di docenti capace di trovare al proprio interno le risorse per un
confronto costruttivo ed un sostegno reciproco rispetto alle situazioni di criticità
• Potenziare le capacità comunicative tra docente e studente per favorire un confronto costruttivo su
queste tematiche che possono coinvolgere gli alunni direttamente (protagonisti) o indirettamente
(spettatori).
LA SCUOLA COME STRUTTURA COMPLESSA: COMUNICAZIONE E ORGANIZZAZIONE
L’obiettivo sarà quello di far acquisire la consapevolezza del legame tra miglioramento, cambiamento e
apprendimento.
PROGETTAZIONE EUROPEA ERASMUS+
La finalità di tale formazione sarà quella di:
• Conoscere le opportunità fornite dall’Unione Europea per il periodo 2014-2020, in termini di
Programmi per l’Istruzione
• Conoscere il formulario K1 e K2
• Ricercare partner europei
• Elaborare un progetto di partecipazione
• Collaborare con DS e DSGA per gli adempimenti relativi alla partecipazione della scuola al bando.
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
Attraverso tale formazione si vuole fornire ai docenti strumenti di diagnosi per individuare le aree di
eccellenza e quelle problematiche allo scopo di programmare e realizzare piani di miglioramento efficaci e
costruire un sistema auto-valutativo comparabile e rendicontabile.
L’obiettivo, inoltre, sarà quello di utilizzare i dati delle rilevazioni nazionali INVALSI per programmare e
pianificare azioni di miglioramento dei processi educativi.
SEGRETERIA DIGITALE E NUOVI ADEMPIMENTI PROCEDURALI
La formazione sarà rivolta al D.S.G.A. e agli Assistenti Amministrativi per conoscere le novità normative e
procedurali ed offrire gli strumenti metodologici e tecnico-pratici per una gestione che consenta
l’autonomia operativa propria del profilo. Tale formazione avrà lo scopo di sviluppare le nuove competenze
richieste al personale amministrativo, soprattutto in relazione alla dematerializzazione e digitalizzazione di
tutta la P.A.
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SICUREZZA
Formazione rivolta a tutto il personale e in particolar modo alle figure sensibili impegnate ai vari livelli di
responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, come previsto dal D. Lgs. n. 81/2008.
GESTIONE DELLA PRIVACY
La formazione sarà finalizzata a sviluppare le competenze necessarie per:
• conoscere le diverse tipologie di trattamento dati;
• analizzare i rischi a cui i dati in possesso sono esposti;
• fornire gli strumenti necessari per applicare correttamente le misure di sicurezza che vanno
adottate per garantire il corretto trattamento di dati personali;
• conoscere le procedure per assicurare l’eventuale ripristino dei dati;
• formare per diffondere e far crescere la cultura della privacy, i diritti di coloro che forniscono i dati e
il sistema di sicurezza adottato per tutelarli come previsto dall’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003.
FORMAZIONE DEI DOCENTI NEO-ASSUNTI
Essendo l’Istituto scuola polo per tale formazione, il Piano triennale di formazione è finalizzato anche
all’attenzione dei processi interni di accoglienza e prima professionalizzazione.
FORMAZIONE INPS – VALORE P.A.
A seguito dell’accreditamento da parte dell’Istituto, in qualità di scuola capofila della “Rete per
l’innovazione nella buona scuola”, al Progetto Valore P.A., dall’a.s. 2015/16 viene offerta l’opportunità al
personale delle scuole in rete di seguire corsi di formazione universitari della durata di 40/60 ore con il
rilascio di crediti, in base al profilo professionale del dipendente ed ai bisogni formativi manifestati.
P.N.S.D.
L’intero Piano di formazione terrà conto del quadro delle azioni definite nel PNSD impegnando, oltre
all’animatore digitale, docenti nello sviluppo dei processi di innovazione metodologica.
87
10-
ALLEGATI
I numerosi documenti di progettazione, che integrano il PTOF sono a disposizione presso la Dirigenza o i
referenti e possono essere richiesti per una loro eventuale visione.
Tra i documenti richiamati, ricordiamo quelli relativi ai seguenti processi e procedimenti:
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
Carta dei servizi;
Regolamento di disciplina;
Patto di corresponsabilità;
Regolamento viaggi e visite;
Regolamento Laboratori;
Documento di valutazione dei rischi e procedure sulla sicurezza e organigramma;
RAV;
Organico Classi, Docenti, Coordinatori e segretari dei Consigli di Classe Interclasse e
Intersezione;
Piano Annuale Attività Docenti;
Piano Annuale Attività Personale ATA;
Documento di programmazione per la sicurezza e privacy dei dati;
Curricolo Verticale e per Discipline;
Protocollo accoglienza DSA;
Protocollo accoglienza alunni stranieri;
Protocollo alunni H;
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