GRANDI PARCHI USA
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GRANDI PARCHI USA
i viaggi d’autore GRANDI PARCHI USA 15 – 25 settembre laformadelviaggio.it srl Via XX Settembre 65, Padova 049.9817473 [email protected] Uno dei viaggi più entusiasmanti che possiate fare nella vostra vita, i grandi parchi americani sono un susseguirsi di scenografie naturali davvero incredibili e che vi lasceranno ogni giorno letteralmente stupefatti. Iniziamo il nostro giro da San Francisco, a detta di molti la più bella città statunitense, dove avremo il tempo di scoprire alcuni simboli universali come il Golden Gate Bridge e il tradizionale Cable Car. Ma il viaggio è dedicato ai Grandi Parchi, quindi da qui muoveremo verso Yosemite, Sequoia, la Death Valley, il Bryce Canyon, la Monument Valley e, per concludere in grandezza, il Grand Canyon (più un’ultima, sfavillante, notte a Las Vegas). L’alternanza di tipologie di paesaggio è straordinaria: passeremo da alte montagne ricoperte di boschi maestosi ad aridi e inospitali deserti dove i sassi si muovono da soli (per davvero!), da enormi vallate dominate da rossi giganti di pietra a canyon dalle dimensioni impressionanti. Attraverseremo California, Nevada, Utah e Arizona, lasciando zone densamente popolate per addentrarci in aree in cui la sensazione di spazio e di libertà sono pari solo alla sconfinata dimensione dell’orizzonte. Passeremo nelle terre dei Navajo e degli Hualapi, incontreremo procioni, conigli del deserto e roadrunner (sì, è il celebre Bip-bip dei cartoni animati), e i più avventurosi potranno godersi spettacolari viste panoramiche a bordo di elicotteri, barche e gommoni: insomma, lo dicevamo all’inizio, un viaggio come questo non si scorda mai. programma giovedì 15 settembre: San Francisco venerdì 16 settembre: Yosemite National Park Mammoth Lakes sabato 17 settembre: Sequoia National Park domenica 18 settembre: Death Valley lunedì 19 settembre: Zion National Park Bryce Canyon martedì 20 settembre: Escalante National Monument Monument Valley mercoledì 21 settembre: Colorado River giovedì 22 settembre: Grand Canyon North Rim venerdì 23 settembre: Grand Canyon South Rim sabato 24 settembre: Las Vegas PIANO voli: 15/9 Venezia – Londra 7.15 – 8.40 Londra – San Francisco 11.30 – 14.35 24/9 Las Vegas – Londra 21.30 – 15.30 25/9 Londra – Venezia 20.15 – 23.25 cosa vedremo: città San Francisco: semplicemente una città stupenda, incorniciata in una posizione naturalisticamente meravigliosa e con un’atmosfera unica. Non avremo moltissimo tempo per visitarla, anche perché per godersela appieno servirebbero almeno quattro giorni, non compatibili con questo tipo di viaggio, ma certamente avremo modo di scoprirne i quartieri più caratteristici, come China Town e la zona residenziale intorno ad Alamo Square, e di ammirare i suoi simboli più noti, ossia il tradizionale Cable Car e l’indimenticabile Golden Gate Bridge. Diciamo che come inizio di viaggio difficilmente ci sarebbe di meglio… Las Vegas: forse la fama della città è legata ad un tipo di mondo che non ci piace poi troppo, ma una notte a Las Vegas è un’esperienza decisamente da provare… Lo spettacolo delle fontane del Bellagio è davvero suggestivo, e il kitsch delle ricostruzioni del campanile di San Marco e della Tour Eiffel è senza dubbio kitsch, ma visto dal vivo è quasi divertente… E poi le futuristiche architetture degli alberghi più recenti, il fasto smisurato dei grandi classici come il Caesars Palace, gli spettacoli continui di grandi interpreti della musica pop internazionale, l’infinita scelta di ristoranti, i teatranti vestiti da personaggi di Star Wars… insomma alla fine a noi Las Vegas non dispiace, a patto di mettersi nell’ottica giusta, ossai quella di godersi senza remore una serata all’insegna dello sfarzo e delle luci. E già che uno ci passa, una puntatina ai tavoli degli innumerevoli casinò potrebbe rivelarsi divertente: in fondo basta comprare poche fiches… cosa vedremo: paesaggi Yosemite National Park: incastonato nella catena montuosa della Sierra Nevada, è un’incalcolabile riserva di impressionanti formazioni rocciose e di boschi come il Mariposa Groove, con il suo albero maggiore, il Grizzly Giant, dalla storia ormai bimillenaria. Qui si adagia, ormai a riposo, il Fallen Monarch, un esemplare caduto di sequoia millenaria dell’altezza di 70 metri. Ma in California sono i corsi d’acqua che tingono i paesaggi di intensi blu e verdi smeraldo, non senza gli abbacinanti spruzzi di alte cascate, la maggiore di 730 metri. Sequoia National Park: e in fatto di sequoie, questo parco ne è davvero il regno, tanto che alle più grandi hanno dato nomi di alti ufficiali dell’esercito, come il General Grant, che con i suoi 2700 anni e i suoi 84 metri d’altezza si dimostra ancora in gran forma ed è stata eletta Albero di Natale della Nazione. Nel tronco di un’altra sequoia è stato scavato un tunnel sotto il quale passano le auto, mentre il primato del tronco più grosso va ad un altro generale, di nome Sherman, l’albero più grande del pianeta, che neppure un girotondo di 30 persone sarebbe mai in grado di abbracciare… Death Valley: distese di terra riarsa e screpolata e qualche scheletro di animale perfettamente ripulito dagli agenti atmosferici che riluce sotto il sole battente. Questa l’immagine classica, inquietante se non fosse stata consacrata dalle strisce di Tex Willer e dalla sterminata filmografia western. In realtà nella Valle della morte molto sembra animarsi di vita propria, come le sailing stones, pietre in movimento per un fenomeno misterioso che scienza ha impiegato molto tempo a spiegare… Infine è in questo parco il bacino acquifero più basso del Nordamerica, con i suoi 86 metri sotto il livello del mare e una spiaggia formata di bianchissime incrostazioni di minerali che circondano un’acqua così salata da essersi meritata il nome di Badwater. Zion National Park: in questo parco dello Utah le grandi formazioni rocciose si tingono di colori differenti nelle diverse ore del giorno. Quasi ognuna di esse ha un nome che richiama ad immensità che superano la misura umana: dal Grande Trono Bianco ai Monti della Vergine, e ancora i Patriarchi, tre vette dedicate ad Abramo, ad Isacco e al Profeta Moroni, figlio del celebre Mormon, la cui immagine svetta su uno dei pinnacoli della “vicina” Las Vegas, dal Sinawava temple, un’esedra naturale dedicata al dio Coyote Bryce Canyon: un impressionante anfiteatro scoperchiato in cui luci ed ombre animano calanchi di roccia sedimentaria dalle coloratissime striature in un’atmosfera cacofonica in realtà per nulla paragonabile a quella di celebri formazioni dalla stessa formazione geologica come i camini delle fate. E ancora il Navajo Trail, lo stretto passaggio incuneato nelle fenditura rocciosa della Wall Street dove crescono pure gli alberi, altissimi alla ricerca della luce. Per raggiungere ancora due suggestivi ponti naturali in pietra e il fumettistico Martello di Thor. Escalante National Monument: inquietanti i nomi di questi monumenti naturali, dal Devil’s garden alle Four Hoodoos, che esprimono però un’impareggiabile bellezza. Inimmaginabili per chi non ci è stato proprio in mezzo, le monumentali striature ondeggianti della Grande Scala Onda, una valle di rocce sedimentarie colorate che avvolgono letteralmente chi le attraversa. Monument Valley: ebbene, sì, ci piace ricordarla così, soprattutto per l’interminabile caccia di Coyote all’inseguimento del Roadrunner Beep Beep che ha reso celebri i cartoni della Warner Bros. E quell’infilata di guglie e pinnacoli non costruite da mano d’uomo, che fanno invidia alle cattedrali europee, non potrà non sbalordirvi nelle diverse ore del giorno, con le luci abbacinanti del sole allo zenit e le incandescenti atmosfere dei tramonti e, se vorrete, delle albe detto Utah. Grand Canyon: dalle montagne boschive al deserto, il Grand Canyon è molto di più di quello che l’immaginario comune lascia pensare. In larga parte di questo sterminato territorio l’acqua abbonda. Ed è proprio un piacere per gli occhi abbracciare in uno sguardo paesaggi così diversi attraversati dagli attorti meandri del Colorado River le cui acque verde smeraldo non sono stanche di scolpire le rocce rossicce screziate di bianco e d’arancio. E poi le cascate, dalle Ribbon alle Havasu Falls all’interno della riserva indiana di Havasupai, dove si può fare anche il bagno in una spece di caldera naturale. Migliaia i punti panoramici mozzafiato. E non è necessario raggiungere il Point Imperial a ben 2683 metri di altezza, il punto più alto del parco: ci si può comodamente fermare nella torretta decorata a metà novecento o nell’avvenieristico Skywalk. cosa vedremo: fauna animali: è dai tempi di Hanna & Barbera e del loro orso Yoghi che visitare un parco è sinonimo di incontro con animali che viene spontaneo umanizzare. E se pochi animali sono più noti dei coyote della Monument Valley e di quel simpatico uccelletto che è il velocissimo Roadrunner, nei grandi parchi vedrete molto altro ancora. Dal gufo cornuto al dolcissimo coniglio del deserto, dal cervo mulo dalle ampie orecchie e dalle corna ricoperte di peluria al bassarisco, una specie particolarissima di procione maculato… le cose non dette storia: 25 agosto 1916. Il presidente Woodrow Wilson firma la legge che istituisce il National Park Service, l’ente federale che gestisce principalmente i Parchi Nazionali, ma anche memoriali, campi di battaglia e monumenti per un totale di 408 siti. Dopo 100 anni questa istituzione con i suoi celeberrimi rangers e migliaia di dipendenti e volontari, persegue ancora le finalità originarie: conservare il paesaggio, la flora e la fauna come godimento per le generazioni future. indiani: il termine è ovviamente illecito rispetto al più corretto di nativi americani, ma nell’immaginario occidentale il termine indiani è sicuramente più sedimentato… Durante il percorso attraverseremo diverse terre abitati da comunità di nativi, a cominciare dai Navajo, che hanno in gestione la Monument Valley. Cercheremo di farvi evitare messe in scene ad uso e consumo dei turisti, ma proveremo comunque a farci raccontare la loro storia. avventura: se lo preferite potrete visitare i parchi dovendo affrontare solo qualche gradevole passeggiata rilassante, ma se vi voleste cimentare in qualcosa di più insolito avrete un’ampia gamma di possibili alternative, dal giro in elicottero o in aereo sopra il Grand Canyon alla discesa del fiume Colorado in canotto, dal rafting sulle rapide a una sessione di pesca fluviale… Il pacchetto comprensivo di voli di linea British (nb: la quotazione del volo è valida a partire dai 9 partecipanti: qualora il gruppo dovesse essere più ridotto provvederemo a fornire delle alternative), alloggio 9 notti in hotel 3* e 4*, trasferimenti interni in van privato, 5 colazioni, 1 pranzo e 1 cena, visite guidate condotte da guida italiana, , assicurazione medico-bagaglio standard ha un costo di: 2780 euro a persona in camera doppia (con almeno 10 partecipanti: dai 6 ai 7 di 3.290, dagli 8 ai 9 di 2.940 euro. Sconto prenota prima entro il 15 maggio 2016: 100 euro a persona. Sconto con tessera “viaggi” de laformadelviaggio: 20 euro. Assicurazione annullamento, dell’iscrizione. opzionale e da richiedere al momento Supplemento camera singola: 950 euro. L’acconto del 25% va versato al momento dell’iscrizione. Il programma potrà subire piccole variazioni indipendenti dalla volontà dell’organizzazione. NB: non sono inclusi nelle quote i trasferimenti da e per l’aeroporto di Venezia, i pasti non indicati, gli ingressi ai parchi, le tasse aeroportuali (al momento della stesura del programma di circa 350 euro), l’assicurazione medico-bagaglio supplementare opzionale (da richiedere e quotare al momento della prenotazione), emissione dell’ESTA (visto di ingresso per gli Stati Uniti: su richiesta 20 euro a persona) e tutto quanto non espressamente specificato nelle voci precedenti. Vi preghiamo di notare che all’inizio del viaggio sarà formata una cassa comune destinata a benzina, ingressi dei parchi, mance per una cifra stimabile tra i 100 e i 160 euro (a seconda del numero dei partecipanti). La quotazione del viaggio si riferisce al cambio euro / dollaro del 14 aprile 2016 ed è passibile di modifiche in caso di modifiche dello stesso. L’agenzia di viaggi laformadelviaggio.it srl ricorda che il viaggiatore è tenuto ad informarsi sui documenti necessari per l’espatrio e sulla loro validità. Iscrivendosi a questo viaggio si accettano termini e condizioni elencati nel contratto di vendita di pacchetti turistici (disciplinata - fino alla sua abrogazione ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 79 del 23 maggio 2011 [il "Codice del Turismo"] dalla L. 27/12/1977 n° 1084 di ratifica ed esecuzione della Convenzione Internazionale relativa al contratto di viaggio [CCV], firmata a Bruxelles il 23.4.1970 - in quanto applicabile - nonché dal Codice del Turismo [artt. 32-51] e sue successive modificazioni) che potete consultare sul nostro sito alla pagina www.viaventisettembre.it/condizioni-generali o richiedere presso la nostra sede.