Assistenti sociali - Tecnici del servizio sociale

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Assistenti sociali - Tecnici del servizio sociale
Via Maddalena N.24 9 8 1 2 3 – M E S S I N A Tel.3486031258 C.F. 97110170830
Ema il ASSO CIAZIO N E .MIRAD AS5@ G MAIL. CO M
Titolo del progetto
Educare alla legalità ed alla convivenza civile- che cittadino sei?
Località di intervento
Messina
Destinatari
Alunni delle scuole primarie e secondarie inferiori
Denominazione
Sede
Indirizzo
Referente
telefono
Email
Anagrafica del soggetto proponente
Associazione Miradas Onlus
Messina
Via Maddalena n.24
Cristina Cannistrà
348 6031258
[email protected]
Durata prevista: un anno scolastico
Operatori impegnati nel servizio:
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Assistenti sociali
Tecnici del servizio sociale
Criminologi
Psicologi
Operatori Ambientali
Operatore Informatico
Volontari
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Premessa
Educare alla legalità significa sensibilizzare i ragazzi al rispetto delle regole di convivenza e delle leggi da
vivere non come limiti, ma come opportunità. Da sempre la scuola svolge questo compito e, tuttavia, nella
nostra epoca, alla luce di ciò che accade nella cronaca quotidiana, si avverte l'esigenza di un intervento più
forte. La scuola nel suo insieme è legalità: essa va intesa non come “un momento”, seppure importante
della vita d' ognuno di noi, ma come il luogo in cui per la prima volta ci si confronta con altri, dove bisogna
rispettare alcune norme ed avere una precisa condotta. La scuola è la prima grande istituzione da rispettare
e da rafforzare, è nella scuola che avviene il passaggio di consegne tra le generazioni e dove ci si trova a
svolgere un ruolo attivo in una comunità. Per queste ragioni pensiamo che “l’istituzione scuola” possa
essere protagonista nella diffusione della cultura della legalità e della democrazia, per una migliore
convivenza tra diversi, nel rispetto delle regole, e per una società più giusta.Ciò significa costruire un
percorso articolato dove due sono i protagonisti: Le regole come strumenti condivisi da tutti ed
indispensabili per una civile convivenza e per queste soggette a mutamenti, quest’ultimi garantiti da
procedimenti trasparenti e democratici. Lo studente non solo come destinatario passivo delle leggi, ma
custode delle regole fondamentali della nostra Carta Costituzionale ed interprete della società nella quale
le leggi sono applicate. Uno dei criteri per sviluppare un corretto approccio alla legalità è quello di
considerare che l’atteggiamento e le motivazioni verso le regole e le norme si formano anzitutto all’interno
delle relazioni interpersonali e inter-ruolo fra minori e adulti. La legalità, come valore positivo, può e deve
essere anzitutto considerata una forma di reciprocità che nasce e si mantiene, si rafforza o si deteriora,
all’interno delle esperienze di regolazione di rapporti interpersonali e di ruolo. Un vero e proprio processo
di rieducazione civile che deve cominciare tra i banchi di scuola e nei luoghi di aggregazione e deve
proseguire nella vita sociale grazie al supporto ed alla partecipazione di chi crede veramente nei valori della
legalità e della libertà. È necessario un impegno nell’educazione dei giovani alla cultura della legalità nella
convinzione che le mafie si combattono, come diceva il giudice Borsellino, non soltanto con la repressione
ma soprattutto con la formazione di una nuova coscienza civile. Un intervento di prevenzione rispetto
all’illegalità ed alla devianza deve tener conto del più ampio fenomeno del disagio che accompagna in
generale il "diventare giovani" e in particolare in una società che, per il rapido mutamento, vive forti
contraddizioni. L’accostarsi a comportamenti illegali e devianti, ha la sua radice in disposizioni e in
atteggiamenti che si formano precocemente nel giovane: perciò l’educazione e le esperienze di vita positive
sono molto importanti per contrastarle. Il progetto nasce come risposta al bisogno di educare e
sensibilizzare gli alunni ai problemi legati all’autonomia, al concetto di dignità umana e su tematiche
connesse strettamente con quella della legalità, si propone di facilitare l’interiorizzazione dei valori che
stanno alla base della convivenza dei personali comportamenti quotidiani all’interno della comunità di
appartenenza avendo come fine prioritario quello di far comprendere che le norme non devono essere
rispettate solo perché esiste una sanzione ma che le stesse evidenziano utilità intrinseche per una pacifica
convivenza civile. Gli alunni dovrebbero riuscire a comprendere che dall’osservanza delle regole si ricavano
evidenti vantaggi.
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Obiettivi Generali
Educare alla legalità per creare nei bambini e nei ragazzi un “habitus comportamentale” affinché diventino
persone corrette e responsabili, che abbiano rispetto di sé, degli altri e delle regole della convivenza civile e
democratica, con lo scopo di innalzare il livello di responsabilità sociale dei cittadini di domani.
L’alunno, attraverso la partecipazione attiva al progetto, dovrà acquisire le giuste caratteristiche per
diventare un cittadino“globale”: dovrà partecipare attivamente alla vita della città rispettando gli spazi
pubblici, prendendo decisioni riguardanti la collettività, negoziando le proprie idee, dando prova di saper
risolvere in modo non violento gli eventuali conflitti, di possedere atteggiamenti positivi di cooperazione,
spirito di solidarietà e capacità di decentrare il proprio punto di vista, dovrà dimostrare inoltre interesse
verso i problemi ed i conflitti della sua micro-società, ma anche quelli macro-sociali.
Obiettivi Specifici
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Promuovere la cultura della democrazia e il rispetto dei diritti umani.
-
Promuovere l’assunzione di comportamenti corretti, rispettosi di sé, degli altri e dei beni comuni.
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Favorire la formazione di cittadini liberi capaci di partecipazione attiva e responsabile, consapevoli
della propria identità personale, locale e nazionale intesa come valore diritto e risorsa nel
confronto con culture e altri valori
-
Interventi rivolti agli insegnanti, ai genitori e agli studenti che affrontano il tema della legalità nelle
sue molteplici sfaccettature, attuando una modalità operativa a rete.
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Fornire agli studenti competenze trasferibili dalle Istituzioni Scolastiche alla vita sociale.
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Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
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Sviluppare coscienza sulla necessità di norme che regolano la vita sociale.
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Abituare al senso critico e valorizzare le proposte positive.
Risultati attesi
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Aumento significativo del livello di autoefficacia personale;
Aumento significativo del senso di rispetto di sé, degli altri e dell’ ambiente;
Aumento significativo delle capacità di problem solving individuale;
Aumento significativo delle capacità di community problem solving;
Aumento significativo del senso della partecipazione, cooperazione e solidarietà;
Aumento significativo della consapevolezza della differenza tra comportamento legale, illegale e
scorretto;
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Concreta realizzazione di incontri tra studenti e rappresentanti delle istituzioni e dell’ordine
pubblico.
Beneficiari
Saranno coinvolti tutti gli alunni delle classi delle scuole elementari e medie.
Fasi Progettuali
Attraverso attività adeguate all’età degli alunni, il Progetto “Educare alla Legalità e alla convivenza civile Che cittadino sei?” si propone di promuovere la cultura della legalità nella scuola educando gli alunni al
rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con
l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.
Al centro dell’azione va posta la “persona alunno” come protagonista nella propria comunità ed il valore
positivo delle regole, inteso non come mezzo frustrante e punitivo o di affermazione di autorità, bensì in
primo luogo come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà e alla
realizzazione.
Il Progetto si articolerà in tre fasi :
Prima Fase:
Al fine di aumentare il senso di rispetto di sé, degli altri e dell’ ambiente e di partecipazione,
cooperazione e solidarietà, verranno condotti Circle Time, all’interno dei quali verranno proposte
attività di role playing, discussioni di gruppo e analisi di casi, in modo da stimolare
discussioni/confronti/dibattiti in cui inizialmente si affrontino tali temi di discussione. In tal modo si
offrirà ai ragazzi/e uno spazio rassicurante e positivo per intraprendere un confronto e una
riorganizzazione delle conoscenze sul tema della legalità, del rispetto e della non violenza.
-
Analisi delle diverse forme di espressione orale: Brainstorming;
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Ai fini di aumentare le capacità di problem solving individuale e quelle di community problem
solving, si farà lavorare la classe, suddivisa in piccoli gruppi, su situazioni problematiche da risolvere
individualmente. Le abilità di problem solving individuale verranno successivamente applicate nel
contesto della risoluzione di un problema collettivo o di comunità, divenendo così community
problem solving. Questa modalità di strutturare il lavoro in aula ha l’obiettivo di migliorare le
capacità di confronto, collaborazione e negoziazione con i compagni.
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Ai fini di aumentare la consapevolezza della differenza tra comportamento legale, illegale e
scorretto, verranno implementate le seguenti attività:
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o
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Lettura di alcune parti della costituzione italiana, della convenzione sui diritti dell’uomo e della
convenzione sui diritti dei minori, allo scopo di creare le condizioni per un cambiamento
culturale che affermi il giusto valore per il rispetto delle regole come strumento. Il percorso
educativo, mirato allo studio della Costituzione, serve a trasmettere il messaggio che la
Costituzione non è un processo finito, ma contiene in sé gli strumenti democratici per
perfezionarsi. Inoltre, ciò supporta quanto già avviato da molte scuole che hanno fatto del
tema della legalità un elemento centrale dell'offerta formativa, rispondendo a specifiche
esigenze del territorio: lotta all'illegalità, alla violenza, al bullismo, agli abusi, al mancato
rispetto delle pari opportunità di razza, di condizione sociale,rispetto delle regole e
dell’ambiente. L’attività permette inoltre di sviluppare la consapevolezza che ogni
trasformazione si realizza attraverso l'impegno di ogni singolo individuo e di rendere i giovani
consapevoli dei propri diritti e doveri.
Lettura critica di fatti di cronaca.
Seconda Fase
Rilevando l’importanza di un intervento educativo che non sia circoscritto esclusivamente all’ambiente
scolastico, verranno coinvolti i genitori nei percorsi dei loro figli con l’obiettivo :
-
far conoscere le problematiche connesse alle difficoltà di inserimento dei loro figli;
-
promuovere maggiore attenzione all’ascolto;
-
migliorare l’efficacia delle relazioni interpersonali;
-
acquisire elementi di carattere conoscitivo e formativo mirati a rendere più significativa la
relazione interpersonale con il familiare;
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acquisire competenze psicopedagogiche di base;
-
creare occasioni formative per trasmettere fiducia e favorire l’autostima e l’autoorientamento;
-
utilizzare metodologie innovative idonee a promuovere il benessere personale e relazionale;
-
coinvolgere i genitori in forme di collaborazione con i docenti ;
-
sviluppare costruttivi atteggiamenti di dialogo con i docenti e con gli esperti e il personale delle
istituzioni e servizi sanitari con i quali si potrebbero trovare a contatto.
Terza Fase “operativa”
Saranno organizzati degli incontri che coinvolgeranno studenti/operatori/genitori/insegnanti in uno spazio
pubblico della città per svolgere attività di utilità sociale, al fine di sviluppare il senso di appartenenza e
rispetto della propria città.
L’alunno in quanto protagonista della propria comunità e del proprio territorio attraverso il valore delle
norme interiorizzate e la partecipazione attiva degli adulti, per mezzo di uno scambio intergenerazionale,
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metterà in atto una serie di attività creative il cui fine sarà quello di prendersi cura di una villa pubblica
messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale. Nelle attività extrascolastiche si utilizzerà il
materiale prodotto durante gli incontri (Cartelloni, slogan, mostra fotografica, cortometraggi ed altro) in
classe. Questa esperienza formativa permetterà ai ragazzi di mettere in atto assunzioni di ruolo, di
responsabilità e di reciprocità al fine di costruire rapporti positivi tra pari e di acquisire il senso civico.
Metodologia e Strumenti
Verranno utilizzate varie metodologie che si ispirano alla progettualità, alla responsabilità, all’operatività,
all’interazione e al dialogo, all’utilizzo di tecniche innovative.
Ruolo fondamentale sarà attribuito alla relazione, all’ascolto dei bisogni degli alunni, alla partecipazione
responsabile dei ragazzi alla vita della scuola e del territorio.
I giovani saranno coinvolti in attività di gruppo con i compagni e i docenti per l’ Istituire un regolamento di
classe (prevedendo anche la simulazione degli organi di governo);la produzione di elaborati scritti e
ricerche; realizzazione di una mostra fotografica; Cartelloni e slogan elaborati al termine dei percorsi sulle
tematiche legate alla legalità, diritti e doveri;cortometraggi progetto con riflessioni degli alunni
sull’argomento
Valutazione e monitoraggio
All’inizio – in itinere- e al termine del progetto sarà somministrato un questionario per valutare quanta
consapevolezza hanno i bambini e i ragazzi sul valore delle norme condivise, sulla conoscenza della
Costituzione Italiana, sul rispetto delle pari opportunità, sul senso di appartenenza alla comunità e
sull’assunzione di comportamenti corretti e rispettosi per sé per gli altri e per i beni comuni.
Il questionario darà spunto a dibattiti e confronti che consentiranno un momento di scambio costruttivo e
di crescita personale e dell’intero gruppo di lavoro attraverso l’impegno di ogni singolo individuo
consapevole dei propri diritti e doveri.
Attraverso il monitoraggio si cercherà di facilitare il percorso di crescita e di acquisizione di competenze a
ciò seguirà la valutazione dei risultati ottenuti e degli obiettivi prefissati.
Operatori Coinvolti
Al fine di realizzare un progetto significativo, nell’ottica di un intervento partecipativo si ritiene di primaria
importanza attuare un lavoro di rete tra associazioni presenti sul territorio e istituzione;questo permetterà
di far fronte agli obiettivi educativi didattici che si andranno ad integrare con i percorsi didattici. Il lavoro di
rete permetterà il superamento delle problematiche comuni, la valorizzazione delle risorse interne ad una
comunità e la prevenzione della loro dispersione, alla creazione di sinergie tra forze sociali. L'importanza di
attuare un lavoro di rete per il raggiungimento di un obiettivo educativo comune è sicuramente dettata
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dalla presenza di un cambiamento delle politiche sociali. Mentre in passato le risposte fornite al
fronteggiamento del disagio dell’aria socioaffettiva e relazionale sono state di tipo assistenziale, con i
mutamenti strutturali organizzativi della società contemporanea si assiste ad un progressivo abbandono
della forma assistenzialista a favore di forme di supporto derivate dalla creazione di una rete sociale e di
sostegno a livello comunitario. Una rete costituita da nuovi servizi specializzati e differenziati, gestiti da
professionisti del settore sociale che hanno adattato il loro bagaglio formativo e culturale alle esigenze e ai
bisogni della società contemporanea. Non bisogna dimenticare che accanto ai mutamenti sociali attuati in
corso si assiste ad una sempre maggiore integrazione tra servizi pubblici e privati questo andrà a
evidenziare un modo nuovo ed efficace di soddisfacimento dei bisogni della persona, della famiglia della
comunità. Il lavoro di rete necessita di un'integrazione collaborazione tra le diverse agenzie educative
presenti sul territorio così che le diverse agenzie educative possono stare al passo con i tempi delle riforme
politiche e sociali. E’ importante che questo processo sia di natura integrativa non sommativa.
Il progetto nello specifico sarà realizzato in rete con
- Associazione 360 gradi Onlus,
- Cooperativa sociale Le.La.t. 2000
- Associazione Fior di Loto
Tempi e Costi
Il progetto prevederà un incontro settimanale di un ora per ogni singola classe per tutto l’anno scolastico, il
costo sarà concordato con il dirigente scolastico.