MARZO 2010 - Benvenuti nel sito del Rotary Club Roma Est

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MARZO 2010 - Benvenuti nel sito del Rotary Club Roma Est
ROTARY CLUB ROMA EST
DISTRETTO 2080 Rotary International
TEL. 06.321.42.92 - FAX 06.321.52.88 - email: [email protected]
Notiziario N°8
(Riservato ai Soci del Rotary Club Roma Est)
Marzo 2010 – mese dell’alfabetizzazione
Si avverte che il notiziario non sarà inviato per posta ordinaria ai soci in possesso
di posta elettronica.
LETTERA DEL PRESIDENTE – MARZO 2010
Cari Amici,
non a caso dopo l’Intesa Mondiale a cui è stato dedicato lo scorso mese di febbraio, segue marzo,
che promuove l’alfabetizzazione.
Dicevo “non a caso” perché l’alfabetizzazione è uno dei modi migliori per favorire la comprensione
fra i popoli e giungere ad una pace duratura nel mondo e alla auspicata Intesa mondiale.
Solo in questo modo i popoli meno fortunati e quindi più poveri possono diventare anche più
liberi, consapevoli e attivi nel costruire il proprio destino.
Il Rotary pone da sempre come uno degli obbiettivi fondamentali, accanto alle risorse idriche,
sanità e fame, anche l’alfabetizzazione.
Una famiglia deve poter guardare al futuro con sicurezza, senza povertà ed indigenza.
Per rimediare alla povertà c’è una sola strada: l’istruzione.
Un bambino che sa leggere e scrivere diventa un adulto istruito che sa che esiste una vita
migliore che lo aspetta; dunque l’istruzione è più di ogni altra risorsa la via d’uscita dalla povertà.
Però alfabetizzare non significa solo insegnare a leggere e scrivere, presupposti indispensabili per
l’acquisizione di conoscenze e competenze adatte a sviluppare capacità critiche necessarie per una
consapevole crescita civile; alfabetizzare vuol dire anche promuovere il raggiungimento di una
educazione della legalità, del rispetto dell’ambiente nelle sue molteplici espressioni, dell’accoglienza
del diverso, dell’ascolto e del rispetto degli altri, dell’amore per il prossimo: in sintesi la nascita di
una “etica del vivere”.
D’altra parte la nostra società, così complessa e articolata, richiede una sempre più vigile e
partecipe attenzione agli aspetti che impegnano l’uomo e il cittadino in comportamenti maturi e
responsabili che non possono prescindere da una costante crescita educativa nei più diversi ambiti.
Possiamo sostenere, infine, che alfabetizzare vuol dire educare l’uomo, ampliare i suoi orizzonti,
aiutarlo a vivere meglio o semplicemente aiutarlo a vivere.
Nel mese di marzo si ricorda anche l’anniversario del Rotaract il cui primo club nasce a Charlotte
nel North Carolina il 13 marzo 1968 accogliendo i giovani tra i 18 e 30 anni, portatori di alti valori
morali, amanti del servire rotariano e di tutte quelle motivazioni che li potranno avviare dopo i 30
anni verso il Rotary.
Infine marzo è anche il mese del SIPE - Seminario d’istruzione dei presidenti eletti - strumento di
informazione e crescita rotariana dei soci, esso conferisce ai presidenti incoming quegli strumenti di
conoscenza che saranno loro indispensabili per affrontare l’anno rotariano.
Mi fa piacere concludere con una frase del nostro fondatore Paul Harris che qualche tempo fa mi
annotai … Nel 1912 sul “The National Rotarian” scriveva:
“
“
“
“
Per quale motivo siamo qui? “
Per imparare una lezione.”
Quale lezione siamo qui ad imparare?”
Siamo qui per imparare ad imparare.”
Questa frase trasmette a tutti noi un insegnamento importante da non dimenticare.
Con l’affetto di sempre, vi abbraccio.
Patrizia
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LETTERA DI MARZO DEL GOVERNATORE LUCIANO DI MARTINO
Cari Amici,
quasi un sesto della popolazione mondiale non sa leggere né scrivere: si stima infatti che almeno novecento milioni di persone
siano analfabete. Questa enorme folla comprende adulti e minori, paesi sottosviluppati e paesi sviluppati, oriente e occidente. Se
è vero che le più afflitte sono le aree geografiche particolarmente povere, il fenomeno non risparmia larghe sacche di
popolazione negli Stati Uniti d’America e nell’Europa. L’analfabetismo è vicino alla porta di casa, e l’Italia non fa eccezione.
Secondo certe statistiche, gli illetterati crescono di ben 25 milioni l’anno: dato preoccupante, anche perché la mancanza di
istruzione di base è d’ostacolo al progresso economico e civile, all’intesa mondiale, alla pace sociale. Chi non ha la possibilità di
leggere non possiede le conoscenze e le capacità necessarie per inserirsi nella società, ottenere un lavoro o svolgere le semplici
attività quotidiane, non ha indipendenza, è facilmente vittima di manipolazione e vessazione, è condannato alla miseria. E’ quindi
compito dei rotariani promuovere l’alfabetizzazione allo stesso modo che impegnarsi sui problemi della sete, della fame, della
salute. Non per caso il Presidente internazionale John Kenny ha fatto della lotta all’analfabetismo una delle priorità operative di
quest’anno.
Nel 1978 la Commissione 3H (Health, Hunger, Humanity Committee) inserì la lotta contro l’analfabetismo fra i programmi
essenziali, sponsorizzando un’opera educativa e di riferimento scientifico (“Il diritto di leggere”) elaborata dal governatore di un
distretto svedese (Eve Malmqist). Nel 1985 il Board approvò il lancio di una vasta campagna, invitando tutti i club ad agire con
progetti mirati; e infine ha deciso di dedicare al problema un mese rotariano. Dal 2007, infatti, Marzo è il mese
dell’alfabetizzazione.
Per questo, in tutto il mondo si programmano iniziative di istruzione elementare destinate ad adulti e bambini, nonché alla
formazione di insegnanti. Più che di agire in prima persona (il compito sarebbe praticamente impossibile), l’obiettivo dei progetti
è soprattutto di ispirare, guidare e sostenere le autorità nazionali nella lotta all’analfabetismo. Abbiamo esempi altamente
positivi, come quello della Tailandia, dove un progetto rotariano è stato adottato dai governanti come programma ufficiale.
Iniziative di questo tipo hanno visto protagonisti nostri club in Australia, Bangladesh, Brasile, Sudafrica.
Oltre che all’alfabetizzazione infantile e ai programmi per adulti, particolare attenzione è dedicata alle donne, il cui generico
tasso di analfabetismo è superiore a quello degli uomini a causa del limitatissimo accesso all’istruzione in molte parti del mondo.
Anche qui un significativo esempio: il Rotary Club di Budge, in India, ha istituito cinque centri per l’alfabetizzazione e
l'addestramento professionale in villaggi e zone remote, per offrire l’istruzione a bambine e ragazze che così vengono messe nelle
condizioni di imparare un mestiere. Nei paesi industrializzati la questione dell’istruzione elementare riguarda non soltanto le
quote di popolazione culturalmente arretrate, ma anche e soprattutto i “nuovi cittadini”: gli immigrati. Anche l’Italia corre
velocemente verso la società multietnica, incontrando problemi nuovi e non semplici e mirando alla serena convivenza, alla
reciproca comprensione, alla parità di diritti e di doveri.
Il nostro Distretto ha istituito il Gruppo di risorse “Alfabetizzazione” le cui attività sul territorio nazionale si sviluppano,
attraverso i club, prevalentemente in collaborazione con gli enti locali per l’educazione degli adulti, per l’avviamento al lavoro e
per iniziative in campo sanitario. Sono in atto attività di sensibilizzazione, incoraggiamento e sostegno delle iniziative di
educazione civica e convivenza sociale, come progetti di scolarizzazione di bambini e ragazzi in condizioni di bisogno, fornitura
di materiali e strumenti didattici, superamento del digital dividing ecc… Relativamente al mondo esterno, il gruppo assiste i club
nei progetti di alfabetizzazione di base per i paesi in via di sviluppo (da concretizzare possibilmente in partnership con i rotariani
del luogo).
Questi temi saranno analizzati in un Forum Distrettuale che si terrà a Roma il 6 marzo (“Il Rotary e l’istruzione: un impegno
concreto e costante”): sarà una buona occasione per esplorare i problemi dell’educazione e per porre le nostre professionalità
anche al servizio della Scuola, secondo il nostro consueto modo di operare e sulla linea di quanto suole sottolineare il presidente
Kenny: <I rotariani sono capaci di produrre cambiamenti che definiranno non solo il corso dei prossimi mesi ma degli anni e
decenni futuri. Questo è il nostro privilegio e il nostro dovere>.
Voglio ricordare che le Nazioni Unite hanno decretato che gli anni dal 2003 al 2012 siano il “decennio
dell’alfabetizzazione”.
Il mese, peraltro, inizierà con una manifestazione rotariana che si terrà alle ore 11 del 1° marzo, presso la Biblioteca
distrettuale a palazzo Rispoli, nel corso della quale saranno presentate alcune iniziative del nostro distretto in favore dei Giovani
(borse di studio, scambio giovani, RYLA, interact, rotaract).
Da non perdere, infine,il Forum Distrettuale “Le Nuove Professioni: scenari e prospettive” anch’esso a Roma, alle ore 15,30
di venerdì 26 marzo presso la Biblioteca Angelica – Piazza S.Agostino.
Dando appuntamento ai club – romani e laziali – che visiterò come governatore in questo mese di marzo, gli ultimi nove,
vi saluto augurandovi buon lavoro
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LA PACE E L’AMICIZIA NASCONO ATTORNO AL MEDITERRANEO
(notazioni a margine del Convegno “Il ruolo della Società Civile per l’Unione del Mediterraneo”)
Ambasciata di Francia, lunedì 22 febbraio 2010
“Domani” è il 105° anniversario del Rotary, nato a Chicago il 23
febbraio 1905, per cui parlare di Pace ed Amicizia è quasi quasi
meglio che andare a deporre fiori o alzare mongolfiere (anche
quelle ci vogliono, per carità, ma, sia detto senza giochi di parole
si tratta pur sempre di palloni gonfiati, mentre a noi piace stare
con in piedi per terra, anzi, nel caso di specie, nell’acqua).
E non c’è niente di meglio, per stare con i piedi per terra, di
qualcosa di francese, ossia di “spirito di geometria”. Il progetto
dell’Unione per il Mediterraneo, come giustamente sottolinea il
nostro ospite, l’amabilissimo ambasciatore de la Sablière, in un italiano impeccabile, nasce sul
concreto, ossia su due sistemi (oserei dire su due assi cartesiani): 1) un sistema istituzionale
equilibrato; 2) un impegno per progetti concreti, sul modello dell’Unione Europea.
Il messaggio sottostante è chiaro: non si tratta di un progetto “contro” l’Europa del Nord (e chi lo
avrebbe mai pensato?) ma di un progetto “per” il Mediterraneo, un’area delicata, che può e deve
diventare la fucina di “strategie di conciliazione”, come si è ben espresso il Governatore Luciano de
Martino. Il Rotary, come fautore di pace, amicizia e comprensione, è deputato ad agire, assieme alle
Istituzioni, ma “nella società” (a differenza delle Istituzioni, che non sono la società, il Rotary è la
società nella sua espressione professionale,e quindi in grado di agire, perché competente).
Non a caso si è riusciti a far suonare inni nazionali di Paesi diversi, due paesi arabi moderni come la
Giordania e l’Egitto, stretti attorno ad Israele, la nostra vecchia patria.
Sentendo gli inni nazionali, non si notano discrepanze particolari, la
musica è un linguaggio universale. Il linguaggio della diplomazia
invece non è più il francese, e si vede: De la Sablière per estrema
cortesia ha parlato in Italiano, mentre Patrizia gli ha reso omaggio
parlando in francese, ma al di là delle cortesie, gli oratori si sono
espressi nella lingua universale, ossia in Inglese e, se ci fosse stato
l’ambasciatore israeliano, leggermente influenzato, penso che anche
lui avrebbe adoperato la lingua di Shakespeare. Non ce ne facciamo
un dramma, la parola “pace” è uguale in tutte le lingue. Noi chiediamo
solo un’intesa sincera, che possa far sgorgare energie positive.
Il coordinatore della serata, Dario Cicero, acclamato dal Club quale designato alla carica di
Governatore, sicuramente ce la metterà tutta, ove fosse eletto, per fare decollare l’Unione Rotariana
del Mediterraneo, portando avanti il suo vecchio progetto informatico “RotMed”, che ebbe un
momento di enfasi, grazie al contributo fattivo della Scuola Settembrini e della sua preside Simona
Pianese Longo. I bambini non fanno soltanto oooh, ma molto di più: sono stati in grado di creare un
Interact, e quindi di interagire tra loro, per mostrare ai grandi cosa di può fare per far crescere la
pace e l’amicizia, attraverso il dono della parola, magari scritta in un libro universale, da far girare in
tutte le scuole, in tutte le lingue, con poesie, disegni, e perché noi anche un po’ di musica, non
quella solenne e quasi ripetitiva degli inni nazionali, ma quella del folclore
locale e delle tradizioni millenarie, che altri continenti non hanno.
Bella serata, in cui le ghiotte calorie degli aperitivi nella Galleria dei
Carracci e poi della sontuosa cena nella Sala dell’Ercole, hanno contribuito
non poco a riscaldare l’ambiente, non proprio tropicale dell’austero,
meraviglioso Palazzo Farnese. Eppure qualcuno sostiene che il
Mediterraneo stia diventano un mare caldo… Noi lo preferiamo così, dà
assai più stimolo alle iniziative serie e coinvolgenti.
Nando
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INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE GIORDANO
S.A.R. Wijdan Al Hashemi PhD
Lo scambio culturale come strumento di Pace intorno al Mediterraneo
La lettura della storia da parte di Arnold Toynbee, deriva non solo da
strumenti materiali impersonali- territorio, capitale, popolazione e risorse
naturali- ma anche nella stessa misura con strutture ideologiche inter-personali.
Un’osservazione casuale tuttavia suggerirebbe quelle costruzioni discorsive su
Dio (in politica una short-hand per la verità assoluta) é stata un effetto
necessario per tutti i conflitti, dall’interno di un paese fra tutti i livelli degli stati.
[…] Il costrutto sociale della civilizzazione denota il condizionamento storico
e le norme condivise –culturali, religiose e della società– dove un gruppo
sostanziale di persone ha sviluppato un’identità di gruppo comune culturale che significa la
socializzazione, interazione pacifica e ripresa. Una civilizzazione é la combinazione di culture
regionali e locali legati da religione comune e valori etici.
[…] Numerose civiltà hanno vissuto intorno al Mediterraneo, a volte con uno solo dominatore che
governava tutto il bacino, come i romani. Questo scambio culturale, come l’architettura classica o
musica contemporanea e arti visuali, é stato capace di divulgare la pace e le comprensioni tra
differenti popoli, paesi e civilizzazioni ? Definitivamente no! Non ci é mai stata un’epoca dove la
comunicazione era così divulgativa come ai nostri tempi. Perché dunque i conflitti sembrano
incrementare tra i popoli, le convinzioni e nazioni, anche tra una nazione e un popolo?
Io credo che ciò sia dovuto all’ignoranza e alla mancanza dei diritti umani. Se le nazioni oppure i
popoli o i governi o gli individui nella nostra parte del mondo sono ben informati riguardo gli “Altri”
attraverso l’istruzione e se c’é giustizia e rispetto per i diritti dell’individuo nel suo paese, quindi lo
scambio culturale può giocare un suo naturale ruolo nell’esporre gli aspetti positivi di una tradizione
mentre migliora il proprio risultato e la conoscenza dell’”Altro”. Ciò può essere compiuto quando le
società civili sono già stabilite e incoraggiate a crescere in tutti i paesi sulle due sponde del
Mediterraneo, per praticare la regola di legge e rispettare i diritti umani a tutti i livelli.
INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE ISRAELIANO
S. E. Gideon Meir
Il contributo di Israele alla realizzazione dell'Unione del Mediterraneo
Ambasciatore di Francia, Sua Eccellenza Jean-Marc Rochereau de la Sablière,
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Onorevole Gianni Letta
Ambasciatrice del Regno di Giordania, Sua Eccellenza la Principessa Wijdan Fawaz Al-Hashemi
Governatore del Rotary Italia, Prof. Luciano De Martino
Presidente del Rotary Club Roma Est, Arch. Patrizia Cardone
Presidente del Rotary Club Cairo, Prof. Mohamed Shaarawy
Dott. Baldassarre Cicero, che ha organizzato questa serata
Rotariani tutti,
Cari amici,
Sono molto onorato dell'opportunità che mi avete dato di essere qui stasera e di parlare, davanti
a voi, del progetto dell'Unione del Mediterraneo.
Israele, in quanto nazione situata sulle sponde del Mar Mediterraneo, considera l'istituzione di
questa Unione uno sviluppo più che benvenuto. L'idea, avanzata dal Presidente francese Nicolas
Sarkozy, contiene un messaggio di speranza per la cooperazione che porterà pace e stabilità a tutti i
popoli e alle società civili che vivono sulle rive del Mediterraneo.
Nel discorso, tenuto alla Conferenza di Parigi per l'inaugurazione dell'Unione del Mediterraneo, il
13 luglio 2008, l'ex Primo ministro israeliano, Ehud Olmert parlò del valore ebraico del "Tikun Olam"il Perfezionamento del mondo. Questo principio, che si estende ad ogni tempo, considera ognuno di
noi responsabile non solo di se stesso ma anche del perfezionamento del mondo come insieme, e
della soluzione dei problemi e delle crisi che lo affliggono.
Voglio incentrare il mio discorso sul valore del "Tikun Olam" e sul suo rapporto con Israele e la
visione dell'Unione del Mediterraneo.
Cari amici, la crisi globale che colpisce il settore energetico, l'emergenza climatica e quella
alimentare costituiscono una minaccia per tutti noi. Unitamente a questo, in Medio Oriente dobbiamo
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anche misurarci con i problemi della scarsità delle risorse idriche e dell'avanzamento della
desertificazione.
Lo stato di Israele, al pari dei suoi vicini, deve affrontare queste sfide. In 62 anni di indipendenza,
i migliori ricercatori e scienziati israeliani sono stati impegnati in progetti intensivi per la Ricerca e lo
Sviluppo, che spaziano dalla tecnologia alla gestione dell'acqua. In Israele abbiamo accumulato una
considerevole conoscenza e siamo pronti a condividerla con gioia con tutti i paesi del Mediterraneo
per far fronte alla scarsità d'acqua.
[…] Sin dalla sua rinascita, nel 1948, lo stato di Israele ha espresso il desiderio di cooperare con i
suoi vicini. Infatti, nelle stesse parole della Dichiarazione di Indipendenza sta scritto: "Tendiamo una
mano di pace e di buon vicinato a tutti gli Stati vicini e ai loro popoli, e facciamo loro appello affinché
stabiliscano legami di collaborazione e di aiuto reciproco col popolo ebraico sovrano, stabilito nella
sua terra".
Lo Stato di Israele è un paese giovane e moderno. Ciononostante, nei pochi anni trascorsi dalla
sua rinascita, esso è riuscito a sviluppare molteplici capacità in aree diverse. Profondamente legato
al principio del "perfezionamento del mondo", Israele ritiene di avere l'obbligo morale di assistere
ogni nazione ed ogni popolo mettendo a loro disposizione il vasto sapere che ha accumulato. Ne è
stata prova recente, l'ampia assistenza medica portata da Israele alla popolazione sofferente di
Haiti, così come lo è il sostegno fornito negli ultimi anni in molte regioni del pianeta, principalmente
attraverso il MASHAV, l'Agenzia Israeliana per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale del
Ministero degli Affari Esteri.
Cari amici, Israele è pronto e desideroso di cooperare con le nazioni del Mediterraneo. Speriamo
tutti che attraverso la visione del Presidente Sarkozy cresca la volontà di creare una partnership tra i
paesi della regione e tra le loro società civili. Questo favorirebbe la prosperità economica che, a mio
parere, è la base delle buone relazioni tra popoli e la base per la costruzione di interessi a lungo
termine. E la società civile ha un ruolo chiave in questa visione.
Come sempre, troverete la mano dello Stato di Israele, e quella della sua società, tese alla pace e
alla cooperazione, con l'obiettivo di costruire ponti tra popoli e spinti da quel profondo senso di
responsabilità che ci vuole preoccupati del benessere della nostra gente, dei nostri figli e delle
generazioni future.
Voglio aggiungere che la società civile israeliana, e non solo le istituzioni dello Stato, è pronta e
desiderosa di collaborare con tutte le società civili delle nazioni del Mediterraneo per il bene e lo
sviluppo della regione.
La società civile israeliana è una società vibrante e pluralistica, con molte opinioni diverse, e ricca
di spirito di iniziativa e di aspirazioni. Nel XXI secolo tutti si aspettano di veder crescere e rafforzarsi
il ruolo della società civile in ogni paese. Spero sinceramente che le forze favorevoli alla pace e alla
riconciliazione, attive nelle società civili dei paesi del Mediterraneo, si imporranno sulle forze che
cercano di incoraggiare l'isolamento, l'esclusione e persino il conflitto.
[…] Cari amici, il progetto dell'Unione del Mediterraneo è, senza dubbio, uno dei possibili obiettivi.
Riunendo le nostre intelligenze e i nostri cuori supereremo gli ostacoli, avanzeremo e l'intero
Mediterraneo tornerà ad essere un faro e una delle più alte fonti di ispirazione della civiltà.
ANTICIPAZIONE PROSSIME RIUNIONI
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GIORNATA DELLA LEGALITÀ – lunedì 22 marzo 2010
Ore 10.00 - Sala delle Conferenze (Camera dei Deputati) - Via del Pozzetto, 158
Ore 19.00 - St. Regis Grand - Via Vittorio Emanuele Orlando, 3 – Interclub con RC Bisceglie
INCONTRO SUL TEMA CON I ROTARY CLUB DI NAPOLI, BARI, REGGIO CALABRIA E PALERMO
COSTRUIRE INSIEME LA LEGALITA’. IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI E DELLA SOCIETA’
PER UNO SVILUPPO CIVILE E CONSAPEVOLE DEL NOSTRO PAESE
Il Rotary Club Roma Est, nell’anno in cui celebra il cinquantenario della sua fondazione, dedica
un’intera giornata alla realizzazione di un Progetto per la Legalità, volto a sviluppare e favorire
nella società e nei giovani, azioni positive per lo sviluppo di una coscienza civica, consapevole e
coerente. Il Convegno vedrà il coinvolgimento di importanti esperti, e rappresentanti del mondo
delle Istituzioni, della cultura e della società, chiamati ad un approfondito dibattito sulla reale
situazione del nostro Paese, anche con alcune significative testimonianze volte ad una riflessione
riguardo all’esigenza di una legalità pienamente condivisa dalla società.
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FORUM - lunedì 29 marzo 2010 - Interclub con RC Roma
St. Regis Grand, ore 10-13,30, colazione di lavoro, ore 15-18
LA SALUTE DALLA TESTA AI PIEDI - LE NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA
Il Forum ha l’obiettivo di far conoscere le ultime tecniche e gli ultimi ritrovati scientifici
nonché il futuro prossimo venturo.
É stato organizzato con l’aiuto del dott. Romano Ciraci, autore storico dei più importanti
programmi di medicina RAI e sarà coordinato nella prima sessione dalla dott.ssa Livia
Azzariti e nella seconda sessione dalla dott.ssa Carla Massi.
1° Sessione
dalle ore 10,00 alle ore 13,30
2° Sessione
dalle ore 15,00 alle ore 18,00
SALUTO
Arch. Patrizia Cardone
Presidente Rotary Club Roma Est
SALUTO
Ing. Giancarlo Moretto
Presidente Rotary Club Roma
Introduzione e coordinamento
dott.ssa Livia Azzariti
Giornalista RAI
Introduzione e coordinamento
dott.ssa Carla Massi
Giornalista Scientifica “Il Messaggero”
Neurologia: Prof. P. M. Rossini
Direttore Clinica Neurologica e Centro Integrato ricerche,
Università Campus Bio-Medico, Roma
Tema: “Uomo-robot: un orizzonte nuovo per le malattie del
cervello e del movimento?”
Neurochirurgia: Prof. A. Delitala
Direttore UOCN, Dipartimento Neuroscienze, Azienda
Ospedaliera San Camillo Forlanini
Oculistica: Prof. E. Balestrazzi
Direttore clinica oculistica Università Sacro Cuore
Chirurgia endocrinologica:
Prof. R. Bellantone
Direttore Chirurgia Endocrina Università Cattolica
Tema: “Nuove frontiere nel trattamento delle malattie
endocrine e mammarie”
Chirurgia polmonare: Prof. M.Martelli
Direttore Dipartimento Malattie polmonari, Azienda
Ospedaliera San Camillo Forlanini
Cardiochirurgia: Prof. F. Musumeci
Direttore Dipartimento Cardiovascolare, Azienda Ospedaliera
San Camillo Forlanini
Tema: “Innovazioni tecnologiche ed attualità in
Cardiochirurgia”
Gastroenterologia: Prof. G. Costamagna
Dirigente Struttura complessa Endoscopia digestiva
chirurgica, Policlinico Gemelli
Urologia: Prof. C. De Dominicis
Direttore Cattedra di Urologia, Università “Sapienza” di Roma
Ginecologia: Prof. E. Zupi
Specialista in ginecologia laparoscopica – Clinica Ostetricia e
Ginecologia Università Tor Vergata
Tecnologia delle protesi: Prof. Ing. G.Verni
Direttore Tecnico centro protesi INAIL
Dermatologia: Dott.ssa C.Catricalà (IFO)
Direttore Dip. di Dermatologia oncologica
Immunologia: Prof. A.Spadaro
Dipartimento di clinica e terapia medica, responsabile DH
Reumatologia
Oncologia: Prof. R. De Maria
Direttore dipartimento di ematologia, oncologia e medicina
molecolare dell’Istituto superiore di Sanità – Roma
Diagnostica: Prof. G. Gualdi
Direttore della radiologia d’emergenza-urgenza Policlinico
Umberto I
Tema: “Le nuove sfide dell’Imaging alla luce delle tecnologie
più avanzate”
INTERVENTO RIASSUNTIVO
Prof. Salvatore Corsello - Rotary Club Roma
INTERVENTO RIASSUNTIVO
Prof. Enrico Cruciani - Rotary Club Roma Est
La partecipazione è aperta ai Soci e loro ospiti. È necessaria la prenotazione, anche per il pranzo.
Il costo della conviviale per i non soci è di Euro 60.00.
LA 10a RACCOLTA ANNUALE DEL BANCO ALIMENTARE DI ROMA
Sabato 27 febbraio si è svolta la decima raccolta annuale alimentare di solidarietà della Associazione
Banco Alimentare di Roma.
Come noto, da 19 anni, il Banco Alimentare di Roma è sostenuto dai Rotary Club Romani, aderendo
all’iniziativa del ROMA EST. In segno di riconoscenza, la “ruota” del Rotary appariva, come tutti gli anni,
su centinaia di manifesti e migliaia di volantini distribuiti nei 281 Supermercati di Roma che hanno
partecipato alla raccolta.
Tra gli oltre 3.000 volontari che hanno collaborato alla raccolta numerosi erano i Rotariani, Rotaractiani e
Interactiani. Anche quest’anno la raccolta è stata un grande successo. Sono state raccolte in un giorno
281 tonnellate di generi alimentari non deperibili, distribuite poi nei giorni seguenti agli oltre 400 Enti
iscritti al Banco Alimentare. Tra questi, numerosi Enti a loro volta sostenuti dai Rotary Romani.
Si calcola che sono oltre 130.000 gli indigenti che si rivolgono a questi Enti.
Il nostro GRAZIE anche quest’anno ai Rotariani di tutte le età che hanno collaborato con la Raccolta.
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L’EGITTO DELLE EMOZIONI
5-8 marzo 2010
Tutto cominciò circa un anno fa. Fu l’architetto Patrizia
Cardone, oggi presidente del Club Roma Est, a chiedermi di
collaborare per l’organizzazione di un viaggio con finalità
benefiche a favore dell’Ospedale Italiano Umberto I della città
de Il Cairo. Una struttura nata tanti anni fa per dare
assistenza a chiunque si rivolga ad essa e che necessita di
aiuto.
Mille ragionamenti, scelte e decisioni in altrettante riunioni
insieme ai presidenti degli altri tre club che hanno sostenuto
direttamente l’iniziativa, Giancarlo Moretto, Carlo Fucelli
Pessot Del Bò e Renato Spizzichino, alla signora Anna Maria
Benedetti Gaglio, ad amici e alle splendide Gabriella e Jassna.
Grande partecipazione ed impegno da parte di tutti.
Personalmente ho chiesto di affidare l’organizzazione sul
posto al mio vecchio amico Gamal, un contatto egiziano prezioso, un signore d’altri tempi, ottimo
conoscitore della lingua italiana, incontrato per motivi di lavoro oltre dieci anni fa, che mai ha tradito
la fiducia mia e dei miei collaboratori ma non solo, è riuscito sempre a trovare mille soluzioni a
richieste speciali di location televisive e quindi di autorizzazioni da molti considerate impossibili. La
sua risposta più frequente è sempre stata “… non c’è problema!” anche se so bene che molto spesso
in Egitto, un paese variegato ed in continua mutazione, di problemi ce ne sono tanti anche per
ottenere e fare cose all’apparenza normali.
Arriva il giorno della partenza, tutto organizzato sia per scoprire
cose affascinanti della antica storia egiziana ma soprattutto per
trovarci l’otto marzo festa della donna, ultimo giorno prima del ritorno,
all’ospedale italiano per la consegna di attrezzature proprio per la sala
parto. Un modo diverso e nello spirito Rotary per festeggiare
degnamente questa ricorrenza.
Ma torniamo al principio, ero già in Egitto per motivi di lavoro
avendo incastrato questo fine settimana in un momento intenso di
riprese egiziane per il mio programma. Era ormai buio quando venerdì
sera ho visto arrivare i pullman in hotel. Tutti stanchi, me compreso, dato che avevo lavorato fino a
poco prima a sud de Il Cairo. Il tempo di una doccia e via, verso un
ristorante vicino, dove abbiamo avuto l’originale occasione di vedere dal
vivo la Coppa d’Africa vinta dall’Egitto dopo un torneo calcistico durissimo.
Infatti nello stesso ristorante, alcuni giocatori della nazionale egiziana
stavano cenando ed avevano con loro il trofeo. I ragazzi sono corsi a
vederlo insieme a qualche rotariano meno giovane che è stato molto
contento di farsi ritrarre con la coppa.
La mattina dopo una visita unica e sorprendente a Saqqara, circa 30
chilometri dall’albergo, per vedere il sito archeologico ma soprattutto per
entrare nel cosiddetto Serapeum, più
conosciuto come “tomba dei sarcofagi giganti”. Un luogo magico,
enigmatico, chiuso al pubblico perché ancora di ”proprietà” degli
archeologi: aperto proprio per pochi minuti grazie a questa visita.
Questo è stato solo l’inizio di un concentrato di emozioni durato
circa 48 ore.
Come dimenticare l’alba di fronte alla Sfinge in perfetta solitudine,
come del resto, la visita serale al museo archeologico de Il Cairo
avvenuta dopo l’orario di chiusura. Momenti unici che hanno
preceduto un evento importantissimo: l’incontro all’ospedale.
Non posso dimenticare gli occhi delle suore del nosocomio: fieri e
dolcissimi, quando hanno accolto la numerosa delegazione del
Rotary. Così come non posso dimenticare il modo in cui, nell’estrema
semplicità, abbiano voluto mostrarci il meglio della loro struttura,
senza mai sottolineare il loro bisogno, ma anzi andando giustamente
orgogliose del lavoro splendido fatto negli anni.
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È stato il modo migliore per concludere il brevissimo soggiorno egiziano. Non potrò mai scordare
un donnina novantenne ricoverata nel reparto geriatrico, che seduta sul letto guardava un rametto
di mimosa stretto tra le dita sottili, dignitosa, minuta, fragilissima. Mi ha sorriso “… si chiama
Giovanna …” mi è stato suggerito, le ho preso la mano, un saluto, un attimo, la sua dolcezza
silenziosa mi ha commosso.
Usciti con mille emozioni da quel luogo, nel quale torneremo, via
veloci verso l’aeroporto, e lì un arrivederci a presto a tutti, con la voglia
di ritrovarci a Roma e di condividere i ricordi di questo viaggio … tanti.
Da lontano vedo entrare tutti nell’edificio dell’aeroporto. Per me non è
ancora il momento di partire, giro lo sguardo, al mio fianco il fedele
Gamal: “Presto, andiamo, i ragazzi della troupe ci aspettano, abbiamo
ancora mezza giornata di luce … ce la facciamo?” e Gamal, come
sempre: “… non c’è problema!”
Roberto Giacobbo
PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL CLUB
lunedì 22 marzo 2010 – Interclub con RC Bisceglie
Ore 10.00 Camera dei Deputati – Palazzo Marino - “Educare alla legalità”
Ore 19.00 St. Regis Grand: “Costruiamo insieme la legalità per lo sviluppo civile del
nostro Paese” - premiazione del migliore tema sulla legalità (scelto tra i temi di
scuole medie e licei di Roma)
v. dettagli a pag. 5
Ore 21.00 Conviviale
Lunedì 29 marzo 2010 - St. Regis – ore 10.00-18.00
Interclub con il Rotary Club Roma
FORUM SULLE ECCELLENZE NELLA MEDICINA - “La salute dalla testa ai piedi”
Interventi rivolti alla conoscenza delle ultime tecniche e degli ultimi ritrovati
scientifici nonché il futuro prossimo venturo
Introduzione al tema Dott. Romano Ciriaci - Coordinamento dott.ssa Livia Azzariti
Colazione di lavoro
v. dettagli a pag. 6
lunedì 5 aprile 2010 - annullata per Festività
Mercoledì 7 aprile – Parco dei Principi – ore 20.30
Interclub con Roma, Roma Cassia, Roma Nord-Ovest, Roma Prati
l’Ing. Mauro Moretti, Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, che
tratterà del tema “L’evoluzione del sistema ferroviario in Italia”.
PRENOTAZIONI ENTRO IL 29 MARZO
lunedì 12 aprile 2010 – sostituita da interclub del 7 aprile
lunedì 19 aprile 2010 - Palazzo Valentini – Sala Di Liegro – ore 17.30
PROGETTO ACCOGLIENZA ed integrazione sociale “Conosciamoci per capirci”
Testimonial l’On. Jean Léonard Touadi, Magdi Cristiano Allam
Presentazione su DVD di una serie di interviste a volti noti e non per far conoscere
con spirito positivo il problema della integrazione sociale e culturale
Lunedì 26 aprile – serata in via di definizione
Si ricorda ai soci che
la prenotazione alle manifestazioni è obbligatoria
(TEL. 06.321.42.92 - FAX 06.321.52.88 – E-MAIL: [email protected])
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