Io in Europa per la Cooperazione Internazionale
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Io in Europa per la Cooperazione Internazionale
Io in Europa per la Cooperazione Internazionale Il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento, ha organizzato un percorso formativo rivolto a studenti universitari, operatori della cooperazione internazionale e persone ancora in fase di definizione del proprio orizzonte formativo e professionale. L’obiettivo principale è fornire ai partecipanti alcuni strumenti per poter meglio comprendere la complessità del nostro tempo e, contemporaneamente, sviluppare nuove competenze che permettano loro di inserirsi nel mondo della solidarietà internazionale. Il percorso, strutturato in due moduli, ha preso avvio il 30 giugno scorso a Trento, presso il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale e si è concluso a Bruxelles il 15 luglio, presso la sede della Rappresentanza comune della Regione Europea del Tirolo - Alto Adige/Suedtirol – Trentino. Il primo modulo intitolato “A che punto siamo con la cooperazione allo sviluppo in ambito europeo?” aveva come proposito primario quello di preparare i partecipanti agli incontri previsti a Bruxelles. Infatti, nel corso delle giornate organizzate a Trento, si sono affrontati temi quali: la nascita e l’evoluzione degli aiuti allo sviluppo in ambito europeo, le cooperazioni possibili, le politiche europee di cooperazione con i paesi terzi, e le prospettive future dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Inoltre si è posto l’accento anche su quali sono e quali potranno essere, i profili professionali attuali e futuri, nell’ambito della cooperazione allo sviluppo. Il secondo dei due moduli previsti, si è svolto a Bruxelles ed è stato strutturato in una serie di incontri con alcuni fra i protagonisti della scena europea, quali la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Comitato delle Regioni, DevAidco e Piattaforme di ONG europee. Ad aprire gli incontri all’Ufficio comune è stato Vittorino Rodaro, Direttore dell'Ufficio della Provincia autonoma di Trento per i rapporti con l'UE, il quale ha messo in luce l’importanza strategica di avere un ufficio di collegamento a pochi passi dalle principali Istituzioni europee. Si è poi parlato del ruolo dell’Europa nel panorama della cooperazione internazionale sottolineando come essa sia il primo donatore, a livello mondiale, in tale ambito. Nel corso della permanenza a Bruxelles i partecipanti hanno avuto occasioni di incontrare varie personalità quali: Paola Simonetti dell’International Trade Union Confederation, Joshua Massarenti, corrispondente di Vita Non Profit Magazine, Herbert Dorfmann, Parlamentare Europeo per il Trentino – Alto Adige, Valeria Liverini del Segretariato del Comitato per lo Sviluppo del Parlamento Europeo, Daniele Palladino della sottocommissione Diritti Umani, incardinato all’interno della Direzione Generale Politiche esterne del Parlamento Europeo, Pierfranco Alloa della Direzione Generale Sviluppo e Cooperazione della Commissione Europea, Davide Martina, Manager di FWC ECHO, Costanza Negri Biasutti, Senior Advisor di Eurochambres e Simone Brusadin, funzionario del gruppo del PPE al Comitato delle Regioni. Alla conclusione del corso è stato chiesto ai partecipanti di esprimere alcune considerazioni sull’esperienza vissuta: Sara Marchiori ha scritto: “Il corso “Io e la cooperazione in Europa” è sicuramente stato una bella occasione per meglio comprendere il funzionamento delle istituzioni europee e le potenzialità che offrono nell’ambito della cooperazione internazionale. Il variegato panorama che ci è stato presentato, ci ha aiutato a comprendere come il percorso verso la costituzione di un sistema di politica estera dell’Unione, soprattutto in materia di cooperazione internazionale allo sviluppo, sia ancora aperto a diversi scenari. Tuttavia, l’importanza di questa materia nelle politiche europee è preso in forte considerazione e le istituzioni si impegnano in modi diversi e complementari. Conoscere, attraverso chi vi lavora, i possibili profili professionali è stato il focus degli interventi che hanno valorizzato ulteriormente il corso, sottolineando il mandato e le attività che le Istituzioni Europee svolgono nel campo della cooperazione internazionale, il valore e le prospettive degli aiuti allo sviluppo.” Martina Dei Cas ha evidenziato la varietà come punto focale della sua esperienza:“Eterogeneità: penso sia questa la parola chiave dei cinque giorni che noi partecipanti al corso “Io in Europa per la cooperazione internazionale” abbiamo trascorso a Bruxelles. Eterogeneità nei componenti del gruppo, sia studenti che lavoratori, nei luoghi visitati e nei relatori, impegnati in diverse istituzioni…il tutto nell’ottica europea del rimanere uniti nella diversità.”