Noi crediamo al Natale Sarà luce per la nostra vita A tutti
Transcript
Noi crediamo al Natale Sarà luce per la nostra vita A tutti
Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0001 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK NATALE 2010 - LXXXIII - N. 3 POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 NO 46) ART. 1, COMMA 2, DCB BL Cari lettori, questo numero del nostro notiziario che esce in occasione del Natale, è caratterizzato soprattutto dalla “presenza” di una persona che ci ha lasciati in questi mesi: Maria Del Piccolo Ribul, questa donna che ha segnato per molti anni la storia della nostra comunità come maestra del coro parrocchiale e di altri cori per le varie età e condizioni. Alcune pagine sono dedicate a lei e raccolgono le impressioni che erano state preparate da alcuni di noi per chiedere all’amministrazione comunale di Belluno di assegnare il “Premio San Martino 2010” proprio alla nostra stimatissima maestra Maria Ribul. Poi, improvviso, il suo “Natale” alla vita eterna, avvenuto di domenica (era il 18 luglio) mentre si preparava per andare a Messa. La ricorderemo sempre. Attorno a questa figura di donna, raccogliamo in questo bollettino una riflessione sul senso del Natale, gli orari dei giorni natalizi, ed una serie di fatti di cronaca spicciola che si sono succeduti in questi ultimi mesi e la memoria di don Francesco Cassol, alcuni anniversari significativi o assegnazione di lauree. Forse ai numerosi lettori che vivono fuori della nostra comunità e ai quali arriva il nostro notiziario, farà piacere partecipare alla nostra vita quotidiana fatta di piccoli avvenimenti, ma ricca di umanità e di fede. Noi crediamo al Natale Sarà luce per la nostra vita storica della madre di Dio”. “Forza misteriosa e storica”...! È accaduto oltre 2000 anni fa. Una donna, Maria! Un annuncio d’angelo ed un “sì” di fede trepidante: “Et verbum caro factum est”, “Il Figlio di Dio si è fatto uomo”. ... Per amore... ... per mettersi accanto a me, dirmi con la Parola e la Vita che il mio destino non è la morte, ma la vita, e prendermi la mano conducendomi lungo le strade dell’esistenza, tutto illuminando di luce: gioie ma anche prove e dolore, salute sì ma anche malattia e morte. Mi sovviene... A tutti, proprio a tutti, vicini e lontani, soprattutto ai malati e agli anziani alle famiglie e ai bambini il più sincero augurio di Buon Natale Conosciamo tutti i tentativi di svuotare il Natale (come anche la solennità dei Santi e la commemorazione dei defunti) del suo contenuto di fede. Lo sappiamo e ci fa soffrire. Ma noi crediamo al Natale nel suo significato più profondo, che va al di là anche delle festività esteriori, della Messa di mezzanotte, dei presepi o di quant’altro ci suggerisce la tradizione. ...la recente storia di una ragazzina, aveva quasi diciannove anni quando (20 anni orsono) finì il suo cammino terreno. Alla mamma che le era accanto in quei momenti confidò: “Mamma sii felice, perché io lo sono”. Alle spalle di una fede così, ci sta tutta una storia di maturazione avvenuta in famiglia, nella parrocchia, nella comunità del movimento dell’unità dei focolari. Ma morire così è il frutto del Natale di Gesù, della sua passione e morte e l’insurrezione. Noi crediamo al “mistero” di un Dio che ci ama così: il Creatore che si fa creatura, per amore! Duemila anni fa Al recentissimo festival del cinema di Roma è stato premiato un film dal titolo ”Io sono con te”. Il regista Guido Chiesa confessò: ”Quando iniziai le riprese non credevo. Ora racconto la forza misteriosa e Si chiamava Chiara Badano ed è stata dichiarata “beata” il 25 settembre scorso. ➥ Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0002 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK 2 «La Voce Amica» CONTINUA DA PAG. 1 Mi sovviene ancora la recentissima storia di Marco Bettiol, diciott’anni, da Dueville di Vicenza. È partito per il cielo il 15 ottobre scorso. Una vita breve segnata dalla sofferenza fin dalla tenera età, disabile, menomato nei movimenti e nel linguaggio. Ce l’ha messa tutta e con gli strumenti della comunicazione moderna ha potuto studiare, comunicare con chi gli stava accanto, a scuola, con gli amici. Stava per dare gli esami di maturità, CALENDARIO NATALIZIO dell’anno 2010 20 DICEMBRE - l Lunedì Ore 14.30: Piccolo ritiro e Confessioni per tutti i ragazzi dalla V elem. alla III media. 22 dicembre - mercoledì Ore 20.30: Ritiro Adulti e Giovani, dettato da don Matteo Colle, Cappellano all’ospedale di Belluno - Confessioni. 24 dicembre - Venerdì - Vigilia di Natale Nel pomeriggio: Confessioni (chiamare in canonica). Ore 24.00: S. Messa di mezzanotte, preceduta da una breve veglia di preghiere e canti. 25 DICEMBRE - Sabato - NATALE DEL SIGNORE Ore 8.00: Prima S. Messa Ore 9.00: S. Messa a San Fermo Ore 10.00: S. Messa solenne della Natività 26 dicembre - Domenica della Santa Famiglia di Nazareth - Orario festivo Ore 9.00: Santa Messa a San Fermo Ore 10.00: per la comunità parrocchiale era anche poeta. Il 4 luglio scorso poteva scrivere (a modo suo!): “La vita è una strada che non si ferma quando vorremmo sederci che molte volte non va nella direzione che avremmo desiderato e spesso è così in salita da lasciarci senza fiato ma che va affrontata con uno sguardo puntato sulla meta...”. E ad un amico: “Voglio donare la luce ai cuori che sono in ombra, perché non conoscono il meraviglioso segreto di Dio amore”, o ancora: “Voglio scegliere Gesù abbandonato come unico amore, questo ci fa vivere, riempiti di ciò che Qualcun altro ha voluto per noi...”. Questo è il Natale nel quale crediamo. “Oggi è grande festa, in paradiso” hanno esclamato gli amici di Marco all’annuncio della sua partenza per il cielo. Crediamo ad un Natale così, che porta luce, speranza, forza, gioia di vivere, sempre. Un Natale così, vissuto nella nostra quotidianità, diventerà testimonianza anche per quanti hanno difficoltà a credere all’amore del nostro Dio che in Gesù è venuto in mezzo a noi. Come Chiara Badano, come Marco Bettiol, come tanti dei nostri amici fratelli e sorelle che abbiamo conosciuto. Frutti meravigliosi di un “Natale” di luce e di vita. Don Tarcisio 31 DICEMBRE - VENERDÌ - Ultimo giorno dell’anno Ore 18.00: S. Messa di ringraziamento a fine anno, con canto del Te Deum 1O GENNAIO 2011 - Sabato - MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO Giornata per la Pace Ore 9.00: S. Messa a San Fermo Ore 10.00: S. Messa solenne con canto del Veni Creator Spiritus 2 GENNAIO 2011 - Domenica - orario normale 6 GENNAIO 2011 - Giovedì - EPIFANIA DEL SIGNORE Ore 9.00: S. Messa a San Fermo Ore 10.00: S. Messa - Festa della Famiglia. Ore 14.00: Benedizione dei Bambini e poi (all’asilo) Befana degli Alpini. 9 gennaio 2011 - Domenica - Festa del Battesimo di Gesù Orario festivo normale Finisce il Tempo di Natale. Natale Se Dio è disceso dal Cielo in terra per noi, non c’è dubbio che Egli ci ami. E se qualcuno ci ama, anzi se Dio stesso ci ama, tutto è più facile per noi sulla terra, tutto è più leggibile: dietro i tratti oscuri dell’esistenza si può scoprire la mano amorosa di Lui, un perché a noi spesso ignoto, ma un perché d’amore. Tutto è più sopportabile. E tutto è maggiormente pervaso di gioia, se già di gioia si tratta. Perché al di là delle linee dolci della vita, come un bell’amore che fiorisce, la nascita di un bambino, una piccola fortuna improvvisa, è presente la Provvidenza di un Padre. Tutto poi diventa possibile. Se si crede, e si crede in un Dio che ci ama, ogni impossibilità può infrangersi, anche l’impossibilità a volte così evidente che questa nostra culla, il pianeta che ci ospita, viva in pace. Sì, tutto è possibile. Anzi, se l’Onnipotente è venuto fra noi, la nostra fede può salire oltre. Possiamo credere che, se lo speriamo e lo chiediamo con tutto il cuore, il nostro mondo s’avvii all’unità: all’unione fra le generazioni, fra le categorie sociali, fra le razze, fra i cristiani divisi da secoli, fra fedeli di religioni diverse, fra i popoli. ORARIO PER LE CONFESSIONI * ** Lunedì 20 dicembre: ore 14.30: ragazzi dalla V elem. alla III media Mercoledì 22, ore 20.30: dopo Ritiro adulti e Giovani, con don Matteo Colle e don Luigi Soccol *** Venerdì 24, tutto il giorno, per tutti - chiamare in canonica *** * * * * Nelle Chiese della città, parrocchiali e non parrocchiali, ci sono a disposizione sacerdoti per il ministero della riconciliazione. Essendo vicini alla città, abbiamo anche maggiori opportunità per provvedere a questa esigenza di vita cristiana. Approfittiamone. *** La visita ad anziani e malati nelle loro case, verrà fatta durante tutto il periodo natalizio, anche dopo Natale, secondo le possibilità del parroco. Sarete comunque avvertiti in anticipo. Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0003 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK «La Voce Amica» 3 Cronaca di vita parrocchiale e fatti di casa nostra GREST 2010, CHE EMOZIONE! 8 agosto 2010: a San Fermo E anche quest’estate è finita! Che GREST! Luglio e agosto sono stati due mesi di fuoco per noi, circa 20 animatori, che avevamo “fra le mani” più di quaranta bambini e ragazzi. Ma le attività ricreative e di intrattenimento non sono mancate: dai giochi vari, ai lavoretti, alle immancabili partite a calcio, e poi la scenetta portata alla 24h di Salce, senza dimenticare i balli di gruppo e il cucito, e per ultima ma non ultima, la preparazione della Santa Messa di ringraziamento. Ma andiamo con ordine. Forse qualcuno si ricorderà dell’iniziale titubanza emersa per la scelta di fare tre giorni di grest anziché solo due... bè ora come ora siamo certi che la nostra scelta è stata molta gradita dai bambini che hanno così avuto modo di unirsi in un gruppo compatto sotto il segno dell’amore e dell’amicizia. Ma è stata un’esperienza molto forte anche per noi che abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio i “nostri” ragazzi. Da questa amicizia sono nate molte cose interessanti a partire dalla scenetta che ha concluso questo percorso. Scenetta, ispirata al film della Walt Disney “IL RE LEONE”, che abbiamo portato ben volentieri alla chiusura della festa per il Patrono San Bartolomeo domenica 29 agosto alle ore 20.30. È stata una faticaccia per tutti: abbiamo preparato la scenografia, rivisto le battute, dipinto costumi, organizzato musiche, balli di gruppo... ma che spettacolo! Grazie bambini per l’impegno che ci avete messo per rendere la nostra festa ancora più bella! Ma un grazie grande grande va a tutti gli animatori che con anima e corpo si sono prodigati per il nostro grest. Ma non abbiamo realizzato solo questo spettacolo; infatti dalla creatività dei ragazzi sono nati bellissimi portapenne, scatolette portaoggetti e maialini salvadanai che con grande felicità sono finiti nelle loro case. Sono seguiti inoltre un laboratorio di disegno e i balli di gruppo con tutte le musiche estive preparate dalle nostre ragazze. Grazie anche alle nostre signore che hanno dedicato un’oretta alla settimana per insegnare alle bambine l’arte del cucito! Bè, vi abbiamo raccontato tutto... non ci resta che augurarvi buone Festività e con l’augurio di rivederci il prossimo anno vi salutiamo!! Ciao e... pronti per il prossimo anno perché si saranno altre sorprese! Il Gruppo Giovani Ad un anno esatto dall’inaugurazione dei restauri del capitello di San Fermo, abbiamo potuto benedire la statua lignea del Santo, pregiata opera di scultori gardenesi, commissionata e donata dal geometra Bortolo Caneve. Solo in questi ultimi giorni è stato possibile situare stabilmente nel capitello la bella statua, dopo aver provveduto a rinforzare le difese contro eventuali malintenzionati. Per l’occasione nella stessa domenica 8 agosto è stato benedetto anche il “tariol” dedicato a Santa Brigida, egregiamente restaurato a cura degli abitanti del piccolo borgo di via San Fermo. Un vivo ringraziamento al signor Caneve, che ha voluto così completare l’opera iniziata con il restauro del capitello e complimenti alle famiglie che hanno salvato il “tariol” di Santa Brigida. S. Brigida 29 agosto 2010 Un atto di riconoscenza a Natale Trevissoi Ogni anno in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Bartolomeo, è abitudine attribuire un riconoscimento ad una delle realtà locali che si è distinta per impegno nel sociale. Nell’edizione di quest’anno, in occasione della giornata conclusiva del 29 agosto, il Comitato Civico, anche a nome dei gruppi che operano in parrocchia, ha consegnato una targa ricordo a Natale Trevissoi, l’uomo che fece arrivare la Holzer in terra bellunese. Per l’occasione hanno voluto essere continua a pag. 4 Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0004 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK 4 «La Voce Amica» 19 settembre presenti il sindaco Antonio Prade, il presidente del consiglio comunale Oreste Cugnach, l’assessore Michele Carbogno e i consiglieri comunali Camillo De Pellegrin e Ezio Caldart. Natale Trevissoi, nato a Giamosa nel 1925, dopo essersi laureato in ingegneria elettrotecnica in Svizzera, entrò nel 1947 a far parte dell’emigrazione del dopo guerra, acquisendo una notevole professionalità supportata da volontà e determinazione. Per queste sue doti arrivò ad incontrare l’ing. Walter Holzer che possedeva stabilimenti per la produzione di componenti per elettrodomestici in Germania e che conosceva molto bene la capacità e serietà della manodopera italiana. L’insieme di queste circostanze convinsero Holzer a seguire i suggerimenti di Natalino per avviare proprio nella nostra zona uno stabilimento per fermare l’esodo di molti bellunesi con la valigia in mano. Trevissoi riuscì a sconfiggere lo scetticismo dell’allora sindaco De Mas e il 3 ottobre 1964 il Consiglio Comunale deliberò un contributo di 15 milioni, credendo in questa azione innovativa che avrebbe portato un concreto sviluppo economico. Il 14 novembre 1964 in via Vittorio Veneto ci fu l’apertura dell’azienda con “50 pionieri” formati nella casa madre di Baden. Nel 1967 la fabbrica si trasferì nel nuovo stabilimento occupando oltre 1300 dipendenti e sempre con la direzione tecnica di Natale, che fu fondamentale per lo sviluppo dell’azienda. Grazie alla sua volontà di riprodurre in Italia il modello svizzero, costruito sui rapporti umani, sulla correttezza e sul rispetto delle competenze e degli impegni. Molti sono stati e lo sono tuttora i nostri paesani che hanno potuto beneficiare dell’opportunità di lavoro nel mondo industriale. Nel 1972 l’azienda divenne Eaton, oggi Invensys e continua a produrre beni di alta tecnologia da esportare in tutto il mondo. Nel suo saluto di ringraziamento ai molti presenti Natale ha detto “grazie di questa onorificenza, un po’ tardiva... Al Comun de Belun alé ancora drio dormir, ma per fortuna i se a ricordà i me paesan de Salce”! Il sindaco Prade nel suo intervento ha ringraziato il Comitato Civico locale, per “aver osato premiare un imprenditore e in particolare Trevissoi che deve essere indicato come paradigma per i giovani che devono studiare e ripartire con questo spirito”. Renato Candeago In occasione delle feste di San Bartolomeo, domenica 29 agosto, presso il centro sportivo “Quattro Stelle don Gioacchino Belli” si è fatta anche la festa dei nonni e degli anziani. Eravamo una settantina. Terza domenica di settembre: festa della Beata Vergine Addolorata. Dopo la Santa Messa, abbiamo fatto la tradizionale processione lungo le vie del centro, con la statua della Madonna. DOMENICA 17 OTTOBRE 2010 Pellegrinaggio alla Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza Pellegrini salcesi vi ricordate che avventura?! Quest’anno abbiamo sfidato anche il vento e la pioggia ma ciononostante siamo arrivati a Motta di Livenza. Eravamo più di 80 persone. Ebbene sì, dopo la consueta partenza da Col di Salce alle ore 7.00, siamo arrivati al Santuario della Madonna dei Miracoli dove abbiamo potuto confessarci, visitare la galleria con gli ex voto e infine passeggiare attraverso i chioschi interni. La meta di quest’anno aveva un significato molto particolare; infatti il 9 marzo è ricorso il V centenario dall’Apparizione della Vergine Maria. Già, nella mattina di quell’indimenticabile giorno dell’anno 1510, la Madre di Dio si degnò di visitare la terra di Motta. La creatura privilegiata alla quale si manifestò era un povero vecchietto, Giovanni Cigana, che da 20 anni recitava ogni giorno il Santo Rosario davanti ad un “capitello”, posto all’incrocio fra le trafficate strade per Motta, Oderzo e Redigole. Come di consueto, dopo aver recitato 7 Pater Noster e 7 Ave Maria Cigana riprese il suo cammino ma ben presto si arrestò colpito dalla bellezza di una biancovestita giovinetta seduta sul verde grano di un campo. Dopo un cordiale dialogo, quando Giovanni capì che la giovine era la Madonna si inginocchiò; allora questa gli ordinò di digiunare per tre giorni e di predicare proprio il digiuno perché solo digiunando con vero pentimento la popolazione avrebbe ricevuto misericordia e perdono dal Signore. Inoltre, perché nessuno dimenticasse quell’apparizione, la Vergine ordinò di costruire una chiesa; ora, domenica 17 ottobre 2010 anche noi di Salce abbiamo celebrato ➥ Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0005 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK «La Voce Amica» una Santa Messa proprio in quella chiesa. Non va dimenticato che, in occasione dei 500 anni dall’Apparizione, il Papa ha concesso l’indulgenza plenaria per tutti i pellegrini che fanno visita al Santuario. Dopo la Santa Messa ci siamo recati al ristorante per mangiare le prelibatezze che “Romeo” ci aveva preparato (i giovani hanno mangiato come al solito al sacco!!), successivamente siamo andati a Caorle per visitare il centro storico. Anche Caorle è una bellissima città con una storia molto particolare legata sempre alla Madonna, così abbiamo visitato anche la Chiesetta della Madonnina e, in seguito anche il Duomo. Dopo un the e una bella cioccolata calda al bar (faceva proprio freddo ...) siamo ritornati sulla via di casa. Anche quest’anno sempre più ricchi spiritualmente e con una nuova avventura da iscrivere nei nostri annali di Pellegrini. Al prossimo anno, sempre numerosi! 5 Inizio anno catechistico 2010/2011 Luca e Nicolò Mercatino di San Martino 2010 Domenica 7 novembre si è svolto presso i locali della scuola materna il tradizionale “Mercatino di San Martino”, sentito anche come “Festa della comunità”, perché in quest’occasione si mobilitano tutti i gruppi e le associazioni che operano in parrocchia ed è coinvolta anche tutta la popolazione. Il tempo non è stato bellissimo, ma abbastanza clemente da permettere un buon afflusso di gente. Non ci stancheremo mai di ricordare la parte più importante di questo appuntamento annuale, che è lo spirito per cui è nato il Mercatino: trovarci per un giorno tutti uniti nella gioia, nella fraternità e nella solidarietà, a favore del mondo delle missioni. È bello costatare che anche quest’anno non è mancato l’entusiasmo che ha animato i responsabili dell’organizzazione e i loro collaboratori nell’esecuzione del notevole lavoro di preparazione. Si sono aggiunte anche persone nuove per dare concretamente una mano e questo fa molto piacere, perché vuol dire che le “porte” sono davvero aperte a tutte le persone di buona volontà. Qualcuno ha detto di aver respirato un’atmosfera speciale, una tangibile armonia del rapporto fra tutti gli operatori. Anche questo è un dato positivo che fa ben sperare per il futuro. I giovani come il solito sono stati bravissimi nel servizio a tavola e nelle altre mansioni loro affidate e brillanti nell’animare la tombola a conclusione della giornata. Nell’impegno di “fare il bene”“ e di “volersi bene”, il risultato concreto del mercatino non poteva che essere ottimo, e lo è stato, superiore anche alle attese, basti pensare che il frutto del mercatino è stato al netto di 10.000, già consegnati in parti uguali al gruppo “Insieme si può” per il progetto di ampliamento della scuola infermiere di Wamba in Africa e alla nostra scuola materna che si trova perennemente in sofferenza. A questo punto è doveroso ringraziare di cuore tutti, ma proprio tutti: chi ha lavorato e chi in qualsiasi modo ha partecipato, con un caloroso e affettuoso arrivederci al prossimo anno. Bruna “Con il vangelo sotto braccio faremo tanta strada!!”, così disse la Beata Chiara Luce Badano alla sua amica del cuore quando si trovò con questo meraviglioso libro fra le mani. Questo ci sembra il giusto motto da seguire per vivere un altro anno catechistico con il nostro numeroso, vivace ma anche magnifico gruppo di ragazzi che si affida a noi per seguire i passi di Gesù! Come tutti gli anni per ogni classe c’è un incontro alla settimana nei giorni di lunedì, mercoledì o venerdì; in quest’ora cerchiamo di stare insieme ai ragazzi e ai bambini costruendo un rapporto basato sull’amore verso il prossimo e sulla condivisione. Noi catechisti rispondiamo alla chiamata che ci viene rivolta impegniandoci a portare nei cuori dei nostri catechizzandi l’insegnamento di Gesù seguendo con particolare attenzione i suggerimenti che il nostro vescovo Giuseppe Andrich ci ha lasciato attraverso la nota pastorale”SUL PALMO DELLA MANO”, sottotitolata “Lasciamoci educare”. Quest’anno sono ben 11 i bambini che si stanno preparando a ricevere per la prima volta il Sacramento della Comunione e altri 8 il prossimo anno verranno Confermati all’interno della Comunità dei Figli di Dio. Abbiamo aperto ufficialmente “le danze” con domenica 31 ottobre, quando abbiamo celebrato la Santa Messa di inizio catechesi animata, come di consueto dal gruppo giovani. Non ci resta che augurarci un sereno anno catechistico contando sulla presenza dei ragazzi e sul nostro impegno di educatori che offriamo volentieri sperando che maturino dei frutti... Jessica Bettiol Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0006 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK 6 «La Voce Amica» La vita nella nostra comunità Germogli di vita Matrimoni, fonti di vita 5.Gabriele Pastori di Giacomo e Mara Venzon, Via Salce, nato il 6 febbraio 2010 e battezzato il 22 agosto. 4. Denis De Marchi e Laila Cecchet sposi in parrocchia il 21 agosto 2010. 6. Arianna Caldart di Pierpaolo e Maurizia Venuda, nata il 15 maggio 2010 e battezzata nella nostra chiesa il 19 settembre. 5. Ivana Ronchi ha sposato Tomaso Zampieri il 18 settembre 2010. ✩✩✩ In occasione del battesimo del loro figlio Gabriele, Giacomo e Mara Pastori hanno lasciato questo bellissimo messaggio. Belluno 22 agosto 2010 Signore, “che bel dono una vita...” Oggi tutto è scontato, tutto è donato... ma io mi chiedo e mi sono chiesto più volte come possa nascere, come si possa creare un essere così perfetto, così bello, in grado di regalare tanto amore, tanto affetto, tanta gioia. Chiunque lo conosce, chiunque lo incontra, lo ama. Sorride a tutti, effonde gioia a chiunque e né io né Mara abbiamo insegnato a lui a sorridere, eppure lui sorride a tutti e fa sorridere tutti. Anche di questo dobbiamo ringraziarTi. Grazie per averci donato il dono più bello. Aiutaci ad essere dei bravi genitori, dei bravi insegnanti, dei buoni educatori e stai vicino a noi nei momenti migliori ma anche nei momenti più difficili. Signore: “che bel dono della vita”. Giacomo, Mara e Gabriele Celebrazione della Cresima 2011 Ci viene comunicato che il Vescovo è disponibile per la Cresima 2011 a Salce Sabato 21 maggio, alle ore 18.30 Ci è stato comunicato ufficialmente che la Cresima ai nostri ragazzi verrà celebrata dal Vescovo sabato 21 maggio alle ore 18.30. Questa data è imposta dagli impegni che il Vescovo ha in quel periodo e non può accontentare tutti i desideri delle singole parrocchie. 6. Carolina Dalle Mule sposa Maurizio Vincenzi il 16 ottobre 2010. Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0007 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK «La Voce Amica» I volti della speranza 7 Feste e Ricorrenze 6. Francesco Ravaglia di anni 79, di Via Giamosa, deceduto il 23 luglio 2010. 7. MariaGrazia Fugagnolo in Gaggia di anni 66, San Fermo, deceduta il 4 ottobre 2010. Coniugi Fagherazzi Coniugi Fant 8. Renato Pison di anni 60, viale Europa - Casarine, deceduto il 25 ottobre 2010. DON FRANCESCO CASSOL Che dire ancora di Don Francesco? Tanto è stato detto, ricordato, rivissuto di questo prete innamorato di Dio con quella fede semplice e grande dei piccoli. Lo abbiamo avuto in diverse circostanze a Salce nei ritiri pasquali e natalizi, molto apprezzati dai giovani e meno giovani, dove ha saputo annunciare e testimoniare in modo esemplare con la sua stessa vita di prete buono, puro, di cuore, quel suo Signore per il quale ha Coniugi Bozzetto Bozzetto Coniugi scelto di spendere la sua vita. Lo abbiamo visto anche gioioso amico che nei momenti in cui, oberato dai mille impegni, trovava relax in una partita di “pinacola”, in canonica, allorché di ritorno dalla comunità di Landris, si fermava, saltando la cena, per staccare per un’oretta la spina o quando telefonava dicendo: “Ho finito con la benedizione delle famiglie, quand’è che possiamo fare una partitina?”. Cordiale simpatico e spassoso e grande uomo! Rimarrai sempre nei nostri cuori; ci mancherà la tua presenza, la simpatia, la tua bontà ed anche le nostre “pinacole”. Ciao Francesco, da lassù veglia su di noi tutti, sempre. Bianca Fenti Giovanni e Pinetta Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0008 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK 8 «La Voce Amica» “L’amore e la musica sono la mia anima e l’anima non muore” Così ricordiamo la nostra maestra Ci eravamo lasciati il 29 giugno scorso, dopo la Santa Messa celebrata e cantata nella chiesa di S. Pietro in Salce, con un “festoso arrivederci a presto” poiché diversi impegni e appuntamenti ci attendevano nel corso dell’estate, tanto che, scherzosamente, avevamo concordato che quest’anno il coro “non avrebbe chiuso per ferie!!!”. Il programma, poi, che avevamo in animo per l’inizio dell’autunno era ambizioso e impegnativo e proprio per questo Maria, che sentiva le sue forze venir meno a causa della malattia, aveva deciso di “passare”, da quel periodo in poi, la direzione del coro a Gabriele, pur continuando concretamente a essere presente alle prove e alle esecuzioni perché, diceva: “Con voi sto bene, mi sento viva... siete la mia seconda famiglia!”. Poi... la notizia triste e inaspettata... Il 18 luglio, di domenica mattina, mentre si trovava a Caorle per qualche giorno di riposo in compagnia della figlia Paola e dei nipotini Daniele e Chiara, la morte l’ha colta all’improvviso, mentre si preparava, com’era sua consuetudine, ad andare alla Messa. Maria è partita per il paradiso “in piedi”, come lei desiderava e mentre si trovava in un luogo a lei tanto caro perché pregno di dolci memorie, di tanti momenti belli e felici vissuti con il suo Luciano, con i figli e nipoti. Per noi del coro, la morte di Maria è stata un grande dolore, un distacco che non pensavamo così improvviso, pur essendo a conoscenza che la sua vita in questi ultimi tempi era delicata e fragilissima. E lo conferma il fatto che proprio quest’anno, già in primavera, a qualcuno era venuto in animo di proporre la maestra Maria per il premio “San Martino”, premio che il comune di Belluno, nel giorno della festa del patrono, 11 novembre, conferisce su segnalazione, a cittadini benemeriti. Come richiesto dalla prassi, avevamo già raccolto numerosissime firme ed erano pronti anche i profili di Maria scritti da parte di ciascuno dei quattro cori da lei diretti. Tutto ciò non è più stato possibile, anche perché il premio in questione, per regolamento, viene assegnato a persone viventi. Ecco perché, ora, doniamo integralmente alla nostra comunità questa documentazione quale ricordo affettuoso e grato nei confronti di Maria Del Piccolo Ribul, maestra appassionata e stimata del nostro coro parrocchiale di Salce dal novembre 1988 al luglio 2010. Siamo certi che la maestra Maria sta godendo, ora, del premio più grande e prezioso di tutti i premi del mondo, il premio che il Signore ha preparato per lei per aver trasmesso a tutti noi l’amore per la vita, per la famiglia, per la musica e per tutto ciò che è bello e buono, come l’amicizia, la solidarietà, la stima e l’aiuto reciproco, la condivisione dei momenti di gioia e di tristezza. Grazie, Maria, per tutto e per sempre. Continuerai a vivere nel nostro cuore e nei tuoi cori. E alla tua amata numerosa e bella famiglia, la nostra affettuosa vicinanza. Bruna Dal Farra Maria Del Piccolo Ribul La Corale di S. Bartolomeo di Salce Non è facile descrivere in poche righe l’impegno profuso da Maria per le attività corali e ciò che lei rappresenta per la Corale San Bartolomeo di Salce. Se si parla della sua direzione e della sua dedizione per il Coro, non si può certo trascurare di raccontare anche del suo carattere, della passione per la musica e della sua vita familiare, perché tutta la sua vita è permeata dall’impegno e dalla solidarietà. Perciò è impegnativo tratteggiare una piccola biografia di Maria, perché la sua umiltà e modestia non sempre lasciano trasparire la sua indole, e poi perché chi scrive conosce di lei solo alcune caratteristiche. Come Coro, inoltre, vorremmo esprimere il nostro apprezzamento per lei facendone un ritratto oggettivo, e per fugare qualsiasi dubbio che potrebbe nutrire chi legge queste righe sull’au- Il coro di Salce. tenticità di ciò che pensiamo, abbiamo pensato di iniziare a parlare di Maria riportando un’intervista che nel 2002 ha rilasciato in occasione del 50o della costituzione della Corale di Salce a voci miste. Maria rispondendo alla domanda cos’è per lei il Coro e l’attività cui lei si dedica, racconta: “Mi sembra solo ieri che una rappresentanza del Coro venne a chiedermi di assumerne la direzione. Non potevo immaginare quanto stretto e duraturo sarebbe stato l’abbraccio con il Coro. È una grande famiglia: solo chi ne fa parte può capire l’importanza del legame che ci unisce, che ci ha fatto superare difficoltà e momenti critici, per ritrovarci più affiatati e convinti di prima. La musica e il canto corale sono la voce dell’anima di una comunità, un modo diretto ed efficace per trasmettere emozioni, inviare messaggi che penetrano immediatamente nel cuore di ciascuno. Questi sono i nostri obiettivi, ma per raggiungerli servono gli strumenti. Alcuni li dobbiamo già avere dentro, come qualità personali dei componenti: il coro deve specchiarsi nella bravura, ma anche nella solidarietà, nella modestia e nella sensibilità dei componenti. Altri, più tecnici, si costruiscono con la volontà e l’impegno, secondo progetti di crescita costruiti e sviluppati insieme. È mia intenzione riuscire a formare nei continua a pag. 9 Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0009 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK «La Voce Amica» coristi la convinzione di quanto sia importante, sotto il profilo umano oltre che, naturalmente, sotto quello della qualità del risultato, la conoscenza del linguaggio musicale e il suo uso consapevole, affinché dalla voce escano suoni non solo costruiti per imitazione, ma elaborati attraverso un cosciente e pieno rapporto con la musica”. Sotto la sua direzione, il Coro ha appreso da Maria che un’attività corale non è un modo per riempire il tempo libero, ma è un vero impegno da seguire con costanza e serietà. I risultati delle giornate spese nelle prove si ottengono con pazienza e umiltà, nello spirito di gruppo e nella fiducia reciproca. La musica e l’attività sociale vanno di pari passo: tutte le rassegne corali che lei ha proposto hanno sempre avuto finalità filantropiche o benefiche, verso bambini in difficoltà, persone malate e associazioni senza scopo di lucro, proprio perché il cantare non è solo un’educazione musicale, ma è una scuola di vita, di valori morali, di attenzione e rispetto reciproco. E le persone cui Maria ha trasmesso questi ideali sono davvero molte: per molti anni, dopo la sua esperienza a Fortezza, lei ha insegnato ai bambini delle scuole di Sappada, Rocca Pietore, Caprile e Chiesurazza; al coro Minicantori di Bes, a quello Giovanile di Bes e al Coro Coi de Bes. Nel corso degli anni in occasione di alcune rassegne musicali la Corale Parrocchiale San Bartolomeo ha conosciuto questi gruppi, ed è subito nata una stima reciproca e molta familiarità data dalla comunione di intenti. Proprio come una famiglia nei variegati caratteri e colori della musica per bambini, popolare, moderna e religiosa, abbiamo visto crescere bambini che hanno portato avanti la passione per la musica e gli ideali trasmessi da Maria frequentando fino all’età adulta i vari gruppi corali. Dirigere cinque cori con determinazione, passione e costanza non è da tutti; è davvero impegnativo! Ci ha sempre stupito la forza d’animo e la volontà di Maria di non cedere mai nemmeno nel momento della malattia, che l’ha colpita già da diversi anni e ora sempre più la attanaglia. Anche durante gli ultimi ricoveri in ospedale ha sempre sentito i coristi come la sua seconda famiglia, ed ha ricambiato questo amore partecipando assiduamente alle attività anche durante la convalescenza. Il suo modo di affrontare e superare gli acciacchi, il suo attaccamento alla vita è un insegnamento d’esempio per tutti. Dicono che gli amanti e cultori della musica sono degli idealisti. Forse non perché vivono nel mondo delle nuvole, ma in quanto si ispirano a ideali e, come il maestro di musica, li sanno trasfondere negli allievi, per poi trasmetterli, insieme, a chi ascolta e apprezza. Maria Ribul fa parte di questa categoria. Gabriele Lorenzon *** Maria Ribul e il coro “Coi de Bes” Nel gennaio del 1996 un gruppo di abitanti di Bes, desiderosi di apprendere e approfondire i canti della tradi- Il coro di Bes. 9 Il coro Mini. zione popolare, si sono rivolti alla prof.ssa Maria Del Piccolo in Ribul per chiedere il suo aiuto nell’allestire un coro. Maria, pur se già impegnata nella direzione dei Minicantori di Bes e della Corale San Bartolomeo di Salce, ha accettato con entusiasmo questo compito impegnandosi con la consueta energia e competenza. Lo scopo musicale del coro era di approfondire la conoscenza e la divulgazione del canto popolare e di montagna, e ove possibile ricercare ed eseguire canzoni della tradizione autoctona bellunese, che altrimenti sarebbero andate perdute e perciò il coro ha assunto il nome di Corale Coi de Bes. All’inizio era composto di una ventina di elementi, nell’ottobre del 1998 si è unito con coristi provenienti dal coro San Martino che era legato al servizio liturgico della Parrocchia di Bes. In seguito alcune persone si sono allontanate dal coro per motivi personali, mentre altre provavano questa esperienza di socialità. Sono state varie le manifestazioni alle quali il coro ha partecipato e negli ultimi anni si è specializzato nell’animazione delle case di riposo e nelle celebrazioni liturgiche solenni nella Parrocchia. Maria in tutti questi anni ha animato con energia e passione inestinguibili la corale Coi de Bes, ha insegnato a molti il canto corale e l’armonia delle voci, ha diretto con polso fermo e la grinta che la contraddistingueva. È sempre stata paziente insegnando e correggendo i difetti che si manifestavano durante l’apprendimento dei vari canti, sempre attenta alle esigenze dei coristi ma anche severa all’occorrenza. Il suo affetto ci mancherà. Sara Maria Ribul e il Coro Giovanile Femminile A metà degli anni ’90 Maria Ribul Del Piccolo aggiunge un nuovo coro, completamente femminile, a quelli che già dirige. Il nuovo gruppo vocale è formato da ragazze maturate all’interno dell’esperienza dei Minicantori di Bes, e di età compresa fra i dodici e i vent’anni. Non è semplice gestire un gruppo di voci così giovani, tanto diverse per età e per tipologia, e non è nemmeno semplice trasmettere loro l’interesse e l’amore per la polifonia sacra. Eppure è proprio su questo tipo di repertorio che inizialmente la maestra Ribul si concentra, soffermandosi in particolare sulle armonizzazioni di Nicola Conci, Bepi de Marzi e Riccardo Giavina. L’impegno e l’enorme esperienza che la maestra dona al gruppo, vengono ripagati con entusiasmo e il nuovo coro ha l’occasione di esibirsi in vari concerti e rassegne corali, organizzando anche una tournée in Svizzera. Oltre ad essere la vera forza motrice del coro, Maria, con l’umiltà cui ci ha da sempre abituati, riesce anche a gestire egregiamente il naturale ricambio delle voci, a dare a ciascuna spazio e fiducia, e ad assecondare le nuove richieste che giungono dalle fila. Anche lavorando con un coro ormai molto ridotto in termini di elementi, Maria non soltanto mantiene alta la qualità dell’insieme, ma continua a pag. 10 Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0010 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK 10 «La Voce Amica» adatta anche con fantasia il repertorio alle nuove necessità. Negli ultimi anni di attività, infatti, la Corale Giovanile di Bes comincia a spaziare in ambito profano, studiando i sei Notturni di W. A. Mozart e cimentandosi nell’esperienza a voci miste con l’esecuzione di alcuni brani di John Dowland tratti dal repertorio rinascimentale anglosassone. La bravura e la dedizione di Maria vengono riconosciute anche dal maestro Manolo Da Rold, che armonizzò appositamente per lei, basandosi sulle caratteristiche della Corale Giovanile, il brano Ave Vera Virginitas. Quello che Maria ha compiuto con la Corale Giovanile di Bes è stato certamente un percorso musicale di grande valore: tramandare il vasto repertorio corale per voci femminili, riuscire a far emergere le doti individuali e di gruppo, curare tutti gli aspetti artistici che un coro richiede, sono tutti compiti delicati e importantissimi. Ma Maria non ha fatto solo questo. Grazie alla sua testardaggine, al suo impegno, al suo affetto per tutte le ragazze e al suo entusiasmo è riuscita a tenere coeso il gruppo, trasmettendo l’importanza del lavoro di squadra, della solidarietà, dell’affetto e dell’aiuto reciproco. La guida materna ma salda e ferma, di Maria è stata per tutta la Corale Giovanile motivo di crescita personale e umana, unita all’amore per il canto. Elettra De Biasi Gabriele Lorenzon è il nuovo di rettore del coro parrocchiale Corale Giovanile. palcoscenici più disparati (da Arabba a Fortezza, da Bes a Salce) e sotto la guida e il gesto chiaro di Maria iniziavo a cantare melodie popolari, brani polifonici, pezzi sacri e chi più ne ha più ne metta! Non ho difficoltà a riconoscere la valenza educativa che ha avuto per me il cantare in coro in fase di formazione. Maria infatti sapeva bene come porsi di fronte ad una squadra di bambini più o meno disciplinati e in seguito ad un coro giovanile o di adulti. Ha saputo comunicare la disciplina e l’umiltà necessarie per accostarsi alla Musica, senza tralasciare l’aspetto ludico che la stessa contiene. In breve posso quindi dire che se ora la Musica è diventata anche il mio lavoro una grossa fetta di merito va anche a Maria Ribul, che mi ha guidato per prima in questo fantastico mondo. Chiara Isotton Nota: Vi proponiamo una foto di Chiara, tratta dal- l’ultima Opera “La stanza terrena” di A. Miari, in cui è nel ruolo di Emilia, la protagonista. L’Opera è stata eseguita al Comunale di Belluno sabato 6 novembre scorso. Complimenti ed auguri, Chiara! La tua maestra Maria Ribul è senz’altro orgogliosa di te. *** Maria Ribul e i Minicantori Posso senz’ombra di dubbio considerarla la mia prima Maestra; infatti i miei primi passi musicali li ho mossi proprio in seno al coro dei Mini Cantori di Bes. Sono fondamentalmente convinta che l’amore e la dedizione che Maria ha messo in tutti questi anni verso la Musica e in particolare per il canto corale, siano un dono prezioso non solo per le comunità di Salce e dintorni, ma per tutta la realtà musicale bellunese. Mi sembra ieri che vestita con jeans, camicetta bianca e maglioncino rosso salivo sui IL SEGRETO DELLA GIOIA “Ti svelerò il segreto della santità e della gioia”. Se ogni giorno, per cinque minuti, frenerai la tua fantasia, chiuderai gli occhi alle cose sensibili, le orecchie a tutto il brusio delle cose terrene e sarai capace di ritirarti nel santuario della tua anima battezzata, tempio dello Spirito Santo, e parlerai a questo Santo Spirito dicendogli: “Spirito Santo, anima della mia anima, io ti adoro, dammi la tua luce, guidami, rendimi forte, dimmi parole di consolazione. Dimmi tutto quello che devo fare. Prometto di ubbidirti, in tutto quello che mi domanderai e di accettare quanto mi accadrà per tuo volere. Mostrami solamente qual è la tua volontà...”. ...Se riuscirai a fare questo, la tua vita trascorrerà gioiosa e serena, la consolazione abbonderà in mezzo alle tribolazioni, perché ti sarà data la grazia proporzionata alle prove e la forza per sopportarle; così sarai guidato fino alle porte del paradiso, ricco di meriti. La docilità allo Spirito Santo è il segreto della santità e della gioia. Card. Mercier La maestra Maria Ribul non ci ha lasciati orfani. Lei stessa, infatti, aveva indicato il suo successore nella persona di Gabriele, che da tempo teneva al suo fianco quale valido sostegno e aiuto e che ora è a tutti gli effetti il nuovo direttore del nostro coro parrocchiale. Con lui sono stati assolti tutti gli impegni che avevamo in programma per l’estate, ora ci stiamo preparando per quelli che ci aspettano nell’immediato. È bello e doveroso mettere in evidenza un fatto molto importante avvenuto dopo la morte di Maria: è l’esperienza di collaborazione con i coristi di “Coi de Bes”. Tutto è nato spontaneamente per cui fra noi c’è spirito di unità, di condivisione e di sostegno reciproco. Insieme facciamo le prove mercoledì sera e insieme abbiamo cantato le Messe per la nostra Maria, per i rispettivi patroni S. Fermo, San Bartolomeo e San Martino in qualche altra occasione. Fuori parrocchia abbiamo animato una domenica la Messa presso la casa di riposo di Cavarzano e in occasione dell’inaugurazione della nuova Cappella dell’ospedale di Belluno abbiamo eseguito tre canti del nostro repertorio: l’Inno al Creatore, l’Ave Maria di Arcadelt e il “Benedicamus Domino”. Una parola d’incoraggiamento e di gratitudine va rivolta anche al bel gruppetto di gioventù che fa parte del nostro Coro affinché, fra studio, sport, lavoro e quant’altro, sappiano trovare sempre una buona motivazione per donare volentieri il loro contributo di voci fresche e belle. Al nostro nuovo direttore auguriamo con tutto il cuore “buon lavoro”. Da parte nostra cercheremo di corrispondere con entusiasmo e costanza, perché il coro parrocchiale di Salce abbia lunga vita, quale segno di amore per la nostra Chiesa e a memoria di Chi, in queste realtà, ci ha messo l’anima e che ora ci sta guardando dal cielo. Bruna Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0011 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK «La Voce Amica» CONDIVISIONE Per il Bollettino 3/09 *Dalle frazioni Bettin 228; Canal 64; Canzan Alto 35; Canzan Basso 35; Casarine 48.50; Col di Salce266; Giamosa 280,60; Corte di Giamosa 45; Marisiga 51; Peresine 15; Pramagri 101,50; Salce 375; San Fermo 54. Spese per il Bollettino di Natale n.3/09 Tipografia 1139,00 Spedizione 14,34 Abbonamenti “Amico del Popolo” 380,00. Per il Bollettino 1/10 *Dalle frazioni Bettin 199,80 Canal 41,20; Canzan Alto 24; Canzan Basso 19; Casarine 56,50; Col di Salce 179,45; Giamosa 244,72; Corte di Giamosa 10; Marisiga 50; Peresine 30; Pramagri 93; Salce 416,72; San Fermo 65. Spese per il Bollettino di Pasqua n. 1/10 Tipografia 618,00 Spedizione 14,04 Per il Bollettino 2/10 *Dalle frazioni Bettin 199,70 Canal 50,50; Canzan Alto 30; Canzan Basso 19; Casarine 45; Col di Salce 211; Giamosa 207; Corte di Giamosa 6; Marisiga 23; Peresine 19; Pramagri 65; Salce 273; San Fermo 54. Spese per il Bollettino d’estate n. 2/10 Tipografia 382,00 Spedizione 46,60 *Altre offerte Nori Francini Nicolussi 20; Nevia De Prà - Fisterre 20; N.N. 20; Vittorina Triches 10; Bertilla Cadorin - UD 50; Luigia Da Rold - Bes 5; N.N. 15; Renata Piccolin Cadili 20; Paola Piccolin Pancheri 20; Rina Deola Venturin 25; Liduina Della Vecchia - Sedico 20; Lidia Kiss De Toffol - USA 100 dollari; Attilio Dell’Eva 10; De Nard Rina ved. Casagrande - Belgio - 30;.Deola Rina Venturin 40; Bianca Fenti 20; N..N. 20; Gabriella Paier Serafini 50; Liliana Selle Piccolin 50; Marta Frigimelica 30; Giorgio Fant 30. Per le Opere della Parrocchia *In memoria - dei defunti di famiglia, sorelle Ada ed Enrichetta De Salvador 100 (omesso); - d Laura De Nard, la mamma 50; - dei defunti di famiglia, Nevia De Prà 20; - di Carlo D’Incà, la famiglia 60; - dei defunti Caldart, Renato Caldart 40; - dei defunti di famiglia, Alberto Giamosa 500; - di Gilberto De Marco, la famiglia 100; - di Corrado Zandomenego, la famiglia 300; - dei defunti genitori, don Rinaldo De Menech 100; - di Luigi ed Angelica Capraro, la figlia 10; - di Dino Trevisson - la fam. Renzo De Biasi 70; - di Silvio Toffoli, i figli Antonio e Gilma 100; la nipote Elena 50; Rachele e Antonio Totaro 100; fam. Giambattista Arrigoni 50; Cici Carlin 30; - dei defunti genitori, Vittorina D’Incà 30; - dei defunti di famiglia, Lina Bianchet 30; - del marito, Ernesta Bristot Fagherazzi 20; - di Maria Del Piccolo Ribul, Cici Carlin 30; - di Laura De Nard, la mamma 50; - di Adriana Reolon, Nadia Cibien 50; - dei genitori, Raffella Dell’Eva 10; SCUOLE PARITARIE - di Renato Pison, moglie e figlio 100; - di Gimo Selvestrel, la figlia 50; - di Pietro Dell’Eva, la moglie 20; * In occasione - del Matrimonio di Alessandro Gaggia e Anna Impallimeni, la famiglia Gaggia 1000; - del Battesimo di Elisa Zanella, i genitori 100; i nonni Consales 50; i nonni Zanella 50; - della Cresima di Marco D’Incà, i genitori 50; la nonna D’Incà 35; la nonna Pierina 50; - della Cresima di Antonella De March, i genitori 70; - della Cresima di Valentina Fontana, la nonna Santina 50; - altri genitori per Cresima del figlio 100; - del 25o di Matrimonio di Cristina e Sergio De Min, gli sposi 50; i genitori Colbertaldo 50; - della Prima Comunione di Giovanni Candiago, la nonna Candiago 100; la famiglia 50; - della Prima Comunione di Alessia Bonin, la famiglia 50; - della Prima Comunione di Gloria Cassetta, la famiglia 50; - della Prima Comunione di Francesca Giannone, la famiglia 50; - della Prima Comunione di Alice Tormen, la famiglia 50; - del matrimonio di Martina Lovadina e Andrea De Bon, gli sposi 50; in mem. di Dario Da Rold, nonna Anna 150; - del 50o di Matrimonio di Umberto e Gina Fagherazzi, 100; - della festa di Cresima, le famiglie 82; - del Battesimo di Leonardo Bogo, i nonni Marino e Fernanda 50; - della Cresima di Alberto Lasciarrea, la famiglia Lorenzon 50, - del loro matrimonio, Valentina Candeago e Alessandro Fardin, 200; i genitori Candeago 200; - del 60o di Matrimonio, Gianni e Lidia Bozzetto, gli sposi 350; GRAZIE La parola “grazie” è piccola perché è breve e facile da pronunciare; ed è magica perché racchiude il segreto che può cambiare il mondo. La riconoscenza è, tra le virtù, la meno esercitata ed è così poco praticata che, a ragione, si può affermare che la scortesia dilaga ovunque, anche fra le persone socialmente e religiosamente più impegnate ed elevate. Ci lamentiamo di vivere in mezzo agli ingrati e non ci accorgiamo che gli ingrati spesso siamo noi. (dalla presentazione del libro “Grazie” di Novello Pederzini) 11 - del matrimonio di Denis e Laila De Marchi, gli sposi 100; la mamma Lucia Dell’Eva 50; - del Battesimo di Gabriele Pastori, i genitori Giacomo e Mara 100; - del matrimonio di Ivana Ronchi e Tomaso Zampieri, gli sposi 150; i genitori Ronchi 150; i genitori Zampieri 100; - del battesimo di Arianna Caldart, i genitori 100; nonna Alda 50; - del matrimonio di Carolina Dalle Mule, N.N. 250; - del 50o di Matrimonio di Giovanni e Giuseppina Dal Pont, gli sposi150; i figli 100; - di Maria Grazia Fugagnollo Gaggia, il marito 1000; - di Giuseppe D’Isep, moglie e figlia 50; - Angelo Fant, moglie e figlio 50; - dei defunti di famiglia, le sorelle Ada e Antonietta De Salvador. Altre offerte In on. della B.V., Elsa Cicuto 100; Nadia Bortot 40; N.N. 40; Giorgio Casol 40; Margherita Fagherazzi 20; N.N. per beneficenza 100; N. N. 50; Margherita Canton 100; N.N. 100; Rosa Zandomenego 50; Walter De Barba 50; N.N. di ringraziamento 50; Giovanni Roni 20; N.N. 150 (in occasione particolare); N.N. 50; Giulio Gamelli 50; N.N. 100; Una iniziativa da segnalare che riteniamo importante: L’Associazione Quattro Stelle “don Gioacchino Belli” ha messo a disposizione della parrocchia la somma di 950.00, a sostegno di persone o famiglie bisognose della Parrocchia. Ringraziamo commossi! Le opportunità non sono mancate e (purtroppo) non mancheranno. Grazie a nome di tutti. NB. Da ricordare anche altre offerte per fiori in occasione di varie feste in parrocchia o nelle chiese frazionali. Un grazie a tutti. Per la chiesa di San Fermo - in mem. di Anna Viel Zanchetta, la famiglia 100; - in occ. della festa di Santa Giuliana 2010, pranzo di beneficenza 1.468,00: Per la Scuola Materna - La Parrocchia 3.200; - Uso sala 100; - in memoria dei genitori, Rita Righes Tormen 50; - Ernesta Bristot Fagherazzi 20; - Anna Bortot 20; - in occasione della Cresima di Luca Defendi, i nonni Dal Pont 50; - del 50o di Matrimonio di Giovanni e Giuseppina Dal Pont, gli sposi100; - N.N. (da fuori parrocchia) in occasione del Mercatino di San Martino 30. Chiediamo scusa per eventuali errori od omissioni, sempre pronti a darne comunicazione. A tutti il grazie più sincero. Tipografia Piave: FG nl: SALCEDIC-0012 nome: DICEMBRE 2010 data: 03-12-10 Ora: 16 alt: 73 , 00 Compos.:16,07 del 03-12-10 base: B2 col: CMYK 12 «La Voce Amica» Alle neo “Dottore” i nostri complimenti e tanti tanti auguri perché l’impegno nello studio si concretizzi in un lavoro sereno e durevole. SARA ZANETTE ELISA si è laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche il 12 ottobre scorso, presso l’Università degli studi di Padova. si è laureata il 20 luglio 2010 a Ferrara in “Economia e Gestione delle Imprese e degli Intermediari Finanziari”. MARTINA COLBERTALDO ANNA si è laureata il 29 ottobre scorso a Padova in Infermieristica. Dottorato in Informatica a Enschede (Olanda) 14 ottobre 2010. Che ne sarà della nostra scuola materna? In data 29 ottobre 2010 il giornale “Avvenire” pubblicava una drammatica denuncia delle associazioni della scuola cattolica dal titolo ”O si cambia o per noi è un colpo mortale”. E aggiungeva: “Con queste cifre la maggior parte dei nostri istituti saranno costretti a chiudere”. Cos’era successo? Era successo che nella Finanziaria 2011 si prevedeva che il contributo dello Stato per le scuole paritarie veniva tagliato del 47%, riducendolo da 534 milioni di euro a 281.2, mettendoci nella necessità di chiudere le nostre scuole. Quello che fa impressione è la miopia e l’insipienza di chi prende queste decisioni, perché le scuole paritarie in Italia, frequentate da oltre un milione di alunni, fanno risparmiare allo Stato, ogni anno, 6 miliardi e 245 milioni di euro, come documentato dall’allegato riquadro che vi presentiamo. A fare bene i conti se, per assurdo, i quasi 8 milioni di alunni che frequentano la scuola di Stato, frequentassero tutti una scuola paritaria, lo Stato spenderebbe complessivamente poco più di 5 miliardi di euro all’anno, mentre solo per questi 8 milioni di alunni, nella nuova finanziaria sono stanziati 42 miliardi (2 miliardi in meno dello scorso anno). Come si fa a chiudere gli occhi di fronte a queste cifre? Come si fa solo a pensare di strozzare la scuola paritaria, mettendo in ginocchio l’economia dello Stato? All’annuncio del taglio del 47% del contributo di Stato, le scuole materne paritarie della provincia di Treviso, che sonol’80%, hanno consegnato al prefetto le chiavi dei loro istituti, come segno concreto dell’impossibilità di portare avanti l’attività scolastica per il prossimo anno. Anche noi, assieme alle altre scuole materne paritarie del comune di Belluno, dovremmo chiudere i battenti e portare davanti al prefetto circa 400 bambini. Sarebbe la totale crisi nella provincia e, a livello nazionale, dello Stato. In data 12 novembre scorso il governo ha “trovato” altri 250 milioni per le paritarie. Mancano ancora 10 milioni per arrivare alla quota dello scorso anno e quelli assegnati non saranno prontamente disponibili e quindi si richiederanno tempi lunghi per l’erogazione agli istituti. Anche questo creerà notevoli problemi di sussistenza, che non eliminano totalmente la triste necessità di chiudere la nostra scuola materna. Riteniamo importante che si conosca e riconosca che l’aiuto alle paritarie non solo non porta via niente a nessuno, ma fa risparmiare allo Stato 6 miliardi e 245 milioni di euro ogni anno, una montagna di soldi, come si vede. Ma ci sarà ancora qualcuno così miope o in evidente mala fede, da chiedere “meno soldi alle scuole paritarie e più soldi alla scuola di Stato“? Saremmo all’assurdo! Ma pur di essere “contro”, si fa così e si dice tutto, anche l’assurdo, appunto.