Gli uccelli viventi

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Gli uccelli viventi
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Gli uccelli sono venebrati omeotermi( T:
costarÌte ), coperti di penne, con gli afii anteriori
modificati ad aÌi, nclìa maggior partc dci casi atti al volo c bipedi.
Gli uccelli appartengono alla Classe Aves che comprende 2 sottoclassi:
1- ARCIIEONITI (uccelli anlichi che vissero 140 milioni di anni fa )j
2- NEORNITI (uccelli nuovi, cornprendono tutti gli ucceili viventi ).
Gli uccelli viventi (circa 8600 specie) sono tutti prìvi di denti. Esistono 2 sottogruppi distinti
dalla presenza o assenza della CARXNA dello stemo:
RTTITI ( es. struzzo) : sono uccelli inetti al volo dotati di un robusto scheleto che li
sostiene, ma sono privi di muscoli pettorali ben sviluppati necessari per il volo. Hanino
zampe potenti, sono ottimi corridori e pt€sentano lo STERNO PIATTO; questo offie una
limitata superficie per I'inserzione de muscoli.
CARENATI i presentano la c4rera delio stemo, cioè utra larnina longiúudinale presenfe
sulla superlìci€ ventrale dello sterno, che sostiene i muscoli del volo. La maggior parte
delle specie è in grado di saltare e camminare sul suolo ed è adattata ad un volo agile e
rapido.
Gli uccelli mostrano mascelle modificate in un becco di varia fotma, coperto da uno stato
comeo che costituisce 2 astucci detti RANFOTECHE; gli arti posteriori terminano in wr piede
con le dita che possolo variare da 2 a 4 e sono muniti di rmghie.
-
SCHELETRO E MUSCOLATURA: io scheletro di un uccello è un notevole esempio di
ingegneria evolutiva. E' leggero e straordinariament€ robusto e presenta in gran parte OSSA
PNEUMATICHE , cioè cave e contenenti prolungarnenti dei sacchi aereì dei polmoni. Ciò
porta alla duzione del peso e rende il vo]o più facile.
Le vertebre cervicali sono mobili e consentono una vasta galnma di movimenti comperÌsando
ùìa mancariza generale di movimento dell'occhio degli uccelli.
Duc ossa panicolarmente impoftanti perché fomiscono I'atlacco ai muscoii del volo sono Ia
FURCULA ( clavicole fuse ) e la CARENA dello stemo.
Negli uccel[ 'aohtori" i muscoli dorsali sono deboli, ma la rcsistenza meccanica dello scheletro
consetrte lo sviluppo dei muscoli ventrali assìcurando equilibrio e potenza nel volo.
I
il
principali rnuscoli del volo sono GR{NDE e il PICCOLO PETTORALE; il primo
contraendosi abbassa l'ala, mentre il secondo Ia innalza, Questi 2 muscoli possono rapprcsenlare
fino al 357o della massa corporea totale.
{lI-
il
tegumento degli uccelli svolge svariate funziooi fra cui spicca per
impoîtaiza la produzione delle penne. Queste si svi-luppa[o da piccole PAPILLE
DERMICIIE, cioè da piccoli addensamenti conici del derma. La piccola pema abbozzata si
addentra in ùna depressione cfucolare, il FOLLICOLO, che la trattiene nella cute. La papilla
detmica è ricca in vasi sanguigni e nervi che nutono e regolano il processo produttivo. Al di
sotto del derma troviano uno stralo di grasso chl. funge da risewa energetica e da isolante
termico contro le temperafure estreme,
o ghiandola Uropigea, posto sopra la coda, seceme una sosta[\za oleosa atta a
F,Fllizzare e lubrihcare il corpo; I' uccello spalnandosela sul becco si liscia le penne e
conferisce loro la.igidità necessaria a sostenere il volo.
Le zampe e i piedi sono rivestiti da squame epidermiche comificate simili alle sqùame dei
retrili.
ALIMENTAZIONE, DICESTIONE ED ESCREZIONE: gli uccelli necessitano di alimeùti
ricchi di energia per generare la potenza indispensabile per il volo; di conseguenza molti di essi
si alimenlano di ftutti, semi, nettare o animali. L'alimento percorre rapidarnente iì loro canale
alimentaÌe dove vime estatta una o/o elevata delle sostanze nutritive e delÌ'energia in esso
contenute.
L'alioento vi€ne generaloente assunto intero per la mancanza dei denti e fi-nisce nelle ingluvie
o gozo, una dilatazione dell'esofago, che fimge da "serbaloio " ternporaneo per il cibo in attesa
dcll0 diges{ione che avvenà nella fcse di riposo.
All' esofago fa seguito il proventriglio o stomaco ghiandolare con pareti che secemono i
sùcchi gastrici. Al proventriglio fa scguito il veltriglio o stomaco muscolare dove I'alimento
viene triturato; gli uccelli per facilitare questo processo ingedscono anche piccoli sassolini che
partecipano allo sminuzzarnento.
I prcdotti di scarto della digestione finiscono, negli r-rccelli '\,olatori", nella cloaca per poi
essere eliminati con le feci. Questi uccelli sono privi infatti della vescica urinaria.
APPARATO CIRCOLATORIO E RESPIRATORIO: il cuore è quadriloculare ( 2
orecchiette e 2 veDtricoli ) e la circolazion€ ò doppia e completai cooprende una
circolazione polmonare e nna circolazioÌe sistemica o generale. I-a prima tralporta il
sangue fra il cuore e i polmoni, la secooda porta il satrgue ricco di ossigeno dal cuore ai
tessùti e quello povero di ossigeno dai tessuti al cuore. L'ossigenazìone del sanguc avviene
per scambi gassosi fra i capillari aerei dei polmoni ed i capillarí sanguigni: il sanguc si
arricchisce di ossigeno ricev.trto dai capillari aerei ai quali cede anidride carbonica. Quest'ultima
veÍà poi eliminara Iramile l espira,/ione.
L'apparato respiratorio risulta formato da coppia di polmoni e di sacchi aerei antedori e
posteriori; al posto degli alveoli polmonari harmo dei canali detti parabronchi che diramandosi
originano i capillari aerei sedi dello scambio gassoso.
Gli uccelli hanno un sistema respiratorio molto efficiente: esÍaggono mediamente il 31% dell'
ossigeno presente nell'ada inspirata contlo il 24% dei mammiferi; questo spiega la loro capacità
di volare a grandi altezze( fino a 6000 m ).
Il calore corporeo è gerÌerato dal metabolismo dell'alimento; la temperatua corporea è più alîa e
variabile di quella dei mammilèri: oscilla fia 38 e 44' C contro i 36 - 39'C dei mammifed.
Per maDtenere costante la temperatua corporea si awalgono delle penne che dducono le perdite
di calore, inoltre il grasso è un ottimo isolante te.mico,
I
APPARATO RIPRODUTTORE: nclle femmine si sviluppano solo I'ovaio e l'ovidìrtto
sinistro(condotto che porta I'uovo dall'ovario all'utero o all' estemo) mertre i destd rirnangono
vestigiali: ciò sia per alleggerire il volo sia per ottenere uova pir) grandi e ricche in vitello
indispensabile per nutrire l'embrione.
Il maschio ha 2 testicoli, ma sia nel maschio che nella femmila la gonadi si sviluppano solo
nella stagione riproduttiva-
ir
prende ghìandoÌe o gruppì di cellDle che hanno
comune
16lo sanguigno loro secreti, gli ormoni, sostanze capaci di
regolare la funzionalità di tessuti in gmdo di ríconoscerli(organi bersaglio).
Con l'evoluzione dei Vertebrati la regolazione di molte funzioni vitali finì per essere basata str
una gerarchia implicante l'ipotalamo dell'encefalo, I'ipolìsi e molte altre ghiandole endocrine.
L'ipotalamo può esserc considerato corne un cento direttivo che riceve i segnali provenierti
daeli orsad di senso che camoionano l'ambienlc che circonda l'animalr.
TI- ipOf-af,,4.lvfO perúetre a fattori quali gli odori, le condizioni lumioose, la pressione
osmotica del sangue, ecc. di influenzare una vasta grlmma di PROCESSI FISIOLOCICI e
COMPORTAMENTALI: ad esempio il fotoperiodo in prirnaveraÈ lo llifr-ol-o alla Èió-duzióne
i
di ormoni che promùovono la riproduzione. Anche il processo di muta viete influenzato dal
fotope.iodo ed è soggetto a regolazione endocdna: I'jpotalamo recepisce lali varjazionj stimola
l'ipofisi che a sua volta promuove la sintesi di un ormone(tiroxina) dalÌa tiroide; questo poÍerà
alla formazione delle nuove piume.
.it
del derma
PAPILLE DERMICHII.: piccoli addensamenti conici
DLRMA:
strato profbndo dcììa pelle
FOLLICOLO:
depressione circolare della cute o pellc'
a secreziore intema
APPARATO ENDOCRINO: ghiandole e celluìe
a secrezione eslema'
I fROPIGIO O GHIANDOLA UROPIGEA: ghiandola
IPOFISI: ghiandola endocriúa posla alla base del cervcllo'
direttivo che riceve i segnali degli
IPOTALAMO DÉLL'IINCEFALO: parte del cervello'centro
Organi di senso che campionano l'ambiente'
TIROXINA: ormone della tiroide.
Diiig*,:tí t tt'r'.! tlt,llc ]it(lLttlit Lht r:olpí;crnto lji!.lit:qtttntntrnl( gli tt:iitlli iiì i1!ltiìti!
!\'ìutj \!)ltrtc)
11c!li al!cltrEuli (\l(btl.t:itrtt
,)
hatÍe che. infezioni da slreptococchi, salmonellosi.eccsi mdnífèsta generalmente el dimegrúmcnto del soggetto; maùgiu in contimúzíone , feci
acquose, e talune vofue gidllastrc . Si consiglia : DUVERIDINA l% -SULFADIMESSOTINA
I%-SULFACHINOSSOLINA 2ol. Ditta ptoduftrice divísíone |eteríÌ?arid Forme ti.
1-5 mL Ogni litro d'acqua da bere per 5-6 gg. -confezione da 160 nl.
- terapi.r dellLr u)ccidiosi. Lnfetire
lnfezioní hatleríche respíratorie, malattie cronicLr respíraloria, infczinni gssfrointestínali e
dell'apparato locomok'e, nlicoplasmosi ecc. )^i man|fesfa geîeralmente in .fòrme dsmdtiche,
piccoli lumenti specie di notte, sfregamenln del becco , lèríte agli occhi, agildzione , poca
appetenza e conseguente dimagtat ento. Si consíglía: FUMLTADONE 2% - SPIL4MICINA 2%
semprc della Formenti. Sciogliele 5 g. di polvere ogni lítro d'acqua da bere e sommikistftte per
5 o 6 gg. (pari ad uú cucchiaino di caJJè). Si consíglia ínohre nelle Jorme píù gravi L'IVOMEC
,ersdndo .lue flocce sull4 membrana del collo del soggetlo.
Infezì otii r^or'te ule .l.t uscdridio.g i, capillar
i os
i, ossiuri.tsi.
-sí manífestano con sinto i analoghí di cui sopra, e sftufumenfo delle piume. Si consiglia íl
TRETR{MISOLE I0'% sempre della Formenli: Scioglierc g. 3 o 5 g. per ogní L d'acqua da bere
per una decina dí gíorni.( pari ad ufi cucchiaino íli caÍè).
Inlezíoní soslenute da sfi'eptococchi,salomonelle, E.coli,micnplasmi,ccc.
-si manífesta generdlmente c.s. infezíoni gastroínteriche e dei ge it.rli, prodotîo set pre dolla
divísione veîerínaria della Fofmenti, si consíglia íl FURALZOLIDONE 2% OSSITETRACICLINA 2'% scíogliere gr. Ì0 di poh,ere ogni L d'acqua
I prodottí della Formenli soùo i4 busta da gr- 50 e pssontt e.tsefe 1íscelali fra di loro senzt
produrre elleÍi collatetali o deleteri ai soggefti . se necessario ripetere con intervalb di gg. I0.
E huona norma coadíu1t.rre il trattamenfo durante la cura o durante il periodo che precede
la muta (si.! semplice o doppia); nei passeríJòrmi cantori utilizzeli .t caccía (turdidi in genere)
con un prodotlo del dilta CHEMIVIT s.r.l. FERMENTOS PLUS- stímolatore del siste a
ímmunitalio e biolegolatore intestinsle mollo e.ficace e NUTRIENT PLAS dd míscelare nei
pastoni o miscele (tre isurini rasí per kg. Di questi prÒdotlí .tssociatí) - prendono le diJèse
"Specifche" nei conlionti di dtuersi balleri, ritus, .funghi probzoí, inolÍle i pediscono
.
I'attecchimento all'intestino di collibacillosi o delle salmonellosi.
Per I'imbecco d.i nidi.tcei da allevare in catlil)ilà rillo stecco si consíglia, il NUTRIENî
PLUS tla míscelare con ac.lu.i, aggíutÌgendo dell'ortica bollita /ìnemenle lrit.la o essiccata per
lulto il perio.lo .li imbecco. Neí beverini, una volta svezzati, prima e durente Ia fase dí mulu. úei
soggetti Fringillidi" (verdoní, passeri, Jiitlguelli, eardellini,ecc.) soùlminislrure , cotue soprLr
índicata,la diawrídina o in ahernati,a, meno coúsi4lidto, poiché neglí uccelli dí piccola taglia
troppo consistente, I'EOCHINOSAL prodotto ddlla Im di Brescia.
Conlro le lesíoni cutonee c píccole fèrite , sì consiglia , quale disinfettante : AGIPIU' della
Candioli, e per ebrasioni e feríle piìt ímportanîi e tlaumatiche : TERMMICINA SPRAY ,
prodono dalla PFIZER ITALIANA s.p.a.,pomata specíJíca è pure il VAIOLIN Candiol|
Àhrí malallie degli uccellí
e
possíbilí rimedì.
Coderizzo: si trutta della ghiandola sebacea che gli uccelli hanno sopra la coda,
notmaluente si presenta di colorc bianco e .li modesta grossezza, assume cok)re gitilastro e
íngrossa quando |d in supputazione, îutla la zonu si urrt)sse. L'uccello si presenta túsle , non
maúgia e rialza tutle le perfie cotue se a,resse Jieddo. Unat rolîa esamínata la ghiandola per \tedere
se lfatl^si di q est.t mqlaltia che si evolve quasi sempre nel periodo dí esto amoroso, si fora con
uno spillo dísínfeltolo il botlo e di pus, premendo sullo slesso con delicaÍezza per staofarlo e
quindi pe nellure la parte con della tinlura .li jodio.
Epilessia o mal caduto: Le manifèstazioní sono molfeplici, quali I'esposizione imptovvisu del
soggelto .ri faggi solarí, Jbrte spa|enîo, soggetto vecchio, alimentazione lrt)ppu ri{.Lt c pt)cu
bílanciata. La sintomdtología si presentd qusle caduta inproyvisu dal posatob, fremiti con ali
allafgale, conlorsíoní e occhi sbdrrati per poi riprenderyi qualche isfante dopo. Si cowíglia di
efettuare un salasso opetahdo uho ditd del piede immergendo la pmte in acqua tíepida per
ÍDorire I'uscifa di qualche goccìa di sangue. So,Íiluile complef.tmente l'alimentazione che dovrà
pre|edere cibi ricchi di ritamí ìt B- integratori quale il Fetmentos plus, mele rtneme te lfitate,
cdrote e come base un mdngime ipocalorico. Nei gqnifonni : semí selezíonati di prímissima
tqualîtà, quali scagliola, panico, poco miglío, ecc. non precedenteme te confezíonati, aggiungere
.tnche dei salí minetul|
Favo (tigh<:t): E' una malattia p.trdssitoria che colpisce la pelle degli uccelli, doruta
princípalmenîe a calti|a pulízia degli wiuri, delle gabbie, delle tkangidtoie ín generc Si
manifesta sopraÍfullo dutanle il pefiodo di clliusa dei soggetti cd\toti ai Jìfii della caccía, in
ambienti chiusí e poco rentilatí. Le pattí più esposte sono la perifería degli occhi, le olecchie, il
becco per poi estendelsí ad alîe parti del cotpo ptesentandosi con piecole macchíe o croste di
colore gíallastro alla base con petdila lotale delle penne La mcrlettia se trascuraîa può essere
mottale poiché proroca diurrea e forle stress nei soggetti. La cura consiste i/t pennellatute
quotididne di glicerìna jodata all'anoJue pet cento
Pipild: si riconosce facilmenîe perché Ì'uccello tiene il becco mezzo uperb pet potet
respirare, ma gi.t co dilfìcoltà spandeúdo mangime do tutte le parti , bere molro , e dimagfisce .
Si rìleva in uno escrescenza sulla lingua che presefita una hiJòrcazione cornea di colore
gíallasîo . L'origine della malattia è ptíncipalmente la cattil)a alimeútazione troppo sostenzíosa e
mancante .legli ífigredienlí ottimalí. qu.tli salì mineralí cihi .lieschi JruttaÍí, r4uasi sempte i
soggetti presenta o dlîe patologie gestro íntestinali. In primis curare quest'ultime , quindi
ptocedere ad estirpare la parte cotnea (pepito) dalla lingua facendo attenàone d non lesìon5rla,
ufìlizzando cÒme emolliente dell'olío. Atl operczione ultimafa ldvarc la caviîà orale con del succo
Ji lin'tne oggiuntolo pure nei hcveratoi
Scagliosità delle zampe (acariati): si makifesta con la forfiazione di scttglie sulla pelle dei
tarsí e sul/e parte superíore delle dita. Se natn curela per fempo può prorocore la deformazione e
I'iltígidimento delle artícolazioní degli arti coit consegue te ùlcapacità del soggetto d.i reggersí
suí posqtoí e q indi può soptaggiutlgere la morte. Fattorc determinante all'insorgere della
malattía è princirylmente I'umidità nei luoghi di stabuldàone, la vecchioía del soggetto, gli aviari
nonché í posatoi sporchi che fsvoriscono I'attecchimenlo delle Jbcí sugli artí. La cura consisîe
hell'ammorbidite le crcste con vasellina sqlícilatd all'ano pq dìeci, facendo attenzione a non
lesiondre le zampe. In commercío si possono ullizzare crcme a base dí cera d'api o íl
CANDIOBEL della Cdndíolí Somolinistrare nell'occoffenza M1a alimenlazione ríccu di calcio e
di útamino D
IGIENIZZ4NTI: altro prodotto .tpeciJìco a.latto a tuttí gli uccelli da g<lbhia e da volieru. che
esercíta una azione ammorbidente su croste da raiDlo. da sporcizia, scdgliositò della pelle. degli
dfií, piccole lesioní cli tario natura,nonchè Wnture da i selli, si consíglia la" lozíofie Formenli
detmoplotetti|a" che è di líbera vendita , ín una confezione in Íacone da 30 fi|. Sí consiglid dí
upplicare una
o
più gocce sulla parte interessate, con un conlagocte o un basloncino
or)aÍtLtto.
CORRETTORI DELI-tl DIETA: si consiglid 'TUTIO SALI" granulure della Fomentí è un
integratore minerale cofipleto da aggiungerc in misura : 10-20 grummi ogni kg rli peito/te;
molto indicato nel período .lella mutu e per prerenirc fenomeni dí pícct, cannihalísmo, rachitismo,
L'ORNITOLOGO
Federico (iuarnerí
gudtneri.lèderí (Q,tisceli.it