IDéeSse InForma 13 - Centro Documentazione Storica Citroen
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IDéeSse InForma 13 - Centro Documentazione Storica Citroen
IDéeSse InForma . Bollettino periodico di informazioni a carattere Sociale dell’IDéeSse Club e del Registro Italiano Auto Storiche Citroën N° 13 - 23 Giugno 1996 Anno VII IDéeSse Club Sede Sociale ed Ufficio della Presidenza: Via Fanciullacci, 22 50019 Sesto Fiorentino (FI) Segreteria: Via Cheren 14/b 52100 Arezzo Consiglio di Amministrazione: Sergio Cerreti, Camillo Cotti, Maurizio Marini, Gianni Bencini, Presidente Vicepresidente Segretario Segretario della Presidenza Leonardo Antonelli Federico Antonucci Giancarlo Calcagni Pietro Forastieri Luciano Rossi Rodolfo Rossi Riccardo Shivitz SOMMARIO EDITORIALE Al Vostro Buon Cuore... di Sergio Cerreti 5 OCT.1955 A’ FIN DE SERIE I consigli di Guy Verrier sulla Citroën nei rally trad. a cura di Maurizio Marini 3 5 NOTE TECNICHE Cambio d’olio A cura di Riccardo Shivitz 9 LA POSTA 10 QUI IDEESSE L’incontro franco-italiano 12 Di Sergio Cerreti, Presidente dell’IDéeSse Club 2 Giorni in Emilia 14 A cura del Consiglio di Amministrazione APPUNTI DI VIAGGIO Nella Foresta di Azay-le-Rideau Riceviamo da Sergio Cerreti A Parigi per i 40 anni della DS di Claudio Calì 16 18 INDIRIZZI UTILI 19 AGENDA 20 Rubriche a cura del Comitato di Redazione dell’IDéeSse InForma Redatto, Composto e Riprodotto in Proprio dall’IDéeSse Club Comitato di Redazione: Giancarlo Calcagni Giada Garrison Maurizio Marini Riccardo Shivitz Luciano Rossi La rivista non contiene informazione pubblicitaria, eventuali messaggi pubblicitari contenuti sono stati scelti ad insindacabile giudizio della redazione e provengono da riviste d’epoca a scopo puramente grafico. L’IDéeSse InForma è stato interamente composto su computer Intel Pentium-Pro Dual Processor con Pagemaker, Illustrator e Photoshop della ADOBE, utilizzando il linguaggio PostScript. Si ringrazia lo studio del geom. Claudia Cerreti per la Riproduzione. IDéeSse InForma EDITORIALE Al Vostro Buon Cuore di Sergio Cerreti, Presidente dell’IDéeSse Club Organizzare un raduno non è cosa da poco, lo sanno bene Soci ed amici che si cimentano in questo «diletto» o che lo hanno fatto negli anni scorsi: per un giorno di festa trascorso con le nostre Dee vi sono decine di giornate prima (e molte anche dopo) che gli organizzatori dedicano con passione e spirito volontario per la buona riuscita della manifestazione (nel caso dei raduni ufficiali del Club si tratta dei Consiglieri e di quei Soci che si impegnano nell’iniziativa a seconda dei luoghi). Idee da cogliere e maturare, definizione del progetto e dei programmi, ricerca degli interlocutori, riunioni di organizzazione, contatti con i comuni o gli altri enti interessati al raduno od al passaggio delle vetture, rapporti con i vigili urbani, spesso con le Prefetture, autorizzazioni varie, ricerca del miglior rapporto costo/qualità, viaggi di verifica in loco (con oneri sempre a carico dei singoli organizzatori; e non ci vengano a dire da fuori che dobbiamo avere per forza degli interessi altrimenti non faremo tutto questo per niente: è un modo di pensare distorto, a senso unico, avendo fatto del diessismo una questione d’affari mascherata sotto l’etichetta di questo o quel più o meno fantomatico club). Eppoi ci sono le iscrizioni, la funzionalità della Segreteria, il parcheggio delle auto, la contabilità, eccetera, eccetera, eccetera ... Viene in mente l’esempio fatto ai figli in età di apprendimento: «quando apri il rubinetto o accendi l’interruttore della luce e, tac!, esce l’acqua, magari anche calda, o si illumina la stanza, ti rendi conto di ciò che sta dietro questo gesto, strumenti, tecnologie, professionalità, investimenti, risorse?» Così è anche per un raduno: vi si partecipa in modo giustamente spensierato, ci si diverte anche, magari si mangia bene e si porta a casa qualche souvenir della giornata non per un miracolo improvviso, ma perché c’é stato chi ha dedicato tempo, tanto tempo, soprattutto le domeniche (tutti noi abbiamo un lavoro e «teniamo famiglia») per far si che ciò avvenga nel modo più soddisfacente possibile. Ora, a fronte della esigenza per gli organizzatori di garantire questo ai radunisti, ci torna in mente l’affermazione dei Pellerossa americani i quali asserivano avere l’Uomo Bianco «la lingua biforcuta»: la causa di questa nostra riflessione deriva dall’increscioso vezzo di coloro che prenotano anche per tempo, o insistono nel prenotare all’ultimo momento e poi... non si fanno vedere! Accorgendosi solo all’ultimo momento che la Dea non va’ bene, che non è assicurata, ma chissà se piove, non viene l’amico, c’è il figlio che ha la pallavolo, l’altro che ha gli orecchioni, la suocere che fà i capricci... La maggior parte senza aver nemmeno la delicatezza di disdire la prenotazione. All’opposto ci sono quelli che si ritengono superiori al veniale fatto di dover prenotare - «quisquilie e pinzillacchere» diceva Totò - e si presentano alla Segreteria del raduno all’ultim’ora, dipende da come gli gira al mattino quando si alzano, tanto un posto ce lo 3 rimediano comunque, siamo o no Soci!? Così gli organizzatori, poveretti, si ritrovano con un fico secco in mano: perché hanno fatto i conti su certi numeri, hanno assunto impegni per quei numeri e se i presenti sono di meno tocca spesso a pagare anche per gli assenti (accadde a Montalcino e riaccaduto a Siena, quando i ristori sono appositamente realizzati per noi a numero chiuso); mentre se i partecipanti sono di più va in crisi la qualità, dovendone soffrire un po' tutti (accadde a Poggio alle Mura nel ‘91, un anno fà anche a Busseto). Vogliono questo i nostri Soci e gli appassionati diessisti? Crediamo proprio di no, di certo non lo vogliamo noi che abbiamo la responsabilità direttiva e organizzativa del Club e che non possiamo consentire che l’associazione subisca salassi finanziari come quello occorso nel raduno di Siena. Una manifestazione la cui riuscita ci è sembrata indubbia, ma che ha comportato 126 presenti paganti a fronte di prenotazioni per oltre 150 persone (dovendo ringraziare - in questo caso - quella diecina che sono arrivati extra, a compensare in parte gli assenti). Il che significa due cose: primo, che rispetto ai prenotati per telefono o tramite il Socio amico sono venuti a mancare una trentina (dico una trentina!) di partecipanti da considerarsi «sicuri», tutti confermati nei giorni immediatamente precedenti il raduno (non sussistevano neppure le scuse meteorologiche: una giornata più bella dell’8 ottobre valla a trovare!); secondo, che IDéeSse InForma avendo dovuto il club onorare l’impegno per 150 pasti preparati dalla contrada della Selva ed accollarsi l’onere dei vari gadget e servizi preventivati anche per gli assenti (scudetto e distintivo del 40° anniversario, bottiglie, foulard della Contrada, vigilanza auto), le casse sociali hanno dovuto fare fronte ad un pesante esborso per riparare il debito organizzativo. Non vuol essere questo il pianto di dolore sulla spalla, tantopiù che nei precedenti raduni vi erano stati invece positivi residui anche consistenti, il che ha prodotto il classico «poggio e buca fa piano»: è, al contrario, una garbata critica verso coloro che hanno promesso e non hanno mantenuto, creando di fatto problemi al Club; ed è un richiamo di attenzione per tutti, Soci ed appassionati interessati alla nostra attività, su quanto sia importante la correttezza del rapporto tra loro ed il sodalizio, il rispetto della parola data a garanzia di una qualità apprezzabile dei raduni e degli altri servizi. Non potendo dare credito oltre ad «appassionati» fasulli che prenotano all’ultimo momento e . il giorno del raduno se ne restano tranquillamente a casa o si perdono per strada (dicono loro)! Confessiamo in tutta sincerità di esserci un po’ scocciati di tutte queste libertà: nel Club ci stiamo per poterci divertire anche noi. Perciò faremo ancora una prova o due e tireremo le somme; dopodiché se le cose andranno ancora così, nostro malgrado saremo costretti ad abbandonare l’atteggiamento liberal troppo amicàl (che ci piace tanto, però), che abbiamo sin qui tenuto fidando sulla affidabilità dei nostri interlocutori e passeremo a gestire le iscrizioni ai raduni e alle altre manifestazioni secondo criteri di rigorosa garanzia, con preiscrizioni da effettuarsi entro una data indicata, spiacenti per chi arriva dopo (nel migliore dei casi, se ammessi, saranno soggetti a sovrapprezzo per i maggiori oneri organizzativi). Regola, questa che vorremmo far valere da quest’anno anche nei confronti dei Soci che rinnovando la quota associativa oltre il 30 aprile, data fissata dall’Assemblea di due anni fa come termine statutario entro il quale assolvere a tale adempi- mento sociale (ogni anno siamo costretti a spendere alcune decine di migliaia di lire per sollecitare i Soci morosi, spesso anche due o tre volte; e va tenuto conto dell’impegno di tempo che ciò comporta alla Segreteria o alla Presidenza). Rischiamo di essere in venti, trenta equipaggi (o qualche Socio in meno): ma non va bene lo stesso? Che moltiplicati per quatto o cinque iniziative all’anno fanno comunque ben oltre cento «Dee» presenti all’appello. E tanti Patemi in meno per chi organizza. Certo che noi abbiamo ancora fede da vendere e facciamo perciò conto su una costruttiva e leale collaborazione dei Soci e degli appassionati, sta nell’interesse di tutti; affidandoci alla «vera» passione per la DéeSse e... al vostro buon cuore!. Il Presidente. , Ultim’Ora Ci fa piacere dare atto che all’Ouverture di Primavera, tutti i prenotati sono stati presenti. En Avant Così! IDéeSse InForma 5 OCT. 1955 A’ FIN DE SERIE I consigli di Guy Verrier Sulla Citroën nei rally, trad. a cura di Maurizio Marini, Segretario dell’IDéeSse Club Riportiamo con piacere dalla rivista francese «Sport-Auto» la traduzione integrale dell’articolo apparso nel 1963, intitolato appunto “Les conseils de Guy Verrier sur la Citroën en Rallyes”. Realizzato in collaborazione con Guy Verrier, l’articolo riporta interessanti consigli relativi alla elaborazione dei modelli D di serie per l’impiego in competizione. A parte le modifiche alle vetture che, inutile dirlo, vi sconsigliamo vivamente dall’effettuare, l’articolo riporta interessantissimi consigli sulla guida delle nostre vetture in condizioni stradali impegnative. Il pezzo è inoltre una interessante spiegazione di come una vettura con 75 cavalli pesante piu di 1200 chilogrammi riuscisse a vincere delle gare impegnative come il Monte Carlo! [M.M.] I Successi sportivi rimarchevoli ottenuti dalla Citroën nei rally che si sono svolti nel corso di questo inverno eccezionalmente rigoroso, sulle strade ricoperte di neve e ghiaccio, hanno messo in rilievo le qualità particolari di questa vettura, che ha dimostrato di essere a proprio agio anche in queste condizioni. «Sport-Auto» a voluto illustrare i dettagli di preparazione e soprattutto di guida di questa trazione anteriore che è necessario maneggiare in modo poco ortodosso, se si vuole ottenere il massimo. Se abbiamo scelto Guy Verrier per consigliare i nostri lettori è da un canto perché egli è al momento il migliore dei nostri esperti sulle Citroën e dall’altro perché dirige la Scuola dei Meccanici di Francia a Parigi, boulevard Victor-Hugo. Essendo lui stesso maestro di guida abbiamo inoltre pensato che sarà particolarmente indicato per consigliare i nostri lettori sulle tecniche di pilotaggio proprie ai guidatori di Citroën. Da lungo tempo prende parte ai rally su vetture di questa marca preparate da lui stesso, ne consegue che a lui possibile dare ai nostri lettori qualche consiglio su come preparare la Citroën. DS o ID? Per lungo tempo i rallysti hanno esitato tra la DS19 e la ID19 di cui preferivano la scatola cambio a comando manuale, più maneggevole. L’uscita della DS con motore a ottantatré cavalli ha fatto largamente pendere la bilancia a suo favore, e voilà che la fabbrica è venuta a lanciare la DS con cambio manuale. Non ci sono quindi più problemi: la DS19 è la meglio adatta alle competizioni. Se il rallysta decide di acquistarla nuova, non deve dimenticare di ordinarla con il parabrezza in Triplex (fornibile con un sovrapprezzo di 100F). Prima ancora di toccare la vettura, la prima cosa da fare è quella di accordarsi col venditore per far sostituire i pneumatici posteriori con le 165 come le anteriori. A nostra conoscenza non esistono ancora in Francia specialisti sulla messa a punto delle Citroën per le competizioni. D’altro canto le modifiche meccaniche suggerite non sono numerose: il motore non è che ritoccato appena: Il rallysta non deve far altro che rimuovere la cartuccia del filtro dell’aria e 5 modificare la regolazione del carburatore di un paio di punti circa. In ogni caso egli dovrà rodare il suo motore per circa diecimila chilometri prima di tirare ad un rendimento ottimale. Ci sono due punti da sorvegliare: l’attacco della dinamo che andrà rinforzato ed i bulloni della tiranteria dell’acceleratore che hanno la brutta tendenza a deserrarsi; per questo Verrier è andato a visitare le frasche all’ultimo rally delle Strade del Nord. C’è un’altra modifica assolutamente indispensabile: è il montaggio di una coppia conica di 7x31. Pare che la fabbrica non fornisca questo rapporto che con grande riluttanza poiché questa demoltiplicazione più corta comporta automaticamente un forte aumento dei consumi di carburante. In Competizione, comunque, è di duplice utilità: da una parte migliora considerevolmente la accelerazione e, dall’altra, cosa che può apparire a prima vista paradossale, migliora leggermente la velocità massima. La spiegazione di questo fenomeno è che la DS è fornita con una coppia volontariamente troppo lunga, e la vettura non arriva mai a «tirare». Con una coppia più corta, la velocità massima è di circa centosessantacinque chilometri orari con un regime leggermente superiore ai cinquemila giri. Nel caso di una DS che comprenda ancora una scatola cambio automatica, esiste una regolazione della velocità di passaggio tra le marce, che è facilmente accessibile sotto al cofano; così che, se natural- IDéeSse InForma mente volete regolarla per la massima velocità, sarà necessario regolare al massimo la velocità di passaggio in basso delle marce, si avrebbe un miglior risultato regolando la velocità di passaggio delle marce verso l’alto ma si rischierebbe di far saltare la scatola del cambio al momento di scalare la marcia. Modifiche agli Interni Il cruscotto di bordo di serie della vettura non comporta un numero sufficiente di strumenti, è necessario aggiungere: termometro dell’acqua, spia di pressione dell’olio, amperometro e contagiri. In quanto non è prevista una presa per un contagiri meccanico, è necessario installare un apparecchio elettronico. Verrier utilizza uno strumento Jaeger. La climatizzazione della vettura è particolarmente ben studiata e così negli scorsi rally di Monte Carlo i piloti non hanno sofferto particolarmente il freddo né problemi di sbrinamento dei vetri. Non sarà quindi necessario provvedere ad un sistema di sbrinamento ausiliario. D’altronde questo eccellente risultato è stato ottenuto con il sistema di serie, senza nemmeno montare il riscaldamento speciale, previsto per i paesi freddi, fornito di fabbrica dietro ad un supplemento. . Guy Verrier è un fervente sostenitore delle cinture di sicurezza e per quanto lo concerne egli usa il tipo ventrale della «Bang» per il conducente che non lo limita nei movimenti, ma monta un modello a bandoliera per il passeggero. La dolcezza eccezionale delle sospensioni pone un problema con i fari: di notte, al momento di una brusca frenata, prima di una curva, l’avanti della vettura si abbassa fortemente ed i fari non illuminano che poco avanti al muso della vettura. Al fine di conservare una illuminazione sufficiente, Verrier monta dei fari addizionali a lunga portata volutamente regolati «troppo alti» che vanno a colmare questo difetto. Ha poi completato l’installazione con due fari antinebbia. Le Citroën sono fornite di serie con pneumatici Michelin X, indipendentemente dalle ragioni commerciali di questa decisione, sembra bene che questo tipo di pneumatici dà i migliori risultati su questa vettura. La pressione di gonfiaggio normale è di 2,2kg/cm2 davanti e 2kg/cm2 dietro. Nei circuiti è necessario utilizzare una pressione più elevata davanti: 2,5kg/ cm2 ma su strada i rallysti non utilizzeranno queste pressioni che induriscono notevolmente le sospensioni: la longevità di tutti gli organi dello chassis può risentirne, particolarmente su strade dissestate. La guida della Citroën L’arredamento interno è da rivedere in funzione dello alleggerimento indispensabile: montaggio di sedili 2Cv davanti come dietro, soppressione delle imbottiture interne ecc. La soluzione sovente impiegata di montare dei vetri in plexiglass non è raccomandata in quanto le vaste vetrature prive di montanti non terrebbero alle infiltrazioni. La maggior parte dei rallysti conserva i vetri originali. Un pilota di Citroën deve apprendere come utilizzare le caratteristiche della propria vettura: alcune gli saranno di aiuto altre saranno un handicap, a lui minimizzare queste ultime. La DS è molto carica davanti ed essa è naturalmente sottosterzante: il fatto di frenare violentemente accresce il carico sull’assale anteriore e, di conseguenza, la tendenza del mede- simo ad andare «tutto a destra» in sterzata, così come un’accelerazione riporta il peso sul posteriore e diminuisce questa tendenza. E’ dunque necessario di frenare ben prima dei entrare in curva ed accelerare decisamente dieci o quindici metri prima di affrontare la virata: il trasferimento di carico verso l’assale posteriore diminuirà il carico sull’avantreno e ridurrà così la tendenza sottosterzante. Sapendo che l’avantreno ha tendenza a derapare il pilota saprà come entrare in curva: lo slittamento del davanti del suo veicolo non lo trascinerà fuori strada prima della fine della curva. Questo slittamento dell’avantreno è controllabile tramite lo sterzo: m fate attenzione a non correggere troppo altrimenti le ruote anteriori si intraverseranno perdendo ogni capacità direzionale ed, in effetti, il pilota si schianta nove volte su dieci quando prova a tirare troppo sul volante nel momento in cui il suo avantreno perde aderenza. E’ necessario altresì «dare mano» allo sterzo; così che questo slittamento si arresta come per miracolo. Abbiamo visto quindi le due regole d’oro da seguire quando ci si profila la «catastrofe» in una curva più stretta del previsto: primo, accelerare a fondo quando ci si rende conto dell’errore. Secondo «dare mano» allo sterzo quando l’assale davanti perde aderenza in modo incontrollato verso l’esterno della curva. Nelle grandi curve, soprattutto quando i pneumatici sono gonfiati più del previsto per un circuito di alta velocità si arriva a far partire il retrotreno in una scivolata molto controllata. Al contrario, la vettura è molto meno disponibile di altre a fare il cavallo, sul suolo asciutto, e malgrado tutti i suoi sforzi, il conducente non riuscirà mai a far slittare il retrotreno della propria vettura!. E’ certamente questo il IDéeSse InForma suo punto debole nei rally e comporta, durante il periodo invernale, di tenere la vettura in strada appoggiandosi al retrotreno. Questo è ugualmente un inconveniente quando, affrontando una curva troppo velocemente e non avendo altra arma a disposizione, il pilota voglia entrare in un testa-coda volontario che permette sovente di restare in strada. La Citroën offre la possibilità di girare molto velocemente ma è difficile da riprendere nel caso che il suo pilota abbia commesso un errore: si tratta quindi di anticipare continuamente le curve a venire, è un guida che richiede molta concentrazione. La Citroën Sulla Neve Quando la strada si ricopre di neve o ghiaccio o quando semplicemente la pista è di terra battuta, la DS diventa una vettura straordinariamente maneggevole anche nelle curve più difficili. Il fatto spiega i suoi recenti successi. In effetti potremmo praticamente dire che la DS si guida in scivolata sulla neve, il ghiaccio e sulla terra battuta nel modo in cui il conducente vorrebbe guidarla sul suolo asciutto... Al fine di ottenere il massimo in queste condizioni di aderenza difficile, è importante di impiegare una tecnica tutta particolare e di cambiare la «linea» durante le curve. La Prima cosa da fare è naturalmente quella di montare pneumatici con chiodi. Verrier monta chiodi Vaillant su pneumatici Michelin. Sulla neve gelata o il ghiaccio a vetro si gonfiano a 1,5kg davanti ed a 1,3kg dietro. Se si affronta la neve fresca l’aderenza è un po’ migliore e si può gonfiare a 1,71,8kg davanti ed 1,5kg dietro. I pneumatici chiodati sono particolarmente efficaci in frenata e questo può essere ulte- riormente migliorato adottando la tecnica speciale di frenare ed accelerare simultaneamente: il grande segreto della guida in di questa vettura sulla neve consiste in effetti nell’uso simultaneo di freno ed acceleratore: accelerando circa ad un quarto della corsa col pedale del gas si evita il bloccaggio intempestivo delle ruote anteriori, bloccaggio che sarebbe altrimenti fatale poiché farebbe perdere tutta l’aderenza alle ruote direttrici. La linea adottata nelle curve è basata sul principio che è adesso possibile derapare all’entrata in curva: entrate quindi un po’ più velocemente di quanto siete abituati a fare normalmente, iniziate a sterzare prima dell’entrata in curva ed, ovviamente, accompagnate questa manovra con un colpo di freno/acceleratore supplementare che, bloccando per un istante le ruote posteriori della vettura, farà derapare il retrotreno. Voilà: avremo così virato in scivolata, tutta l’arte del conducente si limiterà ad essere la rimessa in rotta della vettura al momento buono. Se darà il colpo di volante troppo presto si ritroverà davanti i tigli, diversamente, se lo dà troppo tardi terminerà la curva ancora in traverso, urtando col parafango posteriore il muro di neve e perdendo così secondi preziosi. L’allenamento è dunque indispensabile ed è senza dubbio una delle ragioni del dominio dei piloti nordici sulla neve. L’altezza dal suolo variabile Grazie alla sua sospensione con la correzione d’assetto, la Citroën possiede un atout supplementare di cui può fare uso nella neve profonda: l’altezza dal suolo variabile. Il comando comporta quattro posizioni: normale, alto, più alto ed altissimo. La seconda e terza 7 posizione sono pratiche per evitare che il sotto della vettura venga rovinato, in caso di neve compressa, permettendo di guidare molto più rapidamente che in posizione bassa. Inoltre, la posizione altissima, che è stata in realtà prevista solo per il cambio delle gomme, dona la possibilità di superare taluni ostacoli su cui tutte le altre vetture rivali si fermerebbero, come abbiamo visto al Monte Carlo ed al Tour de Corse. Naturalmente questa posizione sopprime completamente la sospensione ed impone di camminare a passo d’uomo se non si vogliono danneggiare gli organi nella sospensione idraulica.Una Citroën bloccata nella neve fresca si può liberare facilmente nel seguente modo: il conducente la porrà in posizione bassa, essa appiattirà la neve sotto di sé e sarà sufficiente sollevare la vettura e ruotare leggermente il volante, andando a pestare la neve pressata per sbloccarsi e procedere oltre. ) per saperne di più... Per chi fosse interessato ad articoli sul lato sportivo della DS, consigliamo il volume “La DS en Competition” di Fabien Sabates edito al nr. 18 nella collana VUE PAR LA PRESSE. Nel numero 13 della medesima collana potete trovare, sempre di Sabates, “Citroën DS”; interessante raccolta di articoli dell’epoca sulla intera gamma dei veicoli “D”. Entrambi i volumi sono disponibili presso la “Libreria dell’Automobile” di Milano. (Vedi Indirizzi Utili) IDéeSse InForma . IDéeSse InForma NOTE TECNICHE Cambio d’olio a cura di Riccardo Shivitz Riprendiamo da questo numero la rubrica del «piccolo fai-date» sulle DS, ricordiamo che il Club non assume responsabilità su eventuali danni derivanti da una possibile errata interpretazione dei consigli. Raccomandiamo quindi ai Soci non forniti delle necessario competenze tecniche di ricorrere in toto all’«amico meccanico»!. Anche una operazione elementare come questa comporta delle precauzioni e degli accorgimenti. C’est Citroën!!! Per prima cosa si consiglia, visto il relativamente modesto chilometraggio coperto annualmente dalle vostre Dee (cifra che si deduce dalla scarsa partecipazione ai Raduni!), di sostituire anche il filtro ad ogni cambio d’olio. Detto ciò si proceda scaldando il motore sino alla temperatura d’esercizio dopodiché si blocca la vettura con il freno a mano e la si porta alla altezza massima supportandola quindi con gli appositi cavalletti. In nessun caso si faccia affidamento sulla sola idraulica o sul puntone del cambio ruota. Togliere il tappo di riempimento e l’asta dell’olio ed infilarsi finalmente sotto la macchina. Se la misura della pancia non lo permette è allora necessario il ponte elevatore del benzinaio di fiducia. Si piazzerà allora un recipiente adeguato sotto la coppa dell’olio e si sviterà il tappo dello scarico. Se il dado opponesse resistenza battere sul tappo stesso per schiacciare la guarnizione in rame. L’olio sarà a temperatura d’esercizio (circa 60/70 gradi!!), farlo scolare tutto, anche quello che vi sarà entrato nella manica della camicia, e partire all’attacco del portellino del filtro. E’ utile lasciare gli ultimi due bulloni opposti ed allentati per non far cadere di colpo il portellino con relativo versamento d’olio per terra nonché nella manica di cui sopra. Finita la scolatura si toglie il portellino e i getta la guarnizione, si allenta il dado di ritenuta della campana portafiltro e si sfila tutto il blocco. Si getta il vecchio filtro e si puliscono con benzina le varie parti. Può risultare interessante ciò che si troverà nella campana del filtro: frammenti metallici ed una pappetta grigia non sono certo segnali di buona salute. A questo punto inizia il rimontaggio seguendo l’ordine inverso, si farà il possibile per sostituire i gommini del portafiltro in quanto essi sono indispensabili per una buona pressione dell’olio a motore caldo. Si rinfila tutto il blocco porta filtro nella pompa dell’olio facendo attenzione ai due triangoli di riferimento marcati sulla campana e sulla coppa e si serra moderatamente il bullone di fissaggio. Se il gruppo filtrante è stato inserito correttamente, non deve assolutamente ruotare. Si chiude adesso il portellino esterno frapponendo la guarnizione nuova e si stringono mo- 9 deratamente i bulloni (è facile che ad un serraggio eccessivo corrisponda una un danno alla filettatura in alluminio della coppa, si può rimediare inserendo un apposito «vermo», ma di questo parleremo in una prossima puntata). A questo punto si fà il pieno d’olio, 5 kg di Total ACTIVA SAE 20W50 e, dopo aver richiuso il bocchettone, e reinserita l’asta dell’olio, si rimette in moto. Una volta tolti i cavalletti si vanno a smaltire l’olio bruciato e la camicia ormai irrimediabilmente inzuppata d’olio dal solito benzinaio di fiducia di cui sopra. Ricordatevi che è proibito dalla legge (ed irresponsabile) gettare nelle fognature l’olio ed i filtri usati, cinque kg di olio inquinano 200 metri quadrati di terreno rendendolo sterile e, penetrando in profondità, possono ledere le falde acquifere. In alternativa al benzinaio di fiducia, esiste allo scopo il «Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati» il cui numero telefonico potete reperire nell’elenco della vostra città, in grado di fornirvi l’indirizzo del più vicino punto di raccolta. That’s All Folks e buon divertimento, firmato Dhè Special. PS: Se proprio non trovate l’olio Total ACTIVA di cui sopra, usate un olio non sintetico: i motori delle nostre dee sono anziani ed incrostati e, personalmente ho anche dubbi sugli eventuali effetti dei detergenti sintetici su tutte le guarnizioni di gomma e sughero. IDéeSse InForma . LA POSTA Lettere dai Soci a cura del Comitato di Redazione dell’IDéeSse InForma Inauguriamo in questo numero dell’IDéeSse InForma un nuovo spazio destinato a ricevere le lettere e le foto inviate al Club dai Soci. Vi invitiamo quindi a voler disporre di questo spazio per colorare la nostra rivista con le vostre «storie di ordinario diessismo», con i vostri suggerimenti al Club, le vostre lamentele o apprezzamenti al lavoro dell’associazione. prattutto quando il futuro marito non vedeva che la sua DEA, fra lucidature a specchio, revisioni totali e conti chilometrici da parte dei meccanici per avere Da Rossella e Gianni Bencini riceviamo e pubblichiamo: Siamo due appassionati Citroën iscritti da poco al Club. Vorremmo cogliere l’occasione per raccontare a «tout le amis de la DS» quello che abbiamo inventato per il nostro matrimonio che, data la nostra lunga storia d’amore, doveva essere molto speciale. Allora, quale migliore occasione per coinvolgere anche il nostro secondo grande amore?? Dunque, la sposa avrebbe dovuto viaggiare in una splendida cabrio, di proprietà di una socia del Club, che, guarda caso aveva uno stesso impegno per il fatidico giorno del 6 agosto 1994. Lo sposo, allo stesso modo doveva arrivare sulla nostra Dspécial. Vista l’indisponibilità della Cabrio, abbiamo scelto molto felicemente di unirci insieme alla nostra DS blue lagune, felicissima di fare la parte dell’accompagnatrice, nonché prima donna del Gran Giorno e ammirata da tutti quanti. I preparativi dei giorni precedenti erano faticosi ma allo stesso tempo molto stimolanti, so- Alcuni commenti dell’improvvisato chauffeur durante le prove di guida: “Ma questa macchina così vecchia per un matrimonio come il vostro, potevate almeno prendere una Mercedes” e noi futuri sposi seduti sul divano dietro, con il patema d’animo che avevamo per la guida che faceva disperare la nostra amata Auto, ci siamo guardati e abbiamo pensato: “Perdonalo DEA, perché non sa quello che dice” Dopo tutti i festeggiamenti del gran giorno ci siamo accinti a partire per il nostro viaggio, destinazione, una nazione a caso, la Francia. Viaggio ricco di emozioni, alla ricerca di una qualsiasi DS dietro gli angoli delle città che visitavamo. Tante foto a testimonianza di tutto ciò, ma soprattutto tanti complimenti agli sposi ed alla vettura, ancora con tutti i suoi orpelli ormai divenuti color smog. Al termine dei circa 6.000 chilometri tanti baci alla nostra Dspécial per la sua fedeltà dimostrata, il comfort e l’aria condizionata. un bolide pronto per la luna di miele. Una nota speciale merita l’addobbo della DS stessa, nastri di tulle, coccarde varie e composizioni floreali, con un Oggi Sposi a completare il tutto. La nota dolorosa è stata la scelta dell’autista. Non avendo a disposizione nessuno dei nostri associati (che almeno sanno guidare), la scelta è caduta sul testimone della sposa. Un grazie all’Officina L.P. per la rimessa a nuovo. Un caloroso saluto a tutti i Soci da Rossella e Gianni Bencini. [N.d.R.: Chi sono i Soci che sanno guidare?] IDéeSse InForma LA POSTA Riceviamo e pubblichiamo a cura del Comitato di Redazione dell’IDéeSse InForma Flaminio Bertoni, mio padre. fia: far conoscere alla sua Patria un uomo che non ha mai voluto rinnegare la terra natia. Dopo trent’anni dalla sua morte, avvenuta a soli 61 anni di età, appaiono frequentemente sui quotidiani e sulle riviste articoli in cui si parla di un «genio incompreso». Spero che la mia biografia riesca ad informare anche i soui compatrioti di quella genialità e quei valori che mai ha avuto dalla sua Patria durante la sua intensa ma breve vita. Un nome, in Italia, ai più sconosciuto, mentre in Francia è osannato come un genio dell’Automobile. Sue sono la linea e la forma di due miti e capostipiti dell’automobile: la Traction Avant del 1934 e la DS del 1955, oltre alla mitica 2CV del 1948. Ma oltre ciò è conosciuto in Francia come artista e scultore di valore, come dimostrano i 7 premi vinti ai saloni internazionali di Parigi ed i 3 saloni di Versailles ed Asnieres. Leonardo Bertoni Pubblichiamo integralmente -e molto volentieri- questa missiva pervenutaci dal Sig. Leonardo Bertoni. Un uomo che per non aver voluto rinunciare alla sua Patria («Je suis soutout italien» soleva ripetere ai suoi colleghi ed amici francesi) fu persino imprigionato due volte: la prima quando l’Italia dichiarò guerra alla Francia, poiché si era rifiutato di firmare un atto di giuramento di fedeltà alle autorità francesi. Prometettendo a lui ed a voi lettori un articolo (che apparirà a puntate forse dal prossimo numero) sul grande Stilista, vi consiglio nell’attesa la lettura di questo splendido volume biografico, ricco di immagini e di spunti per meglio comprendere chi fosse l’uomo che ha disegnato lo stile Citroën. Fu quindi arrestato una seconda nel 1944, quando le truppe francesi liberarono Parigi, con l’accusa di collaborazionismo (liberato dopo soli 3 giorni poiché l’accusa era risultata poi infondata). Ironia della sorte, nel 1961, fu nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal Ministro della Cultura francese, il premio Nobel Malraux. Sono questi i motivi, oltre all’amore filiale, che mi hanno indotto a scrivere la sua biogra- sua tenacia, le sue idee e le sue grandi doti. ) Credo che oggi questa sua terra gli debba qualcosa. Il «popolo dei Citroënisti» lo potrà conosce oggi non più come un nome, magari confondendolo con Bertone, ma come uomo, con il suo carattere, la 11 per saperne di più... «L’Uomo della 2Cv» di Leonardo Bertoni, editore Macchione, 95 pagine. Vi allego l’indirizzo del Sig. Bertoni, scrivendo al quale potrete ottenere direttamente il volume: Leonardo Bertoni Via C. Cattaneo 52 22063 Cantù IDéeSse InForma . QUI IDÉESSE ... L’incontro franco-italiano Beaulieu-Sur-Mer, 2 e 3 Marzo 1996. di Sergio Cerreti Un’idea che frullava nella testa sin dalle origini dell’IDéeSse Club: attraversare con le nostre Dee la frontiera italo-francese per raggiungere Parigi, culla della DéeSse, o incontrarsi con il grande Club di Francia, l’IDéaleDS, forte di un migliaio di soci in tutto il Paese transalpino ed di anni ed anni di attività ed esperienza; ma i desideri erano rimasti tali. Fino al 2 marzo di quest’anno, ora non più! Due equipaggi francesi -Desloubieres e Schweitzerraggiunsero Siena l’8 ottobre scorso per il Raduno celebrativo del 40° della DS, grazie all’interessame nto del Socio Riccardo Shivitz, aderente anche al sodalizio d’oltralpe: fu l’occasione per parlare del nostro interesse e della nostra disponibilità ad organizzare o partecipare ad un incontro tra i due Club, fu per essi - fra i quali Louis Mattei, responsabile della zona di Nizza - un mezzo per conoscersi e comprendere che non «friggevamo con l’acqua». Da qui la lettera d’invito a partecipare ad un incontro sulla Costa Azzurra, a Beaulieu-sur-Mer, e, per conseguenza, ecco il Foglio InFormativo 1.96 che ha dato notizia ai Soci dell’iniziativa. Ben nove gli equipaggi dell’IDéeSse Club che sabato 2 marzo si sono presentati sui luoghi d’incontro programmati dagli amici francesi, con le Dee in perfetto ordine e splendore: Cascasi da Zibido S.Giacomo (MI), Caso da Montevettolini (PT), Centomo da Verona, Cerreti da Sesto Fiorentino (FI), Corsinovi da Firenze, Magagni da Bologna, Giuseppe Rossi da Arezzo, Shivitz da Livorno, Tosin da Bolzano; ai quali si è aggiunto in serata Buccella da Pescara. In totale 28 appassionati presenti, fra i quali Leonardo Bertoni e gentile Signora che viaggiavano nella DS di Cascasi. Da annotare che Cerreti, Corsinovi e Rossi erano già giunti a Beaulieu il venerdì sera. Una citazione d’onore spetta alla nostra Socia Carla Corsinovi, presente all’ appuntamento nonostante che la sua felice gravidanza fosse ormai agli sgoccioli! C’era, perciò, fra noi anche un «Diessino» (o una «Diessina»?) ante-litteram ... Primo punto di riferimento al porto turistico de la Plaisance a Beaulieu, ore 10:30, in un sabato mattina sereno ma ventoso e caratterizzato da una forte mareggiata: una trentina le vetture presenti sul luogo del raduno (con alcune graziose estranee all’universo Déesse) e un mercatino di ricambi, modellismo, pubblicazioni del settore. Vetture più «storiche» l’ID19 di Cerreti (1963) ed una cabrio monofaro presunta 1962 ex-discoteca «SantaFè» di Bordeaux, con... griglie sui parafanghi e rostri sul paraurti anteriore! Interessante ma tutta da restaurare. Vin d’ honneur alle 12, un appetitoso rinfresco offerto dall’ ufficio del Turismo di Beaulieu, con targa celebrativa dell’ incontro appositamente predisposta e consegnata al nostro Club. E la sorpresa graditissima di vedere unirsi a noi per l’aperitivo, all’ultimo tuffo, l’esuberante Silvano Ottani con la sua Signora, che hanno approfittato della loro vacanza a San Remo per fare questa scappatella in Francia. Pranzo all’«African Queen», sempre sull’area del porto, e alle 13:50 partenza in colonna con destinazione Mougins, verso Cannes, per la visita al Musée de l’Automobile. Attraversamento di Nizza per imboccare l’autostrada urbana e poi la A7 fino all’uscita riservata proprio al museo. Interessante la tecnica usata dagli Amici francesi: per non creare grossi problemi al traffico cittadino e autostradale, IDéeSse InForma le vetture sono state divise in gruppi di quattro, ognuno autonomo dagli altri, con due cosiddette «scope» per ultime. Un accorgimento agile che ha consentito lo scorrimento delle auto senza problemi di sorta. Vedere per imparare! Al museo le ventisei Dee presenti sono state sistemate a ventaglio davanti all’ingresso del moderno edificio che ospita le tante «anziane» che vi sono esposte (con pezzi da favola, anzi da brivido: vedere per apprezzare), comprese le due appartenenti al museo stesso. Dopo la visita ai due piani dell’esposizione, nella sala delle conferenze si è svolto un incontro dei partecipanti francesi ed italiani con Leonardo Bertoni ed Henry Dargent, che fu uno dei più stretti collaboratori di Flaminio Bertoni sin dall’inizio dell’operazione VGD. Una testimonianza particolarmente significativa, la sua, sui metodi «scultorei» impressi nel lavoro di progettazione della DS e sulle sue significative novità progettuali inventate dal geniale artista; confrontate con le tecniche dell’epoca e quelle attuali, con ricchezza di aneddoti, dettagli e notizie pressoché inedite. Di grande, grande interesse (da udire con i padiglioni auricolari spalancati, peccato per gli assenti). A conclusione del dibattito Mattei ha consegnato all’IDéeSe Club una speciale coppa in ricordo dell’Incontro, ricambiata dalla consegna a tutti i capo equipaggio francesi della copia fresca di stampa di IDéeSse In- Forma 12 (quale battesimo più esaltante per questo nostro notiziario che l’essere presentato in terra di Francia e nella sede di un importante museo di auto storiche!?), assieme allo scudetto ed al distintivo del Club predisposti a celebrazione del 40° della DS. L’apprezzamento degli amici transalpini è stato testimoniato L’indomani -una giornata fredda, ventosa e coperta, poco in sintonia con lo stereotipo consueto della Costa Azzurra- alle 10:30, visita guidata, sempre a Beaulieu, alla celebre Villa Kerylos, fatta costruire all’inizio del secolo da un celebre archeologo francese, Théodore Reinach, nello stile delle case signorili dell’antica Grecia, sulla scorta dei documenti dell’epoca, risalenti ad uno o due secoli prima di Cristo. Un’opera incredibile, unica al mondo, ricca di preziosi reperti originali, con i mobili anch’essi realizzati secondo i modelli dell’epoca e di una modernità intrigante se si pensa agli oltre duemila anni che separano quel tempo dal nostro! Costo della sola costruzione nel 1908: 9000 franchi-oro, pari a circa... 100 miliardi di lire odierne!!! «Bravò», dicono i francesi (vedere per rimanere a bocca aperta!). Nel giardino della Villa 13 sono state scattate numerose foto ufficiali di tutti i presenti con gli emblemi dei due Club. Come se non bastasse, la villa adiacente, è quella che appartenne alla stessa epoca a Gustave Eiffel, colui che volle la realizzazione della omonima torre metallica a Parigi: lì abbiamo pranzato con veduta sul mare della «Baia degli Angeli», com’è chiamato il Golfo di Nizza. Presente anche il presidente della Sezione PACA (Provence, Alpes, Côte d’Azur) dell’ IDéealeDS, che ha organizzato questo incontro franco-italiano. In sintesi una bella ed originale occasione di incontro, la conoscenza di tanti nuovi amici simpaticissimi, un significativo successo anche per il nostro Club; e il sicuro avvio di concreti rapporti di collaborazione con il Sodalizio francese, con i cui dirigenti abbiamo parlato di strutture organizzative, di ricambistica (il problema è serio anche in Francia), di comuni problemi presenti nel mondo del diessismo, di futuri nuovi incontri (gli amici del PACA propongono di effettuare due iniziative comuni all’anno, una in Francia ed una in Italia); il prossimo probabilmente in occasione della Promenade IDéeSse. A Bientôt, a presto, Amici di Francia! E grazie di tutto, ancora una volta. IDéeSse InForma . QUI IDÉESSE ... Ouverture di Primavera ‘96 Torrechiara e Colorno (PR), 23 e 24 Marzo 1996. di Sergio Cerreti L'«Ouverture di Primavera», consolidatasi ormai come classica d'apertura della stagione radunistica nazionale per gli appassionati della DEA, con il suo quinto raduno di quest'anno ha nuovamente interessato luoghi e strade del parmense, inserita come clou di una più ampia iniziativa articolata sul sabato e la domenica, denominata appunto «Due Giorni in Emilia». Il Sabato pomeriggio con lo svolgimento dell'Assemblea dei Soci a Torrechiara (il cui verbale è stato pubblicato sul Foglio informativo 6.96) e l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione, che ha confermato alla guida dell'IDéeSse Club la troika Cerreti-Cotti-Marini; la Domenica con il Raduno dell’Ouverture , al Palazzo ducale di Colorno. Due giornate davvero primaverili. Senz'altro positivi gli esiti dei lavori dell'Assemblea, che ha visto una significativa partecipazione di Soci con 24 votanti ed un vivace interesse ai temi in discussione, con l'ampliamento del Consiglio di Amministrazione a undici Consiglieri alfine di creare un più ampio strumento operativo rispetto alle esigenze funzionali e di crescita del Club. Un'Assemblea preceduta da un piacevole convivio improvvisato attorno alla tavola della casa di campagna di Federico Antonucci, a Cazzola di Bannone di Traversetolo (!), per i fedelissimi e neo-adepti giunti in zona prima del tempo; tutti ospiti dello stesso Federico e del Vice-Presidente Camillo «el Conducador», nutriti da fragranti salumi di Felino, da raffinato prosciutto di Langhirano, da ottime "punte" di grana (ma quello veramente buono se lo tengono tutto per loro, questi furbacchioni di emiliani!), irrorati copiosamente da spumeggianti vini locali. Seguita a sera dalla cena sociale al ristorante «Gardoni», quello stesso che prima aveva reso disponibili i locali per i lavori dell'Assemblea, con tipico menù emiliano di ragguardevole qualità e quantità. Conclusione col botto, una piacevole novità: il ballo nella grande discoteca del liscio vicina al Castello di Torrechiara, offerto dal Club ai Soci presenti (e ... resistenti) e ai loro accompagnatori. Con il roteare in pista di Camillo, Federico e Cecilia, di Marco e Nicoletta e con la Giada neo-Socia che è riuscita udite, udite! - a "imporre" due balli al nostro Luminoso Presidente, che ballare non lo si era mai visto negli oltre sei anni di vita associativa del Club (la Cecilia, giunta più tardi si rammaricava di aver perduto questa primizia assoluta!). Dopo il sonno ristoratore ai «Tigli» di Pilastro di Langhirano, l'indomani Domenica 24 tutti in Dea per raggiungere Colorno, oltre Parma ed unirsi agli altri partecipanti all'Ouverture vera e propria, nel parco del settecentesco Palazzo ducale. Qui, fra le dieci e mezzogiorno, si sono ritrovate assieme 41 DS e derivate, 2 SM, 4 "2CV", 1 furgone AK; si imponevano all'attenzione la restaurata ID ambulanza “Misericordia di Cortona" di Cotti e le due DS cabrio, quella monofaro di Spagna da Reggio Emilia e quella della trentina Lidia Moiola oltre ad una incredibile DS interamente aerografata con magistrale senso del colore e della grafica [N.d.R.:ed un inesistente gusto per l’originalità]. Particolare risalto è stato riservato al RIASC, il Registro Italiano Auto Storiche Citroën per pubblicizzare l'immagine, il messaggio e le finalità istitutive: in prossimità del cancello al parco è stato IDéeSse InForma allestito uno speciale stand caratterizzato dai colori e loghi Citroën da gigantografie delle schede di censimento e delle note illustratile. E' stata presentata ad esempio la «Presidentielle» con le relative schede di rilevamento. Il mercatino dell'antiquariato e modernariato sulla piazza antistante il Palazzo ducale, la visita guidata agli appartamenti dei duchi di Parma il concerto dell’arpista Martina Hartman nella sala del trono hanno arricchito la mattinata dei 107 partecipanti anche di interessi e momenti extra-Déesse. All'ora nella quale i lupi tornano alla tana, vale a dire quella del pranzo, il noto ristorante «Al Vèdel» di Vedole di Colorno ha ospitato la torma degli affamati, dando ampia dimostrazione di organizzazione, di alta qualità culinaria, di saper satollare i mangioni più incalliti. Presente anche il Sindaco di Colorno, cui va la nostra simpatia e il ringraziamento più sentito per la collaborazione offerta dalla Amministrazione comunale per la buona riuscita del Raduno e per il suo interessamento nei confronti dell'attività del Club. Il pranzo si è esaltato nel finale con la presentazione della grande torta dell'IDéeSse Club e con la speciale iniziativa proposta da Leonardo Bertoni: che, dopo aver donato al nostro sodalizio un importante disegno del padre Flaminio, ha messo all'asta un secondo disegno dello stesso Artista a scopo di beneficenza. La cifra di 1.250.000 lire ha consentito al Socio Maurizio Venturino di Permunia (Padova) di assicurarsi la pregevole opera e all'Associazione nazionale per la lotta contro l'AIDS di ricevere la cospicua donazione in moneta. Un grazie sentito a Bertoni da tutti i partecipanti all'Ouverture e da parte del Club. Ci sono volute più delle cinque del pomeriggio per riportare gli Idéessisti all'aria aperta, alla pallida luce del sole che cominciava a celarsi fra le prime brume SOCI PRESENTI A COLORNO: Antonelli, Antonucci, Beretta, Bianchi, Brigliadori, Calcagni, Calì, Cascasi, Caso, Centanni, Centomo, Cerreti S., Cotti, Ermini, Garrison Giada, Kasvalder, Magagni, Manzoni, Marini, Moiola Curti Lidia, Mutti, O.A. LP (Casini), Osellieri, Paolillo, Pesciarelli, Quilici, Reticoli, Romeo, Rossi L., Rossi R., Sardelli, Tosin, Ughi, Ventura, Venturino. Ospiti: Sindaco di Colorno, Armentano Isabella (Presidente del Collegio dei Probiviri) Bertoni Leonardo e Signora. ALTRI PAGGI: della serata, e dopo le sei c'è stato chi dovendo andare verso Bari ha preso invece, raptus improvviso, l'autostrada per Milano e chi dovendo rientrare a Firenze ha invece preso la “Cisa” verso Livorno, con gesto di sportiva cavalleria verso una gentil dama sola e abbandonata ... Incontrando essi una splendida, imponente Rolls-Royce Phantom II, gialla e nera targa ASI oro, che rientrava con nobile allure verso nord dal «Valli e Nebbie» di Ferrara: Incontri ravvicinati del Nostro Tipo - con reciproci gesti di O.K. - fra DIVINE e REGINE. 15 EQU- Affini si Suzzara (MN), Agnotti di Giussano (MI), Baiocchi di Rimini-SM, Baiocchi M. di Pesaro - SM, Bennati di Arezzo - 2Cv, Benotti e Cadelbosco Sopra (RE), Biondi di Montegranaro (AP), Brighenti di Guastalla (RE), D’abbraccio di Norcia (PG) - 2Cv, Deretti di Bergamo, Ferarini Cecilia di Parma -2Cv, Marchetti di Reggio Emilia, Negroli di Paina di Giussano (MI), Romeo R. di Firenze, Rossi F di Rigutino (AR) 2Cv, Salvaterra di Castellanza (VA), Spagna di parma, Tarchini di Villa d’Almè (BG). S.C. IDéeSse InForma . APPUNTI DI VIAGGIO InPantanati inID Da Sergio Cerreti, ns. inviato speciale nella Foresta di Azay-le-Rideau Maggio 1974. Da alcuni giorni sto conducendo la ID19 di mio padre lungo le strade di Francia, dal traforo del Monte Bianco alla Val de Loire, avendo in programma una rivisitazione dei celeberrimi Castelli della Loira. A bordo anche Lori, mia gentile consorte, e Maria ed Edo, una coppia di amici con i quali da tempo si progettava questo giro transalpino. E’ la seconda volta, dopo il 1967, che la ID tocca i Castelli i quella magnifica regione, Chatedun, Blois, Channonceaux, Chambord, Azay-leRideau e gli altri; trasportando in quell’anno i novelli coniugi Cerreti nel loro viaggio di nozze da Firenze per Venezia, il lago di Como, quello di Ginevra, Digione e la Borgogna fino a Parigi; tornando poi in Italia attraverso la regione della Loira. Stavolta il senso di marcia va per il verso contrario, da sudest verso nord per Nevers e Bourges, fino a puntare sul MontSaint-Michel ed ancora Parigi, città natale della ID. E’ il 21 maggio, quinto giorno di viaggio, e stiamo percorrendo l’ombrosa foresta di Azay-leRideau, destinazione l’omonimo, splendido castello cinquecente- sco. Alle una in punto decidiamo di far sosta per lo spuntino di mezzodì, baguette, paté e terrine francesi, caffè all’italiana, il luogo si presta in modo particolare. Adocchio il punto che pare adatto allo scopo, rallento, accosto sul lato sinistro della carreggiata, fermo la ID ai bordi di un vasto tappeto di foglie secche, colorato a distesa di un intensa tonalità giallo-marrone. Il tempo appena di aprire la portiera e percepisco l’anomalia: la ID si sta inclinando lentamente sul fianco sinistro, per un attimo il pensiero va ad una gomma forata, m la macchina si abbassa oltre il credibile, fino a coricarsi più della torre di Pisa!. Diammine, cosa è successo!? Esco sconcertato dalla vettura assieme ai miei compagni, incrociamo fra noi domande e congetture con espressione concitata, di incredula sorpresa. Ma ci vuole poco per rendersi conto dell’accaduto: le due ruote del lato sinistro sono affondate nelle foglie fino al filo della carrozzeria, da questa parte l’auto poggia praticamente al suolo. Un’altra verifica per capire tutto: il compatto fogliame cela l’insidia della canaletta di scolo laterale della strada, avendo formato un cappellaccio di copertura che non ha retto il peso del veicolo. Siamo in un bel pasticcio! Anche perché, a complicare le cose, nell’insistere per tentare di uscirne, la ruota motrice gira a vuoto nella melma, inzacchera la fiancata, la ID si adagia ancor più comodamente sul letto di foglie; anzi il carburatore si svuota della benzina, la pompa non ce la fa più a pescare dal serbatoio a causa dell’inclinazione eccessiva (era già accaduto a Roma, un paio di anni prima, per aver lasciato la macchina in sosta più giorni lungo una strada a schiena d’asino fortemente arcuata). Non possono mancare le imprecazioni di rito; ma tant’è, alla fine vale piuttosto la pena di consumare quello spuntino, a pancia piena le cose si vedono meglio (Edo ha orari precisi per soddisfare le proprie esigenze alimentari). Intanto non resteremo lì di sicuro! IDéeSse InForma Impiantiamo qualche metro più in là il tavolino pieghevole e le quattro seggioline, vi disponiamo sopra le vettovaglie acquistate al mattino ad Amboise, dopo la visita al castello che vide anche lì protagonista Leonardo. Ma vana è la speranza, almeno per me, di poter addentare la mia mezza baguette riccamente imbottita di sapori appetitosi, da acquolina in bocca al solo pensarvi; vana speranza perché una Déesse in siffatte condizioni non passa inosservata... Una dapprima, poi due, eppoi un’altra e un’altra ancora, ecco alcune vetture fermarsi in prossimità della Dea impantanata, gli occupanti scendere ed avvicinarsi con aria curiosa, un po’ circospetta, eccoli domandare cosa sia successo, rendersene conto, aprire la solita sarabanda di considerazioni, suggerimenti, reminiscenze del già accaduto a loro o qualche amico, di come ne siano venuti fuori. Un capannello di gente, ormai, che andando per un verso o per l’altro della route nationale si soffermano per vedere, sapere, o sostano per fare buca in quel punto, attorno alla ID; sembrano sfaccendati che cerchino di far sera in qualche maniera. La circostanza è sicuramente insolita, un ghiotta occasione per starsene al fresco della foresta essendo protagonisti in un evenement, un fatto che racconteranno poi agli amici al bistrò, ai figli, domani ai nipoti: «je me rappelle, un jour...» Son frastornato dal tanto dire, alcuni parlano talmente veloce e a bocca così stretta che faccio fatica a comprenderli; gente che cerca comunque di darmi sostegno, con la presenza e con tante idee da prestarmi, uomini, donne, con qualche marmocchio che scorrazza divertito intorno alla ID cercando di coprirla di foglie... Finche prevale il buon senso, lo spettacolo non può durare alle lunghe: un tale che sembra saperne più degli altri ed avere un qualche ascendente fra loro mi invita con toni un po’ bruschi, la mezza sigaretta penzoloni dal labbro inferiore, a salire sul suo camioncino per portarmi ad Azay, li c’é un meccanico, sarà certamente a casa a quell’ora. Il meccanico c’é, sta desinando e ci accoglie con un brontolio che fa temere il rifiuto, gli parliamo dalla finestra aperta che da direttamente sulla strada. Aspetto li fuori, mentre lui termina in silenzio l’intruglio che ha dentro il piatto; poi tracanna un bicchiere di rosso, finalmente si alza e prende una giacca sgualcita bofonchiando qualcosa, esce di casa. Poco più tardi, con un traballante carro-attrezzi mi riporta sul luogo del fermo, dove la piccola folla ancora presente - si aspetta il grande momento dei fuochi, il recupero della ID, pare una festicciola in campagna, voci, grida, qualche ragazzo che scalpita lungo la strada - prende ad accalcarsi ora attorno al meccanico, ora alla ID o al carro attrezzi a seconda delle manovre che il buonuomo imbastisce per togliermi dai guai. Alla buonora, finalmente: il carburatore riempito di benzina, motore nuovamente in moto, cavo di traino agganciato dalla ID al carro-attrezzi in diagonale attraverso la strada, vettura alzata al livello massimo come un trampoliere, manovra in sottosterzo per fare aderire la ruota motrice alla spalla della cunetta, un breve frusciare del sottoscocca sul terreno ed ecco la Dea riemergere dal fango tornando padrona della strada, standovi sulle sue quattro ruote; con la più completa soddisfazione di tutti gli astanti, ma soprattutto mia e dei miei compagni di viaggio. 17 Lori a quel punto mi si avvicina per dirmi che c’è il caffè pronto, «prendi almeno quello, ed invita anche il signore» rivolta al meccanico che é accanto a me, sto dandogli i franchi per quanto spetta del suo lavoro. Ma che sorpresa quando raggiungo l’improvviso bivacco, dove Lori e Maria hanno acceso il fornellino a gas e posto la «moka» sopra la fiamma, che brontola gorgogliando il suo nettare profumato: è in quel momento che scorgo una piccola fila di persone in attesa.. del caffè, con Edo che fa il servizio avanti e indietro, due bicchierini alla volta! Mi viene sinceramente da ridere, anche per scaricare la tensione ed il nervosismo che si era impadronito di me in quelle tre ore già trascorse così, forse di più. Indelebile il commento di un tale, cordiale e riconoscente per quella nostra singolare disponibilità: che, apprezzando prima di tutto il fatto che degli stranieri se ne vadano in giro per la Francia con una vettura francese (tanto per non perdere il modo di essere francese anche lui), «surtout avec une Déesse», soprattutto con una DS, sorseggiando con evidente piacere il suo buon caffè ci dice nel proprio idioma: «a tutto avrei potuto pensare fuorché di gustare un vero caffè italiano nella foresta di Azay-leRideau!» Effetto dei «possenti» mezzi Déesse, anzi ID. Sergio Gianclaudio Cerreti IDéeSse InForma . APPUNTI DI VIAGGIO A Parigi, per i 40 anni della DS Riceviamo e pubblichiamo da Claudio Calì, Socio dell’IDéeSse Club Il programma di questo viaggio prevedeva che io e la mia ragazza raggiungessimo le sponde della «perfida Albione», passando da Parigi, con la mia citroën CX. Purtroppo la mia CX decise subito il contrario, rifiutandosi già dalla mattina della partenza di avviarsi. Fu così che decisi di partire con la fida DS23 verde metallizzato! Dopo i controlli essenziali alla vettura, verso le 14, partiamo alla volta della Francia. Superata la frontiera svizzera di Chiasso, puntiamo su Basilea attraversando il S.Gottardo. Superata la graziosa cittadina elvetica, intorno alle 17, raggiungaiamo Mülhouse, avamposto alsaziano in terra di Francia.Attraversando il confine francese inizio a percepire negli automobilisti che incontro, un misto di approvazione ed ammirazione, in particolar modo tra i più «esperti». Raggiunto Belfort, su consiglio del buon Marco Centomo, decidiamo quindi di prendere la strada statale che porta a Langres. Come Marco aveva detto, lungo la strada, troviamo due officine con numerose vetture Citroën interessanti: 2Cv, DS e Traction e financo una affascinante, seppur sicuramente artigianale, DS Cabrio... a 4 porte! Oltre la superba la città di Langres, verso le 22, il viaggio prende una piega sicuramente inattesa: circa 5 chilometri prima dell’uscita per Bar-sur-Seine, la divina produce una curiosa esplosione e quindi si ferma! Rimaniamo, con immaginabile stupore, con la vettura spenta, nel buio più totale, sul ciglio dell’autostrada. Dopo un breve e ragionevole momento di panico decido quindi di dare un’occhiata a quello che può essere accaduto sotto al lungo cofano metallizato. Purtroppo nemmeno la cassa di ricambi che mi ero portato al seguito riesce ad essermi di aiuto, decido così di incamminarmi alla volta della più vicina colonnina S.O.S. Raggiunta (finalmente) la preziosa colonnina, col mio francese maccheronico, cerco di spiegare il problema. Un’ora circa più tardi arriva il carro-attrezzi da quale scende un autista tale e quale a Fernandél da giovane. Anch’egli armeggia per diverso tempo sotto al cofano ma poi, arresosi, decide di caricare il veicolo. Le foto che documentano la scena dell’imbarco della Divina le ha volute scattare Julia (la mia ragazza), io avevo qualche piccolo problema di coordinamento... Arrivati a Bar-sur-Seine, scarichiamo la vettura davanti ad una concessionaria Citroën, dove la lascieremo sino al martedì successivo, causa le ferie di Pasqua. Così, dopo due giorni di turismo obbligato e di apocalittiche ipotesi sul probaile guasto alla voiture, alle 8 spaccate di martedì sono davanti alla officina. Il titolare, forse comprendendo la mia sconsolata situazione, si mette subito all’opera. Dopo alcuni minuti mi dice di provare ad avviare il motore e... parte!!! Si trattava di un malefico cavo dello spinterogeno!!! Corro subito a svegliare Julia, e partiamo per Parigi, durante il tragitto decidiamo comunque di rinunciara al viaggio in Inghilterra in favore di qualche giorno in più a Parigi. Arrivati nella Capitale francese ci rechiamo subito a visitare il centro dell’automobile di Pantin, ove si svolgeva la mostra sui 40 anni della DS. Così ho potuto ammirare i più rari modelli DS e derivate, Chapron e non, fino alla mostruosa Presidentielle. Il Giorno successivo sono stato a visitare dei ricambisti DS, in particolare Blondeau (che ha prezzi veramente proibitivi). I rimanenti tre giorni ho visitato praticamente tutta la città, compreso 4 ore al Louvre, daltronde Julia studia architettura e design e questo era l’unico modo per farmi perdonare il tempo perso a causa della DS!. IDéeSse InForma INDIRIZZI UTILI & MERCATO Diessilia A Cura del Comitato di Redazione dell’IDéeSse InForma e di Leonardo Antonelli Indirizzi Utili Comitato di Presidenza-Ufficio Soci: Sergio Cerreti, Camillo Cotti e Maurizio Marini Cerreti Sergio: 055.443761 Via Fanciullacci, 22 50019 Sesto Fiorentino (FI) Segreteria del Comitato di Presidenza: Gianni Bencini, Rossella Cardini, Rodolfo Rossi, Riccardo Quilici Gianni Bencini: 055.791015 Segreteria Generale e Centro Documentazione: Maurizio Marini, Luciano Rossi, Giancarlo Calcagni, Lida Belova, Cecilia Ferrarin (resp. Segr. Raduni) Maurizio Marini: 0575/910101 Via Cheren 14/b 52100 Arezzo Rapporti con Citroën Italia, stampa ed altri Club: Riccardo Shivitz, Camillo Cotti, Giada Garrison Riccardo Shivitz: 0586.509087 Via Vespucci, 54 57100 Livorno Commissione tecnica: Federico Antonucci, Luciano Casini, Marco Centomo, Camillo Cotti, Maurizio Marini, Riccardo Shivitz Ricambistica e coordinamento Officine Citroën DS Luciano Rossi, Federico Antonucci, Pietro Forastieri Luciano Rossi: 0575.979267 Mercato Leonardo Antonelli: 055.640306 La Libreria della Automobile Via Treves 15/17: 02.27301462 20090 Vimodrone (MI) Mercato Vendo: Occasionissime! Cedo numero DS, vari anni e modelli, ottime condizioni, garantite, prezzi interessanti. Silvano, 059/281490-283702 DS23 Carburatori 1974, condizioni molto buone, int. non originali, meccanica a punto. Euroauto-Faralli, 0575/630509 Dsuper 1971, biana, belle condizioni, cambio 4 marce, £ 10.000.000 F.lli di Vincenzo, 02/39266070-39262946 ID19 Monofaro 1963, funzionante ma interamente da restaurare, originale, amche scambio con moto sportiva. Coletti, 075/607378 DS21 Pallas 1971, verde chiaro metallizzato, tetto grigio met. interno in panno verde, perfetta. Prezzo da concordare. Sig.ra Paola, France Auto, 051/386603 Dspécial 1974, bianco, imp.gas, carrozzeria e meccanica buone, km 170,000, collaudo sino al 1999 DS20 radiata, funzionante, ottima per ricambi, grigio, int. panno rosso. Le due in blocco £.6.000.000 Frassi Giuliano, 050/555543 DS211970 blu notte, in pelle nera, imp.gas, buona, da controllare 2Cv Charleston, buone condizioni, meccanica ottima, prezzo conveniente O.A.Citroën LP, 055/755392 DS21 1970, grigio met., tetto vinile, int. pelle nera, borchie SM, impianti elettrico ed idraulico perfetti, motore fuso, carrozzeria da riprendere. Occasione! Alessio, 055/8218267-2398083 ore 9/17 Dluxe «pallassizzata», int. pelle nera, cruscotto 1967, meccanica ed idraulica in ottime condizioni, cambio 5 marce, revisione 1996, carrozzeria da riverniciare. Cedo inoltre un gran numero di ricambi usati per DS doppio faro, prezzi convenienti. Massimiliano, 055/8315461 DS23 Pallas 1974, 90.000 km, prezzo da concordare oppure permuto con DS20 Pallas. Ughi, 050/878836 ore pasti Dsuper 5, anno 1972, colore beige, buone condizioni, targa originale Genova, 19 £.7.000.000, visibile presso Officina Aut. Citroën Spaggiari. Cristaldini, 0185/720701 DS23IE demolita, 1.000.000 trattabili Sigari, 0565/221139 DS23IE come nuova, uniproprietario, targa Grosseto, per informazioni Ufficio di Presidenza, 055/443761 sera 2Cv 1961, 425cc, originale, rosso corallo, imp. el. 6v, frizione centrifuga, carrozzeria da restaurare, funzionamento freni da controllare, ricambi, bollata. Per vero appassionato! Sergio, 055/443761 ore 21/22 Acquisto: Cerco sedili originali nuovi o usati per DS non pallas o ID colore senape, anni 69/75 Eccheli, 0471/275025 Per bauliera DS20 Pallas 1973, cerco plafoniera completa e cofano nuovo o in buone condizioni, senza ruggine. Antonelli, 055/640306 Acquisto se occasione ID o DS cambio meccanico, buone condizioni, sana, marciante, originale da restaurare (pref. monofaro) O.A.. Citroën L.P., 055/755392 Cerco DS23IE Pallas, condizioni buone, meccanica garantita sana anche se modesti restauri di carrozzeria. Franchini Lorenzo, 02/48012106 Cerco Break in buone condizioni, max piccoli restauri, vettura adatta a viaggiare tutti i giorni. Bianchi, 0521/252234 Ricambi: Scambio materiale meccanico ed idraulico LHM con meccanica e idraulica olio rosso. Antonucci, 0521/41869-844432 Vasta gamma di ricambi nuovi e usati, meccanica, idraulica, carrozzeria, anche su ordinazione. Vendo, cambio e compro per DS e ID tutti i modelli. Centomo, 045/8621609-854956 Ricambi nuovi originali per tutti i modelli DS e derivate; condizioni particolari per stock e Soci IDéeSse. Osellieri, 049/667877 IDéeSse InForma . AGENDA1996 I prossimi appuntamenti A cura del Consiglio di Amministrazione dell’IDéeSse Club CI SIAMO GIA’ INCONTRATI A ... Assemblea dei Soci, Rinnovo del Consiglio di Amministrazione, Cena e... Ballo sociale! Ouverture di primavera 1996 Torrechiara (PR) 23 e 24 Marzo Beaulieu-sur-Mer Incontro franco-italiano IDéale DS Club-IDéeSse Club CI INCONTREREMO ANCORA A... Santa Colomba 7: Monteriggioni e S.Colomba (SI) 23 Giugno 4a promenade IDéeSse, Secondo incontro Italo-Francese IDéeSse Club ed Idéal DéeSse Francia: Manciano, Sovana, Pitigliano, Terme di Saturnia (GR) 14 e 15 Settembre. 2 e 3 Marzo + per saperne di più... Per maggiori informazioni sulle prossime iniziative dell’IDéeSse Club, potete contattare questi numeri telefonici: SERGIO CERRETI: 055/443761 Ore 21/22 GIANNI E ROSSELLA BENCINI: 055/791015 Ore 21/22 LUCIANO ROSSI: 055/979267 Ore Ufficio Se siete interessati a pubblicare sulle pagine di IDéeSse InForma, rubrica AGENDA, le date di Vostre eventuali manifestazioni, inviate la documentazione, completa di un programma di massima, alla Redazione della rivista. (Vedi Indirizzi Utili) 3o raduno Dee sul Trasimeno Passignano sul Trasimeno 19-20 Ottobre. 8o Incontro Sociale del Saltino Saltino di Vall’Ombrosa (FI) 14 e 15 Dicembre. ALTRI RADUNI Festa de «La Lumaca di Latta»: Raduno Citroën 2Cv e derivate Cereglio (BO) 6/8 Settembre. Per Informazioni Sig. Grosso: 0171/384145 5° Raduno DS ed altre Antiche Citroën Brescia 22 Settembre. Per Informazioni Sig. Beretta: 030/2006513 Sig. Savoldi: 030/40593