Alternanza Scuola-Lavoro 2007-2008

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Alternanza Scuola-Lavoro 2007-2008
FuoriClasse
in alternanza scuola-lavoro
anno scolastico
2007/2008
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
A.S. 2007/2008
in collaborazione con
1
Rapporto a cura della
Camera di Commercio
Industria Artigianato Agricoltura di Macerata
Settore Promozione e Affari Interni
Segretario Generale
Mario Guadagno
Responsabile Area Promozione
Lorenza Natali
Si ringraziano gli studenti,, gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore, le aziende, i professionisti e gli
enti pubblici che hanno partecipato al Progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”, le Associazioni di categoria, gli
Ordini e i Collegi professionali.
Realizzazione
Francesca Monachesi, Anna Pierantoni, Lorenza Natali
2
INDICE
1. IL PROGETTO
2. RICERCA, APPROFONDIMENTO E ANALISI
ECONOMICA
3. FIRMA DELLA CONVENZIONE OPERATIVA
4. COMITATO TECNICO
5.
FORMAZIONE TUTOR SCOLASTICI ED
AZIENDALI
6.
I PERCORSI DEGLI STUDENTI IN
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
7.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER LE
CLASSI 4^
a) FASE D’AULA
b)
8.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER LE
CLASSI 3^
a) FASE D’AULA
b)
9.
I TIROCINI FORMATIVI
IL PROGETTO
I^ PARTE
PRESENTAZIONE
INTRODUZIONE
IL PROGETTO
VISITA AZIENDALE
DATI DI SINTESI DEI PERCORSI IN
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
10. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
11. POLARIS
12. PREMIO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
13. ATTIVITA’ DI PROMOZIONE
3
14. LINEE GUIDA E LOGO
15. IL SISTEMA SCUOLA-LAVORO NEI
PRINCIPALI PAESI EUROPEI
II^ PARTE
MONITORAGGIO DEI TIROCINI
1. RISULTATI DEI QUESTIONARI
2. MOD. 10 – SCHEDA VALUTAZIONE STUDENTE
3. MOD. 13 – QUESTIONARIO AUTOVALUAZIONE
STUDENTE
4. MOD. 14 – QUESTIONARIO VALUTAZIONE
III^ PARTE
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
LA VOCE AI PROTAGONISTI
MONITORAGGIO
TIROCINI
16. ALCUNE RIFLESSIONI
IIIS“BRAMANTE” - MACERATA
IIS “FILELFO” - TOLENTINO
IIS “GENTILI” - SAN GINESIO
IP "VARNELLI" - CINGOLI
IP BONIFAZI" - CIVITANOVA MARCHE
IPIA “ROSA” - SARNANO
ITA "GARIBALDI" - MACERATA
ITAS "RICCI" - MACERATA
ITC “CORRIDONI” – CIVITANOVA MARCHE
ITC “GENTILI” – MACERATA
LICEO CLASSICO “LEOPARDI” - RECANATI
LICEO SCIENTIFICO"GALILEI" - MACERATA
CONCLUSIONI
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LA VOCE AI PROTAGONISTI
IIS "DA VINCI” - CIVITANOVA MARCHE
PRESENTAZIONE
di Giuliano Bianchi
Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata
Irrinunciabile fattore di sviluppo, la formazione è considerata un impegno profondamente legato alla missione
istituzionale della Camera.
Un’adeguata ed aggiornata formazione è la conditio sine qua non per la crescita dei sistemi economici e fattore
decisivo per la sicurezza e la stabilità.
Riconosciuto, pertanto, che le risorse umane rappresentano la più potente strategia per il futuro dello sviluppo
economico, solo un approccio sistematico e mirato può contribuire a risolvere, in modo determinante, il problema della
disoccupazione.
Alla luce di tali considerazioni alcune intuizioni fondamentali hanno guidato la Camera di Commercio in questi
ultimi anni.
Abbiamo sempre creduto nell’importanza e nell’opportunità di avvicinare la scuola al mondo del lavoro
d’impresa, per due precisi ordini di motivi:
1)
per dare risposte ed orientamento concreto ai giovani, forza e protagonisti del futuro;
2)
per consentire alle imprese di conoscere, valutare e formare in anticipo le risorse anche in vista di una
possibile assunzione.
La Camera di Commercio di Macerata, come le altre consorelle, guidate dall’Unioncamere, in stretta
collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche e la Provincia di Macerata, ha messo a disposizione
l’esperienza acquisita nel corso degli anni ed ha investito risorse umane e finanziarie per rendere possibile la
realizzazione dell’Alternanza, già avviata in fase sperimentale nell’a.s. 2004/2005, fatto che allinea la scuola italiana a
quella europea.
Con sincero ottimismo riteniamo che il progetto Alternanza Scuola-Lavoro sia un momento importante per il
locale sistema delle imprese e per i nostri giovani.
Anche se è diventato un luogo comune, reputiamo doveroso sottolineare che le trasformazioni della rivoluzione
informatica e della globalizzazione, con i suoi aspetti positivi e negativi, richiedono un’innovazione profonda anche del
sistema della formazione e dei meccanismi che la collegano al territorio ed alle sue istanze.
E’ un’acquisizione altrettanto condivisa che il tempo della formazione non può essere identificato con fasi
specifiche della vita, ma deve accompagnare tutta l’esistenza (long life learning). E’ il tema della formazione permanente
che implica la necessità dell’alternanza tra periodi di studio e periodi di lavoro, fortemente legata al ruolo formativo
dell’esperienza lavorativa e, quindi, dell’impresa come nuovo e fondamentale attore dei processi formativi.
Può essere utile affrontare questi temi alla luce di elementi concreti tratti dalla rilevazione “Excelsior”, sistema
informativo sulla domanda di lavoro e i fabbisogni professionali che le Camere di commercio realizzano da 10 anni. I dati
confermano che permane la difficoltà di reperimento di lavoratori dipendenti, associata ad una sempre più diffusa
necessità di ulteriore formazione post assunzione delle figure da inserire, dovuta soprattutto alla mancanza di esperienze
“di lavoro” nell’ambito dei percorsi formativi ed allo scarso raccordo tra sistema dell’istruzione-formazione e mondo della
produzione.
Questo doppio ostacolo segnala il progressivo estendersi di uno stato di criticità della domanda, di un
mismatching strutturale che richiede una azione decisa per stimolare e rivitalizzare il rapporto tra scuola ed imprese,
proprio attraverso la promozione dell’Alternanza.
L’impresa diventa quindi soggetto attivo e non più solo consumatore dell’offerta formativa. Tuttavia il sistema
delle imprese si trova in una situazione frastagliata, con le grandi aziende già molto avanti, mentre le piccole e le
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piccolissime, anche se già hanno una cultura di learning organisation, basti pensare all’istituto dell’apprendistato, temono
di non avere le risorse necessarie per intervenire in campo formativo. L’obiettivo è quindi quello di costruire e consolidare
un forte rapporto tra la formazione ed il mondo delle imprese nel suo complesso, a partire dalla progettazione degli
interventi.
Le esperienze in azienda, infatti, per conseguire esiti formativi ed occupazionali positivi presuppongono un
incontro tra le reciproche aspettative, esigenze ed interessi specifici del giovane e dell’impresa, da conoscere
preventivamente tenendone conto in tutte le fasi del processo.
Ciò si traduce in un’azione fondamentale che è quella di correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale,
sociale ed economico del territorio. E’ indubbiamente una finalità ambiziosa. Correlare non vuol dire appiattire, significa
progettare e riprogettare, d’intesa tra mondo della scuola e mondo del lavoro, enti locali, forze sociali, il futuro di quel
territorio e di quella comunità, con un occhio al mondo ed un altro alle locali radici comuni che, in un periodo di
globalizzazione, ci rendono ricchi perché diversi.
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INTRODUZIONE
di Lorenza Natali
Responsabile Area promozione della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata
L’Alternanza Scuola-Lavoro, prevista e valorizzata dall’articolo 4 della Legge n.53 del 2003, è una metodologia
didattica innovativa trasversale ed applicabile a tutti gli indirizzi di scuola secondaria, che vuole avvicinare gli studenti di
età compresa tra i 15 e i 18 anni ad una concreta realtà di lavoro.
L’obiettivo è quello di favorire la crescita professionale, culturale e personale degli studenti, permettendo loro di
acquisire competenze spendibili sul mercato del lavoro e di sperimentare le proprie vocazioni e attitudini ai fini di una
scelta più consapevole dei percorsi successivi.
Contestualmente, l’avvicinamento del mondo produttivo al mondo dell’istruzione costituisce una delle leve
fondamentali per lo sviluppo del territorio e dell’intero sistema Paese, consolidando la competitività delle imprese.
Sulla scorta della positiva esperienza realizzata nell’anno scolastico 2004/2005, il nostro Ente ha strutturato e
sviluppato anche per il 2007/2008 un progetto di Alternanza che si inserisce nell’ambito delle iniziative già da tempo
realizzate dalle Camere di Commercio sui temi dell’orientamento, della formazione e del raccordo tra sistema produttivo
e sistema formativo.
La Camera di Commercio di Macerata ha, quindi, proseguito nella diffusione, attuazione e valorizzazione di
percorsi in Alternanza scuola-lavoro nel territorio della provincia, nel suo ruolo di agente di sistema per la progettazione
integrata e la realizzazione di azioni di rete per lo sviluppo locale.
Nell’anno scolastico 2007/2008 sono stati coinvolti, oltre all’Ufficio Scolastico Regionale e all’Amministrazione
provinciale di Macerata, 14 Istituti Superiori, circa 1.300 studenti, 10 Associazioni di categoria, 4 Ordini e Collegi
professionali e numerose imprese che hanno messo a disposizione la loro professionalità e la loro esperienza.
La pluralità di fasi e di attività svolte è stata preceduta da un periodo di ricerca, di approfondimento
metodologico e di analisi economica territoriale per la ricognizione delle disponibilità degli attori coinvolti.
Dopo una capillare azione di sensibilizzazione e di presentazione del progetto, abbiamo lavorato per la costituzione di un
network territoriale, che assicurasse il raccordo organico e permanente tra il mondo della scuola e delle imprese, e di un
comitato tecnico, un gruppo interistituzionale di lavoro per la costruzione partecipata di idee ed azioni.
Per poter procedere alla realizzazione dei singoli percorsi di Alternanza è stata necessaria la preventiva
formazione dei tutor scolastici, individuati dagli istituti, e dei tutor aziendali, designati dai soggetti ospitanti, figure con un
ruolo di particolare significatività e responsabilità nei confronti degli studenti.
Il percorso di Alternanza, introdotto dalla formazione in aula, è stato diversificato a seconda dell’annualità
scolastica frequentata dagli studenti: per i ragazzi delle classi terze è stata prevista una visita aziendale per favorire una
prima conoscenza diretta della realtà d’impresa, mentre gli studenti del quarto anno hanno svolto i tirocini formativi,
esperienza lavorativa full time per un totale di 120 ore presso imprese, studi professionali ed enti pubblici.
I risultati dei tirocini e le opinioni dei protagonisti sono stati raccolti in appositi questionari che hanno permesso
di monitorare l’esito delle esperienze effettuate.
L’intero progetto è stato gestito con l’ausilio del sistema informativo delle Camere di Commercio POLARIS,
realizzato per fluidificare l’abbinamento domanda/offerta di tirocini tramite piattaforma web.
A conclusione di questa esperienza, poi, è stata lanciata la seconda edizione il Premio “Alternanza scuolalavoro - sezione Scuole” rivolto agli istituti d’istruzione secondaria superiore, con lo scopo di costituire un importante
impulso ed una rilevante opportunità per l’intero sistema scolastico. E’ stato inoltre istituito il “Premio Alternanza – sez.
unità formative” con la precipua finalità di promuovere, diffondere e valorizzare le best practices realizzate nell’ambito
dell’Alternanza da parte di imprese, studi professionali, enti pubblici.
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I risultati raggiunti, riportati nelle seguenti pagine, testimoniano il successo del progetto, reso possibile dalla
condivisione, dalla collaborazione e dalla sinergia tra tutti i soggetti, pubblici e privati, che hanno operato in rete per
l’attuazione dell’iniziativa.
Ringraziando tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del progetto, speriamo che questa esperienza
sia stata e continui ad essere un rilevante contributo per incrementare la qualità e la competitività dei lavoratori di
domani.
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I PARTE
IL PROGETTO
1. IL PROGETTO
Il progetto “Alternanza scuola-lavoro” trova origine nella Legge Delega per la riforma della scuola n. 53 del
28/04/2003 che all’art. 4 prevede: “(omissis)…al fine di assicurare agli studenti che hanno compiuto il
quindicesimo anno di età la possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo in Alternanza scuola-lavoro, come
modalità di realizzazione del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica e
formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura, per assicurare ai giovani, oltre alla conoscenza di base,
l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro…”.
L’art. 4 della Legge n. 53 del 28/04/2003 sancisce la necessità di potenziare il raccordo “sistema
istruzione/impresa” e conferisce un significativo riconoscimento alle Camere di Commercio assegnando loro
un ruolo istituzionale per le diverse fasi di progettazione, attuazione e valutazione dei percorsi di Alternanza
Ulteriore impulso e sostegno istituzionale alle iniziative camerali in tale ambito è derivato dal Protocollo
d’intesa siglato il 27 giugno 2003 con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ora Ministero
della Pubblica Istruzione, rinnovato nel 2005 sulla base dei positivi risultati raggiunti.
Obiettivo principale del Protocollo è la realizzazione di iniziative congiunte per favorire l’integrazione tra
mondo della formazione e mondo del lavoro attraverso la promozione, il sostegno e lo sviluppo di una
sistematica collaborazione tra istituzioni scolastiche, Camere di commercio ed imprese per la realizzazione di
sperimentazioni nel campo dell’Alternanza scuola-lavoro.
Il provvedimento si colloca in uno scenario europeo ormai consolidato che, fin dal primo Libro Bianco di
Jacques Delors alle conclusioni dei Consigli Europei di Lisbona, Lacken e Barcellona, pone all’attenzione dei
paesi membri la linea maestra della formazione continua e del processo di avvicinamento tra istruzione,
formazione professionale e sistema delle imprese, ritenute condizioni essenziali per la competitività
economica e per lo sviluppo dei diritti di cittadinanza.
Unioncamere nazionale e le Camere di Commercio hanno in questi anni dedicato una notevole e crescente
attenzione al tema dell’Alternanza destinando, nell’ambito del fondo di perequazione, una specifica linea di
finanziamento.
L’Alternanza scuola-lavoro si inserisce nell’ambito delle iniziative che da tempo il sistema camerale realizza
sui temi dell’orientamento, della formazione e del raccordo tra il sistema produttivo e quello formativo, in virtù
del compito attribuitogli con la legge 580/93 di assolvere "funzioni di interesse generale per il sistema delle
imprese curandone lo sviluppo nell’ambito delle autonomie locali ".
IL PROGETTO
scuola-lavoro.
La formazione è ritenuta infatti irrinunciabile fattore di sviluppo, dimensione fondamentale del lavoro, leva
strategica sostanziale di supporto ai processi di cambiamento in atto nonché presupposto decisivo per la
sicurezza e la stabilità sociale.
La Camera di Commercio di Macerata anche per l’anno scolastico 2007/2008 ha dunque annoverato tra gli
obiettivi strategici il proseguimento nella diffusione, attuazione e valorizzazione dei percorsi in Alternanza
scuola-lavoro nel territorio della provincia ponendosi, in quanto “ente funzionale”, quale agente di sistema per
la progettazione integrata e la realizzazione di azioni di rete per lo sviluppo locale.
L’Alternanza scuola-lavoro si configura (legge n. 53 del 28 marzo 2003 - decreto legislativo n. 77 del 24
marzo 2005) quale nuova modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, attuabile a partire dai 15 anni
di età sia nel sistema dei licei che nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale, che si articola
in un periodo di formazione in aula e in un periodo di formazione in contesto lavorativo e ad essa viene
riconosciuta una forte valenza educativa, orientativa e professionalizzante.
1
L’Alternanza costituisce dunque una metodologia didattica innovativa e trasversale a tutti i canali del sistema
scolastico-formativo volta alla costruzione di una cultura dell’apprendimento che riconosce e da valore
formativo, all’interno dei percorsi di istruzione, anche alla concreta esperienza nella realtà aziendale, quale
importante occasione per la crescita professionale, culturale e personale degli studenti.
L’Alternanza scuola-lavoro promuove il perseguimento dei seguenti obiettivi:
▫
attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo che
colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;
▫
arricchire la formazione degli studenti con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del
lavoro;
▫
favorire la sperimentazione delle proprie conoscenze, abilità, interessi ed attitudini;
▫
favorire l’orientamento dei giovani;
▫
rimotivare allo studio ed elevare il tasso di successo scolastico;
▫
realizzare un organico collegamento dell’istituzione scolastica con il mondo del lavoro e la società
civile;
IL PROGETTO
▫
verificare l’efficacia e la spendibilità dell’offerta formativa e correlarla allo sviluppo culturale, sociale
ed economico del territorio;
▫
accreditare l’azienda come sede qualificata di formazione;
▫
favorire nell’azienda la sperimentazione di soluzioni organizzative, la verifica delle procedure di
selezione;
▫
job placement.
Per il perseguimento delle seguenti finalità e la piena e proficua realizzazione dei percorsi in Alternanza la
Camera di Commercio di Macerata ha strutturato e sviluppato un progetto con l’obiettivo di offrire ai processi
di riforma in atto un contributo in termini di:
▫
proseguo nella sperimentazione per la realizzazione di un sistema efficiente che garantisca la messa
a regime dei percorsi in Alternanza sia nei licei che nell’istruzione e formazione professionale tramite
un adeguato supporto progettuale, informativo ed organizzativo per i tirocini formativi, soprattutto per
quanto concerne il loro sviluppo nei contesti di piccola impresa;
▫
supporto alle funzioni ed alle reti di orientamento scolastico e professionale per favorire le scelte
degli studenti, sviluppare la flessibilizzazione degli indirizzi e dei percorsi di studio, facilitare l’incontro
domanda-offerta di formazione e lavoro;
▫
sviluppo di una cultura del lavoro imprenditoriale e dell’auto-impiego;
▫
sperimentazione di nuovi servizi ed iniziative che, partendo dalla rilevazione dei fabbisogni di
professionalità espressi dalle imprese locali, favoriscano ed accompagnino l’inserimento lavorativo
dei giovani, sviluppando una rete territoriale in grado di assicurare al sistema formativo ed al sistema
delle imprese attività di servizi e di assistenza tecnica finalizzate a promuovere e diffondere
l’esperienza dei tirocini come potenziale meccanismo di incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Il progetto è stato articolato in una pluralità di fasi ed attività, come di seguito specificato:
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►
ricerca, approfondimento e analisi economica;
►
firma della Convenzione operativa;
►
costituzione del Comitato Tecnico;
►
formazione dei tutor scolastici ed aziendali;
►
percorsi in Alternanza per gli studenti delle classi 4^;
►
percorsi in Alternanza per gli studenti delle classi 3^;
►
gestione del Sistema informativo Polaris;
►
monitoraggio dei risultati;
►
attività di promozione.
2. RICERCA, APPROFONDIMENTO
E ANALISI ECONOMICA
Tra le funzioni strategiche dell’Ente camerale si annovera il costante monitoraggio dell’economia locale e delle
sue evoluzioni per fornire alla collettività studi, analisi ed informazioni sul territorio provinciale con tempestività
e continuità sul presupposto che l’informazione puntuale ed affidabile sia una necessità primaria per la
programmazione pubblica e privata.
Attraverso il monitoraggio delle principali variabili congiunturali e strutturali l’Ente camerale mette a
disposizione della comunità un consistente patrimonio statistico ed informativo sull’andamento dell’economia
provinciale ed avvia la programmazione delle specifiche iniziative di cui è soggetto promotore.
approfondimento metodologico ed una fase di analisi economica del territorio e di programmazione.
I principali ambiti di studio sono stati:
▫
contesto socio-economico del territorio;
▫
domanda territoriale di servizi nel campo degli stage e dei tirocini formativi e di orientamento, ed
analisi dei fabbisogni occupazionali, professionali e formativi delle imprese dei vari settori;
▫
offerta territoriale di profili professionali, di formazione e di servizi (pubblici e privati) nel campo degli
stage e dei tirocini formativi e di orientamento;
▫
fabbisogni informativi e formativi degli operatori scolastici e degli studenti dei diversi percorsi di
studio o formativi coinvolti.
A conclusione della fase di ricerca sono quindi stati avviati i contatti con l’Ufficio Scolastico Regionale per le
Marche, la Provincia di Macerata, l’Itas “Ricci” quale polo provinciale per l’Alternanza, al fine di individuare le
principali azioni comuni e stilare le linee progettuali generali.
IL PROGETTO
Le attività del progetto “Alternanza scuola-lavoro” hanno così avuto inizio con un periodo di ricerca e di
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3. FIRMA DELLA CONVENZIONE
OPERATIVA
La Camera di Commercio di Macerata, ente che opera istituzionalmente per la promozione ed il sostegno del
sistema imprenditoriale locale, del territorio e del mercato, nell’ambito del ruolo ufficialmente riconosciuto dalla
normativa vigente sull’Alternanza scuola-lavoro si è fatta promotrice di una serie integrata di specifiche
iniziative che consentissero di giungere alla costruzione di un network territoriale in grado di assicurare il
raccordo organico e permanente tra mondo della scuola e mondo della produzione.
Il progetto si propone di creare nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro una rete provinciale, organizzata
intorno alla scuola, che coinvolga il più vasto contesto istituzionale, economico e sociale nel quale essa opera,
IL PROGETTO
anche sulla base propulsiva del Libro Bianco sulla buona Governance europea del 2001, che indica essenziali
i principi di apertura, partecipazione, responsabilità, efficacia, coerenza, per il fondamento della democrazia a
tutti i livelli di governo e per affrontare le sfide del nuovo millennio.
Il progetto intende quindi promuovere e sviluppare opportunità inedite di collaborazioni che, in una logica
sistemica e di concertazione con le altre istituzioni del territorio ed in stretta collaborazione con le
organizzazioni imprenditoriali, si arricchiscano delle esperienze e competenze di ciascuna componente e si
sviluppino attraverso relazioni orizzontali, strutturate, continuative.
Ciò consente di rispondere in maniera organica ed unitaria alla crescente complessità dei compiti e delle
responsabilità, di innalzare il livello qualitativo delle risposte nonché di favorire la migliore ed efficace
realizzazione di iniziative per il sostegno e lo sviluppo della nostra provincia.
La costituzione del network territoriale è avvenuta ufficialmente il giorno 26 febbraio 2008 con la sottoscrizione
di una Convenzione Operativa pluriennale da parte di tutti i partner del progetto:
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata
Ufficio Scolastico Regionale per le Marche
Provincia di Macerata
Istituti di Istruzione secondaria superiore:
Liceo Classico “G. Leopardi” di Recanati;
Liceo Scientifico “G. Galilei” di Macerata;
Istituto d’Istruzione Superiore "A.D. Bramante" di Macerata;
Istituto d’Istruzione Superiore “A. Gentili” di San Ginesio;
Istituto d'Istruzione Superiore "F. Filelfo"di Tolentino;
Istituto d'Istruzione Superiore "L. da Vinci" di Civitanova Marche;
Istituto Professionale di Stato Industria e Artigianato “Don E. Pocognoni” di Matelica
Istituto Professionale di Stato Industria e Artigianato "E. Rosa" di Sarnano;
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e Turistici “G. Varnelli” di Cingoli;
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e della Pubblicità “V. Bonifazi” di Civitanova
Marche;
Istituto Tecnico Commerciale "F. Corridoni" di Civitanova Marche;
Istituto Tecnico per Attività Sociali “M. Ricci”di Macerata;
Istituto Tecnico Commerciale “A. Gentili” di Macerata;
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Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Garibaldi” di Macerata;
Associazioni di Categoria della provincia di Macerata:
Apindustria;
Casartigiani;
CNA;
Coldiretti;
Confartigianato;
Confcommercio;
Confesercenti;
Copagri;
Legacoop Marche
Unci.
Ordini e Collegi professionali della provincia di Macerata:
Collegio dei Geometri della provincia di Macerata;
Ordine dei Consulenti del Lavoro di Macerata;
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino;
IL PROGETTO
Collegio dei Periti Industriali Ancona-Macerata
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4. C O M I T A T O T E C N I C O
Per un’efficace realizzazione degli obiettivi della Convenzione operativa siglata il 26 febbraio 2008, è
stata prevista l’istituzione di un Comitato Tecnico composto da un rappresentante dell’Ufficio Scolastico
Regionale per le Marche, un rappresentanti della Camera di Commercio di Macerata, un rappresentante della
Provincia di Macerata, un rappresentante dei Dirigenti Scolastici degli Istituti coinvolti, un rappresentante dei
tutor scolastici ed uno dei tutor aziendali, un rappresentante delle Associazioni e un rappresentante degli
Ordini/Collegi professionali.
Il Comitato, quale gruppo interistituzionale di lavoro, diviene luogo privilegiato di confronto e riflessione al
fine di pervenire a una costruzione partecipata, coerente e convergente di idee ed azioni ed ha il compito
precipuo di individuare, promuovere e verificare le fasi e le modalità di attuazione della Convenzione operativa
IL PROGETTO
e delle intese operative conseguenti, nonché di monitorarne i risultati.
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5. FORMAZIONE TUTOR
SCOLASTICI ED AZIENDALI
Nella realizzazione dei percorsi in Alternanza un ruolo di particolare significatività e responsabilità viene
normativamente attribuito al tutor scolastico e al tutor aziendale.
Per ciascun studente tirocinante deve infatti essere garantita la presenza di:
► un tutor formativo, designato dall’Istituto scolastico, quale responsabile didattico-organizzativo
deputato a programmare le attività, a coprogettare con il tutor aziendale i singoli percorsi in
Alternanza, a guidare, sostenere e supportare lo studente nel percorso di apprendimento, a
verificarne la corretta attuazione e valutarne i risultati in collaborazione con il tutor aziendale;
deputato a favorire l’integrazione dello studente nel contesto operativo,
ad accompagnarne e
facilitarne il percorso di apprendimento, a supportare la scuola nella verifica e valutazione delle
attività del tirocinante e della efficacia dei processi formativi.
La funzione tutoriale personalizzata, espletata dai due tutor attraverso un’azione sinergica e coordinata, è
preordinata dunque alla promozione delle competenze degli studenti ed al raccordo tra l'istituzione scolastica,
il mondo del lavoro ed il territorio.
In particolare, il tutor scolastico svolge una funzione “cerniera” tra contesto scolastico e contesto lavorativo ed
il tutor aziendale garantisce il raccordo tra sapere teorico e sapere empirico.
Al fine di promuoverne e sostenerne il ruolo, l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche in collaborazione con
la Camera di Commercio e le Associazioni di Categoria ha realizzato nel periodo febbraio-marzo 2008 una
specifica sezione formativa volta alla preparazione e all’aggiornamento dei tutor scolastici e dei tutor aziendali,
prioritariamente indirizzata a sviluppare una pronunciata cultura e pratica dell’alternanza.
Gli obiettivi prefissati sono stati:
►
estendere l’area di integrazione tra i processi di studio e di lavoro, con un più sistematico rapporto e
confronto con il mondo delle imprese in un’ottica di coprogettazione;
►
proseguire nella valorizzazione presso le scuole della validità pedagogico-didattica dei saperi
sviluppati anche in altri contesti, “oltre l’aula”;
►
informare e formare sulla metodologia dell’Alternanza;
►
valorizzare e diffondere le esperienze realizzate cercando di individuare e consolidare le best
IL PROGETTO
► un tutor aziendale, designato dal soggetto ospitante, quale responsabile aziendale dell’inserimento
practices;
Questi i 3 moduli attivati, sviluppati nel corso di 4 incontri interprovinciali:
MODULO
I
II
III
TITOLO
Linee guida e normativa
Comunicazione e Progetto
comunicAzione
Qualità e coprogettazione scuolaimpresa
GIORNO
ORE
20 febbraio 2008 –
3 marzo 2008
10,00
Marzo 2008
5,00
28 marzo 2008
7,00
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…in particolare “Qualità e coprogettazione scuola-impresa” - III modulo
Coprogettazione scuola-impresa è il III modulo del percorso formativo sull’Alternanza scuola-lavoro e
rappresenta il momento più atteso e significativo dell’intero percorso, in quanto è volto a promuovere un reale
e concreto confronto tra il mondo della scuola e quello del lavoro proprio per realizzare quel laboratorio di
coprogettazione e di ricerca della qualità nell’Alternanza scuola lavoro.
L’incontro si è svolto utilizzando il metodo Open Space Technology (OST), una metodologia scientifica,
innovativa e partecipativa che, attraverso attività laboratoriali, realizza percorsi altamente interattivi tra tutti i
soggetti coinvolti: oltre 70 persone tra esponenti del mondo scolastico (presidi, tutor scolastici, docenti),
rappresentanti del mondo del lavoro e del settore economico (imprenditori, tutor aziendali, rappresentanti di
associazioni di categoria, ordini professionali, enti pubblici) e studenti.
Dopo alcuni brevi interventi di indirizzo, vengono lanciati temi e proposte che diventano poi oggetto di
IL PROGETTO
discussione da parte di gruppi di lavoro auto-organizzati.
TEMI
I
II
Strategie per utilizzare l’esperienza maturata nel percorso degli alunni come
approccio alla dispersione scolastica.
Il periodo di stage in azienda del ragazzo è un’occasione di crescita? Quale
dovrà essere il vero percorso: essere o sapere.
III
Come creare un confronto continuo con le aziende.
IV
Riconoscimento del progetto come valore didattico-educativo e formativo a
livello d’istituto (di tutti i suoi componenti), a livello territoriale, dei finanziamenti
per tutti i soggetti coinvolti.
V
Coprogettazione per percorsi di inserimento mirato.
VI
Valutazione curricolo.
VII
Programmi scolastici obsoleti e lontani dalle esigenze aziendali: l’alternanza
può contribuire al cambiamento?
VIII
Come si colloca la categoria universitaria nel percorso scolastico – lavorativo.
IX
La risoluzione del conflitto tra formazione a scuola e formazione in azienda.
Il workshop ha contribuito al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
►
Stimolare la partecipazione e progettazione condivisa dei vari attori locali (aziende, istituzioni pubbliche,
parti sociali, istituzioni scolastiche e di formazione, studenti, genitori.. ) sui temi specifici riguardanti
l’attivazione di progetti di alternanza scuola lavoro;
►
Elaborare progetti innovativi di alternanza scuola lavoro facendo emergere i diversi punti di vista e le
migliori pratiche delle scuole e aziende per creare progetti solidi e sostenibili;
►
Creare percorsi di alternanza scuola lavoro che generino benefici per tutte le parti in causa e siano
coerenti con i loro tempi, strategie e percorsi operativi;
18
►
Sensibilizzare e sollecitare idee e indicazioni concertate da sviluppare da parte dei partecipanti per futuri
progetti come contributo al processo d’innovazione e competitivitá sistemica locale e regionale;
►
Rafforzare in modo propedeutico e metodologico le attività dei gruppi di lavoro tematici di processo
collegati ai progetti di alternanza scuola lavoro che verranno individuati e attivati;
►
Rafforzare il coinvolgimento delle aziende nei percorsi di alternanza scuola lavoro;
►
Perseguire una maggiore compatibilità tra le esigenze delle aziende e quelle educative e formative riferite
agli studenti, cercando di avvicinare le proposte di alternanza alla "vita reale" delle imprese, anche
attraverso uno sforzo supplementare in fase di progettazione delle iniziative che coinvolga più
IL PROGETTO
strettamente le aziende ed i loro organismi di rappresentanza.
19
6. I PERCORSI DEGLI STUDENTI
IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORo
I percorsi in Alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in una fase di formazione in aula ed una
fase di esperienza in un contesto lavorativo secondo criteri di gradualità e progressività che tengono conto
dell’annualità scolastica di partecipazione in modo da rispettare lo sviluppo personale, culturale e
professionale degli studenti in relazione alla loro età.
Due sono essenzialmente le linee attivate:
►
per gli studenti delle classi 3^ è stata prevista una fase d’aula di orientamento e sensibilizzazione
svolta in collaborazione con la Provincia - Centri per l’Impiego – ed una visita aziendale;
IL PROGETTO
►
20
per gli studenti delle classi 4^ il percorso si è articolato in una fase d’aula di formazione ed
informazione con modalità interattive nonché in una fase in azienda di 120 ore attraverso l’attivazione
dei tirocini.
STUDENTI
CLASSI 3^
STUDENTI
CLASSI 4^
Ore
di formazione in aula
Ore
di visita aziendale
4
4
Ore
di formazione in aula
Ore
di tirocinio in azienda
11
120
7. ALTERNANZA SCUOLAlAVORO PER LE CLASSI 4^
Studenti che hanno effettuato il tirocinio nell’anno scolastico 2007/2008
I percorsi in Alternanza scuola-lavoro degli studenti delle classi 4^, vale a dire di coloro che hanno effettuato il
tirocinio nel corrente anno scolastico, è stata strutturata come di seguito:
Ore
Programma
▫
1 e 1/2
FASE
D’AULA
▫
▫
7
▫
▫
2 e 1/2
FASE IN
AZIENDA
120
▫
▫
Gestore
Alternanza scuola-lavoro e relativa Cciaa di Mc
normativa
sistema economico provinciale e tessuto
imprenditoriale locale
Entrare nel mondo del lavoro: come Cciaa di Mc
elaborare il proprio progetto personale
Il curriculum vitae e la lettera di
presentazione
Colloquio di lavoro e Role play
Provincia di
Visita c/o Centri per l’impiego: struttura,
Macerata
funzioni e servizi offerti
Tirocini formativi in aziende e soggetti
pubblici e privati del territorio
A) FASE D’AULA
La formazione in aula si proponeva il perseguimento dei seguenti obiettivi:
•
presentare il progetto Alternanza scuola-lavoro e della relativa normativa;
•
contribuire a creare negli alunni le migliori condizioni per un efficace processo di orientamento
IL PROGETTO
PERCORSI IN ALTERNANZA PER LE CLASSI 4^
rispetto al futuro scolastico-formativo;
•
promuovere le capacità di elaborazione critica delle esperienze, in particolare dell’esperienza nel
contesto lavorativo in rapporto con il contesto di apprendimento scolastico;
•
favorire negli alunni la conoscenza delle proprie caratteristiche psicoattitudinali: attitudini,
interessi, motivazioni, aspirazioni, valori, rappresentazioni del mondo del lavoro e della
formazione, stile cognitivo e relazionale;
•
informare e formare gli alunni all’utilizzo di tecniche attive di autopromozione e di ricerca attiva
del lavoro o della formazione;
•
presentare il sistema economico provinciale e del tessuto imprenditoriale locale;
•
favorire la conoscenza dell’organizzazione aziendale;
•
informare su struttura, funzioni e servizi offerti dai Centri per l’Impiego.
21
La trattazione dei temi relativi al progetto “Alternanza scuola-lavoro” e all’andamento economico
occupazionale del territorio della provincia di Macerata sono stati trattati da funzionari camerali.
Nella realizzazione della seconda parte del percorso di formazione in aula la Camera di Commercio si è
avvalsa della collaborazione del dott. Franco Ferrazza, consulente nell’area risorse umane, organizzazione,
orientamento e formazione, il quale ha sviluppato gli argomenti relativi al curriculum e al colloquio di lavoro.
I ragazzi hanno partecipato con grande serietà, interesse e spirito di confronto.
686 gli studenti presenti con cui sono stati realizzati 25 gruppi di lavoro per un totale di 25 giornate di
formazione.
CALENDARIO DELLA FORMAZIONE IN AULA
IL PROGETTO
Istituto
scolastico
Giorno
Studenti
IIS “Bramante”
04/04/08
05/06/08
06/06/08
93
IIS “Filelfo”
04/06/08
Istituto
scolastico
Giorno
Studenti
IIS “Da Vinci”
16/05/08
35
33
IIS “Gentili”
08/04/08
24/04/08
08/05/08
64
IP “Bonifazi”
03/04/08
08/04/08
12/05/08
29/05/08
115
IP “Varnelli”
05/05/08
06/05/08
09/05/08
90
IPIA “Rosa”
09/04/08
26/05/08
50
ITA “Garibaldi”
2805/08
32
ITAS “Ricci”
03/06/08
23
ITC “Corridoni”
11/04/08
07/05/08
27/05/08
88
ITC “Gentili”
15/05/08
18
Liceo classico
“Leopardi”
10/04/08
23
Liceo sc. “Galilei”
30/05/08
22
Il percorso di formazione si è concluso con l’effettuazione da parte degli studenti di una visita presso i Centri
per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione, nelle sedi territorialmente competenti di Macerata, Civitanova
Marche e Tolentino.
Tale fase è stata realizzata grazie alla preziosa collaborazione della Provincia di Macerata che ne ha curato
l’intera organizzazione.
Obiettivo prioritario era offrire agli studenti un’opportunità conoscitiva della struttura, dei servizi e delle funzioni
dei Centri per l’Impiego per una più consapevole ed efficace costruzione del loro futuro professionale, nel
22
quale tali strutture rivestono indiscutibilmente un ruolo primario.
Gli studenti, infatti, possono attraverso il Centro per l’Impiego accedere ad una serie di servizi altamente
qualificati e specializzati di informazione, consulenza, orientamento sul tema della formazione professionale,
dell’inserimento lavorativo e dell’autoimprenditorialità.
CALENDARIO DELLE VISITE PRESSO I CENTRI PER L’IMPIEGO
IIS “Bramante”
Giorno
10/05 e 24/05
Istituto scolastico
IIS “Filelfo”
IP “Bonifazi”
Giorno
24/03
IIS “Gentili”
17/03 31/03
17/05 e 24/05
IPIA “Rosa”
21/04
ITA “Garibaldi”
24/05
ITAS “Ricci”
17/05
ITC “Corridoni”
10/05
ITC “Gentili”
31/05
Liceo classico “Leopardi”
10/05
Liceo sc. “Galilei”
31/05
B) I TIROCINI FORMATIVI
Nel dicembre 2007 hanno avuto inizio i tirocini formativi, quale esperienza lavorativa full time svolta nell’arco
di tre settimane per un totale di 120 ore presso imprese, studi professionali, enti pubblici del territorio.
Il tirocinio, cha in nessun caso si configura come rapporto di lavoro, è una esperienza di formazione e
orientamento che si inserisce all’interno del percorso scolastico di ciascun studente ed è realizzata attraverso
l’inserimento in un contesto lavorativo.
Il tirocinio offre allo studente la possibilità di:
▫
arricchire la propria formazione integrando la teoria con la pratica;
▫
acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro;
▫
sperimentare le proprie conoscenze, competenze e capacità, interessi e attitudini;
▫
orientarsi più consapevolmente nelle future scelte;
▫
job placement.
Anche la scuola attraverso tali percorsi ha l’opportunità di:
▫
favorire l’orientamento ed arricchire la formazione degli alunni;
▫
qualificare il proprio P.O.F.;
▫
verificare la spendibilità della propria offerta formativa;
▫
favorire l’incontro ed il raccordo con la realtà economico produttiva e sociale del territorio.
IL PROGETTO
Istituto scolastico
Aziende e studi professionali contribuiscono invece a:
▫
accreditarsi come sede qualificata di formazione;
▫
diffondere la cultura del lavoro;
▫
sperimentare processi interni di innovazione;
▫
verificare le procedure di selezione e valorizzazione delle risorse umane;
▫
promuovere la propria immagine;
▫
Job placement.
23
Di seguito i periodi di tirocinio scelti da ciascuna scuola ed il numero degli studenti partecipanti:
TIROCINI
N. studenti classi 4^
Istituti Scolastici
Periodo
IL PROGETTO
Tot.
di cui:
IIS “Bramante” – Macerata
25/02/08-01/03/08
12/05/08-24/05/08
75
64 geometri
3 aziendale
2 turistico
2 grafico pub.
2 chimico
IIS “Da Vinci” – Civitanova
Marche
19/05/08-07/06/08
25
25 l. linguistico
IIS “Filelfo” - Tolentino
03/03/08-14/03/08
14/04/08-18/04/08
33
33 igea
IIS “Gentili” – San Ginesio
19/05/08-07/06/08
64
IP “Bonifazi” – Civitanova
Marche
17/03/08-22/03/08
03/06/08-14/06/08
110
IP “Varnelli” - Cingoli
21/05/08-07/06/08
85
85 serv. ristor.
IPIA “Rosa” - Sarnano
03/06/08-23/06/08
33
16 meccanica
5 moda
12 chim.-biol.
ITA “Garibaldi” - Macerata
10/12/07-14/12/07
21/01/08-25/01/08
18/02/08-23/02/08
23
7 zootecnico
16 agroaliment.
ITAS “Ricci” - Macerata
28/01/08-15/02/08
23
23 pacle
ITC “Corridoni” – Civitanova
Marche
04/02/08-23/02/05
60
17 igea
43 mercurio
ITC “Gentili” - Macerata
21/01/08-09/02/08
18
18 mercurio
Liceo classico “Leopardi” Recanati
17/03/08-31/03/08
31/05/08-07/06/08
23
23 l. linguistico
Liceo scientifico “Galilei” Macerata
04/02/08-09/02/08
17/03/08-22/0308
03/06/08-07/06/08
22
22 l. scientifico
24 l. lingustico
23 l. sociopsic.
17 l. scientifico
64 grafico pub.
15 moda
10 turistico
21 aziendale
Per rendere le esperienze significative in termini formativi (come hanno evidenziato studenti ed aziende nei
24
questionari) è utile pensare a presenze non troppo brevi dello studente nei contesti lavorativi. Periodi pertanto
continuativi, piuttosto che suddivisi in settimane disgiunte, promuovono lo sviluppo positivo sia di competenze
tecnico-professionali sia di natura relazionale, favorendo l’inserimento dello studente nel contesto lavorativo,
la continuità delle attività, la conoscenza dei processi, la significatività e la proficuità dell’esperienza stessa.
Nella tabella seguente si rappresentano i periodi di tirocinio scelti da ciascun istituto scolastico:
PERIODI DI TIROCINIO
DI
C GEN
ISTITUTI SCOLASTICI
FEB
10 21 28
4 11 18 25
MAR
APR
3 10 17 24 31
7 14 21 28
MAG
5 12 19 26
GIU
3
9 16
IIS “Bramante” Macerata
I.I.S. "Da Vinci” Civitanova M.
IIS “Filelfo” - Tolentino
IIS “Gentili” - San
Ginesio
IL PROGETTO
IP "Bonifazi" - Civitanova
Marche
IP “Varnelli” - Cingoli
IPIA “Rosa” - Sarnano
ITA "Garibaldi" Macerata
ITAS "Ricci" - Macerata
ITC “Corridoni” –
Civitanova Marche
ITC “Gentili” - Macerata
Liceo classico “Leopardi”
- Recanati
Liceo Sc. "Galilei" Macerata
Il grafico sottostante mostra la partecipazione degli studenti al tirocinio formativo:
Studenti in tirocinio
110
120
100
80
60
85
75
64
60
40
20
23
25
33
0
23
22
33
23
18
0
IIS “Bramante”
I.I.S. "Da Vinci"
IIS “Filelfo”
IIS “Gentili”
IP "Bonifazi"
IP “Varnelli”
IPIA “Pocognoni”
IPIA “Rosa”
ITA "Garibaldi"
ITAS "Ricci"
ITC “Corridoni”
ITC “Gentili”
Liceo classico "Leopardi"
Liceo Sc. "Galilei"
25
Nucleo fondamentale del progetto Alternanza scuola-lavoro, il tirocinio coniuga sapere, saper essere e saper
fare, il pensiero teorico con il momento empirico.
L’azienda/studio è il luogo dove si intrecciano saperi, esperienze, comportamenti, cosicché crescente è
l’attenzione al contesto di lavoro non solo come sede finale destinata ad accogliere le competenze prodotte
nel sistema d’istruzione, ma anche come sede significativa di formazione in grado di produrre in modo
autonomo competenze e di curarne l’apprendimento.
A livello provinciale è stata avviata una ampia azione di comunicazione e di sensibilizzazione sul tema.
Forte è stata la risposta al progetto da parte delle aziende e degli studi professionali del territorio, i quali
hanno offerto la piena collaborazione e la propria preziosa esperienza e professionalità per la realizzazione
dei percorsi in Alternanza.
La raccolta della loro disponibilità è avvenuta tramite contatto diretto da parte della Camera di Commercio,
delle Associazioni di categoria e degli Ordini e Collegi professionali, su segnalazione degli studenti o delle
scuole ovvero previa richiesta da parte delle stesse imprese o studi professionali.
IL PROGETTO
Successivamente si è proceduto al matching tirocinante/soggetto ospitante sulla base dei seguenti criteri:
▫
indirizzo di studio;
▫
esigenze professionali dell’impresa;
▫
facilità di collegamento dalla residenza dello studente all’azienda;
▫
richieste personali dello studente.
Nella tabella sottostante sono indicati i soggetti ospitanti suddivisi per tipologia:
SOGGETTI OSPITANTI
Imprese
280
Liberi professionisti
90
Enti pubblici
Totale
48
418
Distribuzione % soggetti ospitanti studenti in tirocinio
Studi
professionali
21,5%
Imprese
67,0%
26
Enti pubblici
11,5%
L’attivazione del tirocinio avviene sulla base di una specifica convenzione, che viene stipulata per ciascun
studente tra la scuola ed il soggetto ospitante, e di un progetto formativo e di orientamento.
La convenzione è l'atto con cui si disciplinano gli aspetti giuridici del rapporto scuola/soggetto ospitante.
Il progetto formativo e di orientamento è il documento, allegato alla convenzione, contenente tutti gli elementi
utili per qualificare obiettivi e modalità di svolgimento del singolo tirocinio (dati del tirocinante, del tutor
scolastico, del tutor aziendale, periodo di svolgimento del tirocinio, settore aziendale di inserimento, estremi
delle assicurazioni contro gli infortuni e responsabilità civile verso terzi, ecc.) e conferma l'impegno che i tre
soggetti del tirocinio (tirocinante, scuola, struttura ospitante) assumono reciprocamente.
Una adeguata coprogettazione scuola/azienda promuove la proficua e corretta realizzazione dei percorsi in
Alternanza, favorisce l’individuazione di obiettivi comuni, concretizza l’equivalenza formativa fra l’esperienza
educativa in aula e l’esperienza educativa in ambiente di lavoro, accresce l’interazione tra mondo formativo e
mondo produttivo, coniuga i due contesti di apprendimento che divengono sempre più complementari ed
unitari.
protagonisti del percorso per il reciproco soddisfacimento delle rispettive aspettative.
Un ruolo chiave, come già evidenziato, viene normativamente attribuito al tutor scolastico e al tutor aziendale
la cui presenza deve esser garantita per ciascun studente al fine di agevolare e garantire il proficuo
svolgimento dell’esperienza di tirocinio.
I tutor sono infatti deputati a coprogettare il piano formativo personalizzato del tirocinante, a favorirne
l’inserimento, a supervisionarne il percorso, a rilevare eventuali problematiche ed attivarsi per dare risposte
efficaci, a valorizzare i successi conseguiti.
E’ fondamentale quindi un continuo, collaborativo, sinergico confronto tra i due tutor durante l’intero percorso
in Alternanza che si avvia con la fase della progettazione, si realizza nell’attuazione dei tirocini, si completa
con la fase di monitoraggio e valutazione.
In generale, la riuscita del tirocinio e la credibilità della scuola e del soggetto ospitante si misurano dalla
qualità del tutoraggio.
IL PROGETTO
Il tirocinio rappresenta il nucleo del progetto in cui tirocinante, scuola, soggetto ospitante diventano
27
8. ALTERNANZA SCUOLAlAVORO PER LE CLASSI 3^
Studenti sensibilizzati ma che non hanno effettuato il tirocinio nel corrente anno scolastico
Per gli studenti delle classi 3^, vale a dire coloro che alcune scuole hanno voluto sensibilizzare sul tema
dell’alternanza ma che non avrebbero effettuato il tirocinio nel corrente anno scolastico, è stato strutturato un
IL PROGETTO
percorso precipuamente informativo ed orientativo come di seguito specificato:
PERCORSI IN ALTERNANZA PER LE CLASSI 3^
Ore
Programma
▫
FASE
D’AULA
2
2
FASE IN
AZIENDA
4
▫
▫
▫
Orientamento all’Alternanza scuolalavoro
Sistema economico provinciale e
tessuto imprenditoriale locale
Promozione della conoscenza di sé:
competenze, motivazioni, interessi,
contesto relazionale
Gestore
Cciaa di Mc
Provincia di
Macerata
Visita aziendale
A) FASE D’AULA
La formazione in aula si poneva il perseguimento dei seguenti obiettivi:
•
Sensibilizzare gli studenti sul tema dell’Alternanza scuola-lavoro;
•
Presentare il progetto Alternanza scuola-lavoro;
•
Presentare il sistema economico provinciale e il tessuto imprenditoriale locale;
•
Favorire negli alunni la conoscenza di sè e contribuire a creare le migliori condizioni per un
efficace processo di orientamento rispetto al futuro scolastico-formativo.
La realizzazione di tale attività è stata curata dalla Camera di Commercio di Macerata e dalla Provincia di
Macerata che hanno congiuntamente ideato un percorso a contenuto essenzialmente orientativo-informativo,
finalizzato a sensibilizzare gli studenti sul tema dell’alternanza ed a favorire l’acquisizione e la crescita di
strumenti e modalità di indirizzo nonchè di abilità di scelta nella consapevolezza.
12 sono gli istituti scolastici che hanno attivato tale percorso. A decorrere dal mese di marzo sono stati
organizzati 13 incontri secondo il seguente calendario:
28
Istituto
scolastico
Giorno
Studenti
Istituto
scolastico
Giorno
Studenti
IIS “Bramante”
06/05/08
30
IIS “Filelfo”
21/04/08
16
IIS “Gentili”
22/04/08
23/04/08
50
IP “Bonifazi”
16/04/08
21/05/08
12/05/08
106
IP “Varnelli”
28/04/08
30/04/08
82
IPIA “Pocognoni”
12/05/08
14
IPIA “Rosa”
22/04/08
23/04/08
14/05/08
56
ITA “Garibaldi”
2805/08
107
ITAS “Ricci”
03/06/08
44
ITC “Corridoni”
21/04/08
53
ITC “Gentili”
17/04/08
93
Liceo classico
“Leopardi”
16/04/08
20
B) VISITA AZIENDALE
Completava il percorso formativo rivolto agli studenti delle classi 3^ la eventuale realizzazione di una visita
aziendale, della durata circa di 4 ore, finalizzata a favorire una prima conoscenza diretta della realtà d’impresa
attraverso la mostra dei processi produttivi, amministrativi, contabili, di marketing, di logistica ecc..
CALENDARIO DELLE VISITE AZIENDALI
Istituto scolastico
IIS “Filelfo” - Tolentino
Giorni
9 aprile 2008
Aziende
Honda Italia Industriale spa – Atessa
(CH)
ITA “Garibaldi” - Macerata
28 marzo 2008
Azienda agraria Marinelli –
San Severino Marche
Liceo classico “Leopardi”
- Recanati
29 aprile 2008
IGuzzini Illuminazione spa - Recanati
IL PROGETTO
CALENDARIO DELLA FORMAZIONE IN AULA - CLASSI 3^
29
9. DATI DI SINTESI DEI
PERCORSI IN ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
La tabella sottostante riassume il numero totale degli studenti, suddivisi per Istituto scolastico, che hanno
partecipato ai percorsi in Alternanza scuola-lavoro:
IL PROGETTO
Istituti Scolastici
30
Studenti classi 4^
che hanno effettuato:
Studenti classi 3^
che hanno effettuato:
Fase d’aula
Tirocini
Fase d’aula
Visita
aziendale
IIS “Bramante” – Macerata
93
75
30
-
IIS “Da Vinci” – Civitanova Marche
35
25
-
-
IIS “Filelfo” - Tolentino
33
33
16
16
IIS “Gentili” – San Ginesio
64
64
50
-
IP “Bonifazi” – Civitanova Marche
115
110
106
-
IP “Varnelli” - Cingoli
90
85
82
-
/
0
14
-
IPIA “Rosa” - Sarnano
50
33
56
-
ITA “Garibaldi” - Macerata
32
23
107
40
ITAS “Ricci” - Macerata
23
23
44
-
ITC “Corridoni” – Civitanova Marche
88
60
53
-
ITC “Gentili” - Macerata
18
18
93
-
Liceo classico “Leopardi” - Recanati
23
23
20
20
Liceo scientifico “Galilei” - Macerata
22
22
-
-
Totale
686
594
671
76
IPIA “Pocognoni” - Matelica
Si riscontra un sempre maggior interesse ed impegno delle scuole nell’attuazione e valorizzazione dei
percorsi in Alternanza scuola-lavoro.
Aumenta infatti costantemente il numero degli istituti aderenti e degli studenti coinvolti, appartenenti ad ogni
indirizzo: accanto agli istituti professionali che vantano una pluriennale esperienza in materia, si attivano non
solo gli istituti tecnici ma significativo è anche il coinvolgimento dei licei (scientifico, classico, linguistico) che
hanno pienamente colto le opportunità formative offerte dai contesti lavorativi seppur la spendibilità
dell’indirizzo di studi per alcuni possa apparire meno chiaramente delineata.
1.350 circa sono gli studenti coinvolti di cui 594 i tirocinanti, appartenenti a 14 istituti scolastici ed oltre 15
indirizzi di studio.
418 sono i soggetti ospitanti costituiti da enti pubblici e, soprattutto, studi professionali ed imprese in
rappresentanza di tutti i settori: industria, commercio, artigianato, agricoltura, servizi.
Classi 4^
120
100
80
40
20
a...
. "G
alile
i"
eop
o Sc
o "L
Lice
studenti in tirocinio
Lice
o cla
ssic
I TA
I.I.S
.
IP "B
onifa
"Ga
riba
ldi"
ITAS
"Ric
ci"
zi"
"Da
Vinc
i"
0
studenti in aula
Classi 3^
120
100
80
IL PROGETTO
60
60
40
20
"Ric
ci"
ITAS
ITA
"Gar
i
bald
i"
i"
onifa
z
clas
sico
"Leo
Lice
pa
o Sc
. "Ga
lilei"
studenti in aula
Lice
o
studenti in visita aziendale
IP "B
I.I.S
.
"Da
V
inci"
0
31
10. MONITORAGGIO E
VALUTAZIONE
Nello spirito di integrazione e di apertura alla pluralità, si sviluppa la stessa collaborazione tra tutti i soggetti
coinvolti nel progetto per attuare una adeguata attività di monitoraggio e valutazione della realizzazione dei
percorsi in Alternanza.
Il carattere innovativo di tale opportunità formativa ne impone infatti una attenta osservazione rispetto sia alla
sua qualità ed efficacia educativa, sia al suo strutturarsi ed evolversi nel territorio.
Si è privilegiato pertanto un approccio sistemico attraverso l’integrazione delle valutazioni compiute dai diversi
attori coinvolti nel percorso formativo nonché l’adozione di una pluralità di dispositivi orientati a far emergere i
vari punti di vista e i diversi aspetti del percorso.
IL PROGETTO
Così, attraverso un sistema di monitoraggio costante in itinere, la valutazione globale, la relativa rapportistica,
32
nonché la creazione del Comitato Tecnico è stato possibile:
▫
verificare lo stato di avanzamento dei progetti;
▫
attivare processi di miglioramento e eventuale ridefinizione e riprogettazione della struttura e dei
contenuti;
▫
verificare il grado di conseguimento dei risultati attesi;
▫
individuare i punti di forza e le criticità emerse per il miglioramento continuo e la messa a regime del
progetto.
Tale fase è stata espletata attraverso il contemporaneo utilizzo di una pluralità di strumenti che consentissero
di esplicitare i vissuti di tutti gli attori coinvolti: questionari, diari di bordo, interviste, visite, ecc.
In particolare, a conclusione del tirocinio studenti, soggetti ospitanti e tutor sono stati invitati a compilare dei
questionari di valutazione inerenti gli aspetti tecnico-organizzativi, relazionali e professionali dell’esperienza al
fine di verificare la proficuità e la validità dei singoli percorsi così come del progetto in generale.
La valutazione riportata da ciascun studente è inoltre rilevante anche ai fini curriculari dal momento che i
periodi di apprendimento mediante esperienze in Alternanza scuola-lavoro sono parte integrante dei percorsi
formativi personalizzati, oggetto di valutazione da parte dell’Istituto scolastico e di certificazione.
Tra le possibili modalità che ciascun Istituto poteva adottare in via sperimentale si evidenziano il
riconoscimento di crediti, la certificazione delle competenze acquisite, il rilascio di attestati.
Questo accoglie e documenta l’istanza dell’equivalenza tra i due sistemi formativi.
Nelle pagine successive sono presentati i risultati rilevati dai questionari.
11. POLARIS
L'intera gestione del progetto si è avvalsa di POLARIS - Portale per l’Orientamento al Lavoro, l’Alternanza ed
il Raccordo tra le Imprese e i Sistemi formativi - il sistema informativo delle Camere di Commercio realizzato
da Unioncamere per fluidificare il matching domanda/offerta di tirocini tramite piattaforma web.
Si rivolge a:
▫
studenti delle scuole superiori nell’ambito dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro, diplomati e
laureati che vogliono fare un’esperienza di tirocinio in azienda;
▫
imprese, studi professionali, enti, associazioni di categoria, interessati ad ospitare tirocinanti;
▫
enti formativi che vedono nell’esperienza aziendale uno strumento per rinnovare e migliorare la
Il sistema informativo Polaris è fruibile collegandosi al sito www.polaris.unioncamre.it ed offre:
▫
“Borsino telematico tirocini” per l’incontro offerta-damonda tirocini;
▫
banca dati con le offerte di tirocinio da parte delle aziende;
▫
banca dati con i curricula degli studenti e dei giovani in cerca di stage;
▫
documenti, materiali, notizie, riferimenti normativi, forum;
▫
servizi per l’orientamento e l’alternanza scuola-lavoro;
▫
strumenti per l’auto-imprenditorialità;
▫
supporto a imprese, a studenti, a istituti formativi per la preselezione dei candidati, la stipula delle
convenzioni, la formazione dei tutor scolastici e aziendali, ecc.
IL PROGETTO
propria offerta.
33
12. P R E M I O A L T E R N A N Z A
SCUOLA-LAVORO
La Camera di Commercio di Macerata ha istituito nel 2007 il Premio “Alternanza scuola-lavoro”con la precipua
finalità di promuovere, diffondere e valorizzare le best practices realizzate nell’ambito dell’Alternanza stessa.
Il Premio si suddivide in due sezioni: accanto alla sezione “Scuole” già esistente nella prima edizione, è stata
aggiunta infatti quest’anno la nuova sezione “Unità Formative”.
La sezione “Scuole” si rivolge agli Istituti d’istruzione secondaria superiore della provincia di Macerata aderenti
al progetto.
Ai primi tre istituti d’istruzione classificati, selezionati dal Comitato Tecnico sulla base di predeterminati
indicatori, è assegnata una dotazione finanziaria finalizzata all’acquisto di supporti didattici.
IL PROGETTO
Il Premio “Alternanza scuola-lavoro” vuol rappresentare, dunque, un importante impulso per tutte le scuole,
34
nonché un significativo momento di riconoscimento e di valorizzazione dell’impegno profuso e dei brillanti
risultati raggiunti dagli Istituti aderenti all’Alternanza scuola-lavoro nel corrente anno scolastico.
La sezione “Unità Formative” è dedicata invece ai soggetti ospitanti e comprende tre distinte categorie:
Imprese, Studi professionali, Enti pubblici.
A seguito di una selezione effettuata dal Comitato Tecnico sulla base di predeterminati indicatori, al soggetto
collocato nella prima posizione di ognuna delle tre graduatorie di merito formulata distintamente per ciascuna
categoria, viene consegnato un premio simbolico di eccellenza.
Con l’istituzione di tale sezione si intende promuovere e valorizzare la partecipazione del sistema economico
locale che, aperto al contesto territoriale, investe nella formazione del capitale umano contribuendo ad
accreditarsi come sede formativa qualificata.
La cerimonia di premiazione ha avuto luogo nel corso del Convegno conclusivo provinciale di presentazione e
divulgazione dei risultati del Progetto.
13. ATTIVITA’ DI PROMOZIONE
In qualità di istituzione di raccordo tra sistema formativo e sistema imprenditoriale, la Camera di Commercio di
Macerata ha attuato una capillare azione di promozione presso aziende, associazioni di categoria, ordini e
collegi professionali, istituti scolastici, studenti e famiglie, enti del territorio.
Le principali azioni promozionali di divulgazione e comunicazione sono state:
►
creazione di strumenti promozionali (brochure, manifesti e locandine);
►
diffusione di strumenti, modulistica e modellistica di sistema e/o prodotta ad hoc;
►
realizzazione di workshop ed incontri di sensibilizzazione al progetto;
►
realizzazione in data 28 ottobre 2008 di un seminario di presentazione dei risultati conseguiti, nel
corso del quale si è svolta anche la cerimonia di consegna di pergamene a tutti gli istituti partecipanti
►
implementazione delle pagine locali del portale POLARIS;
►
creazione e/o distribuzione di strumenti editoriali specifici, in particolare:
▫
modellistica e modulistica di supporto per l’attivazione, la gestione, il monitoraggio e la
valutazione del tirocinio;
▫
guide all’orientamento e all’Alternanza scuola-lavoro, edita dalla Provincia di Macerata;
▫
guide per la redazione del curriculum vitae e per sostenere un colloquio;
▫
pubblicazioni sui titoli formativi ed i profili professionali più richiesti dalle imprese;
▫
report finale.
IL PROGETTO
nonché di premiazione dei vincitori del “Premio Alternanza scuola-lavoro”;
35
14. LINEE GUIDA E LOGO
Dal 2007 l’Alternanza scuola-lavoro vanta a livello regionale un proprio logo e specifiche
linee guida.
Essi sono stati elaborati nell’ambito di un tavolo di lavoro interistituzionale promosso dall’Ufficio scolastico
regionale per le Marche con l’obiettivo di definire azioni coordinate ed omogenee per la realizzazione
dell’Alternanza.
L’Ufficio Scolastico Regionale si è infatti reso promotore e primo attore di tale importante iniziativa per il
IL PROGETTO
perseguimento a livello regionale delle seguenti finalità:
36
▫
condividere un modello di Alternanza scuola-lavoro;
▫
favorire il confronto e la diffusione delle esperienze;
▫
monitorare i percorsi;
▫
facilitare il rapporto con il mondo del lavoro;
▫
agevolare la coprogettazione scuola-impresa.
15. IL SISTEMA SCUOLA–
lAVORO NEI PRINCIPALI
PAESI EUROPEI
L’importanza dell’introduzione di esperienze lavorative nei curricula scolastici degli studenti si riflette
soprattutto nella possibilità di facilitare i percorsi di transizione dallo studio al lavoro, garantendo anche una
maggiore coerenza tra studi compiuti e attività lavorativa intrapresa.
L’ufficio europeo di statistica ha diffuso dati sul mercato del lavoro riferiti al 2007, da cui emerge che
il nostro Paese registra un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti in Europa, con 20 giovani italiani su
La cosa che più colpisce, però, è che i dati Eurostat si riferiscono a soggetti di età compresa tra i 15
ed i 24 anni, mentre è noto che in Italia, a differenza di molti altri paesi europei, i giovani entrano molto tardi
nel mondo del lavoro, di regola non prima dei 25 anni o, alternativamente, immediatamente alla conclusione
della scuola dell’obbligo, dopo aver lasciato gli studi, determinando un ulteriore e preoccupante fenomeno: il
basso livello di scolarizzazione rispetto agli altri paesi europei, evidenziato dal fatto che i ragazzi italiani tra i
20 e i 24 anni di età in possesso di un diploma sono appena 73 su 100 a fronte di una media UE del 77,4 %).
Tale anomalia del caso italiano, che incide sulle prospettive occupazionali dei più giovani, permette di notare
lo scarso raccordo tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Seppur negli ultimi anni alcune azioni siano
state avviate, per cercare di far avvicinare queste due realtà, è necessario avviare ulteriori e specifiche
strategie.
1
Nelle prossime pagine andremo a vedere come sono strutturati i percorsi scuola-lavoro nei principali
paesi europei, ma prima di iniziare ad analizzare le esperienze di Inghilterra, Danimarca, Paesi Bassi,
Germania, Austria, Francia, Spagna e Portogallo, occorre fare una necessaria precisazione.
I sistemi scuola-lavoro realizzati in questi paesi non sono solo quelli che abbiamo in Italia, con periodi
di formazione lavorativa che si inseriscono nel normale percorso di studio (alternanza formativa) ma è prevista
anche l’alternanza lavorativa: un sistema di istruzione organizzato in due luoghi, la scuola e l’azienda, che
vede come percorso principale quello lavorativo, con obbligatorietà della contemporanea formazione
scolastica, calibrata opportunamente per la qualifica professionale che si vuole conseguire.
IL PROGETTO
100 che non hanno un lavoro, o almeno non hanno un lavoro regolare e dichiarato.
INGHILTERRA
In Inghilterra sono previste due tipologie di alternanza scuola – lavoro: una che si svolge durante l’istruzione
obbligatoria e che si configura come alternanza formativa (il work-related learning) e l’altra, pensata come
alternanza lavorativa, da svolgere successivamente all’istruzione obbligatoria (extended work related
learning).
Durante l’istruzione obbligatoria: work-related learning
Svolta negli ultimi due anni dell'istruzione obbligatoria, coincidenti con i primi due anni di istruzione secondaria
superiore (key stage 4: dai 14 ai 16 anni di età), questo tipo di formazione è stata integrata nel National
Curriculum ed è diventata obbligatoria per tutti gli studenti. Essa prevede che gli alunni svolgano periodi di
stage per 2 settimane all’anno. Nel settembre 2003, la Qualification and Curriculum Authority ha pubblicato
1
Fonte: Portale scuola-lavoro dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex Indire).
37
delle linee guida, intitolate Work-related Learning for All at Key Stage 4: Guidance for implementing the
Statutory Requirement from 2004, cui le scuole devono obbligatoriamente attenersi nella determinazione delle
opportunità di alternanza formativa. L'alternanza deve realizzarsi attraverso un approccio trasversale,
implicando diverse materie e corsi, per questo motivo non è riservato a tale attività un orario curriculare.
Non sono previste né una certificazione obbligatoria né una valutazione sommativa di ciò che gli studenti
hanno appreso dai programmi di work-related learning. Ciò nonostante, alcuni risultati di questo tipo di
alternanza formativa possono essere valutati come parte di un General Certificate of Secondary Education GCSE o di altre qualifiche.
Successivamente all’istruzione obbligatoria: extended work-related learning
Nell'istruzione secondaria superiore non obbligatoria, l'alternanza lavorativa è prevista limitatamente alle
National Vocational Qualifications (NVQs), qualifiche professionali che prevedono, ai fini del loro
conseguimento, lo svolgimento di un’attività lavorativa e ai programmi di apprendistato finanziati dallo Stato
(Apprenticeship programmes).
I programmi di apprendimento lavorativo si svolgono per un periodo di tempo che va da alcune settimane a
IL PROGETTO
due anni e tutti gli studenti ne possono beneficiare. L'esperienza di lavoro deve essere inquadrata nel
contesto del più ampio programma di apprendimento e deve essere complementare all'offerta scolastica.
Sono possibili vari modelli, fra i quali:
-
collocamento settimanale presso il datore di lavoro durante il key stage 4;
-
collocamenti in successione presso diversi datori di lavoro;
-
due settimane continuative per massimizzare l'apprendimento sul luogo di lavoro e per
minimizzare l'impatto sullo svolgimento del programma scolastico.
L'apprendimento sul posto di lavoro viene registrato ed è valutato sia come singolo percorso che come parte
integrante per il conseguimento della qualifica formale, sulla base di alcuni indicatori chiave di rendimento,
definiti all’inizio del programma.
Altre esperienze di alternanza formativa
Oltre all'alternanza formativa prevista nel curriculum del key stage 4, è stato introdotto anche il programma
Increased Flexibility for 14-16 Year Olds programme (IFP), che offre ad alcuni studenti maggiori opportunità
professionali e di alternanza formativa in partenariato con i further education colleges (che offrono istruzione
post-obbligatoria ai giovani di oltre 16 anni) e con altri attori. La maggior parte degli alunni che partecipano al
programma trascorre uno o due giorni alla settimana in un further education college o, in altri casi, lo studente
frequenta un sixth form college, un formatore privato oppure apprende direttamente in un ambiente lavorativo.
DANIMARCA
In Danimarca, più che veri e propri sistemi di alternanza scuola-lavoro, si ha un articolato percorso di
formazione professionale, che si sviluppa in una vasta gamma di programmi, distinti a seconda del settore
lavorativo in cui si prospetta l’inserimento:
-
Istruzione e formazione professionale (erhvervsuddannelserne - EUD) nei settori commerciale e
tecnico, offerta dagli istituti commerciali e tecnici;
-
Formazione di base per il servizio socio/sanitario (grundlæggendesocial – ogsundhedsuddannelser SOSU), offerta dagli istituti per il servizio sociale e sanitario;
38
-
Istruzione e formazione nel settore agrario, offerta dagli istituti di agraria;
-
Formazione marittima, offerta dalle scuole specialistiche del settore.
I corsi sono destinati a giovani di età compresa fra i 16 e i 19-20 anni, che abbiano concluso l’istruzione
obbligatoria.
L'istruzione e formazione di tipo professionale si svolge anche nell'ambito dell'istruzione secondaria
superiore generale per i settori commerciale (HHX) e tecnico (HTX) ed è propedeutica per l'accesso
all'istruzione superiore.
PAESI BASSI
Anche nei Paesi Bassi, le esperienze in contesti lavorativi riguardano la formazione professionale vera
e propria più che percorsi di alternanza scuola – lavoro.
L'istruzione e formazione professionale nei Paesi Bassi è offerta ai livelli di:
-
istruzione secondaria inferiore (VMBO: istruzione secondaria pre-professionale) da 14 a 16 anni di
età;
-
istruzione secondaria superiore e post-secondaria (MBO: istruzione secondaria professionale) da 16
a massimo 20 anni di età;
-
istruzione superiore (HBO) da 17 a 20 anni di età.
Solamente l'istruzione MBO è organizzata in una modalità vicina alla nostra alternanza scuola - lavoro.
la legge del 1996, in 4 livelli:
-
Livello 1: formazione per assistenti, da 6 mesi a 1 anno di formazione, fornisce agli studenti gli
strumenti per svolgere compiti semplici ed esecutivi;
-
Livello 2: formazione professionale di base, da 2 a 3 anni di formazione, permette agli studenti di
svolgere compiti esecutivi;
-
Livello 3: formazione professionale, da 2 a 4 anni, permette agli studenti di lavorare in autonomia;
-
Livello 4: formazione gestionale di livello medio, da 3 a 4 anni, e formazione specialistica, da 1 a 2
anni di istruzione post-secondaria di livello avanzato, che permettono agli studenti di lavorare in
autonomia per svolgere una vasta gamma di compiti o di svolgere lavori specialistici.
Per l'accesso ai corsi di livello 1 e 2 non sono richiesti specifici requisiti di ammissione relativi a una
formazione pregressa. Al contrario, per i livelli 3 e 4 (formazione gestionale di livello medio) è richiesto il
possesso di un certificato di istruzione secondaria pre-professionale (VMBO) o di un documento che attesti il
completamento con successo dei primi tre anni di istruzione secondaria superiore generale (HAVO) o di
istruzione pre-universitaria (VWO). Per i corsi di livello 4 di tipo specialistico, infine, è necessaria una qualifica
di formazione professionale relativa alla stessa professione o area professionale (qualifica MBO di livello 3).
I programmi di formazione sono organizzati dai 40 Centri regionali per la formazione attivi nel paese che
offrono una gamma completa di corsi sia a tempo pieno che parziale nei settori della tecnologia, dell'economia
e dei servizi/sanità. I corsi nei settori agrario, ambientale e alimentare sono organizzati dai Centri per la
formazione agraria e sono responsabilità del Ministero dell'agricoltura. I Centri regionali sono responsabili
IL PROGETTO
L'istruzione professionale MBO è organizzata, secondo la Struttura nazionale per le qualifiche introdotta con
dell'apprendimento professionale insieme agli Enti nazionali per l'istruzione professionale.
Le modalità di valutazione sono stabilite da ogni singolo istituto di formazione e inserite nei regolamenti
sull'insegnamento e gli esami.
GERMANIA
In Germania sono presenti sia l’alternanza formativa, offerta dalle Fachoberschulen, istituti ad indirizzo
professionale di livello secondario superiore, sia l’alternanza lavorativa, che si sviluppa nell’ambito del sistema
duale (Berufsschule).
Alternanza formativa in ambito scolastico
La Fachoberschule (FOS) è una scuola professionale a tempo pieno, che offre agli alunni una formazione di
tipo generale e la possibilità di acquisire nuove conoscenze e abilità tecniche sia teoriche che pratiche.
39
Generalmente, si accede alla Fachoberschule a partire dai 15 anni di età, dopo il conseguimento del diploma
della Realschule o di un diploma equivalente riconosciuto (Mittlerer Schulabschluss).
La durata prevista per la Fachoberschule è di 2 anni (16-18 anni di età). Il primo anno offre una parte di
formazione pratica sul luogo di lavoro e prevede 4 giorni alla settimana in azienda e 8 ore di lezione
settimanali. Nel corso della formazione pratica lo studente non è lavoratore ma tirocinante, sulla base di un
contratto di formazione pratica, concordato tra lo stesso e l’azienda nella quale si svolge la formazione.
Durante il secondo anno, vengono impartite almeno 30 ore settimanali di insegnamento di tipo generale e
professionale. La Fachoberschule si conclude con un esame che verte su tre materie generali (tedesco,
matematica, lingua straniera) e su materie specialistiche. Dopo il superamento dell'esame, gli studenti
ottengono il certificato Fachhochschulreife, che li qualifica per l'accesso alla Fachhochschule.
Alternanza lavorativa nell’apprendistato
In Germania, il sistema duale rappresenta una modalità di alternanza scuola – lavoro con una lunga
tradizione, che offre un sistema di istruzione organizzato in due luoghi di formazione: la scuola, Berufsschule,
e l’azienda. L’obiettivo è quello di fornire un’ampia preparazione professionale di base e le conoscenze e le
IL PROGETTO
abilità tecniche necessarie per svolgere un’attività professionale qualificata. Per accedere a tale formazione è
necessario avere completato il ciclo dell’obbligo (a seconda dei Länder, dai 15/16 anni in poi). Di fatto, due
terzi dei giovani ottengono una qualifica professionale nell’ambito del sistema duale.
I corsi possono avere una durata biennale o triennale, a seconda della professione scelta. Generalmente, gli
studenti passano tre o quattro giorni alla settimana sul posto di lavoro e due giorni presso la Berufsschule. La
formazione nella Berufsschule è finanziata con fondi pubblici messi a disposizione dal Land o dagli enti locali.
La formazione si svolge in base ad un contratto di lavoro fra l'azienda che provvede alla formazione e lo
studente interessato. Il contratto di formazione professionale definisce gli obiettivi, la durata totale, il numero di
ore lavorative quotidiane, la remunerazione dello studente e le modalità di pagamento. È prevista,
contestualmente, la frequenza in classe a tempo parziale, per 12 ore settimanali (480 ore), 8 delle quali
destinate all’insegnamento di materie specifiche relative alla professione di cui si è scelto l’indirizzo.Il sistema
duale prevede un esame intermedio alla fine del secondo anno e un esame finale al termine degli studi
(Ausbildungsabschlußprüfung).
Gli studenti che hanno completato la formazione professionale nell’ambito del sistema duale sono pronti per
intraprendere una professione: infatti, la formazione sul luogo di lavoro li ha abituati a ogni aspetto del mondo
del lavoro. Nella maggior parte dei casi, al completamento della formazione in alternanza, gli studenti trovano
lavoro nelle stesse aziende dove hanno svolto la formazione pratica.
Recentemente, sono stati sviluppati due nuovi progetti per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del
lavoro. Il primo, ‘Werkstattjahr’ (Anno di laboratorio), è stato ideato nel Land della Renania settentrionaleVestfalia e avviato nel 2005. Questo progetto è destinato ai giovani che non seguono un percorso di
apprendistato e che, in tal modo, hanno la possibilità di frequentare un istituto professionale e di visitare le
imprese e gli istituti di formazione per acquisire le competenze di base, prima di seguire un corso di
formazione professionale nell’ambito del sistema duale. Il secondo progetto, iniziato nel 2002, è
‘Kompetenzagenturen’ (Agenzie per le competenze): si tratta, appunto, di agenzie finanziate dal Ministero
federale per la famiglia, i pensionati, le donne e i giovani (Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen
und Jugend – BMFSFJ), che hanno il compito di aiutare i giovani svantaggiati a trovare la loro strada
nell’intricato mercato del lavoro o un’opportunità di formazione.
40
AUSTRIA
Anche in Austria abbiamo entrambe le tipologie di alternanza scuola/lavoro: l’alternanza formativa, offerta
dalle Berufsbildende mittlere Schulen e dalle Berufsbildende höhere Schulen, istituti ad indirizzo professionale
di livello secondario superiore rispettivamente di livello medio e di livello avanzato; l’alternanza lavorativa, che
si sviluppa nell’ambito del sistema duale e si svolge a scuola e in azienda (Berufsschule und Lehre).
Alternanza formativa in ambito scolastico
Il conseguimento di abilità e di qualifiche professionali rappresenta il ‘cuore’ della formazione offerta dagli
istituti ad indirizzo professionale di livello secondario superiore. Le Berufsbildende mittlere Schulen - BMS e le
Berufsbildende höhere Schulen - BHS offrono, infatti, tirocini pratici in azienda obbligatori, che si svolgono nel
-
Differenziazione: a seconda delle abilità e degli interessi degli studenti;
-
Combinazione di un’istruzione generale con una formazione specializzata teorica e pratica;
-
Abilità di base;
-
Progetti nel settore economico;
-
Insegnanti con esperienza nel settore economico.
I corsi presso le BMS, che solitamente prevedono una durata di 3 o 4 anni, combinano un’istruzione di tipo
generale con una formazione professionale specifica.
I corsi presso le Berufsbildende höhere Schulen, che prevedono una durata di cinque anni presso istituti ad
indirizzo professionale di livello secondario superiore, offrono un’istruzione generale più approfondita e una
formazione specializzata di livello più alto. Le aree di specializzazione offerte dalle BHS corrispondono in gran
parte a quelle delle BMS. Questi istituti offrono, inoltre, una preparazione adeguata per avviare una
professione.
Al termine della Berufsbildende mittlere Schule superato l’esame di fine studi (Abschlussprüfung), si consegue
una doppia qualifica, di tipo generale e professionale, che autorizza all’esercizio di una professione e offre, in
alternativa, l’accesso all’istruzione superiore e alle professioni.
Alternanza lavorativa nell’apprendistato
In aggiunta alla formazione a tempo pieno, offerta dalle BMS e dalle BHS, gran parte dell’istruzione e della
formazione professionale si svolge presso la Berufsschule, che offre una formazione in apprendistato. Questa
tipologia di alternanza scuola-lavoro viene seguita dal 40% circa dei giovani di età compresa tra i 15 e i 18
anni, che vengono preparati alla loro futura professione, e si svolge in due luoghi distinti: in aziende specifiche
per la formazione (Lehrbetrieb), e nelle scuole professionali a tempo parziale (Berufsschulen). A seconda
dell’indirizzo prescelto, la durata della formazione si colloca tra i 2 e i 4 anni. Il tirocinio pratico si basa su un
IL PROGETTO
periodo delle vacanze estive o durante la formazione scolastica. Le caratteristiche più importanti sono:
contratto di apprendistato (Lehrvertrag), regolamentato dalla legge sul lavoro, ma gli apprendisti vengono
ancora considerati come partecipanti all’istruzione obbligatoria e per tale motivo devono iscriversi ad una
scuola professionale a tempo parziale. La maggior parte dell’istruzione impartita nelle scuole professionali a
tempo parziale è incentrata sull’insegnamento orientato al lavoro (75%), mentre le materie di tipo generale
costituiscono un quarto del curriculum. Le scuole professionali a tempo parziale sono scuole speciali istituite
per le varie professioni scelte. Le classi vengono costituite raggruppando le persone in base ai settori, o, in
alcuni casi, ai gruppi di professioni correlate.
In Austria, circa 38.000 aziende offrono una formazione in apprendistato, in particolare piccole e medie
imprese del settore del commercio, dell’artigianato, dei servizi, del turismo e del tempo libero. Al termine della
formazione, il soggetto può intraprendere una professione in qualità di lavoratore specializzato. L’esame, che
si svolge al termine dell’apprendistato (Lehrabschlussprüfung), consente di stabilire se il candidato ha
acquisito le abilità e le competenze richieste nel rispettivo settore professionale, se è capace di svolgere le
41
attività peculiari della professione in oggetto senza la necessità di un’ulteriore supervisione, e se è in grado di
svolgere queste mansioni in modo adeguato.
Il costante aggiornamento dei programmi scolastici e dei settori professionali per i quali viene offerto un
percorso di studi, consentono all’istruzione e alla formazione professionale di stare al passo con i
cambiamenti economici del paese e promuovono forme di apprendimento innovative quali:
-
Aziende ‘di prova’ (imprese virtuali, organizzate presso le BMS e le BHS, la cui ‘frequenza’ è
obbligatoria o facoltativa a seconda del tipo di istituto);
-
‘Apprendimento cooperativo aperto’ (Cooperatives offenes Lernen - COOL), un progetto che
promuove la capacità organizzativa e la gestione del tempo negli alunni, che attraverso
l’organizzazione di un programma settimanale individuale sviluppano la capacità di gestire in
modo autonomo il lavoro e imparano a lavorare in gruppo.
IL PROGETTO
FRANCIA
In Francia l’alternanza si realizza nell’ambito delle formazioni professionali (dal CAP al BTS, al Bac pro), in
ambito scolastico “sous statut scolaire” (stages) oppure nell’apprendistato. Sono, quindi, presenti sia
l'alternanza formativa che l'alternanza lavorativa
L’alternanza in ambito scolastico (“sous statut scolaire”)
L’alternanza al collège (istruzione secondaria di I grado)
Il dispositivo dell’alternanza viene offerto nelle classi 4ème e 3ème (ultimi due anni del collège), con l’obiettivo
di offrire un diverso approccio alla didattica e ridurre il numero di alunni che lasciano il sistema educativo
senza qualifica. Si tratta, dunque, di una risposta congiunturale ai bisogni specifici di un alunno in un dato
momento del suo percorso scolastico.
Si realizza così un tipo di formazione condivisa tra collège e lycée(s) professionnel(s), tra collège e impresa, o
tra questi 3 poli (doppia alternanza). In ogni caso, le condizioni del progetto condiviso di alternanza tra i vari
attori devono essere precisate da una convenzione. Promossa e organizzata dal collège, a partire da un
progetto pedagogico specifico per ciascun alunno, questa formazione comprende dei periodi nel corso dei
quali gli alunni realizzano nel liceo professionale o in impresa delle attività definite in precedenza, portatrici di
saperi, saper fare e saper essere in coerenza con gli apprendimenti del collège. Al fine di dare nuova
motivazione agli alunni, questo dispositivo rompe il quadro abituale del loro percorso scolastico. Il ricorso a
questa tipologia di alternanza è facoltativo e viene proposto ad alunni di almeno 14 anni che presentano un
accumulo di ritardi e lacune non arginate dalle altre misure di supporto. Sono le équipe pedagogiche ad
individuare, alla fine dell’anno scolastico precedente o durante i primi mesi dell’anno in corso, gli alunni che
potrebbero trarre vantaggio dall’alternanza. Proposta dal capo di istituto, l’ammissione è comunque preceduta
da una concertazione tra l’alunno, i suoi genitori e l’équipe educativa. Il progetto formativo è redatto con il
coordinamento di un professore referente.
Gli alunni coinvolti nell’alternanza rimangono dei “collégiens”: nel liceo professionale (o agricolo) come in
impresa, sono sotto la responsabilità amministrativa e didattica del collège. In base a questo principio di
individualizzazione del percorso, la determinazione della durata dei tempi di formazione da realizzarsi nel liceo
professionale e/o in impresa dipende dal progetto e dai bisogni del singolo alunno. Quando poi l’alunno rientra
in collège, la fase successiva di riflessione e gestione delle competenze permette di valorizzare l’esperienza
acquisita. Gli alunni che partecipano all’alternanza beneficiano di orari scolastici flessibili, in maniera da
42
integrarvi le attività svolte in impresa e/o presso il liceo professionale.
La verifica regolare di ciascun alunno si basa su una stretta collaborazione tra gli insegnanti del collège e del
liceo professionale e/o dei tutor di impresa. Al liceo professionale, un professore (PLP – Professeur lycée
professionnel) referente accompagna l’alunno nella scoperta di uno o eventualmente di più settori
professionali. Alla stessa maniera, in impresa, il tutor è responsabile dell’alunno in maniera da fargli
conoscere uno o due mestieri nonché le regole sottostanti al funzionamento del mondo del lavoro. Il contributo
del referente del liceo professionale e/o del tutor di impresa alla valutazione dell’alunno è particolarmente
costruttivo. Al termine di dispositivi di alternanza nella classe 4ème, viene effettuato un bilancio
individualizzato per decidere in maniera unitaria come far proseguire ciascun alunno nel proprio percorso
scolastico.
L’alternanza nell’istruzione secondaria di II grado
L'istruzione professionale è suddivisa in due livelli di formazione corrispondenti a due livelli di qualifica, e
prevede tre indirizzi di studio: quello corrispondente alla preparazione del CAP (Certificat d'aptitude
professionnelle – Certificato di attitudine professionale), quello corrispondente alla preparazione del BEP
(Brevet d'études professionnelles – Brevetto di studi professionali) e quello corrispondente alla preparazione
del baccalauréat professionale. Il primo livello di formazione comprende le classi che preparano in due anni al
CAP e al BEP. Il secondo livello di formazione corrisponde al ciclo terminale e comprende gli ultimi due anni
che conducono al conseguimento del baccalauréat professionale. L'istituto scolastico, l'alunno e l'impresa
svolgere, le modalità del suo inquadramento attraverso la figura di un tutor e gli obiettivi che dovranno essere
raggiunti e valutati al termine del periodo in impresa. Negli istituti scolastici viene designato un coordinatore,
che svolgerà una funzione di collegamento con l’impresa. Si accede a questo tipo di istruzione a 14 anni,
dopo aver concluso il ciclo di istruzione secondaria di primo grado (collège). Il corso per conseguire il CAP o il
BEP ha una durata di due anni (15-17), mentre il corso per conseguire il baccalauréat professionale dura 4
anni o 2 anni se lo studente è già in possesso di un CAP o di un BEP.
La valutazione degli alunni che seguono una formazione professionale si effettua generalmente attraverso
combinazioni di prove specifiche finali, il cui contenuto e la cui durata sono stabiliti dal regolamento del
diploma, e di prove di controllo in corso di formazione, tenendo conto del tirocinio in ambiente professionale.
Dalla fine del 2001, i licei che offrono formazioni professionali possono richiedere, soli o in partenariato con
altri istituti, la certificazione di “liceo dei mestieri” (Lycée des métiers). Questa certificazione è assegnata agli
istituti che propongono un’offerta di formazione costruita attorno a un insieme coerente di mestieri di uno
stesso settore professionale. L’implementazione del “liceo dei mestieri” ha per obiettivo primario di accrescere
l’efficacia didattica ed educativa degli istituti interessati.
A.
L’alternanza nell’apprendistato
La possibilità di conseguire i diplomi sotto forma di contratto di apprendistato dà luogo all'alternanza
lavorativa. Si tratta di un contratto di lavoro che lega il datore di lavoro all'apprendista, che riceve uno
stipendio per il lavoro svolto. Come tutti i contratti di lavoro, il contratto di apprendistato è regolato dal codice
del lavoro e dalle convenzioni collettive, ma si tratta di un contratto di lavoro particolare, in quanto comporta
IL PROGETTO
devono essere legati da un vero e proprio contratto, che indica le attività professionali che l'alunno dovrà
obbligatoriamente una formazione pratica offerta in impresa e una formazione di tipo più teorico offerta dai
Centres de formation d'apprentis – CFA (centri di formazione di apprendisti). L'apprendistato ha lo scopo di
fornire ai giovani una qualifica professionale sancita, al termine della formazione, da un diploma nazionale. Gli
apprendisti possono conseguire un diploma di istruzione secondaria (CAP, BEP, Bac pro, BP6, BT7), di
istruzione superiore (BTS8, DUT9, diploma di ingegnere, scuola superiore di commercio) o un titolo
equivalente. Il tipo di qualifica o di diploma e di conseguenza i possibili sbocchi occupazionali dipendono dal
percorso scelto dallo studente.
La formazione si svolge in due luoghi diversi e si suddivide tra il tempo passato in impresa (il più lungo) e il
tempo trascorso presso il CFA. Presso il CFA vengono insegnate le stesse materie previste dai vari
programmi di insegnamento. Tuttavia, sono insegnate con metodologie diverse da quelle degli altri istituti. Il
periodo minimo di formazione presso un CFA è di 400 ore l'anno, innalzato a 450 ore l'anno per il CAP e 500
per il BEP. Alcuni diplomi richiedono una durata ancora più lunga. La durata del contratto di apprendistato
varia a seconda del livello di qualifica previsto. In generale, la durata della preparazione di un diploma è di 2
43
anni, salvo casi particolari (preparazione in 3 anni per alcuni CAP, ecc.), ma può anche essere adattata al
livello di preparazione iniziale dell'apprendista.
Preceduto da un dibattito molto acceso, è entrata in vigore la legge del 31 marzo 2006 un nuovo sistema di
apprendistato, realizzato a partire dai 14 anni (“apprentissage junior”).
SPAGNA
In Spagna, la formazione in alternanza a livello di istruzione secondaria superiore è prevista solamente per il
settore professionale dalla Formación Profesional Especifica de grado medio (Formazione professionale
specifica di grado intermedio), organizzata in diversi ciclos formativos, corrispondenti a 22 settori
professionali, e costituita da moduli di apprendimento teorico e da un periodo di formazione pratica
obbligatoria sul posto di lavoro (la Formación én centros de trabajo - FCT).
La formazione in alternanza è tuttavia prevista anche in altri casi:
- Programmi di garanzia sociale e di formazione iniziale: sono programmi destinati a giovani con più di 16
IL PROGETTO
anni, che non hanno conseguito un certificato di fine istruzione secondaria obbligatoria. Hanno lo scopo di
facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro e l'alternanza costituisce una parte facoltativa di questi
programmi.
- Formación Profesional Especifica de grado superiore (Formazione professionale specifica di grado
superiore): formazione di livello post-secondario, che prevede un periodo di formazione pratica sul luogo di
lavoro.
Formación én centros de trabajo-FCT (formazione nei centri di lavoro)
La caratteristica principale di questo modulo formativo risiede nel fatto che si svolge effettivamente in azienda,
sul luogo di lavoro, o in un ambiente produttivo dove gli studenti possono osservare e sviluppare compiti e
attività tipiche del profilo professionale per il quale stanno studiando. Allo stesso modo, devono conoscere il
lavoro di produzione, le procedure dei servizi e l’organizzazione delle relazioni di lavoro. Nello svolgimento del
periodo di alternanza, gli studenti sono guidati da due soggetti: il docente-tutor (della scuola) e il formatoretutor (dell'azienda).
Può accedere alla Formación Profesional Especifica de grado medio chi è in possesso di un certificato di
Graduado en Educación Secundaria Obligatoria o di Técnico Auxiliar o di Técnico, che si ottengono
generalmente a 16 anni, a conclusione dell’istruzione obbligatoria. La struttura della FCT è la stessa degli altri
moduli che costituiscono il ciclo formativo. Per ogni modulo di FCT è prevista una serie di abilità che l'alunno
deve acquisire nel periodo in azienda. Oltre alle abilità, sono stabiliti in anticipo anche i criteri per valutare se
quelle abilità siano state o meno acquisite. La durata totale del ciclo formativo va dalle 1300 alle 2000 ore (un
anno e mezzo o due anni), delle quali 350 – 700 ore (da 10 a 20 settimane) devono essere dedicate alla
formazione sul posto di lavoro. La durata dipende, comunque, dal ciclo formativo scelto. Nel monte ore totale
sono incluse anche le ore che devono essere dedicate alle sedute di consulenza e orientamento con il
docente-tutor e che si svolgono, in genere, ogni 15 giorni a scuola. Essendo parte integrante dell'orario
scolastico, anche per questo modulo sono previste le vacanze durante l'anno.
La FCT è il risultato della diretta collaborazione fra gli istituti di istruzione e il mondo dell'imprenditoria. Altri
soggetti coinvolti sono le autorità educative e gli enti del mondo del lavoro, come le Camere di Commercio o
le organizzazioni di imprenditori di ogni livello. La gestione di tale collaborazione è spesso organizzata
attraverso accordi, che hanno caratteristiche specifiche a seconda del tipo di collaborazione.
44
I processi di valutazione e il riconoscimento accademico degli studenti che frequentano corsi della formazione
professionale specifica, sono regolamentati in modo diverso da ogni Comunità Autonoma, partendo da una
normativa statale di riferimento. La valutazione nella FCT coinvolge diversi aspetti, di cui il più importante è
sicuramente quello del livello delle prestazioni del soggetto in formazione, comprese le attitudini che sono
state sviluppate. Inoltre, sono valutati anche il processo formativo stesso, il contenuto degli altri moduli e le
possibilità di inserimento del soggetto nel mondo del lavoro dopo il completamento del periodo di formazione.
I soggetti responsabili della valutazione sono due: da una parte il tutor in azienda, che deve presentare un
rapporto sulle competenze professionali acquisite dallo studente; dall'altra il tutor della scuola, che è il
maggior responsabile dell'attribuzione del voto finale nel modulo della FCT. A tal fine, il docente-tutor prende
in considerazione il rapporto di valutazione redatto dal tutor aziendale. Gli studenti, che hanno completato con
successo la formazione professionale di grado intermedio, ottengono un certificato che conferisce la qualifica
di Técnico nell’area professionale corrispondente al ciclo formativo seguito. Il diploma di Técnico permette di
accedere al Bachillerato e all’istruzione specialistica.
Dopo le elezioni politiche del 2004, il nuovo esecutivo si è impegnato a rivedere la normativa vigente e ha così
dato vita a un dibattito, pubblicando il documento Una educación de calidad para todos y entre todos
(un'educazione di qualità per tutti e da tutti), che indica gli aspetti che dovrebbero essere riformati. Per quanto
accesso alla formazione, stabilendo dei legami maggiori fra il sistema di formazione professionale e
l'istruzione ordinaria.
PORTOGALLO
In Portogallo, per alternanza si intende, come da Decreto legge n. 205/96, un’interazione tra le componenti di
formazione teorica e di formazione pratica obbligatoria, che include una formazione in situazione di lavoro,
distribuita in forma progressiva lungo tutto il processo formativo. Esistono, tuttavia, varie modalità di
organizzazione dell’alternanza a seconda degli indirizzi di studio e dei livelli di sviluppo curricolare. Anche in
Portogallo, si possono, tuttavia, individuare principalmente due tipologie di alternanza scuola/lavoro, ossia
l’alternanza formativa, offerta dai Cursos tecnológicos (corsi tecnologici) e dai Cursos profissionais (corsi
professionali), e l’alternanza lavorativa, che si sviluppa nell’ambito dei Cursos de aprendizagem.
B.
Alternanza formativa in ambito scolastico
Cursos tecnológicos
Sono corsi che portano al conseguimento di una qualifica che prepara i giovani all’impiego, in particolare nelle
aree professionali che presentano carenze e in settori emergenti, soprattutto quello delle nuove tecnologie
dell’informazione. I corsi prevedono una durata di 3 anni e sono rivolti a studenti di 15 anni o di età superiore,
che hanno completato i 9 anni di istruzione obbligatoria. Questi corsi hanno una struttura curricolare orientata
al mondo del lavoro, prevedendo il completamento di un progetto tecnologico nell’arco dei 3 anni, anche
IL PROGETTO
riguarda più specificatamente la formazione professionale, si prevede una maggiore flessibilità in termini di
attraverso lo svolgimento di un tirocinio obbligatorio sul luogo di lavoro, organizzato diversamente a seconda
dell’istituto scolastico.
Cursos profissionais
I Cursos profissionais, che conducono ad una qualifica professionale, hanno come obiettivo quello di
preparare i giovani ad una professione specializzata o al proseguimento degli studi a livello di istruzione
superiore. Inoltre, data la necessità di rispondere alle richieste del mercato del lavoro a livello regionale e
locale, i corsi offerti rispondono alle caratteristiche e ai bisogni delle aziende presenti sul territorio. I Cursos
profissionais sono regolamentati e riconosciuti dal Ministero dell’Educazione, sebbene vengano generalmente
istituiti per iniziativa della società civile, vale a dire da soggetti come le autorità locali, le imprese o le
associazioni commerciali, i sindacati, ecc. Inoltre, le scuole professionali dipendono dal Ministero
dell’Educazione per quanto riguarda le questioni scientifiche, didattiche e funzionali, ma sviluppano le proprie
attività culturali, scientifiche, tecnologiche e didattiche in modo autonomo. I corsi sono rivolti ai giovani che
hanno completato i 9 anni di istruzione obbligatoria e prevedono una durata complessiva di 3 anni (2900/
45
3100 ore). Attualmente, sono disponibili 179 Cursos profissionais a livello nazionale, organizzati in 19
‘famiglie’ professionali, alcune delle quali corrispondono alle aree di formazione coperte dai Cursos
tecnológicos. Nelle scuole professionali l’alternanza si realizza durante tutti e tre gli anni di formazione, anche
se attraverso una modalità diversa per ciascun anno. Nel primo anno si tratta di un’alternanza cosiddetta
implicita, in quanto la formazione si svolge fondamentalmente a scuola, garantendo una componente pratica
elevata, con la finalità di acquisire le competenze chiave necessarie alla comprensione dei fenomeni e la
capacità di realizzazione le attività proposte. Nel secondo anno di formazione, invece, l’alternanza si realizza
sotto forma di stage di applicazione pratica delle conoscenze; nel terzo anno si realizza, infine, attraverso la
prova di attitudine professionale (PAP), una forma di alternanza che potrebbe essere definita interattiva,
poiché si parte da un problema/progetto proposto dall’alunno sulla base di una riflessione personale sul
proprio futuro professionale. Gli stage, durante il secondo anno, sono normalmente di durata breve (in media
una settimana) e si prefiggono gli obiettivi preventivamente definiti nel quadro della pianificazione delle
materie tecnologiche. In accordo con i piani curricolari, vengono così organizzati da quattro a sei periodi di
formazione in alternanza durante l’anno, che corrispondono ad un carico orario medio di 40 ore per ciascun
IL PROGETTO
periodo di stage, alternandoli con i periodi di formazione a scuola. Per quanto riguarda la prova di attitudine
professionale (PAP), che si svolge durante il terzo anno e attraverso cui si realizza l’alternanza cosiddetta
interattiva, la situazione è diversa, in quanto si passa da una pianificazione globale destinata a un gruppo di
alunni a una pianificazione personalizzata. Normalmente questo progetto personale prende avvio da una
prima fase di ideazione, sulla base di confronti tra la direzione pedagogica, i genitori e gli alunni. Da questa
prima fase scaturisce la definizione dell’area tematica di interesse e la necessità di trovare una o più imprese
compatibili con la tematica scelta. Altro aspetto fondamentale per il successo del progetto della PAP è
l’individuazione di un professore con il ruolo di tutor, di consulente di orientamento, di intermediario tra la
scuola e l’impresa e di valutatore. La durata di questo progetto è variabile e dipende dalle scuole e dai corsi.
Tuttavia, si aggira intorno alle 250/300 ore di formazione. Può corrispondere a un giorno a settimana o a più
giorni di seguito, a seconda dello sviluppo curricolare proprio di ciascun istituto scolastico.
È previsto un voto finale per la certificazione di questo tipo di formazione. I Cursos tecnológicos ed i Cursos
profissionais portano al conseguimento di un certificato di istruzione secondaria insieme ad un certificato di
qualifica professionale di III livello (capacità di gestione di medio livello), che consente la prosecuzione degli
studi di istruzione superiore, preferibilmente nell’area politecnica, o nei corsi di specializzazione tecnologica
post-secondaria.
C.
Alternanza lavorativa nell’apprendistato
La formazione professionale in ambito lavorativo integra la formazione professionale che si svolge nell’ambito
dell’istruzione ed è destinata principalmente alle persone disoccupate e ai giovani che hanno abbandonato il
sistema di istruzione senza una qualifica. L’offerta principale è costituita dai corsi di formazione in
apprendistato (Cursos de aprendizagem), che offrono qualifiche alle persone in cerca del loro primo impiego e
di età inferiore ai 25 anni, in modo che la loro integrazione nel mondo del lavoro possa essere facilitata. Si
tratta, quindi, di un sistema di formazione in alternanza realizzata nell’ambito di numerose aree professionali,
che offre al termine una certificazione doppia: quella scolastica e quella legata alle abilità acquisite attraverso
la formazione in azienda. La formazione in alternanza parte da diversi livelli di accesso in termini di
preparazione scolastica e di qualifica. La struttura curricolare della formazione in apprendistato prevede tre
componenti:
- La componente socio-culturale, che consente l’acquisizione di una serie di competenze, in materia di
conoscenze scolastiche, di capacità relazionali e attitudini personali;
46
- La componente tecnico-scientifica, che offre le conoscenze necessarie allo sviluppo di specifiche tecniche e
tecnologie dell’informazione, dallo sviluppo di attività pratiche, prove o esperimenti nel settore della
formazione, alla risoluzione di problemi inerenti al lavoro;
- La componete pratica, che si svolge nel contesto lavorativo con il sostegno di un tutor, che consolida le
competenze e le conoscenze acquisite nell’ambito della formazione, attraverso attività utili alla futura
professione, e che facilita il futuro inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Per quanto riguarda, invece, i corsi, sono disponibili le seguenti tipologie:
- Corsi di orientamento di I livello: sono destinati a coloro che non hanno completato l’ensino básico e che
non possono frequentare un corso di apprendistato; i corsi prevedono una durata di 600-800 ore, portano al
conseguimento di un certificato professionale di I livello e incoraggiano alla frequenza dei corsi di
apprendistato;
- Corsi di apprendistato di II livello: sono destinati a coloro che hanno completato i 9 anni di istruzione
obbligatoria e a coloro che non hanno ottenuto un diploma di fine studi presso l’ensino básico, ma che
possono conseguire una qualifica professionale; nel primo caso, la durata del corso può variare dalle 1500
alle 1800 ore, mentre nel secondo caso dalle 1800 alle 4500 ore. I corsi suddetti portano al conseguimento di
un certificato di qualifica professionale di II livello e, nel caso di iscritti che non siano in possesso di un
diploma di ensino básico, consentono di conseguire un certificato equivalente al terzo ciclo dell’ensino básico;
obbligatoria, ma anche a chi ha completato l’ensino secundário senza avere conseguito una qualifica
professionale; nel primo caso il corso prevede una durata di 4500 ore, nel secondo caso, invece, la durata
prevista oscilla tra le 1500 e le 1800 ore; i corsi portano al conseguimento di un certificato di competenza
professionale di III livello e, per coloro che hanno completato l’ensino básico, è prevista un’equivalenza pari al
completamento dell’ensino secundário;
- Corsi di apprendistato di IV livello: sono rivolti ai giovani in possesso di una qualifica professionale di III
livello; si tratta di corsi di formazione post-secondaria, corsi di specializzazione tecnologica o corsi di qualifica
tecnologica avanzata, che conferiscono una certificazione nei rispettivi settori professionali di competenza.
La valutazione è continua e copre tutti gli aspetti del programma di studio, attraverso prove ed esami, che si
svolgono a tre livelli: generale, tecnologico e pratico. Il percorso di formazione nell’ambito dei Cursos de
aprendizagem termina con un esame finale. Il completamento ed il superamento di questi corsi permette il
rilascio di un certificato di competenza professionale, che indica il corso frequentato, il tipo di diploma e il
livello di qualifica professionale, nonché il rilascio di un diploma di istruzione.
IL PROGETTO
- Corsi di apprendistato di III livello: sono destinati a coloro che hanno completato i 9 anni di istruzione
47
16. ALCUNE RIFLESSIONI
L’affermarsi della società dell’informazione, la globalizzazione, lo sviluppo scientifico e tecnologico portano a
considerare il mondo della scuola e quello dell’azienda non più come realtà separate, bensì integrate tra loro,
nella consapevolezza che per uno sviluppo coerente della persona in un’ottica di long life learning è
importante ampliare i luoghi ed i tempi dell’apprendimento e, di conseguenza, investire nella formazione delle
future risorse.
L’Alternanza scuola-lavoro rappresenta in tal senso una rilevante novità, una modalità di acquisizione di
conoscenze e di competenze diversa rispetto ai piani tradizionali che, prevedendo l’alternanza di moduli di
formazione in aula a occasioni di apprendimento in azienda, offre un importante contributo a superare la
tradizionale divisione tra mondo della scuola e mondo del lavoro.
IL PROGETTO
A tal proposito, il progetto si è proposto di realizzare concretamente la possibilità di far dialogare queste realtà
48
proprio per consentire di integrare conoscenze e linguaggi nonché di attuare una comune linea di azione che,
attraverso un network di attori sinergici e complementari, potesse realmente essere efficace e assicurare ai
giovani esperienze autenticamente formative attraverso l’Alternanza.
Importanti e lusinghieri possono definirsi i risultati congiuntamente ottenuti in termini di raggiungimento degli
obiettivi prefissati, di innovazione, partecipazione e soddisfazione della popolazione studentesca, di
coinvolgimento del tessuto attivo e produttivo del territorio, di promozione e potenziamento del raccordo tra
realtà formativa e realtà imprenditoriale.
Il successo dell’iniziativa è imprescindibilmente frutto della disponibilità e della preziosa, fattiva e sinergica
collaborazione di una pluralità di soggetti pubblici e privati che, operando in rete, hanno determinato la piena,
positiva attuazione dell’Alternanza scuola-lavoro.
La condivisione e la collaborazione nei progetti si conferma condicio sine qua non per la realizzazione di una
efficace, coordinata ed organica azione di promozione, sostegno e sviluppo della nostra provincia.
TEMPI DEL PROGETTO
20
2008
07
Analisi territoriale
►
Avvio e definizione rapporti con potenziali
partner del progetto
Firma Convenzione Operativa
Costituzione Comitato Tecnico
►
►
►
Azioni di promozione, comunicazione e
divulgazione progetto
►
Implementazione e consolidamento sistema
Polaris
►
Realizzazione percorsi formativi per tutor
aziendali e scolastici
►
Realizzazione percorsi di orientamento per
studenti classi 3^
►
Realizzazione percorsi di formazione e di
tirocinio per studenti classi 4^
►
Monitoraggio processo ed attivazione
processi di miglioramento
►
Valutazione e rendicontazione
►
Convegno conclusivo di presentazione dei
risultati
Pubblicazione Guida
►
Set
Ago
Lug
Giu
Mag
Apr
Mar
Feb
Ott
IL PROGETTO
►
Gen
Dic
ATTIVITA’
49
II PARTE
MONITORAGGIO TIROCINI
1. RISULTATI DEI QUESTIONARI
Anche quest’anno gli studenti, i soggetti ospitanti ed i tutor hanno espresso, al termine del tirocinio formativo,
la propria personale valutazione dell’esperienza di Alternanza scuola-lavoro, compilando la medesima
modulistica appositamente predisposta dall’Ufficio Scolastico Regionale, cosicché è altresì possibile mettere a
I soggetti ospitanti continuano a dimostrare, seppur con un leggero calo rispetto allo scorso anno, un elevato
grado di soddisfazione nei confronti degli studenti per comportamento tenuto e per svolgimento dei compiti
assegnati, in special modo relativamente al rispetto delle regole stabilite dall’azienda, nel primo caso, ed alla
capacità di portare a termine i compiti assegnati e di porsi attivamente verso situazioni nuove, nel secondo
caso. Resta anche positivo il parere sulla capacità di interazione con gli altri, specialmente per la
comprensione ed il rispetto delle regole e dei ruoli, e migliora, per quanto fosse comunque già molto alto, il
giudizio circa l’attitudine al lavoro ed alle mansioni svolte, nonché riguardo la preparazione professionale di
base.
Migliora l’opinione espressa dai tutor aziendali relativamente all’organizzazione delle attività ed alla
disponibilità dei colleghi scolastici a fornire informazioni. Essi continuano nel contempo sia a riconoscere
fortemente l’importanza dell’esperienza dell’Alternanza scuola-lavoro nel favorire la formazione e
l’orientamento degli studenti, sia a ritenere comunque troppo breve il periodo di tirocinio. Migliorano i pareri
espressi sugli studenti in merito alla capacità di interazione con la struttura aziendale, alle risposte alle
aspettative di lavoro manifestate dal soggetto ospitante, allo sviluppo di capacità operative specifiche. I tutor
concordano totalmente sulla positività dell’esperienza, che ritengono utile ripetere, anche apportando
miglioramenti. Il 94% dei tutor aziendali conferma la disponibilità dei soggetti rappresentati a ripetere
l’esperienza: la principale motivazione ad un eventuale rifiuto rimane comunque l’eccessiva onerosità in
termini di risorse umane.
Gli studenti sono sempre molto soddisfatti di aver aderito al progetto di Alternanza scuola-lavoro: ritengono di
aver tratto vantaggio dall’esperienza, che reputano estremamente proficua, e considerano l’inserimento
lavorativo in azienda molto interessante e professionalmente ricco. Vengono confermate alcune risultanze
evidenziate la scorsa edizione (i ragazzi esprimono preoccupazioni riguardo al proprio livello di preparazione,
grado di autonomia ed immagine di sé trasmessa), ma emergono anche delle novità: l’esperienza è stata
specialmente apprezzata come valida occasione per comprendere il settore in cui si colloca l’azienda
ospitante e per conoscere l’ambiente, le tecniche e l’organizzazione del lavoro, e le maggiori difficoltà sono
state incontrate nel lavoro pratico e nella comprensione della tecnologia. Ne consegue che, quest’anno, gli
studenti suggeriscono in particolar modo di potenziare le competenze pratico-operative.
MONITORAGGIO TIROCINI
confronto i risultati attuali con quelli della scorsa edizione del progetto.
53
MONITORAGGIO TIROCINI
54
Modello 10
Scheda
valutazione
studente
Comportamento
71,4%
68,1%
33,3%
29,5%
26,2%
1,7%
0,2% 0,4%
1,7%
0% 0%
PUNTUALITA’
Ottimo
Buono
Sufficiente
0%
0% 0% 0% 0%
DECORO
Discreto
0,4%
0,4%
Necessita di migliorare
0% 0%
RISPETTO DELLE REGOLE STABILITE
DALL’AZIENDA
Non accettabile
N.R.
MONITORAGGIO TIROCINI
66,1%
55
Svolgimento dei compiti assegnati
0,4%
100%
2,1%
0,9%
0,9%
0,4%
0,4%
2,1%
0,4%
MONITORAGGIO TIROCINI
4,3%
56
8,9%
90%
11,3%
10,2%
80%
38,0%
70%
41,4%
50%
38,6%
44,6%
60%
55,7%
40%
47,3%
47,1%
38,7%
30%
20%
10%
0%
CAPACITA' DI SAPERE CAPACITA' DI PORSI
CAPACITA' DI
CAPACITA' DI
ATTIVAM ENTE VERSO
ORGANIZZARE
PORTARE A TERM INE I RISPETTARE I TEM PI
COM PITI ASSEGNATI NELL'ESECUZIONE DI AUTONOM AM ENTE IL SITUAZIONI NUOVE
PROPRIO LAVORO
TALI COM PITI
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Necessita di migliorare
2,1%
Non accettabile
N.R.
Interazione con gli altri
0,4%
0,4%
1,7%
0,9%
100%
4,3%
3,4%
0,4%
2,6%
0,9%
3,9%
90%
80%
36,4%
44,0%
46,4%
70%
60%
50%
56,8%
40%
48,8%
46,9%
30%
20%
10%
0%
CAPACITA' DI
COM UNICARE
EFFICACEM ENTE CON
ALTRI
Ottimo
Buono
Discreto
CAPACITA' DI
CAPACITA' DI
LAVORARE
COM PRENDERE E
RISPETTARE LE REGOLE INTERAGENDO CON GLI
ALTRI
E I RUOLI NELL'AM BITO
LAVORATIVO
Sufficiente
Necessita di migliorare
Non accettabile
N.R.
MONITORAGGIO TIROCINI
0,4%
57
MONITORAGGIO TIROCINI
58
Modello 13
Scheda
autovalutazione
studente
10,9%
15,1%
43,7%
Ottimo
32,8%
36,6%
54,0%
Buono
49,6%
44,1%
35,7%
42,0%
37,0%
31,9%
Discreto
66,0%
Sufficiente
63,0%
59,7%
Insufficiente
32,9%
37,8%
45,4%
N. R.
55,0%
47,1%
47,1%
46,2%
40,3%
45,4%
56,3%
8,9%
1,9%
3,3%
2,1%
4,4%
7,3% 2,8%
8,9%
12,2%
18,0%
2,8%
2,8%
0,0%
0,0%
0,9%
1,9%
0,2%
0,2%
0,0%
0,0%
0,9%
0,9%
0,0%
3,3%
2,1%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
1,9%
8,9%
14,8%
10,3%
1,4%
7,5% 2,3%
10,1%
13,3%
21,1%
29,0%
Re lativame nte al pe riodo di attività, che valutazione dare sti a te ste sso in te rmini di:
MONITORAGGIO TIROCINI
Attenzione prestata al tutor
Comprensione delle
comunicazioni/spiegazioni
Partecipazione e coinvolgimento della vita
aziendale
Responsabilità dimostrata nell'esecuzione del
lavoro
Puntualità e rispetto dell'orario di lavoro
Dopo il tirocinio la tua preparazione è…
Grado di autonomia nell'eseguire il lavoro
Disponibilità a riconoscere gli errori e
correggersi
Rispetto del materiale affidato
Propensione ad eseguire i compiti rispettando
i tempi assegnati
Inserimento nell'ambiente di lavoro e nei
rapporti interpersonali
Collaborazione e disponibilità ad aiutare gli
altri
Disp onibilità ad affrontare p roblematiche e
compiti nuovi
59
Ti consideri soddisfatto di aver partecipato al progetto Alternanza scuolalavoro?
60,7%
MONITORAGGIO TIROCINI
M olto
60
35,6%
Abbastanza
3,7%
Poco
Ritieni comunque di aver tratto vantaggio da questa esperienza?
Poco
4%
M olto
54%
Abbastanza
42%
L'esperienza di tirocinio presso le aziende è stata?
44,3%
Abbastanza proficua
52,0%
M olto proficua
N. R.
0,0%
Ritieni che il periodo di attività formativa debba avere una maggiore
durata?
E' sufficiente quello
proposto
58%
No
1%
Si
41%
MONITORAGGIO TIROCINI
3,7%
Poco proficua
61
Relativamente ai compiti che ti sono stati assegnati, indica il grado di
difficoltà incontrate
MONITORAGGIO TIROCINI
3,0%
62
54,6%
36,8%
5,6%
Nullo
Basso
M edio
Alto
Quanto impegno ti sembra di aver messo nel lavoro svolto?
58,5%
40,7%
Alto
M edio
Basso
Nullo
0,2%
0,5%
Come ti è sembrata la qualità dei rapporti con gli altri colleghi?
35,1%
0,9%
0,5%
Alto
M edio
Basso
Nullo
Sei riuscito ad acquisire gli elementi conoscitivi e di competenza previsti
dal tuo progetto di tirocinio?
34,5%
Alto
61,5%
M edio
3,1%
Basso
0,9%
Nullo
0,0%
MONITORAGGIO TIROCINI
63,5%
N. R.
63
Il tuo livello complessivo di soddisfazione di questa esperienza è?
MONITORAGGIO TIROCINI
M edio
15,1%
64
Basso
58,7%
Alto
25,4%
Nullo
0,8%
Hai compreso le informazioni e le hai utilizzate in modo coerente
nell'affrontare i compiti assegnati?
49,6%
48,2%
2,1%
Alto
M edio
Basso
0,0%
Nullo
Hai chiesto aiuto nel momento delle difficoltà?
28,3%
49,6%
M edio
20,8%
Basso
1,2%
Nullo
0,0%
N. R.
Sei soddisfatto dell'immagine di te che hai trasmesso?
43,6%
53,6%
2,6%
Alto
M edio
Basso
MONITORAGGIO TIROCINI
Alto
0,2%
Nullo
65
Hai saputo cogliere gli imprevisti partecipando alla loro soluzione?
Alto
26,9%
MONITORAGGIO TIROCINI
M edio
66
67,2%
5,2%
Basso
Nullo
N. R.
0,7%
0,0%
Sei stato in grado di comunicare in modo efficace in forma scritta usando
gli strumenti cartacei ed informatici?
53,9%
30,9%
12,9%
2,3%
0,0%
Alto
M edio
Basso
Nullo
N. R.
0,0%
0,0%
10,0%
20,0%
16,4%
30,0%
23,2%
22,5%
40,0%
31,4%
34,2%
38,4%
37,5%
41,2%
50,0%
60,0%
58,3%
MONITORAGGIO TIROCINI
N. R.
fare un lavoro creativo e divertente
fard un lavoro utile per gli altri
fare un lavoro che dia prestigio
lavorare in un ambiente confortevole
avere autonomia ed indipendenza
avere sicurezza e stabilità di lavoro
avere possibilità di carriera
avere una retribuzione adeguata
disporre di tempo libero
avere rapporti interpersonali (con capi,
clienti, colleghi)
49,4%
Nella scelta di un lavoro, anche alla luce di questa esperienza, per te è importante:
poter utilizzare al meglio le tue capacità
67
70,0%
68,9%
68
4,0%
53,4%
42,6%
0,0%
4,9%
56,4%
38,6%
0,0%
conoscere il mondo del comprendere il settore conoscere l'ambiente, le
tecniche,
in cui si colloca
lavoro nel suo
l'organizzazione del
l'azienda
complesso
lavoro
11,9%
58,3%
29,7%
0,0%
accrescere le tue
competenze
professionali
7,7%
51,1%
41,2%
0,0%
19,0%
56,9%
24,1%
0,0%
aumentare la
sapere se in quel luogo
di lavoro è possibile probabilità di trovare
un posto di lavoro al
realizzarsi o meno
termine dei tuoi studi
11,2%
60,7%
28,1%
0,0%
Con questa esperienza di inserimento lavorativo credi di avere avuto la possibilità di:
MONITORAGGIO TIROCINI
poco
abbastanza
molto
N. R.
L'inserimento lavorativo in azienda ti è sembrato:
94,1%
poco
abbastanza
molto
N. R.
65,1%
59,3%
51,1%
40,3%
37,7%
33,7%
31,6%
3,3%
0,0%
0,0%
faticoso
9,1%
4,9%
0,9%
0,0%
3,0%
interessante
pericoloso
8,7%
0,0%
0,0%
professionalmente ricco
con molte occasioni di
relazioni interpersonali
Hai trovato difficoltà durante l'inserimento nell'azienda ospitante?
83,4%
poco
abbastanza
molto
64,8%
61,8%
60,0%
58,3%
40,3%
37,7%
34,4%
31,5%
14,3%
3,7%
2,3%
3,8%
1,4%
2,3%
nei rapporti con le
persone
MONITORAGGIO TIROCINI
57,1%
nel lavoro pratico
nella comprensione della nella comprensione nell'affrontare i problemi
tecnologia
organizzativa del lavoro
69
Anche in base all'esperienza di inserimento nell'azienda ospitante, in che misura i diversi
tipi di competenze, acquisite all'interno del percorso scolastico, devono essere potenziate
poco
55,3%
49,4%
abbastanza
48,7%
MONITORAGGIO TIROCINI
molto
70
39,6%
N. R.
32,8%
27,9%
18,5%
16,9%
11,0%
0,0%
competenze pratico - operative
0,0%
0,0%
competenze relazionali - comportamentali competenze economiche - organizzative
Scheda
valutazione
Alternanza
scuola-lavoro
da parte del
Tutor aziendale
MONITORAGGIO TIROCINI
Modello 14
71
Disponibilità del tutor scolastico nell'offrire informazioni sulle attività
assegnate durante le attività di alternanza
MONITORAGGIO TIROCINI
Sufficiente
16,1%
72
Insufficiente N.R.
1,7%
0,0%
Buona
82,2%
Quale giudizio esprime sull'organizzazione delle attività?
29,9%
Ottimo
Buono
62,3%
6,9%
Sufficiente
Insufficiente
N.R.
0,9%
0,0%
35,1%
possibilità di conoscere nuove
realtà
30,4%
avere una maggiore conoscenza
del mondo scolastico
39,5%
avere una migliore conoscenza
dei giovani
82,9%
favorire la formazione e
l'orientamento degli studenti
37,1%
soddisfazione di essere partner
di riferimento della scuola
3,3%
altro
0,0%
N.R.
MONITORAGGIO TIROCINI
Quali sono a Vostro parere i punti di forza dell'esperienza?
73
MONITORAGGIO TIROCINI
Quali invece i punti di debolezza?
74
0,2%
inutile perdita di tempo per
studenti ed azienda
17,4%
gli studenti non hanno ancora
una solida preparazione
11,5%
scuola e impresa sono due
mondi che hanno scopi
diversi
2,6%
tirocinio formativo troppo
lungo
70,5%
tirocinio formativo troppo
breve
4,8%
altro
0,0%
N.R.
Si
88,9%
N.R.
0,0%
In parte
10,4%
No
0,7%
Lo studente ha individuato i ruoli aziendali di riferimento rapportandosi
con essi?
0,0%
N.R.
10,8%
In parte
0,4%
No
88,7%
Si
MONITORAGGIO TIROCINI
Lo studente ha interagito con la struttura aziendale individuando ed
interiorizzando le norme di comportamento proprie dell'azienda stessa?
75
Lo studente ha interpretato e risposto in modo corretto alle aspettative di
lavoro da parte dell'azienda?
MONITORAGGIO TIROCINI
No
1,1%
76
In parte
7,2%
N.R.
0,0%
Si
91,7%
Lo studente ha sviluppato capacità operative specifiche relativamente agli
obiettivi professionali previsti dal progetto, valorizzando e
contestualizzando le competenze possedute e acquisendone di nuove?
85,1%
12,2%
2,7%
0,0%
Si
No
In parte
N.R.
Ritiene che lo studente ha lacune nella preparazione di base?
24,2%
5,1%
Si
0,0%
No
In parte
N.R.
Lo studente è riuscito ad essere operativo dopo quanto tempo?
pochi giorni dall'inizio
49,1%
da subito
50,9%
mai
N.R.
0,0%
0,0%
MONITORAGGIO TIROCINI
70,7%
77
In che percentuale lo studente ha lavorato in modo autonomo?
6,5%
MONITORAGGIO TIROCINI
25%
78
19,1%
50%
66,2%
75%
8,2%
100%
0,0%
N.R.
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
L'esperienza è stata?
N.R.
0,0%
negativa
0,4%
Se positiva
N.R.
0%
da ripetere apportando
miglioramenti
38%
E' disposta l'azienda che rappresenta a ripetere l'esperienza?
Si
97,8%
No perché gli studenti
non sono preparati
0,0%
No perché perdita di
tempo
0,4%
No perché onerosa in
termini di risorse umane
da ripetere con le stesse
modalità
62%
MONITORAGGIO TIROCINI
positiva
99,6%
79
III PARTE
LA VOCE AI PROTAGONISTI
- Macerata Anche quest’anno come in passato il nostro Istituto ha avuto la possibilità di partecipare al progetto
“Alternanza scuola – lavoro”.
Quando l’insegnante tutor ci ha prospettato la possibilità di partecipare a questo progetto, nonostante le
nostre iniziali titubanze, siamo stati comunque felici e “fieri” di far parte di questo percorso formativo.
Sin dal primo giorno ci sono state affidate mansioni apparentemente minori come far fotocopie o inviare fax,
ma dopo qualche giorno i nostri tutor aziendali, avendo verificato le nostre conoscenze e competenze
professionali, ci hanno affidato compiti ben più interessanti e coinvolgenti come: sistemazione dell’archivio, di
diversi modelli di dichiarazione, visione di buste paga, redazione del modello F24, stesura della prima nota sul
cartaceo e successiva sua registrazione in partita doppia etc….
Tramite queste nuove e più stimolanti mansioni abbiamo potuto mettere in pratica tutto ciò che abbiamo
appreso durante il nostro percorso scolastico.
Inoltre i nostri tutor aziendali sono andati oltre al semplice affiancarci, perché ci hanno spiegato nuovi
argomenti, sia da un punto di vista teorico che pratico come ad esempio la chiusura di un bilancio e la
dichiarazione dei redditi.
In questa stessa situazione si sono trovati anche gli altri nostri compagni che frequentano corsi di
specializzazione diversi (quali il turistico, il grafico, il chimico biologico e geometri) del nostro Istituto i quali
hanno potuto contare su tutor aziendali altrettanto disponibili e preparati nel loro settore.
Possiamo al termine dell’esperienza formativa affermare che questa è stata estremamente utile per la nostra
crescita, sia a livello teorico che pratico, in vista di un futuro ingresso nel mondo del lavoro, che oggi predilige
sempre di più personale tecnicamente preparato e disponibile a migliorare in ogni evenienza, il proprio livello
di conoscenza.
Classe IV A – TGA
LA VOCE AI PROTAGONISTI
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“BRAMANTE“
83
LA VOCE AI PROTAGONISTI
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“L. DA VINCI”
84
- Civitanova Marche L’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro, il cui scopo essenziale è quello di assicurare l’applicazione degli
insegnamenti dato a scuola, costituisce per moltissimi giovani un’occasione pratica per scoprire e
comprendere ciò che in futuro, ormai non più lontano, sarà il loro impiego.
Anche per noi quindi, come per tanti altri nostri coetanei, questo progetto di formazione professionaleculturale preparatorio per l’entrata nel mondo del lavoro, è stato di grande utilità in quanto, avendo scarsa
esperienza lavorativa alle spalle, abbiamo finalmente avuto la possibilità di constatare il reale sistema di
un’impresa e di apprenderne i meccanismi.
Durante la nostra personale esperienza lavorativa, presso importanti aziende locali, avevamo l’obbligo di
rispettare non solo gli orari, ma anche il sistema di politica interna adottata dal responsabile dell’impresa;
eravamo supportate sia da un tutor aziendale che da un insegnante ed avevamo il compito di portare a
termine gli incarichi che ci venivano assegnati, alcuni semplici, quali l’archiviazione di documenti, altri più
impegnativi, come affrontare conversazioni dirette con i clienti.
Ricordiamo ancora l’inquietudine e l’insicurezza del nostro primo giorno di stage, quando ancora non
conoscevamo nessuno, non eravamo certe di essere all’altezza dei compiti che ci sarebbero stati assegnati e
soprattutto non sapevamo cosa ci sarebbe aspettato!
Nella maggior parte dei casi però, abbiamo avuto la fortuna di trovarci in un ambiente ben organizzato e con
del personale di grande competenza al nostro fianco.
A nostro avviso, dunque, questa esperienza è davvero molto utile in quanto offre alle nuove generazioni
l’opportunità di scoprire l’ambiente del lavoro così da poter iniziare a meditare sulle proprie aspirazioni, sulle
proprie possibilità e perché no, sull’opportunità di realizzare il sogno di un brillante futuro.
Gessica Stizza - Valentina Pignotti
Classe IV E
- Tolentino Le Classi 4A e 4B dell’Istituto Tecnico Commerciale, quale sezione associata all’Istituto “F. Filelfo” di
Tolentino, hanno partecipato al Progetto didattico di “Alternanza Scuola-Lavoro” nell’anno scolastico
20072008, culminato con le tre settimane di Tirocinio svoltesi dal 3-3-08 al 14-3-08 e dal 14-4-08 al 18-4-08.
Nel corso di queste settimane, alla routine delle lezioni frontali nelle aule ed ai libri, si sono sostituiti con
importanti esperienze di lavoro in ambiti aziendali e in Studi di Consulenza Aziendale, con la consapevolezza
in generale di svolgere compiti di cui si era già a conoscenza per averne studiati i contenuti già dal primo anno
del percorso formativo dell’Istituto Tecnico Commerciale.
Infatti grazie a questo progetto didattico è stato possibile vivere direttamente il mondo del lavoro al suo
interno, quale anello del sistema che quotidianamente vede impegnati molti lavoratori operanti sia negli uffici
aziendali, negli studi di consulenza che negli Enti Pubblici. Si è avuto modo con tale prima occasione di
sperimentare un approccio diretto con quelli che sono i rapporti interpersonali di lavoro: tra datori di lavoro e
dipendenti, tra colleghi, con i professionisti consulenti esterni e con clienti e fornitori.
Abbiamo dimostrato e maturato la piena convinzione a noi stessi dell’importanza di ciò che ci è stato
insegnato e che, ancor più importante è riuscire a metterlo, in pratica scoprendo di essere in grado di
risolvere i vari problemi di lavoro attingendo principalmente alle nozioni che fanno ormai parte del nostro
bagaglio di conoscenze.
Questa esperienza ci ha molto aiutato ed è stata profondamente utile sia dal punto di vista professionale che
personale, in quanto ha permesso di confrontarci con persone, situazioni e problematiche nuove, ci ha
consentito di interagire in prima persona in un ambiente nuovo in cui siamo stati messi alla prova e nel quale
ci siamo fatti conoscere come persone, ma anche come futuri Ragionieri.
Il progetto “Alternanza…” è stato fonte di crescita personale perché uno studente trovandosi in un ambiente di
lavoro reale, non simulato e interagendo in prima persona senza intermediari, può confrontarsi, mettersi alla
prova, scoprire ed acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità e delle proprie attitudini.
Di fondamentale importanza si sono rivelati anche gli incontri di orientamento che sono stati organizzati con gli
esperti del settore: come l’incontro con il Prof. Franco Ferrazza, con i funzionari della Camera di Commercio,
incontri ai quali vi è stata una partecipazione molto attenta in preparazione a questa esperienza formativa,
incontri e lezioni che oltre a quelli del nostro Tutor Scolastico, ci hanno fornito indicazioni, chiarimenti e
consigli su come orientarsi al lavoro, su come formulare il Curriculum Vitae e su come prepararsi ad un
colloquio di lavoro.
Per tutti i motivi sopra indicati gli studenti delle ex Classi 4A e 4B della Sezione ITC di Tolentino, confermano
che prendere parte a questo progetto sia una prima grande esperienza di vita ed un valido ponte che permetta
agli studenti di traghettarsi dal mondo della scuola al mondo del lavoro.
L’esperienza didattica quindi di alternanza “Scuola-Lavoro” favorisce, avvicina e integra due mondi che sono,
ancora oggi, troppo lontani e divisi, ma che dovrebbero trovare più punti di incontro e di cooperazione, come
appunto può essere questo tipo di Tirocinio formativo.
.
Classi IVA - IVB
LA VOCE AI PROTAGONISTI
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“F. FILELFO”
85
LA VOCE AI PROTAGONISTI
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“A. GENTILI”
86
- San Ginesio Lo stage ha avuto inizio Lunedì 19/05/2008 alle ore 08:50.
La scuola dell’infanzia di Falerone è la stessa nella quale ho avuto la fortuna di trascorrere la mia fanciullezza,
e infatti ritrovo anche la mia cara maestra che sarà proprio colei che mi farà da tutor in questa esperienza. I
bimbi che andrò a conoscere e osservare sono un bel gruppetto, 28 tutti, 12 di 5 anni, 8 di 4 e 8 di 3.
La struttura presenta un piano terreno dove sono predisposti gli armadietti per i bimbi, poi i bagni e gli
appostiti “angoli” nei quali i bimbi possono svolgere funzioni diverse a seconda dell’angolo che occupano. Al
piano superiore che è collegato alla scuola primaria, è presente l’aula pranzo, i bagni, un’aula informatica
anche se piccola, e le due classi l’una per i bambini di 5 anni e l’altra per i restanti.
All’arrivo ho notato già la presenza di una delle maestre che in questa prima settimana svolge il turno
mattutino. Ella stava già lavorando a un progetto che verrà presentato giorno dopo giorno ai bambini. Il
cartellone, intitolato “Filastrocche dei numeri”, è un progetto con il quale le maestre intendono avvicinare i
bambini allo studio dei numeri. Al mio ingresso ho notato già la presenza di una bambina, alla quale la
maestra aveva dato un compito da svolgere. Notai la timidezza iniziale di questa bambina che già dopo dieci
minuti era svanita e parlava e giocava liberamente. L’accoglienza è stata subito spontanea e molto calorosa in
quanto dopo appena un manciata di minuti già mi sentivo parte dell’organizzazione.
Abbiamo parlato un po’ con la maestra, poi subito io e la mia compagnia di tirocinio ci siamo messe a dare
una mano all’insegnante. Io ho preso il cartellone e ho ricopiato quello che stava su una fotocopia. La mia
compagnia invece, badava ai bambini che nel frattempo erano arrivati.
La prima parte della mattinata viene dedicata alla merenda per coloro che non hanno fatto colazione a casa,
poi segue una parte di tempo dedicata al gioco libero, l’insegnante ci ha anche spiegato il perché venga
dedicato questo arco di tempo al gioco, dicendoci che era molto importante, in quanto serviva per primo per i
bambini, ma anche per le maestre perché potevano osservare la varia suddivisione in gruppi di gioco, e come
avviene la socializzazione tra di essi, coloro che sono più facilmente portati a socializzare con tutti e chi
invece presenta delle difficoltà, e inoltre tramite il gioco si può capire chi ha una personalità più pacata e chi
invece più aggressiva.
A tutto ciò è seguita una “seduta” all’angolo di ascolto, ogni bambino infatti sa che ogni angolo della struttura
scolastica ha una funzione diversa. In quello dell’ascolto la maestra fa l’appello, e presenta l’argomento con
modi e termini molto semplici per lo più facendoli introdurre direttamente ai bambini ai quali vengono poste
delle domande. Dopo aver cambiato il giorno e il tempo, su degli appositi cartelloni, la maestra ha iniziato a
parlare dei numeri chiedendo ai bambini a cosa servissero e se sono importanti. Ogni bimbo ha dimostrato
molta prontezza e la capacità di osservazione dei minimi dettagli per ciò che hanno espresso.
Dopo ciò, i bambini sono stati fatti salire al piano di sopra e condotti nelle rispettive classi, dove a ogni gruppo,
quelli di 3 anni e di 4 sono nella stessa classe ma svolgono compiti diversi, e quei di 5 in un’altra aula., qui
svolgono dei compiti e poi al termine di essi vengono fatti andare in bagno e a lavarsi le mani per poi
pranzare. Prima di iniziare la maestra insieme ai bimbi recitano una preghierina. A ciò segue il momento della
veduta di una videocassetta delle durata circa di una mezz’oretta, dopodiché i bambini di 3 e 4 anni sono stati
lasciati riposare per un’oretta sotto il controllo della mia tutor, mentre noi due tirocinanti, abbiamo ricevuto
l’incarico di andare con i bimbi di 5 anni e far svolgere loro una consegna che la maestra aveva lasciato. I
bambini sono molto attenti a tutti i particolari, e mi ha fatto molta tenerezza anche essere stata chiamata più
volte maestra. Al ritorno della maestra, abbiamo assistito al dettato che ella sottoponeva ai bambini, dettando
semplici parole scandendo ogni singola lettera cosicché i bambini potessero capire bene le lettere da scrivere.
La maestra ci ha subito fatto notare come alcuni dei bambini dei cinque anni presentino difficoltà per il
semplice fatto che provengono da altre scuole o perché non hanno frequentato tutti gli anni di asilo; tale
difficoltà la si nota nel momento in cui i bambini devono svolgere i compiti, la maestra ci ha spiegato che
quando si rende conto che nel svolgere una consegna questi soggetti presentano difficoltà, lei attua quella
che è la personalizzazione, ossia tenta di far prendere coscienza, di interiorizzare una certa situazione
cosicché al momento in cui il bambino si ritrovi a dover fronteggiare altri problemi di ugual misura, sappia già
come comportarsi. La personalizzazione ci ha ben spiegato la nostra tutor, è diversa dall’individualizzazione,
nella quale come limite si ha il fatto di non poter spingere più di tanto nel dare, per non trovarsi poi in
situazioni nelle quali la risposta attesa non arrivi mai. Alle ore 16:00 termina la giornata. Tornando il secondo
giorno alla scuola dell’infanzia, noto subito il clima di grande accoglienza con il quale i bimbi ci hanno accolto,
in particolare ho osservato il grande grado di affetto di un’alunna, la quale si è molto affezionata a me,
considerandomi quasi una sorella. Sono esperienze davvero magnifiche; la giornata si è svolta come la
precedente, seguendo il programma somministrato a forma di gioco, grazie al quale il grado di apprendimento
dei bambini è maggiore. Al mio terzo giorno di stage, già mi sento completamente integrata nell’istituto. Sia
l’approccio che i bambini hanno con questa nuova situazione, sia l’immensa disponibilità delle insegnanti
hanno portato a farmi sentire a mio agio nella scuola. La mia prima settimana di stage, a dir poco stupenda, si
è conclusa con la chiusura del progetto riguardante i numeri. Ho potuto per mia fortuna svolgere molte
funzioni all’interno dell’istituto, grazie alle quali ho avuto l’occasione di comprendere quanta preparazione
Michela Timi
IV° Socio-Psico-Pedagogico
LA VOCE AI PROTAGONISTI
occorra e dedizione per svolgere tale professione; posso già dire di essere entusiasta e molto volenterosa di
imparare in quanto la ritengo una mia possibile strada da percorrere, anche se forse più indirizzata alla
matematica. Sto osservando e comprendendo quanto diversi siano i metodi di lavoro delle maestre, l’una
infatti predilige l’uso e l’attaccamento al libro, mentre l’altra è più portata al lasciare libertà piena alla mente del
bambino, infatti cito le testuali parole dell’insegnante, “se non lo fanno ora che sono all’asilo, quando mai ne
avranno l’occasione?”
Ritengo molto giusto tale ragionamento anche se non ritengo totalmente sbagliato l’altro metodo, bensì io
cercherei quella che comunemente è detta una fusione, al fine di raggiungere il metodo migliore.
E’ davvero meraviglioso poter svolgere questo tirocinio, ciò che più mi stupisce è il vedere che giorno dopo
giorno sempre più bimbi si affezionano a me e corrono ad abbracciarmi e darmi baci e fanno quasi a gara per
sedersi accanto a me. Questa esperienza è davvero molto utile.
E’ iniziata la terza e ultima settimana di stage.
Devo dire che la mia tutor mi è stata molto accanto, fornendomi ogni spiegazione necessaria e molto
chiaramente in modo da mettermi al corrente su ciò che ella attuava e nel modo e per quale fine. Il rapporto
con lei è molto bello in quanto la conoscevo già ma dico anche che l’altra maestra l’ho presa molto in simpatia
sia perché è un tipo davvero piacevole ma anche perché il mio pensiero educativo coincide in pieno con il
suo. E così sono giunta alla penultima giornata di stage, questa esperienza è sempre più appassionante,
soprattutto nel vedere con quanto amore i bimbi mi accolgono, mi fa davvero tanto piacere. L’ultima giornata
di stage si svolge con l’uscita al mare e alla visita di luoghi ad esso relativi. Dopo la visione del faro a Pedaso,
ci siamo recati al porto di San Giorgio per vedere tanti pescherecci, alla vista dei quali i bimbi sono rimasti
estasiati. A tutto è seguito il ritorno allo chalet previsto e dopo una breve gara di castelli abbiamo pranzato; ho
avuto l’occasione di sedermi tra alcune bimbe tra cui mia sorella, e mi sono sorpresa con quanta naturalità
queste mi raccontavano dei propri vissuti. Poi alcuni bimbi, la maggior parte hanno giocato un po’, mentre noi,
con una delle maestre, siamo andati a raccogliere delle conchiglie. La giornata è terminata con il ritorno in
sede e il saluto a tutti i bimbi che mi hanno dato tantissimi bacetti, invitandomi a ritornare.
Quella dello stage la ritengo un’esperienza davvero formativa oltre che utile per un primo approccio con il
futuro; l’unico difetto secondo me è quella di potenziare il periodo di svolgimento in quanto 3 settimane
passano con un niente.
87
LA VOCE AI PROTAGONISTI
88
ISTITUTO PROFESSIONALE DI
STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI,
DELLA RISTORAZIONE E TURISTICI
“G. VARNELLI”
- Cingoli Durante il mese di febbraio 2008, con un progetto della scuola finalizzato a far imparare il mestiere, io, Fabio
Farabollini, ho effettuato, di pomeriggio, alcune ore nell’azienda agrituristica “La Valle del Vento”, situata nella
campagna maceratese, a 7 chilometri dal centro di Treia (questo paese è uno dei borghi più belli d’Italia,
famoso per la rievocazione, nella prima settimana di agosto, della “Disfida del bracciale”).
Questa azienda è a conduzione familiare. La casa è su due piani: al piano terra si trovano la sala ristorante, la
cucina, il bar e i bagni; al primo piano ci sono tre camere e un appartamento per ospitare i clienti. Con i gestori
non ho avuto problemi di nessun genere, sono stati gentili, cordiali, e il fatto di lavorare dopo essere andato a
scuola la mattina non mi ha pesato per niente. Il mio orario di lavoro presso l’azienda agrituristica “La Valle del
Vento” era dalle 15.00 alle 19.00 per quattro giorni la settimana; ho svolto soprattutto lavori relativi alla parte
contabile, ho registrato le ricevute nei libri fiscali, ho risposto ai messaggi di conferma per posta elettronica, ho
aggiornato il sito internet, a mio parere molto ben programmato e sistemato, ho accolto – qualche volta – le
persone che venivano a cena, ho portato il foglio del registro dei documenti dai Carabinieri, ho accolto le
persone che soggiornavano nelle camere (soprattutto operai italiani che si fermavano per l’intera settimana) e
alla fine del mese di febbraio ho redatto il modello ISTAT C 59 che poi ho consegnato alla Pro Loco. Ho anche
scritto al computer il menu della domenica e ho imparato ascoltando il proprietario che parlava con le ditte di
novità sul fotovoltaico e di ammodernamenti, e ho approfondito l’amicizia con i titolari. Questa esperienza mi è
piaciuta molto perché sono stato a stretto contatto con i clienti, mi sono sentito proprio parte dell’azienda e ho
svolto le pratiche che stavo studiando a scuola; così ho potuto osservare che, in quel periodo, c’è stata una
bassa affluenza di clienti, mentre per il fine settimana c’era sempre il tutto esaurito per mangiare. È stata
un’esperienza unica, divertente, stimolante, non pesante e, soprattutto, istruttiva, e ringrazio i titolari che mi
hanno dato l’opportunità di vedere e conoscere l’ambiente dell’agriturismo: non mi dispiacerebbe poter lavoro,
in futuro, nel settore ricettivo.
Anch’io Patrizio Mozzoni, dal mese di gennaio alla fine del mese di febbraio 2008 ho svolto, presso l’Hotel
Claudiani di Macerata, 45 ore di alternanza scuola-lavoro, che rientravano in un’attività della scuola chiamata
“terza area”. Durante la settimana, il mio turno di lavoro andava dalle 15.00 alle 21.00 mentre il sabato, visto
che non c’è scuola, lavoravo di mattina. Le mansioni che ho svolto mi sono piaciute moltissimo e mi sono
adeguato in fretta al modo di lavorare. Rispondevo alle telefonate, prendevo le prenotazioni e le registravo nel
planning, che veniva chiamato anche tableau. Spedivo i fax e compilavo le schede di notificazione. Mi piaceva
molto fare servizio in camera e coglievo sempre l’attimo per rendermi utile come facchino, visto che i clienti
davano buone mance!!! Il mio rapporto con gli ospiti è stato buono e, secondo me, anche professionale. Il
punteggio finale assegnatomi per questa esperienza lavorativa è stato di5 punti, che corrisponde al massimo
della votazione.
In relazione all’alternanza scuola-lavoro, io Katia Trisciani, posso dire che è stato un tirocinio significativo dal
punto di vista professionale.
Ho avuto la possibilità di essere inserita alla “Domizioli Viaggi”, una tra le agenzie turistiche più conosciute di
Macerata, nel periodo febbraio-marzo 2008, per un totale di 45 ore.
Sebbene il tempo fosse limitato, ho avuto la possibilità di conoscere più a fondo il mondo del turismo
ottenendo esiti positivi.
L’agenzia si occupa principalmente della vendita di biglietti aerei, ferroviari e navali e dell’organizzazione di
itinerari e viaggi personalizzati, meno dei pacchetti turistici.
Era un ambiente tranquillo, socievole, che dà una buona impressione al primo impatto, ed è per questo che
non ho avuto problemi di inserimento e mi sono trovata bene fin da subito. Il personale è qualificato ed è a
disposizione della numerosa clientela, pronto a soddisfare le sue richieste ed esigenze.
Ho osservato attentamente il comportamento del personale, il modo di relazionarsi, e il modo in cui era
capace di vendere il prodotto; tutte cose che mi hanno aiutata ad approfondire le mie conoscenze, che avevo
già studiato a scuola.
Essendo stata la mia prima esperienza in agenzia di viaggi ho svolto mansioni di importanza relativa, ma il
punto di forza di questo tirocinio è che, grazie ad esso, ho avuto la possibilità di maturare nuove abilità e
imparare nuove tecniche che riguardano sia l’evoluzione in campo turistico sia i diversi sistemi di vendita di un
prodotto turistico.
Concludo dicendo che è stata un’esperienza positiva, anche se l’agenzia di viaggio non rientra nelle mie
aspirazioni professionali.
Marco Calvani
Fabio Farabollini
Patrizio Mozzoni
Katia Trisciani
Classe IV AT
LA VOCE AI PROTAGONISTI
Nell’ambito dell’area di specializzazione io, Marco Calvani, ho avuto modo di effettuare l’alternanza scuolalavoro presso l’Agenzia di Viaggi “Pinguino” di Sforzacosta, un piccolo paese situato vicino la città di
Macerata.
Il corso di terza area, “Progetto post-qualifica ‘Comunicazione e immagine turistica. Promoter Manager’”,
prevedeva la possibilità di svolgere l’alternanza scuola-lavoro all’interno di un’impresa turistica a nostro
gradimento, nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2008, per un totale complessivo di quarantacinque
ore.
Molto ampia era sicuramente la gamma di imprese turistiche optabili.
Tutti noi avevamo la possibilità di svolgere l’alternanza scuola-lavoro tra: imprese ricettive, quali, ad esempio,
alberghi, villaggi turistici; imprese di trasporto; imprese che svolgono attività di intermediazione; imprese che
organizzano convegni e congressi o, ancora, imprese che gestiscono le attrattive turistiche.
Non a caso ho scelto un’agenzia di viaggio in franchising.
Questo tipo di agenzia di viaggi è affiliata a un “network” che comprende altri punti vendita e ha una sede
centrale che effettua i contratti con i fornitori di servizi, con conseguente offerta al punto vendita di diversi
vantaggi per fidelizzare la clientela.
Il primo giorno, il direttore tecnico, responsabile di tutta l’organizzazione, interna ed esterna all’attività
commerciale, mi ha spiegato le mansioni da eseguire e il comportamento da assumere all’arrivo di un cliente.
Fin dall’inizio, ho percepito la complessità e l’importanza di codesta attività, volta soprattutto all’offerta di
prestazioni di servizi verso i soggetti che vogliono compiere un viaggio per necessità, svago o lavoro.
I servizi offerti dall’Agenzia “Pinguino Viaggi” erano numerosissimi: andavano dalla semplice operazione di
emissione di biglietteria aerea, marittima, ferroviaria alla formulazione di pacchetti turistici completamente
personalizzati, in territorio sia nazionale che estero, comprendenti viaggio e soggiorni.
Fino a quel momento non avevo mai avuto modo di vedere da vicino il funzionamento di un’agenzia di viaggi.
Ho potuto osservare, inoltre, la capacità dell’Agenzia di Viaggi di fornire al viaggiatore moltissimi servizi e
prodotti inerenti alla sfera dei viaggi.
Il “Pinguino Viaggi”, un’agenzia di grandi dimensioni, era elegantemente arredata con una varietà di oggetti
antichi, tappeti persiani, vasi arricchiti da composizioni floreali, mobili in stile etnicoed altri piccoli utensili che
la rendono unica.
All’ingresso dell’Agenzia era disposta una piccola hall, coloratissima e profumata di un’essenza indescrivibile,
quasi misteriosa, in grado di trasmettere un senso di calore, relax e assoluta tranquillità.
Il volume di produzione dell’Agenzia “Pinguino Viaggi” era piuttosto elevato, dovuto sia alla professionalità,
alla serietà e all’onestà del personale che al buon rapporto qualità-prezzo disponibile in tutti i periodi dell’anno.
Non di minore importanza, a mio parere, era l’ubicazione dell’attività in una “location” veramente strategica,
nel cuore di numerosi quartieri privi di agenzie di viaggi.
All’interno dell’Agenzia “Pinguino Viaggi” lavorano, oltre al direttore tecnico, due ragazze addette a ricoprire il
ruolo di responsabili delle vendite; tutti all’interno dell’attività commerciale hanno sempre dimostrato buone
capacità di vendita e ottima predisposizione ai rapporti umani.
Il mio compito, affiancato inizialmente da un tutor, era il medesimo delle responsabili vendite: vendere ai
clienti il maggior numero dei prodotti offerti dall’attività stessa.
Un ruolo che non avevo mai ricoperto sino all’inizio dell’alternanza scuola-lavoro e un ambiente a me
sconosciuto, in quanto codesta era la mia prima esperienza all’interno di un’agenzia di viaggi.
Con il passare del tempo acquisivo sempre maggiore sicurezza, mostravo migliori capacità di vendita e buone
doti persuasive.
Mentre i giorni scorrevano via velocemente, anche le ore a disposizione per l’alternanza scuola-lavoro
stavano per esaurirsi.
Il “Pinguino Viaggi”, marchio diffuso in buona parte del territorio nazionale, era frequentato principalmente da
una clientela alla ricerca di esperienze personalizzate e indimenticabili.
Durante questa bellissima esperienza, ho avuto modo di vedere, grazie al personale sempre disponibile, sia il
reparto del front-office che quello del back-office.
L’inserimento nell’azienda non mi è apparso affatto preoccupante e difficile, bensì molto sereno, disteso, con
molta voglia di imparare cose nuove.
Durante questa mia prima alternanza scuola-lavoro mi sono divertito moltissimo.
Ripeterei volentieri questa esperienza, poiché mi è stata utile per avere un’idea di come funziona il lavoro di
un’agenzia di viaggi e per imparare o, meglio, mettere in pratica cose che fino a quel momento avevo solo
ascoltato a scuola dai miei professori, ma mai messe veramente in pratica.
Giudico l’esperienza straordinariamente positiva e credo che non la dimenticherò facilmente.
89
LA VOCE AI PROTAGONISTI
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI
STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI,
TURISTICI, DELLA PUBBLICITA’ E
SERVIZI SOCIALI “V. BONIFAZI”
- Civitanova Marche L’alternanza scuola-lavoro offre la possibilità, nella riforma della scuola, di collaborare attivamente con altri
Enti ( es. Camera di Commercio ) per migliorare, come valore aggiunto al corso di studio degli alunni tra 15 e
18 anni, una formazione professionale attraverso tirocini formativi.
L’alternanza crea un legame tra il sistema formativo e il mondo produttivo favorendo al tirocinante occasioni
preziose di crescita in ambito educativo, professionale e relazionale.
Noi, Pisauri Davide, Mancini Lucrezia e Romitelli Giulia, ci facciamo portavoce dell’Istituto Professionale
IPCTP “V.Bonifazi” di Civitanova Alta, che ha aderito al progetto in questione.
La nostra scuola permette agli alunni di conseguire ben 3 titoli di studio: dopo 3 anni si consegue la qualifica
di operatore professionale consentendo un possibile inserimento nel mondo lavorativo; dopo gli altri due anni
gli allievi, sostenuto l’Esame di Stato, possono iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria o optare per
l’inserimento nel mondo del lavoro come tecnici diplomati; nel quarto e quinto anno, contemporaneamente al
percorso scolastico tradizionale, viene svolto un percorso parallelo, detto Area di Professionalizzazione, al fine
del quale si consegue un titolo di specializzazione di II° livello, riconosciuto dalla Regione Marche e valido in
tutti i paesi della U.E.
Il nostro Istituto, inoltre, si caratterizza per vari indirizzi:
¾ nel Commerciale, i tecnici possiedono competenze polivalenti e flessibili, derivanti da interventi
formativi finalizzati allo sviluppo di un’ampia cultura di base e di abilità logico-espressive che
consentono di essere elementi attivi nel sistema aziendale;
¾ nel Turistico, i tecnici sono in grado di rapportarsi con il territorio per proporre soluzioni, valorizzare
risorse esistenti e fornire risposte adeguate grazie ad un’ampia cultura di base e all’acquisizione
articolata e strutturale della lingua generale e delle lingue straniere;
¾ nell’indirizzo dei Servizi Sociali, il tecnico agisce nelle strutture sociali del territorio a sostegno delle
comunità; è capace di recepire le nuove istanze emergenti dal sociale, con approccio tempestivo ai
problemi, ricercando soluzioni corrette dal punto di vista giuridico, organizzativo, psicologico e
igienico-sanitario;
¾ nel settore Moda, il tecnico Abbigliamento e Moda, oltre a conoscere i vari aspetti dell’industria di
confezione, è capace di effettuare l’analisi, la semplificazione e la normalizzazione dei percorsi
operativi; è in grado di utilizzare il sistema CAD per la modellistica e di interpretare le tendenze
moda;
¾ nell’indirizzo della Grafica Pubblicitaria, il tecnico è in grado di elaborare, di organizzare e realizzare
attività produttive per la comunicazione integrata; conosce tecnologia delle produzioni visive,
tradizionali e moderne e riesce a decodificare in modo interattivo i fenomeni connessi con la realtà
socio economica.
Noi, Pisauri Davide, Romitelli Giulia e Mancini Lucrezia, frequentiamo il V Grafico e nel precedente anno
soclastico abbiamo aderito al progetto alternanza scuola-lavoro.
Abbiamo frequentato gli stage nelle aziende “Federica Tarche grafica e comunicazione” Civitanova Marche,
“Proposte srl grafica” Porto san Giorgio, “Fornari S.P.A.” Civitanova Marche.
Ci sono stati affidati diversi compiti la maggior parte di essi secondari ma nonostante ciò indispensabili e
fondamentali per le aziende che ci hanno permesso di maturare a livello organizzativo e personale. Questa
esperienza ci ha permesso di entrare nell’ottica aziendale lavorativa.
Parlandone in classe abbiamo trovato tutti positiva questa esperienza, tale giudizio è dato da diverse
motivazioni, quali:
piena presa di coscienza dello svolgimento e dell’impegno richiesto in una giornata lavorativa;
soddisfazione nel produrre lavori utili ai fini aziendali;
buon inserimento nell’ambiente di lavoro e potenziamento nei rapporti interpersonali.
La positività dell’esperienza svolta sarebbe, secondo il nostro parere, ancora maggiore se il periodo di tirocinio
fosse più prolungato e costante; va però considerata la difficoltà da parte di alcuni di noi nel relazionarsi con i
rispettivi tutor aziendali che non sempre hanno accettato il nostro inserimento.
Noi ci auguriamo che il progetto di alternanza scuola-lavoro possa proseguire nei futuri anni scolastici per
offrire ad altri la stessa nostra possibilità, in quanto riteniamo di rilevante importanza capire quali siano le
capacità e le competenze maturate a scuola e riportate poi nella realtà pratica e lavorativa del territorio.
Mancini Lucrezia
Pisauri Davide
Romitelli Giulia
Classe IV A-B TGA
LA VOCE AI PROTAGONISTI
L’aspettativa è quella di ottimizzare i rapporti tra la Camera di Commercio, le imprese private e le
associazioni di specifiche categorie per agevolare l’orientamento di noi studenti e poterci qualificare come
risorse lavorative future.
Particolari ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno collaborato nella realizzazione di questo Progetto.
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LA VOCE AI PROTAGONISTI
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER
L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“E. ROSA”
- Sarnano –
Raccontare l’esperienza del Progetto “Alternanza Scuola – Lavoro” significa dare una testimonianza di come
sia possibile vivere simultaneamente la dimensione scolastica e la realtà aziendale. Questa “combinazione” è
spesso preclusa ai giovani studenti che, “freschi di studio”, si affacciano nel mondo del lavoro fiduciosi nelle
proprie capacità e carichi di aspettative.
Entrambi gli ambiti ne escono arricchiti: da una parte, l’azienda si approccia con il livello, le modalità di
apprendimento, l’iter di formazione sui banchi di scuola, avvicinandosi per così dire alla dimensione scolastica
del giovane; dall’altra lo studente, non solo affina la conoscenza acquisita in classe, ma vive l’esperienza di un
vero e proprio rapporto di lavoro, impara a relazionare con gli altri – amministratori, operai, clienti – si
responsabilizza, acquisisce nozioni indispensabili per il proprio bagaglio personale.
Così l’Azienda entra nella Scuola, partecipa in modo attivo alla formazione, alla preparazione professionale
dello studente, riducendo in modo sostanziale quella separazione netta che esiste tra
banchi di scuola e mondo del lavoro, tra teoria e pratica.
Il percorso formativo è stato significativo, determinante e positivo.
Nel suo complesso, il Progetto “Alternanza Scuola – Lavoro” si è rivelato una vera e propria esperienza di vita,
educativa ed essenziale.
Bompadre Moreno
Iommi Gianluca
Classe IV TIM
- Macerata L’Istituto Tecnico Agrario ha partecipato all’esperienza dell’Alternanza Scuola - Lavoro fin dal suo nascere
coinvolgendo, nei diversi anni scolastici, numerosi alunni anche diversamente abili.
Durante il quarto anno scolastico, agli studenti frequentanti, la scuola propone un progetto denominato
“Alternanza scuola lavoro” a cui è possibile partecipare in modo da avere un’esperienza pratica nel campo
lavorativo che possa contribuire alla formazione scolastica degli interessati.
Io, Giovanetti Costanza, sono stata assegnata ad un allevamento di vacche Frisone, l’allevamento
Campomaggio 86 s.r.l. di proprietà del sig. Tonino Lazzarini.
Il tutor aziendale che mi ha seguito e mi seguirà durante le tre settimane di stage (previste per dicembre,
gennaio e maggio) fornendomi informazioni e rendendomi partecipe della sua giornata di lavoro, è un
veterinario di nome Dott. Gino. E’ un uomo di poco più di quarant’anni proveniente da Cesena (e la sua
cadenza nel parlare non nasconde affatto le sue origini Emiliano Romagnole). Lavora nella stalla da ormai
quasi 2 anni ed è il veterinario principale dell’azienda. Durante le sue giornate lavorative alloggia, come tutti i
dipendenti della stalla e il direttore generale, in una casa le cui finestre si affacciano direttamente sul paddock
delle vacche, in modo da poter essere presente in qualsiasi momento gli animali lo richiedano e in modo da
non doversi spostare troppo con l’auto, visto il fatto che il suo orario di lavoro (come quello delle altre persone
presenti in stalla) prevede più di 8 ore giornaliere, 12 per gli operai addetti alla mungitura i quali lavorano dalle
4.00 alle 10.00 e dalle 16.00 alle 22.00 con turni di riposo di 48 h ogni quattro giorni lavorativi.
Gino lavora nelle Marche perché nel cesenate non sono presenti allevamenti di vacche che riescano a
soddisfare pienamente la sua voglia di lavorare tra questi animali.
Nonostante le giornate di lavoro pesanti Gino è sempre un uomo con la battuta pronta, scherzoso e simpatico.
L’intesa tra noi si è subito instaurata e questo ha fatto in modo che lui mi rendesse partecipe a tutti gli effetti
delle sue giornate in stalla e del suo lavoro, dandomi la possibilità di aiutarlo in qualsiasi occasione, dai parti
alle operazioni, dalle fecondazioni alle terapie antibiotiche alle visite.
Il mio orario lavorativo prevedeva 7 ore e mezza giornaliere, dalle 8 alle 12 del mattino e dalle 15 alle 18.30
del pomeriggio.
La prima settimana di stage si è svolta a dicembre (11-15), la seconda a gennaio (21-25), la terza in aprile
(21-25)
PRIMA SETTIMANA: 11-15 DICEMBRE 2007
Lunedì 10-12-2007
Arrivata naturalmente precisissima all’azienda alle 8.00, sono salita nell’ufficio del veterinario dove sapevo mi
stava aspettando (era quello il nostro accordo preso il giorno precedente quando mi ero presentata per la
prima volta nell’azienda).
Indossata la tuta da lavoro e gli scarponi antinfortunistici siamo scesi nelle stalle.
Le 1500 vacche presenti nell’allevamento (di cui 700 in lattazione) sono ospitate in due capannoni provvisti
soltanto di tetto e colonne portanti, ma non di pareti, visto l’adattamento di questi animali a temperature
comprese tra lo 0 e i 25 gradi centigradi. Per temperature inferiori agli 0 gradi vengono impiantati, appena le
condizioni climatiche iniziano a farsi sfavorevoli, degli appositi teli frangivento in modo che gli animali non
ricevano direttamente l’aria fredda dell’inverno. Per temperature superiori ai 25 gradi invece, sono istallate in
ogni paddock doccette di emergenza che vengono aperte nel momento in cui la temperatura si troppo torrida
per gli animali.
La stalla, a stabulazione libera, è pavimentata nella zona di esercizio e in quella di alimentazione con
pavimento forato che permette la caduta delle deiezioni nei canali di raccoglimento sottostanti che vengono
poi ripuliti una volta a giorno circa mediante un impianto che convoca le feci in una vasca di raccolta dalla
quale viene effettuata la separazione liquido solido delle due porzioni (liquida e solida) dei rifiuti organici.
L’azienda si sta dotando inoltre di impianti per la produzione di biogas che servirà all’alimentazione elettrica
della stessa stalla e, grazie all’energia in esubero venduta, produrrà anche una piccola risorsa economica
aggiuntiva.
Intorno alle ore 9.00 è arrivato all’allevamento il veterinario esterno, Dott. Matteo, a cui è assegnato il compito
di provvedere alle visite periodiche delle vacche. Visitate alcune di queste ultime, Gino ed io ci siamo spostati
nel secondo capannone per iniettare ad alcune vacche dei vaccini.
Le 12.00 erano arrivate e io sono tornata a casa per il pranzo.
Nel pomeriggio, dopo essere stati un po’ nell’ufficio di Gino a programmare il lavoro per la serata, (non
nascondo che nei momenti in cui eravamo in ufficio senza avere nulla di particolarmente importante da fare io
e Gino ci siamo anche divertiti a parlare del più e del meno toccando argomenti più superflui come la musica
ma anche più validi quali università e possibili impieghi per il mio futuro) siamo scesi nelle stalle e, aiutati dagli
LA VOCE AI PROTAGONISTI
ISTITUTO TECNICO AGRARIO
“G. GARIBALDI”
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LA VOCE AI PROTAGONIST I
operai dell’azienda, abbiamo spostato alcune vacche dal recinto delle asciutte, fino al recinto degli animali in
lattazione, e viceversa.
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Martedì 11/12/2007
La mattina di martedì, insieme a Gino, abbiamo effettuato le punture terapeutiche ad alcune vacche affette da
mastite (malattia causata da vari fattori i principali dei quali sono agenti infettivi traumi fisici e alimentazione
errata, che colpisce l’intera mammella o soltanto alcuni quarti di essa) e, alla fine del lavoro, abbiamo
aspettato il veterinario esterno, per operare una vacca a causa di una dislocazione dell’abomaso.
Intorno alle 9.30, dopo i vari iter prechirurgici di depilazione della parte della vacca in cui sarebbe stato
effettuato il taglio e pulizia delle mani e degli attrezzi, è iniziata l’operazione conclusasi con la perforazione
dell’omaso per favorire la fuoriuscita del metano contenuto in esso e la chiusura del taglio con alcuni punti di
sutura. L’operazione è terminata all’incirca alle 10.30.
Nel tempo che rimaneva prima del mio ritorno a casa per il pranzo,Gino mi ha illustrato l’alimentazione dei
vitelli e delle vacche:
Vitelli: latte, foraggio (medica) di primo taglio (in porzioni studiate e stabilite)
Vacche: foraggio scelto, insilati (in porzioni studiate e stabilite rispettando lo stato della vacca, lattazione o
no).
Nel pomeriggio Gino e Gabriele (direttore generale della stalla e responsabile del funzionamento dei diversi
settori dell’allevamento) hanno dovuto abbandonare l’azienda fino a sera, per svolgere delle attività diverse da
quelle quotidiane ed io sono rimasta in sala mungitura ad osservare le operazioni effettuate dai mungitori ad
una incredibile velocità.
Ogni vacca che arriva nella sala si posiziona nella sua postazione. Le mammelle vengono, per prima cosa,
pulite e toccate e viene fatto uscire il primo latte manualmente, così che il mungitore riesca a vedere se la
vacca è affetta da mastite non ancora evidenziata e possa, in quel caso, effettuare la prima cura immediata. Il
latte di una vacca affetta da mastite può presentarsi globuloso (mastite agli inizi), denso come yogurt (mastite
già abbastanza grave) o sieroso (mastite fulminante).
Dopodichè vengono attaccate alle mammelle le macchine mungitrici, facendo attenzione che il latte delle
vacche in cura perché affette da mastite, non venga mescolato all’altro latte, ma venga fatto defluire in
appositi contenitori e poi scartato. Infatti le vacche portano alla zampa posteriore destra un piccolo computer
che, all’entrata dell’animale nella gabbia di mungitura, viene rilevato dal computer centrale e, quelle malate,
una fascetta rossa alla zampa posteriore sinistra che indica lo stato di malattia dell’animale. Questi due
accorgimenti azionano un meccanismo di suoni acuti che permette al mungitore di turno di accorgersi della
vacca affetta da mastite ed effettuare la mungitura separata.
Alla fine della mungitura i capezzoli vengono disinfettati e le gabbie vengono aperte per far uscire gli animali.
All’uscita dalla sala le vacche sono costrette a passare in una piccola piscina piena d’acqua in cui viene diluito
del disinfettante in modo che eventuali germi e microbi nelle zampe degli animali vengano debellati prima del
loro rientro in stalla.
La sala mungitura dell’allevamento è rettangolare, quindi i mungitori lavorano proprio dietro le vacche, ma
esistono anche sale a spina di pesce, in cui i mungitori lavorano al lato degli animali senza correre il rischio di
sporcarsi in caso di espulsione di materiale organico dall’apparato urinario o intestinale degli stessi, e ne
esistono anche di rotatorie in modo che, stando gli animali posti in una giostra dotata di un movimento
circolare, l’operaio possa lavorare rimanendo fermo nella stessa posizione.
Mercoledì 12/12/2007
Durante la giornata di mercoledì abbiamo effettuato punture terapeutiche, fecondazioni artificiali e
asportazione delle corna ad alcuni vitellini con pistola scaldante.
Giovedì 13/12/2007
La giornata di giovedì è risultata abbastanza monotona, in quanto abbiamo soltanto effettuato le viste
periodiche alle primipare, e alle vacche postparto (alcune delle quali sono risultate gravide sorprendendoci e
facendoci capire che forse, durante le notti precedenti, il toro presente nella stalla, era riuscito a sfuggire dal
suo recinto per dedicarsi alle sue attività…),iniettato vaccini e antibiotici e messo gli orecchini con il numero
anagrafico ad alcuni vitelli.
I vitelli della stalla, dopo aver sostato per alcuni giorni in gabbiette apposite nelle quali vengono affidati alle
“materne” cure di un operaio addetto soltanto a loro, vengono spostati in paddock in cui hanno a disposizione
lettiera di paglia e un dispositivo che distribuisce latte che funziona mediante riconoscimento di tutti i vitelli
presenti. Infatti un lavoro di fotocellule permette a un computer centrale di riconoscere i vitelli che entrano
nella gabbietta nella quale è presente un poppatoio e di emettere latte secondo precise razioni, un vitello che
ha finito la sua razione giornaliera di latte, entrando nella gabbietta troverà il poppatoio che non rilascia latte in
modo che non ci siano vitelli che riescono a nutrirsi meno di altri.
Venerdì 14/12/2007
Anche il venerdì abbiamo effettuato le cure giornaliere di vaccini e antibiotici e assegnato alcuni orecchini a
delle vacche sprovviste.
Era il mio ultimo giorno di lavoro durante il primo trimestre scolastico, ma lo stage prevede altre 2 settimane
durante il secondo quadrimestre e precisamente in gennaio e maggio.
Lunedì 21/01/2008
Contentissima di essere tornata a lavorare, lunedì mattina sono arrivata in stalla già pronta per la giornata e
debitamente corazzata contro il freddo.
Appena arrivata ho visto aggirarsi “sospetto” tra gli animali un ragazzo che mi era nuovo e che non
conoscevo. Dieci minuti dopo Gabriele mi aveva già informato e presentato il ragazzo, Andrea, un laureando
presente in stalla ormai da più di un mese che stava preparando la sua tesi sul latte e che, inoltre, aveva
frequentato la mia stessa scuola e ora frequenta l’università di scienze agrarie.
Andrea si è dimostrato subito simpaticissimo ma, al contrario di me, stanco dell’ambiente che frequentava
ormai da un mese abbondante. Lui era affidato alle “amorevoli cure” di Gabriele e io a quelle di Gino e quindi,
capitando per caso in stalla, si sarebbero potuti notare due “giovani esploratori” che seguivano fedelmente
due veterani del posto che sgattaiolavano da una parte all’altra, tra un animale e l’altro rendendo a volte
anche difficile, ma pur sempre divertente, l’inseguimento.
Lunedì mattina, dopo l’arrivo del veterinario esterno, abbiamo effettuato le viste periodiche alle vacche per
accertarci della fecondazione avvenuta o per controllare il ciclo ovario e lo stato dell’utero.
Il pomeriggio abbiamo solamente spostato alcune vacche gravide ormai alla fine della gestazione da un
recinto ad un altro più confortevole dove vengono messe le partorienti o le vacche con qualche problema
podale.
Martedì 22/01/2008
Martedì è tornato in stalla Gino. Infatti aveva trascorso il weekend a casa con la sua famiglia. Dopo esserci
salutati e raccontati qualcosa riguardante le passate feste di Natale e capodanno ci siamo subito messi a
lavoro e, per prima cosa, con l’aiuto di Gabriele ed Andrea, abbiamo spostato delle vacche gravide e delle
vacche da asciugare portando le prime nel recinto con lettiera in paglia per rendere più confortevole il parto
imminente e le seconde nel gruppo delle asciutte dove risiederanno per due mesi circa.
Dopodichè abbiamo effettuato le terapie ad alcuni animali affetti da mastite o altre malattie tipiche degli
animali da latte.
Nel pomeriggio di martedì è stato caricato il latte nella cisterna apposita che può contenere fino a 330 q di
prodotto.
L’allevamento è dotato di un distributore automatico di latte fresco che viene utilizzato da parecchie persone
per l’acquisto di latte giornaliero al costo di 1 euro al litro.
Ho inoltre assistito ad un parto: l’avvicinarsi del parto nelle bovine è preannunciato da segni caratteristici.
Infatti qualche settimana prima nelle primipare (bovine al primo parto), più tardi nelle pluripare, si osservano
giorno per giorno lo sviluppo progressivo della mammella e il rilassamento dei legamenti intorno l’attacco della
coda e il loro abbassamento fino a formare delle infossature abbastanza evidenti.
Si nota inoltre un ingrossamento della vulva e una secrezione da questa di una mucosa bianco-gialliccia dello
spessore di un dito.
Quando l’animale diventa irrequieto e incomincia muovere freneticamente la coda si può ben capire l’inizio
delle doglie.
Il travaglio del parto si svolge in tre fasi:
1. Fase preparatoria: si notano i segni sopra elencati.
2. Fase dilatante.
3. Fase di espulsione: questa fase incomincia con la fuoriuscita dalla vagina di una borsa contenente
un liquido di colore simile all’urina. Questa borsa può essere rotta dall’assistente al parto solo nel
caso si noti che la stessa sporge dalla vagina senza rompersi da parecchio tempo. Dopo la rottura
della borsa giunge il momento di aiutare la bovina nel parto, solo se necessario. L’assistente al parto
deve dapprima rendersi conto di che posizione ha assunto il feto all’interno dell’utero. Se la posizione
è ottimale per il parto si potranno applicare dei lacci alle parti del feto che sono già scoperte e far
trazione aiutando la partoriente a espellere il vitello. Per far trazione sugli arti del vitello che sporgono
dalla vagina della bovina bisogna assecondare i premiti della partoriente. Il momento più pericoloso
per il vitello che sta nascendo è quello in cui passano le parti più voluminose di esso, bisogna quindi
cercare di accelerare i tempi quanto più possibile. Appena il vitello è nato la prima cosa da fare è
assicurarsi che respiri bene.
Ultima operazione della giornata sono state le fecondazioni. Naturalmente mi limiterò a descrivere la tecnica
utilizzata per fecondare artificialmente le bovine e non a spiegare e narrare le diverse vicissitudini incontrate
nel cercare in stalla le vacche da fecondare in quanto risulterebbe troppo umiliante per me raccontare che
nell’entrare in un paddock ho rischiato di essere travolta da bovine che si divertivano a correre incontro
all’intrusa…
Fecondazione artificiale:
la fecondazione strumentale viene ormai applicata a tutte le specie domestiche allevate sia per un maggiore
controllo delle malattie sia per considerazioni di origine economica.
Il tipo di inseminazione utilizzato è quello americano che consiste nell’introduzione in vagina della pistola e
quindi della paiette contenente sperma conservato in azoto a bassissime temperature (196°C sotto lo 0)e
scongelato pochi minuti prima della fecondazione in acqua calda.
Per introdurre la pistola il veterinario che effettua l’operazione deve introdurre la mano libera nel retto dopo
aver fatto una pulitura del canale dalle veci presenti in esso, e tenere ben ferma la cervice in modo da poter
favorire l’introduzione della punta della cannula e rilasciare il seme al termine della cervice cioè all’inizio
dell’utero vero e proprio.
LA VOCE AI PROTAGONISTI
SECONDA SETTIMANA: 21-25 GENNAIO 2008
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LA VOCE AI PROTAGONISTI
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Durante le restanti giornate abbiamo effettuato ancora fecondazioni artificiali, aiutato parti difficili, vaccinato
delle manze e spostato animali gravidi e da asciugare.
Abbiamo inoltre applicato orecchini ai vitelli nati da pochi giorni in modo da poterli riconoscere e da poter dar
loro un “nome” anagrafico.
Le marche da applicare agli orecchio sono due (una da apporre al padiglione destro nel lato interno e esterno
recante codici di identificazione, l’altra da mettere al padiglione sinistro soltanto nel lato esterno dove verrà
riportato anche il numero dell’animale per il suo riconoscimento in stalla) e devono possedere determinate
caratteristiche:
1. il punto di unione tra i marchi dell’orecchio sinistro deve essere costruito in modo tale che lo stesso
orecchino non possa essere riutilizzato una seconda volta;
2. il materiale di costruzione deve essere flessibile e giallo;
3. deve essere riportata la dicitura IT e lo stemma della Repubblica Italiana;
4. le scritte devono essere di colore nero indelebili;
5. i marchi devono essere apposti entro 20 giorni dalla nascita del vitello.
I vitelli maschi che nascono nell’allevamento vengono tutti venduti mentre le femmine rimangono in stalla
come rimonta.
E così è finita anche la seconda settimana di lavoro.
Per la terza bisognerà aspettare maggio.
TERZA SETTIMANA: 21-26 APRILE 2008
Lunedi 21-04-2008
Il ritorno a lavoro è stato grandioso, tutti mi aspettavano con impazienza e io aspettavo di rivedere loro da 5
lunghissimi mesi.
Mi hanno accolto un sacco di visite post e preparto da fare nel gruppo delle vacche di media produzione,
alcune terapie a vacche dislocate e due animali ai quali è stato necessario immettere ovuli disinfettanti per
facilitare l’espulsione della placenta ancora interna nonostante il parto fosse trascorso ormai da più di 1
giorno.
Martedi 22-04-2008
Durante la mattinata di martedì, il veterinario ed io abbiamo effettuato le terapie di routine e alcune
fecondazioni.
Il pomeriggio invece è stato un po’ più frenetico, infatti insieme con il direttore della stalla, abbiamo dovuto
spostare delle vacche gravide da un gruppo all’altro all’interno della stalla stessa.
Mercoledi 23-04-2008
In questa giornata, Gino ed io abbiamo iniziato la grandiosa opera dei vaccini a tutte le vacche della stalla (più
di 750 erano quelle da vaccinare).
Nella mattinata, dopo aver ripetuto le terapie e effettuato qualche fecondazione, ci siamo armati di siringhette
da 30 cc, aghi di ricambio, vaccini e spray colorati e siamo entrati nei paddock per catturare tutte le vacche
presenti nei vari gruppi.
Il mio aiuto consisteva o nel colorare la fronte delle vacche vaccinate di rosa o blu per distinguerle dalle altre
ancora non vaccinate, o nel preparare la siringa al veterinario in modo da accelerare le operazioni.
Durante le 2 ore rimanenti della mattinata, grazie all’aiuto della sottoscritta prestante e veloce assistente
siamo riusciti a vaccinare le oltre 150 vacche del gruppo di alta produzione. Anche il pomeriggio è trascorso
all’insegna dei vaccini.
Giovedi 24-04-2008
La giornata di giovedì è trascorsa con le solite terapie e fecondazioni e con i vaccini che intanto stavano
proseguendo velocemente.
Il pomeriggio, per quanto riguarda le vaccinazioni meno proficuo del solito (sole 70 vacche) in quanto il tempo
utile alle vaccinazioni è stato di una sola ore.
Infatti le restanti 3 ore le abbiamo trascorse a discutere con l’alimentarista. L’alimentarista è, nel caso
dell’azienda Campomaggio, una donna (pignola e estremamente preparata nel suo campo), che
periodicamente effettua visite alla stalla e ne programma l’alimentazione dei diversi gruppi produttivi, dai vitelli
all’alta produzione. Questo consente maggiori rese in latte della stalla e una migliore salute generale degli
animali.
Dal colloquio ho appreso che ultimamente la produzione totale di latte della stalla è leggermente diminuita e
ciò dipende forse dalla stessa alimentazione delle madri.
Al seguito di una “passeggiata” all’interno dei paddock, cercando di non scivolare, operazione alquanto facile
da effettuare in quelle condizioni, l’alimentarista, insieme a Gino e Gabriele, ha programmato un nuovo piano
alimentare degli animali apportando delle modifiche alla formulazione dei vari carri.
Questo dovrebbe far aumentare in breve tempo due cose essenziali: il livello produttivo delle bovine e la
felicità del proprietario della stalla.
Venerdi 25-04-2008
Tutti erano nel letto al calduccio a dormire quando io sono partita per andare al lavoro. Non per questo la
giornata è stata pesante, anzi, è stata piacevole e divertente, nonostante fosse l’ultima e portasse quindi con
sé un po’ di tristezza e malinconia.
Giovanetti Costanza
Classe IV D
Negli ultimi 5 mesi di scuola la mia attività didattica è stata integrata da uno stage in stalla, infatti il lunedì
mattino e il martedì pomeriggio ero la terza forza lavoro della stalla annessa all’Azienda dell’Istituto Tecnico
Agrario. Il mio compito è stato quello di nutrire, pulire e curare le vacche. In queste mansioni, affiancato
dall’insegnante di sostegno, sono stato aiutato da Marco, Mario e Stefano che mi hanno insegnato i trucchi del
mestiere e il rispetto delle regole. Con loro mi sono trovato bene. E’ stata un esperienza positiva e significativa
per la mia persona in quanto ho avuto un primo contatto con il mondo del lavoro. Credo che l’alternanza
scuola-lavoro debba essere proposta a tutti gli alunni della scuola affinché l’Istituto Tecnico Agrario abbini a
tante ore di teoria anche della pratica.
Dopo i cinque anni di scuola, attualmente grazie all’impegno del Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico
Agrario ho una borsa lavoro che mi vede impegnato per tre giorni presso la stalla annessa all’Azienda Agraria
dell’I.T.A. e per due giorni presso il canile di Tolentino.
Carlo Francioni
Classe IVB
LA VOCE AI PROTAGONISTI
Il mio aiuto in questa giornata è stato essenziale in quanto siamo riusciti a finire velocemente i vaccini a tutte
le vacche produttrici delle stalla.
A fine giornata, al momento di salutarsi, con Gino e gli altri dipendenti con i quali avevo ormai stretto amicizia,
ci siamo promessi di sentirci e vederci ogni tanto e magari, di rincontrarci a lavoro insieme durante l’estate.
Così si è conclusa, purtroppo, la mia esperienza di stage.
97
LA VOCE AI PROTAGONISTI
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ISTISTITUTO TECNICO PER
ATTIVITA’ SOCIALI
“M. RICCI”
- Macerata All’inizio dell’anno scolastico 2007/2008 i nostri insegnanti di Economia Aziendale e di Diritto ci hanno
presentato il progetto “Alternanza scuola-lavoro”, che prevede alcuni periodi di tirocinio formativo presso
aziende e studi professionali presenti nel nostro territorio.
Abbiamo subito capito quanto questa esperienza potesse essere importante per noi e per il nostro indirizzo di
Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere. Perciò, consapevoli della grande opportunità che ci era
stata offerta, ci siamo impegnati al massimo per la buona riuscita dell’esperienza, sia nella fase preparatoria
che durante le tre settimane di stages.
Questo innovativo percorso progettuale, deliberato dal Collegio Docenti dell’Istituto ed inserito nel Piano delle
attività del POF, è stato accolto molto favorevolmente dal Consiglio della nostra classe, che ha in seguito
deliberato anche il calendario delle attività preliminari, seguendo le preziose indicazioni della nostra Tutor
scolastica, prof.ssa Maria Morelli, e del Referente d’Istituto, prof. Dario Matteucci, che avevano già attuato
l’iniziativa negli anni scolastici precedenti.
La scuola ha provveduto ad informare le famiglie, illustrando le modalità e le finalità. Ha quindi organizzato le
attività di formazione curate dalla Camera di Commercio di Macerata.
L’esperienza in azienda si è svolta in 3 settimane consecutive:
-dal 28/01/2008 al 02/02/2008;
-dal 04/02/2008 al 09/02/2008;
-dal 11/02/2008 al 16/02/2008.
La nostra collocazione è avvenuta in aziende trovate dalla Tutor scolastica, con una collocazione il più
possibile vicina alle nostre residenze che ha facilitato gli spostamenti.
Alla fine del tirocinio abbiamo compilato in classe la modulistica relativa alla nostra esperienza, prevista nelle
Linee Guida curate dalla Prof. Patrizia Cuppini e pubblicate dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, e
abbiamo redatto una relazione finale.
Durante le lezioni abbiamo anche condiviso le esperienze individuali con tutta la classe, per confrontare le
attività svolte e per discuterne con i nostri insegnanti.
Abbiamo inoltre partecipato ad un Workshop, dal titolo “Qualità e co-progettazione nell´alternanza scuola –
lavoro”, organizzato a Civitanova Marche dalla Camera di Commercio di Macerata, in collaborazione con
l’USR Marche, nell’ambito del corso di formazione regionale rivolto agli studenti, ai tutor scolastici, ai Dirigenti
scolastici, ai tutor aziendali e ai rappresentanti del mondo imprenditoriale. È stata una occasione di dialogo e
di confronto per individuare e puntualizzare i punti di forza e le criticità attuative del progetto. Il lavoro si è
svolto sia in una fase plenaria, che in gruppi di discussione.
Nel corso dell’anno scolastico ci siamo recati al Centro per l’Impiego di Macerata. La visita guidata è stata
organizzata dalla Provincia di Macerata e ci ha consentito di verificare i compiti del Centro, le modalità di
ricerca di lavoro e le diverse tipologie di contratti di lavoro.
Il giudizio complessivo è stato positivo sotto ogni punto di vista: formativo e professionalizzante, nonché sotto
l’aspetto conoscitivo del panorama economico imprenditoriale locale.
Secondo noi è fondamentale prendere visione del mondo del lavoro per conoscerne gli aspetti pratici già
durante il percorso scolastico, per essere consapevoli dell’importanza dei contenuti delle varie discipline e per
verificare le proprie attitudini e capacità relazionali.
Ci è stato in conclusione somministrato un questionario di “Customer satisfaction” finale per monitorare
l’andamento del percorso e il livello di gradimento complessivo della classe.
Sentiamo infine il dovere di ringraziare la nostra Scuola, la Camera di Commercio di Macerata, la Provincia di
Macerata e soprattutto di rivolgere un pensiero affettuoso alla preziosa figura del nostro compianto Dirigente
Scolastico Mauro Tombolini, che ha messo e trasmesso passione ed entusiasmo nella diffusione e
realizzazione del progetto.
Cappelletti Serena
Ebuli Giada
Classe IV P PACLE
- Civitanova Marche L’anno scorso tutte le classi quarte degli istituti tecnici hanno effettuato uno stage aziendale presso alcune
imprese che operavano in vari settori del commercio oppure negli studi privati di alcuni commercialisti. Lo
stage, svoltosi nelle prime tre settimane del mese di febbraio, mirava ad accrescere le conoscenze
dell’individuo sotto il profilo commerciale ed economico e a fargli conoscere quindi, come viene gestito il
lavoro contabile in un’azienda. Lo stage è stata un’esperienza molto importante per gli studenti che hanno
potuto mettere in pratica le nozioni economiche imparate a scuola, (registrazione fatture, bilancio di fine
esercizio, calcolo delle imposte, ecc.) si sono orientati nel campo aziendale ed hanno avuto quindi chiarezza
per un futuro lavoro in campo economico e aziendale. I tutor che sono stati a nostra disposizione ci hanno
infine detto che, oggi come oggi, tutto il lavoro viene svolto dal computer e dai software aziendali per il calcolo
dei movimenti, rendendo quindi i vecchi sistemi di scrittura manuale del tutto o quasi obsoleti. Lo stage
secondo me è stata un’esperienza molto positiva, ed è consigliato sia a coloro che in un futuro prossimo
decidono di entrare nel mondo del lavoro sia a coloro che sono indecisi se proseguire gli studi universitari.
Cantelli Marco
Classe IV F
LA VOCE AI PROTAGONISTI
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
“F. CORRIDONI”
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LA VOCE AI PROTAGONISTI
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
“A. GENTILI”
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- Macerata Dal 21 gennaio all’08 febbraio scorsi, noi alunni delle classi 4°N e 4°M dell’Istituto Tecnico Commerciale
“Alberico Gentili” di Macerata, abbiamo partecipato con grande entusiasmo al progetto Alternanza ScuolaLavoro, motivati dalle parole dei nostri insegnanti tutors che mettevano in evidenza il notevole valore formativo
di questa iniziativa.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, posso affermare, con assoluta sicurezza, di essere
pienamente soddisfatta di tutto quello che ho ricevuto, soprattutto a livello di crescita personale, da questo
progetto, che è molto di più di quanto mi aspettassi.
Personalmente ho svolto il tirocinio presso il CESCOT di Macerata, l’ente di formazione di Confesercenti, che
si occupa brillantemente da anni della formazione professionalizzante, rappresentata da una moltitudine di
corsi offerti all’utenza, dai praticissimi corsi per pizzaioli e barman ai più teorici di preparazione al
sostenimento di alcuni esami, come quelli banditi dalla CIAA.
Sin dal primo giorno, le tre ragazze che dirigono il centro hanno riservato a me e alla mia compagna, con la
quale ho affrontato l’esperienza, un’accoglienza molto calorosa, in cui hanno valorizzato le nostre conoscenze
e le nostre giovani menti, piuttosto che farci pesare la nostra inesperienza.
In relazione al mio indirizzo di studi, ho avuto modo di approfondire argomenti come la prima nota e il conto
corrente bancario e di osservare alcuni documenti, come bilanci di esercizi precedenti, riscontrandovi quanto
appreso sui banchi.
In prima persona, ho avuto modo di constatare che quanto finora studiato a scuola è essenziale nella vita
lavorativa .
Tra i compiti affidatimi, quello che reputo più importante è il lavoro di front-office, che mi ha permesso di
interagire e di confrontarmi con l’utenza e quindi mi ha consentito di sviluppare le mie capacità relazionali,
cosa che difficilmente può essere raggiunta in aula.
Ogni giorno è stato diverso dall’altro, in quanto ci venivano assegnati compiti sempre differenti, da portare a
termine autonomamente, ma contemporaneamente ci facevano sentire veramente parte di una squadra,
chiedendoci sempre di assisterle nelle loro pratiche e non mancando mai la pronta collaborazione quando
qualcuna ne mostrava la necessità. Naturalmente sono rimasta sorpresa di trovarmi così bene a lavorare in
un gruppo talmente vario.
I rapporti con i tutor poi sono stati ineccepibili, in quanto sia la nostra professoressa di economia aziendale,
sia la nostra tutor aziendale si sono dimostrate sempre disponibilissime e interessate a noi e non nascondo
che mi ha veramente reso felice la visita presso l’ente della nostra insegnante, la quale è rimasta davvero
soddisfatta dal resoconto fattole da Lucia, la nostra tutor.
Dalla mia esperienza ho avuto modo di comprendere meglio l’importanza di un aspetto oggi fondamentale nel
mondo del lavoro: la flessibilità, ossia la capacità di sapersi adattare a situazioni diverse. Questa esperienza,
infatti, penso faccia comprendere a tutti gli studenti protagonisti che, nell’impresa moderna, questa abilità è
fondamentale.
A posteriori, posso affermare che la CCIAA ha fatto veramente centro promuovendo questo progetto, sia per
le imprese, che hanno l’occasione di interagire con il mondo della scuola, sia per l’opportunità che fornisce ai
ragazzi di mettersi alla prova, quindi maggiore sarà il numero di studenti che potranno partecipare a questo
progetto e maggiore sarà il numero di giovani che affronteranno con maggiore consapevolezza l’ingresso nel
mondo universitario o del lavoro.
Nella società moderna, l’integrazione scuola-impresa, è uno degli obiettivi principali da raggiungere per i
benefici che entrambe le parti possono trarne: la scuola a livello di offerta formativa e l’impresa a livello di
personale giovane e “fresco” di studi.
Solo sfruttando le nostre giovani menti e facendo tesoro di ogni esperienza, anche della più piccola, a partire
dall’Alternanza, spinti dall’ardente curiosità di conoscere cose nuove, quindi senza limitarsi alle conoscenze
già acquisite, saremmo veramente pronti ad entrare nel mondo impresa.
Moretti Caterina
Classe IV N
- Recanati Durante lo scorso anno scolastico la nostra classe ha partecipato ad un progetto di alternanza scuola-lavoro
con la collaborazione dell’ente comunale di Recanati.
Tutti gli alunni sono stati indirizzato verso un settore specifico ( sociale,amministrativo, tecnico ,
burocratico,commerciale e culturale) all’interno dei vari uffici o come è capitato ad alcuni studenti nelle vere e
proprie strutture comunali(biblioteca o asilo nido) dove sono state svolte le differenti mansioni per tutta la
durata del progetto.
A differenza del lavoro che può essere attuato in classe dove ciascuno è responsabile soltanto del proprio
operato,durante la permanenza in comune siamo stati investiti di incarichi di maggior rilevanza occupandoci
talvolta di attività rivolte direttamente ai cittadini.
Si è trattato di un esperienza sicuramente formativa dal punto di vista personale in quanto abbiamo toccato
con mano cosa significhi trovarsi in un ambiente totalmente diverso da quello scolastico e confrontarsi con la
realtà del mondo lavorativo.
In questo modo abbiamo potuto testare anche le nostre capacità di adattamento ad attività di tipo diverso da
quelle su cui è incentrato il nostro corso di studi e abbiamo avuto modo di accrescere la nostra
consapevolezza di essere cittadini italiani ed europei in quanto detentori di diritti e di doveri nei confronti della
collettività.
Il bilancio è sicuramente positivo anche grazie alla lezione introduttiva in aula col Dott. Ferrazza che ci ha
mostrato alcuni aspetti di rilievo nell’ambito professionale e all’accoglienza dei dipendenti che ci hanno
seguito con grande disponibilità e cordialità.
Approfittiamo dunque per ringraziare l’ente comunale che ci ha dato questa opportunità nella persona del
Sindaco Fabio Corvatta e del Segretario Generale Dott. Becci augurandoci una consequenzialità della
collaborazione con la scuola.
Galassi Shana
Classe IV F
LA VOCE AI PROTAGONISTI
LICEO CLASSICO
“G. LEOPARDI”
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LA VOCE AI PROTAGONISTI
LICEO SCIENTIFICO
“G. GALILEI”
102
- Macerata Meglio andare a scuola o a lavorare? Questo è il dilemma. E come sarà il mondo del lavoro?
Per rispondere a queste domande la nostra scuola ci ha dato la possibilità di fare una esperienza lavorativa in
aziende, uffici pubblici e privati, attraverso il progetto “alternanza scuola-lavoro”.
Questo progetto si è sviluppato su tre settimane, in tre periodi diversi (la prima settimana di febbraio, quella a
ridosso della Pasqua e l’ultima settimana dell’anno scolastico) per evitare una prolungata interruzione
dell’attività didattica.
Io ho chiesto di poter essere assegnata alla Farmacia interna dell’Ospedale di Macerata. La mia richiesta è
stata accettata ed ho fatto questa esperienza insieme ad una mia compagna di classe.
Dalle 8.00 alle 13.45 ho lavorato nei locali della Farmacia ospedaliera, mentre nel pomeriggio ho effettuato
un’attività di sondaggio presso alcune famiglie.
Avevo accesso alla banca dati farmaceutica che mi permetteva di ricavare informazioni e fare classificazioni
su tutti i farmaci, inoltre collaboravo con gli operatori farmaceutici per la preparazione degli ordini dei reparti
interni, delle case di cura e dei singoli cittadini, che hanno accesso a tale struttura per tipologie particolari di
farmaci. Era veramente bello pensare che quello che stavo facendo serviva ad aiutare chi è malato.
Nei pomeriggi dovevo contattare delle famiglie e riuscire ad ottenere una ventina di appuntamenti: che fatica
conciliare i miei orari con i loro, trovare in ciascuna famiglia la persona più disponibile a rispondere alle mie
domande! E dire che ho telefonato a tutte persone che conosco! Ma ci sono riuscita ed ho consegnato le mie
20 interviste alla Responsabile della Farmacia ospedaliera. Il mio lavoro e quello della mia compagna ha
permesso di analizzare le modalità di gestione dei farmaci presso le famiglie-campione, evidenziare
comportamenti non corretti, valutare l’aspetto economico ed elencare le tipologie di principi attivi
maggiormente presenti nei farmaci utilizzati.
Ho veramente apprezzato l’opportunità che mi è stata data di collaborare con gli operatori di un settore così
importante della nostra società. Pensavo di andare in un luogo serio e triste, invece ho trovato persone
sempre pronte a sdrammatizzare; sono stati tutti molto simpatici e disponibili e mi hanno insegnato davvero
molto.
Ritengo che questo progetto sia stato molto formativo, sia per quanto riguarda gli aspetti specifici del lavoro
svolto, sia per la diversa organizzazione della giornata e dell’impegno personale rispetto a quella scolastica.
E’ quindi molto positivo che la scuola permetta a noi ragazzi di partecipare a questi progetti: tali esperienze ci
consentono di avere un’idea di ciò che ci attende dopo la conclusione del nostro percorso di studi.
Balestieri Camilla
Classe IV C
CONCLUSIONI
di Mario Guadagno
Segretario Generale della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata
Dai risultati riportati nelle precedenti pagine, con grande soddisfazione, possiamo rilevare il successo
dell’edizione del Progetto “Alternanza scuola-lavoro” appena conclusa.
Il crescente numero di Istituti scolastici, studenti ed aziende coinvolti rispetto ai precedenti anni
testimonia un interesse maggiore verso questa nuova modalità di apprendimento che permette la formazione
e l’orientamento degli studenti di oggi, lavoratori di domani. Contestualmente, si è diffusa sempre più la
consapevolezza dell’importanza dell’incontro tra il mondo scolastico e la realtà lavorativa anche per lo
sviluppo del sistema locale delle imprese.
I vantaggi connessi alla realizzazione di questo progetto, quindi, sono molteplici, in termini di
incremento della competitività, sia per i ragazzi, che avranno una preparazione più ampia e vicina alle
richieste del mondo del lavoro, sia per gli Istituti scolastici, che ampliano il loro Piano di Offerta Formativa, sia
per i soggetti ospitanti, che hanno la possibilità di conoscere preventivamente il livello di formazione e di
abilità della futura generazione della forza lavoro.
Anche la Camera di Commercio, che ha lavorato per diffondere, attuare e valorizzare i percorsi in
Alternanza scuola-lavoro nel territorio della provincia, ha potuto beneficiare di questo progetto nuovo e
stimolante, che incrementa la propria esperienza nell’ambito delle iniziative, già svolte da tempo, per
l’orientamento, la formazione e il raccordo tra sistema produttivo e sistema formativo.
Nella speranza che nei prossimi anni l’Alternanza scuola-lavoro si sviluppi ulteriormente,
affermandosi come momento stabile nella percorso formativo di ogni studente, vogliamo porgere un ulteriore
ringraziamento a tutti i soggetti, pubblici e privati, che collaborando sinergicamente alla realizzazione delle
varie fasi del progetto hanno permesso di ottenere questi pregevoli risultati.
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Sede
Via Tommaso Lauri, 7
Sede operativa
Via Armaroli, 43
62100 Macerata
Settore Promozione e Attività Interne
Tel 0733 2511 fax 0733 251268
[email protected]
www.mc.camcom.it
104
Camera di Commercio
Industria Artigianato Agricoltura
di Macerata
Area Promozione
via Armaroli, 43 - 62100 Macerata
[email protected]
www.mc.camcom.it